Dossier informare 27 giugno 2014 n. 06

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ANNO XXI - N.06

27 GIUGNO 2014

Raffaele Di Costanzo

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

Si chiama Circo nero beach party e la sua celebrazione è prevista per il 26 luglio

L’

opinione pubblica e gli opinionisti pometini sono scossi da violente polemiche. Il seme della discordia è un gigantesco rave party sulla spiaggia di Torvajanica, in zona Campo Ascolano, a cui è prevista la partecipazione di 50.000 persone con utilizzo di impianti di amplificazione da 80.000 watt per 13 ore di musica gratuita no stop. L’evento è stato deliberato dalla giunta il 3 giugno e da quel momento si è scatenato un putiferio. Sono insorti gli ambientalisti, i balnearei ed

un po’ tutte le forze politiche, richiamando l’attenzione sulla presenza delle dune, sul delicato ecosistema, sull’inadeguatezza del sistema viario, sulle tonnellate di rifiuti che invaderanno la spiaggia e su molti altri aspetti poco piacevoli, se non dannosi, connessi con la manifestazione. Il Comune sostiene che le dune non verranno interessate dall’evento e che tutto il piano proposto dall’organizzazione è ancora in fase di studio e vaglio. Articolo a pagina 16

ARDEA: SGOMBERO E DEMOLIZIONE ALLE TORRI NETTUNO: ISOLE ECOLOGICHE E TRAFFICO ANZIO: MANUTENZIONE VERDE PUBBLICO


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dossier informare n. 06/2014 • 27 GIUGNO

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Anno 21 o - Numero 06 del 27 GIUGNO 2014 - 240ª uscita

21.06.2014 27.06.2014

dossier

informare

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01 AGOSTO

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Lettere e comunicati devono pervenire entro il 20 Luglio LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 15 LUGLIO G

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Satira

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oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

NETTUNO

• Il 3 giugno si è svolta la prima giornata per la microchippatura gratuita dei cani. Visto il positivo successo riscosso, l’iniziativa verrà ripetuta in data da destinarsi.

ARDEA

• Pare, dicono, che l’ex CIM sia ormai pronto, lavato e stirato per ospitare il primo museo archeologico di Ardea. Ovviamente non ci sarà solo il museo in quell’edificio ma anche il percorso fotografico in memoria di Califano ed anche la multifunzionalità in favore di varie associazioni e, forse, pure un ufficio comunale. Tutto è bene quello che finisce bene... e speriamo di vedere presto i primi reperti di Ardea esposti e fruibili al pubblico... • La maggioranza presenta il rendiconto del 2013, quindi di un bilancio già espletato, ma Zoro e Iotti chiedo-

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no a più riprese spiegazioni in merito alle modalità degli avvenuti pagamenti e alle rilevazioni fatte dai revisori dei conti. Ma nel corso del 2013 costoro non si sono accorti di nulla? • L’uomo Ragno chiede il commissariamento del centro anziani della Florida perché all’interno ci sono state delle denunce tra gli iscritti e perché vi sarebbero stati eseguiti dei lavori con attrezzature dell’ente. Siamo d’accordo e anzi, dal momento che sul territorio scarseggiano, al posto del centro si potrebbe istituire in via definitiva una bella scuola materna. Chi, sia in maggioranza che in opposizione, potrebbe mai criticare una similare iniziativa? • Pare, dicono, che il nuovo comandante dei CC di Tor San Lorenzo intenda procedere con i controlli urbanistico-commerciali nei 706 ettari, la terra di nessuno, dove però tutti hanno fatto e fanno quello che gli pare, così, tanto per non creare disparità di trattamento rispetto a chi esercita nella parte restante del territorio. Si tratterebbe, se vera, di una iniziativa lodevole ed equa, finanche da passaggio di grado. • Auguri a Castaldo jr per la sua recente elezione all’europarlamento nelle file del M5S, passando così dalle stalle di Ardea alle 5 stelle di Bruxelles. Complimenti per le 36000 preferenze, nella speranza che tale affermazione possa aiutare Ardea a

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risolvere qualche suo grande problema territoriale, grazie al contributo europeo...

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• Spiaggia libera... by day.

(mi odino, ma mi temano)

ANZIO

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• Il palazzo in questione è la sede storica del Pd, sito nella centralissima piazza Pia. Ci ha incuriosito la varietà di tinte usate nel dipingere la facciata. Si va dal rosso, al rosa, al viola, con mensole in giallo e la parte inferiore sinistra in basso è riservata ai graffitari. Una perfetta vetrina di tutte le anime del partito più variegato d'Italia.

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

POMEZIA

Satira

• Anzio colonia. Una buca si è aperta misteriosamente di fronte all'edicola. Lo strano è che li non ci sono fognature.

• Parco giochi di via A. De Gasperi... by night.

• Torvajanica... by day.

• Le tre foto in alto e a sinistra sono state scelte fra le più significative condivise dai cittadini sui social network. Per essere chiari, in questi casi non siamo dell’idea di puntare l’indice contro l’amministrazione comunale. Gli sporcaccioni ed incivili sono i cittadini stessi, stanziali, villeggianti o in transito che siano...

• Ad Anzio Due, dove ogni mercoledì mattina si svolge il mercato settimanale, esiste una rotonda sbagliata che è troppo stretta per fare transitare i grossi camion. Se per caso l’autista non è del luogo basta un niente e rimane incastrato bloccando tutto.

di Sabrina Ferro

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(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO

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• Lavinio Mare. Questo baracchino fu donato dalla Provincia ai tempi di Tuscano. E' gestito dalla Pro Loco di Lavinio per promuovere il turismo e dare supporto informativo ai turisti tramite materiale informativo. Il 31 maggio e l’1 giugno, sabato e domenica, era chiuso e non è un caso perché, a quanto sembra, sarebbe sempre chiuso. E’ gradita la smentita.

• Un’usanza tipica di Anzio Due. Si usa fare la spesa al supermercato e portarla a casa con il carrello... che poi viene abbandonato in strada...

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• Via Gramsci, di fronte all’alberghiero. Ci sono ancora i cassonetti che sono comodissimi per chi viene da Nettuno, scarica l’immondizia e prosegue per Anzio. Ecco un automobilista contromano ‘preso sul fatto’...

• Via Gramsci, di fronte all’alberghiero. Se non bastassero le buche ci sono anche gli scalini in mezzo alla strada e, di sera, sono micidiali per i pedoni.

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• Frasi celebri dal consiglio comunale. Abate: «Questa è una maggioranza che ce l’ha con i cittadini, non si fa un’opera e non se ne termina una, voi colpite solo i cittadini, siete impegnati solo sulle cattiverie verso i cittadini». Ancora Abate: «Avete messo 400.000 euro in bilancio per due anni per riparare le buche che però sono sempre lì». Er Bucia: «Ci sono incroci con molte buche, con l’erba alta e con i semafori che non funzionano e la tax force che avevate promesso non si è attivata. La gente butta immondizia per le strade e tanti non fanno più la riciclata». Capraro: «La seduta di questa sera è al limite dell’assurdo, l’assessore leggeva il bilancio come se l’avesse visto per la prima volta e poi ci sono consiglieri di maggioranza che si scagliano contro questo bilancio per scarsa chiarezza». • Riunione associazioni-comune-sovrintendenza per l’apertura e la manutenzione dei siti archeologici. Assessore: «Quali sono le condizioni dell’erba?» Giosuè: «Altissima. E ora andrà tutto a fuoco.» Ottimista...

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fatta in 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi Amministrazione

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data inizio: 11 maggio 2012

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NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenza riceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...


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ANZIO • Frasi celebri dal consiglio comunale. Bernardone: «Approfitto per dire che a Lido dei Pini qualcuno ha tagliato gli alberi che avevano piantato i bambini di quelle scuole, e qualche decine di alberi di pino, le querce sono state segate alla base e i pini sono stati sradicati. Propongo di coadiuvare al ripiantamento». Presenta quindi una proposta che, oltre al ripiantamento, prevede anche la ristrutturazione di tutta l’area. Borelli: «Cerca di descrivere». Bernardone: «Chiedo il rimboschimento di tutta l’area». Ranucci: «Facendo un giro nella città ci sono molti stabili in abbandono, facciamo una società mista pubblico-privato per trovare forme di trasformarli». Bruschini: «Io non conosco questi immobili privati o pubblici in abbandono, da restaurare che chiedeva Ranucci. Oggi la legge non permette di fare più società miste, quelle che c’erano rimangono ma non se ne possono

dossier informare n. 06/2014 • 27 GIUGNO più fare altre». Borelli: «Vi richiamo ancora a fare interrogazioni brevi e concise, non vorrei che la prossima volta Mingiacchi arriva con il libro di Passera che ha scritto per risistemare l’Italia e ce lo legge tutto». Lo Fazio: «Spesso noi consiglieri veniamo qui a segnalare buche e quant’altro, propongo di fare tutto ciò via web». Bruschini: «Il sito del Comune per segnalare già lo abbiamo, noi il servizio lo facciamo». Cristoforo Tontini: «E’ quasi un anno che siamo stati eletti e abbiamo almeno due consigli al mese, ma è un teatro dell’assurdo, via Lupetta a mare è comunale ma in pratica è chiusa, da una parte c’è un muro e dall’alta un cancello e qualcuno dentro ci ha fatto un parcheggio». Attoni: «La Stella Marina è una concessione vecchissima della Capitaneria, ogni chiusura è abusiva perché ogni anno facciamo un’ordinanza di apertura 24 ore su 24. Il parcheggio è abusivo perché abbiamo controllato la pianta al 30.000 e la strada non c’è perché non c’è la strada. E’ diventato parcheggio solo perché ci parcheggiano». Tontini: «Ad Anzio l’associazione giovanile ASG Nettunia, una no profit, prende 10.000 euro dalla Regione e 2000 dal Comune, per valorizzare il turismo. Le associazioni no profit hanno il limite di percepire 8.000 euro. Quali iniziative volete prendere per spiegare come sia stato possibile». Zucchini: «La ASG

