System Integrator Magazine #13

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MAGAZINE

PARTNER DI ®

13 Luglio 2017

Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Surveillance

ISSN 2384-9649

CASE STUDY

Con Canon alla scoperta di Marte: tre videoproiettori riproducono le immagini fornite dal National Geographic per la mostra itinerante “Marte - Incontri ravvicinati con il pianeta rosso”

IN QUESTO NUMERO NEWS

Le novità del mercato

TRAINING

Gli appuntamenti con i corsi di formazione delle aziende

SICUREZZA Spedizione in abbonamento postale - Trimestrale - € 1,90 Free copy

La proposta di BTicino per un sistema di antifurto integrato

VIDEO PRO

Trasmissione dei segnali video: le soluzioni Lindy

VIDEOPROIEZIONE

PT-RZ21K, il nuovo vpr compatto di Panasonic da 20.000 Lumen!

ATTUALITÀ

• NEC Roadshow 2017 • A Milano “Smart Solution 4.0”, l’Open Day firmato Intermark Sistemi e NEC Italia

PRODOTTI

Con Adeo, ora anche in Italia i prodotti IDK

TECNOLOGIA

Le migliori matrici audio video per gli impianti medio-piccoli

www.simmagazine.it



www.simmagazine.it MAGAZ Home&Build

ing Autom

Editoriale

ation - Audio

&Video Soluti

ons - Digita

l Signage

- Energy Saving

INE

- Surveillance

PARTN ER

DI ®

13 Luglio 2017

ISSN 2384-96

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CASE STU DY

Con Canon alla scope dal Nation rta di Marte al Geographic : tre videop per la mostr roiettori riprod a itinerante ucono “Marte Incontri ravvic le immagini fornite inati con il pianeta rosso”

IN QUESTO

NEWS

Le novità

VIDEO PRO

Trasmissione le soluzion dei segnali video: i Lindy

in abbonamen to postale Spedizione

NUMERO

del mercato

TRAINING

VIDEOPROIEZIO

NE

PT-RZ21K, il nuovo vpr di Panaso nic da 20.000 compatto Lumen!

- Trimestrale

- € 1,90 Free

copy

SICUREZZA

La propos ta di BTicino un sistema per di antifurto integrato

Gli appunta menti con di formazio i corsi ne delle aziende

ATTUALITÀ

• NEC Roadsh ow 2017 • A Milano “Smart Solution l’Open Day firmato Interma4.0”, Sistemi e rk NEC Italia

PRODOTTI

Con Adeo, ora anche in Italia i prodotti IDK

TECNOLOGIA

Le miglior i matrici audio

video per

gli impiant i medio-piccoli

www.simm agazi

ne.it

Quell’indispensabile visione di campo Molte pagine di questo fascicolo di luglio sono state dedicate alla trasmissione dei segnali video, un argomento ricco, oltreché interessante, che coinvolge chiunque si appresti a progettare un sistema integrato, sia in ambito professionale che residenziale. La tecnologia offre una molteplicità di soluzioni in questo settore, con tanti marchi e innumerevoli prodotti presenti sul mercato. Scegliere i prodotti giusti richiede però una buona dose di esperienza che chiunque voglia svolgere la professione di System Integrator deve possedere. Agli Integratori di sistemi, oltre una spiccata conoscenza tecnica dei prodotti (e della installazione di questi), è richiesto però un altro requisito fondamentale: la visione di campo a 360°, quella che nel gioco del calcio si richiede a un buon regista e che nella progettazione di un sistema e nella esecuzione dei lavori diventa un requisito fondamentale possedere. Il System integrator deve infatti avere quello sguardo d’insieme che fa sì che il lavoro proceda

In questo numero... ATTUALITÀ

04 News

Novità del mercato

08 Training/Formazione I corsi dei prossimi mesi

12 Eventi

La tappa romana del NEC Roadhsow 2017

16 Eventi

Fujitsu Climatizzatori, una nuova campagna per ripartire in grande

18 Eventi

A Milano una sinergia NEC Display Solutions e Intermark Sistemi per l’integrazione

PRODOTTI

20 Sicurezza

Il nuovo sistema antifurto BTicino

22 Distribuzione audio video

nel migliore dei modi, trovandosi a svolgere inevitabilmente il ruolo

Arrivano in Italia i prodotti IDK

di coordinatore - regista, appunto - tra le varie parti in gioco. Analogamente

24 Communication

a quanto avviene per un bravo direttore d’orchestra, attraverso il cui operato i singoli suoni emessi dagli strumenti diventano Sinfonia. System Integrator Magazine si rivolge da sempre agli integratori di sistemi, presentando novità di mercato, soluzioni delle aziende, installazioni, tecnologie; il nostro ruolo è quello di informare gli addetti ai lavori e facciamo di tutto affinché ciò avvenga sempre puntualmente e nel migliore dei modi. Buona lettura!

Jabra amplia la gamma business con le nuove Evolve 75

25 Display

PT-RZ21K, il nuovo vpr

da 20.000 Lumen di Panasonic

30 Distribuzione audio video

Da Lindy, cavi e dispositivi per

il trasferimento di segnali digitali

CASE STUDY

32 Videoproiezione

10 vpr Panasonic arricchiscono una spettacolare mostra sul “Duca Bianco”

36 Videosorveglianza

Elvox TVCC: una tecnologia

evoluta vigila sul cuore di Bologna

38 Videoproiezione

Canon, la scelta ideale

per proiettare le immagini del “Pianeta rosso”

44 Energy Management

Un efficiente sistema di controllo dei consumi firmato BTicino

TECNOLOGIA

48 Distribuzione audio video Le matrici per gli impianti

Serie G80: da BenQ la nuova serie G80

di dimensioni contenute

26 Videoproiezione

Routing di segnale

Canon Xeed WUX500ST

l.nicolucci@homecomfort.it

29 Videoproiezione

28 Automazione

ASEM presenta il nuovo eDOMO 2200

56 Distribuzione video IP 62 Risparmio Energetico Le macchine MyDATEC

per un’abitazione ad alta efficienza energetica

Luxury Media Solutions s.r.l. Vincenzo Maragoni, Sara Poletto, Paolo Radice, Carlo Vincenzi

Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI)

Segreteria di Redazione Marina Nicolucci - 06.85.35.32.05 redazione@simmagazine.it

Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via di Priscilla, 57A - 00199 Roma Tel/fax. 06.85.35.32.05 www.simmagazine.it

Grafica e impaginazione Chiara Tosatti - grafica@homecomfort.it Web design Luisa Ferrari - grafica@homecomfort.it

Traffico mezzi Marina Nicolucci - 06.85.35.32.05 redazione@simmagazine.it

Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it

Collaborano con System Integrator Magazine Nicola De bello, Marco Galloni,

Stampa, allestimento e confezione WORLDPRINT SRL, Via della Giuliana, 101 - 00195 Roma

Pubblicità redazione@simmagazine.it

Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di luglio 2017 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846

03


ATTUALITÀ

NEWS | Le novità del mercato Anticipazioni, tendenze, approfondimenti dalle aziende

BOCCHIOTTI

Bocchiotti firma le torrette NEST Bocchiotti presenta le torrette a scomparsa NEST, per ogni esigenza di impianti elettrici sotto pavimento. Contraddistinte da una leva ergonomica per l’apertura del coperchio facile e sicura, le torrette NEST sono disponibili in due dimensioni e sono dotate di telai universali 4 moduli per una totale compatibilità con le serie civili presenti sul mercato italiano. La linea NEST è la risposta Bocchiotti per gli impianti elettrici sotto pavimento, sia tradizionali sia rialzati. È disponibile in 2 dimensioni, a 8 e a 16 moduli, rispettivamente con coperchio per mattonella in grado di alloggiare una finitura del pavimento perfettamente analoga a quella presente, o con coperchio antiscivolo con piastra di acciaio mandorlato. Caratteristica distintiva della gamma NEST è il telaio autoportante a 6 moduli per l’installazione delle parti attive “Pepita Active” che ne valorizza al massimo lo spazio interno

consentendo di aumentare del 50% il numero di moduli con cui la torretta a scomparsa è attrezzabile, per arrivare a 12 e 24. Dotata di fermacavi integrati per bloccare e proteggere i cavi in uscita, evitandone il danneggiamento e garantendo la completa chiusura del coperchio, è attrezzabile anche con la centralina CMA - 4 NEST, fornita come accessorio, che consente l’applicazione nella torretta fino a 4 moduli di interruttori automatici ad attacco DIN. www.bocchiotti.it

BTICINO

BTicino, sempre più sottili ed eleganti Minimo spessore, materiali di pregio, nuove finiture esclusive Soft e Brushed, nuove funzioni e facilità d’installazione: è questa l’essenza della linea di placche Air. Le gamme Axolute Air e Livinglight Air, declinazioni sottili delle rispettive serie civili, si vestono di nuovo con le nuove placche nelle finiture Soft e Brushed oltre che arricchirsi di funzionalità innovative. Le finiture Soft si caratterizzano per l’aspetto opaco e la sensazione al tatto simile al velluto. Il classico tasto lucido Axolute trova oggi il suo ideale complemento nelle nuove finiture Soft di Axolute Air, nelle tonalità Sabbia ed Eclipse. Le placche in finitura Soft si ritrovano anche in Livinglight Air in quattro nuove raffinate tonalità Street, Argilla, Sabbia e Blue moon. Le finiture Brushed hanno un aspetto satinato e spazzolato con una chiara percezione metallica anche al tatto. Le finiture Brushed sono disponibili, per Axolute Air e per Livinglight Air, nelle tonalità Nichel spazzolato, Titanio spazzolato e Cromo spazzolato. La finitura bianco opaco di Axolute Air e bianco puro di Livinglight Air sono predisposte per essere tinteggiate, possono quindi essere dipinte con la stessa tonalità della parete su cui sono installate. Axolute e Livinglight dispongono oggi di nuove funzioni evolute in linea con le esigenze della casa contemporanea: - esclusive prese flat a standard italiano/tedesco; - caricatori USB e caricatori a induzione; - deviatori energy saving, apparentemente normali deviatori che possono spegnere automaticamente la luce se dimenticata accesa; - interruttori IR basso ingombro per le nuove generazioni di lampade LED; e ancora torce estraibili, lampade a LED orientabili, di lettura, di sicurezza, di segnalazione percorso e a ingombro ridotto. professionisti.bticino.it

CANON

Canon, la tecnologia al servizio dell’arte

Continua l’impegno di Canon nel mondo dell’arte con il ruolo di Digital Imaging Partner della mostra ArtFutura. Creature Digitali. Canon ha avviato nel corso del 2015 attraverso il programma IOX, Imaging of Italian Xellence, una nuova modalità di collaborazione con le istituzioni museali, artistiche e culturali nel loro processo di innovazione, supportandole grazie alle soluzioni dell’imaging ecosystem, nel cogliere le nuove opportunità offerte dal mondo digitale. Sono tantissime le iniziative che Canon ha scelto di sostenere come Digital Imaging Partner, fornendo le più avanzate tecnologie di videoproiezione, visual communication e realtà aumentata. Ultima in ordine di tempo è la mostra ArtFutura. Creature Digitali, ospitata presso i nuovi spazi espositivi dell’Ex Dogana di Roma dal 29 aprile al 10 settembre 2017 di cui Canon è Digital Imaging Partner con le sue tecnologie di videoproiezione, protagoniste al servizio degli artisti e delle loro opere. www.canon.it

04


Il mix vincente di tecnologia e design per la Home & Building Automation.

2200

Improving your life

ASEM presenta eDOMO 2200, il nuovo sistema di supervisione e controllo per la Home & Building Automation • Panel PC fanless per incasso a muro con microprocessore quad core a bassa dissipazione termica • Touchscreen Multitouch capacitivo • Ergonomico ed elegante, con frontale in vetro e alluminio satinato

Predisposto per un semplice cablaggio

ASEM S.p.A. Via Buia, 4 - 33011 Artegna (UD) - Italia Phone: +39/0432-9671 - Fax: +39/0432-977465 Email: industrialautomation@asem.it - www.asem.it

Facile da installare

Elevata qualità stereo dei diffusori acustici Pannello basculante per l’accesso frontale ai comandi e alle interfacce


ATTUALITÀ

NEWS | Le novità del mercato

PANASONIC

Panasonic SF1, i display interattivi Grazie alla tecnologia LinkRay, i display Panasonic ad alta luminosità della serie SF1 sono l’ideale per le applicazioni di signage e per il settore dell’intrattenimento. La tecnologia LinkRay permette il controllo ultra-rapido della retroilluminazione, che consente di trasmettere contenuti digitali utilizzando la luce emessa dal display e un’app per dispositivi mobili. I segnali ID trasmessi dallo schermo vengono letti dallo smartphone su cui l’utente è in grado di visualizzare immediatamente informazioni interattive e personalizzate, come indicazioni sul traffico o incentivi di marketing. Gli utenti potranno ricevere I dati inviati dai trasmettitori LinkRay™ semplicemente attivando la fotocamera del proprio smartphone e l’app dedicata.Inoltre il contenuto visualizzato può essere fornito nella lingua madre del possessore dello smartphone. La serie SF1H integra un lettore multimediale USB; questo dispositivo agevola le operazioni di signage poiché è sufficiente inserire il contenuto (immagini statiche o video) da visualizzare tramite USB, senza che sia necessario un decoder. Il contenuto della memoria USB può ora essere utilizzato insieme ai segnali ID LinkRay per configurare un sistema di signage interattivo. È possibile associare più Light ID singolarmente e visualizzare ciascun contenuto sul display. Ciò consente di

fornire maggiori informazioni su un singolo display. La serie SF1H è concepita per l’utilizzo sia con orientamento verticale che orizzontale, senza alcun effetto sul colore o sulla durata utile del pannello; questo consente di ridurre ulteriormente il TCO. Il pannello può anche essere installato con un’inclinazione, avanti o indietro, fino a 45°. I display sono disponibili nei formati da 42,49 e 55 pollici, tutti con luminosità di 700 cd/m2 e larghezza della cornice di 6,3 mm. business.panasonic.it

PROSIEL

Norma CEI 64-21 In Italia oltre 2.000.000 di abitazioni non adeguate. La nuova norma pone l’Italia tra i Paesi più avanzati e attenti al sociale. Un alloggio su 10, ovvero oltre 2.000.000 di abitazioni italiane e di strutture residenziali, non ha impianti adeguati alle esigenze di persone con disabilità. È questo il risultato delle analisi di Prosiel, associazione italiana senza scopo di lucro per la promozione della sicurezza e dell’innovazione elettrica, che, a conclusione di una specifica riflessione sul tema della disabilità, ha elaborato, in collaborazione con il Comitato Elettrotecnico Italiano, la Norma CEI 64-21.

Il documento, innovativo sia per il contesto italiano che per quello europeo, definisce per la prima volta gli standard degli impianti elettrici delle residenze utilizzate dalle cosiddette “utenze deboli”. La nuova norma, intitolata “Ambienti residenziali – Impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifiche necessità”, definisce le prescrizioni da applicare agli impianti elettrici di condomini o unità abitative mono e plurifamiliari e si applica sia a nuovi impianti che a rifacimenti o modifiche di immobili esistenti, nei casi in cui le soluzioni particolari vengano espressamente richieste dal committente. Gli interventi sono classificati in 9 categorie per ciascuna delle quali sono individuate le caratteristiche di ogni componente d’impianto. www.prosiel.it

RTI

RTI AD-16x, la nuova matrice audio 16x16 Ideale per installazioni audio a più zone, la matrice audio RTI AD16x fornisce il routing per 16 sorgenti audio in 16 zone. La nuova matrice si integra perfettamente nell’ecosistema RTI, offrendo intrattenimento personalizzato in ogni stanza. Presenta delle peculiarità uniche, che semplificano i processi installativi e le modalità di programmazione, mantenedo alta la qualità di qualsiasi traccia audio. Le caratteristiche includono: - Selezione di 16 sorgenti audio stereo in 16 zone. - Otto ingressi da fonte remota: consentono ai dispositivi situati in altre stanze di essere utilizzati come fonti globali (utilizzando l’accessorio RSP-1). - Fino a quattro unità AD-16x possono essere collegate alle 16 sorgenti, fino a 64 zone di uscita - ancora di più (8 unità) per un totale di 128 zone se viene utilizzato il controllo a infrarossi. - L’etichettatura personalizzata consente agli integratori di indicare tutte le zone e le sorgenti per una programmazione più efficiente (tramite il driver AD64) - La gestione delle sorgenti audio dinamiche traccia le fonti attive, consentendo agli utenti di selezionare un’altra sorgente evitando modifiche

06

involontarie di musica ascoltata in altre zone (tramite il driver AD64). - Uscite preamplificate per amplificazione esterna - Equalizzazione audio parametrica a otto bande in tutte le zone. - L’interfaccia web incorporata consente di configurare e raggruppare le zone, consentendo la gestione di più uscite in una singola zona. - Regolazione del livello di ingresso audio su ogni sorgente. www.comm-tec.it


DISTECH CONTROLS www.distech-controls.com

SICUREZZA E COMFORT CON LA BUILDING AUTOMATION Il centro commerciale Gli Archi comprende un totale di 14 negozi collegati da corridoi che consentono ai clienti il passaggio da un’area all’altra. Costruita nel 1991, questa struttura necessitava dell’integrazione di un sistema di gestione in grado di supportare gli impianti esistenti e fornire ai visitatori spazi per lo shopping efficienti e confortevoli. In effetti, gli impianti del centro commerciale erano già controllati a livello locale, ma in maniera non efficiente; l’obiettivo principale consisteva quindi nell’installare un sistema di controllo e gestione energetica integrato. Il progetto presentava varie sfide: il sistema di controllo doveva essere modulare, basato su di un protocollo aperto e rispettare il budget previsto;

UN SISTEMA APERTO E SCALABILE Grazie alla sua elevata flessibilità, tecnologia avanzata e strumenti di integrazione intelligenti, la centralina di sistema connessa Eclypse ha dimostrato di essere la soluzione ideale per il centro commerciale Gli Archi. La centralina Eclypse è una piattaforma modulare e scalabile che offre la connettività BACnet/ IP e connettività IP cablata e wireless, consentendo l’integrazione con i sistemi di gestione dell’edificio e la convergenza con le reti IT. La soluzione scelta comprende un server di controllo automazione e connettività, alimentatori elettrici e moduli I/O, e consente agli utilizzatori di selezionare il tipo e il numero di moduli che meglio rispondono ai requisiti più impegnativi,

quantità di dati, la valutazione delle prestazioni e la generazione di trend logs. Al termine dell’intervento, sia PB Automation che NovaCoop erano visibilmente soddisfatti. PB Automation è riuscita a completare i lavori in tempo senza sforare il budget e senza disturbare l’attività del centro commerciale. “L’adattatore Wi-Fi Eclypse utilizzato per creare la rete wireless ha assicurato ai nostri tecnici la necessaria connettività attraverso un hotspot Wi-Fi per la programmazione, messa in servizio e risoluzione dei problemi. Ci ha permesso di risparmiare tempo e denaro, dal momento che ha eliminato la necessità di installare cavi Ethernet”, ha dichiarato il Dott. Alberto Baracco, proprietario di PB Automation. “Inoltre,

inoltre, NovaCoop (il proprietario della struttura) voleva dotarsi di un sistema di controllo efficiente e a basso consumo energetico e di un sistema di supervisione in grado di integrare l’intero impianto HVAC. Nel contempo, occorreva garantire la sicurezza del centro e il comfort delle persone per l’intera durata dell’intervento. E, ciliegina sulla torta, l’integrazione doveva avvenire poco prima di Natale, uno dei periodi più intensi e impegnativi dell’anno. NovaCoop commissionò l’intervento a Giemme, un’importante società di progettazione italiana, che incaricò dell’esecuzione PB Automation, integratore di sistemi certificato Distech Controls. L’impianto installato è un sistema di controllo centrale dell’impianto HVAC e degli equipaggiamenti meccanici basato su centraline connesse di sistema Eclypse fornite da Distech Controls.

oltre a permettere facilmente l’aggiunta di ulteriori dispositivi per futuri upgrade. Inoltre, l’impegno di Distech Controls verso gli standard aperti in combinazione con la piattaforma di connettività Eclypse prepara gli edifici al futuro e supporta una tecnologia in costante evoluzione. Tra le tecnologie innovative integrate dal sistema vi sono unità di trattamento dell’aria, impianti termicoelettrici, quadri elettrici, impianti di illuminazione e di riscaldamento. L’integrazione Modbus su ciascuna centralina consente di connettere in maniera economica i contatori elettrici, al fine di misurare i consumi energetici dell’edificio. La centralina di sistema connessa Eclypse è una soluzione aperta, facile da integrare in un sistema di supervisione fornito da terzi. Con la sua piattaforma potente, aumenta la larghezza di banda e la velocità consentendo analisi avanzate su grandi

l’interfaccia grafica di programmazione EC-gfxProgram di Distech Controls ci ha consentito di assemblare visivamente i vari moduli e creare una sequenza di controllo personalizzata per l’impianto HVAC. Grazie a EC-gfxProgram potevamo connetterci alle centraline Eclypse mediante l’hotspot Wi-Fi e modificare o aggiornare facilmente il programma”, ha aggiunto Baracco. “I tecnici che hanno lavorato al progetto sono riusciti a ridurre al minimo i disagi. Ma più importante di tutto è il fatto che l’impianto HVAC e l’impianto di illuminazione ora non hanno problemi con il carico rappresentato dall’utilizzo quotidiano. La soluzione Distech Controls ha consentito di integrare una piattaforma innovativa basata su di un protocollo aperto con una migliore manutenzione grazie alla connettività Wi-Fi”, ha commentato l’Ing. Roberto Mamino, project manager di Giemme.

PUBBLIREDAZIONALE

Un centro commerciale richiede particolari attenzioni dal punto di vista del comfort e della gestione energetica.


ATTUALITÀ

TRAINING | I corsi di formazione LUGLIO - OTTOBRE 2017

I CORSI DI FORMAZIONE FINO A OTTOBRE 2017 - creazione delle pagine tramite editor Control L;

Efficienza energetica.

- creazione della visualizzazione CubeVision;

Trasformatori ad alta efficienza.

- JobEditor e funzionalità avanzate;

UPS ad alto rendimento.

- gestione utenti e accessi.

Data Center.

Dato il numero limitato di postazioni è necessaria

Calendario corsi

Condotti sbarra.

la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage

Ottobre: 3 - Vuittone (MI)

Infrastruttura digitale in fibra ottica per gli edifici di

ABB - www.abb.com

nella sezione formazione!

civile abitazione (FTTH). Obbligo ai sensi della Legge n. 164 art. 135bis

CORSI KNX ENTRY LEVEL

Guida CEI 306-22.

Introduzione ai sistemi di building automation

Progetto e realizzazione pratica.

ABB i-bus® KNX Obiettivi Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus

AVE

INCONTRO TECNICO INDUSTRIALE Distribuzione Energia

www.ave.it/it/professionisti/corsi-professionisti

Misura e supervisione Efficienza e gestione

la programmazione e la messa in servizio di sistemi

Per permettere a tutti i professionisti di rimanere

dell’energia.

di controllo degli edifici.

sempre informati sulle continue novità e soluzioni

Sistemi EMS (Energy Management System)

La partecipazione al corso sarà garantita

adottate, Ave è attenta nel proporre dei corsi formativi

per modulari e Power Center.

dopo il pagamento del corso stesso.

dedicati a tutti gli addetti al lavoro.

Scelta ad alta efficienza: UPS e Data Center

ABB i-bus® KNX per realizzare l’installazione,

Costo: 200 € (iva inclusa)

Il fenomeno sismico Infrastrutture elettriche

Calendario corsi

CORSO DOMOTICA BASE

Settembre: 21 - 22 - Santa Palomba (RM)

Il corso BASE è gratuito ed è aperto ad un massimo di

Ottobre: 19 - 20 - Vuittone (MI)

8 installatori (per ogni corso). È necessario che, durante

MYHOME_UP TRAINING 2017

il corso, ogni partecipante abbia con se il proprio PC.

Per informazioni su questo corso contattare

CORSO BASE CERTIFICATO KNX

Durata circa 7 ore.

il funionario tecnico di riferimento o la sede

Installazione, configurazione e messa in servizio

Calendario corsi

commerciale BTicino più vicina a voi.

di impianti ABB i-bus® KNX

Settembre: 12 - Sede Ave di Pescara

Obiettivi

Settembre: 13 - Sede da definire

Fornire ampie conoscenze di base della tecnologia bus

antisismiche - Sistemi di canalizzazione - Quadri.

CORSI ONLINE Per l’iscrizione al corso è necessario effettuare il

KNX per realizzare l’installazione, la programmazione

CORSO DOMOTICA AVANZATA

login tramite il pulsante in alto a destra “MyBTicino”.

e la messa in servizio di impianti KNX. Al termine del

Il corso di Domotica AVANZATA è rivolto a tutti gli

Qualche giorno prima dell’evento verrà inviata una

corso è previsto un esame per diventare KNX Partner

installatori che hanno già effettuato un corso di

mail con le indicazioni e il link per partecipare al

certificati con pubblicazione sul sito dell’associazione.

DOMOTICA BASE ed hanno la necessità di ampliare

corso. Il corso viene erogato tramite una piattaforna

L’iscrizione al corso è subordinata alla partecipazione

le proprie conoscenze per poter realizzare un

web esterna a BTicinoAcademy che supporta i PC

con successo al corso base.

impianto domotico “complesso”.

Windows (nelle versioni Vista, 7, 8, 8.1,10) e Mac OS

La partecipazione al corso sarà garantita dopo il

L’iscrizione al corso è gratuita. Il corso di DOMOTICA

(da 10.7 a 10.11) e i tablet o smartphone Android (da

pagamento del corso stesso.

AVANZATA si terrà presso la sede AVE di Rezzato (BS)

3.0 in poi) e iOS (dalla 8.0 in poi).

Costo: 1.300 € (iva inclusa)

via Mazzini, 75. Date ancora non disponibili.

Durata: 5 giorni

Durata 2 giorni.

MESSA IN RETE DI UN DVR

Calendario corsi

Durante questo corso online saranno date le istruzioni

Ottobre: 2 - 6 - Santa Palomba (RM)

per la gestione del DVR da remoto attraverso la APP.

CORSO BASE PLC Controllori a logica programmabile AC500 Obiettivi Presentazione della gamma di controllori scalabili

BTICINO

www.bticino.it

AC500 e relative moduli I/O S500. Introduzione al tool

BTicino organizza corsi di formazione di tre diverse

di sviluppo Automation Builder per la creazione della

tipologie, determinati da un diverso livello di

struttura di progetto.

approfondimento, dedicati ai professionisti che vogliono

Calendario corsi

entrare in contatto o approfondire la conoscenza del

Ottobre: 4 - 10 - Sesto San Giovanni (MI)

mondo BTicino. Per maggiori informazioni su date,

CORSO WEB SERVER KNX

CAME

www.came.it

località e orari è necessario documentarsi sul sito

Grazie a un efficace approccio didattico, il team dedicato

internet www.bticinoacademy.it

di formatori training@came forma il professionista

Fornire ampie conoscenze sui sistemi ABB

affinché sia in grado di proporre soluzioni progettate

inerenti al Web Server KNX

INCONTRO TECNICO INDUSTRIALE

su misura del cliente e delle sue specifiche esigenze.

Durata: 1 giorno

Distribuzione Energia

Le attività di training hanno svolgimento presso la sede

Panoramica generale web-server eibPort:

Misura, controllo e supervisione.

di Came Service a Dosson di Cassier, in provincia di

caratteristiche tecniche e funzionalità;

Audit energetico.

Treviso e presso la sede Came-BPT a Sesto al Reghena,

- le interfacce di visualizzazione: Control L, Control S,

Supervisione in remoto su LAN e WAN.

in provincia di Pordenone. Il calendario corsi di luglio/

CubeVision;

Valutazione costi/benefici e del ROI.

ottobre è in preparazione, fare riferimento all’indirizzo

- progettazione con eibPort;

Nuovo sistema EMS di Energy Management.

www.came.com/it/azienda/formazione

08


www.simmagazine.it

VIDEOCITOFONIA IP

NORMATIVE

Integrazione COOLAUTOMATION-BUSPRO

durata: 1 giorno

durata: 1 giorno

Integrazione KNX-BUSPRO

Analisi del sistema avanzato con tecnologia IP. APP

Conoscenze delle Direttive di riferimento, in particolare la

Posti limitati a 12 partecipanti.

mobile per il funzionamento da dispositivi mobili.

“Direttiva Macchine”. Approfondimento delle Normative

Compatibilità con sistemi terzi. Funzioni avanzate

Europee EN 13241-1 e Normative collegate e modalità di

sistema di portineria e gestioni avanzate. Prove

compilazione del “Fascicolo Test”.

pratiche con dispositivi reali.

Questo permette in fase di realizzazione dell’impianto,

CRESTRON -

www.crestron.eu

di applicare i requisiti minimi di sicurezza previsti dalle

l corsi Crestron hanno svolgimento presso la sede

VIDEOCITOFONIA BUS

normative vigenti per una corretta Dichiarazione

di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI).

durata: 1 giorno

di Conformità.

Analisi dei sistemi tradizionali BPT a BUS: X1 e XIP.

