COVER: Photo Gianmaria Veronese - Rider Alessandro Mazzoleni - Spot Foppolo
EDITORIALE Trovarmi a dover scrivere un editoriale mi fa un pò impressione. Solitamente ero abituato a leggere con grande attesa quelli degli altri sui magazine ad inizio stagione mentre si sta in trepidante attesa dei primi fiocchi di neve, degli opening dei park e dei ghiacciai. Trascorrevo sereno il tempo dedicato on line al mio sport preferito a guardare i video dei super proazzi girare nelle località più remote che chiudevano trick impensabili dai nomi troppo difficili da pronunciare e senza un senso logico. Ora lʼultimo periodo (breve per fortuna) è trascorso impaginando questo magazine assieme agli amici/compagni di crew e di merende. Ma perchè tutto questo sbattimento per impaginare e creare un magazine? In primis si tratta di puro piacere e divertimento, la passione verso il freeski cresce talmente tanto che si cerca di trovare uno sfogo artistico (se così si può definire) senza una spiegazione plausibile. Certo, abituati a leggere i super editoriali sullʼallora Free.rider magazine, non aspettatevi considerazioni così profonde come quelle del Diretùr! Skierz Mag è un magazine on line, gratuito ed indipendente gestito da noi ragazzi della WHCrew. Vogliamo che il nostro target sia il mondo “amateur”, fatto da persone normali che vedono il freeski come la loro più grande passione e da qui possono attingere notizie e nozioni interessanti vicine al proprio livello di conoscenze tecniche e teoriche. Siamo solo al primo numero, è un progetto complicato ma se non perdiamo mai di vista il nostro obiettivo siamo certi di ottenere un buon risultato. Eccovi allora il primo numero di Skierzmag! Ah dimenticavo: la cosa più importante è praticare il nostro sport divertendoci....infatti ora sto scrivendo dalla Val Senales dopo una fantastica mattina trascorsa in park con i miei amici! YO! WHCrew.
Skierz Magazine Italian Independent Freeski Mag Ideato e Realizzato da WHCrew www.skierzmag.com www.whcrew.net Hanno Collaborato: Mattia Bericchia Alessandro Mazzoleni Nicholas Garattini Gianmaria Veronese Raffaele Cusini Luca Belotti Gigi Gas Carletti Michele Roscini Vitali Giorgia Bertoncini Alessandro Bianchetti Maurizio Lozzi Matteo Parnigoni Daniele Boffelli Fotografi: Gianmaria Veronese Luca Belotti Sergio Cartolina Carminati Maurizio Spaterna Diego Alessandro Monti
SOMMARIO P. 7: Epic Day - Kicker on River P. 11: Park Review - Nitro Snowpark Senales P.13: Interview - Raffaele Cusini P.17: Crew Check - SDC Ski Dance Crew P.21: Ski Trip - Canada - Whistler BC P. 26: Ski Camp - Loski Camp P.29: Park Tip - Iniziamo a girare P.31: Powder . Idee di un fondamentalista della polvere P.34: Interview - Shaper, Gigi Gas Carletti P.37: Photo: Shooting, fotografare correttamente P.40: Freestyle: Moguls, disciplina olimpica P.42:Clothing: Park Hood selection P.43: Materiali: Sci all’ingrasso! P.47: Musica: Sound Track selection P.48: Park Review: Iron Snowpark Foppolo P.50: Portfolio: Fotografi WHCrew P.55: Sicurezza: Arva, Pala e Sonda.
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PROTAGONISTA OVUNQUE. Nuovo motore da 190CV con cambio automatico, controllo elettronico della trazione, controllo dinamico della stabilit , controllo della frenata in curva, controllo della stabilit in rollio e controllo automatico della velocit in discesa. In un mondo imprevedibile come quello di oggi, bello sapere che almeno la tua auto ha la situazione sotto controllo. Nuova Freelander 2. Scopri tutti i mondi che vuoi.
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PARK POWDER RIDING
NIGHT LIFE AND MORE...
Foto: Cartolina Rider: Ale Mazzoleni Spot: Foppolo
KICKER ON RIVER
Se proprio non abbiamo null’altro da fare...allora giriamo l’interruttore dell’ignoranza su ON
Di Nick Garattini, WHCrew Team Rider.
Kicker on River Fine settimana dal 5 all’8 dicembre 2009. La data, l’inizio: Season 09/10 – Foppolo opening! Dopo un’estate passata tra estenuanti allenamenti fisici e mentali… più che altro mentali… la WHCrew è pronta e aggressiva come non mai! I numi paiono favorevoli… sabato e domenica si sono posati circa 50cm degli agognati fiocchi bianchi e lunedì, approfittando del ponte, è giunto finalmente il momento: affondare i legni nella neve fresca!
Appena messi gli sci si trova subito uno spot ideale per un big-air, uno step down di 30mt tra gli alberi sopra una roccia. La WHCrew sfodera già dal primo salto prestazioni degne dei migliori Pro: cork 7, flatspin 5, misty conditi ovviamente da grab tiratissimi e da atterraggi solamente in afterbang. Questo sì che è un signor inizio, quasi troppo bello per essere vero… Infatti al suono della sveglia ognuno si ritrova nel suo letto… tutti sudati e con improbabili grab sui cuscini... Questo è il segnale! Siamo carichissimi, sono le 7:30, sole, powder, insomma si comincia!
