System Integrator Magazine #06

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MAGAZINE

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06 Ottobre 2015

Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Educational

DIGITAL SIGNAGE

Qualità e versatilità le armi vincenti per le nuove installazioni

ISSN 2384-9649

ATTUALITÀ TRAINING

Gli appuntamenti con i corsi di formazione delle aziende

VIDEOPROIEZIONE

Presentato il nuovo lift motorizzato SI-H 40 HC di Screenint®

SOLUZIONI A/V

Da Adeo, accessori e media player “made in France” firmati ID-AL

NETWORKING

Da Pakedge soluzioni sempre più affidabili per le aziende

AUDIO/VIDEO

Le sale per conferenze secondo Sony: nuovi videoproiettori e display 4K

TECNOLOGIA

CASE STUDY

Trimestrale - € 1,90 - Spedizione in abbonamento postale

BTicino firma lʼautomazione del rifugio Mollino, per una domotica in alta quota...

AUDIO/VIDEO

Semplicemente strepitosi i nuovi diffusori in-wall di Meridian: tanta qualità totalmente invisibile

MOBILE RECORDING

Da Shure arriva Motiv, la nuova linea di microfoni studiati per lʼutilizzo con i dispositivi mobili

Benvenuti a casa Jasmina, l’abitazione hi-tech nata dalla collaborazione tra Arduino e il futurologo e scrittore di fantascienza Bruce Sterling...

VIDEOSORVEGLIANZA

RISPARMIO ENERGETICO AD EXPO 2015

All’interno del padiglione Enel, un percorso sensoriale alla scoperta delle innovazioni smart grid

www.simmagazine.it

Immagini Ultra HD e un eccezionale campo visivo: ecco le nuove telecamere di sicurezza True 4K firmate Panasonic


DIETRO QUESTA PAGINA DI PUBBLICITÀ C'È UN ALTOPARLANTE CHE STA SUONANDO NON LO PUOI VEDERE MA LO PUOI SENTIRE. DA 40 A 19.000 HZ ELAB AI 64 M

Potenza: 75 Watt RMS Sensibilità: 92 dB 1W/1mt Dimensioni: 59,5x44,5x7,5 cm Peso: 6,5kg + 1,5kg (telaio)

Gli altoparlanti invisibili ELAB, realizzati in quattro differenti versioni, rappresentano la nuova frontiera dell'installazione "custom" per la sonorizzazione di ambienti dedicati all'home-theatre ed ai sistemi multiroom, negozi, uffici, hotel, centri commerciali, centri benessere, spa e palestre. Possono essere verniciati con qualsiasi tinta lavabile ad acqua oppure ricoperti con carta da parati e posizionati a parete o soffitto per una perfetta integrazione estetica con l'ambiente. ARMANI STO PRIMA

RE:

ARMANI STO DOPO

RE:

QUALITÀ, TECNOLOGIA E DESIGN ALL'AVANGUARDIA.


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Editoriale

In questo numero...

I VANTAGGI DEL 4K

ATTUALITÀ

Luxury Media Solutions s.r.l. Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via Casperia, 30 - 00199 Roma Tel/fax. 06.97.841.178 www.simmagazine.it Direttore Responsabile Luigi Nicolucci

Novità dalle aziende

Axis presenta le nuove telecamere della linea P55

06 News

29 Soluzioni A/V

04 News

La tecnologia 4K si sta diffondendo velocemente nel settore dei display professionali e anche di quelli legati al mondo consumer; in entrambi i casi, i vantaggi portati dall’altissima risoluzione delle immagini riprodotte sono facilmente percepibili, anche dai meno esperti. Ma ci sono anche altri campi dove il 4K sta portando dei grandi vantaggi operativi e dove è possibile ritenere possa portare in futuro a una vera e propria rivoluzione dei sistemi applicati e addirittura una riduzione di costo dei sistemi stessi. Parliamo del settore della videosorveglianza, dove la presentazione delle prime telecamere capaci di acquisire immagini in 4K sta portando importanti cambiamenti nel modo di gestire gli impianti e nelle possibilità operative di questi ultimi. In questo settore, il passaggio al 4K potrà garantire non soltanto superiori capacità operative, ma anche una decisa riduzione dei costi dei sistemi stessi, addirittura fino al 50%, secondo una stima Panasonic. La maggiore risoluzione dei sensori adottati nelle telecamere 4K permette di monitorare un’area più estesa, andando a limitare il numero di elementi da installare, anche laddove siano da coprire vaste superifici, senza per questo rinunciare ad acquisire, ingrandire ed esaminare ogni scena nei minimi dettagli, anche con una sola telecamera, laddove con elementi tradizionali è necessaria l’installazione di più unità. Quello della riduzione degli elementi di ripresa non è poi che uno dei tanti vantaggi derivanti dall’applicazione del 4K nel settore della videosorveglianza, accanto a questo ve ne sono molti altri puramente tecnologici, in primis la superiore qualità e nitidezza delle immagini, la possibilità di effettuare ingrandimenti molto maggiori senza perdere i dettagli, la capacità di riprendere con una qualità di gran lunga superiore anche in condizioni di scarsa illuminazione: possibilità operative di grandissima importanza per il settore della sicurezza. Insomma, forse ancora di più che nel settore dei display consumer e professionali, nelle applicazioni di videosorveglianza l’evoluzione della tecnologia è in grado di apportare grandi benefici direttamente percepibili. Su questo numero presentiamo le soluzioni 4K appena presentate da Panasonic e Sony, mentre all’argomento dedicheremo una trattazione più vasta sul prossimo numero di System Integrator Magazine, nell’ambito di uno speciale dedicato a “Sicurezza 2015”, manifestazione di riferimento per il settore, che si terrà a Milano dal 3 al 5 novembre e dove anche noi di System Integrator Magazine saremo presenti. Buona lettura!

l.nicolucci@homecomfort.it Segreteria di Redazione Marina Nicolucci - 06.97.841.178 redazione@simmagazine.it Grafica e impaginazione Chiara Tosatti - grafica@homecomfort.it Web design Luisa Ferrari - grafica@homecomfort.it Collaborano con System Integrator Magazine Manuela Carosi, Nicola De bello, Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Sara Poletto,

28 Videosorveglianza

Novità del mercato

08 Expo

Le manifestazioni del settore

12 Training/Formazione

I corsi dei prossimi mesi

PRODOTTI 16 Netwoking

Pakedge, soluzioni affidabili per le aziende

20 Videoproiezione

Da Screenint® un nuovo lift per videoproiettori

21 Videoproiezione

Arriva il P502HL, la nuova proposta al laser firmata NEC

22 Audio/Video distribution

Gli accessori e Media Player “made in France” firmati ID-Al

30 Custom Installation

Meridian DSP320: alta fedeltà da installare a parete

32 Audio/Video

Presentate le soluzioni di Sony per il corporate

CASE STUDY 36 Automazione

La domotica BTicino per la gestione di un rifugio in alta quota

TECNOLOGIA 40 Automazione

Entriamo dentro Casa Jasmina

I nuovi Presentation Switcher di Wyrestorm

46 Digital Signage

24 Mobile Recording

52 CEDIA White Paper

26 Videosorveglianza

58 Risparmio energetico

Da Shure la nuova gamma di microfoni MOTIV Immagini in alta risoluzione con la tecnologia True 4K di Panasonic

Roberto Pulito, Paolo Radice, Carlo Vincenzi Pubblicità Paolo De Petris - 335.8089.552 comm.pdp@gmail.com Sabrina Galeotti - 389.6469.895 s.galeotti@homecomfort.it Bruno Perino - 329.2174.323 perino.bruno@fastwebnet.it Traffico mezzi Marina Nicolucci - 06.97.841.178 redazione@simmagazine.it

Lo stato dell’arte della tecnologia Buone pratiche per l’installazione dei cavi HDMI Tecnologie, case study, prodotti

Via Decollatura, 64 - 00118 Morena Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di Ottobre 2015 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846

Stampa, allestimento e confezione ARTI GRAFICHE AGOSTINI,

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ATTUALITÀ

NEWS - Novità dalle aziende

HOME INNOVATION

Hi Vision, la nuova app Home Innovation presenta la nuova versione dell’applicazione domotica Hi Vision App, l’applicazione che permette di gestire la tecnologia della casa dallo smartphone o tablet ovunque ci si trovi. Con la nuova modalità demo off line è possibile scoprire alcune delle funzioni di un impianto domotico Hi System, anche senza una vera connessione. Per scoprire quanto potrebbe costare un impianto Hi System, ci si può collegare al preventivatore on line: www.hiteam.it/preventivo. In ogni momento si possono scegliere lo scenario di luci e musica che si desiderano, impostare la temperatura ideale, gestire l’irrigazione, attivare l’allarme e molto altro. Hi Vision App, grazie alla piattaforma di integrazione Hi System, permette di gestire senza vincoli di marca: luci e prese, motorizzazioni e automatismi, temperatura,

consumi e produzioni energetiche, videosorveglianza, sistemi audio-video ed intrattenimento. Hi Vision App, applicazione gratuita, è disponibile per diverse piattaforme e dispositivi, utilizzabile sugli impianti domotici Hi System. www.homeinnovation.it

BFT

SBC

Fabio Billo - classe 1960, laurea in ingegneria elettronica all’Università degli Studi di Padova - è il nuovo Amministratore Delegato di Bft, Gruppo Somfy. In azienda da oltre 20 anni, ha ricoperto il ruolo di Responsabile della Progettazione, Direttore Tecnico e Direttore Generale. Grazie alla lunga esperienza, l’ing. Billo sarà punto di riferimento in un momento di trasformazione di Bft. L’azienda, infatti, ha intrapreso un percorso di rinnovamento che oggi la identifica come Full Access Specialist nei mondi dell’Home, Building e Urban Access Automation. “Bft - commenta Billo - è in una fase di slancio e il mio impegno sarà di proseguire lungo questo percorso sviluppandone le potenzialità. Le innovazioni tecnologiche e la rinnovata offerta di soluzioni dell’azienda sono il cuore di questo progetto che vuole puntare all’empowerment dell’installatore, del progettista e del system integrator, fornendo loro supporto, servizio ed eccellenza”. www.bft-automation.com

Con il controllore E-Line, SBC getta le basi per una comunicazione capace di integrare tutti gli impianti tecnologici. Concepito appositamente per l’automazione degli edifici, flessibilmente espandibile in base alle esigenze individuali, è la soluzione compatta per impianti di piccole dimensioni. Grazie al suo design, si presta in modo ideale all'installazione nei quadri e nelle scatole standard della sottodistribuzione elettrica. Oltre agli ingressi e alle interfacce disponibili a bordo, è espandibile rapidamente mediante ulteriori slot. Ciò consente un semplice adattamento a svariate applicazioni e l'utilizzo flessibile di interfacce di comunicazione come BACnet, LON, KNX, DALI, EnOcean, Modbus, M-Bus ecc. Il controllore Saia PCD1 E-Line si rivela uno strumento valido nella realizzazione di una automazione di camera personalizzata e a basso consumo di energia e contribuisce inoltre al raggiungimento delle classi di efficienza energetica previste dalla norma EN 15232:2012. Associato ai moduli I/O programmabili, si presta alla regolazione di piano o di zona. In tal caso svolge la funzione di stazione master e di interfaccia per il livello gestionale. In singole stanze i moduli possono anche funzionare in modalità autonoma senza essere vincolati alla stazione master. www.saia-pcd.com

Fabio Billo è il nuovo AD di Bft

SBC, l’automazione degli edifici

EPSON

Grazie al digitale boom di iscrizioni In seguito all'adozione di videoproiettori Epson per la didattica, la scuola elementare di Villanova ha ricevuto il doppio delle richieste d'iscrizione per il nuovo anno scolastico. La scuola è una realtà mono-sezione che fa parte di un plesso scolastico che si trova nel Comune principale (Bernareggio, vicino a Monza) e vive una situazione difficile dal punto di vista logistico. La scuola, infatti, ha oggettive limitazioni dovute al territorio, perché tutti i servizi sono lontani e non raggiungibili a piedi, compreso l'istituto principale dove ci sono i vari laboratori. Fino all'anno scolastico 2013/2014, l'unica strumentazione informatica a disposizione delle cinque classi erano 10 vecchi computer nell'aula informatica, gestiti al meglio dalla buona volontà del personale.

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In seguito all'interessamento dei docenti, la direzione ha deciso di adottare nuovi strumenti per la didattica e nel giugno 2014 in ciascuna classe è stato installato un videoproiettore Epson EB-1485Wi. Da quel momento la situazione è completamente cambiata. "Villanova - afferma Giuseppe Alaimo, Preside della scuola - è una piccola frazione di un migliaio di abitanti. Le iscrizioni alla nostra scuola sono sempre state numericamente basse, tanto che facevamo fatica ad arrivare ad un numero adeguato di bambini per formare la nuova prima. Quest'anno ci sono arrivate il doppio delle richieste e purtroppo non abbiamo potuto accettare tutti perché le dimensioni della struttura non lo permettono". www.epson.it


Il massimo, ovunque

www.audiogamma.it

I monitor impermeabili AM1 sono stati progettati per garantire un suono sbalorditivo, ovunque vengano installati. Esternamente o in ambienti chiusi, sempre e in ogni condizione, sono in grado di garantire prestazioni senza precedenti. AM1, gli speaker outdoor pi첫 versatili che Bowers & Wilkins abbia mai costruito.


ATTUALITÀ

NEWS - Le novità del mercato

NEC

NEC, il 4K a basso consumo NEC aggiunge alla sua serie di display professionali il modello da 27” di diagonale MultiSync EA275UHD, che offre elevati livelli di produttività grazie alla risoluzione UHD 4K, grande affidabilità attraverso una fedele riproduzione dei colori e tecnologia "future-proof" grazie a 3 diversi tipi di ingressi video. La longevità dell’investimento è data anche da un utilizzo più efficiente dell’energia grazie alla retroilluminazione a LED a basso consumo e ad un sensore di rilevazione di presenza. La funzione ControlSync contribuisce ad aumentare ulteriormente l’efficienza nei

luoghi di lavoro poiché permette la sincronizzazione di più monitor ed aumenta significativamente la qualità del matching. www.nec-display-solutions.com

OPTOMA

GEFEN

Grazie alla luminosità espressa di 3500 ANSI Lumen e al peso di soli 2,55 kg, il nuovo proiettore Optoma EH341 è una soluzione particolarmente versatile per tutte le installazioni di tipo non fisso. I due ingressi HDMI permettono un collegamento simultaneo a due sorgenti come laptop, console di gioco, lettori Blu-ray; ma a collegarsi al vpr – e condividere dunque video o immagini in grande formato – possono essere anche smartphone o tablet, per via del supporto MHL sugli stessi ingressi HDMI. Se si volessero effettuare presentazioni wireless, poi, è sempre disponibile la porta USB per connettere un eventuale dongle wi-fi (come l’Optoma WHD200, opzionale). Sul versante dell’intrattenimento, infine, giocano a favore dell’EH341 la compatibilità coi segnali 3D e lo speaker integrato da 10W, che potrebbero tornare utili per un utilizzo a casa con gli amici. www.tecnofuturo.it

Grazie alla compatibilità con i segnali 4K Cinema-DCI (4096×2160 pixel a 24/30Hz e sottocampionamento 4:4:4) e 4K Ultra HD (3860×2160 pixel a 60Hz 4:2:0 o 30Hz 4:4:4), la matrice Gefen EXT-UHD-88 promette il massimo della versatilità e delle prestazioni. A questo si affianca il supporto HDCP 2.2 e 1.4, per assicurare una compatibilità senza limiti. La nuova matrice è stata progettata per essere utilizzata con il software Gefen Syner-G, tramite il quale le operazioni di configurazione sono quasi del tutto automatiche, appena allacciati alla stessa LAN. L’EXT-UHD-88, inoltre, è dotata di un’interfaccia grafica web-based intuitiva (in aggiunta ai controlli manuali tramite pulsanti) che consente salvataggio, upload e download delle informazioni EDID provenienti da un display ad essa collegato, per renderle disponibili su una qualsiasi delle sorgenti connesse alla rete locale. Ulteriori controlli sono possibili, infine, tramite IR. RS-232, Telnet e UDP. www.comm-tec.it

Presentazioni brillanti con Optoma

Gefen, 4K e HDCP 2.2 per la UHD-88

BPT

BPT, la temperatura ideale in un solo tocco Came presenta i nuovi termostati e cronotermostati touch-screen a parete Bpt TA/500 e TH/500 e i modelli da incasso Bpt TA/600 e TH/600. I modelli TA/500 e TH/500 consentono con pochi tocchi di impostare la temperatura desiderata e, nella versione TH, di programmarla in modalità giornaliera o settimanale, creando un programma personalizzato per il proprio comfort abitativo. Il TH/500 permette di personalizzare l’impostazione con 3 livelli di temperatura nell’arco della settimana, offrendo la possibilità di posticipare l’accensione e lo spegnimento della caldaia e garantendo un notevole risparmio energetico. Innovativo è il modello TH/500 WH WL, wireless. Caratterizzato dalle stesse funzioni di base del TH/500, il TH/500 WL dialoga con i moduli di uscita via radio del sistema domotico di Came permettendo la comunicazione senza fili con la caldaia mediante il modulo OH/1016 WL e l’integrazione della funzione di termoregolazione nel sistema domotico dell’abitazione. È particolarmente indicato in ambienti dove non è possibile utilizzare collegamenti filari ed effettuare opere murarie. Eleganti e discreti, grazie a linee pulite e ad un

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ampio display touch-screen retroilluminato, i termostati e cronotermostati da incasso TA e TH/600 sono forniti con cover intercambiabili di colore bianco e grigio antracite e con una serie di telai che supportano le placche delle principali serie civili. Il modello TH può inoltre anche essere programmato per regolare automaticamente la temperatura nelle ore notturne così da rendere più adatto il clima al sonno, per attivare il riscaldamento al mattino o per spegnere automaticamente l’impianto nelle ore in cui non si è in casa. www.came.com


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TADO

Tado°, il geotermostato intelligente Sfruttando la funzione di geolocalizzazione di smartphone e tablet e un’app dedicata, il termostato intelligente di Diagral regola la temperatura di casa in base alla distanza degli abitanti consentendo così notevoli risparmi sulla bolletta energetica. Diagral ThermoAPP by tado° è Il geotermostato intelligente che si connette all’impianto di riscaldamento e, grazie all’app dedicata (disponibile per iOS, Android e Windows), utilizza la geolocalizzazione di smartphone e tablet per capire dove ci si trova e regolare la temperatura dell’appartamento. È possibile ad esempio impostarlo in modo da fare accendere il riscaldamento o alzare la temperatura quando ci si avvicina all’abitazione. Il risultato? La temperatura è sempre quella desiderata

e sarà possibile ottenere un notevole risparmio sulla bolletta energetica. Per attivare la geolocalizzazione e controllare a distanza tutte le funzioni del geotermostato è sufficiente installarlo, scaricare l’app dallo store di riferimento dei propri dispositivi e iscriversi su my.tado.com/login. Diagral ThermoAPP by tado° è disponibile presso i principali centri e catene di bricolage a partire da 249 euro. www.tado.com

TOSHIBA

Toshiba, disponibile la piattaforma Business Vision Toshiba Europe GmbH annuncia la disponibilità della propria piattaforma di gestione remota di digital signage Business Vision, che è stata presentata per la prima volta in occasione dell’Integrated Systems Europe (ISE) 2015. Business Vision rende più semplice che mai la visualizzazione dei contenuti in qualsiasi ambiente a contatto diretto con il pubblico. Disponibile in due diverse versioni a seconda delle esigenze aziendali: Business Vision Onefunziona in modalità stand-alone mentre Business Vision Cloud offre funzionalità più avanzate. Grazie a Business Vision, gli utenti possono controllare il proprio display durante tutta la giornata lavorativa e oltre - impostando la programmazione, definendo le tempistiche o cambiando i contenuti in modo istantaneo - per offrire i messaggi più adatti, al momento giusto. Tutte le funzionalità sono disponibili attraverso un’interfaccia semplice da usare, permettendo di gestire il digital signage in modo intuitivo.

Business Vision Cloud, disponibile in abbonamento, permette agli utenti di controllare i contenuti da un unico punto e di gestire da remoto le comunicazioni attraverso schermi collegati in rete locale o basati su cloud. Grazie a questa versione, gli utenti possono controllare dispositivi multipli, regolare programmazioni, setting, template personalizzati, definire le impostazioni di visualizzazione, controllare log e history del dispositivo. Business Vision One consente di controllare in modo semplice le comunicazioni e i contenuti sia per schermi singoli che per quelli che fanno parte di un network locale di dispositivi. Il software è disponibile con il supporto dell’unità Open Pluggable, presente su molti modelli della gamma signage di Toshiba. Da qui, è possibile importare e programmare immagini, testi, video e molto altro in qualsiasi template pre-installato di Business Vision e creare signage coinvolgenti in qualsiasi ambiente. www.toshiba.it

PHILIPS

Philips, l’UltraWide è curvo Da Philips arriva il nuovo monitor curvo BDM3490UC, dotato di schermo UltraWide da 34”, risoluzione Quad HD e tecnologia MultiView. che offre ai professionisti un modo nuovo di vedere e pensare nella vita dell'ufficio. Con il ronzio di voci in sottofondo, telefoni e persone passano di fianco, gli uffici sono pieni di distrazioni per i lavoratori che cercano di concentrarsi sul proprio lavoro. Il nuovo display Brilliance Curved UltraWide mette l'utente al centro della postazione di lavoro. Oltre alle sue linee curve innovative, il nuovo display Brilliance 34" ha un’ottima resa anche sullo schermo. Le immagini sono brillanti e nitidissime, grazie a CrystalClear, alla tecnologia UltraWide Quad HD, al pannello LCD AH-IPS e alla risoluzione 3440 x 1440. Copre il 99% dello spazio colore sRGB - vitale per mantenere la fedeltà dei colori tra diverse applicazioni e dispositivi. Grazie alla sua forma curva, gli utenti devono girare la testa molto meno per visualizzare il contenuto ai bordi dello schermo. Il vetro edge-to-edge e la cornice ultra-sottile migliorano questo aspetto per una visione continua, massimizzando l'area di visualizzazione.

ll nuovo display dispone di tutte le opzioni di connettività per rendere il lavoro più facile ai professionisti: DisplayPort e HDMI 2.0 per una resa grafica massima, la tecnologia MHL per godere di contenuti mobile sul grande schermo, e USB 3.0 per il trasferimento veloce dei dati e la ricarica di dispositivi. Il BDM3490UC è disponibile nei principali negozi di elettronica a un prezzo di 1149 euro. www.philips.com/lcdmonitors SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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ATTUALITÀ

EXPO - All Digital - Smart Building - A Bologna, l’incontro tra Telecomunicazioni ed Edilizia

L’edilizia diventa Smart

Dal 14 al 17 ottobre, in concomitanza con SAIE, via alla seconda edizione di ALL DIGITAL - Smart Building, fiera dedicata alle sinergie possibili tra l’edilizia e l’industria delle telecomunicazioni GLI EVENTI IN PROGRAMMA

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el 2014 grazie all’alleanza con SAIE - il primo Salone Italiano dell’Edilizia - è nata “Smart Building”, una manifestazione che ha inaugurato un nuovo obiettivo strategico del settore: l’aggiornamento tecnologico del patrimonio edilizio nazionale e l’alleanza tra mondo delle costruzioni e mondo delle telecomunicazioni. Aziende e professionisti di due comparti fondamentali per l’economia italiana hanno così avviato un dialogo e aperto nuovi importanti scenari di business, accompagnati da innovazioni anche a livello normativo che nel 2015 troveranno finalmente applicazione. Dunque esattamente a un anno di distanza da quel primo “esperimento”, presenziare "All Digital - Smart Building" costituisce un imperativo per qualsiasi azienda o professionista dei due settori orientato ad un futuro che si fa sempre più presente. Solo per parlare di numeri, infatti, ricordiamo gli oltre 90 mila visitatori, 15 mila operatori esteri e 2 mila installatori accreditati (dati edizione 2014), che fanno senz’altro riflettere sull’eco che questa manifestazione sta avendo a livello internazionale e sull’importanza dei contenuti qui elaborati. Le parole chiave dell’edizione 2015 saranno tre: “Smart” la prima, per confermare che il rilancio dell’edilizia passa per l’innovazione tecnologica degli edifici; “Edificio in rete” è il secondo tema, che punta il dito sull’importanza delle connessioni presenti nei capitolati e che proprio attraverso le reti migliorano la qualità della vita di chi vi abita; per finire con approfondimenti tecnici dettagliati sulla “Legge 164/2014”, che troverà applicazione da subito con un folto numero di

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nuove normative cui gli installatori dovranno attenersi. Quattro saranno, invece, le aree espositive all’interno della fiera, differenziate tra sistemi di trasmissione/ricezione, distribuzione, applicazioni e servizi per i professionisti.

PERCHÉ ALL DIGITAL

Citiamo la stessa dichiarazione del Presidente di "All Digital - Smart building", Paolo Dalla Chiara: «Se nel XX secolo la rivoluzione è stata l’elettricità in tutte le abitazioni, l’edificio in rete, ovvero la distribuzione dei segnali digitali in tutte le abitazioni, è la rivoluzione del XXI secolo. In nome di questa rivoluzione, il SAIE di Bologna, fiera leader dell’edilizia che ogni anno individua un tema specifico, ha deciso che la sua edizione 2015 sarà dedicata alla Smart House. Il nostro salone All Digital - Smart Building, nato proprio al SAIE lo scorso anno, è da ritenersi la pietra miliare di questa nuova realtà di mercato. Perché All Digital - Smart Building dentro al SAIE? Perché il rilancio del comparto edile passa in gran parte per l’impiantistica di nuova generazione. Lo ha detto recentemente il CRESME, il Centro di Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio, che ha previsto entro il 2020 una crescita del 16% del settore delle costruzioni e del 33% del mercato dell’impiantistica in generale, mentre l’impiantistica innovativa, a valore aggiunto, quella cioè che si trova a Smart Building si svilupperà del 50%. Secondo queste stime appare chiaro che l’offerta del nostro salone è un volano per contribuire alla ripresa del settore dell’edilizia e un elemento di valore per il settore della tecnologia».

Uno degli appuntamenti più interessanti cui consigliamo di non mancare sarà il corso organizzato da CEDIA, organizzazione internazionale di riferimento per la formazione di custom installer, progettisti e system integrator. Sabato 17 ottobre alle ore 10 CEDIA propone infatti il corso “Progettare abitazioni integrate pronte per il futuro”, per il quale è stato richiesto il rilascio di crediti formativi, rivolto ai professionisti della progettazione e costruzione edilizia che concepiscono le abitazioni secondo i principi dello smart building. Eccezionalmente, la partecipazione a questo corso è offerta a titolo gratuito a tutto il pubblico del SAIE. Il corso in programma a Bologna fa parte dei percorsi di formazione organizzati da CEDIA per il miglioramento professionale di architetti e interior designer, considerati come le principali figure professionali con le quali collaborare e creare sinergie durante la realizzazione dei progetti. Lo scopo del corso è quello di trattare i concetti base per quanto riguarda i sistemi domotici e audio/ video integrati con una particolare attenzione al risparmio energetico, alla gestione integrata di luci e tende nei sistemi di automazione e alla facilità d’uso della domotica. Nell’incontro sarà fornita una panoramica sull’integrazione dei sistemi nell’abitazione moderna, spaziando dagli aspetti estetici per arrivare a quelli multimediali, elettronici ed elettrici, facendo riferimento alle ultime tecnologie e soluzioni disponibili. Questo il programma del corso: ore 10-10,30 - Laura Lazzerini Neuwirth: introduzione e panoramica generale sull’integrazione dei sistemi domotici e audio/video ore 10,30-11 - Claudio Pavan: Spazi installativi nelle leggi e nelle norme tecniche ore 11-12 - Pietro Montemarano: Predisposizione infrastrutture negli

ALL DIGITAL SMART BUILDING DOVE

Bologna Fiere, ingresso diretto da Via Aldo Moro

QUANDO

14-17 ottobre 2015 Orari di apertura: da mercoledì a venerdì 9,00-18,00; sabato 9,00-17,00

AREA ESPOSITIVA Pad. 33

INGRESSO

(solo operatori) gratuito

SITO

www.alldigitalexpo.it

edifici residenziali dedicate alle tecnologie ore 12-13 - Giampaolo Pievani: Home integration e home theater a 360° ore 13-13,30 - Riepilogo finale ed eventuali domande sui contenuti del corso. Con la presenza al SAIE, insomma, All Digital - Smart Building sensibilizza ed attrae un nuovo pubblico, rivolgendosi a un target particolarmente variegato (ingegneri, architetti, progettisti, costruttori edili) che potrà non soltanto documentarsi e formarsi in un contesto esclusivamente B2B, ma anche - e soprattutto individuare nelle tecnologie digitali un mezzo efficace per arricchire la propria professionalità ed offerta, considerandole anche come elementi indispensabili nel progettare nuovi edifici o ristrutturare impianti esistenti allo scopo di migliorare la qualità del patrimonio immobiliare italiano.


