System Integrator Magazine #18 - OCT 2018

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MAGAZINE

PARTNER DI ®

18 Ottobre 2018

Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Surveillance

ISSN 2384-9649

CAVI DI CATEGORIA L’evoluzione della tecnologia, i prodotti più interessanti

IN QUESTO NUMERO

TRAINING

• I corsi di formazione

ATTUALITÀ

CONTROLLO A/V

Spedizione in abbonamento postale - Trimestrale - € 1,90 Free copy

Un autunno pieno di novità” end-to-end” firmate RTi

VIDEOPROIEZIONE

Canon amplia la gamma Xeed WUX con nuovi vpr a Laser e lampada

CUSTOM INSTALLATION Da Vogel’s, la nuova gamma di supporti per LED Wall

• ILLUMINOTRONICA 2018 • NEC Roadshow 2018 • Adeo Custom Experience #2

PRODOTTI

• Panasonic, nuovi vpr Laser DLP single-chip • Vogel’s, supporti per LED videowall • Shure Microflex Advance, array microfonici per conferenze • HANNspree, la gamma di display touch Open Frame • Panasonic, i nuovi display 4K serie EQ1 • RTI, soluzioni “end-to-end” • Apart PREZONE1, il preamplificatore rivoluzionario • Wisdom Audio Advanced Architectural Loudspeakers

PANASONIC

Entry level ma di alto profilo: arrivano i nuovi display 4K da 43 a 86 pollici della serie EQ1

www.simmagazine.it

• Lindy, obiettivo puntato sulla serie KVM


è

controllo integrato Hardware consolidato con una Piattoforma Software-Based

standard network switch

audio

video

controllo

terze parti

amplifiers & loudspeakers

cameras & end-points

processing

devices

Q-SYS consolida i processori hardware audio, video e controllo in una piattaforma nativa software-based. Inoltre un moderno scripting engine ed alcuni plug-in consentono il controllo di apparati di terze parti

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Editoria

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MAGAZ

Home&Buildin

g Automation

- Audio&Video

Solutions

- Digital Signag

e - Energy

INE

PARTN ER

DI ®

18 Ottobre 2018

Saving - Survei

llance

ISSN 2384-964

9

CAVI DI CA TEGORIA

L’evoluzione

della tecnol

CONTROLL O A/V

tti più interes

VIDEOPROIE ZIONE

Canon amplia la gamma con nuovi Xeed WUX vpr a Laser e lampada

santi

in abbonament o postale

Spedizione

PANASONIC ma di

Entry level

alto profilo:

arrivano i

nuovi display

4K da 43

a 86 pollici

www.simma

IN QUESTO

TRAINING

della serie

EQ1

gazine.it

NUMERO

• I corsi di formazio

CUSTOM INSTA LLATION

Da Vogel’s, la nuova gamma di supporti per LED Wall

- Trimestrale

- € 1,90 Free

copy

Un autunno pieno di novità” end-to-end” firmate RTi

ogia, i prodo

ATTUALITÀ

ne

• ILLUMIN OTRONI • NEC Roadsho CA 2018 • Adeo Custom w 2018 Experience #2

PRODOTTI

• Panason ic, nuovi vpr Laser DLP single-ch ip • Vogel’s, supporti per LED videowall • Shure Microfl ex Advance microfonici , per conferen array ze • HANNsp ree, la gamma di display touch Open Frame • Panason ic, i nuovi display 4K serie EQ1 • RTI, soluzion i “end-toend” • Apart PREZON E1, il preampli ficatore rivoluzion • Wisdom ario Audio Architectural Advanced Loudspeakers • Lindy, obiettivo puntato sulla serie KVM

Un settore in grande fermento

I

mesi autunnali sono caratterizzati sempre da un grande fermento che nel nostro settore si traduce in numerose manifestazioni, fiere, presentazioni, meeting aziendali...

Il tutto organizzato dalle aziende allo scopo di presentare i propri prodotti, le novità di catalogo, le nuove tecnologie. Questo fascicolo di System Integrator è particolarmente ricco in tal senso, è sufficiente uno sguardo al sommario del numero qui a fianco per rendersi conto della mole di informazioni riguardanti nuovi prodotti riportate sulle pagine

In questo numero... ATTUALITÀ

04 News

Le novità del mercato

06 Training/Formazione I corsi dei prossimi mesi

10 ILLUMINOTRONICA 2018 FieraBologna

29-30 novembre - 1 dicembre

12 NEC Roadshow 2018 In contatto con le novità

del marchio giapponese

14 Adeo Custom Experience #2

4K nativo di NEC, capace di raggiungere valori di luminosità elevatissimi, dichiarati dalla casa in ben 40.000 lumen. Anche Panasonic, protagonista da sempre nel settore della videoproiezione, Laser e non, non sta certo a guardare, avendo presentato recentemente un modello con tecnologia 3 chip DLP e risoluzione 4K+ da 20.000 Lumen e due Laser Single Chip WUXGA da 8.500 e 12.000 Lumen compatti e maneggevoli che vanno ad ampliare la ricca gamma SOLID SHINE. Di tutto questo e molto altro parliamo sulle pagine di questo numero autunnale di System Integrator Magazine che vi invitiamo a leggere con attenzione, dandovi appuntamento a gennaio con la prossima edizione invernale, già in fase di realizzazione... l.nicolucci@homecomfort.it

con i responsabili

dell’azienda trentina

PRODOTTI

18 Panasonic

I nuovi vpr single chip DLP

Laser SOLID SHINE compatti

20 Vogel’s

Supporti per LED videowall

22 Shure

Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via di Priscilla, 57A 00199 Roma Tel/fax. 06.85.35.32.05 www.simmagazine.it

Segreteria di Redazione Marina Nicolucci segreteria@simmagazine.it Grafica e impaginazione Chiara Tosatti grafica@homecomfort.it Web design Michela Moccia grafica@homecomfort.it

30 RTI

Sistemi di controllo professionali

32 Apart

PREZONE1, il preamplificatore “rivoluzionario”

34 Wisdom

Advanced Architectural Loudspeakers

38 Lindy Gli extender modulari KVM

APPROFONDIMENTI

42 Canon Xeed WUX

La nuova gamma di vpr Laser e lampada di Canon

46 Packedge

PE-08I - Distributore di rete

TECNOLOGIA

50 Networking

I cavi di categoria

conferenze

54 Risparmio energetico

26 HANNspree

Product Marketing Manager

array microfonici per

touch Open Frame

è una pubblicazione Luxury Media Solutions S.r.l.

display 4K “entry level”

Shure Microflex Advance,

La nuova gamma di display

Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it

Serie EQ1, disponibili i nuovi

Aggiornanento professionale

che seguono: a cominciare dalla nuova gamma di vpr Laser Xeed WUX di Canon o dall’impressionante 3 Chip DLP Laser

28 Panasonic

Pubblicità segreteria@simmagazine.it Collaborano con System Integrator Magazine Nicola De bello, Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Paolo Neri, Sara Poletto, Paolo Radice, Marco Ventimiglia, Carlo Vincenzi Stampa, allestimento e confezione PRESSUP S.R.L., Via Caduti sul Lavoro, 01036 Zona Industriale Settevene VT www.pressup.it

A colloquio con Paolo Tagliabue, della Divisione xStorage di Eaton Italia

Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di ottobre 2018 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846

03


ATTUALITÀ

NEWS • Le novità del mercato Anticipazioni, tendenze, approfondimenti dalle aziende

PANASONIC

Panasonic PT-RQ22K, 3 chip e Laser per il 4K+ Il Panasonic PT-RQ22K è il proiettore con tecnologia SOLID SHINE DLP 3 chip caratterizzato dalle stesse dimensioni del PT-RZ21K WUXGA, già best-seller in Europa. Panasonic Business presenta un modello di videoproiettore a laser-fosforo 4K+, concepito per eventi live, mostre, rental ed installazioni permanenti: il PT-RQ22K è il nuovo proiettore SOLID SHINE DLP da 3 chip, caratterizzato dalle stesse dimensioni del PT-RZ21K WUXGA, il modello ad alta luminosità best-seller in Europa (con oltre 500 unità vendute in nove mesi dal rilascio). Grazie all’esclusiva tecnologia pixel shifting, il nuovo RQ22K offre un numero di pixel sullo schermo superiore rispetto ai proiettori a laser 4K tradizionali e assicura immagini straordinariamente nitide e realistiche. Progettato per scenari professionali dove è essenziale un’affidabilità assoluta, il PT-RQ22K integra un doppio motore per la sorgente di luce ed è in grado di passare istantaneamente a un segnale video di riserva qualora la sorgente principale si arresti.

Le ruote al fosforo termoresistenti e i moduli laser allo stato solido producono vivide immagini 4K+, con caratteristiche di luminosità, contrasto e accuratezza leader del settore. Inoltre, il vpr Panasonic supporta lo standard BT.2020 e la riproduzione di contenuti video HDR Premium. Il PT-RQ22K, già disponibile per l’acquisto, è dotato di una connessione DIGITAL LINK 4K a cavo singolo ed è compatibile sia con la scheda di interfaccia 12G-SDI (ET-MDN12G10) recentemente lanciata da Panasonic, sia con l’intera gamma di ottiche DLP™ da 3 chip già in commercio. business.panasonic.it

LG

LG OLED Canyon, spettacolo a Berlino

Dopo il successo ottenuto al CES di Las Vegas, anche in occasione di IFA 2018 LG Electronics ha dato vita all’interno del suo stand all’LG OLED Canyon, un’installazione immersiva ed esclusiva che sfrutta la tecnologia e flessibilità dei business display LG Electronics. Il “canyon” curvo, lungo circa 27 metri, è formato da 246 business display LG OLED, disposti in una configurazione concava e convessa in grado di offrire ai visitatori un’esperienza di immersione visiva unica nel suo genere. La realizzazione di questa sorprendente installazione è stata possibile grazie alla tecnologia OLED di LG e, in particolare, alla serie “Open Frame” OLED Signage da 55” (Serie EF5), che permette di piegare e flettere i display per riprodurre fedelmente le forme degli ambienti naturali. All’interno dell’LG OLED Canyon sono stati riprodotti cinque paesaggi naturali, esempi di alcune delle più grandi meraviglie del mondo, come il ghiacciaio Columbia in Alaska (U.S.A.) o le cascate dell’Iguazù, al confine tra Argentina e Brasile. L’esperienza risulta così immersiva grazie alla innovativa tecnologia OLED che permette di accendere o spegnere completamente ogni singolo pixel, dando nuova vita ai colori e creando un infinito contrasto ottimizzato, perfetto per contenuti “ad alta dinamicità”. www.lgbusiness.it

OPTOMA

Optoma ML1050ST, il LED ultracompatto

Il proiettore LED ultra-portatile ML1050ST è stato progettato con un obiettivo a focale corta per renderlo ancora più flessibile per riunioni, presentazioni o film in viaggio. Con un peso di soli 420 g, questo minuscolo proiettore è dotato di un lettore multimediale, di un altoparlante incorporato, di un visualizzatore office nativo, di uno slot per schede microSD e di una connessione USB. L’ingresso HDMI consente la connessione ai dispositivi più recenti oppure

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è possibile fare presentazioni in modalità wireless da un dispositivo mobile utilizzando l’app gratuita HDCast Pro e l’adattatore USB wireless opzionale. Grazie alla lente a tiro corto è possibile proiettare un’immagine impressionante di 100” da poco più di un metro di distanza. Ciò consente di collocare il proiettore più vicino al muro, riducendo le ombre in modo da poter presentare con maggiore facilità e sicurezza. www.optoma.it


www.simmagazine.it

PRASE

PANASONIC

Rane presenta Terminal 1010x

Panasonic, nuove telecamere di rete

Rane Terminal 1010x porta l’Esperienza DSP ad un altro livello con un intuitivo pannello frontale che consente agli utenti di controllare 10 ingressi bilanciati per Mic/Line/+48V e 10 uscite. Sono inoltre disponibili 6 porte RAD Plus PoE flessibili per collegare il breakout box ai pannelli dei controlli remoti da muro e 4 porte logiche universali GPIO per dispositivi esterni come sistemi di allarme, sensori, luci, proiettori, ecc… Terminal 1010 vanta inoltre uno slot per una scheda DANTE™ 32x32 opzionale per la connessione di rete. Infine una porta di espansione aumenta ad un massimo di 512x512 canali I/O collegando a cascata fino a 32 unità TERMINAL 1010x aggiuntive. Nessuna rete è troppo grande per il 1010x. www.prase.it

Panasonic introduce le telecamere WV-S2550L, WV-S2250L e WV-S1550L, che con i 5 Mp di risoluzione sono perfette per le applicazioni che richiedono affidabilità e massima efficienza. Il marchio giapponese aggiunge alla gamma i-PRO Extreme tre nuove telecamere da 5 Megapixel. I modelli WV-S2550L, WV-S2250L e WV-S1550L sono perfetti per le applicazioni che richiedono affidabilità, efficienza e prestazioni estreme. Ogni unità offre un ricco corredo di tecnologie intelligenti, esclusive di Panasonic, quali iA, Auto VIQS, visione notturna a colori e supporto di H.265/SmartCoding. Tutte le telecamere sono dotate di certificati di crittografia caricati in modo sicuro da Panasonic, al fine di proteggere il sistema di videosorveglianza dagli accessi non autorizzati. Inoltre, la tecnologia proprietaria Secure Communication è conforme alle normative GDPR, a garanzia della sicurezza e protezione dei dati registrati. L’adozione della tecnologia Smart Coding H.265 riduce l’occupazione di banda in modo intelligente, in media fino al 95%, rispetto a H.264, consentendo registrazioni prolungate e occupando meno spazio di archiviazione. Infine,l’algoritmo di analisi delle ROI (Region of Interest) con encoding (Auto VIQS) rileva il movimento nell’immagine e comprime le aree più statiche al fine di ridurre il volume di dati trasmessi, mantenendo inalterata la qualità dell’immagine. business.panasonic.it

SONY

I Laser firmati Sony Sono iniziate le spedizioni in tutta Europa dei vpr VPL-FHZ90L e VPL-FHZ120L, la line-up di proiettori laser di Sony Professional Solutions Europe. Sony Professional Europe annuncia l’avvio delle spedizioni in tutta Europa della propria line-up di proiettori laser. Il nuovo VPL-FHZ120L (12.000 lm) è finora il modello della casa giapponese con la luminosità più elevata, realizzato per soddisfare le esigenze di ambienti di grandi dimensioni, come sale conferenze, aule universitarie, auditorium, ma anche musei e altre attrazioni per visitatori su larga scala. Il VPL-FHZ90L (9.000 lm) è ideale, invece, per ambienti sia di grandi che di medie dimensioni. I nuovi proiettori sono ora disponibili nel vecchio continente e hanno destato un notevole interesse da parte dei rivenditori, con circa 100 pre-ordini già inviati, chiaro sintomo di una domanda specifica e di una clientela sempre più esigente. I VPL-FHZ120L e VPL-FHZ90L utilizzano un pannello LCD di nuova generazione con una resistenza alla luce migliorata. Il primo usa un compensatore ottico per realizzare un contrasto elevato in grado di offrire una luminosità stabile e una qualità dell’immagine alta con riproduzione del colore vivace. Inoltre, l’esclusivo laser Z-Phosphor Sony utilizza un laser blu come sorgente di luce, accanto a un sistema ottico 3LCD per ottenere lo spettro completo della luce e un colore RGB continuo e cristallino. pro.sony.eu

OPEN DAY BIAMP Prase Media Technologies dedica alle novità Biamp due open day per illustrarne e metterne alla prova le molte caratteristiche in un vero ambiente conference. Gli appuntamenti da segnare in agenda sono: giovedì 11 ottobre, Roma presso Holiday Inn Rome Aurelia martedì 30 ottobre, Milano presso la sede di Epson Italia (Cinisello Balsamo). Entrambe le giornate inizieranno alle ore 10.00 e si concluderanno alle ore 17.30 e saranno intervallate da due momenti di approfondimento e dimostrazione pratica, uno alla mattina alle 11 e uno al pomeriggio alle 15.00. La partecipazione ai due eventi è gratuita previa iscrizione obbligatoria compilando l’apposito form d’iscrizione dell’appuntamento a cui si vuole partecipare. Maggiori dettagli e informazioni al sito: www.prase.it. Iscrizioni: www.prase.it/eventi/

CAMBIO SEDE PER NEC ITALIA NEC Italia Display Solutions Division ha trasferito i propri uffici e dal 1° settembre scorso l’indirizzo dell’azienda è: Via Cornaggia, 58 - I-20092 – Cinisello Balsamo (MI) Tel: +39 02/48415 1 - Fax: +39 02/48414 409 info.necdisplay-it@emea.nec.com

05


ATTUALITÀ

TRAINING • I corsi di formazione OTTOBRE - DICEMBRE 2018

CORSI DI FORMAZIONE FINO A DICEMBRE 2018 in contesti particolari, oggetto della parte 7 della

Costo: 300 € (iva inclusa)

norma CEI 64-8, evidenziando per differenza

Durata: 2 giorni

le prescrizioni normative rispetto all’impianto

Calendario corsi:

elettrico “ordinario”. Sono esclusi gli ambienti

Novembre: 5 - Santa Palomba (RM)

Dato il numero limitato di postazioni è necessaria

ospedalieri per i quali valgono prescrizioni

Novembre: 19 - Vuittone (MI)

la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage

particolari e oggetto di un corso specifico (Impianti

nella sezione formazione.

elettrici nei locali medici).

ABB - www.abb.com

Requisiti: conoscenze di base sulla progettazione CORSI KNX ENTRY LEVEL

degli impianti elettrici della norma CEI 64-8.

Introduzione ai sistemi di building automation

Durata: 3 ore

ABB i-bus® KNX

Calendario corsi:

Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus

Ottobre: 10 - Forlì (FC)

ABB i-bus KNX per realizzare l’installazione,

AVE

www.ave.it/it/professionisti/corsi-professionisti Per permettere a tutti i professionisti di rimanere sempre informati sulle continue novità e soluzioni

®

la programmazione e la messa in servizio di sistemi

SOFTWARE E-DESIGN

adottate, Ave è attenta nel proporre dei corsi

di controllo degli edifici.

Configurare quadri elettrici

formativi dedicati a tutti gli addetti ai lavori.

Costo: 200 € (iva inclusa).

Grazie a questo corso il partecipante sarà in grado

Il calendario corsi non è ancora disponibile.

Durata: 2 giorni.

di preparare distinte base e offerte commerciali

Calendario corsi:

su numerosi prodotti ABB di Bassa Tensione e

CORSO DOMOTICA BASE

Ottobre: 4 - Santa Palomba (RM)

saprà configurare i quadri elettrici di distribuzione,

Il corso DOMOTICA BASE è gratuito ed è aperto

Ottobre: 23 - Vittuone (MI)

sottodistribuzione e automazione della serie ArTu

ad un massimo di 8 installatori (per ogni data).

ed E-Power.

Programma:

CORSO BASE CERTIFICATO KNX

Durata: 3 ore

Il corso si propone di illustrare nel dettaglio i

Installazione, configurazione e messa in servizio

Requisiti: per seguire le esercitazioni pratiche

principi di base della tecnologia AVEBus con

di impianti ABB i-bus® KNX

il partecipante dovrà essere dotato di PC su

diversi esempi pratici applicativi. Durante il corso

Fornire ampie conoscenze di base della

cui avrà precedentemente installato il software.

verranno presentati i vari dispositivi AVEBus

tecnologia bus KNX per realizzare l’installazione, la

Conoscenza sulla progettazione dei quadri di

(Trasmettitori, moduli di uscita, attuatori dimmer,

programmazione e la messa in servizio di impianti

Bassa Tensione.

attuatori tapparelle, termoregolazione, ecc...) e la

KNX. Al termine del corso è previsto un esame per

Calendario corsi:

loro programmazione tramite software dedicato

diventare KNX Partner certificati con pubblicazione

Ottobre: 11 - Santa Palomba (RM)

SFW-BSA. Verranno spiegati gli scenari base e

sul sito dell’associazione.

la programmazione del dispositivo di controllo

Costo: 1300 € (iva inclusa).

PROGETTARE RIDUCENDO

carichi art. 53AB-ECO. Saranno, inoltre, fornite

Durata: 5 giorni.

I CONSUMI ENERGETICI

le istruzioni installative dei prodotti AVEBus dalla

Calendario corsi:

Gli incentivi fiscali che valorizzano il progetto

predisposizione degli impianti alle verifiche degli

Novembre: 5 - Santa Palomba (RM)

elettrico

stessi. Durante il corso i partecipanti utilizzeranno

Novembre: 19 - Vittuone (MI)

Partendo dalle nuove normative di legge in essere

dei pannelli cablati per interagire con il docente.

saranno presentate le soluzioni progettuali migliori

È necessario che, durante il corso, ogni

CORSO WEB SERVER KNX

per valorizzare verso l’utente finale i reali risparmi

partecipante abbia con se il proprio PC.

Fornire ampie conoscenze sui sistemi ABB

energetici ottenuti permettendo la classificazione

Durata: circa 7 ore

inerenti al Web Server KNX

dell’impianto come un impianto efficiente.

Il costo degli spostamenti da e per la sede del

Panoramica generale web-server eibPort:

Durata: 3 ore

corso saranno a carico dei partecipanti.

caratteristiche tecniche e funzionalità;

Calendario corsi:

Calendario corsi:

- le interfacce di visualizzazione: Control L,

Ottobre: 18 - Napoli

Novembre: 7 - Sede AVE, Rezzato (BS)

Control S, CubeVision; - progettazione con eibPort;

KNX PLUS

- creazione delle pagine tramite editor Control L;

Programmazione avanzata sui dispositivi ABB

- creazione della visualizzazione CubeVision;

a maggiore funzionalità

- JobEditor e funzionalità avanzate;

Acquisire le tecniche di programmazione dei

- gestione utenti e accessi.

dispositivi KNX con funzioni Avanzate.

BTicino organizza corsi di formazione di tre

Durata: 1 giorno

Progettazione e messa in servizio di un impianto

diverse tipologie, determinati da un diverso livello

Calendario corsi:

che contempli le seguenti funzionalità:

di approfondimento, dedicati ai professionisti

Ottobre: 5 - Vittuone (MI)

Illuminazione: ConfortTouch 8136, PriOn 634x, DALI

che vogliono entrare in contatto o approfondire

Gateway DG/S 1.16.1 e controllo carichi SE/S 3.16.1

la conoscenza del mondo BTicino. Per maggiori

CEI 64-8 PARTE 7

Sicurezza: terminale di zona MT/S 4.12.2M

informazioni sul corso contattare la sede regionale di

Progettazione e realizzazione degli impianti

Riscaldamento/Raffrescamento: termostato 6138 e

Bticino o il funzionario tecnico commerciale di zona.

secondo la parte 7 della norma CEI 64-8

attuatore FCA/S 2.1

Approfondimento delle tematiche di sicurezza,

Funzioni logiche: modulo applicativo ABL/S 2.1

CORSI ONLINE

progettazione e realizzazione degli impianti elettrici

Regolazione di luminosità

Per l’iscrizione al corso è necessario effettuare

06

BTICINO

www.bticino.it - www.bticinoacademy.it


www.simmagazine.it

il login tramite il pulsante in alto a destra

CORSO INTERMEDIO VIDEOCITOFONIA BUS

Calendario corsi:

“MyBTicino”. Qualche giorno prima dell’evento

Analisi dei sistemi tradizionali BPT a BUS: X1

Novembre: 20 - Sesto al Reghena (PN)

verrà inviata una mail con le indicazioni e il link per

e XIP. Sistemi a KIT. Sistemi a blocco singolo

partecipare al corso. Il corso viene erogato tramite

e multiblocco. Programmazione manuale e

NORMATIVE EUROPEE APPLICATE

una piattaforna web esterna a BTicinoAcademy

via software PCS/XIP. Analisi catalogo BPT e

ALLE PORTE E CANCELLI AUTOMATICI

che supporta i PC Windows (nelle versioni Vista,

accessori. Prove pratiche con dispositivi reali.

Corso a pagamento di formazione sulla Direttiva

7, 8, 8.1,10) e Mac OS (da 10.7 a 10.11) e i tablet

Calendario corsi:

Macchine e in particolare sulle normative di

o smartphone Android (da 3.0 in poi) e iOS (dalla

Ottobre: 11 - Sesto al Reghena (PN)

riferimento EN 13241-1 applicata ai cancelli

8.0 in poi).

Novembre: 22 - Sesto al Reghena (PN)

motorizzati e EN 16005 applicata alle porte

LIVING NOW SMART: MESSA IN FUNZIONE

CANCELLI A BATTENTE E SCORREVOLI

Calendario corsi:

In questo corso online è previsto un approfondimento

Guida alla scelta del prodotto in funzione dei dati

Dicembre: 5 - CAME Treviso

relativo alla messa in servizio delle funzioni smart

di progetto e della normativa di riferimento.

della nuova serie civile Living Now.

Viene illustrata la proposta CAME per questa

CORSO AVANZATO ANTINTRUSIONE

Calendario corsi:

famiglia di prodotti ed i limiti di impiego.

