L’Umanesimo UMANESIMO ü nuova cultura che fiorisce nelle ci4à italiane del Qua4rocento
An9cipato dalla svolta culturale del Trecento rappresentata da Petrarca, Boccaccio, Gio4o: ü maggiore a4enzione alla vita concreta dell’uomo
Riscoperta e studio delle HUMANAE LITTERAE, cioè degli scriG filosofici, le4erari e poli9ci dell’an9chità classica: ü nascita della filologia
Valorizzazione dell’UOMO, posto al centro del mondo: ü protagonista della storia ü signore della natura Interesse per gli autori greci e la9ni
Sviluppo di una cultura laica, autonoma dalla religione: ü la Bibbia con9ene le verità aGnen9 alla sfera religiosa ü la conoscenza delle cose terrene va ricercata nell’osservazione dire4a della natura
Il Rinascimento Gli umanis9 giudicavano il Medioevo come un’età oscura, dominata dalla barbarie e dall’ignoranza, e consideravano gli autori classici greci e la9ni come modelli cui ispirarsi per far rinascere le ar9. Per questo chiamarono la loro epoca Rinascimento. Fu un periodo ricco di importan9 conquiste in tuG i se4ori del pensiero umano: arte, le4eratura, scienza, tecnica, poli9ca. Durò all’incirca fino alla metà del Cinquecento.
L’Italia fu il centro della nuova cultura. Principi e papi, divennero i maggiori mecena9 finanziando opere d’arte e sostenendo studiosi e le4era9 per dare pres9gio alla propria corte. Dall’Italia la cultura rinascimentale si diffuse rapidamente in tu4a Europa.
PERIODO STORICO • La civiltà umanistico-rinascimentale si sviluppa tra il 1400 ed il 1550 – 1400: gli studi classici presero nuovo vigore alimentati dal diffondersi di una cultura filologica – 1550: fine dell’indipendenza degli stati italiani e diffusione della controriforma cattolica
1400
1550
Inizio del Rinascimento
Fine dell’Età rinascimentale
Civiltà umanistico-rinascimentale
Contesto poli9co
• Tramonto delle istituzioni universali – Impero e Papato
• Affermazione delle monarchie nazionali in Europa – Francia, Spagna, Inghilterra
• Frammentazione politica in stati regionali in Italia – Milano, Venezia, Firenze, Stato della Chiesa, Regno di Napoli
Perché lo stile rinascimentale si sviluppò e partì da Firenze? ESEMPI gli affreschi di Giotto e le porte di Andrea Pisano erano a portata di mano per essere studiate, ammirate e copiate da artisti più giovani. Quando Donatello e Brunelleschi realizzarono le prime opere, queste furono opere pubbliche esposte all’ammirazione dell’intera comunità. L’ARTIGIANATO FIORENTINO L’esperienza nelle attività artigiane sviluppò una particolare attitudine mentale: il senso della qualità estetica applicato al lavoro manuale. Questa spiccata abilità nei lavori in cui si deve coniugare la tecnica con l’estetica funzionò da terreno fertile per i talenti artistici di inizio Quattrocento. L’UMANESIMO Salutati e Bruni, insieme a molti altri, diffusero nei giovani fiorentini un interesse per il mondo classico. Nell’assenza di scuole e università di grande prestigio furono i cenacoli e i circoli filosofici a riportare i valori classici – libertà, bellezza, vita attiva, centralità dell’uomo – nel cuore della cultura medievale.
Lorenzo il Magnifico è il più celebre mecenate del Rinascimento italiano. Egli ha segnato la cultura e l'arte del suo tempo non tanto come dire4o commi4ente quanto piu4osto come "arbitro del gusto“ promuovendo le ar? figura?ve, leCerarie e musicali nel quadro del proprio disegno poli9co volto a rinsaldare il potere personale e famigliare. Si circondò di un ambiente dai connota9 col9, elegan9 e ricerca9, che però non prese mai l'aspe4o vero e proprio di una corte principesca. InfaG tendeva mantenere la propria cerchia ristreCa ai direG collaboratori, cancellieri e fiduciari poli9ci. Amava nominare personalmente tali collaboratori, così come altri consulen9, maestri, le4era9, architeG e ar9s9, responsabili di incarichi pubblici e di imprese celebra9ve. Nello stesso modo Lorenzo sovrintese personalmente lo studio generale di Pisa, is9tuito nel 1472. Inoltre passò Agnolo Poliziano da responsabile della cancelleria privata a prece4ore di casa Medici.
Lorenzo De Medici - il Magnifico
Riscoperta della cultura classica • Gli antichi: molto migliori del moderni • La riscoperta della cultura classica greco-latina: – Si scoprono nelle biblioteche e negli archivi i codici antichi, si torna a studiare il greco, anche per l’influsso dei dotti bizantini fuggiti in Italia dopo il 1453. – Interpretata più correttamente, rispetto al Medioevo – Il Medioevo cercava di conciliare paganesimo e cristianesimo – Il nuovo spirito filologico favorisce questo atteggiamento – Si trovano valori come: • la partecipazione attiva alla società e alla politica • gli interrogativi sull’uomo e sulla natura.