ATTUALITÀ

SICUREZZA 2015, Milano - EXPO

SICUREZZA, in arrivo l’edizione 2015

SICUREZZA si conferma come lʼevento di riferimento per il settore della security e dellʼantincendio. Lʼedizione 2015 propone un panorama completo di tecnologie e soluzioni in linea con tutte le realtà del mercato

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mportanti conferme, ritorni di brand che mancavano da qualche anno, nuovi focus tematici che guardano al futuro prossimo del mercato e aprono interessanti opportunità di business: SICUREZZA 2015 (a Fiera Milano dal 3 al 5 novembre) si conferma appuntamento di riferimento per i professionisti della security e dell’antincendio. La prima edizione negli anni dispari propone un format sempre più orientato alle soluzioni, in linea con le richieste degli espositori e di tutte le realtà del settore, destinato a potenziarsi anche nelle prossime edizioni, nel 2017 e nel 2019. Ma SICUREZZA 2015 non offrirà soltanto un panorama completo di tecnologie e soluzioni attraverso la proposta diretta dei più grandi produttori italiani e internazionali, ma proporrà anche iniziative verticali dedicate a un mondo di applicazioni in continua crescita, per guidare l’operatore in visita verso la scelta più adatta alle sue esigenze e indirizzarlo a comprendere le potenzialità delle tecnologie proposte.

LE INIZIATIVE ESPOSITIVE

È specificamente dedicato alle soluzioni di security per il commercio e la grande distribuzione Security for Retail Show (pad. 22), appuntamento realizzato per la prima volta da SICUREZZA in collaborazione conessecome/securindex.com. Rivolta ai professionisti del retail in cerca di strumenti per mettere in protezione la propria attività, l'area favorirà il confronto su queste problematiche e proporrà soluzioni su misura per ogni tipologia di punto vendita, riunendo in un unico contesto tecnologie e soluzioni verticali dedicate. Oltre a mostrare proposte integrate su misura e nuove idee per coniugare la sicurezza all’accoglienza del cliente nei punti vendita, questo spazio, attraverso talkshow, tavole rotonde e workshop a cura di esseome/securindex.com,

offrirà un’occasione interessante per favorire l’informazione e la formazione degli esercenti, mettendo in contatto con iretailer i produttori di sistemi e servizi di sicurezza.

ICT E SECURITY SEMPRE PIÙ INTEGRATI

Per offrire una visione privilegiata sull’anima sempre più digitale del settore, SICUREZZA, in collaborazione con Digitalic, ripropone il Cyber Security Village (pad. 24). In un mondo in cui uno strumento di sicurezza è spesso un dispositivo digitale collegato ad una rete, in comunicazione con server, hard disk e collegato a Internet, servono nuove competenze e nuove soluzioni per proteggere adeguatamente gli strumenti di sorveglianza e i dati che questi registrano. Il Village di Digitalic offrirà esempi concreti della sempre maggiore integrazione tra ICT e security e proporrà soluzioni all’avanguardia in campi diversi, dalla registrazione su hard disk e memorie, alla protezione delle reti.

L’INTELLIGENZA E LA SICUREZZA DELLE COSE

Interessante area verticale sarà quella dedicata a IoT: l'intelligenza e la sicurezza delle cose (pad. 24): con l’avvento della “quarta rivoluzione industriale” le “cose” diventano smart e dialogano tra loro e tutto - dalle infrastrutture, al mondo industriale, fino ai singoli - è ormai collegato a un dispositivo digitale e ad una rete. In questo contesto il tema della sicurezza diventa prioritario: non solo infatti sicurezza fisica e logica convergono, ma la security in ogni ambito diventa elemento chiave per garantire protezione, monitoraggio costante, ma anche efficienza e miglioramento delle performance.

QUANDO LA SICUREZZA VOLA ALTO

Per la prima volta sarà ospitata in manifestazione SICUREZZA Drone Expo (pad.22), iniziativa

interamente dedicata all’utilizzo degli APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) per le attività di security e safety. Organizzato dalla società Mediarkè di Roma, che già da un paio di anni promuove altri eventi professionali nel settore, l’evento si articolerà in una collettiva all’interno dei padiglioni di SICUREZZA 2015, cui parteciperanno le più importanti aziende italiane ed estere specializzate nella produzione o nei servizi con gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto. Non mancheranno le scuole di volo APR, che proporranno i loro corsi per la formazione dei futuri piloti di droni. Tra i progetti espositivi, torna a SICUREZZA l’Ecosystem Village (pad. 24), isola dedicata ai partner di Milestone Systems: uno spazio, ma anche una “piazza” e un bar in cui incontrarsi, scambiarsi opinioni e toccare con mano novità tecnologiche, condividendo formazione tecnica e momenti di scambio in un’unica area, pensata per unire convivialità e professionalità, incontri informali e business, prodotti e possibili idee progettuali. Applicazioni e soluzioni innovative saranno protagoniste grazie alla Solutions Gallery (pad. 24) a cura di Ethos Media Group, editore di a&s Italy, grazie a una una “mostra

SICUREZZA 2015 DOVE

Fiera Milano Rho Strada Statale del Sempione, 28 - 20017 Rho Accessi: Porta Ovest, Porta Sud

QUANDO

3-5 Novembre 2015 Orari di apertura: da mercoledì a venerdì 9,00-18,00; sabato 9,00-17,00

AREA ESPOSITIVA Padiglioni 22 - 24

INGRESSO

Ingresso a pagamento, riservato agli operatori.

SITO

www.sicurezza.it - premio” che darà visibilità, in un’area espositiva dedicata, alle soluzioni messe in campo per risolvere i problemi concreti dei committenti, in diversi mercati verticali, permettendo ai visitatori di votare le soluzioni ritenute più efficaci. Solutions Gallery sarà un viaggio oltre il prodotto, tra l’eccellenza delle tecnologie applicate e integrate. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

09


ATTUALITÀ

EXPO - SIEC 2015, Milano

SIEC 2015, appuntamento a Milano L’eccellenza nelle applicazioni audio-video-controlli sarà il tema conduttore di SIEC 2015, la quarta edizione dell’evento organizzato annualmente da SIEC, che si terrà il 18-19 novembre presso lo Studio 90, a Milano

L’

eccellenza sarà il tema conduttore di SIEC 2015, la quarta edizione dell’evento organizzato da SIEC che chiama a raccolta tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati alle applicazioni delle tecnologie audio, video e lighting negli edifici pubblici o privati: professionisti, fornitori di servizi, utenti finali. Nel suo intervento di apertura (key note) il 18 novembre alle ore 10 Godwin Demicoli, Regional Director Europe di InfoComm International, parlerà di come creare un’esperienza audio-video eccezionale, sollecitando gli integratori a non limitarsi alla parte tecnologica (necessaria ma non sufficiente) ma a fornire anche consulenza sugli altri due ingredienti: spazio e contenuti. Solo un’attività in team con architetti e designer e agenzie di comunicazioni può rendere un’esperienza eccezionale. “Sapersi distinguere” è un elemento chiave di diversificazione e offre un innegabile vantaggio competitivo, particolarmente interessante per uscire dalla perversa dinamica del prezzo più basso. Per questo

è importante sensibilizzare l’utenza e i professionisti (architetti, ingegneri, designer) perché siano consapevoli che la collaborazione con un partner tecnologico eccellente è la ricetta sicura per il loro stesso successo. In un mercato dove la componente tecnologica è dominante - e che, proprio per questo, richiede delle forti competenze e una grande esperienza sul campo - la professionalità degli operatori è il primo requisito che il committente deve poter verificare. Per questo SIEC ha introdotto, esattamente due anni fa, la prima prassi di riferimento (UNI/PDR 4) “Servizi di integrazione dei sistemi audio, video e controlli (AVC) - Requisiti di progettazione, installazione, configurazione, taratura, programmazione e verifica tecnica”. L’adesione alla prassi è una dichiarazione di impegno da parte dell’azienda ad allineare le proprie pratiche alle raccomandazioni contenute nel documento UNI/SIEC: è anche un veicolo per l’azienda aderente per rivedere i propri processi e migliorare le proprie competenze

interne per meglio servire la committenza. Per questo è già un segnale molto positivo per la committenza. Poiché i buoni propositi vanno corroborati dai fatti, il passo successivo è stato la definizione di uno schema di certificazione sotto l’egida di Accredia e il successivo avvio di una prassi di conformità,uno strumento che permetterà alle terze parti (utenti e/o organismi di certificazione) di verificare la rispondenza delle aziende ai dettami della prassi di riferimento UNI/PRD 4. Il tavolo di lavoro - composto da esperti di SIEC e coordinato da UNI con la partecipazione di Accredia - si è già riunito tre volte e il documento finale è ormai in dirittura d’arrivo. Appena finalizzato verrà sottoposto da UNI a inchiesta pubblica. Come risultato, a partire dal 2016, le aziende del settore potranno chiedere la certificazione SIECert - Systems Integration Experience Certified. Tutto questo verrà ampiamente trattato nella sessione plenaria del 18 novembre. Per informazioni: www.sieconline.it

SIEC 2015 DOVE

Studio 90 East End Studios via Mecenate 90 20138 Milano

QUANDO

18-19 novembre 2015 orario: 9-18

INGRESSO

gratuito per gli operatori previo registrazione

CONVEGNI

18 novembre 10:00 - 12:00 L’eccellenza nell’integrazione dei sistemi AVC (Audio-Video- Controlli) 14:00 - 17:45 Convegno Soiel La realtà aumentata: il futuro dopo Internet 14:00 - 17.45 Corso HDBaseT Il corso sarà tenuto in inglese da un docente di HDBaseT Alliance 19 novembre 9:45 - 16:30 Convegno Soiel Office Building & Workplace

SITO

www.sieconline.it

Unʼimmagine di SIEC 2014; l'edizione di questʼanno si svolgerà presso lo Studio 90 di via Mecenate, su unʼarea espositiva di 1.400 mq più varie sale convegni.

010

SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE


A World of Visual Experience FASHION RETAIL & VISUAL INTERIOR DESIGN - ENTERTAINMENT & MUSEUM - DIGITAL IMAGE & PHOTO EDUCATION - RENTAL & STAGING - MEDIA & BROADCASTING – HEALTHCARE - CONTROL ROOM - CORPORATE & DIGITAL SIGNAGE

L’esperienza visiva è l’elemento che contraddistingue l’evento NEC Showcase 2015. Un’occasione per arricchire la propria “vision” su tecnologie e tendenze, per trovare stimoli di innovazione e confrontarsi con esperti del settore. Una giornata dove gli approfondimenti tecnici si mescolano con l’emozione visiva delle installazioni.

NEC SHOWCASE 2015 22 Ottobre 2015 | h. 10:00 - 17:00 | Via Ventura 15, Milano Ingresso gratuito previa registrazione

www.nec-display-solutions.it


ATTUALITÀ

TRAINING - I corsi del periodo ottobre-dicembre 2015

I CORSI DI FORMAZIONE FINO A DICEMBRE 2015 ABB - www.abb.com

L’iscrizione al corso è subordinata alla

progetto e della normativa di riferimento. Proposta

partecipazione con successo al corso base.

CAME per tale famiglia di prodotti e limiti di impiego.

Dato il numero limitato di postazioni è necessaria

Modalità installative, regolazione dell’impianto nelle

la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage

condizioni di esercizio, scelta accessori che

nella sezione formazione!

garantiscano la sicurezza.

Dato il numero limitato di postazioni è necessaria

La partecipazione al corso è gratuita.

Calendario corsi

la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage

Calendario corsi

Ottobre: 16 - CAME, Dosson (TV)

nella sezione formazione!

Novembre: 20 - Vittuone

NORMATIVE durata: 1 giorno

CORSI KNX ENTRY LEVEL

Conoscenze delle Direttive di riferimento, in

Introduzione ai sistemi di building automation

particolare la “Direttiva Macchine”. Approfondimento

ABB i-bus® KNX

delle Normative Europee EN 13241-1 e Normative

Obiettivi Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus

BTICINO

collegate e modalità di compilazione del “Fascicolo Test”. Questo permette in fase di realizzazione

www.bticino.it

dell’impianto, di applicare i requisiti minimi di

la programmazione e la messa in servizio di sistemi

BTicino organizza corsi di formazione di tre diverse

sicurezza previsti dalle normative vigenti per una

di controllo degli edifici.

tipologie, determinati da un diverso livello di

corretta Dichiarazione di Conformità.

La partecipazione al corso sarà garantita dopo

approfondimento, dedicati ai professionisti che

Calendario corsi

il pagamento del corso stesso.

vogliono entrare in contatto o approfondire la

Ottobre: 21 - 28 - CAME, Dosson (TV)

Costo: 200 € (iva inclusa)

conoscenza del mondo BTicino.

Novembre: 3 - 11 - CAME, Dosson (TV)

Calendario corsi

Tutte le informazioni al riguardo possono essere

Ottobre: 26 - 27 - Vittuone

reperito sul sito internet dell'azienda

BARRIERE STRADALI E CHIUSURE INDUSTRIALI

www.bticinoacademy.it

durata: 1 giorno

ABB i-bus® KNX per realizzare l’installazione,

CORSO BASE CERTIFICATO KNX

Criteri di scelta del prodotto, in funzione dei dati

Installazione, configurazione e messa in servizio

di progetto. La gamma di barriere stradali CAME

di impianti ABB i-bus® KNX

permette la chiusura di varchi di passaggio da 1.5m

Obiettivi

a 12m con la possibilità di ottimizzare l’applicazione

Fornire ampie conoscenze di base della tecnologia

attraverso diverse configurazioni ed è integrata dai

bus KNX per realizzare l’installazione,

dispositivi salva parcheggio. Guida all’installazione e

la programmazione e la messa in servizio di

scelta accessori.

impianti KNX. Al termine del corso è previsto un

Calendario corsi

esame per diventare KNX Partner certificati con

Ottobre: 23 - CAME, Dosson (TV)

pubblicazione sul sito dell’associazione. L’iscrizione al corso è subordinata alla partecipazione

ANTINTRUSIONE

con successo al corso base.

durata: 1 giorno

La partecipazione al corso sarà garantita dopo il pagamento del corso stesso. Costo: 1.300 € (iva inclusa) Calendario corsi Ottobre: 19 - 23 - Santa Palomba Novembre: 23 - 27 - Vittuone CORSO KNX AVANZATO Programmazione avanzata sui dispositivi ABB a maggiore funzionalità

CAME

www.came.it

Obiettivi

Grazie a un efficacie approccio didattico, il team

Acquisire le tecniche di programmazione

dedicato di formatori training@came forma il

dei dispositivi KNX con funzioni Avanzate.

professionista affinché sia in grado di proporre soluzioni

Per chi partecipa al corso un kit prodotti a un

progettate su misura del cliente e delle sue specifiche

prezzo esclusivo.

esigenze.

Costo: 300 € (iva inclusa)

Le attività di training hanno svolgimento presso la sede

Calendario corsi

di Came Service a Dosson di Cassier, in provincia

Dicembre: 10 - 11 - Vittuone

di Treviso e presso la sede Came-BPT a Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone.

CORSO SPECIALISTICO

Per il calendario dei corsi fare riferimento al sito

Controllo accessi

dell'azienda www.came.com/it/azienda/formazione.

Obiettivi Fornire ampie conoscenze di base sul sistema di

CANCELLI A BATTENTE

controllo accessi ABB dedicato ad applicazioni

durata: 1 giorno

alberghiere.

Criteri di scelta del prodotto, in funzione dei dati di

012

SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE


www.simmagazine.it

Guida all’offerta antintrusione di BPT. Analisi

VIDEOCITOFONIA IP

tubolari. Scelta della corretta motorizzazione secondo

delle centrali antintrusione filari e via radio, dei

durata: 1 giorno

le esigenze specifiche per tapparelle e tende da sole.

prodotti e delle loro caratteristiche. Programmazione

Analisi del sistema avanzato con tecnologia IP. APP

Guida alla predisposizione ed installazione. Percorso

con PXMANAGER, software dedicato alla

mobile per il funzionamento da dispositivi

pratico in un locale attrezzato.

programmazione della gamma antintrusione.

mobili. Compatibilità con sistemi terzi. Funzioni

Calendario corsi

Test su dispositivi reali.

avanzate sistema di portineria e gestioni

Novembre: 6 - CAME, Dosson (TV)

Calendario corsi

avanzate. Prove pratiche con dispositivi reali.

Ottobre: 23 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

Calendario corsi Ottobre: 28 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

PORTE AUTOMATICHE PEDONALI

COMM-TEC - www.comm-tec.it

durata: 1 giorno

DOMOTICA BASE

Guida alla scelta del prodotto corretto a seconda

durata: 1 giorno

della caratteristica del transito che il varco

Corso teorico e pratico CAME DOMOTIC 3.0 .

www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti.

deve gestire. Illustrazione della gamma CAME,

Attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi

Calendario corsi

caratteristiche e prestazioni.

dei dispositivi domotici a catalogo, caratteristiche e

CORSO BASE RTI

Calendario corsi

installazione. Programmazione con il software CAME

Ottobre: 29 - 30

Ottobre: 26 - CAME, Dosson (TV)

DOMOTIC 3.0 . Analisi di funzioni basiche come

Novembre: 26 -27

controllo luci, automazioni, termoregolazione, mappe

CORSO RTI COMMERCIALE

ILLUMINAZIONE A LED

e controllo via APP. Necessario munirsi di computer

Novembre: 26 -27

durata: 1 giorno

portatile per la fase di programmazione.

CORSO RTI SDK

Guida all’ampia offerta di DOMINOLED sui prodotti

Calendario corsi

Dicembre: 18

di illuminazione a LED. Breve analisi della tecnologia

Ottobre: 29 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

CORSO HDL BUS PRO

a LED e dei punti di forza dei prodotti a catalogo.

L'iscrizione ai corsi gratuti avviene tramite il sito

Novembre: 6 - 1° livello

Durata di funzionamento, analisi illuminotecnica e

DOMOTICA AVANZATA

calcolo ROI.

durata: 1 giorno

Calendario corsi

Corso teorico e pratico su CAME DOMOTIC 3.0 .

Ottobre: 26 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

Attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi dei dispositivi domotici a catalogo, caratteristiche

Dicembre: 11 - 2° livello

CRESTRON - www.crestron.eu

VIDEOCITOFONIA BUS

e installazione. Programmazione con il software

durata: 1 giorno

CAME DOMOTIC 3.0 . Analisi di funzioni avanzate

l corsi Crestron hanno svolgimento pressola sede

Analisi dei sistemi tradizionali BPT a BUS: X1 e XIP.

come controllo carichi, logiche, controllo da remoto,

di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI).

Sistemi a KIT. Sistemi a blocco singolo

interfacciamento con allarme e sistemi terzi ed altre

e multiblocco.

situazioni particolari. Necessario aver già seguito

CORSO COMM+RES+101

Programmazione manuale e via software PCS/XIP.

il corso DOMOTICA BASE. Munirsi di computer

durata: 2 giorni

Analisi catalogo BPT e accessori.

portatile per la fase di programmazione.

Si rivolge a progettisti, alle aziende che intendono

Prove pratiche con dispositivi reali.

Calendario corsi

diventare installatori Crestron e a tutti coloro che

Calendario corsi

Ottobre: 30 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

desiderano acquisire familiarità con Crestron senza

Ottobre: 27 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

entrare nello specifico della programmazione. Sono CORSO TECNICO PRATICO CONTROLLO

ammessi un massimo di 2 partecipanti per società.

ACCESSI PEDONALE

Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora

durata: 1 giorno

non venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron

Percorso pratico in area attrezzata.

Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione

Messa in funzione tornello e collegamenti standard.

entro una settimana dalla data dello stesso. La

Creazione di un impianto tipo.

partecipazione al corso è gratuita.

Configurazione software e dispositivi.

Calendario corsi

Configurazione per il conteggio di aree pedonali

Ottobre: 12 - 13

limitate.

Novembre: 9 - 10

Calendario corsi

Dicembre: 14 - 15

Ottobre: 30 - CAME, Dosson (TV) CORSO CTI-P101 TVCC

durata: 3 giorni

durata: 1 giorno

È aperto a tutti coloro che vogliono programmare

Guida all’offerta di videosorveglianza di CAME.

i sistemi e che hanno una minima conoscenza di

Analisi dei sistemi TVCC: analogico, HD-SDI, IP.

logica digitale e programmazione.Sono ammessi

Analisi dei prodotti e delle loro caratteristiche.

un massimo di 2 partecipanti per società. Il numero

Guida alla corretta installazione e caratteristiche di

totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non

dispositivi e accessori. Test su dispositivi reali.

venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron

Calendario corsi

Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione

Novembre: 5 - CAME BPT, Sesto al Reghena (PN)

entro una settimana dalla data dello stesso. Per la partecipazione al corso è necessario avere con sé

La sede CAME a Dosson di Casier (TV).

MOTORI TUBOLARI

un computer le cui caratteristiche verranno indicate

durata: 1 giorno

all'iscrizione. La partecipazione al corso CTI-P101 è

Analisi della proposta CAME delle diverse tipologie di

sottoposta all’acquisto di un sistema demo a scelta SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

013


ATTUALITÀ

TRAINING - I corsi del periodo ottobre-dicembre 2015

fra i kit speciali in promozione presenti sul listino di

Le 3P della domotica: Proporre, preventivare e

Numero partecipanti: max 12 persone.

Crestron Italia. L’ordine del kit deve essere inviato

progettare un impianto domotico

Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

prima della data scelta del corso.

Frequentando questo corso si ricevono tutte le

Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame

Calendario corsi

informazioni e le competenze necessarie per

finale per il rilascio del certificato di KNX Partner.

Ottobre: 14 - 15 - 16

diventare esperti nelle “3p della domotica”: proporre,

Calendario corsi

Dicembre: 2 - 3 - 4

progettare e preventivare un impianto domotico che

Ottobre: 27 - 28 - 29 - Napoli (NA)

si adatti alle esigenze del cliente.

Novembre: 3 - 4 - 5 - Calcinate (BG)

CORSO CTI-P201

Numero partecipanti: max 15 persone.

Dicembre: 1 - 2 - 3 - Spazio Chorus - Rho (MI)

durata: 2 giorni

Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

È aperto a tutti coloro che hanno preso parte e

Calendario corsi

CLK2A

superato con successo il corso base da almeno sei

Ottobre: 6 - 7 - Spazio Chorus - Rho (MI)

Corso Knx Avanzato (Knx Advanced Course)

mesi. Al corso CTI-P201 è ammesso un numero

La prima parte del corso avanzato di KNX è dedicato

massimo di 4 partecipanti. Qualora non venga

CLD2-I - Corso singolo

ad approfondire la conoscenza delle funzioni di

raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si

Installare e configurare un impianto domotico

ETS4 e su alcuni dispositivi per applicazioni legate

riserva il diritto di cancellare la sessione entro una

con Knx Easy

alla building automation.

settimana dalla data dello stesso.

Con questo corso si mettono in pratica tutte

Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito:

La partecipazione al corso è gratuita.

le informazioni apprese nel primo corso, ma

conoscenze più approfondite sulle funzionalità di

Calendario corsi

soprattutto si impara a “saper fare” domotica.

ETS 4; tecniche di programmazione di dispositivi

Ottobre: 5 - 6

Grande attenzione viene data alla pratica, attraverso

KNX con funzioni avanzate.

esercitazioni a banco e con prodotti funzionanti. Il

E saranno in grado di: programmare sistemi di

CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA

corso si rivolge a installatori e progettisti elettrici

building automation KNX complessi; effettuare una

“DESIGNER” 4K

che vogliano imparare a realizzare soluzioni per

corretta diagnostica sui suddetti impianti; aumentare

durata: 1 giorno

l’impianto elettrico utilizzando i prodotti della linea

l’affidabilità degli impianti KNX progettati.

Il corso è aperto a tutti coloro che disegnano e

Home Automation Chorus con tecnologia KNX.

I partecipanti devono essere certificati KNX Partner e

progettano sistemi DigitalMedia

Questo corso deve essere preceduto dal CLD1.

avere una buona conoscenza del software ETS 4 (è

Condizioni di partecipazione

Numero partecipanti: max 15 persone.

consigliabile avere già programmato impianti KNX con

Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per

Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

ETS 4 prima di affrontare il corso avanzato KNX).

società. Il numero totale di partecipanti al corso è 8.

Calendario corsi

Numero partecipanti: max 12 persone.

Qualora non venga raggiunto il minimo numero di 4,

Ottobre: 13 - 14 - Calcinate

Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la

Ottobre: 28 - 29 - Spazio Chorus Rho (MI)

Il corso è conforme alle regole stabilite

sessione entro una settimana dalla data dello

dall’associazione internazionale KNX per

stesso. La partecipazione al corso di certificazione

CLK1A

programma, durata e materiale consegnato. Per

è gratuita.

Corso per la certificazione Knx (Prima parte)

maggiori informazioni visitate www.knx.org.

Calendario corsi

In questa prima parte del corso per diventare KNX

Calendario corsi

Novembre: 11

Partner vengono affrontati tutti gli aspetti necessari

Novembre: 10 - 11 - Calcinate (BG)

alla comprensione dei fondamenti della tecnologia CORSO LIGHTING PER BMS E RESIDENZIALE

KNX.

CLK2B

durata: 1 giorno

L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto

Corso Knx Avanzato (Knx Advanced Course)

Il corso è aperto a tutti coloro che installano i sistemi

esperienze installative, anche con altre tecnologie.

La seconda parte del corso avanzato di KNX è

Crestron e vogliono conoscere le soluzioni Lighting

Numero partecipanti: max 12 persone. Il corso

caratterizzata da attività di programmazione con ETS

Crestron. Vengono trattati i fondamenti sulle sorgenti

dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Il corso

4 su funzioni avanzate di Building Automation.

di luce e sui corpi illuminanti.

è conforme alle regole stabilite dall’associazione

Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito:

Chiuderà il corso l’integrazione con la piattaforma

internazionale KNX per programma, durata e

tecniche di programmazione di dispositivi KNX con

software Crestron Fusion EM.

materiale consegnato.

funzioni avanzate; capacità di poporre soluzioni per

Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per

Calendario corsi

l’impianto integrato.

società, previo accettazione da parte di Crestron in

Ottobre: 13 - 14 - Napoli (NA)

E saranno in grado di: proporre funzioni ad alto livello

base alle aziende prenotate. Il numero totale di

Ottobre: 20 - 21 - Calcinate (BG)

di integrazioni; creare impianti con integrazione su

partecipanti al corso è 8. Qualora non venga

Novembre: 24 -25 - Spazio Chorus - Rho (MI)

illuminazione, termoregolazione, sicurezza, antifurto

raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si

e supervisione. Al termine del corso i partecipanti

riserva il diritto di cancellare la sessione entro una

CLK1B

sostengono un esame finale per ottenere il

settimana dalla data dello stesso. La partecipazione

Corso per la certificazione Knx (Seconda parte)

certificato “KNX ADVANCED”. I partecipanti devono

al corso di certificazione è gratuita.

Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software

essere certificati KNX Partner e avere una buona

Calendario corsi

per la configurazione chiamato ETS. Il corso si

conoscenza del software ETS 4 (è consigliabile avere

Dicembre: 1

rivolge a System integrators o installatori avanzati

già programmato impianti KNX con ETS 4 prima di

che abbiano una comprovata padronanza dei

affrontare il corso avanzato KNX).

concetti di base della domotica e della building

Numero partecipanti: max 12 persone.

automation. L’iscrizione al corso è riservata a chi

Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

ha già avuto esperienze installative, anche con altre

Il corso è conforme alle regole stabilite

tecnologie domotiche.

dall’associazione internazionale KNX per

È possibile iscriversi al solo esame KNX: in quel

programma, durata e materiale consegnato. Per

caso verrà fornita in anticipo la documentazione del

maggiori informazioni visitate www.knx.org.

corso per prepararsi in maniera autonoma all’esame

Calendario corsi

finale.

Dicembre: 1 - 2 - 3 - Calcinate (BG)

GEWISS PROFESSIONAL www.gewissprofessional.com CLD1 - Corso singolo

014

SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE


www.simmagazine.it

INTERMARK SISTEMI www.intermark.it Calendario corsi Ottobre: 13 - Technology Integration Day Ottobre: 26 - 30 - Experience Tour: Smart Systems Novembre: 25 - 27 - Corso AMX Programmer 2 Roma

Ottobre: 7 - Torino (TO)

Il corso affronta la programmazione di un impianto

Ottobre: 8 - 14 - 22 - Roma (RM)

di videocitofonia 2 fili Plus attraverso la targa e

Ottobre: 15 - Napoli (NA)

successivamente la gestione avanzata con software

Ottobre: 21 - Palermo (PA)

Save Prog.

Ottobre: 22 - Catania (CT)

Calendario corsi

Ottobre: 23 - Milano (MI) Ottobre: 28 - Potenza (PZ) Ottobre: 29 - Latina (LT) Novembre: 4 - Torino (TO) Novembre: 10 - Caserta (CE) Novembre: 11 - Palermo (PA)

www.vantageitalia.it Segreteria Organizzativa Formazione Vantage

Dicembre: 15 - Campodarsego (PD) CORSO BASE TVCC Corso TVCC Entry Level durata: 1 giorno

Novembre: 12 - Catania (CT)

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o

Novembre: 12 - 18 Frosinone (FR)

sistemi che si approcciano per la prima volta ai sistemi di

Novembre: 20 - Milano (MI)

videosorveglianza.

Novembre: 24 - Capodarsego (PD)

Calendario corsi

Novembre: 26 - Napoli (NA)

VANTAGE

Ottobre: 12 - Campodarsego (PD)

Dicembre: 2 - Torino (TO) Dicembre: 3 - Viterbo (VT) Dicembre: 15 - Caserta (CE) Dicembre: 23 - Torino (TO)

Numero Verde 800 722 022

Ottobre: 8 - Campodarsego (PD) Ottobre: 8 - Milano (MI) Ottobre: 14 - Palermo (PA) Ottobre: 15 - Catania (CT) Ottobre: 21 - Torino (TO) Novembre: 4 - Campodarsego (PD)

CORSO AVANZATO BY-ME

Novembre: 12 - Milano (MI)

Corso di certificazione Vantage, basato su lezioni

CON EASYTOOL PROFESSIONAL

Novembre: 18 - Torino (TO)

teoriche e pratiche. Si svolge in Bticino, sede di

Programmare un impianto Domotico

Dicembre: 1 - Campodarsego (PD)

Varese, e si articola in 5 giornate: le prime 4 sono di

con Easytool Professional

Dicembre: 16 - Torino (TO)

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

NEW: CORSO BASE TVCC IP

formazione e approfondimento tecnico (1 giornata Hardware e 3 giornate software) con conseguente test di certificazione e l’ultima giornata è di formazione commerciale. Di seguito il dettaglio degli

durata: 2 giorni

apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-Me attraverso

Corso TVCC IP Entry Level durata: 1 giorno

argomenti per ogni giornata:

i software Easy Draw ed Easy Tool Professional.

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o

I giorno: Presentazione hardware Vantage e

Calendario corsi

sistemi che si approcciano per la prima volta ai sistemi di

presentazione ed installazione software Design Center

Novembre: 23 - Marostica (VI)

videosorveglianza IP.

II giorno: nozioni generali su Design Center,

Dicembre: 16 - Marostica (VI)

Calendario corsi

configurazione stazioni, procedure elementari, task

Novembre: 11 - Campodarsego (PD)

semplici, variabili, stili, task condizionali

CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLO

III giorno: programmazione tastiere, task avanzati,

Controllare tramite Web Server

equinox 4, touch screen designer, comandi A/V, iPhone, iPad IV giorno: diagnostica, personalizzazione grafica

durata: 1 giorno

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la configurazione e la supervisione da remoto di un

avanzata, integrazione con sistemi MyHome - Driver

impianto domotico By-Me tramite Web Server.

Legrand Infusion OWN - domande e risposte

Calendario corsi

al termine si svolgerà il certification test

Novembre: 25 - Marostica (VI)

V giorno: presentazione commerciale a cura di Emanuele

Dicembre: 17 - Campodarsego (PD) CORSO BASE AUTOMAZIONI Conoscere e programmare un sistema di automazioni durata: 1 giorno

Il corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza e la programmazione di un sistema

Vischi con test commerciale al termine del training.

CORSO BASE VIDEOCITOFONIA

di automazioni Elvox.

Calendario corsi

Corso Videocitofonia Entry Level

Calendario corsi

Novembre: 23 - 27

durata: 1 giorno

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla videocitofonia 2 Fili.

VIMAR

www.vimar.com/it/it/event/index/corsi

Novembre: 25 - Torino (TO)

Ottobre: 14 - Torino (TO) Ottobre: 15 - Milano (MI) Novembre: 11 - Torino (TO) Novembre: 19 - Milano (MI) Dicembre: 9 - Torino (TO) Dicembre: 16 - Campodarsego (PD)

sistemi che si approcciano alla domotica per la prima volta.

CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA

Calendario corsi

Programmare un impianto videocitofonico

Ottobre: 6 - Caserta (CE)

Novembre: 19 - Catania (CT) Novembre: 19 - Campodarsego (PD)

Corso By-me Entry Level

Ottobre: 2 - 27 - Campodarsego (PD)

Novembre: 18 - Palermo (PA)

Ottobre: 14 - Campodarsego (PD)

CORSO BASE BY-ME

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o

Ottobre: 29 - Milano (MI)

Calendario corsi

Novembre: 12 - Campodarsego (PD)

durata: 1 giorno

Ottobre: 20 - Campodarsego (PD)

2 fili Plus e gestirlo con Save Prog. durata: 1 giorno


PRODOTTI

NETWORKING - Pakedge, soluzioni affidabili per le aziende

Una rete di fiducia

Dopo aver scalato le classifiche di vendita negli USA, Pakedge riscuote ottimi consensi anche in Italia grazie al connubio di soluzioni hardware e software (cloud) dedicate ai professionisti, un vero riferimento per tutti

di Paolo Radice

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ell’allestimento di un impianto multiroom e composto da più sorgenti - nonché più display e ricevitori/ trasmettitori, così come diffusori o mobile device - tutti i system integrator sanno benissimo quanto importante sia stabilire una corretta rete di distribuzione del segnale (che nella maggior parte delle situazioni, viaggia anche in wireless). Le migliori matrici o switch e i più versatili server/ controller, infatti, perdono gran parte delle proprie peculiarità se non adeguatamente supportati da sistemi stabili di transito delle informazioni, non solo per impartire un comando, bensì per eseguire anche i cosiddetti interventi o screening “da remoto”, per rimanere in costante contatto con l’impianto a qualsiasi distanza fisica si sia. Negli ultimi tempi, dunque, diverse aziende stanno implementando proprio questo aspetto con l’affinamento di

soluzioni e prodotti integrati che svolgano il ciclo completo del lavoro, agevolando installatore (prima) e utente (poi) nella gestione del sistema. Non è da meno Pakedge, azienda inizialmente partita dalla California e che in soli 10 anni, già oggi, ha strutturato un forte supporto tecnico e di vendita persino in Europa, con l’apertura degli uffici di Belgrado.

SU MISURA PER GLI INSTALLATORI

I punti di forza dei prodotti Pakedge sono diversi, a partire dai processori ad elevate prestazioni, passando per i layout hardware realizzati attraverso la collaborazione tra ingegneri e installatori stessi: questi ultimi sanno dove si nascondono gli ostacoli nell’A/V professionale; i primi, invece, sanno come aggirarli includendo i migliori chip in circolazione. Nella costruzione di controller, switch e tutto il

resto, inoltre, l’azienda americana realizza circuiti ridondanti e paralleli per assicurare un funzionamento ideale e costante in ogni situazione, anche la più critica o congestionata. Numerose, ancora, le tecnologie impiegate nei vari dispositivi, come le SectorMaxx e Smartwav, che - attraverso l’adozione di antenne multiple e avanzati algoritmi software - permettono

A destra, foto di gruppo di prodotti presi dal nuovo catalogo Pakedge: dall’alto l’access point WK-1, il router RE-2 (con 4 porte LAN e 2 USB) e lo switch SX-24P, con 8 porte alimentate PoE e ben 4 PoE+. Pakedge BakPak è una soluzione “all-in-one” che permette un facile accesso al network attraverso dispositivi mobile (in foto, l’interfaccia iOS). COSTRUTTORE Pakedge - USA • DISTRIBUTORE Gammalta - Tel. 050.2201042 - www.gammalta.it

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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

una copertura ad ampio raggio degli ambienti interessati. Da non sottovalutare, poi, il design con cui gli apparecchi Pakedge sono concepiti: la chiamano Connect+ ed è una piattaforma con tre strati virtuali: c’è quello hardware, affiancato da quello software, per finire con quello cosiddetto BakPak, che mette in comunicazione il


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CARATTERISTICHE DICHIARATE

ACCESS POINT WK-1 PROTOCOLLI WIRELESS: 802.11ac/a/b/g/n BANDA: 2,4 e 5 GHz MAX SSID: 8 per banda POTENZA DI TRASMISSIONE: 29dBm su 2,4GHz; 27dBm su 5GHz SENSIBILITÀ DI RICEZIONE: -91dBm CONFIGURAZIONE ANTENNA: 2x2 INGRESSI: LAN, Power, Ethernet OPZIONI ENCRYPTION: WPA2, PSK, WPA ALIMENTAZIONE: 802.3at o 12V/1,5A DIMENSIONI (LXAXP): 179x37x233 mm PESO: 0,64 kg NOTE: Certificato FCC, CE, IC, RoHS, UL; pulsante di reset; 4 LED di funzionamento

sistema fisico con il servizio cloud apposito e che agisce insieme alle funzionalità nascoste per un controllo totale e continuo di tutti gli apparati collegati.

CLOUD FUNZIONALE

Il BakPak consente all’utente (o all’installatore) - tramite la specifica applicazione per dispositivi mobile - di avere un controllo costante sul sistema, inviando segnalazioni di vario genere in merito a qualsiasi malfunzionamento. Si appoggia al “network patroller” NP36, centralina che visualizza attraverso schermate intuitive

L’applicazione sviluppata da Pakedge ha un’interfaccia semplice e ben leggibile: tramite questa si può intervenire su molteplici sistemi separati e completamente indipendenti tra loro.

lo status del network, esegue costantemente i check di feedback da ogni punto e monitora la rete. Progettata per i system integrator alla ricerca di una soluzione di tipo “all-in-one”, la piattaforma Pakedge BakPak permette dunque un accesso al network attraverso un dispositivo iOS o Android, così come tramite web-browser da PC/Mac.

AL CENTRO DELLA RETE

Tra gli ultimi prodotti presentati dall’azienda americana ci sono i nuovissimi e performanti access point WK-1 e WX-1, caratterizzati dal protocollo di trasmissione 802.11ac, installabili ovunque grazie alla tecnologia di alimentazione PoE e alle versatili staffe di montaggio da soffitto/parete. Tra gli aspetti più rilevanti di questi nuovi dispositivi

Scorrendo tra i menu dell’app, si arriva ad individuare ogni singolo componente dell’impianto. ricordiamo la presenza di una linea separata per gli ospiti, le antenne ad ampio raggio e bassa interferenza con tecnologia Smartwav, il look sobrio e discreto. Il WX-1, poi, è costruito con circuito MIMO 3x3, ovvero dispone di 3 canali di ingresso e altrettanti in uscita per svolgere al meglio il suo lavoro di centrale anche nelle reti più intasate.

Nella pagina seguente, l’intervista con Gianni Duranti, Responsabile del marchio Pakedge per Gammalta

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PRODOTTI

NETWORKING - Pakedge, soluzioni affidabili per le aziende

A colloquio con... Gianni Duranti, Responsabile del marchio Pakedge all’interno di Gammalta Per capire meglio le potenzialità del brand e il perché di questo successo commerciale, abbiamo intervistato l’Ingegnere Gianni Duranti, Responsabile del marchio Pakedge all’interno di Gammalta, il distributore ufficiale per il territorio italiano. System Integrator Magazine Nel grande panorama dei marchi specializzati nelle network solutions, quali sono stati i motivi per cui Gammalta ha scelto di affidarsi a Pakedge? Ing. Gianni Duranti - Da diverso tempo, il nostro amministratore Giacomo Degl’Innocenti era in contatto con la Pakedge, ma stavamo aspettando il momento giusto per introdurre il prodotto in questo mercato. Oggi le reti sono diventate la dorsale su cui si basano tutti i sistemi e il brand americano negli anni ha dimostrato la sua affidabilità e competenza in questo settore; ma quello che ancor di più ci ha fatto credere e puntare su Pakedge è stata la filosofia che guida le scelte di quest’azienda, orientata specificatamente verso il nostro settore. Pakedge progetta e realizza prodotti ottimizzati per i sistemi AV e d’integrazione, con interfacce e wizard di configurazione facilmente utilizzabili, anche per i non specialisti del mondo IT, con performance di livello Premium; inoltre, garantisce assistenza e supporto in ogni momento -

nell’orario europeo e USA - dalla progettazione fino alla messa in opera, assistendo il dealer anche nei momenti più delicati e nelle soluzioni più complesse. Infine, lo sviluppo di prodotti specifici come il Cloud System e i Power Managed, permettono di completare i sistemi garantendo un utilizzo e una manutenzione davvero efficienti. SIM - Qual è stato il feedback iniziale e che riscontro state avendo dai vostri partner, a distanza di qualche mese dall’inizio della distribuzione? G.D. - Il feedback iniziale è stato decisamente positivo, l’interesse dei dealer è stato superiore alle attese e abbiamo sin qui realizzato diverse installazioni molto importanti, sia nel settore nautico che residenziale. Alcune di esse stanno funzionando ormai da mesi con piena soddisfazione del Dealer e del cliente finale. SIM - In che cosa si distingue Pakedge dalla concorrenza e come agevola - dal punto di vista pratico - il system integrator nella realizzazione di un impianto? G.D. - Pakedge si allinea nella fascia più alta di prodotti professionali per il networking, ma il suo punto di forza è lo sviluppo di prodotti progettati intorno alle esigenze degli integratori di sistemi, i quali non sono specialisti IT, ma sempre di più hanno bisogno di creare sistemi di rete di alto livello.

SIM - Analizzando da vicino il sistema BakPak Cloud, quali sono le sue peculiarità più rilevanti? G.D. - BakPak è una soluzione di Cloud Management per le reti e per tutti i device in esse installati. Permette di ricevere segnalazioni riguardanti lo stato della rete attraverso SMS, email o come notifiche di una specifica applicazione. È inoltre possibile, con un semplice click, mappare tutta la rete (riconosce tutti i dispositivi in essa installati) e connettersi a distanza - attraverso una connessione protetta - ad ogni singolo dispositivo installato, così da poterne fare manutenzione e assistenza in qualsiasi momento e da qualsiasi parte del mondo. E tutto è possibile senza dover pagare un canone fisso annuale. SIM - Non temete di scontrarvi con nomi più blasonati in materia di reti e soluzioni cloud? G.D. - Pakedge è nel mercato del networking ormai da 10 anni e da 4 è riconosciuto come prodotto di riferimento dalle classifiche CePro, stilate in base al gradimento dei più importanti custom installer USA. L’azienda investe moltissimo in ricerca e amplia continuamente

Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, gli switch delle serie SE, SK e SX possono costituire la base di partenza di un sistema A/V complesso o di esaltare le caratteristiche di uno già cablato.

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le proprie soluzioni, questo tenendo sempre ben presente le esigenze dei propri clienti. Per questo motivo abbiamo scelto Pakedge, ritendendolo un prodotto di assoluto riferimento per il mercato della custom installation. SIM - Che tipo di assistenza/ garanzia offrite sui prodotti Pakedge ai vostri installatori? G.D. - Su tutti i prodotti offriamo una garanzia completa di 3 anni con sostituzione immediata del dispositivo, questo perché crediamo moltissimo nella nostra affidabilità. Inoltre Pakedge ha un ufficio in Europa e uno negli Stati Uniti per l’assistenza tecnica, che comprende assistenza telefonica e verifica con connessione remota, ove necessario. Il supporto per Pakedge è assolutamente un punto di forza: sottolineo che non abbandoniamo mai i Dealer a loro stessi; inoltre, nota altrettanto importante, il nostro supporto inizia già dalla fase di quotazione e progettazione del sistema, così da poter supportare i nostri installatori sin dall’inizio per la scelta dei giusti prodotti intorno alle esigenze tecniche. SIM - Quali sono i prodotti su cui zil brand punta maggiormente? E quali secondo voi così affidabili da essere indispensabili? G.D. - Non puntiamo su un singolo prodotto, ma puntiamo assolutamente sulla completezza ed essenzialità del nostro catalogo: switch, access point e strumenti di management sono estremamente importanti nelle reti moderne. La nostra offerta vuole rendere la vita più facile ai Custom Installer fin dalle prime


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feedback molto positivi dalla fase di messa in opera dell’impianto fino al quotidiano utilizzo da parte del cliente, ma come già detto è nostro obiettivo ampliare il nostro mercato fin dai prossimi mesi.

Grazie alla piattaforma BakPak e a un semplice tablet/smartphone, con un sistem Pakedge è possibile monitorare e supervisionare gli elementi del sistema connessi alla rete LAN. fasi di sviluppo di un progetto. Certo un prodotto interessante e indispensabile sono le PDU, Power Distribution System, per la gestione delle alimentazioni. Si tratta di apparati che permettono di gestire accensioni e spegnimenti, programmabili e/o da remoto, eseguire diagnostica sui dispositivi connessi e programmare reset delle apparecchiature. Sarà possibile accendere un proiettore, matrice video e sorgente nel giusto ordine e con i giusti tempi, per superare problemi di EDID o DHCP; sarà inoltre possibile spegnere e riaccendere dispositivi non professionali, come i classici decoder SKY nei momenti in cui si bloccano. Questo sarà fattibile remotamente o automaticamente sfruttando il sistema di diagnostica della macchina. SIM - Vi siete prefissati degli obiettivi con il marchio? Avete pianificato fin dove arrivare con la rete di installatori e che traguardi di vendita raggiungere? G.D. - Sì certo, abbiamo degli obiettivi ben precisi e per quest’anno crediamo di essere già riusciti a raggiungerli. Volevamo far conoscere il prodotto ai nostri più importanti installatori, iniziare a lavorare con loro anche con Pakedge, oltre che con gli altri nostri

storici marchi e l’entusiasmo che abbiamo incontrato ci ha permesso di realizzare dei sistemi molto importanti e con grandi soddisfazioni, sia nel mercato nautico che residenziale. In futuro vogliamo ampliare sempre più la rete di vendita, dal piccolo impianto sino a quello più grande. In più, dei prodotti in uscita alla fine di quest’anno, switch layer 3 con tecnologia AVB, ci permetteranno di realizzare anche grosse dorsali, ampliando sempre più le potenzialità del marchio.

SIM - In quali impianti i prodotti Pakedge si inseriscono bene? Può farmi un esempio reale? G.D. - Pakedge si rivolge ai system integrator, nasce come prodotto di riferimento per il mercato residenziale Audio/ Video e d’integrazione, la sua naturale collocazione è all’interno di importanti progetti di questo mercato. I nostri dealer hanno già consegnato impianti completi in ville e Motor Yacht, utilizzando router, switch, access point e controller Wi-Fi, oltre a PDU e Cloud System. Abbiamo riscontrato

SIM - Se dovesse citarmi un prodotto (o famiglia di prodotti) Pakedge su tutti, quale mi indicherebbe? G.D. - Difficile indicare un prodotto in particolare, le reti oggi sono strutture molto complesse e ad ogni livello è necessario utilizzare apparecchiature affidabili e performanti. Certo le PDU Power Managed e il sistema di Cloud Bak Pak caratterizzano la filosofia di Pakedge che si orienta in modo specifico verso le esigenze dei Custom Installer ma questo diventa ancor più evidente lavorando con Pakedge e utilizzando le interfacce di configurazioni e i semplici wizard, i quali permettono con pochissimi click di realizzare soluzioni anche piuttosto complesse. Molto interessanti sono anche i nuovi access point con tecnologia AC, quindi dalle altissime prestazioni e con un design molto accattivante (le antenne sono invisibili), i quali possono essere integrati attraverso il Wi-Fi Manager C36 che permette di supervisionare costantemente la rete per ottimizzarne le performance in modo automatico in qualsiasi momento.

I nuovissimi e performanti access point WK-1 (foto sopra) e WX-1 sono caratterizzati da trasmissione 802.11ac e installabili ovunque grazie alla tecnologia di alimentazione PoE e alle versatili staffe di montaggio da soffitto/parete. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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PRODOTTI

VIDEOPROIEZIONE - Da Screenint®, un nuovo lift per videoproiettori

Unire l’utile al sottile

Un nuovo supporto a scomparsa entra nel catalogo del costruttore friuliano. Progettato per adattarsi nei controsoffitti a basso profilo, il lift SI-H 40 HC di Screenint® può alloggiare anche proiettori professionali di Paolo Radice

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on ci sono soltanto tele e schermi per la videoproiezione nel folto catalogo Screenint®, marchio di proprietà della Euroscreen di Udine. Un ramo specifico della produzione dell’azienda friulana, infatti, è dedicato alla costruzione e progettazione di supporti da soffitto per videoproiettori, tutti rigorosamente a scomparsa. Tra questi (che attualmente sono otto modelli, diversificati per grandezza e portanza) compare ufficialmente per la prima volta l'SI-H 40 HC, uno dei più compatti ma al contempo in grado anche di sostenere macchine piuttosto grandi nelle dimensioni (la distanza tra i punti di ancoraggio in larghezza e profondità è, rispettivamente, di 40 e 48 cm) e importanti nel peso.

DIFFICILE VEDERLO

L’elevatore motorizzato SI-H 40 HC è stato infatti studiato per supportare videoproiettori professionali ed home cinema di ultima generazione di grandi dimensioni fino ai 25 kg di peso. Nella sua progettazione, massima attenzione è stata posta per riuscire a garantire il suo utilizzo in controsoffitti di altezza molto limitata, insieme al raggiungimento della migliore soluzione estetica

Lʼelevatore motorizzato SI-H 40 HC è dotato di una motorizzazione potenziata estremamente silenziosa, che permette la regolazione della discesa da un minimo di 13 cm fino ad un massimo di 53 cm. e pratica dell’inserimento in controsoffitto del proiettore con i relativi cavi. Il lift SI-H 40 HC, dunque, è dotato di un motore molto silenzioso che permette la regolazione della discesa da un minimo di 13 cm fino ad un massimo di 53 cm. Inoltre, è dotato di un ingegnoso sistema raccogli cavo e di particolari staffe estensibili, tramite le quali risulta un’operazione semplice quella di ancorare il pannello del controsoffitto attraverso delle barre filettate, adattando il tutto alla dimensione dello chassis del videoproiettore. Per allontanare, infine, ogni ipotetico dubbio sull’affidabilità del dispositivo, vanno menzionate anche le speciali viti di sicurezza in dotazione, che prevengono da un’eventuale iperestensione del lift stesso nei casi in cui si sia danneggiato il meccanismo di trazione o i cavi d’acciaio laterali. Che sia un impianto home cinema di livello o un’installazione custom in una sala conferenze o meetingroom, l’elevatore Screenint SI-H 40 potrebbe arrivare ad essere l’elemento indispensabile per celare alla vista il proiettore nel migliore dei modi.

CARATTERISTICHE DICHIARATE

SI-H 40 HC VELOCITÀ MOTORE: 17 rpm PORTATA MASSIMA: 25 kg DIM. MAX DEL PROIETTORE (LXP): 510x510 mm DIM. MAX PUNTI DI ANCORAGGIO (LXP): 480x400 mm CONSUMO: 184 Watt DIMENSIONI (LXAXP): 680x130x605 mm (chiuso); 680x530x605 mm (tutto aperto) PESO: 11 kg

COSTRUTTORE E DISTRIBUTORE Euroscreen srl - tel. 0432.522755 - www.screenint.com

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La nuova proposta al laser firmata NEC - VIDEOPROIEZIONE

PRODOTTI

Piccolo, per grandi ambienti NEC lancia il più compatto proiettore laser del mondo da 5.000 lumen per grandi ambienti: si tratta del P502HL, capace di estendere i vantaggi della tecnologia laser ai settori education, corporate e museale di Nicola De bello

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EC Display Solutions Europe lancia il proprio proiettore al laser fosforo P502HL, che offre proiezioni altamente affidabili e luminose, ideali per tutti quegli ambienti coinvolti nelle nuove modalità di learning. Perfetto per grandi aule universitarie e sale conferenza, questo proiettore rende la vita facile a chi lo utilizza. Presentato in anteprima ad ISE (Integrated Systems Europe) 2015, il P502HL offre i grandi vantaggi derivanti dalla tecnologia SSL (Solid State Light Source). I grandi istituti, che operano nel settore education, valutano i benefici in termini di contenimento dei costi ed elevata efficienza offerte dalla SSL, che elimina la necessità di sostituzione della lampada e garantisce fino a 20.000 ore di funzionamento. “I maggiori istituti che operano nel settore education stanno facendo investimenti significativi nella tecnologia di proiezione, ormai riconosciuta come un aspetto chiave nel processo di

CARATTERISTICHE DICHIARATE TIPO: DLP LUMINOSITÀ: 5000 A.L. TECNOLOGIA: Laser CONTRASTO: 150.000:1 RISOLUZIONE: 1920 x 1080 AUTONOMIA LAMPADA: 20.000 ore PESO: 8.8 kg

apprendimento” commenta Antonio Zulianello, General Manager Italy & Southeast Mediterranean. “Nelle sale di grandi dimensioni i proiettori vengono utilizzati in maniera intensiva per tutta la durata della giornata lavorativa, cosicchè l’affidabilità degli apparecchi è un fattore cruciale. Bisogna essere sicuri che non ci possano essere interruzioni e la proiezione con lampada allo stato solido assicura proprio questo”. In aggiunta a questi benefici, il modello P502HL offre una funzionalità professionale che migliora l’utilizzo generale in ambito learning. Studenti ed insegnanti possono aggiungere interattività usando la funzionalità di sharing wireless offerta dalla Image Express Utility Light and Wireless Image Utility: fino a 16 persone possono vedere i contenuti condivisi e l’oratore può switchare sul contenuto dei diversi partecipanti. La tecnologia Miracast consente anche di condividere immagini provenienti da mobile: questo

è particolarmente utile in ambiente corporate dove questa funzionalità, aggiungendo interattività, aumenta la collaboration in ufficio. Grazie alle sue caratteristiche, il proiettore P502HL è idoneo anche per altri tipi di ambienti in cui sono richiesti lunghi periodi di operatività: grandi sale riunioni, musei, negozi, banche, fastfood, control-room, simulazioni e applicazioni nel settore entertainment. L’investimento è garantito nel futuro grazie ad ingressi multipli HDBase-T e HDMI. Vasta connettività con avanzate opzioni wireless incluse.

Per quanto riguarda i vantaggi offerti dalla tecnologia SSL (Solid State Light Source), il P502HL offre grande flessibilità e innumerevoli scenari di installazione: un potente zoom ottico 1.7x, lens shift verticale e orizzontale e correzione del trapezio, possibilità di inclinazione e modalità Portrait e supporto 3D. Le dimensioni dello schermo vanno da 30 a 300 pollici, con una base consigliata di circa 140” in condizioni di luce ambientale standard. Il proiettore laser NEC P502HL è già disponibile in commercio al prezzo di 3.825,00 euro (IVA esclusa).

