SYSTEM 05 INTEGRATOR MAGAZINE
PARTNER DI ®
Luglio 2015
Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Educational
EXPO 2015
Con Came all'Expo di Milano per vivere l'esperienza di CamExperience
ISSN 2384-9649
ATTUALITÀ TRAINING
Gli appuntamenti con i corsi di formazione delle aziende
ELAN
Flessibilità da riferimento per le matrici UltraMatrix gMV
MUXLAB
Da Prase, una soluzione per la distribuzione audio/video firmata Muxlab
HDL BUS PRO
Comm-Tec acquisisce la distribuzione dei prodotti HDL Bus Pro
INTEGRA
Audio/video al top con il nuovo receiver Integra DTR70.6, pronto per il Dolby Atmos
CASE STUDY
Trimestrale - € 1,90 - Spedizione in abbonamento postale
La tecnologia BTicino per la gestione della piscina da apnea più profonda al mondo
TECNOLOGIA
È il momento del dts:X: tutti i segreti del nuovo formato, diretto concorrente del Dolby Atmos
AUDIO/VIDEO
Design e tecnologia all'avanguardia per Alto, il nuovo lettore Blu-ray firmato Kaleidescape
RISPARMIO ENERGETICO La GDO al passo con la sostenibilità: Carrefour sceglie Robur per ridurre i consumi energetici
AZIENDE
A colloquio con Antonio Zulianello, General Manager Italy & Southeast Mediterranean NEC Display Solutions Europe
DIFFUSORI INVISIBILI
Viaggio nel mondo degli speaker invisibili da installare a parete
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I monitor impermeabili AM1 sono stati progettati per garantire un suono sbalorditivo, ovunque vengano installati. Esternamente o in ambienti chiusi, sempre e in ogni condizione, sono in grado di garantire prestazioni senza precedenti. AM1, gli speaker outdoor pi첫 versatili che Bowers & Wilkins abbia mai costruito.
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DI ®
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Luglio 2015
g - Education
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ISSN 2384-9
649
ATTUALITÀ
e all'Expo
di Milano di CamExp per vivere l'esperie erience nza
TRAINING
Gli appun tamenti con di formaz i corsi ione delle aziende
ELAN
Flessibilità da riferim ento per le matrici UltraMatrix gMV
Editoriale
MUXLAB
Da Prase, una la distribuzionesoluzione per firmata Muxlab audio/video
HDL BUS PRO
Comm-Tec acquisisce distribuzione la dei prodot HDL Bus ti Pro
CASE STUD Y
e - € 1,90 Trimestral
HAPPY BIRTHDAY!
TECNOLOGIA
È il mome nto del dts:X: segreti del tutti i nuovo format concorrente o, diretto del Dolby Atmos
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ento postale
La tecnologia gestione della BTicino per la piscina da più profon da al mondo apnea
AUDIO/VIDEO
Design e tecnol ogia all'ava per Alto, il nguardia nuovo Blu-ray firmato lettore Kaleidescap e
RISPARMIO ENERGETIC
La GDO al O passo con sostenibilità: la Carrefour Robur per sceglie ridurre i consum energetici i
AZIENDE A
DIFFUSORI INV mondo degli ISIBILI speak
Viaggio nel
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colloquio con Antonio Zuliane General Manag llo, Italy & Southe er Mediterraneanast NEC Display Solutions Europe
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Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via Casperia, 30 - 00199 Roma Tel/fax. 06.97.841.178 www.simmagazine.it Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it
ATTUALITÀ
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azine.it
04 News
Novita' dalle aziende
Con questa 5^ edizione che avete tra le mani, System Integrator Magazine festeggia il suo primo anno di vita; era esattamente luglio dello scorso anno quando in tipografia è stata avviata la stampa delle prime copie del numero 1 e siamo entrati di fatto al 100% in questa avventura editoriale progettata diversi anni addietro. System Integrator Magazine propone trimestralmente ai propri lettori un excursus sul mondo dell’integrazione in ambito professionale, caratterizzato da diverse chiavi di lettura. Nel corso di questo primo anno di vita, la rivista ha messo a fuoco contenuti e settori di applicazione, fornendo via via una vetrina importante per i nuovi prodotti e le più recenti tecnologie. Su questo numero - scaricabile gratuitamente on-line sul sito www.simmagazine. it - ospitiamo tra l’altro due approfondimenti dedicati al nuovo formato per l’audio digitale multicanale dts:X (un formato, se vogliamo, concorrente del recente Dolby Atmos) e ai sistemi tecnologici per la realizzazione delle reti aziendali. Nel primo caso, seppur ancora agli inizi (i primi receiver compatibili con il nuovo formato usciranno in Italia a partire dal prossimo autunno), siamo di fronte a qualcosa di estremamente interessante e coinvolgente, in grado realmente di trasformare il proprio salone in un vero e proprio cinema, almeno per quanto riguarda le caratteristiche della parte audio. È una vera rivoluzione quella portata dai nuovi sistemi sonori, Dolby Atmos inizialmente e dts:X adesso; con quest’ultimo formato non si ragiona più in termini di canali rigidamente assegnati, ma di oggetti sonori, cosa che conferisce al nuovo standard una flessibilità e una praticità d’impiego sconosciuta fino ad ora. Il dts:X si adatta all’ambiente d’ascolto così come questo è, pur rimanendo fedele alla visione del creatore dei contenuti; e con queste premesse, anche dopo aver ascoltato svariate volte le colonne sonore Dolby Atmos, possiamo scommettere sulle altissime potenzialità del nuovo sistema. Come dicevamo, l’altro approfondimento che ospitiamo su questo numero è relativo alle reti aziendali, termine dietro al quale si celano una miriade di tecnologie studiate per far dialogare al meglio e più stabilmente possibile tutti i computer utilizzati in un’azienda, di qualsiasi dimensione essa sia. Consentire a impiegati e dirigenti di comunicare senza spostarsi dalla postazione di lavoro, condividere potenza di calcolo e memoria, semplificare la gestione delle risorse, abbattere i costi e incrementare la produttività: tutto questo è oggi il pane quotidiano di ogni azienda e questo spiega l’enorme diffusione delle reti aziendali di computer. Buona lettura!
Luxury Media Solutions s.r.l.
In questo numero...
INTEGRA
Audio/video al il nuovo receivetop con r Integra DTR70.6, pronto per il Dolby Atmos
Segreteria di Redazione Marina Nicolucci - 06.97.841.178 redazione@simmagazine.it Grafica e impaginazione Lijuba Ekhart - grafica@homecomfort.it Web design Luisa Ferrari - grafica@homecomfort.it Collaborano con System Integrator Magazine Manuela Carosi, Nicola De bello, Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Sara Poletto, Roberto Pulito, Paolo Radice, Carlo Vincenzi
06 Training/Formazione
I corsi dei prossimi mesi
09 Expo
28 Automazione
Comm-Tec distribuisce HDL BusPro
30 Videoproiezione
Panasonic Professional Road Show
32 Audio Pro
Le manifestazioni del settore
Dal Canada i processori audio perfetti per gli eventi importanti
10 Aziende - NEC
34 Distribuzione Audio/Video
A colloquio con Antonio Zulianello, NEC Display Solutions Europe
14 Aziende - Came
CamEXperience, il living tecnologico dentro Expo 2015
Da Muxlab una matrice 16x16
36 Distribuzione Audio/Video
Elan Home Systems: nuove matrici per tutti i sistemi
CASE STUDY
16 Smart Building
38 Impiantistica
PRODOTTI
42 Impiantistica
La tecnologia di Honeywell per il Vodafone Village
18 Digital Signage
I display di Mitsubishi Electric per le sale di controllo
20 Audio/Video
Alto, il nuovo lettore Blu-ray di Kaleidescape
22 Audio/Video
Sintoamplificatore Integra DTR-70.6
24 Distribuzione Audio/Video Bluestream, l' HDMI mette il turbo
Pubblicità Paolo De Petris - 335.8089.552 comm.pdp@gmail.com Sabrina Galeotti - 389.6469.895 s.galeotti@homecomfort.it Bruno Perino - 329.2174.323 perino.bruno@fastwebnet.it Traffico mezzi Marina Nicolucci - 06.97.841.178 redazione@simmagazine.it
24 km di cavi per la piscina da apnea più profonda al mondo Swarovski Kristallwelten, l'efficienza al servizio della creatività
TECNOLOGIA 44 Audio/Video
Dts-X: presto nelle nostre case
48 Networking
Le reti aziendali
54 Diffusione sonora
Gli altoparlanti invisibili
60 Risparmio energetico
Tecnologie, case study, prodotti
Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di Luglio 2015 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846
Stampa, allestimento e confezione ARTI GRAFICHE AGOSTINI, Via Decollatura, 64 - 00118 Morena SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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03
Attualità
News - Le novità dal mercato BENQ
I nuovi monitor CAD/CAM
BenQ lancia anche sul mercato italiano la serie BL, la gamma di monitor rivolta a designer, ingegneri, architetti, progettisti e professionisti della creatività. I nuovi display integrano la tecnologia IPS con le risoluzioni di ultima generazione più elevate e un’ampia scelta di funzionalità rivolte ai settori CAD/CAM, animazione, video editing e grafica. Un pacchetto completo di soluzioni specificatamente studiate per garantire tutta la fedeltà, la precisione e l'uniformità cromatica di cui i professionisti del design e della progettazione hanno bisogno per svolgere operazioni in cui il colore e il dettaglio ricoprono un ruolo essenziale, offrendo al tempo stesso caratteristiche ottimizzate per l'usabilità, la produttività e il comfort. La serie BenQ BL offre un’ampia gamma di
funzionalità che permettono di ottmizzare le performance dei dispay, tra cui il CAD/CAM Mode, per evidenziare anche i minimi dettagli in wireframe di oggetti complessi quando si lavora con software CAD/CAM come Pro/E, SolidWorks, AutoCad, CATIA. Le diverse opzioni di visualizzazione favoriscono inoltre la natura multitasking e collaborativa dell’attività di designer e di progettista, consentendo di confrontare i lavori con i colleghi e di dedicarsi a più elaborazioni contemporaneamente. La serie comprende i modelli BL3200PT, BL2710PT, BL3201PT, BL2711U, BL2420PT. www.benq.it
BFT
LEGRAND
Tutti connessi con U-Link
Nuovi UPS da Legrand
U-Link è la piattaforma tecnologica Bft, progettata per connettere i singoli dispositivi fra loro e con l’utente, attraverso protocolli di comunicazione di diversa natura, quali, per esempio, Bluetooth per il mondo Home Access Automation e TCP/IP per il mondo Urban Access Automation. Il tutto all’interno di un sistema stabile, affidabile e sicuro. Grazie a questa innovazione, ogni installazione può essere monitorata, attivata da remoto e ampliata senza alcun limite. Ciò è possibile grazie alle schede di espansione B-Eba, un gateway di proprietà Bft che consente di dialogare con diversi protocolli di comunicazione. La tecnologia U-Link consente, inoltre, grazie alla Clonix U-Link di connettere ai moderni dispositivi di comando anche le automazioni di precedenti generazioni o a prodotti di marche terze. La nuova piattaforma porta in un'altra dimensione l’interazione fra impianto e persone. L’interconnettività consente, infatti, di controllare e comandare da remoto automazioni e accessi di casa grazie all’app Blue Entry, e gestire in maniera più completa tutte i sistemi installati con Magistro, il sistema wireless di controllo accessi da remoto che utilizza la tecnologia Cloud e il protocollo Z-Wave. Anche l’installatore sarà avvantaggiato da U-Link perché potrà monitorare a distanza gli impianti utilizzando U-Base e U-Service, i due software nati per la gestione e la manutenzione completa delle automazioni in ambito domestico, industriale e commerciale. www.bft-automation.com
CONTROL4
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
Keor Multiplug sono i nuovi UPS monofase Legrand, pensati per proteggere le apparecchiature informatiche e gli impianti audio e video dell’abitazione. L’utilizzo degli UPS Keor Multiplug garantisce una protezione completa dai rischi di sovratensioni, sovraccarichi, cortocircuiti e surriscaldamenti proteggendo i dispositivi collegati, assicurandone la corretta alimentazione e il funzionamento anche durante l’eventuale sospensione dell’erogazione di corrente. Il pulsante di alimentazione è provvisto di un LED di segnalazione che fornisce indicazioni visive sullo stato di funzionamento dell’UPS. In caso di allarme queste indicazioni vengono evidenziate da segnali acustici, favorendo così un utilizzo sempre chiaro ed intuitivo. Inoltre, gli UPS Keor Multiplug dispongono di un pulsante di ripristino per la ripresa rapida dell’attività dopo un sovraccarico. Nel caso invece di mancanza dell’alimentazione principale, l’UPS continua a erogare energia grazie alle batterie per riprendere il suo normale funzionamento automaticamente quando viene ripristinata l’alimentazione. Una funzione questa indispensabile per garantire sempre il corretto funzionamento dei dispositivi elettronici ed evitare così di incorrere in spiacevoli inconvenienti come la perdita di una sessione di lavoro al PC o il blocco della proiezione dell’home cinema. www.professionisti.bticino.it / www.legrand.it
Control4 Top Brand 2015
Control4 Corporation è stato nominato come top brand nella categoria Whole-House Automation (Sistema di controllo per tutta la casa) dalla 2015 CEPro100 Brand Analysis report. CEPro Magazine è una delle riviste leader per i professionisti coinvolti nel business dell’elettronica custom. Il rapporto pubblicato su CEPro.com comprende un’indagine tra i top-dealer, come volume d’affari, specializzati in questo settore e rivela che Control4 è visto come marchio leader in sette categorie diverse: 1. Whole-House Automation – Top Brand 2. Multi-Room Audio – Top Brand 3. HVAC/Energy/Smart Grid Management – Top Brand 4. Access Control – Top Brand 5. Universal Remote Control – Top 2 Brands 6. Lighting Control – Top 2 Brands 7. Intercom Systems – Top 3 Brands www.control4.com / www.adeogroup.it
www.simmagazine.it PANASONIC
Un nuovo portale B2B
Panasonic presenta un nuovo Portale per i partner B2B. Il nuovo servizio offre una panoramica più ampia dei prodotti, consente a distributori e rivenditori di registrare in maniera più semplice nuove attività e accedere a informazioni utili per interfacciarsi con i propri clienti. In Europa, il Portale è disponibile online per i clienti delle divisioni Visual Systems Communications di Panasonic, mentre sarà esteso alle altre unit successivamente, nel corso dell'anno. I professionisti che aderiscono a questa iniziativa avranno accesso alle novità sui prodotti, oltre a notizie di vendita e incentivi aziendali, con premi che aumentano proporzionalmente al livello di partnership. Il Portale suddivide i partner in tre categorie distinte – Registered, Expert e Solutions – in base al livello di formazione e al volume di vendite di ciascuno. Le tre tipologie di partner potranno visualizzare i contenuti in base al proprio livello. I partner "Expert" e "Solutions" godranno inoltre di vantaggi esclusivi. Il Portale per i partner offre informazioni di tutta la gamma prodotti sempre aggior-
nata, un programma di formazione online e un servizio di risposta istantanea alle domande riguardanti le soluzioni Panasonic. Per i partner "Expert" e "Solutions" è prevista inoltre l'assegnazione di lead commerciali relativi agli utenti finali. Valerie Poret, Panasonic European Channel Manager, afferma: “Il Portale per i partner B2B annullerà la distanza tra Panasonic, i partner del nostro canale e l'utente finale. Grazie al nuovo servizio, i clienti avranno a disposizione un'ampia gamma di risorse, che consentiranno loro di massimizzare le vendite potenziali e offrire un servizio eccellente ai nostri clienti condivisi". A seconda dei prodotti, i partner potranno utilizzare strumenti intuitivi a supporto delle loro attività quotidiane – come ad esempio "eConfig", che permette agli specialisti di creare facilmente un'offerta mirata per un cliente e selezionare, immediatamente, le modalità che meglio rispondono alle esigenze dell'utente finale. bizpartner.panasonic.net/eu
HSYCO
Home Systems Consulting, una partnership con HESA Le centrali Serie Quaranta, riservate ai professionisti della sicurezza che aderiscono alla rete dei Concessionari e degli Installatori Autorizzati HESA, sono sviluppate con le più avanzate tecnologie oggi disponibili a livello mondiale. Progettate in esclusiva per HESA con l’obiettivo di rispondere con la massima affidabilità e flessibilità alle particolari esigenze di sicurezza del mercato italiano, sono dotate di 5 zone e 5 aree espandibili fino a 100 zone e 15 aree e di un innovativo modulo a 5 terminali che può essere programmato liberamente come ingresso zona o uscita logica programmabile. Le centrali Serie Quaranta sono abbinate a una linea completa di tastiere touchscreen, LCD e a sfioramento, rivelatori e contatti dal design moderno ed elegante e sono progettate in maniera da rendere l’installazione, l'espansione e la gestione del sistema semplici e veloci. La recente integrazione del server di supervisione HSYCO con la centrale HESA Serie Quaranta consente di creare con semplicità e rapidamente sistemi di sicurezza completi e affidabili, con interfaccia grafica evoluta. La pagina di controllo riproduce su smartphone, tablet, touchscreen, PC e MAC il tastierino della centrale e consente di effettuare le
operazioni di inserimento e disinserimento in assoluta sicurezza, grazie all’integrazione del protocollo di controllo nativo della centrale e dell’accesso remoto sicuro garantito da HSYCO. HSYCO è in grado di intercettare gli allarmi della centrale e inviare messaggi via sms, e-mail, oppure messaggi vocali personalizzati. HSYCO integra oltre 70 dispositivi e protocolli standard e proprietari. Grazie a questo, consente di realizzare sistemi di sicurezza complessi e sofisticati combinando le funzionalità di antintrusione con il controllo accessi, la localizzazione, la videosorveglianza, la rilevazione incendio, gas, allagamento e integrandone il funzionamento con i sistemi di illuminazione, automazione, controllo clima, di networking e di telefonia. HSYCO è disponibile in diverse versioni, adatte ad impianti di ogni dimensioni. www.hsyco.com - www.hesa.it
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Attualità
Training - I corsi del periodo luglio-ottobre 2015 I CORSI DI FORMAZIONE FINO A OTTOBRE 2015 L’iscrizione al corso è subordinata alla
CORSO HDL BUS PRO:
partecipazione con successo al corso base.
Settembre: 30 - 1° livello
Dato il numero limitato di postazioni è necessaria la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage nella sezione formazione! La partecipazione al corso sarà garantita dopo il pagamento del corso stesso. Costo: 1.300 € (iva inclusa) Calendario corsi: Ottobre: 19 - 23 - Santa Palomba
CRESTRON www.crestron.eu
l corsi Crestron hanno svolgimento pressola sede di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI).
ABB www.abb.com/it
Per ogni informazione è possibile consultare il sito www.crestron.eu
CORSI KNX ENTRY LEVEL Introduzione ai sistemi di building automation ABB i-bus® KNX
CORSO COMM+RES+101
Obiettivi
durata: 2 giorni
Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus ABB i-bus® KNX per realizzare l’installazione,
Si rivolge a progettisti, alle aziende che intendono
CAME
diventare installatori Crestron e a tutti coloro che
CAME www.came.it
desiderano acquisire familiarità con Crestron senza
di controllo degli edifici.
Grazie a un efficacie approccio didattico, il team dedicato
entrare nello specifico della programmazione.
Dato il numero limitato di postazioni è necessaria
di formatori training@came forma il professionista affinché
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società.
la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage
sia in grado di proporre soluzioni progettate su misura
Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non
nella sezione formazione! La partecipazione al corso
del cliente e delle sue specifiche esigenze. Le attività di
venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia
sarà garantita dopo il pagamento del corso stesso.
training hanno svolgimento presso la sede di Came Service
si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una
Costo: 200 € (iva inclusa)
a Dosson di Cassier, in provincia di Treviso e presso la
settimana dalla data dello stesso. La partecipazione al
Calendario corsi
sede Came-BPT a Sesto al Reghena, in provincia di
corso è gratuita. Calendario corsi:
Luglio: 2 - 3 - Vittuone
Pordenone.
settembre: 14-15
Settembre: 29 - 30 - Santa Palomba
Per il calendario dei corsi fare riferimento al sito
ottobre: 12-13
Ottobre: 26 - 27 - Vittuone
dell'azienda www.came.com/it/azienda/formazione.
la programmazione e la messa in servizio di sistemi
CORSO CTI-P101 CORSO BASE CERTIFICATO KNX
durata: 3 giorni
Installazione, configurazione e messa in servizio
È aperto a tutti coloro che vogliono programmare i
di impianti ABB i-bus® KNX Obiettivi
COMM-TEC www.comm-tec.it
sistemi e che hanno una minima conoscenza di logica digitale e programmazione.
L'iscrizione ai corsi gratuti avviene tramite il sito
Condizioni di partecipazione
bus KNX per realizzare l’installazione,
www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società.
la programmazione e la messa in servizio di
disponibili. Calendario corsi:
Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non
impianti KNX. Al termine del corso è previsto un esame
CORSO BASE RTI:
venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia
per diventare KNX Partner certificati con pubblicazione
Settembre: 24-25
si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una
sul sito dell’associazione.
Ottobre 29-30
settimana dalla data dello stesso. Per la partecipazione
Fornire ampie conoscenze di base della tecnologia
CAME LANCIA NELLE SCUOLE “CAME CAMPUS”, PER FORMARE GLI INSTALLATORI DI DOMANI. Investire sulle nuove generazioni con un progetto dedicato agli studenti degli istituti superiori per diffondere la cultura dell’automazione e della domotica e gettare le basi per creare la rete degli installatori di domani. Questo è l’obiettivo di Came Campus, il progetto lanciato da Came, fra le aziende leader in Italia e nel mondo nel settore della Home & Building Automation. La consapevolezza che il mondo della casa sta cambiando e che la domotica giocherà un ruolo di primo piano nella gestione degli impianti elettrici per le abitazioni di domani, ha spinto l’azienda trevigiana a lanciare questa iniziativa dedicata ai giovani. Came ha, infatti, deciso di partire dalla scuola per gettare le basi della casa del futuro, formando una nuova generazione di installatori capaci di essere innovatori, di proporre soluzioni e progetti domotici per diventare imprenditori di se stessi. L’iniziativa, ideata da Elisa Menuzzo, Vice President di Came Group, e da Roberto Fabbian, referente domotica, manager con una consolidata esperienza nel mondo della scuola, si propone di far conoscere ai giovani la professione dell’installatore attraverso un
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
percorso formativo costituito da 20 ore in aula e uno stage di 15 giorni presso un’impresa di installazione presente sul territorio. Came Campus, partito come progetto pilota in Veneto e Friuli Venezia Giulia, presso l’Istituto di istruzione superiore Città della Vittoria di Vittorio Veneto e l’I.T.S. J.F. Kennedy di Pordenone, si propone di diventare nei prossimi 5 anni un progetto di respiro nazionale. Came entra, quindi, in aula per spiegare i sistemi integrati di domotica, durante l’orario curricolare. Insieme ai professori delle scuole coinvolte dall’iniziativa l’azienda trevigiana presenta ai ragazzi il mondo dei sistemi di Home Automation, con cenni di marketing e di gestione di un business plan. I migliori allievi di ciascun istituto, selezionati con l’aiuto dei docenti, avranno anche la possibilità di effettuare un approfondimento nelle sedi Came di Dosson di Casier e Bpt di Sesto al Reghena, terminando l’esperienza con uno stage presso la rete di installatori autorizzati del Gruppo trevigiano. www.came.it
www.simmagazine.it
al corso è necessario avere con sé un computer le
Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non
dello stesso. La partecipazione al corso di certificazione
cui caratteristiche verranno indicate all'iscrizione.
venga raggiunto il minimo numero di 4,
è gratuita.
La partecipazione al corso CTI-P101 è sottoposta
Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la
Calendario corsi: luglio: 16
all’acquisto di un sistema demo a scelta fra i kit speciali
sessione entro una settimana dalla data dello stesso. La
in promozione presenti sul listino di Crestron Italia.
partecipazione al corso di certificazione è gratuita.
CORSO LIGHTING PER BMS E RESIDENZIALE
L’ordine del kit deve essere inviato prima della data scelta
Calendario corsi: Settembre: 16
durata: 1 giorno
del corso.
Il corso è aperto a tutti coloro che installano i sistemi
Calendario corsi:
CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “ENGINEER” 4K
Crestron e vogliono conoscere le soluzioni Lighting
luglio: 13-14-15
durata: 2 giorni
Crestron. Vengono trattati i fondamenti sulle sorgenti di
ottobre: 14-15-16
Il corso è aperto a tutti coloro installano i sistemi
luce e sui corpi illuminanti.
DigitalMedia.
Chiuderà il corso l’integrazione con la piattaforma
CORSO CTI-P201
Contenuti del corso
software Crestron Fusion EM.
durata: 2 giorni
La certificazione DMC-E è un programma rigoroso di
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società,
È aperto a tutti coloro che hanno preso parte e superato
due giorni a seguito del corso DMC-D della durata di un
previo accettazione da parte di Crestron in base alle
con successo il corso base da almeno sei mesi. Al
giorno. Si tratta di un corso sia teorico che pratico che
aziende prenotate. Il numero totale di
corso CTI-P201 è ammesso un numero massimo di 4
comprende anche prove di intestazione cavi e test diretti
partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto
partecipanti. Qualora non venga raggiunto il minimo
su sistemi DigitalMedia messi a completa disposizione
il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto
numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare
dei partecipanti. Anche per questo corso è compreso
di cancellare la sessione entro una settimana dalla data
la sessione entro una settimana dalla data dello stesso.
un test finale con rilascio di certificazione finale. Questo
dello stesso. La partecipazione al corso di certificazione
La partecipazione al corso è gratuita.
programma, dal costo di € 800, consente di acquisire
è gratuita.
Calendario corsi: ottobre: 5-6
nel dettaglio ogni aspetto dell’installazione e messa in
Calendario corsi: luglio: 17
opera del sistema DM. Solo un cliente certificato DMC-E CORSO CTI-P301 (Preparazione alla Certificazione)
è abilitato all’acquisto di un sistema DigitalMedia ed alla
durata: 3 giorni
sua configurazione, diagnostica, controllo e reporting.
Il corso è rivolto a tutti i programmatori esperti che
Calendario corsi: Settembre: 17-18
intendono intraprendere il percorso di certificazione. Il
GEWISS PROFESSIONAL
corso è in lingua inglese.
CORSO FUSION
Al corso CTI-P301 è ammesso un numero massimo di
durata: 2 giorni
8 partecipanti. Qualora non venga raggiunto il minimo
Il corso è aperto a tutti coloro che desiderano installare
numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare
e/o utilizzare il sistema di supervisione (BMS- IBT)
CLD1 - Corso singolo
la sessione entro una settimana dalla data dello stesso.
Crestron Fusion RV per il monitoraggio e
Le 3P della domotica: Proporre, preventivare e
La partecipazione al corso è gratuita
controllo remoto di processori Crestron, apparati AV e
progettare un impianto domotico
Calendario corsi: luglio: 6-7-8
impianti speciali. La mattina del corso è aperta anche a
Frequentando questo corso si ricevono tutte le
responsabili IT ed impianti di aziende utenti.
informazioni e le competenze necessarie per diventare
CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “DESIGNER” 4K
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società,
esperti nelle “3p della domotica”: proporre, progettare
durata: 1 giorno
previo accettazione da parte di Crestron in base alle
e preventivare un impianto domotico che si adatti alle
Il corso è aperto a tutti coloro che disegnano e
aziende prenotate. Il numero totale di
esigenze del cliente.
progettano sistemi DigitalMedia
partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto
Numero partecipanti: max 15 persone.
