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30 GIUGNO 2021
Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Surveillance
ISSN 2384-9649
VIDEOPROIEZIONE
Ecco il nuovo Fujifilm FP-Z8000, vpr con ottica rotante a due assi ripiegabile
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Spedizione in abbonamento postale - Bimestrale - € 1,90 Free copy
Sennheiser MobileConnect, real time audio streaming per il supporto all’ascolto
AUDIO PRO
Bose Professional Portable PA, le soluzioni audio portatili per gli artisti musicali
TELECAMERE PTZ,
sempre più potenti e versatili!
ATTUALITÀ
L’Active Field Control (AFC), la tecnologia per l’audio immersivo di Yamaha, si aggiorna con la presentazione dell’AFC Enhance e dell’AFC Image. Vi spieghiamo come funzionano
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30 GIUGNO 2021
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ISSN 2384-964
PROIEZIONE vpr con ottica VIDEO FP-Z8000, nuovo Fujifilm ile Ecco il due assi ripiegab rotante a
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30 Videosorveglianza
ATTUALITÀ
PRODOTTI
04 News
16 Assistive Listening
Notizie, eventi, appuntamenti nel mondo della custom installation
Sennheiser MobileConnect per il supporto all’ascolto
18 Videoproiezione
06 L’Active Field
Fujifilm FP-Z8000, vpr con ottica rotante a due assi ripiegabile
Control di Yamaha Le ultime novità Yamaha in materia di audio immersivo
22 Videosorveglianza La piattaforma aperta di gestione video MOBOTIX HUB
10 Il Real-Time Tracking di Panasonic
24 Videosorveglianza
Costruire le attrazioni di domani con la tecnologia di oggi
L’offerta Swann-Hinnovation per la sicurezza
Le nuove telecamere i-PRO Extreme multisensore di Panasonic
TECNOLOGIA
32 Video
Le telecamere PTZ, sempre più potenti e versatili
38 Risparmio Energetico
Riqualificazione in classe A4 di una villa in Val Seriana
25 Hospitality
Etheos, una nuova idea per il Room Management System
26 Climatizzazione
Vaillant aroTHERM plus, la pompa di calore monoblocco pronta per il futuro
28 Audio Pro
Bose Professional Portable PA, le soluzioni audio portatili per gli artisti musicali
è una pubblicazione Luxury Media Solutions S.r.l. Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via di Priscilla, 57/A 00199 Roma Tel/fax. 371.3111294 www.simmagazine.it
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Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di giugno 2021 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846
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ATTUALITÀ
NEWS • Le novità del mercato Anticipazioni, tendenze, approfondimenti dalle aziende
Panasonic, a ISE nuovi videoproiettori e display 4k In occasione di ISE 2021, quest’anno in diretta da Barcellona, Panasonic ha presentato la nuova line-up di proiettori e display con cui l’azienda vanta la gamma di soluzioni visual 4K, stando a quanto dichiarato dal costruttore, più completa sul mercato. Il lancio di questi nuovi prodotti consente a Panasonic di fornire soluzioni 4K adatte per applicazioni in qualsiasi tipo di ambiente e settore, con una gamma di proiettori che varia dai 5.000 ai 50.000 lumen e di display con formati compresi tra 43 e 98”, a cui si vanno ad aggiungere anche le soluzioni 4K per la collaboration, come quelle per la videoconferenza e i sistemi di presentazione wireless. Nello specifico, Panasonic ha annunciato l’arrivo di una nuova serie di proiettori laser da 1 chip DLP, PT-RDQ10, concepita per gli ambienti
corporate, l’entertainment e il settore rental & staging con l’obiettivo di impressionare il pubblico tramite immagini 4K estremamente dettagliate. I tre modelli variano dagli 8.000 ai 10.000 lumen e sono tutti integrabili con l’ottica zoom ultrashort-throw ET-DLE020 a zero offset, che consente la proiezione d’immagini di grandi dimensioni anche negli spazi più ristretti. Per soddisfare la crescente domanda di proiettori dalla risoluzione estremamente dettagliata, Panasonic ha anche messo a punto il modello PT-FRQ50 da 5.200 lumen, che combina la funzionalità Quad Pixel Drive all’esclusiva tecnologia di proiezione da 1 chip DLP™ con illuminazione laser SOLID SHINE. Il proiettore produce immagini in 4K (3840 x 2160) uniformi ed estremamente dettagliate, rivelandosi la soluzione ideale per applicazioni
nei contesti corporate ed education, oltre che per l’utilizzo in performance artistiche e negli ambienti museali. Inoltre, supporta una velocità di refresh di 240 Hz/1080p con una latenza di input/output inferiore a 8 ms, una caratteristica che lo rende adatto ad applicazioni in cui è richiesta la massima fluidità nella riproduzione dei movimenti, come le simulazioni e gli eSport. In risposta alla crescente domanda di proiezioni su larga scala in formato 4K nativo, prive di ombre e a distanze ravvicinate, Panasonic ha presentato anche la nuova ottica zoom short-throw ET-D3QW200 a zero offset per il proiettore da 3 chip DLP da 50.000 lumen PT-RQ50K, pensata per un’esperienza immersiva unica nel mondo dell’entertainment.
Infine, la serie di display professionali 4K SQE1 si arricchisce di modelli multitouch premium con tecnologia touch InGlass o con tecnologia infrarossi: una sofisticata line-up di modelli LCD UHD 4K luminosi e dalla lunga durata, perfetti per l’utilizzo in sale riunioni con specifiche necessità. Alla serie CQE1 si aggiungono invece dei nuovi display multi-touch con tecnologia infrarossi, pensati per soddisfare le esigenze dell’education e per l’utilizzo in aree pubbliche con obiettivo di contenimento del TCO. I formati variano da 55 a 86”. business.panasonic.it
Yamaha, arriva la soundbar professionale “ESB-1090”
La nuova soundbar professionale ESB-1090 di Yamaha combina la qualità con un design elegante, adattandosi perfettamente ai diversi ambienti di lavoro. Dotata di due tweeter, due
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midwoofe e due subwoofer, fornisce un’esperienza sonora di qualitù per diverse applicazioni. Il suo design semplice ed elegante, con la possibilità di essere installata sia in piano che a parete, aiuta a integrarsi con
naturalezza in qualsiasi spazio. Un giroscopio incorporato assicura un’esperienza sonora ottimizzata nelle diverse applicazioni. L’ESB-1090 offre una moltitudine di opzioni di connettività. Gli utenti possono collegarla facilmente alla TV, al PC o allo smartphone tramite HDMI, Bluetooth e cavo ottico. Inoltre, tre modalità di suono assicurano che l’ESB-1090 sia perfettamente adatta alle varie situazioni d’uso. La “Conference Mode” è caratterizzata da una riproduzione ottimizzata del parlato, così da sentire chiaramente anche un interlocutore lontano. Nella modalità “Education Mode”, progettata specialmente per l’uso nelle aule di formazione, la maggior parte degli elementi operativi e
di controllo sono disattivati in modo che gli studenti non possano cambiare le impostazioni generali. La “Modalità Hotel” è focalizzata sull’intrattenimento e rende i contenuti televisivi o musicali ancora più piacevoli. Inoltre, gli utenti possono facilmente collegare i loro dispositivi per riprodurre i propri contenuti. Questa combinazione di qualità del suono, opzioni di connettività, modalità audio ottimizzate e design intelligente rende la soundbar aziendale la scelta ideale per qualsiasi ambiente. La soundbar ESB1090 di Yamaha sarà disponibile da luglio 2021 presso i distributori Yamaha. Il prezzo di listino al pubblico è di 255 euro, IVA esclusa. www.it.yamaha.com/uc
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Sennheiser, nuovi microfoni wi-fi La tecnologia wireless semplifica la vita. Dà la libertà di esibirsi. Rende i tempi di configurazione più veloci. Per molti utilizzatori (musicisti e/o oratori) che si occupano anche degli aspetti tecnici, i microfoni wireless richiedono però competenze aggiuntive… Sennheiser risolve ogni difficoltà con Evolution Wireless Digital. La serie è caratterizzata da un flusso di lavoro semplice, basato su App, pur mantenendo tutta la professionalità, la capacità di posizionare molte frequenze nello stesso spazio disponibile e l’affidabilità che gli utenti si aspettano dai microfoni UHF e 1G8 di Sennheiser. Questi sistemi sono ideali per chi fa musica ma anche per le aziende e per le scuole che cercano una soluzione wireless. Ecco alcuni dei vantaggi dei nuovi microfoni wireless di Sennheiser - Smart Assist App Come un “ingegnere in tasca”, l’app guida l’utente attraverso
Prase acquisisce la distribuzione del marchio Powersoft
la configurazione in semplici passaggi. “Se riesci a gestire un’app, puoi gestire facilmente la configurazione wireless RF”, afferma Benny Franke. Una configurazione intelligente che crea automaticamente connessioni wireless affidabili, ove non è richiesta alcuna competenza tecnica specifica. - Trasmettitori microfonici in grado di gestire qualsiasi livello audio I trasmettitori Evolution Wireless Digital hanno un intervallo dinamico di ingresso di 134 dB, cinque volte superiore rispetto ai più tradizionali 120 dB. Ciò significa che sono in grado di gestire sia un suono equivalente ad un sussurro che volumi più alti. - Nessun calcolo della frequenza e più margine di manovra Sul palco e nelle location per eventi ci sono sempre più RF, ma con Evolution Wireless Digital (EW-D) si supera questa complessità. L’app eseguirà la
scansione dell’ambiente per trovare le frequenze aperte. E poiché EW-D si basa sulla tecnologia utilizzata nelle serie superiori Digital 6000 e Digital 9000 di Sennheiser, i sistemi microfonici wireless non generano significative intermodulazioni. - Specifiche tecniche eccezionali EW-D ha una bassa latenza di 1,9 millisecondi e una durata della batteria del trasmettitore fino a 12 ore con gli accumulatori ricaricabili BA 70. Questo accompagnerà dal soundcheck fino alla fine dello spettacolo/ evento e oltre. Una larghezza di banda di 56 MHz con un massimo di 90 canali per banda rende facile trovare spazio anche negli ambienti RF più affollati. - Audio Spettacolare Come sistema digitale, EW-D non utilizza un compander, il sistema suonerà come se fosse collegato con un cavo. www.exhibo.it
Accordo raggiunto tra l’azienda di distribuzione di Noventa di Piave Prase e Powersoft, marchio specializzato nella produzione di prodotti audio per il mercato professionale. “I fratelli Prase conoscono la famiglia Lastrucci fin dall’inizio”, è un grande piacere per noi che sia arrivato il momento di una collaborazione commerciale.” Il portafoglio di prodotti Powersoft si adatta perfettamente ai servizi di distribuzione di Prase e completerà la catena audio per tutti i tipi di luoghi e applicazioni. I 50 marchi di distribuzione di Prase, una volta abbinati a Powersoft, forniranno soluzioni di installazione integrate per integratori di sistemi, progettisti e consulenti AV, i mercati principali di Prase. www.prase.it
Techlit-SCM, un nuovo polo di competenze Hi-Tech Dall’unione di Techlit e SCM - eccellenze italiane in ambito communication & collaboration solution - nasce un nuovo polo di competenze Hi-Tech. Attiva dal 2015 nell’ambito delle soluzioni innovative di collaborazione Audio&Video per il B2B a livello nazionale e internazionale, Techlit srl lo scorso 20 maggio ha avviato l’acquisizione di S.C.M. srl, società con trent’anni di presenza sul mercato e specializzata nei sistemi di comunicazione digitale. L’acquisizione delle quote si è perfezionata attraverso il fondo di private equity H.I.G. Europe, che ha traghettato Techlit nel Gruppo Project, azienda leader nelle soluzioni ICT. Un’operazione tramite cui le due realtà imprenditoriali italiane danno vita a un vero e proprio hub di eccellenze nel segmento communication & collaboration solution e che consentirà alla nuova realtà
di confermarsi leader del settore, puntando a diventare il primo system integrator in Italia per clienti di primario livello nei diversi settori. Alla guida della nuova realtà aziendale, Luca Fabiano nel ruolo di Amministratore Delegato e Alberto Ghisleni, Amministratore del Gruppo Project; al loro fianco, i top manager di S.C.M. Tiziana Foiadelli e Carlo Radaelli, da oggi parte del Board di amministrazione nel ruolo di Amministratori Delegati. Un assetto strategico fortemente voluto per dare continuità e valore aggiunto a best practice
e punti di forza di entrambe le società, che da oggi si fondono con un obiettivo comune: la creazione di una nuova realtà in grado di unire la dinamicità, la creatività e l’innovazione tecnologica di Techlit con la reputazione, le competenze specialistiche e l’expertise ultraventennale di S.C.M. www.techlit.it - scmvideo.com
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ATTUALITÀ
AUDIO • Nuove implementazioni per l’Active Field Control (AFC) di Yamaha Le ultime novità Yamaha in materia di audio immersivo
NELLE PROFONDITÀ DEL SUONO YAMAHA Il marchio giapponese ha presentato importanti aggiornamenti per il suo Active Field Control (AFC). Si tratta dell’AFC Enhance e dell’AFC Image, due metodi di processamento del suono che non si limitano a migliorare l’acustica ambientale. Fanno molto di più. Creano letteralmente nuovi spazi sonori di Marco Galloni
È
dal 1969 che Yamaha persegue un approccio olistico all’acustica. In quell’anno il marchio del triplice diapason avvia un’intensa attività di ricerca e collaborazione «con l’obiettivo di trovare una relazione ideale tra esecutore, pubblico e spazio». Nel 1985 questa attività dà il suo primo frutto: nasce l’audio immersivo Active Field Control (AFC), che si pone come risposta alla «crescente diversificazione dei locali e alla necessità di accogliere una gamma più ampia di eventi». Evidentemente destinato a lunga vita, l’AFC è arrivato fino ai giorni nostri attraverso graduali perfezionamenti, gli ultimi dei quali sono stati presentati con una presentazione online il 22 aprile 2021. Il giorno successivo, venerdì 23 aprile, Yamaha Music Europe tornava sull’argomento dedicandogli un intenso, lungo webinar della durata di oltre
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un’ora e mezza. Non si è trattato di una mera ripetizione della presentazione del 22 aprile ma di un approfondimento, di un accurato lavoro di scavo nei segreti dell’Active Field Control; basti dire che nella parte conclusiva del seminario i relatori si sono scambiati ben 47 domande e risposte sui diversi aspetti tecnici dell’AFC. Anche gli ascoltatori avevano la possibilità di intervenire e fare domande grazie all’icona “alza la mano” che compariva sulla schermata principale. Questi i relatori, che elenchiamo in ordine rigorosamente alfabetico: Ron Bakker, Systems Marketing Manager di Yamaha Music Europe; Gerrit Carstens, Senior Installed Sound Specialist di Yamaha Music Europe, nel ruolo di conduttore/moderatore; François Deffarges, direttore dell’Engineering Support di Nexo; Delphine Hannotin, Manager R&D di Yamaha Music Europe.
UN’ALTRA DIMENSIONE CREATIVA
L’Active Field Control non si limita a migliorare l’acustica ambientale, come la maggior parte dei sistemi di processamento del suono. Fa molto di più: crea –
letteralmente crea – l’ambiente acustico, all’interno del quale il pubblico viene «sonicamente trasportato», spiega Yamaha. L’AFC permette di creare qualsiasi ambiente acustico si possa immaginare. In questo senso il sistema del marchio
Tra le 150 grandi installazioni Yamaha AFC realizzate nel mondo c’è l’Opera House di Varsavia, progettata per fornire adeguato supporto ai cantanti e per migliorare la comunicazione tra orchestra e coro; si notino le dimensioni del palco e del golfo mistico (la “buca” dell’orchestra).
