Articoli Sel il Corriere della Città

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PRIMARIE E COALIZIONI DI CENTROSINISTRA, LA PROTESTA DI SEL Scritto da Direttore il 9 aprile 2013.

Le primarie del centrosinistra si avvicinano e le polemiche dei partiti di centrosinistra che hanno deciso di non parteciparvi, contestando metodi e criteri, aumentano. SEL chiarisce la sua posizione attraverso un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente. “Le elezioni si avvicinano ed il quadro politico che si prospetta è sempre più deludente per la città di Pomezia. Quello per cui siamo rammaricati riguarda il centro sinistra che continua a perseverare in errori diabolici. Dopo aver portato il Comune al fallimento, gli impresentabili della politica pometina sono di nuovo all’opera e si apprestano ad essere di nuovo candidati, addirittura volendo passare attraverso la farsa delle primarie. A questo gioco, una parte del PD ed una parte del PSI, volevano coinvolgere anche Sinistra Ecologia e Libertà, esattamente come le lusinghe del Lupo nei confronti di cappuccetto rosso. Le intenzioni di voler “fare pulizia” all’interno del PD e del PSI e dare luogo ad un’ipotesi di costruzione di una coalizione di sinistra, evidentemente non erano assolutamente alla portata dei nostri interlocutori che si sono piegati all’arroganza ed alla prepotenza di personaggi stra-noti alla città. Evidentemente, il coraggio chi non c’è la non se lo può dare. Le condizioni poste da SEL per una ricomposizione della sinistra a Pomezia sono state chiare e perentorie: un vero rinnovamento all’interno dei partiti della ex maggioranza De Fusco con un passo indietro di tutti i responsabili del disastroso bilancio del Comune di Pomezia e l’impegno di un radicale cambio di programma nella gestione dell’Amministrazione, di un assoluto stop alla cementificazione del territorio che vede un denominatore di interessi comuni di amministratori, professionisti, imprenditori edili, ed inoltre la necessità di una definitiva chiusura alle liste civiche utilizzate per i trasformisti della politica. Riteniamo, purtroppo, che il panorama politico pometino è intriso di vecchi e nuovi vizi: partiti politici di destra che fingono di contrapporsi a quelli di sinistra ma in realtà si muovono con le


stesse logiche di spartizione, pronti a sostenersi a vicenda in caso di necessità, la presunzione di persone che si incoronano “sindaci” senza mai aver dedicato cinque minuti del proprio tempo allo studio e alla conoscenza delle problematiche economico-sociali della città, alla denuncia delle situazioni di degrado e di abbandono, di contrasto alle innumerevoli pratiche di illegalità senza mai alcun impegno ad iniziative e proposte tendenti a migliorare il tessuto sociale della nostra comunità. A questo quadro aggiungiamo l’arrivo dei nuovi “settari”, quelli secondo i quali tutti i partiti sono uguali a prescindere, che le proposte politiche degli altri “seppure onesti e condivisibili” non esistono, quindi, tronfi dei risultati elettorali già assaporano la loro bandierina a cinque stelle sul Municipio e non si accorgono che gran parte del loro elettorato sarà risucchiato dai vecchi padroni. La situazione quindi è drammatica sia per quanto concerne il Bilancio del Comune sia per la disastrosa situazione economica e sociale della nostra città, pertanto, necessita di una classe politica di amministratori onesti, competenti e senza interessi personali da soddisfare. Con questi obiettivi Sinistra Ecologia e Libertà sta promuovendo incontri con cittadini, associazioni, gruppi politici affini con lo scopo di preparare la propria lista e la propria coalizione. La scelta del candidato Sindaco sarà effettuata, collegialmente, soltanto al termine di questo lavoro di contatto e di condivisione del progetto politico. La città di Pomezia merita ben altra attenzione ed i cittadini hanno un compito fondamentale, informarsi e saper scegliere. Antonio Di Lisa – SEL Pomezia”


SEL AL PD: NIENTE PRIMARIE “DI FACCIATA”, MA DISCONTINUITA’ COL PASSATO Scritto da Direttore il 28 marzo 2013.

Ieri si è svolta presso l’Hotel Principe un’assemblea degli iscritti di Sinistra Ecologia Libertà, aperta ai cittadini ed agli esponenti delle altre forze politiche e delle associazioni del territorio. In una sala affollata ed attenta, il coordinatore cittadino di SEL, Walter Bianco, ha esposto il percorso che SEL intende intraprendere in vista delle prossime elezioni amministrative. Dopo aver brevemente evidenziato i principali motivi di critica all’amministrazione De Fusco, caduta anticipatamente per il dissolversi della maggioranza che lo sosteneva, circostanza che, nelle parole del coordinatore di SEL, ha confermato la fondatezza di quelle critiche e della scelta di SEL di rimanere all’opposizione rispetto a quella coalizione, Bianco ha ribadito la volontà del partito di impegnarsi per la costruzione di una valida compagine di governo che sia in grado di dare risposte al bisogno, profondamente sentito dalla cittadinanza, di una rinascita sociale, civile ed anche morale della città, dopo anni di malgoverno da parte di una classe politica inadatta al compito chiamato ad assolvere. Al Partito Socialista, che nelle settimane passate ha aperto un confronto a tutto campo con SEL in vista delle prossime elezioni, Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto di scegliere con coraggio la via della totale discontinuità col passato, per fare da sprone ad un rinnovamento dell’intero centrosinistra. Sinistra Ecologia Libertà si è rivolta quindi al Partito Democratico, sfidandolo ad una profonda opera di autocritica e di rigenerazione interna, individuando nelle eterne lotte intestine che dilaniano il PD e nei potentati di alcune figure che da


troppo tempo ne condizionano l’operato, con effetti deleteri per l’intera città, una delle principali cause della profonda crisi in cui si dibatte il centrosinistra. Sotto questo punto di vista, SEL ha bocciato la strada delle Primarie, proposta dal PD, in quanto considerata, al di là delle apparenze, inadatta ad un vero rinnovamento politico ed utile solo ad una resa dei conti tra le varie fazioni interne al PD, ed ha ribadito che solo di fronte ad un netto taglio col passato e ad un totale rinnovamento interno del partito, sarà possibile ricostruire un rapporto ad oggi inesistente. La proposta e l’offerta politica di SEL si è rivolta invece, partendo da Sinistra, a tutte le forze politiche, le associazioni ed i cittadini di buona volontà, disposti a ripartire da zero per un rinnovamento totale di metodi, di obiettivi, di protagonisti della politica locale, per dare alla città una buona e sana amministrazione, e dare così anche una risposta a chi, in maniera demagogica, ritiene tutti i partiti ugualmente corresponsabili dei guasti che affliggono la nostra città. Ad Antonio Di Lisa è poi toccato il compito di esporre alcuni tra i principali aspetti programmatici, sui quali da sempre si batte SEL, e che saranno anche alla base della prossima campagna elettorale: trasparenza amministrativa, legalità, lotta agli sprechi e risanamento finanziario, difesa dell’ambiente e lotta ad una visione predatoria della politica urbanistica. Nei prossimi giorni Sinistra Ecologia Libertà proporrà alle forze politiche, alle associazioni ed ai cittadini, un manifesto politico-programmatico sulla base del quale candidarsi alle prossime elezioni amministrative, per dare alla città di Pomezia un nuovo governo


ARRESTI IN COMUNE, IL COMMENTO DI SEL Scritto da Direttore il 12 marzo 2013.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di SEL a proposito delle misure restrittive prese oggi dai Carabinieri di Pomezia. “Dalle notizie date dalla stampa locale abbiamo appreso delle misure cautelari adottate dalla magistratura nei confronti del dirigente all’Urbanistica e all’edilizia privata del Comune di Pomezia, della sua segretaria, oltre che di due professionisti. A di là del caso specifico e delle eventuali responsabilità dei singoli soggetti coinvolti, è ancora una volta dimostrato quanto fossero fondate e giuste le battaglie che da sempre Sinistra Ecologia Libertà ha svolto, spesso da sola, per affermare i princìpi di legalità e trasparenza amministrativa in un territorio qual è quello di Pomezia, che troppo spesso è finita sulle colonne della cronaca giudiziaria per vicende che hanno riguardato alcuni esponenti politici ed alcuni funzionari dell’amministrazione locale. Mai come in questo momento appare necessario ripensare profondamente il modo in cui viene gestito il nodo delicatissimo dell’urbanistica, ed adottare, anche nell’organizzazione della macchina amministrativa, scelte che garantiscano l’efficienza, la trasparenza e l’imparzialità nell’amministrazione della cosa pubblica. Mai come in questo momento ritorna in primo piano la battaglia che da sempre Sinistra Ecologia Libertà ha condotto affinché proprio dall’urbanistica e dal modo in cui viene gestito il territorio si parta per un radicale cambio di approccio rispetto al passato, in nome della salvaguardia del territorio, del rispetto della legalità, di un rifiuto di ogni forma di speculazione.


Noi abbiamo sempre sostenuto questi concetti, e li ribadiamo ora a gran voce. Attendiamo che anche le altre forze e movimenti che si battono per un nuovo modo di concepire la gestione della cosa pubblica, si uniscano in questa battaglia. Sinistra Ecologia Libertà Pomezia – Torvaianica�


SEL PUNTA SU DI LISA Scritto da Direttore il 23 gennaio 2013.

C’era anche un cittadino di Pomezia, alla conferenza stampa per la presentazione dei Candidati di Sinistra Ecologia Libertà per le prossime elezioni politiche che si è svolta a Roma il 21 gennaio, alla presenza di Nichi Vendola. Si tratta di Antonio Di Lisa, responsabile di SEL Pomezia per le tematiche di Urbanistica, Territorio e Ambiente. Di Lisa è stato inserito al 9° posto della lista per la Camera dei Deputati a seguito dell’ampio consenso ottenuto sia a Pomezia che nel resto del collegio Lazio 1 alle primarie di SEL dello scorso 30 dicembre. Insegnante di Matematica e Scienze nella Scuola Media Pestalozzi di Torvajanica, Di Lisa è anche un noto geologo. Da quanto tempo è impegnato in politica? “Il mio impegno diretto in politica risale alla mia giovinezza, alla fine degli anni settanta con i movimenti studenteschi, quando frequentavo il Liceo nella mia regione di nascita, il Molise”. Ma da quanto risiede a Pomezia? “Dal 1995, quando mia moglie si è trasferita in questa città per motivi di lavoro”. In quanto geologo ha eseguito studi importanti riguardanti il nostro territorio. Quali? “Ho affrontato a livello scientifico, in collaborazione col CNR, tematiche importanti relative al problema della radioattività naturale dovuta alle esalazioni di gas vulcanici quali il radon, l’acido solfidrico e l’anidride carbonica. Nel 2000 ho elaborato, per conto del Comune di Pomezia, lo studio e la mappatura delle aree a rischio dell’intero territorio”. Nel mondo della scuola ricopre altri ruoli oltre all’insegnamento? “Sono RSU dei lavoratori e membro del Comitato Direttivo della FLC-CGIL Roma-Castelli-Pomezia”. Cosa pensa della realtà scolastica italiana? Risponde alle esigenze della popolazione? “La scuola in Italia da molti anni è oggetto di continui tagli, sia in termini di risorse finanziarie per la gestione corrente sia in termini di tagli al personale che comportano conseguentemente situazioni di disagio anche nella didattica”. Qual è la sua ricetta per modificare lo stato attuale? “I tagli effettuati hanno


avuto come primo obiettivo la diminuzione del personale docente e non docente, la compressione delle immissioni in ruolo ed il ricorso costante alle assegnazioni temporanee. Nel tempo tale situazione è peggiorata di anno in anno creando molte difficoltà in merito alla continuità didattica degli alunni. La scuola non è un qualsiasi ufficio pubblico dove vengono esaminate pratiche burocratiche, in essa la presenza del docente non è derogabile, pena la negazione del diritto all’insegnamento. Nella scuola, come nella ricerca scientifica, occorre investire ingenti quantità di risorse per qualificare l’offerta formativa e per dare alle nuove generazioni gli strumenti necessari per affrontare la sfida del futuro. Come possiamo verificare quotidianamente, i tagli lineari effettuati alla scuola o agli Enti locali producono immediatamente l’abbassamento della qualità, o addirittura la perdita di servizi importanti per il cittadino. Occorre quindi invertire la rotta”. Come si è arrivati alla sua candidatura alla Camera dei Deputati? “SEL a Pomezia è stata, nel panorama politico della sinistra, la novità in assoluto di questi ultimi tre anni, ottenendo, con la candidatura a Sindaco di Alba Rosa, un consenso politico importante, frutto del lavoro e dell’impegno determinante di diverse esperienze e competenze personali, alcune già esistenti nel gruppo ed altre nuove che si sono proposte. Abbiamo formato un gruppo che riesce ad esprimere e proporre nella città di Pomezia e nel resto del territorio un’intensa attività politica da quella riguardante l’Amministrazione locale a quelle di carattere più generale. Le tematiche affrontate hanno riguardato le politiche per il lavoro e l’occupazione, la lotta contro la precarietà, la necessità di fare ordine nel bilancio del comune, la richiesta di finanziamenti per la messa in sicurezza delle scuole, la difesa ed il potenziamento del presidio sanitario della struttura Sant’Anna”. Pomezia, dopo la caduta della compagine amministrativa guidata da De Fusco, si accinge a ritornare alle urne. Le elezioni comunali si svolgeranno, probabilmente, il prossimo mese di maggio. E’ possibile costruire a Pomezia un’alleanza di centrosinistra come quella che si presenta alle elezioni politiche di febbraio? “Le battaglie di cui ho parlato prima sono state condotte contro un programma portato avanti da una maggioranza eterogenea che ha tradito tutti i principi ai quali si ispira una forza politica di sinistra. Un’alleanza elettorale, quella guidata da De Fusco, costruita due anni fa per vincere le elezioni senza avere nessuna condivisione politica generale ma soltanto una sommatoria di interessi individuali lontani dagli interessi dei cittadini”.


DIMISSIONI CONSIGLIERI, LE RAGIONI DI SEL Scritto da Direttore il 14 gennaio 2013.

Le improvvise dimissioni di 15 consiglieri, che hanno provocato la fine della seconda consiliatura del sindaco Enrico De Fusco, hanno già provocato prese di posizioni tra i vari partiti. Il primo ad esprimersi ufficialmente è Sinistra Ecologia e Libertà. “Con le dimissioni spontanee e contestuali di quindici consiglieri comunali, di cui cinque già appartenenti alla maggioranza, è finalmente cessata la disastrosa esperienza amministrativa guidata da De Fusco – si legge nel comunicato inviato alla stampa – Tra i consiglieri comunali dimissionari anche il capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà, Mario Borgo Caratti, che ha preso questa decisione d’accordo col partito nel suo complesso, preventivamente interpellato. SEL da tempo ha evidenziato che l’esperienza politico-amministrativa guidata da De Fusco è risultata sin da subito fallimentare e dannosa per la nostra città. La farsa delle dimissioni del Sindaco, ripetuta ancora una volta di recente come un copione consunto, ha evidenziato ancora di più i contrasti laceranti all’interno della coalizione di governo, che da mesi paralizzano l’azione amministrativa” SEL ripercorre brevemente i passi negativi dell’Amministrazione. “Un’esperienza di governo caratterizzata da continue liti, da rotture, da ambiguità politiche, da vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni esponenti di rilievo sia politici che amministrativi; un’esperienza che non solo non aveva alcuna caratteristica propria di un buon governo di centrosinistra, ma ha solo portato a scelte scellerate in campo urbanistico e nella gestione finanziaria del Comune, senza rispondere a nessuna delle pressanti domande di efficienza, di equità, di trasparenza, di impegno in campo sociale e produttivo che si alzano sempre più pressanti dalla popolazione”. Uno sguardo, poi, va al prossimo futuro, ponendo sin da adesso le condizioni per una partecipazione di SEL alla coalizione di centrosinistra che potrebbe presentarsi alle prossime elezioni. “Poche settimane fa, all’indomani delle Primarie, auspicavamo l’apertura di una nuova storia per il centrosinistra di Pomezia, che superasse ed archiviasse la desolante esperienza della giunta De Fusco. Con lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale questa occasione è adesso possibile, a condizione che il Partito Democratico in primis e tutti gli altri partiti del centrosinistra si impegnino in una vera rigenerazione sia sotto il profilo dei protagonisti della scena politica locale, sia sotto il profilo degli obiettivi, dei valori e dell’idea stessa che si ha di amministrazione in una città complessa


come quella di Pomezia. Se ciò avverrà, Sinistra Ecologia Libertà sarà pronta a dare il proprio contributo; se invece si intendono ripercorrere le strade fallimentari che hanno portato al disastro attuale, SEL proseguirà con le forze positive della città la propria battaglia per un governo trasparente, efficiente, solidale ed in grado di dare alla città una speranza di cambiamento e miglioramento”.


TERREMOTO POLITICO A POMEZIA, I COMMENTI DEI CONSIGLIERI Scritto da Direttore il 8 gennaio 2013.

“Non ho certo chiesto io di fare un consiglio a porte chiuse, anzi, sarei stato felice se le porte fossero state aperte al pubblico: è stato il presidente del consiglio comunale a volere questa procedura”. Esordisce così Walter Valle, protagonista quasi involontario di quanto accaduto oggi. Ma cosa è successo, esattamente? “E’ stato presentato un ordine del giorno attraverso il quale si chiedeva la mia surroga a causa delle assenze fatte durante le riunioni di consiglio comunale. Non voglio entrare adesso nel merito della questione, visto quello che è successo dopo: il punto è stato votato a mio favore dall’opposizione e da una parte della maggioranza, cosa che ha suscitato l’ira del sindaco. Sicuramente non mi aspettavo questa reazione, ma ad essere sincero non mi aspettavo neanche che venisse portata avanti la richiesta di revoca nei miei confronti, dal momento che ho presentato le mie giustificazioni entro i dieci giorni previsti dallo Statuto comunale. Forse sbaglio, ma credo che sia stata una mossa studiata per chissà quali motivi”. “Il Consiglio Comunale odierno non ha fatto altro che confermare quello a cui ormai assistevamo da mesi: una maggioranza composta da partiti litigiosi, come Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano e Forza Pomezia che si è sgretolata dopo l’ennesima spaccatura interna – dichiara invece Fabio Fucci, consigliere del Movimento 5 Stelle – La coalizione che avrebbe dovuto governare la città è rimasta troppo spesso impantanata in beghe interne che hanno tenuto la città bloccata ai suoi problemi, aggravando la già difficile situazione in cui siamo costretti a vivere. Ora bisognerà attendere i canonici venti giorni sperando che il Sindaco non ci ripensi, visto che questa delle dimissioni sembra l’unica buona azione di questa sua seconda amministrazione”. Fucci si pronuncia poi sulla “questione Valle”. “Nonostante la votazione sia avvenuta a scrutinio segreto, non ho nessun problema ad annunciare il mio voto favorevole alla decadenza di Valle da Consigliere Comunale. In consiglio comunale ho comunque anticipato la presentazione di una mozione che retroattivamente induca una verifica delle assenze di tutti i consiglieri comunali in carica e porti alla presentazione di un provvedimento di decadenza per tutti quelli che non rispettano i requisiti espressi dallo Statuto della Città di Pomezia (sono consentite al massimo due assenze ingiustificate). Inoltre nella stessa mozione si chiederà di pubblicare online i tassi di presenza di tutti i consiglieri comunali alle sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari per dare modo ai cittadini di valutare loro stessi l’assiduità degli amministratori cittadini. La legge, gli statuti ed i regolamenti devono essere applicati per tutti e non secondo convenienza”. “Quanto è accaduto oggi dovrebbe innanzi tutto essere un


monito per tutti i consiglieri, attuali e futuri. Fare il consigliere un impegno, non qualcosa da prendere alla legger afferma Luigi Celori, capogruppo PDL – Per quanto riguarda le dimissioni del Primo Cittadino, sono convinto che rientreranno a breve, giusto il tempo di trovare nuovamente la quadra”. Dubbioso anche Mario Borgo Caratti. “La posizione di SEL è sempre stata chiara, non siamo disposti a fare da stampella di sostegno a questa amministrazione. Alla fine, comunque, mi pare che riescano sempre a rimettere a posto le cose tra loro. Mi auguro che questa volta non venga ripetuto lo stesso spettacolo del 2010. Noi siamo disposti ad un dialogo per il futuro, ma solo entro certi paletti. L’impressione, poi, è che ci sia già chi è pronto a prendere il posto dell’IDV – mi riferisco chiaramente all’UDC – e che il sindaco ritirerà le dimissioni nei prossimi giorni”.


PRIMARIE SEL, I RISULTATI Scritto da Direttore il 31 dicembre 2012.

Primarie SEL, Antonio Di Lisa supera le 200 preferenze a Pomezia. Sono più che soddisfatti i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà dopo la chiusura delle urne che ieri hanno consentito di scegliere i candidati per Senato e Camera dei Deputati. “Le Primarie hanno confermato un sempre più solido rapporto di fiducia e di sostegno della cittadinanza e degli elettori di centrosinistra nei confronti di SEL – afferma attraverso una nota ufficiale Walter Bianco, coordinatore cittadino – Con 244 voti conseguiti nei due seggi istituiti a Piazza Indipendenza ed a Piazza Ungheria, SEL ha ottenuto la riconferma di oltre il 57% dei consensi ottenuti al primo turno delle primarie di Novembre per la scelta del candidato premier, con una percentuale di gran lunga superiore a quella raggiunta a livello nazionale sia da SEL che dal PD”. “Ottimo – prosegue Bianco – il risultato ottenuto da Antonio Di Lisa, candidato nella lista per la Camera dei Deputati per il collegio Lazio 1. Le 218 preferenze espresse in suo favore hanno dimostrato che La scelta di candidare alle Primarie una persona come Di Lisa, che vive e lavora a Pomezia ed è noto e stimato per la sua professione, e per il suo impegno civile, sociale e politico, è risultata vincente ed è stata molto apprezzata dalla cittadinanza”. Soddisfazione anche per gli altri candidati scelti localmente. “Notevole anche il risultato conseguito da Ileana Piazzoni, candidata alla Camera dei Deputati, che ha ottenuto 163 voti, e da Massimo Cervellini, candidato al Senato, il quale ha ottenuto 200 voti. Questo lusinghiero risultato è il frutto della qualità dei candidati presentati all’elettorato, dell’impegno costante nei confronti del problemi, delle istanze e delle esigenze del territorio, e della capacità di fare spazio al rinnovamento, di cogliere le potenzialità, le professionalità e le capacità che la nostra collettività sa esprimere, per metterla al servizio di un progetto di vera rigenerazione della politica”.


ARRESTI A POMEZIA, IL COMMENTO DI SEL Scritto da Direttore il 7 dicembre 2012.