Corso sull’offerta antintrusione. Analisi delle

Ottobre: 8 ore 17.00 - 18.00

Calendario corsi:

centrali antintrusione filari e via radio, dei prodotti

Ottobre: 5 - CAME Treviso

e delle loro caratteristiche. Approfondimento sul

automatiche pedonali.

UPS MODULARI AD ALTA EFFICIENZA

software di configurazione delle centrali.

In questo corso online è previsto un approfondimento

CORSO AVANZATO SISTEMI IP360

Calendario corsi:

relativo agli UPS modulari ad alta efficienza.

VIDEOCITOFONIA

Ottobre: 26 - Sesto al Reghena

Calendario corsi:

Corso tecnico pratico sul sistema Videocitofonico

Ottobre: 15 ore 17.00 - 18.00

FULL IP (IP360) e analisi dei dispositivi ad

CORSO AVANZATO BARRIERE STRADALI

esso correlati. Requisiti minimi: è possibile

E CHIUSURE INDUSTRIALI

PROGETTARE E REALIZZARE

la partecipazione al corso a chiunque abbia

Corso tecnico su barriere stradali e chiusure

UN’INFRASTRUTTURA DI RETE DIGITALE

conoscenze elettriche e informatiche da un

industriali. Guida alla scelta del prodotto in funzione

MULTISERVIZIO

minimo di 5 persone ad un massimo di 15.

dei dati di progetto e della normativa di riferimento.

In questo corso online è previsto un approfondimento

Calendario corsi:

È possibile la partecipazione al corso a chiunque

relativo alla progettazione e realizzazione di

Ottobre: 12 - Sesto al Reghena

abbia conoscenze elettriche di base da un minimo

un’infrastuttura di rete digitale multiservizio nell’ambito

Novembre: 23 - Sesto al Reghena

di 5 persone ad un massimo di 10. Calendario corsi:

residenziale. Calendario corsi:

DOMOTICA INTERMEDIO

Ottobre: 22 ore 17.00 - 18.00

Corso tecnico pratico sulla domotica CAME

Ottobre: 19 - CAME Treviso

DOMOTIC 3.0 attraverso lo sviluppo di un INTERRUTTORI DIFFERENZIALI:

progetto reale, analisi dei dispositivi domotici,

APPROFONDIMENTI

caratteristiche e installazione.

In questo corso online è previsto un approfondimento

Calendario corsi:

relativo agli interruttori differenziali.

Novembre: 8 - Sesto al Reghena (PN)

Calendario corsi:

COMELIT - www.comelitgroup.com

Comelit Training School è il programma didattico aziendale rivolto a installatori elettrici, architetti, progettisti e professionisti. Un’ampia offerta

DOMOTICA AVANZATO

formativa, organizzata a cadenza settimanale

Corso tecnico pratico sulla domotica CAME

nella sede di Rovetta (BG), questi corsi specifici

DOMOTIC 3.0 attraverso lo sviluppo di un progetto

uniscono ai contenuti teorici l’applicazione

reale, analisi dei dispositivi domotici a catalogo,

pratica. Comelit realizza video tutorial online

caratteristiche e installazione. Escludendo le prime

multilingue disponibili sul canale YouTube

www.came.com/it/azienda/formazione

due ore, dove il partecipante deve mettere in

aziendale grazie ai quali gli utenti possono seguire

Grazie a un efficace approccio didattico,

pratica da solo le sue conoscenze, il docente del

la programmazione dei prodotti. Completano

il team dedicato di formatori training@came forma

corso esegue a video tutti i passaggi in modo che i

l’offerta, i corsi organizzati in tutta Italia presso le

il professionista affinché sia in grado di proporre

partecipanti possano capirli ed eseguirli a loro volta.

sedi delle agenzie commerciali. Il calendario dei

soluzioni progettate su misura per il cliente

Calendario corsi:

corsi sarà organizzato a seconda delle richieste.

e per le sue specifiche esigenze. Le attività di training

Novembre: 9 - Sesto al Reghena (PN)

Ottobre: 29 ore 17.00 - 18.00

CAME - www.came.it

VIDEOCITOFONIA SIMPLEBUS TOP

hanno svolgimento presso la sede di Came Service a Dosson di Cassier, in provincia di Treviso e presso la

CORSO MASTER DOMOTICA

sede Came-BPT a Sesto al Reghena, in provincia di

Corso tecnico pratico per installatori esperti

Pordenone e hanno la durata di 1 giorno.

del sistema CAME DOMOTIC 3.0. Dando

VIDEOCITOFONIA VIP SYSTEM

per appurato quanto appreso sia al corso

Concetto base dei sistemi VIP.

Evoluzione dei sistemi citofonici e videocitofonici.

PORTE AUTOMATICHE PEDONALI

INTERMEDIO che al corso AVANZATO e la

Corso sull’automazione per porte pedonali, battenti

conoscenza installativa avanzata dei partecipanti,

VIDEOSORVEGLIANZA

e scorrevoli. Guida alla scelta del prodotto in base

verranno approfondite le funzionalità del sistema.

Introduzione alla TVCC (telecamere, ottiche,

alle caratteristiche di transito e la tipologia del varco.

È possibile partecipare solo dopo aver frequentato

trasmissione, DVR, telemetria, IR); presentazione

Calendario corsi:

il corso AVANZATO 08TTP-2, da un minimo di 5

della gamma analogica e digitale Comelit; esempi

Novembre: 11 - CAME Dosson (TV)

persone ad un massimo di 15.

di progettazione e realizzazione di impianti TVCC;

07


ATTUALITÀ

TRAINING • I corsi di formazione

concetti sulle reti IP; telecamere analogiche

Giorno 2: 09:30 - 17:30

DMC-STREAMING

vs telecamere IP/Megapixel; esempi pratici di

Differenze sostanziali tra Integration Design e APEX.

Durata: 1 giorno

programmazione telecamere analogiche ed IP;

Panoramica prodotti integrabili con RTI.

Questo è un corso di livello intermedio progettato per

DVR (Digital Video Recording); NVR (Network

APEX: interfacciamento verso terzi.

coloro che eseguiranno e supporteranno pienamente

Video Recording); esempi pratici configurazione

Test di certificazione Dealer autorizzato.

un progetto DigitalMedia, tra cui configurazione del

DVR/NVR; software di gestione (RasPlus & iNEX).

Calendario corsi:

sistema, diagnostica, test e reporting.

Ottobre: 25 - 26 - Sede Comm-Tec

Questo corso non ha prerequisiti.

AUTOMAZIONE DOMESTICA

Calendario corsi:

Regole fisiche (estensione, assorbimento); regole

Novembre: 30

logiche di programmazione (analisi approfondita); analisi dettagliata dei dispositivi; presentazione Serial Bridge e Planux Manager; verifica sperimentale delle conoscenze teoriche acquisite,

CRESTRON - www.crestron.eu

l corsi Crestron hanno svolgimento presso la sede di Crestron Italia di Cernusco sul Naviglio (MI).

con particolare riferimento alle diverse tipologie

GEWISS PROFESSIONAL

di comandi inviabili sul bus (singolo modulo,

CORSO CTI-P101

zona, scenario, etc.) e alle diverse tipologie di

È aperto a tutti coloro che vogliono programmare

carico; realizzazione in laboratorio di soluzioni

i sistemi e che hanno una minima conoscenza

I corsi sono conformi alle regole stabilite

domotiche; semplici con integrazione su pannelli

di logica digitale e programmazione. Massimo

dall’associazione internazionale KNX per

di comando e comando da remoto; configurazione

di 2 partecipanti per società. Il numero totale

programma, durata e materiale consegnato.

e programmazione dei dispositivi; integrazione

di partecipanti al corso è 8. Qualora non venga

Numero partecipanti: max 12 persone. L’iscrizione

dei sistemi.

raggiunto il minimo numero di 4, Crestron Italia si

ai corsi è riservata a chi ha già avuto esperienze

riserva il diritto di cancellare la sessione. È necessario

installative, anche con altre tecnologie domotiche.

ANTINTRUSIONE

avere con sé un computer le cui caratteristiche

Per maggiori informazioni visitate www.knx.org.

Cenni alle normative vigenti in materia di impianti;

verranno indicate all’iscrizione. La partecipazione

antintrusione; presentazione dei dispositivi Comelit;

al corso CTI-P101 è sottoposta all’acquisto di un

CLK1 PRIMA PARTE

realizzazione di un impianto antintrusione completo.

sistema demo a scelta fra i kit speciali in promozione

In questa prima parte del corso per diventare

presenti sul listino di Crestron Italia. L’ordine del kit

KNX Partner vengono affrontati tutti gli aspetti

deve essere inviato prima della data scelta del corso.

necessari alla comprensione dei fondamenti della

Durata: 3 giorni

tecnologia KNX.

Calendario corsi:

Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

Novembre: 21

Calendario corsi:

COMM-TEC - www.comm-tec.it

L’iscrizione ai corsi gratuiti avviene tramite il sito www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti.

www.gewissprofessional.com

Ottobre: 2 - 3 - Calcinate (BG) CTI-SG SMART GRAPHICS TRAINING

Novembre: 13 - 14 - Calcinate (BG)

Durata: 2 giorni CORSO HDL BUSPRO LIVELLO BASE

È un corso a livello principiante per coloro che

CLK1 SECONDA PARTE

Presentazione Aziende; Panoramica Prodotti

richiedono una facile configurazione e controllo

Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software

Configurazione Impianto; Programmazione Base

della domotica di lusso.

per la configurazione chiamato ETS. Il corso si

Integrazione RTI-BUSPRO; Integrazione

• Creare un sistema residenziale di base

rivolge a System integrators o installatori avanzati

CASATUNES-BUSPRO.

Crestron Studio.

che abbiano una comprovata padronanza dei

Calendario corsi:

• Aggiungere e configurare i dispositivi nel sistema.

concetti di base della domotica e della building

Novembre: 22 - Sede Comm-Tec

• Manipolare i percorsi di origine in modo

automation. È possibile iscriversi al solo esame

che corrispondano al sistema. CORSO HDL BUSPRO LIVELLO AVANZATO Presentazione Aziende; Panoramica Prodotti

• Informazioni necessarie per indirizzare l’interfaccia utente per l’utente finale.

KNX: in quel caso verrà fornita in anticipo la documentazione del corso per prepararsi in maniera autonoma all’esame finale.

Configurazione Impianti multi gateway;

Prerequisiti: completamento dei corsi online

Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

Programmazione Avanzata; Configurazione reti e filtri

Crestron Studio.

Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame

subnet; Integrazione cablato - wireless; Presentazione

Calendario corsi:

finale per il rilascio del certificato di KNX Partner.

Hotel System e configurazione base; Integrazione

Novembre: 13

Calendario corsi:

RTI-BUSPRO; Integrazione CASATUNES-BUSPRO;

Ottobre: 2 - 3 - 4 - Lastra a Signa (FI)

Integrazione COOLAUTOMATION-BUSPRO;

NVX DESIGN AND NETWORKING

Ottobre: 16 - 17 - 18 - Calcinate (BG)

Integrazione KNX-BUSPRO

Durata: 2 giorni

Novembre: 27 - 28 - 29 - Calcinate (BG)

Calendario corsi:

• Fondamenti dell’architettura di rete per NVX.

Novembre: 23 - Sede Comm-Tec

• Progettare un sistema con NVX e XiO Director. • Indirizzamento multicast nella progettazione

PROGRAMMATORI DI TECNOLOGIE RTI Corso di 2 giorni completi comprendenti: Giorno 1: 09:30 - 17:30 Presentazione Aziende e panoramiche prodotti. APEX installazione e configurazione apparati.

della rete. • Configurazione dello switch di rete per una corretta distribuzione NVX. • Come aggiungere dispositivi NVX e creare domini all’interno di XiO Director.

INTERMARK SISTEMI

www.intermark.it/corsi-ed-eventi/ L’offerta formativa Intermark Sistemi è sempre più completa e aggiornata. Segui i corsi ed eventi

Tipi e uso macro avanzate.

Calendario corsi:

per aggiungere nuovo valore al tuo know-how

Grafica e programmazione.

Gennaio 2019: 21

tecnologico con le soluzioni di controllo più innovative

08


www.simmagazine.it

Calendario corsi:

e le tecnologie multimediali più attuali per i tuoi progetti.

Ottobre: 11 - Campodarsego c/o Training Center Elvox

CORSO AMX PROGRAMMER 1

Ottobre: 25 - Catania c/o Location da definire

Formazione tecnica sugli strumenti e le conoscenze indispensabili allo sviluppo e all’integrazione dei sistemi AMX. Verranno presentati e studiati gli

Ottobre: 23 - Palermo c/o Ufficio Regionale

VIMAR - www.vimar.com

I corsi base sono gratuiti e si tengono su tutto il

Dicembre: 6 - Campodarsego c/o Training Center Elvox CORSO AVANZATO BY-ALARM

Il corso è destinato agli installatori che vogliano

ambienti di sviluppo richiesti in un sistema AMX:

territorio, quelli avanzati sono a pagamento e si

TPDesign per la creazione delle grafiche dei touch

svolgono presso le sedi Vimar di Marostica VI e

panel, NetLinx Studio per la programmazione delle

Campodarsego PD.

unità di controllo, altri applicativi di supporto alla

Controllare su www.vimar.com/it/it/event

Il corso prevede la conoscenza dei concetti base

CORSO BASE BY-ME

programmazione dei principali dispositivi.

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti

Durata: 1 giorno

e/o sistemi che si approcciano alla domotica per la

Calendario corsi:

programmazione. Durata: 4 giorni Calendario corsi: Novembre: 6 - Sede Intermark Sistemi, Roma

prima volta.

approfondire la conoscenza e la programmazione del nuovo sistema antintrusione By-alarm. riguardanti il sistema di antintrusione By-alarm e la

Novembre: 27 - Marostica c/o Training Center Vimar

Durata: 4 ore PRASE Prase Media Technologies offre ai professionisti del settore AV, progettisti e architetti un ricco calendario di eventi formativi, corsi di certificazione e webinar dedicati alle molte tecnologie distribuite. Tutte le informazioni e le indicazioni sull’iscrizione sono disponibili sul sito

Calendario corsi:

CORSO BASE VIDEOCITOFONIA DUE FILI PLUS

Novembre: 6 - Palermo c/o Ufficio Regionale

e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla

Novembre: 8 - Catania c/o Location da definire

videocitofonia 2 Fili.

Novembre: 13 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

Durata: 4 ore

Novembre: 27 - Roma c/o Uffici Business Center

Calendario corsi:

Ottobre: 24 - Campodarsego c/o Training Center Elvox

Dicembre: 13 - Campodarsego c/o Training Center Elvox CORSO AVANZATO CLIMA&ENERGY

BIAMP TESIRA OPENDAY

Programmare un impianto Domotico

Una giornata gratuita aperta a tutti i professionisti

con Easytool Professional

le tecnologie Biamp Tesira. In particolar modo i due open day saranno occasione per scoprire la soluzione microfonica da soffitto con tecnologia beamtracking™ della serie TCM-1 e per testare

Ottobre: 15 - Vimercate c/o Ufficio commerciale Novembre: 8 - Campodarsego c/o Training Center Elvox Novembre: 19 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

www.prase.it.

del settore che desiderano conoscere e testare

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-me per quanto riguarda clima e gestione energia attraverso il software EasyTool Professional.

Novembre: 20 - Palermo c/o Ufficio Regionale Novembre: 22 - Catania c/o Location da definire CORSO AVANZATO VIDEOCITOFONIA DUE FILI PLUS Programmare un impianto videocitofonico 2 fili Plus e gestirlo con Save Prog

Il corso affronta la programmazione di un impianto

la trasmissione audio video su rete 4K60 di

Durata: 1 giorno

di videocitofonia 2 fili Plus attraverso la targa e

TesiraLUX.

Calendario corsi:

successivamente la gestione avanzata con software

Ottobre: 3 - Marostica c/o Training Center Vimar

Save Prog.

Novembre: 20 - Marostica c/o Training Center Vimar

Durata: 1 giorno

Calendario corsi: Ottobre: 11 - Roma

Calendario corsi:

Ottobre: 30 - Milano CORSO AVANZATO BY-ME

Novembre: 6 - Campodarsego c/o Training Center Elvox

UPGRADE YOUR CONFERENCE

COMFORT, EFFICIENZA ENERGETICA

Upgrade Your Conference Roadshow – Progetto

Programmare un impianto Domotico

e Set-Up di una Sala Conferenza, un calendario di

con Easytool Professional

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

e/o sistemi che si approcciano per la prima volta ai

apprendere la programmazione e la gestione di un

sistemi di videosorveglianza.

impianto domotico By-me attraverso il software

Durata: 4 ore

EasyTool Professional.

Calendario corsi:

sei incontri in tutta Italia dedicato ad approfondire le molte e diverse sfaccettature tecnologiche legate alla progettazione e configurazione di una sala per video conferenza. Dalla valutazione architettonica e acustica della sala, all’integrazione con i sistemi di web-conferencing, in ogni incontro integratori e progettisti potranno apprezzare e mettere alla prova le tecnologie perno di una soluzione per meeting room. La partecipazione è completamente gratuita, previa iscrizione alla tappa d’interesse. Calendario tappe:

Durata: 2 giorni

Novembre: 15 - Bologna Novembre: 20 - Roma Novembre: 27 - Napoli Novembre: 29 - Bari

Ottobre: 9 - Palermo c/o Ufficio Regionale

Calendario corsi:

Ottobre: 11 - Catania c/o Location da definire

Ottobre: 2 - Frascati c/o Hotel Villa Mercede

Ottobre: 26 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

Ottobre: 17 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

Novembre: 22 - Campodarsego c/o Training Center

Ottobre: 24 - Marostica c/o Training Center Vimar

Elvox

Novembre: 20 - Frascati c/o Hotel Villa Mercede Dicembre: 5 - Vimercate c/o Ufficio commerciale Dicembre: 12 - Marostica c/o Training Center Vimar

CORSO AVANZATO TVCC Programmare e gestire un impianto TVCC Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

Novembre: 8 - Noventa di Piave (VE) Novembre: 13 - Milano

CORSO BASE TVCC

CORSO BASE BY-ALARM

approfondire la programmazione e la gestione di un

Il corso è destinato agli installatori che vogliano

impianto di videosorveglianza.

approfondire la conoscenza e la programmazione del

Durata: 6 ore

nuovo sistema antintrusione By-alarm.

Calendario corsi:

Durata: 4 ore

Novembre: 7 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

09


ATTUALITÀ

EXPO • Design & Retail e Smart Spaces per ILLUMINOTRONICA 2018 INFO Illuminotronica, Segreteria Organizzativa - Tel. 02/210111271 - www.illuminotronica.it - servizi@illuminotronica.it

ILLUMINOTRONICA 2018 Appuntamento in Fiera, a Bologna, per ILLUMINOTRONICA 2018, mostra convegno per il mercato dell’integrazione, in programma dal 29 novembre al 1° dicembre di Nicola De bello

ILLUMINOTRONICA 2018 QUANDO: 29-30 novembre, 01 dicembre 2018 DOVE: Fiera di Bologna - BolognaFiere, padiglione 19 Ingresso Ovest Costituzione Piazza della Costituzione 5, 40127 Bologna BO

A

meno di due mesi dal via, ILLUMINOTRONICA, in programma il 29-30 novembre e l’1 dicembre 2018 a BolognaFiere, si presenta come una fiera internazionale focalizzata sul nuovo mercato dell’integrazione. L’Internet of Things è la leva che farà crescere a doppia cifra il mercato delle “home&building technologies”. L’evento è promosso da ASSODEL, Associazione Distretti Elettronica Italia, il principale riferimento dell’industria

010

elettronica e delle nuove tecnologie in Italia. La novità 2018 sarà lo Smart Retail, argomento molto attuale, è di grande interesse per il mondo della progettazione e della system integration (Audio/Video/Lighting/Control), come spazio privilegiato di sperimentazione delle nuove tecnologie per la creazione di customer experience.

PROGETTARE SPAZI A MISURA D’UOMO

Uno dei focus del 2018 è ripensare, progettare e gestire

gli Smart Spaces: fisico e digitale si stanno ricombinando e stanno trasformando gli spazi che abitiamo cambiando il modo di vivere, di lavorare e di fruire del tempo. Tra i convegni dedicati, si segnalano: Human Centric Spaces: lo spazio 4.0 è a misura d’uomo e di business? Migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro e il benessere delle persone attraverso la progettazione e l’integrazione delle nuove tecnologie. Obiettivo del talk

show: dare all’audience una serie di esempi pratici e spunti di metodo per poter applicare i principi del 4.0 e dell’IoT sia sul patrimonio immobiliare di nuova costruzione, che sull’esistente. Comunicare il vantaggio del monitoraggio e della tecnologia anche su patrimoni esistenti. Valorizzare l’approccio umanocentrico agli spazi di lavoro e di recettività. Verrà presentato il caso di ristrutturazione del palazzo di Varignana con committenza e progettazione a confronto, in collaborazione con: CRIF,


www.simmagazine.it

Politecnica e Vem Sistemi Giovedì 29 novembre, ore 10.00 Target: ingegneri, system integrator, architetti, facility manager. Design & Retail: tecnologia per creare esperienze immersive La rivoluzione digitale trasforma l’esperienza del consumatore. Sistemi di digital signage, diffusione audio, illuminazione e sistemi di gestione e automazione sono componenti molto importanti nel mondo retail, per la user e digital experience, a maggior ragione se integrati nelle piattaforme di analisi e di aggregazione dei dati. In collaborazione con AILD, AVIXA e SIEC. Venerdì 30 novembre, ore 16.00 Target: progettisti, architetti, retailer, aziende del commercio

LA FORMAZIONE CON LA SMARTPRO ACADEMY

Tanti i percorsi di aggiornamento professionale e le occasioni di confronto tra esperti, case history e pubblico, come talk show, tavole rotonde, arene, aree demo, esercitazioni pratiche, che punteranno all’impatto (positivo) delle nuove tecnologie

nella nostra vita quotidiana, che si parli di corretta illuminazione, tutela della privacy, autonomia della persona, benessere o qualificazione professionale. Gli esperti della SmartPRO ACADEMY presenti in fiera saranno: Fabio Gatti, IoT System Engineer – ASSODEL (Associazione Nazionale Distretti Elettronica – Italia) Patrizia De Masi, Lighting designer – AILD (Associazione Italiana Lighting Designer) Luca Vitti, Consulente Elettrico - NT24. Inoltre in collaborazione con KNX Italia ed EnOCEAN, oltre ai corsi di formazione in

programma, sono presenti aree dimostrative nell’area espositiva

APPLICATION PANNEL E DEMO AREA PER BUILDING MANAGEMENT Pannelli dimostrativi dedicati alla gestione e al controllo degli impianti di un edificio 4.0 - per es. Soluzioni ideali per realizzare la giusta luce per il giusto ambiente e il giusto comfort, così come applicazioni e prodotti per il comfort climatico negli ambienti terziari. Oltre a demo operative in scenari appositamente ricreati per rispondere alle esigenze e

alle richieste dei clienti finali e dei partner, con l’obiettivo di condividere contenuti di valore, mettendo al primo posto il coinvolgimento degli stessi partecipanti. Ed anche una vera e propria Control Room: un sistema di comando e controllo che integra un’ampia gamma di discipline come la sicurezza antincendio, il rilevamento delle intrusioni, il controllo degli accessi, la videosorveglianza, i sistemi di annunci pubblici, i display informativi, i sistemi di automazione degli edifici, fornendo un punto centrale attraverso il quale tutti i vari avvisi possono essere monitorati.

