Dossier informare n 10 2014

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Scusate se è poco DCR srl

Raffaele Di Costanzo

ANNO XXI - N.10

24 OTTOBRE 2014

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La cura più promettente per il virus Ebola è italiana e viene da Pomezia

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no dei candidati favoriti a diventare la soluzione per l’epidemia di Ebola si chiama cAd3-ZEBOV ed è un vaccino in fase avanzata di sperimentazione nei laboratori della società Biotech Okairos (rilevata dalla Gsk per 250 milioni di euro), che sta lavorando in joint venture con l’Irbm Science Park di Pomezia e con il coinvolgimento del centro di ingegneria genetica dell’Università di Napoli. Si tratta di un ibrido di terapia genica e immunoterapia. In parole più semplici: è a Pomezia che i ricercatori stanno lavorando, da tempo, su una cura idonea sia per prevenire che per

trattare la malattia. Si tratta di innovazione a livello mondiale, visto che si parla di un virus particolarmente aggressivo ed il cui comportamento non è stato ancora chiarito scientificamente in tutti i suoi aspetti, motivo principale per il quale non esiste una cura. Principale ma non unico, dovendosi aggiungere anche qualche considerazione prosaica sul fatto che non è stato appetibile per gli investimenti delle multinazionali farmaceutiche fino a che il recentissimo focolaio non ha iniziato a far tremare l’Occidente. Articolo a pagina 12

ARDEA E NETTUNO: ELEGGONO DUE CONSIGLIERI METROPOLITANI POMEZIA: POTENZIATO L’ASILO NIDO ARDEA: CRISI POLITICA INFINITA

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Anno 21 o - Numero 10 del 24 OTTOBRE 2014 - 243ª uscita

18.10.2014 24.10.2014

dossier

informare

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21 NOVEMBRE

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Lettere e comunicati devono pervenire entro il 9.11 LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 4.11

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Satira

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oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

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ARDEA

• E’ un falso che gira su internet, ma fa abbastanza ridere. Ardea in vendita su ebay: «Intero paese: Ardea 47.000 abitanti, provincia di Roma svendita per fallimento. Condizioni dell’oggetto: usato e in pessimo stato. Prezzo: euro 25 milioni. Spedizione gratuita. Il paese è in vendita per intero. Tuttavia è cedibile in parti....»

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• Di fronte a ‘Me ce porti’, sotto alla pensilina dell’autobus, c’è chi da sempre provvede a piazzarci delle sedie per rendere più confortevole l’attesa. In fondo non è altro che la privatizzazione di cui si parla a livello governativo.

ANZIO

• Un segnale inchiodato al pino all’incrocio tra via Campo di Carne e viale San Lorenzo indica che “Serena” sta sulla sinistra di chi guarda.

• Una strada qualunque all'incrocio con via di Villa Claudia. Un bel palo di cemento armato non segnalato... proprio in mezzo alla strada...

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oderint dum metuant • Il consiglio comunale del 30 settembre ha riservato una brutta sorpresa (mi odino, ma mi temano) per il pubblico. E’ stata abolita la ripresa in streaming e la ditta che aveva piazzato le telecamere si è portata via l’attrezzatura, compresi gli altoparlanti che erano rivolti verso la sala ed erano i soli che permettevano un ascolto decente. Così ora, di ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE nuovo, si sente poco e male. Sono rimasti gli amplificatori appesi alle pareti. Altri soldi buttati. Pare che il • A Villa Sarsina, nella sala consiliare, sindaco si sia giustificato dicendo che cioè al piano terra, una infiltrazione le riprese costavano troppo. d’acqua fa la muffa. Per il restauro sono stati spesi soldi pubblici in quantità notevole, per creare la sede dove far svolgere i consigli comunali in cui • Al consiglio del 30 settembre si è non c’è neanche la possibilità di senti- parlato della buca di piazzale re bene quello che dicono... e nessuno Berlinguer. La chiamiamo anche noi si vergogna... buca perché al momento dire parcheggio ci sembra un eufemismo. Era il 22 ottobre del 2012 quando, in conferenza stampa, si presentò il progetto annunciando dai 19 ai 24 mesi di lavoro. Oggi siamo all’ottobre dell’anno 2014... e la buca immensa è l’unica cosa fatta. Il danno per i commercianti è evidente ed i parcheggi di prima, sopra la piazza, non ci sono più. Il sindaco continua a dire non ci sono responsabilità della ditta e dell’amministrazione. Fatto sta che nulla si muove. Quale ente dovrà mai certificare se sia possibile fare un parcheggio sotterraneo che non ha alcun impatto ambientale. Che siano gli stessi UFO che passano ogni tremila anni, quelli che permisero la costruzione delle piramidi egizie... Il sindaco dice che «è stato evidenziato che la procedura è stata quella giusta, i ritardi non sono dovuti né alla responsabilità della ditta incaricata dei lavori, né alla responsabilità dell’amministrazione.

ANZIO

NETTUNO

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Lo stesso Ctu ha sottolineato come il ripristino dell’area avrebbe a questo punto costi insostenibili. Il problema dei parcheggi andava affrontato in maniera seria, oggi siamo in dirittura di avvio. Chiudere tutto e dire che abbiamo scherzato non è possibile». Rodolfo Turano: «Dobbiamo ancora andare avanti solo con le speranze, l’autorizzazione al prescavo parla chiaramente di ripristino dello stato dei luoghi e invece non si fa altro che restare in attesa, con una società che ha dei passivi in bilancio nel 2010 e 2011 di 9 e 10 milioni, con un capitale sociale di soli diecimila euro». Vittorio Marzoli: «Mi aspettavo delle risposte dopo due anni di cantiere chiuso, dopo tre consigli convocati da noi con l’amministrazione che non diceva nulla e la popolazione in attesa ci troviamo ancora nella stessa situazione. Quando inizieranno i lavori?» M.Antonietta Caponi: «La domanda che poniamo è sempre la stessa. Quando inizieranno i lavori?» Carlo Eufemi: «La richiesta dello stato di ripristino è nata da voi, noi vi chiediamo semplicemente di rispettare un documento nato da voi, con i tempi stabiliti da voi». Chiavetta: «La domanda più importante che mi faccio anche io è quella sull’inizio dei lavori. Siamo alla fine dell’iter e l’idea è quella di iniziare tra il 15 e il 20 novembre. Non ho nessun timore a scusarmi per i ritardi e le lungaggini, l’iter non è stato semplice, ma c’è voluta la responsabilità ed il coraggio per farlo».

POMEZIA

• Segnalata su Facebook da Omero Schiumarini: «Il sindaco Fucci ha punito con la revoca del patrocinio la parroc-

Satira

chia di Santa Procula per due manifesti abusivi. Ora cosa farà con loro?»

• Segnalata su Facebook da Torvaianica beach. 19 settembre, piazza del Mercato e dintorni.


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ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

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Ardea e Carlo Eufemi per Nettuno per la loro recente elezione a consiglieri dell’Area metropolitana. Auguri sentiti anche ai cittadini di quell’area, cercate di farvi coraggio.

D@L WEB

ANZIO

• Stop in via Lombardia...

• Una delle villette sul mare che il Comune vuole demolire è quella in cui per otto anni hanno vissuto Fabrizio Frizzi e Rita Dalla Chiesa. La conduttrice, in una recente intervista su riviste di gossip, ha annunciato che si opporrà in ogni modo, anche incatenandosi ai cancelli.

ARDEA

• Frasi celebri dal consiglio comunale. Abate: «Lei sindaco, in commissione al Senato, ha detto che ci sono i rom di via Pontina che si stanno insediando nei 706 ettari. Non so se di mestiere fa le indagini ma lei cerca sempre di indirizzare le Forze dell’Ordine. Ha pure dichiarato che i 706 ettari sono degli Sforza Cesarini, allora chieda a loro i • Radioserva si congratula con i consi- tributi comunali». Gli risponde Di glieri Massimiliano Giordani per Fiori: «Come al solito, Tonì, hai fatto

LITORALE

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un ampio discorso che non c’entra niente con il punto all’ordine del giorno. Io però non gioco con facebook tutto il giorno, io intervengo sul posto quando c’è bisogno». Ancora Di Fiori: «Non è come voi dicete, noi qui i campi rom non li vogliamo. Sullo spostamento del consultorio la Asl ci ha chiesto tempo». Abate: «A noi risulta che manca solo la firma del sindaco, bugiardo». Di Fiori: «Tu sei un bugiardo». Abate: «Sindaco hai parlato mezzora per dire un sacco di bugie, lei ha addossato le colpe dei mali di Ardea alle famiglie dei siciliani morti 50 anni fa». Di Fiori: «In Senato sono stato convocato per conferire su specifici atteggiamenti subiti da alcuni amministratori e ne è scaturita l’impressione che il problema è interno e politico. Quello che state dicendo voi che il fratello del presidente della commissione in Senato ha lavorato ad Ardea come progettista dei marciapiedi di Tor San Lorenzo io proprio non lo sapevo». Ma che strano, guarda te quanta gente c’è che vince i concorsi e nessuno sa niente. Ludovici interrogando sui trasporti: «Tempo addietro ci fu una gara per 2,2 milioni di euro dove la ditta per un solo centesimo al ribasso si aggiudicò la gara. Adesso vogliamo sapere a che punto siamo con la multa da 2,4 milioni elevata alla stessa ditta perché aveva i mezzi troppo vecchi?» Certo una ditta che si aggiudica un appalto milionario da un ente pubblico per un misero centesimo al ribasso lascia a dir poco perplessi. Marcucci: «La ditta sta facendo più corse differenti utilizzando lo stesso mezzo, con evidenti disagi per i bambini». Ancora Marcucci: «I pulmini non hanno 5 anni, sono più vecchi e girano ancora dei mezzi che la ditta ha comprato all’asta e che erano del Comune, quindi datati a parecchi anni fa quando il Comune svolgeva il servizio in proprio». Nel frattempo il dirigente preposto legge in aula una lettera della ditta ove si fa l’elenco dei mezzi

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utilizzati nel proprio parco macchine et... voilà, come per magia, i pulmini trovano l’elisir della giovinezza e nessuno di loro è più vecchio di 5 anni, come da vincolo contrattuale. Ergo, la ditta chiede l’immediata cancellazione della sanzione ad essa elevata. Ludovici: «Guarda caso nell’elenco fornito dalla ditta i pulmini sono tutti nuovi. Va bene allora domani li andiamo a controllare quindi, stanotte, chiamateli e avvisateli». • Quartuccio chiede al sindaco di attivarsi con i Vigili per individuare delle aree ove creare dei parcheggi rosa, per le donne incinta. Non che la cosa sia di per se sbagliata, ma tra le tante proposte possibili il consigliere è riuscito a identificare una di quelle meno probabili e sicuramente meno urgenti e sentite dall’intera cittadinanza. Chissà quando riuscirà ad inquadrare uno dei tanti ed enormi problemi che attanagliano la città? • In consiglio il consueto teatrino tragicomico è diventato pure squallido con soli 7 consiglieri presenti di maggioranza, incluso il sindaco, e soli 3 di opposizione. Ovviamente mancavano pure i dirigenti, tranne uno, ed erano assenti anche buona parte degli assessori, così non c’era nessuno in grado di dare risposta alle varie e serie interrogazioni ed interpellanze da parte delle minoranze in merito all’appalto sui rifiuti, all’installazione su Ardea di un impianto a biomasse e ad altre questioni. Ne è rimasto vittima pure il consigliere di maggioranza Montesi che, dopo oltre tre mesi, non è riuscito ancora ad ottenere l’accesso ad alcuni atti inerenti il bilancio. Anzi, Pollicione gli ha pure detto che quegli atti se li deve far dare dal suo capogruppo, Marcucci. • Lo scazzo tra Pollicione e Di Picche persevera: o er sindaco je dà due assessori e manna a casa er vice suo, oppure Pollicione manna a casa tutti quanti. E tutto rimane fermo ai blocchi di partenza.

Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fatta in 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

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• Frasi celebri dal consiglio comunale del 30 settembre. Mingiacchi: «Premesso che ci sono molte forme di associazionismo, l’art. 8 del regolamento comunale non dice come ci si deve organizzare per evitare forme improprie di associazione», «I tetti della scuola di viale Europa sono fatiscenti ed entrano le zanzare», «Il tratto fra via Spagna e viale Europa è non curato da mesi per la mancanza di taglio dell’erba, si chiede di bonificare le aree verdi e le rotonde». Cristoforo Tontini: «Cambiamo metodo e non facciamo più interrogazioni, visto che non ci sono risposte. Porgiamo la mano, verifichiamo chi non ha pagato la Tasi e la raccolta indifferenziata, Anzio centro deve essere dotata di isole ecologiche, controlliamo con telecamere ristoratori, commercianti, albergatori, condomini che non fanno la raccolta, aumentiamo le sanzioni che sono ridicole, differenziamo i calcinacci dall’eternit». Maria Teresa Lo Fazio: «Le condotte delle fogne sono sottodimensionate, con negozi allagati in via Roma, via Fonderia, la segnaletica orizzontale cancellata, fate ricognizioni su tutto il territorio e quali programmi sono in atto, i cittadini non ce la fanno più». Risposte. Placidi: «Stiamo facendo la

dossier informare n. 10/2014 • 24 OTTOBRE programmazione su quartiere Europa e via Spagna e via Palermo, dove c’è grande densità e molte risorse dobbiamo mettere a disposizione. Servono circa 50.000 euro per tagliare le palme ad Anzio». I mozziconi delle palme morte. Bruschini: «Prendo atto che il consigliere Mingiacchi dice che l’amministrazione deve prendere in considerazione le associazioni, sono 60 e ben vengano, siamo a disposizione». «E’ improprio dire che i pozzetti saltano perché la condotta è sottodimensionata, se fosse vuota non saltano, se è piena l’acqua defluisce. A Tontini, se vuole sapere la storia degli ultimi cento anni non sono in grado, io posso solo rispondere qui, la risposta scritta non ha senso». Bruschini: «La Capo D’Anzio, chi la illustra, ha 450.000 euro di passivo, una fideiussione con la Banca Popolare di Terracina che va rinnovata, ci sono osservazioni da fare?» Danilo Fontana: «Si parlava di rientro a prescindere, cosa si fa?» Bruschini: «A prescindere, se la società fallisce abbiamo tutta l’area del porto, si pensava di mettere a stralcio a stralci tutta l’area, noi pensiamo di riproporre la gara art. 63 comma 64, si può procedere per trattativa privata per evitare i ricorsi, il privato si appiglia ma dice sciocchezze, noi chiederemo il processo con la restituzione. La fideiussione serve anche per garantire la sopravvivenza della Capo d’Anzio. Noi siamo per la riconsegna da parte del privato dopo la gara, se poi anche questa gara andasse deserta decideremo come procedere e se vendere la società». Ivano Bernardone: «Si tratta di fideiussioni non finanziabili perché la Capo d’Anzio è una società che da tre anni

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è in perdita. Con un indebitamento comunale finanziamo un’operazione senza neanche sapere l’abc del progetto. Gli impegni con la banca sono stati disattesi per ben due volte. Si prevede un piano di rientro in 13 mensilità da 60.000 euro l’una. Piano per una società che è in rosso per 3 milioni di euro. Non ci sono i termini per votare questa fideiussine». Maria Teresa Lo Fazio: «Facciamo da garanti per un prestito di cui beneficia la Capo d’Anzio, ma con quali immobili dell’ente. Come può ripartire la società senza soldi visto che necessita subito di una fideiussione. Lei ha detto che è un’operazione di ingegneria finanziaria. I lavori non sono mai iniziati, il Comune continua a garantire per una società in perdita e i costi continuano ad aumentare. Quanti posti barca sono stati venduti e quanto si è incassato? Stiamo sprecando i soldi dei cittadini con le tasse al massimo». Bruschini: «Non c’è nessun immobile, la garanzia è il Comune». Candido De Angelis: «Sindaco lei non ha mai convocato nessuno per parlare del porto, abbiamo saputo di una lettera che Pusceddu ha inviato alla società dove chiede cosa accade se la società fallisce. Se la banca chiede un piano di rientro fa riflettere, perché o non crede all’investimento o ha dubbi che la fideiussione possa essere effettuata. E’ necessaria chiarezza su tutta la questione». Bruschini: «La società vogliamo farla fallire o vogliamo andare avanti con il porto pubblico. Approviamo questa delibera per fare in modo che la società viva e si possa mettere in moto il procedimento. Se avessi potuto l’avrei firmata io da solo. Non sono mai stato favorevole al programma per stralci per la paura

che poi potesse rimanere un’opera incompiuta». Cristoforo Tontini: «Come può la Capo d’Anzio rientrare con un pagamento così stretto di 13 rate?» Bruschini: «Si pagheranno rate da 60.000 euro con i canoni che riscuoterà dalle concessioni. Questi dovranno pagare un canone doppio alla concessionaria». Candido De Angelis: «Questi non sono debiti fuori bilancio, ci sono ‘ste alluvioni, eventi straordinari. Allora questi non sono debiti fuori bilancio e sono anche in malafede, non perché i servizi non siano stati svolti, ma perché non sono stati svolti in maniera straordinaria». Bruschini: «La città quest’anno non era pulita, non siamo stati con le mani in mano, stiamo cercando di migliorare il sevizio per far pagare di meno. Ora stiamo procedendo legati al vecchio contratto». Ma chi ha firmato il precedete contratto, quello che fa spendere ai cittadini di Anzio il doppio di quelli di Nettuno a parità di utenti, se non lo stesso Bruschini...

POMEZIA

• Il sindaco ha rinnovato la solita ordinanza anti-prostituzione, messa in piedi anni fa da De Fusco. Tra le altre cose prevede il divieto di fermarsi a parlare con le meretrici, pena una multa di 166 euro, ed il divieto di aspettare l’autobus con abiti ed atteggiamenti che possano far dedurre che si stia esercitando la professione. Ai tempi di De Fusco tale ordinanza fu salutata con la marcia trionfale, come atto decisivo per la lotta contro lo sfruttamento della prostituzione. Ai tempi di Fucci, lo stesso atto, è proibizionismo becero... e vabbè...


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Non ci sono addetti comunali della raccolta differenziata che debbano entrare in casa

NETTUNO

Un uomo, appa- tattare subito gli uffici comunali rentemente distin- allo 0698889271 o l’ufficio dell’Ipi to e ben vestito, sembra (la ditta che si occupa del abbia suonato al campa- Tentata truffa servizio di raccolta rifiuti sul territorio comunale) al nello di un’abitazione a Nettuno numero 0698850433. privata fingendosi un operatore comunale addetto alla «Si è trattato di un episodio isolato raccolta differenziata, chiedendo di ha dichiarato l’assessore all’ampoter entrare in casa per effettuare biente Giuseppe Combi - ma per un controllo ai mastelli. Ricevuta la tranquillizzare i cittadini voglio segnalazione da un cittadino, il ricordare che per qualsiasi probleComune ha precisato che non ci ma possono mettersi in contatto con sono operatori che effettuano que- i nostri uffici oppure con l’ufficio sto tipo di controlli e pertanto invi- dell’Ipi. Ogni tentativo di truffa o ta i cittadini che si trovassero di inganno verrà comunque segnalato fronte a situazioni dubbie, a con- alle autorità competenti» .

Una rotatoria all’ingresso del paese

ARDEA

Figli, figliastri e figli di...

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All’ingresso di Tor San Lorenzo, venendo da Ardea, poco dopo il ponte sul fosso della Moletta, vi è un incrocio ormai tristemente noto per alcuni gravi incidenti che vi sono accaduti. Ricordiamo in proposito la scomparsa della giovanissima Pasma, avvenuta tempo fa a causa di un investimento d’auto e, più di recente, sempre nello stesso punto, il grave ferimento del padre della ragazza, investito anch’egli da un’auto proprio mentre attraversava la strada per rendere memoria alla figlia, con dei fiori, nel luogo ove era morta. Nell’esprimere cordoglio e solidarietà nei confronti di questa famiglia che ha subito un trauma e un dolore tanto grandi, rivolgiamo un’appello all’amministrazione chiedendole di attivarsi con la Provincia per sbloccare l’iter per la creazione, su questo incrocio, di una rotatoria alla francese. Sembra che vi sia già un progetto pronto in tal senso, con tanto di espropri già eseguiti, e allora chiediamo a Di Fiori di sollecitare gli enti preposti per realizzare il prima possibile quest’opera. Si tratta di un piccolo intervento che metterebbe in sicurezza il tratto stradale sopra citato in quanto farebbe rallentare le auto in entrata al paese che, arrivando dal rettilineo della Laurentina, portano in genere una velocità elevata. (Roberto Matricardi)

ARDEA

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Come si ricorderà, agli inizi di agosto la municipale intimò ai possessori di chioschi per la vendita dei fiori presso il cimitero di via Strampelli di chiudere in quanto l’amministrazione stava predisponendo delle piazzole attrezzate specificatamente atte allo scopo. Una volta terminate le piazzole e stanziatisi nella nuova ubicazione tali commercianti furono di nuovo fatti oggetto di ispezione da parte dei Vigili che presentarono loro alcune contestazioni inerenti gli allacci-scarichi. Ergo, nuova chiusura e da allora sono rimasti chiusi. Di recente i titolari di questi chioschi dei fiori hanno manifestato il proprio disappunto dando vita ad un corteo, scortato dalle Forze dell’Ordine, che partendo dal museo Manzù si è diretto fino in Comune. In molti tra i manifestanti si sono chiesti del perché ad Ardea si adottano due pesi e due misure per i commercianti: a loro l’amministrazione ha ordinato la chiusura men-

tre nei 706 ettari delle Salzare i commercianti, tutti regolarmente abusivi e senza alcun titolo di proprietà, senza fogne, senza rete idrica e, alla fine, senza alcunché, rimangono però tutti aperti. «Tale disparità di trattamento - hanno dichiarato i manifestanti - non ha giustificazione e non si capisce perché in quelle aree i Vigili non vengono inviati a ripristinare la legalità». Non è da oggi, purtroppo, che in questo Comune i cittadini vengono separati in figli, figliastri e figli di… Al momento, a diversi mesi di distanza dalla sua presentazione, rimane senza risposta la dettagliata interrogazione del consigliere Tantari in merito alla situazione dei 706 ettari delle Salzare. Speriamo che il sindaco, nella sua recente audizione in commissione antimafia in Senato, abbia reso edotti i suoi interlocutori su questa incredibile situazione chiedendo il loro aiuto per ristabilire l’ordine e la legge in quelle aree, ancora terra di nessuno. (Vasco Te Sgama)