Lo studio della natura
Leonardo, Studi arti superiori
Leonardo, L’uomo vitruviano
I protagonis9 •
Filosofi –
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Filologi Intellettuali –
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Giovan Francesco Rustici, Andrea Sansovino, Jacopo Sansvino, Michelangelo, Pierino Da Vinci, Benvenuto Cellini, Giorgio Vasari Giambologna, Guglielmo Della Porta...
Pittori –
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Leon Battista Alberti, Michelangelo, Brunelleschi ….
Scultori –
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Angelo Poliziano, Lorenzo il Magnifico, Matteo Boiardo, Luigi Pulci, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso ….
Architetti –
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Poggio Bracciolini, Lorenzo Valla, Pico della Mirandola, Pietro Bembo, Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini ….
Letterati –
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Nicola Cusano, Coluccio Salutati, Pietro Pomponazzi, Marsilio Ficino
Giulio Romano, Raffaello, Andrea del Sarto, Beato Angelico, Sandro Botticelli, Agnolo Bronzino, Dosso Dossi, Domenico Ghirlandaio, Leonardo da Vinci, Lorenzo Lotto, Michelangelo, Pinturicchio, Luca Signorelli, Paolo Uccello,
Stampatori –
Aldo Manuzio…
La rinascita delle ar9 ARCHITETTURA • forme semplici (cubi, parallelepipedi, cerchi, sfere) ricavate dagli esempi classici • ricerca delle proporzioni tra altezza, larghezza, profondità
PITTURA • volume alla figura umana, rappresentata nelle sue dimensioni reali • naturalezza dei movimen9 e intensità espressiva dei vol9
SCULTURA • interesse per l’uomo e per le forme del corpo • ricerca di verosimiglianza, eleganza e armonia
ü Filippo Brunelleschi (1377-‐1446): dà inizio all’archite4ura rinascimentale completando la costruzione dell’immensa cupola di S. Maria del Fiore a Firenze, sospesa dalla fine del Duecento per l’impossibilità di risolvere problemi di ordine tecnico ü Michelangelo Buonarro? (1475-‐1564): cupola di S. Pietro a Roma ü Andrea Palladio (1508-‐1580): ville per le grandi famiglie venete
ü Raffaello Sanzio (1483-‐1520): affreschi nelle Stanze Va9cane ü Leonardo da Vinci (1452-‐1519): «La Gioconda», «La Vergine delle rocce» ü Michelangelo (1508-‐1580): «Storie della Genesi» e «Giudizio Universale» nella Cappella Sis9na
ü Donatello (1386-‐1466) ü Michelangelo: «David» a Firenze, «Pietà» nella Basilica di S. Pietro a Roma
Il progresso delle scienze q L’interesse per l’uomo e per la natura, l’abbandono di una visione esclusivamente religiosa del sapere consen9rono nuove acquisizioni in tu4e le scienze. q Gli studi degli umanis9 si basavano sull’osservazione dire4a della natura per scoprirne i meccanismi e le leggi. q Si affermò un forte intreccio tra arte e scienza: Ø lo studio dell’anatomia umana venne applicato al disegno delle figure Ø le scienze matema9che e geometriche furono u9lizzate nella proge4azione archite4onica.
Grazie alla dissezione dei cadaveri venne studiato il funzionamento dei vari organi del corpo umano.
Nel 1543 Niccolò Copernico pubblicò Le rivoluzioni dei corpi celes0 in cui dimostrò che era la Terra a girare intorno al Sole.
la prospeMva e la rappresentazione del corpo umano L’arte rinascimentale italiana (e poi europea) raggiunge ver9ci di perfezione sopra4u4o per quanto riguarda il realismo e la precisione nella rappresentazione della natura e del corpo umano. Pi4ura e scultura reintroducono la prospeMva, una tecnica già usata in età an9ca, ma dimen9cata nel Medioevo, finalizzata a riprodurre su una superficie piana la profondità di oggeG, figure e paesaggi.