Calendario corsi

CORSO CTI-P101

Sistemi a KIT. Sistemi a blocco singolo

Luglio: 14 - CAME Via T.Nuvolari 18/B - Parma

durata: 3 giorni

e multiblocco. Programmazione manuale e via

È aperto a tutti coloro che vogliono programmare

software PCS/XIP. Analisi catalogo BPT e accessori.

MOTORI TUBOLARI

i sistemi e che hanno una minima conoscenza

Prove pratiche con dispositivi reali.

durata: 1 giorno

di logica digitale e programmazione. Sono ammessi un

Analisi della proposta CAME delle diverse tipologie di

massimo di 2 partecipanti per società. Il numero totale di

BARRIERE STRADALI E CHIUSURE INDUSTRIALI

tubolari. Scelta della corretta motorizzazione secondo

partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto

durata: 1 giorno

le esigenze specifiche per tapparelle e tende da sole.

il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto

Criteri di scelta del prodotto, in funzione dei dati

Guida alla predisposizione ed installazione. Percorso

di cancellare la sessione entro una settimana dalla data

di progetto. La gamma di barriere stradali CAME

pratico in un locale attrezzato.

dello stesso. Per la partecipazione al corso è necessario

permette la chiusura di varchi di passaggio da 1.5m

avere con sé un computer le cui caratteristiche verranno

a 12m con la possibilità di ottimizzare l’applicazione

indicate all'iscrizione. La partecipazione al corso

attraverso diverse configurazioni ed è integrata dai

CTI-P101 è sottoposta all’acquisto di un sistema demo

dispositivi salva parcheggio. Guida all’installazione e

a scelta fra i kit speciali in promozione presenti sul listino

scelta accessori. DOMOTICA BASE

COMM-TEC - www.comm-tec.it

di Crestron Italia. L’ordine del kit deve essere inviato prima della data scelta del corso.

L’iscrizione ai corsi gratuiti avviene tramite il sito

Calendario corsi

durata: 1 giorno

www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti.

Luglio: 17 - 19

Corso teorico e pratico CAME DOMOTIC 3.0 .

Il calendario corsi è in preparazione.

Settembre: 25 - 27

dei dispositivi domotici a catalogo, caratteristiche e

CORSO RTI

CORSO CTI-P201

installazione. Programmazione con il software CAME

durata: 2 giorni

durata: 3 giorni

DOMOTIC 3.0. Analisi di funzioni basiche come

Giorno 1:

È aperto a tutti coloro che hanno preso parte e superato

controllo luci, automazioni, termoregolazione, mappe

Presentazione Aziende e panoramiche prodotti.

con successo il corso base da almeno sei mesi. Al

e controllo via APP.

Integration Design: installazione e configurazione

corso CTI-P201 è ammesso un numero massimo

Necessario munirsi di computer portatile per la fase di

apparati.

di 4 partecipanti. Qualora non venga raggiunto il

programmazione.

Integration Design: Grafica e programmazione.

minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto di

Integration Design: programmazione e grafica APP

cancellare la sessione entro una settimana dalla data

DOMOTICA INTERMEDIO

Giorno 2:

dello stesso. La partecipazione al corso è gratuita.

durata: 1 giorno

Differenze dalla concorrenza e punti di forza di RTI.

Calendario corsi

Corso tecnico pratico sulla domotica CAME

Panoramica prodotti integrabili con RTI

Ottobre: 18 - 20

DOMOTIC 3.0 attraverso lo sviluppo di un progetto

Integration Design: interfacciamento verso terzi.

reale, analisi dei dispositivi domotici, caratteristiche

Test di certificazione Dealer autorizzato.

Attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi

CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “D” “DESIGNER” 4K

e installazione. Il docente del corso esegue a video tutti i passaggi in

CORSO HDL LIVELLO 1

durata: 1 giorno

modo che i partecipanti possano capirli ed eseguirli

Presentazione Aziende

Il corso è aperto a tutti coloro che disegnano e

a loro volta. È possibile la partecipazione al corso a

Panoramica Prodotti

progettano sistemi DigitalMedia. Sono ammessi un

chiunque abbia conoscenze elettriche e informatiche

Configurazione Impinato

massimo di 2 partecipanti per società. Il numero totale di

di base.

Programmazione Base

partecipanti al corso è 8. Qualora non venga raggiunto

Integrazione RTI-BUSPRO

il minimo numero di 4, Crestron Italia si riserva il diritto

DOMOTICA AVANZATA

Integrazione CASATUNES-BUSPRO

di cancellare la sessione entro una settimana dalla data

durata: 1 giorno

Posti limitati a 20 partecipanti.

dello stesso. La partecipazione al corso di certificazione

Corso teorico e pratico su CAME DOMOTIC 3.0 .

è gratuita.

Attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi

CORSO HDL LIVELLO 2

Calendario corsi

dei dispositivi domotici a catalogo, caratteristiche

Presentazione Aziende

Settembre: 18

e installazione. Programmazione con il software

Panoramica Prodotti

CAME DOMOTIC 3.0. Analisi di funzioni avanzate

Configurazione Impinati multi gateway

CERTIFICAZIONE DIGITAL MEDIA “E” ENGINEER 4K

come controllo carichi, logiche, controllo da remoto,

Programmazione Avanzata

durata: 2 giorni

interfacciamento con allarme e sistemi terzi ed altre

Configurazione reti e filtri subnet

Le date della certificazione “E” sono successive alle

situazioni particolari.

Integrazione cablato - wireless

date della certificazione “D”. Senza la certificazione

Necessario aver già seguito il corso DOMOTICA

Presentazione Hotel System e configurazione base

“D” non è possibile accedere alla certificazione “E”.

BASE. Munirsi di computer portatile per la fase di

Integrazione RTI-BUSPRO

Il corso è aperto a tutti coloro che installano i sistemi

programmazione.

Integrazione CASATUNES-BUSPRO

DigitalMedia. La certificazione DMC-E è un programma

09


ATTUALITÀ

TRAINING | I corsi di formazione

rigoroso di due giorni a seguito del corso DMC-D della

Il corso si rivolge a System integrators o installatori

l’impianto integrato. E saranno in grado di: proporre

durata di un giorno. Si tratta di un corso sia teorico che

avanzati che abbiano una comprovata padronanza

funzioni ad alto livello di integrazioni; creare impianti

pratico che comprende anche prove di intestazione

dei concetti di base della domotica e della building

con integrazione su illuminazione, termoregolazione,

cavi e test diretti su sistemi DigitalMedia messi a

automation. L’iscrizione al corso è riservata a chi

sicurezza, antifurto e supervisione. Al termine del

completa disposizione dei partecipanti. Anche per

ha già avuto esperienze installative, anche con altre

corso i partecipanti sostengono un esame finale per

questo corso è compreso un test finale con rilascio

tecnologie domotiche. È possibile iscriversi al solo

ottenere il certificato “KNX ADVANCED”. I partecipanti

di certificazione. Questo programma dal costo di €

esame KNX: in quel caso verrà fornita in anticipo la

devono essere certificati KNX Partner e avere una

800, consente di acquisire nel dettaglio ogni aspetto

documentazione del corso per prepararsi in maniera

buona conoscenza del software ETS 4 (è consigliabile

dell’installazione e messsa in opera del sistema

autonoma all’esame finale.

avere già programmato impianti KNX con ETS 4 prima

DM.Solo un cliente certificato con DMC-E è abilitato

Numero partecipanti: max 12 persone.

di affrontare il corso avanzato KNX).

all’acquisto di un sistema DigitalMedia e alla sua

Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

Numero partecipanti: max 12 persone.

configurazione, diagnostica, controllo e reporting.Sono

Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame

Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

ammessi un massimo di 2 partecipanti per società. Il

finale per il rilascio del certificato di KNX Partner.

Il corso è conforme alle regole stabilite

numero totale di partecipanti al corso è 4. Qualora non

Calendario corsi

dall’associazione internazionale KNX per

venga raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia

Luglio: 12 - 13 -14 - Calcinate (BG)

programma, durata e materiale consegnato. Per

si riserva il diritto di cancellare la sessione entro una

Ottobre: 17 - 18 - 19 - Recanati (MC)

maggiori informazioni visitate www.knx.org.

settimana dalla data dello stesso. La partecipazione al corso di certificazione è a pagamento.

CLK2A

Calendario corsi

Corso Knx Avanzato (Knx Advanced Course)

Settembre: 19 - 21

La prima parte del corso avanzato di KNX è dedicato ad approfondire la conoscenza delle funzioni di ETS4 e su alcuni dispositivi per applicazioni legate alla building automation.Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito: conoscenze più approfondite sulle

GEWISS PROFESSIONAL www.gewissprofessional.com

Hi.Team

Home Innovation organizza periodicamente, in

funzionalità di ETS 4; tecniche di programmazione di

tutta Italia, corsi di formazione e certificazione “Hi.

dispositivi KNX con funzioni avanzate. E saranno in grado

Team” sul tema della domotica e sulla piattaforma

di: programmare sistemi di building automation KNX

d’integrazione domotica Hi System (www.hisystem.it)

complessi; effettuare una corretta diagnostica sui suddetti

I corsi sono finalizzati all’operatività per la

impianti; aumentare l’affidabilità degli impianti KNX

realizzazione di edifici ad alto contenuto tecnologico

CLK1A

progettati. I partecipanti devono essere certificati KNX

e domotici.

Corso per la certificazione KNX (Prima parte)

Partner e avere una buona conoscenza del software ETS

I corsi erogati sono differenziati per tutta la filiera

In questa prima parte del corso per diventare KNX

4 (è consigliabile avere già programmato impianti KNX

Hi.Team che è composta da: installatori, progettisti

Partner vengono affrontati tutti gli aspetti necessari

con ETS 4 prima di affrontare il corso avanzato KNX).

d’impianti, progettisti dell’involucro (come architetti,

alla comprensione dei fondamenti della tecnologia

Numero partecipanti: max 12 persone.

ingegneri, geometri etc), costruttori e figure tecnico

KNX. L’iscrizione al corso è riservata a chi ha

Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

commerciali per la distribuzione e il supporto.

già avuto esperienze installative, anche con altre

Il corso è conforme alle regole stabilite

Durante i corsi trasferiamo tutta la nostra esperienza

tecnologie. Numero partecipanti: max 12 persone.

dall’associazione internazionale KNX per

di Team, evidenziando le migliori pratiche: dalle fasi

Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

programma, durata e materiale consegnato. Per

di analisi e progettuale a quelle di coordinamento,

Il corso è conforme alle regole stabilite

maggiori informazioni visitate www.knx.org.

installazione, configurazione e direzione lavori.

dall’associazione internazionale KNX per programma,

I corsi sono un’ottima occasione per conoscere i

durata e materiale consegnato.

CLK2B

nostri metodi e tecniche di lavoro ed entrare così a far

Calendario corsi

Corso Knx Avanzato (Knx Advanced Course)

parte di Hi.Team: la squadra esclusiva specializzata in

Ottobre: 3 - 4 - Recanati (MC)

La seconda parte del corso avanzato di KNX è

domotica professionale.

caratterizzata da attività di programmazione con ETS

Prossime date:

CLK1B

4 su funzioni avanzate di Building Automation.

- 09/20/2017

Corso per la certificazione Knx (Seconda parte)

Al termine del corso i partecipanti avranno acquisito:

- 10/20/2017

Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software

tecniche di programmazione di dispositivi KNX con

- 11/23/2017

per la configurazione chiamato ETS.

funzioni avanzate; capacità di poporre soluzioni per

Informazioni su www.hiteam.it/roadshow e www.hisystem.it

INTERMARK SISTEMI

www.intermark.it/corsi-ed-eventi/ CORSO AMX PROGRAMMER 1 Formazione tecnica sugli strumenti e le conoscenze indispensabili allo sviluppo e all’integrazione dei sistemi AMX. Verranno presentati e studiati gli ambienti di sviluppo richiesti in un sistema AMX: TPDesign per la creazione delle grafiche dei touch panel, NetLinx

010


www.simmagazine.it

Studio per la programmazione delle unità di controllo,

sistema By-me quali automazione luci e tapparelle.

CORSO BASE VIDEOCITOFONIA

altri applicativi di supporto alla programmazione.

Richiesta informazioni: jenny.lanza@vimar.com

Calendario corsi

Calendario corsi

durata: 1 giorno

Settembre: 6 - Marostica c/o centro Formazione Vimar

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti

“Mulino”

e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla

Con il corso Programmer 2 imparerari ad usare

CORSO AVANZATO BY-ME CON ETPRO

Calendario corsi

gli strumenti per la programmazione avanzata dei

Programmare un impianto Domotico con Easytool

sistemi di controllo AMX e potrai accedere al percorso

Professional

Settembre: 28 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

durata: 2 giorni

Ottobre: 17 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere

Ottobre: 19 - Catania c/o Location da definire

la programmazione e gestione di un impianto domotico

Ottobre: 27 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

Luglio: 4 - 7

videocitofonia 2 Fili.

CORSO AMX PROGRAMMER 2

per la certificazione ACE-P (AMX Certified Expert Programmer).

Corso Videocitofonia Entry Level

Settembre: 22 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

By-me attraverso il software EasyTool Professional. Calendario corsi

Luglio: 19 - Marostica c/o centro Formazione Vimar “Mulino” Ottobre: 4 - Marostica c/o centro Formazione Vimar

VANTAGE

“Mulino”

CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA Programmare un impianto videocitofonico 2 fili Plus e gestirlo con Save Prog durata: 1 giorno

Il corso affronta la programmazione di un impianto di videocitofonia 2 fili Plus attraverso la targa e successivamente

www.vantageitalia.it

CORSO AVANZATO BY-ME

Segreteria Organizzativa Formazione Vantage

CON ETPRO MODULO LOGICO

la gestione avanzata con software Save Prog.

Numero Verde 800 722 022

Programmare un impianto Domotico con Easytool

Calendario corsi

Corso di certificazione Vantage, basato su lezioni

Professional

Settembre: 20 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere

CORSO BASE TVCC

teoriche e pratiche. Si svolge in Bticino, sede di Varese, e si articola in 5 giornate: le prime 4 sono di formazione e approfondimento tecnico (1 giornata Hardware e 3 giornate software) con conseguente test di certificazione

durata: 2 giorni la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-me per quanto riguarda clima e unità logica attraverso

Corso TVCC Entry Level durata: 4 ore

e l’ultima giornata è di formazione commerciale.

il software EasyTool Professional.

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o

Il calendario corsi è in preparazione.

Calendario corsi

sistemi che si approcciano per la prima volta ai sistemi di

Settembre: 19 - Hotel Villa Mercede (RM)

videosorveglianza.

Settembre: 27 - Marostica c/o centro Formazione Vimar

Calendario corsi

“Mulino”

Luglio: 20 - Campodarsego c/o Sala Training (PD) Settembre: 22 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

CORSO SUPERVISIONE E CONTROLLO

Ottobre: 26 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

Controllare tramite Web Server

VIMAR

www.vimar.com

durata: 1 giorno

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la configurazione e la supervisione da remoto di un

CORSO AVANZATO TVCC Programmare e gestire un impianto TVCC durata: 6 ore

I corsi base sono gratuiti e si tengono su tutto il territorio,

impianto domotico By-Me tramite Web Server.

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

quelli avanzati sono a pagamento e si svolgono presso

Calendario corsi

approfondire la programmazione e la gestione di un

Settembre: 29 - Marostica c/o centro Formazione Vimar

impianto di videosorveglianza.

Controllare su www.vimar.com/it/it/event

“Mulino”

Calendario corsi

CORSO BASE BY-ME

CORSO BASE BY-ALARM

le sedi Vimar di Marostica VI e Campodarsego PD.

Settembre: 21 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

Corso By-me Entry Level

durata: 4 ore

durata: 1 giorno

Il corso è destinato agli installatori che vogliano

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o

approfondire la conoscenza e la programmazione del

sistemi che si approcciano alla domotica per la prima volta.

nuovo sistema antintrusione By-alarm.

Calendario corsi

Calendario corsi

Il corso è destinato agli installatori che vogliano

Luglio: 11 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

approfondire la conoscenza e la programmazione di un

Luglio: 20 - Catania c/o Location da definire

Luglio: 13 - Catania c/o Location da definire

sistema di automazioni Elvox.

Settembre: 8 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

Luglio: 28 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

Settembre: 13 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

Settembre: 29 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

Calendario corsi

Settembre: 26 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

Ottobre: 10 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

Settembre: 14 - Catania c/o Location da definire

Settembre: 28 - Catania c/o Location da definire

Ottobre: 12 - Catania c/o Location da definire

Ottobre: 6 - Milano c/o Ufficio Regionale di Milano

Ottobre: 24 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

Ottobre: 12 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

Luglio: 18 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

Ottobre: 26 - Catania c/o Location da definire

CORSO BASE AUTOMAZIONI Conoscere e programmare un sistema di automazioni durata: 1 giorno

Settembre: 12 - Palermo c/o Ufficio regionale di Palermo

CORSO AVANZATO AUTOMAZIONI CORSO AVANZATO BY-ALARM

Programmare e gestire un impianto

CORSO AVANZATO BY-ME CON CENTRALE

durata: 1 giorno, 4 ore

durata: 2 giorni

Il corso è destinato agli installatori che vogliano

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano approfondire

approfondire la conoscenza e la programmazione del

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

la programmazione e gestione di un impianto domotico By-

nuovo sistema antintrusione By-alarm.

approfondire la programmazione e la gestione di un

me attraverso la centrale art. 21509.

Calendario corsi

impianto di automazioni per cancelli.

Il corso prevede la conoscenza dei concetti base riguardanti

Ottobre: 18 - Marostica c/o centro Formazione Vimar

la domotica e la programmazione delle funzioni principali del

“Mulino”

di automazioni durata: 1 giorno

Calendario corsi

Settembre: 22 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

011


ATTUALITÀ

EVENTI | La tappa romana del NEC Roadhsow 2017 INFO NEC Italia SpA - Display Solutions Division - www.nec-display-solutions.it • Ligra Srl - www.ligra.it

Tecnologia “on the road”

Il 18 maggio scorso il NEC Roadshow, esposizione itinerante dedicata alla videoproiezione professionale, ha fatto tappa a Roma. Noi di “System Integrator Magazine” siamo stati invitati e abbiamo così potuto assistere alle dimostrazioni di dispositivi e ritrovati sorprendenti: dal deflettore di immagini Mirror Head ai monitor NEC con modulo Raspberry Pi, fino ad arrivare ai videowall artistici di Seada e ai mixer grafici a 48 processori di Analog Way di Marco Galloni

Per cortesia di Ligra S.r.l.

A

vevate anche voi un’idea un po’ statica della mostra dell’elettronica? Il Roadshow, che ormai da tre anni, NEC Ligra e Analog Way organizzano in partenariato, dà una bella spallata a questa idea. Di statico, nel Roadshow, non c’è nulla. Si tratta di un’esposizione itinerante dedicata alla videoproiezione professionale che gira per l’Italia toccando le città più importanti. L’edizione 2017 ha già fatto tappa a Verona (11 aprile), Catania (20 aprile), Torino (4 maggio), Roma (18 maggio). Grazie al Roadshow, system integrator, installatori e altri operatori desiderosi di aggiornarsi e di conoscere le ultime novità di settore non dovranno più affrontare viaggi lunghi e gravosi: saranno gli stessi prodotti a raggiungerli sul luogo di lavoro e/o di residenza. Il Roadshow propone agli operatori un’offerta superselezionata, dal momento che il carattere itinerante dell’esposizione impone agli organizzatori di concentrarsi sull’essenziale, di portare in giro solo i prodotti migliori. Viene così risolto alla radice il problema della dispersione tipico delle megaesposizioni, che possono talvolta confondere il visitatore con un’offerta ridondante, eccessiva.

012

I SISTEMI DI VIDEOCONFERENZA AVER E L’AIUTANTE ELETTRONICO SOLSTICE POD

Quello che state leggendo è il reportage della tappa romana del 18 maggio 2017. Ad accoglierci è stato Leonardo Bongiorni, brand manager di Ligra per i prodotti a valore aggiunto, come matrici di distribuzione, splitter, cavi e simili. Bongiorni ci ha mostrato innanzitutto i sistemi per videoconferenze AVer, facili da utilizzare ed estremamente competitivi nel prezzo. I dispositivi AVer VC operano sui protocolli H.323 e SIP, a garanzia della massima compatibilità con i prodotti di altri marchi. La AVer, che è un’azienda taiwanese con sede a Nuova Taipei, propone tre diversi tipi di sistemi: per videoconferenze punto-punto, multi-punto e streaming. L’EVC150 è un sistema punto-punto Full HD per conferenze di piccole e medie dimensioni caratterizzato da costi di gestione particolarmente contenuti. Protetto da una garanzia di tre anni e dotato di un array microfonico ad alta risoluzione, l’EVC150 consente lo streaming video Full HD in tempo reale e la condivisione dei contenuti HD 720p. A livello intermedio troviamo l’EVC350, un sistema tutto-in-uno multi-punto per 4 siti, mentre il posto

più alto della gamma è occupato dall’EVC950, un multi-point per grandi conferenze con capacità di servire fino a 10 postazioni, video Full HD e condivisione dei contenuti. L’EVC350, che può contare su strumenti di supporto come il software EZMeetup e la app di annotazione collaborativa ezDraw, dispone di funzioni di grande utilità quali il back-up su unità flash USB, l’anti-eco e il multi-layer grafico; il sistema è inoltre dotato di uscite multiple per i display (non occorre effettuare lo split di segnale). Insieme ai sistemi AVer era esposto a Roma il Solstice Pod della Mersive, una sorta di aiutante wireless che permette a docenti, studenti, oratori e conferenzieri di condividere contenuti multimediali su un unico display utilizzando i dispositivi più diversi, dal PC Windows/OS X al tablet allo smartphone iOS/Android. Tra le caratteristiche più importanti del Solstice Pod ricordiamo il supporto Byod per sale riunioni o aule scolastiche, il controllo dei ruoli (sessioni libere o con

moderatore) e il supporto per AirPlay e Mirroring Android. Solstice Pod è capace di gestire fino a 256 utenti contemporaneamente e può essere controllato in remoto attraverso l’infrastruttura di rete o in wireless grazie all’hot spot Wi-Fi integrato.

I DISTRIBUTORI DI SEGNALE CYP E LE VIDEOCAMERE LUMENS Leonardo Bongiorni ci ha quindi condotti presso la postazione della britannica Cyp, un’azienda specializzata nella produzione di dispositivi per la distribuzione del segnale quali extender HDBaseT, splitter, embedder e de-embedder, scaler da Full HD a 4K (e viceversa), convertitori di formato, matrici e controller per videowall. Molto interessanti i presentation switch (Cyp EL-42PIP, EL-5400), dotati di ingressi di diversi formati - HDMI, DVI, DisplayPort… - per consentire al relatore di connettersi il più rapidamente possibile quando raggiunge la postazione di lavoro. Subito dopo Bongiorni ci ha mostrato le Lumens, tra i prodotti

Il sistema per videoconferenze della taiwanese AVer; in basso si riconosce il Mersive Solstice Pod, un dispositivo wireless che permette di condividere su un unico display i contenuti multimediali prelevati da PC Windows/OS X, tablet e smartphone iOS/Android (per cortesia di Ligra S.r.l.).


In questa postazione si riconoscono tre videocamere Lumens, un marchio che sta dando notevoli soddisfazioni al distributore Ligra. Il catalogo Lumens comprende una quindicina di videocamere (tutte Full HD) controllabili via joystick. che stanno dando maggiori soddisfazione a Ligra. Si tratta di videocamere PTZ Full HD che il brand manager del distributore piacentino ha definito «sorelle minori delle Sony», nel senso che adottano gli stessi standard e protocolli Sony (ovviamente in accordo con il produttore giapponese) per la gestione dei movimenti e delle funzioni ma sono offerte a prezzi più abbordabili. Sembra che ai clienti Ligra le Lumens piacciano molto: «Quando le provano non le abbandonano più», ha aggiunto il brand manager. Il catalogo comprende una quindicina di videocamere tutte Full HD, dotate di sensori MOS, di controllo via joystick e di un sistema di registrazione che sta andando molto forte nelle scuole e nel settore educational. Questo sistema permette di gestire quattro videocamere o altrettante sorgenti

video e di farne la regia video anche se non si è registi esperti. Il sistema consente anche di registrare e fare contemporaneamente streaming: questo fa molto apprezzare le Lumens in ambito ospedaliero, perché permettono ai chirurghi di riprendere gli interventi e di inviarli in remoto agli studenti. Ma le Lumens trovano impiego anche nel teatro e nello spettacolo, nel settore congressuale e delle conferenze, nelle TV locali e nella regia video.

CON IL MIRROR HEAD LA PROIEZIONE DIVENTA DINAMICA

Ligra è il distributore esclusivo del Dynamic Projection Mirror Head, una sorta di riflettore - o deflettore, se preferite - che permette di indirizzare il fascio luminoso generato da un proiettore su qualsivoglia ambiente e superficie. Si tratta di una piccola rivoluzione copernicana: prima

Due dei dispositivi esposti presso la postazione della Cyp, azienda inglese specializzata nella produzione di apparati e sistemi per la distribuzione dei segnali: si tratta dell’SY-4KS-4K22 (a sinistra), uno scaler HDMI 4K con uscita duale e convertitore HDCP, e dello switcher HDMI a due vie EL-21SY.

Un membro dello staff Ligra (con la maglietta nera) illustra a un visitatore le potenzialità del Mirror Head, lo specchio su testa rotante che permette di mappare qualsiasi superficie, piana, curva o irregolare che sia. del Mirror Head la proiezione era statica, con il proiettore fermo al centro della sala e poche possibilità di dinamizzare le operazioni; con il dispositivo ideato dalla Dynamic Projection, invece, è un po’ come se il proiettore fosse libero di andare dove vuole, una sorta di astro che viaggia nell’ambiente proiettando immagini con la precisione di un raggio laser. Leonardo Bongiorni ci ha dato una piccola ma convincente dimostrazione delle possibilità del Mirror Head: è riuscito a proiettare sulla parte interna di una colonna incassata, una superficie di circa 30 centimetri di larghezza, un’immagine perfettamente centrata e a fuoco. Si tratta del mapping, una tecnica oggi molto apprezzata che consente operazioni fino a poco tempo fa inimmaginabili, come proiettare un vestito su un manichino nudo, dipingere un vaso bianco, cambiare colore a una parete o a un divano e via dicendo. Il Dynamic Projection Mirror Head è costituito da uno specchio fissato su una testa rotante, da una staffa per il montaggio del proiettore e dall’MDC-X Media Server, che è il cervello del sistema, capace di controllare al millimetro i movimenti della testa. Lo specchio ideato dalla Dynamic Projection può essere montato su proiettori di qualsivoglia marca e modello; la staffa di montaggio va scelta in funzione del proiettore. Il Mirror Head, al quale dedichiamo un box di approfondimento (vedi), trova impiego in moltissimi ambienti e campi applicativi, dai musei agli stand espositivi, dalle mostre ai teatri, dalle sale per conferenze ai pub ai ristoranti.

I VIDEOWALL ARTISTICI DI SEADA

Bongiorni ha quindi fatto tappa presso la postazione della Seada Technology, un’azienda inglese che produce controller per videowall di nuova concezione. La nostra guida ci ha mostrato i controller della serie G4K (quattro modelli: G4KDP-FL, G4K-DVI-FL, G4K-HD-FL, G4K-HDMI-FL), capaci di pilotare videowall artistici, caratterizzati da disposizioni non regolari dei monitor. Non si tratta dei soliti videowall monolitici, tutti d’un pezzo, quadrati o rettangolari che siano: i videowall pilotati dai controller Seada sono delle composizioni di monitor di diversa forma e risoluzione disposti in verticale, in orizzontale, in diagonale, sovrapposti. È persino possibile lasciare degli spazi tra un monitor e l’altro per creare immagini frammentate, molto apprezzate negli atelier e nelle sfilate di moda. I controller Seada possono anche pilotare monitor vecchi, fuori produzione. Bongiorni ha citato il caso di un punto vendita Unieuro che aveva 24 monitor obsoleti, inutilizzabili; disposti in fila e pilotati da controller Seada, i monitor sono stati allora utilizzati per visualizzare immagini in movimento di vetture di Formula 1 che sfrecciavano da sinistra a destra o di calciatori impegnati in virtuosistici passaggi. Altro case study degno di nota è quello del Siam Center di Bangkok, Tailandia, dove sono stati utilizzati cinquanta monitor da 55” ad alta risoluzione per assemblare uno dei più grandi art-wall del mondo: suddivisi in due gruppi e pilotati da 13 controller Seada G4K, i monitor del Siam Center costituiscono

013


ATTUALITÀ

EVENTI | La tappa romana del NEC Roadhsow 2017

un’immensa parete video con risoluzione 8K (7680 x 2160). Il sistema Seada è tra l’altro molto semplice da usare: il software operativo presenta un foglio bianco sul quale è possibile disporre “n” monitor e poi orientarli con qualsiasi grado di angolazione, separarli per creare vuoti di immagine e altro ancora. Ciascun controller G4K può pilotare quattro monitor, ma dal momento che i Seada sono collegabili in daisy chain è possibile creare videowall grandi quanto si vuole, almeno in teoria.

