dossier informare del 23 gennaio 2015

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Depotenziati DCR srl

Raffaele Di Costanzo

ANNO XXII - N.01

23 GENNAIO 2015

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Ardea . Tor San Lorenzo . Pomezia . Torvajanica . Anzio . Lavinio . Nettuno

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I Vigili del fuoco di Pomezia sono a rischio di riduzione di mezzi ed organico a Militia vigilum, i Vigili del fuoco, sono stati istituiti ai tempi della Repubblica Romana, nel 289 a.C.. Il nuovo piano di riordino degli organici, approvato a fine dicembre dal ministero dell’interno, continua in una massacrante politica di tagli di uomini e mezzi che mette in difficoltà Roma, ed in ginocchio la provincia. L’allarme per il presidio di Pomezia è stato lanciato su scala nazionale da Rossano Riglioni, segretario romano del Conapo (il sindacato autonomo di categoria) e rilanciato a livello locale da Antonio Maniscalco, porta-

ANZIO: CROLLANO ALCUNI STUCCHI AL PARADISO SUL MARE ARDEA: MAGGIORANZA SEMPRE FRANTUMATA POMEZIA: TORNA IL MARE D’INVERNO

voce di Pomezia riparte adesso! Al presidio pometino, i cui mezzi ed il cui organico sono già al di sotto dei livelli minimi necessari a garantire propriamente l’efficienza del servizio, verrà ulteriormente tagliato personale e perfino tolta l’autoscala, che attualmente copre tutto il litorale e parte delle

zone in provincia di Latina. Si tratta di un mezzo fondamentale per intervenire sugli incendi nei piani alti e nei capannoni industriali. Maniscalco fa appello alle autorità affinché intervengano ed attivino tutte le procedure necessarie per fermare questa... follia... Continua a pagina 12

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Anno 22 o - Numero 01 del 23 GENNAIO 2015 - 246ª uscita

17.01.2015 22.01.2015

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Lettere e comunicati devono pervenire entro il 9 febbraio LE PUBBLICITÀ SONO MODIFICABILI ENTRO IL 31 GENNAIO G

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Satira

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oderint dum metuant

(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ARDEA

• Oltre che la pasta all’amatriciana, all’amministrazione piace anche muoversi alla carbonara, come nel caso della Biovis, la società che dovrebbe costruire su Ardea un impianto per la cogenerazione dei rifiuti in energia elettrica. Al di là delle valutazioni nel merito, sull’efficacia e sull’impatto ambientale di un simile impianto, sulle quali si esprimeranno i tecnici, male hanno fatto gli amministratori a tenere la cosa in un cassetto, senza informare la stampa e la cittadinanza. Nel “Comune più trasparente d’Italia” se cambia il sito internet si fa un comunicato stampa, ma per una

cosa come questa, tutti zitti e quatti ... • Il sindaco ha ritirato le dimissioni ma non è cambiato gran che. La giunta c’è, ma solo in parte. La Cantore dopo essere uscita dalla porta è rientrata dalla finestra, ma dovrebbe ricoprire altro incarico, Cacarella forse è confermato all’ambiente e Iotti allo sport e spettacolo... per gli altri ancora niente. Uno lo nominerà Pollicione, un altro forse Acquarelli e la presidenza forse a Zoro. Ma non è detto, sono ancora tutti contro tutti e chissà per quanto tempo andrà avanti così. • I grillini hanno diffuso una curiosa analisi sul recente appalto da 80.000 euro per tappare le buche sul territorio. Avvalendosi anche dell’aiuto di

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un tecnico, conti alla mano, a una media di tre palate per buca e con l’attuale costo a metro cubo dell’asfalto, suddiviso per carriolate e secchi, i soldi in questione erano assolutamente troppi e la cosa non andava bene. Segnaliamo con simpatia e affetto la spiegazione di Trilussa circa le medie e la statistica. Nella scienza dei polli, se tu ne hai mangiati due e io nessuno, ne abbiamo mangiati uno a testa. Tradotto: sulle strade ci sono diverse buche, come quella da poco tappata di viale Marino, larga oltre 4 metri quadri e profonda 20 cm. Per riempirla a dovere ci sarà andato almeno mezzo camioncino di asfalto, altro che tre palate. Ergo, il computo medio proposto è poco applicabile. Le buche sono tante e molte di queste enormi. • Poco dopo la Befana, nella stessa serata, sono andate a fuoco a Tor San Lorenzo le auto di un carabiniere e di un agente della GdF, parcheggiate a breve distanza una dall’altra. Forse non ci sono connessioni con la lunga serie di attentati incendiari di cui sono state fatte oggetto le auto di vari esponenti della politica e del giornalismo locale, però il fatto è inquietante e speriamo che le forze dell’ordine riescano presto a chiarire le circostanze di quanto accaduto.

LITORALE

• A Campo di Carne, in via del Genio Civile, fra la chiesa e le poste, esiste questo grande albero che ha fruttificato. Si tratta di un avocado, pianta tropicale (non tollera temperature inferiori a 4 gradi) che si è perfettamente acclimatata nei nostri lidi. Un miracolo della natura che vale la pena di andare ad ammirare.

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(mi odino, ma mi temano)

ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO

• L’anno solare si è chiuso con un consiglio comunale convocato il 29 dicembre. Per favorire la trasparenza è stato trasmesso in diretta streaming. Ma su 50.000 residenti, solo 68 persone lo hanno seguito in diretta. Non c’è male come audience. Durante la trasmissione viene aumentato il volume in concomitanza degli spot pubblicitari. Questa pratica è stata vietata su tutto il territorio nazionale. Il garante dell’informazione non se ne è ancora accorto... • Consiglio comunale del 29 dicembre. Il presidente Borelli, in via informale, si informa su quante interrogazioni si prevedono. Bernardone: «Io ce ne avrei quattro o cinque che si sommano alle sette o otto che avevo prima, in futuro avremo anche il tempo di presentare altre

dossier informare n. 01/2015 • 23 GENNAIO interpellanze. Da tempo si rincorrono delle voci sull’apertura di campi rom, i flussi migratori rimangono un tema che non abbiamo sufficientemente affrontato, l’onere va sui cittadini, c’è un deupaperamento del valore immobiliare, queste notizie sono spesso accompagnate da raccolta firme, poi questo tipo di canovaccio inizia ad avere una certa credibilità. Questi temi non devono essere discussi a vanvera.» Borelli: «Bernardone certo se perdessimo meno tempo a giocare ad uscire e poi rientrare avremmo più tempo per discutere in consiglio». Si parla dei costi della mensa scolastica. Lo Fazio: «Il problema nasce per le famiglie di tre o quattro figli, per cui chi ha tre o quattro figli spende 300-400 euro al mese. E’ uno stipendio.» Fontana: «Le falde inquinate sono anche ad Aprilia, facciamo un consiglio con Nettuno, Anzio, Aprilia, Velletri, avremo più peso.» Borelli: «Sembriamo don Chisciotte. Tanto le decisioni le prendono in alto». Bruschini: «Questa storia dei Rom viene proposta ad ogni consiglio. A me non risulta nulla. Forse quelli che hanno arrestato cercavano qualche casa grande ma ora li hanno arrestati e non se ne sente più parlare. Tanto quando il prefetto decide, hai voglia a strillà, come quando ci hanno mandato gli albanesi. Qui

