Charme - Estate 2015

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Collezione

www.marlenpens.com marlen@marlenpens.com

L’arma di Calliope

la penna ufficiale dell’Arma dei Carabinieri


editoriale Napoli come Orlando, facciamo un po’ gli americani Naples like Orlando, let’s do the Americans

I T

di

Il turismo è uno dei pochissimi settori che ha continuato a sostenere l’economia in tempo di crisi. E’ questa, in sintesi, la conclusione dell’indagine economica della Banca d’Italia pubblicata a giugno 2015. Insieme con le esportazioni dell’industria agro-alimentare, della moda e del comparto cantieristico navale (non a caso tutte eccellenze del territorio), il turismo ha infatti attenuato i colpi della recessione vissuta nel 2014, sotto i quali la Campania (prodotto interno lordo in decremento dell’1,9 per cento) ha rischiato davvero di crollare. Arrivi in aumento del 6,2 per cento; più turisti stranieri per un 4,4 per cento; introiti lordi dei soli siti culturali pari a 31,4 milioni di euro (+8,9%, crescita che dura da cinque anni) con un incremento di visitatori dell’8,2%: sono questi i principali numeri del settore registrati nel 2014. Secondo l’Istat, le

Tourism is one of the few fields that sustains the economy during this period of crisis. In summary, this is the conclusion of a research on economy by the Bank of Italy published on June 2015. Together with the exportations of food and wine, of fashion, and of the naval shipbuilding compart (that constitute the excellence of the territory), tourism has alleviated the strokes of 2014 recession, under which Campania region (GDP decreased of 1,9 %) has really risked to collapse. There is the increase of the arrivals (+ 6,2 %); the increase of foreign tourists (+ 4,4 %); the incomes of the cultural sites amounts 31,4 millions of euros (+8,9 %, an increase that is lasting since 5 years ago) with a raise of visitors (+ 8,2 %): these are the main numbers of tourism registered in 2014. Ac-

Giorgio Gradogna

presenze turistiche in Campania sono state pari a 18,4 milioni di giornate l’anno (media periodo 2009-2013), con presenze straniere in costante crescita, passate dal 38,9 al 45,8 per cento, e la cui spesa, secondo l’indagine campionaria di Bankitalia, è aumentata del 7,8 per cento, soprattutto concentrata nella provincia di Napoli (+14,5). Tutto questo si è raggiunto con quello che semplicemente abbiamo ereditato e in piena e perdurante crisi economica. Immaginate voi che cosa succederebbe se avessimo un po’ di piglio e organizzazione americana e facessimo del turismo un vero business. Napoli come Orlando in Florida, insomma. Con la differenza che da noi le attrazioni vengono da storia, madre natura e tipicità produttive del territorio. Sono vere. Non disegnate da Walt Disney.

cording to Istat, the tourists in Campania hade covered 18,4 millions of days in the period stretching from 2009 to 2013, with the foreigners growing costantly, passed from 38,9 to 45,8 %; their expense, according to a research by Bankitalia, has increased (+ 7,8 %), especially in Naples and its surroundings (+ 14,5 %). We managed to do all this with something that we have simly inherited and during a period of constant economic crisis. Just imagine what will happen if we could only be organized like the Americans, making tourism a real business. Naples like Orlando in Florida. With the difference that our attractions come from history, mother nature, and the typical produce of the territory. They are real, and not created by Walt Disney. 3


CHARME TUTTO IL BELLO ANNO XI - NUMERO 2 - ESTATE 2015 Reg. Tribunale di Napoli n. 1/2007 (nuova serie) Questa rivista è distribuita negli alberghi a 4 e 5 stelle di Napoli, Capri, Costiera Amalfitana, Costiera Sorrentina. Direttore responsabile: GIORGIO GRADOGNA Società editrice: Sisicom società cooperativa Corso Vittorio Emanuele 74 80122 Napoli ROC 17981 Direzione, redazione e pubblicità: Corso Vittorio Emanuele 74 80122 Napoli tel. +39.081.191.38.943 - 948 info@charmeitalia.it segreteria@sisicom.it Traduzioni: Claudia Romagnuolo Consulenza storico artistica: Francesca Del Vecchio Stampa: Arti Grafiche Boccia - Salerno Direzione editoriale: Sergio Gradogna Realizzazione in service e impaginazione: Esacor Srl Coordinamento: Gabriele Scarpa Progetto grafico: Davide De Marco Immagini: Archivio Sisicom, Sergio Gradogna In copertina: L’isolotto di Nisida (ph. Sergio Gradogna) Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra

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sommario EDITORIALE

CAMPANIA STYLE

Napoli come Orlando, facciamo un po’ gli americani di Giorgio Gradogna

Summer Collections 2015 Abiti dipinti, tinte forti: uno stile tutto napoletano di Annalisa Palmieri

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STORIE E LEGGENDE

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Naples beachwear Al sole, in mare o in spiaggia originalità e qualità nel (s)vestirsi di Annalisa Palmieri pag. 48

Icone di città Sulle orme della Sirena Partenope di Lello Scarpato pag. 20

Nardelli Jewelry Il fantastico hand made forgia monili di qualità e tendenza di Annunziata Calabrese pag. 56

Favole di scoglio Miti di roccia nel mare di Ulisse di Gabriele Scarpa SIMBOLI E STORIA

LUOGHI DELL’ARCHEOLOGIA Rivive Pozzuoli Rione Terra, scrigno di tesori nascosti di Gabriele Scarpa pag. 28

Sartoria Antonelli Arte sartoriale da forbici d’oro di Mariarosaria Vela

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AlbaChiara Qui l’eleganza non è un mito, è realtà di Rosanna Nastro pag. 59 Paolo Scafora Scarpe deluxe col mare nell’anima di Annalisa Palmieri pag. 60 EnterprisinGirls Da Napoli all’Expo, mille volti dell’eccellenza femminile di Rosanna Nastro pag. 62 D’Orta Spa Pulizia e disinfestazione rispettando l’ambiente di Gino Di Grado

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Hotel design Santa Brigida L’ospitalità che coccola di Vera Amoruso

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CAMPANIA SAPORI Il sapore del buono Expo Milano 2015, Campania seconda per prodotti tipici di Loreta Martellaro pag. 68 Filumé Bistrot Napoletano Taverna borbonica fonte di sapori partenopei di Gabriele Scarpa

Casa Lerario Cerimonie da sogno nel cuore del Sannio di Vincenzo Scarpa pag. 83 pag. 75

Museo Caruso e La Basilica Due note gustose che non stonano mai di Vera Amoruso pag. 76 Ristorante Gourmet Don Geppi Un’imperdibile meta gastronomica di Gigi Spina pag. 78 Vista Sky Bar e Ristorante Vesuvio Roof Cocktails e cucina d’autore a due passi dal cielo di Sergio Scarpa

Ristorante Il Pirata Eden a tavola con vista paradisiaca di Lello Scarpato pag. 82

Caseificio Ponte a Mare Mozzarelle dal gusto indimenticabile di Ludovica Vollaro pag. 84 Eccellenze Campane La vetrina dei grandi sapori della Terra Felix di Lello Scarpato

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Limoncello Villa Massa Elisir di limoni alla conquista dell’Expo di Alessandra Vollaro pag. 88 pag. 80

MUSEI

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Storie e leggende

Favole di scoglio 6


Miti di roccia nel mare di Ulisse Rocky myths in the sea of Ulysses Da Punta Campanella a Capo d’Orso, da Capri a Massalubrense, il racconto delle fascinose leggende che avvolgono i faraglioni, le punte e gli isolotti più famosi della Campania Felix From Punta Campanella to Capo d’Orso, from Capri to Massalubrense, the story told by the charming legends around stacks, capes, and the most famous islands of Campania Felix di Gabriele

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Isolotti, scogli e promontori svettano nel mare di Ulisse, impreziosendone anse e specchi d’acqua. Li Galli a Sorrento, il Vervece a Massa Lubrense, i “due fratelli” a Vietri, Capo d’Orso a Maiori. Sono pezzi di terra strappati alle onde e da esse disegnati nel tempo. Utilizzati, più di duemila anni fa, dai coloni della Magna Grecia come trampolino di lancio per i futuri insediamenti sulla terraferma o come punti di avvistamento e segnalazione luminosa per i loro agili scafi. Elencarli tutti è impossibile: ogni insenatura, ogni spicchio di terra campana, da Sapri alla foce del Garigliano, può vantarne qualcuno. E tutti sono più o meno noti. Segnalati, maga-

Scarpa

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Islands, rocks, and rocky points tower on the sea of Ulysses. Li Galli in Sorrento, Vervece in Massa Lubrense, the “Two Brothers” in Vietri, Capo d’Orso in Maiori. Pieces of land pulled away from the waves and used, more than two thousand years ago, by the Greek settlers like starting points for their future colonies or sightings and signalling points. Every creek, every piece of land from Sapri to Garigliano has them and they are reported in the international tourist guides. We will talk about the most famous ones, the ones that made father pass down to sons stories and legend about them. Like the Scoglio di Rovigliano in Torre Annunzia7


Storie e leggende

ri, sulle mappe del turismo internazionale. Occorre fare delle scelte, dunque. Puntare su quelli più famosi. Attorno ai quali sono sorte storie e leggende che ancora si tramandano di padre in figlio. E’ questo il caso dello Scoglio di Rovigliano a Torre Annunziata, sul versante meridionale del Golfo di Napoli, a poche centinaia di metri del litorale oplontinostabiese. A un tiro di schioppo dalla foce del Sarno. Conosciuto nell’antichità con il nome di Petra Herculis, in memoria di un antico tempio dedicato al dio Ercole, l’isolotto, su cui svettano ancora i resti di una fortezza cinquecentesca, sembra derivare il proprio nome da quello di una antica famiglia romana: la gens Rubilia (ma c’è anche chi lo associa a un tipo di pianta leguminosa detta in latino robilia). C’è una vecchia leggenda legata a questo pezzo di roccia eroso dalle onde, che merita di essere riportata. E reca la firma di un tale Fra Simone che ne parla in un documento, il Cronicon Casinense, risalente al IX secolo. Una storia che porta ai tempi in cui i Longobardi dominavano il Sud Italia. Simone scrive che un pugno di soldati, nel tentativo estremo di resistere a una violenta incursione saracena, si asserragliò sull’isolotto di Rovigliano. A guidarli, nella disperata battaglia, fu il conte Orso, insieme con la moglie, donna Fulgida, e il figlio Miroaldo. Alla fine i mori, che erano molto più numerosi dei difensori, ebbero la meglio. La maggior parte dei Longobardi fu sterminata. I pochi che sopravvissero, tra i quali il piccolo Miroaldo, furono portati via come schiavi. Il conte, ferito a morte, fu impiccato e donna Fulgida, che 8

In apertura, una splendida immagine dei Faraglioni di Capri 1. e 4. L’isolotto di Nisida 2. e 3. Lo scoglio di Rovigliano At the opening, a beautiful image of Faraglioni di Capri 1. and 4. The islet of Nisida 2. and 3. The rock of Rovigliano

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aveva tentato di fargli scudo col proprio corpo, fu trafitta da una lancia e lasciata moribonda sullo scoglio. Quando la sventurata riprese i sensi si trovò da sola, in mezzo ai corpi dei morti. Alzando gli occhi al cielo, vide penzolare sull’estremo ciglio di una roccia il cadavere dello sposo. La cronaca di Fra Simone conclude così il suo racconto: “Ogni notte lo spirito di donna Fulgida si vaga su per gli scogli di Rovigliano, invocando il suo sposo Orso ed il figliolo Miroaldo, mentre nugoli di uccelli marini l’accompagnano volandole intorno con i loro luttuosi beceri”. Altrettanto affascinante è la storia che circonda un altro celebre isolotto del mare di Partenope, collegato oggi alla terraferma

con un lungo pontile: quello di Nisida, dal greco Nesís (isola) ma anche Nesida (piccola isola). Si narra, infatti, che nel I secolo a.C. questo pezzo di terra bagnato dal mare ed oggi parte integrante del Comune di Napoli (è sede di un penitenziario minorile), sia stato testimone di un crudele suicidio: quello di Porzia, la coraggiosa figlia di Catone l’Uticense, nonché moglie di Marco Giunio Bruto, uno degli assassini di Giulio Cesare. Dopo la sconfitta (e la morte) del marito nella battaglia di Filippi, la donna decise di togliersi la vita “in tal modo - scrive lo storico romano Valerio Massimo - da meritare l’attenzione di tutti i secoli futuri”. Si suicidò ingoiando carboni ardenti poi-

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ta, on the Southern side of the Gulf of Naples. Known in ancient times as Petra Herculis, in memory of a temple devoted to Hercules, the island with the remains of a 1500s fortress, derives its name from a Roman gens Rubilia or maybe from a plant called robilia. There is an old legend about this rock, passed down by Fra Simone, who wrote about that in the Cronicon Casinense (IX century). It is a story that takes us back to times when the Longobards dominated Southern Italy. Some soldiers, to resist against an incursion of the Saracenes, locked themselves on the island of Rovigliano. They were guided by count Orso, his wife donna Fulgida, and their son Miroaldo. In the end, the ene9


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ché nessuno aveva voluto darle un pugnale per trafiggersi. Pare che il drammatico epilogo andasse in scena nella Villa di Bruto che era stata costruita proprio sulle balze della “piccola isola”. Nel cosiddetto arcipelago flegreo, di cui Nisida è parte integrante, svetta un altro pezzo di roccia carico di storia: un isolotto a forma di “virgola”. Ciò che resta, in pratica, di un antico cratere vulcanico emerso dal mare circa quarantamila anni fa e oggi sede di un’importante riserva naturalistica. Stiamo parlando dell’isolotto di Vivara, dal latino vivarium (vivaio). Questo pezzo di roccia lussureggiante adagiato a pochi passi da Procida e dal litorale campano, merita più di una citazione perché 10

rappresenta uno dei luoghi più antichi, in termini di insediamenti umani, della Campania Felix. Lo testimonierebbero i reperti archeologici che vi sono stati rinvenuti negli anni ’30 del XX secolo, datati tra la fine del XVIII e gli inizi del XVII secolo a.C., a conferma della presenza, a Vivara, di un ricco emporio commerciale e di un polo per la lavorazione di metalli e manufatti addirittura già nell’età del bronzo. Spostandoci verso Napoli e giungendo nel vicino specchio d’acqua di Posillipo, si incontra un altro “spicchio” di terra che pure merita attenzione per il mistero che lo avvolge: l’isolotto della Gajola (dal latino cavea: “piccola grotta”). Una leggenda popolare, tutt’ora in voga, lo conside-

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5. 8. e 7. L’isolotto di Vivara 6. Ruderi sullo scoglio della Gajola 5. 7. and 8. The islet of Vivara 6. Ruins on the rock of Gajola

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mies won and the survivors were taken away as slaves, Miroaldo included. The count was hanged, and donna Fulgida, while trying to defend her husband, was hit and left half dead. When she woke up, she saw the hanging body of her husband. So every night since then the spirit of donna Fulgida wanders around Rovigliano rocks, calling her husband and her son. Another small island in the sea of Parthenope is Nisida, connected with the mainland by a long bridge. Its name derives from Greek Nesís “island”, but also Nesida “small island”. It is told that during the I century B.C. it was the testimony of the suicide of Portia, the brave daughter of Cato Uticensis, and wife of M. Iuni-


Storie e leggende

ra alla stregua di un’isola “maledetta” per la morte prematura e la sventura che ha accomunato, nel corso degli anni, tutti i suoi proprietari. A partire dagli anni Venti del ’900, quando Hans Braun fu trovato privo di vita e avvolto in un tappeto (di lì a poco, la moglie affogò in mare) fino al patron della Fiat, Gianni Agnelli che, una volta messo piede su quell’isolotto, subì la morte di molti suoi familiari. Ne ha di storie da raccontare anche il promontorio di Capo d’Orso, così denominato per la sua forma che richiama la testa di un orso. Ci troviamo molto più a Sud rispetto a Napoli. A un chilometro di distanza, per la precisione, dalla frazione di Erchie, nel Comune di Maiori. Ebbene, secondo gli storici, fu in questo specchio d’acqua che nel 1528 si svolse una violenta battaglia navale tra la flotta francese e quella spagnola che vide soccombere gli iberici che qui persero anche il loro comandante. E fu sempre qui che, nella notte del 10 settembre 1806, una ventina di ex galeotti capitanati da Giuseppe Manzo detto “Giuseppiello” sbarcarono per poi raggiungere le vicine montagne dove diedero vita ad anni e anni di dura guerriglia contro le truppe dell’invasore francese in nome dei re Borbone (nel frattempo costretti all’esilio in Sicilia). A ciò si aggiunga la presenza, nel ventre del promontorio, di una grotta misteriosa in cui si possono ancora ammirare i resti di un antico affresco e quelli di una torretta circolare risalente al 1530, oggi in gran parte distrutta. Nello stesso emozionante scenario della Costiera Amalfitana, troneggia un’altra leggenda di roccia: quella legata ai “Due Fratelli”. Si tratta di due grossi scogli che 12

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sorgono proprio di fronte alla spiaggia di Vietri. Sono due, come le storie che li avvolgono. La prima ci riporta al solito, furioso assalto dei navigli saraceni che cinsero d’assedio Salerno. Non riuscendo, però, nessuno dei pretendenti ad avere la meglio sull’altro, i rispettivi re, il conte Umfredo dei Landolfi per i salernitani e il principe Rajan per i saraceni, decisero di affidare le sorti dello scontro a un duello tra i loro più valorosi cavalieri. Ebbe così inizio un furibondo combattimento tra i due guerrieri che si protrasse a lungo e che vide i due spingersi ben oltre le mu-

ra di Salerno, fino a raggiungere la poco distante cittadina di Vietri. Qui, quando ormai si era fatta sera, giunti allo stremo delle forze, il cristiano e il saraceno si appoggiarono esausti a due scogli. E proprio in quell’istante il mare li inghiottì. Prima di sparire, tuttavia, gli sfidanti fecero in tempo a notare che i loro stemmi erano identici. Un fatto che fece loro capire di essere germani e che indusse la popolazione locale, in ricordo dei due, a battezzare quegli scogli con il nome de “I Due Fratelli”. La seconda leggenda, più diffusa, ma anche più sentita a livello locale, narra in-

vece la storia di due giovani pastori che, giunti sulla spiaggia di Vietri, si accorsero di una ragazza che dormiva in mezzo al mare. Preoccupati per la sua sorte, anche perché nel frattempo era scoppiato un violento temporale, i due decisero di tuffarsi in acqua nel tentativo di soccorrerla, seguiti da tutte le pecore. Non sapevano che si trattava della figlia di Nettuno. Purtroppo per loro, il tentativo risultò vano e i pastori morirono annegati insieme con tutto il gregge. Commosso dal gesto coraggioso dei ragazzi, il dio del mare decise di trasformarli in due grandi scogli,


Storie e leggende

9. Lo scoglio della Gajola 10. e 12. I “due fratelli” a Vietri 11. Capo d’Orso 9. The rock of Gajola 10. and 12. The “two brothers” to Vietri 11. Capo d’Orso

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us Brutus, one of the killers of Julius Caesar. After the defeat and the death of her husband in Philippi battle, she decided to die swallowing live coals because nobody gave her a dagger to stab herself. In the same Phlegraean archipelago of Nisida, there is a “comma” shape island. It was an ancient crater of a volcano that emerged from the sea 40.000 years ago. Nowadays it hosts a natural reserve. It is the island of Vivara, from Latin vivarium “nursery garden”. At few steps form Procida, it is one of the oldest places of Campania Felix for human settlements. The archaeological remains, found in 1930s and dating among the end of XVIII and the beginning of XVII century B.C., confirm the presence of a centre of commerce and of a pole for the manufacture of metals and handmade products since the Bronze Age. In the waters of Posillipo, there is the island of Gajola (from Latin cavea “small cave”). A popular legend says that it is cursed, because all of its owners have died. Since 1920s, when Hans Braun was found dead and wrapped in a rug, and shortly afterwards his wife sunk in the sea, until our days, with the owner of Fiat, Gianni Agnelli, who, after being there, saw the death of many of his relatives. Promontory Capo d’Orso, so called because it recalls the head of a bear, is in the fraction of Erchie, in Maiori. According to the historians, here, in 1528, there was a violent naval battle among French and Spanish fleets, who saw the Spanish lose. Here again, on the night of 10th September 1806, landed a couple of dozens of ex-convicted headed by Giuseppe Manzo, hide into the mountains, and started a 13


Storie e leggende

13. 15 e 16. Li Galli 14. L’isolotto del “Gallo lungo” 17. Lo scoglio del Vervece 18. La Madonna del Vervece

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13. 15 and 16. Li Galli 14. The islet of “Gallo Lungo” 17. The rock of Vervece 18. The Madonna of Vervece

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per l’appunto “I Due Fratelli”, circondandoli, poi, di rocce più piccole a ricordo delle pecorelle che ne avevano condiviso il tragico destino. Di leggenda è circondato anche il piccolo arcipelago de Li Galli, nel territorio comunale di Positano, pochi chilometri a sud della Costa di Sorrento. Si tratta di tre isolotti: il Gallo Lungo (che è anche il più grande del lotto), La Rotonda e quello Dei Briganti (o la Castelluccia), che sono parte integrante dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Secondo la mitolo14

gia, fu qui che trovarono rifugio Partenope, Leucosia e Ligia, le mitiche sirene che invano avevano tentato di ammaliare Ulisse con il loro canto seducente. La tradizione, contrariamente a quanto si pensa, ce le consegna con un corpo metà di donna e metà di uccello. Insomma: erano pennute. Da qui l’accostamento alla gallina (o al gallo). E quindi l’origine stessa del nome “Li Galli”, teatro, nell’antichità, di paurosi naufragi. Massalubrense non è lontana dal “rifugio” delle sirene. Ed è qui che bisogna andare per conoscere un’altra leg-

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genda di roccia. Precisamente di fronte all’abitato della Marina della Lobra, nelle acque dello scoglio del Vervece (dal latino Vervex, caprone) dove Enzo Maiorca, negli anni Settanta, realizzò il record mondiale di discesa in apnea. Il Vervece, a vederlo bene, è quasi un isolotto. Cui è legata una simpatica storiella che ci riporterebbe alla particolare forma “piatta e grossa” del fondoschiena delle massesi dovuta a una loro rovinosa caduta nel vano tentativo di portare a terra quel grosso ammasso di roccia per sottrarlo ai sorren-

tini. C’è un’altra storia, però, pure collegata al Vervece, riportata anche dallo storico sorrentino Canzano Avarna, che vede due pittori protagonisti: Carlo Amalfi detto il Gaetano, e il suo falso amico Luigi Blower. Si narra che quest’ultimo, dopo avergliene combinate di tutti i colori, finì per far sbattere in galera il compare. E che Carlo, una volta scontata la pena, si vendicò offrendo al Blower un “sinistro” giro in barca nel pieno di una tempesta salvo poi abbandonarlo a meditare sul male che gli aveva fatto, proprio sull’iso-


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HOTELMEDITERRANEO

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guerrilla against the French troops for the Bourbon kings. There are also a cave with the remains of an ancient frescoe and the remains of a circular tower dating back to 1530. In Amalfi Coast there is the legend of the “Two Brothers”, two rocks in front of Vietri beach. The first story is set at the time of the Saracenes, when they besieged Salerno. Nobody was able to prevail, and count Umfredo dei Landolfi for Salerno and prince Rajan for the Saracenes decided that their two best knights had to duel. The duel arrived out-

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side the city wall, reaching Vietri. Here the Christion and the Saracen, exhausted, held on two rocks. The sea took them away but, before that event they realized that their crests were identical, they were germans. The local population decided to call the two rocks “Two Brothers” in their honour. The second legend tells the story of two shepherds who, on Vietri beach, saw a sleeping girl among the sea. Worried for her, decided to save her, without knowing that she was Neptune’s daughter. The two died together

(sant’agnello)


Storie e leggende

lotto del Vervece. Il Gaetano ovviamente intendeva solo spaventare Luigi, non abbandonarlo alle intemperie, e quindi rimase di stucco quando, il mattino seguente, andato al Vervece per recuperare il falso amico, non lo trovò più. Il pittore trascorse il resto della sua vita rimorso dal dolore di aver provocato la morte di Blower. Un giorno, però, mentre si trovava a Nocera, sentì che la sua ora stava per arrivare. Allora mandò a chiamare un frate dal vicino convento dei Cappuccini. E fu così che, dopo aver confessato il suo presunto delitto, ebbe la sorpresa di scoprire che quel monaco era proprio Luigi, il quale gli raccontò che quel giorno fatidico era stato preso a bordo da una barca di procidani e che la lezione gli era bastata a tal punto che aveva deciso di prendere i voti per espiare i suoi peccati. A proposito del Vervece, a una quindicina di metri di profondità, proprio alla base dello scoglio, negli anni scorsi è stata posta una statua: si tratta della Madonna del Vervece, protettrice dei subacquei, la cui ricorrenza si festeggia ogni anno, nella seconda domenica di settembre, con una Santa Messa celebrata direttamente lì, sullo scoglio. Di leggenda in leggenda, eccoci giunti alla costa frastagliata di Punta Campanella, estrema propaggine della Penisola Sorrentina. Il luogo in cui Capri e la Costa delle Sirene sembrano toccarsi. L’origine del nome del promontorio in cui, secondo la mitologia, si celavano le grotte abitate dalle sirene, sembra derivare da due storie. La prima narra di una campana posta all’interno della torre Minerva (ancora visibile sul promontorio), che veni16