Le rotazioni Già è difficile di suo fare rotazioni normali,se poi proviamo a farle a testa in giù con un torrente sotto non è che aiuta.
Trick Tip Il Bianko come sempre ci regala perle di saggezza. Dopo aver girovagato come uno zingaro per cercare lo spot giusto abbiamo costruito il kicker, ma comprimere la neve con la pala e gli ski non bastava...a lui piacciono gli spruzzi.
Più veloci che per scappare da un incendio Alla partenza del primo seggiolino la seggiovia tutti si presentano puntuali al bar per la non sembra mai abbastanza veloce… l’ansia colazione, spadoni da neve fresca, 2 arva viene interrotta solamente da qualche e 3 pale a testa. La colazione avviene in soffio di vento. Il soffio diventa un silenzio irreale, tutti fissano muti i sempre più deciso. Iniziamo a Ci sono seggiolini… appena dovessero pensare di tirare su il cappuccio. sempre solamente muoversi tutti pronti a Iniziamo anche a pensare al soluzioni scattare come giaguari per peggio: ha tirato troppo vento la alternative accaparrarsi la prima traccia vergine notte! Irriducibili come topi di della stagione. Dai racconti si intuisce laboratorio che mangiano lo stesso il chiaramente come almeno la metà di noi formaggio elettrificato, giunti in cima ci abbia dormito con gli scarponi ai piedi… e lanciamo nella prima parete vergine. Pochi qualcuno anche con i ganci chiusi a fuoco, metri e iniziano scintille tra lamine e neve, giusto per essere sicuri. rotule come fresbee e si capisce che oggi no, niente powder.
A FREDDO...
NICK
MAZZO
IAVA
BELO
Va bene tutto ma io voglio scapottare.
Dopo il primo 360 direi che possiamo provare a corkare.
Bah, io provo Rodeo, da che parte si gira?
Zio Cane, ho già i piedi bagnati a forza di stare nel fiume.
Più delusi di bambini rapinati delle caramelle ci dirigiamo verso valle, è il momento di inventare un piano B, la prima giornata deve essere lo stesso trionfale!
ridente fiumiciattolo sarà il ben vedere non saranno stati nostro spot, con un kicker nemmeno atterraggi ma più confidiamo di arrivare all’altra a c c a r t o c c i a m e n t i , m a sponda sfoderando trick di spessore, se possibile evitando le relative pietre del Cambiati gli sci da powder con fiume. quelli da park ci armiamo di pale e andiamo alla ricerca di F i n a l m e n t e , v i a . luoghi protetti dai dispetti del S p e e d check… vento. Il convento fa al caso naaaaaaaa! Si gira nostro, con somma gioia la subito! Tutti provano powder è… powder! Lì non ci un 360 come inizio della stagione e in crateri più o meno g ra n d i a l l a n d i n g Kick on river Edit on tutti ne escono incolumi. E gasati!!! YouTube. http:// www.youtube.com/
sono impianti, la zona ospita la pista di fondo, non ha pendii lunghi ma offre numerosi cambi di pendenza per jibbing e salti. Non resta che costruire!
Bisogna andare Momenti della oltre… Alcuni costruzione WHCrew friend l’importante è che la sfoderano salti WHCrew ha gasato! notevoli, il Bianko Membri insostituibili gira un cork 7 di stile, ilBelo e il Carto che oltre a sulla scia dell’entusiasmo la rappresentare quattro braccia WHCrew si carica: Mazzo in più per costruire (anzi il sfodera un cork 5 Belo da solo vale 10 braccia), g a g l i a r d i s s i m o ! B i s o g n a hanno realizzato le foto dei dargliene!!! Nick, in preda più nostri trick. Season 09/10 all’ignoranza che ad una reale Foppolo opening Kicker on tranche agonistica, lancia un river!!! backflip tra le ovazioni della folla!
Dopo una breve discussione (per breve si intende comunque più lunga di quella alle Nazioni Unite necessaria a concordare le sanzioni per l’Iran), finalmente ci armiamo Gli atterraggi non saranno di pale e olio di gomito. Un stati forse in afterbang, e a
Nixon, Burton, Analog, Gravis, AK, Nitro, Riden, Ride, K2, Santa Cruz, Salomon, Forum, Bataleon, Full Tilt, Line, Armada, Drake, Northwave, The North Face, Volcom, Special Blend, Foursquare, Bastard,
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fotografia grntilmente concessa da ARMADA · graphic design: bauau.net
Summer Snowpark Review
NITRO SNOWPARK SENALES Intervista a Peter Prantl, uno dei Gentlemens Riders che si occupa della gestione dell’affermato Nitro Snowpark....il park estivo preferito dalla WHCrew! Senales ormai è uno dei park europei più affermati specialmente per l'estivo, quanti anni fa avete iniziato? Abbiamo iniziato 6 anni fa Da chi è partita l'idea? Dopo che lo storico BigA camp non ha più aperto le porte per un paio di anni, l' idea nuova sicuramente è partita da Alex di F-Tech che voleva fare un park estivo nello stesso posto del park invernale in modo che i table crescessero di anno in anno e così si risparmia un sacco di neve.
Il rapporto tra F-tech (shapers) e la società impianti è molto b u o n o, s i a c o n i d i r e t t o r i , lavoratori e soprattutto con i gattisti. In quanti e chi siete a lavorare a tempo pieno al Gentlemens?
