Siamo qui, Firenze
Tre giovani artisti cinesi a confronto Dal 9 al 18 marzo 2013
YAN CHAO
LING YUN
CHEN CHEN
Yan Chao, Ling Yun, Chen Chen: tre giovani artisti cinesi e la realtà.
EMANUELE GRECO Critico e storico dell’Arte
umana nel vivere contemporaneo.
zione artistica che può essere di-
"Siamo qui, Firenze" è il titolo
è la volontà di confronto dei tre ar-
scelto e voluto dai tre giovani arti-
tisti con la realtà che li circonda,
sti cinesi, Yan Chao, Ling Yun, Chen
volontà che porta ognuno di loro ad
Ling Yun (Gansu 1987) espone pre-
partiene il ciclo di opere su carta
Chen, per la loro mostra di marzo
esprimersi attraverso un linguaggio
valentemente dipinti ad olio su tela
intitolato Scultura antica cinese, in
alla Simboli Art Gallery di Firenze.
artistico che si potrebbe definire
e su tavola in cui sono rappresen-
cui l'artista ha raffigurato alcune
Devo confessare che in un primo
"realistico", ma che nei fatti pre-
tati composizioni di oggetti prele-
piccole sculture tradizionali utiliz-
momento quel titolo proposto dai
senta caratteristiche molto diverse,
vati dalla quotidianità. Si tratta, in
zate nel passato per legare le bri-
tre artisti cinesi, attualmente resi-
declinandosi secondo la sensibilità
fondo, di tradizionali nature morte,
glie dei cavalli dei viaggiatori.
denti a Firenze, per la mostra che
delle tre personalità.
dipinte con una tecnica squisita e
Caratterizzate umanamente, que-
raffinata, che ci restituiscono una
ste figure scultoree diventano il
avrei dovuto curare, aveva solle-
visa in tre fasi. Alla prima fase ap-
vato in me qualche dubbio: esso mi
Yao Chao (Gansu 1986) presenta
realtà cristallina e leggera, quasi
simbolo vivo e forte di una tradi-
appariva troppo semplice, se non, a
grandi incisioni in bianco e nero, di
senza aria. Osservando questi di-
zione antica e popolare che, se-
tratti, scontato. Ma più mi avvici-
notevole sapienza tecnica, in cui
pinti si nota che gli oggetti raffigu-
condo le intenzioni dell'artista, non
navo alle loro diverse personalità
sono rappresentati oggetti umili e
rati sono stati come accarezzanti
deve essere dimentica dalla frene-
ed entravo dentro i loro lavori, più
quotidiani prelevati dalla realtà,
dall'occhio dell'artista, secondo un
tica società contemporanea cinese.
quel titolo diventava un elemento
ma isolati e decontestualizzati: un
atteggiamento sentimentale e
Anche la seconda fase artistica di
significativo per comprendere me-
paio di forbici, un taglierino, due
quasi amoroso verso quella quoti-
Chen è una critica ironica e dissa-
glio le poetiche dei tre artisti. Ini-
posate, una chiave inglese, un apri-
dianità. Il pittore ci ha restituito
crante al materialismo della Cina
ziavo a capire che quel titolo, così
bottiglie, un bidone dell'immondi-
una realtà sublimata, colma di sen-
contemporanea. Egli ha realizzato
candido ed essenziale, poteva in-
zia. Questi oggetti di uso comune,
timenti e di ricordi di un'intimità
grandi tele, intitolate Dentro gli
tendersi come un'affermazione di
descritti minuziosamente in ogni
che riappare come evocazione nei
occhi, in cui ha raffigurato volti di-
vitalistica presenza dei tre giovani
singolo dettaglio dal giovane inci-
dipinti. Non è un caso, quindi, che
storti e inquietanti, nei cui occhi, al
artisti e, in fondo, sintetizzava, più
sore, non ci restituiscono però una
tra gli oggetti raffigurati nelle na-
posto delle pupille, ha inserito delle
di ogni altra parola o frase, lo spi-
realtà rassicurante. Osservati me-
ture morte ce ne siano molti che ci
monete che recano la scritta "Made
rito che animava non solo la loro
glio, infatti, essi appaiono usurati,
parlano degli antichi usi e dei co-
in China" in cinese antico. Nella
mostra, ma anche la loro espe-
danneggiati, scheggiati, ed in alcuni
stumi tradizionali del paese di ori-
terza ed attuale fase di ricerca ar-
rienza di soggiorno e di studio in
casi irrimediabilmente rotti e per
gine di Ling Yun, la Cina appunto,
tistica, Chen si è dedicato alla te-
Italia, tutta improntata ad una ri-
questo inutilizzabili. Su alcuni di
come per esempio: le porcellane, i
matica più introspettiva delle
cerca di relazione, di confronto e di
essi, inoltre, appaiano, come ri-
libri di preghiere, i ventagli, i di-
"gabbie" e delle "barriere", in cui
scambio con una realtà culturale –
flessi in uno specchio, volti di per-
pinti e le monete cinesi. Oltre a
affronta il paradosso della diffi-
quella italiana, ma più in generale
sone che sembrano volerci
quelli tradizionali, però, l'artista
coltà di comunicazione tra le per-
quella occidentale –, totalmente
raccontare delle storie con la loro
raffigura anche oggetti che evocano
sone di diverse culture in una
differente dalla loro. Nati tra il
presenza silenziosa. Si intuisce,
la sua attuale esperienza italiana;
società sempre più multiculturale.