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Nettunia, questa associazione leggendo i bandi ha costruito un sito chiedendoci di sposare il finanziamento che gli è stato dato, è un’adesione volontaria la loro, non sono stati chiamati». Donatello Campa: «Bisognerebbe iniziare a lavorare bene per questo Comune, il monologo di Tontini mi sembra quello di Benigni, senza offesa, la maggior parte della popolazione vive al nord della città, dove non ci sono servizi. Ho provato a fare il marciapiede di via di Valle Schioia, ho 33 anni e sono un po’ sovrappeso ma ho avuto molta difficoltà». Alessandroni: «Per quanto riguarda Campa mi spiace che non sai che a settembre partiranno i lavori su via di Valle Schioia». Bruschini: «A Campa voglio ricordare che Lavinio stazione ha 40 anni e anche il marciapiede di via di Valle Schioia, il commento è libero, quanto agli extracomunitari si mettono in regola meglio degli italiani». De Angelis: «Voglio sottoscrivere l’interrogazione di Tontini che si rivolge al pensatore Alessandroni». Alessandroni: «Grazie per il “pensatore”». De Angelis: «I lavori del molo riguardano un progetto di archeologia subacquea della Sovrintendenza del 1997. Mi ricordo che riportarono alla luce anche le tavolette di legno con il nome della ditta costruttrice del porto neroniano, erano lavori diversi da come sono stati eseguiti. Prevedevano il raddoppio del lungomare ma non mi ricordo di cemento. Ora che si fa, come andiamo avanti, che la ditta è stata mandata via, mi scandalizza di come il Comune abbia accettato una procedura d’urgenza. Noi non siamo in grado di salvare neanche la villa, la sera sono passato e non c’è manco un po’ di attenzione per illuminare. La sera è tutto spento, è un mortorio». Bruschini: «L’illuminazione c’è ma qualche tempo fa hanno rubato tutto il rame, le lampadine ci sono, spero non si siano rubati i fili di rame, io avevo detto di cementarli». De Angelis: «Il progetto Life da me voluto è

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stato il primo da cui il Comune ha preso fondi comunitari. Il dominio del sito è stato abbandonato, sono andato sul sito e c’è la pubblicità di pillole anticoncezionali. Ora se il progetto è stato abbandonato dobbiamo restituire i soldi a Bruxelles, la distrazione di fondi è un reato, guardate che se c’è un controllo andiamo nei guai, entriamo nella lista nera e mai più potremo avere soldi». Bruschini: «A De Angelis devo dire che il progetto Life l’ho fatto io nel 2010, il sito è vero ha piano piano allargato le proposte rispetto al progetto e siccome ha un costo la società ha pensato di occuparlo e se riprende il progetto si riprende». De Angelis: «Il palazzetto dello sport era stato progettato per essere un punto di incontro, ora sono anni che è stato tralasciato, tra un anno serviranno due milioni, perché non si finisce. Hanno detto... e poi chi lo gestisce. Lo possiamo gestire assumendo un po’ meno avvocati». Zucchini: «Un milione e otto per finire il palazzetto, ma il problema vero è che non possiamo spendere per il patto di stabilità». Bruschini: «Per quanto riguarda la falesia della villa imperiale ci è arrivata una comunicazione del commissario nominato per i fatti del crollo di Ventotene che dice che stanno facendo la gara. Ora le dighe soffolte non si possono più fare per l’arresto del commissario preposto». Mingiacchi: «Stiamo a fare il consiglio in un palazzo che poteva essere destinato a palazzo della cultura». Zucchini: «Devo correggerti, è la legge che ha destinato questo palazzo a sede del consiglio, dovevi nascere prima». De Angelis: «Lascia stare la cultura Mingiacchi, con me di cultura non devi parlare, il progetto che tu hai di cultura, te e i tuoi amici, non lo sappiamo. Non ti scordare che io sono in maggioranza e tu sei in opposizione, l’opposizione è Bruschini, no Candido». Ranucci: «Mi sto a porre un problema, ma la maggioranza siamo noi o voi...».


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Ore 17 Parco di Via Reno Animazione con:

Ore 17 Parco di Via Reno Animazione con:

Ore 17 Parco di Via Reno Animazione con:

Ore 21.30 presenta Alessandro Introcaso con la partecipazione di Chicca Keila

Ore 21.30 presenta Alessandro Introcaso

Ore 21.30 presenta Alessandro Introcaso

Ore 22 Esibizione scuole di danza del territorio

a seguire: ospite a sorpresa! Ore 23.30 Si balla! Salsa e Disco Dance con

con la partecipazione di Chicca Keila

con la partecipazione di Chicca Keila

Ore 22 Canzoni romane con Gli Stornellatori

Ore 22 Concerto live Tributo a Mina Emma Re

Ore 17 Parco di Via Reno Mini Olimpiadi con:

Ore 18.30 sul palco Manovre di disostruzione pediatrica con la CRI Ore 21.30 presenta Alessandro Introcaso con la partecipazione di Chicca Keila

Ore 17 Largo delle Marmore Grande Caccia al Tesoro con:

Ore 21.30 presenta Alessandro Introcaso con la partecipazione di Chicca Keila Ore 22 Cabaret con Luciano Lembo

Ore 22 Sfilata Moda sotto le stelle

A seguire: Cabaret con Gianluca Fubelli e Paolo Casiraghi di Colorado Cafè

Ore 23.30 Concerto live di Giada Agasucci

a seguire: estrazione lotteria


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annuncio, invece, è del 5 giugno e come location viene detto che si svolgerà in “Lungomare delle Sirene”.

NETTUNO ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

POMEZIA • Un gigantesco rave party sulla spiaggia, il più importante in Italia, con musica house sparata a 80.000 watt per 13 ore consecutive con annessa vendita di bevande. Tutto questo per rilanciare il commercio ed il turismo. Sarà, ma più che una genialata sembra proprio una strunzata. Il Comune dice che è ancora tutto al vaglio, ma noi abbiamo trovato già la locandina ufficiale dell’evento, con tanto di stemma comunale, pubblicata su facebook il 12 giugno... il primo

• Quando si scrive un comunicato politico bisognerebbe avere l’accortezza e la furbizia di essere brevi e chiari. Tuttavia i politici, soprattutto di sinistra, adorano parlarsi e scriversi addosso e per definizione, in quanto politici, non brillano in quanto a chiarezza. Abbiamo ricevuto un lunghissimo documento politico da parte dei consiglieri Nicola Burrini, Ernesto Flamini e Pamela Polito che ci ha annoiato fino alle lacrime. Quelli del quotidiano Latina oggi ci hanno dedotto che contiene una “dura presa di posizione” in cui viene chiesto “al sindaco di agire su una serie di punti concreti”. Armati di santissima pazienza e di un litro di caffé ce lo siamo ri-letto. Con una miriade di giri di parole veramente impressionante e con estremo garbo i tre dicono di voler dare “stimoli” per un “percorso definito e maggiormante incisivo” per realizzare il programma, perché in un anno l’azione non è stata efficace e determinata. Chiedono che si costruisca un “percorso partecipato” tra la maggioranza per fare una programmazione del da farsi basata sul programma elettorale, tirarne fuori le priorità, fare le proposte e passare alle azioni, il tutto con scadenze temporali precise. Le priorità che suggeriscono sono: più attenzione al sociale nel bilancio, più incisività nella lotta all’evasione, fare un piano per completare le opere incompiute, parlare di più coi cittadini, controllare cosa fanno gli assessori. Su questo sosterranno la maggioranza. Lo abbiamo detto in 100 parole anzichè 737. Possiamo essere ancora più sintetici: siamo scontenti, contiamo

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poco, non ci dite quello che fate, coinvolgeteci di più e cerchiamo di rispettare il programma. Vogliamo visibilità. Non c’è nessun attacco, men che mai duro. Ma comprendiamo i colleghi... leggersi questo mattone era davvero una missione impegnativa.

ARDEA • Lo Sportello unico per l’edilizia è stato trasferito sulla rocca nella sede centrale del Comune, con i medesimi orari del protocollo. La novità è solo apparentemente un fatto di facciata, il vero punto è che viene effettuato un controllo preventivo (istruttoria pratica), il quale, ad esempio, nei casi in cui è prevista la dimostrazione dell’avvenuto pagamento di sanzioni e diritti di istruttoria, non fa depositare l’atto fino a che non si torna con il bollettino pagato. Questo significa pratiche più veloci e più soldi che entrano in Comune, perchè tendenzialmente c’era una certa... dimenticanza diffusa. • Di Fiori ha scritto a Renzi chiedendogli di occuparsi della cessione dei 706 ettari al Comune, nell’ambito del provvedimento Sblocca Italia, in modo da velocizzare le cose. Magari ci sbagliamo, ma dubitiamo che Mr Bean riuscirà a trovare tempo e voglia di occuparsi di Ardea. • Maxi operazione di sgombero e demolizione alle Torri... ed ora speriamo che si vigili affinché le persone allontanate non si accampino di nuovo sul posto... o nelle vicinanze. Già da un po’ di tempo le seconde case, nei periodi in cui i proprietari sono assenti, sono diventate a rischio di occupazione, con un paio di tentativi di accampamento sventati sul nascere. Fortunatamente la stagione estiva è quella in cui vengono riaperte e frequentate.

