dossier informare n. 03 - Marzo 2013

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ANNO XX - N.03

22 MARZO 2013

Raffaele Di Costanzo

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La strage dei delfini Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

Esperti in allarme: il numero dei delfini spiaggiati e morti sulla costa Tirrenica da inizio anno è 10 volte superiore alla media NETTUNO: LA RACCOLTA

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ono già una sessantina gli esemplari di Stenella (un tipo di delfino diffuso in tutti i mari temperati e tropicali) rinvenuti morti e spiaggiati sulla coste del Tirreno dall’inizio dell’anno, di cui almeno una mezza dozzina sul litorale tra Nettuno e Torvajanica. Cosa sta uccidendo queste splendide e socievoli creature del mare? Gli esami dei resti rinvenuti sono ancora

in corso, al momento è emerso che la metà circa degli esemplari era affetta da morbillo e da infezione batterica. Si ipotizza che alcuni agenti inquinanti (riscontrati PCB e DDT) abbiano indebolito i delfini esponendoli all’azione di infezioni virali, batteriche e all’aggressione di parassiti. L’inquietante fenomeno è ancora in fase di studio. a pagina 12

ARDEA: IL BUBBONE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI NEI 706 ETTARI... 200 ORDINANZE DI CHIUSURA? ANZIO: IL BANDO PER IL PORTO VA A VUOTO

PORTA A PORTA È DIFFICILE DA DIGERIRE PER MOLTI E, INOLTRE, LASCIARE I CASSONETTI TRADIZIONALI NEL CENTRO DELLA CITTÀ NON CI È SEMBRATA UNA MOSSA ASTUTA...


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Anno 20 o - Numero 03 del 22 MARZO 2013 - 226ª uscita

20.03.2013 26.03.2013

dossier

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oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

VA R I E

• Dall’1 gennaio, nel più totale silenzio stampa, la legge di stabilità, cioè il bilancio, ha introdotto una nuova imposta sui certificati penali, una mini patrimoniale sui depositi e titoli, un nuovo incremento delle accise sui carburanti, un aumento delle assicurazioni Rca e un aumento della tassa sulle video lotterie. • Dal 22 gennaio, in attuazione della legge anticorruzione, sono stati varati due decreti dal consiglio dei ministri. Severe sanzioni a chi non si attiene alle nuove norme. E’ prevista una multa da 500 a 10.000 euro a

carico di tutti coloro che ricoprono incarichi elettivi per la mancata o non corretta pubblicazione sui siti istituzionali della situazione patrimoniale propria e dei parenti fino al secondo grado. L’obbligo di trasparenza si applica anche ai vari livelli dirigenziali della pubblica amministrazione, chiamati a rendere pubblica la loro situazione patrimoniale. Ma in questo caso la sanzione può essere sostituita da una sospensione degli stipendi. Siamo curiosi di vedere quanto ci metteranno gli amministratori comunali di Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno ad adeguarsi. Si accettano scommesse...

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CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LA PROPAGANDA ELETTORALE CONSULTAZIONI ELETTORALI AMMINISTRATIVE DI MAGGIO 2013 In conformità con la normativa vigente, l’editore comunica che pubblicherà eventuali spazi di propaganda elettorale a pagamento sulle prossime uscite di “dossier informare”, secondo le seguenti modalità, valevoli per tutti i partiti, i candidati, i movimenti di opinione, le liste civiche, i comitati e le coalizioni politiche interessate alle elezioni, saranno invece rifiutate richieste di propaganda elettorale da parte di enti della pubblica amministrazione (art. 5, legge n. 515 del 10.12.93).

12.04.2013, per essere pubblicato sull’uscita n. 4/2013 (in distribuzione dal 26 aprile 2013). Entro e non oltre le ore 18 del 07.05.2013, per essere pubblicato sull’uscita n. 5/2013 (in distribuzione dal 23 maggio 2013). Contestualmente dovrà essere consegnato tutto il materiale occorrente (foto, simboli, testi, indicazioni obbligatorie). Farà testo la data di fatturazione del pagamento dello spazio con eventuale annotazione dell’ora e della completezza del materiale fornito.

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4 - La mancata osservanza, anche parziale, del punto 3 comporta l’esclusione, senza preavviso, dalla pubblicazione.

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5 - L’intera procedura potrà essere svolta anche telematicamente, prenotando lo spazio di propaganda elettorale a mezzo e-mail all’indirizzo sponsor@informareonline.it specificando tutti gli estremi per la fatturazione e allegando copia dell’avvenuta disposizione di bonifico bancario in favore di: Associazione Culturale Informare IBAN: IT 02 V 05584 39540 0000 0000 0934 Causale: Propaganda elettorale per ........... Dopo la verifica, il richiedente riceverà una e-mail di conferma, con relativa fattura, e potrà procedere alla trasmissione telematica del materiale necessario per la pubblicazione della propaganda elettorale. Il presente si applica senza eccezioni. Per quanto non espressamente previsto si fa riferimento alla vigente normativa. L’editore

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ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO • Frasi celebri dal consiglio comunale. Amato Toti: «Colpa della politica non aver parato, è la supposta più dolorosa». De Angelis: «Al prossimo consiglio ci saranno venti persone in meno, sono preoccupato per la retorica, il qualunquismo, noi rischiamo di dare alla retorica questo consiglio. Non credo nelle tue dimissioni, forse sono più radicale. Ho sempre detto che l'accusa non è politica ma amministrativa. Quali sono le priorità di Anzio, bisogna stare con i piedi per terra, questa città è stata massacrata. Ti rinnovo che hai fatto bene ad aprire la finestra per fare la sintesi. Cinque sei giorni saranno utili per fare decantazioni». Fontana: «Non ci sto a capì niente io, figuriamoci quello che ci capisce la gente che sta qua. Il sindaco parla di lana caprina. Sindaco io credo che le tue riflessioni siano tardive. Ti chiesi a maggio che le spese che facevi erano eccessive, d'estate qualcosa si muove ma d'inverno tutto si blocca. L'opinione della gente è che la politica si fa gli affari suoi. Due mesi sono pochi per far capire la disponibilità e far capire il contrario». Toselli: «Il sindaco ha cercato di far capire il rapporto fra il risultato delle elezioni e Anzio. Il distacco fra la popolazione e la politica è presente anche ad Anzio. Esattamente dico che è meglio se il sindaco parla meno di politichese. Cosa possiamo fare oggi ad Anzio con due anni di ritardo, ci avviciniamo alla differenziata, che sono problemi della gente. Abbiamo una evasione di 4, 5 milioni di euro. “Tale punto - leggia-

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mo nel bilancio - potrà essere affrontato dal dott. Caprano”. Ma che? Siamo noi che facciamo confusione? Il sindaco dice: “Ma vi siete accorti di cosa è successo”? E cosa possiamo fare noi. Il sindaco non dice cosa possiamo fare sullo scollamento. A fine maggio si va a votare dimissioni o no. Il malcontento è anche nel linguaggio con cui ci esprimiamo. Grillo parla schietto nelle piazze. Il sindaco parla a nuora perché suocera intenda. Stiamo a navigare in mare aperto. Nessuno sta a difendere un fortino». Zucchini: «Dico la verità, per fortuna ancora teniamo in questa città, per quello che è stato fatto. Vorrei dire un grazie al sindaco. La raccolta differenziata è un progetto della Provincia per un risparmio dell'economia di un servizio complessivo. Io non sono d'accordo ma dobbiamo farla per un obbligo di legge. Il sindaco ha detto che in altri tempi ci sarebbe stato un confronto politico, se ci prendiamo a male parole difficilmente poi ci potremo accordare. Ma il problema delle finanze rimarrà invariato, da qui a luglio il Comune non introita nulla. Ma le casse sono le stesse ed entro l'anno la raccolta deve essere a regime. La mancanza di liquidità fa danni. Noi oggi abbiamo ancora la maggioranza». Paride Tulli: «Parlavo prima con Andreoli, in nome del padre, i bersaglieri stanno alle porte, avete chiuso. Il paese è cambiato. Ti sei dimesso da sindaco già il giorno dopo che sei stato eletto. Oggi il sindaco dice che è pronto a dimettersi. Nel 2010 la giunta dà 2 milioni per fare la raccolta differenziata, ma non sono stati spesi, l'amministrazione non ha speso nulla. In tre mesi non si fa quello che non è stato fatto in dieci anni. Non puoi cambiare capocchia in tre mesi. Noi siamo favorevoli a far partire la raccolta da subito. Facciamo presente che la clessidra è svuotata. I Grillini sono sono stati il primo partito. Sono la campana a morto per il nostro sistema. Questo è quello che ci spetta se parliamo di niente».

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Bernardone: «Usciamo tutti sconfitti da questo consiglio, è un urlo contro la politica che non rappresenta più la cittadinanza. Il politico ha liturgie e linguaggio fuori dalla realtà».

NETTUNO • Il 7 marzo a Nettuno è stato convocato un consiglio comunale straordinario per deliberare che il Comune si costituisca parte civile in tutti i processi contro la criminalità organizzata. Alcuni banchi della minoranza erano curiosamente vuoti, forse a significare che certi atti formali sono superflui. Già le norme di legge, se osservate, garantiscono la trasparenza, ma il proverbio racconta che fatta la legge trovato l'inganno. Meglio quindi ribadire la volontà dell'amministrazione di confermare la lotta alla criminalità. Burrini: «Confermare la lotta alla criminalità organizzata é costituirci parte civile in tutti i procedimenti contro la criminalità organizzata». Vettori: «Omicidi e malaffare sono ricorrenti in questa zona». Conti: «Inutile nasconderci dietro un dito su quello che è capitato a Napoli. Da Civitavecchia a Napoli sono zone attenzionate dalla criminalità, urbanistica, costruzioni, esercizi commerciali comprati... fare gli amministratori

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pensando di potersi arricchire è una cosa che non possiamo approvare». Tirocchi: «Qualcosa non capisco, cosa vuol dire atto criminoso. Ora abbiamo il teatro che non c'è e abbiamo perso due milioni di euro». Vaccari: «Mi guardavo la proposta di delibera, oggi la norma prevede che il controllo venga fatto anche per un solo euro». Bellucci: «Non siamo informati su queste dinamiche come dei criminologi, ma da quello che ho sentito ci sono diversi livelli. Quello della strada e quello della finanza. Ora, con la crisi, la politica deve accettare questi atti ma fare una politica di fondo sociale per le famiglie in difficoltà e per le imprese». Ferrazzano: «L'argomento deve essere quello della sicurezza in strada dei nostri figli».

POMEZIA • Dissesto o decreto salva Comuni? La differenza è la stessa che passa tra la zuppa e il pane bagnato. In entrambi i casi bisogna fare un piano di risanamento dei debiti e alzare le entrate per garantirne la copertura. Lo Stato anticipa, ma a pagare sono sempre i cittadini. Una differenza c’è, magari. Con la dichiarazione di dissesto arrivano i commissari e tutto va al vaglio della Corte dei Conti...