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Tra i partner tecnologici di Yamaha c’è Steinberg, software house tedesca (con sede ad Amburgo) che realizza programmi per la produzione musicale. In questa foto vediamo due schermate generate da Nuendo (versione 11), uno dei prodotti Steinberg di maggior successo; software specializzato nella registrazione e nell’elaborazione di musica, Nuendo è considerato il fratello maggiore di Cubase. giapponese aggiunge (almeno) un’altra dimensione creativa all’opera audio visiva: alla creatività del compositore, degli esecutori, del produttore, dei tecnici e via dicendo, si affianca ora una “creatività dell’ambiente”, se possiamo chiamarla così. Gli aggiornamenti presentati nel webinar di aprile comprendono i processing di miglioramento acustico AFC Enhance e di controllo dell’immagine AFC Image. Attraverso il controllo di quello che Yamaha chiama “riverbero dimensionale”, AFC Enhance crea spazi sonori nei quali è possibile collocare le immagini attraverso la potente interfaccia grafica (GUI) di AFC Image. A differenza dei sistemi che introducono
riverberi artificiali, AFC Enhance sfrutta le proprietà naturali dell’ambiente: in questo modo il campo riverberante e i livelli sonori possono essere modificati a piacere, ma le voci umane e gli strumenti musicali rimangono assolutamente inalterati. Mentre nelle configurazioni stereofoniche l’immagine acustica varia in base alla posizione dell’ascoltatore, nei sistemi immersivi come AFC Image può essere spostata e collocata dappertutto in maniera indipendente dalla postazione d’ascolto. AFC Image ha delle caratteristiche uniche, come la funzione di zonazione dei diffusori, che assegna i suoni a determinati speaker, e l’uscita binaurale per l’ascolto in cuffia
La Nanyang Technological University di Singapore ha un auditorium da 1729 posti equipaggiato con 16 microfoni e 168 diffusori; per garantire un campo sonoro omogeneo e uniforme sono rinforzate le riflessioni precoci e viene compensata l’acustica del palco e della zona sotto la balconata.
del suono immersivo. La collaborazione con partner quali Nexo (diffusori) e Steinberg (software per la produzione musicale) consente a Yamaha di diversificare gli approcci progettuali all’Active Field Control e di mantenere il sistema sempre all’avanguardia.
DAW, NUENDO E NEXO NS-1
Dopo una sognante introduzione con blues di sottofondo («Yamaha Immersive Sound, imagine the possibilities»), il webinar mostrava alcune delle 150 grandi installazioni Yamaha AFC realizzate nel mondo. Come l’Opera House di Varsavia (Polonia), una sala di 12.000 metri cubi con capacità di 1828 posti dotata di 24 microfoni e 152 diffusori; l’Opera House è progettata per fornire adeguato supporto ai cantanti e per migliorare la comunicazione tra orchestra e coro, le riflessioni anticipate, il riverbero e l’acustica della zona sotto la balconata. Un’altra importante realizzazione è l’auditorium della Nanyang Technological University di Singapore, concert hall di 16.343 metri cubici capace di ospitare 1729 spettatori; l’impianto tecnico, che comprende 16 microfoni e 168 diffusori, è concepito per compensare l’acustica del palco e della zona sottostante la balconata, per rinforzare le riflessioni precoci e per migliorare la riverberazione.
Compare Delphine Hannotin, che parla di pre/ post produzione, di DAW (Digital Audio Workstation) e del software Nuendo di Steinberg, oggi giunto alla 11-esima versione (Nuendo 11). Lanciato quasi 20 anni fa, Nuendo è apprezzatissimo dai professionisti del suono immersivo, della postproduzione TV e del gaming. Tra i suoi punti di forza c’è il MultiPanner, potente strumento per il mixaggio audio 3D basato su oggetti o su canali. Nuendo supporta nativamente i sistemi immersivi Yamaha, sicché anche i contenuti creati in passato possono essere riprodotti con le ultime release del costruttore giapponese. Dopodiché prende la parola François Deffarges di Nexo, che illustra le qualità e le potenzialità dell’NS-1, software per la progettazione e la simulazione di sistemi di diffusione acustica. Controllato attraverso un’intuitiva interfaccia drag-and drop, l’NS-1 confronta attraverso modelli matematici 3D le misure acustiche effettuate nel mondo fisico per prevedere le modalità di propagazione del suono e l’ammontare dei ritardi. I parametri del sistema di diffusione possono essere trasferiti e utilizzati nell’AFC Image. L’NS-1 supporta tutti i prodotti Nexo e può essere scaricato gratuitamente dal sito della casa. Mentre
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ATTUALITÀ
AUDIO • Nuove implementazioni per l’Active Field Control (AFC) di Yamaha
Una schermata prodotta da Nexo NS-1, software di simulazione capace di prevedere e visualizzare il campo sonoro prodotto dai diffusori. L’NS-1 può essere utilizzato in qualsiasi ambiente d’ascolto, dalla piccola sala ai grandi spazi outdoor come lo stadio qui raffigurato. Il software supporta l’intera gamma Nexo: diffusori standard, array Geo Tangent, subwoofer… Deffarges parlava comparivano rendering di stadi e grandi sale da concerto con immagini di diffusori Yamaha, come gli array VXL Series, i VXS, gli speaker attivi DXR Series e via dicendo.
IL TRACCIAMENTO RF DEGLI OGGETTI
Delphine Hannotin torna poi sul tema del mixaggio audio basato su oggetti, che può essere controllato tramite le console digitali Yamaha Rivage PM, CL o QL Series. È possibile disporre le immagini sonore in modo da farle corrispondere alla posizione degli oggetti reali. Oltre che con le succitate console Yamaha quest’operazione può essere svolta anche con dispositivi outboard come il Soundtracker II, un sistema capace di tracciare fino a 100 artisti presenti contemporaneamente sul palco. Effettuato il tracciamento, il Soundtracker posiziona il campo sonoro in maniera che ogni spettatore/ ascoltatore possa assistere nel modo migliore allo spettacolo, goderne pienamente. Sviluppato dalla norvegese TTA, un’autorità in questo campo, Soundtracker II si basa su una tecnologia RF che comprende sensori Stagetracker II/RadioEye e
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tag RF così piccoli da poter essere nascosti nei costumi dei performer. Il sistema è in grado di seguire gli artisti taggati entro un range di 2 centimetri, ciò che consente di utilizzarlo non solo in campo audio ma anche per il video e per l’illuminazione. Soundtracker II garantisce il tracciamento in tempo reale nello spazio cartesiano x, y, z, grande velocità di esecuzione e, grazie al calcolo vettoriale, estrema precisione nel rilevamento degli oggetti e nel posizionamento del campo sonoro. Il mixaggio “objectbased” può essere controllato anche attraverso piattaforme di terze parti come TouchOSC e Lemur di Liine: TouchOSC è un touchscreen modulare Midi e
OSC (Open Sound Control) che funziona con ogni dispositivo iOS e Android, mentre Lemur è un’applicazione che permette di gestire qualsiasi software o hardware (Midi/OSC) per DJ, musica elettronica, produzione in studio, VJ, sintesi visiva e illuminazione da palco.
LA CONVERSIONE DELLO SPAZIO
I relatori del webinar hanno poi concentrato l’attenzione su una particolare funzione del processing AFC Image, la Space Conversion. Tale funzione ottimizza in modo automatico il movimento di un oggetto definito in una DAW affinché lo si possa riprodurre in un ambiente
I SEI BREVETTI DELL’AFC ENHANCE L’AFC Enhance è concepito per arricchire il campo sonoro di ambienti acusticamente inerti, caratterizzati da basse percentuali di riverbero. Ambienti del genere si prestano benissimo a essere utilizzati come sale per riunioni e conferenze. Vanno invece meno bene se utilizzati per le esibizioni di piccole formazioni come quartetti d’archi, gruppi di ottoni e simili. In questi casi lo scarso riverbero si traduce in scenari sonori privi di profondità e tridimensionalità. Il processo di arricchimento AFC Enhance non avviene introducendo riverberi artificiali, ma sfruttando le caratteristiche naturali della sala attraverso numerosi ritrovati sviluppati da Yamaha nel corso degli anni. In effetti l’AFC Enhance è una specie di “summa tecnologica”, la sintesi di sei brevetti depositati dal marchio giapponese fra il 1991 e il 2009. Tutta questa tecnologia consente di modificare la riverberazione ambientale lasciando inalterate le voci umane e quelle degli strumenti musicali. AFC Enhance sfrutta un sistema di microfoni e diffusori che possono essere utilizzati in due diversi modi: secondo il cosiddetto “approccio rigenerativo”, che usa il feedback per amplificare l’energia acustica della sala; o secondo l’“approccio in linea”, che elabora il segnale di convoluzione per aggiungere al suono delle componenti sintetizzate. Il sistema Yamaha utilizza entrambi i metodi: attraverso il controllo del riverbero e delle prime riflessioni riesce così a creare il suono desiderato rispettando nello stesso tempo le caratteristiche naturali della sala. Sia l’uno sia l’altro approccio presentano tuttavia un inconveniente: l’aumento incontrollato dell’energia acustica può provocare larsen e altri disturbi. Per evitare che ciò accada, AFC Enhance utilizza la tecnologia brevettata Electronic Microphone Rotator (EMR), che introduce variazioni temporali nell’anello di feedback in modo da distribuirne uniformemente le caratteristiche di frequenza; la soglia di larsen viene così spostata verso l’alto. L’ultima versione di AFC Enhance dispone di filtri FIR a densità molto più elevata rispetto alle versioni precedenti, a garanzia di campi di riverbero estremamente dettagliati e naturali. AFC Enhance può essere gestito tramite le applicazioni ProVisionaire Touch/Control o per mezzo del pannello di controllo Yamaha MCP1. L’AFC Enhance si basa su un principio per certi aspetti opposto a quello dei trattamenti acustici applicati agli studi di registrazione o alle sale d’ascolto: invece di attenuare le riflessioni, le esalta. Nella foto, il Red Barn Studio (Arkansas).
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Dietro l’AFC Enhance e l’AFC Image c’è una lunga storia iniziata nientemeno che nel 1969, quando Yamaha varò un ambizioso programma di ricerca «con l’obiettivo di trovare una relazione ideale tra esecutore, pubblico e spazio». AFC Enhance e Image consentono di rivitalizzare ambienti acusticamente inerti.
I sistemi immersivi Yamaha coprono tutte le fasi della creazione di opere audio visive, dalla produzione dei contenuti alla riproduzione. La conversione spaziale, per esempio, consente di riprodurre attraverso un sistema audio live i contenuti a 5.1 canali realizzati in ambiente DAW.
diverso da quello di origine. Ciò permette di trasferire, sotto forma di rendering, i contenuti creati in ambienti convenzionali in qualsiasi spazio e layout altoparlanti; questo riduce drasticamente i tempi di lavorazione. La Space Conversion può essere utilizzata importando il layout diffusori tramite Nexo NS1 oppure manualmente. Il passo successivo consiste nel definire le speaker zone (sono disponibili fino a 32 zone) e nel collocarvi i diffusori. I relatori hanno mostrato uno schema con 32 diffusori disposti lungo il perimetro di un’area quasi circolare che, agendo su apposite maniglie, veniva modificata, curvata e deformata, allungata o allargata; nello stesso tempo i diffusori venivano spostati creando layout alquanto diversi da quello originale. Un tipico esempio di conversione spaziale è la riproduzione, attraverso un impianto audio live, di contenuti a 5.1 canali creati mediante una DAW, cioè in ambiente artificiale. La Space Conversion consente inoltre di impostare i setting indipendentemente per ogni zona (palco, sala, ecc.), di inserire il reverbero 3D e di regolarne gain e tempi di ritardo, di equalizzare il segnale e molto altro ancora.
capito, non è una diavoleria, una specie di sortilegio che ci trasporta in chissà quale mondo parallelo. Al contrario, è un sistema che consente allo spettatore/ascoltatore di immergersi nell’evento audio
CONCLUSIONI
Il webinar terminava con il calendario delle offerte formative Yamaha previste
per il 2021/22 e con un lungo scambio di domande e risposte (ben 47, lo ricordiamo) tra Gerrit Carstens e i relatori Delphine Hannotin, François Deffarges e Ron Bakker. L’audio immersivo di Yamaha, lo si sarà
visivo a profondità forse mai raggiunte prima. In passato si tendeva a separare l’esecutore, l’ascoltatore, la musica e il video, l’ambiente e via dicendo. Oggi si è capito che fanno tutti parte di un’unica realtà.
SPOSTARE OGGETTI SONORI NELLO SPAZIO CON AFC IMAGE AFC Image, l’altro aggiornamento presentato da Yamaha ad aprile, permette di controllare la posizione delle immagini acustiche all’interno dello spazio d’ascolto. Nelle configurazioni stereo l’immagine sonora varia in base alla posizione dell’ascoltatore. Nei sistemi immersivi in genere, e in particolare nell’AFC, le immagini possono invece essere collocate ovunque sia necessario o desiderato, e la loro posizione rimane indipendente da quella dell’ascoltatore. L’audio “object-based” dell’AFC Image permette di spostare gli oggetti sonori nello spazio con un grado di libertà sconosciuto a molti altri sistemi immersivi. La funzione Speaker Zone consente di assegnare gli oggetti a specifici gruppi di diffusori; è possibile definire fino a 32 speaker zone. Un’altra importante funzione è la conversione dell’area di rendering, che permette di trasformare la regione di panning della DAW o della console in una qualsiasi forma geometrica, dal cubo al poligono a 16 lati; all’interno di quest’area è possibile collocare liberamente gli oggetti sonori. Sono disponibili tre strati (layer) con altezze definibili dall’operatore; questo significa che gli oggetti in uscita dalla console possono essere controllati dall’area del palco, per esempio, mentre quelli provenienti dalla DAW dall’area del pubblico. Oltre all’audio “object-based”, con possibilità di combinare fino a 128 oggetti, AFC Image supporta anche l’audio basato su canali. Dal momento che in uno spazio reale il riverbero varia secondo la postazione d’ascolto, Yamaha ha sviluppato una tecnologia 3D che genera riverberi ottimizzati in base alla posizione dei singoli oggetti sonori, creando campi sonori più profondi e realistici; la direzionalità e la diffusione di questi campi vengono controllate attraverso una GUI. AFC Image dispone inoltre di un’uscita binaurale, che permette di ascoltare l’audio immersivo anche in cuffia, e di ingressi ausiliari per la gestione di contenuti immersivi o tradizionali, con possibilità di combinarli. L’AFC Image può essere controllato mediante le console digitali Yamaha serie Rivage PM, CL e QL, gli Stagetracker della norvegese TTA, motori multimediali di terze parti e tablet con browser. L’AFC Image può essere controllato mediante diversi dispositivi, tra i quali lo Stagetracker II della norvegese TTA (nella foto), un sistema capace di tracciare fino a 100 artisti presenti contemporaneamente sul palco.
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ATTUALITÀ
VIDEO MAPPING • Approfondimento sulla tecnologia Real-Time Tracking di Panasonic Costruire le attrazioni di domani con la tecnologia di oggi
PANASONIC RICREA LA REALTÀ C’era una volta il dominio fisico da una parte e quello digitale dall’altra. Ora esiste il “phygital”, una dimensione-ponte che collega questi due mondi creando qualcosa di mai visto prima. Ne hanno parlato gli esperti di Panasonic Visual System Solutions in un webinar il cui titolo è tutto un programma: “reCreate, reLive, reLaunch” di Marco Galloni
H
o visto loghi e immagini proiettati perfettamente su palloni da basket che sfrecciavano sul campo, incredibili effetti visivi riprodotti sui corpi degli artisti che saltavano sul palcoscenico…: questa frase in puro stile “Blade Runner”, pronunciata da Hartmut Kulessa, European Marketing Manager di Panasonic Business, rende piena giustizia a quanto abbiamo ammirato nel corso di “reCreate, reLive, reLaunch”, l’evento stampa online diffuso da Panasonic Visual System Solutions il 31 marzo 2021. Il webinar ha illustrato le più recenti tecnologie di video mapping e tracking in tempo reale ideate dal produttore giapponese per «reinventare il mondo delle attrazioni immersive». Già, reinventare.
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Il titolo del seminario lo dice chiaramente: “riCreare, riVivere, riLanciare”. Queste tecnologie consentono di dar vita a spettacoli di un tipo forse mai visto prima, definito dal neologismo “phygital” (“physical + digital”): si tratta di eventi-ponte tra il mondo fisico e quello digitale, dell’unione di due realtà prima ritenute irriducibilmente distanti. Nel corso del webinar, Panasonic annunciava anche la tecnologia di tracking in tempo reale ETSWR10, integrata nel proiettore PT-RQ35K (vedi box).