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DOSSIER INFORMARE È IL VOSTRO PERIODICO DI INFORMAZIONE LOCALE


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Aprire i siti archeologici, forse si può di Silvia Matricardi

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Saranno probabilmente aperte per fine mese, in via sperimentale, alcune delle aree archeologiche di Ardea. E' quanto stabilito nel corso di una serie di incontri tra la Sovrintendenza ai beni archeologici per il Lazio, il sindaco ed alcune associazioni del territorio, che collaboreranno in questa task force. In occasione della festa patronale di San Pietro Apostolo, il 28 e 29 giugno, dovrebbe essere aperto al pubblico il sito di Casarinaccio e su prenotazione (con posti molto limitati) anche l’oratorio ipogeo. Il tutto inserito in un itinerario di valorizzazione di ciò che resta dell’Acropoli di Ardea. E’ la sperimentazione di un protocollo di intesa, non ancora perfezionato, fra Comune, Sovrintendenza e associazioni, con il coinvolgimento di sponsor e sostenitori. L’idea di fondo è quella di tirar fuori, mediante il volontariato e gli sponsor, un minimo di fondi che consentano di tenere i siti archeologici puliti e, soprattutto, visitabili in modo sistematico e non solo occasionale. Un’idea che si tentò di attuare nel secolo scorso, nelle prime fasi dell’amministrazione Bartolini. Ad ora hanno aderito le associazioni: Museo Lazio Virgiliano, Amici del Museo Manzù, Contrada La Rocca, Partecipando, Informare e la Pro Loco di Ardea. «E' un momento importante per la città - ha spiegato il sindaco Luca Di Fiori - visto che abbiamo avviato un percorso partecipato e operativo per sistemare le straordinarie ricchezze del territorio e per renderle fruibili. Un conto sarà avviare la manutenzione dei

percorsi e del museo, un altro, invece, sarà dare la disponibilità delle aree della città per eventi come concerti che possono arricchire le offerte culturali del territorio. Noi siamo a favore di attività del genere che finalmente siano messe a sistema e regalino ad Ardea quel giusto rilancio turistico.» Abbiamo partecipato ad un paio di riunioni. A parole fila tutto alla grande. Nei fatti staremo a vedere. Non ci fidiamo né del Comune, né dei volontari, né dei burocrati. Il precedente esperimento, datato 1995, che originò la campagna di pulizia dei rovi (e dell’immondizia) a Castrum Inui, iniziò con una partecipazione massiccia di associazioni e cittadini (perfino consiglieri comunali). Il sito era all’epoca terra di nessuno (il comune non l’aveva acquisito) e preda degli scavi clandestini, oltre che oggetto di mire cementificatrici esplicite da parte di vari politici rampanti. In quegli anni ci battevamo per porre un vincolo archeologico che mettesse quel patrimonio al sicuro, ignari che il vincolo stesso ci fosse già, ben occultato. L’obiettivo della pulizia era evidenziare le strutture emergenti e sensibilizzare. Da una cinquantina di partecipanti che eravamo nella prima giornata, diventammo una trentina nella seconda, una decina nella terza e poi, a seguire, fino al 1998, restammo soltanto noi di Informare ed il fotografo della Sovrintendenza, Antonio Solazzi, inviato ad assicurarsi che non combinassimo guai. Non si limitò a guardare, rimase lì con noi a sudare, ogni sabato. Tutti gli altri svanirono nel nulla. Fortunatamente quella di Castrum Inui è una storia a lieto fine, denunciammo la responsabile della Sovrintendenza

SILVIA MATRICARDI

ROBERTO MATRICARDI

Tre immagini datate estate 1995: una delle prime giornate della campagna di pulizia volontaria a Castum Inui quando lo conoscevano solo i tombaroli.

STEFANO SEMPRINI

ANTONIO SOLAZZI

perché non voleva apporre vincoli, la signora fu trasferita, il vincolo riemerse dalle paludi burocratiche, il Comune acquisì il terreno, poi iniziarono gli scavi... e quindi grazie al dr Di Mario divenne il sito archeologico che è oggi. Possiamo fidarci dei volontari? Probabilmente no, se la storia si ripete, ma è doveroso tentare, visto che il Comune non ha soldi e voglia. L’alternativa è quel che si vede: tutto chiuso ed in declino.


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Avanti senza lode e senza infamia di Roberto Matricardi

ARDEA

Nel corso dell’ultima seduta consiliare la maggioranza Di Fiori ha approvato l’aliquota per il nuovo balzello di governo denominato TASI. Si tratta di una tassa sui servizi indivisibili comunali partorita dallo staff di Renzi per andare a sostenere gli enti locali dopo la riduzione dell’IMU, così tanto per andare ad alimentare ulteriore confusione in un sistema fiscale già di per sé abbastanza farraginoso. Di fatto, tra la nuova tassa TASI e la cancellazione di alcune detrazioni sull’imponibile IMU, i proprietari di abitazione, oltre l’80% degli italiani, si ritrovano a pagare le stesse cifre sulla casa imposte dal famigerato e deleterio governo Monti. Ma c’è di più, lo Stato ha pensato bene di lasciare ai Comuni ampia facoltà sulle percentuali da applicare e sulle detrazioni, così da generare un’autentica giungla tariffaria in tutta la nazione, con una bollettazione distinta praticamente per ognuno degli oltre 8000 Comuni italiani. Tutto questo casino alla faccia dei tanto sbandierati 80 euro donati dallo Stato, quindi sempre da noi, a quella classe sociale che comunque il lavoro ce l’ha già, assieme alle altre tutele. Veramente una grande idea quella di Renzi che non ha capito nemmeno di donare quegli 80 euro al mese a coloro che stanno ancora con le pensioni minime, al di sotto dei 500 euro, quella sì che sarebbe stata un’operazione sociale e di sinistra, oppure avrebbe potuto investire quella montagna di miliardi in opere pubbliche necessarie, come le infrastrutture, in modo da

generare un po’ di economia e posti di lavoro. Ma torniamo alle nostre miserie locali. Abate contesta la convocazione d’urgenza del consiglio per approvare la tariffa TASI sostenendo che si poteva posticipare a ottobre come chiesto dall’ANCI al governo per dare respiro ai cittadini e inoltre, ha affermato Abate: «Avete portato al massimo le aliquote e posto poca attenzione per le esenzioni verso i cassintegrati e i pensionati a reddito minimo.» Se una tassa si rinvia ad ottobre, però, non significa mica che non la si deve più pagare, anzi, ad ottobre sarebbe stata esattamente il doppio, vista la sovrapposizione con la seconda rata. Viene anche approvato il rendiconto finanziario relativo alla gestione 2013. L’assessore Petricca ha precisato che l’ente ha potuto operare soltanto utilizzando i dodicesimi, in quanto il bilancio è stato approvato a dicembre del 2013 e lo Stato ha tagliato buona parte dei trasferimenti ed ha imposto un fondo di solidarietà comunale pari a 7 milioni di euro. «Tuttavia - ha precisato Petricca - siamo riusciti a non tagliare i servizi a domanda individuale, che non sono obbligatori, e siamo riusciti a pagare 11 milioni di euro ad aziende e privati creditori». Volante chiede ripetutamente spiegazioni su come sono stati spesi i soldi e sul criterio adottato per pagare alcuni imprenditori, mentre per molti altri sono stati rinviati i pagamenti. Abate contesta la versione fornita da Petricca sostenendo che «sono stati due anni di quasi fallimento del Comune e che non ci sono più notizie degli 11 milioni sequestrati quando c’era il vecchio sindaco, in più nel 2010 sono stati evasi 2,8 milioni

non ancora recuperati». Il dirigente Mazzone ha quindi precisato che nel 2013 il Comune ha pagato le aziende e i privati in base ad un rigoroso criterio cronologico e che sono stati sensibilmente ridotti sia i residui attivi che quelli passivi. Si passa poi alla surroga di uno dei componenti del centro anziani della Nuova Florida e Fanco coglie subito l’occasione per chiederne il commissariamento a causa di alcune denunce avvenute tra i membri interni e al fine di chiarire se vi siano stati eseguiti dei lavori non autorizzati dall’ente utilizzandone però le attrezzature. In definitiva l’amministrazione va avanti senza lode e senza infamia in attesa anche del pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da Abate in merito alla presunta irregolarità delle elezioni comunali. Da segnalare: la ripresa dei lavori per il completamento dell’isola ecologica grazie all’interessamento dell’assessore Cantore, coadiuvata dal consigliere Marcucci e dall’ufficio ambiente; la lettera di protesta per la chiusura dell’ufficio di smistamento della posta a Tor San Lorenzo inviata dal sindaco

al presidente delle Poste Italiane Luisa Todini, all’amministratore delegato Francesco Caio e al direttore regionale Felice Ragone; l’apertura del nuovo SUE (sportello unico per l’edilizia) che utilizzando al meglio i dati informatici delle pratiche, che adesso si presenteranno già complete in ogni parte, dovrebbe consentire all’ente maggiori incassi e al cittadino un servizio più efficiente e rapido. Qualcuno, infine, sostiene che presto le forze dell’ordine si interesseranno anche della verifica sulle attività urbanistico-commerciali insistenti nei 706 ettari, esattamente quanto veniva chiesto nell’interrogazione comunale presentata da Tantari nel 2013 e a cui l’ente non ha mai dato risposta. Se ciò accadrà, allora speriamo che i controlli vengano eseguiti nell’intera area e non a macchia di leopardo, rischiando di andare a colpire solo alcuni e favorendo altri. Ma di questo, nel caso, vi daremo contezza prossimamente, nel frattempo il Comune farebbe bene a fornire una risposta adeguata a quanto chiese con puntualità e dovizia di particolari il consigliere Tantari.

Pellegrinaggio S

abato 24 maggio, un gruppo dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Pomezia, si è recato presso il famoso Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Pg), accompagnato da Emanuele Garofalo e Paolo Gentilucci, e guidato dal sarcerdote don Arturo. Il presidente Roberto Ferraro ed il direttivo ringraziano tutti i pellegrini.