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ARDEA • Nella nuova aula consiliare un gruppo di topi ben addestrati, e forse munito pure di mappa dell’edificio, è furtivamente penetrato all’interno della cabina di smistamento dei cavi elettrici, riuscendo a rosicchiare i collegamenti dell’impianto di audiofilo-diffusione, financo ad impedirne l’uso per ben due sedute consiliari. In quel di Ardea una storia come questa ancora ci mancava e adesso, per fortuna, ce l’abbiamo... • Durante le elezioni er sergente Garcia se acchiappa Zoro e lo interroga a lungo nei locali della scola, convinto che lo spadaccino mascherato avesse messo in circolo tra i banchi der seggio dei santini vietati. Poi Zoro

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se ne va e... inizia un’altra avventura... • Er Bucia ha detto che il truciolato presente nell’aula consiliare è costato 150.000 euri e con una procedura d’urgenza. Figurateve che poteva succede se ce mettevano la noce nostrana. • Il toto assessori imperversa. Tra i quasi sicuri c’è Cacarella, Gobbino e Pennellone. Se la rischia il pesce Fulvio al quale hanno tolto tutta l’acqua, mentre zio Fester cerca in tutti i modi di recuperare grazie all’incondizionato appoggio del mazzo di fiori. Quanto ci vorrà? Non è dato sapere... potrebbe pure fare prima il sindaco a perdere il proprio mazzo... • Finalmente, dopo le rimostranze di Radioserva, nella nuova aula consiliare sono state messe delle poltroncine mobili munite di bracciolo e tavoletta per consentire ai giornalisti di scrivere e prendere appunti. Ovviamente nessuno ci aveva pensato prima, potevano essere benissimo inserite nel progetto, magari assieme ad una postazione completa per i cameraman per le riprese televisive, ma sarebbe stato veramente chiedere troppo. • Ogni volta che intervengono in aula i consiglieri si prodigano sempre in stucchevoli saluti al pubblico, al sinda-

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co, ai loro colleghi, alla segretaria comunale, ecc. Mai nessuno che si ricorda di salutare noi giornalisti e questo proprio non è educato. Sembra quasi che non ci vedano, oppure che nutrano nei nostri confronti un’antipatia di tipo razziale. A costoro ricordiamo che il giornalista trascrive ciò che essi dicono a iosa nell’emiciclo e che, quindi, non ha responsabilità rispetto ai contenuti dei turpiloqui ascoltati. • Il sindaco Di Fiori in consiglio comunale, riguardo le attività commerciali nei 706 ettari: «O si manifesta dal commissario oppure si fa un accordo con Sforza Cesarini, nessuno vuole chiudere le attività sui 706 ettari». Me cojoni! Ma come, gli Sforza Cesarini non avevano rinunciato all’eredità e quindi non sono da considerarsi out nella vicenda dei 706 ettari, o qualcuno ha intenzione, sotto sotto, di farli rientrare in gioco? E per le attività commerciali, che significa? Bisogna salvare quelle nei 706 ettari, nonostante tutte le irregolarità, ma si può continuare tranquillamente ad infierire per un qualsivoglia pelo contro tutte le altre? Forse perché là non ci stanno issi, i parenti?

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Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fatta in 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi Amministrazione

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data inizio: 11 maggio 2012

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NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenza riceve le chiavi del locale.... Coraggio Luca, ce la puoi fare....


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• Frasi celebri in consiglio comunale. Er Bucia: «Il campo sportivo Mazzucchi è in condizioni disastrose, se so fregati ‘e porte ‘e finestre e tutto quanto». Abate: «Questo paese è ingovernabile, in 9 mesi questa è la terza giunta che cambia, è giunto il momento di tirare una somma». Si, ma in faccia a chi? Ancora un iper pessimista Abate: «Non c’è via d’uscita, siamo destinati al fallimento, gli uffici sono allo sbando, guardate che Perugia (dove hanno sparato negli uffici regionali, ndr) non è lontana». Un Uomo Ragno in gran forma: «Sindaco, lei non può continuare a fare il sindaco a tempo perso, lei fa il dipendente altrove e tutti i problemi della maggioranza dipendono dalla sua manifesta incapacità. Ma a lei sindaco i problemi della maggioranza se li fa scivolare addosso, come l’olio». Ancora Fanco: «La vecchia giunta era sempre assente e veniva da fuori. Gli assessori devono essere del territorio, anche se sono senza le lauree che lei, sindaco, pretendeva. E d’altra parte, sindaco, neanche lei è plurilaureato». Sempre l’Uomo Ragno: «Mi è stata tolta la presidenza della commissione ambiente e al mio posto è stato messo un presidente che parla in tv di porto imminente e di estensione del porta a

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porta con i rifiuti, che è illegale». Il sindaco Di Fiori: «Ancora non ho capito se il consigliere Fanco è di maggioranza o di opposizione, a statuto speciale o altro ancora. Qualcuno mi accusa di non essere presente perché cerca dei ruoli da mettere sulla giacchetta, questo qualcuno non è suscettibile di miglioramento. Fanco lavora solo se gli si riconosce l’assessore, per lui farò un nuovo banchetto perché non so più dove metterlo». Er Mitraglietta: «Noi, con il bilancio possiamo solo cercare di risparmiare». E sarebbe pure ora. L’Uomo Ragno: «Il sindaco ha detto che è stato costretto da 7 consiglieri a revocare l’incarico al dirigente ma ha dichiarato il falso, non lo ha costretto nessuno, i 7 consiglieri gli hanno chiesto di rimuoverlo per quello che è successo su Puccini dove a causa delle sue dichiarazioni per poco non ce fa arrestà a tutti». Ancora l’Uomo Ragno: «Questo mobilio dell’aula consiliare è tutto di truciolato e per ordinarlo è stata fatta pure una procedura d’urgenza. Sindaco, lei deve discutere gli atti con la sua maggioranza e non con i privati; lei è un grande bugiardo sulla questione dell’assessore perché è stato lei a chiedermi di firmare per Petricca in giunta e io ho il documento con la sua firma». Er Bucia: «Il sindaco è in evidente disagio ed è preoccupato, allora sindaco fallo tu un gesto di dimissioni per non rimanere oggetto della tua maggioranza». Capraro: «Sindaco lei ha fatto solo chiacchiere senza dare alcun tipo di risposta, solo giustificazioni. Il problema del favismo è molto serio e lei si appella solo al buon senso da parte dei cittadini per comunicare dove si coltivano le fave? E’ necessaria una

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mappatura dei luoghi di coltivazione». Di Fiori: «Cristina stai attenta se no non capisci gli interventi. Io ho chiesto di preparare tanti punti ma gli assessori avevano l’incarico di portarli in giunta e nelle commissioni, ma non sempre lo hanno fatto». Ma come? Non erano dei bravissimi assessori pluridecorati e pluripreparati scelti tutti dal sindaco per i loro meriti e curricula? E ‘ca se ‘girato ‘o munno! Rossi, rimasto in aula a tenere il numero legale: «Non vedo i miei colleghi di opposizione per la discussione del punto chiesto da noi, ma forse non capisco i giochi della politica». Dopo vari ringraziamenti da parte della maggioranza all’indirizzo di Rossi per aver mantenuto il numero legale interviene Er Bucia: «Noi dell’opposizione non è che stiamo qui a fare la ruota di scorta a voi, qui come dice er sindaco all’inglese, stamo in default, defoult o come se dice, cioè come invece se dice da ste parti stamo sotto a ‘n treno. State già 6 milioni de euro sotto per il 2012». Iacoangeli, commentando l’uscita de Zoro, Acquarelli e Marcucci: «Sindaco, ci sono nostri consiglieri che entrano e escono a loro piacimento e lei ne deve prendere atto con

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dei seri provvedimenti». Er Bucia: «Certo che dove mettete mano fate li danni, pure i microfoni sieti riusciti a non fa’ funzionà».

POMEZIA • Ancora una bufera giudiziaria sull’amministrazione. Questa volta è finita nel mirino la dirigente del settore urbanistica, già nel 2011 attenzionata da altre indagini. Si tratta di un personaggio di spicco sia come tecnico a Pomezia che come politico a Nettuno. L’indagine specifica riguarda esclusivamente Pomezia, dove, secondo l’accusa, vigeva un sistema di modifica delle delibere urbanistiche prima della loro approvazione in aula consiliare. Leggendo sui vari giornali gli stralci virgolettati che citano le note stampa dell’Arma vien voglia di piangere... l’italiano è morto, il congiuntivo è una malattia e l’analisi logica è un prelievo del sangue in testa. Poveri noi. • I verdi propongono la metro leggera Roma-Latina... che cosa? Ma proprio i verdi, 20 anni fa, si opposero aspramente allo stesso progetto già giunto in fase avanzata e lo bloccarono!

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Il bando per il nuovo porto va a vuoto

colpo per Anzio che, comunque la si rigiri, sperava nel porto. Già era un tripudio, ma ora Una vicenda ambigua di scontri politici è stato pubblicato il bando fra diverse amministrazioni e diversi europeo per costruire il porto, il nuovo colori politici che si conclude male per porto di Anzio. Il 6 marzo è scaduto il tutti. Quando la storia iniziò, quindici termine per la presentazione delle anni fa, la situazione economica era offerte e nessuno si è fatto vivo. La base diversa. Erano in cantiere contemporad’asta era fissata a 192 milioni di euro, neamente porto e prg. Il piano regolanessuna offerta è pervenuta. Un brutto tore è fallito miseramente, anche perché l’amministrazione che è succeduta al sindaco De Angelis non ha proceduto con la stesura del regolamento edilizio. al 18 al 23 maggio, presso la Cioè non ha dotato il piano dello strutorre civica comunale e la palemento essenziale che avrebbe permesso stra Don Bosco avrà luogo la terza di costruire ‘baracche’ o edifici all’aedizione dell’evento Aquile rosa a vanguardia. Naturalmente in molti Pomezia, dedicato alla storia delle hanno optato per le ‘baracche’, satuaviatrici. Indetto anche il concorso rando il territorio. pittorico e di poesia Il volo. Info su: Il porto era essenziale anche secondo www.aviatoriaconsulting.it Cervellati, indispensabile. Ora la via che probabilmente verrà seguita è fare un’altra gara entro 60 di Massimiliano Savio

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Aquile rosa a Pomezia

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giorni, se la legge lo consente. Ad incidere negativamente c’è di sicuro la situazione economica italiana, a cui si aggiunge l’incertezza governativa. Nessuno rischia capitali senza l’assicurazione di una certa stabilità governativa. Aggiungiamoci anche che i costi per mantenere una barca da diporto all’estero sono la metà di quelli italiani. All’estero costa di meno il rimessaggio, il carburante, le utenze. Molti acquistano la barca in Italia e la portano in un qualsiasi paese del Mediterraneo. Così all’estero i cantieri navali ci ringraziano. Gli facciamo anche il favore di fornire impiego specializzato. Inutile commentare, Anzio è ormai una città morta senza alcuna possibilità di sviluppo. Le colpe sono molteplici, ma è bene dire che partono dalla base. Non ha mai avuto una vocazione turistica, salvo quella di spolpare i turisti senza offrire quasi alcun servizio. Affitti carissimi,

niente parcheggi. Ancora oggi sulle locandine degli autobus non sta scritto quando passano e dove vanno. Nessun taxi, ma servizio a noleggio dove bisogna contrattare il prezzo del percorso. Spazzatura per le strade, ma si parla di porta a porta. Differenziata ad Anzio Colonia al 75%, dice Placidi. Abbiamo superato l’Austria. Il treno per Roma è quello che è, neanche un altoparlante che dica dove si sta arrivando. La Nettunense, meglio non parlarne. La Pontina è un gioco al lotto, sai quando parti ma non sai se e quando arrivi. Ma se ora non ci sono fondi, c’erano prima, quando Pasetto imperava nel Lazio o Mingiacchi era il dio della sanità. Meno male che l’amministrazione anziate l’anno scorso ha speso 16 mila euro per fare la fiera del peperoncino. Naturalmente finanziando una ditta privata che ha organizzato quell’iniziativa. Meglio fermarsi qui.