I PARTNER TECNOLOGICI DI PANASONIC
«Costruire le attrazioni di domani con la tecnologia di oggi», questo il sottotitolo di “reCreate, reLive, reLaunch”. Il seminario è stato presentato
dall’Hartmut Kulessa di cui sopra, che faceva la sua comparsa su scenari e fondali di grande dinamismo: danzatrici roteanti, palloni da basket colpiti da raggi fluorescenti, palline da ping pong con tachimetri che ne indicavano le velocità relative, cattedrali modificate con il videomapping... Subito dopo, Kulessa introduceva diversi esperti Panasonic che illustravano le ultime tendenze e interagivano con i manager di importanti aziende del settore entertainment, partner tecnologici del colosso giapponese. Il primo caso presentato è Illuminarium Experiences: un «amazing case», un «global success», lo ha definito Kulessa. Illuminarium Experiences è una società di Atlanta (Georgia) che crea, produce, commercializza
e gestisce spettacoli di intrattenimento immersivo. Di particolare interesse sono le performance organizzate all’interno di grandi spazi, con superfici di migliaia di metri quadrati e alti soffitti, che l’azienda definisce “teatri riprogrammabili”: in questi teatri gli spettatori vivono esperienze sensoriali straordinarie, e senza bisogno di indossare hardware di alcun tipo (niente occhiali 3D, giubbotti ecc.). Delle realizzazioni di quest’azienda hanno parlato, nella prima parte del webinar intitolata “Illuminariums: Building An Immersive Experience Spectacle”, Joe Conover e Brian Allen, rispettivamente Manager Live Events di Panasonic USA e Vice President of Technology di Illuminarium Experiences. Illuminarium aprirà i primi teatri
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riprogrammabili ad Atlanta, Miami e Las Vegas; l’obiettivo è di inaugurarne poi altri 2530 negli USA e in giro per il mondo nei prossimi cinque anni. Il primo in assoluto sarà l’Illuminarium di Atlanta (estate 2021), che come spettacolo di apertura proietterà “Wild: The World’s First Virtual Safari”. Le immagini saranno generate da proiettori laser Panasonic PT-RQ50K 3-Chip DLP 4K, accreditati di 50.000 lumen e 3 miliardi di pixel/colore. Nell’Illuminarium di Atlanta saranno utilizzate anche altre raffinate tecnologie, tra le quali l’audio 3D di Holoplot, un’azienda berlinese che sta rivoluzionando il settore con i suoi sistemi “aptici”, capaci di far entrare in vibrazione l’ambiente in cui lo spettatore è immerso, e le tecniche di telerilevamento Lidar (vedi box), che rendono l’esperienza ancora più realistica e coinvolgente. Per il 2022 è prevista l’apertura dei teatri di Mana Wynwood a Miami e dell’Area15 a Las Vegas;
Ben Mitchell ha confermato, per poi parlare a lungo di scenari, oggetti in movimento, interattività dei contenuti, tracking… Sullo sfondo comparivano le immagini di un gran numero di partecipazioni e lavori firmati Panasonic: progetti di illuminazione creativa, spettacoli di video mapping, installazioni, festival, competizioni internazionali, eccetera. Ricordiamo a titolo di esempio il Panasonic Stadium Suita Field Mapping Project di Osaka, le navi da crociera Princess Cruises, il tempio tailandese Wat Rong Khun di Chiang Rai, il Colosseum Light Messanges di Roma, il Japonismes 2018 (Parigi), la 1minute Projection Mapping Competition di Odawara, il Mutek.JP 2019 (Tokyo), le Fuerza Bruta Spatial Entertainment Solutions (Tokyo), il Milano Design Week 2016 e il Dubai Festival City Water Screen Projection. Possiamo qui descrivere solo alcuni di questi lavori, e molto sinteticamente. Il primo è la
Osaka Derby Projection Night, spettacolo di mapping su larga scala che Panasonic ha prodotto e diretto, il 29 luglio 2017, in occasione dell’Osaka Derby; teatro dell’evento, il Panasonic Stadium Suita. I 3700 metri quadrati del campo da calcio sono stati mappati con immagini ad alta risoluzione generate da 15 proiettori Panasonic PTRZ31K (luminanza 31.000 lumen); musica, giochi di luce e un’esibizione di cheerleader hanno reso lo spettacolo ancora più coinvolgente. Il secondo lavoro è il Colosseum Light Messanges di Roma (maggio 2016), organizzato per celebrare il 150-esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone. Sulla facciata del Colosseo è stato proiettato un breve spettacolo di 10 minuti ripetuto ciclicamente, in loop, 15 volte ogni notte per tre notti consecutive. La performance comprendeva giochi di luce, testi, disegni a inchiostro realizzati con
la tecnica del suibokuga, il tutto accompagnato da una colonna sonora ispirata in parte alla musica tradizionale giapponese. Per realizzare lo spettacolo sono stati impiegati nove proiettori Panasonic PT-DZ21K2 Evo di tipo DLP 3-chip a 4 lampade, scelti in virtù dell’elevata luminosità, dell’affidabilità e della struttura compatta. Terzo e ultimo esempio, la quarta edizione di Mutek. IP, cinque giorni (11 – 15 dicembre 2019) di esperimenti audiovisivi, esplorazioni sonore e immersioni in nuovi modelli educativi e sociali. Un festival ambizioso il Mutek. JP, che punta a diventare «non solo l’hub del Giappone ma anche il nucleo tecnologico e creativo dell’Asia». Nel corso della kermesse oltre 7500 spettatori hanno preso parte a 25 programmi in 7 diverse sedi sparse nel famoso quartiere Shibuya di Tokyo: spettacoli notturni, conferenze, workshop, installazioni di arte pubblica, una mostra; 55 gli artisti
quest’ultimo si estenderà su una superficie di oltre 2800 metri quadrati.
ESPANDERE I CONFINI DELL’ESPERIENZA VISIVA
La seconda sezione del seminario, intitolata “Pushing The Boundaries Of Visual Experience”, ha visto la presenza esclusiva di esperti interni Panasonic. Questi i nomi: Thomas Vertommen, Product Marketing Manager dell’azienda; Ben Mitchell, System Engineer Space Creation; Paul Boyland, Media Entertainment Business Division. Vertommen ha introdotto la sezione ricordando che l’elemento essenziale del sistema di tracciamento high speed è l’elevatissimo frame rate interno del proiettore. Interpellato sull’argomento,
L’apertura dell’Illuminarium di Atlanta è prevista per luglio 2021. Il primo dei “teatri riprogrammabili” di Illuminarium Experiences è equipaggiato con proiettori laser Panasonic PT-RQ50K 3-Chip DLP 4K, impianti audio 3D Holoplot e tecnologie di telerilevamento Lidar.
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ATTUALITÀ
VIDEO MAPPING • Approfondimento sulla tecnologia Real-Time Tracking di Panasonic
“Wild: The World’s First Virtual Safari” sarà il primo spettacolo proiettato nell’Illuminarium di Atlanta: gli spettatori potranno ammirare faccia a faccia animali esotici nei loro habitat naturali, dalle pianure del Masai Mara ai paesaggi del Kruger Park fino alle pozze d'acqua di Samburu.
coinvolti, provenienti da 11 paesi del mondo. Tra i lavori esposti c’era l’Alternative Machine, un prototipo del generatore di paesaggi sonori ANH-00 che utilizza lo stesso motore dinamico (Alife Engine) dell’androide Alter 3. Dopo un intermezzo a base di oggetti volanti che lasciavano scie luminose e performance atletiche in video mapping, Paul Boyland illustrava il funzionamento dell’High-Speed Tracking Projection Mapping System e magnificava le virtù del Panasonic PT-RQ35K, definito come «il più piccolo e luminoso proiettore laser 4K da 30.000 lumen a 3 chip».
IL MONDO FANTASTICO DI PUŠKIN E LO STUDIO DEL GIOVANE REMBRANDT
Hartmut Kulessa introduceva poi la terza e conclusiva parte del webinar, intitolata “Themed Entertainment & Attractions Industry Forum”. A coordinare questa sezione c’era Chad Kunimoto, Vertical Marketing Panasonic Corporation. La Kunimoto presentava a sua volta i seguenti manager ed esperti, con i quali dava vita a un forum sull’industria dell’intrattenimento e sulle attrazioni a tema: Jan
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Maarten de Raad, Ceo di Jora Vision; Robin van der Want, Project Development Manager di Jora Vision; Stephane Battaille,
Ceo di Alterface; Thomas Vertommen (che abbiamo già incontrato). Jora Vision e Alterface sono, insieme a Illuminarium
Experiences, tra le aziende più importanti del settore, anch’esse partner ufficiali di Panasonic. Jora Vision progetta e realizza parchi
PANASONIC PT-RQ35K E IL TRACKING IN TEMPO REALE Oltre a mandare online il webinar “reCreate, reLive, reLaunch”, il 31 marzo scorso Panasonic annunciava la ET-SWR10, una tecnologia di tracking e mapping in tempo reale fornita in dotazione, sotto forma di un kit di sviluppo software, con il proiettore PT-RQ35K. La ET-SWR10 (vedi figura) utilizza, insieme al proiettore, un emettitore a infrarossi, un marcatore, una telecamera IR e un PC come server. Il PC combina i contenuti in esso immagazzinati con i segnali forniti dalla telecamera, li elabora e attraverso un’uscita dedicata (Output Content) li invia al PT-RQ35K, che li proietta su schermi, pareti, facciate o anche su corpi e oggetti in movimento. Le immagini sono di un’accuratezza sorprendente, possiamo garantirlo. Il Panasonic PT-RQ35K è un proiettore laser DLP a 3 chip con luminosità nominale di 30.500 lumen e risoluzione 4K (3840 x 2400 pixel): il kit ET-SWR10 gli consente di processare segnali HD a 240 Hz in ingresso/uscita e di produrre immagini con latenza di soli 5 mS. La tecnologia Real-Time Tracking può essere utilizzata in innumerevoli modi e campi applicativi: nell’entertainment e nella produzione video, nei parchi tematici, nei musei e nell’eSport, nella pubblicità e nel marketing.
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All’interno di un teatro di oltre 2400 m2 per quasi 8 metri di altezza, gli spettatori di “Wild: The World’s First Virtual Safari” sono letteralmente immersi nella scena; i sistemi audio “aptici” in 3D di Holoplot e le tecnologie di telerilevamento Lidar rendono l’esperienza ancora più realistica e coinvolgente. tematici, attrazioni ludiche e turistiche, dark ride, musei, hotel, negozi e ristoranti, bioparchi e
parchi acquatici, mini golf a tema e giochi per l’intrattenimento delle famiglie. Jan Maarten de Raad e Robin van der Want hanno mostrato diversi lavori curati da questa società, tra i quali il Pushkin Theme Park e la Young Rembrandt Studio Experience. Il Pushkin Theme Park “Lukomorye” è un parco tematico che Jora Vision sta realizzando a San Pietroburgo per celebrare uno dei più grandi poeti russi, Aleksandr Sergeevič Puškin. Il parco, che sarà completato nel
Un momento del Colosseum Light Messanges di Roma (2016), organizzato per celebrare il 150-esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone: sulla facciata del Colosseo compare, proiettata da nove Panasonic PT-DZ21K2 Evo, la parola “amore” in 150 lingue diverse.
2023, consiste in un’area coperta di circa 17.000 mq suddivisa in tre zone con 17 attrazioni basate sui luoghi fantastici che Puškin descrive nei suoi racconti. L’area coperta sarà circondata da uno spazio all’aperto di due ettari a sua volta diviso in tre diverse zone (con 10 attrazioni): la Jarmarka (mercato del luna park russo), il lago dei cigni e la foresta delle fiabe. Con la Young Rembrandt Studio Experience è possibile immergersi in una realtà “phygital”
non meno suggestiva. Si tratta di un percorso a piedi per le strade di Leiden (Leida), la città natale di Rembrandt. L’itinerario prevede una tappa presso Langebrug 89, l’abitazione del XVII secolo – oggi edificio protetto – nella quale il giovane Rembrandt ricevette le prime lezioni di pittura da Jacob van Swanenburg. In quel sito storico, Jora Vision ha approntato uno spettacolo immersivo di 7 minuti che si svolge nello studio ricostruito di van Swanenburg. Spiega Marco Ruzza, direttore
Dopo lo spettacolo, i teatri Illuminarium Experiences possono trasformarsi in spazi on-demand per eventi aziendali, cene sedute e cocktail party. Ne vediamo un esempio in questa immagine: i visitatori bevono drink e chiacchierano immersi tra stelle, pianeti e galassie.
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ATTUALITÀ
VIDEO MAPPING • Approfondimento sulla tecnologia Real-Time Tracking di Panasonic
I visitatori potranno immergersi nel mondo fantastico di Aleksandr Sergeevič Puškin grazie al Pushkin Theme Park “Lukomorye”, il parco tematico che Jora Vision sta realizzando a San Pietroburgo per celebrare il grande poeta russo. Il parco prevede un’area coperta di circa 17.000 mq, con tre zone tematiche principali e 17 attrazioni, più uno spazio all’aperto di due ettari con 10 attrazioni a tema.
creativo di Jora Vision: «Lo spettacolo mette in evidenza il talento unico del maestro olandese, e porta i visitatori attraverso il percorso di creazione e miscelazione dei colori nello stile del XVII secolo, con l’utilizzo di pigmenti esotici e minerali. Tutto questo viene spiegato mediante la tecnologia del video mapping. Gli ospiti possono dare un’occhiata all’infanzia del pittore trascorsa per le strade di Leida. L’esperienza immerge gli ospiti nella vita e nel lavoro
dell’artista in un modo unico, consentendo loro di vedere l’opera di Rembrandt da una prospettiva completamente nuova». La Young Rembrandt Studio Experience ha l’ulteriore pregio di essere gratuita e di ospitare un negozio di souvenir e un punto informativo per la città di Leiden. Stephane Battaille ha infine illustrato l’attività di Alterface, una società belga fondata nel 2001 che progetta e realizza dark ride e attrazioni interattive.
Una performance dal vivo messa in scena durante la quarta edizione di Mutek.JP, che si è tenuta dall’11 al 15 dicembre 2019 nel famoso quartiere Shibuya di Tokyo. Gli impianti tecnici utilizzati per la kermesse comprendevano potenti proiettori Panasonic da 32.000 lumen.
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Le creazioni Alterface sono costituite da elementi eterogenei perfettamente allineati e sincronizzati: schermi e display, scenari fisici, animatronics, effetti speciali, audio, veicoli per il trasporto dei visitatori all’interno delle scene… L’azienda belga è in grado di installare i suoi impianti in qualsiasi spazio, piccolo o grande, indoor o all’aperto, libero o delimitato da muri e colonne. L’offerta, ampia quanto flessibile, va dalla fornitura della sola tecnologia alle attrazioni complete
chiavi in mano ed è suddivisa in quattro categorie: i teatri interattivi, facilmente collocabili negli edifici di un parco a tema e capaci di ospitare da 9 a 30 spettatori; dark ride interattivi, percorsi attraversati da veicoli che trasportano i visitatori all’interno della storia, con possibilità di tiro a segno su oggetti fisici e digitali; camminate interattive in cui i visitatori entrano nel gioco e possono muoversi liberamente, muniti di dispositivi laser che permettono di mirare agli schermi o agli oggetti fisici;
Un momento della Young Rembrandt Studio Experience, performance interattiva realizzata da Jora Vision nello studio di Jacob van Swanenburg, maestro di Rembrandt. I visitatori possono assistere all’intero processo creativo delle opere del pittore olandese, a partire dalla miscelazione dei colori con tecniche del XVII secolo.
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LIDAR, IL TELERILEVATORE AL LASER Tra le tecnologie utilizzate da Illuminarium Experiences c’è il LiDAR (Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging), un sistema di telerilevamento per molti aspetti simile al Radar, a parte il fatto che usa la luce laser invece delle onde radio. Il Lidar è in grado di determinare non solo la distanza di oggetti e superfici ma anche la concentrazione di specie chimiche su distese d’acqua o in atmosfera. Come nel Radar, la distanza dell’oggetto o della superficie viene calcolata misurando il tempo che intercorre fra la trasmissione dell’impulso e la ricezione del segnale riflesso. Numerosi i campi applicativi del Lidar: la fisica dell’atmosfera, il telerilevamento, la geologia, la sismologia, l’archeologia e, di recente, anche l’automotive, specialmente i veicoli a guida autonoma. Una forma rudimentale di Lidar è stata utilizzata a bordo della Fiat 500L con sistema City Brake Control che nel 2013 ha vinto il premio Euro NCAP Advanced. Rispetto al Radar, il Lidar ha una maggior capacità di rilevare dettagli minuti e di definirne i contorni, ma è ancora troppo costoso per poter essere utilizzato nella produzione automobilistica di massa.
