SHARQI MAGAZINE N°4

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CULTURA E SPETTACOLO JAMILA BASTET ORIENTAL ART EXPRESSIONS

TRAVEL SHARM EL SHEIK

DIRETTORE RESPONSABILE JAMILA BASTET

-DIRETTORE RESPONSABILE ASSIA MANFREDINO

HISTORY ELABORAZIONE GRAFICA

LA FONDAZIONE DELLA REDA TROUPE ARCHIDEANDO

FOLKLORE Quando la proposta di matrimonio arriva danzando HAGALLA STYLE

COLLABORAZIONI FRANCA DOMINICI

BELLEZZA DANZA IN GRAVIDANZA

IN CUCINA CON…

REVISIONE FRANCA DOMINICI

Contatti

LA BAKLAVA sharqimagazine@gmail.com

EVENTI TROFEO STARDUST

-ITALY- ROMEDIFFUSIONE MJARTEVENTI

MATERIALE DI INFORMAZIONE GRATUITO E NON A SCOPO DI LUCRO



Cristina Jamila Scuderi di origini Italo-siculo /Tunisine Inizia la sua carriera artistica come indossatrice e fotomodella per cataloghi di moda, yatch e abiti da sposa. Dopo aver frequentato la scuola di doppiaggio e recitazione con Giovan Battista Diotaiuti presso gli studi cinematografici e di doppiaggio Fono Roma, partecipa alle cause esterne del programma televisivo Forum di sera con Paola Perego recitando in un insolita parte di una ballerina insultata dal suo fidanzato, al fianco di Gino Cogliandro ex cabarettista napoletano dei tretre. Apre la sua agenzia di eventi nel 1997 da prima con il nome di Starlight successivamente nel 2014 come MJ ARTEVENTI, organizzando eventi, defile’ di moda con grandi stilisti, spettacoli, musical occupandosi anche degli artisti in qualita’ di manager, organizza concorsi di livello nazionale come un italiana per miss mondo, miss grand prix, miss teenager, un volto per lo spettacolo,il piu’ bello d’italia. Come ballerina versatile trova facile collocazione in produzioni e trasmissioni televisive come animatrice ballerina nel programma televisivo Beato tra le donne con Paolo Bonolis per passare poi nel 2003 con Massimo Giletti, partecipa a domenica in e in programmi musicali come Mio Capitano sulla RAI sostituito poi da Top of the pops. Nel 2003 inizia a studiare danza orientale quasi per gioco appassionandosi dopo aver visto una ballerina ora sua amica in un locale arabo. Dopo 8 anni di studi approfonditi avvalendosi inoltre dell'insegnamento di maestri di fama nazionale e internazionale. Si diploma maestra nel 2009 MIDAS nel 2009,


fonda l'Accademia di danza Zahir Egypt diventando poi tecnico federale FIDS e quindi FORMATRICE DI INSEGNANTI UFFICIALE MIDAS, si dedica alla promozione della danza orientale collaborando anche con reti televisive e testate giornalistiche, dirigendo inoltre cortometraggi di livello sociale inserendo la danza come messaggio. Partecipa a numerosi e piu’ importanti festival del territorio avvalendosi inoltre della collaborazione delle piu' importanti ballerine e insegnanti. Si avvale inoltre della collaborazione con varie associazioni. Organizzatrice di eventi ma soprattutto Ideatrice e direttrice artistica dell'evento NAZIONALE che si tiene ogni anno nel periodo di maggio ORIENTAL EXPRESS arricchito poi con ORIENTAL ART EXPRESSION. Direttrice artistica e coordinatrice della compagnia di danza orientale scelta su audizioni ZAHIR REVOLUTION , Produttrice del magazine SHARQI MAGAZINE nel 2016 ufficio stampa ufficiale del programma Harem su Italia mia, per il solo scopo di dare maggior chiarezza ed informazione sulla danza orientale.



L'Oriental Art Expressions è un evento di cultura orientale che ha lo scopo principale di aggregare e divulgare l'arte orientale in tutte le sue forme e in tutte le sue espressioni attraverso la musica-, la danza con le ballerine piu’ in vista del territorio italiano, i defile’ di alta moda e di folklore ,l’arte figurativa. Uno spettacolo di vera arte presentato come quadro artistico e comunque proposto in luoghi particolari di una certa elevata cultura. Quindi non solo spettacolo per gli appassionati di folklore arabo ma anche per gli appassionati in generale di arte al fine di far comprendere la vera essenza della danza orientale in Italia.