COSTRUTTORE NEC Corporation • DISTRIBUTORE NEC Italia Spa - Display Solutions Division - Tel. 02.48415 1 - www.nec-display-solutions.com


PRODOTTI

AUDIO/VIDEO DISTRIBUTION - I nuovi Presentation Switcher di Wyrestorm

Lo switcher SW-1001-HDBT ha ingressi VGA e HDMI e alimenta - tramite porta HDBaseT - trasmettitori e ricevitori esterni via PoH.

Sempre più versatili

I nuovi dispositivi di distribuzione A/V introdotti da Wyrestorm permettono la massima libertà di collegamento tra sistemi analogici e digitali e consentono lo switch multiformato a risoluzioni superiori anche al full HD di Paolo Radice

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ell’era dell’alta risoluzione popolata da tanti costruttori che hanno messo a punto apparecchi volti a sfruttare il massimo dalle tecnologie più evolute - in alcuni casi la guerra può giocarsi anche sulla versatilità, più che sulla potenza di calcolo. E questo è proprio uno dei punti chiave su cui Wyrestorm ha focalizzato la propria attenzione da molto tempo, proponendo, infatti, apparecchi versatili e ben congegnati, costruiti cioè sulla base di esigenze specifiche che

normalmente i system integrator avvertono nel tirar su un impianto. L’ennesimo esempio di ciò che il brand americano intende proporre ai professionisti del settore per agevolare loro il compito di problem solving lo abbiamo con i nuovi Presentation Switcher da poco annunciati al pubblico. Si tratta di due apparecchi predisposti per la distribuzione di segnali A/V provenienti da qualsiasi sorgente (sia analogica che digitale, grazie agli ingressi multipli), che reindirizzano i

CARATTERISTICHE DICHIARATE

SW-1001-HDBT TIPO: Presentation switcher HDBaseT INGRESSI VIDEO: 6 HDMI 1.3a, 2 VGA, HDBaseT, DisplayPort 1.0 USCITE VIDEO: HDMI 1.3a, HDBaseT CONTROLLI: pulsanti frontali, RS-232 e IR (bidirezionale), LAN (Telnet e Web GUI) INGRESSI AUDIO: 2 stereo, 2 microfono RISOLUZIONE SUPPORTATA: fino a 1920x1200p@60Hz (IN/OUT) DIMENSIONI (LXAXP): 440x43x273 mm PESO: 4,85 kg

contenuti via HDBaseT con una risoluzione fino a 1920x1200p. Ai due si affianca, poi, uno scaler multiview 4K, che consente lo smistamento dei dati su due schermi UHD. Una nuova famiglia, insomma, che offre soluzioni intelligenti per i collegamenti A/V più probabili, e per questo motivo da analizzare da vicino per comprenderne più nel dettaglio le vere peculiarità.

IL PICCOLO E IL GRANDE

I due switcher SW-0501-HDBT e

SW-1001-HDBT sono molto simili tra loro, dunque (li potremmo definire fratelli), ma sono indirizzati ad utilizzi e con scopi piuttosto differenti. Entrambi, infatti, sono provvisti di ingressi HDMI e VGA, supportano risoluzioni fino a 1920x1200p@60Hz, così come possono alimentare receiver e transmitter via PoH, grazie alla tecnologia HDBaseT in uscita; mentre il primo, però, è ideale per quei sistemi non particolarmente complessi (e qui gioca un ruolo fondamentale persino la sua

SW-0402-MV-HDMI TIPO: Processore Scaler e switcher INGRESSI VIDEO: 4 HDMI 1.4, 4 VGA, 4 YUV (o video composito) USCITE VIDEO: 2 HDMI 1.4 CONTROLLI: pulsanti frontali, RS-232 e IR, LAN INGRESSI AUDIO: stereo mini e RCA RISOLUZIONE SUPPORTATA: fino a 4096x2160p@30Hz (4:4:4) DIMENSIONI (LXAXP): 440x42x256 mm PESO: 2,85 kg

COSTRUTTORE Wyrestorm Technologies LLC, Stati Uniti • DISTRIBUTORE Pixel Engineering - Tel. 0331.781872 - www.pixelengineering.it

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KEY FEATURE SW-1001-HDBT

• Auto scaling in uscita fino a 1920x1200p@60Hz • Compatibilità CEC (il monitor/TV passa da on a standby senza intervento manuale) • Supporto 2 ingressi microfono e 2 audio stereo; 1 uscita auto-mix • Uscite IR e RS-232 bidirezionali (via HDBaseT) per controlli fino a 100mt di distanza • Circuito PoH per ricevitori e trasmettitori collegati

L’SW-0501-HDBT, il più piccolo dei due Presentation Switcher Wyrestorm, supporta risoluzioni fino a 1920x1200p@60Hz. I controlli sono possibili via IR, RS-232 e pulsanti frontali.

KEY FEATURE SW-0402-MV-HDMI

• Visualizzazione parziale/totale, PiP, 2x2 quad-screen delle immagini desiderate • Doppia uscita HDMI • Switching video con tecnologia QuickSync e scaling fino a 3840x2160p • Riposizionamento e ridimensionamento delle immagini da qualsiasi sorgente • HDMI 1.4 e compatibilità HDCP

compattezza strutturale, che fisicamente lo fa corrispondere alla metà del modello più grande), lo switcher SW-1001 vanta un numero maggiore di ingressi e uscite, tra cui le YUV o video composito. A questa caratteristica si aggiunge, poi, la possibilità di controlli bidirezionali tramite porte IR, RS-232, il doppio ingresso microfono, la funzione di autoscaling alla migliore risoluzione possibile in base all’ingresso/uscita. Alla fine, con i suoi 6 ingressi HDMI, 2 VGA,

HDBT e DisplayPort, potrebbe essere davvero un elemento chiave nella realizzazione di un impianto professionale.

IL MULTIVIEW METTE TUTTI D’ACCORDO

C’è poi, come anticipato poche righe sopra, lo scaler MultiView SW-0402-MV-HDMI, che costituisce una sorta di ciliegina sulla torta a corredo di uno degli switcher. Questo scaler, oltre a supportare risoluzioni video fino a 3840x2160p@30Hz

(e sottocampionamento 4:2:2), gestisce 4 ingressi digitali (HDMI/ DVI) e analogici (VGA, video composito, component, anche con audio), nonché 2 uscite indipendenti HDMI e audio coassiali. SW-0402-MV-HDMI può visualizzare, pertanto, quattro immagini differenti con risoluzione full HD su un monitor 4K, senza alcuna perdita di dettaglio. Il segnale proveniente da ogni sorgente, inoltre, può essere posizionato e dimensionato a piacere all’interno dello schermo

finale. Completano il notevole quadro prestazionale le funzoni QuickSync (per il passaggio tra le varie sorgenti pressoché immediato) e i controlli possibili da ben quattro fonti (pulsanti frontali, IR, RS-232 e LAN). Da non sottovalutare, infine, che su molti prodotti la stessa Wyrestorm offre ai suoi utenti una garanzia ufficiale di ben 3 anni, come nel caso dei Presentation Switcher. Un punto in più a favore di un marchio che si conferma essere davvero affidabile.

Lo scaler Multi-View SW-0402-MV-HDMI è un campione di versatilità in materia di ingressi e uscite video.

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PRODOTTI

MOBILE RECORDING - Da Shure la nuova gamma di microfoni MOTIV

Alta qualità per il mobile Da Shure, arriva una nuova linea di microfoni pensata per chi vuole catturare file audio sul proprio dispositivo mobile alla massima qualità possibile. Si chiama MOTIV ed è stata pensata per il collegamento diretto a qualsiasi dispositivo Apple, iOS, Android o Mac o PC. La musica non ha più confini... di Nicola De bello

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resentata ufficialmente la nuovissima serie MOTIV di Shure, costituita da microfoni “plug-and-play”, rivolta agli utenti che vogliono “catturare”, sul proprio dispositivo mobile, file audio alla massima qualità disponibile (24-bit 48-kHz) per creare audio dei video per Youtube o podcast ed altro. Gli apparati della nuova gamma MOTIV sono stati progettati per il collegamento diretto a qualsiasi dispositivo Apple (certificati MFi), iOS, Android, Mac o

PC. Quattro sono i microfoni a condensatore (MV5, MV88 stereo, MV51 a diaframma largo e MVL lavalier), mentre la serie è completata da un’elegante interfaccia audio digitale (MVi), in grado di connettersi direttamente a qualsiasi dispositivo senza ulteriori adattatori o kit di collegamento. Per un maggior controllo delle funzioni è prevista la app “ShurePlus MOTIV Mobile Recording iOS”. La gamma MOTIV rispetta in pieno il design Shure del

passato, offrendo al contempo la più moderna tecnologia e connettività. Concepita per offrire a tutti la possibilità di registrare l'audio ad alta qualità direttamente su dispositivi mobili, questa serie conferma gli alti standard per i quali Shure è conosciuta in tutto il mondo. Qualche cenno sui singoli prodotti: • MV5 - Microfono ideale per la registrazione di voci e strumenti acustici, podcasting o videochat, dispone di tre preset DSP, è

dotato di un uscita cuffie per il monitoraggio in tempo reale, disponibile in due colorazioni (grigio o nero) e completo di un supporto da tavolo (rimovibile). • MV88 - Microfono progettato per la ripresa audio di elevata qualità, è montato su un supporto a cerniera, con rotazione a 90°, per posizionamenti flessibili anche in applicazioni video. • MV51 - Microfono a diaframma largo, dal design decisamente vintage, questo modello dispone di un “touch panel” frontale

COSTRUTTORE Shure, Giappone • DISTRIBUTORE Prase Engineering - Tel. 0421.571411 - www.prase.it / www.shure.it

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Sopra, l'MVi, interfaccia audio digitale per il collegamento di un microfono a qualsiasi dispositivo mobile.

per accedere rapidamente alle regolazioni disponibili: guadagno, mute e volume delle cuffie. • MVi - Interfaccia audio digitale, collega qualsiasi microfono standard XLR o 6.3 mm plug

per chitarra, basso o tastiera a qualsiasi dispositivo mobile per una perfetta ripresa audio di alta qualità . Un intuitivo pannello touch frontale permette un facile accesso alle funzioni di guadagno, mute e volume delle cuffie

• MVL - Microfono lavalier omnidirezionale di dimensioni ridotte, è dotato di connettore da 3,5 mm per connettersi a qualsiasi smartphone o tablet con funzionalità rec. Include antivento, astuccio di trasporto e clip per abiti • ShurePlus MOTIV Mobile Recording App : questa applicazione è ricca di funzioni intelligenti per la registrazione digitale istantanea attraverso un’interfaccia intuitiva. Permette agli utenti di condividere file via e-mail e SMS ed effettuare regolazioni in tempo reale : guadagno del microfono, compressione ed equalizzazione, selezione tra 5 modalità DSP preimpostate (parlato, canto, flat, strumento acustico, loud).

Sopra, l'MVL è un microfono omnidirezionale di ridotte dimensioni dotato di connettore da 3,5 mm per connettersi a qualsiasi smartphone o tablet con funzionalità Rec. Sotto, foto di gruppo per la nuova gamma MOTIV di Shure.

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VIDEOSORVEGLIANZA - Panasonic: tecnologia True 4K per le nuove telecamere

Sorveglianza di ampie vedute Grazie alla tecnologia True 4K, la nuova telecamera Panasonic WV-SFV781L riprende immagini Ultra HD su un campo eccezionalmente aperto, anche in condizioni di scarsissima luce di Paolo Radice

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enere sotto controllo gli incroci stradali e gli aeroporti, le stazioni ferroviarie, i parcheggi e gli stabilimenti industriali, così come i magazzini e le banchine portuali (tutti luoghi in cui serve una copertura al 100% dell’area e, di conseguenza, un elevato numero di telecamere) rappresenta da sempre un cruccio per chi deve installare un sistema efficace ed affidabile di videosorveglianza, soprattutto perché è un servizio che va svolto 24 ore su 24, con ogni condizione di luce e di visibilità e salvaguardandosi anche dagli eventuali attacchi vandalici. Questi devono essere proprio i motivi che hanno portato i tecnici Panasonic a sviluppare la tecnologia True 4K e a realizzare la telecamera dome WV-SFV781L, la quale integra un sensore capace di prestazioni eccellenti anche in condizioni di scarsa illuminazione e ha un campo di visione fino a 100°, permettendo registrazioni visive su un’area particolarmente ampia, limitando il numero di elementi da installare persino in una grande superficie.

QUASI AL BUIO

La telecamera True 4K WVSFV781L, grazie alla risoluzione di 3840x2160 pixel offre una visione quattro volte più ampia delle telecamere da 1080p e addirittura 9 volte superiore alla classe da 720p. Inoltre, copre una distanza doppia e tripla rispetto alle telecamere HD/full

HD, che indirettamente porta al dimezzamento del costo complessivo di un sistema di videosorveglianza. Il sensore da 1/1,7” di cui è dotata, in combinazione con l’obiettivo F1.6 True 4K Panasonic, consente il funzionamento con un’illuminazione di appena 0,3 lux a colori o 0,03 lux in bianco e nero, rendendo questa telecamera una delle migliori della sua categoria. La WV-SFV781L è equipaggiata, poi, di LED-IR intelligente, che permette registrazioni nitide e chiare a 0,0 lux nell’intera area dell’inquadratura 4K. In più, grazie al funzionamento PTZ virtuale l’operatore può concentrarsi su un settore di ripresa più piccolo, pur continuando a registrare l’intera area, in modo da catturare ogni dettaglio e non perdere neanche un evento nelle situazioni “critiche”.

COSTI CONTENUTI

“Se si considerano i costi delle staffe, dei cavi, del montaggio a parete e altre spese operative inerenti l’installazione di una telecamera TVCC, il passaggio al 4K può consentire risparmi significativi”, ha commentato nella presentazione del prodotto Gerard Figols, European Head of Product Marketing, Panasonic Security. “Prevediamo una riduzione dei costi fino al 50%, poiché una

In questa pagina, la nuova telecamera WV-SFV781L con tecnologia True 4K di Panasonic: un modello dome antivandalo con campo di visione fino a 100°. singola telecamera 4K Panasonic offre la qualità dell’immagine e la copertura di quattro telecamere full HD. Ad esempio, in un parcheggio di grandi dimensioni, come quello di un centro commerciale, è necessario poter identificare modello, colore e targa dei veicoli che transitano, oltre a poter garantire la supervisione dei visitatori. In pratica, per coprire adeguatamente un parcheggio

di 50 mila mq occorrerebbero 70 telecamere HD in totale, mentre bastano solo 21 telecamere 4K Panasonic per ottenere lo stesso risultato, con un notevole risparmio di gestione e manutenzione dell’hardware”. “Desideriamo fornire un sistema 4K ad alte prestazioni e pronto per l’uso, in grado di ridurre per le aziende i costi complessivi della videosorveglianza”, ha

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CARATTERISTICHE DICHIARATE

WV-SFV781L TIPO: telecamera dome di rete antivandalo SENSORE IMMAGINE: CMOS 1/1,7”, scansione progressiva PIXEL EFFETTIVI: Circa 12,4 megapixel ILLUMINAZIONE MINIMA: colore 0,3 lux; b/n 0,04 lux CAMPO DI MESSA A FUOCO: 0,6 mt - ∞ RISOLUZIONE IMMAGINE: 12 mp (4:3) 4000x3000 (H.264 a 15fps); 8 mp (16:9) 3840x2160 (H.264 a 30 fps) ALIMENTAZIONE: 12V CC, PoE 48V CC TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO: da -45° C a +50° C DIMENSIONI: Ø 228 mm x 189 mm con piastra di fissaggio PESO: 3,2 kg con piastra di fissaggio

aggiunto Sean Taylor, European Head of Marketing and Channel presso Panasonic Security Solutions. “Prevediamo che il passaggio al True 4K ridurrà sensibilmente i costi della videosorveglianza, tenendo conto delle minori spese di installazione, cablaggio, connessione di rete e manutenzione. Ad esempio, sugli autobus e sui vagoni ferroviari sarà sufficiente solo una telecamera 4K a 360° per singolo ambiente, anziché quattro dispositivi per coprire ogni angolo. In questo modo si ridurrà notevolmente la quantità di hardware da gestire e sottoporre a manutenzione”.

RESISTENTE A TUTTO

La WV-SFV781L genera file di dimensioni sette volte inferiori a quelli delle altre telecamere 4K, grazie a un’esclusiva tecnologia di compressione adottata dall’azienda giapponese. Consapevoli dell’importanza del grandangolo nelle telecamere HD, inoltre, i tecnici Panasonic si sono voluti assicurare sulle prestazioni pure della telecamera, che in questo caso

mantenesse la definizione ottimale in qualsiasi area dell’immagine, dal centro agli angoli. Così la telecamera fornisce un campo di visione angolare orizzontale da 17° a 96° (con rapporto d’aspetto 16:9) e da 17,0° a 100° (in 4:3). A garantire la perfetta tenuta e resistenza agli agenti atmosferici nonché agli impatti, ci sono le certificazioni IP66, NEMA4x e IK10: il rivestimento impermeabile di cui la WV-SFV781L è provvista, oltre ad allungare i tempi di manutenzione, assicura un’elevata visibilità costante anche in caso di precipitazioni temporalesche, in quanto la pioggia scivola sulla superficie della telecamera anziché condensarsi in gocce che potrebbero diffondere la luce e compromettere la capacità di visione. Infine, dotata della stessa tecnologia True 4K ma differente nella costruzione è la WV-SPV781L, telecamera antivandalo di tipo fisso che potrebbe più facilmente essere installata in specifici angoli e offrire la stessa qualità d’immagine del modello dome.

La WV-SPV781L, basata sulla stessa tecnologia della sorella SFV781L ma di tipo fisso anziché dome. È una telecamera antivandalo che offre la medesima qualità del modello dome.

Grazie alla tecnologia True 4K di Panasonic, le nuove telecamere possono registrare immagini più nitide e dettagliate rispetto a modelli di altri costruttori (sopra, un tipico esempio diretto con lo zoom).

Il campo di visione fino a 100° di cui sono capaci le telecamere WV-SFV781L e WV-SPV781L consente di avere sotto controllo ampie aree (come i parcheggi) con un numero limitato di apparecchi.

La tecnologia True 4K si rivela eccezionale anche nelle riprese al buio: nella foto, un esempio di registrazione allʼaperto con scarsa luminosità. Bastano solo 0,3 lux per acquisire le immagini.

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VIDEOSORVEGLIANZA - Le nuove telecamere PTZ proposte da Axis

Occhi vigili anche all’aperto Le new entry della serie P55 offrono risoluzione HD e maggiore sensibilità alla luce. Dopo il recente lancio delle telecamere di rete PTZ P56, Q61 e V59, il portfolio Axis è ora al completo di Paolo Radice

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xis Communications azienda scandinava che come una mosca bianca si è fatta spazio nel panorama della videosorveglianza (affollato essenzialmente da costruttori orientali), fino ad arrivare ad essere tra i leader del settore amplia la famiglia di telecamere di rete PTZ a cupola, Serie P55, introducendo quattro nuovi modelli ad alta definizione (due da interno e due da esterno) che vanno a porsi alla base della gamma. Rispetto alle generazioni precedenti, le nuove telecamere Axis P55 offrono prestazioni superiori nell’analisi video; tra le funzionalità intelligenti integrate che le distinguono, infatti, figurano il rilevamento audio e l’Advanced Gatekeeper, che consente alle telecamere di rilevare ed ingrandire un oggetto in un'area specificata. Grazie al supporto per la Piattaforma applicativa

per telecamere Axis (ACAP), inoltre, è possibile scaricare sulle telecamere altre applicazioni analitiche. Alla base del catalogo troviamo dunque la P5514, telecamera ideale per applicazioni di videosorveglianza in interni (ad esempio in piccoli stabilimenti, centri commerciali e reception in hotel); alla risoluzione HD di 720p aggiunge uno zoom ottico 12x ed è conforme alla classe di protezione IP51 contro la polvere. Il modello Axis P5515 appena superiore, invece, offre lo stesso livello di zoom e protezione dalla polvere, ma ha una risoluzione full HD ed offre immagini ancora più dettagliate. Figurano poi i due modelli specifici per esterni: la P5514-E è una telecamera conforme alla classe di protezione IP66 contro acqua, vento e neve e vanta le stesse specifiche di risoluzione e zoom della sorellastra da interno:

CARATTERISTICHE DICHIARATE

P5515 TIPO: telecamera dome di rete PTZ da interni Sensore immagine: CMOS 1/2,3”, scansione progressiva LENTE: 3,8-42,9mm, F1.4-2.1 ILLUMINAZIONE MINIMA: colore 0,7 lux; b/n 0,08 lux RISOLUZIONE IMMAGINE: da 320x180 a 1920x1080; 30/25fps con tutte le risoluzioni ALIMENTAZIONE: PoE; consumo max 12,95W Temperatura di funzionamento: 0°-45° C DIMENSIONI (LXAXP): n.d. PESO: 1,1 kg NOTE: compressione video H.264, RAM 512MB, resistenza a polvere e acqua conforme a IP51

Axis ha introdotto quattro nuove telecamere di rete a cupola, ad alta definizione, due da interno e due da esterno. con queste caratteristiche, è perfetta per il monitoraggio di piccoli ambienti esterni come cortili scolastici, parcheggi, concessionarie d'auto e altri. La versione a 1080p P5515-E, ancora, offre una risoluzione superiore e la classe di protezione IP66, che le permette di resistere alle condizioni ambientali più difficili (come, ad esempio, le temperature comprese tra -20°C e +50°C, o l’operatività anche in ambienti col 100% di umidità). Caratteristiche che accomunano i quattro modelli, infine, sono la rotazione di ±180°, l’alimentazione via PoE e lo slot di schede SD/ SDXC per l’archivio locale delle registrazioni. “La serie P55 è stata apprezzata dai clienti per la grande affidabilità

P5514-E TIPO: telecamera dome di rete PTZ da esterni SENSORE IMMAGINE: CMOS 1/2,3”, scansione progressiva LENTE: 3,8-42,9mm, F1.4-2.1 ILLUMINAZIONE MINIMA: colore 0,7 lux; b/n 0,08 lux RISOLUZIONE IMMAGINE: da 320x180 a 1280x720; 60/50fps con tutte le risoluzioni ALIMENTAZIONE: PoE; consumo max 12,95W TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO: da -20° a +50° C; resistente all’umidità 100% DIMENSIONI (LXAXP): n.d. PESO: 1,3 kg NOTE: compressione video H.264, RAM 512MB, resistenza a polvere e acqua conforme a IP66 e NEMA 4X

COSTRUTTORE Axis Communications AB - Svezia • DISTRIBUTORE Axis Communications S.r.I. - www.axis.com

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ad un costo accessibile. I nuovi modelli offrono prestazioni superiori ad un prezzo sempre competitivo”, commenta Erik Frännlid, Director Product Management dell’azienda svedese. “Insieme ai modelli a cupola lanciati di recente le serie Q61 per applicazioni mission-critical, P56 per sistemi di medie dimensioni che operano in ambienti difficili e V59 per lo streaming in diretta/webcasting queste nuove camere dimostrano la nostra volontà di offrire ai clienti la più ampia gamma di modelli PTZ disponibile sul mercato”.


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Gli accessori e media player “made in France” da ID-AL - SOLUZIONI A/V

Roba da professionisti

ID-AL è un marchio Waves System, azienda transalpina specializzata nella produzione di media player audio e video professionali, contraddistinti dall’esclusivo appeal del “made in France” e ideali (come il nome stesso esige) per i grandi spazi aperti al pubblico di Paolo Radice

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el vasto mondo dei produttori di dispositivi per la distribuzione audio/video e loro accessori, è raro incappare in qualche nome che abbia sede e stabilimenti di produzione nel vecchio continente. ID-AL - la cui pronuncia, alla francese, è “ideàl” - è uno di questi, e desta senza ombra di dubbio un acceso interesse, se non altro per la tipologia di apparecchi che ha nel proprio catalogo, progettati con astuzia e intelligenza, nonché costruiti per soddisfare le esigenze specifiche di molteplici ambienti quali i musei, le aree d’intrattenimento pubblico, gli alberghi, i centri commerciali. L’azienda che ne detiene la proprietà, Waves System, è stata fondata nell’ormai lontano 1985 e da sempre si è occupata di sistemi professionali. Oggi riesce a distinguersi dalla grande massa di competitor che vengono dall’estremo est o dall’estremo ovest, offrendo soluzioni e prodotti che possono rivelarsi l’anello mancante di una catena audio/video distribuita su più sale.

impiegato stand-alone o all’interno di sistemi complessi su rack da 19”. Alimentato a 12V, con al suo interno ospita anche una sezione di amplificazione digitale, il lettore è capace di riprodurre file audio MP3 o WAV da memoria USB esterna (chiavetta o HDD, purché formattati FAT32) e li gestisce attraverso un semplice file manager. La flessibilità del Micro Player mkII è riscontrabile anche nella possibilità di impostare le uscite amplificate sul frontale, in caso di installazioni particolari, o nella porta RS-232, attraverso la quale il lettore viene controllato da un sistema centrale. A completare il quadro delle funzioni, infine, troviamo anche due porte trigger Mosfet da 500mA, per la connessione di dispositivi esterni. Gli impieghi più probabili per questo piccolo tuttofare potrebbero essere i parchi divertimento, i musei o le gallerie d’arte, rendendo interattiva qualche attrazione esposta al pubblico.

IL PICCOLO SI FA ASCOLTARE

Per chi fosse interessato anche ai segnali video, poi, ecco il Video Player 250HDi, che conserva alcune delle caratteristiche del Micro

Tra i più performanti in materia di trasmissione audio ecco il Micro Player mkII, che può essere

Player (come l’alimentazione a 12V, gli stadi di amplificazione digitali per il collegamento diretto di una coppia di altoparlanti) e aggiunge la gestione di file video, senza aver bisogno di un pc/server. Tra i file compatibili troviamo i più importanti (MPEG2, MPEG-4, MOV e H.264) e possono provenire da schede di memoria SD o supporti USB sia 2.0 che 3.0, formattati FAT32, NTFS o EXT4. Per quanto riguarda le connessioni, qui ci sono ben otto ingressi e uscite Mosfet da 500mA, nonché una porta RS-

232 bidirezionale, che permette di ricevere ma anche di inviare i comandi. La porta Ethernet, infine, è utile per aggiornare il player tramite un server o centrale di controllo. Chiudiamo la carrellata con un amplificatore per cuffie a quattro uscite indipendenti; con questo si possono collegare fino a quattro cuffie e la potenza a disposizione è di 375mW su 8 Ohm, con un THD del 10%. Possibili impieghi per questo Micro Amp4 potrebbero essere ancora una volta i musei così come le postazioni interattive nei negozi.

ANCHE DA VEDERE

I due pannelli posteriori: sopra il Video Player 250 HDi, sotto il Micro Player mkII.

COSTRUTTORE ID-AL / Waves System - Francia - www.id-al.com • DISTRIBUTORE Adeo Group Spa - www.adeoproav.it SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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CUSTOM INSTALLATION - Meridian DSP320, alta fedeltà da installare a parete

Hi-Fi ben nascosto

Progettato per occupare il minor spazio possibile pur mantenendo elevate prestazioni, il DSP320 è l’ultimo nato tra i diffusori attivi da incasso del costruttore inglese. Complementare agli altri speaker Meridian, porta in salotto un suono potente e pulito di Paolo Radice

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a materia non è nuova in sé (ne abbiamo parlato proprio sul numero scorso di SIM), ma merita lo stesso uno spazio, visto il pedigree che il prodotto si trascina (appartenente a un marchio da sempre anticonformista) e per le caratteristiche dichiarate, che fanno il giusto rumore. Meridian, come gli appassionati ben sanno, è un’azienda che si pone ai vertici del settore (e qui siamo ben al di sopra dell’hi-fi) per quanto riguarda la finitura e

la costruzione dei propri prodotti: a volte passano anni, infatti, tra la presentazione di un prodotto e l’altro, perché è questo il tempo che i tecnici dell’azienda inglese impiegano per affinare le loro ricerche e per dare alla luce un nuovo membro della famiglia. In tema di diffusori da incasso, Meridian aveva già in catalogo il DSP520 e l’ancor più grande DSP640; ma quello su cui si sono focalizzati gli ingegneri, nello specifico caso, è stata la necessità di ridurre ancora di più

COSTRUTTORE Meridian Audio Ltd, Inghilterra - www.meridian-audio.com • DISTRIBUTORE Pixel Engineering - Tel. 0331.781872 - www.pixelengineering.it

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CARATTERISTICHE DICHIARATE

DSP320 TIPO: attivo, biamplificato, da incasso POTENZA: 80W + 80W in Classe D RISPOSTA IN FREQUENZA: n.d. FREQUENZA CROSSOVER: 200 Hz ALTOPARLANTI: 1 wide-range da 85mm; 1 “Racetrack” ovale INGRESSI: Meridian Speaker Link connector (RJ45) NOTE: costruzione interamente in metallo (alluminio e altre leghe) DIMENSIONI: 300x300x103 mm; consigliato un incavo di 302,5mm

gli ingombri a parete, cercando di costruire un nuovo speaker che potesse essere impiegato anche in pareti piuttosto sottili. È nato così il DSP320, diffusore attivo a due vie, che conserva invariate le caratteristiche audiophile del brand ma necessita di un ingombro davvero minimo per l’installazione.

