Dossier informare 06 2015

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Occupata l’aula DCR srl

Raffaele Di Costanzo

ANNO XXII - N.06

26 GIUGNO 2015

COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI RESTAURI Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

Il consiglio comunale di Ardea ha approvato rocambolescamente il rendiconto 2014 ANZIO: SOSPENSIVA DEL TAR ANNULLATA, MA NON È FINITA NETTUNO: ESPULSI DAL PD I QUATTRO DISSIDENTI ARDEA: VIETATO IL SACCHETTO NERO

È

stata una seduta notturna e pirotecnica, quella che ha portato all’approvazione del rendiconto 2014, dopo averne collezionate una serie interrotte, o non iniziate per mancanza del

LITORALE: DAL 27 GIUGNO A FALASCHE ARRIVA IL MERCATO CONTADINO A FILIERA RIDOTTA numero legale. Il consiglio, convocato alle ore 22 del 18 giugno, in un clima da rissa ed insulti, alla fine ce l’ha fatta, con tanto di occupazione dell’aula da parte dei cittadini. (A pag. 18)

POMEZIA: INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE FARE VERDE PER DIMINUIRE L’USO DELLA PLASTICA NETTUNO: PREMIO ENERGIE RINNOVABILI


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dossier informare n. 06/2015 • 26 GIUGNO

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Anno 22 o - Numero 06 del 26 GIUGNO 2015 - 251ª uscita

20.06.2015 25.06.2015

dossier

informare

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31 LUGLIO

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Lettere e comunicati devono pervenire entro il 21 luglio LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 12 LUGLIO G

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Satira

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oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ARDEA

• Dopo l’incendio intelligentemente sviluppatosi nei locali sede dell’ex ufficio tecnico di via Laurentina, per poter visionare un carteggio inerente una pratica edilizia, bisogna dapprima versare 16 euro di diritti bollati e poi, non di rado, ci si trova nell’impossibilità di consultare quanto richiesto. Questo perché la società di Aprilia che, da quando ci fu l’incendio di cui sopra, gestisce l’archivio su appalto del Comune, stenterebbe a consegnare le pratiche. Pare, dicono, che la ditta in questione non riceva quanto pattuito dal Comune e per questo non invii i faldoni. Un vero

casino all’ardiese del quale non sembra importare nulla a nessuno. Persino ai Vigili urbani della sezione urbanistica la ditta aveva rifiutato di consegnare della documentazione specifica e solo dietro la prospettiva, ventilata dagli agenti, di rivolgersi al pm, i dipendenti della stessa hanno tirato fuori dall’archivio le pratiche edilizie richieste. Dite voi se non si tratta di una commedia dell’assurdo, tanto più che l’assessore preposto, Piselli, non pare prendere posizione su tale disservizio. La battuta verrebbe facile, ma ve la risparmiamo. • Monnezza. Il sindaco ha firmato un’ordinanza che vieta la vendita e l’esposizione dei sacchi non traspa-

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renti o neri su tutto il territorio di Ardea. Questo perché la gente continua ad usarli, sebbene non siano da tempo consentiti. Se il sacco non è trasparente, l’unico modo per vedere che contenga quanto previsto dalla differenziata è aprirlo. Invece, se è trasparente, si vede da fuori. Le multe previste vanno dai 2.500 ai 25.000 € per la vendita dei sacchi neri e dai 25 ai 500 € per il loro utilizzo. Tutto bene, tutto giusto, perché c’è stato tanto tempo per esaurire le scorte (più di un anno) ed abituarsi. Quando si parla di multe per chi mette fuori il sacco nero, sorge però un problema serio. Se qualcuno intende fare un dispetto al proprio vicino di casa o a chiunque altro a livello comunale, può procedere nottetempo a posizionare uno o più sacchi neri davanti al cancello di un altro cittadino, facendo sì che quella persona vada soggetta alla multa prevista. Come si fa ad essere sicuri che il sacco nero sia stato esposto dal proprietario di casa dove lo stesso viene trovato? L’unico modo è aprirlo e sperare che il ‘colpevole’ abbia lasciato indizi sulla sua identità in quella spazzatura. È probabile ma non certo, oltre che abbastanza disgustoso. E chi garantirà questo diritto dell’accusato a tentare di discolparsi con la prova del sacco?

ANZIO

• Incuriositi dal fenomeno della sparizione dei cigli stradali siamo stati in quella landa desolata dove dicono che sorgerà la zona artigianale. I cigli stradali in effetti sono stati divelti e posizionati al centro della mezzeria stradale. Dalle foto non si vede bene, ma servono ai ragazzini che fanno la gimcana con i motorini. Il luogo è perfetto

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anche per le gare di velocità delle moto. Asfalto perfetto, senza buche e con lunghi rettilinei.

• Anzio Pretura. Gli alberi dietro il chiosco bar hanno dei rami pericolanti. La cosa è stata segnalata ad aprile. Speriamo che chi di dovere intervenga prima che si schiantino.


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(mi odino, ma mi temano)

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ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO

• Lavinio stazione. L’amministrazione sta rifacendo i marciapiedi. E’ incredibile, vedendo il prima lavori, la quantità di intoppi, saliscendi e trabocchetti a cui si dovevano assoggettare i pedo-

ni... Ma ora, a ben guardare, tra scivoli, pali, cigli per parcheggi e marciapiedi alti 20 centimetri per non farci salire le macchine, non è che gli intoppi siano stati eliminati, sono soltanto stati razionalizzati... creandone altri...

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Satira

... e dentro guardate un po’, invece del guardiano... mondezza!

• A Villa Sarsina, sede del palazzo comunale, l’ascensore è fermo da sempre... mancano i soldi per ripararlo.

POMEZIA

Al centro della scala circolare rimane uno spazio che pensavamo servisse come guardiola, invece manca la porta di accesso, c’è solo la finestra.

• È andata deserta la gara d’appalto per l’installazione e gestione (a costo zero per il Comune) delle macchinette ecocompattatrici dove inserire i rifiuti differenziati, ricevendo contestualmente un buono spesa. Che peccato! Il progetto andrà comunque avanti, fa sapere il Comune, individuando il partner privato con affidamento diretto, anziché con appalto. • Don Antonio Jorge Do Amor Divino è il parroco della chiesetta Regina Mundi di Torvajanica Alta. La chiesa è proprietaria di un terreno dove era previsto l’ampliamento della costruzione parrochiale, fino a quando il Comune ha annullato il piano particolareggiato di zona. Il parroco sostiene di non essere stato avvisato, com’era suo diritto, né dell’intenzione di annullare, né degli incontri con il Comune e gli altri diretti interessati. La questione è in mano agli avvocati.


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Satira

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(mi odino, ma mi temano)

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• Buca in Via Abetone...

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ANZIO

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• A Villa Sarsina, nel piazzale, c’era un mosaico dell’epoca romana. Ora ci sono erbacce. Sarà vero che è in restauro o se lo sono fottuto?

NETTUNO

• Bellezze naturali del nostro territorio: il bosco di Foglino... come potete vedere è molto amato da alcuni cittadini.

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che sta scritto su giornali e giornalini, ad oggi la Carefur non ha presentato alcun documento per aprire un centro ad Anzio.» Risponde il sindaco Bruschini: «Non sono a conoscenza dell’invio di profughi all’Hotel del Golfo. Per quanto riguarda la Tasi la recente nota del governo implica che dovremo dare allo Stato 11 milioni.» Geracitano: «Vorrei ringraziare l’amministrazione per gli ottimi lavori che sono stati fatti al quartiere di Lavinio stazione.»

ARDEA

• Frasi celebri dal consiglio comunale del 25 maggio. Bernardone: «Mi rivolgo ad Alessandroni (assessore ai lavori pubblici, ndr) rilevo che la città artigiana sta in costante abbandono, ogni tanto arriva una ditta e fa qualche lavoro e se ne va. Ma ormai si è sparsa voce che ci andrà un campo rom, quindi è sempre di interesse. Noi mettiamo i cigli di travertino e qualcuno li leva. Ma non si capisce bene perché mettiamo i cigli di travertino che vengono regolarmente asportati. C’è pure un cartello che indica la presenza di un ordigno bellico, con quello che abbiamo speso per la bonifica quando abbiamo pure evacuato il quartiere ora c’è la possibilità che un ragazzino si porti via uno spezzone di mortaio.» Risponde Alessandroni: «Visto lo sminamento di tempo fa, visto che hanno rubato i cigli ed i pozzetti e le pompe per l’acqua, stiamo rimettendo i coperchi ai pozzetti, per la bomba non è esattamente nella zona artigiana, e ce ne stiamo già occupando.» Risponde l’assessore Bianchi: «Smentisco tutto quello

• Succede ad Ardea. Se manca l’impiegata... lo sportello unico per l’edilizia chiude, con buona pace di chi ha urgenza di protocollare e magari si era anche preso un giorno di ferie a bella posta. • Tor San Lorenzo, zona Ufficio Postale. Quanto resta di questa povera palma, dopo l’attacco terminale del punteruolo rosso, costituisce l’emblema della mosceria con cui siamo amministrati... tuttavia appare evidente che il totem stia per cadere. Sarà il caso di prendere provvedimenti, prima che ci scappi l’incidente? Forza, non è tanto difficile!

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fatta in 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

Amministrazione

DI FIORI

data inizio: 11 maggio 2012

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NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenza riceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...

