Dante nika

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La società medievale. Il medioevo è un periodo che inizia con la caduta dell'impero romano d'occidente e si conclude con la scoperta dell'America. L'anno 1000 divide il Medioevo in due parti: l'Alto e il Basso Medioevo. La società Medievale è divisa in tre ordini: clero, nobili, contadini. Il clero prega per la società, i nobili combattono e i condatini lavorano per nutrirla. Dopo l'anno Mille nelle città si forma un nuovo gruppo sociale cittadino, che si dedica a produre e a commerciare. Ne fanno parte i borghesi: mercanti, banchieri, giudici, notai, avvocati, medici, artigiani.

La borghesia è una classe sociale, e deriva da borgo. Composta da imprenditori, commercianti, professionisti, lavoratori e dipendenti non manuali. Un borghese era una persona che abitava nel centro di un villaggio e non in un castello, e poteva praticare un libero mestiere.


Dal latino al volgare.

La storia: In Europa nel XIII secolo ci fu una situazione di maggiore prosperita': erano cessate le invasioni di popoli stranieri. Le invasioni nelle tecniche agricole l'aumento della popolazione. Le strade si svilupparono e divennero sicure, permettendo gli scambi. Le citta' si ripopolarono, diventando centri artigianali e commerciali. Nacque una nuova classe sociale, la borghesia formata da banchieri, mercanti, artigiani. L'Italia politicamente era divisa: Al centro-nord si erano fermati il liberi comuni, che nel secolo precedente avevano lottato con l'imperatore Federico Barbarossa. Al centro vi era lo Stato della Chiesa. A sud il Regno di Sicilia , che un tempo era dei Normanni, e poi passo' all'imperatore Federico II di Svevia. Dal latino al volgare: L'italiano che oggi parliamo deriva dal latino. Il latino scrito si conservò nel tempo perche' e' legato al modello di tipo letterario. Nel (476 d. C.) entro' la nascita delle lingue neolatine o romanze, tra cui il volgare italiano. I primi documenti scritti in volgare che risalgono al IX-X secolo d. C. e sono: l'indovinello veronese e il pacito di capua. – Il piu' antico e' l'indovinello veronese , chiamato cos ì perche' venne composto da uno scrivano veronese intorno all'800 d.C. ed e' ancora conservato a verona. – Il Placito di Capua o carta capuana si chiama cos ì perche' e' una sentenza giudiziaria scritta in campagna nel 960 d.C. Due contendenti rivendicavano la proprieta' di alcune terre, il giudice Arechisi ebbe un testimone a favore dell'abate. La Scuola siciliano e il Dolce Stil Novo. – L'imperatore Federico II amava riunire presso la corte di Palermo, intellettuali e artisti. Nacque così la Scuola siciliana (scuola indica un gruppo di autori mentre siciliana il tema è l'amore per la dama che si vede come un angelo. – Nella seconda metà del secolo XIII alcuni poeti ispirandosi all'esperienza dei siciliani, diedero vita ad un nuovo modo di fare poesia, il Dolce Sil Novo. Gli stilnovisti immaginavano la donna come un angelo capace di elevare verso Dio l'animo dell'uomo ma questo dentimento d'amore, così pure e nobile poteva nascere solo nei cuori gentili, cioe' nell'animo di uomini sensibili.


La biografia di Dante Alighieri. Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà fiorentina. Il suo primo e più importante maestro di arte e di vita è Brunetto Latini, che in questi anni ha una notevole influenza sulla vita politica e civile di Firenze. Dante cresce in un ambiente "cortese" e stringe amicizia con alcuni dei poeti più importanti della scuola stilnovistica: Guido Cavalcanti, Lapo Gianni e Cino da Pistoia. Figlia di Folco Portinari , andò sposa a Simone de' Bardi nel 1286 e morì, ancora giovanissima, l'8 giugno 1290. Di lei Dante, almeno nella finzione poetica della Vita Nuova, si innamorò perdutamente: dapprima l'amò secondo i canoni dell'amor cortese, cantando la dolcezza del suo sguardo, la bellezza del suo volto, la grazia e la modestia dei suoi gesti; presto, tuttavia, quell'amore acquisì un significato diverso, libero da ogni aggancio con la realtà terrena, stimolo ad una profonda introspezione umana e morale. L'incontro con Beatrice diventa il punto di svolta della maturazione umana e poetica di Dante, la cui vita è, da quel momento "rinnovata dall'amore". Dante, infatti, racconta che il suo primo incontro con Beatrice avvenne quando entrambi avevano nove anni, numero che identifica il miracolo


Le opere sono: –

La Vita Nova.

Il De Vulgari Eloquentia.

Il Convivio.

Il Fiore.

Il De Monarchia.

La Divina Commedia.