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Circo nero beach party: la patata bollente di Silvia Matricardi

POMEZIA

Il Circo Nero Beach Party, il più grande evento gratuito di house music su scala nazionale, con DJ di fama internazionale, che nel 2011 e nel 2012 si è svolto a Rosignano Marittima, in provincia di Livorno, contando oltre 50.000 partecipanti. La location per il 2014 è stata annunciata a Torvajanica, nello specifico a Campo Ascolano, con 56 artisti, bus dedicati da tutta italia e 13 ore di musica no stop in spiaggia. Il giorno fatidico sarà il 26 luglio. Il tutto con il patrocinio del Comune di Pomezia. Tanto si deduce dalle agenzie di promozione eventi che hanno iniziato a far circolare la notizia subito dopo la deliberazione di giunta comunale n. 112 del 3 giugno. A quel punto s’è scatenato il finimondo. Tutte le associazioni ambientaliste sono insorte: un mega rave party con 50.000 persone, impianto acustico da 80.000 watt sparato per 13 ore e annessa vendita di bevande... sulle dune? Col patrocinio oneroso del Comune? Siamo impazziti? Quelli di Fare Verde hanno anche fatto delle stime: 4 tonnellate di plastica e 50 di vetro + l’immondizia prodotta da 50.000 individui per tutte quelle ore con le varie confezioni di cibarie, cicche di sigaretta, accendini, preservativi e quant’altro. Ed ancora... dove le mettiamo 10.000 automobili extra che già il traffico non regge né residenti né villeggianti? Soprattutto... dove le parcheggiamo? E per vigilare sull’integrità delle dune che chiamiamo i cecchini? E che gli fanno i cecchini a

50.000 persone che si accampano ovunque? Calpestio, animali terrorizzati, tende, coppie in cerca di intimità, probabile spaccio di droga, bisogni vari (in 13 ore tutta questa gente dovrà necessariamente rispondere al richiamo della natura) e tutte le altre cose associate... sulle dune... non è una bella idea... proprio no. A quel punto il Comune, nella persona del vicesindaco, tentava di buttare acqua sul fuoco precisando che la delibera era una dichiarazione di intenti favorevole in linea di massima, che l’evento non sarebbe stato svolto sulle dune, che la location precisa era da stabilire e che il Comune stava vagliando la fattibilità del progetto presentato dall’organizzazione. In ogni caso lasciarsi sfuggire un evento così importante per non correre rischi, in un periodo critico per il turismo ed il commercio, sarebbe stato un peccato. Il sindaco aggiungeva che l’impegno a tutela delle dune non era in discussione. La replica lasciava perplesso il Pd, che replicava sostenendo che l’atto deliberativo de quibus fosse qualcosa di un po’ più forte. Evento inserito nell’Estate Pometina con patrocinio oneroso e collaborazione organizzativa del Comune. La delibera è stata approvata con carattere di urgenza proprio perché “l’organizzazione particolarmente complessa dell’evento richiede l’immediato avvio delle attività, con specifico riguardo a quelle inerenti la ricerca degli sponsor e la campagna pubblicitaria, per cui occorre procedere con celerità a formalizzare la manifestazione di volontà di collaborare con la Stranomondo srl alla realizzazio-

ne del suddetto evento”. La consigliera di maggioranza Nadia Cecchi a quel punto si dimetteva (per non condivisione delle metodologie di lavoro e difficoltà di tradurre le convinzioni in azioni) ed il Sel - Rifondazione Comunista affondava in attacco: è stato predisposto, esaminato e verificato il Piano dei rischi riguardante sia quello antincendio, sia del sistema ambientale dunale, sia del sistema marino, sia della sicurezza dei partecipanti e dei residenti? Se già i servizi viabilità, pulizia spiagge e raccolta rifiuti non brillano, che succederà con un evento di tale portata? E poi, 50.000 persone sulla spiaggia per 13 ore... siamo sicuri che porteranno denaro ai commercianti e agli imprenditori del posto, rilanciando il turismo? Anche la Lega Navale Italiana si è dichiarata contraria, sottolineando il bilancio dei danni prodotti dall’evento nelle precedenti location e l’insufficienza in uomini e mezzi delle forze deputate al controllo del territorio. Non

piace il rave party sulla spiaggia neanche al consigliere Celori, per questioni di viabilità e sicurezza, ed agli operatori balneari, perchè i 50.000 ragazzi dormiranno sulla spiaggia e porteranno i panini da casa... quindi a loro non arriverà nulla se non i danni ed il chiasso. L’organizzazione del Circo Nero, dal canto suo, ha precisato che l’area prescelta non ha dune e viene ripulita da mattoni e sporcizia proprio in questi giorni, e che la reazione del Pd li ha sorpresi, visto il carattere pacifista e non politico della manifestazione. Per cui l’esortazione è ad essere tutti “costruttivi ed onesti e non disfattisti”. Alla fine non abbiamo capito se questo gigantesco rave party si farà o no ed eventualmente in quale punto di Campo Ascolano avrà luogo. Crediamo però di aver compreso che da gran figata che doveva essere nelle intenzioni di chi ha accolto l’idea, si è trasformato in una patata bollente.

E’ morta Guglielmina Pellei TOR S.LORENZO

Ancora un pezzo di storia che svanisce. Il 14 giugno Guglielmina Pellei è deceduta. Simbolo di un’era in cui in paese si lavorava duramente e si gioiva con poco. Lei era l’emblema del ciclismo, un grande meccanico delle biciclette. Le ha vendute e riparate a tutti. Ciao, Guglielmina...


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Ringraziamenti della famiglia

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«Spett.le Redazione, Abbiamo molto apprezzato lo spazio dedicato alla scomparsa di Scolastica Pagnano, a tutti nota come “la Maestra Anna Magliacca”, nel nr. 5 di dossier informare del 23 maggio scorso. Approfittiamo ancora una volta della Vostra ospitalità per esprimere i più affettuosi ringraziamenti a quanti, nei modi più diversi, hanno fatto pervenire alla Famiglia i sensi più profondi della loro solidarietà ma che non è stato possibile contattare personalmente. Tra i numerosi scritti che la Maestra Anna Magliacca ci ha lasciato, uno ci piacerebbe fosse ricordato dalle numerose generazioni di suoi Alunni e da quanti le hanno voluto bene: “La mia vera vita è stata sempre: Pregare, Insegnare, Aiutare”. I ricordi delle sue Opere nello Spirito e della sua Professione, esercitata con la consapevolezza di compiere una missione, sono per noi preziosa eredità che vorremmo condividere. E’ con vero compiacimento, infine, che riferiamo che la raccolta fondi ,in memoria della Maestra Magliacca, ha prodotto la cifra di € 960,00 , interamente devoluta al “Comitato per la Lotta contro il Cancro-Anzio, Nettuno, Ardea ” (C.F.07227810582). Ringraziamo, per il generoso contributo, l’intera Comunità di Tor San Lorenzo, i Docenti ed il personale A.T.A. dell’Istituto Comprensivo Ardea II e l’Associazione Mafalda. Famiglia Magliacca.» Nota della redazione: Riteniamo che, stante la levatura personale e culturale della storica insegnante appena scomparsa, sarebbe opportuno, per chi di competenza, valutare di intitolarle qualcosa nei plessi scolastici territoriali, possibilmente alle elementari.

Memorie di Tor San Lorenzo il museo virtuale del tuo paese!

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Torri: sgombero e demolizione mirata

ARDEA

Alle prime luci dell’alba del 19 giugno, con un impressionante dispiegamento di uomini e mezzi, è iniziato lo sgombero forzoso con intervento di inaccessibilità ed inutilizzabilità dei 38 appartamenti delle Torri destinati ad andare all’asta fallimentare. Ricordiamo che la struttura, per la parte invenduta, è da anni diventata una sacca di degrado fra le più devastanti del territorio. Prevalentemente occupata dai rom, con tanto di allacci abusivi alle utenze, sistematicamente circondata da rifiuti di ogni tipo, ha drammaticamente abbassato il livello di sicurezza dell’intero quartiere. «Stanno provvedendo alla demolizione di tutte le parti interne - ha dichiarato Piero D’Angeli, presidente del comitato Associazione Nuova California 2004, che da anni si batte proprio per arginare il gravissimo problema oltre che alla chiusura di tutti gli allacci, rendendo la struttura inabitabile. Circa 120 occupanti, essendo in prevalenza comunitari, sono stati fatti uscire dalle abitazioni, identificati ed invitati ad allontanarsi. Forse ora, finalmente, la Nuova California potrà iniziare a rinascere davvero. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le Forze dell’ordine, il Comune di Ardea, i volontari di Protezione Civile della Nereo, dell’Airone e delle guardie ecozoofile, la Croce Rossa, la rete della fiaccolata e tutti i cittadini che ci hanno supportato in questi anni, nella nostra dura battaglia contro il degrado causato dalle Torri.» «La nostra è una crociata. E questa delle Torri l’abbiamo vinta, come quella del Serpentone alle Salzare già l’estate scorsa. E’ un risultato che la mia amministrazione rivendica e che è durato tempo proprio perché si è trattato di una operazione complessa che ha visto partecipare diversi attori - ha dichiarato il sindaco Di Fiori che ha partecipato alle attività di sgombero e inaccessibilità e al quale gli operatori hanno donato una

maglietta con il simbolo dei crociati - Tutto ciò è stato possibile grazie a una task force che abbiamo creato da mesi e che ringrazio personalmente. Ringrazio anche i cittadini e il comitato di quartiere per aver sollecitato - ha concluso il primo cittadino - Abbiamo agito in silenzio e nel rispetto delle regole e delle leggi. Non serviva più un semplice sgombero. Era necessario rendere inutilizzabili e non solo inaccessibili tutti i locali. Quella del 19 giugno è una data storica. E’ un fatto concreto che diamo ai cittadini di Tor San Lorenzo e Nuova California. L’operazione non si ferma oggi ma bisogna fare in modo che i cittadini possano con ancor più vigore lavorare per sentirsi ancor di più una comunità e per fare in modo che ci sia un più forte controllo sociale. Quanto accaduto alle Torri non dovrà più ripetersi.»


