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11 Gennaio 2017
Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Educational
ISSN 2384-9649
VIDEOPROIEZIONE
PT-RZ31K, il nuovo DLP laser da record di Panasonic
IN QUESTO NUMERO NEWS
Le novità del mercato
CONFERENZE Spedizione in abbonamento postale - Trimestrale - € 1,90 Free copy
I migliori sistemi per la trasmissione dei segnali audio
AUDIO
Le proposte della serie Synthesis di JBL per l’audio e l’home cinema
VIDEOSORVEGLIANZA Come funziona la tecnologia Smart Coding di Panasonic
TRAINING
Gli appuntamenti con i corsi di formazione delle aziende
PRODOTTI
I diffusori a voltaggio costante di QSC Audio Immagini di straordinaria qualità per lo XEED 4K600STZ, il nuovo vpr 4K nativo compatto da installazione di Canon
CASE STUDY
Il digital signage entra nel settore del lusso: oltre 50 display NEC utilizzati all’interno di Harrods, lo store più famoso del mondo, a Londra
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Il massimo, ovunque
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I monitor impermeabili AM1 sono stati progettati per garantire un suono sbalorditivo, ovunque vengano installati. Esternamente o in ambienti chiusi, sempre e in ogni condizione, sono in grado di garantire prestazioni senza precedenti. AM1, gli speaker outdoor piĂš versatili che Bowers & Wilkins abbia mai costruito.
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ing Autom
Editoriale
ation - Audio
&Video Soluti
ons - Digita
l Signage
- Energy Saving
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PARTN ER
DI ®
11 Gennaio 2017
ISSN 2384-96
49
In questo numero...
VIDEOPRO IEZIONE
PT-RZ31K , il nuovo
DLP laser
da record
di Panasonic
IN QUESTO
NEWS
Le novità
AUDIO
Le propost e della serie Synthesis di JBL per l’audio e l’home cinema
VIDEOSORVEGL IANZA
in abbonamen to postale Spedizione
NUMERO
del mercato
TRAINING
Come funzion Smart Coding a la tecnologia di Panaso nic
- Trimestrale
- € 1,90 Free
copy
CONFEREN ZE
I migliori sistemi per la trasmiss dei segnali ione audio
Gli appunta menti con di formazio i corsi ne delle aziende
ATTUALITÀ
CASE STUDY
04 News
38 Impiantistica
08 Training/Formazione
42 Digital Signage
PRODOTTI
I diffusori a voltaggi o costante di QSC Audio
Immagini di straordin aria qualità per lo XEED il nuovo vpr 4K600STZ, 4K nativo da installaz compatto ione di Canon
CASE STUDY
Il digital signage entra nel lo store più famoso del settore del lusso: oltre mondo, a 50 display Londra NEC utilizzat i all’interno
di Harrods ,
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ne.it
Importanti novità dal mondo dell’installazione Un veloce sguardo agli argomenti di questo numero riportati qui a fianco,
Novità del mercato I corsi dei prossimi mesi
12 Expo
SIEC 2016 - SAIE BolognaFiere
14 Expo
permette di rendersi conto della quantità di nuovi prodotti presentati
Maker Faire Rome 2016
sono quelli della videoproiezione di medio e alto livello e dei sistemi
18 Aziende
dalle aziende in quest’ultimo periodo. Settori costantemente in crescita per conferenze, due argomenti dei quali ci occupiamo in modo approfondito su questa edizione di System Integrator Magazine.
Il settore della videoproiezione ha visto in questo periodo invernale
la presentazione di tante novità, ma in particolare ci sono da segnalare il nuovissimo DLP laser PT-RZ31K di Panasonic, già definito come “il proiettore dei record” - uno fra tutti quello relativo al rapporto
dimensioni-peso-luminosità-silenziosità - e il vpr 4K Canon Xeed 4K600STZ,
Comelit, crescita costante da 60 anni
PRODOTTI 22 Videosorveglianza
vpr 4K professionale da installazione. Due macchine eccezionali, che
Come funziona lo Smart Coding di Panasonic
di appartenenza che presentiano nel dettaglio su queste pagine.
24 Videoproiezione
degno successore del precedente 4K500ST, presentato come il più compatto rappresentano veramente lo stato dell’arte ciascuno nel rispettivo segmento Restando nel settore della videoproiezione, e più in generale dei display
e del digital signage, vorrei segnalare anche tre interessanti case studies,
Canon XEED 4K600STZ, immagini 4K in un vpr compatto e leggero
firmate Panasonic, Canon, con l’aggiunta dell’elegante e tecnologica
26 Audio
di grande successo, che hanno visto coinvolte ancora una volta macchine installazione firmata NEC, realizzata nello store londinese di Harrods.
Cambiamo settore per occuparci di un altro argomento trainante, quello dei sistemi audio per conferenze, un settore in costante crescita che fa
registrare la presentazione di prodotti sempre più raffinati e performanti. Vi presentiamo una ricca selezione delle ultime e più interessanti novità
da parte di tante aziende specializzate che operano da decenni in questo
campo, come Audio-Technica, Beyerdynamic, Sennheiser, QSC e tante altre... Buona lettura!
JBL Synthesis - Alta tecnologia al servizio della musica
30 Videoproiezione
Con il PT-RZ31K Panasonic supera il traguardo dei 30mila Ansi Lumen
34 Audio
l.nicolucci@homecomfort.it
I diffusori a voltaggio costante di QSC
BTicino per La Triennale di Milano Ad Areapergolesi, a Milano, un’installazione permanente con 12 vpr Canon Xeed
48 Digital Signage
Lusso, eleganza e tecnologia NEC all’interno dei grandi magazzini Harrods, a Londra
52 Videoproiezione
Al Kennedy Center di Washington, Panasonic dà vita all’opera epica “L’anello del Nibelungo”
TECNOLOGIA 56 Sistemi per conferenze La tecnologia al servizio dei contenuti
62 Risparmio Energetico
Certificazione “LEED gold” per la nuova sede Microsoft in Danimarca
64 Risparmio Energetico
Facciate continue e profili by Schüco per la cabinovia Dantercepies, in Alto Adige
66 Risparmio Energetico
Avviati i lavori per la costruzione del nuovo quartier generale di Siemens Italia, a Milano
Luxury Media Solutions s.r.l. Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI)
Segreteria di Redazione Marina Nicolucci - 06.85.35.32.05 redazione@simmagazine.it
Vincenzo Maragoni, Sara Poletto, Paolo Radice, Carlo Vincenzi
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Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it
Collaborano con System Integrator Magazine Nicola De bello, Marco Galloni,
Stampa, allestimento e confezione WORLDPRINT SRL, Via della Giuliana, 101 - 00195 Roma
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Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di gennaio 2017 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846
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ATTUALITÀ NEWS | Le novità del mercato
INTEGRATED SYSTEMS EUROPE
ISE 2017 pronti, via…!
Dal 7 al 10 febbraio aprirà le porte la 14^ edizione dedicata all’integrazione tecnologica. La 14° edizione di ISE, che si terrà presso il RAI di Amsterdam il 07-10 febbraio 2017, prevede di attirare oltre 65.000 visitatori e più di 1.100 espositori. Per quattro giorni, gli ampi spazi del RAI Center di Amsterdam
saranno sede di una grande comunità di produttori, distributori, integratori, fornitori di servizi e utenti finali. ISE 2017 sarà caratterizzato da oltre 3.000 metri quadrati di spazio espositivo aggiuntivo rispetto alla precedente edizione e sono previsti 135 nuovi espositori rispetto all’edizione 2016. www.iseurope.org
NEC
NEC, il laser per le installazioni fisse NEC Display Solutions Europe ha appena lanciato il proiettore al laser fosforo PX1004UL. Tra le caratteristiche spicca la straordinaria qualità dell’immagine offerta dal 4K assieme a 20.000 ore di operatività “maintenance-free”. Grazie ad una luminosità di 10.000 ANSI lumen, il PX1004UL completa la gamma di proiettori NEC con sorgente di luce Solid State Light (SSL) che prevede modelli da 5.000, 6.000, 8.000, 10.000 e 12.000 ANSI lumen. Il supporto al segnale 4K garantisce l’investimento nel futuro ed offre una superba qualità delle immagini, con migliorata riproduzione dei colori ed elevata luminosità. Progettato per un utilizzo intesivo 24/7, grazie alla combinazione di
tecnologia DLP (Digital Light Processing) e risoluzione nativa WUXGA, sono assicurate immagini sempre brillanti e luminose, anche nel lungo termine. Il proiettore per installazioni fisse è ideale per aule di grande dimensioni, inlcuse quelle universitarie ed i musei, oppure per contesti Corporate o Rental & Staging. Grazie all’utilizzo della tecnologia SSL (Solid State Lamp), il PX1004UL garantisce fino a 20.000 ore di operatività della lampada. www.nec-display-solutions.it
CRESTRON
Crestron, arrivano i DSP Avia Disponibili in cinque modelli, i processori di segnali digitali Avia offrono un’esauriente gamma di funzionalità e rendono particolarmente semplici la programmazione, la messa in operatività e l’espansione dell’audio, tanto nelle sale dedicate alle riunioni quanto in quelle riservate alle videoconferenze. Facendo leva su Avia Audio Tool, un software potente e flessibile, i DSP Avia consentono agli integratori delle risorse tecnologiche di garantire prestazioni audio di primissimo livello con un’efficienza mai raggiunta prima. La punta di eccellenza della linea Avia, il processore DSP-1283 (la disponibilità del quale avrà inizio in questo mese di gennaio), è stato progettato per l’impiego nei più avanzati spazi di incontro e ambienti per collaborazioni. Il DSP-1283 assicura prestazioni AEC di grado elevatissimo, conformi ai più severi standard professionali su tutti e 12 i canali. Accanto al supporto per audioconferenze via VoIP e POTS, questo processore integra la connettività USB per videoconferenze tramite la soluzione Crestron RL®2 Skype® for Business o presentazioni BYOD attraverso il gateway wireless Crestron AirMedia®. L’espansione I/O con amplificatori e switcher basati su blade DigitalMedia™ è garantita dalla rete audio Dante™. Gli altri modelli della linea sono i DSP-1282, DSP-1281, DSP-1280 e DSP-860. Ciascuno sfrutta il rivoluzionario software Avia Audio Tool per la programmazione e la progettazione dell’audio. www.crestron.com/avia
04
DISTECH CONTROLS www.distech-controls.com
CONNESSIONE TOTALE DEGLI IMPIANTI La centralina connessa ECLYPSE TM per terminali (serie ECY-PTU/TU), l'ultima novità della serie ECLYPSE di Distech Controls per prodotti connessi IP e Wi-Fi, consente di distribuire la connettività IP negli edifici fino al livello dei dispositivi terminali. Queste nuove centraline offrono una connettività potenziata, grazie alla quale i sistemi di gestione dell'edificio possono sfruttare e condividere un'unica infrastruttura IT, convergendo in una rete IP comune. La serie di centraline connesse ECLYPSE per terminali fornisce l'opportunità di scegliere tra connessione
IP cablata, Wi-Fi, o una combinazione delle due; ciò consente di personalizzare agevolmente l'implementazione della rete nell'edificio, a seconda dell'infrastruttura, architettura e configurazione IT disponibile, riducendo al minimo l'impatto sull'involucro edilizio e assicurando un abbattimento dei costi e un miglioramento delle prestazioni del sistema di gestione dell'edificio. La serie di centraline connesse per terminali ECLYPSE è concepita per controllare dispositivi quali ventilconvettori, travi fredde e pompe di calore, grazie ad applicazioni precaricate configurabili e al visualizzatore ENVYSION (interfaccia HTML-5 basata su web per la progettazione e visualizzazione grafica) per l'hosting locale di grafici applicativi. Questi strumenti per il potenziamento della produttività, integrati direttamente nelle centraline ECLYPSE, semplificano e migliorano i processi di installazione e configurazione, abbattendo tempi e costi. Approvato dai Laboratori BTL (BACnet Testlng Laboratories) come centralina di controllo edificio BACnet (BBC), questo sistema include anche tabelle, allarmi e registri dei valori di trend integrati.
ln quanto appartenenti alla serie di prodotti connessi IP e WiFi ECLYPSE, queste centraline sfruttano l'API REST documentata per agevolare lo scambio di dati, e offrono opportunità esclusive per la fornitura di servizi a valore aggiunto, grazie alla gamma sempre più ampia di applicazioni per la gestione degli edifici e delle attività offerte dall'lnternet of Things. I servizi web basati sull'API REST libera, inoltre, consentono di creare applicazioni per dispositivi mobili, pannelli di controllo e strumenti di analisi personalizzati. lnfine, le centraline connesse per terminali supportano la soluzione Smart Room Control, un sistema unificato per il controllo di dispositivi di climatizzazione, illuminazione e ombreggiatura installati nei singoli ambienti. Scegliendo le centraline per terminali connesse ECLYPSE, è possibile trasferire la connettività IP anche a questa esclusiva soluzione modulare, ottenendo livelli ottimali di comfort per gli occupanti a costi ridotti.
Sfruttare l'infrastruttura IP già presente nell'edificio • Far convergere il sistema di gestione edificio (BMS) in uso in una infrastruttura IP comune, eliminando la necessità di gestire una rete BMS separata e, di conseguenza, i relativi costi di installazione, manutenzione e aggiornamento.
Migliorare le operazioni di messa in esercizio, servizio e manutenzione • Connettersi facilmente alla centralina e al sistema in uso mediante connessione IP locale o esterna utilizzando un pc o un dispositivo mobile • Avvalersi del visualizzatore ENVYSION integrato. e accedere alle impostazioni di configurazione direttamente dalla pagina di configurazione online, senza dover installare ulteriori plug-in.
Far convergere BMS e infrastruttura informatica • Offrire servizi per l'edificio integrati e ottimizzati in un unico sistema completo basato su rete IP. • Avvalersi della nostra interfaccia applicativa API REST libera per web server e interfacciarsi con soluzioni offerte da terzi.
Potenziare lo scambio di dati per ottimizzare i servizi • La connettività IP di base offre una banda più ampia e una velocità maggiore, consentendo la movimentazione di grandi quantità di dati, informazioni analitiche avanzate e registri dei valori di trend più dettagliati. • Ottenere una risposta più rapida in sede di programmazione, configurazione, creazione e visualizzazione di grafici, e aggiornamento.
PUBBLIREDAZIONALE
PERCHÉ ESTENDERE LA CONNETTIVITÀ IP
ATTUALITÀ NEWS | Le novità del mercato
GEWISS
La tecnologia Gewiss illumina RTL102.5 La radio più ascoltata e amata dagli italiani ha scelto la tecnologia Gewiss per illuminare il suo studio di registrazione di Cologno Monzese. Gli apparecchi di ultimissima generazione Smart[4] installati nello studio recording sono caratterizzati da ottiche molto efficienti e perfomanti, garentendo così un comfort visivo assoluto. Inoltre, i 13 i prodotti installati nella sala di registrazione, di cui 10 apparecchi Smart[4] LB e 3 apparecchi Smart[4] FL, generano un’efficienza del sistema di illuminazione superiore fino al 20% rispetto ai sistemi standard garantendo un forte risparmio energetico. L’apparecchio Smart[4] consente di ottenere il massimo risparmio energetico (dal 50% all’80%) e il miglior comfort visivo. Smart[4] si caratterizza per essere poliedrico, sostenibile, estremamente leggero e versatile; da plafoniera/riflettore può, infatti, diventare proiettore e fornire prestazioni finalizzate ai differenti contesti. Smart[4] è una tecnologia innovativa racchiusa in uno stile minimalista, pulito ed essenziale tipicamente made in Italy. La volontà progettuale, infatti, è stata quella di esaltare le caratteristiche intrinseche delle sorgenti LED: leggerezza, dimensioni ridotte, funzionalità e robustezza sono state trasferite al prodotto finito per conferirgli prestazioni uniche nel suo genere. www.gewiss.com
PANASONIC
Panasonic IP, telecamere a configurazione semplificata La presenza delle telecamere IP viene rilevata automaticamente all’interno di NewTek TriCaster ®. L’innovativo software permette di rilevare all'istante le telecamere e di disporre quindi in rete dei flussi video in tempo reale e senza necessità di alcuna configurazione aggiuntiva, con notevole risparmio in termini di larghezza di banda e requisiti di sistema. NewTek AutoLink è un software di conversione PC based, che supporta funzionalità di controllo, NDI (Network Device Interface) e streaming per telecamere, ed è compatibile sia con le telecamere all in one PTZ (AWHE130, AW-HE40 e AW-UE70), sia con i sistemi camera da studio sia
con le box camera 4K (AK-UB300) di Panasonic. Non c’è limite al numero di telecamere IP che è possibile collegare e abilitare direttamente per la produzione live. La conversione e trasmissione dei segnali video parte nel momento in cui l'operatore seleziona la telecamera da utilizzare. www.business.panasonic.it
EPSON-AED
Epson-AED, accordo milionario Epson annuncia un accordo di diversi milioni di euro con AED, l'azienda di installazione, noleggio, vendita e distribuzione di videoproiettori leader nel Benelux, per la fornitura di oltre 130 videoproiettori laser, incluse 70 unità del nuovo EB-L1505, uno dei videoproiettori 3LCD più luminosi sul mercato. Thierry Heldenbergh, Managing Director di AED Display, ha dichiarato: "AED è sempre stata associata alla tecnologia più avanzata nel settore e abbiamo scelto Epson perché ha saputo soddisfare e persino superare i nostri esigentissimi standard per videoproiettori durevoli, versatili e davvero luminosi che garantiscono l'eccellenza delle prestazioni in termini di immagini e colori. In qualità di azienda leader per il noleggio, la vendita e la distribuzione nel Benelux, apprezziamo l'investimento significativo compiuto da Epson nella nuova gamma di videoproiettori laser da installazione che ci consente di offrire l'eccezionale qualità che i clienti, giustamente, ci richiedono." Carla Conca, Sales Manager Visual Instruments di Epson Italia, ha aggiunto: "Sono orgogliosa di annunciare questa interessante
06
partnership con AED. Il lancio della nuova gamma da installazione basata sulla tecnologia ottica 3LCD con materiale inorganico ha già portato Epson a una notevole crescita. Questo accordo con AED coinvolge un partner eccellente con una vasta esperienza sia nel noleggio sia nella vendita di videoproiettori da installazione e offre a entrambe le aziende un'opportunità di ulteriore crescita. www.epson.it
www.simmagazine.it
BTICINO
BTicino Green’Up, la ricarica per l’automotive Industria automobilistica, fornitori di energia, Istituzioni Comunitarie e Nazionali stanno spostando l’attenzione verso sistemi di mobilità alternativi, meno costosi e in grado di ridurre le emissioni inquinanti. I veicoli elettrici possono fornire un contributo importante alla mancanza di combustibili fossili e alle eccessive emissioni di CO2. Nei prossimi anni si prevede un sensibile aumento nelle vendite di auto elettriche e, di conseguenza, sarà fondamentale garantire l’energia per ricaricarle, accessibile e disponibile ovunque e in qualsiasi momento: a casa, in azienda, su strada, nei parcheggi pubblici, ecc. Le direttive A livello europeo è stata emessa la Direttiva 2014/94/ UE, recepita nel piano Nazionale Infrastrutturale, che impone agli Stati membri di garantire la creazione entro il 2020 di un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico. La Norma di riferimento per il sistema di ricarica conduttiva dei veicoli elettrici è la IEC 618511, che definisce il tipo d’installazione e le caratteristiche delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Secondo la IEC 61851-1 i modi di ricarica possibili sono 4: Modo 1: ricarica lenta in ambiente domestico (6-8 ore) per spazi privati con corrente massima di 16 A; Modo 2: ricarica lenta in ambienti domestici (6-8 ore) attraverso il cavo di alimentazione del veicolo e un dispositivo denominato Control Box (con
sistema di sicurezza PWM, Pulse Width Modulation); Modo 3: ricarica lenta (6-8 h) o relativamente veloce (30 min-1h) in ambienti domestici e obbligatoria negli spazi pubblici; la ricarica può essere anche di tipo veloce (63 A, 400 V) con sistema di sicurezza PWM (pulse width modulation); Modo 4: ricarica rapida in luoghi pubblici (5-10 min), in corrente continua (fino a 200 A, 400 V); Green’Up è il sistema BTicino che consente la ricarica di auto elettriche in modo semplice e sicuro. L’offerta comprende sistemi di ricarica per ambienti pubblici e privati a seconda delle prestazioni richieste e del modo di ricarica del veicolo elettrico: in Modo 2 e Modo 3 secondo IEC 61851. Green’Up Access per ricarica in Modo 2 per applicazioni domestiche. Permette di ricaricare il veicolo in Modo 2 attraverso il cavo in dotazione, erogando, per veicoli dotati di cavo con spina Green’Up, fino a 14 A contro gli 8 A di una presa Standard Tedesco tradizionale. All’inserimento della presa nella spina, il veicolo riconosce che si sta effettuando una ricarica attraverso un conduttore dotato di spina Green’Up Access e abilita una ricarica a corrente superiore (14 A), riducendo notevolmente il tempo della ricarica stessa. Economiche e semplici da installare, queste prese consentono una ricarica del veicolo elettrico semplice, veloce e sicura, ma possono essere utilizzate anche per altri scopi (ad esempio per alimentare attrezzature da lavoro o da giardino). Stazione di ricarica Green’Up Premium per ricarica in Modo 3 in spazi pubblici e luoghi di lavoro. Sicura e performante, adatta a qualunque modello di veicolo, la stazione Green’Up Premium eroga sino a 32 A e garantisce la ricarica completa del veicolo in sole 3 ore (*). È dotata, in alcune configurazioni, di 2 prese, una in Modo 3, l’altra in Modo 1 e 2. www.bticino.it
PANASONIC
Panasonic, il nuovo Space Player L'innovativo proiettore a laser Panasonic, recentemente premiato con il DIVA Award presso la fiera VISCOM 2016, si distingue per la facile integrazione all'interno dei sistemi a binario per illuminazione già esistenti in molte location e per caratteristiche tecniche all'avanguardia. Funzionalità avanzate, quali luminosità di 2.000 lumen e sorgente di luce a laser, che ne permettono un funzionamento continuo per 20.000 ore, lo rendono assolutamente perfetto per installazioni in ambito retail e tempo libero (museale, entertainment etc). La nuova versione di Space Player appena rilasciata da Panasonic (PT-JX200) utilizza il software Content Manager, di nuova concezione, che supporta funzionalità intuitive di digital signage, come l’accensione e lo spegnimento automatici temporizzati, la riproduzione di playlist, la commutazione degli ingressi e la regolazione automatica del livello di luminosità. Dotato della
tecnologia laser DLP a 1 chip Solid Shine di Panasonic, Space Player integra un motore ottico senza filtri, che garantisce un uso prolungato senza interventi di manutenzione. Inoltre il nuovo JX200 integra la funzione Colour Matching, che favorisce l'utilizzo anche di diversi proiettori simultaneamente e permette di orientare automaticamente la proiezione in qualsiasi direzione, con una flessibilità totale sotto l’asse orizzontale. La gamma è disponibile sia con supporto standard per installazione a soffitto che con supporto opzionale per prevederne il montaggio su tavolo (PT-JX200F), per una ancor maggiore flessibilità e adattabilità alle più svariate esigenze di allestimento. business.panasonic.it/sistemi-visuali/
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ATTUALITÀ TRAINING | I corsi del periodo gennaio - marzo 2017
I CORSI DI FORMAZIONE FINO A MARZO 2017 anche di carattere edile e le protezioni di sicurezza, il
login tramite il pulsante in alto a destra “MyBTicino”.
dimensionamento dell’impianto di terra, la legislazione
Qualche giorno prima dell’evento verrà inviata una
prevenzione incendi, la scelta dei trasformatori sulla
mail con le indicazioni e il link per partecipare al
base delle perdite e dell’efficienza energetica.
corso. Il corso viene erogato tramite una piattaforna
Dato il numero limitato di postazioni è necessaria
I temi affrontati sono il completamento di quanto già
web esterna a BTicinoAcademy che supporta i PC
la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage
trattato nel corso “MT/BT”.
Windows (nelle versioni Vista, 7, 8, 8.1,10) e Mac OS
ABB - www.abb.com
nella sezione formazione! Il calendario corsi è in preparazione.
(da 10.7 a 10.11) e i tablet o smartphone Android (da CORSO SOFTWARE E-DESIGN - DOC
3.0 in poi) e iOS (dalla 8.0 in poi).
Progettare impianti elettrici CORSI KNX ENTRY LEVEL
Obiettivi
PRESENTAZIONE LIBRETTO
Introduzione ai sistemi di building automation
Grazie a questo corso il partecipante sarà a
IMPIANTO ELETTRICO
ABB i-bus® KNX
conoscenza delle funzionalità necessarie per la
Durante questo webinar presenteremo il libretto
Obiettivi
realizzazione e lo studio di schemi elettrici in media e
d’impianto elettrico. Esso si propone di fornire
Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus
bassa tensione.
al proprietario dell’impianto le istruzioni d’uso e
ABB i-bus® KNX per realizzare l’installazione,
manutenzione che gli consentano di aderire agli
la programmazione e la messa in servizio di sistemi
obblighi che il D.M. 22 gennaio 2008 n. 37.
di controllo degli edifici. La partecipazione al corso sarà garantita dopo il pagamento del corso stesso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
Costo: 200 € (iva inclusa)
In questo corso presenteremo tutti i dispositivi di
CORSO BASE CERTIFICATO KNX Installazione, configurazione e messa in servizio
AVE
protezione dalle sovracorrenti, dalle sovratensioni e faremo dei cenni relativamente alla selettività. Per
www.ave.it/it/professionisti/corsi-professionisti
l’iscrizione al corso è necessario effettuare il login
di impianti ABB i-bus® KNX
Per permettere a tutti i professionisti di rimanere
tramite il pulsante in alto a destra “MyBTicino”.
Obiettivi
sempre informati sulle continue novità e soluzioni
Qualche giorno prima dell’evento vi invieremo una
Fornire ampie conoscenze di base della
adottate, Ave è attenta nel proporre dei corsi formativi
mail con le indicazioni e il link per partecipare al
tecnologia bus KNX per realizzare l’installazione, la
dedicati a tutti gli addetti al lavoro.
corso. Il corso viene erogato tramite una piattaforna
programmazione e la messa in servizio di impianti
Il calendario corsi è in preparazione.
web esterna a BTicinoAcademy che supporta i PC
KNX. Al termine del corso è previsto un esame per
Windows (nelle versioni Vista, 7, 8, 8.1,10) e Mac OS
diventare KNX Partner certificati con pubblicazione
CORSO DOMOTICA BASE
(da 10.7 a 10.11) e i tablet o smartphone Android (da
sul sito dell’associazione. L’iscrizione al corso è
Il corso BASE è gratuito ed è aperto ad un
4.2 in poi) e iOS (dalla 8.0 in poi).
subordinata alla partecipazione con successo al
massimo di 8 installatori (per ogni corso) che
corso base. La partecipazione al corso sarà garantita
abbiano acquistato il KIT START DOMOTICA
I SISTEMI DI ACCUMULO: NORMATIVE,
dopo il pagamento del corso stesso.
ART. K015-START.
TECNOLOGIE, CAMPI DI APPLICAZIONE
Costo: 1.300 € (iva inclusa)
In questa prima parte, si esamina il quadro normativo CORSO DOMOTICA AVANZATA
nazionale che regola l’installazione dei sistemi di
CORSO KNX AVANZATO
Il corso di Domotica AVANZATA è rivolto a tutti gli
accumulo, le tecnologie disponibili attualmente, con
Programmazione avanzata sui dispositivi ABB
installatori che hanno già effettuato un corso di
particolare attenzione alla tecnologia delle batterie e
a maggiore funzionalità
DOMOTICA BASE ed hanno la necessità di ampliare
che tipo di utilizzo si può pensare l’energia accumulata.
Obiettivi
le proprie conoscenze per poter realizzare un
Per l’iscrizione al corso è necessario effettuare il
Acquisire le tecniche di programmazione dei
impianto domotico “complesso”. L’iscrizione al corso
login tramite il pulsante in alto a destra “MyBTicino”.
dispositivi KNX con funzioni Avanzate.