La struttura della Divina Commedia. La Divina Commedia: La Divina Commedia è un ampio poema in versi ed l'argomento è politicoreligioso; fu composto da Dante tra il 1306 e il 1321 durante gli anni dell'esilio. Nella divina commedia Dante racconta in prima persona, la storia di un viaggio immaginario nell'oltretomba. In quell'arco di tempo di Dante visita tre regni da tre guide: – Virgilio, autore dell'Eneide, e lo conduce nell'Inferno e nel Purgatorio. – Beatrice, la donna amata, e la conduce in paradiso. – San Bernardo, fondatore dell'ordine monastico che conduce il poeta da Dio. Virgilio simboleggia la ragione, Beatrice la fede e san Bernardo la grazia divina. La divina commedia è divisa in tre cantiche, corrispondenti ai tre regni dell'oltretomba: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ogni cantica comprende 33 canti. Il totale dei canti è 100. Ogni canto ha un numero variabile di versi endecasillabi raggruppati in terzine. L'endecasillabo è un verso formato da 11 sillabe metriche. La terzina è una strofa di tre versi. Quella usata Dante nella Ivina Commedia è la rima incatenata.

L'Inferno.... All'inizio della struttura dell'Inferno si trova un vestibolo un'anticamera infernale. La voragine è divisa in nove cerchi in ordine crescente di gravità: incontinenza , violenza e frode. – Nei primi cinque cerchi ci sono gli incontinenti, cioè coloro che non riuscirono a frenare la spinta verso il peccato. – Nel sesto cerchio ci sono gli eretici, cioè coloro che non ebbero fede in Dio.


– Nel settimo cerchio, diviso in tre gironi, si trovano i violenti. – Nell'ottavo cerchio diviso in dieci Malebolge, ci sono i peccatori per frode, cioè per imbroglio o inganno. – Nel nono cerchio, diviso in quattro zone si trovano i peccatori fraudolenti più gravi , cioè coloro che tradirono i parenti, gli amici o la patria. Al centro della terra si trova Lucifero che con le sue tre bocche sbrana i tre peccatori: Giuda, traditore di Gesù, Bruto e Cassio, traditori e assassini di Giulio Cesare.

Il Purgatorio.... La collina del Purgatorio è divisa in nove cornici concentriche, che le anime penenti devono percorrere, per sontare tutti i peccati commessi in vita e poter infine scendere al Paradiso: – alla base della montagna si trova l'Antipurgatorio, dove spiano i negligenti. – Il Purgatorio è formato da sette cornici, una per ogni categoria di anime penitenti. – Sulla sommità del monte, c'è il Paradiso Terrestre, dove giungono le anime alla fine del loro percorso di penitenza. Nel Purgarotio scorrono due fiumi: il Lete che fa dimenticare i peccati commessi e l'Eunoè che fa ricordare il bene compiuto. Dopo essersi lavato nei due fiumi le anime sono pronte per salire in Paradiso.

Il Paradiso..... Il Paradiso è diviso in nove sfere celesti che ruotano intorno alla Terra: – ognuno dei primi sette cieli contiene in pianeta ed è dedicato ad una virtù. – Nell'ottavo cielo si trovano le stelle fisse.


– Il nono cerchio viene chiamato Primo Mobile perchè trasmette il suo movimento a tutte le sfere inferiori. – Oltre i nove cerchi c'è l'Empireo. I beati risiedono tutti nell'Empireo, insieme a Dio e cantano le sue lodi riuniti in forma di una candida rosa formata da nove giri di petali.

Il titolo..... Dante intitolò la sua opera "commedia" per due motivi: 1) Perché come le commedie aveva un inizio drammatico e un finale lieto. 2) Perché era scritta utilizzando la lingua volgare e uno stile normale. L'aggettivo "divina" venne aggiunto successivamente e da allora viene chiamata così per indicare sia la materia del poema sia la sua eccezionalità.

La simbologia dei numeri.... La struttura del poema ripete molto spesso il numero 3 e i suo multipli, sia nel contenuto sia nella forma metrica. Tre sono i regni, tre le guide di Dante, tre sono le fiere che gli sbarrano il passaggio, tre le categorie dei peccatori puniti nell'Inferno, nove i cerchi infernali, nove le partizioni del Purgatorio, nove i cieli del Paradiso. Tre sono le cantiche, trentaré i canti di ogni cantica e tre sono i versi di ogni strofa. Si metteva sempre il numero tre perché gli uomini del Medioevo pensavono che quel nomero aveva un significato magico e misterioso e poi perché era considerato il simbolo delle Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo).

Le allegorie.... La Divina Commedia ha un dignificato allegorico cioè nascosto e simbolico. I personaggi, i luoghi e le situazioni immaginati da Dante vanno ltti sia per quello che sono e sia per quello che significano.


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