Tempesta nel PD, dopo i commenti del Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco arrivano le dichiarazioni di SEL. “Appena pochi giorni – comunicano i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà attraverso una nota stampa – fa la grande partecipazione popolare alle primarie ha dimostrato che c’è ancora una grande parte della popolazione che ha fiducia nel centrosinistra e nella capacità dei partiti che ne fanno parte di offrire una valida alternativa di governo, sia a livello locale che per il nostro Paese. E’ pertanto con grande amarezza che si apprende la notizia dell’ennesima tempesta giudiziaria che coinvolge un esponente importante del Partito Democratico a livello locale”. “Simili vicende – prosegue la nota – rappresentano un’ulteriore conferma di ciò che da tempo Sinistra Ecologia Libertà sta affermando: che nessun cambiamento sarà possibile, nessuna possibilità vi sarà di costruire un nuovo centrosinistra, se il Partito Democratico, a tutti i livelli, non comprenderà la necessità di un radicale e drastico intervento a livello locale per un’operazione di rigenerazione e riscatto politico e morale di questo partito. Al di là delle vicende giudiziarie, sulle quali è la magistratura a dover fare luce, ciò che emerge da queste vicende è il fallimento totale di un intero sistema politico, incarnato nei metodi e nelle persone che purtroppo oggi rappresentano a livello locale il Partito Democratico, non facendo onore nemmeno ai tanti militanti e sostenitori di questo partito, che fino a pochi giorni fa hanno dimostrato ancora la passione e la voglia di impegnarsi per una politica trasparente e partecipata”. “Se si vuole creare veramente un’opportunità per costruire per il futuro un nuovo centrosinistra, che ci possa vedere partecipi e artefici di una nuova alleanza – concludono da SEL tendendo una mano al PD – è indispensabile che il Partito Democratico dimostri con i fatti un cambiamento radicale rispetto a quanto avvenuto finora, facendo tabula rasa di un’esperienza amministrativa del tutto inutile e dannosa per la città, e devastante per la credibilità del centrosinistra. Sinistra Ecologia Libertà farà tutto il possibile affinché, con l’aiuto degli elettori, dei sostenitori e degli attivisti del


centrosinistra, avvenga questo cambio di rotta e si possa costruire finalmente un’alternativa valida e credibile al desolante panorama politico pometino�.


PRIMARIE CENTROSINISTRA A POMEZIA, LA SODDISFAZIONE DI SEL Scritto da Direttore il 25 novembre 2012.

“La chiarezza ed il coraggio delle idee di Nichi Vendola e l’impegno profuso dagli iscritti e dai simpatizzanti di SEL nella campagna per le Primarie del centrosinistra hanno dato dei risultati soddisfacenti nel territorio pometino: con 293 voti a Pomezia e 134 voti a Torvaianica, su un totale di 1748 votanti su tutto il territorio comunale, Nichi Vendola ha conseguito il 24,42% dei consensi”. A diffondere i dati Walter Bianco, Coordinatore Cittadino di Sinistra Ecologia Libertà Pomezia – Torvaianica, appena ricevuti i risultati delle urne. “Il positivo risultato conseguito alle Primarie – prosegue Bianco – oltre ad evidenziare la fiducia dell’elettorato di centrosinistra nella persona di Vendola, conferma il ruolo importante svolto da Sinistra Ecologia Libertà nella città di Pomezia e conferma altresì SEL come soggetto fondamentale per la costruzione di un centrosinistra su basi completamente rinnovate. Nei prossimi giorni gli iscritti ed i simpatizzanti di Sinistra Ecologia Libertà Pomezia-Torvaianica si riuniranno per analizzare più attentamente il voto delle primarie e valutare i futuri sviluppi anche in vista dell’appuntamento del ballottaggio. Ribadiamo sin d’ora che questo incoraggiante risultato è uno sprone ulteriore a proseguire sulla strada del nostro impegno civile per dare una speranza concreta di riscatto alla nostra città”.


SEL CONTRO IL BILANCIO E L’AMMINISTRAZIONE DE FUSCO Scritto da Direttore il 26 ottobre 2012.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Sinistra Ecologia e Libertà in merito al consiglio comunale di ieri. “Tre sono gli aspetti salienti della seduta di consiglio comunale che si è svolta nella giornata di giovedì 25 ottobre. Due sono tecnici: l’approvazione del Rendiconto 2011 e del Bilancio Preventivo 2012. Il terzo è politico: l’ingresso di fatto dell’UDC nella compagine amministrativa guidata da De Fusco. Innanzitutto il Rendiconto del 2011, che è stato chiuso con un disavanzo di oltre 2 mln di euro. E’ il secondo anno consecutivo che il documento che registra quanto avvenuto a livello contabile nel corso dell’anno di riferimento, si chiude con un rilevante disavanzo. Nel 2010 tale valore ammontava a circa 3 mln di euro. I disavanzi di bilancio devono essere un’eccezione, non la regola come avviene purtroppo per il nostro Comune. Disavanzi di bilancio ripetuti, infatti, determinano l’accumularsi di debiti a cui, a lungo andare, diventa difficile far fronte, esponendo l’ente al rischio di dissesto, evenienza che, per quanto riguarda Pomezia, diventa sempre più concreta. E’ evidente che gli amministratori locali che si sono succeduti nel tempo alla guida della nostra città non sono stati capaci di farsi bastare le risorse di cui potevano realmente disporre per realizzare i loro programmi. Questo comportamento ha portato il nostro comune ad accumulare, ad oggi, debiti per circa 160 mln di euro. Un ammontare in fortissimo aumento rispetto ai 142 mln di euro di debiti iscritti nel rendiconto del 2010. Sinistra Ecologia Libertà in più occasioni ha proposto come trovare le risorse necessarie per ridurre il carico di debiti accumulato dal nostro comune, ovvero attraverso una strenua lotta agli sprechi, all’evasione fiscale e attraverso una oculata gestione delle risorse disponibili puntando sulla qualità della spesa. Tuttavia l’amministrazione guidata da De Fusco non è stata dello stesso avviso. Il Bilancio di previsione per l’anno 2012, infatti, cerca di far cassa completamente attraverso l’inasprimento delle aliquote fiscali. L’addizionale comunale sull’Irpef viene aumentata dello 0,2%, passando dallo 0,4 allo 0,6%, l’IMU sulle seconde case e sulle attività produttive viene


portata dallo 0,76% all’1,76%. La TARSU viene aumentata del 15% e la TOSAP del 30%. I cittadini e le aziende del territorio si troveranno quindi a subire un vero e proprio salasso fiscale oltre a quello che stanno già subendo per effetto delle decisioni del governo nazionale, in un momento, oltretutto, in cui è sempre più arduo fronteggiare il fuoco incrociato dell’aumento del costo della vita, della inadeguatezza degli stipendi, di una crisi occupazionale sempre più allarmante e della difficoltà di avere mercato. Le spese non vengono minimamente scalfite. Anzi. La spesa corrente rispetto al 2011 passa da 46 mln di euro a circa 68 mln di euro mentre la spesa in conto capitale, quella a cui si fa ricorso per realizzare le opere pubbliche, viene, come ogni anno, gonfiata a dismisura con il solo scopo di gettare fumo negli occhi dei cittadini. Infatti solo una piccolissima percentuale dei 212 mln circa di spese in conto capitale sarà disponibile. Per quanto riguarda le entrate invece, si continua nella deplorevole prassi di sovrastimarle. Su quali basi ad esempio si ritiene di incassare con l’IMU l’importo considerevole di 31 mln di euro, considerando che i primi due acconti dell’imposta non hanno prodotto i risultati sperati? Come si può pensare di incassare dall’addizionale comunale sull’Irpef l’importo di 4 mln di euro in un momento di caduta dei redditi? Come si può pensare di recuperare tutti gli importi iscritti in bilancio a titolo di recupero dell’evasione dei tributi comunali se l’ufficio comunale preposto, da poco costituito, pare non sia ancora in grado di far fronte ad una tale mole di lavoro e se la ditta che ha avuto in appalto la riscossione coattiva dei tributi comunali pare abbia al momento riscosso solo una piccola percentuale del grande moloch rappresentato dall’evasione? Purtroppo è forte il rischio che si proceda con l’andazzo sin qui seguito, che è stato poi la causa della formazione dell’enorme massa dei debiti accumulati. Si spende quanto si prevede di incassare. Ma se a rendiconto risulta che si è incassato meno di quanto previsto, tutte le spese che non hanno copertura vanno ad ingrossare i debiti. Da un punto di vista politico, invece, bisogna registrare la nascita di fatto, ampiamente annunciata, di una nuova maggioranza a sostegno di De Fusco, determinata dal voto di astensione sul Bilancio di Previsione espresso dai consiglieri dell’UDC Russo e Mugnaini. Per l’ennesima volta De Fusco, avallato dai partiti che lo sostengono, ha dato vita ad una operazione spregiudicata che apre la strada al peggior trasformismo politico. Non è questo il centrosinistra che vogliamo. Non è questa la politica che serve alla città. Sinistra Ecologia Libertà si batte e si batterà affinché i protagonisti di una politica vecchia e consociativa, sempre pronti a far patti con tutti pur di sopravvivere un giorno in più, lascino il campo, per consentire alla nostra città di voltare pagina e dar vita ad una nuova stagione politica e civile. Sinistra Ecologia Libertà – Pomezia”


DIASPORA NEL PD, LA “LETTURA URBANISTICA” DI SEL Scritto da Direttore il 3 ottobre 2012.

Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Antonio Di Lisa, Responsabile Urbanistica-Territorio-Ambiente Sinistra Ecologia e Libertà di Pomezia. “Pochi giorni fa, su questo giornale, abbiamo assistito all’ennesima diaspora tra Consiglieri Comunali del PD. Nella lettura mi sono soffermato soprattutto sui virgolettati, ed invito i cittadini di Pomezia a fare altrettanto, per rendersi conto da quale classe politica la città di Pomezia è Amministrata. Il linguaggio e le espressioni utilizzate sembrano messaggi in codice, senza un discorso organico ed alcuna argomentazione generale, con l’obiettivo di lanciare riferimenti ed avvertimenti non di dissenso politico ma di ben altra natura. Oggi assistiamo da parte del Sindaco De Fusco, nello stesso giorno del reintegro in Consiglio Comunale di Renzo Antonini (PD o ex PD), alla revoca delle cariche degli Assessori della sua Giunta. Se torniamo a riflettere sulla diaspora tra i consiglieri PD dei giorni scorsi ci accorgiamo che la concomitanza non è casuale. Questa città da troppi anni è preda di scelte politiche affaristiche, rivolte sempre al settore del mattone e, conseguentemente, alla depredazione del territorio. E già successo negli anni ’60, con la devastazione urbanistica totale della costa e, successivamente, con le scelte industriali legate all’erogazione dei fondi della Cassa per il Mezzogiorno ed ancora una volta con quella edilizia. La vicinanza di Pomezia con Roma poteva offrire un’opportunità di sviluppo economico legato al turismo, invece è stata oggetto di una fortissima speculazione edilizia ad opera di imprenditori, di società immobiliari, di professionisti, di piccoli e grandi proprietari terrieri, tutti con la complicità diretta di un’intera classe di Amministratori locali. Il risultato nel frattempo è stato: la distruzione del territorio, la costruzione di una città disordinata, oltre che brutta, fatta di agglomerati urbani degradati senza servizi primari (acqua, fogne, strade ecc.) senza scuole (si pensi soltanto a quanti bambini sono in liste di attesa per carenza di asili nido e dell’infanzia), senza infrastrutture e servizi. Con l’aggravarsi della crisi economica il problema disoccupazione incombe a ritmi vertiginosi ed il settore trainante dell’economia pometina (industriale, artigianale e dei servizi alle imprese) segna il passo. Intanto, sono spuntati interi nuovi quartieri dalla forma spettrale (dove la gran parte sono disabitati) ed altri ancora si apprestano a costruire per un mercato edilizio pressoché inesistente. Si strappano chilometri quadrati di suolo agricolo per destinarlo


al cemento. Chi comprerà questi immobili se la popolazione stenta a sopravvivere ed ha difficoltà a trovare lavoro? Incredibilmente attraverso questa miope visione rivolta soltanto al settore edilizio stiamo assistendo alla metafora del taglio del ramo sopra al quale si è seduti. Invito i cittadini di Pomezia a riflettere sul fatto che proprio queste scelte sbagliate sull’urbanistica potrebbero essere una concausa della crisi che investe l’area industriale ed artigianale del territorio. Quale politica di ammodernamento della rete infrastrutturale al servizio del polo industriale esistente è stata realizzata negli ultimi 30 anni ? Nessuna. In un momento di crisi generale di tutta l’economia e, in modo particolare, di quella che ruota sul settore immobiliare, come si può concepire di puntare ulteriormente su nuove aree da edificare? I cittadini/lavoratori di Pomezia, che ogni giorno sono alle prese con aziende che dichiarano possibili chiusure, come possono pensare di trovare altra occupazione se l’ente a loro più vicino (l’Amministrazione Comunale) pensa soltanto a soddisfare gli appetiti legati all’edilizia? Lo sconcerto dell’opinione pubblica in questi giorni per i fatti deplorevoli di malcostume, di sperpero delle risorse pubbliche, di evidente inadeguatezza della classe politica Regionale mette a dura prova la fiducia del cittadino verso la politica e verso le Istituzioni. Invito i cittadini di Pomezia a tenere alta la guardia, anche sui rappresentanti delle istituzioni locali, poiché i vari “Fiorito” hanno iniziato la loro carriera politica con il consenso elettorale dei cittadini dei vari municipi che hanno Amministrato nel passato. L’opinione pubblica ha un compito fondamentale se non vuole sprofondare insieme ad una classe politica incapace e predona. Deve riappropriarsi della scelta dei suoi rappresentanti senza contrattarla con il favore e questo la rende finalmente libera”. Antonio Di Lisa


SEL: MAGGIORANZA “PARADOSSALE” Scritto da Direttore il 8 agosto 2012.

Non si placano le polemiche nate con la proposta di sfiducia verso il sindaco di Pomezia. Dopo la difesa nei confronti del Primo Cittadino, dichiarata all’unisono dai consiliari di maggioranza, che hanno approfittato della nota congiunta per inviare accuse a tutta l’opposizione, oggi arriva la risposta di Sinistra Ecologia e Libertà. “La difesa d’ufficio della composita coalizione di governo al Sindaco De Fusco, in risposta alla mozione di sfiducia proposta dall’opposizione, ha dei tratti paradossali – hanno dichiarato i rappresentanti di SEL - E’ paradossale che chi ha il compito di governare, anziché porre mano seriamente al risanamento finanziario del Comune, imputi all’opposizione una pretesa “mancanza di proposte”. E’ paradossale che chi, come De Fusco, ha adottato tutte le peggiori e più deleterie scelte urbanistiche con l’appoggio fondamentale di una parte del centrodestra, accusi SEL di collateralità con la destra, per aver aderito alla mozione di sfiducia proposta dal consigliere Fucci, che peraltro ribadisce critiche mosse già da tempo da SEL”. “E’ paradossale – proseguono – che chi, come De Fusco e la sua coalizione, si è fatto vanto dei risultati conseguiti dagli esponenti di SEL in giunta nella scorsa amministrazione, in settori importanti per la nostra città, ora ne contesti le “spese”: si riferiscono forse ai “grandi eventi” fortemente voluti dal Sindaco per fare vetrina agli occhi dell’opinione pubblica?E’ paradossale, infine, che una maggioranza litigiosa, divisa su tutto, assente in consiglio ma presente sui giornali per farsi la guerra, ritrovi l’unità solo per “salvare” il Sindaco, e con lui il proprio posto in consiglio”. In ultimo, la stoccata finale. “Pensino a governare, se ne sono capaci. SEL, coerentemente col proprio ruolo di opposizione, attribuitogli dagli elettori, continuerà a fare il proprio dovere, costruendo nel contempo da sinistra una valida alternativa a questa amministrazione, convinti come siamo che “saper fare politica” significa saper fare il bene della città, e non saper barcamenarsi tra equilibrismi e tatticismi per durare un giorno di più sulla poltrona”.


SFIDUCIA AL SINDACO, SEL FIRMA LA MOZIONE Scritto da Direttore il 29 luglio 2012.

C’è chi la pensa come Fabio Fucci. Si tratta di Mario Borgo Caratti che, d’accordo con il suo partito, ha deciso di firmare la bozza di mozione di sfiducia diretta al Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco. “Nella riunione degli iscritti e dei cittadini simpatizzanti di Sinistra Ecologia Libertà svoltasi venerdì 27 Luglio – ha dichiarato Walter Bianco, portavoce di SEL, attraverso una nota stampa – si è deciso di aderire alla mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco proposta dal Consigliere Fabio Fucci. Pertanto domani il consigliere di SEL Mario Borgo Caratti sottoscriverà la mozione depositata in Comune”. Bianco spiega anche i motivi della scelta. “Molti degli argomenti richiamati a sostegno della mozione sono stati già da tempo sollevati da SEL, sia in Consiglio Comunale che nella città. Abbiamo sempre ritenuto che l’amministrazione in carica non solo non sia in grado di dare risposte valide ai problemi ed alle aspettative del nostro territorio, ma che abbia anche adottato decisioni con effetti molto dannosi per la nostra città, come nel settore urbanistico. Per questo motivo abbiamo accolto con favore l’iniziativa promossa da Fucci”. I rappresentati di SEL sanno che forse saranno gli unici ad appoggiare il Movimento 5 Stelle. “Probabilmente la mozione proposta non otterrà i risultati auspicati, e tuttavia riteniamo che sia un dovere del Sindaco rispondere in Consiglio alle numerose questioni sollevate nella mozione, come alle tante domande ancora senza risposta poste da SEL nel tempo, dalla tutela dell’ambiente al corretto uso delle risorse pubbliche, dalle strategie per il rilancio occupazionale ad una fiscalità locale che non faccia gravare sui cittadini il peso del risanamento delle casse comunali, disastrate dalle scelte dissennate di questa e delle amministrazioni precedenti. La proposizione della mozione di sfiducia è un sasso nello stagno di una politica locale in cui troppo spesso i ruoli di maggioranza ed opposizione appaiono ambigui e indefiniti, nell’indifferenza verso i temi realmente sentiti dalla cittadinanza. Ribadiamo, anche in questa occasione, l’importanza di costruire da sinistra una valida alternativa di governo, ed un’amministrazione che sappia dare a Pomezia un governo


efficiente, trasparente e capace di dare una prospettiva di sviluppo nella solidarietà, nell’equità e nel rispetto dell’ambiente”.


OPERAI FIORUCCI, BORGO CARATTI SOLLECITA INCONTRO TRA IL SINDACO E L’AZIENDA Pubblicato il: 10 luglio 2012

Dopo la mobilitazione dello scorso 8 Giugno, oggi si è tornato a parlare degli operai che prestavano servizio al salumificio Fiorucci di S. Palomba ai quali non è stato rinnovato il contratto dopo il cambio d’appalto nel servizio di movimentazione merci. Mario Borgo Caratti, consigliere di Sel, questa mattina ha presentato in consiglio comunale un ordine del giorno con il quale si focalizza il problema dei lavoratori, sui quali aleggia il forte sospetto della discriminazione in quanto attivisti sindacali “Poco più di un mese fa allo stabilimento della Cesare Fiorucci di Santa Palomba vi è stato un cambio d’appalto relativamente al servizio di movimentazione merci: la Cooperativa 2 Effe Group Service è subentrata alla cooperativa Ariete 2007, che precedentemente svolgeva lo stesso servizio – ha scritto Borgo Caratti nell’odg – nel cambio, la 2 Effe Group Service non ha assunto tutti i dipendenti precedentemente impiegati, ma ne ha lasciati fuori sei, in barba alle norme che regolano i cambi d’appalto”. “La scelta di non riassumere i sei lavoratori – ha spiegato l’esponente di Sel – è resa ancor più grave dal fatto che, secondo quanto evidenziato dai rappresentanti sindacali della FILT CGIL che stanno supportando la lotta iniziata dai lavoratori non riassunti, non solo non sussisterebbero nello specifico motivi di contrazione dell’attività lavorativa, che giustifichino tale riduzione del personale, ma tale riduzione sarebbe anche in contrasto con le norme che prevedono la conservazione del personale impiegato in occasione dei cambi di società appaltatrice. Gravissima è poi la circostanza, riferita dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali, secondo cui i lavoratori non riassunti sarebbero proprio coloro che hanno sollevato perplessità e dubbi circa l’applicazione di un contratto diverso rispetto a quello riferibile alle mansioni svolte e con una evidente riduzione salariale”. Durante il presidio dell’8 giugno il Sindaco Enrico De Fusco si era impegnato a chiedere un incontro all’azienda per sollecitare la stessa a vigilare sull’operato delle cooperative a cui affida i propri lavori e a tutelare i lavoratori. “Ad oggi, nonostante sia trascorso più di un mese dal presidio, l’incontro non si è ancora tenuto”, ha precisato il consigliere. Ora, attraverso la richiesta presentata da tutto Borgo Caratti, “il consiglio comunale invita il Sindaco, qualora non abbia chiesto l’incontro, a chiederlo urgentemente; qualora lo abbia chiesto, a protestare con la Cesare Fiorucci per l’atteggiamento poco rispettoso avuto nei confronti dell’amministrazione comunale e a chiedere nuovamente l’incontro”.


IMU A POMEZIA VERSO L’AUMENTO? L’OPPOSIZIONE DI SEL Pubblicato il: 4 luglio 2012

Dopo il consistente aumento della TARSU, ritoccata verso l’alto del 15%, stavolta tocca all’IMU, incubo di tutti i cittadini proprietari di un’immobile. E’ di questa mattina la proposta di un rialzo dell’aliquota dello 0,4%, come spiegano i rappresentanti di SEL. “Mentre la nostra città si impoverisce sempre più, a causa delle numerose crisi aziendali e riduzioni di personale, mentre le condizioni dei singoli e delle famiglie peggiorano di giorno in giorno, la maggioranza che sostiene il Sindaco De Fusco, incurante della grave situazione economica che la città sta vivendo, dopo aver aumentato la TARSU e la TOSAP, vuole aumentare l’aliquota dell’IMU sull’abitazione principale dallo 0,4% allo 0,44% e quella sugli altri fabbricati – altre abitazioni oltre l’abitazione principale, laboratori artigiani, uffici, edifici industriali e commerciali, negozi – dallo 0,76% allo 0,96%”, hanno dichiarato gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà. “Questa è la proposta che il Presidente della Commissione Politiche Finanziarie, Fabio Mirimich, e l’Assessore competente, Antonio Maniscalco, hanno fatto alla Commissione riunitasi questa mattina, nonostante circa tre mesi fa il Consiglio Comunale si fosse espresso a favore della mozione di Sinistra Ecologia Libertà che chiedeva al Sindaco di diminuire o comunque di non aumentare le aliquote – hanno spiegato in un dettagliato comunicato stampa – I cittadini e le aziende del territorio si troveranno quindi a subire un vero e proprio salasso fiscale, dovuto al combinato disposto dell’ampliamento della base imponibile decisa dal governo e dell’aumento delle aliquote proposto dall’amministrazione comunale guidata da De Fusco”. “Dall’IMU – prosegue il documento – l’amministrazione De Fusco prevede di incassare complessivamente nel 2012 circa 35 milioni di euro, 10 milioni di più di quanto è stato incassato nel 2011 dall’ICI. Si tratta di ulteriori 10 milioni di euro che vengono tolti ai cittadini e alle imprese già pesantemente colpiti dalla crisi economica e dalle misure adottate dal Governo nazionale per fronteggiare la crisi finanziaria, e che nelle intenzioni dell’amministrazione De Fusco serviranno a ridurre il moloch rappresentato dai debiti che il Comune di Pomezia ha nei confronti dei suoi fornitori. Sinistra Ecologia Libertà ritiene che in una situazione di grave crisi economica come quella attuale, non si possano far gravare sulle


famiglie e sulle imprese i costi di un risanamento del bilancio comunale, che si rende necessario per l’insipienza di chi ha governato sinora Pomezia”. L’alternativa al continuo salasso dei cittadini ci sarebbe, almeno secondo SEL, che “ribadisce che il risanamento della difficile situazione finanziaria in cui versa il Comune di Pomezia non possa ricadere sulle spalle dei cittadini ma debba essere ottenuto grazie ad un netto contenimento delle spese e ad una seria lotta agli sprechi e all’evasione fiscale”. “Sinistra Ecologia Libertà, consapevole del momento di difficoltà economiche che stanno attraversando i singoli, le famiglie e le aziende della nostra città, chiede all’amministrazione guidata da De Fusco di ridurre o quanto meno di lasciare invariate le aliquote dell’IMU. Nel frattempo, attraverso il suo rappresentante in Consiglio Comunale, Mario Borgo Caratti, ha già proposto delle modifiche al regolamento comunale sull’IMU per rendere meno pesante l’impatto di questa imposta sui cittadini e sulle imprese. Altre proposte di riduzione delle aliquote attraverso il contestuale ulteriore contenimento delle spese, saranno presentate in sede di discussione del bilancio di previsione dell’anno 2012. SEL – conclude la nota – ritiene che sia un precipuo dovere dell’amministrazione comunale quello di attenuare la pressione fiscale sui cittadini in un momento così difficile per tutti, in cui è sempre più arduo fronteggiare il fuoco incrociato dell’aumento del costo della vita, della inadeguatezza degli stipendi, e di una crisi occupazionale sempre più allarmante”.


