Dossier informare 05 2015

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Mappe sbagliate DCR srl

Raffaele Di Costanzo

ANNO XXII - N.05

22 MAGGIO 2015

COSTRUZIONI RISTRUTTURAZIONI RESTAURI Via del Parco 28A Tor San Lorenzo - Ardea Tel. e fax 06/910 100 42 RTM: 339/1558822

dal 1994

Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

Le mappe sulla balneabilità pubblicate dall’Arpa Lazio sono palesemente errate

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Foto: collage delle quattro mappe relative alla costa da Pomezia a Nettuno

dati relativi ai campionamenti di aprile, pubblicati sul sito ufficiale www.arpalazio.gov.it non corrispondono alle relative mappe che compaiono sul medesimo sito. Il caso è lampante per quanto riguarda Ardea, dove i dati dicono che la balneazione è interdetta alla foce di ogni corso

LITORALE: IN ARRIVO ALTRI IMMIGRATI RICHIEDENTI ASILO ANZIO: DEMOLITO L’ECOMOSTRO DI LAVINIO NETTUNO: A CENA CON I BORGIA

d’acqua, ma la mappa segna in rosso zone diverse e, errore ancora più grave, segnala in verde le foci stesse. Abbiamo segnalato all’Arpa Lazio l’errore, nel frattempo crediamo sia più opportuno fare riferimento alle tabelle dei risultati e non alle illustrazioni (A pag. 20)

ARDEA: UN DOLCE FAR NIENTE, MAGGIORANZA IMPANTANATA POMEZIA: L’ECOCOMPATTATORE CHE DA BUONI SPESA ANZIO: IL PORTO CHE NON VA... IN PORTO

NETTUNO: LE PRIME MOSSE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO POMEZIA: IL CAP E’ CAMBIATO

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dossier informare n. 05/2015 • 22 MAGGIO

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Anno 22 o - Numero 05 del 22 MAGGIO 2015 - 250ª uscita

16.05.2015 22.05.2015

dossier

informare

torna in distribuzione

26 GIUGNO

il

GEDAR

Lettere e comunicati devono pervenire entro il 15 Giugno LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 10 GIUGNO G

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di Roberta Giovannelli & c.

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Satira

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oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

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intorno alla buca, ecco che la stessa viene subito tappata. Il tizio si fa chiamare Wanksy.

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ARDEA

• Via Litoranea, zona Colle Romito. Pubblicità inquietante ma geniale...

• Su un volantino per un pellegrinaggio: «Munirsi di regolare documento per l’espatrio (Carta d’Identità non rinnovata o passaporto)»

• In Inghilterra, nella zona di Manchester, c’è un matto che disegna falli intorno alle buche. Lo fa per attirare l’attenzione e farle tappare. Sarà perché gli inglesi sono molto pudici, oppure per un caso, ma l’idea sta funzionando. Appena disegna il pene

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caso, l’artista, se venisse ad Ardea, andrebbe fallito.

ANZIO

Se venisse ad Ardea andrebbe fallito... tempestar di peni tutte le buche richiederebbe ettolitri di vernice... In Ucraina, invece, i cittadini hanno piantato fiori nelle buche più profonde, con lo stesso obiettivo del ‘matto’ inglese, ma con un tocco di gentilezza extra...

Negli USA, zona Chicago, l’artista si chiama Jim Bachor e trasforma le buche sulle strade della sua città in mosaici policromi. Non gli interessa richiamare l’attenzione ma togliere il pericolo, trasformando una bruttura in qualcosa di bello e sorprendente. Lo fa a sue spese, sborsando circa 100 dollari di materiali per ogni buca che decide di lavorare. Anche in questo

• Piazza Garibaldi. ‘Anzio in fiore’ è il primo di tanti eventi che si svolgeranno nel centro storico nel mese di maggio. Organizzato dall’associazione culturale Even-Art e dalla ricostituita associazione Commercianti. Per l’occasione sono stati piazzati in piazza Garibaldi alcuni alberi d’ulivo, patiti, striminziti, senza vaso e con le radici scoperte al sole.


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(mi odino, ma mi temano)

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Satira

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO

• Di fronte alla farmacia delle stazione di Lavinio ci sono i bidoni dove riporre i farmaci scaduti ed un cartello suggerisce che, se i bidoni sono pieni, i farmaci non si devono lasciare nei sacchetti. E’ più maleducato chi lascia i sacchetti o più inefficiente chi non svuota i bidoni?

• Guardando i marciapiedi sulla Nettunense, vicino alla stazione di Lavinio, ci siamo posti una domanda. Ma proprio non aveva null’altro da fare quel progettista? Ce lo immaginiamo sudato, goccioloso, a tirare righe su righe sulla carta da lucido per contornare questo platano con ben due cordoli in pietra bianca. Ma che bravo. Lui è sicuro di aver vinto sul platano, ma noi aspettiamo. Il platano si ribellerà, le radici butteranno all’aria il suo bel progetto... è solo questione di tempo...

• In piazza Pia un recinto di rete ombreggiante attira l’attenzione. Qualche cartello indica che all’interno si sta costruendo un monumento in bronzo per il papa Innocenzo. Una didascalia specifica le imprese del papa in questione. Il monumento sarà opera dell’architetto Daniele Impallara, compresa la direzione dei lavori. In un paese normale ci sarebbe anche un bozzetto di come verrà l’opera. In un paese normale, in questi casi, si farebbe addirittura un concorso...

POMEZIA

• La Corte dei conti ha condannato la Aser a pagare al Comune di Pomezia 15 milioni di euro per cifre indebitamente non versate nelle casse comunali dal 2005 al 2008. Sarebbe bello se ora si riuscisse anche ad incassarli questi denari. • Commemorazione con affissioni abusive per il centro della città, che ha fatto molto discutere...

• E si è discusso anche sul fatto che il sindaco ed un assessore si siano improvvisati contadini per dare una mano agli addetti che stavano sistemando le fioriere in piazza. Evidentemente sono in molti che in questa città non hanno nulla di meglio a cui pensare...


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Satira

oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

NETTUNO

• La ASL di Nettuno ha sede nell’edificio della Divina Provvidenza. L’edificio è stato dichiarato inagibile dai tecnici della ASL da molti anni, ma i tecnici stessi, dopo aver espresso il loro parere, si sono resi conto che non esiste un altro edificio da adibire ad uffici... e lì rimangono... illegalmente... mah... • In quell’altra ASL invece, quella vicino alla posta per intenderci, dove c’è il CUP, il display luminoso per i numeretti non funziona da un annetto.

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Accanto alla porta c’è il rotolino con i numeretti che non serve assolutamente a nulla. Gli impiegati, visto che la gente guarda l’inutile aggeggio, hanno pensato bene di scrivere proprio lì cosa non fanno al CUP. No questo, no quello e neanche quell’altro... Ma non era più semplice e completo informare il pubblico su tutto ciò che si fa in quegli uffici, invece di scrivere la lista di cosa non si fa?

di Sabrina Ferro

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ARDEA

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• Frasi celebri dal Consiglio Comunale. Mauro Giordani: «Lei sindaco è stato un anno senza giunta e poi dice di volersi impegnare per i punti sul sociale. Voi dovete avere una vostra maggioranza e noi non possiamo ogni volta reggere il numero legale, sono i suoi consiglieri che devono essere presenti non i nostri (...) La colpa è ‘a vostra e no ‘a nostra e nun me sta ‘a rompe er cazzo Luca». Di Fiori: «Io non faccio mica campagna elettorale a salsicce e panini come fai tu Mauro, con diverse cene al boschetto». Fanco: «Su sua richiesta presidente mi sono attivato per individuare una apposita struttura ove i consiglieri possano eseguire i test tossicologici, si trova ad Anzio». Ancora Fanco: «La nostra segretaria comunale, a seguito dell’abrogazione dei diritti di rogito, D.L. 90/2014, non svolge più le funzioni roganti sugli appalti dei lavori pubblici dell’ente, ma così facendo crea un ingente mancato introito nelle casse comunali, cioé un possibile danno erariale, in favore del privato, cioè dei notai. Si tratta di un comportamento a discapito del datore di lavoro, cioè il Comune, e in contrasto con le indicazioni applicative impartite dall’Unione Nazionale di categoria la quale invita, invece, i segretari a continuare a svolgere la funzione rogante in attesa di un chiarimento del legislatore». Quartuccio: «I lavori della Fiamma 2000 sono stati fermati perché in Comune non avevano presentato nulla, e poi come casistica presentata dalla stessa ditta in quanto agli incidenti c’è da pensare: in un caso c’è stata una fiammata alta oltre 300 metri; oppure un impianto di carburante che è bruciato a 1 km di distanza; o ancora vetri delle case andati in frantumi a distanze ancora maggiori dall’esplosione. Bisogna fare un buon piano per la sicurezza perché qui, se succede qualcosa, questa è una bomba sotto al sedere». Fanco: «In questi giorni qualcuno dell’amministrazione, assieme ad un finanziere, sono andati alla sede della Fiamma 2000 per andare a chiedere qualcosa. Sono stati filmati dalle telecamere ed è tutto verificabile, come hanno già fatto le forze dell’ordine. Bisogna farla finita di andare a cercare le vacche grasse». Ancora Fanco: «Oggi volete chiedere un aggio alla ditta mentre vi siete rifiutati di costituirvi parte civile nel processo Necropolis, dove il sindaco,

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alcuni assessori e altre persone sono finite sotto accusa, con processi ancora in corso, per reati gravi». Massimiliano Giordani: «Io non ho capito cosa ha detto Fanco e comunque in quella zona dei lavori della ditta ci abitano pure 4 consiglieri comunali, possibile che non si siano accorti di nulla e che la segnalazione di questi lavori sia arrivata al Comune da parte di una semplice cittadina? La Fiamma 2000 è un’azienda che va tutelata ma mica possono fare da padroni su questa zona». Abate: «Lei Quartuccio parla di una bomba nella zona dell’impianto e non si rende conto che ci sono circa 20 km di condotta che sono a rischio». Fanco: «Giordani dice che dobbiamo attivarci per farci dare delle somme dalla ditta per i disagi recati alla cittadinanza, ma allora qua oltre all’analisi del capello va fatta pure quella mentale di queste persone. Anni fa la Fiamma 2000 si era impegnata a realizzare 20 opere pubbliche nel nostro territorio, incluso il porto turistico, ma alla fine è stato ristrutturato solo il campo Mazzucchi perché mi ci ero interessato di persona e il fatto che gli amministratori vanno ora dalla ditta mi puzza di ricatto». Abate: «Tu Montesi sei andato più volte a Montagnano a prendere in giro i cittadini e ancora hanno i lampioni spenti e poi c’è ancora via dell’Idrovora che è comunale e che sta chiusa da anni». Montesi: «Tu Abate sei un bugiardo, dici tutte stupidaggini, sei stato proprio tu a far chiudere quella via». Abate: «A te te chiamano Alberto Bugia». Montesi: «Ma tu con che campi Abate?» Abate: «Vai spesso in Comune per le tue pratiche». Montesi: «Le contesto Abate che io agisco nella legalità e non faccio della mia professione una questione politica, io non mi mantengo con il Comune come fa qualcun altro». Abate, fuoribondo: «Io la denuncio deve stare attento a ciò che dichiara io non ho avvisi di garanzia, chiedo l’intervento delle forze dell’ordine». Il match prosegue tra urla, insulti e schiamazzi di ogni tipo finché Abate esce dall’aula per andare a sporgere querela. Iacoangeli: «Su nostra indicazione l’assessore De Paolis ha dato le dimissioni, la maggioranza non viene in aula e il nostro assessore non può più operare. Noi dell’Uda chiediamo al sindaco se sussistono ancora le condizioni per andare avanti, altrimenti voteremo di volta in volta ciò che riterremo opportuno e lei, sindaco, non ha nemmeno ringraziato De Paolis».