Gentlemenrideres è il club nostro dove ci sono circa 150 iscritti e circa 20 membri attivi che si sbattono per eventi, feste, grigliate e summercamp. Nessuno lavora a tempo pieno ed After Park è solo volontariato . Non sono solo bravi con il park, ma anche a Poi la costruzione del park la fa f- valle, durante il pomeriggio sono in grado di tech che ha 3 persone fisse e 4 a preparare aperitivi alla grande con castagne, vin brulè e chili piccante!!! progetto. Che rapporto avete con la Durante il summercamp siamo in società impianti? 3 persone per l’ ufficio e organizzazione, in più 4 shaper
fissi e 2 shaper liberi che aiutano ne parli bene cosi vengono piu in park persone. L’obiettivo principale è questo. Quanto tempo dedicate a shapeare? Il laghetto è una figata, chi è Alle ore 7 salgono gli headshaper il migliore al barbeque? johannes gögele e simon gruber c o n t o m a s o o l o r e n z , p e r Il laghetto ci sta molto a cuore e preparare e aprire il park, facciamo grigliate ,pescate, controllare le strutture, mettere feste, fuochi. le bandiere e accendere la La gente può venire e con la musica. clubcard si può divertire con Alle ore 13 poi iniziamo in 6 ognuno di noi . persone con lo shaping del park I l m i g l i o r e a l b a r b e q u e è ( p e r c a . 3 - 4 o r e ) . 2 g a t t i sicuramente Alex (di Fakie ndr) contemporaneamente rifanno gli atterraggi e richiudono e fresano Avete preferenze musicali per i buchi (ca. 2 ore) il park? No dipende da chi mette il suo iChe obiettivi avete per le pod, dal metallo, all’ elettrico, prossime stagioni? dall’ hiphop al reggae fino al tradizionale folcloristico haha... Facile l' obiettivo rimane lo stesso fare bene il ns. lavoro e provare a fare contenta la gente che viene da vicino e da lontano, sperare che la gente apprezzi e
FISH & CHILL
DJ Otzi e il sound folk locale spaccano
Afternoon Chilling Il Pomeriggio in Senales non ci si annoia mai. I Gentlemens gestiscono uno splendido laghetto vicino ai vari hotel dove si pesca, si partecipa ai famosi BBQ di Alex (Fakie Shop ndr)e ci si può spianare al sole godendosi la musica dei loro dj
Le novitĂ non mancano mai
ITW
RAFFAELE CUSINI Intervista a Raffaele Cusini, Pro Skier di Livingo e grande amico della nostra WHCrew. Ciao Raffa, cosa hai combinato quest'inverno? Buongiorno! Allora, quest'inverno ho iniziato a sciare appena mi sono ripreso dall'infortunio alla spalla, verso inizio dicembre mi sono dedicato al freeride fra Livigno, Santa e Bormio, poi ho partecipato a qualche contest ma con meno frequenza rispetto agli anni passati. Sono quasi completamente soddisfatto dei miei risultati alle gare...dopo di che verso fine gennaio ho filmato un pò con Simon the sailor e ho girato un pò per il park a Livigno e in street ,alternando anche un pò di fresca quando ce n'era! Non ho fatto più grossi spostamenti girando un pò per i park del nord italia, fra i quali
quello di Kronplatz che mi ha divertito molto, fino a metà marzo quando siamo finalmente partiti per il Colorado per le 2 settimane più intense della mia stagione! Al ritorno ho partecipato alla tappa del freestyle series che si teneva a Livigno e ho vinto depilando quella mezza sega del jeff...ahahhah! Poi sono tornato a kronplatz, questa volta per partecipare al Fabbro e Markus invitational.. che dire, ottima organizzazione, kicker incazzato, grigliate e shooting alle ore più impensabili della giornata e tanto divertimento. Grazie Markus e Mathias!(Eder e
Chi è il Raffa: RAffaella cusini, sondalo 8/7/88, livigno residenza. limono bene e duro abbastanza...sponzor: Armada,Dalbello,Level,Smith, GIPYES.
Fabbro ndr) Il fine stagione l'ho passato a casa mia, il park di Livigno con i locals e i gipyes a cercare di sfruttare al massimo il park che era in condizioni spettacolari! Purtroppo dovevo andare in Norway con mitchsnowcamp ma 2 giorni prima della partenza ha eruttato il famoso vulcano, hfjfhkilfksgfallenofkg, e ho dovuto rinunciare.... l'ultima settimana di park è stata veramente bella, con ognuno che sparava le ultime cartucce e skiers e snowboarder che provavano un pò di spessate sulla neve slashy del mottolino park! Come gran finale, noi gipyes abbiamo organizzato uno shooting più grigliata al park...era il 15 maggio ormai e grazie all'impegno di tutti noi e della Mottolino abbiamo passato una domenica stupenda, pensa che il piano cottura era scavato allìinterno del kicker..... ora ho ricominciato a lavorare seriamente e mi sono preso una pausa almeno fino alla riapertura di Senales! Cosa ne dici dei park in America? Eh! Cazzo in america sono avanti, molto avanti, fra i kicker che sparano alto ma che ti danno una sicurezza mai provata, le mille strutture fra rail, box,bonk,wall ecc.... tutte sempre perfettamente shapate e ben posizionate,pensa che a Breck in una run potevi fare una cosa come 6 kicker medi e 14 rail di fila in una run......gli shaper che girano per il park e nell'arco della giornata rishapano le strutture anche 2-3 volte... bisogna tornarci in quel posto, è veramente da tornarci! Ah l'unica cosa negativa sono le seggiovie che sono dei cessi, ma forse è meglio cosi almeno hai piu tempo per riprenderti da una run del genere....
