System Integrator Magazine #04

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SYSTEM 04 INTEGRATOR MAGAZINE

PARTNER DI ®

Aprile 2015

Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Educational

VIDEOPROIEZIONE

ISSN 2384-9649

ATTUALITÀ TRAINING

Gli appuntamenti con la formazione delle aziende

PACKEDGE

Sistemi di rete di alta qualità dedicati al residenziale e professionale

CRESTRON DM 3.0

Arriva il Digital Media 3.0, il nuovo standard di riferimento nella distribuzione 4K

Al Foro di Augusto, un'installazione spettacolare realizzata con 33 videoproiettori Panasonic! SONANCE DSP

Audio di alta qualità con gli amplificatori Sonance con DSP ed equalizzatore

AUDIO PRO

Trimestrale - € 1,90 - Spedizione in abbonamento postale

Come cambia la tecnologia degli amplificatori: una panoramica sulle ultime proposte del settore

NETWORKING

Wyrestorm lancia una nuova sfida con la presentazione del sistema NetworkHD-Pro

DIGITAL SIGNAGE

Colori sempre più naturali per i nuovi display Sharp dedicati al digital signage

Un mare di novità per il 2015!

HOME THEATER

Da Genelec, un sistema di diffusori amplificati di alto livello ma piccole dimensioni

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Aprile 2015

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ATTUALITÀ

TRAINING

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PACKEDGE

Sistemi di rete di alta dedicati al qualità residenziale e professionale

CRESTRON

Editoriale

Arriva il Digital DM 3.0 il nuovo standaMedia 3.0, nella distribu rd di riferimento zione 4K

Al Foro di Aug realizzata usto, un'installazione con 33 vide oproiettori spettacolare Panasonic!

SONANCE

Audio di alta DSP amplificatori qualità con gli ed equaliz Sonance con DSP zatore

Come cambi a amplificatori: la tecnologia degli sulle ultime una panoramica proposte del settore

NETWORKING

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Wyrestorm lancia una sfida con nuova la presentazion sistema Netwo e del rkHD-Pro

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RISVEGLIO PRIMAVERILE

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novità per

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Questo inverno 2014-2015 è passato molto velocemente e in men che non si dica ci siamo ritrovati già a primavera inoltrata. È sufficiente fare una passeggiata nei fine settimana o in qualche momento libero della giornata per renderci facilmente conto dell'energia che il risveglio primaverile porta con sé. Energia che ci fa presto dimenticare le fredde giornate invernali, riconciliandoci con la natura e con l'ambiente che ci circonda. Ma ben chiaro nelle nostre menti resta invece il ricordo di alcuni eventi che ci hanno colpito, tra cui, professionalmente parlando, quello dell'ISE. Un evento che certo non può più passare inosservato e che quest'anno, alla sua 14^ edizione, si è mostrato ai visitatori più in forma che mai. I numeri dell'edizione 2015 li conosciamo ormai tutti (in ogni caso li riportiamo anche più avanti su questo stesso numero di System Integrator Magazine): numeri importanti, cresciuti di anno in anno, che hanno fatto di questa kermesse una delle più importanti manifestazioni mondiali dedicate all'integrazione. Anche se ci separano ormai un paio di mesi dall'evento di Amsterdam, su questo numero di System Integrator Magazine, abbiamo raccolto alcune delle novità più importanti viste all'ISE in quanto riferite a prodotti assolutamente attuali, anzi in molti casi presentati nel nostro paese proprio in questo periodo. Ad alcune di queste novità abbiamo poi dedicato degli approfondimenti nelle pagine successive della rivista proprio a conferma del grande interesse verso le stesse. È questo il caso ad esempio di alcuni prodotti particolarmente significativi, come la nuova piattaforma per la distribuzione 4K DM 3.0 di Crestron, a cui dedichiamo un approfondito servizio poche pagine più avanti, o come la nuova linea di amplificatori con DSP per il multiroom di Sonance. Su questo numero poi, potrete trovare novità assolute per il mercato italiano: i prodotti networkHD-Pro di Wyrestorm, i nuovi vpr "full laser" di Panasonic e la gamma per il networking della statunitense Packedge. Gli approfondimenti tecnici sono dedicati ai sistemi di amplificazione da studio, all'evoluzione che questi prodotti hanno conosciuto negli ultimi anni, e alla tecnologia 4K, sempre più alla portata anche del mondo consumer. Buona lettura!

In questo numero... ATTUALITÀ 04 Expo

ISE, Amsterdam: le novità dell'ultima edizione

12 Training/Formazione

I corsi dei prossimi mesi

15 Training/Formazione

A colloquio con Dario Necchi, responsabile formazione tecnica BTicino

PRODOTTI

16 Digital Signage

I nuovi display 4K di Sharp per il Digital Signage

18 Audio Video Distribution

Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via Casperia, 30 - 00199 Roma Tel/fax. 06.97.841.178 www.simmagazine.it Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it

Grafica e impaginazione Lijuba Ekhart - grafica@homecomfort.it Web design Luisa Ferrari - grafica@homecomfort.it Collaborano con System Integrator Magazine Manuela Carosi, Nicola De bello, Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Sara Poletto, Roberto Pulito, Paolo Radice, Carlo Vincenzi

32 Videoproiezione

Da Screenint® nuovi schermi per la videoproiezione

33 Unified Communication

Da Jabra, una nuova gamma di cuffie realizzate per gli ambienti lavorativi

CASE STUDY

34 Atelier Durini 15 - Milano

I monitor NEC al Fuorisalone

36 Cuciniamo… bere, fare, mangiare - Grottaferrata (RM) L'intrattenimento invisibile con i diffusori Elab

22 Audio/Video Distribution

40 Florim Ceramiche S.p.A.

Wyrestorm presenta NetworkHD-Pro

23 Audio/Video Distribution I nuovi sistemi Gefen

24 Audio/Video Distribution Le novità per il 2015 da Kramer Electronics

25 Videosorveglianza

Le potenzialità del Software camera Axis

K-Array sonorizza un nuovo spazio polifunzionale dell'azienda

42 Panasonic - Adeo Group

Una spettacolare installazione al Foro di Augusto a Roma

44 Hotel Le Ruote, Piacenza

Wi-Fi stabile e sicuro in un hotel a Piacenza grazie a Netgear

TECNOLOGIA

26 Audio/Video

46 Professional audio

27 Videoproiezione

52 CEDIA White Paper

I nuovi diffusori Genelec per l'home theater I nuovi vpr Panasonic puntano sul full laser Da Sonance, i nuovi ampli col DSP

Segreteria di Redazione Marina Nicolucci - 06.97.841.178 redazione@simmagazine.it

Pakedge, il nuovo brand distribuito da Gammalta

Crestron Digital Media 3.0

28 Multiroom

Luxury Media Solutions s.r.l.

30 Networking

Pubblicità Paolo De Petris - 335.8089.552 comm.pdp@gmail.com Sabrina Galeotti - 389.6469.895 s.galeotti@homecomfort.it Bruno Perino - 329.2174.323 perino.bruno@fastwebnet.it Traffico mezzi Marina Nicolucci - 06.97.841.178 redazione@simmagazine.it Marketing e Comunicazione Sabrina Galeotti - 389.6469.895 s.galeotti@homecomfort.it

Come cambia la tecnologia degli amplificatori da studio Comprendere la tecnologia 4K

60 Risparmio energetico Tecnologie, case study, prodotti

Stampa, allestimento e confezione ARTI GRAFICHE AGOSTINI, Via Decollatura, 64 - 00118 Morena Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di aprile 2015 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846

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Expo - ISE 2015 Amsterdam

Attualità

Piena espansione

Lo scorso febbraio si è tenuta ad Amsterdam la 14^ edizione dell’ISE, il più importante appuntamento europeo dedicato al mondo dell’integrazione, del digital signage e dell’home & building automation. Un’edizione da record quella quella di quest'anno, per il numero di aziende e operatori presenti

L’

ISE ormai da anni percorre con sicurezza e determinazione la strada del mondo dell’integrazione, con la padronanza assoluta di un’organizzazione che nel corso degli anni si è andata via via perfezionandosi, coinvolgendo sempre più aziende ed operatori. Quella di quest’anno ha rappresentato

I numeri dell’edizione 2015 04 /

SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

l’ennesima edizione da record (come già lo era stata quella del 2014...), con una presenza di pubblico e aziende espositrici mai toccata fino ad ora nelle seppur frequentatissime passate edizioni. I numeri del resto parlano chiaro: gli ultimi bollettini diramati dall’organizzazione evidenziano qualcosa come

Area espositiva: circa 40.000 mq Espositori: circa 1.000 provenienti da Europa, Asia, America Visitatori: 59.350

59.350 visitatori, una cifra veramente da record, considerando i soli tre giorni di durata della manifestazione, e circa 1000 aziende espositrici. Confrontando questi numeri con quelli dell’edizione passata, si osserva quindi un incremento di oltre 8.000 visitatori, circa il 16% in più. Numeri che confermano l’ISE come una scelta

d’elezione per gli operatori impegnati nel mondo dell’integrazione e dei sistemi audio/video professionali, come lo stesso Mike Blackman, Managing Director di ISE ha affermato. Ma l’edizione del 2015 è stata un’edizione da record anche per l’intensa attività parallela alla kermesse in fatto di training, corsi di aggiornamento, labo-


www.simmagazine.it VIVITEK

Il top svelato Vivitek si è presentata con un importante ampliamento della propria gamma e l'introduzione di un nuovo proiettore top level per il mercato “large venue”, il DU9000, una macchina ad altissima luminosità (12000 Ansi Lumen) con risoluzione WUXGA, doppia lampada, ruota colore intercambiabile e un'ampia gamma di lenti opzionali. La tecnologia HD-baseT di cui il DU9000 è dotato permette il trasferimento di immagini digitali e di controllo fino a 100 m utilizzando un singolo cavo di rete. Il DU9000 utilizza un singolo chip DLP da 0,96” (risoluzione WUXGA) e incorpora la tecnologia Edge Blending per combinare l’immagine di più proiettori in un’unica immagine di altissima luminosità e qualità. Nel settore education, tra i vpr UST - Ultra Short Throw, da segnalare il nuovo DH758USTIR, il primo modello con funzionalità interattive e ottica a tiro ultra-corto con risoluzione full-HD. Il modulo DT02, abbinabile a questo modello, trasforma la lavagna in uno schermo touch interattivo con quattro punti sensibili al tocco rilevabili contemporaneamente. www.vivitek.com - www.audiogamma.it

OPTOMA

Non solo video Optoma ha presentato i nuovi vpr con funzionalità stacking e masking semplificato, nonchè la nuova gamma audio consumer. L’azienda ha infatti da poco acquisito il marchio NuForce, e si presenta con un catalogo audio consumer decisamente ricco. Tra i sistemi stereo segnaliamo il DDA120, ampli integrato da 2x50 W RMS 8 Ohm, dotato di dongle bluetooth e il DAC 80, convertitore D/A e preamplificatore stereo in grado di supportare tutti i formati audio digitali fino al 192/24. Nel catalogo NuForce anche prodotti per l’home cinema, come il processore 7.1 AVP-18 dotato degli stessi convertitori utilizzati nei DAC hi-end dell’azienda e i finali di potenza MCA-18 e MCA-20, rispettivamente da 8x110 W (4 Ohm) e 8x278 W (4 Ohm). Allo stand Optoma, in esposizione anche gli ultimi proiettori interattivi ultra short throw, W307USTi e X307USTi, con risoluzione WXGA e XGA, in grado di proiettare immagini di 60” di diagonale rispettivamente a una distanza di 45 (W307USTi) e 62 (X307USTi) centimetri dallo schermo. La luminosità è di 3500 e 3300 Ansi Lumen.Tanti anche i modelli indirizzati al mercato residenziale, a partire dai nuovi DLP 3D HD50 (1080p e 2200 Ansi Lumen, tecnologia Dynamic Black e Pure Motion), HD161X (2.000 Ansi Lumen zoom 1,5x), HD36 e HD151X questi due rispettivamente da 3000 e 2800 Ansi Lumen con speaker integrati da 30 W. Al vertice del catalogo home l’HD91, videoproiettore a LED da 1000 Ansi Lumen, contrasto di ben 500.000:1 e lens shift H/V. www.optoma.com - www.tecnofuturo.it

TOSHIBA

I nuovi videowall Con la nuova serie di videowall – TD-X552X e TD-X552M – sia gli utenti professionali che gli installatori possono scegliere la versione che meglio risponde alle loro necessità. Ideali per chi richiede ampi display che operino 24/7, i nuovi videowall di Toshiba garantiscono una migliore gestione dei contenuti e offrono impostazioni che permettono di avere il pieno controllo in ogni momento. I videowall di Toshiba possono essere utilizzati singolarmente o come parte di un’installazione a mosaico, composta da più display, rendendoli adatti a diverse applicazioni di digital signage e alle sale di controllo. Gli utenti possono unire fino a 100 unità (in configurazione 10x10) con orientamento orizzontale o verticale per immagini su larga scala ad alta definizione. Nonostante la dimensione dei display, questi videowall hanno cornici ultra sottili, di soli 3,5 mm, per creare un’immagine continua in ogni ambiente. Inoltre, entrambi i videowall di Toshiba permettono di unire fino a quattro unità (in configurazione 2x2) in Ultra High Definition (UHD) senza l’uso di una dotazione PC specifica. Gli utenti necessitano di un solo input via DisplayPort 1.2a per riprodurre i contenuti su tutti gli schermi, evitando così di fornire un input per ogni schermo. Le aziende possono scegliere tra i modelli TD-X552X e TD-X552M per offrire una qualità dell’immagine veramente superiore e ad alta luminosità, ideale per garantire la massima visibilità dei contenuti anche in ambienti molto luminosi. La luminosità del TD-X552X è pari a 700 cd/m2, mentre quella del TD-X552M è di 500 cd/m2. Entrambi i modelli offrono un angolo di visione di 178 gradi, aumentando la visibilità dei display da ogni angolazione. Una novità della gamma di videowall Toshiba è l’integrazione del media player per una semplice gestione dei contenuti senza il bisogno di un player esterno. Questo media player permette la riproduzione di immagini, musica o video tramite USB, a seconda delle necessità dell’azienda. I videowall TD-X552X e TD-X552M sono disponibili in Europa a partire dal secondo trimestre del 2015. www.toshiba.it SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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AttualitàExpo - ISE Expo 2015- Amsterdam ISE 2015 Amsterdam SONY

NEC

Mai così grande Ultracorto 4K al laser NEC Display Solutions Europe ha lanciato il display MultiSync® X981UHD da 98 pollici 4K UHD per applicazioni business impegnative e contesti professionali critici. Questo display professionale adatto per control-room, digital signage di grande formato, refertazione medica delle immagini, conferenze o design multimediale creativo, offre quattro volte la risoluzione di un modello full HD, aumentando la qualità di contenuti in bassa risoluzione. Il nuovo modello offre una varietà di caratteristiche tecniche per soddisfare le esigenze dei vari contesti applicativi. Tra queste vi è lo SpectraView Engine, che consente la piena gestione del colore per immagini accurate e fedeli, al pari di parecchi modelli per operazioni multi-sorgente permettendo di visualizzare fino a quattro sorgenti allineate side-by-side per una gestione facile e ergonomica. Nonostante la robustezza della cover di metallo nero e delle strutture di sostegno, questo display pesa meno di altri prodotti della stessa categoria. Dotato di retro-illuminazione direct-LED, prevede tutte le ben note caratteristiche professionali NEC, inclusa la gestione termale intelligente, la calibrazione hardware della LUT ed un’affidabilità 24/7. Supporta fino a 8 ingressi digitali, inclusa una DisplayPort, quattro HDMI, due DVI-D e OPS. Offre anche l’espansione OPS senza cavo, che significa un upgrade del display senza alcuna aggiunta di cavi o device esterni. www.nec-display-solutions.it

Per la prima volta in Europa, Sony ha presentato il primo proiettore al mondo con sorgente di luce laser a ottica ultra corta 4K, il VPL-GTZ1, progettato per numerose applicazioni in cui sono richiesti effetti visivi ad alto impatto, come musei, progetti simulati, signage, settore oil&gas, formazione e corporate. Unendo le ultime novità in fatto di tecnologia di proiezione (ovvero SXRD 4K, sorgente di luce al laser e funzionalità di ottica ultra corta), questo dispositivo all’avanguardia offre un’esperienza coinvolgente completamente nuova, con un'alta qualità delle immagini e un costo di esercizio ridotto, grazie alle previste 20.000 ore di funzionamento senza manutenzione e senza sostituzione della lampada. Il proiettore è in grado di offrire una luminosità dei colori di 2.000 Lumen con un ottimo rapporto di contrasto e può proiettare immagini ad alta risoluzione da 66 pollici (1,7 m) a circa 147 pollici in diagonale (3,7 m) su qualsiasi superficie bianca da pochissima distanza. Il suo design elegante e discreto si adatta a qualsiasi ambiente di installazione e il disturbo ridotto della ventola non interferisce con l’esperienza visiva dell’utente. Questa funzionalità di ottica ultracorta consente agli utenti di stare più vicini allo schermo durante le presentazioni e di analizzare le dettagliate immagini 4K da una distanza ravvicinata. Tra le numerosissime novità presenti allo stand, esposto anche il nuovo VPL-FHZ700L, il proiettore laser 3LCD con luminosità di 7.000 Lumen, insieme al VPL-FHZ55. www.sony.it

Gammalta cerca agenti Gammalta s.r.l., azienda leader nella distribuzione di marchi premium nel settore audio/video / integrazione ed ormai presente con successo nel mercato italiano da oltre 8 anni, nell’ottica di una forte espansione sul territorio nazionale è alla ricerca di agenti professionali a cui affidare i suoi brand. Ecco alcuni dei marchi più prestigiosi a livello internazionale che hanno scelto Gammalta come partner tecnico/ commerciale per la distribuzione dei proprio prodotti sull’intera nazione: Kaleidescape, Futureautomation, Ad notam, Lutron, PMC, JLaudio ai quali recentemente si sono aggiunti Lowell (racks professionali) e Pakedge (router/switch/access point). Per informazioni: Gammalta, tel. 050/2201042 - www.gammalta.it

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MONITOR AUDIO

Il sub è in-wall

Monitor Audio esponeva la nuova serie in-wall, formata dal subwoofer con driver a membrana piatta IWS-10, la back-box IWB-10 e l’amplificatore IWA-250. Un set progettato per far parte di sistemi home theater e stereo di alta qualità, dedicato a chi non vuole avere i fastidi derivanti dall’installazione di un subwoofer tradizionale senza rinunciare a un suono ricco alle frequenze più basse. Il subwoofer ISW-10 adotta un driver con membrana piatta da 10" in RDT, Rigid Diaphram Technology, un materiale ad alta rigidità derivato direttamente dai componenti utilizzati nella serie top Platinum del costruttore e formato da uno strato di alluminio C-CAM legato a una membrana a nido d'ape in Nomex. www.mpielectronic.com


www.simmagazine.it

1995 1999

2001 2007

2014

La nuova Serie 600. 19 anni di innovazione. Col tempo, tutto cambia. Questo è progresso. La nuova Serie 600 porta con se 19 anni di evoluzioni ingegneristiche, compreso il nuovo tweeter a doppia cupola in alluminio per alti eccezionalmente precisi. Ma una cosa non è cambiata: la nuova Serie 600 offre, incredibilmente, lo stesso prezzo di quando fu lanciata la prima serie nel 1995.

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Attualità

Expo - ISE 2015 Amsterdam

EPSON

Laser e 4K Star della manifestazione allo stand Epson sicuramente il nuovissimo videoproiettore EHLS10000, una macchina hi-end dotata di tecnologia 3LCD Reflective per la proiezione di immagini di altissima qualità. L’EH-LS10000 è il primo videoproiettore della gamma Epson con risoluzione 4K enhancement che utilizza una doppia sorgente luminosa laser per riprodurre immagini caratterizzate da neri molto intensi e da un'ampia gamma di colori. La tecnologia Dual Laser garantisce un’autonomia d’uso della sorgente luminosa di ben 30.000 ore, tempi di on/off ultrarapidi e visualizzazione delle immagini nell’ordine dei 20 secondi. L’EH-LS10000 ha una resa luminosa dei colori pari a quella del bianco, per colori brillanti e immagini 3D luminose grazie al funzionamento con frequenza di 480 Hz. Altre caratteristiche e funzionalità offerte includono la calibrazione ISF, la tecnologia di miglioramento dei dettagli, la funzione Frame Interpolation, la conversione da 2D a 3D e il controllo della profondità. L'ampio scorrimento della lente, lo zoom motorizzato e le impostazioni predefinite memorizzabili relative alla posizione della lente per la definizione dei rapporti di visualizzazione dello schermo assicurano un'installazione rapida e semplice. Il videoproiettore EH-LS10000 è molto silenzioso, grazie alla bassa rumorosità della ventola e si caratterizza per la sua estetica di pregio, in particolare per quanto riguarda l'otturatore di design e il pannello di controllo a scomparsa. Nel settore “installation”, Epson ha annunciato un upgrade per i propri modelli flagship, grazie all’incremento della connettività e lenti ottiche superiori. EB-G6970WU, EB-G6770WU, EB-G6570WU, EB-G6270W, EB-G6070W, EB-G6870, EB-G6370 le sigle dei nuovi prodotti , tutti con tecnologia HDBaseT per una flessibilità d’uso ancora superiore. www.epson.it

PANASONIC

Arriva l'Evo Panasonic ha annunciato un importante aggiornamento del proiettore per grandi ambienti, DZ21K, ovvero il nuovo DLP da 3 chip a quattro lampade PT-DZ21K serie Evo. La versione più recente si distingue per il livello superiore di nitidezza, per la risoluzione e il per il contrasto delle immagini e, inoltre, presenta una connessione Digital Link, una maggiore durata della lampada, un consumo energetico ridotto e una diminuzione del rumore percepito pari al 50%. La tecnologia dei proiettori ad alta luminosità è stata mostrata da Panasonic in uno straordinario video mapping 3D installato su una supercar Tesla e realizzato in collaborazione con d3 Technologies e The Projection Studio. L'allestimento, posto al centro dello stand di Panasonic, è stato concepito per illustrare le innumerevoli applicazioni del proiettore, che si presta ad un utilizzo sia per il mercato dello staging sia per l’area entertainment. Presentato in anteprima anche il nuovo proiettore 4K, il PT-RQ13K è il proiettore più leggero e compatto al mondo nella sua categoria. Si basa su tecnologia Quad Pixel Drive, che permette di offrire immagini cinematografiche di qualità 4K estremamente dettagliate. Sempre ad ISE 2015, Panasonic ha annunciato un nuovo proiettore DLP™ da 1 chip a bassa emissione sonora, il più silenzioso della sua categoria. Concepito per garantire un funzionamento 24 ore su 24 nelle sale da conferenza e negli spazi espositivi, oltre che in ambito rental e staging, il proiettore PT-DZ780 integra un sistema a liquido refrigerante che riduce il rumore di fondo a soli 30 dB quando il proiettore raggiunge il massimo della sua potenza luminosa. Business.panasonic.it/sistemi-visuali

HARMAN PROFESSIONAL

Gioco di squadra I marchi facenti parte del gruppo Harman erano quest’anno riuniti in un unico, imponente stand, a simboleggiare il concetto di integrazione come fulcro di ogni attività che ruoti intorno al mercato professionale e residenziale. Integrazione che per Harman significa la collaborazione fattiva dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo per i tanti marchi facenti capo al gruppo. AMX non fa eccezione ed ecco che all’ISE l’azienda d’oltreoceano poteva contare quindi su un importante “gioco di squadra” rappresentato dai molti marchi partner e su tante novità di prodotto: annunciata la prossima generazione di Enova DGX Digital Media switcher, la Serie 100, con supporto 4K /UHD, supporto audio avanzato e configurazione semplificata. La nuova serie comprende quattro modelli: il DGX 800 (8x8), DGX 1600 (16x16), DGX 3200 (32x32) e DGX 6400 (64x64). Ogni modello è praticamente identico nelle caratteristiche, ciò che cambia è la capacità di gestire un diverso numero di sorgenti in ingresso e uscita, da 8x8 fino a 64x64. Debutto in grande stile anche per Massio, keypads disponibili a 6 e 8 pulsanti nelle finiture bianco o nero, da utilizzare come tastierini di supporto per i nuovi sistemi ControlPads Massio o come interfacce utente nei sistemi di controllo AMX NetLinx. Presentati anche i nuovi switcher “all in one” Enova DVX2110HD-SP ed Enova DVX-2110HD-T, prodotti studiati per piccole sale riunioni dove ci siano da gestire un limitato numero di sorgenti AV. www.amx.com

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www.simmagazine.it SCREENINT

Ecco raffaello Raffaello, disponibile anche nella versione Tensioned, è l’ultima novità del marchio Screenint® e, come tutti i restanti manufatti Screenint® è prodotto totalmente in Italia. Lo schermo è dotato di un’innovativa meccanica che lo rende una soluzione unica nelle installazioni all’interno di controsoffitti sia in ambienti residenziali che professionali. Una volta montato all’interno del controsoffitto, Raffaello rimane completamente nascosto e non vi sono aperture visibili nell’ambiente. Il meccanismo è composto da due motori, uno che permette l’apertura dello sportello e l’altro per la discesa dello schermo. Il prodotto può essere fornito in tutti i formati e su misura. www.screenint.com

RTI

Novità per l’integrazione Tante le novità presentate all’ISE dall’azienda statunitense RTi, distribuita sul nostro territorio da Comm-tec di Faenza, a partire dai telecomandi universali fino ai pannelli di controllo In-Wall, passando per dispositivi di controllo touch da tavolo. Presente allo stand ad accogliere gli operatori del settore per un approfondimento sui prodotti RTi, Maurizio Bellisi. Tra i nuovi prodotti esposti, il T3x Wireless Control Interface, elegante remote control dotato di display LCD da 3,5” con piattaforma RF dual-wireless per la massima flessibilità in fase di installazione. Il supporto wi-fi garantisce funzionalità ulteriori, come la possibilità di visualizzare le telecamere di sicurezza. Tra le interfacce “wired” da segnalare le nuova KX1, KX3 e KX10. Il primo è un “in-wall keypad” con display OLED da 1,2”, il KX3 è un in-wall controller, che unisce le funzionalità di un controller touchscreen in-wall a quelle di un processore di controllo; è dotato di un display LCD da 3,5” e dispone di cinque pulsanti programmabili. Sempre tra le interfacce “wired”, da segnalare infine il KX10, un touch-panel in-wall con schermo wide LCD touch capacitivo da 10,1 pollici e funzione di controllo diretto di dispositivi via IP ed RS-232. Il WK2 è un in-wall keypad water resistant, indicato quindi per l’impiego in stanze da bagno, piscine coperte, aree esterne, in tutti quei luoghi quindi esposti a una forte presenza di umidità. Caratteristica è la realizzazione completamente in vetro, con tastierino solid-state integrato e display OLED. Chiudiamo con il nuovo processore di controllo XP9, con feedback di controllo a due vie; dispone di uscita HDMI, 9 porte IR direzionabili, 8 porte RS-232. Il sistema operativo è multitasking ed è presente la connessione Ethernet per il download del software e l’orologio astronomico. Sempre a proposito di RTi, da segnalare anche un interessante bundle predisposto dall’azienda. Per far fronte alla crescente richiesta di soluzioni di controllo complete, e soprattutto economiche; l’azienda ha studiato un package di prodotti che racchiude alcuni dei suoi dispositivi più rappresentativi: RTi BUNDLE PACKAGE. Ecco, nello specifico, cosa comprende l’offerta: T2i - telecomando touchscreen (x1), RT- 4 - centralina di controllo (x1), vIRsa Mouse – trasmettitori (x4), Licenza per 5 user contemporanei. Il nuovo kit RTi, ideale per sistemi home theater, centri media, ambienti domestici, ecc., con sistema che si integra pienamente con le applicazioni apple o android, ha un prezzo di listino di 1.000,00 €. www.comm-tec.it

ADEO

Tante proposte per l’home cinema di qualità Importante la presenza di Adeo Group, al cui stand era possibile ascoltare il nuovo formato Dolby Atmos in configurazione 9.4-4 , riprodotto attraverso un inedito sistema di riproduzione JBL Synthesis, con nuovi più compatti amplificatori SDA-4600 e SDA-8300, rispettivamente da 4x600 e 8x300 Watt ospitato in una sala acusticamente trattata con i pannelli Acoustik Design progettati e prodotti dalla stessa Adeo. Le immagini all’interno della sala erano visualizzate da un fantastico videoproiettore NEC Digital Cinema NC1100L, con tecnologia Laser, che proiettava su uno schermo Screen Research E-Mask™ 2.40:1 140″ Lateral, dotato di telaClearPix™ 4K. L’azienda di produzione e distribuzione trentina ha un portafoglio di marchi decisamente esteso, ma non tralascia la sua mission originale, quella di produttore di schermi per il mercato professionale e residenziale. Adeo Screen ha fatto della propria produzione di schermi per la videoproiezione un’arte. E i risultati ottenuti lo confermano: una vasta gamma che comprende schermi tensionati e schermi a cornice rigida(come il Frame), schermi motorizzati e schermi con avvolgimento manuale ad arganello, a molla e a treppiede, fino ad arrivare ai prodotti più innovativi, come lo schermo Multiformato. La scelta di schermi elettrici è davvero molto ampia, visto anche il ricco campionario di superfici di proiezione e i numerosi formati realizzabili (a partire dai classici schermi 4:3 e schermi 16:9). Ma il marchio italiano Adeo Screen si distingue soprattutto per la capacità di soddisfare in pieno l’utente. Grazie al PSS (Personal Screen System) è possibile infatti richiedere uno schermo personalizzato e su misura, sempre nel rispetto delle regole geometriche e della qualità del risultato. Fra le novità presenti in fiera lo screen lift e la nuova tela VisionRear DB da utilizzare sia per la proiezione frontale sia per la retroproiezione. www.adeogroup.it - www.adeoscreen.it