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vogliamo cacciare tutti, ammazzà tutti perchè Anzio è un’isola felice. Di ufficiale non è stato chiesto nulla al Comune di Anzio. A me è rimasto lo spirito di solidarietà, chi non ce l’ha sono fatti suoi. Sulla Capo d’Anzio abbiamo respiro per 6-7 mesi perché il Comune ha messo il capitale sociale, vedremo se la legge permette di farla sopravvivere. Faccio difficoltà a fare tutto ciò, ci ho tutti contro e non so chi ho a favore. In merito alla Polizia locale noi il comandante dei vigili lo dobbiamo avere, nel piano è previsto per un anno.» Fontana: «E’ il vice di quello che hanno arrestato quindi l’abbiamo.» Bruschini: «Voi leggete i giornali io no. Abbiamo contattato il comandante dei vigili di Aprilia o di Rocca di Papa, l’abbiamo messo a comando, non vorrei bruciarmi come con quello di Rieti che poi lo hanno arrestato. Non so se mi sono dimenticato qualcosa, noi facciamo sempre come capitan Chisciotte, come i 50 che hanno licenziato alla clinica Villa dei Pini. Tanto li hanno licenziati punto e basta. Io sono per fare le battaglie.» Fontana: «Io non so ma ho solo chiesto di avere un tecnico che andasse con me in Regione e segua l’iter.» Bruschini: «Con tutto il rispetto non me ne frega nulla, vai a lavorare.» Ruggero: «Lui non ha da lavorare, ci può andare tranquillamente in Regione.» Mingiacchi: «Io volevo dire che bisogna fare il presidente della commissione trasparenza, ho dato le dimissioni irrevocabili.» Bruschini: «E non le hai ritirate?» Mingiacchi: «No.» Bruschini: «E non lo vuoi rifare?» Mingiacchi: «No, voglio rispetto.» Bruschini: «Il rispetto bisogna meritarselo con le azioni, coi fatti. Vedi voi, prima abbiamo fatto l’appello e voi vi siete alzati e ve ne siete andati. Avete ritardato il consiglio di mezz’ora, a che serve, e volete il rispetto?» Bernardone: «Io mi sono alzato rispettosamente e mi sono seduto li. Che dobbiamo fare, abbiamo chiesto a voi di fare l’appello e contarvi, è il 29 dicembre.» Borelli: «Bravo.» Bernardone: «La sua maggioranza ha chiesto le dimissioni di Mingiacchi, la politica è fatta di relazioni, voi l’avete by-passata. Nella città ci sono dirigenti sospesi, appalti sotto inchiesta, c’è da svolgere i ruoli nelle opportune sedi, non ai tavolini dei bar. Ora si devono riunire i capigruppo e decidere cosa fare. Sono tre mesi che la commissione non si riunisce. La politica dell’immigrazione è quella di mettere in una casa 50 rapinatori, questo è successo, dietro questi fenomeni ci sono certi traffici. Lasciamo che i cittadini si organizzino negli scantinati, lei non risponde su questo.» Borelli: «Lei su un’ora (il tempo delle interrogazini, ndr) si è

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preso 40 minuti.» Bernardone: «C’è un limite alla moderazione presidente, lei si deve moderare.» Bernardone: «A Lavinio l’ultima attività chiusa per norme igieniche era un operatore sociale, accanto c’è la moschea e un meccanico. Succedono cose abnormi. Chiudo, grazie.» Borelli: «Sicuro?» Fontana: «Ci abbiamo problemi già abbastanza per noi, non ci servono i problemi degli altri. Per il comandante dei vigili i 120-130 mila euro per lo stipendio del comandante potremmo darli agli anziani.» Bruschini: «Nella nostra città ci sono 6.000 cittadini stranieri. Non è che non siamo solidali. La solidarietà che riusciamo a dare è molto basata sul volontariato. Uno alla volta siamo tutti solidali, ma stai a casa tua. Non siamo abituati alla solidarietà di razza. Il mondo è di tutti. Se uno nasce bulgaro non è che rimane bulgaro tutta la vita, come fanno gli uccelli, migrano. Non siamo svedesi ma siamo tolleranti, non si possono cambiare le cose, Anzio non è una città razziale o solidale. Noi siamo come Mr Hide, di giorno una cosa e di notte un’altra cosa. Cacciamo quello, ammazziamo quello. Bisogna rispettare tutti come gli animali che vanno rispettati. Mi convinco da solo, nella sostanza facciamo tutti poco o niente. A volte sono dispiaciuto di essere bianco, io sono stato in collegio dove c’erano i ragazzi neri, quelli della guerra, per me erano uguali a noi. Si parla e non si fa niente, parole, poi si va a casa con la coscienza a posto.»

NETTUNO

• Il giorno successivo, 30 dicembre, il Comune di Nettuno convoca il consiglio comunale con lo stesso ordine del giorno di quello di Anzio: i piani di zona che ad Anzio non sono stati discussi ma rimandati a data da destinarsi. All’appello, dieci presenti e quindici assenti. Il presidente dichiara che la seduta è sciolta. La durata del consiglio comunale è di tre minuti e quindici secondi. Caponi: «Io mi appello ai giornali perché le convocazioni avvengono all’ultimo momento.»

POMEZIA

• I cittadini del quartiere Nuova Lavinium hanno segnalato con forza notevoli disservizi nella consegna della posta nel mese di dicembre. La novità è che Poste Italiane si è scusata ed ha garantito che verrà velocemente ripristinata la normalità. Motivo del rallentamento nella consegna: «improvvisa e imprevedibile assenza di alcuni portalettere titolari». Tutto chiaro!


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ODIATA, INCONTINENTE E INATTENDIBILE

ANZIO

• Consiglio comunale del 29 dicembre. A un certo punto l’assise si occupa dei piani di zona, cioè della necessità, auspicata dalle leggi, che Comuni limitrofi si consorzino nell’intento di non fare doppioni quando si fanno interventi che gravitano per interesse o altri fattori oltre i confini del Comune stesso. Vedi strade, ospedali, acquedotti, dighe, ecc. Il dialogo che ne segue sconfina più volte nell’assurdo... buona lettura. Borelli: «Mi piacerebbe anche parlare, ma non vorrei annoiare. Quaranta minuti di chiacchiere su un’ora sono troppi anche per i consiglieri. L’accordo consortile fra Anzio e Nettuno è una cosa digerita da tutti, quindi la portiamo al prossimo consiglio e la ritiro.» Bernardone: «E’ digerita da tutta Italia per sei mesi o solo da noi. Quale è la legge.» Borelli: «Non lo so, bisogna andare a vedere.» Lo Fazio: «Io sono ignorante, in quale commissione va discussa.» Borelli: «Lo dica lei, io non lo so, scelga lei.» Lo Fazio: «Sto cercando

