MAGAZINE
PARTNER DI
07 Gennaio 2016
Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Educational
CONFERENCE ROOM Con Hi-Fi Di Prinzio entriamo nei particolari di 4 sale per conferenze all’avanguardia
ISSN 2384-9649
IN QUESTO NUMERO TRAINING
Gli appuntamenti con i corsi di formazione delle aziende
VIDEOPROIEZIONE Da BenQ nuovi vpr per grandi spazi
EXPO
Il reportage delle ultime manifestazioni del 2015: SIEC Convention e Fiera Sicurezza
TECNOLOGIA
La sicurezza sul cloud: i sistemi per navigare sicuri tra le “nubi” informatiche
NEWS
Le novità del mercato
VIDEOPROIEZIONE
Trimestrale - € 1,90 - Spedizione in abbonamento postale
Approfondimento su AISYS, il sistema ottico implementato da Canon nei videoproiettori Xeed
AUTOMAZIONE
Da BTicino, la nuova app per il controllo globale della casa, anche da remoto
SICUREZZA
Hager presenta sepio, il nuovo logisty.expert capace di adattarsi a qualunque esigenza di protezione
CUSTOM INSTALLATION
Da Future Automation i nuovi supporti motorizzati per display
RISPARMIO ENERGETICO
Un esempio di moderna architettura bioclimatica che trova il suo cuore efficiente nell’involucro edilizio
www.simmagazine.it
Il massimo, ovunque
www.audiogamma.it
I monitor impermeabili AM1 sono stati progettati per garantire un suono sbalorditivo, ovunque vengano installati. Esternamente o in ambienti chiusi, sempre e in ogni condizione, sono in grado di garantire prestazioni senza precedenti. AM1, gli speaker outdoor pi첫 versatili che Bowers & Wilkins abbia mai costruito.
MAGAZ Home&Bui
lding Autom
ation - Audio
&Video Solut
CONFEREN CE ROOM
Editoriale
ions - Digita
l Signage
INE
- Energy Savin
PART NER
®
Gennaio 2016
g - Education
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Con Hi-F
IN QUESTO
i Di Prinzio entr per confere iamo nei particol ari di 4 sale nze all’avan guardia
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DI
07
TRAINING
ISSN 2384-96
49
NUMERO
Gli appun tamenti con di formaz i corsi ione delle aziende
VIDEOPROI
EZIONE Da BenQ nuovi vpr per grandi spazi
In questo numero...
EXPO
Il reporta ge delle ultime manifestazion Convention i del 2015: SIEC e Fiera Sicure zza
TECNOLOG
IA
La sicurez za i sistemi per sul cloud: tra le “nubi” navigare sicuri informatiche
NEWS
Le novità
Trimestral e - € 1,90
COLPO DI CODA
- Spedizion e in abboname nto postale
VIDEOPROIEZ IONE
Approfondim ento su AISYS il sistema , ottico implem da Canon nei videop entato roiettori Xeed
AUTOMAZION E
Da BTicin o, la per il contro nuova app llo globale anche da della casa, remoto
del mercat
o
SICUREZZA
Hager presen logisty.exper ta sepio, il nuovo t a qualunque capace di adattarsi esigenza di protezione
CUSTOM INSTA
RISPARMIO ENERGETIC O na archite ttura bioclim
LLATION Da Future Autom supporti motoriz ation i nuovi zati per display
Un esemp io di moder
atica che
trova il suo
cuore effi ciente nell’in volucro edilizio
www.sim mag
azine.it
ATTUALITÀ 04 News
Novità del mercato
08 Training/Formazione
I corsi dei prossimi mesi
L’anno appena trascorso si è chiuso, per il settore dell’home&building automation, sulla scia di due importanti manifestazioni che hanno catalizzato l’attenzione degli operatori e del pubblico: Fiera Sicurezza, tenutasi a novembre, a Milano, ha fatto registrare un numero di visitatori prossimo ai 20.000 (18.955, per l’esattezza), cifra che rappresenta un bel record, considerando l’edizione con cadenza annuale prevista per il 2015, a cui si aggiunge anche il consistente incremento degli espositori esteri, con un +27%, secondo quanto dichiarato dall’ente organizzativo. Un buon successo di numeri quindi, in linea con le tendenze di un settore che gode indubbiamente di buona salute, avendo fatto registrare un +5% nel 2014 rispetto all’anno precedente e un giro d’affari di 2 miliardi di euro. Molto diverso nei numeri, ma comunque positivo, il bilancio di SIEC 2015, convention dedicata al mondo dell’installazione, giunta quest’anno alla sua IV edizione, che ha richiamato presso lo spazio Studio90 di Milano circa 1100 visitatori; un numero se vogliamo ancora contenuto, per una manifestazione ancora in pieno sviluppo, che tuttavia ha fatto registrare un buon successo per l’edizione 2015 con un ottimo +22% rispetto alla precedente. Tra i visitatori, un 10% di utenti finali dei settori pro (architetti, ingegneri, IT e Facility Manager, ecc). SIEC 2015 ha rappresentato in ogni caso una buona occasione di scambio tra gli addetti ai lavori, confermando l’interesse e l’apprezzamento di questi ultimi verso il nuovo formato della manifestazione. Archiviato il 2015, dobbiamo pensare ora al nuovo anno, che si apre, come di consueto, con l’appuntamento internazionale dell’ISE, previsto dal 9 al 12 febbraio ad Amsterdam, che per questa 13^ edizione promette un programma ancora più intenso e completo, a cominciare dalla estensione della durata della manifestazione, portata a 4 giorni, grazie alla quale ci si aspetta un ulteriore incremento del numero dei visitatori. Di tutto questo e molto altro parliamo all’interno di questo primo numero del 2016 di System Integrator Magazine, nel quale segnaliamo, tra gli altri articoli, uno speciale sulla sicurezza degli ambienti cloud e alcuni case-study di sicuro interesse. Buona lettura!
10 Expo
ISE 2016 - Amsterdam
12 EXPO
Sicurezza 2015 - Milano
16 EXPO
SIEC 2015 - Milano
20 EXPO
Nec Showcase 2015 - Milano
22 EXPO
Maker Faire 2015 - Roma
38 Sicurezza
Sepio, il nuovo logisty.expert di Hager
39 Automazione
Un’app BTicino per il controllo della casa anche da remoto
CASE STUDY 40 Conference room
Quattro sale per conferenze e riunioni gestibili anche da remoto
44 Automazione
La tecnologia Came per lo spazio hospitality del team di Moto3
46 Automazione
26 Aziende - HDL
Il “made in China” che convince
La domotica BTicino per la ristrutturazione di un antico monastero
PRODOTTI
TECNOLOGIA
30 Videoproiezione
50 Networking
Canon, nuovi vpr sempre più versatili
La sicurezza del cloud
34 Custom Installation
56 Videoproiezione
I nuovi elevatori e supporti Future Automation
Tutti i vantaggi di AISYS - Aspectual Illumination System di Canon
36 Videoproiezione
60 Risparmio energetico
Da BenQ nuovi videoproiettori per professionisti e installatori
Involucro edilizio ad alte prestazioni
Luxury Media Solutions s.r.l. Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI)
Segreteria di Redazione Marina Nicolucci - 06.85.35.32.05 redazione@simmagazine.it
Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Sara Poletto, Paolo Radice, Carlo Vincenzi
Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via di Priscilla, 57A - 00198 Roma Tel/fax. 06.85.35.32.05 www.simmagazine.it
Grafica e impaginazione Chiara Tosatti - grafica@homecomfort.it Web design Luisa Ferrari - grafica@homecomfort.it
Traffico mezzi Marina Nicolucci - 06.85.35.32.05 redazione@simmagazine.it
Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it
Collaborano con System Integrator Magazine Manuela Carosi, Nicola De bello,
Stampa, allestimento e confezione ARTI GRAFICHE AGOSTINI, Via Decollatura, 64 - 00118 Morena
Pubblicità redazione@simmagazine.it
Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di gennaio 2016 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846
SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
03
ATTUALITÀ
NEWS - Le novità del mercato HOME INNOVATION
KiWi, molto più di un termostato Adatto sia al piccolo impianto residenziale che al più complesso impianto alberghiero, Home Innovation KiWi è l’innovativo sistema di controllo intelligente per le temperature di tutti gli ambienti: ogni cronotermostato da incasso (standard) può gestire fino a 3 zone indipendenti di temperatura, umidità e ricambio d’aria con recupero di calore (il sistema è espandibile fino a 200 zone di temperatura e 50 di umidità). Programmabile ad orari e ad eventi, grazie ad un algoritmo intelligente e al controllo indipendente di più zone, può far risparmiare fino al 30% di energia e aumentare il livello di comfort. KiWi può comunicare via Wi-Fi o via Internet e - con un’unica app - permette di gestire tutte le temperature dei singoli ambienti. L’app comunica direttamente conKiWi senza l’acquisto di un abbonamento cloud o altri servizi simili. KiWi è compatibile con le diverse tipologie di impianti di riscaldamento e raffrescamento (radianti, ad aria, a pellet o misti) ed è totalmente integrabile nella piattaforma domotica multiprotocollo Hi System. Con Hi System è possibile far dialogare KiWi anche con tutte le moderne tecnologie della Smart Home per la gestione di luci, motorizzazione, allarmi, sistemi multimediali e altri sistemi di termoregolazione. www.hisystem.it
VANTAGE
AUDIO-TECHNICA
Vantage aggiorna la propria interfaccia Equinox con l’integrazione di tre widget dedicati al lighting: ora è possibile scegliere la colorazione preferita per creare gli scenari desiderati, così come spegnere tutto al tocco di un solo pulsante, per mettere la casa in modalità “vacanza”. Tra i widget figura anche una ruota colore, per avere la massima precisione sul tipo di colore di luce da impostare nelle varie stanze. www.vantagecontrols.com
Audio-Technica presenta la serie AT-ONE, un nuovo radiomicrofono UHF entry level. L’AT-One è stato progettato tenendo in mente la semplicità e la facilità d’uso ed è disponibile con trasmettitore body pack ed a mano con capsula cardioide a condensatore.Con 2 gruppi di 4 canali compatibili, un’interfaccia utente semplice, antenne staccabili, kit per montaggio a rack, costruzione robusta ed elegante e la pratica valigetta per il trasporto a corredo, l’AT-One è il bilanciamento perfetto fra prezzo e prestazioni, ideale per coloro che cercano performance precise ed affidabili ad un prezzo entry level. Gli elementi della serie sono il ricevitore ATWR1F, il trasmettitore ATW-T3 e il trasmettitore UniPak ATW-T1. www.sisme.com
Vantage aggiorna Equinox
Audio-Technica AT-ONE
ATEN
Controllo integrato Il Sistema di controllo Aten, che integra il VK2100 (Controller ATEN), il VK6000 (Configuratore ATEN) e l’applicazione Sistema di controllo Aten, è un sistema gestionale standard basato su Ethernet che connette tutti i dispositivi hardware in una stanza o in una struttura di grandi dimensioni per offrire il controllo centralizzato diretto e senza problemi dei dispositivi direttamente tramite un iPad. L’Aten VK2100 funziona come controller principale che offre una maggiore connettività per tutti i tipi di dispositivi hardware presenti in una stanza. Una volta collegato l’hardware, il software VK6000 consente di eseguire una configurazione personalizzata dei dispositivi mediante la creazione di un semplice progetto di sistema in 4 passaggi. Tramite il collegamento al VK2100 mediante Ethernet, l’applicazione Sistema di controllo Aten rende possibile il controllo dei diversi dispositivi hardware in diverse stanze sempre e nel modo preferito. Il VK2100 può essere distribuito in modo semplice in una installazione esistente e essere integrato senza problemi con i prodotti Aten VanCryst proA/V e una linea completa di dispositivi hardware, tra cui le apparecchiature
04
SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
A/V, i sistemi di illuminazione, i sistemi di condizionamento dell’aria, i sensori di movimento, switch di alimentazione e molto altro. IlVK2100 può essere utilizzato come piattaforma centralizzata dove convergere i dispositivi da monitorare, gestire e controllare direttamente tramite una interfaccia utente studiata appositamente per un iPad. Il VK6000 dispone di una impostazione rapida che rende più semplice la configurazione del controllo hardware e le operazioni dei dispositivi in 4 passaggi mediante una interfaccia utente intuitiva. Tramite una connessione Ethernet, l’applicazione Sistema di controllo Atenconsente di importare e aggiornare i profili di visualizzazione dal VK2100 mediante l’interfaccia utente punta e tocca. Ciascun profilo di visualizzazione mette a disposizione una interfaccia utente di controllo centralizzata che consente un accesso rapido al dispositivo hardware di destinazione. L’uso di un qualsiasi profilo, inoltre, è protetto dall’autenticazione con password per garantire l’accesso sicuro al sistema. it.aten.eu
www.simmagazine.it NEC
Nuovi pannelli per videowall all’avanguardia Broadcast, retail, corporate office e control room sono i principali settori di utilizzo per i nuovi display NEC MultiSync X555, che così portano maggiore creatività, facilità di gestione e una riproduzione del colore superlativa. NEC Display Solutions Europe aggiunge i due display di grande formato MultiSync® X555UNSe MultiSync® X555UNV al suo ricco portfolio di soluzioni videowall 24/7. Entrambi i display misurano 55 pollici e sono ideali per applicazioni nei settori retail, advertising e Digital-out-of-Home, dove la massimizzazione dell’esperienza visual ha grande impatto sull’engagement del consumatore ed il business result. I due modelli prevedono una cornice ultra-sottile ed una distanza tra un monitor e l’altro di soli 3,5 mm in una configurazione videowall. I nuovi display da 55 pollici utilizzano pannelli S-IPS in grado di restituire una qualità delle immagini superiori ed un’eccellente riproduzione dei colori da qualsiasi angolo di visione in entrambi I formati, landscape e portrait. La nuova tecnologia dei pannelli è particolarmente importante per settori industriali come retail, broadcast e transportation. I display videowall X555UNS e X555UNV utilizzano una regolazione a zona (porzione di display) della luminosità della retroilluminazione che si regola automaticamente in base al contenuto visualizzato. Di conseguenza le zone più scure e più chiare dell’immagine vengono automaticamente adeguate per generare il miglior rapporto tra qualità e uniformità dell’immagine. A ciò si aggiunge un maggior rapporto di contrasto ed un’immagine in generale più vivida e nitida. Grazie ad un pacchetto di caratteristiche intelligenti, i display sono facili da installare e utilizzare e garantiscono performance affidabili 24/7. Il sensore incorporato di presenza NFC supporta installazioni lineari e riduce drasticamente i tempi di manutenzione. Entrambi i display offrono efficienza energetica e grande affidabilità, entrambe caratteristiche indispensabili per un utilizzo intensivo. La tecnologia a retro-illuminazione a LED assicura consumi ridotti e lunghi periodi di vita. Entrambi i modelli prevedono, inoltre, la caratteristica esclusiva NEC di gestione termica del calore, incluso il monitoraggio automatico ed il controllo della ventola, per assicurare un’operatività lineare ed affidabile. Grazie alla tecnologia Slot OPS, è possibile effettuare l’upgrade dei display in ogni momento senza l’utilizzo di cavi od apparecchi esterni, cosa che garantisce l’investimento nel futuro. www.nec-display-solutions.com
ATTUALITÀ
NEWS - Le novità del mercato
COMM-TEC
Comm-Tec distribuisce Epiphan Video Epiphan Video è il nuovo brand entrato nel catalogo del distributore romagnolo. Dai sistemi di registrazione a quelli di acquisizione, il marchio è una garanzia assoluta per i professionisti del live. Epiphan è leader internazionale nella produzione di soluzioni di registrazione, streaming e acquisizione video da qualsiasi fonte. Dispone di una gamma di dispositivi tra i più affidabili su scala mondiale, ideali per l’ambiente scolastico, industriale, per eventi live, per l’assistenza sanitaria, per la sicurezza e il trasporto. I video grabber di Epiphan rappresentano la scelta ideale per professionisti del mondo AV che puntano su soluzioni affidabili, di alta qualità ed efficienza di supporto. Le soluzioni hardware a marchio Epiphan sono riconosciute tra le migliori a livello internazionale come dispositivi di acquisizione video in alta risoluzione HDMI,SDI, DVI e VGA. Un’ampia gamma di sistemi di streaming, di commutazione e registrazione, che vanno dai dispositivi portatili, pertanto più contenuti e leggeri, ai sistemi montabili a rack e scalabili. Comm-Tec avrà a catalogo anche il nuovo prodotto di punta Pearl (un sistema di registrazione digitale portatile anche live ed innovativo) ad un prezzo speciale, disponibile con un extra sconto del 10% per tutti gli ordini entro il 31/01/2016. www.comm-tec.it
EPSON
Epson migliora le soluzioni per il business Lavorare meglio in modo efficiente e produttivo è ciò che cercano le aziende e i professionisti che scelgono la modernità dello smart working in ambienti come B-Smart Center, il primo business center di Gallarate (VA) inaugurato nel maggio 2014, che offre spazi lavoro funzionali e completamente attrezzati in un’ottica di condivisione professionale e sociale. Oltre ad un’elevata flessibilità oraria e contrattuale e a un ampio open space suddiviso in 20-25 postazioni, il centro ha adottato le più moderne tecnologie per offrire un luogo di lavoro ideale, affidandosi alle stampanti e ai videoproiettori Epson.
In un business center la necessità di tenere riunioni per condividere idee e risultati è all’ordine del giorno ed è necessario che avvengano nel modo più efficace e coinvolgente. Per dare una risposta ottimale a questo bisogno sono stati scelti due vpr interattivi Epson a ottica ultra-corta: il modello EB-1410Wi, installato nella sala multimediale che, grazie a caratteristiche come la funzione Finger Touch, consente di rendere le riunioni più partecipate e coinvolgenti, e il modello EB-595Wi montato su un supporto mobile. www.epson.it
CAME
BPT IP360: il videocitofono pronto a tutto Came presenta IP360, il nuovo sistema videocitofonico Bpt creato per offrire prestazioni evolute in linea con i più moderni scenari residenziali, commerciali, industriali e terziari. In un mondo in rapida evoluzione che costantemente propone nuove tecnologie, BPT IP360 soddisfa totalmente le crescenti esigenze di semplificazione e integrabilità tra sistemi diversi. Utilizzando la rete Ethernet e protocolli di comunicazione standard, si apre ad infinite possibilità applicative, consentendo l’utilizzo della videocitofonia Bpt all’interno di impianti multi-divisione. Questo permette ai vari dispositivi del gruppo di comunicare tra loro e con sistemi terzi utilizzando un linguaggio comune. IP360 supera tutti i limiti della videocitofonia tradizionale rendendo illimitata la distanza e il numero dei vari dispositivi collegabili, le dimensioni della rete e le chiamate in contemporanea audio/video. Tutti i dispositivi IP360 possono essere collegati su reti LAN già esistenti, aggiungendo le funzionalità del sistema digitale senza l’obbligo di cablaggi dedicati.
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
Il sistema utilizza la distribuzione Ethernet come struttura principale per la comunicazione, garantendo un’estensione pressoché infinita dell’impianto. Con XIP Mobile - la App di Bpt sviluppata per Smartphone e Tablet iOS e Android - è possibile gestire direttamente sul dispositivo mobile le chiamate audio/video provenienti da elementi del sistema videocitofonico digitale IP360. In più, con un semplice tocco, possono essere attivate le funzioni di apertura della porta, accensione luci scale, inserimento della funzione privacy video, ottenute attraverso la programmazione dei comandi ausiliari. Grazie alla connessione in rete e senza necessità di ulteriori dispositivi, il sistema videocitofonico IP360 è sempre connesso ad Internet. Attraverso il servizio Cloud Came Connect, un utente può ricevere in remoto la chiamata videocitofonica direttamente sul proprio Smartphone, aprire il cancello o visionare le telecamere presenti nell’impianto. Inoltre, un installatore può usufruire di una serie di funzioni avanzate quali il monitoraggio degli impianti installati, consentendogli di intervenire in caso di necessità in modo rapido e in tutta sicurezza. Il sistema IP360 si integra in modo semplice e completo con il nuovo sistema domotico Came Domotic 3.0. L’integrazione dei due sistemi consente di evitare l’installazione di dispositivi aggiuntivi dal momento che il server domotico è anche il gestore delle chiamate da posto esterno. Tutte le funzioni videocitofoniche sono direttamente gestite dai touch screen domotici. www.bpt.it
www.simmagazine.it ADEO
Adeum Cinema Suite apre a Milano Dallo scorso novembre, Adeo ha avviato un’esclusiva ed importante partnership, inserendo nella prestigiosa, nuova showroom Baxter Cinema la rivoluzionaria ADEUM Cinema Suite. All’evento inaugurale di apertura della nuova sala e showroom, che ha visto la partecipazione di oltre 800 persone, il progetto e l’iniziativa hanno ottenuto un deciso successo. La showroom Baxter Cinema, dunque, è aperta in orari di negozio e attende gli appassionati tra sinuosi e accattivanti divani di cuoio, complementi glamour e ovviamente, ADEUM Cinema Suite. Per condividere la sensazionale sala dedicata, Adeo vi invita in Largo Augusto 1 (Milano), per assaporare così di persona tutta l’emozione di questo nuovo progetto, destinato a cambiare il mondo dell’intrattenimento. È possibile anche visitare lo spazio previo appuntamento, telefonando al numero +39 348 7830350. www.adeumcinema.com/
TOSHIBA
Da Toshiba i nuovi display 24/7 Toshiba presenta la nuova generazione della serie TD-E2: quattro nuovi modelli di display business con risoluzione full HD (1920 x 1080) e operativi 16/7. Disponibile in diversi formati fino a 165 cm (65”), la nuova serie TD-E2 offre connettività e flessibilità ideali per il settore commerciale, alberghiero e aziendale. La nuova serie TD-E2 fa uso di schermi a retroilluminazione LED con pannelli a elevata luminosità pari a 450 cd/m2 per massimizzare i contenuti anche in condizioni più luminose, con un angolo di visione wide di 178°. Progettata per essere operativa 16 ore al giorno, 7 giorni su 7, la serie TD-E2 risponde in modo flessibile alle esigenze di ogni azienda. Oltre alla possibilità di scegliere l’orientamento orizzontale o verticale, gli schermi possono essere posizionati in modalità mosaico 5x5 per creare un videowall più grande e ottenere un impatto maggiore. La serie TD-E2 può essere controllata direttamente dall’utente grazie a diverse opzioni di connessione, tra cui un player USB integrato. Progettati per adattarsi a tutte le esigenze,i display TD-E2 sono disponibili in quattro formati - 109 cm (43”), 127 cm (50”), 140 cm (55”) e 165 cm (65”) - con un design nero opaco e cornici sottili per garantire che il contenuto sullo schermo sia sempre al centro, in particolare quando i display sono posizionati in modalità mosaico. www.toshiba.it
SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
07
ATTUALITÀ
TRAINING - I corsi del periodo gennaio-marzo 2016
I CORSI DI FORMAZIONE FINO A MARZO 2016 presso la sede Came-BPT a Sesto al Reghena,
un massimo di 2 partecipanti per società. Il numero
in provincia di Pordenone.
totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non
Per il calendario corsi fare riferimento all’indirizzo
venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron
www.came.com/it/azienda/formazione.
Italia si riserva il diritto di cancellare la sessione
Il calendario corsi per il 2016 ancora
Calendario corsi
entro una settimana dalla data dello stesso. Per la
non è disponibile. Controllare prossimamente sul sito
CORSO FORMAZIONE INSTALLATORI
partecipazione al corso è necessario avere con sé
dell’azienda.
durata: 1 giorno
un computer le cui caratteristiche verranno indicate
Febbraio: 1 - 5 - 9 - 10 - 12 - 17 - 29 - Came, Dosson (TV)
all'iscrizione. La partecipazione al corso CTI-P101 è
Febbraio: 11 - 15 - 16 - 19 - BPT, Sesto al Reghena (PN)
sottoposta all’acquisto di un sistema demo a scelta
Marzo: 4 - 9 - 15 -18 - 22 - 23 - 30 - Came, Dosson (TV)
fra i kit speciali in promozione presenti sul listino di
Marzo: 21 - 23 - 25 - 29 - 31 - BPT, Sesto al Reghena (PN)
Crestron Italia. L’ordine del kit deve essere inviato
ABB - www.abb.com
prima della data scelta del corso.
Ave - www.ave.it/it/professionisti/corsi
Calendario corsi
Per permettere a tutti i professionisti di rimanere sempre informati sulle continue novità e soluzioni adottate, Ave è attenta nel proporre dei corsi formativi dedicati a tutti gli adetti al lavoro.
Gennaio: 27 - 28 - 29
COMM-TEC - www.comm-tec.it
CORSO CTI-P201
L’iscrizione ai corsi gratuti avviene tramite il sito
durata: 2 giorni
www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti.
È aperto a tutti coloro che hanno preso parte e superato
CORSO DOMOTICA BASE
Calendario corsi
con successo il corso base da almeno sei mesi. Al
Il corso BASE è gratuito ed è aperto ad un
CORSO ONELAN DAY & DIGITAL SIGNAGE
corso CTI-P201 è ammesso un numero massimo
massimo di 8 installatori (per ogni corso) che
Gennaio: 14 - Roma
di 4 partecipanti. Qualora non venga raggiunto il
abbiano acquistato il KIT START DOMOTICA ART.
CORSO RESIDENTIAL SOLUTIONS DAY
minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di
K015-START. Ore 9.00-17.30.
Gennaio: 15 - Roma
cancellare la sessione entro una settimana dalla data
Calendario corsi
CORSO RTI KNX
dello stesso. La partecipazione al corso è gratuita.