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Attualità

Expo - ISE 2015 Amsterdam

LEVITON

Informati e sicuri Fondata nel 1906 con oltre 25.000 prodotti e presente in 80 paesi Leviton è un fornitore leader mondiale in grado di offire soluzioni di Networking professionale che soddisfino le esigenze degli utenti sia oggi che in futuro. Tra le ultime novità, la scheda per sistemi domotici MY-ETiP che integra la funzione di invio email ed SMS (via mail) verso 8 indirizzi mail al verificarsi di un evento prestabilito. Basta semplicemente connettere il nuovo modulo alla rete e alla porta seriale RS232 disponibile su qualsiasi centrale MY-ETIP Omni. MY-ETIP Omni Notifier è progettata per funzionare con le attuali MY-ETIP OmniPro II e MY-ETIP Omni IIe, sia se si sta per installare un nuovo impianto domotico MY-ETiP o sia se hai una impianto già realizzato. Può essere facilmente implementata nei sistemi esistenti mediante porta seriale RS232 e una connessione ethernet. OmniPro II è il sistema di automazione e sicurezza di punta di Leviton. Omni Pro II è progettato per fornire sicurezza e automazione per le grandi residenze e piccoli impianti commerciali, come ristoranti, uffici ecc. Oltre le connessioni per i dispositivi di sicurezza, termostati, e interruttori per l’illuminazione, OmniPro II dispone di cinque porte integrate seriali per il collegamento a dispositivi di controllo terze parti per l'irrigazione, telecom, A / V, e controlli per finestre. È possibile utilizzare un tablet o uno smartphone all'interno o all'esterno della casa per accendere le luci, abbassare il volume del televisore, o regolare la temperatura. OmniPro II supporta fino a 176 zone di sicurezza, 64 termostati, 31 camere per il controllo dell'illuminazione (250 carichi di illuminazione), 16 lettori di controllo degli accessi e in combinazione con My Etip Omni, può inviare avvisi, via email o SMS, al verificarsi di qualsiasi evento programmato. www.leviton.com

BARCO

Il più silenzioso Barco, azienda leader nei sistemi video professionali, ha annunciato l’arrivo sul mercato del videoproiettore con sorgente luminosa laser/fosfori più silenzioso mai prodotto fino ad ora: grazie ai soli 35dB emessi in modalità operativa, infatti, gli utenti presenti in sala difficilmente ne avvertiranno la presenza. Disponibile con due risoluzioni differenti (WXGA o WUXGA), il PGWX-62L riproduce immagini dal grande dettaglio e dalla profondità dei colori impressionante, per merito della tecnologia laser/fosfori utilizzata come sorgente luminosa. Per merito di questa, dunque, l’autonomia di vita è di circa 20.000 ore, allontanando lo stress per la manutenzione ordinaria. Progettato per le sale riunioni, aule didattiche e musei, il proiettore è leggero e compatto ed è caratterizzato inoltre da un design moderno. La caratteristica principale del nuovo arrivato è la bassa rumorosità, rendendolo perfetto per ogni meeting; grazie alla possibilità di ruotare di 360°, inoltre, il PGWX-62L può essere installato facilmente in ogni ambiente, compresi i soffitti. Disponendo di una nutrita serie di lenti differenti, poi, il videoproiettore non presenterà vincoli di setup. www.barco.com

CRESTRON

Il 4K è ormai realtà Crestron è stato da sempre presente all’ISE sin dalla prima, lontana edizione, e anche quest’anno il marchio d’oltreoceano si è presentato con uno stand impressionante per grandezza e contenuti, pieno di interessanti novità dedicate al mercato professionale e residenziale. Tra le prime, la nuova piattaforma DM3.0, il nuovo punto di partenza del marchio statunitense per la distribuzione dei contenuti digitali 4K 60P. Il nuovo ricevitore con scaling integrato DM-RMC-4K-SCALER-C permette di effettuare upscaling e downscaling da qualsiasi risoluzione e a qualsiasi frame rate, sia in up che in down. È sicuramente un prodotto innovativo, l’unico al momento presente sul mercato a poter effettuare questo tipo di elaborazione e, cosa molto importante, si tratta di un prodotto che è stato sviluppato utilizzando un chipset proprietario, realizzato nei DM Lab di Crestron. Una qualsiasi sorgente con risoluzione 4K a qualsiasi frame rate può essere distribuita su più display con risoluzione 4k o inferiore senza perdita di qualità, anzi enfatizzandone le caratteristiche di visione. Il ricevitore DM-RMC con scaler integrato e DSP si inserisce nella proposta Digital Media che in questa edizione è stata presentata nella sua evoluzione 3.0, il completamento di tutta la soluzione DM che prevede la possibilità di veicolare sorgenti di qualsiasi tipo analogico, digitale, digitale 4k e sorgenti streaming potendo poi distribuire tali segnali audio/video verso qualsiasi destinazione a breve e lunga distanza. Tra le novità dedicate al settore residenziale, da segnalare Pyng, il nuovo sistema di controllo a basso costo e facilmente installabile senza la necessità di impegnative opere murarie. Pyng permette infatti di realizzare facilmente un sistema di home automation che possa gestire luci, clima, tende, sicurezza e vede il suo punto di forza nel processore plug&play (grazie a un app scaricabile gratuitamente) che permette di configurare il sistema in pochi passi tramite un iPad o iPhone. Il sistema Pyng si basa su moduli radio InfinetEX, sistema proprietario Crestron. Tra i nuovi dispositivi supportati dal sistema Pyng le elettroserrature radio della Yale, che permettono di realizzare facilmente un sofisticato controllo accessi senza necessità di impegnativi cablaggi. www.crestron.eu YSTEM 010 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


www.simmagazine.it SONANCE

Ad ogni altoparlante la sua curva… Sonance ha lanciato una nuova linea di amplificatori DSP-enabled con software ARQ EQ integrato in grado di offrire centinaia di preset di eqaulizzazione specificatamente progettati per gli altoparlanti Sonance e disponibili facilmente da menu. Questa proposta è stata studiata per facilitare il compito dei system integrator:, l sistema non richiede infatti microfoni e complesse regolazioni: tutto è automatico e basta selezionare il tipo di altoparlanti che si vuole utilizzare per avere sempre una curva di equalizzazione corretta per quello specifico modello e per il tipo di installazione effettuata (50 preselezioni DSP). Ulteriori aggiustamenti possono essere effettuati attraverso l’equalizzatore parametrico a 10 bande integrato. In futuro, saranno disponibili preset aggiuntivi che andranno a ottimizzare con ulteriori parametri le modalità di riproduzione per ogni specifico ambiente. Tre i modelli DSP per ora in catalogo, tutti in classe D con DAC Cirrus Logic 24/96K alta risoluzione , Controllo IP, equalizzazione parametrica su 10 bande: il DSP 2-150, DSP DSP 8-130 e DSP 2-750. Le potenze sono rispettivamente di 2 x 150/224W su 8/4Ω - 473W su 8Ω mono per il 2-150, 8 x 130/145W su 8/4Ω - 300W su 8Ω mono per l’8-130 e 2 x 500/750W su 8/4Ω - 2000W su 8Ω mono per il DSP 2-750. I prezzi partono da 1.099 euro per il modello più piccolo. www.audioclub.it

GAMMALTA

Novità Packedge Pakedge, distribuita in Italia da Gammalta, è un’azienda californiana, impegnata nella progettazione e nella realizzazione di piattaforme di rete ad alte prestazioni per applicazioni A/V residenziali e commerciali. Tantissime le novità in gamma, tra cui la serie di Router RE, K60D e R10, questi ultimi ideali per applicazioni residenziali di più appartamenti o installazioni commerciali. Il modello RE-2 Power Users Systems è analogo nella configurazione all’RE-1 Power Users Systems, ma prevede l’aggiunta del Router RE-2. Supporta cinque “Zone Pakedge” che consentono agli utenti di separare il traffico proveniente da sistemi di controllo, dispositivi di streaming multimediali, telecamere IP e altri dispositivi garantendo prestazioni di rete ottimali anche in configurazioni complesse, con più tipi di dispositivi. Con l’RE-2, gli utenti possono anche accedere ai file su un drive USB da qualsiasi luogo e mantenere gli utenti connessi al proprio archivio multimediale in ogni momento. Ampia anche la gamma di access point, Dual-band e single-band (nuovi i modelli WX-1 e WK-1, entrambi dual-band, Wireless-AC, wall-mount). www.gammalta.it

CASIO

VANTAGE

Un nuovo vpr "LampFree"

I nuovi equinox

Continua la produzione di videoproiettori "LampFree" con sorgente luminosa ibrida Laser & LED di Casio, questa volta con un prodotto che unisce una luminosità di 2700 Ansi Lumen e altre caratteristiche tecniche ottimali per svariate applicazioni (come il settore Educational e Business) ad un prezzo competitivo. Il nuovo modello XJ-V1 amplia ulteriormente la gamma di proiettori "LampFree" di Casio, proponendosi come valida soluzione per chi vuole godere dei benefici di un videoproiettore Laser&LED mantenendo un investimento limitato. L'XJ-V1 può essere installato a soffitto con l'ausilio di una staffa di montaggio universale, senza procedere all'installazione di una nuova staffa. In alternativa, il proiettore può essere comodamente tenuto su un tavolo date le sue dimensioni contenute. La durata di 20.000 ore della sorgente luminosa elimina la necessità di cambiare periodicamente la lampada, abbattendo il TCO (total cost of ownership) e garantendo la sicurezza di un prodotto sempre funzionante senza rischi di periodici fermi macchina. A differenza della lampada a mercurio ad alta pressione, non è richiesto alcun intervallo di riscaldamento e raffreddamento: è quindi possibile avviare una proiezione a massima luminosità in soli 5 secondi e non ci sono rischi di rovinare la sorgente luminosa interrompendo improvvisamente l'alimentazione elettrica. www.casio-europe.com/it

Vantage ha recentemente rilasciato la nuova serie Equinox 41 Design Center 3.3 e il firmware Equinox 1.2. Questa interfaccia utente ha il vantaggio di offrire la versatilità di una tastiera Vantage ma con schermo a sfioramento come quello di un touchscreen. Equinox è il risultato di un approfondito studio da parte di Vantage, che ha chiesto ai suoi clienti ciò che consideravano più bello e semplice da utilizzare, riguardo la gestione dei propri sistemi di automazione domestica. I risultati di questo studio, assieme alle ultime innovazioni tecnologiche, hanno pemesso di realizzare Equinox, una delle migliori interfacce di controllo del sistema Vantage Infusion. La nuova famiglia Equinox di Vantage vede un’interfaccia utente rinnovata, semplificata e migliorata nell’estetica. La nuova linea Equinox 41, disponibile con schermo LCD 4:3, dispone di sensori di illuminazione che adattano la luminosità del pannello a quella ambientale per creare sempre le ottimali condizioni di visibilità. La presenza di 12 widget pre-programmati per le luci, scenari, meteo, clima, audio e video multiroom, sicurezza, ecc, garantisce una navigazione a portata di dita. www.vantagecontrols.com SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

011


Attualità

Training - I corsi del periodo aprile-giugno 2015

I CORSI DI FORMAZIONE FINO A GIUGNO 2015 ABB

www.abb.com/it Corsi KNX Entry Level Introduzione ai sistemi di building automation ABB i-bus® KNX Obiettivi Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus ABB i-bus® KNX per realizzare l’installazione, la programmazione e la messa in servizio di sistemi di controllo degli edifici. Modalità di iscrizione Dato il numero limitato di postazioni è necessaria la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage nella sezione formazione! La partecipazione al corso sarà garantita dopo il pagamento del corso stesso. Costo: 200 € (iva inclusa) Calendario corsi 14-15 Maggio - Vittuone 18-19 Giugno - Santa Palomba Corso base certificato KNX Installazione, configurazione e messa in servizio di impianti ABB i-bus® KNX Obiettivi Fornire ampie conoscenze di base della tecnologia bus KNX per realizzare l’installazione, la programmazione e la messa in servizio di impianti KNX. Al termine del corso è previsto un esame per diventare KNX Partner certificati con pubblicazione sul sito dell’associazione. L’iscrizione al corso è subordinata alla partecipazione con successo al corso base. Modalità di iscrizione Dato il numero limitato di postazioni è necessaria la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage nella sezione formazione! La partecipazione al corso sarà garantita dopo il pagamento del corso stesso. Costo: 1.300 € (iva inclusa) Calendario corsi 04-08 Maggio - Vittuone 22-26 Giugno - Vittuone

CAME

www.came.it Le attività di training hanno svolgimento presso la sede di Came Service a Dosson di Cassier, in provincia di Treviso e presso la sede Came-BPT a Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone. Calendario corsi Aprile 8 - Controllo accessi pedonali - Dosson (TV) 9 - TVCC - Sesto Al Reghena (PN) 27 - Domotica base - Sesto Al Reghena (PN) 28 - Videocitofonia BUS - Sesto Al Reghena (PN) 29 - Normative - Dosson (TV) 30 - Motori tubulari - Dosson (TV) Maggio 25 - Videocitofonia IP - Sesto Al Reghena (PN) 26 - Barriere stradali e chiusure industriali Dosson (TV) 27 - Domotica avanzata - Sesto Al Reghena (PN) 28 - Porte automatiche pedonali - Dosson (TV) 29 - Sistemi di controllo accessi veicolare - Dosson (TV) Giugno 8 - Sicurezza - Sesto Al Reghena (PN) 9 - Sicurezza Sesto Al Reghena (PN) 10 - Illuminazione LED - Sesto Al Reghena (PN) 11 - Domotica base - Sesto Al Reghena (PN) 12 - Normative - Dosson (TV)

COMM-TEC

www.comm-tec.it L'iscrizione ai corsi gratuti avvienne tramite il sito www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti disponibili Calendario corsi Marzo 26-27 - Corso Base RTI Aprile 29-30 - Corso base RTI Maggio 28-29 - Corso base RTI Giugno 05 - HDL FIRST CONTACT (presentazione linea HDL BUSPRO) 25-26 - Corso Base RTI

Corso specialistico Controllo accessi Obiettivi Fornire ampie conoscenze di base sul sistema di controllo accessi ABB dedicato ad applicazioni alberghiere. L’iscrizione al corso è subordinata alla partecipazione con successo al corso base. Modalità di iscrizione Dato il numero limitato di postazioni è necessaria la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage nella sezione formazione. La partecipazione al corso è gratuita. Calendario corsi 21 Aprile - Vittuone

YSTEM 012 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

CRESTRON

www.crestron.eu l corsi Crestron hanno svolgimento pressola sede di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI). Per ogni informazione è possibile consultare il sito www.crestron.eu CORSO COMM+RES+101 durata: 2 giorni Si rivolge a progettisti, alle aziende che intendono diventare installatori Crestron e a tutti coloro che desiderano acquisire familiarità con Crestron senza entrare nello specifico della programmazione.

Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società. Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una settimana dalla data dello stesso. Per la partecipazione al corso non è necessario avere con sé un computer. La partecipazione al corso è gratuita. Prossime date : aprile: 27-28 giugno: 24-25 CORSO CTI-P101 durata: 3 giorni È aperto a tutti coloro che vogliono programmare i sistemi e che hanno una minima conoscenza di logica digitale e programmazione. Condizioni di partecipazione Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società. Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una settimana dalla data dello stesso. Per la partecipazione al corso è necessario avere con sé un computer le cui caratteristiche verranno indicate all'iscrizione. La partecipazione al corso CTI-P101 è sottoposta all’acquisto di un sistema demo a scelta fra i kit speciali in promozione presenti sul listino di Crestron Italia. L’ordine del kit deve essere inviato prima della data scelta del corso. Prossime date: maggio: 27-28-29 CORSO CTI-P201 durata: 2 giorni È aperto a tutti coloro che hanno preso parte e superato con successo il corso base da almeno sei mesi. Condizioni di partecipazione Al corso CTI-P201 è ammesso un numero massimo di 4 partecipanti. Qualora non venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una settimana dalla data dello stesso. Per l´accesso al corso avanzato è richiesto l'invio di un software realizzato dal programmatore partecipante. Ciò consente di valutare il livello di preparazione maturato e la conseguente ammissione al corso. Ne consegue che il programma dovrà essere minimamente articolato e contenere gestioni su porta seriale RS232/422/485 e controllo/setup su rete Ethernet. La partecipazione al corso è gratuita. Calendario corsi: giugno: 22-23 CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “D” Designer 4K durata: 1 giorno Il corso è aperto a tutti coloro che disegnano e progettano sistemi DigitalMedia Condizioni di partecipazione Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società. Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una settimana dalla data dello stesso. La partecipazione al corso di certificazione è gratuita. Prossime date: maggio: 26


www.simmagazine.it

GEWISS PROFESSIONAL www.gewiss.it

CLD1 - Corso singolo Le 3P della domotica: Proporre, preventivare e progettare un impianto domotico Frequentando questo corso si ricevono tutte le informazioni e le competenze necessarie per diventare esperti nelle “3p della domotica”: proporre, progettare e preventivare un impianto domotico che si adatti alle esigenze del cliente. Il corso delle 3P è il primo dei corsi di domotica nell’offerta di GEWISS Professional, quindi non richiede particolari conoscenze in questo campo. Per una buona comprensione dei temi affrontati è però preferibile che i partecipanti abbiano buone competenze tecniche in ambito elettrico. Numero partecipanti: max 15 persone. Durata del corso Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Prossime date CLD1 Corso singolo: maggio: 12-13 - Spazio CH Rho (MI) CLD2-I - Corso singolo Installare e configurare un impianto domotico con Knx Easy Con questo corso si mettono in pratica tutte le informazioni apprese nel primo corso, ma soprattutto si impara a “saper fare” domotica. Grande attenzione viene data alla pratica, attraverso esercitazioni a banco e con prodotti funzionanti. Il corso si rivolge a installatori e progettisti elettrici che vogliano imparare a realizzare soluzioni per l’impianto elettrico utilizzando i prodotti della linea Home Automation Chorus con tecnologia KNX. Questo corso deve essere preceduto dal CLD1. Numero partecipanti: max 15 persone. Durata del corso: Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Prossime date CLD2-I - Corso singolo: maggio: 16-17 - Spazio CH Rho (MI) 10-11- S. Lazzaro di Savena (BO) CLK1 - Prima parte Corso per la certificazione Knx (KNX Basic Course) Parte prima: in questa prima parte del corso per diventare KNX Partner vengono affrontati tutti gli aspetti necessari alla comprensione dei fondamenti della tecnologia KNX. Il corso si rivolge a System integrators o installatori avanzati che abbiano una comprovata padronanza dei concetti di base della domotica e della building automation. L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto esperienze installative, anche con altre tecnologie. Numero partecipanti: max 12 persone. Durata del corso Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Il corso è conforme alle regole stabilite dall’associazione internazionale KNX per programma, durata e materiale consegnato. Per maggiori informazioni www.knx.org. Prossime date CLk1 - Prima parte giugno: 9-10 - Calcinate (BG) 23-24 - Spazio CH Rho (MI)

CLK1 - Seconda parte Corso per la certificazione Knx (KNX Basic Course) Parte seconda: vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software per la configurazione chiamato ETS. Durante le lezioni il partecipante riceve tutte le informazioni sulle schermate principali del programma attraverso esercitazioni pratiche su prodotti KNX funzionanti. Il corso si rivolge a System integrators o installatori avanzati che abbiano una comprovata padronanza dei concetti di base della domotica e della building automation. L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto esperienze installative, anche con altre tecnologie domotiche. È possibile iscriversi al solo esame KNX: in quel caso verrà fornita in anticipo la documentazione del corso per prepararsi in maniera autonoma all’esame finale. Numero partecipanti: max 12 persone. Durata del corso Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame finale per il rilascio del certificato di KNX Partner. Il corso è conforme alle regole stabilite dall’associazione internazionale KNX per programma, durata e materiale consegnato. Per maggiori informazioni www.knx.org. Prossime date CLK1 - Seconda parte: aprile: 14-15-16 - Calcinate (BG) 14-15-16 - S. Lazzaro di Savena (BO) maggio-giugno 30-01-02 - Roma CLK2 - Prima parte CORSO KNX AVANZATO (KNX ADVANCED COURSE) La prima parte del corso avanzato di KNX è dedicato ad approfondire la conoscenza delle funzioni di ETS4 e su alcuni dispositivi per applicazioni legate alla building automation. I partecipanti devono essere certificati KNX Partner e avere una buona conoscenza del software ETS 4 (è consigliabile avere già programmato impianti KNX con ETS 4 prima di affrontare il corso avanzato KNX) Numero partecipanti: max 12 persone. Durata del corso Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Il corso è conforme alle regole stabilite dall’associazione internazionale KNX per programma, durata e materiale consegnato. Per maggiori informazioni www.knx.org. Prossime date CLk2 - Prima parte maggio: 19-20 - Calcinate (BG) CLK2 - Seconda parte CORSO KNX AVANZATO (KNX ADVANCED COURSE) La seconda parte del corso avanzato di KNX è caratterizzata da attività di programmazione con ETS 4 su funzioni avanzate di Building Automation. Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito: tecniche di programmazione di dispositivi KNX con funzioni avanzate e capacità di poporre soluzioni per l’impianto integrato. Al termine del corso i partecipanti sostengono un esame finale per ottenere il certificato “KNX ADVANCED”. I partecipanti devono essere certificati KNX Partner e avere una buona conoscenza del software ETS 4. (è consigliabile avere già programmato impianti KNX con ETS 4 prima di affrontare il corso avanzato KNX) Numero partecipanti: max 12 persone.

Durata del corso Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame finale per il rilascio del certificato di KNX Advanced. Il corso è conforme alle regole stabilite dall’associazione internazionale KNX per programma, durata e materiale consegnato. Per maggiori informazioni www.knx.org. Prossime date CLK2 - Seconda parte: maggio: 26-27-28 - Calcinate (BG)

INTERMARK SISTEMI www.intermark.it

Calendario corsi Aprile 14-19 - Salone del Mobile | Workplace 3.0 - Milano 20-30 - Arthur Holm Van Tour - Itinerante 21-22-23 - Corso AMX Programmer 1 - Roma 24 - Certificazione AMX Programmer 1 - Roma 28 - Lighting Control Day - Martina Franca (BR) Maggio 18-22 - Experience Tour - Itinerante 27 - Lighting Control Day - Milano Giugno 9 - Technology Integration Day - Padova 15-26 - Experience Tour - Itinerante

VANTAGE

www.vantageitalia.it Corso di certificazione Vantage, basato su lezioni teoriche e pratiche. Si svolge in Bticino, sede di Varese, e si articola in 5 giornate: le prime 4 sono di formazione e approfondimento tecnico (1 giornata Hardware e 3 giornate software) con conseguente test di certificazione e l’ultima giornata è di formazione commerciale. Di seguito il dettaglio degli argomenti per ogni giornata: I giorno: Presentazione hardware Vantage e presentazione ed installazione software Design Center II giorno: nozioni generali su Design Center, configurazione stazioni, procedure elementari, task semplici, variabili, stili, task condizionali III giorno: programmazione tastiere, task avanzati, equinox 4, touch screen designer, comandi A/V, iPhone, iPad IV giorno: diagnostica, personalizzazione grafica avanzata, integrazione con sistemi MyHome - Driver Legrand Infusion OWN - domande e risposte al termine si svolgerà il certification test V giorno: presentazione commerciale a cura di Emanuele Vischi con test commerciale al termine del training. Calendario corsi: 18-22 maggio 22-26 giugno

SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

013


Attualità

Training - I corsi del periodo aprile-giugno 2015 I CORSI VIMAR FINO A GIUGNO

CORSO BASE BY-ME Corso By-me Entry Level Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si approcciano alla domotica per la prima volta. INIZIO DURATA CITTÀ 16/04/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 22/04/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 08/05/2015 1 giorno Torino (TO) 13/05/2015 1 giorno Palermo (PA) 14/05/2015 1 giorno Catania (CT) 19/05/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 20/05/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 22/05/2015 1 giorno Torino (TO) 05/06/2015 1 giorno Torino (TO) 11/06/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 17/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 25/06/2015 1 giorno Fano (PU) 26/06/2015 1 giorno Forlì (FC) CORSO AVANZATO BY-ME CON CENTRALE Programmare e gestire un impianto domotico By-me Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano approfondire la programmazione e gestione di un impianto domotico By-Me attraverso la centrale. INIZIO DURATA CITTÀ 09/06/2015 2 giorni Marostica (VI) CORSO AVANZATO BY-ME CON EASYTOOL PROFESSIONAL Programmare un impianto Domotico con Easytool Professional Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-Me attraverso i software Easy Draw ed Easy Tool Professional. INIZIO DURATA CITTÀ 21/04/2015 2 giorni Marostica (VI) 13/05/2015 2 giorni Marostica (VI) 16/06/2015 2 giorni Marostica (VI) CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLO Controllare tramite Web Server Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la configurazione e la supervisione da remoto di un impianto domotico By-Me tramite Web Server. INIZIO DURATA CITTÀ 15/05/2015 1 giorno Marostica (VI) CORSO BASE VIDEOCITOFONIA Corso Videocitofonia Entry Level Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla videocitofonia 2 Fili. INIZIO DURATA CITTÀ 15/04/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 17/04/2015 1 giorno Torino (TO) 22/04/2015 1 giorno Milano (MI) 28/04/2015 1 giorno Palermo (PA) 29/04/2015 1 giorno Catania (CT) 05/05/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 13/05/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 27/05/2015 1 giorno Milano (MI) 27/05/2015 1 giorno Palermo (PA) 28/05/2015 1 giorno Catania (CT) 28/05/2015 1 giorno Fano (PU) 29/05/2015 1 giorno Torino (TO)

YSTEM 014 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

10/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 19/06/2015 1 giorno Torino (TO) 23/06/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 24/06/2015 1 giorno Milano (MI) 25/06/2015 1 giorno Fano (PU) 26/06/2015 1 giorno Forlì (FC) CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA Programmare un impianto videocitofonico 2 fili Plus e gestirlo con Save Prog. Il corso affronta la programmazione di un impianto di videocitofonia 2 fili Plus attraverso la targa e successivamente la gestione avanzata con software Save Prog. INIZIO DURATA CITTÀ 28/04/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 12/05/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 11/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) CORSO BASE TVCC Corso TVCC Entry Level Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si approcciano per la prima volta ai sistemi di videosorveglianza. INIZIO DURATA CITTÀ 21/04/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 29/04/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 15/05/2015 1 giorno Torino (TO) 27/05/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 28/05/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 28/05/2015 1 giorno Fano (PU) 11/06/2015 1 giorno Milano (MI) 12/06/2015 1 giorno Torino (TO) 24/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) CORSO AVANZATO TVCC Programmare e gestire un impianto TVCC analogico Il corso affronta la programmazione di un impianto TVCC Analogico INIZIO DURATA CITTÀ 16/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) CORSO BASE AUTOMAZIONI Conoscere e programmare un sistema di automazioni Il corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza e la programmazione di un sistema di automazioni Elvox. INIZIO DURATA CITTÀ 14/04/2015 1 giorno Palermo (PA) 15/04/2015 1 giorno Catania (CT) 23/04/2015 1 giorno Torino (TO) 30/04/2015 1 giorno Casalnuovo di Napoli (NA) 06/05/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 19/05/2015 1 giorno Milano (MI) 04/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 17/06/2015 1 giorno Palermo (PA) 18/06/2015 1 giorno Catania (CT) 26/06/2015 1 giorno Torino (TO) CORSO AVANZATO AUTOMAZIONI Programmare e gestire un impianto di Automazioni Il corso affronta la programmazione di un impianto di Automazioni. INIZIO DURATA CITTÀ 05/06/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 17/09/2015 1 giorno Campodarsego (PD) 03/11/2015 1 giorno Campodarsego (PD)


Attualità

Training - A colloquio con il dott. Dario Necchi, responsabile formazione tecnica BTicino

La formazione secondo BTicino

Come è organizzata l’attività di formazione all’interno di BTicino? Tre diverse tipologie di corsi, determinati da un diverso livello di approfondimento, sono dedicati a quei professionisti che vogliano entrare in contatto o approfondire la conoscenza con il mondo BTicino. Ne abbiamo parlato con il dott. Dario Necchi, responsabile della formazione tecnica dell’azienda di Luigi Nicolucci

System Integrator Magazine

Dott. Necchi, esiste una struttura di BTicino che si occupa esclusivamente di formazione e come è organizzata al riguardo l’attività dell’azienda? Dario Necchi - Sì, la nostra struttura è formata da quattro persone; in linea di massimo, possiamo sintetizzare l’attività di formazione BTicino in tre diverse tipologie di corsi: la prima e più semplice, può essere definita di tipo informativo e prevede una semplice divulgazione o aggiornamento sulle novità che l’azienda commercializza in un dato periodo; una seconda tipologia di corsi è quella di approfondimento/ formazione sui sistemi, affiancata in alcuni casi da vere e proprie lezioni pratiche su l’utilizzo di determinati prodotti o sistemi. Una terza tipologia è, infine, quella dei corsi specialistici, basati anche questi sull’approfondimento dei sistemi che si differenzia dalle altre due tipologie per il diverso grado di approfondimento e la durata. Nel primo caso, infatti, la durata dei corsi non supera generalmente le due ore, passando per le quattro-sei ore nel caso di corsi di formativi/di

approfondimento per arrivare a duetre giorni per i corsi specialistici.