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di capire cosa andiamo ad approvare fra venti giorni.» Borelli: «Stiamo parlando di un punto ritirato, badi bene.» Lo Fazio: «Approviamo tutto e ce ne andiamo senza aver capito nulla. Al punto dieci c’è la nomina di un responsabile del procedimento, andrà nominato da qualcuno, non lo so da chi, dal consiglio, dal segretario, da chi?» Bruschini: «Il responsabile lo propone una volta il Comune, a turno.» Lo Fazio: «Ma il responsabile della stazione chi sarà? Sarà il responsabile del Comune del triumvirato che è il responsabile dell’ufficio gare alternativamente?» Maranesi: «Il responsabile sarà nominato dal Comune dove insiste la gara, sarà nominato di comune accordo con gli altri.» Bruschini: «Non dobbiamo nominare nessuno perché sono tutti nominati, già esistono.» Bernardone: «L’ha azzerato il contatore presidente o mi mette in conto anche i 40 minuti di prima? Parliamo da esempio della questione delle mense o dei rifiuti. Quale è il momento in cui i contenuti tecnici dell’appalto vengono decisi dal Consiglio? Al momento della dentiera nel piatto del ragazzino? Il chilometro zero o il chilometro dieci? Tu dirigente devi decidere, devi decidere quello che che decido io, altrimenti il tuo capitolato non vale. Lo spazzamento della città che oggi costa un occhio perché non era stato previsto, è fatto da squadre volanti. Poi in una riunione fra me, Placidi e Maranesi è stato stabilito che dal prossimo appalto la città verrà divisa in zone, e ad ogni zona verrà

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assegnata una squadra, in modo che se una zona è sporca il dirigente sarà richiamato.» Borelli: «Punto quattro: piano di zona DGR 2014, credo voglia dire decreto giunta regionale, credo...» Cafà: «Presidente, ogni tanto il presidente si ricorda che ci sono anche gli assessori, i piani di zona stabiliscono che Nettuno sia il capofila, noi dovremo versare 4.868 milioni al Comune di Nettuno.» Mingiacchi: «Il capofila Nettuno sarà per dieci anni come siamo stati noi o meno?» Bernardone: «La vecchia disciplina prevedeva tre anni, poi noi lo siamo stati per dieci.» Bruschini: «Non lo so. Io sono stato abituato ai consigli comunali di una volta, quelli che duravano tre giorni.» Bernardone: «Eri più giovane.» Bruschini: «Ero più giovane, ma si parlava anche di cose più importanti, oggi c’è meno rispetto della tolleranza. Non c’è e basta. Non possiamo pretendere che una mamma allatti se il latte non ce l’ha. Usa il latte artificiale. Non sono come voi, voglio morire senza conoscerli quegli apparecchietti che ci avete... come si chiamano... facebuk... face qualcosa.» • Al mercato settimanale, una delle due buche pericolose per i passanti è stata chiusa. Rimane quell’altra, ma è un buon inizio. Grazie a nome dei pedoni.

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Contatore dei giorni che il Comune di Ardea impiega per dare un deposito ai nostri reperti archeologici, raminghi nel mondo

L’amministrazione Eufemi non ce l’ha fatta in 2.693 giorni = 7 anni e 5 mesi

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(mi odino, ma mi temano)

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• A volte qualche parola in più eviterebbe risultati grotteschi...

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• Budapest... segnale stradale misterioso...

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ARDEA

• I politici di Ardea hanno raggiunto l’accordo su un punto: non hanno un accordo. Il consiglio comunale del 16 gennaio è andato deserto. C’era l’opposizione e c’era Fanco.

• La precisione è importante...

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• A Lavinio, questa bruttura incompiuta e vandalizzata sul mare, compie 38 anni. Auguri...

• Vietato tirare dritto...

• No comment...


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La fronda del PD Tutti ad aspettare... 10

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Ci risiamo. Alcuni consiglieri chiedono l’azzeramento della giunta perché è poco efficace. Naturalmente parlano, a loro dire, nell’interesse della città. In realtà si è formato un gruppo di potere che vuole poltrone e legittimi favori. I quattro frondisti figuravano fra i fedelissimi di Chiavetta fino allo scorso 30 dicembre, ma ora escono allo scoperto. Essi sono Matteo Selva, Domenico Della Millia, Giuseppe Barraco e Lorena Migliaccio. I quattro fanno riferimento al dirigente comunale Gianluca Faraone che, nel suo ruolo, si muove bene nei corridoi comunali. Insomma, una corrente in grado di influenzare la vita amministrativa. Anche perché si muove in sintonia con la corrente liberale del Pd, che in consiglio è rappresentata da Nicola Burrini e Pamela Polito. Ma vediamo meglio per quali motivi sono noti ai più. Domenico Della

dossier informare n. 01/2015 • 23 GENNAIO Millia è quello noto per le saghe al palazzetto dello sport. Mira ad avere altre concessioni per la ricostruzione del chiosco bar e cucine, in parte distrutte da un incendio doloso. Aveva costruito abusivamente un palco, poi parzialmente demolito, ed abbattuto alberi senza autorizzazione. Il consigliere Barraco aveva ottenuto nel periodo del 2013 importanti contributi per la sua associazione giovanile. Oggi anche costoro, tra gli altri, chiedono al sindaco un cambio di passo e, politicamente, battono cassa. Questo gruppo è quello che il 30 dicembre ha fatto saltare il consiglio che doveva votare l’assestamento di bilancio e, poche ore dopo, ha ufficialmente dichiarato che avrebbe votato se il sindaco avesse azzerato la giunta. Insomma, bisogna sempre volare bassi per capire le strategie dei nostri politici. (Massimiliano Savio)

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Ormai la vicenda della buca (parcheggio) di piazzale Berlinguer necessita di spiegazioni più credibili da parte di tutti. Specialmente da parte di quegli uffici che ad oggi, dopo due anni, non hanno ancora spiegato ai cittadini perché mancano tutti i nulla osta. Chiavetta continua a dire che manca il nulla osta dell’ufficio che si occupa dell’impatto ambientale. Dobbiamo credergli, anche se di impatto ne immaginiamo pochino in un parcheggio sotterraneo. I commercianti per il periodo natalizio hanno ottenuto l’utilizzo del parcheggio della scuola di via Cavour, gratuitamente e sorvegliato da due guardie zoofile. Altra richiesta è stata la pedonalizzazione del

tratto di via Cavour nei quattro giorni di saldi. Altra richiesta, quest’ultima da parte di tutti i commercianti, è stata quella di adoperare il parcheggio scolastico durante tutti i pomeriggi e tutti i sabato e domenica anche nel periodo delle vacanze estive. Su questa ultima richiesta il Comune non si è ancora espresso. Così, tutti ad aspettare il 15 gennaio, pure noi che stiamo scrivendo. Da ricordare che della vicenda si era interessata la procura di Velletri affermando che il ritardo nell’inizio dei lavori non è imputabile all’amministrazione di Nettuno, bensì agli uffici regionali. E’ il male tipico dell’Italia, le carte si perdono negli scaffali e nessuno è responsabile. (Massimiliano Savio)

Gli auguri del sindaco

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Giada Agasucci, giovane artista locale vincitrice del Disco d’oro come Migliore Interprete Femminile 2014 è stata ricevuta dal sindaco Fucci. «E’ un grande piacere per me incontrare una giovane artista di Pomezia che sta riscuotendo così tanto successo in Italia e non solo - ha dichiarato il primo cittadino - la nostra città ha cresciuto e formato numerosi talenti che portano nel mondo il nome di Pomezia. In qualità di primo cittadino voglio esprimere a Giada la soddisfazione dell’intera cittadinanza per il suo lavoro e augurarle un futuro sempre più ricco di successi e riconoscimenti».