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fatta in 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

Amministrazione

DI FIORI

data inizio: 11 maggio 2012

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NOTA BENE: il contatore si ferma solo se e quando la Sovrintentenza riceve le chiavi del locale... Coraggio Luca, ce la puoi fare...


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dossier informare n. 05/2015 • 22 MAGGIO molto determinato e lo zingaro è stato costretto a restituire il mal tolto alla signora. Tutti hanno preferito rimanere anonimi, ma un enorme plauso è doveroso. Bravi! • Molto meno bravi gli incivili cittadini che hanno deturpato in questo modo ignobile via del Pettirosso.

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• Via Meucci, strada sterrata in zona Sandalo, a confine con Anzio... gli zozzoni colpiscono ancora.

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ARDEA

• E così t’hanno fatto dimette pure Cacarella che, a dì ‘a verità, l’ha fatto cor collo torto a causa della ‘mpossibbilità a opera’, eppuro se vocifera che er vero motivo sia che a ‘na certa ditta, una che conta, je era ito sulli cojoni, er perché nun se sa. Peccato, perché comunque se era dato da fa’. • L’Uda, rimasta con Marcucci e Iacoangeli, fa lasciare il posto al proprio assessore, ma non chiede l’azzeramento della giunta e, cosa alquanto strana, non chiede nemmeno di sostituire il proprio uomo, scatenando così gli appetiti di Fi che, pare, dicono, abbia già rivendicato quella poltrona. • 6 maggio. Una vecchietta, dopo aver preso la pensione in posta, è andata a fare la spesa. Uscita dal supermercato, si è incamminata lungo viale San Lorenzo, per tornare a casa. Le si è avvicinato un rom, che dapprima le ha tolto gli orecchini dalle orecchie, poi si è impadronito della sua borsetta. Sembrerebbe una brutta storia di uno scippo ai danni di una persona anziana, ma non è così. Un automobilista di passaggio, assistendo alla scena, deviava e si posizionava di traverso, ostacolando la via di fuga del malvivente. Nel frattempo, richiamati dalle urla della povera vecchietta, sono accorsi alcuni ragazzoni, semplici operai al lavoro nelle vicinanze. E’ stato un intervento energico e

NETTUNO

• Zona poligono, via Corallo, 12 maggio. Sul balcone di un palazzo, una colonia di api ha realizzato la sua arnia. Se qualcuno conosce i proprietari... sarebbe il caso di far intervenire un apicoltore per farla rimuovere senza nuocere agli utilissimi insetti...

• Cose da pazzi. Hanno rubato il bruco di plastica nel giardino dell’asilo Italo Calvino. Uno di quei giochi colorati in cui i bambini si infilano dentro... ed era stato donato dall’associazione Santa Maria Goretti in memoria della maestra Graziella Monaco.

• Discesa che porta a mare, zona Santa Maria Goretti, hanno tolto una transenna lasciando i moncherini... ideali per creare nuovi disabili...

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L’assessore Laura Nolfi interviene sul servizio mensa scolastica

ö @ ANZIO

In riferimento al servizio di refezione scolastica mi preme fare alcune precisazioni (...), con il varo della nuova pianta organica dell’Ente, è stato nominato il dottor Aurelio Droghini quale nuovo Responsabile del Servizio Complesso alla Pubblica Istruzione. Con spirito di collaborazione abbiamo avviato un positivo lavoro teso a mettere ordine in un settore importantissimo dell’Ente (...). Lo stiamo facendo senza personale ed al massimo delle nostre possibilità con la positiva collaborazione di alcuni dipen-

denti che, andando oltre quelle che sono le proprie funzioni, si stanno sacrificando insieme a noi per offrire ai cittadini un servizio ottimale. (...) abbiamo deciso di andare incontro il più possibile alle famiglie posticipando, a novembre 2015, la scadenza dell’ultima rata di conguaglio del servizio mense relativo all’anno scolastico che sta per concludersi. (...) Un Comune che funziona alla perfezione obbliga le famiglie, con tutti gli strumenti previsti dalla legge, a pagare il servizio ed a perseguire con sanzioni ed interessi chi non paga andando, comun-

Torna Arte in Fiera

ARDEA

E’ in arrivo la terza edizione del concorso Arte in Fiera, per la giornata di domenica 24 maggio. Il concorso si svolgerà nell’ambito dei festeggiamenti per il diciottesimo compleanno della Proloco di Tor San Lorenzo, presso il caratteristico locale La Rotonda a Tor San Lorenzo, in viale Marino. Gli artisti locali interessati possono esporre, per l’intera giornata ed a titolo gratuito, le proprie opere di pittura, scultura, fotografia e ceramica. Ogni artista dovrà consegnare un’opera partecipante al concorso, che verrà poi giudicata da una giuria di esperti ed una popolare. Le opere premiate saranno tre, gli artisti vincitori riceveranno un premio in denaro, mentre le opere verranno assegnate a sorte tra i partecipanti della

E’ morta Rachele Cipriani in Mancini, 80 anni. Alle famiglie Cipriani, Mancini ed Amici le condoglianze della redazione.

que, sempre incontro a chi vive una situazione di disagio o di difficoltà economica. Questo è un obiettivo che intendo raggiungere e per questo ritengo opportuno varare un nuovo regolamento, più rispettoso dei fruitori finali del servizio. Rispetto alle inadempienze della Ditta ed all’innegabile peggioramento del servizio ho relazionato in Consiglio Comunale, prendendo una posizione politica per la revoca anche in considerazione di quanto deliberato dall’ANAC sulla procedura di gara. In questi giorni il dottor Aurelio Droghini, supportato dal Segretario Generale, ha avviato la procedura amministrativa per la formale revoca dell’aggiudicazione della gara ed, allo

stesso tempo, ha iniziato a lavorare per predisporre gli atti necessari in vista del prossimo anno scolastico. I problemi ci sono, non mi nascondo, mi assumo tutte quelle che sono le mie responsabilità politiche, avrò probabilmente peccato di inesperienza in un settore particolarmente complesso, avrò in passato dato eccessiva fiducia a chi forse non la meritava ma, purtroppo, abbiamo dovuto fronteggiare tutta una serie di problematiche, di varia natura, non certamente generate dalla sottoscritta. Il lavoro che ci attende è durissimo ma sono certa che, con la collaborazione di tutti, ci sono le condizioni per fare bene e per offrire un servizio ottimale. Laura Nolfi

Lo scorso 7 maggio, in piazza Indipendenza, sono stati presentati i nuovi mezzi elettrici in dotazione al personale del Consorzio Formula Ambiente che gestisce la raccolta dei rifiuti. Si tratta di dieci Moto-Ape, totalmente elettrici, che sono in uso, dal 28 aprile, per lo spazzamento stradale manuale e lo svuotamento dei cestini svuotacarta. «Siamo lieti che l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti a Pomezia si sia dotata di mezzi elettrici - ha dichiarato l’assessore Lorenzo Sbizzera - E’ la dimostrazione che qualcosa sta cambiando nella nostra città. Dalla prossima settimana il personale sarà dotato di strumenti che faciliteranno il loro lavoro e miglioreranno il decoro cittadino. Aggiungo che nelle prossime set-

timane verranno installati circa 200 nuovi cestini svuota-carta.» «La nostra amministrazione ha puntato sulla mobilità elettrica fin da subito - ha aggiunto il sindaco Fabio Fucci La nascita del Consorzio di aziende To Be Green e ora la dotazione di mezzi elettrici da parte di Formula Ambiente ci fa ben sperare in un cambiamento radicale verso una cultura di sviluppo sostenibile.»

Nuovi mezzi elettrici

POMEZIA

giuria popolare. E’ prevista la partecipazione di eminenti personalità accademiche e politiche. Per ulteriori informazioni sul regolamento del concorso: www.prolocotorsanlorenzo.it info@prolocotorsanlorenzo.it

E’ morto il dottor Vittorio Polidori, storico medico e chirurgo di Anzio e Nettuno, classe 1931. Condoglianze.


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Doppio appuntamento con i Rutuli Cantores 12

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Sarà un pomeriggio tra musica ed arte quello di sabato 23 maggio con il coro Rutuli Cantores protagonista di due importanti momenti culturali. Il primo lo vedrà presente alle ore 16 presso il Museo Manzù di Ardea in occasione del 46º anniversario della sua inaugurazione, con un breve concerto nell’ambito della manifestazione organizzata per l’intera giornata in accordo con la Direzione e con il Comune su iniziativa del comitato popolare impegnato a sostenerne la riapertura dopo il recente fermo a seguito del passaggio della struttura espositiva dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna al Polo Museale Roma Sud. Subito dopo, il gruppo corale ardeatino diretto da Costantino Savelloni,

che celebrerà quest’anno il venticinquesimo anniversario della sua fondazione, si trasferirà presso la sala con-

La Regione Lazio ha concesso al Comune una parte dei finanziamenti richiesti lo scorso autunno per ripristinare il manto stradale e realizzare un percorso ciclopedonale sul lungomare delle Meduse. 80.959 euro saranno destinati alla manutenzione della litoranea, mentre 197.377 euro verranno impiegati per la realizzazione di un percorso ciclopedonale sul lato mare, a raso, protetto, in asfalto colorato, che partirà dal ponte del fosso dell’Orfeo (in corrispondenza di via Siviglia - passaggio a mare n. 48) in direzione Anzio. «Con questo finanziamento continueremo la sistemazio-

ne e la messa in sicurezza dei marciapiedi sul lungomare - ha dichiarato l’assessore Giovanni Mattias - e realizzeremo un tratto di percorso ciclopedonale, necessario, soprattutto durante la stagione estiva, a incentivare la viabilità alternativa garantendo la sicurezza a pedoni e ciclisti.» «Non appena arriveranno i fondi - ha aggiunto il sindaco Fabio Fucci - procederemo con la messa a bando dell’appalto e con l’avvio dei lavori, continuando nella nostra azione di riqualificazione e valorizzazione del lungomare, per rendere Torvaianica più vivibile per i cittadini e più attrattiva per i turisti.»