SIM - Quali sono i requisiti per

partecipare alle diverse tipologie di corsi? D.N. - Trattandosi solo di aggiornamenti sui prodotti, il primo livello di corsi è accessibile a tutti; per il secondo livello si attua una prima selezione a seconda della tipologia del corso; l’approfondimento può infatti essere destinato ai neofiti, a coloro che hanno una minima conoscenza o, al contrario, essere di livello più elevato e richiedere quindi delle basi su determinati argomenti. In questi casi tali corsi sono realizzati su invito mirato. I corsi del terzo livello sono ancora più selettivi; per la maggior parte i corsi di formazione BTicino si tengono su invito ma non è escluso che in alcuni casi una quota parte dell’accesso venga lasciata a disposizione di chi voglia iscriversi.

SIM - I corsi di specializzazione

riguardano anche i custom installar cosiddetti “Alto Automation”, di fatto gli installatori di punta legati a BTicino?

D.N. - I corsi che gestiamo

con struttura della formazione su pianificazione annuale non riguardano i cosiddetti Alto Automation perché questi professionisti seguono una strada dedicata esclusivamente a loro; ci riferiamo quindi a tutto il resto del mondo dell’home & building automation.

SIM - È necessario essere partner

di BTicino per poter accedere ai corsi o l’accesso è libero anche ad aziende non partner? D.N. - Non esiste una regola fissa; in alcuni casi il corso viene gestito su invito, in altri casi viene lasciato libero a chiunque voglia accedere, lo si decide di volta in volta in base alle diverse esigenze.

SIM - L’installatore BTicino può beneficare di un costo minore del corso o il costo è uguali per tutti? D.N. - I corsi erogati da BTicino sono tutti gratuiti, soltanto negli ultimi due anni abbiamo intrapreso una determinata tipologia di corsi erogati attraverso i grossisti di materiale elettrico, la partecipazione ai quali richiede un corrispettivo corrisposto sotto forma di acquisto di materiale. SIM - In termini numerici, quale è stata nel corso del 2014 l’affluenza ai vostri corsi di formazione? D.N. - Per il 2014 abbiamo registrato circa 11.000 partecipanti. SIM - Da qualche tempo parte dei corsi sono disponibili anche online, sul portale dell’informazione

di BTicino; in cosa si differenziano i corsi on-line dai corsi tradizionali? D.N. - Con l’apertura del portale dell’informazione, abbiamo iniziato dal mese di novembre a erogare anche dei corsi on-line (via web) con cadenza settimanale che si differenziano dai corsi tradizionali soltanto per la modalità di fruizione la cui partecipazione è assolutamente libera e gratuita. I contenuti dei corsi on-line rispecchiano quelli dei corsi tradizionali, con delle differenze dettate dal diverso mezzo di fruizione. I corsi on-line sono messi a disposizione on-demand in modo che chiunque ne possa fruire anche in un secondo momento. È prevista anche la registrazione a corsi non necessariamente eseguiti on-line ma che vengono messi a disposizione esclusivamente on-demand.

SIM - I corsi di aggiornamento

professionale erogati dalla vostra struttura riguardano anche gli installatori “Alto Automation” di BTicino? D.N. - No, gli installatori “Alto Automation” possono disporre di un programma di aggiornamento specifico, formato da una o due sessioni annuali; essendo la punto di diamante possono fruire anche di anteprime di prodotti. In collaborazione con i vari ordini professionali, poi, a seconda della tipologia di corso, eroghiamo corsi che fruiscono di crediti formativi. Le figure professionali interessate sono architetti, ingegneri e periti industriali. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

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Digital signage - Immagini sempre più uniformi con Sharp

Prodotti

La soluzione calibrata

Sharp introduce sul mercato nuovi display dedicati al digital signage: non manca il 4K, ma soprattutto c’è una nuova e professionale tecnologia per la calibrazione dei colori che rende una parete di videowall perfettamente uniforme

di Paolo Radice

S

i chiama UCCT ed è l’acronimo di Uniform Colour Calibration Technology, la nuova tecnologia sviluppata da Sharp per i suoi display LCD professionali (e chissà che non venga applicata anche ai modelli consumer, in futuro?),

che permette di ricreare un punto di bianco uniforme dal centro dello schermo fino alle estremità. I nuovi monitor PN-V551, modelli full HD da 55” di diagonale destinati alla composizione di grandi videowall, sono i primi ad esserne equipaggiati e sono

stati presentati all’ISE di febbraio. La loro calibrazione col nuovo sistema avviene già in fabbrica, quando i tecnici – attraverso uno spettrometro – settano ogni singolo display uniformemente, grazie al controllo pixel per pixel effettuato dal software, calcolando

COSTRUTTORE: Sharp Co. - Giappone; DISTRIBUTORE: Sharp Electronics (Europe) Italia spa - www.sharp.it YSTEM 016 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

i valori di chroma e luminanza ad hoc. Per avere un quadro d’insieme ancora più realistico nella loro disposizione a parete, inoltre, i nuovi PN-V551 offrono una cornice di appena 3,5 mm di spessore (tra i valori più bassi in assoluto


www.simmagazine.it

Nelle immagini in questa pagina, lo schermo PN-H701 da 70 pollici di diagonale e risoluzione 4K in alcuni contesti espositivi; visto di profilo, la sua sagoma dimostra quanto veramente sia sottile.

sul mercato); a questo aspetto si aggiungono l’elevata luminosità (700cd/m2) e un layout progettato per un utilizzo 24/7, oltre al peso relativamente contenuto di 23 kg.

SEMPRE PIÙ 4K

All’ISE, inoltre, Sharp ha portato e svelato anche nuovi schermi da 70” con risoluzione Ultra HD, i PN-H701. Questi monitor vantano un ampio schermo e una qualità di risoluzione di immagine straordinariamente alta, per poter mostrare qualunque tipo di contenuto, da testi dettagliati e grafiche ricche di particolari. Con il loro grande schermo senza giunture e una risoluzione quadrupla rispetto ad un normale full HD 1080p, sono in grado di offrire il massimo dettaglio in ogni frangente, nonché la profondità e la chiarezza che l’autore del contenuto intendeva trasmettere. Il PN-H701 è naturalmente destinato anch’esso all’utilizzo 24/7, è dotato di cornici sottili e della tecnologia proprietaria UV2A 4K TFT, che assicura colori profondi e saturi. Ogni monitor 4K della serie PN, inoltre, è munito di media player USB integrato, che gli consente di riprodurre filmati full HD o Ultra HD tramite la sua memoria interna di 400MB, senza dunque la necessità di essere collegato ad

I NUOVI DISPLAY IN SOSTANZA • Nuova tecnologia UCCT per la calibrazione professionale e uniforme dei colori • Nuovo monitor per videowall da 55” full HD – PN-V551 • Nuovo monitor per videowall 4K da 70” – PN-H701 • Cornice ultrasottile (3,5mm sui PN-V551)

un network. Il media player, poi, può anche agire come sorgente principale o di riserva, per non lasciare mai lo schermo bianco. Tra le connessioni ci sono quattro porte HDMI (2.0 e HDCP compatibili) che supportano MHL e il circuito ARC. Nella presentazione dei nuovi schermi, Michael Bailly, Product Planning e Marketing Director di Sharp Visual Solutions Europe, ha dichiarato: “Questi display sono i primi di tanti che verranno di qui a breve presentati dal nostro team. Il nuovo PN-V551, con la sua tecnologia UCCT, è il risultato del costante lavoro del reparto R&D, da sempre focalizzato sulla realizzazione di immagini di grande qualità. I PN-H701, invece, aggiornano la nostra gamma di prodotti 4K e si prestano all’utilizzo senza compromessi 24/7, dimostrando grandi prestazioni”. In apertura, una possibile stazione videowall realizzata con monitor PNV551, elementi da 55" e risoluzione full HD, con una cornice di soli 3,5mm.

CARATTERISTICHE PN-H701 Dimensioni e risoluzione schermo: 70” (177 cm); 3840x2160p/60Hz pixel Luminosità: 400cd/m2 Rapporto di contrasto: 3000:1 Ingressi video: 4 HDMI, D-Sub 15 pin Tempo di risposta: 6 ms Consumo: 240W max; 0,5W (standby) Controlli: RS-232 via 3,5mm, Ethernet Angolo di visione: 176° h/v Note: installazione orizzontale/ verticale, VESA 400x400, altoparlanti integrati 10W+10W Dimensioni(LxAxP): 1559x894x69 mm Peso: 47 kg

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Networking - Crestron Digital Media 3.0

Prodotti

Crestron presenta il DM 3.0

All’ultimo ISE di Amsterdam, Crestron ha illustrato le funzioni e le potenzialità del DigitalMedia 3.0. Non si tratta di un prodotto, e nemmeno di un semplice aggiornamento. Il DM 3.0 ha ambizioni più elevate: diventare lo standard di riferimento nella distribuzione audio video con risoluzione 4K/60 di Marco Galloni

PRODUTTORE: Crestron Electronics, Inc. - USA; DISTRIBUTORE: Crestron Italia - tel. 02/92148185 - www.crestron.it YSTEM 018 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


www.simmagazine.it

I

n certi casi si fa prima a dire ciò che una cosa non è. Così ha fatto Fred Bargetzi, CTO di Crestron, lo scorso 10 febbraio ad Amsterdam durante la presentazione del DM 3.0 avvenuta nell’ambito dell’ISE 2015 (Integrated Systems Europe). «Tanto per essere chiari, il DM 3.0 non è un prodotto. Si tratta piuttosto di una collezione di standard digitali incorporati nei prodotti della linea DM (DigitalMedia): distribuzione e scaling non compressi con risoluzione 4K/60; streaming A/V; soluzioni IT per l’impresa; soluzioni scalabili end-to-end per ogni tipo di stanza e ambiente».

COSA OFFRE IL DM 3.0

Cercheremo adesso di analizzare nel dettaglio i quattro punti toccati da Bargetzi nel suo discorso di presentazione, cominciando dalla distribuzione di segnali non compressi con risoluzione 4K/60. Com’è noto lo standard 4K a 60 fotogrammi al secondo garantisce immagini estremamente nitide e movimenti fluidi; il problema è che le sorgenti 4K di prima generazione supportano solo il formato a 30 fotogrammi al secondo, ciò che spiega il perché delle immagini sfocate e spezzettate che si vedono in certe demo video in 4K. Va da sé che una simile qualità di immagine non è accettabile: in ambito professionale sono ormai d’obbligo la distribuzione video in 4K/60 e lo scaling fino a 4096 x 2160 a 60 Hz. Il secondo argomento elencato da Bargetzi è lo streaming audio video. Lo streaming è una tecnologia potente ed efficace che consente di fornire contenuti, attraverso l’infrastruttura IT, a chiunque sia connesso in rete, dallo studente del campus universitario all’utente che abita all’altro capo del mondo. Tuttavia lo streaming non è la tecnologia risolutiva, definitiva: in certi casi può essere più conveniente ricorrere alla distribuzione pointto-point senza compressione, che garantisce la più alta qualità di

immagini e non introduce latenza; i dispositivi compatibili con il DM 3.0 offrono il meglio delle due tecnologie, streaming e distribuzione point-topoint sulla stessa piattaforma. Riguardo al terzo punto toccato da Bargetzi, le soluzioni IT per l’impresa, occorre convenire che il nostro modo di vivere e lavorare rende sempre più irrinunciabili le tecnologie per la presentazione dei lavori e per la collaborazione tra persone sparse per il mondo, basti pensare ai gruppo di scienziati, studiosi o dirigenti d’azienda che fanno uso intensivo delle videoconferenze. Tutto questo necessita di un monitoraggio centralizzato e di procedure in grado di individuare e risolvere automaticamente i problemi di collegamento: alle apparecchiature A/V è richiesta la capacità di supportare gli standard IT più avanzati, inclusi l’IEEE 802.1X, il Transport Layer Security (TLS), l’Active Directory e l’SNMP. Ed eccoci all’ultimo punto, le soluzioni scalabili end-to-end: le imprese e le società hanno sede in edifici che comprendono ambienti di ogni tipo e dimensione, dagli spazi comuni alle sale riunioni, dalle aule agli uffici in cui lavorano solo una o due persone. Per fornire a tutti questi ambienti gli stessi contenuti in modo coerente, occorre utilizzare sistemi monomarca o comunque composti da elementi con elevato grado di compatibilità, sistemi che inoltre siano scalabili e consentano di aggiungere facilmente ingressi e uscite: i componenti DM 3.0-compatibili, Crestron o d’altra marca, sono in possesso di simili caratteristiche. La Crestron, ha aggiunto Bargetzi nell’intervento di Amsterdam, non si limita a fornire prodotti compatibili con lo standard DM 3.0 ma offre una serie di servizi tra i quali ci limitiamo a ricordare il pluripremiato 24 x 7 (24 ore 7 giorni su 7), i centri per il supporto tecnico e la formazione, le decine di migliaia di professionisti specializzati in DM 3.0 e i programmi per la certificazione di dispositivi 4K.

Sopra, tra le funzioni che lo standard DM 3.0 garantisce c’è la distribuzione di segnali non compressi con risoluzione 4K/60. Le sorgenti 4K di prima generazione supportano solo il formato a 30 fotogrammi al secondo, ciò che spiega le immagini sfocate e spezzettate di certe demo video in 4K (vedi la zona sinistra di questa foto): in ambito professionale sono ormai d’obbligo la distribuzione video in 4K/60 e lo scaling fino a 4096 x 2160 a 60 Hz.

Fig. 1 - A fianco, un sistema per la distribuzione di contenuti all’interno di un’aula multimediale. Il sistema ruota attorno a uno switcher Crestron DMPS3-4K-150-C; tra i componenti si riconoscono inoltre un ricevitore e room controller DM-RMC-4K-100-C, un amplificatore MP-AMP40, due diffusori Saros SR6T e un touchscreen TSW-752.

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Prodotti

Networking - Crestron Digital Media 3.0

CRESTRON DMPS3-4K-150-C, IL PRESENTATORE IDEALE

Il Crestron DMPS3-4K-150-C è probabilmente, insieme ai fratelli maggiori DMPS3-4K-200-C e DMPS3-4K-300-C, il dispositivo che meglio rappresenta lo standard DM 3.0. Si tratta di uno switcher che, in un telaio rack da una sola unità (1U), comprende un video scaler 4K, un preamplificatore microfonico e un DSP audio, dotazione che ne fa il componente ideale per gestire presentazioni multimediali all’interno di spazi pubblici, sale per conferenze, aule universitarie e simili. La facilità d’uso e la versatilità sono garantite dal .AV Framework Base Software, dalla possibilità di collegare allo switcher fino a quattro “cable caddie” Crestron Connect It TT-100 e dal fatto che il DMPS3-4K-150-C non richiede programmazione; lo switcher può essere utilizzato in una quantità di configurazioni diverse e controllato attraverso touch screen, iPad o computer. I partecipanti alla conferenza o alla lezione non devono far altro che collegare i loro laptop, tablet o smartphone al TT-100 e premere il pulsante “Show Me” sulla schermata del .AV Framework, dopodiché il software fa il resto: in

YSTEM 020 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

Il “cable caddie” Crestron Connect It TT-100 è un’interfaccia da tavolo per conferenze, presentazioni e lezioni multimediali: dotata di ingressi/uscite HDMI, VGA e audio analogici, la TT-100 consente a relatori, ascoltatori, docenti e studenti di collegare facilmente i loro laptop, tablet o smartphone e di selezionarli attraverso i due pulsanti triangolari bordati d’azzurro che si vedono nell’immagine; un singolo switcher DMPS3-4K150-C può gestire fino a quattro TT-100. questo modo è possibile controllare display Crestron o proiettori connessi via Ethernet, flat panel dotati di funzione HDMI CEC e display provvisti di seriale RS-232. Dotato di due porte HDBaseT e di ingressi HDMI auto-switching, VGA e audio analogici, il DMPS34K-150-C consente, tra le altre cose, di mixare i segnali provenienti da una sorgente preselezionata e dal microfono per poi smistarli attraverso un’uscita HDMI e un’uscita audio stereo analogica. La possibilità di aggiungere ingressi e uscite DigitalMedia 8G+ permette

lo streaming su lunga distanza da e verso sorgenti remote e display. Il DM 3.0 arriva esattamente dieci anni dopo il lancio della piattaforma DigitalMedia. Sarebbe tuttavia un errore considerarlo come un semplice aggiornamento, la naturale evoluzione di uno standard. Il DM 3.0 mira ben più in alto, ambisce a diventare lo standard di riferimento per la distribuzione audio video professionale. Per dirla con le parole di Bargetzi, «il DM 3.0 può essere considerato come la risposta a una richiesta di eccellenza nell’ambito della distribuzione video».

Sotto, il Crestron DMPS3-4K150-C, switcher in formato rack 1U comprendente un video scaler 4K, un preamplificatore microfonico e un DSP audio: è il dispositivo ideale per gestire presentazioni multimediali all’interno di spazi pubblici, sale per conferenze, aule universitarie e simili. Dotato di ingressi HDMI auto-switching, VGA e audio analogici, il DMPS34K-150-C non richiede programmazione e può essere controllato attraverso touch screen, iPad o computer.


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Networking - Wyrestorm presenta NetworkHD-Pro

Prodotti

Il network si evolve

Dopo aver annunciato la soluzione con video in HD JPEG2000 via IP nel 2014 al CEDIA, quest’anno Wyrestorm lancia una nuova sfida con la presentazione del nuovo sistema NetworkHD-Pro, basato stavolta sulla compressione H.264, più efficiente e modulare nella sua architettura espandibile di Paolo Radice

Nelle foto, il decoder H.264 della famiglia NetworkHD-Pro: versione con Video Wall processing (sopra) e versione con Multi-View Processing (sotto).

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a nuova famiglia di prodotti Wyrestorm NetworkHD-Pro presentata a febbraio si basa sulla precedente NetworkHD, ma a differenza di quest’ultima (che elaborava i segnali secondo l’algoritmo lossless JPEG2000) propone encoding e decoding stavolta nel formato HD compresso H.264. Inoltre, il layout progettuale è stato concepito per dar luogo a un sistema facilmente espandibile sia nelle zone controllabili, sia nelle sorgenti; in questo modo, si ottiene una totale convergenza tra

le sezioni audio e video e si lascia la libertà all’utente (e all’installatore) di poter intervenire in un secondo momento sull’impianto.

QUATTRO ELEMENTI

Il sistema così propone l’utilizzo dell’NHD-PRO-1TX (trasmettitore) che codifica i segnali HDMI in H.264 e viene gestito dall’unità di controllo NHD-PRO-CTL, a sua volta in grado di direzionare simultaneamente a più dispositivi connessi alla LAN i contenuti HD, senza creare problemi

KEY FEATURE NETWORKHD-PRO (H.264): • Supporto risoluzione fino a 1920x1200p@60Hz • Switch immediato tra sorgente, videowall e multiview • Latenza estremamente bassa (<100ms) • Controllo bidirezionale RS-232 e PoE supportati • Compatibile con Wyrestorm Enado • Audio embedding e de-embedding • Low network demand via LAN (10-40mbps)

agli altri elementi che utilizzano indirizzi IP; il controller, inoltre, ha un’efficiente gestione della larghezza di banda occupata e si rivela ideale per le installazioni complesse. I ricevitori sono di due tipi: c’è l’NHD-PRO-RX-VW (per gli apparati videowall) o l’NHD-PRO-RX-MV (per il multi-view); grazie alla caratteristica hardware del sistema, gli utenti possono visualizzare su uno stesso schermo e in contemporanea fino a 16 sorgenti differenti e smistarle a piacere. Con la tecnologia PoE e il controllo bidirezionale RS-232, poi, il sistema è compatibile con l’interfaccia Enado dello stesso costruttore. Grazie, infine, alle risoluzione supportata fino a 1900x1200@60Hz, la nuova soluzione Wyrestorm si presta ad operare bene non solo nel digital signage ma anche nei settori educational, hospitality e corporate di ogni dimensione per via della sua stessa espandibilità.

Costruttore: Wyrestorm Technologies LLC – Stati Uniti; Distributore: Pixel Engineering - www.pixelengineering.it YSTEM 022 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

ELEMENTI DELLA FAMIGLIA: NHD-PRO-1TX TRASMETTITORE Single Source HDMI in H.264 NHD-PRO-RX-VW decoder H.264 con Video Wall Processing (converte in HDMI per la modalità VideoWall) NHD-PRO-RX-MV decoder H.264 con Multi-View Processing (visualizza tutte le sorgenti collegate su un singolo display) NHD-PRO-CTL unità di controllo

KEY FEATURE GIÀ SU NETWORKHD (JPEG2000): • HDMI pass-through • Trasmissione fino a 100mt/328ft • Supporto risoluzione fino a 1920x1200p@60Hz • Trasmissione via USB, supporto USB 2.0 • HDMI 1.3 e compatibilità HDCP • Controllo via RS-232 e Pass-thru IP • PoE • Configurazione web-based


Prodotti

Audio/Video Distribution - I nuovi sistemi Gefen per i segnali A/V

KVM senza limiti

Con la soluzione Gefen, ora è possibile configurare un sistema con switch KVM anche attraverso cavi Ethernet, collegando fino a 65 mila ricevitori. A questa novità appena presentata si aggiungono, poi, altri elementi di rilievo, come gli extender per segnali HDMI fino a 150 metri... di Paolo Radice I prodotti Gefen della catena KVM over IP sono le coppie di sender/ receiver con porte USB, DVI, HDMI e VGA, caratterizzati da forme compatte e grande versatilità di utilizzo.

G

efen nel panorama mondiale del settore AVC ricopre un ruolo da protagonista ormai da diverso tempo, e questo non soltanto perché fa parte del ramo Technology Solutions del gruppo Nortek (a cui appartengono, inoltre, marchi come TvOne, SpeakerCraft, Elan, per dirne qualcuno), ma anche e in special modo perché negli anni ha puntualmente presentato soluzioni all’avanguardia adattabili alle sfere commerciali residenziali e industriali, senza temere la concorrenza, né sotto il profilo mediatico, né sotto quello qualitativo. Oggi, forse per merito anche del distributore Comm-Tec che più che mai si è mostrato incline e abile nel fornire ai professionisti/partner soluzioni anziché prodotti, l’azienda statunitense gode in Italia di un’ottima reputazione, che può trovare nuove conferme con le novità appena lanciate sul mercato.

IL KVM VIAGGIA SU CAT5

La prima di cui parliamo propone un modo diverso per controllare un network di dispositivi da tastiera e mouse. Grazie a un semplice switch

Ethernet e ai ricevitori Gefen KVM over IP con porte DVI, VGA o HDMI, infatti, adesso è possibile distribuire il segnale fino a 65 mila ricevitori, prelevandolo da un massimo di 256 sorgenti. Cifre incredibili, che fanno capire quanto espandibile sia il sistema cercato e progettato da Gefen. Ovviamente è necessario un software di gestione (che usufruisce di interfaccia su web browser), ma le possibilità sono pressoché illimitate, con il trasferimento di segnali audio, video (fino a full HD), RS232, IR e USB. I prodotti Gefen che compongono questa catena sono le coppie di sender/receiver con porte DVI, HDMI e VGA e contraddistinti dalla sigla “KVM over IP”, mentre per il controllo supervisore a monte è disponibile la nuova matrice controller EXT-CU-LAN, piattaforma hardware specificatamente progettata: su una rete LAN, la matrice facilita il riconoscimento dei vari device Gefen Video e KVM over IP connessi e assegna loro un indirizzo IP, rivelandosi come elemento essenziale per la semplificazione della gestione di un sistema ben strutturato. La migliore

destinazione per la matrice e i nuovi prodotti KVM over IP potrebbero essere le sale conferenza, le grandi aule didattiche o i centri comando operativi.

HDMI, ORA A 150 METRI

Passando ai prodotti veri e propri, invece, segnaliamo l’arrivo della nuova coppia di extender 4K dalla sigla più che mai complessa (GTBUHD2IRS-ELRPOL-BLK), che utilizza l’implementazione Gefen della tecnologia HDBaseT per portare un segnale HDMI fino a 150 metri di distanza (495 piedi), attraverso un

comune cavo Cat5e. Cambiando il tipo di cavo, poi, sono possibili diverse distanze di trasferimento, raggiungendo – per esempio – i 100 metri per trasferire video 4K con un cavo Cat6a. Oltre al video Ultra HD, dunque, sono supportati anche tutti i segnali audio digitali High Bit Rate, fino al 7.1 lossless, così come l’invio di segnali via RS-232 e IR (bidirezionali) mediante le specifiche porte, in modo da controllare il sistema A/V dalla sorgente collegata al trasmettitore (sender) e inviare vari comandi al display o a qualsiasi altro dispositivo connesso al ricevitore (receiver). Grazie alla tecnologia Gefen POL (Power Over Line), poi, le unità sender e receiver possono essere alimentate insieme dall’unico cavo che trasporta il segnale HDMI, eliminando così il bisogno di un alimentatore supplementare.

Per trasportare il segnale con la nuova soluzione proposta da Gefen, le coppie di sender/receiver sono gli elementi più importanti dell'insieme: qui vediamo le immagini della coppia predisposta per i segnali VGA. Il ricevitore prevede le porte USB per il collegamento a tastiere e mouse.

COSTRUTTORE: Gefen LLC, USA - www.gefen.eu; DISTRIBUTORE: Comm-Tec Italia - www.comm-tec.it

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Audio/Video Distribution - Le novità da Kramer Electronics

Prodotti

Avanti con il 4K

Extender, matrici e switch: la gamma 2015 di soluzioni a/v professionali proposta da Kramer è ben nutrita e in grado di soddisfare ogni esigenza, puntando anche sulla sicurezza di Paolo Radice

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e parole d'ordine per Kramer sono HDBaseT e 4K. Si comincia con una coppia di extender basati sulla tecnologia HDBaseT: i TP-590RXR e TP-590TXR (qui a fianco) sono, rispettivamente, gli innovativi ricevitore e trasmettitore prodotti da Kramer per il trasporto di segnali digitali basati su chipset della connazionale Valens, i nuovi performanti Colligo. Grazie a questi (e alla loro compatibilità coi formati HDMI 1.4 e 2.0) le trasmissioni in HD non sono un problema. Si aggiunge alla lista delle novità, poi, il Dual Scaler VP-772, modello 4K con 8 ingressi, capace di gestire ogni switch “seamless” e dotato di speciali effetti di transizione. Il nuovo scaler è stato progettato per l’utilizzo negli eventi live, chiese, auditorium, sale conferenza, e scala ed elabora i segnali a/v sui propri input sulle uscite indipendenti DVI-I e su due output stereo bilanciati. Il VP-772, inoltre, presenta ingressi DVI-U (che supportano video analogico, DVI e HDMI); le uscite di preview, tramite l’OSD, permettono di vedere come il segnale apparirà sullo schermo definitivo. Da segnalare, ancora, gli switch K304KM (sotto) e K308KM - due modelli con porte USB (di tipo A e B)

e PS/2, sviluppati appositamente per ambienti Trading che necessitano di intense applicazioni e adatte all’utilizzo con tastiere Bloomberg o NASDAQ – che suggellano l’accordo di distribuzione su scala mondiale con HighSecLabs (HSL), società leader nella cyber-security: in base all’accordo, ora, Kramer potrà integrare le tecnologie HSL (caratterizzate da architettura modulare e codici di sicurezza derivati da quelli usati dalla NATO) nei propri prodotti dedicati allo switching, offrendo al cliente una garanzia di ben 7 anni.