Condizioni di partecipazione
il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto
Durata del corso
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per società.
di cancellare la sessione entro una settimana dalla data
Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.
www.gewiss.it
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Attualità
Training - I corsi del periodo luglio-ottobre 2015
Calendario corsi:
CORSO AVANZATO BY-ME CON CENTRALE
settembre:
Programmare e gestire un impianto domotico By-me
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano approfondire la
15-16 - Napoli 22-23 - Calcinate ottobre: 6-7 - Spazio CH Rho (MI)
INTERMARK SISTEMI
programmazione e gestione di un impianto domotico By-Me attraverso la centrale. Durata 2 giorni.
www.intermark.it
Settembre: 15 - Marostica (VI)
Installare e configurare un impianto domotico
Calendario corsi
CORSO AVANZATO BY-ME CON EASYTOOL PROF.
con Knx Easy
Luglio:
Programmare un impianto Domotico con Easytool
Con questo corso si mettono in pratica tutte le
13-17 - Experience Tour: Soluzioni Conference
Professional
informazioni apprese nel primo corso, ma soprattutto si
Settembre:
impara a “saper fare” domotica. Grande attenzione viene
22 -Lighting Control Day - Padova
data alla pratica, attraverso esercitazioni a banco e con
23-24 Corso AMX Programmer 2 - Roma
prodotti funzionanti.
25 - Certificazione AMX Programmer 2 - Roma
Il corso si rivolge a installatori e progettisti elettrici che
Ottobre:
vogliano imparare a realizzare soluzioni per l’impianto
13 - Technology Integration Day
elettrico utilizzando i prodotti della linea Home
Speciale Ingegneri - Roma
CLD2-I - Corso singolo
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-Me attraverso i software Easy Draw ed Easy Tool Professional. Durata 2 giorni. Settembre: 22 - Marostica (VI) Ottobre: 12 - Marostica (VI)
Automation Chorus con tecnologia KNX. Questo corso
CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLO
deve essere preceduto dal CLD1.
Controllare tramite Web Server
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la
Numero partecipanti: max 15 persone.
configurazione e la supervisione da remoto di un impianto
Durata del corso:
domotico By-Me tramite Web Server. Durata: 1 giorno
Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Calendario corsi: Settembre: 29-30 - Napoli
VANTAGE
www.vantageitalia.it
Ottobre: 14 - Marostica (VI) CORSO WELL-CONTACT PLUS Programmare e gestire un impianto alberghiero
Ottobre: 13-14 - Calcinate
Corso di certificazione Vantage, basato su lezioni
28-29 - Spazio CH Rho (MI)
teoriche e pratiche. Si svolge in Bticino, sede di Varese, e si articola in 5 giornate: le prime 4 sono di formazione
attraverso il sistema Well Contact Plus
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e gestione di un impianto alberghiero attraverso sistema Well Contact Plus. Durata: 2 giorni.
CLK1A
e approfondimento tecnico (1 giornata Hardware e 3
Corso per la certificazione Knx (Prima parte)
giornate software) con conseguente test di certificazione e
In questa prima parte del corso per diventare KNX
l’ultima giornata è di formazione commerciale. Di seguito il
Partner vengono affrontati tutti gli aspetti necessari alla
dettaglio degli argomenti per ogni giornata:
CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA
comprensione dei fondamenti della tecnologia KNX.
I giorno: Presentazione hardware Vantage e presentazione
Programmare un impianto videocitofonico 2 fili Plus e
L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto
ed installazione software Design Center
gestirlo con Save Prog.
esperienze installative, anche con altre tecnologie. Numero
II giorno: nozioni generali su Design Center, configurazione
partecipanti: max 12 persone. Il corso dura due giornate,
stazioni, procedure elementari, task semplici, variabili, stili,
dalle 9:00 alle 17:30. Il corso è conforme alle regole stabilite
task condizionali
dall’associazione internazionale KNX per programma,
III giorno: programmazione tastiere, task avanzati, equinox
durata e materiale consegnato.
4, touch screen designer, comandi A/V, iPhone, iPad
Calendario corsi:
IV giorno: diagnostica, personalizzazione grafica
ottobre:
avanzata, integrazione con sistemi MyHome - Driver
13-14 - Napoli
Legrand Infusion OWN - domande e risposte
CORSO BASE TVCC IP
20-21 - Calcinate (BG)
al termine si svolgerà il certification test
Corso TVCC Entry Level
V giorno: presentazione commerciale a cura di Emanuele CLK1B
Vischi con test commerciale al termine del training.
Corso per la certificazione Knx (Seconda parte)
Calendario corsi:
Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software per
Settembre: 21-25
la configurazione chiamato ETS. Il corso si rivolge a
Ottobre: 20 - Marostica (VI)
Il corso affronta la programmazione di un impianto di videocitofonia 2 fili Plus attraverso la targa e successivamente la gestione avanzata con software Save Prog. Durata: 1 giorno. Luglio: 28 - Campodarsego (PD) Settembre: 24 - Campodarsego (PD) Ottobre: 13 - Campodarsego (PD)
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si approcciano per la prima volta ai sistemi di videosorveglianza IP. Durata 1 giorno. Luglio: 24 - Campodarsego (PD) Settembre: 29 - Campodarsego (PD) Ottobre: 22 - Campodarsego (PD)
System integrators o installatori avanzati che abbiano una comprovata padronanza dei concetti di base della domotica e della building automation. L’iscrizione al corso
CORSO BASE AUTOMAZIONI
è riservata a chi ha già avuto esperienze installative, anche
Conoscere e programmare un sistema di automazioni
con altre tecnologie domotiche. È possibile iscriversi al solo esame KNX: in quel caso verrà fornita in anticipo
VIMAR
Il corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza e la programmazione di un sistema di automazioni
www.vimar.com
Elvox. Durata: 1 giorno
max 12 persone.
CORSO BASE BY-ME
Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.
Corso By-me Entry Level
CORSO AVANZATO AUTOMAZIONI
la documentazione del corso per prepararsi in maniera autonoma all’esame finale. Numero partecipanti:
Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame finale per il rilascio del certificato di KNX Partner. Calendario corsi: Ottobre: 27-28-29 - Napoli
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si approcciano alla domotica per la prima volta.
Luglio: 9 - Palermo (PA)
Programmare e gestire un impianto di Automazioni Il corso affronta la programmazione di un impianto di
Durata: 1 giorno
Automazioni. Durata: 1 giorno
Luglio: 15 - Palermo; 16 - Catania
Settembre: 25 - Campodarsego (PD)
Expo - Le manifestazioni dei prossimi mesi
www.simmagazine.it
SICUREZZA 2015 Sicurezza 2015: l'appuntamento è a Milano dal 3 al 5 novembre con tante novità nel settore dell'integrazione, della domotica e degli edifici intelligenti
S
trumento di politica industriale a servizio del mercato e driver di sviluppo, questo è primariamente il ruolo delle fiere B2B. Ecco perché, viste le numerose richieste avanzate da espositori e autorevoli rappresentanti del settore,SICUREZZA, la Biennale Internazionale dedicata a Security & Fire Prevention, annuncia che la prossima edizione sarà dal 3 al 5 novembre 2015. Dopo gli importanti risultati del 2014 (29.000 mq, 512 espositori, 20.301 visitatori), SICUREZZA realizza così la strategia che la sposta negli anni dispari, ponendola come unica manifestazione autunnale nel panorama internazionale nel suo anno di svolgimento e innovativa occasione di business, mantenendo ferma la collocazione a novembre, particolarmente favorevole al settore. SICUREZZA 2015 sarà caratterizzata non solo da un nuovo calendario, ma anche da un concept rinnovato che avrà come filo conduttore l’integrazione: alla security, che rimane il suo core business, si affiancano settori sinergici, aprendo una finestra sul mondo dell’”Internet of Things” in cui le “cose” diventano smart e dialogano tra loro e tutto – dalle infrastrutture, al mondo industriale, fino ai singoli - si collega in una unica rete. Un ambito in cui la security si mostra sempre più elemento chiave di progresso. Partendo dalle eccellenze della security, l’edizione 2015 di SICUREZZA vedrà dunque un ampliamento dell’area dedicata alla
domotica e agli edifici intelligenti e maggiore attenzione alla cyber security. Spazio verrà dato inoltre alla sicurezza stradale che comprenderà sia soluzioni di urban lighting che veicoli speciali e sistemi GPS, mentre non mancheranno prodotti e servizi antincendio sia per quanto riguarda la rilevazione che lo spegnimento. Vista la sempre maggiore convergenza tra i settori, anche la safety troverà una sua collocazione, consentendo lo sviluppo di interessanti sinergie con FISP (International Fair of Safety and Protection), la manifestazione di Fiera Milano che si svolge in Brasile, leader in questo settore in Sud America. www.sicurezza.it
Pronti per L’IFA?
A settembre, come ormai di consueto, aprirà i battenti, la più importante kermesse europea dedicata all’elettronica di consumo . Dal lontano 1924 l’IFA di Berlino rappresenta un fondamentale punto di riferimento per tutti i settori che ruotano intorno all’elettronica di consumo. Negli anni la manifestazione è cresciuta esponenzialmente fino a diventare la più importante kermesse europea del settore. Quest’anno la manifestazione si svolgerà dal giorno 4 al 9 settembre e rappresenterà, come di consueto, un importante palcoscenico per le più importanti anteprime che vedremo anche in Italia nel corso dei prossimi mesi autunnali. www.ifa-berlin.com
experience the great shift in home automation Distribuitore in Italia: BTicino SpA Palazzo Platinum - Via Vecchia Fer r iera, 5 36100 - Vicenza - Italy Te l . 0 4 4 4 8 7 0 8 1 1 Orari: 8,30/12,30 - 13,30/15,30
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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Aziende - NEC Display Solutions, approccio globale per affrontare le sfide in mercati diversi
Attualità
Affrontare i mercati
Parla Antonio Zulianello, responsabile da anni della filiale italiana del marchio NEC ed oggi impegnato anche in altre nazioni: "Non basta più proporre un monitor o un proiettore, ma bisogna andare incontro alle esigenze complessive dei clienti"
"Il gruppo Display Solutions rappresenta per Nec una delle realtà più importanti dal punto di vista operativo fra quelle situate al di fuori del Giappone". "Oggi non si parla più in termini di singolo prodotto, ma ci si concentra sull'applicazione nel settore industriale nel quale il cliente opera".
di Manuela Carosi
A
ntonio Zulianello è un cordiale signore il cui aspetto rilassato contraddice un po' l'immagine del manager nevrotico ed iperattivo nelle grandi aziende. Eppure, nelle sue "mani" la filiale italiana di NEC Display Solutions si è conquistata negli anni un posto sempre più rimarchevole all'interno del colosso giapponese, e non a caso il suo raggio d'azione si è adesso allargato a Paesi come Turchia, Grecia e Israele. Merito suo e di un gruppo ristretto, dieci persone nella sede di Milano, attorno al quale ruotano in realtà moltissime persone, una platea di addetti ai lavori fatta di distributori, integratori, rivenditori, con i quali NEC cerca sempre più di
YSTEM 010 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
instaurare un rapporto diretto. "All'interno di NEC - spiega Zulianello - il gruppo Display Solutions rappresenta sicuramente una delle realtà più importanti dal punto di vista operativo fra quelle situate al di fuori del Giappone. Lo si capisce anche dai numeri: se è vero che in termini globali l'85% del fatturato di NEC deriva ancora dall'attività svolta in Giappone, nel caso dei display, che poi significa monitor e proiettori, la proporzione si inverte, con l'80% del business che viene realizzato in altri Paesi. E l'Emea, la macroarea che comprende anche l'Italia, ha un peso molto forte poiché qui si concentra il 40% del fatturato ottenuto al di fuori del Giappone".
www.simmagazine.it A colloquio con... Antonio Zulianello, General Manager Italy & Southeast Mediterranean NEC Display Solutions Europe
System Integrator Magazine - Che cosa c'è dietro gli ottimi risultati di NEC Display Solutions? Antonio Zulianello “Nel corso degli anni in NEC Display Solutions ci sono stati importanti cambiamenti. Abbiamo capito che continuare a parlare in termini di monitor piuttosto che di proiettori, pur essendo questo il nostro core business, cominciava a diventare un po' stretto come concetto. Oggi pensiamo che l'utente a cui noi ci rivolgiamo, un cliente che utilizza i nostri prodotti in ambito professionale, non è principalmente interessato al monitor da 32 o da 42 pollici, come non è interessato al proiettore da 3.500 Ansi Lumen piuttosto che da 14.000 Ansi Lumen. Di fatto il cliente ha delle esigenze complessive, a cui noi dobbiamo cercare di rispondere. Quindi non si parla più in termini di singolo prodotto, ma ci si concentra sull'applicazione nel settore industriale nel quale il cliente opera ed in base a quello viene ritagliata la nostra proposta”.
S.I.M. - E veniamo alla parola Solutions sul logo aziendale... A.Z. - “Esattamente. In realtà sono in molti oggi a sbandierare questo concetto, ma poi se vai a guardare nel concreto spesso queste soluzioni non ci sono. Del resto non è un processo semplice. Per chi è abituato a lavorare con l'hardware è molto difficile entrare
in quest'ordine di idee, offrire delle soluzioni autentiche. Per questo è ormai da un paio d'anni che noi lavoriamo in maniera fortissima al nostro interno per cambiare l'approccio. Perché le nostre persone non devono andare in giro a parlare del 42 pollici, bensì occorre spiegare quello che è il contesto operativo
dei prodotti NEC e su quello articolare la nostra proposta. Un approccio che diventa ancor più chiaro parlando dei casi concreti". S.I.M. - Ad esempio? A.Z. - “Pensiamo ad una meeting room. NEC ha la capacità di renderla smart, usando un termine molto in auge, utilizzando delle soluzioni display e/o
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
011
Attualità
Aziende- NEC Display Solutions, approccio globale per affrontare le sfide
Sopra, L'Home page del sito di Nec Display Solutions Italia; sotto, una spettacolare installazione di NEC all'aeroporto "Zeitraum" di Vienna (vedi System Integrator Magazine n. 3).
delle soluzioni software. E così se una persona ha il suo tablet o il suo pc con il quale, una volta all'interno della meeting room, vuole collegarsi direttamente al proiettore, non deve andare incontro ai contrattempi tipici. Del tipo: dov'è il cavo?, il segnale non arriva, non posso entrare nella tua rete, dammi la password, o cose di questo tipo. Con le nostre soluzioni, invece, una persona arriva direttamente con il suo tablet, "vede" un hot-spot che permette di collegarsi al proiettore presente nella sala, si connette direttamente, lancia la sua presentazione, chiude il tablet o il pc e se ne va... Ma si può anche interagire all'interno della meeting room con un software che noi abbiamo, si chiama DisplayNote, che ti permette di condividere tutto quello che stai facendo, se lo vuoi, con gli altri presenti. E se all'interno della meeting room c'è un sistema di video conferenza, lavorando in cloud si possono condividere le informazioni con qualcuno che sta dall'altra parte del mondo. Queste sono le soluzioni autentiche che vogliamo portare al canale e quindi ai clienti. Per far ciò abbiamo costituito un
gruppo corporate e lo stiamo implementando per poter affrontare ogni settore di mercato”. S.I.M. - E quali sono i principali settori di mercato? A.Z. - “I settori sono molteplici. Penso a tutto il Retail, dove lavoriamo principalmente nel digital signage. Poi c'è il mondo finanziario, per il quale abbiamo tutta una serie di diplay realizzati e disegnati appositamente, il che significa una particolare ergonomia dei prodotti con determinate soluzioni di controllo remoto, che non ti vanno a mappare solo il monitor ma anche il tuo pc per agevolare anche quelle che sono le attività dell'IT manager. C'è poi quello che noi chiamiamo Quick Service Restaurant (con l'acronimo QSR), cioè tutto ciò che è indirizzato ai fastfood, un settore in forte crescita per tutto quello che è il digital signage tagliato per quel tipo di mondo. Ed ancora tutto il settore Education, molto importante per quel che ci riguarda, dove abbiamo uno share altissimo. Si tratta di un ambito in continua evoluzione per via dell'ininterrotta penetrazione della tecnologia all'interno delle scuole primarie e secondarie. Un forte impulso alla digitalizzazione che di pari passo comporta un grande lavoro di cultura da fare. Una gamma, quella dei nostri prodotti che è adeguata sia alle esigenze di budget delle scuole, sia alle necessità presenti e dell'immediato futuro. Un esempio: se uso in A fianco, il NEC M332XS ad ottica corta e con tecnologia DLP, adatto principalmente ad aule scolastiche e sale riunioni di medie dimensioni.
YSTEM 012 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
www.simmagazine.it in quanto ad ampiezza e versatilità. Questo vuol dire avere nel catalogo macchine da 5.000, 6.000, 12.000, 30.000 Ansi Lumen che adottano la tecnologia laser fosforo piuttosto che RGB".
Uno degli ultraperformanti display 4K di NEC Display Solutions. aula un display touch a mo' di lavagna è importante che questo non vada in palla nel caso qualcuno ci poggi sopra la mano incidentalmente. Coi prodotti NEC non succede, così come è possibile dividere la superficie del monitor decidendo quale deve essere touch e quale no. C'è poi un altro settore che reputo molto stimolante”. S.I.M. - Ovvero? A.Z. - "Mi riferisco al Museale che sta assumendo un ruolo sempre più significativo. È un settore bello perché ti permette di giocare con la fantasia e quindi di utilizzare i prodotti nel pieno delle loro performance. Consideriamo che nei nostri monitor più evoluti sono presenti tutta una serie di sensori, di gadget, chiamiamoli così, che li rendono più intelligenti rispetto alla concorrenza. E così all'interno di un museo io mi posso avvicinare ad un display NEC e quello cambia musica, piuttosto che accendersi mentre prima era spento, oppure cambiare l'immagine riprodotta. C'è poi il settore cinematografico
dove teoricamente si è fatta già la storia con il passaggio dall'analogico al digitale. Ma ci sono altri aspetti: che cosa fai nel foyer dove hai bisogno di comunicare? Ed ancora, magari hai bisogno al di fuori del cinema di un sistema LED dove far scorrere dei trailer e degli spot... Altro settore importante è il medicale. Qui è vero che NEC è conosciuta per il monitor superperformante nella diagnostica, ma è altrettanto vero che se vado all'interno degli ospedali vedo installati dei sistemi elimina code, e negli uffici dei dipendenti ci sono pur sempre dei monitor. Questo per dire che il display è un oggetto che sta ovunque, ma per essere competitivi sul mercato è necessario parlare il linguaggio del settore industriale con il quale mi rapporto".
NEC Display Solutions? A.Z. - "Un'evoluzione forte è naturalmente il 4K, ambito dove NEC è competitiva al massimo livello, il che significa avere il 4K non solo per il Large Format Display ma anche per i monitor da computer e per la videoproiezione. Poi, siamo posizionati al top quando si parla della tecnologia laser per la videoproiezione. L'abbiamo introdotta più di un anno fa nell'ambito della proiezione cinematografica ma adesso la stiamo espandendo nel mercato rental, delle sale riunioni ed altro. Questo potendo contare su un parco macchine nell'ambito del laser che è il numero uno
S.I.M. - Quali sono i rispettivi vantaggi di queste due tecnologie? A.Z. - "E' presto detto. Con la tecnologia laser fosforo si potrà arrivare nell'arco di qualche anno ad avere macchine da 60/70mila Ansi Lumen, valori inarrivabili per i proiettori tradizionali, e questo a fronte di consumi elettrici contenuti. D'altro canto con la tecnologia laser RGB, ovvero con l'utilizzo di tre distinte sorgenti laser, a fronte di un costo maggiore della macchina si raggiunge una riproduzione dei colori mai così estesa. Dunque, combinando la tecnologia laser RGB con il 4K si hanno degli apparecchi di assoluto riferimento nell'ambito della videoproiezione. La stessa filosofia vale anche per i monitor. Nel senso che NEC mette a disposizione di chi lavora nel settore grafico dei display 4K con calibratura hardware che hanno delle performance eccezionali, superiori anche a quelle
della concorrenza più qualificata". S.I.M. - Ma i benefici della tecnologia laser vengono recepiti dal canale e poi dai clienti? A.Z. - "Beh, come in ogni fase di passaggio c'è sempre chi si mostra perplesso, nello specifico affermando che il proiettore tradizionale costa meno di quello laser, magari anche aggiungendo il costo per la sostituzione delle lampade. Non bisogna però dimenticare che quando si acquista una macchina laser la si colloca al suo posto e poi la si dimentica, nel senso che non richiede particolari interventi fino al termine del suo lunghissimo ciclo di vita. Inoltre, per i proiettori laser NEC ci sono importanti novità anche sotto il profilo del costo". S.I.M. - Vale a dire? A.Z. - "Proprio in queste settimane stiamo iniziando a commercializzare un proiettore con tecnologia laser fosforo da 5.000 Ansi Lumen e 20.000 ore di durata. Si tratta di una macchina con un prezzo, 3.990 euro, che non esito a definire di rottura, capace di mettere a soqquadro gli equilibri del mercato tradizionale della videoproiezione".
S.I.M. - Alla base di tutto c'è ovviamente l'incessante evoluzione tecnologica dei prodotti. Quali sono le attuali punte di diamante di NEC NC1201L è un proiettore DLP laser per il digital cinema che si caratterizza per le dimensioni e la rumorosità ridotte. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
013
Aziende - CamEXperience, il living tecnologico dentro Expo 2015
Attualità
L’EXperience di Came
Fornitrice di un evoluto sistema di controllo accessi per la grande rassegna internazionale, Came ha anche realizzato un proprio spazio espositivo che mescola sapientemente l'innovazione con la cultura enogastronomica di Manuela Carosi
L
o svolgimento in Italia di una grande manifestazione internazionale, come Expo Milano 2015, può rapprentare per un'azienda l'occasione di stipulare un importante contratto. Così è stato per la veneta Came, marchio riconosciuto in Italia e nel mondo nel settore della home & building automation, oltre che protagonista globale nel controllo della casa e nel settore dell’urbanistica e dell’alta sicurezza.
YSTEM 014 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
Il presidente di Came Paolo Menuzzo all'interno di Expo 2015. In particolare, il gruppo trevigiano ha realizzato per l'evento lombardo un innovativo modello di controllo accessi per la sorveglianza, il comando e la regolazione dei dispositivi di automazione degli ingressi pedonali e veicolari, dei parcheggi, dei padiglioni e delle altre infrastrutture del sito espositivo per gestire l’entrata di visitatori e operatori. Senonché in Came hanno pensato bene di non fermarsi qui con la conseguente apertura all'interno di Expo di
www.simmagazine.it una delle aree più originale, come fa intendere la descrizione che ne dà la stessa azienda: "CamEXperience è lo spazio appositamente progettato da Came per coinvolgere i visitatori in un’esperienza sensoriale che li porterà nel contempo, alla ricerca delle proprie radici e alla scoperta del proprio futuro. È un’occasione per imparare a innovare ispirandosi alla saggezza delle generazioni passate e alla creatività e alle capacità di immaginare il futuro dei giovani, sfruttando al meglio le risorse che il territorio che ci circonda ha da offrire". Il tutto con una riuscita contaminazione fra la tecnologia e quello che è il tema portante del grande evento milanese, ovvero l'alimentazione. Infatti, all'interno di CamEXperience sono e saranno rappresentate per sei mesi le eccellenze enogastronomiche e le tradizioni di oltre 60 produttori veneti. Definito come un living tecnologico - la sua ubicazione all'interno di Expo è Pad 127 Expo Partner2 coordinate E24 - CamEXperience è completamente gestito attraverso un sistema domotico. In particolare, il living riproduce la zona giorno di un’abitazione con tanto di giardino ed è completamente gestito con la domotica AMA di Came. Al suo interno, per valorizzare al meglio i prodotti e la capacità imprenditoriale veneta, Came ha predisposto tre diverse iniziative: “Live your life”, “Came per il territorio” e “Food@Work”. La prima consiste in un percorso museale a tappe sulla storia della vita domestica ideato per mostrare come, attraverso la tecnologia e l’innovazione, l’uomo abbia saputo far fronte alle necessità di tutti i giorni e sia stato in grado di migliorare la propria qualità di vita. Un percorso realizzato in collaborazione con il Museo aziendale della Chiave di Keyline, storica impresa veneta produttrice di chiavi e macchine duplicatrici, e con il Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco
Nazionale Dolomiti Bellunesi. Più nel dettaglio, “Light your life” illustra la storia dell’illuminazione nella vita quotidiana, partendo dalle lampade a olio e dai lumini messi a disposizione dal Museo Etnografico di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, passando per le luci a LED gestite dalla domotica e culminando con i sistemi di vernice induttiva Touch Security House. L’accesso in casa viene invece raccontato da “Open your life” attraverso le chiavi antiche del Museo aziendale della Chiave di Keyline, il sistema di apertura dei cancelli gestito dalla domotica AMA e il cancello a lievitazione magnetica Levito. “Value your life” si focalizza, invece, sulla sostenibilità ambientale in casa descritta dagli oggetti di recupero della cultura contadina del Museo Etnografico, dal monitoraggio dei consumi realizzati attraverso AMA e dal sistema per la raccolta dei rifiuti I-Bin.
CAME PER IL TERRITORIO
"Came per il territorio" è lo spazio di CamEXperience che vede come protagonista indiscusso il Veneto e accoglie i migliori produttori del territorio. Grazie alla collaborazione con la start-up trevigiana Delicanto (Luxury Tour Operator), sono state infatti selezionate le migliori eccellenze venete del settore enogastronomico. Gli ospiti di Came hanno l’opportunità di raccontare, con degustazioni ed eventi speciali quali il progetto “Le mani in pasta” e “Miti e leggende venete”, le proprie storie sia sul cibo che sulla cultura contadina, mettendo a confronto tipicità e diversità, trasmettendo i saperi e sapori della propria terra. Infine, con “Food@Work” viene portato nello spazio CameEXperience il progetto di benessere alimentare in azienda sviluppato per i propri dipendenti. Il living tecnologico ospiterà poi durante la manifestazione un ciclo di eventi e incontri volti a promuovere la cultura del benessere alimentare e ispirati al tema di Expo Milano 2015, "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita". Ad accogliere i visitatori durante l'Open Day di CamEXperience c'era Elisa Menuzzo, Vicepresidente di Came. "Questo luogo - ha sottolineato - vuole essere un concentrato di quello che l'Italia riesce a fare dal punto di vista tecnologico, ricordandoci allo stesso tempo aspetti importanti del nostro passato. Ad esempio, se è vero che il discorso del riciclaggio ha una grande attualità, è altrettanto vero che di fatto stiamo parlando di una cosa che i nostri nonni già facevano, come altre generazioni prima di loro, perché le risorse erano già scarse. All'interno del nostro living tecnologico tutto è basato sul saper fare. Dal far da mangiare a fare tecnologia è comunque un patrimonio italiano".
