MARCO POLO...
Presentazione fatta da: GELMETTI DENISE
BIOGRAFIA DI MARCO POLO... Marco Polo è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante italiano, appartenente al patriziato veneziano. Insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo giunse in Cina percorrendo la via della seta. Le cronache del viaggio e della permanenza in Asia furono trascritte in francese da Rustichello da Pisa durante la prigionia del Polo a Genova. Marco Polo, nato a Venezia il 15 settembre 1254, è considerato uno dei più grandi viaggiatori ed esploratori di tutti i tempi.
LA FAMIGLIA POLO... Sembra che i Polo fossero giunti a Venezia dalla Dalmazia .Famiglia di abili e ricchi mercanti, furono esclusi dal Maggior Consiglio dopo la serrata del 1297. Fu riammesso, tuttavia, il ramo discendente da Nicolò Polo, essendo distinto per le benemerenze nei confronti della Repubblica durante la guerra di Chioggia che Venezia aveva combattuto contro Genova (1381).Si estinsero nel 1418 o nel 1425.Era questo il casato di Marco Polo, celebre mercante e viaggiatore, autore del Milione.
DI COSA PARLA IL MILIONE???? è il resoconto del viaggio in Asia di Marco Polo, mercante e viaggiatore veneziano."Vera e propria enciclopedia geografica, riunisce in un volume le conoscenze essenziali che erano disponibili alla fine del XIV secolo" sull'Asia. Oltre che una relazione di viaggio, è anche un trattato storico-geografici. Ăˆ stato definito "la descrizione geografica, storica, etnologica, politica, scientifica dell'Asia medievale".Fu quasi sicuramente redatto per la prima volta da Rustichello da Pisa, che trascrisse dalla viva voce dello stesso Marco Polo, forse nel 1298 e comunque dopo il 1295.
IL MILIONE... Le sue descrizioni dell'Asia hanno ispirato i viaggi di Cristoforo Colombo, che fino alla morte restò convinto di avere raggiunto il Catai. Le informazioni sulla geografia dell'Estremo Oriente hanno contribuito alla compilazione della mappa di fra Mauro. Più volte trascritto e tradotto, sono almeno centocinquanta i manoscritti documentati prima della diffusione della stampa e in seguito le edizioni non si contano. Codici del Milione sono conservati in tutto il mondo. Celebre per le squisite miniature il 2810 "Libro delle meraviglie" conservato alla Nazionale di Francia L'esemplare all'Alcázar di Siviglia esibisce le presunte postille di Colombo.La fortuna negli ambienti scientifici ebbe inizio nel XV secolo. Dal 1982 Marco Polo è stato raffigurato sulla banconota da 1.000 lire italiane che hanno avuto corso
Il racconto di Marco Polo, invece, è stato poi verificato su altri documenti, come gli archivi cinesi, ed è esatto a proposito di luoghi e popolazioni, usanze ed eventi, organizzazione dell’Impero e personaggi. Le sue sono le notizie, pratiche ed essenziali, di un mercante che si è trasformato in funzionario, e non lasciano molto spazio alla fantasia. Alcune ‘esagerazioni’ dipendono dalla forma che Rustichello aveva dato al racconto, per renderlo più attraente, altre sembravano tali per l’incredulità dei lettori: per esempio, nel libro si parla di palazzi o di intere città dai tetti «tutti d’oro», che è un’esagerazione, mentre è vero che in Oriente si usava (e si usa ancora) rivestire con una sfoglia d’oro i tetti degli edifici importanti. O si racconta di eserciti di centinaia di migliaia di soldati e di città con milioni di abitanti: cose che nell’Europa di allora, che aveva una popolazione scarsa e dove le città erano molto piccole, erano lontanissime dall’esperienza e sembravano inverosimili, ma che per
IL VIAGGIO DI MARCO POLO... Nicolò, Matteo e Marco Polo intrapresero il loro secondo viaggio nel 1271. Viaggiarono verso l'interno, attraversando l'Anatolia e l'Armenia. Scesero quindi verso il fiume Tigri, toccando Mossul e Bagdad. Giunsero fino al porto di Ormuz, con l'intenzione di proseguire il viaggio via mare. Continuarono invece a seguire la via terrestre e, attraverso la Persia e il Khorasan, raggiunsero Balkh e il Badakhshan. Superarono, in quaranta giorni, il Pamir e scesero verso il bacino del Tarim. Attraverso il deserto dei Gobi giunsero ai confini del Catai, nel Tangut. Quindi proseguirono lungo la parte settentrionale dell'ansa del Fiume Giallo, arrivando infine a Khanbaliq, l'antica Pechino, dopo un viaggio durato tre anni e mezzo. Una volta arrivato nel Catai, Marco ottenne i favori del Kubilai Khan, ne divenne