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La strage silenziosa dei delfini A vvistare un delfino dalle nostre parti è sempre stato un evento raro, così come rinvenirne uno morto o moribondo. Non è più così. Sono già una sessantina gli esemplari di Stenella (un tipo di delfino diffuso in tutti i mari temperati e tropicali) rinvenuti morti e spiaggiati sulla coste del Tirreno dall’inizio dell’anno, di cui almeno una mezza dozzina sul litorale tra Nettuno e Torvajanica. Il numero complessivo è sufficiente per allarmare gli esperti, in quanto superiore di 10 volte alla media in condizioni normali. Si parla di strage dovuta a cause ignote. Infezione o avvelenamento? Cosa sta uccidendo queste splendide e socievoli creature del mare, munite di un’intel-

ligenza sopraffina e spesso protagoniste di toccanti episodi di salvataggio di bagnanti e marinai? L’ultima comunicazione del Ministero della salute informa che più della metà degli esemplari deceduti esaminati è risultato infetto dal morbillo, in passato responsabile di due gravi epidemie nel Mediterraneo. Era presente anche un batterio, il photobacterium damselae, che causa emorragie e crisi emolitiche. Tutti i cadaveri risultavano anche infestati da parassiti, indice di un quadro complessivo di calo delle difese immunitarie. L’ipotesi al momento più accreditata è che una serie di agenti inquinanti (sono stati riscontrati PCB e DDT) si sia depositata nei tessuti dei delfini, abbassan-

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done la capacità di fronteggiare e respingere le aggressioni batteriche, virali e parassitarie. Il dilagare dell’infezione batteria e di quella virale si aggiunge ed aggrava la situazione. Tuttavia i dati emersi non riescono a spiegare scientificamente il fenomeno nel suo complesso. Che il mare sia divenuto troppo avvelenato? Ed in tal caso c’è da stare tranquilli per il pesce pescato che finisce nella nostra catena alimentare? Secondo gli esperti una tossicità estesa dell’acqua del mare si evidenzierebbe con analoghe morie di pesci, fenomeno che al momento non risulta. E’ evidente l’importanza di studiare e capire la causa di questa strage, anche per le possibili ripercussioni sull’uomo. Per questo, in caso di avvistamento in spiaggia o in acqua è bene avvisare la Capita-neria di Porto chiamando il numero 1530. Nel frattempo la moria prosegue e le immagini di questi bellissimi cetacei morenti o già in decomposizione sono davvero tristi ed inquietanti. Silvia Matricardi

Torvajanica

Nettuno

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Cambio Porta a porta: se ne parla POMEZIA di Massimiliano Savio

ANZIO

Consiglio comunale del 28 febbraio. Mentre il papa, ormai emerito, si sta trasferendo in elicottero a Castelgandolfo, i nostri grandi politici si riuniscono nella sala principesca di Villa Sarsina per discutere dei massimi sistemi anziati che, nello specifico, sono se iniziare la differenziata ora o ad ottobre. Pare che tre siano le tendenze, ma noi ne abbiamo trovate solo due. A sostenere che è meglio iniziare ad ottobre è il consigliere Romeo De Angelis, perché ritiene che durante l’estate Anzio vedrà aumentare la popolazione di turisti impreparati alla raccolta ed il costo si riverserà sui residenti. L’assessore Patrizio Placidi, invece, sostiene che è meglio iniziare ora, perché siamo già in ritardo rispetto alle scadenze europee. A scaldare gli animi ci si è messo il sindaco che dopo le elezioni ha inviato dal sito ufficiale del Comune un comunicato alla stampa in cui si dice tranquillo del risultato elettorale del prossimo maggio perché ad Anzio il Pdl ha preso il 30%, Storace il 40% ed i grillini circa il 20%. Nessun cenno al risultato del Pd. In questa diatriba si inserisce il sindaco che ‘minaccia’ di dimettersi se non si trova un accordo politico su quando iniziare la differenziata. Il partito deve essere unito di fronte alla minaccia ‘nettezza’. Intanto le aziende falliscono,

ma qui di aziende non ce ne sono, perciò la cosa non affligge i nostri amministratori. Minaccia pure l’assessore Placidi, poi la maggioranza esce dall’aula ed il consiglio va in malora, senza aver deciso niente. L’aula è gremita come non mai, molti giovani e molta forza pubblica. Incombe la furia anziate di cui si può vedere la via dedicata nello stradario della città. Quello in ceramica policroma affisso ad ogni angolo della città.

2013

di dirigenti

Cambio di passo tra i dirigenti del Comune di Pomezia a seguito della delibera del commissario straordinario, dott.ssa Serenella Bellucci, con cui si modifica l’organigramma funzionale dell’ente, «nell’ottica del contenimento della spesa di personale - si legge nella delibera attraverso, prima la revoca dei dirigenti a tempo determinato e poi con la progressiva riduzione del numero dei Settori attraverso accorpamento degli stessi». Una scelta, quella di unificare più settori, che consente un più flessibile impiego delle risorse umane assegnate, una gestione unificata di procedimenti amministrativi, attività, servizi e progetti che spesso riguardano ambiti attinenti, una più agevole ed efficace elaborazione e realizzazione di progetti e/o obiettivi comuni, economie di spesa a

Il parcheggio... fra sei mesi

NETTUNO

Fra sei mesi il parcheggio di piazza Berlinguer dovrà essere consegnato alla città. La storia comincia a preoccupare perché non si vedono ruspe in azione, né l’andirivieni di camion che solitamente caratterizza i cantieri. Il sindaco aveva detto a Natale che serviva tempo per fare i carotaggi e trovare le falde. Poi silenzio stampa. Ora tutta l’area circostante comincia a sottolineare il degrado di qualcosa di abbandonato. Un anno fa si era parlato del parcheggio per una idea del sindaco. Lo scorso ottobre il progetto fu presentato alla cittadinanza insieme alla convenzione con la società Parkroi che avrebbe sfruttato l’opera per i primi anni per poi cederla alla città. Il periodo dei lavori era previsto in 24 mesi. Ma l’amministratore delegato, Loreno Palpini, affermò che contava di farcela in 17 mesi. Poi fu aperto il cantiere, e passa il Natale. Passano i mesi, ormai quattro, un sesto del tempo previsto per la consegna ed i lavori non cominciano. Intanto i commercianti della zona si lamentano perché la canalizzazione del traffico ha abolito i pochi parcheggi esistenti. (M. Savio)

seguito dell’ottimizzazione del personale esistente. Queste le modifiche introdotte dal provvedimento: accorpamento del settore demografico e ITC con il settore personale; spostamento del servizio mobilità, trasporti e servizi cimiteriali al settore lavori pubblici; spostamento del servizio demanio al settore tutela dell’ambiente; spostamento del servizio attuazione sicurezza nei luoghi di lavoro al settore tutela dell’ambiente. Modifiche a cui è seguito un decreto del 12 marzo scorso con la seguente distribuzione degli incarichi dirigenziali: SETTORE I, personale e demografico, dott.ssa Carla Mariani; SETTORE II, attività commerciali, avv.to Stefano Sorbino; SETTORE III, politiche sociali, dott. Maurizio Trabocchini; SETTORE IV, servizi finanziari, dott. Giovanni Ugoccioni; SETTORE V, istruzione, sport e cultura, dott. Nino Maceroni; SETTORE VI, edilizia privata, urbanistica, ing. Vittorio Ferrara; SETTORE VII, lavori pubblici, ing. Renato Curci; SETTORE VIII, tutela dell’ambiente, arch. Anna Ferrazzano (dirigenza di cui è stato incaricato ad interim l’ing. Curci); SETTORE IX, avvocatura, avv. Giovanni Pascone; Polizia municipale, avv. Stefano Sorbino; Protezione civile, Gabinetto sindaco e staff, gabinetto presidenza del consiglio, URP, segreteria generale, archivio delibere, messi notificatori, protocollo, centralino, dott. Angelo Scimè.


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DOSSIER INFORMARE È IL VOSTRO PERIODICO LOCALE


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Due parole sul porta a porta

ANZIO

Da alcune settimane (...) si manifestano accese polemiche sull’inizio della raccolta dei rifiuti porta a porta, annunciata dall’amministrazione con date mai mantenute. Consiglieri comunali all’opposizione (...) hanno avanzato riserve per quanto riguarda la mancata presentazione al consiglio comunale di un credibile piano finanziario per la copertura dei costi, incrementati per l’estensione del sistema porta a porta all’intero territorio. Da più di 15 anni è in funzione la raccolta differenziata con campane stradali (...) gestita dalla Provincia. Da circa due anni il sistema (...) porta a porta è stato sperimentato con successo (70%), nella zona di Anzio Colonia e pertanto dovrebbero essere disponibili i dati relativi ai costi (...). Nella realtà il confronto dei costi dei due sistemi non sembra che sia mai stato reso pubblico per consentire lo stanziamento in bilancio della relativa spesa da sottoporre all’obbligatoria approvazione del consiglio comunale. Il sistema porta a porta integrale, nel caso di Anzio, è senza dubbio il più efficace, ma anche più costoso, ricordando che in molti Comuni italiani sono stati adottati con successo i più economici sistemi misti (...). Da dati statistici nazionali la raccolta integrale porta a porta è mediamente più costosa del 40-50% rispetto a quella con contenitori stradali. La disponibilità effettiva delle risorse per la copertura dei costi è essenziale per la raccolta differenziata, molto più di quanto riguarda l’indifferenziata. Infatti, le ditte che hanno in appalto il porta a porta sostengono spese di personale e mezzi più elevate da coprire giorno per giorno, senza la tolleranza di ritardi nei pagamenti accettati, anche se con difficoltà, dalle discariche dove avviene lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Questi problemi si aggravano per Anzio dove, secondo notizie trapelate, i ritardi o l’evasione nel pagamento della TIA (...), si aggirerebbe intorno al 40%. In Italia si sono già verificati numerosi casi di raccolte differenziate che si sono arrestate o sono dovute essere modificate per la mancanza delle disponibilità finanziarie. Nell’attesa che le polemiche si plachino e si arrivino a decidere date credibili per l’estensione del servizio all’intero territorio, da due settimane si osserva come in molte zone di Anzio risulta insufficiente lo svuotamento delle campane. Questo dopo la cessazione del servizio da parte della Provincia di Roma, con preavviso al Comune di Anzio in data 31/01/2013. (…) La raccolta con campane aveva raggiunto il 21% a detta dell’amministrazione (sempre meno di un terzo dell’obiettivo del 65% previsto per il 2012) con i rischi di muoversi all’indietro con il passo del gambero. Le polemiche e i dibattiti sono utili e comprensibili, a patto che portino a fare passi in avanti. E’ mia opinione (spero smentita) che data l’imminenza delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, l’estensione del servizio porta a porta sarà rinviata a ottobre dopo l’insediamento della nuova amministrazione e che questo conceda tempo per la valutazione e il reperimento delle necessarie disponibilità finanziarie, così come consentirà di estendere l’azione educativa ai cittadini proprietari delle seconde case, più reperibili nella stagione estiva. Guglielmo Natalini, consulente ambientale