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in piazza, quando vendono le stesse cose che vendono i negozi, impedendo il passaggio sia alle carrozzine che ai passeggini.» (Vedi foto, ndr).

e via dicendo, perciò non vorrei mettere al ghetto Succi in consiglio comunale, ma una cosa sindaco la voglio dire, vengo a conoscenza dell'Hotel Golfo,

Placidi: «L'organico per la raccolta rifiuti passerà da 142 a 109 addetti.» Ranucci: «Assessore, come si giustifica a persone che ormai sono quattro anni che lavorano, domani andate via. Trenta persone a casa.» Placidi: «Saranno assunti in base alla loro anzianità di servizio.» In consiglio si sparge la voce che Eugenio Ruggero stia con la Lega, o meglio stia con il gruppo Noi con Salvini. Attoni: «Allora non puoi sedere nei banchi della opposizione ma devi andare nei banchi della maggioranza.» Ruggero: «In alcune regioni la Lega sta con FI in altre no, pertanto io continuerò a stare all'opposizione. Il dato di fatto è che in questo paese la Lega nord è una cosa, Noi con Salvini un'altra. La politica è una cosa, l'amicizia un'altra.» Ranucci: «Nella nostra città erano predestinati 100/200 extracomunitari, perciò se non sarebbero andati da Succi sarebbero andati accanto

mica spero che non avvenga e se lo Stato italiano o l'Europa non ci hanno dato i soldi è perché la Germania o la Francia non li vogliono, allora dicono, voi li volete, l'italiano proprio è che costa 100 lire e ce li siamo presi, ma l'importante è che vengano dislocati in situazioni periferiche della città, no sulle zone costiere turistiche, al centro di Anzio, perché così veramente abbiamo messo una pietra tombale. Purtroppo ancora oggi faccio parte del consiglio comunale, alle prossime elezioni farò una lista a parte Pino e Pino o un Cettola Qualunque o quello di Cerignola. Già sono pronto a divertirmi con gli elettori. Turisticamente abbiamo messo una pietra tombale. Questo consiglio comunale non è riuscito a sviluppare un posto di lavoro, con gli alberghi, le spiagge, i chioschi, i locali con tante belle parole, oggi signor sindaco ci troviamo immersi nell'erba, in via Prebenda esco-

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ANZIO

• Frasi celebri dal consiglio comunale del 4 giugno. Geracitano: «Ho chiesto che venisse messa la segnaletica nei pressi dei passaggi pedonali accanto alla rotonda di Lavinio stazione e sono stato accusato da Bernardone di favorire gli interessi di un eco-bar.» Borelli: «Prego Danilo (Fontana, ndr) hai preso il caffè? Parla pure.» Fontana: «Visto che siamo pieni di musei che cadono a pezzi che ci sta a fare lo Splasch?» Borelli in merito alla presenza della bandiera della X Mas alla cerimonia del 2 giugno: «Fuori dalla sala comunale non è il sindaco che decide cosa si deve fare, questa aggressività della X Mas non la vedo, sono cose di 80 anni fa, è una fiammella che resiste.» Bruschini: «Posso pensare che chi viene a testimoniare il giorno del referendum della costituzione della repubblica italiana venga a riconoscere la repubblica, cioè un momento di riconciliazione.» Bianchi: «Rispondo a Maranesi. Nel nostro assessorato non facciamo soltanto mercatini, ci attiviamo per ravvivare la piazza, che sopratutto d'inverno è deserta. La farmacia Cicconetti negli ultimi dieci anni è stata rapinata otto volte. Tutto quello che ci sta dietro per organizzare per te Maranesi è Bangladesh.» Maranesi: «Assessore, lei dice che le bancarelle creano 25 posti di lavoro, innanzitutto è falso perché sono persone che vengono da fuori, poi perché metterle

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no i topi dall'immondizia, si continua indipendentemente dalle buche perché non ci sono soldi, ma quando vedo le stronzate, ma le stronzate... la raccolta dell'acqua bianca a Colle Cocchino, sindaco vatte a fa' 'na passeggiata. Mi metto là in ginocchio e mi metto a piagne da come è stata fatta... assesso' non se po' fa, io non faccio l'ingegnere, quanto è costata dimmelo te. Al primo acquazzone andiamo là a vede' io, te e il sindaco, perché hanno messo i tubi a scorrimento con la condotta che cammina a due metri e mezzo dal canale, mi devi dire come va via l'acqua; poi andiamo a vede' pure i chiusini come so stati fatti, messi più alti della strada. A sindaco, ma noi qua paghiamo le tasse, ogni tanto fattela una passeggiata.» Mingiacchi: «I documenti del bilancio non sono pervenuti in tempo utile, pertanto il Pd non partecipa alla votazione.» Ruggero: «Non ho avuto modo e tempo per valutare il documento, ma ad una prima occhiata da profano è evidente che ben poco di quello che ci avete presentato riguarda l'attuazione del programma di giunta, ma si tratta solo di somme stanziate per rincorrere emergenze, non è così che si fa un bilancio.»

ARDEA

• Ardea turistica. Via Miseno, angolo via Verona: certi cittadini si preparano ad accogliere i villeggianti.


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NEI PARAGGI

• Campo di Carne. I pali di fronte alla posta, con questo caldo, si sono ammosciati... qualcuno gli dia un’innaffiata!

ARDEA

• Frasi celebri in consiglio comunale: Marcucci: «Noi vogliamo far chiudere l’impianto a biomassa. Per produrre circa 1 megawatt ci vogliono prodotti da fuori e quindi facciamo entrare nel territorio tutti questi letami e poi c’è anche una denuncia di sversamento di percolato nei fossi fatta dal Consorzio di bonifica». Abate: «Non vogliamo far chiudere nessuna ditta, ma nemmeno la gente dentro casa per la puzza. Oltre agli

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odori c’è anche un problema di possibile inquinamento delle falde acquifere. Il sindaco deve fare ordinanza di chiusura immediata e poi far fare le veriche ambientali». Volante: «Anni fa con la Pomar si parlava di realizzare un parco giochi che poi la ditta andò a fare a Valmontone. Questi ormai producono soldi per loro e biopuzza per noi e il problema nasce da una politica malata e corrotta da parte di questo Comune che non doveva mai approvare l’impianto. Noi ad Ardea portiamo solo la monnezza, dal ‘70 ad oggi l’amministrazione ha prodotto solo zozzerie». Dal pubblico: «A Policà ma tu in tutti questi anni ‘ndo stavi?». Risponde Volante: «E se voi non me capite stateve zitti». Certo che l’oro della Pomar alla fine è arrivato a Valmontone, mentre qui ci hanno lasciato solo le bufale. Di Fiori: «Si sente la puzza, o meglio un odore fastidioso, perché in zona c’è un vecchio allevamento di bufale e perché il materiale di scarto viene espanso nei terreni, ma la relazione dei vigili non ha riscontrato irregolarità». Capraro: «La relazione dell’ARPA evidenzia alcune criticità sullo smaltimento dei rifiuti della ditta e lei, sindaco, non deve dire stupidaggini». Di Fiori: «Lei Capraro non la può buttare in caciara e deve parlare con le carte alla mano, la relazione dell’ARPA non dice quello che dice lei!» Capraro: «La c’è una puzza assurda e questa sarebbe la vocazione turistica di Ardea?» Marcucci: «La zona a mare sta in mezzo tra la puzza del depuratore e quella delle bufale, bisogna intervenire». Fanco:

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«Dopo aver votato la delibera dovete avere il coraggio di fare il test antidroga, che c’è avete forse paura?» Ludovici: «I consiglieri di maggioranza si alternano nel ricattare oggi uno e domani l’altro. Noi abbiamo presentato una mozione di sfiducia al sindaco e non è possibile che state ancora qua a fa’ danno. Qua puzza er depuratore, puzza a Pomar e voi continuate come se niente fosse». Il presidente lo riprende e lo esorta a rimanere in tema di bilancio e Ludovici: «Se non me fai legge ‘a sfiducia presidè io te faccio un pippone pe tutta ‘a serata». Ancora Ludovici: «Oggi abbiamo un sindaco a tempo pieno e se vede, ha rinunciato all’incarico in Regione dopo l’inchiesta su Roma capitale». L’assessore Cantore: «Questa sera mi sono voluta vestire tutta di bianco per dare a voi cittadini un’immagine di trasparenza». Dal pubblico: «Peccato che se vede poco in trasparenza». Massimiliano Giordani riferito alla Cantore: «Raccontare questo ai cittadini dopo 3 anni significa prenderli in giro e io sono stufo dell’operato di quest’amministrazione. Noi dobbiamo intervenire subito sulle strade, sulle scuole e per dare supporto ai disabili». Abate: «Adesso volete dare ai cittadini quello che non gli avete dato in 3 anni e questo è offensivo. L’arenile è ancora sporco, le strade sono rotte e noi vogliamo capire come avete speso questi soldi visto che le opere non ci sono». Lo striscione per il ritorno dei Marò è stato tolto e non si sa da chi ma l’ex Marò presente in aula nemmeno se ne accorge. Capraro: «Stasera sono confusa, dopo tutti

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questi attacchi anche dalla maggioranza lei sindaco o ride o sbadiglia. Giordani prima critica il rendiconto poi però dice di volerlo votare. Marcucci e Iacoangeli prima dichiarano di essere pronti a firmare e poi non si presentano per farlo». Dal numeroso pubblico presente arrivano urla e invettive contro l’amministrazione, i grillini e i cittadini di Montagnano presenti chiedono a gran voce le dimissioni di Di Fiori e al grido di «Tutti a casa, tutti a casa» invadono in massa l’emiciclo bloccando i lavori consiliari. In un vero clima da stadio, tra urla, insulti e schiamazzi di tutti i tipi le forze dell’ordine faticano a far calmare i manifestanti. Poi, per fortuna, gli animi si calmano, la votazione finisce, il rendiconto passa, il pubblico si ritira e verso la mezzanotte se ne vanno tutti a casa... all’ardiese...

Da incorniciare

Ludovici al presidente del consiglio: «Se non me fai legge ‘a sfiducia, preside’, io te faccio un pippone pe’ tutta ‘a serata».