PENDOLARI S. PALOMBA – ROMA, ODISSEA QUOTIDIANA Pubblicato il: 28 giugno 2012

Riceviamo e pubblichiamo un interessante articolo di Valentino Valentini, responsabile di Sinistra Ecologia e Libertà per le tematiche dei trasporti. “L’alto costo dei carburanti (anche se quest’oggi il WTI Crude Oil quota 79 $ barile e il Brent Crude Oil a 93 $ barile, minimi storici delle ultime 52 settimane, senza significativi ribassi dei prezzi alle pompe); l’alto costo di manutenzione e assicurazione delle autovetture (per quest’ultima paghiamo l’incapacità delle compagnie a debellare il fenomeno delle truffe scaricandone i relativi costi agli onesti) hanno indotto fasce sempre più ampie di persone a servirsi del trasporto pubblico per gli spostamenti, particolarmente quelli verso e da posto lavoro. Molti nostri concittadini si servono, per raggiungere Roma, della FR8 Nettuno/Campoleone/Roma Termini, utilizzando la linea di trasporto urbano per Santa Palomba o raggiungendo la stessa con la propria auto e utilizzando il parcheggio nei pressi della stazione. Mentre da Pomezia per Santa Palomba e viceversa c’è certezza di trasporto, la certezza stessa viene meno da Santa Palomba a Roma Termini. I clienti (così FS chiama ora quelli che una volta erano utenti) debbono, loro malgrado, sottoporsi a delle quotidiane odissee, fatte di composizioni dei treni inferiori a quanto stabilito dal contratto di servizio Regione/Trenitalia, fatte di carrozze obsolete sempre sporche e maleodoranti, prive di aria condizionata e con i finestrini bloccati (vere e proprie saune estive ai limiti dell’invivibilità), di carrozze con le ritirate inutilizzabili, con orari raramente rispettati. Lo scorso 20 giugno si è raggiunto a Roma Termini il limite della follia: corse saltate all’ultimo momento, annuncio ritardato di nuove corse in partenza da un differente binario, con conseguenti trafelati spostamenti verso il nuovo binario, rientri a casa con ore di ritardo. Proprio quello che ci vuole dopo lo stress mattutino e quello di una giornata di lavoro. Qui, ovviamente, inizia lo scarico di responsabilità fra la Regione e Trenitalia: la prima intima alla seconda di rispettare il contratto di servizio; la seconda, per bocca dell’AD di Trenitalia Moretti, rinfaccia alla prima il mancato pagamento di ben 270 milioni di euro di arretrati e, per sovrammercato, minaccia dal 2013 l’interruzione del servizio a costo di commettere un reato, notizia , quest’ultima, ampiamente riportata da molti giornali, sia locali che nazionali.


Moretti, ex sindacalista e attuale dominus dell’Alta Velocità, dovrebbe ben sapere, se non altro per la carica che ricopre, che la massa degli spostamenti quotidiani di persone nel nostro paese (fuori dal proprio comune) avviene per circa l’80% su distanze non superiori ai 100 km. Anziché privilegiare il trasporto pubblico locale su ferro (che sconta la mancanza di adeguati corridoi di penetrazioni nei grandi centri urbani), si è buttato anima e corpo, e non solo lui, sulla realizzazione di un sistema di Alta Velocità inadatto all’orografia del nostro Paese. Il risultato di questa scelta, che lui in verità ha trovato all’atto dell’assunzione della carica ma che poteva,comunque, contestare anche a costo di mettere a repentaglio le sue laute prebende ma rendendo un servizio alla nazione, è che in Italia i costi di realizzazione dell’AV hanno subito un incremento del 416 % (sì, quattrocentosedici), causa anche l’architettura finanziaria demenziale. Senza contare che per raggiungere il pareggio di esercizio bisogna poter contare su un numero sufficientemente alto di passeggeri, nell’ordine di 30.000/50.000 al giorno; ogni cifra inferiore di passeggeri allontana nel tempo gli ammortamenti. Vedi i poveri scemi che hanno investito sul Tunnel della Manica. L’alta velocità si poteva conseguire in Italia con sistemi di minor impatto finanziario e tecnologico, per esempio i treni a cassa oscillante, il cui brevetto la FIAT ha svenduto con il suo comparto ferroviario, per fare cassa, ai francesi dell’Alstom; razionali rettifiche di tracciato, revisione delle tracce orario. I conseguenti enormi risparmi si sarebbero potuti riversare sul Trasporto Pubblico Locale su ferro, affrancando gli utenti delle varie Ferrovie Regionali italiane dalla schiavitù di un pessimo servizio. Gli utenti della FR8 Nettuno/Campoleone/Roma Termini sono in buona compagnia: basta pensare alle condizioni di viaggio degli utenti delle altre Ferrovie Regionali del Lazio (numerate da 1 a agli utenti delle linee afferenti alle grandi città italiane come Torino, Milano; Napoli. Senza considerare che, per un paese dipendente in massima parte dall’estero per il soddisfacimento del proprio bisogno energetico, si potevano realizzare ulteriori economie e ridurre i tassi di inquinamento atmosferico . Ma forse sarebbe stato troppo semplice, e soprattutto troppo comodo per i cittadini!!!!!! Valentino Valentini”


DISCARICA ALLA SOLFARATA, IL NO DI SEL SPIEGATO DAL GEOLOGO Pubblicato il: 22 giugno 2012

Si è svolta ieri la conferenza stampa indetta da Sinistra Ecologia Libertà Pomezia-Torvajanica per spiegare i motivi della posizione radicalmente contraria espressa dal partito rispetto alla proposta di realizzazione di una discarica in territorio di Roma ma a ridosso della Solforata di Pomezia. Nell’incontro, affollato di un pubblico attento e partecipe, il geologo e membro del coordinamento cittadino di SEL Antonio Di Lisa, ha esposto i motivi scientifici che sconsigliano in maniera categorica la realizzazione di una discarica in quel sito: presenza di fortissime esalazioni di gas e sostanze altamente tossiche e corrosive, terreno poroso e facilmente permeabile, sono solo alcuni degli aspetti che rendono totalmente inidonea l’area della Solfarata alla destinazione proposta. E’ quindi intervenuto il Consigliere Comunale Mario Borgo Caratti, il quale ha preannunciato le iniziative che SEL intende intraprendere contro la proposta, a partire dalla elaborazione di un dossier tecnico/scientifico da inviare al Prefetto. Si è inoltre evidenziata la necessità di una svolta radicale nella gestione dei rifiuti, dando impulso in maniera molto più incisiva che in passato alla raccolta differenziata, unico metodo in grado di ridurre in maniera drastica la quantità di rifiuti ora conferiti in discarica. E’ infine intervenuta Alba Rosa, attualmente membro della direzione regionale e della presidenza nazionale di SEL, la quale ha evidenziato la necessità e l’impegno a coinvolgere tutte le istanze del partito affinché sia scongiurata l’ipotesi di gravare Pomezia di un ulteriore fonte di gravissimi rischi per la salute pubblica. Gli esponenti di SEL hanno preso l’impegno di tenere informata la cittadinanza delle iniziative intraprese e hanno fatto un appello a superare divisioni ed egoismi di parte su temi di grande importanza per la città, quali sono quelli della difesa della salute e dell’ambiente nel delicato settore della gestione dei rifiuti.


DISCARICA VICINO A POMEZIA, ANCHE SEL DICE NO Pubblicato il: 17 giugno 2012

Anche SEL, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal Sindaco Enrico De Fusco, interviene sulla proposta di insediare una discarica per i rifiuti provenienti da Roma in un’area a ridosso di Pomezia. “La stampa nazionale – hanno dichiarato i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà – ha riportato la notizia secondo cui l’imprenditore che gestisce tutte le principali discariche di Roma e dintorni avrebbe proposto al commissario per l’emergenza rifiuti della Capitale un’area al confine con Pomezia, in zona solfarata, per la possibile apertura di una nuova discarica, che dovrebbe raccogliere i rifiuti di Roma dopo l’imminente chiusura di Malagrotta”. “Ancora una volta – si legge nella nota inoltrata da SEL – anziché pianificare e realizzare un sistema che riduca drasticamente a monte la quota di rifiuti da smaltire, si propone il rimedio della discarica, che è inquinante, sorprassato e dannoso per le popolazioni che abitano nelle aree interessate. La proposta avanzata è ancora più inaccettabile se si considera che riguarda un’area di grande pregio, in quanto compresa nell’area protetta di Decima-Malafede, già messa a repentaglio dalla vicinanza della discarica di Roncigliano e dalla discarica di amianto di Valle Caia. Sinistra Ecologia Libertà di Pomezia e Torvajanica esprime la più netta contrarietà a questa proposta, come anche all’inceneritore di Roncigliano, e continuerà nell’impegno per superare la logica sorpassata e dannosa del conferimento in discarica e dell’incenerimento dei rifiuti e valorizzare sistemi di raccolta differenziata, riciclo e riuso. Auspichiamo che sul punto si superino logiche di schieramento, e si collabori insieme, partiti, movimenti e società civile per evitare che tali dannose proposte diventino realtà


OPERAI FIORUCCI, SEL SI SCHIERA CON I LAVORATORI Pubblicato il: 8 giugno 2012

Dopo la protesta degli operai non confermati alla cooperativa che si occupa di scarico e movimentazione per il salumificio Fiorucci, Mario Borgo Caratti, presente questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento, si schiera aperamente a favore dei lavoratori. “La decisione della Cooperativa 2 Effe Group – ha dichiarato il consigliere di SEL - di non assumere 6 dei 26 lavoratori già impiegati nel settore in questione, costituisce l’ennesimo duro colpo inferto all’occupazione in un distretto industriale, qual è quello di Pomezia, già pesantemente segnato dalle conseguenze della crisi economica in atto. La scelta è resa ancor più grave dal fatto che, secondo quanto evidenziato dai rappresentanti sindacali della FILT CGIL, che stanno supportando la lotta iniziata dai lavoratori non riassunti, non solo non sussistono nello specifico motivi di contrazione dell’attività lavorativa, che giustifichino tale riduzione del personale, ma tale riduzione appare anche in contrasto con le norme che prevedono la conservazione del personale impiegato in occasione dei cambi di società appaltatrice. Gravissima è poi la circostanza, riferita dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali, secondo cui i lavoratori non riassunti sono proprio coloro che hanno sollevato perplessità e dubbi circa l’applicazione di un contratto diverso rispetto a quello riferibile alle mansioni svolte e con una evidente riduzione salariale”. “Non si può – ha proseguito Borgo Caratti – non stigmatizzare poi l’esclusione, operata dalla Fiorucci, delle organizzazioni sindacali, ed in particolare della FILT CGIL, come riferito dal segretario regionale di categoria, da ogni forma di preventiva informazione e concertazione. Ancora una volta si raccolgono i frutti avvelenati dell’outsourcing, il cui effetto è solo quello di rendere più precari e meno tutelati i lavoratori. Sinistra Ecologia Libertà, che nella mattina del 8 Giugno ha portato, per voce del suo consigliere comunale Mario Borgo Caratti, il proprio sostegno alle lavoratrici ed ai lavoratori che manifestavano davanti ai cancelli dell’azienda, è al loro fianco, in difesa dell’occupazione, tanto più in un momento difficile qual è quello che stiamo vivendo. Sinistra Ecologia Libertà ha sollecitato l’attivazione con la massima urgenza, da parte dell’amministrazione comunale, di un tavolo di confronto con la Fiorucci, al fine di trovare soluzioni atte a scongiurare la perdita dell’occupazione per i lavoratori coinvolti nella vicenda, e vigilerà affinché sia fatto tutto il possibile per giungere ad una soluzione positiva”.


POMEZIA, ISTITUITO IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI Pubblicato il: 1 giugno 2012

Dopo Padova, Pisa, Firenze e Napoli anche Pomezia ha il suo registro delle unioni civili. Con la delibera assunta dalla Giunta comunale martedì scorso si è infatti dato seguito alla delibera di consiglio comunale di gennaio che ha istituito il registro, individuando l’ufficio cui affidare il registro stesso. “Con questa delibera, promossa dal PD pometino, ma di cui ho fortemente sollecitato la presentazione e l’approvazione da parte della giunta, Pomezia si mette al passo dei comuni più evoluti – ha dichiarato il consigliere comunale di SEL Mario Borgo Caratti – Un altro passo è stato fatto verso il pieno riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e la cosa che mi inorgoglisce è che a farlo sia stata la mia città”. La delibera prevede che l’iscrizione nel Registro delle Unioni Civili possa essere richiesta dalle seguenti tipologie di coppia: due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, non legate da vincoli di Matrimonio, Parentela, Affinità, Adozione e Tutela, ma da vincoli affettivi, coabitanti da almeno un anno ed aventi dimora abituale nel Comune di Pomezia; due persone maggiorenni, coabitanti da almeno un anno per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale ed aventi dimora abituale nel Comune di Pomezia. Le iscrizioni nel Registro – riporta l’atto approvato dalla Giunta – avvengono solamente sulla base di una domanda presentata congiuntamente dagli interessati all’Ufficio comunale competente, corredata della documentazione relativa alla sussistenza dei requisiti indicati.


ANDREANI, PARLA ANCHE BORGO CARATTI Pubblicato il: 26 maggio 2012

Anche Mario Borgo Caratti, come Fabio Fucci, ha commentato il suo “no” alla mozione presentata per la revoca del contratto di riscossione dei tributi evasi all’Andreani, attraverso un lungo comunicato, che pubblichiamo integralmente. “In merito alla discussione svolta nell’ultima seduta di Consiglio Comunale sulla relazione elaborata dal gruppo tecnico che ha verificato l’attività di accertamento e riscossione delle imposte comunali da parte dell’Andreani Tributi S.r.l., ed al voto da me espresso sulla mozione proposta da PDL, FLI e UDC, ritengo opportune alcune considerazioni, anche alla luce di alcuni commenti emersi sulla stampa locale. Il 2 maggio scorso il Consiglio Comunale ha approvato una mozione, predisposta da me e presentata insieme agli altri consiglieri di opposizione, con cui impegnavamo l’Amministrazione affinché il gruppo tecnico provvedesse entro il 20 Maggio 2012 a concludere le verifiche che gli erano state affidate ed a predisporre la relazione da porre all’attenzione del Consiglio. In quella occasione, e nei giorni seguenti con miei interventi sulla stampa locale, ho sollevato alcuni dubbi in merito alle procedure di affidamento dell’attività di accertamento e riscossione e in merito al contratto stipulato tra il Comune e l’Andreani. Gli aspetti che ritenevo più controversi riguardavano la compatibilità di quanto stabilito nel bando di gara con le norme del “Regolamento generale per la disciplina sulle entrate comunali”, in particolare con riferimento ai limiti entro cui è consentito all’Ente l’affidamento a terzi delle attività connesse con l’accertamento e la riscossione delle entrate tributarie. Inoltre, alcune perplessità nascevano dalla lettura di alcuni punti del contratto di appalto, ed in particolare, dell’art. 12, che prevede la facoltà per la società appaltatrice di emettere fatture in acconto nella misura di 1/4 del corrispettivo dovuto “all’atto della notifica dei provvedimenti di accertamento”, quando, per ovvi motivi, non è ancora possibile sapere se e quanto sarà effettivamente incassato. Altrettanto dubbia appariva l‘interpretazione dell’art. 3 del contratto, relativo al corrispettivo dovuto alla società appaltatrice, nel punto in cui nello stabilire che esso è determinato nella misura del 18,90% delle somme incassate “a seguito dell’attività di accertamento”, non specifica in maniera chiara che il richiamo è esclusivamente riferito all’attività di accertamento svolta direttamente dall’Andreani e non anche a quella svolta in precedenza da altri soggetti. Il gruppo tecnico incaricato dal Consiglio Comunale, ha risposto ai dubbi sollevati, spiegando che dalle verifiche effettuate, è risultata la regolarità della procedura di gara, dell’aggiudicazione definitiva e della stipula del contratto. Quanto al compenso dovuto all’Andreani, il gruppo tecnico ha verificato e confermato che il corrispettivo è corrisposto – ed è stato corrisposto finora – esclusivamente sulla base delle somme effettivamente incassate a seguito dell’attività di accertamento svolta direttamente dall’Andreani. Per quanto attiene infine, al pieno e corretto adempimento degli obblighi contrattuali assunti dall’Andreani, il gruppo tecnico ha verificato che la società appaltatrice non sta adempiendo in maniera completa e corretta agli stessi, ma ha tenuto a sottolineare che, trattandosi di situazioni che possono essere sanate, non vi è allo stato attuale un’inadempienza tale da giustificare una risoluzione unilaterale in autotutela da parte del Comune, senza generare un sicuro contenzioso dall’esito prevedibilmente favorevole all’Andreani, con un conseguente danno per la città. A fronte di tali conclusioni, ho ritenuto di votare contro la mozione proposta da PDL, FLI e UDC, non già perché SEL abbia cambiato opinione sull’affidamento a terzi delle attività di recupero dell’evasione fiscale, scelta che a suo tempo abbiamo apertamente contrastato ed avversato, ma perché – dovendo tener fede a quanto i tecnici hanno riferito ufficialmente – è stata data risposta ad alcune delle questioni da me sollevate su alcuni aspetti essenziali del contratto e, nel contempo, non sono apparse sussistere le condizioni per risolvere unilateralmente il contratto stesso. Rimane comunque la necessità di rivedere alcuni aspetti non secondari dell’accordo tra il Comune e l’Andreani, la cui formulazione poco chiara può ingenerare problemi nei rapporti tra le parti. Rimane altresì il giudizio fortemente negativo nei confronti dell’Amministrazione, che ha preferito affidare a terzi l’importante attività di recupero dell’evasione fiscale, anziché organizzare per tempo un ufficio tributi dotato di personale e strumenti adeguati a svolgere


in proprio anche tale attività. In definitiva, quindi, ritengo di poter con tranquillità rispedire al mittente le accuse di incoerenza relativamente al voto da me espresso, che si sono potute sentire in questi giorni, soprattutto da parte di alcuni esponenti del PDL, i quali anziché prospettare soluzioni effettivamente percorribili, si sono limitati a presentare una proposta di risoluzione del contratto che sapevano non avere possibilità di accoglimento e che, per come è stata formulata e motivata, rischiava di creare più problemi di quanti ne intendesse risolvere”.


CONSIGLIO COMUNALE TRA ANDREANI E ASILO NIDO Pubblicato il: 2 maggio 2012

Si è concluso alle 14:15 il consiglio comunale convocato per discutere della Andreani, la società incaricata della riscossione dei tributi riguardante l’evasione fiscale. L’affidamento, avvenuto un anno fa in piena campagna elettorale, aveva provocato le indignate reazioni di alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, i quali temevano una nuova A.Ser., la società di riscossione tributi che ha lasciato al Comune di Pomezia un debito superiore ai 50 milioni di euro. Per far luce sulle modalità di affidamento, che prevedono un aggio del 18,90% dell’incassato, il capogruppo di Forza Pomezia Omero Schiumarini alla fine dello scorso anno aveva richiesto che fosse istituita una speciale Commissione d’inchiesta, la quale avrebbe dovuto relazionare entro 60 giorni. Non ricevendo nessuna relazione in merito, l’opposizione aveva quindi richiesto la convocazione del consiglio comunale, presentando una mozione sull’argomento. Quella di oggi è stata la seconda convocazione, dal momento che la scorsa settimana il consiglio si era sciolto – dopo otto ore di discussioni e liti – per mancanza del numero legale. La mozione è stata votata a favore dai rappresentanti dell’opposizione e dai due consiglieri di Forza Pomezia Omero Schiumarini e Paolo Ruffini, mentre i consiglieri del PD si sono astenuti. Unico contrario Luigi Celori. L’emendamento approvato prevede di portare in Consiglio comunale, entro il 20 maggio 2012, le risultanze della Commissione. Ma cosa rappresenta l’ennesima discrepanza di voto tra il PD e Forza Pomezia? “Io e Paolo Ruffini – ha spiegato Schiumarini – abbiamo votato a favore, anche se la mozione è stata presentata dall’opposizione, perché si tratta di un argomento che abbiamo sollevato noi, richiedendo per l’appunto l’istituzione di una Commissione che facesse luce su questo affidamento, che non ha di certo seguito un indirizzo politico. Credo che far gestire la riscossione dei tributi a terzi sia una iattura per il Comune, senza contare che l’aggio riconosciuto mi sembra troppo alto, soprattutto se riferito a crediti accertati dal Comune e non direttamente dalla società Andreani. Il nostro è stato quindi un voto favorevole per coerenza con quanto precedentemente fatto e non un gesto politico che va in contrapposizione con il resto della maggioranza”. Ritirato, invece, il secondo punto, presentato dal consigliere di Sel Mario Borgo Caratti sulla “Stipula dello schema di convenzione Urbanistica riguardante la costruzione, a cura della società Impreme spa, di una scuola materna per 180 alunni e di un campo di calcetto” in località Collefiorito. La mozione è stata ritirata dopo l’intervento del vice Sindaco ed Assessore all’Urbanistica Massimiliano Cruciani, il quale ha comunicato all’assise che “in data 24.04.2012 è stata firmata la convenzione tra la società Impreme spa ed il Comune di Pomezia, rappresentato dal dirigente del Settore Edilizia Privata Urbanistica e Assetto del Territorio Arc. Ferrazzano”. La convenzione è stata quindi firmata e darà seguito a quanto deliberato dal Consiglio comunale il 2 marzo 2011, con un impegno da parte della società Impreme Spa a “realizzare a sua cura e spese, nessuna esclusa, sull’area del comprensorio denominato P11 – inizialmente destinata a Centro Sportivo – una scuola materna per 180 alunni, nel termine di 24 mesi, e a cederla, immediatamente e gratuitamente, al Comune di Pomezia”. Nella stessa delibera il Consiglio comunale aveva approvato un emendamento contenente la richiesta di impegno da parte della società a realizzare la sistemazione di un’area verde di circa 6.000 mq ubicata “presso le case di Collefiorito e precisamente l’area posta fra le stesse e via Varrone”, al fine di renderla fruibile ai cittadini.