è subordinata all’acquisto del KIT K015-DOMINA1,
Qualche giorno prima dell’evento vi invieremo una
Per chi partecipa al corso un kit prodotti
ART. K015-DOMINA2 o ART. K015-DOMINA3.
mail con le indicazioni e il link per partecipare al
a un prezzo esclusivo. Costo: 300 € (iva inclusa)
corso. Il corso viene erogato tramite una piattaforna web esterna a BTicinoAcademy che supporta i PC
CORSO BASE PLC Controllori a logica programmabile AC500 Obiettivi Presentazione della gamma di controllori scalabili
Windows (nelle versioni Vista, 7, 8, 8.1,10) e Mac OS
BTICINO
(da 10.7 a 10.11) e i tablet o smartphone Android (da 4.2 in poi) e iOS (dalla 8.0 in poi).
www.bticino.it
AC500 e relative moduli I/O S500. Introduzione al tool
BTicino organizza corsi di formazione di tre diverse
CRITERI DI DIMENSIONAMENTO
di sviluppo Automation Builder per la creazione della
tipologie, determinati da un diverso livello di
DEL SISTEMA DI ACCUMULO
struttura di progetto.
approfondimento, dedicati ai professionisti che
In questa seconda parte si esamina il bilancio
vogliono entrare in contatto o approfondire la
energetico di un appartamento (termico ed elettrico),
CORSO CABINE MT/BT GUIDA CEI 99-4
conoscenza del mondo BTicino.
quanta energia può essere accumulata e come può
Obiettivi
Per maggiori informazioni su località e orari
essere riutilizzata quali interventi impiantistici devono
Le cabine elettriche di trasformazione MT/BT in
è necessario documentarsi sul sito internet
essere eseguiti quale è il criterio per ottimizzare
accordo con la normativa di riferimento, limitando la
www.bticinoacademy.it
il sistema di batterie. Per l’iscrizione al corso è
trattazione alle cabine con potenza installata limitata a
Il calendario corsi è in preparazione.
necessario effettuare il login tramite il pulsante in
2000 kVA o due trasformatori MT/BT da 1000 kVA.
alto a destra “MyBTicino”. Qualche giorno prima
Il corso tratterà i criteri di progettazione del locale
CORSI ONLINE
dell’evento vi invieremo una mail con le indicazioni
cabina, la sua ubicazione e i requisiti necessari
Per l’iscrizione al corso è necessario effettuare il
e il link per partecipare al corso. Il corso viene
08
www.simmagazine.it
erogato tramite una piattaforna web esterna a
DOMOTICA AVANZATA
CORSO RTI
BTicinoAcademy che supporta i PC Windows (nelle
durata: 1 giorno
Giorno 1:
versioni Vista, 7, 8, 8.1,10) e Mac OS (da 10.7 a 10.11)
Corso teorico e pratico su CAME DOMOTIC 3.0 .
Presentazione Aziende e panoramiche prodotti.
e i tablet o smartphone Android (da 4.2 in poi) e iOS
Attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi
Integration Design: installazione e configurazione
(dalla 8.0 in poi).
dei dispositivi domotici a catalogo, caratteristiche
apparati.
e installazione. Programmazione con il software
Integration Design: Grafica e programmazione.
CAME DOMOTIC 3.0 . Analisi di funzioni avanzate
Integration Design: programmazione e grafica APP
come controllo carichi, logiche, controllo da remoto,
Giorno 2:
interfacciamento con allarme e sistemi terzi ed altre
Differenze dalla concorrenza e punti di forza di RTI.
situazioni particolari. Necessario aver già seguito
Panoramica prodotti integrabili con RTI
il corso DOMOTICA BASE. Munirsi di computer
Integration Design: interfacciamento verso terzi.
portatile per la fase di programmazione.
Test di certificazione Dealer autorizzato. Calendario corsi
CAME
NORMATIVE
www.came.it
durata: 1 giorno
Grazie a un efficace approccio didattico, il team
Conoscenze delle Direttive di riferimento, in
CORSO HDL LIVELLO 1
dedicato di formatori training@came forma il
particolare la “Direttiva Macchine”. Approfondimento
Presentazione Aziende
professionista affinché sia in grado di proporre soluzioni
delle Normative Europee EN 13241-1 e Normative
Panoramica Prodotti
progettate su misura del cliente e delle sue specifiche
collegate e modalità di compilazione del “Fascicolo
Configurazione Impinato
esigenze. Le attività di training hanno svolgimento
Test”. Questo permette in fase di realizzazione
Programmazione Base
presso la sede di Came Service a Dosson di Cassier,
dell’impianto, di applicare i requisiti minimi di
Integrazione RTI-BUSPRO
in provincia di Treviso e presso la sede Came-BPT a
sicurezza previsti dalle normative vigenti per una
Integrazione CASATUNES-BUSPRO
Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone.
corretta Dichiarazione di Conformità.
Posti limitati a 20 partecipanti. Calendario corsi
Il calendario corsi è in preparazione, fare riferimento all’indirizzo www.came.com/it/azienda/formazione
Gennaio: 18 - 19 Sede Comm-Tec
TORNELLI E CONTROLLO
Gennaio: 20
ACCESSI PEDONALE VIDEOCITOFONIA IP
durata: 1 giorno
CORSO HDL LIVELLO 2
durata: 1 giorno
Il corso è diviso in due parti: nella prima parte
Presentazione Aziende
Analisi del sistema avanzato con tecnologia IP. APP
vengono illustrate le diverse tipologie di tornelli e
Panoramica Prodotti
mobile per il funzionamento da dispositivi
barriere pedonali, distinte tra selettive e non selettive.
Configurazione Impinati multi gateway
mobili. Compatibilità con sistemi terzi. Funzioni
Viene inoltre dato risalto all’interfaccia di lettura dei
Programmazione Avanzata
avanzate sistema di portineria e gestioni
diversi titoli di accesso.
Configurazione reti e filtri subnet
avanzate. Prove pratiche con dispositivi reali.
Nella seconda parte del corso viene illustrato il
Integrazione cablato - wireless
controllo accessi vero e proprio, ovvero l’intelligenza
Presentazione Hotel System e configurazione base
VIDEOCITOFONIA BUS
che gestisce il flusso di persone, percorrendo gli
Integrazione RTI-BUSPRO
durata: 1 giorno
aspetti applicativi, di configurazione del software e di
Integrazione CASATUNES-BUSPRO
Analisi dei sistemi tradizionali BPT a BUS: X1 e XIP.
“trouble shooting”.
Integrazione COOLAUTOMATION-BUSPRO
Sistemi a KIT. Sistemi a blocco singolo
Integrazione KNX-BUSPRO
e multiblocco. Programmazione manuale e via
MOTORI TUBOLARI
Posti limitati a 12 partecipanti.
software PCS/XIP. Analisi catalogo BPT e accessori.
durata: 1 giorno
Calendario corsi
Prove pratiche con dispositivi reali.
Analisi della proposta CAME delle diverse tipologie di
Febbraio: 23 - 24
tubolari. Scelta della corretta motorizzazione secondo BARRIERE STRADALI
le esigenze specifiche per tapparelle e tende da sole.
E CHIUSURE INDUSTRIALI
Guida alla predisposizione ed installazione. Percorso
durata: 1 giorno
pratico in un locale attrezzato.
Criteri di scelta del prodotto, in funzione dei dati
CRESTRON -
di progetto. La gamma di barriere stradali CAME
ANTINTRUSIONE BASE
permette la chiusura di varchi di passaggio da 1.5m
Corso teorico di massimo 4 ore sull’ampia gamma
a 12m con la possibilità di ottimizzare l’applicazione
prodotti di Antintrusione e sulla corretta scelta
CORSO CTI-P101
attraverso diverse configurazioni ed è integrata dai
prodotto in base all’ambito installativo.
durata: 3 giorni
dispositivi salva parcheggio. Guida all’installazione e scelta accessori.
www.crestron.eu
l corsi Crestron hanno svolgimento presso la sede di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI).
È aperto a tutti coloro che vogliono programmare ANTINTRUSIONE AVANZATO
i sistemi e che hanno una minima conoscenza
Corso sull’offerta antintrusione. Analisi delle centrali
di logica digitale e programmazione. Sono ammessi
DOMOTICA BASE
antintrusione filari e via radio, dei prodotti e delle loro
un massimo di 2 partecipanti per società. Il numero
durata: 1 giorno
caratteristiche.
totale di partecipanti al corso è 8. Qualora non venga
Corso teorico e pratico CAME DOMOTIC 3.0 .
Approfondimento sul software di configurazione delle
raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si
Attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi
centrali.
riserva il diritto di cancellare la sessione entro una
dei dispositivi domotici a catalogo, caratteristiche e
settimana dalla data dello stesso.
installazione. Programmazione con il software CAME
Per la partecipazione al corso è necessario avere con
DOMOTIC 3.0 . Analisi di funzioni basiche come
sé un computer le cui caratteristiche verranno indicate
controllo luci, automazioni, termoregolazione, mappe e controllo via APP. Necessario munirsi di computer portatile per la fase di programmazione.
COMM-TEC - www.comm-tec.it
all'iscrizione. La partecipazione al corso CTI-P101 è sottoposta all’acquisto di un sistema demo a scelta
L’iscrizione ai corsi gratuiti avviene tramite il sito
fra i kit speciali in promozione presenti sul listino di
www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti.
Crestron Italia.
09
ATTUALITÀ TRAINING | I corsi del periodo gennaio - marzo 2017
L’ordine del kit deve essere inviato prima della data
CLK1B
scelta del corso.
Corso per la certificazione Knx (Seconda parte)
Calendario corsi
Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software
Gennaio: 11 - 13
per la configurazione chiamato ETS.
Marzo: 20 - 22
Il corso si rivolge a System integrators o installatori avanzati che abbiano una comprovata padronanza
INTERMARK SISTEMI
www.intermark.it/corsi-ed-eventi/
CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “D”
dei concetti di base della domotica e della building
Il calendario corsi è in preparazione.
“DESIGNER” 4K
automation.
CORSO AMX PROGRAMMER 1
durata: 1 giorno
L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto
Formazione tecnica sugli strumenti e le conoscenze
Il corso è aperto a tutti coloro che disegnano
esperienze installative, anche con altre tecnologie
indispensabili allo sviluppo e all’integrazione dei sistemi
e progettano sistemi DigitalMedia.
domotiche.
AMX. Verranno presentati e studiati gli ambienti di
Sono ammessi un massimo di 2 partecipanti per
È possibile iscriversi al solo esame KNX: in quel caso
sviluppo richiesti in un sistema AMX: TPDesign per
società.
verrà fornita in anticipo la documentazione del corso
la creazione delle grafiche dei touch panel, NetLinx
Il numero totale di partecipanti al corso è 8.
per prepararsi in maniera autonoma all’esame finale.
Studio per la programmazione delle unità di controllo,
Qualora non venga raggiunto il minimo numero di
Numero partecipanti: max 12 persone.
altri applicativi di supporto alla programmazione.
4, Crestron Italia si riserva il diritto di cancellare la
Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.
sessione entro una settimana dalla data dello stesso.
Importante: durante la terza giornata si tiene
CORSO AMX PROGRAMMER 2
La partecipazione al corso di certificazione è gratuita.
l’esame finale per il rilascio del certificato
Con il corso Programmer 2 imparerari ad usare
Calendario corsi
di KNX Partner.
gli strumenti per la programmazione avanzata dei
Gennaio: 19
Calendario corsi
sistemi di controllo AMX e potrai accedere al percorso
Febbraio: 15
Febbraio: 28 - Calcinate (BG)
per la certificazione ACE-P (AMX Certified Expert -
Marzo: 31
Marzo: 1 - 2 -- Calcinate (BG)
Programmer).
Aprile: 4 - 5 - Forte Chance Piemonte - Torino
GEWISS PROFESSIONAL www.gewissprofessional.com
Hi.Team
VANTAGE
www.vantageitalia.it
I corsi sono gratuiti, ma a numero chiuso, iscrizioni
Segreteria Organizzativa Formazione Vantage
CLK1A
presso www.hiteam.it
Numero Verde 800 722 022
Corso per la certificazione KNX (Prima parte)
Formazione a cura di Home Innovation www.
Corso di certificazione Vantage, basato su lezioni
In questa prima parte del corso per diventare
hisystem.it
teoriche e pratiche. Si svolge in Bticino, sede di Varese,
KNX Partner vengono affrontati tutti gli aspetti
I corsi di formazione Hi. Team sono rivolti a tutti coloro
e si articola in 5 giornate: le prime 4 sono di formazione
necessari alla comprensione dei fondamenti
che desiderano entrare in un grande gruppo che fa
e approfondimento tecnico (1 giornata Hardware e 3
della tecnologia KNX.
della domotica il proprio mestiere.
giornate software) con conseguente test di certificazione
L’iscrizione al corso è riservata a chi ha già avuto
Il calendario corsi è in preparazione.
e l’ultima giornata è di formazione commerciale.
esperienze installative, anche con altre tecnologie.
Il calendario corsi è in preparazione.
Numero partecipanti: max 12 persone.
INTEGRAZIONE TRA DOMOTICA E SICUREZZA
Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.
Il corso organizzato a Vicenza in collaborazione con
Il corso è conforme alle regole stabilite
FPM, tratta le tematiche relative all’integrazione tra
dall’associazione internazionale KNX per programma,
sistemi domotici, antintrusione e videosorveglianza.
durata e materiale consegnato.
In particolare, il programma prevede i seguenti
Calendario corsi
argomenti: teoria dell’integrazione domotica e analisi
Febbraio: 21 - 22 - Calcinate (BG)
delle criticità in ambito sicurezza; integrazione,
Marzo: 28 - 29 - Forte Chance Piemonte - Torino
logiche e scenari integrati tra sistemi antintrusione e domotica; progettazione e realizzazione pratica
VIMAR
www.vimar.com
di un’interfaccia grafica unificata per il controllo
I corsi base sono gratuiti e si tengono su tutto il
e la supervisione di sistemi antintrusione,
territorio, quelli avanzati sono a pagamento e si
videosorveglianza e domotica.
svolgono presso le sedi Vimar di Marostica VI e Campodarsego PD.
CORSO HI.TEAM
Controllare su www.vimar.com/it/it/event/index/
(HI.TEAM.BASIC) Corso di formazione base per la progettazione e la
CORSO BASE BY-ME
realizzazione di impianti domotici integrati basati sulla
Corso By-me Entry Level
piattaforma d’integrazione domotica Hi System
durata: 1 giorno
CORSO TECNICO AVANZATO
e/o sistemi che si approcciano alla domotica
(HI.TEAM.ADVANCED)
per la prima volta.
Il corso di formazione avanzato rilascia ai tecnici
Calendario corsi
l’attestato Hi.Team.advanced, che certifica le competenze per la realizzazione di impianti domotici con la piattaforma d’integrazione domotica Hi System.
010
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti
Gennaio: 26 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo Gennaio: 26 - Campodarsego c/o Sala Training (PD) Febbraio: 3 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
www.simmagazine.it
Febbraio: 21 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo
Calendario corsi
approfondire la programmazione e la gestione di un
Febbraio: 2 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
impianto di automazioni per cancelli.
Marzo: 3 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
Febbraio: 28 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
Marzo: 9 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
Marzo: 31 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
Calendario corsi
Febbraio: 23 - Catania c/o Location da definire
Aprile: 7 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
Febbraio: 9 - Campodarsego c/o Sala Training (PD) Marzo: 7 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo
CORSO AVANZATO BY-ALARM
Marzo: 9 - Catania c/o Location da definire
durata: 1 giorno, 4 ore
Marzo: 23 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
Corso avanzato By-me con centrale
Il corso è destinato agli installatori che vogliano
Marzo: 24 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
durata: 2 giorni
approfondire la conoscenza e la programmazione del
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano
nuovo sistema antintrusione By-alarm.
approfondire la programmazione e gestione di un
CORSO AVANZATO TVCC
Calendario corsi
Programmare e gestire un impianto TVCC
CORSO AVANZATO BY-ME
impianto domotico By-me attraverso la centrale art.
Marzo: 1 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino”
21509. Calendario corsi
Febbraio: 1 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino”
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano CORSO BASE VIDEOCITOFONIA Corso Videocitofonia Entry Level durata: 1 giorno
CORSO AVANZATO BY-ME CON ETPRO Programmare un impianto Domotico con Easytool Professional
durata: 2 giorni Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere
durata: 1 giorno
Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti
approfondire la programmazione e la gestione di un impianto di videosorveglianza. Calendario corsi
Marzo: 2 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla videocitofonia 2 Fili.
CORSO BASE AUTOMAZIONI
Calendario corsi
Conoscere e programmare un sistema
Febbraio: 8 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo
di automazioni
la programmazione e gestione di un impianto domotico
Febbraio: 9 - Catania c/o Location da definire
By-me attraverso il software EasyTool Professional.
Febbraio: 23 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
Il corso è destinato agli installatori che vogliano
Calendario corsi
Febbraio: 24 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
approfondire la conoscenza e la programmazione di un
Marzo: 24 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano
sistema di automazioni Elvox.
Febbraio: 7 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino” Marzo: 8 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino”
Calendario corsi CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA
CORSO AVANZATO BY-ME
Programmare un impianto videocitofonico
CON ETPRO MODULO LOGICO
2 fili Plus e gestirlo con Save Prog
Programmare un impianto Domotico con Easytool Professional
durata: 1 giorno
Marzo: 17 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano Marzo: 21 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo Marzo: 23 - Catania c/o Location da definire Marzo: 30 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
Il corso affronta la programmazione di un impianto
durata: 2 giorni
di videocitofonia 2 fili Plus attraverso la targa
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere
e successivamente la gestione avanzata con software
la programmazione e la gestione di un impianto domotico
Save Prog.
By-me per quanto riguarda clima e unità logica attraverso
Calendario corsi
il software EasyTool Professional.
durata: 1 giorno
Marzo: 1 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)
CORSO AVANZATO AUTOMAZIONI Programmare e gestire un impianto di automazioni durata: 1 giorno
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano approfondire la programmazione e la gestione di un
Calendario corsi
Febbraio: 15 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino”
CORSO AVANZATO TVCC
impianto di automazioni per cancelli.
Marzo: 14 - Hotel Villa Mercede, Roma
Corso TVCC Entry Level
Calendario corsi
CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLO
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano
Automazioni Elvox
durata: 1 giorno
Marzo: 3 - Campodarsego c/o sala Formazione
Controllare tramite Web Server durata: 1 giorno
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la configurazione e la supervisione da remoto di un impianto domotico By-Me tramite Web Server. Calendario corsi
Febbraio: 17 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino” CORSO WELL-CONTACT PLUS durata: 2 giorni
Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e gestione di un impianto alberghiero attraverso sistema Well Contact Plus. La seconda giornata è dedicata in particolare alla programmazione e gestione dell’impianto con software di supervisione Well Contact Suite. Calendario corsi
Marzo: 21 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino” CORSO BASE BY-ALARM durata: 4 ore
Il corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza e la programmazione del
VIMAR CAMPUS: PER I PROFESSIONISTI ELETTRICI
È oggi disponibile Vimar Campus, lo spazio virtuale nel quale l’azienda di Marostica mette a disposizione dei Professionisti Elettrici le proprie conoscenze tecniche e il proprio know-how, per contribuire ad aumentare il livello di competenza, la sicurezza e la qualità negli impianti elettrici e di home&building automation. In questa nuova sezione - accessibile dalla home page del sito Vimar – è possibile trovare tutte le informazioni utili sull’ampia e variegata offerta formativa, focalizzata sulle nuove tecnologie impiantistiche. Un’offerta che va dai corsi base a quelli avanzati, con insegnate o in forma autodidatta, utilizzando i mezzi multimediali che Vimar ha appositamente realizzato. Da qui, ad esempio, previa registrazione è possibile accedere ai Corsi Ready to Play, ideali per chi vuole costruirsi un proprio percorso formativo in qualunque momento della giornata, o per chi invece desidera rivedere le nozioni fondamentali che stanno alla base dell’attività di progettazione e installazione degli impianti domotici e non solo. Sono inoltre disponibile tutte le informazioni utili sui numerosi Corsi in aula, pensati per permettere ai professionisti di apprendere in modo approfondito tutti gli aspetti di programmazione e manutenzione dei sistemi Vimar attraverso pannelli prodotto, esempi applicativi ed esercitazioni pratiche. Infine, sempre in questa nuova sezione, è possibile consultare utili Videotutorial. Fruibili anche in cantiere, questi video guidano l’installatore durante l’intera fase di programmazione e messa in servizio dei dispositivi/sistemi Vimar, con una attenta spiegazione passo passo delle varie fasi della loro configurazione.
nuovo sistema antintrusione By-alarm.
011
ATTUALITÀ EXPO | SIEC 2016 – SAIE BolognaFiere
Mettiamoci in mostra
Inserita in un contesto da 100 mila visitatori, l’annuale edizione di SIEC ha attirato un pubblico assai più vasto del solito, registrando una maggiore affluenza di visitatori e qualche nome nuovo tra gli espositori, facendosi notare in positivo
di Paolo Radice
L
a quinta edizione di SIEC ha rappresentato – inaspettatamente – un nuovo cambio di volto (e sede) per la Convention annuale dei system integrator e professionisti dell’AVC; fenomeno in base al quale, inserito all’interno della All Digital Smart Building (che a sua volta è solita viaggiare a braccetto con il SAIE, Salone Internazionale dell’Edilizia e delle costruzioni), il convegno/ esposizione sull’integrazione dei sistemi ha vissuto momenti di grande fervore. I visitatori transitati per il padiglione 33 sono stati ben di più di quelli visti negli anni passati; e la decisione del comitato direttivo SIEC di abbinare l’evento - dopo quattro anni passati in solitario - a una manifestazione di enorme importanza per il mercato edilizio (quale è il SAIE), pertanto, sembra aver portato una ventata di aria
012
fresca e, se non altro, creato i presupposti per ampliare conoscenze e rete business tra progettisti, professionisti e costruttori. Queste figure sono un pubblico importante ed essenziale per SIEC e i suoi associati (ricordiamo, per esempio, i seminari delle edizioni passate dedicati agli architetti ed ingegneri), che hanno potuto così sfruttare al meglio le 100 mila presenze registrate nei quattro giorni di esposizione. Nella nuova sede e con il nuovo format dell’esposizione, quest’anno progettisti e costruttori accorsi a Bologna hanno avuto una motivazione in più per visitare l’area ALL DIGITAL – Smart Building, tutta compressa nel padiglione 33 della Fiera. Con l’entrata in vigore della legge 164, infatti (la quale prevede l’obbligatorietà – per tutti i
nuovi edifici ad uso abitativo o commerciale e per quelli pesantemente ristrutturati – di predisporre spazi installativi adeguati per la cablatura “verticale” multiservizio in fibra ottica), è parsa evidente l’importanza dell’aggiornamento ed approfondimento conoscitivo
professionale per le categorie suddette di operatori anche verso il mondo dell’integrazione dei sistemi; figure professionali che con la loro presenza hanno testimoniato nuovamente l’esistenza in essere della convergenza tra tutte le tecnologie per le soluzioni
All’interno di SAIE, il padiglione 33 era tutto per la sezione ALL DIGITAL Smart Building, con il SIEC a fare da protagonista. In questa pagina (in alto) il SIEC Theatre e i relatori del keynote d’apertura. Sopra e nella pagina accanto, alcuni tra gli stand del padiglione.
www.simmagazine.it
PRASSI DI RIFERIMENTO: LA PRIMA CERTIFICAZIONE È REALTÀ
Sin dall’esordio uno dei principali obiettivi di SIEC è stato quello di creare un modello pratico di riferimento che introducesse prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche per il settore Audio Video Controllo. Tale documento, che ha preso inizialmente il nome di PdR 4, è stato poi convertito nella UNI/PdR 15, grazie alla quale gli organismi di certificazione sono ora in grado di valutare la conformità dei servizi offerti da un’azienda. Orbene, la prima certificazione è stata rilasciata l’11 ottobre 2016 da CERTIQUALITY (organismo specializzato nella certificazione dei sistemi di gestione aziendale per la qualità, l’ambiente e la sicurezza, la sicurezza delle informazioni e nella certificazione di prodotto) alla STS Engineering Srl, una delle prime aziende impegnatesi ad applicare e rispettare per le proprie realizzazioni le raccomandazioni della prassi UNI/PdR 4. L’ottenimento di questo attestato suggella gli sforzi fatti negli ultimi anni dal SIEC e dalle aziende associate, aprendo una nuova e brillante opportunità di merito per gli installatori che vogliono valorizzare e proteggere la propria attività.
residenziali, industriali e commerciali. Tra le aziende che hanno nuovamente investito tempo e risorse nel SIEC ricordiamo Canon, Dooh.it, Epson, Euromet, Exhibo, Lindy, Panasonic, Prase, Screenline e Sony; mentre tra gli spazi speciali all’interno del padiglione
citiamo il SIEC Theatre, cuore e centro nevralgico della fucina di idee che in Fiera si sono messe a confronto: pensato per richiamare l’interesse di progettisti e costruttori, questo spazio è servito per lanciare con la massima attenzione i messaggi chiave dell’associazione, ovvero
la necessità di coinvolgere l’integratore fin dalle prime fasi della progettazione di un edificio e la tutela della committenza attraverso la prassi UNI e la certificazione delle aziende che forniscono il servizio di integrazione AVC. Così l’area Theatre è stata di
grande impatto scenico e ha presentato a un pubblico di progettisti (finora mai coinvolti nella parte audio-videocontrolli) una gamma di soluzioni tipiche capaci di attirare la loro attenzione e motivarli per approfondire le possibilità offerte dalla tecnologie AVC.
KNX ITALIA E SIEC: AL SAIE PROMOSSA L’INTEGRAZIONE DI SISTEMI
Le due associazioni hanno recentemente firmato un accordo di collaborazione per promuovere il riconoscimento e la valorizzazione della figura professionale dell’integratore di sistemi. I programmi formativi e un percorso di certificazione degli integratori nel keynote d’apertura della Convention. KNX Italia e SIEC hanno annunciato di aver concluso un accordo in base al quale le due associazioni collaboreranno concretamente per raggiungere i comuni obiettivi di sensibilizzazione dell’utenza, promozione di nuove opportunità di business, di formazione, di valorizzazione della professionalità degli integratori di sistemi nonché un ampliamento delle rispettive basi associative. Tutto questo attraverso attività di comunicazione coordinate, incontri programmati, programmi di formazione, attività istituzionali. “Quello che ci ha convinto – ha spiegato per l’occasione Carla Conca, Presidente di SIEC – è il comune interesse a promuovere la figura dell’integratore di sistemi e ad offrire agli integratori programmi formativi per un aggiornamento continuo sulle tecnologie”. Il primo passo di questa collaborazione è stata quindi la partecipazione di KNX Italia all’area SIEC del SAIE, Pad 33 “All Digital – Smart Building” e al seminario “L’integrazione di sistemi: la tecnologia come chiave per massimizzare il valore dell’edificio”, che ha di fatto inaugurato il SIEC Theatre il primo giorno di Fiera. Ha commentato Massimo Valerii, Presidente di KNX Italia: “Anche noi avvertiamo da tempo l’urgenza di insistere nell’opera di sensibilizzazione della committenza, dei professionisti e di tutta la filiera della costruzione dell’edificio, affinché l’integratore di sistemi sia coinvolto nel team di progetto fin dalla prime fasi.”
013
ATTUALITÀ EXPO | Maker Faire Rome 2016
Roma, capitale delle invenzioni
L’edizione 2016 di Maker Faire Rome è cresciuta rispetto a quella dello scorso anno. E non solo nel numero dei visitatori, delle invenzioni presentate, degli espositori, dei giornalisti accreditati. Ma anche e forse soprattutto nella coscienza etica, sociale ed ecologica
di Marco Galloni
I
l fenomeno maker è in crescita. La conferma arriva da Maker Faire Rome 2016 – The European Edition 4.0, quarta edizione della fiera dedicata all’innovazione, al DIY, all’IoT e a discipline affini: 110 mila visitatori contro i 100 mila dello scorso anno; centinaia di invenzioni presentate da maker provenienti da più di 65 paesi; 700 giornalisti e blogger di testate nazionali e internazionali, quando lo scorso anno erano circa 600. Promossa dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata da Asset Camera e curata dal co-fondatore di Arduino, Massimo Banzi, e dal giornalista Riccardo Luna, la Maker Faire di quest’anno si è svolta dal 14 al 16 ottobre negli spazi della Fiera di Roma, dove ha occupato sei interi padiglioni per 100 mila metri quadrati complessivi, 55 mila dei quali al coperto. Vale a dire quasi tre volte la superficie espositiva di Maker Faire 2015, quando la fiera fu allestita presso l’università La Sapienza.
SEI PADIGLIONI PIENI DI TECNOLOGIA E DI SAPERE
Se Maker Faire quest’anno non è andata all’università, in compenso l’università è andata alla Maker Faire: il padiglione 6 ospitava l’area Universities dedicata alle università nazionali e internazionali, tra le quali i tre atenei romani La Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata, i Politecnici di Milano e di Torino, la Federico II di Napoli, le università di Firenze, Trento e Siena, il CNR e perfino le università di Pechino e di Coburgo. Gli atenei hanno condiviso il padiglione 6 con gli espositori della categoria Life, nella quale rientrano le nuove tecnologie per l’agricoltura e l’alimentazione, le energie alternative, la cura per la salute e per il corpo. Ecco gli altri padiglioni: il 5 (Move) era dedicato alle bici e allo sport, ai droni e alla mobilità, ai robot e alla missilistica; presso il padiglione 7 (Interaction) erano esposte invenzioni inerenti alle arti e ai giochi, all’automazione domestica e all’audio, alla scienza e alla realtà virtuale; il padiglione 8 (Fabrication)
era riservato alla manifattura hi-tech, alle stampanti 3D, al riciclaggio dei materiali e alla fornitura; il 9 (Young Makers) ha visto esporre i maker al di sotto dei vent’anni di età e 56 tra istituti secondari e ITS, quasi il doppio rispetto all’edizione 2015: il padiglione ospitava inoltre decine di workshop per i più piccini e un’Area Kids di 8 mila mq con isole didattiche, tour guidati e laboratori; il padiglione 10 (Cortocircuiti), infine, era dedicato alle conferenze, alle tecnologie Light & Darkness e alla sicurezza.