VIA LIBERA A IOS

Per quanto concerne le applicazioni, invece, è disponibile da quest’anno

il nuovo firmware v1.6 per il sistema proprietario VIA Collage, che ora supporta il mirroring per device iOS grazie al ricevitore integrato AirPlay. In questo modo, fino a sei partecipanti ad un meeting possono inviare simultaneamente le immagini dal proprio dispositivo su un singolo schermo; ne servono due, invece, per 12 utenti. VIA Collage, comunque, supporta applicativi di terze parti quali Microsoft Office, Skype, GoTo Meeting, Lync e WebEx, consentendo un facile accesso da remoto praticamente a chiunque. A chiudere una nuova matrice/switch audio/video, la VSM4x4HFS, dotata di modalità videowall e multi-view. Tra le più veloci sul mercato, la VSM-4x4HFS offre 4 ingressi e quattro uscite HDMI e opzioni di controllo flessibili, come l’IR disponibile via OSD, la porta RS-232, il webbrowser integrato e le funzioni Picturein-Picture e Picture-and-Picture.

COSTRUTTORE: Kramer Electronics LTD – Israele; DISTRIBUTORE: Kramer Electronics Italia srl - www.krameritalia.com YSTEM 024 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

VSM-4X4HFS DA VICINO: • Tecnologia PixPerfect Scaling • Seamless switching (tagli video frame-to-frame con tempo di transizione nullo) • Compatibile HDCP • Dual display (PiP e P&P) • Controllo via TCP/IP, RS-232, IR CARATTERISTICHE DICHIARATE INGRESSI: 4 HDMI (HDCP 1.1) USCITE: 4 HDMI (HDCP 1.1) RISOLUZIONI SUPPORTATE: 480p, 576p, 720p50/60, 1080p24/50/60, 1024x768, 1280x800, 1280x1024, 1366x768, 1440x900, 1600x900, 1600x1200, 1680x1050, 1920x1200 DIMENSIONI (LXAXP): 483x25x178 mm, montabile su rack PESO: 2,7 kg


Prodotti

Videosorveglianza - Software Camera Axis

Le nuove frontiere della sicurezza Con le tecnologie IP, i sistemi di videosorveglianza nei punti vendita scoprono nuove applicazioni, anche in ambiti diversi da quelli a cui sono tradizionalmente destinati. Vediamo in concreto alcuni esempi derivanti dall’utilizzo del Software Camera Axis a cura dell’ing. Claudio Cretaro - claudiocretaro@gmail.com

Q

uanti visitatori vengono nel mio negozio? Quanti realmente comprano? Quale comparto del negozio suscita maggior interesse? Come veri e propri veicoli di informazioni, i nuovi sistemi di videosorveglianza, oggi, ci aiutano a rispondere a queste domande. Grazie a speciali algoritmi di analisi dell'immagine, infatti, è possibile interpretare il contenuto della scena ripresa. Ad esempio, i chipset a bordo delle telecamere che sono dotati di algoritmi Motion Detection possono fornire informazioni relative al comportamento dei soggetti ripresi, ossia rilevare i movimenti significativi che avvengono all'interno di una scena. Questa possibilità, se applicata all'interno di negozi o attività commerciali (supermercati, cash&carry, ecc.) fornisce informazioni relative al comportamento dei clienti all’interno dei negozi, come la permanenza degli stessi all'interno del punto vendita. La capacità delle telecamere di creare

mappe termiche che mostrano le aree più frequentate del locale, in base all'ora e al giorno della settimana, consente ai manager/proprietari di individuare i punti esatti in cui risulta più vantaggioso posizionare le offerte e sistemare gli articoli che si vendono con maggiore difficoltà. Ottimizzare la collocazione dei prodotti è un'attività di marketing sempre più strategica e diffusa. Questa tecnologia apre nuovi scenari di Business Intelligence che possono migliorare la gestione del punto vendita: conoscendo l'afflusso delle visite grazie all'algoritmo di Conteggio Persone, è possibile ottimizzare turni di lavoro e impiego di personale e quantificare il numero dei visitatori che realmente comprano. Non solo, con gli algoritmi di Face Recognition è possibile individuare anche il cliente tipo: stilare i profili dei visitatori e segmentare i target per età e sesso, in modo da avere così dati statistici utili ai fini delle vendite. Molto spesso le aziende si trovano a dover valutare l'impatto di un'attività

Un esempio del funzionamento del Software Camera Axis, qui utilizzato per il monitoraggio di una hall aeroportuale.

di marketing come i saldi o le promozioni occasionali, questo viene fatto solitamente sulla base dei pezzi venduti a fine campagna. Analizzando invece i dati di presenza, ottenibili dall'Intelligence Video, si può stabilire la relazione esistente tra l'efficacia dell'azione pubblicitaria che ha portato visitatori e l'abilità del personale di vendita che ha tradotto le visite in fatturato. E per sfruttare al massimo queste enormi potenzialità, dopo avere collegato la telecamera alla rete, installatori e operatori devono solo installare l'App da loro scelta per la visualizzazione sul proprio PC, tablet o smartphone così da poter monitorare tutto da remoto. Queste applicazioni evitano che sia necessario dedicare giorni all’acquisizione e all’analisi dei dati sui clienti, perché permettono di visualizzare e valutare le statistiche, anche di più punti vendita contemporaneamente, in tempo reale. Vediamo nel dettaglio gli indicatori messi a disposizione dal Software Camera Axis. Percentuale di conversione La percentuale di conversione è uno degli indicatori di prestazione più importanti, poiché fornisce indicazioni

sul numero di clienti che hanno fatto un acquisto. Controllare attentamente le percentuali di conversione per punto vendita o fascia oraria può essere utile per individuare le prassi migliori e intraprendere azioni mirate per incrementare le vendite. Infatti il Software Axis prevede l'integrazione dell’applicazione per il conteggio delle presenze con il sistema POS. Gestione delle code L'applicazioni di rete Axis per il conteggio delle presenze è in grado di trasmettere automaticamente un avviso quando una coda supera una lunghezza specifica, in modo da consentire l’eventuale apertura di casse aggiuntive eliminando così i colli di bottiglia. Ciò riduce i “tempi di sosta” per i clienti e ne incrementa la soddisfazione. Significativa l'esperienza di Axis su un'installazione pilota nel punto vendita Lacoste situato sulla Gran Vía a Madrid. Il Sistema include 12 AXIS P3301 Network Cameras, e una AXIS 215 PTZ Network Camera che grazie alla funzione di inversione automatica consente di seguire una persona in movimento, indipendentemente dalla direzione.

Costruttore: Axis, Svezia - www.axis.com/it (x info distributori italiani vedi sito dell'azienda)

SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

025


Audio/Video - Da Prase Engineering, le nuove proposte Genelec per l’home theater

Prodotti

Professionisti in casa

Dalla grande esperienza nel settore professionale di Genelec, arrivano due nuove proposte dedicate agli amanti dell’home theater: sono il G2 e l’F2, rispettivamente un diffusore a due vie e un subwoofer attivo dal design innovativo e capaci di prestazioni da brivido di Nicola De bello A fianco, un esempio di installazione con satelliti della serie G e subwoofer F. Sotto, sul pannello posteriore dei diffusori amplificati G Two, è presente un piccolo selettore per la variazione della risposta del diffusore in funzione del posizionamento. bilanciate XLR3 e controllo del gain. Disponibile in colore bianco o nero. Il design liscio e curvo di questi diffusori, oltre a evitare riflessioni acustiche (diffrazioni) che possono interferire con il suono diretto, li rende assai gradevoli alla vista, oltreché all’udito per le loro per prestazioni ottimali in qualsiasi ambiente, prestazioni derivanti dalla pluriennale esperienza di Genelec nel mondo delle produzioni discografiche e cinematografiche.

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istributore nazionale dallo scorso anno del marchio Genelec per le divisioni "Home Audio" e "AV Install", Prase Engineering propone un sistema multicanale per home theater, costituito da due modelli dalle prestazioni di alto livello. G Two è un altoparlante attivo di piccole dimensioni, ma potente, che può essere utilizzato in sistemi

multicanale per evidenziare al meglio tutti i dettagli del programma sonoro. Realizzato in alluminio, con guida d’onda DCW brevettata, per minimizzare le riflessioni in qualsiasi ambiente, G Two è un diffusore a due vie con amplificatori dedicati ai singoli driver di potenza, 20W per i bassi e 20W per gli alti, woofer da 4" e tweeter da 3\4" con bass reflex posteriore. La risposta in frequenza

Il sistema G2/F2 è disponibile nei colori nero e bianco. Tutti gli elementi realizzati in alluminio, con mobili di dimensioni molto compatte.

(-3dB) è estesa da 65Hz a 21KHz e la sensibilità è di 95dB w/m; tramite dip switch posteriore è possibile adattare la risposta del diffusore in funzione del posizionamento nella stanza; l’ingresso è su connettore RCA standard. Il diffusore viene fornito completo di supporto da tavolo antivibrazione "IsoPod", ma è anche predisposto per fissaggio a muro con staffe standard VESA. Disponibile in colore bianco o nero. F2 è un subwoofer amplificato, anch’esso con chassis in alluminio, amplificatore da 150W, woofer da 8" e tecnologia reflex. Ha una risposta in frequenza (-3dB) che va da 27Hz a 120Hz, sensibilità di 102 dB a 1 metro, frequenza di crossover 85Hz. Questo modello dispone di ingresso RCA sbilanciato e XLR3 bilanciato, uscite sbilanciata RCA 5+1 o

COSTRUTTORE: Genelec - Finlandia; DISTRIBUTORE: Prase Engineering, tel. 0421/571411 - www.prase.it YSTEM 026 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


Prodotti

Videoproiezione - I videoproiettori Panasonic puntano sul full laser

6500 lumen con il laser!

Presentato il modello PT-RZ670 destinato al mercato business: immagini spettacolari in Alta Definizione, con sorgente luminosa al laser da ben 6.500 lumens che garantisce 20.000 ore di funzionamento senza necessità di manutenzione

L'

di Manuela Carosi

avvento del digitale continua a regalare linfa al mercato della videoproiezione grazie alla continua introduzione di nuove tecnologie. Fra le aziende più attive c'è naturalmente Panasonic che ha da poco mostrato un apparecchio che rappresenta un autentico punto di svolta. Infatti, se per anni si è parlato dei vantaggi garantiti dall'utilizzo di un diodo laser al posto di una sorgente luminosa tradizionale, il gigante nipponico ce li mostra realmente con un proiettore, il Full Laser PT-RZ670, destinato a fare la differenza nel settore business. Si tratta di una macchina che sintetizza tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia laser, in primis l'abolizione, o quasi, della manutenzione, visto che con questo modello non occorre più sostituire le lampade o i filtri, appunto in virtù della presenza di una sorgente di luce laser che raggiunge una vita utile di circa 20.000 ore o superiore, in base all'utilizzo. L'apparecchio

si basa su sistema di proiezione DLP a singolo chip e raggiunge la notevole luminosità di 6.500 lumen, il che lo rende adatto all'uso con schermi di grandi dimensioni. Inoltre, il PT-RZ670 si caratterizza per la semplicità d’installazione e la grande versatilità. Quest'ultima si traduce nella possibilità di posizionamento in orizzontale o verticale, nonché nella proiezione in verticale/orizzontale/inclinata,

il tutto senza influire sulla durata della sorgente di luce, anche questo un risultato impensabile con un proiettore dotato di sorgente luminosa tradizionale. Ed ancora, il nuovo modello Panasonic integra una funzionalità di regolazione geometrica che consente proiezioni su schermi curvi e di forma irregolare, il che lo rende adatto per l'utilizzo nei musei, nelle mostre e negli

Il parco ingresso del Panasonic PT-RZ670 è molto completo, con la disponibilità anche di ingressi analogici RGB accanto alle prese digitali DVI-D e HDMI.

show room, ambienti dove la creatività fa la differenza. Dotato dei più diffusi ingressi digitali ed analogici, il proiettore è compatibile con il protocollo Digital Link che consente di trasmettere segnali digitali (HDMI, video HD non compressi e segnali di controllo) fino ad una distanza di 100 metri utilizzando un singolo cavo LAN. Il PT-RZ670 può poi vantare una risoluzione WUXGA (1.920 x 1.200) eccedente il Full HD con una riproduzione cromatica di elevata qualità. “Il proiettore FULL laser - sottolinea Daniela Karakaci, Junior Product Manager di Panasonic Visual System Solutions - riproduce colori con una luminosità superiore del 150%. In particolare, il giallo è fino al 230% più luminoso rispetto a un proiettore tradizionale da 7000 lumen; il pubblico può quindi godersi una qualità dell'immagine eccellente, per un periodo di tempo molto lungo”.

COSTRUTTORE: Panasonic, Giappone; DISTRIBUTORE: Panasonic Italia, http://business.panasonic.it/

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027


Multiroom - Sonance, i nuovi ampli digitali con il DSP

Prodotti

Curve personalizzate

I nuovi amplificatori digitali DSP Sonance permettono di calibrare con facilità la risposta del proprio sistema di diffusione sonora multiroom grazie a oltre 100 preselezioni dedicate agli speaker Sonance e a un equalizzatore parametrico a 10 bande incorporato di Nicola De bello

L'

affidabilità e la qualità del risultato nell’ambito della distribuzione audio rappresentano elementi fondamentali che richiedono prodotti tecnologicamente all’avanguardia, ben progettati e costruiti ed attenti alle dinamiche esigenze di un ambito di applicazione continuamente mutevole. In tale ambito Sonance ha certamente costruito la sua meritata fama internazionale, non solo come produttrice di punta di diffusori da incasso, ma anche come azienda in grado di accoppiare a tali diffusori componenti elettronici di prima qualità, a partire dallo storico Sonamp 260, da molti riconosciuto come il primo amplificatore realizzato per la distribuzione audio.

LA NUOVA GENERAZIONE

L’ultima evoluzione della generazione di elettroniche Sonance vede il concretizzarsi di scelte radicali ma decisamente migliorative sotto diversi aspetti, aggiornamenti che, in primo luogo, vedono l’abbandono da parte dell’azienda Californiana del tradizionale amplificatore analogico, massiccio, poco efficiente, per abbracciare l’impiego delle moderne tecnologie digitali con l’obiettivo di offrire la migliore amplificazione possibile non solo per i propri diffusori. La nuova gamma di amplificatori digitali di Sonance consta di 5 modelli, le cui configurazioni spaziano dai tradizionali due canali per arrivare fino alla gestione di 8 canali, i quali adottano DSP ad alta risoluzione 24/96 e DAC Cirrus Logic.

COSTRUTTORE: Sonance, USA - www.sonance.com; DISTRIBUTORE: Audioclub, Tel. 06/45432292 - www.audioclub.it YSTEM 028 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


www.simmagazine.it L’efficienza energetica raggiunta si attesta al 93%. Questo significa che solo il 7% del lavoro dell’amplificatore viene “sprecato” in attività che non riguardano la gestione del suono. Un risultato impensabile per un tradizionali amplificatore analogico. Questo significa minor consumo energetico senza sacrificare l’affidabilità e la stabilità per cui sono famosi gli amplificatori Sonance. Inoltre, la scelta digitale ha consentito anche di ridurre le dimensioni fisiche che risultano diminuite fino a due volte rispetto ai modelli passati: minore spazio, minori sprechi, maggiore potenza, maggiore efficienza. La possibilità di smontare i piedini degli apparecchi e di sovrapporli fra loro in caso di installazioni multiple consente un notevole risparmio di spazio e quindi un maggiore sfruttamento delle unità rack disponibili, considerando anche che non sarà più necessario mantenere uno spazio intermedio per un'adeguata ventilazione dal momento che l'amplificazione digitale non produrrà e quindi non dovrà smaltire calore. I nuovi amplificatori Sonance sono in grado di gestire anche diffusori “duri” o difficili in configurazione multipla, con una stabilità che non conosce incertezze su carichi fino a 2 ohm. Questi modelli possono essere attivati tramite un segnale audio in

Qui sopra, fronte/retro del DSP 2-750, un amplificatore dalla eccezionale potenza, capace di erogare 2x750 Watt RMS e ben 2.000 W in configurazione a ponte. ingresso, una tensione, via IR o IP, il che li rende perfetti per l’utilizzo in una molteplice varietà di installazioni con altrettante necessità di controllo.

L'ADOZIONE DEL DSP E DEL SOFTWARE SONARC

Caratteristica estremamente interessante, per i 3 modelli DSP, laddove tali amplificatori siano adottati per pilotare i diffusori della stessa casa, è rappresentata dalla capacità di elaborazione del segnale audio tramite DSP interno, con la possibilità di scegliere tra centinaia di preselezioni con curve di equalizzazione espressamente realizzate per ottimizzarne l’accoppiamento, facilitando

la vita all’installatore che potrà inoltre contare sulla possibilità di reperire sul sito www.sonance. com ulteriori preselezioni per il DSP nonché utilizzare l’interfaccia Web di controllo per operare tramite il software SonARC (Advance Room Correction) che consente di gestire in maniera semplice le impostazioni di ogni parametro: generale, ingressi/uscite, preselezioni ed equalizzazione. Per chi non si accontenta di quanto messo a punto da Sonance con le preselezioni, i finali DSP consentono un'ulteriore opzione di personalizzazione del suono grazie all'equalizzatore parametrico a 10 bande integrato.

L'AMPLIFICAZIONE IDEALE PER I SISTEMI SONANCE SLS

Ultima ciliegina sulla torta dei nuovi Sonance è data dalla presenza del modello DSP 2-750, un potente amplificatore in grado di funzionare a 70-volt, nato soprattutto per pilotare il sistema di diffusori hi-end da esterno della serie SLS Landscape. Il DSP 2-750 è in grado di erogare

CARATTERISTICHE DICHIARATE SONAMP DSP 2-150 2 x 150W RMS 8 Ohm; 1x473W su 8 Ohm (bridged) Altre caratteristiche: 2 Coppie Ingressi A-B /Uscite Loop - >100 preselezioni EQ - Equalizzatore parametrico a 10 bande SONAMP DSP 8-130: 8 x 130W su 8 Ohm (tutti i canali attivi); 300W su 8 Ohm (bridged) Altre caratteristiche: 4 Coppie Ingressi AB/Uscite Loop - >100 preselezioni EQ - Equalizzatore parametrico a 10 bande SONAMP DSP 2-750 2 x 500W RMS su 8 Ohm 2 x 750W RMS a 70V 2000W su 8 Ohm (bridged) 2 Coppie Ingressi A-B /Uscite Loop - >100 preselezioni EQ Eq. parametrico a 10 bande

Fronte/retro per il "piccolo" della nuova gamma DSP, il 2-150, capace di erogare 2x150W RMS e dotato di equalizzatore parametrico a 10 bande.

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Networking - Pakedge, il nuovo brand distribuito da Gammalta

Prodotti

Networking di qualità

Grazie ai suoi specifici sistemi di rete dedicati al residenziale e professionale, Pakedge arricchisce il portfolio del distributore toscano con un nuovo ramo prodotti altamente ingegnerizzati

di Paolo Radice

M

essa in paragone con altri competitor, Pakedge è sicuramente molto giovane (sono infatti 11 gli anni trascorsi dalla sua fondazione), ma la company californiana ha già ottenuto diversi risultati e oggi si presenta come una delle più dinamiche del settore per quanto concerne la progettazione e realizzazione di piattaforme di rete ad alte prestazioni. Bastano pochi esempi per capire di che cosa stiamo parlando, come l’introduzione della tecnologia PoE (Power over Ethernet) avvenuta già nel 2006 nei propri prodotti, o la presenza oggi sul mercato in oltre 50 Paesi, a testimonianza della validità ed effettiva capacità produttiva aziendale.

che notoriamente possono insorgere nell’installazione, al momento della creazione della rete vera e propria. Infatti, la famiglia di switch introdotta a inizio 2015 permette di ottenere il meglio dai dispositivi ad essi collegati; grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, i nuovi apparecchi sono stati progettati per costituire la base di partenza di un sistema A/V complesso o di esaltare le caratteristiche di uno già cablato. Sono tre le linee di prodotto (SX. SK e SE), ideali per ogni utilizzo. Al top troviamo la SX, caratterizzata da una nuova

interfaccia grafica che permette facilmente la configurazione e il controllo dei dispositivi collegati; a questa peculiarità si aggiungono la “Zone Wizard” (con le funzioni di Drag&Drop per l’ottimizzazione del network) e i template di zona sviluppati da Pakedge, grazie ai quali è possibile ridurre drasticamente i tempi di setup. Gli switch SX integrano i migliori chipset attualmente disponibili sul mercato e sono stati ottimizzati per il processamento di dati ad elevato consumo di bitrate, proprio per soddisfare ogni esigenza di

calcolo. Disponibili nelle versioni sia front che rear facing, offrono la tecnologia PoE e PoE+ a vantaggio di una versatilità estrema e sono compatibili con il BakPak Cloud Monitoring System sviluppato da Pakedge, per il controllo da remoto del network. Abbinati ad access point e router dello stesso brand, questi switch rappresentano una piattaforma di networking evoluta e capace di fronteggiare ogni situazione. Proseguendo nel catalogo switch, poi, ci sono anche quelli della Serie SK - dal prezzo più accessibile - caratterizzati anch’essi

FUNZIONALITÀ E FLESSIBILITÀ

Con i prodotti presentati quest’anno all’ISE, dunque, Pakedge si rivolge a quegli installatori che abbracciano professionalmente sia la sfera residenziale che quella commerciale e cercano soluzioni intelligenti e performanti per le problematiche

Nella foto in alto, lo switch Pakedge S24P8av, uno dei modelli più performanti della nuova serie. Qui sopra, invece, l'S24P16av nella versione da incasso a rack.

COSTRUTTORE: Pakedge - USA - www.pakedge.com; DISTRIBUTORE: Gammalta - Tel. 050/2201042 - www.gammalta.it YSTEM 030 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


www.simmagazine.it

Il controller NP36 (dove NP sta per "Network Patroller") visualizza lo status del network, esegue costantemente i check di feedback da ogni punto e monitora la rete.

dalla nuova interfaccia GUI e dal frontale in alluminio spazzolato e sono l’ideale per le installazioni di taglia media. Infine gli switch SE, per un’installazione semplice di tipo plug&play ma adatti anche ad ampliare un sistema già costituito; fa parte della serie, per esempio, l’SE-5P2-EP, alimentato da una singola porta PoE+ e capace di fornire due uscite PoE senza ulteriori collegamenti di corrente: con questa funzione è facile pensare ad un ampliamento del sistema proprio laddove cominciano a scarseggiare le porte di collegamento e i punti di corrente.

BakPak e BakPak Cloud sono le app gratuite disponibili per gestire l'hardware Pakedge da remoto.

CARATTERISTICHE DICHIARATE

FACILE ASSISTENZA VIA CLOUD

Le tre linee di switch appena descritte fanno parte della cosiddetta Connect + Platform (piattaforma hardware/software composta anche da router, access point e applicativi specifici) che può collegarsi al BakPak Cloud Management System, per gestire e monitorare il sistema da qualsiasi parte e in qualsiasi momento, da qualsiasi dispositivo. Il BakPak Cloud Management System, infatti, è un sistema creato da Pakedge che consente all’utente/ installatore – tramite la specifica applicazione per dispositivi mobile – di avere un controllo costante sul sistema, inviando segnalazioni di vario genere in merito a qualsiasi malfunzionamento. Ad operare come controller hardware c’è l’NP36, Network Patroller, che visualizza attraverso schermate intuitive lo status del network, esegue costantemente i check di feedback

da ogni punto e monitora la rete. Progettata per i system integrator alla ricerca di una soluzione di tipo “all-in-one”, la piattaforma BakPak di Pakedge permette dunque un accesso al network attraverso un dispositivo iOS o Android, così come tramite web-browser da PC/Mac. L’NP36, infine, è stato pensato come elemento di facile installazione (ha una forma slim ed è montabile su rack) e inizia a comunicare con le periferiche collegate non appena si eseguono i collegamenti.

Progettata per offrire una soluzione di tipo “all-in-one”, la piattaforma BakPak di Pakedge permette un accesso al network attraverso un dispositivo iOS o Android, così come tramite web-browser da PC/ Mac. L'interfaccia è davvero user-friendly.

NP36 NETWORK PATROLLER Consumo: 55W Note: Unità di controllo BakPak Cloud Management System Dimensioni (LxAxP): 433x43x234 mm Peso: 3,33 kg SWITCHER S24P16 Processore: MIPS 300MHz Ingressi: 24 porte 10/100/1000 Base-TX; 4 porte combo 10/100/1000Base-T o 1000Base-X) PoE: 16 porte, IEEE 802.3af Consumo: 320W (290W per PoE) Switching capacity: 64Gbps Note: raffreddamento tramite ventola Dimensioni (LxAxP): 435x44x310 mm Peso: 5,5 kg

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Soluzioni A/V - La nuova famiglia di schermi Screenint

®

Prodotti

Proiezioni "sartoriali"

I nuovi Screenint® Giotto rappresentano l’avanguardia degli schermi da controsoffitto per la videoproiezione in ambienti home o business. E sono disponibili anche su misura di Paolo Radice Screenint®, infatti, vi è la possibilità di chiedere misure specifiche, fattore a volte determinante l’acquisto da parte di una società o di un privato che ha dei vincoli strutturali nel posizionamento dei componenti A/V di un sistema. Oltre a questo aspetto, comunque, ci sono altre caratteristiche di pregio (come le numerose tele abbinabili e la possibilità di intervenire - per manutenzione ordinaria o straordinaria manualmente senza rimuovere il cassonetto dalla sua posizione incassata a soffitto) che fanno dei moderni Giotto dei prodotti di altissimo livello.

A

d arricchire il vasto catalogo di schermi e tele per la videoproiezione Screenint®, da quest’anno ci sono anche i nuovi Giotto, schermi in-ceiling freschi di presentazione ufficiale all’Integrated Systems Europe di Amsterdam. L’azienda friulana, specializzata nel settore e ben conosciuta a livello internazionale, con la nuova famiglia di schermi ha esplicitamente mosso un bel passo nella direzione richiesta dal mercato, sempre più esigente e sempre più incline ad esprimere richieste ad hoc. Tra le varie caratteristiche che contraddistinguono i nuovi modelli

UNA GRANDE FAMIGLIA

La famiglia dei nuovi Giotto è tutta composta da modelli motorizzati ed è suddivisa in tre rami: c’è quello Home Cinema (realizzata nei formati 4:3, 16:9 e 16:10 con misure utili per la proiezione fino a 450 cm di base), c’è quello Tensioned (stessi aspect ratio della precedente, ma misure fino a 400 cm) e c’è quello Professional (nei formati 1:1 e 4:3, fino a 450 cm). Il loro cassonetto, realizzato in alluminio verniciato (con varie colorazioni disponibili su richiesta), è di facile montaggio e dà l’opportunità di installare il tubo di avvolgimento con il relativo telo di proiezione al termine dell’installazione. Un fattore da non

sottovalutare, questo, poiché lascia libertà di azione anche per interventi successivi, come un possibile upgrade sulla tela, garantendo in questo modo un allungamento alla vita dello schermo stesso. Quest’aspetto, per di più, è valorizzato ulteriormente dalle condizioni di garanzia applicate dal costruttore: ben 5 anni sul motore e 24 mesi sulle altre componenti, che indirettamente spiegano la reale ambizione del prodotto. Tutti i modelli Giotto possono essere dunque abbinati a una grande varietà di tele di diverso guadagno, sia per proiezione frontale che retro; quelli della linea Tensioned, inoltre, sono dotati di bordi neri laterali con un sistema di tensionamento che assicura una perfetta planarità della superficie. Questi e quelli Home Cinema, poi, vengono realizzati con un abbassamento superiore (il cosiddetto “drop”) nero, alto 30 cm e personalizzabile a richiesta. Per l’incasso nel controsoffitto, infine, sono necessari meno di 20 cm (escludendo i fori di supporto), mentre la caduta della tela – generalmente posteriore – può essere spostata anteriormente su richiesta. Con uno schermo Giotto, dunque, la soluzione tailor-made è praticamente una formalità.