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va suonata dai soldati alla vista delle navi saracene. L’altra ci riporta ai disastrosi effetti di un’incursione moresca, con i pirati bloccati in mare, al largo di Punta Minerva, da una forza misteriosa. E costretti a gettare in acqua la pesante campana di bronzo appena rubata dalla chiesa di Sant’Antonino Abate (patrono di Sorrento), per riprendere la navigazione. La leggenda vuole che ogni 14 febbraio, festa di Sant’Antonino, la campana faccia sentire i suoi rintocchi dall’abisso. E chiudiamo la nostra carrellata con i mitici Faraglioni di Capri. Come non parlare, infatti, dei più celebri fra tutti gli scogli della terra di Partenope. Alzi la mano

chi non li ha mai visti, almeno una volta, in cartolina. Sono la skyline dell’Isola Azzurra. Partiamo dal loro numero. Sono 4 e non 3 come tutti pensano. Il faraglione di terra, chiamato Saetta, è quello più alto (misura 109 metri) ed è anche l’unico collegato alla terraferma; il faraglione di mezzo, conosciuto come Stella, è forse anche quello più famoso per la sua cavità centrale ad arco lunga 60 metri. Poi c’è il faraglione di fuori, chiamato Scopolo, amato particolarmente dai naturalisti per la presenza, sulle sue rocce, della lucertola azzurra. Infine, il quarto e più piccolo (si trova in posizione isolata, quasi di fronte al porto di Tragara): il Mona-


Storie e leggende

19. Torre saracena a Punta Campanella - 20. Anfratti a Punta Campanella - 21. Punta Campanella e la baia di Jeranto 22. Scoglio a Punta Campanella 23. Capri, i Faraglioni 19. Saracen tower in Punta Campanella 20. Punta Campanella’s view 21. Punta Campanella and the Bay of Jeranto 22. Rock at Punta Campanella 23. Capri, Faraglioni

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with their sheep. Moved, the god of the sea decided to turn them into two rocks, the “Two Brothers”, surrounded by smaller rocks in memory of their sheep. The small archipelago Li Galli, in Positano, is formed by three islands: Gallo Lungo (the biggest), La Rotonda, and Dei Briganti (also called la Castelluccia); they are part of the Protected Area of Punta Campanella. Here, according to the myth, took refuge Parthenope, Leucosia and Ligia, the sirens who tried to seduce Ulysses. They were half women and half bird, thus explaining the name “Li Galli” (cocks). Massalubrense is not far from there. In front of Marina della Lobra, there is the rock

of Vervece (from Latin Vervex, “goat”), where Enzo Maiorca, during the 1970s, made the apnoea world record. There is a story reported by the historian Canzano Avarna, that has two painters for protagonists: Carlo Amalfi called il Gaetano and his false friend Luigi Blower, who made him go to jail. Once out of jail, Carlo took his revenge: he left the false friend on Vervece island. When Carlo returned there the following day, he could not find his friend anymore. The painter lived the rest of his life filled with remorse. When he felt that is hour was getting near, Carlo called a Capuchin friar to tell him about his sin. After his confession, he discovered

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that the friar was Luigi, who was saved by a ship from Procida and had decided to take the votes to make amend. At circa 15 metres of depths at the base of Vervece, few years ago has been place a statue, the Madonna del Vervece, who protects the divers. The origin of the name Punta Campanella, where, according to the legend, the sirens took refuge, derives from two legend. The first tells the story of a bell placed inside the Minerva tower, still visible today, that used to be rang by the soldiers when tha Saracenes ships were approching. The other one, tells about a group of pirates stopped in the middle of the sea by a misterious force, who were 17


Storie e leggende

24 e 25. Gli splendidi Faraglioni di Capri 24 and 25. The beautiful Faraglioni of Capri

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cone, così detto per la presenza, nelle sue acque, fino agli inizi del ’900, della foca monaca. Su questo scoglio sono presenti anche i ruderi di alcune costruzioni di epoca romana, considerate i resti della tomba di Masgaba, il mitico architetto africano dell’imperatore Augusto. Si tratta, in realtà, di quello che resta di una scaletta di accesso e di una vasca forse utilizzata per salare il pesce. Oppure di un recinto per l’allevamento dei conigli. Il termine faraglione deriva forse dal greco “pharos”, in italiano “faro”, per l’uso antico di utilizzare quegli alti speroni rocciosi come punti di segnalazione luminosa. Anche queste rocce hanno una storia tut18

ta da raccontare. E ci riporta, come con i “Due Fratelli” di Vietri, alla mitologia greca. A farla da padrona è ancora una volta l’amore. Quello contrastato fra due semidei: lui, discendente dalla stirpe di Vulcano, lei da quella di Venere. Costretti a solcare le onde del Tirreno per sottrarsi alla persecuzione di Erinni e Ninfe. In fuga d’amore, insomma. Sospinti da Eolo, di grotta in grotta, di insenatura in insenatura. Fino a quando, fermati da una bonaccia nelle acque capresi, finirono trasformati in due enormi blocchi di pietra. L’uno possente e protettivo di fianco all’altra. Uniti per l’eternità. Quello che si dice un amore…di roccia.

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forced to throw into the sea the heavy bell stolen from the church of Sant’Antonino Abate to sail again. Every 14th of February, according to the legend, the bell rings from the depths. Let’s end our journey with the Faraglioni of Capri, the skyline of the island. They are four. The highest one (109 m) is on the land and it is called Saetta; the middle one, called Stella, is famous for its central 60 m long arch. Then there is Scopolo, loved by the naturalists for the presence of the azure lizard, and the smallest one, Monacone, so called for the presence in its water of the monk seal. On it there are also the remains of a Roman

building, considered to be the tomb of Masgaba, the African architect of the Emperor Augustus. Actually, they are probably the remains of a tank where the fish was preserved in salt. The word “faraglione” maybe derives from the Grewek pharos, “lighthouse”, because in ancient times they were used as signalling points. There is also a legend telling the love story between two demigods. He descented from Volcano, she descended from Venus, and thay were eloping in the Tyrrenian sea. Pushed by the god of wind, in the end they were stopped in Capri waters and transformed in two huge rocks, standing there together for the eternity.


Ma non è tutto. Quella che è un’eccellenza nel mondo dell’industria napoletana sa che rimanere fedele alle tradizioni non vuol dire non innovarsi e così Gay Odin oggi si avvale anche di una piattaforma e-commerce, su cui trovare tante promozioni dedicate agli amanti del cioccolato e grazie a cui il sapore del cioccolato artigianale partenopeo può arrivare ovunque. Le specialità della casa? La leggendaria Foresta, ricoperta di cioccolato a sfoglie o il Vesuvio, dalla forma del noto vulcano, cui si affiancano i cioccolatini Nudi, le creme, le tavolette ed i prodotti per le festività.

La storia di Gay Odin inizia nell’Ottocento, quando un giovane Isidoro Odin, proveniente da Alba, arriva a Napoli, attirato dal fervente spirito culturale della città. Ispirato dai suoi colori e dai suoi sapori, apre a Chiaia, salotto buono della città, la sua prima bottega (con la moglie Onorina Gay), semplice ed elegante laboratorio di cioccolato artigianale che entra di diritto tra i locali storici d’Italia. Oggi la famiglia Maglietta - con Giuseppe affiancato dalla moglie Marisa del Vecchio e dai figli Davide, Sveva e Dimitri - porta avanti una storia che è sinonimo d’eccellenza, con dieci punti vendita nella sola città di Napoli, a cui si aggiungono quelli a Roma e a Milano.

all’ombra del Vesuvio

Una tradizione lunga più di cento anni che intreccia passato e futuro ai piedi del Vesuvio.

Tra i simboli “recenti” di Gay Odin non possono che meritare un posto d’onore i tartufi, dessert intramontabili che si impreziosiscono di gusti esclusivi, delicati e irresistibili ed i gelati, dall’ineguagliabile bellezza e dalla precisa lavorazione. Stupendi da vedere, oltre che intensi da assaporare, per prodotti raffinati ed unici nel loro genere.

STORIE DI CIOCCOLATO

GAY ODIN,


Simboli e storia

Icone di cittĂ 20


Sulle orme della Sirena Partenope On the tracks of Parthenope the Siren Dalla leggenda dell’isolotto di Megaride fino alla fontana delle “zizze”: luoghi e sculture che celebrano il ricordo di quella che è considerata la musa fondatrice di Napoli From the legend of Megaride small island to the “tits” fountain: places and sculptures that celebrate the memory of what is considered the founder muse of Naples di Lello

U

Una leggenda che, a distanza di quasi tremila anni, non smette di affascinare. E’ quella legata alla Sirena Partenope, straordinaria creatura del mare lasciatasi morire di inedia nelle acque antistanti Punta Campanella per non essere riuscita ad ammaliare il prode Ulisse. Il suo corpo, raccontano gli antichi, trascinato dalle correnti, andò a spiaggiarsi sull’isolotto di Megaride e lì fu sepolto con tutti gli onori. Ma un altro “racconto” ci porta a una seconda e meno prosaica versione del mito: Partenope sarebbe stata, in realtà, una bella vergine greca (in greco antico Parthenos significa, appunto, “vergine”) in fuga d’amore con il suo compagno, ver-

Scarpato

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A legend that after almost three thousand years does not lose its charm. It is the legend of Parthenope the Siren, extraordinary creature of the sea who died in the waters facing Punta Campanella because she could not seduce Ulysses. Her body was found on the island of Megaride where it was buried with honour. There is also another story of the myth: Parthenope was a beautiful Greek virgin (in ancient Greek Parthenos means “virgin”) who eloped with her mate toward the coast of Campania and, together with a group of settlers, founded the future Neapolis. The presence of this charming creature 21


Simboli e storia

so i lidi campani, e qui sbarcata, con un gruppo di coraggiosi coloni, per gettare le fondamenta della futura Neapolis. Vera o falsa che sia la storia, resta un dato: il passaggio di questa incantevole creatura sulle sponde del Golfo ha lasciato tracce indelebili non solo nella storia di Napoli, ma anche nel suo tessuto urbano. Lo testimoniano i nomi dati ai luoghi: basti pensare, ad esempio, al Corso Sirena, il tratto di strada che da Piazza Procelle attraversa il quartiere Barra (fino al 1925 quando l’attuale quartiere della periferia orientale era Comune autonomo, il suo simbolo era composto da una sirena con la doppia coda, sormontata da una corona), oppure ai numerosi elementi ornamentali che ancora oggi campeggiano sui portoni degli antichi palazzi del Centro Storico. Ma anche alle sculture innalzate qua e là, a memoria di quel mitologico approdo. Prendete lo scoglio più celebre di Napoli: quello di Megaride. Già il nome sembra tutto un programma. Megaride, infatti, sembra derivare dal greco mégaron, “casa signorile, sala di adunanza, o più semplicemente “grande”. O addirittura da “Mégaira”, la terribile Megera. Non sempre nella mitologia greca, le sirene avevano un bell’aspetto. Al contrario, spesso erano raffigurate con un corpo metà femminile e metà da uccello rapace. Come le megere, appunto. Tuttavia, è molto più probabile che quel nome così “terribile” derivi da una parola grecizzata imparentata con il babilonese “Makallu”, vale a dire “approdo, luogo di sbarco”. Un termine che ci restituisce alla perfezione l’originaria funzione di quel lembo di terra quando, nel IX secolo a.C., i primi coloni rodiesi provenien22

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ti dalla vicina Cuma, vi si stabilirono, impiantandovi uno scalo per le loro navi. In quel gruppo, vergine o mezzo uccello che fosse, c’era anche lei: Partenope. Ma ora torniamo alla leggenda. Quando questa misteriosa sirena si arenò sull’isolotto, oramai priva di vita, mai avrebbe immaginato che su quel lussureggiante scoglio, oggi collegato alla terraferma, ma in quegli anni distante pochi decine di metri dalla linea di costa (e dalla foce del leggendario fiume Sebeto), sarebbe sorta, quasi mille anni più tardi, una delle dimore più ricche dell’impero romano: la villa di Lucio Licino Lucullo. Né poteva immaginare, la sfortunata vergine, che proprio sul-

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Simboli e storia

In apertura, la scenografica Fontana della Sirena in piazza Sannazzaro a Napoli 1. La “capa di Napoli” - 2. Lapide chiesa di San Giovanni Maggiore 3. Fontana della Sirena a piazza Garibaldi At the opening, the scenic Fontana della Sirena in Sannazzaro square in Naples 1. The “head of Naples” - 2. Tombstone church of San Giovanni Maggiore 3. Fountain of the Siren in Piazza Garibaldi

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le fondamenta di quella sfarzosa dimora, sarebbe stato edificato, un paio di secoli più tardi, uno dei simboli della città del Vesuvio: Castel dell’Ovo, il famoso maniero del “mago” Virgilio. Poveretta. La struggente creatura cresciuta nelle grotte della Penisola Sorrentina non poteva saperlo. Era già passata a miglior vita. Ma il suo corpo, prelevato dal mare, non era stato tumulato frettolosamente sulle balze di quella roccia disabitata. Nossignori. Recuperato dalle acque di Megaride, era stato composto in un grandioso sepolcro che studiosi e archeologi, nel corso dei secoli, hanno creduto di localizzare ora sulla collina di Sant’Aniello a Caponapoli (zona

di piazza Cavour), ora alla foce del fiume Sebeto (nell’area dell’attuale piazza Plebiscito), ora sotto le fondamenta della chiesa di Santa Lucia (che pare sia stata innalzata proprio sui resti di un antico tempio dedicato, guarda caso, al culto della sirena) o, ancora, incastonato nelle fondamenta della chiesa di San Giovanni Maggiore, lì, nel cuore di via Mezzocannone (tutto nascerebbe da un’iscrizione posta su una lapide nei pressi dell’altare dell’edificio di origini paleocristiane). Ma neanche si può escludere che sia stata seppellita lì, su quell’isolotto, magari sotto le mura di Castel dell’Ovo. E che il suo corpo sinuoso, si sia semplicemente dissolto,

trasfigurandosi nella morfologia del paesaggio napoletano. Partenopeo per l’appunto. Con il capo ad oriente, sull’altura di Capodimonte, ed i piedi ad ovest, verso il promontorio di Posillipo. Quel che è certo, è che nel giro di pochi anni la mitica Partenope si trasformò nella protettrice del luogo, onorata con sacrifici e fiaccolate. E venerata dal popolo che scelse di dare il suo nome al villaggio di pescatori destinato a sorgere, di lì a poco, lungo la costa: Partenope, l’odierna Napoli. Certo, questa è la storia che riporta la mitologia. Ma appare una versione che non può essere tanto distante dalla verità, dal

has left an indelible trace in the history of Naples, and also in its urban fabric, as testify the names given to certain places, like Corso Sirena, going from Piazza Procelle to Barra (until 1925 the symbol of this municipality was a siren with a double tail, surmounted by a crown), or the ornamental elements decorating the ageold palaces of the historical centre. Have a look at the most famous rock of Naples: Megaride. Its name derives from the ancient Greek mégaron, “noble house, hall” or “big”. Or maybe it derives from Mégaira, the terrible witch. In Greek mythology, Sirens did not always looked beautiful: sometimes they were represented like half women and half bird of prey. Anyway, probably that name derives from a Greek word of Akkadian origin, makallu, meaning “landing”, an appropriate word for that piece of land that in the IX century B.C. hosted the first settlers from Rhodes, coming from Cuma, and their ships. Among them, there must have been also Parthenope. Let’s return to the legend. This unfortunate siren could not imagine that on her burial rock, on that rock, today connected to the mainland, at that time few dozens of metres from the coast, almost thousand years later, would have been built one of the richest villas of the Roman Empire, the marvellous residence of Lucius Licinius Lucullus, on which foundations has been built, a couples of centuries later, one of the symbols of Naples: Castel dell’Ovo, the famous castle belonging to the “wizard” Virgil. The body of Parthenope was placed in an impressive tomb, that scholars and ar23


Simboli e storia

momento che nella Grecia Orientale, in quegli anni, il culto religioso delle sirene, e quello della sirena Partenope in particolare, era molto vivo. Tutto lascerebbe presagire, dunque, che proprio lì, su quell’isolotto i fondatori dell’antica Capitale abbiano deciso di innalzare un altarino dedicato alla mitica creatura degli abissi. Una divinità a cui non è mancato chi, nel corso dei secoli, ha tentato di attribuire un volto. Uno in particolare. Sembra fare al caso nostro: quello della celebre “Marianna ’a capa ’e Napule”. Ovvero, del volto per eccellenza di Napoli. E con esso della mitica vergine venuta dal mare. Entrando nella sede del Comune, a Palazzo San Giacomo, tra le due rampe di scale che portano ai piani superiori, si nota un piedistallo: sopra vi è appoggiata una grande scultura di epoca greca raffigurante una testa di donna. Ebbene, secondo la tradizione, questa figura che oggi si identifica con l’emblema stesso della città (“la testa di Napoli”, appunto) raffigurerebbe nientepopodimeno che la Sirena Partenope. Pare che quel volto di pietra sia stato rinvenuto alla fine del XVI secolo nella zona dell’Anticaglia (Decumano superiore). E da lì spostato nei pressi della chiesetta di San Giovanni a Mare, a poche centinaia di metri da piazza Mercato (qualcuno dice che fu ritrovato qui). In quel posto, senza volerlo, divenne la muta testimone della rivolta di Masaniello. E durante i tumulti scatenati dai lazzari, qualcuno le ruppe il naso. Spostata di fronte alla chiesa dell’Avvocata e quindi restaurata nel 1879, la statua entrò a far parte del Museo di Villa Filan24

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gieri e da lì definitivamente trasferita sul pianerottolo dello scalone centrale di Palazzo San Giacomo, dove si trova tutt’ora. Una copia in scala è visibile nel cortile della chiesa di San Giovanni a Mare. Non è chiaro quando la “capa di Napoli” si vide affibbiare il nome di “Donna Marianna”. Secondo qualcuno, l’appellativo le fu assegnato nel corso del XIX secolo, quando la “testa” fu collocata di

fronte alla chiesa di Santa Maria dell’Avvocata dove si trovava anche un busto di Sant’Anna (il nome deriverebbe quindi dalla fusione di Santa Maria e Sant’Anna). Secondo altri, le sarebbe stato dato per farne un simbolo di libertà come la famosa “Marianne” francese della Rivoluzione del 1848. Anche in questo caso, storia e leggenda sfumano nei contorni del mito. Ma ciò che più conta è che quel volto, per

anni e anni, abbia simboleggiato per tutti i figli di Partenope quello arcaico e beneaugurante della mitica fondatrice. Pochi invece, per non dire nulli, sono i dubbi che si provano guardando il complesso scultoreo eretto in piazza Sannazzaro, nel cuore di Mergellina, poco più di un secolo e mezzo fa. Si tratta della magnifica Fontana della Sirena. L’opera fu realizzata nel 1869 dallo scultore Onofrio


4. Chiesa di Santa Lucia 5. Obelisco di piazza San Domenico Maggiore 4. Church of Saint Lucia 5. Obelisk of Piazza San Domenico Maggiore

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chaeologists variously located on the hill of Sant’Aniello a Caponapoli (near piazza Cavour), at the mouth of Sebeto river (near piazza Plebiscito), under the foundations of Santa Lucia church (built on a temple devoted to the cult of the siren), or under the foundations of San Giovanni Maggiore church, in via Mezzocannone (where there is an inscription on a plaque in a palaeo-Christian building). But we cannot exclude that she was buried on that small island, maybe under the walls of Castel dell’Ovo, on Megaride island. The mythical Parthenope was soon considered the protector of Naples, and she was honoured with sacrifices. The people venerated her so much that decided to give her name to the small fishermen village that was goin to be found on the coast: Parthenope, nowadays Naples.The myth must not be too far from truth, because in Eastern Greece, at that same time, the religious cult of the sirens, and that of Parthenope in particular, was flourishing. On that small island the settlers of the ancient capitol city seem to have raised an altar devoted to the mythical creature of the abyss. Many, during the centuries, tried to give a face to this goddess. One in particular, that of the famous Marianna ’a capa ’e Napule (“the head of Naples”), the face of Naplkes par excellence. In Palazzo San Giacomo, the seat of Naples municipality, among two staircases leading to the upper floors there is a pedestal with a big Greek statue representing the head of a woman. According to the tradition, this figure today identified with Naples itself, would represent Par-


Simboli e storia

Buccini, con la collaborazione di un giovanissimo Francesco Jerace. Fino al 1924 abbelliva i giardini della stazione ferroviaria di piazza Garibaldi. Poi, da quell’anno, fu spostata a ridosso di Piedigrotta e Mergellina, dove si trova attualmente. E’ composta da una grande vasca ellittica nel cui centro svetta uno “scoglio”, sul quale poggiano un cavallo, un leone, un delfino e una tartaruga, insieme con alcuni elementi floreali. A sovrastare tutti, ovviamente, c’è lei: sua maestà la Sirena, ritratta nell’atto di stringere una lira con il braccio destro, mentre il sinistro è puntato verso l’alto. Partenope ha la coda avvolta intorno ai fianchi. A voler dar retta alle leggende, la sua particolare “siluette” ricorrerebbe anche nel primo bassorilievo dell’obelisco di piazza San Domenico Maggiore. Mentre è sicuro che proprio di Partenope si tratti per quanto concerne le figure di donna scolpite in due altre celebri fontane della città. La prima è quella che troneggia negli spazi della nuova stazione Garibaldi di Trenitalia: un complesso d’arte contemporanea in metallo che svetta in mezzo a suggestivi giochi d’acqua. L’opera, inaugurata pochi anni fa, si trova a pochi passi dai binari e dalla sala d’aspetto del principale scalo ferroviario del capoluogo. Di enorme valore artistico e storico è la fontana della Spinacorona comunemente detta “delle zizze”, esposta in pieno Centro Antico, a ridosso della chiesa di Santa Caterina della Spina Corona. Le origini di questa scultura sono incerte, ma sembra si parli di lei già in un antico documento di fine XVI secolo. Quel che è certo è che l’opera fu restaurata e 26

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modificata, per volere del viceré don Pedro de Toledo, su disegno di Giovanni da Nola, nella prima metà del XVI secolo, così come attestato anche dalla presenza dello stemma di re Carlo V. Si tratta di un complesso formato da una ricca vasca rettangolare in marmo bianco abbellita da altorilievi, ghirlande e alcuni stemmi del viceré, coronata dalla raffigurazione del Vesuvio e dalla sirena Partenope scolpita nell’atto di premere i seni per estinguere, con il suo latte, le fiamme sprigionate dal vulcano. Quella in mostra è

solo una copia dell’originale, riprodotta e scolpita da Achille D’Orsi. La vera statuetta “delle zizze”, infatti, è custodita nelle stanze del Museo nazionale di San Martino. Ma che si tratti di lei, della mitica creatura venuta a morire sulle rocce di Megaride, sembrano esserci pochi dubbi dal momento che la figura della Spinacorona richiama fortemente l’icona mitologica classica. A conferma di un legame antico tra i napoletani e la celebre antenata che, a distanza di anni, proprio non vuole saperne di spezzarsi.