ANCHE A SOFFITTO

Grazie all’esigua profondità del mobile (solo10 cm), il DSP320 può

essere sistemato sia a parete che a soffitto: in quest’ultimo caso, la qualità proveniente dai suoi elementi interni risulterà senza ombra di dubbio di un gradino superiore rispetto alla media dei concorrenti, dal momento che è piuttosto difficile ottenere prestazioni davvero convincenti in uno spazio così limitato. Dalla sua parte il DSP320 ha anche la comodità d’installazione, per via dell’unico cavo Speaker Link (RJ45) attraverso il quale

Il DSP320 è molto comodo da installare, per via dell’unico cavo Speaker Link (RJ45) attraverso il quale viaggiano i segnali. viaggiano i segnali. Come il fratello più grande - DSP520 - poi, il nuovo diffusore è stato costruito per riprodurre un’ampia gamma acustica con la minima diffrazione possibile; mentre il circuito DSP (analogo a quello presente su tutti gli speaker Meridian) mette al riparo il driver delle basse frequenze da problemi di clipping: anche ad ascolti prolungati a forti pressioni sonore, il DSP320 produrrà un suono sempre pulito, dettagliato ed accurato. I due

altoparlanti - quello wide-range da 85mm di diametro e il Racetrack ovale - sono separati dal resto dell’elettronica, che consiste negli amplificatori digitali in Classe D da 80W (uno per driver), DAC e processore DSP, appunto. Le griglie, infine, sono naturalmente verniciabili e dotate di piccoli magneti per aderire al case del diffusore; le due opzioni per il montaggio, dunque, sono a filo o con una speciale ghiera in dotazione.

KEY FEATURE

• Installazione a soffitto o parete, grazie alle dimensioni estremamente compatte • Box posteriore rigido per facilitare le operazioni d’installazione • Biamplificazione in Classe D con alimentazione indipendente, crossover DSP, controlli setup e sensore IR • Case in alluminio ad alta rigidità • Griglia in acciaio bianco opaco verniciabile

Grazie all’esigua profondità del mobile (solo 10 cm), il DSP320 può essere sistemato sia a parete che in controsoffitto.

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AUDIO/VIDEO - Presentate le soluzioni Sony per il mondo corporate

La sala conferenza secondo Sony...

Una location prestigiosa per un evento dedicato alle soluzioni Audio Video professionali di Sony per il mondo corporate. Con la collaborazione di Adeo Group - distributore per i prodotti di alcune divisioni professionali Sony - sono state presentate nel dettaglio, al Museo Enzo Ferrari di Modena, le ultime soluzioni studiate per le sale meeting e conferenze: dai proiettori, ai monitor, ai più avanzati sistemi di videocomunicazione di Nicola De bello

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artiamo dai nuovi videoproiettori, due modelli laser 3LCD (VPL-FHZ65 e VPL-FHZ60) che espandono la gamma di proiettori con sorgente di luce laser Z-PhosphorTM di Sony. Arrivano ad affiancare il primo proiettore laser 3LCD del

mondo, il VPL-FHZ55 a 4.000 lumen, ampiamente usato nelle sale più piccole, e il VPL-FHZ700L a 7.000 lumen, progettato per spazi commerciali e grandi spazi in applicazioni museali, governative, di formazione e aziendali. Nelle applicazioni in cui è preferibile

optare per un proiettore a lampada, il VPL-FH65 e il VPL-FH60 di Sony sono dotati di caratteristiche che permettono di offrire prestazioni di alta qualità. I nuovi modelli al laser WUXGA (1.920 x 1.200) offrono una luminosità di 6.000 lumen (VPL-FHZ65) e 5.000 lumen (VPL-

FHZ60), mentre i modelli a lampada vantano 6.000 lumen (VPL-FH65) e 5.000 lumen (VPL-FH60) e utilizzano la tecnologia del pannello BrightEra® per una riproduzione naturale e colori vivaci. I nuovi modelli possono contare su funzionalità innovative, quali

COSTRUTTORE Sony Corp. Giappone DISTRIBUTORE Sony Europe Limited, Sede Secondaria Italiana - Tel. 02.618381 - www.sony.it; Adeo Group - Tel. 0461.248211 - www.adeogroup.it

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Un momento della presentazione organizzata da Sony presso il Museo Enzo Ferrari di Modena, con la partecipazione di Adeo Group. il “Reality Creation” e “Contrast Enhancer”, già in uso nei proiettori per home cinema high-end di Sony. Reality Creation è un algoritmo di super risoluzione che analizza ed elabora ogni segnale di ingresso per ottimizzare dettaglio, chiarezza e nitidezza delle immagini su cui è stato effettuato l’upscaling. La funzione di Contrast Enhancer regola automaticamente il contrasto visibile sullo schermo per offrire una visione ottimale e i più piccoli dettagli. Entrambe le funzioni migliorano le esperienze visive ovunque siano installati i proiettori. Grazie ad accensione e spegnimento rapidi, i proiettori impiegano solo 7 secondi per raggiungere la massima luminosità dopo l’accensione. È presente anche una funzione di “riavvio rapido”, che consente agli utenti di riavviare il proiettore in un solo secondo, durante un intervallo di tempo preimpostato dall’utente di 10 o 30 minuti dopo lo spegnimento del proiettore. La sorgente di luce laser offre fino a 20.000 ore di funzionamento senza necessità di manutenzione. Oltre alla presenza di una gamma di funzioni di risparmio energetico, i costi totali di esercizio rispetto ai proiettori tradizionali a lampada sono drasticamente ridotti. I proiettori laser dispongono inoltre di una modalità a luminosità costante che mantiene inalterato

Un'immagine relativa ai sistemi per conferenze beyerdynamic distribuiti da ADEO Group ed esposti nell'ambito della manifestazione.

il livello di luminosità per tutto il ciclo di vita della sorgente di luce, riducendo l’output luminoso del proiettore di circa il 25%. Tutti i quattro nuovi modelli sono dotati di interfacce integrate HDBaseT, che agevolano la connettività e riducono i costi totali del sistema utilizzando un unico cavo su cui passano tutti i segnali video, audio, di controllo e IP fino a 100 m.

DISPLAY PROFESSIONALI A LED BRAVIA

I dieci nuovi display Bravia presentati, tra cui cinque modelli in 4K e altrettanti modelli in Full HD, offrono una maggiore varietà di formati e opzioni di risoluzione. Dai ricevimenti in grandi spazi alle piccole sale riunioni, c’è un modello adatto a ogni esigenza. Inoltre, la possibilità di scelta tra display con risoluzione 4K e HD assicura un impatto ottimale. Grazie ai formati che vanno dai 43" agli 85", Sony ora vanta una linea di display professionali 4K ottimizzati che includono tutte le ultime funzionalità B2B: Modelli 4K: FW-75X8570C, FW65X8570C, FW-55X8570C, FW49X8370C, FW-43X8370C Modelli Full HD: FWL-75W855C, FWL-65W855C, FWL-55W805C, FWL-48W705C, FWL-40W705C. I nuovi display Bravia 4K seguono il percorso già tracciato dal recente modello 4K da 85" (FWD-85X9600P), coniugando le

Ben 10 i display Bravia presentati 4K e full HD; sopra, il modello full HD FWL-40W705C, sotto l’FWL-65W855C, con risoluzione 4K.

prestazioni che contraddistinguono i prodotti di Sony con i dettagli e il realismo di altissima qualità garantiti dalla risoluzione 4K. I display professionali Bravia sono estremamente versatili e possono essere utilizzati in una varietà

di ambienti, dalle presentazioni al digital signage. Consapevoli del fatto che le esigenze e i requisiti degli utenti possono variare, Sony ha sviluppato funzioni di personalizzazione che consentono ai nostri clienti di

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AUDIO/VIDEO - Presentate le soluzioni Sony per il mondo corporate

Qui sopra la telecamera 4k SNC-VM772R, progettata per offrire risoluzione e sensibilità elevate. In basso, il sistema di videoconferenza portatile PCS-XC1. sfruttare al massimo le tecnologie per presentare al meglio i propri contenuti: Piattaforma HTML5 integrata: consente di creare contenuti per il digital signage dinamici, tra cui testo, grafica, video, feed web live e contenuti IPTV, per poi inviarli per la visualizzazione sui display di tutto il mondo. Non richiede lettori hardware dedicati, basta un display Bravia e l’accesso a Internet; Hotel Mode: questa modalità consente di personalizzare facilmente le impostazioni del display, memorizzando preferenze, impostazioni avanzate e funzioni per le specifiche esigenze del settore dell’ospitalità, dalle suite d’albergo ai centri benessere. Queste impostazioni possono essere copiate da un display a un altro utilizzando una chiavetta USB; Display intelligenti: grazie alla piattaforma Android, gli utenti possono creare o scaricare applicazioni sul display Bravia in tutta semplicità, per personalizzare la condivisione di contenuti, le videoconferenze e tanto altro; Pannelli U-Touch: trasformano velocemente il display

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professionale Bravia in un touchscreen interattivo. Sviluppata per integrarsi perfettamente nello schermo Bravia, la tecnologia U-Touch è semplice da configurare e include sei punti multi-touch per offrire l’interattività agli utenti.

VIDEOCONFERENZE “ON-THE-GO”

Aziende, scuole e organizzazioni pubbliche possono comunicare con maggiore efficienza e spontaneità tramite il sistema di videoconferenza portatile PCSXC1, che include una funzionalità wireless opzionale (licenza necessaria). Il PCS-XC1 è un complemento idelae per le soluzioni di comunicazioni unificate, come ad esempio Microsoft Lync 2013. Consente di collegarsi in videoconferenza tramite dispositivi mobili come un iPhone o un tablet anche quando si è lontani. Con la sua configurazione semplice e veloce, questa soluzione all-in-one consente a tutti i partecipanti a una conferenza di connettersi via Internet con audio cristallino e immagini in HD dettagliatissime e fluide, da

condividere con altri colleghi in tutto il mondo. Questa telecamera PTZ di alta qualità è in grado di acquisire immagini video fluide e dettagliate che rendono le riunioni virtuali più naturali e coinvolgenti, anche in condizioni di scarsa illuminazione o in presenza di una forte retroilluminazione. Per le applicazioni più complesse, nell’ambito sanitario e del broadcast, il sistema può essere aggiornato per supportare anche video fluidi e di qualità in full HD a 1080p a 60 frame al secondo. La condivisione dei dati in tempo reale è in grado di rendere le riunioni ancora più interessanti. È sufficiente collegare un PC per illustrare le proprie idee con presentazioni di diapositive, documenti o video su schermo. Si può aggiungere una penna/tablet wireless opzionale per riportare delle annotazioni su schermo mentre si parla, per conferire maggiore enfasi. Le conferenze possono essere registrate direttamente su una memoria USB, per facilitarne l’archiviazione e la condivisione. Tutto è incluso in un’unità compatta e portatile: telecamera HD a colori e codec, con funzionalità Wi-Fi (richiede una licenza opzionale) per una connessione semplice alle reti wireless di qualsiasi ufficio, hotel, aula o sale riunioni.

LA SICUREZZA NEL SEGNO DEL 4K

Infine, arriviamo alla nuova proposta per la videosorveglianza in 4K di Sony, la nuova telecamera SNC-VM772R (nella foto qui a fianco). Questo nuovo modello, progettato per rispondere alle necessità del settore della videosorveglianza che richiede risoluzione e sensibilità elevate a costi di sistema contenuti, unisce l’alta risoluzione del 4K con una maggiore sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione, funzionalità di ottimizzazione di larghezza di banda e acquisizione intelligente delle scene per ottenere la migliore qualità dell’immagine. La telecamera, che rientra nella strategia di Sony per la diffusione del 4K, darà agli utenti del settore della videosorveglianza la possibilità di acquisire contenuti a una risoluzione quattro volte superiore a quella del full HD. Con la straordinaria ricchezza di dettagli della tecnologia 4K, i professionisti della sicurezza possono ampliare l’area sorvegliata senza rinunciare ad acquisire, ingrandire ed esaminare ogni scena nei minimi dettagli con una sola telecamera. A questi vantaggi, la telecamera SNC-VM772R associa una visibilità ottimizzata, costi di sistema ridotti e un’installazione semplice e flessibile.


750 W · 99 dB

3000 W · 105 dB

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Sciare senza inquinare Il rifugio Carlo Mollino, costruito a oltre 2.000 metri di quota, è dotato delle migliori soluzioni di controllo dell’efficienza per prevenire ogni minimo spreco energetico; a gestire il tutto, il sistema MyHome di BTicino di Nicola De bello

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ra il 1954 quando Carlo Mollino, uno dei più prolifici architetti italiani della seconda metà del ’900, grande amante della montagna, propose il proprio progetto di “Casa Capriata”. Un rifugio, presentato in occasione della X Triennale di Milano, pensato come “La casa per gli sciatori ‛estremisti’ ”. Un edificio nel quale i pionieri dello sci avrebbero trovato un confortevole ristoro nel corso delle giornate trascorse in alta quota. Lo stesso Mollino si impegnò a identificare una serie di sponsor, ma alcune problematiche tecniche relative al coordinamento dei diversi soggetti coinvolti, impedirono la realizzazione del progetto stesso. Un progetto la cui portata innovativa venne relegata ai libri di architettura

sino al 2008 quando, in occasione del XXIII Congresso Mondiale degli Architetti UIA, il Politecnico di Torino insieme al Comune di Gressoney Saint Jean (AO) ripropose l’ardita costruzione. Già negli Anni ’50 Mollino aveva pensato un edificio energeticamente efficiente, in grado di contenere l’impatto ambientale e, quindi, di sfruttare ogni minima risorsa presente in loco. Lo stesso progettista si era ispirato alle case di montagna dell’architettura Walser dell’alta Valle di Gressoney. Edifici dall’architettura aerea sollevata dal suolo, in grado di adattarsi alla morfologia del terreno e, al tempo stesso, di emergere dalla coltre di neve che ricopre le montagne nei lunghi mesi invernali.

PER INFORMAZIONI BTicino - Tel. 0332.272111 - www.bticino.it

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DALLA STORIA AL FUTURO

Trattandosi di edifici realizzati in quota e, quindi, tradizionalmente sviluppati per affrontare i rigori dell’inverno, a fronte di una ridotta disponibilità energetica, l’attenzione

al contenimento degli sprechi era innata. Un’efficienza che, in epoca moderna, è stata formalizzata facendo riferimento a due protocolli per la certificazione energetica, ovvero lo standard regionale in


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un’integrazione fra gli aspetti estetici e funzionali. Due ambiti nei quali l’offerta di BTicino è apparsa la risposta ideale. L’Azienda, che vanta una tecnologia italiana apprezzata in tutto il mondo, ha inoltre messo a disposizione il personale specializzato in grado di supportare i progettisti nella creazione di un impianto in linea con tutti i requisiti di un edificio pubblico basato su una struttura in legno. Il rifugio rispetta i protocolli per la certificazione energetica Beauclimat (standard regionale in Valle dʼAosta) e CasaClima Oro (Foto ©Bruno Gallizzi).

Il Rifugio Mollino sorge a 2.100 mslm, lungo il Walserweg nel Comune di Gressoney Saint Jean (foto ©Bruno Gallizzi).

Valle d’Aosta - Beauclimat e il protocollo CasaClima Oro (Gold). Una modalità costruttiva che si propone di contenere i consumi energetici sotto la soglia dei 10 kWh/m² all’anno. Un obiettivo che impone l’impiego di componenti e sistemi edilizi innovativi, esaltati dal controllo ottimale dei consumi elettrici. Riproporre un progetto consegnato alla storia da un protagonista dell’architettura ha però comportato, per i ricercatori del Politecnico di Torino, l’analisi di alcune varianti all’idea originale e, soprattutto, l’introduzione di una serie di nuove soluzioni tecniche. Soluzioni impensabili negli Anni ’50, ma fedeli allo spirito originario, attento alle novità proposte dal mercato. Il team del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, coordinato dal professor Guido Callegari, ha così lavorato alla ridefinizione del progetto, adeguandolo alle nuove normative in vigore ma, soprattutto,

PROGETTO ARCHITETTONICO ED ESECUTIVO

Arch. Laura Montani, Comunità Montana Walser con la consulenza scientifica Prof. Liliana Bazzanella, Arch. Guido Callegari (responsabile scientifico), Arch. Alessandro Mazzotta, Arch. Mario Sassone, Prof. Elena Tamagno, Politecnico di Torino - Dipartimento di Architettura e Design DAD con la collaborazione dell’Arch. Massimo Ronco RESPONSABILE DEL CICLO: Comune di Gressoney Saint Jean Arch. Germana Maida DIRETTORE LAVORI, COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE: Geom. Alessandro Bringhen, Comunità Montana Walser

prestando la massima attenzione all’identificazione delle soluzioni di controllo oggi disponibili.

ELETTRICITÀ AL CENTRO

All’epoca, del resto, l’energia elettrica era utilizzata solo per l’illuminazione e, in un rifugio in alta montagna, la connessione alla rete di distribuzione non era garantita. In un edificio moderno, al contrario, l’elettricità è il cuore del funzionamento e, per tale ragione, il suo impiego deve essere ottimizzato. Per questo, i responsabili del nuovo progetto hanno dapprima identificato l’area geografica ideale per una simile installazione, identificato nel punto di arrivo della seggiovia che dal fondovalle porta a quota 2.100 metri lungo il Walserweg, ovvero il grande sentiero dei Walser. In questa località, con il supporto del Comune di Gressoney Saint Jean (AO), è stata individuata la scenografia ideale per installare l’intuizione di Mollino. Scelta l’area, per la realizzazione del sogno è stato necessario far convergere anche una serie di partner tecnici in grado di supportare, con il proprio patrimonio di esperienze e soluzioni, la realizzazione del progetto. Già il fatto di operare in alta quota, in un’area non raggiungibile con i comuni autoveicoli, ha rappresentato un problema logistico. Mentre, per quanto riguarda gli aspetti impiantistici, i progettisti hanno operato nella logica di

ENERGIA PROTETTA

Aprire ad un pubblico numeroso una struttura pensata inizialmente per una frequentazione d’élite, come erano gli sciatori di metà ’900, ha comportato un ripensamento delle caratteristiche di sicurezza degli impianti elettrici. Per quanto riguarda l’isolamento elettrico, tutte le parti accessibili dell’impianto, anche se normalmente isolate ma che potrebbero trovarsi sotto tensione, sono state protette contro le tensioni da contatto. Da qui la necessità di collegare a terra tutte le prese, così come le parti metalliche dei corpi illuminanti, la carpenteria contenente le apparecchiature elettriche stesse e le masse metalliche. Allo stesso modo, per prevenire i rischi da contatti indiretti, la protezione è assicurata dal rispetto del limite Rt x I < 50 V, dove Rt è la resistenza in Ohm dell’impianto di terra ed I è il valore in Ampere della corrente d’intervento del dispositivo di protezione. Un limite che è stato rispettato inserendo una protezione differenziale con corrente d’intervento a 0,3 A a valle della linea d’alimentazione e una protezione differenziale con corrente d’intervento di 0,03 A sulle singole utenze. Una simile scelta, molto prudenziale, è considerata dalla norme CEI come protezione addizionale per i contatti diretti. All’interno del rifugio, del resto, sono presenti sia il personale, che si occupa della ristorazione, sia gli sciatori, che scelgono di fare una pausa nel corso della giornata. Si tratta quindi di pubblico generico, utenti

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CASE-STUDY

AUTOMAZIONE - La domotica BTicino per la gestione di un rifugio in alta quota

Il pannello touch-screen della linea Livinglight permette al gestore di impostare i diversi scenari di esercizio.

L’antintrusione è importante per la sicurezza di una struttura realizzata in un luogo isolato. Nell’immagine la centrale del sistema anti intrusione.

I più moderni impianti di sicurezza e diffusione sonora di BTicino si integrano al meglio anche in un rifugio di alta montagna. Nell’immagine una telecamera dell’impianto di monitoraggio e un diffusore audio.

Il sistema MyHome di BTicino integra audio, video, comandi luci, riscaldamento e gestione energia; nell’immagine, uno dei sensori di temperatura. My Home permette una molteplicità di funzioni tutte facilmente gestibili.

non addestrati, la cui incolumità deve essere sempre preservata.

controllata. In tal modo, attraverso l’intuitiva interfaccia operatore fornita da uno schermo di controllo touch-screen della linea Livinglight, il gestore del rifugio può impostare le condizioni di comfort ideali. Valori che gli impianti raggiungono coordinandosi tra loro per garantire sempre le condizioni migliori, ma prevenendo qualunque spreco. Questo comporta, come spiega lo stesso Callegari, che il sistema di riscaldamento abbassi la temperatura delle aree comuni nelle ore notturne. Garantendo poi la riattivazione progressiva per raggiungere le condizioni di piena operatività al momento della riapertura mattutina. Una modalità operativa, che oltre a prevenire gli sprechi e limitare i picchi di consumo, permette di sfruttare al meglio l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici che ricoprono un’intera falda del tetto. Come comprensibile, infatti,

COMFORT SENZA SPRECO

Proprio la presenza degli avventori, il cui numero registra picchi incostanti nel corso di una stessa giornata e della settimana, rappresenta una delle principali sfide in ambito energetico. Quando più persone affollano i locali, infatti, la temperatura interna tende ad aumentare, così come cresce il tasso di umidità. Condizioni sgradevoli che, comunemente, inducono a spalancare le finestre, con un conseguente enorme spreco di energia. Al contrario, in questo rifugio, sono stati predisposti una serie di sensori di temperatura e di umidità che, dialogando tra loro, regolano il funzionamento dell’impianto di riscaldamento a pavimento e, contemporaneamente, l’attivazione di un sistema di ventilazione meccanica

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l’energia autoprodotta non può essere accumulata e l’inserimento dei carichi può essere posticipato solo parzialmente. L’elettricità in eccesso viene così utilizzata per aumentare la temperatura dell’acqua nella caldaia che alimenta il sistema di riscaldamento, fungendo quindi da vero e proprio sistema di accumulo. Sempre attraverso i touch del sistema domotico MyHome, installati nei locali accessibili al solo gestore, è possibile monitorare e memorizzare tutti i consumi, fornendo un efficace supporto anche nelle singole impostazioni. Così, nel tempo, sarà possibile compiere scelte improntate a una migliore efficienza energetica e all’ottimizzazione delle risorse. Il tutto con l’obiettivo, oltre che di contenere i costi di gestione, di avere un impatto zero sul territorio naturale che circonda Gressoney.

DOMOTICA D’ALTA QUOTA

Simili funzionalità sono rese possibili dal sistema domotico MyHome di BTicino, in grado di integrare audio, video, comandi luci, riscaldamento e gestione energia. La tecnologia SCS, basata su un doppino conforme alle norme CEI 46-5, permette di realizzare impianti con topologia libera o a stella. La possibilità di trasmettere quattro diversi tipi di segnale in modulazione di frequenza (alimentazione, dati, video e audio) ha inoltre garantito la massima libertà di comunicazione con i produttori di soluzioni complementari all’offerta BTicino. Ad ogni dispositivo connesso, infatti, viene assegnato un indirizzo univoco, con la possibilità di configurarlo sia attraverso ponticelli numerati che mediante il software Virtual Configurator, interfacciato al bus mediante gateway Ethernet. Il sistema MyHome permette infatti una molteplicità di funzioni, che vanno dall’attivazione del sistema di ventilazione meccanica controllata alla regolazione delle luci, creando le migliori condizioni, dal punto di vista energetico e ambientale, all’interno dei locali del rifugio. Il tutto attraverso un sistema integrato, che può essere comandato e monitorato anche da remoto. La flessibilità e la

capacità di dialogare con i prodotti complementari di altre aziende è stata particolarmente apprezzata in fase di realizzazione. Le attività di posa dell’impianto, così come quelle costruttive, sono state necessariamente concentrate nelle poche settimane concesse dalle condizioni climatiche di alta quota. Infatti, a fronte di temperature particolarmente basse, anche la semplice posa dei cavi può diventare problematica. L’originale struttura portante a telaio in legno dell’edificio, che prevede uno strato di isolante in lana di roccia tra le pareti esterne e quelle interne, ha invece velocizzato notevolmente l’attività, consentendo di sfruttare l’intercapedine per far transitare tutti i cavi necessari a connettere i singoli apparecchi senza i problemi tipici degli edifici in muratura e, soprattutto, senza praticare nessun foro nella struttura. Ogni apertura, infatti, implicherebbe una riduzione delle prestazioni energetiche. Proprio in un’ottica di ottimizzazione, per rispondere alle esigenze dei diversi sistemi tecnologici l’attività di sviluppo del progetto architettonico e impiantistico è stata condivisa con i partner del progetto nell’ambito di un expertise group nell’ambito del quale sono confluite le competenze dei tecnici BTicino, che hanno individuato da subito ogni eventuale criticità. Un approccio che ha anticipato l’insorgenza dei problemi sin dalle prime fasi, prevenendo interventi in cantiere che avrebbero limitato l’efficienza dei sistemi in un edificio caratterizzato proprio dall’assenza di emissioni dannose. L’attenta progettazione, inoltre, ha evitato di ricorrere alle comunicazioni radio, non consigliabili in locali spesso non presidiati.

LONTANI MA PRESENTI

Quando si parla di telecontrollo, applicato alla domotica, si pensa quasi sempre ad ambienti domestici, mentre si immaginano le strutture di accoglienza sempre presidiate. Un presupposto non applicabile a una realtà come quella di un rifugio alpino, che può essere aperto solo per particolari esigenze e che, per lunghi periodi, si trova


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“abbandonato a sé stesso”, in un ambiente spesso ostile dal punto di vista climatico. Il collegamento attraverso il Web server permetterà al gestore il completo controllo in ogni istante. Una possibilità che consente, ad esempio, di monitorare da remoto i singoli consumi, così da ottimizzare l’impiego dell’energia, ma, soprattutto, di aumentare il livello di sicurezza. Infatti, quando il rifugio non è presidiato, è possibile attivare specifiche accensioni in funzione delle condizioni meteo o in previsione di una riapertura. Ma, soprattutto, il gestore e la società incaricata di gestire la sicurezza sono immediatamente avvertiti a fronte di specifici eventi. L’esempio più classico, in questo ambito, è rappresentato da un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Una condizione che, nel periodo invernale, porta inevitabilmente ad un sensibile calo della temperatura interna, con il rischio di ulteriori e costosi danni connessi al congelamento dei liquidi nelle tubature. Ma, in una struttura isolata e non presidiata, il timore è legato soprattutto al rischio di furti. Ovviamente, considerando la difficile raggiungibilità, non è ipotizzabile un tempestivo intervento sul posto. Ma, a fronte di intromissioni segnalate dai sensori volumetrici con rilevatori di presenza a doppia tecnologia BTicino, vengono attivate le telecamere interne che,

trasmettendo in remoto l’immagine dei ladri in azione, permette alle forze dell’ordine di intercettare i malviventi al momento della loro discesa a valle.