MAGAZINE

GIOTTO PROFESSIONAL Potenza: 6 Nm (modelli fino a 300cm di base); 10 Nm (modelli oltre 300cm) Velocità: 17 rpm Consumo: 137W (fino a 300cm); 156W (oltre 300cm) Certificazione: IMQ Formati disponibili: 1:1 (da 160x160cm a 400x400cm) e 4:3 (da 160x120cm a 450x340cm) Tele disponibili: White, Matte White, Lumi Grey, Cinesound, Microperforated, High Matte, Hi-Light, LumiGrey/ Microperforated (proiezione frontale); Rear Plus, Front Rear (retroproiezione) Note: il guadagno (gain) delle tele differisce a seconda dei modelli; cassonetto disponibile in diversi colori (optional); contrappeso (verniciato bianco) profondità 20mm Peso: da 22 a 65 kg

I NUOVI SCHERMI IN SOSTANZA • Motorizzazione veloce e silenziosa • Superfici di proiezione classificate ignifughe • Cassonetto disponibile in diversi colori (optional) • Telecomando con ricevitore integrato o esterno • Cassonetto in alluminio verniciato con polveri epossidiche RAL 9010 • Sportello inferiore apribile manualmente per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria

COSTRUTTORE/DISTRIBUTORE: Euroscreen Srl - tel. 0432/522755 - www.screenint.com YSTEM 032 / ISNTEGRATOR

CARATTERISTICHE DICHIARATE


Prodotti

Unified Communication - Jabra partner di Microsoft con la linea Evolve per gli uffici

Alta qualità per gli uffici

Una nuova gamma di cuffie realizzate per gli ambienti lavorativi capaci di ottimizzare la resa audio con la piattaforma software Lync, la soluzione leader nella Unified Communication di Manuela Carosi

L'

acronimo UC è uno dei più importanti nell'ambito della rivoluzione digitale poiché sta ad indicare il mondo, in rapida ed enorme espansione, della Unified Communication, ovvero quell'insieme di tecnologie, software ed hardware, che permette ad un gruppo di persone di comunicare fra loro e lavorare simultaneamente. Le ultime significative evoluzioni in tema di UC sono state mostrate di recente presso la sede italiana di Microsoft con la presenza di un partner importante quale Jabra, azienda leader nell'ambito delle soluzioni audio a mani libere, che con le sue divisioni business e consumer produce una vasta gamma di cuffie con filo e wireless, di auricolari e di speakerphone per gli uffici, i mobile worker e i contact center. Per quanto attiene il colosso fondato da Bill Gates, gioca da anni un ruolo fondamentale nell'ambito della Unified Communication in virtù di Microsoft Lync, la piattaforma software di comunicazione che comprende messaggistica istantanea, Voice Over IP e

videoconferenza, le cui funzionalità avanzate sono strettamente legate ad altri programmi Microsoft, a partire dalla suite di Office 365. Proprio quest'anno Lync è destinato ed evolversi in Skype for Business, mantenendo invariate le sue caratteristiche principali ma adottando un'interfaccia mutuata, appunto, da quella di Skype, ormai familiare a centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo.

Le cuffie Jabra della linea Evolve, come il modello 40, si caratterizzano per l'unità di controllo con attacco USB che permette di gestire chiamate, volume e microfono.

Dal canto suo Jabra sottolinea come i componenti per la riproduzione audio sono una parte essenziale per potere usufruire appieno di Microsoft Lync, ed in particolare le cuffie giocano un ruolo fondamentale nell'ambito di una soluzione lavorativa basata sulla Unified Communication. Al riguardo l'azienda con base a Copenaghen ha da poco commercializzato la sua linea Evolve, accompagnata dal claim: "Più di un paio di cuffie, un'evoluzione per l'ufficio". Si tratta di dispositivi progettati e realizzati per migliorare il comfort e la produttività degli utilizzatori. Caratteristica comune è l'unità di controllo con attacco USB che permette di rispondere o terminare le chiamate, controllare il volume e silenziare il microfono. C'è anche un ingresso per il classico jack da 3.5 millimetri con cui termina il cavo delle cuffie Jabra Evolve. Quest'ultime, quindi, una volta staccate dall'unità di controllo possono essere collegate ad altri dispositivi, e l'esempio classico è quello dell'utente che dopo averle utilizzate in ufficio le collega al suo smartphone una volta salito in metropolitana. Fra i vari modelli della linea c'è quello base, l'Evolve 40, che si caratterizza per la cancellazione passiva del rumore esterno ed il braccetto del microfono "discreto", poiché grazie ad uno snodo diventa

La cuffia Jabra Evolve 80 è il modello top della linea con tecnologia di cancellazione attiva del rumore esterno. tutt'uno con l'archetto della cuffia quando la si utilizza soltanto per l'ascolto. Il modello top, Evolve 80, è invece dotato di un sofisticato sistema di cancellazione attiva del rumore, permettendo così di eliminare del tutto l'indesiderato sottofondo acustico tipico dei grandi uffici.

Jabra (brand of GN Netcom) - Danimarca - www.it.jabra.com/

SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

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Case-study

Integrazione A/V - I monitor NEC al Fuorisalone

Tecnologia applicata

I display del colosso giapponese inseriti in un prestigioso interior project, l'appartamento Atelier Durini 15, realizzato dallo Studio Castrignano nel centro di Milano di Manuela Carosi

A

telier Durini 15 significa un prestigioso appartamento di circa 200 mq nel centro di Milano ristrutturato dall'architetto Andrea Castrignano ed inaugurato in occasione del Fuorisalone del Mobile (ed alla vigilia di Expo 2015). Atelier Durini 15 significa un interior project realizzato, come spiega il suo creatore, "con dettagli unici e raffinati, materiali naturali, colori avvolgenti e arredi retrò che ho mixato con le più avanzate tecnologie". Ma Atelier Durini 15 significa anche l'importante presenza di NEC fra le varie

aziende coinvolte nel progetto, con l'installazione nei vari ambienti dell'appartamento di numerosi monitor della sua Serie high-end XS ed E. Display allo stato dell'arte da inserire in una casa intelligente dove "la domotica controlla anche lo scenario illuminotecnico e l’innovativa tecnologia interattiva trasforma uno schermo televisivo in un prodotto smart-touch da cui accedere anche alla rete". NEC ha fornito due grandi monitor E805 ed E705 per la zona giorno e la zona pranzo, nonché tre monitor modello X401S, di cui due installati

all’interno di una struttura in legno coperta da un vetro speciale per le camere da letto ed uno inserito in un totem all’ingresso del palazzo. “L’utilizzo dei public display aumenta in maniera esponenziale e così la richiesta di performance sempre migliori - spiega Antonio Zulianello, General Manager NEC Italy & Southeast Mediterranean -. La Serie XS soddisfa il bisogno di affidabilità e longevità del prodotto grazie all’utilizzo di un pannello professionale e al solido knowhow di NEC in questo settore. Il ridotto spessore ed il peso

Installazione realizzata da: Cristiano Fumagalli, CloudProject Generation srl - www.cloudproject.it YSTEM 034 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

contenuto del display rendono più agevole l’installazione in contesti dove l’integrazione nell’estetica degli ambienti è un fattore imprescindibile". In particolare, il monitor MultiSync X401S con risoluzione Full HD è un public display da 40 pollici che combina l’efficienza della retroilluminazione a Edge LED con un design elegante e super sottile, quest'ultima una caratteristica che ne permette l’installazione in cabinet e contesti dalle dimensioni esigue. Inoltre, un sensore integrato della luce ambientale regola


www.simmagazine.it automaticamente la luminosità dello schermo riducendo i consumi e garantendo livelli di luminosità sempre ottimali. Delle peculiarità che da un lato aumentano l’efficienza del prodotto, dall’altro concorrono ad abbatterne i costi di operatività mantenendo livelli di performance estremamente alti. Il MultiSync X401S supporta poi il sistema esclusivo NEC per la gestione del calore, che permette di controllare e regolare la temperatura all’interno del

monitor attraverso le ventole di raffreddamento azionabili direttamente dall’utente. Una funzionalità strategica in relazione all'affidabilità ed alla durata del display. Quanto ai grandi modelli MultiSync installati nella zona soggiorno di Atelier Durini 15, l'E705 e l'E805, sono display caratterizzati da dimensioni impressionanti (rispettivamente 178 e 203 centimetri di diagonale) che allo stesso tempo garantiscono una notevole ottimizzazione dei costi

di installazione e funzionamento (grazie alla tecnologia di retroilluminazione a LED). Entrambi con risoluzione Full HD, offrono dei neri profondi per una migliore percezione di contrasto e resa cromatica. Indicati per il settore digital e retail signage, i grandi monitor MultiSync vengono sempre più utilizzati anche in ambito museale e hospitality ed in qualsiasi tipo di location dove l'impatto estetico rappresenta un fattore determinante.

Il soggiorno di Atelier Durini 15 con i due grandi display NEC MultiSync E705 ed E805 da 70 e 80 pollici. Sotto, uno dei due monitor NEC X401S installati nelle camere da letto di Atelier Durini 15 all’interno di una struttura in legno coperta da un vetro speciale.

CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI UTILIZZATI

NEC E805 Dimensioni: 80" Contrasto: 5000:1 Consumo di energia annuale: 203 kWh (4 ore al giorno) Luminosità: 400 cd/m² Peso: 61 kg Risoluzione: 1920x1080 pixels Ingressi Video: 2 HDMI, 1 DVI-D, 1 DisplayPort, 1 Dsub 15

NEC E705 Dimensioni: 70" Contrasto: 4000:1 Consumo di energia annuale: 130 kWh (4 ore al giorno) Luminosità: 400 cd/m² Peso: 47 kg Risoluzione: 1920x1080 pixels Ingressi Video: 2 HDMI, 1 DVI-D, 1 DisplayPort, 1 Dsub 15

NEC X401S Dimensioni: 40" Contrasto: 3500:1 Consumo di energia annuale: 80 kWh (4 ore al giorno) Luminosità: 700 cd/m² Peso: 14,9 kg Risoluzione: 1920x1080 pixels Ingressi Video: 1 HDMI, 1 DVI-D, 1 DisplayPort, 1 Dsub15, Composito

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Case-study

Multiroom - Elab sonorizza il ristorante "Cuciniamo... bere, fare, mangiare" a Grottaferrata

L'intrattenimento invisibile di Elab

Ruggero Gentilini ristruttura il suo “Cuciniamo… bere, fare, mangiare” di Grottaferrata con il supporto di Elab per la parte audio, con un sistema dalle caratteristiche tecniche peculiari e la perfetta invisibilità di Vincenzo Maragoni

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n meteorologia il concetto di “tempesta perfetta” indica una serie di combinazioni che portano ad avere un uragano della massima potenza che si scarica su un territorio dalla struttura più esposta ed indifesa: il risultato è il massimo dei danni possibili. Proviamo a mettere in senso assolutamente e completamente in positivo e pensiamo ad una tempesta perfetta che porta solo risultati altrettanto positivi. È quello che abbiamo percepito entrando nel ristorante “Cuciniamo….bere,

fare, mangiare” di Grottaferrata (Corso del Popolo, 20), giusto a pochi metri dalla sede di Elab. Un locale ristrutturato da circa un anno, completamente stravolto e rivisto dal titolare Ruggero Gentilini che ha voluto fortemente una struttura moderna, molto accogliente Cucina del territorio e la ricerca di prodotti di alta qualità con il prezzo giusto, un mix di tradizione e modernità che dalla cucina si riflette anche sulla scelta dei diffusori Elab.

Installazione realizzata da: GI.OR. Impianti Elettrici - Via G. Quattrucci, 104 - Grottaferrata – Tel 347-5739276 - gtaucci@alice.it YSTEM 036 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


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L'ambiente di “Cuciniamo... bere, fare, mangiare” è un mix di essenzialità, eleganza, cura, e risulta molto accogliente. La presenza di diffusori a vista avrebbe stonato molto con le caratteristiche estetiche del locale, l'invisibilità dei componenti Elab è stata determinante. e polifunzionale, che potesse raccogliere un pubblico trasversale in cerca di soluzioni diverse. Qui, infatti, è possibile venire a pranzo e cena, ma anche la mattina per la colazione e il pomeriggio per uno spuntino veloce. Piatti e gusti della tradizione con una certa innovazione, prodotti del territorio e di origine certificata e di alta qualità ma con il prezzo giusto. Il risultato è quello di un locale che ha un ricambio di gente elevato in certi momenti, di affollamento in altri: elementi che pesano in modo significativo sull'acustica del locale e, di conseguenza, sulla vivibilità al suo interno. Proprio da questo punto è partita la valutazione tecnica di Ruggero Gentilini che ha posto come elemento importante per il suo ristorante il confort acustico al pari di tutti gli altri. Una decisione non usuale, quasi sempre prevista ma che poi viene travolta dagli imprevisti dell'ultimo momento, per cui lavori e budget previsti vengono dirottati verso altre esigenze inattese. Gentilini, invece, ha ben pianificato quanto da farsi ma soprattutto si è affidato da subito a chi potesse progettare e realizzare quanto era su carta: in questo caso Elab da una parte e GI.OR. Impianti Elettrici dall'altra, ovvero il fornitore del sistema audio, con i suoi diffusori piatti e di fatto invisibili, e chi ha avuto l'onere della posa in opera.

I COMPONENTI INSTALLATI - Due coppie di diffusori Elab AI 64 M - Subwoofer B&W ASW610 - Sintoamplificatore Denon AVR-3313

Dall'unione di questi tre attori della storia è nata la tempesta perfetta di cui dicevamo, la combinazione di tre elementi (ma sopratutto di tre teste pensanti) che hanno saputo ben progettare e ancora meglio portare a compimento la propria quota di lavoro in tutta l'operazione. Solo con la perfetta simbiosi di pensiero ed azione arrivano a conclusione progetti come questi, magari non particolarmente complessi ma assolutamente perfetti e congrui per il risultato finale. La struttura del ristorante, proprio per la sua natura di attività polifunzionale, è suddivisa in diversi ambienti: due sale principali, alcuni spazi di servizio e, quando la bella stagione lo consente, un'area esterna che aumenta ulteriormente il numero dei posti a sedere. In fase di progetto sono stati considerati non solo l'impianto audio ma anche quello legato alla sicurezza e alla sorveglianza; se aggiungiamo i diversi punti luce e la disponibilità di Wi-Fi il risultato è quello di un certo “affollamento” nel locale. La risposta di Ruggero Gentilini e dei suoi partner tecnici è stata quella della massima invisibilità, dove possibile, per mantenere lo stile essenziale e pulito previsto per tutto il locale. Per quanto riguarda la sezione audio la risposta è arrivata, facile e a portata di mano, da Elab: Gentilini conosce l'azienda da tempo, il legame è reciproco e forte per cui è stato quasi scontato che in fase di forte ristrutturazione il ristorante adottasse gli strumenti e la consulenza di Elab.

IL PROGETTO

Le sale interessate alla sonorizzazione sono state due: quella principale con il grande

bancone del bar e una parte dei tavoli, la seconda più interna e raccolta con il resto dei tavoli. In ognuna di esse è stata utilizzata una coppia di pannelli Elab AI 64 M installati a soffitto, con il supporto per la gamma bassa del subwoofer B&W ASW610 (cono da 250 mm in carta/kevlar e sezione di potenza da 200 watt); il tutto pilotato dal sintoamplificatore Denon AVR3313 con 7 canali da 165 watt e le decodifiche Dolby True HD e DTS HD Master e il supporto al video 4K. Ma in questo caso più che per la piena compatibilità con le decodifiche audio-video è stato utilizzato per la qualità audio e la possibilità di gestire tre zone di ascolto separate abbinabili a tre sorgenti, la compatibilità AirPlay e la disponibilità di un'app dedicata per iOS e Android. Questa ultima caratteristiche permette di gestire e regolare le tante funzioni dell'apparecchio direttamente da smartphone e tablet, che siano di Apple o con sistema operativo Android. Di fondamentale importanza anche le tre zone/tre sorgenti: funzione che permette di assegnare alle diverse sale (le due interne permanenti e quella esterna stagionale) diversi programmi con diversi volumi di ascolto. Proprio il livello sonoro è stato uno degli elementi che hanno propendere per la scelta dei prodotti Elab, o meglio la modalità con la quale questi prodotti riescono a creare un campo sonoro diversi dai diffusori tradizionali. La particolare struttura dei diffusori Elab mette insieme alcuni elementi tecnici e strutturali: dal loro profilo piatto (quello più evidente ad un primo sguardo), alla

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Case Study Multiroom - Elab sonorizza il ristorante "Cuciniamo... bere, fare, mangiare" a Grottaferrata

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1) Si effettua il foro con dimensioni pari alla luce interna del telaio; 2) Si ripete l'operazione per tutti i diffusori da installare; 3) Si inserisce e si blocca (con gli accessori forniti) il pannello; 4) Si verifica la messa a filo con il soffitto e si procede alla stuccatura dei bordi; 5) Si vernicia il soffitto e il pannello con acrilici all'acqua. loro invisibilità una volta installati a regola d'arte fino al tipo di diffusione che è l'ultimo elemento che si scopre ma non per questo è il meno importante, anzi. La loro superficie radiante è piatta, 180 gradi nel vero senso della parola, e questo si ripercuote in senso positivo anche sull'ampiezza della emissione sonora che è altrettanto ampia e supera quella che è la direzionalità dei diffusori tradizionali che hanno uno sweet spot più o meno ristretto, a seconda del caso, ma comunque molto lontano da quello ottenibile in questo caso. Una volta applicati a soffitto, come è stato fatto nel ristorante di Ruggero Gentilini, l'effetto finale è tanto bene percepibile quanto difficile a rendere a parole. Il risultato finale è una emissione molto ampia, con un effetto stereo ben pronunciato che permette di collocare i due diffusori di un sistema stereo anche molto lontani tra di loro ma avere, allo stesso tempo, una scena sonora ben intellegibile, con buoni piani prospettici. A questo si aggiunge anche un'altra peculiarità di Se ben verniciato (con una tecnica che è la stessa del resto del soffitto) il pannello/altoparlante Elab non è più distinguibile dal resto della struttura. Va utilizzato un acrilico all'acqua, da evitare assolutamente solventi.

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Ben visibile il telaio installato nel controsoffitto, la semplice installazione dell'altoparlante ad incastro e il lavoro è di fatto completato. Maggiore attenzione e cura viene richiesta nella parte della finitura del pannello, con la verniciatura della superficie: solo un lavoro accurato assicura una perfetta invisibilità. questi prodotti: se si è molto vicini ad uno dei due diffusori, anche nel caso estremo di essere perfettamente in asse con uno, è possibile ancora percepire l'emissione e la presenza dell'altro anche se abbastanza distante. Questa caratteristica è risultata evidente anche durante l'ascolto nel laboratorio di Elab, con due pannelli installati in verticale su un supporto mobile: la conferma di un elevato coinvolgimento e di una “fisicità” del suono molto spinta. Questa è una caratteristica che in un locale pubblico ha un valore elevato, così da assicurare una emissione più ampia possibile, percepibile da tanti clienti in maniera uniforme, con un livello di pressione sonora il più possibile omogeneo e che non abbia picchi in prossimità di un diffusore e zone di quasi silenzio più lontano da esso. Questo si tramuta nella pratica in un ascolto di buona qualità, con un livello tale che è possibile percepire in modo dettagliato e gustarsi la musica riprodotta e allo stesso tempo poter dialogare senza la necessità di alzare la voce per farsi capire da chi è dall'altra parte del tavolo. La possibilità di gestire tre zone distinte con altrettante sorgenti permette di suddividere idealmente tutto il locale in più tipologie di ascolto: un programma per la sala esterno, uno per la sala d'ingresso e uno, magari più soft e d'atmosfera, per la sala interna. Da macchina moderna quale è il Denon AVR-3313 può gestire sorgenti tradizionali (come un lettore CD ad esempio), ma sopratutto, quando collegato in rete, le tante web radio e i servizi di audio streaming (ormai anche in audio HD) disponibili gratis e a pagamento.


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A colloquio con... Marco Di Lorenzo Technical & Sales Manager Elab La struttura attuale di Elab può contare sulla seconda generazione dei Di Lorenzo, ovvero Marco (a sinistra, nella foto) e Alberto, rispettivamente Technical & Sales Manager e Product Manager. Stanno continuando in qualche modo la strada che il padre Marcello ha iniziato parecchi anni prima. HC - Elab è un nome relativamente nuovo ma allo stesso tempo con una lunga storia, vero? Marco Di Lorenzo – Quello che è Elab adesso non può prescindere da quello che nostro padre Marcello ha fatto e dalla sua esperienza nel settore. Ci racconta che ancora bambino era già aiuto proiezionista alla sala cinema dell'oratorio salesiano e in quel momento è nata in lui la passione per l'audio e il cinema. Da lì il lungo percorso professionale al fianco di nomi importanti dell'audio: Irtel e Sennheiser solo per citarne due. Le esperienze professionali in ambito di fonico nel cinema, di studi di registrazione, di tecnico a Radio Vaticana fino alla consulenza per arredamento di interni. É in questi anni, agli inizi degli anni '70, che scopre l'affascinante mondo dei primi altoparlanti “invisibili”. Se vogliamo quelli che sono stati i progenitori degli attuali Elab: allora era Yamaha che li distribuiva in Italia dagli Stati Uniti e nostro padre cercava già le possibilità di

installazione in ambiente di questi diffusori che potevano forse risolvere la “battaglia” tra i mariti e le mogli per la conquista dello spazio in casa da destinare alla musica da ascoltare. In tempi più vicini a noi nasce formalmente Elab, struttura in cui io e mio fratello Alberto siamo di fatti cresciuti e che adesso ci vede in prima linea come la “nuova generazione”. Una bella responsabilità da portare avanti ma che non ci mette paura! HC – Quale è il segreto dei vostri altoparlanti che ad un primo sguardo sembrano molto diversi da quelli tradizionali M.D.L. - In realtà la parte posteriore di questi altoparlanti è molto simile a quella delle realizzazioni classiche: cestello, magnete e bobina. La grande differenza la fa il pannello anteriore che è composto da una lastra di polistirene di densità e peso ben calibrati per le specifiche esigenze. Le nostre due soluzioni catalogo sono a tutti gli effetti altoparlanti a due vie, con tweeter e woofer: ognuno di essi ha un proprio specifico pannello con una combinazione di peso e densità del polistirene utilizzato che permette di avere le diverse frequenze, proprio come tweeter e woofer tradizionali. Il piccolo segreto aziendale, che non posso svelare, è la combinazione proprio di peso e densità di questo pannello. HC – Come fa a diventare invisibile il vostro altoparlante? M.D.L. - Quello che forniamo con il modello AI 64 M è il telaio in legno al quale tutto l'altoparlante va semplicemente agganciato. In questo modo, quando l'installazione è fatta a regola d'arte, il pannello anteriore si trova a filo del soffitto/ muro. A questo punto una mano di una qualsiasi tinta lavabile ad acqua permette di avere uniformità di aspetto e colore con il resto del soffitto/muro. É importante che non vengano utilizzate vernici con solventi altrimenti si rischia di danneggiare irrimediabilmente il pannello in polistirene. Si può

eventualmente applicare una carta da parati o tessuto leggero, ma in questo caso si dovrà ricorrere ad un intervento dei toni sull'amplificatore collegato per bilanciare il decadimento delle frequenze dovute all'azione di “mascheramento” del materiale applicato. Chiaramente sono da evitare stuccature e comunque strati pesanti di materiali che andranno ad influire in modo dannoso sulla massa della superficie radiante dell'altoparlante che perderà le sue caratteristiche elettroacustiche proprio come farebbe uno speaker tradizionale. Il modello AI 66 D è specifico per le installazioni a controsoffitto e prende direttamente il posto del pannello standard semplificando ancora di più l'installazione. HC – Prossime novità di Elab? M.D.L. - È il naturale partner dei due modelli a gamma intera, il subwoofer dedicato che utilizza un pannello da 64x44 cm proprio come l'AI 64 M. In questo caso tutta la parte che riguarda il sistema mobile e la tipologia del pannello di polistirene sono chiaramente ottimizzati per la riproduzione della gamma bassa. HC – Quali attenzioni e precauzioni bisogna prendere per l'abbinamento con l'amplificatore? M.D.L. - Assolutamente nessuna in particolare! Da un punto di vista

elettroacustico i nostri prodotti sono equivalenti a un altoparlante tradizionale, con una propria risposta in frequenza, impedenza (ben stabile a dire il vero), tenuta in potenza e sensibilità che nei due a gamma intera si assesta a 92 db facilitando l'abbinamento con amplificatori anche di potenza contenuta. HC – Quale è il vostro cliente di riferimento? M.D.L. - In assoluto chi è alla ricerca di una soluzione di buona sonorizzazione a bassissimo impatto visivo per cui, nel caso di privati, anche l'appartamento così come anche la villa sia per sistemi stereo ma ancora meglio home theatre. La sonorizzazione professionale è non ha limiti di applicazione: negozi, uffici, sale conferenze, musei, alberghi, chiese. Per le caratteristiche dei nostri prodotti dove è più difficile inserire diffusori tradizionali (pensiamo ad un museo per esempio) più facilmente le nostre soluzioni hanno successo. Su richiesta possiamo offrire pannelli su misura e linee a 100 Volt. In tutti i casi la nostra consulenza in fase di progetto e di cantiere è sempre a disposizione del cliente: oltre ad un contatto diretto e specifico abbiamo a disposizione dei nostri clienti un archivio fotografico e documentale che supporta in pieno la fase di installazione con consigli e procedure ben definite. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

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Audio/Video - K-Array sonorizza Florim Ceramiche S.p.A.

Un'installazione spettacolare

Un’installazione firmata K-Array è quanto realizzato dalla Lorri Mediaservice di Modena negli ambienti di Florim Ceramiche. E all’interno non manca un immenso Ledwall da oltre 10 metri di base... di Nicola De bello

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ono radicati a Fiorano Modenese il quartier generale e lo stabilimento produttivo principale di Florim Ceramiche SpA, un’ azienda italiana che da oltre 50 anni produce superfici ceramiche per le diverse applicazioni nel campo dell’edilizia, dell’interior design e dell’architettura in generale. Una storica predisposizione alla ricerca e all’innovazione tecnologica e l’elevata professionalità dei collaboratori caratterizzano e distinguono l’azienda fin dalla sua nascita. Una spiccata vocazione

all’internazionalizzazione e un’organizzazione industriale, logistica e commerciale strutturata a livello globale, la rendono oggi una struttura solida, in grado di soddisfare tutte le richieste e i modelli architettonici di ogni Paese del mondo. Per raccontare l’anima innovatrice dell’azienda, all’interno della sede principale è stato inaugurato, a fine 2012, Florim Gallery: uno spazio multifunzionale di 9.000 metri quadrati studiato come contenitore versatile di prodotti ed eventi. Un edificio innovativo, costruito nel rispetto dell’ambiente, all’insegna

del risparmio energetico e del benessere di chi lo vive. Si tratta di un impianto architettonico dalla struttura semplice, una grossa scatola foderata con pannelli coibentati usati per trasformare l’edificio in una "non architettura", collegata all’edificio direzionale esistente da un grande tunnel di cristallo. Al piano superiore sono collocate quattro aree espositive mentre al piano inferiore trovano spazio delle grandi aree versatili destinate ad ospitare ed accogliere i visitatori. La zona centrale, sviluppata in doppia altezza, è dominata da un

Installazione realizzata da: Lorenzo Siligardi - Lorri Mediaservice - Modena - www.lorri.it YSTEM 040 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

Lorri Mediaservice firma questa particolare installazione, basata su diffusori K-Array, realizzata negli spazi di Florim Gallery: una vasta area (9000 mq) collegata agli uffici direzionali di Florim Ceramiche da un grande tunnel di cristallo. immenso Ledwall Techvisionled risoluzione 2048 x 1156 di 10,24 mt x 5,75 mt a complemento del quale, per la sezione audio, è stata scelta una soluzione composta dai diffusori K-array Kobra KK102 e dai subwoofers KMT12. La scelta di questi diffusori è giustificata


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A destra, una veduta della grande sala centrale, dominata da un immenso videowall Techvisionled da oltre 10 metri di base. Per la riproduzione audio sono stati scelti diffusori K-Array Kobra KK102 con subwoofer KMT12.

sia dalle straordinarie prestazioni audio che le Kobra sono capaci di restituire in termini di potenza acustica e fedeltà, sia dal punto di vista della direttività controllata che ha permesso di sonorizzare con estrema uniformità di diffusione l’area destinata al pubblico, evitando le riflessioni sulle pareti e sulle superfici di cristallo presenti nella sala. Nella grande sala conferenze adiacente, arredata da sedute in plenaria, sono state collocate le KK102. In questo ambiente, per il rinforzo nelle zone poste al fondo della sala, la soluzione adottata prevede la collocazione di diversi diffusori ultraminiaturizzati K-array KZ10 (le famosissime Lyzard) posizionati nei telai dei corpi illuminanti. Inutile dire che in entrambi gli spazi la scelta dei prodotti K-array è stata motivata anche dalla perfetta collocazione ambientare che questi diffusori permettono di realizzare.

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Audio/Video - Il Foro rivive con i proiettori Panasonic

La videoproiezione entra nella storia

La videoproiezione Panasonic entra nella storia e nel Foro di Augusto, duemila anni dopo: per sei mesi, 33 proiettori hanno acceso e ridato vita allo straordinario sito archeologico di Paolo Radice

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al 21 aprile al 21 ottobre 2014, in occasione delle celebrazioni del bimillenario della morte di Augusto (19 agosto 14 d.C.), il Foro Augusto - uno dei Fori Imperiali di Roma, il secondo per cronologia - è stato al centro del sofisticato progetto di videoproiezione, denominato “Foro di Augusto: 2000 anni dopo”. L’installazione tecnologica, nata dall’idea di Paco Lanciano e Piero Angela, è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e prodotta da Zètema Progetto Cultura. La realizzazione del “Foro di Augusto 2.000 anni dopo” è il frutto della collaborazione tra importanti aziende del mondo audio/video, tra cui Adeo Group (da oltre 20 anni

leader nella distribuzione di sistemi audio-video professionali, multiroom e domotici), HDVI (laboratorio informatico per assistenza e progettazione di infrastrutture informatiche), e AV Set Produzioni (importante player nella ricerca, applicazione e sviluppo di innovativi sistemi a/v); mentre il coordinamento del progetto è stato affidato a Siro Volpato - responsabile commerciale di Adeo Group per il Centro Italia Luca Altobelli, fondatore di HDVI, e Marco Lucantonio, Executive Manager di AV Set Produzioni, società responsabile della parte audio dell’installazione.