GEWISS A ILLUMINOTRONICA 2018 È firmata GEWISS l’innovativa gamma di dispositivi a LED dalla forma esagonale, brevettata e progettata per offrire performance elevate in qualsiasi contesto, sia indoor che outdoor. È dalla perfezione dell’esagono - forma regolare che racchiude al suo interno altre forme - insieme a una modularità componibile, che GEWISS ha tratto ispirazione per realizzare ESALITE, la gamma di apparecchi per illuminazione a LED che offre performance elevate sia in ambienti indoor che outdoor. Connubio perfetto fra perfezione ingegneristica e design, anche nelle condizioni applicative più estreme, ESALITE è stato ideato per essere potenzialmente indistruttibile e con un lunghissimo ciclo di vita. La gamma è disponibile in sette diverse taglie di flusso luminoso, quattro ottiche in tecnopolimero (30°, 60°, 90°, ellittica) e tre temperature di colore del LED (3000K, 4000K, 5700K). Dotata di controllo della luminosità DALI (Digital Addressable Lighting Interface) già incorporato in ogni prodotto, comprende prodotti high bay a uso industriale, apparecchi per la proiezione e dispositivi per l’illuminazione di aree verdi e giardini. ESALITE è una soluzione unica ed esclusiva grazie all’innovativo giunto cardanico, brevetto GEWISS, che consente di muovere l’apparecchio e di orientarlo con facilità. Un’unica vite esagonale con dado quadrato autobloccante muove l’orientamento del prodotto sui due assi cartesiani con un sistema a chiusura dentata a garanzia del serraggio. La struttura in alluminio pressofuso garantisce ottimali condizioni di performance e lo rende estremamente robusto e resistente alla polvere e all’umidità (grado di protezione IP66), oltre che agli urti e agli atti vandalici grazie al vetro temperato IK08. L’anello di fissaggio integrato nella pressofusione garantisce un’eccezionale maneggevolezza e rapidità di fissaggio anche in ambienti particolarmente ostici. Padiglione 19 - Stand G19-G21 G20-G22

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ATTUALITÀ

DISPLAY • NEC le novità del Roadshow 2018 INFO NEC Display Solutions - Tel. 02/48415.1 - www.nec-display-solutions.com

NEC, 40.000 Lumen in 4K nativo

Tanti i nuovi prodotti presentati da NEC nel corso del recente Roadshow 2018: a cominciare dallo spettacolare PH3501QL, vpr a tre chip DLP con risoluzione 4K nativa e 40.000 Lumen di Nicola De bello

I

l Roadshow 2018 organizzato da NEC in tre città d’Italia (Roma, Napoli, MIlano) ha rappresentato l’occasione per entrare in contatto con le ultime novità del marchio giapponese, nel settore dei vpr Laser e in quello dei monitor di grande formato. Nel settore dei vpr la novità assoluta è costituita dai modelli 4K nativi PH3501QL e NEC PH2601QL, progettati per rispondere alla richiesta di utilizzo in ambienti di dimensioni importanti. I nuovi proiettori utilizzano i vantaggi della tecnologia a fonte di luce laser RB per garantire nuovi livelli di luminosità ed elevata risoluzione. Il modello PH3501QL offre 40.000 lumen centrali, mentre il modello PH2601QL ne raggiunge 30.000. I due nuovi modelli top di gamma sfruttano il meglio della tecnologia ai fosfori laser e laser RGB dando come risultato un proiettore potente e ricco di punti di forza, come l’efficienza operazionale ed immagini estremamente immersive. La serie PH prevede la massima flessibilità di installazione, con lens shift exra-wide in verticale (+/- 50%) ed in orizzontale (+/17%), oltre che una selezione di

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lenti wide zoom con montaggio a baionetta per installazioni senza problemi e la facile sostituzione delle vecchie macchine. I proiettori prevedono anche connettività future-proof inclusi numerosi ingressi 4K ed un’elaborazione del segnale intelligente come il Picture-inPicture o il Picture-by-Picture, per garantire visioni “pixel-free” su larga scala. Tra i vidoeproiettori da segnalare anche il nuovo Laser/fosforo single chip DLP 4K interpolato da 10.000 ansi lumen. Grazie alla presenza della tecnologia OMI (Open Modular Intelligence) di NEC con slot-in PC, questo modello può incorporare al suo interno un vero e proprio computer basato sulla settima ed ultima generazione di processore Intel® CoreTM che può supportare una grande varietà di utilizzi, dalla riproduzione di contenuti statici alle più esigenti applicazioni in alta risoluzione senza necessità di collegare sorgenti esterne. Tra i display, in arrivo la Serie V MultiSync®, una famiglia di monitor con ampie superfici di visualizzazione, progettati per offrire una resa di immagini quanto mai naturale e fedele.

Da NEC, una macchina derivata direttamente dai modelli per il cinema digitale; si tratta della nuova serie a tre chip con risoluzione 4K nativa e fino a 40.000 lumen centrali. I nuovi display “pixel-free” di NEC sono progettati per il digital signage in ambienti come retail, entertainment, musei, meeting room, sale conferenza oltre che per settori industriali come quello manifatturiero, la progettazione, il tempo libero, l’hospitality e molti

altri. La Serie V è disponibile in tre formati ultralarge: 75, 86 e 98 pollici. Tutti offrono livelli di visione eccezionali nel digital signage e nelle presentazioni, unendo la qualità dell’UHD ad un’operatività priva di problemi. Il tutto con costi di gestione contenuti.


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ATTUALITÀ

EXPO • Adeo Custom Experience #2 - S. Michele all’Adige (TN) - 19-21 settembre 2018 INFO Adeo Group Spa - www.adeoproav.it

L’inebriante mondo del custom Adeo Group ha scelto le Cantine Endrizzi in Trentino come location esclusiva per il secondo Adeo Custom Experience, l’appuntamento annuale perfetto per presentare il ricco portfolio prodotti recentemente aggiornato con le novità provenienti dalle ultime exhibition di Paolo Radice

R

iservato a partner e ad operatori del settore (e con l’intrusione autorizzata di alcuni invitati speciali per la stampa), il secondo Adeo Custom Experience ha trovato nell’eccellente cornice delle Cantine Endrizzi di San Michele all’Adige (TN) un punto d’incontro ideale per descrivere ed esporre gli aggiornamenti apportati di recente al catalogo prodotti del distributore trentino. Supportata da condizioni climatiche eccezionali (visto il periodo dell’anno) che hanno contribuito a godere meglio dell’ambiente circostante, la “tre giorni” organizzata da Adeo è corsa via con intensità, dietro un ricco programma di slide proiettate in sala, affiancate da continui interventi e dibattiti tecnici su prodotti e situazioni che un system integrator incontra quotidianamente sul lavoro. Tre giornate piene, come si suol dire, intervallate da piacevoli break conviviali all’aperto, da serate in location caratteristiche ed esclusive, per finire poi con

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una vera e propria escursione in montagna, per nulla fuori luogo e davvero emozionante per chi vi ha preso parte. L’Adeo Custom Experience era solo alla sua seconda edizione ma possiamo affermare che rappresenta già un appuntamento in cui fare il pieno di nuove idee, scoprire le ultime tecnologie e prodotti o addirittura le anteprime del prossimo autunno, per poi ripartire ed affrontare le sfide del mercato con nuovi stimoli e competenze. Grazie alla perfetta simbiosi di serietà ed ironia ben coordinata dagli organizzatori, infatti, la speciale convention dedicata al mondo del custom ha saputo produrre quel mix di approfondimento tecnico unito alla piacevole condivisione di gioie e dolori che ogni installatore professionista affronta nel suo lavoro di routine. Un’esperienza, insomma, cui consigliamo vivamente di prender parte, vuoi anche per la bontà di cibi, vini e ambienti scelti dal marketing dell’azienda di Lavis.

ECCELLENZA NEL CUSTOM

Ad aprire il discorso del primo giorno nella grande Sala Bottaia dell’azienda vinicola è stato, come di consueto in queste occasioni, Sasha Defranceschi, da sempre in prima linea con Adeo Group nell’esporre i principali argomenti che gli stanno più a cuore e che riguardano l’importanza dell’integrazione e della “customizzazione” dei prodotti destinati ad entrare nelle case dell’utente finale. Dopo di lui si sono susseguiti Matteo Fin, Product Manager Adeo Group e Juan Pablo Boz, Sales Director EMEA Control4, che hanno ampiamente illustrato le novità del brand americano presentate al CEDIA di San Diego pochi giorni prima. Tra queste, il controller EA1-POE-V2, che rispetto alla versione da cui discende dispone dell’alimentazione via PoE+, molto utile in caso di cablaggi strutturati. Dopo un’esaltante aperitivo in cantina (vera, con le botti a farla da padrone) e il pranzo all’aperto complice una bella giornata di fine estate, sempre nel pomeriggio del

primo giorno è toccato a Pakedge e Triad Speakers occupare la scena. Qui, parlando di novità, non possiamo non citare le PDU di Pakedge, che forniscono una soluzione di controllo dell’alimentazione per dispositivi A/V e apparati di rete (vedi approfondimento poche pagine più avanti). Progettate con una suite di funzionalità per mantenere l’impianto sempre al massimo dell’operatività, le PDU sono il modo più semplice per avere il controllo completo da qualsiasi parte del mondo; caratteristiche come quelle di “auto-guarigione” e di “riavvio schedulato” aiutano, infatti, l’utente a mantenere i propri dispositivi di rete funzionanti in modo ottimale. Successivamente è stata poi svelata la grande novità tenuta saggiamente nascosta, che ha riguardato l’accordo di distribuzione tra Adeo Group e Meridian Audio, brand inglese nello spirito e nella forma, che da oltre 40 anni delizia gli audiofili di tutto il mondo con soluzioni tecnologiche all’avanguardia in


www.simmagazine.it

A fianco, Peter Slater, Integra European Sales Manager, nel corso della sua presentazione.

campo acustico. Con questa nuova partnership, dunque, i pregiati speaker e le elettroniche Meridian passeranno di mano dal vecchio distributore e saranno reperibili d’ora in poi all’interno del catalogo Adeo, su tutto il territorio italiano. Tra le ultime realizzazioni del costruttore inglese ricordiamo gli speaker attivi DSP8000, una sontuosa coppia di speaker attivi con 6 woofer da 20cm e 5 amplificatori discreti da 150W ognuno. Finite le sessioni di presentazioni (ma era solo la prima tranche), ospiti e organizzatori si sono poi ritrovati per la cena a Castel Pietra, imponente struttura medievale situata a poca distanza rispetto alle Cantine Endrizzi, giunta intatta e ben conservata fino ai nostri giorni grazie alle cure delle persone che l’hanno abitata.

Professional Division, un volto ben conosciuto tra i professionisti dell’AV Pro, che ha approfittato dell’evento per mostrare nel dettaglio le innovazioni tecnologiche apportate dalla casa giapponese di cui è portavoce. Oltre a spiegare le numerose migliorie che hanno riguardato i display (per esempio, con la Serie BZ35F che surclassa le precedenti XE8 nella luminosità e nella capacità operativa), Mazzurana ha anche descritto i tre nuovi videoproiettori per l’home cinema presentati all’IFA di Berlino - VPL-VW270ES, VPLVW570ES e VPL-VW870ES – accomunati da risoluzione 4K e sorgente Z-Phosphor laser, tecnologia su cui Sony punta con decisione per il prossimo futuro. Gli è immediatamente succeduto Paul Slater, Integra European

Sales Manager, che nel corso del suo speech ha sottolineato la cura artigianale cui sono sottoposte le elettroniche Integra, lussuosa costola di Onkyo specificatamente nata per esprimere il meglio dal punto di vista sonoro e da sempre all’avanguardia nell’offrire soluzioni multiroom facilmente integrabili con altri sistemi. Il pomeriggio, invece, è stato il momento opportuno per inaugurare il nuovo spazio demo e showroom di Adeo Group. Si tratta di un’area completamente rivisitata e frutto di un importante intervento di ristrutturazione che in queste settimane si sta definitivamente approntando per accogliere il DEMOAPE.

DIVERTIMENTO ASSICURATO

Il terzo e ultimo giorno, infine, è stato riservato agli appassionati di escursionismo in montagna tra i presenti, che - sempre grazie al sole inaspettatamente splendente - hanno potuto finalmente immergersi in toto nella natura circostante e passare così momenti di ineguagliabile svago. Adeo Group ha, infatti, organizzato un’escursione nel

cuore delle magnifiche Dolomiti di Brenta, pianificando un tragitto con arrivo presso il Rifugio Croz dell’Altissimo a Molveno (TN), situato ad una quota di 1.480 mt e che prende il nome dall’imponente cima che lo sovrasta. L’escursione, iniziata con l’utilizzo di una telecabina che da Molveno porta alla località Pradel, ha offerto scenari incantevoli, dal bosco alla nuda roccia, con viste mozzafiato. Indossati gli scarponi da trekking, lo zaino e con la borraccia piena già di primo mattino, alcuni system integrator si sono quindi trasformati in abili trekker e si sono ritrovati al Rifugio intorno alle 12.30. Ben rifocillati grazie al pranzo tipico offerto da Adeo, dopo qualche sano momento di relax si sono poi avviati verso il punto di partenza, per salutarsi intorno a metà pomeriggio. La seconda edizione dell’Adeo Custom Experience si è chiusa, dunque, nel migliore dei modi e l’elevato indice di gradimento riscontrato a fine evento lascia intendere che, a settembre del prossimo anno, organizzatori e partecipanti si troveranno ancora insieme, con un entusiasmo maggiorato e con ulteriori stimoli per unire l’utile al dilettevole, il lavoro allo svago, le persone alle passioni.

SCHERMI E PROIETTORI AL TOP Giovedì 20 i lavori sono iniziati ancora una volta con grande puntualità, dando modo ai responsabili d’eccellenza di brand presi dal catalogo Adeo di alternarsi per descrivere le rispettive novità. Il primo a prendere la parola è stato nuovamente Sasha, che ha spiegato nel dettaglio caratteristiche e pregi degli schermi Adeo Screen e Screen Research, una combine di prodotti praticamente in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di proiezione, partendo dalle installazioni basiche fino a quelle museali di altissimo livello. Subito dopo è stato il turno di Fabio Mazzurana di Sony

Qui sopra, un corner del nuovo showroom Adeo, spazio interno alla sede completamente rivisitato e frutto di un importante intervento di ristrutturazione.

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COSTRUTTORE LG CORP. - COREA DEL SUD DISTRIBUTORE LG ELECTRONICS ITALIA SPA - WWW.LGBUSINESS.IT www.lgbusiness.it

COMUNICARE INNOVANDO

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Soluzioni innovative che lasciano spazio all’impatto visivo e alla flessibilità di utilizzo. In questo consiste il catalogo Monitor Signage LG, creato introducendo nuovi modi per comunicare negli open space, dove pareti di videowall e schermi Ultra HD possono giocare le loro carte migliori Nel ricco portfolio di monitor dedicati al signage prodotti da LG Electronics (che vede gli OLED affiancarsi agli Ultra Stretch, ancora più unici per il rapporto d’aspetto non convenzionale), troviamo nelle famiglie Video Wall e Ultra HD le soluzioni ideali per le attività di marketing nei medi e grandi spazi pubblici: che sia per gli ambienti retail, o per i terminal aeroportuali/ ferroviari, o ancora per le hall dei centri commerciali e degli alberghi, fino ad arrivare alle meeting room dal carattere più smart e dinamico, uno schermo LG dell’attuale catalogo si presta ad essere l’elemento principe e indispensabile di un contesto indoor, per instaurare con l’utente una comunicazione efficace, creativa e fuori dell’ordinario. Infatti, con dimensioni da 49” a 55” (famiglia di Video Wall) e fino addirittura a 98” (Ultra HD), questi display sposano il concetto di innovazione (potendo contare su tecnologie evolute, al vertice a livello mondiale) e versatilità insieme. Perfetti per essere esposti all’interno di attività commerciali, aeroporti, stazioni e meeting room, i monitor signage Video Wall e Ultra HD di LG Electronics garantiscono un effetto visivo sorprendente, che attira l’interesse di chi vi passa davanti e lo catapulta in una realtà piena di vita e colori, scoprendo nuovi modi per comunicare e condividere sensazioni.

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CONTINUITÀ INNANZITUTTO Per le soluzioni Video Wall (che per il mercato italiano rappresentano una fetta di mercato importante e comunque in crescita), LG punta su ben 8 tipologie di schermi LED, tutti accomunati dalla tecnologia IPS (capace di controllare meglio l’emissione dei cristalli liquidi e mantenendo così la stessa qualità d’immagine da ogni punto di osservazione, con angoli di visione effettivi di 178°/178°), risoluzione Full HD (1920x1080p) e capacità di operare 24/7. Si parte con una luminosità minima di 450nit (VL5D), poi 500nit (VM5B, VM5C, LV35A, LV75D), passando per i 700nit (VH7B e VL7D) e finendo a 1500 nit (VX1D). Grazie alla loro cornice ultraslim certificata Nemko da 0,9mm (1,8 mm con i bordi affiancati), poi, le serie VH7B, VM5B e VM5C consentono realmente di vedere l’immagine complessiva come un unico schermo e generare a tutti gli effetti quell’immagine senza soluzione di continuità. In più, la serie VH include un algoritmo d’immagine migliorativo che unisce gli oggetti che appaiono a cavallo tra un monitor e l’altro, consentendo così una visione d’insieme più omogenea e fluida. La funzione Daisy Chain LAN, invece, consente di controllare e monitorare gli schermi via LAN, nonché di aggiornare il firmware senza utilizzare switch di rete addizionali, un bonus non da poco pensando alla dovuta

manutenzione ed aggiornamento cui periodicamente questi schermi sono sottoposti. In virtù di tutti questi aspetti, i monitor Video Wall di LG sono pronti a comunicare a 360° su spazi di ogni dimensione, generando stupore e gioia per gli occhi nei confronti dei passanti.

PIÙ SCHERMI IN UNO Più incentrati sul coinvolgimento emotivo grazie alla risoluzione quattro volte superiore al Full HD e alle dimensioni davvero importanti (fino a 98”, corrispondenti a più di 2 metri di base) sono, invece, i monitor della famiglia Ultra HD che, con le funzioni Multiscreen e i sistemi operativi integrati, permettono visualizzazioni dinamiche e coinvolgenti, specialmente se impiegati nel retail. Due le serie più avanzate che compongono la famiglia: UH5C (con tagli da 49”, 55”, 65”,

Grazie a cornici ultrasottili (certificate Nemko) da 0,9mm, i display Video Wall LG (come il VH7B, nella foto) offrono una visione senza interruzioni.


I monitor Ultra HD UH5C e LS95D sono compatibili con Cisco Spark Room, l’avanzato sistema per videoconferenze dell’azienda statunitense.

UN BINOMIO DI PRESTAZIONI ASSOLUTE Ancora più caratteristica e sicuramente utile per chi si trova sul lavoro ad operare in videoconferenza è, invece, la compatibilità con i sistemi Cisco Spark Room. La necessità di comunicare da remoto e condividere contenuti multimediali con la massima affidabilità e versatilità è diventata un punto cruciale per le Le funzioni Multiscreen PBP e PIP consentono la visualizzazione di contenuti diversi nella stessa schermata.

disponibile nei modelli dal 75” in su e sia in orizzontale che in verticale) permette la suddivisione del display e visualizzazione dei contenuti da sorgenti differenti. La seconda, invece, visualizza due contenuti diversi nella stessa schermata. Parlando di multimedialità, poi, gli schermi Ultra HD LG sono dotati della piattaforma Smart webOS Signage (2.0 e 3.0), che permette la facile integrazione ed espansione a varie soluzioni e servizi di valore aggiunto. Questi schermi si avvalgono così di un SoC (System on Chip) Quadcore avanzato per riprodurre file A/V senza l’ausilio di media player esterni. L’installazione è molto più semplice e senza costi aggiuntivi, mentre il CMS (Content Management System) integrato permette di creare/riprodurre contenuti e di pianificare playlist per più monitor contemporaneamente.

aziende di oggi; difatti, è bene poter contare sulle migliori tecnologie che riguardano sia la sezione audio/ video, che i protocolli di trasmissione per conferenze. LG ha dato molta importanza a tale aspetto e il risultato è, appunto, che i monitor Ultra HD Serie UH5C e LS95D hanno ottenuto la certificazione che attesta la compatibilità con i sistemi per videoconferenza Cisco Spark Room. L’unione dei punti di forza di LG con quelli di Cisco – azienda leader nel settore - mette a disposizione soluzioni ideali in caso di videoconferenze, distribuzione e presentazione dei contenuti, tra cui nuove funzionalità: l’ottima resa dei colori per i formati video e di presentazione; l’accensione o lo spegnimento automatici del monitor in funzione del sistema di videoconferenza, l’integrazione

automatica e la configurazione no-touch, la commutazione input automatica per le chiamate in arrivo e la rilevazione a bassa latenza per non avere alcun problema di sincronizzazione. I modelli certificati e integrati sono 49UH5C, 55UH5C, 65UH5C, 75UH5C, 86UH5C e 98LS95D e – grazie ai tagli disponibili fino al 98” - possono adattarsi a ogni esigenza di presentazione di qualunque meeting room, dalle sale riunioni piccole a quelle di medie e grandi dimensioni. La configurazione con i Cisco Spark Room Kit (fino a 7 persone) e Cisco Spark Room Kit Plus (fino a 14

persone), poi, è automatica sin dal primo utilizzo; in questo modo viene assicurato fin da subito un supporto completo per ogni funzione avanzata – in caso di condivisione da desktop o da una sorgente wireless, di presentazione video in streaming, di contenuti dal vivo o di semplici conversazioni oneto-one – tramite il controller Cisco Touch 10. La completa integrazione con i prodotti Cisco è un ulteriore esempio delle potenzialità e della versatilità dei display professionali Ultra HD LG, capaci di soddisfare tutte le esigenze del mercato business, anche nella comunicazione al servizio delle imprese. Le serie Video Wall e Ultra HD di LG sono disponibili presso i seguenti distributori: Prase, Ingram Micro, Esprinet, Computer Gross.

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

75” e 86”) e il maxi LS95D da 98 pollici di diagonale. Come per i pannelli destinati al Video Wall, anche i monitor signage Ultra HD si basano su tecnologia IPS e consentono l’utilizzo 24/7, mentre la luminosità è standard per tutti a 500nit. Peculiarità di spicco è, come accennato, la funzione Multiscreen di PBP (Picture by Picture) e PIP (Picture in Picture). La prima (a 2/3/4 porzioni di schermo,


PRODOTTI

VIDEOPROIEZIONE • Panasonic PT-RZ870 / PT-RZ120 Nuovi vpr Laser DLP single-chip COSTRUTTORE Panasonic Corp. - Giappone • DISTRIBUTORE Panasonic Italia - Tel. 02/30464814 - business.panasonic.it

La rivincita dei single (chip) Panasonic espande la propria gamma di vpr DLP single-chip SOLID SHINE con l’introduzione di due nuovi modelli: PT-RZ870 3 PT-RZ120, rispettivamente da 8.500 e 12.000 Lumen. Tanta potenza luminosa in un corpo macchina compatto e leggero

di Nicola De bello

L

a gamma di vpr singlechip di Panasonic dedicati a installazioni in ambito professionale può contare su una vasta schiera di prodotti, sia con sistema di illuminazione tradizionale, a lampada, che con tecnologia proprietaria Laser SOLID SHINE. Proprio nella gamma SOLID SHINE entrano in catalogo in questi ultimi giorni due modelli per installazioni permanenti che si pongono al top della serie single-chip, rispettivamente da 8.500 e 12.000 Lumen. Il primo, PT-RZ870, combina immagini nitide e vivaci con la tecnologia laser SOLID SHINE a doppio modulo a laser e doppia ruota dei fosfori, per un’estrema luminosità. È in grado di operare senza interventi di manutenzione per un massimo di 20.000 ore, grazie ad ottiche a tenuta ermetica e resistenti alla polvere e a sistemi di raffreddamento a liquido, in virtù delle quali quali non sono

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necessari filtri dell’aria. “Il segreto della superba qualità dell’immagine di questi proiettori è il Quartet Colour Harmonizer un sistema esclusivo, potenziato da doppie ruote al fosforo termoresistenti che operano armonicamente per massimizzare la precisione del colore, permettendo al contempo un risparmio energetico”, ha spiegato Thomas Vertommen, European Product Manager di Panasonic. “Siamo certi che i professionisti dell’AV rimarranno senza fiato di fronte all’accuratezza dei colori e alla luminosità straordinaria che abbiamo concentrato all’interno di case così compatti”. Il contrasto dinamico da 10.000:1, con modulazione digitale controlla l’emissione luminosa durante la proiezione, fotogramma per fotogramma, in modo da ottimizzarla in base ai requisiti dell’immagine; allo stesso tempo la funzionalità di sincronizzazione multiproiettore effettua un

controllo automatico sul contrasto dinamico e sull’apertura e chiusura dell’otturatore su tutti i proiettori collegati in rete, sincronizzandoli a partire da un dispositivo impostato come master. Il modello PT-RZ870 è pensato per le installazioni professionali più complesse e

presenta un ingresso 3G-SDI, in aggiunta alle connessioni HDMI, DVI-D, 5BNC, D-Sub e RS232C, nonché piena compatibilità DIGITAL LINK. Progettato per adattarsi all’utilizzo e alla configurazione all’interno di sistemi di controllo esistenti, il nuovo proiettore

Le caratteristiche dei vpr single-chip SOLID SHINE rendono adatti questi modelli ad essere utilizzati anche nell’education.


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è compatibile con i protocolli HDBaseT™, Art-Net, Crestron Connect™ e PJLink™ e con tutte le ottiche intercambiabili della gamma Panasonic per i modelli DLP™ da 1 chip già sul mercato.

CARATTERISTICHE DICHIARATE

FINO A 12.000 LUMEN CON IL PT-RZ120

Il PT-RZ120 riprende estetica e prerogative del modello appena visto, rispetto al quale però fa segnalare un notevole incremento della potenza luminosa, che raggiunge in questo caso i 12.000 Lumen. Inoltre, il PT-RZ120 garantisce

PT-RZ870

PT-RZ120

Tecnologia Risoluzione

Laser DLP da 1 chip (0,67”) WUXGA (1920X1200)

Laser DLP da 1 chip (0,67”) WUXGA (1920X1200)

Luminosità

8.800 lm (centro)/ 8.500 lm (ANSI)

12.500 lm (centro)/ 12.00 lm (ANSI)

Rapporto di contrasto

10.000:1

10.000:1

Dimensione immagine

50-600 pollici (diagonale)

50-600 pollici (diagonale)

Rumorosità

41 dB (normal)

46 dB (normal)

Dimensioni/Peso

498x200x538 mm / 22,4 Kg (senza obiettivo)

498x200x538 mm / 24,4 Kg (senza obiettivo)

Assorbimento

950 W

1.275 W

la compatibilità in ingresso con segnali video 4K tramite singolo cavo, utilizzando DIGITAL LINK o uscita HDMI®. Riprendendo le parole di Hartmut

Kulessa, European Marketing Manager presso Panasonic, “il PT-RZ120 rappresenta un modello di riferimento per l’intero settore. I professionisti dell’AV rimarranno senza fiato di fronte all’eccellente qualità

dell’immagine del proiettore, risultato del Quartet Colour Harmonizer - sistema esclusivo, potenziato da doppie ruote al fosforo termoresistenti che operano per massimizzare la precisione del colore”.