LE INVENZIONI PIÙ ORIGINALI
Nell’impossibilità anche solo di elencare tutto ciò che abbiamo visto a Maker Faire Rome 2016 ci limitiamo a una sintesi dei progetti che si sono aggiudicati il Maker of Merit, l’attestato riconosciuto alle idee distintesi per originalità e potenzialità di mercato. Tra queste c’era Casa Jasmina (vedi System Integrator Magazine n. 6), la smart home concepita come punto di convergenza tra l’interior design,
l’IoT e le tecnologie open source. Poi Robot Alfred, un automa semovente progettato per fornire aiuto e informazioni nei luoghi pubblici. Di grande attualità BioPic – The Green Revolution, l’orto domestico dotato di stimolatori a LED che permettono alle piante di crescere in ambienti poco luminosi. Interessanti anche le proposte dell’italiana Elettroevoluzione, una piccola azienda specializzata nella “rifunzionalizzazione” di elettrodomestici vintage (Musicoffee, Radioio, Ferro da Stereo…). Dal Fab Lab Barcellona arriva Elastica, un abito realizzato in tessuto conduttore capace di acquisire i dati biometrici del corpo. Horgonic (vedi box) è un amplificatore a valvole ispirato all’energia orgonica di Wilhelm Reich, uno splendido oggetto che, oltre a riprodurre musica, arreda la casa e genera emozioni. Il FabLab Bologna ha esibito, all’interno dello stand Intel, un prototipo del Realsensing Virtual Touch, un guanto in grado di
Una postazione dedicata a Genuino 101, la scheda nata dalla collaborazione tra Arduino e Intel: dotata di processore Intel Curie, accelerometro, giroscopio e interfaccia Bluetooth, la scheda può essere utilizzata in progetti molto complessi.
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Un’immagine dello stand 8, dedicato alle stampanti 3D, alla fabbricazione digitale, alle nuove manifatture e al riciclaggio dei materiali (foto Agenzia Toiati): Maker Faire Rome 2016 ha occupato sei interi padiglioni della Fiera di Roma; 100 mila metri quadrati la superficie complessiva, 55 mila dei quali al coperto. piante; Talking Hands, infine, il guanto capace di tradurre in voce il linguaggio dei segni LIS, vincitore del R.O.M.E. Prize (vedi box). simulare digitalmente il contatto con oggetti reali; il Realsensing Virtual Touch si basa su Joule, una piattaforma sviluppata da Intel per consentire a maker e start-up di muoversi nel mondo dell’IoT. Presso lo stand dell’università La Sapienza di Roma era esposta la tecnologia PolyShaper, che permette di modellare con macchine a controllo numerico schiume sintetiche come il polistirolo. Tra le invenzioni aggiudicatesi il Maker of Merit meritano inoltre menzione Square Off/Automated Chess, un dispositivo che permette di giocare a scacchi (su scacchiere reali) con avversari residenti in qualsiasi parte del mondo; Watly, il primo computer al mondo in grado di purificare l’acqua, di generare energia elettrica e di garantire la connessione a Internet (funziona a energia solare); TooWheels, una carrozzina per disabili che può essere realizzata con il DIY e la fabbricazione digitale; Meg, la serra digitale connessa a Internet che permette di tenere sotto controllo i parametri vitali delle
Numerose le invenzioni e le soluzioni esposte presso lo stand dell’università La Sapienza di Roma. Tra queste PolyShaper, una tecnologia che permette di modellare schiume sintetiche come il polistirolo mediante macchine a controllo numerico (CNC), con gran risparmio di tempo e di danaro.
L’IMPEGNO DELLA REGIONE LAZIO E DELLA POLIZIA DI STATO
Altro elemento di distinzione tra Maker Faire Rome 2016 e l’edizione 2015 è stata la maggior presenza di organi istituzionali, quali la Regione Lazio, e di corpi come la Marina Militare e la Polizia di Stato. Secondo il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, Maker Faire non si limita a fotografare un segmento di mercato «ma è la rappresentazione viva di una sfida epocale su cui si gioca un pezzo fondamentale del nostro futuro». Nella programmazione dei fondi europei 2014 – 2020 la
Regione Lazio ha stanziato oltre 100 milioni per le startup più innovative, 10 milioni per la realizzazione di Spazio Attivo, una rete di hub a disposizione di tutti i cittadini, 30 milioni per l’internalizzazione del sistema produttivo e 150 milioni per il sostegno all’industria 4.0. A Maker Faire 2016 la Regione ha presentato oltre 70 progetti esposti in modalità Cluster Flux, 7 hub a tema che permettevano di visualizzare il flusso dei dati in transito tra le realtà innovative del territorio: Spazio Attivo/Fab Lab, Earth, Smart Living, Cultura, Industria 4.0, Lifescience,
HORGONIC, L’ENERGIA VITALE DELLE VALVOLE
Al padiglione 10, stand D15, si poteva ammirare Horgonic, l’amplificatore emozionale prodotto dalla Consevo Network di Fabio Romoli. L’aggettivo emozionale, ha spiegato Romoli, è dovuto al fatto che Horgonic non si limita ad amplificare musica proveniente da iPhone, smartphone iOS e Android, tablet, lettori MP3 e sorgenti analogiche (tramite adattatore), ma sprigiona emozioni vitali. Non a caso il nome deriva dall’orgone, una forma di energia ipotizzata negli anni ’30 (del secolo scorso) dallo psicoanalista Wilhelm Reich per certi aspetti analoga all’“elan vital” di Bergson o alla Kundalini e al Prana delle religioni orientali. Horgonic viene anche definito “amplificatore da arredamento”, e basta guardarne la costruzione a base di lastre di metacrilato, nobili metalli, valvole termoioniche e cavi argentati rivestiti in seta per capire il perché; l’amplificatore ha tra l’altro la proprietà di mutare colore in base all’illuminazione ambientale (capacità morphocromatica). Horgonic è un tuffo nel passato che dona calore e anima alle efficientissime ma talvolta impersonali tecnologie digitali: per la sua realizzazione sono utilizzate valvole surplus originali degli anni ’50 scelte tra le migliori marche, quali Siemens, Telefunken, Mullard, Fivre, Tungsram, Philips, RFT; i trasformatori sono avvolti mediante una rarissima bobinatrice manuale del 1945; persino i test e il collaudo sono realizzati come si faceva una volta, utilizzando un oscilloscopio Tektronix del 1963 modello missione Apollo; ogni esemplare è costruito a mano ed è corredato di un certificato individuale, una sorta di carta di identità: praticamente non esistono due Horgonic uguali. Amore per il passato non significa però avversione per il futuro: le versioni Horgonic a venire, ha dichiarato Fabio Romoli, saranno dotate di funzioni IoT e App Media Center.
Tra i progetti esposti nello stand Eni (foto Agenzia Toiati) c’era Digital Earth, una tecnologia a basso costo che consente il monitoraggio giornaliero di parametri dell’acqua come il pH, la temperatura e la conducibilità elettrica.
Lo stand D.A.M. Bros Robotics esponeva il DAM-Bot, un robot umanoide concepito per l’insegnamento avanzato della robotica: indossando l’esoscheletro visibile in questa foto, l’operatore riesce a far eseguire al robot qualsiasi movimento.
Lo stand della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dedicato alla cybersicurezza. Tra gli strumenti utilizzati dalla polizia c’è il Commissariato on line, una app che consente di rispondere immediatamente alle richieste di aiuto e assistenza degli internauti.
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ATTUALITÀ EXPO | Maker Faire Rome 2016
IL R.O.M.E. PRIZE E LO STARTUP CONTEST
A Maker Faire non ci si limita a esporre invenzioni, tenere conferenze, visitare stand e fare incontri. Si compete anche. Quest’anno si è tenuta la prima edizione del R.O.M.E. Prize (Rome Outstanding Maker of Europe), attesissimo concorso che premia con 100.000 euro il miglior progetto maker esposto alla fiera. A vincerlo è stato Talking Hands, un guanto capace di tradurre in parole il linguaggio dei segni (LIS): indossato come un comune guanto, Talking Hands registra i movimenti delle mani, li traduce in formato digitale e li invia a uno smartphone che li riproduce per mezzo di un sintetizzatore vocale. Ideato da Francesco Pezzuoli e Dario Corona, fondatori della startup marchigiana LiMiX, Talking Hands è stato premiato anche per le sue potenzialità commerciali: si calcola che solo in Italia ci siano oltre 100.000 non udenti. Di ammontare inferiore ma comunque cospicuo è il premio Startup Contest (75.000 euro), che quest’anno è andato a GlareSmile, uno spazzolino a tre teste rotanti in grado di lavare i denti in 10 secondi. Tra le invenzioni premiate va ricordato anche Robot Drum dell’Itis Marconi di Campobasso, l’automa-batterista che ha fatto vincere ai suoi ideatori una stampante 3D.
Il kit di sviluppo della Intel Joule, la piattaforma che consente a maker e start-up di muoversi agevolmente nel mondo dell’IoT. All’interno dello stand Intel il FabLab Bologna ha esposto un progetto basato su questa piattaforma: si tratta del Realsensing Virtual Touch, un guanto in grado di simulare digitalmente il contatto con oggetti reali.
Francesco Pezzoli (a sinistra) e Dario Corona, fondatori di LiMiX e ideatori di Talking Hands, il guanto capace di tradurre in parole il linguaggio dei segni; Pezzoli indossa il prototipo del guanto che si è aggiudicato il R.O.M.E. Prize.
Food & Green, questi gli hub tematici. Tra gli stand più visitati c’era quello della Polizia, dedicato alla cybersicurezza. Un problema, quello della sicurezza, sempre più pressante, dal momento che, come ha ricordato Roberto Di Legami, direttore del servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, «quasi l’80% della popolazione dell’UE si connette regolarmente a Internet, spesso utilizzando più di un dispositivo. La popolazione mondiale degli internauti è stimata in 2,8 miliardi di persone, per un totale di 10 miliardi di dispositivi connessi in rete». Se da una parte tutto questo costituisce una grande opportunità, dall’altra offre il fianco a una quantità
di reati che vanno sotto il nome di cybercrime: pedopornografia on line, reati finanziari, terrorismo e reati d’odio, contraffazione, cyberbullismo. La Polizia Postale e delle Comunicazioni lotta contro questi crimini attraverso strumenti come il CNCPO (Centro Nazionale per il Contrasto delle Pedopornografia on line), il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) e il Commissariato on line, una app che assicura il contatto immediato con gli internauti e consente di rispondere in tempo reale alle loro richieste di aiuto. A questi strumenti si aggiungono campagne educative come “Una vita da social”, nata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e volta a sensibilizzare i giovani contro i pericoli del Web. A Maker Faire 2016 la Polizia di Stato era presente anche con il Pullman Azzurro, un’aula multimediale itinerante utilizzata per impartire ai giovani lezioni sulla sicurezza stradale. Maker Faire Rome 2016 ci è sembrata più adulta e matura rispetto alla versione dello scorso anno. L’aspetto ludico, che pure rimane ed è costitutivo del fenomeno maker, si sta orientando con decisione verso i fronti dell’etica, della sostenibilità ambientale, del sociale, dell’assistenza ai disabili. Fronti sempre più caldi, nei prossimi anni.
ALL’UNIVERSITÀ FEDERICO II L’INDUSTRIA 4.0 DIVENTA UN GIOCO
L’impiantistica industriale è una materia seria e difficile, specie se la si studia all’università. Eppure è proprio in un’università, la Federico II di Napoli, che si insegna (e si impara) a giocare con questa disciplina. Logistic Game 4.0 è un gioco interattivo ideato dal Gruppo di Ricerca di Impianti Industriali dell’ateneo partenopeo, attivo presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale (DICMAPI). Il gioco riproduce una linea di produzione industriale costituita da quattro nastri trasportatori configurabili in logica centralizzata o decentralizzata a conferimento di autonomia decisionale. Concepito per dare agli studenti di ingegneria la possibilità di mettere in pratica quanto appreso negli anni di studio, Logistic Game 4.0 consente di esplorare il mondo dell’IoS (Internet of Services) nella sua interazione con l’IoT. Gli studenti possono studiare e sperimentare, utilizzando un modello in scala di un reparto di produzione flow shop, le soluzioni migliori per ridurre i tempi e i costi di fabbricazione. La procedura avviene in due fasi: la prima si svolge secondo le modalità di produzione tradizionali, la seconda in modalità M2M (machine-to-machine), tipica dell’industria 4.0. Il progetto, esposto sotto forma di prototipo a Maker Faire Rome 2016, è stato realizzato mediante parti fisiche stampate in 3D, microcontrollori STM32 Nucleo e sensori sviluppati in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione.
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Il prototipo del Logistic Game 4.0 esposto a Maker Faire Rome 2016 presso lo stand dell’università Federico II di Napoli: si riconoscono i quattro nastri trasportatori che possono essere configurati secondo logica centralizzata o decentralizzata.
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ATTUALITÀ AZIENDE | Comelit, crescita costante da 60 anni
Filosofia vincente
Ha appena compiuto 60 anni e continua a crescere distinguendosi per l’alta ingegnerizzazione dei suoi prodotti e per l’inimitabile design italiano. Oggi con i suoi 400 dipendenti e un’organizzazione distributiva in oltre 70 Paesi, Comelit è un esempio per tutti di Paolo Radice
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i sono aziende in Italia che crescono ancora nettamente, nonostante le evidenti difficoltà dei mercati commerciali e degli asset produttivi di oggi. E lasciando da parte la retorica di natura politica, quest’aspetto non può che far piacere, in virtù soprattutto dell’eccezionale riscontro che lo stile italiano esercita altrove, continuando ad alimentare e rinverdire quel concetto mai dimenticato (proprio all’estero) che ciò che viene realizzato nel Belpaese ha il suo pedigree e background culturale incontestabile, rendendoci di conseguenza tutti quanti un po’ orgogliosi di essere italiani. In una valle che di DNA “lumbard” ne ha da vendere ma che di atmosfera padana non ne offre neanche a cercarla con igrometro e pluviometro (Milano è vicina, eppure sembra così lontana, guardando le Alpi Orobie), a poche centinaia di metri dal Serio - che qui è piuttosto un torrentello ha la sua sede una di queste: è Comelit, il cui nome nasconde
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l’acronimo di Compagnia Elettronica Italiana, nata nel 1956 e oggi trasformatasi in un affermato gruppo internazionale, riconosciuto come uno dei marchi di riferimento nell’ambito della videocitofonia che ha ampliato nel tempo il proprio business verso i segmenti della videosorveglianza, dell’antintrusione, dell’automazione domestica, del controllo accessi, fino alla rivelazione automatica e manuale di incendio.
UN GRUPPO CONSOLIDATO
A Rovetta vi è dunque la sua sede principale (dove trovano posto le aree dirigenziali, nonché il Comelit Training School, reparto dedicato alla formazione di installatori, architetti e progettisti), estesa su oltre 5 mila mq coperti e oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione conclusosi a fine 2012, il cui obiettivo ha avuto quello di donare all’azienda un’immagine più moderna e in linea con il suo posizionamento sul mercato e con il proprio percorso d’innovazione di cui è stata protagonista a livello internazionale.
La vocazione internazionale di Comelit Group Spa (processo iniziato nel lontano 1996, con l’apertura della prima filiale commerciale a Lione, in Francia) è testimoniata dalla presenza di ben 15 sedi estere, che coprono in modo puntuale tutti i principali mercati in cui l’azienda opera (oltre all’Europa, anche Asia, Russia e Stati Uniti) e che al giorno d’oggi danno lavoro a più di 400 dipendenti. I prodotti Comelit sono attualmente presenti in oltre 70 Paesi - distribuiti, installati ed assistiti da un network tecnicocommerciale ben diramato - che nel 2015 hanno portato nelle casse della holding un fatturato consolidato di quasi 100 milioni di Euro. Per capire il livello di crescita, citiamo ancora qualche numero a titolo di esempio: a inizio millennio il fatturato aggregato sfiorava i 25 milioni di Euro, mentre i dipendenti erano circa 150; i dati recenti, dunque, testimoniano il rafforzamento continuo della posizione nel settore e la grande rilevanza che hanno per l’azienda le risorse umane.
L’IMPORTANZA DELL’R&S
“Passion. Technology. Design”: questi i valori che hanno costruito e alimentato il successo di Comelit negli anni della sua attività. In primo luogo la passione, intesa come ricerca continua ed instancabile della qualità. A seguire la tecnologia, vero motore dell’innovazione che coinvolge prodotti e sistemi e che Comelit porta avanti nei suoi centri di ricerca e sviluppo in Italia, Francia e Tunisia. Chiude il cerchio il design (rigorosamente made in Italy), elemento che ormai identifica lo stile dei prodotti Comelit e che, di recente, ha portato a Rovetta prestigiosi riconoscimenti internazionali: la pulsantiera 3one6 Sense nel 2013 è stata pluripremiata con il Red Dot Award e il Good Design Award; la placca One (vedi riquadro, ndr) si è infatti aggiudicata il Red Dot Award nel 2014; mentre nel 2015 doppia vittoria al Good Design Award con il posto esterno Quadra e il monitor Icona. È senza dubbio grazie allo
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Nella pagina a fianco, in alto, l’insegna all’ingresso dell’azienda. Qui sopra, la sala conferenze interna, utilizzata per i grandi appuntamenti. A sinistra, la scala all’ingresso principale, che porta al piano del management. spirito innovativo che il gruppo bergamasco è riuscito a farsi strada nel settore; a partire dalla videocitofonia, dove con il primo citofono digitale (del 1979) con soli 3 fili si potevano collegare fino a 999 apparecchi. A quello seguì parecchi anni dopo (1999) il Simplebus, primo sistema digitale 2 fili + 2 in parallelo, per impianti citofonici e videocitofonici. Per arrivare (2012) al sistema digitale ViP che consente di gestire tutti i dispositivi di videocitofonia sulla base di protocolli IP, eliminando ogni vincolo nel numero di collegamenti e nella distribuzione dei cavi. Ai videocitofoni si sono poi affiancate intere linee di prodotto per la videosorveglianza, l’antiintrusione e, infine, la domotica. Un percorso di crescita testimoniato da centinaia di migliaia di impianti installati in tutto il mondo, nei contesti più variegati: dalle abitazioni
singole agli edifici condominiali residenziali, dagli uffici alle aziende, dalle stazioni ferroviarie agli aeroporti, dai musei ai centri commerciali, terziari e direzionali. Nell’assumere l’identità di vero e proprio “laboratorio di idee”, il centro ricerche Comelit è costantemente impegnato per concretizzare nuovi progetti e definire le procedure qualitative che sovraintendono la produzione, frutto di un avanzato feeling tra uomini e tecnologie.
LA “CASA DOMOTICA” E IL RESTO
Con i lavori di ristrutturazione del 2012, Comelit ha poi realizzato la Casa Domotica, uno spazio abitativo suddiviso in quattro diverse aree (cucina, soggiorno, bagno e zona notte), dove sono applicate tutte le più innovative tecnologie dell’azienda di Rovetta, fra loro integrate attraverso il controllo domotico.
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ATTUALITÀ AZIENDE | Comelit, crescita costante da 60 anni
UNA PLACCA, TANTE FUNZIONI (E PREMI)
Presentato a fine 2014, ONE è il dispositivo domotico dalla tecnologia d’avanguardia e dal design unico che ha inaugurato una nuova stagione nella domotica e che permette all’utente di fare veramente tutto senza pensieri, semplificando la gestione della casa e migliorando il comfort e la qualità della vita. ONE si distingue per le linee eleganti e materiali pregiati, come la superficie in policarbonato antigraffio trasparente che gli conferisce un aspetto hi-tech e il bordo cromato che sapientemente annulla la percezione dello spessore, racchiudendo una tecnologia all’avanguardia. Attraverso ONE l’utente, con pochi semplici gesti entrati a far parte del vivere quotidiano - come lo scorrimento e la pressione - può controllare molteplici funzioni: gestire fino a 27 punti luce, regolare l’intensità di ogni luce e variarne il colore, modificare la temperatura e comandare fino a 9 automazioni e 4 scenari domotici preimpostati. Nell’anno della sua presentazione ONE ha vinto il Red Dot Award, brevetto italiano per invenzione industriale e quello europeo in ambito di design industriale, nonché il Good Design Award, attribuito ogni anno dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design in collaborazione con lo European Center for Architecture, Art, Design and Urban Studies. Questi prestigiosi riconoscimenti confermano ed esaltano le caratteristiche di ONE, che trova nell’eleganza e nell’essenzialità i tratti distintivi del suo design, realizzato da Diego Rossi e Innocenzo Rifino dello Studio Habit(s) di Milano. Comelit ONE è disponibile in 11 diverse finiture cromatiche per adattarsi ad ogni tipo di materiale e di stile di architettura contemporanea, da più moderni e futuristici ai più classici e storici, ma sempre conferendo agli ambienti un tocco di esclusività.
Il nuovo supervisore domotico Icona ha tasti retroilluminati, display touch da 4,3”, slot SD card per la registrazione di messaggi dal videocitofono. Con Icona, la casa è tutta sotto controllo, compreso l’entertainment. Dalla variazione del colore della luce e della sua intensità alla regolazione dell’emissione di aromi e profumi, dall’accensione degli elettrodomestici alla regolazione della temperatura: attraverso la domotica, nella casa Comelit è possibile sperimentare come sia semplice e al tempo stesso gratificante mutare ambienti e scenari in base alle proprie esigenze e ai propri bisogni. Un’idea, questa, che è nata per offrire ai propri clienti la possibilità di vivere fino in fondo e in modo diretto l’esperienza che la tecnologia Comelit è in grado di offrire applicata ad un ambiente domestico. Un altro spazio non meno importante è quello riservato
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alla Comelit Training School, dedicato alla formazione e all’aggiornamento della cultura professionale nel settore dell’installazione elettrica. La scuola di formazione del gruppo lombardo unisce contenuti teorici all’applicazione pratica delle conoscenze, per consentire di ampliare il bagaglio tecnico professionale e aumentare la capacità di dialogo con la clientela, il tutto a vantaggio di una maggiore competitività. Comelit prosegue in questo modo il suo cammino senza dimenticare la semplicità espressione di una tecnologia amica che si mette al servizio di ogni uomo per contribuire ad una più elevata qualità della vita – e
l’integrazione perché, attraverso la domotica, i diversi sistemi sono chiamati a dialogare tra loro senza barriere o ostacoli. Oggi, dunque, ha acquisito fette di mercato sempre più consistenti nella building automation, raggiungendo traguardi importanti nei settori del controllo accessi, nella videosorveglianza e nell’antintrusione, fino ad arrivare alla linea di dispositivi per la rivelazione di incendio, dove
l’azienda si è gettata con grande impegno da poco più di un anno. Mantenendo questo passo, il Gruppo proseguirà il suo percorso di affermazione su tutti i fronti in cui è impegnato. I mercati stranieri lo confermano (vedi il grande complesso residenziale Stuy Town di Manhattan o la lussuosa Tour Odeon di Montecarlo), a dimostrazione che le buone idee nate in Italia hanno il loro peso e valore. Sempre.
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A COLLOQUIO CON LORENZO NARDACCI, DI COMELIT
Nella nostra visita all’azienda, siamo stati in compagnia di Lorenzo Nardacci, Responsabile Tecnico e Commerciale Prodotti e Servizi Italia, al quale abbiamo rivolto alcune domande su presente e futuro di Comelit. System Integrator Magazine - Inizierei andando dritto al punto con una domanda esplicita: quali sono i prodotti che hanno fatto la vostra storia? Lorenzo Nardacci - Così su due piedi mi viene in mente una soluzione e non un prodotto, pensando al cosiddetto “2 fili”, sistema che Comelit ha presentato al mercato elettrico all’inizio degli anni ’90 con il monitor Eurocom, trovando non poche difficoltà perché all’epoca proponeva un cambio radicale rispetto al passato. Pensando a un prodotto, invece, potrei citarle la centrale Vedo, che ugualmente ritengo sia stata fortemente innovativa per il settore della sicurezza. Siamo già arrivati agli ultimi anni, in verità (era il 2013), però, anche in questo caso, per il mercato è stata una rivoluzione: attraverso un tradizionale sistema antintrusione, infatti, in occasione di un evento d’allarme il proprietario di casa fino a quel momento avrebbe ricevuto un SMS sul telefono collegato all’impianto. Con la centrale Vedo, invece, oltre a leggere quel messaggio, l’utente avrebbe anche ricevuto uno o più fotogrammi relativi all’evento in questione, dandogli modo di capire se l’allarme fosse giustificato o meno. Questa soluzione ci venne in mente in seguito a un’indagine di mercato che avevamo condotto con i proprietari di sistemi di allarme convenzionali, i quali dopo poco tempo, proprio per evitare “falsi allarmi” continui, smettevano di avvalersi dell’impianto stesso. La più straordinaria di tutti, comunque, è ONE, la placca che abbiamo presentato nel 2014 e che permette di svolgere le funzioni di tre oggetti differenti. Le faccio un esempio: se lei in una stanza oltre alle luci deve poter controllare le tapparelle elettriche e la climatizzazione, con ONE lo può fare agevolmente e – valore ulteriormente aggiunto – non lo deve decidere subito, poiché nasce “neutra” nelle funzionalità e poi, nel tempo, si potrà decidere quali comandi affidarle. La consideriamo rivoluzionaria perché le placche sono rimaste dove erano già molto tempo fa ed è quindi ora di aggiornarsi; nel nostro comparto relativo all’automazione domestica è un elemento oggi trainante. S.I.M. - Allacciandoci a quest’ultimo concetto, quando è nata l’idea di spostarsi sulla domotica e sulla home automation? L.N. - Nel 2006 se ne è iniziato a discutere in azienda, fino a quando Comelit ha acquisito una piccola azienda già impegnata nell’automazione domestica (da cui abbiamo appreso il know-how) e da lì ha iniziato a sua volta ad entrare nel mercato, era già il 2009. Successivamente a questa mossa Comelit ha introdotto sul mercato il videocitofono Planux Manager, un dispositivo innovativo perché trasferiva all’interno del videocitofono le funzioni di supervisore domotico con un’interfaccia molto familiare all’utente comune, in quanto basata sulle icone come i moderni sistemi iOS e Android. Il prodotto ha avuto un notevole successo proprio in virtù di questo aspetto, che non è poco. S.I.M. - Spostiamo il focus sul marketing: quali sono i mercati di riferimento in termini di fatturato e che importanza ha quello italiano per l’azienda? L.N. - L’Italia incide con il 30% sul fatturato complessivo del gruppo, però non sottovalutiamo assolutamente le potenzialità delle realtà più lontane. Di recente, per esempio, abbiamo aperto una filiale commerciale a Singapore, mentre delle importanti referenze le abbiamo un po’ in tutto il mondo, tra cui le citerei con grande soddisfazione l’impianto videocitofonico realizzato in una parte delle Palm Islands a Dubai. S.I.M. - Oggi che strada sta prendendo Comelit e quali sono i suoi piani di investimento attuali? L.N. - Per noi oggi l’integrazione è l’unica strada da percorrere per rimanere
Lorenzo Nardacci, all’ingresso della “Casa Domotica” di Comelit.
sul mercato e contare qualcosa in termini di market-share. Se pensiamo alla potenza d’impatto dei produttori asiatici, sarebbe una battaglia persa giocarsela sui singoli prodotti e nelle singole famiglie; mentre nelle soluzioni integrate quegli stessi produttori non riescono a metterci in difficoltà, anche perché Comelit – sul fronte delle abitazioni – è veramente una delle poche aziende che presenta una soluzione integrata tra videocitofonia, videosorveglianza e antintrusione con sistemi certificati che dialogano nativamente tra loro e quindi altamente specializzati, nonché affidabili. La vision aziendale è perciò quella di creare cataloghi specialistici per ogni singola famiglia di dispositivi, ma che hanno nella possibilità di integrarsi il loro grande punto di forza; e oggi possiamo dire la nostra grazie alla videocitofonia, automazione domestica, videosorveglianza, antintrusione e rivelazione automatica e manuale di incendi. S.I.M. - Lei che è entrato in Comelit più di dieci anni fa, che trasformazione ha visto in questi anni? Ovvero come era l’azienda allora e come è oggi? L.N. - L’azienda opera con un dinamismo costante, quasi frenetico, che viaggia alla pari con quello del mercato. Pensando al 2005, i cambiamenti sono stati enormi; fino a quel momento non c’erano state grandi innovazioni nel corso dei decenni (il videocitofono è rimasto lo stesso per tantissimi anni), ma da lì in avanti Comelit ha deciso di seguire il mercato “cavalcando la tigre”. S.I.M. - Dove nascono i vostri prodotti? LN - Quasi totalmente in Italia, con il reparto R&D (circa 60 unità) stabile a Bergamo. Il design, poi, è anch’esso volutamente originato nel nostro Paese e questa scelta si sta rivelando vincente. S.I.M. - Volendosi affidare alla vostra tecnologia, un utente quali impianti può installare in casa? L.N. - Sono quelli di cui abbiamo appena parlato, lasciandoli gestire al nostro supervisore domotico Icona o controllandoli col proprio smartphone. Questo è possibile poiché il nostro sistema è a logica “distribuita”, e non serve necessariamente un server. S.I.M. - Per chiudere, una domanda a cui la prego di rispondere da tecnico/esperto del settore, svincolandosi dal suo ruolo in Comelit per un attimo… Secondo lei, che possibilità di sviluppo ulteriore può avere la domotica nel nostro tempo? L.N. - Non le nascondo che nell’anno in corso abbiamo venduto moltissimi sistemi predisposti per eventuali upgrade, proponendo dei kit minimi ai grossisti e installatori, perché crediamo che già sia in corso un grosso cambiamento, ma per accelerarlo deve cambiare la mentalità del professionista, non dobbiamo aspettare che sia l’utente a chiedere la novità tecnologica.