Febbraio: 19 - Rezzato (BS)
Gennaio: 15 - Roma
Calendario corsi
Febbraio: 23 - Roma
CORSO PROGRAMMATORI DI TECNOLOGIE RTI
Marzo: 21 - 22
Marzo: 1 - 2 - Bari
Gennaio: 28 - 29 - Sede Comm-Tec, Faenza
Marzo: 8 - Napoli
Febbraio: 25 - 26 - Sede Comm-Tec, Faenza
CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “D”
Marzo: 18 - Rezzato (BS)
“DESIGNER” 4K
Marzo: 23 - Arezzo
durata: 1 giorno Il corso è aperto a tutti coloro che disegnano
CRESTRON - www.crestron.eu BTICINO
e progettano sistemi DigitalMedia. Condizioni di partecipazione
l corsi Crestron hanno svolgimento presso la sede
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per
di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI).
società. Il numero totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto il minimo numero di
www.bticino.it
CORSO COMM+RES+101
4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la
BTicino organizza corsi di formazione di tre diverse
durata: 2 giorni
sessione entro una settimana dalla data dello stesso.
tipologie, determinati da un diverso livello di
Si rivolge a progettisti, alle aziende che intendono
La partecipazione al corso di certificazione è gratuita.
approfondimento, dedicati ai professionisti che
diventare installatori Crestron e a tutti coloro che
Calendario corsi
vogliono entrare in contatto o approfondire la
desiderano acquisire familiarità con Crestron senza
Marzo: 9
conoscenza del mondo BTicino. Tutte le informazioni
entrare nello specifico della programmazione.
al riguardo possono essere reperite sul sito internet
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per
CORSO DIGITAL MEDIA “E” “ENGINEER” 4K
dell’azienda www.bticinoacademy.it
società. Il numero totale di partecipanti al corso è 8.
durata: 2 giorni
Qualora non venga raggiunto il minimo numero di
Il corso è aperto a tutti coloro che installano
4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la
i sistemi DigitalMedia. La certificazione DMC-E è un
sessione entro una settimana dalla data dello stesso.
programma rigoroso di 2 giorni a seguito del corso
La partecipazione al corso è gratuita, la mancata
DMC-D della durata di 1 giorno. Si tratta di un corso
partecipazione dovrà essere comunicata con almeno
sia teorico che pratico su sistemi DigitalMedia messi
cinque giorni lavorativi prima della data del corso,
a disposizione dei partecipanti.
al fine di evitare un addebito a titolo di penale.
Test finale con rilascio di certificazione.
Calendario corsi
Costo di 800 €.
Gennaio: 25 - 26
Condizioni di partecipazione
Marzo: 7 - 8
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per
CAME
www.came.it Grazie a un efficacie approccio didattico, il team dedicato
società. Il numero totale dei partecipanti al corso
di formatori training@came forma il professionista affinché
CORSO CTI-P101
è 4. Qualora non venga raggiunto il minimo numero di
sia in grado di proporre soluzioni progettate su misura
durata: 3 giorni
4 Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare
del cliente e delle sue specifiche esigenze. Le attività
È aperto a tutti coloro che vogliono programmare
la sessione entro una settimana dalla data dello stesso.
di training hanno svolgimento presso la sede di Came
i sistemi e che hanno una minima conoscenza
Calendario corsi
Service a Dosson di Cassier, in provincia di Treviso e
di logica digitale e programmazione. Sono ammessi
Marzo: 10 - 11
08
SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
www.simmagazine.it
Partner vengono affrontati tutti gli aspetti necessari alla
propriamente a marzo con il roadshow AMX SVSI con
comprensione dei fondamenti della tecnologia KNX.
il quale porterà in giro per l’Italia le soluzioni audio/
L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto
video su IP.
esperienze installative, anche con altre tecnologie.
Calendario corsi
Numero partecipanti: max 12 persone. Il corso
CORSO ROAD SHOW AMX SVSI
dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Il corso
Audio, video e controllo su IP
è conforme alle regole stabilite dall’associazione
Marzo: 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - itinerante
CLD1 - Corso singolo
internazionale KNX per programma, durata e
CORSO AMX PROGRAMMER 1
Le 3P della domotica: Proporre, preventivare
materiale consegnato.
Marzo: 15 - 16 - 17 - Roma
e progettare un impianto domotico
Calendario corsi
CERTIFICAZIONE AMX PROGRAMMER 1
Frequentando questo corso si ricevono tutte le
Febbraio: 23 - 24 - Calcinate (BG)
Marzo: 18 - Roma
informazioni e le competenze necessarie per diventare
Febbraio: 16 - 17 - Padova
GEWISS PROFESSIONAL www.gewissprofessional.com
esperti nelle “3p della domotica”: proporre, progettare e preventivare un impianto domotico che si adatti alle
CLK1B
esigenze del cliente. Numero partecipanti: max 15
Corso per la certificazione KNX (Seconda parte)
persone. Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.
Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software per
Calendario corsi
la configurazione chiamato ETS. Il corso si rivolge a
Gennaio: 26 - 27 - Calcinate (BG)
System integrators o installatori avanzati che abbiano
Gennaio: 20 - 21 - Padova
una comprovata padronanza dei concetti di base della
VANTAGE
www.vantageitalia.it
domotica e della building automation.
Segreteria Organizzativa Formazione Vantage
CLD2-I - Corso singolo
L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto
Numero Verde 800 722 022
Installare e configurare un impianto domotico
esperienze installative, anche con altre tecnologie
con Knx Easy
domotiche.
Corso di certificazione Vantage, basato su lezioni
Con questo corso si mettono in pratica tutte le
È possibile iscriversi al solo esame KNX: in quel caso
teoriche e pratiche. Si svolge in Bticino, sede di
informazioni apprese nel primo corso, ma soprattutto
verrà fornita in anticipo la documentazione del corso
Varese, e si articola in 5 giornate: le prime 4 sono di
si impara a “saper fare” domotica. Grande attenzione
per prepararsi in maniera autonoma all’esame finale.
formazione e approfondimento tecnico (1 giornata
viene data alla pratica, attraverso esercitazioni a
Numero partecipanti: max 12 persone. Il corso dura tre
Hardware e 3 giornate software) con conseguente
banco e con prodotti funzionanti. Il corso si rivolge a
giornate, dalle 9:00 alle 17:30.
test di certificazione e l’ultima giornata è di
installatori e progettisti elettrici che vogliano imparare
Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame
formazione commerciale.
a realizzare soluzioni per l’impianto elettrico utilizzando
finale per il rilascio del certificato di KNX Partner.
Calendario corsi
i prodotti della linea Home Automation Chorus con
Calendario corsi
Febbraio: 22 - 26
tecnologia KNX. Questo corso deve essere preceduto
Marzo: 1 - 2 - 3 - Calcinate (BG)
dal CLD1. Numero partecipanti: max 15 persone. Il
Marzo: 1 - 2 - 3 - Padova
corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30. Calendario corsi Febbraio: 9 - 10 - Calcinate (BG) Febbraio: 3 - 4 - Padova CLK1A Corso per la certificazione KNX (Prima parte) In questa prima parte del corso per diventare KNX
INTERMARK SISTEMI
VIMAR
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www.intermark.it
Il calendario corsi per il 2016 ancora non è disponibile.
L’attività formativa Intermark Sistemi inizia
Controllare su www.vimar.com/it/it/event/index/corsi.
ATTUALITÀ
EXPO - ISE 2016 - Amsterdam RAI Center
Integrated Systems Europe 2016 Ad Amsterdam - ISE 2016 si sta preparando per la migliore edizione di sempre
I
SE 2016 tornerà all’Amsterdam RAI Center dal 9 al 12 febbraio 2016 per la 13^ edizione della più grande fiera Audio/Video in Europa. Per la prima volta quest’anno, la fiera avrà una durata di quattro giorni. Con più tempo a disposizione per visitare la fiera, arriva anche la promessa di ancora più visitatori rispetto ai 59.000 che hanno partecipato all’ISE 2015, accorsi per vedere più di 1000 espositori. L’ISE 2016 occuperà, ancora una volta, l’intero Amsterdam RAI - le sale 1-12, più la Diamond Lounge ed il nuovo Atrium Building. Lo spazio espositivo è tutto esaurito, un totale di 43000 m2 - un aumento dell’11% rispetto all’edizione del 2015. L’aumento degli spazi espositivi venduti all’interno della fiera supporta la decisione di allungare l’esposizione a quattro giorni, visto che gli espositori sembrano aver accolto il cambiamento massimizzando le opportunità di affari e di contatti. “Il tutto esaurito per i quattro giorni dell’ISE 2016 indica che la decisione di allungare la fiera è stata giusta ed è un segno di fiducia da parte dei nostri espositori e partner,” ha commentato Mike Blackman il direttore dell’organizzazione dell’ISE. “Siamo certi che la fiera offrirà ai partecipanti un’esperienza più ricca.” ha concluso. L’ISE 2016 attrarrà professionisti da ogni
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
settore dei sistemi di integrazione, incluso produttori, distributori, imprenditori e consulenti. La Fiera è anche un evento chiave per i consumatori di ogni tipo: settoriali, nei campi educativo e sportivo, strutture aziendali, di ospitalità e per eventi live. Professionisti da oltre 150 paesi parteciperanno all’edizione interessati a nuove reti, nuove opportunità di affari e per vedere la presentazione di oltre 1000 nuovi prodotti. Lo spazio espositivo sarà ancora una volta suddiviso in aree tematiche, trattando i settori di Audio, Digital Signage, Soluzioni Residenziali, Comunicazione Unificata e Smart Building.
EVENTI PRIMA E DURANTE LA FIERA
La conferenza sugli Smart Building - una iniziativa imprenditoriale congiunta tra InfoComm International, partner delll’ISE, e CEDIA - ritorna ad Amsterdam alla vigilia dell’ISE 2016. Come negli anni precedenti, la conferenza seguirà un programma giornaliero, includendo relatori esperti provenienti da ogni settore dell’industria di smart building. Sarà presieduta da Bob Snyder, editore capo di Channel Media Europe. I delegati possono aspettarsi di scoprire idee chiave di tendenze emergenti, risparmi di energia, soluzioni per l’automazione della casa, così come i migliori approcci necessari
per soddisfare le caratteristiche delle Smart Home e degli Smart Building e gli obiettivi dell’efficienza. Il secondo Capital Summit annuale dell’ISE, che avrà luogo l’11 febbraio, metterà insieme imprenditori e dirigenti dell’industria dell’AV e dell’IT con professionisti finanziari ed esperti di business da tutto il mondo degli investimenti, delle fusioni e delle acquisizioni. L’evento includerà dibattiti moderati da John Bowen di MediaBridge Capital Advisors e John Stiernberg della Stiernberg Consulting, con la partecipazione di esperti finanziari, fondi equi e investitori strategici europei. Neil MacTaggart di Media Asset Capital è il partecipate fisso e polemico dell’evento. Lo Sport Venue Integration Summit si terrà sempre l’11 febbraio. SVG Europe insieme a RH Consulting esploreranno un giorno nella vita dei moderni Connected Stadium. Gli argomenti che verranno trattati includono i nuovi approcci al coinvolgimento degli spettatori, l’integrazione di AV/ IT, la preparazione di eventi e la copertura temporanea.
NOVITÀ DELLA MANIFESTAZIONE
Un’interessante novità per l’ISE 2016 è la Drone Arena. Ospitata da Stampede Global, la nuova area situata nel Park Foyer (all’esterno, sul retro della sala 8), accoglierà i principali produttori e le ultime novità nei prodotti
e si occuperà di opportunità professionali, commerciali e consumer. Combinerà sessioni esplicative e dimostrazioni pratiche su ogni giorno della manifestazione. L’ISE 2016 vedrà l’aggiunta di un quarto Teatro alla manifestazione. L’Audio Solutions Theatre (sponsorizzato da Tannoy), si aggiunge ai già presenti Residential Solutions Theatre (sponsorizzato da KNX), Commercial Solutions Theatre (sponsorizzato da KNX) e Unified Communications Theatre (sponsorizzato da Creston). I quattro teatri offriranno l’opportunità unica a chi parteciperà, di ascoltare esperti di settore, consulenti e produttori presentare le ultime novità in soluzioni di processi operativi, case studies, innovazione tecnologica e analisi degli affari in un ambiente innovativo e privato, situato nelle sale del RAI. Le sessioni sono libere e non richiedono la registrazione. L’IT continuerà ad accrescere la sua importanza all’interno della manifestazione. Alcune ricerche hanno mostrato che l’ISE sta diventano sempre più una “destinazione di scelta” per i professionisti IT operanti all’interno dell’industria AV e per coloro i quali cercano di guadagnarsi l’entrata o di assicurarsi dei partner nel campo dell’installazione internazionale e nel mercato dell’integrazione. www.iseurope.org
ATTUALITÀ
EXPO - SICUREZZA 2015 - Milano
SICUREZZA 2015 A distanza di un solo anno dalla precedente edizione, SICUREZZA continua a crescere in termini di spazi espositivi ed eventi ad hoc: il mercato domanda e le aziende rispondono, a tangibile prova che il settore è in gran fermento di Paolo Radice
C
on una superficie espositiva cresciuta del 10% (32.000 mq), 333 espositori diretti provenienti da 30 Paesi (in leggero aumento rispetto all’edizione precedente) - cui si aggiungono oltre 100 marchi rappresentati - Sicurezza 2015 è la fotografia dettagliata di un mercato che gode di buona salute. Quello della security, infatti, nonostante il generale panorama economico mostri palesemente le proprie incertezze, continua a registrare una crescita e ha chiuso il 2014 con un +4,98% rispetto all’anno precedente e un giro d’affari di 2 miliardi di euro, stabile malgrado il fenomeno generale del downpricing. Tra i suoi comparti è cresciuta maggiormente la videosorveglianza, con un incremento su base annua vicino al 10%, ma hanno dato ottimi segnali anche il segmento antintrusione, con un incremento di più del 7%, e la rivelazione incendio, con un +2% (fonte: ANIE Sicurezza). L’edizione “speciale” della Fiera, dunque, tornata a soli 12 mesi dalla precedente, ha segnato un passaggio chiave nell’evoluzione
del format, consacrandone la nuova collocazione temporale, che la rende unico appuntamento europeo del settore nell’autunno degli anni dispari. Nei tre giorni di manifestazione sono stati 18.955 gli operatori professionali in visita: installatori, progettisti e tecnici, ma, come hanno avuto modo di notare diversi espositori, anche grandi utilizzatori finali e security manager, quindi “uomini d’azienda” o dirigenti della PA alla ricerca delle ultime novità e di soluzioni su misura per antintrusione, controllo accessi, videosorveglianza, domotica, antincendio, vigilanza. “SICUREZZA 2015 - ha dichiarato Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di Fiera Milano - ha giocato un ruolo fondamentale nel riposizionamento strategico all’interno del panorama fieristico europeo di settore. Si è trattato di una ‘edizione ponte’ per traghettare la manifestazione dagli anni pari a quelli dispari, un cambiamento di calendario necessario e condiviso dalle aziende per favorire il processo d’internazionalizzazione
SICUREZZA 2015 IN CIFRE I numeri ribadiscono il concetto: la manifestazione, in questo periodo dell’anno, presenta un format vincente che la porta a dare segnali di continua crescita. 67 meeting ufficiali tra seminari, workshop, convegni 333 espositori 18.955 visitatori registrati 32.000 metri quadrati Rispetto alla precedente edizione: +10% di superficie espositiva +27% espositori stranieri, provenienti da 30 Paesi
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e aprire nuove opportunità di business verso i paesi del bacino del Mediterraneo, che rappresentano un’area di potenziale sviluppo per questo settore”. “L’anima internazionale di Sicurezza - ha ribadito Peraboni - è anche confermata dall’interesse dimostrato dai 130 top hosted buyer da 31 Paesi, provenienti soprattutto da Egitto, Maghreb, Russia, Sud Africa, Georgia e Kazakistan, che hanno svolto più di 1.000 incontri con gli espositori.” In particolare gli operatori maghrebini e quelli russi hanno mostrato grande interesse per l’offerta made in Italy, di cui hanno apprezzato sia il livello tecnologico che la cura per il design che la contraddistingue. I buyer sudafricani hanno invece sottolineato l’importanza di un’altra tipicità italiana: la stretta collaborazione tra i laboratori R&D dei produttori e il mondo universitario, attitudine che consente di essere un passo avanti in termini di innovazione.
NUOVE SOLUZIONI E IOT
Parlando di area espositiva è cresciuta la rappresentatività in tutti i segmenti di mercato. Il ruolo da protagonista lo ha condotto la videosorveglianza (ramo trainante del settore), grazie alla presenza dei più importanti produttori italiani e multinazionali; mentre sempre più ampia è stata l’offerta di soluzioni e prodotti per la sicurezza passiva, visibili con marchi e proposte di grande interesse, che vanno dalle serrature di ultima generazione a quelle elettroniche. In aumento anche le soluzioni informatiche che guardano al futuro nonché a possibili chance
di integrazione con altri comparti le idee provenienti dell’area IoT, Internet of Things, con le opportunità offerte dalla gestione e controllo delle tecnologie in rete (che hanno trovato in mostra alcuni interessanti sistemi effettivi). Perché sia che si tratti di minuscole telecamere IP che consentono di monitorare la casa da remoto, sensori applicabili a magazzini o automezzi per gestire il trasporto a temperatura controllata, serrature gestibili da remoto, sistemi di videosorveglianza per la rilevazione di targhe o di domotica, l’applicazione delle potenzialità delle rete a soluzioni di security è amplissima e rappresenta una potenzialità importante per il mercato, che non può assolutamente essere sottovalutata. Novità assoluta, poi, Sicurezza Drone Expo, dedicato alle applicazioni di droni nella security e che ha riunito diverse aziende italiane produttrici di tali apparati o che rappresentano grandi produttori internazionali, oltre a scuole di formazione per i piloti e associazioni: una tecnologia agile e versatile che proprio in questo settore può trovare alcuni tra gli usi più interessanti e utili per ambiti privati e pubblici. Un’occasione per toccare con mano le potenzialità di questa tecnologia, che trova ormai sempre più applicazione in ambito security e safety, dai microdroni che - grazie a un peso piuma di soli 300 grammi - possono volare ovunque, riprendere e trasmettere a terra dati e immagini ad alta risoluzione, fino all’antidrone, una tecnologia radar che consente di monitorare i droni stessi, soprattutto per la tutela di siti sensibili.
www.simmagazine.it
VISTI IN FIERA
Facciamo ora un punto su quanto di più interessante abbiamo visto tra gli stand della manifestazione. Prodotti, soluzioni, idee e annunci dagli oltre 300 espositori presenti.
HESA
Non solo telecamere In occasione della fiera, HESA ha presentato una gamma completamente rinnovata di telecamere Over IP di HESAVision, marchio che è sinonimo di affidabilità e innovazione nell’ambito della videosorveglianza. La nuova gamma di telecamere si compone di una serie di modelli da 2 Megapixel 1080p e di due telecamere 2K da 4 Megapixel, disponibili nei classici formati Bullet e Mini-Dome da esterno, oltre a una Speed-Dome con ottica zoom 30x con illuminatori IR integrati e portata fino a 100 metri. Tutte le telecamere della nuova serie HESAVision sono compatibili con lo standard ONVIF Profilo S, grazie al quale si possono selezionare diverse tipologie di terminali di registrazione. A questa famiglia di telecamere si aggiunge una linea di NVR compatti e da rack, tra cui gli NVR Serie WN con porte PoE per alimentare le telecamere, disponibili da 4 fino a 32 canali per le applicazioni più importanti dove è necessario l’utilizzo del software dedicato EZ Station, disponibile anche in versione Mobile per iOS e Android. www.hesa.it
CANON
È l’ora della videosorveglianza Oltre ad aver ufficializzato la nuova partnership di distribuzione con HESA Spa (grazie alla quale potrà avvalersi di un canale di vendita altamente qualificato), in occasione di Sicurezza 2015 Canon ha puntato i riflettori sulle più recenti innovazioni nel mercato delle tecnologie di Network Visual Solutions (NVS), soluzioni che superano il tradizionale concetto di sicurezza e che rappresentano un’ulteriore testimonianza dell’impegno dell’azienda giapponese in questo mercato. Nell’ambito delle proprie soluzioni dedicate alla videosorveglianza, poi, Canon ha portato le ultime network camera Full HD e telecamere MP che ha presentato nel corso del 2015. Tra le soluzioni presenti a Sicurezza, le network camera della serie VB-R nuovo punto di riferimento del mercato per le applicazioni nelle infrastrutture critiche. Con la serie VB-M7, Canon è entrata nel mercato delle telecamere “bullet” a infrarossi per esterni, dalle funzionalità complete, dotate di ampio angolo di campo e protezione aggiuntiva contro condizioni ambientali difficili. Soluzioni ideali per tenere d’occhio ogni angolo e che consentono la visione nel buio assoluto, grazie all’illuminatore a infrarossi interno, e l’ampio angolo di campo. www.canon.it
D-LINK
PARADOX
Dell’azienda di Taiwan ricordiamo la gamma di prodotti per la Smart Home, da pochissimo introdotti sul mercato e facenti parte di una linea integrata di dispositivi accessibili e compatibili con il software mydlink™, che aiutano a sorvegliare, monitorare e difendere la casa e l’ufficio, anche da remoto. I prodotti mydlink™ Home comunicano tra loro in modo intelligente, impostarli è semplice e intuitivo e sono tutti utilizzabili da smartphone o da tablet con l’app gratuita mydlink™. La linea Smart Home D-Link non prevede alcun costo per l’installazione, canone di abbonamento o di rinnovo ed è composta dal Connected Home Hub, Siren, Water Sensor, Battery Motion Sensor, Door&Window Sensor e Smoke Detector. L’app gratuita mydlink™ Home, poi (compatibile con Android e iOS), può connettere tutti i dispositivi tra loro, facendoli interagire creando centinaia di possibilità di automazione. www.dlink.com/it
Nello stand DIAS erano esposte le soluzioni firmate Paradox, tra cui il nuovo sistema Paradox Insight, che alla massima affidabilità e al design moderno tipici dei prodotti del brand unisce la possibilità di verifica video e audio grazie al rivelatore passivo d’infrarossi con telecamera integrata HD77W. Questo dispositivo permette di visualizzare e ascoltare in streaming tutto ciò che accade nel locale protetto, consentendo all’utente di controllare da remoto la propria abitazione o il proprio ufficio comodamente tramite smartphone. Per gestire queste e le numerose altre funzioni del rivelatore HD77W, Paradox ha creato per il sistema Insight la centrale d’allarme EVOHD, un prodotto affidabile, controllato da un potente processore. La comunicazione degli allarmi avviene su IP, GSM, GPRS, linea PSTN o in qualsiasi combinazione. www.dias.it
Per un ambiente smart Qualità ineccepibile
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ATTUALITÀ
EXPO - SICUREZZA 2015 - Milano
DAITEM
Vigili ovunque con il cloud Nuove soluzioni wireless da Daitem. I visitatori hanno potuto approfondire tutti i vantaggi legati alla gestione a distanza - attraverso PC, smartphone e tablet - dei sistemi di sicurezza senza fili Daitem e-square e Daitem e-nova. Alla base di questo nuovo servizio offerto dall’azienda, vi è il rilascio dell’app gratuita e-Daitem, disponibile sia su Apple Store (iOS) che su Google Play (Android). Il suo funzionamento si basa sull’ambiente cloud-based e-Daitem, che consente un allineamento costante tra l’applicazione di gestione e il proprio sistema di allarme senza fili. Non è necessaria configurazione e non è richiesta nessuna conoscenza informatica o alcun IP statico: gli installatori Daitem abilitati, possono attivare con rapidità i propri clienti all’utilizzo sicuro dell’APP e-Daitem. Daitem Comfort, poi, è la nuova linea di dispositivi totalmente senza fili ideata per semplificare e automatizzare la gestione dell’abitazione, con una copertura radio fino a 100 metri. www.daitem.it
GBC
Una gamma completa e all’avanguardia Con soluzioni semplici ed intuitive da installare, tecnologicamente avanzate e dal design accattivante, GBC si rivolge a professionisti ma anche a privati e quindi utenti finali. E a garanzia di qualità ed innovazione nel settore dell’elettronica di consumo, GBC è tornata a Sicurezza 2015 con marchi di proprietà come iSnatch, diventato in pochi anni punto di riferimento nel settore security. E sono proprio commercializzati isnatch la telecamera IP e il videocitofono wi-fi con schermo ad alta risoluzione. La telecamera, dal look gradevole e moderno, è alta poco più di 10 cm ed è provvista di un pratico stand d’appoggio: ha risoluzione 720p, è utilizzabile da remoto in qualsiasi momento tramite app iOS/Android e consente la registrazione anche continua su SD Card interna fino a esaurimento memoria, per un totale di 62 ore di filmati prima di dover riscrivere i dati. Si connette al router domestico. Il videocitofono, invece, registra in qualità HD a 25fps ed è munito di 4 LED IR per la visione anche al buio, nonché di lente grandangolare da 115°. L’indirizzamento in rete è in modalità P2P con installazione guidata, mentre può interfacciarsi con ben 5 utenti remoti: se qualcuno citofona, il messaggio arriva sui dispositivi di ognuno di loro. www.gbconline.it
HESA
VENITEM
Le centrali Serie Quaranta sono sviluppate con le più avanzate tecnologie e oggi sono controllabili anche da tastiere touch da parete. In più, in questa gamma di sistemi s’inseriscono alcune importanti novità, che vanno dalla sirena Serie Stile collegata su bus progettata per la centrale Serie Quaranta, alla scheda di uscita di rete Q-ESP/DAC, che permette di controllare i carichi elettrici domestici e utenze quali luci e prese, offrendo la possibilità di gestire scenari domotici dove spesso l’intensità dell’illuminazione è determinante. Alla famiglia Serie Quaranta si aggiunge poi il nuovo rivelatore Q-200DT senza fili a effetto tenda per interni a doppia tecnologia: grazie a due sensori e all’analisi digitale dei segnali, Q-200DT rileva con precisione i corpi in movimento e può fornire anche la segnalazione della direzione del movimento. È stato, inoltre, reso disponibile il firmware 2.0 della centrale Serie Quaranta, ora capace di dialogare con nuovi dispositivi senza fili. www.hesa.it
Progettata sin dall’inizio per soddisfare le nuove esigenze del mercato che richiede prodotti sicuri ma allo stesso tempo semplici da installare, programmare ed utilizzare - la centrale Mira si impreziosisce grazie all’arrivo della funzionalità wireless, ora disponibile tramite un modulo d’espansione apposito, che consente al dispositivo d’allarme di modulare o potenziare il sistema antintrusione senza ricorrere ad opere murarie. Il nuovo sistema radio è totalmente bidirezionale e permette la realizzazione di un impianto fino a 4 tastiere e 4 lettori di chiave di prossimità, per facilitare il controllo da più punti a seconda delle esigenze. Per un controllo sicuro della casa anche da remoto, poi, è possibile scaricare su un mobile device l’applicazione Centrale Mira, e in ogni momento si disporrà del sistema antintrusione a portata di mano. www.venitem.com
Presentarsi con Stile Il wireless arriva su Mira
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www.simmagazine.it THOMSON
Una prima in grande stile La gamma di dispositivi che Thomson (commercializzata in Italia ed Europa da Avidsen) ha presentato nella sua prima partecipazione a Fiera Sicurezza quattro grandi famiglie di prodotto: Sicurezza, Accesso, Comfort ed Energia; un’offerta che si caratterizza per installazioni rapide, efficienti e di qualità, nonché capacità d’integrare comunicazione e sicurezza, sfruttando al meglio le potenzialità delle tecnologie digitali. Particolare attenzione va riservata alla centralina domotica compatta Thombox: uno strumento evolutivo che può facilmente essere incrementato con moduli di espansione da agganciare, al fine di rendere compatibile qualsiasi accessorio già esistente. Nella centralina, inoltre, è presente un modulo di estensione della batteria di emergenza, che offre un’autonomia fino a 24 ore in caso d’interruzione della corrente elettrica, così come il trasmettitore GSM, che interviene in caso di assenza della linea telefonica. www.avidsenstore.it
WOLF SAFETY
La video-verifica è all’istante Wolf Safety alza gli standard di mercato e dopo la prima centrale d’allarme interamente gestita via IP, ha presentato a Sicurezza 2015 l’ultima versione di Genesy Vedo con sistema di video-verifica integrato. Ora, dunque, viene aggiunta la possibilità di vedere direttamente e real-time le immagini dell’allarme intervenuto, nello stesso istante dell’evento. Il salto di qualità è tangibile anche nella semplicità d’uso e nella versatilità, dal momento che ogni allarme generato dalla centrale sarà viibile - attraverso l’applicazione specifica Wolf casa mia - sul proprio smartphone, appunto in tempo reale. www.wolfsafety.it
in Italia è SOLO
i n d i s t r i b u z i o n e E S C L U S I VA
ATTUALITÀ
EXPO - SIEC 2015 - Milano
SIEC 2015, ottimo riscontro
Forti segnali di crescita per l’evento clou dedicato ai system integrator italiani: nella nuova sede l’interesse è stato in crescita e ancora una volta ottimo il feedback proveniente dagli operatori
di Paolo Radice
G
iunta alla sua IV edizione, SIEC 2015 ha richiamato allo Studio90 di Milano oltre 1100 visitatori - segnando un eclatante +22% rispetto al 2014 di cui il 10% è stato rappresentato da utenti finali dei settori pro (architetti, ingegneri, IT e Facility Manager, ecc.). La Convention è nata proprio con questo intento, organizzata cioè dall’omonima associazione con lo scopo di riunire professionisti e aziende del settore, offrendo al tempo stesso una grande occasione di scambio e di crescita per tutti. E quello appena raggiunto, dunque, è un traguardo importante che conferma il successo del nuovo format, arricchito da case history attivi in loco e da tante iniziative di studio. Persino l’area espositiva ha registrato il tutto esaurito, con 30 aziende che hanno scelto di essere presenti
con un proprio stand, lasciando presagire sin d’ora che questo è il momento giusto per calcare sull’acceleratore e spingersi ancora oltre, cercando numeri sempre maggiori e provando a farsi sentire presso gli ambienti che più contano.
