SAN FRANCESCO D'ASSISI San Francesco d'Assisi è stato uno dei religiosi italiani più famosi al mondo. È stato proclamato, insieme a Santa Caterina da Siena, patrono d'Italia. Francesco, chiamato anche il “poverello d'Assisi”, grazie al Cantico delle Creature, è un rappresentante della TRADIZIONE LETTERARIA ITALIANA.
IL VOLGARE UMBRO L'area linguistica di riferimento di questa produzione delle origini è l'Italia centrale (soprattutto Umbria, Toscana e Marche). Il Cantico delle Creature è scritto in un volgare umbro. Concepito per essere accompagnato da musica, si rivolge a un vasto pubblico e presenta lo schema di un salmo: è suddiviso in versetti di lunghezza variabile. La lauda in lingua volgare, inoltre, è un argomento sacro, in cui si alternano voci soliste e cori
ORDINI MONASTICI
Ordine benedettino fondato da San Benedetto Ordine domenicano fondato da Domenico di Guzman
Ordine francescano fondato da San Francesco
SAN FRANCESCO D'ASSISI San Francesco nacque ad Assisi nel 1181 dal giovane mercante Pietro di Bernardone e dalla nobile Giovanna Pica, in una famiglia della borghesia molto elevata grazie ai guadagni del padre e della madre. Durante la guerra tra Assisi e Perugia, Francesco venne catturato, e durante i suoi anni di prigionia patì per colpa di una malattia, ma alla fine dei combattimenti il ragazzo venne liberato. Una notte, mentre dormiva, gli apparve Gesù in sogno che gli diceva di diventare più umile e di dedicarsi alle persone più povere. Infatti tutto il paese di Assisi era composto perlopiù da famiglie povere, e quella di Francesco erano una delle poche ricche.
Un giorno, andando in piazza, si spogliò di tutti i suoi averi rimanendo nudo; poi prese un sacco e se lo mise addosso come simbolo di povertà. Dopo essersi convertito, Francesco andò dal Papa per chiedergli di costruire un monastero, dato che Dio gliel'aveva detto nel sogno. Il Papa inizialmente non accettò perchè pensava che con la fondazione del monastero Francesco sarebbe diventato più potente, ma dopo accettò. Il ragazzo fondò il monastero su un monte e lì andò a fare l'eremita. Il carattere di Francesco, dopo che Dio gli parlò, cambiò molto: infatti un giorno, passeggiando per strada, incontrò un lebbroso, lo baciò e lo abbracciò. Prima di allora il ragazzo non poteva neanche vedere i lebbrosi.
SAN FRANCESCO E IL LUPO DI GUBBIO Un giorno, San Francesco, passando per Gubbio, si accorse che per strada non c'era nessuno; infatti tutta la popolazione si era chiusa in casa per paura di un Lupo veramente forte, grande e feroce. La gente, allora, usciva di casa con i forconi, ma nessuno riusciva a batterlo. Così Francesco volle provarci e, prima di incamminarsi, si fece il Segno della Croce. Cammina cammina, sbucò il Lupo che aprì le grosse fauci; ma il ragazzo, “sgridandolo”, gli fece capire che faceva solo del male agli animali e soprattutto alla gente. Gli fece promettere di fare il buono e l'animale gli diede la zampa. Quando Francesco tornò in paese, la gente rimase ad occhi aperti vedendo che i due, ormai “fratelli” camminavano insieme. Da quel giorno in poi Fratello Lupo diventò amico di tutti, compresi i bambini e quando morì due anni dopo, tutti ne piansero la morte.
SANTA CHIARA D'ASSISI Santa Chiara è stata una religiosa italiana. Il primo giorno che Chiara sentì Francesco predicare aveva 18 anni. Lei e le sue amiche, sentendo quello che diceva, decisero di prendere la sua strada e così, il giorno dopo, cominciarono a dare tutti i loro averi ai poveri e, andando da Francesco, gli chiese se poteva entrare a far parte dell'ordine francescano. Così, una notte, Chiara raggiunge Francesco che, per non farla riconoscere, le taglia i capelli, le dà una tunica bianca e la fa entrare nella Porziuncola. Lì, al riparo dalla famiglia, viene raggiunta dalla sorella Agnese.