Soldi in arrivo per il litorale

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siliare del Comune, in via Laurentina, dove alle 17.30 darà vita ad una lezione - concerto dedicata ai centri anziani di Ardea. L’iniziativa, dal titolo ‘Viaggio al centro della voce’, ha l’intento di mostrare, osservandolo dal di dentro, come funziona un coro, che differenza c'è tra le diverse voci che lo compongono, qual è il ruolo del direttore, come si mette insieme un brano musicale e così via. Le musiche, sia di origine colta che popolare, saranno eseguite dal gruppo corale ardeatino che, nei sui venticinque anni ininterrotti di attività, ha tenuto sino ad oggi oltre trecento concerti in sedi prestigiose in Italia ed all'estero e realizzato due CD con oltre 50 brani del proprio repertorio polifonico. Gli spettatori potranno immergersi nelle molteplici sonorità appartenenti a diversi periodi storici. Così, a fian-

co della grande polifonia rinascimentale, vi saranno brani d'ispirazione popolare e composizioni a più voci di musica contemporanea. Sarà un'occasione unica nel suo genere di compartecipazione attiva dell'ascoltatore che potrà assistere alla costruzione, concertazione ed interpretazione di un brano, attraverso l'osservazione diretta e dall'interno dello studio e della preparazione del proprio repertorio da parte del coro. Nel corso dell'incontro, verranno inoltre affrontate le tematiche del rapporto voce-testo-musica e saranno spiegati, con linguaggio chiaro e con numerosi esempi, i concetti di suono, accordo, armonia e contrappunto. Obiettivo dell’iniziativa sarà quello di mostrare da vicino i molteplici aspetti della pratica corale e gli infiniti benefici che può offrire anche sul piano psico-fisico a coloro che la praticano.


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Un dolce far niente 14

Le macchinette mangia-rifiuti

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di Roberto Matricardi

L’amministrazione Di Fiori, in difficoltà ormai da parecchi mesi, sembra adesso entrata in una fase di vera e propria agonia. Di fatto la maggioranza non esiste più, ci sono soltanto 10 consiglieri, sindaco incluso, che, non avendo alcuna intenzione di abbandonare il campo e non avendo alcuna idea sul come rimanerci, se ne stanno nell’emiciclo senza idee e senza voglia di fare, tirando semplicemente a campare. L’alternativa, come noto, è lo scioglimento anticipato dell’assise comunale ed il suo conseguente commissariamento, ipotesi questa che non piace a nessuno, forse nemmeno a qualcuno delle minoranze. E così si naviga a vista, ogni volta mettendo assieme i cocci della maggioranza, e nemmeno tutti, collezionando un gran numero di sedute con assenza di numero legale e di consigli comunali andati a vuoto. Negli ultimi due la maggioranza ha votato soltanto la costituzione delle commissioni consiliari e il regolamento sulle modalità di accesso per gli interventi a contrasto del disagio abitativo, poi più nulla. Le minoranze, stanche di mantenere il numero legale, nonostante l’appello di Di Fiori a votare i regolamenti distrettuali inerenti i servizi sociali, escono dall’aula in forte polemica con il sindaco, ricordandogli che non ha più i numeri e che ne deve trarre le conseguenze. Molti punti vengono ritirati e quello sull’elezione del presidente e di parte del consiglio direttivo del centro anziani della Nuova Florida viene addirittura respinto, con alcuni consiglieri che chiedono il commissariamento del centro stesso. Fanco, da canto suo, continua la sua opera di pungolatura della maggioranza sostenendo che di recente qualcuno tra di loro, coadiuvato da un finanziere, sia andato presso la sede della Fiamma 2000 a chiedere non si sa bene cosa e che quindi la discussione in aula sul chiedere o meno la costituzione di parte civile ad opera del Comune nei confronti dell’azienda appare pretestuosa. Fanco ha anche affermato che: «La Fiamma 2000 ha tutte le autorizzazioni ministeriali richieste». Quartuccio invece ha sostenuto che già nel 2006 i lavori da parte della ditta non erano conformi ai progetti e che adesso i suoi operai stavano eseguendo altri interventi senza aver presentato nulla in Comune. «Poiché si tratta di opere di ampliamento e stoccaggio del gas - ha argomentato Quartuccio - bisogna esaminarli per bene con un apposito piano per la sicurezza». Massimiliano Giordani dichiara di voler tutelare l’azienda ma che la sua operatività comporta dei disagi per la cittadinanza, che vanno controbilanciati con un aggio da destinare alla scuola e ai servizi sociali. Fanco allora ricorda agli astanti che durante l’amministrazione Eufemi lui era alla guida della commissione lavori pubblici e che si era battuto proprio per ottenere dalla Fiamma 2000 un’apposita convenzio-

ne per far donare opere pubbliche e soldi alla cittadinanza in cambio del sì comunale al gasdotto. «Si trattava - ha aggiunto Fanco - di una serie di infrastrutture, circa 20 tra cui anche il porto turistico, tutte da realizzare a carico dell’azienda. Tra queste, però, fu ultimata solo quella del campo Mazzucchi, ristrutturazione che avevo seguito personalmente, mentre delle altre non si seppe più nulla ed io feci delle denunce specifiche sull’argomento». Secondo Fanco questi danni oggi non possono più essere richiesti alla ditta in quanto le opere per gli impianti sono state ultimate da tempo. Iacoangeli ufficializza in consiglio le dimissioni del suo assessore De Paolis, motivandole con la troppo spesso assenza in aula dei consiglieri di maggioranza e con la conseguente impossibilità ad operare in giunta da parte di Romoletto. Poi, però, Iacoangeli aggiunge: «Chiedo se ci sono ancora le condizioni per andare avanti, oppure il gruppo dell’Uda (Iacoangeli e Marcucci, ndr) voterà di volta in volta come riterrà più opportuno.» Pertanto, tra le righe, dobbiamo ritenere che l’Uda stia progressivamente smarcandosi dalla maggioranza, anche perché non sembra aver presentato una richiesta sostitutiva per l’abbandono di De Paolis. Stranamente l’Uda non ha chiesto un azzeramento della giunta e questo lascia presagire che Forza Italia possa avanzare delle pretese su questo scranno lasciato vuoto. A seguire Montesi e Abate mandano in onda una sceneggiata che definire di cattivo gusto nemmeno rende l’idea. I due iniziano ad insultarsi reciprocamente dandosi dei mantenuti dalla politica a vicenda e minacciando querele. In aula volano parole grosse e Abate chiede l’intervento delle forze dell’ordine. Dopo circa 15 minuti la piazzata finisce, Abate se ne va, le minoranze escono dall’aula e la maggioranza ancora una volta non ha i numeri. La seduta viene sciolta per l’ennesima volta tra un mare di chiacchiere, urla, insulti e... dolce far niente.

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E’ stato pubblicato da poco un bando triennale per l’installazione e la gestione di ecocompattatori per la raccolta di plastica ed alluminio. Si tratta di strutture nelle quali il cittadino conferisce direttamente plastica ed alluminio e riceve contestualmente dei buoni spesa, spendibili nel territorio comunale, nelle attività commerciali convenzionate. Una bella idea che premia velocemente i comportamenti virtuosi con un rientro economico istantaneo. L’iniziativa è stata presentata lo scorso 19 maggio presso il nuovo edificio del consorzio Selva dei Pini. Questi apparecchi sono già in funzione in molti Comuni italiani, con eccellenti risultati sia in termini di riduzione dei volumi, perchè gli eco-compattatori trasformano lattine e bottiglie in una eco-balla compressa, sia in termini di aumento dei rifiuti differenziati. Sono molte le aziende che li installano in comodato d’uso, quindi, senza costi per gli enti pubblici, e nelle città che li hanno accolti la gente ha reagito molto bene. E’ logico che rendere economicamente conveniente il comportamento virtuoso induce le persone ad agire correttamente.

Danni da buche stradali ANZIO

In merito alla risposta data dal sindaco Bruschini all’istanza presentata dal consigliere Marco Del Villano, con la quale richiedeva l’annullamento della delibera di giunta che subordina il risarcimento dei danni provocati ai veicoli dalle buche stradali all’accertamento da parte delle autorità, il portavoce di Fratelli d’Italia, Francesco Novara, fa sapere che «la risposta del sindaco è a dir poco imbarazzante, in quanto il concetto espresso da Bruschini è che, poiché ad Anzio molti cittadini ‘ci marciano’ mettendo in scena sinistri falsi, è giusto che i fatti siano accertati dalle autorità. Così siamo al ridicolo e stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto nei confronti di questa amministrazione per le accuse rivolte ai nostri concittadini. Se il sindaco ha le prove della falsità dei sinistri, allora denunci i fatti all’autorità giudiziaria, altrimenti sarebbe opportuno evitare certe dichiarazioni. Piuttosto che negare il diritto al giusto risarcimento per tutti coloro che dovessero subire dei danni a causa della mancata manutenzione delle strade, l’amministrazione dovrebbe interrogarsi sulle responsabilità dell’assessore

Alessandroni che dovrebbe preoccuparsi di sistemare le strade ed evitare che tali episodi si verifichino. Oltre ad un aspetto politico, poi, c’è anche un problema di natura giuridica che probabilmente sfugge, come spesso accade, a questa amministrazione. Nel caso in cui un cittadino decida di iniziare infatti una causa, al giudice non interessa nulla dell’intervento delle autorità, in quanto i fatti potrebbero essere dimostrati anche attraverso altri mezzi di prova. Tutto ciò non fa quindi che negare ai cittadini il diritto di essere risarciti, laddove chiaramente ve ne siano i presupposti, obbligando gli stessi a rivolgersi al giudice per vedere tutelato un proprio diritto, con evidente aggravio di spese a carico del Comune di Anzio». Per supportare i cittadini di fronte a quest’ennesimo atto di arroganza, il partito ha deciso di mettere a disposizione di tutti coloro che dovessero rimare coinvolti in sinistri stradali per manifesta responsabilità dell’ente comunale, un servizio di consulenza e di assistenza legale completamente gratuito, il sabato dalle ore 10 alle ore 12 presso la sede in via Aldobrandini 13, email fratelliditaliaanzio@libero.it. (Tito Peccia)

La convocazione «urgente»

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Sulla convocazione d’urgenza del consiglio comunale del 13 maggio, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere Cristina Capraro. «Siamo alle soglie della stagione estiva con un litorale inguardabile e mal organizzato, il servizio di smaltimento rifiuti che fa acqua da tutte le parti, la gran parte delle scuole che necessitano di interventi urgenti, aree verdi con erba alta un metro e mezzo, e soprattutto un bilancio di previsione che non riescono a chiudere a causa di 10 milioni di debiti, a quanto si vocifera nei corridoi della casa comunale. In queste condizioni, mentre ci revocano finanziamenti regionali già ottenuti, il nuovo presidente del consiglio cosa fa? Convoca un consiglio d’urgenza per parlare del centro anziani! Consiglio conclusosi con un nulla di fatto e che lascia pensare che sia stato convocato soltanto ai fini della corresponsione del gettone di presenza. Ciò conferma che oltre alla totale mancanza di responsabilità nei confronti di questo territo-

rio, qui l’incapacità la fa da padrone - prosegue la Capraro - Il gruppo di Forza Italia, quando ha chiesto così insistentemente l’apertura della discussione in Aula sulla questione della Fiamma 2000, sapeva che una volta messo sotto sequestro dalle autorità per abusivismo edilizio, il consiglio non ha alcuna competenza in merito e di certo non può sostituirsi alla magistratura? A cosa è dovuto questo interesse verso la Fiamma 2000? E’ difficile pensare che la risposta sia “al bene dei cittadini”. Ormai siamo alla deriva. I cittadini ripuliscono la Rocca, i cittadini tagliano l’erba e puliscono le aree verdi, sempre i cittadini ridonano un minimo di decoro alle piazze e puliscono le spiagge, e ancora i cittadini si organizzano per sorvegliare i quartieri giorno e notte per sventare furti e rapine. Una domanda è d’obbligo: ma l’amministrazione comunale che ci sta a fare? Ha deciso di non fare nulla per il territorio accumulando tre anni di fallimenti? Forse è arrivato il momento di togliere il disturbo e mandare a governare i cittadini. Tanto già lo fanno!»