2013

Uno sguardo ai risultati elettorali NAZIONALE

ANZIO

BERSANI

31,63

25,32

NETTUNO POMEZIA 23,58

21,61

PD altri

27,43 4,2

22,84 2,48

24,31

BERLUSCONI

30,72

36,86

39,72

28,80

35,95

PDL altri

22,30 8,42

30,97 5,89

34,39 5,33

24,44 4,36

31,56 4,39

GRILLO

23,79

26,46

24,85

37,69

33,98

MONTI

9,13

6,02

5,90

5,37

3,67

21,79 2,52

19,73 3,85

18,84 2,77

ARDEA

NAZIONALE

ANZIO

BERSANI

29,55

23,33

21,62

19,70

PD altri

25,42 4,13

20,80 2,53

22,50

BERLUSCONI

29,18

36,20

39,08

27,65

35,19

PDL altri

21,56 7,62

30,02 6,18

33,71 5,37

23,77 3,88

31,33 3,86

GRILLO

25,55

28,37

26,65

39,96

35,61

10,56

6,96

6,62

6,25

4,92

MONTI

Monti altri

8,30 2,26

5,37 1,59

NETTUNO POMEZIA

ARDEA

20,01 2,49

5,09 1,53

ANZIO

40,65

29,79

31,13

29,71 41,63

23,21 29,56

24,29 31,04

STORACE

29,32

38,99

21,20 32,80

29,27 43,35

20,22 16,64

PDL tutte BARILLARI M5S

4,66 1,59

NETTUNO POMEZIA

LAZIO ZINGARETTI PD tutte

18,34 3,28

17,49 2,21

3,31 1,61 ARDEA

32,45

29,05

40,59

26,96

36,11

31,14 43,63

22,03 30,43

31,73 40,17

20,68

19,01

32,39

27,61

17,33

16,27

27,83

23,70

20,25 34,03

20,03 29,39

S E N A T O C A M E R A R E G I O N E


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Tor San Lorenzo, centralissimo, dietro la chiesa AFFITTO appartamento mq 75 circa. Tel. 380 70 35 414

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La maggioranza barcolla ma non molla

ARDEA

I problemi di tenuta della maggioranza Di Fiori continuano ad essere piuttosto evidenti, al punto che il sindaco in consiglio annuncia l’avvenuta dimissione spontanea da parte degli assessori, tutti tranne Bardi, il vice sindaco (che si è dimesso il giorno dopo). Di buono il sindaco annuncia che la Regione ha concesso dei finanziamenti per portare l’acqua alla Castagnetta e approvato anche una piccola zona industriale in località Caronti. La Capraro, a più riprese, solleva il problema del favismo come malattia grave che affligge diverse famiglie residenti nel nostro comune, citando nello specifico un recente caso di un bambino ricoverato e una piccola coltivazione di fave scoperta proprio dietro la scuola. «Anche se un’ordinanza in materia è già stata fatta dal sindaco - ha sostenuto la consigliera - bisogna assolutamente procedere con i controlli, altrimenti la stessa risulterà essere inefficace». Ludovici pone invece l’attenzione sullo stato di fermo di molti appalti già in essere, lamentando che il Comune non sta pagando i progettisti, i direttori dei lavori e le varie ditte preposte alle opere, il tutto senza offrire nemmeno una giustificazione. Tra l’altro, è bene ricordare che al momento dell’assegnazione di un appalto, lo stesso, per legge, deve essere totalmente finanziato. Ergo, i casi sono due: o questi appalti sono stati assegnati senza la copertura finanziaria, oppure i soldi per queste opere c’erano ma sono stati spostati in altra direzione cammin facendo. Abate, elencando tutta una serie di dis-

Attriti interni sempre più stridenti: la ‘ciurma’ di Di Fiori è rissosa ed il ‘capitano’ sembra proprio spazientito...

servizi, tra cui gli uffici allo sbando e il fatto che le casse comunali sono vuote al punto di non poter pagare gli operatori, chiede al consiglio di mettersi al lavoro tutti insieme per attenuare gli effetti della crisi, oppure, propone di dare tutti le dimissioni seduta stante. Poi attacca Fanco, che rimprovera al sindaco: di non essere presente; di aver dato vita ad una giunta tecnica a dir poco fallimentare e latitante, mentre era meglio scegliere gli assessori nel territorio; di aver preso in giro i cittadini sull’uso civico nei 706 ettari, senza utilizzare l’unico strumento possibile che è quello del Commissario; di non

aver vigilato sulla mancata realizzazione delle opere che doveva realizzare la Fiamma 2000 come da convenzione. Il sindaco risponde: che i suoi lo attaccano solo per ricavarne dei ruoli; conferma che la situazione economica è difficile ma che sta procedendo alla certificazione del credito nei confronti di alcuni operatori come Mano Amica; che sugli usi civici bisogna manifestare dal commissario oppure fare una transazione con gli Sforza Cesarini. Poi Di Fiori propone la sua ricetta rapida per uscire dalla crisi: definire il piano campeggi e quello per i pua; dare le concessioni di spiaggia ancora non assegnate; attivare i progetti per i centri turistici e il museo. Di Fiori se la prende anche con il mancato lavoro da parte delle commissioni che, a suo dire, sono di fatto ferme. Reagisce Corso che come presidente di commissione lamenta la difficoltà di svolgere il proprio ruolo in quanto le carte che gli pervenivano dalla dirigenza erano carenti e, dopo averle modificate, come nel caso del piano campeggi, gli sono tornate indietro dopo ben otto mesi. Inizia quindi una poco edificante fase di scontro duro tra il sindaco e la propria maggioranza con accuse varie e insulti reciproci. Ma la dichiarazione che più colpisce è quella di Di Fiori quando afferma: «Sono stato costretto da 7 consiglieri a revocare a Rocca l’incarico dirigenziale». Insorge Fanco sottolineando che nessuno ha costretto il sindaco a fare nulla, ma che gli è stato chiesto di rimuovere il dirigente dopo quanto era accaduto per la convenzione Puccini e in altre circostanze.

A quel punto le opposizioni, constatata la situazione di fibrillazione interna alla maggioranza, chiedono con insistenza le dimissioni di Di Fiori, il quale, però, non si cura di loro e va avanti sulla propria strada. Vengono quindi approvati i punti all’ordine del giorno, tra cui: l’adozione del regolamento sul sistema dei controlli interni; il regolamento sulla sala consiliare; la ratifica del comitato di gestione del centro anziani Nuova Florida; il rendiconto della gestione dell’anno 2011. In conclusione, la situazione politica rimane instabile, con frizioni importanti all’interno della maggioranza che sembra ad un passo dalla propria implosione e con un sindaco ormai sfiancato dalle lotte intestine e, forse, sull’orlo di rassegnare lui stesso le dimissioni. Al momento di andare in stampa, siamo ancora in assenza della giunta che, se nominata, dovrebbe teoricamente essere per intero del posto e di carattere politico. Certo con una crisi generale così acuta ci sarebbe bisogno di una maggioranza ben più compatta e motivata dell’attuale, in grado di affrontare al meglio i tragici effetti collaterali derivanti dalla ‘cura Monti’ a livello nazionale e dalla allegra gestione della cosa pubblica negli ultimi anni a livello locale. Se il sindaco non sarà in grado di proporre un adeguato piano per portare Ardea fuori dalla palude economico-politicoistituzionale nella quale è precipitata, allora per davvero è meglio ridare la parola al popolo tornando alle urne anticipatamente. Roberto Matricardi


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La centralizzazione della monnezza ! @ NETTUNO

«Differenza o in-differenza, that is the question. Durante l’ultimo consiglio comunale del 2012, l’assessore all’ambiente del Comune di Nettuno, Mario Pitò, erede di un assessorato reso insignificante in questi ultimi cinque anni, fece la seguente dichiarazione: “Entro gennaio 2013 porteremo la raccolta differenziata al 60% - e, non contento, aggiunse - come minimo”. Io, che in questi ultimi anni, ho assistito all’immobilismo più completo dell’assessorato all’ambiente, sono scoppiato in una risata. Tuttavia, risposi all’assessore Pitò dicendogli che se fosse riuscito nell’intento gli avrei fatto dei ‘pubblici’ complimenti. La serie di foto che troverete di seguito documentano come mi trovi nell’impossibilità di complimentarmi con il sindaco e con l’assessore Pitò per il risultato auspicato; al contrario, è evidente il tentativo di mascherare l’insuccesso della differenziata trasformatasi in una centralizzazione della spazzatura. Un effetto boomerang che Chiavetta sta cercando di nascondere fino alle prossime elezioni amministrative di maggio. Ma dove scatta il ‘lampo di genio’ di Chiavetta & Co? Attuando l’inizio della raccolta differenziata partendo dalla periferia, a loro insaputa, hanno attuato quello che ho definito la centralizzazione della immondizia, ovvero lasciando i secchioni nelle sole strade del centro Città, si è riversata qui tutta la spazzatura indifferenziata della periferia. A questo punto oltre al danno si aggiunge la beffa. L’amministrazione cosa fa per fronteggiare il problema? Il raddoppio dei cassonetti per l’indifferenziata al

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Lasciare i cassonetti al centro non è stata una bella mossa...

centro città, ovvero la centralizzazione della spazzatur, accumulando tutta la spazzatura del territorio nelle sole strade del centro. In pratica, dove c’erano quattro secchioni ne sono stati messi sette, dove erano tre sono diventati sei, e dove non ce n’erano affatto sono stati immessi nuovi secchioni in nuovi siti, con conseguente riduzione dei posti

auto, (ma qui si mischia con la storia di piazzale Berlinguer che è già di per se incasinata). Il risultato? La raccolta differenziata resta alla stessa percentuale, con un aggravio della situazione igienico-sanitaria nelle strade del centro della città». Simone Massari consigliere comunale

prensibile il motivo per il quale, ad esempio, il Comune di Ardea ancora non riesca, a distanza di ben 4 anni dalla sua presentazione ufficiale, a dare una risposta ai responsabili dell’azienda SILL che avevano chiesto un cambio di destinazione d’uso da industriale a commerciale nell’area ove sono ubicate le proprie ampie strutture, lungo la via Pontina Vecchia. La proprietà, che da tempo tiene 40 dei suoi 63 dipendenti in cassa integrazione a causa della difficoltà nel piazzamento dei suoi prodotti nel campo

dell’illuminazione, dovuto alla contrazione della domanda, sarebbe intenzionata a dare vita ad un centro commerciale attrezzato, incluso bar e sala ristoro. Senza voler entrare nel discorso tecnico, che esula del tutto dalla nostra volontà, ci sembra però doveroso da parte dell’amministrazione fornire una risposta in via definitiva, quale essa sia, alla proprietà, in maniera da consentirle di pianificare il da farsi nel prossimo futuro, anche alla luce del fatto che nell’azienda trovano impiego oltre 60 persone.