A sinistra, il pannello superiore del PT-RZ870, identico a quello del PT-RZ120 (qui sopra). Il pannello anteriore è caratterizzato dalle due grandi feritoie per la circolazione dell’aria.

LASER SOLID SHINE / LAMPADA: DUE TECNOLOGIE A CONFRONTO SORGENTE DI LUCE A LASER PANASONIC

LAMPADA COME SORGENTE DI LUCE

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• • • •

La durata della sorgente luminosa è di oltre 20.000 ore 20.000 ore di vita utile senza necessità di manutenzione Struttura senza filtro con blocco ottico resistente alla polvere Funziona a una temperatura molto inferiore, richiedendo meno energia Funzione di accensione/spegnimento istantanei, che riduce il consumo energetico e consente di utilizzare il proiettore immediatamente • Tecnologia più ecologica • Regolazione automatica del consumo energetico in base all’illuminazione della stanza e alla luminosità dell’immagine

• • • • • •

La lampada non è più utilizzabile quando la luminosità è ridotta al 50% Autonomia della lampada: da 1.500 a 6.000 ore 13 sostituzioni della lampada in una vita utile di 20.000 ore È necessario sostituire o pulire il filtro per evitare che i componenti ottici si impolverino Sono necessari 20 costosi interventi di manutenzione in 20.000 ore di vita utile Tempo di riscaldamento fino a due minuti Tempo di raffreddamento pari a cinque minuti o più Il vpr resta collegato all’alimentazione durante la fase di raffreddamento, aumentando il consumo energetico La lampada contiene mercurio e altri materiali tossici Assorbimento sempre al 100% con un’emissione di calore aggiuntiva

A fianco, lo schema della tecnologia di illuminazione Laser SOLID SHINE di Panasonic; numerosi i vantaggi, in primis quello della maggior durata della sorgente luminosa (20.000 ore).

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PRODOTTI

CUSTOM INSTALLATION • Vogel’s Supporti per videowall LED COSTRUTTORE Vogel’s - Olanda - www.vogels.com • DISTRIBUTORE Exhibo S.p.A. - Tel.039/4984.1 - www.exhibo.it

LED wall, sistemato! Dietro (letteralmente dietro) ogni monitor o videowall c’è un supporto che lo blocca e ne rende sicura l’installazione. È qui che si concentra il lavoro di Vogel’s, un vero e proprio riferimento mondiale di questo settore di Vincenzo Maragoni

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avanti ad un monitor di grandi dimensioni o, ancora meglio, in presenza di un imponente videowall il nostro sguardo inevitabilmente rimane colpito dalle immagini e dai colori. Un installatore professionista sa che quello che è in bella mostra è solo uno degli aspetti che rendono accattivante una installazione visiva e multimediale. Sia nella nostra abitazione che, sopratutto, in uno spazio pubblico quelle immagini, oltre che belle, devono avere almeno un altro paio di elementi per poter stare in quel posto: è fondamentale che quel monitor o videowall sia ben assicurato alla parete (o ad un’altra superficie solida) e allo stesso tempo sia facile da adattare all’ambiente e alle esigenze di visione. Ci sono aziende che vendono accessori La struttura-tipo al completo, con i profili orizzontali PLM 8030, le barre di montaggio PLS 8001, il kit di staffe PLA 8901 e varie unità di PLA 8207/ PLA 8212 e PLA 8307/ PLA 8311 a seconda del modello di videowall. Combinando tra di loro questi elementi si può realizzare una struttura di sostegno qualsiasi dimensione.

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per questa esigenza e invece ad un livello superiore c’è la olandese Vogel’s che da oltre 40 è focalizzata a progettare e realizzare proprio sistemi di fissaggio e supporto per apparecchiature audiovisive e multimediali. Una forte specializzazione che permette all’installatore professionista di trovare nel loro catalogo sia sistemi completi che specifici accessori per la propria esigenza. Un ampio catalogo suddiviso in fornitura consumer (staffe e supporti

per TV e monitor in prima battuta) e una sezione dedicata al professionale ancora più completa, specifica e ricca di soluzioni diverse.

CONNECT-IT

I tecnici di Vogel’s sono partiti dal loro sistema Connect-it per affrontare (chiaramente risolvere!) l’esigenza di supporti specifici per i videowall a LED. Connectit è un sistema che comprende elementi centrali e tanti accessori dedicati al fissaggio di schermi, monitor, proiettori e sistemi per videoconferenza. Con Connect-it e i suoi componenti è possibile creare un numero elevato di soluzioni per schermi singoli, ma anche per schermi multipli, dorso a dorso, fianco a fianco e pavimento-soffitto. Le caratteristiche principali di Connect-it sono la elevata flessibilità, la possibilità di fissaggio di schermi multipli con componenti standard, l’interfaccia modulare, il sistema di gestione dei cavi CIS facilmente accessibile, l’utilizzo di un numero limitato di componenti che si prestano a risolvere tante situazioni.


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SUPPORTO PER VIDEOWALL A LED

Da questa esperienza è partita l’idea e l’esigenza di creare ulteriori prodotti specifici per il fissaggio e la gestione dei videowall a LED, quelli che al momento non hanno uno standard quale potrebbe essere il VESA che semplifica e uniforma le installazioni. I videowall a LED sono sempre più utilizzati in soluzioni di grandi dimensioni e grande impatto visivo, crescono di numero e dimensioni e si fa sempre più pressante la disponibilità di strumenti di tenuta affidabili e flessibili nell’uso. Vogel’s risponde con questa linea di elementi e accessori, quelli che derivano direttamente da quanto

fatto per Connect-it e quindi portano con loro tutto il knowhow e l’affidabilità di questo. In questa serie abbiamo due prodotti centrali: il PLM 8030 e il PLS 8001. Il primo è un profilo in allumino dalla lunghezza standard di 3 metri (larghezza 40 mm) ma può essere tagliato facilmente per esigenze diverse. Se al contrario il videowall è superiore ai 3 metri si possono utilizzare più profili accoppiati. Garanzia 5 anni, massimo peso di carico 156 kg. PLS 8001 viene utilizzato per fissare il profilo verticale PLM 8030 alla barra di interfaccia orizzontale PFB 34XX. Il kit si compone di una staffa superiore, di una staffa inferiore e di un accoppiatore (PLM 8030) per il profilo verticale. Gli altri importanti accessori per completare l’installazione sono: - il PLA 8901, per montare la parte centrale dell’interfaccia personalizzata (PLA 83xx) sul profilo verticale (PLM 8030); il kit di staffe si compone di un elemento scorrevole e di uno split pen - il PLA 8207, interfaccia personalizzata da utilizzare sulla parte superiore o inferiore del videowall LED. Le dimensioni della staffa differiscono a seconda del modello di pannello LED. PLA 8207 è adatta per installare i pannelli LED Absen Acclaim A27, Retop Fex, Philips 44BDL80xxL - il PLA 8212, interfaccia personalizzata da utilizzare sulla parte superiore o inferiore del videowall LED. Le dimensioni della staffa differiscono a seconda del modello di pannello LED. PLA 8212 è adatta per installare i pannelli LED Lightking King Flex FX - il PLA 8307, interfaccia personalizzata da utilizzare nella parte centrale del videowall LED. Le dimensioni della staffa differiscono a seconda del modello di pannello LED. PLA 8307 è adatta per installare i pannelli LED Absen Acclaim A27, Retop Fex, Philips 44BDL80xxL

PLA 83XX (PLA 8307/PLA 8311), questa è l’interfaccia personalizzata che va collocata nella parte centrale del videowall, le sue dimensioni variano a seconda del modello di pannello utilizzato.

Il compito del PLA 8901 è quello di montare la parte centrale dell’interfaccia personalizzata (PLA 83xx) sul profilo verticale (PLM 8030); il kit è composto da un elemento scorrevole e da uno split pen.

- il PLA 8311, interfaccia personalizzata da utilizzare nella parte centrale del videowall LED. Le dimensioni della staffa differiscono a seconda del modello di pannello LED. PLA 8311 è adatta per installare i pannelli LED Retop Hipad, Philips 27BDL90xxL Tutti i prodotti Vogel’s Professional rispettano gli standard di sicurezza VSS e/o TÜV/GS. Per una massima sicurezza nel montaggio tutti

i prodotti Vogel’s sono muniti di tasselli Fischer. Pro-AV Mount Advisor è l’applicazione sviluppata da Vogel’s (utilizzabile direttamene dal sito aziendale vogels.com) che permette di trovare la soluzione corretta per ogni installazione in maniera semplice e veloce. Una volta completata la configurazione è possibile inviare per e-mail il file PDF ad un cliente, ad un collega installatore oppure direttamente a Vogel’s.

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PRODOTTI

CONFERENCE • Shure Microflex Advance Gli array microfonici per conferenze COSTRUTTORE Shure Inc. - USA • DISTRIBUTORE Prase Media Technologies S.p.A. - Tel. 0421/571411 - www.prase.it

I microfoni a copertura orientabile di Shure

Altro che i soliti microfoni per conferenze: gli Shure MXA910 e MXA310 garantiscono una copertura direttiva e insieme omogenea, a 360°. Merito della tecnologia Steerable Coverage di Marco Galloni

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ra audio e video esisterebbe una gerarchia che vede l’audio prevalere sul video. Shure ne è talmente convinta che la documentazione del suo sistema microfonico Microflex Advance sembra un trattato apologetico sulla superiorità dell’audio. Vi si trovano, per fare un esempio, affermazioni del tipo: «Nell’A/V la A viene prima della V». Per garantire solide fondamenta a questo suo credo la casa statunitense chiama in causa Julian Treasure, fondatore

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di “The Sound Agency” e autore di testi come “Sound Business” e “How to be Heard”, un’autorità in materia di audio. A parere di Treasure il suono ha effetto su ogni aspetto della nostra vita: sulla salute e sul benessere, sull’apprendimento e sul rendimento professionale, sui rapporti con il prossimo e con i colleghi; il suono ci influenza dal punto di vista fisico, psicologico, cognitivo. Il senso dell’udito, secondo Treasure, è per certi aspetti più sofisticato della vista: mentre il nostro occhio può

L’array microfonico MXA910 può essere sospeso al soffitto mediante tiranti, fissato tramite supporto VESA, oppure – come in questa foto – incassato a filo (“flush”) nel controsoffitto: si noti la barra a led verde che segnala lo status operativo dell’array; la barra è disponibile in otto diversi colori e può essere disattivata.


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spaziare su un angolo massimo di 180°, il sistema uditivo percepisce il suono a 360°.

SUPERARE I LIMITI DEI TRADIZIONALI SISTEMI MICROFONICI

Microflex Advance di Shure è un sistema microfonico per videoconferenze. In applicazioni del genere è l’audio a comunicare la maggior parte dei contenuti, non il video. Se anche il video venisse meno per inconvenienti tecnici, la conferenza potrebbe in qualche modo continuare, ma se mancasse l’audio la comunicazione diventerebbe impossibile. Stesso discorso per la qualità: mentre un video lento o poco definito è certamente fastidioso ma pur sempre tollerabile, un audio poco comprensibile rende la comunicazione faticosa, fa salire lo stress, riduce la produttività aziendale e aumenta la possibilità di errori e fraintendimenti. Microflex Advance è concepito per garantire alle videoconferenze un audio di prim’ordine. Per

ottenere questo, Shure ha operato su due fronti: da una parte il fronte della ripresa microfonica, dall’altra quello della distribuzione e del trattamento del segnale. Quanto al primo fronte, probabilmente il più critico, la casa americana ha ideato gli array MXA910 e MXA310, concepiti per ovviare ai limiti dei tradizionali microfoni a collo d’oca o a fucile, delle capsule lavalier e via dicendo. Quali siano questi limiti è ben noto: campo sonoro fisso e poco naturale, scarsa profondità, spazialità stereo limitata o addirittura inesistente.

L’MXA910 E LA COPERTURA MICROFONICA PERSONALIZZABILE

L’MXA910 è un array da soffitto (“ceiling”) che si avvale di una tecnologia in via di brevetto denominata Steerable Coverage (“copertura orientabile”). Tale tecnologia garantisce una copertura più precisa e nello stesso tempo naturale, meno rigida di quella dei microfoni a fucile; una

Lo Shure Microflex Advance MXA310, qui parzialmente incassato in un tavolo per mezzo del supporto A310-FM: si tratta di un array microfonico a quattro pattern polari ruotabili a passi di 15°; ciascun pattern può essere indirizzato su un canale indipendente di un network Dante. copertura che possiamo definire personalizzabile, nel senso che può essere modificata nella forma e nell’estensione per adattarla alla sala e al numero dei partecipanti. L’MXA910 genera fino a 8 lobi di ripresa che, grazie al Designer System Configuration Software, possono essere spostati a piacere in modo da garantire una copertura capillare e uniforme; lo spostamento avviene sul piano orizzontale “x,y”, ma è anche possibile effettuare

una regolazione generale in funzione dell’altezza dell’array rispetto al pavimento; ogni lobo può essere indirizzato verso un determinato conferenziere mediante la funzione di autoconfigurazione. Utilizzando un singolo cavo Ethernet è possibile mixare, distribuire e gestire su protocollo Dante i segnali generati dall’MXA910; la funzione automix incrementa la flessibilità del sistema. Entrambi gli array MXA910 e MXA310 includono il

L’MXA310 collocato su un tavolo per conferenze rotondo: si notino i quattro pattern polari incrementabili a passi di 15°, avvicinando i quali è possibile riprendere perfettamente le voci di tutti e sei i partecipanti.

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PRODOTTI

CONFERENCE • Shure Microflex Advance, gli array microfonici per conferenze

CONTROLLARE I LOBI DELL’MXA910 Senza il Designer System Configuration Software, l’array MXA910 potrebbe svolgere solo poche delle innumerevoli funzioni di cui è capace. Grazie a questo software è possibile regolare la posizione e l’ampiezza di ciascuno degli otto lobi di ripresa, selezionare i template, salvare o caricare le impostazioni, personalizzare i preset della barra a led ed eseguire la configurazione automatica. Tramite pagina Web si possono inoltre regolare e monitorare i livelli, inserire il muting su singoli canali o gruppi di essi, configurare l’automix, regolare i parametri di equalizzazione (Q, frequenza, cut/boost), tarare l’MXA910 in funzione della distanza dal pavimento e, ancora, identificare il firmware, effettuare il reset del dispositivo e stabilire i setting IP, il nome del device e la lingua operativa. In figura vediamo un esempio delle possibilità del Designer System Configuration e dell’MXA910: si tratta della schermata per il controllo dei lobi di ripresa. Ciascun lobo è rappresentato graficamente e può essere spostato e collocato sul piano di lavoro mediante la tecnica del “dragging”; ogni lobo viene assegnato a un canale del mixer, indicato nella finestrella in alto a destra.

(come riferimento per l’AEC), un sampling rate di 48 kHz e una risoluzione di 24 bit. L’MXA910 ha forma quadrata ed è disponibile nella misura standard di 600 x 600 mm e nei colori bianco, nero o alluminio; mediante adattatori è possibile montarlo a filo come un normale pannello per controsoffitti, ma l’MXA910 può anche essere appeso per mezzo di tiranti o fissato tramite supporti VESA. Così installato, l’array può garantire riprese microfoniche perfette in qualsiasi situazione e applicazione, dalla grande sala conferenze all’aula per didattica multimediale.

MXA310: DAL CARDIOIDE AL TOROIDALE

La schermata che permette il controllo dei lobi dell’MXA910: sulla destra sono raffigurati la finestra che indica l’assegnazione lobi/canali (lobo 1/canale 1, eccetera) e la “channel strip” del mixer; benché siano qui rappresentati solo sei lobi, l’MXA910 può generarne fino a otto.

DSP Shure IntelliMix, una suite che migliora la qualità della ripresa microfonica, riduce il rumore ambientale e incrementa l’intelligibilità; il DSP dell’MXA910 permette di indirizzare i lobi microfonici verso gli oratori, di attivare il mixing automatico, di correggere il segnale tramite

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equalizzatori parametrici a 4 bande e di ridurre il rientro del segnale di videoconferenza (AEC, Acoustic Echo Cancellation). Il software di controllo dispone di template e preset che velocizzano le procedure di setup e permettono di importare/ esportare configurazioni

microfoniche tra array multipli e/o PC. L’MXA910 è alimentato via Ethernet (PoE) e assorbe al massimo 9 watt; la sensibilità è di 0,75dBFS/Pa a 1 kHz, la risposta in frequenza si estende tra 180 e 17.000 Hz; la connessione Dante ha un totale di 9 canali in uscita e 1 canale in ingresso

La tecnologia Steerable Coverage è utilizzata anche nell’MXA310, array da tavolo per sale riunioni, huddle room e spazi multifunzionali. In questo caso i pattern polari, ruotabili a passi di 15°, sono quattro e possono essere indirizzati su altrettanti canali Dante. L’operatore ha la possibilità di selezionare i pattern: la scelta comprende il cardioide e il supercardioide, l’ipercardioide, l’omnidirezionale e il bidirezionale, più un innovativo campo toroidale che offre una copertura a 360° e nello stesso tempo attenua i suoni provenienti dall’alto, eliminando i disturbi prodotti da condizionatori, ventilatori, proiettori e altre apparecchiature rumorose. Grazie al software di controllo i suoni catturati dall’MXA310 possono essere trattati in modo analogo a quanto avviene con l’MXA910: li si può indirizzare su questo o quel canale, si può inserire il mix automatico o richiamare i modelli preimpostati, eccetera. Sia l’MXA310 sia l’MXA910 possono essere controllati tramite stringhe TCP/IP per mezzo di dispositivi di terze parti come AMX, Atlona Velocity, Crestron…

UN PONTE TRA ANALOGICO E DIGITALE

Tra le virtù dei Microflex Advance c’è la loro attitudine a fare da ponte tra il mondo analogico e


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Un esempio applicativo proposto da Shure: due sale distinte denominate A e B comunicano attraverso codec video; nella sala A (a sinistra) sono utilizzati un MXA910 e un microfono a collo d’oca, nella B un MXA310 collocato sul tavolo per conferenze; gli array Microflex Advance sono direttamente collegati agli switch di rete attraverso il protocollo Dante. quello digitale. I due array sono integrabili con il processore IntelliMix P300-IMX, le interfacce USB ANIUSB-Matrix, le interfacce audio ANI4IN, ANI4OUT e ANI22, nonché con le interfacce MXWANI4, MXWANI8, SCM820

e con ogni altro device Dante. Grazie a questi dispositivi i Microflex Advance possono essere utilizzati in configurazioni miste in cui audio, video, segnali analogici e digitali cooperano in piena armonia. Tra gli

esempi proposti da Shure c’è l’impianto per videoconferenze visibile nella figura qui sopra: un MXA910, un microfono a collo d’oca e un MXA310 immettono i segnali nel sistema attraverso linee analogiche

e linee digitali Dante, in una sinfonia di tecnologie, standard e protocolli diversi. Una sinfonia perfettamente riuscita proprio perché è rispettata la gerarchia di Shure. Secondo la quale l’audio viene prima del video.

I VANTAGGI DELLA RIPRESA MICROFONICA TOROIDALE L’MXA310 può generare diversi campi di ripresa microfonica, tra i quali l’esclusivo pattern toroidale che vediamo rappresentato in figura: ruotando opportunamente i quattro lobi dell’array, l’operatore può catturare le voci di tutti i relatori seduti attorno a un tavolo, rotondo o d’altra forma, utilizzando un singolo microfono. Ma l’MXA310 ha anche un’altra particolarità, illustrata dal diagramma che compare in basso a destra nella figura: la capacità di attenuare i suoni sull’asse verticale mantenendo nello stesso tempo elevata la sensibilità fuori asse; in questo modo vengono eliminati, o quantomeno ridotti notevolmente, i rumori prodotti da proiettori appesi al soffitto, condizionatori, ventilatori e altri dispositivi del genere. Il pattern toroidale dell’MXA310 garantisce una ripresa a 360° e nello stesso tempo attenua fortemente, grazie a quella sorta di depressione acustica presente al centro del toroide, i disturbi prodotti da dispositivi rumorosi come il proiettore che vediamo fissato al soffitto; in basso a destra è raffigurato il diagramma polare dell’MXA310.

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PRODOTTI

DISPLAY • HANNspree La nuova gamma di display touch Open Frame COSTRUTTORE HANNspree, Taiwan • DISTRIBUTORE HANNspree Italia Srl - www.hannspree.eu/it

Tante funzionalità a portata di touch Diversi i campi di applicazioni per la nuova e completa serie di Monitor Open Frame Touch di HANNspree, una gamma di display completa, disponibile nei formati da 10” a 55” di Luigi Nicolucci

H

ANNspree presenta una gamma completa di monitor Open Frame con pannelli standard e tecnologia P-Cap touch, adatti a molteplici integrazioni e ad applicazioni verticali. Disponibili in diverse dimensioni, dai 10” ai 55”, i nuovi monitor Open Frame rappresentano la soluzione ideale di visualizzazione personalizzata per il mondo industriale, i sistemi di automazione e l’utilizzo in ambienti retail all’interno di infopoint e chioschi. Le importanti installazioni omologate a livello industriale sul mercato europeo, in

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particolare nel settore del vending e del gaming, confermano la capacità dell’azienda di far fronte ad ogni richiesta dell’industria con soluzioni personalizzate e progetti verticali, rispondendo alle diverse esigenze dei System Integrator. I pannelli della nuova serie di monitor Open Frame, con grado di protezione IP54, rispondono ai requisiti di robustezza e di performance necessari agli ambienti di lavoro e di utilizzo industriale, nonché agli spazi pubblici con elevato traffico di persone. Le


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Particolare di uno dei display della serie HO di HANNspree; numerose le opzioni di montaggio, tra cui il fissaggio standard VESA e/o a flangia e un design “edge-to-edge” per l’integrazione True-Flat nei Totem e macchinari. cornici in metallo ultra resistenti e le superfici dei pannelli rigidi rinforzati, assicurano protezione nel tempo. La serie di monitor HO permette un’installazione facile e flessibile, con una completa connettività digitale e analogica; ha molteplici opzioni di montaggio, tra cui fissaggio standard VESA e/o a flangia e un design “edge-to-edge” per l’integrazione True-Flat nei Totem e macchinari. Utilizzando la più recente tecnologia LCD con retroilluminazione a LED, i display della serie HO hanno elevati rapporti di contrasto (fino a 5.000:1) e ampi angoli di visione (178°), mentre le soluzioni touch avanzate includono la più alta tecnologia tattile “P-CAP 10 Point Touch” per una migliore esperienza visiva e una sorprendente fruizione di tutti i contenuti digitali. L’aggiornamento del catalogo di HANNspree con la serie completa di soluzioni Open Frame è un’ulteriore conferma della capacità produttiva, tecnica e commerciale dell’azienda di proporre soluzioni display funzionali a diversi settori industriali con visualizzazione avanzate e personalizzate. A partire dal piccolo 10” HO101DTB con tecnologia LED backlight e schermo 16:10 da 1280x800 pixel fino al grande 55” 16:9 full HD 1080p

tutti i monitor Open Frame dedicati all’ambito business sono sviluppati per fornire ad un prezzo concorrenziale, una soluzione non stop per specifici progetti. Hannspree è già fornitore di soluzioni Open Frame per un gran numero di aziende nel settore gaming e betting di tutta

La serie HO Open Frame è disponibile in diversi tagli, da un minimo di 11,4 pollici di diagonale fino a 55 pollici. Europa; l’azienda è in grado di offrire un servizio flessibile e completo, garantendo soluzioni customizzate per soddisfare le specifiche richieste sia per OEM sia per System Integrator. Sviluppati per far fronte alle

richieste provenienti da diversi ambienti, i monitor Open Frame di HANNspree assicurano lunga durata nel tempo e una piacevole esperienza per le più diverse applicazioni in ambito commerciale ed industriale.

CARATTERISTICHE DICHIARATE HO 101DBT

HO 550HT

Display Size Panel Type Aspect Ratio Resolution (H x V) Brightness

25.65cm / 10.1” Diagonal TFT - LED Backlight 16:10 1280 x 800 350cd/m²

139.7cm / 55” Diagonal TFT - LED Backlight 16:9 1920 x 1080 Full HD 350cd/m² Panel / 300 cd/m² Monitor

Contrast (Typ.)

