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Cosa abbiamo imparato dalla questione parity rate?

trattenere gli utenti sul proprio sito e di portarli alla prenotazione in maniera altrettanto semplice, veloce e accattivante? Mettiamo che l’utente, grazie ad attività di web marketing all’avanguardia o a un evento assolutamente fortuito, riesca ad arrivare sul sito e a leggere le proposte tariffarie messe a disposizione, riuscirà poi a navigare e a trovare tutte le informazioni con facilità e da tutti i dispositivi? Se anche la risposta dovesse essere affermativa, la criticità successiva è rappresentata dal booking engine, che deve essere flessibile, veloce e intuitivo.

A distanza di tempo, niente come l’abolizione della parity rate, vista come panacea di tutti i mali, ci ha insegnato che la sola gestione del prezzo non è sufficiente e che per migliorare le performance e conoscere meglio gli ospiti è indispensabile mettere in comunicazione i vari reparti fra di loro. Il prezzo finale non è che il risultato del confronto di numerosi dati e attività. E il prezzo non può essere giusto senza queste sinergie.

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