Una delle soluzioni più avanzate all'interno del living tecnologico Came è il cancello a levitazione magnetica "Levito" SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
015
Smart Building - La tecnologia di Honeywell per il Vodafone Village
Attualità
Honeywell firma il "village"
In un recente incontro con la stampa, Honeywell ha illustrato le complesse ed avanzate soluzioni per smart building che hanno permesso di realizzare l'avveniristica sede italiana del colosso delle telecomunicazioni di Manuela Carosi
S
©Vodafone Italia
e si è una multinazionale che fattura più di 40 miliardi di dollari in un anno, dando lavoro a qualcosa come 127mila dipendenti sparsi nel mondo, risulta improbabile dare appuntamento ai media per illustrare il lavoro compiuto solo per un singolo edificio. In Honeywell hanno però fatto un'eccezione, e la cosa risulta più che comprensibile visto che l'edificio in questione non è una costruzione a quattro piani con qualche ufficio all'interno, bensì un gigante realizzato con tecnologie all'avanguardia dentro il quale lavorano ben 3.300 dipendenti. È infatti questo il biglietto da visita del Vodafone Village, la struttura situata nel quartiere Lorenteggio di Milano che accoglie l'headquarter italiano del colosso delle telecomunicazioni. E per questo enorme complesso che non ha eguali sul territorio nazionale Honeywell ha fornito le sue avanzate tecnologie "smart building" indispensabili alla realizzazione di quello che è il primo esempio di un edificio totalmente connesso. In particolare, le tecnologie di Honeywell implementate nel campus Vodafone includono soluzioni di building automation e di gestione del condizionamento e del comfort ambientale (HVAC), dedicate all'ottimizzazione dell'efficienza energetica e della sostenibilità, così come sistemi per il controllo degli accessi, la videosorveglianza e l'anti-incendio, idonei a supportare le esigenze di Vodafone in termini di sicurezza e tutela di persone e beni. "Gli smart building sono oggi un driver fondamentale per conseguire una consistente crescita del business - ha dichiarato Fabio Bruschi,
YSTEM 016 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
www.simmagazine.it
General manager Honeywell Building Solutions per l'Italia -. Utilizzando le nostre tecnologie integrate e accessibili da dispositivi mobili, Vodafone ha l'opportunità di valorizzare gli investimenti effettuati per la realizzazione di un complesso altamente performante in grado di ottimizzare l'uso dell'energia e la gestione delle operation dell'edificio. Del resto la partnership con Vodafone è per noi strategica e consolida ulteriormente il comune focus sull'innovazione". All'evento presso il Vodafone Village, Honeywell ha fra l'altro mostrato "Command and Control Suite", ovvero la sua nuova generazione di soluzioni per gli smart building. Si tratta di una piattaforma in grado di trasformare i dati generati dagli edifici complessi in raccomandazioni e accorgimenti "semplici da implementare che accelerano i risultati di business abbassando i costi, minimizzando i rischi e riducendo i tempi di downtime. Il cuore della suite è Honeywell Command Wall, un'unica e intuitiva interfaccia touchscreen che, completamente integrata con il workflow dei dati generati dal building, permette la visualizzazione e navigazione delle informazioni che vengono basate su mappe". L'incontro con i media, proprio all'interno del Vodafone Village, è stata anche l'occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato alla sua realizzazione e descriverne le caratteristiche più significative. Un'avventura partita nel 2005 con l'intento di riportare sotto un unico "tetto" la miriadi dei dipendenti Vodafone allocati in ben 28 sedi differenti nell'area di Lorenteggio. Le cifre del Vodafone Village sono impressionanti sotto plurimi aspetti. Come detto, nell'edificio, suddiviso in tre torri, operano circa 3.300 persone. L'estensione è di 67.000 metri quadrati con un'ampia area di parcheggio che comprende 1.000 posti auto, 300 per le moto e 170 per coloro che vanno al lavoro in bicicletta. Due le aree destinate alla ristorazione con 500 posti disponibili, mentre all'interno c'è un ampio teatro, un bar da 100 posti, un giardino fotovoltaico nonché un'area spogliatoi con docce a disposizione dei dipendenti più sportivi. Molto interessante l'organizzazione del lavoro con la quasi totalità degli uffici in open space e la previsione di rendere "free" in poco tempo la collocazione delle persone, nel senso che le scrivanie non saranno più assegnate ad un preciso dipendente. Quanto alle caratteristiche più tecniche dell'edificio, il Vodafone Village è stato costruito con uno speciale cemento fotocatalitico in grado di ridurre il tasso d'inquinamento nell'atmosfera circostante. Il complesso ha un totale di 27.000 metri quadrati di finestre, il che se raffrontato con i 30.000 metri quadrati degli uffici veri e propri porta ad una notevole proporzione di 1:1. Le sofisticate tecnologie interne permettono all'edificio di consumare esclusivamente quel che è necessario, eliminando gli sprechi d'energia. Il risultato è un consumo vicino ai 100 Watt per metro quadrato, valore d'assoluta eccellenza, mentre l'emissione di CO2 risulta abbattuta del 50%.
La Suite Command and Control di Honeywell è un'innovativa piattaforma in grado di interpretare e trasformare i dati generati dagli edifici complessi Sotto, Fabio Bruschi, General manager Honeywell Building Solutions per l'Italia.
©Vodafone Italia
©Vodafone Italia
In apertura e qui a fianco, alcune immagini del Vodafone Village, struttura in grado di accogliere ben 3.300 dipendenti, realizzata con tecnologie all'avanguardia.
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
017
Digital Signage - I display per le sale controllo di Mitsubishi Electric
Prodotti
Le retroproiezione rivive col LED Con i suoi performanti “cubi” basati su tecnologia DLP, Mitsubishi Electric prosegue il suo cammino nella retroproiezione. Destinati ad un uso 24/7, i nuovi display sono aggiornati tecnologicamente e sono dotati di sorgenti a LED di Paolo Radice
A
dimostrazione che il “ caro e vecchio” DLP non è mai stato tecnologicamente superato, Mitsubishi Electric ha introdotto sul mercato nuovi modelli di “cubi”, o meglio display a retroproiezione, nati specificatamente per l’utilizzo intensivo negli aeroporti, stazioni e sale controllo e per questo facilmente indicabili come 24/7. Parallelamente, grazie alle sorgenti luminose a LED in essi integrati, garantiscono un funzionamento a lungo termine e al riparo da costosi interventi di manutenzione. Con questa mossa, infatti, il ramo Visual Solutions del grande colosso giapponese - quello che si occupa di installazioni professionali destinate ai settori industriali, corporate, trasporti e financial – fa capire che intende proseguire il proprio cammino sulla strada aperta anni fa dalla tecnologia DLP: la tecnologia Texas Instruments è ancora oggi valida e se la si aggiorna con elementi attuali come le lampade a LED, appunto, si ottengono soluzioni efficienti anche dal punto di vista logistico.
I NUOVI SLIM
La prima delle novità è il display slim VS-60HS12U (in alto a destra), che rispetto alla generazione di modelli a retroproiezione precedenti occupa circa il 40% di profondità in meno; un risparmio considerevole, se si tiene anche presente che nelle sale controllo poter disporre di maggior spazio calpestabile è un vantaggio
traducibile in un aumento dell’efficienza operativa. Il VS-60HS12U presenta dunque un circuito di raffreddamento ad aria per gestire il (poco) calore emesso dalla sorgente a LED RGB, che consente inoltre di allungare i tempi di manutenzione (e quindi di abbassare il cosiddetto TCO, Total Cost of Ownership) fino a 50 mila ore e di proporsi come vera alternativa ai sistemi basati su tecnologia a LCD. I nuovi cubi slim di Mitsubishi, grazie anche alla cornice davvero sottile e all’accesso frontale per l’installazione, rendono facile il compito all’installatore o a chi deve occuparsi dell’assistenza. Al loro interno pulsa un cuore DLP a chip singolo da 0,65” DarkChip 3, capace di un’efficienza luminosa di 665cd/ m2 e con risoluzione full HD (1920x1080p). Per gli stessi scopi e basati sulle medesime caratteristiche hardware generali (sorgente a LED, DLP single chip, sistema a retroproiezione) sono anche i display della Serie 120 e quelli della Seventy Series. I primi (caratterizzati dalle sigle HE120/ HEF120 e visibili nella foto piccola a destra) hanno dimensioni di 60” o 70” e dichiarano un lifetime di ben 100 mila ore, sia sulla lampada che sul chip a microspecchi. I secondi, invece, sono una famiglia di ben 8 modelli con formati 4:3, 16:10 e 16:9. Le loro dimensioni vanno dai 50” agli 80”, passando per 60”, 70” e 67” di
diagonale; identiche ai 120 le autonomie dichiarate e stessa costruzione ottica, cambia solo la risoluzione (a seconda dei modelli), che qui può essere di 1920x1080, 1400x1050 o 1024x768. Mitsubishi Electric torna dunque alla ribalta come costruttore di riferimento per i trasporti e per l'industria, investendo su DLP e sulla retroproiezione, ribadendo ancora oggi che tali tecnologie sono lontane dal divenire obsolete.
NEL DETTAGLIO • Circuito di raffreddamento ad aria • Manutenzione ogni 50.000 ore di funzionamento • Sorgente luminosa a LED, “mercure-free” • Modalità risparmio energia • Costruzione ottica a tiro corto salvaspazio
CARATTERISTICHE DICHIARATE
DISPLAY CUBE VS-60HS12U TECNOLOGIA: DLP single chip DC3 0,65” DIMENSONI E RISOLUZIONE: 60” (152cm); 1920x1080p LUMINOSITÀ: 700cd/m2 ANGOLO DI VISIONE ORIZZONTALE: ±35° (½ gain); ±57° (1/10 gain) ANGOLO DI VISIONE VERTICALE: ±10° (½ gain); ±28° (1/10 gain) RAPPORTO DI CONTRASTO: 1000:1 SORGENTE LUMINOSA E DURATA: LED RGB; 50.000 ore INGRESSI: DVI-I, RS-232, RJ-45, Dsub-9 pin CONSUMO: 123 W max; 61W (Eco mode) DIMENSIONI (LXAXP): 1336x952x520 mm
COSTRUTTORE: Mitsubishi Electric corp. - Giappone; DISTRIBUTORE: Mitsubishi Electric Europe B.V. - www.mitsubishielectric.it YSTEM 018 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
DIETRO QUESTA PAGINA DI PUBBLICITÀ C'È UN ALTOPARLANTE CHE STA SUONANDO NON LO PUOI VEDERE MA LO PUOI SENTIRE. DA 40 A 19.000 HZ ELAB AI 64 M
Potenza: 75 Watt RMS Sensibilità: 92 dB 1W/1mt Dimensioni: 59,5x44,5x7,5 cm Peso: 6,5kg + 1,5kg (telaio)
Gli altoparlanti invisibili ELAB, realizzati in quattro differenti versioni, rappresentano la nuova frontiera dell'installazione "custom" per la sonorizzazione di ambienti dedicati all'home-theatre ed ai sistemi multiroom, negozi, uffici, hotel, centri commerciali, centri benessere, spa e palestre. Possono essere verniciati con qualsiasi tinta lavabile ad acqua oppure ricoperti con carta da parati e posizionati a parete o soffitto per una perfetta integrazione estetica con l'ambiente. ARMANI STO PRIMA
RE:
RE: ARMANI STO DOPO
QUALITÀ, TECNOLOGIA E DESIGN ALL'AVANGUARDIA.
Audio/Video - Il nuovo lettore Blu-ray di Kaleidescape
Prodotti
Il BLU-RAY fa un salto in ALTO
Si acquista Alto, il nuovo lettore Blu-ray/DVD della Kaleidescape, e ci si ritrova anche 8500 film e 1600 serie televisive scaricabili (a pagamento) da Kaleidescape Store. Perché in certi casi non è possibile separare il prodotto dal servizio
di Marco Galloni
É
più importante il prodotto o il servizio? Certe volte è davvero difficile stabilirlo. Nel caso del nuovo lettore Blu-ray/ DVD Alto della Kaleidescape, per esempio, l’impresa è così ardua che la conclusione più saggia è la seguente: il prodotto è importante tanto quanto il servizio, o almeno il servizio ha tale rilevanza che non si può separare il primo dal secondo. Presentato in California agli inizi di dicembre 2014 e ora disponibile anche in Italia grazie alla distribuzione di Gammalta, il Kaleidescape Alto non si limita a leggere Blu-ray e DVD ma, dotato di hard disk interno, può archiviare centinaia di titoli acquistati dal Kaleidescape Store, il negozio on-line che offre oltre 8500 film e 1600 serie televisive, tutti con qualità elevatissima. Per dirla con le parole della casa di Sunnyvale, California, «Alto è il primo prodotto progettato
per lavorare esclusivamente con il Kaleidescape Store». Un singolo lettore può immagazzinare 100 film in qualità Blu-ray e 600 in qualità DVD, ma dal momento che è possibile connettere in link fino a quattro unità Alto la capacità di storage arriva a 400 film con qualità Blu-ray e a 2400 con qualità DVD; è altresì possibile riversare sull’hard disk interno film provenienti da dischi Blu-ray o DVD, per poterli poi guardare senza ricorrere alla meccanica di lettura del Kaleidescape; a parte l’indubbia praticità, tale procedura riduce gli stress meccanici e prolunga la vita operativa del lettore. La classificazione dei titoli è facilitata dall’architettura M-Class, che gestisce l’interfaccia OSD e la procedura per la catalogazione; basata sull’uso di metadati, copertine e bookmark, tale procedura permette di classificare anche titoli propri, oltre
a quelli scaricati da Kaleidescape Store: «In questo modo» – afferma Cheena Srinivasan, fondatore e CEO della Kaleidescape – «aiutiamo i consumatori a scoprire i migliori film in circolazione e nello stesso tempo aiutiamo gli studios e le major cinematografiche a sviluppare questo emergente settore di mercato».
KALEIDESCAPE E L’HI-END A LARGA DIFFUSIONE
Secondo Srinivasan, uno dei punti di forza della Kaleidescape sta nel riuscire a offrire a milioni di famiglie prodotti di livello high-end. Quello della Kaleidescape, potremmo dire, è un hi-end a larga diffusione, immune dallo snobismo che sovente caratterizza i dispositivi appartenenti a questa fascia di mercato. Analizzando l’Alto nei dettagli tecnici, si scopre che il nuovo lettore Kaleidescape è compatibile
COSTRUTTORE: Kaleidescape – USA - DISTRIBUTORE: Gammalta – tel. 050/2201042 – www.gammalta.it YSTEM 020 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
con i più evoluti standard audio oggi disponibili, quali il Dolby Atmos, il Dolby TrueHD, il DTS-HD Master Audio, il Dolby Digital, il DTS Digital Surround e l’MPEG. Alto è in grado di leggere Blu-ray Disc, BD-R, BD-RE, DVD, DVD-R, DVD-RW, DVD+R e DVD+RW. Quanto al video, il nuovo lettore della casa californiana offre le modalità 1080p 60/50/24, 1080i 60/50, 720p 60/50, 576p, 576i, 480p e 480i; riguardo al processing video e all’interfaccia utente, è possibile selezionare i rapporti 2.35:1 (CinemaScope) o 1.78:1. Il pannello posteriore del Kaleidescape è semplice, lineare, pulitissimo: vi si trovano soltanto una presa per l’alimentazione a 12 volt, un’uscita HDMI, due uscite analogiche RCA, un’uscita digitale coassiale, una porta USB per la chiavetta Wi-Fi 802.11n, un connettore RJ-45 per reti Ethernet
www.simmagazine.it
100Base-Tx/1000Base-T e un minijack per l’ingresso degli impulsi IR. Per concludere ricordiamo che il Kaleidescape Alto è anche dotato della funzione di replica o copia, grazie alla quale è possibile duplicare con facilità film, album, collezioni, script e setting immagazzinati su un sistema Kaleidescape.
Il Kaleidescape Alto non si limita a leggere Blu-ray e DVD ma può archiviare, sull’hard disk interno, centinaia di titoli acquistati da Kaleidescape Store, il negozio on-line che offre oltre 8500 film e 1600 serie televisive. La classificazione dei titoli è facilitata dalla piattaforma M-Class, che gestisce l’interfaccia OSD e la procedura per la catalogazione. In alto, il pannello posteriore del lettore Kaleidescape: si riconoscono, distinti da targhette di colore giallo, la porta USB per la chiavetta Wi-Fi 802.11n e il connettore RJ-45 per reti Ethernet 100BaseTx/1000Base-T; attraverso questi connettori è possibile controllare l’Alto mediante applicazioni per iPad e sistemi di automazione Crestron, AMX, Control4, Savant e d’altra marca.
L’ARTE DELLA REPLICA La funzione di replica o copia dei contenuti, di cui l’Alto è dotato, può essere utilizzata per diversi scopi: per trasferire i contenuti verso un nuovo server della linea Kaleidescape Premiere; per esportare i contenuti sul sistema audio video di una seconda casa; per fare il backup del sistema; per eseguire l’upgrading di un Kaleidescape Cinema One di seconda generazione, di un Alto oppure di un altro lettore. Con il termine Kaleidescape System si intende un insieme di apparecchiature che può essere costituito da uno o più server Premiere Line, da uno o due lettori Cinema One di seconda generazione oppure da uno fino a quattro Alto player connessi in link. La replica dei contenuti può essere effettuata prelevando questi ultimi da una singola sorgente (“replication source”), per esempio un server, un Cinema One o un Alto, oppure da un sistema costituito da due o più server o lettori; in quest’ultimo caso i contenuti devono essere replicati individualmente. Fino a cinque “replication source” possono essere replicate simultaneamente su un sistema di server Premiere, ma una sola sorgente alla volta può essere duplicata su sistemi costituiti da lettori Cinema One o Alto; nel secondo caso la “replication source” non può effettuare il playback durante la duplicazione, cosa invece possibile se il sistema di destinazione è costituito da uno o più server Premiere. Nell’immagine vediamo la “replication page” che consente di effettuare il processo di duplicazione, suddiviso in cinque semplici passi.
CARATTERISTICHE DICHIARATE Uscite audio: HDMI, coassiale digitale, analogiche stereo (RCA) Uscite video: HDMI Formati audio: Dolby Atmos, Dolby TrueHD, DTS-HD Master Audio, Dolby Digital, DTS Digital Surround, MPEG Modalità video: 1080p 60/50/24, 1080i 60/50, 720p 60/50, 576p, 576i, 480p, 480i Network: 100Base-Tx/1000Base-T Ethernet (su connettore RJ-45); IEEE 802.11n Wi-Fi (adattatore USB in dotazione) Assorbimento: 35 W (tipico); 0,35 W (standby) Dimensioni: 43,2 x 7,1 x 25,4 cm Peso: 4,62 kg
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
021
Audio/Video - Sintoamplificatore Integra DTR-70.6
Prodotti
Roba da professionisti
11 canali amplificati, circuiti al top e ampie possibilità di integrazione. Siamo ben oltre il cinema in casa: ecco il DTR-70.6, l’Integra delle meraviglie
di Paolo Radice
C'
era una volta il 5 canali. Quello cui bastava connettere un subwoofer attivo per colpire allo stomaco con le basse frequenze lo spettatore e, allo stesso tempo, quello con due “satelliti” laterali (o al massimo posteriori) per aggiungere all’esperienza d’ascolto i fatidici effetti surround. Nel tempo – lo sappiamo bene – le cose sono cambiate e abbiamo visto l’evoluzione di questo standard audio domestico verso nuove configurazioni, che si sono allineate costantemente a quanto avviene nelle vere sale cinematografiche. Con l’arrivo dei formati cosiddetti “lossless” e dell’alta definizione su Blu-ray, infatti, i canali negli amplificatori sono diventati 7, per trasformarsi in breve tempo in 9 e – addirittura oggi – in 11. Questo fenomeno esponenziale da
una parte potrebbe creare dubbi o perplessità negli utenti, ma dall’altro lato sappiamo che la tecnologia non si può fermare e le novità, com’è logico che sia, introducono sempre soluzioni migliori da ogni punto di vista, a vantaggio proprio di chi deve usufruirne. Tale concetto vale anche per l’apparecchio qui descritto, un sintoamplificatore al vertice della propria famiglia di appartenenza e contraddistinto da una miriade di funzioni e caratteristiche, che si fregia delle decodifiche audio più avanzate (quali il Dolby Atmos e il DTS Neo:X), nonché proprio della presenza di 11 canali discreti amplificati. L’Integra DTR-70.6 è perciò un riferimento assoluto in materia di home theater già sulla carta e non soltanto per il cuore pulsante che supera il kilowatt, bensì per tutta l’ingegnerizzazione
che al suo interno è stata racchiusa e dislocata ordinatamente e con criterio. E visto da vicino convince ancora di più.
HOME THEATER IN VERSIONE LUXURY I più attenti avranno sicuramente notato alcune analogie del DTR in prova con l’estetica e il design dei prodotti Onkyo. Ebbene, lo ribadiamo, il brand Integra corrisponde alla linea “luxury” (se così si può dire) del costruttore giapponese, che per l’appunto ha sviluppato una sezione completamente autonoma e indipendente di ricerca e sviluppo, capace di creare elettroniche al top per caratteristiche costruttive e funzionali. Il protagonista di queste pagine, DTR-70.6, è proprio il modello di punta della gamma di receiver del marchio e sin da subito si mostra flessibile e versatile: grazie alla sua costruzione,
infatti, permette di creare un impianto 7.2.4 o 5.2.4, così come alimentare una seconda stanza audio/video indipendente e una terza solo audio. Inoltre, può essere impiegato come controller puro e gestire i vari canali tramite amplificatori finali separati, oltre a poterlo adeguatamente configurare all’interno di un sistema di automazione attraverso gli ingressi e uscite HDBaseT, RS-232 e IR bidirezionali. L’elenco di funzioni che questo modello presenta è talmente lungo che non basterebbe lo spazio dedicato per la loro descrizione, sicché ci limitiamo a sottolineare le caratteristiche più importanti: porte HDMI 2.0 (compatibili con 4K/60Hz e in grado di accettare segnali 21:9), upscaling a 4K da ogni sorgente con chip Qdeo by Marvell, certificazione
COSTRUTTORE: Integra Division of Onkyo Corporation - Giappone; DISTRIBUTORE: Adeo Group - tel: 0461/248211 - www.adeoproav.it YSTEM 022 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
www.simmagazine.it THX Select2 Plus (per ottenere la quale sono necessarie dalle 40 alle 60 ore di test fisici effettuati dai laboratori LucasFilms), 7 DAC Burr-Brown 192kHz/32bit, compatibilità con HDCP 2.2 e MHL, supporto file DSD 3.8/5.6MHz e FLAC.
CHIP DA PRIMO DELLA CLASSE
Come si può intuire, dunque, tutto il meglio disponibile sul mercato oggi è racchiuso all’interno di questo monolite da 20 e passa kg di peso. L’alimentazione viene distribuita su tre trasformatori – tenuti ben distanti dal resto della componentistica separati per amplificazione (il più grande H.C.P.S., High Current Power Supply), video e audio processing, mentre alcuni elementi sono selezionati a mano per garantire la bassa impedenza e lo streaming ad alta corrente. I circuiti stampati mostrano chip e soluzioni di gran classe, come i Silicon Image Si19573 CTUC e Si19575 CTUC o l’Analog Devices ADV7844KBCZ-5, così come il circuito PLL, Phase Locked Loop, si occupa di minimizzare eventuali fenomeni di jittering. Tutto questo è celato dietro a un pannello frontale che richiama palesemente il look degli anni ’80-’90 (con il classico display centrale e la manopola del volume a corsa infinita sulla destra), ma che grazie a questa soluzione estetica permette di attivare e raggiungere molte delle funzioni anche da qui e non soltanto dal telecomando programmabile in dotazione. Un’ulteriore possibilità di controllo, inoltre, è data dall’applicazione Integra Remote, disponibile sia per dispositivi Android che iOS sugli appositi store. Ancora sul frontale, in basso a destra, compaiono le consuete porte A/V “volanti”, ovvero quelle utilizzabili in caso di necessità per il collegamento estemporaneo a dispositivi multimediali. Passando al retro, poi, troviamo una situazione affollata ma non disordinata. I connettori per i diffusori sono situati nella parte bassa e posti simmetricamente rispetto all’eventuale sistemazione fisica degli speaker (per i canali destri sono a destra, per i canali sinistri sono a sinistra); salendo troviamo gli ingressi analogici tradizionali, le uscite preout qualora si volesse ricorrere ad amplificazione esterna nonché gli
XLR per i due canali front L/R. Anche in un apparecchio così evoluto gli ingegneri hanno voluto includere ingressi e uscite video analogiche sia component che composito, ai cui lati hanno disposto gli ingressi audio digitali, la RS-232, le porte IR, quella per PC e i trigger out 12V. Nella parte superiore, infine, figurano la porta Ethernet (per la connessione/ricezione di Internet Radio e file multimediali provenienti dalla LAN) e gli in/out HDMI, presenti anche per la zona 2. A sovrastare il tutto ci sono una porta HDMI IN e l’Ethernet per i segnali da HDBaseT: queste due sono riservate agli installatori nel momento in cui si volesse integrare il receiver in un vero sistema domotico complesso. In conclusione, la lista di “pro” di questo possente ricevitore è ben corposa; dalla sua, infatti, il DTR70.6 ha numerose feature invidiabili che solo gli avversari più agguerriti possono provare ad eguagliare. Oltre all’invidiabile capacità di pilotare carichi (ergo diffusori) impegnativi, il sintoamplificatore può effettivamente rappresentare il fulcro di un sistema dispiegato su più stanze, portando audio e video ad alta definizione in ogni ambiente utilizzando le porte dedicate; un fattore che i system integrator (e/o gli utenti più “smanettoni”) sapranno certamente valorizzare.
CARATTERISTICHE DICHIARATE
INTEGRA DTR-70.6 Tipo: sintoampli 11.2ch con Dolby Atmos e DTS Neo:X Potenza: 11x185W (6 Ohm, 1kHz, 1% THD); 135W (8 Ohm, 2 canali) Risposta in frequenza: 5Hz - 100kHz (+1, -3dB) THD+N: 0,08% (20Hz-20kHz) Ingressi: 8 HDMI (7+1 frontale), 2 component, 6 audio digitali (3 coax, 2 ottici posteriori, 1 ottico frontale), 4 videocomposito (3+1 frontale), 7 analogici (6+1 frontale), phono MM, 2 IR, Ethernet, RS-232 Uscite: 3 HDMI, component, 2 videocomposito, 4 sub pre-out, IR,
3 trigger 12V Sensibilità e impedenza ingresso: 200mV/47kOhm (Linea); 2,5mV/47kOhm (Phono MM) Note: certificato THX Select2 Plus, supporto HDCP 2.2 e ARC via HDMI, porta HDBaseT assegnabile, uscite L/R bilanciate XLR, HDMI upscaling 4K, canali frontali bi-amplificabili, calibrazione audio AccuEQ, Ethernet e RS232 bidirezionali, 3 trigger 12V programmabili, DLNA v1.5 Consumo: 1.105 W; 0,13 W (in standby) Dimensioni (LxAxP): 435x199x455 mm Peso: 21,5 kg
La gestione delle funzionalità del receiver è possibile anche tramite un dispositivo mobile, attraverso le apposite app scaricabili on-line. Sotto, il completo pannello posteriore: da segnalare la porta HDBaseT e i due ingressi left/right bilanciati.
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
023
Distribuzione Audio/video - L' HDMI mette il turbo
Prodotti
Il fenomeno Bluestream
Fondata appena un anno fa, la Blustream è cresciuta velocissimamente. Le sue matrici di distribuzione HDBaseT/HDMI, i suoi splitter e gli altri prodotti sono diffusi in quasi tutto il mondo, a eccezione (per ora) degli USA e dell’America Latina
di Marco Galloni
L
a australiana Blustream è una di quelle aziende che andrebbero studiate nelle facoltà di economia, un autentico fenomeno imprenditoriale. Nata a Melbourne solo un anno fa, la compagnia è cresciuta con una velocità impressionante. Oggi i suoi prodotti sono distribuiti non soltanto nella zona Asia/Pacifico, ma anche – attraverso la Blustream Europe, con sede in Inghilterra – in Europa e sul mercato mediorientale; i dispositivi Blustream sono presenti anche in Africa. Come si spiega una crescita così rapida? Va bene che Blustream opera in un mercato in forte espansione, quello della distribuzione dei segnali HDMI e HDBaseT, ma questo non basta a dar ragione di un fenomeno del genere. Dev’esserci dell’altro, c’è sicuramente dell’altro. Uno dei segreti
della Blustream sta senz’altro nella particolare struttura aziendale, che è per così dire capovolta rispetto a quella della maggior parte delle compagnie hi-tech. Queste sono di solito guidate da ingegneri e tecnici che costituiscono la mente, la testa dell’azienda. Gli ingegneri inventano e progettano i prodotti per poi affidarli
al “commerciale”, il settore che ha l’incarico di promuoverli, distribuirli e venderli. Nel caso della Blustream avviene esattamente il contrario: la multinazionale australiana è guidata
In alto, la Blustream HMXL44, matrice HDBaseT di classe B dotata di quattro ingressi indirizzabili indipendentemente verso altrettante uscite HDBT/HDMI. Tra le funzioni più rimarchevoli della HMXL44 ci sono l’inoltro del segnale verso le uscite HDBaseT e HDMI contemporaneamente e l’estrazione del segnale audio da HDMI con inoltro verso le uscite analogiche L/R. Sotto la HMXL44, vediamo la matrice di distribuzione HDMI MX42AB, compatibile – come del resto tutti i dispositivi Blustream – con la risoluzione 4K. La MX42AB è dotata di quattro ingressi HDMI che possono essere inoltrati in modo indipendente verso due uscite HDMI, di gestione avanzata dell’EDID (tramite i dip-switch riconoscibili sul fianco destro), di seriale RS-232 e di IR extender.