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Le prime mosse A cena con 16

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di Massimiliano Savio

Ci risiamo. Arriva il commissario prefettizio, guarda il bilancio con gli occhi da tecnico e si mette le mani nei capelli. Siamo quasi al dissesto. Era capitato quando fu commissariata l’amministrazione Marzoli e ricapita anche oggi, con il dimissionato sindaco Chiavetta. Marzoli, nella veste, stavolta, di consigliere di opposizione, si è presentato insieme a Flamini, Burrini e Turano al cospetto del commissario Moscarella. L’incontro è stato richiesto per affrontare tre spinosi problemi: la mancata realizzazione del parcheggio, il bilancio comunale e la questione dei numeri civici. Riguardo al parcheggio, Moscarella ha dichiarato che ha chiesto alla Parkroi di differire la messa in mora del Comune alla fine di maggio per poter esaminare con calma la questione su cui è caduto Chiavetta. Circa il bilancio, il commissario si è espresso con preoccupazione circa l’esposizione di 7 milioni di euro anticipati dalla Banca delle Marche (il tesoriere del comune di Nettuno) rispetto alle poche entrate comunali, ha parlato di situazione pre-dissesto. Ha definito folle il fatto che si sia fatto ricorso ad anticipazioni di cassa pur evidenziando il ritardo dei pagamenti ai fornitori di ben 220 giorni. Ha inoltre anticipato la notizia che ha avviato una ricognizione sui mutui accesi dal Comune. Riguardo all’apalto dei numeri civici ha dichiarato che non ci sono in bilancio le copertu-

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re necessarie a far fronte al loro acquisto, che perciò graverà sulle tasche dei cittadini. Il commissario ha nel frattempo nominato il sub commissario Roberto Leone e riassegnato le cariche dirigenziali dell’arch. Vincenzo Diana, il cui mandato era legato a quello del sindaco. Confermati i dirigenti incaricati da Chiavetta, in aggiunta ha assegnato a Rita Dello Cicchi l’interim dell’Area economico finanziaria ed a Gianluca Faraone l’incarico per l’Area ambiente e sanità. Moscarella ha poi affidato a personale esterno otto incarichi. Uno ad un legale per una consulenza relativa al parcheggio di piazza Berlinguer, per difendere gli interessi del Comune. Un altro ad un architetto per modifiche nelle integrazioni al piano di classificazione acustica. Quattro incarichi per l’area urbanistica: uno per la redazione del piano urbanistico generale, uno per lo studio geologico e vegetazionale, uno per lo studio in materia di usi civici, uno per l’assistenza ai tributi locali, dati contabili e fiscali, ecc, e l’ultimo per l’assistenza nel piano di utilizzazione degli arenili. Non per essere diffidenti, ma non sembrerebbero esattamente questioni di ordinaria e quotidiana amministrazione, non tutte, almeno. Il commissario si è riservato di affidare altri incarichi, se lo riterrà necessario. In questi giorni le chiedono incontri un po’ tutti, dai comitati di quartiere alle società sportive, dai sindacati agli aspiranti futuri sindaci. Buon lavoro, senza invidia.

i Borgia

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Ultimi giorni dell’evento A cena con i Borgia, che sta facendo rivivere la storia rinascimentale della città. La kermesse, organizzata dal Comune di Nettuno in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma Capitale ed il contributo dell’assessorato alla cultura e politiche giovanili della Regione Lazio, è iniziata il 13 maggio e si concluderà il 24. Mostre di abiti e strumenti musicali, le ricostruzioni delle macchine da guerra di Leonardo da Vinci, sfilate, sbandieratori, conferenze storico-culturali, giochi e figuranti hanno animato Nettuno per questo ritorno ad un passato suggestivo ed interessante. Il Forte Sangallo, fulcro dei principali appuntamenti in programma, è una struttura di fortificazione voluta dalla famiglia Borgia, in particolare da papa Alessandro e suo figlio Cesare, il famoso duca Valentino, per difendere la città, strategica per la sua produzione di grano, dalle incursioni saracene. Il momento clou della manifestazione è per saba-

to 23 maggio, tra le mura del Borgo, per un vero banchetto rinascimentale A cena con i Borgia, appunto. Ci saranno musiche, danze, esibizioni ginniche e cibo. La tavola dei nobili è riservata ai figuranti, quella degli ospiti è a disposizione di chiunque voglia partecipare. La quota è di 25 euro ed include il noleggio di un costume d’epoca messo a disposizione dall’associazione La stella del mare. La prenotazione è indispensabile. Per informazioni e prenotazioni cell. 3668033237 associazione@lastelladelmare.it

Attenti al CAP di Pomezia

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al 27 aprile sono cambiati alcuni dei codici di avviamento postale in una serie di comuni italiani. La divulgazione dell’informazione è stata a dir poco carente, oltre che abbastanza tardiva. Per quanto riguarda la nostra zona, ha investito solo Pomezia, che ha acquisito il nuovo codice 00071. Anche in alcune zone dei Castelli Romani il cap 00040 è stato sostituito, le novità riguardano Ariccia (00072), Castel Gandolfo (00073), Lanuvio (00075), Lariano (00076), Monte Compatri (00077), Monte Porzio Catone (00078), Nemi (00074) e Rocca Priora (00079).


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Sbarcati richiedenti asilo nel nostro litorale 18

ANZIO

Attualmente sono una sessantina i profughi alloggiati in via dell’Armellino. I viaggi della speranza continuano e la Prefettura di Roma sembra stia vagliando la possibilità di inviare altre persone ad Anzio. Il 4 aprile è stato bandito un bando che prevede la collocazione di 3.000 profughi nelle strutture temporanee situate nella provincia a sud di Roma. E’ un appalto da 27 milioni di euro che, inutile dirlo, fa gola a molti. Ad Anzio, che conta oltre 57.000 abitanti, è previsto l’arrivo di altre 60 persone che saranno alloggiate in un albergo, si dice da Succi, ed in un complesso di villini a Villa Claudia. L’hotel Succi l’anno scorso fu chiuso per problemi connessi con il rispetto delle norme igieniche e l’assessore ha prontamente risposto alle critiche per aver partecipato al bando del 4 aprile: «Dopo 40 anni di attività, la nostra struttura è stata chiusa, quando poi tre quarti delle strutture non sono in regola con le condizioni igienico-sanitarie. Ad un anno di distanza non si riesce a far luce su questa vicenda e trovare una soluzione per la riapertura. Chi gestisce al momento l’albergo, per tentare anche di uscire da un momento di profonda preoccupazione per le sorti dell’hotel, avrà ritenuto di partecipare al bando. Non sono stati certamente gli unici, ci sono altri che hanno proposto le loro strutture come centri di accoglienza. Del resto non si ha bisogno di servizi alberghieri, ma solo di soluzioni alloggiative temporanee, e per questo è stato firmato un contratto con la cooperativa che, in caso di aggiudicazione, gestirà a sua volta il centro di prima accoglienza». Dalle

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accoglienza. Qualcosa non quadra. Il consigliere Marco Maranesi, del movimento civico Liberi di cambiare, consiglia Succi di presentare le dimissioni da consigliere, visto che ha cambiato mestiere, scegliendo il business dei profughi. Sono 50 i profughi destinati ad essere alloggiati a Lido dei Pini, a confine con Anzio, nel Consorzio Lupetta. Il sindaco, che ha recentemente incontrato il nuovo prefetto di Roma Franco Gabrielli, ha dichiarato di averlo scoperto a cose fatte, durante un incontro con il viceprefetto. Il privato ha partecipato al bando, la prefettura lo ha scelto, una cooperativa gestirà la struttura. Di Fiori ha quindi chiesto un incontro diretto col prefetto, circa il quale ha così riferito: «Ho fortemente manifestato l’inopportunità dell’alloggiamento di 50 rifugiati a Lido dei Pini, anche perché, tra l’altro, quegli immobili ad oggi non risultano essere completi di agibilità: persistono su di essi delle sanatorie in corso in aree soggette a vincolo archeologico e paesaggistico.» Perché il sindaco di Ardea ha fatto la precisazione sulla mancanza di agibilità? A quanto pare è una prerogativa fondamentale per gli stabili da adibire a centri di accoglienza. Le condizioni offerte sono: assicurazione contro il degrado dell’immobile, contratto commerciale di sei anni + sei e budget fino a 10.000 euro al mese per ogni 100 posti letto circa. La città ospita già circa centoquaranta rifugiati in via Sele e via Tinozzi, ma ne potrebbero arrivare altri, almeno

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affermazioni dell’assessore deduciamo che la struttura alberghiera è tutt’ora chiusa e priva dei requisiti igienicosanitari idonei alla riapertura. Ci domandiamo come sia possibile adibirla a centro di accoglienza per i profughi. Ma questa vicenda dei privati che hanno partecipato al bando di accoglienza dei profughi assume un aspetto inaspettato, perché l’assessore ai servizi sociali, Cafà, sta chiedendo lumi per la terza volta in Prefettura senza avere risposta. L’assessore sostiene che ad Anzio ci sono già 5.000 stranieri da integrare ed il territorio ha già un tessuto sociale preoccupante. In pratica non si è in grado di accogliere nessuno. In contemporanea l’assessore del suo stesso partito, Succi, fa domanda di

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Scompiglio per la richiesta della Prefettura di individuare alloggi per gli aspiranti rifugiati nel nostro litorale. Alcuni privati hanno dato la loro disponibilità, spesso all’insaputa dei sindaci.

fino a che permane la situazione di emergenza. Successivamente, dice la prefettura, ci sarà un piano più organico che cercherà di non pesare su nessun territorio. Con i circa duecento profughi già presenti a Santa Palomba la città non dovrebbe ricevere ulteriori arrivi, ma il condizionale è d’obbligo. A questo punto va fornita qualche informazione aggiuntiva. Per semplicità si è parlato, anche in questo testo, di profughi e rifugiati, in realtà si tratta di migranti clandestini che vengono genericamente catalogati come richiedenti asilo politico. Lo status di profugo o di rifugiato viene riconosciuto dopo l’identificazione e l’accertamento previsto. Ci vuole almeno un anno e circa il 90% delle richieste viene bocciato. Il costo è di circa 35 euro al giorno per ciascun migrante accolto come richiedente asilo politico. Non è a carico dei Comuni ma proviene da risorse statali e da fondi europei. I numeri, su scala nazionale, sono altissimi. Si tratta di un affare appetibile non solo per gli scafisti.