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Simboli e storia

6. 7. e 9. Particolari dell’antico simbolo araldico dell’allora Comune di Barra: una sirena con la doppia coda, sormontata da una corona - 8. Sirene a forma di uccello raffigurate in un antico vaso greco - 10. e 11. Fontana della Spinacorona con il particolare della “statua delle zizze” 6. 7. and 9. Details of the ancient heraldic symbol of the then Municipality of Barra: a mermaid with the double tail, topped by a crown - 8. Sirens shaped bird depicted in an ancient greek vase - 10. and 11. Fountain of Spinacorona with the detail of the “statua delle zizze” 10

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thenope the Siren. It seems that the statue was excavated at the end of XVI century in Anticaglia (superior Decuman) and then placed near the church San Giovanni a Mare, at few steps from piazza Mercato, where she was the silent testimony of the revolt of Masaniello, during which somebody broke her nose. It was moved in front of Avvocata church, and then restored in 1879, when it became part of Villa Filangieri Museum and it was definitively placed in Palazzo San Giacomo. A copy can be admired in the

courtyard of San Giovanni a Mare church. The name “Donna Marianna” was probably given to the head during XIX century, when the head was placed in front of Santa Maria dell’Avvocata church, where also stood a statue of Saint Anna. According to this version, the two names of Saint Maria and Saint Anna were mixed together. Others think that this name was given to the statue to make it is a symbol of freedom, like the French Marianne of the Revolution (1848). Anyway, that stone head has been consid-

ered by the sons of Parthenope as belonging to the mythical founder of their city. Another monument attest the celebration of the Siren in Naples, the fabulous sculpted complex in piazza Sannazzaro in Mergellina, the Fountain of the Siren, was built more than a century ago, in 1869, by the sculptor Onofrio Buccini with the collaboration of a young Francesco Jerace. Until 1924 it stood into the garden of the train station of piazza Garibaldi, then it was moved in its actual place. It is com-

posed by an elliptic tank with a rock in the middle on which are placed a horse, a lion, a dolphin, and a turtle together with floral elements. Above all, her majesty the Siren. Her figure can be found in other two famous fountains in Naples: the first is placed in the brand new Garibaldi station: a modern art complex mixing metal and water. Unveield few years ago, it stands close to the rails, in the waiting hall of the Central Station. The other one, with a great artistic and historical value, is the fountain of the Spinacorona, commonly called of the “tits”, in the historical centre, near the church Santa Caterina della Spina Corona. Its origin is unknown, although it is mentioned in a document dating back to the end of the XVI century. It was restored and modified by the will of the Viceroy don Pedro de Toledo, following a sketch by Giovanni da Nola, in the first half of the XVI century, as testified by the crest of the king Charles V. It is composed by a rectangular tank in white marble, decorated with high-reliefs, garlands, and crests of the Viceroy, and completed by the representations of Vesuvius and Parthenope, who extinguishes the flames of the volcano with the milk coming out from her breast. Today we can admire only a copy of the original sculpture made by Achille D’Orsi. The original statue is kept in the National Museum of San Martino. The image of Spinacorona strongly recalls the Classical iconography, thus testifying an age-old relationship between Neapolitans and their famous ancestor. 27


Luoghi dell’archeologia

Rivive Pozzuoli 28


Rione Terra, scrigno di tesori nascosti Rione Terra, casket of hidden treasures Completati gli scavi e la ristrutturazione il meraviglioso percorso archeologico sotterraneo dell’acropoli flegrea sarà visitabile per 15 week-end consecutivi, a partire dal 19 settembre 2015 fino al 6 gennaio 2016 After the excavations and restoration have been completed, the marvellous underground archaeological path of Phlegraean acropolis will be open for 15 week-end, from the 19th of September to the 6th of January 2016 di Gabriele

P

Prima la storica Cattedrale, che ha spalancato i battenti dopo quasi mezzo secolo di oblio. Poi il percorso sotterraneo archeologico che a settembre tornerà nuovamente fruibile, dopo quasi sette anni di chiusura. Nel cuore della terra flegrea c’è uno scrigno che, a poco a poco, va schiudendosi per mostrare al mondo la ricchezza del suo inestimabile tesoro: si chiama “Rione Terra” e risplende forte, con il suo carico di storia, nelle viscere antiche di Pozzuoli. Il merito è, in larga parte, degli sforzi profusi dall’amministrazione comunale che, d’intesa con la Soprintendenza e grazie ai finanziamenti della Regione, ha lavorato duro per riconsegnare alle rotte del turi-

Scarpa

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The Cathedral has been the first to be opened for visitors, after half a century of oblivion. Now, from September on, the underground archaeological path will be open to visits after seven years. In the heart of Phlegraean land, there is a casket that is showing its invaluable treasure to the world: it is called “Rione Terra” and it shines with history, among the depths of ancient Pozzuoli. The municipality, together with the Superintendency, and thanks to the funds given by the Region Campania, has worked hard to give back to international tourism one of the most charming places of Campania Felix. The starting point has been the relaunch of the archaeological path of Rione 29


Luoghi dell’archeologia

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smo internazionale uno degli angoli più belli e incantati della Campania Felix. Un lavoro il cui punto di partenza è stato il rilancio del percorso archeologico del Rione Terra, off-limits dall’autunno del 2007, ma ormai pronto per essere riconsegnato ai visitatori (imprevisti della ultima ora a parte) per 15 week-end consecutivi, a partire dal 19 settembre 2015 fino al 6 gennaio 2016. Due i progetti messi in cantiere per valorizzare ulteriormente l’area della rocca puteolana. Il primo punta all’allestimento di una mostra “Alle origini del Gusto” dedicata al rapporto millenario tra uomo e cibo, ambientata in un giardino pompeiano ricostruito virtualmente proprio nel 30

Rione. Il secondo, denominato “TerraMoto”, è incentrato, invece, sulla realizzazione di un evento promozionale capace di abbinare cibo e luoghi storico-archeologici di Pozzuoli in linea con quelli che sono gli obiettivi dell’Expo 2015 di Milano. Ventisei, in tutto, i siti già individuati (tra questi l’Anfiteatro Flavio, il Serapeo, il Duomo e lo Stadio di Antonino Pio); dieci le cantine e i ristoranti della zona flegrea. Saranno abbinati gli uni agli altri, in un “gran tour” pensato appositamente per la gioia di visitatori e appassionati di arte, storia e sapori. “Una sfida - spiega il sindaco Vincenzo Figliolia - affascinante, perché il futuro di Pozzuoli si delinea valorizzando il suo millenario passato”. E che si tratti

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Luoghi dell’archeologia

In apertura, scenografica veduta del Rione Terra 1. 2. 3. e 5. Colonne e resti del tempio di Augusto inglobati nella Cattedrale - 4. Via Duomo At the opening, the scenic view of the Rione Terra 1. 2. 3. and 5. Pillars and remains of the Temple of Augustus incorporated in the Cathedral - 4. Via Duomo

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proprio di “passato millenario” non ci sono dubbi guardando la collina di tufo che, con suoi 33 metri sul livello del mare, si protende sul Golfo tra Nisida e Baia. Cominciamo dal nome. Perché si chiami “Rione Terra” è presto detto. Il toponimo deriva, infatti, dall’uso medioevale e marinaresco di chiamare “terra” il villaggio o la città, quasi in contrapposizione al mare. Stiamo parlando di un luogo speciale. Un quartiere, come disse una volta Alberto Angela durante una puntata di Superquark: “dove i capitoli della lunga storia di Pozzuoli si sono sovrapposti come pagine di un libro”. Uno dei pochi borghi al mondo protagonista delle varie evoluzioni storiche: dagli anni della colonizzazio-

Terra, off-limits since autumn 2007, but today ready to be given back to the visitors for 15 week-ends, from the 19th of September to the 6th of January 2016. There are two projects to make the most of the area of Pozzuoli’s stronghold. The first is the organization of the exhibition “Alle origini del Gusto” (“At the Origins of Taste”) dedicated to age-old relation between men and food, showing also the reconstruction of a garden from ancient Pompeii. The second, called “TerraMoto”, is aiming at the realization of a promotional event that unites food with historical and archaeological places in Pozzuoli, in line with the objectives of Expo 2015 in Milan. There are twentysix sites (like Anfiteatro Flavio, the Serapeum, the Cathedral, and Antonino Pio Stadium); ten wineries and restaurants of the Phlegraean territory. There will be a sort of “gran tour”, thought to delight the visitors and the art, history, and taste lovers. “A challenge - according to the mayor, Vincenzo Figliolia - so charming because the future of Pozzuoli can be outlined only enhancing its glorious past”. And it is true, suffice to give a look at the tufa hill, with its 33 metres on the sea level, protruding on the Gulf between Nisida and Baia. Let’s start explaining the name “Rione Terra”. This toponym derives from the Medieval and maritime way of calling terra (“land”) the village or the city, in contrast with the sea. We are talking about a special place. A place, like the anchorman Alberto Angela said, “where the chapters of the long history of Pozzuoli are one over the other like the pages of a book”. One of the few hamlets in the world that has 31


Luoghi dell’archeologia

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ne greco-romana fino all’epoca moderna. Culminata, nel marzo del 1970, nell’abbandono dell’acropoli a seguito di uno dei frequenti sciami bradisismici che interessarono la plurisecolare esistenza dei “Campi Ardenti”. Sciami che si ripeterono dieci anni più tardi, prima con il terremoto del novembre 1980, poi con un nuovo bradisismo. Eventi drammatici, che provocarono ulteriori danni all’abitato, decretandone la completa rovina. Puteoli era una città molto importante in epoca romana perché, per secoli, prima della nascita di Ostia, rappresentò il maggiore e principale porto dell’Urbe. Ebbe32

ne, il Rione Terra ne costituiva il cuore: il primo e più antico nucleo abitativo, colonizzato nel VI secolo a.C., dagli esuli greci dell’isola di Samo che lì erano giunti per fondarvi Dicerachia, il governo dei giusti. Il borgo fu innalzato su una piccola altura, così come era nell’uso dei coloni della Magna Grecia. Una posizione strategica da cui era possibile difendersi controllando gli arrivi di eventuali nemici sia dal mare che da terra. Fu ai tempi dell’Urbe, tuttavia, che Pozzuoli e la sua rocca conobbero il periodo di maggior splendore diventando una delle città di riferimento dell’Impero. Poi,

con il decadimento di Roma, la città che un tempo si estendeva fino a comprendere la moderna Bacoli, iniziò il suo lento ma progressivo declino, fino a ridursi nella sola piccola rocca occupata dal Rione Terra. Questo accadeva nel V secolo d.C, periodo cruciale per le sorti di Puteoli, dal momento che è proprio in questo momento che il “Rione” inizia a “stratificarsi”. E le culture che si succedono cominciano a costruire botteghe ed abitazioni su quelle che un tempo erano state abitazioni e mura romane: mattoni su mattoni, edifici su edifici. Lo confermano, oggi, i numerosi reperti che si celano nelle viscere del

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Rione (l’area archeologica ha un’estensione di circa due chilometri quadrati). Proprio sotto le fondamenta della più moderna città. Si tratta di testimonianze di immenso valore, tra cui spiccano notevoli tracce di un Cardine e di due Decumani (quello di via Duomo, in basolato al di sotto della strada moderna e quello che costeggia il lato posteriore del tempio di Augusto, in tufo) con ancora i frontoni delle insulae su cui si affacciano, quasi intatte, piccole dimore di pescatori, magazzini e taverne (spicca la bottega di un fornaio con le macine per il grano); mura di un vasto complesso ter-


Cultural guide

Guide culturelle

6. 7. 8. e 9. Case e stradine dell’antico Rione Terra 10. Il porticciolo di Pozzuoli 6. 7. 8. and 9. Homes and streets of Rione Terra 10. The little harbor of Pozzuoli

NAPOLI

POMPEI

ERCOLANO OPLONTIS

AMALFI

CAPRI

SORRENTO

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been protagonist of different historical evolutions: since the years of the Greek and Roman settlements until the Modern age. On March 1970, the acropolis was abandoned after the umpteenth great swarm of bradyseism. The swarms repeated after ten years, with the earthquake of November 1980 first, and then with a new swarm of bradyseism. Dramatic events, that led to the ruin of this place. Puteoli was an important city during the Roman age, because, before the foundation of Ostia, it was the biggest harbour of the Urbe. Rione Terra was the hearth of Puteoli: the first and oldest housing nucle-

us, colonized in the VI century B.C. from the Greek exiles from Samos, that arrived there to found Dicerachia, the government of the just. The hamlet was founded on a hill, a tradition of the settlers from Magna Greece, who used to choose a strategic position from which it was possible to organize a quick defense from the enemies arriving by sea or by land. During the period of Urbe, Pozzuoli and its stronghold flourished, then, with the decadence of Rome, the city began its slow decline. This happened in the V century A.C., when the Rione started its “stratification” and the different peoples began

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CAMPI FLEGREI

VESUVIO

CASERTA


Luoghi dell’archeologia

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male e i resti grandiosi del Tempio di Augusto, sulle cui rovine, in epoca spagnola, fu innalzata la Cattedrale di San Procolo Martire poi distrutta da un incendio, nella notte tra il 16 e il 17 maggio 1964 e solo di recente restituita al culto. Furono proprio i lavori di restauro del Duomo a valorizzare tutte le varie fasi storiche attraversate, nel corso dei secoli, dall’impianto religioso e quindi dalla rocca tufacea stessa. Insieme con i danni, infatti, il rovinoso incendio del 1964 fece emergere buona parte dei resti di un sontuoso monumento marmoreo di età au-

gustea, attribuito all’opera dell’architetto Lucio Cocceio Aucto, che a sua volta aveva inglobato un precedente tempio di età repubblicana risalente al 194 a.C., già ristrutturato da Silla nel 78 a.C., e quindi “assorbito”, insieme con la basilica augustea, dalla successiva struttura muraria cristiana. Le sorprese, tuttavia, non finiscono qui. Sì, perché le future campagne di scavi potrebbero consegnare alla collettività nuovi, importanti ritrovamenti, come accaduto, ad esempio, alla fine del 2012 quando, nel cuore del Rione Terra, dietro una porta murata del Seicento, letteral-


Luoghi dell’archeologia

11. Reperti archeologici sotto le fondamenta del Rione Terra 12. Il Rione Terra visto dall’alto 13. 14. e 15. Altre suggestive immagini dell’antica rocca flegrea 11. Archaeological finds under the foundations of the Rione Terra 12. Il Rione Terra seen from above 13. 14. and 15. Other striking images of the ancient fortress

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to build shops and houses on the Roman ones: bricks on bricks, buildings on buildings. The numerous archaeological findings from the depths of Rione, whose archaeological area is two square km wide, confirm all that. Among the various discoveries, there are the traces of a Cardine and two Decumans, still showing the insulae, with houses, warehouses, and taverns; the walls of a vast thermal complex, and the remains of the Temple of Augustus, on whose ruins, during the Spanish domination, was built the Cathedral of San Proco-

lo Martire, destroyed by a fire during the night between the 16th and the 17th May 1964 and restored only in recent times. During the restoration of the Cathedral, there was an enhancement of the various historical phases that the city underwent during the different centuries, from the religious complex to the tufa stronghold. The great fire of 1964 brought to light the remains of a marble monument made probably by the architect Lucius Cocceius Auctus, which had previously included also a temple dating back to 194 B.C., restored by Sulla in 78 B.C. and “absorbed”,

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Luoghi dell’archeologia

16. e 17. Antiche mura e immagine panoramica del Rione Terra 18. Percorso sotterraneo nelle viscere della rocca di Puteoli 16. and 17. Ancient walls and panoramic image of the Rione Terra 18. Path underground in the bowels of the fortress of Puteoli

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mente sepolte dal terriccio e dal materiale di risulta di un’abitazione realizzata nel periodo della ricostruzione dell’antica rocca (dopo l’eruzione del Monte Nuovo nel 1538), gli archeologi hanno rinvenuto cinque stanze (forse gli ambienti di servizio) di una domus romana, in gran parte affrescate e datate primo secolo avanti Cristo. Un ritrovamento eccezionale che va a infoltire il già ricco e nutrito “carnet” delle bellezze nascoste dell’acropoli. Ma potremmo essere solo all’inizio. Chissà, infatti, che il domani non possa consegnarci altre meravigliose scoperte. 36

together with the Augustan basilica, from the Christian wall system. The future archaeological campaigns could bring to light new important findings, as it is already happened in the end of 2012, where in the heart of Rione Terra, behind a door dating to the 1600s, the archaeologist have found five rooms of a Roman domus, decorated with frescoes and dating to the I century B.C. An exceptional finding, that enriches the casket of the hidden beauties of the acropolis. Hopefully, tomorrow can give us many marvellous discoveries.

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Abiti dipinti, tinte forti: uno stile tutto napoletano Painted dresses, strong nuances: a totally Neapolitan style Molti stilisti partenopei puntano su accostamenti originali, talvolta anche azzardati, ma mai banali né trash per la nuova bella stagione. Ecco le tendenze della moda secondo griffe e artisti del cucito. 6

Many Neapolitan fashion designers choose for the new season original pairings, sometimes reckless, but never commonplace or trash. These are the fashion trends according to designers and sewing artists

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Secondo il poeta Arturo Graf “dove non è contrasto, non è vita”. E, mai come quest’anno sembrano dargli ragione gran parte degli stilisti napoletani che, per la Summer Season 2015 hanno deciso di puntare su accostamenti originali, talvolta anche azzardati, ma mai banali né trash. Roccobarocco abbina neoclassicismo a mood decisamente attuali mixando note auliche e pop per le sue creazioni in crepe di seta, macramè e chiffon preferendo bianco, nero e gold touch. Abiti d’haute couture impreziositi da motivi tribali extralarge, che sposano l’idea del tattoo à porter, da mettere e togliere come e quando lo si desidera. Miscela toni caldi e freddi Amina Rubinacci: il bianco fa da cornice all’ice chiaro, al cameo e al ro-

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di Annalisa

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For Summer Season 2015 Neapolitan fashion designers have decided to choose original pairings, sometimes reckless, but never commonplace or trash. Roccobarocco pairs Neoclassicism with contemporary moods, aulic and pop notes for his creations in silk crepe, macramé and chiffon, choosing white, black, and gold touches. Haute couture dresses enriched with extralarge tribal motifs, like temporary tattoos à porter. Amina Rubinacci mixes warm and cool tones: white frames ice, cameo, and pink, while beige, baby blue and periwinkle are framed by military green, gray, and navy. Cashmere is pure or with silk, linen, viscose, and cotton. Light stripes recall the classic nautical look. Roberta Bacarelli combines vintage, trends, and Fu39


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sa, al beige, all’azzurro air e al blu pervinca con toni più scuri di verde militare, grigio e navy. Il cashmere è puro o combinato con seta, lino e viscosa leggera, cotoni tondi e a rilievo. Righe in toni pallidi e a contrasto richiamano i motivi marinari classici. Roberta Bacarelli unisce vintage, attualità e futurismo, dando forma a una collezione autentica e molto colorata all’insegna di geometrie di ispirazione seventies, frange, pantaloni palazzo, lunghi abiti in chiffon, romantiche camicie in organza dalle maniche a sbuffo e longuette in ecopelle. 40

Colli, polsini, plastron, revers, porzioni di giacche e camicie classiche da uomo. Lo stilista Luciano Esposito per “Vicoli Santi” per la sua donna rilegge in modo originale e glamour capi tipici della moda maschile dando forma a creazioni iper femminili. Et voilà, tubini in principe di Galles con revers che diventano veri e propri foulard, camicie di taglio virile ampliate e scampanate, completi gessati con giacca e shorts morbidi, gonne abbinate a giacchini taglio chiodo. Le creazioni sartoriali di Daniela Danesi, vedono protagoniste stampe digitali su sete, canaponi e lini pregiati

con effetti di “spalmatura”, ma anche jacquard, satin e crepe de chine, georgette e chiffon, ricami, macramè, pizzi e tulle illusion, che conferisce al tutto un raffinato effetto “nude look”. Giacche, vestitini e jeans a zampa con decorazioni laterali, per i quali Daniela utilizza tessuti italiani di aziende artigiane che lavorano ancora le stoffe a telaio. Unicità, la parola d’ordine dell’atelier AlbaChiara, quartier generale della virtuosa stilista Susi Sposito. È qui che prendono forma e colore le sue incredibili sculture da indossare, sapiente miscela di alta sar-

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1. 10. e 11. Roccobarocco 2. 14. e 15. Albachiara 3. Sartoria Partenopea 4. Kiton 5. Marinella 6. 20. e 21. Luciano Esposito (ph. Giuseppe Matarazzo) 7. 18. e 19. Daniela Danesi 8. 16. e 17. Roberta Bacarelli 9. 12. e 13. Amina Rubinacci

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turism, with a colourful collection rich of seventies inspired geometries, fringes, wide legs trousers, long chiffon dresses, romantic organza shirts with puff sleeves, and faux leather longuettes. Collars, plastron, revers, jackets and men shirts. Luciano Esposito for “Vicoli Santi� reinterprets in a glamorous way the typical men clothes, giving shape to hyper-feminine creations. Prince of Wales sheath dresses with revers that become foulard, wide men shirts, pinstripe suits with jacket and shorts, skirts combined with Perfecto jackets. Daniela Danesi creations have digital 41


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22. e 23. Valentina Cervo 24. Sabina Albano 25. Satriano Cinque (ph. Federica Rispoli)

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torialità, raffinatezza e cura per i dettagli. Outfit emozionali per i quali nulla è lasciato al caso. Una chicca, i suoi caftani dipinti a mano, da sfoggiare all day long a mo’ di vestitini, su pantaloni Capri o jeans. La new collection di Valentina Cervo è costellata di capi sensuali dai tessuti leggeri in georgette e satin con applicazioni e inserti in rete. Must della linea, una pioggia di maxi pois, spalmati su gonne e abitini, ma anche deliziose jumpsuit e bico42

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lor dress, pronti a conquistare donne di tendenza libere e sicure di sé. Riecheggiano motivi floreali, suggestioni, forme e colori tipicamente mediterranei le proposte “scolpite” dalla stilista Sabina Albano, fedele al motto della maison di Chiaja secondo il quale l’abito è “un’opera d’arte da indossare”. Un capolavoro dell’arte tessile impregnato di pop-art. “Abitidipinti”, destinati a donne raffinate, colte e indipendenti.

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Gabriella de l’Ero per Satriano Cinque si affida, invece, alla scaramanzia grazie a deliziosi corni porte-bonheur ospiti su maxi foulard multitasking in seta. Ultra eleganti anche i suoi poncho in rete con fiorellini e le tute con mantella incorporata. Le sue creazioni sono un trionfo di pizzi, merletti, tessuti leggeri ed impalpabili, trasparenze effetto “vedo non vedo”, ma anche di tanto colore e stampe originali. Grafismi e colour dalle molteplici nuance

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26. e 27. Satriano Cinque (ph. Federica Rispoli) 28. Daniela Danesi 29. e 30. Sabina Albano

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prints on silk and linen, with a “spreading” effect, but also jacquard, satin and crepe de chine, georgette, chiffon, embroideries, macramé, lace and tulle that gives the illusion of a nude look effect. Jackets, dresses, wide legs jeans with decorations, are all made with Italian fabrics. Unique creations for atelier AlbaChiara, the reign of Susi Sposito. Here her incredible wearable sculptures are made, a mix of high tailoring, refinement, and outstanding care

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for details. A treat: her hand-painted caftans, to be sported all day long like dresses or on Capri trousers or jeans. The new collection of Valentina Cervo is full of sexy clothes made with light fabrics, like georgette and satin, with decorations and net inserts. The must are the maxi polka dots on skirts and dresses, the jumpsuits and the bi-colour dresses. Flower motifs, suggestions, Mediterranean shapes and colours for the “sculpted” proposals of Sabi43


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31. 32. e 33. Textile Tales 34. Albano 35. e 36. Kiton 37. Bams

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protagonisti anche della Summer collection di Textile Tales caratterizzata da deliziosi abiti lunghi e corti molto femminili e dalle scollature generose, pantaloni, tshirt stampate da indossare sia di giorno che di notte e autentiche tute. Per quanto riguarda le shoes, Albano propone sandali flat in pelle o camoscio con dettagli gioiello e perle o tempestati di Swarovski dai tagli esclusivi e i tacchi alti. Comode e raffinate quelle con zip o in vernice pitonata, quelle che mixano pelle e sughero, tessuti a righe e pois e le zeppe in camoscio cipria con fiori in cristallo. 44

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La collezione Bams vede protagonisti, invece, tronchetti in pelle di serpente con tacco ad isola, slipper e decollete in cotone lavorato con inserti geometrici. Scarpe artigianali, rigorosamente made in Naples, caratterizzate dalla particolare lavorazione “a sacchetto”, che regala morbidezza e flessibilità ad ogni modello. Per l’uomo, Kiton punta sulla preziosa vicuña pettinata e su un’esclusiva Gabardine 14 micron, scelta per abiti, blazer, pantaloni e cinque tasche. Gran-

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na Albano, faithful to the catch-phrase of her maison in Chiaja “a dress is a wearable work of art”. A masterpiece of textile art soaked into pop-art. Gabriella de l’Ero for Satriano Cinque chooses the countercharms thanks to horns porte-bonheur printed on silk maxi foulard. Ultra-elegant net ponchos with small flowers, and jumpsuits with the cape. Her creations are a triumph of lace, light fabrics, see-through transparencies, and also colours and original prints. Graphic and multi-nuance colours are the protagonists for Textile Tales characterized by long and short low-cut 45


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de rivoluzione nella palette cromatica che spazia dai toni naturali, ai grigi, i blue, alle tonalità del verde declinati su capospalla e outwear, fino ai colori saturi e accesi come il giallo, il turchese e il rosso ciliegia, utilizzati per la camiceria, i pull e i pantaloni. Come suggerisce il nome, stile all made in Naples per Sartoria Partenopea, perfetto connubio tra tradizione e innovazione. Interni morbidi, vestibilità impeccabile e naturale eleganza per le giac46

che estremamente leggere, come vuole la tradizione napoletana, che richiedono numerosi passaggi e ben 16 ore di lavorazione ciascuna. Tessuti di ottima qualità, attenzione ai dettagli, grande tecnica e infinita passione anche nella Sartoria Antonelli, cuore pulsante dello shopping di lusso partenopeo. Un laboratorio artigianale in cui il Maestro Lello Antonelli dà forma a giacche ed abiti esclusivi. Vere e proprie opere d’arte da indossare ama-

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te da gentlemen di ogni angolo del globo. Un altro nome da tenere a mente per gli amanti dell’hand made e del “su misura” è quello della Sartoria Formosa. Tempio dell’eccellenza, punto di riferimento dell’eleganza maschile non solo partenopea. Tra i suoi clienti, anche i reali di Svezia e i Benetton. Linee tonde e volumi morbidi sono proposti dalle confortevoli e raffinate scarpe hand made firmate Paolo Scafora, che stavolta si è lasciato ispira-

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re dalle pietre preziose e dalle loro infinite nuance: dall’ambra allo smeraldo passando per rubino e lapislazzuli. Last but not least, Marinella e le sue raffinate cravatte conosciute ed apprezzate dagli amanti del bel vestire di tutto il mondo. Ties in seta tinta unita, a righe o con minuscoli pois, ma anche più divertenti e particolarmente adatte all’Estate con micro fantasie all’insegna di fiorellini stilizzati, cavallucci marini, delfini, quadrifogli e coccinelle.