800:1 (Typical)

5000:1 (Typical)

Response time

5 msec

8 msec

Touch Type

Projected Capacitive Type Multi-Point Touch Material Glass + Glass

Power Consumption

5W

Projected Capacitive Type 10 Point Touch, Material Glass + Glass On: 120W; Stand-by: ≤0,5W; Off: ≤0,5W TBC

Product Dimensions

260 x 188.6 x 32 mm (W x D x H)

1289,6 x 72 x 760,4 mm (W x D x H)

Net Weight

160 grams / TBC

35 Kg

Qui a fianco e in apertura, un distributore automatico di caffè, bevande e snack Fas International, equipaggiato con monitor touch della serie Open Frame.

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PRODOTTI

DISPLAY • Panasonic Serie EQ1 Disponibili i nuovi display 4K COSTRUTTORE Panasonic Corp. - Giappone • DISTRIBUTORE Panasonic Italia - Tel. 02/30464814 - business.panasonic.it

Panasonic EQ1, la nuova gamma in 4K Panasonic presenta la nuova serie EQ1, display 4K entry level semplici da installare ma con caratteristiche di alto profilo. Sei nuovi modelli, con schermi compresi tra 43 e 86 pollici, che saranno disponibili a partire da ottobre di Luigi Nicolucci

L

a gamma di display professionali Panasonic è veramente completa, con soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di una varietà di settori, dai negozi

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ai centri commerciali, dalle reception di grandi hotel agli aeroporti. Ogni modello offre un ampio angolo di visione per una visibilità sempre ottimale, un design elegante che occupa

uno spazio minimo e funzionalità intelligenti, in grado di adattarsi alle condizioni di illuminazione dell’ambiente. La serie EQ1, ultima nata, è formata da sei modelli capaci

di restituire immagini di forte impatto, in 4K. Tutti i formati della gamma, da 43” a 86” (43-50-55-65-75-86), producono immagini con dettagli realistici e colori brillanti. La linea EQ1


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I nuovi display 4K della serie EQ1 riescono a coprire davvero tutte le esigenze in fatto di installazione, grazie ad una gamma di schermi articolata che va da 43 pollici fino a 86 pollici (misure intermedie: 50”-55”-65”-75”).

CARATTERISTICHE DICHIARATE (TH-86EQ1W) Screen size (diagonal) (inch)

86-inch

Aspect Ratio Panel Type

16:9 IPS Panel/E-LED

Effective display area (W x H)

1895 x 1065 mm

Resolution Brightness (typ.) Contrast Ratio Response Time Terminals | Video In Terminals | HDMI In

3840 x 2160 350 cd/m2 1400:1 8 ms (G to G) 4-pole Mini Jack (M3) x 1 HDMI TYPE-A Connector x 2 DVI-D 24-pin x 1, DVI Revision 1.0 Compatible (HDCP 1.1 supported) / Stereo Mini Jack (M3) x 1 (Shared with PC In) Mini D-sub 15-pin x 1 (Compatible with DDC 2B) / Stereo Mini Jack (M3) x 1 (Shared with DVI-D In) USB Connector (TYPE A) x 1, DC 5 V/2 A (USB 3.0 supported) D-sub 9-pin x 1, RS-232C Compatible RJ45 x 1, 10 BASE-T / 100 BASE-TX / 1000 BASE-T (TBD), Compatible with PJLink™ Stereo Mini Jack (M3) x 1 / x 1 (Output)

Terminals | DVI-D IN/AUDIO IN (L/R) Terminals | PC IN/AUDIO IN (L/R) Terminals | USB Terminals | Serial Terminals | LAN Terminals | IR In/Out Built-in Speaker

20 W [10 W + 10 W]

Power Consumption Power Off Condition Standby Condition Dimensions (W x H x D) Weight

110-127 V AC, 50/60 Hz, 220-240 V AC, 50/60 Hz TBD Approx. 0.3 W Approx. 0.5 W 1928 x 1099 x 86 mm 64 kg

Operating Time

24 h/day

Viewing angle [(T/B)/(L/R)]

178° / 178° (CR≧10)

Terminals | Audio Out

Stereo Mini Jack (M3) x 1 / Variable Output (- 0 dB) (at 1 kHz 0 dB Input, 10 k Loaded)

Power Requirements

è stata progettata pensando alla facilità d’uso: è semplice da installare, configurare e gestire. Lo spessore ridotto e la cornice sottile ed elegante ingrandiscono visivamente l’area dello schermo.

Ogni modello include un lettore multimediale USB, per visualizzare contenuti in 4K e Full HD senza dover ricorrere a cavi esterni o a decoder. Grazie alla funzione di clonazione è semplice

copiare i dati di impostazione da un display master mediante un dispositivo USB o un cavo LAN sincronizzando la riproduzione su vari schermi, con tempi di configurazione notevolmente ridotti. Due terminali HDMI conformi a HDCP 2.2 permettono di riprodurre contenuti con protezione DRM (Digital Rights Management). I pannelli LCD entry-level Panasonic sono ideali per i centri commerciali, gli showroom, le sale riunioni e le aule scolastiche. Tutti possono essere installati in modalità verticale, inoltre i due pannelli di maggiori dimensioni sono dotati della tecnologia In-Plane Switching, che garantisce la massima visibilità e un’accurata riproduzione cromatica, anche se osservato fuori asse. La serie EQ1 presenta una cornice sottile, di 11,915,2 mm di larghezza, e uno spessore ridotto di soli 61-86 mm: queste due caratteristiche combinate aumentano l’impatto dell’immagine, migliorando la resa della definizione 4K.

DESIGN INTELLIGENTE ED ELEGANTE IN QUALSIASI CONTESTO

La gamma di display EQ1 di Panasonic comprende funzioni progettate appositamente per limitare il consumo energetico, a beneficio sia dell’ambiente che dei costi di gestione. Il consumo associato alla retroilluminazione si riduce in modalità ECO, in grado di rilevare il livello di luminosità dell’ambiente e controllare l’emissione di luce. I display retroilluminati si basano su LED intelligenti, a elevata efficienza energetica, ma che allo stesso tempo raggiungono livelli di luminosità adeguati ai contesti caratterizzati da illuminazione intensa. I display a cristalli liquidi, testati per impedire l’effetto delle “immagini fantasma” e nel contempo garantire la resistenza indispensabile per il digital signage consentono prestazioni sempre ottimali in qualsiasi situazione d’uso. Il rilascio dei nuovi display serie EQ1 è previsto a partire dal mese di ottobre.

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PRODOTTI

GESTIONE AUDIO/VIDEO • RTI Sistemi di controllo professionali COSTRUTTORE RTi • DISTRIBUTORE COMM-TEC Italia - Tel. 0546/622080 - www.comm-tec.it

RTI, un 2018 carico di novità

Dall’ISE di Amsterdam al Cedia Expo di San Diego, RTI si presenta con nuove soluzioni “end-to-end” complete per progetti residenziali e commerciali, costellando il 2018 di interessanti novità di Paolo Neri

R

TI ha stilato una strategia vincente per questo 2018, ampliando la propria linea di prodotti con importanti novità lanciate sul mercato e presentate proprio in occasione delle fiere di settore più importanti a livello internazionale, dall’ISE di Amsterdam di inizio anno al recente CEDIA Expo di San Diego. Nuove soluzioni endto-end complete per progetti

KA11 - Progettato con display LCD widescreen 11.6”, completamente personalizzabile, con risoluzione 1920x1080 e touchscreen capacitivo integrato.

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residenziali e commerciali. In più, dopo aver lanciato la linea di prodotti AV Distribution all’inizio di quest’anno, RTI ha rilasciato di recente la nuova generazione di soluzioni AV su HDBaseT che offrono una straordinaria qualità video HDR 4K su un singolo cavo di categoria. Non solo, proprio in occasione della fiera americana, RTI è stata premiata con il prestigioso award “Best

of Show”, conseguito grazie ai sistemi residenziali RTiQ Remote Management. Ecco tutte le novità presentate che vanno ad ampliare il proprio portfolio di soluzioni.

KA8 E KA11 TOUCHPANEL DA TAVOLO E PARETE

I pannelli Touchpanel KA8 e

KA11 rappresentano la scelta migliore per un controllo semplice e intuitivo per intrattenimento, ambienti e sistemi di sicurezza in strutture residenziali o commerciali. È dotato di un display LCD widescreen ad alta risoluzione da 8” o 11,6”, completamente personalizzabile con


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A destra, aspetto elegante, touchscreen capacitivo da 4”, pulsanti soft-touch programmabili e controllo wireless per il T4X.

Miravue VIP-1 offre una solida distribuzione video da qualsiasi sorgente a qualsiasi display. touchscreen capacitivo integrato. Sono facilmente installabili a parete oppure posizionabili su apposito supporto da tavolo. I sensori di luce ambientale e di prossimità regolano automaticamente la luminosità dello schermo e la retroilluminazione a LED in base al livello di luce ambientale.

TELECOMANDO T4X

Il T4x definisce lo standard nel controllo wireless con un ampio touchscreen da 4” e funzioni avanzate tra cui sensori di presa, WiFi, doppia RF e altro ancora. Ai pulsanti soft-touch, completamente programmabili, il nuovo telecomando T4x aggiunge un design elegante e sofisticato, con opzioni di finitura che si adattano

perfettamente a qualsiasi ambiente contemporaneo.

APEX 10.4

La nuova versione APEX di APEX 10.4 introduce una serie di potenti nuove funzionalità che favoriscono una notevole riduzione dei tempi di programmazione, includendo livelli, finestre e bundle di sorgenti. Grazie ai livelli, Integration Designer APEX 10.4 consente ai programmatori di gestire con facilità i layout complessi isolando le modifiche in specifiche aree della GUI.

RTIQ: MONITORAGGIO DEI SISTEMI DA REMOTO

La soluzione di gestione remota RTiQ, basata su cloud, può essere configurata

per monitorare qualsiasi componente controllato da un processore RTI della serie XP. È possibile monitorare lo stato di questi dispositivi tramite una dashboard da qualsiasi parte del mondo e ricevere notifiche via e-mail e di testo per avvisi in caso di guasto. In questo modo, è possibile attivare a distanza un’azione per ripristinare il sistema o il componente guasto, eliminando la necessità di chiamate l’assistenza e riducendo pertanto i tempi di fermo del sistema.

RICETRASMETTITORE MIRAVUE

Il ricetrasmettitore video-overIP Miravue VIP-1 permette la distribuzione di segnali video HD tramite la rete Ethernet. Una soluzione che si integra facilmente nei sistemi di controllo RTI e porta in dote un carico di flessibilità e scalabilità, con distribuzione AV su Ethernet, cavo coassiale e rete wireless. In sostanza,

VIP-1 svolge le funzioni di trasmettitore, ricevitore, switch di rete e access point wireless, consentendo una più facile distribuzione AV, con riduzione drastica dei tempi di cablaggio e installazione.

RTIXCEL: NUOVA PIATTAFORMA DI LEARNING MANAGEMENT

La nuova versione APEX 10.4 introduce una serie di potenti nuove funzionalità che favoriscono una notevole riduzione dei tempi di programmazione, includendo livelli, finestre e bundle di sorgenti.

È la nuova piattaforma di Learning Managemenr che consente ad RTI di inserire i rivenditori nel suo nuovo sistema di gestione dell’apprendimento online (LMS), denominato RTIXCEL. È progettata per fornire un curriculum end-to-end, completo di test e certificati, RTIXCEL consente ai rivenditori di aggiornarsi online in modo più efficace e in qualsiasi momento lo desiderino.

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PRODOTTI

AUDIO PRO • Apart PREZONE1 COSTRUTTORE Apart Audio NV, Belgio • DISTRIBUTORE Prase Media Technologies S.p.A. - Tel. 0421/571411 - www.prase.it

La rivoluzione gentile

L’Apart PREZONE1 è un preamplificatore professionale concepito per il progettista e l’installatore ma anche, in egual misura, per l’utente non specializzato, magari digiuno di tecnologia. Apart ha ragione a parlare di rivoluzione. Ma è una rivoluzione particolare. Copernicana di Marco Galloni

A

part parla del PREZONE1 come di un «preamplificatore rivoluzionario». L’aggettivo «rivoluzionario», a nostro avviso, può essere inteso (anche) in senso cosmologico/ copernicano, come ribaltamento del centro di un piccolo universo: mentre la maggior parte dei preamplificatori di questo tipo è concepita per i progettisti e gli installatori, il PREZONE1 è pensato anche, e in pari misura, per l’utilizzatore. Se fatte le debite distinzioni identifichiamo il progettista o l’installatore con il sole e l’utente finale con la terra, vediamo che il PREZONE1 non è né un sistema geocentrico né un sistema eliocentrico, ma entrambe le cose: un piccolo universo con due centri di eguale importanza, e questo sì che è rivoluzionario, o se preferite miracoloso.

GLI AMBITI APPLICATIVI DEL PREZONE1

Il paragone cosmologico risulterà più chiaro se teniamo conto di che genere di dispositivo sia l’Apart PREZONE1: si tratta di un preamplificatore stereo dual-

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zone progettato per essere utilizzato all’interno di alberghi, ostelli e ristoranti, punti vendita al dettaglio, aule scolastiche e ambienti governativi, luoghi di culto, palestre e luoghi adibiti al tempo libero. Questo dovrebbe far comprendere perché è assolutamente necessario che i due centri del piccolo universo siano equipollenti, di egual valore e dignità: se è giusto progettare un dispositivo di questo tipo in funzione dei tecnici che lo installeranno, è altrettanto doveroso pensare alle persone che lo utilizzeranno, presumibilmente – stanti gli ambiti applicativi sopramenzionati – non ferratissime in materia di tecnologia applicata: parroci e viceparroci, maitre d’albergo e camerieri, insegnanti, commessi e via dicendo. Il PREZONE1 può essere utilizzato anche da chi è digiuno di preamplificatori, amplificatori e linee bilanciate, e questo perché, come vedremo, è concepito in modo logico, non meramente tecnologico.

TRE LIVELLI DI PRIORITÀ

Presentato a InfoComm 2018, il PREZONE1 permette

di controllare il volume e altre funzioni su due zone indipendenti. L’Apart accetta in ingresso i segnali di quattro sorgenti stereofoniche a livello linea e di due microfoni, più un segnale di emergenza su linea bilanciata a 0 dBV; i segnali possono essere mixati, equalizzati e indirizzati (“routing”) secondo le esigenze. Gli ingressi sono organizzati secondo tre livelli di priorità, e qui abbiamo un primo assaggio della logica cui sopra si accennava: l’ingresso Emergency ha livello di priorità 1, l’input microfono A appartiene al livello 2 mentre l’ingresso microfonico B e i quattro

ingressi linea fanno parte del livello di priorità 3. Gli ingressi sono disposti sul pannello posteriore in ordine decrescente di priorità, da sinistra a destra: c’è prima l’ingresso bilanciato Emergency, realizzato con un connettore Euroblock e dotato di controllo del volume, indicatore di clipping e di controllo Vox; due pin dell’Euroblock vanno collegati a uno switch o a un relè per attivare la funzione All Mute, che mette in muting tutte le altre sorgenti; in alternativa allo switch o al relè si può utilizzare il controllo rotativo Vox, che svolge praticamente la stessa funzione, anche se con modalità diverse. La sezione riservata al

CARATTERISTICHE DICHIARATE Sensibilità nominale Mic A/ Mic B (ingressi bilanciati) Rapporto S/N ingresso Mic (guadagno al massimo)

da -47 a -19 dBV 81 dB

Sensibilità nominale ingresso RCA (1 solo ingresso)

da -17 a +11 dBV

Risposta in frequenza (-3 dB)

190 Hz – 20 kHz (Mic); 20 Hz – 20 kHz (linea)

THD+N

<0,2% (uscita nominale, -6 dB)

Alimentazione phantom

48 V

Dimensioni / Peso

430 x 290 x 89 mm / 3,65 kg

Prezzo

€ 500,20


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INGRESSI E CONTROLLI DI ZONA Il PREZONE1 può contare su diversi accessori e dispositivi ancillari. Tra questi, i pannelli ALINP e D-ALINP (nelle foto), che forniscono un’estensione locale di alcuni ingressi e controlli del preamplificatore. Questi pannelli tornano utili in non poche situazioni e applicazioni, basti pensare alle aule scolastiche e universitarie, dove ogni ora si avvicendano docenti che hanno bisogno di collegare i propri laptop, alle sale per incontri e conferenze, ai bar, ai ristoranti e alle sale per banchetti, solo per fare qualche esempio. L’ALINP è un pannello in-wall per montaggio in scatole standard ed è dotato di un ingresso microfonico XLR e di un ingresso linea stereo RCA, ciascuno dotato di controllo di volume individuale. L’ingresso microfonico dispone di preamplificatore e di un trasformatore di disaccoppiamento che scongiura il pericolo di ground loop. I segnali del microfono e di linea sono miscelati insieme, sicché un solo ingresso del PREZONE1 viene occupato. L’ALINP è alimentato con tensione phantom a 24/48 V e può operare con qualsiasi mixer, matrice o preamplificatore in grado di garantirgli tale tensione. Il D-ALINP è sostanzialmente lo stesso accessorio, solo che ha i controlli e gli ingressi disposti verticalmente ed è strutturato per l’alloggiamento in wall-box standard Decora.

microfono A è dotata di ingresso bilanciato Euroblock, di due ingressi linea RCA, di spia del clipping, di controllo del gain e del Vox, di equalizzatore a due bande (Lo, Hi), di selettore mic/line e di un pulsante per la phantom a 48 V; la sezione del microfono B è pressoché identica, fatta eccezione per l’assenza del controllo Vox. I quattro ingressi linea dispongono (ciascuno) di una coppia di RCA, di controllo del gain e di spia del clipping. C’è poi la sezione di uscita: ognuna delle due zone è dotata di equalizzatore a due bande (Lo, Hi), di selettore mono/stereo, di connettori bilanciati Euroblock e di line out RCA. All’estrema destra del pannello trovano posto la presa di rete (con contatto di terra: il PREZONE1 è un’apparecchiatura di classe I), il fusibile e l’interruttore on/off.

di volume dei microfoni A e B (di volume, non di gain) con i relativi pulsanti on/off (attivano/ disattivano i microfoni su entrambe le zone), il “name field” su cui attaccare le etichette adesive (in dotazione) che identificano le sorgenti e le zone di uscita, i selettori degli ingressi linea 1 – 4, gli on/off delle zone 1 e 2 con i rispettivi controlli di volume e infine i led di status, che indicano la presenza del segnale sulle uscite ed eventuali clipping, l’arrivo di un segnale di emergenza e l’attività o meno della funzione Vox sul microfono A; selettori, pulsanti e persino i controlli di volume delle uscite di zona sono illuminati.

TECNOLOGIE ANTICHE E NUOVE

Per tornare all’aggettivo «rivoluzionario» di cui abbiamo detto, vorremmo precisare che non va inteso nel senso di un cambiamento violento di ciò che c’era prima, di un regime politico o, nel caso del PREZONE1, di una tecnologia. Il preamplificatore Apart non ha nulla a che vedere con rivoluzioni di questo genere. Il PREZONE1 è piuttosto un riuscitissimo esempio di come tecnologie antiche e nuove, di come il classico e il moderno possano convivere con reciproco beneficio. Il percorso del segnale (“signal path”),

per esempio, è interamente analogico, mentre il controllo è digitale. L’ingresso Emergency, altro esempio, è di tipo flottante a trasformatore, un’antica (antica, non vecchia!) e raffinata tecnologia utilizzata nell’audio professionale per garantire separazione galvanica, sicurezza e immunità dai disturbi. Altre scelte costruttive fuori tendenza sono l’assenza di standby automatico e di ventole di raffreddamento, assenza che consente di contenere i costi di produzione: lo standby esclusivamente manuale elimina inoltre il pericolo di interventi inattesi, mentre il raffreddamento per convezione riduce il peso dell’apparecchiatura e ne rende del tutto silenzioso il funzionamento. Il PREZONE1 non è solo al mondo, nel senso che ha un fratello maggiore, il PREZONE2 (dotato di controllo via Ethernet e RS-232, funzione di paging selettivo e standby automatico) e una serie di accessori, come gli ingressi locali D-ALINP e ALINP (vedi box), che ne incrementano la funzionalità e la praticità d’uso. Il PREZONE1 è offerto a 500,20 euro, un prezzo sorprendentemente contenuto per un’apparecchiatura professionale, innovativa e non priva di raffinatezze costruttive. Queste sono le rivoluzioni che preferiamo: umili, non cruente, benefiche per tutti.

SUL PANNELLO ANTERIORE

Anche l’ampio pannello anteriore - il PREZONE1 ha uno chassis in formato rack da 2U è concepito in modo razionale e intuitivo: procedendo da sinistra verso destra si incontra il pulsante on/standby, i controlli

Gli ingressi del PREZONE1 sono organizzati secondo tre livelli di priorità: l’ingresso Emergency ha priorità 1 (colore rosso), il microfono A priorità 2 (colore arancio), il microfono B e i quattro ingressi linea hanno priorità 3 (colore giallo). Nella parte destra del pannello si riconoscono le uscite di zona, con gli equalizzatori a due bande, i selettori stereo/mono e gli output bilanciati e sbilanciati.

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PRODOTTI

AUDIO • Wisdom Audio Advanced Architectural Loudspeakers COSTRUTTORE Wisdom Audio Corp. - USA • DISTRIBUTORE Gammalta Group S.r.l. - Tel. 050/2201042 - www.gammalta.it

La teoria della relatività acustica Wisdom Audio ha compiuto un’impresa paragonabile, fatte ovviamente le dovute distinzioni, a quella di Albert Einstein: ha elaborato una teoria che ci libera sia dagli assolutismi sia dai relativismi in materia di acustica. I progettisti, gli installatori e gli ascoltatori ringraziano

di Marco Galloni

V

i fu un tempo in cui i diffusori acustici erano valutati in termini assoluti. Se un certo diffusore è di qualità, si pensava, suonerà bene sempre e comunque, anche se viene installato in un tinello rimbombante o nel ripostiglio delle scope. Poi si è cominciato a capire che non è così: i diffusori, come del resto tutte le cose di questo mondo, non sono assoluti ma relativi, nel senso che sono in relazione con altri oggetti ed elementi. A determinare il suono di un diffusore non è soltanto il diffusore medesimo ma la sua

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I diffusori Line Source e i Point Source presentano “sweet spot” diversi: quello dei Line Source (tratto giallo) è di gran lunga più esteso. Per “sweet spot” si intende il punto - o, nel caso in questione, la zona - d’ascolto ottimale.


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Questa figura mostra le differenze interaurali tra i suoni percepiti dagli orecchi destro e sinistro dell’ascoltatore: nella parte in alto sono raffigurate le differenze relative ai diffusori Line Source, nella parte bassa quelle dei Point Source; queste ultime sono due volte più marcate delle prime. “architectural, architetturale” va inteso precisamente in questo senso. La cospicua produzione Wisdom Audio, che comprende diffusori di ogni tipo, subwoofer ed elettroniche (amplificatori, DSP, controller), è suddivisa in cinque serie denominate Insight, Sage, Wisdom,

Subwoofers ed Electronics. Per facilitare la scelta del progettista, dell’installatore e dell’ascoltatore, la casa americana divide a loro volta le serie di diffusori in tre fasce qualitative denominate “good”, “better” e “best”: i diffusori della serie Insight appartengono

alla classe “good”, i Sage alla “better” e i Wisdom alla “best” (il meglio del meglio). Ma non è di questa differenziazione in classi qualitative che ci interessa parlare. Ci concentreremo piuttosto su un’altra distinzione, più attinente al discorso sulla

relazione con la sala d’ascolto, con l’amplificatore e con il preamplificatore, con i cavi e con la sorgente di segnale, eccetera.

LA PRODUZIONE WISDOM AUDIO

Con i suoi “advanced architectural loudspeakers”, Wisdom Audio porta questo concetto della relatività acustica fino alle estreme conseguenze (relatività, attenzione: non relativismo). I diffusori della casa statunitense sono pensati in funzione della sala d’ascolto, dell’ambiente in cui verranno collocati; l’aggettivo

La superficie complessiva che delimita il salone visibile nella piccola foto a destra è costituita per il 72% dalla somma soffitto + pavimento (598 mq) e per il 28% dalle pareti laterali (232,4 mq): sonorizzando il salone con diffusori Line Source ad alta direttività si riduce pertanto del 72% la quantità di suono riflesso.