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Appalto manutenzione del verde pubblico di Massimiliano Savio

ANZIO

L’appalto per la manutenzione dei parchi e giardini di Anzio è stato svolto dalla cooperativa Giva che fino al 2013 aveva come amministratore unico un consigliere di maggioranza. Alle sue dimissioni l’amministrazione è stata data al marito e in seguito alla cognata dello stesso. Non sappiamo per quale motivo la Giva abbia deciso di non partecipare alla nuova gara, il termine ultimo per

la presentazione delle domande era il 25 febbraio scorso e il termine del servizio era fissato per il 31 maggio scorso. Con determina dirigenziale n. 1 del 14.01.2014 il Comune ha provveduto all’affidamento del servizio ad una nuova cooperativa sociale di tipo B, senza preoccuparsi di inserire la clausola che garantisse il riassorbimento dei lavoratori. Il 12 maggio il Comune assegna il servizio alla cooperativa Parco di Veio che ha una lista di sette operatori, tutti peruviani, a cui si

Serate estive di ballo al centro anziani ARDEA

Domenica 25 maggio 2014. Ospiti del Centro sociale anziani Caduti di Nassyria di Tor San Lorenzo, dinanzi una platea di oltre 150 cittadini plaudenti, grande esibizione di Paola e gli amici del ballo. Chi sono costoro? Circa 80 persone provenienti da Torvajanica, Martin Pescatore, Castagnetta, Marina di Ardea, Nuova Florida, Tor San Lorenzo e Apriliana-Campo del Fico, che da qualche anno si ritrovano uniti e coesi nella comune passione per il ballo collettivo di gruppo, che gli organizzatori Paola e Ciccio, con notevole professionalità, hanno saputo ben

coordinare, pur essendo i soggetti in campo con caratteristiche di età e capacità motorie molto diverse. Il quadro d’insieme ha evidenziato la notevole capacità del gruppo di ballo nel costruire spettacoli di happening collettivo trascinanti ed emotivi che portano inevitabilmente alla partecipazione plaudente ed entusiasta del pubblico presente. Il Centro anziani di via dei Tassi (Tor San Lorenzo), guidato dal dinamico presidente Gerardo Di Leo, si è impegnato a mettere a disposizione di Paola e gli amici del ballo la sede interna ed esterna, per serate estive di ballo e divertimento, invitando tutti i cittadini a partecipare. Ancescao RomaRmh, Oscar Zazza.

aggiungono quattro dipendenti della Giva. Il 31 maggio, ultimo giorno di lavoro per la Giva, i dipendenti dichiarano di essere stati invitati a firmare una lettera di dimissioni, che non firmano. Il 3 giugno i dipendenti si presentano al lavoro ma trovano la nuova ditta dedita nelle sue mansioni. Il presidente della cooperativa Parco di Veio, Fabio Benedetti, denuncia un episodio di “intolleranza” di cui sarebbero stati vittime i suoi lavoratori “cacciati da Anzio con il furgone preso a calci e pugni”. Il consigliere Pino Ranucci discute con Alfonso Giovannini, amico del sindaco che è stato refertato con tre giorni di prognosi e presenta denuncia per lesioni, mentre Ranucci denuncia per minaccia aggravata. I lavoratori prendono la decisione di fare un esposto alla Guardia di finanza. Fra le clausole dell’appalto si legge che l’impresa “sarà tenuta alla sostituzione del personale che risulti inadempiente o non risulti di gradimento dell’amministrazione … entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della comunicazione”. Cosa significa persona non gradita? Da quanto ci siamo informati questa clausola non è legale e potrebbe far invalidare tutto l’appalto. Un Comune può decidere di scrivere quello che gli pare, ma sempre riferendosi alle clausole contrattuali nel rispetto delle normative dei contratti nazionali. Il consigliere Danilo Fontana ha sintetizzato meglio di altri la situazione che si è verificata con queste parole: «Questa è una amministrazione incapace a gestire sia come politici che come dirigenti. Zero

trasparenza, dipendenti licenziati senza tutela, con cooperative su cooperative che si susseguono con persone scelte ad hoc, promesse elettorali svanite e, in questo clima, è normale che qualcuno si ribelli. Il sindaco Bruschini deve decidere cosa vuole fare, se risolvere i problemi o restare attaccato alla poltrona». Pino Ranucci ha dichiarato: «Mi sento tradito da uomo di destra, spero che alle prossime elezioni vinca il Pd perché la destra sta dimostrando di non essere in grado di gestire questa città».

Ambulanza estiva

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Fino al 15 settembre aumenta l'offerta del soccorso sanitario, con una seconda ambulanza che stazionaerà davanti la sala consiliare di via Laurentina, dalle ore 9 alle 21. Questo nuovo mezzo si va ad aggiungere all'ambulanza, all'auto medica ed al servizio di elisoccorso già presenti a via dei Tassi. «Copriamo in questo modo tutto il territorio - ha spiegato il sindaco Luca Di Fiori - mettendo a disposizione un'ambulanza la cui attività si può concentrare di più su Nuova Florida, Centro storico, Montagnano, Pian di Frasso, Marina di Ardea. E' un percorso necessario perché Ardea, da 50.000 abitanti annuali, arriva ad avere 250.000 presenze in estate. Di questa nuova iniziativa la città è grata all'Ares 118, alla sua direzione generale e alla dottoressa Anna Maria Matarrese.»


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Non ci dobbiamo rassegnare

Screening gratuiti del colon retto e del seno

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on ci dobbiamo rassegnare. Proprio no, la rassegnazione non fa per noi. La non politica non può prevalere, l’amministrazione del bene comune come fosse di pochi non può prevalere. La situazione attuale, nella quale vediamo amministratori pubblici che fanno solo il loro interesse non può ne deve essere il nostro futuro. Amministratori ignoranti, amministratori incapaci, amministratori assenti, non possono avere la meglio. Ma perché ciò avvenga necessita il continuo, indefesso impegno di chi non si rassegna. Di quella parte della società che sogna e ama sognare una gestione della cosa pubblica nell’interesse di tutti e non di pochi. Di quella parte della società che ha un progetto di sviluppo, una idea, e perché no anche una ideologia. Di quella parte della società che ama immaginare un futuro migliore per i propri figli. Questa non è utopia, è solo la consapevolezza che le cose si possono fare e si possono fare anche bene nell’interesse di tutti. La rassegnazione è per gli sconfitti, noi non lo siamo perché abbiamo delle idee e per quelle combattiamo, sempre e in ogni dove. Sono quelle idee che hanno alimentato gli ardori di gioventù ma che non sono passate di moda, anzi, con gli anni sono migliorate ed hanno dato la dimostrazione che solo attraverso di loro è possibile una rinascita morale, sociale e culturale. Quando da giovani nelle piazze, negli incontri pubblici e pri-

Proseguono fino al 14 luglio, in base ad uno specifico calendario, lo screening mammografico e lo screening del colon retto nelle Unità mobili dell’azienda Usl Rm H. L’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico. Per eventuali informazioni ci si può rivolgere al numero verde 800 430 264 (dalle ore 15 alle 18.30). Il progetto è coordinato dal dott. Virginio Ambrogi e dal delegato del sindaco ai rapporti con l’Usl Rm H, dott. Riccardo Rocchetti. Gli appuntamenti residui sono: dal 25 giugno al 3 luglio, via Machiavelli, Lavinio Stazione, nei pressi della scuola Collodi; dal 4 al 14 luglio, via Cipriani, Sacida, nei pressi della scuola elementare.

Monica e Manuela Nanni

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vati parlavamo di Repubblica Presidenziale, avevamo in mente quello che oggi provano a copiare gli attuali signori di governo (e non). Quando da giovani ci mangiavamo il fegato perché eravamo consapevoli che il capitalismo così come lo abbiamo conosciuto avrebbe portato solo miseria e contrasto sociale, venivamo chiamati nostalgici (chissà di che o cosa poi). Quando da giovani ci battevamo perché si introducesse nel lessico politico il termine “meritocrazia” venivamo tacciati con i peggiori epitetici, oggi ci si rende conto che avendo favorito anche il cretino purché amico, gran parte della burocrazia è fatta di incapaci, fannulloni e approfittatori. Quando dicevamo che non si doveva vincere rinunciando o abdicando ad alcuni di questi principi ci dicevano che i nostri voti erano nel congelatore. Poi alcuni tra noi hanno scoperto cosa significasse vincere e governare e in talune situazioni si sono dimostrati peggio della malattia. Tutto questo però non può cancellare gli ardori di una volta, lo slancio e il desiderio di vedere affermati i nostri principi, le nostre idee, i nostri ideali. La democrazia ci insegna che dobbiamo aspettare il tempo delle elezioni e noi abbiamo pazienza, idee e fede nel futuro, quindi ci siamo ora e ci saremo al prossimo appuntamento elettorale. Quelli che governano lo tengano a mente. Stefano Bertollini

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Mondiali al parco S. Giacomo Ombrelloni gratuiti per anziani e disabili NETTUNO

NETTUNO

Il parco comunale di San Giacomo si veste di verde, bianco e rosso grazie al Comitato di Quartiere San Giacomo che, in occasione dei mondiali Brasile 2014, ha organizzato la visone gratuita sul maxi schermo delle partite della nostra nazionale e non solo. «Siamo partiti precisamente un anno fa in questa avventura non sapendo cosa aspettarci; non è stato facile inserirsi nel quartiere, farsi conoscere, ma la risposta più grande è stata data dai residenti che il giorno 14 giugno nonostante l'ora e le condizioni meteo non del tutto a nostre favore, hanno riempito il parco per tifare tuttti insieme - spiegano i membri del comitato - È stata una soddisfazione unica aver bisogno di ulteriori sedie, e questo è solo l'inizio.» Dei ringraziamenti devono essere fatti all'associazione A ruota libera e alla loro biciofficina per la messa a disposizione dei risciò, con i quali grandi e piccini si sono divertiti dal pomeriggio fino a sera, anche loro saranno presenti durante la proiezione delle prossime partite all'interno del parco con altre iniziative. Con l'occasione i ragazzi

annunciano che dal 17 al 20 luglio si svolgeranno i festeggiamenti in onore di San Giacomo apostolo presso la piazza I. Montanelli dove ci saranno 4 serate danzanti e sarà allestito uno stand gastronomico, non mancate.