NUOVA FORMULA
Tra i molti seminari, il corso sullo standard HDBaseT,
PRASSI DI RIFERIMENTO, PRESENTATA LA NORMATIVA AGGIORNATA
Proprio in occasione della convention, in anteprima, è stata presentata la UNI/PdR 15 per la valutazione di conformità delle aziende alle indicazioni della precedente PdR 4; tappa fondamentale nel percorso verso la certificazione delle aziende del settore. “La PdR 4 annunciata due anni fa al SIEC 2013 - ha commentato l’Ing. Ruggero Lensi di UNI - ha proposto al mercato le migliori pratiche a cui conformarsi per raggiungere una qualità ottimale del servizio offerto. All’inizio del 2015 SIEC ha chiesto a UNI e ACCREDIA di predisporre uno strumento destinato agli organismi di certificazione per consentire loro la verifica circa la conformità delle aziende alla PdR. Questo documento è la PdR 15 che annunciamo oggi”. Fino a novembre la PdR 4 è stata scaricata ben 2.400 volte
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dal sito UNI, a dimostrazione di un interesse onestamente inaspettato e di un mercato che crede nell’imperativo della qualità anche come barriera verso chi pensa di poter entrare nel mercato senza le competenze e la professionalità necessarie. “In Italia la certificazione di prodotto (e di servizio) è su livelli marginali rispetto alla diffusione delle certificazioni di sistema come la ISO 9000. - ha spiegato il dott. Emanuele Riva di ACCREDIA - Pertanto salutiamo l’iniziativa di SIEC e promuoveremo il loro schema di certificazione presso quegli organismi che sono attrezzati ad operare in un settore ad elevato contenuto tecnologico. Il ruolo di ACCREDIA è di vigilare che gli organismi di certificazione da noi accreditati svolgano correttamente il loro compito”. Carla Conca, presidente di SIEC, ha poi ribadito il vantaggio competitivo che la certificazione rappresenta per le aziende e ha comunicato che i prossimi passi saranno la scelta di un logo, la promozione verso gli organismi di certificazione, la formazione dei loro ispettori e, in ultimo, la comunicazione mirata per la sensibilizzazione degli enti pubblici e privati. Il dibattito finale con i presenti in sala ha confermato, poi, che c’è ancora molto da fare ma la strada è senza dubbio quella giusta e si sta procedendo nella giusta direzione.
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presentato per la prima volta in Italia dalla HDBaseT Alliance, che ha registrato oltre 130 presenze. Molto frequentato anche il seminario organizzato da SIEC in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della durata di un giorno, dal titolo La progettazione di un edificio intelligente, e quello sulla realtà aumentata, organizzato da Soiel International. Buona la partecipazione anche agli altri corsi, in particolare al convegno in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e il seminario Office Building&Workplace. Di grande importanza
anche la sessione plenaria d’inaugurazione, durante la quale SIEC ha presentato la UNI/PdR 15, la Prassi di Riferimento per la valutazione di conformità delle aziende, e primo step del percorso verso la certificazione degli integratori di sistemi. Un traguardo che costituirà un riconoscimento importante per il nostro mercato, in un Paese che di fatto oggi non riconosce questa professione e non ne definisce (ancora) gli standard di qualità. Ennio Prase, CEO Prase Engineering e Vice Presidente SIEC, ha così dichiarato in sede
di intervista: “Siamo soddisfatti di questa edizione 2015, decisamente migliorata rispetto al 2014 sia come affluenza (+ 22% e quasi 1.000 che hanno partecipato a uno solo dei due giorni) sia come numero di espositori. Credo che diversi fattori abbiano concorso a questo risultato: una sede più organica e adatta - lo Studio90 - dove l’area espositiva, quella dei seminari, e quella dedicata alla Live AV Experience si sono ben integrate, in secondo luogo i molti nuovi eventi, sia formativi che legati al “networking”, come l’aperitivo offerto da alcuni sponsor per
incentivare il dialogo tra visitatori, e tra questi e gli espositori. Infine le sessioni formative, alcune dedicate ai system integrator, altre agli end user. Non dobbiamo poi dimenticare il contributo degli sponsor tecnici - ScreenLine, Swedix Italia e Leading Technologies - che hanno arricchito l’esposizione, creando una seconda show case… noi facciamo tecnologia e ci piace anche usarla. Per il prossimo anno sicuramente torneremo dagli operatori per ascoltare le loro esigenze e proporre un evento che sia sempre più utile a loro e a tutto il mercato.”
VISTI AL SIEC 2015
Curiosando tra i vari stand degli espositori, non sono mancate le novità di prodotto che sono entrate sul mercato in questi ultimi mesi. Vediamo insieme i prodotti più interessanti.
CANON
Spazio alla videoproiezione In occasione di SIEC 2015, Canon ha puntato i riflettori sulla prima assoluta per il mercato italiano del proiettore 4K da installazione più piccolo e leggero al mondo, con un peso di appena 17.6 kg, compreso l’obiettivo. Studiato per soddisfare la crescente domanda del mercato di proiettori ad alta risoluzione per immagini di alta qualità, Canon XEED 4K500ST è il proiettore ideale per installazioni in spazi ridotti e può essere inserito in modo discreto in una gran varietà di ambienti. Progettato per un’ampia gamma di applicazioni, tra cui la simulazione, l’imaging medicale e l’ingegneria, XEED 4K500ST offre una risoluzione 4K e risulta essere più luminoso di altri proiettori della sua categoria, con 5.000 lumen di luminosità costante su tutta l’escursione dello zoom, ed è perfetto per applicazioni anche in situazioni con alta illuminazione ambientale. Inoltre, grazie a un obiettivo zoom grandangolare 4K di nuova concezione, XEED 4K500ST è in grado di proiettare immagini di grandi dimensioni da breve distanza ed è dotato di una funzione di messa a fuoco periferica che consente la proiezione di immagini su schermi curvi. Il proiettore XEED 4K500ST inoltre conferma la reputazione di Canon riguardo l’efficienza energetica, infatti, nella modalità “Eco” la lampada consuma solo 470 W e dura fino a 4.000 ore prima che sia necessario sostituirla. www.canon.it
EPSON
Le soluzioni touch in prima linea Per l’azienda giapponese è stato importante presenziare la Convention con una soluzione touch dedicata all’educational (e non solo). Esposto allo stand Epson c’era, infatti, un bel videoproiettore EB-1430Wi a ottica ultra-corta, con tecnologia Finger Touch e interattività a doppia penna, nonché luminosità di 3300 ANSI Lumen e risoluzione WXGA. Ma la parte più interessante risiede nella possibilità di visualizzare ciò che si sta disegnando/scrivendo sulla lavagna grazie ad un chip/server Linux integrato, che permette (tramite browser) ad un massimo di 15 utenti di collegarsi da remoto e condividere le informazioni. www.epson.it SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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ATTUALITÀ
EXPO - SIEC 2015 - Milano
EHOME
L’arrivo dei nuovi Christie Digital In un’area separata dalla grande hall principale, Ehome Italia Service ha voluto dimostrare le grandi doti dei nuovi videoproiettori Christie Digital della serie Captiva e il Boxer 4K30. Per i primi, in mostra il DUW350S, un modello con sorgente luminosa laser single chip DLP e ottica ultra-corta 0,25:1 e aspect ratio di 16:6. Grazie alla luminosità espressa di 2700 ANSI Lumen e un contrasto nativo di 1800:1, il vpr Christie potrebbe attirare l’attenzione di un vasto target legato agli ambienti corporate ed educational. Ma il pezzo forte era proprio il nuovissimo Boxer 4K30, in anteprima nazionale dopo l’annuncio di pochi mesi fa sui mercati internazionali: basato su un’architettura a 3 chip DLP e con ben 6 lampade NSH da 450W- che gli consentono di raggiungere una luminosità di 30 mila Lumen - il nuovo Boxer viene pubblicizzato come il più luminoso e leggero della sua categoria. www.ehomeitalia.com
EUROMET
PRASE ENGINEERING
Robusti, modulari e costruiti totalmente in Italia sono i supporti per monitor e videoproiettori prodotti da Euromet, azienda marchigiana che sta ricavando il giusto e meritato spazio nel settore, soprattutto in virtù dell’artigianalità e competenza dimostrate in questi anni. Per i videoproiettori professionali e non, l’azienda produce il supporto da soffitto Arakno, disponibile nella versione standard o mini e progettato per sostenere fino a 45 kg di peso. L’Arakno è stato sviluppato per poter calibrare millimetricamente l’inclinazione del vpr mediante quattro differenti manopole, senza l’utilizzo di altri strumenti. La sua modularità e facilità di integrazione consentono una totale versatilità e completezza di opzioni, propri dell’installazione. Il meccanismo di connessione rapida integrata, poi, rende sia il collegamento che la rimozione veloci e facili, mentre la sua struttura in acciaio inox consente un’applicazione outdoor senza problemi di ossidazione dello stesso. www.euromet.com
Azienda di primo piano nella distribuzione di prodotti e soluzioni per l’audio professionale, tra gli ultimi prodotti entrati nel proprio listino Prase ha portato ed esposto al SIEC il Kit Curve di Clair Brothers, voluminoso diffusore a due vie con tenuta in potenza fino a 1200W su 8 Ohm e altoparlante per i bassi da 12”; caratterizzato da un tweeter a tromba in legno, dichiara un valore di SPL continuo di ben 131dB. A detta dello stesso titolare, Ennio Prase, il Kit Curve è un prodotto di fascia media nonché uno di quelli che riscuote il maggior consenso tra gli installatori e i service, grazie alle sue doti e caratteristiche fisiche. www.prase.it
Il solido made in Italy La parola all’audio pro
INTERMARK SISTEMI
Condividere e registrare Presso lo stand del distributore romano era in mostra il nuovissimo Wolfvision Cynap, dispositivo nato per condividere i contenuti e, al contempo, registrarli. Il Cynap, infatti, ha ingressi multipli per visualizzare ogni tipo di contenuto multimediale digitale e al contempo li può registrare (localmente, su cloud o device USB), mostrando un’incredibile versatilità e utilità soprattutto nelle sessioni didattiche o nei meeting. La compattezza è un altro punto di forza e gli ambienti cui è destinato includono tutte le aree business. www.intermark.it
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www.simmagazine.it EXTREME NETWORKS
Un riferimento per l’AVB Brand in continua evoluzione e da tempo riferimento nel settore professionale per l’Audio Video Bridging (AVB), Extreme Networks anche quest’anno ha dato spazio e visibilità ai prodotti più affidabili e versatili del proprio catalogo. Tra questi ricordiamo il Summit X430 a 8 porte (switch entry level in versione fanless 0dB) e poE+ per alimentare tramite lo standard 802.3af/ac periferiche Ethernet; o l’X460 G2, ideale per ambienti d’avanguardia o campus universitari che necessitano di un’ingente mole di informazioni in entrata/uscita. Annunciato anche – per il mercato italiano – lo switch Summit X440 G2, basato sul sistema operativo ExtremeXOS e con stadi di alimentazione ridondanti. www.extremenetworks.com
CRESTRON
Il nuovo Pyng
Ancora una volta al centro dell’attenzione è stato Crestron Pyng, la soluzione versatile e semplice da gestire, che permette la configurazione ed il controllo di un sistema AVC in pochi passaggi semplicemente dall’iPad. Al SIEC è stata presentata la nuova versione aggiornata, ora interfacciabile con moduli CRESNET, quindi finalmente in grado di appoggiarsi su una rete Crestron e non più soltanto in wireless bensì anche via cavo Ethernet. Con Pyng gli installatori possono creare scenari diversi per ogni stanza della casa, pianificare eventi e molto altro in tempi brevi e senza dover utilizzare un laptop. Gli accessori Crestron includono il controllo dell’illuminazione, dei termostati e dei sistemi di sicurezza, mentre un backup nel cloud delle impostazioni consente di apportare modifiche in modo facile e sicuro. Una volta che la configurazione iniziale è completata, chiunque può facilmente modificare le impostazioni o creare nuovi scenari direttamente dall’app. Gli utenti possono tranquillamente fare modifiche avendo la certezza che le impostazioni originali avranno il backup nel cloud. www.crestron.it
PANASONIC
EXTRON ELECTRONICS
Proiezione da grandi
Un mare di novità
Panasonic ha presentato le sue più recenti innovazioni nelle tecnologie visive per diversi settori e ha dato l’opportunità ai visitatori di poter visionare in loco nella demo room gli ultimi proiettori con tecnologia laser. Così è stata la giusta occasione per vedere il proiettore full laser PT-RQ13 a 3-chip DLP con luminosità di 10.000 Lumen, il più leggero al mondo dotato di Quad Pixel Drive, capace di quadruplicare i pixel nativi del DMD, elevando la risoluzione ad un valore che supera quello dell’UltraHD-4K. Accanto c’era il PT-RZ12 a 3-chip DLP e sorgente laser, con luminosità di 12.000 Lumen e risoluzione Full HD. Non è passato inosservato neanche lo Space Player, il dispositivo che unisce l’illuminazione alla proiezione per nuove opportunità creative nel mondo retail e museale. business.panasonic.it
Per questa edizione, molte le novità Extron di spicco tra cui le nuove matrici di presentazione della serie DTP CrossPoint® 4K,ora con scaler integrato (disponibili nellle versioni 8x2, 8x4, 8x6 e 10x8), capaci di offrire soluzioni di integrazione AV complete e avanzate per ambienti di presentazione, con commutazione input e routing del segnale ad alte prestazioni, scaling, amplificazione e capacità avanzate di DSP audio. A queste si affianca il bridge MediaPort 200, basato su ingressi HDMI-USB e in grado di integrare una sorgente o un sistema AV in applicazioni di conferenza con codec software, gestendo risoluzioni fino a 1920x1200 pixel. In evidenza, infine, i nuovi touch-panel serie Touchlink Pro, disponibili nelle dimensioni di 12” e 15”. www.extron.com
SISME
Un nuovo modulo all’avanguardia Symetrix offre soluzioni all’avanguardia per la gestione dell’audio nei settori didattico, corporate e retail. Alla Convention era presente il nuovo modulo remote Arc-3, dal look adatto ai più moderni stili di arredamento, con display grafico OLED ad alta risoluzione multi-linea che migliora la leggibilità e la fruibilità d’uso. La sua interfaccia a touch capacitivo di stile contemporaneo, con stringhe di informazione evidenziate a LED offre agli utenti un feedback operativo immediato. Grazie alla presenza di sensori di prossimità e di luce ambientale, poi, consente il funzionamento intelligente sul consumo, con attivazione e disattivazione automatica dello stato. www.sisme.com SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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ATTUALITÀ
EXPO - NEC Showcase 2015 - Milano
Il mondo di NEC in mostra a Milano
NEC, in collaborazione con i propri partner, ha presentato a Milano le ultime novità visual per diverse applicazioni verticali: Smart Meeting Room, Corporate Signage, Digital Signage, Control Room, Media & Broadcasting, Museale, Medicale, Rental & Staging, Education e molto altro... di Luigi Nicolucci
N
EC Showcase è l’appuntamento annuale dedicato a stampa e clienti, che si sviluppa in un’area espositiva con 9 scenari diversi, nel quale vengono mostrate soluzioni verticali per i vari ambiti nei quali NEC opera. Uno Showcase innovativo dove le parole chiave sono state: collaborazione, comunicazione, innovazione e condivisione. Partendo, infatti, dalla considerazione che la stragrande maggioranza della nostra giornata viene trascorsa in spazi chiusi, l’ambiente nel quale
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viviamo e operiamo, assurge a tema di massima importanza. Di conseguenza, il design degli interni ha un profondo effetto sulla nostra vita e la cura con la quale questi vengono progettati - siano essi case, uffici ospedali, scuole, ristoranti, centri commerciali, hotel o musei - è fondamentale. Il ruolo di NEC è quello di aiutare la definizione di questi spazi, migliorandone la funzionalità ed agendo sulla loro estetica. Un’operazione delicata in cui bisogna intervenire in fase di progettazione, partendo sì da
esigenze reali, ma avendo già chiara l’evoluzione in atto nella cultura digitale, seguendo canoni di fruibilità e mirando alla perfetta integrazione. L’integrazione della tecnologia e la fusione degli spazi lavorativi o residenziali, sono i grandi trend dell’interior design di oggi. Per questo, ad esempio, gli open space collaborativi degli uffici adottano soluzioni multi-touch, che facilitano la comunicazione e la condivisione delle conoscenze. Allo stesso modo, lo spazio pubblico deve includere tecnologie digitali per facilitare l’accessibilità alle
informazioni ed essere sempre più pensato come un’estensione della propria casa o ufficio. È il grande tema della fusione tra tecnologia e design, che NEC condivide e persegue in ogni tipo di realtà, cercando di proporre soluzioni sempre più mirate e specifiche. Tante le tecnologie in mostra, a partire dalle control room solutions, fino ai LED Wall Solutions, al Visual Experience, all'Health Care Solutions. Tecnologie che NEC interpreta offrendo sempre il massimo della qualità e affidabilità dei propri prodotti.
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LE SOLUZIONI “VISUAL” DI NEC NEC è sinonimo di qualità del prodotto e perfezione del design, con una reputazione di affidabilità e con una struttura internazionale per garantire un adeguato supporto anche per progetti che necessitano installazioni al di fuori dai confini italiani. Installare soluzioni visual NEC significa potersi fidare dei prodotti acquistati e sentirsi garantiti dalla cultura e correttezza commerciale della nostra società. I prodotti sono disegnati con
l’obiettivo di durare nel tempo e offrono sempre innovazioni tecnologiche per migliorarne la fruibilità e per garantire all’utente un ottimo ritorno di investimento nel tempo (ROI - return on investment). NEC è uno dei principali fornitori per soluzioni “mission critical applications”, cioè in tutti quei settori dove le apparecchiature sono impegnate a lavorare costantemente 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana.
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ATTUALITÀ
EXPO - Maker Faire 2015 - Roma
Alla fiera del fare Da Maker Faire Rome 2015 è emerso un dato incontrovertibile: i maker non sono come li immaginiamo, dei tipi un po’ fissati che passano il tempo chiusi nei loro laboratori. Un aspetto fondamentale della loro attività è invece il dialogo, lo scambio personale e culturale, la relazione con gli altri. E con il mondo della didattica e della grande industria di Marco Galloni controllo numerico alle colture per astronauti, hanno dell’incredibile. Basti pensare, per fare solo qualche esempio, al kit Arduino per produrre aceto di vino, alla stampante 3D per fare le crepes, ai macchinari per la produzione agroalimentare della Tred Technology, alla cuccia domotica per cani o alle coltivazioni idroponiche di Giorgia Pontetti, ingegnere elettronico e aerospaziale con la passione per l’agricoltura.
SOTTO IL SEGNO DELLA STAMPA 3D
Chi accedeva alla fiera attraverso
movimento maker. Non a caso tra i principali sponsor dell’evento figura la vicentina DWS di Maurizio Costabeber, una delle più importanti produttrici al mondo di stampanti a tre dimensioni. Promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata da Asset Camera, Maker Faire 2015 è stata curata da Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, dal giornalista specializzato in hitech Riccardo Luna e da Stefano Micelli, docente a Ca’ Foscari e responsabile della sezione artigiani innovativi e scuole.
Spettatori davanti all’ingresso principale di Maker Faire Rome 2015: oltre 100.000 persone hanno visitato la fiera durante i tre giorni dell’esposizione; più di 600 gli stand, distribuiti su una superficie di 100.000 metri quadri - Photo ©Paolo Boni.
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a è proprio vero che i maker sono gli artigiani del terzo millennio, la versione hi-tech dei fabbri e dei falegnami d’una volta? In realtà no, si tratta solo di un luogo comune. Chi ha visitato Maker Faire Rome 2015, svoltasi presso la città universitaria de La Sapienza di Roma ad ottobre, se ne sarà probabilmente reso conto. Molte – e sostanziali – le differenze tra i maker di oggi e gli artigiani del passato. La prima: gli artigiani erano (sono, quelli ancora in attività) quasi degli anacoreti chiusi nei loro eremi-laboratorio, mentre i maker hanno una spiccata propensione all’incontro e alla relazione, e non solo perché sono sempre connessi e usano risorse open source. Gli scambi e le relazioni che hanno caratterizzato Maker Faire Rome 2015 sono stati tutt’altro che virtuali: si è trattato di incontri reali, fisici, favoriti dalla notevole affluenza di pubblico e dall’elevata densità con cui gli
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stand erano disposti sui 100.000 mq a disposizione (15.000 mq la superficie espositiva netta). I numeri danno un’idea delle dimensioni di Maker Faire 2015, della sua portata: oltre 600 stand, più di 700 invenzioni selezionate tra 1300 progetti provenienti da tutto il mondo, centinaia di workshop e seminari, una superficie di quasi 3000 mq con 90 laboratori riservata agli sperimentatori di età compresa tra i 5 e i 16 anni (Area Kids), oltre 100.000 visitatori nell’arco dei tre giorni dell’evento. C’è un’altra importante differenza tra gli artigiani della tradizione e i maker: mentre i primi operavano (operano) all’interno di confini rigidi – i falegnami facevano solo i falegnami, i fabbri solo i fabbri, eccetera – il lavoro dei maker è quanto di più interdisciplinare si possa immaginare. I salti di settore che questi funamboli della creatività riescono a fare, passando dai microprocessori all’alimentare, dalle macchine a
Appena varcato l’ingresso della citta universitaria La Sapienza ci si imbatteva nella Big Delta 12m, la più grande stampante 3D del mondo. Prodotta dall’italiana WASP, Big Delta è alta 12 metri e permette di realizzare case utilizzando materiali reperibili sul posto; una forma di edilizia a chilometri zero, se così si può dire - Photo ©Paolo Boni. l’ingresso principale era praticamente costretto a passare sotto Big Delta 12m, la gigantesca stampante 3D della Wasp capace di realizzare case a basso costo. Messaggio chiaro: questa edizione di Maker Faire si svolge sotto il segno delle stampanti 3D, che sono un po’ il simbolo, l’oggetto più rappresentativo del
L’intenso programma fieristico inziava la mattina del 16 ottobre con l’Education Day, la visita riservata alle scolaresche; alle 14 dello stesso giorno si aprivano i cancelli per il grande pubblico. L’Area Kids presentava una novità rispetto alle edizioni precedenti di Maker Faire: le isole didattiche, sette postazioni dedicate al
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ciclo ricreativo e al “learning by doing”, più un FabLab per gli sperimentatori più giovani. Molto vivace l’area Food & Agricolture, dove più di 40 espositori esibivano i loro prodotti e le loro invenzioni: oltre alle già citate colture idroponiche e alla stampante per le crepes ricordiamo il robot che fa i cocktail, le macchine per la produzione artigianale della birra, il tappo intelligente per il vino e gli orti rotanti Orticale. Tra le esposizioni di maggior successo c’è The House Of Drones, una voliera di 300 mq riservata ai droni, che si sono esibiti in acrobazie, tornei e gare di velocità; da segnalare la presenza di alcune proposte italiane notevoli, quali il primo drone su piattaforma Linux Raspberry II e il drone-elicottero. Assai frequentata anche Maker Music, l’area realizzata con la collaborazione di Sugar Music, la major di Caterina Caselli: laboratori interattivi, un seminario tenuto dalla DPA Microphone University, realizzazione di strumenti basati su piattaforma Arduino e performance dal vivo, ecco alcune attività svoltesi presso quest’area.