LUNEDI’ CONSIGLIO SCINTILLE

COMUNALE:

SI

ATTENDONO

Pubblicato il: 21 aprile 2012

L’opposizione tenta il bis. Dopo il successo dello scorso consiglio, che ha visto la minoranza stravincere sui punti presentati all’ordine del giorno, lunedì 23 Aprile ci sarà una nuova assise con due punti che faranno capire quanto la maggioranza abbia ancora i numeri necessari per governare con tranquillità. Il primo riguarda l’affidamento della riscossione dei tributi alla società “Andreani”, argomento sollevato soprattutto dal capogruppo di Forza Pomezia Omero Schiumarini, che contesta la scelta fatta dall’allora assessore alle Finanze David Tintinago. Il secondo è invece una mozione presentata dal consigliere Borgo Caratti sulla stipula dello “schema di convenzione Urbanistica, atto aggiuntivo alla convenzione rep. 106726/96, comp. P/11, riguardante la costruzione, a cura della soc. Impreme S.p.A. di una scuola materna per n. 180 alunni e di un campo di calcetto”. Su questo argomento il consigliere di SEL ha molto da dire. “I cittadini di Pomezia hanno potuto purtroppo constatare come molto spesso le locali amministrazioni comunali, dopo aver stipulato convenzioni urbanistiche con i privati, abbiano poi tralasciato di chiedere il pieno adempimento degli impegni assunti al momento della stipula della convenzione: strade e opere viarie mai realizzate, centri “polivalenti” rimasti solo sulla carta, e così via – ha dichiarato Borgo Caratti – L’attuale amministrazione rischia di offrire un ulteriore esempio di tale deplorevole trascuratezza. Infatti, con la deliberazione n. 41 del 2011 il Consiglio Comunale ha approvato una modifica all’ultimo comma dell’art. 18 della convenzione stipulata il 19/09/1996 con la Impreme Sud S.r.l., riguardante il piano di lottizzazione del comprensorio P11. Tale modifica, proposta dalla Impreme S.p.A., subentrata alla Impreme Sud S.r.l., prevedeva la costruzione, a cura e spese della società stessa, su un’area di mq. 10.486 nel comprensorio P11, inizialmente destinata alla realizzazione di un centro sportivo, di una scuola materna per 180 alunni, completa degli arredi, di un campo di calcetto, e l’immediata cessione di queste opere al Comune di Pomezia. Con la stessa deliberazione il Consiglio Comunale ha approvato il progetto preliminare della scuola materna, che la Impreme S.p.A. si impegnava a realizzare nel termine di 24 mesi decorrenti dalla data di approvazione della modifica della convenzione. Il Consiglio Comunale ha inoltre chiesto alla Impreme S.p.A. di eseguire a propria cura e spese i lavori di sistemazione dell’area verde situata tra via Varrone, via Augusto Imperatore e via Collefiorito, al fine di renderla fruibile ai cittadini”. Ma dell’opera non c’è ancora traccia, neppure semplicemente scritta. “Nonostante siano trascorsi un anno ed un mese dall’approvazione – spiega Borgo Caratti – a tutt’oggi tra il Comune di Pomezia e la Impreme S.p.A. non è stato ancora stipulato, innanzi al notaio, l’atto aggiuntivo alla convenzione che recepisce la modifica all’ultimo comma dell’art. 18 della convenzione stessa, indispensabile per permettere al privato di dare esecuzione alle opere che si è impegnato a realizzare. La realizzazione di una nuova scuola è un’opera di assoluta necessità per la Città di Pomezia, per ridurre la già lunga lista di bambini esclusi dall’accesso alle scuole materne, problema che ogni anno si crea in maniera sempre più evidente per l’insufficienza delle aule a disposizione, rispetto alle dimensioni crescenti dell’utenza. Per questo motivo, ho ritenuto di proporre la mozione che sarà discussa nella riunione di Consiglio Comunale di lunedì 23 Aprile, con cui chiederò al Sindaco di riferire immediatamente le ragioni del ritardo nella stipula dell’atto aggiuntivo alla convenzione che recepisce la modifica all’ultimo comma dell’art. 18 della convenzione stessa; di far sì che il Dirigente del Settore Pianificazione Urbanistica e Gestione del Territorio provveda a stipulare rapidamente il predetto atto aggiuntivo, qualora non vi siano motivi che ne impediscano o comunque ne sconsiglino la stipula, e di far si che la Impreme S.p.A. esegua rapidamente a propria cura e spese i lavori di sistemazione dell’area verde situata tra via Varrone, via Augusto Imperatore e via Collefiorito al fine di renderla fruibile ai cittadini”.


Lunedì, salvo mancanza del numero legale, con la discussione del primo punto potrebbero esserci novità negli equilibri di maggioranza, mentre con il secondo si potrà misurare l’apparente momentanea compattezza dell’opposizione.


PETTIROSSO, IL CONSIGLIO APPROVA LA MOZIONE Pubblicato il: 2 aprile 2012

E’ stato un consiglio a metà, quello che si è svolto oggi a Pomezia. Anzi, ad un terzo, perché dei 3 punti all’ordine del giorno si è potuto discutere solo il primo, interrotto da due ore e mezzo di pausa pranzo. Poi, causa mancanza del numero legale, la seduta si è sciolta. La vicenda Pettirosso, argomento clou della giornata, ha visto contrapporsi opposizione e maggioranza, tanto che alla fine la mozione presentata in merito è passata con il voto di 7 consiglieri di minoranza – Borgo Caratti, Russo, Puggioni, Celori, Errico, Pagliuso e Piselli – mentre 7 consiglieri di maggioranza si sono astenuti – Ruffini, Cimadon, Mirimich, Battistelli, Mesturini, De Lorenzi, Lupo – e Barbieri ha votato contro. La delibera impegna “il Sindaco e la Giunta Comunale a dare seguito, entro trenta giorni (…) all’atto di indirizzo assunto con la deliberazione di Giunta Comunale n. 22 del 11/02/2010”, il Sindaco “a relazionare in Consiglio Comunale, entro e non oltre quarantacinque giorni, sullo stato di attuazione” della stessa delibera e “il Sindaco e la Giunta Comunale a far sì che il Dirigente del Settore Servizi Finanziari provveda al pagamento immediato degli oneri condominiali dovuti dal Comune di Pomezia al condominio degli edifici realizzati dalla Immobiliare Pettirosso 81 S.r.l.”. Quest’ultimo punto perché gli acquirenti degli appartamenti rischiano, oltre a tutto il resto, anche di rimanere senza servizi come acqua e luce, dal momento che il Comune risulta insolvente nei confronti degli Enti che erogano i servizi alle due palazzine. Nella delibera di oggi viene ripercorso brevemente tutto l’iter della vicenda che vede, nel 1992, l’Immobiliare Pettirosso 81 srl stipulare una convenzione con il Comune di Pomezia, che concede il diritto di superficie per la durata di novantanove anni di alcuni lotti di terreno in cambio di specifici servizi. “Tale diritto di superficie – si legge nella delibera – veniva conferito alla società concessionaria per la costruzione di edifici direzionali in conformità al piano di zona ed al programma di massima che la stessa Concessionaria si obbligava a realizzare come da progetto allegato alla stessa convenzione. In relazione alla predetta convenzione, il Comune di Pomezia rilasciava la relativa concessione edilizia n. 48/93 per la realizzazione di un centro commerciale e direzionale, consistenti nei fabbricati A1 – A2 – A3 nel Piano di Zona ex Legge 167/62 Comparto G – H, nonché la concessione in variante n. 48/93 bis del 22.03.1995”. Ma la Pettirosso non rispetta i patti: non realizza le opere di urbanizzazione previste nei termini pattuiti e trasforma “la destinazione d’uso degli edifici realizzati da direzionale – commerciale in residenziale, stravolgendo cosi il piano di Zona G – H, approvato ai sensi della legge n. 167/72, con rilevanti variazioni sugli standard urbanistici”. “Pertanto – prosegue il documento approvato oggi – il Comune di Pomezia, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 118 del 24/11/1999 dichiarava la decadenza della società Immobiliare Pettirosso dalla richiamata convenzione n. 1959 del 1992 e dell’atto aggiuntivo n. 2151 del 1995”. Evento del tutto indifferente alla società immobiliare, che procedeva impunemente nella


vendita degli appartamenti ad ignari privati. Ma la decadenza della convenzione riportava i terreni, e con essi quanto vi era costruito sopra, in possesso del Comune, “salvo il pagamento agli aventi diritto del relativo costo di costruzione degli immobili”. Da qui la lunga storia della causa legale che vede coinvolti non solo i Comune e gli acquirenti, ma anche i notai, le assicurazioni, la nel frattempo fallita Pettirosso 81. Adesso, però, il cerchio si stringe: mercoledì, nel corso della commissione appositamente fissata, verrà presentata la proposta transattiva del Comune, che, previa delibera del Consiglio comunale, verrà poi sottoposta agli avvocati della controparte. Il timore è che le spese per chi ha acquistato quelle case possano essere molto elevate, e non tanto per compensazione rispetto al mancato rispetto della convenzione, quanto per il costo delle spese legali, che l’Amministrazione probabilmente vorrà addebitare alla controparte.


SHOW IN CONSIGLIO, SEL CRITICA LA MAGGIORANZA Pubblicato il: 25 marzo 2012

Consiglio comunale di Pomezia, due giorni dopo. A “sangue freddo” SEL analizza quanto successo in aula. “Il pasticcio provocato dalla mozione proposta dal consigliere di maggioranza, nonché Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Ruffini, nella seduta di Consiglio svoltasi lo scorso 23 Marzo, è la dimostrazione tangibile dei guasti provocati da una cattiva gestione delle politiche di pianificazione del territorio, da anni in atto a Pomezia, ed ha messo in luce l’inconsistenza dell’attuale coalizione di governo”, hanno dichiarato i responsabili del partito di Nichi Vendola. “L’effetto combinato di scelte urbanistiche sbagliate, che portano alla continua cementificazione del territorio, delle aspettative che le stesse creano nei privati e di una tecnica approssimativa nell’espletamento degli adempimenti amministrativi, ha provocato lo spettacolo indecoroso andato in scena in Consiglio, dove la maggioranza è andata in pezzi, in seguito alla presentazione della mozione di Ruffini, finalizzata a far tornare l’amministrazione sui propri passi, rispetto all’adozione del PPE (piano particolareggiato esecutivo) di Torvajanica Alta, mozione ritirata a conclusione dei lavori del Consiglio, alla luce degli atti amministrativi nel frattempo posti in essere dal settore urbanistica proprio in attuazione di quello stesso PPE. Il tutto peraltro si è svolto sotto l’inaudita pressione provocata dall’atto di diffida pervenuto ai consiglieri ed all’amministrazione da un privato, proprietario di alcune delle aree interessate, che ha preannunciato pesanti conseguenze legali in relazione alle eventuali scelte adottate dal Consiglio, di fatto condizionando le scelte dell’amministrazione. Quanto accaduto ha inoltre evidenziato le profonde divisioni che lacerano la coalizione di governo, i cui componenti sono ormai in guerra aperta tra loro, in particolar modo sulle scelte urbanistiche, per motivi mai esplicitati fino in fondo all’opinione pubblica”. Sinistra Ecologia e Libertà prende al volo l’occasione per ribadire la propria distanza da questo governo di centrosinistra. “Ancora una volta si dimostrano fondate le critiche mosse da SEL allorché si formò l’innaturale alleanza che governa la città sotto la guida, sempre più latitante, di De Fusco, così come il giudizio totalmente negativo espresso da SEL rispetto alle scelte urbanistiche attuali e passate, dell’amministrazione. Errori, scelte sbagliate ed incapacità di sviluppare una politica di pianificazione del territorio equilibrata e rispettosa dell’ambiente e delle esigenze della città, le cui conseguenze negative purtroppo ricadono sulle spalle dei cittadini, come dimostra il caso del contenzioso “Pettirosso 81 Srl” in cui molti cittadini, alcuni dei quali hanno manifestato durante la seduta del Consiglio, rischiano di pagare di tasca propria gli effetti degli errori commessi in passato dall’amministrazione comunale. E’ un dovere dell’amministrazione trovare una soluzione che coniughi la salvaguardia dell’interesse pubblico, anche sotto il profilo della riduzione del possibile danno al patrimonio comunale, con la legittima aspettativa di cittadini ad avere risposte certe per risolvere un contenzioso che li perseguita da anni. Finora le promesse di De Fusco, espresse sin dalla prima seduta di Consiglio Comunale, sono state parole al vento. Proprio per questo motivo tutti i consiglieri di opposizione hanno richiesto la convocazione urgente di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale per discutere delle questioni legate al contenzioso “Pettirosso 81 Srl”. All’indomani dell’ennesima riprova dell’inettitudine dell’attuale amministrazione, si ribadisce la convinzione che quanto prima avrà fine questa fallimentare esperienza, tanto meglio sarà per Pomezia”.


DIMISSIONI ALBA ROSA, LA LETTERA AI CITTADINI Pubblicato il: 23 febbraio 2012

Dopo aver annunciato le proprie dimissioni da consigliere comunale, Alba Rosa ha inviato una lettera rivolta a tutti i cittadini, per motivare la sua scelta, che pubblichiamo integralmente. Cari Concittadini, Le ultime elezioni amministrative mi hanno vista candidata alla carica di Sindaco di Pomezia, sostenuta da Sinistra Ecologia Libertà e dalla lista Ecologisti e Società Civile. E’ stata un’esperienza entusiasmante e molto positiva, nella quale ho avuto modo di incontrare centinaia di persone, conoscere ancora meglio la mia città, far conoscere le nostre idee e le nostre proposte. A muovere me e coloro che mi hanno sostenuta è stata l’esigenza di dare una speranza a Pomezia, un’occasione di riscatto, una prospettiva di governo che garantisse buona amministrazione, capacità di ascolto dei cittadini, equità, trasparenza e legalità. Sebbene l’esito non sia stato quello auspicato, il positivo risultato ottenuto dalla mia candidatura e dalle liste che mi hanno sostenuto è stato il segno che c’è una Pomezia che ha il desiderio di voltare pagina e di dare vita ad una stagione nuova e diversa rispetto al passato recente e remoto. All’indomani delle elezioni, le persone che hanno creduto in me e nel mio partito mi hanno chiesto di rimanere in Consiglio Comunale, per aiutare a tracciare un percorso politico sul quale costruire il futuro. Così ho fatto in questi mesi, con l’impegno e la dedizione che ho sempre posto nell’attività politica ed amministrativa. Ho la fortuna di far parte di un gruppo di persone che hanno idee, valori, proposte, capacità tali da poter fare molto affinché Pomezia diventi una città migliore e abbia un’amministrazione all’altezza delle sue potenzialità.


Per questo motivo ritengo che sia giunto per me il momento di fare un gesto che contribuisca a costruire concretamente quel futuro sul quale posano le speranze e le aspirazioni di tutti noi. Ho pertanto deciso di dare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Al mio posto subentrerà Mario Borgo Caratti, un giovane che ha già avuto modo di dimostrare le proprie capacità, il proprio valore e le potenzialità che può esprimere. Insieme a lui l’intero gruppo di Sinistra Ecologia Libertà saprà e potrà dar vita ad un grande rinnovamento che non è solo generazionale, ma anche di idee e di entusiasmo per lasciare un segno positivo nella nostra città. Spero che questo mio gesto spinga anche altri partiti ad uno sforzo di rinnovamento per incoraggiare una nuova generazione ad esprimere le proprie idee e le proprie capacità, in un momento in cui la Politica ha un gran bisogno di recuperare credibilità e valori. Nel ringraziare per il sostegno, l’affetto e l’amicizia che sempre mi hanno circondato in questi mesi, come anche in passato, voglio assicurare che questa mia scelta non mi allontanerà da Pomezia e dai suoi cittadini. Infatti, in questa fase in cui il mondo del lavoro versa in una situazione assai critica, il mio partito mi ha chiesto di occuparmi delle politiche del lavoro per l’area di Roma e Provincia. Continuerò quindi a seguire da vicino le vicende di Pomezia, le sue esigenze, i suoi problemi, dedicandomi a questa nuova sfida con la passione che ho sempre messo nella politica. Come ho detto quando ho annunciato la mia candidatura, Pomezia è la città in cui vivo e a cui sono legata. Questo legame continuerà a rimanere vivo e presente nel mio cuore come nelle mie azioni. Un cordiale saluto Rosa Alba


xx CONSIGLIO CON… SORPRESE Pubblicato il: 23 febbraio 2012

Consiglio con sorprese, quello che si sta svolgendo oggi a Pomezia. Con 16 presenti e 8 assenti più il sindaco, la prima novità – annunciata – è stata la surroga del consigliere Renzo Antonini con Antonio Barbieri. La seconda, stavolta davvero inattesa, sono state le dimissioni di Alba Rosa, consigliere di SEL, in favore di Mario Borgo Caratti. La terza è il passaggio di Giorgio Puggioni da “indipendente” al terzo polo, con FLI. Se la surroga di Antonini è stata necessaria a causa dei recenti fatti di cronaca e non ha stupito nessuno, la reazione è stata sicuramente di scalpore quando Antonio Barbieri ha fatto la sua prima dichiarazione: “Non aderirò al gruppo del PD, mi limiterò a fare il consigliere comunale da una posizione estremante amministrativa e non politica. Spero che il mio partito non voglia prendere severe iniziative rispetto alla mia decisione, e che mi lasci la libertà di agire secondo la mia coscienza”. Hanno poi sorpreso tutti le dimissioni di Alba Rosa. “Io mi ero candidata come sindaco. Tutti sanno che sin dall’inizio, avendo perso le elezioni, avrei preferito lasciare direttamente il posto al primo della mia lista, ma l’invito a prendere l’incarico per portare la mia esperienza sui banchi del consiglio mi ha fatto decidere altrimenti. Ma già a dicembre avevo deciso di lasciare per vari motivi, a partire da quello relativo alla mia età. Inoltre, il partito mi ha dato un importante incarico: mi occuperò delle problematiche legate al lavoro”. Alba Rosa è stata salutata con dispiacere da tutti i consiglieri, che hanno ringraziato l’esponente di SEL per il lavoro svolto in questi anni. Fabio Mirimich, capogruppo PD, ha anche aggiunto la speranza che Mario Borgo Caratti possa avvicinanarsi al centrosinistra che si trova in maggioranza. Meno d’impatto, ma sicuramente importante, anche la decisione di Puggioni, che ha dichiarato di aver trovato finalmente la sua giusta dimensione politica attraverso FLI ed il terzo polo.


SIGMA TAU, SEL IN VISITA AI LAVORATORI Pubblicato il: 18 febbraio 2012

Ieri mattina una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà del Lazio, composta da Luigi Nieri, Capogruppo nel Consiglio regionale del Lazio, Ileana Piazzoni, Responsabile regionale Welfare e Alba Rosa, Responsabile Provinciale Lavoro, si è recata in visita ai lavoratori della Sigma Tau di Pomezia in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro e dei propri diritti. “Siamo di fronte a una vertenza molto complessa e delicata che riguarda centinaia di persone e le rispettive famiglie. Fino ad oggi l’intervento della Regione Lazio si è mostrato del tutto inadeguato. Il ricorso alla cassa integrazione è stato l’ unico strumento messo in campo dalla Polverini nel tentativo di risolvere le vertenze territoriali. Continua a mancare totalmente una strategia di rilancio del settore produttivo del Lazio – ha dichiarato Nieri – La vicenda della Sigma Tau è emblematica delle condizioni in cui versa una parte significativa del settore industriale del nostro paese. In questo caso stiamo parlando di un’azienda che non ha alcun piano industriale, il cui obiettivo, ormai, è esclusivamente quello di licenziare i lavoratori per ridurre i costi”. “La Regione Lazio deve sollecitare il Governo affinché venga imposto all’azienda di presentare un piano industriale incentrato sulla ricerca, unica soluzione reale per il rilancio dell’azienda – ha aggiunto il consigliere – Esistono ancora i margini per salvare il futuro dell’azienda e dei dipendenti, ma le pubbliche istituzioni devono fare la propria parte. Una sollecitazione, questa, contenuta anche in una mozione che abbiamo già depositato in Consiglio regionale e sulla quale ci attendiamo la massima attenzione”. “Wagon Lits, Sigma Tau, Argol, Technicolor: sono sempre più numerose le vertenze sul lavoro che necessitano di risposte e di attenzione. A tal proposito abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio straordinario proprio sul tema dell’emergenza occupazionale nel Lazio. Anche su questo ci attendiamo al più presto una risposta. Si tratterebbe di un segnale importante da parte delle istituzioni regionali”, ha concluso Nieri.


PRESUNTE TANGENTI, SEL CHIEDE RIGORE MORALE Pubblicato il: 17 febbraio 2012

Man mano che le ore passano, si fanno sempre più duri i commenti delle forze politiche nei confronti di Renzo Antonini, il consigliere del PD arrestato ieri mattina mentre riceveva 2500 euro di tangente per aver favorito un appalto alla Ariete, società di servizi e pulizie. “Il clamoroso arresto del consigliere comunale del PD Renzo Antonini – hanno dichiarato gli esponenti del Coordinamento Cittadino Pomezia – Torvaianica di Sinistra Ecologia Libertà – pone ancora una volta Pomezia alla ribalta della cronaca giudiziaria. Il fatto che il consigliere coinvolto sia stato tra i protagonisti undici anni orsono, di un’altra amministrazione conclusasi ingloriosamente tra scandali e vicende giudiziarie, dimostra quanto erano fondate le nostre critiche, espresse pubblicamente alla vigilia delle elezioni, nei confronti dei partiti che hanno deciso di candidare nuovamente alcuni tra i principali artefici di quell’esperienza amministrativa”. Anche Sel, come altri partiti in questi giorni, si affida ai Giudici, ma nel frattempo lancia una frecciata contro i partiti in generale, lasciando intendere una certa deplorazione verso il PD, “colpevole” di aver inserito nelle proprie liste elettorali diverse persone coinvolte in precedenti vicende giudiziarie, come la tangentopoli pometina del 2001. “La Magistratura dovrà far luce sull’accaduto, si auspica in maniera rapida ed esaustiva. Ai partiti politici, alle Istituzioni, ed a tutta la collettività pometina spetta invece il compito di prendere coscienza che il livello di degrado morale, di spregio delle regole, di disinteresse del bene collettivo, hanno superato ogni limite. Il preoccupante susseguirsi di fatti di malaffare e di corruzione sono il sintomo di un sistema ormai malato, che produce i suoi riflessi nefasti anche sul tessuto economico e produttivo. I partiti politici pronti a chiudere gli occhi pur di ottenere risultati elettorali e gli elettori preoccupati solo dei piccoli egoismi e dei vantaggi a breve termine hanno offerto terreno fertile a fenomeni degenerativi che minano la vita sociale, economica, lavorativa di un’intera comunità. E’ il momento di recuperare un rigore morale nella gestione della cosa pubblica, di riscoprire i valori della legalità e della dignità delle istituzioni, se si vuole dare alla nostra città una speranza di rinascita concreta. Sinistra Ecologia Libertà ribadisce che nessun dialogo, nessun confronto sarà possibile, per costruire un’alternativa per il futuro, se non con chi attuerà effettivamente questi principi nella scelta dei candidati al momento delle elezioni e nella concreta azione amministrativa


SIGMA TAU, NICHI VENDOLA DIFENDE I LAVORATORI Pubblicato il: 2 febbraio 2012

Anche Nichi Vendola dalla parte dei lavoratori Sigma Tau. “Hanno ragione i dipendenti e le organizzazioni sindacali della Sigma Tau di Pomezia a voler impedire un colpo mortale a una intera comunità territoriale ma anche all’economia di un pezzo del nostro Paese”. Così il presidente di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola esprime il sostegno di Sel alla vertenza in atto. “La Sigma Tau – prosegue il leader di Sel – è uno dei gruppi farmaceutici di maggior rilievo in Italia, e svolge in particolar modo una importante azione di ricerca in campo biomedico. Nonostante ciò questa stessa azienda sceglie, come purtroppo tante in questo momento, una strada contraria a quella auspicata da tutti e procede prima alla chiusura di due centri di ricerca, e dunque al licenziamento di circa 100 lavoratori, e poi alla richiesta di cassa integrazione per 569 dipendenti, cui viene sbarrata la porta d’accesso al futuro. Il Governo e le istituzioni pubbliche – conclude Vendola – hanno il dovere di intraprendere tutte le azioni necessarie a garantire il confronto tra le parti sociali e l’azienda al fine di scongiurare la cassa integrazione, garantire la tutela dei dipendenti della Sigma Tau di Pomezia e rilanciare, attraverso l’elaborazione condivisa di un piano di rilancio, il ruolo di primaria importanza che l’azienda ricopre non sono nel Lazio, ma nel Paese”.