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Bilancio approvato

ANZIO

I quattro dissidenti PD espulsi dal partito

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Tralasciamo, per semplicità, le discussioni sul bilancio che, come pare accertato, non è altro che un copia e incolla, dove, come sempre, non si scorge una direttiva politica, cioè un barlume di speranza su obiettivi da perseguire. I revisori nella relazione sostengono la necessità “di una maggiore attività tesa al recupero di somme anticipate per conto terzi, al fine di evitare che tali crediti nel lungo periodo non siano più esigibili”. Già siamo in crisi, se l’amministrazione non riesce neanche a recuperare i crediti, di che vogliamo parlare? Parliamo del Pd che minaccia il ricorso per annullare la delibera del bilancio. In attesa di azioni concrete, salta fuori che un tizio, intercettato nell’indagine Mafia Capitale, dica: «Va bene, ne ho buttati 150 ad Anzio, ne butto 150 pure qua...». A favore di chi e per fare cosa non è dato di sapere, ma il collegamento pare che sia con una delle cooperative che hanno operato sul territorio. A parlarne è stato Marco Maranesi, che non si risparmia in dichiarazioni e prese di posizione forti. Fu lui che sollevò il caso sul servizio di refezione scolastica. Poi furono rilevate irregolarità nella gara e pare anche “illegittimità nella composizione della commissione aggiudicatrice”. Quindi anche il dirigente dell’area, Aurelio Droghini, prese posizione e revocò l’appalto. A quanto si sa verrà indetta una nuova gara per la scelta di una nuova ditta. Ora sembra che Maranesi abbia fatto richiesta di accesso agli atti sulla gara dei rifiuti. Se si tiene conto che, a parità di abitanti, a Nettuno per la raccolta della monnezza si spende la metà dei 18 milioni di euro che si spendono ad Anzio, a qualcuno dovrebbero fischiare le orecchie. (M. Savio)

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NETTUNO

di Massimiliano Savio

I quattro consiglieri del Pd che a fine aprile, con le loro dimissioni, hanno causato la caduta del sindaco Alessio Chiavetta sono stati espulsi dal partito. Si tratta di Pamela Polito, Matteo Selva, Nicola Burrini e Domenico Della Millia. La sentenza è stata emessa dal comitato di garanzia che è composto da dieci membri. Alla riunione hanno partecipato in sette, di cui due si sono astenuti, due hanno votato contro e tre a favore dell’espulsione. Il segretario provinciale, Rocco Mauliani, si è espresso in termini durissimi nei confronti dei

Sacchi neri: vietato venderli ed usarli per i rifiuti ARDEA

Basta sacchi neri per la raccolta differenziata: lo ha stabilito il sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, firmando un’ordinanza specifica. Tutti i negozi del territorio non potranno più vendere sacchi neri di qualsiasi misura e non si potranno più depositare i rifiuti in sacchi neri “o comunque non trasparenti”. L’ordinanza nasce per fare in modo che la raccolta porta a porta sia fatta in sacchi che permettano all’operatore di vedere se la selezione dei rifiuti sia stata condotta correttamente. La vendita dei sacchi neri ad Ardea prevede una sanzione amministrativa da 2.500 a 25.000 euro, mentre per l’esposizione dei

sacchi sarà applicata una sanzione dai 25 ai 500 euro. «Da lungo tempo abbiamo sempre detto ai cittadini di fare la raccolta porta a porta con sacchi trasparenti - ha spiegato il sindaco - Ora ci troviamo costretti a firmare un’ordinanza per fare in modo di evitare che tutto (dall’organico, al cartone, al vetro, alla plastica), possa andare a finire nell’indifferenziato. Per colpa di incivili ci trovavamo a pagare tutti. In questo modo si vedrà chi vuole far bene la raccolta e chi no». Speriamo che il comune individui anche un sistema per tutelare i cittadini virtuosi, vittima dell’abbandono del sacco nero davanti al proprio cancello, incivile prassi attuata meno infrequentemente di quanto si possa immaginare.

quattro ‘dissidenti’ che potranno comunque presentare appello presso la commissione regionale del partito. Ma l’opinione comune, almeno quella nostra, è che Chiavetta sia stato fatto cadere perché, giunto a metà del suo secondo mandato, non è stato in grado di pagare le cambiali politiche che aveva firmato per essere rieletto. La buca del parcheggio di piazza Berlinguer ha aspetti incomprensibili che qualcuno dovrà spiegare, prima o poi. Le conseguenze delle espulsioni si sentono già. Il Pd a Nettuno è senza guida. Per capire come andrà a finire bisogna capire da dove veniva la percentuale del 70% di preferenze che hanno fatto eleggere anni fa Chiavetta. A Nettuno la sinistra non ha mai avuto così tanti consensi, ne deriva che Chiavetta pescò abbondantemente nell’elettorato di destra. Ora si dice che l’ex sindaco abbia trovato, insieme ad esponenti di centrodestra, l’appoggio alle primarie per una persona che che non è certo vicina alla storia del Pd. Si vedrà in seguito se la voce verrà confermata o smentita dai fatti. Ma dati i tempi non sembra questo essere un problema per il partito di Renzi. Di certo il candidato sindaco, quando si andrà alle elezioni, dovrà spiegare la vicenda del parcheggio incompiuto di piazza Berlinguer.


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Consiglio comunale: lo streaming è fasullo 14

Quando il Comuö @ ANZIO ne di Anzio decise

di allargare la platea della partecipazione all’attività dell’amministrazione, con la trasmissione in streaming delle sedute del consiglio, ne diedi atto e non fui il solo. E’ stata una decisione di normale democrazia, quella di aprire le finestre sull’aula dove si prendono le decisioni amministrative della nostra cittadina. Un modo, anche per le persone non avvezze al linguaggio ed ai tatticismi della politichetta di provincia, di cercare di comprendere le ragioni di una destra che si contrappone ad un’altra destra, le tesi di una sinistra che vuole sostituirsi a tutte e due. E poi i perché della querelle sul nuovo porto di Anzio, che sta diventando come la fabbrica di San Pietro, oppure le ragioni di un bilancio sconquassato e di un servizio di raccolta dei rifiuti che ne lascia molti sulle strade del Comune o il motivo per cui il prefetto di Roma ha privilegiato il Comune di Anzio per l’invio di immigrati. Insomma, per capirci un po’ di più e scegliere meglio alla prossima tornata elettorale. A molti fu data la possibilità di vedere i propri eletti in azione, il linguaggio che usano e le cose che dicono, e lo potevano fare anche nell’impossibilità di andare ad assistere alle sedute. In questi casi, inoltre, l’utenza si allarga ulteriormente quando può includere anche coloro che possono assistere e magari riascoltare gli interventi in differita. Durante i pochi mesi in cui

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il servizio è stato attivo il contatore del sito rileva 11.709 visualizzazioni, che non è poco! Nel tempo però il servizio, specialmente per quanto riguarda l’accesso in registrata, è gradualmente deteriorato fino alla quasi totale impossibilità di capire che cosa stiano dicendo il loquacissimo consigliere Bernardone o l’impacciato consigliere Tontini (quello più giovane perché l’altro se la cava benissimo in incisività di linguaggio) ed il paternalistico sindaco di Anzio che quando parla sembra sempre che ti stia dando una pacca sulla spalla. Per abbattere le spese di gestione del servizio sembra che sia stata concessa la presenza della pubblicità che, sin dall’inizio ha, e non poco, disturbato la comprensibilità del dibattiti con spot stupidamente ripetuti. Poi gradualmente siamo giunti alla totale impossibilità di seguire il dibattito e di comprendere l’articolazione degli interventi. Ho cercato di seguire la registrazione della seduta del consiglio comunale del 26 maggio. Ho provato più volte e da computer differenti, ho verificato la capacità di downloading del computer (oltre 8100 Kpbs), ma niente da fare. Non sono riuscito a seguire il filo del dibattito. Oltre alla noiosa ed insopportabile interruzione per la pubblicità, alle immagini ed ai dialoghi degli intervenuti si soprappone spesso il sonoro di un film del tipo di Terminator, con botti e fischi, come di una battaglia fra aerei alieni contro postazioni di terrestri del 2100.

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E poi la qualità è molto povera con continue interruzioni del suono e del video. Insomma, il diritto all’ascolto ed alla partecipazione viene inficiato senza una ragione comprensibile. Un tentativo di avvicinare ed interessare alla politica un’opinione pubblica che verso la politica è in fase di rifiuto totale, viene incomprensibilmente ostacolato senza un motivo plausibile, a meno che non si voglia pensare che la politica si vergogni di farsi vedere all’azione. Insomma, ritengo che il sindaco di Anzio, attraverso, l’ufficio che si interessa alle relazioni esterne del

Comune, debba recepire questa ragionevole segnalazione che è già reiterata. Ritengo che la gente abbia il diritto di seguire quello che accade nella stanza dei bottoni e che debba poterlo fare comprendendo quello che i piccoli e grandi (sic) manovratori della politica locale fanno negli interessi dei cittadini che li hanno eletti a rappresentarli. Se questo dovrà comportare l’esborso di qualche migliaio di euro lo si faccia: la partecipazione è democrazia e la democrazia merita qualche piccolo onere economico. Sergio Franchi comitatoperlavinio1@gmail.com

Colle Romito reclama per la posta ARDEA

Recapitare la corrispondenza tradizionale nel nostro territorio è questione spesso molto complessa, perfino pericolosa. Ci sono molte zone con le strade talmente dissestate che i postini su due ruote non riescono a percorrere, non senza rischiare seri infortuni. Ci sono quartieri dove le strade sono state ‘battezzate’ artigianalmente ed i numeri civici posti un po’ come capitava, dagli stessi residenti. Fin troppe sono anche le situazioni in cui le cassette della posta non ci sono, o sono inadeguate e prive di targhette, rendendo impossibile capire dove vada inserita la corrispondenza. I consorzi... non di rado è complicato recapitare la posta ai singoli residenti. Ed infine la pubblicità in cassetta, che ormai è diventata talmente invasiva da riempire ogni contenitore, togliendo spazio a bollette e posta vera, o causandone il danneggiamento (con lo sportellino aperto entra la pioggia e rovina tutto). Non sempre, tuttavia, il disservizio è comprensibile o giustificabile. Colle Romito ne è un esempio. Le strade sono in buone condizioni, il consorzio non è chiuso, le tabelle delle vie sono chiare... ma la posta non arriva o lo fa in ritardo. E quando si tratta di bollette, le conseguenze sono spiacevoli. Multe o distacchi immeritati. Il problema investe 2771 famiglie che, recentemente, hanno inoltrato un reclamo formale.