1985 e il 1987, i giovani ma già
quindi, che dietro la rappresenta-
oggetti, quest'ultimi, che custodi-
In questo modo la mostra dei tre
esperti artisti hanno tutti concluso
zione semplice, lineare e quasi fo-
scono nuovi ricordi e che ci raccon-
giovani artisti cinesi alla Simboli
gli studi all'Accademia di Belle Arti
tografica della realtà quotidiana,
tano nuove storie.
Art Gallery di Firenze risulta un'in-
in Cina ed attualmente sono iscritti
l'artista abbia voluto celare una di-
all'Accademia di Belle Arti di Fi-
mensione ulteriore, ben più ango-
Chen Chen (Xin Xiang 1985)
con una realtà culturale così di-
renze, città dove vivono e lavo-
sciante, che ci spinge ad
espone alcuni lavori appartenenti
stante dalla nostra, ma estrema-
rano. Filo conduttore della mostra
interrogarci sulla nostra condizione
agli ultimi anni della sua produ-
mente dinamica, vitale e pulsante.
teressante occasione di confronto
Yan Chao
YAN CHAO È nato nel 1986 nella provincia di Gansu (Cina). Nel 2006 è entrato all'Accademia di Belle Arti di Xi’An, laureandosi nel 2010. Nel 2011 è entrato al master dell'Accademia di Belle Arti di Xi’An. Nel 2012 si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
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Esposizioni e premi: Nel 2009 ha partecipato con l’opera La chiave inglese a due mostre in Cina, tra cui una organizzata per i 60 anni dalla fondazione dall'Accademia di Belle Arti di Xi’An. Nel 2010 le opere La chiave inglese e Le posate sono state esposte alla mostra di incisione di GuangXi. Nel 2010 ha partecipato con l’opera La vita dell'attrezzo alla mostra dei migliori allievi dell'Accademia di Belle Arti di Cina. Nel 2010 ha ottenuto il premio “The Earl of Cromer Scholarship Awards for the Most Promising Contemporary Artists in the Xi’An Academy of Fine Arts for the Year of 2012”. Nel 2010 ha ottenuto il primo premio per il lavoro di laurea dell’Accademia di Belle Arti di Xi’An. Nel 2011 con l’opera Secchio della spazzatura ha partecipato alla mostra “Biennale Internazionale di Incisione di GuanLan”. Nel 2011 con l’opera Le posate ha partecipato alla “Riunione Annuale di Incisione in YunNan". Nel 2012 l’opera L'apribottiglie è stata esposta alla Mostra Nazionale di Incisione.
Yan Chao
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In copertina Secchio della spazzatura, 2010. Incisione, sabbia con colla, 148,5x100 cm. 1 L'apribottiglie, 2011. Incisione, sabbia con colla, 116.5x98 cm. 2 Le posate, 2010. Incisione, sabbia con colla, 116,5x98 cm. 3 Le forbici, 2009. Incisione, sabbia con colla, 104x73 cm. 4 La chiave inglese, 2009. Incisione, sabbia con colla, 104x73 cm. 5 Il taglierino, 2009. Incisione, sabbia con colla, 104x73 cm.