Nato da un idea di Cristina Jamila Scuderi nel 2011 maestra di danza orientale dell’Accademia Zahir Egypt e gia’ organizzatrice di altri eventi, la sua grande passione per la danza orientale e l’amore per l’arte ereditate dal padre la porta a ideare uno spettacolo fatto di piccole emozioni artistiche , da qui il nome tratto dal famoso treno ORIENT EXPRESS, inteso come un treno di emozioni orientali, un viaggio, un percorso emozionale come quello dei racconti della famosa Shehrazade delle Mille e una Notte d’oriente. Nasce quindi dal principio come ORIENTAL EXPRESS, presentato in anteprima nel 2011 in collaborazione con un

presentato con le collaborazione di alcune insegnanti amiche della stessa Jamila e le loro allieve.Un piccolo evento fatto con tanta voglia di farlo crescere e solo chi è del settore ed ha una grande passione per la danza orientale puo’ capire. Una voglia cosi tanta da volerla trasmettere anche alle persone che ci circondano, cercando di combattere a le varie dicerie e immagini distorte che ci propone delle volte la televisione per far capire appunto che la danza orientale non ha niente a che vedere con tutto questo. Nel 2014 il cambiamento radicale quindi Jamila decide di cominciare con un nuovo nome “ORIENTAL ART


sempre basato sullo stesso concept, quello di portare emozione a chi ci guarda e chi ci segue con tanto interesse in questi oramai 5 anni di ORIENTAL,un evento nuovo, innovativo con artisti anche di genere musica dal vivo e defile’ con artisti emergenti di alta moda, questo per dare sempre piu’ lustro e alto livello, un ringraziamento speciale alla nostra “madrina” per eccellenza da ben 3 anni MARYEM BENT ANIS vera portatrice di cultura e folklore e a tutte le ragazze che ogni anno danzano sul palco dell’Oriental Art Expressions provenienti da ogni parte d’Italia. Nel nostro 5 anno poteva mancare il padrino della serata????? Per sapere chi è… vi aspettiamo al nostro spettacolo il 29 Maggio 2016 alle ore 20.00 nel locale/teatro piu’ Fashion dell’Agro Pontino IL PIDOCCHIETTO, con danze, musiche e tanta magia orientale….






SHARM EL SHEIK

Sharm El Sheik: un connubio perfetto tra la magia dell'Egitto e l’incredibile incanto della barriera corallina. Situata nel golfo di Aqaba, Sharm El Sheik è da sempre una delle località più scelte dai turisti: il suo mare, il deserto e le opportunità che offre riescono ad incantare sempre più persone che, come attratti da una bellissima sirena, almeno una volta nella vita (se non più di una volta) decidono di fare una vacanza lì.

Ma qual è il periodo migliore per andare? Le temperature di Sharm El Sheik sono molto calde. Oscillano tra i 35°C e i 45 °C nel periodo estivo e tra i 20° e i 25° nella stagione invernale. E’ possibile fare il bagno da Aprile a Novembre. Mentre in Inverno è necessaria una muta. Grazie al bel tempo e alla possibilità di non rinunciare a un tuffo nel blu, è consigliabile partire durante le mezze stagioni.

La stagione estiva, invece, con il caldo torrido potrebbe limitare i vostri movimenti durante il giorno, impedendovi di esplorare. Nonostante ciò, il forte vento rende piacevole anche il giorno estivo. Insomma… la vera domanda non è quando partire, ma quando non partire. E la risposta che non c’è una stagione sconsigliata per partire. La rarità delle precipitazioni e il clima mite, rende questa località perfetta anche in inverno. Soprattutto se si ha la possibilità di inserire nella propria valigia una muta.


Sharm El Sheik: cosa c’è di bello da fare. Armatevi del necessario per fare snorkeling e di costume da bagno e siate pronti per delle spiagge stupende e per visitare la barriera corallina. Da vedere assolutamente: Far Garden, una delle località più adatte per gli amanti del diving e dello snorkeling. A Sharm El Sheik non mancano né l’escursioni e nemmeno lo shopping. Le tappe in programma potranno essere il Monastero di Santa Caterina, l’isola del Faraone nel golfo di Aqba e il Monte Sinai. Da non perdere il tradizionale giro con il cammello e, se si ha modo, fare anche un giro per il deserto con il quad. Una tappa obbligatoria è anche Naama Bay: sabbia fine, locali e negozi per una giornata che vi lascerà incantati… e sicuramente troverete qualche buona offerta per un meraviglioso abito per le vostre serate danzanti. Cosa mangiare. Sharm El Sheik offre una grande varietà di pietanze: dal fu-l (pasticcio a base di fave, limone, olio, carne, uova e cipolle) ta’mèyya (polpettine di pesce). La cucina è gustosa e saporita ma fortunatamente salutare perché priva di grassi: quindi potrete mangiare senza che il vostro fisico da ballerine ne risenta. Da assaggiare, almeno una volta, i panini tipici contenenti carne o fegato. Da fare assolutamente. Ballerine pronte? Non potete non fare un salto al Alf Leila We Leila Sound & Light Show, per immergervi completamente nell’atmosfera de Le Mille e una Notte… e per una volta potrete assistere qualcun altro ballare. Anche se poi si torna con i piedi sulla sabbia, per fare Danza del Ventre, in riva al mare con il vostro Sharqi Magazine.


