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1- La società medioevale La società medievale è divisa in tre ordini (clero, nobili, contadini) che si
a commerciare e diventa ricco e potente. Ne fanno parte i borghesi: credono voluti da Dio. Ogni ordine ha mercanti, banchieri, giudici, notai, leggi, doveri e comportamenti avvocati, medici, artigiani... In età differenti: il clero prega per l’intera feudale il centro della vita economica società, i nobili (i guerrieri) è la corte. Qui si produce tutto ciò combattono per difenderla, i contadini che serve per vivere, dai prodotti lavorano per nutrirla. Dopo l’anno agricoli, ai mobili, ai tessuti, agli Mille, nelle città rinate e ingrandite, si attrezzi da lavoro. Il commercio è forma un nuovo gruppo sociale molto limitato e quasi tutta la cittadino, che si dedica a produrre e produzione è destinata all’autoconsumo. Nel Basso Medioevo le colture si estendono, il centro della vita economica si sposta dalle corti feudali ai mercati delle città. Il commercio e l’artigianato riprendono vigore e si produce non solo per consumare, ma anche per vendere e ottenere un profitto.
Intorno all'inizio del XIII secolo, l'Italia, entra in un periodo di alto benessere dovuto a: -rinnovo delle tecniche agricole -aumento conseguente della popolazione -ristrutturazione delle strade -incremento dell'attenzione da parte del governo nei confronti dell'istruzzione (vengono fondate numerose università) Dati questi fattori si crea la BORGHESIA: la classe sociale appartenente ai: banchieri, artigiani, commercianti e tutte le persone residenti in un BORGO (dal latino burgus= città). L'italia diventa perciò molto ricca ed inizia addirittura a prestare denaro ad altri stati
#-‐ Il passaggio dal latino al volgare
Trento, 26 settembre 2000 DAL LATINO AI VOLGARI Fino a quando l'autorità imperiale di Roma fu salda, il latino rimase la lingua ufficiale di tutto l'Impero. La caduta dell'Impero Romano (476 d.C.) porta scombussolamenti anche sul piano linguistico e si rompe l'unità linguistica. Nel V secolo il latino comincia a cambiare: abbiamo un latino scritto (classico) ad uno orale. LO scritto lo usano solo pochi letterati, mentre il popolo conosce solo la lingua parlata, più semplice. Dal V al X secolo, lo scritto latino rimane lo stesso e prende il nome di Latino medioevale. Il latino orale, invece, ha un'evoluzione e si differenzia in diversi parlati. Questi orali si chiamano “volgari” da latino vulgus ( = popolo). I volgari si differenziano per zone linguistiche in: VOLGARE OCCITANICO VOLGARE UMBRO VOLGARE SICILIANO VOLGARE CATALANO Dall'XI secolo al XIII, questi volgari si traducono e diventano volgari s
Scritti mentre il latino scritto continua la sua evoluzione. Da questi volgari nascono le prime letterature, prima in Francia e Spagna, poi in Italia (i primi scritti significativi sono del XIII secolo). In Italia si svilupparono maggiormente il volgare umbro, il volgare toscano, e quello siciliano. Tra questi volgari sarà il toscano ad emergere come volgare leader. Questo perché la Toscana sarà uno dei centri più sviluppati dell'epoca e perché gli autori più importanti, saranno toscani. In Italia, per la lingua scritta, si utilizzerà o il latino o il volgare toscano che finirà per diventare, nel XIII secolo, la lingua italiana. GLI SCRITTORI Chi leggeva testi e libri e chi produceva cultura fino all'XI secolo, erano i chierici, i religiosi poiché il resto della società non si interessava alla letteratura. Dopo l'undicesimo secolo, con lo sviluppo delle città, si allarga il cerchio delle persone che desiderano conoscere la cultura (ma una cultura più
comprensibile). Al fianco dei chierici compaiono quindi uomini comuni. Quando i comuni diventano signorie, gli intellettuali diventano coloro che stanno accanto ai signori. Iniziano quindi a comparire le figure di intellettuali come professione.