I MIXER GRAFICI ANALOG WAY

La visita guidata da Bongiorni culminava presso la postazione della Analog Way, un’azienda francese specializzata nella produzione di mixer grafici professionali. Gli Analog Way sono utilizzati negli studi televisivi di tutto il mondo (in Italia, per esempio, li troviamo negli studi Rai e Mediaset), nel settore governativo e militare, nell’educazione e in ambito sanitario, insomma in ogni applicazione in cui siano richieste prestazioni all’avanguardia e un’affidabilità a tutta prova. Interamente realizzati in Europa (le schede elettroniche sono assemblate in Italia), i mixer Analog Way sono dotati di processori allo stato dell’arte e di doppi alimentatori. L’Ascender 48, il modello di punta, è equipaggiato con ben 48 processori scaler, 24 dei quali operativi e 24 pronti a entrare in azione per processare i nuovi frame in arrivo. Compatibile 4K, l’Ascender 48 opera sulla nuova piattaforma LiveCore ed è dotato di Soft Edge, di 12 ingressi, 4 uscite

e di funzioni Preview, Mosaico e Perspective Layers. Tutti i mixer in catalogo, anche i modelli più piccoli, sono rigorosamente seamless, senza passaggio per il nero: mentre un processore lavora sull’immagine in onda, ce n’è un altro pronto a entrare in azione non appena arriva un nuovo impulso; questo garantisce un funzionamento sempre fluido, regolare, privo di ritardi e incertezze. Una delle caratteristiche più apprezzate dei mixer Analog Way è la capacità di accettare qualsiasi sorgente in ingresso senza che l’operatore debba settare il formato video (Full HD, 720p, 1080i…). Altro punto di forza dei prodotti dell’azienda francese è l’interfaccia utente universale, che gira su tutti i modelli: l’operatore non deve così affrontare nuove fasi di apprendimento ogni volta che cambia mixer. Bongiorni ci ha assicurato tra l’altro che si tratta di un’interfaccia molto semplice, facile da usare: basta creare il preview e poi lanciarlo tramite il controller o il mouse; un collega di Bongiorni ci ha dato una dimostrazione pilotando un array di proiettori e tre led-wall mediante quattro mixer Analog Way controllati attraverso una console Vertige. Più mixer possono essere collegati in link, così da mettere a disposizione degli operatori decine e decine di ingressi. Un’altra particolarità degli Analog Way è quella di avere tre diversi connettori per ciascun ingresso, un HDMI, un DVI-I e un Universal Analog a 15 pin per segnali Component, compositi e simili: grazie a questa dotazione gli operatori possono cablare l’impianto una sola volta, in

I controller G4K della Seada Technology Ltd permettono di creare videowall artistici come quello visibile nell’immagine: i monitor possono essere orientati a piacere, parzialmente sovrapposti oppure distanziati per creare porzioni mancanti di immagine.

014

Due NEC PX803UL: si tratta di proiettori DLP laser con luminosità di 8000 Ansi Lumen, DisplayPort e slot OPS per l’inserimento di moduli PC, SDI, HDSDI, MediaPlayer Android e HDBaseT. Il produttore garantisce 20.000 ore di funzionamento senza manutenzione. fase di installazione, e poi durante la giornata selezionare con un clik l’ingresso di cui hanno bisogno. Una bella comodità.

MONITOR NEC CON RASPBERRY PI E MOTORE DIGITALE

Bongiorni ha quindi passato le consegne ad Andrea Gambirasio, key account manager di NEC Display Solution Italia, che ci ha illustrato le numerose soluzioni NEC esposte al Roadshow: monitor desktop e monitor di grande formato, videoproiettori ad alta luminosità, monitor con sistemi di playing automatico... Gambirasio si è soffermato sul NEC E556, un monitor da 55” con player integrato ideale per l’ambito educativo, il corporate e il digital signage ma utilizzabile anche nei punti vendita al dettaglio; rispetto ai modelli delle serie precedenti l’E556 assorbe meno potenza e ha spessore e peso più contenuti. Gambirasio ci ha quindi mostrato i monitor delle serie V e P, presentati nel febbraio scorso all’ISE 2017. Questi dispositivi sono dotati di porta OPS (Open Pluggable Specification), uno standard nato dalla collaborazione con Intel che permette di connettere al monitor PC, player Android e moduli di espansione HDBaseT.

I monitor serie V e P recano inoltre i segni dell’accordo siglato di recente tra NEC e Raspberry Pi Foundation: sono infatti dotati di slot per l’inserimento di un modulo Raspberry Pi (vedi box). Nella tappa romana del Roadshow c’era un modello da 40” con modulo Raspberry inserito e sistema operativo Raspbian, derivato dal Debian; il monitor esce dalla fabbrica già con questo sistema operativo, che consente di fare browsing Internet, playout video e altro. La produzione di monitor professionali NEC prevede formati fino a 98” equipaggiati con pannelli a matrice led attiva che garantiscono un rapporto di contrasto virtualmente infinito. Il modelli Ultra HD montano di serie lo SpectralView Engine, un motore digitale che garantisce a chi lavora con software CAD e CAM la miglior calibratura cromatica. Questo motore è apprezzato soprattutto dai fotografi: Gambirasio ha citato il caso di un noto professionista milanese che usa un monitor NEC

Un’immagine della postazione Analog Way (per cortesia di Ligra S.r.l.): sul tavolo si riconoscono quattro mixer grafici Analog Way (sono quelli in formato rack, illuminati) e una console di regia Vertige.


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Un particolare della postazione Analog Way. Sulla destra si vedono due dei mixer grafici esposti: quello nero è l’Ascender 48, il modello di punta. L’Ascender 48 è equipaggiato con 48 processori scaler allo stato dell’arte, 24 dei quali sempre in azione; i rimanenti 24 sono di supporto, pronti a entrare in funzione quando arrivano nuovi frame da processare. da 84” con SpectralView Engine per fare il preview dei suoi lavori.

VIDEOPROIEZIONE: NEC PUNTA SUL LASER

Gambirasio ha poi virato verso il settore videoproiezione, dove erano esposti proiettori con luminosità compresa tra i 5000 e i 10.000 Ansi Lumen. Per quanto riguarda i proiettori con luminosità più elevata, ci ha spiegato il key account manager, NEC sta puntando molto sulla tecnologia laser. Il laser, infatti, presenta numerosi vantaggi rispetto alla tecnologia a lampada: maggiore stabilità di funzionamento, lunga vita operativa (20.000 ore), niente filtri da pulire, manutenzione ridotta al minimo o addirittura a

zero. Grazie a tali proiettori NEC sta ottenendo buoni risultati nel settore del noleggio, nel quale fino a qualche anno fa non aveva un peso rilevante. Nel nolo, i proiettori laser NEC sono apprezzati anche per i ridotti tempi di blanking e per i supporti da stacking che, insieme a un software fornito gratuitamente dalla casa, permettono di raddoppiare e perfino quadruplicare la luminosità del gruppo di proiezione. Nella tappa romana del Roadshow erano esposti soprattutto proiettori delle serie PX e PA, quest’ultima giunta all’evoluzione numero tre, più qualche modello LCD a lampada, una tecnologia ancora apprezzata in alcuni ambiti per via

Il NEC E556 della nuova serie 6 è un monitor da 55” progettato per l’uso intensivo in ambito educativo, nel corporate, nel digital signage e nei punti vendita al dettaglio. Il monitor è dotato di un lettore USB integrato che permette di importare e leggere video, audio e sequenze di immagini.

I pannelli posteriori dei mixer Analog Way VIO 4K (sopra) e Ascender 48: quest’ultimo dispone di 12 ingressi, ciascuno dei quali dotato di connettori HDMI, DVI-I e Universal Analog a 15 pin; a ciascun ingresso si possono collegare tre sorgenti che vengono poi selezionate, in base alle esigenze del momento, mediante un semplice click del mouse. dei costi contenuti e dell’ottima resa cromatica. La serie PX include proiettori DLP laser con luminosità comprese tra i 6000 Ansi Lumen del modello PX602 e i 10.000 del PX1004UL; quest’ultimo, che è il modello di punta, è dotato di slot OPS e garantisce una vita operativa di 20.000 ore senza manutenzione. La serie PA, che rappresenta un ottimo compromesso tra luminosità, resa cromatica e durata, può essere una buona alternativa alla linea PX. Da ricordare infine, tra le offerte NEC esposte al Roadshow, le soluzioni Naviset per controllo remoto, il software Reactive Stage per la gestione di contenuti multimediali e l’applicazione MultiPresenter per la condivisione avanzata dei contenuti.

TRE ANNI DI ROADSHOW

Andrea Gambirasio ci ha congedati ricordando che il rapporto tra NEC e Ligra è nato qualche anno fa con i proiettori a ottica corta e ultracorta per il mercato educational, dopodiché c’è stata la scelta aziendale di incaricare Ligra anche della distribuzione sul mercato audio video. In questi tre anni di Roadshow, facendo sei o sette tappe ogni anno, il rapporto tra NEC e Ligra si è consolidato e perfezionato, a vantaggio ovviamente non soltanto dei partner commerciali ma anche dei loro clienti, i progettisti, gli installatori, i system integrator. Potenza di questa nuova forma di esposizione, lo show itinerante.

Uno dei monitor NEC esposti al Roadshow (per cortesia di Ligra S.r.l.). Il produttore giapponese, che recentemente ha siglato un accordo con Raspberry Pi Foundation, ha in catalogo monitor professionali con formati fino a 98”.

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ATTUALITÀ

EVENTI | Fujitsu Climatizzatori, una nuova campagna per ripartire in grande COSTRUTTORE Fujitsu - Giappone • COSTRUTTORE Eurofred Italy SpA - www.fujitsuclimatizzatori.it

Si può battere il tempo Rispetto per l’ambiente, garanzia allungata a sei anni e nuovo look per i climatizzatori Fujitsu della line-up 2017. Questi i punti chiave ribaditi da Eurofred con una campagna pubblicitaria in grande stile e che vede come testimonial l’ex calciatore Franco Baresi di Paolo Radice

F

ujitsu Climatizzatori è uno tra i marchi principali nel settore della climatizzazione residenziale, commerciale e industriale, ed è una delle poche aziende che può vantare una presenza su tale mercato da quasi 60 anni. Oggi i suoi sistemi di condizionamento e riscaldamento sono distribuiti in Italia da Eurofred Italy, che sotto l’egida del gruppo

internazionale si muove con esperienza e professionalità da circa due decenni. Quest’anno, dunque, il distributore veneto ha investito grosse somme di denaro per presentare le novità che non riguardano soltanto i prodotti in arrivo ma anche un rinnovato claim aziendale, per ribadire più che mai le proprie ambizioni a raggiungere e ritagliare

fette sempre più ampie del marketshare (attualmente il marchio è al quinto posto per numero di vendite nel nostro Paese), altresì per distinguersi ulteriormente dalla concorrenza e offrire una valore aggiunto tangibile ai clienti che sceglieranno i suoi sistemi di climatizzazione. L’annuncio dei grandi cambiamenti e della gigantesca campagna

La nuova Airstage J-III L con 1.428mm di altezza rappresenta l’unità esterna più compatta del mercato. È disponibile in tre diverse potenze.

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pubblicitaria, è stato dato a tutti gli effetti tramite un evento in pompa magna, con una platea di centinaia di persone intenta ad applaudire gli ospiti intervenuti Andrea Giuliacci – noto meteorologo e personaggio televisivo, suo malgrado, che ha attirato su di sé l’interesse del pubblico mostrando un prospetto a lungo termine sul clima del nostro pianeta - e la campionessa paralimpica Beatrice “Bebe” Vio, della quale è praticamente impossibile non elogiare lo straordinario entusiasmo, la vitalità e la forza di impegnarsi nelle sfide più dure, a dispetto delle difficoltà che ha dovuto fronteggiare nella sua giovane vita. E proprio per sottolineare il nuovo concept pubblicitario è stato scelto come uomo immagine l’ex calciatore e “bandiera” del Milan, Franco Baresi, un personaggio che si è sempre distinto per serietà e trasparenza: valori che al tempo stesso identificano il marchio Fujitsu Climatizzatori. Baresi è un campione con una lunga e ricca carriera di successi che ha sempre militato nella squadra rossonera;


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Il claim della campagna Fujitsu 2017, con l’immagine di un climatizzatore accanto a quella dell’ex capitano del Milan. un punto di riferimento che con determinazione ed intelligenza ha portato la sua squadra ad ottenere molte vittorie. Ma anche una vera garanzia come la garanzia Roku offerta quest’anno dal brand. Da qui il claim della campagna, “Campioni senza tempo”: l’obiettivo primario della campagna è appunto promuovere la garanzia Roku, l’estensione di garanzia di sei anni che dunque triplica gli anni di una “normale” servizio assistenziale. Questa promozione è valida per tutti i prodotti della linea residenziale sino al 29 agosto 2017. Roku in giapponese significa sei, come gli anni di estensione della garanzia, ma anche come il numero sulla maglia sempre indossata in campo proprio da Franco Baresi. La pianificazione della campagna, attiva anche per il mese di luglio, ha incluso i principali quotidiani di informazione nazionale e sportiva e le emittenti private nazionali RTL 102.5, Radio Italia e Radio 101, oltre a cartellonistica stradale e a sporadiche uscite su pubblicazioni generaliste. Nel corso della presentazione, poi, sono stati annunciati anche i nuovi prodotti delle varie linee, descritti dai Product Manager Alberto Moretto (Residenziale) e Andrea Schettino (Commerciale/ Industriale).

LOOK MINIMAL

Per gli ambienti domestici arrivano le nuove unità interne KG, che adottano il gas refrigerante R32 e sono disponibili nelle taglie da 7.000, 9.000, 12.000 e 14.000 BTU. I modelli di questa serie abbinano la più avanzata tecnologia col gas ecologico ad un design essenziale, con una profondità di soli 215

millimetri. La nuova soluzione con refrigerante R32 unisce rispetto per l’ambiente, grazie ad una riduzione del 67% dell’indicatore di riscaldamento globale (da un valore di 2.088 a 675) e a un valore prossimo allo zero dell’indicatore ODP che misura il danneggiamento dell’ozono; a questo si aggiungono l’attenzione per i consumi e il risparmio energetico confermato dalla tripla classe A sia in fase di raffrescamento, sia di riscaldamento. La silenziosità è un altro plus della gamma KG (sono soltanto 19 i decibel emessi) ed è possibile, infine, controllarle unità interne anche da remoto tramite smarthphone e tablet grazie all’app FGLair dopo aver installato l’interfaccia UTY-TFNXZ1. Anche la serie LMCE è completamente rinnovata ed è caratterizzata da un design ancora più elegante e smart. Dal punto di vista tecnico, invece, il climatizzatore si distingue per le alte prestazioni energetiche (SEER 7.00 e SCOP 4.1) - che lo classificano in doppia classe A in raffrescamento ed è disponibile in quattro taglie da 2,0 kW a 4,0 kW. I nuovi LM hanno, inoltre, la peculiarità di muovere elevate portate d’aria che unitamente alla funzione Powerful permettono di raggiungere velocemente le condizioni termiche desiderate: in soli venti minuti lo split raggiunge la massima potenza, realizzando così rapidamente le condizioni di comfort desiderate.

FINO A 6 UNITÀ INTERNE

Cresce anche la famiglia delle unità esterne multisplit di Fujitsu, che si completa ora con l’arrivo

L’unità a cassetta VRF Circular Flow, che distribuisce aria a 360°, dotata di ventilatori turbo fan, che garantiscono fluidità ed economia d’esercizio. dei modelli AOYG36LBLA5 e AOYG45LBLA6, in grado di gestire fino a sei unità interne. Questi prodotti si contraddistinguono per la massima flessibilità di combinazioni: da due a sei unità interne, collegabili senza parti opzionali. Sei tipi di unità interne declinate in venticinque modelli assortiti nelle taglie da 2 a 7 kW, per adattarsi alle esigenze più diverse. I climatizzatori possono essere controllati sia singolarmente sia centralmente, tramite un sofisticato comando remoto dal display ampio e retroilluminato che permette di controllare ciascuna unità interna. Grande attenzione anche ai vincoli di installazione dell’unità esterna, con accorgimenti che garantiscono il minimo impatto estetico e acustico, l’ideale per grandi città o agglomerati urbani densamente popolati. Nello specifico, le nuove unità Fujitsu necessitano di meno di un metro di altezza e presentano una funzione a ridotta rumorosità notturna. Inoltre, il settaggio e la manutenzione sono resi più comodi e semplici, grazie all’accesso frontale al pannello della scheda elettronica.

di altezza rappresenta l’unità esterna più compatta del mercato. È disponibile in tre diverse potenze 8, 10 e 12HP (22,4kW, 28kW, 33,5kW) e permette di climatizzare fino a trenta locali, con la possibilità di installare la motocondensante all’interno dei locali tecnici grazie ai 30 Pa di prevalenza dei ventilatori allo scarico. Grazie ad uno studio accurato del profilo aerodinamico del ventilatore e l’utilizzo di compressori particolarmente silenziosi, inoltre, J-III L è una delle macchine più silenziose sul mercato, con un valore di rumorisità che si riduce fino a 11 dB(A) per l’unità da 8 HP rispetto a una tradizionale unità VRF di pari potenza. L’attenzione di Fujitsu per la sicurezza e il rispetto ambientale e l’avanzata tecnologia per il controllo del refrigerante hanno consentito, infine, una riduzione del 18% dell’utilizzo di refrigerante rispetto a un’unità VRF a ventilatore verticale.

EFFICIENZA E COMPATTEZZA

Passando ai modelli industriali entra in catalogo la nuova gamma Airstage J-III L a flusso di refrigerante variabile a pompa di calore, una soluzione per abitazioni, uffici e hotel di piccole e medie dimensioni in cui è fondamentale l’esigenza di riduzione degli ingombri, di attenuazione della rumorosità e la necessità di climatizzare un numero elevato di locali con carichi termici ridotti. Il nuovo modello con soli 1.428 mm

La nuova unità interna Serie LM, classe di efficienza A++.

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ATTUALITÀ

EVENTI | A Milano una sinergia NEC Display Solutions e Intermark Sistemi per l’integrazione INFO Intermark Sistemi Srl - www.intermark.it • NEC Italia Spa – Display Solutions Division - www.nec-display-solutions.it

Il business digitale si fa smart Intermark Sistemi e NEC Italia con un Open Day a Milano hanno portato i migliori sistemi di collaboration dedicati al corporate ed enterprise, per dimostrare le futuristiche potenzialità dell’integrazione ad alti livelli di Paolo Radice

U

na “prima” che in realtà ha avuto la sua inaugurazione lo scorso anno - ma con un format lievemente differente – e che già sembra matura per prevedere future edizioni in grande stile. Ecco Smart Solution 4.0, l’evento organizzato da Intermark Sistemi e NEC Italia e svoltosi a Milano il 13 giugno, nella prestigiosa e tecnologica sala convegni dell’Excelsior Hotel Gallia, che ha visto la partecipazione di centinaia di professionisti del settore giunti da tutta Italia e anche da diversi Paesi europei. Qui per tutta la giornata le due aziende organizzatrici hanno presentato le tecnologie più evolute per l’integrazione multimediale nell’era digitale: servizi di prenotazione per gli spazi di lavoro smart, analisi dei visitatori integrata con il digital signage, distribuzione di contenuti audio/video in rete, sistemi avanzati di collaborazione, tecnologie per il riconoscimento facciale, archiviazione intelligente e gestione delle control room. Da una parte, quindi, Intermark Sistemi con gran parte del suo portfolio di brand specifici e con il suo staff di esperti che ha aperto gli occhi sulle potenzialità

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della tecnologia nell’era digitale 4.0, dove l’uomo è al centro di un mondo hi-tech che spazia dall’integrazione multimediale agli strumenti di collaborazione fino alla building automation. A fianco e in totale sinergia, le migliori soluzioni video NEC, che rappresentano innovazione pura per migliorare i processi di comunicazione, interazione e gestione dei clienti. Smart Solutions 4.0 si è rivolto ad architetti, ingegneri, facility e IT manager, così come ai system integrator e agli specialisti del mondo AVC, per presentare loro - in forma completamente “live”, funzionanti e pronte per essere applicate alle singole realtà operative – soluzioni che andavano dal digital signage dinamico alla prenotazione delle sale integrata con i servizi di catering e gestione degli ospiti. Un concetto avanzatissimo di multimediale intelligente che, secondo gli specialisti di Intermark Sistemi, oggi si basa su tre parole chiave fondamentali: human, digital, integration. Tecnologia a tutto campo quindi, che ha visto esposte persino soluzioni integrate per la building automation: luci, clima, sicurezza, audio e video a portata di

tablet nella moderna ed elegante hall del Gallia. In compagnia di Massimo Gaetano, Field Sales Engineer di NEC Display Solutions Italia, siamo andati a scoprire alcune tra le proposte più interessanti portate dal costruttore giapponese e presenti in sala. Abbiamo trovato la soluzione con pannello touch Ultra HD Serie X e Inglass Technology (disponibile attualmente nei formati 55” e 65”), equipaggiabile a richiesta con un MiniPC/OPS (garantito per un funzionamento 24/7), attraverso il quale si veicolano su un unico socket segnali audio, video 4K/60fps e controllo segna la necessità di cavi aggiuntivi. Questa soluzione risulta indirizzata in particolar modo alle redazioni multimediali di grandi broadcaster, per i loro notiziari live, grazie all’elevata interattività offerta. Di fianco l’Infinity Board multitouch (lavagna interattiva realizzata fino alla dimensione di 84”), la nuova proposta NEC per le sale collaboration e il mondo educational, dotata di due speaker integrati e telecamera grandangolare (con algoritmo di decompressione interno) che consente di condividere le immagini visualizzate in locale e

da remoto, correggendo gli errori di deformazione visiva tipici di soluzioni analoghe. Non mancavano i display MutiSync Serie P e V di ultima generazione, già equipaggiati di media player e compatibili con i Raspberry Pi, i microcomputer che negli ultimi tempi vengono adottati in numerose soluzioni per il digital signage, ma allo stesso tempo predisposti per alloggiare PC più potenti in uno speciale OPS, qualora l’utente avesse bisogno di maggiore potenza di calcolo. E poi Hyperwall, un software che veicola audio e video over IP e definibile come “matrice virtuale”, dando la possibilità di gestire control room complesse; completamente scalabile e implementabile, Hyperwall permette di visualizzare i contenuti della propria rete su un unico monitor, senza limitazioni, che siano essi statici (video precaricati) o dinamici (live streaming di telecamere IP o video provenienti da PC client). Hyperwall è la massima espressione software a supporto delle control room, che bypassa la struttura basata su matrice/switch per servirsi del protocollo IP e sfruttandone le potenzialità. A proposito dell’open day, Fabio Concezzi, Amministratore Delegato di Intermark Sistemi, ha espresso “grande soddisfazione per la qualità dei partecipanti, oltre che per la quantità, un fattore che dimostra quanto la tecnologia sia oggi un elemento strategico per tutte le imprese”. Infine Carlo Ranaglia, Sales Director di NEC Italia, ha dichiarato l’evento “un successo di pubblico, perché la tecnologia è in grado di stupire anche nel settore professionale, un settore dove più dell’effetto wow contano i vantaggi competitivi e l’efficienza nella gestione operativa”.


Una Soluzione Interattiva unica che mostra come la Partneship tra importanti Brand - Toshiba e Microsoft - possa esaltare la competenza tecnica e professionale di importante Player lombardo - Assinfonet

La nuova Soluzione Interattiva Multimediale di Toshiba e Assinfonet che permette di ‘toccare’ con un dito la più avanzata tecnologia

Un’innovazione per il mondo Education che, finalmente, si può permettere una soluzione interattiva multimediale dalle prestazioni eccellenti ad un prezzo altamente competitivo. ASSINFONET ha progettato e sviluppato insieme a Toshiba il nuovo TMD-E653, una soluzione interattiva ad alta tecnologia in grado di semplificare la quotidianità scolastica a docenti e studenti. Un monitor multi-touch con risoluzione 4K ed un utilizzo giornaliero garantito di 16 ore al giorno per 7 giorni la settimana, che

equivalgono anni di co senza

a circa 15 uso scolastimanutenzione.

Nessun limite alla creatività grazie ad un pc integrato, alla fluidità dei comandi, alla funzionalità multi-touch ed al sistema di interazione intuitivo supportato dal Software Microsoft Windows 10 e Office 2016, entrambi licenziati in versione Professional. Le nozioni per usare il T.M.D. alla sua massima prestazione sono le stesse che già conosciamo utilizzando un normalissimo notebook o pc. La soluzione è plug-and-play.

Basta accendere il dispositivo tramite il telecomando per renderlo immediatamente pronto all’uso. Risolve le problematiche più frequenti degli istituti scolastici quali prezzo accessibile, ridotto consumo energetico che non sovraccarica neppure i più vecchi impianti elettrici e sicurezza garantita tramite una staffa di supporto a parete ultra-slim, fornita di serie. Un connubio perfetto che esalta la qualità e competenza tecnica italiana. La soluzione viene proposta ad un prezzo accessibile a tutti.

Dotato di una tecnologia avanzata, viene offerto ad un prezzo accessibile e competitivo • • • • • •

4K Ultra-HD Superficie Touch-screen PC OPS integrato Connettività Wi-Fi Telecomando Utilizzo Garantito 16/7

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Perchè scegliere TMD-653 invece del solito KIT LIM?

ASSINFONET, realtà sita a Boffalora Ticino (Milano), ha un know-how radicato nel mondo delle soluzioni aziendali. Rivenditore autorizzato da Microsoft nel mondo Education, si differenzia per l’elevato skill tecnico e la professionalità in ogni installazione ed assistenza. Grazie alla divisione elettronica industriale, Assinfonet può fungere da centro di progettazione e ingegnerizzazione di soluzioni elettroniche destinate ai fini più diversi. Una struttura organizzata in grado di affiancare, supportare e sostenere al meglio qualsiasi esigenza di enti pubblici, rivenditori e aziende private. I contratti siglati con i migliori Brand tecnologici permettono qualsiasi personalizzazione di prodotto così da rientrare nel parco macchine del cliente in modo armonioso e dinamico, contemporaneamente. www.ilfuturoadesso.it info@ilfuturoadesso.it Tel. +39 0236738002 Redatto da MORE Marketing-www.mmarketing.it


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Un sistema dalle prestazioni professionali: una soluzione flessibile, controllabile anche da remoto, integrata con il sistema domotico MyHOME_Up e con l’offerta di TVCC di BTicino di Nicola De bello

oggetti o funzioni antifurto); • la creazione di scenari Smart eseguibili in funzione dello stato del sistema di allarme o dell’impianto MyHOME_Up (ad esempio all’attivazione dello scenario “risveglio” si disinserisce l’antifurto, si alzano le tapparelle e si predispone la temperatura della casa a un livello di comfort).

SOLUZIONE INTEGRATA CON LE TELECAMERE TVCC IP PROTOCOLLO ONVIF

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offerta BTicino in ambito di sicurezza domestica si rinnova con un antifurto di prestazioni elevate e grande flessibilità. Un’architettura impiantistica che grazie all’impiego di tecnologie IP, GSM E PSTN consente sia il cablaggio filare, sia una soluzione ibrida filare/ radio e garantisce prestazioni conformi al Grado 2 della norma EN-50131. Integrabile con il sistema domotico MyHOME_Up e con le telecamere del sistema TVCC IP con protocollo ONVIF, l’antifurto è controllabile anche da remoto tramite app. Da qualsiasi dispositivo mobile è possibile gestire funzioni come l’inserimento, il disinserimento, la parzializzazione, la verifica dello stato dell’impianto e la video verifica su rete IP.

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Alla centrale, cuore del sistema, si collegano tutti i dispositivi di campo grazie all’impiego di un cavo multipolare. Sensori e contatti magnetici sono analogici e connessi con cablaggio a stella alla centrale o a uno dei dispositivi di espansione utilizzabili sull’impianto. Le centrali, predisposte per la connessione su IP, si collegano direttamente alla rete grazie a una porta Ethernet disponibile a bordo scheda. L’impianto filare può essere esteso via radio grazie a un modulo di espansione e all’impiego di sensori alimentati a batteria. Questa soluzione, particolarmente vantaggiosa nelle ristrutturazioni, consente di realizzare un impianto limitando gli interventi ed eventuali opere murarie. La tecnologia

radio bi-direzionale garantisce prestazioni e affidabilità allo stesso livello delle soluzioni filari.

SOLUZIONE INTEGRATA CON LA DOMOTICA MYHOME_UP

Le centrali con scheda di rete integrata possono dialogare con il sistema domotico MyHOME_Up, consentendo la realizzazione di impianti di sicurezza integrati con altre applicazioni e amplificandone significativamente le potenzialità d’impiego. Oltre alla gestione delle funzioni domotiche dell’impianto MyHOME_ Up, ora è anche possibile: • la gestione locale e remota delle principali funzionalità dell’impianto antifurto (ad esempio: ricezione allarmi, inserimento/disinserimento, gestione scenari che integrano

Gli impianti connessi in rete possono integrare telecamere IP dal catalogo TVCC BTicino compatibili con il protocollo ONVIF (Open network video interfacce forum), senza schede o hardware aggiuntivi. Questa potenzialità completa l’integrazione dell’impianto antifurto con la videosorveglianza e la domotica: l’app oltre a gestire le funzioni dell’antifurto, consente di visualizzare le immagini inviate dalle telecamere presenti negli ambienti. È possibile anche attivare le funzioni dell’impianto o essere avvisati in


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Wireless Conference System per Meeting Online You Have Been Waiting For This. It’s True. Easy Set-Up: pronti a collaborare in meno di 60 secondi! Basta associare l‘unità master al vostro portatile, iPad o smartphone tramite Bluetooth, USB o mini-jack e restare a guardare le altre unità collegarsi automaticamente tramite DECT. Meeting Ovunque: sistema completo che trasforma ogni stanza in una sala riunioni professionale! Ogni unità è dotata di un altoparlante e microfono incorporato, per un massimo di 12 o 24 partecipanti.

