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“Fiorentina spettacolo, manca solo un

Il buon inizio di stagione della Fiorentina lascia ben sperare in vista del futuro. La squadra di Montella sta esprimendo un gioco convincente e dopo due anni di delusioni si è insediata stabilmente nelle prime posizioni di classifica. L’Aeroplanino non ha a disposizione il centravanti che toglie le castagne dal fuoco ogni settimana e quindi di volta in volta studia soluzioni offensive diverse che possano portare al gol i vari attaccanti. Per parlare di questo e di tanto altro, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Luis Airton Oliveira, semplicemente Lulù per i tifosi viola, che lo hanno anche soprannominato il Falco. Alla Fiorentina ha giocato tre stagioni (dal 1996 al 1999) ed ha messo a segno ben 27 gol. Il fatto che sia stato una bandiera del Cagliari, prossimo avversario dei viola in campionato, è solo una piacevole coincidenza. Con lui abbiamo parlato di tutto quello che ruota intorno al mondo viola e delle polemiche arbitrali che hanno investito il calcio italiano.

Oliveira, che impressione le ha fatto la Fiorentina di Montella?

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«E’ una squadra che gioca con grinta e aggressività, si vede che vuole vincere tutte le partite. Anche contro la Lazio mancavano due giocatori fondamentali come Pizarro e Roncaglia, eppure la loro assenza non si è notata: questo è un segnale molto importante. Si vede che Montella ha un ottimo collettivo fra le mani e appena è arrivato ha dato subito la sua impronta alla squadra. La Fiorentina è bellissima da vedere, non gioca quasi mai con i lanci lunghi e dialoga sempre con la palla a terra. Questo è un merito dell’allenatore».

E’ d’accordo con chi dice che il reparto più forte della Fiorentina sia il centrocampo?

«Assolutamente si, anche perché adesso è rientrato Aquilani, che secondo me sarà l’arma in più da qui in avanti. E’ molto maturato dopo l’esperienza nel cam- pionato inglese, darà sicuramente ancora più qualità ad una linea mediana fortissima. Non vedo in Italia molte squadre con un centrocampo superiore a quello della Fiorentina».

E poi largo a destra gioca un certo Cuadrado…

«L’ho visto giocare tante volte con il Lecce e quindi non mi ha stupito. E’ veloce e tecnicamente è fortissimo. Uno che gioca in quel ruolo, in cui deve difendere ed attaccare per tutta la partita, deve avere dei polmoni infiniti e lui li ha. Il suo acquisto è sicuramente uno dei più importanti del mercato estivo della Fiorentina. E’ uno che fa la differenza».

Parliamo anche un po’ dell’attacco. E’ Toni l’uomo giusto per giocare al fianco di Jovetic? O Ljajic si adatta meglio? «Dipende dalla partita e da cosa vuole fare Montella. Con Toni cambia tutto il gioco, servono i cross dalle fasce. Senza Toni la Fiorentina non dà punti di riferimento, le

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punte vengono incontro a giocare la palla e creano spazi per gli inserimenti. Per i difensori avversari non è facile giocare senza un punto di riferimento da marcare e certe volte, come contro la Lazio, la squadra di Montella ha fatto un gioco spettacolare proprio senza centravanti d’area di rigore».

C’è anche la questione delle polemiche arbitrali da analizzare. Fiorentina svantaggiata a Verona, la domenica successiva è stata la Lazio a lamentarsi. E negli occhi c’è ancora il gol valido annullato al Catania contro la Juventus… «Io credo che gli errori non siano frutto di malafede. Non è facile arbitrare una partita di calcio perché tutte le squadre vogliono vincere e poi ci sono tanti interessi in ballo. Secondo me non bastano sei arbitri, serve la moviola. Con quella in campo uno è sicuro di prendere le decisioni giuste, anche se magari a qualcuno - come ai media – forse non fa piacere perché altrimenti mancherebbero le discussioni per tutta la settimana. Alcuni errori sono clamorosi, io non posso far altro che dare ragione al presidente del Catania che ha detto che in questo modo la Juventus rimarrà imbattuta per sempre: domenica dopo domenica trova sempre qualche aiuto, purtroppo c’è sempre la squadra bianconera in mezzo alle polemiche. La cosa che dispiace di più è che gli errori favoriscono sempre le a sogna re qualcosa di importante.

Secondo lei un piazza mento europeo per la Fioren tina è possibile?

«La squadra ora non deve guardare la classifica: essere quinti o sesti adesso non si gnifica niente. La Fiorentina deve fare il suo gioco e deve andare avanti così: pensare alla posizione di classifica può far perdere concentrazio ne, i conti si fanno alla fine.

C’è da dire che i tifosi pos sono sognare, fa piacere ve dere la Fiorentina in questa posizione di classifica perché negli ultimi anni abbiamo sof ferto tanto fino alla fine. Per la gente è importante lottare per traguardi importanti. Se poi sarà Europa oppure no staremo a vedere, tutto può succedere».

Capitolo mercato. La Fioren tina è alla ricerca di un at taccante che possa arrivare a gennaio. Secondo lei serve una punta in più a Montella?

«Un centravanti la Fiorentina lo deve prendere, anche per ché nel corso di una stagione possono succedere tante cose, compresi gli infortuni (incro

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