PRODUTTORE: Blustream – Australia - USA; DISTRIBUTORE: Audioclub – tel. 06/45432292 – www.audioclub.it YSTEM 024 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
dal settore marketing, è questa la mente della compagnia. I tecnici vengono solo dopo, nel senso che ricevono l’incarico di progettare solo quei dispositivi che il commerciale
I PREZZI
3922,30 euro (HMXL44-KIT); 5891,38 euro (HMXL88); 1096,78 euro (RX70AMP); 860,10 euro (HEX100ARC-KIT); 1067,50 euro (HSP14AB); 2829,18 euro (MX88ED); 193,98 euro (HDCP11); 215,94 euro (CAT100AU)
www.simmagazine.it ha individuato come effettivamente richiesti dal mercato. L’approccio dell’azienda australiana è quindi in primo luogo pratico, concreto, realistico, non di tipo teoretico/ intellettuale, quando non addirittura idealistico. Un altro punto di forza della Blustream è il rapporto che la compagnia intrattiene con i distributori e i rivenditori. L’azienda australiana non impone mai i propri prodotti, costringendo i diversi anelli della filiera commerciale a sforzi strenui per cercare di vendere dispositivi che il mercato non vuole. Per la Blustream, al contrario, distributori, rivenditori e dettaglianti fungono (anche) da consulenti: forti del contatto diretto con il pubblico, queste figure commerciali sono in grado di tastare il polso del mercato, di cogliere gli umori e i desideri del consumatore, perfino di suggerire alla casa madre idee per nuovi prodotti da sviluppare. È successo per esempio con Audioclub, il distributore italiano Blustream: durante la conferenza di presentazione tenutasi di recente a Roma, Lillo Raccah, CEO di Audioclub, ha confidato di avere di recente suggerito alla Blustream l’idea di un finale audio a 6 canali, idea accolta con favore dalla dirigenza della compagnia.
FASCIA ALTA, MA A PREZZI INFERIORI A QUELLI DELLA FASCIA MEDIA
Quanto detto non deve tuttavia far pensare alla Blustream come alla compagnia tutta marketing e poco prodotto. È vero il contrario. La particolare struttura aziendale e il suo modus operandi consentono alla Blustream di convogliare tutte le energie proprio nel prodotto, senza disperderne neanche una goccia. Questo si traduce in apparecchiature di prim’ordine, non solo pienamente indovinate dal punto di vista commerciale ma, per quanto riguarda il contenuto tecnologico, le prestazioni e l’affidabilità, tra le migliori del settore: «I Blustream» – ha detto Raccah durante la conferenza di presentazione – «hanno le caratteristiche di prodotti di fascia alta, però a prezzi più bassi di quelli della fascia media». Durante la conferenza, Phil Davies
di Blustream Europe ha illustrato le caratteristiche generali dei dispositivi dell’azienda australiana. Eccole in sintesi: a) tutti i prodotti Blustream sono compatibili 4K, e quando diciamo “tutti” intendiamo proprio tutti: non occorre pagare alcun sovrapprezzo per avere la compatibilità 4K; b) tutti i dispositivi Blustream con tecnologia HDBaseT supportano il PoE (Power over Ethernet); c) i prodotti Blustream supportano l’Audio Return Channel (ARC): l’azienda australiana si vanta di essere il primo marchio sul mercato a offrire la compatibilità ARC; d) tutti i dispositivi Blustream offrono la gestione avanzata dell’EDID (Extended Display Identification Data); e) i prodotti Blustream sono compatibili con tutti i più importanti sistemi di controllo di terze parti; f) i Blustream consentono l’integrazione di sorgenti remote tramite moduli di ingresso HDMI.
MATRICI HDBASET DI CLASSE A E DI CLASSE B
Tra i prodotti Blustream al momento più venduti ci sono tre matrici di commutazione/distribuzione HDBaseT: la HMXL44 a 4 ingressi e 4 uscite, la 8 ingressi per 8 uscite HMXL88 e, al vertice della gamma, la Platinum, matrice modulare configurabile in modalità 6 x 6 o 8 x 8. La tecnologia HDBaseT utilizzata in tutti e tre i modelli garantisce una distribuzione video senza compressione e un audio privo di latenza. I modelli HMXL44 e HMXL88 sono matrici cosiddette di classe B, vale a dire capaci di garantire la distribuzione di segnali HDMI fino a 70 metri di distanza (su cavo di categoria) e di segnali video 4K UHD fino a 40 metri (3840 x 2160 @30 Hz 4:4:4, 4096 x 2160 @24 Hz 4:4:4, 4K @60 Hz 4:2:0). La Platinum è invece una matrice di classe A, il che significa che può distribuire segnali HDMI fino a 100 metri di distanza e segnali video 4K UHD (3840 x 2160 @30 Hz 4:4:4, 4096 x 2160 @24 Hz 4:4:4, 4K @60 Hz 4:2:0) fino a 70 metri. Altre caratteristiche comuni alle tre matrici sono il supporto di tutte le risoluzioni video standard, comprese le VGA fino a WUXGA e 480i-4K, il supporto di tutti i formati audio normalmente disponibili su HDMI, inclusi Dolby TrueHD, Dolby
Il kit HEX100ARC: si tratta di un extender per linee HDBaseT costituito da un trasmettitore (Tx) in grado di inviare il segnale fino a 100 metri di distanza e da un’unità ricevente (Rx). Il sistema HEX100ARC è dotato di seriale RS-232 bidirezionale, di tre porte Ethernet con commutatore integrato (LAN Serving) e di Audio Return Channel (ARC). Atmos, Dolby Digital Plus e DTS-HD Master, il supporto dei segnali video 3D, la trasmissione IR bidirezionale da tutti gli ingressi e verso tutte le uscite, il PoH (Power over HDBaseT), la gestione avanzata dell’EDID e la conformità HDCP; tutte le matrici sono dotate di telaio rack in formato 19” (accessori per il montaggio in dotazione). La matrice HMXL44, che in realtà è un kit, dal momento che viene venduta insieme a quattro ricevitori RX70ED, è dotata di quattro ingressi HDMI indirizzabili indipendentemente verso altrettante uscite HDBaseT/ HDMI, di seriale RS-232 bidirezionale e di ricevitori/emettitori IR. La matrice consente l’inoltro contemporaneo del segnale verso le uscite HDBaseT e HDMI, così da permettere la connessione di due display per zona, e l’estrazione del segnale audio da HDMI con inoltro verso le uscite analogiche. La HMXL88 ha praticamente le medesime caratteristiche della HMXL44, a eccezione del fatto è dotata di 8 ingressi che possono essere inoltrati indipendentemente verso 8 uscite (6 x HDBaseT più 2 x HDMI). La Platinum, che Blustream presenta come «la soluzione matriciale HDBaseT con la più ampia dotazione di possibilità operative sul mercato», è disponibile in quattro versioni pre-configurate, alle quali è possibile aggiungere
altre configurazioni personalizzate. I 6/8 ingressi della Platinum possono essere inoltrati indipendentemente verso altrettante uscite in doppio formato HDBaseT/HDMI; è altresì possibile l’inoltro contemporaneo del segnale verso le uscite HDBaseT e HDMI, ciò che consente la connessione di due display per zona. Gli ingressi 1 e 2 accettano segnali nel doppio formato HDBaseT e HDMI, il che permette di integrare nel sistema sorgenti HDMI distanti fino a 70/100 metri (40/70 metri per segnali 4K). La matrice audio può essere gestita indipendentemente dai segnali video: i segnali analogici in ingresso possono essere inoltrati verso le uscite audio o sommati ai segnali video disponibili sulle uscite HDBaseT, mentre l’audio presente sugli ingressi HDMI può essere estratto e indirizzato alle uscite digitali coassiali o analogiche; utilizzando i ricevitori HEX100ARC è inoltre garantito l’Audio Return Channel. La Platinum è dotata di seriale RS-232 bidirezionale, di commutatore Ethernet (se utilizzata in abbinamento con il ricevitore HEX100ARC/Rx) e di comunicazione IR bidirezionale da qualsiasi ingresso e uscita.
UNA PANORAMICA SUL CATALOGO Il catalogo Blustream è organizzato in sette categorie di prodotto: oltre
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Prodotti
Distribuzione Audio/video - L' HDMI mette il turbo
alla categoria delle appena descritte matrici HDBaseT, ci sono quelle dei ricevitori/extender HDBaseT, degli splitter HDBaseT, delle matrici HDMI, degli splitter HDMI, degli switcher HDMI e delle cosiddette «soluzioni audio», dispositivi ancillari quali convertitori D/A e A/D, estrattori audio e convertitori di formato. Nell’impossibilità di descrivere tutti i prodotti, ci limiteremo a una rapida carrellata per poi soffermarci su alcuni dispositivi particolarmente interessanti. Cinque i modelli di ricevitori/extender per linee HDBaseT: l’RX70AMP con amplificatore audio da 2 x 30 watt integrato, l’HEX100ARC-KIT Platinum in classe A, l’HEX100HDVGA-KIT in classe A, l’HEX70ED-KIT in classe B e l’HEX70B-KIT (anch’esso in classe B). Le caratteristiche comuni a tutti i modelli sono le stesse delle matrici HDBaseT sopra descritte: capacità di inviare i segnali HDMI fino a 100 metri e gli HDBaseT fino a 70 metri (per i dispositivi in classe A), supporto di tutti i formati video standard e di tutti i formati audio su HDMI, trasmissione IR bidirezionale, gestione avanzata dell’EDID, conformità HDCP, supporto segnali video 3D.
Questo è l’RX70AMP, ricevitore HDBaseT con amplificatore integrato da 2 x 30 watt, Audio Return Channel e seriale RS-232: sul pannello anteriore si riconoscono i dip-switch per la gestione avanzata dell’EDID. Concepito per fornire un’amplificazione di supporto negli impianti che utilizzano la Smart TV come sorgente, l’RX70AMP riceve il segnale audio dalla TV, lo amplifica e lo invia ai diffusori, che possono essere utilizzati anche in configurazione 2.1. Nella categoria splitter HDBaseT troviamo un solo modello, l’HSP14AB a 4 vie, dotato di un ingresso HDMI che viene inviato contemporaneamente a 4 uscite HDBaseT. Tra le funzionalità dell’HSP14AB ricordiamo l’estrazione dei segnali audio dall’ingresso HDMI e l’alimentazione PoH (Power over HDBaseT). Tre le matrici HDMI in catalogo, tutte con PoH, gestione EDID avanzata e conformità HDCP:
ARC, A VOLTE IL SEGNALE AUDIO RITORNA L’Audio Return Channel (ARC) fu introdotto nella versione HDMI 1.4 (2009). Come il nome fa in qualche modo capire, l’ARC permette di riportare indietro il segnale audio lungo la connessione HDMI facendolo viaggiare in senso inverso a quello dei segnali audio video di andata. Collegando per esempio un sintoamplificatore A/V e un TV, che devono entrambi essere
Built- in Tuner
la MX44AB, una 4 x 4 con estrazione dell’audio dagli ingressi HDMI, la 8 ingressi per 8 uscite MX88ED e la 4 ingressi per 2 uscite MX42AB. Due gli splitter HDMI, il 4 vie SP14AB e il 2 vie SP12AB, entrambi con estrazione dell’audio dagli ingressi e gestione avanzata dell’EDID. Due anche i commutatori/switcher HDMI, l’SW41 a 4 vie e l’SW21 a 2 vie. Per quanto riguarda le soluzioni audio, ricordiamo i convertitori
ARC-compatibili, è possibile riportare i segnali audio generati dal televisore (o da sorgenti a esso connesse) verso il sintoamplificatore, in modo che questo possa riprodurli. In una matrice di distribuzione, altro esempio, l’ARC permette di avere a disposizione una sorgente aggiuntiva il cui segnale può essere distribuito verso qualsiasi zona.
Built- in Tuner
Before Audio Return Channel
digitale/analogico DAC11AU e analogico/digitale ADC11AU, l’estrattore/integratore audio HA11AU, il convertitore di formati digitali DIG11AU, l’extender per segnali digitali CAT100AU, il commutatore ottico/digitale OPT41AU (4 x 1), l’extender per segnali analogici AUD100AU, il convertitore HDCP 2.2 con sommatore/estrattore audio HDCP11 e il convertitore DAC12AU.
Before Audio Return Channel
Audio Cable
HDMI
HDMI
HDMI
HDMI
Principio di funzionamento dell’Audio Return Channel (ARC): fino al 2009, anno in cui l’ARC fu introdotto nella HDMI versione 1.4, per portare il segnale audio da un televisore a un sistema di riproduzione esterno era necessario utilizzare un cavo aggiuntivo (figura a sinistra). Grazie all’Audio Return Channel questo non è più necessario: il segnale audio viaggia in senso inverso lungo il cavo HDMI.
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Un esempio applicativo proposto dalla Blustream per l’HEX100HDVGA, extender di classe A (linea Platinum) per segnali HDBaseT, HDMI e VGA; l’extender è altresì dotato di commutazione automatica dell’audio. L’HEX100HDVGA è in grado di convertire e inoltrare i segnali VGA e audio analogici, di estrarre l’audio e di convertirlo da digitale in analogico e di effettuare la commutazione automatica tra VGA e HDMI.
EXTENDER, SPLITTER E CONVERTITORI
Phil Davies non ha mancato di descrivere nel dettaglio i dispositivi più interessanti. Come per esempio
il kit extender HEX70B, costituito da un trasmettitore (Tx) con ingresso HDMI e uscita HDBaseT e da un ricevitore (Rx) che del trasmettitore è l’opposto speculare, è dotato cioè
di un ingresso HDBT e di un’uscita HDMI: si collega l’uscita HDMI della sorgente all’ingresso del trasmettitore, si connettono con un cavo di categoria il trasmettitore e il ricevitore, si collega
Schema applicativo della matrice HDBaseT Platinum: al vertice della gamma Blustream, la Platinum è in grado di distribuire il segnale di otto sorgenti con uscita HDBaseT/HDMI verso altrettante zone remote. Utilizzando le uscite HDBaseT e i ricevitori HEX100ARC Rx (in alto al centro) è possibile inviare il segnale fino a 100 metri di distanza.
infine l’uscita HDMI del ricevitore al display di zona. Il trasmettitore è in grado di pilotare linee lunghe fino a 70 metri. Sia il trasmettitore sia il ricevitore sono dotati di connettore per l’alimentazione a 12 volt, sicché si può scegliere di collocare l’alimentatore a un capo oppure all’altro della linea, indifferentemente. Più complesso è l’HEX100ARC, un extender di classe A capace di pilotare linee lunghe fino a 100 metri. Il principio di funzionamento è identico a quello dell’HEX70B, ma l’HEX100ARC ha in più la seriale RS-232, tre porte Ethernet con commutatore integrato (LAN Serving) e l’Audio Return Channel; quest’ultimo consente di rimandare indietro il segnale audio dal display e, se occorre, di convertirlo da digitale in analogico, per prelevarlo dall’uscita ottica o analogica dell’HEX100ARC Tx. Secondo Phil Davies, l’HEX100ARC Tx/ Rx è l’extender più dotato attualmente presente sul mercato. Una versione speciale del sopra descritto HEX70B è l’RX70AMP, ricevitore HDBaseT con amplificatore da 2 x 30 watt integrato, ARC e seriale RS-232. Concepito per l’impiego in impianti che utilizzano la Smart TV come sorgente, l’RX70AMP riceve il segnale audio dalla TV, lo amplifica e lo invia ai diffusori; il ricevitore consente di realizzare configurazioni 2.1, dal momento che è dotato anche di uscite subwoofer (analogiche e digitali). Davies ha poi mostrato lo splitter HDBT HSP14AB, che può essere utilizzato sia come integratore dell’audio HDMI sia come estrattore del segnale, il commutatore digitale/ convertitore OPT41AU, dotato di quattro ingressi digitali e di un’uscita in triplice formato ottico, coassiale e analogico, le matrici HDMI MX44AB, MX88ED, MX42AB, e infine l’extender per linee digitali CAT100AU, capace di inviare il segnale fino a 300 metri di distanza. La Blustream ha progettato e realizzato una quantità di prodotti di prim’ordine, e lo ha fatto, come abbiamo detto, con straordinaria rapidità. Ora sta ai progettisti di sistemi audio video, agli installatori e ai system integrator utilizzarli come si conviene. Facendo però attenzione a non cadere nella tentazione di gareggiare in velocità con l’azienda australiana: quello dell’installatore, del progettista e del system integrator rimane un lavoro artigianale, da fare con tutta calma; non può, non deve seguire i ritmi della produzione industriale. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
027
Automazione - Comm-Tec distribuisce HDL BusPro
Prodotti
L’eleganza della semplicità
Presentato il nuovo brand con una gamma di prodotti rivolta ai system integrator ed agli elettricisti evoluti, capace di coniugare la qualità ad un'estetica accattivante
di Manuela Carosi
A
d organizzare l'evento, in quel di Faenza, c'era un'azienda affermata come Comm-Tec, distributore multibrand nel settore Video, Controllo, Multimediale ed Interattivo. Ed oggetto dell'appuntamento era il debutto sul territorio italiano di una gamma di prodotti, quelli di HDL BusPro, realizzati da un'azienda cinese forte di un'esperienza trentennale, nonché punto di riferimento internazionale nel mondo KNX. Facile quindi prevedere un Open Day di successo, e così è stato, con tanti dealer e system integrator che hanno potuto fare conoscenza con una serie di dispositivi performanti e per certi versi persino sorprendenti. "HDL è un'azienda cinese che esiste dal 1985 - ha raccontato Maurizio Bellisi, Manager Comm-Tec per il Settore residenziale -, sono i più grossi produttori di dispositivi basati su Bus KNX per colossi come ABB. Sulla base di questo background hanno sviluppato un loro Bus partendo da un hardware che spesso è uguale a quello dei prodotti KNX, ma con una logica di funzionamento e dei risultati completamente diversi. In pratica in HDL hanno messo insieme il meglio che si può trovare sul mercato dal punto di vista della velocità e facilità di programmazione, esaltando allo stesso tempo le potenzialità del sistema. I prodotti, poi, sono esteticamente molto curati, e questo smentisce decisamente una certa idea consolidata del Made in China. Del resto stiamo parlando di un'azienda che ha un approccio di
marketing molto simile a quello di un'azienda europea, ed anche i loro schemi organizzativi, nonché gli orari di lavoro ricalcano molto quelli del nostro Continente". Think different, si potrebbe quindi dire, citando il celebre motto di un altro marchio, ed è su questa diversità che ha insistito Bellisi: "La qualità, l'estetica, la quantità di funzionalità che sono inserite all'interno di ogni oggetto rappresentano i fattori che differenziano HDL BusPro dalla concorrenza. Ad esempio, senza entrare troppo nel dettaglio tecnico,
La gamma HDL BusPro si presenta da subito ampia con moduli DIN, sensori, switches e tastiere in grado di coprire ogni esigenza d'installazione.
COSTRUTTORE: HDL, Cina; DISTRIBUTORE: Comm-tec, tel. 0546/622080 - www.comm-tec.it YSTEM 028 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
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un installatore può arrivare su un impianto BusPro senza conoscerne la configurazione, questo perché gli sarà sufficiente connettersi ad esso con un cavo di rete per acquisire tutte le informazioni del sistema per poi lavorare direttamente sul sistema stesso. A cose fatte non gli resterà altro che staccare il cavo di rete ed andarsene, una cosa impossibile da fare con qualunque altro tipo di sistema". È bene specificare che Commtec agirà in Italia esclusivamente quale distributore di BusPro, mentre HDL Italia continuerà ad occuparsi di tutti gli altri prodotti realizzati dall'azienda su base KNX. "Si è scelto il brand BusPro - ha sottolineato Bellisi - perché è rivolto soprattutto ai System Integrator professionisti ed agli elettricisti evoluti. Dopo questa presentazione ufficiale a settembre inizieranno i corsi di formazione, che si svolgeranno con una cadenza mensile, e passeremo già da subito alle certificazioni. L'obiettivo è quindi quello di creare nel più breve tempo possibile una rete di nostri partner professionisti, vale a dire i dealer che poi hanno il compito di approcciare il mercato". Naturalmente al centro di tutto ci sono i prodotti, fra l'altro immessi sul mercato con un interessante rapporto qualità/prezzo. "La gamma HDL BusPro si presenta da subito ampia. Un catalogo suddiviso fra moduli da barra DIN, quindi tutto quello che è la parte di potenza e di controllo, ed ancora sensori, switches, tastiere. In particolare la parte sensori è potentissima con dispositivi che mettono insieme rilevamento infrarossi, rilevamento ultrasuoni, ricevitori di infrarossi per telecomandi, emettitori di infrarossi, rilevatori di luminosità piuttosto che di temperatura o umidità, contatti d'ingresso, contatti d'uscita... Tutto questa tecnologia concentrata in un oggetto unico per un impiego tipico nel building, dentro e fuori gli uffici. Piu in generale, grazie ad HDL BusPro si può programmare un dispositivo che sa già cosa deve fare e come deve dialogare con il mondo esterno. Per il 90% dei casi si tratta di dispositivi cablati ma
A fianco, uno dei prodotti della gamma Bus Rro di HDL. Sempre in questa pagina, al centro, una valigia dimostrativa della logica di funzionamento dei dispositivi HDL BusPro; in basso, il planisfero esposto durante l'Open Day di Faenza per mostrare il radicamento commerciale di HDL nel mondo. volendo c'è anche del materiale wireless. Del resto il wireless in HDL non è pensato come sistema principale bensì come un'espansione del sistema". Un capitolo a parte, poi, spetta alle tastiere. "Si tratta di oggetti ha spiegato Maurizio Bellisi - che uniscono un'estetica accattivante a delle caratteristiche innovative. E così abbiamo delle tastiere in vetro che hanno LED RGB, tastiere DLP touch, tastiere con le etichette, tastiere in alluminio, ecc. Anche in questo caso abbiamo a che fare con dei dispositivi estremamente versatili, dotati di sensore di prossimità, luminosità e temperatura, ricevitore infrarossi, gestione della climatizzazione e di un catalogo musicale. Ed ancora, l'interfaccia utente comprende ben quattro pagine interamente programmabili a livello di grafica".
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
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Videoproiezione - Panasonic Professional Road Show
Prodotti
Le novità di Panasonic
Un appuntamento per mostrare soprattutto i modelli presentati in anteprima nel corso dell'ISE 2015 e, successivamente, all’Infocomm 2015 di San Paolo, in Brasile. Protagonisti i proiettori, ma molto interesse anche per l'inedito Space Player PT-JW130
di Manuela Carosi
I
l Professional Road Show di Panasonic è un evento molto atteso dagli addetti ai lavori poiché segnala l'effettiva disponibilità sul mercato italiano dei prodotti realizzati dal colosso nipponico e ammirati poche settimane prima nelle più prestigiose rassegne internazionali. Nel caso in questione, l'ampia location milanese scelta per l'evento era occupata da molti modelli, fra grandi display e proiettori, presentati in anteprima all'inizio dell'anno in occasione dell'ISE di Amsterdam. C'è da dire che fra tanti apparecchi "oversize" a catturare maggiormente l'attenzione è stato invece un modello di dimensioni ben più contenute ma dalle caratteristiche assolutamente innovative. Stiamo parlando dello "Space Player PT-JW130", la cui originalità è testimoniata dal fatto che si fatica ad inserirlo in una qualsiasi delle categorie di prodotto esistenti. Si tratta, infatti, di un apparecchio che combina la funzione di illuminazione
e quella di proiezione con risultati assolutamente sorprendenti. In particolare, oltre a mettere in evidenza gli oggetti illuminandoli intensamente, la serie PT-JW130 può proiettare video o immagini fisse direttamente sulle loro superfici o intorno a essi. Una combinazione, quella fra illuminazione e proiezione, che è molto efficace per attirare l'attenzione negli spazi retail, nei ristoranti e in altri contesti. Ad esempio, con lo Space Player PT-JW130 è possibile illuminare i piatti ed allo stesso tempo proiettare foto di ingredienti, informazioni del menù o immagini scenografiche nei ristoranti. Altro esempio, l'illuminazione di opere d'arte e mostre con contemporanea proiezione delle informazioni correlate in gallerie e musei. Il design compatto
Lo Space Player PT-JW130 combina la funzione di illuminazione e quella di proiezione con risultati sorprendenti. Sopra, Panasonic ha mostrato la nuova versione del proprio proiettore leader per grandi ambienti, il DZ21K Evo.
dell'apparecchio ricorda le forme di un faretto, con un'installazione flessibile ed un'ampia portabilità. La gamma di ingressi video è ampia, con slot per schede SD, HDMI, presa Ethernet ed anche wireless. Fra gli altri modelli protagonisti del Professional Road Show di Panasonic spicca il PT-RQ13K, definito come "il proiettore più compatto e leggero del suo genere al mondo. E grazie alla tecnologia Pixel Quadrupling, assicura una qualità dell'immagine 4K estremamente dettagliata, di livello cinematografico". Per ottenere questo risultato, l'asse ottico del proiettore viene spostato sia in senso orizzontale che verticale, con un'elevata velocità di riproduzione dei frame, a 240 Hz, in modo da creare da un pixel singolo quattro pixel differenti, quindi sostanzialmente quadruplicando la densità originaria dei pixel dell'immagine. Inoltre, Panasonic ha mostrato la sua nuova serie di proiettori DLP da 1 chip ad alta luminosità, "i più silenziosi della loro categoria". Concepiti per un
COSTRUTTORE: Panasonic, Giappone - DISTRIBUTORE: Panasonic Italia - http://business.panasonic.it YSTEM 030 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
funzionamento continuo H24, per applicazioni quali public display e digital signage, i proiettori della serie DZ780 integrano un sistema di raffreddamento a liquido che riduce le emissioni sonore ad appena 30db, e questo alla massima potenza luminosa. L'apparecchio dual lamp genera 7.000 lumen, ed è proprio la doppia lampada, nonché la modalità "Lamp Relay" a pernettere un funzionamento continuo, 24 ore su 24, assicurando al tempo stesso una riproduzione ininterrotta in caso di guasto di una lampada. Ed ancora, Panasonic ha mostrato la nuova serie, con DLP da 3 chip e quattro lampade, del proprio proiettore leader per grandi ambienti, il DZ21K Evo. Nel dettaglio, oltre ad aggiungere un potente chip DMD per consentire la velocità di riproduzione a 120 Hz, gli ingegneri hanno perfezionato il sistema ottico della serie Evo per migliorare le prestazioni di messa a fuoco, assicurando un livello superiore di nitidezza, risoluzione e contrasto dell'immagine.
Adeo Group S.p.A. Via della Zarga, 50 - 38015 Lavis (TN) Tel.: 0461.248211 - Fax: 0461.245038 www.adeogroup.it - info@adeogroup.it
Audio Pro - Dal Canada i processori audio perfetti per gli eventi importanti
Prodotti
Architetture libere
Arrivano dal Canada e si prestano ad essere un vero riferimento in materia di controllo ed equalizzazione audio: sono i processori Xilica Audio Design ad architettura ibrida o aperta, perfetti per gli impianti live e i grandi eventi pubblici
di Paolo Radice
La gamma Xilica è formata dai processori Neutrino, ad architettura aperta (con possibilità di operare via Dante) e la serie ad architettura ibrida Uno; I modelli della serie Neutrino si basano su una programmazione drag&drop e sono disponibili in quattro differenti strutture: 8x8, 8x16, 16x8 e 16x16 con selezione ingresso microfono/linea e porte logiche (4IN/2OUT).