LA FONDAZIONE DELLA REDA TROUPE Per parlare di danza in Egitto negli ultimi cinquanta anni, si deve considerare la Reda Troupe e il forte impatto che ha avuto sulla Egitto da punti artistici, sociali e culturali di vista. Nota: questo articolo è scritta in terza persona, come un riferimento storico che può essere citato. Il Reda Troupe era iniziato come un affare di famiglia. La Reda e Fahmy del sono stati portati insieme attraverso il matrimonio e il loro interesse comune nella danza e tradizione egiziana e la cultura. Il matrimonio di Mahmoud Reda a Nadeeda, la sorella di Farida Fahmy, e il matrimonio di Ali Reda, il fratello maggiore di Mahmoud Reda, tre anni più tardi a Farida ulteriormente rafforzato questi legami. IL REDA BROTHER

Mahmoud Reda è nato nel 1930 al Cairo, in una grande famiglia di classe media. Suo padre era un autore e capo bibliotecario dell'Università del Cairo, che, con la moglie, ha sollevato una famiglia che è stato immerso in loro patrimonio culturale e al passo con la modernità che stava investendo l'Egitto al momento. L'ambiente in cui è stata sollevata Mahmoud Reda è stato determinante nel promuovere le sue tendenze artistiche; ed i suoi attributi fisici (essendo un membro della squadra di ginnastica che rappresenta Egitto nel 1952 Olimpiadi di Helsinki) ha aiutato ulteriormente la sua abilità come ballerino. Ali Reda era già un uomo esperto nel mondo dello spettacolo. All'età di 16 anni, stava vincendo premi in eventi di danza e concorsi che erano popolari in quei anni, eccellendo in tali danze come il swing e Jitterbug. Ha poi rivolto la sua carriera verso il cinema. Negli anni formativi della Reda Troupe, ha funzionato come consulente artistico e ha partecipato a tutti i problemi amministrativi e gestionali. Ha diretto due lungometraggi nel genere della commedia musicale per la Reda Troupe. Questi film sono ora considerati pietre angolari della storia del cinema egiziano, e sono mostrati in televisione fino ai nostri giorni.La precedente esperienza di Ali Reda nel mondo dello spettacolo e la sua forte personalità sono diventati fattori importanti per quanto riguarda il successo dello sviluppo della Troupe. Una decisione chiave che stava introducendo la musica innovativa ed estremamente accattivante del defunto Maestro Ali Ismail al Reda Troupe. Ali Ismail mescolato strumenti occidentali con gli strumenti tradizionali egiziani, e presentato la musica tradizionale con un nuovo e fresco approccio. Era una risorsa importante per la Troupe e presto divenne un famoso compositore in Egitto. Le sue composizioni hanno ispirato molte generazioni di musicisti egiziani a seguire le sue orme. L'ambizione di Mahmoud Reda di presentare un nuovo genere di danza e forte desiderio di Farida Fahmy a ballare, sono stati il catalizzatore per una impresa artistica di successo e appagante. Mahmoud Reda


era ballerina fino al 1972. Ha insegnato i ballerini, e coreografato e diretto tutti gli spettacoli teatrali. Con le sue coreografie ha creato un genere di danza che abbraccia molti stili. Farida Fahmy è stata ballerina per venticinque anni. Era un modello per i ballerini reclutati, e la sua grazia ed eleganza ha catturato immediatamente il cuore degli Egiziani. LA FAMIGLIA FAHMY