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39. 40. e 41. Sartoria Partenopea 42. e 43. Sartoria Antonelli 44. 45. e 47. Sartoria Formosa per No Man Walks Alone 46. e 48. Marinella

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dresses, very feminine, trousers, printed tshirts, and jumpsuits. Albano shoes proposes flat sandals in leather or suede, with jewel details and Swarovski, with exclusive cuts and high heels. Comfy and refined, with zips or patent shoes, also mixing leather and cork, striped or polka-dotted fabrics, and suede platforms with crystal flowers. Bams collection chooses snakeskin half-boots with island heel, slippers, and decorated cotton decollete with ge-

ometrical inserts. Hand-made shoes, rigorously made in Naples with “a sacchettoâ€? manufacture, giving extra-softness and flexibility. For men, Kiton choooses combed vicuĂąa and Gabardine 14 micron for suits, blazers, and trousers. The palette goes from natural tones, grey, blue, to green nuances declined on jackets and outwear, to bright colours like yellow, turquoise, and cherry red, used for shirts, pulls, and trousers. Style made in Naples for Sartoria Partenopea, a mix of tradition and innovation. Soft linings, flawless wearability, and natural elegance for the extremely light jackets, thanks to the traditional Neapolitan process that needs many steps, each with 16 hours of manufacture. High-quality fabrics, outstanding care for details and infinite passion for Sartoria Antonelli, an artisan workshop where Maestro Lello Antonelli gives shape to exclusive jackets and suits. Authentic works of art loved by the gentlemen all over the world. For the lovers of hand-made and madeto-measure there is Sartoria Formosa. Temple of excellence, benchmark of male elegance, not only in Naples. Among its clients, the Swedish Crown and Benetton family. Round shapes and soft volumes are proposed by comfy and refined handmade shoes by Paolo Scafora, this time inspired by precious stones and their infinite nuances: amber, emerald, ruby, and lapislazuli. Last but not least, Marinella and its refined ties, known and loved all over the world. Ties in solid colours silk, striped, or with micro polka dots, but also funnier, with flowers, sea-horses, dolphins, clovers, and ladybugs micro-prints. 47


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Al sole, in mare o in spiaggia originalità e qualità nel (s)vestirsi Sun, sea, and beaches dress Parthenope summer Da Capri a Positano, ecco le nuove proposte dell’arte sartoriale napoletana per la beach wear, costumi griffati per un rinfrescante tuffo nelle acque del Golfo e abiti per passeggiate e serate in relax From Capri to Positano, the new proposals of Neapolitan sewing art for the beachwear, fashion swimsuts for a refreshing swim im the water of the Gulf and dresses for a relaxed walk or a night out

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Vivere non è abbastanza, disse la farfalla, uno deve avere il sole, la libertà ed un piccolo fiore…”. Sembrano tarati sull’aforisma dello scrittore Hans Christian Andersen, le coloratissime collezioni Moda Mare 2015 made in Campania, mai come quest’anno, tempestate di butterfly svolazzanti, corolle e boccioli dalle mille sfumature, animali esotici, piume, pois e tante, tantissime righe. Parole d’ordine, per tutte, high quality, originalità e attenzione minuziosa per i dettagli. I bikini Yamamay floral print e con motivi geometrici, sono glamour, allegri, solari e s’ispirano ai più esclusivi pool party del globo. Modelli dalle linee versatili impreziositi ora da pizzi e raffinati ricami ad uncinetto, ora da anelli in perline dai dise-

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di Annalisa

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The colourful summer collections 2015 made in Naples are full of butterflies, flowers, exotic animals, feathers, polka dots, and many many stripes. The keyword are high quality, originality, and care for details. Yamamay floral print and geometrical bikinis are glamorous and sunny. Precious thanks to lace, crochet, tribal designs made with beads, and shiny sequins, ideal also at night or at a pool party. Multicolor strips for tops and linen dresses by Harmont&Blaine. White is a must together with orange, coral, abyss, seeweed, and tuna fish. There are also tropical prints and Pollock style “drippings”. Inspired by the sea, summer, and sea shells. Bluété Beachwear proposes a fresh line: 49


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gni tribali o da sfavillanti fasce paillettate da sfoggiare anche di sera per una festa in barca o a bordo piscina. Stripes multicolor anche per i top e i deliziosi abitini in lino Harmont&Blaine, in cui il bianco la fa da padrone abbinato ad arancio, corallo, abyss, alga e tuna fish. Non mancano stampe tropical e pezzi “dripping” Pollock style. Una collection che, sia per l’uomo che per la donna, trae ispirazione dal mare, dall’estate e da tutto ciò che vive sopra e sotto l’acqua: la spiaggia e i suoi ombrelloni, le conchiglie e i fondali marini. Bluété Beachwear propone una linea fre50

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sca e di tendenza, sospesa tra eleganza senza tempo e moda del momento. Pietre naturali, tessuti esclusivi, manifattura rigorosamente italiana e preziosi ricami handmade, sono solo alcuni degli elementi caratteristici e irrinunciabili del brand che, per questa Summer season, punta su bikini frou frou, sfiziose stampe jeans, murrine e incas, lurex, pizzi e farfalle. Fiorellini, righe, fantasie animalier, optical e camouflage per i costumi luxury di Ilaria Vitagliano, talvolta arricchiti da cristalli e ricami pregiati. Una chicca, per le più giovani, gli slip “a cuore” declinati in

tutti i colori di tendenza. Kira Kira propone originali bikini mix&match, che vedono protagonisti righe e pizzo, ananas, giraffe, plume, stelle, fenicotteri, ma anche deliziosi “due pezzi” tinta unita con culotte dal gonnellino removibile. Bikini frou frou e miscele esplosive di fantasie e colori anche per Le Mosche in Bianco e i loro costumi decostruiti, che non “segnano” e fanno sentire ogni donna in armonia con il proprio corpo. Tra i fiori all’occhiello del brand partenopeo, i trikini in macramè e microfibra, i monospalla, gli interi con scollo americano e i

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1. 10. e 11. Bluété Beachwear 2. Russo Uomo 3. 16. e 17. Ilaria Vitagliano 4. Mena Cinque 5. Sun Sisters 6. 20. e 21. Yamamay 7. 12. e 13. Le Mosche in Bianco 8. D-Style 9. 14. e 15. Harmont&Blaine 18. e 19. Kira Kira

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natural stones, exclusive fabrics, Italian manufacture, and hand-made embroideries. For the Summer the brand chooses jeans and Inca prints, lurex, lace, and butterflies. Flowers, stripes, animalier, optical and camouflage prints for swimsuits by Ilaria Vitagliano, enriched by crystals and embroideries. A must: the “heart” panties. For Kira Kira mix&match bikinis with stripes, lace, pineapples, giraffes, stars, and flamingos. An explosion of colours and prints for Le Mosche in Bianco. Their deconstructed swimsuits do not leave any 51


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22. e 23. Bima 24. Move beachwear 25. La Parisienne 26. 100% Capri 27. Canfora 28. e 29. Sun Sisters

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“due pezzi” all’insegna di succosi summer fruits. Frutta, richiami al pizzo sangallo, balze, pavoni e tessuti di ispirazione peruviana, le star dei costumi M’ama non m’ama by Bima, che propone anche fasce ricoperte di paillette destinate a chi intende brillare anche in spiaggia. Per le Sun Sisters, sensuali corpetti abbinati a slip vita alta con tagli laserati effetto nude, trikini multinuance dalle scollature generose, super-push up con maxi balza e nappine abbinati a brasiliane con laccetti laterali. Per l’uomo, farfalle e matrioske sui costumi firmati Sun Brothers, 52

mentre Move beachwear punta su fumetti, fantasie etniche, stampe vintage e pin up style, grafiche spiritose spiccatamente estive, come rinfrescanti ghiaccioli e frutti di stagione, movimentati fondali marini, scorci di spiagge, ma anche classici quadretti vicky. Da non perdere, se si ha in programma una vacanza sull’Isola Azzurra, un’incursione fashion da Canfora in via Camerelle per gli esclusivi sandali artigianali amati dalle dive di ieri e di oggi. Da Jackie Kennedy, che si faceva aprire la bottega a mezzanotte per fare shopping in tut-

ta calma, all’attuale First Lady americana, Michelle Obama. Calzature comode, eleganti, resistenti e personalizzabili, solitamente dal tacco basso, pensato per andar su è giù per le ripide vie di Capri. Non molto distante, nella mitica Piazzetta, la tappa è d’obbligo nella storica boutique La Parisienne per le amanti dei pants alla pescatora, amatissimi da Audrey Hepburn, che prendono il nome proprio dalla splendida isola del Golfo e realizzati dall’etichetta Adrian’s Capri ancora con la stessa tela di quelli creati negli anni Sessanta.

Lino, lino, fortissimamente lino, da 100% Capri in via Fuorlovado, dove il ruolo di protagonista spetta a capi leggeri e freschi, sia per lui che per lei, quasi esclusivamente white. Sahariane, pantaloni, camicie, giacche, completi e gonne, naturali ed estremamente raffinati nella loro semplicità, da sfoggiare all day long tutta l’Estate e oltre. Tempio dell’esclusività e dell’eleganza maschile a 360 gradi, è Russo Uomo in piazzetta Quisisana, da anni punto di riferimento per gli amanti del bel vestire, isolani e non solo, che qui possono tro-


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sign. Among the others, trikinis in macramè and microfibre, and bikinis with juicy summer fruits. Fruit, lace, peacocks, and Peruvian inspirations. M’ama non m’ama by Bima, proposes also sequined tops for shiny swims. For the Sun Sisters sexy high waist pants with lasers nude effects, multinuance trikini, super-push up with ruffles and tassels. For men, butterflies and matrioske by Sun Brothers, while Move beachwear chooses comics, ethnic, vintage, and pin-up style prints, funny designs like icicles, fruits,

Il primo portale completo sulle bellezze e sulle eccellenze di Napoli e della Campania

charmenapoli.it

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vare capi di qualità sublime accuratamente selezionati. E, dopo Capri, il viaggio potrebbe proseguire a Positano, altra meta intramontabile per gli amanti del mare e della moda made in Campania, caratterizzata da abiti e camicioni artigianali impalpabili in garze di puro cotone, lino, sete pregiate o merletti come quelli dell’atelier Mena Cinque, tra le prime in zona ad utilizzare le tecniche patchwork e del “tinto in capo” o dell’istituzione Maria Lampo, la cui boutique, una delle prime aperte dopo la seconda Guerra Mondiale, risulta gettonatissima anche tra giapponesi e divi internazionali: da Dustin Hoffman a Colin Far54

rell ammaliati, oltre che dai capi originali ed handmade, all’insegna soprattutto di variopinte bandane di cotone e sgargianti fantasie di viscosa, anche dalla simpatia e dalla cordialità dell’ospitale “padrona di casa”. Last but not least, gli occhiali. Accessorio immancabile per completare e regalare una marcia in più glamour ad ogni outfit. Incredibilmente originali quelli gioiello personalizzabili firmati D-Style. Sunglasses “sartoriali” ideati da Domenico Auriemma e realizzati rigorosamente a mano a Napoli, resi unici da materiali naturali e insoliti, pietre preziose o perle, proprio come quelli scelti dalla star Rihanna.

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30. Russo Uomo 31. e 34. Mena Cinque 32. e 33. Maria Lampo 35. e 36. D-Style 37. 100% Capri 38. Bluété Beachwear 39. Yamamay

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and beaches. If you are in Capri, a mustgo is Canfora in via Camerelle for the exclusive handmade sandals, loved by Jackie Kennedy, who used to have the shop opened at midnight to shop in peace, and by Michelle Obama. Comfy, eleganti, and made-to-measure shoes, ideal for the streets of Capri. In the Piazzetta, there is La Parisienne for the lovers of Capri pants like Audrey Hepburn, made by Adrian’s Capri with the same fabric of the ones made during the ‘60s. Linen at 100% Capri in via Fuorlovado, fresh and light clothes for men and women. This year, total white forsimply refined trousers, shirts, suits, and skirts,. All day long , all Summer long. Russo Uomo in piazzetta Quisisana, is a benchmark for lovers of high-quality suits, that are carefully selected. Positano is another must for sea and fashion lovers: dresses and caftans in pure cotton, linen, silk or embroideries. The atelier Mena Cinque uses a patchwork technique, while the boutique of Maria Lampo, opened after WWII is trendy among Hollywood stars, like Dustin Hoffman and Colin Farrell, thanks to the handmade clothes and the colourful bandanas. Last but not least, sun-glasses, a must that gives a glamorous accent to every outfit. Originally made-to-measure the ones by D-Style, created by Domenico Auriemma and handmade in Naples, are unique thanks to uncommon materials, precious stones, or pearls like the pair chosen by Rihanna. 55


Campania Style

GIOIELLI

Nardelli Jewelry Il fantastico hand made forgia monili di qualità e tendenza The fantastic hand made that forges quality and trendy jewels Ultime novità della casa le collezioni “Elite” e “Constellation”, preziose, raffinate e alla moda, tempestate di pietre degradé, ma anche di deliziosi cocktail ring, orecchini e collane The novelties of the brand are “Elite” and “Constellation” collections, precious, elegant, and trendy, studded with degradé stones, and also charming cocktail rings, earrings, and necklaces di Annunziata

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Occorrono almeno sei mesi per forgiare un nuovo, sfavillante gioiello. Pensato e realizzato, esclusivamente hand made, con materie di altissima qualità: le migliori presenti sul mercato. Nella Maison Nardelli il tempo non è mai un tiranno. E il percorso creativo parte da lontano, frutto esclusivo dell’estro di una squadra affiatata che ha reso il celebre brand partenopeo un simbolo di eccellenza dell’arte orafa. Un procedimento che coinvolge tutti. Patron Domenico Nardelli in primis, che 40 anni fa iniziò la sua opera di creatore di sogni,

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forgiando monili in oro e diamanti secondo i dettami dell’antica scuola napoletana del Borgo Orefici. Con lui le nuove leve: i figli Salvatore e Giovanni. Una qualità tutta meridionale, la loro. Che non smette di incantare con le incantevoli collezioni della casa. Dall’intramontabile linea “Fashion & Spiritual”, che vede protagonisti indiscussi gli anelli Rosario, must dell’azienda, declinati sia in total gold, che nella versione easy chic in ceramica co-

lorata, entrambe con dettagli in diamanti, rubini o zaffiri e fino all’ultima nata, la linea “Elite”. Sotto i riflettori brilla anche la raffinata e coloratissima collezione “Constellation”, preziosa e di gran tendenza, tempestata di pietre degradé, ma anche di deliziosi cocktail ring e di orecchini e collane illuminati da grandi pietre in taglio cabochon. Semplicemente straordinaria e dai prezzi contenuti è “Elli’s”, la linea basic della griffe, realizzata sem-

Calabrese

pre in oro e diamanti. E, ancora, le originali fedi: Desiderio, Incanto e Sogno, disponibili anche in versione light, con o senza diamantini. E dulcis in fundo, la linea Uomo, traboccante di Rose dei Venti, croci, bracciali con scorpioncini full pavé di diamanti neri, gemelli e bracciali con targhette rivisitati. Gioielli autentici e raffinati, che è possibile trovare oltre che in selezionatissime gioiellerie, anche nell’esclusivo flagship store Nardelli di Capri, un luogo sfavillante incastonato in via Listrieri, a pochi passi dalla mitica Piazzetta.


Campania Style GIOIELLI

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Shiny jewels, exclusively hand made with high-quality materials. The creative process is the result of a tight group that made this brand a symbol of excellence. Domenico Nardelli started his career 40 years ago, forging gold and diamond jewels following the dictates of Borgo Orefici school. With him, his sons Salvatore and Giovanni. A quality capable to charm with the numerous collections, from the timeless “Fashion & Spiritual”, with Ro-

sary rings, in gold or coloured ceramic, both with diamond, ruby, and sapphire details, to the brand ne w “ Elite”. There is the refined “Constellation” collection, studded with degradé stones, with rings, earrings and necklaces with cabochon-cutted stones. Simply extraordinary, “Elli’s”, the basic line in gold and diamonds, the wedding rings with or

without diamonds, and last but not least Uomo collection, full of wind roses, crosses, bracelets with scorpions full pavé of black diamonds. Elegant jewels, that can be found in the best jewelleries or in the exclusive Nardelli store in Capri. Nardelli Jewelry Centro Orafo Il Tarì Marcianise (Caserta) tel. +39.0823.83.89.17 Via Listreri, 1 – Capri (Na) Tel. +39.081.837.74.52 www.nardelligioielli.it

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Campania Style

MODA

Sartoria Antonelli Arte sartoriale da forbici d’oro Sartorial art deserving golden scissors A palazzo Leonetti il taglio e cucito made in Naples trova la sua più alta sublimazione. Qui tutto è fatto a mano. Con una qualità tutta da indossare. In Palazzo Leonetti the cutting and sewing made in Naples find its highest sublimation. Here everything is hand-made. With a quality made to be worn. di Mariarosaria

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Dal frac allo smoking, dai cappotti al gilet, dalla giacca al tight, ma anche pantaloni e camicie. A Palazzo Leonetti, l’arte del taglio e cucito “made in Naples” trova la sua più alta sublimazione grazie all’estro creativo e al rigore formale di Raffaele Antonelli. Il suo è tutto un “hand-made” d’autore. Quello che fa la differenza. Gli abiti su misura, i capolavori forgiati nell’atelier di via dei Mille sono tutti fatti a mano, centimetro per centimetro. Perché è l’attenzione al lavoro e l’esperienza sono i fattori che contano. Ogni singolo colpo d’ago e forbice viene seguito con estre-

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Vela

ma cura e perizia. I dettagli prima di tutto. Non a caso nel 2002 Raffaele ha vinto il concorso “Forbici d’oro” dell’Accademia Nazionale dei Sartori (di cui oggi il maestro di stile è delegato regionale) e il premio della “British Corner Club”. Tutti attestati di grande prestigio. La sua è un’arte sartoriale destinata a rimanere nel tempo poiché Maestro Raffaele la trasmette ai propri collaboratori. Come Loredana responsabile team dell’atelier, degli acquisti e referente per le pubbliche relazioni. E così tanta passione, conoscenza e abilità non vanno perdute.

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Tailcoats, tuxedos, coats, waistcoats, jackets, trousers, and shirts. The tailoring art made in Naples finds its sublimation thanks to Raffaele Antonelli. The tailor-made suits forged in the atelier in via dei Mille are rigorously hand-made. Thanks to his care for work every piece shows an outstanding care for detail. In 2002 Raffaele has won the competion “Golden Scissor” made by the National Academy of Tailors and the prize of the “British Corner Club”. Maestro Raffaele is handing down the secrets of his art to his collaborators so that his passion and ability will not get lost.

Sartoria Antonelli Via dei Mille, 40 (Palazzo Leonetti) Napoli Tel / fax +39.081.549.75.71 www.sartoriaantonelli.com


Campania Style

MODA

AlbaChiara Qui l’eleganza non è un mito, è realtà Here elegance is not a myth Il laboratorio-atelier di Susi Sposito in via Toledo 329 è un Olimpo della moda femminile di classe. Qui prendono vita abiti capaci di far sognare The workshop-atelier of Susi Sposito in via Toledo 329 is an Olympus of women classy fashion. Here are made dresses that make heads turn di Rosanna

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L’Olimpo del ben vestire abita a Chiaja. Nelle stanze di via Toledo 329, per la precisione, fucina di emozioni, passioni e creatività. Ma anche fonte di idee innovative come l’Officina dei Talenti, primo progetto di mentoring per giovani aspiranti designer, organizzato con il contributo dell’Associazione Culturale Alba. E’ qui che, grazie all’estro di Susi Sposito, prendono vita i sogni più belli. Come nella più magica delle fiabe, stoffe, corpetti, sete, pizzi e fiori, opportunamente plasmati, si trasformano in oggetti di gran stile: gioielli dell’arte tessile, scolpiti con ago e filo. Abbracciano il cor-

Nastro

po esaltando la femminilità. Fino a trasformare ogni donna in una dea. Abiti da sposa, ma non solo. Perché nel laboratorio-atelier di Susi Sposito l’amore per la qualità e l’eleganza foggia anche caftani dipinti a mano, vestiti e tailleur per cene di lavoro e ogni occasione importante. Hand made d’autore. Da indossare per sognare e far sognare.

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In via Toledo 329 there are emotions, passions, creativity, and also innovative ideas like “Officina dei Talenti”, the first project of tutoring for young designers.

Thanks to Susi Sposito, the dreams come true like in a fable: fabrics, bodices, embroideries, and flowers turn into jewels of textile art that can transform every woman into a goddess. Wedding dresses, but also hand painted caftans, dresses and tailleurs for every occasion. Signature hand made, which exalts femininity. AlbaChiara di Susi Sposito via Toledo, 329 - Napoli Tel. +39.081.195.71.436 www.albachiarafashion.com

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Campania Style

ACCESSORI MODA

Paolo Scafora Scarpe deluxe col mare nell’anima Deluxe shoes with the sea in their soul Veri e propri gioielli su misura, la Summer Collection 2015 propone i colori dei fondali del Golfo partenopeo. E per il 10° anniversario arriva “Gemstones”, una capsule collection ispirata alle pietre preziose. Real made-to-measure jewels, Summer Collection 2015 proposes the colours of the depths of the Neapolitan gulf. For the 10th anniversary there is “Gemstones”, a capsule collection inspired by precious stones. di Annalisa

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Da Toronto a Tokyo passando per Doha e Dubai. È un giro del mondo deluxe quello che, sempre più di frequente, intraprendono le esclusive scarpe da uomo firmate Paolo Scafora. Il brand d’eccellenza, erede di una tradizione familiare risalente agli anni ’60, quest’anno festeggia il decimo anniversario. Le creazioni artigianali Paolo Scafora sono gioielli da calzare, che partono da Napoli per far scalo nelle più vivaci capitali del lusso, regalando raffinatezza e comfort a gentlemen di ogni età in cerca di calzature uniche, eleganti e comode. Come quelle che costellano la Summer Collection 2015, i cui colori si rifan60

Palmieri

no ai suggestivi fondali marini delle isole del Golfo. Calzature leggere, rese tali dalla nuova lavorazione “Extrema”, che conferisce un’incredibile flessibilità alla tradizionale cucitura Goodyear. Per celebrare il 10° anniversario in occasione di Pitti Uomo 88, Paolo Scafora presenterà “Gemstones”, una capsule collection ispirata alle molteplici nuance delle pietre preziose.

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From Toronto to Tokyo passing by Doha and Dubai. A deluxe world tour for Paolo Scafora exclusive men shoes, heir of a tradition going back to the ’60s. Its creations

give refining and comfort to gentlemen who seek unique shoes. The colours of the Summer Collection recall the depths of the Gulf, while “Extrema” manufacture gives a special flexibility to the Goodyear sewing. For the 10th anniversary, will be presented “Gemstones”, a capsule collection inspired by the nuances of precious stones. Paolo Scafora Via Tavernola, 8 Casandrino (Na) Tel. +39.081.830.48.08 www.paoloscaforanapoli.it



Campania Style NETWORK DI QUALITÀ

Da Napoli all’Expo, mille volti dell’eccellenza femminile From Naples to Expo, one thousand faces of women’s excellence La rete EnterprisinGirls riunisce imprenditrici, libere professioniste e donne impegnate nel terzo settore per valorizzare qualità e talenti e creare opportunità EnterprisinGirls is a network which gathers female entrepreneurs, professionals and workers of the service industry to set off quality and talents and to create new opportunities di Rosanna

S EnterprisinGirls Via Monserrato, 2 - Napoli Tel. +39.081.610.72.36 www.enterprisingirls.it

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Si chiama EnterprisinGirls.it, si legge donna. Tutto merito di un gruppo di coraggiose imprenditrici e libere professioniste che a Napoli, nell’ottobre del 2014, ha deciso di raccogliere la sfida di Francesca Vitelli (consulente e presidente dell’associazione) dando vita a un luogo di incontro e confronto al femminile, ispirato a: Independence, Empowerment e Relationship. Questo e tanto altro ancora è EnterprisinGirls.it, un network ispirato (e spronato) da donne dinamiche e intraprendenti: Pina Amarelli (presidente onorario), Mariangela Affinita, Dina Cavalli, Daniela Chiariello, Gaia del Papa, Pina Foti, Tullia Gargiulo, Bianca Imbembo, Maria Pia Incutti, Sara Lubrano, Rossella Paliotto, Marisol Pascucci e Vittoria Pappalardo. Un team di vulcaniche “EGirls” che condividono un progetto basato sulla concretezza, testimoniato

dalla capacità di portare le imprese in contesti competitivi e dalla voglia di sostenersi a vicenda. I risultati di tanto entusiasmo non si sono fatti attendere. Nemmeno un anno di rodaggio e tanti appuntamenti. A fine giugno la presenza all’evento Expo fuori salone, #madeinwomanmadeinitaly per presentare l’eccellenza del territorio nelle filiere della moda, dell’arredamento e della comunicazione. Infine, storia recentissima, un altro traguardo, con la vittoria di un bando Expo che assicurerà al nerwork partenopeo la presenza, a settembre, al maxi evento di Milano. Insomma: da Napoli all’Expo, passando per l’Australia (ad aprile scorso, la sfida di EnterprisinGirls è andata in onda sulla SBS radio di Sidney), la rete dell’eccellenza campana è sempre più donna.

