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C’era una volta Fiorentina-Cagliari e l’assedio di due ore all’arbitro Lo Bello
from Brivido Sportivo
by Sitoperte
di ruben lopes pegna
Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta del secolo scorso le sfide tra Fiorentina e Cagliari spesso erano importanti per la conquista dello scudetto. E le due formazioni lo conquistarono l’una dopo l’altra, prima quella viola, nella stagione 1968/69, poi quella rossoblu nel 1969/70. Queste gare tra viola e rossoblu erano emozionanti e registravano sempre sugli spalti il tutto esaurito. Alla storia, più di tutte le altre, è passata quella della quinta giornata del campionato 1969/70. Al Comunale di Firenze il 12 ottobre 1969, in una domenica quasi estiva, si affrontano le prime due della classe: la Fiorentina campione d’Italia, a punteggio pieno dopo quattro gare (con otto punti, perché allora la vittoria viene premiata con due punti anziché con tre come adesso) e attuale capolista, ed il Cagliari, secondo a quota sette. Lo stadio è pieno come un uovo e i tifosi viola sognano un successo che pro- ietterebbe la Fiorentina verso una fuga solitaria. Il tecnico gigliato Bruno Pesaola schiera la seguente formazione: Superchi; Rogora, Longoni; Esposito, Ferrante, Brizi; Chiarugi, Merlo (Giorgio Mariani dal 69’), Rizzo, De Sisti, Amarildo. Assente il centravanti Mario Maraschi, l’allenatore argentino si affida ad una squadra più prudente senza una punta centrale di ruolo. Assegna così la maglia numero nove al centrocampista Francesco Rizzo. Diversi sono gli ex in campo e in tribuna. Nella Fiorentina ci sono gli ex rossoblu Longoni, arrivato a Firenze a luglio di quello stesso anno, e Rizzo, giunto dodici mesi prima. Anche nelle file del Cagliari ci sono due ex: il portiere Albertosi, ceduto ai rossoblu nell’estate del 1968, ed il centrocampista Greatti, cresciuto nel settore giovanile gigliato. Altri due ex, il terzino Mancin, che ha vinto lo scudetto con la Fiorentina prima di andare in Sardegna in cambio di Longoni, ed il trequartista Brugnera non sono del match. La partita è molto equilibrata sin dall’inizio. Le due squadre si temono e cercano di non scoprirsi troppo. Al ventunesimo del primo tempo accade, però, l’episodio che cambia lo svolgimento dell’incontro. Il terzino sinistro rossoblu Zignoli si invola verso la porta della Fiorentina e in area riceve una piccola spinta da Rizzo. Non sembra un fallo da rigore. Non è di questo avviso, tuttavia, l’arbitro Concetto Lo Bello di Siracusa, che decreta il penalty a favore dei rossoblu. Gigi Riva dal dischetto non perdona Superchi e porta in vantaggio il Cagliari. L’atmosfera si scalda in campo e sugli spalti diventa addirittura rovente. La tensione cresce e degenera nel corso della ripresa, quando i viola producono tutti gli sforzi per arrivare al meritato pareggio. Lo Bello, però, sorvola su un paio di interventi dubbi sugli attaccanti della Fiorentina nell’area rossoblu ed espelle un arrabbiatissimo Amarildo. Poi annulla un gol di Chiarugi, per fuorigioco di posizione di Mariani, nel frattempo subentrato a Merlo. I giocatori protestano, il pubblico inveisce all’indirizzo dell’arbitro. Vacillano le reti che separano il terreno di gioco dagli spalti. Si teme l’invasione, perché i tifo- si cercano di entrare in campo. Per fortuna, però, non ci riescono. La partita finisce con il successo del Cagliari che sorpassa la Fiorentina e va in testa alla classifica. I supporter gigliati, allora, non tornano a casa e assediano gli spogliatoi davanti ai quali c’è un cordone di poliziotti e carabinieri. L’arbitro Lo Bello vi rimarrà per circa due ore e lascerà il Comunale soltanto a bordo di un elicottero. Le conseguenze saranno negative per i viola. Il campo verrà squalificato per una giornata e la formazione di Pesaola affronterà il Torino sul campo neutro di Verona. Il Cagliari di Manlio Scopigno, dal canto suo, prenderà slancio dalla vittoria di Firenze e conquisterà il primo e unico scudetto della sua storia, trascinato da un superlativo Gigi Riva. La Fiorentina, invece, concluderà il campionato al quarto posto alla pari con il Milan e dopo essere arrivata ai quarti di finale di Coppa dei Campioni, dove viene eliminata dal Celtic di Glasgow.
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