Hassan Fahmy, il padre di Farida, era un professore di ingegneria industriale all'Università del Cairo. Era un uomo di larghe vedute non comune che, insieme alla moglie, ha creduto nel favorire le tendenze artistiche e le attività sportive delle sue figlie. Ha resistito le sopracciglia sollevate degli ambienti accademici e le critiche a titolo definitivo di anziani della famiglia quando ha permesso alla figlia di diventare una ballerina professionista. Ha cosi avuto un ruolo importante nel legittimare lo status di danza professionale in un momento in cui si è ritenuto fosse una professione poco raccomandabile. L'incoraggiamento morale della danza di sua figlia legittimato la sua carriera di ballerina, agli occhi degli egiziani e resti, fino ad oggi, un risultato straordinario. Senza dubbio, la sua personalità carismatica, la sua posizione sociale, così come le sue idee tolleranti esercitato una profonda influenza sulla percezione del pubblico di questo sforzo. Nadeeda Fahmy era di salute cagionevole fin dall'infanzia e si era volto alla pittura per l'espressione artistica. Ha ispirato e incoraggiato Mahmoud Reda a perseguire le sue ambizioni artistiche, e ha disegnato i costumi per gli spettacoli precedenti della troupe, che erano così innovativi che sono ancora copiati da altri a questo giorno. Dopo la sua morte, rinomati artisti egiziani sono stati incaricati di progettare i costumi per la Reda Troupe. Verso la metà degli anni 1970, Farida Fahmy ha cominciato a disegnare i costumi per un certo numero di nuove produzioni. Khadiga Fahmy, la madre di Farida, supervisionato l'esecuzione dei costumi, gestito la creazione dei costumi ha poi agito come accompagnatrice delle ballerine. I co-fondatori della Reda Troupe hanno unito le loro fondi, e con un piccolo budget, presentato la prima esecuzione nel 1959 costituito, al momento, con sei ballerine, sei danzatori e dodici musicisti. Nel 1961 la compagnia è stata posta sotto il patrocinio del Ministero della Cultura. Verso la metà degli anni 1970 ha incluso centocinquanta membri, tra ballerini, musicisti e tecnici del costume e di scena. Il repertorio della Troupe incluso più di centocinquanta danze che andavano da duetti a tre drammi atto di danza con più di trenta ballerini sul palco in una sola volta. Il Reda Troupe ha guadagnato fama in Egitto e ha visitato più di cinquanta paesi. Ha presentato le performance una delle migliori in Egitto, e si esibisce in prestigiosi teatri all'estero, come la Royal Albert Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York, Congress Hall di Berlino, Olympia Theater di Parigi, Stanislavskij teatro a Mosca, Theatro De La Zarzula a Madrid e altri. La troupe ha anche vinto numerosi premi in feste popolari in paesi come l'Austria, Russia, Inghilterra,


Turchia e Belgio, tra gli altri. I principali artisti, Farida Fahmy, Mahmoud Reda, Ali Reda e Ali Ismail sono state decorate da Re Hussein di Giordania nel 1965, il presidente Gamal Abdel Nasser nel 1967 per i servizi resi allo Stato attraverso l'arte e il presidente Burguiba di Tunisi nel 1973 IL GOVERNO E I SUOI EFFETTI SULLA TROUPE

Il Reda Troupe era la compagnia pioniera nella danza. La creazione di balli popolari nelle province, è stata inserita nelle università e scuole di tutto l'Egitto. Purtroppo, oggi la Reda Troupe esiste solo il nome. Farida ha concluso la sua carriera di danza nel 1983 e ha continuato i suoi studi accademici, incredibilmente la burocrazia del governo stava creando molti ostacoli per contrastare ulteriori sviluppi artistici messi Mahmoud Reda in pensione nel 1990. Il Reda troupe è stato successivamente lasciata nelle mani dei membri della troupe che possedevano nessun azionamento, talento o tendenze artistiche. Tutti gli insegnanti e coreografi che sono emersi dal Reda Troupe, così come altri gruppi di danza, non hanno prodotto alcun innovazioni notevoli fino ad oggi; le loro opere continuano solo a perpetuare lo stile, tecnica e metodi di insegnamento Reda. Il talento e la creatività artistica dei principali artisti della Reda Troupe portato avanti un patrimonio di danza teatrale che rimane una ricca fonte di tutti gli insegnanti e coreografi. Oggi, Farida Fahmy e Mahmoud Reda rimangono nella memoria collettiva degli Egiziani. Un ricordo pieno di nostalgia, ammirazione e orgoglio. TRATTO DA UNO SCRITTO DI FARIDA FAHMY. PER LEGGERE L’INTERO ARTICOLO http://www.faridafahmy.com/history.html



La Danza Hagalla, nella sua forma tradizionale, è una danza beduina , praticata nel deserto occidentale in Egitto, al confine con la Libia in una regione chiamata Mersa Matruh nelle oasi del deserto del Sahara. La parola “Hagalla” si traduce come “sobbalzo, salto e deriva il nome da un uccello tipico del deserto del Sinai il cui il nome è Hagall , durante il suo volo lungo il deserto, fa una divertente camminata sulla sabbia bollente creando appunto dei sobbalzi. E’ una danza eseguita dalle ragazze per la scelta del futuro marito, quindi una danza di corteggiamento.

Le ragazze hanno il diritto di scegliere il loro futuro marito ballando di fronte ad una fila di ragazzi chiamati Kafafeen. . Questa danza viene praticata con un bastone o un fazzoletto. La donna porgerà l’altro lato del bastone o l’altra punta del fazzoletto al prescelto ,danzandogli attorno, e nell'eventualità che lui voglia proporsi, le offrirà un braccialetto volendo dire che l’uomo avrà accettato la proposta di matrimonio. IL VESTITO Il vestito indossato è lungo, si usa un fazzoletto come copricapo

ed il viso è scoperto. La musica è arricchita da tabla. rababa, duff e nay. Il vestito indossato è lungo, si usa un fazzoletto come copricapo ed il viso è scoperto. Nell' antichità venivano usati dei semplici abiti lunghi con lunghe maniche e un pezzo di larga e pesante stoffa avvolta intorno ai fianchi. Ogni tanto intorno ai fianchi veniva usata una sciarpa. Nel tempo il costume è cambiato: l'abito è colorato, lungo, intorno ai fianchi è attaccata una specie di gonna con due enormi volant, i quali accentuano i passi. I capelli sono coperti da un lungo foulard.