#-‐ LA VITA DI DANTE
Dante Alighieri è nato a Firenze nel 1265 ed è morto a Ravenna nel 1321. E' stato poeta e prosatore, teorico letterario e pensatore politico, ed è considerato il padre della letteratura italiana. E' nato tra il maggio e il giugno del 1265 da una famiglia della piccola nobiltà. L'evento più significativo della sua giovinezza è stato l'incontro con Beatrice, la donna che ha amato ed ha esaltato come simbolo della grazia divina. Gli storici hanno identificato Beatrice con la nobildonna fiorentina Beatrice o Bice Portinari, che è morta nel 1290. Non si hanno molte notizie sulla formazione di Dante, anche se le sue opere rivelano una grande erudizione. A Firenze è stato profondamente influenzato dal letterato Brunetto Latini e sembra che intorno al 1287 abbia frequentato l'Università di Bologna.
missione diplomatica a San Gimignano, è stato nominato priore. Ruolo che ha ricoperto con senso di giustizia e fermezza, tanto che, per mantenere la pace in città, ha approvato la decisione di esiliare i capi delle due fazioni in lotta quasi quotidiana, tra i quali l'amico Guido Cavalcanti.
Dante durante i conflitti politici di quegli anni si è schierato con i guelfi contro i ghibellini e nel 1289 ha partecipato ad alcune azioni militari. Nel 1295 ha iniziato l'attività politica iscrivendosi alla corporazione dei medici e degli speziali. Quando la classe dirigente guelfa si è spaccata tra bianchi e neri, Dante si è schierato con i bianchi che avevano il governo della città. Ha ricoperto vari incarichi e nel 1300, dopo una
Probabilmente è stato uno dei tre ambasciatori inviati a Roma per tentare di bloccare l'intervento di papa Bonifacio VIII a Firenze. Non si trovava in città quando le truppe angioine hanno consentito il colpo di stato dei neri nel novembre 1301. E' stato accusato di concussione e condannato in contumacia prima a un'enorme multa e poi a morte nel marzo 1302. In questo modo è iniziato l'esilio che sarebbe durato fino alla morte. Alla notizia dell'elezione al trono imperiale di Enrico VII di Lussemburgo, si è avvicinato ai ghibellini, ma la spedizione dell'imperatore in Italia è fallita Durante gli anni dell'esilio Dante si è spostato nell'Italia settentrionale tra la Marca Trevigiana e la Lunigiana e il Casentino, e forse si è spinto fino a Parigi tra il 1307 e il 1309. Si recato poi insieme ai figli, forse nel 1312, a Verona presso Cangrande della Scala, dove è rimasto fino al 1318. Da qui si
è recato a Ravenna, presso Guido Novello da Polenta, dove ha riunito attorno a sé un gruppo di allievi tra cui il figlio Iacopo, che si accingeva alla stesura del primo commento dell'Inferno. E' morto nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321 a Ravenna e nemmeno le sue spoglie sono mai più tornate a Firenze.
#-‐ LA DIVINA COMMEDIA-‐ STRUTTURA
struttura è tutta fondata sul rapporto dell'uno e del tre, numeri perfetti a somiglianza di Dio, che è uno e trino.
La Terra è al centro dell'universo e Dio nel punto più alto, mentre Lucifero nel punto più basso; l'uno tutto luce e sorgente di tutta la luce della vita; l'altro tutto buio e sorgente di tutto il buio e della morte. A richiamare la meta, unica, sola
Tre sono le cantiche , corrispondenti ai tre regni dell'oltretomba; 33 sono i canti di ciascuna cantica più uno di introduzione generale; ciascun canto è costituito da terzine che, legate l'una all'altra per lo stretto gioco delle rime, si chiudono in un solo verso che risponde alla rima seconda dell'ultima terzina e conchiude così tutta la serie. L'Inferno è diviso i 3 parti: Incontinenza, Violenza, Frode, intervallate da tre zone speciali dove si trovano il Limbo, gli eretici, i Giganti ( custodi e dannati perché ribelli alla divinità). Il Purgatorio ha 3 parti, Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso terrestre e purifica l'amore che ha in tre modi errato: per malo obietto, per poco o per troppo di vigore. Il Paradiso coi suoi nove cieli più uno, l'Empireo, che tutti li comprende, accoglie tre schiere di beati: i saeculares, gli attivi e i contemplativi. Tre guide conducono e illuminano il poeta: Virgilio nell'Inferno e parte del Purgatorio, fino all'Eden; Beatrice, la donna amata dal poeta in gioventù e il cui ricordo lo ha distolto dal traviamento, fino all'Empireo, alla Rosa Celeste; san Bernardo mostra invece a Dante la gloria di Dio. Il viaggio dura circa una settimana ed ha inizio la notte del Venerdì Santo, 8 aprile del 1300. L'Inferno è una immensa voragine a forma di cono rovesciato situata sotto Gerusalemme; attraverso 9 cerchi si giunge al centro della terra , dove è confitto nel ghiaccio eterno Lucifero.
costante del viaggio, la parola stelle chiude l'ultimo canto di ogni cantica.