AMBIENTE, LE INTERROGAZIONI DI ALBA ROSA Pubblicato il: 1 febbraio 2012

Alba Rosa a difesa dell’ambiente. Nel corso del consiglio comunale che si è svolto ieri, la consigliera di SEL ha proposto un’interrogazione agli Assessori all’Ambiente ed all’Istruzione, per conoscere le azioni di salvaguardia delle dune di Torvaianica. “A febbraio del 2010 – ha dichiarato Alba Rosa – l’Associazione Ambientalista “Fare Verde” ha presentato al dirigente e all’Assessore dell’epoca, dott. Stefano Arciero, e in una fase successiva, all’Assessore alla Pubblica Istruzione Cinzia Marinelli, un progetto riguardante uno studio particolareggiato e di mappatura delle dune costiere ancora esistenti sul litorale di Torvajanica con l’obiettivo, laddove possibile, di ricrearle attraverso la piantumazione di essenze tipiche della macchia mediterranea”.

“Il progetto si propone, oltre a ricreare un habitat che è stato gravemente compromesso nel tempo a causa di una cementificazione massiccia del litorale, di ripristinare un sistema fondamentale per l’equilibrio naturale e per contrastare il fenomeno dell’erosione della spiaggia – ha proseguito la consigliera – ed ha un’importante valenza educativa, per far conoscere l’importante funzione svolta dalle dune non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche per la tutela della spiaggia”. Alba Rosa, dopo aver precisato che Fare Verde ha ottenuto i permessi da parte della Regione Lazio per prendersi cura di un tratto di duna costiera nei pressi di via Ischia e che lo scorso maggio un gruppo di cittadini presentarono un esposto al Comune, corroborato da documentazione fotografica incontrovertibile, per denunciare lo sbancamento di una duna, ha chiesto all’Assessore Pietro Toce se “condivide lo spirito del progetto presentato dall’Associazione Ambientalista “Fare Verde” e dell’esposto presentato da alcuni cittadini e quali misure intende adottare per la salvaguardia delle dune di Torvajanica” e all’Assessore Rosaria Del Buono se “intende promuovere un progetto di educazione ambientale, in particolare sul recupero dei beni ambientali del nostro territorio e, nello specifico, delle dune costiere di Torvajanica”.


CONSIGLIO COMUNALE, LE ACCUSE DI SEL Pubblicato il: 19 gennaio 2012

Se la maggioranza pare unita, certo non accade lo stesso per quanto riguarda l’opposizione. Il giorno dopo la chiusura dell’ultima seduta di consiglio, Sinistra Ecologia e Libertà fa le sue considerazioni e lancia accuse non solo verso la maggioranza, ma anche e soprattutto nei confronti della minoranza. “Nella seduta di Consiglio Comunale la coalizione guidata da De Fusco ha dimostrato ancora una volta la sua arroganza ed il suo totale disinteresse verso i problemi e le reali esigenze della città – si legge nel comunicato inviato dal partito – Con l’approvazione dei punti relativi all’urbanistica, che hanno visto SEL, per il tramite del Consigliere Comunale Alba Rosa, opporsi in maniera decisa e netta, De Fusco ed i gruppi che lo sostengono hanno fatto un altro decisivo passo verso la totale cementificazione del territorio, in dispregio assoluto dei problemi e dei bisogni della città. Le conseguenze di queste gravi scelte, in termini di peggioramento della qualità della vita, di inadeguatezza dei servizi, di distruzione dell’ambiente si vedranno purtroppo per molti anni a venire”. SEL punta poi il dito sul comportamento di parte dell’opposizione. “Su questa strada, la sgangherata maggioranza di governo, dopo mesi di immobilismo e di sedute di Consiglio Comunale andate deserte, ha ritrovato miracolosamente la coesione, con il compiacente voto favorevole dei consiglieri dell’UDC, Maria Rotonda Russo e Gianni Mugnaini, e l’astensione di alcuni consiglieri del PDL, tra cui clamorosa quella di Celori, Piselli ed Errico: come si spiega un atteggiamento così accomodante da parte dell’UDC e del PDL? Altrettanto grave è la decisione, in sede di approvazione del regolamento del Consiglio Comunale, di ridurre il quorum costitutivo delle sedute di consiglio in prima convocazione, un escamotage regolamentare per ovviare alle continue divisioni e lacerazioni politiche in seno alla maggioranza”. Sotto tiro anche le decisioni prese durante l’assise. “Come se ciò non bastasse, ed ormai a notte fonda, la maggioranza ha deliberato, col voto contrario di SEL, l’introduzione dell’obbligo di pagamento dei servizi di assistenza domiciliare per le famiglie con persone disabili che abbiano un reddito ISEE pari o superiore a € 30.000 annui. Questa scelta farà gravare su famiglie già oberate dai costi gravosi legati alle necessità delle persone con gravi disabilità, un ulteriore balzello. Per riparare ai danni provocati da una gestione dissennata e fallimentare delle finanze comunali, la giunta De Fusco fa cadere i costi sulle famiglie e sulle persone più in difficoltà, col sostegno anche di forze che fanno della difesa della famiglia e della solidarietà una bandiera”.


SEL TENDE LA MANO AD UN NUOVO CENTROSINISTRA Pubblicato il: 18 dicembre 2011

Venerdì 16 e Sabato 17 Dicembre si è svolta la prima Assemblea organizzativa e programmatica dei circoli di Pomezia e Torvaianica di Sinistra Ecologia Libertà, nel corso della quale Walter Bianco è stato eletto all’unanimità coordinatore cittadino. Si è inoltre proceduto alla costituzione del coordinamento dei circoli territoriali di SEL. “Il criterio ispiratore – spiegano i coordinatori – è stato quello di coniugare competenza, impegno e rinnovamento, caratteristiche proprie anche del neoeletto coordinatore del circolo “Enrico Berlinguer”, uno dei quattro circoli territoriali di SEL, Federico Trombettoni, il quale, forte della esperienza fatta nell’Unione degli Studenti, coi suoi 19 anni di età è il più giovane coordinatore di un circolo di Sinistra Ecologia Libertà di tutto il Lazio”. “Nel corso dell’assemblea – proseguono attraverso una nota stampa – si sono susseguiti interventi e contributi di iscritti e simpatizzanti che hanno focalizzato l’attenzione su diversi aspetti e problematiche della realtà di Pomezia e Torvaianica, e del Paese in generale: il lavoro e la lotta alla disoccupazione e al precariato, la difesa dell’ambiente e del territorio, nuovi modelli di sviluppo sostenibile, la crisi economica nazionale ed internazionale e le sue implicazioni nella realtà locale, i trasporti e la mobilità, il rilancio di Torvaianica, il recupero dell’arenile e la difesa della costa, questi ed altri argomenti sono stati trattati anche con contributi scritti lasciati agli atti dell’assemblea”. Il congresso si è concluso con “l’approvazione all’unanimità di un documento che, nell’esprimere un giudizio severissimo nei confronti dell’amministrazione in carica, considerata incapace e dannosa per la città, apre la strada ad un impegno concreto per una sfida agli altri partiti del centrosinistra e ai loro sostenitori, volta a riscoprire i principi, i valori ed i criteri ispiratori del centrosinistra, nell’auspicio di dare alla città una concreta possibilità di rilancio e di progresso sociale, civile ed economico”. “L’attuale esperienza amministrativa ha rappresentato e rappresenta la negazione dei valori più autentici del centrosinistra – hanno dichiarato dal direttivo – e la sua permanenza rappresenta un ostacolo alla rinascita di una valida proposta politico-amministrativa di centrosinistra, ed un danno grave per la nostra città. La distruttiva concezione espansiva in ambito urbanistico; la disastrosa gestione finanziaria che ha compromesso le fondamenta degli equilibri economici dell’Amministrazione; il disinteresse nei confronti delle istanze sociali, l’arroganza e lo spregio delle istituzioni, che caratterizzano l’attuale amministrazione, debbono essere fermate”. E la linea scelta da SEL è quella ipotizzata anche dall’IDV nei scorsi giorni, ovvero un’apertura tra le persone del centrosinistra che non condividono l’operato dell’attuale amministrazione. “Per fare ciò Sinistra Ecologia Libertà si propone di confrontarsi in maniera aperta e trasparente con gli altri soggetti politici del centrosinistra, e soprattutto con i loro elettori, militanti e simpatizzanti, per verificare nei fatti la volontà di cambiare pagina, attraverso un profondo ripensamento degli obiettivi, dei metodi e dei soggetti chiamati a realizzarli. Quello che vogliamo è rispondere ai bisogni, alle aspirazioni, alle esigenze della persona e della comunità, partendo dai luoghi e dai contesti in maggiore difficoltà, come nel caso di Torvaianica, e di tante altre realtà finora vissute come periferie da sfruttare anziché come potenzialità da valorizzare



BAGARRE IN CONSIGLIO, INTERVIENE IL SINDACO DE FUSCO Pubblicato il: 14 dicembre 2011

Dopo il Consiglio comunale di ieri, andato deserto per mancanza del numero legale, è intervenuto il SindacoEnrico De Fusco, assente in aula per motivi di salute. “Sono profondamente rammaricato da quanto è accaduto in Consiglio comunale – ha dichiarato questa mattina - in particolar modo per il metodo e i comportamenti inqualificabili che hanno reso un’immagine pessima della maggioranza, e che non hanno permesso di discutere argomenti importanti per l’interesse della città e dei cittadini, come il Bilancio consuntivo 2010, e soprattutto la crisi occupazionale che sta investendo la città in queste settimane. La brutta immagine che si è vista ieri non rappresenta in alcun modo la volontà politica della maggioranza che guido, che è sempre stata al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Mi dispiace di non essere stato presente, ma sarò in aula nel prossimo consiglio comunale dove affronterò e spiegherò uno per uno gli importanti temi all’ordine del giorno. La cosa che ritengo più singolare è che si possa litigare tra consiglieri di maggioranza invece che pensare agli attacchi che vengono quotidianamente dall’opposizione, ed è ancora più singolare che l’Italia dei Valori dichiari di voler aprire a Sinistra Ecologia e Libertà e riallacciare i rapporti con Rifondazione Comunista. Vorrei ricordare a tutti che la rottura con Sel durante la passata Amministrazione è stata causata proprio dall’Idv, come più volte affermato dal consigliere ed ex vice Sindaco Alba Rosa. Una maggioranza c’è già, ed è composta da tre partiti (Pd, Idv e Psi) e un movimento, Forza Pomezia, che spero troverà quanto prima spazio nella politica a livello nazionale. Inoltre vorrei ricordare che non siamo stati noi a rompere i rapporti con Rifondazione, bensì sono stati loro a prendere le distanze. E’ davvero inspiegabile che alcuni segretari ed ex segretari di partiti parlino di rapporti con il Prc. Quello che mi chiedo è per quale ragione questa volontà non sia stata espressa prima. Perché il partito di Rifondazione è stato isolato proprio dai partiti della coalizione? Quali sono i progetti politici messi in campo dai partiti per la città e per i cittadini? Perché quando le cose vanno male la colpa è del Sindaco, mentre quando c’è da scegliere gli Assessori i partiti corrono a fare nomi di persone anche senza qualità e competenze? Se i partiti hanno interesse verso la città di Pomezia non devono solo chiedere, ma anche dare, dare contributi e sostegni seri, non lasciare il Sindaco in balia delle onde e quotidianamente attaccato dal Pdl senza alcun limite di democrazia e di rispetto. L’Amministrazione deve andare avanti, i problemi della città devono essere risolti, e ciò inizierà martedì prossimo in Consiglio comunale, dove anche da solo: rimarrò in aula a difendere i punti all’ordine del giorno concordati con tutti i capigruppo di maggioranza e che sono parte integrante del programma presentato agli elettori”.


CONSIGLIO MANCATO, SEL LANCIA LE ACCUSE Pubblicato il: 28 novembre 2011

E’ con duro comunicato stampa che SEL esprime il suo giudizio sul mancato svolgimento del consiglio comunale di questa mattina. “A pochi mesi di distanza dalle elezioni amministrative, la maggioranza anomala che guida l’amministrazione di Pomezia, è già in crisi profonda – si legge nella nota – La seduta di Consiglio Comunale convocata per oggi, in cui si sarebbe dovuto discutere sull’ennesima colata di cemento voluta dalla coalizione guidata da De Fusco, come al solito assente dall’aula, è stata sciolta per decisione della maggioranza stessa, che ha ritirato i punti all’ordine del giorno, a causa dei dissidi interni che stanno dilaniando i partiti che ne fanno parte, costretti all’umiliante rituale dei “vertici di maggioranza” per tentare di sopravvivere. Peraltro, che questa fosse una coalizione traballante, lo si è capito già all’indomani delle elezioni, quando, poco dopo la formazione della Giunta, Rifondazione Comunista se ne andò, sbattendo la porta”. Sinistra Ecologia e Libertà se la prende anche con Paolo Ruffini. “L’arroganza che si unisce sempre alla debolezza politica ha portato il Presidente del Consiglio Comunale ad impedire ai gruppi di opposizione di esprimere la propria posizione sul ritiro dei punti all’ordine del giorno, come pure era stato richiesto dalla Consigliera Comunale di SEL, Alba Rosa”. Secondo gli esponenti di SEL il problema è tutto legato all’urbanistica: “Mentre la nostra città vede stringersi la morsa della crisi occupazionale, come nel clamoroso caso della Sigma Tau, ed è strozzata dalle grandissime difficoltà finanziarie in cui si dibatte l’amministrazione comunale, De Fusco e la sua coalizione si azzuffano sull’urbanistica”, sostengono, per poi concludere il loro documento con un ammonimento. “Sinistra Ecologia Libertà si impegna e si impegnerà affinché questa triste pagina della storia di Pomezia venga voltata al più presto”.


MANISCALCO ASSESSORE, PROSEGUONO LE CRITICHE Pubblicato il: 15 novembre 2011

Continuano le critiche, da parte della sinistra, alla scelta fatta dal Primo Cittadino in merito all’affidamento ad Antonio Maniscalco dell’Assessorato alle Finanze. “Abbiamo appreso dagli organi di stampa – comunicano da Sinistra Ecologia e Libertà – che Antonio Maniscalco è stato nominato dal sindaco De Fusco Assessore alle Finanze. Che un sindaco di centrosinistra nomini assessore un ex consigliere del PDL che per anni e fino a pochi mesi orsono ha tuonato contro lo stesso De Fusco e la sua maggioranza, facendosi paladino, almeno sulla carta, di battaglie contro gli sperperi e la cattiva gestione finanziaria operata da De Fusco e dalla sua amministrazione, non è che l’ennesima conferma del trasformismo che regna sovrano in gran parte della politica pometina, a dispetto di ogni principio di coerenza e linearità politica”. I rappresentanti di SEL non si dicono però stupiti. “L’attuale maggioranza è il frutto avvelenato di tale trasformismo e di un trasversalismo che fa strame di qualsiasi coerenza e principio, in nome dell’imperativo di sopravvivere il più a lungo possibile alla guida della città. Al contrario ciò che ci sorprende sono le dichiarazioni scandalizzate di alcuni esponenti della maggioranza, i quali, dopo aver vinto le elezioni grazie all’alleanza con alcuni rilevanti esponenti del PDL, passati con disinvoltura nel campo avverso, ora protestano per l’ennesimo cambio di casacca ad opera di un ex consigliere del PDL. Ovviamente questi comportamenti non fanno che allontanare sempre di più l’opinione pubblica da una casta politica sempre più lontana dai sentimenti, dalle esigenze, dai problemi, dalle speranze dei cittadini, preoccupata solo di salvaguardare il proprio potere. Sinistra Ecologia Libertà continuerà, con immutata convinzione e perseveranza, la propria battaglia contro gli sprechi e la cattiva gestione finanziaria del Comune da parte di De Fusco e dei suoi collaboratori, e in favore di una politica che sia veramente pronta a dare risposte ai bisogni della città”.


GIARDINI, ACCOLTE LE OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE Pubblicato il: 7 novembre 2011

Nella scorsa primavera Sinistra Ecologia e Libertà si era impegnata nella raccolta delle firme per le Osservazioni alla Variante al Piano Particolareggiato Esecutivo di Pomezia Centro che prevedeva la trasformazione della destinazione d’uso dell’area dei giardinetti da “area per spazi pubblici attrezzati a parco” a zona destinata a “SC servizi e attrezzature pubbliche” con un incremento dell’indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 mc/mq”. La Commissione Urbanistica, riunitasi la settimana scorsa, ha accolto tutte le Osservazioni depositate su tale Variante, tra le quali quella a nome del primo firmatario Antonio Di Lisa di Sinistra Ecologia e Libertà e di altri 145 cittadini. Era legittimo temere che dietro tale variante si celasse la solita “idea fissa” di cementificare l’intero territorio pometino, anche a discapito della storica area del giardino comunale. Siamo soddisfatti che in sede di Commissione Urbanistica sia prevalsa sensibilità verso l’opinione espressa dai cittadini e ci auguriamo che si attui presto un progetto concreto di manutenzione per valorizzare l’unica area verde di Pomezia Centro. Ci auguriamo che il Consiglio Comunale non torni indietro su questo argomento ed avvii un programma di sviluppo ecocompatibile della città di Pomezia.


“INNOVA”, TRA MANCATI STIPENDI, PROTESTA E SOLIDARIETA’ DA SEL

MANIFESTI

DI

Pubblicato il: 6 novembre 2011

Dopo la protesta dei dipendenti dell’azienda pometina “Alfa 81”, che hanno reclamato lo scorso 31 ottobre davanti ai cancelli delle sedi di via Vaccareccia e di via dell’Industria perché ormai da 5 mesi non prendono lo stipendio, adesso sono i lavoratori della Innova, società di servizi di ristorazione con sede legale in Via Pontina Vecchia Km.31,700 e Centro Cottura Pasti in Via Naro, a far puntare i riflettori sulle loro precarie condizioni. Lo hanno fatto affiggendo per le strade di Pomezia dei manifesti che denunciano il mancato pagamento dei loro stipendi, dovuto – secondo quanto si legge – al mancato pagamento delle fatture da parte del Comune, per il quale la Innova gestisce il servizio di mensa per le scuole. A prendere le difese dei lavoratori Sinistra Ecologia e Libertà, con un duro comunicato stampa. “Mentre la maggioranza guidata da De Fusco si appresta ad approvare in Consiglio Comunale l’ennesima cementificazione del nostro territorio – sostengono da SEL – sui muri di Pomezia è comparso un manifesto dei dipendenti della società Innova, appaltatrice del servizio di mensa per le scuole elementari, il quale denuncia il mancato pagamento degli stipendi, conseguente al mancato versamento, da parte del Comune di Pomezia, della somma di € 5.600.000 per i servizi prestati, nonostante le somme percepite tramite l’acquisto dei buoni pasto da parte degli utenti”. “Tale omissione – spiegano dal partito di Alba Rosa – starebbe mettendo in serie difficoltà l’azienda, e rischia di mettere a repentaglio il posto di lavoro di molti dipendenti. Sinistra Ecologia Libertà chiede che il sindaco, anche nella sua veste di titolare ad interim della delega al bilancio, riferisca immediatamente in Consiglio Comunale circa la situazione dei rapporti economici con la Innova, e circa le iniziative che intenda intraprendere per saldare il debito, ove risulti effettivamente esistente, e nel contempo pretendere garanzie di rispetto dei diritti dei dipendenti della Innova. Sinistra Ecologia Libertà esprime la propria solidarietà ai lavoratori della INNOVA, in lotta per la difesa del proprio salario, e si impegna a promuovere tutte le iniziative necessarie, a tutti i livelli, affinché venga trovata una soluzione positiva all’ennesima crisi provocata dalla dissennata politica finanziaria dell’amministrazione comunale”.


SEL, UNA PETIZIONE “PER POSTA” Pubblicato il: 28 ottobre 2011

Dopo le continue, e giustissime, lamentele dei cittadini nei confronti delle Poste Italiane, che tra lettere che non arrivano e code agli sportelli non offrono certamente un buon servizio ai loro utenti, Sinistra Ecologia e Libertà scende in campo con una raccolta di firme per chiedere l’apertura di nuovi uffici, che alleggeriscano il carico di lavoro ai dipendenti e consentano nel frattempo un miglioramento delle prestazioni. “Ormai da tempo – dichiarano da SEL -i tre uffici postali di Pomezia (piazza Indipendenza, via Spoleto, via C. A. Dalla Chiesa) risultano inadeguati per una popolazione che ha superato i 60.000 abitanti e per una realtà che vede la presenza di molte attività industriali, artigianali e commerciali. Molto spesso i cittadini sono costretti ad affrontare lunghe code davanti agli sportelli. Al grave disagio dei cittadini di Pomezia corrisponde inoltre lo stress a cui sono sottoposti i lavoratori degli uffici postali a causa di un carico di lavoro assai oneroso”. I rappresentanti del partito di Alba Rosa avrebbero anche già individuato la posizione dove far sorgere una nuova sede. “Il quartiere Nuova Lavinium, che è il quartiere con la maggiore densità abitativa di Pomezia, non ha un ufficio postale. Inoltre, mentre lo sviluppo urbanistico della città tende ad una espansione della zona residenziale verso il quadrante sud-occidentale del territorio comunale, la maggior parte dei servizi, ed in particolare gli uffici postali, sono collocati al centro della città o nella zona nord-orientale, qual è quella ove si trova l’ufficio di Via Spoleto. Questa collocazione degli uffici rende ulteriormente disagevole il servizio per i cittadini, ed aggrava il già congestionato traffico nel centro urbano. Per questo motivo, il circolo di Pomezia di Sinistra Ecologia Libertà ha lanciato una petizione popolare, indirizzata alle Poste Italiane SpA ed al Comune di Pomezia, affinché venga aperto un ufficio postale nel quartiere Nuova Lavinium”. “La raccolta delle firme – ha spiegato il segretario Walter Bianco – è già iniziata, con grande successo, sabato 22 Ottobre, e sarà ripetuta il sabato mattina, in Via Orazio, durante lo svolgimento del mercato settimanale e la domenica mattina in Piazza Indipendenza”.


SEL: POMEZIA AFFOGA NEL DEGRADO Pubblicato il: 26 ottobre 2011

Dopo la manifestazione svolta in piazza lo scorso 22 ottobre da Sinistra Ecologia e Libertà, che ha mostrato le immagini dello stato ambientale di Pomezia, Antonio Di Lisa, esponente del partito, invia le sue considerazioni.