La versione creata da Mohamoud Reda è una versione teatrale. Vengono accentuati i movimenti dei fianchi una versione molto energica che possiede molti elementi simili alla versione tradizionale e, ovviamente, il passo specifico è appunto l’hagalla. il passo tipico di questo stile viene anche definito 'Altalena' o 'Shimmy Three Quarter' e viene eseguito: hagalla=altalena=lift+drop+ankeggio altra gamba, si differenzia dal passo del deserto: passo del deserto=bilancia=drop+liift+lift altra gamba IL RITMO Esiste un apposito ritmo hagalla .La composizione prevede l’accompagnamento vocale ed è composta di tre parti: Shettaywa, la parte principale, cantata dagli uomini, la danza si esegue in questa parte. Ghennaywa, cantata dal solista o dal poeta, e Magruda, cantata dal solista e dagli uomini insieme.


I

La gravidanza è senza dubbio il momento piu’ bello e piu’ impegnativo per una donna, il corpo cambia e noi cambiamo con esso.Per questo Fare esercizi durante la gravidanza è molto importante. Per prima cosa aiuta a mantenere il livello di zuccheri nel sangue stabile, evitando la costipazione e mantenendo alti i vostri livelli di energia. L’allenamento inolte costruisce energia per il travaglio, il parto e per le esigenze necessarie a prendersi cura del neonato. La ricerca ha anche mostrato che l’esercitazione rende il travaglio più efficace, cosa che significa che avrete un travaglio più veloce e con meno contrazioni. E se volete

e con meno contrazioni. E se volete tornare velocemente in forma dopo la vostra gravidanza, fare esercizi durante la gravidanza vi da già un vantaggio. Tuttavia, dovete fare attenzione quando state scegliendo un programma di esercizi durante la gravidanza. Quando siete incinte, il vostro centro di gravità si sposta e se non fate attenzione, potete cadere, facendo del male a voi ed al vostro bambino. Molte delle attività che facevate prima della gravidanza, come correre o andare in bici, potrebbero diventare difficili. Altre attività, come andare a cavallo o sciare, non sono sicure durante la gravidanza, a causa del rischio di cadere.

cadere. Un esercizio che è sicuro durante la gravidanza, tuttavia, è ballare. Ballare è sicuro poiché è un’attività senza impatti che sarà non troppo impegnativa per le vostre caviglie, gambe e la vostra parte bassa della schiena. E’ anche una buona scelta perché potete moderare il vostro livello di attività per quanto ne avete voglia, lavorando di più quando vi sentite di farlo e di meno quando non vi sentite. Gli esercizi regolari vi manterranno anche più sane e vi aiuteranno a dormire meglio. La danza Orientale, conosciuta fin dall’antichità e già praticata in Mesopotamia proprio per preparare


le partorienti al momento del travaglio, la danza del ventre aiuta le donne in dolce attesa con grandi benefici. Grazie ai movimenti rotatori del bacino, fondamentali come spiegano in tutti i corsi di preparazione al parto, questa danza aiuta il corpo della donna e soprattutto i muscoli impegnati nell’atto del parto. Un’attività prenatale che fa bene alla futura mamma e anche al bambino. Danzando la donna si muove come cullando il piccolino dentro la pancia, creando fin dal periodo prenatale un legame indissolubile con il proprio figlio. Con questa danza sinuosa infatti si muove dolcemente il bacino, e anche e la parete addominale viene rinforzata. Non solo movimenti, però: tipica della danza del ventre, infatti, è anche la respirazione che accompagna le movenze, scandite da una melodia di note basse che stimolano un respiro lento e rilassato, che scioglie le tensioni e migliora la circolazione sanguigna garantendo molti benefici anche al feto. Noi di SHARQI MAGAZINE siamo andati ad intervistare con la loro testimonianza Marika Suhayma e Suelo Di Natale insegnanti di danza orientale nella splendida citta’ di Roma. Intervista a SUELO DI NATALE danza orientale in gravidanza??? Una delle esperienze più emozionanti che una donna possa provare...Ho danzato ed insegnato per tutti i 9 mesi,se posso dirla tutta ho danzato fino alla sera prima del giorno del parto..ed ho ricominciato dopo un mese dalla nascita della mia bimba. Tutto ciò senza trascurare la salute e il benessere della mia bambina non ancora nata. Ho continuato la mia missione di insegnare la grazia e l'eleganza a tutte le donne, comprese