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Il punto della situazione Vigili del Fuoco depotenziati 12

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Per l’amministrazione Chiavetta, giovedì 15 gennaio sarà il momento della verità. O infatti, così come promesso dal sindaco in persona, prenderanno il via i lavori di costruzione del parcheggio nella ‘buca’ di piazzale Berlinguer, oppure giustificare anche questo ulteriore flop, potrebbe essere veramente più che imbarazzante e del tutto controproducente. Lo stato di abbandono in cui versa ormai da anni il parco Palatucci sembrerebbe ora tornato a nuova vita. Peccato che a portare questa nuova vita non siano però i lavori per il completamento della piscina o per il recupero del parco, bensì un gruppo di prostitute che, vista anche la presenza di alcuni servizi igienici, sembrano trovarcisi molto bene. A sdrammatizzare la cosa ha pensato allora il ‘paracolpi’ dell’amministrazione comunale, Giuseppe Combi, il

dossier informare n. 01/2015 • 23 GENNAIO quale assicura che è già pronto un piano di recupero. Ben nove famiglie sono state fatte allontanare da uno stabile di via Gorizia che, dopo essere stato debitamente transennato, è stato dichiarato pericolante. Per fortuna l’allarme era stato dato per tempo da un gruppo di residenti, i quali, notando strane crepe in alcuni punti dell’edificio, avevano tempestivamente avvertito i Vigili del fuoco. Lo stabile, due anni fa, aveva subito la creazione di un terzo piano. Una grande dimostrazione di amicizia e solidarietà è stata invece quella tra i giovani nettunesi Marco La Greca e Antonio Vocale, dove il primo, costretto su una sedia a rotelle, ha potuto partecipare alla maratona di San Silvestro svoltasi il 31 dicembre nella Capitale, grazie al secondo che lo ha spinto sul percorso per amatori di 10 Km con il ragguardevole tempo di un’ora ed un minuto. (Tito Peccia)

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ntonio Maniscalco, portavoce dell’Associazione Pomezia Riparte Adesso! ha recentemente richiamato l’attenzione del ministro dell’interno, della prefettura e dei sindaci di Ardea e Pomezia circa la delicata situazione in via di sviluppo che riguarda il Distaccamento dei Vigili del fuoco di Pomezia. La struttura serve un territorio abitato da oltre 100.000 persone (Pomezia e Ardea), a cui se ne aggiungono altrettante, presenti o transitanti per motivi di lavoro, oltre alla massa di turisti estivi. Sembrerebbe, lamenta Maniscalco, che vi sia la concreta intenzione di procedere con una riduzione del personale in organico, già a livelli al di sotto dell’essenziale. Si vorrebbe poi procedere con la riduzione delle attrezzature di soccorso, eliminando dalle disponibilità l’unica autoscala del quadrante Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno,

Paradiso sul Mare: confidiamo nella buona sorte

ANZIO

Il Paradiso sul Mare è proprietà comunale. Fu acquistato anni addietro con i fondi della Cassa depositi e prestiti, e adibito in perpetuo ad istituto alberghiero. Pertanto il suo mantenimento è a carico della Provincia, mentre gli oneri per la manutenzione straordinaria sono a carico della proprietà, come per qualsiasi altro stabile insistente sul suolo nazionale. Inutile che si faccia a scarica barile. Basta chiedere a qualsiasi amministratore a chi vanno imputate le spese se bisogna rimediare ad una infiltrazione d’acqua proveniente dalla copertura. Nella notte fra il 7 e l’8 gennaio una parte degli stucchi della sala degli specchi è crollata perché l’isolamento del terrazzo è

marcito. Ora il problema sarà non solo economico, a scaricabarile fra la Provincia ed il Comune, ma soprattutto estetico, perché c’è il rischio che il tutto venga risolto mandando una squadra di scalpellini a demolire le piastrelle liberty per insere una bella guaina catramata. Il danno sarebbe incommensurabile, perché quelle piastrelle sono originali dell’epoca e sarebbe un crimine sostituirle. In commercio esistono da tempo prodotti siliconici che si spalmano sul pavimento, penetrano ed isolano dalle infiltrazioni. Confidiamo nella buona sorte, ma sopratutto nella sensibilità artistica di qualche tecnico del settore che illumini adeguatamente i nostri amministratori. (Massimiliano Savio)

che permette l’intervento con i getti d’acqua dall’alto per lo spegnimento di incendi in capannoni industriali, alloggi e uffici situati ai piani alti. Considerando poi che i suddetti Comuni, oltre ad avere una naturale vocazione turistica, hanno sul proprio territorio una numerosissima presenza di industrie metalmeccaniche, chimiche, di trasporto e logistica, nonché di deposito carburanti nella zona di Santa Palomba ad alto rischio di incendio, la presenza della stazione ferroviaria di S. Palomba con annesso interporto per lo smistamento delle merci e, non ultimo, la presenza di alcune importanti arterie stradali di collegamento con Roma, un tale depotenziamento operativo sarebbe deleterio. Nella missiva Antonio Maniscalco esorta quindi i consigli comunali dei due Comuni ad approvare degli ordini del giorno di sostegno e tutte le autorità preposte ad attivarsi.

Montesi passa a Forza Italia

ARDEA

Il consigliere comunale Alberto Montesi ha aderito al gruppo consiliare di Forza Italia. «Lo faccio perché sono convinto della necessità di implementare il lavoro di questa maggioranza» ha spiegato Montesi. «Accogliamo il consigliere Montesi a braccia aperte, forti che porterà iniziative e idee nuove nel gruppo consiliare», hanno detto il capogruppo di Fi Alessandro Quartuccio e il coordinatore di Fi ad Ardea Massimiliano Giordani.


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Niente di nuovo sul fronte occidentale 14