LA LUCE NON MANCA MAI

Se l’ottimizzazione dei consumi è un obiettivo imprescindibile, in un locale pubblico è ancora più importante garantire l’illuminazione a fronte di qualunque evento. Per questa ragione, oltre ad un bilanciamento automatico dei carichi, con la possibilità di gestire distacchi programmati, sono state predisposte sette lampade di emergenza con gruppo autonomo di alimentazione e tre lampade d’emergenza estraibili della serie Livinglight. In tal modo, anche a fronte di un black-out, l’illuminazione di emergenza entra in funzione in soli 0,5” e garantisce un’ora di autonomia. Caratteristiche che consentono sia la permanenza che l’eventuale evacuazione del locale in perfetta sicurezza. Inoltre il sistema di diffusione sonora, principalmente progettato per diffondere la musica tra i clienti seduti ai tavolini, può trasformarsi, in un efficace strumento di comunicazione per il pubblico.

UNA SERIE SENZA COMPROMESSI L’elevato numero di persone che frequentano le aree comuni del rifugio Mollino ha imposto di valutare con attenzione le serie civili da adottare.

La rivisitazione del progetto di Carlo Mollino ha valorizzato anche gli aspetti estetici, oltre a quelli energetici.

IL QUADRO ELETTRICO GENERALE

Il quadro generale rappresenta il cuore funzionale di casa Capriata, in esso sono previste tutte le protezioni per le linee elettriche (comprese quelle del sistema fotovoltaico) opportunamente suddivise per zona e per gruppo di utenze, in modo da garantire la massima funzionalità e selettività in caso di anomalie e di guasti. Per ragioni ergonomiche e di miglior sfruttamento dello spazio, il quadro elettrico, installato a parete, è stato diviso in due carpenterie BTicino LDX 400 identiche e affiancate protette da due portelle in cristallo che garantiscono un grado di protezione pari a IP43. La massima potenza istantanea connettibile è di circa 60 kW. Il dimensionamento del quadro e delle linee è stato attentamente studiato in fase di progettazione per garantire il mantenimento un elevato livello di servizio di assoluta sicurezza, in rapporto alle condizioni di stress funzionale e ambientale che potrebbero verificarsi.

I quadri BTicino LDX 400 garantiscono un elevato livello di servizio, in assoluta sicurezza.

Un problema assente nel progetto originale, ma che ha assunto una rilevanza significativa, per la necessità di mediare tra le esigenze estetiche e quelle di affidabilità. In una società sempre più interconnessa, infatti, oltre ad accedere agli interruttori, gli avventori hanno la necessità, durante una pausa sciistica, di ricaricare i propri smartphone. Da qui la scelta, dopo un confronto con i tecnici BTicino, di adottare la serie Livinglight. Una linea che ha dimostrato di tollerare anche un utilizzo ripetuto. Il tutto completato, dal punto di vista puramente estetico, da originali placche metallizzate rosse, la cui tonalità è molto simile a quella indicata dallo stesso Mollino. Tutti i comandi base (interruttori, deviatori e pulsanti), inoltre, possono essere cablati con gli innovativi morsetti automatici. Quest’ultimi, pur garantendo la corretta tenuta negli anni,

vengono connessi all’impianto senza l’ausilio di un giravite. Una peculiarità che ha permesso di ridurre ulteriormente i tempi di installazione, ma anche una serie di problematiche apparentemente “banali” come quella di impugnare un giravite con le mani intirizzite dal freddo. Per realizzare il cablaggio, infatti, è sufficiente spelare 12 mm di cavo e inserirlo nel foro, mentre una molla interna rende il morsetto immune alle vibrazioni. Una capacità confermata da Enti terzi, al punto che un simile sistema è stato giudicato adatto anche all’installazione a bordo di navi o treni. Ambienti ancora più estremi rispetto ad un rifugio alpino, dove i progettisti hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, creando una struttura in cui la tecnologia permette una perfetta integrazione in un ambiente naturale ancora incontaminato. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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TECNOLOGIA

AUTOMAZIONE DOMESTICA - Entriamo dentro Casa Jasmina

La casa di internet delle cose

La fantascienza in qualche modo c’entra, visto che il progetto nasce dalla mente di Massimo Banzi, fondatore di Arduino, e di Bruce Sterling, futurologo e autore di antologie cyberpunk e romanzi. Ma è una fantascienza del tutto particolare, che esiste nel qui e ora, nel mondo reale. Benvenuti a Casa Jasmina, l’abitazione pensata per maker, designer e aziende che operano nell’IoT di Marco Galloni

N

ella nostra esistenza le occasioni di divergenza, purtroppo, non mancano. Stavolta vogliamo però parlare di un’occasione di convergenza, o meglio di un punto di convergenza, di un luogo ben preciso collocato nello spazio e nel tempo: si tratta di Casa Jasmina, l’abitazione hi-tech nata dalla collaborazione tra Arduino, l’azienda che produce l’omonimo microcontroller open source, e il futurologo e scrittore di fantascienza Bruce Sterling, autore dell’antologia cyberpunk “Mirrorshades” e di romanzi quali “Oceano”, “La matrice spezzata” e “La macchina della realtà”. Non è facile spiegare in due parole cosa sia Casa Jasmina, tuttavia ci proviamo. È prima di tutto un’abitazione connessa, peraltro piuttosto ampia e capace di accogliere numerosi ospiti. Ma è anche uno spazio espositivo, un incubatore di idee, un laboratorio sperimentale, una fabbrica di prototipi e piccole serie, un luogo dove maker, designer e aziende che operano nell’IoT (Internet of Things, Internet delle cose) possono confrontarsi e lavorare insieme. Forse Casa Jasmina è anche altro, ma per il momento basti questo. Situata all’interno di Toolbox Coworking, l’ex complesso industriale torinese che ospita le Officine Arduino e i Fablab Torino, Casa Jasmina è stata inaugurata il 6 giugno 2015. Il pubblico ha potuto visitare una mostra di oggetti hi-tech allestita nella casa, diversi progetti IoT esposti, tra i quali gli elettrodomestici a basso impatto ambientale del consorzio Energy@home, prototipi realizzati da designer e maker, e persino alcune opere d’arte IoT provenienti dallo Share Festival, l’evento dedicato all’arte e alla cultura contemporanea

Benché somigli in tutto e per tutto a un appartamento, Casa Jasmina è piuttosto un incrocio tra un laboratorio, una galleria espositiva, un bed & breakfast e chissà cos’altro. Gli ideatori del progetto la definiscono «un’interfaccia pubblica che consente un più ampio processo IoT...».

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L’omonima società di Ivrea fondata da Massimo Banzi produce tante di quelle versioni di Arduino (Uno, Yun, Mega, ecc.) che risulta difficile specificare i campi applicativi del diffusissimo microcontroller. Non è questo il caso di LilyPad (nella foto), minuscola scheda progettata per un uso specifico: essere cucita su tessuto. È così possibile trasformare indumenti, scarpe, borse e simili in dispositivi hi-tech, il che fa di LilyPad il processore ideale per applicazioni IoT wearable.

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TECNOLOGIA

AUTOMAZIONE DOMESTICA - Entriamo dentro Casa Jasmina

Nell’immagine, parte degli interni della casa: in basso a sinistra si riconosce un esemplare di Materia 101, la prima stampante 3D sviluppata da Arduino (vedi box sotto). che si tiene annualmente in Piemonte dal 2005. Nei prossimi mesi Casa Jasmina ospiterà workshop, residenze d’artista e talk; l’abitazione sarà inoltre disponibile, per chiunque desideri passare un fine settimana al di fuori del comune, su AirBnb, il servizio online che affitta alloggi unici in 190 paesi del mondo.

LA CASA COME INTERFACCIA

Nel sito ufficiale di Casa Jasmina (casajasmina. arduino.cc) Bruce Sterling in persona spiega, in un video girato all’interno dell’abitazione,

quale sia il senso dell’impresa. Si tratta di un progetto pilota della durata di due anni volto a integrare le proverbiali capacità italiche nel campo della produzione di oggetti di design e dell’architettura d’interni con le nuove competenze nell’ambito dell’elettronica open source. Casa Jasmina è tre cose, fondamentalmente: un laboratorio per la realizzazione di prototipi, per la costruzione di oggetti digitali e per esperimenti IoT; uno spazio aperto al pubblico per l’esposizione di manufatti; una casa di accoglienza per i visitatori occasionali dei Toolbox, delle Officine Arduino e del Fablab Torino. Benché somigli a un appartamento, Casa Jasmina è piuttosto un ibrido, un incrocio tra un laboratorio, una galleria espositiva e un bed

LA STAMPANTE 3D OPEN SOURCE DI ARDUINO

Tra gli oggetti che popolano Casa Jasmina c’è Materia 101 (vedi foto), la prima stampante 3D realizzata da Arduino (in collaborazione con la Sharebot di Nibionno, Lecco). Concepita per essere utilizzabile da chiunque, anche dai principianti, Materia 101 è una stampante open source, nel senso che il produttore mette a disposizione i disegni e la documentazione tecnica che permettono non solo di utilizzarla ma di costruirla, di modificarla, di elaborarla; questa, del resto, è da sempre la filosofia di Arduino. Presentata in via ufficiale alla Make Fair 2014 di Roma, Materia 101 utilizza la tecnologia Fused Filament Fabrication, è equipaggiata con una scheda Arduino Mega 2560 e fa uso di un firmware open source Marlin. Piccola e leggera (310 x 330 x 350 millimetri per 10 kg di peso), Materia 101 è tutt’altro che costosa: sullo store online di Arduino la si trova a prezzi compresi tra i 600 (versione da assemblare) e i 700 euro (versione montata e collaudata).

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& breakfast. Sarebbe riduttivo considerarla soltanto in termini di metri quadrati, numero di stanze e di bagni, camere da letto e cucina. Casa Jasmina è molto più di questo. È, per utilizzare le parole dei suoi creatori, «un’interfaccia pubblica che consente un più ampio processo IoT per la costruzione, l’installazione, la rimozione, la riparazione e la manutenzione, l’immagazzinamento e il collegamento di cose». Siamo a una radicale rivisitazione del concetto di abitazione. La casa, da che mondo è mondo, è sempre stata il contrario dell’interfaccia; è il luogo dove ci si ripara e si cerca un po’ di raccoglimento, si tenta di ritrovare l’unità perduta nelle fatiche quotidiane e nell’incessante relazionarsi con gli altri.


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UN PROGETTO UTENTE-CENTRICO

Questo non significa che Casa Jasmina sia una non-abitazione, uno di quegli assurdi, invivibili progetti creati da certa architettura d’avanguardia. Gli ideatori della casa lo dicono in modo esplicito: «Noi non intendiamo reinventare la ruota ridisegnando ogni oggetto domestico presente in Casa Jasmina. Vogliamo invece proporre un approccio diverso basato su “un’interoperabilità aperta” e “un progetto utente-centrico”, utilizzando quello che già c’è sul mercato (o forse nel garage di casa)». Casa Jasmina, insomma, non stravolge nulla, non cambia i connotati agli oggetti domestici né intende eliminare il rapporto industria/ cliente: più umilmente, vuol trasportare il cliente da un piano nel quale egli è pressoché esclusivamente passivo, utilizzatore/ consumatore di prodotti creati da altri, a un piano che lo vede protagonista. Produttori e fornitori hanno tutto da guadagnare a prendere parte al progetto. In effetti non sono poche le aziende che, già dall’inaugurazione del 6 giugno, hanno dato il loro contributo fornendo prodotti e servizi: ci limitiamo a ricordare, oltre al già citato consorzio Energy@home, Leroy Merlin, l’italiana Valcucine, produttrice di arredi per cucina dai nomi poetici (Riciclantica, Genius Loci), gli studi di design internazionali Opendesk, Jesse Award, Aker, AtFab e OpenStructures, i laboratori per lavorazione CNC di legno e metallo Miserere e Miocugino.

IOT E OPEN SOURCE

Nel corso della primavera/estate 2015, Arduino ha collaborato con VisionMobile, una società inglese specializzata in analisi economiche nei settori delle app e dello sviluppo di ecosistemi (così si chiamano in gergo) quali l’IoT, il mobile e il cloud, a una ricerca sugli sviluppatori di IoT e sull’importanza che l’open source ha in questo settore. Stando alla ricerca, una parte cospicua degli sviluppatori di oggetti e tecnologie IoT dà grande importanza all’uso di piattaforme e di strumenti open source. Gli

sviluppatori, che non a caso si definiscono “esploratori”, giocano un ruolo determinante nel settore IoT: è da loro che provengono le idee veramente nuove. Secondo Arduino, solo esplorando idee apparentemente folli l’IoT può raggiungere il suo pieno potenziale, e l’open source è spesso l’ecosistema in cui queste idee fioriscono. Questo non significa che la realtà corrisponda alle aspettative: il 60% degli appassionati di open source ritiene che gli standard aperti siano il grande assente dell’IoT; c’è ancora molto lavoro da fare, in questo senso. Nella tabella 1 sono riportati i risultati della ricerca di Arduino e VisionMobile: i cosiddetti esploratori sono, con il 32%, il gruppo più nutrito tra gli sviluppatori di tecnologie IoT che fanno ricorso - o vorrebbero fare ricorso - alle

risorse open source. A seguire, con il 20%, ci sono gli “ottimizzatori”, vale a dire gli ingegneri e i system integrator, secondo i quali l’open source ha la capacità di migliorare l’efficienza organizzativa e di ridurre i costi. Vengono poi i “gun for hire” (19%), vale a dire i freelance, i liberi professionisti che sviluppano soluzioni su commissione. Quarto, con il 16%, è il gruppo degli “hunter”, sviluppatori che utilizzano le loro competenze tecniche per vendere dispositivi, applicazioni e servizi. All’ultimo posto, con il 13%, ci sono le aziende “product extender”, che utilizzano la tecnologia IoT per migliorare o promuovere prodotti non-IoT.

UNA METAMORFOSI PROFONDA

Il senso di Casa Jasmina, e più in generale dell’IoT, sta tutto in questa affermazione

IOT, OGGETTI DI USO COMUNE CHE NAVIGANO SU INTERNET

Che dispositivi hi-tech quali personal computer, smartphone, tablet e simili siano connessi in Internet è ordinaria amministrazione. Meno scontato è che possano connettersi anche oggetti lo-tech quali orologi, occhiali, bracciali e persino scarpe da ginnastica e flaconi per le medicine. Per “Internet delle cose” o “Internet degli oggetti” (in inglese IoT, Internet of Things) si intende proprio questo: oggetti di uso comune che, per mezzo di tecnologie quali per esempio la RFID o gli standard IEEE 802.15.4 e 802.15.4e, vengono connessi in rete e in tal modo acquisiscono intelligenza e capacità di interagire e cooperare. Più precisamente, Internet delle cose non è costituita tanto dagli oggetti quanto piuttosto, come ha precisato il prof. Davide Bennato dell’Università di Catania in un’intervista concessa a “La Stampa” lo scorso anno, dalle tecnologie che permettono a questi oggetti di

connettersi alla rete delle reti: «L’espressione “Internet delle cose” indica una famiglia di tecnologie il cui scopo è rendere qualunque tipo di oggetto, anche senza una vocazione digitale, un dispositivo collegato a Internet, dotato di tutte le caratteristiche che hanno gli oggetti nati per l’utilizzo in rete». Grazie a tali tecnologie una comune sveglia da comodino diventa un oggetto intelligente capace di variare l’orario di sveglia in funzione del traffico stradale o delle condizioni meteo, anticipandolo nei giorni critici e posticipandolo nelle giornate sì. Altro esempio: un lampione IoT può informare la centrale di controllo delle condizioni della lampada e nello stesso tempo analizzare il livello di inquinamento ambientale. Un armadietto dei medicinali IoT, ancora, sarà in grado di comunicare ai familiari se il paziente rimasto in casa ha assunto i farmaci oppure no, e così via.

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AUTOMAZIONE DOMESTICA - Entriamo dentro Casa Jasmina

Ancora un’immagine degli interni di Casa Jasmina. Si riconoscono un tavolo, alcune sedie, una libreria e una lampada da pavimento: oggetti tutto sommato comuni, ancorché caratterizzati da un design originale. «Noi non intendiamo reinventare la ruota ridisegnando ogni oggetto domestico. Vogliamo invece proporre un approccio diverso basato su “un’interoperabilità aperta” e “un progetto utente-centrico”»: così gli ideatori del progetto. di Bruce Sterling: «Noi dobbiamo mettere valori umani nelle cose». Casa Jasmina non è semplicemente il luogo in cui viene ribaltata la visione che considera l’uomo servo delle macchine, un essere sempre più cibernetico e robotizzato. E non è neanche, banalmente, un’officina in cui si dà nuovo lustro a cose passate di moda e si convertono oggetti comuni in dispositivi hi-tech, capaci di navigare su Internet. È un posto in cui gli oggetti vengono umanizzati, il che conferisce loro un valore aggiunto molto più elevato rispetto al semplice upgrading e all’incremento funzionale. A Casa Jasmina non si ragiona in termini quantitativi: quante funzioni svolge quella macchina, che velocità raggiunge la fresatrice CNC, eccetera. La vera e più importante prestazione di Casa Jasmina è la relazione, una prestazione diversa da quelle meramente produttive e assai più efficace di queste: relazione tra esseri umani, prima di tutto. Poi tra esseri umani e oggetti. Infine, ma non meno importante, relazione tra oggetti e oggetti: l’oggetto cessa di essere soltanto tale e acquisisce una dimensione - come dire? soggettiva, interpersonale. E questa è davvero una metamorfosi profonda, radicale, forse mai vista prima.

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Percentuali degli sviluppatori di tecnologie IoT che utilizzano o vorrebbero utilizzare risorse open source: la tabella è ricavata da una ricerca condotta nella primavera/estate 2015 da Arduino in collaborazione con VisionMobile, una società inglese specializzata in analisi economiche. Per quanto riguarda la categoria degli “explorer” la percentuale che fa fede è il 32%, come riportato nella scritta verde sotto i tre riquadri in alto.


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Le aziende produttrici che operano nel settore del digital signage puntano sempre più sul miglioramento della qualità di immagine, sullʼaffidabilità dei dispositivi e sul management di display e contenuti. Perchè il digital signage non è roba da dinosauri, dove contano solo le dimensioni e la prestanza fisica di Marco Galloni

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ercare di capire dove stia andando il digital signage è forse una pretesa eccessiva. Troppo complessa, vasta e in rapido cambiamento è questa branca dell’elettronica professionale perché si possa individuare una direzione precisa nel suo cammino evolutivo. Di direzioni, anzi, sembrerebbero essercene più d’una. Tuttavia qualcosa proveremo a dire, senza nessuna pretesa che quanto affermeremo sia esaustivo o definitivo. Come punto di riferimento e osservatorio privilegiato utilizzeremo l’Integrated System Europe (ISE) 2015, autentica miniera di novità, proposte, innovazioni. Tutti o quasi tutti i dispositivi, i sistemi, le piattaforme e i software di cui parleremo in questo servizio sono stati presentati alla fiera di Amsterdam nel febbraio

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scorso. Una tendenza sicuramente in atto è la seguente: più che sulla ricerca esasperata di dimensioni sempre più grandi, i produttori sembrano puntare sul miglioramento della qualità di immagine, ottenuto riducendo lo spessore delle cornici dei display che compongono i videowall (Toshiba e Sharp), utilizzando speciali tecnologie per la calibrazione dei colori (Sharp) e persino ricorrendo, come fa Mitsubishi, a tecnologie antiche (antiche, non vecchie) come la Digital Light Processing. Il digital signage, però, non è fatto né solo di dimensioni né di sola qualità dell’immagine, e allora ecco software e piattaforme come la Business Vision (Toshiba), che permette di organizzare nel modo più efficiente il funzionamento dei videowall e i contenuti su di essi visualizzati.

Un’altra tendenza è quella dell’incremento dell’affidabilità dei dispositivi; ormai praticamente tutti appartengono alla categoria 24/7, sono cioè capaci di operare ventiquattro ore su ventiquattro per sette giorni alla settimana, ma in commercio ci sono apparati garantiti per una vita operativa di 100.000 ore. Vediamo meglio.

MITSUBISHI INVESTE SULLA TECNOLOGIA DLP Il confronto è forse un po’ tirato per i capelli, ma fatte le debite proporzioni i display a retroproiezione DLP (Digital Light Processing) stanno agli LCD come i tubi termoionici stanno ai dispositivi a stato solido. La tecnologia DLP, lo ricordiamo, è stata sviluppata nel 1987 dalla Texas Intruments, e può quindi essere considerata antica, dal momento che ventotto


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Un videowall realizzato con cubi DLP a led Mitsubishi serie 120. Garantiti per una vita operativa di 100.000 ore, i Mitsubishi serie 120 sono la scelta ideale per impieghi heavy duty all’interno di aeroporti, centrali operative e di controllo, stazioni ferroviarie e simili: qui siamo al West IOC Center della Nippon Telegraph and Telephone (NTT) di Kobe, Giappone.

Tra i cubi DLP Mitsubishi presentati all ISE 2015 c era il VS-60HS12U, un 60 pollici dal profilo slim: appena 52 centimetri di profondità, davvero poco per un display con tecnologia Digital Light Processing. Il VS-60HS12U è equipaggiato con un sistema di proiezione a led raffreddato ad aria garantito per una vita operativa di 50.000 ore. In apertura, una vista parziale della centrale operativa della società Autostrada del Brennero S.p.A. anni, in un settore a rapida evoluzione qual è l’elettronica video, sono un sacco di tempo. Ma antica non significa obsoleta, tant’è che Mitsubishi ha presentato all’ISE 2015 alcuni display DLP progettati per il digital signage. Si tratta del VS-60HS12U, un 60 pollici dalla linea sottile (52 centimetri di profondità) equipaggiato con un sistema di proiezione a led raffreddato ad aria, e dei modelli delle serie 120 e Seventy. Il sistema di proiezione con raffreddamento ad aria garantisce al VS60HS12U una vita operativa estremamente lunga, 50.000 ore senza manutenzione. La tecnologia a led fa del VS-60HS12U un dispositivo a bassissimo impatto ambientale, se paragonato ai cubo-display con lampade a vapori di mercurio; la funzione Eco dà il suo contributo alla riduzione dei consumi e delle

emissioni di CO2. Accreditato di una luminosità di 700cd/mq (modalità Bright), il VS-60HS12U è dotato di circuito per la compensazione dei colori e della luminosità (Colour Space Control Circuit), di Digital Gradation Circuit contro le perdite di luminosità ai margini dello schermo e di bilanciamento dinamico della luminanza e della crominanza. I proiettori della serie 120 hanno una vita operativa anche più lunga: 100.000 ore, il che ne fa la scelta ideale per impieghi heavy-duty. Quattro i modelli in catalogo: il 60HE120 e il 60HEF120, con schermo da 60 pollici, e i 70 pollici 70HE120 e 70HEF120. I Mitsubishi serie 120 sono dotati di slot Intel Open Pluggable Specification (OPS), che ne aumenta la versatilità e li rende compatibili con dispositivi di terze parti, e di processori entrobordo che

permettono di visualizzare a schermo intero, sull’immagine di sfondo, finestre di qualsiasi dimensioni. Quanto alla Seventy Series, la linea consta di otto modelli con formati 4:3, 16:10, 16:9 e dimensioni comprese tra i 50 e gli 80 pollici. Tra questi segnaliamo il 72 pollici WUXGA VS-72WE, equipaggiato con un proiettore a led 78 Series elaborato.

IL DIGITAL SIGNAGE PERFORMATIVO DI NEC

Torniamo su un argomento già trattato (vedi SIM n. 3) perché rappresenta un’interessantissima variante sul tema del digital signage: parliamo di ZeitRaum, l’installazione interattiva realizzata, utilizzando centinaia di display NEC, dalla Ars Electronica Futurelab nel nuovo terminal dell’aeroporto internazionale di Vienna. La giapponese NEC vanta una grande esperienza SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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TECNOLOGIA

DIGITAL SIGNAGE - Lo stato dell’arte della tecnologia

INFINIGRID, SUPPORTI PER VIDEOWALL DI QUALSIASI FORMA E DIMENSIONE

Quest’immagine mette in evidenza il sistema di fissaggio dei supporti Infinigrid: è sufficiente una leggera pressione su uno degli angoli inferiori del supporto, e il display può essere orientato su un angolo di 90˚.

Un’immagine di ZeitRaum, l’installazione interattiva realizzata dalla Ars Electronica Futurelab nel nuovo terminal dellʼaeroporto internazionale di Vienna: sono utilizzati 775 display NEC di vari modelli e dimensioni. NEC vanta una lunga esperienza in questo settore: oltre 40.000 display LCD installati in 180 aeroporti del mondo, tra i quali non mancano quelli di Heathrow, Barcellona, Dubai e Muscat.

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Lo slogan della casa madre, Videowall, everywhere , esprime tutta la versatilità degli Infinigrid, supporti modulari per monitor da parete (e non solo: si prestano anche per installazioni a terra e a soffitto). Prodotti dalla marchigiana Euromet, un’azienda presente in oltre 60 paesi del mondo, gli Infinigrid permettono di comporre videowall di qualsivoglia forma e dimensioni, con sviluppo orizzontale oppure verticale; sono possibili le configurazioni più diverse, 2 x 2, 3 x 3, 4 x 4, 6 x 4. Ciascun modulo accetta display con diagonale compresa tra 40 e 55 pollici e sopporta un peso massimo di 45 kg. I supporti sono dotati di regolazioni che permettono allineamenti accuratissimi dei monitor. Tra le particolarità degli Infinigrid c'è un intelligente sistema di fissaggio a pressione pensato per scongiurare il rischio di danni al display: è sufficiente esercitare una leggera pressione su un angolo inferiore del supporto e il monitor può essere orientato entro un angolo di 90.

in questo settore. I numeri parlano chiaro: oltre 40.000 display LCD installati in 180 aeroporti del mondo, tra i quali non mancano quelli di Heathrow, Barcellona, Dubai, Muscat. Ma nel caso di ZeitRaum siamo oltre i tradizionali confini del digital signage. Il sistema dell’aeroporto di Vienna non si limita a informare, come fa la maggior parte degli impianti di questo tipo, ma provvede anche a performare, nel senso che genera veri e propri spettacoli interattivi nei quali il pubblico gioca un ruolo non secondario: al passaggio delle persone i monitor visualizzano centinaia di lettere che precipitano verso il basso, per poi ordinarsi in un testo che a sua volta forma il profilo topografico di un paesaggio, con colline e vallate. Il paesaggio è in continuo cambiamento, dal momento che il numero delle colline e delle vallate aumenta in funzione del traffico aereo: una collina per ogni decollo, una vallata ogni volta che un aereo atterra. Il portavoce della Ars Electronica Futurelab spiega il senso di una performance del genere: «Al centro del lavoro c’è uno spazio immaginario che collega tutti gli aeroporti del mondo. (...) Più di cinque miliardi di persone ogni anno entrano in questo spazio. Non si conoscono tra loro, ma sono legate temporaneamente perché fanno tutte parte di un tempo comune.


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IL DIGITAL SIGNAGE SCALABILE DELLA ONELAN

I display NEC P Series utilizzati nel progetto ZeitRaum sono dotati di un sistema di raffreddamento speciale che ne incrementa l’affidabilità. In questa figura ne vediamo il principio di funzionamento: un pannello termico (Heat Dissipation), collocato sotto le lampade LCD, distribuisce il calore generato e previene la comparsa di hot spot sul display; un ampia intercapedine d aria (Air) migliora la dissipazione termica; l Heat Protection Plate, disposto tra il pannello LCD e le lampade, fornisce un ulteriore difesa contro il calore; la copertura a tenuta stagna (Sealed Cover), infine, protegge gli strati interni da polvere, liquidi e vapore. Ars Electronica Futurelab ha chiamato questo tempo “ZeitRaum” (TempoSpazio)». L’apparato di dispositivi schierato nel terminal di Vienna è impressionante: 204 monitor NEC P462PG, 278 monitor P462 per le informazioni sui voli e il sistema ADV, 45 display P461 per la diffusione di programmi televisivi e di informazioni commerciali, 183 display V321 per il check-in Skylink, 65 monitor 2090UXi per la gestione della logistica aeroportuale.