LA COMPLESSITÀ DELL’IMPIANTO La dotazione tecnica, creata e selezionata accuratamente da Adeo

Group, ha previsto l’utilizzo di 33 videoproiettori Panasonic: per la delicata e complessa operazione sono stati impiegati 6 proiettori PT-EX12KE, 6 PT-EX16KE e 21 PT-VX500. L’obiettivo dei tecnici era di riuscire a garantire la corretta illuminazione, assicurare la migliore risoluzione e creare la perfetta sincronia tra le diverse proiezioni. I videoproiettori LCD PT-EX12KE e i PT-EX16KE sono stati utilizzati per offrire le immagini più imponenti, mentre per le proiezioni al dettaglio si è ricorso all’utilizzo dei portatili LCD PT-VX500. I prodotti dell’azienda giapponese sono riusciti a svelare la grandezza e lo splendore dei resti di un grande impero e - a distanza di duemila anni - hanno permesso una rivisitazione delle

Per informazioni: business.panasonic.it - www.adeogroup.itc - hdvi.it - www.avset.it YSTEM 042 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

gesta dell’Imperatore, ricreando immagini, dettagli, colori di un tempo e straordinarie percezioni di quella Roma gloriosa. Dopo la scelta dei videoproiettori, è stata la volta della progettazione. Luca Altobelli di HDVI ha seguito personalmente questa fase dell’operazione: “Con il collega, Francesco Antoniello, abbiamo ricreato una sorta di regia multimediale: grazie ad un software è stato possibile coordinare meticolosamente audio, video e luci di dispositivi posizionati a distanza tra di loro. Abbiamo creato una sorta di videoregistratore da cui comandare tutte le azioni, dal play allo stop, passando per l’esecuzione di tutte le funzioni connesse alla gestione di un filmato. Il software ci


www.simmagazine.it ha permesso di gestire in maniera simultanea ben 33 filmati, 6 canali audio e un file luci. Disponendo di 33 videoproiettori Panasonic estremamente potenti, con fasci di luce ad elevata luminosità e alta risoluzione, è stato necessario collocarli opportunamente e sincronizzarli al frame. Per regolare il sistema di controllo sincrono, abbiamo lavorato su una scena spettacolare ma alquanto complessa tecnicamente: il volo di uno stormo di uccelli che migra da destra a sinistra, per oltre 300 metri. La sfida è stata rendere perfettamente fluida questa sequenza, evitando quindi stacchi o sovrapposizioni tra l’immagine di un proiettore e l’altro. Anche in questo caso, le macchine Panasonic hanno funzionato in modo impeccabile, nonostante come terminali video ci fossero dei muri antichi dalle superfici piuttosto irregolari e non dei normalissimi teli bianchi". Infine – conclude Altobelli – "la combinazione tra il sistema a 4 lampade dei proiettori Panasonic e l’impianto client-server raddoppiato, ha dato sicurezza e continuità all’intera esecuzione, senza così il rischio di incorrere in un blackout".

CARATTERISTICHE DI ALCUNI DEI PROIETTORI UTILIZZATI

PT-EX12KE Tipo: 3LCD, 1024x768 pixel, formato nativo 4:3 Rapporto di contrasto: 4.000:1 Luminosità: 13.000 Lumen Lampada: 2x380W UHM Dimensioni schermo: 40”-600” Lens Shift: variabile in funzione dell’ottica; con ET-ELS02: verticale ±50%; orizzontale ±10% Correzione Keystone: ±40% Note: porta Ethernet, USB-B Dimensioni (LxAxP): 538x268x757 mm Peso: 28 kg

GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO

La superficie di proiezione è stata di 300 metri lineari, con una distanza dal punto di visione di oltre 40 metri. Gli ospiti dello spettacolo sono stati così circondati da scenografie spettacolari e avvolgenti, enfatizzate allo stesso tempo da un’altrettanto eccezionale comparto audio. Grazie ad un livello di sincronizzazione accurata e precisa al millimetro, il pubblico ha potuto vivere un’esperienza senza precedenti. Allo spettacolo Foro di Augusto 2.000 anni dopo hanno assistito figure illustri: oltre al Sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha presenziato l’evento un parterre di caratura internazionale, con 18 ambasciatori e più di 250 diplomatici. Le proiezioni, svoltesi in tre turni serali da quarantacinque minuti ciascuno, hanno visto la partecipazione di ben 200 spettatori per volta. L’installazione, conclusasi lo scorso 21 ottobre, ripercorrerà per tre anni i cicli di rappresentazione.

PT-VX500 Tipo: 3LCD, 1024x768 pixel, formato nativo 4:3 Rapporto di contrasto: 4.000:1 Luminosità: 4000 Lumen Lampada: 280W UHM Dimensioni schermo: 30”-300” Zoom: 1,6x ottico Lens Shift: verticale +40% Correzione Keystone: ±30% verticale Rumorosità: 37dB Note: porta Ethernet Dimensioni (LxAxP): 379x107x305 mm Peso: 4,8 kg

Alcune immagini della spettacolare installazione realizzata nel Foro di Augusto in occasione del bi-millenario della morte di Augusto (14 d. C.).

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Multiroom - Wi-Fi stabile e sicuro in un hotel a Piacenza grazie a Netgear

Wi-Fi affidabile con Netgear

Grazie alla nuova infrastruttura di rete, l'Hotel e Centro Congressi Le Ruote, situato in provincia di Piacenza, offre ora ai clienti un servizio di free Wi-Fi affidabile e disponibile ovunque di Nicola De bello

L’

Hotel e Centro Congressi Le Ruote è uno degli hotel più rinomati in provincia di Piacenza, una struttura moderna costituita da due torri in vetro sormontate da suggestive cupole piramidali; dispone di 72 camere, differenti per arredamento e stile, 6 suite, un centro congressi moderno e attrezzato con 4 sale riunioni, un american bar e un ristorante.

L’ESIGENZA

La disponibilità di un servizio Wi-Fi all’interno di un hotel migliora la qualità dei servizi offerti, aumenta la soddisfazione del cliente ed è un parametro ormai fondamentale nella scelta di una struttura rispetto a un'altra. Tuttavia, se non si dispone della giusta infrastruttura di rete, in grado di gestire al meglio tutte le possibili utenze connesse, un punto di forza può trasformarsi in una fonte di lamentele da parte

dei clienti. Per questo motivo l’Hotel e Centro Congressi Le Ruote ha deciso di sostituire la precedente infrastruttura di rete, che non permetteva una gestione e un utilizzo completo e fruibile del Wi-Fi, con le soluzioni affidabili e performanti di Netgear. L’esigenza dell’hotel era quella di offrire un servizio di accesso alla rete che fosse fruibile in tutte le aree di interesse per i visitatori, comprese le sale riunioni del moderno centro congressi, in linea con l’elevato standard di qualità proposto.

LA SOLUZIONE:

Dopo un accurato sopralluogo della struttura, per verificare la fattibilità dell’impianto e valutare la posizione dei cablaggi, il partner TeM Srl ha progettato la nuova infrastruttura utilizzando le soluzioni di ultima generazione Netgear, in grado di soddisfare ogni esigenza di copertura e di assicurare una rete

stabile, sicura ed estremamente veloce. Per estendere la connettività a tutto l’hotel, sono stati installati e distribuiti sui quattro diversi piani, 10 Access Point Netgear WNAP320 e 8 Access Point Netgear WNAP210, che offrono il segnale Wireless-N con una velocità di connessione fino a 15 volte superiore e con una copertura fino a 10 volte più estesa degli standard wireless precedenti 802.11a e 802.11g. Per gestire i flussi del traffico di rete è stato installato, nel centro stella dell’hotel situato al piano interrato, lo switch Netgear GS728TP, caratterizzato da 24 porte con tecnologia PoE (Power over Ethernet), che permette di alimentare e connettere tutti gli Access Point tramite un unico cavo di rete, in modo da offrire una maggiore flessibilità d’installazione ed eliminare antiestetici cavi all’interno della struttura. Per la gestione centralizzata della rete, è stato utilizzato il Wireless Controller dual-band Netgear WC7520, adatto ad amministrare un’architettura WLAN fino a 1.500 utenti e a gestire fino a 150 AP. Infine, sono state create due diverse reti, la prima accessibile unicamente dallo staff dell’hotel e la seconda dedicata ai clienti, in modo da garantire l’accesso ai dati Lo switch Netgear GS728TP utilizzato per .gestire i flussi del traffico di rete.

Installazione realizzata da: TeM, via Sant'Antonino, 34, Piacenza - tel. 0523 195111 - www.temtelematica.it YSTEM 044 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

sensibili unicamente alle persone autorizzate.

IL RISULTATO

Grazie all’infrastruttura Netgear, l’Hotel e Centro Congressi Le Ruote dispone ora della migliore tecnologia Wi-Fi e ha constatato fin da subito l’incremento di fidelizzazione dei clienti, che possono godersi al meglio il loro soggiorno, utilizzando in qualsiasi momento un servizio Wi-Fi veloce, facile da utilizzare e fruibile ovunque. “Il sistema realizzato ci permette di monitorare in tempo reale lo stato della rete e il suo funzionamento, così da avere sempre sotto controllo il servizio. Da quando abbiamo installato le soluzioni Netgear non abbiamo più ricevuto alcuna lamentela da parte dei nostri clienti, che anzi si sono dimostrati realmente soddisfatti, avendo la possibilità di connettersi in qualsiasi momento del loro soggiorno”, dichiara Nicola Bafurno, direttore dell’Hotel e Centro Congressi Le Ruote. “Netgear si è dimostrato anche questa volta un vendor affidabile che propone soluzioni all’avanguardia con un vantaggioso rapporto qualità/prestazioni. Inoltre, grazie alla semplicità delle soluzioni e al supporto PoE, l’installazione è stata veloce e poco invasiva, assicurando il massimo comfort ai clienti dell’hotel”, ha affermato Francesco Molinaroli di TeM Srl, partner di Netgear.


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Tecnologia

Professional Audio - Come cambia la tecnologia degli amplificatori da studio

Evoluzione continua

I finali di potenza continuano a funzionare sullo stesso principio di sempre, si dice. Il che è sicuramente vero. Tuttavia anche in questo settore dell’elettronica si registrano enormi progressi tecnologici, al punto che viene da chiedersi se questi dispositivi non stiano cambiando natura

L’amplificatore è un circuito in grado di amplificare il segnale sia in tensione (V) sia in corrente (I), operazione che produce per l’appunto l’amplificazione di potenza.

L’incremento di potenza viene ottenuto sempre in base al principio dell’elettronica analogica (V x I = W), non per mezzo di chissà quali algoritmi o calcoli matematici.

di Marco Galloni

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hi per un motivo qualsivoglia – età non più giovanissima, idiosincrasia, scarsa attitudine per la materia o che altro – non si trovi a proprio agio con la tecnologia digitale può tirare un sospiro di sollievo: in questo servizio si parlerà soprattutto di elettronica analogica, e nella fattispecie di amplificatori di potenza a 2 canali per impieghi studio e live. Il principio dell’amplificazione di YSTEM 046 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

potenza, com’è noto, è rimasto pressoché invariato: da quando Lee De Forest nel 1909 inventò il triodo fino ai nostri giorni, passando per il leggendario Williamson del 1947, l’amplificatore è rimasto in sostanza un circuito in grado di amplificare il segnale sia in tensione (V) sia in corrente (I), operazione che produce per l’appunto l’amplificazione di potenza. Anche gli amplificatori switching, non del tutto propriamente detti “digitali”,

funzionano in definitiva sullo stesso principio: è vero che il segnale audio viene campionato, spezzettato in valori di tensione discreti e poi ricostruito da un filtro passa-basso, e in tal senso questi amplificatori somigliano ai convertitori DA/AD; ma è altrettanto vero che l’incremento di potenza viene ottenuto sempre in base al vecchio principio dell’elettronica analogica (V x I = W), non per mezzo di chissà quali algoritmi o

calcoli matematici. Quando detto non deve tuttavia far pensare che gli amplificatori siano dei dinosauri incapaci di evoluzione e miglioramento. È vero il contrario: il progresso tecnologico si fa sentire anche qui, e in maniera così rilevante da far registrare cambiamenti profondi nella struttura e forse anche nella natura degli amplificatori di potenza; ci sono gli estremi per parlare di una metamorfosi in atto, come vedremo.


www.simmagazine.it ohm e di 2 x 280 watt su 4 ohm; nella configurazione bridge si raggiungono i 560 watt su 8 ohm. L’affidabilità dello SLA-2 è garantita da un trasformatore toroidale sovradimensionato e dal sistema di raffreddamento SmartFan, la cui ventola cambia velocità in funzione della temperatura interna. Sul pannello anteriore dell’amplificatore sono presenti due attenuatori potenziometrici (da -∞ a 0 dB), uno per canale, che consentono tarature molto accurate. I potenziometri sono dotati di un dispositivo per il blocco corsa che può rivelarsi assai utile in determinate applicazioni: nel settore commerciale, per esempio, dove è preferibile impostare un guadagno fisso sull’amplificatore e poi regolare il volume tramite il controllo di livello della sorgente o del preamplificatore. Per far questo è sufficiente ruotare gli attenuatori dello SLA-2 fino al livello desiderato, premerli per bloccarne la corsa e poi proteggere il tutto con il Security Cover Plate fornito in dotazione, un pannello in metallo che impedisce al personale non autorizzato di accedere ai potenziometri; il Security Cover Plate è dotato di fori e finestre che consentono per il resto una piena operatività, dall’uso dell’interruttore on/off al controllo dei led che segnalano la presenza del segnale, i clipping e l’intervento delle protezioni.

La versatilità dell’ART SLA-2 è anche merito della varietà di connettori di cui l’amplificatore è dotato: gli ingressi di segnale sono presenti nei formati XLR bilanciati, jack da ¼ di pollice utilizzabili in configurazione bilanciata o sbilanciata e strip Euro-Block; questi connettori possono essere utilizzati anche per connettere in parallelo un secondo amplificatore, collegando per esempio un cavo XLR all’ingresso del canale 1 e utilizzando il jack o l’Euro-Block dello stesso canale per realizzare il link. Utilissimo lo switch ground/ lift, che scollega la massa audio dal telaio per eliminare i ground loop.

DATASAT RA2400, IL SUONO DEL SILENZIO

La Datasat parla del suo RA2400 (11.577,80 euro), il secondo finale in esame, come «di uno dei più silenziosi amplificatori disponibili sul mercato». Le specifiche del costruttore parlano di un rapporto S/N, riferito alla piena potenza, superiore a 127 dB. Simili prestazioni si spiegano in primo luogo con la struttura differenziale (“fully balanced”) dell’amplificatore, che raddoppia la velocità (slew rate) e riduce del 50% il rumore intrinseco. Poi con l’adozione di soluzioni circuitali intelligenti, come gli stadi di ingresso a cascode e i due sensori termici, uno per canale, che mantengono la velocità delle

ventole di raffreddamento più bassa possibile, così da ridurre il soffio e i rumori meccanici; a questo occorre aggiungere l’alimentazione stabilizzata degli stadi di ingresso, ottenuta mediante sette regolatori di tensione indipendenti. Accreditato di 2 x 400 watt su 8 ohm e di 2 x 800 watt su 4 ohm, l’RA2400 è un finale dual mono dotato di banchi di livellamento costituiti da 40 elettrolitici da 1000 microfarad per canale, collocati a breve distanza dagli stadi finali; questi ultimi sono costituiti da 20 transistor per canale. Progettato per mantenere un ottimale punto di bias indipendentemente dalla temperatura, l’RA2400 è privo di limitatori termici e di corrente; persino il fusibile di protezione è stato sostituito con un breaker magnetico. L’RA2400 è concepito come partner del Datasat RS20i; si spiega così la presenza, sul pannello posteriore, di due connettori DB-25 con “passtrough” e selettore canali, che garantiscono la miglior interfaccia con il processore; l’amplificatore dispone ovviamente anche di connettori XLR, ciò che consente di collegarvi qualsivoglia sorgente o apparecchiatura di segnale con uscite bilanciate. Non mancano il connettore esterno per i collegamenti di massa a stella e l’ingresso trigger che consente di attivare l’RA2400 automaticamente

L’ART (Applied Research and Technology) SLA-2, finale in formato rack 19” da 1U accreditato di 2 x 200 watt su 8 ohm. Si riconoscono le prese d’aria anteriori del sistema di raffreddamento SmartFan, la cui ventola cambia velocità in funzione della temperatura interna; un toroidale di alimentazione generosamente dimensionato contribuisce all’affidabilità dell’amplificatore.

ART SLA-2, VERSATILITÀ IN FORMATO 19”/1U

Il primo finale a essere preso in esame, dal momento che procederemo in ordine alfabetico, è l’ART SLA-2 (Studio Linear Amplifier), versatile e compatto amplificatore in formato rack 19” da 1U concepito per essere utilizzato in studio o in applicazioni commerciali (prezzo al pubblico 499,00 euro). La potenza nominale è di 2 x 200 watt su 8

Un’altra immagine dell’ART SLA-2: in questo caso le manopole degli attenuatori d’ingresso sono premute in posizione di blocco, allo scopo di mantenere fissa la taratura; coprendole con il Security Cover Plate, un pannello metallico fornito in dotazione, è possibile avere un’ulteriore protezione contro le starature accidentali. Nell’immagine si riconoscono i led che indicano la presenza del segnale, il clipping e l’intervento delle protezioni. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

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Tecnologia

Professional Audio - Come cambia la tecnologia degli amplificatori da studio

Un’immagine del Datasat RA2400, qui in versione black (la versione silver è visibile nella foto di apertura). Si tratta di un finale dual mono da 2 x 400 watt su 8 ohm (2 x 800 watt su 4 ohm) con struttura bilanciata, stadi d’ingresso a cascode e capacità di livellamento frazionata (40 x 1000 microfarad per canale), ciò che gli consente di raggiungere un record nel rapporto S/N: oltre 127 dB a piena potenza. quando si dà tensione ad altri componenti del sistema.

ECLER LPA 6000, L’AMPLIFICATORE SMART

L’Ecler LPA 6000 rappresenta la materializzazione dell’aggettivo inglese “smart”, che può essere tradotto con “brillante”, “intelligente”, “sveglio”, “svelto”, “rapido”. L’Ecler è un po’ tutte queste cose qui: pur essendo un amplificatore di notevole potenza – 2 x 320 watt su 4 ohm, 1 x 640 watt in bridge su 8 ohm – non ha nulla del finale mastondico e pesante, croce di ogni installatore e tecnico di service; con i suoi 5,6 kg è uno degli amplificatori più leggeri della categoria, ciò che, unitamente al robusto chassis in formato rack 19” da 2U, ne fa il candidato ideale per piccoli sistemi live, applicazioni mobili e installazioni permanenti. La funzione crossover integrata, attivabile mediante un selettore collocato sul pannello posteriore, permette di implementare con estrema facilità sistemi biamplificati: basta porre

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il deviatore su “on” e le frequenze al di sotto dei 150 Hz vengono inviate al canale 1, mentre quelle al di sopra del punto di incrocio sono indirizzate sul canale 2. In modo altrettanto semplice e rapido, agendo su due deviatori, è possibile regolare la sensibilità d’ingresso (26/32 dB) e impostare le configurazione bridge/parallelo/ stereo. Oltre ai deviatori appena menzionati, sul pannello posteriore si trovano gli ingressi di segnale bilanciati e sbilanciati, i primi presenti negli standard XLR e jack da 6,3 mm, i secondi sotto forma di connettori phono RCA. Per il collegamento ai diffusori sono a disposizione connettori “binding post” e Neutrik SpeakOn. Sul pannello anteriore sono collocati gli attenuatori d’ingresso rotativi, l’interruttore di accensione e i led che segnalano la configurazione impostata, la presenza del segnale,

l’intervento delle protezioni e il raggiungimento del punto di clipping; l’LPA 6000 è dotato di circuiti anti-clip sempre attivi, che tengono i diffusori al riparo da pericolose distorsioni; da ricordare inoltre il sistema di raffreddamento termoproporzionale, con la velocità delle ventole che varia in funzione della temperatura interna. L’Ecler LPA 6000 è smart anche nel prezzo: 491,66 euro, il che spiega perché, come ci ha detto Edoardo Ravelli di Exhibo, sia il finale più venduto del catalogo del distributore italiano.

LAB.GRUPPEN IPD 2400, L’ECCEZIONE A CONFERMA DELLA REGOLA

Quanto si diceva all’inizio sulla natura intrinsecamente analogica degli amplificatori trova solenne smentita nell’IPD 2400 della svedese Lab.gruppen (la sigla IPD sta per Intelligent Power Drive).

Più che di una smentita, in realtà, si tratta dell’eccezione a conferma della regola. L’IPD 2400 (prezzo al pubblico 2.403,40 euro) è quel che si può definire un amplificatore di confine, il confine tra l’analogico e il digitale. Meglio ancora: un amplificatore di transizione dall’analogico al digitale, perché è fuor di dubbio che l’IPD 2400 guardi più al secondo che al primo. A cominciare dagli stadi finali, basati su una piattaforma brevettata da Lab.gruppen e denominata IDEEA (IntelliDrive Energy Efficient Amplifier): si tratta in sostanza di una Classe D rivisitata, capace di produrre elevatissime potenze con ridotti tassi di distorsione e assorbimenti di corrente contenuti. L’IPD 2400, che pure ha uno chassis in formato rack 19” da una sola unità di altezza, eroga 2 x 1400 watt su 4 ohm, ha un rendimento di conversione superiore all’80% e un

L’Ecler LPA 6000 è uno dei finali a 2 canali più leggeri e maneggevoli della sua categoria: pur erogando la ragguardevole potenza di 2 x 320 watt su 4 ohm (1 x 640 watt in bridge su 8 ohm), pesa appena 5,6 kg. Qui ne vediamo il pannello anteriore: tra gli attenuatori di ingresso trovano posto i led che segnalano la configurazione impostata, la presenza del segnale, l’intervento delle protezioni e il raggiungimento del clipping.


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IL SOFTWARE INTELLIDRIVE CONTROLLER In figura vediamo una schermata generata dall’IntelliDrive Controller, il software che consente di gestire tutti i parametri e le funzioni dell’amplificatore Lab. gruppen IPD 2400. Per essere più precisi, l’IntelliDrive permette di controllare non solo il singolo amplificatore ma tutti i dispositivi serie IPD connessi in rete tramite la porta Ethernet loro in dotazione. Il software, che può essere scaricato gratuitamente dal sito www.ipdseries.com, è disponibile per PC e tablet Windows, Mac e iPad. Pur essendo concepito per l’uso attraverso touchscreen, l’IntelliDrive Controller può essere utilizzato anche con il mouse e il trackpad. L’immagine qui pubblicata dà un’idea di quanto curata nella grafica e intuitiva nell’uso sia l’interfaccia GUI dell’IntelliDrive Controller: i controlli della zona sinistra (“global view”) sono di carattere specificamente digitale, mentre in quelli della zona destra (“mixer view”) non mancano richiami al mondo analogico, vedi per esempio i potenziometri a cursore.

rapporto S/N di 105 dB, un record per la categoria degli amplificatori switching. Tutto ciò, insieme a una funzione di auto/off che lo pone in stand-by dopo 20 minuti di assenza del segnale audio, rende l’IPD 2400 conforme alla normativa Energy Star 3.0, un programma per il contenimento dei consumi elaborato dalla statunitense Environmental Protection Agency (EPA). Ma la digitalità – se si può dire digitalità – dell’IPD 2400 è ben lontana dall’essere confinata negli stadi di uscita IDEEA: a bordo del potente amplificatore c’è un DSP di ultima generazione che garantisce fino a 40 equalizzazioni parametriche multi-slope, ritardi di ingresso e uscita regolabili indipendentemente fino a 2 secondi, tagli passa-basso/passa-alto e incroci di crossover con frequenza variabile; è possibile memorizzare fino a 100 preset. A questo occorre aggiungere l’SCVPL, un limiter configurabile via software che dosa il segnale in ingresso in funzione

del carico di uscita, e un mixer d’ingresso a 4 canali. I parametri del DSP e il mixing d’ingresso possono essere regolati attraverso l’IntelliDrive Controller (vedi box). Il Lab.gruppen IPD 2400 è dotato di ingressi sia analogici XLR sia digitali in formato AES/ EBU; utilizzando questo ultimi è possibile connettere l’amplificatore direttamente a console e stage box digitali eliminando così un ciclo di conversioni DA/AD. Sul pannello posteriore è altresì presente una porta Ethernet che permette di controllare l’amplificatore via computer o, attraverso un router Wi-Fi, mediante iPad. Da ricordare infine le uscite di potenza bilanciate, presenti nei formati “binding post” e Neutrik SpeakOn.

MC2 AUDIO E90, IL PIÙ POTENTE L’E90 della britannica MC2 Audio (prezzo al pubblico 5.071,54 euro) è in assoluto il più potente dei finali presentati in questo servizio. La progressione al calare dell’impedenza di carico

Una schermata del software IntelliDrive Controller che consente di gestire tutti i parametri e le funzioni dell'amplificatore Lab Gruppen IPD2400.

è impressionante: 2 x 2500 watt su 8 ohm, 2 x 4800 su 4 ohm e 2 x 8200 watt su 2 ohm, né manca la possibilità di far lavorare l’E90 in bridge, nel qual caso si raggiungono i 9600 watt su 8 ohm e i 16.400 watt su 4 ohm. Simili prestazioni sono merito di una tecnologia in Classe D a doppio anello di controreazione sviluppata dalla MC2 Audio e di un alimentatore switching risonante ad alta riserva di energia, capace di fornire picchi elevatissimi. Si spiega così anche l’assorbimento estremamente contenuto di questo amplificatore: appena 5,6 ampère nominali a 240 volt su un carico di 4 ohm. Ma l’E90 è tutt’altro che un bruto, mero erogatore di una cieca energia che, in queste quantità, potrebbe diventare dannosa, per non dire distruttiva. L’amplificatore è dotato di una serie di elementi di controllo che permettono tarature accuratissime e una gestione oculata delle enormi potenze in gioco. Sul pannello anteriore

Il pannello posteriore dell’Ecler LPA 6000: a sinistra si riconoscono i connettori di uscita “binding post” e Neutrik SpeakOn. A destra trovano posto gli ingressi di segnale bilanciati/sbilanciati (XLR, jack 6,3 mm, phono RCA) e i deviatori per la regolazione della sensibilità, l’on/off del crossover e l’impostazione della configurazione di lavoro (bridge/parallelo/stereo).

ci sono due attenuatori rotativi, tarati in dB (da 0 a -20). Sopra gli attenuatori sono disposti due level meter a led che indicano il livello del segnale, il raggiungimento del punto di clipping e l’eventuale intervento dell’OCM (Output Current Monitor), il limitatore della corrente di uscita; quest’ultimo può entrare in azione a prescindere dal livello del segnale audio, che può trovarsi anche al di sotto del punto di clipping: di solito i fattori che determinano l’intervento dell’OCM sono un’impedenza di carico troppo bassa e/o una quantità eccessiva di componenti infrasoniche o di altissima frequenza (VHF). Accanto ai level meter si trovano i led PRC (Power Reduction Control), che si accendono se gli switch del sistema di riduzione della potenza, collocati sul pannello posteriore, sono attivati: si tratta di due semplici pulsanti che permettono di limitare la potenza di -2, -4 o -6 dB. Sempre nei paraggi dei level meter c’è il led A/P (Auto Protect), determinante ai fini della sicurezza operativa: quando si dà tensione all’E90 le protezioni sono automaticamente inserite, ciò che preserva l’amplificatore

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Tecnologia

Professional Audio - Come cambia la tecnologia degli amplificatori da studio

Schema a blocchi dell’Ecler LPA 6000: il rettangolo grande al centro rappresenta il selettore per la configurazione operativa (bridge/parallelo/ stereo) e il crossover; quest’ultimo determina un incrocio a 150 Hz con pendenza di 18 dB/ottava: le frequenze al di sotto del punto di incrocio vengono inviate al canale 1, quelle al di sopra vanno al canale 2. Subito dopo i controlli di volume compaiono i circuiti anti-clipping, sempre inseriti.

Il sottile, potentissimo Lab.gruppen IPD 2400: gli stadi di uscita in tecnologia IDEEA, una Classe D rivisitata, permettono a questo amplificatore, che pure ha un telaio da una sola unità rack (1U), di erogare una potenza di oltre 2 x 1400 watt su 4 ohm. L’elevato rendimento di conversione (>80%) e un circuito per lo spegnimento automatico in caso di assenza prolungata del segnale rendono l’IPD 2400 conforme alla normativa Energy Star 3.0, un programma per il contenimento dei consumi elaborato dalla Environmental Protection Agency (EPA).