E

Nastro

EnterprisinGirls.it was founded in Naples in 2014 by a group of bold women entrepreneurs who decided to give life, thanks to Francesca Vitelli, president of this association, to a place where women could meet and face each other. Their keywords? Independence, empowerment and relationship. This network is inspired and stirred by a lot of resourceful women: a team of volcanic EGirls who share a project: making their business competitive and sustain each other. At the end of June they will be presenting the excellence of Campania at the Expo event #madeinwomanmadeinitaly and on September they will be participating at the Expo maxi-event in Milan. From Naples to Expo, passing by Australia, where on last April EnterprisinGirls were on air on SBS radio in Sidney.


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ANDREA BREVES BEACHWEAR // Costumi

SARA LUBRANO // Gioielli

Il sexy bikini esalta l’estate italiana

Con l’oro nelle mani per capolavori d’arte preziosa

The sexy bikini which exalts Italian summer

With gold in the hands for masterpieces of precious art

Eleganza italiana e fisicità brasiliana. C’è la storia di Andrea Breves, conduttrice tv, modella e oggi apprezzata stilista, nel brand Beachwear. Un sogno divenuto realtà che abbina l’eccellenza della manifattura italiana al gusto carioca. Originaria di Copacabana, Andrea si è trasferita nel Belpaese nel 1994 e qui, dopo un periodo di esperienze nel mondo imprenditoriale casertano, è tornata al suo primo amore, la moda, realizzando, in collaborazione con la figlia Alessia, una straordinaria collezione di bikini sexy in cui primeggiano fiori, palme e piante tropicali. La collezione si rivolge a donne raffinate e grintose, che amano distinguersi indossando capi esclusivi. Ogni stampa e tessuto si propone in vari modelli (sia reggiseno che slip). Classici bikini con slip a vita bassa, trikini e tankini, realizzati nelle tinte più belle della stagione, per valorizzare ogni silhouette. Proposte senza tempo. Destinate a durare per sempre. Behind the brand Beachwear there is Andrea Breves. Former anchorwoman and model from Copacabana, Andrea moved to Italy in 1994, where she returned to her first love: fashion. She has created an extraordinary collection of sexy swimsuits with her daughter. Flowers and palm trees for seductive lines, exalting the shapes. Exclusive and glamorous, the collection is devoted to determined women, who love to be different. Classic bikini, trikini, and tankini, capable of enhance every silhouette. Timeless proposal that will last forever.

Andrea Breves Beachwear www.andreabreves.com

Sara Lubrano ha “l’oro nelle mani”. Una creatività fuori dal comune e un’abilità artigiana che lascia estasiati. Dalle sue dita prendono forma e vita autentici capolavori della gioielleria: bracciali, orecchini, pendenti, anelli. Oggetti meravigliosi. Plasmati lì, nell’atelier di Vicoletto Belledonne a Chiaja, il luogo dove ci si incanta. Qui Sara scolpisce i suoi monili, interpretando la personalità, lo stile e le emozioni del momento. Pezzi unici. Creazioni esclusive di design che solo la bellezza della microscultura è in grado di garantire contaminando arte e materiali, talento e tradizione. Sì, perché l’estrosa designer partenopea adora sperimentare materiali nuovi, accostandoli a metalli e pietre preziose con disegni e linee sempre innovativi. La maestria di tecniche antiche

- come l’arte della fusione a “cera persa” che si usava ai tempi di Pompei - si sposa con il design, creando un lungo ponte gettato verso un futuro affascinante tutto ancora da scoprire. Sara Lubrano has got gold in her hands, an uncommon creativity and artisan skills. She creates authentic masterpieces of jewellery: bracelets, earrings, pendants, and rings are made in the atelier of Vicoletto Belledonne a Chiaja. Her creations are unique pieces, exclusive creations, micro-sculptures. The Neapolitan designer experiments with new materials and precious stones, innovative lines and age-old techniques, like the lost wax, used since the time of Pompeii, perfectly mixed with modern design.

Sara Lubrano, gioielli artigianali Vicoletto Belledonne a Chiaja, 7 - Napoli info@saralubrano.it

Tel +39.081.195.75070 +39.393.00.50.747 63


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NINA CHIC // Borse Artigianali

NINNI MANCONE // Calzature

L’albero della vita è fatto di legno e pelle

Sandali gioiello che ingentiliscono il piede

The tree of life is made with wood and leather

Jewel sandals that refine the feet

Eccellente è la parola giusta. Da pronunciare una volta varcata la soglia d’ingresso degli show room di Ninni Mancone, in via Calabritto e in via Poerio, templi suggestivi dello shopping made in Napoli. Non semplici negozi quelli allestiti dalla talentuosa stylist partenopea. Ma molto, molto di più. Quasi una galleria d’arte che non aspetta altro che di essere visitata. Basta dare un’occhiata alle proposte di stile che brillano in vetrina e sugli scaffali per rendersene conto. Di fianco a capi di abbigliamento “tres chic” della Spring Summer svettano, infatti, straordinari quanto suggestivi sandali-gioiello “Sabbie”. Opera unica. Resa particolare grazie all’utilizzo di pietre preziose che richiamano i mille colori del mare e a magici intrecci di pelli pregiate che formano una calzatura capace di conferire un tocco di grazia al piede che la indossa. Il colore del sottopiede, invece, richiama quello chiaro di certe spiagge da sogno. Insomma: il giusto mix per sandali comodi, belli. E decisamente raffinati.

The logo of Nina Chic is a tree, symbol of life, with a spiral among its branches recalling the cyclic nature of the events. There is Adele Di Maio behind this brand, an innovative firm which has became a must in the field of hand-made bags made with wood, leather, and other materials. For the women who love smartness and design Nina Chic bags are unique masterpieces, realized by excellent Neapolitan workmen. Made in Italy certified by the Institute of Safeguard of Italian Producers. Simply Nina Chic, the others are just bags.

The show rooms of Ninni Mancone in via Calabritto and in via Poerio are temples of the shopping made in Naples. The talented Neapolitan has created a real art gallery. Beside the tres chic pieces of the Spring Summer collection, tower the extraordinary jewel-sandals “Sabbie”, a unique work of art created by Ninni. The precious stones recall the nuances of the sea, the magical weaving of rope form a shoe that refine the feet, while the upper have the colour of dreamy beaches: the right mix for a cosy and charming sandal.

NinaChic Viale Raffaello, 50 - Napoli Tel. +39 333.6766983

Ninni Mancone Shop Via Calabritto, 20 - Napoli Via Carlo Poerio,120 - Napoli

Quale logo migliore di un albero per simboleggiare la vita che dalle radici della terra tende verso l’Universo? E quella spirale che fa capolino tra i rami? Si avvolge su se stessa e prolunga all’infinito, quasi rievocandone il simbolo, l’atto della Creazione e la continuità ciclica degli eventi. C’è la storia di una vita dietro (e dentro) quel marchio. La storia di una start up innovativa, nata dalla creatività vulcanica di Adele Di Maio. La storia di un’azienda diventata un must nel campo della produzione e distribuzione di borse artigianali in legno, pelle ed altri materiali per le donne amanti di ricercatezza, innovazione e design. Sì perché le borse Nina Chic sono capaci di “suscitare emozioni” in chi le indossa. Pezzi unici realizzati grazie al lavoro di maestranze eccellenti presenti sul territorio partenopeo, in grado di garantire, a quei lavorati, l’artigianalità tipica del made in Italy certificato al 100% dall’Istituto di Tutela dei Produttori Italiani. Perché, semplicemente, Nina Chic. Tutte le altre sono borse.

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info@ninachic.net www.ninachic.net

Tel. +39.081.03.200.29


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ERREVI TRADE // Profumi

ANTONELLA BORRIELLO // Cammei

Eminence e Acqua di Capri, il fascino della personalità

Moderni capolavori preziosi di conchiglia

La bellezza ha un nome: Errevi Trade, azienda leader nel settore della cosmesi e dei prodotti di bellezza. Rigorosamente made in Napoli, fondata nel 2004 dall’intraprendente Valentina Russo, capace di coniugare eredità di famiglia, passione e conoscenze nel campo della profumeria artistica. Il risultato è una realtà capace di raggiungere, in pochi anni, livelli di eccellenza assoluti. Una strada praticamente segnata quando si decide di puntare sulla qualità per creare tantissime varianti di rossetti, mascara e fragranze originali. Prodotti dotati di forte personalità. Un po’ il marchio di fabbrica della maison. Cura e competenza, d’altronde, sono la chiave di volta per realizzare prodotti selettivi e coinvolgenti come dimostrano i brand Eminence, Acqua di Capri e iMatti. Da plasmare, magari, anche per conto di quanti scelgono di affidarsi alla casa napoletana per realizzare profumi personalizzati. Perché, ricerca e innovazione sono i punti forti di Errevi.

Antonella Borriello è nata a Torre del Greco, la patria dell’oro rosso. Città in cui la lavorazione di coralli e cammei è diventata un’arte. Figlia di artigiani, fin da bambina ha conosciuto le tecniche di lavorazione della conchiglia per realizzare preziosi capolavori. Laureata in Scienze Politiche e specializzata in gemmologia, quando non è nel suo laboratorio, l’estrosa artista vesuviana è in giro per il mondo per far conoscere il suo nuovo modo di interpretare il cammeo (dal francese camaheu, a sua volta de-

Eminence and Acqua di Capri, the charm of personality

Errevi Trade is a leader in the skincare made in Naples. Created in 2004 by Valentina Russo, who put together family inheritance, passion, and knowledge of perfumery. The result is a reality capable of reaching the highest level of quality. Lipsticks, mascara, and perfumes are the .btrademarks of this firm, while care and expertise are the keystones for the select products, like Eminence, Acqua di Capri, and iMatti. Beside that, many customers choose the Neapolitan maison for the creation of an original fragrance. Errevitrade srl Via Cavallerizza, 40 - Napoli Tel. +39.081.40.50.93

www.errevitrade.it

Modern masterpieces of precious shell

rivato dall’arabo gama’il: bocciolo di fiore). Non quello classico, però, ma qualcosa di profondamente diverso per scelta iconografica e tecnica. Sì, perché Antonella, da abile creativa, sempre a caccia di idee da far tradurre, poi, in pratica, ama sperimentare rinnovandosi nella continua sfida della ricerca del bello. Non a caso ha brevettato una metodologia di incastonatura delle pietre preziose nel cammeo che rende particolari e suggestive le sue creazioni. Semplicemente uniche.

Antonella Borriello was born in Torre del Greco, the city of the red gold, where the coral manufacture became an art. Thanks to her family, she has learned soon the technique of chasing the shell to create precious masterpieces. With a master degree in Political Science and specialized in gemmology. The creative artist goes around the world to promote her new interpretation of cameo, not the classic one, but something deeply different for the iconography and the technique chosen. Antonella is a skilled creative always searching for new ideas and who loves to experiment, renewing herself in a constant search for the beauty. She has also patented a new method of inlaiting precious stones into the cameos that gives a particular aura to her unique creations. Antonella Borriello Viale della Gioventú, 10/B Torre del Greco (Napoli)

Tel. +39.081.849.77.58 www.borriello75.com 65


Campania Style

INCOMING

Hotel design Santa Brigida L’ospitalità che coccola Hospitality that pampers Gusto ed eleganza accompagnano il cliente nel suggestivo “boutique hotel” napoletano. Qui ogni camera è diversa dall’altra per rendere unico il soggiorno sulle sponde del Golfo Taste and elegance guide the customers in this charming Neapolitan “boutique hotel”. Here each room is different from the others, to make the stay on the Gulf unique di Vera

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Gusto, stile ed eleganza. Regnano sovrani all’Hotel Santa Brigida, scrigno prezioso dell’arte ricettiva made in Napoli, dove gli spazi intimi diventano la scelta precisa di dedicarsi all’ospite, “facendolo sentire coccolato fin dal primo momento”, come ama raccontare il padrone di casa Guido Bifulco. Cuori pulsanti del suggestivo “boutique hotel” sono le camere, ciascuna delle quali è arredata con gusti diversi. Ogni ambiente, infatti, si propone con stili differenti per lasciare in chi lo vive un ricordo particolare e unico del proprio soggiorno. Arredamenti minimal, luci studiate ad hoc, attenzione alla tecnologia, consolle per smartphone e portatili. E spazio per il relax, grazie a vasche attrezzate

Amoruso

per la cromoterapia e docce idromassaggio. “Fiore all’occhiello della nostra struttura - spiega Bifulco - è la colazione, breakfast dolce e salato, a base di prodotti tipici campani rivisitati in chiave moderna”. Il giusto connubio tra tradizione e innovazione per il più dolce dei risvegli. Non da meno sono i servizi, come driver privati o il cabinato pronto per trasportare i clienti in un viaggio mozzafiato sul filo dell’onda alla scoperta delle bellezze del Golfo. “Gestiamo anche altri hotel - conclude Bifulco - In particolar modo, ci stiamo dedicando alla ristrutturazione di una villa degli anni ’50, nell’Agro Nolano, con giardini e spazi verdi. Sarà dedicata a ristorazione ed eventi”.

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Taste, style, and elegance reign in Hotel Santa Brigida, a precious casket where intimate spaces are devoted to the customer, who “has to feel pampered right from the start”, like the owner Guido Bifulco says. The core of this charming hotel are its rooms, fitted out according to different tastes. The styles chosen to leave a unique keepsake of the stay: minimal furniture, soft lightning, and care for technology. “One of our show-pieces is breakfast - explains Bifulco - sweet and savoury, with typical produce from Campania reassessed in a modern way”. Among the services of the hotel, there are private drivers and a cabin cruiser for a breathtaking trip of the Gulf.

Hotel Santa Brigida Tel. +39.081.19.33.82.06 Via Santa Brigida, 6 - Napoli www.hotelsantabrigida.it info@hotelsantabrigida.it Hotel Santa Brigida Napoli

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Campania Sapori

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Il sapore del buono 68


Expo Milano 2015, Campania seconda per prodotti tipici Expo Milano 2015, Campania is second for its typical produce Mozzarella di bufala, pizza, pomodorini. Ma anche pasta, vino e oli extravergine d’oliva: sono ben 429 le bontà della Terra Felix in bella mostra nei padiglioni della fiera mondiale sull’alimentazione di Milano Buffalo mozzarella, pizza, cherry tomatoes. But also pasta, wine and extravirgin olive oil: there are 429 the delicacies from Terra Felix in exhibition at the world fair of alimentation in Milan di Loreta

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Mozzarella di bufala, pizza, fico bianco, pomodorini. Ma anche pasta, vino, castagne, olio extravergine d’oliva. E chi più ne ha più ne metta. Sono i gioielli del gusto della Terra Felix. Gemme autentiche dell’eccellenza gastronomica campana. Assolutamente da vedere e da assaggiare. Possibilmente a Expo Milano 2015 dove, chi lo vorrà, potrà ammirare tali “fonti di genuinità” fino al prossimo 31 ottobre, negli stand che Coldiretti ha dedicato ai colori, alle luci, agli odori, alle asprezze e alle armonie della campagna italiana. Ma anche nel villaggio Eataly, dove un pool di pizzaioli provetti sforna ogni giorno un bouquet di pizze napoletane preparate

Martellaro

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Buffalo mozzarella, pizza, white fig, cherry tomatoes. But also pasta, wine, chestnuts, extra-virgin olive oil. The gems of gastronomic delights excellence from Campania need to be tasted. Possibly at Expo Milan 2015 where, until the 31st of October, will be possible to try these delicacies in the Coldiretti stands and also in Eataly village, where a pool of skilled pizza makers takes out of the oven delicious Neapolitan pizzas prepared in the traditional way, with the dough risen for 12 hours. Or, again, in the exhibition gallery of the Italian Pavilion, where Campania region has installed a path devoted to the nutritional aspects of Mediterranean diet. From Cilento to 69


Campania Sapori

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in modo artigianale, con impasti lievitati almeno 24 ore (con “criscito” naturale). Oppure, ancora, nella “galleria” espositiva riservata alle regioni all’interno del Padiglione Italia. Lo stesso spazio in cui la Regione Campania ha installato un percorso interamente dedicato agli aspetti nutrizionali della Dieta Mediterranea. D’altronde, è risaputo: a Sud del Garigliano, la materia prima non manca. Dal Cilento all’Irpinia, dal Sannio al Napoletano, passando per il Casertano e l’Agro Nocerino Sarnese, non c’è angolo di questa regione che non possa vantare almeno una prelibatezza del gusto sano e garantito. Rarità da esportazione. Degne di poter 70

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sfilare sulla più elegante e preziosa delle passerelle mondiali dedicata all’alimentazione, in tutte le sue varianti. Non a caso sono numerosissimi i prodotti della terra di Virgilio selezionati in tutte e cinque le province campane proprio per sedurre il palato delle centinaia di migliaia di visitatori che ogni giorno affollano gli stand della kermesse meneghina. Una scelta quasi obbligata, vista l’unicità e la fragranza delle perle culinarie campane. Tra queste spiccano, gli undici prodotti di denominazione di origine protetta, tra i quali un posto di primo piano merita senz’altro la squisitissima Mozzarella di Bufala che può contare su ben due setti-

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mane tutte ad essa dedicate. Con la perla del latte per antonomasia, spazio a Expo 2015 anche per l’oro rosso, ingrediente clou della lussureggiante cucina partenopea: sua maestà il pomodoro, proposto nelle varianti San Marzano e Pomodorino del Piennolo del Vesuvio. A Milano, gli appassionati della buona tavola trovano anche formaggi e lavorati dell’arte casearia straordinariamente saporiti e aromatici come il Provolone del Monaco, il Caciocavallo Silano, la Ricotta di Bufala Campana, il Pecorino Carmasciano, ma anche prelibatezze della terra come il Fico Bianco del Cilento, la Cipolla Rossa di Montoro, il Cipollotto Nocerino

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Campania Sapori

1. Castagne di Montella - 2. Mela Annurca Campana - 3. Fico bianco del Cilento 4. Pasta di Gragnano - 5. Il Padiglione Italia a Expo - 6. Pomodorino del Piennolo e San Marzano 7. Mozzarella e ricotta di bufala - 8. Limoni di Sorrento ed Amalfi - 9. Pizza “made in Naples” 10. Carciofo di Paestum - 11. Cipollotto Nocerino - 12. e 15. Visitatori negli stand del gusto a Expo - 13. Cipolla rossa di Montoro - 14. L’Albero della Vita, simbolo di Expo 2015 16. Olio Doc Campano - 17. Pecorino Carmasciano - 18. Lo stand di COldiretti a Expo Milano 19. Caciocavallo Silano - 20. Provolone del Monaco

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Irpinia, from Sannio to Napoli region, passing by Caserta and Agro Nocerino Sarnese, every corner of this region has at least one healthy and tasty delicacy. Produce that need to be exported in the world’s catwalks devoted to alimentation. The are numerous products from the land of Virgil that seduce even the most demanding palates of the thousands of visitors that every day crowd the stands of the Milan event. Among the delicacies from Campania stand out the eleven products of Protected Origin, like the delicious buffalo mozzarella, that has two weeks devoted to it. At Expo 2015 there is room for the red gold of Neapolitan cuisine, the tomato,

in the variants San Marzano and cherry tomato “del Piennolo” of Vesuvius. In Milan, there are also extraordinary cheese and dairy products of Campania like Provolone del Monaco, Caciocavallo Silano, buffalo Ricotta from Campania, Pecorino Carmasciano, and tasty delicacies like white fig from Cilento, red onion from Montoro, the spring onion Nocerino and five extravirgin olive oils from Cilento, Colline Salernitane Colline dell’Ufita Penisola Sorrentina and Terre Aurunche, among the others there is the famous “Ravece irpino”. The visitors are also delighted by a rich and tasty offering of salted meat. In the exhibition there are also eight Protected Ge71


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e ben cinque Olii Extravergine di Oliva (Cilento, Colline Salernitane, Colline dell’Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche) tra i quali il rinomato “Ravece irpino”, fiore all’occhiello della produzione avellinese capace, dal canto suo, di ammaliare pure i visitatori più esigenti con una gustosa offerta di salumi tipici da allevamenti allo stato brado. E non è finita qui. Sì, perché negli spazi dell’esposizione milanese ci sono anche otto Indicazioni geografiche protette tra cui la famosissima Mela Annurca Campana, il Limone di Sorrento (ed 72

Amalfi), il Carciofo di Paestum e la Castagna di Montella. Per non dire dei nettari delle imprese vitivinicole campane: ben quindici vini Doc che animano i brindisi di Expo. Cui vanno ad aggiungersi quattro Docg e dieci IgT. Solo un assaggio delle numerose bontà custodite nei forzieri del gusto della Campania. Prodotti tradizionali. Piatti tipici che formano un elenco lunghissimo che consiste in ben 429 tipicità gastronomiche: un universo di grande pregio che pone la Campania al secondo posto subito dopo

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ographical Indication, like the famous apple Annurca from Campania, the lemons of Sorrento and Amalfi, the artichoke of Paestum and the chestnut from Montella. Last but not least, the nectars from the wine-growing firms from Campania: fifteen wines with Controlled Designation of Origin, four with Guaranteed Controlled Designation of Origin, and ten with Typical Geographical Indication. In all, there are 429 gastronomical specialities: a numbers that puts Campanio region at the second place, right after Tuscany that has 463

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typical products, and before Lazio with 386 products. A parterre de roi with two world-renowned “proposals”: pasta (from Gragnano, of course) and pizza, in every possible variant, that characterize the catering spaces of the Italian Pavilion, where an association of firms from Campania tells how to cook and taste these two universally renowned symbols of made in Italy, born at the shades of Vesuvius. There are so many delicacies from Campania that also the United States of America have made an agreement with the excellence


Traversa di via Provinciale Galatina, Sant’Angelo in Formis Capua (Caserta) Phone: +39 0823 99 54 70 www.tenutasandomenico.it


Campania Sapori

21. Limoni di Sorrento ed Amalfi 22. e 23. Pasta di Gragnano 24. e 26. Vari tipi di Oli Doc Campani 25. Fico bianco del Cilento 27. Pomodorino del Piennolo e San Marzano 28. Castagne di Montella

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la Toscana che vanta 463 tipicità, prima del Lazio che ne annovera 386. Prodotti da mille e una notte. Ciò che di più bello e buono esiste al mondo. Un “parterre de roi” che può fare affidamento su due “proposte” di rinomanza mondiale che non hanno bisogno di presentazioni: la pasta (di Gragnano, ovviamente) e la pizza, declinate in tutte le loro innumerevoli varianti. Due “chiccherie” della tradizione culinaria partenopea caratterizzano gli spazi di ristorazione del Padiglione Italia (ma non solo quelli!) dove un’associazione di imprese campane racconta come si preparano, si cucinano e poi si gustano 74

questi due simboli universali del “made in Italy” nel mondo, nati e cresciuti, però, all’ombra del Vesuvio. Prodotti talmente genuini e saporiti, da aver convinto anche gli Usa a scendere a patti con la Terra di San Gennaro spingendoli a siglare un accordo con il polo agroalimentare di Napoli “Eccellenze Campane”, in virtù del quale, la struttura di via Brin è diventata sponsor ufficiale del padiglione a “stelle e strisce”, facendosi promotore anche di diversi eventi che saranno realizzati proprio nel corso della rassegna meneghina insieme con gli espositori americani.

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Un accordo, come ha tenuto a spiegare il console americano a Napoli, Colombia A. Barrosse, che “dà la possibilità all’Italia e alla Campania in particolare, di presentarsi con noi a migliaia e migliaia di persone”. Questo perché, come ha ribadito la stessa Barrosse: “i prodotti campani sono veramente eccellenti e noi li vogliamo sempre di più sulle nostre tavole americane. E vorrei vederne sempre di più non solo a New York ma anche negli Stati del Sud dell’America”. Perché non ci sono limiti geografici a ciò che di buono e saporito è in grado di sfornare la magica Terra Felix. Expo docet.

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pole “Eccellenze Campane” in Naples, making it the official sponsor of the stars and stripes pavilion at Expo, and promoting many events together with the American stands. An agreement, according to the American consul in Naples, Colombia A. Barrosse, that “gives the opportunity to Italy and Campania region to show up with us to thousands of people”. Because, like Barrosse said: “produce from Campania is excellent and we want more on American tables. I would like to see more not only in New York but also in the South of the United States”. There are no limits for the delicacies of magical Terra Felix. Expo docet.