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Porto: annullata La delusione di Battistelli ö @ POMEZIA la sospensiva 16

ANZIO

In merito alla vicenda tra la Capo d’Anzio e gli ormeggiatori delle cooperative che operano sul molo Pamphili, il Consiglio di Stato ha bocciato la sospensiva allo sgombero, che era stata accordata agli ormeggiatori dal Tar del Lazio, alcuni mesi fa. La società titolare della concessione demaniale sull’area del porto può quindi entrare in possesso delle aree, anche se il Tar del Lazio deve ancora entrare nel merito della questione, essendo il pronunciamento circoscritto alla sospensiva e non al procedimento nel suo complesso. In altre parole: non è ancora finita. Il giudizio di merito del Tar è previsto per metà luglio e se anche la Capo d’Anzio attivasse le procedure di sgombero immediatamente, l’iter per giungere a farle eseguire necessiterebbe di un paio di mesi. Tutto dipende dal Tar, la cui decisione è appellabile al Consiglio di Stato. Siamo in Italia, non dimenticatelo. Nel frattempo il Comune si gode la vittoria parziale, senza smettere di caldeggiare una soluzione condivisa, sperando in un accordo. «La sentenza del Consiglio di Stato, che ribalta

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quella del Tar sugli ormeggiatori, ristabilisce la correttezza degli atti adottati dalla Capo d’Anzio e dal Comune rispetto alla procedura per dare il via ai lavori per il nuovo Porto di Anzio - ha dichiarato il sindaco Bruschini - Ribadisco che ai sensi dell’art. 17 della concessione demaniale, all’atto della consegna delle aree, tutte le concessioni e licenze attualmente esistenti al porto di Anzio cessano di avere validità. Siamo comunque a disposizione degli ormeggiatori per una soluzione condivisa, che sia in linea con le proposte che erano state fatte nei mesi scorsi. E’ sotto gli occhi di tutti che, da quando abbiamo ormeggiato lungo via Porto Innocenziano imbarcazioni da diporto, Anzio sta tornando ad essere baricentrica nell’ambito della nautica e personaggi di livello internazionale stanno tornando a scegliere la nostra città per attraccare. Anzio deve riprendersi il posto che è suo di diritto nell’ambito della nautica e dell’ormeggio delle più importanti barche da diporto del Mediterraneo. Il bando di gara europeo per la realizzazione del porto è pronto ed è nostra intenzione pubblicarlo al più presto».

Sportello «Basta debiti» POMEZIA

Nasce lo Sportello “Basta debiti” della Lega Consumatori, dedicato ai cittadini con problematiche legate a contenziosi bancari e finanziari. Un riferimento concreto di aiuto per le famiglie che vivono il dramma del sovraindebitamento, vessate e perseguitate da istituti di credito, agenzie di recupero crediti ecc. Lo Sportello, che attivo presso la sede pometina della Lega Consumatori di via Filippo Turati n. 26, è stato presentato alla stampa e alla cittadinanza martedì 23 giugno alle ore 9.30 presso l’Aula Magna del Complesso Selva dei Pini, in occasione del convegno Usura, anatocismo e Sovraindebitamento delle famiglie: teorie e soluzioni.

Nuove forme di sostegno

ARDEA

Tagesmüetter (mamme di giorno) e Banche del tempo sono state incluse nel regolamento comunale per i servizi sociali a sostegno della famiglia e dei minori. «Istituiamo e discipliniamo nuove forme di sostegno ai minori - ha spiegato l'assessore ai servizi sociali Riccardo Iotti - come le mamme che mettono a disposizione il loro tempo per guardare anche i figli degli altri, dando modo di organizzare così piccoli nidi-famiglia. Discipliniamo i cosiddetti baby parking e rendiamo più snella, rispetto alle disposizioni regionali, la realizzazione di nuove ludoteche. Inoltre istituiamo la banca del tempo ed i gruppi di mutuo aiuto.» Si tratta, quindi, di una forma di sostegno alle iniziative sociali ideate dai cittadini.

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Il consiglio comunale dell’11 giugno è stato per me il battesimo del fuoco, rientrare in aula consiliare dopo 2 anni e mezzo è stato molto emozionante, ma anche una grande delusione, perché avevo immaginato che con il cambio generazionale avvenuto fosse anche cambiata la mentalità e il modo di interpretare la politica (...). La presentazione della mozione per la riduzione delle indennità di carica del sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale, e la soppressione del gettone di presenza per i consiglieri comunali voleva essere per me un modo per dimostrare che in questo momento di crisi era giusto fare un altro passo indietro per provare a diminuire la distanza tra politica e cittadini (...) Ho pensato erroneamente di essere davanti ad un gruppo di consiglieri giovani e intellettualmente onesti, pronti a capire che un’altra riduzione dei costi era possibile e che poteva essere anche un altro segnale forte e importante nei confronti dei cittadini di Pomezia (...), essendo stati colpiti nel vivo, durante lo svolgimento del consiglio comunale, hanno provato in tutti i modi ad attaccare la mia persona andando a cercare errori nel mio passato politico, per mettermi in difficoltà così da farmi retrocedere rispetto alla proposta di delibera presentata. Speravano forse di trovare spiacevoli scheletri nell’armadio che mi avrebbero messo in crisi, ma hanno invece trovato soltanto molto lavoro e lavoro ancora, e non soltanto lavoro politico. Hanno scoperto che faccio un lavoro massacrante basato sullo spirito di sacrificio per

aiutare e assistere chi si trova in pericolo: il vigile del fuoco. Hanno scoperto che, in virtù del mio lavoro, nel tempo libero tengo corsi gratuiti sulla sicurezza nelle scuole pubbliche a bambini e insegnanti. Hanno scoperto che faccio gratuitamente il volontario in un’associazione famosa in tutto il mondo. Hanno scoperto che da sempre faccio parte del comitato di quartiere di Campo Jemini, dove risiedo da tantissimi anni. Hanno scoperto che faccio da tanti anni, e soprattutto onestamente, politica attiva nel Partito Democratico, e che quindi per me l’onestà non è una novità, ma è la normalità (...) Hanno scoperto anche che per essere onesti non è indispensabile fare il sindaco, si può essere onesti anche facendo politica ad altri livelli e da molti anni (...) La delusione per me è stata molta, ma capisco che ‘tutti hanno famiglia’ e non tutti hanno un ‘posto di lavoro’, quindi non tutti si possono permettere di rinunciare ad un’indennità che equivale ad un lauto stipendio e/o ad un semplice rimborso di gettone presenza. Per questo sono stati ‘costretti’ a difendere con forza la propria posizione e votare contro ad una semplice, ma sostanziale, proposta di delibera che, pur andando nella loro stessa direzione ideologica, non poteva essere da loro votata. Difatti, il Movimento 5 Stelle, maggioranza di governo nel consiglio comunale di Pomezia, ha votato compattamente NO alla riduzione delle indennità di carica e alla soppressione del gettone di presenza (...). Il consigliere comunale Maurizio Battistelli

Ufficio postale chiuso per lavori POMEZIA

L’ufficio postale di via Spoleto è chiuso dal 18 giugno e resterà a serrande abbassate fino al 30. Il plesso è interessato da una serie di lavori di straordinaria manutenzione ed adeguamento dell’impiantistica alle normative vigenti. Nel frattempo l’ufficio postale di piazza Indipendenza è stato potenziato e resta aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19; il sabato dalle 8.20 alle 12.30. Uno sportello dedicato consente di svolgere tutte le operazioni abitualmente evase dalla sede di via Spoleto. Tutto tornerà operativo dal primo luglio.

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Test antidroga per i politici: lo faranno o no?

Tutto pronto per il test antidroga agli amministratori comunali, ma nessuno sembra fremere dalla premura di farlo... prima incaricano Fanco di concretizzare quella delibera votata all’unanimità e poi si tirano indietro... valli a capire i politici!


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Alla fine l’amministrazione c’è riuscita 18

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di Roberto Matricardi

Dopo aver sforato il termine massimo fissato per legge e la relativa proroga concessa dalla Prefettura, l’amministrazione Di Fiori, nottetempo ed a fatica, è riuscita ad approvare il rendiconto della gestione economico-finanziaria 2014. Erano già diversi gli appuntamenti consiliari che venivano annullati per assenza di numero legale, leggasi a causa del mancato accordo su come suddividere i pani e i pesci nei relativi PEG dirigenziali e cioè su come stanziare i soldi veri. Discussione interna questa non di poco conto in quanto, per effetto dei prelievi di Stato e per la creazione obbligatoria del fondo di solidarietà comunale, i soldi effettivamente impiegabili in opere pubbliche e sociali si sono di fatto ridotti ai minimi termini. Le opposizioni fanno notare che i termini di approvazione del rendiconto 2014 sono dapprima scaduti il 30 aprile scorso e poi è scaduta anche la successiva proroga di 20 giorni concessa dal prefetto, e quindi contestano la validità della seduta e di quanto si va ad approvare. La segretaria comunale però asserisce che in mancanza di comunicazione contraria da parte del prefetto la seduta è da ritenersi valida e quindi si procede. L’assessore alle Finanze Cantore, dopo aver illustrato le difficoltà economiche del Comune per il 2014, da quelle impositive dello Stato a quelle interne per la “scoperta” di svariati milioni di euro di debiti fuori bilancio, ha dichiarato che il Comune ha comunque rispettato il Patto di stabilità in ben 8 punti su 10 richiesti in merito al deficit strutturale. «E’ rimasta invariata la spesa per l’istruzione e per il sociale - ha sottolineato la Cantore - e la gestione di competenza si chiude con un avanzo di 4,7 milioni, mentre quella finanziaria con un avanzo di 5,7 milioni di euro. Inoltre il patrimonio dell’ente si è incrementato di 223mila euro in questo periodo». La Cantore ha poi manifestato la volontà di dare vita ad un bilancio preventivo