Va bhe scio e provo le cose che mi sento, quando sono stanco smetto e quando c'è fresca abbandono il park e vado a fare sgumme...per il resto un pò di stretching mattutino non fa mai male e un massaggio ogni tanto mi fa bene!
Dacci la tua visione sul panorama Freeski in Italia.: Bene, la gente nuova che si vede in giro è motivata, i vecchietti spaccano sempre, il livello cresce a vista d'occhio e i park si moltiplicano...
Il tuo primo double cork, nonostante qualche problema nessuno ancora riesce a fare a caricarlo su youtube lo hai dello sci la propria professione chiuso, racconta un pò. ma queste sono scelte delle aziende e di chi c'è dietro quindi Eh, era fine stagione, ero in park non ci posso fare niente .... con l'idolo delle minorenni a.k.a. tribols ed era un paio di giorni Programma per la stagione che me lo sentivo in testa nuova? avendolo provato un po di volte sul big-air bag anche se non Non so e non ci ho ancora avendo abbastanza airtime sul pensato, ogni anno dico che tappeto non l'ho mai atterrato. vorrei filmare di piu, fare piu Però il movimento lo avevo in foto, piu kicker in fresca ecc..... testa e così non ci ha messo L'unica cosa che so è che voglio molto nikolas per motivarmi e passare un po piu tempo con il gasarmi a provarlo jefferino visto che quest'inverno Così parto per il primo tentativo, ci ho sciato assieme solo 10 mi guardo tutta la rotazione, g i o r n i p e r c h è o r m a i è u n primo cork5,giu ancora la testa freerider ed era sempre in giro! in sw cork 5 ed ero veramnete convinto di atterrarlo preciso, Triplo Cork di Bobby Brown, l invece ho perso uno sci in freeski non si avvicina troppo a t t e r a g g i o m a o r m a i e r o agli Aerials??? sbloccato...seggiovia, torno su e al secondo tentativo lo atterro, Eh?stai male? non l'ho ancora non in afterbang, ma abbiate visto, che dire , bravo, spesso mi pazienza... la cosa che mi fa sa.... cmq si mi sembra un po ridere e che poi sono risalito per un aerials-newschool, poi sicuro un terzo tentativo, e da buon l'ha fatto pure stiloso... .! tamarro che sono ho provato a Però se qualcuno ci riesce allora tweakkarlo esageratamente, ti subito che per competizione tutti farò vedere la ripresa perchè mi gli altri ci provano, è cosi che fa scassare dal ridere....! va..... La stagione scorsa hai fatto buoni risultati?
A quelle poche gare cui ho partecipato mi sono sempre divertito, tranne a bardonecchia, ma nevicava e allora va bhe... Però gia l'essermi divertito è un buon risultato, poi se riesci a intascare due soldi direi che il risultato è più che buono! Consiglio di non partecipare alle gare quando fra gli iscritti c'è Markus (Eder ndr) perchè farà di Come ti alleni durante la tutto per portarsi via tutti i premi stagione? in palio ahahahahahahhaha
I CE K S AN W D RE C Il panorama freeski italiano, così come in tanti altri ambiti, è sicuramente agli albori, per lo meno se confrontato con altri Paesi europei, per non parlare degli USA. Tr a l a s c i a n d o i p e r c h é e percome di questo fenomeno (a mio avviso parte di una cultura ed una tradizione prettamente nostrani), è anche vero che, volenti o nolenti, qualcosa si muove!
“Ecco forse, in ultima analisi, una Crew è come un centro di recupero: un tot di personaggi dal dubbio equilibrio mentale, che condividono le loro esperienze e ne progettano sempre di nuove, nella continua ricerca della felicità. Sa molto di Zen, tutto sommato”
abbia spinto a ricominciato a sciare (ebbene si, faccio outing, ero uno snowbobber, in a galaxy far far away.. ;), credo non sia stato tanto per l’effetto “moda” del freeski, quanto piuttosto per due fattori essenziali: il progresso tecnico e tecnologico dello sci in sé, che mi ha incuriosito nuovamente (dopotutto, nei primi anni ’90 mollavo l’attrezzo in favore della tavola perché il primo era un paio di trampoli da 2.20 mt dritti come pali della luce), ma soprattutto lo spirito che ho percepito nel mondo freeski stesso, uno spirito che mi ha riportato indietro di anni (letteralmente, direbbe qualcuno).