IN FOTO:

Suelo Di Natale e

La piccola Argyrò


anche neomamme come me, il mio amore per la danza durante la dolce attesa è emersa anche sui social dove ho caricato per 9 mesi le foto della trasformazione del mio corpo fino al momento della nascita, quando ho dato alla luce la mia piccola Argyró, e dopo aver ballato per 9 mesi nel mio grembo chissà.."magari c'è una buona possibilità che erediti l'amore che io ho per quest'arte..!?"Non ho mai pensato che la gravidanza potesse essere motivo per fermarmi ma al contrario sentivo l'esigenza di danzare semplicemente perché la danza è vita e quando dai la vita non puoi che danzare esprimendo le tue emozioni attraverso essa.Tutto ciò mi ha dato la possibilità di avere un parto naturale favoloso, perché i movimenti che si fanno durante le lezioni di danza del ventre favoriscono una maggiore flessibilità del tono muscolare, un aumento della capacità respiratoria, una preparazione analgesica al momento del travaglio, una postura più adatta alla fase espulsiva, una diminuzione dei problemi scheletro muscolari e un rilassamento benefico che stimola la possibilità di un buon

riposo notturno, inoltre, la memoria muscolare è in grado di preservare i movimenti imparati facendo in modo che la partoriente li possa ripetere anche durante il travaglio e il parto stesso. Posso anche dire che ho prestato molta attenzione all'alimentazione, o meglio alla quantità, alla qualità e alla distribuzione dei cibi assunti, e dei pasti effettuati, durante i nove mesi di gestazione, bisogna sfatare un luogo comune assai diffuso, quello di credere che occorra "mangiare per due". La gravidanza comporta delle intense modifiche sul corpo della donna ma bisogna ricordare che molte di esse sono reversibili, saperle accettare e gestire in modo naturale significherà anche poterle poi riassorbire in modo altrettanto rapido. Il mio consiglio professionale alle future mamme è danzate fino a che ne avete desiderio e se possibile riprendete anche nei primi mesi dopo la nascita del neonato perché la danza potrà aiutare la neomamma a rimettersi in forma e a superare la fase post parto. La danza favorisce vantaggi per la psiche

perché l'acquisizione di un senso di rinascita e di riscoperta della femminilità, in questa fase, permette alle future mamme di trovare spazio per esprimere bisogni, condividere emozioni, e informazioni con il resto del gruppo e con l'insegnante, la rete sociale e il supporto reciproco diventano fondamentali soprattutto nel periodo successivo al parto. La vicinanza, il sostegno e la condivisione sono fattori importantissimi per accompagnare e sostenere la nascita psicologia di ogni mamma. E' sorprendente per molti scoprire che la danza orientale non nasce per essere uno spettacolo che allieta gli uomini, ma come una danza delle donne per le donne, e dai culti antichi una celebrazione delle donne per la fertilità della dea madre terra.


Intervista a MARIKA SUAHYMA Non so se qualche altra mamma può confermare questa cosa...per me la gravidanza prima e l'essere mamma poi sono un momento di "stasi" in cui chiusa in una bolla ho osservato ciò che accadeva intorno a me...l'evolversi di alcune situazioni sia intime che sociali, senza intervenire, senza metter parola ne giudizio. E' incredibile dopo circa 1 anno raccogliere i frutti di questa "osservazione" e capire che ci sono cose e persone che non puoi più tollerare, ti rendi conto che ad alcuni rapporti ci tenevi solo tu ed erano basati solo sulla tua amicizia o sulla tua collaborazione, e dal momento che ti sei fermata, dall'altra parte hai visto il vuoto...o peggio...una delusione...o peggio ancora, due spalle girate! E così mi sono resa conto di aver avuto tanto da persone da cui davvero non me lo aspettavo, e indifferenza da chi ho curato protetto ed amato negli anni. Ho capito che la lontananza "fisica" distrugge l'inutile ma rafforza quei legami che erano gia' basati su una forte intesa spirituale, e che forse qualche vecchia, vecchissima amica di tanti anni fa, se ti sta ancora vicino è perché' davvero ti vuole molto bene. Ho capito tantissime cose in quest'ultimo anno, mi sento in una nuova fase della mia vita, un po'addolorata per certi versi, alleggerita per altri...ma soprattutto innamorata...innamorata di questa creatura che ho messo al mondo, e che così piccola mi ha già insegnato così tanto! Ho danzato fino a 4 giorni prima del parto.ho fatto lezione il giovedì e partorito il lunedì Non ho potuto danzare all’ inizio per uno scollamento della placenta Sono stata seduta a lezione... Diciamo che i primi mesi sono stati difficili perché era molto frustrante...ma ho avuto pieno sostegno dalle mie allieve che sono state dolcissime. Dopo il 3 mese ho