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per il 2015 di tipo “partecipato”, con il contributo attivo e fattivo da parte di associazioni e cittadini, dichiarando altresì che se ciò non sarà possibile allora darà le dimissioni. Massimiliano Giordani, denigrando e sconfessando la Cantore, ha dichiarato: «Raccontare questo ai cittadini dopo 3 anni, caro assessore, significa prenderli in giro. Io sono stufo dell’andazzo di questa amministrazione e il sindaco è ora che lavori a tempo pieno». Fanco, dopo aver nuovamente e inutilmente chiesto di procedere, come da delibera già approvata, all’effettuazione dei test antidroga da parte dei componenti dell’assise in una apposita struttura convenzionata, propone ai consiglieri di maggioranza di unirsi a quelli di opposizione, che hanno già depositato una specifica mozione, per sfiduciare al più presto il sindaco. In aula il folto pubblico presente, composto all’occorrenza da molti attivisti grillini e da scontenti di Montagnano, e preventivamente munito di striscioni e cartelli con su scritto “Sindaco dimettiti”, “Ora Basta”, “Tutti a casa” e similari, al momento della votazione del rendiconto ha addirittura invaso l’emiciclo per protesta. In un clima misto tra la rissa e la tifoseria calcistica, un significativo numero di persone tra urla, insulti e schiamazzi di ogni tipo, genere e grado, ha occupato l’assise, impedendo di fatto la prosecuzione dei lavori. Grande la reazione delle minoranze che hanno contestato al presidente Acquarelli di non

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aver consentito loro di poter approfondire le tematiche sul rendiconto. In realtà Acquarelli ha semplicemente approfittato della temporanea assenza di tutta l’opposizione per procedere alla messa in votazione del rendiconto, poi passato infatti con i voti della sola maggioranza. Così intorno alle 23,30 terminava anche l’invasione dell’aula e il chiassoso pubblico rientrava nei ranghi, consentendo la chiusura della seduta. Le minoranze hanno già annunciato altre denunce e ricorsi in Procura e al pre-

Urbanistica online col sistema CatOne

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Controllare le unità immobiliari del territorio grazie ad una mappa di Google, conoscendo in un attimo i dati catastali (foglio, particella, subalterno), i dati del piani urbanistici ed i proprietari. Si chiama CatOne ed è il sistema che sta entrando in vigore ad Ardea e che lo scorso 29 maggio è stato presentato in Comune alle Forze dell’ordine (che riceveranno password nominali per accedervi). Per ora si inizierà dall’area tecnica, ma il sistema può essere implementato anche con l’anagrafe (per i dati sulle residenze) e i tributi (con quelli delle tasse comunali). Il sistema avrà due possibilità di visualizzazione: uno, su un sito web, accessibile a tutti (dando solo i piani urbanistici), l’altro, con accesso attraverso password (per il Comune e le Forze dell’ordine), per tutti gli altri dati personali e sensibili. Il concetto è quello di unire tutte le banche dati del territorio per fare in modo di control-

larlo e governarlo al meglio, seguendo il concetto di base che la casa è l’elemento aggregatore di tutta una serie di dati legati al cittadino. «Si tratta di un progetto di trasparenza che siamo riusciti a definire - ha spiegato il sindaco di Ardea Luca Di

Fiori - L’intenzione è quella di ampliare il lavoro, dando modo di avere, a medio e lungo termine, una banca dati unica grazie alla quale poter controllare come si ‘evolve’ la città, evitando sprechi ed efficientando la macchina amministrativa».

Rendiconto approvato nottetempo, con i cittadini che occupano l’aula consiliare.

fetto sulla regolarità dell’approvazione del rendiconto 2014. Siamo comunque in una situazione di malcontento diffuso che per essere affrontata al meglio c’è solo un modo: iniziare ad affrontare i problemi veri del territorio, che sono tanti e gravi.

Falasche: dal 27 giugno il mercato contadino a filiera ridotta ANZIO

La giunta comunale, su proposta dell’assessore alle attività produttive del Comune di Anzio, Giorgio Bianchi, ha approvato la delibera che autorizza lo svolgimento del mercato contadino del litorale laziale nell’area privata sita in via Nettunense km 34,500, nel quartiere Falasche. Dal 27 giugno, ogni secondo e quarto sabato del mese, dalle ore 8 alle ore 13.30, gli agricoltori del territorio potranno vendere prodotti derivanti dalla produzione diretta e favorire l’aggregazione culturale e sociale del territorio. La Polizia locale si occuperà del controllo sulla sicurezza e l’incolumità pubblica durante lo svolgimento del mercato contadino. «Un mercato contadino per promuovere la filiera corta ed i prodotti del territorio - ha affermato l’assessore alle attività produttive, Giorgio Bianchi - che offrirà nuove opportunità di scelta ai cittadini ed ai turisti che sceglieranno la nostra città durante la stagione estiva».


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Basta con la plastica 20

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n occasione dell’ultimo Mare d’Inverno, nell’evento Fratello Mare, Fare Verde ha illustrato per il secondo anno consecutivo la campagna Marine Litter (rifiuti marini) che curano vari Enti ed Associazioni a livello mondiale. E’ stato mostrato, con la collaborazione di associazioni amiche quali Surfider Foundation, WWF Litorale Romano, Lega Navale Italiana ed il giornalista scrittore Niccolò Carnimeo, quanto scempio compiano i rifiuti in mare ed in particolare quelli plastici. Un oggetto gettato inconsciamente negli oceani fa il giro del mondo arrivando a noi e viceversa. I rifiuti non hanno confini per viaggiare! Tutto questo crea danni alla flora e alla fauna marina ma senza saperlo, l’uomo, che è elemento della parte più alta della catena alimentare, gustando del buon pesce, ingerisce i rifiuti, di cui pensava essersi sbarazzato, sotto forma di sostanze chimiche e minuscole particelle di plastica invisibili all’occhio umano ma non al nostro organismo! Per questo a fine Gennaio ci siamo presi l’impegno di compiere due azioni ad oggi indispensabili ed urgenti: 1) Fare una campagna di informazione contro le numerosissime buste di plastica per la spesa, molte delle quali illegali in Italia ormai dall’Agosto 2014 ed ancora normalmente utilizzate da molti esercizi commerciali nonostante le pesantissime multe che potrebbero essere inflitte a chi le consegna al cittadino. Fare Verde promuove le borse riutilizzabili innanzi tutto e laddove sia proprio necessario, le buste di plastica biodegradabili e compostabili da utiliz-

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zare magari poi per la raccolta dell’organico nel porta a porta ma facendo attenzione ai numerosi falsi esistenti in commercio; 2) Una campagna che promuova le stoviglie biodegradabili e compostabili, laddove sia impossibile veramente l’utilizzo delle stoviglie tradizionali lavabili. Il senso di questa campagna è quello di renderle più competitive rispetto alle stoviglie in plastica che molti italiani utilizzano perfino per il pasto quotidiano a CASA. Per aprire dialoghi importanti sul problema della plastica abbandonata, Giovedì 11 giugno, su invito, Fare Verde ha assistito a Roma (...), alla firma dell’Accordo tenutosi con i consorzi: Corepla, Assobioplastiche, Conai, CIC (consorzio italiano compostatori). L’accordo, che sembra andare nella via da noi auspicata, dovrebbe portare al miglioramento della gestione ambientale degli imballi che saranno sempre più in plastica biodegradabile e compostabile. (...) Il Ministro Galletti ha speso parole ricordando che troppi rifiuti vanno ancora in discarica (oltre il 40%) e che ormai non esistono più scuse accampate sul fatto che i Comuni eccellenti sono al nord e quelli incapaci al sud perché le eccellenze si trovano ovunque, la differenza la fanno solo i buoni amministratori locali ! Per un buon risultato, occorre il coinvolgimento di tutti, dal singolo cittadino, alle parrocchie, alle associazioni di tutti i generi, alle scuole. Per questo il Ministero prevede di lavorare molto sulla informazione ed educazione. A breve a Milano verrà presentata una

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Fareverde propone l’uso di stoviglie compostabili al posto di quelle di plastica, negli eventi pubblici.