X
ilica Audio Design, che arriva dal lontano Ontario (Canada), è un’azienda ben conosciuta da chi ha a che fare con il mondo degli eventi live: che siate un service per concerti o conferenze, o impegnati professionalmente nel settore del rental per le grandi aziende pubbliche e/o private, infatti, non potete non aver preso in considerazione (almeno una volta) l’idea di affidarvi ai processori
Xilica. Magari li avete pensati per un’installazione fissa, o magari proprio per una situazione da palco live. In ogni caso, sapete che il knowhow del brand nordamericano è di elevato livello, così come l’affidabilità dei suoi prodotti (che permettono, tra l’altro, di ottimizzare la diffusione audio
in funzione dell’ambiente in cui operano e di essere controllati anche via software USB o seriale). Tra questi, due famiglie sono state specificamente progettate per l’installazione fissa: i processori Neutrino ad architettura aperta (con la possibilità di operare via Dante) e la serie ad architettura ibrida Uno.
COSTRUTTORE: Xilica Audio Design - Canada - DISTRIBUTORE: Adeo Group - tel: 0461/248211 - www.adeoproav.it YSTEM 032 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
PROCESSORI DRAG&DROP
I modelli della serie Neutrino si basano su una programmazione DHCP di tipo “drag&drop” (gestibile tramite software NeuConsole via LAN o con la recente applicazione SolaroControl disponibile per iOS device) con al loro interno il motore DSP a 40bit e convertitori
www.simmagazine.it DAC a 24bit; progettati esclusivamente nelle fredde terre del Canada, i processori Neutrino offrono quell’elevata versatilità che è tipica dei modelli ad architettura aperta, e sono disponibili in quattro differenti strutture: 8x8, 8x16, 16x8 e 16x16 con selezione di ingresso microfono/linea, alimentazione “phantom” 48V, porte logiche 4IN/2OUT e frequenza di campionamento a 48kHz. Parallelamente ai Neutrino, inoltre, ecco i modelli della serie Uno, che si discostano poco dai precedenti (ne mantengono lo stesso hardware di base, come il motore DSP e i convertitori, nonché la stessa tipologia di connessioni) ma hanno un’architettura ibrida. Per il controllo dei processori Uno, ci si può avvalere dell’applicazione NeuPanel Touch (per tablet o smartphone Android) o del software per pc NeuConsole, le cui interfacce
sono complete e dettagliatamente sviluppate. In alternativa, inoltre, si può ricorrere a uno dei pannelli di controllo appositamente sviluppati da Xilica, modelli Mini o Touch 7SM, che surclassano la vecchia RS-485 e si affidano allo standard DHCP, sfruttando (come alternativa all’alimentazione tradizionale) la tecnologia PoE, Power over Ethernet.
E TUTTI GLI ALTRI
Nel catalogo Xilica, infine, troviamo anche i processori ad architettura fissa delle serie XA, XD e XP, pensati per gli ambienti live. Le configurazioni possibili sono svariate, partendo dalla 2x4, 2x6 e 4x8 (XA), 4x8 e 8x8 (XD) e 2x4, 3x6, 4x8 e 8x8 (XP). Tra questa, la serie XD è quella più completa di funzioni e prevede, tra l’altro, connettori AES/EBU per ogni input/ output previsto e frequenza di campionamento a 96kHz.
CARATTERISTICHE DICHIARATE
NEUTRINO A0816 Tipo: processore audio 40bit DSP 8x16 non espandibile, configurazione aperta Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz (±0,1dB) Gamma dinamica: 110dB Impedenza d’ingresso: >10kOhm Impedenza d’uscita: 50 Ohm Freq. di campionamento: 48kHz Note: convertitori 24bit, display LCD, 8 ingressi / 16 uscite Dimensioni (LxAxP): 483x44x229 mm Peso: 5 kg
Con i prodotti Xilica, in sostanza, si può contare su hardware di qualità e consolidato, che potrebbe tornare utile in situazioni complesse, laddove l’affidabilità, la versatilità e le prestazioni risultano indispensabili. Tutto questo, unitamente alla professionalità
UNO 1616 Tipo: processore audio 40bit DSP, 16x16 non espandibile Configurazione: via app (preconfigurate, disponibili online), via software NeuConsole (LAN) Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz (±0,1dB) Gamma dinamica: 110dB Impedenza d’ingresso: >10kOhm Impedenza d’uscita: 50 Ohm Freq. di campionamento: 48kHz Note: convertitori 24bit, display LCD, 16 ingressi / 16 uscite Dimensioni (LxAxP): 483x44x229 mm Peso: 5 kg
del distributore italiano Adeo Group – che con il suo reparto di tecnici specializzati è in grado di fornire i migliori consigli nel setup di un sistema – si rivela come un insieme efficace di intenti, che in alcune situazioni può marcare la differenza: se si vuole fare bella figura, questa è una soluzione.
XD8080 Tipo: processore audio 40bit DSP, 8x8 Configurazione: via app (preconfigurate, disponibili online), via software NeuConsole (LAN) Risposta in frequenza: 20Hz-30kHz (±0,1dB) Gamma dinamica: 115dB Impedenza d’ingresso: >10kOhm Impedenza d’uscita: 50 Ohm Freq. di campionamento: 96kHz Note: convertitori 24bit, display LCD, 8 ingressi / 8 uscite Dimensioni (LxAxP): 483x44x229 mm Peso: 4,6 kg
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Prodotti
Distribuzione Audio/Video - Da Muxlab una matrice 16x16
Una matrice tuttofare
Da Prase, una soluzione per la distribuzione audio/video firmata Muxlab. Fino a 16 sorgenti digitali o analogiche su altrettanti display in HDbaseT, Cat5/6 o HDMI di Manuela Carosi
P
rase Engineering nel corso dell’ultimo anno ha ampliato la propria offerta nei confronti del mercato con un listino interamente dedicato al video e, tra i brand presenti, troviamo l’azienda canadese Muxlab. Leader da trent’anni nella produzione di matrici e componenti per la connessione di apparati su cavi Cat5e e Cat6, nell’ambito audiovideo, broadcast e CCTV, l'azienda ha un semplice ma efficace motto, che è anche un obiettivo: “Estendere, distribuire e controllare i segnali con facilità”. Nella vasta gamma di prodotti presenti a catalogo, segnaliamo una Matrice multimediale modulare (mod. 500470) di assoluto interesse per le caratteristiche e per le performance in grado di fornire. Questa matrice 16x16 permette di convertire e distribuire fino a 16 ingressi A/V digitali o analogici a 16 display remoti via HDbaseT su Cat5e/6 e fibra ottica o tramite uscite HDMI. È possibile “allestirla” in molteplici configurazioni, con un massimo di
4 schede in ingresso e 4 in uscita, ognuna di esse con 4 porte nei formati supportati (HDMI, HD-SDI, DVI e VGA). Dispone di uno scaler integrato e il suo controllo avviene tramite display e tasti dal frontale della macchina stessa oppure mediante interfaccia web integrata, RS232 o USB. La matrice inoltre supporta driver di terze parti e ha integrato un doppio alimentatore, ridondato con moduli estraibili. Con una tale versatilità di configurazione, i suoi impieghi possono essere i più vari : dal “digital signage” alle aule di training, dalle sale di editing video fino a sistemi di informazione per aeroporti o stazioni.
La matrice multimediale modulare (mod. 500470) 16x16 permette di convertire e distribuire fino a 16 ingressi A/V digitali o analogici a 16 display remoti via HDbaseT su Cat5e/6 e fibra ottica o tramite uscite HDMI. È possibile “allestirla” in molteplici configurazioni, con un massimo di 4 schede in ingresso e 4 in uscita, ognuna delle quali con 4 porte.
LE SCHEDE DISPONIBILI PER CONFIGURARE LA MATRICE INGRESSI 500471 500471-SA 500472 500473 500474
4 INGRESSI HDMI 4 INGRESSI HDMI CON USCITA STEREO 4 INGRESSI DVI 4 INGRESSI 3G-SDI 4 INGRESSI VGA
USCITE 500475 500475-SA 500476 500477/479 500478
4 USCITE HDMI 4 USCITE HDMI CON USCITA STEREO 4 USCITE HDBASE-T 4 USCITE HDMI SU FIBRA OTTICA / 2 USCITE HDMI SU FIBRA OTTICA MODULO DI ALIMENTAZIONE SCORTA
COSTRUTTORE: Muxlab, Canada - DISTRIBUTORE: Prase Engineering - tel. 0421/571411 - www.prase.it
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02/10/2014
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Distribuzione Audio/Video - Elan Home Systems presenta Ie nuove matrici per tutti i sistemi
Prodotti
Arrivano le Ultra Matrici Elan presenta le UltraMatrix della Serie gMV: tre switch evoluti, basati su una flessibilità da riferimento (grazie soprattutto all’HDBaseT) che possono trovare impiego sia in ambito residenziale che professionale. Audio e Video possono convivere in grande armonia
di Paolo Radice
L
a Serie gMV di Elan Home Systems viene annunciata come una classe tutta nuova di matrici/switch, capace di rompere gli schemi e di andare incontro alle esigenze degli installatori, che nella progettazione degli impianti audio/ video distribuiti su più stanze, spesso, trovano un vero e proprio “percorso a ostacoli” prima di venire a capo della matassa. Dunque le nuove UltraMatrix gMV sono state sviluppate tenendo fortemente in considerazione i sistemi multiroom, per agevolare le operazioni di distribuzione del segnale e le molteplici possibilità che le nuove tecnologie (HDMI e HDBaseT su tutti) consentono all’occorrenza. Possono essere impiegate sia in ambito residenziale (come, ad
esempio, una grande villa/abitazione a più piani indipendente potrebbe necessitare), che professionale (e i settori sono svariati, naturalmente), ma implicano l’utilizzo e l’appoggio di uno dei processori Elan della serie gSC, che a quel punto fungono da controller di tutto l’impianto. Qualora se ne volessero installare due o più in un sistema, inoltre, le gMV agirebbero in maniera indipendente, così come a fianco di altri modelli Elan: se, per esempio, si volesse integrare una matrice S1616 della stessa azienda, pur essendo possibile l’operatività in parallelo, questa rimarrebbe svincolata dalla gMV.
CONFIGURAZIONI FACILI
Le Elan UltraMatrix combinano le funzioni di una matrice video con
La UltraMatrix gMV88 è il modello intermedio della famiglia: è munita di ben 56 ingressi totali e 40 uscite e permette, come le sorelle, di mantenere il controllo di zone e sotto-zone in maniera del tutto indipendente tra loro. quelle di una audio in un unico box, codificando i segnali – sia audio che video - da digitale ad analogico e viceversa e riducendo il numero di
apparecchi da integrare nel sistema. Tutto questo si traduce in una configurazione semplificata anche di impianti distribuiti su molte stanze,
KEY FEATURE • HDBaseT/HDMI mirrored output • Audio Return Program (ARP) su HDBaseT • Distribuzione seriale, IR e Ethernet su ogni zona HDBaseT • Controlli di tono e EQ per ogni zona • Uscite audio configurabili (stereo, dual mono, dual left, dual right) • Volume impostabile per ogni zona • Raggruppamento a zone e sotto-zone • Necessario un controller Elan g! gSC Series • 2, 4 e 8 zone group
COSTRUTTORE: Elan Home Systems - USA - DISTRIBUTORE: Pixel Engineering - tel. 0331/781872 - www.pixelengineering.it YSTEM 036 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
www.simmagazine.it lasciando capire al system integrator i veri vantaggi che questi nuovi switch portano sul piano pratico e probabilmente risultando tra i migliori prodotti in circolazione per questo impiego specifico. Tutto questo già a partire dalla gMV64 che, nonostante sia la piccola di famiglia, è già una matrice evoluta e capace di occuparsi di un gran numero di sorgenti e segnali. Essa è munita di 34 ingressi e 20 uscite complessive, nonché capace di trasportare segnali HDMI, Ethernet, seriali RS-232 e IR su un singolo cavo, grazie all’HDBaseT. In più, la gMV64 è l’unica della serie ad essere fornita di piedini per l’installazione su scaffale; per le altre due (e per la gMV64, pure, ma come seconda opzione) è previsto il posizionamento solo su rack. A salire troviamo il modello intermedio, gMV88, che fa ancora meglio, con 56 ingressi e 40 uscite totali, conservando la capacità del trasporto via HDBaseT di segnali audio/video digitali. Oltre a queste performance, per tutti i modelli vanno ricordate alcune funzioni fondamentali di cui sono capaci tutte le UltraMatrix, come ad esempio la possibilità di ritardare il segnale ricevuto nelle varie zone (Lip Sync) fino a 170 millisecondi, per allineare la risposta audio a quella video. Altro concetto da tener presente, poi, è la decodifica delle uscite analogiche, che vengono filtrate da un DSP interno che consente di gestire anche i controlli di tono, l’equalizzazione e il mix dei vari canali. Per quanto riguarda la zone, infine, con le gMV ci si può sbizzarrire persino nella configurazione di “sub-zone”: quando una zona è configurata come sotto-zona, dunque, si può decidere se mantenerne l’indipendenza sul controllo volume o accoppiarla alla zona master; quando, infine, il volume della sub-zona è sincronizzato alla master, è ancora possibile aggiustare il guadagno di ±24dB.
NON UNA “SEMPLICE” MATRICE
C’è poi la gMV1616, il modello più ricco di ingressi e uscite, dotato di ben 72 ingressi audio e 64 uscite: di questi, 32 sono audio (su jack RCA) e 32 RJ45 (16 per il controllo seriale via Ethernet, 16 per HDBaseT). Così
Nelle foto sopra, il receiver HDRE da abbinare alle UltraMatrix gMV: tramite esso (alimentato dalla matrice stessa, via HDBaseT), si può collegare in remoto ogni tipo di dispositivo. Molteplici le possibilità di collegamento, grazie a IR e S/PDIF. come per i modelli della famiglia cui appartiene, anche per la gMV1616 la caratteristica più rilevante è la flessibilità di connessione: grazie al ricco pannello posteriore, infatti, il segnale audio che transita su ogni porta HDMI/in e da ogni HDBaseT/ out può essere reindirizzato sugli output di zona, a piacere. Per la configurazione, poi, si può ricorrere alle dettagliate schede preparate da Elan stessa, presenti nei documenti Ultra Matrix Designers Guide e gMV Configurator Training Guide. In chiusura, ricordiamo un accessorio fondamentale: l’HDRE è il receiver specifico per ognuna delle Ultra Matrix, dotato di porte IR IN/OUT e di S/PDIF e alimentato dalla matrice stessa grazie alla tecnologia HDBaseT, tramite la quale si collega ogni zona remota all’unità centrale gMV; grazie alle sue dimensioni compatte, l’installazione in ambiente (rack o scaffale, o a ridosso della parete prefissata) non sarà un problema.
CARATTERISTICHE DICHIARATE
GMV64 INPUT: 6 HDMI1.4a, 16 audio digitali (8 coax, 8 ottici), 8 audio stereo RCA, 4 IR OUTPUT: 4 HDMI, 8 audio digitali (coax), 8 audio stereo RCA, 8 RJ45 (4 Ethhernet, 4 HDBaseT), 4 RS-232, 4 IR LIP SYNC (AUDIO): da 0 a 170ms NOTE: porte HDMI compatibili HDCP 1.1, 6.75Gbps data rate, 1080p/60Hz DIMENSIONI (LXAXP): 432x152x311 mm GMV88 INPUT: 8 HDMI1.4a, 16 audio stereo, 8 audio ottici, 16 audio coassiali, 8 IR OUTPUT: 8 HDMI, 16 audio coassiali, 16 audio stereo RCA, 16 RJ45 (8 Ethernet, 8 HDBaseT), 8 RS-232, 8 IR LIP SYNC (AUDIO): da 0 a 170ms NOTE: porte HDMI compatibili HDCP 1.1, 6.75Gbps data rate, 1080p/60Hz GMV1616 INPUT: 16 HDMI1.4a, 16 audio stereo, 8 audio ottici, 16 audio coassiali, 16 IR OUTPUT: 16 HDMI, 16 audio coassiali, 32 audio stereo RCA, 32 RJ45 (16 Ethhernet, 16 HDBaseT), 16 RS-232, 816 IR LIP SYNC (AUDIO): da 0 a 170ms NOTE: porte HDMI compatibili HDCP 1.1, 6.75Gbps data rate, 1080p/60Hz
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
037
Case-study
Impiantistica - 24 km di cavi per la piscina da apnea più profonda del mondo
Il fascino degli abissi in... acqua termale
Per immergersi a 40 metri, anche in una piscina, servono preparazione e concentrazione. Ma anche un impianto elettrico all'avanguardia che l’azienda Fasolo Impianti è stata chiamata a progettare di Nicola De bello
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li appassionati di immersioni, indipendentemente dal fatto di essere subacquei o apneisti, conoscono bene i rischi e le difficoltà incontrate scendendo in profondità. Questo perché, quando ci si immerge in un ambiente
naturale, si è esposti alle imprevedibili variabili della natura, con tutti i rischi connessi. Per sopperire a questi limiti, subacquei e apneisti si esercitano spesso all'interno di comuni piscine, le cui profondità sono
ovviamente minime. L'insieme di questi limiti ha fatto nascere nella mente di Emanuele Boaretto, proprietario dell'Hotel Terme Millepini di Montegrotto Terme, l'idea di realizzare una piscina dedicata agli appassionati di
Installazione curata da: Fasolo Impianti, Abano Terme (PD) - tel. 049/8669504 - www.fasoloimpianti.it YSTEM 038 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
questa disciplina. Il suo sogno ha preso corpo un anno fa, quando ha inaugurato Y-40, la piscina che, con i suoi 42 metri, è oggi la più profonda al mondo ed è certificata come centro di ricerca aperto a istituti di medicina internazionali.
www.simmagazine.it Qui a fianco, attraversando il ponte sommerso è possibile vedere il fondo della piscina. Boaretto, che è anche il progettista della struttura, ha voluto che una simile piscina rappresentasse un vanto per l'Italia e, quindi, mettesse in mostra le capacità tecnologiche del nostro Paese. Caratteristiche ben sintetizzate da BTicino, un'azienda italiana che, parte di un importante gruppo internazionale come Legrand, è specialista globale delle infrastrutture elettriche e digitali dell’edificio.
L'AGGRESSIVITÀ DELL'ACQUA TERMALE
L'intera realizzazione elettrica è stata affidata alla ditta Fasolo Impianti che, da oltre cinquant'anni, si è specializzata sugli impianti elettrici all'interno delle piscine termali. Una peculiarità che ha permesso, come spiega il titolare Agostino Fasolo, di individuare le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze. L'acqua termale, infatti, registra un'elevata presenza di calcare, ma anche di aggressivi chimici, come lo zolfo, che possiedono effetti devastanti sugli impianti. "Lavorare all'interno di una piscina termale – spiega Fasolo - impone
SCHEDA TECNICA NOME IMPIANTO: Y-40 INDIRIZZO: Via Catajo, 42, 35036 Montegrotto Terme PD LITRI ACQUA: 4.300.000 SUPERFICIE PISCINA : 22 x 18 m PROFONDITÀ MASSIMA: 42.16 m TEMPERATURA MEDIA ACQUA: 33 °C NUMERO MAX DI NUOTATORI: 40 INSTALLATORE: Fasolo Impianti,
di usare gli stessi criteri adottati all'interno di un ambiente industriale aggressivo, con l'ulteriore difficoltà legata al fatto che, trattandosi di locali frequentati dal pubblico, è necessario coniugare gli aspetti tecnici con la cura del design”. Ancor prima di affrontare gli aspetti estetici, Fasolo è stato chiamato a superare le problematiche di tipo prettamente tecnico. All'interno della vasca dedicata alle immersioni, infatti, cinque pompe da 90 kW garantiscono il passaggio dell'acqua attraverso i quattro filtri che ne garantiscono la limpidezza. Al punto che, anche guardando dal suggestivo ponte sommerso, è possibile vedere la speciale lampada che, posta a 42 m di profondità, illumina il fondo della piscina. Oltre a garantire la movimentazione dell'acqua, un'altra delle sfide impiantistiche è legata alla capacità di mantenere costante la temperatura. Ogni giorno vengono infatti prelevati e reimmessi 700 m³ di acqua. Una caratteristica che comporta la necessità di mantenere sempre la temperatura prestabilita di 33 °C.
IL CUORE NEL POWER CENTER
Gli aspetti elettrici giocano un ruolo fondamentale per garantire la corretta
Abano Terme (PD) POTENZA INSTALLATA: 200 kW NUMERO POMPE FILTRAZIONE: 6 KM DI CAVI: 24 NUMERO QUADRI ELETTRICI: Power Center da 5 colonne + 8 varie grandezze LUNGHEZZA TOT. PASSERELLE: 300 m
PRINCIPALI PRODOTTI BTICINO UTILIZZATI
Grandi profondità in acqua termale: il sogno di qualunque apneista si avvera grazie a Y-40, la piscina per apnea più profonda al mondo. Scendendo sotto il pelo dell'acqua si incontrano così una serie di livelli intermedi, caratterizzati da grotte e ambientazioni specifiche, per poi
immergersi nella parte più profonda: un pozzo dal diametro di 6 m, il cui fondo si trova 42,16 metri sotto il battente dell'acqua.
PRINCIPALI PRODOTTI BTICINO UTILIZZATI: MAS HDX Armadi componibili per applicazioni power center MAS MDX Quadri e armadi in metallo monoblocco IP65 MAS LDX Armadi in metallo componibili IP43 Megatiker Interruttori scatolati sino a 1600 A BTDin 60 e 100 Interruttori modulari
automatici e differenziali (ICN 6000A e 10000) Ausiliari BTDin, Salvamotori, Contattori Linea civile Matix BTicino Passerella metallica forata GammaP P31 Legrand Guidacavi RTA Legrand Ups convenzionali monofase on-line doppia conversione VFI mod.WHAD Legrand
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
039
Case Study Impiantistica - 24 km di cavi per la piscina da apnea più profonda del mondo
Logistica e supporto qualificato permettono di operare in tempi particolarmente rapidi.
Agostino Fasolo, titolare di Fasolo Impianti, qui ripreso accanto al quadro del locale ricarica bombole, ha curato l'intera realizzazione.
Le passerelle metalliche forate GammaP P31, sostengono e proteggono i 24 km di cavi dell'impianto.
I quadri sono equipaggiati, oltre che dai dispositivi di protezione BTDin, anche da salvamotori e contattori della stessa linea.
alimentazione dell'intero impianto: un'installazione che assorbe 150 kWh e i cui singoli componenti sono alimentati da ben 24 km di cavi. Per garantire una corretta e costante erogazione di tutta l'energia utile, è quindi necessario un perfetto coordinamento tra le apparecchiature installate. Una possibilità di dialogo garantita dal fatto che i dispositivi BTicino comunicano attraverso protocolli aperti e, quindi, sono in grado di dialogare con i più diffusi standard di automazione industriale. Il cuore dell'impianto si trova all'interno di un locale in cui gli armadi sono posizionati in corrispondenza del muro che sorregge la scala di accesso al piano superiore. Una scala che si sviluppa in modo elicoidale e viene sorretta da un muro a pianta circolare. "Per la prima
che coniugano estetica e robustezza con il rispetto delle più severe normative di settore, hanno trovato posto tutti i componenti necessari per la gestione di un impianto elettrico tanto complesso quanto delicato. L'impianto è chiamato a fornire l'energia elettrica a tutta la struttura: dalle grandi pompe di movimentazione alle singole utenze. Per il completamento dei quadri, Fasolo ha trovato, nel ricco catalogo BTicino, tutti i componenti necessari alle proprie esigenze, dal più semplice al più complesso. Tra questi spiccano gli interruttori scatolati Megatiker, sino a 1600 A, caratterizzati dalla possibilità di essere regolati per ottimizzare la protezione in funzione delle esigenze delle singole tratte. Ma un ruolo fondamentale, per
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volta - dice Fasolo - mi sono trovato a costruire degli armadi rotondi. Operare con un'azienda italiana, in grado di rispondere in modo flessibile anche ad esigenze particolare, ha però permesso di superare in modo molto elegante un simile problema. Abbiamo installato, infatti, la serie MAS di BTicino. Gli armadi di questa famiglia, nella versione HDX, sono ingegnerizzati per applicazioni Power Center e, quindi, studiati per le esigenze di tali ambienti. Da un punto di vista estetico, inoltre, abbiamo sviluppato una serie di cornici metalliche che permettono di creare un fronte uniforme, anche se curvo. Il risultato è un impatto estetico molto particolare e unico nel suo genere che, al contempo, offre un'elevata facilità nelle operazioni di pulizia. All'interno di questi rack,
la protezione da sovracorrenti e differenziale, è quello della rinnovata gamma di interruttori modulari BTDIN, qui utilizzati nella versione BTDIN 60 e 100, con potere di interruzione da 6.000 e 10.000 A. Il tutto completato da un panorama completato di ausiliari, salvamotori e contattori BTDin. Per garantire la continuità e la qualità dell'energia fornita all'elettronica, sono stati installati gli Ups convenzionali monofase on-line doppia converzione VFI mod.WHAD a marchio Legrand. Gruppi di continuità dalle dimensioni ridotte, che hanno trovato facilmente spazio all'interno del Power Center.
TEMPI PIÙ RAPIDI GRAZIE ALLA LOGISTICA
Anche la logistica ha rivestito un ruolo fondamentale per il successo
www.simmagazine.it dell'istallazione. La proprietà, infatti, aveva imposto tempistiche particolarmente strette. Dall'inizio dello scavo all'apertura dell'impianto avrebbe dovuto trascorrere un solo anno. Malgrado un'attenta pianificazione, in fase di installazione emergono sempre necessità particolari, spesso aggravate da integrazioni dell'ultimo minuto. “Anche in questo caso - rimarca Fasolo - operare con un partner come BTicino, il cui personale si è sempre mostrato disponibile a fronte delle nostre esigenze, ha rappresentato un indubbio vantaggio. Oltre a trovare sempre un interlocutore attento, l'azienda ci ha fornito tempestivamente tutti i prodotti di cui avevamo necessità, soddisfacendo anche richieste che imponevano un'evasione degli ordini in tempi particolarmente rapidi. Inoltre, su un solo catalogo, abbiamo trovato tutti i componenti necessari a una realizzazione tanto complessa”.
COSÌ TRASPORTIAMO I CAVI
Partendo dal Power Center, che rappresenta il "cuore” dell'impianto, i cavi devono raggiungere le singole utenze che, in un caso, hanno imposto di realizzare anche 1 km di impianto sotto il livello della piscina. Per supportare una simile quantità di cavi è stato necessario individuare una famiglia di passerelle che coniugasse gli aspetti estetici a quelli prettamente funzionali. Da qui la scelta di utilizzare i canali e le passerelle metalliche forate GammaP P31, fornite nelle dimensioni più svariate e arricchite da una serie di optional di montaggio che hanno permesso di ridurre i tempi di installazione. Il tutto completato dalle guaine guidacavo e dagli accessori RTA. L'importanza di queste strutture di protezione e sostegno, spesso sottovalutata, è fondamentale, soprattutto in un ambiente aggressivo con una piscina termale. Le soluzioni scelte, infatti, sono realizzate completamente in acciaio. Una peculiarità che permette di resistere agli aggressivi chimici presenti nell'ambiente termale. La necessità di coniugare qualità ed estetica ha suggerito di utilizzare, per i quadri periferici sparsi nei vari locali, carpenterie metalliche della serie MAS BTicino, nelle versioni MDX e LDX. I primi sono quadri monoblocco con grado
Nel Power Center di Y-40 anche gli armadi sono disposti circolarmente attorno alla scala. Le singole utenze hanno imposto di prevedere km di cavi sotto il livello della piscina. di protezione IP65, cosa che ha permesso di installarli anche in ambienti caratterizzati da un elevato livello di umidità o in quelli frequentati da persone bagnate, o dove vengono depositate anche attrezzature non asciutte, come il locale di ricarica delle bombole. Negli ambienti più “protetti" è invece stato possibile utilizzare i quadri componibili LDX, con grado di protezione IP43.
L'ELEGANZA DELLA SEMPLICITÀ
All'interno di una piscina, la sicurezza, sia in termini di garanzia del servizio che di protezione delle persone, rappresenta una priorità imprescindibile. Anche in questo caso il catalogo BTicino, con componenti in grado di dialogare fra loro in modo intelligente, ha permesso di superare ogni problema. É stato infatti realizzato un impianto che, soprattutto negli spogliatoi, evita ai bagnanti la necessità di entrare in contatto con le apparecchiature di controllo, pur limitando gli sprechi. Nei vari locali, infatti, sono stati installati una serie di sensori della serie civile Matix, coniugati con i frutti della stessa serie, che permettono di regolare l'accensione dell'impianto di illuminazione e dei singoli dispositivi in funzione dell'effettiva presenza di persone.