ARDEA

di Roberto Matricardi

Come da copione il sindaco ha revocato le sue dimissioni riportando il dibattito politico esattamente dov’era ai primi di dicembre. Di Fiori è nuovamente in sella, ma nella maggioranza non c’è ancora accordo, né sul successore di Giordani alla presidenza, retta pro tempore da Abate, né sul nome di parte della nuova (si fa per dire) giunta. A questo proposito è stato ufficializzato il ritorno della Cantore, con delega alle finanze e vicesindaco, e di De Paolis, con delega all’ambiente. In ballo Iotti, cui spetterebbe la cultura. non si sa ancora, al momento di andare in stampa, chi in Forza Italia dovrebbe vestire la maglia dell’assessore ma, secondo indiscrezioni, un seggio verrà indicato dall’ex presidente Giordani ed uno dovrebbe essere appannaggio di Acquarelli. Nulla è ancora certo. Anche Montesi e Volante, entrambi per ora ancora dell’Uda, vogliono un assessore a testa. Chi prende la presidenza dovrà rinunciare ad un assessorato e viceversa. Mutuando il titolo da un vecchio film di guerra, verrebbe proprio da dire: niente di nuovo sul fronte occidentale. Non scopriamo oggi l’acqua calda, la politica è così che procede, con questi personaggi e con queste tempistiche, da sempre. Il sospetto, tuttavia, rimane quello che una maggioranza così rattoppata non possa far altro che navigare ancora a vista, senza un obiettivo od un programma, con l’unico elemento di unione confinato al desiderio di non tornare alle

dossier informare n. 01/2015 • 23 GENNAIO urne, giusto per non avventurarsi in una nuova ed incerta campagna elettorale. I conflitti interni, però, andrebbero superati. O si trova una quadra tra Giordani, Acquarelli, Volante e Montesi, oppure avremo di fronte altri mesi di inattività e stasi amministrativa, con uffici bloccati e senza dirigenti, e questo sarebbe un ulteriore colpo nei confronti della cittadinanza, già messa a dura prova da due anni di scontri politici fratricidi, cambi di giunta e dei quadri di comando. In questo contesto a tinte fosche segnaliamo la richiesta delle minoranze e di Fanco di portare all’attenzione del consiglio la spinosa vicenda della società Biovis arl, che già nel maggio 2014 aveva presentato una richiesta tesa ad ottenere l’autorizzazione per la costruzione di un impianto di compostaggio dei rifiuti urbani e collegato impianto di cogenerazione di energia elettrica. L’impianto in questione sarebbe ubicato in località Caronti, in via Pontina Vecchia, ma secondo le minoranze il vero sito verrebbe a trovarsi in area Pian di Frasso/via Strampelli, in prossimità delle zone urbanizzate e densamente abitate, con le conseguenti implicazioni di impatto socio-ambientale. Inoltre, desta preoccupazione per i consiglieri di opposizione più Fanco il fatto che a fronte di un’operazione da svariati milioni di euro vi sia una società a responsabilità limitata, che in caso di gravi danni ambientali non potrebbe offrire adeguate garanzie di tipo risarcitorio nei confronti della comunità locale, per non parlare del potenziale rischio per le falde acquifere presenti e

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per la trasformazione delle aree agricole di pregio presenti nella zona. Dal canto suo la maggioranza ha sbagliato a non pubblicizzare l’ipotesi di tale impianto, lasciando cittadini e stampa all’oscuro di tutto. E’ giusto che i cittadini vengano messi al corrente in merito ad iniziative di questo tipo, sul potenziale rischio igienico-sanitario connesso e sulle eventuali ricadute positive per il territorio. L’altro tema che le minoranze e Fanco vogliono portare presto in consiglio comunale è l’adeguamento delle retribuzioni dirigenziali ai minimi previsti dal Contratto

collettivo nazionale del lavoro; quelle attuali, a loro detta, superano tali parametri e andrebbero quindi livellate verso il basso. In tempi di crisi e di debiti fuori bilancio non sarebbe male verificare il raggiungimento degli obiettivi dirigenziali e l’efficienza dei servizi comunali, unitamente all’adeguamento degli stipendi al Ccnl. Nel frattempo l’amministrazione sta procedendo a tappare una parte delle infinite buche presenti sul nostro sistema viario e questa è una cosa buona, anche perché alcune erano ormai divenute dei pericolosissimi crateri.

Il consiglio flop

NETTUNO

Il consiglio comunale del 30 dicembre, per la città di Nettuno, si è tramutato quasi subito in un clamoroso flop. Dopo essere iniziato in maniera del tutto regolare, ha finito poi per essere annullato per l’improvvisa mancanza del numero legale. Appena è iniziata la discussione su una variazione di bilancio che permetterebbe all’amministrazione comunale, anche se non esplicitamente ammesso, di avviare un finanziamento iniziale di 700.000 euro a favore della Parkroi, sui due milioni e mezzo previsti per la costruzione del parcheggio di piazzale Berlinguer, che andrebbero però a stravolgere il bando originale che lo vuole interamente realizzato con i fondi della società, i consiglieri di maggioranza, dopo aver chiesto una breve sospensione della seduta, evidentemente in netto disaccordo tra di loro, non sono più rientrati in aula facendo così mancare il numero legale. A detta dell’opposizione, dopo la richiesta di azzeramento degli assessorati fatta dai consiglieri di maggioranza Matteo Selva, Domenico Della Millia, Lorena Migliaccio e Giuseppe Barraco, questa non è che l’ennesima spallata ad un modo di gestire la cosa pubblica arrivato ormai al collasso. Essendo il sindaco fondamentalmente una brava persona, sarebbe arrivato il momento che, elegantemente, facesse un passo indietro lasciando la guida della città a quei detrattori che poi, a parte le tante parole, dovranno dimostrare con i fatti di cosa sono veramente capaci in una città che, così come la vicina Anzio, altro non è che un gigantesco dormitorio pubblico dove il malaffare si annida ad ogni angolo. (Tito Peccia)


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Le concessioni demaniali Il mare d’Inverno 16

ANZIO

di Massimiliano Savio

Il consiglio di amministrazione della Capo d’Anzio ha deciso di adeguare i canoni delle concessioni demaniali. Sono coinvolti i cantieri navali, i circoli nautici, gli ormeggi, i rimessaggi e tutte le attività che si svolgono sulle aree demaniali del porto. Di recente il Comune era intervenuto rimpinguando il capitale sociale con circa 500.000 euro, ma la mossa può reggere per una decina di mesi, dopo di che si ritorna al rischio di fallimento. Perciò servono entrate certe e stabili per riqualificare tutta l’area, in attesa di iniziare i lavori delle banchine nuove. Alcuni si sono adattati da subito a pagare le nuove tariffe, altri si sono ribellati e la risposta del presidente d’Arpino è stata netta. Sgomberare l’area entro il 15 dicembre. C’è da dire che gli affitti pagati fino ad oggi sono risibili, per questo gli aumenti in percentuale paiono esagerati. Facciamo un paio di esempi. Il baracchino della Vetor srl dove vendono i biglietti degli aliscafi per Ponza, oggi paga 11 euro, mentre con l’aumento va a 2.400. Uno stabilimento come il Tirrena passa da 4.500 a 8.500 euro, e così via. Che ci debba essere un adeguamento ai prezzi di mercato per uscire dall’area del privilegio ci pare cosa ovvia. Ma secondo Luigi d’Arpino c’è chi vuole far fallire la società: «Qualcuno sta cercando di trovare il modo di non pagare o ritardare il pagamento dei canoni, facendo appello a non so quale diritto, solo per il fatto che stanno a loro posto

dossier informare n. 01/2015 • 23 GENNAIO da anni. Secondo me lo scandalo è che per così tanto tempo hanno pagato così poco e quando volevano. Ora la Capo d’Anzio è la titolare di tutte le aree demaniali, sia di quelle precedentemente del Comune, sia di quelle precedentemente di competenza della Regione Lazio. Chi occupa quelle aree deve pagarci la concessione che è stata riallineata ai canoni più corretti (870.000 euro, ndr). Se la società fallisce i debiti li pagano i cittadini, perché sono loro i proprietari della Capo d’Anzio e del porto. Se sarò costretto a portare i libri in tribunale, andrò prima in procura a spiegare perché la società è fallita, perché qualcuno non ci ha permesso di fare utili. Se chi deve sgombrare lo fa in fretta, quelle aree possono essere messe a frutto creando posti barca. Poi basta fare un giro per il molo Pamphili per vedere in che condizioni si trova. Come titolari della concessione abbiamo il diritto ed il dovere di risolvere queste situazioni.» Anche secondo Paolo Gallinari, costruttore navale, gli aumenti vanno fatti «per creare occupazione e fare il porto che serve alla città in quanto è l’unica possibilità per i giovani.»