Campania Sapori

RISTORANTI

Filumé Bistrot Napoletano Taverna borbonica fonte di sapori partenopei Bourbon tavern source of Neapolitan taste La tradizione culinaria dell’antica capitale a due passi da piazza del Gesù. Qui, dove tutto rimanda alla storia del Regno delle Due Sicilie, Sofia Loren recitò nei panni di Filumena Marturano The culinary tradition of the ancient capital at few steps from piazza del Gesù. Here, where everything recalls the history of the Reign of the Two Sicilies, Sofia Loren played the part of Filumena Marturano di Gabriele

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Il cuore antico di Napoli batte a due passi da piazza del Gesù. Benvenuti al Filumé Bistrot Napoletano, tempio autentico del buongusto, anima nostalgica del Regno delle Due Sicilie. Qui le lancette della storia sembrano essersi fermate. Lo dimostrano le travi di legno e il pavimento in piperno: risalgono al ’700 e conferiscono al bistrot lo stile perfetto e inimitabile dell’antica taverna borbonica. In questo palazzo che svetta all’ombra dell’Obelisco dell’Immacolata, il grande Vittorio De Sica girò “L’Oro di Napoli” e “Matrimonio all’italiana”, con Sofia Loren nei panni di Filomena Marturano. Non a caso proprio al celebre personaggio di De Filippo, Pasquale Mancini, proprietario del locale, ha deci-

so di intitolare l’elegante restaurant: “Filumé”, appunto. Simbolo vivente della bella Napoli, al cui ricordo rimandano arredi e spazi del Bistrot, neanche ci fosse lei, la bella Sofia, a girare tra i tavoli per allietare gli sguardi rapiti dei clienti. Il resto lo fanno la maestria e l’eleganza degli chef in grado di sfornare capolavori culinari a base di carne e pesce, preparati come tradizione comanda (da assaggiare la versione Filumè del tradizionale “Baccalà alla napoletana” preparato con una scomposta di scarola alla monachina). Ma anche squisite pizze, deliziosi dolci e prelibate offerte gourmet che, abbinate a una ricca scelta di vini, trasformano le vostre serate in momenti indimenticabili.

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Welcome to Filumé Bistrot Napoletano, soul of the Reign of the Two Sicilies. The timber beams and the trachytic rock floor date back to 1700s, giving the inimitable style of a Bourbon tavern. In this building at the shade of the Obelisque of Immacolata, the film-maker Vittorio De Sica shot L’Oro di Napoli and Matrimonio all’italiana, with Sofia Loren starring as Filomena Marturano. The owner of the bistrot, Pasquale Mancini, was inspired by her character for ist name, “Filumé”. The skillful chefs turn out culinary masterpieces of Neapolitan traditions, like “Baccalà alla napoletana” with esacarole “alla monachina”, delicious pizza, desserts, gourmet dishes that go along a wide selections of wines.

Filumé Bistrot Napoletano Piazza del Gesù, 31/32 - Napoli Tel. +39.081.65.84.713

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Campania Sapori

RISTORANTI

Ristorante Museo Caruso e Ristorante Pizzeria La Basilica Due note gustose che non stonano mai Two tasty notes that will never be out of tune Nella maison di Paolo Esposito, l’arte culinaria mediterranea si sposa con la musica e i ricordi del grande tenore. E la cattedrale dei sapori manda estasiati gli amanti della buona tavola In the maison of Paolo Esposito, Mediterranean culinary art is mixed with music and the memorabilia of the great tenor. And the cathedral of taste enchants the lovers of good table

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Ottima cucina e attenzione per i particolari. Uno staff competente e cordiale. Il tutto condito con i menù classici della più grande tradizione partenopea di qualità, a base di pomodorino del piennolo, mozzarella di bufala Doc, vini di primissima scelta, pasta di Gragnano, carni locali gustose. Una sfavillante e profumata magia pronta ad avvolgere i clienti nel cuore di Sorrento. Lì, ai tavolini di La Basilica, autentica cattedrale di sapori, nata dall’esperienza culinaria di Paolo Esposito. E’ questo il luogo in cui ogni proposta fumante dello chef si trasforma in opera d’arte per il palato, delizia succulenta, estasi del gusto. E qui la pizza, bella a vedersi, preziosa di sapori e rigorosamente napoletana, è un trionfo dell’arte pizza76

di Vera

Amoruso

iola. Il secondo tempio della ristorazione “made in Esposito” non dista molto da qui, un luogo caratteristico e affascinante: il cuore antico della città del Tasso. Basta voltare l’angolo, per arrivare al Museo Caruso, straordinario cadeau in memoria del grande tenore. Un vero e proprio ritrovo per amanti e appassionati del favoloso artista che rese grande il nome di Partenope nel mondo. L’atmosfera che si respira al Caruso è unica. I piatti della carta sono tutti assolutamente da gustare con gioia. L’accoglienza è gioviale. L’ambiente suggestivo. Tra i tavolini, le pareti e i mobili del restaurant, troneggia una rara raccolta di cimeli, dischi, poster e raffigurazioni dell’indimenticabile Enrico. Tutti rigorosamente origi-

nali, proprio come in un sito museale (che è anche possibile visitare, gratuitamente, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18). Un omaggio in piena regola a un mito che, a quasi cento anni dalla sua scomparsa, non tramonta mai. Un omaggio tutto da assaporare e vivere, tra un bicchiere di ottimo vino e un piatto di lussureggianti spaghetti, nel più suggestivo viaggio che si possa immaginare tra cascate di note indimenticabili e succulente pietanze mediterranee. Un cocktail di idilliache sensazioni che hanno fatto del Museo Caruso un successo duraturo nel tempo. I ristoranti del pigmalione Paolo Esposito sono aperti dal mattino alle 12 fino a mezzanotte, per accogliere gli ospiti in una sosta saporita e rilassante.


Campania Sapori RISTORANTI

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Excellent cuisine, outstanding care for details, a caring staff, and the menus of the great Neapolitan tradition, like tomato “del piennolo”, buffalo mozzarella, firstclass wines, Gragnano pasta, and local meat. In the heart of Sorrento stands La Basilica, a cathedral of taste, born thanks to the experience of Paolo Esposito. Every dish made by the chef is a masterpiece for the palate. Even pizza, rigorously Neapolitan, is a triumph. The other temple “made in Esposito” is just around the corner. The charming Museo Caruso is an extraordinary cadeau Ristorante Museo Caruso via Sant’Antonino, 12 Sorrento (Napoli) Tel. +39.081.807.31.56 www.ristorantemuseocaruso.com Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24

devoted to the memory of the great Neapolitan tenor. A meeting-place for the lovers of the artist who made Partenope resound worldwide. The atmosphere here is unique: among the tables stands out a rare collection of original memorabilia, records, posters and portrayals of Caruso. It is just like a museum. A tribute which deserves to be lived with a glass of excellent wine and a dish of tasty spaghetti, in the most charming trip among unforgettable notes and succulent Mediterranean dishes. A cocktail which made Museo Caruso a long-lasting success. La Basilica Ristorante Pizzeria via Sant’Antonino, 28 Sorrento (Napoli) Tel. +39.081.877.47.90 www.ristorantelabasilica.com Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24

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Campania Sapori

RISTORANTI

Ristorante Gourmet Don Geppi Un’imperdibile meta gastronomica A gastronomic destination not to be missed Il Majestic Palace Hotel in Penisola Sorrentina è un’oasi di pace dove il cliente è sacro. Anche a tavola, dove le portate sono il frutto della passione per la cucina di chef Affinita In the elegant temple of “beau sojour” customers are sacred. Also on the table, where the dishes are the result of the passion for cooking of chef Affinita. di Gigi

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Il Majestic Palace Hotel è un’oasi nel centro della Penisola Sorrentina, circondato da un lussureggiante agrumeto, un orto rigoglioso e ben curato, un profumato roseto e piante secolari. E’ una vera e propria “maison” che rispecchia, nel gusto e negli arredi, le più curate case napoletane, dove l’accoglienza e il senso di appartenenza sono le caratteristiche principali. Ha come imperativo “let us take care of you”, non un semplice slogan ma, grazie ad uno staff altamente professionale ed alla qualità dei servizi offerti, un modo differente di vivere l’accoglienza che si avverte immediatamente al solo varcare la soglia dell’hotel. Questo autentico tempio del buon gusto, imponente ed elegan78

te, inaugurato nel 1967, è stato realizzato in puro stile mediterraneo, su progetto dell’architetto Carlo Migliardi e committenza di Raffaele e Giulia Rossano, costantemente migliorato e curato con professionalità, ma soprattutto con amore ed affetto dalla successiva generazione, quella di Geppi e Lisa Rossano, ed oggi dall’ultima, guidata da Giulia con la valida ed indispensabile cooperazione di Lucio D’Orsi, che sapientemente lo dirige. Particolare cura ed attenzione, negli anni, è stata dedicata alla ristorazione, una passione tale da portare, nella primavera del 2014, all’apertura del Don Geppi Restaurant, ristorante Gourmet che affianca il già rinomato ristorante dell’albergo.

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Con la sua nuovissima “petite salle à manger”, pensata e voluta per accogliere soltanto dodici ospiti è la location perfetta per poter trascorrere una serata tranquilla e riservata lasciandosi stupire ed assaporando una cucina unica. Il Don Geppi ha anche una seconda location en plain air, un de hors estivo. Qui, immersi nell’atmosfera accogliente di uno splendido giardino, su un laghetto, potrete trascorrere una serata accarezzati dalle piacevoli brezze estive. I piatti presentati sono il risultato della passione e dello studio del giovane Executive Chef Mario Affinita, casertano, classe ’81, cresciuto con i principi del rispetto e della cura dei prodotti del territorio campano e di tutte le mate-


Campania Sapori RISTORANTI

Ph. Anna Maione. In foto, da sinistra a destra: Lucio D’Orsi, Mario Affinita e Giulia Rossano

rie prime, con basi ben radicate nella cucina classica, partenopea ed italiana, che diventa il punto di partenza per il suo percorso verso la ricerca di sapori, tecniche ed accostamenti che tendono a valorizzare la vera essenza di ogni ingrediente. Dirige una brigata di giovani e talentuosi cuochi, tra i quali il Sous Chef Pasquale de Luca e lo Chef Patissier Nicola Amato, che lo affiancano nella ricerca di piatti capaci di imprimersi nella memoria di chi li assaggia. Particolare cura è stata dedicata anche alla selezione delle circa quattrocento etichette presenti nella carta dei vini, che consente di esplorare il mondo in un calice di vino.

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Majestic Palace Hotel is an oasis in the heart of Sorrento peninsula, surrounded by a luxuriant orchard, a vegetable garden, a sweet-smelling rose garden, and secular plants. It is a “maison” which mirrors the cosiest Neapolitan houses. The catchphrase “let us take care of you” is not a simple slogan, thanks to the professional staff and the high-quality services offered. This temple of good taste, opened in 1967, has been made in a pure Neapolitan style by Raffaele and Giulia Rossano, and constantly enhanced with love and care by the next generations, Geppi and Lisa Rossano, and today by Giulia and Lucio D’Orsi. The passion for cooking in 2014 has led to the opening of Don Geppi Restaurant, going

along with the restaurant of the hotel. The brand new petite salle à manger is the perfect location for a quiet night enjoying a unique cuisine. Don Geppi has also an en plain air location: a charming garden on a lake. The dishes are the result of the passion and commitment of the Executive Chef Mario Affinita, grown up with the respect for the typical produce of Campania. Neapolitan cuisine is the starting point for his research of flavours and matchings tending to exalt each ingredient. With him there are Sous Chef Pasquale de Luca and Chef Patissier Nicola Amato, creating dishes that will last in your memory. An outstanding care has also been devoted to the selection of four hundred wine labels.

Majestic Palace Hotel Corso Marion Crawford, 40 Sant’Agnello di Sorrento (Napoli) Tel. +39.081.807.20.50 www.majesticpalace.it info@majesticpalace.it Don Geppi Restaurant Corso Marion Crawford, 40 Sant’Agnello di Sorrento (Napoli) Tel. +39.081.878.25.35 www.dongeppirestaurant.com info@dongeppirestaurant.com aperto tutti i giorni a cena, escluso il martedì

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Campania Sapori

RISTORANTI

Vista Sky Bar e Ristorante Vesuvio Roof Cocktails e cucina d’autore a due passi dal cielo Cocktails and signature cuisine looking at the sky L’incanto dell’hotel Mediterraneo Sorrento è il luogo ideale per godere tramonti assaggiando deliziosi drink. E per farsi rapire a tavola dalle perle del gusto di chef Saccone Charming hotel Mediterraneo Sorrento is the right place to enjoy a golden sunset sipping a drink. And to be fascinated by chef Saccone tasty recipes

V Vista Sky Bar e Ristorante Vesuvio Roof Presso: Hotel Mediterraneo Via Crawford, 85 Sant’Agnello di Sorrento - Napoli Tel. +39.081.878.13.52 www.mediterraneosorrento.com

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Vista Sky Bar e Ristorante Vesuvio Roof: fiabe di vetro e mattoni nel cielo della Terra delle Sirene. Tutte da sfogliare e gustare. Il Vista Sky Bar troneggia, elegante, sul tetto panoramico dell’Hotel Mediterraneo Sorrento, quattro stelle di struggente bellezza adagiato sulla costa di Sant’Agnello. E’ questo il luogo in cui ritemprare lo spirito, lasciandosi cullare dalla musica (dj set, deep), comodamente seduti su poltrone “dolcevita” assaporando deliziosi cocktail “signature” e finger food. Da quest’anno, il Vista è anche Maison Recommandée Champagne Perrier-Jouët in virtù del matrimonio celebrato con uno dei brand più prestigiosi ed esclusivi al mondo. Il che rende possibile brindare con tutta la gamma PJ in formati classici e speciali e degu-

di Sergio

stare alcuni prodotti al calice. Dal 7 giugno a fine settembre il Vista é aperto la domenica con il format Sunday Sunset Sound (dj set più strumenti) e il mercoledì con lo Sky Live (musica dal vivo ricercata). Da un paradiso all’altro, il passo è breve. Basta percorrere pochi gradini ed ecco il Ristorante Vesuvio Roof, tempio del gusto chic con vista sul Golfo, nonché regno incontrastato dell’executive chef Giuseppe Saccone. I suoi piatti in stile “Mediterrean Contemporary”, perfetto sposalizio fra tradizione e innovazione, rapiscono fin dal primo assaggio. Uno spettacolo di fronte al quale è impossibile resistere. Sia il Vista che il Vesuvio Roof sono aperti al pubblico e utilizzabili anche per eventi privati (party, ricevimenti, photo shooting, presentazioni).

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Vista Sky Bar is placed on the roof of Hotel Mediterraneo Sorrento, four stars of beauty on Sant’Agnello coast. A place to relax at the sound of the music while sipping a drink and eating treats. Vista is also Maison Recommandée Champagne PerrierJouët, so it is possible to have a toast with a bottle made by this famous brand. Until the end of September, it is open on Sunday with the djs of “Sunday Sunset Sound” and on Wednesday with the live music of “Sky Live”. Just at few steps there is Ristorante Vesuvio Roof, reign of the executive chef Giuseppe Saccone. His “Mediterrean Contemporary” dishes, perfect mix of tradition and innovation charm customers from the first bite. Vista Sky Bar and Vesuvio Roof are also available for events and parties.



Campania Sapori

RISTORANTI

Ristorante Il Pirata Eden a tavola con vista paradisiaca Eden at the table with a heavenly view Nella costa luccicante di Amalfi la fucina dei sapori genuini. E’ qui che natura e arte culinaria si presentano con un unico incanto On Amalfi shining coast, there is the melting pot of genuine taste. Here nature and culinary art are mixed in a unique charm di Lello

Ristorante Il Pirata Via Terramare, Marina di Praiano (Salerno) Tel. +39.089.87.43.77 info@ristoranteilpirata.net www.ristoranteilpirata.net Il Pirata

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Il Pirata, fucina di sapori scolpita nel ventre vivo della roccia della Marina di Praiano. E’ qui, a pelo d’acqua, sul mare dell’antica Repubblica di Amalfi, che natura e arte culinaria hanno scolpito la loro opera più bella. Sì, perché Il Pirata è un tempio romantico del buon gusto con vista paradisiaca. Scrigno mozzafiato. Angolo di Eden in terra, dove ogni cosa è curata con estrema cura e attenzione dall’estro gentile di Rino e Vera Milano. Al Pirata, il cliente viene prima di tutto. E le tavole imbandite, sotto l’occhio sapiente e garbato di

Casimiro, sono uno spettacolo per la vista ed il palato: un trionfo di selezionate primizie di fronte alle quali è impossibile resistere. L’eden di Praiano è il regno di piatti da mille e una notte, vini pregiati, proposte chic e gustosissime, come i crocché di nonna Pasqualina e i profumati risotti agli agrumi di Costiera. Bontà genuine. Da assaggiare al chiaro di luna oppure alla luce calda del giorno con la colonna sonora dello sciabordio delle onde e il fascino di un paesaggio sospeso tra cielo, rocce e mare che non ha eguali al mondo.

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Sculpted on the naked rock of Marina di Praiano, by the sea of the former Amalfi Republic, Il Pirata with its breathtaking view is a piece of heaven on earth, where Rino and Vera Milano take care even of the smallest details. The table laid by Casimiro are a spectacle for the eyes and the palate. It offers delicious dishes, fine wines, and tasty delicacies like croquet and citrus fruit risotto. Genuine recipes to be tasted under the moonlight or the sun, with the sound of the waves and the unique landscape between the sky, the rocks and the sea.


Campania Sapori

AGRITURISMO

Casa Lerario Cerimonie da sogno nel cuore del Sannio Dreamy ceremonies in the heart of Sannio Alla farm house ai piedi del Monte Taburno ogni evento vive di eleganza, passione e sapori eccelsi. Gli ospiti entusiasti le hanno consentito di aggiudicarsi il Certificato di Eccellenza 2015 di TripAdvisor In the farmhouse at the foot of Mt Taburno every event is made with elegance, passion, and great flavours. It has been awarded by the Excellence Certificate 2015 by TripAdvispor thanks to the delighted customers di Vincenzo

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La cura dei particolari è quella che fa la differenza a Casa Lerario. Lo si vede dal modo in cui vengono addobbati l’altare della cappella ricavata ai piedi della collina, gli spaziosi interni del raffinato salone e l’elegante patio del gazebo. L’attenzione per i dettagli, d’altronde, è uno dei must di Tatiana Bruno, la fondatrice, insieme con il figlio Pietro e la nuora Sonia, della farm house che sorge nel cuore del Sannio. Ma Casa Lerario è anche il regno esclusivo di offerte culinarie naturali e di alta qualità. Grazie a prodotti prescelti, coltivati direttamente nel tempio del buon gusto di contrada Laura. Una particolarità che è valsa all’azienda del Monte Taburno l’ambito Certificato d’Eccellenza 2015 di TripAdvisor, documento rilasciato per la bontà (e la quantità) dei commenti positivi

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postati sull’aggregatore mondiale di ristoranti e strutture ricettive. Insomma a Casa Lerario pranzi, cerimonie ed altri eventi sono momenti speciali. Sogni di eleganza e passione da trasformare in realtà.

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Casa Lerario is famous for its outstanding care for details: from the decoration of the altar in the chapel at the foot of the hill, to the refined hall and the outdoor patio. Tatiana Bruno founded the farmhouse with her son Pietro and his wife Sonia. Casa Lerario offers a genuine and high-quality cuisine, thanks to the crops raised in contrada Laura. It has been awarded by the Excellence Certificate 2015 by TripAdvisor thanks to the numerous positive comments posted by the delighted customers.

Casa Lerario Contrada Laura, 6 Melizzano (Benevento) Tel. +39.0824.94.40.18 www.casalerario.it Agriturismo Casa Lerario

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Campania Sapori

PRODOTTI TIPICI

Caseificio Ponte a Mare Mozzarelle dal gusto indimenticabile Mozzarella with an unforgettable taste Perle di latte, trecce, bocconcini, ricotte: dalla fucina della famiglia Paolo escono solo prodotti della migliore tradizione locale. Tutti a base di puro latte di bufala campano. E che hanno già sedotto mezzo mondo Pearls of milk, trecce, bocconcini, ricotte: from the forge of Paolo family comes out only the best local traditional produce. Made only with pure buffalo milk from Campania. And that have seduced the world

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Sapori genuini nel segno della tradizione della Terra Felix. Eccolo il giusto mix che caratterizza le mozzarelle forgiate nel caseificio Ponte a Mare, fucina del buon gusto immersa nelle campagne del Casertano. E’ qui, in questa autentica eccellenza dell’arte casearia partenopea che, di padre in figlio, da oltre mezzo secolo, i maestri della lavorazione dell’oro bianco si tramandano i segreti di un’arte antica, capace di fondere sapere e passione, storia ed esperienza, qualità e controlli, assicurando ai loro prodotti tutta la magia dei sapori nostrani. Come il marmo per Michelangelo, il segreto che garantisce bontà e fragranza ai prodotti Ponte a Mare,

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di Ludovica

Vollaro

premiati nell’aprile del 2008 anche dal “Gambero Rosso”, è il latte di bufala campano. Materia prima certificata e controllata. Nettare soave e dagli alti valori nutrizionali. Sempre fresco perché arriva in caseificio entro le dodici ore dalla mungitura. Prodotto dei pascoli della piana del Volturno, dove, a pochi passi dal Centro sportivo del Calcio Napoli, la fabbrica di Antonio e Gianfranco Paolo ha installato da anni i suoi laboratori e il suo punto vendita. E’ qui che prendono vita mozzarelle morbide e suadenti, bocconcini irresistibili, trecce stuzzicanti e ricotte dall’inebriante aroma: bontà indimenticabili. Lavorate

con il giusto equilibrio di proteine e carboidrati, calcio e vitamine oltre a una percentuale molto limitata di sodio, il che le rende non solo squisite, ma anche digeribilissime. Capolavori più unici che rari. Semplicemente sensazionali, capaci di guadagnarsi trionfanti recensioni finanche sulle principali riviste del Sol Levante, che li hanno eletti a simbolo delle eccellenze della produzione casearia del Sud Italia. Da mangiare “nature”, se volete. Oppure affidandosi a una delle tante ricette consigliate sul sito internet dell’azienda, dove queste straordinarie prelibatezze “made in Campania” si possono anche ordinare con consegna diretta.


Campania Sapori PRODOTTI TIPICI

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The mozzarelle produced in Ponte a Mare dairy in Caserta are genuine flavours from Terra Felix. Here , from father to son, the masters of white gold pass down their traditions from over half a century, with knowledge and passion, history and experience, quality and control. Ponte a Mare produce has been awarded on April 2008 by “Gambero Rosso� for its certified buffalo milk from Campania, always fresh because it arrives in the dairy 12 hours after milking. It comes from Volturno plain, where the firm of Antonio and Gianfranco Paolo has its workshops and shop. Soft mozzarelle, irresistible bocconcini, delicious trecce, and tasty ricotte, rich in proteins, carbs, calcium, and vitamins: delicacies easy to digest. Unique masterpieces that have reviews on Japanese magazines, where they are considered the symbol of the dairy produce of Southern Italy. On the website there are many recipes and the opportunity of order these delicacies made in Campania. Caseificio Ponte a Mare Via Domitiana, Km 34.070 Castelvolturno (Caserta) Tel. +39.0823.85.15.25 www.ponteamare.it info@ponteamare.it

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Campania Sapori

PRODOTTI TIPICI

Eccellenze Campane La vetrina dei grandi sapori della Terra Felix The showcase of the great flavours of Terra Felix Nel complesso di via Brin solo il meglio dell’enogastronomia regionale. Pane, pasta, mozzarella, birra, vino, cioccolato, gelato, caffè e dolci si scoprono anche con mostre, eventi e degustazioni itineranti In via Brin only the best of regional wine and food. Bread, pasta, mozzarella, beer, wine, chocolate, ice-cream, coffee, and desserts can be discovered thanks to exhibitions, events, and touring tastings di Lello

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Eccellente è il termine giusto. Benvenuti a Napoli, patria del buon cibo e dei piaceri della tavola. E’ qui che sorge il moderno contenitore dei prodotti eccellenti della Terra Felix. Pane, pasta, mozzarella, birra, cioccolato, gelato, vino, caffé e dolci. Solo i più buoni. Solo il meglio dell’agroalimentare campano. Volete sapere come sono fatti? Volete acquistarne qualcuno? Allora siete capitati nel posto giusto. Perché Eccellenze Campane nasce proprio con l’idea di promuovere la qualità e la tipicità dei prodotti campani, facendo lu86

ce sulla provenienza delle materie prime e sui processi di lavorazione della splendide bontà della regione. E’ qui, in via Brin, nella vetrina di questo autentico, grande incubatore di prelibatezze enogastronomiche locali che fanno bella mostra di sé negozi e ristorantini, laboratori e cucine a vista che consentono di verificare di persona come prende forma ciò che poi finisce nel piatto. Inoltre, per chi lo desidera, è anche possibile effettuare tour guidati ai vari laboratori del gusto. Con tanto di degustazioni itineranti. Aperto tutti i giorni e dotato di ampi spa-

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zi auto (il parcheggio Brin è praticamente alle spalle), Eccellenze Campane organizza anche corsi di cucina, didattica per bambini ed eventi culturali all’insegna del food tipico, per regalare un’esperienza da assaporare con tutti i sensi, giorno dopo giorno. Non è un caso che gli States, per il loro padiglione a Expo 2015, abbiano deciso di farsi sponsorizzare proprio dal complesso di via Brin per trasportare il “made in Campania” a Milano. Ma c’è di più. In tanti, infatti, dalla Federico II a Grimaldi Lines, hanno deciso di chiudere accordi e partenariati commer-


ciali con il polo di via Brin, incantevole bel teatro del gusto d’autore, scelto da chef, pasticcieri e pizzaiuoli di grido (da Sal De Riso a Guglielmo Vuolo) per promuovere e lanciare i loro capolavori di arte culinaria.

