LE RIME Sono una raccolta di componimenti poetici composti da Dante in un ampio arco di tempo, dalla giovinezza sino ai primi anni dell'esilio, non inclusi da lui nella Vita nuova o nel Convivio: non si tratta pertanto di un'opera progettata coscientemente dall'autore, ma di testi sparsi che gli studiosi moderni hanno organizzato in un'edizione secondo criteri compositivi e soprattutto cronologici (benché la datazione di molte di queste liriche sia incerta). Si tratta di 54 componimenti di sicura attribuzione dantesca (34 sonetti, 13 canzoni, 5 ballate e 2 sestine), cui vanno aggiunti 26 testi di dubbia attribuzione e altri 26 testi di «corrispondenti» poetici, tra cui Giudo Cavalcanti, Cecco Angiolieri, Cino da Pistoia. Vari sono i modelli cui si rifà l'autore, dai siculo-toscani delle rime giovanili (specialmente Giuttone d'Arezzo poi rifiutato), agli stilnovisti (tra cui spicca l'amico Cavalcanti), ai provenzali del trobar clus, ai poeti comico-realisti. Notevole è la varietà dei temi, anche se prevale una ricerca della sperimentazione, metrica e linguistica, ed è centrale il tema amoroso, non solo nelle rime riconducibili allo Stilnovo ma anche nei testi che si ispirano ad altre scuole poetiche. In base alla cronologia e ai temi trattati le poesie vengono solitamente suddivise in cinque gruppi: rime giovanili e stilnovistiche, tenzone con Forese Donati, rime «petrose», canzoni dottrinali e allegoriche, rime dell'esilio.