Con l’arrivo della bella stagione ritorna l’iniziativa degli ombrelloni gratuiti per gli anziani e per i diversamente abili. Anche quest’anno, infatti, gli stabilimenti balneari di Nettuno hanno voluto partecipare all’iniziativa dell’amministrazione comunale offrendo gratuitamente ombrelloni e sdraio per i soci del centro anziani ‘Romani’ e per le famiglie delle associazioni disabili del territorio. Alla luce del positivo riscontro che si è avuto la scorsa estate, quest’anno sono ben undici gli stabilimenti balneari che hanno aderito all’iniziativa: La Quiete, Belvedere, Bagni Vittoria, Le Sirene, Salus, Il Gabbiano, Scacciapensieri Beach, Sette Fiori Blu, Lido Bella Vista,

Inagibili i locali della Divina Provvidenza La Asl dichiara inagibili i NETTUNO suoi stessi locali, a seguiDa qualche settimana il personale della Asl che lavora alla Divina Provvidenza è stato trasferito in parte al Barberini ed in parte all’ospedale di Anzio. Il palazzo fatto costruire da Fra Orsenigo, era tornato al Comune dal Vaticano alla metà degli anni ‘70. In quelle stanze aveva studiato Maria Goretti, immutate erano rimaste le piastrelle dei pavimenti, gli infisssi, le porte e tutto il resto. Oggi ospita al suo interno scuole, associazioni e gli uffici sanitari della Asl. E qui veniamo al paradosso. I locali sono stati dichiarati inagibili proprio

to di denuncia della Asl...

dagli ispettori della Asl a seguito di una denuncia di un loro collega. Inagibile è l’impiantistica, gli attacchi elettrici degli anni ‘50, i pavimenti e alcuni cornicioni pericolosi per i passanti. Ironia della sorte, pare che non tutto il personale sia stato trasferito e che parte degli ispettori stia ancora prestando servizio nella struttura da essi stessi dichiarata inagibile. Massimiliano Savio

Nettuno Beach e Lega Navale Italiana. «Gli ombrelloni saranno messi a disposizione dal lunedì al venerdì per tutti i mesi di giugno, luglio, agosto e per la prima decade di settembre - ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Cinzia Scanu - per prenotare sarà sufficiente contattare uno degli stabilimenti aderenti e lasciare il proprio nominativo e il giorno che si vuole trascorrere in spiaggia. Abbiamo provveduto ad informare il centro anziani e tutte le associazioni disabili del territorio dell’opportunità di poter trascorrere una giornata in spiaggia senza dover sostenere alcun costo».

Nuove cariche nel comitato

ARDEA

Domenica 15 giugno il Comitato Civico Tor San Lorenzo ha eletto il nuovo direttivo: presidente Stefano Bonifazio, vicepresidente dott.ssa Sara Cavicchia, segretaria Chiara Bettinali, vicesegretario Franco Monteleone, tesoriere Gabriele Ranieri. Il Comitato dimostrerà ancor di più il radicamento sul territorio con nuove iniziative sociali, e come sempre denunciando il degrado. Metteremo ancor di più in evidenza il progetto di Cittadinanzattiva e il Tribunale del malato, con cui il Comitato collabora attivamente, accogliendo i cittadini tutti i giovedì mattina a Tor San Lorenzo in via dei Tassi presso la struttura sanitaria. E poi la collaborazione con le altre associazioni locali, per la creazione di nuovi eventi come la festa patronale. Seguiteci su facebook chiedendo amicizia a comitatocivicotsl.


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dossier informare n. 06/2014 • 27 GIUGNO PILLOLE DI LUCE DAL CASTELLO DI AVALON

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Avalon ti aspetta

Mirra: la resina preziosa POMEZIA

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eneralmente si conosce la mirra come uno dei doni portati dai Re Magi al neonato Messia. La mirra è una gommaresina aromatica, secreta dal tronco di un albero o arbusto del genere Commiphora, generalmente dalla varietà omonima. Citata ripetutamente nella Bibbia, usata nell’imbalsamazione e come profumo dagli egizi, ha una storia antichissima di cosmesi ed uso curativo. Attualmente è componente di prodotti farmaceutici disinfettanti ed antisettici e di una serie di profumi. Da oltre 3000 anni è utilizzata come digestivo e disinfettante della bocca e delle vie urinarie ed intestinali, come antiparassitario, antimicotico e cicatrizzante. La scienza ha attestato anche le sue proprietà antinfiammatorie ed analgesiche, particolarmente attive per gengiviti, piorrea, afte, tonsilliti (in caso di ipersensibilità specifica, gastrite, gravidanza, problemi cardiaci e sanguinamento intermestruale ne va evitato l’uso orale). Ancora più recente è la scoperta delle sue proprietà antitumorali e antiossidanti. Armonizzante, la mirra serve ad equilibrare il mondo spirituale con quello materiale, dando forza e ottimismo. Rende umili e devoti, predisponendo a ricevere energia e amore dagli altri. Aiuta a vincere la paura della morte e il dolore della separazione. Regina dei blocchi emozionali, stimola soprattutto durante il sonno eliminando tutti gli eccessi. Ha un uso rituale per la purificazione da influssi ostili e l’esorcismo, oltre che per attrarre positività e potenziare le proprie facoltà bloccate. L’uso più tradizionale avviene ingerendo direttamente piccoli granuli di resina (circa l’equivalente di due chicchi di riso al giorno), che si lascia sciogliere in

bocca. Oggi si preferisce un uso prettamente esterno, per evitare il verificarsi di eventuali effetti indesiderati. Altro uso tradizionale e antichissimo della mirra è quello di bruciare i granuli su appositi carboncini ardenti, come si fa con l’incenso. Il fumo diffonde l’aroma orientale dolciastro con alcune note amare, molto caratteristico e gradevole. L’aroma non è gradito agli insetti, facilita la meditazione e conduce tutte le proprietà della resina nel corpo. Alcuni cucchiai di resina, aggiunti a 100 gr di sapone di marsiglia, sciolto in un pentolino e conditi con un paio di cucchiai di miele, ci daranno un sapone meraviglioso da poter usare tutti i giorni (lasciate freddare e tagliate prima che l’impasto indurisca). La ricetta tradizionale per realizzare da soli una tintura madre di mirra la prendiamo dal Prospectus pharmaceutici di Giovanni Honorato Castiglione, scritto nel 1729: «Metti quanto vorrai di bella Mirra poverizzata in un Matrazzo, e gettavi sopra dello Spirito di Vino fin’all’altezza di quattro deta, agita bene la materia e mettila in digestione sopra la sabbia calda per due o tre giorni (...) vuota all’hora il liquore per inclinatione e conservalo in una fiala ben chiusa (...)» Lo spirito del vino è equivalente l’alcool per fare i liquori. Venite a provare la Mirra in granuli del Castello di Avalon.

TOR SAN LORENZO Centralissimo - Privato vende attico mansardato al terzo piano (senza ascensore) con possibilità di box auto. Ottima esposizione, balconato. Vista mare e Castelli. Circa 70 mq + 40 mq di magazzini sottotetto circostanti. Ampio salone comunicante con cucina abitabile, camera da letto comunicante con stanza guardaroba, bagno e cameretta con finestra verso mare. Parzialmente arredato. 2 climatizzatori. Allaccio gas metano per uso cucina, acqua potabile, allaccio fognatura. € 155.000 senza box auto € 165.000 con box auto Cell. 328 27 57 891 a 700 m dal mare a 100 m dalla chiesa a 150 m dalla delegazione

Il Castello di Avalon è un particolare negozio fantasy, dove si respira un’atmosfera magica, al di fuori dello spazio e del tempo. Vi si possono trovare riproduzioni di armi romane e medievali, splendide scacchiere a tema, tutti i Troll originali Nyform, i gioielli di Peter Stone, i libri di Tolkien, le favole, i testi di magia bianca, le rune, i tarocchi, i pendoli e tante collezioni di draghi, fate, elfi, gnomi, pixies. Anche costumi e abiti fantasy e d’epoca di squisita fattura, sia a

noleggio che in vendita, e le magnifiche collezioni fantasy, che sono anche originalissime idee per ogni tipo di bomboniera e regalo. Il Castello di Avalon è aperto tutti i giorni esclusa la domenica dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20. Si trova a Pomezia, in via Recanati n. 1. Telefono 06 91 62 30 70, e-mail info@ilcastellodiavalon.it Una visita è d’obbligo per tutti gli amanti dei mondi incantati e gli appassionati dell’alto coll e z i o n i s m o . Presente sul web www.ilcastellodiavalon.it www.foglieevoglie.it e su Facebook.

Che favola, ragazzi!