Su più fronti si possono vedere i primi segnali “tangibili” e quindi contest, shooting, magazines, webzine (a cominciare da questa che state leggendo), eventi ed, in generale, sforzi a tutti i livelli per promuovere quella passione che ci tiene svegli e Appena rimessi gli sci, il mio pimpanti per metà dell’anno primo obiettivo è stato quello (se non di più, per molti). di conoscere più gente possibile con le mie stesse Da questo punto di vista, se v e d u t e , l a m i a s t e s s a dovessi ripensare a cosa mi p a s s i o n e e d e s i d e r i o d i
Matteo Parnigoni Skierz Crew Check,la nascita di una Crew www.sdcrew.eu
miglioramento. Da questo punto credo di esser stato tutto sommato fortunato, perché mossi i primi passi ho trovato subito sul mio cammino “virtuale” il forum di SkiForum, luogo di perdizione per logorroici feticisti del fiocco di neve, ed utile per trovare quindi altri deliranti adepti alla causa: mentre, sulle piste, una serie di eventi fortuiti mi hanno fatto conoscere il noto “trio” FettePablo-Eyda, trovandomi lanciato in uno dei loro Camp di freestyle. Complice il Camp quindi, mi sono trovato a stringere amicizie che durano tutt’oggi con loschi figuri della mia stessa risma, figuri con i quali ad un certo punto, in modo del tutto naturale, ci si è ritrovati a creare un gruppo compatto, una “crew” appunto.
ora, non credo fu “pensato a tavolino”. Arrivò e basta. Il passaggio “logico” (se mai ci fu logica) partiva dal presupposto della “shin bang” ovvero il dolore alle tibie che arriva quando scii un botto (o hai cannato taglia degli scarponi, come spesso ahimè accade), laddove scoprimmo che alc uni e r r o n e a m e n t e parlano di “ski bang”, e dato che quando ce l’hai saltelli a destra e a manca, “Ski Dance” fu un passo quantomeno necessario. A questo aggiungo uno spirito decisamente goliardico del gruppo, unito a quel senso del mai prendersi sul serio, ed ecco quindi il pupazzetto SkiDance, colori sgargianti, sorriso stampato, ed un paio di sci ai piedi.
Perché un gruppo? Me lo son spesso chiesto, e credo non sia solo un’esigenza di Il nome, all’epoca, fu tutto un aggregazione e condivisione: programma: a ben pensarci se penso alle persone che
SKI DANCE CREW Come nasce una crew, come si forma il gruppo, perchè ci si gasa e ci si pompa tutti assieme. Momenti di euforia e picchi di ingoranza collettiva.
man mano “reclutiamo” lungo il nostro percorso, mi accorgo che mediamente all’interno della SDC queste poi “crescono”. Nessuna velleità filosofica, ma solo una semplice constatazione: se sono da solo a girare, 9 su 10 dopo un paio di cartelle in park o nei boschi, mi demoralizzo e non progredisco, anche perché non ho altri riferimenti! Mentre se giro con un gruppo affiatato, competitivo a volte, chiaramente sono più motivato e non mi sento un folle semplicemente perché amo fare certe cose: o meglio, mi sento sempre un folle, ma almeno non sono da solo! Ecco forse, in ultima analisi, una Crew è come un centro di recupero: un tot di personaggi dal dubbio equilibrio mentale, che condividono le loro esperienze e ne progettano sempre di nuove, nella continua ricerca della felicità. Sa molto di Zen, tutto sommato. Oggi mi accorgo che faccio sempre più fatica ad “incasellare”, a classificare il gruppo di persone che mi circondano e motivano ogni uscita, perché la fortuna della SDC è quella di incamerare le più disparate creature del globo terraqueo: dal “criceto parkettaro”, al “jibber”, al freerider incallito, allo skialper, al telemarker per giunta (peraltro mia nuova “mania”, come non bastasse tutto il resto).
probabilmente risponderei che se 40 giorni (almeno) all’anno di sci ti sembrano la norma, se quando nevica grosso come uova sei il primo a svegliarti, e se mediamente non conosci il nome della pista che stai percorrendo, ma hai memorizzato ogni grumo di Some jibbing neve ed albero intorno, direi che allora rientri raggiungere l’agognata comunque a pieni voti meta con metrate di neve, nella ciurmaglia della SDC! oppure uno che in park pensa Altra cosa buffa è che non più a saltare e cartellare che esiste peraltro una “sede” all’abbinamento casco/sci, SDC, nel senso che il gruppo a l l o r a P r a l i d i v e n t a spazia dal Nord Ovest alle magicamente un paradiso del D o l o m i t i , a n c h e s e freeride e, spero entro breve, chiaramente il grosso della anche del freestyle. crew gira sempre in zona Via Lattea o Val d’Aosta. Negli ultimi tempi però, complici un paio di new entry del gruppo (gli untori del telemark, appunto, siano essi maledetti in eterno in un luogo dove nevica tutti i giorni), pare che in qualche modo la SDC si stia “stabilizzando” (e perché no, stabilendo) in quel di Prali, val Germanasca.
Prali è il classico posto un po’ imboscato, con impianti m o d e r n i m a “ s p a r u t i ”, assolutamente anacronistico se il vostro metro di giudizio sono i km di piste, le telemix, la velocità m/secondo della risalita, ed in genere tutte quelle menate da “sciatore da tastiera” che va tanto di moda Di base, quello che ci unisce in alcuni ambienti. quindi è la semplice passione per la neve, nelle sue diverse Se invece sei uno “skibum” forme: se mi chiedessero coi contro… , uno di quelli che quali “requisiti” servono per trovano all’una di notte su entrare nella S D C , qualche passo mentre cerca di
Programma per l’inverno della Crew, sarà infatti quello di c o a d i u va r e l e a t t i v i t à d i gestione del Park di Prali (n.d.r. il primo snowpark gestito da skier? ;), ed allo stesso tempo promuovere l’immagine del Resort rispetto a tutte le risorse invernali che può offrire: temo quindi ci sbizzarriremo in contest, shooting, eventi vari, cercando di trovare, forse per la prima volta, una nostra Dimensione. E sperando che, in questo processo, anche Prali trovi il suo giusto ritorno. Insomma, sarà un inverno decisamente interessante per noi, e temo sentirete parlare del nostro “laboratorio” molto spesso su queste pagine! ;) Matteo PRAY4SNOW.