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La cura per Ebola viene da Pomezia 12

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di Silvia Matricardi

no dei candidati favoriti a diventare la soluzione per l’epidemia di Ebola si chiama cAd3-ZEBOV ed è un vaccino in fase avanzata di sperimentazione nei laboratori della società Biotech Okairos (rilevata dalla Gsk per 250 milioni di euro), che sta lavorando in joint venture con l’Irbm Science Park di Pomezia e con il coinvolgimento del centro di ingegneria genetica dell’Università di Napoli. Si tratta di un ibrido di terapia genica e immunoterapia. Il padre del vaccino è il professor Riccardo Cortese, fondatore della Okairos. Il vaccino italiano è in fase di sperimentazione clinica nell’uomo e per questo sono in corso di

produzione 10.000 dosi. Solo a partire da febbraio 2015 si potrà pensare ad una fase due di somministrazione al personale medico operativo nei territori infettati. La produzione delle dosi necessarie per questa fase avverrà a Pomezia. L’azienda è l’unica al mondo che era “pronta” ad affrontare l’emergenza. Recentemente il governatore del Lazio, Zingaretti, si è recato in visita presso i laboratori Irbm per congratularsi personalmente con i ricercatori. «Dentro questi laboratori di Pomezia, nel Lazio, una vera e propria fabbrica di futuro, dopo anni di ricerca da parte di scienziati straordinari è stato inventato il vaccino anti-Ebola - ha commentato con entusiasmo Zingaretti - voglio fare i complimenti al professor Cortese e a

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tutta la sua equipe, che hanno fatto un lavoro importantissimo giungendo a un’innovazione di carattere planetario.» Cos’è Ebola? E’ un virus che desta preoccupazione, sia per la crescita esponenziale dei casi di contagio che per l’alto tasso di mortalità, che per il fatto che al momento non ha cure in grado di fermarlo. Vaccini e terapie sperimentali sono allo studio fin da quando è stato scoperto, circa 40 anni fa, ma tutte le ricerche sono state accantonate per mancanza di fondi. Un siero anti-ebola, forse, avremmo già potuto averlo in commercio, ma quando nel 2007 il team di Antonio Lanzavecchia, direttore dell’Istituto di Biomedicine di Bellinzona, stava lavorando alla terapia, nessuna industria farmaceutica era interessata: pochi pazienti, tutti nei paesi poveri, niente affari. E il progetto senza i finanziamenti sufficienti si è arenato. Stesso discorso in altre parti del mondo. Questo, almeno, è quanto si sa ufficialmente. In realtà Ebola è sempre stato considerato una potenziale arma molto pericolosa, e per questo, a livello militare, non si è mai smesso di studiarlo. Come agente di bioterrorismo, il virus è classificato di categoria A (quella più pericolosa) e come agente di rischio biologico è catalogato di livello 4 (il maggiore). L’esplosione dell’epidemia in Africa coinciderebbe con una serie di ricerche militari, dirette a potenziare il virus per studiare il modo migliore per combatterlo. Il virus, negli ultimi mesi, ha infettato in Africa occidentale circa 8.000 persone, provocando il decesso di

oltre 3.800 pazienti, con un tasso di mortalità che supera il 46% dei malati. Dal 1976, fino allo scorso anno, i decessi erano stati 2.500. Probabilmente abbiamo a che fare con una variante artificiale sfuggita accidentalmente dal controllo dei ricercatori, come avvenuto in precedenza in almeno tre casi documentati. Dal 2011, gli USA, temendo attacchi bio-terroristici, hanno iniziato a potenziare Ebola, Aviaria, Peste ed Antrace per individuarne le cure in tali varianti più aggressive, in modo da essere pronti a fronteggiare il peggio. Questo è almeno quanto viene asserito ufficialmente in proposito. Se un super ebola fosse sfuggito dal controllo dei ricercatoricreatori, si spiegherebbe l’imbarazzata psicosi sull’argomento, oltre che le voci contrastanti sulla natura e la pericolosità dell’epidemia. Cosa sappiamo di questo virus? Individuato per la prima volta circa 40 anni fa, lungo un fiume del Congo da cui prende il nome, il virus Ebola al microscopio appare come un piccolo verme. Come molti altri virus, il suo patrimonio genetico è composto da RNA. Se ne conoscono finora cinque varianti, che causano nell’uomo febbri emorragiche. Ha un periodo di incubazione asintomatica variabile da 2 a 21 giorni, durante i quali il portatore non è contagioso. I sintomi sono inizialmente simili a quelli dell’influenza con una forte febbre, quindi si scatenano diarrea, vomito ed emorragie. Si trasmette per contatto diretto con fluidi corporei di persone ed animali infetti. Si trasmette, nello sperma, nei fluidi vaginali e nel latte materno, anche tre mesi dopo l’avvenuta guarigione del paziente. Per gli stessi motivi può essere pericoloso mangiare cibo crudo (potrebbe essere stato contaminato da fluidi corporei infetti). Molti aspetti delle possibilità di contagio non sono ancora noti. In laboratorio si è sviluppata una mutazione trasmissibile per via aerea.

Contagi e decessi per Ebola dal 1976


Debiti fuori bilancio

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La Forestale al Selva dei Pini POMEZIA

Sono iniziati i lavori presso la struttura all’ingresso del Campus Selva dei Pini (ex guardiania) che diventerà la sede del Comando territoriale del Corpo Forestale dello Stato. I lavori all’immobile, che si concluderanno nel giro di due mesi, riguardano la ristrutturazione, l’adattamento e la messa in sicurezza della struttura. «Con l’inizio dei lavori - ha dichiarato il sindaco di Pomezia Fabio Fucci diamo seguito alla firma del contratto di comodato d’uso gratuito modale tra il Comune di Pomezia e il Corpo Forestale dello Stato che porterà ad un presidio in città, garantendo il controllo e la sorveglianza del parco Selva dei Pini e la tutela della Sughereta, un patrimonio paesaggistico e ambientale di enorme importanza per il nostro territorio.»

Acqua al Borghetto: fra poco POMEZIA Partiranno in questi giorni, secondo quanto annunciato dall’amministrazione comunale, i lavori di estensione dell’acquedotto di Santa Palomba che collegheranno la rete idrica della torre piezometrica al Borghetto. «E’ arrivata l’ultima autorizzazione da parte della Provincia - ha spiegato il sindaco Fucci - che ci consente di iniziare i lavori di collegamento tra la rete idrica della torre piezometrica e quella preesistente del Borghetto. Verrà realizzata una tubazione interrata che attraverserà il sottopasso pedonale ferroviario di Santa Palomba e che consentirà di fornire acqua potabile ai residenti del Borghetto. Questo intervento si aggiunge alla presa in carico da parte di Acea della torre piezometrica con cui abbiamo completato l’iter che porterà gli abi-

tanti di Santa Palomba-Roma 2 a veder scorrere acqua potabile nelle loro case, non appena saranno operativi i contratti tra Acea e gli amministratori di condominio.» Contemporaneamente al cantiere per il collegamento idrico, partiranno i lavori di realizzazione della passerella in acciaio che metterà in sicurezza il sottopasso pedonale. «Con questa ulteriore opera - ha aggiunto il primo cittadino - interverremo in maniera importante sulle necessità dei residenti di Santa PalombaRoma 2 che quotidianamente attraversano il sottopasso per recarsi alla stazione ferroviaria o per tornare a casa. La passerella sarà ben illuminata e dotata delle rampe per i diversamente abili: quello che vogliamo è rendere più sicuro e più accessibile il quartiere, ed è a questo che stiamo lavorando.»

Oppo e tre ricerche su Pomezia

POMEZIA

Giovedì 6 novembre, alle ore 17, presso lo Spazio Gangemi di via Giulia, a Roma, verrà presentato il libro “Oppo e 3 ricerche su Pomezia”, a cura di Daniela De Angelis, realizzato con gli studenti del Liceo Artistico di Pomezia. Si tratta di tre ricerche sulla nascita della quinta città nuova: la prima incentrata sulla figura di Cipriano Efisio Oppo ed il suo affresco per la chiesa di San Benedetto a Pomezia. La seconda riscopre la figura poco conosciuta di Giuseppe Piombanti Ammannati, un ceramista toscano che negli anni trentaquaranta dedicò molte sue opere a Pomezia. La terza tratta di toponomastica ed indaga sulle ragioni delle scelte culturali sottintese alla scelta dei nomi delle vie della cittadina nata nel 1939. Si tratta di una pubblicazione finanziata dal Liceo Artistico Pomezia e dal Rotary Club Pomezia-Lavinium che vuole aggiungere un tassello alla complessa ricostruzione delle vicende storiche, artistiche ed architettoniche che si svolsero durante la bonifica dell’Agro Pontino e Romano.

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ANZIO

di Massimiliano Savio

Nel consiglio del 30 settembre all’ordine del giorno c’era l’approvazione di una serie di debiti fuori bilancio, termine che si usa per definire stanziamenti atti a coprire spese urgenti ed impreviste. Rottura di argini, alluvioni, frane e via dicendo. A Nettuno queste spese non esistono perché l’amministrazione ha calcolato anno per anno una somma da mettere da parte per ogni evenienza, invece ad Anzio sono state messe nel capitolo spese imprevedibili, i debiti sulla raccolta differenziata, le spese di compartecipazione alle rette Rsa da corrispondere alla Merinvest-Rsa Villa dei Pini, spese per la progettazione di opere a difesa del bacino e del porto neroniano e sistemazione della riviera di Ponente e Levante. Solo per la raccolta differenziata sono stati stanziati 870.800 euro che ricadranno come tasse sulla popolazione. Ricordiamo come a Nettuno si spendano per la raccolta e smaltimento circa 8 milioni e ad Anzio si sfiorino i 18 milioni. Ci saranno dei buoni motivi se si spende il doppio a parità di abitanti. L’assessore Placidi ha detto che questi soldi «servono ad ampliare la raccolta, per la distribuzione dei kit, la raccolta pannolini e la raccolta presso le attività commerciali». Eugenio Ruggero ha commentato: «I kit sono stati acquistati con un finanzia-

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mento provinciale, se ne occorrono altri mi chiedo se il piano non sia stato sbagliato dall’inizio». Placidi si è giustificato dicendo che «rispetto al progetto del 2008 c’è stato un aumento della popolazione ed i costi sono aumentati perché si è estesa l’area della raccolta, e nella nuova gara ci sono una serie di nuovi servizi». Alla fine i debiti sono stati deliberati con il voto della sola maggioranza. Altro aumento di tasse per i cittadini della città neroniana. Ma per finire in allegria riportiamo un episodio che rappresenta il clima in cui si svolgono i consigli comunali. Il consigliere Maria Teresa Lo Fazio fa presente come sia necessario elaborare un piano di interventi di messa in sicurezza del territorio e, in particolare, dei tombini fognari che saltano perché le condotte sono sottodimensionate. Il sindaco gli risponde: «E’ inesatto dire che i tombini saltano perché le condotte sono sottodimensionate, difatti se i tombini sono senza acqua non saltano. Se l’acqua nel tombino c’è, vuol dire che i liquami defluiscono, quindi i tombini non saltano». Da questa affermazione ci permettiamo di dedurre che Bruschini ignora la legge sui fluidi di Pascal. Egli, nel 1630, per dimostrare la sua teoria, inserì un tubo alto dieci metri in una botte, lo riempì di acqua e all’aumento della pressione la botte scoppiò...

