Marco Polo Marco Polo nacque a Venezia il 15 settembre 1254, morĂŹ a Venezia l'8 gennaio 1324 e fu uno scrittore, viaggiatore, esploratore e mercante italiano.
A diciassette anni partÏ insieme al padre Nicolò e allo zio Matteo e giunse in Cina. Arrivarono nella città di Khanbaliq, residenza di Kubilai Khan, dove Marco divenne consigliere privato del Khan. Le sue descrizioni dell'Asia hanno ispirato Cristoforo Colombo.
Nel 1292, ottenuto dal Khan il permesso di ripartire, i Polo si rimisero in viaggio verso Venezia, dove arrivarono nel 1295. Nel 1298, mentre era in guerra, Marco venne fatto prigioniero dei genovesi: fu proprio in prigione che lui dettò al suo compagno di cella in francese "IL MILIONE", un libro che parla del suo viaggio nei vari continenti. Marco Polo venne liberato nel 1299 e morÏ nel 1324.
IL MILIONE
IL MILIONE
Il Milione è il racconto del viaggio in Asia di Marco Polo. È una vera e propria enciclopedia geografica perché riunisce in un volume le conoscenze essenziali che erano disponibili alla fine del XIV secolo sull'Asia.
Le sue descrizioni contribuirono alla compilazione del Mappamondo di fra' Mauro ed ispirarono i viaggi di Marco Polo.
IL MILIONE Il Milione è il racconto del viaggio in Asia di Marco Polo, mercante e viaggiatore veneziano. Ăˆ stato considerato una descrizione geografica, storica, politica e scientifica dell'Asia medievale. Fu trascritto per la prima volta da Rustichello da Pisa, che raccolse i racconti dalla voce dello stesso Marco Polo. Il testo in origine nacque in lingua d'oil, a partire dalla narrazione orale di Marco. Il testo è diviso in capitoli in cui vengono descritti diversi paesi d'Oriente e queste descrizioni vengono intervallate dal racconto di guerre e battaglie.
I COSTUMI NELLA CINA DI MARCO POLO
LA VITA DI MARCO POLO Marco nacque a Venezia nel 1254, in una famiglia di mercanti. Il padre Niccolò, con i fratelli, aveva un’azienda che importava prodotti dall’Oriente. Una parte della ditta era a Costantinopoli, un’altra sul Mar Nero, e lì i fratelli Polo vivevano la maggior parte del tempo. Nel 1265, Niccolò e il fratello Matteo fecero un viaggio fino in Cina, allora governata da un imperatore mongolo, Qublai, che li accolse molto bene e gli chiese di portare un messaggio al papa. Nel 1269, tornarono a Venezia. Un paio d’anni dopo, Marco si unì al padre e allo zio in un viaggio verso la Cina. Il viaggio durò più di tre anni e fu molto faticoso, in quanto dovettero fare i conti con guerre, maltempo, fiumi in piena e malattie. In Cina i tre veneziani vennero accolti sempre benissimo. L’imperatore Qublai, aveva preso in simpatia Marco e lo aveva incaricato di svolgere visite ufficiali in molte parti dell’Impero, per controllare l’amministrazione e studiare e risolvere vari problemi, e lo nominò anche governatore di una città. Marco quindi viaggiò in Cina, in Birmania, in India, e in Indonesia
LA CORTE DEL GRAN KHAN
LA CINA DI MARCO POLO
LA VENEZIA AI TEMPI DI MARCO POLO
LA VIA DELLA SETA Una volta visitate la grande e la piccola Armenia, la Turcomannia (cioè la Turchia), l' Iraq e la Giordania, Marco Polo si ferma a Baldac, l’odierna Baghdad. A Baldac è fiorente il commercio di tessuti preziosi come le sete, i broccati e i damaschi intessuti d’oro e le perle.
L'ESERCITO DI TERRACOTTA
L'esercito di terraco archeolog tta è una ica eccez s coperta i o guerrieri n a l e : è f o i n rmato da t e r r a cotta , ve pietra e d 6.000 stiti con c otati di ar orazze in mi, che e alla tomb rano post a dell'imp e di guard eratore c Di queste inese Qin ia statue so S hi Huang n o s t ate riport 500 guer . ate alla lu rieri, 18 c ce arri e 100 cavalli.
LA GRANDE MURAGLIA CINESE
LA GRANDE MURAGLIA CINESE La Grande Muraglia consiste in una lunghissima serie di mura edificate nell'odierna Cina. La sua costruzione cominciò nel III secolo a.C. per volere dell'imperatore Qin Shi Huang , lo stesso a cui si deve il cosiddetto Esercito di terracotta di Xi'an. Lunga 6300 chilometri circa, doveva servire a contenere le incursioni dei popoli confinanti, in particolare dei Mongoli, ma non si rivelò molto efficace, perchÊ gli invasori riuscivano a forzare le porte di cui era dotata la muraglia.