campagna di informazione che verrà svolta per la prima volta unitamente da tutti i consorzi degli imballi. Positivi anche il pronunciamento delle parole “rifiuti zero” del Ministro e l’intenzione del CONAI di iniziare attività di sviluppo e ricerca sulla riciclabilità dei rifiuti. Vuoi vedere che l’obiettivo rifiuti zero di cui parliamo da anni pian piano è stato compreso anche magari con la spinta rapida e preoccupante dei cambiamenti climatici ? Dobbiamo constatare che, finalmente, le soluzioni presentate, come da noi affermato da anni, si stanno fortemente allontanando dalla soluzione inceneritori che da quasi tutti i relatori è stata scartata come soluzione utile! Fare Verde è una associazione di protezione ambientale composta da volontari e sta investendo il proprio tempo per preparare le due campagne su menzionate ma, ogni campagna non avrà senso senza l’aiuto del territorio per la giusta divulgazione ed applicazione e del Comune, per le competenze istituzionali e l’organizzazione soprattutto di un ufficio ambiente realmente efficiente ed efficace. Nel frattempo a Pomezia qualche esperimento per evitare la plastica lo abbiamo effettuato nel campo delle stoviglie compostabili. Da circa due anni, su nostro suggerimento ed assistenza, hanno iniziato ad

utilizzare sperimentalmente stoviglie biodegradabili e compostabili il Vivaio Crescenzo di Torvajanica che le utilizza durante la Festa del Peperoncino di fine estate, il chiosco Gran Caffè 16 Pini e Fare Verde vorrebbe estendere la proposta a tutti gli organizzatori di eventi di piazza e alle attività che non possono utilizzare le stoviglie lavabili perché impossibilitati. Ci piace sottolineare come, grazie alla decennale collaborazione e lo scambio di informazioni tra le associazioni, quest’anno per la prima volta, anche i ragazzi di Casa Famiglia Chiara e Francesco, nel loro tour in bici sul lago di Bolsena in programmazione per fine giugno, utilizzeranno stoviglie biodegradabili e compostabili al posto della consueta plastica. Che dire educazione, sport e ambiente, un trio perfetto per ragazzi in gamba ! L’ostacolo del prezzo non competitivo rispetto alle stoviglie in plastica, siamo riusciti a superarlo in quest’ultimo caso semplicemente dialogando e trovando un interlocutore come Tuodì di Via del Mare, che aveva in promozione il materiale e si è impegnato a procurarci le quantità che occorrevano alla Casafamiglia. Come sempre l’unione fa la forza e se il nostro territorio lavora in sinergia, la plastica la possiamo abbattere enormemente portando un risultato utilissimo, non a Fare Verde ma alla nostra salute e soprattutto a quella dei più piccoli che più di tutti subiscono l’inquinamento ambientale! Fare Verde onlus Pomezia-Torvajanica Giancarlo Rolando Lanzone


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No profit esenti dai Attivata la seconda Arsenico nell’acqua: iniziano i costi di istruttoria ambulanza per l’estate lavori del nuovo adduttore per isolare il pozzo di via Poerio POMEZIA Staziona a Rio Verde e sarà operativa fino al 13 ARDEA settembre. 22

Il sindaco e la giunta comunale hanno deliberato alcune modifiche inerenti le spese di istruttoria per le istanze di occupazione temporanee di suolo pubblico (Attività produttive e SUAP). In particolare sono stati azzerati i costi per le associazioni senza scopo di lucro, le scuole e gli istituti di istruzione equiparati, gli enti ecclesiastici ed i partiti politici, che potranno da oggi in poi svolgere le loro attività sul territorio senza dover pagare le spese per l’occupazione temporanea di suolo pubblico. «Un atto importante - spiega l’assessore Lorenzo Sbizzera - che va incontro alle esigenze dell’associazionismo, molto attivo nel comune di Pomezia. Le spese di istruttoria per l’occupazione temporanea di suolo pubblico erano un ostacolo alle attività delle associazioni, che da oggi potranno contare sull’esenzione stabilita dall’amministrazione». «Le attività dedicate alla cittadinanza e senza scopo di lucro vanno sostenute e valorizzate - aggiunge il sindaco Fabio Fucci - Con questa delibera noi lo mettiamo in atto azzerando i costi che le associazioni dovevano sostenere per svolgere le loro attività nel territorio di Pomezia».

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ARDEA

Si amplia il servizio del 118 per l’estate: anche quest’anno l’Ares 118 ha attivato la seconda ambulanza a Rio Verde per il Piano mare 2015. Come nel 2014, stazionerà nello spiazzo antistante l’aula consiliare e sarà attiva durante il giorno, dalle ore 9 alle 21, fino al 13 settembre. Si aggiunge all’altra ambulanza presente in via dei Tassi. «Ringraziamo l’Ares 118 e specialmente la dottoressa Anna Maria Matarrese per l’implementazione del servizio - ha dichiarato il sindaco Luca Di Fiori - L’ambulanza coprirà la zona di Nuova Florida, Ardea, Pian di Frasso, Marina di Ardea, Montagnano, Pescarella, in maniera tale da poter avere la seconda macchina maggiormente operativa a Tor San Lorenzo, Nuova California, Marina di Tor San Lorenzo, Colle Romito e Lido dei Pini».

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Il 15 giugno l’Idrica ha dato inizio ai lavori per realizzare un nuovo adduttore idrico su via Francesco Crispi, eliminando così l’acqua del pozzo comunale di via Carlo Poerio. Il pozzo presentava valori di arsenico più alti della norma e per questo i cittadini ricevevano - ormai da anni - l’acqua da una centrale di pompaggio che consentiva la miscelazione necessaria a far rientrare nella norma i valori. Ad opera ultimata, l’acqua che arriverà ai cittadini di quella zona proverrà dalla centrale Acea di Laurentina. I lavo-

ri saranno realizzati direttamente da Idrica e si concluderanno - sottolineano dall’azienda - in circa un mese e mezzo. Oltre alla condotta adduttrice saranno ripristinati gli allacci più vecchi per permettere un uso più efficiente e con meno sprechi dell’acqua. «Ringrazio Idrica per il lavoro che realizzerà ha dichiarato il sindaco Di Fiori - e perché da tempo i cittadini richiedevano di definire e risolvere questa situazione. Non ci sarà più la razionalizzazione dell’acqua in quella zona e diamo una risposta concreta a centinaia di famiglie».

Portaportese 3: ogni sabato il mercatino dell’usato ARDEA

La giunta comunale di Ardea, su proposta dell’assessore al commercio Riccardo Iotti, ha approvato l’istituzione di Portaportese 3, il mercatino del sabato dell’usato. Nasce a carattere sperimentale ed è aperto appunto ogni sabato, dalle ore 8 alle 14. L’iniziativa nasce grazie all’associazione culturale Spaziofuturo. Fino a fine anno l’appuntamento è nel piazzale delle città gemellate, accanto alla scuola media Virgilio, nella piana di Sant’Antonio.

Enea ed il Palladio

POMEZIA

Il prossimo 27 giugno, nella sala conferenze del museo civico archeologico Lavinium, dalle ore 10.30 alle 13, il professor Filippo Coarelli, membro dell’Accademia dei Lincei e professore emerito di Storia romana ed Antichità greche e romane presso l’università di Perugia, terrà la conferenza ‘Enea ed il Palladio di Lavinium’. Organizzata dall’associazione Latium Vetus con il patrocinio del Comune di Pomezia, la conferenza vuole fare luce sul mito di Enea ed indagare i rapporti fra la leggenda e le testimonianze archeologiche, fra la figura del mitico eroe fuggiasco da Troia ed il Palladio, che portò con sé.


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Premio energie rinnovabili 24

NETTUNO

Anche quest’anno, il Forte Sangallo ha fatto da cornice alla consegna dei riconoscimenti per i ragazzi delle scuole del territorio che si sono impegnati nella creazione di progetti

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sulle energie rinnovabili. La premiazione del Premio Energie Rinnovabili Francesco Nardini si è svolta lo scorso 31 maggio ed ha visto salire sul podio l’Istituto tecnico industriale statale ‘Luigi Trafelli’ di Nettuno. Ai ragazzi della scuola, un riconoscimento di 600 euro, donati grazie al sostegno della Bcc di Nettuno che, da anni, sostiene il progetto di sensibilizzazione ecologica portato avanti da Nardini. Secondo premio, del valore di 300 euro, alla scuola media ‘De Franceschi’. «Io sono solo un commerciante di termocamini e prodotti che sfruttano energie rinnovabili - ha dichiarato Nardini - ma, nel mio piccolo, con questo concorso, spero sempre di trasferire ai giovani l’attenzione alle piccole cose che possono aiutare a risparmiare energia e ad usarla in

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modo sostenibile. Il primo passo verso il risparmio energetico è cambiare abitudine. Usare l’energia elettrica solo quando è veramente necessario, spegnere la luce quando si esce da una stanza, chiudere il rubinetto del lavandino mentre ci si lava i denti, prediligere automobili che consumino meno, isolare le case per evitare il raffreddamento d’inverno ed il surriscaldamento d’estate… sono azioni importanti che contribuiscono tantissimo sul consumo e sull’impatto ambientale».

Nel corso della premiazione, Francesco Nardini ha ringraziato in primis la Banca di Credito Cooperativo di Nettuno e, a seguire, tutti i ragazzi ed i loro insegnanti, che si sono impegnati in un progetto così importante senza alcuna costrizione. «Spero - ha detto ancora Nardini - ci saranno tantissime altre edizioni di questo premio e, soprattutto, spero che questa esperienza stimoli i ragazzi all’interesse e l’attenzione per il risparmio energetico, perché loro sono il nostro futuro».

Inaugurata la nuova sede

ARDEA

Sabato 6 giugno è stata inaugurata la nuova sede del punto vendita Fotodigital discount di Ardea, la nota catena di franchising della fotografia, la più grande in Italia. E’ presente ad Ardea già dal 2010, anno di apertura del primo punto vendita in via Silla, nel centro storico di Ardea. Il successo riscontrato negli anni ha obbligato la proprietà all’apertura di questo nuovo punto vendita sempre nel centro storico rutulo, in piazza del Popolo 14, che di fatto triplica la superficie di vendita e mette a disposizione della comunità di Ardea una sala pose unica nel territorio, dove si potranno fare book fotografici in interno e servizi fotografici persona-

lizzati per i più piccoli, inoltre, si aggiungono servizi interni di stampa progettazione CAD e realizzazione di gadget personalizzati. Applaudiamo la sig.ra Maria Stella Di Leta che nonostante questo periodo di crisi generale investe ancora sul territorio, andando ad ingrandire una realtà consolidata, già punto di riferimento della fotografia sul territorio. (A.D)


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I vigili denunciano l’hotel Batti un colpo. Salva una vita!