L'impiego di porte trasparenti consente di mantenere un elevato IP e di individuare rapidamente lo stato dei dispositivi.
La linea Matix di BTicino equipaggia tutti i locali facenti parte della struttura di Montegrotto Terme. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
041
Case-study
Impiantistica - Swarovski Kristallwelten, l'efficienza al servizio della creatività
Riflessi di luce firmati Swarovski
Dopo un restyling durato oltre un anno, il 30 aprile gli Swarovski Kristallwelten di Wattens, ad Innsbruck, hanno aperto nuovamente al pubblico: un progetto ambizioso che porta, tra le altre, la firma dell'azienda altoatesina Elpo che si è occupata dI realizzare gli impianti elettrici delle nuove aree del museo incantato di Sara Poletto
N
el 1995, in occasione del suo centesimo anniversario, l'azienda austriaca Swarovski materializza un concetto perfettamente in linea con la sua filosofia, un'attrazione che trasforma il cristallo in
un'esperienza multi-sensoriale. Questo concetto, veicolato come “i Mondi di Cristallo” o “Swarovski Kristallwelten”, viene articolato in due location, Swarovski Wien e Swarovski Innsbruck, ed è questo secondo
Impianti elettrici realizzati da: ELPO - tel 0474/570700 - www.elpo.eu YSTEM 042 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
polo museale ad essere stato al centro di un'ambiziosa opera di restyling del valore complessivo di 34 milioni di euro. E così il 30 aprile 2015, a 120 anni dalla fondazione del brand, ha aperto nuovamente le porte una delle
attrazioni turistiche più visitate d'Austria, con i suoi oltre 700 mila visitatori l'anno provenienti da ogni parte del globo. i Mondi di Cristallo Swarovski sono un vero e proprio scrigno sotterraneo, un museo d’arte contemporanea in
www.simmagazine.it cui ammirare creazioni innovative. Nelle sue 14 sale, le Camere delle Meraviglie, artisti, designer e architetti di fama internazionale si sono lasciati ispirare dalle preziose sfaccettature del cristallo, dando vita a opere e installazioni di pregio in grado di proiettare i visitatori in un mondo incantato. Ora la superficie degli Swarovski Kristallwelten di Wattens è più che raddoppiata, passando da 3,5 a 7,5 ettari. Tra le novità, la Nuvola di Cristallo, monumentale installazione realizzata con 600 mila cristalli incastonati a mano, che fluttua sopra uno specchio d’acqua di oltre 1.400 mq. La parte più meridionale del giardino è invece destinata ai bambini, con una torre cristallina di 14 metri circondata da un’ampia area gioco. A firmare il progetto un pool di grandi nomi dell’architettura mondiale: lo studio norvegeseamericano Snøhetta, per l’area ristorazione e le nuove attrazioni per bambini; il team artistico franco americano Cao Perrot, composto da Andy Cao e Xavier Perrot, per la progettazione del parco e della Nuvola di Cristallo; gli austriaci s_o_s architekten, responsabili della nuova zona reception e dell’area shopping.
ARCHITETTURE DI LUCE
È l'essenza stessa del cristallo ad aver ispirato l'architettura del progetto di ampliamento del museo di Innsbruck. La qualità atmosferica delle costruzioni simboleggia le proprietà del cristallo, amplificando la luce e affinando la percezione individuale. Per la realizzazione dell’impiantistica Swarovski si è affidata a partner di consolidata esperienza, già operativi e radicati sul territorio, come Elpo, che da anni collabora con la nota cristalleria. L’azienda altoatesina in particolare è stata incaricata della messa a punto di tutti gli impianti elettrici, della cabina di media e bassa tensione, dei quadri di potenza e di regolazione, della rete in fibra ottica e di quella IT, oltre che dei sistemi antincendio e dell’illuminazione di emergenza che garantiranno la sicurezza della
struttura. “I Mondi di Cristallo rappresentano il perfetto connubio tra estro creativo ed efficienza tecnica. Siamo orgogliosi di aver preso parte alla realizzazione di un progetto così articolato, mettendo la competenza e la professionalità del nostro team di tecnici al servizio degli architetti e designer che hanno firmato l’ampliamento di questa eccezionale attrazione”, ha affermato Robert Pohlin, Presidente di Elpo. “Swarovski è per noi un partner importante, con cui condividiamo valori come l’innovazione continua e la costante ricerca della perfezione”. Elpo si è occupata in particolare della fornitura delle cabine MT e BT, quadri di potenza e di regolazione per l’ampliamento dei Mondi di Cristallo Swarovski e della realizzazione degli impianti elettrici dei seguenti edifici: • Nuovo padiglione di ingresso (s_o_s architekten): suggestiva struttura in legno e vetro, sorretta da tronchi di betulla bianca, che danno l’impressione di essere letteralmente immersi in una candida foresta. • Daniels Café & Restaurant (Snøhetta): nuovo padiglione dedicato alla ristorazione, aperto sul giardino. La luce è protagonista indiscussa della struttura, amplificando le sfumature delle superfici interne, impreziosite dai cristalli Swarovski. • Torre e parco giochi (Snøhetta): collocata nella parte meridionale del giardino, la torre si sviluppa su 4 livelli e consente ai bambini di arrampicarsi fino a 14 metri di altezza. La facciata è realizzata con 160 sfaccettature cristalline che di notte appaiono come uno spettacolare corpo luminoso. La zona è completata da un ampio spazio in legno a acciaio dedicato ai giochi all’aperto. • Nuvola di Cristallo (CAO Perrot): principale attrazione del giardino, la Nuvola, realizzata con oltre 600 mila cristalli Swarovski montati a mano, è una monumentale installazione fluttuante sopra un ampio specchio d’acqua nera.
Alcune immagini dello Swarovski Kristallwelten di Wattens (Innsbruck) e delle sue nuove attrazioni dopo il restyling (www.kristallwelten. swarovski.com). Nel box sottostante, il quadro generale di BT 2.000A installato da Elpo.
GLI INTERVENTI FIRMATI ELPO • • • • • • •
Installazione di un anello di media-tensione composto da 3 Quadri MT e 9 trasformatori MT/BT da 630 kVA. Costruzione, presso l’officina Elpo, e successiva fornitura di 21 quadri elettrici per la distribuzione di energia. Installazione elettrocondotti di distribuzione corrente 1.250 A. Fornitura e posa della rete in fibra ottica. Rete IT. Fornitura e installazione dei sistemi di sicurezza antincendio. Fornitura e installazione degli impianti luce di emergenza.
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043
Tecnologia
Audio/Video - Dts-X: presto nelle nostre case
La battaglia continua…
Il dts:X è un formato multidimensionale a "oggetti" e si colloca sullo stesso piano del – e in diretta concorrenza con il – Dolby Atmos.
Nonostante la presentazione ufficiale avvenuta nell’aprile scorso, del dts:X si sa ancora poco: il sito ufficiale dts non dice più di tanto, in rete non si trovano schemi e diagrammi che ne illustrino il principio di funzionamento. Cerchiamo di conoscere più da vicino le caratteristiche del nuovo formato di Marco Galloni sonori, ma anche di distribuire agevolmente i contenuti lungo la filiera cinematografica mediante streaming, supporti ottici e broadcast. La piattaforma MDA, sottolinea il sopraccitato Kirchner, soddisfa insomma le esigenze di tutta la catena della produzione, dalla creazione dei contenuti alla riproduzione.
I PARTNER DEL PROGRAMMA DTS:X
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er quel che ne sappiamo, la X potrebbe benissimo stare per “ignoto”, “segreto”, “incognito”, o qualcosa del genere. Anche dopo la presentazione ufficiale, avvenuta il 9 aprile 2015 a Calabasas, in California, il dts:X rimane un formato piuttosto misterioso. La stessa dts, nelle notizie stampa come nel sito ufficiale, appare evasiva, dice e non dice, né si riescono a trovare in rete disegni, diagrammi e schemi che illustrino il principio di funzionamento del nuovo standard audio. Di sicuro si sa che il dts:X è un formato multidimensionale a oggetti («object-based, multi-dimensional audio technology»), il che lo YSTEM 044 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
colloca sullo stesso piano del – e in diretta concorrenza con il – Dolby Atmos. Ma a differenza dell’Atmos, il dts:X non dà rigide prescrizioni sulle configurazioni o sul numero di diffusori da utilizzare. Il dts:X, si legge nei comunicati della casa, semplicemente si adatta all’ambiente di ascolto così come esso è, il che conferisce al nuovo standard una flessibilità e una praticità d’impiego sconosciuta agli altri formati. «Fino a questo momento» – dichiara Jon Kirchner, CEO DTS – «la riproduzione sonora nei cinema e nelle nostre case è stata determinata da configurazioni di diffusori standardizzate. Attraverso l’uso di oggetti audio, il dts:X è in grado
di “scalare” le colonne sonore in un’ampia gamma di sistemi di riproduzione (...), pur rimanendo fedele alla visione del creatore di contenuti. Questo approccio fornisce la più autentica esperienza audio tridimensionale di sempre, proiettando gli ascoltatori al centro dell’azione». Un’altra cosa certa è che il dts:X è un formato aperto, libero, basato com’è sulla piattaforma “license fee-free” MDA (Multi-Dimensional Audio). Di proprietà della DTS, tale piattaforma permette non soltanto di codificare le colonne sonore controllando con grande precisione la posizione, i movimenti e il volume degli oggetti
Per garantire la dovuta qualità e flessibilità nell’ambito del programma dts:X, la casa madre ha stretto accordi con tre importanti industrie che operano nei settori della fornitura di attrezzature e del processing di segnale: la GDC Technology, che produce apparecchiature per il cinema digitale, dai server ai proiettori integrati, dalle memorie per il backup ai software per ottimizzare l’acustica dei teatri; la QSC, che costruisce amplificatori, diffusori e processori professionali di altissima qualità; la USL Incorporated, infine, specializzata nella produzione di crossover, convertitori, monitor per regia, distributori di segnale e sistemi per misure audio in ambiente. La GDC Technology, che vanta il più grande numero di server per
cinema digitale installati nella zona Asia/Pacifico (oltre 40.000 server a maggio di quest’anno), ha anche l’incarico di rilasciare le certificazioni DTS:X e gli aggiornamenti firmware della piattaforma MDA. Altro partner di peso nel programma dts:X è la Carmike Cinemas, una società acquartierata a Columbus (Georgia) che possiede e/o gestisce 278 sale cinematografiche distribuite un po’ in tutti gli stati nordamericani, dall’Alabama al Wyoming: «La flessibilità del dts:X» – ha dichiarato Fred Van Noy, vicepresidente della Carmike Cinemas – «ci permette di offrire un’esperienza coinvolgente a un pubblico più ampio. Apprezziamo particolarmente il fatto che il dts:X si adatta non soltanto alla configurazione di numerose sale, ma ci permette anche di continuare a lavorare con il nostro fornitore abituale di apparecchiature, la QSC».
LE CARATTERISTICHE DEL DTS:X IN VERSIONE DOMESTICA
Per quanto riguarda la versione home theater del dts:X, le caratteristiche chiave del nuovo standard sono fondamentalmente quattro: retrocompatibilità,
www.simmagazine.it possibilità di controllare il livello di emissione dei dialoghi (funzione Dialog Control), flessibilità di configurazione diffusori, compatibilità con i formati “lossless”. Riguardo alla retrocompatibilità, occorre innanzitutto dire che il dts:X si basa sulla stessa piattaforma del dts-HD Master Audio, per cui è compatibile con ogni bistream dts attualmente in circolazione e con tutti i decoder dts-HD. Il dts:X può riformattare qualsiasi contenuto codificato in stereofonia, in 5.1 e in 7.1. I decoder dts:X, dal canto loro, sono in grado di decodificare DVD, Bluray Disc e ogni formato media streaming. A titolo di cronaca segnaliamo che il primo film codificato dts:X disponibile su Bluray è “Ex Machina” di Alex Garland, un thriller psico/ fantascientifico incentrato sul triangolo amoroso tra due uomini e una donnarobot (vedi box). La funzione Dialog Control, seconda caratteristica chiave del dts:X, può essere inserita o meno nella colonna sonora, a scelta del creatore di contenuti. Se disponibile, la Dialog Control consente all’ascoltatore di regolare a piacimento il volume dei dialoghi; il parlato viene trattato alla stregua di un qualsivoglia oggetto sonoro che può essere innalzato al di sopra dei suoni di sottofondo, così da conferirgli maggior intelligibilità e chiarezza. La flessibilità nella configurazione dei diffusori è merito di una tecnologia di mappatura spaziale basata su metadati, che permette di riprodurre una colonna sonora codificata dts:X con qualsiasi configurazione e numero di diffusori senza perdere alcun oggetto sonoro.
Un contenuto creato per un certo layout di diffusori può essere rimappato allo scopo di riprodurlo con un layout diverso; il dts:X, stando alle dichiarazioni della casa madre, supporta fino a 32 diverse configurazioni di diffusori. Per quanto riguarda l’ultima caratteristica chiave, la compatibilità con i formati “lossless”, ci limitiamo a ricordare che il dts:X supporta frequenze di campionamento fino a 96 kHz per i mix basati su oggetti sonori e fino a 196 kHz per i programmi stereofonici e multicanale.
C’È ANCHE L’HEADPHONE:X
Il dts:X, in realtà, non si limita a rispettare le configurazioni di diffusori già esistenti, semplificando la vita ai progettisti, agli
installatori, agli utilizzatori di sistemi home theater. Il nuovo standard è anche compatibile, nella variante Headphone:X, con l’ascolto in cuffia: grazie a una tecnologia che supporta i formati
audio stereo, 5.1, 7.1 e 11.1, l’Headphone:X «simula l’ambiente in 3D del “mixing stage” originale», garantendo gli stessi effetti surround che si possono sperimentare con un sistema
cinematografico a 11.1 canali. Non occorrono auricolari speciali, è sufficiente una qualsiasi cuffia stereofonica; la DTS fornisce tuttavia un database di cuffie particolarmente indicate
IL PRIMO FILM SU BLU-RAY CON AUDIO DTS:X
“Ex Machina”, il primo titolo codificato dts:X disponibile su Blu-ray Disc, è un thriller fanta-psicologico dalla trama complessa, in cui si intrecciano temi di vasta portata quali la coscienza, la verità e la menzogna, l’intelligenza artificiale, l’amore e la sessualità. È la storia di un giovane programmatore di computer, Caleb (Domhnall Gleeson), che viene scelto per trascorrere una settimana nel rifugio di montagna di Nathan (Oscar Isaac), brillante imprenditore che dirige la società per cui Caleb lavora. Caleb scopre di essere stato selezionato per partecipare al test finale di un programma sull’intelligenza artificiale cui Nathan si dedica da anni. Nella fattispecie, l’intelligenza ha le fattezze antropomorfe di Ava (Alicia Vikander), una bellissima ragazza-robot. L’esperimento si trasforma però in un triangolo amoroso tra i due uomini e Ava, che combattono una dura battaglia psicologica in cui i confini tra verità e menzogna, lealtà e inganno, realtà e illusione vengono messi a repentaglio. Girato fra il luglio e il settembre 2013 tra i fiordi della Norvegia e i Pinewood Studios di Londra, “Ex Machina” è stato scritto e diretto da Alex Garland, alla sua prima esperienza come regista.
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Tecnologia
Audio/Video - Dts-X: presto nelle nostre case Rappresentazione del posizionamento dei diffusori per una sala home theater equipaggiata di decoder dts:X. Gli standard audio multicanale impongono in genere configurazioni di diffusori piuttosto rigide, che ammettono poche e non sostanziali variazioni sul tema: il dts:X, al contrario, non solo non vincola ad alcuna configurazione ma adatta se stesso alle configurazioni per questo uso, nel quale l’ascoltatore può scegliere il modello che meglio si adatta ai suoi gusti musicali ed estetici, alla conformazione della testa e alle caratteristiche dell’amplificatore utilizzato
L’HOME THEATER È PRONTO PER IL DTS:X
Secondo la DTS, i sintoamplificatori e i processori per home theater rappresentano circa il 90% dei prodotti compatibili con il dts:X che sono stati o saranno immessi sul mercato nel 2015. La Denon, per esempio, ha già in commercio l’AVR-X7200W, un sintoamplificatore audio/video a 9.2 canali per il quale si attende l’upgrade firmware dts:X entro l’anno in corso. Altri prodotti già disponibili in attesa dell’upgrade sono il sintoamplificatore Marantz AV8802, il preamplificatore Steinway Lyngdorf P200, il Theta Digital Casablanca IVa e il Trinnov Audio Altitude32, un sofisticato preamplificatore di classe hi-end a 32 canali discreti. Marchi come Integra, Onkyo, Pioneer e Yamaha hanno annunciato il lancio di prodotti dts:X-compatibili per l’autunno/inverno 2015.
Tra i prodotti già in commercio compatibili con il dts:X c’è il Denon AVRX7200W, sintoamplificatore AV a 9.2 canali al vertice della gamma del produttore giapponese: l’aggiornamento dovrebbe avvenire tramite firmware, ma c’è chi parla della possibilità di modifiche hardware.
Sotto, il nuovissimo Onkyo TX-RX900 (a pari del TX-RZ800) è il primo receiver dell'azienda giapponese a garantire la compatibilità (tramite upgrade) con il formato dts:X. Lo vedremo dopo l'estate anche da noi grazie a Tecnofuturo, l'azienda di distribuzione dei prodotti Onkyo sul territorio italiano.
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per pilotare la cuffia; il database, costantemente aggiornato, comprende al momento circa 230 modelli di 60 case diverse. Per percepire pienamente gli effetti surround occorre ovviamente che la traccia sia codificata Headphone:X, ma anche con materiale non codificato, garantisce la DTS, si ha un miglioramento nella qualità della riproduzione. A titolo di cronaca ricordiamo che l’Headphone:X è stato utilizzato da Hans Florian Zimmer, compositore di successo e capo del dipartimento musicale degli studi DreamWorks, per la colonna sonora di “Man of Steel”. Allo scopo di migliorare le prestazioni del suo sistema per cuffie, nel settembre dello scorso anno la DTS ha varato l’Headphone:X Headphone Tuning Program, un pacchetto di strumenti e servizi messo a disposizione dei fabbricanti di cuffie per consentirgli di creare prodotti sempre migliori, capaci di valorizzare l’esperienza Headphone:X. Diversi produttori di cuffie, tra i quali Panasonic, Skullcandy e Republic of Frends, hanno aderito al programma. Nel marzo di quest’anno la DTS ha annunciato un accordo con la cinese Huawei, a seguito del quale l’Headphone:X sarà disponibile su alcuni smartphone del marchio orientale, come i modelli Vivo e Nubia: «Grazie all’ingresso nel critico
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Configurazione dei diffusori all’interno di una sala cinematografica Dolby Atmos. Gli standard audio multicanale impongono in genere configurazioni di diffusori piuttosto rigide, che ammettono poche e non sostanziali variazioni sul tema: il dts:X, al contrario, non solo non vincola ad alcuna configurazione ma adatta se stesso alle configurazioni preesistenti.
Come il Dolby Atmos, del quale qui vediamo schematizzati il principio di funzionamento e la procedura di codifica, il dts:X è un formato audio multidimensionale a oggetti. I formati di questo tipo utilizzano oggetti sonori che, in fase di codifica, vengono disposti vettorialmente sulla track, dando luogo a effetti di circondamento molto più realistici e coinvolgenti di quelli ottenuti con i tradizionali formati multicanale. mercato cinese» – ha dichiarato Brian Towne, presidente della DTS per l’area Asia/Pacifico – «l’Headphone:X giocherà
un ruolo chiave nella diffusione dei contenuti dts». In questo senso, l’Headphone:X si rivela ben più di una semplice
estensione o variante del dts:X, una sorta di suo corollario: l’Headphone:X rappresenta un’estremizzazione del
concetto di dts:X. Se quest’ultimo è il formato che non impone alcuna configurazione di diffusori ma si adatta a quelle
esistenti, l’Headphone:X va oltre, fa di più: è il formato che libera dalla necessità di usare diffusori. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
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Tecnologia
Networking - Le reti aziendali
Tutti insieme appassionatamente
Almeno dal punto di vista concettuale, le reti aziendali non sono nulla di complicato: si tratta semplicemente di insiemi di computer connessi in wired oppure in wireless. Ma quando dal concetto si passa alla pratica le cose cambiano: implementare e gestire una rete aziendale può essere molto impegnativo. Ecco le proposte di quattro specialisti del settore: Cisco, D-Link, Netgear e TP-Link di Marco Galloni
R
isparmiare grandi quantità di tempo e danaro; consentire a impiegati e dirigenti di comunicare senza spostarsi dalla postazione di lavoro; condividere potenza YSTEM 048 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
di calcolo e memoria; semplificare la gestione delle risorse, abbattere i costi e incrementare la produttività: quale azienda resisterebbe a simili allettamenti? E infatti società e compagnie di ogni
tipo e dimensione, dalla multinazionale alla ditta individuale, si guardano bene dal resistere: questa è la ragione per cui le reti aziendali di computer vanno sempre più diffondendosi. Le reti di
calcolatori nascono dalla necessità di affrancarsi dalle configurazioni centralizzate costruite attorno a un unico, potente computer detto mainstream, configurazioni diffuse già a partire dalla
fine degli anni ’50 del secolo scorso. Invece di ricorrere a un unico grande elaboratore, una rete aziendale sfrutta l’intelligenza distribuita di computer personali a basso costo connessi su linea
www.simmagazine.it cablata (wired) o attraverso standard wireless. I vantaggi della rete rispetto alla struttura centralizzata sono evidenti: maggior tolleranza ai guasti e ai malfunzionamenti, dal momento che eventuali defaillance di uno o più computer restano circoscritte, non si ripercuotono sull’intera rete; costi notevolmente più bassi, dovuti al fatto che il prezzo dei personal computer è di gran lunga inferiore a quello dei mainframe; “scalabilità”, termine con il quale è da
intendersi la possibilità di far crescere e aggiornare la rete gradualmente, sostituendo o modificando i componenti poco alla volta e distribuendo così l’impegno economico sul lungo periodo.
DALLE BODY AREA NETWORK ALLE GLOBAL AREA NETWORK
Come è facile immaginare, esiste un gran numero di tipi di rete differenti, che possono essere classificati secondo l’estensione nello spazio, il medium utilizzato per la trasmissione dati, la topologia (point-to-point, broadcast...) e altri criteri. La classe forse più numerosa è quella secondo l’estensione nello spazio, che va dalle Body Area Network (BAN), reti che si sviluppano attorno al corpo dell’operatore fino a un massimo di un metro, alle Global Area Network (GAN), network che abbracciano tutto il pianeta e magari, grazie alle connessioni satellitari, anche porzioni dello spazio celeste. Tra questi due estremi esistono numerosi altri tipi di rete: le Personal Area Network (PAN), che si estendono attorno al corpo dell’operatore per alcuni metri; le Local Area Network (LAN), reti che si diramano all’interno di un edificio o di un comprensorio per alcuni chilometri al massimo; le Campus Area Network (CAN), reti interne a campus universitari o insiemi di edifici connesse da cavi di proprietà dell’ente universitario; le Metropolitan Area Network (MAN), la cui estensione abbraccia una singola città; le Wide Area Network (WAN), reti che ricoprono aree molto estese, comprendenti diverse regioni. Di solito le reti locali utilizzano cablaggio strutturato con cavi UTP di categoria, ma sempre più spesso il cablaggio è integrato con – o sostituito da – connessioni wireless. Per implementare le LAN si usa soprattutto la tecnologia Ethernet su cavo o su fibre ottiche, con velocità di trasmissione tipiche di 10/100 Mbps, velocità che possono tuttavia raggiungere il Gbps. Le reti pubbliche, gestite da operatori nazionali o regionali, utilizzano ancora
I costi di allestimento di una rete aziendale sono molto inferiori a quelli delle strutture centralizzate di tipo mainframe. Sul lungo periodo, però, le cose vanno diversamente: la rete tende a espandersi, a diventare più complessa ed eterogena, con conseguenti problemi di compatibilità tra computer e altri dispositivi, fattori che incidono sui costi di manutenzione. in larga parte il doppino bilanciato della telefonia analogica, che consente di trasmettere dati attraverso tecnologie quali la ISDN, la ADSL e la ADSL2+. Oggi si cerca tuttavia, dove possibile, di sostituire il doppino telefonico con le fibre ottiche, con le infrastrutture della TV via cavo (soprattutto negli USA), con le onde convogliate su powerline e perfino con le reti satellitari.
IL WI-FI DI QUINTA GENERAZIONE
Se è vero che le reti presentano diversi vantaggi rispetto alle strutture centralizzate di tipo
mainframe, è altrettanto vero che non mancano gli svantaggi. Come tutte le cose di questo mondo, anche le reti di computer hanno i loro punti deboli, le loro criticità. Il primo punto debole è la sicurezza: rispetto ai mainframe, le reti sono più vulnerabili agli attacchi di hacker, malintenzionati, virus, worm e simili. Il secondo punto debole è costituito dagli elevati costi di manutenzione: se in fase di allestimento una rete risulta di gran lunga più economica di una struttura mainframe, con il tempo la rete tende a espandersi, a diventare più complessa ed
eterogena, il che rende la sua manutenzione sempre più impegnativa e costosa. Un altro punto debole è costituito dalle sempre più diffuse connessioni wireless, in particolare quelle su Wi-Fi. Standard affidabile e praticissimo, il Wi-Fi, ma quando i dispositivi connessi aumentano possono manifestarsi problemi quali rallentamenti sulla linea, intasamenti, interferenze e simili. Per queste ragioni alcune aziende che offrono strutture e servizi per reti aziendali si stanno orientando verso l’IEEE 802.11ac, forse meglio conosciuto come Wi-Fi di quinta generazione.
PRODUTTORI E DISTRIBUTORI
Cisco Systems – USA DISTRIBUTORE: Cisco Systems Italy – Via Torri Bianche, 8 20059 Vimercate (MI) www.cisco.com/it Numero verde: 800 782648 Fax: 039 6295299 D-Link – Taiwan DISTRIBUTORE: Esprinet – Via Energy Park, 20 – 20871 Vimercate (MB) tel. 02/40498800 – www.esprinet.com Netgear – USA DISTRIBUTORE: Netgear International Inc. – P.zza della Repubblica, 32 20124 Milano – tel. 02/91198001 – www.netgear.it TP-Link – Cina DISTRIBUTORE: TP-Link Italia – Via Gobetti, 2/A – 20063 Cernusco S/N (MI) tel. 02/92392211 – www.tp-link.it
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Tecnologia
Networking - Le reti aziendali
Sopra a sinistra, il DWL-8610AP della taiwanese D-Link, access point con Wi-Fi 5G e tecnologia AC 1750 Dual-Band. L’elevata velocità di trasferimento (fino a 1750 Mbps) e la disponibilità di due bande wireless simultanee lo rendono il dispositivo ideale in applicazioni ad alte prestazioni di rete quali le videoconferenze e i servizi basati su cloud. A destra, il TP-Link EAP220: introdotto in Italia poco più di un mese fa, è un access point Dual Band (2,4 e 5 GHz) per impieghi in reti aziendali ad alta densità ed elevato numero di utenti, bisognose di garanzie di sicurezza particolari; l’EAP220 dispone di captive portal e di protocolli e funzioni quali il WPA e il WPA2-enterprise, l’802.1X con Radius, il Multi-SSID, l’isolamento wireless, il MAC Filtering e il rilevamento Rogue AP. Rispetto al predecessore IEEE 802.11n, il nuovo Wi-Fi presenta non pochi miglioramenti: innanzitutto opera sull’unica banda dei 5 GHz, ben lontana dagli
intasatissimi 2,4 GHz su cui si trova ormai di tutto, dai forni a microonde ai dispositivi Bluetooth. Poi ha una banda di lavoro più larga: dai 40 MHz dell’802.11n si passa agli 80
MHz, fino a raggiungere un massimo di 160 MHz. L’IEEE 802.11ac ha inoltre fino a otto flussi spaziali MIMO, che sono un po’ come le corsie di un’autostrada (i dati hanno
quindi molto più spazio), e anche dal punto di vista della velocità di trasferimento non c’è confronto con l’IEEE 802.11n: la velocità teorica del Wi-Fi 5G è di 1 Gbps,
quella reale è comunque di 430/500 Mbps, oltre tre volte la velocità dell’IEEE 802.11n. Il Wi-Fi di quinta generazione utilizza inoltre una particolare tecnologia detta
UN SOFTWARE PER I SYSTEM INTEGRATOR E I NETWORK MANAGER
Tra le offerte D-Link c’è il Central WiFiManager, un software per il controllo di reti wireless professionali studiato per le aziende in fase di crescita, le società multisito, gli installatori di rete, i system integrator e i network manager. Il software, che è gratuito e compatibile con alcuni access point D-Link selezionati, permette di controllare e monitorare reti multiple in tempo reale e di gestire fino a 500 access point attraverso un unico portale; il Central WiFiManager consente anche di controllare la rete da remoto, operando in pratica come un servizio cloud hosted. L’ottimizzazione di rete è ottenuta mediante il controllo automatico del canale e della potenza, mentre la sicurezza è garantita da server esterni Radius e LDAP, da codici di autenticazione Wi-Fi e dal captive portal per il controllo degli accessi (vedi figura). Grazie al Central WiFiManager, il system integrator o l’IT manager possono monitorare e gestire gli access point di tutti i clienti della società o delle sedi decentrate. Il software permette inoltre di configurare un singolo AP e di applicare la stessa configurazione a più access point.