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PRODOTTI VIDEOSORVEGLIANZA | Come funziona lo Smart Coding di Panasonic
Selezione
intelligente La tecnologia selettiva Smart Coding, di Panasonic, permette di raccogliere i filmati delle telecamere di videosorveglianza per un lungo periodo di tempo e di selezionare quali parti e immagini conservare in alta qualità di Nicola De bello
I
l settore videosorveglianza vede un’evoluzione tecnologica praticamente quotidiana in particolare a livello di lenti, sensori ed elaborazione dell’image signal. La ricerca e sviluppo mira a fornire al mercato strumenti che consentano una registrazione nitida e accurata delle immagini di videosorveglianza anche in ambiti complessi e di tenere sotto controllo i costi aziendali. Si è partiti un decennio fa con l’analogica (720 x 480) per poi passare negli ultimi anni all’HD (1280 x 720), al full HD (1920 x 1080) e poi al 4K (3840 x 2160) e si prevede che l’evoluzione verso l’ultra definizione sarà ancora più veloce. L’alta definizione ha alzato il volume di dati video fino a livelli non paragonabili a quelli dell’epoca analogica e, con essi, i costi di rete e storage per le aziende e gli Enti.
Appurato che spesso non tutto il contenuto video registrato tramite un impianto di videosorveglianza viene poi conservato ed utilizzato
dalle aziende, la ricerca tecnica si è specializzata anche nel fornire soluzioni che permettessero di ottimizzare storage e trasmissione
di dati, senza sacrificare la qualità del contenuto. In ambiti quali, ad esempio la sicurezza urbana, è indispensabile
GOP CONTROL Funzione integrata nelle telecamere Panasonic, il GOP control rileva il movimento di soggetti all’interno dell’area monitorata e accorcia l’intervallo tra i fotogrammi quando si rileva movimento scarso o assente. In tal modo si riduce il numero di frame ed il volume di dati complessivo.
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avvalersi di strumenti e sistemi che permettano di salvare immagini nitide e chiare di persone e automobili, tenendo, al contempo, sotto controllo il volume dei dati complessivo e quindi i costi. Esistono ad esempio elementi cosiddetti “di fondo”, quali muri e strade, di cui non è così fondamentale raccogliere immagini al massimo della risoluzione ed accuratezza e oggi è possibile ridurre i dati fino a circa il 65% rispetto al passato (col FHD) o fino a circa 80% (col 4K). Panasonic ha investito molte risorse ed impegno per dotare le proprie telecamere di rete di tecnologie di compressione delle immagini davvero all’avanguardia, in grado di rispondere esattamente a queste esigenze.
AREA STATICA Qualità ridotta
AREA IN MOVIMENTO Alta qualità CONTROLLO AUTO-VIQS L’opzione VIQS (Variable Image Quality in Specified area) permette di selezionare all’interno dell’immagine un’area di ripresa da inviare in streaming ad alta qualità al recorder e di trasmettere le zone rimanenti a una qualità ridotta. Si ottengono così file meno pesanti e si risparmia sui costi di streaming e di archiviazione dei dati. Se nella versione standard dell’opzione VIQS è necessario selezionare manualmente le aree dell’immagine, l’evoluzione Auto-VIQS determina automaticamente le aree con e senza movimento e riduce quindi il volume di dati da gestire. Tra queste lo Smart Coding, che permette di raccogliere i filmati delle telecamere di videosorveglianza per un lungo periodo di tempo e di selezionare quali parti e immagini conservare in alta qualità. Lo Smart Coding si compone di due tecnologie principali: la prima trasforma in
“dati di analisi” solo le immagini dei soggetti che si desidera monitorare, ad esempio persone o auto. La seconda agisce sulla riduzione del rumore generato durante la notte o in ambienti a bassa illuminazione, abbassando il volume di dati. La combinazione di tutte queste funzionalità, con
la risoluzione 4K oggi applicabile alle telecamere in commercio, permette di raggiungere risultati davvero mai raggiunti prima nella videosorveglianza urbana. L’Intelligente Coding riduce il volume di dati complessivo fino al 80%, rispetto alle telecamere di sorveglianza tradizionali.
TECNOLOGIA DI RIDUZIONE DEL RUMORE Seppur il rumore operativo prodotto dai sensori di immagine durante il monitoraggio notturno o in altri ambienti a bassa illuminazione sia un dato totalmente ininfluente per il monitoraggio, esso produce un volume di dati enorme, con le attuali tecnologie di compressione. Lo Smart Coding permette invece di aggirare il problema, analizzando quel rumore per abbassarlo in tempo reale e ridurne il volume di dati complessivo di almeno il 20%. Ciò avviene, ad esempio, nelle telecamere i-PRO di Panasonic, grazie a due specifiche funzionalità dello Smart Coding: 3D-MNR (Riduzione del rumore Multi-processo) ed FDF (Frequency Divided Filter). Entrambe permettono di risparmiare fino al 25% in termini di larghezza di banda di rete e spazio su disco del registratore.
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PRODOTTI VIDEOPROIEZIONE | Canon XEED 4K600STZ
Immagini 4K in un vpr
compatto e leggero Il nuovo XEED 4K600STZ rappresenta la più recente innovazione nella gamma 4K da installazione di Canon e offre una straordinaria qualità d’immagine in un design particolarmente compatto e peso contenuto
di Nicola De bello
I
l nuovo XEED 4K600STZ, sviluppato seguendo il successo del modello XEED 4K501ST, può proiettare su superfici curve o a cupola, sia in modalità portrait che utilizzando immagini sovrapposte, assicurando sempre la migliore messa a fuoco. Queste caratteristiche ne fanno la soluzione ideale per un’ampia gamma di applicazioni, incluse la simulazione avanzata, la progettazione, gli ambienti museali e il digital signage. Il proiettore XEED 4K600STZ permette di visualizzare eccezionali immagini HDR 4K grazie alla risoluzione nativa 4K (4096 x 2400) e alla tecnologia Canon con sorgente luminosa a stato solido che assicura luminosità fino a 6.000-lumen e autonomia in uso fino a
40.000 ore (in modalità “durata ultra lunga”). Inoltre, il sistema ottico Canon AISYS (Aspectual Illumination System), con un rapporto di contrasto nativo di 4.000:1 e un contrasto dinamico di 10.000:1, offre colori naturali e profondi garantendo anche una fedele riproduzione delle zone scure. Lo XEED 4K600STZ offre inoltre funzionalità ulteriormente migliorate rispetto al precedente modello grazie a quattro ingressi DVI-D e due ingressi HDMI 2.0. Ciò permette la proiezione di contenuti di elevata qualità da diverse sorgenti digitali 4K a 60 Hz con un singolo cavo HDMI e un tempo di latenza di appena 16.6 ms. Sono disponibili connessioni Wi-Fi, USB ed
Ethernet oltre alla compatibilità Crestron. L’obiettivo zoom 1.3x 4K e l’apertura costante f/2.6 assicurano una luminosità molto elevata sull’intera escursione focale. Grazie a un rapporto di proiezione 1.0-1.3 le immagini possono essere proiettate su schermo da 120 pollici a una distanza di 2,7 metri. “Il lancio del proiettore XEED 4K600STZ rappresenta una pietra miliare nell’offerta di prodotti da installazione Canon. Il design compatto e incredibilmente leggero, associato alla luminosità di 6.000 lumen, lo rendono la soluzione ideale per le più diverse applicazioni”, Massimiliano
Ceravolo, Professional Imaging and Marketing Consumer Director di Canon Italia. “Dagli ambienti di simulazione, dove è necessario un veloce refresh dell’immagine e movimenti fluidi, alle installazioni museali, nelle quali è fondamentale un design compatto e alta risoluzione per creare esperienze coinvolgenti. Con il lancio del modello XEED 4K600STZ, ci spingiamo oltre ogni limite, offrendo maggiori funzionalità per supportare le diverse esigenze di installazione”. Il proiettore XEED 4K600STZ sarà disponibile in Italia a partire dalla primavera del 2017.
Il nuovo Xeed 4K600STZ dispone di quattro ingressi DVI-D e due ingressi HDMI 2.0. Ciò permette la proiezione di contenuti di elevata qualità da diverse sorgenti digitali 4K a 60 Hz con un singolo cavo HDMI e un tempo di latenza di appena 16.6 ms.
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PRODOTTI AUDIO | JBL Synthesis - Alta tecnologia al servizio dell’audio e dell’home cinema
Professionisti
del suono
Sale cinema, studi di registrazione, musica live: nel catalogo di JBL Synthesis tanti prodotti da utilizzare in diverse situazioni, dove sono fondamentali doti di qualità, affidabilità e costanza nelle prestazioni di Vincenzo Maragoni
J
BL Synthesis rappresenta un momento importante nella storia del marchio JBL, un grande passaggio tecnico e commerciale dell’azienda. Alla fine degli anni ‘60 Harman acquisisce il marchio JBL e inizia subito a sviluppare prodotti e tecnologie, portando il marchio ai vertici della produzione mondiale sia nel campo pro che consumer. Un forte sviluppo e un lungo lavoro di progettazione che hanno lasciato il segno nella storia del marchio in particolare ma di tutta l’elettroacustica in generale: negli anni '70 da JBL arrivano tecnologie esclusive come la Symmetrical Field Geometry e la Bi-Radial horn, solo per citarne un paio. La prima riduce i problemi legati al flusso magnetico nelle bobine mobili, la seconda ottimizza l’emissione in ambiente delle trombe. Nel decennio successivo
arrivano i tweeter con diaframma in titanio; arriva anche la Cabaret Series che rappresenta una delle prime soluzioni di sonorizzazione PA facilmente trasportabile; arriva il riconoscimento della Academy of Motion Picture Arts and Sciences (la struttura che assegna i Premi Oscar) alla qualità del lavoro di JBL con la scelta di prodotti dell’azienda per sonorizzare il Samuel Goldwyn Theater. Nel 1983 un altro momento sottolineato in rosso per l’azienda americana: George Lucas sceglie JBL per sonorizzare il primo cinema certificato THX. È sulla base delle esigenze degli installatori professionisti che prende spunto il progetto JBL Synthesis, quello che propone prodotti e tecnologie per il grande Home Theater, per le sale cinema ad alte prestazioni, per l’installazione in-wall che non vuole scendere a compromessi
con la qualità. Nel 1992 da JBL Synthesis arriva THX Home Media System, il primo sistema attivo ed equalizzato. Nel 1996 è il turno del controller digitale SDEC-1000; nel 2000 il Syntesis Ultra con i suoi 6500 watt è uno dei sistemi home theater più potenti. Nel 2000, con la presentazione dell’amplificatore a sette canali S1750, il progetto JBL Synthesis trova il suo primo prodotto di riferimento. Nel 2003 viene presentato l’S4A, il primo diffusore in-wall con certificazione THX Ultra2. Nel 2006 JBL festeggia i suoi 60 anni e per l’occasione presenta il diffusore Project Everest DD66000 dal quale scaturiscono successivamente gli attuali speaker top di gamma della linea. Nel 2009 arriva il sistema One multicanale con possibilità di calibrazione fine, in modo da poter essere utilizzato al massimo delle sue possibilità in
sale di qualsiasi tipologia. In tema di ottimizzazione il massimo arriva nel 2011 con la tecnologia ARCOS Adaptive Room Correction and Optimization System: combinazione di hardware e software che mette a disposizione strumenti molto potenti e flessibili per la gestione in digitale dell’audio multicanale in alta qualità.
SDP-75
Proprio l’esperienza con la gestione del multicanale ha permesso la nascita dell’SDP-75, processore sviluppato sulla base hardware del Trinnov Audio Altitude 32 che i tecnici di JBL hanno fortemente personalizzato con il proprio software per specializzare le sue prestazioni e caratteristiche verso i sistemi audio Synthesis. Una macchina ai vertici del settore, con una potenza di calcolo e di gestione del segnale esuberante,
COSTRUTTORE HARMAN Luxury Audio Group • DISTRIBUTORE Adeo Group - Tel. 0461/ 248211 - www.adeoproav.it
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del ritardo temporale per tutte le uscite, gestione dell’audio in formato 24bit/96kHz, crossover attivo a due vie per bi-amplificare LeftCenter-Right. Bass management con 16 filtri high-pass e 4 lo-pass; 8 filtri sulla fase; screen and speaker cloth pre-EQ correction. Sound Field Management (SFM) quando è utilizzato con il sistema di calibrazione JBL Synthesis ARCOS. Ottimizzazione dalla gamma bassa sui canali principali con sistema Auto Curve Sum.
M2 MASTER REFERENCE MONITOR
L’aspetto, essenziale e lineare, tradisce l’origine professionale dell’M2, il diffusore di riferimento della linea Master Reference Monitor. Qui non troverete colori sgargianti e finiture di pregio: tutte le risorse del prodotto sono concentrate sugli speaker utilizzati e sulla loro ottimizzazione. A cominciare dalla tromba che carica il driver a compressione D2430K di tipo D2 Dual Diaphragm Dual Voice Coil; tromba con profilo Image Control Waveguide. Una esclusiva JBL che ha utilizzato il sistema FEA Finite Element Analysis in grado di simulare, in maniera realistica già in fase di progetto, tutte le variabili che i vari elementi introducono nel prodotto finale. Il profilo della tromba in grado di decodificare programmi Dolby ATMOS, dts-X e Auro 3D, predisposto per calibrazione JBL Synthesis e Sound Field Management (SFM), processamento a 64-bit a virgola mobile e a 24bit/192kHz nativo. Gestione fino a 32 canali in dominio digitale, 118 ingressi analogici e digitali, fino a 80 uscite audio con 8 connessioni HDMI che gestiscono 3D Audio, 4K Ultra High Definition e HDMI 2.0. e poi Wi-Fi, compatibilità con DLNA, Digital Media Renderer. Costruzione modulare che semplifica futuri upgrade hardware e software così da poter supportare facilmente eventuali prossimi standard. Partner ideale dell’SDP-75 è il SDEC-5500, equalizzatore parametrico digitale con oltre 500 bande di intervento, con 16 canali in ingresso e 20 in uscita, connessioni Blu-Link, gestione
Per l’SDP-75 al frontale sostanzialmente lineare corrisponde il pannello posteriore incredibilmente denso e affollato di connessioni: numero e tipo che collocano l’apparecchio al vertice della categoria. finale è ottimizzato per offrire una risposta in frequenza omogenea e completa alle diverse angolazioni di ascolto; anche la transizione con la gamma medio-bassa di competenza del woofer è resa più dolce e controllata. Il driver a compressione utilizzato ha una struttura inedita con doppio diaframma, doppia bobina mobile e doppio magnate: il peso risulta ridotto del 30% rispetto ad un altoparlante tradizionale ma tenuta in potenza e pressione sonora sono superiori. Il woofer 2216Nd ha la
struttura Differential Drive: la doppia bobina mobile racchiude all’interno il doppio magnete in neodimio con un effetto positivo sul peso e sulla capacità di smaltimento del calore prodotto. In questo modo salgono le prestazioni dinamiche, la risposta verso le basse frequenze e si riduce la distorsione. Il mobile della M2 è realizzato in MDF da 25 mm di spessore, con elementi di rinforzo interno progetti con il metodo dell’interferometria: in questo modo si riducono risonanze
In evidenza, nell’M2, il driver (modello D2430K D2 Dual Diaphragm Dual Voice Coil) e la relativa tromba con profilo Image Control Waveguide.
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PRODOTTI AUDIO | JBL Synthesis - Alta tecnologia al servizio dell’audio e dell’home cinema
e interazione tra onde sonore contrapposte. Per il condotto reflex è stato studiato il profilo Slipstream che controlla il flusso d’aria in uscita e previene fenomeni di turbolenza. Alcuni elementi tecnici, a cominciare dal profilo della tromba Image Control Waveguide, sono stati ripresi anche nei due piccoli Master Reference Monitor Image Control Waveguide LSR708i e LSR705i: stesso driver a compressione 2409H, woofer da 8 e 5 pollici rispettivamente. Due prodotti destinati al mercato del broadcast e delle sale di registrazione multicanale. Si può scaricare la scheda tecnica di JBL M2 dal seguente link: goo.gl/CZ1ZIS
SK2-3300
Un altro prodotto progettato per le sale home theater di livello elevato è il compatto SK2-3300, utilizzabile come diffusore LCR. In un mobile di dimensioni sostanzialmente ridotte, i progettisti JBL hanno saputo integrare una coppia di woofer da 250 mm con cono rivestito in AquaPlas, bobina mobile da 75 mm e magnete in neodimio. Entra in gioco il raffinato berillio per tweeter e super-tweeter di questo diffusore:
Driver in berillio per il tweeter e il supertweeter dell’SK2-3300 con tromba Bi-radial, certificato THX Ultra2. driver da 75 mm con tromba BiRadial in Sonoglass da 100x60 gradi per il primo; da 25 mm con tromba Bi-Radial in Sonoglass da 60x30 gradi per il secondo. Diffusore certificato THX Ultra2. Si può scaricare la scheda tecnica di JBL SK2-3300 dal seguente link: goo.gl/lXsVmN
SCL-4 E SCL-3
Ancora un lungo e preciso studio sulla struttura delle tromba di carico anche per la coppia SCL-4 e SCL-3, i due diffusori in-wall che utilizzano una versione di quella già presente nel top di gamma M2. Un profilo che assicura una dispersione che arriva fino a 120 gradi (in orizzontale e verticale) e che è di aiuto nella installazione di questi diffusori, utilizzabili in configurazione LCR o come effetti per sistemi ad Per la coppia SCL-4 e SCL-3 in evidenza la tromba con profilo che deriva direttamente da quella dell’M2, il crossover passivo utilizza componenti e layout high-end.
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altissime prestazioni. Il driver per la gamma alta, comune ai due modelli, è in Teonex: un poliestere ad alte prestazioni meccaniche e termiche, quindi ottimo per essere utilizzato in un altoparlante con queste caratteristiche. Per la gamma mediobassa i due diffusori si differenziano leggermente (ma poco o nulla nella sostanza): l’SCL-4 utilizza un woofer da 180 mm, l’SCL-3 sceglie la strada del doppio altoparlante da 130 mm, per entrambi la membrana è in alluminio. Più che diverse prestazioni le due soluzioni sono state pensate per avere un fattore forma diverso tra i due prodotti: verticale per l’SCL-4, più squadrato l’SCL-3 così da poterlo utilizzare in base agli spazi disponibili nella stanza. Da sottolineare il box in MDF che chiude posteriormente i diffusori; così come anche rilevante è la struttura e la qualità dei componenti del crossover passivo integrato, la doppia connessione permette anche una facile biamplificazione con incremento delle prestazioni dinamiche. Con questi due modelli JBL inaugura la serie SCL, l’obiettivo per nulla nascosto è quello di ottenere prestazioni e caratteristiche tecniche allineate tra diffusori in-wall e in-room. A breve verrà presentato il modello SCL-2 con specifiche e struttura ancora più spinte: si preannuncia un nuovo riferimento per il settore.
Si può scaricare il manuale d’uso di JBL SCL-4 e SCL-3 dal seguente link: goo.gl/SCd8YM
4367
C’è una frase che racchiude perfettamente lo spirito del monitor 4367, quella che JBL utilizza come claim di comunicazione del prodotto: “Bring Studio Sound Home”, ovvero porta a casa il suono dello studio (di registrazione). Ritroviamo qui gli stessi speaker dell’M2, quindi il driver a compressione D2430K e il woofer 2216Nd, mentre per la tromba qui è stato utilizzato il profilo High-Definition Imaging. Come è tipico della serie Studio Monitor anche il 4367 mette a disposizione dei controlli per la correzione della risposta in frequenza. In questo caso abbiamo due possibilità di intervento: tra -1 e +1 dB a passi di 0,5 dB nella gamma 600-9000 Hz e tra 4000 e 20000 Hz. Le connessioni doppie possono essere utilizzate per bi-amplificare il diffusore. Doppio condotto reflex sul pannello frontale. Il box è realizzato in MDF da 25 mm di spessore con un ulteriore pannello da 15 mm che supporta la tromba; due elementi di rinforzo orizzontale vincolano la pareti tra di loro minimizzando vibrazioni e risonanze. Si può scaricare la scheda tecnica del JBL 4367 dal seguente link: goo.gl/3U5JCG
JBL IN PILLOLE James Bullough Lansing e Ken Decker il 9 marzo 1927 a Los Angeles fondano la Lansing Manufacturing Company: i primi prodotti sono altoparlanti dedicati agli studi radiofonici. Nel 1928 The Jazz Singer è il primo film ad utilizzare altoparlanti realizzati da James B. Lansing. Nel 1937 uno dei primi grandi successi di JBL: il diffusore Iconic che diventa un supporto importante per l’industria cinematografica americana. Sul finire degli anni ‘30 Ken Decker muore in un incidente aereo. Il 4 dicembre 1941 Altec Service Corporation acquista Lansing Manufacturing Company e la nuova azienda si chiama Altec Lansing Corporation. 1946, James B. Lansing fonda una nuova azienda e utilizza le tre lettere iniziali del suo nome: JBL. Sono degli anni ‘50 i successi dei modelli Harstfield e Paragon, con tanti elementi e tecnologie riprese dalla produzione professionale del marchio. Alla fine degli anni ‘60 arrivano sul mercato i modelli 4310 e 4311 che diventano il riferimento per gli studi di registrazione, mentre il modello L100 lo è per l’audio consumer e vende oltre 1000.000 coppie. Nel 1969 James B. Lansing Sound Incorporated (e quindi JBL) viene venduta a Sidney Harman: con la gestione Harman JBL passa da un fatturato di 8 milioni di dollari nel 1969 a oltre 60 nel 18981.
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JBL PREMIUM FINISH PROGRAM
Il monitor 4367 utilizza gli stessi altoparlanti dell’M2, quindi driver D2430K e woofer 2216Nd, mentre la tromba ha il profilo High-Definition Imaging.
S4700 E S3900
Due sistemi da pavimento a tre vie per S4700 e S3900, entrambi utilizzano il carico a tromba per la gamma media e alta, tweeter e super-tweeter come piace definirli a JBL. Per entrambi il driver è in titanio con rivestimento in Aquaplas, rispettivamente da 50 mm (175Nd3) e 19 mm (138Nd), con tromba Bi-Radial in SonoGlass
e magnete al neodimio. Per la gamma bassa i due diffusori utilizzano un woofer da 380 mm e una coppia di 250 mm con cono in polpa di cellulosa e magnete in ferrite. Box in MDF da 25 mm, condotto reflex sul pannello posteriore, connessioni doppie per bi-wiring. Da qui puoi scaricare la scheda tecnica di JBL S4700: goo.gl/J4Rlxl
Quando hai un catalogo una linea di diffusori che tecnicamente è un riferimento mondiale che fai per migliorarli? Niente, al limite li fai più...belli! JBL lancia il suo Premium Finish Program che permette di scegliere un colore particolare per il proprio diffusore. Al momento l’opzione è disponibile per Everest DD67000 o K2-S9900 per i quali è possibile scegliere (con una maggiorazione di prezzo) un colore da scegliere tra Black Gloss, Polar White, Rosso Corsa, Sapphire Blue Metallic, British Racing Green Metallic,Tungsten Silver Metallic, Orange. Tinte che richiamano quelle utilizzate dall’industria automobilistica. Da qui si può scaricare la brochure su JBL Premium Finish Program: goo.gl/2JBdLG
SDA8300 E SDA4600
Coppia di amplificatori finali multicanale da installazione con l’obiettivo di minimizzare ingombri e consumi e, allo stesso tempo, far salire numero dei canali, prestazioni e potenza. Il parco connessioni molto avanzato permette, tra le tante possibilità, la connessione diretta e preferenziale (Blu-Link via CAT5e) con l’equalizzatore digitale a 12 canali SDEC-4500P: è possibile mettere in rete fino a 60 amplificatori e contare fino a 128 canali di amplificazione. Sistema di raffreddamento integrato che elimina la necessità di ventole aggiuntive anche in configurazione rack. Controllo delle funzioni degli amplificatori in rete con app Powered by Crown, utilizzando il protocollo HIQnet su standard Tre vie da pavimento per l’S4700, con woofer in polpa di cellulosa e magnete in ferrite; tweeter e supertweeter in titanio con tromba Bi-Radial
L’imponente K2-S9900, tre vie da pavimento, qui con colorazione Rosso Corsa, una di quelle del programma di personalizzazione Premium Finish Program. TCP/IP. Il DSP integrato offre pieno controllo sulle funzioni di LevelMAX, Input/Output, delay, Matrix, Speaker Line Monitoring e linea di 70/100 V. I canali di entrambi gli amplificatori sono utilizzabili anche a ponte a coppia. Ogni coppia di canali ha un proprio sistema di stand-by indipendente che permette, per utilizzo parziale, un risparmio dei consumi. Lo stadio di potenza è il DriveCore, sviluppato da JBL: nell’SDA8300 abbiamo 8 canali da 300 watt; nell’SDA4600 4 canali da 600 watt. Da qui si può scaricare il manuale di installazione di JBL SDA8300 e SDA4600: goo.gl/JxXaz3
Per i due amplificatori multicanale SDA8300 e SDA4600 in evidenza il controllo delle funzioni con app Powered by Crown e la connessione Blu-Link via CAT5e.
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PRODOTTI VIDEOPROIEZIONE | Panasonic taglia il traguardo dei 30mila Ansi Lumen
Panasonic PT-RZ31K oltre i 30mila (ANSI Lumen) Il vpr Panasonic PT-RZ31K è il primo al mondo con tecnologia 3 chip DLP e sorgente luminosa al laser/fosforo a superare la soglia dei 30mila Ansi Lumen. Ad arricchirne ulteriormente il quadro ci sono l’eccezionale uniformità luminosa, la silenziosità da riferimento e il peso effettivamente contenuto (per questo tipo di macchina) di Paolo Radice
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ella propria sede di Milano, Panasonic Visual System Solutions ha ufficializzato l’arrivo sul mercato del nuovo proiettore Laser PT-RZ31K da 31.000 ANSI Lumen, una macchina che era stata annunciata con largo anticipo all’ISE dello scorso anno, ma la cui ultimazione è stata finalizzata in quest’ultimo periodo e che sarà possibile visionare alla prossima edizione di ISE. L’evento destinato alla stampa specializzata, tenutosi a novembre a Milano, ha perciò rappresentato
una comoda occasione per vedere e capire nel dettaglio – con un modello in funzione davanti ai nostri occhi - i benefici tangibili per i mercati rental&staging e museale in particolare. Sul piatto della bilancia, infatti, il nuovo videoproiettore Panasonic può mettere anche la grande flessibilità d’installazione (360° su entrambi gli assi H&V), un parco ottiche invidiabile (a partire da 0,36:1 in wideangle), compattezza e versatilità (79 kg e occhielli già fissati al telaio per essere facilmente appeso) e
silenziosità che per questo range di macchine ha quasi dell’incredibile (49dB). La risoluzione? In questo modello è WUXGA nel formato 16:10 (1920x1200 pixel), ma è disponibile anche la versione SXGA+ (1440x1050 pixel, con la sigla PT-RS30K) con aspect ratio 4:3. E l’azienda si è sbilanciata nel lasciarsi sfuggire che alla prossima edizione di ISE ormai alle porte assisteremo ad un upgrade in 4K…
CUORE ALL’AVANGUARDIA
Come spesso accade in questi
casi (quando, cioè, la tecnologia ci propone inaspettati traguardi), la notizia ha creato non poco stupore. È vero che stiamo parlando di una macchina per uso esclusivamente professionale (nella quale, dunque, devono per forza di cose essere racchiuse le migliori feature e le più avanzate soluzioni per determinarne l’affidabilità e la convenienza nel tempo), ma è anche giusto ricordare che solo due anni fa i migliori proiettori si attestavano sui 10-12 mila Lumen. Oggi, grazie soprattutto alla sorgente luminosa laser,
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Il PT-RZ31K Panasonic è basato su 3chip DLP e sorgente laser. Grazie alla sua luminosità che supera i 30mila Ansi Lumen e al software per l’edge blending (affiancandone più d’uno) è indicato per le maxi-installazioni in cui si ha bisogno di immagini di grande effetto. Sotto, gli occhielli per il fissaggio appeso.