Un sensore da interno a tenda Axolute. In basso, nell’altra pagina, l’antifurto può essere comodamente gestito anche da remoto attraverso l’app e integrato nel sistema domotico MyHOME_Up. caso di effrazione attraverso le segnalazioni delle app residenti sui dispositivi mobili e anche con l’invio di messaggi vocali, e-mail e SMS. Queste funzioni sono svolte dalla centrale e da comunicatori telefonici PSTN e GSM.

I PRINCIPALI ELEMENTI DELL’OFFERTA

Le centrali sono disponibili in quattro differenti modelli, con grado di sicurezza 2 o 3, secondo Norma CEI EN 50131-1. Alloggiate in una apposita scocca metallica, dispongono già di diversi ingressi e uscite programmabili. I modelli differiscono per numero di zone (ingressi o uscite) e di altri dispositivi associabili. Certificazioni T 0 1 4 / 1th Edition 2003 + A1:2002 + A2:2003 + A3:2005, CE , EN50131-1, EN50131-3, EN50131-6, EN50136-1-1 Ente Certificatore IMQ Sistemi di Sicurezza: Il sistema comprende una serie molto ampia e articolata di dispostivi: sensori, sistemi di comando e controllo, segnalazione. Dispostivi per l’impianto filare: • Tastiera “soft-touch” con display a cristalli liquidi per la gestione di tutte le funzioni. Grazie al profilo molto sottile, solo 25 mm, può essere collocata in qualsiasi ambiente. Visualizza e gestisce i

principali parametri dell’impianto. • Lettore di prossimità nelle versioni Axolute, Livinglight o Matix, permette l’inserimento/ disinserimento dell’impianto avvicinando la chiave transponder disponibile in vari colori. L’accensione opzionale di un LED multicolore conferma l’operazione; per utenti ipovedenti è disponibile una segnalazione acustica. • Rivelatori per la protezione di finestre e tapparelle, sensori volumetrici da interno e da esterno, IR e doppia tecnologia. • Sirene da interno e da esterno. • Moduli d’espansione Dispositivi per l’estensione radio e per la comunicazione remota: • Interfaccia impianto filare/ estensione radio • Telecomando radio (interfaccia utente) dal design ergonomico e minimalista, ha una sezione circolare che facilita l’azionamento dei pulsanti e, grazie alla comunicazione bidirezionale, fornisce in qualunque momento l’indicazione dello stato tramite LED e vibrazione. • Sensori IR da interno singola e doppia tecnologia a tenda, da esterno, contatti magnetici per serramenti vari. • Sirena radio • Comunicatori telefonici GSM e PSTN.

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nel catalogo ora anche IDK Roma, 7 - 8 giugno 2017: Adeo Group ha presentato a Roma un nuovo marchio. Si tratta di IDK, produttore giapponese di dispositivi e sistemi per la distribuzione del segnale. Nulla a che vedere con certi prodotti dozzinali presenti sul mercato: gli IDK sono realizzati al 100% in Giappone, hanno percentuali di malfunzionamento bassissime e si avvalgono di brevetti esclusivi. Come il Connection Reset e il filtro Anti-Snow di Marco Galloni

N

on è il caso di sentirsi in colpa. Se non avete mai sentito parlare di IDK è innanzitutto perché questo marchio viene importato nel nostro paese solo dal gennaio scorso. In secondo luogo perché Adeo Group, il distributore italiano, ha scelto di adottare una politica poco aggressiva, quasi defilata, e non perché il brand non meriti ma, al contrario, proprio perché è degno della massima considerazione: «IDK non è un marchio per tutti. La politica che Adeo sta adottando tende a escludere chi cerca soluzioni di basso profilo», ci ha detto Lorenzo Seneci, division manager e responsabile progetti di Adeo Group. Abbiamo incontrato Seneci, insieme a Davide Franz, responsabile

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tecnico del gruppo, giovedì 8 giugno a Roma durante la due giorni di presentazione del marchio organizzata presso l’Holiday Inn Rome Aurelia.

NIENTE POE: UNA SCELTA CORAGGIOSA

Nata in Giappone oltre venti anni fa, la IDK ha recentemente deciso di espandersi verso i mercati occidentali aprendo prima un ufficio di rappresentanza negli USA e poi, a gennaio 2017, iniziando a distribuire i suoi prodotti in sei paesi europei, tra i quali l’Italia. La IDK produce elettroniche di altissimo profilo per la distribuzione del segnale. Accanto a dispositivi per così dire tradizionali come matrici scalari, matrici modulari, splitter, presentation switcher ed

L’IP-Ninjar è il fiore all’occhiello del catalogo IDK: si tratta di un sistema per la distribuzione over IP di segnali true 4K/UHD 4:4:4 a 60 frame/ secondo. Nella foto, il trasmettitore NJR-T04HD. extender, l’azienda giapponese propone l’IP-Ninjar, un sistema per la distribuzione over IP di segnali true 4K/UHD 4:4:4 a 60 frame/secondo che è un po’ la punta di diamante del catalogo. Un catalogo ampio sì ma non sconfinato, se lo si paragona a quelli di molti concorrenti. Questo per una precisa strategia aziendale: alla IDK preferiscono produrre meno ma meglio, e in effetti sono molti i dettagli che rivelano una cura progettuale e costruttiva certosina. Basti pensare alla scelta controcorrente di non utilizzare il PoE (Power over Ethernet), un sistema di alimentazione sempre più diffuso perché indiscutibilmente praticissimo. Ma gli ingegneri della IDK, che sono dei perfezionisti, ritengono che il PoE vada a gravare eccessivamente sugli stadi di alimentazione della sorgente, per cui lo hanno eliminato dall’intera produzione. Tutti i dispositivi IDK, inclusi i ricevitori di linea, sono dotati di alimentatore proprio.

IL CONNECTION RESET E IL FILTRO ANTI-SNOW

La IDK detiene diversi brevetti, tra i quali ci limitiamo qui a ricordare il Connection Reset e il filtro Anti-Snow. Il Connection Reset, ci ha spiegato Davide Franz, è un esclusivo sistema di protezione che ristabilisce automaticamente la connessione HDMI quando non c’è una negoziazione corretta dell’EDID o dei parametri digitali, affrancando così l’operatore dalla necessità di collegare/ scollegare manualmente i cavi o di accendere/spegnere le apparecchiature. Anche l’AntiSnow è un’esclusiva IDK: in qualche modo imparentato con il Connection Reset, questo filtro corregge i problemi che insorgono quando non c’è una corretta negoziazione HDCP, e in particolare l’effetto neve; anche in questo caso avviene una ri-negoziazione e tutto viene ripristinato automaticamente, rapidamente. Un’altra particolarità IDK è il true seamless sugli switcher, vale a dire il seamless


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Un ricevitore di linea HDBaseT prodotto dalla IDK: si riconosce il connettore di alimentazione. Tutti i dispositivi IDK sono dotati di alimentatore proprio: niente PoE, perché secondo il marchio giapponese il Power over Ethernet affatica gli stadi di alimentazione delle sorgenti. senza passaggio per il nero (neanche in cut).

CIÒ CHE CONTA È FIDELIZZARE IL CLIENTE

Nel congedarci, Lorenzo Seneci ha sottolineato ancora una volta la scelta da parte di Adeo di partire in sordina con la distribuzione di IDK: «Non abbiamo la benché minima intenzione di dare il marchio in pasto al web», ha detto il

manager del gruppo trentino. Se una politica del genere può far soffrire un po’ il distributore, soprattutto all’inizio, alla lunga si rivela l’unica capace di fidelizzare i clienti, ed è questo ciò che sta più a cuore ai responsabili di Adeo Group. Questo è quanto, per il momento: sul prossimo numero torneremo a parlare di IDK con un esteso reportage sulla presentazione di Roma.

Un monitor Sony utilizzato come supporto durante la presentazione IDK. Adeo Group distribuisce da anni marchi di altissimo profilo quali Sony, Panasonic, BenQ: gli IDK sono i distributori di segnale che mancavano per completare l’offerta.


PRODOTTI

COMMUNICATION | Jabra amplia la gamma business con le nuove Evolve 75 COSTRUTTORE/DISTRIBUTORE Jabra, GN Group, Danimarca - www.it.jabra.com

Nate per

gli uffici Le nuove cuffie senza fili Jabra Evolve 75 assicurano tuttala dovuta concentrazione anche in ambienti rumorosi come i grandi uffici open space di Nicola De bello

J

abra amplia la gamma delle cuffie Evolve con una nuova soluzione senza fili pensata per gli impiegati di oggi: le Jabra Evolve 75. Dotate di una combinazione unica di funzionalità, tra cui l’Active Noise Cancellation (ANC, cancellazione del rumore) e un indicatore a LED con opzione “non disturbare” (“busylight”), le cuffie rappresentano la migliore soluzione wireless per mantenere la concentrazione, soprattutto in ambienti rumorosi come gli uffici open space. Le Evolve 75 sono l’ultimo modello aggiunto alla fortunata serie Jabra Evolve, che conta più di 2,5 milioni di unità vendute in tutto il mondo. La gamma è stata concepita per riflettere il modo in cui le persone lavorano in ufficio e per consentire di svolgere le rispettive attività senza distrazioni. Le nuove arrivate elevano il concetto a un livello superiore integrando le parti più

rilevanti della gamma Evolve: la libertà di movimento garantita dalla modalità wireless, un suono di qualità, e le suddette funzioni ANC e “busylight”. Le Jabra Evolve 75 sono dotate di altoparlanti di alto livello per la fruizione della musica e di modalità “voce” in HD per chiamate dal suono cristallino. La connettività Dual Bluetooth® supporta le chiamate e la musica consentendo all’utente di accoppiare contemporaneamente le cuffie con due dispositivi collegati (come un computer e uno smartphone). Con una estensione wireless di 30 metri per i computer portatili e di 10 per gli smartphone, le Jabra Evolve 75 offrono massima flessibilità e libertà di movimento, con ineguagliabili soluzioni “multitasking”, senza il fastidio di rumori e interruzioni da parte dei colleghi che possono condizionare la concentrazione e la produttività. Eliminare il rumore e le interruzioni

in ambienti “open space” è importante per gli impiegati di oggi, affinché essi possano rimanere concentrati sulle mansioni da svolgere. Recenti ricerche di Jabra ** hanno indicato che la capacità dei lavoratori cala di 24 minuti al giorno a causa di rumori e interruzioni, mentre il 78% degli intervistati crede che la loro produttività sia influenzata negativamente. In quest’ottica, le nuove cuffie Jabra Evolve 75 sono un ricercato strumento di business finalizzato al mantenimento di un buon livello di collaborazione tra colleghi e della concentrazione negli uffici, senza la necessità di creare appositi spazi riservati.

CERTIFICATE PER L’USO IN UFFICIO

Grazie alle credenziali delle Jabra Evolve 75, queste cuffie soddisfano i requisiti Open

Office e Outdoor di Skype for Business di Microsoft, e sono inoltre certificate per Skype for Business, Cisco e per le principiali piattaforme di Unified Communications (UC). Per gli esperti e addetti ai lavori del settore IT le cuffie possono favorire l’adozione di soluzioni di UC, perfezionando in modo intuitivo il divario tra il telefono mobile e il computer. Le Jabra Evolve 75 sono anche compatibili con Jabra Direct, il software gratuito basato sul cloud che consente all’utente di personalizzare e gestire le cuffie. Le nuove cuffie Jabra sono disponibili da oggi a un prezzo di vendita suggerito di 329 euro (incluso il supporto di ricarica) e 279 euro (escluso il supporto per la ricarica).

JABRA SPEAK 710 Jabra ha da poco presentato anche Jabra Speak 710, vivavoce portatile, progettato per l’utilizzo professionale e personale. Jabra Speak 710 vanta un microfono omnidirezionale per un massimo di sei partecipanti alla call, 15 ore di durata della batteria e un altoparlante Hi-F. Jabra Speak 710 è disponibile in un piccolo e compatto design, con uno supporto pieghevole integrato sul retro per una maggiore flessibilità. Si collega a un dispositivo smart o a un portatile via USB o Bluetooth® tramite la chiavetta in dotazione e questo fornisce un raggio di 30 metri per computer portatili o di 10 metri per gli smartphone.


PRODOTTI

DISPLAY | Serie G80: da BenQ la nuova serie G80 COSTRUTTORE BenQ • DISTRIBUTORE BenQ Italy Srl - Tel. 02/89879790 - www.benq.it

Confortevoli

visioni

Massima funzionalità e semplicità, salute degli occhi, stile minimale contemporaneo: sono questi i tratti distintivi della nuova serie G80 di BenQ di Nicola De bello

B

enQ lancia la serie di monitor G80, i nuovi display dallo stile minimale progettati per semplificare il lavoro e il tempo libero grazie a una selezione di tecnologie all’avanguardia user-friendly e attente alla salute degli occhi. Caratterizzati da una gamma di misure che spaziano dai 24” ai 27”, i monitor LED BenQ GW2480, BenQ GL2580H, BenQ GL2580HM e BenQ GW2780 offrono una qualità d’immagine Full HD 1080p su pannello IPS avanzato, con ampi angoli di visione, pari a 178° in orizzontale e verticale, oppure su pannello TN per un tempo di risposta pari a solo 2 ms.

SEMPLICITÀ ED EFFICIENZA

I monitor della serie G80 di BenQ si distinguono per le finiture esclusive e per il design moderno e lineare in grado di integrarsi in modo armonico in qualsiasi spazio.

Dotati di cornici ultra sottili da bordo a bordo di appena 6,6 mm, circa la metà dei loro predecessori, i display G80 rappresentano la soluzione ideale anche in caso di applicazioni multi-pannello senza soluzione di continuità. Lo speciale design del piede permette di organizzare in modo intelligente l’ingombro dei cavi nascondendoli alla vista, garantendo quindi la massima pulizia d’installazione, mentre il piano inclinato della base consente di sistemare la tastiera salvaguardando l’estetica e nello stesso tempo guadagnando spazio sulla scrivania.

Inoltre, i modelli BenQ GW2480 e BenQ GW2780 offrono la funzione all’avanguardia Brightness Intelligence Technology, che regola in modo automatico la luminosità in base al contenuto visualizzato sullo schermo e alle condizioni di luce ambientale, per una visione più confortevole in qualsiasi situazione.

Grazie alle tecnologie BenQ Low Blue Light e Flicker Free i nuovi display BenQ della serie G80, dallo stile minimale, sono progettati per garantire una visione confortevole anche nel caso di un impiego intensivo per diverse ore al giorno.

EYE-CARE E BRIGHTNESS INTELLIGENCE TECHNOLOGY

I monitor della serie G80 incorporano le esclusive tecnologie BenQ Low Blue Light e Flicker-Free per ridurre l’affaticamento oculare in caso di visualizzazione prolungata.

Caratterizzati da una gamma di misure che spaziano dai 24” ai 27”, i monitor LED BenQ GW2480, GL2580H, GL2580HM e GW2780 offrono una qualità d’immagine Full HD 1080p su pannello IPS avanzato, con ampi angoli di visione, pari a 178° in orizzontale e verticale.

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PRODOTTI

VIDEOPROIEZIONE | Canon Xeed WUX500ST COSTRUTTORE Canon Inc. - Giappone • DISTRIBUTORE Canon Italia SpA - Tel. 02/82481 - www.canon.it

Un vpr

da record Canon annuncia il nuovo XEED WUX500ST. Questo eccellente proiettore short throw da installazione, compatto, efficiente e versatile, è dotato di luminosità di 5.000 lumen, HDBaseT integrato e decentramento verticale dell’obiettivo fino al 75% di Nicola De bello

C

on una luminosità di 5.000 lumen e un rapporto di contrasto nativo di 2.000:1, XEED WUX500ST garantisce prestazioni estremamente elevate. La risoluzione nativa WUXGA di 1920 X 1200 pixel e le funzionalità Full HD consentono di ottenere immagini nitide e dettagliate su tutta la superficie di proiezione. Dotato del sistema ottico Canon AISYS di quinta generazione, XEED WUX500ST sfrutta l’avanzata tecnologia di distribuzione della luce per proiettare immagini luminose e vivaci. È anche disponibile un modello dedicato alle applicazioni

mediche, che include una speciale modalità per la visualizzazione di immagini radiologiche digitali monocromatiche, scansioni CAT e RMI[i]: Simulazione DICOM®.

ECCELLENTE FLESSIBILITÀ DI INSTALLAZIONE

Grazie alla combinazione di funzioni, XEED WUX500ST rappresenta la soluzione ideale per un’ampia gamma di settori quali università, musei, gallerie, aziende, digital signage, formazione e simulazione. Il decentramento verticale e orizzontale dell’obiettivo, con un intervallo del 75% e del

La connettività HDBaseT permette di trasmettere audio, immagini e segnali di controllo utilizzando un unico cavo Cat6.

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10% rispettivamente, assicura la massima versatilità di installazione. Ciò è confermato dalla capacità di proiettare un’immagine da 100” da soli 1,2 metri. Indipendentemente dalla sua posizione rispetto allo schermo, il proiettore garantisce prestazioni elevate, anche negli ambienti più difficili. XEED WUX500ST è uno dei proiettori più compatti attualmente disponibili sul mercato. È inoltre dotato di una gamma di funzionalità avanzate che include la proiezione multipla senza PC. È sufficiente collegare un dispositivo USB a un altro proiettore per creare un’immagine utilizzando fino a nove unità collegate via LAN. L’applicazione per la correzione della deformazione trapezoidale nei punti di contatto delle immagini incrementa la precisione e semplifica la procedura di configurazione. La connettività HDBaseT integrata permette di trasmettere audio, immagini e segnali di controllo

utilizzando un unico cavo Cat6 di fino a 100 metri di lunghezza. La connettività Wi-Fi consente presentazioni wireless da PC, mentre l’innovativo software Networked Multi-Projection (NMPJ) permette di collegare fino a 10 dispositivi contemporaneamente. L’incredibile efficienza energetica del proiettore garantisce costi di gestione contenuti. La tecnologia AISYS consente di ottenere prestazioni eccellenti da fonti luminose di soli 395 watt. A questo si aggiunge il pulsante ECO dedicato, che aiuta gli utenti a gestire il consumo energetico, mentre la lampada della durata di 5.000 ore abbatte ulteriormente i costi di esercizio. Gli utenti possono inoltre contare su un programma di garanzia triennale di sostituzione della lampada con un servizio che comprende l’invio di un’unità sostitutiva in prestito il giorno successivo alla richiesta. XEED WUX500ST sarà disponibile a partire dal mese di Luglio 2017.


ARIA DI NUOVO IN CASA AIR. Nuove finiture e funzioni evolute.

Air. Sottile come nessuna. Vantaggiosa come non mai. Dodici nuove finiture, in linea con i trend attuali dell’interior design, una gamma di nuove funzioni dalle prestazioni evolute.

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PRODOTTI

AUTOMAZIONE | ASEM presenta il nuovo eDOMO 2200 COSTRUTTORE/DISTRIBUTORE ASEM SpA - Tel. 0432/9671 - www.asem.it

eDOMO, il controllo

è di casa

Un vero e proprio computer incassato nel muro per la supervisione e il controllo dell’home&building automation. È eDOMO 2200, la proposta di Asem adatta a ogni ambiente di Nicola De bello

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SEM, azienda italiana impegnata con successo nella “Open Automation” e protagonista dell’evoluzione tecnologica dei sistemi di HMI, controllo e teleassistenza e dell’evoluzione Industry 4.0 nel mercato dell’Automazione Industriale, presenta eDOMO 2200, il nuovo sistema fanless PC ad incasso a muro per la supervisione e il controllo nel mercato della Home&Building Automation. Il nuovo sistema è basato su un’architettura PC “system on chip”, con microprocessore quad core Intel® J1900, che ha permesso di ottenere il massimo delle prestazioni e allo stesso tempo i bassi consumi necessari a garantire il funzionamento H24 fanless in un range di temperatura operativa 0-40 C°.

Particolare cura e attenzione sono state dedicate alla progettazione del design, dell’ergonomia e della qualità audio dei diffusori acustici, rendendo il sistema eDOMO 2200 adatto ad ogni ambiente domestico, classico o moderno, e adatto a qualsiasi contesto in immobili adibiti ai più diversi tipi di attività. La motherboard “all in one” prevede un connettore per SSD mSATA II e RAM di sistema configurabile fino a 8 GB con un modulo SODIMM DDR3. Prevede anche due porte Ethernet 10/100/1000 Mbps, due porte USB 3.0, un’uscita audio stereo, un’uscita audio digitale S/PDIF ad accesso posteriore e due porte USB 3.0 ad accesso frontale. Il sistema ha l’alimentazione isolata a 10 ÷ 32 VDC. L’eDOMO 2200 è composto

dal Panel PC, un telaio di accoppiamento e un contenitore da incasso. Il Panel PC è curato in ogni dettaglio estetico ed ergonomico, ha un pannello frontale in alluminio satinato con touchscreen capacitivo multitouch in vetro e nella parte inferiore dello stesso è previsto un pannellino basculante che permette un facile accesso e al tempo stesso protegge i pulsanti di comando, le due porte USB 3.0, le uscite audio dei diffusori acustici, il microfono e i LED di segnalazione degli stati di funzionamento del sistema. Il contenitore da incasso in lamiera di acciaio è robusto e compatto e su ogni lato prevede apposite lame di fissaggio per un’efficace e agevole installazione in manufatti realizzati in muratura o cartongesso e apposite aperture

in prefrattura che garantiscono all’installatore la migliore posizione per l’inserimento ordinato delle canaline passacavi dei cablaggi. All’interno del contenitore da incasso si inserisce il telaio di accoppiamento, che attraverso apposite asole con registro radiale consente piccole rotazioni sull’asse orizzontale per la correzione di errori di installazione del contenitore nel muro. L’installazione del Panel PC avviene per mezzo di perni a pressione che vengono inseriti nelle clip di fissaggio previste sul telaio di accoppiamento. Sui lati verticali del pannello frontale sono previste delle fessure grazie alle quali, attraverso lo specifico utensile estrattore fornito in dotazione, è possibile sganciare ed estrarre il Panel PC dal telaio di accoppiamento.

Sopra, il pannello basculante per l’accesso frontale ai comandi e alle interfacce; qui a fianco, il sistema è predisposto per un semplice cablaggio risultando agevole da installare.

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PRODOTTI

VIDEOPROIEZIONE | PT-RZ21K, il nuovo vpr da 20.000 Lumen di Panasonic COSTRUTTORE Panasonic Corp. Giappone • DISTRIBUTORE Panasonic Italia - business.panasonic.it

Più compatto

non si può! Presentato ufficialmente nei primi mesi di quest’anno, il PT-RZ21K sarà in distribuzione a partire dal prossimo autunno. È capace di raggiungere ben 20.000 Lumen (al centro) di luminosità in un corpo macchina molto compatto

di Nicola De bello

P

revisto sul mercato per novembre 2017, il videoproiettore Panasonic PT-RZ21K è concepito appositamente per i settori rental & staging e intrattenimento dal vivo, nonché per grandi installazioni fisse, contesti nei quali è ideale grazie ad un’operatività di 20.000 ore senza manutenzione. L’azienda ha presentato il nuovo vpr come il “primo proiettore al mondo senza filtro a luminosità ultraelevata più piccolo di qualunque altro modello da 20.000 lumen attualmente sul mercato”. Dotato di una doppia sorgente di luce a laser e tecnologia DLP a 3 chip, il nuovo vpr Panasonic permette una proiezione continua, senza interruzioni, durante i grandi spettacoli e anche in caso di guasto di un diodo – qualità che lo rende il proiettore ideale per applicazioni strategiche di

alto profilo. Il nuovo modello rappresenta l’alternativa a laser al PT-DZ21K attualmente in commercio, al momento il più utilizzato nel settore del rental & staging con una quota di mercato superiore al 50%. Tutte le ottiche e i telai DLP a 3 chip di Panasonic disponibili per il PT-DZ21K sono compatibili anche con il nuovo PT-RZ21K. Ciò contribuisce a massimizzare per le aziende l’investimento effettuato sul noleggio delle tecnologie del costruttore giapponese. “L’interesse per il passaggio dalla tecnologia a lampada a quella a laser è attualmente molto vivo nel settore”, ha commentato Hartmut Kulessa, European Marketing Manager di Panasonic. “Abbiamo investito molto nell’obiettivo di fornire con il PT-RZ21K il proiettore più piccolo e leggero al mondo, nella propria categoria. Grazie a tali caratteristiche

tecniche, questo modello consente una movimentazione più semplice, senza richiedere ad esempio l’utilizzo di carrelli elevatori, e riduce al minimo le ombre dell’array di proiezione, permettendo ad un numero ancora maggiore di spettatori la visione ottimale durante gli spettacoli”. Il proiettore PT-RZ21K è stato messo a punto per supportare un funzionamento continuo (24/7) e richiedere una manutenzione minima, mentre la tecnologia a laser riduce notevolmente la degradazione dell’immagine nel tempo, garantendo l’ottimizzazione del costo di proprietà (TCO). Ecco in breve le più importanti caratteristiche del nuovo proiettore:

SISTEMA DI PROIEZIONE

• Tecnologia Laser DLP a 3 chip, 21.000 lumen (al centro), WUXGA • Proiezione a laser senza lampada con sistema di raffreddamento a liquido resistente alla polvere, per un funzionamento di 20.000 ore senza manutenzione • Rapporto di contrasto 20.000:1 • Geometric Manager Pro, Colour Matching e Edge Blending • Tecnologia a laser/fosforo SOLID SHINE Panasonic per una qualità dell’immagine brillante, naturale e coinvolgente • Compatibilità con lo standard dello spazio colori più recente, per un’accurata riproduzione dell’immagine • Minima necessità di manutenzione in condizioni di

funzionamento continuo • Design resistente alla polvere con moduli a laser sigillati ermeticamente • Sistema di raffreddamento efficiente per un funzionamento stabile e una prolungata vita utile • Alta luminosità (20.000 lm) in un corpo compatto, leggero e maneggevole • La modulazione del contrasto dinamico della sorgente di luce a laser raggiunge un contrasto elevato • Detail Clarity Processor aumenta la nitidezza e migliora la resa dei dettagli minuti tramite un algoritmo di elaborazione avanzato • La funzione Daylight View accresce la percezione cromatica negli ambienti intensamente illuminati e nelle applicazioni di mappatura

INSTALLAZIONE VERSATILE E FLESSIBILITÀ DEL SISTEMA

• Installazione libera a 360° (in verticale e in orizzontale) • Ampia gamma di obiettivi opzionali con la famiglia di proiettori DLP™ a 3 chip, incluso un obiettivo ultra-short throw • DIGITAL LINK supporta la trasmissione di comandi di controllo e video Full HD non compressi tramite un singolo cavo LAN • Il sistema di supporto multischermo collega più schermi senza problemi • Controllo della luminosità e del colore per più unità • Geometry Manager Pro gratuito e Kit di aggiornamento opzionale.

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PRODOTTI

DISTRIBUZIONE AUDIO VIDEO | Da Lindy, cavi e dispositivi per il trasferimento di segnali digitali COSTRUTTORE Lindy Electronik GmbH – Germania • DISTRIBUTORE Lindy Italia Srl - Tel. 031/484011 – www.lindy.it

I cavi

dell’impossibile Trasferire a grandi distanze i segnali digitali ad alta risoluzione non è impresa facile. Occorrono conduttori, extender e connettori speciali, al di fuori dell’ordinario. Come quelli proposti dalla Lindy: dai cavi con connettore MultiFiber Terminator Push-On agli extender DVI-D, capaci di inviare i segnali a 1500 metri di distanza. Perché il cavo non può, non deve essere l’elemento debole della catena di Marco Galloni

G

ran cosa la tecnologia digitale. Però ha anche i suoi effetti collaterali: per esempio ha messo in evidenza i limiti strutturali dei cavi. Per dirla in modo più colorito, “ha accorciato i cavi”, nel senso che se i segnali analogici possono essere inviati senza problemi a centinaia di metri o anche a chilometri di distanza, con i segnali digitali questo, normalmente, non è possibile. Tipico è il caso dell’HDMI che, se si utilizzano cavi standard, non consente gittate superiori ai 6 – 8 metri. Per ovviare ai limiti intrinseci della trasmissione dei segnali digitali i produttori specializzati hanno escogitato una sorprendente varietà

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di tecnologie, dispositivi e ritrovati al limite del miracoloso, dal momento che consentono in non pochi casi di eguagliare le prestazioni delle linee analogiche più performanti, come per esempio quelle bilanciate.