TO R D E A L T O S R I H !! W !! C B
WHCrew trip in British Columbia, una vera vacanza “park & powder” .
Road to BC Autunno 2008 preludio di uno dei più nevosi inverni degli ultimi anni sulla nostre alpi; la WHC decide di prenotare con largo anticipo la trasferta powderosa… Canada, fine febbraio, cosi si va sul sicuro: tantissima polvere 00 (no… per quella andate in Colombia); itinerari spettacolari e afterski incazzatissimi. L’inverno trascorre veloce, la tanta neve quasi ci fa dimenticare l’imminente viaggio, se non fosse che da inizio febbraio un occhio al meteo oltreoceano lo si incomincia a dare, non ha mai
fatto cosi caldo ne ci son mai state cosi poche precipitazioni negli ultimi 20 anni in Canada; il pessimismo cresce, si pensa addirittura di annullare il viaggio. Dopo giorni di carte meteo negative ecco vedo finalmente uno spiraglio di luce, prendo subito il telefono : “Mazzo, Cazzo ce ne frega partiamo, vedrai che ne butta…”. A due giorni dalla partenza di neve ancora zero, tutta sparata e i primi scettici continuavano a farmi sentire in colpa…ma ormai tutti i siti meteo confermavano l’arrivo della dama bianca, mi sentivo tranquillo. Ritrovo in aeroporto, zona carichi ingombranti e subito la
Il Canada Un mito per molti, una della nazioni più sognate dai cacciatori di polvere e dagli amanti del park. La zona della British Columbia non delude mai le aspettative degli skiers più accaniti.
domanda dell’addetto bagagli: “ma dove andate con quei robi li cosi larghi???” Il viaggio in aereo schizza via tra filmati freeski e progetti per i giorni futuri… Finalmente arrivati al “Campo base”: Whistler Mountain, hotel 4 stelle con piscina scoperta riscaldata (un po’ da fighetti, ma nessuno vi ha mai detto che avremmo dormito in tenda!!!). Intanto qualche timido fiocco di neve comincia a cadere, la p r i m a g i o r n a t a t ra s c o r r e tranquilla per ambientarsi (il comprensorio è veramente immenso, i due park lo sono ancora di più) e pianificare gli itinerari per i giorni seguenti; qualcuno timidamente prova a girare in park e veniamo accolti subito con una selva di insulti: “fuck, go away.etc…”; li non si posereggia!!! Tutti dal bambino al vecchio sciano il park da cima a fondo, senza soste, uno attaccato al culo dell’altro e se cadi son cazzi tuoi…diventi una struttura da Boncare!!! E’ dura abituarsi, ma qui il 50% degli impiantisti è donna ed è anche figa, per cui prendere la seggiovia è un piacere; poi se si chiamano anche Alice e son bionde con gli occhi azzurri (vero Fox!!!). La mattina dopo il risveglio è stato brusco ma spettacolare(non fosse per il russare del compagno di stanza): Bummmm!!!! Buummm!!!, che cazzo sparano a fare, pensavo nel dormiveglia; non appena ho connesso che era la dinamite perché aveva nevicato avevo gia gli indossato gli scarponi… Agli impianti, ci ritroviamo con i nostri stecchini (JJ, Zealot, Hell Bent) al confronto con i local, qui tutti anche i bimbi sciano in fresca e tutti sono attrezzati per farlo!!!
Tempo un’ora e tutti i pendi raggiungibili con gli impianti sono tritati, finiti e lo sono anche le nostre gambe (vista la lunghezza dei pendii); ci si dedica allora alla ricerca di qualche spot, il nostro buon Nick amante dei cliff inizia a darsi da fare… nei giorni seguenti darà del suo meglio e lascerà il segno…sulla neve e forse sulla miglior giornata della vacanza: 60 cm di ‘00’ la notte, sole stupendo e 0 vento; Tutti carichi, sciamo le linee in basso mentre gli ski patrol fanno fuori un arsenale per bonificare le piste più alte. E’ il momento il totem (cartello luminoso che riassume lo stato di tutti gli impianti) segnala la prossima apertura della seggiovia che arriva sul picco più alto; non facciamo in tempo ad arrivare alla partenza della seggiovia che davanti a noi ci son già un centinaio di persone che scalpitano per prendere il primo seggiolino. I proazzi di turno, niente meno che Dana Flahr e Ian Macintosh ovviamente son già in cima, due di loro tra gli incitamenti della folla in coda, si lanciano su una linea impossibile e superano con tutta la semplicità del mondo i due cliff di trenta metri che li separano dalla folla ormai in estasi; chiaramente il nostro nick dichiara con quella neve li lo so fare anch’io… morale… giornata finita, 10 punti, un labbro sfondato e 800$ dollari donati al pronto soccorso (fortunatamente l’avevamo fatto desistere e saltare da un cliff molto più basso). E’ inutile che stia a descrivervi tutte le giornate, sappiate solo che son sembrate tutte troppo corte, che quasi tutte le sere la dama bianca tornava a trovarci e che
abbiamo sciato quasi sempre linee diverse. Con gli impianti e pochi minuti a piedi si raggiungono un’infinità di fuoripista, noi in dieci giorni non abbiamo mai avuto l’esigenza di utilizzare l’elicottero ne di cambiare località; per la serata ci sono un’infinità di ristoranti, fast food e locali; non vi venga in mente di sfidare le locali perché filtrano come spugne… Dopo 10 giorni di sci a quei ritmi siamo tornati distrutti e dopo la solita figura di merda in aereo, siamo crollati e ci siamo svegliati che eravamo già arrivati…
Piccoli Inconvenienti I Cliff nascondono delle sorprese...a volte!