Ling Yun
LING YUN È nato nel 1987 a Lanzhou della provincia di Gansu (Cina). Nel 2006 è entrato all'Accademia di Belle Arti di Cina e si è laureato nel 2010. Nel 2012 ha iniziato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
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Mostre e premi: Nel 2006 ha partecipato alla grande esposizione all'Accademia di Belle Arti di Cina, classificandosi al secondo posto. Nel 2008 ha organizzato la mostra personale Anche se filava, sentiva, disegno il rotondo con la mano destra all'Accademia di Belle Arti di Cina riscuotendo un buon successo. Molte opere sono state collezionate da organi ufficiali e da personaggi eminenti. Nel 2009 ha partecipato alla mostra di opere di pittura ad olio Le stelle del secolo, organizzata dall'Accademia di Belle Arti di Cina, vincendo un premio. Nel 2009 ha partecipato una mostra personale nella galleria d'arte del "Giornale d’arte". Nel 2010 ha partecipato ad una mostra presso l'Accademia di Belle Arti di Cina. Nel 2010 l’opera Guyun è stata selezionata per l'Expo di Shanghai. Nel 2011 ottiene con l'opera Il tempo della raccolta il premio d'oro nella mostra delle opere d'arte dei giovani di Shanghai. Nel 2011 l'opera ad olio Vecchietto Gao è stata selezionata dal Grande Teatro di Hangzhou. Nel 2012 ha partecipato alla mostra al Rivalta café di Firenze. Nel 2012 ha partecipato alla mostra collettiva Underconstruction nella galleria Simultanea Spazi d'Arte. Durante gli anni di frequenza dell'Accademia molte sue opere sono state pubblicate su vari giornali d'arte, ottenendo successo soprattutto tra gallerie d'arte inglesi.
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In copertina Cultura cinese, 2011. Olio su tavola, 20x30 cm. 1 Convertita, 2011. Olio su tavola, 30x25 cm. 2 Gusto, 2011. Olio su tavola, 30x25 cm. 3 La memoria della vista n째1, 2012. Olio su tela, 25x35 cm. 4 La memoria della vista n째 2, 2012. Olio su tela, 25x35 cm. 5 L'epoca che sta sparendo, 2012. Olio su tela, 25x35 cm. 6 Le cose vecchie, 2011. Olio su tavola, 50x50 cm. 7 Lettera, 2012. Olio su tela, 30x40 cm. 8 Infanzia, 2011. Olio su tavola, 50x50 cm.
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Chen Chen
CHEN CHEN È nato nell'ottobre del 1985 a Xin Xiang (Cina). Nel 2010 si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Xi'An. Nel 2011 si è iscritto all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si è laureato. Dal 2012 fa parte del Comitato dell'Associazione degli artisti cinesi in Italia.
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Mostre e premi: Nel giugno del 2012 espone a Firenze, nei locali di Sun - Studio 74 rosso, 11 opere (tra cui la maggior parte tratte dalla serie Scultura antica cinese), alla mostra StART point2011-2012 sul tema "Accademia in Mostra / Accademia in scena". Nel giugno del 2012 alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella di Firenze, realizza la performance La sciarpa rossa (da cui è stata estratta una serie di fotografie, materiale multimediale, e dipinti). Nel settembre del 2012 entra a far parte del Comitato dell'Associazione degli artisti cinesi in Italia. Nel novembre del 2012 La sciarpa rossa partecipa alla 4° Edizione di Faceart (sez. Pittura) a Firenze. Nel dicembre del 2012 partecipa con la fotografia Fazzoletto rosso alla 4° Edizione di Art Shot a Firenze. Nel 2013 la sua opera Scultura antica cinese è esposta nella sezione degli artisti cinesi presente alla DSU Artists Exhibition a Firenze.
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In copertina Sotto gli occhi 1, 2012. Tecnica mista su tela, 150x130 cm.
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1 Scultura antica cinese 1, 2011. Tecnica mista su carta, 92x39 cm. 2 Scultura antica cinese 2, 2011. Tecnica mista su carta, 92x39 cm. 3 Scultura antica cinese 3, 2011. Tecnica mista su carta, 92x39 cm. 4 Scultura antica cinese 4, 2011. Tecnica mista su carta, 92x39 cm. 5 Sotto gli occhi 2, 2012. Tecnica mista su tela, 150x130 cm. 6 Sotto gli occhi 2 con ombra, 2012. Tecnica mista su tela, 150x130 cm 7 La sciarpa rossa, 2012, video 8 Le barriere, 2013. Olio su tela, 150x130 cm.
Via di San Giuseppe, 6/R - 50122 - Firenze (Italia) - Tel. +39 055 0502418 +39 349 1438941 info@simboliartgallery.com - www.simboliartgallery.com - Orario galleria: 10-13 e 15-20