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PRODOTTI

AUDIO • Wisdom Audio, Advanced Architectural Loudspeakers

IL SUONO A TUTTO TONDO DEI POINT SOURCE I diffusori Wisdom Audio del tipo Point Source generano un pattern di emissione di forma sferica: il suono si propaga in ogni direzione con uguale intensità lungo raggi di lunghezza crescente (“r”, “2r”, “3r” e così via). Come si vede nella figura, ne derivano cospicue quantità di riflessioni dovute alle porzioni di campo che rimbalzano sulle pareti laterali, sul soffitto, sul pavimento e, in misura minore, sul muro posteriore; ovviamente la forma e l’intensità del campo riflesso dipendono in larga misura dalla struttura della sala e dalle sue caratteristiche fonoassorbenti. I Point Source hanno un decay piuttosto rapido: il livello di pressione sonora diminuisce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza, secondo la legge dell’inverso del quadrato. Queste caratteristiche fanno dei Point Source i diffusori ideali per i sistemi surround e per gli ambienti non risonanti, acusticamente inerti. Il campo sonoro dei Point Source ha la forma di una sfera che si espande in tutte le direzioni, producendo notevoli quantità di riflessioni; il decadimento è piuttosto rapido, 6 dB per ogni raddoppio della distanza.

relatività acustica che abbiamo iniziato a fare: la distinzione tra diffusori di tipo Point Source e di tipo Line Source. È proprio questa differenziazione, forse più di ogni altra, a permettere al progettista e all’installatore di creare sistemi di diffusione acustica perfettamente tarati sulle caratteristiche della sala, dell’ambiente d’ascolto.

DIFFUSORI LINE SOURCE E POINT SOURCE

I Point Source sono ispirati alla sorgente puntiforme, nella quale il suono ha origine da un punto e si espande dando vita a un campo sonoro di forma sferica. Questi diffusori sono

caratterizzati da un decadimento piuttosto rapido (vedi box) e producono un campo sonoro ricco di riflessioni e di riverbero. Nei Line Source il campo assume invece la forma di un cilindro: le riflessioni sono ridotte al minimo e con esse il riverbero, il decadimento è più lento rispetto a quello dei Point Source e il suono si propaga in linea retta (vedi box), essendo almeno teoricamente nulla l’emissione alla base e alla sommità del cilindro. Tenendo a mente queste differenze tra Point Source e Line Source il progettista e l’installatore potranno scegliere il diffusore più adatto all’uso che

ne intendono fare e all’ambiente d’ascolto. Se il progetto è di realizzare un sistema di riproduzione stereofonico preciso e rigoroso, allora ci si orienterà sui diffusori Line Source, e questo soprattutto se l’ambiente è acusticamente vivace, riverberante. Per l’home cinema e i sistemi surround in genere sono invece più indicati i Point Source, capaci di generare riflessioni naturali che vanno ad aggiungersi a quelle delle codifiche/decodifiche Dolby e DTS; per gli impianti Dolby Atmos, Wisdom Audio consiglia di utilizzare una combinazione di diffusori Line Source e Point Source.

IL 72% DI SUONO RIFLESSO IN MENO

Le differenze di emissione tra Point Source e Line Source si traducono in comportamenti in ambiente altrettanto diversi. Per prima cosa i Line Source hanno perdite di propagazione che sono esattamente la metà di quelle dei Point Source (3 dB per ogni raddoppio della distanza contro i 6 dB dei Point Source); questo ne fa i diffusori ideali per sale home cinema di grandi dimensioni, con molte file di poltrone: i Line Source sono in grado di far ascoltare agli spettatori dell’ultima fila suoni e voci con livelli di pressione sonora non molto inferiori a quelli percepiti dagli spettatori delle prime file; il loro “sweet spot”, inoltre, è molto più ampio di quello dei Point Source. Per quanto riguarda le differenze interaurali tra i suoni percepiti dagli orecchi destro e sinistro vale invece il discorso contrario: in questo caso le distanze interaurali prodotte dai Point Source sono il doppio di quelle dei Line Source, il che si traduce in effetti stereofonici e surround più marcati. Le caratteristiche di propagazione dei Line Source si concretizzano anche in campi sonori più definiti e in una maggior intelligibilità. Per dimostrarlo, Wisdom Audio ricorre a una complessa argomentazione di carattere acustico/architettonico in cui vengono calcolate le estensioni parziali e totali delle superfici perimetrali della sala d’ascolto e le percentuali di suono che su di esse si riflettono. L’argomentazione si riferisce a casi concreti, a diversi case study; qui prendiamo in esame quello di un grande loft che ha un soggiorno open space da 300 Una zona del grande loft descritto da Wisdom Audio in uno dei suoi case study. Questo loft ha una zona living di 300 mq con pavimenti in marmo e ampie finestre, un ambiente quindi molto riflettente.

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La produzione Wisdom Audio è suddivisa in cinque linee denominate Insight, Sage, Wisdom, Subwoofers ed Electronics. Queste immagini mostrano i campi in cui i prodotti Wisdom possono essere utilizzati: impianti stereofonici ad alte prestazioni (a sinistra), sale multimediali e multiroom (al centro), sale cinematografiche private.

In questo gruppo di immagini vediamo raffigurati i campi applicativi dei diffusori Line Source, ideali per ambienti con pavimenti e soffitti riflettenti, open space, ambienti di grandi dimensioni e sale cinema private con numerose file di poltrone. mq con pavimenti in marmo e 33 metri complessivi di finestre: un ambiente molto riverberante, nel quale l’uso di diffusori Line Source consente di ridurre il suono riflesso del 72%. Wisdom Audio usa un’espressione colorita per descrivere tutto questo: «Ascolta i diffusori, non la stanza».

LE APPLICAZIONI DEI LINE SOURCE E DEI POINT SOURCE

Con questa suddivisione dei diffusori in Line Source e Point Source, Wisdom Audio può offrire una proposta quantomai ampia, capace di estendersi ai campi applicativi più diversi, e nello stesso tempo mirata, precisa, chirurgica.

Caratterizzati da un pattern di emissione sferico, i Point Source sono particolarmente indicati per l’installazione all’interno di mezzanini, piscine, sale con poltrone morbide dai sedili reclinabili e, in generale, in ambienti fonoassorbenti. I Line Source sono indicati per ambienti con pavimenti in materiali riflettenti come marmo, ceramica, legno, per sale con soffitti alti e scarsamente assorbenti, per open space e in generale per ambienti di grandi dimensioni, per sale cinema private con numerose file di poltrone. I

Point Source sono più adatti ai mezzanini, alle sale con poltrone morbide e dagli schienali reclinabili, agli ambienti poco riverberanti, alle piscine. Questa dunque la proposta Wisdom Audio: ora spetta al progettista, all’installatore e all’ascoltatore fare la loro scelta.

I 3 DB IN PIÙ DEI LINE SOURCE I Line Source hanno un comportamento acustico per certi versi opposto a quello dei Point Source: il loro pattern di emissione non ha forma sferica bensì cilindrica, con l’energia acustica che rimane all’interno del solido, senza oltrepassarne la base e la sommità, al di là delle quali l’energia ha intensità zero, almeno teoricamente. Ne consegue una propagazione che avviene in linea retta, come si vede in figura: le percentuali di onde che colpiscono il soffitto e il pavimento sono minime, per non dire nulle. Il decadimento è molto più lento rispetto a quello dei Point Source: 3 dB per ogni raddoppio della distanza. Tutto questo fa dei Line Source i diffusori ideali per impianti stereofonici hi-end, ambienti risonanti e sale home cinema di grandi dimensioni, con numerose file di poltrone.

Il pattern di emissione dei Line Source ha dimensione cilindrica e un decay piuttosto lento (3 dB per ogni raddoppio della distanza); ne derivano ridotte quantità di suono riflesso.

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PRODOTTI

AUDIO • Lindy KVM Extender DVI-D e KVM COSTRUTTORE Lindy - Germania • DISTRIBUTORE Lindy Italia S.r.l. - Tel. 0331/1601711 - www.lindy.it

PREZZI: € 419,95 (cod. 39200); da € 414,95 (cod. 39201); € 574,95 (cod. 39210); € 569,95 (cod. 39211, versione base); € 584,95 (cod. 39240); € 579,95 (cod. 39241, versione base); € 664,50 (cod. 39317); € 77,90 (cod. 25045)

Segnali KVM alla riscossa

I segnali Keyboard, Video e Mouse non possono più essere distribuiti attraverso commutatori passivi, come si faceva fino a non molto tempo fa. D’altra parte i sistemi over IP presentano alcuni inconvenienti, primo tra tutti la latenza. Lindy propone allora la sua soluzione, gli extender modulari KVM di Marco Galloni

N

el settore dell’informatica esiste una famiglia di segnali a lungo ingiustamente trascurata, negletta: si tratta dei segnali KVM, la qual sigla sta per Keyboard, Video e Mouse. I KVM sono quelli che ci permettono di utilizzare i computer, vale a dire i dati di controllo inviati dalla tastiera e dal mouse, i segnali video diretti al monitor e via dicendo. Per smistare e commutare i KVM in modo da controllare più computer con una singola tastiera o mouse si sono per molto tempo utilizzati derivatori, switcher ed estensori passivi, nella convinzione che non fosse importante preservare la qualità di questi segnali. Con il progredire della tecnologia informatica e l’estendersi dell’uso del computer un po’ a tutti gli ambiti della nostra vita è apparso sempre più evidente che è vero semmai il contrario: i KVM vanno preservati, tutelati e curati

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come e forse più degli altri tipi di segnali. Cosa succederebbe oggi se un operatore di borsa, poniamo, affidasse le sue operazioni a tastiere che inviano segnali casuali? E che lavoro potrebbero mai svolgere le macchine CNC se venissero controllate con mouse dal funzionamento incerto? È nata così, e non poteva essere altrimenti, una fiorente industria impegnata nella produzione di switcher, extender e altri dispositivi specializzati nel routing dei segnali KVM. Oggi questi dispositivi devono essere in grado di maneggiare segnali video ad alta risoluzione con velocità pari o superiori a 20 Gbps.

DALLA DISTRIBUZIONE OVER IP AGLI EXTENDER MODULARI LINDY

L’evoluzione naturale degli extender KVM è costituita dai sistemi su IP, i quali tuttavia,

secondo la tedesca Lindy, presentano diversi inconvenienti: hanno una larghezza di banda limitata, richiedono tempo per essere installati e configurati (con conseguente aumento dei costi) e sono propensi a introdurre latenze nel trasferimento dei segnali. Ed è qui che si colloca la proposta di Lindy: una nuova serie di extender KVM che rende possibile combinare ed effettuare lo splitting di segnali proprietari attraverso reti dotate di switch convenzionali. La nuova serie è costituita da trasmettitori e ricevitori modulari che possono essere connessi e combinati nei modi più diversi. Collegati a computer o altre sorgenti di immagini, i trasmettitori Lindy inviano i segnali a una matrice alla quale sono collegati individualmente i ricevitori; il collegamento è

realizzato attraverso cavi Cat 6 e consente di interconnettere fino a 48 tra trasmettitori e ricevitori. Possono essere

Non è passato poi così tanto tempo da quando i segnali KVM (Keyboard, Video, Mouse) venivano selezionati, commutati e smistati utilizzando switch passivi come quello che vediamo nella foto: una soluzione facile ed economica, ma certo oggi non più consigliabile considerati i livelli raggiunti dalla tecnologia informatica.


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UN EXTENDER CON ARCHIVIAZIONE DI MASSA Gli extender KVM Lindy sono disponibili in tre versioni base che, grazie all’aggiunta di funzioni opzionali, danno vita a una notevole varietà di dispositivi. Nella foto vediamo il KVM DVI & USB 2.0 130m con funzione “mass storage” (l’immagine mostra il solo ricevitore): si notino le numerose porte presenti sul pannello anteriore, tra le quali l’uscita HDMI per il monitor video, con supporto fino a 1080p. Se si utilizzano cavi Cat 6 il KVM DVI & USB 2.0 130m può distribuire i segnali fino a 130 metri, distanza che può raggiungere i 260 metri con l’aggiunta di uno switch Gigabit Ethernet.

distribuiti segnali video, USB 2.0 e, a seconda dei trasmettitori utilizzati, anche segnali audio e RS-232. I sistemi di estensione Lindy sono semplici da implementare, espandibili a piacere (grazie alla loro natura modulare) e non introducono ritardi nella trasmissione del segnale.

ALCUNI ESEMPI APPLICATIVI

Per illustrare il principio di funzionamento e le possibilità d’impiego del suo sistema modulare, Lindy propone diversi esempi applicativi; in questo

articolo ne vediamo alcuni. Per cominciare c’è quello di una stazione radio nella quale gli extender sono utilizzati per distribuire i segnali tra gli studi e le sale di trasmissione, sale nelle quali deve regnare il più assoluto silenzio. I segnali di quattro computer vengono applicati ad altrettanti trasmettitori Lindy 130m KVM Cat 6 DVI-D Single Link & USB 2.0 (numero di catalogo 39200) che, attraverso due switch 10 Gigabit, li inviano a quattro ricevitori 130m KVM Cat 6 DVI-D Single

Link & USB 2.0 (n. 39201); la connessione tra i due switch 10 Gigabit, che distano circa 70 metri, è realizzata tramite fibre ottiche. I ricevitori, a loro volta, inviano segnali USB e segnali di network a quattro postazioni PC dotate di monitor, tastiera e mouse; come opzione possono essere aggiunte quattro Matrix Switching (n. 09208) con software per il management delle commutazioni. Il secondo esempio è quello di un centro per insegnamento e meeting con nove PC collocati al piano di sotto rispetto alla sala

training, con la quale comunicano attraverso fibre ottiche per scongiurare possibili interferenze elettriche. Nella sala training ci sono cinque postazioni dotate ciascuna di monitor, tastiera, mouse o touch screen; inoltre, quattro display da 95” sono disposti attorno alle postazioni di lavoro per visualizzare i contenuti grafici dei PC. Nell’impianto sono utilizzati nove trasmettitori 500m Fibre Optic DVI-D Single Link & USB 2.0 (n. 39249) e altrettanti ricevitori complementari (n. 39241). Tra gli esempi proposti non manca un impianto di automazione industriale in cui quattro PC sono collegati a una sala di controllo distante 120 metri dalle linee di produzione; nella sala di controllo sono collocati i display, le tastiere e i joystick necessari per gestire le linee di produzione. Il collegamento tra postazioni di controllo e linee di produzione avviene attraverso cinque TX/RX 500m Fibre Optic DVI-D Single Link & USB 2.0 (n. 39240 e 39241) che garantiscono anche il trasferimento di segnali RS-232 e USB. L’ultimo esempio riguarda una nave container dotata di gru controllata via computer; la gru è provvista di una videocamera

Nello schema gli extender Lindy sono utilizzati per distribuire i segnali tra gli studi e le sale di trasmissione di una stazione radio; i segnali di quattro computer sono inviati alle rispettive postazioni monitor/tastiera/mouse attraverso trasmettitori e ricevitori 130m KVM Cat 6 DVI-D Single Link & USB 2.0; la distanza coperta è di circa 70 metri.

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PRODOTTI

AUDIO • Lindy KVM Extender DVI-D e KVM

questo fa sì che con segnali Full HD, benché sia necessario comprimerli, un network Lindy KVM superi le prestazioni delle soluzioni IP: non vi sono perdite di qualità apprezzabili e soprattutto non c’è ritardo di trasferimento. Un network Lindy KVM ha una risoluzione massima di 1920 x 1200 a 60 Hz (WUXGA) e garantisce la trasmissione parallela di segnali USB 2.0, RS-232 e audio stereo analogici; non è supportato l’HDCP. La lunghezza massima cui è possibile trasferire i segnali dipende dalla tecnologia utilizzata: con il rame si raggiungono i 130 metri, con la fibra ottica multimodale anche i 500 metri. Se invece si usano le fibre single-mode, non c’è praticamente limite: Lindy ha sperimentato con successo trasferimenti fino a 20 km.

GLI EXTENDER E I LORO PARTNER L’impianto installato in un centro per insegnamento e meeting disposto su due piani: al piano di sotto sono collocati nove PC che comunicano via fibre ottiche con la sala training; sono utilizzati nove trasmettitori e altrettanti ricevitori a fibre, che scongiurano ogni possibile interferenza elettrica. collegata al PC. L’operatore della gru ha a disposizione una tastiera, un mouse e un joystick, più la videocamera che gli consente di tenere sotto controllo le operazioni; sono inoltre presenti un display e un secondo joystick USB per il controllo remoto. Tutti i dispositivi comunicano attraverso un trasmettitore e un ricevitore Lindy 130m Cat 6 DVI-D Single Link & USB 2.0 (n. 39200 e 39201).

TRASFERIRE IL SEGNALE FINO A 20 KM DI DISTANZA

Gli esempi appena visti, e in generale tutte le applicazioni che fanno uso degli extender KVM Lindy, richiedono una Virtual LAN (VLAN) isolata realizzata con cavi Cat 6 schermati e dotata di una larghezza di banda di almeno 1 Gigabit. I dati vengono distribuiti nel network con velocità che possono raggiungere i 4,95 Gbps, e questo grazie al

supporto dei jumbo frame, agli elevati margini di sovraccarico e alla bassissima latenza. Tutto

Lindy offre tre modelli base di extender, ciascuno dei quali può essere modificato aggiungendo, in modo facile e immediato, opzioni e funzionalità. In questo paragrafo li descriveremo sinteticamente, per approfondire nei box (vedi) due modelli particolarmente

Tra i partner naturali degli extender Lindy c’è il KVM Pro DVI-I Single Link USB 2.0 & Audio, uno switch a 8 porte per computer e monitor DVI; la commutazione dei segnali può essere effettuata tramite i pulsanti dello switch o mediante “hotkey” della tastiera del PC.

LE STRAORDINARIE PRESTAZIONI DELLE FIBRE OTTICHE Nell’immagine vediamo una versione particolarmente interessante degli extender Lindy: si tratta del KVM 500m Fibre Optic DVI-D Single Link & USB 2.0 (solo ricevitore). Con l’uso di cavi a fibre standard tipo LC OM3 duplex la distanza garantita, per un trasferimento senza perdite di qualità, è di 500 metri; se si aggiunge un modulo a fibre single-mode la gittata può invece raggiungere i 20 km. Come gli altri extender KVM Lindy, anche questo può accogliere diverse funzioni opzionali che ne aumentano la versatilità: tra queste ricordiamo il supporto per memoria di massa, la commutazione matriciale via switch Gigabit e i supporti audio e VGA (DVI-I).

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Un sistema per il controllo di linee industriali automatizzate: le postazioni di controllo distano 120 metri dalle linee di produzione, alle quali sono collegate attraverso extender Lindy 500m Fibre Optic DVI-D Single Link & USB 2.0; una videocamera con uscita DVI viene utilizzata come sorgente di segnale addizionale. interessanti. L’extender 130m Cat 6 DVI-D Single Link & USB 2.0 è costituito da una coppia trasmettitore/ricevitore (numeri di codice 39200 e 39201) in grado di trasferire segnali DVI single link e USB 2.0 su cavo Cat 6 fino a 130 metri, distanza che può essere estesa a 200 metri utilizzando uno switch Gigabit; il trasmettitore è dotato di un’uscita HDMI loop cui è possibile collegare un monitor locale. Come opzione

Un altro dei partner degli extender Lindy KVM: si tratta di uno switch Gigabit 10/100/1000 a 8 porte per cavi Cat 5e o di categoria superiore; la funzione di auto-negoziazione facilita l’integrazione nelle LAN.

è possibile acquistare le licenze per aggiungere le funzioni di archiviazione di massa e di matrix switching. Dell’extender appena descritto esiste anche una versione con funzionalità aumentata (codici 39210 per il trasmettitore e 39211 per il ricevitore), dotata di opzioni per storaggio di massa, matrix switching, supporto VGA (DVI-I) e supporto audio; è altresì possibile avere un’ulteriore versione con

Impianto per il controllo di una gru montata a bordo di una nave container: gli operatori della gru hanno a disposizione due joystick USB, una videocamera e un PC con tastiera che comunicano attraverso TX/RX extender Lindy.

seriale RS-232 al posto delle porte audio. C’è infine l’extender KVM DVI-D Single Link & USB 2.0 a fibre ottiche, capace di trasferire segnali DVI-D single link fino a 500 metri su cavo duplex LC OM3; la distanza di trasferimento, come detto sopra, può raggiungere i 20 km utilizzando un modulo per fibre ottiche single-mode. Anche il KVM DVI-D Single Link & USB 2.0 a fibre ottiche è costituito da una coppia TX/RX (codici 39240 e 39241) e la sua funzionalità può essere estesa acquistando le licenze per l’archiviazione di massa, il matrix switching, il supporto VGA (DVI-I) e il supporto audio. Partner naturali degli extender appena descritti sono gli switch KVM Pro DVI-I Single Link USB 2.0 & Audio, disponibile nelle versioni a 8 o 16 porte (codici 39317 e 39318), e l’8 Porte Gigabit 10/100/1000 (cod. 25045) per cavi 5e o di categoria superiore. Il sistema Lindy ha il grande pregio di essere modulare, espandibile, adattabile alle esigenze che di volta in volta si presentano al progettista, all’installatore, al system integrator. Non è possibile prevedere cosa ci riserverà il futuro, quali sviluppi avrà la tecnologia. Però possiamo tenerci sempre pronti, aggiornati.

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APPROFONDIMENTO

VIDEOPROIEZIONE • Canon XEED La nuova serie WUX COSTRUTTORE Canon - Giappone • DISTRIBUTORE Canon Italia S.p.A. - www.canon.it/projectors/

Canon XEED, proiezioni al top La nuova serie di videoproiettori per installazioni professionali di Canon introduce tre modelli che offrono i vantaggi della tecnologia laser e altrettanti con sorgente luminosa tradizionale. Tutti hanno risoluzione Full HD e si caratterizzano per le ottiche intercambiabili, l’ampia connettività e il sistema ottico proprietario AISYS. Controllo da remoto grazie all’applicazione Canon Service Tool for PJ di Marco Ventimiglia

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ire Canon e pensare alle immagini è un tutt’uno. Vale per quelle catturate da una macchina fotografica o da una videocamera, per quelle riprodotte da una stampante, ma anche per quelle ingigantite su uno schermo da un videoproiettore. Un ambito, quest’ultimo, dove il colosso giapponese ha maturato un’esperienza pluridecennale nel settore delle installazioni professionali per merito di modelli che coniugano la qualità alla versatilità d’impiego. Una tradizione che si rinnova ora con gli ultimi

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PROIETTORI CON LAMPADA

WUX5800

WUX6700

WUX7500

WUX6600Z

WUX7000Z

PROIETTORI CON SORGENTE LASER

WUX5800Z

Sei i nuovi modelli, con identico design, che entrano a far parte della serie XEED: tre modelli con sorgente laser e altrettanti dotati di lampada.


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sei apparecchi che si vanno ad inserire nella prestigiosa serie XEED. Una pattuglia di proiettori, basata su pannelli LCOS con risoluzione di 1920x1200 pixels e aspect ratio 16:10, che si potrebbe definire divisa fra presente e futuro, ovvero fra i classici modelli a lampada e quelli con sorgente laser, se non fosse che quest’ultima tecnologia rappresenta ormai una realtà consolidata. I benefici apportati dalla sorgente laser sono vari e ben tangibili, ma prima di addentrarci nell’argomento è bene illustrare le caratteristiche comuni a tutta la nuova serie XEED, tali da rendere l’acquisto di uno fra questi sei proiettori un investimento destinato durare nel tempo. Le sigle che li identificano sono WUX5800, WUX6700 e WUX7500 nel caso dei tre apparecchi a lampada, WUX5800Z, WUZ6600Z e WUZ7000Z per i tre modelli laser, dove il numero coincide con la luminosità (espressa in lumen) che sono in grado di esprimere gli apparecchi. Il rinnovato design è identico per tutti i sei proiettori, con una struttura resistente alle alte temperature e ideata per durare a lungo. Le dimensioni sono molto contenute per apparecchi capaci di “riempire” schermi di vari metri, con una larghezza inferiore al mezzo metro ed una profondità di poco superiore. Stesso discorso per il peso, 13 chili per i modelli a lampada che diventano 17 per quelli laser. Un discorso a parte lo merita la gamma di ottiche intercambiabili al servizio dei proiettori. Sono cinque le nuove lenti, caratterizzate da un meccanismo d’innesto a spigot che elimina la necessità di strumenti per l’installazione e contribuisce a diminuire le possibilità di errore. A queste si aggiunge la nuova lente RS-SL06UW che permette il controllo meccanico della

messa a fuoco marginale per una proiezione più accurata su superfici sferiche. Tutti i gruppi ottici beneficiano del sistema proprietario AISYS che permette di controllare con maggiore precisione il raggio emesso dalla lampada o dalla sorgente laser minimizzando la dispersione della luce e accentuando il contrasto. In conseguenza di ciò, i colori rimangono più fedeli all’immagine originale e la proiezione risulta estremamente luminosa. La messa in opera dei nuovi proiettori XEED è facilitata da varie funzionalità dedicate e da una connettività molto estesa. Quest’ultima consiste in un set completo di ingressi digitali, HDMI, DisplayPort e

Sulla destra della lente si nota l’innesto a spigot che contribuisce a diminuire le possibilità di errore e a eliminare la necessità di strumenti per l’installazione.

In tutti i nuovi modelli uno dei due pannelli laterali è dedicato alla connettività. Da sinistra, la porta LAN, l’in/out audio, il trigger per il controllo da remoto, gli ingressi digitali DisplayPort, Hdmi e DVI-I, prese analogiche VGA e USB. A destra, il tastierino per il controllo direttamente dal corpo macchina.