E’ attivo il nuovo sito internet istituzionale del Comune di Ardea all’indirizzo:

www.comunediardea.it

POMEZIA

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Ritorna Il mare d’inverno. I volontari di Fare Verde saranno impegnati a pulire le spiagge italiane per ricordare a tutti che l’inquinamento dei litorali e del mare è un problema che esiste per dodici mesi all’anno e non solo durante il periodo estivo. Inoltre, Fare Verde continua a denunciare il grave fenomeno dell’erosione che colpisce le nostre coste e il pericolo per il mare dovuto alle trivellazioni petrolifere. A Pomezia l’iniziativa si svolgerà con due eventi: Sabato 24 gennaio, alle ore 15.30, IIª edizione del convegno Fratello Mare, presso la sala convegni della casa famiglia Chiara e Francesco, in lungomare delle Sirene 109 (su prenotazione, posti limitati), con presentazione del libro Come è profondo il mare di Nicolò Carnimeo. Domenica 25 gennaio, dalle ore 9 alle 16, pulizia e censimento rifiuti presso la spiaggia di Torvajanica, località Dune di Campo Ascolano e Ramazzata Velica a cura della Lega Navale Italiana. In contemporanea, alle ore 9, partirà un gruppo a piedi dalla costa sud di Torvajanica, altezza Bar Carbonetti, per una escursione che consentirà di controllare lo stato della costa, le zone di ripiantumazione dunale e l’importanza di questi progetti. La perlustrazione terminerà al presidio delle dune di Campo Ascolano (percorso di 7 Km). I cittadini che vorranno monitorare o pulire tratti di spiaggia a scelta, potranno fornirci relazione dei rifiuti trovati per tipologia e quantità documentando con fotografie. Questo ci consentirà di avere un report della situazione di tutta la costa. Eventuali raccolte dovranno essere raggruppate in un punto unico e segnalate a noi. Per informazioni:3498197039 pomezia@fareverde.it. Ai partecipanti saranno consegnati guanti e sacchi, ma chi può venire già attrezzato lo faccia. L’iniziativa ha l’obiettivo di evidenziare la necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli. Fare Verde coglierà l’occasione per fare un censimento dei rifiuti raccolti. Una specie di hit-parade dove saranno elencati i tipi e le quantità di immondizia raccolta. Questo per dimostrare che sulle spiagge ormai si trova di tutto ed è dovere dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni cooperare per tenerle pulite.

Primo premio ARDEA

Congratulazioni agli alunni delle classi VA e VB della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Tor San Lorenzo che, partecipando al concorso I presepi della tradizione popolare del litorale a sud di Roma, organizzato dalla Pro loco, hanno vinto il primo premio Giovani presepisti.


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Nulla sembra cambiato Finali regionali per l’Ardea Nuoto 18

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i ritroviamo con un anno intero trascorso ma con la palpabile sensazione che nulla sia cambiato, se non il numero del nuovo anno. Le vecchie cose non hanno trovato alcuna soluzione e le tante parole dette danno la netta sensazione che si faccia tanto fumo e poca sostanza. Si parla di tutto e si inizia a cambiare tutto, senza però concludere nulla dei processi di riforma, con il risultato che ancora nulla è cambiato. Ricorderanno i lettori che tutto è iniziato con il compenso e i benefit percepiti dai nostri parlamentari, esorbitanti rispetto al resto del mondo. Hanno nominato una commissione per studiare il problema con precise direttive poste al solo fine di non arrivare ad alcuna soluzione, e tanto è stato. Poi si è parlato delle tante, tantissime società pubbliche o a partecipazione pubblica, gran parte delle quali con forti indebitamenti e costituite al solo fine di dare posti nei consigli di amministrazione e far assumere amici. Non vi è notizia di alcuna società soppressa! Hanno parlato dei costi della politica e dei contributi ai gruppi politici costituiti nelle Regioni. Allo stato, è notizia di questi giorni che solo il nuovo presidente della Regione Emilia Romagna ha azzerato tutti i contributi per le attività dei consiglieri, fatti salvi i costi del personale che garantisce le attività consiliari. Le altre Regioni cosa hanno fatto? Nulla. Poi abbiamo appreso che gli appalti pubblici contenevano all’interno dei costi complessivi anche la quota 'tangente', con il risultato che sottraeva risorse al budget. Ma i funzionari che sono preposti al controllo dove erano, non si sono mai accorti che il servizio reso non era in linea con i costi standard, ovvero con i costi correnti? Siamo sicuri che anche i servizi nelle nostre città siano correttamente individuati e i servizi non resi addebitati alle società che li gestiscono? Siamo sicuri che i nostri funzionari operino i dovuti controlli sui servizi resi, sui relativi costi, sulle ottimizzazioni dei costi? Non ci giurerei. Ad Anzio abbiamo il fulgido esempio della società Capo d’Anzio che senza nulla fare ha accumulato un debito stratosferico. Società costituita per realizzare un porto irrealizzabile (il progetto è pura follia) i cui organi, composti nel corso degli anni da persone assolutamente degne, ma che con le tecniche di impresa hanno poca dimestichezza. Organi di gestione che fanno comparire sugli organi di stampa i nuovi canoni delle superfici demaniali senza spiegare quali sono i criteri adottati e su quali presupposti, lasciando il dubbio ai malpensanti, che si sia fatto figli e figliastri. Tutti devono pagare, ma vanno condivisi i criteri adottati o nasce il sospetto che siano stati individuati solo per fare cassa e ripianare i tanti debiti accumulati da anni di gestione incapace. Ancora. I nuovi canoni servono per contribuire a realizzare l’opera o solo per ripianare i debiti? In questa seconda ipotesi, perché i debiti fatti da altri li devono pagare le attività che operano nell’area portuale! In questa seconda ipotesi (la più accreditata) cadremmo nel solito vizio italico dove i debiti fatti da pochi li pagano tutti! (Stefano Bertollini)