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www.simmagazine.it “beamforming”, che aumenta l’intensità del segnale ed elimina i punti morti.
D-LINK DWL-8610AP, VELOCISSIMO ACCESS POINT CON WI-FI 5G
Tra le aziende che più stanno investendo nell’IEEE 802.11ac c’è D-Link, una società taiwanese che detiene molti primati, tra i quali l’essere la prima compagnia di networking quotata alla borsa di Taiwan e la prima a introdurre la tecnologia Green Ethernet sugli switch Gigabit. Secondo D-Link, il Wi-Fi 5G, risolvendo i problemi di scarsa copertura, cadute della connessione, rallentamenti e intasamenti tipici dei Wi-Fi delle generazioni precedenti, aiuta le aziende a sfruttare meglio il BYOD (Bring Your Own Device) e il cloud computing. Oltre a fornire supporto tecnico alle compagnie che intendono trasmigrare dai vecchi sistemi Wi-Fi all’IEEE 802.11ac, la D-Link produce dispositivi dotati di tecnologia Wi-Fi 5G. Uno dei più interessanti è il DWL8610AP, un access point unificato che si avvale di tecnologia wireless AC 1750 Dual-Band. L’elevata velocità del DWL-8610AP, che può raggiungere i 1750 Mbps, è la miglior garanzia per un funzionamento ineccepibile delle applicazioni ad alte prestazioni di rete quali le videoconferenze e i servizi cloud-based. La disponibilità di due bande wireless simultanee, inoltre, riduce le interferenze e garantisce la compatibilità con dispositivi che utilizzano tecnologie diverse. L’access point D-Link può funzionare come unità stand-alone, come gruppo di autoconfigurazione o come dispositivo gestito tramite interruttore unificato o wireless controller; un sistema unificato D-Link può gestire fino a 192 access point contemporaneamente. Il DWL-8610AP è inoltre
dotato di PoE (Power over Ethernet), di bilanciamento del carico di rete, di procedure per la sicurezza e l’autenticazione, di segmentazione wireless LAN e di supporto VLAN. Tutto questo fa del DWL8610AP «il dispositivo ideale per aggiornare le reti delle piccole e medie imprese», dichiara Alessandro Taramelli, manager della divisione sales & marketing di D-Link.
TP-LINK EAP220, L’ACCESS POINT DI MASSIMA SICUREZZA
Rimaniamo in tema di access point per presentare un altro esemplare notevole, introdotto in Italia poco più di un mese fa: si tratta del TP-Link EAP220, un AP Dual Band (2,4 e 5 GHz) concepito per impieghi professionali e più specificamente per le reti aziendali; dotato di “captive portal” e di gestione autoRF, l’EAP220 è, secondo il produttore, l’access point ideale per reti ad alta densità, caratterizzate da un elevato numero di utenti e bisognose di garanzie di sicurezza extra. Il captive portal, lo ricordiamo, rappresenta un efficace sistema di autenticazione degli ospiti che intendono accedere alla rete Wi-Fi. Il captive portal chiede all’utente di eseguire alcune operazioni, che possono andare dall’accettazione della politica d’uso all’inserimento di password e ID; queste operazioni devono poi essere verificate da un portal server esterno o dall’amministratore della rete, che fanno da garanti contro gli accessi indesiderati. La sicurezza della rete in cui l’EAP220 viene utilizzato è incrementata dalle funzioni e dai protocolli di cui l’access point dispone, quali il WPA e il WPA2-enterprise, l’802.1X con Radius, il Multi-SSID, l’isolamento wireless, il
Le reti di computer possono essere classificate secondo criteri diversi, come l’estensione nello spazio. Le Local Area Network (LAN), per esempio, sono reti che si diramano all’interno di un edificio o di un comprensorio per alcuni chilometri al massimo. Qui sopra ne vediamo lo schema di principio: in questo caso la LAN non rimane circoscritta all’edificio o al comprensorio ma comunica anche, attraverso un firewall, con Internet.
Questa configurazione di rete, proposta dalla TP-Link, vede schierati cinque access point EAP220. Perché gli access point possano funzionare è richiesta la presenza di un server DHCP che assegni gli indirizzi IP sia agli access point sia ai client; in questo caso le funzioni del server DHCP sono svolte da un router (in alto a destra, nello schema). MAC Filtering e il rilevamento Rogue AP. Se l’EAP220 viene utilizzato in ambito WLAN, la configurazione e la gestione di queste reti sono semplificate dalla funzione clustering e dal software EAP per il controllo
centralizzato. Del tutto gratuito, il software EAP consente agli amministratori di rete di gestire centinaia di access point da qualsiasi computer connesso in rete; il software permette inoltre la configurazione centralizzata,
il monitoraggio in tempo reale, le analisi grafiche sul traffico di rete e gli aggiornamenti firmware. L’access point EAP220, dotato tra l’altro di un elegante chassis a plafoniera, si presta a essere collocato SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
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Tecnologia
Networking - Le reti aziendali NETGEAR BUSINESS CENTRAL, TUTTA LA POTENZA DEL CLOUD
La Business Central Wireless Manager di Netgear è una piattaforma cloud-based di tipo SaaS (Software-as-a-Service) pensata per la gestione di dispositivi wireless di rete nell’ambito di aziende di piccole e medie dimensioni. La piattaforma consente, per mezzo di un portale dedicato, di monitorare la rete in tempo reale, configurare le impostazioni di sicurezza, gestire i SSID, visualizzare i report sui consumi di banda e bilanciare il carico di rete e la ridondanza.
GLOSSARIO
AP (ACCESS POINT) L’Access Point è un dispositivo che fa da interfaccia tra il dominio wireless e quello wired: un AP permette a chi utilizza unità wireless di accedere alla rete cablata. ACCOUNT Con questo termine si intende l’insieme di dati personali, contenuti, funzionalità e strumenti attribuiti al nome di un utente che opera in determinati contesti informatici, come siti web, social network, reti dati e simili. BROADCASTING Il termine viene utilizzato soprattutto nelle telecomunicazioni, per indicare la trasmissione simultanea di programmi, informazioni e dati da un sistema trasmittente a un insieme di sistemi riceventi non definito a priori. Tuttavia lo si usa anche nell’informatica, per indicare la trasmissione, all’interno di una rete di computer, di pacchetti dati che vengono consegnati a tutti i calcolatori connessi nel network.
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BUG Il bug, o baco, è un errore commesso durante la scrittura di un software; talvolta il termine può indicare anche il difetto di un componente hardware. Un bug può essere più o meno grave: nei casi peggiori può rendere vulnerabili ad attacchi informatici i computer sui quali gira il software. BYOD La sigla sta per Bring Your Own Device (“porta il tuo dispositivo”) e si riferisce al permesso, accordato da alcune aziende ai propri dipendenti, di utilizzare i dispositivi personali (smartphone, tablet, notebook) sul posto di lavoro per accedere alle informazioni e alla risorse aziendali. CLIENT In informatica, il termine client indica un computer che accede ai servizi o alle risorse di un altro computer detto server. Il termine può indicare anche il software utilizzato sul computer (client) per
su qualsiasi superficie a vista o a scomparsa, a parete o a soffitto; l’alimentazione PoE permette di installarlo anche in zone non servite dalla rete elettrica.
accedere alle funzioni e ai servizi offerti dal server. DEBUG Il debugging, o più semplicemente debug, è il processo di ricerca degli errori all’interno di un software. Si tratta di una delle operazioni più importanti e delicate della messa a punto di un programma. FIREWALL Hardware o software la cui funzione è proteggere dagli accessi abusivi un elaboratore o una rete di computer. MAINFRAME Il mainframe computer, più conosciuto semplicemente come mainframe, è un sistema a logica centralizzata costituito da uno o più computer caratterizzati da grande velocità e potenza di calcolo. URL Nelle telecomunicazioni e nell’informatica, l’Uniform
Ma anche i più perfezionati dispositivi hardware sono poca cosa se non c’è un’intelligenza a coordinarli. Questa la ragione per cui Netgear ha creato Business Central Wireless Manager, una piattaforma cloud-based pensata per le piccole e medie imprese alla ricerca di una soluzione affidabile ed economica per gestire i dispositivi wireless della rete aziendale. Business Central opera come una piattaforma SaaS (Softwareas-a-Service), consentendo il controllo centralizzato di tutti i dispositivi e gli utenti connessi in rete. Per mezzo di un portale dedicato è possibile monitorare la rete in tempo reale (mediante alert), configurare le impostazioni di sicurezza, gestire i SSID (Service Set IDentifier), visualizzare i report sui consumi di banda
Resource Locator (URL) è una sequenza di caratteri che identifica in modo univoco una risorsa presente in Internet, per esempio un documento, un’immagine o un video. UTP La sigla, che sta per Unshielded Twisted Pair, identifica un cavo non schermato del tipo solitamente impiegato nelle reti Ethernet. Un cavo UTP è costituito da quattro coppie di conduttori intrecciati; allo scopo di aumentare l’insensibilità ai disturbi e ridurre il crosstalk, ciascuna coppia è intrecciata con passo diverso dalle altre. WIRELESS AC È uno dei nomi dell’IEEE 802.11ac, meglio conosciuto come Wi-Fi di quinta generazione o Wi-Fi 5G. Si tratta di un’evoluzione del Wi-Fi N (IEEE 802.11n) caratterizzata da maggior velocità e stabilità, banda di lavoro più ampia e singola frequenza di trasmissione (5 GHz).
www.simmagazine.it e bilanciare il carico di rete e la ridondanza. La Neatgear elenca dieci ragioni per scegliere la piattaforma Business Central, dieci ragioni più che convincenti, bisogna dire: accesso sicuro tramite browser, per monitorare la rete anche da remoto; gestione del controllo accessi; accesso alla rete gratuito oppure a pagamento; possibilità di creare un unico account su MyNetgear.com per la gestione centralizzata della rete; acquisto delle sole licenze necessarie; nessun hardware da installare, a garanzia di una maggior scalabilità della rete; gestione delle licenze, con possibilità di controllare quali sono valide e quali invece da rinnovare; massima sicurezza d’accesso, grazie all’uso di server Radius, Active Directory e AAA; bilanciamento automatico del carico di rete; possibilità di gestire da uno a 4000 access point per account. Compatibile con gli access point Netgear WNAP210v2, WNDAP320, WNDAP350, WNDAP360 e WNDAP660, la piattaforma Business Central è tra l’altro estremamente facile da usare: basta creare un account, scaricare la versione di prova gratuita (validità 90 giorni), selezionare gli access point compatibili, aggiornare il firmware e connettersi. Non è il caso qui di dilungarsi sulle virtù delle soluzioni cloud-based, i cui benefici in termini di semplificazione della gestione, monitoraggio e supporto delle reti sono ben noti. Può essere però utile riflettere sui risultati di un’indagine condotta nell’aprile 2015 su un campione di 401 “decision maker” statunitensi e inglesi. L’89% di questi decision maker del settore IT, ebbene, dichiara che il monitoraggio continuo della rete è di fondamentale importanza per gli utenti finali; il 69% degli intervistati già usa o è interessato a
usare una piattaforma cloud per controllare gli access point wireless; l’80% dei decision maker concorda sull’importanza del cloud per migliorare l’affidabilità di rete e i servizi IT, modificare le impostazioni in tempo reale e ridurre i costi.
IWAN, LE WAN INTELLIGENTI DI CISCO SYSTEMS Un tipo di rete aziendale del tutto particolare è stato sviluppato dalla Cisco Systems: si tratta delle IWAN, o Intelligent Wide Area Network. A causa della globalizzazione, le Wide Area Network (WAN) sono diventate le principali arterie di comunicazione tra uffici e clienti sparsi per il mondo. Più estese sia delle LAN (Local Area Network) sia delle MAN (reti metropolitane), le WAN sono reti di trasporto capaci di connettere più reti locali o metropolitane per mezzo di una dorsale (backbone). Molte WAN sono private, realizzate specificamente per questa o quella società od organizzazione; Internet, che può essere considerata la WAN più grande mai realizzata, è invece ad accesso pubblico. Fino a questo momento, l’unico modo che un’azienda o un qualsivoglia altro tipo di organizzazione aveva per utilizzare una WAN era dotarsi di una rete privata basata sulla tecnologia MPLS (Multi Protocol Label Switching) o su servizi di linea in affitto. Ma sia la MPLS sia i servizi in affitto possono essere molto costosi. E qui entrano in gioco le IWAN di Cisco, che utilizzano Internet a mo’ di WAN (“Internet as WAN”) però con prestazioni, in termini di sicurezza, efficienza ed economia di costi, di gran lunga superiori a quelle dei network utilizzati dai piccoli portali commerciali. Grazie al DMVPN (Dynamic Multipoint VPN), un software IOS sviluppato da Cisco, le IWAN garantiscono un
La globalizzazione ha fatto delle Wide Area Network (WAN) le principali arterie di comunicazione tra uffici e clienti. Finora l’unica via che un’azienda aveva per utilizzare una WAN era dotarsi di una rete privata basata sulla tecnologia MPLS (Multi Protocol Label Switching) o su servizi di linea in affitto. Ma a causa dei notevoli costi dell’MPLS e dei servizi in affitto, ai quali occorre aggiungere la rapida crescita del traffico video su Internet e del traffico mobile, quest’unica via si dimostra sempre meno conveniente: per questo Cisco ha sviluppato le WAN intelligenti, o IWAN, che sfruttano Internet come Wide Area Network (“Internet as WAN”). efficiente trasferimento dati su qualunque medium di trasmissione, inclusi l’MPLS, il broadband e i cellulari 3G, 4G e LTE. Il software DMVPN, tra l’altro, garantisce un elevato grado di protezione della privacy e dell’integrità dei dati. Le IWAN di Cisco si avvalgono anche di altre soluzioni e tecnologie, che possiamo elencare e descrivere qui solo in modo sintetico: la Cisco Performance Routing (PfR), che controlla dinamicamente i pacchetti dati in base al tipo di applicazione, alle prestazioni e allo status della rete; la Cisco Application Visibility and Control (AVC) e la Cisco Wide
Area Application Services (WAAS), che migliorano la visibilità e le prestazioni delle applicazioni utilizzate sulla WAN; la Secure Connectivity, che protegge le comunicazioni aziendali e scarica il traffico utenti direttamente su Internet. A riprova dell’affidabilità e dell’efficienza della WAN intelligente di Cisco ci limitiamo a riportare un caso per tutti: quello di Lufthansa Systens GmbH & Co.KG, fornitore di servizi IT dell’omonima compagnia aerea tedesca, che usa una IWAN per supportare il gruppo Lufthansa e i suoi partner mondiali. Tra i benefici derivanti
dall’adozione della IWAN Cisco, secondo il portavoce di Lufthansa Systens GmbH & Co.KG, c’è un aumento del 30% nella larghezza di banda, una notevole semplificazione del management e l’incremento delle percentuali d’uso dovuto all’eliminazione delle ridondanze. Le Intelligent WAN di Cisco, per concludere, dimostrano che non è sufficiente aggiungere computer, access point, router e altri dispositivi per rendere una rete aziendale efficiente. A fare la differenza non è tanto il numero di dispositivi hardware quanto l’intelligenza che li dirige e li coordina. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
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Tecnologia
Diffusione sonora - Gli altoparlanti invisibili
C'è (e si sente) ma non si vede!
L'altoparlante ideale è quello che suona bene, ma che allo stesso tempo riesce a garantire un impatto minimo nei confronti dell'arredo; una soluzione per ascoltare la musica nel migliore dei modi senza appesantire l'estetica dell'ambiente. Su queste pagine troverete una guida agli altoparlanti cosiddetti "invisibili" di Vincenzo Maragoni
L'
altoparlante invisibile, quello che ogni moglie, ogni installatore, ogni designer, ogni architetto e, perché no, molti appassionati vorrebbero installare in casa. L'altoparlante che non vedi ma allo stesso tempo c'è e fa sentire (nel vero senso della parola!) la sua presenza. YSTEM 054 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
Case sempre più piccole e/o più affollate dove un sistema home theater, stereo, o ancora peggio multiroom, ha vita difficile, nonostante quella che può essere la buona volontà di chi vorrebbe tanta buona musica in tutta la sua casa (o almeno in una stanza). Si cerca una mediazione con gli ingombri dei mobili, con la struttura
dell'abitazione, con quelle che sono le esigenze del proprio arredatore/architetto e alla fine la soluzione è laconica quanto impietosa: per “quella roba li” non c'è proprio posto! I classici diffusori vengono subito scartati dal progetto di una nuova abitazione o di una ristrutturazione; troppo ingombranti e troppo evidenti quei
“grossi cassoni”. Fine del sogno di avere buona musica in casa e si ripiega irrimediabilmente verso soluzioni mini e micro che di piccolo hanno solo ingombri e prestazioni, mentre il loro prezzo sale inversamente proporzionale ai centimetri occupati. Si spera, si immagina che i cubetti miracolosi possano riprodurre musica come e
anzi meglio dei loro simili di taglia XXL, ma dopo un iniziale entusiasmo la dura realtà è che a dimensioni piccoli corrisponde una qualità musicale altrettanto… compressa. Ci vorrebbe proprio un diffusore che si veda poco o, ancora meglio, del tutto invisibile. La soluzione arriva in caso di costruzione
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I diffusori invisibili sono utili in ambiente domestico, ma lo sono altrettanto, se non di più, in ambito professionale e commerciale. Sul numero 4 di System Integrator Magazine abbiamo presentato un'installazione con prodotti Elab nel ristorante “Cuciniamo….bere, fare, mangiare” di Grottaferrata: massima invisibilità e ottima copertura audio degli ambienti.
Un ambiente con una installazione di altoparlanti invisibili (Amina) non lascia intuire che nelle pareti (o nei soffitti) possano celarsi due o più di questi speaker. La possibilità di trattare il pannello come il resto della parete è garanzia di una perfetta mimetizzazione in ambiente che poi è il piccolo-grande segreto di questa soluzione.
dell'abitazione o di un forte lavoro di ristrutturazione, quando possiamo lavorare più facilmente in ogni spazio e avere accesso diretto a muri e pareti. Se vi bastano i mezzi miracoli potete scegliere uno dei tanti, tantissimi speaker inwall che il mercato mette a disposizione. Se la loro griglia, seppure ben mimetizzata e colorata come il resto del muro, è ancora un ostacolo duro da mandare giù non resta che rivolgervi a quelli che sono letteralmente diffusori invisibili, quelli che metti in ambiente e ti diverti a prendere in giro gli amici chiedendo loro di indovinare la loro presenza. Rispetto ai loro "quasi simili" in-wall qui il numero si riduce in maniera sensibile, le soluzioni in commercio passano da decine di aziende ad un numero sensibilmente più ridotto, facile da contare con le dita di una
o forse al massimo di due mani. Il motivo di questa rarefazione è presto detto: se gli in-wall sono speaker di fatto molto simili per tecnologie e componenti a quanto troviamo nei diffusori tradizionali, quelli invisibili seguono una strada sostanzialmente diversa. Anzi strade, al plurale, visto che le aziende maggiormente rappresentative del settore seguono un percorso tecnologico abbastanza personale, con poche sovrapposizioni l'una con l'altra. Quello che hanno in comune, generalizzando la definizione (ma nelle prossime pagine c'è spazio e modo per tutti i singoli approfondimenti), è la struttura radiante: un pannello piano che prevede un sistema posteriore che lo metta in movimento. Pannello piano che corrisponde alla membrana (sia essa un cono, una cupola o altre
strutture) di un altoparlante tradizionale, e che risulta essere il componente del sistema che permette la riproduzione del suono propriamente detta. Pannello piano che è
l'elemento a vista, anzi è l'elemento… invisibile. Qualunque sia la tecnologia che il produttore ha utilizzato per il suo prodotto, il pannello
La struttura di massima di un altoparlante invisibile è quella di un magnete/eccitatore collegato al pannello radiante. Il primo è quello che converte l'energia che arriva dall'amplificatore in movimento, il secondo quello che converte questo movimento meccanico in vibrazioni dell'aria che arrivano alle nostre orecchie come il suono che conosciamo. All'interno di questa generalizzazione le varie aziende applicano delle personalizzazioni specifiche. SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
055
Tecnologia
Diffusione sonora - Gli altoparlanti invisibili
Amina nei suoi diffusori combina il pannello (simile agli elettrostatici dei tradizionali diffusori hi-fi in-room) dedicato alla gamma alta e quello specifico per la gamma bassa. radiante può essere trattato sicuramente con la normale tinta che utilizziamo per il resto della parete; in qualche caso ci si può spingere anche oltre per la finitura e si possono utilizzare stuccature leggere o anche un rivestimento altrettanto leggero. È facile capire che se possiamo trattare questo pannello alla pari del muro in cui viene inserito, questo per colore e consistenza al tatto diventa un tutt'uno con il resto della superficie. Sostanzialmente è questa la grande differenza tra un in-wall e un diffusore invisibile: dove il primo lascia comunque in vista la griglia (seppure verniciabile resta un elemento di rottura con il resto della parete),
con il secondo possiamo avere una sensazione di continuità con il muro, all'interno del quale sparisce letteralmente alla vista e quasi completamente al tatto. In realtà tra gli in-wall e gli invisibili c'è ancora un'altra differenza, questa volta meno percettibile ad un primo sguardo, ma che risulta essere determinante e appagante nell'uso quotidiano. Gli in-wall, come abbiamo detto, sono di fatto degli altoparlanti sostanzialmente tradizionali che vengono installati in una nuova struttura che permette loro di essere celati in un vano di una parete o di un soffitto: la loro struttura è nella stragrande parte
Anche se ben integrato, un diffusore in-wall mantiene comunque un impatto visivo seppur minimo in ambiente. La sua griglia, anche se verniciata come il resto della parete, resta visibile seppure per i pochi millimetri per cui sporge dal piano. Se questo non è un problema i diffusori in-wall rappresentano una proposta in linea di massima più semplice da installare rispetto agli invisibili (in foto i prestigiosi KEF Serie-R). YSTEM 056 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
Nella serie Invisible di Sonance sono disponibili quattro modelli full range, in versione a due o tre vie, e un quinto dedicato specificatamente alla gamma bassa, un vero e proprio subwoofer invisibile. dei casi quella tipica di un woofer e un tweeter (o più altoparlanti in qualche caso) con una emissione tipica di un altoparlante del genere che può essere più o meno dispersiva a seconda dei casi e delle tecnologie utilizzate. Quando abbiamo dei diffusori tradizionali, quelli nei box di legno per capirci, possiamo regolare la loro posizione in ambiente e soprattutto la loro angolazione verso il punto di ascolto per ottimizzare l'effetto stereo, per avere una migliore riproposizione prospettica davanti a noi del palcoscenico sonoro che è stato registrato e per poter gestire allo stesso tempo la gamma medioalta, la più sensibile alla diversa angolazione che non sia quella ottimale quasi sempre in asse. Con i diffusori in-wall questa libertà di variazione chiaramente viene meno: una volta collocati nei vani predisposti non possiamo più fare nulla e spesso questi vani vengono realizzati per soddisfare le esigenze degli altri elementi dell'arredamento, non certo in funzione della massima qualità dell'ascolto e della cura della scena sonora. Le aziende produttrici conoscono bene questa situazione e sanno altrettanto bene che devono fare qualcosa in merito per dare quel plus
ai propri prodotti al fine di venderli con successo ed apprezzamento degli utenti. Nascono così diversi metodi: dalla possibilità di regolare il livello di emissione della gamma alta (quella più sensibile alla giusta angolazione, alla possibilità di inclinare meccanicamente il tweeter, fino ad arrivare addirittura alla condizione per cui è tutto il diffusore (sempre all'interno del vano) che assume angolazioni diverse a seconda della sua posizione in riferimento al punto di ascolto ideale. Con i diffusori invisibili questa condizione cambia in modo radicale e anche in senso positivo. In linea di massima (con le eccezioni del singolo caso) questi pannelli hanno una radiazione a 180 gradi, che è di gran lunga più ampia degli speaker tradizionali, e questo significa che il suono arriverà alle nostre orecchie con meno problematiche di completezza della gamma audio e della riproposizione della scena sonora. In pratica: quando dal centro perfetto tra due diffusori tradizionali ci spostiamo verso una posizione più periferica andiamo a perdere le percezione del diffusore dal quale ci stiamo allontanando per ascoltare in maniera sempre più netta ed esclusiva solo quello più vicino. Di fatto perdiamo
molto rapidamente l'ascolto stereo per passare ad un ascolto quasi-mono, quello del diffusore al quale ci stiamo avvicinando appunto. Questo problema con i diffusori invisibili è sensibilmente ridotto, nel senso che anche spostandoci nettamente verso uno dei due diffusori di un sistema stereo continuiano ad avere comunque una ottima o buona percezione del diffusore più lontano, quasi che il palcoscenico ideale, che è il segreto della stereofonia, ci seguisse nel nostro spostamento. Questo perché, come abbiamo detto, l'emissione di questi componenti è a 180° e quindi più ampia e completa. Se questo effetto è positivo in un sistema stereo, figuriamoci quanto può essere gradevole in un impianto HT a 5, 7 o anche più canali oppure in una installazione multisorgente dove gli altoparlanti sono tanti nella stessa stanza e creano un effetto “circondamento” sicuramente coinvolgente. Proiettiamo questa situazione in un ambiente commerciale, come potrebbe essere un negozio, una sala riunioni, uno studio professionale e possiamo capire quanto questa tecnologia può essere di aiuto sia in ambito consumer che professionale.