Panasonic supera i 30mila Ansi Lumen misurati - proprio nel PTRZ31K - nella modalità “High Mode” in accordo con le restrizioni ISO/ IEC 21118, utilizzando tutte le lenti adattabili (eccezion fatta per quella a tiro ultracorto, ET-D75LE95). Ma oltre al valore di luminosità, di per sé elevatissimo, bisogna poi segnalare anche l’eccezionale uniformità luminosa, punto di forza di questo nuovo modello. Per raggiungere questi valori, ci ha spiegato Fabio Farina nel corso della presentazione, il reparto R&D del costruttore giapponese ha scelto di percorrere una strada solida e gratificante, avvalendosi della tecnologia DLP e di una sorgente luminosa con diodi laser. Solamente questo binomio, infatti, consente un nutrito gruppo di vantaggi non indifferenti, tra cui senza dubbio ha avuto un’importanza rilevante la stabilità ed affidabilità a lungo termine. Per sfondare la soglia dei 30.000 Ansi Lumen, in ogni caso, un single chip non era sufficiente, così Panasonic ha scelto la strada più complessa ma anche la più efficace in termini di prestazioni: il cuore del proiettore sfrutta infatti 3 chip Texas Instruments da 0,96” con risoluzione 1920x1200 pixel (o 1400x1050 nel gemello PT-RS30K), che in sinergia con la luce laser offre una macchina straordinaria, capace di prestazioni incredibilmente elevate. La tecnologia a microspecchi è stata scelta perché garantisce una
maggiore resistenza al decadimento delle prestazioni e perché è in grado di fornire un livello di nero più profondo se paragonato ai cristalli liquidi. Il laser, dal canto suo, riduce la propria efficienza in termini di luminosità del 30% dopo addirittura 8000 ore (gli LCD l’accusano dopo sole 500-600), un lasso di tempo enorme se pensiamo all’utilizzo che si potrebbe fare del vpr in una anche frenetica attività rental.
SOLUZIONI AD HOC
In questa macchina il percorso ottico è stato completamente ridisegnato per garantire la salvaguardia dalla polvere. Di conseguenza, al contrario degli altri proiettori Panasonic di fascia inferiore, è stato previsto uno speciale filtro dell’aria che ne preserva l’efficienza. Comunque, per arrivare all’esagerato numero di 40 mila ore di utilizzo senza manutenzione promesse dal costruttore, è necessario acquistare il filtro opzionale Long-life, presente nel catalogo dell’azienda e di maggior consistenza e spessore, a tal punto da sporgere leggermente dal telaio del voluminoso RZ31K. Quest’ultimo aggettivo non deve però fuorviare il
lettore: nonostante le dimensioni importanti, infatti, il vpr di Osaka è in ogni caso da considerarsi compatto (ricordiamo i 79 kg di peso e i 125 cm di lunghezza), in relazione alle prestazioni offerte. Un’altra caratteristica da evidenziare è l’adozione di un circuito di raffreddamento a liquido, che non soltanto garantisce l’adeguato abbattimento delle elevate temperature che il proiettore raggiunge, bensì contribuisce anche al contenimento della rumorosità, che qui si attesta sui 49 dB in ogni condizione di emissione. Per quanto concerne le lenti a disposizione, poi, il PT-RZ31K (così come il suo gemello RS30K) possono essere equipaggiati con una delle ottiche della stessa casa compatibili con tutti i modelli a 3
chip DLP: 6 obiettivi zoom, uno fisso e uno (l’unico a differire e creato appositamente per le due nuove macchine) è quello con tiro ultracorto “rovesciato”. Grazie a questo parco ottiche, il proiettore è in grado di visualizzare immagini con grandezze da 70 fino a 1000 pollici di diagonale, con distanze comprese tra 1,35 e fino alla “spaventosa” cifra di 180 metri. Va da sé, inoltre, che affiancandone più di uno attraverso il software specifico (e con l’edge blending Panasonic assicura una configurazione di 10x10, ovvero 100 proiettori), la dimensione delle immagini è destinata ad aumentare! Pensando all’installazione, invece, grazie agli occhielli integrati nel telaio, il posizionamento del PTRZ31K su eventuali impalcature a carattere temporaneo (quali gli showroom o i teatri) non fanno
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PRODOTTI VIDEOPROIEZIONE | Panasonic taglia il traguardo dei 30mila Ansi Lumen
sorgere il minimo problema. In qualsiasi posizione si abbia intenzione di stabilizzarlo, infatti, basta un gancio centrale e delle comuni cinghie tiranti per settare la macchina. In questo frangente gioca un ruolo importante anche la capacità del vpr di poter ruotare – come dicevamo in apertura – sui due assi orizzontale e verticale di 360°, nonché le prestazioni delle ottiche in materia di shift: il valore medio sull’asse verticale è del ±55%, quello orizzontale del ±20%.
TECNOLOGIE A BORDO
Parlando di soluzioni e circuiti integrati nella macchina, c’è da dire che insieme ad un motore ottico che migliora la messa a fuoco, il Real Motion Processor interpola le immagini fino alla frequenza di 120 Hz. Fluida e priva di fastidiosi scatti, la riproduzione col framerate così elevato è possibile anche con ingressi simultanei (due ingressi 3G-SDI o DVI-D/ HDMI combinati insieme). Sul fronte della precisione e dettaglio, Il circuito proprietario nell’RZ31K analizza i singoli fotogrammi per chiarire le aree dell’immagine che contengono piccoli dettagli e texture. Gli algoritmi estraggono le informazioni da tutte le bande di frequenza del segnale, evidenziando e correggendo i contorni e riducendo di conseguenza il rumore video.
La funzione Contrast Sync sviluppata per le applicazioni multi-screen, invece, consente al controllo del contrasto dinamico di essere sincronizzato per una qualità dell’immagine costante sui differenti schermi, mentre parallelamente lo Shutter Sync sincronizza i tempi di shut on/off, con il risultato sorprendente e più che valido del rapporto di 20.000:1. Il collegamento DIGITAL LINK (che è il modo in cui Panasonic chiama e/o si avvale della tecnologia HDBaseT), infine, trasmette segnali video Full HD non compressi e comandi di controllo attraverso un unico cavo Cat5e o STP superiore, su distanze fino a 150 mt (492 ft). Lo switch o il Digital Interface Box (opzionali) semplificano ulteriormente l’installazione, riducendo cablaggi e costi. Tutto questo sarà gestibile addirittura da un’applicazione per smartphone (che dovrebbe essere definitivamente pronta proprio in quest’inizio del 2017). Questo aspetto è stato l’ennesimo a stupirci, poiché nonostante si sia tutti ormai avvezzi ai controlli possibili dai dispositivi mobili, nel settore professionale questo è ancora un fenomeno piuttosto limitato; l’installatore, dunque, avrà un motivo in più – probabilmente il definitivo – per valutare con attenzione la validità di questa macchina e considerarne l’eventuale acquisto.
LE CONNESSIONI CHE CONTANO
Il parco ottiche a disposizione è notevole: 8 lenti in tutto, disponibili tra ultrashort throw (ET-D75LE95), short throw (ET-D75LE50) e varie focali zoom, che consentono di proiettare nelle distanze comprese tra 1,35 e 180 metri circa.
NIENTE SFOCATURE
DETTAGLI AL MASSIMO
Insieme ad un motore ottico che migliora la messa a fuoco, il Real Motion Processor interpola le immagini con l’elevata frequenza di 120Hz. Fluida e priva di fastidiosi scatti, la riproduzione col frame-rate così elevato è possibile anche con ingressi simultanei (due ingressi 3G-SDI o DVI-D/HDMI combinati insieme).
Il circuito proprietario nell’RZ31K analizza i singoli fotogrammi per chiarire le aree dell’immagine che contengono piccoli dettagli e texture. Gli algoritmi estraggono le informazioni da tutte le bande di frequenza del segnale, evidenziando e correggendo i contorni e riducendo il rumore video.
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CARATTERISTICHE DICHIARATE Tipo Rapporto di contrasto Luminosità Rumorosità Dim. immagine Zoom Durata filtro in dotazione Correzione Keystone Sorgente luminosa Ingressi Note Dimensioni (LxAxP)/ Peso
DLP 3chip DC3 0,96”, WUXGA (1920x1200) 20.000:1 31.000 ANSI Lumen 49 dB 70”-1000” (variabile in base alla lente) variabile in base alla lente 4000 hr (Normal Mode), 2000 hr (High Mode), 40000 hr (Long life Mode) fino a ±40% verticale, ±15% orizzontale laser/fosforo; autonomia 18.000 ore (High Mode), 20.000 ore (Normal Mode), 87.600 ore (Long Life 3 Mode) 3G/HD/SD, RGB (BNCx5 e VGA), DVI-D, HDMI, RJ-45, DB-9 (seriale e Remote) disponibili 8 lenti opzionali (non in dotazione); modello PT-RS30K con risoluzione SXGA+ 700x418x1250 mm / 79 kg
10
Ingresso REMOTE 1 Uscita REMOTE 1 Ingresso REMOTE 2 (DB-9) Ingresso SERIALE (DB-9) Uscita SERIALE (DB-9) FRAME SYNC IN/OUT FRAME SYNC OUT
SUPPORTI VERSATILI
12
8 9 10 11 12 13 14
13
14
Uscite USB-A 5V 900mA Ingressi SDI 3G/HD/SD Ingresso RGB 1 (BNCx5) Ingresso DVI Ingresso RGB 2 (VGA) Ingresso HDMI RJ-45 (LAN e HDBaseT)
60 ° or more
Grazie agli occhielli integrati nel telaio del PT-RZ31K, il posizionamento del proiettore su tralicci e “americane” non desta alcun tipo di preoccupazione. Sia che lo si voglia mettere di lato, che orizzontale, infatti, basta un gancio centrale e delle comuni cinghie tiranti per stabilizzare la macchina.
18 mm (23/32" ) − 30 mm (1 3/16")
CONTRASTO SINCRONIZZATO
UN SOLO CAVO PER TUTTO
La funzione Contrast Sync sviluppata per le applicazioni multi-screen consente al controllo del contrasto dinamico di essere sincronizzato per una qualità dell’immagine costante sui differenti schermi, mentre lo Shutter Sync sincronizza i tempi di shut on/off.
Il collegamento DIGITAL LINK trasmette segnali video Full HD non compressi e comandi di controllo attraverso un unico cavo Cat5e o STP superiore, su distanze fino a 150 mt (492 ft). Lo switch o il Digital Interface Box (opzionali) semplificano ulteriormente l’installazione, riducendo cablaggi e costi.
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PRODOTTI AUDIO | I diffusori a voltaggio costante di QSC Audio
Diffusori
ad alta tensione I QSC Audio AD-S8T e AD-C81Tw appartengono a quella particolare categoria di diffusori detta a voltaggio costante (70/100V). Sono concepiti per l’impiego in array con speaker multipli, dove il tradizionale collegamento in bassa impedenza non può essere utilizzato. Si tratta di diffusori professionali di elevatissima qualità. Garantiti da un’azienda più volte premiata come “Best Places of Work”
di Marco Galloni
F
Il QSC Audio AD-S8T, qui in versione nera (RAL 9011), è dotato di un cabinet in ABS solido e leggero e di una griglia in alluminio verniciata a polvere; questo rende possibile utilizzarlo in ambienti umidi o esposti agli agenti atmosferici.
ondata poco meno di cinquant’anni fa a Costa Mesa, California, la QSC Audio ha vinto per ben sei volte il premio come miglior luogo di lavoro (Best Places of Work) della contea di Orange, un titolo riconosciuto dall’“Orange County Business Journal” alle compagnie che offrono ai propri dipendenti gli impieghi più allettanti dal punto di vista della retribuzione, del trattamento, dello spirito aziendale, delle possibilità di carriera. Sei Top Workplace non possono essere un caso, una coincidenza. Chi lavora alla QSC deve trovarsi proprio bene, e questo va a vantaggio anche degli innumerevoli prodotti che l’azienda californiana ha in catalogo, dai mixer digitali per il live sound ai sistemi per conferenze, dai diffusori PA ai processori e agli amplificatori per sale cinematografiche. Sarebbe riduttivo dire che i QSC Audio sono prodotti di qualità. Sono molto più di questo. Sono la qualità
Qui sopra: l’Ark Encounter, una riproduzione dell’arca di Noè realizzata in un parco a tema del Kentucky; per l’impianto audio sono stati utilizzati diffusori QSC. fatta prodotto, nel senso che le favorevoli condizioni di lavoro di cui si è detto si riversano tutte, per una sorta di processo di emanazione, nei sistemi e nei dispositivi realizzati dall’azienda di Costa Mesa.
LE LINEE A 70/100V
In questo articolo analizzeremo due diffusori della serie AcousticDesign: l’AD-S8T a montaggio superficiale e il subwoofer in-ceiling AD-C81Tw. Entrambi appartengono a una famiglia di diffusori professionali che utilizzano la tecnologia a voltaggio costante 70/100V, molto diffusa in ambito PA. A questa tecnologia dedichiamo un box di approfondimento. Qui ci limitiamo a dire che la tecnica “constant-voltage” viene utilizzata
COSTRUTTORE QSC Audio - USA • DISTRIBUTORE Exhibo SpA - Tel. 039/49841 - www.exhibo.it
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L’AD-S8T senza griglia di protezione: si riconoscono il woofer da 8” con cono in carta, bobina da 51 mm e sospensione in tela, e il tweeter a compressione da 1”; i due altoparlanti sono accoppiati in configurazione Directivity Matching Transition (DMT).
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Il subwoofer in-ceiling AD-C81Tw con la griglia di protezione montata: un sistema denominato Grill Safety Clip, particolarmente utile se il sub è montato a bordo di natanti, le impedisce di cadere per effetto di vibrazioni, urti o scosse.
La versatilità dell’AD-S8T è dovuta anche al fatto che il diffusore può essere montato in molti modi diversi, non solo fissato su muri e pareti: qui lo vediamo sospeso per mezzo di moschettoni e cavi in acciaio. quando occorre pilotare array di diffusori distribuiti su lunghe linee di segnale, come solitamente avviene nelle chiese, nei centri commerciali, nei campi sportivi e negli stabilimenti balneari, nelle strutture fieristiche e in altri ambienti del genere. In casi come questi la connessione tradizionale in bassa impedenza, con l’uscita dell’amplificatore collegata direttamente ai diffusori, non è utilizzabile: la connessione in parallelo non è proponibile perché l’amplificatore si troverebbe a lavorare su un’impedenza troppo bassa e andrebbe in crisi; per motivi opposti non è utilizzabile nemmeno il collegamento in serie, perché l’impedenza vista dall’amplificatore risulterebbe troppo alta e la potenza erogata sul carico subirebbe cali inaccettabili; si potrebbe ricorrere al collegamento serie/parallelo, che risolve i problemi appena detti ma d’altro canto ne presenta altri, come la complessità del cablaggio,
la necessità di usare cavi di grossa sezione, eccetera. Le linee a 70/100 volt sono a tutt’oggi la soluzione migliore perché risolvono in un sol colpo tutti questi problemi.
equipaggiato con un trasformatore audio a bassa saturazione che garantisce prestazioni di livello premium; i trasformatori audio sono componenti critici, sui quali è buona norma non risparmiare. Sul retro del diffusore c’è un commutatore che permette di selezionare le prese intermedie dell’avvolgimento primario e quindi i valori di impedenza/potenza. La scala del commutatore è divisa in due zone corrispondenti ai valori di tensione 70 e 100 volt; per i 70V si possono selezionare le potenze di 7,5/15/30/60 watt, mentre per il range 100V sono disponibili i valori 15/30/60 watt; ruotando il commutatore tutto in senso orario si inserisce la posizione 8 ohm/bypass, che esclude il trasformatore e permette di pilotare il diffusore in bassa impedenza. Il commutatore, che va azionato mediante un giravite da 4 mm, si trova sul fondo di un foro protetto
da un tappo di gomma a tenuta stagna: il diffusore ha un grado di protezione IP-54 (standard IEC60529) e può quindi essere utilizzato in ambienti molto umidi o polverosi. Diffusori come l’ADS8T vengono spesso utilizzati in mono, dal momento che nelle applicazioni PA gli ascoltatori non rimangono praticamente mai fermi a metà tra i diffusori sinistro e destro: l’effetto stereo, pertanto, va perduto; nulla osta tuttavia di utilizzare l’AD-S8T in configurazione L/R, se la situazione lo richiede.
X-MOUNT, IL SISTEMA DI MONTAGGIO PIÙ AMATO DAGLI INSTALLATORI
Tra le caratteristiche più apprezzate dagli installatori, ci ha detto il product manager di Exhibo, distributore italiano di QSC, c’è l’XMount, un meccanismo brevettato che agevola il montaggio dell’ADS8T. L’X-Mount consta di due parti: un braccetto snodabile da fissare al muro o alla parete e una sede (slot) sul retro del diffusore. Per prima cosa occorre fissare il braccetto alla parete mediante viti o stop, dopodiché si inserisce
CABINET IN ABS E TRASFORMATORI A BASSA SATURAZIONE
Dotato di un cabinet in ABS solido e leggero, l’AD-S8T si avvale della configurazione Directivity Matching Transition (DMT), che migliora il comportamento del woofer e del tweeter nella zona di crossover garantendo una risposta in frequenza regolare e uniforme su tutta la zona di copertura. I trasduttori utilizzati sono un woofer da 8” con cono in carta resistente all’acqua, sospensione in tela e bobina da 51 mm, più un tweeter a compressione da 1” con bobina da 1,4”. Le prestazioni del diffusore possono essere ulteriormente migliorate utilizzando le tecniche di accordatura QSC Intrinsic Correction disponibili nel sistema per conferenze Q-SYS (vedi il dossier pubblicato su questo stesso numero) e negli amplificatori QSC delle prossime generazioni. L’AD-S8T è
Il retro dell’AD-S8T in versione bianca (RAL 9010) a sinistra e nera a destra. Dall’alto in basso si riconoscono il connettore di ingresso/pass through (Euroblock), la sede (slot) per l’innesto del supporto del sistema brevettato X-Mount, che facilita il montaggio e permette di orientare il diffusore sia in orizzontale sia in verticale (pan & tilt); in basso, il commutatore per la selezione delle prese intermedie del trasformatore a 70/100V.
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PRODOTTI AUDIO | I diffusori a voltaggio costante di QSC Audio
CARATTERISTICHE DICHIARATE AD-S8T Risposta in frequenza
55 Hz – 20 kHz
Sensibilità
90 dB
SPL max
113 dB (119 dB di picco)
Angolo di copertura (-6 dB)
105°
Fattore di direttività (Q)
7
Impedenza nominale
8 ohm
Potenza raccomandata
400 watt
Dimensioni
440 x 254 x 251 mm
Peso
11 kg
CARATTERISTICHE DICHIARATE AD-C81Tw
L’AD-S8T può essere montato anche mediante staffe. Sulla griglia di protezione non ci sono né il logo della casa né altre scritte: così il diffusore può essere collocato in orizzontale oppure in verticale senza che le scritte appaiano sdraiate o capovolte. la parte terminale nella sede del diffusore e il gioco è fatto. Il braccetto è orientabile sia in orizzontale sia in verticale (pan & tilt) con angoli molto ampi: 45° per il tilt (-15/+30°) e circa 70° per il pan. L’orientamento può essere effettuato sia senza il diffusore, agendo sul solo braccetto, sia con il diffusore già fissato all’XMount; un sistema praticissimo, che fa risparmiare un sacco di tempo e permette puntamenti estremamente precisi. Un po’ sulla stessa linea si colloca il sistema di cablaggio con connettori Euroblock (12 gauge), nel senso
che detto sistema semplifica la connessione e consente il pre-wiring. La morsettiera ha due coppie di contatti +/-, input e thru: quest’ultimo consente di prelevare il segnale passante da inviare al successivo diffusore della catena; la connessione può essere protetta da polvere e umidità mediante un kit opzionale costituito da una piastra di copertura, da un dado di serraggio e da una guarnizione a compressione. Dalle foto si noterà che sulla griglia del diffusore non vi sono né il marchio del costruttore né scritte d’altro
Risposta in frequenza
39 – 184 Hz (-6 dB); 28 – 208 Hz (-10 dB)
Woofer
1 x 8” (20 cm) con cono in polipropilene
Filtro
lo-pass 120 Hz (passivo, bypassabile)
Sensibilità
92 dB/2,83V/1m
Livello massimo di uscita
112 dB continui; 118 dB di picco
Impedenza nominale
8 ohm
Potenza
100 watt RMS (200 watt max, 400 watt di picco)
Dimensioni
368 x 321 x 321 mm
Peso
12,7 kg
genere: l’AD-S8T può infatti essere montato sia in orizzontale sia in verticale, e in questo modo si evita che il logo o altre scritte appaiano rovesciati; alcuni installatori e interior designer, inoltre, preferiscono mantenere l’anonimato sui componenti utilizzati negli impianti.
UN SUBWOOFER NASCOSTO NEL SOFFITTO
Il subwoofer AD-C81Tw è studiato per garantire un perfetto accoppiamento acustico con l’AD-S8T e con gli altri diffusori della serie AcousticDesign. Ma a differenza dell’AD-S8T e dei suoi simili, che sono diffusori a montaggio di superficie, l’ADC81Tw è un subwoofer in-ceiling. Il diffusore si presenta sotto forma di un cilindro in acciaio verniciato a polvere con tinture anticorrosione, il che consente di utilizzarlo anche a bordo di natanti. Sul baffle in polystyrene stampato a iniezione è La griglia rimossa svela la particolare conformazione dell’AD-C81Tw: si noti la collocazione decentrata del woofer, che lascia spazio alla porta reflex; sul baffle si riconoscono il by-pass del filtro LP e (a destra) il commutatore che permette di selezionare il range di tensione (70/100V) e i valori di potenza/impedenza.
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montato un woofer da 8” con cono in polipropilene e sospensione in gomma. Il trasduttore è collocato in posizione decentrata per lasciar spazio alla grande porta di uscita del condotto reflex, studiata per ridurre le turbolenze d’aria; il punto di accordo si trova a 42 Hz. L’AD-C81Tw è dotato di un filtro passa-basso a 120 Hz che può essere escluso mediante un selettore collocato sul baffle, così da permettere l’uso di crossover o filtri fuoribordo. Come l’ADS8T, anche il sub AD-C81Tw è concepito per essere utilizzato in linee a 70/100V. Sul baffle è presente un commutatore del tutto simile a quello prima descritto per l’AD-S8T: sono disponibili quattro valori di potenza per la tensione di 70V (7,5/15/30/60 watt) e tre per la 100V (15/30/60 watt), più una posizione di bypass/8 ohm per il pilotaggio in bassa impedenza. Anche in questo caso il trasformatore utilizzato è al di sopra di ogni sospetto: il costruttore dichiara una risposta in frequenza di 40 Hz – 20 kHz a -1 dB e una THD inferiore a 0,01% a 100 Hz, e con questo si è detto tutto. L’AD-C81Tw non ha le dimensioni contenute che ci si potrebbe aspettare, visto che stiamo parlando di un diffusore inceiling: misura infatti 368 mm in profondità, 291 mm di diametro nella parte posteriore e 321
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LA DISTRIBUZIONE AUDIO SU LINEE A TENSIONE COSTANTE La tecnica “constant-voltage” è stata sviluppata fra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso per risolvere il problema della diffusione acustica all’interno di grandi ambienti quali uffici, fabbriche, auditorium, stadi, scuole, centri convegni e simili. Gli impianti estesi su scala così ampia sono costituiti da molti diffusori non di rado posti a grande distanza dall’amplificatore. Come collegarli tra loro? Se li si collega in parallelo l’impedenza complessiva risulta così bassa da sovraccaricare l’amplificatore, gli amplificatori. Se al contrario gli speaker sono connessi in serie l’impedenza di carico diventa troppo alta e l’amplificatore non può erogare la potenza dovuta. Un’alternativa è costituita dal collegamento serie/parallelo, visibile nella prima delle due figure di questo box: nove altoparlanti da 8 ohm sono collegati in serie tre a tre, e le terne sono connesse in parallelo; come risultato l’amplificatore vede un’impedenza di tutta sicurezza, 8 ohm. Anche in questo caso, tuttavia, rimangono dei problemi: 1) dal momento che il collegamento ampli/diffusori avviene in potenza occorre utilizzare cavi di grande sezione, e questi cavi non possono essere lunghi più di tanto; 2) gli altoparlanti collegati in serie/parallelo devono avere caratteristiche elettriche il più possibile simili e l’eventuale cedimento di uno o più di essi comprometterebbe il funzionamento degli altri. La tecnica “constant-voltage” rappresenta la soluzione più elegante ed efficace. Questa tecnica si basa sulla proprietà commutativa dell’addizione e della moltiplicazione: dal momento che la potenza è data dal prodotto della tensione per la corrente (W = V x I), possiamo ottenere la stessa potenza cambiando a piacimento il valore dei fattori, purché il loro rapporto rimanga uguale. Possiamo ottenere una potenza di 100 watt, per esempio, con una tensione di 10 volt moltiplicata per una corrente di 10 ampère, con una tensione di 100 volt e una corrente di 1 ampère, eccetera; sempre 100 watt otterremo. Nella “constant-voltage” viene incrementato il fattore tensione e ridotto in misura proporzionale il fattore corrente, cosicché è possibile inviare il segnale su lunghe tratte senza che si verifichino cadute anche quando si utilizzano cavi di sezione esigua; è lo stesso principio utilizzato negli elettrodotti, dove si utilizzano tensioni anche di 380 kV e correnti relativamente contenute. Per ottenere questo si collega un trasformatore/ elevatore sull’uscita dell’amplificatore, come mostrato nella seconda figura: il trasformatore innalza la tensione ai valori di 70,7 (standard USA) o 100 volt (standard europeo). All’interno di ciascun diffusore si trova un trasformatore/riduttore che riporta i 70,7 o 100 volt ai bassi valori di tensione (ed elevati valori di corrente) richiesti dagli altoparlanti. Spesso, come nel caso dei diffusori QSC presentati in questo articolo, i trasformatori riduttori sono dotati di prese intermedie selezionabili (tap) che permettono di dosare il livello di pressione sonora generato dal diffusore.
nella parte anteriore, griglia di protezione compresa. Per facilitare l’installazione i progettisti hanno adottato soluzioni intelligenti, come la morsettiera input/pass through collocata sul fianco così da ridurre l’altezza complessiva, il fondo perfettamente piatto, i morsetti rotanti Mounting Clamps, i braccetti di supporto e l’anello in acciaio C-ring forniti in dotazione, eccetera; resta il fatto che l’ADC81Tw esige controsoffitti di una certa profondità e che il montaggio va eseguito con cura e professionalità. Concludiamo segnalando due particolari apparentemente di poco conto, ma che rivelano la cura
costruttiva e progettistica con cui i prodotti QSC Audio sono realizzati: le linguette ausiliarie, che permettono di fissare l’ADC81Tw con maggior sicurezza e prevengono le vibrazioni; il Grill Safety Clip, un lacciolo in nylon che assicura la griglia al corpo del diffusore impedendole di cadere, utile soprattutto in ambiente nautico. Particolari del genere possono venire in mente solo a progettisti che lavorano – per tornare a quanto dicevamo all’inizio – in un ambiente sereno e confortevole, capace di gratificarli, di farli crescere umanamente e professionalmente, di stimolare la loro creatività.
Nove altoparlanti da 8 ohm ciascuno sono collegati in configurazione serie/parallelo: l’amplificatore vede un’impedenza complessiva di 8 ohm.
La tecnica “constant-voltage” prevede l’uso di un trasformatore elevatore sull’uscita dell’amplificatore, che innalza la tensione (in questo caso a 70,7V, standard USA) e riduce in proporzione la corrente; i trasformatori riduttori collocati nei diffusori riportano il segnale ai valori di tensione e di corrente richiesti dagli altoparlanti.
Il sub AD-C81Tw visto di fianco: si riconoscono (da sinistra verso destra) i morsetti rotanti Mounting Clamps, il foro d’accesso dei cavi e la piastra di protezione della morsettiera input/pass through, le flange di fissaggio ausiliarie.