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I mal di pancia del Pd di Nettuno 14

NETTUNO

di Massimiliano Savio

A chi interessa, cerchiamo di spiegare i mal di pancia che si sono manifestati all’interno del Pd che amministra Nettuno. L’ultimo consiglio comunale si è aperto con l’assenza di tre assessori: Eleonora Bocchini (cultura), Paolo Bernardi (urbanistica) e Giulio Verdolino (attività produttive). Essi non sono più in sintonia con con la linea politica e amministrativa del sindaco e della giunta. Solo la Bocchini ha giustificato le dimissioni per motivi personali «che nulla hanno a che vedere con l’operato dell’amministrazione, né con le vicende di cronaca dell’ultimo periodo, né tantomeno con il rapporto con il sindaco e l’amministrazione tutta. Ci tengo anzi a ringraziarli - ha precisato l’ex assessore - per la fiducia riposta nella mia persona quando l’anno scorso mi hanno affidato l’importante ruolo di assessore alla cultura. Mi dispiace dover interrompere il percorso iniziato insieme a tutta la maggioranza e proprio per questo, seppure in altre forme, continuerò a dare il mio contributo al partito e all’amministrazione, come facevo nel passato.» «Ringrazio l’ex Assessore Bocchini per l’impegno dimostrato e il lavoro svolto - ha conseguentemente dichiarato il sindaco - e le esprimo tutta la mia vicinanza per le questioni personali che l’hanno portata a compiere con consapevolezza questa scelta comunque difficile di rimettere il proprio incarico all’interno della giunta.» Per fare buon peso, anche il capogruppo del Pd, Nicola Burrini, ha rimesso il suo incarico. Per capire qualcosa bisogna tornare indietro di alcune settimane, quando Burrini ha convocato il gruppo consiliare del Pd ed il sindaco per capire cosa sta sotto la buca di piazzale Berlinguer, il famoso parcheggio sotterraneo che non si riesce ad iniziare. Alla riunione si presentano solo quattro consiglieri, mentre cinque sono assenti ed assente è pure il sindaco Chiavetta. E’ la dimostrazione che all’interno del Pd c’è una opposizione, la corrente Liberal che, oltre a Burrini, conta Luigi Noro, Paolo Cretella ed Emanuela Eusepi. E’ implicito pensare che anche le dimissioni dei tre assessori di prima abbiano relazioni con questo gruppo. Ma siccome nel Pd non si sa mai cosa pensare, rettificheremo il nostro pensiero con una smentita. L’ex assessore Verdolino ha scritto una lettera molto chiara al sindaco: «Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta, prima fra tutte la convinzione di essere assolutamente inadeguato a questo modo di fare politica che non condivido e non comprendo. Nettuno aspetta segnali, risposte. Non voglio che l’insoddisfazione prevalga sull’entusiasmo che mi ha portato ad accettare questo incarico. Ho sempre lavorato per il bene comune, per sostenere al massimo l’attuale vicen-

dossier informare n. 10/2014 • 24 OTTOBRE da amministrativa, ho messo a disposizione della comunità la mia ostinazione, il mio tempo, la mia professionalità, ho lottato nel mio piccolo per fare di questa città un luogo migliore. La logica di rimandare a domani i problemi di oggi però non mi appartiene, è una questione di stile. Non intendo disinteressarmi della cosa pubblica, non intendo demandare ai posteri il tentativo di costruire una città più sana. Investirò il mio tempo impegnandomi attivamente all’interno del mio gruppo. Non sarebbe giusto continuare ad occupare una posizione di visibilità remunerata ed in quota al partito di maggioranza, non condividendo il percorso attualmente perseguito. Ritengo di non aver pro-

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fuso invano le mie energie, ma non voglio più continuare ad abbracciare una croce che non mi appartiene. E’ il tempo di cambiare pagina». Il sindaco ha accolto le dimissioni degli assessori Giulio Verdolino e Paolo Bernardi, rispettivamente titolari il primo delle deleghe alle attività produttive e turismo, e il secondo della delega all’urbanistica. «Ringrazio gli assessori per quanto fatto all’interno dell’amministrazione comunale - ha dichiarato Chiavetta Prendo atto delle diversità di visioni politiche e soprattutto delle difficoltà incontrate nell’azione amministrativa: per quanto mi è stato possibile ho cercato di intervenire direttamente su alcune problematiche fondamentali,

le quali richiedevano un maggiore sforzo ed una maggiore responsabilizzazione, che sono invece venute a mancare da parte di chi doveva assumere scelte dettate dal proprio ruolo di governo: mi riferisco ovviamente anche ai settori di competenza di chi oggi si è dimesso. Accelera da questo momento il periodo di riflessione con la partecipazione di tutte le componenti della maggioranza allo scopo di affinare e potenziare la macchina amministrativa e rilanciare l’azione di governo nell’interesse della città di Nettuno.» Il Pd, nel frattempo, ha inviato un comunicato stampa confermando la fiducia e l’appoggio al sindaco da parte dell’intero gruppo consiliare. Tutto chiaro, no?

a scultura Il volto di Cristo del Maestro apriliano Ignazio Colagrossi, è stata selezionata per la collettiva della mostra Sentieri di pensieri Bellezza e sperimentazione in Italia dal ‘900 ad oggi, presentata in occasione della settimana della cultura di lingua italiana nel mondo. La mostra è iniziata il 16 ottobre e proseguirà fino al 14 novembre, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, e della nostra Ambasciata Italiana. L’evento è curato dal mensile internazionale Italia Arte, dal Museo MIIT e dall’Associazione Culturale Galleria Folco di Torino in collaborazione con primarie Istituzioni culturali e artistiche italiane e straniere. E’ inserito nell’appuntamento annuale Settimana della Lingua italiana nel Mondo, promosso dal Ministero degli Esteri. La rassegna artistica è dedica-

ta a grandi artisti del secolo scorso ed a selezionati autori contemporanei, nei quali è stato inserito il nostro poliedrico Ignazio Colagrossi, scultore, pittore e poeta. Questa sua opera

in particolare, dotata di una carica espressiva ed emozionale molto potente, sta riscuotendo un successo massiccio, di cui l’evento viennese è una tappa prestigiosa e significativa.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall’Osservatorio intercomunale per la difesa degli alberi di Anzio-Nettuno al sindaco ed all’assessore all’ambiente. Siamo costretti ad insistere con @ la nostra azione di richiesta e di pressione per il semplice fatto che quanto da Lei promesso, in contatti verbali ed in assemblea consiliare, non vede nemmeno un segno di effettivo riscontro. E’ imbarazzante essere costretti a reiterare richieste che il Primo Cittadino di Anzio si è già impegnato a soddisfare in modo formale e ci riferiamo all’azione efficace e rapida per salvare la Pineta della Gallinara. Abbiamo, con delusione, preso atto che, nonostante l’impegno assunto e la coerente azione dell’Assessorato all’Ambiente che ha dato parere negativo, Lei abbia deciso di permettere l’utilizzo, dell’ambito protetto della pineta, da parte di attrezzature ed attività che certamente hanno provocato un ulteriore danno alla pineta e, non ce n’era certamente bisogno, alla credibilità della Sua Giunta. Abbiamo dato la disponibilità di tutte le associazioni che aderiscono al nostro gruppo e quella dei cittadini

che rappresentiamo al fine di dare più consistenza all’azione in atto e per facilitare in ogni modo possibile la soluzione di un problema che per la gente del Lido dei Pini e non solo è diventato molto importante; come hanno ribadito la manifestazione del 12 luglio e le tantissime firme raccolte. Abbiamo dato la nostra disponibilità a prendere parte attiva negli ambiti che verranno ritenuti opportuni per giungere a soluzioni fitosanitarie indispensabili anticipando anche una disponibilità sul piano scientifico. Abbiamo incontrato l’Assessore all’Ambiente che, coerentemente, ha confermato la sua disponibilità sia ad un rapido intervento sia al coinvolgimento della nostra rappresentanza a livello consultivo e decisionale. Questo avveniva prima dell’estate. Ora l’estate è finita e non è successo assolutamente niente di quanto promesso: nessuna riunione di coordinamento, nessuna discussione in Commissione, nessuna convocazione per dare seguito a quanto intrapreso e, principalmente, nessuna notizia rispetto a quella conferenza di servizi che “coinvolga tutte le parti in causa e le costringa intorno ad un tavolo a trovare una soluzione”. Non è nella

Ignazio Colagrossi espone a Vienna

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Salviamo la Pineta di Lido dei Pini

ANZIO ö

natura e nemmeno nelle intenzioni del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta la protesta fine a se stessa e certamente non è nella volontà dei suoi componenti fare richieste perentorie; visto che il gruppo stesso basa, il proprio regolamento costitutivo, sui presupposti della disponibilità, della collaborazione e della partecipazione. Non accettiamo però che incomprensioni e diatribe, estranee agli obiettivi del nostro progetto, possano inficiarne i risultati. Le rivolgiamo, pertanto, formale richiesta a dare urgente seguito a tutto quanto da Lei promesso ai cittadini in merito ad un’azione forte e risolutiva per salvare un bene essenziale nel nostro territorio. Sarà nostra cura richiedere una riunione all’Assessore all’Ambiente e per dar corso a quegli impegni che con lo stesso sono stati concordati; primo fra tutti la piantumazione con alberi differenti dal pino mediterraneo. Manterremo i contatti con la Regione Lazio e con i nostri esperti scientifici, mentre restiamo disponibili per dar corso a quanto necessario per la guarigione della pineta e per la sua rivalutazione a vantaggio dei cittadini. Per il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta, Maria Pia Pelagatti