Basilisk è un dark ride installato da Alterface a Legendia, il più antico parco a tema della Polonia. Giostra interattiva per famiglie, Basilisk ha una capacità di 750 visitatori/ora e comprende videoproiezioni su schermi multimediali, immersioni visive e tiri a bersaglio fisici (nell’immagine); la giostra utilizza sei videoproiettori laser al fosforo Barco PGWU-62L. erratic ride, percorsi non-lineari e imprevedibili che aumentano il tasso di divertimento e di coinvolgimento (ideali per spazi con vicoli ciechi, pilastri e altre restrizioni).
CONCLUSIONI
Mappatura 3D effettuata con il Lidar, il sistema di telerilevamento che utilizza il laser per determinare la distanza di oggetti e superfici.
Il webinar Panasonic è un magnifico esempio di quella che talune discipline definiscono “creatio continua”. L’uomo non è gettato in un mondo immutabile e rigidamente predeterminato. La realtà in cui viviamo, al contrario, è in continuo mutamente e noi siamo chiamati a viverla in modo attivo, partecipando al processo di creazione, cooperando con esso. “ReCreate, reLive, reLaunch”, per l’appunto.
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PRODOTTI
ASSISTIVE LISTENING • Sennheiser MobileConnect per il supporto all’ascolto INFO Exhibo S.r.L. - Tel 039/49841 - www.exhibo.it
Il diritto all’ascolto
Il supporto all’ascolto affina le sue tecnologie per arrivare a risultati sempre più efficaci, ma soprattutto sempre più facili e diretti da raggiungere. La soluzione Sennheiser MobileConnect è una delle più convincenti di Vincenzo Maragoni
I
l sistema Sennheiser MobileConnect è indirizzato a risolvere il problema del supporto all’ascolto in ambito didattico, specificatamente universitario, per ipodotati. In questa situazione (tipicamente un’aula, il professore e gli alunni) in linea di massima è riservata una specifica zona ai portatori di protesi e di supporti all’ascolto in genere (sia protesi esterne che impianti cocleari). Una zona che è limitata alla prima fila, con tanto di segnalazione visiva. In questo modo si rischia che lo studente della situazione possa sentirsi “diverso”, peggiorando la sua
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situazione fisica e psicologica. In Sennheiser hanno lavorato con l’obiettivo di rendere tutta l’aula una zona a disposizione di chi ha queste esigenze; in più hanno fatto in modo che si possa utilizzare questo sistema in modalità BYOD (bring your own device), quindi direttamente dal proprio smartphone senza essere costretti a passare per hardware dedicati. Un sistema semplice da usare per l’utente finale ma altrettanto facile da programmare e gestire per l’admin. La nuova generazione di MobileConnect è composta da tre elementi: MobileConnect
Regolazioni sul segnale audio direttamente via app in modo intuitivo e senza troppo tecnicismi.
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Lo schema di massima di un sistema Sennheiser MobileConnect che si integra perfettamente nelle rete locale dell’aula. Station, MobileConnect Manager e MobileConnect App disponibile gratuitamente per dispositivi iOS e Android. Proprio lo smartphone e l’app sono il punto di contatto tra lo studente e il sistema e per questo Sennheiser ha sviluppato un percorso di apprendimento e utilizzo facile e diretto, dove con un paio di click si entra immediatamente in contatto con la lezione in corso. Lo studente ha tre diverse possibilità per farlo: semplicemente selezionando il canale dalla lista di quelli disponibili oppure digitare direttamente il numero del canale oppure scansionando il QR-code mostrato nella stanza della lezione. A questo punto parte lo streaming audio che è caratterizzato da una latenza molto bassa e da una qualità generale elevata, caratteristiche che sono fondamentali per poter seguire la lezione senza differenze con i normodotati. Direttamente via app è possibile fare alcune regolazioni sul segnale audio per modificarlo in base alle proprie esigenze e necessità di ascolto. All’interno del sistema MobileConnect il MobileConnect Station è la parte
hardware che si va ad integrare nella rete locale dell’università e distribuisce il contenuto audio via WiFi al MobileConnect App di ognuno degli studenti registrati al servizio. A monte di tutto il MobileConnect Manager, il sistema software che permette l’amministrazione, il set-up e la gestione quotidiana del sistema anche da remoto. È possibile utilizzare una sola rete o due reti separate per lo streaming dell’audio e il controllo del
L’aula universitaria come riferimento primario, ma Sennheiser MobileConnect è facilmente adattabile ad altre situazioni simili.
sistema: la scelta va fatta in fase di set-up iniziale. La soluzione con reti separate permette un maggior controllo su entrambe, anche e soprattutto in tema di sicurezza. Su questo argomento Sennheiser suggerisce di aggiungere un proxy e un firewall per limitare accessi dall’esterno. MobileConnect Manager è accessibile via browser, Chrome e Firefox in modo specifico; inoltre è configurabile da un PC con IP address statico. Sono disponibili due versioni dell’hardware MobileConnect Station: la MCS v1 con ingressi analogici e la più recente e più performante MCS v2 che
aggiunge connettività Dante, con tutti i vantaggi che questa configurazione porta con sé in merito alla distribuzione di contenuti audio di qualità. MCS v2 può essere installata in qualunque posizione all’interno della rete, sia nella stessa aula di utilizzo che in una media room anche distante. Alimentata via PoE, con due uscite e ingressi XLR e due ingressi Dante, può supportare fino a 100 client contemporaneamente. È accreditato di una risposta in frequenza da 40 a 20 kHz con un rapporto segnale/rumore di 101 dB, quindi prestazioni da vero hi-fi.
Fonte e retro del MobileConnect Station MCS v2, con ingressi e uscite XLR, connessioni Dante e alimentazione PoE.
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PRODOTTI
VIDEOPROIEZIONE • Fujifilm FP-Z8000, vpr con ottica rotante a due assi ripiegabile INFO Fujifilm Italia S.p.A. - Tel. 02/929741 - www.fujifilm.com/it/
Le immagini praticamente ovunque Capace di immagini ad alta luminosità, pari a 8000 lumen, e un corpo compatto e leggero, Fujifilm Projector Z8000 è il secondo proiettore della Serie Z, una linea che si contraddistingue per macchine ultra-short throw equipaggiate con il primo obiettivo al mondo ruotabile su due assi e ripiegabile di Nicola De bello
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I
proiettori sono ormai utilizzati in un’ampia varietà di situazioni, inclusi uffici e istituti di istruzione. Negli ultimi anni, le opportunità si sono estese fino a includerli nella progettazione di spazi, nonché per l’impiego in strutture commerciali, musei e gallerie d’arte. Ciò ha aumentato la necessità di migliorarne continuamente le prestazioni, soprattutto laddove l’installazione di un modello tradizionale possa risultare difficoltosa a causa di spazi ristretti. Fujifilm è entrata nel mercato dei videoproiettori lo scorso anno con il lancio del modello ultrashort throw Z5000 (FP-Z5000)”, dotato di una lente rotante biassiale ripiegabile. Questo modello viene utilizzato nelle mostre d’arte digitale in tutto il mondo ed è stato introdotto in showroom aziendali e strutture commerciali, grazie alla sua capacità di proiettare immagini di grandi dimensioni in varie direzioni senza dover spostare l’unità principale, a distanza ravvicinata. Il nuovo FP-Z8000 eredita le caratteristiche principali
dell’FP-Z5000, ma adotta un obiettivo particolarmente luminoso che combinato a una sorgente di luce laser permette di raggiungere un valore di luminosità pari a 8000 lumen. Il vpr può in questo modo proiettare immagini vivide e ad alto contrasto anche quando utilizzato per la segnaletica digitale in ambienti molto illuminati. Il proiettore, grazie alla disposizione ottimale dei componenti all’interno del corpo principale, si presenta in un formato compatto e leggero (L 460mm x P 510mm x A 163mm,19 kg). Può essere posizionato verticalmente o in orizzontale per consentire la massima versatilità di installazione, in modo da essere impiegato efficacemente in qualsiasi tipologia di spazio disponibile. Questo nuovo modello è entrato di recente a far parte della gamma di proiettori a focale ultra corta della Serie Z equipaggiati con il primo obiettivo al mondo ruotabile su due assi e ripiegabile. Utilizzare un obiettivo con queste caratteristiche richiede un design ottico di
Qui sopra e nelle immagini sotto, alcune ambientazioni dove i vpr Fujifilm Serie Z sono utilizzati con successo grazie alle inedite caratteristiche di proiezione.
Il vpr Z8000 con l’obiettivo inserito nella sua sede naturale; le dimensioni compatte agevolano le fasi di installazione.
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PRODOTTI
VIDEOPROIEZIONE • Fujifilm FP-Z8000, vpr con ottica rotante a due assi ripiegabile
CARATTERISTICHE DICHIARATE NOME MODELLO FP-Z8000-B (nero) FP-Z8000-W (bianco) Chip DLP Dimensioni: 0,67 pollici, aspect ratio 16:10 Metodo di visualizzazione: 1 Chip DLP Risoluzione: 2.304.000 pixel (1920x1200) Sorgente luminosa: Diodo laser Luminositа (ANSI lm): 8.000 lm Tempo dimezzamento sorgente luminosa: circa 20.000 ore Rapporto di contrasto: 12.000:1 Dimensioni dell’immagine proiettata: 70 ~ 300 pollici Altoparlante: 10 W Risoluzione massima di visualizzazione: WUXGA 1920x1200 OBIETTIVO Tipo: Obiettivo ruotabile biassiale ripiegabile Shift: Motorizzato: Verticale ±70%, Orizzontale ±35% Zoom: Motorizzato: 1-1,1 Rapporto di proiezione (TR): 0,34 (Grandangolo) - 0,37 (Teleobiettivo) Lunghezza focale: f=5,0 mm (Grandangolo) - 5,5 mm (Teleobiettivo) F N.: F2.3 (Grandangolo) - F2.39 (Teleobiettivo) Intervallo correzione trapezoidale: Verticale ±5°/Orizzontale ±5° Terminali IN video: HDMI 1 IN HDMI 2.0 (compatibile con HDCP 2.2, accetta ingresso 3840x2160 60P) Display Port IN DisplayPort 1.2 (compatibile con HDCP 1.3, accetta ingresso 3840x2160 60P)
SDI IN BNC (ingresso 3G / HD / SD SDI) HDBaseT RJ-45 per controllo video/audio/connessione (accetta ingresso 3840x2160 60P) Terminali di IN/OUT controllo LAN RJ-45 per connessione di rete (10BASE-T/100Base-TX) HDBaseT IN RJ-45 per il controllo della connessione del proiettore RS-232C IN D-Sub 9 Pin per il controllo della connessione del proiettore Terminali IN / OUT audio AUDIO IN connettore stereo mini da 3,5 mm AUDIO OUT connettore stereo mini da 3,5 mm ALTRO USB 1 tipo A per manutenzione, DC5V 1,5 A (max) Funzione Warping/Edge Blending HDMI 2 IN HDMI 1.4 (compatibile con HDCP 1.4, ingresso audio non supportato) USB 2 Tipo A per la funzione di Warping / Edge Blending Alimentazione: C.a. 100 - 120V, C.a. 220 - 240V / 60 Hz Consumo di alimentazione: normale: 960 W; Eco: 620 W Consumo energetico (in stand-by): Circa 0,5 W, rete stand-by circa 3,0 W Dimensioni: 460 mm (L) x 510 mm (P) x 162,5 mm (A) (esclusi i piedini regolabili) Peso: Circa 18,4 kg Livello di rumore: Normale: 43 dB; Eco: 40 dB Temperatura di esercizio: 0 - 40 °C (32 - 104 °F) Accessori inclusi: Cavo di alimentazione 3,0 m (9,8 piedi), Cavo HDMI 1,8 m (5,9 piedi), Copriobiettivo, Blocco del cavo di alimentazione, Telecomando, Batteria, Manuale di base
L’FP-Z8000 è disponibile anche in versione con finitura bianca (mod. FP-Z8000-W) allo stesso prezzo.
altissima precisione; grazie all’impiego di un software di progettazione ottica sviluppato dall’azienda, dozzine di elementi sono stati combinati per creare un obiettivo che può essere ruotato senza creare distorsioni e in grado di proiettare immagini di alta qualità anche agli angoli dello schermo. Inoltre,
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la funzione di correzione geometrica delle immagini compensa la distorsione che può verificarsi durante la proiezione su una superficie curva e non perfettamente
dritta. Le immagini proiettate da più unità di FP-Z8000 possono essere unite con la funzione Edge Blending per produrre immagini dinamiche su uno schermo di enormi dimensioni. Il gruppo ottico anteriore presenta una lente asferica di ampio diametro. Con un rapporto di proiezione di 0,34:1, l’obiettivo a
focale ultra corta può proiettare immagini fino a 300 pollici da una distanza molto ravvicinata; per farsi un’idea, un’immagine da 100 pollici può essere proiettata da una distanza di soli 72 cm dallo schermo… L’uso di un elemento asferico di grande diametro produce la funzione di spostamento dell’obiettivo fino al 70% in verticale e fino al 35% in orizzontale. La funzione di spostamento su ampi valori delle immagini proiettate permette di ottenere sempre la perfetta centratura delle immagini rispetto allo schermo senza dover modificare la posizione del videoproiettore o la direzione dell’obiettivo. L’FP-Z8000 supporta la proiezione con offset zero
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Lo schema della particolare ottica rotante ripiegabile utilizzata sui vpr serie Z8000. Questa ottica, unitamente alla sorgente luminosa a laser, consente di raggiungere una luminosità di ben 8.000 lumen.
(immagine sotto), eliminando l’offset che si verifica nei tradizionali proiettori a ottica ultra corta con sistema a specchio per consentire il massimo sfruttamento della superficie di proiezione. Lo zoom ottico 1,1x consente di modificare le dimensioni delle immagini senza dover spostare il proiettore.
ALLINEAMENTO DELL’ASSE OTTICO AD ALTA PRECISIONE
Il proiettore supporta il protocollo HDBaseT per i segnali di immagine trasmessi tramite cavo Ethernet. Le immagini possono
essere inviate fino a 100 m di distanza, facilitando in tal modo la trasmissione su lunghe tratte. L’FP-Z8000 supporta segnali 4K in ingresso tramite connessioni HDMI, HDBaseT o DisplayPort. La sorgente di luce laser può essere utilizzata per circa 20.000 ore senza dover essere sostituita, garantendo un funzionamento affidabile e continuo e riducendo i problemi e i costi fino ad ora associati alla sostituzione delle lampade.
FACILITÀ DI TRASPORTO MIGLIORATA L’FP-Z8000 è presentato
Il vpr supporta la proiezione a offset zero, eliminando quindi l’offset che si verifica nei proiettori ad ottica ultra-corta del tipo a specchio, riuscendo a sfruttare pienamente la superficie di proiezione.
dall’azienda come il più leggero e compatto vpr della sua categoria, in grado di facilitare le operazioni di trasporto e installazione. Gli utenti possono fissare l’obiettivo dell’FP-Z8000 manualmente nella corretta posizione dopo aver scelto
il suo orientamento; la parte inferiore del proiettore offre più spazio per le dita rispetto al Z5000 e l’aggiunta di quattro concavità assicura un facile trasporto e una migliore presa. Il prezzo del vpr Z8000 (B-W) è pari a 18.000 euro + IVA.