ARDEA

Sabato 31 maggio si è svolta presso il centro sportivo Belvedere l’ormai consueta manifestazione ginnica di chiusura dell’anno sportivo . Gli allievi di ginnastica artistica, danza, salsa, zumba, step, gym music, gym dolce, pilates, karate e prepugilistica si sono esibiti nelle loro discipline e, per concludere in bellezza, tutti insieme, dai 3 agli 80 anni, hanno interpretato, in forma ginnica, la favola di Aladin. Grande affiatamento e complicità tra piccoli e grandi, tante risate, scenografie fantasiose e divertimento a non finire, per chi lo ha fatto e per chi lo ha visto. I personaggi sono stati interpretati da Claudio Caruso (Aladin), Fabiana Biancucci (Jasmine), Alberto Manzollino (Genio), Settimio Sacchi Anselmi (Jafar), Gerardo Curcuruto (Sultano), Roberta Bernardini (la scimmietta Abu), Italia Venerucci (il pappagallo Iago), Angelo Melis ed

Eleonora Mosca (mercanti), Alan Taccone e Matteo Pica (guardie) Nella parte delle odalische le donzelle della mattina Sara Bruzzi, Simonetta Fani, Rina La Ruffa, Anna Memoli, Nicoletta Oddo, Edvige Papa, Agnese Vari, Luigia Vari, Daniela Balducci Maria Grazia Baldassarri, Sara Bernard, Mara Pesaresi, Italia Venerucci, Roberta Bernardini. Le bambine e le ragazze di ginnastica artistica di Roberta Bernardini hanno interpretato, rispettivamente, i pappagalli (Alyssa Pica, Vanessa La Cava, Chiara Liparulo, Alessia Novielli, Martina Severati, Noemi Raggi e Noemi Maccariello, Rebecca Piezzo e Simona Mancuso) e le scimmie (Sara Crisci, Elena Grimaldi, Sara Turco, Claudia Ponzi, Eleonora Mascaro, D’Uffizi Nicole, Elisa Crisafi, Alessandra e Valeria Paci, Gaia Pattaro, Maria Stella Pizzoli, Jennifer Pucciotti e Giulia Sciorilli) Nella parte delle tigri le ragazze della danza, su coreografia di Barbara La Valle, Siria Magnoli, Susanna Colangeli, Giorgia Corini, Giulia D’Amico, Desiree Screpanti, Aurora Berni, Sara Sartacci, Palmina Montanari e Giulene Petralia Pace. Nella parte dei geni le zumba girl, preparate da Micaela Lancione, Antonietta D’Errico, Nicole Molinaro, Monia Bouhlem, Maria Laura Paponi, Ilaria Severini, Federica Mosticone, Sara Bernard, Tiziana Scaglia e Manuela Del Giudice.


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Le isole ecologiche itineranti

NETTUNO

I nettunesi sono imbufaliti dalle isole ecologiche itineranti, anche perché tolgono posti macchina ed il traffico diventa ancora più caotico. Hanno ragione perché Nettuno ha una struttura urbanistica identica a quella di Pompei quando ci si muoveva col carroccio ed ogni tanto la peste rimetteva in riga la popolazione. Ora abbiamo le macchine e viviamo più a lungo spostandoci costantemente. Altra

Presso la Raccolta Manzù: Ore 08.30 Inizio gara con vidimazione; Ore 09.30: Visita guidata al Museo; Ore 13.00: Chiusura definitiva vidimazione. Presso il Sagrato della Chiesa di San Pietro: Ore 19.00: Consegna opere partecipanti; Ore 20.30: Premiazioni.

L’idea mal si concilia con la circolazione stradale della città e l’inciviltà dilagante.

cosa è il senso civico totalmente assente in alcune zone d’Italia. Per favorire la raccolta differenziata nel centro storico il Comune si è inventato le isole ecologiche itineranti. Non sono altro che quattro cassonetti colorati e recintati dove la gente può depositare i rifiuti differenziati in certe ore del giorno, che non coincidono con le abitudini di uscita di casa. In certe ore passa un tir e preleva il tutto. Risultato evidente per tutti è l’ingorgo del traffico che ne deriva, perché dopo la nuova circolazione “a circolare”, se si blocca una strada si blocca tutto il traffico della città. Se ti vuoi muovere per Nettuno devi entrare in un anello che è come una tonnara. Ad esempio, il martedì si ritira la spazzatura in piazza Vittorio Veneto e fra le automobili dei conferenti ed il tir che ritira e blocca il traffico succede la bolgia. Numerose le discariche abusive che sono sorte un po’ dovunque, a Cretarossa, al Borgo, a via Santa Maria, in piazza Regina Margherita, a Zucchetti ed al bosco di Foglino, senza contare l’assalto ai cassonetti rimasti ad Anzio. L’assessore all’ambiente, Giuseppe Combi, ha invitato i cittadini ad un confronto in sala consiliare martedì 10 giugno. Pare che l’abitudine a differenziare sia difficile da introdurre, anche perché in altre zone d’Italia si fa e bene, basterebbe un po’ di buona volontà da parte di tutti i cittadini per sentirci più civili. (M. Savio)

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Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

MUTAMENTI CLIMATICI Ormai lontano il periodo quando le civiltà pastorali e agricole si sviluppavano senza lasciare storia, lo scioglimento dei ghiacciai provocava il formarsi dei laghi e dal clima gelido al tropicale si alternavano flore e faune dove gli uomini sopravvivevano modificando l’aspetto fisico e mentale. L’estesione dei ghiacciai era tale che lo scioglimento aumentava il livello dei mari e molti picchi si trasformavano in isole dove vivevano isolati stambecchi, cervi, orsi, cinghiali, castori, marmotte, tassi e gatti selvatici, e in successivi periodi ippopotami, elefanti, leoni e altre specie tropicali. Al tempo delle glaciazioni condizioni particolari favorivano i collegamenti fra la Pianura Pontina e Punta delle Pietre nere sull’Adriatico, attraverso le terre paludose (palustes) si raggiungeva la Dalmazia e la penisola Balcanica. Altri percorsi montani conducevano in Lucania, dove si reperivano pietre adatte all’incisione e alla caccia, ancor prima della rottura (ruìna) delle Colonne d’Ercole i navigli che salpavano dalla Trinacria, Sferracallo, per raggiungere le isole fumose puntavano per il Cilento, da qui raggiungiunto il Circeo, viravano per la Sardegna e la Corsica allora unita a Pianosa con la

Toscana, mentre dalla penisola di Mazara, superato un breve tratto di mare, raggiungevano la costa africana.

ALBORI DELLA CIVILTÀ Da tempo il corpo di Ruk era coperto dalla lastra di tufo e i suoi discendenti formavano una comunità di cinquantasei individui che popolavano un territorio ricco di selvaggina e frutti selvatici.Successe che sul finire della stagione della pioggia gruppi di uomini Orso facevano irruzione in quel piccolo mondo. “Esemplari della specie allo stato rustico non avevano subito trasformazioni dal tempo della Caduta di Luno e, come altre specie, non sopportavano la luce del sole che ustionava il loro corpo. Fra loro, dissimili ma viventi nello stesso ambiente, uomini primitivi facevano accoppiamenti con gli animali”. (Archelao). GLI UOMINI “ORSO” Gli uomini Orso popolavano le cime dove nessuno osava avventurarsi, vivevano in grotte contese a lupi feroci, per istinto riconoscevano la supremazia dell’anziano e a causa della mortalità frequente era la poligamia come la fuga delle femmine che per evitare una vita di sofferenze formavano schiere di amazzoni. Continua nel prossimo numero


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Misteria

Enigmi del passato e del presente

a cura di Silvia e Roberto Matricardi

La misteriosa civiltà di Harappa S ituata su di una vasta regione tra India e Pakistan, la valle dell’Indo fu sede di una delle più grandi fra le antiche civiltà urbane di recente scoperta. Definita anche La Civiltà di Harappa, sembra essere fiorita all’improvviso e in forma straordinariamente raffinata in un periodo tra il 3000 ed il 2500 a.C.. Costruì almeno sei città importanti utilizzando mattoni e pietra, complete di sistemi di fognature, strade ben ordinate e bagni pubblici e privati. La loro società di razze miste, almeno così viene raffigurata nelle statue e in altre opere d’arte, alla fine si estendeva per oltre 1500 chilometri dal punto di origine e comprendeva almeno 1500 insediamenti separati. Non sappiamo chi costruì questa evoluta società urbana poiché le tavolette e i sigilli rinvenuti non sono stati ancora decifrati. Le prime scoperte archeologiche nella valle dell’Indo risalgono agli anni venti del 1900 e non è stata ancora trovata una stele di Rosetta che possa far parlare questi reperti, inoltre, molte delle principali città risultano al momento sepolte. Curiosamente la scrittura di questo antico popolo presenta innegabili quanto sconcertanti similitudini con un’altra, parimenti indecifrata, che si trova dall’altra parte del mondo, nella sperduta Isola di Pasqua (illustrazione a destra). Quando venne alla luce Mohenjo Daro gli studiosi immaginarono dei parallelismi con le antiche città della Mesopotamia, tuttavia si resero conto che non vi erano stati eserciti come invece nella Mezzaluna Fertile, quindi la valle dell’Indo ospitò una civiltà estesa su una superficie grande quanto la Francia senza utilizzare la forza. Altra caratteristica peculiare della città erano le sue strade, diritte e disposte secondo uno schema a griglia rettangolare. I mattoni usati nelle costruzioni erano fabbricati con terra cotta e legno ed in rapporto 4:2:1, segno caratteristico per la civiltà dell’Indo. Come indicato nelle monete, nei contrassegni e nei

sigilli, venivano utilizzati anche pesi unificati in tutto l’areale di Harappa. Nella città di Dholavira, scoperta nel 1967 nello stato di Gujarat, in India, gli archeologi rimasero stupiti per la raffinatezza manifestata nella pianificazione del sistema di fognature e bagni pubblici che, datati 4000 anni fa, supera e di molto quelle delle controparti moderne in gran parte di India e Pakistan. Mohenjo Daro, posta sulle rive dell’Indo, contava almeno 50.000 abitanti e comprendeva case, un granaio, bagni, una sala per le assemblee e una torre, tutto edificato in mattoni. Le strade erano larghe in media fra i 2,5 e i 3 metri e la città era suddivisa in due parti. Su un livello superiore c’era la cittadella, che includeva una vasca elaborata chiamata grande bagno, lunga 12 metri e profonda 2,5: una struttura pubblica piuttosto grande e costruita con sistemi di scarico e muratura di grande qualità, resa impermeabile dall’uso di due strati di mattoni, cemento di calce e bitume come sigillante. A est della citta-

Isola di Harappa Pasqua

Isola di Harappa Pasqua

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Rubrica di Astrologia a cura di Federica Giannini

Chiedilo alle stelle!