ripreso con gradualità'...ho spiegato la dabka senza poter saltare...non è stato facile ma ce l abbiamo fatta!! Ho mangiato principalmente un sacco di verdure soprattutto ero golosissima di cetrioli! una cosa stranissima!!! Non ho toccato dolci per tutta la gravidanza perché' il solo pensiero mi nauseava...altra cosa stranissima!!! Ho preso 13 kg ma li ho persi tutti in 1 mese. Ora sono 2 kg sotto il mio peso di prima. Ballare in gravidanza e' stato bellissimo...un emozione unica che a quanto pare ho trasmesso a chi mi stava vicino...al saggio dietro le quinte le mie ragazze piangevano tutte. Gabriel ha ascoltato così tanta musica egiziana che ora che ha 4 mesi devo mettergliela per farlo calmare se è nervosetto...e balliamo insieme con lui nella fascia porta bebè quasi ogni giorno mentre preparo le sequenze per la lezione. Dopo quanto insegnare?

hai

riiniziato

ad

Dopo 1 mese sono tornata a lezione, ho avuto e ho tuttora il supporto importantissimo di mia sorella che fa lezione con me, ho montato delle sequenze questa estate e mi sono fatta dei video (Anche la spada con il pancione...che non mi si reggeva che ridere) E mia sorella Debora le ha spiegate alle allieve integrando la lezione con cio' che aveva imparato lei stessa stando 5 mesi al Cairo. Nonostante la mia assenza e' stata un esperienza molto costruttiva per loro. Non si sono sentite "abbandonate" e hanno avuto modo di confrontarsi anche con qualcosa di nuovo, sarei voluta tornare prima ma ho avuto tante difficoltà con l'allattamento...ora grazie al cielo va tutto bene! Ho un allieva che ha partorito stanotte, ha seguito fino all’ultimo!!!Sicuramente l’ insegnante non può sostituirsi al medico che ci segue, ma è pur vero che ci sono alcuni ginecologi che non hanno idea di cosa sia la nostra danza.


Magari consigliano di fare nuoto o pilates e quando gli chiedi di danza orientale ti guardano stralunati, ma semplicemente non sanno cosa facciamo e quanto faccia bene! Se il vostro medico vi dice che dovete stare a letto o comunque riposare è ovvio che non potete fare niente e dovete seguire il suo consiglio, ma se non c’è alcun pericolo e la gravidanza è fisiologica la danza vi aiuta tantissimo, innanzitutto a rilassarvi e psicologicamente a non sentirvi "meno donne" perché state lievitando...è come preservare la propria femminilità, la circolazione delle gambe ne gioverà tanto, non vi sentirete pesanti e non vi verrà mal di schiena e la cosa più bella mentre danzate cullate il vostro cucciolo. Ci sono poi alcuni movimenti che vi aiuteranno durante il travaglio, come il sole ad esempio e la respirazione Ho eseguito tranquillamente il bellyroll fino a 9 mesi e avvertivo che a Gabriel piaceva quella "giostra". In travaglio la danza mi ha aiutato tantissimo. Gabriel aveva un braccino tirato su ed è nato come Superman, ho fatto di tutto per tirarlo fuori con le mie forze, se le mie gambe mi hanno sostenuta, credo proprio che lo devo alla danza. Ad un certo punto erano come di gelatina, ma ho insistito con tenacia e sono riuscita a farlo scendere. Un travaglio lampo 10 cm in meno di tre ore, ma per quanto il mio corpo fosse pronto il piccolo non scendeva giù era incastrato con il braccio alzato. E così per 2 ore ho fatto esercizi su esercizi in tutte le posizioni possibili...finche' non è riuscito a scendere lungo il canale del parto, è stato lo stretching più faticoso della mia vita e non avevo fatto neanche il corso preparto, me lo sentivo dentro che quando sarebbe stato il momento la danzatrice che vive in me mi avrebbe aiutata! C è un aneddoto molto divertente....A 10 cm di dilatazione ho mandato un messaggio vocale alle mie allieve, se qualcuna poteva andare a sostenere la lezione per il corso principianti, per la serie, non mi sono scordata di essere un'insegnante neanche in quel momento!

La gravidanza ha cambiato molto il mio punto di vista nei confronti delle mie allieve e lo ha reso più materno nel senso che ho perso molto l’egocentrismo che caratterizza un po’ la danzatrice mi sento tanto felice a vederle esibirsi e danzare più felice di quando mi esibisco io...è una sensazione davvero particolare....una fase di maturazione materna che mi è venuta con la gravidanza e ora con la maternità, come se avessi improvvisamente visto il cordone ombelicale invisibile che parte da me ed arriva ad ognuna di loro mentre sono sul palco, è stata una lotta convincere mio marito ma ora è più’ contento di me dei pannolini lavabili. Non abbiate paura di fare figli perché' il vostro corpo si rovina...se fate movimento e seguite davvero poche regole di buona salute il vostro corpo tornerà in forma ed in più avrete una bellezza negli occhi che solo le mamme hanno!