TECNOLOGIA DAL 1934 Fujifilm Corporation è una delle maggiori aziende di Fujifilm Holdings. Sin dalla fondazione, avvenuta nel 1934, l’azienda ha costruito un patrimonio di tecnologie avanzate nel campo dell’incisione fotografica e, con l’obiettivo di assumere una posizione leader nel campo medicale, applica oggi il suo know-how alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura di malattie, nei campi della medicina e delle scienze naturali. Fujifilm sta inoltre espandendo il raggio d’azione all’area dei materiali ad alta funzionalità, quali i materiali per i display a schermo piatto, e al settore dei sistemi grafici e a quello dei dispositivi ottici. Fujifilm lavora costantemente alla ricerca e sviluppo, produzione e commercializzazione di obiettivi a marchio Fujinon, che include anche obiettivi broadcast e cinema. La società sta anche sfruttando le proprie avanzate tecnologie ottiche e di elaborazione delle immagini, messe a punto nel corso degli anni, per sviluppare il primo sistema di telecamere multispettrali ad alte prestazioni al mondo basato sulla polarizzazione, ampliando così il proprio raggio d’azione nel settore dei dispositivi ottici. Fujifilm si impegna costantemente per ottenere un’ulteriore crescita del business sviluppando prodotti innovativi in grado di soddisfare le diverse esigenze del mercato.
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PRODOTTI
VIDEOSORVEGLIANZA • La piattaforma aperta di gestione video MOBOTIX HUB INFO Mobotix AG - www.mobotix.com
Un HUB per la sicurezza MOBOTIX HUB amplia l’offerta di MOBOTIX nel campo del software di gestione video. Da poche telecamere in loco, fino a migliaia di dispositivi distribuiti in tutto il mondo, l’azienda tedesca offre soluzioni di videosorveglianza a 360 gradi, rivolte a qualsiasi esigenza dei più svariati mercati verticali di Nicola De bello
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ur rimanendo le telecamere alla base di ogni sistema di sicurezza, un software basato sul deep learning e sull’intelligenza artificiale permette di analizzare gli eventi nel dettaglio e di assicurare non solo protezione, ma anche ottimizzazione dei processi. Il flusso di lavoro, il business e la produzione possono così essere resi da un lato più sicuri e, dall’altro, molto più efficienti. MOBOTIX HUB fornisce all’utente una gestione a livello centralizzato su tutti i componenti della rete, permettendo una visione a livello panoramico del sistema video e di sicurezza e, di conseguenza, un controllo ai massimi livelli possibili. Oltre a MOBOTIX CLOUD e MOBOTIX ManagementCenter, l’offerta di MOBOTIX si amplia dunque con tre soluzioni di
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gestione video che vanno a coprire ogni possibile esigenza, dalle più piccole installazioni ai più grandi progetti di sicurezza distribuiti su più sedi. MOBOTIX HUB è una piattaforma aperta di gestione video (VMP) per aziende di qualsiasi tipo e dimensione. Include tutti gli
La nuova piattaforma aperta di gestione video MOBOTIX HUB è in grado di integrare tutti i sistemi video MOBOTIX abilitati ONVIF e più di 10.000 telecamere e dispositivi aggiuntivi, dislocati ovunque nel mondo, compresi i sempre nuovi strumenti di analisi video e altre funzionalità di intelligenza artificiale.
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MOBOTIX AG
In alto, MOBOTIX HUB prevede livelli diversi, a seconda delle esigenze e delle dimensioni delle imprese a cui si rivolge. Qui sopra, le quattro classificazioni dei MOBOTIX Partner 2021.
elementi dei più moderni sistemi video, anche per realtà molto complesse, indipendentemente dal numero delle loro sedi. La piattaforma integra telecamere e dispositivi di sicurezza, analisi video, sistemi di controllo accessi, sensori ambientali, interfacce software e hardware per apparecchiature industriali e molto altro ancora, all’interno di un’unica interfaccia di controllo e utente centralizzata, intuitiva e facile da usare. Attraverso l’uso intelligente dei dati raccolti, MOBOTIX HUB aiuta a proteggere efficacemente beni e persone e ad analizzarne il comportamento. Inoltre, fornisce agli utenti tutta una serie di informazioni nuove estremamente utili al fine di
ottimizzare i processi aziendali e i flussi di lavoro. L’offerta MOBOTIX prevede cinque diversi livelli di MOBOTIX HUB: dal MOBOTIX HUB L1, gratuito, per installazioni su un’unica sede di piccole dimensioni con un massimo di otto telecamere, al MOBOTIX HUB L5, adatto ad applicazioni estremamente importanti, dove sono richiesti elevati standard di sicurezza, con un numero illimitato di telecamere e dispositivi installati su più sedi dislocate in tutto il mondo. L’accesso è improntato alla massima flessibilità e può avvenire tramite Mobile, Web o Desk Client. Il Video Wall, accessibile per i due livelli più potenti L4 e L5, fornisce all’utente una panoramica del sistema a 360°, da un unico
MOBOTIX è leader a livello mondiale in sistemi video IP intelligenti di alta qualità. Grazie alla massima sicurezza informatica e alla DSGVO, negli anni ha fissato standard riconosciuti a livello mondiale nel campo delle telecamere di videosorveglianza innovative e delle soluzioni di sicurezza complesse. Fondata nel 1999 a Langmeil, in Germania, MOBOTIX si basa sulla sua ricerca e sviluppo e sulla sua produzione “Made in Germany”. Altri uffici commerciali si trovano a New York, Dubai, Sydney, Parigi e Madrid. Tra i suoi plus principali, i clienti di tutto il mondo riconoscono a MOBOTIX la durevolezza e l’affidabilità dell’hardware e del software MOBOTIX. La flessibilità delle soluzioni, l’intelligenza integrata e il massimo livello di sicurezza dei dati sono tra le qualità più apprezzate nell’ambito di svariati mercati verticali, tra cui quello industriale, della vendita al dettaglio, della logistica e della sanità. Grazie a partnership tecnologiche consolidate anche a livello internazionale, MOBOTIX si sta concentrando sullo sviluppo della propria piattaforma universale e su tutta una serie di nuove applicazioni basate su intelligenza artificiale e deep learning rivolte ad una vasta gamma di settori.
centro di controllo. Ogni sistema è completamente diverso dall’altro. Ogni settore e ogni azienda ha le proprie esigenze. MOBOTIX HUB è in grado di evolversi di pari passo con gli sviluppi in campo hardware e software del mercato della videosorveglianza.
SISTEMA APERTO CON COMPATIBILITÀ ONVIF
La piattaforma di gestione video può integrare altre soluzioni e tecnologie video ed è espandibile quasi all’infinito. Con tre aggiornamenti del prodotto all’anno, MOBOTIX assicura che il sistema sia sempre aggiornato. Come tutte le soluzioni MOBOTIX, anche MOBOTIX HUB è stato studiato per
consentire una comunicazione end-to-end sicura, ai fini di proteggere i dati personali, ma anche l’intera rete.
SICUREZZA E TUTELA DEI DATI PERSONALI
Una continua attività di ricerca e sviluppo in merito alla cybersecurity offre ai clienti MOBOTIX una tutela costante nei confronti di qualsiasi tipologia di cyberattacco. Il software MOBOTIX HUB offre un’intera gamma di meccanismi di sicurezza: le autorizzazioni di amministratore e utente a più livelli lato server, combinate con l’uso di rigorose procedure di sicurezza IT, rendono MOBOTIX HUB la scelta numero uno per le aziende e le organizzazioni che tengono alla sicurezza dei propri dati.
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PRODOTTI
VIDEOSORVEGLIANZA • L’offerta Swann-Hinnovation per la sicurezza INFO Hinnovation - Tel. 011/814488 - www.hinnovation.it
Protetti con Swann Una proposta imperdibile quella di Swann, denominata Enforcer, compresa nell’offerta Hinnovation; comprende due telecamere full HD (nel pacchetto è disponibile però anche un numero maggiore di telecamere, fino a sei) e un DVR da 1 TB per l’archiviazione delle immagini a un prezzo estremamente concorrenziale di Nicola De bello allarmi mobili e registrazione delle immagini. Presente anche una sirena che può essere attivata automaticamente al verificarsi di un evento, o manualmente tramite l’app. La funzione True Detect fa scattare le luci e la registrazione delle immagini inviando una notifica nel momento in cui viene rilevata una fonte di calore in movimento. L’HDD da 1 TB può memorizzare mesi di video prima di sovrascrivere i file più vecchi.
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i tratta di una soluzione per la sicurezza esterna già piuttosto evoluta ma facile da gestire grazie all’app Swann Security, che consente di ricevere notifiche direttamente sullo smartphone. Attraverso lo smartphone è anche possibile guardare in diretta quello che accade nell’area dove sono installate le telecamere. Le telecamere di Swann Enforcer consentono di vedere volti e targhe con video Full HD 1080p e zoom digitale, per
sorvegliare ingressi, vialetti, parcheggi, magazzini e altro ancora. Dispongono anche di funzione Night2Day, che fornisce una visione notturna a colori a spettro completo, per trasformare la notte in giorno. Le telecamere sono certificate IP66 e sono costruite per resistere alla pioggia, alla neve e al caldo, tutto l’anno. A completamento del kit è fornito il DVR serie 4680. Le telecamere Enforcer possono attivare luci di allarme lampeggianti rosse e blu, faretti,
IN KIT FINO A 6 TELECAMERE
Il sistema di videosorveglianza Swann Enforcer è disponibile nella versione a due, quattro e sei telecamere con DVR a 4/8 canali. Nella dotazione tutto il necessario per l’installazione delle telecamere, compresi i cavi
Il kit base di Hinnovation comprende due telecamere, dvr e relativi accessori per l’installazione a un prezzo molto interessante. È possibile eseguire il backup dei video sul proprio account personale Dropbox nel cloud e/o trasferire i video su una chiavetta di memoria USB. Le telecamere Enforcer consentono di riprendere a colori di notte fino a 10 m con le luci accese e fino a 40 m in bianco/ nero al buio totale. Il sistema Swann Enforcer è progettato per proteggere e prevenire la criminalità nelle
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piccole imprese e grandi abitazioni. Possono essere posizionate per sorvegliare gli ingressi, i vialetti, i parcheggi, i piani dei negozi, i magazzini e altro ancora.
di collegamento della lunghezza di 18 m., mouse, cavo ethernet, cdmi, alimentatore e splitter. Il kit, nella versione a due telecamere è offerto a un prezzo molto interessante, pari a 299,99 euro ed è acquistabile direttamente on-line sul sito hinnovation.it. Nell’offerta Swann anche sistemi di sorveglianza dalle caratteristiche analoghe, ma con telecamere 4K.
PRODOTTI
HOSPITALITY • Etheos, una nuova idea per il Room Management System INFO VDA Group S.p.A. - Tel. 0434/516111 - www.vdagroup.com
Il Room Management va sul cloud Etheos è un sistema di gestione camera di 5^ generazione IOT Ready che cambia la vita degli albergatori e degli ospiti. La nuova piattaforma si basa su cloud ed è ideata per gestire l’hotel in modo integrato, assicurando risparmio energetico e controllo dei costi di Nicola De bello
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amere d’albergo sempre più connesse e gestione dell’hotel ottimizzata e sicura. È questa la promessa di VDA Group - società friulana operativa nell’ambito del Room Management System per il settore dell’Ospitalità, con sedi in Italia (HQ), Gran Bretagna, UAE e Asia - che per rispondere alle esigenze sempre più complesse del mercato alberghiero, ha lanciato un sistema rivoluzionario di Gestione camera. Etheos consente la gestione centralizzata di tutti i dispositivi presenti in camera e semplifica il lavoro dell’hotelier che da oggi può gestire la struttura da remoto e con qualunque dispositivo connesso alla rete. “People-Centric Hospitality sintetizza per noi questo rinnovamento culturale che
sta riscrivendo il concetto di Ospitalità. Un tempo erano necessarie camere accoglienti e funzionali, oggi le persone hanno bisogno di vivere l’esperienza in hotel in maniera sicura, consapevole e immersiva”, dice il CEO di VDA Group Piercarlo Gramaglia. “La sfida più grande ora è unire le forze di tutti gli attori coinvolti per attuare un cambiamento epocale che pone al centro le persone che quotidianamente operano all’interno delle strutture alberghiere. Noi di VDA mettiamo a disposizione la nostra tecnologia e la nostra esperienza nei mercati che vanno dall’Europa all’Asia Pacifica e nonostante le difficoltà legate al momento, le aspettative sono più che positive”. Etheos è una nuova piattaforma di 5^ generazione che con il cloud
semplifica all’hotelier il processo di accessibilità, monitoraggio e aggiornamento del sistema di gestione camera, possibile ora anche da remoto e da qualunque dispositivo. Etheos oltre a consentire un’ampia scelta di funzioni e di controlli per gestire l’hotel in modo integrato, assicura anche una costante efficienza e ottimizzazione delle funzionalità,
con un impatto diretto sui costi operativi dell’hotel. Il sistema grazie alle potenzialità del Cloud e dei Big Data consente all’albergo la possibilità di offrire all’ospite un’esperienza altamente personalizzata perché il comportamento del guest e le sue preferenze possono essere memorizzate e messe a disposizione in occasione di un suo nuovo soggiorno.
VDA GROUP VDA Group, nata come VDE Elettronica nel 1980 a Pordenone, è una multinazionale pocket operativa nell’ambito del Room Management System con sedi in Gran Bretagna Medio Oriente e Asia Pacifica. Con i suoi 3000 Hotel e 250mila Smart Room, VDA si conferma leader di settore, ricoprendo circa il 35% del mercato nazionale. VDA è un gruppo in crescita, un’eccellenza italiana che continua a lavorare al fianco degli albergatori di tutto il mondo e ad accrescere le proprie competenze. L’azienda ha realizzato il primo prototipo di Smart Room al mondo, il primo processo di integrazione per hotel tra GRMS e comando vocale Alexa in Medio Oriente e la realizzazione di una delle più grandi installazioni di tutti i tempi per l’MGM di Macau, con 1400 camere con tecnologia wireless IoT, gestita su Cloud.
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PRODOTTI
CLIMATIZZAZIONE • Vaillant aroTHERM plus, la pompa di calore pronta per il futuro INFO Vaillant Group Italia S.p.A. - Tel. 800 088 766 - www.vaillant.it/home/
Vaillant, comfort for my home AroTHERM plus è la nuova soluzione monoblocco di Vaillant in grado di fornire in un unico sistema riscaldamento, raffrescamento e produzione d’acqua calda (in abbinamento ad un bollitore) di Nicola De bello
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nteramente sviluppata in Germania e prodotta negli stabilimenti Vaillant, aroTHERM plus è stata studiata per offrire le massime prestazioni in termini di efficienza, silenziosità, affidabilità e sostenibilità del prodotto. Classe energetica A+++, che assicura bassi costi di esercizio, e l’impiego del gas refrigerante naturale R-290, che la rende conforme alla Direttiva Europea F-gas sulla riduzione dei gas contenenti fluoro, confermano aroTHERM plus quale prodotto estremamente ecologico e vantaggioso al
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contempo per l’utente finale grazie alla possibilità di accesso alle detrazioni fiscali relative a Ecobonus 65%, Bonus Casa 50% e Superbonus 110% (che riguarda nello specifico aroTHERM plus). Vaillant, inoltre, tramite la propria rete di installatori certificati, consente di richiedere subito lo sconto in fattura pari alla detrazione fiscale di cui si ha diritto per gli interventi di riqualificazione energetica, per un risparmio immediato o una successiva cessione del credito ad altri soggetti.
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AroTHERM plus è presentata come la pompa di calore con il minor impatto ambientale presente sul mercato, e ciò la rende un prodotto progettato e pronto per il futuro.
LA POMPA DI CALORE CON IL MINOR IMPATTO AMBIENTALE SUL MERCATO
Con questa nuova pompa di calore monoblocco, disponibile in tre taglie, Vaillant ha deciso di andare incontro all’ultima tendenza del mercato europeo di investire al massimo in prodotti che utilizzano energia rinnovabile e al contempo impiegano refrigeranti a basso GWP, gli unici che nel lungo periodo potranno rimanere sul mercato. Ecco quindi che l’uso di R290 – gas refrigerante con potenziale di riscaldamento globale GWP=3, quasi 700 volte meno del gas R410a (GWP=2.088) e 225 volte meno del gas R32 (GWP=675), che attualmente sono i più utilizzati nelle pompe di calore in commercio – risponde perfettamente a questa esigenza e rappresenta la migliore soluzione per ridurre la CO2 equivalente. La nuova aroTHERM plus è quindi stata presentata dall’azienda come la pompa di calore con il minor impatto ambientale presente sul mercato, e ciò la rende un prodotto progettato e pronto per il futuro.