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ANZIO

di Massimiliano Savio

A seguito di un sopralluogo presso l’Hotel Succi, in via Portofino, la Polizia municipale di Anzio ha presentato denuncia alla procura di Velletri per violazione dell’articolo 650 del C.P. (mancata osservanza dei provvedimenti emessi dall’Autorità per ragioni di giustizia, sicurezza pubblica o igiene) la società proprietaria della struttura e la cooperativa che la gestisce. La denuncia è scattata per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale emessa alcuni mesi fa, che ne aveva decretato la chiusura per carenze igienico-sanitarie. Recentemente l’ordinanza era stata revocata limitatamente al ristorante, ma il divieto di esercizio era rimasto per le camere dei piani superiori. Tempo fa della questione

se ne era parlato in consiglio comunale, sopratutto per le ricadute politiche, in quanto mentre l’assessore Cafà andava dal prefetto per esprimere il dissenso all’accoglienza di immigrati, nell’albergo del consigliere Succi, del suo stesso schieramento, tramite una cooperativa venivano ospitati 90 migranti. Il consigliere Succi in merito aveva dichiarato che aveva dato in gestione la struttura e perciò la questione non era di sua competenza. E va anche detto che la cooperativa in questione aveva vinto il bando della Prefettura di Roma per la gestione dell’ospitalità dei richiedenti asilo. Sia come sia, al comando della Polizia municipale sono dell’idea che se l’ordinanza di chiusura vale per l’albergo, a maggior ragione vale per un centro di accoglienza.

ARDEA

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William Spina è stato nominato coordinatore di Altra Destra di Ardea. Si tratta del movimento politico fondato da Sveva Belvisio, ex vicesindaco di Alemanno, che aveva poi aderito al NCD di Alfano. La prima iniziativa della nuova compagine è stata “Batti un colpo, salva una vita”, una petizione per una proposta di legge di iniziativa popolare che renda obbligatorio istituire un corso di primo soccorso nelle scuole e nei posti di lavoro. L’iniziativa si è svolta il 21 giugno con appositi gazebo nel piazzale del Patio. «Ogni anno in Italia, solo per soffocamento causato da introduzione di cibo o di un corpo estraneo, muore un bambino a settimana - ha ricordato William Spina - il 27% delle morti cosiddette accidentali, nei bambini da 0 a 4 anni, avviene per soffocamento. Questo accade soprattutto perché chi è presente nei primi momenti non è preparato ad eseguire le adeguate manovre di primo soccorso. La proposta di legge, presentata da Altra Destra,vuole impegnare il Paese a riconoscere l’importanza primaria del primo soccorso, attraverso l’introduzione dell’obbligo della formazione. La proposta prevede inoltre la diffusione della presenza di defibrillatori automatici nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, con l’obiettivo di intervenire in casi di emergenza. In Italia, infatti, ogni anno muoiono per “morte improvvisa” circa 73 mila persone.»

Palazzetto dello sport: le precisazioni di Armocida

NETTUNO

Nello scorso numero di maggio, a pagina 28, nell’articolo sul palazzetto dello sport di Nettuno abbiamo scritto alcune inesattezze. Marcello Armocida ci ha scritto per rettificarle, rivolgendosi al nostro direttore, cosa che facciamo prontamente: «Ciao Massimiliano, come già anticipato ö @ telefonicamente, ti ribadisco che io nel

2002 non ero assessore del Comune di Nettuno, sono stato nominato assessore dopo essere stato

eletto consigliere, tra l’altro il terzo più votato nella storia di Nettuno con la preferenza singola, nel giugno del 2003, con delega alle politiche sociali. Nel 2004 mi vennero date anche le deleghe del turismo e dello spettacolo, ma non ho mai ricoperto la carica di assessore allo sport. Per quanto riguarda il resto, dalla candidatura di Alfredo Mercuri, al debito di 90 mila euro della New Body Zone, al fatto che io sia il riferimento della stessa (sono un dipendente regolarmente stipendiato dalla New Body Zone e dichiaro il tutto

nella mia dichiarazione dei redditi) credo nella tua buona fede, credo anche alla “cattiva fede” di chi ti ha spinto a scrivere l’articolo. La prossima volta ti invito ad andare direttamente alla fonte in quanto io non mi sono mai sottratto a nessun tipo di confronto e continuerò a farlo. Rispettosamente, Marcello Armocida». Ci scusiamo per l’inesattezza e ringraziamo Marcello Armocida per averci dato modo di correggerla, oltre che per la comprensione che, da sempre, lo contraddistingue.


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Monica e Manuela Nanni

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ARDEA centro storico - Via Silla, 24 Tel. e Fax 06 91 35 393 - 06 91 37 872 - Cell. 340 7100249

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Momenti creativi Premio di poesia

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ANZIO

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E' ricominciata la stagione dei mercatini di opere del proprio ingegno dell'Associazione Momenti Creativi. Tutti i sabato di luglio ed agosto, dalle ore 16 alle 24, a piazza Lavinia, a Lavinio mare, saranno esposte le creazioni delle bravissime signore che fanno parte dell'associazione. Inoltre, dall'11 al 19 luglio il mercatino si terrà tutti i giorni. Sarà una imperdibile occasione per trovare tante cosa fatte rigorosamente a mano, creazioni di cucito, di maglieria, oggettistica di legno, di ceramica e in tanti materiali riciclati. (Simonetta Oro)

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La pancia gonfia

I

niziamo in questo numero una nuova collaborazione con un esperto di scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana, la dottoressa Wanda Rizza. Gli interventi sono aperti alle domande dei lettori, quindi, se avete questioni da sottoporre, mandate una mail a w.rizza@unicampus.it.

La nutrizionista risponde

C

hi non ha mai detto “ho la pancia gonfia” alzi la mano. Il gonfiore addominale è una condizione molto frequente, si manifesta come una fastidiosa sensazione a livello di stomaco e/o intestino, e dipende moltissimo dalle abitudini alimentari e dalla regolarità dell’alvo. Le cause? Pasti frettolosi, masticazione poco efficiente, masticare spesso chewin-gum e fumare, sono tutti fattori che favoriscono l'aerofagia. Inoltre, l’uso frequente o cronico di lassativi irrita notevolmente la mucosa nell'ultimo tratto dell'intestino, e causa la distensione delle pareti addominali. Anche il consumo di bevande gassate, l'eccesso di zuccheri semplici (frutta inclusa) e dolcificanti artificiali, le terapie antibiotiche, e alcuni cibi come i legumi e tutti i tipi di cavoli (molto ricchi di fibra insolubile), sono tutti fattori

che aumentano la produzione eccessiva di gas intestinale, soprattutto se non si consumano tali alimenti con regolarità. Anche mangiare carne e latticini nello stesso pasto affatica non poco la digestione, causando spesso una notevole distensione addominale. Wanda Rizza

Dottorato in scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana, università Campus Bio-Medico di Roma Contatti Email: w.rizza@unicampus.it

Quante volte la nostra vena poetica si è risvegliata di fronte al mare? Quanti pensieri e ricordi hanno seguito il corso della risacca, nell’eterno fluire e rifluire della nostra vita? E se abbiamo messo nero su bianco i versi ispirati da quei momenti sulla spiaggia, perché non condividerli, partecipando ad un premio di poesia? Sono aperte le iscrizioni alla XXVII edizione del premio di poesia Venere Lavinia 2015! Termine di presentazione: giovedì 10 settembre pv. Tema: il mare. Che aspetti? Mettiti in gioco! Comitato Organizzatore: Angelo Cavola e Fortunato Cavola, titolari del complesso balneare Roma. I premi, messi a disposizione dall’architetto Angelo Cavola, quale presidente del Comitato Organizzatore, consistono in Trofei artistici per i primi cinque classificati, targhe e diplomi al merito per i partecipanti. Possono partecipare italiani e stranieri, di maggiore età, con un componimento poetico (lunghezza minima 14 versi, massima 25 versi). Il testo può essere inviato con le seguenti modalità: - a mezzo fax al n. 0691014211 (dattiloscritto e firmato in calce) - consegnato in sede o spedito (dattiloscritto e firmato in calce) presso: stabilimento Balneare Roma, Via Litoranea km 23,700 - 00040 Tor San Lorenzo (Rm) - a mezzo posta elettronica all’indirizzo: chiarantana@alice.it Il premio di creatività poetica Venere Lavinia nasce per beneficenza, per partecipare si richiede un versamento minimo di 10 euro a favore dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro “A.I.R.C.”, via

Iscrizioni aperte fino al 10 settembre, premiazione il 12 settembre.

Corridoni 17, 20122 MILANO, tramite CC Postale no. 307272. La ricevuta di avvenuto pagamento deve essere allegata al componimento poetico; l’offerta può anche essere consegnata direttamente allo stabilimento Roma, previo accordo telefonico. La Cerimonia di Premiazione avrà luogo sabato 12 settembre, dalle ore 20, presso lo stabilimento Balneare Roma. Saranno lette le poesie finaliste, a cura di fini dicitori, con l’accompagnamento del violinista Stepan Barabakh. Nell’occasione saranno declamate anche poesie vincitrici della precedente edizione, tra cui scegliere il componimento detentore della targa Marlin 2015. L’Associazione La Chiarantana allieterà la serata con interventi di ballo folk a sorpresa. E' gradita la presenza dei partecipanti alla serata di premiazione. Collaborano all’organizzazione: ProLoco Tor San Lorenzo www.prolocotorsanlorenzo.it Associazione La Chiarantana www.chiarantana.blogspot.com Stabilimento Balneare Roma www.stabilimentobalneareroma.it

Info: chiarantana@alice.it www.venerelavinia.blogspot.it su facebook cerca il gruppo: Venere Lavinia premio di poesia cell. 347 8192689 - tel. 06 910 14413 Per prenotare la cena del 12 settembre, chiamare il numero 06 910 11120


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Misteria

Enigmi del passato e del presente

I sette talismani P a cura di Silvia e Roberto Matricardi

er gli antichi romani la magia era qualcosa di concreto e reale, al punto che ben due leggi, a distanza di secoli, prevedevano punizioni molto severe nei confronti di chi usava incantesimi per procurare danni al prossimo. Religione, scienza, magia e potere erano interlacciati. La protezione della città, dei suoi abitanti e, successivamente, dell’intero impero, era garantita da opportuni riti magici, ritenuti efficaci ed importanti tanto quanto dalla solidità delle mura e valorosità degli eserciti. Vi erano, in particolare, sette talismani, i pignora imperii, ritenuti essere dei potentissimi protettori. La loro custodia era di vitale importanza, un eventuale attentato contro di loro sarebbe stato visto con sgomento e considerato, per dirla in termini contemporanei, un atto terroristico, oltre che un imperdonabile sacrilegio. Non sappiamo molto circa la natura esatta di questi talismani ed è del tutto ignoto che fine abbiano fatto. Sono andati distrutti, sono stati nascosti, oppure attendono di essere disseppelliti? Non è dato di saperlo. Qualcosa, però, è noto, grazie ad alcune fonti antiche, che li descrivono. Ecco l’elenco dei sette oggetti fatali di Roma.