I GRANDI STAND DI ENI, MICROSOFT E TIM
A Maker Faire 2015 c’erano stand di tutte le dimensioni, dai micro delle aziende più piccole ai macro di colossi quali ENI, TIM, IngDan, Unidata, Microsoft, Google e Texas Instruments. ENI, tra i gold
sponsor della manifestazione, ha intitolato il proprio stand Innovation For Energy e lo ha dedicato alla sicurezza sul lavoro. La multinazionale italiana ha presentato le tecnologie wearable del progetto Safety++, realizzato in collaborazione con il MIT di Boston: tute ignifughe, scarpe anti-infortunio e persino un moschettone in grado di calcolare l’altezza e di verificare se l’operatore è ben assicurato; non mancava l’ecosistema H&S, concepito per monitorare i dati biometrici dei lavoratori che operano in ambienti pericolosi quali cantieri e raffinerie. Tra i megastand non mancava quello di Microsoft. Maker Faire 2015 ha offerto l’occasione per consolidare la collaborazione tra il colosso dell’informatica e la franco-italiana STMicroelectronics, volta a promuovere la diffusione dell’IoT in Italia attraverso un ecosistema “sensor to cloud”. Microsoft ha mostrato le potenzialità di Windows 10 IoT Core, il sistema operativo pensato per i piccoli dispositivi integrati; ricordiamo che Windows 10 è anche il primo sistema operativo al mondo certificato da Arduino. Lo stand Microsoft esponeva anche ritrovati più easy, come il Big Piano, una tastiera gigante da suonare con i piedi, e l’Open CV Robot, un robottino in grado di muoversi grazie a comandi vocali e a un sistema visivo computerizzato. Stand tra i più frequentati
Lo stand Digital Wax Systems (DWS): fondata da Maurizio Costabeber, la DWS è una delle principali produttrici al mondo di stampanti 3D; il 95% delle quali viene esportato in oltre 60 paesi. L’azienda figura nell’elenco dei più importanti sponsor di Maker Faire Rome 2015, insieme a Intel - Photo ©Paolo Boni. Non solo robot e microprocessori: Maker Faire 2015 si è distinta per la capacità di sconfinare da un settore all’altro, agroalimentare incluso. Qui siamo nell’area Food & Agricolture presso lo stand della Tred Technology, un’azienda molisana che produce macchine per il settore alimentare: a fianco un estrattore di oli essenziali. Una serra idroponica della Ferrari Farm, l’azienda di Giorgia Petretti specializzata nella coltivazione di frutta e verdura per l’alimentazione dell’uomo nello spazio. Completamente isolate dall’ambiente esterno, le serre Ferrari Farm permettono di coltivare vegetali privi di contaminanti e agenti patogeni. The House Of Drones, tra le esposizioni più visitate di Maker Faire Rome 2015: si tratta di una voliera di 300 mq per 22 metri di altezza riservata ai droni; guidati da abili piloti, i piccoli velivoli si sono esibiti in spettacoli, acrobazie e gare di velocità Photo ©Paolo Boni.
INTEL E ARDUINO INSIEME PER REALIZZARE UN PROCESSORE “GENUINO”
Nel corso della prima giornata di Maker Faire Rome 2015, Intel Corporation e Arduino annunciavano l’imminente lancio di Genuino 101, la prima scheda di sviluppo su ampia scala basata sul modulo Intel Curie (vedi foto). Nata dalla collaborazione tra le due aziende e dotata di accelerometro, giroscopio e interfaccia Bluetooth Smart, la scheda è ideale per studenti, maker principianti e ambienti didattici: non a caso sarà utilizzata dai concorrenti di America’s Greatest Makers, un concorso/reality che verrà trasmesso nel 2016 da Turner Broadcasting, e dai docenti di Creative Technologies in the Classroom (CTC), il corso di physical computing per le scuole superiori ideato da Arduino. La nuova scheda, che negli USA verrà commercializzata con il nome di Arduino 101, sarà disponibile a partire dal primo trimestre 2016 a un prezzo di poco inferiore ai 30 euro; la si potrà trovare nei cataloghi dei distributori che vendono prodotti Intel per i maker, tra i quali Amazon, Conrad Electronic, Farnell Element 14, Microcenter, Mouser, RadioShack, RS Components e SparkFun.
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ATTUALITÀ
EXPO - Maker Faire 2015 - Roma
Anche Microsoft tra gli espositori (e sponsor) di Maker Faire Rome 2015: qui vediamo una fase dell’allestimento del suo stand. Microsoft ha mostrato ai visitatori le potenzialità di Windows 10 IoT Core, il sistema operativo pensato per i piccoli dispositivi integrati; Windows 10 è tra l’altro il primo sistema operativo al mondo certificato da Arduino - Photo ©Paolo Boni.
Lo stand TIM: tra le novità esposte ricordiamo Smart Agriculture, un servizio per l’agricoltura basato su piattaforma cloud e sull’IoT; Smart Energy District, gioco interattivo che insegna a gestire un distretto energetico; Smart Home Interaction & Integration, programma per l’interazione tra persone e smart home; Smart Drone, nuova generazione di droni connessi attraverso la rete 4G di TIM - Photo ©Paolo Boni.
Lo stand ENI, intitolato Innovation For Energy e dedicato alla sicurezza sul lavoro. La multinazionale italiana ha presentato le tecnologie wearable del progetto Safety++, realizzato in collaborazione con il MIT di Boston. Non mancava l’ecosistema H&S, studiato per monitorare i dati biometrici e la posizione dei lavoratori che operano in ambienti pericolosi - Photo ©Paolo Boni.
Lo stand di Araknia Labs, azienda di Cassino che progetta, modifica e realizza stampanti 3D, plotter e altri macchinari dedicati ai maker. Quella nella foto è Prusa i3, una stampante presentata da Josef Prusa come progetto open source e resa più stabile, compatta e affidabile dal team Araknia. Tra gli altri prodotti dell’azienda ricordiamo Mycra[ft], OpenPlotter ed EasyPlate.
quello di TIM, dove erano esposte demo e soluzioni come Smart Agriculture, un servizio per l’agricoltura basato su cloud e sull’IoT, Smart Energy District, gioco interattivo per l’apprendimento della gestione di un distretto energetico, Smart Home Interaction & Integration, un programma per favorire l’interazione tra le smart home e gli inquilini, e Smart Drone,
una nuova generazione di droni connessi attraverso la rete 4G di TIM. Grande interesse ha suscitato Jol Soccer Cap, una rivisitazione del calcio balilla in chiave smart.
rapporto, spesso molto stretto, con il mondo della didattica e della grande industria. Oltre a La Sapienza, che ha ospitato la kermesse, hanno dato il loro contributo a Maker Faire 2015 l’università Roma Tre, il Campus Bio-Medico di Roma, il Politecnico di Milano, l’università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la Iuav di Venezia, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Gli studenti della Quasar Design University (QDU) si sono aggiudicati tre Maker of Merit con
i progetti LightSphere, BeeUno e Frankenstein. Quanto alle scuole superiori, trenta progetti sono stati selezionati tra quelli presentati dagli oltre cento istituti tecnici che hanno partecipato alla Call for Schools. Riguardo alla relazione tra il movimento maker e la grande industria, per concludere, basti questa notizia per tutte: l’accordo tra Arduino e Intel per la produzione di Genuino 101 (vedi box), la prima scheda basata sul modulo Intel Curie e pensata per gli ambienti didattici, i maker e gli sviluppatori. Ora dite: quale artigiano del passato ha mai potuto contare sul supporto di un colosso industriale del calibro di Intel?
LA STRETTA RELAZIONE TRA MAKER, DIDATTICA E GRANDE INDUSTRIA
Un’altra cosa differenzia i maker dagli artigiani di una volta: il
I confini tra il making (l’attività dei maker) e l’arte sono più sottili di quanto non si pensi: in questa foto vediamo lo scultore e designer francese Gael Langevin impegnato nella costruzione di InMoov, il robot umanoide creato utilizzando progetti open source (Creative Commons). Presentato sotto forma di prototipo a Maker Faire Rome 2013, InMoov era esposto anche nell’edizione di quest’anno.
SFERA LABS PRESENTA IONO E STRATO PI, ANELLI DI CONGIUNZIONE TRA MAKER E SETTORE PROFESSIONALE Sfera Labs, una divisione di Home Systems Consulting S.p.A. (HSYCO), ha presentato a Maker Faire 2015 due dispositivi di notevole interesse: si tratta di Iono, un’interfaccia I/O che permette di utilizzare Arduino in applicazioni professionali, e di Strato Pi, una scheda di espansione che rende possibile impiegare il Raspberry Pi come server industriale. Circa 500 tra professionisti del settore e maker evoluti, oltre a 1500 studenti di tutte le età e a semplici curiosi, hanno visitato lo stand di Sfera Labs (vedi foto): «La nostra politica durante eventi come Maker Faire» – ci ha detto l’ingegner Ulderico Arcidiaco di HSYCO – «consiste non solo nel promuovere prodotti ma anche nello stimolare l’interesse per l’elettronica e lo sviluppo del software». Iono, dotato di contenitore DIN-rail, di 6 ingressi analogici e digitali, di altrettante uscite di potenza e di un’uscita in standard 0-10V, è secondo Sfera Labs la soluzione ideale per ovviare alla difficoltà di reperire interfacce Arduino-compatibili, in particolar modo quelle specializzate nel controllo carichi di potenza, conformi alla vigente normativa per la sicurezza.
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AZIENDE - HDL, da 30 anni sulla scena internazionale
HDL, il “made in China” che convince
Hanno sede a Guangzhou gli uffici e gli stabilimenti produttivi principali di HDL, importante azienda cinese presente da 30 anni sul mercato internazionale dell’home & building automation. Una realtà imprenditoriale dell’estremo oriente che appare strutturata come una tipica azienda europea. È per questo forse che i prodotti HDL hanno qualcosa di familiare per noi del vecchio continente e che tanto successo stanno riscuotendo sui mercati di riferimento di Isidoro Ermocida
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ntrare in un ambiente domestico interamente gestito dai dispositivi HDL Buspro suscita, già di primo acchito, un colpo d’occhio di eleganza diffusa. È una linea professionale di prodotti concepita per impianti
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residenziali moderni in grado di abbinare, ad un design raffinato, sistemi di controllo per soluzioni di gestione avanzata e completa, capaci di racchiudere in un solo dispositivo tutti i parametri desiderati sia dai progettisti che dagli stessi clienti: comfort,
Maurizio Bellisi, Comm-Tec Channel Manager, ha ritirato l’HDL Award insieme a Roberto Salari e Roberto Lazzarini, responsabili HDL IT.
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performance, semplicità d’installazione e d’uso e, non per ultimo, un alto rapporto qualitàprezzo. A voler approfondire la conoscenza della realtà aziendale che progetta e realizza tali prodotti d’avanguardia, ci si imbatte in un’azienda cinese, da 30 anni sul mercato, oggi marchio di primo piano nella produzione di soluzioni complete di telecontrollo per sistemi di Home & Building Automation. Ma la cosa che meraviglia maggiormente varcando la soglia della sede principale di HDL, nella metropoli cinese di Guangzhou, è che a differenza di quanto si possa pensare di un’azienda nata in Cina, HDL presenta le movenze tipiche di un’azienda europea ed è totalmente strutturata come qualsiasi compagine del vecchio continente, dagli orari di lavoro alla tipologia di comunicazione, passando per le strategie di marketing.
DIRETTAMENTE DA GUANGZHOU, SEDE HDL CINESE Questo articolo prende forma proprio a Guangzhou, nel cuore degli uffici di HDL, dove la società, in occasione del suo 30esimo anniversario, ha chiamato a raccolta i rappresentanti HDL degli oltre 80 paesi che ne distribuiscono il marchio nel mondo. Ne è
venuta fuori una settimana intensa di lavoro, di confronto e di sviluppo, durante la quale è stato analizzato il trend aziendale dell’ultimo anno e sono state presentate le strategie future della società. L’occasione è stata propizia per analizzare dei casi di successo prestigiosi, che hanno visto in prima linea l’installazione dei dispositivi HDL in location internazionali di rilievo; un esempio tra tutti, analizzato per l’occasione, è stato quello dell’aeroporto di Dubai, struttura in cima agli aeroscali di caratura internazionale, che oggi presenta al suo interno una rete di dispositivi targata proprio HDL. Non solo, direttamente sul posto, è stato possibile visitare gli stabilimenti di produzione dei dispositivi, conoscere il pool nutrito di ingegneri che lavorano alla progettazione dei prodotti, oltre a seguire passo passo tutto il processo produttivo che porta la messa sul mercato delle soluzioni HDL. Infine, a conclusione di questa immensa tavola rotonda, con un evento in grande stile ha avuto luogo la cerimonia di gala durante la quale, in presenza di una platea di oltre 500 persone, sono stati consegnati gli "HDL Award", un riconoscimento voluto per i paesi che hanno fortemente contribuito
La linea professionale HDL Buspro, distribuita in Italia da Comm-Tec, è progettata per gli impianti residenziali più moderni.
L'ingresso della sede principale HDL in Cina, a Guangzhou. Nella foto d’apertura, a sinistra, uno scorcio del reception aziendale. allo sviluppo e alla crescita di questa società. A rappresentare la nostra nazione, in questa kermesse cinese, il vertice HDL Italia al completo con Roberto Salari, Roberto Lazzarini e Raffaella Zanini, affiancato da Comm-Tec Italia, distributore nazionale esclusivo per la linea HDL Buspro, capitanata per l’occasione da Maurizio Bellisi, Home Division & Digital Signage Channel Manager. Nel team tutto italiano, ha preso parte anche Amadeus Network Solution, System Integrator che nel 2015 ha segnato il maggior numero di installazioni HDL nelle vesti del proprio amministratore Alessandro Clari e del tecnico professionista Alessandro Palamidese.
HDL AWARD: ITALIA IN PRIMA FILA
È partita da circa un anno la partnership tra HDL e CommTec Italia, con un accordo di distribuzione esclusiva per la linea HDL Buspro che nell’arco di poco tempo ha generato dei risultati considerevoli, frutto di una serie di attività coordinate e rivolte ai professionisti del settore. Dall’Open Day HDL del giugno 2015 ai continui corsi di formazione gratuita organizzati dall’azienda faentina durante l’anno, la presenza del marchio HDL in Italia ha preso via via piede fino a posizionarsi a livello internazionale un gradino sotto la top 10. Una scalata avvenuta in poco tempo che ha sorpreso i vertici della casa madre ed è stata sottolineata a più riprese SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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ATTUALITÀ
AZIENDE - HDL, da 30 anni sulla scena internazionale
Mr. Liang Guoqin, Presidente di HDL, durante il discorso d’apertura della conferenza HDL per i 30 anni di attività dell’azienda. durante la Convention mondiale HDL, premiata proprio con un Award durante la serata finale dedicata alla consegna dell’ambito
riconoscimento. Se a livello mondiale, dunque, HDL Italia si posiziona all’11° posto, spostando la lente d’ingrandimento
A colloquio con... Mr. Jack He, International Sales & Marketing Director HDL
System Integrator Magazine HDL quest’anno ha raggiunto il traguardo dei 30 anni, cosa rappresenta per l’azienda un periodo di attività così lungo? Mr. Jack He - Di sicuro 30 anni di attività delineano un periodo di non poco conto, se pensiamo agli avvicendamenti ai quali il mercato ci ha abituati, soprattutto nell’ultimo decennio. Allo stesso tempo, costituiscono un forte bagaglio di esperienza che ci è tornato utile nel momento in cui abbiamo deciso di varcare i confini cinesi per abbracciare a tutto tondo il mercato mondiale. Senza dubbio, rappresentano un
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sull’Europa, il lavoro sinergico con Comm-Tec Italia ha restituito a questo brand la 4^ posizione, dietro solo a Norvegia, Regno
motivo di soddisfazione per tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questa importante meta, la quale non fa altro che accrescere le nostre motivazioni per affrontare al meglio il futuro. SIM - Pur essendo un’azienda cinese, HDL agisce al pari di una tipica di un’azienda europea, sia strutturalmente che nella progettazione di prodotti altamente tecnologici e dal design raffinato. Ci può raccontare di più a riguardo? J. HE - l nostro modo di esercitare è cambiato via via nel tempo. Il motivo è molto semplice, puntiamo in modo deciso ad avere una presenza globale a livello internazionale. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo necessariamente uniformare il nostro modo di lavorare agli standard mondiali, e siamo
Unito e Germania, tre paesi anglosassoni notoriamente competitivi in ambito Residential, grazie a condizioni culturali e di mercato decisamente favorevoli rispetto all’Italia. “L’esperienza del viaggio in Cina mi ha fornito una visione dell’azienda molto diversa da quello che mi aspettavo – ci ha raccontato Maurizio Bellisi. Pur conoscendo HDL Buspro ed avendone alcune genialità nei prodotti a catalogo HDL, non mi aspettavo di trovare un’azienda così ben strutturata, fortemente orientata allo sviluppo di prodotti nuovi e coadiuvata da un gruppo di manager professionisti capaci di sviluppare soluzioni in grado risolvere le problematiche che il mercato presenta. Ho trovato un’azienda viva, con delle prospettive ad ampio raggio, sia a livello commerciale che di visione e strategie future. Pertanto, se ho accettato la sfida di spingere questo brand, stilando una strategia di mercato insieme ad HDL Italia per la linea Buspro, oggi mi ritrovo ancor più convinto e motivato. Allo stesso tempo, l’attenzione riscontrata in questi mesi da parte dei professionisti del mondo residenziale è stata estremamente interessante e
fortemente motivati allo sviluppo di strategie facilmente riconducibili a quelle di una tipica azienda dalle movenze internazionali. Attualmente, vantiamo cosi tanti partner e una distribuzione che abbraccia oltre 80 paesi nel mondo, che sarebbe penalizzante mantenere lo stesso modus operandi che avevamo alla nascita di questa società. SIM - Ci descrive in percentuale com’è distribuita oggi l’azienda su scala mondiale? J. HE - Attualmente, siamo presenti in tutti i continenti, tranne in America Settentrionale. La copertura del Nord America, infatti, costituisce un’area che intendiamo raggiungere nell’arco del prossimo futuro, un obiettivo che chiude il cerchio e che suggellerà HDL come azienda Worldwide. Oggi, i numeri parlano di una distribuzione
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motivante. Guardando al futuro – prosegue Bellisi - gli stessi numeri che oggi registrano un rapido trend di crescita ci portano a rivedere i piani di sviluppo del marchio, tant’è vero che stiamo mettendo in pista per questo brand dei progetti ambiziosi. Nonostante CommTec abbia finora registrato una presenza minima nel mercato Residenziale e in quello della Home & Building Automation, è bastato diffondere le informazioni e organizzare un Open Day di presentazione del prodotto per attirare tantissima attenzione. I corsi HDL sono pieni e la gente
è motivata, tutti fattori che ci fanno ben sperare per lo sviluppo delle attività del 2016. Non solo, se queste sono le premesse, a mio avviso arriveremo agli obiettivi prefissati molto prima del previsto. Alla luce dello sviluppo e del recente confronto avvenuto in Cina – conclude Maurizio Bellisi - il rapporto Comm-Tec HDL Italia è diventato più saldo, un connubio che oggi risulta estremamente concreto e gode di vera collaborazione, nonché del rispetto delle competenze di ciascuno. Il tutto, con una visione d’insieme ben focalizzata sugli obiettivi futuri”.
Il trentesimo anniversario di attività HDL è stato festeggiato in Cina, alla presenza dei rappresentanti HDL degli oltre 80 paesi che ne distribuiscono il marchio nel mondo.
In visita in Cina, i rappresentanti di HDL Italia hanno potuto eseguire dei test di prodotto ed approfondire la conoscenza dei nuovi dispositivi.
Uno degli stabilimenti di produzione, dove i pezzi in produzione vengono controllati e testati, rigorosamente, uno per uno.
percentuale che vede Asia e d Europa dividersi la fetta maggiore, 36% la prima, 35% la seconda, l’America Latina si attesta attorno al 16%, l’Oceania al 7%, a chiudere il continente africano con un 6%. Su tutti i fronti, il feedback dell’ultimo anno è di crescita consistente, nonostante registriamo a livello mondiale la nascita di nuove realtà aziendali e una decisa competizione in questo settore.
avete intenzione di puntare su questo paese per diffondere il marchio e far crescere il business? J. HE - L’Italia rientra tra i paesi europei che hanno profuso maggior impegno, abbiamo molto apprezzato il lavoro svolto nel vostro paese e intendiamo fornire supporto affinché il marchio HDL possa crescere ulteriormente. Senza il sostegno di partner locali non saremmo in grado di sviluppare del business in aree come la vostra delle quali non conosciamo modalità di sviluppo e lingua. Ovviamente, anche l’Italia rientra nel progetto di sviluppo che dovrebbe portare il nostro ad essere un brand mondiale. Stiamo lavorando molto su questo fronte e l’intenzione è quella di far passare il messaggio che HDL sia un’azienda da non identificare come cinese ma come realtà internazionale.
SIM - Spostiamo l’attenzione sul mercato occidentale, quali sono le strategie aziendali future di HDL per l’Europa? J. HE - Negli ultimi anni abbiamo lavorato in modo molto sinergico con i partner europei, così come avvenuto per il mercato italiano. Questo è un settore che oltre a registrare una crescita repentina, evidenzia un forte potenziale di
sviluppo per il futuro. Attualmente, quasi tutti i partner di quest’area sono focalizzati solo sul mercato Residential, ma sono diversi i segmenti da coprire, primo tra tutti il settore dell’Hospitality; e abbiamo in atto un piano di supporto per tutti i nostri partner che operano nel vostro continente, affinché possano pian piano allargare il proprio raggio d’azione. Non solo, stiamo valutando l’idea di sviluppare nuove partnership in Europa per operare in modo sempre più deciso nei diversi segmenti e competere maggiormente con i player di mercato. SIM - Guardando all’Italia, nell’ultimo periodo HDL ha destato l’interesse di tanti professionisti del settore e gli eventi organizzati da HDL sono sempre più partecipati. Quanto
SIM - Chiudiamo in leggerezza con una previsione: come immagina il marchio HDL tra 10 anni? J. HE - Di sicuro mi piacerebbe possa competere con i top brand a livello internazionale, e noi ce la metteremo tutta affinché il processo di crescita possa continuare in modo costante secondo quanto abbiamo previsto. L’obiettivo è quello di rendere il marchio HDL sempre più competitivo, passando anche attraverso la realizzazione di un quartier generale dislocato per ogni continente. Pertanto, si andrà dritti verso la nascita di una HDL Europe, HDL Africa, HDL America, ecc. In questo modo il brand potrà avere un’identità ancor più definita e, quel che più conta, un impatto di caratura internazionale.
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PRODOTTI
VIDEOPROIEZIONE - Nuovi vpr sempre più versatili da Canon
Sempre più affidabili
Dal mese di gennaio sono disponibili cinque nuovi videoproiettori firmati Canon, progettati per soddisfare le diverse esigenze di clienti e system integrator, con particolare riferimento agli ambienti di lavoro e istruzione, grazie ad una migliorata connettività, alta luminosità e flessibilità d’installazione
di Nicola De bello
I PREZZI DEI NUOVI MODELLI
I
vpr Canon appena presentati, tutti con tecnologia DLP, vanno dal dal piccolo LV-X310ST offerto a un prezzo molto competitivo, fino all’LX-MU700, un modello a doppia lampada, il più luminoso proiettore WUXGA Canon da installazione, in grado di erogare ben 7.500 lumen con entrambe le lampade in uso, concepito per ambienti di grandi dimensioni come gli auditorium o le grandi sale per congressi, in cui i livelli di luce sono particolarmente elevati. La risoluzione nativa di WUXGA (1920 x 1200) garantisce immagini più nitide e grafica più fluida. A differenza dei proiettori LCD, il pannello DLP del modello LX-MU700 offre immagini sempre perfette per tutto il suo ciclo di vita, garantendo una qualità delle proiezioni inalterata nel tempo. Il rapporto di contrasto di 2.100:1 produce colori puri e neri profondi, al fine di offrire al pubblico un’esperienza migliore. Inoltre, la presenza della doppia lampada offre una maggiore affidabilità, poiché in caso di guasto di una lampada il proiettore può continuare a funzionare in modalità lampada singola. Il nuovo vpr supporta anche sette obiettivi intercambiabili - dalle brevi alle lunghissime focali, vedi figura nella pagina - consentendo così ai system integrator di scegliere l’ottica più adatta alla distanza di proiezione e all’ambiente,
assicurando precisione e flessibilità d’installazione eccezionali. Il dispositivo è supportato da due ruote a sei colori ottimizzate per la luminosità o il colore, particolare che lo rende ideale per le installazioni in cui è richiesta la proiezione di contenuti video o di grafica computerizzata. Per un’ulteriore facilità d’uso, l’LXMU700 permette di memorizzare dieci diverse impostazioni per
LV-X310ST LV-WX310ST LX-MW500 LX-MU500 LX-MU700
messa a fuoco, zoom e posizione dell’obiettivo. Il modello LX-MU700 consente di sfruttare a pieno la gamma di innovative sorgenti digitali di alta qualità attualmente disponibili. La porta HDBaseT consente la trasmissione di video HD, audio e segnali di controllo tramite un
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singolo cavo LAN su distanze fino a 100 m, aggiungendo ulteriore flessibilità alle opzioni di installazione. Le porte HDMI, DVI e di visualizzazione, oltre a 5 connettori BNC, garantiscono la
A CIASCUNO IL SUO OBIETTIVO: SETTE OTTICHE DIVERSE PER L'LX-MU700
Per il modello LX-MU700 sono disponibili ben 7 diverse ottiche per coprire ogni esigenza di installazione.
COSTRUTTORE Canon Inc., Giappone • DISTRIBUTORE Canon Italia - Tel. 02.82481 - www.canon.it
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€ 760,00 € 850,00 € 1.950,00 € 2.600,00 € 11.550,00
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Il modello LX-MU700 è il più luminoso proiettore WUXGA Canon da installazione: è una macchina con doppia lampada, in grado di raggiungere una luminosità di ben 7.500 lumen.
compatibilità con un’ampia scelta di sorgenti video digitali e basate su computer. All’estremo opposto dei nuovi modelli si pone invece l’LV-X310ST, un proiettore portatile XGA (1024
x 768 pixel) short-throw leggero, compatto e in grado di produrre immagini nitide e luminose da brevi distanze. Grazie ai costi di gestione molto contenuti, questo modello
può rappresentare la scelta ideale per un acquisto “budget oriented”. All’accensione del proiettore, la funzione di attivazione dello schermo (“Screen Trigger Output”) abbassa lo schermo e lo
posiziona in base al formato di proiezione, contribuendo a garantire una qualità dell’immagine sempre ottimale. La funzione di correzione della distorsione verticale di +/ 40° semplifica ulteriormente l’impostazione e il funzionamento,
I VANTAGGI DELL’HDBASET
Utilizzando il collegamento HDBaseT, i segnali audio/video e di controllo possono essere trasmessi su cavo LAN su lunghe distanze, fino a 100 m.