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Una crisi politica infinita

ARDEA

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La crisi politica che imbriglia il Comune ormai da questa estate sembra proprio non avere fine. Forza Italia si è arroccata sulla propria posizione e chiede con forza un azzeramento della giunta, organo nel quale ancora non ha rappresentanti, al fine di ottenere due assessori e alcune deleghe specifiche. Vista la non disponibilità da parte del sindaco a discutere tali richieste, FI ha quasi fatto mancare il numero legale all’ultimo consiglio che, pur in seconda convocazione, si è svolto alla fine sulla base del calcolo dei decimali e con soli 7 consiglieri di maggioranza, incluso il sindaco. Neanche a dirlo, quindi, i componenti dell’assise hanno dato vita al consueto teatrino tragicomico e, a tratti, persino penoso per via degli innumerevoli interventi sgrammaticati bipartisan uditi in aula. Quartuccio, cogliendo appieno il momento di grave crisi economica sia nazionale che locale, chiede al sindaco di concordare al più presto con i Vigili l’individuazione di alcune aree per la formazione dei parcheggi rosa, quelli cioè riservati alle donne incinta. Abate chiede invece che il consultorio di via dei Tassi venga traslocato prima dell’arrivo dell’inverno e che tutto intorno, inclusa l’area dell’elisuperficie, venga tagliata l’erba per

agevolare il transito ed il parcheggio alle auto. Inoltre, Abate pone l’attenzione sulla presenza dei topi in alcune scuole e sull’assenza dei banchi in altre. Di Fiori risponde sostenendo che è stata la stessa Asl a chiedere un po’ di tempo per il trasferimento del consultorio in quanto stava preparando un piano generale nel quale far ricadere le strutture di via dei Tassi, incluso il 118, mentre sulle scuole ha dichiarato che si è già proceduto alla derattizzazione dei locali. Abate allora dà del bugiardo al sindaco, sostenendo che al documento Asl manchi solo la sua firma. Ne nasce un battibecco con vicendevoli scambi di insulti. Ad Abate proprio non è andato giù che il sindaco in audizione al Senato abbia fatto riferimento alle vecchie famiglie dei siciliani nell’ambito degli atteggiamenti e atti intimidatori recentemente subiti da alcuni amministratori di Ardea ma, come specificato dallo stesso Di Fiori, una parte delle dichiarazioni tra gli intervenuti in commissione è stata secretata e quindi non è dato sapere il suo completo contenuto. Vengono di seguito approvate le rettifiche di due delibere riguardanti il compenso, in diminuzione, del collegio dei Revisori dei conti. Sulle interpellanze di Abate in merito alle specifiche chieste al Comune su come la ditta dei rifiuti pretenda i propri

compensi non c’è nessuno in aula che sia in grado di rispondere, manca il dirigente preposto e pure l’assessore. Tantari interroga l’amministrazione sulle tariffe dell’Idrica che, scadute già dal 2010, sono rimaste lo stesso in carica, mentre l’Authority ne aveva chiesto da tempo l’adeguamento. «Tra l’altro - ha detto Tantari - la concessionaria ha previsto degli aumenti tariffari per un 3% all’anno fino al 2020.» Marcucci fa presente che tali aumenti tariffari vanno comunque prima discussi ed approvati dal consiglio e che il dirigente Murano, per iscritto, ha già chiesto alla concessionaria copia certificata del suo bilancio prima di procedere all’esame di un eventuale aumento tariffario. Anche Montesi, a seguire, non riesce a trovare risposta alle proprie interrogazioni e richieste di atti inerenti il bilancio, pur avendole presentate ben tre mesi orsono e pur facendo parte della maggioranza. Ludovici chiede chiarimenti sullo stato attuale della multa da 2,4 milioni elevata dal dirigente preposto alla ditta del trasporto pubblico e scolastico a causa dello stato di anzianità del parco mezzi utilizzato che contravviene i vincoli contrattuali. Il dirigente allora legge in aula una lettera della ditta dove si trasmette al Comune l’elenco e la vetustà dei mezzi con cui lavora e, dal

l 27 ottobre prossimo, a grande richiesta, si terrà la seconda selezione per l’ammissione ai Corsi Professionali di Danza Classica UID (aperta ai ragazzi dai sei anni in su). Tutti coloro che non si sono potuti presentare il 21 settembre hanno quindi la possibilità di far parte di questo grande progetto di crescita artistica. La selezione del mese scorso (alla presenza dell’étoile del teatro dell’opera di Roma Gaia Straccamore), ha portato alla formazione dei nuovi corsi professionali di alto livello. Alla seconda selezione la giuria sarà composta da tutto il corpo docente UID. La Unione Italia Danza (UID) ha aperto il Centro Professionale di Danza Classica nell’intento di formare nuovi talenti per il mondo lavorativo. Lo scopo che si propone la Scuola di Formazione Professionale UID è di approfondire la Danza Classica come base delle danze in genere e di far acquisire agli allievi un alto livello tecnico ed artistico tale da permettere loro l’avvicinamento alle Compagnie di Balletto e al mondo dello Spettacolo. Grazie alla professionalità e soprattutto all’Alta Specializzazione dei propri Docenti, la UID propone un Percorso Didattico incentrato sulla Danza Classica per la crescita pro-

fessionale dei ragazzi che si avvicinano al modo dell’arte coreutica. I Corsi della Scuola di Formazione Professionale UID saranno curati da Damiano Mongelli e Paolo Mongelli, già ballerini professionisti del Teatro dell’Opera di Roma con un background di formazione di otto anni accademici proprio nella Scuola del Teatro dell’Opera di Roma; altro docente nella persona di Simone Lolli, proveniente dal medesimo percorso formativo ed Holta Bitri, Prima Ballerina dell’Opera di Tirana. Anche la nuova “Etoile del Teatro dell’Opera di Roma” Gaia Straccamore, fresca di nomina, ha sposato il progetto UID, dimostrando il suo entusiasmo in qualità di Presidente Onorario dell’Unione Italiana Danza. Il Percorso Formativo UID avrà una durata di otto anni accademici con frequenza obbligatoria ai corsi di 4 giorni alla settimana per undici mesi (da settembre a luglio). Per l’accrescimento culturale degli iscritti, alla Scuola di Formazione Professionale UID sono previste delle tappe obbligatorie durante l’anno accademico, con la visione degli spettacoli della Scuola e della Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma. Tutti gli allievi UID saranno coinvolti in progetti di crescita artistica,

eventi, stage, spettacoli, seminari di studio, convegni, dimostrazioni ed attività culturali nel settore danza, che saranno tenuti da professionisti affermati a livello nazionale ed internazionale. L’Unione Italiana Danza & Roman Sport City già condividendo altissimi standard qualitativi hanno scelto di dar vita ad una partnership esclusiva, per il raggiungimento di un obiettivo comune: quello di proporre la più alta scelta formativa e di confort nel panorama italiano. Il Centro è situato nel Comune di Pomezia a 500 metri dall’uscita

di Roberto Matricardi

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Un teatrino tragicomico in consiglio comunale, dove Forza Italia, a corto di assessori, latita.

momento che gli stessi risultano immatricolati tutti di recente, chiede l’immediato annullamento della multa in essere. Marcucci allora afferma perentoriamente che i pulmini non hanno meno di 5 anni come prevede il contratto, ma sono tutti più vecchi e che, addirittura, girano ancora dei mezzi di molti anni fa che la ditta ha acquistato all’asta rilevandoli proprio dal Comune. Stranamente questi pulmini sono all’improvviso tutti ringiovaniti, forse per merito delle straordinarie acque di Ardea? Insomma, mentre il paese soffre per i morsi della crisi, i politici litigano per le poltrone e non sono presenti in consiglio, la maggioranza risulta sfaldata e con poche idee, mentre l’opposizione, sempre a ranghi ridotti, appare inconcludente e apatica. Si tratta di una situazione di stallo che non porta beneficio a nessuno e che, speriamo, termini al più presto con un nuovo legame di maggioranza o con una dimissione dei consiglieri per manifesta incapacità. P.S.: nella seduta precedente sono stati quantificati i debiti fuori bilancio. Sono circa 8 milioni di euro.

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della SS 148 Pontina, facilmente raggiungibile in auto, treno e bus; la struttura è completa dei massimi confort moderni, dotata di residence adiacenti alla struttura per chi viene da lontano. Lunedì 27 ottobre quindi la Scuola UID con tutto il corpo docenti selezionerà i nuovi arrivati per tutto il pomeriggio dalle ore 16 alle 20. Per ulteriori informazioni: www.unioneitalianadanza.it unioneitalianadanza@gmail.com Tel. +39 0691250859 Mobile: +39 3280525439

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Ottimizzare costi e servizi nella sede Asl di proprietà 18

POMEZIA

Attraverso il suo portavoce Antonio Maniscalco, l’Associazione Pomezia Riparte Adesso espone lo stato di stallo amministrativo, di gestione ed operativo in cui versa da troppi anni il Distretto Sanitario Asl/RmH4 (Pomezia-Ardea) che si ripercuote inevitabilmente sui servizi sanitari forniti ai cittadini interessati e sulle spese economiche sostenute annualmente dalla Regione Lazio. Per questo ha ritenuto opportuno coinvolgere il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, il governatore del Lazio Zingaretti e il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori, oltre ai dirigenti della Asl Roma H ai vari livelli, portandoli a conoscenza di quanto avviene adesso e chiedendo loro un fattivo interessamento ed intervento al fine di consentire nel più breve tempo possibile il trasferimento completo dell’attuale sede operativa di via dei Castelli Romani di Pomezia, male utilizzata e che adesso costa una spesa di oltre 530.000 euro all’anno, nella sede di via del Mare, in località La Macchiozza/Fiordisole, peraltro a costo zero perché di proprietà. Nell’esposto inviato alle suddette autorità si evince inoltre che per la sede di Pomezia, oltre allo stato di inadeguatezza operativa e sanitaria, si continua a spendere del denaro pubblico per il mantenimento dell’archivio, la pulizia e disinfestazione dei locali e le utenze elettriche e gas, mentre nella sede di via del Mare la Macchiozza/Fiordisole persiste un utilizzo parziale e inadeguato dei locali ora a disposizione (oltre 1.000 metri quadrati), oltre all’estrema lentezza con la quale si stanno

dossier informare n. 10/2014 • 24 OTTOBRE portando avanti i lavori di completamento della struttura per altri 1.500 mq, di cui 800 mq pronti per il collaudo finale; lavori per un totale di oltre 3.500 mq iniziati prima del 2004, che vanno avanti da troppo tempo lentamente, oltre una decina di anni, che non vedono ancora la loro fine. Con la conseguente necessità di dover continuare a pagare l’affitto ed i vari servizi per la sede di via dei Castelli Romani, denaro pubblico che con molta probabilità potrebbe essere usato per l’assunzione di altro personale operativo e l’ampliamento dei servizi ai cittadini dei Comuni di Pomezia e Ardea. A quanto sopra andrebbe aggiunta poi la spesa di oltre 80.000 euro sostenuta per il mantenimento della sede del Distretto di sanità mentale, da aggiungere a quanto già speso per la sua messa in sicurezza dei locali, dove sembra, persistono ancora problemi di agibilità delle vie di fuga. Di conseguenza si precisa che il distretto Pomezia-Ardea, dove risiedono stabilmente più di 120.000 persone residenti, che si triplicano nel periodo estivo, oltre a migliaia di altri utenti pendolari che per motivi di lavoro e/o per turismo arrivano quotidianamente nel Distretto Sanitario Asl/RmH4, detiene il primato del maggior numero di abitanti e il minor numero di servizi sanitari a disposizione dei cittadini. Dimostrato dai dirigenti e politici che si sono succeduti nel tempo anche attraverso la mancata autorizzazione alla Clinica S. Anna di Pomezia, vero e proprio ospedale della zona, ad utilizzare il servizio di emodinamica indispensabile a salvare la vita ai