Un cambio di destinazione d’uso chiesto da 4 anni di Roberto Matricardi

ARDEA

La crisi economica che sta attraversando il Paese è probabilmente la più dura degli ultimi 50 anni. Il grande calo della domanda interna di beni e servizi unito all’insano e generalizzato innalzamento delle tasse e alla stretta creditizia operata dalle banche hanno determinato un inesorabile trend verso il collasso della piccola e media impresa, anche a livello locale. In questo contesto di difficoltà generale appare poco com-


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Porta a porta duro da digerire

! @ NETTUNO

«Così come avevamo avuto modo di scrivere, avremmo pensato che il sistema di raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’ iniziato a Nettuno avrebbe dimostrato tutti i suoi limiti e difetti durante la prossima estate e invece, dopo neanche tre mesi dalla sua introduzione, sta già dimostrando tutti i suoi limiti. Qualcuno dice che la colpa sia dovuta al fatto che la cittadinanza non sia stata preparata ed educata a dovere, ma dire che nel 2013 la gente non abbia ancora una coscienza ecologica sembra piuttosto strano. Quello che invece non è strano sono i risultati usciti dalle urne delle ultime votazioni dalle quali un dato è emerso in maniera incontrovertibile: gli italiani sono stufi di essere presi in giro. Rapportando quindi tale malessere a questo sistema di raccolta, si ha ragione di credere che, il fatto che le persone non lo gradiscano continuando così a gettare l’immondizia nei pochi cassonetti rimasti (ma che ora, stanno aumentando in maniera esponenziale) sia dovuto invece al modus operandi con il quale è stato imposto e come tale mal digerito. Innanzi tutto con la scusa di rendere le strade più belle si sono levati i cassonetti dalle strade per posizionarli (anche se di forma e di foggia diversa) negli accessi, negli androni o nei giardini di condomini e residenze varie dimostrando scarsa sensibilità per quei luoghi che invece rappresentano il ‘biglietto da visita’ di una abitazione che si rispetti. Come dire: preferisco avere le scarpe pulite e le mutande sporche. Quindi, come se ciò non bastasse, gli stessi contenitori vanno messi e ripresi in strada per ciascun giorno di raccolta

dagli stessi residenti (poco importa se magari anziani o male in arnese) in quanto per gli addetti al loro svuotamento tale compito non è previsto. In ultimo, pena pesanti sanzioni, dopo aver attentamente separato nei rispettivi appartamenti (con grande gioia dei rispettivi olfatti) i vari componenti da gettare, la tassa per tale ‘disservizio’, non solo non diminuisce, ma aumenta (vedi prossima Tares). Tutto ciò non rappresenta forse una ulteriore presa in giro? Quello che poi non si riesce a capire (o forse lo si intuisce fin troppo bene) è il perché di tanta fretta con tale raccolta che sta creando non pochi problemi di natura politica anche nella vicina Anzio. Forse, anche alle prossime elezioni comunali, sarebbe il caso che dalla raccolta ‘urna a urna’ giungesse un ulteriore deciso segnale di protesta». Tito Peccia ------------------------------------------------i sono alcuni dati di fatto da cui non si può scappare: l’unico sistema di raccolta differenziata dei rifiuti efficace in Italia è il porta a porta; il porta a porta funziona solo se si eliminano i cassonetti su strada; l’unica alternativa alla raccolta differenziata è la discarica e l’inceneritore, alternativa che non piace a nessuno. Il primo impatto dei cittadini non abituati al concetto di separare i rifiuti è sempre negativo: perchè si è costretti a tenere in casa più contenitori, perchè si deve ragionare e fare un minimo di lavorazione, perchè è più comodo, rapido e spensierato fare di tutti i rifiuti un mucchio da portare al cassonetto. Non c’è modo di evitare questi inconvenienti. Purtroppo è tristemente vero

C

che nel 2013 la gente non ha ancora una coscienza ecologica, a riprova basta guardare in un Comune qualsiasi un qualsivoglia cassonetto del vetro, delle lattine o della carta... ma in genere non è neanche necessario aprirli, basta osservarli da lontano. Oppure, basta guardare le sponde di un qualsiasi canale-fosso, in prossimità di una strada a caso. L’handicap di fondo è semmai l’aver lasciato i cassonetti nel centro, stimolando tutti i pigri a portare lì l’immondizia, senza differenziarla. Reazione tipica. E’ successo anche ad Ardea, quando iniziarono con un solo quartiere e tutti andavano a cercare i cassonetti normali nelle zone limitrofe, pur di non mettersi lì a differenziare. Prendendo atto che non ci sono alternative ecologicamente sostenibili, è moralmente doveroso che ciascuno faccia la propria parte. Se questo significa sacrificare un po’ di estetica condominiale, un po’ di spazio in balcone o in cucina e un po’ di tempo e testa nell’atto di separare i rifiuti in casa... pazienza. E dopo un po’ si scopre che non è poi così difficile. Che, tutto sommato, è comodo smettere di pensare a portar via l’immondizia perchè te la ritirano davanti casa. Che il gesto di separare i rifiuti diventa automatico dopo qualche settimana. Che quei contenitori in cucina sono come il pancione di una donna incinta: non belli di per sè, ma belli per quello che significano, perchè tutto quello che si raccoglie lì dentro non va ad inquinare o a riempire discariche, ma viene riutilizzato. Se ci riescono gli ardiesi ce la possono fare anche i nettunesi... coraggio! La redazione

Radio d’epoca in mostra

POMEZIA

«Arriverà un giorno diceva Guglielmo Marconi in tempi non sospetti - in cui le persone porteranno un piccolo apparecchio in tasca per parlare con gli altri». L’Associazione culturale Quelli della radio, con il patrocinio del Comune di Pomezia, presenta ‘Le telecomunicazioni: il nostro passato, il nostro futuro’, mostra storico-didattica di radio d’epoca, presso la Torre civica dal 17 al 24 marzo. Esposti circa quaranta apparecchi funzionanti, che coprono un arco temporale dal 1925 al 1960; tavoli interattivi e video musicali accompagnano i visitatori in un viaggio nel passato del mezzo di comunicazione che ha rivoluzionato il mondo. La mostra è aperta dalle 10 alle 19.


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La ‘bomba’ delle attività commerciali nei 706 ettari

ARDEA

Circa due anni fa il corpo di Polizia locale eseguì una serie di verifiche sulla legittimità, sanitaria, urbanistica e commerciale, di oltre 200 attività site lungo la via Laurentina e ricadenti all’interno dei famigerati 706 ettari delle Salzare. L’esito del controllo fu pressoché scontato: tali esercizi, tra cui negozi, ristoranti, capannoni artigianali e quant’altro, risultavano sprovvisti dei requisiti minimi per poter rimanere aperti al pubblico. La spinosissima questione torna alla ribalta in questi giorni, perchè a quegli accertamenti dovrebbero seguire degli atti derivanti, atti tenuti congelati da due anni... perchè quelle 200 attività risultano da chiudere, con tutte le conseguenze sociali del caso.

LA NATURA DEL PROBLEMA. Queste terre, che si estendono, per circa 706 ettari, da Tor San Lorenzo (Fosso della Moletta) fino alla rotatoria di via Campo Selva e dalla via Litoranea fino a sotto la Rocca, sono al centro di una complicatissima controversia legale che dura da circa un secolo. Già... è roba iniziata prima della Repubblica italiana.

In estrema sintesi si trattava della quota destinata a diventare demanio civico per affrancare 3.500 ettari di terre private gravate da diritti di uso civico. Era un’affrancazione per scorporo (terra in cambio di terra) di diritti di uso civico rivendicati nel 1927 sull’ex feudo Sforza Cesarini per un’estensione pari a circa la metà dell’attuale Comune di Ardea. Questa demanializzazione non fu mai perfezionata, ciò nonostante il quasi demanio civico fu assegnato in quote argo-silvo-pastorali ad un certo numero di abitanti di Ardea. Il tutto in via provvisoria, in attesa di giungere alla conclusione del contenzioso. Si trattava di quote di circa 3 ettari ognuna da usare (senza proprietà) esclusivamente con finalità agricole, non vendibili, non cedibili, non edificabili, non frazionabili. Tutto questo perchè sono state assegnate in uso in quanto demanio civico. Alla fine degli anni ‘80 il contenzioso ha un colpo di scena: lo scorporo viene annullato dalla Cassazione (in quanto mai perfezionato), i 706 ettari cessano di essere quasi demanio e tutta la tenuta di 4.500 ettari torna ad essere terra privata gravata da uso civico, il quale uso civico è da togliersi pagando soldi e non più dando terra in cambio di terra. La questione è complicata e ingarbugliata, ma per quanto riguarda i 706 ettari... pure peggio... Quella terra ridiventa nominalmente di proprietà del feudatario, che tenta di far valere un atto di vendita nei confronti di una società di cui è amministratore un suo dipendente storico di fiducia. Allo stesso tempo tutti gli eredi del feudatario rinunciano all’eredità. Lo Stato, come legge prevede, diventa erede. Quindi abbiamo uno stato giuridico del tipo che: la terra è sicuramente di proprietà di qualcuno, ma questo qualcuno NON è il Comune e NON sono gli occupanti. Questo qualcuno è: o lo Stato come erede del feudatario, oppure la società La Fossa che sostiene di aver comprato tutto, quando il feudatario era in vita. Sul di chi sia la proprietà c’è un contezioso intrecciato con quello generale degli usi civici, attualmente entrambi in fase di stallo. In più la terra è gravata da uso civico privato, da togliersi pagando soldi al Comune. Tutto questo marasma ha reso l’intera zona una sorta di ‘terra di nessuno’, dove tutto e tutti si sono sentiti nella possibilità e nel diritto di fare ciò che hanno voluto. La maggior parte degli assegnatari di