Punto di forza comune ai sei nuovi proiettori Canon XEED è la flessibilità d’installazione con una serie di soluzioni dedicate a facilitare il posizionamento e la manutenzione.

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APPROFONDIMENTO

VIDEOPROIEZIONE • Canon XEED La nuova serie WUX

Sono ben sei le ottiche intercambiabili, da grandangolo a supertele, disponibili per i nuovi modelli XEED; fra queste, la nuova lente RS-SL06UW con controllo meccanico della messa a fuoco marginale per una migliore proiezione su superfici sferiche.

Dal menu dei nuovi proiettori XEED è possibile un’ampia serie di interventi sui parametri dell’immagine: regolazioni colore (in alto) e sul gamma (al centro); possibile anche (in basso) la regolazione fine dei parametri RGB (rosso, verde, blu) e CMY (ciano, magenta, giallo). A destra in alto, fra i benefici che sono offerti dai nuovi modelli di proiettori con sorgente laser c’è l’ottima copertura dello spazio colore di riferimento.

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DVI-I, affiancato da una porta analogica VGA sempre utile. Oltre all’ingresso Ethernet, e la connettività WI-FI, c’è anche un in/out audio (fra l’altro i proiettori sono dotati di uno speaker interno da 1 Watt). Il posizionamento dell’apparecchio è facilitato dalla presenza del lens shift orizzontale e verticale che si aggiunge alla correzione Keystone. È inoltre possibile memorizzare diverse regolazioni ottiche effettuate (zoom, focus, shift, aspect ratio, ecc.) che possono essere quindi richiamate all’occorrenza. Stiamo parlando di proiettori espressamente dedicati alle installazioni professionali, e quindi non stupisce la cura riposta da Canon per

l’esecuzione di funzionalità specifiche, ad esempio la multiproiezione con più macchine XEED che vanno a comporre una singola immagine di grande dimensione e/o risoluzione con precisione al singolo pixel. Ed ancora, possono essere proiettate immagini secondo lo standard medicale internazionale “DICOM Part 14”. Inoltre, grazie all’ottimale riproduzione dei colori, è possibile riprodurre le differenze tonali contenute nelle immagini ai raggi X. A tutto ciò i modelli WUX5800Z, WUZ6600Z e WUZ7000Z aggiungono, come detto, i benefici della sorgente laser integrata. Il beneficio più evidente apportato da questa tecnologia di emissione sta nella durata della sorgente


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Il nuovo sistema di illuminazione laser, in combinazione con il Sistema ottico Canon AISYS, permette di ottenere elevata luminosità nonostante le dimensioni compatte.

luminosa (prima che questa si riduca del 50%) che è di circa 20.000 ore, vale a dire molto di più della durata di qualsiasi lampada. Inoltre, la perdita di luminosità avviene in modo moderato rispetto al più rapido decadimento delle lampade al mercurio, permettendo quindi livelli di luminosità superiore più a lungo. Ne consegue che a fronte di un maggior prezzo d’acquisto, i costi di utilizzo e manutenzione dei proiettori laser sono enormemente inferiori rispetto ai modelli a lampada. Un altro vantaggio di cui tener conto è l’accensione rapida. Infatti, i proiettori a lampada richiedono tempi di avvio ben superiori prima che la luminosità sia stabile dopo l’avvio. Nel caso dei proiettori laser bastano invece pochi secondi per avere l’apparecchio in condizioni ottimali d’esercizio. Infine, e torniamo alle caratteristiche comuni a tutta la nuova serie di proiettori XEED, c’è da segnalare la disponibilità

dell’App dedicata “Canon Service Tool for PJ”. Si tratta di un’applicazione gratuita che permette di connettersi facilmente al proiettore controllandolo da remoto per gestirne il funzionamento e correggere gli eventuali errori. Ad esempio, è possibile modificare le impostazioni da

smartphone o tablet senza che questi interventi vengano mostrati sullo schermo durante la proiezione. Ed ancora, nel caso di una multiproiezione i tempi d’installazione possono essere considerevolmente ridotti copiando le impostazioni da un proiettore all’altro attraverso

l’interfaccia dell’App. Infine, un altro vantaggio garantito dall’applicazione sta nella visualizzazione del menu sul device mobile quando potrebbe essere difficile vederlo direttamente dal proiettore, ad esempio durante una proiezione effettuata su superfici non lineari.

L’adozione di un proiettore con sorgente laser minimizza le operazioni di manutenzione, inoltre offre il vantaggio di un’autonomia d’uso notevolmente maggiore, estesa fino a 20.000 ore di funzionamento, prima che la potenza luminosa si riduca del 50%.

CARATTERISTICHE DICHIARATE XEED WUX5800 / WUX6700 / WUX7500

CARATTERISTICHE DICHIARATE XEED WUX5800Z / WUX6600Z / WUX7000Z

Risoluzione nativa Pannelli Sorgente Luminosità Rapporto di contrasto Lens Shift Speaker Livello di rumore Dimensioni (LxAxP) Peso

Risoluzione nativa Pannelli Sorgente Luminosità Rapporto di contrasto Lens Shift Speaker Livello di rumore Dimensioni (LxAxP) Peso

1920x1200 (WUXGA) LCOS 0,71” (x3) Lampada 5.800/6.700/7.500 lumen 2000:1 (nativo) 10% orizzontale, 55% verticale Mono, 1 Watt 35/37/40dB 480x196x515 mm 13 kg

1920x1200 (WUXGA) LCOS 0,71” (x3) Laser 5.800/6.600/7.000 lumen 4000:1 (nativo) 10% orizzontale, 55% verticale Mono, 1 Watt 35/36/36 dB 480x196x545 mm 17 kg

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APPROFONDIMENTO

NETWORKING • Pakedge PE-08I Distributore di rete COSTRUTTORE Pakedge - USA • DISTRIBUTORE Adeo Group S.p.A. - Tel. 0461/248211 - www.adeoproav.it

L’angelo custode Il distributore di rete Pakedge PE-08I non si limita ad alimentare le apparecchiature collegate alle sue 8 prese di uscita. Le protegge anche, le riavvia in caso di malfunzionamenti, effettua il “ping” e tanti altri controlli. Veglia su di esse, insomma. Dall’alto del cloud di Marco Galloni

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l Pakedge PowerPack PE-08I non è soltanto un distributore di rete migliore di tanti altri. È di una diversa specie o razza, appartiene anzi a un altro piano ontologico: se la maggior parte dei dispositivi di questo tipo si trova nella dimensione terrena, il PE-08I abita nella trascendenza. L’affermazione non sembri esagerata: già nella breve presentazione pubblicata su SIM 17 sottolineavamo come il Pakedge consenta di gestire via cloud le sue funzioni di distribuzione e controllo, il che equivale a dire che l’energia elettrica viene trasferita da una dimensione meramente fisica a quella eterea dell’IP.

UN MONITORAGGIO ATTENTO E CAPILLARE

Insieme al fratello quasi gemello PowerPak 9, il PE08I fa parte di una famiglia di distributori di potenza (PDU, Power Distribution Unit) progettati per alimentare, controllare e proteggere i dispositivi audio video e di automazione che si trovano nelle abitazioni hi-tech. Il PE08I non si limita a distribuire l’alimentazione alle varie apparecchiature ma esercita un attento e capillare monitoraggio su tensione d’ingresso, frequenza, corrente sulle prese di uscita e temperatura; quest’ultima funzione viene

CARATTERISTICHE DICHIARATE Tensione/corrente di ingresso Tensione/corrente di uscita Breaker Filtratura Protezione da sovratensioni Rating di protezione della tensione

100 - 240 VAC/10 A 100 - 240 VAC/10 A per uscita (2400 W totali) 12 A 30 dB a 100 kHz; 53 dB a 1 MHz fino a 6 kV (normativa UL1449) 800 V

Protocolli di rete

ICMP, IP, TCP/UDP, DHCP, Telnet, DNS, SMTP, http

Dimensioni/peso

435,6 x 291,6 x 44,5 mm/4,97 kg

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svolta con l’aiuto di appositi sensori denominati PTH10 (non in dotazione). In base ai risultati del monitoraggio il PowerPak PE-08I può inviare avvisi pre-definiti dall’utente, come segnali sonori e notifiche. Grazie alla possibilità di integrare il PE-08I nel BakPak Cloud Management System, c’è modo di controllare tutte le caratteristiche e le funzioni della PDU da remoto, via cloud (vedi box); al CEDIA 2018, nel mese scorso, Pakedge ha presentato un aggiornamento che consente di gestire il PE08I da Web o da app in modo facile e immediato utilizzando BakPak Lite, la versione semplificata di BakPak.

I PUNTI DI FORZA DEL PE-08I Le caratteristiche e le funzioni del PE-08I sono tantissime, troppe per poterle elencare tutte. Ci limiteremo alle più importanti: a) - l’on/off configurabile, che consente di accendere e spegnere nell’ordine stabilito dal system integrator le apparecchiature

collegate alle prese di uscita: questo fa sì che modem, router e altri dispositivi critici vengano spenti e riavviati nell’ordine corretto; è anche possibile pianificare l’accensione di apparecchiature nel mezzo della notte; b) - l’interfaccia Web integrata, che permette l’indirizzamento IP del PowerPak; c) - il monitoraggio su base Web, che fornisce report storici e in tempo reale delle tensioni, delle potenze e delle correnti sulle prese di uscita; d) - la possibilità di configurare le soglie globali e individuali di tensione, corrente, potenza e temperatura; e) - gli avvisi acustici, visivi e telematici (email) configurabili, ai quali è possibile rispondere in modo proattivo per risolvere i problemi; f) - la protezione da sovratensioni fino a 6 kV certificata UL1449; g) - la già menzionata gestione remota via cloud mediante BakPak; h) - le porte programmabili con calendari giornalieri, per il massimo della praticità, della sicurezza e del risparmio


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CON BAKPAK IL CONTROLLO È TOTALE BakPak è un sistema di cloud management che consente di controllare attraverso la nube i distributori di rete PowerPak 8I e PowerPak 9; grazie alle PDU il controllo si estende poi all’intera rete Pakedge, che può essere gestita da remoto mediante qualsiasi dispositivo fisso o portatile. In realtà BakPak è più di un sistema di gestione, dal momento che interagisce con gli algoritmi AI (intelligenza artificiale) della PDU, che in maniera autonoma scansionano il sistema e rispondono a ogni mutamento e nuova esigenza. Il problema rilevato viene immediatamente comunicato ai gestori di rete mediante email, SMS o attraverso la medesima applicazione BakPak; i messaggi sono convalidati dagli algoritmi AI allo scopo di eliminare falsi allarmi. BakPak è dotato di una intuitiva interfaccia grafica che permette di gestire la rete e i dispositivi che ne fanno parte; un codice a tre colori semplifica l’interpretazione delle informazioni presentate. Con BakPak si può controllare davvero di tutto: l’aggiornamento del firmware, il backup delle configurazioni, la temperatura dei dispositivi e le correnti in transito, gli indirizzi IP e i dispositivi non IP inseriti nella rete, l’on/off delle apparecchiature, i conflitti IP e le perdite di dati, la scansione tra VLAN e altro ancora; le funzioni di registrazione e reporting consentono di visualizzare e distribuire i resoconti storici degli eventi, delle riparazioni e degli status dei dispositivi. La funzione Auto-Mapping genera automaticamente mappe che mostrano la connessione gerarchica di tutti i device della rete, inclusi i wireless, gli IoT e le porte. Ma BakPak non si limita a monitorare, inviare avvisi e segnalare problemi: per quanto possibile li risolve anche, questi problemi, facendo risparmiare al system integrator energie e tempo preziosi; in caso di interruzione di rete, per esempio, la funzione TriPlex esegue le diagnosi per individuare il guasto e fornisce al system integrator istruzioni per ripararlo.

energetico; i) - l’SDDP (Simple Device Discovery Protocol) integrato, che facilita l’inserimento della PDU in sistemi Control4.

DISPLAY OLED, SLOT PER SD CARD E PORTA ETHERNET Dotato di chassis in formato rack 1U, il Pakedge può essere poggiato su tavoli,

mobili e altri ripiani o montato in armadi da 19”; le alette di fissaggio sono in dotazione. Il pannello anteriore è essenziale, elegantissimo: vi

L’interno della PDU Pakedge è per gran parte occupato dalla scheda madre in vetronite, sulla quale sono saldati i relè che pilotano le prese IEC e i varistori; in basso si vedono i PCB del filtro di ingresso e dell’alimentatore switching, mentre in alto a sinistra c’è la scheda delle logiche di controllo.

trovano posto il pulsante di accensione, l’indicatore delle protezioni da sovratensione, gli indicatori delle prese di uscita, un piccolo (forse un

Un particolare della scheda madre: attorno ai relè di potenza trovano posto i MOV (Metal Oxide Varistor) del sistema di protezione contro le sovratensioni e gli amplificatori operazionali low voltage MV358I.

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APPROFONDIMENTO

NETWORKING • Pakedge PE-08I Distributore di rete

La pagina di controllo principale del PowerPak: oltre allo status operativo del dispositivo, agli indirizzi IP/MAC e ad altre informazioni, vi compaiono le tre categorie in cui sono organizzate le funzioni del PE-08I; le vediamo rappresentate dalle piccole icone in alto al centro (System, Outlet, Maintenance). po’ troppo piccolo) display Oled e il selettore circolare multifunzione. Il display visualizza sia le informazioni relative alle prese di uscita sia i dati inerenti ai network setup della PDU. Il pannello posteriore ospita l’ingresso dell’alimentazione di rete, un breaker da 12 ampère, otto prese di uscita IEC, un terminale per il collegamento di terra, una porta per la console di controllo e una porta Ethernet, uno slot per SD card e un connettore RJ11 per il sensore di temperatura.

ELEVATA QUALITÀ COSTRUTTIVA

Il PE-08I è realizzato in modo eccellente. L’interno è quasi interamente occupato da una piastra madre in vetronite sulla quale sono saldati otto relè Fujitsu-Takamisawa K1CK012W che pilotano le prese di uscita, gli otto MOV (Metal Oxide Varistor) delle protezioni da sovratensioni e altrettanti MV358I, amplificatori operazionali low voltage. Le prese di rete sono connesse alla piastra madre attraverso cavi di gran sezione e connettori a saldare protetti da guaine

isolanti. Ci sono poi altri cinque PCB di dimensioni più piccole, che ospitano la sezione di alimentazione switching, lo slot per l’SD card e le logiche di controllo; tra queste ultime si riconoscono un ARM STM32F439IIT6, acceleratore ad alta frequenza (180 MHz) su nucleo Cortex-M4 a 32 bit, e una SDRAM da 64 MB Alliance AS4C4M16SA.

CONTROLLARE IL PE-08I CON IL SELETTORE, IL PC O ATTRAVERSO IL CLOUD

Il display Oled consente un

primo approccio facile e immediato al PE-08I. A partire dalla schermata iniziale è possibile, agendo sul selettore multifunzione, scegliere le opzioni di menù, come il riavvio locale (“local reboot”) delle prese di uscita, la misurazione della tensione, della corrente e dell’assorbimento dell’intera PDU o delle singole uscite, l’attivazione/disattivazione delle IEC, la visualizzazione dei setting o dei messaggi di allerta e altro ancora; il pulsante centrale del selettore permette altresì di abilitare la funzione

SELF-HEALING, IL NETWORK GUARISCE DA SOLO Pakedge utilizza un termine suggestivo quanto impegnativo per definire una speciale funzione del sistema di cloud management BakPak: “self-healing”, auto-guarigione. Grazie ai suoi algoritmi AI, BakPak è in grado di individuare guasti e problemi che di solito sfuggono ai comuni sistemi di diagnostica, come quelli a carico di touch screen, telecamere IP e altri dispositivi del genere, che possono andare fuori uso improvvisamente, senza preavviso. La funzione Self-Healing effettua il “ping” dei dispositivi connessi nel network e li riavvia automaticamente, così da garantire sempre la piena efficienza del network. Il “ping” (Packet Internet Groper), lo ricordiamo, è una funzione software utilizzata per misurare il tempo impiegato dai pacchetti ICMP (Internet Control Message Protocol) per raggiungere un certo dispositivo e tornare indietro al device di partenza; grazie al “ping” è possibile verificare la raggiungibilità dei vari dispositivi connessi in una rete e misurare la latenza di trasmissione. Nel PE-08I la funzione Auto Ping & Reboot invia il segnale test una volta al secondo, per poi riattivare la presa IEC dopo un certo numero di tentativi falliti; è possibile impostare sia l’intervallo (in secondi) tra un invio del segnale test e l’altro, sia il tempo (in minuti) che intercorre fra una serie di tentativi non riusciti e il ciclo di alimentazione della presa IEC.

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Tra le prerogative del PE-08I c’è la possibilità di aggiungerlo a un account BakPak Cloud e, attraverso la nube, di controllarne le numerose funzioni, come i cicli di potenza e il monitoraggio delle prese di uscita, gli avvisi intelligenti e le soglie di intervento. “buzzer” (avvisi sonori). Per entrare più a fondo tra le funzioni del Pakedge è necessario ricorrere all’interfaccia Web: effettuate le procedure di setup e log-in compare il menù principale, che mostra lo status operativo della PDU, gli indirizzi IP/MAC e altre informazioni di carattere generale. Sulla main page (vedi figura in alto a sinistra) vengono visualizzate anche le Menu Option, le tre categorie in

cui sono suddivise le funzioni del PE-08I: System, Outlet e Maintenance. L’opzione System comprende le funzioni relative alla landing page (“dashboard”), alla LAN, al display e al logging di sistema; la Outlet raggruppa le funzioni che hanno a che fare con le prese di uscita, vale a dire la configurazione, l’autoping, il calendario, l’analisi dei parametri e i messaggi di allerta; l’opzione Maintenance,

infine, riguarda la manutenzione del dispositivo, l’aggiornamento del firmware, le procedure di reset e riavvio, lo username, la password e la “time zone” (ora locale, ore del mondo…). Per finire ricordiamo ancora - “repetita iuvant” - l’opzione forse più hi-tech di tutte, vale a dire la possibilità di controllare la PDU Pakedge attraverso il cloud. A questo punto dovrebbe essere chiaro perché abbiamo

iniziato l’articolo parlando di trascendenza: il PE-08I trasferisce la tensione e la corrente dalla dimensione immanente a quella empirea del cloud, ma senza introdurre separazioni o contrapposizioni dualistiche; le due dimensioni rimangono strettamente congiunte, e si ha chiara la sensazione che da lassù sia possibile controllare molto meglio quanto accade qui dabbasso.

Il pannello posteriore del PE-08I: da sinistra a destra si riconoscono l’ingresso di alimentazione, il breaker da 12 A, le 8 prese di uscita IEC, le porte per i collegamenti di rete e lo slot SD card.

Un particolare del pannello posteriore del PE-08I: sono ben visibili le uscite di rete n. 7 e 8, il terminale per la connessione di terra, le porte per la console di controllo e per la LAN, lo slot per SD card e il connettore RJ11 per il sensore di temperatura PTH10.

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TECNOLOGIA

NETWORKING • I cavi Ethernet, HDBaseT, LAN Dai Cat 5e ai cavi per reti Ethernet 25 e 40 Gb

Cavi di un’altra categoria Da una parte i cavi Cat si evolvono per adeguarsi ai progressi degli standard di trasmissione digitale. Dall’altra anche gli standard, sotto la guida dell’IEEE, tendono una mano verso i cavi. Il risultato è una rapida, inarrestabile crescita. I Cat 8 da 2 GHz sono già realtà di Marco Galloni

I

cavi di categoria sono nati praticamente perfetti, essendo costituiti da coppie di doppini intrecciati che, in base al principio delle linee bilanciate, possono trasferire a lunga distanza segnali e dati senza pericolo che vengano aggrediti da disturbi o interferenze. Tuttavia i cavi Cat non sono come la logica di Aristotele, che proprio a causa dell’innata perfezione non conosce praticamente evoluzione: pur rimanendo fedeli a se stessi, sostanzialmente identici nella struttura e nella funzione, i cavi di categoria migliorano nel tempo, hanno larghezze di banda sempre più ampie e crescenti velocità di risposta. Anche i cavi di categoria, insomma, evolvono per

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adattarsi ai progressi della tecnologia digitale e alle sempre più esigenti richieste del trasferimento dei segnali. Ma c’è di più. Non sono solo i cavi a migliorare ma anche la tecnologia cambia per andare loro incontro, se così possiamo dire, per assecondare le loro esigenze e la loro natura. È questo per esempio il caso del nuovo standard IEEE 802.3bz, che consente di trasferire segnali a 2,5 e 5 Gbps su comuni Cat 5e/Cat 6 (vedi box). Nel settore dei cavi di categoria vi è insomma questo movimento a doppio senso, questo reciproco tendersi la mano che ha portato nel giro di non molti anni a progressi impressionanti, basti pensare ai nuovissimi Cat 8 con larghezza di banda di 2 GHz.

COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI Costruttore: Lindy - Germania Distributore: Lindy Italia S.r.l. Tel. 0331/1601711 - www.lindy.it Costruttore: PureLink – USA Distributore: Comm-Tec S.r.l. Tel. 0546/622080 - www.comm-tec.it Costruttore: Tru Cables (FSC Global) - Regno Unito Distributore: Adeo Group S.p.A. Tel. 0461/248211 - www.adeoproav.it


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Il Cat 7 S/FTP PIMF LSOH di Lindy è un cavo di categoria 7 di tipo Pair In Metal Foil, dotato cioè di doppia schermatura laminare a garanzia di una pressoché totale immunità dai disturbi. La sigla LSOH (Low Smoke Zero Halogen) indica che si tratta anche di un cavo a basso contenuto di alogeni.

I CAVI A DOPPIA SCHERMATURA E I SOLID CORE DI LINDY

Benché i cavi di categoria non abbiano stringente necessità di schermatura, in virtù della loro struttura differenziale, in molti casi sono dotati di calze o fogli metallici che al potere di reiezione delle linee bilanciate aggiungono un’azione schermante contro le interferenze EMI/RFI. È questo per esempio il caso del Cat 7 S/FTP PIMF LSOH di Lindy (cod. 47330), che di fogli schermo ne ha due: la sigla PIMF sta infatti per “Pair In Metal Foil”, il che significa che le quattro coppie interne di conduttori sono avvolte da una doppia schermatura laminare. L’altra sigla che identifica il cavo, LSOH (Low Smoke Zero Halogen), sta a indicare il basso contenuto di alogeni, che in caso di fiamme o incendi si traduce nella produzione di minime quantità di fumi opachi e gas tossici o corrosivi. Il Cat 7 S/FTP PIMF LSOH è un cavo piuttosto particolare, che potremmo definire ibrido, nel senso che mentre l’anima interna è a tutti gli effetti quella di un Cat 7 (con conduttori da 26 AWG), il connettore appartiene alla categoria 6a; sulla guaina è infatti stampata la dicitura «Cat 6 a S/FTP patch cords with 600 MHz raw cable». La banda passante, in ogni caso, è quella dei Cat 7, 600 MHz, il che consente a questo cavo di supportare lo standard Gigabit Ethernet 10/100/1000Base-TX e lo rende compatibile con il 10GBase-T. Un altro cavo Lindy da prendere in considerazione è il Cat 6 F/UTP Solid Core (cod. 44471), realizzato con conduttori solid core da 24 AWG che ne fanno la scelta ideale per i sistemi con extender audio video. Disponibile in lunghezze comprese tra 10 e 100 metri, il Cat 6 F/UTP Solid Core è terminato con connettori RJ45 schermati e ha una larghezza di banda di 250 MHz, che

specifici: la bravura del progettista sta proprio nello scegliere, tra i tantissimi in commercio, il cavo giusto per quel determinato impiego. I PureLink della nuova serie AVIT Media sono progettati per soddisfare gli standard industriali IT mondiali e le esigenze dei cablaggi strutturati. Anzi, non solo per soddisfarli ma anche per superarli, per andare oltre i già elevati parametri di questi standard, inclusi l’ANSI/TIA-568-C.2 e l’ISO/IEC 11801 Ed 2.2. Questi cavi sono in grado di migliorare e semplificare la distribuzione all’interno di reti Ethernet 10 Gigabit, lo streaming IP e la trasmissione point-to-point di segnali audio video 4K/UltraHD.

ne consente l’uso in applicazioni Ethernet 10/100/1000Base-T. I cavi Lindy citati non sono entità singole e indipendenti ma appartengono a famiglie di prodotti similari che differiscono per lunghezza, colore e prezzo.

PURELINK, CAVI AD HOC PER APPLICAZIONI PARTICOLARI

La statunitense PureLink utilizza un modo tutto suo per sottolineare il fatto che i cavi di categoria non sono tutti uguali, che è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. Lo dice con uno slogan: «Ogni infrastruttura AV è unica». Questo significa che ciascuna singola applicazione richiede cavi ad hoc,

Un altro cavo prodotto dalla Lindy: si tratta del Cat 6 F/UTP Solid Core, disponibile in lunghezze comprese tra 10 e 100 metri e realizzato con conduttori solid core da 24 AWG; questa particolare struttura lo rende ideale per l’impiego in impianti con extender audio video.