“La situazione della raccolta dei rifiuti solidi urbani e della raccolta differenziata nel territorio del comune di Pomezia è diventata gravissima e non trova soluzione nonostante il Sindaco, l’Assessore competente e l’intera maggioranza si affannino, di giorno in giorno, a voler tentare di darne una spiegazione. Per questo, e per altre problematiche relative al degrado generale in cui versa la città, il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Pomezia ha inteso promuovere, il 22 ottobre in Piazza Indipendenza, una singolare manifestazione di proiezione di filmati e foto a testimonianza della diffusa e sgradevole condizione nella quale vivono i cittadini di Pomezia. Già prima dell’estate il Consigliere di SEL, Alba Rosa, ha depositato un’interrogazione dettagliata al Consiglio Comunale con richiesta di risposta scritta al problema dei RSU alla quale, dopo più di 60 giorni, il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente non hanno provveduto. Intanto apprendiamo dalla stampa locale che l’Assessore all’Ambiente Toce si è recato in visita a Salerno per studiare come il problema dei rifiuti è stato efficacemente affrontato in quella città. La crisi sui rifiuti a Pomezia si è manifestata già all’indomani delle elezioni amministrative e le giustificazioni addotte dall’Amministrazione comunale riguardavano l’inadempienza da parte della società appaltatrice del servizio e la concomitanza della partenza del servizio di raccolta differenziata nella stagione estiva a Torvaianica. La prima soluzione sarebbe arrivata affiancando e/o sostituendo la società del servizio, la seconda con l’arrivo dell’autunno come da calendario; a tutt’oggi è evidente che non c’è stata soluzione né nell’uno né nell’altro caso. Attendiamo pazientemente le risposte all’interrogazione sui seguenti punti:

1. se e con quali soggetti il Comune di Pomezia ha stipulato accordi per il conferimento ed il trattamento dei materiali


differenziati; 2. quali siano i dati relativi alle quantità di rifiuti conferiti in maniera indifferenziata in discarica e quelli relativi alla raccolta differenziata,

negli

ultimi

5

anni;

3. se l’amministrazione ha verificato le cause del perdurante disservizio nella raccolta dei rifiuti e quali iniziative ha intrapreso

o

intende

intraprendere

nei

confronti

delle

società

appaltatrici

del

servizio;

4. se l’amministrazione ha verificato l’adeguatezza dei mezzi utilizzati effettivamente dalle società appaltatrici del servizio di raccolta dei RRSSUU e la loro conformità a quanto previsto nei relativi capitolati d’appalto del servizio medesimo; 5. se l’amministrazione ha riscontrato ritardi nell’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti, e in caso affermativo quali siano le cause e quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere in proposito l’amministrazione; 6. se a Torvajanica sia stata svolta una campagna informativa sulle modalità di differenziazione dei rifiuti e se a tal fine si sia tenuto conto della presenza in estate di popolazione non stabilmente dimorante e quindi non al corrente delle modalità

di

raccolta

dei

rifiuti;

7. se l’Amministrazione abbia predisposto un programma ad ampio respiro avente ad oggetto l’educazione alla differenziazione

dei

rifiuti;

8. quale sia allo stato la situazione debitoria del Comune di Pomezia nei confronti della società Pontina Ambiente e se sia stato articolato un piano di rientro ed in quali termini.

La città e l’intero territorio sono amministrati indegnamente, non soltanto per quanto concerne la raccolta dei rifiuti solidi urbani, ma l’aspetto del decoro urbano, la gestione e manutenzione delle strade, la cura delle aree verdi. Per non essere troppo generici, abbiamo preso in esame la cattiva gestione della cartellonistica pubblicitaria stradale, delle affissioni abusive di manifesti pubblicitari, di striscioni apposti lungo le recinzioni al margine delle strade e di insegne pubblicitarie sui muri degli edifici storici. Tutto questo in barba all’art. 23 del codice della strada e al regolamento edilizio che prevedono, sia per le strada urbane sia extraurbane, norme ben precise in merito alle dimensioni e alle distanze minime dalla segnaletica stradale, dagli incroci, dal margine della carreggiata e quant’altro. Prima dello scioglimento del precedente Consiglio Comunale, il consigliere di SEL Mario Borgo Caratti, ha presentato un’interrogazione scritta sulla regolarità delle concessioni di spazi pubblicitari lungo la Via del Mare (dal 2008 è passata alla gestione del Comune di Pomezia che ne ha fatto richiesta) a cui non ha fatto seguito una risposta esaustiva. Nell’iniziativa del 22 ottobre si è documentato, attraverso video storici e video


attuali, che durante il passaggio di gestione della strada dalla Provincia di Roma al Comune, la presenza di tali manufatti è più che raddoppiata nell’ultimo biennio e che gli stessi arrecano un danno enorme al paesaggio e costituiscono un serio pericolo per gli automobilisti in transito. La manutenzione che normalmente si effettua lungo le strade si limita esclusivamente alla falciatura delle erbacce, ma

non

si

provvede

assolutamente

alla

raccolta

dei

rifiuti

abbandonati da automobilisti incivili o di residui di manifesti onnipresenti. Le carenze strutturali da un lato e l’incuria ora citata sono state la causa del gravissimo pericolo nel quale si sono trovati due coniugi di Pomezia intrappolati nella loro auto la scorsa estate nei pressi dell’Hotel Selene durante un temporale. Le alberature lungo le strade sono ostaggio, fino alla loro morte, di corde apposte per sostenere cartelli di vario genere, di chiodi per appendere manifesti o insegne per indicare attività commerciali. Non vengono risparmiate nemmeno le facciate dei muri degli edifici storici di Pomezia da parte di gigantesche ed orribili targhe, a vista d’occhio degli stessi vigili urbani, indicanti attività al servizio dei cittadini. Il regolamento edilizio, al Titolo 6 art. 142, prevede il divieto di simili installazioni, oppure a Pomezia il regolamento edilizio esiste solo sulla carta? I giardinetti di Piazza Indipendenza ed i servizi igienici in essi collocati sono completamente abbandonati, forse per convincere i cittadini a desiderare un’altra destinazione? Quali gravi responsabilità, in merito alle questioni sollevate, attengono al Sindaco, agli Assessori competenti, alla maggioranza in Consiglio Comunale, ai Dirigenti dei diversi Servizi Tecnici? Certo è sotto gli occhi di tutti, e le foto lo testimoniano, vi sono cittadini incivili i quali approfittando del disservizio mettono in pratica azioni squallide di disfacimento dei propri suppellettili e degli scarti delle proprie attività sui marciapiedi, sui cigli delle strade, negli anfratti più o meno in vista, quando invece potrebbero ricorrere all’isola ecologica. Quali sono state le iniziative e gli strumenti messi in campo dall’Amministrazione comunale, dagli uffici preposti per fronteggiare le attività illegali ed i comportamenti incivili? e quali per promuovere e migliorare il senso civico dei suoi cittadini? Antonio Di Lisa – Sinistra Ecologia e Libertà Circolo di Pomezia”


CRISI POLITICA A POMEZIA: ACCUSE E REPLICHE Pubblicato il: 14 ottobre 2011

Crisi o non crisi? Dopo poco più di quattro mesi dall’insediamento della Giunta De Fusco bis si rincorrono le voci sempre più insistenti che vedono l’attuale governo di Pomezia quasi agli sgoccioli: dopo la lettera inviata al sindaco, a firma del segretario comunale del PD Angelo Zanecchia e di parte della dirigenza dei circoli di Pomezia e Torvaianica, si è resa chiara una certa spaccatura all’interno del partito di maggioranza. Spaccatura “indorata”, visto che il documento, che conteneva critiche ai metodi finora adottati dall’Amministrazione, è stato poi spiegato come “suggerimenti, consigli e contributi da parte del partito”. Ma l’uscita della Federazione della Sinistra dalla coalizione ha scatenato reazioni a catena, culminate ieri con le dimissioni di Zanecchia e con la risposta ufficiale del Primo Cittadino alle velate accuse provenienti dalla sua stessa maggioranza, oltre a quelle molto più manifeste dell’opposizione. “Voglio fare chiarezza sull’attuale situazione politica e amministrativa – ha dichiarato De Fusco – Di fronte ad una situazione economicofinanziaria drammatica, che investe non solo il nostro Comune, ma gli enti locali di tutto il Paese, e per la quale quotidianamente sono impegnato per rintracciare soluzioni ed iniziative anche a livello nazionale, mi sarebbe piaciuto che il mio partito, il Pd, mi sostenesse senza se e senza ma, per garantire quell’equilibro politico-amministrativo necessario al governo di questa città. Ciò non è stato – continua il Sindaco – e lo ritengo un atto gravissimo. Bene ha fatto il segretario del Pd a rassegnare le dimissioni, perché sono convinto che il documento presentato la scorsa settimana proprio da lui non sia farina del suo sacco, bensì frutto di un’azione di pressione da parte di personaggi noti in città che non hanno certo a cuore l’interesse collettivo e il benessere cittadino. Sono certo che il Pd saprà reagire e rimettere in piedi un’azione seria e di forte valenza politica”. Di diverso avviso SEL. “Mentre nel Paese cresce sempre più il desiderio dei cittadini di aprire una nuova stagione di partecipazione ed impegno, contro una politica arroccata nei palazzi del potere ed un Governo che tiene in ostaggio l’Italia impedendole di uscire dalle secche della crisi economica e sociale, a Pomezia la coalizione di governo guidata da De Fusco entra in crisi per l’ennesima faida politica tra i partiti della coalizione e all’interno del Partito Democratico. Dopo pochissimi mesi dalle elezioni, e nonostante le dichiarazioni trionfali rese alla stampa compiacente, la pasticciata coalizione di De Fusco, che mette insieme pezzi di destra e pezzi di sinistra, si spacca per motivi incomprensibili ai cittadini, legati alle beghe politiche che da sempre dilaniano i protagonisti di questa triste pagina della nostra città”. Il partito rappresentato da Alba Rosa accusa la maggioranza di immobilismo. “La crisi occupazionale avanza, i servizi sono a livelli indegni di un paese civile, non si da risposta alla pesante situazione debitoria che grava sul Comune. Di tale situazione chi ne pagherà le spese saranno i cittadini di Pomezia, vittime dell’incompetenza e della prepotenza di una maggioranza sgangherata ed avvinghiata al potere, che paralizza l’amministrazione impedendo l’adozione di scelte importanti per la città. Sinistra Ecologia Libertà farà la propria battaglia politica affinché a Pomezia i cittadini riescano a voltare pagina mandando a casa una classe di governo incapace, litigiosa ed indifferente alle esigenze della collettività”. “Durante la campagna elettorale le forze politiche e i partiti hanno svolto un ruolo importante – ha ribattuto il Sindaco – Oggi, a pochi mesi dalla vittoria elettorale, ma dopo più di cinque anni di mio governo cittadino, queste forze politiche e questi partiti devono rendersi conto delle condizioni necessarie a proseguire nel governo dell’amministrazione, altrimenti non resta che consegnare il Comune nelle mani del Commissario prefettizio e tornare a votare”. Come a dire che, se non si trova un accordo duraturo, è davvero meglio andare tutti a casa. Questo anche perché la crisi non è tutta qui: all’interno della maggioranza è infatti netta la spaccatura tra l’IDV ed il gruppo formato dagli esponenti di Forza Pomezia e del partito socialista, che si scontrano sulle formalità legate alle composizioni delle commissioni giudicanti in merito ai concorsi pubblici, argomento su cui De Fusco fa le sue precisazioni, a partire dal parere dell’Anci al quesito inviato dall’amministrazione, che conferma l’impossibilità di


escludere dalla formazione delle commissioni per i concorsi pubblici tutti quei dirigenti interni che ne fanno richiesta: “Voglio che si faccia chiarezza una volta per tutte sulla volontà di quest’amministrazione in relazione alle procedure concorsuali – ha dichiarato questa mattina – Con una delibera di giunta, la n. 59 del 14 aprile 2011, è stato integrato l’art. 21 del Regolamento per l’accesso all’impiego del Comune di Pomezia, inserendo la possibilità di nominare presidente di commissione di concorso, in alternativa a un dirigente del Comune di Pomezia, dirigenti di altre amministrazioni. Ma tale eventualità è limitata al caso in cui vi sia impossibilità da parte del dirigente dell’ente, designato per legge a ricoprire la carica di presidente di commissione di concorso. E’ quindi la legge, il D.Lgs. 267 del 2000, che stabilisce che il dirigente interno non sia di per sé incompatibile per il solo fatto di appartenere allo stesso ente nel quale il candidato abbia prestato servizio. Non si prevedono quindi, tra le situazioni di incompatibilità, i “rapporti professionali, di collaborazione e subordinazione”. Essendo in seguito intervenute richieste di delucidazioni da parte di gruppi consiliari di maggioranza, che ritenevano necessario prendere in considerazione le norme di legge per evitare la compromissione del buon esito delle procedure concorsuali, l’Amministrazione ha provveduto a chiedere un parere agli enti preposti, tra cui l’Anci, la quale – è già noto – ha inviato proprio parere negativo all’estromissione dei dirigenti interni per la presidenza delle commissioni concorsuali, dichiarando opportuna la riassegnazione della presidenza ai dirigenti interni ai quali compete secondo l’art. n. 107, comma 3 del Testo Unico”. Il Sindaco conclude parlando delle casse comunali. “La cosa che reputo più importante in questo momento è il ripianamento del debito pubblico e la sistemazione finanziaria di Pomezia. Ho partecipato all’Assemblea dell’Anci proprio per questo motivo. La prossima settimana verrà presentato al Presidente della Commissione parlamentare al Bilancio e Finanze Gianfranco Conte, l’emendamento dell’Associazione nazionale comuni d’Italia per i Comuni in difficoltà economiche a causa delle società affidatarie della gestione dei tributi, attraverso il quale si propone che l’Ente locale che si trovi nelle condizioni di non aver introiettato il gettito tributario dovuto per effetto dei mancati riversamenti da parte della società affidataria dei servizi di gestione e riscossione delle entrate, al fine di assicurare i servizi essenziali, può accedere al fondo di garanzia appositamente costituito presso la Cassa Depositi e Prestiti SpA per un importo non superiore ai mancati riversamenti verificatesi nella gestione pregressa. L’accesso al predetto fondo e la restituzione pluriennale di tale anticipazione sono disciplinati con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. “Si tratta di un documento importante – ha dichiarato il Primo cittadino – costruito durante l’Assemblea nazionale di Brindisi, che ci permetterebbe di recuperare ciò che Tributi Italia ci ha tolto negli anni e che farebbe respirare le casse comunali di molti enti locali del Paese, fra cui Pomezia”.


RIFIUTI, SEL LI PORTA IN PIAZZA Pubblicato il: 11 ottobre 2011

Tutti i rifiuti dell’intero territorio comunale in Piazza Indipendenza, anche se solo metaforicamente. E’ questa l’iniziativa presa da Sinistra Ecologia e Libertà, che sabato 22 ottobre mostrerà, attraverso foto e video, la triste situazione di Pomezia, di nuovo invasa dai rifiuti. “La città è ormai da mesi alle prese con i gravi disagi provocati dai problemi emersi nella gestione della raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani – dichiarano da SEL – il disservizio è palese ed il disagio per i cittadini aumenta di giorno in giorno. In tutti i quartieri vi sono zone in cui i rifiuti giacciono fino a diventare veri e propri luoghi discarica abusiva di rifiuti. Nel contempo il decoro urbano è sensibilmente peggiorato negli ultimi mesi: muri imbrattati da scritte e manifesti, cartelloni pubblicitari che sorgono in maniera selvaggia deturpando il paesaggio e soffocando la segnaletica stradale”. “La proiezione di foto e video – proseguono – sarà un’occasione non solo di denuncia della situazione esistente, ma anche di discussione coi cittadini e di proposta delle iniziative da intraprendere per salvaguardare l’ambiente, il decoro della città e la salute dei suoi abitanti”.


POMEZIA SERVIZI, I DIPENDENTI PORTANO LA PROTESTA IN PIAZZA Pubblicato il: 3 ottobre 2011

Ha avuto una larga partecipazione di lavoratori della Pomezia Servizi la manifestazione indetta dalla Cgil del Comprensorio Pomezia – Castelli – Colleferro – Subiaco per questa mattina alle 8:30 davanti alla sede comunale di Piazza Indipendenza. La manifestazione è stata organizzata per reclamare il mancato pagamento dello stipendio del mese di Settembre ed avere risposte certe sul futuro della SPA a totale partecipazione dell’Amministrazione pometina. Dopo le proteste davanti al portone d’ingresso, verso le 10:00 una delegazione di lavoratori ed i rappresentanti sindacali sono stati ricevuti dal vicesindaco Massimiliano Cruciani e dal presidente del consiglio Paolo Ruffini, che hanno rassicurato i presenti, mostrando copia del bonifico effettuato venerdì 30 settembre. “E’ stato assicurato ai lavoratori che gli stipendi verranno accreditati entro un paio di giorni – ha confermato Giuseppe Cappucci, segretario generale del sindacato organizzatore – ma quello che ci interessava maggiormente era avere delle certezze per i mesi a venire, affinché non ci siano né ritardi né potenziali rischi di ridimensionamento dell’azienda, con conseguenti riduzioni del personale. Per questo abbiamo richiesto un tavolo di concertazione, alla presenza di tutti gli attori interessati. Chiediamo quindi al sindaco di Pomezia di essere ricevuti al più presto per capire qual è il Piano aziendale e soprattutto quali sono le risorse per finanziarlo e le misure che si intende adottare per il rilancio della Pomezia Servizi”. Su questa preoccupazione il Primo Cittadino si era espresso già nei giorni scorsi. “Non c’è alcun pericolo di un’eventuale taglio del personale, anzi, al contrario, l’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di aumentare la mole di lavoro da far gestire all’azienda, come affidare il servizio di controllo contro l’evasione tributaria. A questo si aggiungono le aperture delle nuove farmacie: nei prossimi mesi verrà inaugurata la comunale la nuova farmacia sulla Via del Mare, mentre per quella di Torvaianica Alta -Campo Jemini è già partito lo studio per identificare il luogo esatto dove sorgerà. Questi progetti vanno quindi assolutamente in contrasto con quanto temuto dai dipendenti, che voglio rassicurare anche per quanto riguarda i pagamenti: è vero che c’è stato un ritardo di qualche giorno, ma si è trattata dell’unica volta per la mia Amministrazione, che ha comunque garantito acconti a tutti coloro che li hanno richiesti”. Solidarietà ai lavoratori è stata espressa da Alba Rosa, consigliere di Sel, che è rimasta in piazza per tutto il tempo della manifestazione. “La situazione è molto più complessa di come la sta semplificando la maggioranza – ha dichiarato Alba Rosa – sono mesi che, durante i consigli comunali, faccio richiesta per avere informazioni chiare sulle due aziende partecipate del Comune, la Pomezia


Servizi e l’Università, ma non ho avuto nessuna risposta. Il bonifico effettuato in questi giorni è solo un contentino rispetto all’enorme debito che il Comune ha nei confronti di queste società. Mi è anche sembrato scorretto il comportamento dell’amministrazione in questo frangente: il sindaco non si è proprio visto, ma si è limitato ad una breve comunicazione telefonica, ed i suoi delegati hanno ricevuto i lavoratori solo dopo molte insistenze”.


BILANCIO DI DELL’OPPOSIZIONE

PREVISIONE,

LE

CRITICHE

Pubblicato il: 7 settembre 2011

Il giorno dopo l’approvazione del bilancio di previsione arrivano i commenti, negativi, da parte dell’opposizione. I primi ad esprimere la loro posizione sono gli esponenti del Movimento 5 Stelle. “Il bilancio di previsione fotografa una situazione di indebitamento molto critica, che lo vede salire di circa 14.000.000 € dal 2009 al 2011. Questo significa che negli ultimi due anni chi ha amministrato lo ha fatto male, senza tenere sotto controllo le spese ed indebitando ulteriormente i cittadini di Pomezia. Si stima infatti che l’indebitamento nel 2011 salirà a 111.592.893 € (praticamente circa 1.830 € per ogni cittadino). Il bilancio si basa in maniera consistente su entrate straordinarie, che hanno quindi carattere eccezionale e non ripetitivo e mettono a rischio la copertura delle spese. Queste entrate previste riguardano il recupero di ICI e TARSU evase (10.000.000 €) e introiti da concessioni edilizie (3.000.000 €). Per quanto riguarda il recupero delle imposte evase, è una scommessa dall’esito incerto e su cui non dovrebbe basarsi lo sviluppo della Città e la tenuta dei conti. Riteniamo comunque che la lotta all’evasione debba essere la priorità di ogni amministrazione, per garantire equità nei confronti dei cittadini. Sulle entrate da concessioni edilizie, conosciamo bene la passione per il cemento del Sindaco ma riteniamo che lo sviluppo della città debba prendere una strada differente, fatta di servizi efficienti e di spazi vitali per le persone”. Non viene risparmiata la TARSU, dove “ si evidenzia una criticità: l’imposta permette di coprire solo parzialmente i costi del servizio (la copertura arriva a circa l’89% dei costi) che ammontano, ogni anno, a circa 9.000.000 €. Costi molto alti che non garantiscono livelli di servizio accettabili, ancora dobbiamo lasciarci alle spalle “l’estate dell’immondizia” con la Città ridotta ad un’immensa discarica. Ci preme sottolineare come i ricavi da raccolta differenziata per il 2011 siano pari a 550.107 €. Questo significa che spingere sulla raccolta differenziata “Porta a Porta” alleggerirebbe il costo del servizio. Il Sindaco, invece, in questi giorni si è limitato a fare proclami a mezzo stampa sull’estensione del PAP. Dimostri di crederci davvero con i fatti esigendo dalle ditte incaricate un servizio puntuale ed efficiente ed estendendo subito la raccolta differenziata Porta a Porta a tutta la città. In questo modo i ricavi da raccolta differenziata potranno crescere e i costi di conferimento in discarica diminuire”. “Con riguardo alle spese correnti – continuano i grillini – rileviamo che le spese per i beni di consumo e le materie prime sono quasi raddoppiate dal 2009 al 2011, arrivando ad oltre 8.000.000 €. Questo tipo di spese dovrebbero invece essere razionalizzate ed abbattute utilizzando politiche di riduzione degli sprechi, a partire dalla riduzione del materiale cartaceo in favore di documenti in formato elettronico tramite la pubblicazione di tutti gli atti amministrativi. Il piano triennale delle opere pubbliche è un presa per i fondelli, visto che prevede numerose voci per l’anno 2011, che invece volge alla conclusione. Il Consorzio Universitario è una voce importante del bilancio comunale. La nostra idea è che si debbano interpellare i cittadini per chiedere loro come vorrebbero valorizzare il campus e capire se lo intendono come un lusso troppo costoso per le casse comunali oppure se, con l’università, sia un elemento strategico su cui la Città dovrebbe puntare. Innescare un meccanismo partecipativo in cui i cittadini possano essere interpellati anche sulle criticità della spesa dovrebbe essere una priorità per ogni Amministrazione. L’esperimento del bilancio partecipato che è stato promosso nel 2008 è da riproporre ed è un peccato che le risultanze siano state completamente ignorate dalla Giunta precedente”. Molto critica anche SEL. “Il bilancio di previsione del 2011, approvato nella serata di ieri, in tutta fretta dopo mesi di ritardo nella sua elaborazione, dimostra il misto di inconsistenza politica ed amministrativa e di arroganza che caratterizza la coalizione di governo, guidata da De Fusco – affermano dal partito rappresentato da Alba Rosa – Come un novello Berlusconi, il sindaco di Pomezia si trincera dietro un presunto “plebiscito” che avrebbe portato alla sua elezione per insultare l’opposizione e al tempo stesso evitare di rispondere alle critiche puntuali e specifiche mosse da Sinistra Ecologia Libertà e finanche le perplessità espresse dai Revisori dei conti. L’espediente di richiamare sempre le colpe del passato per la situazione debitoria del Comune, a cui si appella De Fusco, appare ormai inadeguato: egli non


solo dimentica che quello in corso è il suo secondo mandato, ma anche che ha voluto accanto a sé in maggioranza molti di coloro che, portando l’Aser a Pomezia, sono stati la principale causa di tale grave situazione”. SEL punta il dito sui presunti dati “gonfiati”: “Il bilancio di previsione è un castello di sabbia, fondato su entrate che già nel bilancio di previsione del 2010 sono risultate ampiamente sovrastimate rispetto alla realtà. L’introito presunto basato sulla lotta all’evasione fiscale, almeno per l’anno 2011, è assolutamente sovradimensionato, considerando che siamo a Settembre del 2011 e non si è nemmeno iniziato a svolgere l’attività di recupero dell’evaso. L’ennesimo, odioso balzello riguardante la “tassa di soggiorno” per i turisti che pernottano nelle strutture ricettive pometine, che la maggioranza aveva improvvidamente introdotto, non solo deprime le già scarse potenzialità turistiche di Pomezia, ma non adduce alcun rilevante beneficio, stante l’esiguità delle entrate previste. Solo sotto la pressione di un emendamento proposto da Alba Rosa, la maggioranza ha deciso di non prevederne l’applicazione per il 2011, conservando però la deliberazione che ha introdotto la tassa. Questi sono solo alcuni esempi di un bilancio fantasioso e inconsistente, per disegnare un’immagine da propinare alla stampa ed all’opinione pubblica ben diversa dalla dura realtà, che è fatta di servizi inadeguati, di una pessima manutenzione della città, di una drammatica inadeguatezza delle infrastrutture. De Fusco come Berlusconi? Purtroppo sembra qualcosa di più di una semplice battuta ironica”.