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PRODOTTI
VIDEOPROIEZIONE - Nuovi vpr sempre più versatili da Canon
garantendo geometrie delle immagini precise da quasi qualunque angolo. L’LX-MU700 è progettato per garantire massima semplicità di gestione: infatti, è possibile sostituire le lampade e i filtri senza bisogno di spostare il proiettore dall’ambiente di installazione, riducendo i tempi di inattività al minimo. Inoltre, grazie a una durata della lampada fino a 6.000 ore e a 35 dBA in modalità Eco (lampada singola), il proiettore LXMU700 rappresenta una proposta interessante e conveniente. L’LV-X310ST è ideale per tutte le situazioni in cui si voglia fare uso di un proiettore short-throw portatile, in grado di offrire un’alta qualità delle immagini unitamente a un notevole risparmio economico. Gli utilizzatori potranno apprezzare le immagini nitide e precise, con
colori luminosi e naturali e neri profondi grazie alla luminosità di 3.100 lumen e al rapporto di contrasto di 10.000:1. Un rapporto di proiezione di 0,61:1 e un obiettivo short-throw fisso 1x dedicato offrono un’ampia gamma di opzioni di posizionamento, come ad esempio la proiezione di un’immagine di 2,5 m da appena 1,5 m dallo schermo. La porta HDMI consente di sfruttare i vantaggi dell’uscita HDMI dei laptop per ottenere immagini più nitide e più ricche di dettagli, mentre grazie al sistema DLP-Link è possibile riprodurre contenuti 3D in modo semplice. La connessione HDMI compatibile MHL e la porta di rete lo rendono una scelta flessibile e di alta qualità per i clienti attenti al budget. Il proiettore è dotato di correzione della distorsione orizzontale e verticale
(+/- 15°) e della regolazione dei colori a 6 assi. La durata della lampada raggiunge le 6.000 ore tuttavia, durante l’esteso periodo di garanzia di 3 anni di Canon, è possibile richiedere fino a 3 lampade sostitutive in caso di
guasto della lampada in condizioni di utilizzo normale, eliminando di fatto un costo potenzialmente significativo. Il consumo energetico di appena 350 W in funzione (240 W in modalità Eco) consente di abbattere i costi di gestione.
Tra i cinque vpr appena introdotti da Canon, l’LV-X310ST, un DLP short-throw compatto, con risoluzione nativa XGA.
I nuovi vpr della serie LX500 adottano un doppio sistema per la correzione delle immagini keystone; alla tradizionale correzione verticale e orizzontale, si aggiunge infatti la correzione a 4 punti che consente, agendo sugli angoli, di regolare le immagini in modo più efficiente e preciso.
CARATTERISTICHE DICHIARATE LV-X310ST / LV-WX310ST Tecnologia: DLP (055"/065") Risoluzione: XGA/WXGA Dimensione immagini: 60"-120" / 70"-120" Luminosità: 3.100 lumen Dimensioni: 282x117,9x267,5 mm Consumo energetico: 350 W (240 W modalità eco)
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LX-MW500 Tecnologia: DLP (0,65") Risoluzione: WXGA (1280x800) Dimensione immagini: 60"-240" Luminosità: 5.000 lumen Dimensioni: 465x112x261 mm Consumo energetico: 500 W (400 W modalità eco)
LX-MU500 Tecnologia: DLP (067") Risoluzione: WUXGA (1920x1200) Dimensione immagini: 60"-240"” Luminosità: 5.000 lumen Dimensioni: 465x112x261 mm Consumo energetico: 500 W (400 W modalità eco)
LX-MU700 Tecnologia: DLP (067") Risoluzione: WUXGA (1920x1200) Dimensione immagini: 40”-500” Luminosità: 7500 lumen Dimensioni: 504x221x529 mm Consumo energetico (doppia lampada): 850 W (680 W eco)
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7 1. Corpo proiettore 2. Pannello di controllo 3. Regolazione lens-shift 4. Regolazione fuoco/zoom 5. Sensore IR frontale 6. Feritoie ventilazione 7. Copertura filtro ventilazione 8. Sgancio copertura filtro ventilazione 9. Piedini regolabili (4,5°) 10. Altoparlante
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L’LX-MU500 è un vpr con risoluzione WUXGA (1920x1200) in grado di raggiungere una luminosità di 5.000 lumen, un valore molto elevato per un modello così compatto (le dimensioni sono infatti di 465x112x261 mm). Per queste caratteristiche il vpr è l’ideale per l’utilizzo in aule universitarie, sale di consiglio, sale riunioni. Funzioni analoghe al modello appena visto per l’LV-WX310ST, un proiettore DLP portatile short-throw luminoso e leggero. Si differenzia dal precedente per la risoluzione nativa WXGA (1280 x 800 pixel, 16:10)mentre la luminosità è la stessa, pari a 3100 lumen. Anche questo modello, grazie all’obiettivo short-throw con rapporto di 0,49:1 permette di visualizzare grandi immagini da breve distanza. Presenti tutte le altre feature già viste sul precedente modello, quindi HDMI compatibile MHL, porta di rete, correzione della distorsione orizzontale e verticale (+/- 15°), ecc. La gamma LX è invece completata da altri due modelli: LX-MU500 e LX-MW500. Quest’ultimo è un proiettore DLP con risoluzione nativa di 1280x800 pixel (WXGA) ideale per showroom, sale riunione e per i settori della vendita al dettaglio e dell’istruzione. Grazie a una luminosità di 5.000 lumen, a
un rapporto di contrasto di 3.750:1 e alla porta HDBaseT, questo proiettore WXGA da è perfetto per gli utenti che desiderano immagini luminose e di alta qualità utilizzando un dispositivo conveniente e versatile. Questo modello dispone di due porte HDMI compatibili MHL, 1 porta HDBaseT e 1 porta di rete RJ-45. Lo zoom 1,6x manuale è posizionato al centro per semplificare l’installazione. La correzione della distorsione su quattro punti (+/- 30°) consente di gestire la geometria delle immagini in modo semplice. La durata della lampada è dichiarata in 2.500 ore con garanzia per la lampada estesa di 3 anni. Le medesime caratteristiche del modello appena visto possiamo ritrovarle nell’LX-MU500, modello dotato però di risoluzione nativa WUXGA (1920x1200). Grazie a una luminosità di 5.000 lumen, estremamente elevata per un proiettore così compatto, il
proiettore LX-MU500 offre immagini percettibilmente più brillanti in ambienti di medie dimensioni come aule universitarie, sale di consiglio e sale riunione. Il rapporto di contrasto di 2.500:1 consente di ottenere colori puri e neri più profondi per un’esperienza di visione di livello superiore, mentre il nuovo algoritmo Brilliant Colour™ migliora la precisione dei colori, garantendo la riproduzione fedele dei contenuti proiettati.
Tutti i nuovi modelli sono supportati dalla garanzia sulla lampada di 3 anni Canon, che elimina il costo delle lampade di ricambio per un periodo di tre anni dall’acquisto. Inoltre, i nuovi modelli LX sono coperti da una garanzia avanzata per un periodo di 3 anni che offre ai clienti un proiettore in prestito dal giorno successivo mentre il loro è in riparazione. Questi servizi riducono notevolmente i costi di gestione dei proiettori.
ARRIVANO I NUOVI PRESENTER PROFESSIONALI
Il PR100-R è un presenter professionale premium Canon progettato per soddisfare qualsiasi necessità di presentazione grazie a un luminoso display LCD e a un potente laser. L’ampio raggio di funzionamento permette di utilizzare il presenter a una distanza fino a 15 metri dal PC per una migliore libertà di movimento. La funzione “Smart Timer” permette di tenere traccia del tempo e di impostare un conto alla rovescia che avvisa lo speaker con una serie di vibrazioni. Il timer del presenter può essere impostato in vari modi, tra cui a metà presentazione, cinque minuti e un minuto alla fine. Una, due e tre vibrazioni rispettivamente segnalano il raggiungimento dei tempi stabiliti. Il PR 100-R supporta inoltre una vasta gamma di software di presentazione tra cui PowerPoint, Adobe Reader, Keynote e Preview. Il setup è semplice e veloce: è sufficiente inserire l’USB al PC e ci si collega perfettamente con i dispositivi iOS e Windows1. Grazie alla funzione “Smart Presentation”, con il tocco di un pulsante è possibile passare a una schermata nera per deviare l’attenzione del pubblico sul relatore. PR 100-R vanta anche un design ergonomico grazie alla sua forma curva che si adatta facilmente alla mano, i pulsanti di controllo sono facili da raggiungere ed è presente una presa USB semplice da utilizzare come memoria dati. Canon ha presentato anche il suo presenter entry-level PR1000-R, che offre alcune delle caratteristiche del modello superiore, tra cui un facile set-up, compatibilità iOS e Windows, portata operativa fino a 10 metri, funzionalità wireless a un costo più accessibile. Il PR 100-R e PR1000-R saranno disponibili da aprile 2016 ad un prezzo suggerito al pubblico (IVA inclusa) di 70 euro per il PR100-R e 33 euro per il PR1000-R.
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PRODOTTI
CUSTOM INSTALLATION - I nuovi elevatori e supporti Future Automation
L’arte del sollevamento Progettati e realizzati interamente in Inghilterra e negli USA, gli elevatori e i supporti Future Automation sono costruiti utilizzando le tecnologie più sofisticate, come il taglio al laser delle lastre metalliche e la fresatura a controllo numerico (CNC). Perché per alzare, ruotare e traslare televisori da 90 pollici non basta la forza
di Marco Galloni
I PREZZI HSE90 TSL FST EAD3 Linea LSH LSM-B2B Linea SPS-QA
S
e pensate che un supporto TV valga l’altro o che gli elevatori per proiettori, in fondo, siano tutti uguali, non leggete questo articolo. Qui si parla dei Future Automation, che sono un po’ le Rolls-Royce del settore. Il listino prezzi parla chiaro: alcuni modelli superano i 25.000 (venticinquemila) euro, e la maggior parte dei prodotti in catalogo costa comunque diverse migliaia di euro. Cifre del genere non sono dovute all’uso di materiali inutilmente preziosi, specchietti da allodole per consumatori ingenui. I Future Automation, al contrario, sono «prodotti costruiti su misura per acquirenti consapevoli». Prezzi così elevati sono la naturale, fisiologica conseguenza delle politiche di eccellenza adottate dall’azienda inglese fin dalla fondazione, avvenuta nel 1998. Tutti i prodotti Future Automation sono progettati e costruiti interamente in Inghilterra e negli USA. Negli stabilimenti di produzione sono utilizzate le tecnologie più sofisticate: laser per il taglio delle lastre di metallo, frese, trapani e presse a controllo numerico (CNC), verniciature a polvere, saldature di precisione. Il catalogo è ampio, per non dire
Un’immagine del Future Automation UBL/S (Under Bed TV Lift/Swivel), elevatore per schermi piatti concepito per nascondere il TV sotto il letto. Equipaggiato con motori potenti e silenziosi, l’UBL/S è disponibile anche in versione swivel, dotata di un meccanismo girevole (180°) che permette la visione da angolazioni multiple.
sconfinato: elevatori per televisori e proiettori, supporti a muro, meccanismi per il movimento di pannelli, telai per l’installazione a soffitto, contenitori formato DIN-rail per elettroniche Lutron, Control4, Loxone e Crestron, cabinet per il raffreddamento ad aria di dispositivi elettronici, automatismi per porte a scomparsa, tende motorizzate e chissà cos’altro. I prodotti Future Automation trovano applicazione nei settori più diversi, dal residenziale di lusso alla nautica, dall’outdoor all’edilizia alberghiera, dal commerciale al corporate. Una simile dedizione alla missione paga: al CEDIA 2015, solo per fare un esempio, l’HSE90 – una staffa motorizzata per televisori con diagonale fino a 90” – si è aggiudicata ben tre
premi come miglior prodotto (CEPro, CEDIA, RAVE Awards).
IL TELEVISORE DENTRO L’ARMADIO O SOPRA IL CAMINO
Descriveremo ora alcuni nuovi modelli della gamma Future Automation, cominciando dal TSL. Si tratta di un elevatore telescopico per televisori con diagonale compresa tra 65 e 90 pollici concepito per l’uso in spazi angusti, di altezza limitata: grazie al TSL è possibile nascondere il televisore all’interno di armadi
che misurano solo 10 mm più dello schermo. Verniciato in satin nero, il TSL sostiene fino a 80 kg di peso ed è dotato di motori “near silent”; la struttura metallica permette di nascondere i cavi, così da mantenere l’installazione pulita e ordinata. Un altro modello entrato di recente nel catalogo Future Automation è l’FST, un supporto wall mount per televisori medio grandi (32” – 55”) dotato di bracci articolati a tre snodi che permettono di orientare lo schermo in un ampio spettro di angolazioni.
COSTRUTTORE Future Automation - Inghilterra. • DISTRIBUTORE Gammalta Group - Tel. 050.2201042 - www.gammalta.it
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€ 12.187,80 € 12.871,00 € 475,80 € 12.749,00 € 7.625,00 - 9.333,00 € 4.819,00 - 5.673,00 € 14.152,00 - 20.557,00
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Un televisore montato su una Future Automation HSE90, staffa motorizzata orientabile per TV di grandi dimensioni (fino a 90”). Al CEDIA 2015 la HSE90 si è aggiudicata tre importanti riconoscimenti come miglior nuovo prodotto: CEPro, premio CEDIA e RAVE Award. Caratterizzato da design ultraslim, l’FST misura solo 40 mm di spessore (quando è chiuso) ed è concepito per l’impiego in ambito commerciale e residenziale. La EAD3 (Electric Advance & Drop) è una staffa da parete progettata per il montaggio del televisore sopra al camino. La staffa dà la possibilità di muovere lo schermo sia in verticale sia in orizzontale: il movimento in verticale permette di adattare la quota del televisore alla statura degli spettatori, mentre quello in orizzontale consente di superare l’architrave del camino per garantire una visione più confortevole.
UN ELEVATORE PER TELEVISORI BIFRONTE
L’LSH è un elevatore per televisori con diagonale compresa tra 75 e 90 pollici con tre diverse coperture superiori che permettono di aprire/chiudere la falda battente manualmente, elettricamente o per gravità: push flap (LSH-PF), electric flap (LSH-EFA) e box enclosure (LSH-BE), queste le opzioni disponibili. L’LSH è azionato da un motore a 24 volt che garantisce una velocità di circa 40 mm al secondo. Tra le novità Future Automation non si può non citare l’LSMB2B, un elevatore per televisori in grado di sollevare due schermi
La sequenza mostra le possibilità della EAD3, una staffa concepita per il montaggio del televisore sopra al camino. Lo schermo può muoversi sia in verticale sia in orizzontale: il movimento in verticale permette di adattare l’altezza, mentre quello in orizzontale consente di superare l’architrave del camino per garantire una visione più confortevole. collocati schiena a schiena, l’ideale per applicazioni in cui occorre garantire la visione in due direzioni opposte e non è possibile utilizzare meccanismi girevoli. Concludiamo con la SPS-QA, una staffa da muro dotata di pannelli scorrevoli e motori bidirezionali: la staffa permette al televisore di fuoriuscire dal vano alloggio e di ruotare di 45° a destra o a sinistra; grazie alla SPS-QA, dichiara il produttore, è possibile risolvere i più ardui problemi di installazione. Perché non c’è dubbio che oggi installare un televisore, con le dimensioni raggiunte dagli schermi, possa essere una faccenda complessa, molto complessa.
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PRODOTTI
VIDEOPROIEZIONE - Da BenQ nuovi videoproiettori per professionisti e installatori
Dedicati ai professionisti BenQ lancia la serie S9 e la serie P, due nuove famiglie di videoproiettori per applicazioni professionali che combinano insieme precisione dell’immagine, brillantezza straordinaria, assoluta affidabilità e massima flessibilità nell’installazione
di Nicola De bello
Qui a fianco, il BenQ SU922 dispone di matrice DLP con risoluzione WUXGA (1920x1200); sotto, il modello SW921 è invece un vpr con risoluzione WXGA.
ZOOM, MESSA A FUOCO E LENTE REGOLABILE
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estinati a conference room ampie e ben illuminate, con la loro lente centrale, i BenQ SX920, BenQ SW921 e BenQ SU922 garantiscono immagini vivide e brillanti in qualsiasi condizione di luce ed esibiscono un design dalle linee slanciate, rifinito in metallo spazzolato. Sono concepiti invece per essere inseriti in ambienti chiusi come auditorium e sala conferenze di medie dimensioni il BenQ SX930 e il BenQ SU931. Tra le funzioni, lo zoom 1.6x, il lens-shift verticale, la correzione 2D keystone che consente di effettuare aggiustamenti in orizzontale e verticale fino a 30 gradi, e la correzione Corner Fit, un sistema comodo e flessibile per correggere le dimensioni delle immagini regolandone ogni angolo in modo indipendente. Per i proiettori BenQ SU931, BenQ SX930, BenQ SX920, BenQ SW921 e BenQ SU922, la luminosità fino a 7000 ANSI lumen garantisce presentazioni sempre nitide e brillanti anche negli ambienti più
illuminati. La risoluzione nativa WUXGA fino a 1920 x 1200 assicura presentazioni di sicuro impatto, con immagini nitide e dettagli precisi.
LA NUOVA SERIE P
La serie P è dedicata alle installazioni in ambienti ampi e a elevata fruibilità, potenziandone ulteriormente qualità visiva, flessibilità d’installazione, semplicità di utilizzo e affidabilità nel tempo. Luminosità elevata, lenti completamente in vetro, risoluzione ultra elevata fino alla WUXGA (mod. PU9220 e PU9530), tecnologie avanzate di gestione del colore assicurano immagini di alta qualità, mentre funzionalità quali ottiche intercambiabili, zoom, messa a fuoco, lente regolabile, connettività HDBaseT garantiscono la massima versatilità d’installazione. Tra le altre caratteristiche: filtro integrato, gestione multipla di proiettori via LAN (AMX/ Crestron/PJ-Link), modalità Standby Eco-Conscious, DualLamp, sistemi di raffreddamento
avanzato, otturatore meccanico. Per ottimizzare le prestazioni del videoproiettore in qualsiasi sala e applicazione, per i modelli BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530 sono disponibili 7 tipologie di lenti, sia a ottica corta che lunga. Fabbricate in Giappone, a garanzia del massimo controllo della qualità visiva, queste lenti sono realizzate completamente in vetro. Inoltre, grazie a un adattatore integrato nel proiettore, gli installatori possono fruire delle lenti già utilizzate su altri modelli con DLP monochip. Per il BenQ PX9210 e il BenQ PU9220+ le lenti disponibili sono cinque.
COSTRUTTORE BenQ Corp. • DISTRIBUTORE BenQ Italy - Tel. 199-747-747 (customer care) - www.benq.it
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La comodità e la varietà dei sistemi motorizzati dello zoom, della messa a fuoco e della regolazione orizzontale e verticale delle lenti consentono ai videoproiettori BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530 di ottenere immagini perfettamente proporzionate, anche nelle condizioni di installazione e posizionamento più difficili. I videoproiettori della serie P possono essere inclinati verticalmente e rivolti verso ogni angolo, consentendo la proiezione su soffitti, pareti, pavimenti, ecc. In tal modo, le soluzioni visive presso centri commerciali, gallerie, musei e teatri sono infinite. Il nuovo design simmetrico con lente centrale del BenQ PX9210 e del BenQ PU9220+ è stato pensato per facilitare il compito degli installatori. Grazie a questo accorgimento non è più necessario compiere lunghe ponderazioni prima di vedere i nuovi modelli P92 all’opera.
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Nei BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530, la precisione di installazione e impostazione è favorita da 14 schemi di test integrati che permettono di calibrare in modo semplice linearità, fedeltà nel colore, imperfezioni e distorsioni. Sempre nei BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530, la connettività HDBaseT combina segnali video, audio e di controllo dispositivo provenienti da sorgenti multiple (PC, portatili, document camera, Blu-Ray, DVD e console di videogiochi) in un singolo cavo LAN-Cat5, capace di trasmissioni senza perdita di qualità fino a 100 metri di distanza.
QUALITÀ VISIVA SPETTACOLARE
La proiezione su larga scala si mantiene chiara e nitida anche negli ambienti luminosi, garantendo colori vividi e intensi. In caso di presentazioni a luci accese, il pubblico riesce a interagire e godere pienamente dei contenuti. Grazie alla tecnologia esclusiva BenQ Dual-Lamp, la luminosità raggiunge valori molto elevati. Con una risoluzione fino a 2,3 milioni di pixel, che supera di gran lunga anche il 1080p, gli spettatori possono godere dei contenuti in full HD in alta qualità a una chiarezza mozzafiato, mentre i relatori possono mostrare più contenuti e più particolari senza sacrificare la leggibilità. Le lenti totalmente in vetro di cui sono dotati i videoproiettori BenQ ad alta luminosità assicurano un focus nitido e cristallino, oltre che immagini luminose e vibranti. Utilizzando un motore sigillato, i proiettori DLP di BenQ sono resistenti nel tempo e sono virtualmente immuni dal decadimento delle immagini dovuto al calore o alla polvere. Nella dotazione standard dei BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530 è inclusa una ruota colori RGBYCM a 6 segmenti aggiuntiva, che può essere utilizzata per aumentare il dettaglio nei colori tenui e nei mezzi toni e ottenere così immagini e video più realistici. Quando sono richieste proiezioni
La serie P è indicata per l’impiego in ambienti ampi, dove si rendono necessarie macchine potenti e molto luminose come il PU9530 in foto. in contesti molto illuminati, la ruota colori RGBYCW a 6 segmenti incorporata garantisce immagini luminose e vibranti e presentazioni nitide. Per i BenQ PX9210 e BenQ PU9220+, l’esclusivo strumento di gestione del colore 3D proprietario assicura una personalizzazione del colore totale e senza compromessi, e offre la libertà di regolare in modo indipendente i livelli di tonalità, luminosità e saturazione di tutti e sei i colori primari (R/G/B/C/M/Y). Per ridurre al minimo costi e risorse, i responsabili IT possono facilmente utilizzare e controllare proiettori remoti multipli via LAN. Per favorire l’integrazione di sistema con i componenti di altri produttori, l’interfaccia LAN è compatibile con i sistemi di controllo PJ-Link, Crestron e AMX. Per aderire alle rigorose disposizioni europee, il consumo di energia dello standby in rete è ridotto ad appena 6 watt. In modalità Eco, il consumo di energia scende a 0,5 watt.
termodinamicamente per massimizzare il raffreddamento, mantiene sotto controllo la temperatura in fase di utilizzo e garantisce ottime performance dell’apparecchio anche in condizioni estreme, riducendo al minimo i rischi di danno da surriscaldamento e i conseguenti costi di riparazione. Tutti i proiettori della serie P dispongono di porte con accesso veloce per il cambio della lampada, consentendo di sostituire facilmente la lampada mentre l’apparecchio resta montato sulla staffa o impilato.
TASTO RAPIDO PER IL CAMBIO DELLA LENTE Il pulsante Quick-Release Lens Change consente di accedere subito alle lenti e di sostituirle
molto più rapidamente. Raffreddamento offline Nei BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530, un condensatore integrato mantiene il sistema di raffreddamento operativo in caso di interruzione di corrente, prevenendo danni da surriscaldamento alle lampade. I videoproiettori BenQ della serie P hanno l’etichetta EcoFACTS EcoFACTS testimonia l’impegno che BenQ rivolge alla salvaguardia dell’ambiente nel corso di tutta la sua filiera produttiva, come la sostituzione delle sostanze pericolose, la selezione dei materiali, il design dei prodotti e del packaging finalizzato al risparmio energetico, dal trasporto allo smaltimento.
SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO AVANZATO
Utilizzando un dispositivo semplice e silenzioso, senza parti in movimento o liquidi chimici, nei BenQ PX9510, BenQ PW9520 e BenQ PU9530 il sistema Heat-Pipe in rame assicura un raffreddamento affidabile, senza complicazioni nel mantenimento o impatto sull’ambiente. Inoltre, una gamma di 10 ventole, posizionate
Una pubblicità BenQ dedicata ai nuovi vpr; i prodotti dell’azienda saranno visibili alla prossima edizione dell’ISE di Amsterdam.
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PRODOTTI
SICUREZZA - Sepio, il nuovo logisty.expert di Hager
Sicuri, con sepio
Hager presenta sepio, il nuovo logisty.expert in grado di adattarsi a qualunque esigenza di protezione della casa. Una serie di prodotti pensati per gli utenti finali nel rispetto degli installatori...
di Nicola De bello
N
ato da un’esperienza di oltre 30 anni di esperienza negli impianti d’allarme senza fili sepio, il nuovo logisty. expert Hager, è stato progettato e costruito per adattarsi a qualunque esigenza di protezione e comfort della propria casa. Oltre a tutti i plus che contraddistinguono da sempre logisty, sepio porta con sé nuovi e interessanti vantaggi legati sia alle funzionalità del sistema che alla tecnologia di cui è dotato, sempre nel rispetto dell’Installatore che dell’utente finale.Sepio è un sistema espandibile che consente di ampliare il proprio grado di protezione, ma anche di integrare soluzioni di videoverifica, comfort e automazioni. Numerosi sono i plus di sepio, tra cui sicuramente un’elevata affidabilità (la trasmissione radio brevettata su due diverse bande è stata ulteriormente potenziata - TwinBand®+ - permettendo affidabilità e performance ancora superiori), la retrocompatibilità (sepio è totalmete compatibile con la linea logisty.expert, è possibile implementare un impianto
logisty.expert con sepio in qualunque momento), l’espandibilità (in qualunque momento è possibile ampliare la propria protezione e integrare sistemi di video-verifica, comfort e automazioni), la connettività (da qualunque parte del mondo è possibile telegestire, configurare, comandare e consultare il proprio sistema sepio tramite smartphone, tablet e pc), il multinetwork (la scheda combinatore e il combinatore esterno sono dotati di entrambe le tecnologie GSM/GPRS e PSTN, a garanzia della ricezione d’allarme; a completamento, il Box IP coviva che comunica via App e notifiche), la dissuasione vocale a 4 livelli (la sirena vocale è in grado di far reagire l’impianto e allertare l’intruso in base al rivelatore sollecitato). Fa parte di sepio una serie di prodotti appena presentati dall’azienda, come le centrali in sintesi vocale con sirena e tastiera integrata (in grado di gestire la protezione contro le intrusioni, la protezione delle persone, la protezione contro guasti tecnici e la protezione contro gli incendi), i
combinatori telefonici (compatibili con la centrale d’allarme della nuova linea sepio e può essere integrata alla centrale come dispositivo opzionale); le tastiere di comando tradizionali e a sintesi vocale. Con il lancio della linea sepio sono stati introdotti nuovi rivelatori per interno (con fotocamera con memorizzazione
e trasmissione di immagini anche in versione “Speciale per animali” RLA175X - RLA176X) e per esterno. Infine, nuove anche le sirene, per interno, anche con messaggi vocali, e da esterno, con lampeggiante (RLD405T) e con lampeggiante e messaggi vocali (RLD415T).