La città ideale. Anonimo fiorentino fine XV
Nella seconda metà del Quattrocento, durante il Rinascimento, cominciarono tentativi di progettazione di città in cui lo spazio sarebbe stato sfruttato al meglio. Già con Platone si ha l’intento di formare una città stato ideale, filosoficamente ritrovata nella ”Repubblica”. La diffusione anche tra artigiani e artisti non di primo piano delle basilari tecniche della prospettiva e del gusto classicheggiante (ordine, sobrietà, equilibrio, simmetria) spiega l’enorme impatto delle innovazioni rinascimentali. (il dipinto è conservato nel Museo nazionale di Urbino)
LEONARDO Dipinse capolavori, quasi tutti incompiuti, che nella storia dell' arte inaugurarono lo sfumato e il chiaroscuro; disegnò alla perfezione, per la prima volta, gli organi umani, studiando l’anatomia sui cadaveri; confermò che il mondo girava; inventò l’elicottero, l'aereo, la bicicletta, il sottomarino, il paracadute, la mitragliatrice, la granata, il mortaio, il carro armato, la gru mobile, la scavatrice galleggiante, la macchina per fare la pasta, la grattugia … e la domenica comprava uccelli al mercato e gli apriva le gabbie. Coloro che lo conobbero dissero che non abbracciò mai una donna, ma dalla sua mano nacque il ritratto più famoso di tutti i tempi. E fu un ritratto di donna.
Eduardo Galeano, Specchi
Leonardo: un genio universale q Genio irrequieto, incarnò la figura del perfe4o umanista e la sua aspirazione a una conoscenza universale. q Grande sperimentatore di nuove tecniche pi4oriche, concepì la pi4ura come una conoscenza vera e propria: Ø l’arte doveva essere in grado di riprodurre le bellezze della natura, studiata e rappresentata anche nei de4agli più segre9 Ø per questo la pi4ura non poteva essere separata dalla scienza. q Chiamato nelle principali cor9 italiane ed europee, realizzò sistemi di sfru4amento delle acque, proge4ò macchine da guerra e sistemi difensivi. q Osservando gli uccelli, studiò la possibilità di far volare l’uomo
«La Vergine delle Rocce»
BoGcelli La Venere
La Primavera
Filippo Brunelleschi
Spedale degli Innocen9 1427, primo edificio classico della ci4à di Firenze
Filippo Brunelleschi
-‐ la cupola della ca4edrale “Santa Maria del Fiore”
“i mon9 intorno a Fiorenza paiono simili a lei” Giorgio Vasari
Una delle imprese costruGve più significa9ve dell'intero Rinascimento è certamente l'edificazione, per opera di Filippo Brunelleschi, della cupola sovrastante la ca4edrale di Firenze. L'opera, iniziata nell'estate del 1420, fu completata nel 1436. Per condurla a compimento, vincendo lo sceGcismo dei conci4adini, Brunelleschi escogitò alcune straordinarie soluzioni per alleggerire l'imponente stru4ura e per organizzare efficacemente un can9ere capace di rispondere alle esigenze delle diverse fasi della costruzione. Per la realizzazione dell'opera Brunelleschi impiegò macchine innova9ve che egli stesso proge4ò. Anche Leonardo da Vinci disegnò nei propri taccuini con estrema cura le principali macchine impiegate da Brunelleschi per la costruzione della cupola.
Schiavo morente (1513-14) L’Aurora (particolare della Tomba di Lorenzo de'Medici, 1515)
Mosè (1515)
Michelangelo Buonarroti (Arezzo 1475 - Roma 1564)
Michelangelo Buonarroti DAVID 1501-‐1504
Nel 1501 Michelangelo avrebbe inoltre ricevuto l’ultima grande commissione della repubblica, destinata ad esaltare lo spirito civico del popolo fiorentino: la statua del David
Machiavelli: il fondatore della scienza poli9ca q L’a4enzione alle aGvità umane e la formazione degli Sta9 regionali s9molò par9colarmente la riflessione sulla storia e sulla poli9ca. q Fondamentale fu l’opera Il Principe del fioren9no Niccolò Machiavelli (1469-‐1527). q L’autore vi descrive il concreto funzionamento della poli9ca applicando alla sua analisi lo stesso metodo dell’osservazione dire4a u9lizzata dagli altri studiosi nello campo della natura: Ø il Principe deve governare senza essere condizionato da norme morali o religiose Ø la poli9ca, cioè l’arte di governare, ha come unico obieGvo la conservazione dello Stato.
Le cor? e l’invenzione della stampa Mol9 intelle4uali del Rinascimento vivono presso le cor? dei principi che incoraggiano e favoriscono le creazioni ar9s9che e culturali. Ciò li rende più liberi dall’influenza della Chiesa, ma più soggeM al potere poli?co.
Gli intelle4uali si rivolgono a una minoranza della popolazione; nello stesso periodo, tu4avia, l’invenzione della stampa a caraCeri mobili dà inizio alla diffusione dei libri presso un pubblico meno ristre4o che in passato.
“Da questa città animata e animosa nascono i capolavori: la Commedia al pari del Decameron, le “Porte del Paradiso” al pari del David. Sempre opere e simboli collettivi, che hanno un autore, un maestro che conferisce loro forma e forza ma alle quali è tutta la città a collaborare.”
Franco Cardini, Breve storia di Firenze
Veduta “della Catena” aCribuita a Francesco Rosselli 1472 ca.