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CASE STUDY IMPIANTISTICA | BTicino per La Triennale di Milano
La tecnologia BTicino
al servizio dell’arte Nei paglioni di Expo, l’impiantistica dell’esposizione della “XX1T - City after the City”, organizzata da La Triennale di Milano, è stata realizzata in tempi record, grazie anche all’efficiente organizzazione BTicino di Nicola De bello
C
osa fare dell’area Expo? La domanda, a un anno dalla chiusura della grande esposizione internazionale, non ha ancora trovato una risposta definitiva. Nel frattempo, però, alcuni padiglioni sono stati utilizzati per mostre temporanee di grande impatto. È il caso di “City after the City”, promossa da La Triennale di Milano, che ha posto al centro del dibattito culturale il futuro dell’urbanistica del XXI secolo, riflettendo sull’idea che la città debba oltrepassare la combinazione di valori e motivazioni che la costituiscono attualmente. Artisti di fama internazionale hanno così indagato sui “sintomi di una tendenza planetaria all’oltrepassamento della città convenzionale”. Nei due padiglioni prospicienti la piazza d’ingresso al Cardo, la via principale di Expo, si sono così alternate istallazioni e videoproiezioni, oltre a un grande orto all’aperto, nel quale hanno trovato posto diverse varietà di piante. Gli artisti coinvolti, provenienti da tutto il mondo, si sono trovati a creare le proprie installazioni in ambienti totalmente da inventare, sia per quanto riguarda l’occupazione degli spazi che per l’impiantistica.
portare l’elettricità in tutti i punti dei paglioni, con passaggi dei conduttori anche a notevoli altezze. Il tutto reso ancor più complesso dall’imperativo di effettuare i cablaggi in parallelo al lavoro delle altre maestranze impegnate nelle diverse attività necessarie alla fruibilità dei padiglioni e dell’orto botanico collocato nell’area esterna. Di fronte all’obbligo di rispettare le date previste, i responsabili de La Triennale hanno deciso di affidare l’impiantistica elettrica, tramite gara, a un’azienda che fosse in possesso dei requisiti adeguati ad affrontare un tale impegno. La scelta, al termine della gara, si è orientata su Ghidotti Impianti Srl, azienda bergamasca specializzata in installazioni elettriche di grandi dimensioni e in ambienti particolari, come quello ospedaliero e della ristorazione. Di fronte a una sfida tanto impegnativa, come spiega il responsabile della commessa Arcangelo Curcio, “il team di Ghidotti Impianti è arrivato a mettere in campo, contemporaneamente, oltre 20 professionisti: in media abbiamo avuto una dozzina di tecnici costantemente impegnati sul cantiere”.
UN LAVORO DA PROFESSIONISTI
UN IMPIANTO CHE CAMBIA
L’impianto elettrico ha rappresentato un aspetto particolarmente delicato, in virtù delle notevoli potenze coinvolte e della necessità di
L’attività di progettazione ha richiesto una cura particolare, non tanto per la complessità dell’impianto o per le potenze in gioco, ma per le esigenze degli
PER INFORMAZIONI BTicino - Tel. 0332/272111 - www.bticino.it
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L’impianto elettrico è stato progettato per seguire l’estro e le esigenze degli artisti coinvolti.
SCHEDA FORNITURA
XX1T – City after The City Strutture espositive per le mostre all’interno dei padiglioni TCP2 e TCP3, dell’Orto Planetario e per le aree esterne Committente: Triennale di Milano Servizi Srl Progetto opere Impiantistiche e antincendio: Consult Engeneering Snc - Genova Milano Azienda installatrice Ghidotti Impianti Srl Brignano Gera d’Adda (BG) Responsabile di commessa: Arcangelo Curcio Direttore tecnico: Giovanni Ferri Tecnico commerciale BTicino: Fabio Ambrosini Data entrata in funzione: maggio 2016 Armadi: MAS 400 e MAS 160 Centralini: Idroboard Portacavi metallici: Gamma-P Interruttori modulari e Ausiliari: BTdin Interruttori scatolati: MegaTiker Sezionatori: MegaSwitch Prese interbloccate: TiPlug
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artisti coinvolti e per la necessità di dover smantellare parte dell’impiantistica al termine della mostra. Situazioni che Francesco Sortino, progettista dell’impianto elettrico per conto dello studio Consult Engineering, ha già vissuto in altri casi e che, quindi, ha saputo affrontare nel modo migliore. Al contrario degli impianti più comuni, però, il coinvolgimento diretto degli artisti ha comportato una serie di nuove esigenze proprio in corso d’opera. In un’istallazione d’arte, infatti, alcune situazioni emergono solo con il definirsi dell’allestimento. In particolare, oltre a garantire l’illuminazione di emergenza, uno dei punti più delicati ha riguardato il sistema di proiezione. Un improvviso blackout, causato anche dai lavori nell’area circostante, o perturbazioni
nella tensione possono, infatti, danneggiare le preziose lampade dei proiettori. Si tratta, infatti, di componenti dal valore di alcune migliaia di euro, che sono stati protetti da Ups dedicati.
IL VALORE DELLA LOGISTICA
In considerazione delle particolari esigenze cantieristiche, i responsabili di La Triennale di Milano Servizi hanno lasciato al capocommessa la possibilità di utilizzare le soluzioni tecniche più adatte alle esigenze in termini rapidità e affidabilità dell’impianto. Senza dimenticare che, trattandosi di un’installazione temporanea, parte del materiale installato avrebbe dovuto essere smontato e reso disponibile per il riutilizzo al termine dell’esposizione. Ben conoscendo le caratteristiche dei principali Vendor presenti sul
La logistica è alla base della capacità di completare gli impianti elettrici di due padiglioni in un solo mese, nell’immagine i quadri elettrici del primo padiglione.
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CASE STUDY IMPIANTISTICA | BTicino per La Triennale di Milano
mercato, Ghidotti Impianti ha siglato un accordo di fornitura con BTicino. L’azienda italiana, parte del gruppo internazionale Legrand, è, infatti, in grado di operare, nell’ambito di realizzazioni di questo tipo, in stretto contatto con il proprio cliente, fornendo una logistica dedicata. Inoltre, complice la vicinanza geografica e la capillarità della propria rete distributiva, BTicino ha potuto garantire, in accordo con un distributore specializzato, il rispetto dei tempi di consegna direttamente sul cantiere. In questa scelta ha rivestito un ruolo importante anche il rapporto di collaborazione instaurato, da tempo, tra l’azienda e il funzionario commerciale di BTicino, Fabio Ambrosini, che ha seguito in prima persona l’intera fornitura del materiale.
Una catena logistica rodata, che ha garantito il rispetto dei tempi, permettendo ai tecnici impegnati all’istallazione di operare senza interruzioni dovute a fattori esterni alla loro attività.
UNA GUIDA PER I CAVI
Benché la catena logistica rappresenti un autentico plus, in installazioni tanto sfidanti, alla base di un ottimo impianto di distribuzione dell’energia rimane la componentistica. La posa della rete di distribuzione dell’energia, in particolare quella che alimenta l’illuminazione all’interno di un padiglione espositivo dall’altezza di alcune decine di metri, rappresenta un autentico fattore critico. Lavorare a queste altezze, infatti, comporta problematiche particolari, sia per la necessità di garantire la sicurezza delle maestranze che operano in quota,
sia per il rischio che la caduta di attrezzi o elementi in fase d’installazione possano mettere a repentaglio l’incolumità di quanti si trovano in basso. Da qui la scelta di componentistica facile da installare e caratterizzata da una completa dotazione di accessori, che rende più rapide e sicure le operazioni. Quasi scontato quindi, l’impiego dei condotti sbarre per trasportare le grandi potenze sino ai quadri di distribuzione. Una simile soluzione, ha il vantaggio di velocizzare in modo significativo i tempi d’istallazione e di aumentare la sicurezza. Per ospitare i fasci di cavi che scorrono a ridosso del soffitto dei capannoni, invece, la scelta ideale è stata offerta dai sistemi portacavi metallici Gamma-P Legrand, nella versione a passerella aperta, quindi canali forati senza coperchio. Queste
soluzioni offrono la protezione fisica dei cavi di distribuzione, facilitano la dispersione termica, ma, essendo aperte, facilitano la posa dei conduttori ed eventuali modifiche in corso d’opera. Infatti, benché il progetto fosse stato realizzato nei minimi dettagli dal punto di vista tecnico, al momento d’installare le proprie opere d’arte, gli artisti hanno chiesto alcune modifiche, soprattutto per gli aspetti illuminotecnici, che hanno comportato una serie di adeguamenti dell’impianto di distribuzione elettrica. Un’esigenza che è stato possibile soddisfare grazie all’impiego di canali aperti. I canali GammaP in lamiera d’acciaio rappresentano una soluzione anche esteticamente accettabile, per questo sono stati lasciati spesso a vista all’interno dei due capannoni.
I portacavi metallici Gamma-P hanno ospitato l’impianto di distribuzione negli ex padiglioni di Expo, per le valenze tecnico estetiche sono stati lasciati spesso a vista.
Per proteggere gli impianti dalle sovratensioni di origine esterna, in particolare da quelle generate dai temporali, molto frequenti, sono stati inseriti limitatori di sovratensione.
La funzionalità dell’impianto viene costantemente monitorata; qui vediamo un multimetro digitale BTicino F4N200.
La qualità delle canaline e dei sistemi di supporto Gamma-P le rende utilizzabili anche ad “alte quote” a fianco delle opere d’arte,
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Con “City after the City”, La Triennale riflette sull’idea che la città debba oltrepassare la combinazione di valori e motivazioni che la costituiscono oggi.
ANCHE IL QUADRO È UN’OPERA D’ARTE
Dovendo completare l’intera installazione, da fornire “ chiavi in mano “ in meno di un mese, anche la realizzazione della quadristica ha assunto un’importanza fondamentale. Per ridurre i tempi, i tecnici di Ghidotti Impianti hanno sviluppato internamente gli aspetti progettuali, affidando a un quadrista specializzato BTicino il compito di fornire i quadri pronti per il collegamento. In questo modo, mentre il personale era impiegato nella creazione della rete di distribuzione, altri tecnici hanno realizzato e certificato i quadri elettrici che sono stati consegnati direttamente nei padiglioni della Triennale di Milano, pronti per essere collegati all’infrastruttura esistente. Una soluzione che ha consentito di ridurre ulteriormente i tempi di realizzazione e, contemporaneamente, di contare su sistemi già certificati e garantiti, nella convinzione (poi confermata sul campo) che sarebbe stato così possibile mettere in esercizio il cantiere senza intoppi e imprevisti. Proprio per operare con la massima tranquillità, come spiega lo stesso Ghidotti, “abbiamo utilizzato gli armadi
BTicino della serie MAS, in diverse taglie. Tutti gli elementi che li compongono, disponibili a catalogo, sono caratterizzati dalla solidità necessaria per ospitare la componentistica elettrica oltre che per poter essere riutilizzati in future installazioni”. “Una considerazione che va fatta in questo cantiere è che ci troviamo di fronte a un impianto che deve gestire un allestimento temporaneo. Quindi, benché le potenze in gioco siano notevoli, la quadristica generale del padiglione è quella pre esistente. Non troverete quindi grandi interruttori in testa a questi quadri, bensì tante protezioni per linee che partono da essi. Nella stessa ottica abbiamo utilizzato numerosi limitatori di sovratensione BTicino per la protezione delle linee, perché ci troviamo in presenza di un allestimento “estivo”, e quindi il rischio di interruzioni dell’illuminazione degli allestimenti da sovratensioni da fulmini, che avrebbe potuto creare seri problemi in edifici che ospitano il pubblico.” Benché questi quadri siano forniti di sistemi di chiusura anti effrazione, è stato scelto di posizionarli in ambienti non accessibili al pubblico, con l’unica accortezza di adottare elementi con grado di protezione IP55.
Un livello relativamente elevato per un’installazione all’interno di un padiglione espositivo, ma suggerito dal fatto che, come spesso accade in questi frangenti, la quadristica è relegata in ambienti defilati, dove trovano posto più servizi e in cui occorre disporre di un margine di sicurezza per la protezione della componentistica elettrica.
QUALITÀ INDUSTRIALE
Benché “City after the City” fosse un’installazione temporanea, all’interno dei padiglioni sono state ospitate le opere di alcuni dei principali artisti contemporanei che, anche sulla scia di Expo, hanno attratto visitatori da tutto il mondo. Un palcoscenico che non poteva essere messo a rischio da problemi di natura elettrica. Questo ha indotto Ghidotti Impianti a orientarsi, anche a livello di componentistica, verso prodotti di qualità, e anche in questo caso la scelta è ricaduta su BTicino: apparecchiature di protezione e ausiliari modulari BTdin, interruttori scatolati MegaTiker, sezionatori MegaSwitch. In particolare questi ultimi hanno rappresentato la soluzione ideale per la loro capacità di comando anche a fronte di carichi fortemente induttivi.
Sempre in virtù del fatto che i quadri sono stati posti in locali nei quali trovano posto le installazioni tecniche di più aziende, i progettisti hanno riflettuto sul rischio di accesso da parte di personale non adeguatamente qualificato. Da qui la scelta di chiudere gli armadi con porte in vetro trasparente. Una soluzione che, pur garantendo la protezione della componentistica, permette a chiunque di individuare visivamente eventuali problematiche a carico dell’impianto (anche grazie all’installazione di multimetri digitali) e, quindi, di allertare il personale incaricato della manutenzione. Un’attenzione particolare è stata richiesta anche dalle prese elettriche installate all’interno dei padiglioni. Anche in questo caso, considerando che le utenze utilizzano potenze significative (si pensi ai fari dell’illuminazione degli spazi espositivi e dell’allestimento) in luoghi accessibili al pubblico, la scelta obbligata sono state soluzioni di tipo industriale. Sono state utilizzate prese interbloccate TiPlug di BTicino perché anche se i gusti e le tendenze artistiche mutano nel tempo, un impianto elettrico deve sempre garantire solidità e sicurezza.
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CASE STUDY DIGITAL SIGNAGE | Un’installazione permanente con 12 vpr Canon, per una visualizzazione delle immagini a 360°
Effetto
WOW...! ... È quello che si prova entrando in Areapergolesi, a Milano: un intenso coinvolgimento percettivo che questa straordinaria location mette a disposizione di tutti coloro che vogliano utilizzare le immagini come veicolo privilegiato di trasmissione emozionale di contenuti. All’interno, 12 vpr Canon Xeed - gestiti dalla tecnologia m-frame sono utilizzati per un’esperienza immersiva dentro le immagini a 360° di Luigi Nicolucci
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press conference, showcase, business meeting, corporate party, gala dinner, training, team building, exhibition, fashion show, temporary shop, convention, showroom, video-shooting , workshop, photo-shooting, cooking show... sono solo alcune delle attività che possono trovare in Areapergolesi, a Milano, una perfetta location promozionale per quelle aziende che vogliano comunicare e promuovere la propria attività potendo contare su un’area eventi con soluzione tecniche all’avanguardia. Areapergolesi è nata dall’idea di
PER INFORMAZIONI Areapergolesi - Via Giovanni Battista Pergolesi, 8 - 20124 Milano - Tel. 02/78624770 - www.areapergolesi.it
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I PROTAGONISTI DELL’INSTALLAZIONE AD AREAPERGOLESI CANON DISPLAY IMAGING SOLUTIONS (fornitura vpr) Strada Padana Superiore 2/B, Cernusco S/N (MI), 20063 Tel. 02/82481 www.canon.it/proimaging
realizzare uno spazio creativo ed innovativo in cui la flessibilità degli ambienti gioca un ruolo fondamentale per la perfetta riuscita degli eventi più diversi. La lista delle aziende che hanno utilizzato i servizi di Areapergolesi per la realizzazione di meeting, cene, eventi, è davvero numerosa: Asus, BMW, Bnp Paribas, Canon Italia, Chicco, Clarins, Christian Dior, FCA Lancia, Fineco, Gucci, Kiko Italia, Intel, Jaguar, Kawasaki, Lindt, Luxottica, Mazda, Mini, Monster Energy, Parrot, Pirelli, Renault, Samsung, Sky Tv, Sony Music Entertainment Italia, Universal,
MEDIA&TECH (set-up software) Via F. Garofoli 317/A, 37057 San Giovanni Lupatoto (VR) Tel. 045/8776581 www.mediatechweb.com
IC VIDEOPRO (fornitura soluzione completa) Via Gagarin 172, 61122 - Pesaro (PU) Tel. 0721/25538 www.icvideopro.com
ADEO GROUP (distributore software M-Frame) Via della Zarga, 50 Lavis, 38015 (TN) Tel. 0461/248211 www.adeoproav.it
Areapergolesi è una location perfetta per presentazioni nel mondo automotive e non solo...
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CASE STUDY DIGITAL SIGNAGE | Un’installazione permanente con 12 vpr Canon, per una visualizzazione delle immagini a 360°
Una suggestiva immagine delle pareti, utilizzate come uno schermo continuo per la proiezione di immagini a 360°.
A COLLOQUIO CON IL SYSTEM INTEGRATOR: ALESSANDRO SERBOLI Alessandro Serboli, libero professionista, è il system integrator che ha curato l’installazione dei vpr Canon presso Areapergolesi. System Integrator Magazine - 12 videoproiettori installati a oltre 4 metri di altezza perfettamente centrati e in assoluta sincronia tra di loro: un lavoro impegnativo che non lascia spazio a improvvisazioni; ci può descrivere quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato nelle fasi di installazione dei vpr? Alessandro Serboli - L’installazione è stata relativamente semplice nel senso che è stato possibile rispettare fedelmente il progetto realizzato in autocad, di conseguenza tutto l’impianto è stato realizzato rispetttando i parametri previsti in fase progettuale. S.I.M - Come viene effettuata la taratura dei vpr una volta che questi sono stati posizionati e quindi di fatto difficili da raggiungere? A.S. - La prima operazione è la regolazione della dimensione di
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proiezione per ogni proiettore che deve essere identica per tutti, e garantire sufficiente sovrapposizione tra i fasci di proiezione per ottenere un buon blending. Successivamente, la centratura, la collimazione degli angoli e la colorimetria. S.I.M - L’altezza di installazione non facilita le operazioni di manutenzione, come ad esempio il cambio delle lampade o altre operazioni di assistenza; in questo caso avete previsto una procedura specifica per l’intervento sulle singole macchine? A.S. - I proiettori sono appesi con staffe ed aliscaff, quindi ispezionabili a 360°. Sono macchine molto affidabili, quindi normalmente non richiedono interventi particolari se non il cambio lampada e pulizia filtri, operazioni semplici. Micro movimenti dovuti alle operazioni di manutenzione possono essere corretti, grazie ad una griglia di collimazione che consente velocemente il ripristino della posizione orginale. S.I.M - Quali sono stati i vantaggi più evidenti derivati dall’impiego dei vpr full HD Canon Xeed rispetto al precedente sistema di videoproiezione utilizzato? A.S. - Sono stati migliorati tutti i parametri: luminosità, contrasto, chromia e risoluzione. In particolare la chromia che è un parametro fondamentale per questo tipo di installazione, in quanto ci sono 12 macchine che proiettano contemporaneamente lo stesso colore, quindi diviene facilmente individuabile un’eventuale differenza.
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Uno dei 12 vpr Canon Xeed WUX6010 utilizzati in modo permanente dentro Areapergolesi; l’alta qualità delle immagini, unitamente alla forte luminosità e alla eccellente colorimetria hanno determinato la scelta della proprietà verso questo modello.
I VPR UTILIZZATI: CANON XEED WUX6010
Gepi Digrandi (a sinistra) e Giulio Tosini, owners di Areapergolesi. Vodafone, Yamaha Italia... solo per citarne alcune. In questo contesto espositivo, caratterizzato da una flessibilità straordinaria, un’installazione permanente formata da 12 vpr Canon serie Xeed full HD WUX6010 è utilizzata - insieme alla tecnologia m-frame per la gestione delle immagini - per realizzare un sistema di intratteniento audiovisivo a 360° con totale flessibilità di gestione di
ogni tipologia di contenuto, fornito dal cliente o prodotto dallo stesso staff di Areapergolesi. Come afferma Gepi Digrandi, owner di Areapergolesi “grazie all’implementazione del sistema di proiezione Canon/m-frame, quello di Areapergolesi è attualmente l’unico impianto permanente in Italia con un sistema di videoproiezione a 360°; per raggiungere questo risultato sono stati utilizzati 12 vpr
All’interno di Areapergolesi sono utilizzati 12 vpr Canon WUX6010, per immagini altamente spettacolari. Questo modello offre immagini brillanti e ricche di dettagli sia da computer che da sorgenti video grazie alla risoluzione WUXGA, compatibile con il Full HD. L’esclusivo sistema ottico AISYS di Canon offre una luminosità di 6.000 lumen e un contrasto di 2.000:1, garantendo immagini nitide persino in presenza di luce ambientale intensa. I pannelli LCOS (Liquid Crystal On Silicon), in combinazione con il sistema AISYS di Canon, producono un quadro estremamente fluido. Offrono colori realistici e immagini prive di indesiderati effetti “reticolo” o “arcobaleno” tipici di altre tecnologie del pannello. Il modello WUX6010 è ideale per ambienti che richiedono immagini fluide e ricche di dettagli. Questo modello consente di ottenere flessibilità e controllo della presentazione in modo semplice. Funzioni avanzate quali Edge Blending permettono di far combaciare perfettamente le informazioni di più proiettori per creare straordinarie installazioni a più display. La correzione della distorsione a quattro punti consente di proiettare immagini nitide e precise da qualunque angolazione, mentre la regolazione della registrazione orizzontale e verticale permette di ottenere l’allineamento perfetto del pannello RGB fino al singolo pixel.
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CASE STUDY DIGITAL SIGNAGE | Un’installazione permanente con 12 vpr Canon, per una visualizzazione delle immagini a 360°
A COLLOQUIO CON MORENO STORNELLI - MEDIA&TECH SRL Moreno Stornelli - Media&Tech Srl, è la persona che ha curato il set-up dell’unità grafica m-frame utilizzata nel sistema installato in Areapergolesi. System Integrator Magazine - M-Frame è la vostra proposta per la gestione delle immagini su un numero molto elevato di display, in questo caso ben 12 vpr; può descriverci le caratteristiche distintive della soluzione adottata? Moreno Stornelli - M-frame è un multimedia server, ovvero una unità grafica per la riproduzione di contenuti multimediali; ha 2 uscite FullHD su miniDP attive su 4 disponibili, attivabili con licenza ed è disponibile anche in versione pro e pro 2 rispettivamente con 1 IN o 2 IN video HDMI/ HD-SDI. Tutti i server sono disponibili in versione rack 2U. La soluzione adottata per questa installazione è costituita da 4 m-frame pro 2 in versione rack, ognuna con una licenza m-frame pro 2 view necessaria ad abilitare la 3^ uscita. La scelta di 4 m-frame con 3 out consente di poter distribuire in modo equo il carico dei contenuti per ogni server e, sfruttando la caratteristica Multidisplay, permette la sincronizzazione tra le macchine offrendo la possibilità di gestire la propria struttura in modo flessibile come evidenziato dallo schema. M-frame pro 2 rack è il nostro prodotto di punta e grazie ai suoi 2 ingressi è possibile ad esempio inserire in una videografica di un evento delle slide di PowerPoint provenienti dal portatile di un relatore e contemporaneamente mostrare le riprese live. In questa installazione i 4 m-frame pro 2 rack consentono la gestione fino a 8 flussi live in contemporanea mentre su tutte le pareti sono in onda immagini o video a 360°. S.I.M. - Come si svolgono le operazioni di taratura e blending in presenza di un numero così elevato di display? M.S. - La realizzazione di una multiproiezione prevede una taratura geometrica delle immagini generate dai singoli proiettori, una regolazione geometrica dell’intera proiezione a 360°, regolazioni sulla colorimetria dei singoli schermi e una taratura dei colori d’insieme. Tutto questo è possibile grazie a dei tools disponibili in m-frame consolle, il software in ambiente Windows per la configurazione e gestione dei server.
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S.I.M. - La produzione dei contenuti deve già essere pensata per la visualizzazione di immagini a 360° o è possibile adattare qualsiasi contenuto video, naturalmente in full HD o, ancora meglio in 4K? M.S. - La produzione di contenuti che tengano conto della dimensione di Areapergolesi e della disposizione dei proiettori riesce sicuramente a realizzare un effetto particolarmente coinvolgente, ma le nostre macchine sono in grado di visualizzare sia video FullHD che 4K adattandoli e ridimensionandoli alle superfici di proiezione. S.I.M. - Nel caso specifico dell’installazione in Areapergolesi, quali sono state le difficoltà che avete incontrato, visto anche l’elevato numero di vpr utilizzati? M.S. - L’aspetto più delicato è stato sicuramente la regolazione geometrica e di colorimetria per la realizzazione delle 4 pareti proiettate. S.I.M. - Le caratteristiche di colorimetria e luminosità dei vpr Canon utilizzati hanno agevolato in qualche modo le operazioni per arrivare a una perfetta taratura delle macchine? M.S. - L’operazione di taratura a volte può risultare difficile e dispendiosa in termini di tempo, ma l’uso dei vpr Canon ha semplificato di molto tutto il processo grazie ad un’omogenea colorimetria e ad un’uniformità nella luminosità. S.I.M. - È prevedibile l’utilizzo della soluzione M-Frame anche nel caso di installazioni temporanee sempre con un numero elevato di display? M.S. - La nostra suite di prodotti è in grado di offrire una soluzione per installazioni sia temporanee che permanenti a creativi o tecnici che vogliano realizzare scenografie multimediali perfettamente sincronizzate. Multiproiezioni, videowall, artwall o ledwall anche di grosse dimensioni possono essere realizzati sia in fiera che in uno store e controllate in maniera semplice ed intuitiva grazie a m-frame remote un App iOs per iPod touch ed iPhone.
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Ancora un’immagine d’effetto: ovunque si guardi, grazie alla visualizzazione delle immagini a 360°, ottenuta tramite la tecnologia m-frame, la sensazione è quella di trovarsi esattamente al centro di un calpo da calcio.
Canon Serie Xeed full HD, da 6.000 Ansi Lumen. Abbiamo scelto Canon essenzialmente per tre motivi: la necessità di disporre di immagini full HD ad alta luminosità, indispensabili per ottenere una qualità visiva di forte impatto, anche in presenza di immagini eccezionalente grandi come quelle che proiettiamo; la eccellente colorimetria dei vpr Canon grazie all’impiego della tecnologia proprietaria e, non ultima, la partnership con lo sviluppatore Media&Tech srl che ha sviluppato il multimedia server m-frame per la gestione delle immagini. Alcuni numeri possono aiutare a farsi un’idea dell’eccezionalità dell’installazione realizzata in Areapergolesi: 150 sono i metri di sviluppo dell’americana, circa 1 km è la lunghezza complessiva dei cavi utilizzati per i collegamenti audio/video, 400 mq è la superfice adibita alla realizzazione degli eventi, 360 mq è la superfice complessiva di proiezione con due pareti da 26 metri circa per 4,5
Giulio Tosini - di Areapergolesi - ci ha mostrato alcune potenzialità del sistema m-frame, tra cui appunto la possibilità di gestione attraverso un semplice smartphone.
metri di altezza e due da 13,5 metri circa. Il collegamento dei vpr alla regia avviene tramite cavi Cat-6 in HDBT. Altra particolarità del sistema è la semplicità di gestione dei contenuti che può avvenire anche tramite un semplice iPod o iPhone, come Gepi Digrandi ci ha mostrato durante la nostra visita, passando da una impressionante visualizzazione a 360° di Venezia al centro di uno stadio con un semplice “tap” sul proprio iPhone. Al raggiungimento di questo risultato in Areapergolesi hanno contribuito diverse aziende, in primis Canon Italia, fornitore dei vpr, Media&Tech srl nella persona di Moreno Stornelli per il set-up e il funzionamento della tecnologia m-frame; Alessandro Serboli è la persona che si è occupata a 360° dell’installazione. Altre aziende che hanno collaborato sono Adeo Group, distributore della soluzione m-frame e IC Videopro che ha fornito la soluzione completa ad Areapergolesi.
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CASE STUDY DIGITAL SIGNAGE | Lusso, eleganza e tecnologia NEC all’interno dei grandi magazzini Harrods, a Londra
I display NEC entrano
nel regno del lusso Un videowall da 4 pannelli”, due videowall da 16 pannelli più altri due da 12 e 9 pannelli, tutti firmati NEC: è l’eccezionale dotazione che Vivid Digital Retail, system integrator britannico di comprovata esperienza, ha installato in occasione di un “rinnovo tecnologico” all’interno di Harrods, lo store più famoso del mondo, a Londra di Luigi Nicolucci PER INFORMAZIONI NEC Display Solutions Italia - Tel. 02/48415418 - www.nec-display-solutions.it
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IL PROGETTO Client location Information: Harrods Brompton Road, London, UK Installed: 2015 NEC installation partner: Vivid Digital Retail, 2 High Street, Teddington, TW11 8EW, UK - www.vivid.co.uk
Una vista esterna di Harrods lungo Knightsbridge, i grandi magazzini londinesi famosi in tutto il mondo.
COMPONENTI UTILIZZATI 7 x 46” X464UNS Video wall displays at Door 10 located on a number of floors replacing legacy NEC displays 24 x 32” V321 Signage displays on the Egyptian Escalator 16 x 40” P403 Signage displays located within Shoe Heaven
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arrods è un’esperienza in sé, ogni pezzo è un’iconica attrazione per il visitatore, oltre a fornire prodotti sempre di grande prestigio. Le nuove tecnologie multimediali digitali consentono allo store di Knightsbridge di fornire contenuti visivi mozzafiato per migliorare l’esperienza di vendita al dettaglio e soddisfare le aspettative di una clientela esigente. I monitor NEC altamente performativi forniscono pubblicità su videowall con un accattivante messaggio incentrato
sul punto vendita, che riflette lo status e la qualità dei marchi promossi. Il grande magazzino più famoso del mondo, Harrods, è rinomato per la sua merce di lusso e un servizio clienti senza pari. Il negozio occupa una vasta area di Knightsbridge, a Londra, e vanta una gamma impareggiabile di prodotti dei marchi più apprezzati dalla moda al cibo, agli articoli per la casa e la bellezza.