Gli altoparlanti invisibili: i prodotti in commercio
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ELAB: C’È ANCHE IL SUBWOOFER E' una piccola linea di prodotti costruiti con cura artigianale quelli progettati e realizzati da Elab che riprendono le stesse caratteristiche tecniche di base per applicarle in maniera specifica ad ognuno dei quattro prodotti in catalogo. Elemento comune è il pannello radiante realizzato con una lastra di polistirene caratterizzato da peso e densità calibrati che sono il frutto di ricerche, studi e soprattutto molte applicazioni sul campo per ottenere la giusta combinazione. Sul retro del pannello dei diffusori a gamma intera il sistema magnetico e relativa bobina mobile sdoppiati e separati per la gamma bassa e alta, ovvero woofer e tweeter, simili a quanto possiamo trovare in un altoparlante tradizionale; ciò rende i prodotti di Elab da un punto di vista elettroacustico assimilabili a questi. Come risultato abbiamo una buona sensibilità e un'impedenza stabile (intorno a 92 dB e 8 ohm) che li rendono un carico facile per qualsiasi amplificatore, anche di bassa potenza. Caratteristica acustica di questi prodotti è l'emissione a 180 gradi, elemento che permette di avere una buona copertura dell'ambiente di ascolto, anche se la distanza tra i pannelli è elevata. Tre le soluzioni Elab a gamma intera: AI64MX, AI43EX2 e AI66D, strutturalmente simili tra di loro, differenti per la dimensione del pannello radiante che è di 64x44 cm nel primo, 40x30 cm nel secondo e 60x60 cm nel terzo. L'ulteriore differenza tra i primi due modelli e il terzo è che i primi hanno un proprio telaio in legno da incassare a muro/parete che fa da base e supporto al quale agganciare facilmente il pannello vero e proprio, mentre l'ultimo è specifico per le installazioni a controsoffitto e prende direttamente il posto del pannello standard con una installazione altrettanto facile. Su richiesta è possibile avere dal produttore pannelli su misura e linee a 100 Volt. Recentemente a questi è stato aggiunto un quarto prodotto, il subwoofer AI64SW che utilizza un pannello radiante delle stesse dimensioni dell'AI64MX: la differenza tra i due è che nel subwoofer questo pannello ha subito una rivisitazione per modificare la densità così da ottenere la riproduzione della frequenze più basse (così evitare di far riprodurre ai full-range la gamma audio sotto i 100 Hz). I prodotti di Elab possono essere rifiniti con qualsiasi tinta lavabile ad acqua che permette di avere uniformità di aspetto e colore con il resto del soffitto/muro. Il produttore sottolinea di non utilizzare vernici con solventi altrimenti c'è il rischio di danneggiare irrimediabilmente il pannello in polistirene. E' possibile, inoltre, utilizzare per la finitura del pannello anche una carta da parati o un tessuto leggero nel caso questo sia il rivestimento del muro nel quale installare i prodotti; in questo caso si dovrà intervenire sull'amplificatore per enfatizzare la gamma alta che per forza di cose viene attenuata dalla presenza questi materiali.
Esempio di un'installazione - realizzata da Advanced Living Solution di Roma - di speaker Elab nel controsoffitto di un'abitazione: si noti l’invisibilità assoluta dell’installazione.
I PREZZI
AI64MX: € 570 + iva cadauno AI43EX2: € 490 + iva cadauno AI66D: € 499 + iva cadauno AI64SW: € 749 + iva cadauno
PRODUTTORE E DISTRIBUTORE: Elab – Viale Primo Maggio 9/b – 00046 Grottaferrata (RM) – tel. 06-9456102 info@elabsound.com www.elabsound.it
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
057
Tecnologia
Diffusione sonora - Gli altoparlanti invisibili
AMINA: TECNOLOGIA A NIDO D’APE Seguono una strada decisamente personale i sistemi di diffusione sonora invisibili di Amina, in modo particolari quelli della serie Evolution AIW, anche se in catalogo l'azienda inglese ha anche altre soluzioni dedicate a questo settore. L'elemento tecnico comune a questi prodotti è il pannello brevettato di tipo NXT ad emissione planare a nido d'ape di alluminio ad alta rigidità con un eccitatore che mette in movimento tutto il pannello. Amina definisce la sua tecnologia come Distributed Mode Loudspeaker (DML), definendola quanto di più vicino all'emissione degli strumenti musicali che “comunicano” con le nostre orecchie mettendo in vibrazione degli elementi solidi. Per la struttura con la quale sono realizzati, i pannelli Evolution AIW hanno necessità di un taglio (attivo o passivo) che eviti loro di riprodurre le frequenze sotto i 100 Hz circa. A bordo le due tecnologie OptiDrive e OptiDamping che provvedono ad ottimizzare rispettivamente la gamma medioalta e bassa in funzione della installazione. Alte e medie frequenze ad ampio raggio di emissione. Tutti i pannelli dei diffusori della serie Evolution AIW misurano 450x350 mm, si differenziano tra di loro per le prestazioni elettroacustiche con la tenuta in potenza e la sensibilità che crescono di modello in modello: si parte dai 30 watt e 82 dB dell'AIW150i per arrivare ai 200
watt e 87 dB del top di gamma AIW750E che, grazie ai pannelli separati per gamma medioalta e bassa, aggiunge anche una risposta in frequenza lato basse che tocca i 50 Hz.
I PREZZI
AIW150: € 590 + iva cadauno AIW350: € 835 + iva cadauno
PRODUTTORE: Amina Technologies – England - www.amina.co.uk DISTRIBUTORE: Prase Engineering - via Nobel, 10 - Noventa di Piave (VE) - Tel. 0421 571411 - www.prase.it
SONANCE, ZERO IMPATTO VISIVO Si chiama Invisible la serie di prodotti che Sonance dedica ai diffusori invisibili, a sottolineare già dal nome quella che è la loro caratteristica principale. Sonance è specializzata in diffusione inwall e nella sonorizzazione multiroom in genere e con gli speaker Invisible ha voluto estremizzare il tema del basso impatto visivo in ambiente di questi prodotti. In listino quattro soluzioni per la gamma intera e un subwoofer ad essi dedicato, con elementi tecnici simili tra di loro. Il più caratteristico di questi è il pannello radiante, composto da una lastra di polistirene espanso che ha spessore e densità calibrati per l'uso che se ne deve fare (gamma medioalta o bassa). Pannello che ha una emissione molto ampia che arriva fino a 170 gradi fino a 10k Hz con un minimo di 140 gradi. A pilotare questo pannello un sistema magnetico e relativa bobina mobile (con relativo crossover passivo integrato) equiparabili a quelli degli altoparlanti tradizionali, uno per ogni via del diffusore. Ognuna di queste vie ha un proprio sistema di protezione, realizzato con un polyswitch che provvede a staccare il sistema in presenza di potenza troppo elevata e a ripristinare il tutto in modo automatico quando le condizioni tornano a norma. Alla base del catalogo abbiamo il più piccolo due vie IS2, a due vie con pannello da 40x30 cm, tweeter da 27 cm quadrati e woofer da 320 cm quadrati, 80 watt di potenza gestibile e 88 dB la sensibilità Stesso tweeter per il modello IS4 che aggiunge il midrange da 110 cm quadrati e il
woofer da 732 cm quadrati, i primi due con bobina mobile da 25 mm, il terzo da 50 mm, per una misura generale di tutto il pannello di 40x61 cm; 100 watt e 90 dB. Stessa struttura e misure per il modello IS4 SST che utilizza, però una configurazione a doppia bobina mobile che di fatto lo assimila ad un diffusore stereo pur utilizzando una sola unità. Sonance consiglia il suo utilizzo in stanze e spazi ridotti, dove collocare due speaker sarebbe complicato. Dimensioni ancora simili anche per il modello IS4 C dedicato alle applicazioni commerciali dove è presente una linea a 70 o 100 V. ISW è la sigla del subwoofer specifico per la serie Invisible, con un pannello da 40x61 cm pilotato da un doppio sistema magnetico e relativa doppia bobina mobile da 50 mm, in grado di gestire 100 watt e assicurare una sensibilità di 90 dB. I pannelli di tutti questi diffusori possono essere rivestiti con quwalsiasi tinta all'acqua applicabile con rullo o pennello; è possibile utilizzare anche rivestimenti in tessuto o vinilici.
I PREZZI
IS2: € 1.179 + iva la coppia IS4: € 1.659 + iva la coppia IS4 SST: € 789 + iva cadauno
PRODUTTORE: Sonance, CA – USA - www.sonance.com DISTRIBUTORE: Audioclub – Tel 06-45432292 – info@audioclub.it - www.audioclub.it YSTEM 058 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
IS4C: € 899 + iva cadauno ISW: € 630 + iva cadauno
AIW550: € 1.270 + iva cadauno AIW750E: € 2.240 + iva (la coppia)
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STEALTH ACOUSTIC, IBRIDO DI QUALITÀ Il nome dell'azienda che lascia poco all'immaginazione, un catalogo prodotto ricco di diverse soluzioni tutte indirizzate alla installazione a scomparsa: tra questi, la serie LineaResponse G è quella che più di altre è letteralmente invisibile. Il principio di funzionamento di questi prodotti è, se così possiamo definirlo, di tipo ibrido: mentre la parte alta della gamma di frequenze riprodotta è simile a quanto fatto dagli altri speaker invisibili di questo gruppo, la parte bassa invece è molto vicina a quella di un diffusore tradizionale da ambiente. In questo caso, infatti, il woofer ha il cono (seppure la sua struttura sia di profilo slim) che è in comunicazione con il pannello radiante attraverso un volume d'aria interposto tra i due elementi che, in pratica, è quello che mette in movimento il pannello radiante. Nel caso del tweeter invece, il sistema magnetico è collegato direttamente al pannello radiante. Buona la tenuta in potenza in generale di questi prodotti, un pochino bassa la sensibilità, forse dovuta al meccanismo di funzionamento del woofer. A tre vie i modelli LR4g, LR3g e LR8g con lo stesso woofer da 200 mm, lo stesso tweeter e un numero variabile da 4 a 1 per il midrange. Due vie compatto l'LRG6g con woofer da 165 mm. Diffusore stereo con una sola unità per l'SLR8g, con doppio tweeter e woofer da 200 mm. Due subwoofer, B22g e B30g, rispettivamente con 1 e 2 woofer da 200 mm.
I PREZZI LR4g LR3g LR8g LR6g
€ 1.800 + iva cadauno € 1.200 + iva cadauno € 700 + iva cadauno € 600 + iva cadauno
SLR8G € 1.000 + iva cadauno B22G € 1.000 + iva (la coppia) B30g € 1.300 + iva (la coppia)
PRODUTTORE: Stealth Acoustics - USA - www.stealthacoustics.com DISTRIBUTORE: Genesis Technologies - Tel 335/8757705 - www.genesistechnologies.it
CARE ORCHESTRA, L'HI-FI NEL MURO Un percorso diverso dal resto del gruppo quello di Care Orchestra, giovane azienda italiana che si sta facendo conoscere ed apprezzare per i suoi prodotti tipicamente hi-fi. Proprio dalla produzione hi-fi Care Orchestra ha preso componenti e tecnologie per realizzare il suo InWall, diffusore invisibile disponibile in versione a tre vie con woofer Scan Speak da 150 mm in fibra di vetro, midrange dello stesso diametro con cono in carta trattata e tweeter a tromba ad alta sensibilità; in catalogo è presente anche una versione a due vie. La struttura del diffusore combina diversi elementi quali poliuretano espanso bugnato a coni da 30 Kg/mc, sughero da 6 mm, MDF e abete. Gli elementi del crossover confermano come questo InWall sia la diretta discendenza di un sistema tipicamente hi-fi modificato nel box per poter essere incassato nel muro. A differenza degli altri prodotti del lotto il pannello non è radiante, ma si tratta di una superficie in MDF forata in corrispondenza degli altoparlanti. Superficie che viene rivestita con una speciale carta (fornita con il diffusore) che può essere rifinita nei soliti modi. La combinazione di crossover studiato in modo specifico e l'utilizzo di un tweeter ad alta efficienza permette di avere una gamma alta completa e ben definita.
I PREZZI
InWall 3 vie: € 1.790 iva inclusa (la coppia)
InWall 2 vie: € 1.490 iva inclusa (la coppia)
PRODUTTORE E DISTRIBUTORE: Care Orchestra – Milano – contact@careorchestra.com www.careorchestra.com
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
059
Tecnologia
Risparmio Energetico - Una struttura alberghiera sostenibile ed ecologica
Soggiorno eco-chic sul lago di Garda
La prima struttura ricettiva sul lago di Garda certificata ClimaHotel accoglie i suoi ospiti sotto l'insegna della sostenibilità, del benessere e dell'eleganza indoor. L'Aqualux Hotel Spa Suite & Terme di Bardolino, in provincia di Verona, investe sul turismo responsabile di Sara Poletto
P
ochi mesi fa ha ricevuto la certificazione ClimaHotel, potendosi così fregiare del prestigioso riconoscimento rilasciato dall'Agenzia Casa Clima di Bolzano a quelle strutture ricettive che rispettano determinati standard di sostenibilità ambientale. YSTEM 060 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
L'Aqualux Hotel Spa Suite & Terme di Bardolino, in provincia di Verona, è il primo ClimaHotel sul lago di Garda ad aver accolto, e quindi vinto, la sfida per un turismo eco-responsabile a 360 gradi, lanciata nel 2009 dall'ente certificatore della provincia autonoma di Bolzano, che valuta
globalmente la sostenibilità delle strutture turistiche, dalla progettazione alla gestione. L’utilizzo della struttura è, infatti, un parametro decisivo non solo per l’analisi energetica, ma anche per valutare i possibili scenari di pianificazione e gestione sostenibile. Il sigillo di
qualità rappresenta lo strumento per introdurre all’interno delle strutture alberghiere misure tecniche e strategiche di gestione coerenti.
LA STRUTTURA
Il vessillo di ClimaHotel attesta, dunque, l'anima eco dell'Aqualux dove il
legno costituisce il 100% della sua “ossatura green”, ad accezione dei vani scale e degli ascensori, realizzato dunque secondo i più moderni dettami della bioarchitettura. Un richiamo alla natura suggerito anche dalla combinazione latina del nome, perché la sua
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In apertura, un'immagine degli esterni dell'Aqualux Hotel Spa Suite & Terme di Bardolino: Qui sopra, e a destra, due interni delle camere. cui la geotermia per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. La somma di questi elementi, assieme al programma termale ed a quello della spa, si concretizza per l'ospite in un'esperienza di benessere, a cui contribuisce ovviamente l'eleganza estetica della struttura. Per Aqualux questo elemento ha giocato fin dall’inizio un ruolo fondamentale: dalla giustapposizione
degli spazi alla ricerca di geometrie non scontate, dalla bilanciatura dei volumi alla creazione ad arte di contrasti pensati per definire il ritmo tra vuoti e pieni. Fino alla scelta dei dispositivi a cui gli ospiti si possono affidare per comandare luci e automatismi della propria camera: Eikon di Vimar, nella versione in Reflex total white, mette al centro la morbida finitura bianca di tasti e comandi.
LA CERTIFICAZIONE CLIMAHOTEL Il sigillo di qualità ClimaHotel si basa sui tre pilastri portanti della sostenibilità: ecologia, economia e aspetti socioculturali. Questa certificazione rappresenta lo strumento per introdurre all’interno delle strutture alberghiere misure tecniche e strategiche di gestione coerenti con uno sviluppo sostenibile dell´attività turistica. Nel catalogo dei criteri ClimaHotel questi tre pilastri corrispondono ai concetti di “natura, trasparenza e vita”. Il processo di certificazione si divide in tre fasi: Pre-Certificazione, Certificazione e Re-Certificazione. Durante questo processo l’albergatore e il team tecnico vengono affiancati da un auditore formato dall’Agenzia CasaClima. www.agenziacasaclima.it
VIMAR EIKON, CROMATISMI CHE ARREDANO
intera struttura gioca proprio attorno alla combinazione di acqua e luce. Oltre alla scelta di materiali bio-compatibili per la sua realizzazione, l'albergo ha puntato su un approvvigionamento energetico efficiente attraverso lo sfruttamento di energie rinnovabili, tra
L’essenzialità di Eikon riflette le scelte estetiche di questa struttura alberghiera. Ed è questa stessa essenzialità stilistica che evidenzia l’intreccio delle linee squadrate, la delicatezza di grigi e beige naturali, l’intensità dei colori accesi degli spazi interni. In ognuna delle 113 camere di cui dispone l’hotel, i comandi KNX di Vimar Eikon consentono, inoltre, di movimentare le tapparelle tramite meccanismi precisi e silenziosi, mentre le prese di corrente Vimar, posizionate in punti strategici, assicurano un accesso all’energia elettrica costante e sicuro. Tra i cromatismi che si richiamano prevalentemente alla gamma delle terre e ai colori della natura, Eikon si inserisce in modo armonico nell'alternanza di similitudini e contrasti degli arredi. www.vimar.com
In queste immagini, alcuni dettagli degli interni dell'hotel. In primo piano, i dispositivi per il comando di luci e automatismi e le prese firmate dall'azienda Vimar.
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061
Tecnologia
Risparmio Energetico - Climatizzazione a pompa di calore ad assorbimento reversibile
La GDO al passo con la sostenibilità
Un investimento in efficienza che ha coinvolto sino ad ora 14 punti vendita, con l'obiettivo di ridurre del 30% i consumi di energia entro il 2020. Il percorso di Carrefour Italia inizia nel 2007 con la scelta delle soluzioni Robur e prosegue tutt'ora con un risparmio in bolletta che premia in termini economici ed ambientali di Sara Poletto con Robur, evitando così l'immissione ogni anno di 282 t di CO2, con un risparmio di 128 t equivalenti di petrolio.
MODELLI DA REPLICARE
U
n obiettivo ambizioso quello che si è prefissato Carrefour Italia, attore di primo piano della Grande distribuzione, che da diversi anni ha moltiplicato le iniziative per ridurre l'impatto delle sue attività sull'ambiente. Il colosso della GDO sta infatti mettendo in atto una serie di azioni che, da qui al 2020, dovrebbe portare ad una riduzione del 30% del consumo di energia per metro quadro di superficie di vendita rispetto ai dati del 2005. Ed è proprio YSTEM 062 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
a partire dal 2005 che Carrefour ha avviato questo processo di efficientamento dei suoi punti vendita, soprattutto dal punto di vista della riduzione dei consumi di energia elettrica. Tra gli interventi, l'installazione di sistemi di illuminazione con tubi fluorescenti ad elevato rendimento; l'utilizzo di lampade fluorescenti termiche ad alta efficienza per l’illuminazione dei banchi frigoriferi; la progressiva sostituzione delle tradizionali lampade a ioduri metallici con lampade a LED per
l’illuminazione dei freschi; l'utilizzo di CO2 nei circuiti refrigeranti; la copertura in policarbonato delle vasche dei surgelati e la chiusura dei banchi refrigerati contenenti salumi e latticini per ridurre gli sprechi. Tutti questi interventi hanno portato ad una riduzione dei consumi del 20% ma rimaneva da affrontare una delle più ingenti voci di spesa per la GDO, vale a dire i consumi energetici per la climatizzazione degli ambienti. L’Ufficio Energia di Carrefour Italia si è
quindi posto l’obiettivo di verificare la disponibilità di soluzioni impiantistiche efficaci e di semplice applicazione, con l’obiettivo di abbattere sensibilmente la ”bolletta energetica”. La scelta delle soluzioni Robur, azienda italiana che sviluppa e produce sistemi di riscaldamento ad alta efficienza e basso impatto ambientale, arriva nel 2007 con la progettazione del punto vendita di Cusago, in provincia di Milano. Ad oggi sono 14 i punti vendita Carrefour in Italia riqualificati
L'occasione per approfondire il tema del risparmio energetico e valutare tutte le possibili soluzioni si presenta appunto nel 2007, con la progettazione del nuovo punto vendita di Cusago ad insegna Gross Iper. È allora che l'’Ufficio Energia di Carrefour Italia prende i primi contatti con Robur così da poter avere informazioni, in particolare sulle tecnologie di riscaldamento e condizionamento con pompe di calore ad assorbimento alimentate a metano ed energia rinnovabile aerotermica. Una superficie di circa 2500 mq da riscaldare e condizionare con un impianto ad aria primaria, con fabbisogno termico di circa 500 kW e frigorifero di circa 400 kW. La distribuzione interna è affidata ad un sistema di canalizzazioni con una centrale di trattamento aria da 90.000 mc/h, dotata di doppia testa ventilante e di recuperatore a flussi incrociati. La centrale termofrigorifera è composta da 16 pompe di calore GAHP-AR ad assorbimento reversibili
www.simmagazine.it In apertura, un'immagine del punto vendita Carrefour di Cusago. In questa pagina, in alto due immagini delle soluzioni Robur installate nel punto vendita di Legnano; a destra, un'immagine della pompa di calore ad assorbimento modulante a condensazione a metano + energia rinnovabile aerotermica GAHP-A di Robur. a metano più energia rinnovabile aerotermica Robur per riscaldamento ad alta efficienza e condizionamento, sempre a metano, con minimo impegno elettrico. Le unità Robur forniscono un totale di 480 kWt e 275 kWf. Per completare il carico frigorifero richiesto, garantendo un corretto rapporto tra costi e prestazioni, è stato previsto un gruppo refrigeratore elettrico da 130 kW. I risultati confermano le proiezioni di Robur e i dati, confrontati con il punto vendita Carrefour di Rivalta (simile a quello di Cusago ma climatizzato con un impianto tradizionale con caldaia ad alta efficienza e refrigeratore elettrico), danno atto di questo primo successo. Durante il periodo estivo i consumi sono in pratica identici, mentre durante il periodo invernale la riduzione dei consumi dell’impianto di Cusago è del 46% che, tradotto in valore economico, corrisponde ad un risparmio di circa 13.000 euro/stagione ed a quattro anni per il rientro dell'investimento. Con 16 pompe di calore Robur ad
assorbimento reversibili a metano ed energie rinnovabili, l'impianto di Cusago utilizza 160.800 kWh/anno di energia rinnovabile, riducendo l’immissione di 53,6 tonnellate di CO2 rispetto ad una caldaia tradizionale. L'efficienza delle soluzioni applicate ad un altro punto vendita, quello di Legnano, in provincia di Milano, trovano ulteriore riscontro nei numeri: 2.600 mq da climatizzare, con un risparmio conseguito del 44% e un rientro dell'investimento a tre anni. L’intervento di riqualificazione ha riguardato l’impianto termico, prevedendo l’impiego di 4 pompe di calore GAHP-A Robur ad assorbimento modulanti a condensazione a metano, più energia rinnovabile aerotermica, per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza, integrate da quattro caldaie a condensazione da esterno AY Condensing Robur in sostituzione di quelle esistenti. Si è così passati da un consumo annuo di 48.000 mc di metano prima dell'intervento (da ottobre
14 PUNTI VENDITA: I NUMERI
• Per riscaldamento e condizionamento: 16 pompe di calore ad assorbimento reversibili a metano + energia rinnovabile aerotermica GAHP-AR; • Per riscaldamento e produzione di acqua calda ad integrazione: 51 pompe di calore ad assorbimento a metano + energia rinnovabile aerotermica GAHP-AR; • Per riscaldamento e produzione di acqua cald-Aa ad integrazione: 44 caldaie a condensazione AY Condensing; • Potenza termica: 4.224,7 kW • Potenza frigorifera: 270,4 kW www.robur.it
CONSUMI ENERGETICI A CONFRONTO L’efficacia delle soluzioni tecnologiche adottate per i punti vendita di Cusago e Legnano, con dati consuntivi di risparmio confermati anche nelle stagioni termiche successive, ha convinto Carrefour Italia a realizzare una serie di interventi di riqualificazione energetica delle centrali termiche di altri punti vendita. Nella tabella i dati a confronto. PUNTO VENDITA
Rivolta (TO) Cusago (MI)
SISTEMA DI NOV/DIC. 2008 RISCALDAMENTO M3 METANO
Caldaia alta efficienza Pompe di calore ROBUR
Risparmio consumo energetico garantito con pompe di calore Robur
GEN. 2009 M3 METANO
FEB. 2009 M3 METANO
MAR. 2009 M3 METANO
APR. 2009 M3 METANO
STAGIONE '08/09 M3 METANO
24.840
17.753
16.445
9.530
2.990
71.558
15.123
8.877
8.222
4.778
1.500
38.500
39%
50%
50%
49,9%
49,9%
46%
Confronto consumi energetici tra i punti vendita di Rivolta e Cusago di Carrefour Italia
SYSTEM INTEGRATOR / MAGAZINE
063
Tecnologia
Risparmio Energetico - Le novità del mercato
PANASONIC
Un'esperienza lunga 40 anni
Gli innovativi moduli solari e i sistemi di accumulo a batteria Panasonic alla fiera mondiale per il fotovoltaico Intersolar Europe In occasione di Intersolar Europe e per celebrare 40 anni di produzione nel settore del fotovoltaico, Panasonic Eco Solutions ha presentato due nuovi prodotti: il modulo solare N285, ad elevata efficienza HIT®, specifico per installazioni su edifici residenziali e commerciali con una potenza nominale di 285 Watt, e un sistema di accumulo domestico con batteria agli ioni di Litio per impianti fotovoltaici, il completamento ideale per impianti solari esistenti o di nuova installazione sui edifici residenziali. N285 misura soli 1463 x 1053 mm ed è quindi particolarmente adatto ad installazioni in verticale. Le dimensioni così ridotte sono il risultato dell’inserimento di celle fotovoltaiche ad alta efficienza a eterogiunzione in un design più compatto. Il risultato è uno spazio aggiuntivo sui tetti residenziali e la possibilità di installare file di moduli più vicine tra loro nel caso degli edifici commerciali, con un conseguente maggiore rendimento energetico. La seconda novità, il sistema monofase AC, contiene batterie agli ioni di Litio ad alte prestazioni ed è caratterizzato da una capacità di accumulo di 6.8 kWh. Inoltre, grazie al suo design compatto (1380 x 966 x 278 mm), l’unità di stoccaggio può essere installata anche in spazi ristretti. www.eu-solar.panasonic.net
ALPILEGNO
Una barriera di calore Un serramento di ultima generazione che consente di riscaldare l’ambiente interno di un’abitazione, garantendo un elevato comfort domestico e una diminuzione dei consumi. Eternity Top Radiante di Alpilegno è formato da pannelli radianti a finestra, trasparenti, alimentati elettricamente che diffondono in maniera uniforme il calore, divenendo fonte di riscaldamento primaria o integrativa proprio nei punti di massima dispersione. Anche non alimentato, il vetro ha un effetto di isolamento termico, con il valore U che può raggiungere anche 0,7 W/m2 K a fronte di 2,9 W/m2 K per una vetrata isolante tradizionale. www.alpilegno.com
MICRO GRID Una sperimentazione interessante sull'autoproduzione di energia a tutto campo lanciata nel 2008 dall’azienda marchigiana Loccioni e, ad oggi, in continuo aggiornamento. Il progetto “leaf community” ha visto, infatti, l’azienda realizzare intorno alla propria sede una doppia micro grid interna, costruendo impianti fotovoltaici sugli edifici, impianti di generazione elettrica a partire da piccoli salti d’acqua, impianti a biomasse per la generazione di calore e integrandoli tra loro. Uno dei nodi fondamentali di questa doppia rete è il nuovo “leaf lab”, edificio che accoglie sia uffici che spazi produttivi. Lo stabile è considerato altamente “connettivo” perché è in grado di scambiare energia e gestire i flussi energetici e le informazioni con gli altri edifici industriali della rete. Il “leaf lab” è costruito in classe A+ ed emette la stessa quantità di CO2 di un’automobile che percorre 100mila chilometri l’anno, quindi vanta emissioni veramente ridotte. Tutta l’energia prodotta proviene infatti da fonti rinnovabili: è stato realizzato un impianto FV da 250 kW sul tetto; la climatizzazione dell’edificio è realizzata con pompe di calore Climaveneta condensate ad acqua, che utilizzano una delle risorse naturali del territorio, il fiume Esino. www.loccioni.com- www.climaveneta.com
YSTEM 064 / ISNTEGRATOR MAGAZINE
WÄRTSILÄ
Promossa con due anni di anticipo Nel 2008 si era prefissata di ridurre le emissioni per un totale di 11,21 GWh e, grazie alle soluzioni adottate, già nel 2014 il risparmio raggiunto è stato di 12,86 GWh. Wärtsilä ha annunciato di aver raggiunto e superato, con due anni di anticipo, gli obiettivi di risparmio energetico per il 2016. Tra gli interventi, l’installazione di 3.918 moduli fotovoltaici mpolicristallini da 255 W l’uno, per una potenza installata pari a 999.09 kW. www.wartsila.com
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750 W · 99 dB
3000 W · 105 dB
Assenza di distorsione · Assenza di saturazione Assenza di disturbi di sottofondo
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