SILENZIOSITÀ, FLESSIBILITÀ E AFFIDABILITÀ: LA POMPA DI CALORE PERFETTA PER RISTRUTTURAZIONI E NUOVE COSTRUZIONI Oltre all’importante vantaggio per l’ambiente, aroTHERM plus si distingue per una serie di vantaggi che offre al consumatore: oltre a essere una delle pompe di calore più silenziose di sempre 28 db(A) a 3m in modalità silenziosa (lo stesso rumore della ventola di un PC), ben si
adatta a installazioni flessibili e può essere abbinata a pavimento radiante, fancoils e radiatori (previa verifica). Queste caratteristiche, unite alle dimensioni contenute, rendono la nuova pompa di calore un prodotto idoneo sia in caso di ristrutturazioni sia per i nuovi edifici, per fornire riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda sanitaria. AroTHERM plus offre qualità e affidabilità certificate da test rigorosi effettuati in condizioni reali presso i laboratori Vaillant. In particolare, i test effettuati sulle pompe di calore comprendono: prove in camere climatiche, simulazioni di grandine, test in camere acustiche e test in ambiente salino per un prodotto che resiste alla corrosione anche in zone costiere marittime. Inoltre, i clienti beneficiano della prima accensione gratuita e dell’assistenza estesa offerta della rete dei Centri di Assistenza Tecnica Ufficiali presenti su tutto il territorio nazionale, per interventi tempestivi e professionali in caso di necessità.
IL MIGLIOR COMFORT… GIÀ NEL FUTURO!
La progettazione di aroTHERM plus rientra nella visione di Vaillant “Comfort for my home”, un’ambizione ed una responsabilità per il bene di milioni di case e per il clima globale. Per un’azienda industriale che sviluppa riscaldamento ecologico altamente efficiente, affrontare il complesso tema della sostenibilità è un imperativo. Nel 2017, la società ha istituito una business unit autonoma per pompe di calore ed energie rinnovabili grazie a cui, nell’anno successivo, è stato possibile ampliare il portafoglio di prodotti con pompe di calore che utilizzano energia rinnovabile, ossia che attingono energia dall’ambiente circostante - aria, acqua e terra - per generare calore senza produrre emissioni di CO2. AroTHERM plus rappresenta un ulteriore traguardo di Vaillant nello sviluppo di soluzioni di nuova generazione in grado di contribuire a migliorare i livelli di benessere e ridurre l’impatto ambientale.
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PRODOTTI
AUDIO PRO • Bose Professional Portable PA, le soluzioni per gli artisti musicali INFO Exertis Pro AV - Tel. 0546/622080 - www.exertisproav.it
Quando il concerto diventa portatile Dal produttore statunitense una serie di sistemi audio evoluti per garantire la migliore copertura d’ambiente e fornire la portabilità del suono agli artisti di qualsiasi livello di Marco Ventimiglia
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a consolidata fama di Bose quale marchio leader nel settore dell’audio passa anche dalle soluzioni professionali. In quest’ambito una delle linee di prodotti più apprezzata, distribuita in Italia da Exertis Pro AV, è quella dei sistemi Portable PA. Si tratta di una serie di soluzioni - dal sistema multiposizione S1 Pro a quello full-range F1 con tecnologia Flexible Array, passando per i sistemi Line Array portatili L1 Pro - pensate e realizzate con tecnologie proprietarie per garantire la migliore copertura e fornire la portabilità del suono ad artisti di qualsiasi livello. Dispositivi dal design originale, caratterizzati da una riproduzione sonora ineccepibile e da un’altrettanto qualitativa proiezione vocale,
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grazie ai livelli di uscita più forti per coprire diverse dimensioni d’ambiente e a una copertura e un bilanciamento tonali che restituiscono coerenza d’ascolto in tutta l’area d’impiego. Come sottolinea il produttore, “che si tratti di un musicista solista, un DJ o una band completa, i sistemi Bose Professional portable PA sono garanzia del miglior suono da trasferire al pubblico”.
BOSE F1, 1000 WATT PER QUALSIASI AMBIENTE
Nel dettaglio, Bose F1 Model 812 è un diffusore full-range da ben 1000 Watt che si basa su un woofer da 30,5 cm posizionato dietro un array di otto driver ad elevata potenza. Un totale di nove diffusori che si caratterizzano per un punto di crossover più basso
Bose F1 Model 812 della serie Portable PA è un diffusore da ben 100 Watt che si caratterizza per l’array di otto driver.
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Bose S1 Pro rende possibile lo streaming Bluetooth ed è dotato di mixer a 3 canali integrato.
rispetto a quelli tradizionali, in modo da offrire, come spiega il costruttore, “un suono corposo e parti vocali più limpide e naturali, con nitidezza nella gamma media (midrange) anche ad alto volume”. Una caratteristica importante è che l’utilizzatore stesso può controllare il pattern di copertura verticale del diffusore, il che equivale a poter adattare questo sistema Bose PA a qualsiasi ambiente d’impiego. In particolare, si può impostare facilmente il pattern di copertura (Straight, C, J o Reverse J) per ottimizzare le prestazioni audio in punti diversi: a livello del pavimento, sul palco, per spalti o gradinate e altro ancora. Per aumentare l’enfasi sulle basse frequenze, è poi disponibile il Subwoofer F1.
BOSE L1 PRO, LINE ARRAY PER TUTTI I GUSTI I sistemi Bose L1 Pro si contraddistinguono per il design sottile a sviluppo
verticale e per la presenza di un line-array cha varia da 8, 16 e 32 driver (in neodimio da due pollici) a seconda dei modelli. Nel dettaglio, L1 Pro8 rappresenta il sistema più portatile, L1 Pro16 quello che offre un equilibrio tra potenza e portabilità mentre L1 Pro32 è il più avanzato della famiglia. Ogni sistema offre una copertura orizzontale a 180 gradi. Fra le peculiarità della serie L1 Pro ci sono il mixer integrato e lo streaming Bluetooth. Ed ancora, la possibilità di scegliere tra preimpostazioni EQ di sistema ottimizzate per musica dal vivo, musica registrata e altro ancora. Gli esclusivi woofer RaceTrack integrati in L1 Pro8 e L1 Pro16, nonché nei subwoofer modulari Bose Sub1 e Sub2 disponibili per L1 Pro32 offrono bassi potenti, hanno un centro di gravità ottimizzato e risparmiano molto spazio. Inoltre, grazie all’app L1 Mix, si possono regolare le impostazioni del mixer immediatamente dal proprio dispositivo mobile o anche muoversi nell’ambiente, ascoltare come suona il mix per perfezionare la resa sonora in tempo reale.
BOSE S1 PRO, PORTABILITÀ E VERSATILITÀ
Il sistema multiposizione S1 Pro
I sistemi Bose L1 Pro: da sinistra, L1 Pro8, L1 Pro16 e L1 Pro32 (con i due modelli di subwoofer dedicati, Sub1 e Sub2).
Il modello F1 permette di impostare il pattern di copertura (Straight, C, J o Reverse J) per ottimizzare le prestazioni audio in punti diversi. nasce con l’intento di offrire agli artisti un dispositivo che unisce alle prestazioni notevoli degli ingombri estremamente ridotti. Un risultato ottenuto senza compromessi grazie all’impiego delle tecnologie che caratterizzano le famiglie di prodotti Bose L1 e F1. Ma il biglietto da visita di Bose S1 Pro comprende anche e soprattutto le sue caratteristiche di portabilità e flessibilità. Le prime sono evidenziate dalle dimensioni contenute per un design ultracompatto, con il lato più “generoso” che non supera i 33 centimetri, e dal peso ridotto, appena 7,1 chilogrammi. Senza dimenticare la custodia leggera per un agevole trasporto. La versatilità è espressa dal mixer a 3 canali integrato che offre controlli ToneMatch, riverbero ed EQ indipendenti su due canali, con un canale
dedicato per sorgenti musicali cablate (3,5 mm) o senza filo. Ed a proposito di wireless, è possibile lo streaming Bluetooth di qualità dal proprio dispositivo mobile, con accoppiamento one-touch. La batteria ricaricabile garantisce autonomia fino a 11 ore. I driver da due pollici al neodimio presenti in numero variabile (8, 16 o 32) a seconda dei modelli Bose L1 Pro.
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PRODOTTI
VIDEOSORVEGLIANZA • Le nuove telecamere i-PRO Extreme multisensore di Panasonic INFO Panasonic Italia - business.panasonic.it
Sicurezza a quattr’occhi Le nuove telecamere multisensore a quattro obiettivi della serie i-PRO Extreme di Panasonic, disponibili in FHD e 4K, offrono immagini ad alta risoluzione anche nelle situazioni di installazione più critiche, quali punti ciechi e perimetrali, incroci stradali, stazioni e molto altro di Nicola De bello
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iglate WV-S8531N e WV-X8571N, le nuove telecamere Panasonic sono dotate della esclusiva funzionalità “Continuous view assistance”, che consente di ottimizzare automaticamente il campo visivo in base alla disposizione e al campo di ripresa delle telecamere, utilizzando lo zoom motorizzato. Queste nuove telecamere Panasonic possiedono inoltre la certificazione IP66 e la protezione da atti vandalici.
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La tecnologia Secure Communication, con certificato Digicert, garantisce estrema sicurezza dei dati e permette di rilevare ogni eventuale tentativo di manomissione dei video. Nonostante la risoluzione elevata, la compressione H.265 e lo Smart Coding, usato in abbinamento al controllo dinamico della velocità dei fotogrammi, consentono di ridurre ulteriormente in queste telecamere la velocità bit durante le riprese senza movimento
rispetto a quelle in 4K e H.264. Queste telecamere assicurano elevata facilità di utilizzo e una configurazione estremamente semplice, con la possibilità di modificare le impostazioni direttamente da smartphone o tablet tramite Wi-Fi.
WV-X8571N TELECAMERA MULTISENSORE 4 X 4K (33 MP) A 360°
La telecamera multisensore i-PRO WV-X8571N offre quattro obiettivi riposizionabili, ciascuno
dotato di sensore immagine 4K, che producono immagini dei veicoli, nitide e a colori anche di notte e con scarsa luminosità, permettendo di ridurre al minimo i punti ciechi in intersezioni di ogni tipo e per le aree di monitoraggio cittadine. Questa telecamera CCTV per esterni garantisce una risoluzione 4x 4K (33MP) ed è dotata di iA (intelligent Auto) per il monitoraggio dinamico della scena e la regolazione automatica delle principali
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impostazioni in tempo reale, riducendo le distorsioni da movimento, come le sfocature. La telecamera è dotata anche del Rivestimento ClearSight che la rende adatta a catturare immagini di qualità probatoria anche nelle condizioni più difficili. Grazie alla Tecnologia Super Dynamic da 120 dB, la WV-X8571 è ideale anche
in situazioni di controluce e in presenza di ombre notturne sulle strade. Inoltre la telecamera è certificata IP66 e IK10, essendo affidabile in circostanze estreme e ben protetta dagli atti vandalici e dall’esposizione alle condizioni atmosferiche. Tutte queste caratteristiche rendono perfetto questo modello per applicazioni di pubblica sicurezza (città, pedaggi autostradali, sportelli di parcheggi) e per altre applicazioni di monitoraggio di veicoli in aree più ampie, come parcheggi, perimetri di edifici, intersezioni, aeroporti, atri di stazioni, ecc. Grazie alle funzionalità della gamma i-PRO incorporate, la WV-X8571N diventa più di una semplice telecamera CCTV tradizionale. I quattro obiettivi riposizionabili con regolazione semplificata includono un meccanismo di regolazione dell’angolo di inclinazione ad ampio raggio per minimizzare qualsiasi punto cieco. Le alte prestazioni garantite anche in presenza di scarsa illuminazione, in modalità True Colour e a basso rumore sono perfette per applicazioni notturne. Inoltre, la Tecnologia Smart Coding H.265 limita in modo intelligente il consumo di larghezza di banda permettendo registrazioni più lunghe, che richiedono meno spazio di archiviazione. L’innovativa codifica ROI con autoapprendimento (Auto VIQS), è in
La telecamera WV-X8571N è formata da 4 obiettivi riposizionabili ciascuno dotato di sensore 4K (4x4K, 33 MP). grado di rilevare dinamicamente le aree soggette a movimenti, per mantenere veicoli e persone a fuoco pur limitando il consumo di larghezza di banda. Grazie alla compressione H.265, nonché alla tecnologia di codifica intelligente e alla regione di interesse (ROI) ad autoapprendimento, la telecamera promette prestazioni di ripresa estreme con minimi requisiti di rete. La telecamera consente una crittografia di sistema end-toend, che supporta il sistema VMS e Onvif Profile G / S per una protezione dei dati di videosorveglianza più efficace. La telecamera è, inoltre, dotata dell’Edge Recording su scheda SD con crittografia completa, in conformità a FIPS140-2CAVP, per proteggere i flussi video dagli attacchi del cyber-crime, assicurando sempre la massima sicurezza. Per rendere la configurazione e l’installazione facile ed efficiente, la telecamera è dotata di Easy Kitting e permette di connettere il cavo di rete al corpo della telecamera
semplicemente aprendo una parte della confezione, in modo tale da risparmiare tempo e spazio di lavoro. Grazie al deumidificatore e alle certificazioni IP66 e IK10, la telecamera è affidabile anche in condizioni estreme. È garantita la compatibilità con un convertitore di media in fibra ottica WV-S25F1 (opzionale) che permette una connessione più sicura e supporta le reti a lunga distanza convertendo il rame RJ45 in fibra.
WV-S8531N TELECAMERA MULTISENSORE 4 X FHD (8MP) A 360°
Il modello WVS8531N presenta analoghe caratteristiche rispetto all’WV-X8571N con la differenza data dalla risoluzione dei sensori full HD anziché 4K; garantisce quindi una risoluzione 4 x Full HD (8MP) e come l’altra è dotata di iA (intelligent Auto) per il monitoraggio dinamico della scena e la regolazione automatica delle principali impostazioni della telecamera in tempo reale.
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TECNOLOGIA
VIDEO • Le telecamere PTZ, sempre più potenti e versatili Strumenti indispensabili per meeting, broadcasting, sicurezza e tanto altro
Tecnologia in rapida evoluzione
Da strumento riservato a poche e specifiche esigenze le telecamere PTZ (pan-tilt-zoom) stanno ampliando il loro campo di azione, grazie a prestazioni sempre più elevate e sistemi di controllo sorprendenti per versatilità e completezza di Vincenzo Maragoni
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evoluzione delle tecnologie e delle prestazioni ad essa collegate da una parte e il particolare momento che stiamo vivendo sono le due maggiori motivazioni che sono alla base dell’incremento del live streaming registrato lo scorso anno. Alcune fonti parlano addirittura di un +45% del settore, frutto in buona parte delle limitazioni nello svolgimento di meeting e incontri dal vivo. In questa situazione lo smart working e il lavoro da remoto hanno di fatto sostituito la vita in ufficio e di conseguenza si sono sviluppati e affinati gli strumenti di comunicazione audio, video e condivisione di dati a distanza. Un settore che ha ricevuto un boost anche dalla espansione su larga scala delle
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Il supporto di un buon software è fondamentale per le prestazioni di una telecamera PTZ.
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immagini in 4K, quelle che permettono la migliore trasmissione video al momento. In questo senso l’ultimo anello della catena è rappresentato dalle videocamere e in modo particolare da quelle PTZ. Quelle che per la loro natura sono gestibili da remoto con possibilità di movimento in Pan (orizzontale destra e sinistra), Tilt (verticale alto e basso) e Zoom (controllo focale dell’obiettivo). L’evoluzione della tecnologia ha spostato il tipo di comando da quello elettromeccanico a quello più moderno ed efficiente delle videocamere Speed-Dome arrivate fino al controllo IP. A queste si è affiancato un sistema hardware/software fatto di cabina di regia dedicata che lascia all’operatore il completo controllo delle operazioni. Per portare questo concetto all’estremo potremmo dire che in qualche modo anche le videocamere di Perseverance su Marte sono controllate da lontano, molto lontano… Ma sicuramente qui entrano in gioco fattori diversi dal normale controllo remoto delle telecamere PTZ. Un elemento del sistema che ha fatto notevoli passi in avanti in tempi rapidissimi è il tracciamento dei volti e dei movimenti. La persona che di volta in volta parla viene individuata e portata in primo piano (sia il volto che le parole) dalla telecamera e dal suo software di tracciamento. In questo modo non esiste più un solo hot spot ma chiunque presente al meeting viene inquadrato automaticamente e nel migliore dei modi. Il perfezionamento degli elementi presenti nelle unità di nuova generazione (non solo i sensori 4K quindi) e dei controlli remoti ha fatto sì che questi prodotti vengano usati in un numero sempre maggiore di situazioni: sorveglianza, sale riunioni, sale didattica, luoghi di culto, ma soprattutto applicazioni broadcast, videoconferenze e didattica a distanza. Qui di seguito e nelle pagine successive una piccola selezione tra le videocamere PTZ di ultima generazione che coprono, appunto, questa fascia di esigenze.