Un’applicazione dei cavi di categoria PureLink: cavi HDBaseT (linee azzurre) vengono utilizzati per distribuire i segnali audio video a 12 monitor TV; gli extender, montati in un armadio rack da 19”, sono alimentati da un power supply a uscite multiple PureLink PT-PSU-12.

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TECNOLOGIA

NETWORKING • I cavi Ethernet, HDBaseT, LAN

CON L’IEEE 802.3BZ I 5 GIGABIT VIAGGIANO SU CAT 6 Il 23 settembre 2016 l’Institute of Electrical and Electronic Engineers (IEEE) ha approvato l’IEEE 802.3bz-2016 2.5G/5GBASE-T, conosciuto anche, più semplicemente, come 2.5 e 5 Gigabit Ethernet. Si tratta di un nuovo standard che consente di trasferire segnali con elevati data rate utilizzando comuni cavi Cat 5e e Cat 6: con i Cat 5e la massima velocità trasferibile è di 2,5 Gbps, mentre utilizzando i Cat 6 si raggiungono i 5 Gbps. Completato in 18 mesi di lavoro, l’IEEE 802.3bz-2016 rende possibile inviare i segnali Ethernet ad alta velocità utilizzando le infrastrutture delle nostre case e degli uffici in cui lavoriamo, ancora per lo più costituite da comuni cavi Cat 5e/6; non occorre cablare né sostituire nulla, il che consente notevoli risparmi di tempo e danaro. David Chalupsky, capo del gruppo di lavoro che ha creato il nuovo standard, ha dichiarato: «Il team di sviluppo dell’IEEE 802.3bz-2016 ha svolto un lavoro encomiabile e ha risposto rapidamente a un’esigenza di mercato che si traduce in un enorme risparmio economico per le aziende, consentendo loro di migliore le prestazioni di rete su cablaggi preesistenti. Questo progetto (…) gioca un ruolo significativo nel portare avanti l’ecosistema Ethernet». La struttura fisica (PHY) del nuovo standard è molto simile a quella del 10GBase-T, ma le velocità di trasmissione sono più basse e le bande spettrali meno ampie, il che consente di utilizzare cavi di categoria non elevatissima.

Il PureLink MC1000 è un cavo Cat 6a con guaina a basso contenuto di alogeni (LSOH o LS0H, Low Smoke Zero Halogen); si tratta di un cavo di tipo S/FTP progettato specificamente per applicazioni Ethernet 10GBase-T e HDBaseT che può trovare impiego anche all’interno di network IP, daisy chain AV e impianti con alimentazione via Ethernet (PoE). Tra i PureLink serie AVIT Media segnaliamo due cavi patch appartenenti alla classe LSOH (Low Smoke Zero Halogen) a basso contenuto di alogeni: si tratta dell’MC1000 e dell’MC1500. L’MC1000 è un Cat 6a disponibile in due diversi colori, nero e grigio (MC1001), e in lunghezze che vanno da 0,5 a 50 metri. Si tratta di un cavo di tipo S/FTP (Screened/Foiled Twisted Pair, cavo UTP schermato esternamente) a profilo ribassato resistente agli strappi e dotato di collare di piega. Progettato per fornire le migliori prestazioni in applicazioni Ethernet 10GBase-T e HDBaseT, l’MC1000/1001 può

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trovare impiego anche all’interno di network IP, daisy chain AV e reti con alimentazione via Ethernet (PoE). L’MC1500 appartiene a una categoria inferiore, è un Cat 6 dal corpo sottile e molto più flessibile della media, il che lo rende ideale per le installazioni ad alta densità e per le applicazioni in cui è importante ridurre gli ingombri. Si tratta di un cavo UTP, cioè non schermato, provvisto di un connettore RJ45 con linguette di bloccaggio sovradimensionate che garantisce perfette trasmissioni 10GBase-T. L’MC1500 è disponibile in sei colori diversi: nero, grigio (MC1501), bianco (MC1502), giallo (MC1503), blu (MC1504) e rosso (MC1505); le lunghezze vanno da 0,25 a 5 metri.

LE ELEVATE PRESTAZIONI DEI TRU CABLES

Altri cavi notevoli sono i Tru Cables ad alte prestazioni, prodotti da FSC Global e distribuiti in Italia da Adeo Group. Il TruHD Cat 6 F/UTP LSHF (codice prodotto PGESP1130) è un cavo di categoria 6 certificato HDBaseT e testato fino a 500 MHz, una frequenza molto elevata per un cavo di questa categoria, alla quale il TruHD ha un’attenuazione di 47,1 dB; a 250 MHz, vale a dire alla banda passante nominale dei Cat 6, l’attenuazione scende a 31,1 MHz, per poi raggiungere 1,9 dB a 1 MHz. Il TruHD Cat 6 F/UTP LSHF è costituito da quattro Un’immagine del PureLink MC1502, cavo UTP di categoria 6 provvisto di connettore RJ45 con linguette di bloccaggio sovradimensionate; è un cavo sottile e molto flessibile, ideale per installazioni ad alta densità e per ambienti in cui è importante ridurre gli ingombri.

Quest’immagine, tratta dal blog “Planet Technology”, rappresenta la qualità peculiare del nuovo standard IEEE 802.3bz, vale a dire la capacità di trasferire segnali ad alta velocità 2.5GBase-T e 5GBase-T attraverso cavi Cat 5e/Cat 6.

coppie di conduttori da 24 AWG configurate secondo lo standard TIA-568 e protette da un rivestimento di alluminio e poliestere; la guaina esterna è a basso contenuto di alogeni (LSHF). Il TruLAN Cat7 S/FTP LSHF (codice PGESP1131) garantisce performance ancora più spinte, con i suoi 600 MHz di banda passante (a questa frequenza l’attenuazione è di 38,4 dB): capace di trasferire segnali con velocità fino a 10Gbps, è perfetto per l’impiego in data center, banche dati, istituti di credito e simili. Anche in questo caso la guaina esterna, di colore arancio, è priva di alogeni (LSHF, Low Smoke Halogen Free).

CAVI A PROVA DI FUTURO

I Cat 8 rappresentano l’ultima generazione dei cavi di categoria. Alcuni li definiscono “future proof”, a prova di futuro. Sono ancora rari e piuttosto costosi, ma è ragionevole supporre che, man mano che si diffonderanno, il loro prezzo scenderà. I Cat 8 hanno larghezze di banda


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I cavi di categoria 8, come lo Starlight Ethernet della Wireworld Cable Technology (nella foto), sono già disponibili in commercio; questi cavi sono in grado di trasferire segnali con banda passante di 2 GHz alle elevatissime velocità richieste per le reti Ethernet 25 e 40 Gb. che si estendono fino a 2 GHz e per questo motivo sono utilizzati prevalentemente nei data center con reti Ethernet 25 e 40 Gb per trasferire dati e segnali a distanze non superiori a 30 metri (100 piedi). Il membro forse più rappresentativo della famiglia è lo Starlight Ethernet della statunitense Wireworld Cable Technology, che utilizza una nuova struttura geometrica (vedi box) e una tecnologia brevettata denominata Tite-Shield che garantisce un’elevatissima reiezione dei disturbi e una

drastica riduzione del cross-talk. Si diceva che al momento i Cat 8 sono utilizzati prevalentemente nelle applicazioni informatiche spinte. Confinarli in tali ambiti, almeno secondo David Salz, fondatore e presidente della Wireworld Cable Technology, è tuttavia riduttivo. Dichiara Salz: «Le reti dei media sono diventate la spina dorsale dei moderni sistemi di home entertainment. La superiore velocità di trasmissione dello Starlight e i ridotti disturbi forniscono evidenti miglioramenti

La famiglia PureLink MC1500 comprende cavi di sei diversi colori (qui ne vediamo cinque): nero, grigio (MC1501), bianco (MC1502), giallo (MC1503), blu (MC1504) e rosso (MC1505). nella qualità del suono e dell’immagine». Dai rigorosi, serissimi, superprofessionali data center a quel settore essenzialmente ludico che è l’intrattenimento domestico, insomma, il passo sembra non essere poi così lungo.

Questa tabella mostra le performance di trasferimento del cavo TruLAN Cat7 S/FTP LSHF: nella seconda riga è rappresentata l’attenuazione in funzione della frequenza, che parte da 3,7 dB a 4 MHz e arriva a 38,4 dB a 600 MHz; quest’ultima è la frequenza limite per i cavi di categoria 7.

STARLIGHT ETHERNET E LA TECNOLOGIA TITE-SHIELD Prodotto dalla Wireworld Cable Technology, il cavo Starlight Ethernet di categoria 8 è costituito da quattro doppini affiancati e tenuti insieme da una guaina dal profilo ribassato (vedi figura): tale struttura geometrica consente di trasferire segnali e dati ad altissima velocità e nel contempo aumenta la separazione tra i conduttori, riducendo il crosstalk. A tale riduzione contribuisce la tecnologia brevettata Tite-Shield, che utilizza 12 schermi a spaziatura differenziata, tre per ciascuna delle quattro coppie; lo Starlight, dichiara Wireworld Cable Technology, è il primo cavo al mondo ad avvalersi di questa tecnologia. Oltre a garantire un’elevatissima reiezione dei disturbi, la Tite-Shield elimina gli sfasamenti e gli errori di temporizzazione causati dai doppini intrecciati dei tradizionali cavi di categoria. L’innovativo Cat 8 di Wireworld Cable Technology è inoltre dotato di isolante in Composilex 2, un composto che riduce il rumore triboelettrico causato dallo sfregamento di materiali di tipo diverso.

La struttura dello Starlight Ethernet: si notino le quattro coppie di conduttori non intrecciati e dotati di ben 12 schermi, tre per ciascuna coppia (tecnologia Tite-Shield).

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Energy storage Le tendenze del mercato

Storage: e l’Italia corre Quali sono i vantaggi dei sistemi di accumulo di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici? A che punto è la tecnologia e come si posiziona l’Italia in questo mercato? Oltre ai dati di alcuni report di settore, abbiamo chiesto al Product Marketing Manager della Divisione xStorage di Eaton Italia di fare con noi il punto della situazione di Sara Poletto

P

rima era il fotovoltaico, oggi è l’energy storage (cioè quei sistemi di accumulo che catturano l’energia prodotta in surplus - quindi non consumata - da fonti di energia rinnovabili, come l’impianto fotovoltaico, per poi renderla disponibile la sera, quando l’impianto non produce più) uno dei protagonisti del dibattito energetico nazionale e internazionale, seppure i due trend topic vadano, ovviamente, a braccetto. Perché questa tecnologia, nelle sue declinazioni, ha importanti ricadute in termini economici, di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica. Secondo le proiezioni di SolarPower Europe - associazione europea dell’industria dell’energia solare (www.

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solarpowereurope.org) - il fotovoltaico potrebbe coprire il 30% del mix energetico europeo entro il 2030 rispetto all’attuale 5% e, per fare ciò, sarebbe sufficiente installare circa 20GW di nuova potenza all’anno e aumentare il numero di impianti che sfruttano i sistemi di accumulo. E questo perché “un impianto di stoccaggio di tipo elettrochimico - si legge sul sito di EnelX, società del gruppo Enel - solitamente chiamato accumulatore o batteria, serve ad accumulare l’energia prodotta in un certo momento per poterla utilizzare in un momento differente e serve ad ottimizzare l’uso dell’energia elettrica, consentendo di sfruttare al massimo l’autoproduzione da fonti rinnovabili, garantendo continuità

in caso di temporanea mancanza di alimentazione dalla rete. L’altro aspetto importante della batteria è la sua capacità di fornire energia con bassissimi tempi di risposta, aumentando la resilienza della rete elettrica ad eventi esterni imprevisti”. Del resto è noto che il più grande limite delle energie rinnovabili, e in particolar modo del fotovoltaico e dell’eolico, consiste proprio nell’impossibilità di programmarne produzione e conusmo: i sistemi di accumulo permettono, invece, di superare tale limite, immagazzinando l’energia prodotta in eccesso durante il giorno e non consumata immediatamente per poi utilizzarla quando serve, ad esempio durante la notte e/o nei momenti


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di picchi di consumo. “Ad oggi, in media, in Italia l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici residenziali è autoconsumata solo per il 32% e l’eccesso finisce in rete”, ci ha spiegato Paolo Tagliabue, Product Marketing Manager della Divisione xStorage di Eaton Italia. “Abbinando all’impianto fotovoltaico un sistema di accumulo, l’autoconsumo può arrivare a coprire circa il 70-80%, ottenendo così un effetto di riduzione considerevole delle bollette elettriche”.

AGEVOLAZIONI FISCALI In materia di storage, la legge finanziaria attualmente in vigore prevede: - per impianti ad uso residenziale e fino a 20 kW, una detrazione fiscale del 50% in 10 anni dei costi sostenuti per l’intero impianto fotovoltaico, compresa anche la parte di accumulo. La detrazione è applicabile anche ad interventi in retrofit su impianti già esistenti, purché non rientranti nei conti energia; - per impianti di potenza superiore a 20 kW (quindi generalmente ad uso industriale ma non solo), l’investitore può accedere al cosiddetto super-ammortamento del 140%. Per saperne di più: consulta le guide fiscali sul sito www.agenziaentrate.gov.it/i, in particolare, la Circolare 7/E del 27 aprile 2018.

Paper: Unleashing the potential of solar and storage. Stando ai dati raccolti, l’energy storage permetterebbe, infatti, di aumentare la flessibilità dell’impianto e di migliorare la capacità di integrazione del fotovoltaico nel sistema elettrico (fonte ExpoClima.net). Interessanti, infine, i risultati dell’European market monitor on Energy storage, realizzato da Ease (associazione europea per lo stoccaggio energetico) e dalla società di ricerca Delta energy&environment; secondo il report che, alla sua prima edizione, analizza la base installata di accumulo energetico suddiviso tra settore residenziale, commerciale, industriale e front-of-meter, “la capacità di stoccaggio di energia elettrica installata annualmente è cresciuta del 49% tra il 2016 e il 2017 in Europa, con un tasso costante dal 2015. Nel 2018 si prevede una crescita simile (45%) con un’accelerazione del numero di nuove installazioni”. A fine 2017, le installazioni hanno raggiunto i 1,6 GWh; “l’Italia sta emergendo come un mercato in rapida crescita per lo stoccaggio di energia elettrica residenziale, ma la Germania rimane un chiaro leader”. Insomma, anche l’Italia corre. In alto, xStorage Home, sistema All-in-One di Eaton (www.eaton.it) per l’accumulo residenziale. A destra, J.Crujff Arena di Amsterdam, il più grande impianto d’accumulo in Europa.

IL TREND EUROPEO E ITALIANO

“Assorbono e forniscono energia elettrica in modo veloce e con grande accuratezza; attenuano le variabilità di breve periodo; eliminano i problemi derivanti dai picchi di produzione e di carico; rendono l’energia solare completamente condivisibile”; sono questi alcuni dei vantaggi dello storage individuati dalla sopra citata SolarPower Europe in un recente documento che si intitola White

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Energy storage

A COLLOQUIO CON IL PRODUCT MANAGER EATON ITALIA Tecnologia, soluzioni, previsioni per il futuro: a Paolo Tagliabue, Product Marketing Manager della Divisione xStorage di Eaton Italia, abbiamo chiesto di accompagnarci in un’analisi dei sistemi di accumulo e delle tendenze di mercato System Integrator Magazine - Parlando di tecnologia per l’energy storage, a che punto siamo in Italia? Paolo Tagliabue - Dal punto di vista tecnologico ci si avvale per lo più del know how di grandi produttori internazionali, sia per l’unità inverter che per la batteria. Eaton, proprio per la sua dimensione sia produttiva che distributiva di livello mondiale, viene annoverata tra questi. Per quanto riguarda gli inverter, l’esigenza dell’accumulo ha portato all’avvento sia di inverter ibridi che di semplici DC/AC converter. Per le batterie, è ormai riconosciuto che la tecnologia più efficiente e adeguata sia quella basata sugli Ioni di litio. La tecnologia delle batterie al piombo non si adatta alle scariche profonde e all’elevato numero di cicli di carica / scarica. Nonostante la batteria al piombo abbia un costo inferiore, è possibile utilizzare al massimo il 30% della sua capacità nominale, rispetto il 90% delle batterie agli ioni di litio. La soluzione proposta da Eaton è un sistema cosiddetto All-in-One, che contempla al suo interno sia un inverter ibrido triport che un battery pack agli ioni di litio. In questo modo sia l’installatore che l’utente finale si possono rivolgere, in fase di assistenza e di applicazione delle garanzie, ad un unico fornitore. Inoltre, si tratta di un sistema estremamente flessibile, adatto sia alle nuove installazioni che ai retrofit di impianti esistenti, con possibilità di connessione sia sul lato DC che AC. Se l’inverter è il fulcro di un sistema di accumulo, la batteria è l’altro componente cruciale: ecco perchè Eaton ha scelto di rivolgersi a Nissan per i moduli batteria, perché l’azienda è da oltre 15 anni leader mondiale e costruttore di veicoli full electric a detiene il primato anche nello sviluppo e produzione di batterie agli ioni di litio. Il sistema xStorage presenta inverter dalla potenza in AC di 3,6 e 4,6 kW, combinati con battery pack da 4,2 – 6,0 e 10 kWh di capacità. Sia l’installatore che l’utente finale possono monitorare il sistema anche da remoto, mediante interfaccia utilizzabile sia su PC che su smartphone. La soluzione xStorage ha anche degli interessanti sviluppi in ambito industriale, grazie a un sistema basato su una tecnologia simile a quella per la versione Home ma che può raggiungere una potenza molto superiore. Lo scorso giugno è stata inaugurata la J.Cruiff Arena di Amsterdam, che con i suoi 3 MW di potenza e 2,8

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MWh di capacità, è il più grande sistema di accumulo su edificio commerciale d’Europa. SIM - Ci sono differenze tra soluzioni residenziali e non, oppure si tratta della stessa tecnologia applicata ad impianti più grandi? Paolo Tagliabue - La tecnologia è simile; si tratta infatti di un inverter fotovoltaico unito a una batteria con Battery Management System e un eventuale convertitore a corrente alternata o continua. Nei sistemi residenziali (a bassa potenza) risultano molto vantaggiosi gli inverter ibridi che racchiudono tutte le funzioni di gestione dei flussi energetici, comprese le funzioni di carica e scarica delle batterie. Per i sistemi che necessitano maggiore potenza, è irrealistico e soprattutto non economico utilizzare un inverter ibrido. Verrà quindi utilizzato un inverter fotovoltaico separato dal convertitore DC/ AC della batteria. Le differenze si trovano a livello applicativo e di regolamentazione italiana. Per quanto riguarda l’ambito residenziale, l’obiettivo primario attuale dei sistemi di accumulo è quello di massimizzare l’autoconsumo, riducendo il costo delle bollette. Non appena lo scenario normativo italiano lo consentirà, gli utenti potranno, inoltre, fruire di ulteriori benefici anche economici, partecipando a programmi di fornitura di servizi di rete (Frequency regulation) e/o interfacciandosi con i cosiddetti aggregatori, società che acquisteranno, infatti, energia “pulita” dai singoli utenti. L’utente finale da semplice consumer diventerà un prosumer, vale a dire un vero e proprio produttore di energia elettrica. Il sistema di accumulo di Eaton è già predisposto per poter fornire queste funzionalità da smart grid nel prossimo futuro. Nelle applicazioni commerciali o industriali si sente meno l’esigenza di accumulare di giorno per consumare di notte. Esistono però delle eccezioni. Due esempi classici possono essere: gli stadi (come quello di Amsterdam) dove i consumi si concentrano principalmente nel weekend e in occasione degli eventi: produrre ogni giorno energia rinnovabile, accumularla per poi utilizzarla quando

serve, permette di avere vantaggi economici oltre a contribuire allo sviluppo della green economy; ma anche le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici che, per ridurre i tempi, hanno bisogno di grande potenza istantanea unicamente nel momento della carica dell’auto e non in modo continuativo. SIM - Come si sta muovendo il mercato e cosa prevede per il prossimo futuro? Paolo Tagliabue - Siamo in fase inziale, ma il mercato ha gia raggiunto dimensioni che confermano le previsioni. Nei prossimi cinque anni ci si aspetta un vero e proprio boom. Al momento non sono ancora stati diffusi i dati ufficiali 2017 che dovrebbero comprendere ben 8.000 impianti installati. Per l’Italia, una delle più autorevoli previsioni è quella elaborata nel 2016 dall’Energy Strategy group (che fa capo al Politecnico di Milano): entro il 2025, nel solo comparto residenziale, si dovrebbero raggiungere ben 35.000 unità installate all’anno. SIM - Oltre alle agevolazioni fiscali, come si muove l’Italia a livello politico? Paolo Tagliabue - È auspicabile che le agevolazioni fiscali siano confermate anche nelle prossime leggi di Bilancio. Occore sottolineare che esistono anche iniziative virtuose a livello locale, come ad esempio quella della Regione Lombardia che, nel 2016 e nel 2017, ha emesso bandi per l’assegnazione di una sovvenzione per un valore unitario pari al 50% del costo a fondo perduto (cumulabile, tra l’altro, con la detrazione fiscale). Nello specifico, il bando del 2017 ha dato origine a ben 1300 installazioni di sistemi di accumulo; quest’anno la Regione ha rinnovato lo stanziamento di ulteriori 3 milioni di euro destinati ai 1025 soggetti che lo scorso anno hanno partecipato al bando ma che erano rimasti esclusi per esaurimento dei fondi. È possibile che l’iniziativa della Regione Lombardia sia replicata anche in altre regioni. In questa immagine, lo schema di funzionamento del sistema d’accumulo dell’Amsterdam Arena, il più grande in Europa con 3 MW / 2,8 MWh installati.


NEWS

Le novità dalle aziende

www.simmagazine.it

TREND CONTROL SYSTEMS

L’edificio sotto controllo Trend amplia le funzionalità di IQ®VISION per migliorare la gestione e il monitoraggio energetico degli edifici

Trend Control Systems, costruttore e fornitore di Sistemi di Gestione Energetica dell’Edificio (BEMS), ha annunciato la disponibilità dell’ultima versione del suo supervisore IQ®VISION. La versione 2.1 offre una serie di funzionalità migliorate, tra cui un supporto più esteso del controllore, una individuazione più rapida dei dispositivi,

aggiornamenti alla piattaforma Niagara, oltre ad essere ancora più conforme dal punto di vista della sicurezza. La nuova release supporta tutti i controllori della serie Trend IQ®L, consentendone così l’installazione in un’area più ampia di siti esistenti. Come parte integrante della politica aziendale nel garantire la retrocompatibilità, questo nuovo aggiornamento darà la possibilità ai partner Trend approvati di focalizzarsi su nuovi progetti e/o offrire ulteriori opportunità di servizio. www.trendcontrols.com

OLIMPIA SPLENDID

ROBUR

Olimpia Splendid, in linea con le tendenze attuali, punta a semplificare la vita quotidiana e mette a portata di mano la gestione da remoto della climatizzazione grazie allo sviluppo dei sistemi Split WIFI e Unico® WI-FI. Dopo l’installazione di un software, l’app dedicata permetterà di gestire da remoto tutte le funzioni di diversi modelli di climatizzatori fissi e senza unità esterna. La connessione in remoto tra la nuova App Olimpia Splendid sul dispositivo mobile e lo/gli split avviene in casa tramite router WIFI, mentre fuori casa con la connessione internet 3G o 4G. www.olimpiasplendid.it

Per riscaldare in modo efficiente ambienti commerciali e industriali di ogni dimensione, Robur ha ideato la gamma di generatori d’aria calda pensili Robur Next, disponibili in più potenze e versioni: standard con ventilatori assiali, canalizzabili con ventilatori centrifughi e per installazione a proiezione verticale. 7 modelli per soddisfare diverse esigenze impiantistiche, per un range di potenze da 15 a 84 kW. www.robur.it

Clima sempre più smart

Generatori d’aria calda di design

ALPAC G IN L O O C E E FR Il sistema di raffreddamento libero degli ambienti va a sfruttare la sola differenza di temperatura con l’ambiente esterno, vale a dire l’entalpia. Il free cooling non ha bisogno di sistemi di refrigerazione particolare oppure di macchine attive che vadano ad agevolare lo scambio termico: sfrutta, infatti, la temperatura esterna senza dover sprecare energia. Utilizzare un impianto free cooling incide positivamente sul fronte del risparmio energetico. I sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata ALPAC, che consentono il ricambio e la purificazione continua dell’aria, sono dotati di serie di Free Cooling. Attivando semplicemente l’opzione Free Cooling, infatti, è il sistema stesso a bloccare o avviare l’attività dello scambiatore di calore in base alla temperatura dell’aria esterna, garantendo un benessere costante e un’effettiva riduzione dei consumi. www.alpac.it

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Il massimo, ovunque

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I monitor impermeabili AM-1 sono stati progettati per garantire un suono sbalorditivo, ovunque vengano installati. Esternamente o in ambienti chiusi, sempre e in ogni condizione, sono in grado di garantire prestazioni senza precedenti. AM1, gli speaker outdoor piĂš versatili che Bowers & Wilkins abbia mai costruito.


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