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Balneabilità: le mappe sbagliate 20

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olevamo dedicare questa pagina alla balneabilità della costa da Pomezia a Nettuno. Mentre raccoglievamo i dati ufficiali di aprile dal sito www.arpalazio.gov.it ci siamo accorti che c’era qualcosa di strano. Le mappe non corrispondono alle tabelle dei campioni. Le fasce rosse, indicanti la non idoneità alla balneazione, per motivi di inquinamento oppure per la presenza di porti o strutture militari, non sono dove dovrebbero essere. Insomma, le mappe sono sbagliate. Ce ne siamo accorti in maniera lampante per quanto riguarda Ardea (foto a destra) dove le foci dei corsi d’acqua, tutte interdette alla balneazione, non hanno il relativo riquadro segnato in rosso. Anche Pomezia ed Anzio sembrano avere lo stesso problema, meno evidente per via del minor numero di corsi d’acqua che sfociano in mare. Abbiamo prontamente segnalato l’errore all’Arpa Lazio, certi che apporteranno le dovute correzioni. Ripieghiamo, quindi, sulla pubblicazione dei dati, senza fare affidamento sulle mappe di supporto. In linea generale, tutte le foci dei corsi d’acqua non sono idonee alla balneazione per 250 metri a destra ed a sinistra, così come le acque portuali e quelle in corrispondenza di zone militari.

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Mappa della balneabilità della costa di Ardea, tratta dal sito Arpa Lazio. Le zone rosse non corrispondono alle foci dei corsi d’acqua (cerchietti gialli messi da noi). La mappa è evidentemente non corrispondente alla tabella. POMEZIA

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Per quanto riguarda Pomezia, non sono idonee alla balneazione le acque in corrispondenza della foce del fosso di Pratica, del fosso della Crocetta, del fosso Orfeo e del fosso di Rio Torto, che segna il confine con Ardea. Per quanto riguarda Ardea, non sono idonee alla balneazione le acque in corrispondenza della foce del fosso di Rio Torto e dell’Incastro. Nel caso dell’Incastro, indicato sia come Rio Grande che come Fosso Grande, la non balneabilità si estende oltre i 250 metri a destra e per 750 metri a sinistra. L’imprecisione della mappa non ci consente di capire se ci sia un tratto balneabile tra Rio Torto e l’Incastro e tra l’Incastro ed il fosso della Moletta. Non balneabile la foce della Moletta oltre i 250 metri a destra. Non balneabili anche le foci del canale Biffi, del fosso del Diavolo e del fosso della Caffarella, in tutti e tre i casi per 250 metri a destra ed a sinistra. La foce del fosso della Favorita (tra Biffi e Diavolo) non è mappata né campionata, quindi, non sappiamo cosa dirvi. Per quanto riguarda Anzio, non risultano idonee alla balneazione solo le acque della foce del fosso di Cavallo Morto (250 metri a destra ed a sinistra) e quelle del porto. Tutto il resto è idoneo. Infine Nettuno. Non balneabili le acque del porto, quelle della foce del fosso di Loricina, da 300 metri a destra a 500 metri a sinistra (crediamo che la doppia indicazione destra sia un errore) e le acque del poligono militare, per motivi che non hanno nulla a che vedere con l’inquinamento.

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La fontanella scempio ed i bastian contrari 22

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que sia, spero che si stia vergognando. Si è detto che la fontanella era avulsa e deturpava il contesto... ma per favore. A deturpare la rocca sono le abitazioni intonacate, con gli infissi in alluminio anodizzato e le caldaie ad altezza testa, l’asfalto che ricopre i sanpietrini, gli scarichi nei cunicoli ed i balconi che sporgono dalla rupe tufacea. Aggiungerei anche il totem-uccello del gemellaggio e perfino il monumento ai caduti, che c’azzeccano col contesto come i broccoli a colazione. Non una fontanella. Ho letto di scempio archeologico. Anche in questo caso non condivido. Scempio archeologico è quando distruggi un bene storico per metterci una modernità, come tutte le costruzioni edificate sulla rocca negli ultimi 100 anni, incluse le strade, le fogne, i passaggi dell’acqua ed i giardinetti, che hanno tappato l’accesso ad ambienti sotterranei. O consentire la nascita del residence Le Salzare, in danno di uno dei siti archeologici più importanti d’Italia. O abbattere il castello ducale per il timore di non avere case popolari, spendendo 4.500 lire, fra l’esultanza del popolo. Lo dichiararono (falsamente) pericolante e poi con i caterpillar non riuscivano a

demolirlo. Quello fu un momento triste della storia di Ardea. L’elenco sarebbe lungo, ma mi fermo qui. Una fontanella al posto della mondezza non è uno scempio. Ho letto perfino che l’attacco riflette la storica divisione fra sopra la rocca e resto del territorio. Lo contesto con forza, dalla mia nota posizione di abitante non della rocca, che non si fa problemi ad attaccare gli ardiesi... ma solo quando se lo meritano. Hanno sbagliato a non mettere le carte a posto prima di agire? Sì. E’ sempre un errore presupporre che non ci sarà un bastian contrario a rompere le scatole. C’è sempre il bastian contrario, e così, perfino quando si parla di volontariato, non può non esserci. Va messo in conto. Tuttavia, anche i bastian contrari si dividono in utili ed inutili. Utili sono quelli che sollevano critiche costruttive, finalizzate al miglioramento dell’oggetto della loro attenzione. E’ la categoria migliore e fra di loro, in genere, ci sono gli attivisti: quelli che muovono il culo e fanno qualcosa, oltre a puntare il dito e criticare le azioni altrui. Inutili sono quelli che muovono critiche fini a se stesse. Lo fannno per vari motivi, che vanno da un disturbo psichiatrico della personalità, ad un desiderio di apparire, alla paura che ci si aspetti da loro che facciano altrettanto, oppure questioni più ordinarie come l’invidia e la gelosia, unita al fatto di non avere molti pensieri, magari. C’è poi la terza categoria: i bastian contrari tossici e nocivi: sono quelli che fanno danni con le loro critiche. Le motivazioni che li spingono sono le stesse dei bastian contrari inutili, ma sono molto più pericolosi, perché, nell’esercizio sistematico della loro arte, sono incuranti, se non contenti, dei danni che provocano. Sono tossici perché avvelenano le persone con cui parlano, contaminandole con il loro pensiero deviante. Alcuni lo fanno in malafede, altri in buona fede, ma sempre dannosi restano.

Gran Bretagna (1982), il Neighbourhood Watch è adottato da decenni in innumerevoli città americane come per esempio Chicago e Los Angeles, e inglesi, come Oxford, Londra ed Edimburgo, e ancora in Canada, Australia e Nuova Zelanda e in un’infinità di centri minori in tutti i paesi anglosassoni. Il Controllo del Vicinato conta già ben 10 milioni di persone aderenti. Il programma prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Questa attività è segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area. Un insieme di piccole attenzioni fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere rappresentino un deterrente per chi

volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi, ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale perché si instauri un clima di sicurezza che verrà percepito da tutti i residenti e, particolarmente, dalle fasce più deboli come anziani e bambini. Il senso di vicinanza, unito alla certezza che al suono di un allarme, a un’invocazione di aiuto o di fronte a qualunque altra situazione “anomala” ci sia un tempestivo intervento del vicinato, fa sì che ci si senta maggiormente protetti all’interno della propria abitazione e della propria area, rafforzando nel contempo i legami all’interno di una comunità diventata più unita e consapevole. Anche le Forze dell’Ordine ne beneficiano. L’instaurazione di un dialogo continuo e sensibile con esse, unito alla sorveglianza della propria, via migliorano la qualità delle segnalazioni fatte dai cittadini.

di Silvia Matricardi

Questa storia è talmente assurda da risultare surreale. Nel mese di aprile, in vari punti del territorio, i cittadini si sono rimboccati le maniche ed hanno iniziato ad effettuare personalmente una serie di lodevoli interventi contro il degrado di alcune aree. Alcuni hanno restaurato le panchine e sistemato le aiuole del piazzale El Patio a Tor San Lorenzo, altri hanno ripulito le spiagge libere, altri ancora hanno ripulito le grotte della rocca di Ardea, bonificandole dai quintali di rifiuti che vi erano stati depositati. Un gruppo si è occupato anche di quanto resta del castello ducale. In questa sede desidero complimentarmi con tutti, ma eviterò di fare nomi, sia per non rischiare che malignamente si cerchi una inesistente dietrologia, sia per evitare che quanto mi preme di dire passi in secondo piano. La rete ipogea di Ardea è qualcosa di meravigliosamente suggestivo, una vera miniera d’oro con potenzialità culturali e turistiche illimitate, come tutti i siti archeologici del territorio. Il più grande problema è sempre stato la scarsa affezione cittadina, che poi si riflette nell’incuria amministrativa. Per questo è da lodare ogni iniziativa che rompa questo lassismo, questo considerare il proprio territorio senza amore, senza rispetto e senza gusto per il bello. Poco importa chi abbia fatto cosa, chi si voglia far bello o quali motivazioni lo abbiano spinto. Importa, invece, che ci siano cittadini che rinuncino al proprio tempo libero, che si armino di zappe, pale, ramazze e cazzuole, e si mettano a sgobbare gratis. Per fare più bello il paese in cui vivono. In cui tutti noi viviamo. Nel territorio sta accadendo questo: c’è una certa pulsione ad intervenire, senza aspettare che lo faccia il Comune. Va lodata, senza se e senza ma. E così è accaduto anche che un gruppo di cittadini, dopo aver ripulito l’area intorno ai ruderi del castello, abbia acquistato i materiali necessari e si sia messo a realizzare una fontanella. Hanno scelto un punto di proprietà comunale, dove passava l’acqua pubblica e dove c’era solo un cumulo di immondizia e rovi. Hanno coinvolto muratori e mastri ed hanno costruito l’opera a loro cura e spese. Una cosa carina, anche se i gusti sono sempre soggettivi, con materiali tipici che ben si accordavano al contesto. Poi è accaduto che qualcuno abbia presentato un esposto, definendo la fontanella uno scempio e chiamando in

causa l’impatto ambientale col contesto. L’iniziativa aveva avuto il placet verbale di tutti, ma nessuno si era preoccupato dei pezzi di carta, così l’esposto rappresentava un problema irrisolvibile. Ed ecco che la fontanella è stata abbattuta, prima che il Comune fosse costretto ad emettere un’ordinanza di demolizione. E’ stata ripristinata la legalità? No. E’ stato fatto un dispetto, facendo leva sull’ipotesi, molto plausibile, che nessuno si fosse dato premura di formalizzare l’iter autorizzativo. Un dispetto che ha avuto successo. Non dirò neanche chi ha presentato l’esposto, perché non è sicuro neanche che esista, protrebbe essere solo una minaccia di denuncia. Chiunque sia stato, a scrivere o minacciare di farlo, è un individuo che non ama la sua città quanto adora far dispetti e vincere scaramucce. Qualcuno talmente miope da non rendersi conto che Ardea è il Comune dove l’80% del territorio è edificato abusivamente. Che in un Comune con 706 ettari occupati illegalmente da persone, case ed attività commerciali abusive, non è certo una fontanella a costituire lo scempio. Quindi, chiun-