Monica e Manuela Nanni

ARDEA

Dopo le tre giornate del 28 ottobre, 16 novembre e 21 dicembre, con le quali hanno totalizzato 18 medaglie d’oro, 4 d’argento e 11 di bronzo, i nuotatori dell’Ardea Nuoto hanno conquistato tanti posti nelle finali del Campionato Regionale Invernale. Un plauso a questi ragazzi che l’11 gennaio si contenderanno il titolo regionale: Valeria Braghese (50 e 100 farfalla ), Kevin Castro (50 rana, 50 e 100 stile libero, 100 rana), Beatrice Cuccarese (50 e 100 farfalla, 200 misti), Giada D’Angelo (200 misti, 100 rana), Marianna Desiderio (50 rana, 50 e 200 stile libero, 100 farfalla), Francesco Nardoni (100 dorso), Catrin Prepelita (50 e 100 dorso, 200 misti, 100 rana), Matteo Roberti (50 rana, 200 misti, 200 stile libero, 100 rana), Melissa Soldan (100 rana, 50 farfalla), Luca Staiano (50 e 100 stile libero), Alessandro Tranquilli (50 rana, 50 e 200 stile libero, 100 rana), Elisa Trasatti (50 dorso, 200 misti), Edoardo Trasatti (50 e 100 dorso), Daniele Verga (50 rana, 50 e 100 stile libero), Lucian Vasile (100 rana, 100 stile libero). L’oro è stato conquistato: 50 e 100 dorso da Andrea Lannini (Juniores), 50 e 100 stile libero da Daniele Verga (ragazzi), 50 mt rana da Marianna Desiderio (under 20), 100 rana da Kevin Castro (Juniores), 200 misti e combinata da Federica Sorriso (master 25), 200 mt misti da Fabiana

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Biancucci (master 40), 200 misti da Andrea Lannini (master 20), 50 farfalla da Francesca Sansotta (master 25), 50 farfalla da Laura Caruso (master 30), 50 mt farfalla e combinata da Daniela Balducci (master 60), doppietta di Lucian Vasile (ragazzi) nei 100 mt rana e 100 mt stile libero e di Beatrice Cuccarese (under 20) nei 200 mt e 50 mt farfalla. Argento per Fabiana Biancucci nei 50 farfalla, per le staffette 4 x 50 stile libero femminile, cat. A (Cuccarese, Sansotta, Desiderio, Sorriso) e maschile under 20 (Staiano, Matteucci, Castro, Verga) e per la staffetta 45x50 mista cat. Es B (Trasatti, Prepelita, D’Angelo, Soldan). Bronzo nei 100 farfalla per Valeria Braghese, nei 50 rana per Daniele Verga, nei 100 dorso per Emilio Braghese (m 50), doppietta per Kevin Castro nei 50 rana e nei 50 stile libero, nei 200 misti per Andrea Lannini (Juniores) e per Catrin Prepelita (es B), nella staffetta 4x50 misti cat. Ragazzi (Verga, Lannini, Castro, Staiano), nella combinata per Laura Caruso, Fabiana Biancucci e Alberto Rainieri. FORZA RAGAZZI!

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Il romanzo dell’appassionato di storia locale Umberto Iacolucci

INUINI Fatalmente destinati ad estinguersi a causa dell’evoluzione abortiva delle donne, inutile si dimostrava la magia feconda, e altra piaga si aggiungeva. Alle prime piogge una strana epidemia infieriva sui lattanti, si gonfiava il ventre, il respiro diventava affannoso, gli occhi sembravano uscire dalle orbite e, nel termine di cinque albe, il corpicino restava senza vita e inutili si dimostravano i sacrifici a Luna e Sole, e anche Inuo fertile rimaneva insensibile. Veniva poi la volta degli animali, si piegavano sulle ginocchia, rantolavano e nel volgere di un tramonto morivano straziati, e chi ne mangiava le carni seguiva uguale sorte. Poi fu la volta delle donne private dei figli, i loro seni crescevano a dismisura e il ventre si dilatatava sino ad assumere la forma di una vescica colma di liquido verdastro e nel volgere di un giorno passavano ad altra vita. E questo solo a Inui. Le tribù vicine evitavano contatti, timorati dalla vendetta divina. Le figure rimaste si cibavano di molluschi e bacche, il bestiame era ridotto allo stato brado, vagava nei campi abbandonati e chi si ostinava a vivere era destinato a perire dal contagio.

CAP. V MIGRAZIONI Non c’era cibo a sufficienza per tutti e Sathur, il Depositario, inviava esploratori all’altra sponda dove approdavano Ilirici morti di fame e con loro, sull’Artemisio, arrivavano quelli del Peloponneso, trasmettitori del genio del male. (Rotundus VII). Terentio considerava transumani gli spostamenti migratori dei raccoglitori, transversus chi cercava stabile dimora come Siculi e Sicani, cugini ai Latini che

Avalon ti aspetta

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vittoriosi sui cannibali di Trinacria davano il loro nome all’isola per Posidonio d’Apamea. Transumani erano spostamenti di interi popoli, transvenus arrivo di popolazioni esterne, transversus spostamenti che seguivano il movimento del sole, transumanti trasferimento degli animali in cerca di pascoli, ma queste attribuzioni non avevano riferimenti certi.

TAGLIATORI DI TESTE Sulle Cime vivevano tribù selvagge, uomini orso, cacciatori di stambecchi e di marmotte, e i feroci ibridi discendenti dall’unione di neanderthaliani e fanerantropi, cannibali nelle notti di luna. Con terribili asce di pietra decapitavano gli uomini che popolavano le valli e con i loro macabri trofei tornavano alle loro Cime. «Si nutrono dei cervelli e lingue umane e usano i crani come recipienti.» (Rotundus, XII ). Ogni difesa messa in atto si dimostrava inutile contro gli attacchi degli abitanti delle Cime e questo succedeva dal tempo della catastrofe al tempo che i Rutuli avevano abbandonato la barbara usanza del taglio della testa, ma questa volta decisi a rendere cranio per cranio, organizzavano una spedizione e, quattro lune dopo, decine di orribili teste rotolavano a terra insieme a pellicce d’orso e armi, c’era una incredibile preda. Capelli arruffati e terribile d’aspetto, la creatura mostrava il volto di fanciulla, ma come lupo dimostrava la ferocia degli ibridi, a stento trattenuta da quattro uomini veniva segregata in una grotta dove, come fiera, attraeva curiosità, nel tempo finiva integrata nella tribù e dava alla luce esemplari della sua specie. (Etatio). Continua nel prossimo numero

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Il Castello di Avalon è un particolare negozio fantasy, dove si respira un’atmosfera magica, al di fuori dello spazio e del tempo. Vi si possono trovare riproduzioni di armi romane e medievali, splendide scacchiere a tema, tutti i Troll originali Nyform, i gioielli di Peter Stone, i libri di Tolkien, le favole, i testi di magia bianca, le rune, i tarocchi, i pendoli e tante collezioni di draghi, fate, elfi, gnomi, pixies. Anche costumi e abiti fantasy e d’epoca di squisita fattura, sia a noleggio che in vendita, e le magnifiche collezioni fantasy, che sono anche originalissime idee per ogni tipo di bomboniera e regalo. Il Castello di Avalon è aperto tutti i giorni esclusa la domenica dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20. Si trova a Pomezia, in via Recanati 1. Tel. 0691623070, e-mail info@ilcastellodiavalon.it. Una visita è d’obbligo per tutti gli amanti dei mondi

incantati e gli appassionati dell’alto collezionismo. Presente sul web www.ilcastellodiavalon.it www.foglieevoglie.it e su Facebook.