IL NATALE DI SAN FRANCESCO Nella notte del 25 dicembre, Francesco aveva deciso di fermarsi nella città di Greggio, e così chiese agli abitanti di aiutarlo a costruire una capanna, come quella di Gesù. Quando fu pronta, il ragazzo prese un bue e un asinello, una coppia che rappresentasse Maria e Giuseppe e aspettò Gesù. Ma accadde che, mentre Francesco stava predicando il Vangelo, Gesù apparve in carne ed ossa nella culla con la paglia.
IL NATALE DI SAN FRANCESCO Nella notte del 25 dicembre, Francesco aveva deciso di fermarsi nella città di Greggio, e così chiese agli abitanti di aiutarlo a costruire una capanna, come quella di Gesù. Quando fu pronta, il ragazzo prese un bue e un asinello, una coppia che rappresentasse Maria e Giuseppe e aspettò Gesù. Ma accadde che, mentre Francesco stava predicando il Vangelo, Gesù apparve in carne ed ossa nella culla con la paglia.
LE STIMMATE DI SAN FRANCESCO Il 15 settembre, Francesco e Frate Leone, si recarono sul Monte la Verna per pregare. Mentre stavano pregando, però, apparve una luce bianca accecante che arrivava dal cielo, era un Angelo Serafino. Questo messaggero scese lentamente verso Francesco, e Frate Leone poté notare che sulle mani, sul fianco e sui piedi del ragazzo, apparivano le stimmate di Gesù. Adesso Francesco poteva provare realmente ciò che aveva provato Gesù il giorno in cui fu crocifisso.
IL CANTICO DELLE CREATURE Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dai sustentamento. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si’, mi' Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi’ Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate.
LA MORTE DI FRANCESCO Nel 1225, Francesco, nella cittĂ di Siena, si sottopone a delle visite agli occhi, mentre il 3 ottobre 1226 muore nella Porziuncola e il suo corpo viene portato da Santa Chiara nella chiesa di San Damiano. Inizialmente Francesco viene sepolto nella chiesa di San Giorgio.
VIDEO.......
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L'ORDINE FRANCESCANO Per ORDINE FRANCESCANO, intendiamo quella dei Frati Minori. Questo nome fu voluto da Francesco stesso, che venne poi ufficializzato nella Regola, approvato da Papa Onorio III. Già alla morte di Francesco d'Assisi, all'interno dell'ordine emersero due tendenze ben distinte. Da una parte alcuni frati aspiravano alla vita di preghiera e di povertà che aveva contraddistinto la primitiva comunità francescana; dall'altra parte, la grande maggioranza dei frati voleva un ordine dedicato soprattutto alla cura d'anime, inserito nei contesti cittadini e stabilito in conventi di proprietà dell'ordine stesso.
LA PORZIUNCOLA La Porziuncola è una piccola chiesa nei pressi di Assisi, situata all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli, che ha un grande valore storico e religioso. Nel 516 ne avrebbe preso possesso San Benedetto, per i suoi monaci. La Porziuncola fu una delle chiese riparate da San Francesco dopo la sua vocazione: mentre egli pregava di fronte al crocifisso di San Damiano, sentì una voce che gli chiedeva di restaurare la sua chiesa. La Porziuncola divenne per Francesco un luogo particolare, dove sostava spesso in preghiera. Proprio dalla Porziuncola Francesco inviò i primi frati ad annunciare la pace. Nella Porziuncola inoltre, Santa Chiara rinunciò al mondo e abbracciò sorella povertà, e qui Francesco morì la sera del 3 ottobre 1226.
I VIAGGI DI SAN FRANCESCO
VOLTA DI GIOTTO NELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO
BASILICA DI SANTA CHIARA La Basilica di Santa Chiara ad Assisi è un importante luogo di culto visitato da migliaia di turisti.
FINE