Controllo del vicinato in arrivo

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Il Comitato di Quartiere Associazione Nuova California 2004 onlus ha ultimato le procedure per l’adesione al progetto controllo del vicinato. E’ indetta una riunione generale per sabato 20 giugno alle ore 17 al parco di via Reno, alla quale saranno presenti i responsabili dell’Associazione Controllo del Vicinato che spiegheranno ai cittadini le fasi attuative del progetto. L’Associazione Controllo del Vicinato è composta da una rete territoriale di volontari e specialisti volontari che forniscono consulenza e supporto gratuito alle amministrazioni comunali, alle associazioni locali ed ai privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza residenziale e organizzare gruppi di Controllo del Vicinato. Nato negli Stati Uniti negli anni 60/70 e arrivato in Europa partendo dalla piccolissima Mollington nel Cheshire in


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Il porto che non va in porto 24

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Il presidente della Capo d’Anzio, Luigi D’Arpino, sarebbe passato dalle lamentele agli insulti. L’occasione è stata quella di un suo intervento su un’emittente televisiva locale, avvenuto lo scorso 23 aprile, durante il quale si sarebbe lasciato andare ad una vera e propria caduta di stile. In quella occasione, infatti, l’ancora presidente, malgrado le tanto paventate dimissioni, avrebbe letteralmente sparato a zero, tanto contro gli ormeggiatori, quanto contro la Capitaneria di porto. Ma la kermesse non è finita li in quanto, a soli tre giorni di distanza, dopo le dichiarazioni del Pd relative ad una proposta di salvataggio della Capo d’Anzio, D’Arpino sarebbe ripartito alla carica e, con toni sempre più aspri, avrebbe prima attaccato il segretario dello stesso Pd, Gianni De Micheli, asserendo che la sua sola presenza nella giunta nettunese sarebbe bastata per far crollare l’amministrazione Chiavetta (!), poi con i giornalisti, i “comunisti” e con tutti quelli che, in merito al porto, sparerebbero “cazzate” essendo malati di mente (!). Volendo, si potrebbe andare avanti ancora per un bel po’ ma, sinceramente, per certi atteggiamenti ci sembra anche abbastanza. Semmai, a chiosa dell’articolo, appare più giusto inserire quanto detto dal consigliere Marco Maranesi il quale, in un suo comunicato, ha fatto sapere che «considerati i fatti che hanno visto coinvolto il presidente della Capo d’Anzio con attacchi rivolti alla stampa, ai rappresentanti della

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Capitaneria di porto, ai partiti politici, agli operatori portuali ed a chiunque chiedesse spiegazioni su come venissero utilizzati i soldi dei cittadini di Anzio dalla sua società, sono certo che il consiglio comunale vorrà votare a favore di un ordine del giorno teso a restituire credibilità a questa società che dovrebbe realizzare il nuovo porto della città. Dopo le false dimissioni, dopo una vergognosa conferenza stampa, dopo il segreto apposto al parere legale dell’avvocato Cancrini, dopo gli attacchi sulla vita privata di alcuni giornalisti colpevoli di pensarla diversamente da lui, credo che con Luigi D’Arpino sia arrivato il momento di voltare pagina, nell’interesse della cittadinanza e della Capo d’Anzio, che merita sicuramente un cda composto da rappresentanti corretti, seri, onesti e competenti». (Tito Peccia)

A proposito del nuovo porto: che fine hanno fatto i 200.000 euro del progetto LIFE?

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Restiamo in tema, con una questione evidenziata dal consigliere comunale Marco Maranesi. Il progetto LIFE, finanziato dalla Comunità Europea, che doveva fare in modo che il porto di Anzio fosse il primo in Italia ad essere realizzato seguendo criteri eco-sostenibili, con un sistema di gestione integrato che doveva includere strutture di risparmio ed autoproduzione energetica, gestione sostenibile dei rifiuti, riuso e riciclo delle acque e mitigazione dell’impatto dei cantieri. A presentare con successo il progetto fu un gruppo di validi tecnici del posto, guidati dal giovane ingegnere Giacomo Cozzolino. I soldi ottenuti dovevano servire per le opere progettate e per il lavoro dei tecnici che le avevano elaborate. E invece niente. Queste persone hanno firmato impegni contrattuali, hanno svolto la loro parte, ma non hanno visto neanche un euro. «Chiedo al presidente D’Arpino di far sapere alla città come sono stati spesi i 200.000 euro del progetto LIFE - ha chiesto pubblicamente il consigliere Maranesi - era un progetto di giovani e validi professionisti traditi da un cda che si è preso gioco di loro. Rassegnino subito e sul serio le dimissioni. Come è venuto in mente ad un giovane e valido ingegnere di Anzio, Giacomo Cozzolino, di presentare un progetto alla Comunità Europea e di farlo finanziare, con 200.000 euro, per effettuare studi per “la costruzione ecosostenibile del Porto di Anzio”. Probabilmente l’ingegner Cozzolino

non sapeva con chi aveva a che fare ed ancora oggi, dopo tre anni, nessuno è a conoscenza di come sono stati spesi quei soldi pubblici dalla Capo d’Anzio. Quello che sembrerebbe è che quei soldi sono stati spesi per pagare alcune parcelle e rimborsi (...) che nulla avevano a che fare con il progetto LIFE e con il gruppo di lavoro che ha elaborato l’intero progetto, guidato dall’ing. Giacomo Cozzolino, che ha dovuto ricorrere al Tribunale per tentare di far ottenere a tanti ragazzi il giusto compenso per il lavoro svolto. Oggi il Tribunale si è pronunciato con un decreto esecutivo per il pagamento di quanto dovuto a questi ragazzi ma, ovviamente, nelle casse della Capo d’Anzio non c’è un euro ed i loro soldi sono stati spesi “per fare altro”, dicono loro. Sarebbe interessante conoscere, nel dettaglio, la nota spese di questo “altro” e ne scopriremmo delle belle. Per questo alla Capo d’Anzio (...) deve intervenire il presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, e sono certo che presto, anche in riferimento alla mia pec dei giorni scorsi, avremo qualche risposta, rispetto a quello che sta accadendo in una società dove tutti rimangono incredibilmente incollati alle loro poltrone, nonostante le finte dimissioni e tutti i misfatti di questi mesi. Vedremo nei prossimi giorni se il consiglio comunale voterà a favore dell’ordine del giorno per mandarli tutti a casa, in modo da affidare la guida della società a professionisti seri ed esperti del settore.»


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Test antidroga per i politici Riaperti i giardini Petrucci 26

ARDEA

I consiglieri comunali e gli assessori di Ardea si drogano? Nell’esercizio delle loro funzioni amministrative e pubbliche, quando decidono le sorti della collettività, sono lucidi o sono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti? Nel 2012 il consiglio comunale di Ardea votò all’unanimità una delibera che prevede l’invito a consiglieri ed assessori a sottoporsi ad un test antidroga, su base volontaria, quindi facoltativo, mediante apposita convenzione con struttura pubblica o convenzionata, e poi a renderne pubblici i risultati, al fine di fugare le voci e le insinuazioni, rassicurando i cittadini. All’epoca il consigliere Iotti allegò alla mozione con la proposta di delibera, i risultati delle sue analisi personali, che dimostravano come non avesse assunto sostanze stupefacenti nei mesi precedenti. Abate propose invece di far effettuare pubblicamente la raccolta dei campioni biologici, tanto per essere sicuri che i risultati si riferissero al politico in

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questione e non ad altri. Comunque sia, la delibera ha sonnecchiato per un bel po’, poi è stata rispolverata dal presidente Acquarelli e dal consigliere Fanco, i quali hanno recentemente chiesto un preventivo ad un laboratorio analisi di Anzio, per l’esame tossicologico di capelli o peli per rilevare l’uso di droghe assunte nei mesi precedenti. «Finalmente fra pochi giorni sapremo la veridicità sulle insistenti voci sui politici di Ardea circa l'assunzione di droghe ed in particolar modo di cocaina - ha dichiarato Fanco - adesso nessuno si può tirare indietro da rendere pubblico il risultato delle analisi». In realtà né il test né la divulgazione del suo risultato possono essere obbligatori, in quanto la privacy tutela tali informazioni personali e sensibili, tuttavia, a livello di immagine, chi si rifiuterà di aderire risulterà sospetto agli occhi del pubblico. In fondo, se non si droga ed è pulito, non dovrebbe avere alcun problema né a sottoporsi all’esame, né a renderne noto l’esito... o no?

Il Pentathlon della cultura

ARDEA

Sabato 6 giugno 2015, dalle ore 17 alle 20 presso il giardino della sala consiliare di Ardea, cinque realtà presenti nel territorio, attraverso musica, danza ed esposizione artigianale, coordinate dall'associazione La Chiarantana, presenteranno uno spettacolo in costume, rappresentando il folklore: Italiano, Argentino, Messicano, Greco e Rumeno. Ingresso libero e aperto a tutti. info 347 8192689 – e-mail: chiarantana@alice.it

Monica e Manuela Nanni

POMEZIA

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I giardini Petrucci di piazza Indipendenza sono stati riaperti al pubblico il 14 maggio, in occasione dell’arrivo della delegazione di amministratori e cittadini di Singen per i festeggiamenti del 40º anniversario del gemellaggio. Grazie ai lavori di ristrutturazione dei mesi scorsi, oggi i giardini sono completamente rinnovati: ringhiere di accesso verniciate; una nuova fontanella; cestini e panchine ripristinate; graffiti rimossi; lastre di travertino sostituite; bagni ripristinati e finalmente accessibili; rifacimento del solaio all’ingresso dei giardini, compromesso da anni di infiltrazioni; due nuove targhe installate agli ingressi; spostato il monumento ai caduti vicino alla

balconata naturale; alberi e radici messe in sicurezza; creata una nuova aiuola. «Questi lavori sono stati indispensabili per riqualificare e rendere decoroso l’unico spazio verde del centro cittadino - ha dichiarato l’assessore Veronica Filippone - Ci auguriamo che i giardini Petrucci, rinnovati grazie a fondi comunali, da oggi in poi vengano rispettati e vissuti dalla cittadinanza intera». «I giardini storici di Pomezia tornano al decoro che meritano e vengono restituiti alla cittadinanza - ha aggiunto il sindaco Fabio Fucci - la visita dei nostri amici di Singen è un’ottima inaugurazione per tutti quei cittadini, grandi e piccoli, che possono finalmente godere di un parco in pieno centro Città.»