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Sede Asl RMH4 in località Macchiozza

pazienti colpiti da infarto, il servizio TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) disponibili dal 2008, servizi medici essenziali che mettono costantemente in difficoltà e a rischio l’incolumità fisica di tutti i cittadini utenti. Si chiede quindi alle personalità interessate di prendere in seria considerazione la possibilità di intervenire per singola competenza al fine di verificare l’intera situazione della gestione e i costi complessivi sostenuti dalla Regione Lazio per il Distretto sanitario Asl/RmH4 (affitto sede principale e lavori per la nuova sede), ed in particolare di verificare lo stato di avanzamento dei lavori nella sede di Via del Mare, oltre alla qualità dei lavori eseguiti e in corso di esecuzione, i quali vanno avanti da troppi anni e, forse, troppo lentamente. Verificare inoltre lo stato di attuazione delle convenzioni di cui alle delibere di consiglio comunale n. 6, n. 20 e

n. 82 del 1998 per il primo stralcio dei lavori e n. 4 del 2008 per il secondo edificio sottoscritte tra l’amministrazione comunale di Pomezia e l’azienda Asl/RmH per la realizzazione della sede di via del Mare, ed anche per la realizzazione delle opere complementari alla struttura sanitaria principale, nonché di tutti gli aspetti “tecnici e burocratici” che hanno impedito e impediscono ancora oggi il trasferimento completo e/o anche parziale degli uffici di via dei Castelli Romani nella parte di sede immediatamente fruibile in via del Mare, località la Macchiozza/Fiordisole. Nel frattempo, per ottimizzare delle risorse, trovare temporaneamente e in alternativa altri locali in affitto a costi inferiori agli attuali, in linea con le direttive del presidente del consiglio, Matteo Renzi, che giustamente vuole ridurre e ottimizzare i costi della sanità pubblica. Associazione Pomezia Riparte Adesso! Antonio Maniscalco


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randi novità nel mondo Re/Max Futura. Lo staff di Tor San Lorenzo annuncia con entusiasmo l’imminente apertura della nuova agenzia di Pomezia, in Via Roma n. 30, con inizio ufficiale dell’attività il prossimo 15 Novembre. «Stiamo crescendo ed accogliamo in squadra nuovi elementi - ci spiega il broker François Lombardi - tutti preparatissimi, validi e pronti ad assistere i clienti nel modo professionalmente più efficace che è tipico di Re/Max. Rivolgo, quindi, un caloroso benvenuto a Stefano Tedesco.»

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«In Re/MaX ho trovato un sistema dinamico - ci racconta Alessia Gelsomino - che si rispecchia a pieno con la mia personalità, trovando il giusto equilibrio lavorativo ed appagando il mio stile di vita quotidiano.»

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Ardea e Nettuno eleggono due consiglieri metropolitani 20

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ul fronte del taglio dei costi della politica avevamo tutti esultato per l’annunciata soppressione delle Provincie. Ma figurati. Neanche il tempo di festeggiare ed ecco che si hanno le Città metropolitane con i soliti problemi inerenti la regolazione delle funzioni con gli altri enti territoriali, del chi fa che cosa e con quali soldi. Fra le dieci provincie che scom-

paiono e diventano Città metropolitane, c’è ovviamente Roma. Il nuovo ente ha un consiglio metropolitano composto da sindaci e consiglieri, eletti con votazione di secondo livello e voto ponderato. Detta in termini meno tecnici: tutti i sindaci e tutti i consiglieri dei comuni interessati, con un voto il cui “peso” è proporzionale al numero di abitanti della sua città,

Topi a scuola, di continuo

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Nel plesso scolastico di via Campo di Carne c’è un problema ricorrente di presenza di ratti. Negli ultimi giorni è diventato praticamente una barzelletta. Viene fatta derattizzazione lunedì 13 ottobre, il giorno dopo il dirigente scolastico della scuola dell’infanzia segnala la presenza di escrementi di topo. Di nuovo la scuola viene chiusa e ne viene ordinata la derattizzazione, disinfestazione e pulizia da effettuarsi il 15 e 16 ottobre. Arriviamo al 17 ottobre e di nuovo ci sono escrementi di topo. Sembra che la pulizia post derattizzazione sia stata regolarmente eseguita, quindi restano in campo poche ipotesi: i prodotti non sono efficaci, oppure il problema è ambientale. Data la vicinanza del complesso al fosso della Favorita, sembra abbastanza plausibile la teoria del problema ambientale, che si acuisce in autunno ed in primavera per via dei normali cicli riproduttivi dei topi. Sicuramente alcuni interventi (zanzariere alle finestre ed alle porte) potrebbero arginare il fenomeno, ma i dati emersi sembrerebbero suggerire la necessità di una bonifica ambientale più profonda, con un piano strategico di inter-

vento. Ci sono aziende super specializzate per questo tipo di cose. Studiano i flussi dei roditori e perfino le feci, quindi distribuiscono le esche nei contesti ambientali, alternando i vari principi attivi in modo da evitare lo svilupparsi di super topi. Solo a quel punto procedono con la bonifica e pulizia della zona circostante, in particolare eliminando eventuali cumuli di rifiuti e materiali di scarto, particolarmente appetibili per l’insediamento di una colonia di ratti. Insomma, bisogna studiare il problema ed affrontarlo con qualcosa di più di una ordinaria derattizzazione che, a quanto pare, non è più sufficiente. Di sicuro non si può continuare a chiudere la scuola tre volte a settimana.

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rdea. Anno 2040. Shara è una misteriosa ragazza che si sveglia ogni mattina in amnesia totale, per poi recuperare una parte della memoria nel corso della giornata. Chiaro è il temibile guerriero albino di Ardit. La storia del loro incontro è l’innesco di quanto verrà raccontato in ELE. Quale è, se esiste, il confine fra amore ed amicizia, sacrificio e passione, destino e libero arbitrio? In attesa di ELE: Evento Livello Estinzione, l’avvincente sequel di Ardit in uscita a Natale 2014, arriva questo racconto, completamente GRATUITO nella versione ebook. Cerca online o chiedi la tua copia omaggio a: redazione@informareonline.it

Memorie di Tor San Lorenzo il museo virtuale del tuo paese!

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hanno eletto i membri del consiglio. La Città metropolitana ha quattro competenze essenziali: viabilità, edilizia scolastica, pianificazione del territorio e sviluppo socio-economico. Il sindaco della città metropolitana di Roma capitale è il sindaco di Roma Ignazio Marino. Alla capitale sono riservati 11 seggi consiliari ed i rimanenti 13 sono per i restanti 120 comuni della provincia. Sei le liste elettorali presentate. Quella del Pd ha vinto, aggiudicandosi 14 seggi, 4 sono andati a Forza Italia, 2 al Movimento 5 Stelle, 2 al Nuovo Centrodestra, uno a Fratelli d’Italia ed uno a Sel. Due i seggi espressi dal nostro territorio, entrambi in Forza Italia: eletto

Massimiliano Giordani di Ardea e Carlo Eufemi di Nettuno. Gli incarichi di sindaco, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza metropolitana sono esercitati a titolo gratuito, quindi c’è un certo risparmio tra indennità e gettoni di presenza, tuttavia, secondo molti analisti, le problematiche di trasferimento del personale e quelle connesse con la duplicazione di spese e funzioni potrebbero comportare addirittura un aumento complessivo del costo del nuovo sistema.... e ti pareva. Comunque adesso che abbiamo la Città metropolitana di Roma capitale siamo tutti più contenti. Ne sentivamo il bisogno. Davvero... (Silvia Matricardi)


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Radle nuovo manager Dimissioni della Capraro 22

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Lunedì 6 ottobre, alle ore 20.45, presso la nuova sede di piazza Guglielmo Marconi, l’ex stella della Major League, Lenny Radle, ha firmato un contratto triennale (più opzione di rinnovo per altri due anni) con il Nettuno Baseball Club. Lo statunitense sarà il nuovo manager del Nettuno BC e guiderà la squadra alla conquista del 18° scudetto, che manca ai nettunesi dal 2001. «Il Nettuno - ha spiegato Lenny Randle sono i New York Yankee d’Italia e d’Europa, perché è la squadra che ha vinto più titoli nella storia del baseball italiano (17 Scudetti, 4 Coppe Italia, 6 Coppe dei Campioni, 3 coppe CEB e 2 Supercoppe CEB). Da quando sono in Italia - continua Randle - ho ricevuto decine di chiamate e di messaggi di amici che non vedono l’ora di venire in Italia a giocare per il Nettuno. In settimana - concludere Randle - partirò per gli Stati Uniti e tornerò a metà novembre per supervisionare il settore giovanile e costruire insieme al Presidente Fortini una squadra vincente che possa lottare per lo Scudetto.» «Ho voluto fare questo regalo a tutti gli appassionati di baseball - spiega il presidente del Nettuno BC Piero Fortini - perché ho visto con quanto calore e entusiasmo è stato accolto Lenny Randle dal momento del suo arrivo a Nettuno. Lenny - conclude Fortini - è un patrimonio di tutta la città e di tutti i tifosi e adesso lavorerà con noi per riportare il Nettuno ai vertici dell’Italian Baseball League.» Per ulteriori informazioni è pos-

Monica e Manuela Nanni

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Il consigliere comunale Cristina Capraro si è dimessa dalla presidenza della commissione controllo e garanzia. Questa la nota inviata per conoscenza alla stampa. «Soltanto dalla documentazione pervenuta nella tarda serata del 1 ottobre 2014, precedente alla riunione del consiglio comunale, convocato per le ore 9 del 2 ottobre, la sottoscritta ha potuto oltre che apprendere che la Corte dei conti Sezione Regionale per il Lazio - con deliberazione pervenuta il 31 luglio 2014, inviata anche alla S.V., ha fissato, fra l’altro, il termine di 60 giorni

La giornata del riuso

sibile consultare il sito internet www.nettunobc.it o seguire la pagina Facebook Nettunobc.

NETTUNO

L’amministrazione comunale ha organizzato per domenica 26 ottobre la Giornata del riuso: un intero giorno dedicato al tema della prevenzioni dei rifiuti, a cui sono chiamate a partecipare tutte le associazioni del territorio che si occupano della tutela ambientale. L’evento si svolgerà presso piazza Cesare Battisti. «Si tratta di un progetto - ha dichiarato l’assessore all’ambiente Giuseppe Combi - che rientra nell’ambito delle varie campagne di sensibilizzazione che la nostra Amministrazione promuove a ciclo continuo cercando di coinvolgere tutta la cittadinanza. Confido che le molteplici associazioni di settore presenti sul nostro territorio partecipino attivamente dando il loro importante contributo, aiutandoci al contempo ad educare adulti e bambini al rispetto per territorio in cui viviamo. E’ importante diffondere il concetto di riuso, ovvero del reimpiego di un prodotto in più cicli di utilizzo, per il doppio vantaggio che ne deriva: il riuso infatti da una parte allunga il ciclo di vita dei beni, riducendo il consumo di materie prime per la produzione di un bene nuovo, dall’altra diminuisce la quantità dei rifiuti destinati alla discarica, con evidenti vantaggi per l’ambiente.»

per far pervenire una ricognizione completa dei debiti fuori bilancio riconoscibili, accompagnata da una relazione illustrativa sulle cause del fenomeno, con particolare riguardo all’ipotesi di cui all’art. 194, lett. E) e sui mezzi di copertura della spesa, anche il modo di avere conferma dello stato comatoso della finanza comunale che presenta una situazione debitoria di cospicua entità, tale da rendere la verificabilità di una dichiarazione di dissesto finanziario. Sarebbe stato pertanto opportuno che la Commissione di controllo e garanzia, mio tramite, fosse stata informata tempestivamente di tale deliberazione, in modo che avesse potuto mettere in atto iniziative idonee per l’espletamento delle proprie prerogative. Sul piano personale, poi, mi è stata negata la possibilità di intervenire all’assemblea essendo stata indetta per le ore 9 del 2 ottobre, cioè in un orario di normale lavoro che, invece, a seguito delle reiterate istanze da parte di taluni consiglieri si sarebbe dovuta svolgere soltanto al termine di una normale giornata lavorativa, come era stato a suo tempo concordato nella conferenza dei capigruppo. Per i suddetti motivi rassegno mio malgrado le irrevocabili dimissioni dalla presidenza della commissione controllo e garanzia.» Il consigliere Cristina Capraro