ARRIVA COVIVA
Coviva è il Box IP controller che permette il collegamento ad internet sia del proprio impianto d’allarme sia del comfort degli ambienti. Alimentato da rete elettrica e collegato al modem/ router ADSL, coviva consente infatti di configurare, da casa o da remoto, l’allarme sepio e la linea di prodotti logisty.comfort. Grazie al doppio protocollo di trasmissione radio di cui è dotato (TwinBand®+ e radio KNX) si può ottenere l’interfacciamento con i dispositivi collegati ai ricevitori/ trasmettitori che consentono la gestione completa di luci, tapparelle e automatismi di casa senza fili.
Coviva permette il collegamento a internet dell’impianto d’allarme e della linea di prodotti logisty.comfort.
COSTRUTTORE Hager Group, Germania • DISTRIBUTORE Hager sicurezza - Tel. 051.6714411 - www.hager-sicurezza.it
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SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
Un’app BTicino per il controllo della casa anche da remoto - AUTOMAZIONE
PRODOTTI
La casa sotto controllo Con la nuova App MyHome_Web di BTicino, per dispositivi Apple e Android, la gestione dell’abitazione è ancora più semplice e pratica, anche a distanza, con la medesima sicurezza di un portale di home banking di Nicola De bello
C
ome un portale di Home Banking, con la stessa sicurezza, la medesima affidabilità e professionalità, il servizio MyHome_Web di BTicino consente di accedere a distanza all’impianto domotico dell’abitazione. Il padrone di casa, o chiunque abilitato al servizio, è in grado di verificare se si sono dimenticate accese le luci, gestire le tapparelle, accendere la caldaia o il condizionatore, visualizzare le immagini delle telecamere. È sufficiente accedere al sito web www.myhome-bticino.it, tramite PC, e, oggi grazie alla nuova App MyHome_Web, anche tramite Smartphone o Tablet.
L’APP MYHOME_WEB
L’App è disponibile gratuitamente per dispositivi Apple, scaricabile da Apple Store o Android, da Google Play. L’App è stata progettata per gestire e monitorare l’abitazione in sicurezza da remoto, per questo si connette sempre passando tramite il portale che dispone delle opportune protezioni contro gli accessi indesiderati. Non è necessario configurare l’App sul dispositivo, una volta collegati al portale MyHome_ web, basta inserire User e Password. Non ci sono limiti sul numero di App installabili, le stesse credenziali di accesso al portale relative al medesimo impianto possono essere utilizzate su più dispositivi mobili (ad esempio sugli smartphone di moglie e marito, o su smartphone, tablet e PC contemporaneamente).
connessione sicura, con i dispositivi elettronici (PC, Tablet, Smartphone), l’impianto MyHome deve essere opportunamente predisposto. Deve essere fornito di un Web server standard F454, con versione firmware aggiornata e registrato a cura dell’installatore sul portale MyHome_ Web. Il cliente può controllare tutte le funzioni della domotica BTicino effettivamente presenti nell’impianto e attivate sul portale, in particolare: illuminazione, automazioni, scenari, termoregolazione, gestione e visualizzazione dei carichi (elettrodomestici) e consumi, diffusione sonora, videocitofonia (anche con segreteria videocitofonica), videocontrollo, antifurto. L’utilizzatore può scegliere di gestire l’impianto per funzioni (ad esempio, termoregolazione, automazione luci, ecc.), per locali (cucina, soggiorno, cameretta, ecc.) o per preferiti (attività predefinite scelte dal cliente di norma in relazione a quelle maggiormente utilizzate) e ricevere notifiche in tempo reale, per un monitoraggio costante dei locali.
UN SERVIZIO A PACCHETTI
L’attivazione al servizio MyHome Web da parte dell’utilizzatore è completamente online con pochi semplici passaggi, a fronte della sottoscrizione di un contratto. MyHome_Web viene offerto sotto forma di pacchetti di servizio funzionali alle differente esigenze: • Pacchetto Base gratuito da cui è possibile controllare la maggioranza delle funzioni di un impianto. • Pacchetto Energy: consente di accedere da remoto alle funzioni di Termoregolazione ed Energy Management. Permette ad esempio di monitorare a distanza la temperatura dei locali e di modificarla secondo le necessità. • Pacchetto Security consente di accedere alle funzioni avanzate relative ad Antifurto e Videocontrollo. Ad esempio, in tempo reale è possibile far pervenire direttamente sullo smartphone le immagini riprese dalle telecamere dell’abitazione. I pacchetti Energy e Security sono in prova gratuita per 6 mesi, qualora si desideri continuare ad utilizzarli saranno disponibili al costo di soli 15 euro/anno cadauno.
IL PORTALE MYHOME_WEB
Per mettere in comunicazione l’abitazione, attraverso una COSTRUTTORE/DISTRIBUTORE BTicino - Tel. 0332.272111 - www.bticino.it SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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CASE-STUDY
CONFERENCE ROOM - Quattro sale per conferenze gestibili anche da remoto
PER INFORMAZIONI Hi-Fi Di Prinzio - Tel. 0871.562198 - www.hifidiprinzio.it
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Recupero degli spazi
Una vasta zona dedicata un tempo ad uffici open-space, è stata trasformata in una avanzata sala conferenze perfettamente attrezzata, più altre tre salette attigue. Tra i protagonisti di questa trasformazione, Di Prinzio Top-Class che ha progettato interamente l’integrazione tecnologica audio e video e di controllo di Luigi Nicolucci
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Una vista della sala principale, denominata “Gianfranco Astaldi” in grado di ospitare fino a 150 persone è dotata di sistema di videoproiezione con replica delle immagini su monitor a scomparsa con lift motorizzati.
i troviamo a Roma, nella prestigiosa sede di Astaldi S.p.A., una delle più grandi aziende italiane impegnata nel settore delle grandi opere, con sedi in tutto il mondo. Nella sede romana dell’azienda, un grande spazio prima utilizzato come uffici open space, è stato letteralmente trasformato in un’avanzata sala per conferenze (anzi sono state ricavate quattro sale - di cui la principale da 150 posti - più tre sale più piccole). All’occorrenza la sala grande denominata Gianfranco Astaldi e due delle tre sale più piccole possono essere trasformate in un unico spazio, ancora più vasto, con i sistemi interconnessi tra di loro. Tra i protagonisti di questa trasformazione Hi-Fi Di Prinzio, con la divisione Di Prinzio Top-Class, gestita da Aldo Serano.
Di Prinzio è stato chiamato per realizzare un complesso di sale conferenze ad alto contenuto tecnologico, caratterizzato però da una sviluppata semplicità d’uso, per permettere a chiunque di utilizzare in modo standard tutte le elettroniche presenti nelle sale, illuminazione compresa. Il cliente ha richiesto anche di poter gestire gli spazi sia da una "control room" adiacente alle sale stesse, ma anche da sedi aziendali diverse, da remoto quindi. L’impianto è composto da un sistema di matrici audio e video che permette il funzionamento delle tre sale in maniera indipendente o, all’occasione, integrate per diventare un ambiente unico. Nella prima sala è stato integrato un sistema di videoproiezione e una replica di monitor con lift motorizzati per la visualizzazione
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CASE-STUDY
CONFERENCE ROOM - Quattro sale per conferenze gestibili anche da remoto
Una vista della sala più grande con le poltrone incassate nel pavimento; l’operazione richiede pochi minuti ed è gestita dal sistema in modo completamente automatico.
Uno dei tre monitor touchscreen da 23" a disposizione dei relatori; permettono di visualizzare le immagini che si stanno inviando e di interagire con i propri portatili sfruttando gli schermi di replica.
ottimale delle immagini da ogni persona, a prescindere dalla posizione di seduta. Se la sala non viene utilizzata per conferenze, ma si richiede maggiore spazio, ad esempio per un evento, un congresso, ecc, il sistema permette di richiudere e di far sparire alla vista le poltrone, i monitor e il videoproiettore. Sul tavolo relatori sono stati
Via Collage della Kramer consente agli operatori di inviare in wireless immagini da tablet/PC/smartphone, in simultanea e non, tramite wi-fi. Sul tavolo sono stati installati cinque microfoni Shure per altrettante postazioni che permettono ai relatori di comunicare con la sala. L’impianto audio è completamente invisibile, con diffusori installati nel controsoffitto. La sala è gestita da
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integrati tre piccoli monitor da 23" touchscreen che permettono di visualizzare le immagini che si stanno inviando e di interagire con i propri portatili sfruttando i touchscreen di replica. Sempre a disposizione dei relatori sono stati integrati due patch da tavolo HDMI/VGA e audio per permettere di inviare le immagini con i classici segnali video HDMI/VGA. Il sistema
un touchscreen AMX posizionato sul tavolo relatori con una grafica intuitiva studiata, ad un primo livello di utilizzo, per consentire a qualsiasi interlocutore di poter mettere in funzione la sala per le conferenze o per altri utilizzi standard. Per un uso avanzato è stato integrato nella sala regia un PC di controllo che permette al personale addetto di poter
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Oltre alla sala principale, denominata Gianfranco Astaldi, sono state realizzate altre tre sale più piccole, due delle quali possono funzionare in collegamento con la sala di regia o in modo indipendente. Qui vediamo una delle tre sale, la Garofalo, dove è installato un monitor da 75", un sistema di videoconferenza, quattro patch da tavolo e un touchscreen di controllo.
Colpo d’occhio per il bel tavolo relatori, ospitato nella sala principale; si vedono i tre display touchscreen da 23", il pannello AMX NX3200 e le due patch a disposizione. Il sistema microfonico è realizzato da Shure.
Alcuni dei componenti utilizzati nel rack in sala regia: possono gestire tre delle quattro sale e il tutto può essere controllato da remoto, anche da altre sedi aziendali.
gestire la sala in modo completo, gestendo qualsiasi funzione. Grazie al sistema di remotaggio basato su un microserver installato all’interno del rack in sala regia, i tecnici Di Prinzio possono intervenire da remoto sul sistema per risolvere on-line problematiche software. Questo sistema permette l’utilizzo e la gestione delle sale anche da sedi aziendali diverse, in Italia o all’estero.
La sala adiacente alla Gianfranco Astaldi, denominata Garofalo, è utilizzata per meeting o piccole riunioni. Ospita un monitor da 75", un sistema di videoconferenza, quattro patch da tavolo e un touchscreen di controllo. Il sistema fa capo al rack principale che permette alla sala di funzionare in maniera indipendente o in collegamento
alla sala principale. Anche questa saletta è provvista del sistema Via della Kramer per la condivisione di file multimediale audio e video e di sistema di controllo per la gestione dell’illuminazione e delle automazioni. La terza sala denominata “sala ginestra” è una replica in formato ridotto della precedente e offre le medesime funzionalità; può essere
gestita in modo indipendente o integrarsi con le altre sale. L’ultima sala, la più piccola, è completamente indipendente, dispone di un videoproiettore integrato in un semplice sistema di automazione per la gestione del telo di proiezione; una patch da tavolo consente semplicemente di inviare le immagini al proiettore per la visualizzazione. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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AUTOMAZIONE - La tecnologia Came per lo spazio hospitality del team di Moto3
L’hospitality firmata Came
Came equipaggia lo spazio hospitality del team di Moto3 con un sistema domotico che ne controlla l’illuminazione, gestisce gli scenari e le funzioni di apertura della porta automatica. Vediamo l’installazione nei particolari di Nicola De bello
S
ponsor del team di Moto3, Came ha messo la sua tecnologia e il suo knowhow al servizio del motorhome che accompagna il team nelle gare internazionali della stagione agonistica 2015, equipaggiando lo spazio hospitality del team con un sistema domotico che ne controlla l’illuminazione, gestisce gli scenari e le funzioni di apertura della porta automatica.
LA SFIDA
Il contesto installativo particolare del motorhome richiedevano una tecnologia in grado di offrire ottime prestazioni in situazioni di uso intensivo come quelle delle gare, garantendo sicurezza
e discrezione, visti gli spazi contenuti a disposizione.
LA SOLUZIONE
La porta automatica, punto di accesso principale del motorhome, è caratterizzata dall’automazione Came per porte scorrevoli Sipario, una soluzione tecnologicamente all’avanguardia, ideale per automatizzare porte scorrevoli capaci di gestire anche intensi flussi di passaggio. Le dimensioni estremamente ridotte del profilo porta, solo 10 cm di altezza, e le linee morbide ed essenziali, hanno permesso a Sipario di adattarsi perfettamente al contesto installativo. La sicurezza del motorhome
PER INFORMAZIONI Came - Tel. 0422.4940 - www.came.it
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I COMPONENTI PRINCIPALI UTILIZZATI n. 1 OH/A.01 alimentatore n. 1 OH/GW gateway di sistema n. 4 OH/6ITCWH (moduli di controllo a sfioramento) n. 1 OH/Dali DMX modulo di controllo per sistemi Dali e DMX n. 1 OH/SRI sonda temperatura interna e umidità n. 1 OH/3RPI modulo 3 ingressi/ 3 uscite relè n. 1 TS10 terminale IP 10” + scatola incasso per terminale TSBOX n. 1 ETI/DOMO server di sistema n. 1 VAS/101 alimentatore 18VDC 500mA n. 1 switch Poe n. 1 antenna access point wifi n 1 tastiera a stand alone BPT ACMR_VR/08
Il touch-screen da parete TS10 permette il controllo del sistema tramite un’interfaccia grafica intuitiva. La navigazione avviene tramite mappe grafiche con l’immagine dello spazio hospitality.
è garantita dal tastierino con lettore di prossimità ACMR VR/08 Bpt che, collegato all’apertura della porta Sipario, consente un controllo degli accessi e l’ingresso alle sole persone autorizzate. All’interno del motorhome è stata creata una rete LAN tramite uno switch Poe e un’antenna access point wi-fi. Le funzioni di apertura e chiusura della porta, così come gli scenari e l’illuminazione, vengono gestiti dal terminale domotico TS10”, mediante il server di sistema ETI/DOMO. Quest’ultimo permette la funzione di master dell’impianto per il controllo del sistema tramite tablet e smartphone muniti di apposita APP. Dotato di display touch-screen da 10 pollici 16/9, il terminale TS10” permette il controllo del sistema tramite un’interfaccia grafica semplice e intuitiva. La navigazione avviene tramite mappe grafiche con l’immagine dello spazio hospitality. Sul terminale si può inoltre visualizzare la temperatura interna del motorhome. La gestione di alcune delle funzioni domotiche del motorhome è inoltre possibile attraverso lo sfioramento delle placche touch OH/6ITCWH attraverso le quali tutti i punti luce di tipo semplice o dimmerato possono essere controllati da più
punti posizionati nell’ambiente. Mediante il modulo OH/Dali DMX è infatti possibile il controllo dei corpi illuminati a LED, la regolazione dell’intensità della luce e il cambiamento del colore del LED, che è stata impostata sulla base dei colori istituzionali del Team. Accedendo alla colorazione attraverso il terminale TS10”, è inoltre possibile visualizzare una corona di gradazioni per variare le tonalità del colore scelto. I moduli di comando a sfioramento OH/6ITCWH sono dotati di moduli di ingresso integrati su placca di vetro bianco con tasti a sfioramento e alloggiabili nelle normali scatole per serie civile. Ogni comando è rappresentato da un LED che riporta lo stato (acceso/spento) del carico controllato. Illuminati da un LED perimetrale che ne identifica la presenza, al fine di ridurre al minimo i consumi, i dispositivi si attivano solo quando l’operatore avvicina la mano. Mediante il terminale e i pulsanti touch è inoltre possibile la gestione degli scenari, ad esempio “tutto acceso-tutto spento”, “gara”, “uscita”, con i quali comandare in maniera centralizzata una serie di operazioni multiple programmate.
CAME, INTERLOCUTORE GLOBALE Came S.p.A., tra i leader riconosciuti in Italia e nel mondo nel settore della home & building automation, si presenta come interlocutore globale nel controllo della casa e nel mondo dell’urbanistica e dell’alta sicurezza al quale offre soluzioni integrate per la regolamentazione e il monitoraggio dei flussi e degli accessi. Il gruppo, rappresentato dal marchio Came Safety&Comfort, progetta, produce e commercializza con i marchi Came, Bpt, Domino LED e GO Italia soluzioni di automazione per ingressi, sistemi domotici e di sicurezza antintrusione, videocitofonia, termoregolazione e illuminazione a LED, e porte e portoni sezionali per ambienti residenziali e industriali; attraverso i brand delle società Urbaco, Parkare offre inoltre soluzioni per l’urbanistica e per i grandi progetti, sistemi per la gestione di parcheggi automatici a pagamento, per il controllo accessi e la protezione di ambienti collettivi come spazi pubblici, piazze e strade. Di proprietà della famiglia Menuzzo, Came S.p.A. è una realtà fortemente legata alle proprie radici italiane. Presente sul mercato con 480 tra filiali e distributori in 118 Paesi del mondo, ha sede a Dosson di Casier in provincia di Treviso e possiede stabilimenti produttivi a Treviso, Sesto al Reghena (PN), Avignone (Francia) e Barcellona (spagna). L’azienda conta 1.370 collaboratori e ha registrato un fatturato di 230 milioni di euro nel 2014.
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AUTOMAZIONE - La domotica BTicino per la ristrutturazione di un antico monastero
Il lusso della semplicità Un antico monastero trasformato in hotel di lusso, dove innovative soluzioni impiantistiche, facili da utilizzare, si integrano in un ambiente raffinato e solo apparentemente essenziale
di Nicola De bello
L
a scelta di ristrutturare uscelta di ristrutturare un antico monastero per trasformarlo in un albergo non è certamente originale. Soprattutto in un Paese, come l’Italia, in cui sono fioriti centinaia di conventi che, con il tempo, sono stati progressivamente abbandonati. Simili edifici sono sorti spesso in luoghi che all’epoca erano considerati spirituali, mentre oggi appaiono particolarmente apprezzati dai turisti alla ricerca di panorami ancora incontaminati. L’idea di ristrutturare un vecchio monastero del 1700, in costiera Amalfitana, poteva quindi portare a realizzare uno dei tanti luoghi di villeggiatura che, solitamente, cancellano lo spirito originale del luogo. Un errore che la proprietaria di Monastero Santa Rosa Hotel & Spa non ha voluto commettere. Al contrario, sin dalla concezione dei progetti originali, si è posta l’obiettivo di conservare l’anima dell’edificio, per permettere agli ospiti di vivere un’atmosfera spirituale unica. Da qui la scelta di realizzare solo 20 camere, ognuna
delle quali occupa due o più celle dell’edificio originale, come per le suites , mantenendo intatta la struttura muraria e la sensazione di serenità che solo i monasteri sono in grado di trasmettere. Il lavoro di ristrutturazione è quindi stato particolarmente lungo e minuzioso per l’esistenza di strettissimi vincoli dal punto di vista architettonico, paesaggistico e storico. La proprietaria si è ispirata ad un concetto ben sintetizzato dal direttore dell’albergo Flavio Colantuoni: “Il lusso della semplicità”. Pur trattandosi di uno dei più esclusivi alberghi incastonati nella splendida costiera Amalfitana, il Monastero Santa Rosa si raggiunge attraverso una strada panoramica a picco sul mare, che attraverso una serie di strette curve consente di godere di paesaggi mozzafiato, che introduce lentamente in quella che sarà l’anima dell’hotel stesso: servizi e comfort al massimo livello, ma proposti in modo discreto. Così, benché la clientela sia relativamente giovane e quindi
PER INFORMAZIONI BTicino - Tel. 0332.272111 - www.bticino.it
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abituata alle più sofisticate innovazioni tecnologiche, la proprietà ha scelto di offrire la tecnologia in modo non ostentato, ma quasi nascondendola. Al contrario di altri hotel, dove le funzionalità tecnologiche vengono esaltate, in questo caso devono essere esclusivamente “a servizio” dell’ospite, con l’obiettivo di renderne l’impiego tanto gradevole quanto semplice..
IL RUOLO DELLA DOMOTICA
Introdurre tecnologie di controllo e gestione degli ambienti, in un tale contesto, rappresenta un equilibrio delicato. Un equilibrio con cui si è dovuto confrontare Gerardo Cardellicchio, titolare di Elettromeccanica Cuomo, che ha curato l’intera installazione. Il primo dilemma con cui si è misurato è stato quello di individuare un’interfaccia adeguata al contesto. All’interno delle camere, così come negli ambienti comuni, la scelta si è indirizzata sulla serie civile Axolute nella versione bianca, una soluzione capace di integrarsi
perfettamente nel contesto di un antico monastero. In questo caso, infatti, è risultato vincente il design essenziale, unito alla linearità formale e non esibita. Del resto, come spiega Cardellicchio, “l’aspetto più difficile del lavoro è stato quello di far ‘scomparire’ l’impianto elettrico, che quasi non doveva essere percepito dagli ospiti”. Un obiettivo al quale ha contribuito anche il fatto che, avendo sopraelevato i pavimenti, è stato possibile far transitare i cavi sotto il piano di calpestio, riducendo al minimo gli interventi sulle pareti in sasso. Per facilitare l’utilizzo della tecnologia, gli ospiti interagiscono solamente attraverso una serie di tasti che, grazie a intuitive serigrafie, permettono di gestire agevolmente il comfort di ogni singola stanza. Questo significa che, all’atto pratico, il personale del piano uscendo dalla stanza preme un tasto per creare lo scenario adatto all’accoglienza dell’ospite. Quest’ultimo, al suo arrivo, decide
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invece quali sorgenti luminose attivare, scegliendo tra scenari differenti, in funzione dell’attività che vuole svolgere, delle esigenze del momento o della temperatura che ritiene più gradevole. La cura dei dettagli è arrivata al punto che, volendo alzarsi senza disturbare il proprio partner, un ospite può accendere solamente delle piccole luci discrete, che lo guidano sino al bagno. Una semplicità di impiego che “nasconde” la tecnologia SCS, grazie alla quale è possibile distribuire l’alimentazione, ma anche i segnali dati, video e audio all’intero complesso. Il tutto sfruttando la flessibilità del protocollo che ha consentito a Cardellicchio di aggiungere anche nuove funzionalità, che non erano state previste nel progetto iniziale.
IL CUORE OLTRE... LA PORTA
Per garantire tutte queste funzionalità, ogni singola stanza deve essere dotata di un proprio quadro elettrico. Apparecchi che, però, striderebbero dal punto di vista estetico. Stupisce così constatare come all’interno delle camere, ma anche attraversando i lunghi corridoi del convento, sia impossibile vedere le installazioni “tecnologiche” che gestiscono la “spiritualità” dell’ex monastero. Il segreto, come spiega il direttore, è in un artificio architettonico che, in fase di progettazione, ha permesso di ricavare delle piccole nicchie, accessibili dal corridoio esterno, nelle quali i quadri sono celati dietro le pesanti porte in legno delle ex celle delle monache. Questo significa che, percorrendo i corridoi, gli ospiti vedono solamente una serie di porte, ma non possono immaginare che nascondano il cuore tecnologico della propria stanza. Solo aprendo una di queste pesanti porte appaiono i quadri Ldx800, equipaggiati con tutte le apparecchiature necessarie al sistema domotico e alla distribuzione di energia. Tutta la componentistica, anche in questo caso, è firmata da BTicino. Una scelta non casuale,
come spiega Cardellicchio, ma dettata dall’esperienza maturata sul campo e dal rapporto di fiducia creatosi nel tempo: “Per affrontare un impianto di queste dimensioni è stato importante poter contare, oltre che su prodotti affidabili, sul supporto tecnico dell’azienda e sulla rapida disponibilità dei componenti in magazzino. Caratteristiche che solo una realtà italiana, ma inserita in un contesto internazionale, con un’efficiente filiale locale e una capillare distribuzione sul territorio, mi ha potuto garantire”.
LA LIBERTÀ DELLA SPA
All’interno delle ex-celle, trasformate in comode stanze, la tecnologia non deve essere percepita. Nella Spa, al contrario, Cardellicchio è stato libero di esaltare le soluzioni tecnologicamente più innovative. In questi ambienti, infatti, l’hotel offre una completa serie di trattamenti estetici e rilassanti, attraverso percorsi benessere studiati sulle singole esigenze degli ospiti. Da qui la libertà, per gli ospiti e per il personale, di scegliere la musica, ma anche la temperatura e
L’INSTALLAZIONE NEI PARTICOLARI
Installazione: Monastero Santa Rosa Hotel & Spa Località: Conca dei Marini - Salerno Categoria: Hotel Cinque stelle Numero camere: 20 Servizi offerti dall’hotel: Uno dei più lussuosi hotel della costiera Amalfitana, con Spa e piscina a sfioro a picco sul mare Installatore: Gerardo Cardellicchio, Elettromeccanica Cuomo – Amalfi Sistema domotico: MyHome con protocollo di comunicazione: SCS Serie civile: Axolute versione bianca Prese area cucina: Tiplug Quadri Bassa Tensione: Hdx Quadri di piano: Ldx800 Quadri cucina: Ldx800 Quadri Spa: Ldx800 Interruttori scatolati: Megatiker Interruttori modulari e accessori: BTdin Cabina di trasformazione: QMT+TRAFO EDM in resina Passerelle: Cablofil a filo Portacavi: Gamma-P
l’illuminazione adatte al particolare trattamento o allo stato d’animo dei singoli. Una scelta che può essere personalizzata attraverso una serie di pannelli touch screen MyHome da 3,5”, che permettono di attivare gli scenari più svariati. Anche in questo caso, benché la tecnologia sia percepita, l’impiego di touch screen ne rende l’impiego
semplice e immediato. Ogni desiderio dell’ospite, anche dal punto di vista ambientale, viene così soddisfatto senza fatica. Il tutto reso ancor più gradevole dal sistema di diffusione sonora che aggiunge l’elevata qualità delle melodie musicali alla professionalità del personale di servizio.
Gli scenari della Spa sono gestiti attraverso pratici touch screen MyHome da 3,5”.