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Welcome to Naples, the land of good food. Here stands the showroom of the excellent produce from Terra Felix. Eccellenze Campane promotes the quality and the typicality of Campania produce, focusing on the origins of raw materials and

on the processing of the delicacies. There are shops and restaurants, workshops and kitchens that shows how food is processed before being placed on the table. Guided tours to the different workshops and tasting are available. Open every day, with ample parking lots, Eccellenze Campane organizes cooking classes for children and cultural events. United States have decided to have Eccellenze Campane as their sponsor at Milan Expo 2015. University of Naples “Federico II� and Grimaldi Lines ferries are just an example of the firms that have decid-

ed to make an agreement with this theatre of taste, chosen by chefs, confectioners, and pizza makers, like Sal De Riso and Guglielmo Vuolo, to promote their culinary works of art. Eccellenze Campane Via Brin, 69 - Napoli Tel. +39.081.563.63.03 www.eccellenzecampane.it info@eccellenzecampane.it Orari: dom-gio h.07-24 ven h. 07-01; sab h. 07-02

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Campania Sapori

PRODOTTI TIPICI

Limoncello Villa Massa Elisir di limoni alla conquista dell’Expo Lemon elixir conquers Expo Fragranti creme, gustosi e profumati liquori di noci, mandarini e arance. La novità dell’anno: il delizioso cocktail a base di limoncello e basilico fresco Fresh creams, tasty and sweet walnut, tangerine, and orange liquors. The novelty of the year: the delicious cocktail with limoncello and basil di Alessandra

E Villa Massa Limoneto Le Grottelle Via Tommaso Astarita, 34 Meta di Sorrento (Napoli) Per prenotazioni visite al giardino: servizioclienti@villamassa.com Tel. +39.081 533.32.82 www.villamassa.com

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Fonte inesauribile di profumati sapori, Villa Massa è il marchio giusto per chi ama il limoncello. E non solo. E’ il luogo in cui sbocciano lussureggianti creme al limoncello, classici babà al liquore di limone, perfetti distillati, prelibati elisir di noci, mandarini e arance. E, ultimo arrivato, lo straordinario cocktail Tonica a base di limoncello e basilico fresco dal sapore rivoluzionario, fragrante, delizioso. Villa Massa è questo e tanto altro ancora. E’ un marchio conosciuto in tutto il mondo, lanciato, ormai, alla conquista dei mercati internazionali. Azienda leader e sponsor ufficiale

Vollaro

di “Ecco Pizza & Pasta”, all’interno del Padiglione Italia a Expo Milano 2015. Qui si può gustare l’autentico limoncello di Sorrento. Un nettare speciale, preparato come tradizione comanda (e con una cura scrupolosa delle materie prime): scorzette di limone, premium alcol, zucchero e acqua. Un elisir divino. A rendere unico questo liquore è l’ingrediente base della sua produzione: il pregiato limone ovale di Sorrento Igp. Lo stesso prezioso frutto che si coltiva nel limoneto “Le Grottelle”, l’eden terrestre di Villa Massa, che apre le sue porte a chiunque abbia voglia di visitarlo.

V

Villa Massa is the right brand for limoncello lovers. Where one finds limoncello creams, lemon liquor babà, delicious walnut, tangerine, and orange elixirs, and the brand new cocktail “Tonica” with limoncello and fresh basil. Villa Massa is the worldrenowned brand official sponsor of “Ecco Pizza & Pasta” in Italy Pavillion at Expo Milan 2015. The real Sorrento limoncello is prepared following the tradition: lemon zest, sugar, water. A divine elixir with a unique ingredient: the oval PGI Sorrento lemon from “Le Grottelle” lemon grove, the Eden of Villa Massa, opened to visitors.



NAPOLI

musei

Museo Archeologico Nazionale

seum was built to house the priceless treasure of the Patron Saint of Naples, including documents, jewels and paintings.

Museo Duca di Martina

Museo Nazionale di Capodimonte

Piazza Museo, 19 Tel. 081.2110258; 081.4422149 cir.campania.beniculturali.it/museoarcheologiconazionale Mar chiuso. Mer-lun h. 9-19.30. Biglietti: 8 euro; 4 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni Tue closed. Wed-Mon 9 a.m. -7.30 p.m. Tickets: 8 euros; 4 euros for people aged 18-24; free admission under18 Le sale del più antico museo archeologico d’Europa custodiscono, tra l’altro, pezzi unici provenienti dall’area archeologica vesuviana, collezioni egiziane ed etrusche. The rooms of Europe’s oldest archaeological museum house some unique pieces from he archaeological sites around Mount Vesuvius as well as Egyptian and Etruscan collections.

Via Miano, 2 - Tel. 081.7499111; 848.800288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_cp/ museo_cp.html Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 7,50 euro; 6,50 euro (dopo le 15,00); gratis sotto i 18 anni.Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m.- 7.30 p.m. Tickets: 7,50 euros; 6,50 after 3 p.m.; free admission under18 Fu costruita nel 1738 sotto il regno di Carlo di Borbone. Ospita un Gabinetto di Disegni e Stampe, la collezione Farnese, arredi del ‘700 e ‘800. Built in 1738 under King Charles of Bourbon, houses the Cabinet of Prints and Drawings, the Farnese Collection and furnishings from the 18th and 19th centuries.

Via Cimarosa, 77 - Tel. 081.5788418; 848.800288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it /museo_ dm/museo_dm.html Mar chiuso. Mer-lun h 8.30-14. Ingresso gratuito. Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 2 p.m. Free admission. Nel cuore del verde parco di Villa Floridianana, accoglie una delle più prestigiose raccolte di arte decorativa europea ed orientale. Completa le attrattive del complesso il Museo Nazionale della Ceramica. One of the most prestigious collections of European and oriental decorative art. The complex also houses the National Ceramics Museum. Museo di Palazzo Reale

Museo del Tesoro di San Gennaro Museo Civico di Castel Nuovo

L’ingresso ai musei è gratuito la prima domenica di ogni mese Le biglietterie dei musei chiudono tutte un’ora prima di quella indicata come orario di chiusura del museo Free entrance in first sundays of each month Museum ticket offices close one hour prior to museum closing time

Via Duomo, 149 - Tel. 081.3442286; 081.294980 www.museosangennaro.it - Aperto tutti i giorni (festività incluse) h. 9 -18.00. Mercoledì chiuso. Biglietti: 7 euro; 5 euro under 18; 5 euro per gruppi di almeno 15 persone; 4 euro per scolaresche; Convenzionati (Cral, parrocchie): 5 euro, guida inclusa Open every day (holidays including) 9 a.m.-6 p.m. Wed closed. Tickets: 7 euros; 5 euros under18; 5 for groups of 15 people; 4 euros for students; Agreement (Cral, Parishes): 5 €, guide included Situata vicino alla Cappella di San Gennaro, la struttura custodisce l’inestimabile tesoro del patrono di Napoli. Vi si possono trovare: documenti, gioielli e dipinti. Situated near the Chapel of San Gennaro, the mu-

Maschio Angioino Piazza Municipio Tel. 081.4201241 Dom chiuso. Lun-sab h. 9-19. Biglietti: 6 euro; gratis sotto i 18 anni e per studenti di facoltà artistiche Sun closed. Mon-Sat 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 6 euros; free admission under18 and for Art students Ospitato dal Maschio Angioino, il museo, oltre a tre preziose cappelle, accoglie altri ambienti dalla straordinaria bellezza: la Sala dell’Armeria, quella dei Baroni e la Pinacoteca. Housed in the Maschio Angioino castle, the museum has three superb chapels as well as other rooms of extraordinary beauty: the Armoury, the Barons’ Hall and the Picture Gallery.

Piazza del Plebiscito, 1 Tel. 081.400547; 081.7944021 palazzorealenapoli.beniculturali.it Orari apertura: ore 9:00 - ore 20:00. Mer chiuso. Biglietti: 4 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni Opening: 9 AM - 8 PM. Wed closed. Tickets: 4 euros; 2 euros for EU residents aged 18-24; free admission under18 Fiore all’occhiello del Museo, l’Appartamento Reale, le sale del Trono, dei Fiamminghi e del Seicento Napoletano, ma anche la Cappella Reale e il giardino pensile. Highlights of the Museum include the Royal Apartment, the Throne Room, the Flemish Room and the Neapolitan 17th Century Room, but also the Royal Chapel and the Hanging Garden.


Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: Museo di San Martino

Teatro di San Carlo

dragone Foundation, wellknown for its precious collections of embroideries, high expression of the art of silk making, introduced in Naples at the beginning of last Millennium by a community of Jews. On display, laces, sacred paraments and beautiful dresses coming from many donations, among which the Sarli Collection. Museo Artistico Industriale

Largo San Martino, 5 - Tel.081.2294502 848.800.288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it /museo_ sm/museo_sm.html Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 6 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m. - 7.30 p.m. Tickets: 6 euros; 3 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 Dal 1866, il museo che ha sede nell’omonima Certosa vomerese, ospita “stralci” di storia cittadina corredati da piante e foto. Splendidi i chiostri, i giardini, la chiesa barocca e il Quarto del Priore. Since 1866 the museum has been located in the Charterhouse of the same name where visitors can get a glimpse of the city’s history amid plants and photos. Splendid cloisters and gardens, the superb Baroque church and the Priory. Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes

Via San Carlo - Napoli Tel. 081.5534565 - www.teatrosancarlo.it Visite guidate dal lunedì al sabato ore 10:30 - 11:30 12:30 - 14:30 - 15:30 - 16:30. La domenica ore 10:30 - 11:30 - 12:30. Chiuso ad Agosto e festivi. Biglietti: intero euro 6, ridotto euro 5 (gruppi almeno 25 pax, minori 18 e over 60). Guided tours from monday to saturday 0:30 - 11:30 - 12:30 - 14:30 - 15:30 - 16:30. On sunday 10:30 - 11:30 - 12:30. Close on bank holidays and in August. Entrance ticket euro 6, reduced euro 5 (group 25 pax minimum, under 18 over 60). Chi arriva a Napoli, a pochi passi da Palazzo Reale e piazza del Plebiscito non può non visitare la Sala Storica del Teatro di San Carlo, tra i più famosi e antichi teatri lirici al mondo, costruito per volere di re Carlo III di Borbone nel 1737. Un’occasione unica, per conoscere un momento chiave della storia e dell’arte napoletana. Visit the historic San Carlo theatre, one of the oldest and most famous opera houses in the world, built for king Charles III of Bourbon in 1737.

Piazzetta Salazar, 6 - Tel. 081.7647471 Dom chiuso. Visita su appuntamento Sun closed. Visits by appointment Nel Museo, annesso all’Istituto Statale d’Arte “Filippo Palizzi”, oltre 6.000 manufatti in ceramica, ebano e oro. Un’intera sala ospita bronzi e vasi realizzati dallo stesso Palizzi. The Museum is annexed to the “Filippo Palizzi” Art School and houses over 6,000 works in ceramics, ebony and gold. One rooms exhibits bronzes and vases made by Palizzi himself.

Piazzetta Mondragone, 18 - Tel. 081.4976104 www.fondazionemondragone.it Dom chiuso; lunven h. 9-13/15-17; sab h.9-13 Biglietti: 5 euro; ridotto 3 euro Sun closed; Mon-Fri 9 a.m. - 1 p.m. / 3-5 p.m.; Sat 9 a.m. - 1 p.m. Tickets: 5 euros, concessions 3 euros Il museo è parte dell’istituto Mondragone, famoso per le sue preziose collezioni di tessuti ricamati, espressione dell’arte della seta, introdotta a Napoli intorno all’anno Mille dalla comunità di ebrei. Tra gli oggetti esposti spiccano le collezioni di ricami (sec. XVII e XVIII), paliotti, paramenti sacri, merletti e pizzi, oltre a splendidi abiti da varie donazioni tra cui la collezione Sarli. The museum is part of the Mon-

AlbaChiara di Susi Sposito via Toledo 329 - Napoli Tel. +39.081.195.71.436 www.albachiarafashion.com

Cappella Sansevero

Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini”

Via della Riviera di Chiaia, 200 Tel. 081.7612356; 848.800.288 www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_vp/ museo_vp.html Mar chiuso. Mer-lun h. 8.30-14.00. Biglietti: 2 euro; 1 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i 18 anni Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 1.30 p.m.Tickets: 2 euros; 1 euro for EU residents aged 18-24; free admission under18 Villa Pignatelli è il nome dell’edificio costruito nel 1826 che ospita il museo. Da vedere anche il Museo delle Carrozze. Villa Pignatelli was built in1826 and now houses the museum. The Coach and Carriage Museum is also not to be missed.

Sartoria Antonelli Via dei Mille 40 (Palazzo Leonetti) Napoli Tel / fax +39.081.549.75.71 www.sartoriaantonelli.com/it

Ristorante Museo Caruso via Sant’Antonino, 12 Sorrento (Napoli) Tel. +39.081.807.31.56 www.ristorantemuseocaruso.com Via Francesco De Sanctis, 19 - Tel. 081.5518470 www.museosansevero.it Mar chiuso. Lun-sab h. 1017.40. Dom e festivi: h. 10-13.10. Biglietti: 7 euro; 5 euro con Artecard e da 10 a 25 anni; 2 euro per scolaresche; gratis fino a 10 anni Tue closed. Mon-Sat 10 am - 5.40 pm, Sun and hols 10 am -1.10 pm. Tickets: 7 euros; 5 euros with Artecard and for people aged 10-25; 2 euros for schools; free admisson under 10 La Cappella, realizzata da Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, letterato e alchimista, custodisce sculture di altissimo valore, tra le quali, il Cristo Velato del Sammartino. The Chapel, which was built by the scholar and alchemist Raimondo di Sangro, houses some excellent sculptures, including the Veiled Christ by Sammartino.

Caseificio Ponte a Mare Via Domitiana, Km 34.070 Castelvolturno (Caserta) Tel. +39.0823.85.15.25 www.ponteamare.it info@ponteamare.it

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Complesso Museale di Santa Chiara

Via Santa Chiara, 49/c - Tel. +39.081 797.12.24 www.monasterodisantachiara.com Chiesa: h. 7.30-13/16.30-20. Complesso Monumentale: feriali h. 9.30-17.30; festivi h. 10-14.30 Biglietti: intero 6 euro; ridotto: 4,50 euro (studenti under 30, insegnanti, over 65, gruppi di almeno 25 unità). Tariffa speciale: 3,50 euro (gruppi scuola). Gratis: disabili 100%, religiosi, bambini con meno di 6 anni. Church: 7.30 am-1 pm/4.30-8 pm. Monumental complex: work. h. 9.30 am -5.30 pm; holid. h. 10 am-2.30 pm. Standard price: 6 euros; reduced price: 4,50 euros (students under 30, teachers, over 65, groups of at least 25 units). Special rate: 3,50 euros (school groups). Free entrance: disabled person 100%, religious, children (under 6 years). Il complesso, incastonato nel centro storico di Napoli, comprende un’area archeologica, il Museo dell’Opera, lo splendido Chiostro Maiolicato e la sala del Presepe del ‘700. The complex is embedded in the Naples historic city centre and includes an archaeological area, the Museum, the splendid Majolica Cloister and a hall exhibiting 18th century nativity scenes.

Città della Scienza

Via Coroglio, 104 - Tel. 081.3723728 www.cittadellascienza.it Lunedi chiuso. Dal martedì al sabato: 9.00-15.00. Domenica: 10.00-17.00. Biglietto unico: 2 euro. Planetario chiuso Mon closed. Tue- Sat 9 a.m. 3 p.m. Sun: 10 a.m. 5 p.m. Only ticket 2 euros. Planetary closed È il primo science centre italiano e anche uno dei primi esempi di recupero architettonico della zona industriale di Bagnoli. Parte del museo è dedicata ai bambini, con percorsi ad hoc. The first Italian science centre and also one of the first examples of restored industrial architecture in the Bagnoli area. Part of the museum has themed itineraries for children.

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Via Moiariello, 16 - Tel. 081.5575111 Su appuntamento By appointment Tre i padiglioni in cui è possibile ripercorrere due secoli di storia dell’Astronomia a Napoli e nel Sud d’Italia attraverso strumenti astronomici di grande valore. Three buildings illustrate two centuries of the history of astronomy in Naples and Southern Italy through astronomical instruments of great historical and documentary value. Chiesa e Quadreria del Pio Monte della Misericordia

Musei di Paleontologia, Mineralogia, Zoologia ed Antropologia dell’Università Federico II di Napoli

Cappella del Monte di Pietà

Via San Biagio dei Librai, 114 Sab-dom h.9.30-13.30 - Sat-Sun 9.30 a.m. - 1.30 p.m. La Cappella, completamente affrescata, è un autentico gioiello di eleganza manieristica. Pregevoli anche gli arredi in legno della sacrestia e della sala delle Cantoniere. The entirely frescoed Chapel is a veritable jewel of mannerist elegance. Superb wooden furniture in the Vestry and the Sala delle Cantoniere.

Museo dell’Osservatorio di Capodimonte

Via Mezzocannone 8 - Tel. 081.2537516/7 Lun-ven h. 9-13.30. Lun e gio h. 15-17. Sab e dom h. 9-13. Biglietti: 2,50 euro a museo; 1,50 euro a museo per under 18, ingresso libero per studenti universitari Mon-Fri 9 a.m. - 1.30 p.m.. Mon and Thu 3 p.m. 5 p.m. Sat and Sun 9 a.m. - 1 p.m. Tickets for each museum: 2,50 euros; 1,50 under 18, free admission for University students Raccolgono oltre 50.000 reperti tra minerali, rocce, fossili, ma anche pezzi di inestimabile valore paleontologico. Nella sezione zoologia: madrepore, uccelli, spugne, vertebrati, insetti. Over 50,000 minerals, rocks, fossils and other priceless palaeontological items on show. The zoology section includes madrepores, birds, sponges, vertebrates and insects.

Via dei Tribunali, 253 Tel. 081.446944; 081.446973. Visite guidate: 081.446810 www.piomontedellamisericordia.it Mer chiuso. Gio-mar h.9-14.30/ Chiesa lun-dom h. 9.30-13.30. Biglietti: 6 euro; 5 euro con Artecard, TCI, over 65, under 18; 3 euro per insegnanti, studenti, giornalisti, gruppi di 10 persone; 1,50 euro per le scuole. Wed closed. Thu-Tue 9.30 am - 1.30 pm/Church: Mon-Sun 9.30 am - 1.30 pm. Tickets: 6 euros; 5 euros with Artecard, TCI, over 65; 3 euros for teachers, students, journalists, groups of 10 people; 1,50 euros for schools L’edificio del 1600 ospita la chiesa di S. Maria della Misericordia e la pinacoteca con opere del XVII e XVIII secolo. Tra queste, una delle più famose opere del Caravaggio: Le Sette Opere di Misericordia. The 17th century building comprises the church dedicated to S. Maria della Misericordia and a picture gallery exhibiting works from the 17th and 18th centuries. These include one of Caravaggio’s most famous works: The Seven Works of Mercy, above the main altar.

Museo e Ipogeo della Chiesa del Purgatorio ad Arco

Via dei Tribunali - Tel. 081.446810 Museo e ipogeo sab h.10-12.30; chiesa lun-sab h.913. Biglietti: euro 2 Museum and hypogeum open on Sat. h.10-12.30; church Mon-Sat h.9-13. Tickets: 2 euros Sacralità ed esoterismo ben si miscelano nella chiesetta del Purgatorio ad Arco, nel cuore del centro storico di Napoli, nota per la venerazione delle cosiddette “capuzzelle”, i teschi dei morti che da sempre i napoletani considerano benevoli protettori. Nella sacrestia della chiesa è stato allestito un museo di arredi e paramenti sacri del 1600, mentre nell’ipogeo è possibile fare vista alle “capuzzelle”. Il Museo e l’ipogeo sono aperti sono il sabato mattina; si consiglia di prenotare. Sacredness and esotericism join together in the little church of Purgatorio ad Arco, in the heart of the historical centre of Naples, wellknown after the veneration of skulls, considered by Neapolitans as benign protectors. In the vestry of the church there is a museum of scared furniture and vestments, whilst in the hypogeum it is possible to visit the skulls. Museum and hypogeum are open on Saturday mornings; booking is suggested. Mostra di Coralli e Cammei

Piazzetta Matilde Serao, 19 - Tel. 081.421111 www.ascione.com Solo su prenotazione - Appointments only. In mostra piccoli capolavori in oro, argento, pietre preziose, splendidi cammei e coralli lavorati dalla ditta Ascione, che vanta una tradizione artigianale lunga ben 150 anni. Small masterpieces of gold, silver, precious stones, splendid cameos and corals created by the Ascione firm, which boasts a 150 year history of traditional craftsmanship.


Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: Museo Diocesano

mente alla paleobotanica e all’etnobotanica, che raccolgono oggetti provenienti da varie parti del mondo. Dal Borneo all’Amazzonia.The museum is divided into two sections dedicated to palaeo-botany and ethno-botany, with exhibits from all over the world, from Borneo to the Amazon Basin. A.R.C.A.

Largo Donnaregina - Tel. 081.5571365 www.museodiocesanonapoli.it Mar chiuso; lun-dom h.9.30-16.30 Tue closed; Mon-Sat h.9.30-16.30 Il museo è allestito all’interno della chiesa di Donnaregina Nuova, chiusa da molti anni, che conserva dipinti di grande pregio come “L’Immacolata Concezione” del lorenese Charles Mellin e il “San Francesco che riceve i simboli del sacerdozio” di Francesco Solimena. Accanto a queste opere, proprie della chiesa ex monastica, il primo percorso museale presenta due temi importanti della fede cristiana: le raffigurazioni della Madonna e di San Gennaro, descritti da formidabili artisti come il fiammingo Teodoro d’Errico, il senese Marco Pino o un particolare Aniello Falcone, capaci di rendere ancora più incisiva l’identità storica ed ecclesiale di questa città. The museum is housed in the church of Donnaregina Nuova, reopened after a long closing, that keeps beautiful paintings as “The Immaculate Conception” by Charles Mellin and “San Francesco is given the symbols of priesthood” by Francesco Solimena. Besides these works belonging to the church, the museum displays works on two main religious figures: the Virgin Mary and San Gennaro, protector of Naples with paintings by Teorodo d’Errico, Marco Pino, Aniello Falcone, that make even more expressive the historical and ecclesiastical identity of Naples.

Situate sotto la chiesa di Santa Maria della Sanità, eretta agli inizi del 1600, queste catacombe sono legate alla venerazione di San Gaudioso, Vescovo di Abitinia in Africa e giunto a Napoli dopo essere stato privato di tutto da re Genserico. Qui morì tra il 451 e il 452. Based under the church of Santa Maria della Sanità, built in the early 1600, the origin of these catacombs is connected to the veneration of Saint Gaudioso, bishop of Abitinia in Africa, who arrived in Naples, after being stripped of everything by King Genserico. Here he died between 451 and 452 A.D. Stazione Zoologica A. Dohrn

Compesso Monumentale di Santa Maria la Nova Piazzetta Santa Maria la Nova, 44 Tel. 081.5523298; 081.5521597 www.oltreilchiostro.org Visite guidate lun-ven h.10, 11, 12, 15, 16. Sab e dom al mattino solo su prenotazione (maggiorazione del biglietto di euro 1) - Biglietti: euro 2,50 Guided tours Mon-Fri h.10, 11, 12, 15, 16. Sat and Sun in the morning only by appointment (ticket + 1 euro). Tickets: 2, 50 euros Il Museo Religioso di Arte Contemporanea intende rendere contemporaneo il contatto con la produzione artistica più recente, tentando di riformulare il senso stesso dell’esperienza estetica, che non può essere oggetto di esclusivi e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta di lettura innovativa. The Museum of Contemporary Religious Art aims to make easier the understanding of the latest artistic production, trying to formulate the sense of the aesthetic experience through a new interpretation.

Villa Comunale - Tel. 081.5833111 - www.szn.it Lun chiuso. Mar-sab h.9-17. Dom h. 9-14. Biglietti: 1,50 euro; 1 euro per bambini da 5 a 12 anni; gratis fino a 4 anni Mon closed. Tue-Sat h.9-17. Sun 9 a.m. -14. Tickets: 1,50 euros; 1 euro for kids aged 5-12; free entrance under 4 Ospita il più antico acquario d’Europa (30 vasche e 200 specie tra animali e vegetali marini), ma anche una biblioteca e laboratori per ricerche di zoologia, botanica e fisiologia marina. The oldest aquarium in Europe (30 tanks and 200 species of marine animal and plant life), but also a library and laboratories for research in zoology, botany and marine physiology.