Videocamera PTZ, software di gestione ma non può mancare un elemento hardware per permettere all’operatore il completo controllo delle operazioni da remoto. modo automatico le conferenze da remoto con estensioni AV e USB. Risoluzione video fino a 1080p @ 30 Hz, con auto-focus e veloce sistema di pan e tilt. Realizzabile la compressione H.264 e H.265 per lo streaming di contenuti via IP con il supporto dei protocolli RTMP e RTSP. L’AT-HDVSCAM fa parte di un ampio sistema che comprende altre soluzioni Atlona che, in combinazione tra loro, permettono di gestire periferiche esterne con tecnologie diverse. A questa telecamera, infatti, possono essere affiancate le altre PTZ come l’AT-HDVSCAM-HDMI (con uscita HDMI) e la AT-HDVSCAM-HDBT (con uscita HDBaseT). Completa compatibilità con qualsiasi PC grazie allo standard UVC 1.1 integrato. Può
essere utilizzata in combinazione con i maggiori codec e UC clients come Microsoft Teams, Zoom, BluJeans, Slack, WebEx e GoToMeeting tra gli altri. Controllo diretto via telecomando o TCP/IP, RS-232 e USB. Sensore 1/2.8” HD CMOS con zoom ottico f=4.7-47mm; angolo di visione 6,43 gradi (telephoto), 69,9 gradi (wide-angle); zoom digitale 10x; minima illuminazione 0,5lm. Regolazione dl video per Brightness, Color, Saturation, Contrast, Sharpness, B/W Mode, Gamma Curve. Rotazione Pan di +/-170 gradi; rotazione Tilt -30/+90 gradi; controllo velocità Tilt 0,1-80 gradi/secondo. Connessioni: USB-A, RJ45 100BaseT, audio 3,5 mm, RS-232 2x9 pin DIN, 12VDC HEC3800.
ATLONA
AT-HDVS-CAM
Con l’AT-HDVS-CAM Atlona ha realizzato una telecamera PTZ dedicata all’uso per videoconferenza e didattica a distanza. Per questo la porta USB 2.0 permette una facile interfaccia con altre periferiche dedicate a questo scopo. All’interno della produzione Atlona l’AT-HDVS-CAM è facilmente abbinabile ai prodotti della Omega Series, HDVS-300 System e OmniStream con i quali realizza un sistema completo per gestire in
L’AT-HDVS-CAM Atlona è disponibile con le stesse caratteristiche in finitura bianca o nera.
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TECNOLOGIA
VIDEO • Le telecamere PTZ, sempre più potenti e versatili
La risoluzione in 4K, adottata da molte delle attuali videocamere PTZ, spinge il livello generale di questi prodotti molto in alto anche in ambito broadcast. In questa pagina la telecamera Avonic CM-70-NDI.
AVONIC
CM70-NDI
La nuova CM70-NDI sposta ancora più in alto il livello tecnico e le possibilità di utilizzo delle videocamere PTZ della serie CM70 di Avonic. In evidenza nella nuova arrivata l’integrazione del protocollo NDI HX, quello che è stato progettato per la distribuzione video su una infrastruttura IP esistente. Il protocollo NDI permette di utilizzare su una connessione condivisa più flussi video in alta qualità e
bassa latenza su rete standard Ethernet. NDI in versione HX è il codec utilizzabile in situazioni con una larghezza di banda ridotta, come nel caso di WiFi e 4G. Gli altri vantaggi del protocollo NDI sono configurazioni e set-up veloci ed efficaci ed integrazione nel sistema di dispositivi di terze parti senza particolari problemi di incompatibilità. Inoltre NDI supporta tutte le risoluzioni, i frame rate e i flussi video. CM70-NDI ha l’obiettivo di rappresentare un prodotto ad alte prestazioni ma con una elevata facilità di configurazione
Uno dei plus della Avonic CM70-NDI è l’integrazione del protocollo NDI HX.
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e di semplice interfacciabilità. In dotazione alla CM70-NDI il sensore 1/3” CMOS a 2.12 MP per riprese fino a 1080p 60 con zoom ottico 20x; apertura F1.8-F11 e focale 4.4-88.8 mm; minima illuminazione 0.05 lux. Rotazione orizzontale -170/+170 gradi; rotazione verticale -30/+90 gradi; velocità di Pan e di Tilt da 1.7 a 70 gradi/secondo. Nella lista delle interfacce: HDMI 1.4; SDI out 3G (10-bit YCbCr 4:2:2); USB 2.0; RJ45 100 Mbit; RS-232 mini DIN; RS485 2pin Phoenix; controllo seriale VISCA, PELCO-P e PELCO-D; controllo IP VISCA over IP, Onvif e NDI HX. Compressione video H.265, H.264, opzionale SRT e MJPEG ad un bit-rate fino a 40Mbit per Full HD a bassissima latenza su RTSP, RTMP, UDP, Unicast, Muticast e NDI HX. Alimentazione via 12V e PoE 12W (802.3af).
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AXIS
Q6315-LE
È dedicata alla videosorveglianza la videocamera Q6315-LE di Axis. Tra le sue caratteristiche principali la ripresa delle immagini in risoluzione 1080p (H.264, H.265, Motion JPG) con zoom 31x ottico, quickzoom e laser focus: una combinazione di elementi che permette di seguire facilmente soggetti in movimento. Sensore da mezzo pollice progressive scan CMOS. Lenti con focale 6.91, 214.64 mm, F1.36/F4.6, con campo orizzontale di 60,6 gradi e verticale di 36,5 gradi. Velocità dell’otturatore da 1/111000 a ½ s a 50 e 60 Hz. Per la gestione del network sono stati implementati tutti i maggiori protocolli e le procedure di sicurezza come Trusted Platform Module (TPM) FIPS 140-2 level 2. Per la Q6315-LE a disposizione lato software Open API, Vapix e la piattaforma Axis Camera Application. Certificazioni P66-, IP67, NEMA4X e IK10. Le immagini sono memorizzate localmente (su SD card) e via network FTP, SFTP, HTTP, HTTPS e email.
CANON
CR-N500, CR-N300 E CR-X500 Una nuovissima linea di prodotti PTZ per Canon, con tre videocamere e il relativo controller dedicato: prodotti che, per le loro caratteristiche tecniche elevate, coprono una buona parte delle esigenze in questo settore. Da interno le due CR-N500 e CR-N300, per uso outdoor la CR-X500, in comune le riprese in 4K. Nella top di gamma CR-N500 e nella CR-X500 è stato implementato un sensore CMOS
La Canon CR-X500 è perfetta per l’uso outdoor, con grado di protezione IP55.
Videocamera PTZ dedicata alla videosorveglianza la Q6315-LE di Axis, con risoluzione 1080p. da 1 pollice (da 1/2,3” per CR-N300) con zoom ottico 15x (20x per CR-N300) equivalente al 35mm da 25,5-382,5 mm, tutti dotati di stabilizzazione d’immagine che garantisce immagini fluide e stabili a tutte le lunghezze focali, dal grandangolo al teleobiettivo. Entrambe sono caratterizzate dal processore DIGIC DV6 per immagini 4K UHD 30P a 4:2:2 10-bit mentre per la outdoor CR-X500 arriva a 4K UHD 60p. Per le due 500 il sistema Dual Pixel CMOS AF per la messa a fuoco automatica mentre per la CR-N500 Hybrid Auto Focus. Dual Pixel CMOS AF fornisce una messa a fuoco estremamente rapida e precisa tramite più modalità, come il Dual Pixel Focus Guide che indica chiaramente se il soggetto è a fuoco quando la messa a fuoco è manuale; Face Priority AF/Face Only AF che rileva automaticamente i visi e mantiene il fuoco sul soggetto selezionato; infine il sistema Touch AF, grazie al quale è possibile selezionare l’oggetto specifico da mettere a fuoco. La CR-X500 è perfetta per l’uso outdoor, in qualsiasi condizione meteorologica e con qualsiasi temperatura grazie alla scocca resistente agli agenti atmosferici, con grado di protezione IP55, quindi adatta non solo per broadcasting
ma anche per le applicazioni di monitoraggio e sicurezza all’esterno. CR-X500 è inoltre dotata di uno zoom 30x aggiuntivo in modalità Full HD, eccellente per le riprese ravvicinate di soggetti lontani anche in condizioni di luce sfavorevoli. Riprese in 4K UHD con zoom ottico 15x e connettività 12G-SDI. Lunghezza focale: CR-N500 e CR-X500 f=8.3–124,5 mm, F/2.8– 4.5; per CR-N300 f=3.67–73,4 mm, F/1.8–2.8. Uscite video: per CR-N500 HDMI, 3G-SDI e IP; per CR-N300 HDMI, 3G-SDI, USB e IP; per CR-X500 12-SDI. In supporto a queste tre videocamere PTZ Canon offre il software Remote Camera Control ma soprattutto il controller dedicato RCIP100. Grazie a questo è possibile gestire fino a 100 unità PTZ tramite connessione IP, seriale o entrambe. Il touch screen da 7” che è parte integrante della macchina, insieme al joystick, consente di passare facilmente da una telecamera all’altra e di gestire rapidamente le impostazioni di messa a fuoco, bilanciamento del bianco, velocità dell’otturatore e molto altro ancora. Si possono memorizzare fino a 100 angolazioni preimpostate per ciascuna telecamera, con la funzione di tracciamento per consentire la registrazione di un massimo di dieci movimenti diversi (panoramica, inclinazione, zoom) che possono essere riprodotti con il semplice tocco di un pulsante.
La CR-N500 di Canon assicura riprese in 4K con sensore CMOS da 1 pollice.
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TECNOLOGIA
VIDEO • Le telecamere PTZ, sempre più potenti e versatili
LUMENS
VC-A71P, VC-A61P E VC-A50P
Lumens e Bosch condividono alcune loro risorse per ottenere un sistema di conferenza. In realtà i sistemi che possiamo configurare con questi prodotti sono più di uno e vanno dalla soluzione più compatta in presenza, alle richieste di comunicazione a distanza per grandi meeting. Da una parte Lumens con un terzetto di videocamere PTZ, dall’altra Bosch con altrettanti pacchetti hardware/ software dedicati, appunto, alla conference system. Il più compatto di questi è il CCS 1000 D, sistema facile da installare e utilizzare, ideale per meeting di piccola e media grandezza come possono essere le town hall con la control unit che può gestire fino a 256 dispositivi collegati. Dedicati ad esigenze high-end la coppia di sistemi Dicentis e Dicentis Wireless che offrono le massime prestazioni con elevata flessibilità di utilizzo e possibilità di integrazione di terze parti. Architettura IP and server based, con particolare attenzione alla sicurezza dei dati in transito. Gestione dei contenuti audio, video e multimediali per 750 partecipanti (e oltre su richiesta). Lumens in questo contesto è intervenuta proponendo l’integrazione in questi sistemi di tre telecamere PTZ, più precisamente VC-A71P, VC-A61P e VC-A50P. La registrazione delle immagini in 4K è l’elemento tecnico più rilevante che accomuna le prime due. In zona connessioni le prime importanti differenze: nella VC-A71P abbiamo un USB 3.0, HDMI 2.0 e 12G-SDI, nella VC-A61P manca l’USB, l’HDMI non è aggiornato al 2.0 e SDI è 3G. Entrambe supportano il triplo video stream in HEVC 4K
La Lumens VC-A71P caratterizzata dal sensore CMOS 1/1.8” 9.17MP. (59,94 fps per la top di gamma, 29,97 per la seconda), H.264 1080p e H.264 640x360. Nella VC-A71P il sensore è un CMOS 1/1.8” 9.17MP mentre nella VC-A61P è un CMOS 1/2.5” 8.57MP. Zoom ottico 30x e digitale 12x per entrambe. Valori simili anche per angolo di panning (+170/-170 gradi), angolo di tilting (+90/-30 gradi), velocità di tilting e panning (300 gradi/secondo). La lunghezza focale varia tra 6.6 e 202 mm per VC-A71P e tra 4.6 e 135 mm per VC-A61P. Entrambe supportano Power Over Ethernet ma la VC-A71P arriva fino a PoE++. È dedicata a chi può fare a meno del 4K la videocamera PTZ VC-A50P in ottica di budget più ridotto, anche se si tratta di un prodotto tecnicamente rilevante. In dotazione il sensore da CMOS 2.41 MP 1/2.8” Full HD 1080p 60 fps; zoom ottico 20x. La VC-A50P supporta MJPEG/H.264 con streaming a bassa
Bosch collabora con Lumens proponendo i suoi sistemi CCS 1000, Dicentis e Dicentis Wirelss.
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latenza (meno di 120 ms) per un ritardo tra immagini e video quasi nullo. Angolo di panning (+170/-170 gradi), di angolo di tilting (+90/-30 gradi), velocità di tilting e panning (120 gradi/secondo). Interfacce in formato Ethernet, HDMI e 3G-SDI. Alimentazione PoE+. Per tutte questa videocamere PTZ è integrato il software Lumens VMS.
PANASONIC
W-UE150 E AW-UE100
AW-UE150 e AW-UE100 sono le due videocamere PTZ di vertice del catalogo Panasonic, soluzioni simili per alcuni parametri tecnici, diverse per altri così
Con la AW-UE150 si possono replicare i parametri di set-up nella stessa rete locale.
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da poter offrire un’ampia possibilità di scelta in base alle diverse esigenze. L’elemento in comune è la registrazione delle immagini in 4K, ma da qui in poi le differenze. La AW-UE150 usa un sensore CMOS da 1 pollice mentre per la AWUE100 è da 1/2.5; zoom ottico 20x per la prima, 24 per la seconda. Lunghezza focale: per AW-UE150 f=8.8 mm a 176.0 mm (35 mm equivalente: 24.5 mm a 490.0 mm); per AW-UE100 f=4.12 mm a 98.9 mm (35 mm equivalente: 25.0 mm a 600.0 mm). Minima illuminazione: 2lx per AWUE150, 3 lx per AW-UE100. Alimentazione PoE++ o XLR per AW-UE150, PoE++ o AC per AW-UE100. Identici i dato di pan e tilt, rispettivamente +/-175 gradi e -30/+210 gradi. Zona connessioni: per entrambe HDMI 2.0 4:2:2/10bit (HDCP non è supportato); 12G-SDI out (SMPTE282-1 / SMPTE292 75 ohm BNC); 3G-SDI out (SMPTE292 75 ohm BNC); LAN, RS422; la AW-UE150 aggiunge Moni Out (SMPTE292 75 ohm BNC); Optical Fibre SFP+ standard; Mic/Line input 3.5 mm. Supporto per NDI. In evidenza nella AW-UE150 la possibilità di replicare (utilizzando una sd-card) i parametri di set-up sulle diverse videocamere presenti nella stessa rete locale. Questi parametri possono essere, tra gli altri, la posizione di pan e tilt, il focus, il bilanciamento del bianco, la posizione dello zoom, il guadagno, l’apertura delle lenti… Una funzione condivisa dai due modelli è quella del Croppping + Zoom: si possono creare (in uscita del video in 4K) fino a tre zone ritagliate con uno zoom pari a 5x. In evidenza anche il sistema Secure Reliable Transport (SRT) per ottenere la massima stabilità durante la trasmissione di video
La Sony BRC-X1000 registra video con risoluzione 4K.
di alta qualità, anche in caso di una connessione di rete non dedicata come una VPN, mentre la funzione RTMP/RTMPS consente lo streaming live dei flussi video, sia in H.265 (UHD) che H.264 (Full HD) direttamente su YouTube Live, Facebook Live o altre piattaforme, sfruttando la parte di codifica della camera stessa. Elemento comune fondamentale per queste e le altre telecamere PTZ di Panasonic è il sistema Kairos, piattaforma IT/IP che mette insieme un potente software dedicato e i due strumenti hardware (controller ingressi/ uscite e processore CPU/GPU). Il primo utilizza collegamenti con le videocamere PTZ su rete Ethernet con protocollo SMPTE 2110, quindi nativamente in multicasting. Kairos supporta segnali 12G/3G/ HD-SDI, HDMI, Display Port) e IP packet (ST 2110, NDI, RTP) in ingresso e uscita.