CONSIGLIO COMUNALE, L’ATTACCO DI SEL Pubblicato il: 30 agosto 2011

La maggioranza guidata da Enrico De Fusco ha dato l’ennesima prova di disinteresse verso i problemi della città ed incapacità di amministrare Pomezia. Nella seduta odierna del Consiglio Comunale, convocato per discutere, con un enorme ritardo, il bilancio di previsione per l’anno 2011, la seduta si è sciolta dopo pochi minuti per mancanza del numero legale, essendo presenti in aula solo dieci consiglieri di maggioranza. A rendere ancora più grave, sino ai limiti del grottesco, la situazione è stata l’assenza del Sindaco – che detiene ad interim la delega alle Politiche Finanziarie – del Vicesindaco e finanche del Dirigente del Settore Finanziario. Tale assenza, già di per sé offensiva nei confronti del Consiglio Comunale e della città tutta, è ancora più grave se si considera la difficilissima situazione finanziaria in cui versa la Città di Pomezia, e l’ingiustificabile ritardo con cui si arriva a discutere il bilancio di previsione del 2011, ad anno ormai quasi trascorso. Sinistra Ecologia Libertà stigmatizza l’inqualificabile condotta del Sindaco, degli Assessori e dei consiglieri di “maggioranza” assenti, i quali, mentre dalle pagine dei giornali danno ai cittadini la parvenza di un’amministrazione operosa ed efficiente, nella realtà dei fatti continuano a fuggire dinanzi ai gravi problemi finanziari che affliggono la nostra città, in gran parte provocati dal malgoverno di cui essi stessi sono politicamente ed amministrativamente responsabili, con un menefreghismo che sfiora l’irresponsabilità. Al contrario, diventa sempre più urgente e indilazionabile, un serio e rigoroso intervento di lotta agli sprechi e di risanamento delle casse comunali, garantendo nel contempo alla città servizi adeguati alle esigenze della popolazione. Sinistra Ecologia Libertà – Circolo di Pomezia


VINCENZO MAURO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA Pubblicato il: 28 luglio 2011

Vincenzo Mauro, consigliere dell’opposizione, Presidente della Commissione consiliare permanente Controllo Garanzia e Trasparenza. Vicepresidente il consigliere di maggioranza Valter Valle. Questo l’esito del punto più “spinoso” del consiglio comunale che si è svolto oggi a Pomezia. Nella mattinata, dopo le interrogazioni, si è passati alla mozione presentata dall’esponente del Movimento 5 Stelle Fabio Fucci sulla “Gestione del servizio di nettezza urbana e raccolta differenziata porta a porta”, per poi discutere dell’altra mozione proposta sempre dallo stesso consigliere, sull’ “Esito della campagna di monitoraggio sull’inquinamento da gas Radon nei plessi scolastici di S.Procula e S. Palomba ed azioni correttive”. Entrambe sono state bocciate dalla maggioranza. Alle 13:30 è stata decisa un’interruzione dei lavori con ripresa alle 16:00. La scelta di Vincenzo Mauro come Presidente della Commissione Trasparenza, contestatissima soprattutto da chi sosteneva che un consigliere coinvolto nell’ormai famigerata vicenda giudiziaria del 2001 – ricordiamo che il reato contestato, al momento del giudizio, era andato in prescrizione, quindi non c’è stata né condanna né assoluzione piena - non poteva ricoprire tale ruolo, è stata approvata con 14 voti favorevoli, 1 contrario (Fucci) e 2 astenuti (Mirimich e Battistelli). Assenti al momento del voto Puggioni, Barone, Mesturini, Celori,Valle, Alba Rosa e Schiumarini. All’intera seduta non ha partecipato il sindaco, impegnato all’ANCI. E’ stata poi rapidamente votata la delibera relativa al Regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari. Dopo lo svolgimento del Consiglio è subito arrivato un duro comunicato da parte di SEL. “Con l’elezione del presidente e del vicepresidente della Commissione Consiliare permanente Controllo Garanzia e Trasparenza – si legge nel documento – si è consumata una gravissima forzatura delle norme statutarie e regolamentari, piegate all’arroganza e alla prepotenza di una parte della maggioranza e dell’opposizione. La conferenza dei capigruppo, col parere contrario di Alba Rosa ha posto all’ordine del giorno della seduta odierna del consiglio comunale l’elezione del Presidente della suddetta Commissione che, a norma dell’art. 38 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale, deve invece essere eletto dalla Commissione stessa”. E Alba Rosa ha dimostrato il suo dissenso non partecipando al voto. “Prima di discutere della Presidenza della Commissione Trasparenza – continuano dal direttivo di SEL – una maggioranza a ranghi ridotti, con la ormai consueta latitanza del Sindaco, ha pervicacemente bocciato tutte le mozioni proposte, anche su argomenti di grande importanza per la cittadinanza, come quello relativo ai rifiuti solidi urbani ed ai rischi provocati dall’inquinamento

da

gas radon”. SEL contesta anche l’approvazione del regolamento per il funzionamento delle commissioni. “Benché la maggioranza non avesse il numero legale, e sebbene tutte le richieste e gli emendamenti avanzati dall’opposizione siano stati bocciati, la delibera è stata approvata in pochi minuti grazie alla presenza in consiglio dei consiglieri di opposizione Mauro, Mugnaini e Fucci, che hanno tenuto il numero legale, consentendo che si perpetrasse l’ennesima prepotenza da parte della maggioranza. Dal Consiglio Comunale vengono gravi segnali di disinteresse verso i problemi reali della città, di prepotenza della maggioranza, di intollerabile trasversalismo politico tra maggioranza e opposizione, di pressapochismo e superficialità da parte di molti di coloro che avrebbero il compito di vigilare e contrastare l’operato della maggioranza”.


COMMISSIONE TRASPARENZA, CONTESTAZIONI SULLA PRESIDENZA Pubblicato il: 1 luglio 2011

A tre giorni di distanza dall’ultimo consiglio comunale si producono gli effetti di quanto fuoriuscito dall’assise. I primi malumori arrivano dal Movimento 5 Stelle e da Sel, entrambi all’opposizione, e riguardano la presidenza della Commissione Trasparenza. Nonostante il Sindaco Enrico De Fusco in occasione del primo consiglio, quello in cui è stata formalizzata la nuova amministrazione, avesse proposto Fabio Fucci a capo della Commissione Trasparenza proprio per le caratteristiche riconducibili al suo Movimento, l’indirizzo è quello di affidare questo ruolo a Vincenzo Mauro, dell’UDC. “Abbiamo appreso durante la riunione di minoranza precedente il voto sulla nomina delle commissioni che l’intenzione di gran parte delle forze politiche di minoranza sarebbe di nominare alla presidenza della commissione Vincenzo Mauro – ha dichiarato Fabio Fucci a nome del Movimento 5 Stelle – Questa mossa, provocatoria e contraria al buon senso, ci vede fortemente contrari. Non possiamo ammettere che una persona invischiata nella tangentopoli pometina del 2001 presieda tale delicata commissione che agisce a garanzia delle minoranze ed opera azione di controllo. Che immagine e quale messaggio distorto sarebbe dato alla cittadinanza che spera in una svolta etica della politica pometina? Il Movimento Cinque Stelle non voterà Vincenzo Mauro alla presidenza della Commissione Controllo Trasparenza e garanzia e noi riteniamo che gli esponenti degli altri gruppi consiliari che hanno a cuore l’etica e la trasparenza della politica avrebbero dovuto agire responsabilmente impedendo questa paradossale situazione”. Diversa la reazione di Alba Rosa: dopo essersi apertamente opposta, nel corso della riunione dei gruppi di opposizione, alla scelta fatta dai suoi colleghi, dichiarando di ritenere Vincenzo Mauro “politicamente inadeguato al ruolo che gli veniva proposto”, la rappresentante di SEL ha deciso di “non prendere parte ad una commissione così conformata nella convinzione che l’affermazione della legalità, della trasparenza e della buona amministrazione non si fa sedendo sulla poltrona di presidente di una commissione, ma con la coerenza degli atti politici ed amministrativi”. “Dinanzi alle insinuazioni sollevate da alcuni esponenti dell’opposizione su una scelta politica che al contrario è chiara e coerente – ha dichiarato Alba Rosa – viene il dubbio che la dichiarazione di intenti manifestata dal Sindaco in occasione della seduta di insediamento del Consiglio Comunale circa la Presidenza della Commissione Politiche di Controllo e Trasparenza, non fosse un’iniziativa estemporanea, ma il frutto di un ben preciso accordo”. I due oppositori hanno quindi scelto strade diverse per contestare quella che sembrerebbe essere una decisione già presa, ma Fabio Fucci non ha condiviso quanto affermato da Alba Rosa su un punto. “Quando leggo – ha dichiarato – che “Stranamente in quella occasione, Alba Rosa si è trovata da sola ad esporre i motivi del dissenso politico rispetto a questa ipotesi, nel silenzio anche di chi ha fatto della battaglia per il rinnovamento la propria bandiera e ragion d’essere, e avrebbe avuto l’occasione per dimostrarlo concretamente” resto basito. Alba Rosa non era la sola ad esprimere il dissenso. Anch’io, nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità su cui si basa il Movimento 5 Stelle, ho dichiarato nella riunione di minoranza che non avrei votato Mauro alla presidenza. E’ per questo che si è reso necessario il “ritocco” alla composizione della commissione: con 2 voti contrari la presidenza sarebbe stata vanificata. “Stranamentente” si è reso necessario questo ritocco”.


ELEZIONI, L’ANALISI DI CITTADINO-CANDIDATO Pubblicato il: 24 giugno 2011

A quasi un mese di distanza dalle elezioni, un cittadino di Pomezia, candidato alla carica di consigliere comunale con SEL, fa la sua analisi del voto, contestando quanto apparso su alcuni articoli. Pubblichiamo la sua lettera, che – a quanto pare – non ha trovato spazio altrove. E’ nato un amore tra il Sindaco De Fusco e la città di Pomezia? Io non credo e con dati alla mano cercherò di dimostrarlo. Il vincitore delle elezioni di Pomezia è sicuramente il Sindaco uscente, De Fusco, però egli raccoglie la fiducia soltanto di 3 cittadini su 10. Inoltre, nel primo turno di ballottaggio è stato tra i candidati a Sindaco (insieme a Puggioni) ad ottenere meno voti delle liste a lui collegate. Gli unici ad avere conquistato elettori negli altri schieramenti sono stati i candidati Alba Rosa e Fucci. Il risultato ottenuto da De Fusco è il frutto di un’alleanza politica-elettorale che il Partito Democratico ha effettuato con Forza Italia (oggi Forza Pomezia), passando per Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Partito Socialista Italiano; la stessa compagine che ha sostenuto De Fusco nell’ultimo periodo del suo mandato. Il centrodestra di Pomezia, ormai elettoralmente in crisi, pur disponendo a Pomezia di un consenso elettorale maggioritario, continua a commettere errori nella scelta dei Sindaci. Questa è la seconda volta consecutiva che, a causa di una guerra interna alle forze della destra, alle elezioni amministrative vince un candidato di uno schieramento politico avverso. Mentre nelle precedenti elezioni del 2006 il risultato era imprevedibile, questa volta era piuttosto scontato, visto che gli schieramenti del centro destra erano addirittura sparsi su tre candidati a Sindaco. Nonostante la destra potesse sfruttare elettoralmente gli effetti di una crisi amministrativa della Giunta De Fusco, essa non è stata in grado di cogliere tale opportunità. Perché? Certo, con la disinvoltura politica di molti dei consiglieri della precedente amministrazione, c’è poco o quasi nessun margine per la Politica con la P maiuscola, pertanto la situazione pometina è destinata a tempi ancora bui e purtroppo chi pagherà il conto saranno i cittadini. De Fusco ha costituito un’alleanza elettorale con le stesse persone che lo hanno sfidato 5 anni fa, e naturalmente queste persone sono state nominate, dal nuovo Consiglio, alla Presidenza e all’Urbanistica. Che dire, è tutto regolare nel regno della politica trasformistica. I voti in più raccolti da De Fusco nel secondo turno sono stati soltanto 2497 mentre la stragrande maggioranza degli elettori è rimasta a casa (-25% differenza tra il primo ed il secondo turno). Le candidature “fuori dai partiti” meritano un discorso a parte, se non altro perché tra queste era presente il Movimento 5 stelle, che non può considerarsi più “fuori dai partiti” poiché si presenta in tutte le città d’Italia. Il risultato positivo ottenuto e l’ingresso in Consiglio Comunale di Fucci presto pone questo Movimento davanti a scelte politiche importanti e su queste che si dovrà valutare. Per quanto riguarda i candidati a Sindaco sia delle Associazioni 4 Riunite, del MCI di Ciccolini, di Città Nuove di Maricetta Tirrito, essi hanno avuto un ruolo marginale, tant’è che nessuno di questi ha raggiunto il quorum per ottenere un posto nel Consiglio Comunale. In questi ultimi anni aumenta sempre di più la rincorsa di accaparrarsi una candidatura a Sindaco con l’intenzione di conquistare un proprio seggio al Comune piuttosto che individuare una candidatura in grado di competere per la poltrona di Sindaco.


A questo punto va fatta un’analisi approfondita del voto nell’ambito dei partiti della sinistra, del Partito del Sindaco De Fusco (il PD), di quello che rimane di Rifondazione Comunista e di SEL. Nel 2006, precedenti elezioni amministrative, non era ancora nato il Partito Democratico pertanto ogni riferimento va eseguito nell’ambito dei partiti che diedero vita al PD, come i Democratici di Sinistra e Margherita. I DS avevano 3666 voti (12,4%) e Margherita 3088 voti (10,5%), un totale di 6754 voti pari al 22,9%. Successivamente vi è stata la fusione dei due partiti, poi la nascita di ciò che diventerà Sinistra Ecologia e Libertà, pertanto una lettura per il confronto dei flussi elettorali necessariamente passa con l’analisi delle elezioni intermedie a partire dal 2006 ad oggi. Alle Regionali del 2010 il PD ottiene 5434 voti (23,5%) R.C. 572 (2,5%) SEL 628 (2,7%) per un totale del 28,7%. Alle Comunali 2011 il PD ottiene soltanto 4918 voti (16,3 %), R.C. 383 (1,3%) SEL 1457 (4,8%) ed Ecologisti Società Civile 409 (1,4%) per un totale del 23,8 %. Fatto di straordinaria importanza è quello del candidato a Sindaco Alba Rosa la quale ha ottenuto 2970 voti (9,3%) oltre il 3% di voti in più delle liste che l’appoggiavano. Il voto di SEL in questa consultazione (4,8%) è stato addirittura migliore, in termini percentuali, di quello ottenuto dallo stesso partito a Milano (4,7%) e Napoli (3,97%). Questo è un dato politico rilevante! Volendo confrontare la percentuale dei voti dei partiti della Sinistra, dal 2010 ad oggi, si vede un calo del 5% che non colpisce SEL ma il Partito Democratico e R.C., e se questo non fosse chiaro basta osservare il rapporto tra il PD e SEL nelle due consultazioni: nel 2010 la percentuale del PD era dieci volte superiore a quella di SEL, oggi soltanto di 3 volte. Questi sono i numeri. Per quanto riguarda Sinistra Ecologia e Libertà, il dato che è emerso è senza alcun dubbio positivo. Sarà una forza sostanziale che nel futuro di questa città avrà una voce in capitolo. Antonio Di Lisa – candidato di Sinistra Ecologia e Libertà


BILANCIO, L’OPPOSIZIONE RICHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO Pubblicato il: 21 giugno 2011

Ieri mattina Alba Rosa, consigliere comunale del gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, ha protocollato al Comune di Pomezia una richiesta di convocazione d’urgenza del consiglio comunale, per la discussione del rendiconto di gestione del 2010 e del bilancio di previsione per l’anno 2011. La richiesta è stata sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione. “A tutt’oggi – spiegano da SEL – nonostante i termini di legge siano scaduti il 30 Aprile scorso, non è stato ancora portato in discussione il rendiconto di gestione del 2010, mentre il prossimo 30 Giugno scadranno i termini per l’approvazione del bilancio di previsione del 2011. La nostra città, come è noto, versa in gravissime difficoltà economiche e finanziarie, sia a causa degli ammanchi di entrate provocati dalla gestione pregressa delle entrate tributarie, affidata a suo tempo all’A.Ser. S.r.l., sia per una gestione economica dissennata da parte dell’amministrazione locale, che allo stato attuale rende arduo, se non impossibile, far fronte ai debiti contratti dal Comune. Nell’attuale situazione finanziaria, se l’amministrazione non provvederà ad adottare misure finanziarie drastiche, volte all’abbattimento dei debiti del Comune, risulterà impossibile fornire anche i servizi essenziali. Per questo Sinistra Ecologia Libertà, unitamente alle altre forze politiche di opposizione, chiede che l’Amministrazione, senza ulteriori indugi, e senza ripetere quanto accaduto col rendiconto di gestione del 2009, approvato solo nel Marzo del 2011, dopo gli ammonimenti della Corte dei Conti, compia tutti gli atti propedeutici per portare alla discussione del Consiglio Comunale il rendiconto di gestione del 2010. Solo dall’esame della reale situazione finanziaria in cui versa il Comune, al di là del “fumo” elettorale gettato negli occhi dei cittadini dall’Amministrazione, si potrà costruire una responsabile politica finanziaria volta al risanamento, per assicurare ai cittadini i servizi nella quantità e nella qualità che siano adeguati alle esigenze della nostra città”.


BALLOTTAGGIO: LE INDICAZIONI DI ALBA ROSA Pubblicato il: 20 maggio 2011

E’ un commento sereno ma deciso, quallo fatto da Alba Rosa a quattro giorni dal voto. “Al primo turno delle elezioni amministrative, 2970 cittadini di Pomezia, pari al 9,26% dei votanti, hanno votato per me, con un consenso che ha superato in larga misura anche quello delle due liste che mi hanno lealmente e con grande impegno sostenuta, Sinistra Ecologia Libertà ed Ecologisti Società Civile . ha dichiarato Alba Rosa – Sono grata ai cittadini di Pomezia per questo risultato che, sebbene non mi consenta di battermi per il ballottaggio, è il segno evidente di una stima, di un affetto e di un apprezzamento per la sfida che io ed i partiti che mi hanno sostenuta abbiamo inteso lanciare per il bene della nostra città, e che ha fatto breccia nelle teste e nei cuori di tante persone, al di là delle appartenenze politiche ed ideali. Anche l’ottimo risultato del candidato proposto dal Movimento 5 Stelle, e l’affermazione di altre liste civiche, sono la riprova che a Pomezia è avvertito un forte bisogno di cambiamento, di affermazione di una politica trasparente, onesta, rivolta al bene della collettività. Lo spettacolo indecoroso visto in queste settimane da parte di alcune forze politiche e di alcuni candidati, la spregiudicatezza ed il cinismo di alcune scelte politiche, in nome della pura e semplice conservazione del potere, sono ciò contro cui bisogna battersi, perché Pomezia possa risorgere e avere una speranza di miglioramento”. La candidata di SEL spiega così il suo non voler dare il suo appoggio né a De Fusco né a Celori. “Questo è il motivo per il quale non sosterrò nessuno dei due candidati: perché significherebbe tradire il motivo stesso per cui mi sono candidata a Sindaco e per cui i cittadini mi hanno votata, che era ed è quello di combattere contro la degenerazione del sistema politico e la riaffermazione della trasparenza, della etica nella politica e della buona amministrazione nell’interesse della collettività. Io, il mio partito, Sinistra Ecologia Libertà, e tutti coloro che mi sono stati vicino in questa campagna elettorale, continueremo questa battaglia dall’opposizione, insieme a quanti si vorranno avvicinare a noi, nella speranza di piantare un seme che possa in un prossimo futuro germogliare dando vita ad una nuova speranza per la nostra città”. Alba Rosa ed i rappresentanti delle due liste che la sostenevano si sono ritrovati ieri per fare il punto della situazione dopo il voto e per valutare il risultato elettorale ed assumere le decisioni necessarie in vista dell’imminente ballottaggio. E’ stata innanzitutto espressa una grande soddisfazione ed un vivo apprezzamento per il risultato conseguito dalla candidata a Sindaco, Alba Rosa, la quale, raggiungendo quasi il 10% dei consensi, ha raccolto più del doppio dei voti


conseguiti dalle due liste che la sostenevano, caso unico tra tutti i candidati a sindaco e segnale evidente di un gradimento nei suoi confronti che travalica ampiamente i confini politici della sua stessa coalizione. Un giudizio positivo è stato anche espresso per il risultato ottenuto da Sinistra Ecologia Libertà, che ha conquistato un seggio in Consiglio Comunale, in una competizione elettorale in cui ha potuto contare solo sul volontariato e sulla convinzione e l’entusiasmo dei propri iscritti e simpatizzanti, contro la forza soverchiante e lo spiegamento di mezzi dei principali concorrenti. Questi elementi, uniti al risultato positivo conseguito da altre liste, come il Movimento 5 Stelle, sono il segnale che esiste una considerevole parte dell’elettorato pometino che ha voluto premiare i partiti ed i movimenti che hanno posto al centro della propria azione il primato dell’etica politica, della correttezza, della trasparenza e della buona amministrazione. Di ciò si dovrà tener conto, se si vuole costruire per il futuro un’alternativa che scriva per davvero una pagina nuova nella storia di Pomezia. Per quanto riguarda il ballottaggio, gli iscritti, i simpatizzanti ed i candidati di Sinistra Ecologia Libertà, come anche quelli di Ecologisti e Società Civile, hanno deciso in maniera unanime di non sostenere nessuna delle due candidature in corsa, né quella di De Fusco né quella di Celori. Parlando di Celori, il gruppo che ha sostenuto Alba Rosa ha spiegato che è impossibile, per un partito come Sinistra Ecologia Libertà, sostenere una coalizione di destra, i cui valori, i cui programmi e le cui idee sono opposti a quelli propugnati a tutti i livelli da Sinistra Ecologia Libertà. “Quanto a De Fusco – hanno dichiarato durante la riunione – egli, per essere sicuro di arrivare al ballottaggio si è alleato con la parte peggiore della destra berlusconiana pometina, Forza Pomezia, ed ha ricandidato personaggi gravemente compromessi con esperienze amministrative passate, conclusesi in modo traumatico, che hanno portato danni enormi alla città, come testimoniano le vicende che hanno segnato la storia degli ultimi dieci anni di Pomezia, basti pensare all’Aser. Ciò non solo ha portato ad un vero e proprio sna turamento del centrosinistra, con la scomparsa di Rifondazione Comunista ed un crollo dei consensi nel PD, ma soprattutto rischia di riportare Pomezia indietro di dieci anni ai periodi più bui del recente passato, quando molti dei personaggi che siederanno domani in Consiglio Comunale, erano al potere nella nostra città. Davanti a questo scenario, l’unica scelta possibile è quella di non sostenere nessuno dei due candidati e lavorare per ricostruire una valida alternativa di governo, battendosi per la soluzione i problemi che più stanno a cuore ai cittadini, e partendo sin da subito con il sostegno agli imminenti referendum per l’abrogazione della legge che reintroduce il nucleare in Italia, di quella sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, e della legge sul legittimo impedimento”.