Catacombe di San Gaudioso Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica

Via Foria, 223 - tel. 081.449759; 081.455654 Sab e dom chiuso. Lun-ven h.9-14 su appuntamento Sat and Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m. by appointment La struttura ospita due sezioni dedicate rispettiva-

Museo storico musicale

Piazza Sanità - Tel. 081.5441305 visiteguidate@santamariadellasanita.it Direttore: Giovanni De Pasquale Lun-dom visite giuidate h.9.30-10.15-11-11.4512.30. Biglietti: euro 5; euro 3 per scolaresche Mon-Sun guided tours h.h.9.30-10.15-11-11.4512.30. Tickets: 5 euros; 3 euros for schools.

Via San Pietro a Majella, 35 - Tel. 081.5644111 Visite guidate: 081.446810 www.sanpietroamajella.it Sab e dom chiuso. Lun-ven h. 9.30-12.30 Sat and Sun closed. Mon-Fri 9.30 a.m. - 12.30 p.m. Il Conservatorio di San Pietro a Majella vanta una ric-

Paolo Scafora Via Tavernola 8 - Casandrino (Na) Tel. +39.081.830.48.08 www.paoloscaforanapoli.it - info@paoloscaforanapoli.it

Eccellenze Campane Via Brin, 69 - Napoli Tel. +39.081.563.63.03 www.eccellenzecampane.it info@eccellenzecampane.it

Ristorante Il Pirata Via Terramare, Marina di Praiano (Salerno) Tel. +39.089.87.43.77 info@ristoranteilpirata.net www.ristoranteilpirata.net www.facebook.com/ilpirataristorante

Don Geppi Restaurant Corso Marion Crawford, 40 Sant’Agnello di Sorrento (Napoli) Tel. +39.081.878.25.35 www.dongeppirestaurant.com info@dongeppirestaurant.com

Hotel Santa Brigida Tel. +39.081.19.33.82.06 Via Santa Brigida, 6 - Napoli www.hotelsantabrigida.it info@hotelsantabrigida.it

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ca biblioteca con preziose collezioni di manoscritti di scuola napoletana, ritratti e cimeli di musicisti e un museo di strumenti antichi. The Conservatory of San Pietro a Majella boasts a superb library with precious collections of manuscripts from the Neapolitan school, portraits and everyday items of musicians and a museum of antique musical instruments. Quadreria dei Gerolomini

Via Duomo, 142 - Tel. 081.294444 Dom chiuso. Lun-ven h. 9-14, sab h. 9-12. Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m., Sat 9 a.m. noon. Il complesso, impreziosito dalla splendida facciata realizzata da Ferdinando Fuga, comprende: la chiesa di San Filippo Neri, una pinacoteca, una biblioteca, l’archivio oratoriano e due chiostri. The complex has a splendid façade by Ferdinando Fuga and includes the Church of San Filippo Neri, a picture gallery, a library, the oratory archive and two cloisters. Scavi di San Lorenzo Maggiore

Via dei Tribunali, 316 - Tel 081.2110860 www.sanlorenzomaggiorenapoli.it Lun-sab h. 10-17. Dom h. 10-13.30. Biglietti: 9 euro; ridotto 7 euro per under 18 e over 65; riduzioni con Artecard Mon-Sat 10 a.m. - 5 p.m. Sun 10 a.m. - 1.30 p.m. Tickets: 9 euros; 7 euros under18 and over65; concessions with Artecard L’area sotto la chiesa di San Lorenzo ospita i resti di edifici che testimoniano la stratificazione avvenuta nel corso dei secoli attraverso trasformazioni dell’impianto urbano. Beneath the church of San Lorenzo the remains of buildings have been excavated to reveal the stratification of the city over the centuries.

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Accademia di Belle Arti - Pinacoteca

Madre

on a raised platform, constitute a veritable museum of historical factory founded in 1922 by Isidore Odin now symbol of excellence chocolate in the world. Fondazione Plart

Via Costantinopoli, 107 - Tel. 081.441900; 081.44188. Visite guidate: 081.446810 www.accademianapoli.it Dom chiuso. Lun-sab h. 10-13. Biglietti: 5 euro; 3 euro per under 18 e over 65; 4 euro per gruppi di almeno 15 persone. Sun closed. Mon-Sat 10 a.m. - 2 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over 65; 4 euros for groups of 15 people Assolutamente da non perdere, la Sala Palazzi, sezione dedicata alle opere dell’800, con esposizione delle opere dei maestri d’arte contemporanea, ex allievi dell’Accademia. Not to be missed is the Sala Palazzi, the section dedicated to works from the 19th century, exhibiting the works of masters of contemporary art who were students at the Academy.

Palazzo Donnaregina - Via Settembrini, 79 Tel. 081.19313016; 081.292833 www.museomadre.it Mar chiuso. Lun, mer, gio e dom h. 10-21; ven e sab h.10-24. Biglietti: 7 euro; ridotto 3,50 euro; lunedì gratis. Tue closed. Open Mon, Wed, Thu and Sun 10 a.m. - 9 p.m.; Fri and Sat 10 a.m. - 12 p.m. Tickets: 7 euros; 3,50 euros concessions; free on Mondays. Palazzo Donnaregina, edificio di grande pregio storico e architettonico situato in pieno centro cittadino, è la sede del nuovo museo d’arte contemporanea partenopeo. Palazzo Donna Regina, a building of great historical and architectural value situated in the very centre of the city, houses the new museum of contemporary art in Naples. Fabbrica di cioccolato Gay-Odin

Pan, Palazzo delle Arti di Napoli Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60 Tel. 081.7958605-06-07 www.palazzoartinapoli.net Mar chiuso. lun-sab h.9.30-19.30; dom e festivi h.9.30-14.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro ridotto Tue closed. Mon-Sat 9.30 a.m. - 7.30 p.m.; Sun and holidays 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros concessions.

La struttura, centro permanente di arti contemporanee, ospita le più disparate espressioni culturali relative all’arte: dalla pittura alla scultura passando per la fotografia, il cinema e il fumetto. This permanent centre for contemporary arts houses a huge variety of cultural and artistic expression: from painting to sculpture, photography, cinema and cartoons.

Via Vetriera 12 - Tel. 081.417843 www.gay-odin.it Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Ingresso libero Mon-Thu h. 9-17. Free entrance. Macchine impastatrici, bilance, tegami e attrezzi di ogni genere e tipo: reperti con oltre cento anni di vita catalogati alla voce “archeologia industriale”. Servivano, un tempo, per lavorare la cioccolata. Oggi fanno bella mostra di sé in uno spazio ricavato all’ingresso della fabbrica Gay Odin, in via Vetriera a Chiaja. Posti su una pedana rialzata, costituiscono un vero e proprio museo dello storico stabilimento fondato nel 1922 dal piemontese Isidoro Odin, oggi simbolo di eccellenza cioccolatiera nel mondo. Mixers, scales, pots and tools for making chocolate: tools with more than a hundred years of life cataloged under “industrial archaeology”. Are positioned in the Gay Odin factory (Vetriera street at Chiaja). Set

Via G. Martucci, 48 - Tel. +39.081.1956.57.03 www.fondazioneplart.it Mar-ven h. 10-13 e h. 15-18 e sab (h.10-13). Biglietto ingresso collezione storica e sezione multimediale: € 8,00; riduzione Carta dello Studente: € 4,00; riduzione Fai: € 4,00; riduzione Touring Club: € 7,00; gruppi scolastici e per gruppi di 15 persone: € 7,00. Prenotazione obbligatoria per i gruppi. A richiesta visite anche su appuntamento. Tue-Fri (h. 10 am -1 pm and h. 3 pm- 6 pm) and sat (h 10 am 1 pm). Ticket for historical collection and multimedia section: € 8.00; reduction Carta dello Studente: € 4,00; reduction Fai: € 4,00; reducing Touring Club “: € 7.00; school groups and for groups of 15 persons: € 7.00. Reservations required for groups. On request tours also by appointment. Dai prototipi in schiuma poliuretanica agli oggetti in bakelite e gommalacca, il museo ospita una delle più importanti raccolte di plastiche storiche del mondo. From prototypes in polyurethane foam objects in bakelite and shellac, the museum houses one of the most important collections of historical plastics in the world. ZONA FLEGREA Terme di Baia

Via Sella di Baia, 63 - Bacoli Tel. 081.8687592 - Lun chiuso. Mar-dom h. 9 - un’ora prima del tramonto Mon closed. Tue-Sun 9 a.m. - dusk Il Parco Archeologico e Monumentale di Baia conserva imponenti resti archeologici rispettivamente del Palatium o resi-


È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE. A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazione ed è in questo che noi crediamo. Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singola produzione. È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa, ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmente ogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza. L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazine o un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clienti è al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.

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denza degli Imperatori romani a Baia e di una villa tardo repubblicana. The Archaeological and Monumental Park at Baia contains impressive archaeological remains of the Palatium, residence of the Roman emperors at Baia and a villa from the late republican age.

Parco Archeologico di Cuma

Museo di Baia

Via Castello - Baia Tel. 081.5233797 Lun chiuso. Mar-sab h. 9- 20. Dom h. 9-19. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18. Mon closed. Tue-Sat 9 am - 8 pm. Sun 9 am - 7 pm. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei è alloggiato nel Castello Aragonese di Baia e ospita la sala dei Gessi, con calchi d’epoca romana che riproducono capolavori del periodo classico ed ellenistico dell’arte greca. The Archaeological Museum of the Phlegraean Fields is housed in the Aragonese castle of Baia, the Sala dei Gessi exhibits plaster casts from the Roman age reproducing masterpieces of the classical and Hellenistic period of Greek art. La Solfatara

Via Acropoli, 1 - Tel. 081.8543060 - Lun-dom h. 9-18. Mon-Sun 9 am - 6 pm Il Parco comprende: l’Acropoli, le Terme del Foro e quelle Romane, il Foro, il Capitolium, le Necropoli, le cisterne della Crypta romana e l’Arco Felice. The Park includes: the Acropolis, The Forum and Roman Baths, the Capitol, the Necropolis, the cisterns of the Crypta Romana and the Arco Felice.

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Tickets: 2 euro Secondo la tradizione, l’imperatore Tiberio, fece costruire ben dodici splendide ville, ognuna delle quali dedicata ad una divinità. Villa Jovis era la più ricca tra esse: posta in cima al Monte Tiberio, a 354 m. di altezza sul livello del mare, fu la principale residenza dell’imperatore Tiberio. According to the tradition, the Emperor Tiberius built twelve beautiful villas, each dedicated to a deity. Villa Jovis was the richest one: built on the top of Mount Tiberius, at 345 mt. it was the main residency of Emperor Tiberius. ISCHIA Scavi e Museo Santa Restituta

Villa San Michele

Anfiteatro Flavio di Pozzuoli

Via Terracciano, 75 - Pozzuoli Tel. 081.5266007 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-un’ora prima del tramonto. Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per under 18. Tue closed. Wed-Mon 9 am - dusk. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 È il terzo anfiteatro italiano per grandezza dopo il Colosseo e quello di Santa Maria Capua Vetere. Dall’arena si accede ai sotterranei dove stavano le belve prima dei combattimenti. The third largest Amphitheatre in Italy after the Colosseum and the one in Capua. From the arena it is possible to go down into the dungeons where wild beasts were caged prior to combat. CAPRI

Via Solfatara - Pozzuoli Tel. 081.5262341 - www.solfatara.it Lun-dom h. 8.30-17.30. Mon-Sun 8.30 am - 5.30 pm Con un’estensione di circa 33 ettari, è un’oasi naturalistica che offre numerosi spunti per un’avventurosa passeggiata tra fumarole, vulcanetti di fango, boschi e zone di macchia mediterranea. Covering 33 hectares, the Solfatara is a natural oasis offering a variety of adventure-filled walks among the fumaroles, boiling mud springs, woodland and Mediterranean maquis.

www.beniculturali.it - Lun chiuso. Martedì-domenica h. 9-14. Ingresso libero Mon closed. Tue-Sun 9 am - 14 pm. Free entry. Chiusa nella valletta fra l’altura del Castiglione e il Monte Tuoro, è espressione del periodo medioevale e monastico caprese nella sua forma più aulica e monumentale. Fondatore della Certosa, fra il 1371-74, fu Giacomo Arcucci conte di Minervino e di Altamura, segretario della regina Giovanna I di Napoli, della più nobile famiglia di Capri e potente e ricco feudatario. Between the hills of Castiglione and Monte Tuoro is the medieval monastic charterhouse founded between 1371 and 1374 by Count Giacomo Arcucci, secretary of Queen Joan I of Naples and a member of Capri’s most noble family.

Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri - Tel. 081.8371401 Maggio-Settembre h.9-18 - May-September 9 am-6 pm Biglietti: 5 euro - Tickets: 5 euros Di proprietà di un’istituzione culturale svedese con sede nell’isola, oltre alla Villa San Michele, la creatura del medicoscrittore e filantropo Axel Munthe comprende anche un museo circondato da un giardino di rara bellezza, un gruppo di alloggi per scrittori, artisti, scienziati e ricercatori svedesi e “il Monte Barbarossa”, un parco naturale per la protezione degli uccelli migratori e della vegetazione mediterranea. Villa San Michele was the brainchild of the Swedish writer and philanthropist Axel Munthe. The site also includes a museum surrounded by a beautiful garden and Monte Barbarossa, a natural park for the conservation of migratory birds and Mediterranean plant life. Villa Jovis

Museo Archeologico Lacco Ameno Pithecusae di Villa Arbusto

Certosa di San Giacomo

Via Certosa, 2 - Capri Tel. 081.8376218

Piazza Santa Restituta, 10 - Lacco Ameno Tel. 081.980538 - Lun-sab h.9.30-12.30/17-19 Dom h.9.30-12.30 - Biglietti: 2,50 euro Mon-Sat 9.30 am-12.30 pm and 5-7 pm Sun 9.30 am-12.30 pm - Tickets: 2,50 euros Un museo archeologico sotterraneo, allestito sotto la chiesa nello stesso luogo di rinvenimento dei reperti: materiali recuperati sin dagli anni ’50 che hanno messo in luce la presenza di antichi insediamenti databili tra preistoria e Medioevo. Sono raccolti frammenti ceramici e architettonici, vasi e monete che illustrano le tracce lasciate dall’uomo nel susseguirsi delle culture del passato. Tra questi, la Testa della ninfa Aretusa e la testa di Demetra (IV sec. a.C.) An underground museum beneath the church where the relics were found from the 50s. Evidence of settlements from the prehistoric to Middle age are exhibited. These include ceramics, vases and coins as well as the Head of the Nymph Arethusa and the Head of Demetra (4th cen BC).

Viale Amedeo Maiuri - Capri - Tel. 081.8374549 Lun-dom h.8-1 ora prima del tramonto Biglietti: 2 euro Mon -Sun 8am-1 hour bedor sunset -

Corso Angelo Rizzoli – Lacco Ameno Tel. 081.900356


Le pagine Musei sono realizzate in collaborazione con: Lun chiuso. Mar-dom h.9.30-13/16-20 Mon closed.Tues - Sun 9.30 am-1 pm and 4-8 pm Nella magnifica cornice della residenza scelta dall’editore Angelo Rizzoli come suo buen retiro isolano, tra i numerosi oggetti, il museo conserva reperti archeologici dall’epoca preistorica (neolitico superiore) all’età romana tra cui un frammento di un’iscrizione metrica nota come Coppa di Nestore proveniente dalla necropoli di valle San Montano a Lacco Ameno. The museum is located in a magnificent setting and houses numerous archaeological finds from prehistoric times and from the Roman age, including a fragment of the so-called Nestor’s Cup from the necropolis in Lacco Ameno. AREA VESUVIANA Scavi Archeologici di Pompei

Via Villa dei Misteri, 2 Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-17 (income till h15.30). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Grazie all’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici, dovuto al particolare seppellimento, sotto una coltre di cenere causato dall’eruzione del 79 d.C., Pompei può dirsi l’unico sito archeologico che ci restituisce l’immagine di una città romana nella sua interezza. Thanks to the remarkable state of preservation of its buildings, due to the peculiar burial under a 6 meters blanket of ash and lapillus caused by the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Pompeii is the only archaeological site showing a Roman town in its integrity.

Scavi Archeologici di Ercolano

Corso Resina - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). Al momento dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano venne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici, che, solidificandosi, poterono conservare, molto meglio che a Pompei, le parti superiori delle costruzioni e anche tutti i materiali organici, per cui ci si offre una visione unica della vita privata antica. At the moment of the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Herculaneum was swept away by mud and volcanic detritus, which, once solidified, preserved the tops of the buildings and also all the organic materials, so this site offers a unique vision of the domestic life of the time. Museo Archeologico Virtuale

Via IV Novembre - Ercolano - Tel. 081.19806511 Lun chiuso; mar-dom h.9-17. Biglietti: 7 euro; riduzioni 4 euro Mon closed; Tue- Sun 9 a.m. - 5 p.m. Tickets: 7 euros; concessions 4 euros Nasce ad Ercolano il primo museo archeologico virtuale, luogo ideale per chi vuole esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immer-

gersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti fedelmente ambienti e costumi degli antichi abitanti. Sono oltre 70 le installazioni multimediali - tra realtà virtuali ed ologrammi - a guidare i visitatori alla scoperta delle voci e dei volti degli antichi ercolanesi, che racconteranno la propria storia. Cuore del Mav è il Cave: un’enorme stanza di luce sulle cui pareti si proiettano giardini e cortili delle case di Pompei, Ercolano e Stabia. E ancora, la Soundgallery, la stanza dei profumi e il Lupanare completano l’esperienza sensioriale nell’antica Ercolano. Herculaneum hosts the firts virtual archaeological museum, ideal place for explorations of the past through modern technologies. More than 70 installaions, devided in virtual reality and holograms, lead the visitors to the discovery of the old Rooman city before the eruption of the Vesuvius in 79 a.C.

Casa Lerario Contrada Laura 6 Melizzano (Benevento) Tel. +39.0824.94.40.18 www.casalerario.it

Vista Sky Bar e Ristorante Vesuvio Roof Presso: Hotel Mediterraneo Via Crawford, 85 Sant’Agnello di Sorrento - Napoli Tel. +39.081.878.13.52 www.mediterraneosorrento.com

Antiquarium di Boscoreale

Filumé Bistrot Napoletano Piazza del Gesù, 31/32 - Napoli Tel. +39.081.65.84.713 Via Settetermini, 15 - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingresso: 5,50 euro; ridotto 2,75 euro per over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar). L’antiquarium comprende reperti provenienti dai siti archeologici dell’area vesuviana. Presenta le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. The Antiquarium displays findings from the archaeologicas sites of the Vesuvius area. It describes the main characteristics of the Vesuvius environment in the Roman era and the exploitation of natural resources at that time.

D’Orta Spa Via Provinciale Pianura, Località San Martino 18 Pozzuoli (Napoli) Tel. +39.081.526.43.88 www.dorta.it

Villa Massa Limoneto Le Grottelle Via Tommaso Astarita, 34 Meta di Sorrento (Napoli) Tel. +39.081 533.32.82 www.villamassa.com

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Scavi di Oplontis

Central feature of the collections are the 3,500 minerals of the 5,000-strong Discepolo collection, with 1,400 different types from the world

CASERTA Belvedere di San Leucio

Museo Correale di Terranova

Via Sepolcri - Tel. 081.8575347 www.pompeiisites.org Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingresso: 5,5 euro; ridotti 2,75 euro over18-under24 ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per studenti di facoltà umanistiche (architettura, archeologia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h.18) Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Humanistic Faculties (architecture, archaeology, history of art, and similar) Si tratta di una serie di rinvenimenti archeologici, relativi ad una zona suburbana di Pompei: una villa residenziale, la villa ‘di Poppea’; una ‘villa rustica’ attribuita a L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una notevole quantità di monete in oro e argento, assieme a numerosi pezzi di finissima oreficeria. The site is constituted by a series of archaeological findings related to a suburban zone of Pompeii: a residential villa, the Villa of Poppea; a rural villa, belonging to L. Crassius Tretius, where, next to the numerous bodies of the eruption’s victims, has been found a great quantity of gold and silver coins, along with pieces of fine jewellery. PENISOLA SORRENTINA Museo Mineralogico

Via San Ciro, 2 - Vico Equense Tel. 081.8015668 www.museomineralogicocampano.it Lun chiuso. Feriali h. 9-13; 16-19. Festivi 9-13 Mon closed. 9 am-1 pm; 4 pm-7pm; Hols 9 am - 1pm Nucleo centrale delle collezioni esposte sono 3.500 minerali, dei 5.000 campioni del fondo Discepolo, appartenenti a 1.400 specie differenti del mondo.

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Via Correale, 50 - Sorrento Tel. 081.8781846 Mar chiuso. Mer-lun h. 9-14. Biglietti: 6 euro Tue closed. Wed-Mon 9 am - 2 pm. Tickets: 6 euro Ospita dipinti e arti decorative napoletane e straniere dal XVI al XIX secolo, ventagli, orologi e una delle più prestigiose collezioni di porcellane del XVIII secolo. The museum houses collections of Neapolitan and foreign paintings and decorative arts from the 16th to the 19 th centuries, refined fans, clocks and one of the most prestigious porcelains of 18th century. PAESTUM Area Archeologica di Paestum

Via Magna Grecia, 919 - Info: 0828.772654 www.infopaestum.it Lun-dom h.9-1 ora prima del tramonto. Ingresso: 4 euro per gli scavi; 6,50 euro per scavi + museo. Mon-Sun h.9-1 hour before sunset. Tickets: 4 euro for the archaeological area; 6,50 euro for archaeological area + museum L’area aecheologica di Paestum rappresenta un ottimo esempio di città greco-romana, di cui conserva l’impianto risalente al 500 a.C. con le mura, i templi e tutti gli edifici per gli esercizi pubblici come il Macellum, il Foro, l’anfiteatro. The archaeological area of Paestum is a very well preserved example of an ancient Greek-Roman city with its impressive walls, the temples and all the buildings dedicated to public concern as the Macellum, the forum, the amphitheatre.

Via Atrio Superiore - 81020 San Leucio (Ce) Info: 0823.873155; 800.411515 www.sanleucionline.it Orari: mar chiuso. Lun-dom h.9.30-18.30. Biglietti: 6 euro; scolaresche 3 euro. Opening hours: Tue closed; Mon-Sun h.9.30-18.30. Tickets: 6 euros; 3 euros for schools. Le antiche fabbriche della seta di epoca borbonica rivivono nello splendido complesso monumentale di San Leucio dove è possibile osservare gli strumenti originari del ‘700. The old manufactures of silk of the Bourbons live again in the beautiful Monumental Complex of San Leucio, where have been preserved the original engines dated back to 1700s. Reggia di Caserta

Corso Pietro Giannone, 1- Caserta Info: 0823.448084; 0823.277380 www.reggiadicaserta.org Orari: mar chiuso. Appartamento: lun-dom h.8.3019; mostre: lun-dom h.9-18; giardini: lun-dom h.8.30-18. Biglietti: cumulativo 6 euro; appartamenti 4,20 euro; giardini 2 euro; bicicletta 1 euro. Riduzione per giovani dai 18 ai 25 anni e per i docenti delle scuole statali. Gratis per under18 e per gli studenti universitari di facoltà umanistche. Opening hours: Tue closed; royal appartment: MonSun h.8.30-19; exhibitions: Mon-Sun h.8.30-18; gardens: Mon-Sun h.8.30-18. Tickets: all inclusive 6 euros; rolyal appartments 4,20 euros; gardens 2 euros; bikes 1 euro. Concessions over18-under25. Free admission under18 and for Umanistic Faculties stu-

dents. Costruita per volere di Carlo III di Borbone nella piana di Caserta su progetto del Vanvitelli, accando agli appartamenti storici, che retituiscono i fasti dell’antica corte borbonica, ha degli splendidi giardini che sono l’aspetto più scenografico del complesso. Disseminati di fontane e cascate, sono ricchi di statue realizzate dai più noti scultori dell’epoca. Built under Charles III of Bourbon after a project of the architect Vanvitelli, besides the royal appartments, which give a clear idea of the magnificence of Bourbons’ courts, the most spectacular element of the complex are the gardens. Scattered with fountains and cascades, they are rich in statues realized by the most famous sculptores of the time. CAPUA Museo Provinciale Campano di Capua

Via Roma, 66 - Tel. 0823.620035 Lun chiuso. Mar-sab h.9-13.30; dom h.9-13 Biglietto: euro 4,13; gratis under18; riduzioni per Touring Club, Icom, Artecard e gruppi (min 10 persone) Mon closed. Tue-Sat h.9-13.30; Sun h.9-13 Tickets: euros 4,13; free admission under18; concessions for Touring Club, Icom, Artecard and groups Principale museo storico della Campania, presenta la più importante collezione al mondo di Matres Matutae, la famosa madri rinvenute nell’antica Capua. Oltre alla sezione archeologica, comprende una ricca sezione medievale ed anche un’importante biblioteca. Main historical museum of Campania Regione, it hosts the most important collection of Matres Matutae of the world. Besides the archaeological section, the museum hosts a rich section dedicated to the Middle Age and a very important library.




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