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AUTOMAZIONE - La domotica BTicino per la ristrutturazione di un antico monastero
La serie civile Axolute si integra con l’estetica sobria dell’ex convento, la tecnologia è massicciamente presente ma non ostentata.
Anche il più piccolo dettaglio è stato accuratamente studiato all’interno dell’hotel.
I quadri elettrici Ldx800 sono nascosti dietro le porte in legno.
I quadri principali sono stati cablati e certificati direttamente da BTicino.
RELAX E... STRESS
che risultano necessariamente aggressivi per la presenza di oli, vapori e acqua e dove i cuochi sono chiamati a rispettare gli standard più elevati, oltre a soddisfare i desideri di ogni singolo ospite. Così, per gestire al meglio il processo di preparazione delle pietanze, garantendo elevati standard di sicurezza, è stata evitata la presenza di fiamme
La clientela internazionale, quando arriva in Italia, non può rinunciare alla qualità del cibo. Una qualità che, all’interno di questo prestigioso Hotel, viene esaltata anche dal fatto di servire frutta e verdura a “centimetri zero”, come dice lo stesso direttore. Sono stati infatti ricreati sia l’orto sia l’antico frutteto delle monache, che
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permettono di portare in tavola frutti e verdure colte pochi minuti prima di essere cucinati. L’impianto elettrico di una cucina, seppur di altissima qualità e guidata da uno chef stellato, non può però essere realizzato con gli stessi criteri della zona ospiti. Efficienza, sicurezza elettrica e alimentare, infatti, sono molto più importanti dell’estetica in ambienti
libere. Tutto il calore necessario viene fornito attraverso la rete elettrica, sfruttando piastre ad induzione per la cottura. Una scelta che ha comportato la necessità di installare prese e componenti in grado di tollerare un ambiente particolarmente aggressivo, oltre a potenze anche elevate. Caratteristiche che hanno
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suggerito di installare gli apparecchi della serie industriale Tiplug di BTicino, conformi alla CEI EN 60309. Soluzioni interbloccate che, anche grazie al design essenziale, offrono un’elevata resistenza agli aggressivi presenti nelle cucine, permettendo allo staff di lavorare in condizioni di assoluta sicurezza e igiene. L’affidabilità, del resto, rappresenta un elemento fondamentale nell’impianto elettrico di un hotel esclusivo. Gli ospiti, desiderosi di vivere un’esperienza unica, esigono infatti che tutto funzioni alla perfezione. Un’esigenza che si riflette anche nel quadro elettrico. In cucina il quadro elettrico non deve essere nascosto, anzi facilmente ispezionabile per capire subito l’eventuale dispositivo in default, per poter riprendere l’attività in tempi rapidi ed evitare il rischio di incidenti in locali umidi. Da qui la scelta di utilizzare porte con la chiusura in cristallo, attraverso le quali anche al personale di cucina può identificare immediatamente situazioni anomale..
LA POTENZA DENTRO UN ARMADIO
I limiti dell’approvvigionamento attraverso la rete di gas pubblica hanno suggerito di utilizzare l’energia elettrica anche per il riscaldamento, oltre che per l’impianto di condizionamento, la piscina a picco sul mare, le cucine e le singole utenze. Una situazione che comporta, come intuibile, l’utilizzo di potenze significative. Per tale ragione, all’interno di un vecchio deposito defilato dalla struttura frequentata dagli ospiti, sono stati installati i due armadi Mas 4000 HDX, ingegnerizzati per supportare correnti sino a 4.000 A. Da queste strutture si dirama l’enorme fascio di cavi che consente di distribuire l’energia elettrica all’intero complesso. Un’elevata quantità di cavi, come comprensibile, comporta anche un peso significativo, che deve essere sostenuto adeguatamente nel tempo. Questo anche in considerazione del fatto che, trovandosi in prossimità del mare, l’atmosfera è particolarmente corrosiva. Da qui la scelta di
utilizzare passerelle a filo Cablofil nei controsoffitti e passerelle portacavi Gamma-P. Soluzioni di distribuzione in metallo di elevata qualità, in grado di resistere nel tempo e garantire livelli di affidabilità in linea con gli standard della struttura. Considerando di dover gestire potenze particolarmente elevate, Elettromeccanica Cuomo ha inoltre scelto di non allestire direttamente gli armadi. Al contrario, complice il rapporto di collaborazione instaurato con i tecnici BTicino di Napoli, ha delegato al fornitore stesso l’intero assemblaggio dei quadri di potenza. Con il supporto dello staff tecnico locale, con il quale l’azienda installatrice è rimasta sempre in stretto contattato, sono stati fornite a BTicino le specifiche necessarie alla realizzazione dei quadri, affidando al fornire tutte le operazioni di assemblaggio e certificazione. Una volta assemblate e testate, tutte le strutture sono state trasportate direttamente sul posto, dove l’impresa installatrice ha provveduto al loro posizionamento e al collegamento all’impianto elettrico.
POTENZA SENZA COMPROMESSI L’esigenza di rispettare i più elevati standard di sicurezza e affidabilità ha guidato anche la scelta della
Il trasformatore in resina, nella foto non visibile perché segregato dalla griglia di protezione, è ideale per la bassa rumorosità, la sicurezza ambientale e, in ambiente marino, per la maggiore resistenza alla corrosione. A lato gli interruttori di media tensione. Sotto, Gerardo Cardellicchio davanti ai due armadi Mas 4000 HDX.
cabina di trasformazione. L’energia, infatti, arriva dal fornitore alla tensione di 20.000 V, per essere poi trasformata alla tensione adeguata ad alimentare le diverse utenze dell’albergo, sia a 220 che a 380 V. Anche in questo caso
la scelta si è orientata su una soluzione BTicino, consegnata in cantiere già completa e certificata. La scelta si è così indirizzata verso i quadri QMT equipaggiati con interruttori e sezionatori per impianti di media tensione.
I touch screen MyHome permettono di creare l’atmosfera ideale per ogni ospite. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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TECNOLOGIA
NETWORKING - Breve analisi sui sistemi di sicurezza per il cloud computing
Navigare sicuri tra le nubi informatiche
Gran cosa i servizi cloud. Già, ma con la sicurezza come la mettiamo? Possiamo davvero dormire sonni tranquilli quando affidiamo i nostri dati e documenti a una nube ad accesso pubblico? In realtà sì. Se è vero che l’uso del cloud presenta dei rischi, è anche vero che le strategie di difesa non mancano. Eccone alcune di Marco Galloni
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a libertà comporta sempre dei rischi. Questo vale non soltanto per gli uomini e per gli esseri viventi in generale ma anche per i dispositivi elettronici. Prendiamo il cloud computing, per esempio. Non c’è dubbio che rappresenti un’eccellente opportunità per sgravare server e computer da buona parte del carico dovuto all’archiviazione, all’elaborazione e alla trasmissione di dati e documenti; questo vale
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in particolare per le grandi strutture aziendali, amministrative e governative, ma anche per gli utenti privati con i loro personal computer. Con il termine cloud computing, lo ricordiamo, si intende l’erogazione di determinati servizi informatici mediante risorse esterne accessibili attraverso Internet. L’utente affida i suoi dati e documenti al fornitore del servizio cloud, che mette a sua disposizione le risorse necessarie per achiviarli, elaborarli, trasmetterli, eccetera.
Il cloud computing prevede almeno tre servizi fondamentali: il SaaS (Software as a Service), cioè l’uso di programmi residenti su un server remoto, esterno ai computer dell’utente; il DaaS (Data as a Service), che consiste nel mettere a disposizione degli utenti documenti e dati accessibili via Web, come fossero depositati su un immenso hard disk virtuale; l’HaaS (Hardware as a Service), grazie al quale l’utente invia al computer virtuale i propri dati e
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poi se li vede restituire elaborati. E ci sono anche altri servizi, quali il PaaS (Platform as a Service), cioè la distribuzione di piattaforme che permettono agli utenti di sviluppare, testare e gestire applicazioni complesse senza dover acquistare e configurare risorse hardware e software aggiuntive, e lo IaaS (Infrastructure as a Service), vale a dire l’impiego di infrastrutture hardware o virtuali in remoto.
UN ESEMPIO DI ECOLOGIA INFORMATICA
Le risorse e i servizi sopra menzionati, e questo è importante, vengono assegnati dal provider solo in ragione di quel che effettivamente serve a soddisfare le necessità dell’utente; è ciò che in gergo si chiama “pay-as-you-go”, cioè sfruttare il servizio al minimo indispensabile, senza sprechi. In questo senso il cloud computing si presenta come un esempio di ecologia informatica, se ci si passa l’espressione: cioè un servizio capace
di ridurre i fabbisogni, in termini di hardware, software e potenza di calcolo, di quell’immensa casa comune che è la rete (ecologia viene da “oikos”, che vuol dire “casa”, “ambiente”). Tutte rose e fiori, dunque? No. Non occorrono chissà quali competenze per immaginare i problemi di sicurezza che l’uso del cloud computing comporta. Prendiamo un’azienda che voglia archiviare su cloud i progetti di un nuovo dispositivo in attesa di brevetto: come SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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NETWORKING - Breve analisi sui sistemi di sicurezza per il cloud computing
Fig. 1) Principio di funzionamento del cloud computing: con quest’espressione si intende l’erogazione di servizi informatici come l’archiviazione, l’elaborazione e la trasmissione di dati e documenti mediante risorse esterne accessibili attraverso Internet. L’utente affida i suoi dati e documenti al fornitore del servizio cloud, che mette a disposizione le risorse informatiche necessarie per elaborarli.
può essere certa che i suoi segreti industriali non saranno violati, visto che, almeno potenzialmente, sono accessibili a tutti? È evidente che il cloud computing impone l’adozione di misure di sicurezza particolari.
GLI ASPETTI CRITICI DEL CLOUD
Lo ricorda un documento dal titolo “Cloud computing: indicazioni per l’utilizzo
consapevole dei servizi” diffuso dal garante per la protezione dei dati personali: «Il trasferimento dei dati dai computer locali verso sistemi remoti di proprietà di un terzo fornitore del servizio presenta, accanto a potenziali utilità, anche aspetti che necessitano di specifica attenzione». Il documento non manca di elencare questi aspetti. Ci limitiamo a ricordarne alcuni. Primo: l’utente, affidando
CLOUD PRIVATE, PUBBLICHE E IBRIDE
Le nuvole informatiche (cloud computing) non sono tutte uguali. È ormai di uso comune distinguerne almeno due tipi: le private cloud (nubi private) e le public cloud (nubi pubbliche). Le private cloud sono servizi IaaS basati su reti, server o firewall ubicati nei locali dell’azienda o del privato che utilizza la nube; il loro punto di forza sta nel fatto che l’utente ha un maggior controllo sull’infrastruttura, può gestire in autonomia e in tempo reale le risorse. Le public cloud, invece, sono infrastrutture di proprietà del provider che quest’ultimo mette a disposizione di singoli utenti, aziende o amministrazioni; a differenza delle private, le public cloud sono strutture condivise, quindi il problema della sicurezza ha maggior rilevanza. Ci sono poi le hybrid cloud (nuvole ibride, o intermedie), che sfruttano servizi erogati da infrastrutture sia private sia pubbliche, e le community cloud, nelle quali l’infrastruttura è condivisa dagli utenti di una comunità.
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i suoi dati e documenti a un fornitore esterno, ne perde il controllo esclusivo; la riservatezza e la disponibilità delle informazioni allocate su cloud si trovano a dipendere anche dalle procedure di sicurezza adottate dal provider. Secondo aspetto: il servizio cloud scelto dal cliente potrebbe essere il risultato di una catena di servizi forniti da provider diversi; in caso di filiere molto complesse il cliente
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potrebbe perdere il controllo della situazione, non riuscire più a capire quale, tra i diversi provider, ha accesso a cosa. Terzo aspetto: il servizio virtuale potrebbe talvolta risultare rallentato, degradato o addirittura indisponibile a causa di picchi di traffico o di guasti. Occorre poi tener conto che i fornitori di servizi cloud gestiscono dati e documenti di utenti diversi, che potrebbero avere esigenze differenti o persino contrastanti, e che la conservazione dei dati in stati o paesi diversi da quello di residenza dell’utente potrebbe creare problemi legali in caso di contenzioso tra utente e fornitore. Non bisogna poi dimenticare che l’adozione da parte del provider di tecnologie proprie potrebbe ostacolare la transizione dei dati da un sistema a un altro o lo scambio tra utenti che utilizzano cloud tecnologicamente differenti. È vero che, come dichiarava Alberto Meneghini di IBM Italia in un’intervista a firma Matteo Scarabelli pubblicata su “Wired” il 14 ottobre 2014, «le informazioni che si trovano nel cloud restano di proprietà del cliente», ma questo non basta a garantire la piena sicurezza. Per il semplice motivo che, come detto, le informazioni non sono più soltanto del cliente: altri operatori possono accedervi.
consigliabile effettuare e conservare copie di backup almeno dei dati e dei documenti più importanti. È bene non perdere di vista i dati, verificando se rimangono nella disponibilità fisica del provider o se questi è soltanto un intermediario che li affida ad altri operatori. Sapere in quale stato o paese saranno allocati i dati permetterà di stabilire la giurisdizione da applicare in caso di contenzioso tra l’utente e il fornitore del servizio. Controllare le clausole contrattuali può aiutare sia l’utente sia il provider a definire le modalità operative del servizio e i parametri di sicurezza; l’utente deve esaminare in particolare le garanzie di qualità del servizio e le penali che il provider è tenuto a pagare in caso di inadempienze. Un parametro importante è il tempo di persistenza dei dati sul cloud: l’utente deve controllare il termine ultimo oltre il quale il provider cancellerà definitivamente i dati affidatigli, mentre il provider deve fornire adeguate garanzie sul rispetto di tale termine ultimo. L’utente, infine, farà bene a valutare le misure e le tecnologie di sicurezza con cui il provider protegge i dati
depositati su cloud, preferendo i fornitori che utilizzano connessioni cifrate e meccanismi di identificazione di complessità adeguata. Al provider, infine, spetta il compito di formare il personale preposto al trattamento dei dati attraverso corsi di istruzione e aggiornamento: il rischio di perdita o alterazione, infatti, non è legato solo a eventuali comportamenti sleali o fraudolenti ma anche a errori umani, negligenza e ignoranza (fonte: “Cloud computing: indicazione per l’utilizzo consapevole dei servizi”, documento emanato dal garante per la protezione dei dati personali). A questo punto viene naturale domandarsi: come è possibile, nella pratica, prendere tutte queste precauzioni, controllare una simile quantità di dettagli, dalle tecnologie di connessione del provider al luogo geografico in cui sono fisicamente collocati i server? La risposta prende il nome di Service Level Agreement (SLA): si tratta di accordi stipulati tra il provider e l’utente che descrivono il servizio fornito, gli obiettivi e le responsabilità delle parti in causa. I Service Level Agreement
COSA POSSONO FARE L’UTENTE E IL PROVIDER PER RENDERE PIÙ SICURO IL CLOUD
Cosa fare allora? Visto che nessuno ha voglia di rinunciare al cloud, e la sempre maggior diffusione dei servizi su nube informatica lo dimostra, è sufficiente prendere alcune precauzioni. Possiamo suddividerle in due famiglie: quelle che l’utente può attuare da sé, e quelle disponibili sotto forma di soluzioni, prodotti e servizi forniti da aziende specializzate. Per quanto riguarda la prima famiglia è bene che l’utente definisca innanzitutto la quantità e il tipo di dati e documenti che intende esternalizzare: dovrà valutare se è opportuno o no trasferirli su cloud, calcolare i danni economici e operativi che l’eventuale indisponibilità o perdita dei dati può avere sulla sua attività. L’utente deve poi verificare l’affidabilità del provider e le caratteristiche dei servizi di connettività di cui si avvale, per valutare se sono compatibili con le sue esigenze. È sempre meglio preferire servizi cloud basati su standard e formati aperti, perché semplificano la transizione da un sistema a un altro. È inoltre Fig. 2) Tra i diversi tipi di nube informatica ci sono le hybrid cloud, una combinazione di private e public cloud. A utilizzare di più le nubi ibride sono le imprese IT e gli enti pubblici, che le preferiscono in virtù della maggior semplicità d’accesso, dell’ampia possibilità di scelta, dei costi inferiori e del maggior livello di sicurezza. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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Se è vero che i dati e i documenti depositati su cloud restano di proprietà del cliente, è altrettanto vero che quest’ultimo, affidandoli a un fornitore esterno, ne perde il controllo esclusivo; la riservatezza e la disponibilità delle informazioni allocate su cloud dipendono anche dalle procedure adottate dal provider. non sostituiscono i contratti formali, soggetti al controllo giurisdizionale: una volta stipulato il contratto, gli SLA svolgono il ruolo di obblighi contrattuali, rappresentano un utile strumento per garantire la qualità del servizio (QoS), per definire le condizioni commerciali, per ridurre il numero dei contratti e le spese legali, eccetera.
LE SOLUZIONI DI CISCO SYSTEMS
Accanto alle misure testè elencate, che spetta all’utente e al provider prendere, ce ne sono altre che potremmo definire eterogene o se preferite eterogenee, nel senso che hanno origine da fuori, da aziende che producono software e/o hardware per la sicurezza del cloud computing. Una di queste soluzioni è l’Advanced Malware Protection (AMP) Private Cloud di Cisco Systems, un’applicazione pensata per quelle aziende e organizzazioni che, bisognose di un grado di sicurezza elevato, intendono limitare l’uso del cloud pubblico. L’AMP di Cisco, che
Fig. 3) Sia l’utente sia il provider possono fare molto per rendere più sicuro il cloud computing. L’utente deve innanzitutto stabilire il tipo di dati e documenti che è opportuno trasferire su cloud, dopodiché deve verificare l’affidabilità del provider e le caratteristiche dei servizi di connettività di cui si avvale, per valutare se sono compatibili con le sue esigenze. Il provider, dal canto suo, è tenuto a formare mediante corsi di istruzione e aggiornamento il personale preposto al trattamento dei dati.
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è una soluzione di tipo “on-premises” e “airgapped” (fra un attimo vedremo il significato di questi termini), offre una protezione avanzata dal malware tramite analisi dei big data, analisi continua e procedure di sicurezza archiviate in locale. Con l’espressione “on-premises” si intendono quei software installati e gestiti attraverso computer locali; il concetto di “onpremises” è opposto a quello di “off-premises”, che si riferisce a software il cui uso avviene tramite accesso remoto via Internet a computer o architetture hardware esterne. Quanto all’“air gapping”, si tratta di una misura di sicurezza che isola fisicamente computer singoli o connessi in network da reti potenzialmente pericolose quali Internet, LAN e simili. In figura 4 è rappresentato il principio di funzionamento dell’Advanced Malware Protection: quando l’AMP individua un file sospetto interagisce con il database Cisco preposto alla sicurezza nel cloud e inizia una
procedura di valutazione del file. L’Advanced Malware Protection invia soltanto informazioni di tipo SHA-256 (Secure Hash Algoritm 256, un algoritmo per crittografia che lavora con word di 32 bit) rese anonime, dopodiché aggiorna l’applicazione AMP e attiva procedure di sicurezza retroattive. Tra i punti di forza dell’Advanced Malware Protection ricordiamo la semplicità d’uso (AMP e relativo sistema di gestione costituiscono un unico prodotto da installare nell’hardware) e la scalabilità (ogni richiesta di cloud privato supporta fino a 10.000 connettori ed è possibile aggiungere all’ambiente più applicazioni, man mano che le esigenze lo richiedono). Tra le soluzioni Cisco Systems ricordiamo ancora: l’ASA 9.0, un software che risolve i problemi di sicurezza nel Web senza gravare sul network; il Cloud Web Security, che protegge i dispositivi aziendali dagli attacchi provenienti dal Web; la suite cloud Umbrella di OpenDNS, società di recente
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Fig. 4) Principio di funzionamento del Cisco Advanced Malware Protection (AMP) Private Cloud: quando l’AMP individua un file sospetto interagisce con il database Cisco preposto alla sicurezza (AMP Threat Intelligence Cloud) e inizia le procedure di valutazione del file medesimo. L’analisi avviene esclusivamente a livello cloud; in questo modo i computer (in basso nella figura) restano fisicamente isolati da reti potenzialmente non sicure quali Internet, LAN e simili. acquisita da Cisco (vedi box). Il modo più sbrigativo per eliminare i rischi connessi alla libertà, per tornare a quanto dicevamo all’inizio, consiste nel rinunciare alla libertà. Possiamo senz’altro fare a meno dei servizi cloud, ma sarebbe davvero una buona idea? Forse è più saggio utilizzare la nube e tutelarsi con qualche efficace sistema di protezione.
LA “SICUREZZA PROFETICA” DI UMBRELLA
La scorsa estate Cisco ha acquisito per 635 milioni di dollari la statunitense OpenDNS, una delle più importanti fornitrici al mondo di servizi per i nomi di dominio. Per l’esattezza, l’acquisizione è ancora in corso d’opera; si prevede sarà completata nel primo trimestre 2016. Grazie a questa operazione, Umbrella – la suite cloud di OpenDNS per la protezione da malware, phishing, bot e attacchi online – passa sotto il controllo di Cisco Systems, che potrà così meglio soddisfare le esigenze degli oltre 50 miliardi di dispositivi che si prevede saranno connessi a Internet entro il 2020. Il DNS (Domain Name System), lo ricordiamo, è il protocollo con cui i nomi dei domini Internet vengono individuati e tradotti in indirizzi IP. OpenDNS, che gestisce il 2% delle richieste Internet nel mondo, 65 milioni di utilizzatori al giorno e 80 miliardi di richieste DNS, sottolinea la superiorità del proprio sistema rispetto a quelli della concorrenza: mentre questi ultimi si limitano a reagire agli attacchi informatici nel momento in cui si presentano, con il risultato di non riuscire a tenere il passo con cui la pirateria escogita tecniche di aggressione sempre più ingegnose, Umbrella è «una soluzione di sicurezza profetica che anticipa e blocca l’attività malevola prima che questa minacci la rete del cliente». Umbrella di OpenDNS/Cisco funziona con ogni accesso, protocollo e applicazione, opera via cloud e quindi non appesantisce le strutture hardware, è veloce e scalabile.
Il firewall Cisco ASA-5505, progettato per la protezione informatica di piccole aziende, uffici remoti e telelavoratori: tra le sue funzioni ricordiamo il controllo delle applicazioni e il supporto di protocolli audio video, la protezione contro worm, virus, spyware, adware e malware, la connessione SSL/IPsec e la protezione IPCom. SYSTEM INTEGRATOR MAGAZINE
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TECNOLOGIA
VIDEOPROIEZIONE - Tutti i vantaggi di AISYS - Aspectual Illumination System di Canon
AISYS, alla ricerca dell’immagine perfetta La tecnologia AISYS di quarta generazione permette, rispetto alle versioni precedenti, di ridurre le dimensioni dei gruppi ottici, di avvicinare del 20% le lenti alle lampade di proiezione e di abbattere le dispersioni luminose. Grazie a questo i proiettori Canon XEED, sui quali tale tecnologia è implementata, possono operare negli ambiti più critici e delicati, dal CAD per l’ingegneria all’imaging medicale di Marco Galloni
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a Aspectual Illumination System, meglio conosciuta come AISYS, è giunta alla versione 4.1. Si tratta di una tecnologia ideata da Canon allo scopo di esaltare le prestazioni dei pannelli LCoS (Liquid Crystal on Silicon). AISYS e LCoS sono quindi due tecnologie strettamente legate, o se volete una tecnologia nella tecnologia: non si può parlare dell’una senza tener conto dell’altra. Nascono entrambe nel 2004. A quel tempo la maggior parte dei proiettori convenzionali utilizzava pannelli a cristalli liquidi di tipo trasmissivo che, a causa del non omogeneo funzionamento dei
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circuiti di pilotaggio dei pixel, producevano fastidiosi effetti “lattice” e “arcobaleno”. Per risolvere il problema, Canon cominciò a usare pannelli a cristalli liquidi riflettenti capaci di miscelare in modo più uniforme i singoli pixel e di produrre immagini ad alta risoluzione prive dei difetti di cui si è detto: gli LCoS, per l’appunto. I pannelli LCoS si rivelarono subito performanti, questo sì, ma anche critici, difficili da usare: non si riusciva a conciliare l’esigenza di ridurre le dimensioni del gruppo ottico con gli elevati livelli di luminosità e contrasto necessari per generare immagini di qualità adeguata, utilizzabili non solo
in ambito consumer ma anche nel professionale. Fu così che gli ingegneri Canon misero a punto la AISYS, una tecnologia che, per illuminare gli LCoS, utilizza fasci di luce verticali e orizzontali separati, i cui parametri possono essere regolati indipendentemente (vedi box nelle pagine successive). L’AISYS di prima generazione si fece apprezzare per un sensibile aumento del contrasto, per le immagini brillanti e per l’ottima gradazione di colore. Nel 2006 fu introdotta la AISYS di seconda generazione, caratterizzata da maggior efficienza, da un’illuminazione più
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La tecnologia AISYS permette di utilizzare i pannelli LCoS all’interno di proiettori compatti. In evidenza il gruppo ottico AISYS/LCoS: si riconoscono la lampada di proiezione (prima a destra), il sistema di illuminazione e (a sinistra) il gruppo per la separazione/ricombinazione del colore. uniforme e da livelli di brillantezza e contrasto più elevati. La terza generazione AISYS risale al 2008: grazie all’uso di lenti “a occhio di mosca” e di lampade capaci di un miglior rendering del colore, la AISYS III permetteva di ridurre ulteriormente le dimensioni dei proiettori e di contenere i costi di produzione.
LUMINOSITÀ REALE E LUMINOSITÀ DICHIARATA
Arriviamo così al 2011, anno in cui viene presentata la AISYS di quarta generazione: dimensioni del sistema per la separazione/ combinazione più contenute, ottiche migliorate, minor distanza tra la lampada e le lenti di proiezione, maggior brillantezza, queste le principali caratteristiche della AISYS IV. La versione 4.1 presenta ulteriori miglioramenti: la resa luminosa del proiettore è più efficiente, e questo nonostante siano utilizzate lampade meno potenti, con conseguente riduzione della dissipazione termica e degli ingombri. I
Il Canon XEED WUX6000, proiettore professionale con tecnologia LCoS/AISYS 4.1. Accreditato di una luminosità di 5700 lumen, ha un’efficienza molto elevata: il consumo è limitato a 0,076 watt per lumen. Il WUX6000 può contare su cinque obiettivi intercambiabili: utilizzando l’obiettivo zoom grandangolare è possibile proiettare immagini di dimensioni molto grandi, fino a 600”.