queste quote nei 706 ettari, infatti, non sono stati lì fermi e buoni a fare i contadini. Hanno edificato abusivamente case, baracche, ville, capannoni, piscine e di tutto di più. Hanno frazionato, sporzionato e ceduto in cambio di soldi pezzi e pezzetti di terra. Ceduto e non venduto, perchè non era possibile rogitare con atto notarile, ma solo firmare un foglio di carta tra privati, con scritto cessione del possesso oppure cessione dei diritti di uso. In questo caso carta straccia, priva del valore legale di passaggio di proprietà. Transazioni di denaro senza coinvolgimento del fisco. Costruzioni abusive non sanabili (inedificabilità assoluta) su terre di proprietà altrui che venivano detenute a scopo di uso agricolo. Si stima che ci siano almeno 2.000 persone ad abitare questi nuclei di edificazione selvaggia, completamente privi di servizi. Ci sono anche decine e decine di attività produttive e commerciali, che mai avrebbero dovuto aprire ed operare su tali terre, eppure sono lì... attive da decenni. Spesso ben visibili, sulla strada principale. Attività che non possono avere regolarità urbanistica, che non possono avere un titolo di proprietà del suolo e neanche un titolo valido di possesso, così come non possono avere allacci alla pubblica fognatura, e non potrebbero avere neanche allacci di elettricità e gas. Sono queste le verifiche di cui si parla in questi giorni come di una bomba pronta ad esplodere. Perchè la verità nuda e cruda è che tutto ciò che di edificato si trova nei 706 ettari, oggi come oggi, va raso al suolo. Ogni attività va chiusa ed ogni abitazione sgomberata. LE COLPE DEL COMUNE. Il Comune ha ciurlato terribilmente nel manico per tutta la causa degli usi civici, dimenticanto di controllare cosa succedeva nei 706 ettari. Se il Comune e le autorità preposte avessero adeguatamente vigilato, avrebbero potuto e dovuto fermare il frazionamento e l’edificazione selvaggia di questa area, impedendo che vi sorgesse la città di nessuno che oggi tutti possono vedere, con attività, ristoranti, capannoni, ville, baracche e accampamenti rom. Con questo becero sistema si è infatti arrivati alla vendita persino di micro porzioni di 100 mq di terreno ai rom per impiantarci le roulotte. Una favela dietro l’angolo dove nessuno osa mettere piede. Le istituzioni per decenni sono state latitanti, omissive e miopi rispetto a

quanto urbanisticamente accadeva in quest’area e rispetto ai continui cambi di possessori dei terreni a seguito delle vendite improprie. E non si accampino scuse giustificative. LA REALTÀ NUDA E CRUDA Ripristinare la legalità oggi, sic et simpliciter, significa far chiudere e demolire tutto ciò che è stato edificato nei 706 ettari. Punto. Se il Comune decidesse di smettere di prendere i cittadini per il culo, cosa che fa da decenni per quanto riguarda i 706 ettari (millantando di avere in tasca soluzioni indolori e giuridicamente assurde), dovrebbe anzitutto riconoscere questo casino e la sua non competenza, come dato di fatto. Passaggio successivo è chiedere il supporto del prefetto, della Regione, dello Stato, dell’avvocatura dello Stato e del commissario per gli usi civici. Tutte queste istituzioni, ciascuna per le sue competenze, dovrebbero mettere nero su bianco come stanno le cose e stabilire una via di uscita tesa al ripristino progressivo della legalità. Ulteriore passo è definire la proprietà, cercando di agevolare lo Stato. Una volta diventato demanio statale (che non c’entra nulla col demanio civico) individuare un procedura agevolata per vendere agli occupanti. Fatto questo, detti occupanti, divenuti proprietari, possono pagare l’uso civico, come avvenuto sul resto del territorio. Allora, e solo allora, definita la proprietà, pagata la terra e pagato l’uso civico, si può procedere con una sanatoria urbanistica, per quanto possibile. Si tratta comunque di una ipotesi di strategia di uscita in deroga alle leggi esistenti, per questo è necessario che le istituzioni la concordino. Se non lo fanno, lo stato di fatto, nudo e crudo, è e resta che bisogna chiudere tutto, demolire tutto e sfollare tutti. Anche se dovessero rinsavire e imboccare questa strada, non si tratta di dare le terre gratis e neanche di darle a due soldi. Chi lo sostiene mente e prende (ancora) per il culo i cittadini. Al momento di andare in stampa non sappiamo se il Comune stia procedendo con l’operazione di accertamento e poi eventuale chiusura delle molte attività commerciali e imprenditoriali ricadenti nei 706 ettari, già verbalizzate due anni fa. In caso affermativo ci saranno ovvi problemi di ordine pubblico e conseguentemente di instabilità per l’amministrazione. Roberto Matricardi - Silvia Matricardi


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TOR SAN LORENZO, VIA LITORANEA, ADIACENTE BAR. AFFITTO NEGOZIO

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40 MQ CON VERANDA PROTETTA. TEL. 335 45 56 05


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Cercasi assessori incensurati, mandare curriculum Destinati all’irrilevanza ! @ ANZIO

«Ricerchiamo assessori competenti per il Comune di Anzio. Mandaci il tuo curriculum vitae corredato da casellario giudiziale e certificato dei carichi pendenti. Come attivisti del Movimento 5 Stelle di Anzio, in vista delle prossime elezioni amministrative comunali (maggio 2013), abbiamo lanciato nel nostro sito www.anzio5stelle.it, sul blog www.5stelleanzio.tk e sulla pagina facebook l’iniziativa ‘Cercasi assessori online’. Come già fatto per la regione Lazio, abbiamo predisposto una piattaforma web per consentire alla società civile di partecipare ancora più profondamente al governo delle istituzioni. Nessun consigliere del Movimento 5 Stelle di Anzio potrà essere assessore, perché in quanto eletto dal popolo avrà solo ed esclusivamente il compito di vigilare. Il Movimento 5 Stelle di Anzio, in caso di vittoria alle urne, nominerà i membri della giunta in base esclusivamente alle esperienze maturate ed alla fedina penale pulita, facendo prevalere principi meritocratici. E’ risaputo purtroppo che gli assessori nominati dal sindaco sono troppo spesso selezionati secondo pre-tatticismi ed opportunismi politici: noi non ragioniamo così. Nel rispetto di uno dei nostri punti cardine, in altre parole la trasparenza, vogliamo presentare prima il

metodo di selezione. La trasparenza deve essere il perno centrale sul quale si sviluppano tutti i metodi decisionali. Questo farà si che i cittadini possono valutare totalmente il Movimento 5 Stelle di Anzio, potendo conoscere il programma, i candidati al consiglio, il sindaco ed il metodo di scelta della giunta ed i curriculum delle persone candidate. Per quale motivo dobbiamo essere gestiti da gente incompetente? “Basta nomine in Giunta frutto di pre-tatticismi e parentele dichiara Cristoforo Tontini, candidato a sindaco di Anzio del Movimento 5 Stelle, che prosegue - qualora i cittadini ci premiassero ed io sarò il sindaco della città nominerò una giunta formata da persone competenti capaci di farsi carico dei problemi della città. Se ci troviamo nella situazione in cui viviamo, ciò è anche dovuto al fatto che siamo stati governati per troppi anni da persone poco affidabili. E’ mia intenzione, inoltre, istituire un assessorato ai Beni Comuni che si occuperà di acqua, energia, territorio e connettività, ed un assessorato alla Trasparenza e Partecipazione. Con noi avrà inizio una rivoluzione nel modo di fare e di intendere la politica, portando la volontà dei cittadini e la democrazia partecipativa dentro le istituzioni”. Chi si vorrà candidare dovrà inviare il proprio

CV all’email assessori5stelleanzio@hotmail.it inserendo nell’oggetto le parole ‘assessori a 5 stelle’ e l’assessorato per il quale intende candidarsi. Oltre al CV si potrà inviare una breve presentazione di se stessi, o un video di presentazione. La valutazione delle persone che si proporranno, si baserà innanzi tutto sulla visione che si ha del mondo e del suo futuro, che inevitabilmente deve essere simile alla nostra. Il CV sarà esaminato non solo per valutare le competenze, ma anche per capire cosa si è fatto durante la vita e verificare che non siano stati fatti percorsi in contrasto con le nostre idee. Chi si propone dovrà inoltre esibire anche il certificato penale, dal quale dovrà risultare ‘Nulla’. Ogni candidato dovrà sottoscrivere il programma da noi presentato. In seguito, alla luce di attente e rigorose valutazioni fatte da una commissione che valuterà i più meritevoli, il nostro portavoce e candidato sindaco, Cristoforo Tontini, sceglierà gli assessori a 5 stelle. Durante il mandato di sindaco sarà il garante per il rispetto del programma e se ravviserà che gli assessori non perseguono le azioni indicate o le linee guida evidenziate, potrà sollevarli dall’incarico secondo le norme stabilite dalla legge. Infoline: 3333508932». Giovanni D’Onofrio

S

iamo destinati all’irrilevanza politica. Il perché è sotto gli occhi di tutti e basta analizzare i dati di queste ultime elezioni regionali. Le nostre tre città del litorale a sud di Roma non hanno avuto la capacità, ovvero la forza, di individuare due candidati degli opposti schieramenti su cui far convergere le preferenze. E’ risultato che, come al solito, i ‘romani’ ci hanno cannibalizzati e colonizzati. La Regione, che allo stato rappresenta un ente intermedio fondamentale per lo sviluppo delle nostre città, non ha nella propria assise un nostro rappresentante. Continuiamo ad essere terreno di conquista senza un’anima e senza carattere. I nostri sindaci, che sono anche assortiti politicamente, ben avrebbero potuto organizzarsi e far convergere tutte le loro risorse politiche su due candidati locali espressione vera del territorio, uno per parte, uno sarebbe stato al governo, l’altro all’opposizione. Abbiamo come al solito dovuto subire la calata dei conquistatori dalla città, che hanno ottenuto il loro valore aggiunto in provincia, senza però portare nulla a quella provincia. Ci siamo come al solito andati a dividere in tanti rivoli inconcludenti, senza avere il coraggio di unirci per uno scopo ben preciso. Avremmo potuto ottenere un risultato importante, storico, e invece, come al solito, ci siamo trovati con un pugno di mosche. Ora i nostri amministratori dovranno andare a pietire un’attenzione sul territorio senza poter avere un vero interlocutore espressione del nostro territorio. Ora, quando si dovranno chiedere interventi per gli strumenti urbanistici, per la viabilità, per i trasporti, chi sarà il referente in Regione che possa far valere le nostre ragioni? Quando si dovrà chiedere attenzione per l’edilizia agevolata a chi andremo a chiedere se non a coloro che a noi si rivolgono solo il giorno delle elezioni? Quando dovremo chiedere attenzione per il piano di riassetto sanitario e chiedere finalmente strutture efficienti e servizi sanitari adeguati, a chi ci rivolgeremo? Quando avremo bisogno di vederci finanziate iniziative, a chi faremo riferimento? Adesso, per altri cinque anni, chi andrà a perorare le nostre istanze in Regione? Insomma, un’altra occasione perduta. Stefano Bertollini