CAVI MTP (MPO): 12 CONDUTTORI IN FIBRA SU UN UNICO CONNETTORE

Da questo punto di vista uno dei produttori più attivi è Lindy, dal cui amplissimo catalogo estraiamo innanzitutto i cavi con connettore MultiFiber Terminator Push-On (MTP o MPO). Concepiti per distribuire su lunghe distanze segnali audio video o multiprotocollo, i cavi MTP/ MPO sono caratterizzati da un

elevato numero di conduttori in fibra multimode OM3 o single mode – 12, tipicamente – terminati su un singolo connettore. Tale struttura permette di trasferire enormi quantità di dati utilizzando una singola porta e risparmiando spazio prezioso. Questi cavi, che nel catalogo Lindy Italia sono classificati con i numeri di codice da 46980 a 46986, hanno una perdita di inserzione nominale inferiore a 0,6 dB e sono disponibili in lunghezze comprese tra 10 e 200 metri. Abbinati all’Extender KVM (art. 39380), i cavi MTP (MPO) permettono di inviare a centinaia di metri di distanza segnali video 4K 4:4:4 a 60 frame per secondo senza

I cavi in fibra ottica MTP (MPO) sono costituiti da 12 conduttori interni che fanno capo a connettori MultiFiber Terminator Push-On. Il diametro esterno del cavo è di 3 millimetri; la perdita di inserzione è minore di 0,6 dB.


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L’Extender KVM, partner ideale dei cavi MTP (MPO): grazie a questo dispositivo è possibile inviare a centinaia di metri di distanza segnali video 4K 4:4:4 a 60 frame per secondo senza alcuna compressione.

Una coppia trasmettitore/ricevitore di Extender HDMI 2.0 4K60: collegando le due unità mediante cavi MPO a 12 fibre è possibile trasferire i segnali HDMI fino a 200 metri di distanza. alcuna compressione. Utilizzando l’Extender KVM, i cavi MTP e un hub MST (Multi Stream Transport) è possibile rilanciare segnali DisplayPort 1.4 HBR3 per renderli disponibili su diverse postazioni; applicazioni del genere sono molto apprezzate in ambito trading room, dove si richiedono elevate risoluzioni video e la possibilità di gestire molti segnali contemporaneamente.

SEGNALI HDMI FINO A 200 METRI DI DISTANZA

I cavi MTP/MPO possono essere utilizzati anche per trasferire i segnali HDMI 2.0 con banda piena (18 Gbps) a distanze impensabili per questo standard: fino a 200 metri. Per farlo occorre convertire i segnali per mezzo degli Extender HDMI 2.0 4K60 (art. 38204) e poi distribuirli mediante cavi MPO. Gli Extender sono in grado di convertire e distribuire segnali audio video non compressi con risoluzione fino a 4096 x 2160 4:4:4 60 Hz; il produttore assicura inoltre il supporto del Deep Color fino a 48 bit e di tutti i formati audio previsti dallo standard HDMI, Dolby True HD e DTS-HD inclusi. Gli Extender HDMI 2.0 4K60 garantiscono anche il trasferimento bidirezionale di segnali EDID/DDC, HDCP, CEC e Hot Plug Detection. Allo scopo di mantenere la risoluzione più elevata possibile il produttore consiglia di utilizzare, nel tratto sorgente/ extender, cavi HDMI della miglior qualità non più lunghi di un metro.

Gli Extender HDMI 2.0 4K60 sono ideali per l’home theater, il digital signage e il videowall.

LA FIBRA UTILIZZATA NELL’INTERFACCIA DVI

I cavi MTP/MPO possono essere utilizzati anche per terminare connettori DVI. L’interfaccia DVI è tuttora molto apprezzata in ambito professionale e industriale per via dell’elevata affidabilità del contatto elettromeccanico e, nella versione Dual Link, delle elevate risoluzioni. La DVI Dual Link, lo ricordiamo brevemente, affianca all’unico canale della Single Link un secondo canale che permette di raddoppiare la portata del flusso dati; questo secondo canale può essere utilizzato per trasferire un pixel aggiuntivo, così da moltiplicare per due la risoluzione, oppure per aumentare la profondità del colore. Ebbene, i cavi in fibra MTP permettono di sfruttare appieno la modalità Dual Link e di utilizzare extender molto compatti, concepiti per essere integrati nelle macchine industriali. In questo ambito – l’industriale – i cavi in fibra si fanno apprezzare anche in virtù dell’elevata insensibilità alle emissioni elettromagnetiche generate da motori, attuatori e solenoidi.

SPECIALISTI DELLE LUNGHE DISTANZE

Nel catalogo Lindy ci sono poi i cavi “super long distance”, concepiti per trasferire su lunghe tratte i segnali

Il cavo ibrido (rame più fibra) HDMI 4K, capace di trasferire i segnali fino a 20 metri senza perdite di risoluzione. Utilizzando appositi adattatori è possibile anche collegarlo a sorgenti DisplayPort. dei formati 3D, HD e 4K senza perdite di risoluzione, ritardi di fase o altri inconvenienti. Tra questi segnaliamo i cavi ibridi in fibra e rame HDMI 4K art. 38175 e 38178, capaci di trasferire fino a 20 e 50 metri (rispettivamente) segnali con risoluzione Ultra HD 4K a 60 Hz 4:2:0 e 4K a 30 Hz 4:4:4. Ideali per l’home cinema ad alte prestazioni, questi cavi possono essere collegati a sorgenti DisplayPort mediante apposito adattatore (art. 41068). Hanno struttura ibrida anche i cavi DVI-D art. 38370 e 38379, capaci di trasferire segnali con risoluzione 1920 x 1200 fino a 150 metri di distanza. Fanno parte di questa famiglia di specialisti delle lunghe distanze anche l’Extender HDMI 3D (art. 38170) e l’Extender DVI-D (art. 38113), entrambi progettati per pilotare cavi in fibra. Il primo converte il segnale HDMI in formato ottico consentendone il trasferimento su cavo LC multimode duplex 50/125 μm OM3 fino a 300 metri di distanza.

L’Extender HDMI 3D supporta numerose risoluzioni HDMI e diversi formati: 1080p a 120 Hz, 2160p a 30 Hz, 2K, 4K a 30 Hz, 3D 1080p, DisplayPort 1.1 fino a 4K 30 Hz/3840 x 2160 30 Hz, Deep Color fino a 48 bit, tutti i formati audio HDMI. Le prestazioni dell’Extender DVI-D non sono da meno: le distanze cui è possibile trasferire il segnale raggiungono i 500 metri se si usano cavi LC duplex multimode 50/125 μm e i 1500 metri con cavi single mode 9/125 μm. Se non si vogliono mortificare le prestazioni dei dispositivi ad alta risoluzione oggi in commercio, insomma, i mezzi ci sono. Tutto sta a scegliere bene, a riuscire a individuare nello sconfinato catalogo Lindy il cavo, l’extender o il connettore che fa al caso proprio. Un compito che lasciamo volentieri al lettore.

Questo è l’Extender HDMI 3D, un dispositivo che converte il segnale HDMI in formato ottico consentendone il trasferimento su cavo LC multimode duplex 50/125 μm OM3 fino a 300 metri di distanza.

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CASE STUDY

VIDEOPROIEZIONE | 10 vpr Panasonic arricchiscono una spettacolare mostra sul “Duca Bianco” INFO Panasonic Italia Branch Office of Panasonic Marketing Europe GmbH. - Tel. 02/30464814 - business.panasonic.it

Dieci vpr

Panasonic per il Duca... Un videomapping immersivo con proiettori Panasonic ha arricchito la mostra al MamBo di Bologna. Percorsi interattivi, arte e tecnologia per gli oltre 130mila visitatori... di Nicola De bello - “photo credits: Francesco Gozzi”

I

l museo d’Arte Moderna (MAMbo) di Bologna ha ospitato lo scorso anno la versione italiana della mostra “David Bowie Is”, ultima di una lunga serie di allestimenti di successo per un’iniziativa mirata a celebrare la vita e la carriera del Duca Bianco in tutto il mondo. Una serie di proiettori Panasonic, perfettamente integrati con

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un complesso impianto audio Sennheiser, sono stati distribuiti a formare un percorso interattivo capace di avvolgere i visitatori tra musica, suoni e immagini, e di regalare una suggestiva esperienza immersiva attraverso i 50 anni di vita personale e artistica di Bowie. Le soluzioni AV della mostra sono state progettate e realizzate da 3P Technologies, con Leonardo

Castellani, Project Engineer Responsabile della divisione museale, che ha curato ogni fase del lavoro. Come ha spiegato Marko Boscos, Direttore Operativo di BF Servizi, la società che ha curato l’allestimento: “La mostra è stata costruita per rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo e variegato, dal

fan appassionato al visitatore curioso di scoprire qualcosa di nuovo. Per dare questo taglio alla manifestazione abbiamo ideato un percorso con una componente multimediale audiovisiva importante, per coniugare la miglior esperienza fieristica con il classico impatto museale”. Una superficie di ben 1000 mq a disposizione all’interno del


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MAMbo ha permesso di trasporre in tre macro-sezioni principali le altrettante fasi della carriera del cantante: i primi passi, la svolta con Space Oddity e la maturità artistica, per poi mettere in scena una riproduzione multimediale dell’esperienza dei tanti concerti dal vivo. “La mostra David Bowie Is, lo suggerisce il titolo, è stata

proposta come un insieme di percorsi da personalizzare: il visitatore, avvolto da musica, suoni e immagini riusciva a stabilire un rapporto personale con l’universo della pop star; così, in base alle proprie percezioni emotive ha potuto comprendere chi è David Bowie” ha raccontato con trasporto Alberto De Leonardis, Direttore della mostra.

VIDEOMAPPING CON PROIETTORI PROFESSIONALI

La dotazione tecnica ha visto impiegati quattro videoproiettori Panasonic PT-DZ21K2, due PTDZ6700, tre PT-RZ570 ed uno Space Player PT-JW130, ognuno con precise finalità all’intero del disegno scenico globale. Leonardo Castellani di 3P Technologies ha spiegato come

sono stati impiegati precisamente i proiettori all’interno di ogni sezione. Il percorso iniziava dalla riproduzione della camera da letto del giovanissimo Bowie, arricchita con interessanti effetti di videomapping realizzati tramite due proiettori PT-DZ6700, dotati di ottiche ET-DLE080. Nello stesso ambiente si è rivelato interessante dal punto di vista

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VIDEOPROIEZIONE | 10 vpr Panasonic arricchiscono una spettacolare mostra sul “Duca Bianco”

logistico, oltre che creativo e di grande impatto suggestivo, l’utilizzo di uno Space Player PT-JW130 per proiettare il viso dell’artista su due pupazzetti e incuriosire il visitatore che non capiva bene da che direzione provenissero le immagini. Per dimensioni e forma che ricordano un faretto, infatti, è stato possibile camuffare il dispositivo tra le stesse lampade appese alle americane. Altezze da soffitto di 12 metri hanno favorito ampi margini di manovra durante tutto l’allestimento, soprattutto nella parte finale in cui il visitatore si ritrovava immerso nello spettacolare mondo dei grandi concerti live. Quattro PT-DZ21K2 da 20 mila lumen in dimensioni

compatte e ottiche grandangolari proiettavano immagini sulle altrettante quattro pareti di un cubo, all’interno del quale il visitatore entrava da una piccola porta, per ritrovarsi immerso in un’intensa sequenza di video, immagini e suoni, a rivivere l’esperienza di un live di circa 20 minuti. Grandi proiezioni video si alternavano con l’esposizione di costumi di scena e materiali originali appartenuti all’artista. Ad esempio, alcune pareti che presentavano nicchie a cassettoni contenenti manichini con indosso abiti di scena dell’artista, sono state oggetto di una particolare proiezione. A luci spente venivano proiettati su un telo che li copriva una serie di filmati

VIDEOPROIETTORE PT-DZ21K2

Modello di punta della gamma Panasonic, offre un’alta qualità delle immagini per i settori eventi e staging. Grazie al processore Real Motion combina la creazione di fotogrammi e l’elaborazione a 120 Hz, per una riproduzione estremamente fluida e realistica dei movimenti. La dotazione comprende un’ampia gamma di funzionalità avanzate, tra cui la capacità di proiezione 3D e la connettività Digital Link per la trasmissione di segnali video e controllo fino a 100 m. Assicura una flessibilità totale di installazione, grazie alla rotazione verticale del case di 360° ed il Geometric Adjustment permette la proiezione anche su superfici curve, sferiche e multi-schermo.

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VIDEOPROIETTORE PT-RZ570

Combina la sorgente di luce Laser con ruota colore al fosforo Quartet Color Harmonizer, per una resa estremamente brillante e realistica della gamma colori RGBYe e del bianco. Offre 5.400 Lumen centrali, risoluzione WUXGA e 20.000 ore di funzionamento continuo senza manutenzione, spegnimento e accensione senza attese, possibilità di posizionamento su ogni asse e inclinazione, ridotto consumo energetico. Dispone di ottica fissa (1,46 – 2,94:1) con zoom 2x e di funzione Rich Color Enhancer, che permette due modalità d’uso: Dynamic Mode per migliorare la brillantezza e Graphic Mode/Standard Mode per riprodurre colori più profondi quando la brillantezza massima non è necessaria. Il Dynamic Light Control consente di modulare la potenza del fascio luminoso del laser mantenendo l’elevato contrasto di 20.000:1 anche quando si passa da colori chiarissimi a scuri. Dispone di Digital Link.

Alcune immagini dell’esposizione David Bowie is, dove è stato realizzato un videomapping immersivo con 10 vpr Panasonic.

e, nel momento in cui invece si accendevano, apparivano i vestiti di scena. Spiega Castellani di 3P Technologies: “Questo effetto straordinario di commistione tra luci, video e reperti storici, folgorava letteralmente lo spettatore”. La fase finale del percorso prevedeva poi un eccezionale videomapping realizzato tramite unico proiettore laser Panasonic PT-RZ570, nascosto sopra la porta di uscita, su una serie di “finti” quadri, alternati a fotografie reali. Venivano proiettate immagini animate su cornici vuote, alternandole a quadri contenenti fotografie reali e per il visitatore era quasi impossibile distinguerle, grazie anche a funzionalità tecniche del PT-RZ570 quali la colorimetria e l’assenza di luminosità residua. Assemblare una tale vastità di contenuti, materiali, filmati ed integrarli in un percorso immersivo affascinante e capace di manifestare concretamente la personalità di David Bowie, ha rappresentato una notevole sfida. La qualità e l’affidabilità dei proiettori Panasonic è emersa in alcuni aspetti tecnologici di reale valore aggiunto, ad esempio un’elevata stabilità termica, indispensabile per evitare

deformazioni e distorsioni delle immagini proiettate. Sottolinea lo stesso Castellani: “Una volta installati questi proiettori non hanno avuto più bisogno di alcuna ricalibrazione”. “Tutta questa esposizione di artefatti e contenuti, lungo cui si snodava il racconto e la narrazione di David Bowie, artista e uomo, ha avuto bisogno di un’accurata progettazione tecnica, per fondere in maniera armonica tutte le componenti caratteristiche di ciascun contesto. In tutto ciò, la sofisticata integrazione dei sistemi AV ha restituito un fondamentale effetto scenico” ha aggiunto Alberto De Leonardis, Direttore della mostra. Il percorso multimediale interattivo ed emozionale della mostra ha convinto anche gli spettatori più scettici a trattenersi spesso più del tempo necessario alla visita. Così lo stesso Marko Boscos, Direttore Operativo di BF Servizi ha raccontato l’esperienza “Spesso si trattenevano più del dovuto all’interno della mostra, formando lunghe code all’ingresso. Abbiamo registrato casi in cui alcuni appassionati hanno trascorso l’intera giornata per un percorso che avevamo pensato durasse da una a due ore.

PROIETTORE LASER/FARETTO SPACE PLAYER PT-JW130

Sistema ibrido da 1.000 Lumen, 1 DLP laser, rappresenta un proiettore professionale con funzioni di lighting che si integra perfettamente con l’infrastruttura di illuminazione esistente. Space Player PT-JW130 regala proiezioni creative e originali in vetrine, negozi, musei e in molti altri contesti. Oltre a mettere in evidenza gli oggetti illuminandoli intensamente, può proiettare video o immagini fisse, nitide e brillanti, direttamente sulle loro superfici o intorno a essi. Il design flessibile e compatto si armonizza perfettamente con l’estetica della maggior parte degli ambienti e permette di emettere luce in tutte le direzioni. Dispone di un’ampia gamma di ingressi video: schede SD, HDMI, LAN cablate e wireless e della modalità di illuminazione per l’uso come faretto, controllabile tramite telecomando wireless. Space Player è disponibile nelle versioni bianco e nero e nella nuova versione da 2.000 Lumen (PT-JX200).

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VIDEOSORVEGLIANZA | Elvox TVCC: una tecnologia evoluta vigila sul cuore di Bologna INFO Elvox - www.elvox.com • INSTALLAZIONE IMPIANTO Casali Danilo Srl, Monte San Pietro (BO)

Obiettivo

massima sicurezza Le telecamere Elvox Bullet e Minidome sono state scelte per garantire la sicurezza di Borgo Masini, nel centro di Bologna, un intervento immobiliare che ha trasformato gli spazi della storica distilleria Vecchia Romagna ricavando oltre 400 unità abitative, oltre a negozi, uffici e servizi

Una delle 100 telecamere Bullet Elvox installate per garantire la sicurezza a Borgo Masini, nel centro di Bologna.

di Nicola De bello

B

orgo Masini rappresenta il più importante intervento immobiliare mai realizzato nel centro di Bologna, un intervento architettonico che ha trasformato i locali della storica distilleria Vecchia Romagna in un complesso abitativo moderno, per certi versi avveniristico, donando nuova vita ad una parte importante della città. La struttura sorge, infatti, nei pressi dell’antico cuore di Bologna, in un quartiere ora divenuto residenziale, commerciale e direzionale: una posizione certamente strategica che ha visto sorgere un edificio dalle oltre 400 unità abitative di diverse metrature, dai monolocali agli ampi appartamenti, oltre ad uffici, negozi e servizi collettivi. Spazi interni ed esterni sono stati progettati ispirandosi ai dettami

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della “casa intelligente”, per offrire soluzioni abitative capaci di coniugare comfort, efficienza e sicurezza. In particolare la sicurezza, ritenuta fondamentale, è stata affidata alle soluzioni Elvox TVCC, scelte per sostituire il precedente impianto di videosorveglianza, non altrettanto performante. Una nuova installazione che si compone di 120 telecamere ad altissima risoluzione Full-HD sviluppate su tecnologia analogica AHD 1080P. Una tecnologia che, pur essendo una derivazione dell’analogico, rispetto ad altre garantisce una migliore gestione delle distanze di collegamento e, allo stesso tempo, offre un’altissima qualità delle immagini. Sono 100 le telecamere di tipo Bullet installate. Dotate di ottica

regolabile 2,8-12 mm garantiscono massima flessibilità nella selezione dell’angolo di ripresa. A queste sono state affiancate 20 telecamere Minidome con dimensioni ridotte e ottica 3,6 mm, per adattarsi meglio alle riprese degli spazi interni. Entrambi i modelli sono dotati di funzione Day&Night con illuminatore integrato per garantire riprese chiare sia di giorno che di notte. Inoltre la funzione Smart IR elimina la saturazione dell’immagine regolando la sensibilità degli infrarossi, rendendo il soggetto inquadrato chiaramente visibile. Le immagini vengono trasmesse a 8 DVR professionali da 24 canali e registrate con modalità selezionabile, che permette di scegliere tra registrazione

continua, registrazione solo in caso di rilevazione movimento, registrazione solo in caso di allarme, o registrazione su programmazione oraria e/o giornaliera, con la possibilità di scegliere una modalità diversa per ogni singola telecamera. I DVR garantiscono poi la registrazione delle immagini ad una risoluzione Full-HD 1080 pixel, la massima disponibile, e sono equipaggiati con dischi di dimensione 4TB con un’autonomia in registrazione continua di 3 giorni. A sua volta ogni DVR è collegato tramite cavo HDMI ad un monitor Full-HD professionale dedicato, che consente una chiara visione delle immagini sia Live che registrate. Tutti i DVR possono inoltre essere collegati alla rete per garantire


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una gestione remota dell’impianto tramite PC, Smartphone e Tablet di qualsiasi sistema operativo, sia esso Apple o Android. Gli accessi - sia locali che remoti - al sistema sono infine protetti da password con privilegi personalizzati a seconda che ad accedere sia l’amministratore o altri utenti, ai quali può essere impedito

l’accesso ad alcune telecamere e /o alcune funzioni. Una tecnologia, quella di cui dispongono i dispositivi Elvox TVCC, che è in grado di offrire la massima sicurezza a tutti gli inquilini di Borgo Masini, e che inoltre è coperta da una garanzia di 3 anni - come tutti i prodotti che compongono l’offerta Vimar.

Le immagini, registrate con diverse modalità selezionabili, vengono trasmesse a 8 DVR professionali da 24 canali.

Le telecamere Bullet di Elvox garantiscono la massima flessibilità nella selezione dell’angolo di ripresa. Qui a fianco, un modello Minidome.

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VIDEOPROIEZIONE | Canon, la scelta ideale per proiettare le immagini del pianeta rosso INFO Canon Display Imaging Solutions - Tel. 02/82481 - www.canon.it/proimaging

Lo sguardo

di Canon su Marte Conclusa la prima tappa della mostra itinerante “Marte - Incontri ravvicinati con il pianeta rosso” organizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana. Nell’Aula Ottagona del Museo Nazionale Romano, sede della mostra, tre videoproiettori Canon XEED WUX6010 hanno proiettato le immagini marziane fornite dal National Geographic. Il quarto pianeta del sistema solare non è mai stato così vicino di Marco Galloni

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arte non è poi così lontano. A noi sono bastate poche fermate di metro per raggiungerlo. Il merito dell’impresa non è delle nostre capacità astronautiche, del tutto inesistenti, ma della mostra “Marte – Incontri ravvicinati con il pianeta rosso” allestita presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano (Roma). Organizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in partenariato con il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, la mostra è rimasta aperta per alcuni mesi

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lo scorso inverno; all’esposizione hanno contribuito l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Leonardo Finmeccanica, Thales Alenia Space e il National Geographic Channel. Non secondario il ruolo di Canon, che ha fornito le apparecchiature con le quali sono state proiettate le splendide immagini del pianeta rosso.

DUE PIANETI QUASI GEMELLI

A svelarci il senso di una mostra del genere è stata Viviana Panaccia, responsabile eventi dell’ASI nonché nostra preziosa

guida durante la visita: «Marte può aiutarci a capire meglio cosa sta accadendo alla Terra. Si tratta infatti di due pianeti quasi gemelli: all’inizio erano molto simili, poi nel corso di milioni di anni si sono sviluppati in maniera completamente diversa; sulla Terra vi sono condizioni favorevoli alla vita, mentre su Marte la vita, se mai c’è stata, è scomparsa». La conquista di Marte è evento futuribile, ma paradossalmente il nostro tour è iniziato dal passato, cioè da una testa in pietra del dio Marte risalente al 100 d.C.,

replica di un’opera di Alcamenes del V secolo a. C. Marte, ci ha detto ancora la Panaccia, ha incuriosito e intimorito l’uomo fin dai tempi antichi. Cicerone lo definiva «cangiante, rosseggiante pianeta spaventevole al mondo»; i romani lo veneravano come dio della guerra e come dio dell’agricoltura; in Persia e nella penisola arabica era identificato come il guerriero celeste; per gli egizi era Horus il Rosso e gli israeliti lo chiamavano Ma’adim, “colui che arrossisce”. E poi i babilonesi, i greci…


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DALLE OSSERVAZIONI DI SCHIAPARELLI ALLA FANTASCIENZA

La visita è proseguita con il pannello espositivo dedicato alle osservazioni fatte da Giovanni Schiaparelli alle fine del XIX secolo durante le opposizioni di Marte, cioè quando il pianeta rosso è più vicino alla Terra. Sembra che proprio Schiaparelli sia l’involontario responsabile delle leggende sui marziani. L’equivoco nacque nel 1877, quando i canali osservati dall’astronomo piemontese

sulla superficie di Marte furono erroneamente tradotti in inglese con “canals”, termine che indica corsi d’acqua artificiali; di qui l’idea che fosse stata una civiltà aliena a realizzarli. La fantascienza deve molto a questo equivoco, a partire dalla “Guerra dei mondi” di H. G. Wells poi ripresa da Orson Wells nella famosa trasmissione radiofonica che terrorizzò gli americani. Nella mostra su Marte erano esposte alcune di queste opere di fantascienza, scelte tra le più rare: come l’introvabile “Le

sabbie di Marte” della collana Urania, “La stella rossa” di Bogdanov (tradotta da Gramsci), “Cronache marziane” di Ray Bradbury e altre. Molte di queste opere sono diventate film. Anche oggi si fanno film su Marte, vedi “Sopravvissuto – The Martian” o la serie televisiva “Mars” firmata da Ron Howard. C’è però una differenza rispetto alle pellicole degli anni ’50, ha sottolineato Viviana Panaccia: i nuovi film non mostrano omini verdi e battaglie spaziali; sono molto più rigorosi, sorta di docu-fiction

realizzati in collaborazione con le agenzie spaziali e piene di interviste a scienziati, servizi sulla coltivazione extraterrestre ed esperimenti di lunga permanenza nello spazio.

LA MISSIONE EXOMARS

La mostra ha avuto inizio nel dicembre scorso perché il 2016 è l’anno in cui è cominciato ExoMars, il più grande programma europeo di esplorazione marziana mai concepito. Il programma si articola in due fasi. La prima fase,

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VIDEOPROIEZIONE | Canon, la scelta ideale per proiettare le immagini del pianeta rosso

denominata ExoMars 2016, è già in atto e consiste nel lancio della sonda madre Trace Gas Orbiter (TGO) con a bordo una piccola sonda-passeggero, il lander Schiaparelli; il TGO, che sta funzionando molto bene, è stato realizzato da Thales Alenia Space per l’Agenzia Spaziale Europea con un importante contributo dell’ASI. Purtroppo il lander, come sappiamo, è precipitato sulla superficie di Marte lo scorso 19 ottobre, sembra per un errore del computer di bordo. Ma questo, ci ha detto Viviana Panaccia, non

A COLLOQUIO CON WALTER FARIOLI DI NEO TECH

Walter Farioli, CEO di Neo Tech di Milano (www.neotechsrl.com), ci rivela alcuni dettagli dell’installazione realizzata presso l’Aula Ottagona del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano Walter Farioli (a sinistra) e Luca Pitoia fotografati davanti all’ex planetario di Roma: Farioli è il CEO di Neo Tech mentre Pitoia, laureato in nuove tecnologie a Brera e da poco assunto in azienda, affianca Farioli nella gestione dei progetti. System Integrator Magazine - Domanda preliminare: qual è la ragion d’essere dell’installazione, la funzione precipua dell’impianto? Walter Farioli - Proiettare i contenuti forniti dal “National Geographic” con una colorimetria spiccata. Abbiamo scelto Canon perché i pannelli LCOS ci garantiscono colori brillanti che non avremmo mai avuto con altre tecnologie. A monte di tutto c’è l’M-Frame di Media&tech, che lavora come watchout e può essere personalizzato per adattarsi al contesto. In questo modo riusciamo a gestire tutta la curva del colore, cosa fondamentale per riprodurre fedelmente l’ambiente marziano. S.I.M. - Da quali componenti è costituito l’impianto? W. F. - L’impianto vede schierati tre proiettori Canon XEED WUX6010 da 6000 lumen con ottiche standard, una macchina mainframe a quattro uscite (di cui solo tre utilizzate) che ci permette di effettuare la correzione del colore, del planning e della curvatura, alcune lucciole e alcuni sagomatori Spotlight utilizzati per evidenziare il drill (perforatore) e il rover, due monitor ultraslim da 40” Full HD Samsung PE40C, due player audio BrightSign sincronizzati, una coppia di diffusori attivi FBT da 200 watt collocati nell’anfiteatro interno e alcuni speaker planari Amina installati in modo non convenzionale sulle superfici in legno; avevamo già utilizzato gli Amina presso il padiglione del Vaticano all’Expo: qui li abbiamo riproposti perché occorreva una diffusione audio di prossimità, qualcosa di non invadente né aggressivo. Tutti i dispositivi sono connessi in HDBaseT. S.I.M. - Quante persone ha impegnato l’installazione, e per quanto tempo? W. F. - Due persone più il sottoscritto per la supervisione, per due giorni di lavoro. La prossima tappa sarà al Museo della Scienza di Milano; la superficie di proiezione sarà identica ma l’anfiteatro avrà la forma di un’ellisse, quindi probabilmente sostituiremo le ottiche standard con delle ottiche 1/1,5 o anche 0,8 per poi ricompattare il tutto con l’M-Frame. L’ambiente sarà

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sicuramente più scuro, non avremo le difficili condizioni di luminosità che abbiamo trovato qui a Roma. S.I.M. - Quando è nata la Neo Tech e da quante persone è composta? W. F. - Siamo nati nel 2004 come precursori del digital signage; lavoravamo in tutta Italia con Mondadori, nei circuiti editoriali, nelle librerie Gulliver. Nel 2009 abbiamo ampliato la struttura, ci siamo spostati verso il settore museale/artistico e abbiamo cominciato ad avere rapporti con Canon e Panasonic. Oggi l’85% della nostra attività è nel settore museale d’élite, dove esiste una certa sensibilità per il prodotto. Al momento siamo in quattro, tre soci più un’altra persona appena entrata nella squadra; possiamo inoltre contare su numerosi collaboratori esterni. Stiamo aprendo a Milano un nuovo ufficio di circa 800 mq, parte dei quali dedicati a una show room dove esporremo prodotti interattivi. S.I.M. - Da quante e quali apparecchiature è costituito il parco macchine di Neo Tech? W. F. - Il nostro magazzino conta circa un centinaio di proiettori LCD e LCOS con luminosità comprese tra i 5000 e i 10.000 lumen. Con Canon abbiamo scoperto un mondo nuovo per quanto riguarda la calibrazione e la fedeltà del colore: i nostri clienti sono degli artisti; hanno una speciale attenzione al particolare e se dicono che cercano quei colori io voglio dare loro quei colori. Abbiamo ottimi rapporti anche con NEC. Utilizziamo proiettori leggeri, modulari, con ottiche intercambiabili; normalmente lavoriamo con ottiche abbastanza aperte; per esempio con i Canon short throw XEED WUX450ST che utilizzano ottiche 0,57:1. Usiamo solo dispositivi professionali: monitor NEC e Samsung di fascia alta, schermi per proiezione e retroproiezione Quickfold, sound shower Panphonics e ZonarSound, i già menzionati diffusori Amina e player BrightSign. Di recente abbiamo adottato l’M-Frame, un player multimediale di rete in grado di gestire la proiezione di immagini e video Full HD su più schermi contemporaneamente; lo produce Media&tech, un’azienda veneta con cui abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione: possiamo persino chiedere delle personalizzazioni, delle soluzioni su misura. S.I.M. - Qual è la vostra capacità operativa? Riuscite a seguire più progetti contemporaneamente? W. F. - Siamo in grado di gestire tranquillamente installazioni da 50/60 proiettori. Abbiamo per esempio appena concluso Studio Azzurro a Palazzo Reale (Milano), una mostra con 40 proiettori installati, circa 30 tra touch screen e monitor tradizionali, più la parte audio, i sistemi di riproduzione video e tutto il resto. Nello stesso tempo seguivamo altri lavori, per un totale di un centinaio di proiettori in giro per l’Italia; se la situazione lo richiede incrementiamo il magazzino. In ogni caso cerchiamo di non sovradimensionare mai, facciamo uscire dal magazzino solo le macchine di cui il cliente ha bisogno.