Una slide Canon mostra a confronto le prestazioni di proiettori LCD convenzionali (a sinistra), DLP (al centro) e Canon XEED con pannelli LCoS: nell’immagine a sinistra e in quella al centro sono evidenti difetti quali il reticolo, l’“effetto arcobaleno” e la scarsa gradazione dei colori; difetti assenti nell’immagine generata dal proiettore con pannelli LCoS. proiettori con tecnologia AISYS 4.1, inoltre, garantiscono un perfetto equilibrio tra luminosità del bianco e luminosità del colore, quest’ultima definita Color Light Output (CLO): nei data sheet dei convenzionali proiettori DLP a chip singolo, afferma la Canon, viene di solito riportato il dato relativo alla sola luminosità del bianco, tralasciando la Color Light Output. Ne consegue che la luminosità complessiva, data dalla somma del bianco più i colori, può risultare inferiore anche del 30% al dato dichiarato. Nei proiettori Canon sui quali è implementata la tecnologia AISYS 4.1 questo non accade: la luminosità del bianco e dei colori è identica, sicché il dato dichiarato coincide perfettamente con la luminosità effettiva, reale (vedi box nella pagina successiva).
AVVICENDAMENTO AL VERTICE DELLA GAMMA XEED
Disponibile solo sui proiettori della linea XEED, la AISYS 4.1 si trova già su diversi modelli. Ricordiamo, per fare solo qualche esempio, il WUX4000, il WUX5000, il WUX6000 e l’SX6000, già presenti in catalogo. Per il 2016
sono attesi il WUX6010 e il WUX4K500ST, quest’ultimo definito dalla Canon, sulla base di ricerche di mercato risalenti al 1° settembre 2015, «il più piccolo e leggero proiettore 4K per installazione fissa al mondo». Il WUX6000, progettato per impieghi professionali “heavy duty”, mostra tutta la superiorità degli LCoS: i suoi tre pannelli da 070” con risoluzione WXGA+ (1440 x 900 pixel in formato 16:10) hanno una resistenza al calore Uno dei pannelli LCoS con cui sono equipaggiati i vpr Canon della linea XEED. Lanciati sul mercato nel 2004, gli LCoS eliminano i fastidiosi effetti “lattice” e “arcobaleno” tipici dei proiettori convenzionali con pannelli a cristalli liquidi di tipo trasmissivo.
TECNOLOGIA
VIDEOPROIEZIONE - Tutti i vantaggi di AISYS - Aspectual Illumination System di Canon
Qui a fianco, il WUX6010 è destinato a sostituire il WUX6000. Nella pagina a fianco, il WUX5000. straordinaria, che consente loro di proiettare un’immagine fissa per 100 ore consecutive senza subire danni; questo fa del WUX6000 un proiettore particolarmente indicato per essere utilizzato nell’ambito di mostre, installazioni artistiche, esposizioni e simili. Il WUX6000 rimarrà in catalogo ancora per un po’, ma in futuro sarà sostituito dal WUX6010, destinato a succedergli al vertice della gamma dei proiettori XEED per installazione fissa. Rispetto al predecessore il WUX6010 vanta una luminosità più elevata, 6000 lumen, e una risoluzione WUXGA; il rapporto di contrasto è di 2000:1. Dotato di ingresso HDBaseT che consente di prelevare il segnale da sorgenti
Al prossimo ISE 2016 Canon utilizzerà due WUX4K500ST per proiettare immagini 4K su uno schermo curvo, in modo simile a quello che si vede nella foto (scattata all’ISE 2015). La manovra è resa possibile dal grandangolare 4K di nuova concezione e dal sistema di messa a fuoco periferica di cui il WUX4K500ST è dotato.
distanti fino a 100 metri, il WUX6010 dispone altresì di un processore di immagini che consente funzioni quali la “edge blending”, il pictureby-picture da due sorgenti e la correzione della distorsione a quattro punti. Il sistema motorizzato per il decentramento dell’obiettivo, lo zoom e la messa a fuoco, insieme all’accesso semplificato alla lampada e al filtro dell’aria, riducono i tempi di installazione/messa a punto e i costi di manutenzione. Come il WUX6000, anche il WUX6010 dispone di cinque obiettivi intercambiabili.
IMMAGINI 4K SU UNO SCHERMO CURVO
Non meno interessante è il WUX4K500ST, che sarà disponibile nel primo semestre 2016. Le sue peculiarità ne fanno una sorta di ambasciatore del 4K, nel senso di dispositivo capace di esportare questo formato al di là
dei confini del cinema professionale: i pannelli LCoS ad alta definizione (4069 x 2400 pixel) di cui è dotato, il gruppo ottico AISYS 4.1 e il tempo di latenza estremamente basso (16,6 mS) consentono di utilizzare il 4K500ST in ambito CAD per ingegneria, nel 3D modelling, nella simulazione, nel rendering e persino nell’imaging medicale, tutte applicazioni che richiedono un dettaglio molto elevato. Altre caratteristiche che favoriscono la versatilità e l’interdisciplinarità del 4K500ST sono la luminosità di 5000 lumen e l’obiettivo con apertura costante (f/2,6) sull’intera escursione dello zoom. Equipaggiato con un grandangolare 4K di nuova concezione, il 4K500ST è anche dotato di messa a fuoco periferica, ciò che gli consente di proiettare grandi immagini da breve distanza e su superfici non piane. All’ISE 2016 del febbraio prossimo Canon sfrutterà tali caratteristiche - e su questa
COME FUNZIONA LA TECNOLOGIA AISYS I Liquid Crystal on Silicon (LCoS) utilizzati nei proiettori multimediali Canon sono, secondo il produttore giapponese, il tipo ideale di pannello riflettente a cristalli liquidi. Per funzionare in modo corretto, tuttavia, gli LCoS devono essere utilizzati insieme a un dispositivo denominato Polarization Beam Splitter (PBM) che suddivide il fascio di polarizzazione. Risulta però alquanto difficile utilizzare insieme gli LCoS e il PBM in proiettori di dimensioni compatte mantenendo nello stesso tempo adeguati livelli di brillantezza (brightness). La tecnologia AISYS è stata sviluppata proprio per risolvere questo problema. In figura ne vediamo il principio di funzionamento: si riconoscono due fasci luminosi indipendenti, uno relativo alla direzione verticale (in alto), l’altro a quella orizzontale. Il fascio verticale viene fatto convergere sul PBM e sul pannello LCoS con un angolo più stretto: in questo modo si eliminano le dispersioni di luce e si incrementa il contrasto. Nella direzione orizzontale l’angolo di convergenza è sensibilmente più ampio, il che permette di ottenere un aumento della brillantezza. Tutto questo si ottiene collocando lungo i due percorsi luminosi delle lenti che agiscono indipendentemente, separatamente. Nell’AISYS di terza generazione venivano utilizzate lenti multiple “a occhio di mosca” disposte in modo da funzionare come lenti unidirezionali convesse. Questa soluzione ha consentito di ridurre il numero complessivo delle lenti, le dimensioni del gruppo ottico e i costi di produzione; nello stesso tempo si incrementava la brillantezza e si riusciva a mantenere un elevato contrasto; l’uso di lampade ad alte prestazioni garantiva inoltre una riproduzione dei colori più fedele. Nella quarta generazione AISYS le lenti si trovano il 20% più vicine alle lampade: ne conseguono un’ulteriore riduzione delle dimensioni del gruppo ottico e una maggior brillantezza.
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UNA QUESTIONE DI LUMINOSITÀ
Le figure qui a seguire mostrano la superiorità dei proiettori Canon XEED con tecnologia LCoS rispetto ai proiettori DLP convenzionali. Nelle due figure a sinistra è rappresentata la differenza tra luminosità del bianco e del colore in un Canon XEED WUX5000 (in alto) e in un proiettore DLP della concorrenza: nel WUX5000 la luminosità del colore è esattamente identica a quella del bianco, mentre nel DLP è solo una percentuale di questa, il 68,4%. Le due figure a destra mostrano le perdite di luminosità causate dalla sostituzione di una lente zoom standard con un altro tipo di lente, nella fattispecie una telephoto: nel caso del WUX5000 la perdita di luminosità è limitata al 17%, mentre in un proiettore DLP convenzionale può raggiungere il 30%.
notizia in anteprima concludiamo - per una demo di sicuro effetto: due WUX4K500ST utilizzati contemporaneamente proietteranno su un grande schermo curvo immagini 4K capaci di avvolgere lo spettatore. Una sorta di video stereoscopico, insomma. O per meglio dire, di video surround. Sotto, tutti i proiettori professionali Canon XEED per installazione fissa sono dotati di controlli separati per brillantezza, colore e saturazione che permettono di effettuare la regolazione fine all’interno di un’immagine. I Canon XEED si avvalgono inoltre di una innovativa tabella di ricerca (3D-LUT) che, grazie all’aumento dei setting point, permette una riproduzione dei colori più precisa e una gradazione più naturale (vedi figure a destra).
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TECNOLOGIA
RISPARMIO ENERGETICO - Involucro edilizio ad alte prestazioni
La facciata come interfaccia smart
Un esempio di moderna architettura bioclimatica in cui estetica, tecnologia e sostenibilità sono il risultato di una progettazione integrata che ha il suo cuore efficiente nell’involucro edilizio di Sara Poletto
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È
in classe energetica A+ ed è candidato alla certificazione Leed rating Gold, una pagella di sostenibilità ottenuta, o quasi, soprattutto grazie alle performance dell’involucro edilizio. Il Centro Direzionale Umberto Forti di Montacchiello è un interessante esempio di architettura bioclimatica nel quale le soluzioni impiegate per la costruzione delle superfici trasparenti sono parte integrante dei sistemi per il controllo delle condizioni ambientali dell’intero complesso. Un insediamento terziario alle porte di Pisa che racconta come l’involucro edilizio possa essere, a tutti gli effetti, un’interfaccia intelligente fra gli spazi interni e quelli esterni, regolandone il rapporto in ottica di comfort e risparmio energetico. La forma stessa dell’edificio è il risultato dell’approccio bioclimatico che ne ha determinato non solo le volumetrie, che lo distinguono dal tessuto industriale circostante, ma anche le prestazioni. “Le soluzioni costruttive scelte per le facciate”,
ha spiegato l’ingegner Serri di Ati Project che, insieme all’architetto Branko Zrnic, ha progettato l’edificio, “sono differenziate a seconda del loro orientamento: se le superfici opache sono prevalentemente orientate verso nord e ovest, in modo da minimizzare le dispersioni invernali e proteggere gli ambienti di lavoro dall’irraggiamento estivo, le partizioni trasparenti sono invece rivolte a sud e a est. Inoltre, sono schermate da frangisole per consentire l’ingresso dei raggi solari solamente nella stagione fredda, senza pregiudicare però l’apporto dell’illuminazione naturale”. “Per le facciate trasparenti”, ha proseguito Branko Zrnic, “ci siamo rivolti a Schüco Italia che ha sviluppato una soluzione specifica per le nostre esigenze architettoniche. Successivamente abbiamo fatto riferimento ai tecnici di Aza - Aghito Zambonini per verificare la fattibilità tecnica”. Ed ha, infatti, concluso così Gianluca Bortot, Responsabile Tecnico di Aza: “La particolare conformazione dell’involucro vetrato del Centro Direzionale Umberto Forti, che presenta notevoli elementi in rilievo,
è stata ridefinita in stretta collaborazione sia con i progettisti sia con i tecnici del general contractor, ottimizzando le soluzioni statiche, tecnologiche e costruttive anche grazie all’impiego di software per la modellazione tridimensionale. La sinergia con i tecnici di Schüco Italia ha portato poi allo sviluppo di una soluzione specifica per la contestualizzazione degli aggetti strutturali e alla conseguente realizzazione di profili estrusi in alluminio customizzati, in una delicata operazione di design sartoriale”. Fra gli elementi più significativi dal punto di vista tecnico si distinguono i montanti di sostegno della facciata continua della hall, che hanno un’altezza di 11,5 metri. Gli snelli componenti del sistema sono integrati da profili in acciaio inox che ne enfatizzano la doppia funzione, estetica e strutturale. Per permettere, infine, un ulteriore contenimento dei consumi, l’apparto impiantistico impiega, fra le altre cose, un sistema geotermico per la climatizzazione indoor, recuperatori di calore e moduli solari fotovoltaici sulla facciata e sulla copertura.
In queste pagine, due immagini del nuovo Centro Direzionale Umberto Forti, insediamento terziario alle porte di Pisa.
Le soluzioni impiegate per la costruzione delle superfici trasparenti sono parte integrante dei sistemi per il controllo delle condizioni ambientali interne dell’intero complesso.
IL SISTEMA SCHÜCO FW 50+ Per realizzare la facciata principale del Centro Direzionale Umberto Forti è stato impiegato il sistema in alluminio Schüco FW 50+ a montanti e traversi, che permette la realizzazione di superfici vetrate eleganti, senza limitare le molteplici declinazioni stilistiche tipiche dell’architettura contemporanea. Il sistema è infatti declinato in numerose varianti, che consentono ai progettisti di valorizzare le proprie idee a seconda delle necessità, dal contenimento dei consumi energetici all’ampiezza dei reticoli e delle altezze di costruzione (con pesi dei tamponamenti fino a 6 kN), oltre alla possibilità di garantire la massima sicurezza con caratteristiche antifulmine, antieffrazione, antiproiettile e antiesplosione. www.schueco.com
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TECNOLOGIA
RISPARMIO ENERGETICO - Illuminazione e controllo
Ospitalità giapponese sotto i riflettori
Il sistema di gestione della luce Helvar ha permesso al ristorante Sushi B di ottimizzare le dotazioni impiantistiche, l’energia consumata e di disporre di scenografie adatte ad ogni area ricettiva di Sara Poletto - ph Tiziano Scaffai©
U
n progetto che vuole essere culinario e, allo stesso tempo, emozionale, capace di comunicare una sensazione di benessere diffusa, dal palato agli occhi. Il ristorante giapponese Sushi B di Brera, centro storico e artistico di Milano, è frutto della collaborazione tra gli architetti Yukio Ishiyama e Nobuhiko Shimada per Studio Garde Italy e gli architetti Stefano Corò e Nicola Pellizzaro per Merotto Milani, che hanno dato vita ad un concept architettonico che rispecchia le esigenze dell’ospitalità e della cucina giapponese, scegliendo Helvar come
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partner per la gestione e il controllo della luce. Ad eccezione della luce zenitale dei faretti Led incassati a soffitto puntati sui tavoli e sui piani di lavoro per esigenze pratiche, tutti gli ambienti sono caratterizzati dalla quasi totale assenza di fonti luminose dirette e, perciò, privi di apparecchi illuminanti visibili. La luce aiuta a esaltare e definire gli elementi architettonici grazie ai Led lineari posti nei tagli tra pareti e soffitti, accompagnando l’ospite, suggerendo traiettorie e sottolineando le prospettive. Lo stesso pensiero progettuale è stato applicato anche all’area esterna, dove
la parete verde verticale illumina l’intero dehors, riflettendo la luce degli apparecchi illuminanti, che in questo caso sono costituiti da lampade a ioduri metallici, in grado di garantire alla vegetazione il fabbisogno energetico necessario. L’intero progetto è definito dall’utilizzo di materiali piuttosto che dalle finiture, per dare una sensazione quanto più possibile naturale ed essenziale.
IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA LUCE
I diversi ambienti del ristorante (dehors esterno, zona per la cottura teppanyaki, saletta privè) sono
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DETTAGLI TECNICI Prodotti Helvar utilizzati: - Digidim Router 910: 1 - Digidim Router 905: 3 - PIR sensor 311: 2 - Touch panel 924: 1 - Universal dimmer 1000W 452: 3 - Mininput 444: 2 - Relay 16A 492: 12 - Relay 494: 2 - Relay 498: 1
In queste pagine, alcune immagini degli interni e dell’esterno del ristorante Sushi B di Milano.
Progetto architettonico: Arch. Yukio Ishiyama e Nobuhiko Shimada per Studio Garde Italy Progetto esecutivo: Arch. Stefano Corò e Nicola Pellizzaro per Merotto Milani Impresa di costruzione/realizzazione impianti e arredo: Merotto Milani Light design e progetto impiantistico: Sergio Rigato, Spresiano Installazione impianto elettrico: Daimel Superficie d’intervento: 550 mq www.helvar.com
gestiti da un unico sistema centralizzato che fa capo a 4 router Helvar (un Digidim router 910 e tre Digidim router 905) che, attraverso i bus Dali, agiscono sugli apparecchi illuminanti, controllati da un dimmer a 1000W. In questo modo è possibile regolare l’intensità luminosa delle sale e pre-impostare diversi scenari a seconda delle esigenze quotidiane come, ad esempio, il pranzo e la cena, la preparazione dei pasti e la pulizia del locale. É anche possibile richiamarli in maniera manuale grazie al Touch Panel Helvar, connesso tramite rete Ethernet ai router, un touch screen Lcd a colori 3,5” ad alta risoluzione per la gestione e programmazione dei sistemi di controllo della luce. Unico comando orario impostato nel locale è quello della luce che punta sulla vegetazione della parete verde che richiede un costante livello di illuminazione. “La necessità di sfruttare al massimo gli spazi, di eliminare la disposizione di cassette di derivazione in campo e di impostare diverse scenografie luminose, ha imposto di impiegare un sistema di controllo delle luci di tipo centralizzato, basato sullo standard europeo Dali”, ha spiegato Sergio Rigato, light designer del progetto. “In questo modo si riducono gli sprechi di una gestione, quella della ristorazione, invece tipicamente manuale”.
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TECNOLOGIA
RISPARMIO ENERGETICO - Il sistema edificio-impianto
Climatizzazione efficiente
Impianti rinnovati per il Comando 3° Regione Aerea di Bari, un progetto di riqualificazione energetica che, grazie ai sistemi LG, ha permesso di ridurre i consumi e l’impatto ambientale, raggiungendo elevati livelli di comfort indoor e una ridotta rumorosità di Sara Poletto
U
n edificio del 1932, imponente esempio di architettura fascista, reso oggi più efficiente grazie alla riqualificazione impiantistica cui è stato sottoposto. Si tratta del Comando delle Scuole Aeronautica Militare - 3ª Regione Aerea di Bari che ha funzione formativa e territoriale per le regioni italiane centro-meridionali. All’interno del palazzo storico si trovano stanze con splendidi affreschi, tele e arredi del Novecento che arricchiscono il valore artistico dell’edificio oggetto dell’intervento. Con una superficie di 14.500 mq disposti su 3 piani, il palazzo era climatizzato attraverso un impianto di riscaldamento centralizzato di tipo tradizionale con radiatori e centrale termica. Il programma di intervento ha analizzato diverse soluzioni per migliorarne l’efficienza e per ridurre, contestualmente, il consumo di energia. Il progetto di rinnovamento è stato, quindi, realizzato sinergicamente da LG, azienda specializzata nell’innovazione tecnologica nei settori dell’elettronica di consumo, telefonia mobile ed elettrodomestici, e dal Comando stesso, grazie al continuo confronto con lo studio di progettazione interno dell’Aeronautica.
GLI INTERVENTI
Ogni area dell’edificio è stata progettata in relazione alle funzioni cui è adibita, con una
conseguente individuazione del sistema più adatto. Il punto di forza dell’intervento è rappresentato dal sistema Multi V di LG che coniuga risparmio energetico, semplicità d’installazione e collegamento a diversi tipi di unità interne, rendendo ancora più agevoli sia la progettazione che la successiva realizzazione. Il fattore sfidante del progetto di condizionamento era legato al raggiungimento dell’obiettivo chiave, vale a dire una perfetta integrazione fra edificio e impianto, da ottenere, da un lato, attraverso la riduzione dei consumi, e quindi con un minore impatto sull’ambiente; dall’altro, con la flessibilità dell’impianto stesso, così da poter rispondere a futuri cambiamenti nella distribuzione degli spazi interni. L’edificio è stato, dunque, dotato di un sistema di condizionamento dell’aria capace di ridurre non solo i consumi ma anche i costi di manutenzione, combinando questi fattori con la massima semplicità d’uso e il minore ingombro. Nel suo complesso, il sistema installato garantisce una potenza termica di 912 kW in riscaldamento e di 798 kW in raffreddamento. L’impianto ha previsto l’installazione di 184 unità interne di differenti tipologie, così da soddisfare le diverse esigenze architettoniche e ambientali, nonché garantire elevati livelli di comfort indoor e una ridotta rumorosità. Grazie all’utilizzo
In questa pagina, un’immagine della facciata esterna dell’edificio storico del Comando delle Scuole Aeronautica Militare - 3ª Regione Aerea, con sede a Bari. del sistema Multi V e all’avanzata tecnologia elettronica contenuta in queste apparecchiature, è possibile ottenere un controllo gestionale che consente un importante risparmio energetico. Il raggiungimento di questo obiettivo è stato garantito dall’impiego di un sofisticato controllo inverter, accompagnato dall’utilizzo di valvole di regolazione modulanti su ciascuna unità interna. Attraverso questi dispositivi è possibile variare la portata di refrigerante di ogni circuito in modo direttamente proporzionale al carico termico. Così la potenza assorbita dalla macchina esterna si riduce drasticamente, con la diminuzione del carico termico degli ambienti serviti, tenendo conto del fatto che gli impianti sono dimensionati per il carico massimo ma che lavorano, per la maggior parte del tempo, a carico parziale. Efficienza energetica, maggiore capacità e sistema di riscaldamento continuo sono, in conclusione, i vantaggi ottenuti con Multi V. Grazie all’innovativo compressore LG e alla tecnologia Hipor (High Pressure Oil Return) è stato garantito un elevato livello di COP (coefficiente di performance).
I VANTAGGI DEL SISTEMA MULTI V Sistemi Multi V LG, realizzati in sostituzione di impianti di tipo tradizionale (idropici,) evidenziano una serie di vantaggi: - livelli di efficienza elevati, soprattutto con carichi parziali, consentendo risparmi attorno al 35% sul costo di esercizio totale annuo rispetto a sistemi tradizionali; - semplicità di installazione e gestione. L’utilizzo di tubazioni in rame per la distribuzione del refrigerante e l’assenza di sistemi accessori rende l’installazione più semplice e veloce rispetto ad un sistema tradizionale. L’architettura semplice del sistema rende più agevoli ed economiche anche le operazioni di manutenzione, riducendo i costi di gestione; - grazie alla tecnologia elettronica di queste apparecchiature è possibile ottenere un controllo di capacità che consente enormi risparmi energetici. Il raggiungimento di tale obiettivo è garantito dall’impiego di un sofisticato controllo inverter, accompagnato dall’adozione di valvole di regolazione modulanti su ciascuna unità interna; - supervisione dell’impianto. Oltre al controllo di ciascuna unità interna tramite comando locale, è stato previsto per il caso specifico il controllo completo del funzionamento dell’impianto da postazione remota, l’interfaccia con sistemi di allarme per lo spegnimento forzato e l’integrazione con eventuali sistemi BMS di livello superiore. www.lg.com/it - www.lgblog.it
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www.simmagazine.it PANASONIC
Fotovoltaico ad alte prestazioni L’ultimo nato in casa Panasonic è il modulo a eterogiunzione Hit N330
Ha un’efficienza pari al 19,7% e una potenza erogata di 330 Watt. Il nuovo modulo Hit N330 Panasonic è dotato di 96 celle e produce circa il 27% di potenza di picco in più rispetto ai moduli multicristallini tradizionali da 260 Watt. “Poiché gode della stessa affidabilità a livello di prestazioni e della stessa qualità dei moduli N245 e N285 della serie, nonché dello stesso coefficiente di temperatura, il migliore del settore, il modulo Hit N330 offre una maggior densità energetica per metro quadro e riduce il numero totale di moduli necessari, rivelandosi perfetto per le soluzioni di autoconsumo nei mercati europei ‐ ha commentato Daniel Roca, Senior Business Developer presso Panasonic Eco Solutions Europe - e per gli installatori di pannelli fotovoltaici, il modulo rappresenta uno strumento complementare da inserire tra gli altri prodotti della linea Panasonic Solar, poiché consente di ottenere più potenza su qualsiasi tipologia di tetto, di massimizzare i risparmi in termini di B.O.S. (Balance of System) e di ridurre i costi di installazione”. Il nuovo modulo, disponibile nel Regno Unito e in altri mercati europei a partire da marzo 2016, è stato presentato al Solar Energy UK di Birmingham. www.panasonic.com
VELUX
Sfidando la luce Si chiuderanno il 1 aprile 2016 le iscrizioni all’International Velux Award 2016, concorso nato nel 2004, strutturato in collaborazione con l’International Union of Architects (UIA) e la European Association for Architectural Education (EAEE), che si svolge con cadenza biennale e coinvolge gli studenti e i docenti delle Facoltà di architettura di tutto il mondo. Il premio invita gli studenti a esplorare e interpretare il tema della luce naturale e il suo utilizzo negli edifici come fonte primaria di illuminazione e di benessere. I premi saranno assegnati in due categorie: “Luce naturale negli edifici” e “Ricerche sulla luce naturale”. http://iva.velux.com - facebook.com/internationalveluxaward
VIMAR
Eco packaging Vimar si è aggiudicata il primo premio all’interno del Bando per la prevenzione 2015 - Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi indetto dal Conai, il Consorzio Nazionale degli Imballaggi. Questo risultato è stato ottenuto grazie al nuovo packaging destinato a contenere le prese multiple con cavo, appositamente studiato per assicurare un impatto ambientale minimo. Il progetto prevede il risparmio di materia prima plastica, maggiore quantità di cartone riciclato negli imballi dei prodotti e l’ottimizzazione della loro logistica. www.vimar.com
LLO SPORT E D IO IZ V R E S AL LA DOMOTICA Sponsor del team di Moto3, Came ha messo la sua tecnologia al servizio del motorhome Leopard Racing che ha accompagnato il team nelle gare internazionali della stagione 2015, equipaggiando lo spazio hospitality con un sistema domotico che ne controlla l’illuminazione, gestisce gli scenari e le funzioni di apertura della porta automatica. Il contesto particolare richiedeva una tecnologia in grado di offrire ottime prestazioni in situazioni di uso intensivo come quelle delle gare, garantendo sicurezza e discrezione. Le funzioni di apertura e chiusura della porta, così come gli scenari e l’illuminazione, vengono gestiti dal terminale domotico TS10”, mediante il server di sistema Eti/Domo. Dotato di display touch 10 pollici 16/9, il terminale permette il controllo del sistema tramite un’interfaccia grafica semplice e intuitiva. A pag 44, tutti i particolari di questa installazione. www.came.com
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