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• «Ne consiglio Cosa sce, come tutti i bei libri vivamente la letsanno fare.» tura a tutti gli dicono i appassionati del • «Distensivo per la lettori mente genere fantasy e e per gli occhi. Mi non! Fantasy... ma non è piaciuto tutto!! Lo stile banalmente incentrato su letterario, la storia, la elfi, folletti, maghi o perso- costruzione dei personaggi, naggi già ampiamente la descrizione delle battaglie descritti dalla narrativa. E' ...Una storia STORIA, con un libro che crea un univer- un finale FINALE. Delicate so che vi farà emozionare e ma ben chiare le storie d’avi catturerà poco alla volta more, bello, ben articolato fino a rimanerne affascina- ed altrettanto ben sviluppati. Silvia ha saputo creare to l’intreccio tra fantasy, qualcosa che emoziona e fantascienza e new age... spinge a riflettere su diversi Che altro dire??? FICO!» argomenti e questo al di là della storia che ci narra. • «Un misto tra fantasy e Diletta la lettura e arricchi- fantascienza che tiene gli

occhi del lettore inchiodati alle pagine del libro. Inaspettato riferimento finale alla terra tanto cara e amata dall’autrice, dove il passato s’intreccia con il futuro per ricollegarsi al nostro presente! Una sola parola... GENIALE!» • «L’epilogo ti stende. Muta la prospettiva dell’intero romanzo, vien voglia di rileggerlo, soprattutto le strane tavole antiche, per comprenderlo in tutte le sue sfumature» • «Coinvolgente, scorrevole, preciso nelle descrizioni,

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senza eccedere... uno dei pochi romanzi fantasy che ho letto fino alla fine... Vale la pena ritagliarsi il tempo necessario per immergersi nel racconto, e forse rammaricarsi per essere già giunti al termine…» • «Si respira l’aria pesante degli ultimi giorni di un popolo di sopravvissuti e assiste alla loro trasmutazione in qualcosa di nuovo. E’ un inno alla vita e alla capacità di adattamento, a trovare e coltivare la speranza pur nelle peggiori avversità, ad usare ogni risorsa disponibile come

con prefazione del dr Francesco Di Mario, direttore degli scavi di Castrum Inui

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opportunità di crescita e rinascita.» • «E’ un testo che parla su molti livelli, pieno di rimandi e messaggi, palesi e velati... stuzzicante...» • «Mettere nero su bianco tutti questi sentimenti, intrecciandoli con la poesia di un racconto fantasy è un dono... l’ho letteralmente bevuto e mi è piaciuto così tanto che lo farò leggere a mio figlio.» «Entusiasmante e pieno di sorprese. Non vedo l’ora di leggere il seguito»


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Ancora grandi successi per la scuola di danza Star Dance di Ardea

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a Star Dance continua l’anno accademico portando a casa altri premi e tante soddisfazioni. L’ultimo grande successo ottenuto dalla scuola di danza ardeatina è del 17 febbraio, presso il Teatro Viganò di Roma: gli allievi si aggiudicano il primo posto Hip Hop per i passi a due grazie al talento di Gaia Andreoli e Veronica Del Moro, un ulteriore primo

posto nell’Hip Hop gruppi con le Giovani della scuola, primo posto modern gruppi con le ragazze più grandi e il primo posto assolo modern con Azzurra Riccio!!! E inoltre i gruppi di Hip Hop baby e Classico Giovani e l’assolo modern della piccola Sara Francabandiera tutti passati alle finali!!! La Direttice e coreografa Fabiana Tomei e l’insegnante di hip hop Annalisa Marcelli si ritengono fiere e soddisfatte del lavoro svolto e di tutti i ragazzi!! Nonostante le vittorie continua il duro lavoro nella scuola che vedrà ancora protagonisti gli allievi nei mesi di marzo ed aprile con nuove gare, spettacoli e stage per arrivare a giugno con il saggio di

fine anno!! E ovviamente continuano le lezioni giornaliere con i nuovissimi corsi di SALSA e MACUMBA FITNESS, gli insegnanti vi aspettano per una prova gratuita!! Info: 3391492027. Star Dance Via Rieti 8f/8g - Ardea


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dossier informare n. 03/2013 • 22 MARZO PILLOLE DI LUCE DAL CASTELLO DI AVALON

La lacrima di Apache contro la tristezza

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n semplice rituale contro la tristezza e la depressione. Occorrente: un grosso pezzo di stoffa di colore giallo ritagliato a formare un cerchio che ti consenta di stare seduto al suo interno, con le gambe incrociate; 4 candele e 4 fiori di colore giallo; 4 foglie di salvia (o un po' di salvia essiccata); olio di oliva, una lacrima di Apache e una bussola. Il rito. Ungi le candele e stendi in terra il telo. Con l'aiuto della bussola individua disponi le candele sul bordo del cerchio di stoffa, in modo che corrispondano ai punti cardinali. Negli spazi tra una candela e l'altra, sulla stoffa, metti i 4 fiori gialli e la salvia. Accendi le candele, prendi in mano la lacrima di Apache ed entra nel cerchio, sedendoti comodo. Attacca la lingua al palato e sorridi. Fai dei respiri profondi e concentrati sulla luce delle candele intorno a te. Immagina l'enorme cuore di fuoco e lava al centro della terra, immagina che un fiume di questo fuoco e luce salga dalle profondità della terra fino al tuo cerchio di stoffa gialla. Assorbi questa luce e lascia che distrugga ogni tristezza. Ripeti «io sono luce e fuoco per me stesso e per gli altri». La luce ed il fuoco ti riempiono e tu stesso diventi come un grande sole emanando energia, luce e fuoco. Continua finchè riesci a tenere la concentrazione, quindi spegni le candele una ad una,

immaginando che ognuna porti via un po' della tua tristezza. Il rituale va svolto nudo o con abiti molto comodi. La lacrima di Apache è un’ossidiana ruvida, prodotta dalla lava fusa ed esplosa in piccoli lapilli. La leggenda narra che siano le lacrime versate dalle donne pellerossa per la perdita dei loro guerrieri, condensate in piccole pietre. Come dono dello Spirito in ricordo di quel dolore, chiunque ne possegga una non piangerà mai, perchè le donne indiane hanno già versato quelle lacrime al posto suo. Queste pietre hanno proprietà consolatorie e terapeutiche, aiutano a superare traumi, paure e blocchi emozionali. Sono potenti talismani di protezione e guarigione interiore. Connettono l’io superiore con l’energia della terra. Vieni a scegliere una lacrima di Apache al Castello di Avalon!

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Avalon ti aspetta

POMEZIA

Il Castello di Avalon è un particolare negozio fantasy, dove si respira un’atmosfera magica, al di fuori dello spazio e del tempo. Vi si possono trovare riproduzioni di armi romane e medievali, splendide scacchiere a tema, tutti i Troll originali Nyform, i gioielli di Peter Stone, i libri di Tolkien, le favole, i testi di magia bianca, le rune, i tarocchi, i pendoli e tante collezioni di draghi, fate, elfi, gnomi, pixies. Anche costumi e abiti fantasy e d’epoca di squisita fattura, sia a

noleggio che in vendita, e le magnifiche collezioni fantasy, che sono anche originalissime idee per ogni tipo di bomboniera e regalo. Il Castello di Avalon è aperto tutti i giorni esclusa la domenica dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20. Si trova a Pomezia, in via Recanati n. 1. Telefono 06 91 62 30 70, e-mail info@ilcastellodiavalon.it Una visita è d’obbligo per tutti gli amanti dei mondi incantati e gli appassionati dell’alto collezionismo. Presente sul web all’indirizzo www.ilcastellodiavalon.it e su Facebook.

TOR SAN LORENZO Centralissimo - Privato vende attico mansardato al terzo piano (senza ascensore) con possibilità di box auto. Ottima esposizione, balconato. Vista mare e Castelli. Circa 70 mq + 40 mq di magazzini sottotetto circostanti. Ampio salone comunicante con cucina abitabile, camera da letto comunicante con stanza guardaroba, bagno e cameretta con finestra verso mare. Parzialmente arredato. 2 climatizzatori. Allaccio gas metano per uso cucina, acqua potabile, allaccio fognatura. € 165.000 senza box auto € 175.000 con box auto Cell. 328 27 57 891 a 700 m dal mare a 100 m dalla chiesa a 150 m dalla delegazione


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pieno di medaglie per il centro sportivo Belvedere Grunge (1984) Un ARDEA

La recensione

ARDEA

«Una poesia, colorata di ossessione». Questa citazione è probabilmente il miglior modo di presentare il romanzo ‘Grunge (1984)’ di Alessio Miglietta, Edizioni DrawUp. E' la storia di un ragazzo di talento che combatte la propria frustrazione. Un viaggio introspettivo, a tratti delirante, alla ricerca del perché la vita sembri una malattia. Un vagare che conduce all'autoannientamento, percorrendo una strada di eccessi e sregolatezze, vissuti come una sorta di epica vendetta contro la società aliena e alienante, una deliberata profanazione di valori e convenzioni per esternare un supremo rifiuto. Un supremo rifiuto che, in realtà, è una disperata quanto maniacale richiesta di attenzione, un bisogno assoluto che il mondo diventi ego-centrico, una sete di sofferenza che cela la brama di consolazione. «Vorrei tenere il cielo tra queste mani, sapendo cosa cerco, perché spesso cammino a vuoto, tornando al punto di partenza». Lo stile è impeccabile, l'introspezione coinvolgente, i temi toccati, quali l'amore, la paura, la morte, l'autolesionismo e la solitudine, sono approfonditi con tocco crudo e sofferto. Il testo non è in realtà un vero romanzo, con trama e azione, somiglia più ad una serie di appunti introspettivi, ad un dialogo con la propria anima, o meglio con i vari pezzi di un cuore infranto. Alessio Miglietta è un ex giornalista di Ardea, poeta e scrittore, cantautore e paroliere… e soprattutto sa scrivere. Ne sentiremo parlare ancora. (cielidivalium.blogspot.it)