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ha messo in crisi la missione, che è molto più ampia e complessa: nel 2020, ed ecco la seconda fase, sarà infatti lanciato un rover che dovrà esplorare la superficie del pianeta e – per mezzo di un drill, una sorta di trivella – anche il sottosuolo; prodotto in Italia da Leonardo ex Finmeccanica, il drill può raggiungere i 2 metri di profondità (quello della sonda Curiosity, per dire, non supera i 5 centimetri) ed è dotato di una telecamera capace di riprendere le operazioni di perforazione; il rover e tutta la responsabilità del

sistema è di Thales Alenia Space. Le perforazioni serviranno per vedere se sotto la superficie di Marte c’è acqua e per studiare la composizione del terreno: una futura colonizzazione non è pensabile se non ci sono delle risorse da sfruttare. Il passo successivo sarà infatti ricreare delle condizioni che si avvicinino il più possibile a quelle terrestri (“terraformazione”): si parla di insediamenti all’interno dei crateri per proteggere uomini e colture dalle radiazioni solari e dalle frequenti tempeste di sabbia.

CON CANON IL “FAILURE RATE” TENDE A ZERO

Il manager Gianluca Codina ci spiega quali sono le virtù e i punti di forza dei proiettori Canon, in particolare quelli della serie XEED. Gianluca Codina, responsabile di Canon Italia per le linee di videoproiettori.

System Integrator Magazine - Quali sono le caratteristiche che rendono i proiettori Canon particolarmente adatti all’impiego in applicazioni come la mostra “Marte – Incontri ravvicinati con il pianeta rosso”? Gianluca Codina - Una colorimetria senza eguali per questa fascia di mercato. Molto apprezzate da system integrator e progettisti sono anche le dimensioni ridotte e la qualità delle ottiche Canon, che permettono uno spostamento dell’immagine sull’asse verticale di oltre il 50% senza ricorrere a correzioni elettroniche. S.I.M. - Qual è il supporto che Canon garantisce in situazioni come la mostra su Marte? Nel caso in esame, vi siete limitati a fornire a Neo Tech i proiettori o avete assicurato anche un supporto tecnico/logistico? G. C. - La nostra attività con i partner certificati quali Neo Tech non si limita alla fornitura ma mira a instaurare un rapporto duraturo di collaborazione: supporto per attività marketing congiunte, training tecnici, assistenza post-vendita e tutto quanto è necessario a una vera e propria partnership. In questo caso oltre alla fornitura sono state previste delle estensioni di servizio richieste ad hoc da Neo Tech.

Un suggestivo accostamento tra dispositivi hi-tech e vestigia romane: sullo sfondo, dietro il busto in marmo, c’è un modello in scala della sonda Trace Gas Orbiter (TGO) realizzata da Thales Alenia Space con un importante contributo dell’ASI.

Nella mostra su Marte erano esposte alcune delle più rare opere di fantascienza dedicate al quarto pianeta del sistema solare, come l’introvabile “Le sabbie di Marte” della collana Urania, “La stella rossa” di Bogdanov e “Cronache marziane” di Ray Bradbury.

S.I.M. - Che tipo di assistenza garantite sulle macchine? G. C. - La garanzia standard sui videoproiettori Canon XEED prevede 3 anni di copertura con la possibilità di ricevere, entro 48 ore dall’eventuale richiesta da parte del cliente, un prodotto sostitutivo uguale o superiore a quello in riparazione. Devo comunque precisare che il “failure rate” degli XEED è un numero tendente a zero. S.I.M. - Per la mostra su Marte la Neo Tech ha utilizzato tre proiettori XEED WUX6010: può dirci come è strutturata la gamma di cui questi proiettori fanno parte? G. C. - La gamma XEED rappresenta il fiore all’occhiello dei videoproiettori Canon: ingegnerizzazione realizzata da Canon Inc., ottiche Canon, sistema ottico AISYS che, oltre a ottimizzare luminosità e contrasto, permette di ridurre di oltre il 30% le dimensioni e i consumi; ultimo aspetto, ma non meno importante, una colorimetria molto accurata ottenuta anche grazie all’utilizzo della tecnologia LCOS. S.I.M. - Può anticipare qualcosa sulle prossime strategie Canon nel settore della videoproiezione e sui prodotti in arrivo, come il WUX6500? G. C. - Non posso parlare delle strategie aziendali ma se guardiamo al recente passato possiamo vedere come, nel mondo della videoproiezione, abbiamo guadagnato un ruolo e delle quote che ci portano a essere tra i protagonisti del settore. Questo con particolare riferimento ai videoproiettori serie XEED. Tali risultati sono stati ottenuti proponendo delle soluzioni qualitative di facile connettività che ottimizzano il Total Cost of Ownership (TCO); il nuovo XEED WUX6500 rappresenta un’ulteriore testimonianza di questo processo.

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VIDEOPROIEZIONE | Canon, la scelta ideale per proiettare le immagini del pianeta rosso

Due dei tre Canon XEED WUX6010 installati dalla Neo Tech di Milano, che ha curato la parte tecnica della mostra su Marte: i proiettori erano montati sul bordo della parete che delimita l’anfiteatro interno.

IL PIANETA DEI PARADOSSI E DEI RECORD

All’ex planetario di Roma erano esposti una fedele riproduzione del TGO e un modello in scala 1:4 della sonda Mars Express, in orbita dal 2003. Le sonde hanno avuto e hanno tuttora un ruolo importante nell’esplorazione di Marte. Americani e sovietici hanno iniziato a lanciarle già negli anni ’60, ma solo gli americani sono riusciti a farne posare qualcuna sul suolo marziano; ai sovietici riuscì solo una volta nel 1971 con la Mars 3, ma la sonda funzionò solo per 20 secondi. Il Mariner 4 fu la prima sonda a inviare, a metà degli anni ’60, immagini di Marte: 22 foto che mostrano canyon e

crateri. Nel ’76 le sonde Viking 1 e Viking 2, dotate di lander, mapparono l’intera superficie del pianeta rosso. Un pianeta dai molti paradossi: piuttosto piccolo, misura circa la metà della Terra, Marte vanta colossi come il Monte Olimpo, che con i suoi oltre 21 km di altezza è il più grande vulcano del sistema solare, e le Valles Marineris, un sistema di valli grande tre volte il nostro Grand Canyon; povero d’ossigeno, Marte presenta tuttavia dune con permafrost di ghiaccio secco (anidride carbonica) e, sia pure per poche ore, acqua che scorre forse dal sottosuolo: quest’acqua ha riacceso la speranza di trovare forme di vita marziane, perché,

come dicono alla N.A.S.A., «follow the wather, search for life». È in qualche modo fatto di acqua anche il “cappuccino cosmico” ripreso da Mars Express, un disco ghiacciato di 315 km di diametro per 3 km di spessore che copre il polo sud del pianeta.

LE PREVISIONI DI ELON MUSK, IL VISIONARIO

Attualmente si stanno facendo esperimenti in orbita su una stazione grande quanto un campo di calcio; il 50% dello spazio pressurizzato e abitabile è stato costruito negli stabilimenti torinesi di Thales Alenia Space per conto dell’ASI, dell’ESA e della N.A.S.A. Dopo il 2020

CANON XEED WUX6010, PIÙ POTENTE DELLA LUCE SOLARE

Per la mostra su Marte è stato scelto il Canon WUX6010, al momento il modello più in alto nella gamma dei proiettori da installazione XEED.

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si passerà alla cosiddetta “fase cislunare”, una serie di esperimenti su nuove navette e lanciatori con propulsione di tipo non convenzionale che saranno condotti nella fascia di spazio compresa tra la Terra e la Luna; ci saranno anche missioni sugli asteroidi, dopodiché gli scienziati si concentreranno sui viaggi verso Marte. Per quanto riguarda le missioni umane sul pianeta rosso non c’è ancora una data precisa, ma si parla del 2030 e oltre; si tratta di un programma talmente complesso che è stato sviluppato in collaborazione con diverse agenzie, dal momento che nemmeno la N.A.S.A. riesce ad affrontarlo da sola.

Benché le condizioni di luminosità ambientale non fossero ideali, almeno nelle ore in cui abbiamo visitato noi la mostra (troppa luce), i tre XEED WUX6010 utilizzati sono riusciti a ricreare sul grande schermo curvo dell’ex planetario di Roma immagini dettagliate, profonde, dai colori intensi. Il merito è delle tecnologie AYSIS e LCOS, della risoluzione WUXGA, della luminosità di 6000 lumen e del rapporto di contrasto di 2000:1. Il WUX6010 dispone inoltre di funzioni avanzate quali la Edge Blending, la correzione della distorsione a quattro punti e la registrazione orizzontale e verticale, che garantiscono immagini nitide e precise da qualunque angolazione. Tra i punti di forza di questo proiettore è inoltre doveroso ricordare i cinque obiettivi intercambiabili, il decentramento dell’obiettivo, lo zoom e la messa a fuoco motorizzati, la proiezione picture-by-picture da due sorgenti digitali e la connessione HDBaseT. La struttura modulare di questi proiettori facilita la manutenzione: lampada e filtro dell’aria possono essere sostituiti in poche mosse, senza spostare il proiettore.


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MARTE, UNA MISSIONE ECUMENICA

Con Francesco Rea, Responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione dell’ASI, abbiamo parlato di sfide scientifiche e tecnologiche, di scenari attuali e futuribili, dei contributi italiani alle missioni su Marte e perfino di una materia che ancora non esiste: il diritto interplanetario. Giornalista professionista dal 1994, Francesco Rea ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quello di Responsabile dell’Ufficio Relazioni con il pubblico e la stampa dell’INAF.

System Integrator Magazine - La missione Marte sembra avere un carattere fortemente “ecumenico”, se possiamo dire così: mentre lo sbarco sulla Luna fu il risultato della competizione tra due soli contendenti, gli americani e i sovietici, la conquista del pianeta rosso vede in campo americani, russi, europei, agenzie nazionali e persino società private come la SpaceX di Elon Musk e la Boeing. Tutti questi partecipanti sembrerebbero, più che competere come fecero americani e sovietici negli anni ’60, agire spinti da uno spirito di collaborazione: è così? Francesco Rea - Sicuramente siamo di fronte a una sfida ben più impervia, non solo per la distanza ma anche per le incognite che un viaggio marziano può presentare. Basti pensare alle difficoltà di realizzare insediamenti umani in un ambiente decisamente ostile. Vorrei però sottolineare che esaurita la corsa alla Luna tra USA e URSS le grandi potenze hanno iniziato a dialogare nello spazio ben prima di quanto abbiano fatto sulla Terra. Nel ‘75 l’Apollo 18 e la Soyuz si incontrarono nello spazio per la prima stretta di mano extraterrestre tra due popoli, due stati. La conquista dello spazio è collaborazione. L’intervento dei privati è solo il sintomo del fatto che le frontiere dell’uomo stanno cambiando, si stanno espandendo. S.I.M. - Qualora l’impresa della colonizzazione di Marte dovesse avere successo sorgerebbero problemi di natura giuridica: a chi apparterrà il pianeta rosso? Sarà di proprietà degli americani, degli europei, dei governi, dei privati, di nessuno?

PER 500 LUMEN IN PIÙ...

Il nuovissimo XEED WUX6500 rientra in quella strategia che Gianluca Codina di Canon Italia chiama, nell’intervista pubblicata in questo stesso articolo (vedi box), “ottimizzazione del Total Cost of Ownership (TCO)”. Tale strategia consiste nell’offrire prodotti di alta qualità che siano nello stesso tempo facili da connettere e utilizzare. Più luminoso del WUX6010 (6500 lumen contro 6000), il WUX6500 utilizza anch’esso le tecnologie di proiezione AYSIS e LCOS ed è dotato di connettività HDBaseT, HDMI, Crestron e PJLink, un protocollo, quest’ultimo, sviluppato dalla JBMIA (Japan Business Machine and Information System Industries Association) per consentire il controllo dei videoproiettori attraverso le reti LAN.

F. R. - La colonizzazione umana di un altro pianeta non è ancora frutto di diatribe legali. Attualmente l’idea è che la conquista sia del genere umano, non di singoli stati. Ma è indubbio che prima o poi un diritto internazionale per lo spazio, dedicato anche ai pianeti e non solo all’orbita terrestre, alla Luna e agli asteroidi, sarà assolutamente necessario. S.I.M. - Qual è, in questa grande impresa, il ruolo dell’Italia e in particolare dell’Agenzia Spaziale Italiana? F. R. - Nella conquista di Marte l’Italia ha un ruolo rilevante a livello europeo. Guida economicamente, scientificamente e industrialmente il progetto ExoMars. Ha avuto e ha un ruolo importante nella prima sonda europea, quella Mars Express che ha a bordo strumentazione a guida scientifica italiana come il radar Marsis, lo spettrometro PFS e altri strumenti. Un altro radar italiano, il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), sta orbitando attorno al pianeta rosso a bordo di una sonda americana. S.I.M. - La sua collega Viviana Panaccia ci ha parlato di una fase di sperimentazione cosiddetta “cislunare”, che dovrebbe iniziare dopo il 2020, nella quale si studieranno nuovi lanciatori con propulsione di tipo non convenzionale. Può fornirci qualche dettaglio tecnico su questo nuovo tipo di propulsione? F. R. - Diciamo che la NASA si è presa una lunga pausa per affrontare la realizzazione di un nuovo vettore in grado di portare l’uomo su mete più lontane dell’orbita bassa o della Luna. Ma per i viaggi interplanetari non basta il grande e grosso, serve anche una base da dove partire per evitare che tutto o quasi il combustibile si consumi nello sforzo di sfuggire all’attrazione terrestre. Per questo si ipotizza la realizzazione di una base cislunare da cui far partire Orion, il potente vettore che la NASA sta sviluppando. S.I.M. - Elon Musk sostiene che SpaceX manderà i primi turisti privati in orbita attorno alla Luna entro la fine del 2018 e le prime navette su Marte nel 2024/2025: a suo avviso queste previsioni sono realistiche? F. R. - Diciamo che Musk ha un ruolo importante perché dà forza all’idea dello spazio come investimento e fornisce una proiezione su un futuro più che possibile. Sui tempi sono personalmente scettico, ma apprezzo l’ottimismo, fa da sprone. Non bisogna però dimenticare che SpaceX non andrà su Marte da solo ma in compagna della NASA e di altre agenzie spaziali. Ciò che Elon Musk ha fatto fino a ora è frutto della collaborazione con l’agenzia americana.

Sulla scena non ci sono solo le agenzie nazionali. Anche i privati partecipano alla corsa verso Marte: basti pensare a Elon Musk, che ha venduto Tesla e PayPal e reinvestito in SpaceX, la società che realizza i lanciatori che portano i rifornimenti alla stazione spaziale. Viviana Panaccia ci ha mostrato un video su questi lanciatori: una volta effettuato il servizio, hanno la capacità di atterrare in verticale sulla rampa di lancio, senza cioè cadere in mare o in mezzo al deserto. Musk ha intenzione di sfruttare questa loro caratteristica per rifornire, tramite navette-tanker, una navicella in grado di arrivare

su Marte. Il fondatore di SpaceX prevede di riuscirci nel 2024/2025. Previsione troppo ottimistica? Secondo Viviana Panaccia non è ancora nato il turista che andrà su Marte. Ma Elon Musk, da quel grande visionario che è, potrebbe riservarci delle sorprese. Per quanto riguarda “System Integrator Magazine” la nostra visita si concludeva sulle bellissime immagini proiettate dai Canon XEED WUX6010 installati dalla Neo Tech, la società che ha curato l’allestimento audiovisivo della mostra (vedi box). Degna conclusione di una splendida, benché solo virtuale, gita sul pianeta rosso.

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ENERGY MANAGEMENT | Un efficiente sistema di controllo dei consumi firmato BTicino INFO BTicino SpA - Numero verde 800-837035 - professionisti.bticino.it

Monitoraggio

dei consumi Contenere costi e consumi è un must ed anche le banche si organizzano in tal senso. Il Banco di Sardegna ha utilizzato un sistema di controllo e gestione da remoto sviluppato con BTicino, per ridurre i consumi elettrici delle proprie filiali. Vediamo come! di Nicola De bello

U

nico obiettivo: ridurre drasticamente le bollette, pur mantenendo immutate la qualità del servizio e il comfort degli ambienti di lavoro. È questa la sfida che, tre anni fa, si è trovato ad affrontare il Banco di Sardegna.

MISURARE PER RISPARMIARE

La prima attività su cui si è concentrato il lavoro dell’Energy Manager del Banco di Sardegna, Ing. Raffaele Cosenza, è stata quella di raccogliere i dati sui consumi di ogni singola filiale, per poi analizzarli nel dettaglio. È così emerso che la spesa energetica era imputabile per la maggior parte agli assorbimenti elettrici, mentre il restante costo proveniva dal gasolio e dal gas utilizzati per il riscaldamento di alcune filiali. Ma il dato più significativo, registrato dalle bollette, riguardava il fatto che notevoli consumi elettrici erano registrati nelle fasce orarie F2 ed F3, quando filiali e uffici sono chiusi. Sulla base dei dati raccolti, è stato predisposto un piano di intervento, portato all’attenzione del management aziendale e poi approvato dal Consiglio di Amministrazione della Banca. L’idea era quella di installare, nelle diverse filiali, una serie di apparecchi di misura e di attuatori, integrati all’interno di un sistema di gestione oraria dell’impiantistica elettrica. Nella configurazione più semplice, ovvero quella tipica delle piccole filiali, era previsto semplicemente un attuatore sul quadro generale e uno su quello a cui è collegata la climatizzazione che, da sola, assorbe il 50% dei consumi energetici. Con questo

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Centrale di controllo della Sede del Banco di Sardegna di piazza Castello a Sassari, sul monitor in alto a destra è presente il sinottico dei carichi dell’edificio. semplice accorgimento si stimava possibile ridurre di oltre il 10% i consumi elettrici.

AL VIA IL PROGETTO PILOTA

Sono stati realizzati due progetti pilota, destinati a verificare i risultati e quindi l’effettiva bontà della proposta, testando nel contempo i fornitori per individuare l’azienda alla quale affidare l’eventuale successiva estensione del progetto. In caso

di successo dei test, infatti, il primo step del progetto avrebbe coinvolto 200 sedi, tra uffici e filiali. Per identificare il fornitore ideale, la Banca ha messo a confronto due aziende leader di settore, presentando nel dettaglio gli obiettivi del progetto e chiedendo di realizzare delle installazioni pilota. Al di là della qualità dei prodotti, ormai scontata quando l’interlocutore è un’azienda leader di settore, era infatti necessario

INFO

Principali prodotti BTicino installati: Web Server controllo consumi PMS1 - Gateway PM1AC - Gateway MH201 – Moduli contatti/interfacce M7TIC/IO - Sistemi di controllo temperature MyHome - Sonde NT4693 e 3455 Società di installazione coinvolte nel progetto: 2P Impianti snc (SS) - Elettra (CI) - IEM di Piras (SS) IDEAV (Rm) - Pancheri Impianti (BS) - Perra & Marraccini (CA) Power Tec (SS)

L’impiego di soluzioni di mercato, facilmente reperibili, ha consentito di ridurre i costi e velocizzare gli interventi anche in un’isola come la Sardegna.

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ENERGY MANAGEMENT | Un efficiente sistema di controllo dei consumi firmato BTicino

Il software di telecontrollo realizzato per il Banco di Sardegna permette di coordinare anche l’accensione dei singoli carichi elettrici.

verificare l’effettiva utilizzabilità delle soluzioni proposte: occorreva infatti evitare di installare dei sistemi troppo complessi che, per quanto teoricamente più efficaci, richiedono la gestione di personale specializzato. Al contrario, in una realtà distribuita in modo capillare come la Banca, è essenziale la facilità d’uso e la possibilità di intervenire da remoto. Alla luce di questa esigenza la proposta di BTicino, che, oltre che nella Building Automation, vanta un’elevata esperienza negli ambienti residenziali, è risultata ideale. La soluzione proposta, pur permettendo un monitoraggio accurato e un’impostazione standard, consente di modificare alcuni parametri in funzione delle specifiche esigenze della singola filiale. Grazie alla collaborazione con i tecnici di BTicino sono state sviluppate una serie di funzionalità personalizzate per una realtà specifica come quella bancaria.

LIBERTÀ... CONTROLLATA

Il controllo da remoto, attraverso la rete bancaria, ha imposto l’impiego di specifici accorgimenti di sicurezza.

La gestione dei carichi avviene su bus SCS.

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Ogni responsabile di filiale è stato così dotato di un badge RfId grazie al quale il Direttore può assumere il controllo parziale di alcuni carichi elettrici, gestendoli in modo autonomo per fronteggiare specifiche esigenze, come un’apertura o una chiusura anticipata degli sportelli. A questo si aggiunge una chiave fisica prigioniera, che permette di bypassare l’intero sistema di controllo. Un’opportunità utile in caso di particolari attività che richiedono orari prolungati oppure attività di manutenzione. Del resto, conoscendo al meglio le realtà degli sportelli bancari, sono state identificate le diverse tipologie di carichi all’interno di ogni filiale. Solo alcuni di questi devono rimanere accesi anche al di fuori degli orari di chiusura degli sportelli. Qualunque altro carico, invece, viene spento sistematicamente dal sistema di controllo centralizzato, prevenendo qualunque spreco e, al tempo stesso, garantendo una maggior sicurezza. Altresì il sistema è stato applicato con successo nelle centrali termotecniche consentendo, la gestione e remotizzazione di sistemi già esistenti.

QUANDO FREDDO E CALDO COSTANO TROPPO

Considerando che il 50% dei costi energetici sono imputabili ai sistemi di condizionamento, l’attenzione si è immancabilmente focalizzata su questa voce di costo. Una scelta legata anche all’incidenza dei consumi registrati alle fasce orarie F2 ed F3, segno inequivocabile del fatto che una serie di utenze rimanessero accese oltre l’orario di lavoro. Il sistema installato va oltre la semplice gestione oraria. È stata realizzata, infatti, un’autentica centrale di misura, in grado di monitorare, oltre i consumi ed alla qualità dell’energia, anche la temperatura ambiente e quella esterna attraverso una rete di sonde. Sono sonde BTicino facilmente reperibili sul mercato perché nel catalogo del sistema di automazione domestica MyHome. Il sistema consente di effettuare monitoraggio e gestione da remoto attraverso un gateway (MH201). Questo è un apparecchio di facile installazione, collegabile su bus SCS o su rete Ethernet, che consente la gestione dei singoli attuatori installati sulla rete elettrica.

AL VIA LO “SWITCH OFF”

Definiti gli aspetti generali, il progetto è passato alla fase di attivazione pratica, procedendo gradualmente a partire dalle sedi più energivore, organizzando il lavoro in modo molto sistematico e ripetibile, anche per poter replicare le medesime modalità operative su più sedi. Un percorso sviluppato con il supporto dello staff di BTicino in sede e del personale BTicino in campo, che ha offerto una concreta opportunità di crescita alle aziende selezionate. “In effetti – come spiega Mario Perra, titolare dell’azienda Perra & Marraccini che ha partecipato al progetto – come la maggior parte delle aziende di installazione, anche noi apprezziamo e installiamo i prodotti BTicino, ma un progetto del genere ha imposto un percorso di formazione specifico, per installare e configurare al meglio una serie di prodotti di mercato che, in questo caso, sono stati utilizzati spesso in contesti particolari. Le filiali hanno infrastrutture elettriche e


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In caso di necessità, è possibile assumere il controllo anche da locale. Ma l’azione viene immediatamente segnalata al software di supervisione.

L’impianto di condizionamento viene ora attivato in funzione delle effettive esigenze ed i consumi specifici sono stati dimezzati. digitali diverse e specifiche, mentre il nostro compito era quello di omologare i sistemi per collegarle al sistema di supervisione gestibile da remoto. I corsi predisposti da BTicino ci hanno permesso di operare con consapevolezza nelle situazioni più svariate, offrendo anche una notevole opportunità di crescita ai nostri tecnici. Al punto che abbiamo applicato con successo le soluzioni sperimentate per il Banco di Sardegna anche in altre realtà in cui operiamo. Inoltre l’aver definito a priori i costi dei singoli interventi e aver avuto il supporto di una logistica attenta, che ci ha permesso di

disporre tempestivamente dei singoli prodotti da installare, ha ridotto i tempi del lavoro. Un aspetto importante, infine, riguarda il fatto di aver utilizzato prodotti di mercato, rapidamente reperibili anche su un’isola come la Sardegna, dove invece la logistica distributiva non è sempre tempestiva”.

PRODOTTI FACILI E AFFIDABILI

Parallelamente alla formazione degli operatori, che nelle prime installazioni sono stati supportati direttamente sul campo, l’Energy Manager del Banco di Sardegna ed i tecnici di BTicino hanno

effettuato sopralluoghi in tutti i siti coinvolti nel progetto, definendo l’installazione base e la lista di materiali necessari. Gli impianti standard, prevedono un’interfaccia dotata di 24 ingressi digitali, per l’individuazione del cambiamento di stato, e quattro ingressi analogici per il collegamento dei sensori di temperatura. A questo si aggiungono quattro centrali di misura elettronica multifunzione in grado di monitorare condizionamento, luce e forza motrice normale. Tutte dotate di display LCD per consentire il monitoraggio e la gestione direttamente locale. Completano l’impianto un convertitore datalogger per la conversione Modbus- RS485/Modbus485/ Modbus-Tcp/Ip, quattro contattori di potenza e un commutatore manuale/automatico. Questi dispostivi BTicino, sono compatti e semplici installare. Al punto che, nella maggior parte dei casi, la nuova dotazione strumentale ha trovato spazio all’interno dei quadri elettrici esistenti. La possibilità di assumere temporaneamente il controllo manuale, bypassando qualunque sistema di gestione, ha garantito una maggior “serenità “ a ogni singolo responsabile di filiale, che ha la certezza di poter gestire liberamente accensioni e spegnimenti a fronte di particolari problematiche. Allo stesso modo, considerando che in alcuni casi la manutenzione è affidata a società di servizi che non sempre dispongono di personale specificamente formato sul sistema, la gestione manuale consente di garantire sempre il funzionamento dell’impianto. In questi casi, però, il software di telecontrollo sviluppato da BTicino per Banco di Sardegna invia immediatamente una segnalazione all’Energy Manager, che può quindi avviare le iniziative più opportune. Il software di telecontrollo, che BTicino ha personalizzato in base alle esigenze specifiche del Banco di Sardegna, permette infatti il controllo puntuale di ogni singolo attuatore, ad esempio programmando la sequenza di accensione dei componenti

dell’impianto di climatizzazione, così da sfruttate al meglio anche le tariffe orarie agevolate, oltre a prevenire il superamento dei limiti contrattuali. Una serie di accorgimenti in grado di garantire sensibili risparmi, senza incidere sulla sicurezza e sul comfort di operatori e clienti. Il software inoltre, è stato evoluto in parallelo alla segnalazione di nuove esigenze da parte del Banco di Sardegna, rendendolo di fatto sempre più efficiente anche grazie alla partnership che si è sviluppata nel corso del tempo.