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Oggi vi proponiamo la ricetta per preparare la baklava greca: il dolce simbolo non solo della Grecia, ma anche di tutta la zona balcanica e della Turchia. Ogni paese ha una propria ricetta, quella greca si distingue per l’uso del miele nello sciroppo con cui dare il goloso tocco finale. Con molta probabilità la baklava nasce in Turchia, dove fin dai tempi dei bizantini si preparavano dolci con ripieno di noci e miele. La sua origine è ancora oggetto di studi per cui non si hanno ancora notizie certe. L’unica sicurezza è che la baklava è una piccola opera d’arte, un susseguirsi di croccanti strati di pasta fillo, intervallati da una farcia di noci e miele ingentiliti dalla cannella. Ecco la ricetta originale della baklava, ma state attenti alla calorie e agli zuccheri!

PREPARAZIONE Partiamo dalla pasta fillo, se avete comprato quella congelata lasciatela a scongelare in frigorifero la sera precedente. In una ciotola mescolate noci, zucchero e cannella con un cucchiaio di legno, fino a creare un composto ben amalgamato. Preparate lo stampo imburrandolo. Iniziate il lento e certosino lavoro di assemblaggio degli strati di pasta fillo. Adesso creeremo la base della baklava. Imburrate il primo foglio di pasta e poi mettetelo nello stampo, ripetete l’operazione fino ad avere almeno una decina di fogli. Una aneddoto simpatico, ma che vi farà capire quanto sia serio preparare la baklava: gli ortodossi la preparano sovrapponendo 33 strati, quanti gli anni di Cristo. Appena avete preparato la base, spalmate 1/3 della farcia con cura sulla pasta. Ungete con il burro altri due fogli di pasta fillo e sovrapponeteli. Spalmate ancora la farcia. Sigillate con altri due fogli. Altra farcia. E adesso terminate con una decina di pasta fillo a chiudere il prezioso ripieno. Se è la prima volta che la preparate non esagerate con gli strati. Tagliate la baklava e poi cuocete in forno a 170 C° per 30 minuti. La sommità della baklava deve diventare di un bel colore dorato. Intanto che la baklava cuoce in forno, in un pentolino mettete lo zucchero, la stecca di cannella e la buccia di limone e lasciate cuocere dolcemente per 8 minuti. A questo punto aggiungete il miele e cuocete per un paio di minuti ancora. Togliete la cannella e la buccia di limone e irrorare la baklava ancora calda con lo sciroppo, facendo attenzione a ricoprirla perfettamente. Tritate una manciata di pistacchi e distribuiteli sulla baklava.


PREMI SETTORI DANZA MODERNA, HIP HOP, DANZE ORIENTALI E DANZE FREESTYLE/CHOREOGRAPHIC TEAM

La classifica finale riguarda le scuole di appartenenza degli atleti e prevede: 3 MAXI TROFEI alle prime 3 scuole di ogni settore che avranno totalizzato più vittorie. 4 BORSE DI STUDIO DEL VALORE DI 250,00 € alle prime classificate di ogni settore e 1 BORSA DI STUDIO SPECIAL data per meriti sportivi. ATTESTATI DI MERITO SPORTIVO alle scuole vincitrici dei premi di cui sopra. I premi aggiuntivi di fine Circuito saranno assegnati al termine della giornata della terza tappa di gara.


Sorrisi, emozioni e sguardi testi, piu’ di mille partecipanti in un circuito diviso in tre fantastiche tappe. Questo è stato il TROFEO STARDUST di cui direttore artistico CLAUDIO MASSACCESI che ci fa sapere che dall’anno scorso hanno aperto le competizioni anche alle danze orientali. Un trofeo vincente giovane e sempre innovativo che cresce di anno in anno. Il Trofeo Stardust è promosso dalla A.S.C. attività sportive confederate, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI non un semplice ma il risultato dell’impegno e della dedizione di un insieme di persone con elevata competenza, professionalità ed esperienza pluriennale nel mondo dello sport, dell’associazionismo, della comunicazione e del Management sportivo ed imprenditoriale. Quest’anno per il settore danze orientali vincono il circuito e quindi il maxi trofeo e una borsa di studio del valore di 250€ le allieve della Baila Dance di Roma di cui insegnante è Salua. Al secondo posto si classifica la Global Dance con maxi trofeo del secondo posto e al terzo posto il gruppo della Delian Dance con maxi trofeo del terzo posto e attestato di merito sportivo.



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