Domenica 17 febbraio si è svolta presso il centro sportivo Belvedere la tradizionale manifestazione di ginnastica artistica ‘Ginnaste in fiore’ e le prove di brevetto della scuola nuoto dell’ASD Ardea Nuoto, che ha visto protagonisti oltre 150 giovani atleti dai 3 ai 18 anni. Le ginnaste sono state divise in 5 categorie e, emozionatissime, si sono confrontate nel corpo libero e nella trave davanti ad un giudice federale. Le prime 3 classificate sono: Categoria Pulcine (2005-2006) 1ª a parimerito Desirèe Castellani ed Elisa Crisaf , 2ª Giorgia Betta, 3ª a pari merito Giulia Toto e Sara Turco; Categoria Giovanissime (2003-2004) 1ª Alessia Dolfi, 2ª Maria Chiara Staccioli, 3ª Valeria Paci; Categoria Allieve (20012002) 1ª Martina Duranti, 2ª Nicole D’Uffizi, 3ª Jennifer Pucciotti; Categoria Junior (2000 e prec.) 1ª Nicole Biot, 2ª Marika D’Amico, 3ª Maria Francesca Lo Russo; Categoria Baby (2007) 1ª Josephine Biot punti. Contemporaneamente, in piscina, i bambini e ragazzi della scuola nuoto hanno effettuato le prove di brevetto davanti agli occhi vigili e soddisfatti dei loro insegnanti, conquistando così il riconoscimento del loro lavoro svolto in vasca con passione e divertimento, da settembre ad oggi. Bravi gli atleti, ma un plauso speciale va ai genitori, che con amore, pazienza e sacrificio accompagnano i loro figli a praticare l’attività sportiva, nella consapevolezza che questa

possa aiutare a formare gli uomini del futuro, sani da un punto di vista fisico, mentale e morale. Ma non finisce qui. Domenica 3 marzo le giovani atlete della ginnastica artistica hanno partecipato alla gara a squadre del campionato regionale ‘Trofeo gym’ svoltosi a Roma, conquistando una medaglia d’oro nella categoria giovanissime con Ludovica Chiassi, Elisa Crisafi, Alessandra e Valeria Paci; due d’argento nella categoria giovanissime con Desirèe Castellani, Elena Grimaldi, Francesca Neri

Martorelli, Giulia Toto, Sara Turco e nella categoria allievi con Martina Duranti, Nicole D’Uffizi, Eleonora Mascaro, Jennifer Pucciotti, Sara e Sonia Sciarrini; una di bronzo nella categoria Junior con Angela Baldinu, Alice Pappalardo, Elisa Pompili. Prossimi appuntamenti del nuoto: domenica 10 marzo 3ª tappa del trofeo ‘Nuotalazio’ riservato agli esordienti C e baby, domenica 17 marzo a Rieti la ‘Coppa Italia’ riservata ai master, under 16 e under 20. In bocca al lupo!


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Enigmi del passato e del presente

a cura di Silvia e Roberto Matricardi

Gli odori preferiti da Yahweh

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•••• PRIMA PARTE •••• er lunghi secoli intere generazioni di e grandi organizzazioni religiose hanno voluto considerare l’Antico Testamento come una produzione mitica, dottrinale, non documentabile, ascetica, allegorica o di altro tipo. Spesso i commentatori del testo biblico hanno fatto in modo di riscontrarvi delle conferme alle dottrine o alle idee nelle quali credono e sulle quali sono state talvolta costruite anche intere strutture di potere. Eppure potremmo provare a considerare il testo biblico come un vero e proprio testo di storia, un testo in cui i vari autori di un popolo hanno voluto semplicemente raccontare la loro saga, così come l’hanno vissuta, letta oppure raccontata loro. D’altra parte l’archeologia con gli scavi e le prove documentali di testi appartenenti ad altri popoli hanno finito, ad esempio, col far uscire dal mito l’esistenza dell’antica Ninive, citata solo nella Bibbia prima di essere fisicamente riportata alla luce nel corso del XX° secolo; lo stesso dicasi per il biblico popolo di Chittim del quale avevano negato tutti l’esistenza fino a quando non venne scoperta la prima città ittita di Hattusa in Turchia a fine ottocento. In questa sede vogliamo porre l’attenzione su di un aspetto particolare che

Monica e Manuela Nanni

riguarda gli Elohim della Bibbia e cioè quello che amavano annusare dei profumi specifici, degli odori non necessariamente piacevoli. In Genesi 8, quando si narra degli eventi post diluvio, Noè dopo aver verificato il ritiro delle acque, fa uscire dall’Arca tutti i suoi familiari e gli animali e si affretta a costruire un altare sul quale offre dei sacrifici. Nel versetto 20 si precisa che il patriarca biblico offrì degli olocausti di animali e volatili, tuttavia il termine ebraico usato indica che gli animali sono stati bruciati completamente (olòt) e quindi, terminato il rito, non è rimasto alcunché da consumare o da offrire, e questo induce a pensare che l’oggetto dell’offerta risiedesse nel fumo, oppure nell’odore prodotto durante la combustione. Tale sacrificio era finalizzato a facilitare il rapporto con gli Elohim (nella Bibbia il termine è usato sempre al plurale e lo stesso Yahweh è uno dei tanti Elohim), a omaggiarli per ingraziarseli, per renderli amichevoli, per predisporli ad accettare eventuali richieste presentate dall’offerente. Così, al versetto 21, arriva Yahweh che annusa questo particolare odore emanato dalla carne bruciata degli animali e di seguito manifesta l’intenzione di non maledire più gli esseri viventi sul nostro pianeta a causa del-

l’uomo in quanto, afferma, ha preso atto che l’Adamo è per sua natura malvagio. Il rapporto causa-effetto in questi versetti appare evidente: l’Elohim di nome Yahweh dapprima annusa e subito dopo si addolcisce nei confronti della stirpe umana che fino a poco prima aveva deciso di sterminare. Nel libro del Levitico, cap. 1, si legge che Yahweh convoca Mosè e gli parla dalla tenda dell’incontro, impartendogli alcune direttive precise in merito ai sacrifici: al patriarca viene detto che gli animali destinati agli olocausti devono essere interi, senza difetti e che devono essere bruciati completamente alla porta della tenda dell’incontro per consentire all’Elohim di avvicinarsi e accettare di persona il sacrificio stesso. Da notare che i termini biblici usati in questo passo rimandano ad una accettazione dell’odore intesa come soddisfazione della volontà e non al piacere sensoriale che comunemente si prova in presenza di aromi gradevoli. Si tratta di un atto preciso che va eseguito in un luogo altrettanto preciso e si capisce bene che l’efficacia fisica del sacrificio viene garantita dal compimento di atti determinati. Infatti le norme impartite a Mosè sono piuttosto accurate: l’animale deve essere immolato in presenza

dell’Elohim; il sangue va sparso per non essere bruciato; la vittima deve essere tagliata a pezzi; il fuoco va preparato con la legna e bisogna mettere i pezzi sul fuoco e procedere con l’olocausto. E’ del tutto evidente che questa successione di atti precisa stupisce non poco se si vuole ritenere che abbia un puro valore simbolico o spirituale, come inteso nell’interpretazione ufficiale del passo biblico. Di nuovo il versetto 9 e nel 13 del Levitico specifica ciò che Yahweh gradisce: si tratta dell’odore derivante dall’offerta animale consumata dal fuoco. Siamo in presenza di un Dio che annusa quegli specifici e concreti odori e ne trae degli effetti benefici: rilassanti, calmanti, tranquillizzanti e perfino lenitivi. In altri passi del Levitico si narra di una serie di olocausti che per la durata di otto giorni hanno coinvolto molti animali, tra cui montoni, vitelli, agnelli, ecc. Lo scopo unico di questa strana uccisione di animali era di purificare il tempio tenda del deserto e di procedere alla consacrazione della famiglia di Aronne. continua nel prossimo numero Tutti gli articoli di Misteria sono online su www.informareonline.it alla sezione Misteria.

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dossier informare n. 03/2013 • 22 MARZO

2013

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Gsbnnfouj!ej!Tufmmf Oroscopo e rubrica di Astrologia a cura di Federica Giannini

OROSCOPO DAL 23 MARZO AL 26 APRILE Ariete. Finalmente la Primavera. Questa è la vostra stagione ed il momento è veramente favorevole. Nuove iniziative professionali ed un amore tutto da vivere! Toro. Il periodo è, tutto sommato, buono. Ancora qualche incertezza in campo professionale ed economico ma nulla di particolarmente serio. E’ in arrivo un Estate bellissima che vi offrirà grandi opportunità.

Bilancia. Fase un pochino complicata ma il potente Giove vi continua a sostenere. Evitate decisioni dettate dall’impulsività, soprattutto nel lavoro. Attenzione alle finanze ed evitate discussioni in amore. Scorpione. Siete a dir poco stanchi e spesso anche demotivati. Il periodo non è dei migliori ma voi vivete in un eccessivo pessimismo. In Estate cambieranno tante situazioni, pazientate.

Gemelli. Che dire … è il vostro momento, finalmente vi riprendete dopo un mese a dir poco complicato. Bella ripresa in amore. Discrete le finanze.

Sagittario. Periodo all’insegna di un po’ di serenità. Vi lasciate alle spalle mesi complicati, anche sul piano economico. Ora inizia la ripresa, sappiate sfruttare il bel momento.

Cancro. Un pochino di nervosismo accompagnerà questo mese ma le tensioni svaniranno presto. Armatevi di pazienza e aspettate l’Estate che sarà, per voi, strepitosa. Attenzione al denaro.

Capricorno. Vivrete un momento pieno di imprevisti, soprattutto nella vita professionale. Siate prudenti nella gestione del denaro. Qualche incomprensione in amore. Portate pazienza perché a breve tutto si aggiusterà.

Leone. E’ proprio il caso di dire: finalmente un ruggito. Siete sfiancati da mesi alquanto complicati. Ora inizia una bella ripresa su tutti i fronti. Ricaricate le batterie e riprendete a sognare. Vergine: Finalmente la luce! Finisce un’invernata complicata, con rotture di vario genere, anche sentimentali. Per risultati strepitosi dovete aspettare l’Estate ma, già adesso, qualcosa di buono si intravede.

Aquario. Voglia di libertà, di Sole e di vita. Questo è il momento per prendere decisioni che state rimandando da tempo. Non abbiate paura, abbandonate il vecchio e abbracciate il nuovo. Pesci. State entrando in una nuova fase che avvertirete in maniera prorompente solo in Estate. Iniziate ad organizzare la vostra vita per molti cambiamenti fantastici. Per ora ancora un po’ di confusione.

Chiedilo alle stelle!

I

nizia una grande novità per dossier informare, grazie alla collaborazione con l’esperta di astrologia Federica Giannini. Hai un dubbio? Vuoi sapere come andrà a finire una storia, un progetto? Chiedilo alle stelle! Invia la tua domanda tramite email all’indirizzo: federica.astro@live.it, specificando i tuoi dati completi (nome, cognome, data, ora e luogo di nascita) ed eventualmente quelli della persona amata, indica anche con quale pseudonimo vuoi poi comparire su questo spazio. L’astrologa Federica Giannini risponderà, a titolo gratuito, sul giornale. I dati inviati saranno usati solo per delineare il quadro astrologico finalizzato a rispondere alla vostra domanda e non saranno conservati nè ceduti a terzi.

«C A

ara Federica, il lavoro avrà dei miglioramenti?» Andrea (13.08.48, Roma)

l momento la tua vita professionale ha avuto un battuta d’arresto. Saturno, entrato in Scorpione ad Ottobre, ti sta penalizzando non poco. Vedrai una bella ripresa, ma dovrai aspettare il periodo estivo. Il grande cambiamento ci sarà dalla Primavera del 2014, quando Giove entrerà in Leone. Da quel momento in poi vedrai crescere la tua azienda e potrai raccogliere i frutti di tutti i tuoi sacrifici. Federica effettua anche consulti privati presso l’associazione Forza Vitale di Ardea, per appuntamento rivolgersi al cell. 339.361.48.90.


dossier informare n.03/2013


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