LA SFIDA
Molti dei marchi più prestigiosi del
mondo sono esposti all’interno di Harrods, comprese le concessioni il cui nome e l’identità sono tutto per il loro status e successo. Di conseguenza, Harrods è sempre attento a garantire alla propria clientela la migliore esperienza possibile di vendita al dettaglio fornendo allo stesso tempo un’opportunità di marketing eccezionale per le sue concessioni in-store. Le attività di visualizzazione digitale forniscono un supporto di alto profilo per pubblicizzare il marchio di lusso in tutto il negozio
da diversi anni; nel 2011 NEC ha installato schermi videowall nelle posizioni chiave in tutto il negozio. Più di una semplice segnaletica, Harrods utilizza sofisticati metodi di distribuzione dei contenuti per assicurarsi che i propri clienti godano di un’esperienza multimediale ad alto impatto digitale mirata a guidare le vendite e generare brand awareness.
LA SOLUZIONE NEC
Pronti per un aggiornamento che garantisca la migliore riproduzione
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CASE STUDY DIGITAL SIGNAGE | Lusso, eleganza e tecnologia NEC all’interno dei grandi magazzini Harrods, a Londra
Alcune immagini dell’installazione dei monitor NEC effettuata da Vivid Digital retail all’interno dei grandi magazzini Harrods di Londra.
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Due splendidi videowall, ciascuno formato da 16 pannelli NEC da 46”, sono stati posizionati al piano terra ai lati delle scale mobili. di immagine possibile, i grandi magazzini Harrods hanno visto la prima installazione del Regno Unito dei nuovi moduli videowall NEC X464UNS, orchestrati dal partner tecnologico specializzato VIVID Digital Retail. Con un impatto visivo fenomenale, la nuova generazione di schermi digitali con la più sottile cornice combinata di appena 3,5 millimetri, definisce lo standard per la segnaletica al dettaglio ad alto impatto. “La VIVID ha lavorato a stretto contatto con Harrods, rivedendo le più recenti tecnologie in occasione del salone Integrated Systems Europe (ISE) di quest’anno”, afferma Paul O’Reilly, CEO alla VIVID Digital Retail. “Siamo stati felici di vedere alcune delle funzionalità chiave avanzate applicate alla tecnologia dei display NEC, incluso il supporto 4K, il Frame Comp e l’applicazione di configurazione NFC. La NEC, con una spedizione aerea prioritaria con i primi X464UNS nel Regno Unito ha rispettato lo stretto programma di installazione e garantito che la campagna mediatica del negozio rispettasse i tempi previsti.” L’aggiornamento ha sostituito tutte le risorse digitali
NEC esistenti, tra cui un videowall a 4 pannelli al piano seminterrato; due video wall a 16 pannelli adiacenti all’ingresso principale del negozio al piano terra e altri due videowall di 12 e 9 pannelli situati al terzo e al quinto piano. Caratterizzati da un sensore integrato NFC unico, la configurazione e la manutenzione delle risorse digitali è molto semplice e veloce grazie alla nuova applicazione per Android di NEC. La nuova e unica funzionalità Frame Comp di NEC offre immagini senza soluzione di continuità e presenta uno spostamento del contenuto senza alcuna interruzione, creando un’immagine sorprendente sincronizzando il contenuto attraverso la parete. Harrods Digital Media è integrato proprio all’interno dei vari piani di vendita per indirizzare le vendite nei diversi reparti, tutti collegati alla sua soluzione di messaggistica digitale in rete. I display NEC della serie V sono situati lungo la famosa scala mobile egiziana. Il Nuovo ‘Paradiso delle scarpe’ di Harrods, un immenso reparto calzature come nessun altro al mondo, vede i display NEC 40” P403 offrire pubblicità e
promozioni del punto vendita, che riflettono l’elegante opulenza del design degli interni.
IL RISULTATO
“Gli schermi videowall originali di NEC hanno superato la scadenza della garanzia e non abbiamo mai avuto problemi tecnici in più di 5 anni di attività, e si tratta di una performance impressionante date le difficili esigenze di un ambiente di vendita al dettaglio sempre operativo,” afferma Guy Cheston,
Media Sales Director di Harrods. “Tuttavia, siamo lieti dell’aggiornamento degli schermi digitali in una posizione chiave del negozio. Si tratta di un investimento significativo per noi, ma riteniamo che dobbiamo sforzarci continuamente per offrire ai nostri marchi di lusso la migliore piattaforma per la promozione dei loro prodotti. I nuovi schermi hanno davvero un suono esplosivo e la chiarezza delle immagini è veramente spettacolare”.
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CASE STUDY VIDEOPROIEZIONE | Panasonic dà vita all’opera epica “L’anello del Nibelungo”
La tecnologia Panasonic
entra in teatro Il Kennedy Center di Washington sceglie i proiettori Panasonic PT-DZ13K e PT-DZ21K per “Der Ring des Nibelungen” la produzione più recente del Washington National Opera di Nicola De bello
I
l Kennedy Center, inaugurato nel 1971, secondo gli auspici del presidente Kennedy doveva “contribuire allo spirito dell’uomo” ed è tuttora uno dei centri culturali dominanti nel cuore di Washington D.C. Fondato nel 1956 e affiliato dal 2011 al Kennedy Center, il Washington National Opera (WNO) aggiunge al repertorio di quest’ultimo l’opera lirica, con una stagione annuale di circa 6 produzioni. Nella lunga storia del teatro si sono avvicendate spettacolari esibizioni, ma poche hanno imposto requisiti e destato aspettative all’altezza di “Der Ring des Nibelungen” (L’anello del Nibelungo), di Richard Wagner, un’opera in quattro parti, per una
durata complessiva di 17 ore, composta nel 1848. Mettere in scena L’anello del Nibelungo è un’autentica sfida, in primo luogo per l’elevatissima reputazione dell’opera, ammantata di un alone quasi mitico. Per la prima volta in cinquant’anni, il WNO ha presentato il ciclo completo dell’anello, ospitando tre rappresentazioni nel corso di tre settimane in un singolo spazio scenico. Sulla ringhiera della galleria nel palco frontale del WNO, ad appena 90 cm di distanza dal pubblico, sono stati montati sei proiettori PT-DZ13K Panasonic da 12.000 lumen. La silenziosità del PT-DZ13K, che genera fra i 37 e i 45 dB a
seconda della modalità operativa, ha permesso anche ai melomani più esigenti di concentrarsi sullo spettacolo senza distrazioni. Inoltre il WNO ha installato altri sei proiettori PT-DZ21K Panasonic da 20.000 lumen su una piattaforma mobile posizionata sopra al palcoscenico. Con un peso di soli 24 kg e una luminosità da 12.000 lumen, per movimentare il PT-DZ13K è sufficiente un singolo macchinista teatrale – mentre, per l’ultracompatto PT-DZ21K, che pesa 41 kg e produce 20.000 lumen, occorrono solo due macchinisti. Sean McNally, proiezionista e tecnico di sistemi video per il Kennedy Center, afferma: “La
Alcuni dei vpr Panasonic utilizzati all’interno del Kennedy Center di Washington.
PER INFORMAZIONI Panasonic Italia - Tel. 02/67881 - business.panasonic.it/sistemi-visuali/
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PT-DZ13K, PROIETTORE DLP A 3 CHIP E DOPPIA LAMPADA Il sistema a doppia lampada utilizzato nel PTDZ13K rende il case più compatto e allo stesso tempo fornisce una luminosità pari a 12.000 lumen, con funzionamento a 220-240 V. In modalità Lamp Relay, il sistema elimina anche qualsiasi interruzione in caso di guasto di una lampada e consente la proiezione 24/7. La funzione del diaframma dinamico del proiettore utilizza un meccanismo di apertura con collegamento delle scene per fornire un contrasto eccezionale, da 10.000:1, senza ridurre l’elevata luminosità. In questo modo è possibile riprodurre tonalità di nero più profonde e ricche e fornire im-
magini con grana più dettagliata. Un Filtro Eco integrato si combina al case resistente alla polvere, consentendo l’uso a lungo termine in condizioni estreme, mentre un ciclo di manutenzione fino a 12.000 ore riduce tempi e costi di riparazione. La funzione di spostamento dell’obiettivo in orizzontale/verticale, motorizzata e ampiamente regolabile, può essere controllata con facilità tramite il telecomando. L’unità, che è possibile ruotare a 360° in direzione verticale, si presta a varie opzioni di installazione. Anche il design incentrato sull’obiettivo contribuisce alla semplicità di installazione. Principali caratteristiche • Elevata luminosità e alto rapporto di contrasto pari a 10.000:1, per immagini brillanti, nitide e realistiche • Sistema a doppia
• • • • • • • • •
lampada, con modalità Lamp Relay per un funzionamento 24/7 Filtro Eco, che consente un ciclo di sostituzione del filtro dell’aria fino a 12.000 ore Luminosità pari a 12.000 lumen Risoluzione WUXGA (1.920 x 1.200) Nuova funzione di regolazione automatica (+ kit di aggiornamento) Funzioni di Edge Blending e corrispondenza colori Installazione modalità verticale Ingresso HD-SDI LAN cablata Supporto 3D
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CASE STUDY VIDEOPROIEZIONE | Panasonic dà vita all’opera epica “L’anello del Nibelungo”
possibilità di movimentare agevolmente i proiettori, grazie alla loro leggerezza, ci ha fatto risparmiare molto tempo e fatica”. E continua: “Credo che questi proiettori Panasonic siano una combinazione perfetta di dimensioni, risoluzione e luminosità. Non occupano molto spazio, dimostrano una nitidezza straordinaria e un’eccellente resa dei colori e producono una luminosità veramente intensa per le loro dimensioni”. “Grazie al livello di dettagli che siamo riusciti a riprodurre con questi proiettori abbiamo creato un’atmosfera di grande suggestione”, commenta McNally. Con una risoluzione di 1.920 x 1.200 pixel, i proiettori hanno vivacizzato le scene con immagini estremamente realistiche e colori brillanti e accurati. David Friscic, della rivista specializzata DC Metro Theatre Arts, ha definito l’allestimento “una splendente meraviglia” ed elogiato le “proiezioni naturalmente coinvolgenti e pulsanti di vita”. “Tutti a Panasonic sono stati fantastici: è merito del loro supporto costante se siamo riusciti a realizzare questo ambizioso
Uno dei vpr PT-DZ13K installati a meno di un metro di distanza dal pubblico; la silenziosità del PT-DZ13K, che genera fra i 37 e i 45 dB a seconda della modalità operativa, ha permesso anche ai melomani più esigenti di concentrarsi sullo spettacolo senza distrazioni.
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PT-DZ21K2, PROIETTORE COMPATTO CLASSE 20.000 LUMENS Uno dei modelli di punta Panasonic, il proiettore PT-DZ21K2 offre un’altissima qualità delle immagini per eventi e staging. Proiettore compatto da 20.000 lm. con una qualità d’immagine straordinaria a una velocità fotogrammi elevata • 20.000 lm di luminosità con un rapporto di contrasto 10.000:1 in un case estremamente compatto • Processore Real Motion per una riproduzione perfetta dei movimenti fluidi • Ampia gamma di funzionalità avanzate, tra cui la capacità di proiezione 3D, la connettività DIGITAL LINK, la modalità verticale, la funzione Geometric Adjustment e la proiezione multi-schermo. Principali caratteristiche • 20.000 lm di luminosità • Processore Real Motion che combina la creazione di fotogrammi e l’elaborazione a 120 Hz per una riproduzione perfetta dei movimenti fluidi (PT-DZ21K2/DS20K2/DZ16K2)
• Detail Clarity Processor di nuova generazione per una qualità dell’immagine brillante e realistica nei minimi dettagli • Rapporto di contrasto 10.000:1 con diaframma dinamico • System Daylight View 3 per prestazioni cromatiche avanzate negli ambienti intensamente illuminati e nelle applicazioni di mappatura • Funzione Monitor forma d’onda per una regolazione intuitiva del livello di nero/bianco • Modalità di simulazione DICOM per presentazioni e formazione medica • Funzionalità di proiezione 3D attiva (PT-DZ21K2/DS20K2) • Ciclo di vita della lampada estesa fino a 3.000 ore • L’impianto a liquido refrigerante con sistema a quattro lampade ad alta efficienza riduce il rumore operativo • Funzionamento stabile in presenza di temperature ambientali fino a 45° C • Il sistema a quattro lampade consente il funzionamento 24/7 in modalità Lamp Relay • Semplice installazione della lampada di ricambio dal lato posteriore • Il filtro Eco non richiede manutenzione per 12.000 ore • Motore ottico di precisione, a lunga durata
• Le lampade ad alta efficienza riducono il consumo energetico • Installazione flessibile con rotazione del case verticale di 360° • Il sistema di supporto multischermo unisce le immagini perfettamente, grazie a Edge Blending, Color Matching e Digital Image Enlarging • Geometric Adjustment per la proiezione su superfici curve o sferiche (PT-DZ21K2/DS20K2) • Controllo della luminosità per più unità • Compatibile con il Multi Monitoring & Control Software ed Early Warning Software Panasonic • La connessione DIGITAL LINK a cavo singolo trasmette segnali video e di controllo a una distanza fino a 100 metri • Supporto della modalità verticale (PT-DZ21K2/DS20K2/DW17K2; è necessaria l’installazione delle unità lampada opzionali per la modalità verticale) • Ampia dotazione di terminali, inclusi gli ingressi 3G-SDI (il PT-DZ21K2/DS20K2 offre ingressi x2 e il PT-DZ16K2 ingressi x1)
progetto. L’azienda è sempre stata presente e disponibile, rispondendo tempestivamente a qualsiasi richiesta”, sostiene Glenn A. Turner, Head of Production Operations del Kennedy Center. Il team del WNO trova molto utile anche il Multi Monitoring and Control Software di Panasonic, che è in grado di gestire fino a 2.048 proiettori e display professionali Panasonic in una rete LAN. Questo software consente al WNO di controllare la potenza, la luminosità, la commutazione degli ingressi, oltre alla programmazione delle immagini proiettate e ad altre attività. L’anello del Nibelungo ha registrato il tutto esaurito, con un enorme successo di pubblico e il plauso della critica: “Consiglierei la tecnologia Panasonic a chiunque, senza esitazione. Panasonic ha fatto un lavoro eccezionale per noi”, commenta Turner. Paul Taylor, Technical Director del WNO conclude: “La nostra esperienza ci ha insegnato che con Panasonic non si sbaglia. Questa azienda è un partner eccellente”.
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TECNOLOGIA SISTEMI PER CONFERENZE | La tecnologia al servizio dei contenuti
Conferenze Hi-Tech
I microfoni gracchianti e le pulsantiere rumorose? Roba del passato. Oggi gli impianti per conferenze utilizzano preamplificatori Hi-end a componenti discreti e array microfonici a 29 capsule, processori per la cancellazione dell’eco e trasmettitori radio DSSS (Direct Sequence Spread Spectrum). Ecco una rassegna dei sistemi più interessanti del momento
di Marco Galloni
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sistemi per conferenze sono, sotto certi aspetti, l’esatto contrario dei social network. Mentre questi ultimi alimentano talvolta una comunicazione fatua e inconcludente, i sistemi per conferenze sono per loro natura e vocazione al servizio del rigore e della serietà, dei contenuti e della sostanza. Che li si utilizzi in ambito aziendale, governativo, universitario, didattico o d’altro genere, i sistemi per conferenze aiutano l’uomo in ciò che in fondo gli riesce più difficile: dialogare, comunicare con i suoi simili nel modo più efficace e fruttuoso.
AUDIO-TECHNICA E LE CONFERENZE HI-END
Si tratta in fondo di «ascoltare ed essere ascoltati», per usare uno slogan della giapponese AudioTechnica. Perché ciò avvenga l’azienda fondata nel 1962 da Hideo Matsushita ricorre a tecnologie mutuate dall’audio hi-end, come i preamplificatori microfonici a componenti discreti e basso rumore utilizzati nell’ATUC-50, un sistema per conferenze interamente digitale e modulare che si adatta agli impieghi più diversi, dai convegni su larga scala ai piccoli incontri nelle sale meeting. Il sistema è costituito dai microfoni a collo d’oca ATUC-M43H (lunghezza 43 cm) e ATUC-M58H (58 cm), dalle unità di discussione (o unità presidente/delegato) ATUC-50DU e da un’unità di controllo in formato rack 19” denominata ATUC-50CU.
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I preamplificatori microfonici di cui sopra affidano il segnale a convertitori a 24 bit/48 kHz che garantiscono una riproduzione cristallina della voce. Da ciascuna unità di discussione è possibile regolare il gain e l’equalizzazione, mentre il controller ATUC-50CU mette a disposizione di tecnici e operatori un soppressore di feedback a 12 bande e un equalizzatore parametrico a 8 bande su ciascuna delle uscite analogiche. Le unità di discussione ATUC-50DU possono essere collegate al controller ATUC50CU in configurazione daisy chain o ad anello per mezzo di un cavo di categoria 5e o superiore; dal momento che ciascun ATUC-50CU gestisce fino a 50 unità di discussione e che è possibile connettere in link fino a tre controller, si possono creare impianti con 150 unità di discussione. Le regolazioni e le funzioni possono essere impostate localmente, agendo sul pannello di controllo delle ATUC-50CU, oppure – grazie alla funzione Web Remote Control – da remoto per mezzo di computer, tablet e simili. Fino a 4 tracce audio possono essere registrate su supporto USB grazie a pulsanti on-screen di uso intuitivo; l’ATUC-50 permette inoltre di impostare e richiamare fino a 8 preset di conferenza. Modalità come il Free Talk, il Request Talk e il Full Remote, insieme alla possibilità di inserire un parlato di sottofondo e alla presenza di due
Un tavolo per conferenze con alcune postazioni microfoniche Audio-Technica ATUC-50DU: un singolo sistema ATUC-50 può gestire fino a 50 di queste postazioni; collegando in link tre unità di controllo ATUC-50CU è possibile portare il numero delle postazioni a 150.
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AZIENDE E DISTRIBUTORI Audio-Technica - Giappone Distributore: Sisme SpA Tel. 071/7819666 www.sisme.com Beyerdynamic - Germania Distributore: Adeo Group SpA Tel. 0461/248211 www.adeoproav.it Panasonic Corp. Giappone Distributore: Adeo Group SpA Tel. 0461/248211 www.adeoproav.it QSC - USA Distributore: Exhibo SpA Tel. 039/49841 - www.exhibo.it
Sennheiser Electronic GmbH & Co. KG - Germania Distributore: Exhibo SpA Tel. 039/49841 www.exhibo.it Shure Incorporated - USA Distributore: Prase Engineering SpA Tel. 0421/571411 www.prase.it Televic Conference - Belgio Distributore: Intermark Sistemi Srl Tel. 06/5205835 www.intermark.it
L’ATUC-50CU è l’unità centrale del sistema ATUC di Audio-Technica: questo controller/processore di segnale dispone di un soppressore di feedback a 12 bande e di equalizzatori parametrici a 8 bande su ciascuna delle uscite analogiche canali per la traduzione simultanea, permettono di gestire con ordine anche le conferenze più difficili. Questo si traduce, sottolinea la Audio-Technica, anche nella riduzione dei costi e dei tempi di installazione, in una manutenzione più facile e nella semplificazione del lavoro di messa a punto e uso. Il che, unito all’affidabilità propria dei sistemi wired (cablati), espande l’uso dell’ATUC-50 ai campi applicativi più diversi, dal corporate all’educational, dall’hospitality alle conferenze itineranti, dall’ambito governativo alle aule giudiziarie.
CONFERENZE (E VOTAZIONI) A INFRAROSSI
Per introdurre un’altra proposta Audio-Technica convertiamo lo slogan di cui sopra in «ascoltare senza essere ascoltati». La proposta in questione – che pur non essendo una novità
assoluta merita di essere presa in considerazione – è l’ATCS-60, un sistema a infrarossi per conferenze e votazioni immune dal pericolo di interferenze radio e intercettazioni. Il sistema è costituito dall’unità di controllo ATCS-C60, dalle unità delegato ATCS-M60, dalle unità di voto ATCS-V60, da diversi tipi di microfoni (lavalier, a mano, ipercardioide a condensatore) e da una serie di dispositivi che servono a distribuire gli infrarossi nella sala, come i ricetrasmettitori da parete o da soffitto ATCS-A60, le antenne trasmittenti e riceventi ATCS-A60TX/RX, il mixer trasmettitore/ricevitore ATCS-A60MX e altri. Il cuore del sistema è l’unità ATCS-C60, che permette di selezionare le unità delegato e di voto e di attribuire loro le priorità, di ordinare gli interventi in modalità FIFO (First In First Out) o FILO (First In Last
L’ATCS-C60 è il cuore del sistema a infrarossi per conferenze e votazioni Audio-Technica ATCS-60. Dotato di 5 canali per la voce, 4 canali monitor e 2 canali dati, l’ATCS-C60 permette di selezionare le unità delegato, di ordinare gli interventi degli oratori, di regolare il tempo di spegnimento automatico dei microfoni e altro ancora. Out), di selezionare la modalità di funzionamento (automatica o manuale) e altro ancora. Il sistema ATCS-60, che dispone di quattro canali per la traduzione simultanea e di una funzione per la ripresa video automatizzata, può essere gestito mediante il software ATCSC60MAG; il software è disponibile anche nella versione extended ATCS-C60MAG-REG, dotata di funzioni speciali come la “video-
segue-audio”, la registrazione audio, la registrazione video, la documentazione convegno...
LA “QUINTA” GENERAZIONE BEYERDYNAMIC
Quinta di Beyerdynamic raccoglie un’eredità tecnologica importante: si tratta infatti della quinta generazione dei sistemi wireless per conferenze del costruttore tedesco. Cuore del sistema è l’unità Quinta
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REVOLUTO, LA TECNOLOGIA CHE LIBERA L’ORATORE
La Revoluto, utilizzata nelle MU 31 e in altre postazioni microfoniche Beyerdynamic serie Quinta, è una tecnologia brevettata che si basa su array microfonici disposti orizzontalmente oppure verticalmente. Questi array producono pattern di cattura molto più ampi di quelli dei convenzionali microfoni a collo d’oca. Ne consegue che l’oratore non è più costretto a parlare vicino al microfono e a rimanere fermo in un ristretto campo d’azione ma è libero di allontanarsi, di spostarsi, di alzare o abbassare il volume della voce. La scelta del tipo di array, orizzontale oppure verticale, dipende dalle caratteristiche dell’impianto, dall’acustica della sala, dalla disposizione dei diffusori e da altri parametri. La disposizione orizzontale (horizontal array) produce un pattern verticale che consente all’oratore di parlare da seduto oppure in piedi e di avvicinarsi o allontanarsi dalla postazione senza produrre apprezzabili variazioni di volume; eventuali voci provenienti dai lati del conferenziere, inoltre, vengono cancellate o fortemente attenuate. Con l’array orizzontale non si verificano effetti di fading quando il conferenziere muove la testa a sinistra o a destra; le capsule microfoniche possono anche essere montate a soffitto per ridurre il rumore di sottofondo. L’array verticale, dal canto suo, genera un pattern di cattura sviluppato in orizzontale che consente all’oratore di muovere la testa con ancor più libertà rispetto all’horizontal array. Il vertical array permette inoltre di utilizzare un solo microfono per due oratori, come si vede nell’immagine pubblicata qui sotto.
La tecnologia Revoluto in configurazione vertical array genera un pattern di cattura molto ampio che permette di utilizzare un singolo microfono per due oratori.
In questa immagine vediamo l’unità centrale Beyerdynamic Quinta CU e, in primo piano, quattro microfoni da tavolo Quinta TB. L’unità CU è il cuore del sistema wireless Quinta: una singola unità è in grado di controllare circa 150 postazioni microfoniche, attivabili via RS-232; ogni postazione microfonica è protetta da un codice PIN a 24 bit. CU, capace di controllare circa 150 postazioni microfoniche wireless con altoparlante; fino a quattro postazioni microfoniche – per esempio le postazioni di tre delegati e quella del presidente – possono essere attivate simultaneamente. Le postazioni individuali possono essere attivate via RS-232, mentre in caso di necessità l’intero sistema può essere spento premendo il pulsante Stand-by sull’unità di controllo CU. La sicurezza operativa è garantita da un codice PIN a 24 bit – il sistema riconosce solo le postazioni microfoniche delle quali è stato digitato il PIN corretto – e dalla trasmissione radio con criptatura a 128 bit. Quinta è conforme alla normativa EN 300328 ETSI (European Telecommunications Standards Institute) e può essere integrato in reti di computer compatibili con lo standard IEEE 802.1 AVB (Audio Video Bridging). Il sistema opera su tre diverse frequenze – 2,4/5,2/5,8
GHz – che è possibile commutare automaticamente oppure manualmente; questo permette di far lavorare il sistema a debita distanza dalla gamma dei 2,4 GHz su cui operano Wi-Fi e altri standard wireless, allo scopo di ridurre disturbi e interferenze. Un’ulteriore difesa dalle interferenze è fornita dalla modulazione DSSS (Direct Sequence Spread Spectrum), che insieme al sistema d’antenna true diversity garantisce anche una notevole stabilità di trasmissione/ ricezione. Il server Web integrato permette di configurare l’unità di controllo Quinta CU attraverso smartphone, tablet e PC connessi via USB, LAN e WLAN. Grande attenzione è riservata alla qualità audio: in modalità HD (High Definition) il sistema garantisce una larghezza di banda di 24 kHz con un sampling rate di 48 kHz; oltre a questo Quinta dispone di equalizzatori parametrici a 4 bande che agiscono sulle unità
Un tavolo per conferenze con alcune postazioni microfoniche Beyerdynamic Quinta: sistema wireless per conferenze audio, Quinta opera in modulazione DSSS (Direct Sequence Spread Spectrum) a garanzia della massima stabilità di trasmissione e insensibilità alle interferenze.
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microfoniche e sulle uscite master. Il sistema Beyerdynamic dispone inoltre di una serie di funzioni che incrementano la versatilità operativa, come l’attivazione vocale, l’override, il push-to-talk, la “zoning” (il segnale di ciascun microfono può essere inviato verso quattro zone), la Mix-Minus e altre. Partner dell’unità Quinta CU sono le basi microfoniche Quinta MU 31 e Quinta TB, e il microfono a mano Quinta TH. Completamente digitale, Quinta MU 31 si avvale della tecnologia Revoluto (vedi box), basata su array microfonici capaci di catturare la voce su un campo molto più ampio di quello dei convenzionali microfoni a collo d’oca, il che assicura all’oratore una maggior libertà di movimento e d’espressione. Dotata di altoparlanti a due vie, la base MU 31 può essere programmata, per quanto riguarda i parametri operativi, attraverso l’unità centrale CU e il software di configurazione. Quinta TB è un microfono da tavolo con pattern polare semicardioide che può operare in modalità Conference oppure Microphone: nel primo caso sono disponibili le funzioni manual, override, push-to-talk, push-tomute; nel secondo le funzioni on/ off, push-to-mute, global mute. Il microfono a mano Quinta TH, infine, è dotato di corpo in alluminio anodizzato, pulsante on/ off con iscrizioni Braille e capsule microfoniche intercambiabili; come le basi MU 31 e TB, anche il Quinta TH si avvale della tecnologia di trasmissione DSSS.
LE CONFERENZE MULTISITO DI PANASONIC
L’HD Visual Communications (HDVC) di Panasonic è un sistema per videoconferenze ad alta risoluzione capace di connettersi a più siti simultaneamente (NAT Traversal Service), il che semplifica la comunicazione tra client e operatori residenti in sedi o paesi diversi e ne riduce i costi. Il numero massimo di siti che è possibile interconnettere dipende dalle KX-VC adottate, che sono le unità principali, i controller del sistema: mentre le unità KX-VC1300 e KXVC1600 consentono di collegare 4 e 10 siti rispettivamente, la KX-VC2000 introdotta di recente
L’unità Panasonic KX-VC2000 permette di gestire conferenze multi-sito con un numero massimo di 24 siti in configurazione point-to-point. La tecnologia Dual Network Connection consente la connessione via Internet e via intranet/VPN aziendale. A sinistra si riconosce il microfono perimetrale KX-VCA001, dotato di funzione di riconoscimento della direzione.