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fotografia grntilmente concessa da ARMADA · graphic design: bauau.net
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LOSKI CAMP
Freestyle e Freeride Camp tenuti dal Bianko alias Alessandro Bianchetti, freestyler e maestro di sci.
Ciao Bianko, presentati e Dicci chi sei. Ciao mi chiamo alessandro Bianchetti per tutti il Bianko ,sono un ex atleta Che ha seguito tutte le Varie forme di sci Dall’agonismo nel quale ho Perseguito ottimi risultati Al freestyle passando dallo Skicross dove sono stato Campione italiano assoluto. Adesso organizzio camp di Sci freestyle nei quali insegno quello che ho imparato in 10 anni di praticantato, cioè soprattutto l’utilizzo degli impianti sciistici in maniera differente e divertente, oltre che a fare lezione in Snow park.
Quando hai abbandonato i Contest hai subito deciso di Insegnare? Già quando facevo i Contest insegnavo ma solo Dal 2006 faccio loski-camp Cioè insegno ski frestyle, Anche se gia nelle lezioni Normali da maestro di sci classico ci mettevo del mio facendo andare all’indietro i bambini e facendogli fare Dei piccoli saltini. Tutto fa bene quando Bisogna imparare a sciare e Cambiando gli equilibri Sugli sci spostandosi tutti In avanti o tutti in dietro o Saltando e andando All’indietro fa si che i bimbi Imparino ad utilizzare gli Sci in maniera migliore.
Alessandro Bianchetti Alias “il Bianko” Maestro di Sci ed ideatore del Loski Camp, lezioni di sci Freeride e Freestyle a Foppolo e durante il periodo estivo sui ghiacciai di Les2Alpes e Val Senales.
Come è nato loski camp? Loski-camp è nato a pasqua Del 2006 durante una cena Con i miei amici aiace Bazzana e adele frola, dopo Una giornata di lezione a Courmayeur pensando a Cosa fare per l’estate e Pensando che si sarebbe Potuto lavorare bene Insegnando quello che a Noi piaceva cioè lo sci Freestyle. L’estate poi è stata un buon Inizio sono stato a tignes Con i ragazzi di revert che Mi hanno dato appoggio per La logistica. Il freeski è in continua Crescita, come è andata la Stagione?
Be a foppolo abbiamo l’iron Snowpark una bella realtà Dopo anni di super Sbattimenti da parte di Tutti anche se quest’anno Con il fatto che nevicava Sempre dal mercoledì al Sabato il park nei week end Non è mai stato perfetto ma Io che in settimana ci sono Stato un po’ di volte mi Sono parecchio divertito. Poi ovvio i park più belli per Girare in italia sono Livigno mottolino park ,val Senals dove organizzo i Camp estivi , obereggen Dove mi sono parecchio Divertito. Poi cmq ce ne sono parecchi Di snow park divertenti
Ormai io salto pochissimo Perché gli impegni come Maestro mi prendono tutti i Week end della stagione Invernale ma non mi Lamento . Faccio molto freeride Grazie anche alle Abbondanti nevicate degli Ultimi due anni ,abbiamo Fatto con gli amici di Sempre cose che non si Riuscivano a fare dagli Anni 80 per mancanza di Neve, poi con la whcrew ho Potuto girare tanto a Natale grazie al fatto che Sono tutti bravi tipi svegli E mentre li allenavo mi Divertivo anche io.
L’importante nella Costruzione di uno snow Park è di cercare di fare Tutte le strutture facili Mettendole a distanza Giusta tra di loro e Piazzando sfruttando bene I terreni che si ha a Disposizione.
Con chi lavori Principalmente?
Che programmi hai per la Prossima stagione?
Da quest’anno ho fatto una Scelta lavorativa, cioè non Ho mai fatto lezione Classica di sci ma ho solo Organizzato camp di sci Freestyle con ragazzini e Ragazzi di foppolo dove ho La casa in montagna e dove Ho tutti gli amici.
Per la prossima stagione Spero di lavorare ancora Con i ragazzi che ho avuto Quest’inverno tutti i miei Ragazzini dei vari camp che Ho fatto e continuare la Collaborazione con gli Amici della whcrew in più Vorrei poter girare un po’ a Fine stagione ancora nei Vari park grossi come Livigno val senales ecc ecc.