Il pannello posteriore del Lab.gruppen IPD 2400: da sinistra verso destra si riconoscono gli ingressi analogici XLR con annesse uscite link, l’ingresso digitale AES/EBU (anch’esso dotato di uscita link), la porta Ethernet per il controllo via network e le uscite di potenza bilanciate, presenti anche nel formato Neutrik SpeakOn.

Un’immagine dell’MC2 Audio E90: al centro del pannello anteriore si riconoscono i due attenuatori rotativi, le barre a LED che indicano il livello del segnale, il clipping e l’intervento dei limitatori della corrente di uscita (OCM), il collegamento in link dei due canali, l’intervento delle protezioni (A/P) e l’inserimento dei limitatori di potenza (PRC), tutti elementi che consentono tarature accuratissime e un uso oculato delle enormi potenze in gioco. YSTEM 050 / ISNTEGRATOR MAGAZINE


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L’AMPLIFICATORE MUTA FORMA Il Lab.gruppen IPD 2400, abbiamo detto nell’articolo, è un amplificatore di transizione, proteso verso il dominio digitale; un amplificatore mutante, se volete. In figura ne vediamo lo schema a blocchi. Procedendo da sinistra verso destra si incontrano i due ingressi bilanciati XLR, praticamente l’unica parte analogica di tutto l’amplificatore, e gli ingressi AES/EBU 1 e 2. I segnali audio vengono poi miscelati dal mixer d’ingresso, che può essere gestito attraverso l’IntelliDrive Controller, quindi sottoposti a un primo trattamento di processing digitale (riquadri rossi): controllo del livello di ingresso, equalizzazione parametrica, delay d’ingresso, crossover. I segnali ricevono successivamente un ulteriore processing (riquadri celesti) che consiste nel controllo del livello di uscita, in una seconda equalizzazione parametrica e nel delay di uscita, per giungere infine ai limiter computerizzati SCVPL, che ne tengono sotto controllo il livello in funzione del carico applicato sulle uscite, e agli stadi finali IDEEA (IntelliDrive Energy Efficient Amplifier), rappresentati dai riquadri verdi sulla destra.

e i diffusori dai danni causati da “bump” di accensione, cortocircuiti e simili; il led A/P rimane acceso per 5 secondi, dopodiché, se tutto è in ordine, si spegne indicando che l’amplificatore è entrato nel normale status operativo; se dopo 5 secondi il led rimane acceso vuol dire che c’è qualcosa che non va, per cui occorre togliere tensione e cercare la causa del problema. E le possibilità di taratura non sono finite: è persino concesso modificare il guadagno in tensione dell’amplificatore, operazione riservata al personale qualificato; occorre accedere all’interno dell’E90 e agire sui ponticelli Gain Select che si trovano sul PCB (vedi figura 2). Si possono impostare tre diversi guadagni: 32 dB (standard), 36 dB e 39 dB. Il guadagno generale, precisa il costruttore, non influisce sulla potenza erogata ma solo sul livello di segnale necessario per ottenere la potenza massima. Gli amplificatori di potenza, come abbiamo visto, continuano a funzionare sul principio di sempre, e così sarà fino a quando le leggi della fisica non cambieranno, se mai cambieranno. Ciò non toglie che siano in atto profondi cambiamenti nella struttura e forse anche nella natura di questi dispositivi:

Agendo sui ponticelli Gain Select che si trovano sulla piastra madre dell’MC2 Audio E90 è possibile cambiare il guadagno in tensione dell’amplificatore. Tre i gain disponibili: 32, 36 e 39 dB. La modifica del guadagno non ha effetto sulla potenza erogata ma soltanto sul livello di segnale necessario per ottenere la massima potenza d’uscita.

il Lab.gruppen IPD 2400 ne è solo un esempio. Verrà un giorno in cui gli amplificatori saranno interamente (o quasi interamente) digitali, con il dominio analogico ridotto a quell’unica, irrinunciabile moltiplicazione tensione corrente (V x I) senza la quale non si dà alcuna amplificazione di potenza? Non lo sappiamo. È tuttavia ragionevole ritenere che le due tecnologie, l’analogica e la digitale, continueranno a convivere per lungo tempo, forse per sempre: se anche tutto ciò che l’uomo inventa e costruisce dovesse diventare digitale, il mondo, inteso come l’ambiente naturale in cui siamo chiamati a vivere, rimarrebbe analogico. Con l’analogico, insomma, dovremo comunque continuare a fare i conti.

PRODUTTORI E DISTRIBUTORI Art Audio Pro USA Distributore: Backline S.u.r.l Via dell’Aprica, 16 - 20158 Milano tel. 02/69015709 www.backline.it Datasat Digital Entertainment Inghilterra Distributore: Gammalta S.r.l Via S. Maria 19/21 56126 Pisa tel. 050/2201042 www.gammalta.it Ecler Spagna Distributore: Exhibo S.p.A.

Via Leonardo da Vinci, 6 20854 Vedano al Lambro (MB) www.exhibo.it Lab.Gruppen Svezia Distributore: Prase Engineering S.p.A. – Via Nobel, 10 30020 Noventa di Piave (VE) tel. 0421/571411 www.prase.it MC2 Audio Inghilterra Distributore: Exhibo S.p.A. Via Leonardo da Vinci, 6 20854 Vedano al Lambro (MB) www.exhibo.it

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Tecnologia

CEDIA White Paper - Comprendere la tecnologia 4K

Oltre l'alta definizione

Seconda puntata con gli apprezzati "white paper" CEDIA: su queste pagine approfondiamo il discorso sulla tecnologia 4K, ormai matura per una diffusione su larga scala anche nel mercato residenziale Realizzato con il contributo di: David Meyer -Kordz Pty Ltd • Dan Schinasi - Samsung • Joel Silver - Imaging Science Foundation • Marc Finer -DEG: The Digital Entertainment Group • Ray Stanley - Sony

L’

industria è alla costante ricerca di soluzioni per migliorare i propri prodotti, in particolare se riguardano la tecnologia. La risoluzione dei display, i cavi che trasportano i segnali, i supporti ottici e la tecnologia 3D, aggiornati e migliorati, hanno determinato la possibilità di realizzare schermi televisivi più dettagliati e vicini alla realtà, con un maggiore appeal visivo. La tecnologia Ultra HD-4K sfrutta una densità di pixel maggiore, schermi di dimensioni più grandi e un’acuità visiva degli occhi superiore per generare su uno schermo un’immagine più dettagliata, dotata di una maggior profondità di campo. Questo white paper di CEDIA, complementare al documento dedicato all’utente finale “Cos’è la Definizione Ultra HD e perché è importante?" si concentra sui maggiori dettagli forniti dalla tecnologia Ultra HD-4K, passa in rassegna i trend tecnologici e analizza cosa tutto ciò può significare per i membri CEDIA. Gli ingegneri hanno lavorato per sviluppare un nuovo standard video, denominato Ultra HD (3840 x 2160

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pixel), che possiede quattro volte la risoluzione di un display 1080p ed equivale ad un’immagine da 8 megapixel. Ad un telespettatore le immagini risulteranno estremamente nitide anche quando le guarderà da una distanza ravvicinata. Con un display 1080p, gli spettatori che siedono troppo vicino allo schermo vedono quello che viene definito l’effetto zanzariera, ossia il minuscolo spazio presente fra pixel adiacenti. Invece, su un display Ultra HD i pixel sono così piccoli che, alle normali distanze di visione, ci vorrebbe una lente di ingrandimento per visualizzare lo spazio presente tra loro. Ma la semplice visualizzazione su un display Ultra HD non garantisce automaticamente una migliore immagine: ci sono numerose altre variabili, come la qualità della trasmissione e del contenuto ma, certamente, può migliorare le possibilità

LA TECNOLOGIA ULTRA HD

Full HD o 1080p sono due espressioni equivalenti che descrivono un display costituito da 1.080 linee


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di risoluzione verticale e 1.920 di risoluzione orizzontale. Il termine 4K è conosciuto anche con altre espressioni, come 2160 e Ultra HD. In questo documento, per coerenza, questa tecnologia sarà indicata come Ultra HD-4K, pari a circa quattro volte la risoluzione totale 1080p, oppure a circa il doppio le risoluzioni verticale e orizzontale di 1080p. La maggior parte delle risoluzioni Ultra HD-4K dovrebbe avere un rapporto d’aspetto approssimato di 3840 (1.89:1) o 4096 (1.90:1). Il gruppo di lavoro dell’associazione americana CEA (Consumer Electronics Association) nell’autunno del 2012 ha deciso di

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chiamare Ultra HD la categoria di prodotti 4K per ridurre al minimo la confusione dei consumatori e posizionare le prestazioni Ultra HD-4K oltre gli standard HDTV attuali. Per trasferire con la migliore efficacia possibile la tecnologia Ultra HD-4K ai propri clienti è importante familiarizzare sia con i termini tecnici che con quelli utilizzati in ambito commerciale. L’aumentata densità dei pixel consente di visualizzare maggiori dettagli; inoltre, la trama dei pixel risulta quasi invisibile: tutto ciò si traduce in immagini ancora più reali, chiare e vivide, mai viste prima. La tecnologia Ultra HD-4K

possiede un grande potenziale: quello di utilizzare schermi di ben più ampie dimensioni, fornendo immagini di una qualità sorprendente rispetto a quelle ottenibili con il Full HD: per questo motivo l’industria ha ritenuto opportuno classificare queste immagini con l’aggettivo Ultra HD.

L'EVOLUZIONE DELLE IMMAGINI

Per comprendere il progresso introdotto da un’immagine digitale Ultra HD-4K è necessario concentrarsi sull’evoluzione delle immagini analogiche e qual è il significato nei confronti della tecnologia e dei contenuti multimediali futuri. Si prevede che la tecnologia Ultra HD offrirà all’utente consumer domestico un’esperienza cinematica simile a quella che l’IMAX offre nelle sale cinematografiche. L’utilizzo della pellicola a 35 mm nelle sale cinematografiche è stata la norma per circa un secolo. Risalgono al 1929 i primi sforzi per migliorare la qualità dell’acuità riguardo alle immagini dei film. Nel 1970 lo standard IMAX ha fatto la sua comparsa nell’industria cinematografica. La proiezione di un film prodotto nello standard IMAX occupa una superficie di 3395 millimetri quadrati - quasi un ordine di grandezza superiore rispetto alla superficie occupata dalle immagini girate a 35 millimetri - pari a 408,27 mm2 - e le immagini sono più nitide, dettagliate e realistiche. Secondo il whitepaper pubblicato da CEA “Ultra - High Definition State of the Industry whitepaper”, la risoluzione più elevata si traduce nella disponibilità di visualizzare elementi secondari dell’immagine che contribuiscono a dare una particolare sensazione allo spettatore, come se stesse guardando la scena affacciato ad una finestra. L’esperienza IMAX si traduce nella

possibilità di avvicinare il pubblico allo schermo più di quanto non fosse possibile in precedenza, con l’adozione del formato a 35mm. Simile all’IMAX, l’esperienza offerta da una visualizzazione in Ultra HD riguarda proprio la possibilità per lo spettatore di avvicinarsi molto di più allo schermo di quanto non sia possibile con una visualizzazione a 1080p. Il whitepaper di CEDIA “La Dimensione del Display in base alla Dimensione della Stanza e della Seduta” disponibile in lingua italiana, esamina come l’acuità visiva e gli angoli di visione determinano la quantità dei dettagli che un individuo può vedere sullo schermo. Per un consumatore medio dotato di un display 1080p, la distanza della seduta deve essere pari a tre volte l’altezza del display per consentire un angolo di visione orizzontale pari a 33° e un angolo di visione verticale di 18°. Il rispetto di questi parametri porta lo spettatore ad una corretta distanza di seduta, sufficiente ad evitare di notare quello che in gergo viene definito l’effetto zanzariera, ossia a distinguere i pixel e gli spazi presenti fra loro. Tuttavia, poiché le dimensioni dello schermo e la distanza della seduta sono strettamente collegati fra loro, se la distanza di visione viene diminuita oppure la dimensione dello schermo viene aumentata lo spettatore, suo malgrado, distinguerà i singoli pixel dell’immagine e lo spazio esistente fra loro, il cosiddetto ‘effetto zanzariera’ (in inglese screen door effect). Questo effetto rappresenta un ostacolo all’esperienza immersiva che i display ad alta definizione si propongono di generare e sono assolutamente da evitare. Con una densità di pixel quadrupla e uno spazio fra i pixel ancora meno visibile, se un display Ultra HD- 4K (FIG. 1.2)

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Tecnologia

CEDIA White Paper - Comprendere la tecnologia 4K (TAB. 1.1)

viene posizionato alla stessa distanza di un display 1080p un telespettatore è comunque in grado di visualizzare un’immagine complessivamente migliore. Infatti, Shawn Dubravac Responsabile Economico e Direttore della Ricerca del CEA (Consumer Electronics of America) nel suo blog al post “Riguardo alle dimensioni di un schermo televisivo, qual è il punto dal quale il rendimento diminuisce?” afferma che se un consumatore sostituisce la sua televisione HD da 55” con un modello Ultra HD-4K delle stesse dimensioni, può ridurre la distanza di visione da poco più di 2 metri a 1,2 metri. Analogamente, il consumatore potrebbe mantenersi a poco più di 2 metri di distanza dallo schermo passando semplicemente ad un televisore Ultra HD- 4K da 92” o, addirittura, per vivere un’esperienza immersiva totale passando ad un televisore Ultra HD-4K da 153”. Per i consumatori questa tecnologia rappresenta la prima logica opportunità di acquistare il televisore a grande schermo che hanno sempre sognato, senza dover avere disposizione un locale più ampio oppure incrementare la distanza di visione. Secondo alcuni, i pixel di un display Ultra HD-4K sono troppo piccoli perché un consumatore possa percepire un significativo beneficio, quando si posiziona ad una normale distanza di visione; tuttavia, secondo il whitepaper “Ultra-High Definition: State of the Industry” edito da CEA, la visione umana è un processo molto più complicato di quanto possa suggerire la semplice acuita visiva. Infatti, si afferma che l’iper acuità visiva rappresenta la capacità del sistema visivo umano nel riconoscere i dettagli – come le linee e i bordi – con un ordine di grandezza superiore rispetto a quanto previsto da un’acuità visiva semplice. Il whitepaper di CEA YSTEM 054 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

afferma che riguardo all’Ultra HD-4K, la maggiore risoluzione è favorevole al complicato processo di visione umana. L’Ultra HD-4K è composto da un numero maggiore di pixel e questo rappresenta un aspetto negativo perché i dati da inviare al display sono molti di più. Fortunatamente, lo sviluppo di nuovi algoritmi di compressione consentirà di superare questo ostacolo.

IL SEGNALE ULTRA HD-4K

La risoluzione Ultra HD-4K è pari a circa quattro volte quella a 1080p, ma richiede da 2 a 4 volte la larghezza di banda con un collegamento HDMI, in funzione del numero di fotogrammi al secondo e dello spazio colore. Al fine di comprendere i requisiti specifici di larghezza di banda e le implicazioni sia a livello hardware che di trasporto, è conveniente analizzare come viene definito nelle specifiche HDMI questo nuovo standard, e le implicazioni che riguardano la progettazione e l’implementazione del sistema. L’HDMI, attualmente, è il formato di distribuzione HD-AV predominante, criptato (con DRM), utilizzato in entrambi i mercati: commerciale e consumer.

formati e applicazioni, alcuni dei quali comportano elevati requisiti di banda. Le specifiche definiscono la risoluzione orizzontale (Hres) e i sottoinsiemi riguardanti le frequenze di quadro, con i corrispondenti valori di clock TMDS e di velocità di trasmissione dati, con i seguenti parametri.

HDMI: GLI INDICATORI DELLA VELOCITÀ

Ci sono quattro valori che indicano la velocità di un segnale HDMI: 1. Velocità dei dati - La velocità di

trasmissione di tutti i bit, attraverso ognuno dei tre canali TMDS, espressa in Gigabit al secondo (Gbps). Il valore può essere espresso anche per canale, oppure come somma dei tre canali. 2. Velocità del “carattere” - I dati contenuti all’interno del flusso TMDS sono suddivisi in “caratteri” formati da una costante di 10 bit, come risultato della codifica 8b/10b. Per esempio: 1x carattere TMDS = 10 bit di dati TMDS, indipendentemente dal clock o dal bit rate video. Il valore viene espresso in Mega-caratteri al secondo, per canale (Mcsc). Formato Frequenza di quadro Bit di profondità Crominanza Velocità del carattere Clock Velocità dei dati/canale Velocità dei dati aggregati Larghezza di banda TMDS Tabella 2.1 © 2014 CEDIA • Unit 2, Phoenix Park • St Neots • Cambridgeshire • PE19 8EP • UK • Tel: +44(0) 1480 213744 • www. cedia.org 8 3. TMDS clock. Il canale del Clock corre parallelo ai tre canali TMDS e, di per sé, non contiene dati. Il Clock è come un metronomo, genera il

ULTRA HD-4K: FORMATO E LARGHEZZA DI BANDA

(TAB. 2.1)

HDMI: SPECIFICHE E DATA RATE PER UN SEGNALE 4K (2160P)

I formati Ultra HD-4K e i requisiti di velocità di trasmissione dati sono stati inizialmente definiti, per il contesto CE, nella versione 2009 della specifica HDMI 1.4, che comprende una frequenza di quadro da 24 a 30 fps. La specifica HDMI 2.0 del 2013, che rappresenta altresì un addendum opzionale alla specifica HDMI 1.4, varca i riferimenti dello standard CEA-861-F per definire ulteriori

(TAB. 3.1)


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FIG. 4.1 (NON IN SCALA)

segnale di temporizzazione che definisce l’inizio e la fine di ogni carattere TMDS (10 bit). Il valore viene espresso in mega Hertz (MHz). Vedi fig. 3.1. REGOLA: Se la velocità del Carattere TMDS è uguale o inferiore a 340 Mcsc, il Clock verrà eseguito alla stessa velocità del carattere (1:1). Qualora, invece, la velocità del carattere superasse i 340 Mcsc, verrà attivata la modalità HDMI 2.0 (nei dispositivi che la supportano) e il Clock verrà diminuito ad un valore pari a 1/4 la velocità del carattere; Ad esempio: TMDS di 297 Mcsc = Clock di 297 MHz TMDS di 594 Mcsc = Clock di 148,5 MHz. 4. Larghezza di banda. Molti tipi di cavi, sia analogici che digitali, dichiarano come specifica principale la larghezza di banda (frequenza rispetto al tempo, in Hz). Questo non è il caso dell’HDMI, che si concentra invece sulla velocità dei dati TMDS (in Gbps) e/o del Clock (in MHz). Quest’ultimo non rappresenta la larghezza di banda perché non contiene dati. Al fine di fornire un equo confronto sulle infrastrutture HDMI rispetto ad altri tipi di cavi (per esempio: CATx ), deve essere determinata la larghezza di banda dei canali TMDS.

CLOCK UNIFICATO E VIDEO BLANKING VARIABILE (HDMI DATA ISLAND PERIODS) I quattro formati principali dell’Ultra HD-4K definiti dall’HDMI 1.4 e il nuovo formato a 60 fps 8-bit 4:2:0 dell’HDMI 2.0 utilizzano tutti la stessa velocità di clock, pari a 297 MHz. Ciò significa che tutti questi formati distribuiscono lo stesso numero totale di pixel al secondo. Conseguentemente, i due diversi sottoinsiemi relativi alla risoluzione orizzontale (4.096 e 3.840) e le diverse frequenze di quadro devono produrre differenti rapporti

di pixel attivi (visibili) al secondo. La differenza tra i formati è presente nell’area blanking, una parte del frame non visibile. Tutti i formati 2160P comprendono un totale di 2.250 pixel di risoluzione verticale (Vres), di cui 2.160 pixel attivi (quelli che appaiono sullo schermo) e 90 pixel fissi di blanking verticale (Vblank). Si noti che non tutti i 90 pixel di Vblank devono necessariamente essere posizionati sopra i pixel attivi dell’immagine video, come illustrato nella Fig. 4.1 (la figura è stata semplificata per ragioni grafiche); alcuni pixel possono essere posizionati anche sotto. La risoluzione orizzontale (Hres) comprende 3.840 o 4.096 pixel attivi, ma il blanking orizzontale (Hblank) contiene un numero di pixel variabili, per pareggiare il numero totale di pixel al secondo di tutte le varianti. Un maggior numero di pixel attivi determinano un numero inferiore di pixel per il blanking, e viceversa, per garantire che il numero totale rimanga costante. Dei tre periodi di dati del TMDS , il Blanking comprende sia il “Data Island Periods” che il “Control Period”. Tra le altre cose, il “Data Island Periods” contiene anche le informazioni audio, fino a 32 canali audio per un bit o 3D audio, come definito dal formato HDMI 2.0, quindi questo spazio non viene sprecato. Le figure da 4.2 a 4.5 raffigurano una rappresentazione grafica semplificata per mostrare la differenza in H blank per ogni combinazione video (pixel attivi) di Hres (3.840 o 4.096) e frequenza di quadro (24, 25 o 30 fps):

FIG. 4.2

FIG. 4.3

FIG. 4.4

PIATTAFORME DI DISTRIBUZIONE E DIFFUSIONE DI CONTENUTI ULTRA HD Durante il CES del 2013 sono stati annunciati da oltre dieci brand più di venti modelli fra televisori e monitor compatibili Ultra HD-4K, attualmente disponibili nel mercato consumer.

FIG. 4.5 SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

055


Tecnologia

CEDIA White Paper - Comprendere la tecnologia 4K

Oltre al supporto nativo dei contenuti Ultra HD, tutti questi modelli possono effettuare l’upscaling di contenuti 2D e 3D HD, supportano prestazioni di tipo “second screen” e lo streaming digitale. Oggi la domanda più ricorrente riguarda la disponibilità dei contenuti Ultra-HD per il mercato domestico. Per rispondere a questa domanda bisogna considerare numerose variabili, tra cui: la trasmissione via cavo e via satellite, il download o lo streaming su Internet e i Blu-ray Disc. Nei paragrafi che seguono verranno esaminati i tipi di hardware in grado di trasportare dati Ultra HD-4K, seguiti da una breve valutazione di altre opzioni per la memorizzazione e il trasporto di questi contenuti con un accenno di ciò che è attualmente disponibile.

DISPOSITIVI HARDWARE

Le caratteristiche di idoneità che un dispositivo deve possedere per supportare l’Ultra HD-4K sono abbastanza semplici. Nel caso delle porte HDMI, il chip trasmettitore/ ripetitore/ricevitore HDMI (nel caso di ripetitore ad esempio, una matrice o uno splitter) deve supportare un Clock di almeno 297 MHz. La prima generazione di chipset HDMI (negli anni intorno al 2003/2007) avevano un Clock di 165MHz/4,95 Gbps, per supportare il Clock a 148,5 MHz richiesto dal formato 1080p60. Dal 2007 è stato effettuato un upgrade, praticamente su tutti i chip, a 225 MHz/6,75 Gbps, per offrire il supporto al profilo 1080p60, Deep Color a 10bit (5,56 Gbps) e 12-bit (6,68 Gbps). Alla data di creazione di questo whitepaper, la maggior parte dei dispositivi utilizzano ancora chip a 225 MHz, quindi non sufficienti per il Clock a 297 MHz necessario per l’Ultra HD-4K. Alcuni produttori leader di mercato nel 2012 hanno stabilito, per una nuova generazione di chip di silicio, un Clock pari a 300 MHz. Se un dispositivo non contiene questo nuovo chip da 300 MHz (o di valore superiore), non può supportare l’Ultra HD-4K. Esempio di applicazione: numerosi lettori Blu-ray hanno reso disponibile un aggiornamento del firmware per diventare compatibili 3D, perché non è richiesto alcun aumento supplementare della larghezza di banda. Quindi i chipset esistenti a 225 MHz erano sufficienti. Tuttavia, per la compatibilità con il profilo a 2160p è YSTEM 056 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

A PROPOSITO DELLA LARGHEZZA DI BANDA La larghezza di banda è funzione della “frequenza” di trasmissione: letteralmente esprime le ripetizioni in un determinato intervallo di tempo, che lo standard ha previsto pari a un secondo. L’unità di misura della frequenza è l’Hertz (Hz). Dal momento che un’immagine video in movimento è funzione del tempo, se aumentiamo la sua risoluzione video e/o il numero di frame dovremo incrementare, in proporzione, anche la quantità di informazioni trasmesse nell’unità di tempo (pari a un secondo), ossia elevare la frequenza (più unità di tempo per secondo). Maggiore è la quantità di informazioni, più elevata è la larghezza di banda e più ristretto il tempo assegnato ad ogni unità. Nel caso di un cavo CATx, il numero di MHz si riferisce alla frequenza di trasmissione che il cavo nel suo complesso può supportare. Gli standard delle Associazioni delle Industrie di Telecomunicazione (TIA/EIA) definiscono le varie iterazioni, con i seguenti riferimenti: CAT5e a 100MHz , CAT6 a 250MHz , CAT6A a 500MHz , CAT7 a 600MHz , e CAT7A a 1GHz .

Larghezza di banda HDMI

La larghezza di banda HDMI può essere definita come la frequenza di trasmissione dei canali TMDS. Poiché questa espressione non viene comunemente usata, ma il bit rate dei TMDS lo è, viene richiesta una formula di conversione dei bit digitali (bps) in frequenza Hertz (Hz) di trasmissione. Texas Instruments ha sintetizzato meglio questo concetto: “La relazione Hertz - bit al secondo considera tipicamente un singolo bit come un’unità a 180 gradi e un ciclo a 360 gradi è pari a 2 bit. Pertanto, 1 Hz è pari a 2 bit per secondo.” (1). Cioè, 1 Hz di larghezza di banda TMDS rappresenta 2 bit di dati TMDS. Quando è noto il TMDS data rate per canale di un HDMI, la larghezza di banda è quindi pari alla metà del valore della frequenza dei dati, espressa in Hz. La velocità HDMI viene comunemente espressa in MHz facendo riferimento anche ad altri aspetti, in particolare ai chipset HDMI e ai cavi HDMI CTS: Standard/Categoria 1 = 74.25 MHz, High Speed/Categoria 2 = 340 MHz. Tuttavia, questi valori riferiscono al tasso del carattere, che quando si trova sotto i 340 Mcsc è pari al Clock, così come il bit-rate del TMDS è pari a 10x Clock (dieci volte il Clock) e, quindi, la larghezza di banda è pari alla metà del bit-rate. Quindi, un metodo ‘scorciatoia’ è quello di calcolare la larghezza di banda TMDS come pari a 5x Clock (cinque volte il Clock). In sintesi Larghezza di banda TMDS = Data Rate per canale / 2 (Hz) oppure Larghezza di banda TMDS = x5 TMDS Clock Per esempio, l’Ultra HD-4K (2160p/30) opera a 2.97 Gbps per canale Data rate 2.97/2 = 1.485 GHz Clock 297 MHz x 5 = 1.485 GHz Tuttavia, se si fanno un po’ di conti si vedrà che la larghezza di banda HDMI per un segnale 4K 2160p/30 è del 50% superiore alle specifiche TIA/EIA per il CAT7A. Elevare il formato a 2160p/60 4:2:2, il più alto definito dalla specifica HDMI 2.0, fa raddoppiare a 2,97 GHz la larghezza di banda TMDS, essendo pari a 12 volte la larghezza di banda di un CAT6.

necessaria una modifica all’hardware (layer fisico). Inoltre, un paio di anni fa, la dicitura “HDMI 1.4” è stata talvolta utilizzata dai produttori di dispositivi CE per promuovere il supporto al 3D e al Canale di Ritorno Audio (ARC, Audio Return Channel). Tuttavia, anche l’Ultra HD-4K era una parte della specifica 1.4, ma questa parte non è stata supportata dai dispositivi a causa di limitazioni dell’hardware. Questo è stato solo uno dei motivi per cui l’HDMI Licensing ha abolito i numeri alle versioni di riferimento, a causa della loro natura fuorviante.

IDONEITÀ DEL CAVO HDMI

E’ necessaria una buona qualità, certificata come “Cavo HDMI High Speed” per ottenere il supporto Ultra HD-4K (a 30 fps). La sfida sta

Uno dei nuovi display 4K della serie Curved di Samsung.


