• San Francesco d'Assisi, nato Giovanni di Pietro Bernardone (Assisi, 26 settembre 1182 – Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un religioso e poeta italiano.
L’INFANZIA
• La sua casa, situata al centro della città, era provvista di un fondaco utilizzato come negozio e magazzino per lo stoccaggio e l'esposizione di quelle stoffe che il mercante si procurava con i suoi frequenti viaggi in Provenza. Il padre Pietro vendeva la sua pregiata merce in tutto il territorio del Ducato di Spoleto in cui all'epoca rientrava anche la città di Assisi.
• La scuola presso i canonici della cattedrale, che si teneva nella chiesa di San Giorgio (dove, a partire dal 1257, venne costruita l'attuale basilica di Santa Chiara), a 14 anni Francesco si dedicò a pieno titolo all'attività del commercio. Egli trascorreva la sua giovinezza tra le liete brigate degli aristocratici assisani e la cura degli affari paterni
Nel 1208, attirati dal suo modo di vita, si associano a Francesco i primi compagni e con essi nel 1209 si reca a Roma per chiedere a Innocenzo III l’approvazione della loro forma di vita religiosa. Il Papa concede loro l’autorizzazione a predicare rimandando però a un secondo tempo l’approvazione della Regola: Andate con Dio, fratelli, e come Egli si degnerà ispirarvi, predicate a tutti la penitenza. Quando il Signore onnipotente vi farà crescere in numero e grazia, ritornerete lieti a dirmelo, ed io vi concederò con più sicurezza altri favori e uffici più importanti
§ Spinto dal desiderio di testimoniare Cristo nei paesi musulmani, Francesco tenta più volte di recarvisi. Finalmente nel 1219 raggiunge Damietta, in Egitto, dove, durante una tregua nei combattimenti della quinta crociata, viene ricevuto e protetto in persona dal Sultano al-Malik alKamil.
§ Nell’ultimo biennio di vita di Francesco si colloca anche la composizione del Cantico di frate sole (o Cantico delle creature). Sono anni questi in cui Francesco è sempre più tribolato dalla malattia (soffriva di gravi disturbi al fegato e di un tracoma agli occhi). Quando le sue condizioni si aggravarono in maniera definitiva Francesco fu riportato alla Porziuncola, dove morì nella notte fra il 3 e il 4 ottobre 1226. Il giorno seguente il suo corpo, dopo una sosta presso San Damiano, fu portato in Assisi e venne sepolto nella chiesa di San Giorgio.
• Un monastero è, nel cristianesimo, un edificio comune (o una serie di edifici) dove vive una comunità di monaci o monache, sotto l'autorità di un abate o di una badessa. I monasteri non costituiscono un ordine religioso: ognuno di essi può essere una comunità a parte, oppure fare parte di confederazioni, con alcune funzioni di coordinamento e di mutuo aiuto.
• Monastero non è sinonimo di convento. Quest'ultimo venne introdotto con l'avvento degli ordini mendicanti, i cui monaci sono chiamati "frati" e "suore", cioè fratelli o sorelle. I monasteri cristiani iniziarono a nascere dopo l'epoca delle persecuzioni, sebbene testimonianze di vita ascetica comune in qualche modo regolata siano attestate fin dai primi secoli del cristianesimo in Oriente.
La Regola di San Francesco è il documento redatto da San Francesco d'Assisi, con il quale egli intese dare alla comunità di frati che lo seguivano, sia l'indirizzo spirituale del nascente Ordine francescano, che una serie di norme pratiche destinate a regolare la loro vita quotidiana. Di essa esiste una prima versione chiamata Propositum o Prima Regola, una versione intermedia o Regola non bollata e una versione definitiva o Regola bollata. Esiste anche un supplemento di Regola per i frati desiderosi di condurre una vita solamente contemplativa, la Regola di vita negli eremi che fu redatta tra il 1217 e il 1221, e una Seconda Regola redatta assieme a Santa Chiara per il ramo femminile dell'Ordine, le suore Clarisse.
Il primo ordine è quello dei frati minori. La loro vita è ancora oggi ispirata dalla Regola bollata approvata dal papa Onorio III nel 1223. In sèguito a ottocento anni di una storia molto complessa, al giorno d'oggi l'originario Ordo Minorum si divide in tre rami principali: i Frati minori (originati dagli Osservanti e altre riforme, ma che comunque mantengono il sigillo dell'OFM), i Frati Minori Conventuali e i Frati Minori Cappuccini (detti un tempo Frati Minori della Vita Eremitica).
La prima chiesa costruita
I miracoli di San Francesco.. Nel processo di canonizzazione del Santo sono stati riportati e riconosciuti dalle Autorità Ecclesiastiche più di quaranta miracoli. Eccone alcuni: • Una donna particolarmente devota a San Francesco morì nella città di Montemarano. Nella veglia funebre si radunarono molte persone per pregare, improvvisamente il cadavere si risveglia e domanda al Sacerdote che era lì presente di usufruire della confessione. Terminato la confessione, confida al Sacerdote: "Ero in attesa di essere condannata a una dura pena ma San Francesco ha chiesto e ottenuto per me la grazia di tornare in vita, per pentirmi e confessare tutte le mie colpe". Dopo la donna si riaddormentò nel Signore. • A Pomarico vivevano due coniugi che amavano teneramente la loro bambina. Un giorno la loro piccola improvvisamente morì. La mamma accasciata dal dolore prego e supplicò con ardenti suppliche San Francesco, il Santo le apparve assicurandola sulla sorte dell’amata figliola. Poco dopo la figlioletta si sveglio tra la meraviglia dei presenti, e si alzò come se nulla fosse successo. • A Capua, un ragazzo annegò nel Volturno, un uomo dopo averlo scorso lo ritrasse a riva oramai cadavere. I presenti accorsi pur costatando la morte del ragazzo presero a invocare l’intervento di San Francesco. Il frate non li deluse, il ragazzo, infatti, si alzò come se nulla fosse successo tra la gioia e lo stupore dei presenti.