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Europassione Il patto Anzio-Ardea 24

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Si sono conclusi i lavori della decima Assemblea Nazionale Europassione per l’Italia che si sono svolti dal 10 al 12 ottobre nella sala consiliare di Nettuno. Hanno partecipato alla riunione ben 21 associazioni provenienti da varie regioni d’Italia che realizzano a vario titolo le Sacre Rappresentazioni della Passione di N.S. Gesù Cristo. 79 delegati si sono confrontati sul percorso per il riconoscimento da parte dell’UNESCO come bene immateriale dell’umanità. La dott.ssa Patrizia Nardi e Gianluca Paternoster hanno fatto il punto della situazione su quanto fatto finora e sulle prossime tappe da intraprendere che il sodalizio dovrà affrontare, tra quale il reperimento di tutta la documentazione storica delle varie tradizioni sulla Passione in virtù della trasmissione della cultura popolare che hanno costituito negli anni, per alcune anche quattro secoli, un vero tesoro culturale che va mantenuto anche per il futuro. All’evento ha preso parte, porgendo il saluto ai presenti il vice sindaco di Nettuno Giuseppe Combi, ribadendo l’importanza e il valore di queste rappresentazioni, riconoscendo che la scelta di Nettuno come location sia stata condivisa anche dall’Amministrazione comunale che è sempre stata attenta alle iniziative portate avanti dall’Ente Nettunese Sacre Rappresentazioni ed Eventi, firmando il protocollo d’intesa per la salvaguardia delle buone pratiche

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delle Sacre Rappresentazioni. Gli ospiti sono quindi stati condotti, con appositi percorsi guidati, in visita ai luoghi Gorettiani, Cimitero Americano, e al borgo di Nettuno, con infine una degustazione offerta dall’Azienda Agricola Divina Provvidenza che ha presentato il famoso vino locale Cacchione, molto apprezzato dagli ospiti, così come l’intermezzo del gruppo folcloristico città di Nettuno della Gemy School. All’evento ha partecipato anche il coro giovanile Città di Nettuno Youth Choir con una applauditissima esibizione. I partecipanti si sono dati appuntamento ad Aprile a Quarona (VI) per l’11 Assemblea Nazionale e a Luglio a Sordevolo (BI) dove si terrà l’Assemblea di Europassion alla quale parteciperanno tutte le associazioni europee.

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l Comune di Anzio e quello di Ardea hanno attivato una sinergia per per lo sviluppo ambientale ed il turismo sostenibile dei loro territori. L’idea è di programmare insieme e muoversi insieme, soprattutto alla ricerca di fondi e partner istituzionali. Due le riunioni svolte. L’assessore di Anzio Patrizio Placidi ha invitato a velocizzare il passo, trovando il pieno consenso dell’assessore di Ardea, Riccardo Iotti, coadiuvato da Alberto Montesi, Nazzareno Sperandio e Massimiliano Giordani. «Il successo di tale iniziativa - dice Placidi - passa per l’accordo con l’Enea, agenzia leader nel settore delle tecnologie, il cui rappresentante Dott. Roberto Morabito, intervenuto nelle riunioni ha già prospettato quelle che saranno le strategie d’intervento. Una Governance snella ed efficiente, mix tra rappresentanti della politica, funzionari delle Amministrazioni ed esperti della ricerca e delle istituzioni Universitarie, è la chiave per il conseguimento di quanto espresso nel Patto. A breve seguirà il formale coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile a cui sarà affidata la realizzazione del piano e l’impostazione dei progetti europei che dovranno finanziare l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati nel programma.» «E’ sotto gli occhi di tutti la man-

Un piano strategico per lo sviluppo sostenibile, in coppia.

canza di fondi pubblici - afferma Iotti - per gli investimenti sullo sviluppo territoriale. Questa difficoltà, unita alla crisi della domanda interna, ha portato ad uno scenario di crescente disagio da parte di cittadini ed imprese dei nostri territori. Le uniche risorse finanziarie, rimaste in campo, sono rappresentate dai fondi europei di sviluppo strutturale. Si deve investire adesso per costruire opportunità di lavoro per i giovani e per le imprese locali in modo da migliorare la qualità della vita dei cittadini.» Proprio in rispetto dei principi della nuova programmazione dei fondi europei 2014 -2020, la costruzione del piano strategico per lo sviluppo sostenibile prevederà una fase di concertazione con tutti i portatori d’interesse pubblico e privato, comprese le associazioni di rappresentanza. «Solo dopo questa fase, che influenzerà gli esiti del programma - conclude Placidi - sarà realizzato il piano strategico per lo sviluppo sostenibile, base indispensabile richiesta dalla Regione e dall’Unione Europea, per la predisposizione dei progetti europei che quando saranno finanziati e realizzati in modo da favorire lo sviluppo economico del territorio.»


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Avalon ti aspetta Un festoso avvio POMEZIA

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Con una festosa inaugu- La Social Gym vuole rispondere razione, nel lungo e alle richieste dei molteplici appasassolato pomeriggio del 15 settem- sionati di sport con professionalità bre scorso, si sono finalmente aperti e dedizione e, con loro, tracciare i battenti del Centro Sportivo Social un percorso ricco ed alla portata Gym in Via Pratica di Mare nel di tutti. quartiere di Nuova Florida. Alla Social Gym sono numerose le A tagliare il nastro sono stati diret- attività sportive proposte, ma si tamente i cittadini, i quali hanno tratta anche di un luogo in cui le atteso il “via” alla grande e colorata famiglie e gli amici si possono festa, investiti dall’applauso di tutto ritrovare e socializzare, mentre si il Team, in segno di benvenuto. prendono cura del loro corpo. La struttura, con la sua architettu- Mens sana in corpore sano, dicevara moderna ed elegante, ha accolto, no i Romani, che la sapevano lunga. in tale occasione, più di 1500 visite che si sono alternate fino a Inaugurato il Centro Sportivo tarda sera tra palestre, piscina e spazi “Social Gym” all’aperto, mentre musica, animazione per bambini, trampolieri ed altri divertenti intrattenimenti condivano questa giornata di gioia ed aspettative. Gli ospiti si sono riversati soprattutto in segreteria, dove hanno potuto chiedere informazioni direttamente ai tecnici delle varie discipline ed acquistare abbonamenti a prezzi veramente concorrenziali. AFFITTASI AMPIO APPARTAMENTO SECONDO PIANO A TOR SAN LORENZO A 700 M DAL MARE - CENTRALISSIMO - ZONA CHIESA. CELL. 3393471365

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Il Castello di Avalon è un particolare negozio fantasy, dove si respira un’atmosfera magica, al di fuori dello spazio e del tempo. Vi si possono trovare riproduzioni di armi romane e medievali, splendide scacchiere a tema, tutti i Troll originali Nyform, i gioielli di Peter Stone, i libri di Tolkien, le favole, i testi di magia bianca, le rune, i tarocchi, i pendoli e tante collezioni di draghi, fate, elfi, gnomi, pixies. Anche costumi e abiti fantasy e d’epoca di squisita fattura, sia a noleggio che in vendita, e le magnifiche collezioni fantasy, che sono anche originalissime idee per ogni tipo di bomboniera e regalo. Il Castello di Avalon è aperto tutti i giorni esclusa la domenica dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20. Si trova a Pomezia, in via Recanati 1. Tel. 0691623070, e-mail info@ilcastellodiavalon.it. Una visita è d’obbligo per tutti gli amanti dei mondi

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Queste meravigliose pietre a forma di uovo pezzato provengono dall’India, in particolare dal letto del fiume Narmada. Secondo la leggenda, sono frutto dell’azione levigatrice dell’acqua su materiale meteoritico. Proverrebbero, quindi, dal cielo e sarebbero divenute uovo per effetto dell’azione di un fiume sacro. Considerate un simbolo devozionale del dio Shiva, per forma e colore contengono sia la forza maschile che quella femminile. Le Shiva Lingam rappresentano l’unione delle polarità e l’unificazione delle forze della creazione, l’Uovo Cosmico da cui è emerso l’intero universo. Questo fa di loro uno dei più potenti talismani esistenti, in grado di amplificare l’energia e la vitalità, sia delle persone, che dei luoghi o di altre pietre. Ottime, quindi, per purificare ambienti e potenziare la salute. Cosa aspettate? Venite a scegliere una Shiva Lingam nel grande assortimento presente presso il Castello di Avalon...


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Periodo scialbo AR*DEA N 28

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on avrei mai pensato di vivere un periodo più scialbo politicamente di quello che stiamo vivendo. Un periodo nel quale un intero mondo di cittadini si sente privo di rappresentanza. Un intero popolo privo di rappresentanza. Quel popolo che aveva visto con straordinario entusiasmo l’introduzione del maggioritario, l’introduzione dell’elezione diretta del Sindaco, oggi è completamente sbandato e non si sente rappresentato. Quella che è sempre stata la forte volontà partecipativa del popolo italiano va scemando a causa di una politica assente e di interpreti inconsistenti. La disaffezione e il disinteresse comincia a prevalere sugli entusiasmi partecipativi. Assistiamo al fenomeno sia nelle vicende politiche nazionali che in quelle locali. Fateci caso, nessuno più arringa folle oceaniche. Tutti gli incontri politici si svolgono in luoghi piccoli per evitare l’immagine desolante di una sala semivuota. Abbiamo visto manifestazioni di tutti i maggiori schieramenti politici dove militanti, con gioia ed entusiasmo, partecipavano e seguivano. Manifestazioni nel corso delle quali un popolo si ritrovava e si riconosceva nei valori espressi. Oggi in che cosa si dovrebbe riconoscere quel popolo. Leader sbiaditi e spesso rincorsi da avvisi di garanzia.