L’ago di Cibele Cibele è la dea madre, assimilata alla misteriosa dea primigenia, la mai nata, principale nume tutelare della città di Roma. L’ago di Cibele era un piccolo meteorite nero, un lapis niger di forma conica, con proprietà magnetiche. Un oggetto caduto dal cielo. Era conservata nel Tempio della Magna Mater sul Palatino, dentro la bocca della statua della dea. Era considerata il betilo della dea, vale a dire una pietra con il potere di essere la divinità stessa e non solo di rappresentarla. Da Pessinunte (città della Galazia, confine con la Frigia) fu trasferita a Roma nel 204 a.C. per scongiurare la vittoria di Annibale, come stabilito dai sacerdoti, consultando i

libri sibillini. Con tale atto i romani avevano portato entro la loro città la protezione della più antica e potente divinità dei loro nemici, e funzionò. L’arrivo dell’agodi Cibele pose fine anche alle frequenti piogge di sassi che avevano afflitto Roma. Salvò anche una vergine Vestale, ingiustamente accusata di aver mancato al voto di castità. La nave che trasportava l’ago si incagliò nel Tevere e migliaia di uomini non riuscivano a sbloccarla. La Vestale chiese che le fosse concesso di dimostrare la sua innocenza con l’intervento divino, per risolvere la situazione. Sciolse la fascia della sua veste e la attaccò alla nave, tirò e l’imbarcazione Salvia la seguì docilmente.

Il Palladio Misterioso simulacro di Atena, che cadde dal cielo su Troia. L’oracolo di Apollo sentenziò che la città si sarebbe conservata finché quel prodigioso simulacro fosse restato entro le sue mura. Troia fu presa solo quando Ulisse, con uno stratagemma, riuscì a portare il simulacro al di fuori delle mura. Il Palladio era in grado di muoversi, presagendo gravi eventi, poteva sudare, muovere gli occhi ed accecare chi lo maneggiava incautamente, oltre che proteggere l’inviolabilità delle mura della città che lo ospitava. Fu Enea a portarlo nel Lazio e fu il re Numa Pompilio a collocarlo nel tempio di Vesta, insieme a numerose copie. Poteva essere visto solo dalla Vestale Massima, l’unica in grado di riconoscerlo.

Gli Ancila L’ancile era uno scudo donato da Marte al re Numa Pompilio per scongiurare una pestilenza che affliggeva Roma. Lo scudo divino cadde dal cielo ed i sacerdoti ritennero che avrebbe protetto la città. I sacerdoti Salii lo custodirono nel sacrario di Marte, presso il Foro, insieme ad undici copie identiche, realizzate

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Rubrica di Astrologia a cura di Federica Giannini

Chiedilo alle stelle!

H

ai un dubbio? Vuoi sapere come finirà una storia, un progetto? Chiedilo alle stelle! Invia la domanda email a: federica.astro@live.it, specificando i tuoi dati completi (nome, cognome, data, ora e luogo di nascita) ed eventualmente quelli della persona amata, indica anche con quale pseudonimo vuoi comparire su questo spazio. Federica G i a n n i n i risponderà, a titolo gratuito, sul giornale. Per consulti privati rivolgersi al cell. 3393614890. Privacy: i dati inviati saranno

usati esclusivamente per delineare il quadro astrologico per rispondere alla vostra domanda. Non saranno conservati nè ceduti a terzi.

«N

on sopporto più il mio compagno. Troverò la forza di liberarmene?» Paola, 1961 (dati completi forniti).

C

i vorrà un po’ di tempo, ma è possibile. Ciò che ti frena non sono tanto dei vincolo di natura economica, ma una certa dipendenza psicologica, dalla quale hai la forza di affrancarti, se davvero è questo ciò che desideri.

dal fabbro Mamurio Veturio. Gli Ancilia erano 12, ma solo uno era quello autentico. Prima di iniziare una guerra gli scudi venivano scossi, così come la clava di Romolo, per richiamare l’attenzione di Marte sul conflitto. Se accadeva che gli scudi si muovessero da soli, era il segno che Marte avvisava la città dell’imminente scoppio di una guerra.

La quadriga dei Veienti Era una rappresentazione in terracotta del carro del re degli dei, collocata sul tempio di Giove capitolino da Tarquinio il Superbo (VI secolo a.C.) e realizzata da Vulca, un famoso artista di Veio. Durante la cottura la quadriga si gonfiò a dismisura e si dovette rompere il fornello per cavarla dalla fornace. Questo fu interpretato come un fausto auspicio per la futura grandezza del popolo romano, al punto che i veietani si rifiutarono di cederla e fu necessario recuperarla con la forza. L’oggetto fu portato a Roma da cavalli al galoppo, privi di conduttore, che si fermarono proprio in cima al colle capitolino.

Le ceneri di Oreste Oreste è il principe costretto ad uccidere la madre per vendicare il padre. Processato dagli dei, in parte a suo favore, in parte a lui contrari, viene infine assolto, ma impazzisce, perseguitato dalle Erinni. Solo dopo un lungo peregrinare, grazie all’intervento di Atena, riacquisterà il senno e la pace, regnando come un buon re. Secondo una delle varianti del mito, il lunghissimo peregrinare di Oreste ebbe termine nel cuore del Lazio, nel bosco di Diana Aricina. Le sue ceneri furono seppellite ad Ariccia da Ifigenia, sua sorella. Furono poi trasferite a Roma, sotto la soglia del Tempio di Saturno, al Foro Romano. La Pizia profetizzò che Sparta

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non sarebbe più stata sconfitta se ne avesse recuperato il corpo e così accadde da quando lo individuarono e portarono con loro in battaglia. Le ossa, di proporzioni gigantesche, furono ridotte in polvere (o in cenere) per essere facilmente trasportate dai soldati. Lo scettro di Priamo Il simbolo della sovranità del re di Troia, salvato dalle fiamme della città che solo l’inganno riuscì a sconfiggere, fu offerto a re Latino da Ilioneo, a nome di Enea, quale pegno di pace e alleanza. Era un oggetto associato col re degli dei e veniva probabilmente conservato sul Palatino.

Il velo di Ilione Era il velo tessuto in acanto, che Elena ottenne dalla madre Leda e che condusse con sé a Troia. Non è chiaro come sia divenuto di proprietà della figlia maggiore di Priamo e per quale motivo Enea lo abbia portato con sé. Leda, divinizzata come Nemesi, era la regina di Sparta, amata da Zeus, da cui ebbe quattro figli, i gemelli Castore e Polluce ed i gemelli Elena e Clitennestra, quest’ultima madre di Oreste. O forse si trattava del velo di Artemide/Diana, con la quale la dea stessa avvolse Ifigenia, sorella di Oreste, impedendo che fosse sacrificata per ottenere la vittoria su Troia. Connessi agli dei, provenienti da città inespugnabili (sconfitte con stratagemmi d’astuzia, come Troia e Veio) o caduti dal cielo, tutti questi oggetti avevano manifestato grandi poteri o erano ritenuti esserne carichi.

Tutti gli articoli di Misteria sono online su www.informareonline.it alla sezione Misteria.

Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

CAPITOLO VI VENUS < VENUTA DAL MARE > “E’ la creatura più bella del creato, una principessa resa schiava ancora vergine”, urlava Phrygius, il Frigio. Allo schioccare delle sue dita due uomini conducevano una figuretta avvolta nei veli ed i presenti rimanevano meravigliati: completamente nuda, mostrava un corpo armonioso, un volto perfetto, occhi di colore azzurro intenso e capelli che sembravano fili d’oro. “Cum Sol maxime fulget, splendida come il sole, certamente la prima creatura di questa Specie giunta qui”, pensava Aulide, stesso pensiero del Sacer che, fatto un gesto al Frigio, la accompagnava all’interno della tenda. Lo stesso giorno la fanciulla faceva la sua apparizione nell’atrio del tempio. “La Cometa si è materializzata”, “Il Vaticinio si è avverrato”, bisbigliavano i Sacer, “La Maledizione abbandona la nostra terra - sentenziava il Sommo - e domani riprendiamo i riti”.

Al sorgere del sole, la lama di bronzo affondava nella gola di sei arieti bianchi e altrettanti neri, e con voce che sovrastava il vento il Sommo Sacer annunciava che il tempio doveva essere al più presto ultimato e Luna e Sole udivano la sua voce. Il settimo giorno iniziava a soffiare un vento teso da sud-est che spazzava le nuvole cariche di pioggia e il livello delle acque cominciava a scendere e, quando la luna era al suo massimo splendore, folate di vento spazzavano via le ultime acque e il sole tornava a brillare, e chi assisteva a questo spettacolo versava lacrime di gioia. «La fanciulla con i capelli d’oro che usciva dalle onde stringeva nelle mani una conchiglia e una voce diceva: “E’ figlia del mare” poi un’onda schiumosa l’avvolgeva e svaniva dallo sguardo. In seguito s’innalzava l’Ara dedicata a Venus, Venuta dal mare.» (Crispino Taurus). Continua nel prossimo numero


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