Quello della Onelan, un’azienda inglese fondata nel 2000, è un approccio al digital signage che potremmo definire scalabile, nel senso di migliorabile ed espandibile gradualmente secondo le necessità, aggiungendo funzioni senza modificare le caratteristiche fondamentali del sistema. La scalabilità funziona beninteso anche in senso inverso, a scendere, vale a dire che è possibile ridurre, se la situazione lo richiede, le dimensioni e la complessità del sistema. In figura 2 vediamo un esempio di impianto Onelan scalabile: si parte da un singolo lettore all-in-one collocato nel quartier generale di una società, a pilotare il monitor per il preview, e poi si approda via Internet (la piattaforma Onelan si basa su un’architettura FTP migliorata con un sistema proprietario per il download dei file) alla rete di livello enterprise, dotata di centinaia di sorgenti, di display e di canali di contenuti. I firewall incorporati e il sistema Secure VPN tunneling fanno della Onelan una piattaforma a tutta prova, il che consente di utilizzarla all’interno di banche, strutture governative e simili. A questo occorre aggiungere una certa facilità d’uso e sviluppo, garantita da applicazioni basate su Linux e dalla presenza del protocollo LDAP per l’interrogazione e la modifica dei servizi di directory. Tra le caratteristiche avanzate della piattaforma Onelan ci limitiamo a ricordare il Data Capture Engine (DCE), che consente l’integrazione con sorgenti dati e sistemi esterni. L’Onelan NTB-4K-2100-S si presta egregiamente a essere utilizzato in sistemi

di digital signage come quello appena descritto. Appartenente alla linea premium 4K del produttore inglese, l’NTB-4K-2100-S è un player, una sorgente di segnale che può funzionare anche come controller per videowall, nel qual caso è in grado di generare da 2 a 16 finestre e di visualizzare fino a quattro contenuti diversi. Il processore Intel Core i5 di quarta generazione e l’hard disk da 500 GB con cui l’NTB-4K-2100-S è equipaggiato sono garanzia di eccellenti prestazioni audio video. Compatibile con numerosi formati, tra i quali l’H.264, l’MPEG-4, il QuickTime e il WMV 9, il player 4K Onelan è accreditato di una risoluzione di 3840 x 2160 p30/p60 (in modalità playback e in formato H.264). L’NTB-4K-2100-S può sintonizzarsi su singoli canali con palinsesti personalizzati che variano nel corso della giornata; è così possibile offrire ai frequentatori di palestre, per esempio, contenuti differenziati in base alle fasce orarie, in modo da soddisfare meglio i gusti del pubblico. Tra le opzioni che è possibile aggiungere all’NTB-4K-2100-S ricordiamo l’HD stream-in, il Wi-Fi, il controllo touch screen e l’abilitazione per la porta seriale.

SHARP E LA CALIBRAZIONE DEI COLORI

Il digital signage è uno dei settori dell’elettronica professionale a più rapida crescita tecnologia. Le innovazioni e le invenzioni si susseguono a ritmo serrato. Una di queste è l’Uniform Colour Calibration Technology (UCCT), sviluppata da Sharp per compensare le irregolarità di colore e luminosità che talvolta si presentano nei display LCD. La tecnologia UCCT, in parole semplici, permette di calibrare la luminosità e il colore su ogni piccola area del display

Un esempio di digital signage scalabile proposto dalla Onelan: il sistema inizia nel quartier generale della società, dove un lettore all-in-one pilota il monitor per il preview; via Internet ci si connette quindi a una rete aziendale più grande, dotata di centinaia di sorgenti, display e canali per contenuti. I firewall incorporati e il sistema Secure VPN tunneling rendono affidabile e sicurissima la piattaforma Onelan.

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CON LA UCCT L'IMMAGINE DIVENTA UNIFORME

L’immagine di questo box mostra il principio di funzionamento della tecnologia Sharp UCCT (Uniform Colour Calibration Technology), utilizzata per la prima volta dal produttore giapponese nel display PN-V551. La UCCT compensa le differenze di colore e luminosità che possono presentarsi sugli schermi dei display LCD, assicurando in tal modo uniformità di prestazioni sull’intera superficie dello schermo. La compensazione avviene misurando prima di tutto, in termini di segnali RGB in ingresso, le caratteristiche di ogni più piccola area del display. La luminosità e il colore vengono quindi calibrati e corretti singolarmente per ciascuna delle tre componenti RGB, come si vede nella parte sinistra dell’immagine; nelle due immagini simulate sulla destra, il risultato della calibrazione.

indipendentemente dalle altre, così da fornire una correzione ad hoc (vedi box). Lo Sharp PN-V551, display widescreen da 55” con diagonale di 138,8 centimetri e risoluzione di 1920 x 1080 pixel, è il primo a utilizzare la tecnologia Uniform Colour Calibration. La realizzazione di videowall ad alte prestazioni è facilitata dalla sottile cornice di cui il PN-V551 dispone, appena 3,5 millimetri. Utilizzando quattro PN-V551 in configurazione 2 x 2 è possibile visualizzare ogni singolo pixel di un programma 4K Ultra HD sull’equivalente di Lo Sharp PN-H701, qui installato all’interno di una gioielleria: display LCD da 70 per videowall, ha una risoluzione 4K Ultra HD (3840 x 2160 pixel) ed è dotato di media player USB integrato, memoria interna di 400 MB e funzioni 4K Upscaling e Offset.

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un display da 110”; le già sottili linee causate dalle cornici dei display possono essere ulteriormente ridotte utilizzando il dispositivo opzionale Mirror Frames. Insieme al PN-V551 la Sharp ha presentato, all’ISE 2015, il PN-H701, display LCD da 70” con risoluzione 4K Ultra HD (3840 x 2160 pixel), media player USB integrato, memoria di 400 MB e funzioni 4K Upscaling e Offset. Meno luminoso del PN-V551 (400 cd/mq contro 700 cd/mq), il PN-H701 è dotato di quattro porte HDMI compatibili 2.0 e HDCP, è garantito per operazioni 24/7 e può essere controllato via LAN tramite interfaccia RS-232C.

LE SOTTILI CORNICI DEI VIDEOWALL TOSHIBA TD-X552X E TD-X552M

Anche i Toshiba TD-X552X e TD-X552M, due display da 55” (139,7 centimetri) ad alta definizione concepiti per la composizione di videowall, hanno cornici di appena 3,5 millimetri: ciò facilita la realizzazione dei muri e garantisce immagini migliori, più omogenee e dettagliate. È possibile mettere insieme fino a cento TD-X552X o TD-X552M (configurazione 10 x 10), oppure realizzare videowall Ultra High Definition (UHD) con quattro display in configurazione 2 x 2. Il TD-X552X e il TD-X552M sono dotati di un ingresso DisplayPort 1.2a che semplifica le operazioni di connessione: per visualizzare lo stesso contenuto su tutti i display è sufficiente

applicare il segnale al DisplayPort di uno solo dei Toshiba costituenti il videowall. I nuovi display del produttore giapponese dispongono inoltre di un ingresso DVI-D con HDCP e di un’uscita DVI-I, di due ingressi HDMI, di un ingresso e un’uscita RS-232, di un connettore RJ-45 per LAN, di un jack per speaker esterni e di un pass through per IR. I due Toshiba sono caratterizzati da luminosità diverse, 700 cd/mq per il TD-X552X e 500 cd/ mq per il TD-X552M; si tratta in entrambi i casi di valori elevati, che garantiscono un’ottima visibilità anche in ambienti intensamente illuminati quali centri commerciali, aeroporti e simili; la visibilità è altresì favorita dall’ampio angolo di visuale, 178°. Altra caratteristica degna di nota è il media player integrato, che permette di riprodurre via USB immagini, musica e video senza utilizzare lettori esterni; non manca un impianto da 2 x 10 watt per la riproduzione audio, dotato di speaker integrati. Le operazioni di installazione e setup sono facilitate dallo slot Open Pluggable Specification (OPS), cui è sufficiente collegare un PC standard.

WYRESTORM DISTRIBUISCE I SEGNALI IN FORMATO H.264

L’ISE 2015 di Amsterdam non mancava la WyreStorm Technologies, che ha presentato il NetworkHD-Pro, un nuovo sistema scalabile HD-over-IP per la distribuzione video e la visualizzazione di contenuti. A differenza del


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KRAMER E IL PIXEL PERFETTO

Tra le novità dell ISE 2015 c’era il Kramer VSM-4x4HFS (nella foto), uno switcher/scaler 4 x 4 che garantisce commutazioni pulite e velocissime. Dotato di quattro ingressi e di altrettante uscite HDMI, di seriale RS-232 e di browser per la navigazione web, il nuovo switcher Kramer può operare nelle modalità videowall 2 x 2, multiview, dual display (PIP/P&P) e quad display. Tra le funzioni speciali di cui è provvisto ricordiamo la correzione Bezel e la PixPerfect, una tecnologia sviluppata dalla Kramer per migliorare la mappatura dei pixel e lo scaling.

precedente NetworkHD dal quale deriva, il nuovo sistema dell’azienda inglese utilizza il formato di compressione H.264, che garantisce un minor ingombro a carico della banda passante e comunque un’elevata qualità di immagine; la struttura modulare del sistema, dal canto suo, assicura grandi possibilità di espansione. Il NetworkHD-Pro è costituito dai seguenti componenti: il trasmettitore NHD-PRO-1TX, che provvede alla conversione HDMI/H.265, alla commutazione di segnale e alla decodifica; l’unità di controllo NHD-PRO-CTL, che smista simultaneamente i contenuti verso più dispositivi connessi in LAN; il ricevitore NHD-PRO-RX-VW, concepito per effettuare il processing sui segnali da inviare ai videowall; un secondo ricevitore, infine, specializzato nel multi-view, l’NHD-PRO-RX-MV. Grazie a questi componenti l’operatore ha la possibilità di visualizzare contemporaneamente e sullo stesso display fino a 16 sorgenti, di smistare i segnali e di pilotare diverse configurazioni

videowall. Il NetworkHD-Pro è dotato di PoE (Power over Ethernet) e di seriale RS-232 bidirezionale, il che lo rende compatibile con l’interfaccia di controllo WyreStorm Enado; ciò facilita la realizzazione di impianti monomarca per la distribuzione HD e il controllo su IP utilizzabili in ambiti anche molto diversi, come negli ospedali, nelle strutture scolastiche ed educative, nelle sedi e nelle filiali di corporation e multinazionali. Tra le caratteristiche del WyreStorm NetworkHD-Pro sono inoltre da ricordare la risoluzione di 1920 x 1200p a 60 Hz, la latenza estremamente bassa (<100 mS), la presenza di connettori HDMI pass-through e 1.3 compatibili HDCP, il supporto USB 2.0 e l’audio embedded/ de-embedded; la trasmissione del segnale è garantita fino a 100 metri. E con questo concludiamo. All’ISE del prossimo anno vedremo se il digital signage continua a camminare lungo le strade che abbiamo cercato di delineare oppure se, nel frattempo, se ne saranno aperte delle altre.

Il nuovo sistema WyreStorm NetworkHD-Pro per la distribuzione HD-over-IP e la visualizzazione di contenuti è costituito da quattro componenti: il trasmettitore NHD-PRO-1TX, l’unità di controllo NHD-PRO-CTL e i ricevitori NHD-PRO-RX-VW e NHD-PRO-RX-MV. Nell’immagine, il trasmettitore NHD-PRO-1TX, che provvede alla conversione HDMI/H.265, alla commutazione di segnale e alla decodifica.

PRODUTTORI E DISTRIBUTORI

PRODUTTORE: Kramer Electronics Ltd. International Israele DISTRIBUTORE: Kramer Electronics Italia S.r.l. Via C. Cantù, 25 20092 Cinisello Balsamo (MI) - tel. 02/66594771 www.krameritalia.com PRODUTTORE: Mitsubishi Electric Giappone DISTRIBUTORE: Mitsubishi Electric Europe B.V. filiale italiana Palazzo Sirio, ingresso 1 Via Colleoni, 7 - 20864 Agrate Brianza (MI) tel. 039/60531 - www.mitsubishielectric.it PRODUTTORE: NEC Corporation Giappone DISTRIBUTORE: NEC Italia S.p.A. V.le E. Forlanini, 23 - 20134 Milano - tel. 02/484151 www.nec.it

IL SENSO DI TOSHIBA PER IL BUSINESS

Si chiama Business Vision la nuova piattaforma per la gestione remota di sistemi digital signage presentata da Toshiba. Due le versioni disponibili, la Business Vision One, che funziona in modalità stand-alone, e la più sofisticata Business Vision Cloud. Il nuovo software permette una gestione accurata e programmata dei display. La versione Business Vision One, disponibile con il supporto dell’Open Pluggable presente su molti dispositivi Toshiba, consente per esempio di controllare la comunicazione e i contenuti di display singoli o connessi in network: è possibile importare e programmare immagini, testi, video e altro utilizzando i template preinstallati del software. La versione Cloud, disponibile in abbonamento, permette una gestione ancora più accurata e capillare: si possono controllare dispositivi multipli, regolare le programmazioni, i setting e i template, definire le impostazioni di visualizzazione, controllare log e report storici dei dispositivi, eccetera.

PRODUTTORE: Onelan Ltd. Inghilterra DISTRIBUTORE: Comm-Tec - Via Proventa, 90 - 48018 Faenza (RA) tel. 0546/622.080 - www.comm-tec.it PRODUTTORE: Sharp Corporation Giappone DISTRIBUTORE: Sharp Electronics (Italia) S.p.A. Via Lampedusa, 13 20141 Milano - n. verde 800.359.986 - www.sharp.it PRODUTTORE: Toshiba Corporation Giappone DISTRIBUTORE: Toshiba Italia - Via Torri Bianche, 6 Palazzo Tiglio, condominio S - 20059 Vimercate (MB) - tel. 039/66181 - www.toshiba.it PRODUTTORE: WyreStorm Technologies Ltd Inghilterra DISTRIBUTORE: Pixel Engineering S.r.l. - Via S. Francesco, 4 - 21013 Gallarate (VA) - tel. 0331/781872 - www.pixelengineering.it

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CEDIA WHITE PAPER - Buone pratiche per l’installazione dei cavi HDMI

L’installazione che fa la differenza

Il presente articolo descrive le “buone pratiche” di installazione per la distribuzione di un segnale, come ad esempio i cavi attivi, l’HDMI, il Cat. 5/6, e le soluzioni in fibra ottica, e inoltre principi di verifica di un segnale HDMI e di interoperabilità

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rima di iniziare a descrivere le “buone pratiche” sui cavi a lungo raggio, è importante sapere come la lunghezza dei cavi si ripercuota sui segnali digitali video. Man mano che aumenta la lunghezza del cavo, la qualità dell’immagine (l’integrità del segnale) è percepita come perfetta fino a una determinata lunghezza. Oltre tale lunghezza, l’immagine diminuisce di qualità (intermittenze, interruzioni di dati e/o perdita di sincronizzazione) oppure scompare completamente. Questo effetto è noto come “cliff effect”. L’effetto è illustrato nella Figura 1 in questa pagina. Ancor prima che il cavo raggiunga la lunghezza di “cliff”, la trasmissione presenta già errori nei dati. La ragione per la quale non ci rendiamo conto degli errori è perché è presente una tecnologia di correzione degli errori integrata, usata nella trasmissione digitale. L’immagine rimarrà perfetta finché il tasso d’errore si manterrà al di sotto di tale soglia. Il meccanismo di recupero del segnale non riuscirà più a intervenire una volta superata la soglia di valori accettata dal display.

DERIVA DI SEGNALE FRA DOPPINI/IN UN DOPPINO

La tecnologia HDMI utilizza doppini incrociati,

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soggetti a due tipi di deriva di segnale che possono creare asincronie e causare interruzioni della trasmissione di dati. Le due tipologie di deriva di segnale sono quella in un doppino e quella fra doppini. La deriva di segnale in un doppino è il differenziale di tempo fra due cavi di uno stesso doppino, mentre la deriva di segnale fra doppini è il differenziale di tempo fra doppini incrociati separati nel cablaggio. La deriva di segnale accettabile all’interno dei

Per la revisione delle Buone pratiche per l’installazione di cavi HDMI, CEDIA desidera ringraziare: Dave Hunt, Intuitive Integration David Meyer, Kordz James Chen, Kordz Rich Green, Rich Green Ink

doppini è circa 4,8 picosecondi, e la deriva di segnale fra doppini non dovrebbe superare i 7,2 nanosecondi. Dato che le tolleranze sono così strette, la struttura costruttiva del cavo HDMI è di fondamentale importanza per gli installatori. Elementi che meritano attenzione sono la sezione del cavo, il materiale e l’impedenza. Dato che la deriva di segnale consentita è fissa e che la percentuale di errore nei cavi (solitamente misurata per ogni metro

Figura 1: La qualità dell'immagine trasportata da un segnale digitale diminuisce bruscamente se il cavo supera una determinata lunghezza (fonte AudioQuest).


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di cavo) è costante, è più difficile produrre cavi più lunghi. Inoltre, vale la pena notare che il cablaggio è un componente dell’intero sistema e che si deve tenere conto della percentuale d’errore fra tutti i dispositivi sorgente e di sincronizzazione, compresi switch, splitter o matrici.

CAVI ATTIVI E COME TIRARE CAVI HDMI

Utilizzare cavi con elettronica attiva può amplificare e pulire il segnale, e praticamente raddoppiare l’intervallo di azione di un doppino incrociato in rame. Cablaggi fino a 30 metri sono tipici di soluzioni di questo tipo, e possono essere realizzati attraverso un ripetitore conforme HDCP oppure integrati nella struttura costruttiva del cavo stesso. I cavi attivi incorporano un sistema elettronico di potenziamento del segnale all’interno del cavo stesso. I canali HDMI ad alta velocità sono monodirezionali, quindi si dovrebbe prestare attenzione, durante l’installazione, a garantire una corretta direzionalità perché un segnale dissipativo avrà bisogno di un’amplificazione nella parte terminale del cavo. La maggior parte delle soluzioni, in questa categoria, richiede una sorgente di alimentazione esterna. In effetti, HDMI Licensing raccomanda l’utilizzo di extender/ amplificatori booster attivi (con energia elettrica) e raccomanda che siano alimentati

La matrice video modulare Wyrestorm 8x8 (MX-0808) appartiene alla linea ProPlus del costruttore e come tale è riservata agli installatori professionisti. Si tratta di una matrice modulare che il cliente può ordinare secondo la configurazione che preferisce. La distribuzione deo segnali HDMI avviene in tecnologia HDBaseT su cavi Cat 5/6 con una gittata massima di 100 m.

Un buon cavo HDMI può fare la differenza; la struttura costruttiva del cavo è di fondamentale importanza per gli installatori. Elementi che meritano attenzione sono la sezione del cavo, il materiale e l’impedenza.

da una sorgente di alimentazione separata. Quando si tirano cavi HDMI, si deve ricordare il volume dei dati che affluiscono al cavo e trattarlo con delicatezza. Non strattonare il cavo o torcere i connettori perché le tolleranze sono molto strette. È importante notare che l'HDMI Licensing al momento non supporta prodotti con terminazione sul campo in ragione della rigorosità sulla deriva di segnale e delle tolleranze temporali. Per le installazioni a muro, sono disponibili apposite protezioni che coprono il connettore quando il cavo è tirato attraverso la parete o in canalina. Se si utilizza un cavo attivo, si raccomanda che il cavo sia fatto passare all’interno di una canalina o che sia di facile accesso in futuro. Dato che i cavi attivi utilizzano sistemi elettronici, se il circuito integrato nel cavo è soggetto a un guasto, l’unico modo per riparare il cavo è sostituirlo. La canalina permetterà di sostituire facilmente il cavo difettoso senza causare perforazioni/danni non necessari alle

pareti esistenti. Accertarsi di seguire tutte le normative locali e statali quando si installa la canalina. Infine, vi preghiamo di prestare attenzione a quali prodotti ricevono corrente dal pin da +5 volt del cavo HDMI. Un prodotto alimentato dal cavo HDMI potrebbe smettere di funzionare quando i componenti e i componenti attivi nel cavo o gli extender sono alimentati tutti dalla stessa sorgente.

TEST DI BASE SUL SEGNALE HDMI

Per verificare la qualità del segnale HDMI, gli Authorized Test Center (ATC) utilizzano il test del “diagramma a occhio”. Il segnale digitale proveniente dall’HDMI su un oscilloscopio si presenta con una forma simile a un occhio. Il test del diagramma a occhio illustra molti aspetti del segnale digitale. La Figura 2, qui a fianco, illustra un esempio di risultato per un test del diagramma a occhio. Le caratteristiche primarie del test sono le seguenti:

AMPIEZZA DEL SEGNALE

L’altezza dell’occhio indica l’ampiezza del segnale. Questa non dovrebbe avere un’altezza inferiore all’area romboidale evidenziata al centro. Altrimenti il segnale è troppo debole perché il display riesca a recuperarlo. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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CEDIA WHITE PAPER - Buone pratiche per l’installazione dei cavi HDMI

JITTER TEMPORALE

I bordi in salita e in discesa dei bit digitali non compaiono sempre nello stesso momento. Questo fenomeno è noto come “jitter.” La larghezza della parte interna dell’occhio non può restringersi rispetto all’area romboidale al centro, altrimenti il display non sarà in grado di recuperare i dati. In altri termini, un’apertura ampia, la linea sottile e una forma simmetrica sono indici dell’elevato livello qualitativo del cavo HDMI. Qualsiasi area del diagramma che tocchi la forma all’interno dell’occhio, chiamata maschera”, rappresenta un errore. Alcuni produttori di cavi inseriscono i risultati dei test del diagramma a occhio nell’imballaggio e altri sono disponibili a fornirli su richiesta. Gli installatori devono accertarsi che i risultati dei test visualizzati siano rilevanti - per la lunghezza, frequenza e risoluzione corrette, perché i produttori non realizzano tutti i cavi HDMI allo stesso modo nei relativi dispositivi.

BIT ERROR RATE

Il test sul Bit Error Rate (BER) indica il numero reale di bit errati che un display potrebbe ricevere in determinate condizioni. Maggiore è il numero, peggiore è la qualità del segnale. I test BER si avvalgono di un generatore di segnale per produrre miliardi di bit data, spedendoli al cavo e ricevendoli dall’altro capo del cavo. Quindi, i dati ricevuti sono confrontati bit per bit con i dati inviati. I risultati mostreranno il numero complessivo di bit d’errore in un dato intervallo di tempo.

CAT. 5/6 E EXTENDER HDMI

È possibile far correre i cavi lunghi anche cento metri e oltre se si invia il segnale HDMI attraverso un cavo di rete Cat. 5/6 usando adattatori progettati appositamente. A differenza dei cavi HDMI, i cavi Cat. 5/6 possono avere una terminazione sul campo a una distanza precisa. La maggior parte delle soluzioni Cat.

Figura 2: Per verificare la qualità del segnale HDMI, gli Authorized Test Center (ATC) utilizzano il test del “diagramma a occhio”. Il segnale digitale proveniente dall’HDMI su un oscilloscopio si presenta con una forma simile a un occhio.

5/6 a cavo singolo utilizzano la compressione con un box sul lato della sorgente d’uscita per ricostruire il segnale HDMI dal segnale decompresso. Da ciò possono derivare artefatti di compressione e un minore range dinamico/contrasto. Si può correggere questo effetto usando due cavi Cat. 5/6 per ogni connessione HDMI. Ecco alcune buone pratiche da seguire quando si considera questa soluzione: • Un sistema extender HDMI è formato da un “trasmettitore” e da un “ricevitore”. Sono entrambi necessari. • I ricevitori A/V che comprendono la funzione di “ripetizione” HDMI hanno una prestazione migliore dei normali ricevitori A/V switching. • L’alimentazione di corrente solitamente è collegata al trasmettitore. A seconda delle circostanze, si può ottenere una migliore prestazione collegando l’alimentazione di corrente al ricevitore. • Le due tratte di Cat. 5 devono avere la stessa lunghezza. I cavi Cat. 5 di tipo Siamese sono quelli che funzionano meglio. • Dovete sempre conoscere la funzione dei dispositivi prima di inserirli nel progetto di un impianto, non sperimentate combinazioni in loco senza averle verificate prima. • L’alimentazione HDMI +5 volt per il rilevamento hot plug non può scendere al di sotto di 4,7 volt. Servirsi di un voltmetro per misurare la +5V DC all’estremità del cavo Cat. 5/6. • Usare extender incassati a parete dietro il televisore. • Il cavo Cat. 6 potrebbe ridurre la distanza massima a causa delle maggiori torsioni

presenti all’interno del cavo, ma supporta comunque una larghezza di banda superiore e perciò una risoluzione più elevata. • Nei test e nei case study, i lettori Blu-ray e i televisori della stessa marca raggiungevano una maggiore distanza fra gli extender HDMI. • Mantenere l’intreccio il più possibile vicino alla terminazione (non oltre 0,5’’ non twistato). • Creare delle curve graduali (il raggio di curvatura dovrebbe essere quattro volte il diametro del cavo oppure 1’’). • Usare lubrificante per i punti difficili da tirare e per le rondelle con i perni metallici. Prestate attenzione al fatto che la presenza di curvature brusche potrebbe danneggiare in modo permanente la geometria del cavo e dare origine a un errore di trasmissione.

SOLUZIONI IN FIBRA PER HDMI

L’HDMI su cavo in fibra ottica offre diversi vantaggi nelle applicazioni a lungo raggio, infatti questi cavi riescono a trasmettere il segnale a distanze molto elevate, dell’ordine di centinaia di metri e chilometri. Fra gli svantaggi del cavo in fibra ottica c’è il fatto che questo non riesce a trasportare l’alimentazione e che richiede un box collegato a una sorgente di alimentazione esterna. Inoltre, non è facile ottenere comunicazioni bidirezionali perché la luce viaggia in una sola direzione. Per risolvere questi problemi, i produttori usano cavi in rame che scorrono parallelamente ai cavi in fibra, cosa che può ridurre i vantaggi della fibra ottica. Quando si è alla ricerca di soluzioni in fibra ottica, ci sono alcune cose

L'HSPL14AB di Blustream è uno splitter a 4 vie dotato di un ingresso HDMI che viene inviato contemporaneamente a 4 uscite HDBaseT. Tra le funzionalità ricordiamo l'estrazione dei segnali audio dall'ingresso HDMI e l'alimentazione PoH (Power over HDBaseT).

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L’AVLab TPG della californiana DVDO è un generatore formato pocket di segnali test in grado di supportare la risoluzione Full 4K Ultra HD prevista dall’HDMI 2.0. Alimentato via USB, l’AVGLab è lo strumento ideale per gli installatori che necessitano sul campo della medesima funzionalità e precisione degli strumenti per il setup e la calibrazione utilizzati in laboratorio.

nel documento di CEDIA sulla Sequenza di inizializzazione HDMI. I matrix switcher HDMI combinano insieme sia le funzioni di switch sia le funzioni di splitter. Hanno più ingressi e più uscite. È obbligatorio usare un’alimentazione esterna, ed è possibile ottenere percorsi più lunghi servendosi di componenti elettronici attivi. Ecco alcune caratteristiche da ricercare quando si sceglie uno switch HDMI: • Il giusto numero di porte necessarie. • Commutazione automatica e manuale. • Accertarsi che il dispositivo elenchi le caratteristiche che si desidera siano supportate (ad es. 3D, 1080p). HDMI LLC è passata a etichette che devono obbligatoriamente elencare le caratteristiche, non i numeri della versione. • Pass-through HDCP versione 1.2. Più alta è la versione supportata, meglio è. Switch attivi, Cat. 5/6, e soluzioni in fibra possono essere combinati insieme, ma far questo può aumentare significativamente il jitter, ripercuotendosi in modo negativo sulla qualità del segnale. Per aumentare la tolleranza in ingresso al jitter si possono utilizzare dei dispositivi di re-clock.

BUONE PRATICHE DI INTEROPERABILITÀ

Gli splitter HDMI distribuiscono una sorgente in ingresso HDMI a vari display. Sono principalmente usati nei bar che proiettano eventi sportivi o nei negozi, anche se si trovano, sempre più spesso, anche in impianti residenziali. da tenere a mente: • Ricercare la compatibilità HDCP. • Assicurarsi che la distanza effettiva sia elevata e che sia possibile una terminazione in campo. • Cercare una canalina facile da tirare (testa del cavo piccola).