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A fianco, nel settore professionale sono vastissimi i possibili impieghi di display 4K.

nel trovare un cavo HDMI etichettato High Speed che nella realtà sia davvero High Speed. C’è una proliferazione nel mercato di cavi provvisti di etichetta non veritiera dovuta all’eredità pre-2010 del profilo 1080p come punto di riferimento, e l’equivoco che “1080p” e “High Speed” significava la stessa cosa. Il profilo 1080p viene trasmesso ad un

Clock di 148,5 MHz, dato che il rate dei dati aggregati è pari a 4,455 Gbps. Al contrario l’Ultra HD-4K richiede un doppio data rate, di 8,91 Gbps, e un vero e proprio cavo High Speed deve essere testato a 10,2 Gbps. Dato che la versione HDMI 2.0 nasce negli anni a venire, essendo la frequenza dei caratteri TMDS variata da 340 a 600 Mcsc, sarà definito un nuovo

“Cavo equalizzato di riferimento” (Reference Cable Equalizer) per far sì che un cavo HDMI High Speed esistente (Categoria 2), possa garantire il necessario incremento della velocità di trasmissione dati. Tuttavia, ci sarà da aspettarsi una limitazione nelle lunghezze, ancora da determinare. I formati Ultra HD-4K coinvolti saranno quelli che

combinano al Deep Color un High Frame rate (HFR); 2160p/50/59,94/60, 10/12-bit, 4:2:0 o 4:2:2. Non è definita la modalità HFR 4:4:4. DisplayPort La DisplayPort è stata sviluppata nel 2006 da VESA. Utilizza quattro corsie di trasmissione dati, rispetto alle tre dell’HDMI, ciascuna delle quali inizialmente supporta velocità di trasferimento dati fisse, pari a 1,296 o 2,16 Gbps. Nel 2009 è stata rilasciata la specifica 1.2, con l’aggiunta di un terzo livello di velocità di trasferimento, più elevato rispetto ai due esistenti e pari a 4,32 Gbps per canele. Ciò equivale a una velocità aggregata di trasferimento pari a 17,28 Gbps, sufficiente a soddisfare il profilo Ultra HD- 4K a 60 fps, con Deep Color a 10bit. I dispositivi dotati di DisplayPort nel fornire la compatibilità sia a livello di hardware che firmware hanno le stesse esigenze di quelli provvisti di porte HDMI. Dal momento che la DisplayPort deve essere ancora modificata per l’impiego con i TV Ultra HD-4K, è importante essere consapevoli che quando gli installatori iniziano la progettazione di un sistema dotato di DisplayPort per fornire e visualizzare il contenuto Ultra HD-4K, ogni dispositivo di sistema dovrebbe supportare l’Ultra HD-4K sia a livello fisico (hardware) che firmware. Per garantire un collegamento affidabile viene così richiesto un cavo DisplayPort che supporta, in modo

LO SPAZIO COLORE ULTRA HD-4K: XVYCC E I MIGLIORAMENTI DEL PRESENTE, POSSIBILITÀ FUTURE Ai progressi che caratterizzano gli attuali display Ultra HD-4K, si aggiungono anche alcune interessanti speculazioni. Infatti, si sostiene che i futuri prodotti Ultra HD-4K garantiranno enormi miglioramenti in tema di spazio colore e qualità dell’immagine. Il termine Gamut viene usato per descrivere lo spazio colore che una sorgente o un display è in grado di riprodurre. La specifica HD-REC709, che definisce lo spazio colore dei display HD, ha rappresentato un miglioramento rispetto allo spazio colore della standard definition. Ora, l’attenzione si è spostata sull’Ultra HD: Sony ha annunciato che il servizio streaming in Ultra HD sarà caratterizzato dallo spazio colore xvYCC (gamut esteso YCC), migliore dello spazio colore HD. L’ITU, Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (parte delle Nazioni Unite e dei 193 paesi forti), ha pubblicato un documento che descrive gli standard potenziali per lo spazio colore Ultra HD-4K, capaci di offrire prestazioni di gran lunga superiori a qualsiasi tecnologia di visualizzazione possa offrire oggi. Il documento si può scaricare gratuitamente ed è disponibile al seguente link: http://www.itu.int/ pub/R-REPBT. 2246-2-2012. Se il profilo Ultra HD-4K dovesse finalmente realizzare lo spazio colore descritto da ITU, la qualità delle immagini riprodotte potrebbe essere migliorata radicalmente rispetto all’HDTV e allo spazio colore xvYCC. Un miglioramento paragonabile, o addirittura superiore, al solo aumento della risoluzione delle immagini. L’impatto visivo del gamut descritto sopra sarà in grado di mostrare colori così saturi da poter riprodurre fedelmente anche i soggetti più critici come garofani, gerani, margherite e anche girasoli - che posseggono colori non riproducibili con lo spazio colore dell’attuale HD. La riproduzione migliorata del colore non sarà possibile con la tecnologia televisiva attualmente utilizzata, ma l’ITU offre uno scorcio sui miglioramenti futuri dell’Ultra HD-4K da implementare nelle future generazioni e fornisce all’industria un accenno alle innovazioni future per arrivare agli schermi Ultra HD-4K.

SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE

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Tecnologia

CEDIA White Paper - Comprendere la tecnologia 4K I CONTENUTI ULTRA HD-4K DISPONIBILI

Un vpr Digital Cinema 4K prodotto da NEC. documentabile, 10,8 Gbps per il profilo 2160p30 o 21,6 Gbps, il rate Display Port più elevato per 2160p60.

CAVI CATX: I SISTEMI EXTENDER

Come è stato accennato precedentemente, nell’HDMI i canali dati trasmettono l’Ultra HD-4K a 1,485 GHz. Un valore ben al di là anche della capacità nativa di un CAT7A, circa sei volte le specifiche TIA/ EIA sulla larghezza di banda di un CAT6. Ben progettati, dotati di elettronica integrata e di tecnologia come la teoria PAM, questi device possono certamente colmare il gap, ma esisterà sempre un limite alla quantità di cavo CATx che può essere utilizzato per applicazioni Ultra HD-4K. La cosa è possibile, ma difficile da realizzare correttamente. Come per sorgenti, ripetitori e dispositivi sink, la larghezza di banda del chipset principale presente all’interno di una coppia di extender CATx, formata da trasmettitore (TX) e ricevitore (RX), è fondamentale per identificare la capacità al supporto Ultra HD-4K. Molti di questi extender utilizzano chipset equalizzatori HDMI che raggiungono il limite massimo a 225 MHz, e sono quindi insufficienti. I tecnici dovrebbero sempre evitare affermazioni generiche del tipo “HDMI 1.4” perché non sono del tutto definite. Solo la larghezza di banda del chipset e l’elenco delle caratteristiche effettivamente supportate possono essere considerate utili per individuare l’idoneità del prodotto.

HDBASET

L’HDBaseT è un’eccezione alle affermazioni di cui sopra, perché effettua il Retiming del segnale YSTEM 058 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

Secondo Tom Cosgrove, CEO del canale stereoscopico 3NET, il marketing Ultra HD-4K deve far leva su diversi aspetti: istruzione, dimostrazione, prezzo e la convinzione che siano disponibili i contenuti. ( 2) Attualmente vi sono numerose produzioni native Ultra HD-4K in fase di sviluppo, come ad esempio Space 3NET e alcune produzioni di Hollywood già realizzate, come The Hobbit. Inoltre, finora sono stati rilasciati dai principali Studios più di 75 film nuovi o rimasterizzati in Ultra HD-4K per la mostra del cinema digitale. L’Ultra HD-4K è stato presentato al mercato come il primo formato digitale che può catturare e riprodurre pienamente tutte le piccole sfumature da originali negativi a 35 mm. Le produzioni classiche, grazie all’Ultra HD-4K vengono convertite e valorizzate per essere mostrate al grande pubblico, mentre i nuovi titoli vengono girati in Ultra HD-4K grazie all’utilizzo di telecamere come le F55 e F65 di Sony e la Red Epic Camera della Red Digital Cinema Camera Company. Major come Sony Pictures, Warner Brothers e Legendary Pictures stanno lavorando per espandere la propria libreria di contenuti Ultra HD-4K .* Sport, eventi live e contenuti generati da utenti privati, come ad esempio le foto digitali, possono essere potenziali fonti di contenuti Ultra HD-4K, e i progressi dei codec per la compressione dei dati aiuteranno a rendere maggiormente disponibili i contenuti Ultra HD-4K nelle case dei consumatori.

nel formato banda base PAM16 (Pulse Amplitude Modulation) cambiando, nella sostanza, le regole del CATx nativo (che, dopo tutto, è stato progettato per Ethernet). Fin dall’inizio ha supportato tutti gli stessi formati Ultra HD-4K come l’HDMI, compreso il 30 fps. Può essere anche implementato con DisplayPort I/O per supportare tutti i formati con data rate aggregati compresi fra 5,2 e 8,6 Gbps. Si tratta di un formato a 10 Gbps che trasporta nelle applicazioni segnali TMDS (come quelli usati entrambi da HDMI e DisplayPort) . Il cuore del sistema è il chipset Valens VS-100, che contiene le specifiche per il supporto Ultra HD-4K a 100 m tramite un cavo CATx, o 40 m quando si utilizza il chipset VS-010 (relativo all’HDBaseT - Lite). L’HDBaseT Alliance ha dichiarato che la tecnologia sarà scalabile in futuro per supportare versioni a frame rate più elevato, potenzialmente a 20 Gbps per 2160p 48-60 (4K-HFR). Tuttavia, dal momento che viene coinvolto il Retiming del segnale, con il firmware residente nei chipset dei sistemi HDBaseT, la trasmissione non avviene nello spazio nativo dei dispositivi posti ai punti terminali (assumendo collegamenti HDMI o DisplayPort). Tutto ciò può generare qualche rischio in più per garantire un’interoperabilità e una stabilità adeguate, ma questo genere di problematiche può essere gestito utilizzando prodotti conformi e di qualità.

argomento di grande dibattito. Con l’HDMI 2.0 la frequenza e il bitrate del segnale distribuito dal cavo quasi raddoppiano, e i problemi a lungo raggio possono aggravarsi ulteriormente. Per la distribuzione dei segnali Ultra HD-4K su distanze significative, in genere superiori a 30 metri, una soluzione è rappresentata dal convertitore HDMI-fibra. Poiché la fibra ottica, per trasportare i dati utilizza la luce invece del rame, il segnale può coprire distanze significativamente maggiori prima di deteriorarsi in maniera irreversibile. Infilare e terminare cavi in fibra ottica richiede una strumentazione specifica e una formazione adeguata a garanzia di un corretto funzionamento. Tuttavia, se installato e terminato correttamente, un convertitore HDMI-fibra trasmetterà segnali Ultra HD per centinaia di metri senza alcuna perdita visibile e misurabile.

BLU-RAY

Anche se un film in Ultra HD-4K contiene una mole di dati che un disco Blu-ray è in grado di memorizzare, la Blu-ray Disc Association (BDA) ha recentemente istituito una task-force per studiare possibili estensioni al formato, per garantire il trasporto dei dati Ultra HD-4K sui dischi Blu-ray nel modo più efficiente. Il gruppo lavorerà sia sulla fattibilità tecnica che sulla domanda di mercato per il formato Ultra HD-4K ed esplorerà altri aspetti come frame-rate più elevati, spazi colore più estesi, tecnologie audio aggiuntive, ecc. per comprendere come potranno influenzare gli sviluppi futuri del Blu-ray Disc. Nel frattempo, aziende come Sony Pictures Home Entertainment lavorano per rimasterizzare film nel formato Blu-ray, compatibili con gli attuali player e fornisce ai propri rivenditori server dedicati, basati su PC, che contengono una varietà di contenuti prodotti in 4K.

FIBRA OTTICA

La questione di cablare un segnale HDMI su lunghe distanze, spesso indicato come lungo raggio, rappresenta fin dall’inizio un

La tecnologia 4K sta conoscendo larga diffusione anche nel settore consumer di alto livello; in foto, il nuovo vpr Epson 4K Enhancement.


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Risparmio Energetico - Soluzione impiantistica europea per un albergo australiano

Un resort ad alta efficienza

La riqualificazione dello Sheraton Mirage sulla Gold Coast del Queensland, in Australia, con l'installazione delle unità Climaveneta, ha portato a massimizzare il funzionamento dell'impianto di climatizzazione, riducendo il consumo di gas di oltre il 60% e di elettricità del 30% rispetto all’anno precedente di Sara Poletto

gestisce risorse e servizi in un edifico tra cui, ad esempio, regolazione climatica, controllo antincendio, antintrusione... ) e l'inefficienza delle unità per la climatizzazione.

IL NUOVO IMPIANTO

È

nella rosa dei finalisti di due prestigiosi riconoscimenti internazionali per le performance energetiche degli edifici, i premi CIBSE e AIRAH, rispettivamente in Inghilterra e in Australia. La ristrutturazione dello Sheraton Mirage Resort sulla Gold Coast del Queensland, in Australia, YSTEM 060 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

ha portato a risultati inattesi dal punto di vista dell'efficienza energetica e, sei mesi dopo l’installazione delle unità Climaveneta, le performance dell’impianto hanno già superato le aspettative. Costruito negli anni Ottanta, nel 2011 la nuova proprietà approva un programma di ristrutturazione che

prevede il recupero delle camere e delle aree comuni, ma anche il miglioramento delle performance energetiche della struttura attravesro l’installazione di luci a LED, collegate a sensori di presenza, e la sostituzione dei termostati nelle camere, connessi anche questi a sensori di presenza e a contatti

finestra. Nella seconda fase, quella della vera e propria riqualificazione, viene incaricato Airmaster, partner Climaveneta in Australia, di condurre un audit energetico sulla struttura. Tra i vari problemi identificati, vengono rilevati un malfunzionamento al Building Management System (sistema che

Nonostante la sostituzione delle unità per la climatizzazione avrebbe portato vantaggi immediati sui consumi energetici, Airmaster e Climaveneta identificano alcune opportunità in grado di aumentare ulteriormente le performance energetiche del Resort, installando due chiller condensati ad aria, abbinati ad una unità polivalente ad acqua per la produzione simultanea di caldo e freddo. Viene, quindi, progettato un impianto di climatizzazione basato su due unità ad alta efficienza TECS2 a levitazione magnetica, abbinate ad un ERACS2WQ della gamma Integra; si tratta di un’evoluzione dei tradizionali gruppi frigo reversibili a pompa di calore, cioè di unità in grado di produrre contemporaneamente acqua refrigerata e calda, specifiche per impianti a 4 tubi. In tutti quei mesi dell’anno in cui nell’edificio è prevalente la richiesta di freddo, il caldo generato sul


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Nell'immagine di apertura, lo Sheraton Mirage Resort, sulla Gold Coast del Queensland, in Australia. La struttura sorge di fronte all’Oceano Pacifico, sulla penisola naturale di Southport, ed è circondata da più di tre ettari di giardini tropicali e 5.000 m² di lagune, oltre alla piscina lagunare di oltre 750 m², di fronte alla rinomata spiaggia Gold Coast.

GESTIONE E CONTROLLO L’audit ha evidenziato, tra l'altro, l’inefficienza del sistema usato per scaldare l’acqua della piscine. L’acqua, mantenuta ad una temperatura costante di 27,5 °C durante tutto l’anno come da parametri Sheraton, veniva infatti riscaldata da una caldaia a gas dai consumi elevati e capace di produrre una quantità di emissioni di CO2 consistenti. Per ottimizzare l’efficienza energetica Airmaster ha diviso i carichi tra elevati e parziali tra i tre chillers Climaveneta. I due vecchi chiller per i carichi elevati da 1290kW sono stati sostituiti da due unità Tecs ad acqua da 1220kW, mentre i il chiller dedicato ai carichi ridotti è stato sostituito da un ERACS da 640kw, leggermente più largo del suo predecessore ma molto più performante. Il progetto impiantistico del Resort è stato completato con l’installazione del sistema di supervisione ClimaPRO. Si tratta di un sistema di gestione e ottimizzazione di impianti centralizzati utilizzato per ridurre drasticamente i consumi legati alla climatizzazione ed al riscaldamento dell’acqua delle piscine. Il sistema ha consentito di ottenere e misurare una riduzione dei consumi di gas di oltre il 60% e di elettricità del 30% rispetto all’anno precedente. Grazie ad un monitoraggio e ad un’ottimizzazione continua, l’impianto continuerà a migliorare le proprie performance energetiche. www.climaveneta.com

condensatore è gratuito, così come il freddo derivante dall’evaporatore quando è prevalente la richiesta di caldo. La peculiarità delle unità Integra è proprio questa, che in ogni momento dell’anno massimizzano autonomamente l’efficienza del ciclo energetico con cui si genera l’energia calda

e fredda. In particolare, l’efficienza massima si ha nei periodi medio stagionali, durante i quali è più probabile una richiesta in contemporanea di caldo e freddo. Per migliorare quindi l’efficienza dell’impianto, Climaveneta ed Airmaster hanno suggerito l’adozione di una soluzione impiantistica largamente

diffusa in Europa che prevede lo sfruttamento dell’acqua di falda, in grado di mantenere una temperatura costante durante tutto l’anno. Nel caso dello Sheraton, si è deciso di sfruttare l’acqua della laguna antistante la struttura come parte integrante del nuovo impianto.

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Tecnologia

Risparmio Energetico - Alimentazione sostenibile dell'impianto

Coltivazione in serra con le biomasse Ridurre i costi in bolletta del riscaldamento per la produzione florovivaistica aumentando le performance energetiche dell'impianto e tagliare i costi del carburante del 50%: il riscaldamento della Floricoltura Alberti Agricola a Lonato, in provincia di Brescia, è oggi alimentato a biomasse grazie al progetto Enerqos di Sara Poletto

S

ostituire la vecchia caldaia a gasolio con un nuovo impianto a combustibile rinnovabile per riscaldare una serra dimezzando, al contempo, i costi in bolletta, senza l’onere di sostenere la spesa dell'investimento iniziale. A Lonato, nella serra della famiglia Alberti, Enerqos ha sostituito le due vecchie caldaie a gasolio, costose e ad alto YSTEM 062 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

tasso di inquinamento, con un impianto a pellet da 540kW: l’investimento iniziale, di circa 200 mila euro, è stato sostenuto interamente dall’azienda specializzata in energie rinnovabili. Questa verrà, infatti, ripagata con il reale risparmio energetico nel giro di 5 anni, periodo al termine del quale la Floricoltura Alberti Agricola diventerà proprietaria a tutti gli

effetti dell’impianto, beneficiando dell’intero risparmio energetico in bolletta. Grazie al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), detti anche Certificati Bianchi, nati in Italia per incentivare il risparmio e l’efficienza energetica, Enerqos è in grado di installare impianti di riscaldamento a biomasse con costi anche interamente a suo

carico: l’utente finale, che non deve così utilizzare il proprio capitale per effettuare l’investimento iniziale, potrà quindi beneficiare: del risparmio economico per la riduzione dei costi di acquisto del combustibile (che è mediamente del 50%), e, con l'aumento delle performance energetiche del proprio impianto, di un immediato risparmio sulla bolletta. Senza contare

i benefici ambientali che ne derivano. “A parte il maggior rispetto ambientale, che rientra nel DNA di chi lavora in questo settore, ho fortemente voluto la realizzazione di questo progetto per vedere andare avanti e non indietro la mia azienda, dove lavorano anche i miei tre fratelli”, ha spiegato Roberto Alberti. “Da tre anni a questa parte il costo dell’energia


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In queste pagine, alcune immagini della serra della famiglia Alberti a Lonato, in provincia di Brescia.

è salito alle stelle, con bollette di 70 mila euro l’anno non più sostenibili di questi tempi. Ho dovuto infatti ridurre la produzione di stelle di Natale (che richiedono una temperatura di 18 gradi costanti dal mese di ottobre), ciclamini (almeno 16 gradi), optando per gerani, viole e nuove guinee, il cui mercato è comunque molto inflazionato. Per

poter sopravvivere era necessario per la mia attività cambiare la caldaia a gasolio con un impianto più innovativo, ma il costo d’investimento iniziale sarebbe stato per noi insostenibile. Grazie a Enerqos, che si è accollata l’intero costo della caldaia, è stato possibile. A partire dal mese di ottobre ho iniziato a beneficiare di un risparmio economico sulla bolletta, potendo destinare quei soldi alla produzione di piante a caldo”. Il vivaio della Floricoltura Alberti è, infatti, costituito da circa 7.000 mq di serre in vetro e in film plastico adibite alla coltivazioni di gerani, stelle di Natale e altri fiori. Per il periodo di riscaldamento, che va da ottobre ad aprile, l’azienda spendeva circa 50.000 euro di gasolio, utilizzando un impianto di distribuzione dell’acqua calda generata appunto da due vecchie caldaie a gasolio. L'impianto a pellet consente ora alla Floricoltura un risparmio di circa 25.000 euro l’anno. Dopo aver gestito l’iter autorizzativo, i lavori di allestimento della nuova centrale termica, realizzata all’interno della serra stessa, sono stati condotti da Enerqos in tre mesi, utilizzando installatori specializzati.

La caldaia, alimentata automaticamente tramite un deposito da 20mc per il pellet, adotta tutte le migliori tecnologie e garantisce un rendimento elevatissimo, con un livello di emissioni in ambiente che rientra nei parametri di controllo più severi. Per il collaudo e la certificazione dell’impianto, previsti mediante funzionamento a pieno carico della caldaia per 8 ore, Enerqos ha provveduto all’allestimento di un carico fittizio, costituito da batterie di scambiatori completi di tutti gli accessori per il funzionamento temporaneo, acquisiti a noleggio.

INVESTIRE IN EFFICIENZA Sfruttando le opportunità del DM 28/12/2012 relativo agli “obiettivi nazionali di risparmio energetico”, Enerqos, gruppo industriale specializzato in energie rinnovabili con sede a Milano, ha deciso di investire nel settore serricolo, utilizzando i parametri e gli incentivi forniti dall’adozione della scheda standard 40E. L'azienda ha, infatti, messo a punto un’offerta studiata per il comparto florovivaistico, ortofrutticolo e della serricoltura che consente agli operatori del settore di utilizzare l’energia in modo sostenibile e di beneficiare di una consistente riduzione dei costi in bolletta, risparmiando tra l’altro l’investimento iniziale dell’intervento. Enerqos propone, infatti, ai coltivatori in serra l’adozione di impianti di riscaldamento a biomassa legnosa, cippato o pellet, sostenendo anche fino al 100% dell’investimento iniziale; il committente mantiene il vantaggio economico derivante dal costo inferiore del combustibile rinnovabile rispetto a quello fossile, contribuendo inoltre all’abbattimento delle emissioni di CO2 in atmosfera. Ad oggi, Enerqos è impegnata nella realizzazione di 15 progetti simili a quello descritto in queste pagine in tutto il nord Italia, con caldaie a pellet o cippato, con potenze dai 180kW a 3.000kW. www.enerqos.com

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Tecnologia

Risparmio Energetico - Involucro esterno in legno lamellare

Il pregio strutturale del centro polivalente A Milano, sta sorgendo l'Unicredit Pavilion, un edificio pensato per mostre, conferenze ed eventi: a Wood Beton è stata affidata la realizzazione dell'involucro esterno in legno lamellare di Sara Poletto

H

a le sembianze di un gigantesco seme lo spazio polivalente commissionato da Unicredit ad un gruppo di progettisti ed imprese qualificate, tra le quali Wood Beton. L’edificio, pensato per incontri, conferenze, mostre ed eventi, potrà accogliere fino a settecento persone. L’Unicredit Pavilion, questo è il suo nome, sta sorgendo nel prestigioso quartiere Porta Nuova Garibaldi, a Milano, sotto la direzione dell’architetto Michele De Lucchi. A Wood Beton, azienda specializzata nella progettazione e nella YSTEM 064 / ISNTEGRATOR MAGAZINE

produzione di sistemi costruttivi in legno per l'edilizia, è stata affidata la

realizzazione della struttura in legno lamellare dell’involucro esterno; infatti, la particolare

conformazione geometrica dell’edificio ha suggerito di realizzare la struttura portante

CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI WOOD BETON Si è affermata sul mercato sia in ambito residenziale sia in quello delle grandi strutture in legno lamellare e massiccio, Wood Beton nasce nel 1990 all'interno del Gruppo Nulli. Al primo brevetto per il solaio misto legno-calcestruzzo in opera se ne aggiungono altri, come il prodotto Preconnect® e i solai misti legno-calcestruzzo preassemblati in azienda Prepanel® e Prepanel Evoluzione®. Alcune caratteristiche dei sistemi costruttivi Wood Beton: RIGIDEZZA: le prestazioni sono paragonabili a quelle di un solaio in latero cemento di pari altezza ma il peso è circa la metà. ALTEZZA: paragonato ad un solaio classico in legno, il misto legno-cls WB consente di ottenere riduzioni notevoli in altezza. ISOLAMENTO TERMICO: maggiore in termini di trasmissione del calore e inerzia termica. RAPIDITA' DI POSA (10 volte inferiore ripetto a strutture standard) e COSTI INFERIORI. www.woodbeton.it

esterna con colonne, travi e pilastri in legno lamellare, scelta intrapresa anche per conferire all’involucro stesso un determinato pregio estetico e funzionale. Nello specifico, la struttura è così composta: • Colonne di larghezza pari a 35 cm e altezza 80 cm; • Travi in legno lamellare di copertura di larghezza pari a 35 cm e altezza di circa 120 cm; • Travi orizzontali: si tratta di due travi ordite parallelamente alla facciata alla quota di imposta del primo solaio e della sommità dei muri di controvento dell’edificio.


Le novità del mercato

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SOLAREXPO-THE INNOVATION CLOUD 2015

Il futuro dell'energia

Dall'8 al 10 aprile aperte le porte l'edizione 2015 di Solarexpo-The Innovation Cloud, nel segno dell'integrazione tecnologica e delle rinnovabili Per le piccole e medie imprese italiane il costo della bolletta rappresenta anche più del 15% del fatturato. Ridurre i consumi diventa quindi essenziale, così come per le famiglie. Le tecnologie ci sono ma è necessario mettere in relazione le competenze sull'efficienza energetica e quelle sulle rinnovabili per creare nuove strategie di riduzione dei costi. È questo uno dei temi affrontati nell'edizione 2015 di Solarexpo-The Innovation Cloud, la manifestazione espositiva e convegnistica che esplora le novità in ambiti quali rinnovabili elettriche, tecnologie dell’energy storage, smart buildings, smart grids, mobilità elettrica e ibrida, tecnologie per le smart cities, efficienza energetica negli edifici e nei processi industriali. L'evento (8 -10 aprile MiCo-Fiera Milano Congressi) ha messo al centro anche un'interessante riflessione sul fotovoltaico made in Italy e sul rilancio di questo segmento di mercato: “Messe da parte le incertezze della fase post-incentivi, il settore del fotovoltaico può guardare con ottimismo ai prossimi anni, anche perché alcuni parametri per chi investe sembrano ormai stabilizzarsi. Con le detrazioni fiscali del 50% si può puntare al segmento del residenziale e attendersi un rientro dell’investimento in 7-9 anni”. www.solarexpo.com - www.innovationcloud-expocom

SUNTECH

LG

Gamma certificata doc In lista LG Electronics ha ricevuto la prestigiosa certificazione Eurovent per l’efficienza energetica della sua gamma Multi V IV a flusso di refrigerante variabile (VRF). Eurovent monitora gli indici di prestazione dei prodotti per l’aria condizionata e la refrigerazione. L’EER (Energy Efficiency Ratio) pari a 4,83 e il COP (Coefficient of Performance) pari a 5,32 di alcuni dei prodotti VRF garantiscono, infatti, un considerevole risparmio energetico. LG Electronics offre attualmente alcune tra le macchine più efficienti VRF aria- aria da 14 HP e 16 HP presenti sul mercato. www.lg.com

Bloomberg New Energy Finance ha aggiunto Suntech al suo elenco di primo livello delle società nel settore dell'energia solare nel suo PV Market Outlook del febbraio 2015, che riporta le prospettive per il mercato dei moduli fotovoltaici. BNEF ha sviluppato un sistema per la classificazione trasparente dei produttori di moduli fotovoltaici, sulla base della bancabilità e della cooperazione con gli sviluppatori del mercato, con gli investitori e con le aziende EPC. www.suntech-power.com

RAEE WEEE Europe AG, lo "sportello unico" per la gestione di RAEE e pile a fine vita presente in 16 Paesi europei, è diventato operativo in Italia con ReMedia, socio fondatore. La società no-profit sostiene le aziende produttrici di apparecchiature elettriche ed elettroniche e di batterie nell'ambito della responsabilità del produttore, consentendo loro di focalizzarsi sul core business. “Le piccole-medie imprese si sentono spesso schiacciate dai requisiti peculiari che caratterizzano i diversi Paesi europei per quanto riguarda la gestione di RAEE e pile”, ha dichiarato Christian Ludwig, CEO di WEEE Europe AG. “Con il servizio unico a livello continentale di WEEE Europe offriamo le migliori soluzioni di gestione di RAEE e pile con un approccio in stile “sportello unico”; ciò significa avere non solo una profonda conoscenza della legislazione italiana ma anche delle altre nazioni europee. Grazie agli investimenti effettuati, WEEE Europe è in grado di ottimizzare il modo in cui i nostri produttori associati possono soddisfare i requisiti di RAEE e pile attraverso tutta Europa”. Fondata nel 2013 da nove tra i principali sistemi collettivi europei, tra cui Consorzio ReMedia, WEEE Europe AG ha accolto successivamente i membri di altre sei nazioni, e opera direttamente sul mercato tedesco, offrendo così una copertura europea estesa. www.consorzioremedia.it

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