Leader azzoppati da vicende giudiziarie tutt’altro che definite e chiare. Apprendisti stregoni che vengono chiamati a governare la settima potenza del mondo (già perché ricordo a tutti che l’Italia siede nel G7). Provvedimenti legislativi fatti di promesse e basati su promesse. Certo a livello locale le cose si replicano e vivono la stessa stagione di povertà. I Presidenti di regione protestano per il taglio dei trasferimenti, ma non spiegano ne rimediano agli sprechi. Sprechi enormi ripresi da note trasmissioni televisive dalle quali emerge un uso becero delle risorse trasferite alle Regioni (ultimo in termini temporali è stata l’inchiesta de Le Iene dalle quali è emerso che una fornitura pagata dalla Usl costa quasi il doppio rispetto alla stessa fornita al privato ). Nonostante ciò i Presidenti protestano. Le liste di attesa per le visite specialistiche e per gli accertamenti diagnostici non diminuiscono, però i Direttori Generali non vengono rimossi. Forse qualcosa dovrebbe cambiare e tutti dobbiamo spingere affinché il cambiamento ci sia, ma sarà difficile pensare che ciò possa accadere in uno Stato dove un Parlamentare mensilmente viene pagato e ha benefit cinque o sei volte superiori ad un Primario Ospedaliero nelle mani del quale affidiamo la nostra vita. Stefano Bertollini

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Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

LA TERRA DEL FUOCO - L’IRA DI JUP/ITER “Insieme sacrifichiamo a Luna donatrice di vita”, da quella notte Seminatoris e Cacciatori officiavano insieme, era l’inizio di un saldo rapporto e quella stagione nella Valle dei tre fiumi avveniva uno spettacolo straordinario. Da due fuochi si alzavano bianche nuvole e nell’aria si spandeva odore di carne, intorno sedevano non meno di venti famiglie Inuine e altrettante di Seminatoris. Dal fiume giungeva il confuso vociare dei ragazzi, erano stagioni che non si vedeva simile scena, ma due giorni dopo si avverava il vaticinio, “Jùp/ìtèr illumina la notte uomini e animali si gettano dalle rupi”. (Rotundus,V). Il fuoco divorava tutto e dal cielo precipitavano pietre, lo schiocco delle saette terrorizzava uomini e animali, si periva fra le fiamme, alcuni senza gemito, altri urlando a farsi scoppiare i polmoni, si moriva senza speranza, la Maledizione puniva colpevoli e innocenti, a memoria d’uomo non si era visto nulla di simile. Trascorsero diverse stagioni, il sole rimaneva oscurato dal fumo che usciva dall’enorme cratere. “Dalle viscere della terra uscivano demoni bramosi di vendetta, dal fondo del mare emergevano mostri, era uno sconvolgimento pari al formarsi del creato e nulla rimaneva di ciò che prima era formato”. (Lucetio) L’AVERNO Alcuni, presa una barca, facevano

rotta verso la foce del fiume biondo e qui trovavano una fanciulla accanto a un uomo morente, intorno solo desolazione. Vapori uscivano dai recessi del terreno e la corrente del fiume rapida, (rapìdus) trascinava barche, uomini e animali anneriti dal fuoco, usciti dall’Averno. Il vulcano era esploso all’improvviso e tutto il territorio era attraversato da rivoli di fuoco, dove prima era un ristagno svettavano fumanti coni e vane rimanevano le suppliche dei Sacer costretti all’incapacità di manipolare a loro piacimento le forze della natura.

IL VATE Alla fine della stagione dei germogli un uomo usciva dal bosco appoggiato al bastone e, con passo spedito, si dirigeva alla confluenza dei tre fiumi. Al suo arrivo i Cacciatori si facevano intorno e dicevano: “E’arrivato l’Uomo con il bastone (lituus)”. “Colui che porta gloria ai Rutuli”, diceva il Mentor svanito quella notte che il fuoco avevano divorato la terra, nuovamente coperta da vegetazione, dove uomini e animali vivevano in armonia con Jùp/ìtèr che, placata l’ira, proteggeva gli Esseri che apparivano ai Cacciatori e ogni qualvolta beneficiati dall’abbondante selvaggina, sono di buon auspicio, dicevano, “Spiriti benigni, raccolgono oggetti lasciati e in cambio lasciano intrugli contro le malattie”. Continua nel prossimo numero


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Misteria

Enigmi del passato e del presente

Quando il lupo divenne cane? R a cura di Silvia e Roberto Matricardi

SECONDA PARTE iassumendo, è già alquanto difficile immaginare che una qualunque tribù primitiva riuscisse nell’intento di gestire un grosso branco per un tempo prolungato, ma sarebbe stata anche necessaria una mutazione per l’emergere del primo cane, poiché anche se cani e lupi sono uguali a livello di DNA, sono però molto diversi in termini di caratteristiche ereditarie. I lupi mutano livrea, i cani no. I lupi figliano una sola volta all’anno i cani più volte. I lupi hanno orecchi eretti, quelle dei cani sono cadenti o appiattiti. Il lupo ha diversi tipi di pelliccia e il doppio di forza stritolante nelle mascelle, ben 105 kg per cmq, rispetto al pastore tedesco che ha denti e muso più piccoli. In base al darwinismo la differenziazione doveva necessariamente avvenire a mezzo di una mutazione, in modo da produrre altri animali che, allevati selettivamente, potevano servire gli esseri umani. Vi è poi un altro enigma che rimane senza risposta: come facevano i nostri antenati a sapere che un lupo poteva mutare in un cane e che quest’ultimo avrebbe avuto soltanto quei tratti del lupo, quali le dimensioni inferiori e la natura fedele e affettuosa, da loro desiderati? Che sia tutto prodotto del caso? Ovvero, costatato il fatto che i lupi allo stato selvatico non abbiano mai prodotto una sottospecie con mutazioni canine nel corso di milioni di anni della loro evoluzione come specie separata, rimane solo da ipotizzare che l’abbiano fatto spontaneamente quando gli esseri umani decisero di domarli, e questo con la limitazione di figliare solo una volta l’anno. Ma c’è ancora un mistero: come ha fatto il primo cane, il mutante, a dare origine al gran numero di razze canine nel mondo? Immaginare che gli uomini dell’età della pietra

CANI NELLE RAFFIGURAZIONI PREISTORICHE

CANI NELLE RAFFIGURAZIONI SUMERE

siano stati in grado di effettuare queste trasformazioni significa dimenticare che essi non avevano alcuna esperienza precedente nel campo dell’allevamento di piante ed animali. Il più antico cane archeologico, in resti però sporadici, risale a circa 14.000 anni fa, mentre numerosi cani sono stati ritrovati in sepolture con i loro padroni risalenti al 10.000 a.C., e questo potrebbe indicare che il rapporto uomo-cane era già in corso di consolidamento al termine dell’era glaciale. Fra il 7.000 ed il 6.000 a.C., alla fine del Neolitico, le ossa dei cani divengono comuni all’interno degli accampamenti. A partire dal 5.000 a.C. vi sono già indizi precisi di popolazioni di cani che differiscono tra loro, diversi ad esempio sono i resti di Saluky e Levrieri nei siti archeologici Sumeri, i quali tenevano questi cani per la caccia e usavano la loro immagine su sigilli e sculture. In Egitto il Saluky era il cane imperiale, chiamato anche el hor (il nobile) e compare in pitture tombali, sculture e sepolture. Nell’antico Egitto venivano raffigurati anche i mastini, i pointer, i basenji, i

Gsbnnfouj ej!Tufmmf

Rubrica di Astrologia a cura di Federica Giannini

Chiedilo alle stelle!

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ai un dubbio? Vuoi sapere come finirà una storia, un progetto? Chiedilo alle stelle! Invia la domanda email a: federica.astro@live.it, specificando i tuoi dati completi (nome, cognome, data, ora e luogo di nascita) ed eventualmente quelli della persona amata, indica anche con quale pseudonimo vuoi comparire su questo spazio. Federica Giannini risponderà, a titolo gratuito, sul giornale. Per consulti privati rivolgersi al cell. 3393614890. Privacy: i dati inviati saranno usati esclusivamente per delineare il quadro astrologico per rispondere alla vostra domanda. Non saranno conservati nè ceduti a terzi.

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ivo una storia spenta, perché ammetto che il mio cuore è rimasto nella precedente, conclusasi prima dell’estate. E’ possibile che questo ‘ex’ che non riesco a dimenticare si decida a tornare da me?» Piera 1961 (dati completi forniti). a mia risposta è sì, cara lettrice. E posso aggiungere anche si prospettano buone possibilità di costruire un rapporto importante... su presupposti più solidi di quanto siano stati in precedenza.

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terrier e un tipo di segugio. Nell’arte antica in generale troviamo anche il molosso e il kuvasz. I cani, inoltre, iniziano a comparire nelle testimonianze neolitiche solo quando questi vari tipi di animali pregiati, di certo allevati, appaiono per la prima SALUKI volta nei resti delle feconde civiltà di Sumer e dell’Egitto. Da dove arrivarono però le razze pure? I cani nelle tombe neolitiche non sono di sicuro saluky né basenji. Come fecero, quindi, a venire alla luce questi cani di razza pura e di aspetto tanto diverso dal lupo nell’arco di appena poche migliaia di anni? In Messico sono state rinvenute

statuine di cani risalenti al 6.000 a.C. e alcuni di essi sono persino raffigurati su oggetti a ruote. Per inciso ricordiamo che all’epoca, ufficialmente, la ruota non esisteva in Mesoamerica. Si tratta di figure di cani a corpo intero montate su quattro ruote a disco collegate ad assali di legno, oppure di cani il cui corpo diventa una sorta di slittino. Ma se la ruota non esisteva quale artista fantasioso dell’epoca se la poteva inventare? Forse che anche sul cane, parimenti che sulle piante e sull’uomo stesso vi sia stata nell’antichità una qualche forma di manipolazione scientifico-tecnologica eseguita da qualcuno ben più evoluto rispetto a noi umani? Tutti gli articoli di Misteria sono online su www.informareonline.it alla sezione Misteria.


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la saga di ardit vol. 1I

L’avvincente seguito di Ardit sarà disponibile da Natale 2014

Amnesia la saga di ardit vol. 1

rdea. Anno 2040. Shara è una misteriosa ragazza che si sveglia ogni mattina in amnesia totale, per poi recuperare una parte della memoria nel corso della giornata. La sua esistenza tormentata si incrocia ed intreccia con quella di uno dei dodici eroi che, decine di migliaia di anni prima, salvò l’intero genere umano. Il temibile guerriero albino: Chiaro, lo Spettro. Quello che sembra un curioso incontro casuale fra due persone non ordinarie, accomunate da fin troppe coincidenze, si rivela essere cruciale nella vita di entrambi e determinante per la sopravvivenza di milioni di persone. E’ proprio questa breve storia, infatti, il fulcro che consente

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con prefazione di Rodolfo Baldassarri e postfazione di Fabio Monteduro

uta è una misteriosa e bellissima ragazza che non invecchia e non ha un passato. La sua vita subisce una svolta improvvisa quando inizia ad avere una serie di visioni da ere incredibilmente remote. Sono i primi passi del suo destino, che sarà di cruciale importanza non solo per se stessa ma per la vita di milioni di persone. Due minacce incombono dal cielo. Alla più immediata il mondo non può sopravvivere, sarà un Evento Livello Estinzione: ELE. La seconda non è in grado di provocare milioni di morti, tuttavia sta già causando una serie di eventi climatici estremi, eruzioni vulcaniche, terremoti e devastazioni naturali. Il membro più esterno del sistema solare, il

grande pianeta Nibiru, sta tornando al perielio. I suoi abitanti, un popolo violento e assetato di potere, gli Anunnaki, stanno per impattare sul sistema sociale dell’umanità, che considerano loro schiava. Tornano i protagonisti di Ardit, si intrecciano le vite di uomini, dei e semidei. Si annullano le distanze nel tempo e nello spazio. In un remoto passato ogni cosa è stata prevista con sconcertante precisione, inclusa l’unica possibile soluzione. Riusciranno i protagonisti a raccogliere in tempo tutti gli elementi necessari, sparsi nei luoghi più suggestivi e misteriosi del pianeta? L’Apocalisse sarà scongiurata? E come faranno a tener testa agli Anunnaki?


dossier informare n. 10/2014

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