Fino alla morte, il viaggiatore veneziano si occuperà con lo zio Matteo di affari e commercio, oltre che soprattutto della diffusione del suo libro. Sappiamo che nell’agosto del 1307 consegna una copia del Milione a Thibault de Cepoy, affinché la recapiti a Carlo di Valois, fratello del re di Francia Filippo il Bello. Oltre a Carlo di Valois, se ne procurano copie l’infante di Portogallo don Pedro e numerosi nobili e principi. Il libro, ben presto volgarizzato, circolerà in versioni toscane più o meno fedeli, e riscuoterà, fin dai primi del Trecento, un notevole successo.Il 9 gennaio 1324 Marco firma il suo testamento, testamento che, insieme con altri documenti, attesta come le proprietà dei Polo fossero in realtà più limitate rispetto alle meravigliose ricchezze che solitamente venivano attribuite loro. La modesta casa della famiglia, nell’odierna Corte del Milion, ne dà conferma.Il «nobilis vir Marchus Paulo Milioni» — così come l’illustre viaggiatore è chiamato in un documento del 1305 — muo-
SINTESI DEGLI USI E COSTUMI DEI TARTARI: Nel 1260 due mercanti veneziani, Matteo e Niccolò Polo, partirono da Costantinopoli , dove possedevano magazzini e depositi di merce, verso le regioni interne dell’Asia in cerca di spezie e di merci preziose. · Dopo aver attraversato tutta l’Asia centrale, in quel tempo dominata dai tartari, giunsero nel 1264 a CAMBALUC ( l’odierna PECHINO) alla corte di Cublai Kan, signore di tutti i Tartari. · Erano i primi bianchi che si vedevano in quelle terre lontane. Cublai Kan accolse i due veneziani con grande cortesia e li interrogò sulle usanze dell’Europa, interessandosi particolarmente alla loro religione.
· Tre anni dopo (1267) ripartirono per l’Italia con un messaggio per il Papa. Il messaggio conteneva la richiesta di mandare alcuni monaci che avrebbero dovuto convertire il suo popolo al Cristianesimo. Il viaggio di ritorno fu molto più facile perché l’Imperatore aveva consegnato ai Polo una tavoletta d’oro in cui c’era scritto che tutti dovevano aiutarli per facilitare la loro marcia. · Dopo tre anni giunsero finalmente a Venezia. · Nel 1272 erano di nuovo in viaggio verso l’Est. Avevano una lettera del Papa ed erano accompagnati da due monaci e dal giovane Marco, figlio di Niccolò. Marco aveva solo 17 anni. Ben presto i due monaci stremati dalle difficoltà del viaggio furono costretti a tornare indietro. I tre coraggiosi veneziani proseguirono da soli e, dopo un lungo ed avventuroso viaggio, giunsero di nuovo alla corte di Cublai Kan. · Tornarono a Venezia dopo 23 anni, nel 1295.
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. . . E Z N FIRE Nel Medioevo è stato un importante centro culturale, commerciale, economico e finanziario. Nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana, dal 1569 al 1859, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena. Fu capitale d'Italia dal 1865 al 1871, dopo l'unificazione del Paese (1861).A partire dal X secolo la città si sviluppò e dal 1115 si rese Comune autonomo. Nel XIII secolo fu divisa dalla lotta intestina tra i Ghibellini, sostenitori dell'imperatore del Sacro Romano Impero, e i Guelfi, a favore del Papato romano. Dopo alterne vicende, i Guelfi vinsero (la cosiddetta "battaglia di Colle", 17 giugno 1269), ma presto si divisero internamente in "Bianchi e Neri".La conflittualità politica interna non impedì alla città di svilupparsi fino a diventare una delle più potenti, prospere in Europa, assistita dalla sua propria valuta in oro, il fiorino (introdotto nel 1252), dalla decadenza della sua rivale Pisa (sconfitta da Genova nel 1284 e comprata da Firenze nel 1406), e dalla sua potenza mercantile risultante da una costituzione anti-aristocratica, i
Duomo di Firenze.
La cittĂ con Il campanile di Giotto.
Galleria degli Uffizi.
The End