LA MANUTENZIONE DIVENTA PREDITTIVA

A fronte di piccoli e grandi impianti distribuiti in un territorio molto ampio, gli aspetti manutentivi rappresentano un fattore determinante, in termini di costo e di efficacia dell’intervento. La possibilità di controllare da remoto il funzionamento degli impianti, consente di gestire al meglio la manutenzione. La scelta di realizzare l’intero impianto con prodotti di facile reperibilità, come quelli BTicino, consente a chiunque di effettuare gli interventi ordinari”. In caso di necessità la sede centrale, attraverso il monitoraggio remoto, può fornire indicazioni specifiche all’operatore sul posto o inviare un tecnico specializzato. Il tutto garantisce anche una maggiore affidabilità dell’intero sistema. Ad esempio, la segnalazione di consumi anomali attraverso il web server di controllo, può consentire di individuare malfunzionamenti che possono danneggiare le apparecchiature interessate, consentendo di prevenire molti guasti, soprattutto quelli a carico dell’impianto di condizionamento.

RISPARMIO A COSTO ZERO

Quando si stilano i bilanci costi/ benefici degli interventi di efficientamento energetico, uno dei primi ostacoli è rappresentato dagli investimenti da affrontare e, soprattutto, dai tempi di ritorno dei capitali stanziati. Nel progetto Switch Off del Banco di Sardegna, i risultati sono stati finora molto soddisfacenti, con risparmi superiori alle attese e tempi di ritorno ottimali.

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TECNOLOGIA

DISTRIBUZIONE AUDIO VIDEO | Le matrici per gli impianti di dimensioni contenute Lindy, Control4, HDanywhere, KanexPro, Gefen: una rassegna delle migliori matrici con numero massimo di 8 canali

Piccole,

ma molto potenti

Ci sono ambiti in cui, per distribuire i segnali audio-video, è conveniente usare le matrici hardware, piuttosto che i sistemi over IP (di cui parliamo poche pagine più avanti). Così è nella domotica, per esempio. Oppure nel settore della vendita al dettaglio, nelle sale multimediali, nei piccoli studi professionali... Le centraline di questo tipo sono caratterizzate da un ridotto numero di canali e di combinazioni. Ma non hanno nulla da invidiare, per quanto riguarda le prestazioni e la qualità costruttiva, alle grandi matrici professionali

di Marco Galloni

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Q

uesto servizio è dedicato alle matrici di commutazione per impianti di dimensioni medio piccole, categoria nella quale rientrano ovviamente gli impianti domestici. Probabilmente l’errore peggiore che si possa fare è pensare a questi dispositivi come ai fratelli minori delle grandi matrici professionali, una sorta di loro versione ridotta o, peggio, impoverita. Non è così. Non si tratta di rimpicciolimento né tantomeno di depauperamento: le matrici per piccoli impianti sono piuttosto una versione concentrata e

iperspecializzata delle grandi matrici professionali da decine o centinaia di combinazioni. Torna alla mente “Il volo della fenice”, quel film di Robert Aldrich in cui un bimotore da trasporto è costretto a un rovinoso atterraggio di fortuna nel deserto. Per uscire da quella situazione i sopravvissuti assemblano uno strano velivolo utilizzando i resti del bimotore, ma a un certo punto il comandante Towns scopre che Dorfmann, colui che sta guidando i lavori di ricostruzione, è sì un ingegnere aeronautico, ma per professione progetta aeromodelli. Sgomento, panico. Dorfmann deve allora spiegare all’esterrefatto Towns che progettare aeromodelli è più difficile che progettare aerei di linea o da trasporto, perché negli aeromodelli non c’è il pilota, bisogna calcolare al millesimo gli assetti, equilibrare alla perfezione le forze in gioco e via dicendo. Ecco, con le matrici per siti di piccole dimensioni è un po’ la stessa cosa: le esigenze di questi piccoli ambienti, pensiamo per esempio ai soggiorni delle abitazioni di lusso o alle sale home cinema, possono essere stringenti come e forse più di quelle di un centro congressi o di una sala conferenze; le matrici destinate a questi ambienti,

pertanto, devono essere realizzate nel modo più rigoroso e attento.

UN CHIPSET SILICON IMAGE PER LA LINDY 8 X 8

Un esempio di matrice progettata e costruita con tutti i crismi è la Lindy 8x8 HDMI 4K60Hz Matrix (art. 38153, prezzo 1.859,00 euro), concepita per distribuire i segnali di otto sorgenti HDMI verso altrettanti monitor o display. Precisiamo che, per quanto riguarda il numero di combinazioni, siamo al limite della categoria presa in esame in questo servizio: abbiamo stabilito convenzionalmente di non occuparci di matrici di formato superiore a 8 x 8. La HDMI Matrix, dichiara il produttore, è «ideale per installazioni home theater professionali», e qui l’aggettivo professionale va inteso non tanto come categoria merceologica quanto in senso qualitativo, rivelatore dell’affidabilità e delle capacità prestazionali del dispositivo. Ciascuno degli otto ingressi può essere liberamente assegnato a una delle altrettante porte di uscita. I segnali in transito nella matrice, e questo è importante, vengono sincronizzati e riallineati in modo che possano percorrere tratti di circa 10 metri. La Lindy

8x8 Matrix garantisce l’EDID indipendente su tutti gli ingressi e supporta risoluzioni fino a 4Kx2K@60Hz, 1080p@120Hz e 1080p 3D@60Hz con Deep Colour fino a 48 bit e audio LPCM a 7.1, Dolby True HD, Dolby Digital Plus e DTS-HD. La larghezza di banda video sfiora i 300 MHz per canale ed è garantita da un chipset Silicon Image di elevatissima qualità. La commutazione dei segnali può essere effettuata mediante telecomando, via RS-232 e IP oppure utilizzando i tasti presenti sul pannello frontale dell’unità. È altresì possibile controllare la matrice mediante un PC connesso via RS-232 o attraverso LAN. Per farlo occorre scaricare dal sito Lindy il software Matrix Controller; all’argomento dedichiamo un box di approfondimento (vedi).

LINDY, LA DISTRIBUZIONE HDMI SU LUNGHE DISTANZE Un’altra matrice Lindy, la Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6 (art. 38143, prezzo 1.199,00 euro), conferma quanto dicevamo in merito alla relazione tra le grandi matrici professionali e quelle per i piccoli ambienti. La Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6 è un po’ entrambe le cose, nel senso che se è vero che è concepita per

La Lindy Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6, matrice 4 x 4 per la distribuzione di segnali HDMI 1.3 e impulsi IR a lunga distanza: davanti alla matrice sono disposti i quattro ricevitori di linea, forniti in dotazione.

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TECNOLOGIA

DISTRIBUZIONE AUDIO VIDEO | Le matrici per gli impianti di dimensioni contenute

essere utilizzata innanzitutto negli ambienti domestici è altrettanto vero che può trovare impiego in altre applicazioni, come la videosorveglianza e la sicurezza, il digital signage, la distribuzione all’interno di aule universitarie, sale per conferenza, alberghi e punti vendita… Si tratta insomma di un dispositivo molto versatile. Buona parte di questa versatilità è dovuta alla lunga distanza cui è possibile inviare i segnali: 50 metri, contro i 5 - 8 metri che possono raggiungere i comuni collegamenti HDMI. La Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6 distribuisce infatti i segnali convertendoli su linee bilanciate e trasferendoli lungo cavi Cat 5e/6 che terminano sui quattro receiver forniti in dotazione;

ciascun canale dispone altresì di uscita HDMI passante per il collegamento con display di zona. La matrice è anche dotata di quattro ingressi e altrettante uscite IR per l’invio bidirezionale di impulsi infrarossi con frequenza compresa tra 20 e 60 kHz (anche per decoder Sky). La Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6 supporta risoluzioni video fino al 1080p Full HD e al 1920 x 1200 @ 60 Hz, il Deep Colour fino a 48 bit e il 1080p 3D. Per quanto riguarda l’audio è assicurato il supporto dei formati LPCM, DTS Digital, DTS HD, Dolby Digital e Dolby True HD. La Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6 può essere controllata, in modo analogo alla 8x8 HDMI 4K60Hz Matrix, in diversi modi: tramite i pulsanti del

pannello frontale, per mezzo del telecomando IR oppure mediante PC Windows connessi via RS-232 o TCP/IP; il software è il medesimo Matrix Controller descritto per la 8x8 HDMI 4K60Hz Matrix.

CONTROL4 LU642D, I SEGNALI VIAGGIANO SU HDBASET Anche la Control4 LU642D (8.027,60 euro), la matrice più piccola della linea 4K Ultra HD LU Series HDMI Matrix System, opera su cavi Cat 5e/6/7, ciò che le consente di inviare segnali 4K Ultra HD fino a 100 metri di distanza. Si tratta di una matrice 6 x 6 con supporto 4K Ultra HD, HDCP 2.2 e PoH (Power over HDBaseT) dotata di sei ingressi HDMI, quattro uscite HDBaseT e due uscite locali HDMI. La LU642D è inoltre provvista di una matrice interna che combina il segnale audio estratto dalle sorgenti HDMI con quello di otto ingressi digitali, per dar vita a sistemi di distribuzione a 14 sorgenti e 4 zone con controllo

Fig. 1 - La schermata Matrix Controller con cui è possibile impostare l’EDID della Lindy Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6. Sono possibili tre modalità: “Set mode”, “Copy mode” e “Open EDID mode”. Il funzionamento è semplicissimo: per copiare l’EDID da una certa uscita a un ingresso è sufficiente selezionare le porte I/O desiderate e premere il pulsante “Set”.

L’ASSEGNAZIONE I/O È SEMPLICE CON IL MATRIX CONTROLLER Per gestire via PC la matrice Lindy 8x8 HDMI 4K60Hz è sufficiente scaricare dal sito della casa il software Matrix Controller (cod. 38153) e lanciarlo. Sul monitor compariranno schermate del tipo visibile qui in figura: si tratta, nella fattispecie, della videata che permette di assegnare a ciascuna uscita HDMI una delle otto sorgenti connesse agli ingressi. La schermata è suddivisa in otto riquadri identici denominati “Output 1, Output 2… Output 8”. Ogni riquadro presenta un piccolo display (1) che mostra l’ingresso selezionato, otto pulsanti per l’assegnazione degli ingressi (2) e due frecce “<>” (3) per la selezione progressiva. Il funzionamento è intuitivo: se si desidera, poniamo, assegnare la sorgente n. 7 all’uscita n. 1 basta premere il pulsante 7 del riquadro “Output 1” e il gioco è fatto; volendo è anche possibile utilizzare la freccia “>” per risalire dalla posizione 0 di default (nessuna sorgente selezionata) alla 7, ma la manovra richiede più tempo. Il software Matrix Controller consente di intervenire in maniera altrettanto semplice anche su altre funzioni, come la selezione delle opzioni di controllo RS-232/TCP, la scelta delle modalità EDID e l’aggiornamento del firmware.

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di volume, controllo dei toni alti e bassi e delay per il sincronismo labiale. L’hub Ethernet integrato e le porte LAN possono essere utilizzati per inviare i segnali a sei ricevitori HDBaseT LU1E. La LU642D dispone inoltre di un sistema per la gestione avanzata dell’EDID, denominato EZ-Calibration, che garantisce commutazioni rapide e sicure. La matrice supporta i formati video 4K Ultra HD con HDCP 2.2, 3840 x 2160p (30, 25, 24), 3840 x 2160p (60, 50) 4:2:0 e 4096 x 2160p (30, 25, 24). Anche per quel che riguarda l’audio è garantito il supporto di numerosi formati, tra i quali il DTS-HD Master Audio, il Dolby True HD e il Dolby Atmos, i Pro Logic IIx e IIz, il DTS:X e il THX Surround EX. Dotata di uno chassis rack 2U, la LU642D dispone di un formidabile parco connettori che comprende otto ingressi e otto uscite digitali S/ PDIF (fino a 96 kHz/24 bit), sei ingressi e due uscite HDMI più quattro uscite HDBaseT in grado di trasferire segnali audio e video, dati Ethernet e RS-232, impulsi IR e tensioni di alimentazione. La lettera D che compare alla fine della sigla (la matrice esiste anche in versione LU642, senza D) indica la presenza della funzione downmix, che consente di compattare su due canali i formati surround multichannel. Grazie al kit LTPTP-F/LTPTP-L la LU642D può essere implementata anche in configurazioni point-to-point.


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LA MATRICE SMART DI HDANYWHERE

La MHUB 4K del produttore inglese HDanywhere è una matrice dalle spiccate tendenze smart, aperta alle più innovative opzioni di gestione dell’automazione domestica, come le app, i controller universali, le interfacce vocali. Grazie al contributo di queste opzioni le possibilità di configurazione e controllo, dichiara HDanywhere, diventano infinite (“endless”). La matrice è disponibile in due versioni: la MHUB 4K 431 con quattro ingressi HDMI, tre uscite HDBaseT Lite e un’uscita HDMI e la MHUB 4K 862 da otto ingressi HDMI, sei uscite HDBaseT Lite e due uscite HDMI. In realtà le versioni sarebbero quattro, dal momento che sia la MHUB 4K 431 sia la MHUB 4K 862 esistono anche in versione Pro; in questa sede ci occuperemo unicamente del modello MHUB 4K 431 (prezzo 1.747,04 euro). Questa matrice accetta quattro sorgenti HDMI 2.0a in ingresso e ne distribuisce i segnali lungo tre linee HDBaseT e una linea HDMI; le distanze massime raggiungibili per segnali con risoluzione 4K Ultra HD sono rispettivamente di 40 (su cavi Cat 5e/6) e di 8 metri. Un tipico schema applicativo della MHUB 4K 431 è visibile in figura 3; la dotazione di servizio della MHUB 4K 431 comprende tre “display receiver”, unità ancillari che ricevono le linee HDBaseT e

La Control4 LU642 è una matrice 6 x 6 dotata di sei ingressi HDMI, quattro uscite HDBaseT e due uscite locali HDMI; attraverso le uscite HDBaseT può distribuire fino a 100 metri di distanza segnali video 4K Ultra HD, dati Ethernet e RS-232, impulsi IR e tensioni di alimentazione per i ricevitori di linea; la matrice esiste anche in versione D (LU642D), con funzione aggiuntiva per il downmix. le convertono sull’uscita HDMI destinata a pilotare il display TV; i “display receiver” sono alimentati via PoE e dispongono di I/O IR per il controllo via infrarossi dei vari dispositivi connessi (sorgenti, display). La MHUB 4K 431, che tra l’altro è un’apparecchiatura molto elegante, dotata di un telaio rack 1U tutto in alluminio, supporta le risoluzioni video 720p, 1080i, 3D 1080i a 50 Hz, 1080p a 30 e 60 Hz, 4K 4:4:4 a 30 Hz, 4K 4:2:0 a 60 Hz e UHD 4:4:4 a 30 Hz. La matrice supporta inoltre un po’ tutti i formati audio, Dolby Atmos e DTS:X inclusi: dal Dolby Digital 2.0 al Plus 7.1, dal DTS HD-Master 7.1 all’LPCM 2.0. La MHUB 4K 431 mette inoltre a disposizione dell’operatore il controllo HDCP in versione 2.2 e un EDID di semplice gestione grazie al quale è possibile impostare la risoluzione massima, la funzionalità 3D e il tipo di uscita audio.

LE FULMINEE COMMUTAZIONI DELLA KANEXPRO HDMX88-4K

Veloce, velocissima: è la HDMX88-4K (prezzo 4.078, 46 euro) della californiana KanexPro, una matrice HDMI 8 x 8 che con tempi di switching inferiori a 0,2 secondi conquista il primo posto per quanto riguarda la rapidità di commutazione; tra l’altro è di prossima introduzione una versione ancora più veloce (e con risoluzione più

elevata), la HDMX88-18G. Ma sarebbe riduttivo farne soltanto una questione di velocità: le prestazioni della HDMX88-4K sono anche affidabili e sicure, capaci di soddisfare le stringenti esigenze di campi applicativi quali il medicale, il governativo, il militare. Si tratta di una matrice HDMI pura, nel senso che non effettua conversioni su HDBaseT o linee bilanciate ma distribuisce

La velocissima KanexPro HDMX88-4K garantisce tempi di commutazione inferiori a 0,2 secondi. Sul pannello posteriore (in basso nella foto) si riconoscono gli otto I/O HDMI, le otto uscite S/ PDIF per l’estrazione dei segnali audio e i dip-switch (di colore rosso) per la gestione dell’EDID.

Fig. 2 - Questo diagramma dà un’idea della versatilità della Control4 LU642D: tramite le uscite HDBT la matrice può inviare segnali video 4K Ultra HD fino a 100 metri di distanza; i segnali vengono ricevuti dalle unità LU1E e resi disponibili su HDMI per pilotare monitor e display. Si notino le tratte di segnale che la LU642D può gestire, contrassegnate da linee di colore diverso: dalla HDBaseT alla RS-232, dalla HDMI alla RCA stereo alla S/PDIF.

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TECNOLOGIA

DISTRIBUZIONE AUDIO VIDEO | Le matrici per gli impianti di dimensioni contenute

COMMUTAZIONE LENTA O VELOCE?

La FST (Fast Switching Technology) è una tecnologia elaborata dalla Gefen per velocizzare i processi di autenticazione HDMI/HDCP e di conseguenza la commutazione del segnale. Ma la Fast Switching Technology non si limita a questo: migliora anche le prestazioni generali degli impianti con display multipli e ne semplifica l’uso, permettendo per esempio di connettere, disconnettere e accendere/spegnere le sorgenti e i display senza che questo interferisca con gli altri dispositivi presenti nell’impianto. Utilizzare la FST è abbastanza semplice, come mostrano le due figure a corredo del box: si tratta del display e dei pulsanti di controllo della Gefen GTB-HD4K2K-848-BLK, su cui la Fast Switching Technology è implementata. Ciascuno degli otto ingressi della matrice può essere impostato in modalità “fast” oppure “slow”: per ottenere le migliori prestazioni di sistema e la massima velocità di commutazione si raccomanda la modalità “fast”; la “slow”, che segue i processi standard di autenticazione HDMI e HDCP, è consigliata nei casi in cui la sorgente non supporta dispositivi multipli. La Fast Switching Technology viene gestita tramite i sette pulsanti disposti sotto il display della GTB-HD4K2K848-BLK. Occorre innanzitutto premere il pulsante Menu finché viene visualizzata la “switching mode”. Di default è impostata la modalità “fast” per tutti gli ingressi, come si vede nella prima figura: la fila superiore del display indica gli ingressi (1, 2, 3… 8), mentre nella fila inferiore è visualizzata la F, che sta appunto per “fast”. Se si desidera modificare la velocità di commutazione di un determinato ingresso, per esempio il 5, bisogna premere i pulsanti Out -/+ finché sul display non compare il numero 5; a questo punto basta agire sui pulsanti In -/+ per cambiare la modalità (nel caso in esame viene impostata la “slow”, indicata dalla lettera S) e premere Menu per memorizzare l’impostazione e tornare alla schermata “switching mode”.

Agendo sul pulsante Mode della matrice Gefen GTB-HD4K2K848-BLK si attiva la “switching mode”: vengono visualizzati tutti gli ingressi (1, 2, 3… 8) e la modalità di default “fast” (F).

i segnali High-Definition Multimedia Interface così come sono; per questo motivo la distanza di trasmissione è limitata a 15 metri (con segnali 4K x 2K@60 Hz), che sono comunque una bella prestazione per segnali di questo formato: diciamo pure un record. Dotata di otto ingressi e otto uscite HDMI 2.0, la matrice KanePro dispone anche di otto uscite S/PDIF indipendenti che permettono di estrarre i segnali audio dalle porte HDMI. La HDMX88-4K supporta risoluzioni video fino al 4K 4096 x 2160 @ 30/50/60 Hz, al 2560 x 1080 (60

Hz) con rapporto d’aspetto 21:9, al 1080p 3D in 16:9 e al 1920 x 1200 (60 Hz) in 16:10. La matrice garantisce inoltre il supporto dei formati audio Dolby Digital, DTS, DTS-HD, l’autenticazione HDCP 2.2 per i contenuti protetti e una facile gestione dell’EDID mediante dip-switch. Tutte le funzioni della KanexPro possono essere controllate via interfaccia grafica web, seriale RS-232, infrarossi o TCP/IP; l’operatore può gestire dette funzioni per mezzo degli indicatori grafici che compaiono su PC o su touch-panel.

Premendo i pulsanti Out -/+ si può selezionare un qualsivoglia ingresso, in questo caso il 5; agendo sui pulsanti In-/+ si può passare dalla modalità “fast” (F) alla “slow” (S).

GEFEN GTB-HD4K2K-848BLK, LA MATRICE CON L’ACCELERATORE

Particolarmente indicata per l’uso in ambito residenziale è la Gefen GTB-HD4K2K-848-BLK, una matrice 8 x 8 HDMI progettata per il montaggio a pannello o a muro: compatta e di aspetto sobrio e discreto, la Gefen trova facilmente posto dove lo spazio scarseggia o all’interno di ambienti domestici eleganti. Si tratta anche in questo caso di una matrice HDMI pura, che distribuisce i segnali senza operare conversioni di formato: la GTB-HD4K2K-848-

BLK può distribuire il segnale di otto sorgenti 4K Ultra HD verso altrettanti display. La matrice può essere gestita in molti modi diversi: mediante i pulsanti del pannello frontale, per mezzo del telecomando IR in dotazione (con l’eventuale ausilio dell’extender EXT-RMT-EXTIRN se la matrice è fuori portata ottica), via IP (LAN), attraverso controller RS-232, tramite protocolli Telnet o UDP, oppure utilizzando l’interfaccia web fornita dalla Gefen; il piccolo ma ben leggibile display del pannello frontale indica la configurazione matriciale impostata e i setting

La HDanywhere MHUB 4K con i tre “display receiver” forniti di dotazione: alimentati via PoE, i ricevitori accolgono le linee HDBaseT Lite pilotate dalla matrice e le convertono in formato HDMI. Un’immagine rendering della matrice HDanywhere MHUB 4K, dotata di telaio rack 1U in alluminio. Sul pannello posteriore (nell’immagine) si riconoscono i quattro ingressi HDMI, le tre uscite HDBaseT Lite e l’uscita HDMI.

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IP; la configurazione iniziale può essere semplificata grazie alle funzioni Discovery e Show-Me incluse nel software Syner-G, liberamente scaricabile dal sito della casa (http://www.gefen. com/synerg/). La Gefen GTBHD4K2K-848-BLK supporta le

risoluzioni video 4K DCI (4096 x 2160 a 24 o 30 Hz 4:4:4), 4K Ultra HD (3860 x 2160 a 60 Hz 4:2:0 o 30 Hz 4:4:4), 1080p Full HD e 1920 x 1200 WUXGA; la matrice garantisce altresì il trasferimento di standard e formati quali il 3D, il Deep Colour, il Dolby

True HD e il DTS-HD Master Audio. Un’altra particolarità della GTB-HD4K2K-848-BLK è la Fast Switching Technology (FST), una funzione software che velocizza le commutazioni, una sorta di acceleratore; all’argomento dedichiamo un box

di approfondimento (vedi). Il livello tecnologico qualitativo delle matrici presentate in questo servizio dimostra che la distribuzione dei segnali audio video è tutt’altro che un aspetto secondario, da prendere sottogamba. Serve a poco dotare

INTERVISTA CON IL PRODUCT MANAGER Alessandro Poretti, product manager di Lindy Italia, ci svela il suo punto di vista sul settore della distribuzione del segnale. Un settore in cui Lindy opera con una strategia particolare. Nella quale la relazione con i clienti ha un peso determinante.

Alessandro Poretti, product manager di Lindy Italia.

System Integrator Magazine - Nata in Germania nel 1932, la Lindy ha sempre puntato – oltreché sulla qualità del prodotto – sulla relazione con il pubblico, sul rispetto per il cliente. La qualità dei manufatti Lindy è garantita dalla certificazione ISO 9001:2008. Ammesso che sia possibile quantificarla, in che misura la relazione con la clientela contribuisce oggi, secondo lei, al successo aziendale? In misura del 50, del 40, del 30 per cento? Alessandro Poretti - Il mercato attuale è decisamente saturo di prodotti e soluzioni più o meno valide. Essere al passo con il progresso tecnologico e garantire sempre una qualità senza compromessi non basta più a dare al cliente la sicurezza necessaria per investire su un fornitore e creare una partnership. L’elemento decisivo per arrivare a una vera e propria simbiosi tra cliente e fornitore è coltivare il rapporto che si instaura tra le parti. Lindy ha sempre privilegiato quest’aspetto, facendone una pratica condivisa all’interno del team aziendale e portandola a essere importante almeno quanto la parte strettamente tecnologica… Quindi, dovendo fornire un dato, non esiterei a indicare il 50%. S.I.M. - La distribuzione dei segnali audio video si sta orientando sempre più verso l’IP (Internet Protocol). Come vede lei il futuro? Le matrici hardware saranno soppiantate dai sistemi di distribuzione su http o continueranno ad avere una loro ragion d’essere? A. P. - La distribuzione via IP ha una flessibilità per certi versi unica nel panorama della distribuzione audio video, ma deve fare i conti con la sempre maggiore richiesta di banda innescata dalla corsa all’aumento della risoluzione e dello spazio colore; questo rende quasi sempre necessaria una compressione del segnale (spesso impercettibile ma presente) che contribuisce a innescare il problema della latenza. Per il prossimo futuro quindi non penso che la corsa tra i sistemi IP e i sistemi con protocolli dedicati vedrà le due tecnologie alla pari. In definitiva dove occorre distribuire segnali non compressi con riproduzione in tempo reale il mondo IP non potrà ancora per parecchio tempo offrire soluzioni come quelle su fibra o sviluppate appositamente per queste applicazioni, come l’HDBaseT. S.I.M. - Lindy ha in catalogo anche dispositivi o sistemi per la distribuzione di segnale over IP o conta di averne nel prossimo futuro? A. P. - Lindy già propone una serie di soluzioni per la trasmissione via IP concepite per distribuire i segnali all’interno di impianti complessi quali i video wall o i sistemi di riproduzione multipunto su ampie superfici. A queste soluzioni si aggiungeranno presto tecnologie all’avanguardia come l’HDBaseT over IP. Tutti questi sistemi sono facilmente integrabili con le nostre matrici hardware e i nostri extender. S.I.M. - Una domanda in qualche modo collegata alle due precedenti: al momento le matrici hardware e quelle virtuali convivono abbastanza pacificamente e offrono ampia possibilità di scelta a system

integrator e installatori. Quali sono a suo avviso i pro e i contro di ciascuna tecnologia? A. P. - Come ho già detto la divisione è abbastanza netta e vede in vantaggio le matrici hardware per quanto riguarda le performance e la fedeltà di riproduzione. Le matrici virtuali, dal canto loro, sono sempre più diffusamente utilizzate per via della loro flessibilità, scalabilità e soprattutto della facilità di aggiornamento, che permette di stare al passo con lo sviluppo tecnologico e di salvaguardare (almeno in parte) l’investimento iniziale. S.I.M. - I prodotti Lindy rivelano una cura progettuale, oltreché costruttiva, notevolissima. Pensiamo per esempio al sistema di gestione dell’EDID della matrice Extender HDMI & IR 4x4 Cat 6, che consente di impostare 19 modalità/valori. Questo fa pensare che i vostri progetti siano frutto di una stretta relazione tra gli ingegneri Lindy e i clienti, i system integrator e gli installatori: questi, immaginiamo, fanno richieste specifiche, danno consigli e suggerimenti, mettono insomma a disposizione degli ingegneri tutta l’esperienza acquisita sul campo. È così? A. P. - Questa domanda fa direttamente eco alla prima: Lindy ha fatto della comunicazione con il cliente una priorità, traendone come beneficio un’enorme quantità di informazioni, di spunti e di suggerimenti che l’azienda utilizza per sviluppare nuovi prodotti. Per questo crediamo fermamente che il nostro catalogo rappresenti una miniera di informazioni per tutti gli specialisti che cercano ispirazione per i propri progetti e soluzioni ai problemi che devono affrontare nel lavoro.

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TECNOLOGIA

DISTRIBUZIONE AUDIO VIDEO | Le matrici per gli impianti di dimensioni contenute

Figura 3 - Un impianto di distribuzione realizzato attorno alla matrice HDanywhere MHUB 4K 431: se si utilizzano cavi Cat 6/7 (tratti verdi) è possibile inviare i segnali 4K Full HD fino a 40 metri di distanza; per una risoluzione 1080p la distanza può raggiungere i 70 metri.

PRODUTTORI E DISTRIBUTORI Produttore: Control4 - USA Distributore: Adeo Group S.p.A. - Via della Zarga, 50 - 38015 Lavis (TN) tel. 0461/248211 - www.adeoproav.it Produttore: Gefen, LLC - USA Distributore: Comm-Tec S.r.l. - Via Proventa, 90 - 48018 Faenza (RA) tel. 0546/622080 - www.comm-tec.it Produttore: HDanywhere - Regno Unito Distributore: Adeo Group S.p.A. - Via della Zarga, 50 - 38015 Lavis (TN) tel. 0461/248211 - www.adeoproav.it Produttore: KanexPro - USA Distributore: Exhibo S.p.A. - Via Leonardo da Vinci, 6 - 20854 Vedano al Lambro (MB) - tel. 039/49841 - www.exhibo.it Produttore: Lindy Electronik GmbH - Germania Distributore: Lindy Italia S.r.l. - Via Varesina, 126/B - 22079 Villa Guardia (CO) - tel. 031/484011 - www.lindy.it

La Gefen GTB-HD4K2K-848-BLK, matrice 8 x 8 HDMI progettata per il montaggio a pannello o a muro. Le operazioni di configurazione possono essere semplificate grazie al sofwtare Syner-G, scaricabile dal sito della casa madre. La matrice può essere gestita in diversi modi: mediante i pulsanti del pannello frontale o il telecomando IR, via IP (LAN) e controller RS-232, tramite protocolli Telnet e UDP, oppure utilizzando l’interfaccia web dedicata.