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ai un dubbio? Vuoi sapere come finirà una storia, un progetto? Chiedilo alle stelle! Invia la domanda email a: federica.astro@live.it, specificando i tuoi dati completi (nome, cognome, data, ora e luogo di nascita) ed eventualmente quelli della persona amata, indica anche con quale pseudonimo vuoi comparire su questo spazio. Federica Giannini risponderà, a titolo gratuito, sul giornale. Per consulti privati rivolgersi al cell. 3393614890. Privacy: i dati inviati saranno usati esclusivamente per delineare il quadro astrologico per rispondere alla vostra domanda. Non saranno conservati nè ceduti a terzi.

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o chiuso una relazione da alcuni mesi e sto malissimo. Lo amo ancora e mi sento sola. Sarebbe così sbagliato se tornassi sulla mia decisione e lo cercassi ancora?» Maria 1965 (dati completi forniti) arebbe un grave errore, sia perché non emerge con così grande chiarezza che i tuoi sentimenti siano davvero quel che pensi, al di là del senso di solitudine e del trauma, sia perché è ancora meno scontato che tali eventuali sentimenti siano davvero ricambiati.

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Sopra: scavi archeologici della città di Mohenjo Daro. A lato: il re sacerdote rinvenuto a Mohenjo Daro.

della vi era la città bassa, composta di case, capannoni e fornaci di vasai, tinozze di tintori, botteghe per la lavorazione dei metalli e per la fabbricazione di perline. Questo popolo aveva inoltre un’ottima conoscenza delle tecniche di irrigazione e di controllo delle inondazioni. Le loro case erano dotate di impianti idraulici interni e molte possedevano impianti privati. Gli esattori delle imposte utilizzavano pesi unificati per misurare le merci, i vasai producevano disegni standard e l’élite portava sigilli di steatite personalizzati con scritte e disegni di animali in rilievo con i quali timbravano le merci di scambio. La loro tecnologia artigianale era forse la migliore al mondo nell’età del bronzo. In ogni città il popolo dell’Indo costruiva pozzi profondi rivestiti di mattoni, fondeva e colava il rame e il bronzo e fabbricava gioielli. Antichi testi mesopotamici parlano di commerci nel 3000 a.C. tra Sumer e due civiltà marittime chiamate Makkan e Meluha, site in prossimità dell’India, e tali scambi includevano imponenti quantità di rame. Le tavolette sumeriche descrivono Meluha come una cultura acquatica in cui l’elemento idrico ed il bagno svolgevano un ruolo fondamentale, il che ci riporta ai bagni pubblici di Harappa. Inoltre sappiamo per certo che queste due civiltà commerciavano tra loro grazie ad alcuni ritrovamenti di oggetti della valle dell’Indo all’interno di tombe mesopotamiche. Anche nel caso di Harappa, come per Sumer, l’origine di questa improvvisa esplosione di conoscenze raffinate è del tutto ignota. Non ci sono popoli precursori, mancano del tutto manufatti e testimonianze in tutti gli scavi eseguiti in zona. Ma non è tutto. Nel 2000, conducendo un rilevamento di routine, l’Istituto Nazionale di Oceanografia dell’India trovò 20 tracce anomale in un’area di 8 chilometri nelle acque di Poompuhur, sulla costa di Coromandel, lasciando intendere che si trattasse delle estese rovine sommerse di una grande città. Il mondo scientifico ne rimase del tutto sconcertato in quanto le rovine si

troverebbero coperte da 25 metri d’acqua, un livello di emersione compatibile soltanto con una età di almeno 11.000 anni, quando secondo la scienza ufficiale l’uomo era un semplice e rozzo cacciatore-raccoglitore, non certo in grado di edificare città. Ad infittire il mistero della civiltà dell’Indo sono anche il ritrovamento di resti umani lungo le vie cittadine di Mohenjo Daro, persone morte per cause ignote, prive di segni di violenza e rimaste sulle strade senza sepoltura, fatto questo molto strano per una civiltà evoluta. Ma ancora più strano è che sia le mura cittadine sia i resti umani rinvenuti risultano radioattivi, come se fossero stati esposti ad un fall-out radioattivo a seguito di una esplosione nucleare. Naturalmente l’archeologia ufficiale non sapendo spiegare una simile contraddizione preferisce non parlare affatto del problema, perché parlarne significherebbe ammettere che qualcuno nel 2000 a.C. andava in giro per il nostro pianeta con un qualche tipo di armamento nucleare. La stessa contraddizione la si ritrova in mesopotamia dove in più punti a diversi metri di profondità è stato rinvenuto uno strato di sabbia vetrificata, fenomeno che avviene ad altissime temperature, proprio quelle rilevate al seguito delle esplosioni nucleari. Tutti gli articoli di Misteria sono online su www.informareonline.it alla sezione Misteria.


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rdit è un romanzo autopubblicato molto interessante, in equilibrio tra fantasy e fantascienza. Posso affermare che per ora questa è la migliore autopubblicazione che mi sia finita tra le mani. L’ambientazione all’inizio può sembrare strizzare l’occhio al più classico fantasy mitologico: la maggior parte dell’azione si svolge su Thera, mondo fantastico popolato prevalentemente da esseri umani, ad Ardit, cittá fortezza in cui un antico popolo morente, composto da esseri quasi divini, i Danui, si è arroccato a causa di un malvagio antagonista, il Maier.sil, che da secoli sta sistematicamente compiendo un genocidio. Tutti gli aspetti culturali e storici del popolo Danui, degli esseri umani e successivamente del Maier.sil sono trattati in modo esaustivo, l’autrice inserisce magistralmente i dettagli nella narrazione senza risultare pesante e alcuni di questi dettagli danno all’ambientazione un sapore fantascientifico, tanto che il lettore non si stupisce più di tanto quando l’antica origine del popolo Danui si rivela essere su un pianeta diverso da Thera… la quale, poi, si rivela essere il buon vecchio pianeta Terra. La trama inizia ex abrupto: Aron, comandante in capo dell’esercito imperiale, scopre di essere un principe Danui cresciuto di nascosto tra gli umani e viene riportato al suo popolo, ad Ardit, senza che lui ancora ben si renda conto di cosa ciò comporti. Lì incontra Freia, suo amore giovanile, e scopre che la fanciulla è anche la Lampsi Litos

di Ardit, la Gemma dai poteri enormi. Con l’aiuto di Ptharis, unico Anui (popolo che si stabilì su Thera e diede origine ai Danui) sopravvissuto, i due dovranno far fronte all’assedio del Maier.sil e cercare di salvare la fortezza e quindi il popolo Danui dall’estinzione. Le vicende sono appassionanti, narrate con un ritmo coinvolgente e con una ricchezza di dettagli notevole. Ardit è una storia corale, con molti personaggi, tutti ben caratterizzati e credibili, con i loro pregi e i loro difetti; anche i comprimari inseriti nella seconda metà del libro sono interessanti e fanno affezionare a sè il lettore. Il lato romantico della storia s’inserisce bene in un clima narrativo cupo e guerresco. La love story dei protagonisti è già consolidata, per cui il lettore si troverà sollevato da quel fardello narrativo, ma potrá comunque tifare per la riunificazione di Phtaris (certamente il personaggio più interessante del romanzo) e Zeria, o la nascita dell’amore tra Ramon e Ziga. Il capitolo dedicato al punto di vista del Maier.sil è uno dei più godibili del romanzo. Il finale non è una sorpresa, ma è molto arguto. Il linguaggio utilizzato nel romanzo è piuttosto forbito e curato, come da tradizione dell’epica classica. È pregevole anche la ricerca di termini originali con una coerenza linguistica che rendono l’ambientazione ancora più realistica. Ardit è un romanzo autoconclusivo, adatto a chi non voglia impegnarsi nella lettura dell’ennesima saga, e riesce a sfatare il mito del romanzo autopubblicato come

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prodotto dilettantistico: è una produzione molto interessante e curata nei dettagli. La Nicchia - Fantastico Italiano Recensioni fantasticoitaliano.wordpress.com

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n testo lungo e intrigante, con una narrazione ricca di fantasia e di elementi “immaginali”. Si tratta di una costruzione articolata, chiaramente fondata su immagini, ognuna delle quali corrispondente ad un “mitologema”: la lotta tra il bene e il male, il rapporto tra gli dèi e gli uomini, la ricerca della “elevazione” spirituale e della salvezza recuperando e riscoprendo ciò che in realtà, anche se inconsapevolmente, poiché occultato, già si possiede. (...) Siamo dinanzi ad un’opera che rappresenta in maniera “essenziale” l’antico concetto del mysterium tremendum et fascinans ovvero, di quel principio di vita che con la nascita, attraverso la crescita e la trasformazione, vuole concludersi con il ritorno alla “sorgente” di tutta la shakti, l’energia in movimento, che ci sostiene e ci (ri)genera. Silvia Matricardi rende la storia straordinariamente viva, grazie a personaggi accattivanti, con una vicenda che è contemporaneamente intrigante e molto piacevole. Una narrazione suggestiva, che seduce il lettore con una scrittura brillante, nonché con una vivida e accurata esposizione di ambienti e fatti. dalla prefazione di Ardit Francesco Di Mario, direttore degli scavi archeologici di Castrum Inui


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