SEL IN PIAZZA PER LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE Pubblicato il: 13 maggio 2011

Si è svolto ieri, in Piazza Indipendenza, il comizio di chiusura della campagna elettorale di Alba Rosa edelle liste che la sostengono, “Sinistra Ecologia Libertà” ed “Ecologisti eSocietà Civile”. La candidata sindaco, più un comizio in senso tradizionale, ha voluto fare un saluto ed un appello corale ai numerosi intervenuti. Tutti i candidati delle due liste sono saliti sul palco, ed ognuno ha brevemente esposto, in maniera originale e personale, le ragioni per cui ha accettato di candidarsi al Consiglio Comunale e sostenere Alba Rosa nella sua candidatura a sindaco. E’ stata poi la volta di Ferdinando Bonessio, presidente regionale dei Verdi, il quale ha sottolineato la piena condivisione di ideali, di valori, di obiettivi e di battaglie per la difesa dell’ambiente, per il rilancio delle energie pulite, per la salvaguardia del patrimonio naturale, che ha sempre contraddistinto i rapporti tra Alba Rosa ed i Verdi e che ha portato questo gruppo a sostenere la sua candidatura a Sindaco. La parola è poi andata a Walter Bianco, coordinatore del circolo di Pomezia di Sinistra Ecologia Libertà, il quale, oltre ad esprimere le ragioni e gli obiettivi che si pone SEL candidandosi a governare la città, ha sottolineato la necessità di un riscatto morale e civile di Pomezia, ed ha sferrato un duro attacco sia nei confronti dei candidati della destra e del “terzo polo”, definiti “vuoti e populisti”, sia nei confronti dell’attuale amministrazione. Infine la parola è andata ad Alba Rosa che, nel suo discorso, ha messo al centro del suo impegno la rinascita di Pomezia come città del lavoro, la riscoperta delle sue potenzialità economiche, la difesa dell’ambiente non come un limite ma come una risorsa della città, ma soprattutto la necessità di ridare dignità ai cittadini di

Pomezia,

per

superare

un

recente

passato

caratterizzato

da

una

visione

degradante, e dare una possibilità concreta di rinascita civile e sociale per la città di Pomezia.

politica

degradata

e


LAVORO E SVILUPPO, LE PROPOSTE DI SEL Pubblicato il: 30 aprile 2011

Il 27 Aprile, in prossimità della Festa dei Lavoratori, si è svolto a Pomezia, un convegno organizzato dal circolo locale di Sinistra Ecologia Libertà intitolato “Lavoro e Sviluppo: difficoltà e prospettive del Polo di Pomezia”. Walter Bianco, coordinatore del circolo di Pomezia di SEL, nella sua relazione introduttiva, ha esposto ampiamente le luci e le ombre che caratterizzano la realtà locale, in cui la crisi occupazionale è l’effetto più doloroso di una crisi più complessiva del sistema produttivo ed economico della città, per uscire dalla quale occorre porre mano ad un piano complesso ed articolato su più livelli. Ha poi proseguito esponendo gli aspetti salienti delle proposte di SEL per il rilancio dell’economia e dell’occupazione a Pomezia. Sono poi intervenuti i segretari territoriali di CISL e CGIL, il segretario territoriale della FILT e la segretaria della CGIL Roma e Lazio, Tina Balì, i quali hanno posto l’accento sulla concretezza delle proposte di Sinistra Ecologia Libertà, fuori dal cliché della semplice denuncia di una situazione, di per sé sicuramente grave e bisognosa di un approccio non fumoso né generico. E’ stata poi la volta dell’Assessore al Lavoro della Provincia di Roma, Massimiliano Smeriglio, il quale ha esposto sinteticamente gli impegni concreti della Provincia, sotto il profilo degli interventi svolti a sostegno dell’occupazione e per la soluzione delle situazioni di crisi, e nella direzione di una concreta promozione del rilancio di Pomezia come polo produttivo e come realtà economica di primo piano nel Lazio. Ha concluso Alba Rosa, candidata a Sindaco di Pomezia, la quale ha evidenziato la necessità di promuovere una concertazione più serrata e concreta tra Comune, Provincia, Regione ed Associazioni di Categoria, per porre la questione del rilancio di Pomezia come priorità non solo per la realtà locale, ma per l’intero Paese, visto il ruolo primario di Pomezia nel tessuto produttivo nazionale. Alba Rosa ha poi incentrato l’attenzione anche sulla necessità di ripensare lo sviluppo economico del territorio pometino, sfruttando in senso positivo le ricchezze culturali, artistiche, turistiche locali, anche nel loro potenziale economico ed occupazionale. “L’attuazione concreta del diritto al lavoro” ha dichiarato Alba Rosa a margine della riunione, “è un obiettivo che l’Amministrazione Locale, pur nella consapevolezza dei limiti delle sue competenze, deve porsi come prioritaria. L’occasione della Festa del Primo Maggio deve essere un momento di riflessione e di proposta che sfugga alle strumentalizzazioni elettorali, cui purtroppo taluni hanno ceduto, per assumere impegni concreti e realizzabili, con l’obiettivo della crescita civile, economica e sociale della nostra comunità”.


ASILI, LA PROPOSTA DI ALBA ROSA Pubblicato il: 26 aprile 2011

Arriva con tempismo la dichiarazione di Alba Rosa sugli asili nido, portati alla ribalta dalla recente chiusura della struttura privata “Il Koala”, riaperta oggi grazie ad un’ordinanza sindacale. “Le donne lavoratrici spesse volte sono costrette a scegliere tra maternità e mantenimento del posto di lavoro per mancanza di strutture adeguate – ha affermato il candidato sindaco durante un incontro con un gruppo di giovani donne – Pomezia ha una popolazione giovane in continua crescita nella quale dobbiamo dedicare più attenzione alle donne e ai bambini”. “Come sindaco – ha proseguito l’esponente di SEL – mi attiverò affinché si reperiscano le risorse (Regione e Ministero) per la costruzione di due nuovi asili nido, strutture che verranno realizzate con i moderni parametri della bioedilizia e della compatibilità ambientale. Penso anche all’attivazione in accordo con alcune aziende medie del territorio, di nidi aziendali realizzabili con una sinergia pubblico privato. Anche il Comune di Pomezia, dove ormai vi è una forte rappresentanza femminile nel personale, potrebbe essere interessato dalla realizzazione di un nido aziendale”. Ma la proposta che potrebbe trovare maggiore riscontro tra le mamme e le donne in genere è quella di mini asili da gestire all’interno di case private sul modello del nord Europa. “Il Comune si occuperà anche di facilitare il percorso di chi vuole diventare “Tagesmutter” (mamme di giorno): l’apertura presso la propria abitazione, rispettando tutte le norme e i requisiti di legge, di micronidi che possano ospitare 4/5 bambini. In questo modo si creano nuove opportunità di lavoro per le “mamme di giorno” e si permette alle donne di tornare al lavoro tranquillamente dopo la Maternità”, ha concluso il candidato sindaco Alba Rosa.


SEL CONTRO FORZA POMEZIA Pubblicato il: 11 aprile 2011

Forza Pomezia si schiera con De Fusco, e Sinistra Ecologia e Libertà risponde a tono. “Come volevasi dimostrare – dichiarano dal direttivo del partito di Vendola – la destra berlusconiana di “Forza Pomezia”, nelle persone dei consiglieri comunali Ruffini, Schiumarini, Cruciani e Valentini, dopo aver appoggiato, direttamente o grazie alla loro astensione in consiglio comunale, le peggiori scelte dell’amministrazione uscente, dai piani integrati al bilancio 2010 fino al nuovo Piano Regolatore Generale, ha annunciato, con dei manifesti puntualmente affissi fuori dagli spazi consentiti, il loro appoggio alla ricandidatura di De Fusco alla carica di Sindaco. La tanto sbandierata “continuità” amministrativa in realtà si rivela per quello che è: il peggiore dei trasformismi politici tra centrodestra e centrosinistra alleati per garantirsi la sopravvivenza politica”. “Il PD, Rifondazione Comunista, l’Italia dei Valori e i Socialisti –continuano da SEL – pur di rimanere abbarbicati al potere, si alleano di buon grado con ben noti esponenti di destra, fuoriusciti del PDL, riproducendo in piccolo ed a ruoli invertiti ciò che sta accadendo in Parlamento col Governo Berlusconi”.


FEDERALISMO MUNICIPALE: QUALI CONSEGUENZE PER LE TASCHE DEI CITTADINI? Pubblicato il: 27 marzo 2011

Dopo il successo del convegno “Scelte urbanistiche e rischi naturali nel territorio di Pomezia” dello scorso 3 Marzo, Sinistra Ecologia e Libertà organizza un nuovo incontro per Venerdì 1 Aprile, a partire dalle ore 17.30, presso l’Hotel Principe a Pomezia. Questa volta l’argomento sarà il “Federalismo Municipale. Quali conseguenze per le tasche dei cittadini”, ed il convegno, che sarà moderato da Walter Bianco, Coordinatore di SEL Pomezia, vedrà la partecipazione di Mario Borgo Caratti, Consigliere Comunale di SEL, che svolgerà la relazione introduttiva, di Giancarlo Torricelli, Coordinatore SEL area metropolitana di Roma e dell’on. Luigi Nieri, Capogruppo SEL Regione Lazio. Al convegno interverrà inoltre Alba Rosa, candidata di Sinistra Ecologia Libertà a Sindaco di Pomezia. Nel corso del convegno saranno illustrati i punti salienti del decreto attuativo sul Federalismo Municipale: lo sblocco delle addizionali Irpef, l’arrivo della cedolare secca sui redditi derivanti dagli affitti, l’imposta di scopo per le opere pubbliche, la tassa di soggiorno sui turisti, l’introduzione al posto dell’ICI dell’imposta municipale propria, l’introduzione dell’imposta municipale secondaria, che sostituirà altri tributi comunali, la compartecipazione al gettito dell’IVA, l’istituzione di un fondo di riequilibrio che dovrà gestire il passaggio graduale al nuovo regime fiscale, il coinvolgimento dei Comuni nell’attività di accertamento tributario. Sarà spiegato l’impatto che la riforma che concede l’autonomia impositiva ai sindaci avrà su cittadini ed imprese. Saranno discusse le luci (poche) e le ombre (molte) di un provvedimento che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe rivoluzionare la fiscalità comunale.


SEL SUI GIARDINI COME RENZO MERCANTI Pubblicato il: 19 marzo 2011

Alle parole di Renzo Mercanti, pubblicate questa mattina, arriva subito una prima risposta, anzi, una vera e propria eco, da parte di SEL, che invia un comunicato nel quale dissente dalle scelte fatte dall’amministrazione alla guida della città. “La “coalizione trasversale” che governa Pomezia, e che vede uniti nelle decisioni più dannose per la città, sotto la guida politicamente spregiudicata del Sindaco De Fusco, il Partito Democratico, l’Italia dei Valori, i Socialisti, Rifondazione Comunista, oltre ad una significativa parte del centrodestra – si legge nel documento – sta per perpetrare l’ennesimo sfregio ai danni della nostra città, della sua immagine, e finanche della sua memoria storica. Nella Delibera Consiliare n. 6 del 5/01/2011, con cui è stata adottata la Variante al Piano Particolareggiato Esecutivo di Pomezia Centro, è stata decisa, tra le altre cose, la trasformazione della destinazione d’uso dell’area su cui sorge, sin dalla fondazione di Pomezia, il giardino comunale di Piazza Indipendenza, da “area per spazi pubblici attrezzati a parco” a zona destinata a “servizi e attrezzature pubbliche”, ove, secondo quanto stabilito dalle Norme Tecniche di Attuazione, è ammessa l’edificazione di “attrezzature di interesse collettivo (sociali, religiose, sanitarie, amministrative) con indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 metri cubi per metro quadro”. Se non si dovesse porre rimedio a questa decisione, il giardino “storico” di Pomezia, che costituiva parte integrante della struttura architettonica complessiva di Piazza Indipendenza, anziché essere valorizzato, potrebbe essere cancellato dal cemento di altre costruzioni. Una simile scelta è uno schiaffo in faccia alla storia di Pomezia ed alla dignità architettonica del centro, che tanti, a parole, dicono di voler difendere. Sinistra Ecologia Libertà è fermamente contraria a questa decisione, e si è già attivata in tutte le sedi istituzionali per impedire che questo ennesimo scempio di ciò che rimane della storia e dell’identità della nostra città venga portato a termine. Sinistra Ecologia Libertà si batterà perché il centro storico di Pomezia, già pesantemente alterato in passato, venga salvaguardato e valorizzato in tutti i suoi elementi, primo fra tutti il giardino comunale, che rappresentava un complemento fondamentale della piazza principale della città, e che deve tornare ad essere un luogo vivibile e fruibile dai cittadini”.


SEL INCONTRA I LAVORATORI Pubblicato il: 8 marzo 2011

SEL incontra i lavoratori. Questa mattina una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà, composta dal Capogruppo in consiglio regionale Luigi Nieri, dal segretario regionale Guglielmo Abbondati, dalla responsabile regionale welfare Ileana Piazzoni, da Alba Rosa (Presidenza Nazionale Sel) e dal consigliere comunale Mario Borgo Caratti, ha fatto visita alle lavoratrici del mobilificio Emmelunga-Aiazzone, senza stipendio da novembre 2010, che hanno occupato il punto vendita di via Pontina e sono in assemblea permanente da ormai un mese. “Nel giorno della Festa della Donna, che ricorda le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora oggetto, ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di negazione del lavoro e dei diritti. Le statistiche proprio in questi giorni ci ricordano che l’occupazione femminile in Europa è scesa in media dello 0,6% dal 1999 al 2009, e che l’Italia è il fanalino di coda con un calo dell’occupazione del doppio della media europea; con un tasso di inattività femminile pari al 35,5% . Ci auguriamo – dichiarano da SEL – che queste lavoratrici possano recuperare prima possibile quanto loro dovuto, che vengano accordati dal Ministero del Lavoro gli ammortizzatori sociali e che sia favorita loro la ricollocazione lavorativa. Ci batteremo affinché le giuste rivendicazioni di queste lavoratrici trovino accoglimento. Abbiamo presentato anche una richiesta urgente per affrontare la questione nella commissione consiliare competente, per impegnare la Regione a risolvere il problema quanto prima”. I rappresentanti di SEL hanno poi incontrato gli operai della Dima Costruzioni di Pomezia, che questa mattina hanno dato vita ad un altro un sit-in di protesta in piazza Indipendenza. La delegazione ha espresso solidarietà ai 194 lavoratori che da diversi giorni stanno protestando, ricorrendo anche a gesti eclatanti come quello messo in atto ieri, quando alcuni di loro sono saliti sulle gru del cantiere del Parco della Minerva per ottenere dalla Dima il pagamento degli stipendi degli ultimi tre mesi e il versamento dei contributi alla cassa edile, chiedendo inoltre chiarimenti sul futuro dell’azienda. “Auspichiamo che dall’incontro che si terrà domani presso la Prefettura di Roma tra l’amministrazione regionale, quella comunale, i vertici aziendali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori, escano risposte positive sia sulla corresponsione degli stipendi arretrati sia sul futuro dell’azienda – dichiarano gli esponenti di Sel – Siamo di fronte a una vicenda che delinea delle gravi violazioni dei diritti dei lavoratori e che, dunque, richiede risposte urgenti ed esaustive”.


VARIANTE AL PRG, C’E’ CHI DICE NO Pubblicato il: 4 marzo 2011

Durante la votazione sull’adozione della proposta di Variante al Piano Regolatore Generale, Sinistra Ecologia e Libertà ha mantenuto fede, attraverso il suo rappresentante in consiglio Mario Borgo Caratti, alle idee espresse nei mesi scorsi, votando contrario. A dare spiegazione di quanto fatto è direttamente il partito, attraverso un lungo comunicato. “Il consiglio comunale, nella notte tra il 2 ed il 3 Marzo, ha approvato la delibera di indirizzo del nuovo Piano Urbanistico Generale Comunale – si legge nella nota – Sinistra Ecologia Libertà, per il tramite del suo consigliere comunale Mario Borgo Caratti, ha espresso il suo motivato voto negativo contro questa proposta. Essa infatti è impostata esclusivamente su una massiccia crescita edilizia residenziale, che porterà alla cementificazione di una superficie pari a circa 30 kilometri quadrati di territorio, con effetti pesantemente negativi sulla qualità della vita, sull’adeguatezza dei servizi, oltre ad essere una vera e propria violenza ad un territorio già pesantemente sfruttato, con gravi conseguenze sugli equilibri ambientali ed idrogeologici della zona”. E proprio di rischie ambientali si è parlato ieri durante il convegno “Scelte urbanistiche e rischi naturali nel territorio di Pomezia”, durante il quale sono stati esposti dati e rapporti di certo non tranquillizanti. “ Tale scelta - continua SEL - diversamente da quanto sostenuto dal Sindaco, non costituirà affatto un volano per l’economia locale, considerata la grave crisi in cui si dibatte il settore edilizio e gli esiti nefasti che scelte simili hanno avuto sulle economie di altri Paesi. In definitiva, quindi, questa deliberazione si traduce esclusivamente in un enorme spot elettorale costruito sulla pelle dei cittadini di Pomezia e delle future generazioni. Queste motivazioni sono state espresse in maniera chiara ed inequivocabile nella seduta di Consiglio Comunale ed approfondite in un affollatissimo convegno organizzato da Sinistra Ecologia Libertà presso l’Hotel Principe, nella giornata del 3 Marzo, con la partecipazione di studiosi del settore: il Dott. Mario Voltaggio, Geologo e Primo Ricercatore dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del C.N.R., la Dott.ssa Laura De Vito, Dirigente Medico del Policlinico Umberto I di Roma e il Dott. G. Antonio Di Lisa, Geologo e Docente dell’Istituto E. Pestalozzi di Pomezia. De Fusco e la sua coalizione hanno adottato questa deliberazione ricorrendo ancora una volta ad un appoggio trasversale di una parte della destra, e segnatamente dei transfughi del PDL, Ruffini, Schiumarini, Valentini e Cruciani, che hanno votato a favore di questa ennesima colata di cemento sul nostro territorio, in una anticipazione della futura alleanza “spuria” tra centrosinistra e centrodestra che vorrebbe proporsi per governare di nuovo la città di Pomezia. E’ indispensabile scongiurare la possibilità che questa ipotesi si realizzi, se veramente si hanno a cuore le sorti della nostra città. Sinistra Ecologia Libertà è contraria a scelte urbanistiche rovinose come quella adottata, che si impegna a contrastare a tutti i livelli, in Provincia ed in Regione. Al contrario, proponendoci alla guida della nostra città, con la nostra candidata alla carica di Sindaco, Alba Rosa, intendiamo dar vita, anche e soprattutto in questo ambito, ad una stagione nuova, in cui il territorio non venga visto come una risorsa da depredare, ma da valorizzare; in cui la crescita della città non si traduca esclusivamente in un’indiscriminata crescita edilizia; in cui la qualità della vita, della salute dei cittadini e l’adeguatezza dei servizi siano al centro di ogni scelta, per dare una vera possibilità di riscatto e di rinascita alla nostra città”.


BILANCIO: SEL CHIEDE CHIAREZZA Pubblicato il: 24 febbraio 2011

Sinistra Ecologia e Libertà torna a battere sulla situazione economica delle casse comunali e lo fa con un lungo comunicato stampa, attraverso il quale esprime la dura posizione nei confronti dell’amministrazione. “Al di là delle roboanti dichiarazioni di De Fusco e dei suoi – si legge nella nota – l’amministrazione uscente ci lascia una situazione finanziaria disastrosa, cercando peraltro, per ovvi motivi elettorali, di creare una cortina fumogena per non far emergere le reali condizioni della finanza comunale. Basti pensare che, a tutt’oggi, il Comune di Pomezia non ha ancora approvato il rendiconto 2009, nonostante il termine di legge sia scaduto il 30 aprile 2010. A nulla sono valse le severe sollecitazioni della Corte dei Conti, volte ad ottenere l’invio da parte del Comune di Pomezia del questionario sul rendiconto 2009, pur essendo scaduti il 15 ottobre 2010 i termini per il relativo inoltro. Le conseguenze di questi gravi ed ingiustificati ritardi possono essere molto pesanti per la città. La mancata approvazione del rendiconto 2009, infatti, preclude qualsiasi utilizzo dell’eventuale avanzo di amministrazione, nonché una limitazione alla possibilità di accedere ai mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, indispensabili per la realizzazione delle opere pubbliche. Inoltre la mancata presentazione delle apposite certificazioni sui principali dati del rendiconto presuppone la sospensione dell’ultima rata di trasferimenti statali, ovvero una ancor minore disponibilità finanziaria per far fronte ai bisogni della città. Ciò che è più grave, tuttavia, è che il perdurare di tale inadempienza non consente di conoscere la reale situazione finanziaria in cui versa il Comune. Si ha, infatti, la netta sensazione che l’amministrazione in carica, anziché adottare soluzioni per il tanto auspicato risanamento delle casse comunali, in realtà abbia perso totalmente il controllo della spesa, dimostrando per di più di non avere un’effettiva conoscenza dell’ammontare reale dei debiti contratti. Il dubbio è che la mancata presentazione del rendiconto 2009 serva a mettere la sordina ad una disastrosa situazione debitoria, che non contribuisce certo ad offrire a De Fusco ed ai suoi alleati, vecchi e nuovi, un valido biglietto da visita per le prossime elezioni comunali”. Sel conclude chiedendo “un’operazione di verità sulla reale situazione debitoria del Comune per un dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini”. Cittadini che potranno forse farsi un’idea di come stanno le cose nei prossimi 4 giorni, in cui, salvo imprevisti e defezioni, si dovrebbe svolgere il consiglio comunale più lungo della storia pometina, il cui ultimo punto è proprio quello relativo al bilancio consuntivo del 2009 ed al preventivo del 2011.


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