SONY
BRC-X1000 E BRC-H900
La AW-UE100 di Panasonic, con sensore CMOS da 1/2.5” e zoom ottico 24x.
La BRC-X1000 ben rappresenta il riferimento di Sony in ambito camera PTZ, con caratteristiche tecniche e possibilità di utilizzo rilevanti. Le riprese in 4K è la prima nota in evidenza, grazie alla presenza a bordo del sensore Exmor R CMOS di tipo 1.0 retro-illuminato. Le riprese sono di default in 4K a 30p ma possono essere selezionate anche in Full HD a 60p in presenza di movimenti veloci del soggetto come possono essere alcuni eventi sportivi. Inoltre si può passare anche a riprese cinematografiche a 24p. In dotazione lenti Zeiss Vario-Sonnar T
con zoom ottico 12x in grado di coprire un’ampia gamma di angolazioni. La funzione Clear Image Zoom (sistema di interpolazione intelligente) espande il range fino a 18x (4K) e 24x (HD) senza evidente degrado delle immagini. In aggiunta, la funzione Tele Convert Mode arriva fino a 48x con una risoluzione 1920x1080. La BRC-X1000 effettua riprese ideali fino a 1.7lx, quindi ben utilizzabile anche in situazioni di illuminazione ridotta. Lunghezza focale f=9.3 mm fino a 111.6 mm; F2.8 Wide; F4.5 Tele. Angolazione Pan +/-170 gradi; Tilt +90/-30 gradi. Velocità Pan e Tilt da 0.3 a 60 gradi/secondo in modalità Normal; da 0.05 a 60 gradi/ secondo in modalità Range; da 0.02 a 60 gradi/secondo in modalità Step. Parametri del controllo della esposizione: Auto, Manual, Priority mode (shutter priority & iris priority), Back light, Spot light. Ben 100 posizioni di preset. La BRC-X1000 può essere gestita via telecomando fornito o dal RM-IP500 Remote Control Unit (opzionale) che può controllare contemporaneamente più videocamere. In listino anche il modello minore BRC-H900, simile nell’aspetto ma con una dotazione tecnica più limitata così da offrire un prodotto ancora ai vertici della categoria ad un pubblico più ampio. Le maggiori differenze riguardano la risoluzione delle riprese che arriva a Full HD. La BRC-H900 effettua riprese ideali fino a 1.7lx. Lunghezza focale f=5.8 mm fino a 81.2 mm; F1.9 Wide; F2.8 Tele. Angolazione Pan +/170 gradi; Tilt +90/-30 gradi. Velocità Pan e Tilt da 0.22 a 60 gradi/secondo.
MARCHI E DISTRIBUTORI Atlona: Prase S.p.A. www.prase.it Avonic: Exhibo S.r.L. - www.exhibo.it Axis: Axis Communications S.r.L. www.axis.com/it-it Canon: Canon Italia S.p.A. www.canon.it Lumens: Exertis Pro AV exertisproav.it Panasonic: Panasonic Italia business.panasonic.it Sony: Sony Pro - pro.sony/it_IT
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TECNOLOGIA
RISPARMIO ENERGETICO • Riqualificazione in classe A4 di una villa in Val Seriana Progetto firmato CLM Design & Contract - clmarredamento.it
Vivere in A4 La riqualificazione di una villa in Val Seriana, in provincia di Bergamo, tra efficienza energetica, design contemporaneo e rispetto per l’ambiente: la natura del massiccio della Presolana si fa protagonista dell’architettura, dell’interior, delle scelte impiantistiche di Sara Poletto
L
a seconda vita di una villa in Val Seriana è segnata dal dialogo costante con la natura; una riqualificazione in ottica green che ha portato l’abitazione dall’energivora classe G all’efficientissma classe A4, la più elevata oggi ottenibile. Il progetto di recupero, firmato dall’azienda CLM Design & Contract (general contractor e arredo contract, specializzata in ristrutturazioni in ambito residenziale e commerciale) mette al centro il desiderio della committenza: regalare ai propri figli
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un luogo sano e confortevole in cui abitare, che fosse, allo stesso tempo, in perfetta armonia con il patrimonio ambientale in cui è immerso e, quindi, efficiente. Ed ecco che gli interventi apportati - dalla progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, fino all’interior e lighting design - hanno, innazitutto, permesso di ridurre i consumi complessivi in modo davvero considerevole: da 500 kW/m2 all’anno pre restyling, agli attuali 15 kW/m2 all’anno (e anche meno). Ma non solo. Perché vivere in un’abitazione
in classe A4 come questa significa anche autoproduzione di energia, per coprire quasi completamente il fabbisogno invernale per il riscaldamento interno (anche della piscina) e la produzione di acqua calda sanitaria. Essendo la villa immersa nel clima di montagna, il raffrescamento estivo corrisponde ad un bisogno generalmente molto ridotto. Ad ogni modo, quando necessario, si può ricorrere alla pompa di calore che, a ciclo invertito, rinfresca gli ambienti attraverso il pavimento
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radiante. La dotazione impiantistica scelta è, infatti, anch’essa il risultato di un’attenta strategia energetica, che mette al centro la natura, sfruttandone tutti i possibili benefici: esposizione, luce solare, energia geotermica, ventilazione naturale. I pannelli fotovoltaici, il cappotto termico, i serramenti, la ventilazione meccanica controllata, l’impianto geotermico sono quindi stati installati come pefetto connubio tra innovazione tecnologica e ambiente circostante. Del resto, non sono solo gli impianti a trasformare il paesaggio da sfondo a protagonsita. Il progetto racconta, infatti, nel suo complesso di un originale dialogo tra tradizione e stile contemporaneo, sia per quanto concerne l’outdoor che l’interior design, ispirandosi al fascino senza tempo dello chalet di montagna. In queste pagine, le immagini degli esterni della villa in Val Seriana, dopo gli interventi di recupero e riqualificazione firmati CLM Design & Contract.
SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTO FOTOVOLTAICO Impianto Sunpower da 10 kW installato su parte della copertura, rivolto verso sud, in grado di produrre circa 13 MW di energia all’anno; 30 pannelli total black, 360 – 370 Watt di rendimento, inverter Solaredge. CAPPOTTO TERMICO Realizzato utilizzando tre diversi elementi (polistirene, stiferite e materiale nanotecnologico) per una perfetta coibentazione termica dell’edificio. SERRAMENTI Porte interne Pivato; finestre Internorm, che assicurano un coefficiente termico particolarmente basso, pari allo 0.5kT. VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA Impianto Zehnder che consente di ricambiare costantemente l’aria in casa senza dover aprire le finestre, con un tasso di ricambio pari a 0,35 volumi/h, con un risparmio di circa 7 – 8 kW di necessità termica. Scambiatore Entalpico che cattura l’umidità in ambienti come lavanderia e bagni, per poi rilasciarla negli ambienti più secchi, migliorando il comfort indoor. IMPIANTO GEOTERMICO Riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento della piscina sono assicurate dall’impianto geotermico, realizzato tramite l’installazione di tre sonde fino ad una profondità di 100m. Cuore del sistema, la pompa di calore geotermica Hautec da 16Kw di potenza termica, che assicura un COP nominale di 5,56.
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TECNOLOGIA
RISPARMIO ENERGETICO • Riqualificazione in classe A4 di una villa in Val Seriana
stanza, ravvivandola con un movimento di diffusione verticale della luce”.
INTERIOR DESIGN: SCENOGRAFICI EFFETTI IN QUOTA
Ampie superfici vetrate, arredi ricercati, finiture di pregio, ridefinizione degli ambienti tra funzione, comfort e estetica; tutti gli elementi dell’interno concorrono a rendere l’abitazione un tutt’uno con il paesaggio circostante. La scala è l’elemento che unisce i tre piani e che, allo stesso tempo, ha la funzione di esaltare l’insieme con il suo impatto scenografico, grazie all’originale parapetto realizzato con sezioni verticali di tronco d’albero. Inaspettati scorci visivi sembrano, poi, irrompere all’interno mediante pareti in vetro, realizzate in Stopsol super silver a tutt’altezza, mettendo da parte la tradizionale separazione dentro/ fuori. Stesso spettacolo offerto dalle ampie porte finestre, di circa 6 metri, che tagliano i muri perimetrali della zona living, con cucina a vista, disegnata e modulata per esaltare la convivialità; a differenza degli spazi molto intimi e riservati della zona notte.
LIGHTING DESIGN: LA LUCE CHE DIALOGA CON LA NATURA
Disposta su tre piani fuori terra, l’unità immobiliare si presenta, dunque, come un piccolo gioiello ecosostenibile incastonato tra le rocce dello spettacolare panorama della Val Seriana, nel comune di Castione della Presolana. L’idea di valorizzare il più possibile il contesto naturale ha animato anche l’interssante progetto di lighting design, firmato sempre da CLM Design & Contract. La luce che dialoga con la natura è esclusivamente a Led, realizzato per strati,
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così da separare la parte “strutturale” di servizio da quella meramente di design, volta a creare ambienti carichi di calore e atmosfera. “Come il suggestivo effetto a cascata che definisce la zona living - si legge nella descrizione della villa - ottenuto grazie all’abile gioco di livelli realizzato con faretti pendenti Oty Light nella cucina e un lampadario a sospensione con paralumi in cristallo Cattelan, posizionato sopra l’elegante e raffinata tavola firmata anch’essa Cattelan. Una combinazione audace che si riflette nei tessuti e nei materiali presenti nella
In questa pagina, le foto dell’originale scala interna che collega i tre piani e due immagini della zona living con i suoi ampi spazi destinati alla convivialità.
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A COLLOQUIO CON THOMAS DE ROSE Efficienza energetica, design contemporaneo e armonia con l’ambiente circostante: al titolare di CLM Design & Contract abbiamo chiesto come questi elementi siano stati integrati nella ristrutturazione.
System Integrator Magazine - Il raggiungimento della classe di efficienza energetica A4 è stata una precisa richiesta della committenza? Thomas De Rose - Ogni proposta impiantistica è stata elaborata da CLM Design & Contract per soddisfare la richiesta della committenza di realizzare un intervento che fosse in perfetta armonia con il patrimonio ambientale circostante, oltre che energeticamente efficiente. Tutte le soluzioni sono state, dunque, accolte dalla proprietà proprio nell’ottica di avere un’abitazione quasi ad impatto zero. Essere in classe energetica A4 significa, infatti, avere una casa che non consuma praticamente energia ma, anzi, la autoproduce per coprire la maggior parte del suo fabbisogno per riscaldamento e raffrescamento ambientale indoor, ricorrendo ad impianti specifici. La villa ha attualmente una necessità energetica di meno di 15kW/m2 all’anno. S.I.M. - Da quale classe energetica partiva la villa e quali sono le dotazioni impiantistiche e tecnologiche che hanno determinato il raggiungimento della classe A4? T. D. R. - L’abitazione allo stato originario partiva da una classe G con un consumo di circa 500kW/m2 all’anno. Disposta su tre piani fuori terra, per una superficie lorda di pavimento di circa 320 m2 più altri 1.500m2 di giardino, la villa si caratterizza proprio per la particolare cura nella scelta delle dotazioni tecnologiche e impiantistiche. Nello specifico, l’esposizione ad est della villa è stata appositamente studiata per massimizzare l’utilizzo della luce solare per la produzione di energia elettrica, attraverso un impianto fotovoltaico da 10 kW, installato su parte della copertura, in grado di produrre circa 13 MW di energia all’anno. L’involucro è stato interamente isolato sulle superfici opache con un cappotto realizzato utilizzando, in modo puntuale, in base alle diverse necessità, tre diversi elementi: polistirene, stiferite e materiale nanotecnologico. Un accorgimento progettuale determinante, che ha permesso di assicurare la perfetta coibentazione termica dell’intero edificio a garanzia di un maggior comfort indoor e una riduzione dei consumi energetici. Un ruolo fondamentale, in tal senso, è stato svolto anche dalla selezione di serramenti con un coefficiente termico particolarmente basso, pari allo 0.5kT e, dall’installazione, in tutte le stanze, di un im-
pianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) che consente di ricambiare costantemente l’aria in casa senza dover aprire le finestre, conseguendo un risparmio di circa 7 – 8 kW di necessità termica. Il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento della piscina sono assicurate grazie all’utilizzo di un impianto geotermico, realizzato tramite l’installazione di tre sonde fino ad una profondità di 100m. Al centro del sistema c’è la pompa di calore geotermica, che permette di trasferire il calore dal terreno all’ambiente interno in fase di riscaldamento e di invertire il ciclo nella fase di raffrescamento, assicurando un COP nominale di 5,56. Ulteriore elemento distintivo è rappresentato da un innovativo sistema di riscaldamento a pannelli radianti, che si caratterizza per uno spessore finito di soli 25mm. Un plus rilevante che, grazie all’eliminazione di masse inerti tra il pavimento e i pannelli stessi, consente di mantenere una temperatura del liquido all’interno dell’impianto molto bassa, che viaggia intorno ai 28° C. Infine, degna di nota anche l’idea progettuale alla base del ricercato lighting design della villa, interamente realizzato con luci a led e concepito per strati, allo scopo di separare la parte “strutturale” di illuminazione di servizio, da quella di design. In tal senso, ciascun corpo illuminante è stato appositamente concepito, in modo puntuale, per creare suggestioni o ambienti carichi di calore e atmosfera. S.I.M. - Perché è stata scelta la geotermia per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria? T. D. R. - La scelta di avvalersi di un impianto geotermico per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento della piscina è stata dettata da molteplici fattori: dalla posizione geografica della villa, dall’elevata efficienza assicurata dal sistema, dalla sua economicità in termini di gestione e, infine, dall’elevata stabilità per la pompa di calore assicurata dal terreno, elemento con cui avviene lo scambio di calore. S.I.M. - Come viene gestito, invece, il raffrescamento estivo? T. D. R. - Essendo posizionata in zona di montagna, con un clima fresco anche in estate, la villa non necessità di un sistema di raffrescamento. Tuttavia, in caso di necessità, la pompa di calore può invertire il ciclo e gestire il raffrescamento attraverso il pavimento radiante.
Thomas De Rose, titolare di CLM design&Contract. S.I.M. - In che modo dialogano efficienza energetica, design contemporaneo e patrimonio ambientale in cui l’abitazione è immersa? T. D. R. - Come già anticipato, dalla progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, fino all’interior e lighting design, ogni scelta costruttiva è stata studiata dal team di progettisti, architetti e designer di CLM Design & Contract al fine di realizzare concretamente il “desiderio abitativo” espresso dalla proprietà: regalare ai propri figli un posto confortevole e sano in cui vivere, che fosse in perfetta armonia con il patrimonio ambientale circostante, oltre che energeticamente efficiente. In tal senso, il concept progettuale sviluppato ha valorizzato nell’outdoor il carattere deciso di elementi materici, che richiamano il fascino inconfondibile degli chalet di montagna. La facciata, infatti, rispetta il mood tipico delle costruzioni locali, con una zoccolatura in pietra, una parte centrale intonacata e la parte superiore in legno. Nell’indoor, invece, la suggestiva combinazione di architettura e natura si realizza grazie a ambienti in cui convivono funzionalità e design, in un gioco virtuoso con ampie superfici vetrate e finiture e arredi ricercati, che rendono l’abitazione un tutt’uno con il paesaggio. S.I.M. - Tra le dotazioni tecnologiche, la domotica è stata presa in considerazione? T. D. R. - Se si fa riferimento ad un impianto di domotica integrata della casa, nella sua accezione più moderna, in cui i vari sistemi e apparati sono connessi e dialogano tra di loro, la risposta è no. Tuttavia, tutti gli impianti installati presentano, oggi più che mai, un pannello di controllo da remoto a cui è possibile accedere, direttamente da smartphone, per verificare il loro corretto funzionamento e gestirne le varie funzionalità, assicurando comunque gli stessi plus di un sistema domotico.
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