Anzio ottiene la bandiera blu

ANZIO

La città di Anzio ha ottenuto l’undicesima bandiera blu, l’unica della provincia di Roma, per il tratto di costa di Tor Caldara, Riviera di Ponente e Riviera di Levante. Ma che cos’è la bandiera blu? E’ un riconoscimento elargito dalla FEE, è una associazione volontaria che stila graduatorie in base ad autocertificazioni e che usa dati delle ARPA riguardo la pulizia delle acque. La valutazione riguarda la qualità delle acque, quella della costa, servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale, raccolta differenziata. Accade - e non di rado - che Comuni con bandiera blu abbiano anche divieti di balneazione, sia perché la qualità delle acque non è l’unico criterio di valutazione, sia perché il riconoscimento viene spesso assegnato a tratti di spiaggia e non a tutta la costa facente parte del Comune stesso. Comunque sia, è sempre buona cosa conseguirla... PS: i dati dell’Arpa, per il mese di aprile, confermano la balneabilità di tutta la costa di Anzio, con esclusione della foce del fosso di Cavallo Morto (250 metri a destra ed a sinistra) e del porto (da 350 metri a sinistra a 50 metri a destra).

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Torre Astura paesaggio più bello del Lazio dossier informare n. 05/2015 • 22 MAGGIO

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NETTUNO

Nell’ambito delle diverse manifestazioni ed eventi promossi dalle Regioni e dalle province autonome per l’esposizione universale, c’era anche il concorso fotografico BelLazio. Per la categoria Paesaggi e Natura del Lazio hanno partecipato 1.350 fotografie, tra queste è stato premiato lo scatto di Fabio Massimo Zappulla. Si tratta di una bellissima ed atipica immagine di Torre Astura, che ha sbaragliato tutte le altre in concorso. L’autore è stato premiato dal presidente della Regione Lazio Zingaretti e dal presi-

dente di Unioncamere Lazio Zottola. Fabio Massimo è un 33enne romano, appassionato di archeologia e con uno storico formativo e professionale nel settore giuridico. Il suo amore per la fotografia è sbocciato a 28 anni, quando gli è stata regalata la sua prima reflex. «La foto in questione è

stata scattata due giorni prima che scadesse il termine ultimo per inviare il file alla Regione Lazio - ci ha dichiarato Fabio Massimo - leggendo il bando, ho pensato subito che una foto non canonica di un posto unico e non molto conosciuto come Torre Astura avesse buone possibilità di

essere notata! Direi che mi è andata bene, considerando anche il fatto che era il primo concorso fotografico a cui partecipavo...» Bravura, bellezza del luogo ed un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Ed ecco lo scatto in questione, veramente suggestivo! Complimenti!


Aggiungi un posto a casa

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Disagi per i malati

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POMEZIA

Si svolgerà il 23 maggio prossimo, dalle ore 9 alle 13, la seconda edizione della manifestazione sull’affidamento familiare Aggiungi un posto in casa, evento organizzato in collaborazione con le scuole primarie e secondarie del territorio, con la Casa Famiglia Chiara e Francesco di Torvaianica e con le associazioni di volontariato. La manifestazione è volta a sensibilizzare il territorio sul tema dell'affidamento familiare dei minori e a individuare possibili famiglie affidatarie quali risorse per i minori stessi. L'evento si terrà in piazza Indipendenza, a Pomezia, dove con lo slogan Ognuno di Noi può cambiare le cose!!! - verranno svolte attività di animazione e ludico

ricreative per l'intrattenimento dei piccoli ospiti e delle loro famiglie. Gli istituti comprensivi del territorio ‘Pestalozzi’, ‘Enea’, ‘Via Della Tecnica’, ‘Orazio’ e il circolo didattico ‘Matteotti’, oltre a partecipare all'evento di sensibilizzazione, esporranno presso la biblioteca comunale, antistante la piazza, i prodotti finali dei laboratori didattici e ludico-ricreativi realizzati nel corso del progetto La Casa di Tutti. L’evento si inscrive nella programmazione annuale del Polo affido del litorale pontino, costituito dai quattro comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno, e dei distretti socio sanitari RmH4 e RmH6. Affidamento familiare L'affido è un intervento di aiuto e sostegno che si attua per sopperire alle difficoltà di un bambino e della sua famiglia che, temporaneamente, non è in grado di occuparsi completamente delle sue necessità affettive, accuditive ed educative. Le caratteristiche fondamentali sono la temporaneità del progetto, perché il suo obiettivo è il rientro del bambino nella sua famiglia di origine una volta superate le difficoltà, e il mantenimento dei rapporti del bambino con la sua famiglia di origine, che deve essere sempre presente nelle scelte educative del figlio.

Il palazzetto NETTUNO

di Massimiliano Savio

Nel 2002 l’allora assessore allo sport, Marcello Armocida, ottenne dal sindaco Marzoli di costruire una veranda attaccata al palazzetto dello sport. La veranda venne adibita a sede della polisportiva New Body Zone presieduta da Emanuele Murgia, che, come tutti sanno, fa riferimento a Marcello Armocida. La costruzione doveva essere smontabile ed armonizzarsi con il resto dell’edificio, oltre a rispettare le norme di sicurezza, ecc. Insomma, l’aggiunta di un corpo estraneo, seppur utile nel suo impiego, faceva e fa schifo, architettonicamente parlando. Passano gli anni e l’affitto non viene pagato, tanto che tra il 2009 ed il 2012 si accumula un debito di circa 93.000 euro. Il sindaco Chiavetta viene eletto nel 2008 e non risulta abbia fatto qualcosa per far valere i diritti comunali. Qualche problema dovrebbe sorgere per la società debitrice, perché ora governa la sinistra, invece non succede nulla. Nel 2012 ci sono le elezioni ed il cognato di Armocida, Alfredo Mercuri, si candida con la lista ‘Chiavetta Sindaco’. Nello stesso anno la polisportiva comunica al Comune che il manufatto è stato realizzato a spese della stessa società e l’ufficio tecnico risponde

che l’incremento di valore del palazzetto, a seguito dei lavori eseguiti, è di 247.000 euro per via delle migliorie apportate e, pertanto, il Comune è disposto a transigere sul debito pregresso e sugli interessi maturati. Per farla breve, le parti concordano che l’affitto mensile di 2.178 euro è da ritenersi pagato anticipatamente fino al 31 maggio 2018. Firmato, il direttore generale Giuseppe Faraone. Mentre il Comune elargisce agevolazioni ad un privato, la Regione spende sul serio in migliorie, eseguendo un nuovo collegamento fognario, ristrutturando la hall del palazzetto, gli spogliatoi sotto le tribune, e trasformando alcuni magazzini in piccole palestre. L’unica nota indubbiamente positiva è che questa struttura viene utilizzata per sane attività sportive.

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Riceviamo e ö @ ARDEA pubblichiamo.

«Che fine farà la farmacia territoriale dell'azienda USLH/4 - dipartimento del farmaco - distretto sanitario H? Lo scrivente vuole porre alla vostra attenzione un disservizio che sta colpendo la ASL H4 distretto di Pomezia ed Ardea. Premesso che a metà di marzo sono stato ricoverato con urgenza dal 118 alla Casa di cura S. Anna di Pomezia, per una polmonite. Premesso che sono stato curato con molta efficienza dalla dottoressa Focaccia e dal suo staff. Premesso che sono affetto da una grave broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), una malattia polmonare progressiva. Al monento delle dimissione mi è stato prescritto di farmi fare un nuovo piano terapeutico più intensivo per la somministrazione di ossigeno, che già assumevo prima del ricovero, e lo pneumologo mi ha poi alzato il livello di ossigeno da assumere. Al momento dell’assegnazione

della terapia mi è stato comunicato, che al rinnovo della stessa, non dovrò più rivolgermi alla ASL di Pomezia ma dovrò recarmi di persona all’ospedale di Ariccia, perché la farmacia di Pomezia sarebbe stata chiusa. Mi domando e vi chiedo, perché questa chiusura ed il trasferimento a 30 km, quando a Via Del mare c'è un'altra struttura ASL? Il sottoscritto, oramai invalido, non è più in grado di guidare autonomamente, né posso organizzarmi diversamente. Come farò e faranno gli altri malati che sono nelle mie stesse condizioni, se non peggiori? Mi domando e vi chiedo, perchè i servizi invece di migliorare vanno pian piano degenerando e scomparendo dal nostro territorio? Perchè questi super burocrati non fanno altro che creare disagi su disagi a noi malati? Perchè devono metterci sempre in difficoltà e non pensare alla nostra situazione?» un malato di Ardea (lettera firmata)

Demolizione

ANZIO

di Massimiliano Savio

Ci sono voluti quarant’anni di polemiche, ma ora si è iniziato a demolire l’ecomostro circolare che deturpava la costa, proprio a ridosso dell’oasi di Tor Caldara. Ci si è arrivati grazie ad un compromesso fra la società proprietaria ed il Comune. La soluzione, presa di concerto con il Ministero dei beni culturali, prevede che invece dei 6.700 mc esistenti, la proprietà costruirà villini per complessivi 3.000 mc. Soddisfatto l’assessore Attoni che si è fatto fotografare in tutte le pose possibili con tanto di caschetto giallo antinfortuni. Soddisfatta anche Legambiente che da anni perorava la demolizione. Qualche polemica è sorta quando è stata riesumata la legge del ‘39, se non sbaglio, che prevede l’inedificabilità tra l’Ardeatina ed il mare. Ad essere precisi la legge prevede che tra l’ingresso della galleria ferroviaria, tirando una linea retta fino al cancello di ingresso del poligono,

la zona a mare non sia edificabile. Se le leggi venissero rispettate non esisterebbe il grattacielo di Nettuno ed avremmo una costa invidiabile. Invece siamo in Italia e l’assessore ha spiegato che tale legge viene superata dal Piano regolatore generale che inserisce la fascia di rispetto dei trecento metri dal mare nelle zone A e B, pertanto lì si può costruire con una cubatura dimezzata rispetto alle zone circostanti. L’edificio interessato dalla demolizione si trova ad 80 metri dalla costa. Legambiente ribatte che il Piano territoriale regionale vieta qualsiasi costruzione entro trecento metri dalla costa.