CONFERENZE PERFETTE CON L’AV-QOS
La tecnologia AV-QoS utilizzata nei sistemi Panasonic HDVC per ridurre gli errori e le imprecisioni di trasmissione si basa sull’azione combinata di tre diverse funzioni: il controllo della velocità di flusso, la Forward Error Correction e l’Automatic Repeat Request Control. Il controllo della velocità di trasmissione (vedi figura) adegua la quantità di dati da trasferire alla larghezza di banda effettiva; questa funzione si rivela particolarmente utile quando si utilizza Internet, la cui larghezza di banda tende ad aumentare e diminuire in proporzione all’intensità del traffico di rete. Senza il controllo di velocità la larghezza di banda può essere superata nei picchi di traffico, con conseguente perdita di dati: il controllo di velocità riduce in maniera sensibile il numero di pacchetti persi. Qualche pacchetto può tuttavia andare perduto ugualmente, nel qual caso intervengono le funzioni Forward Error Correction e Automatic Repeat Request Control, che ripristinano i dati smarriti; in questo modo sono garantiti collegamenti stabili, immagini pulite e senza interruzione e un audio sempre intelligibile. L’AV-QoS funziona anche con le connessioni wireless, solitamente utilizzate nelle sale riunioni, negli stand delle mostre, nelle sale esposizioni e nei siti di sviluppo dei prodotti, insomma in ogni area in cui non sia presente una rete LAN cablata. Il controllo automatico di velocità fa sì che la quantità di dati da trasmettere non ecceda la larghezza di banda utilizzabile, qui rappresentata dalla regione al di sotto della linea orizzontale rossa: senza questo controllo la larghezza di banda viene superata nei picchi di traffico, con il risultato che molti pacchetti di dati vanno perduti (linee rosse tratteggiate).
può raggiungere fino a 24 siti in configurazione point-to-point. Il collegamento avviene grazie alla tecnologia Dual Network Connection (presente anche nella KX-VC1600), che permette la connessione sia su rete esterna (Internet) sia su intranet/VPN aziendale. Accreditata di una risoluzione Full HD di 1080p, l’unità KX-VC2000 controlla e gestisce tutti gli elementi periferici e di supporto che costituiscono un impianto HDVC, come le videocamere ad alta risoluzione AW-HE2, GP-VD131 e GP-VD151, i microfoni perimetrali KX-VCA001 (digitale) e KX-VCA002 (analogico), personal computer e dispositivi mobili Windows, iOS e Android, sicché anche chi è in viaggio per lavoro può partecipare alla
conferenza; una singola KXVC2000 può pilotare fino a tre monitor TV contemporaneamente. Con il Panasonic HDVC le immagini sfocate, l’audio distorto e le connessioni traballanti diventano un lontano ricordo: «Conferenze senza stress», recita uno slogan della casa. Il merito è del sistema di controllo del flusso AV-QoS (vedi box), che previene la perdita di pacchetti dati e, nei rari casi in cui questa dovesse verificarsi, li recupera, garantendo immagini sempre nitide, un audio non disturbato e una connessione stabile. L’unità KX-VC2000 garantisce inoltre il supporto di codifiche video quali l’H.261, l’H.263, l’H.264 e l’H.239/BFCP, il che consente facili migrazioni dai sistemi di
videoconferenza convenzionali e l’impiego di dispositivi di marche diverse. Il Panasonic HDVC dispone inoltre di tecnologie che assicurano una ripresa naturale e fedele di immagini e suoni: come la piattaforma UniFier LSI, che consente di visualizzare le espressioni del viso e i gesti dei conferenzieri con nitidezza Full HD; l’audio full duplex stereo a banda larga e la funzione Echo Canceller, che garantiscono conversazioni intelligibili anche quando due persone parlano insieme; o ancora, come i microfoni perimetrali con funzione di riconoscimento della direzione, che assicurano una perfetta collocazione spaziale dell’oratore. Altra cosa degna di nota, il sistema Panasonic HDVC ha una garanzia di 3 anni.
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QSC AUDIO SEMPLIFICA LE CONFERENZE
Il Q-SYS della californiana QSC Audio nasce dal lodevole intento di semplificare gli impianti per conferenze. Semplificare non significa impoverire; il Q-SYS, come vedremo, è una piattaforma potente e versatilissima. Semplificare vuol dire eliminare o perlomeno ridurre i problemi di compatibilità e dialogo tra standard, marche e dispositivi diversi, vuol dire incrementare l’affidabilità e le prestazioni delle connessioni, unificare e rendere coerenti impianti che per loro natura tenderebbero alla disomogeneità. La piattaforma Q-SYS comprende diversi processori di controllo, ricordiamo il Core 500i, il Core 1100, il Core 3100 e il nuovo Core 110f, touch-screen come il TSC7t, interfacce quali la I/O-USB Bridge, videocamere (PTZ-IP) e altri dispositivi. Il Core 110f è concepito specificamente per i piccoli impianti, e tuttavia può essere utilizzato anche in configurazioni su scala enterprise. Questo processore dispone di 24 canali analogici configurabili (mic, line, flex), di 128 x 128 canali network Q-LAN, di 16 x 16 canali audio USB e di un’interfaccia telefonica POTS (Plain Old Telephone Service) su connettore RJ-11.
Tutto ciò ne fa una versatilissima matrice capace di smistare e controllare segnali di ogni tipo, microfonici e a livello linea, segnali digitali, dati RS-232 e USB, segnali telefonici e GPIO… Il Core 110f dispone di display Oled e di pulsanti di menù, ma il pieno controllo dell’impianto si ottiene collegando al processore il TSC-7t o altri touchscreen. Premiato a InfoComm 2016 come miglior soluzione per la tecnologia A/V, il TSC-7t dispone di schermo capacitivo da 7” ad alta luminosità (400 nit), di connessione Ethernet con PoE, di doppia porta per la connessione con il Core e di opzioni Byod che consentono ai partecipanti di far girare applicazioni per UC (Unified Communications) o conferenze Web sui loro dispositivi connessi al Q-SYS attraverso un’interfaccia audio a 2 vie. A coordinare il tutto provvede il Q-SYS Software Designer: si tratta di un programma concepito per liberare il system integrator dai grattacapi associati ai software e consentirgli di concentrarsi sulla realizzazione dell’impianto. Ricordiamo che il Q-SYS risolve i problemi di trasferimento dei segnali HDMI e USB su lunghe tratte e consente l’accesso plug-and-play ai flussi audio video in applicazioni
Il touch-screen QSC TSC-7t “Best of Show” a InfoComm 2016 nella categoria tecnologie A/V. Alimentato attraverso il cavo Ethernet (PoE), il TSC-7t è dotato di un display da 7” ad alta luminosità. come Skype for Business, GoToMeeting ecc.
SENNHEISER METTE I MICROFONI SUL SOFFITTO
All’ISE 2016 Sennheiser ha presentato il TeamConnect Ceiling, un sistema di ripresa microfonica in-ceiling che fa parte della linea per conferenze a installazione fissa TeamConnect. Il sistema è costituito dall’unità centrale TeamConnect CU1 e dalla combox CB1, che garantiscono l’integrazione di rete, dai microfoni SpeechLine e dagli SL Loudspeaker 52 A W, questi ultimi da utilizzare come diffusori di sala durante conferenze Web
La piattaforma Q-SYS di QSC Audio elimina i problemi di connessione e interfaccia tra componenti A/V, PC e laptop con uscita USB, dispositivi per reti Ethernet e altro. In questo schema, un laptop e un PC con uscita USB vengono collegati al processore Core 110f attraverso lunghi cavi Ethernet: la conversione USB/Ethernet è realizzata mediante un touch-screen TSC-7t e un’interfaccia I/O-USB Bridge.
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o via telefono. Il microfono da soffitto SpeechLine è in realtà un array costituito da 29 capsule microfoniche KE 10-237; questa struttura consente a un singolo SpeechLine di catturare le voci di circa 16 oratori, il che ne fa la scelta ideale per sale conferenze di dimensioni medio grandi nelle quali non è possibile od opportuno utilizzare microfoni da tavolo. Nello stesso tempo lo SpeechLine ha la capacità di focalizzare la ripresa sul singolo oratore di turno; questo è possibile grazie alla beamforming, una tecnologia che effettua un accurato processing dei segnali, delle relazioni di fase e delle interferenze costruttive e distruttive; la beamforming ha anche la proprietà di attenuare i rumori ambientali e le voci di sottofondo. Lo SpeechLine è concepito per essere montato nello spazio dei pannelli architettonici standard da 600 mm per lato. Sono possibili tre diverse soluzioni di montaggio: a sospensione, a contatto, a filo soffitto (in quest’ultimo caso il microfono è praticamente invisibile); led colorati indicano lo status operativo del dispositivo. La qualità audio è garantita dalla leggendaria cura costruttiva Sennheiser: le capsule microfoniche sono realizzate a mano in Germania, mentre gli SL Loudspeaker 52 A W sono provvisti di DSP con regolazione della frequenza e di filtro passaalto. L’unità TeamConnect CU1, dal canto suo, oltre a essere dotata di funzioni per il mixing avanzato e di processore per la cancellazione dell’eco garantisce la più grande versatilità grazie al dialogo interpiattaforma e alla compatibilità con
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Sul soffitto di questa sala conferenze è installato un Sennheiser SpeechLine, array microfonico appartenente al sistema TeamConnect Ceiling presentato all’ISE 2016: costituito da 29 capsule microfoniche, lo SpeechLine è in grado di catturare la voce di circa 16 persone.
I sistemi microfonici Shure Microflex Wireless sono costituiti da radiomicrofoni a zona di pressione o a collo d’oca con trasmettitori body pack o palmari, da basi di ricarica, punti d’accesso, interfacce e software per il controllo e il monitoraggio remoti. Skype for Business, OpenScape, GoToMeeting, IBM, Cisco, Avaya e altre simili applicazioni.
LE SOLUZIONI INVISIBILI DI SHURE
La cattura della voce è uno degli aspetti più critici delle conferenze. Shure lo affronta con i nuovi Microflex Advance, microfoni invisibili (o quasi) che possono essere collegati su network Dante attraverso le interfacce ANI4IN e ANI4OUT, ciascuna capace di gestire fino a quattro canali di ingresso o di uscita. I Microflex Advance utilizzano innovative tecnologie in via di brevetto. Il modello MXA310, per esempio, è un microfono da tavolo caratterizzato da un campo di cattura toroidale (Toroid Pattern): la zona periferica ha un’elevata sensibilità che consente la ripresa ottimale delle voci dei conferenzieri riuniti attorno al tavolo, siano essi seduti o in piedi, mentre la zona centrale – il foro all’interno della ciambella – attenua i disturbi provenienti dall’altro, come il rumore di proiettori, ventilatori e tubi al neon. In realtà il pattern di cattura toroidale non è l’unico possibile: l’MXA310 consente di selezionare diversi diagrammi polari, compresi il cardiode, il supercardioide, l’ipercardioide, l’omnidirezionale e il bidirezionale. Il segnale catturato dal microfono, una volta riversato sul network Dante attraverso un cavo Ethernet, può essere mixato, smistato, indirizzato e gestito in vari modi; è anche disponibile un canale individuale per l’automix. L’MXA310 è in grado di catturare le voci di sei conferenzieri disposti in altrettante zone ed è dotato di un
tasto touch-sensitive per il muting e di led a 8 colori che indicano lo stato operativo del dispositivo. Un altro modello Microflex Advance è l’MXA910, un microfono da soffitto più preciso dei microfoni direttivi a canna di fucile. Fissato alla volta per mezzo di sottili supporti, l’MXA910 permette di impostare fino a 8 pattern di cattura tridimensionali e di regolarli in modo da ottenere un campo sonoro uniforme su tutta la stanza. Ogni lobo del pattern può essere indirizzato verso un singolo conferenziere mediante la configurazione automatica presente nel software di controllo. L’MXA910 include nove set-up e dieci preset che permettono di importare/ esportare le configurazioni microfoniche; sul sito del produttore (mxa.shure.eu/englishproductsmxa) è perfino disponibile un Calcolatore di Intelligibilità che permette di determinare la distanza di ripresa ottimale in funzione dell’area di copertura. La suite IntelliMix DSP consente di migliorare ulteriormente le prestazioni dell’MXA910 attraverso l’equalizzazione e il mixing automatici e la cancellazione dell’eco. Di Shure segnaliamo ancora i Microflex Wireless, sistemi radiomicrofonici controllabili via AMX e Crestron, e il DCS6000, impianto digitale modulare capace di gestire conferenze con grandi numeri di partecipanti, fino a 3800 delegati e 150 traduttori.
TELEVIC PLIXUS, L’IMPORTANZA DEL VIDEO
Secondo Televic Conference, un’azienda nata in Belgio nel 1946 come produttrice di ricevitori radio e poi cresciuta fino a diventare
un gruppo industriale attivo in diversi settori hi-tech, un sistema per conferenze non può limitarsi al solo audio. Per questo il costruttore belga ha ideato Plixus, una tecnologia network capace di trasferire audio in alta definizione, documenti, segnali di controllo, protocolli tunnel IP e naturalmente, viste le premesse, video, tanto video: fino a 8 flussi HD con latenza inferiore a 1 frame. Aggiungere sorgenti video o monitor di sala diventa facile «quanto aggiungere un microfono», dichiara Televic. Il merito è delle due interfacce V-IN e V-OUT, che consentono di immettere nel – o di prelevare dal – network segnali video HD mediante cavi Cat 5e che forniscono anche l’alimentazione. Dotate di porte HDMI con vite di blocco e di connettori DIN e VESA, la V-IN e la V-OUT non richiedono configurazione e possono essere gestite mediante selettori applicati agli ingressi a contatto pulito oppure per mezzo della pulsantiera V-SEL. Il sistema Plixus comprende altresì microfoni da appoggio e da incasso, postazioni per la traduzione simultanea (premio iF Award Design 2015), postazioni multimediali con display da 7 e 10 pollici nonché
un sistema di distribuzione IR delle lingue tradotte. Non manca l’interfaccia Dante, che espande le potenzialità audio del sistema Televic, la cui gestione avviene attraverso il software proprietario CoCoon. Questo software include degli applicativi che assicurano le funzioni di discussione, votazione, autenticazione, interpretazione, signage, documentazione, gestione dei messaggi, import/export e routing audio/video.
QUELLO CHE LA TECNOLOGIA NON PUÒ FARE
Come abbiamo visto l’industria di settore mette a disposizione di installatori, operatori, conferenzieri e organizzatori fior di sistemi e dispositivi che permettono di trasferire in tutta sicurezza e con la massima fedeltà i contenuti normalmente presenti in una conferenza, che si tratti di audio, contributi video, immagini, documenti o altro. Una cosa, però, questi sistemi e dispositivi non possono fare: fornire i contenuti medesimi. Quelli devono metterceli gli oratori, i conferenzieri, i delegati, i presidenti: nessuna tecnologia può aiutarli in questo fondamentale, delicatissimo compito.
La MME, l’unità che fornisce tutti i processi e i routing di segnale richiesti dal sistema Televic Plixus. Il Plixus MME dispone di un’interfaccia utente di impostazione minimalista che garantisce un accesso intuitivo alle funzioni del processore.
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TECNOLOGIA RISPARMIO ENERGETICO | Certificazione “LEED gold” per la nuova sede Microsoft in Danimarca
Comfort ed efficienza
per Microsoft
La nuova sede di Microsoft 2.0 è certificata LEED Gold per il risparmio energetico e l’ecosostenibilità, obiettivi che il complesso danese che accoglie gli uffici della nota azienda di software ha raggiunto grazie all’utilizzo del sistema di building automation KNX di ABB di Sara Poletto
L’
ambiente di lavoro 2.0, quello in cui a prevalere sono la flessibilità dei tempi e degli spazi, la produttività raggiunta rinunciando alla rigidità tradizionale, il benessere organizzativo e la tecnologia. Una vision che la nota azienda di software Microsoft porta avanti da tempo, occupando, tra l’altro, da diversi anni le prime posizioni del Best Workplaces Italia, la classifica dei migliori ambienti di lavoro del Belpaese. E proprio in questa stessa ottica è stato realizzato il suo nuovo quartier generale in Danimarca. A progettarlo lo studio Henning Larsen Architects, che ha lavorato fianco a fianco con Microsoft per far sì che l’ambiente del futuro, quello in cui si possa lavorare, pensare e interagire nel massimo comfort e avvalendosi delle più moderne tecnologie di automazione, prendesse forma negli uffici di Lyngby, nei dintorni di Copenhagen: 18.000 metri quadrati totali per i due edifici adiacenti, con un ampio atrio che li unisce disegnando una V e dando vita ad una spaziosa e luminosa area comune fruibile dai dipendenti. E la struttura in questione ha otteneuto la certificazione LEED Gold per il risparmio energetico e l’ecosostenibilità, un obiettivo raggiunto grazie all’installazione del complesso sistema di building automation KNX di ABB, gruppo specializzato nelle tecnologie per l’energia e l’automazione.
SOLUZIONI INTELLIGENTI
È ormai noto che l’utilizzo di sistemi intelligenti per il controllo degli edifici porta con sé numerosi vantaggi, tra i quali il contenimento dei consumi grazie ad una riduzione dell’energia utilizzata finanche del 30%. Per realizzare, quindi, una sede efficiente e confortevole, la società Hoffmann, in qualità di General Contractor per Microsoft, ha optato per l’integrazione del sistema KNX di ABB per il controllo e la gestione del complesso danese. Questo ha il compito di garantire la corretta illuminazione e la migliore climatizzazione indoor, grazie all’ottimizzazione della temperatura e della qualità dell’aria. Un importante requisito richiesto da Microsoft, sempre nell’ottica di creare ambienti confortevoli, è la presenza di ampi open space, delimitati
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Un’immagine degli interni della nuova sede Microsoft in Danimarca, caratterizzata da open space delimitati da pareti in vetro per sfruttare la luce naturale.
UN SISTEMA SMART CHE SEGUE I RITMI DEL GIORNO “Questo progetto segna una svolta nel settore nell’edilizia”, ha dichiarato Mike Mustapha, responsabile di ABB Building Products, “con soluzioni all’avanguardia per un’azienda leader nello sviluppo di tecnologie come Microsoft. Gli elementi di controllo intelligenti KNX di ABB vengono tarati in base al ritmo del giorno, tenendo anche conto della posizione del sole rispetto alle stanze e ai corridoi all’interno dell’edificio”. ABB i-bus si basa sulla tecnologia KNX, attualmente riconosciuta come il primo standard aperto mondiale per il controllo di tutti i tipi di edifici nei settori industriale, terziario e residenziale. La gamma dei suoi componenti copre tutte le esigenze applicative presenti nei moderni edifici, dall’illuminazione al controllo delle tapparelle fino alla climatizzazione, la ventilazione, la sicurezza, la gestione delle risorse energetiche e molte altre funzioni. www.abb.it
da pareti in vetro per sfruttare la luce naturale proveniente dalle vetrate della facciata, e di sale riunioni illuminate dal lucernario posto sulla copertura. Se si pensa che la luce artificiale assorbe circa il 30% dell’energia elettrica utilizzata da un edificio, sfruttare quella del sole, agendo su tende e finestre, e il calore prodotto da computer e server consente di ottenere un ingente risparmio in bolletta. Oltre a scegliere i componenti intelligenti della soluzione KNX, Hoffman ha impiegato MooV’n’Group di Newron System ABB, l’interfaccia di
Qui sopra, ancora un’immagine dell’interno di uno dei due blocchi che compongono i 18 mila mq di uffici. programmazione grafica per KNX. Inoltre, il sistema è preconfigurato in modo che gli elementi di controllo KNX possano essere gestiti tramite interfaccia web, dando così ai dipendenti la possibilità di regolare luci, tende da sole e temperatura direttamente dai loro computer o tablet. Soltanto nelle sale riunioni sono presenti termostati e interruttori a pulsante sulle pareti. Il progetto ha avuto un grande successo, tanto che la KNX Association di Bruxelles, proprietaria dello standard internazionale, ha selezionato la sede Microsoft per il premio KNX Award 2016.
In questa immagine, l’esterno degli edifici Microsoft di di Lyngby, nei dintorni di Copenhagen, il più grande impianto tecnico realizzato da Hoffmann, utilizzando al meglio le potenzialità di KNX insieme ad altre tecnologie.
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TECNOLOGIA RISPARMIO ENERGETICO | Facciate continue e profili by Schüco per la cabinovia Dantercepies, in Alto Adige
Trasparenze
ad alta quota Il restyling della cabinovia Dantercepies, in Alto Adige, ha portato alla realizzazione di un impianto integrato nel paesaggio alpino ed efficiente le cui facciate, firmate Schüco, rendono il percorso un’esperienza naturale per sciatori e turisti di Sara Poletto - Foto di Günter Richard Wett, Studio Perathoner
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a una lunga storia alle spalle iniziata nel 1949, quando poteva vantare di essere l’impianto sciistico più lungo d’Europa, ed ha sempre mantenuto un profilo tecnologico “moderno” grazie ai numerosi aggiornamenti cui è stata nel tempo sottoposta. Oggi la cabinovia Dantercepies, che si snoda tra le valli dell’Alto Adige, è stata al centro di un profondo intervento di restyling architettonico, ad opera dall’arch. Rudolf Perathoner, orientato alla compatibilità ambientale e paesaggistica nonché all’efficienza energetica. Gli impianti di risalita del Dantercepies sono fra i più importanti del comprensorio sciistico che si sviluppa attorno al massiccio del Sella: da Selva di Val Gardena conducono fino alla stazione di monte, a breve
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distanza dal Passo Gardena, trasportando fino a 3.000 persone ogni ora per circa 2.500 metri.
INTEGRAZIONE PAESAGGISTICA
Le stazioni di valle (1.646 m s.l.m.) e di monte (2.292 m s.l.m.) si caratterizzano per il disegno contemporaneo, che asseconda la morfologia del terreno con volumi parzialmente ipogei, sopra i quali si elevano strutture dalle sagome curve, concepite per inserirsi nel contesto naturale senza alterarlo. Al centro del restyling il paesaggio mozzafiato da offrire a fruitori e turisti attraverso una permeabilità visiva raggiunta utilizzando le facciate continue Schüco. Queste si sviluppano a tutta altezza alleggerendo le masse degli edifici e richiamando alla mente l’immagine del ghiaccio
con i suoi giochi di luce e ombra. L’integrazione paesaggistica che caratterizza il progetto si accompagna alla funzionalità dei nuovi impianti, dimensionati per ridurre i tempi d’attesa e offrire un viaggio rapido e confortevole. “Per quanto riguarda gli edifici connessi alla cabinovia, oltre ai sistemi Schüco contribuiscono all’efficienza energetica del complesso alcuni elementi strutturali, progettati per raggiungere buone performance in termini di isolamento termico. E, proprio in questo senso, le facciate sono state realizzate in mattoni e cemento ad alto forno idrosabbiato con conglomerati di materiale dolomitico; questa tecnica toglie al cemento le sue fattezze tipiche, dandogli invece un’estetica più conforme al paesaggio circostante.
www.simmagazine.it
TECNOLOGIA SCHÜCO Le facciate in alluminio FW 60+ a montanti traversi si caratterizzano per versatilità e performance. Sono ideali per la realizzazione di involucri trasparenti perché, grazie ai profili sottili, consentono di costruire ampie superfici vetrate da declinare in vari modi, seguendo la varietà formale che distingue l’architettura contemporanea. Il sistema è, infatti, declinabile in numerose varianti, che consentono ai professionisti di valorizzare i progetti a seconda delle necessità, dal contenimento dei consumi energetici all’ampiezza dei reticoli e delle altezze di costruzione (con pesi dei tamponamenti fino a 6 kN). Inoltre, il sistema riportato su acciaio Schüco AOC 60 ST unisce una costruzione energeticamente efficiente con una realizzazione e un montaggio particolarmente razionali, per contesti con esigenze progettuali quali le facciate in vetro di grandi dimensioni (per carichi di vetro superiori a 15 kN). I valori Uf della struttura riportata su acciaio, inoltre, possono arrivare a 0,8 W/m²K (compreso il fattore viti), soddisfacendo così i rigorosi requisiti imposti dall’Istituto per la Casa Passiva di Darmstadt. Infine, le porte ADS sono espressione della tecnologia Schüco per serramenti ad alto potere isolante, con un’elevata capacità di isolamento termico (Uf fino a 1,4 W/m²K) e un elegante profilo in alluminio. www.schueco.com/web/it
L’utilizzo di materiale locali ha reso, quindi, le facciate esteticamente più integrate nel contesto di montagna. Potremmo dire, solo a titolo esemplificativo, che il sistema corrisponderebbe ad uno standard Casa Clima B”, ha spiegato l’architetto Perathoner. “Le stesse facciate, con le ampie vetrate che le caratterizzano, sono state pensate per dare una piacevole sensazione di continuità spaziale tra dentro e fuori, ed, a questo scopo, hanno contribuito i profili Schüco, le cui dimensioni ridotte non creano, per l’appunto, interruzioni visive”.
LE SOLUZIONI SCHÜCO
Tutte le superfici trasparenti delle stazioni di valle sono realizzate con i sistemi di facciata Schüco FW 60+, integrati dalle porte ADS 75. Si tratta di un sistema a montanti e traversi caratterizzato da profili in alluminio a taglio termico che, utilizzando sottili sezioni in vista spesse solo 60 mm, permette la costruzione di strutture reticolari di grande ampiezza e trasparenza, con
peso dei tamponamenti fino a 600 kg. Fanno da complemento tecnico ed estetico le porte Schüco ADS 75, utilizzate per entrambe le stazioni di valle e a monte. Predisposte per l’automazione integrata con i sistemi di supervisione a livello dell’edificio, queste porte contribuiscono, inoltre, al risparmio energetico, particolarmente utile in contesti climatici rigidi come quello del Dantercepies. La facciata principale della stazione a monte, invece, è stata costruita con il sistema Schüco AOC 60, selezionato per le performance ma anche per la trasparenza scenografica. Lo spessore è sempre di 60 mm ma questo sistema a montanti e traversi in alluminio è certificato dal Passivhaus Institut di Darmstadt per edifici a bassissimo consumo energetico (trasmittanza Uf da 0,8 W/m²K, compresa l’incidenza delle viti). Il sistema si presta, inoltre, all’impiego di vetrate triple e di moduli fotovoltaici a film sottile – con possibilità di carichi fino a 1.100 kg – e prevede tre livelli di drenaggio, a vantaggio della massima flessibilità progettuale.
In queste pagine, alcune immagini della cabinovia Dantercepies, in Alto Adige, dopo il recente restyling architettonico che ha interessato l’intero impianto di risalita, comprese le stazioni di valle e di monte.
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TECNOLOGIA RISPARMIO ENERGETICO | Avviati i lavori per la costruzione del nuovo quartier generale di Siemens Italia, a Milano
La “smart city”
Siemens a Milano Simbolo di innovazione ed ecosostenibilità, il nuovo quartier generale di Siemens sorgerà all’interno di un piano di riqualificazione urbanistica che comprenderà uffici, verde e persino un campo sportivo di Sara Poletto
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n progetto ambizioso che punta alla realizzazione del nuovo quartier generale Siemens Italia a Milano all’interno di un piano di riqualificazione urbanistica che toccherà 86 mila mq e accoglierà 1.700 dipendenti, con un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro. È stata posata a settembre 2016 la prima pietra dell’edificio Siemens, i cui lavori termineranno nel 2018; questa costruzione sarà il cuore pulsante dell’intero progetto che comprende anche la ristrutturazione degli edifici esistenti, con la realizzazione di 32 mila mq di uffici secondo i moderni principi dello smart working e di un’area verde di 25 mila mq, dove saranno piantati circa 400 alberi, con zone relax per i collaboratori. Inoltre, il piano prevede, in accordo con il Comune di Milano, il miglioramento della viabilità nel comprensorio di via Vipiteno e la realizzazione di un nuovo impianto sportivo. Il nuovo quartier generale Siemens - progettato dallo studio di architettura Barreca e La Varra, che sarà realizzato dall’impresa Percassi di Bergamo – sarà un edificio smart ed efficiente come, tra l’altro, dimostrerà la certificazione Leed Gold (Leadership in Energy and Enviromental Design). Questo ha voluto l’azienda guidata dall’AD Federico Golla che infatti ha dichiarato: “Il nostro futuro quartier generale sarà un esempio di innovazione ed ecosostenibilità, portatore di investimenti per l’Italia e per Milano, la casa di Siemens in Italia da 117 anni. L’idea alla base è quella di dare ai nostri dipendenti e ai milanesi una sorta di città Siemens, che riassuma a 360 gradi la nostra filosofia di comunità del futuro, fatta non solo di lavoro ma anche di condivisione, integrazione, scambio reciproco e tutela ambientale”. Del resto le parole di Golla riflettono
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Nell’immagine di apertura, un rendering relativo al progetto per il nuovo quartier generale italiano di Siemens. Qui sopra, un’immagine del cantiere.
quanto espresso nel programma Vision 2020 di Siemens che raccoglie la progettualità aziendale a lungo termine. E uno degli elementi portanti del piano riguarda la trasformazione di Siemens nel primo grande polo industriale a zero emissioni entro il 2030, con un primo obiettivo intermedio di riduzione del 50% dei livelli di emissione di CO2 già entro il 2020. La struttura sorgerà proprio in via Vipiteno, accanto ad un edificio esistente che sarà integrato con il nuovo. Al suo interno saranno realizzati una palestra, un centro di formazione, una sala conferenze e spazi pensati per la socializzazione e la creazione di idee.
L’infografica con i numeri che rappresentano la nuova sede Siemens di Milano (www.siemens.it).
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