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l’impianto di eccellenti sorgenti e di display ad altissima risoluzione se poi si degrada il segnale costringendolo ad attraversare cavi troppo lunghi, switcher di scadente qualità e convertitori di formato mal costruiti. In questo senso quelli

che una volta erano considerati dispositivi ancillari, di servizio (le matrici, per l’appunto), assurgono a un’importanza e a una dignità quasi pari a quelle dei dispositivi principali. E forse potremmo anche togliere quel “quasi”.


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TECNOLOGIA

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Verso la distribuzione

semplificata

Una metamorfosi è in atto. La distribuzione dei segnali video si sta sempre più spostando verso il protocollo IP. Considerevoli i vantaggi rispetto alla tradizionale distribuzione matriciale: riduzione dei costi e semplificazione delle procedure di implementazione, possibilità di distribuire segnali 4K senza compressione, zero latenza e un orizzonte applicativo sterminato. Praticamente senza limiti

di Marco Galloni

L

a distribuzione dei segnali audio video sta cambiando. I system integrator e gli altri specialisti si stanno orientando verso la distribuzione su protocollo Internet (“over IP”). Con questo non vogliamo dire che le tradizionali matrici prodotte dai grandi marchi del settore non abbiano più ragion d’essere. Ci sono campi in cui questi dispositivi sono ancora la scelta migliore e continueranno a esserlo per chissà quanto tempo. Accanto alle grandi e spesso costose matrici proprietarie, però, si è aperta un’altra strada, o meglio un’autostrada, perché in effetti il trasferimento dei segnali su http somiglia al modo in cui noi umani ci spostiamo su queste grandi arterie: il percorso è già lì pronto e ben tracciato, la carreggiata è ampia e spaziosa, il traffico scorre veloce e a conti fatti il viaggio costa meno se paragonato alle trasferte su certe strade provinciali…

LA LINEA ZYPER4K

L’articolo che avete appena cominciato a leggere nasce da un lungo colloquio avuto con

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l’ingegner Matteo Nardini di Vivaldi Comm, la società che distribuisce in Italia i prodotti della ZeeVee, un’azienda americana specializzata in soluzioni per lo smistamento dei segnali su IP. Non esiste praticamente campo applicativo nel quale le proposte ZeeVee non possano essere utilizzate: dal corporate alla vendita al dettaglio su larga scala, dall’intrattenimento ai grandi eventi sportivi, dall’educazione alla sanità, dal settore governativo all’alberghiero di lusso. L’offerta prevede quattro famiglie di prodotti: la ZyPer, la ZvPro, la HDbridge2000 e la HDbridge3000. In questo articolo ci occuperemo quasi esclusivamente della ZyPer, concedendoci una rapida escursione nella ZvPro. La famiglia ZyPer è a sua volta suddivisa in tre linee: la ZyPer4K, la ZyPerHD e la ZyPerMX. La linea ZyPer4K è concepita per distribuire e condividere su reti Ethernet 10 Gb file video non compressi a 1080p o 4K/UHD, segnali audio digitali e analogici a 7.1 canali e dati per il controllo di periferiche via IR o RS-232; lo smistamento dei segnali

I PREZZI Z4KENCC1 Z4DECC1 ZyPerHD-E ZyPerHD-D ZMXENC1

1.899,00 € 1.899,00 € 1.041,00 € 1.139,00 € 1.286,00 €

può essere effettuato su rame o fibra ottica mediante moduli encoder/decoder ZeeVee e unità switch di tipo standard. In figura 1 vediamo una complessa configurazione che utilizza encoder/decoder ZyPer4K e uno switch ibrido 10 Gb. Questo impianto è in grado di distribuire il segnale di alcune sorgenti HDMI (laptop, lettori Blu-ray, videocamere PTZ…) verso un numero teoricamente infinito di display attraverso fibre single-mode/multimode o cavi in rame Cat 6a/7a. Gli encoder e i decoder ZyPer4K possono essere utilizzati anche in configurazione point-to-point per inviare il segnale di una sorgente HDMI verso un singolo display. Le distanze cui il segnale


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Figura 1 - Un impianto per la distribuzione su IP di segnali AV ad alta risoluzione realizzato mediante encoder/decoder ZyPer4K; è utilizzato anche uno switch a 10 Gb ibrido (rame più fibra ottica). Gli encoder/decoder ZyPer4K possono essere utilizzati anche per implementare configurazioni point-to-point (riquadro grigio in basso). può essere inviato dipendono dal medium di trasmissione: 100 metri se si utilizzano i cavi in rame, fino a 30 km se si ricorre alle fibre. Gli encoder/decoder ZyPer4K operano sullo stesso network cui sono connessi stampanti, telefoni VoIP, server e laptop, ma dal momento che gli encoder codificano i dati sotto forma di pacchetti Ethernet standard non esiste pericolo di interferenze.

LE VIRTÙ DELLA ZYPER4K

Durante il nostro colloquio l’ingegner Nardini

ha magnificato le virtù della linea ZyPer4K. L’ingegnere ha insistito in particolare sul fatto che i dispositivi ZyPer4K operano senza compressione, il che consente di trasferire segnali video con risoluzione fino a 4K/60, colore 4:4:4 e High Dynamic Range (HDR). In realtà, ha precisato Nardini, con i segnali 4K 4:4:4 viene introdotta una compressione 1:3 per consentire il trasferimento su rete 10 Gb dei 18 Gbps di banda passante propri di questo formato, ma si tratta di una compressione molto blanda, che comporta

Il pannello anteriore dell’encoder Z4KENCC1 (linea ZyPer4K): sono ben visibili l’ingresso HDMI (1.4) cui va collegata la sorgente di segnale e le porte Ethernet da connettere alla rete; queste ultime sono disponibili nelle due versioni 10 Gb e 1 Gb.

al massimo la perdita di un paio di frame; al di sotto del 4K 4:4:4 è invece garantita la compressione zero. Questo a sua volta comporta, ed ecco il secondo aspetto messo in evidenza dall’ingegnere, anche una latenza zero, dal momento che gli encoder non devono perdere tempo a convertire, comprimere ed effettuare altri processi sul segnale. La linea ZyPer4K supporta inoltre l’HDMI 2.0, l’HDCP 2.0/2.2, la funzione videowall fino a 5 x 5 display e il protocollo ExtremeUSB 2.0 (vedi box). Nell’impossibilità di elencare tutte le

Dal punto di vista fisico strutturale il decoder Z4KDECC1 è molto simile all’encoder della medesima linea ZyPer4K: ne vediamo qui il pannello posteriore, con la seriale RS-232 in bella vista e, sulla destra, l’uscita audio stereo analogica su mini-jack (assente nell’encoder).

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TECNOLOGIA

DISTRIBUZIONE VIDEO IP | Routing di segnale

L’USB IN VERSIONE ESTREMA

Due tra le molteplici applicazioni dell’ExtremeUSB: nell’educazione (sopra) il protocollo può essere utilizzato per inviare i comandi USB dal computer dell’insegnante a una o più lavagne interattive distanti fino a 100 metri; sotto, vediamo l’estensione usata in ambito sanitario per scambiare dati e comandi tra la stanza del radiologo e la sala TAC, che possono distare fino a 10 chilometri.

caratteristiche e le funzioni di questa linea ci limitiamo a ricordare ancora il supporto per le applicazioni KVM (keyboard, video, mouse), il sistema di protezione crittografica AES a 128 bit, la scalabilità e la flessibilità senza limiti delle configurazioni I/O e infine i supporti per il multi-view, per i sistemi di controllo di terze parti e per il “seamless switching”. Tutte queste funzioni e possibilità non devono far pensare a dispositivi complicati e difficili da usare. È vero il contrario: la ZyPer4K utilizza risorse di rete esistenti, si installa e si configura con semplici operazioni plugand-play, non richiede programmazione e garantisce una sensibile riduzione dei costi operativi.

SEGNALI AD ALTA DEFINIZIONE COMPRESSI

La linea ZyPerHD può essere considerata come una versione semplificata della ZyPer4K. Questa linea è concepita per distribuire e commutare su http segnali audio video ad alta definizione H.264 compressi (1080p/60), e qui sta la differenza più evidente rispetto Figura 2 - Schema di un sistema ZyPerHD per la distribuzione di segnali compressi ad alta risoluzione: i segnali di alcune sorgenti con uscita HDMI vengono codificati dagli encoder e distribuiti attraverso uno switch a 1 Gb verso un numero teoricamente infinito di display.

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La Universal Serial Bus (USB) è una delle interfacce più affidabili e diffuse. Però ha un limite: la corta gittata o portata, non superiore ai 3/5 metri, a seconda della versione; oltrepassato questo limite il segnale diventa troppo debole, per cui è necessario utilizzare degli hub attivi che ne incrementino il livello. Ma anche la soluzione degli hub presenta dei limiti: le specifiche USB prevedono il collegamento di un massimo di cinque hub. E se fosse necessario inviare i segnali USB a distanze maggiori o distribuirli verso un certo numero di locazioni, per esempio le aule di un istituto o le sale di un centro convegni? È qui che entra in gioco la ExtremeUSB, sviluppata e brevettata dalla Icron Technologies, una compagnia canadese specializzata nella produzione di tecnologie per l’estensione dei segnali video e USB; la ExtremeUSB, lo ricordiamo (vedi articolo), è supportata dai dispositivi ZeeVee serie ZyPer4K. È proprio nella gittata o portata, di gran lunga superiore a quella della USB convenzionale, il principale punto di forza della ExtremeUSB: la Icron parla di 500 metri su cavi in rame Cat X e di 10 chilometri su fibra. La ExtremeUSB è compatibile con numerosi protocolli e media di comunicazione, tra i quali Ethernet, Wi-Fi, LAN, wireless, powerline e DisplayPort. Tecnologia di tipo plug and play che non richiede driver software, ExtremeUSB lavora con i più diffusi sistemi operativi, come Windows, Mac OS X, Linux, ed è dotata di algoritmi per l’eliminazione degli errori di trasmissione. Al momento sono circa un milione i dispositivi ExtremeUSB utilizzati in tutto il mondo nei settori più critici e delicati, dove stanno dimostrando grande affidabilità: dal consumer all’industria, dal medicale al militare.

alla ZyPer4K. Per implementare un sistema ZyPerHD è sufficiente utilizzare tanti encoder e decoder quanti sono le sorgenti di segnale e i display da pilotare, più un comune switch Ethernet a 1 Gb. La figura 2 mostra una rete ZyPerHD capace di distribuire i segnali di alcune sorgenti HDMI verso un numero teoricamente infinito di display; a differenza della ZyPer4K, la ZyPerHD utilizza unicamente

cavi in rame di categoria 5 o 6 (niente fibre ottiche), per cui la distanza massima cui possono essere inviati i segnali è di circa 100 metri. I dispositivi ZyPerHD possono anche essere utilizzati in configurazione point-topoint per codificare un segnale video a 1080p e inviarlo a un singolo display. Gli ZyPerHD, che possono distribuire anche dati di controllo e segnali audio analogici, vengono gestiti


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e configurazione, elevate prestazioni e una grande flessibilità. I dispositivi della linea ZyPerMX garantiscono codifiche video H.264/ MPEG-4 e audio LPCM/AAC con un bitrate in uscita di 2 – 30 Mbps.

ABBASSO LA LATENZA!

UNA PANORAMICA DEI PRODOTTI ZEEVEE La latenza, cioè l’intervallo di tempo con cui un sistema di distribuzione risponde agli stimoli, può essere un problema serio. L’ingegner Nardini di Vivaldi Comm ha fatto l’esempio di un centro congressi in Ciad su cui è intervenuto per ovviare ai lunghi tempi di latenza di cui soffriva il vecchio impianto di distribuzione installato in sede. Gli effetti erano piuttosto pesanti: mancati sincronismi, ritardi nel labiale, problemi nella traduzione simultanea... I sistemi ZeeVee, in particolare quelli della serie ZyPer4K, sono concepiti proprio per risolvere problemi del genere. Nardini ha precisato che con l’espressione “latenza zero” si deve in realtà intendere un ritardo inferiore al frame, poiché la vera latenza zero si ha solo con un leggero passaggio per il nero; se si desidera una commutazione “seamless” si perdono uno o due frame. La maggior parte dei sistemi concorrenti, ha aggiunto Nardini, comprimono il segnale per farlo viaggiare sulla rete a 10 Gb, il che provoca ritardi di trasferimento proporzionali al tasso di compressione. I sistemi ZeeVee non comprimono il segnale o lo comprimono in modo blando, così da ridurre i problemi di latenza. Nella compressione video sono utilizzati degli algoritmi che intervengono su ciascun fotogramma. In figura vediamo una sequenza di compressione che utilizza tre algoritmi denominati I-frame, P-frame, B-frame e caratterizzati da diversi tassi di compressione. Nell’I-frame il fotogramma è pienamente descritto, non richiede altri fotogrammi per poter essere decodificato: la compressione è molto contenuta e di conseguenza lo spazio occupato nel disco o sulla rete IP è considerevole. Nel P-frame, o algoritmo predittivo, il fotogramma contiene solo le parti di immagine che sono cambiate rispetto al fotogramma precedente: il tasso di compressione è maggiore rispetto all’I-frame. Nel B-frame o algoritmo bi-predittivo, infine, il fotogramma può contenere parti di immagine appartenenti sia al fotogramma precedente sia al successivo: in questo caso la compressione è massima e lo spazio occupato sul disco o sulla rete minimo.

mediante il software Maestro, che gira su piattaforma ZyPerMP (Management Platform); la piattaforma è altresì dotata di un’estensione API che permette di utilizzare sistemi di controllo di terze parti. La linea ZyPerHD supporta il PoE (cosa che la ZyPer4K non fa), il video-wall fino a 4 x 4 e l’HDCP v2x. Gli encoder e i decoder ZyPerHD sono in grado di decodificare flussi video con bitrate fino a 30 Mbps e hanno tempi di latenza compresi tra i 60 e i 90 mS.

l’encoder alla LAN, i setting IP possono essere configurati automaticamente da un server DHCP o manualmente in modalità statica; la linea ZyPerMX supporta connessioni dati multicast e unicast UDP e RTP: in multicast la linea è in grado di servire un numero praticamente illimitato di dispositividestinatari. ZeeVee presenta la ZyPerMX come la soluzione ideale per quelle applicazioni in cui sono richiesti rapidi tempi di installazione

Vediamo adesso alcuni dispositivi appartenenti alle linee sopra descritte. Nella ZyPer4K troviamo la coppia Z4KENCC1/ Z4KDECC1: si tratta rispettivamente di un encoder e di un decoder per segnali video 4K senza compressione e a latenza zero capace di distribuire i segnali su fibra o su cavi Cat 6a. L’encoder è dotato di un ingresso HDMI 1.4 con HDCP 2.0, di una coppia di ingressi audio a livello linea, di due porte Ethernet (una 10 Gbit e una 1 Gbit) e di un I/O per IR; il parco connettori del decoder è praticamente identico, fatta eccezione per la porta HDMI, che in questo caso è un’uscita. Anche nella linea ZyPerHD troviamo una coppia trasmettitore/ricevitore, costituita dall’encoder ZyPerHD-E e dal decoder ZyPerHD-D. I due dispositivi sono progettati per distribuire segnali video Full HD con compressione H.264 (fino a 30 Mbps) e latenza tra 60 e 90 mS. A differenza della coppia Z4KENCC1/Z4KDECC1, l’encoder ZyPerHD-E e il decoder ZyPerHD-D distribuiscono il segnale solo su cavi Cat 6a e supportano il Power over Ethernet (PoE). L’encoder è dotato di un ingresso HDMI 1.4, di una seriale RS232 e di una porta Ethernet 1 Gb; il decoder dispone di uscita HDMI 1.4, di seriale RS-232, di porta Ethernet 1 Gb e di un’uscita audio analogica su jack stereo da 3,5 mm. Ancora un decoder, lo ZMXENC1 della linea ZyPerMX: dotato di porta Ethernet 1 Gb e di ingresso HDMI, è progettato per codificare in H.264/MPEG-4 AVC e distribuire segnali

LA DISTRIBUZIONE SU RETE LAN

L’ultima linea della famiglia ZyPer è la ZyPerMX, pensata per la codifica e la distribuzione di segnali video su reti locali (LAN); la ZyPerMX supporta risoluzioni fino a 1080p Full HD e 1920 x 1200 @ 60 Hz. In figura 3 vediamo un’applicazione della ZyPerMX: gli encoder di questa serie sono dotati di web server integrati che consentono l’accesso alle funzioni e ai parametri di configurazione; i web server garantiscono anche un facile upgrade del firmware. Una volta connesso Figura 3 - Tre sorgenti ad alta definizione con uscita HDMI distribuiscono il segnale attraverso una Local Area Network (LAN): nello schema sono utilizzati tre encoder e tre decoder ZeeVee della serie ZyPerMX; i dispositivi della linea ZyPerMX supportano risoluzioni video fino a 1080p Full HD.

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TECNOLOGIA

DISTRIBUZIONE VIDEO IP | Routing di segnale

Encoder ZMXENC1 della linea ZyPerMX, il pannello anteriore: questo dispositivo è specializzato nella codifica H.264/MPEG-4 AVC di segnali video e nella loro distribuzione su LAN; lo ZMXENC1 supporta risoluzioni fino a 1080p Full HD e 1920 x 1200 @ 60 Hz. Lo ZvMXE: la sigla sta per Media eXperience Engine, come si legge nella scritta serigrafata sul dispositivo. Si tratta di un set-top-box IP ad alte prestazioni che riceve dalla rete flussi audio video nei formati H.264/MPEG-2/MPEG-4 e li rende disponibili su uscita HDMI per pilotare display e monitor TV. Il set-top-box ZvMXE supporta numerosi tipi di programmi IPTV.

video su LAN. Lo ZMXENC1 è dotato di web server e può essere configurato mediante DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) o indirizzi IP statici. Da segnalare infine un dispositivo fuoriserie, nel senso che non appartiene alle linee succitate: è lo ZvMXE, un set-top-box IP ad alte prestazioni che supporta i tre principali formati HD, l’H.264, l’MPEG-2 e l’MPEG-4.

Figura 4 - Un impianto di distribuzione costituito da quattro streaming player ZyPerMX e ZvPro, da uno switch IGMPcompatibile (Internet Group Management Protocol) e da quattro set-top-box ZvMXE che pilotano altrettanti display o monitor TV.

L’uso dello ZvMXE è semplicissimo, come si vede in figura 4: è sufficiente collegare alla rete la porta Ethernet attraverso uno switch IGMP-compatibile (Internet Group Management Protocol), l’uscita HDMI al display o al monitor TV ed è subito possibile guardare i programmi; lo ZvMXE riconosce automaticamente gli streaming player ZyPerMX e ZvPro connessi alla rete, che vengono così inseriti nella configurazione; eventuali canali o lettori streaming possono essere aggiunti manualmente; la selezione in remoto dei canali avviene grazie ai comandi IP. Concludiamo con una riflessione di carattere più filosofico/astronomico che tecnologico. L’avvento dei sistemi di distribuzione su IP comporta una sorta di rivoluzione copernicana. L’ingegner Nardini parla di “concetto di matrice distribuita” (vedi box): la matrice cessa di essere il centro dell’universo (leggi: l’impianto di distribuzione) ed è proiettata nelle periferie, viene per così dire essa stessa distribuita attraverso le infinite vie dell’IP. Le potenzialità e le funzioni matriciali, ne consegue, vengono accelerate e moltiplicate in modo esponenziale. Solo il tempo ci farà comprendere appieno le conseguenze di una simile rivoluzione.

LA MATRICE: DISTRIBUITA È MEGLIO Così l’ingegner Matteo Nardini di Vivaldi Comm riassume i punti di forza delle matrici virtuali o distribuite: 1. Espandibilità illimitata 2. Costituite unicamente da ingressi e uscite connessi a un’infrastruttura LAN, le matrici sono virtuali, non risiedono in nessun luogo fisico 3. Non richiedono accessori quali extender HDBaseT e simili 4. Possono essere asimmetriche e di qualsivoglia formato (8 x 8, 3 x 17, 11 x 14…) 5. Nel caso della linea ZeeVee ZyPer4K offrono la funzione multi-view, utile in regia o in sala di controllo (più ingressi possono essere visualizzati contemporaneamente su un’unica uscita).

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RISPARMIO ENERGETICO | Le macchine MyDATEC per un’abitazione ad alta efficienza energetica INFO www.mydatec.it

Riqualificazione

energetica

Un’attenta opera di ristrutturazione ha reso un’abitazione privata a più piani realmente efficiente dal punto di vista energetico, grazie all’impiego di quattro macchine MyDATEC di cui tre SMART H e una SMART V in sinergia con la soluzione AcquAria DUO per la produzione di acqua calda sanitaria di Nicola De bello

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l tema dell’efficientamento energetico ha reso i cittadini sempre più attenti e sensibili nei confronti delle soluzioni abitative capaci di ridurre significativamente consumi ed emissioni, rispettando l’ambiente. Un edificio ad elevata efficienza energetica consente infatti di ridurre sensibilmente gli sprechi, tenendo accuratamente sotto controllo la quantità di energia consumata ed ottimizzando l’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili.

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L’importanza della questione è tale che la Legge di bilancio (legge n. 232 del 11 dicembre 2016) ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 il cosiddetto “Ecobonus”, il quale prevede detrazioni fiscali fino al 65% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio per spese sostenute a partire dal 6 giugno 2013. In particolare, l’erogazione degli incentivi fiscali previsti per l’Ecobonus riguarda interventi relativi a: • Riduzione del fabbisogno energetico

per il riscaldamento • Miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi) • Installazione di pannelli solari • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale Un risparmio energetico realmente efficace è ottenibile soltanto a patto che la realizzazione di un edificio dall’elevata efficienza energetica sia un punto cardine per i progettisti già a partire


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La Smart V, qui sopra, è una delle quattro macchine MyDATEC utilizzate per l’adeguamento energetico dell’abitazione.

PREMESSA E SCELTA DELLE MACCHINE MYDATEC

Proprietario di una villa bifamiliare che si sviluppa su una superficie totale di 380 mq, sin dall’avvio dei lavori l’architetto Montagna ha voluto affrontare il processo di ristrutturazione focalizzando l’attenzione proprio sull’esigenza di realizzare una casa realmente efficiente da un punto di vista energetico. “Il comune denominatore da cui siamo partiti per i lavori di ristrutturazione riguardava l’obiettivo di ottenere una casa dall’elevata efficienza energetica e che fosse svincolata dall’allacciamento al gas. Da qui, lo step successivo consisteva nella valutazione degli impianti offerti sul mercato che potessero effettivamente rispondere a quest’esigenza, ma subito ci siamo resi conto che le aziende capaci di fornire risposte chiare e sicure su quanto offerto non erano molte. In MyDATEC invece, abbiamo trovato fin da subito

spiegazioni esaustive e un ottimo rapporto tra costi ed efficienza offerta. Sulla base delle esigenze relative alla metratura del nostro edificio, sono state acquistate 4 macchine MyDATEC, di cui 3 SMART H e 1 SMART V in sinergia con la soluzione AcquAria DUO per la produzione di acqua calda sanitaria”.

TEMPI E FASI DI IMPLEMENTAZIONE DI UNA MACCHINA MYDATEC

“In questo progetto di ristrutturazione la parte progettuale è stata affidata all’architetto Marco Risi che, per la parte estetica ha collaborato attivamente con Marco Poncellini, mentre da un punto di vista ingegneristico e di impiantistica è stato necessario contattare MyDATEC per valutare l’adeguatezza delle macchine al tipo di involucro. Una volta scelte le soluzioni, le abbiamo inserite all’interno del progetto per valutare accuratamente gli aspetti tecnici relativi al sito

dalle fasi iniziali, in cui diventa fondamentale analizzare componenti e materiali adeguati per ottenere il miglior risultato in termini di prestazioni. È stato proprio questo l’obiettivo che si è prefissato sin dall’inizio dei lavori di ristrutturazione l’architetto Giovanni Montagna, titolare di Sinopia, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti per restauro di opere d’arte, decorazione e ristrutturazione.

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO | Le macchine MyDATEC per un’abitazione ad alta efficienza energetica

composta da due unità abitative, entrambe poste all’interno dello stesso corpo di fabbrica, per un totale di 380 mq distribuiti su 3 piani fuori terra. In base alle esigenze relative ad una superficie così estesa, sono state implementate 4 macchine MyDATEC: un modello SMART H destinato ad un’area predisposta a diventare una SPA, un modello SMART V con AcquAria DUO per la produzione di acqua calda sanitaria per la gestione delle esigenze dell’alloggio secondario ed infine due SMART H posizionate nel sottotetto per servire l’alloggio padronale. Fin dall’ inizio del progetto è stato necessario verificare attentamente con il termotecnico l’adeguatezza delle macchine all’involucro avendone scelto uno molto performante (cappotto in lana di roccia da cm 18 sulle pareti perimetrali e da 20 cm sul tetto). Con le macchine MyDATEC abbiamo potuto evitare la costruzione di una centrale termica esterna che avrebbe implicato dei costi significativi: le macchine sono state installate all’interno dell’abitazione in zona mansardata/ sottotetto e in vani di servizio senza alcun tipo di problema e ottimizzando in questo modo il percorso delle tubazioni. Mi fa piacere sottolineare che le tempistiche MyDATEC relative alla consegna dei materiali, al montaggio e alla messa a punto delle macchine sono risultate addirittura più veloci di quanto fossero le reali esigenze del cantiere. Infatti, a patto che la fase progettuale venga affrontata con cura e precisione, il montaggio e la messa in opera delle macchine è un’operazione davvero velocissima, con un impatto assolutamente ridotto sulle tempistiche complessive del progetto.

Sopra e nella pagina precedente, alcune immagini dell’abitazione riprese prima e dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione; la superfice complessiva è di 380 mq. di installazione e alla posa e al passaggio dei tubi. Sinopia s.a.s. ha avuto un ruolo fondamentale nella scelta di tutti i materiali necessari alla ristrutturazione. Oltre infatti ad impianti dalle elevate prestazioni, sono stati scelti materiali tecnici non convenzionali proposti, scelti e forniti da Sinopia, a partire dall’isolamento termico a cappotto realizzato in lana di roccia,

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per passare a materiali di rivestimento tecnici ed estetici, protettivi, pitture ad elevata pulibilità, pitture antibatteriche, sigillanti, resine. Ciò ha richiesto anche un’accurata selezione di artigiani da coinvolgere nel progetto, dal momento che servivano figure specializzate e preparate all’utilizzo di materiali non convenzionali. Dal punto di vista strutturale, la villa è


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Per l’avvio del funzionamento è richiesto ovviamente un po’ più di tempo, ma in questa fase siamo stati seguiti da MyDATEC in modo puntuale e ora tutto funziona alla perfezione. I tempi di esecuzione dei lavori di ristrutturazione e installazione delle macchine ha richiesto all’incirca 1 anno e mezzo, tempistiche quindi assolutamente in linea con gli standard per una superficie di 380 mq”.

BENEFICI E VANTAGGI DERIVANTI DALL’UTILIZZO DI UNA MACCHINA MYDATEC

“Il più grande beneficio che non mi aspettavo di ottenere da queste macchine è quello relativo all’uniformità della temperatura e alla totale assenza di correnti o vortici d’aria anche in prossimità delle bocchette di aerazione. Il rumore legato al loro funzionamento è praticamente impercettibile e ho riscontrato una qualità altissima dell’aria interna con la totale assenza di qualsiasi cattivo odore. Aprire le finestre è diventato oramai solo un piacere da concedersi durante la bella stagione e non più una necessità. Anche al mattino, appena svegli, l’aria è sempre fresca e pulita e non si avverte quella sgradevole sensazione di aria viziata. Soprattutto in cucina si possono apprezzare i vantaggi di questo sistema: dal momento che la nostra cucina fa parte di un unico grande ambiente a giorno, è importante che l’odore del cibo sparisca in pochissimo tempo senza ristagnare né diffondersi nelle altre camere. Il grado di soddisfazione è massimo anche per gli aspetti relativi alla gestione e alla manutenzione delle macchine, operazioni che possono essere svolte in maniera molto semplice e pratica grazie al fatto di averle in casa a portata di mano.

Qui a fianco, una delle due unità Smart H installate nel sottotetto dell’abitazione e utilizzate per l’alloggio padronale. Infine, un aspetto che mi sembra rilevante e che a molti potrebbe interessare è quello relativo alla implementazione o meno con fonti di calore aggiuntive. Personalmente ho scelto di abbinare ad ogni macchina una fonte di riscaldamento a pellet o a legna per due motivi: per usufruire di un’integrazione alternativa di riscaldamento e per potenziare le prestazioni delle macchine MyDATEC

nei periodi dell’anno in cui si registrano temperature più rigide. Quest’anno, per esempio, durante il mese di gennaio le temperature sono state quasi sempre sotto lo zero e di notte scendevano spesso a -10°; grazie all’integrazione del caminetto a legna, il funzionamento delle macchine si è rivelato perfetto e non abbiamo mai rinunciato al comfort termico all’interno dell’abitazione”.

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