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Misteria

Enigmi del passato e del presente

Fulmini globulari I a cura di Silvia e Roberto Matricardi

l fenomeno dei fulmini globulari rimane ancora avvolto nel mistero e, anche se la scienza se ne occupa da oltre un secolo, non è tuttavia riuscita a svelarne i segreti. Si tratta di una manifestazione di tipo magnetico, o meglio di una scarica elettrica che si genera nell’atmosfera tra due punti di una stessa formazione nuvolosa, tra la nube e l’ambiente circostante, oppure tra una nube e la terra. Tale fenomenologia si deve al campo magnetico che ha sede nell’atmosfera, il campo magnetico terrestre, alla ionizzazione dell’aria causata dalla radioattività del terreno, ai raggi cosmici ed ai complessi fenomeni di elettrizzazione che si manifestano all’atto della formazione delle nubi temporalesche. In conseguenza di tali fenomeni, le nubi si caricano negativamente negli strati inferiori e positivamente in quelli più alti, determinando in tal modo forti differenze di potenziale elettrico tra punti diversi al loro interno e tra le stesse e l’aria circostante. Sono proprio le differenze di potenziale a dare origine alla scarica che, a sua volta, produce anche un fenomeno acustico, il tuono, provocato dall’improvvisa espansione dell’aria riscaldata dalla scarica elettrica stessa. Nel comune concetto di fulmine troviamo due caratteristiche fondamentali relative alla sua immagine: l’istantaneità del suo manifestarsi e il collegamento al rumore del tuono. Tuttavia esiste almeno un altro aspetto fenomenico del fulmine, quasi sconosciuto e assai raro, detto fulmine sferico o globulare. Di tale tipologia di fulmine la scienza ha negato per lungo tempo l’esistenza, probabilmente perché il fulmine lineare si può riprodurre in laboratorio, mentre quello globulare, finora no. Inoltre, i fulmini globulari, che si presentano con forme sferiche, ellissoidali o, addirittura, in rarissimi casi a file di sferette simili ad una collana, a differenza dei fulmini lineari, che hanno una durata

effimera, perdurano per un certo tempo. Appaiono come oggetti tondeggianti e leggeri, e tendono ad emettere una luminosità intensa e fluorescente. In genere possono raggiungere il diametro di 30-40 cm e spesso si producono, ma non sempre, dopo la scarica di un fulmine ordinario. Possono presentarsi con vari colori ed una luminosità talora pulsante. Di norma il fulmine globulare si muove leggero nell’aria, fluttuando, e può durare anche diversi minuti per poi svanire, silenziosamente, oppure mediante un’esplosione. Talvolta segue la via di un conduttore elettrico, oppure di una tubatura, o ancora di una canna fumaria. E’ una forma di energia che può causare danni e lasciare tracce di bruciature sugli oggetti con i quali è venuta a contatto. L’ipotesi più probabile è che sia composta di aria allo stato di plasma, ovvero da atomi spogliati delle loro cortecce di elettroni. Si presume che sia la stessa materia che costituisce i fulmini comuni. Gli scienziati cinesi sono recentemente riusciti a ‘catturarne’ uno, mappandone le caratteristiche interne. La palla di luce, dell’apparente diametro di circa 5 metri, si è alzata da terra subito dopo che un fulmine ha colpito la superficie terrestre ed ha viaggiato per circa 15 metri prima di scomparire nel nulla. Dalle analisi sembra che tale luce globulare fosse composta da silicio, calcio e ferro, più o meno gli elementi che compongono il suolo dell’area dove si era abbattuta. Forse il più celebre autore e studioso di fulmini globulari fu l’astronomo francese Camille Flammarion, il quale raccolse anche una folta casistica legata ad enigmatici episodi riguardanti questo tipo di fulmini. Sconcertante è il racconto del professor Shnaufer, di Marsiglia, relativo ad un episodio accadutogli nel 1918. Un fulmine globulare entrò all’improvviso nell’appartamento attraverso una finestra aperta e si avvicinò ad una

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Rubrica di Astrologia a cura di Federica Giannini

Chiedilo alle stelle!

H

ai un dubbio? Vuoi sapere come finirà una storia, un progetto? Chiedilo alle stelle! Invia la domanda email a: federica.astro@live.it, specificando i tuoi dati completi (nome, cognome, data, ora e luogo di nascita) ed eventualmente quelli della persona amata, indica anche con quale pseudonimo vuoi comparire su questo spazio. Federica Giannini risponderà, a titolo gratuito, sul giornale. Per consulti privati rivolgersi al cell. 3393614890. Privacy: i dati inviati saranno usati esclusivamente per delineare il quadro astrologico per rispondere alla vostra domanda. Non saranno conservati nè ceduti a terzi.

«D

a alcuni anni ho una relazione importante con un uomo sposato. Lascerà mai sua moglie?» Erika, 1963 (dati completi forniti).

D

a quel che posso vedere, questa relazione procederà ancora alla stessa maniera, almeno fino a Settembre. Da quel momento in poi ci sarà un cambiamento, ma non nel senso che tu immagini: sarai tu ad interrompere il legame fra voi e poi, dopo qualche tempo, incontrerai un altro uomo.

ragazza che era seduta su una tavola con i piedi penzoloni, senza però toccarla. Poi il globo luminoso strisciò sul pavimento diretto di nuovo verso la ragazza, si alzò da terra descrivendole intorno una sorta di spirale ma senza sfiorarla e, infine, apparentemente attratto da una canna fumaria che scendeva dal soffitto, tentò di sgusciare via. Sebbene il foro della canna fosse tappato, il globo luminoso si infilò lo stesso nel tubo, superò la carta con la quale era stato chiuso e fu risucchiato verso l’alto. Appena uscito all’aperto provocò un tremendo boato causato da un’esplosione che fece tremare tutta la casa. Un fatto similare accadde il 5 luglio 1852 in via S. Giacomo, a Parigi, nella casa di un sarto. In questo caso il fulmine globulare si introdusse dalla canna fumaria del caminetto, fluttuò nell’aria avvicinandosi ai piedi del sarto il quale, sorpreso e spaventato allo stesso tempo, riuscì solo a fare un leggero movimento per evitarne il contatto. Dopo qualche secondo il globo si alzò verticalmente giungendo vicino al volto dell’uomo che, a quel punto, era letteralmente in preda al terrore, ma che riuscì ugualmente ad arcuarsi all’indietro per non farsi toccare. La sfera continuò quindi a muoversi verso l’alto finché si diresse verso un foro praticato nella parte alta del camino, che serviva per innestare il tubo di un fornello nella stagione invernale. Attraversò la strettoia e si insinuò su per la canna. Giunto in cima alla

AR*DEA CAPITOLO VI

condotta esplose con un gran fragore all’interno del comignolo, demolendolo interamente e sfondando parte del tetto. Abbiamo avuto anche un caso ad Ardea, Largo dei Germani, alla fine degli anni ‘90. Il signor Piero M., ora defunto, riferì di aver visto comparire dal nulla una piccola sfera di luce, poco più grande di una palla da tennis, che si avvicinò a lui, gli ronzò intorno ripetutamente e poi si allontanò. Il cielo era sereno e l’ora era di poco successiva al tramonto. Come si può notare, si tratta di un fenomeno raro, sfuggente, ma molto affascinante nei confronti del quale la scienza sta lentamente iniziando a sollevare il velo di mistero che lo avvolge. Tutti gli articoli di Misteria sono online su www.informareonline.it alla sezione Misteria.

Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

TAEDIUM - MALUMORE «Vanno formandosi gruppi che si dedicano alla sicurezza delle Transumanze, la ricchezza affluisce all’Ara Dei, gli Inuini dominano il commercio e chi non si adegua al cambiamento è destinato ad estinguersi», mormorava il Mentor e con l’oscuro obscùrus rito cancellava i Rustici dalla storia. Per loro non esisteva alcun futuro, sempre più disertavano le pubbliche riunioni e ancor più provocavano i Meticci, mixtùra, a cui mostravano le nude natiche con gesti osceni e frasi che preannunciavano tempi oscuri. PHILOSOPHUS - IL PENSATORE Le attività dei Sacer lo affascinavano. Ogni alba seguivano la posizione del sole che rilevavano su cinquantasei paletti conficcati in un grande cerchio e prendevano nota degli spostamenti che avvenivano nel tempo. Austratis imparava ad interpretare quei segni, attratto dalle misurazioni che facevano con bastoni e matasse di filo sulla posizione della luna e delle stelle splendenti e spesso il Pianoro era tutto un intreccio di fili e paletti. «I Mentor Sacer hanno Mente e Conoscenza», mormorava percorrendo il sentiero del Monte dei morti, dove rimirava la volta stellata: Ariete, Cervo, Uro, Cigno, Lattea con la sua luce pura. La sua mente s’innalzava quando fissava la falce riflessa nel lago di Nemo re e percepiva quella magia, la stessa che Aulide, suo padre, diffondeva fra i Rutuli.

ASTRI ERRANTI Veniva dalla Stella del Cigno piccolo e dietro di sè portava una lunga scia luminosa, era uno di quei corpi erranti che apparivano nell’arco di una vita che si pensava un segno, signum catastrofico, funestum omen, ma questa Stella aveva la scia dorata anziché argentata e la sua luce rimaneva visibile anche di giorno. «La luna sfida il sole» dicevano le voci, ma la risposta giusta arrivava dal Sommo Sacer: «E’ un segno divino, la testa della Stella coronata d’oro annuncia che nasce un Re.» «Segno dell’Essere celeste, supremo custode, vindice delle colpe» faceva eco Aulide. A metà del giorno dopo, all’orizzonte appariva una grande nave con ornamenti colorati a prua spinta dalla doppia fila di remi, due alberi sorreggevano le vele. La notizia faceva accorrere gente sulla spiaggia. Marinai addestrati eseguivano ordini urlati dal nocchiero, gubernàtor che, ritto a prua, con il volto incorniciato dalla barba e lunghi capelli ricadenti sulle spalle, invitava ad avvicinarsi alla nave. La gente si accalcava intorno alle merci. Monili, papiri, perline, anfore di vino, stoffe colorate, cosmetici e profumi, venivano esposti alla curiosità delle persone. In tutta quella confusione Aulide rimaneva attratto dalla pelle di una fiera molto simile alla lince, ma più imponente, con grandi denti e affilati artigli, il pelo, lucente e liscio, a righe nere e gialle ocrate invitava alla carezza. «Viene da un paese dove i Sacerdoti parlano con gli Astri», diceva un Phoenic, ma Aulide veniva distratto da un richiamo e, sia pur a malincuore, si avviava alla tenda accanto. Continua nel prossimo numero


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