Francesco, dopo la tonsura, indirizzò Chiara dapprima presso le benedettine di San Paolo delle Badesse, a Bastia Umbra, poi presso una comunità di penitenti a Sant'Angelo di Panzo, alle pendici del monte Subasio. Prima della fuga dalla casa paterna, però, Chiara vendette tutta la sua eredità e dettela alli poveri.
Simbolo di san francesco: Il TAU è l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico. Esso venne adoperato con valore simbolico sin dall'Antico Testamento, per indicare la salvezza e l'amore di Dio per gli uomini. Se ne parla nel Libro del Profeta Ezechiele, quando Dio manda il suo angelo ad imprimere sulla fronte dei servi di Dio questo seguo di salvezza: "Il Signore disse: passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un TAU sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono". S. Francesco d'Assisi, proprio per la somiglianza che il Tau ha con la Croce, ebbe carissimo questo segno, tanto che esso occupò un posto rilevante nella sua vita e nei suoi gesti. In lui il vecchio segno profetico si attualizza, si ricolora, riacquista la sua forza di salvezza, perché San Francesco si sente "un salvato dall'amore e dalla misericordia di Dio".
Corruzione chiesa… Sempre, ma in alcuni momenti più ed in altri meno, la Chiesa patisce, oltre agli attacchi esterni, ribellioni e violenze interne. Questo essenzialmente per due motivi: l’esistenza del seme della discordia, che il Nemico semina a piene mani nel campo del Bene, per dividere, e le incoerenze degli uomini di Chiesa. Queste ultime contribuiscono notevolmente al diffondersi di eresie e movimenti di protesta che fanno leva su una critica di per sé giusta, con l’intento, però, non di risolvere il problema in questione, ma di distruggere la Chiesa stessa.
Così nel Medioevo, in vari momenti della storia, sono nati movimenti ereticali, millenaristi, gnostici e quant’altro, che hanno fatto spesso leva, per affermarsi, su una critica che aveva un suo fondamento: molti uomini di Chiesa vivevano in modo immorale, legati al piacere, al potere, al lusso, generando scandalo e disgusto tra i fedeli.
Basilica di San Francesco • La basilica di San Francesco in Assisi, è il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo serafico. Voluta da papa Gregorio IX quale specialis ecclesia[1], venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di Caput et Mater dell'Ordine minoritico[2] e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati.
• Nel 1754 Benedetto XIV la elevava alla dignità di Basilica Patriarcale (oggi "Papale") e Cappella Papale. Nell'anno 2000, insieme ad altri siti francescani del circondario, la basilica è stata inserita nella Lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
• Nella complessa storia che ha segnato l'evoluzione dell'Ordine, la basilica (e l'annesso Sacro Convento) fu sempre custodita dai cosiddetti "frati della comunità", il gruppo che andò in seguito a costituire l'Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Preghiere di San Francesco… § Lodi al Dio altissimo § TU sei santo, o Signore, unico Dio, che compi opere meravigliose. § TU sei forte, TU sei grande, TU sei l'altissimo onnipotente, § TU, Padre santo, Re del cielo e della terra. § TU, unico Dio in tre Persone, Signore Iddio degli dei. § TU il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore, Dio vivo e vero.
IL VOLGARE… § Appare dunque ancor più significativa la decisione di Francesco di usare il volgare per le Laudes creaturarum o Canticum fratris solis, la sola opera di sicura attribuzione nella nuova lingua se, per le ragioni esterne e le caratteristiche tecnico-stilistiche e linguistiche invocate da Baldelli (1983b), si ritiene apocrifa la ‘prosa’ ritmica Audite poverelle dal Signore vocate (di altro avviso Menichetti 1979; Brambilla Ageno 1980). L’adozione del volgare, meditata, legata a quella funzione magico-sacrale della parola, orale e scritta, tanto cara a Francesco, è motivata sia dall’esigenza di dire qualcosa di fondamentale in un momento cruciale della sua esistenza terrena (Baldelli 1987: 40) sia dalla consapevolezza che il volgare, appena screziato da una tenue coloritura locale, ha raggiunto la stessa dignità del latino.
Il Cantico delle Creature (Canticum o Laudes Creaturarum), anche noto come Cantico di Frate Sole, è il testo poetico più antico della letteratura italiana che si conosca. Ne è autore Francesco d'Assisi e, secondo una tradizione, la sua stesura risalirebbe a due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1226. È comunque più probabile che, come riportano le biografie di Francesco, la composizione sia stata scritta in tre momenti diversi. Il Cantico è una lode a Dio che si snoda con intensità e vigore attraverso le sue opere, divenendo così anche un inno alla vita; è una preghiera permeata da una visione positiva della natura, poiché nel creato è riflessa l'immagine del Creatore: da ciò deriva il senso di fratellanza fra l'uomo e tutto il creato,