O I L I G R I V Marianna Scatena
ALLEGORIA Il ruolo di Virgilio nella Commedia dantesca è di quelli centrali. Virgilio è presente e ‘conta’ per Dante sia in riferimento alla sua opera sia come presenza personale: quella di un autore, anzi dell’autore per eccellenza, sulle cui pagine l’Alighieri si è formato.
Dipinti Pier Josè
ALLEGORIA Possiamo affermare che senza Virgilio Dante non avrebbe potuto compiere il suo viaggio nell’Oltretomba e, dunque, scrivere la Commedia. Per due ragioni. La prima: perché Virgilio, in quanto allegoria della ragione umana, è colui che è in grado di guidare il poeta fiorentino attraverso l’Inferno e il Purgatorio, finché potrà essere sostituito da Beatrice, allegoria della teologia. La seconda: perché senza l’Eneide all’autore del “poema sacro” sarebbe mancato un modello fondamentale, a cui non evita di riferirsi continuamente.
Dipinto di Alderboni
ALLEGORIA Insomma, Virgilio è per Dante un maestro di vita e di arte. Inoltre, Dante non mette in dubbio la storicità dell’Eneide, cioè la verità storica degli eventi in essa narrati. Quindi il poema virgiliano è per lui una fonte di informazioni credibili e affidabili, da lui puntualmente riprese e inserite in una nuova cornice di tipo cristiano.