SWITCH E SPLITTER PER HDMI

Sul mercato sono disponibili molte tipologie di switch HDMI. Gli switch HDMI hanno più ingressi e un’unica uscita. È possibile ottenere percorsi più lunghi servendosi di componenti elettronici attivi. L'HDMI LLC richiede l’utilizzo di un’alimentazione esterna e gli switch passivi

sono considerati non conformi. Gli splitter HDMI distribuiscono una sorgente in ingresso HDMI a vari display. Sono principalmente usati nei bar che proiettano eventi sportivi o nei negozi, anche se si trovano, sempre più spesso, anche in impianti residenziali. È obbligatorio usare un’alimentazione esterna, e si possono fornire fino a 127 uscite con HDCP. È importante notare che questo dipende totalmente dalle chiavi HDCP della sorgente che supportano questo numero di dispositivi a valle e dagli splitter che supportano un opportuno livello di collegamento in cascata. Un elenco di dispositivi sorgente che indicano il numero di chiavi supportate è pubblicato

I problemi che riguardano l’interoperabilità sono ancora numerosi e possono mettere in difficoltà l’installatore. Secondo l'HDMI, la maggior parte dei problemi ora si limita ai dispositivi di prima generazione. Il problema di compatibilità più comune è l’impossibilità, per il ripetitore HDCP, di fornire una prestazione affidabile in tutte le tipologie di utilizzo. I dispositivi sorgente devono implementare correttamente la funzione di ripetitore HDCP se si prevede di installare un ripetitore (ricevitore A/V) nel sistema; altrimenti, la commutazione fra dispositivi sorgente darà origine a un errore di autenticazione. L’HDCP può causare problemi quando si collegano più schermi a uno stesso dispositivo. Il dispositivo sorgente crea una chiave per ogni schermo, ma il numero di chiavi che può creare simultaneamente varia da dispositivo a dispositivo. Un elenco con il limite massimo di chiavi HDCP di terzi è indicato nel documento sulla Sequenza di inizializzazione HDMI. Inoltre, le sorgenti devono supportare una funzione HDCP chiamata “autenticate forever”. In altre parole, la sorgente deve inviare un opportuno segnale che richiede se il suo ingresso HDMI è selezionato, anche se un altro ingresso è in uso. Se un dispositivo sorgente supera il tempo a disposizione e smette di spedire questa richiesta, probabilmente si presenterà un errore di autenticazione HDCP. Dal 2006, HDMI obbliga ad eseguire prove di conformità SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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CEDIA WHITE PAPER - Buone pratiche per l’installazione dei cavi HDMI Indice

per tutti i prodotti che implementano HDCP. Infine, raccomandiamo di disattivare il CEC perché potrebbe interferire con altri dispositivi installati e, di solito, non c’è compatibilità fra diverse marche.

PROBLEMATICHE DI EDID

Il formato/i formati video, i formati audio e i ritardi di lip-sync (funzione di sincronizzazione labiale) accettabili sono elencati nell’EDID della sorgente d’uscita. La sorgente può quindi selezionare l’uscita in base al miglior formato possibile supportato dalla sorgente d’uscita. Una parte fondamentale per l’interoperabilità è, per i dispositivi HDMI, la comunicazione di questi dati EDID mediante il canale DDC. Se la sorgente d’uscita ha il suo EDID codificato in modo improprio o se un dispositivo sorgente o un ripetitore non riesce a leggerlo correttamente, il sistema

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© 2013 CE DIA • Unit 2, Pho eni 1x

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• PE19 8EP www.cedia.org 44 • UK • Tel: +44 0) 1480 2137 (0) 148 0 • UK • Tel: +44( 213744 e • PE19 8EP • www.c edi

non riuscirà a selezionare le modalità audio e video appropriate. Secondo HDMI LLC, è una buona idea che gli installatori portino con sé un set 1080p piccolo e affidabile al momento dell’installazione al fine di risolvere questo problema. Se ci sono errori

bridgeshir Neots • Cam nix Park • St IA • Unit 2, Phoe © 2013 CED

a.org

(risoluzione non appropriata, ecc.), molto probabilmente il problema dipende dal dispositivo sorgente e può essere risolto con un aggiornamento del firmware del dispositivo oppure quest’ultimo può essere sostituito con un dispositivo sorgente compatibile.

CONCLUSIONI

Se si osservano le pratiche di installazione raccomandate si potrà innanzitutto diminuire la necessità, per l’installatore o per chi ha progettato l’impianto, di risolvere problemi sull’impianto. Si raccomanda di pre-qualificare il sistema HDMI prima dell’installazione e di verificare le specifiche e la compatibilità con l’impianto preesistente nella casa del cliente. Inoltre si raccomanda di comunicare a HDMI LLC eventuali problemi di installazione, dato che lavora con i produttori per correggere i problemi di conformità e per ritirare dal mercato i prodotti non conformi.

ABBREVIAZIONI UTILIZZATE IN QUESTO ARTICOLO Canale di ritorno audio - Il canale di ritorno audio in HDMI 1.4a permette a un apparecchio TV di trasmettere dati audio in upstream a un ricevitore A/V, eliminando l’esigenza di avere un collegamento audio SPDIF separato. Supporta gli stessi formati audio di un cavo SPDIF, vale a dire che non supporta audio ad alta definizione o un multicanale PCM. CEC - Uno dei canali di un collegamento HDMI è dedicato a un insieme di funzioni di controllo avanzate, generalmente conosciute come Consumer Electronics Control o CEC. Se abilitata dal produttore, la funzionalità CEC permette ai dispositivi collegati di controllarsi reciprocamente in modo efficace. Ad esempio, basta un unico comando su un telecomando per leggere un DVD o lanciare altre attività complesse su più dispositivi in un sistema home cinema. Cliff Effect (effetto caduta) - Man mano che aumenta la lunghezza del cavo, la qualità dell’immagine è percepita come perfetta fino a una determinata lunghezza. Oltre tale lunghezza, l’immagine diminuisce di qualità o sparisce completamente. Questo effetto è noto come “cliff effect”. L’effetto caduta può variare in base all’isolamento dei cavi, alla deriva di segnale fra doppini/in un doppino e alla terminazione dei connettori, oltre a altri fattori. DDC - Il Display Data Channel, uno dei canali di un collegamento HDMI. Il DDC permette ai dispositivi di verificare le reciproche caratteristiche e di regolarsi di conseguenza. Per esempio, un lettore DVD può risalire alla massima risoluzione del monitor cui è collegato leggendo le informazioni EDID del monitor e ottimizzare così l’uscita del segnale perché corrisponda alle caratteristiche di visualizzazione del monitor. EDID - È l’acronimo di Extended Display Information Data. Si tratta dei dati contenuti (in una piccola memoria chiamata EEPROM) in ciascun display DVI o nella sorgente d’uscita HDMI (sink). Il dispositivo sorgente d’ingresso (source) verifica che nella porta DVI o della sorgente d’uscita HDMI sia presente un EDID PROM e utilizza le informazioni al suo interno per ottimizzare il formato del video e/o dell’audio in uscita. Tutte le sorgenti d’uscita conformi alle specifiche HDMI devono implementare l’EDID.

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Test del Diagramma a occhio - I risultati del test del diagramma a occhio dimostrano graficamente la trasmissione di un segnale digitale. Un buon risultato ha una forma simile a un occhio. HDCP - Acronimo di High-bandwidth Digital Content Protection (protezione di contenuti digitali a banda larga). Sviluppato da Intel, HDCP è un sistema di autenticazione concepito per proteggere contenuti audiovisivi soggetti a copyright. La maggior parte dei dispositivi abilitati per HDMI e DVI impiegano il sistema HDCP. Ripetitore HDMI - Dispositivo che riceve e trasmette segnali HDMI, ad esempio un ricevitore AV. Rilevamento Hot Plug - Un pin nel connettore HDMI che permette al dispositivo sorgente di rilevare quando un dispositivo di visualizzazione è stato collegato all’HDMI e il suo EDID è leggibile. Deriva di segnale (skew) fra doppini/in un doppino - Variazioni della torsione del cavo, della lunghezza generale del cavo in rame e variazioni nel dielettrico per isolare il cavo possono dare origine a un errore, così che i segnali positivi e negativi sono deviati nel tempo l’uno rispetto all’altro. Jitter - Variazione o spostamento di alcuni aspetti degli impulsi in un segnale digitale ad alta frequenza come l’HDMI. Ciò può avvenire in termini di ampiezza, di fase, ecc. Matrix switcher - Le matrici instradano le sorgenti audio/video verso più destinazioni audio/video. Sorgente d’uscita (sink) - Dispositivo che riceve un segnale HDMI, come ad esempio un televisore ad alta definizione. Sorgente (d’ingresso) - Dispositivo che trasmette un segnale HDMI, come ad esempio un lettore DVD o un set-top box.



TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO - Climatizzazione e produzione di acqua calda sanitaria

Clima efficiente con vista skyline

Il ristorante temporaneo Terrazza Triennale. Osteria con Vista presso il Palazzo dell'Arte di Milano, è stato climatizzato con un impianto VRV Daikin che combina design, funzionalità e sostenibilità ambientale, riqualificando lʼesistente di Sara Poletto

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di Sara Poletto sfida progettuale, dovendo rispondere ad a la forma di un cubo di cristallo un’esigenza di invisibilità da coniugare con immerso nel verde, con vista mozzafiato spazi minimi, costituiti dallo spessore di soli su Parco Sempione, sul Castello 20 cm tra il pavimento della terrazza e quello Sforzesco e sullo skyline milanese. Il ristorante di sostegno della struttura di cristallo, legno temporaneo Terrazza Triennale, opera dello e acciaio. La riqualificazione del sistema studio di architettura OBR, inaugurato in esistente è, dunque, avvenuta grazie a Daikin concomitanza dell'apertura dell'Expo 2015, non Italy, sponsor tecnico del progetto, che ha poteva che sposare le esigenze estetiche e di donato alla Triennale le apparecchiature. design dello storico Palazzo dell’Arte, di cui è appendice architettonica. Il padiglione vetrato del ristorante, delle dimensioni di 33x5 metri, A TUTTO RISPARMIO è protetto da una tenda mobile che funziona Il layout impiantistico dei sistemi di come una serra bioclimatica, consentendo agli climatizzazione e di produzione di acqua ospiti di godere dello scenografico panorama calda sanitaria a servizio del ristorante della di giorno e di notte, così come d’estate e Triennale di Milano ha avuto come obiettivi d’inverno. La realizzazione del nuovo impianto la riduzione dei consumi e delle emissioni di climatizzazione e produzione di acqua di CO2, ottenuti grazie alla grande versatilità calda sanitaria è stato, a tutti gli effetti, una del sistema VRV IV Daikin e all’utilizzo di

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sistemi in pompa di calore ad aria Rotex, che assicurano un largo utilizzo di energia rinnovabile prelevata dall’aria esterna. L'impianto si compone di due pompe di calore VRV, con potenzialità totale pari a 67 kW in raffrescamento e 75 kW in riscaldamento a servizio della sala ristorante, e di 4 unità interne che garantiscono ciascuna 18 kW in riscaldamento e 14 kW in raffrescamento. La tecnologia a temperatura variabile del sistema VRV IV consente di adattare continuamente la temperatura del refrigerante alla temperatura ambiente e alla potenza effettivamente richiesta, migliorando l'efficienza stagionale del 28%. Inoltre, con l'obiettivo di migliorare il comfort ambientale e contenere ulteriormente i consumi energetici, il rinnovo di aria esterna avviene tramite tre unità di ventilazione con


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DIFFUSIONE DELL'ARIA "SOTTOSOPRA"

Definire il sistema di diffusione dell'aria calda/fredda più consono alle richieste del committente ha richiesto un grande sforzo in fase di progettazione. La sfida era poter realizzare l'intero impianto entro lo spazio disponibile tra il pavimento della terrazza e il finto pavimento della struttura di acciaio e cristallo. La soluzione è stata individuata nella diffusione dell'aria dal basso, convogliata in condotte in lamiera opportunamente coibentate di adeguata sezione d'efflusso. In pratica, la mandata avviene lungo i due lati lunghi del ristorante, lungo il perimetro, e la ripresa avviene lungo i due lati corti. Per gestire in modo corretto la regolazione delle unità, le sonde di regolazione sono state remotizzate in ambiente, nei pressi delle griglie di ripresa: la lettura in questo modo è veritiera, poiché le unità interne si trovano in locali "tecnici" separati e non nell'ambiente principale. www.daikin.it - www.rotexitalia.it

In apertura, un'immagine del ristorante Terrazza Triennale, Osteria con Vista, presso il Palazzo dellʼArte di Milano. Foto ©Gianluca Di Ioia. recupero di calore entalpico che recuperano energia sia durante la stagione invernale che quella estiva con portata pari a 1000 mc/h l'uno. Attraverso lo scambio termico fra aria in espulsione e aria di immissione, a flussi incrociati in controcorrente, è possibile ottenere un'efficienza in recupero di calore del 77%. Alla produzione di acqua calda sanitaria, in sostituzione dei precedenti boiler elettrici poco affidabili ed energivori, provvede ora un sistema in pompa di calore Rotex HPSU a Bassa temperatura e due serbatoi d'acqua tecnica HybridCube della

capacità di 500 litri appositamente studiati per operare con generatori quali pompe di calore. La produzione è realizzata a flusso continuo tramite lo scambiatore sanitario istantaneo in acciaio inox corrugato di grande capacità di scambio termico (2900 W/K, 6m2 di superficie) in grado di eliminare i problemi legati a fenomeni batteriologici quali la legionella. Il sistema consiste in due batterie di accumuli tecnici Rotex collegati in parallelo capaci di rispondere a importanti prelievi contemporanei ottenendo rese molto elevate. A destra, un'immagine del sistema di canalizzazione realizzato sfruttando lo spessore di 20 cm tra il pavimento della terrazza e quello di sostegno della struttura di cristallo, legno e acciaio. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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RISPARMIO ENERGETICO - Soffitto radiante acustico

Comfort indoor al tavolo del ristorante

La nuova sede del ristorante La Prua, situato di fronte alla Darsena, a Rimini, punta sull'efficienza energetica e sul benessere all'interno dei suoi ambienti con il sistema radiante soffitto acustico di Eurotherm di Sara Poletto

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na soluzione impiantistica che coniuga comfort, contenimento dei consumi ed eliminazione di antiestetici terminali quali, ad esempio, radiatori o fan-coils. Per la nuova sede del ristorante La Prua di Rimini, situato situato al primo piano di un esclusivo complesso a destinazione mista residenzialecommerciale, i progettisti dello Studio TI hanno scelto il sistema radiante a soffitto acustico di Eurotherm. "L’efficienza distributiva del sistema è dettata dall’esigenza di rispondere in maniera adeguata a performance ambientali

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In queste pagine, i rendering degli interni del nuovo ristorante La Prua e un esterno (Architetto Studio 11 Riccione; installatore Idrotermica DICA San Marino). in rapido evolversi, al fine di ottenere il miglior livello di comfort per gli occupanti. Il pannello radiante a soffitto, infatti, avendo una bassa inerzia termica, riesce tempestivamente a far fronte ai cambiamenti climatici interni, garantendo condizioni di comfort ottimali in ogni situazione", ha spiegato il geometra Alessandro Pollini dello Studio TI. "Questo sistema permette, dunque, il massimo sfruttamento dello spazio nonché una grande libertà progettuale ed architettonica. La struttura dei pannelli radianti consente, inoltre, l’integrazione nel soffitto anche della parte impiantistica relativa all’aria di rinnovo e di controllo dell’umidità, nonché degli apparecchi di illuminazione e degli elementi di servizio, quali altoparlanti, diffusori d‘aria, impianti antincendio o di rilevazione. Il committente ha, quindi, espresso la volontà di creare un ambiente integrato con l’area circostante, in questo caso la nuova darsena di Rimini su cui si affaccia direttamente l‘edificio".

Associato al sistema radiante, è stato previsto un impianto di aria primaria in modo da garantire una corretta ventilazione, volta ad assicurare la qualità dell’aria, il contributo all’abbattimento dei carichi sensibili, il controllo puntuale dell’umidità ed il mantenimento in leggera sovrapressione degli ambienti interni. "L’accoppiamento di sistemi di ventilazione meccanica a sistemi di raffrescamento estivo a pannelli radianti a soffitto presenta diversi vantaggi. I compiti di ventilazione e rimozione dei carichi termici possono essere separati; i pannelli agiscono sulla rimozione dei carichi sensibili o di una loro quota mentre il sistema di ventilazione agisce sulla rimozione dei carichi latenti e sul controllo dell’umidità", ha concluso il geometra Pollini. "La regolazione delle condizioni ambiente avviene tramite valvole motorizzate modulanti sia sui circuiti di alimentazione dell’acqua, controllate elettricamente da più termostati e umidostati, sia sulla portata e temperatura dell’aria di rinnovo, così da non modificare le condizioni di elevato confort che tale sistema garantisce, proprio come è stato richiesto dal proprietario per dare un carattere di esclusività a tutto l’ambiente".

SISTEMA RADIANTE

Accanto alle più note soluzioni a pavimento, sono stati sviluppati innovativi sistemi radianti a soffitto che garantiscono comfort indoor sia nella stagione fredda che durante l'estate. Sono abbinate a speciali macchine di deumidificazione/deuclimatizzazione che evitano l’insorgere di condensa, mantenendo sotto controllo l’umidità, e che svolgono la funzione di ricircolo dell’aria. Ecco che il soffitto radiante garantisce temperature uniformi e assenza di aria in movimento Caratterizzato da una bassissima inerzia termica il sistema a soffitto consente un’immediata messa in funzione dell’impianto sia nel riscaldamento che nella climatizzazione. Per la migliore efficienza è fondamentale disporre di un sistema di distribuzione performante. L’acqua calda e fredda arriva dal generatore alle serpentine dei tubi posati a pavimento o a soffitto/ parete attraverso dei collettori che regolano in modo equilibrato il flusso e garantiscono la massima portata e la tenuta. www.eurotherm.info

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RISPARMIO ENERGETICO - Esperienza smart grid

Nel bosco dellʼenergia

Un percorso sensoriale alla scoperta deIle innovazioni smart grid allʼinterno del padiglione Enel ad Expo 2015. Non un semplice edificio contenitore, ma uno spazio d’esperienza il cui elemento base è costituito dalla griglia visibile a terra di Sara Poletto

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n volume virtuale realizzato con 650 vettori in policarbonato, elementi verticali illuminati in costante divenire che attraggono l'attezione del visitatore, stimolando le sensazioni visive a seconda del punto di osservazione. Il Padiglione Enel per Expo 2015, progettato da Piuarch, mette al centro il concetto di rete intelligente, lo stesso che Enel ha realizzato per alimentare il sito di Expo, trasformandolo in un tema architettonico. Non un semplice "edificio contenitore" quanto piuttosto uno spazio esperienziale il cui elemento di base, sia concettuale che strutturale, è costituito dalla griglia visibile a terra. Ed è proprio la griglia che, attraverso una rete realizzata con elementi metallici per la distribuzione dell'elettricità e il flusso dei dati, comunica l'idea di condivisione dell'energia. Sulla rete

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s'innestano i vettori che rappresentano le terminazioni nervose del sistema. Realizzati con tubi in policarbonato trasparente del diametro di 150 mm e di altezze variabili tra 5,30 e 7 metri, i vettori riproducono un bosco virtuale illuminato attraverso una serie di lampade a Led collocate sulla griglia. Ma è la sera che il Padiglione raggiunge il massimo delle sue possibilità espressive, quando il sistema d'illuminazione dà al volume ancor più le sembienze di un organismo vivente ed i visitatori, attirati dal rapporto tra luce ed elementi scenici, si addentra nel bosco virtuale per vivere un'esperienza cinetica. In apertura, un'immagine del Padiglione Enel ad Expo 2015 al calar della sera. A destra, la passerella di legno coperta che traccia il percorso esperienziale.


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Sopra, l'immagine dei tubi in policarbonato trasparente del diametro di 150 mm e di altezze variabili tra 5,30 e 7 metri che creano lo spazio di questo volume virtuale. Affacciato sul decumano, il padiglione occupa una superficie di 900 metri quadrati di interazione tra ambiente e spettatore, come elemento fondamentale del concept architettonico e tecnologico. Il sistema è alimentato da energia ricavata da pannelli fotovoltaici posti sui volumi del padiglione. Del resto la sostenibilità viene veicolata anche attraverso la scelta di inglobare nel volume principale tre corti verdi densamente alberate e, nelle superfici che circondano il padiglione, una grande varietà di piante ed essenze che appartengono al “giardino mediterraneo”, pensate per arricchire gli spazi nell'evolversi delle stagioni durante il corso di Expo. Il progetto propone anche un aspetto

ludico che permette al visitatore d'inoltrarsi liberamente nel “bosco” e di interagire con i vettori attraverso inaspettate situazioni luminose e sonore. L'esperienza di visita si svolge camminando lungo un percorso sopraelevato, realizzato con una passerella in legno coperta da una pensilina in vetro serigrafato che protegge dalla pioggia e crea uno spazio ombreggiato; un impianto di nebulizzazione arricchisce quindi la passeggiata e una melodia diffusa crea un ambiente evocativo. LA CENTRAL ROOM Che cos'è dunque una smart grid? Come funziona una rete intelligente e perché la SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE

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RISPARMIO ENERGETICO - Esperienza smart grid

In alto, i vettori generano un bosco virtuale illuminato attraverso una serie di lampade a Led collocate sulla griglia. A destra, una veduta d'insieme del Padiglione. ricerca tecnologica in ambito energetico è puntata proprio in questa direzione? Domande che il visitatore del Padiglione è portato a farsi e che trovano risposta nella stessa esperienza di visita. La Control Room è, infatti, il cuore gestionale dell'intero ecosistema. Questo ambiente specchiato è immerso nel bosco virtuale e permette al visitatore di capire, tramite filmati e contenuti interattivi, come funziona l’intero sistema intelligente. Il tutto è arricchito da una macchina scenica composta da elementi cinetici specchiati che riprendono la trama della rete anche all’interno della Control Room.

IN DETTAGLIO

Committente: Enel Concept e Progetto Architettonico: Piuarch (Francesco Fresa, Germàn Fuenmayor, Gino Garbellini, Monica Tricario) team: Gianni Mollo, Marco Dragoni, Davide Fascione, Enrico Pellegrini, Jenny Spagnolatti, Gianluca Iannotta, Alessandro Leanti, Santiago Trujillo, Anna Zauli. Visual Experience: To Do – h+ - (H) Films Progetto Impiantistico (MEP): ESA Engineering team: Francesco Gori, Laura Cocchini, Laura Razzolini, Claudia Iacopo Progetto Strutture: FV Progetti team: Filippo Valaperta, Sabina Franco, Orlando Briccola Progettazione Verde: Cornelius Gavril Computi metrici, specifiche tecniche e sicurezza: GAD Studio team: Paolo D'Adda, Luca Cedrelli, Vittorio Grechi

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GRUPPO BEVILACQUA

Una cappella ecosostenibile Una piccola chiesetta della provincia di Milano realizzata secondo i rigorosi standard delle costruzioni passive

Una chiesetta prefabbricata in legno costruita a Cerro Maggiore, popoloso comune della provincia di Milano. A realizzarla secondo le linee guida delle costruzioni passive BLM Domus, divisione del Gruppo Bevilacqua, specializzata nella costruzione di edifici prefabbricati in legno a basso consumo, che per le coperture e strutture in legno ha lavorato in sinergia con la divisione AB Legno e con lo Studio di progettazione Architetto Maurizio Bertocchi di Cerro Maggiore. Fresca d’estate e calda d’inverno per garantire il massimo comfort e ridurre al minimo i consumi energetici, la piccola chiesa è caratterizzata da un’elevata coibentazione dell’involucro, necessaria a mantenere costate la temperatura. Per la sua realizzazione sono state utilizzate pareti BLM Domus a telaio con coibentazione interna in fibra di legno, mentre per la finitura esterna è stata installata una parete ventilata in doghe di larice. La copertura in legno lamellare è caratterizzata da un particolare sviluppo di falda elicoidale ed è rivestita esternamente da lastre di rame senza ancoraggi meccanici a vista. L’illuminazione naturale è garantita da vetri fissi posizionati in copertura e finestre con serramenti dotati di tripli vetri. www.blmdomus.com

PANASONIC

40 anni di sole Nel 2015 Panasonic ha celebrato un importante traguardo: 40 anni nel campo della produzione di moduli fotovoltaici. Con l’acquisizione avvenuta nel 2012 di Sanyo, che aveva iniziato a sviluppare celle solari in silicio amorfo nel 1975, l'azienda ha messo insieme la decennale esperienza dei due brand nella produzione del fotovoltaico e a una continua ricerca nel campo delle celle solari e dei moduli con un’elevata efficienza. Oggi Panasonic è uno dei pochi produttori nel settore del solare che ha investito nello sviluppo di moduli fotovoltaici basati sulla tecnologia a eterogiunzione, un sistema che permette di incorporare i vantaggi delle celle a film sottile con quelli delle celle a silicio monocristallino. www.eu-solar.panasonic.net

SAIA BURGESS

Sotto controllo L'azienda svizzera Saia Burgess Controls ha presentato il nuovo Room Micro Browser Web Panel nel formato da 4,3“ con schermo touch capacitivo. È stato progettato appositamente per poter essere impiegato in spazi prestigiosi e multifunzionali e assolve la funzione di pannello di controllo e dispositivo di visualizzazione associato ai sistemi di automazione Saia PCD®. Permette, quindi, di controllare tutti gli impianti tecnologici presenti in una stanza e può essere adattato in maniera flessibile alle esigenze individuali. www.saia-pcd.com

SOLUTION G IN D IL U B L A SIEMENS TOT Nellʼottica di raggiungere, in un prossimo futuro, lʼefficienza ed integrazione di sistemi complessi quali smart city e smart grid, Siemens ha sviluppato un ventaglio di possibilità che vanno sotto il nome di Total Building Solution, in grado di conferire all’infrastruttura tecnologica di un edificio caratteristiche e prestazioni funzionali che garantiscono elevati livelli di comfort, efficienza energetica e sicurezza. Cuore del sistema di automazione Desigo, che è parte delle sopra citate soluzioni, è l’innovativa piattaforma di supervisione Desigo CC - Desigo Control Center capace di integrare tutti gli impianti presenti nell’edificio. Con una completa scalabilità in termini sia di configurazioni funzionali sia di dimensioni delle installazioni, Desigo CC fornisce soluzioni personalizzate e complete per qualsiasi tipologia di edificio. www.siemens.it

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ad notam® Mirror TV. Guardare la TV non è mai stato così bello. Dal leader mondiale della MirrorTV Technology soluzioni custom per ogni tipo di ambiente e stile di vita. Quando la tecnologia diventa magnifica.” Adesso anche con il nuovo specchio Magic Mirror® di seconda generazione

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Residential

Hotel

Retail

ad notam® è il marchio tedesco leader mondiale nella tecnologia LED Mirror TV.

I prodotti ad notam® rappresentano la miglior integrazione disponibile sul mercato di un TV LED dietro un vetro o una superficie a specchio. Partendo da vetri brevettati , levigati ed eleganti, proseguendo con monitor LED espressamente progettati per integrarsi dietro lo specchio, il risultato è in grado di ipnotizzare i vostri sensi. Tutti i sistemi ad notam® sono progettati per superare ardue sfide, come operare in ambienti privi di ventilazione od umidi. Gli specifici brevetti permettono una immagine incredibilmente luminosa e nitida. La creatività di progettisti e clienti potrà espandersi ai massimi livelli grazie al grado infinito di personalizzazione. I televisori a specchio che esaltano il Vostro stile.

Nuovo distributore italiano e centro assistenza qualificato: Gammalta S.r.l. Via Santa Maria, 19/21 - 56126 Pisa - Italy - Ph: +39 0502201042 - Fax: +39 0502201047 info@gammalta.it - www.gammalta.it - facebook.com/Gammalta


Adeo Group S.p.A. Via della Zarga, 50 - 38015 Lavis (TN) Tel.: 0461.248211 - Fax: 0461.245038 www.adeogroup.it - info@adeogroup.it


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