Giornata di Meditazioni Attive di Osho

Se vuoi realmente vivere una vita ricca, piena e totale, è importante che tu comprenda le tue potenzialità e scoprire chi veramente sei. La meditazione è la strada che ti porta a questa comprensione. La meditazione è la scienza della consapevolezza. Uno degli aspetti più belli e interessanti di questa scienza è che permette, a chiunque lo desideri, di sperimentare ed esplorare la propria interiorità per proprio conto. Quando hai compreso quali sono i passi da compiere, puoi procedere sul percorso a modo tuo, a seconda di quelle che sono le tue necessità e il tuo sentire. Le Meditazioni Attive di Osho sono state create scientificamente dal famoso mistico e maestro spirituale indiano Osho per permetterci di sperimentare e di esprimere consapevolmente tutto ciò che abbiamo represso e per imparare a osservare in modo nuovo quelli che sono i nostri schemi abituali. Domenica 1 Febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 18.30 il Castello di Avalon è lieto di ospitare una giornata dedicata alla sperimentazione di alcune delle meditazioni attive messe a punto da Osho. Facilitatore sarà Swami Bodhi Khalid. Info e prenotazioni: 06 9162 30 70, info@ilcastellodiavalon.it bodhikhalid@yahoo.it 347 490 19 88


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Misteria

Enigmi del passato e del presente

Yahveh, Elohim e la Creazione a cura di Silvia e Roberto Matricardi

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SECONDA PARTE

li esseri umani, quindi, hanno vissuto gran parte del loro tempo sulla Terra come figli della natura, cacciando, raccogliendo e spostandosi secondo i dettami del clima e delle stagioni. La scienza ci dice che la razza umana è progredita molto lentamente e che le elementari capacità di ragionamento sono giunte solo dopo milioni di anni e non si sa ancora come. Le prime fasi di sviluppo ruotavano attorno all’invenzione di utensili in pietra ed all’apprendimento del controllo del fuoco, e perfino questo barlume di capacità mentale rappresentava un gigantesco balzo in avanti. Solo negli ultimi diecimila anni gli esseri umani sono diventati orticoltori e coltivatori. Adamo, in ebraico colui che ha uno scopo diverso, è già un Sapiens Sapiens, abbandona il giardino

dell’Eden e introdurrà la rivoluzione agricola. Egli, in Genesi 2, è capace di dare un nome alle creature che lo circondano, quindi possiede capacità intellettive e linguistiche assenti nell’uomo di Genesi 1. D’altra parte lo stesso giardino dell’Eden non compare in Genesi 1, dove la Terra vive un suo stato di natura completamente selvaggio, ben diverso dal giardino di Genesi 2, che implica una selezione, una coltivazione e un’attenzione speciale verso le piante e la loro crescita, con un conseguente conferimento all’umanità di uno scopo appunto diverso, come lo è l’Adamo. Ed è proprio Dio che colloca l’Adamo nel giardino dell’Eden per coltivarlo e custodirlo, dopo averlo istruito a dovere sulle tecniche da adottare a tale scopo. L’Adamo quindi mangia il frutto dell’albero della conoscenza e per

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Rubrica di Astrologia a cura di Federica Giannini

Chiedilo alle stelle!

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ai un dubbio? Vuoi sapere come finirà una storia, un progetto? Chiedilo alle stelle! Invia la domanda email a: federica.astro@live.it, specificando i tuoi dati completi (nome, cognome, data, ora e luogo di nascita) ed eventualmente quelli della persona amata, indica anche con quale pseudonimo vuoi comparire su questo spazio. Federica Giannini risponderà, a titolo gratuito, sul giornale. Per consulti privati rivolgersi al cell. 3393614890. Privacy: i dati inviati saranno usati esclusivamente per delineare il quadro astrologico per rispondere alla vostra domanda. Non saranno conservati nè ceduti a terzi.

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giorni io e mio marito avremo la discussione in Tribunale di una causa molto importante, che riguarda il futuro della nostra casa. Cosa mi devo aspettare?» Elisabetta, 1982 (dati completi forniti).

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ara Elisabetta, potrebbe esserci un rinvio, forse ad Aprile ma in ogni caso, nell’arco di sette otto mesi, direi che si sblocca tutta la faccenda. Ci sarà però una importante uscita di denaro, forse per le multe o le spese processuali.

questo viene cacciato dal giardino. In Genesi 3, 22 viene detto: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, avendo la conoscenza del bene e del male, che non stenda ora la sua mano e colga dall’albero della vita, per mangiarne e vivere in eterno». Quindi gli dèi, è ancora usato il termine Elohim, cacciano Adamo ed Eva dal giardino perché non vogliono che questi esseri umani da loro creati diventino immortali dopo aver acquisito la conoscenza, divenendo così sempre più simili ai loro creatori. Gli esseri umani adesso sono consapevoli di essere diversi dagli altri animali e acquisiscono il senso della vergogna e della colpa, si tratta della comparsa della coscienza umana, del libero arbitrio e della consapevolezza della propria nudità. Questo passaggio potrebbe essere avvenuto circa 40.000 anni fa, quando i Neanderthal improvvisamente e inspiegabilmente si estinsero e gli esseri umani moderni divennero i Sapiens Sapiens. Come non pensare

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che il testo biblico possa fare esplicito riferimento ad una razza superiore, ma geneticamente simile alla nostra, al punto tale da poter intervenire geneticamente su un qualche tipo di ominide primitivo già esistente sulla Terra e, immettendo in esso il proprio materiale genetico, possa aver dato vita a noi, l’Homo Sapiens Sapiens, un essere umano a immagine e somiglianza degli dèi della Genesi. Una razza progredita proveniente da un altro mondo che è approdata sulla Terra molto tempo fa, forse più di un milione di anni, e che abbia manipolato geneticamente piante, animali e primati per generare il mondo quale oggi noi lo conosciamo. Forse sono gli stessi di cui parlano i tanti rapporti ufologici redatti ogni anno fin dall’antichità, oppure si tratta di altre razze? Non lo sappiamo ancora. Tutti gli articoli di Misteria sono online su www.informareonline.it alla sezione Misteria.

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rdea. Anno 2040. Shara è una misteriosa ragazza che si sveglia ogni mattina in amnesia totale, per poi recuperare una parte della memoria nel corso della giornata. La sua esistenza tormentata si incrocia ed intreccia con quella di uno dei dodici eroi che, decine di migliaia di anni prima, salvò l’intero genere umano. Il temibile guerriero albino: Chiaro, lo Spettro. Quello che sembra un curioso incontro casuale fra due persone non ordinarie, accomunate da fin troppe coincidenze, si rivela essere cruciale nella vita di entrambi e determinante per la sopravvivenza di milioni di persone. E’ proprio questa breve storia, infatti, il fulcro che consente agli eventi di disporsi in modo

da innescare quanto verrà raccontato in ELE. Quale è, se esiste, il confine fra amore ed amicizia, sacrificio e passione, destino e libero arbitrio? Amnesia è un racconto di 88 pagine che si innesta subito dopo le principali vicende narrate in Ardit, rivelando qualcosa del misterioso passato della protagonista primaria di ELE: Evento Livello Estinzione. Scarica la tua copia ebook omaggio dalla home page di www.informareonline.it o cercala negli store. Cosa aspetti? E’ gratis!


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