Quali sono i park che Preferisci per girare e per Allenare?
www.loski-camp.it
Che ci dici del livello Mondiale del freeski?Molti Sostengono che ci si avvicina Troppo agli aerials. Il livello mondiale è ormai Altissimo ,e giustamente il Fatto che venga paragonato Agli arials non è sbagliato, Perché come negli arials per Fare certe manovre bisogna Per forza allenarsi Specificatamente, cioè se All’inizio del freeski L’essere portato a fare Certe cose faceva si che Quella persona fosse il Migliore ormai non basta Essere portati ma serve Essere allenati come dei Veri atleti. Non si arriverà mai alla Classificazione dei vari Trik perché è un mondo Molto più easy quando si Arriverà a quello non si Potrà più chiamare freestyle Perché verrebbe meno il Significato della parola Stessa.
PARK: INIZIAMO A GIRARE Qualche consiglio utile per non farsi sorprendere dalla strutture di un park e partire in sicurezza. Di Alessandro Mazzoleni, WHCrew Team rider.
In questa rubrica cercheremo di dare alcune indicazioni su come comportarsi all’ingresso di un park. Prima di iniziare a girare è necessario fare un buon riscaldamento in pista facendo un pò di curvoni ampi e successivamente un pò più “stretti” in modo da far lavorare bene tutte le fasce muscolari, tendini e legamenti. Ovviamente in modo blando e senza sforzare. Fate una buona sessione di stretching cercando di coinvolgere tutto il corpo: collo, colonna vertebrale, spalle, bacino, quadricipiti, ginocchia, polsi. Nei giri di riscaldamento potete tranquillamente dare un occhio alle strutture, ai landing, ai kicker, agli attacchi dei box e rail onde evitare di incappare in spiacevoli sorprese durante la prima run e per avere una panoramica completa di dove andrete a girare. Quindi decidete su che linea cominciare (S,M,L o XL se vi sentite subito dei proazzi!)
All’ingresso di tutti i park in Italia trovate il regolamento ed i cartelli che ne indicano apertura e chiusura. Se trovate chiuso evitate di entrare,perchè gli shaper sicuramente vi tireranno addosso pale e badili...inoltre incastrarsi nel verricello del gatto può essere poco piacevole
Il regolamento Nei park italiani ci sono delle regole da seguire. Alcune di queste sono: il casco obbligatorio, non sostare mai sui landing dove non vi possono vedere, chiamare NEXT prima di droppare per non scontrarvi e partire in due.
Ovviamente sta a voi ed alle vostre condizioni fisiche scegliere da dove partire. Durante l’estate i park al mattino possono essere ghiacciati e gli atterraggi duri...preferibile partire con un pò di leggero jibbing e qualche box o rail. Diversamente è consigliabile cominciare le proprie run sulle linee di kicker. Speed check diritti per prendere confidenza con l’air time e la velocità per evitare di “inflattare”. Fatto questo potete tranquillamente iniziare i vostri “trick” e provarne di nuovi! Casco obbligatorio sempre!!!!!!
IN BREVE
RISCALDAMENTO
STRETCHING
RUN
JIBBING
QUALCHE CONSIGLIO
Qualche giro in pista per scaldarsi e dare un occhio alle strutture
Tiriamo e allunghiamo per bene tutti i muscoli del corpo dall’alto verso il basso
partiamo con degli speed check sulle strutture scegliendo la linea di dimensione giusta
Un pò di jibbing nel finale di giornata e ancora stretching per recuperare un pò
Photo: Miki Roscini Skier: Diego Spot : Tonale
Idee di un fondamentalista della Polvere
TESTO DI MAURI POLVO LA BANDA DEL POLVOVAN
Quando arrivano notizie di ingenti quantità di ORO bianco in polvere di qualità purissima ovunque se ne certifichi la presenza, la telefonia mobile inizia a fare guadagni per il susseguirsi di messaggi e telefonate da ognidove. Collegamenti con tutti i mezzi conosciuti e non, informatici, telematici e telepatici, addirittura si vocifera che qualcuno sia in contatto con degli alieni e la NASA per avere maggiori informazioni riservatissime. Si cerca dove sia stata rilevata la presenza di molta roba, poichè impossibile
risulta fermare l’impeto della banda in azione e ovviamente razziare le località che vengono prese d’assalto sperando di aver fatto la scelta migliore di abbondanza e qualità. I componenti della gang chiamano basisti, guru e santoni, poi quasi tutti a volto scoperto nel giro di poco appaiono e svaniscono lasciando indubbie ed evidenti tracce del loro passaggio. Il loro covo, da anni è segretissimo solo a loro stessi, ovviamente il passaparola ha fatto proliferare la presenza di nuovi componenti e riunire vari clan, quando tutti sono uniti combattono per il
Photo: Alessandro Monti Skier: Mauri Polvo
medesimo ideale in nome dell’ANARCHIA POLVEROSA. Durante le razzie l’unica etica presente è quella dell’Omertà assoluta, non c’ero, non vedo, non sento e non parlo. Gli ululati si susseguono, nel bosco per capire e spartirsi la propria parte di bottino, in campo aperto solo alla fine del saccheggio ci si domanda se sia stato un atto fratricida conquistarsi la fetta più spessa a volte a spallate o sorpassi pericolosi. Oramai ci si conosce bene e si sa chi è pericoloso da sorpassare a destra o sinistra e chi invece intercede da dietro e cerca di infilarsi senza destare sospetti, ma l’oro bianco essendo spesso anche molto pericoloso a volte viene razziato con rispetto e senza accalcarsi; per non finire tutti con le mani nel sacco e in certi casi la banda osserva boffante come un branco di lupi in vicinanza della preda. In media c’è sempre chi conosce bene la zona e nei momenti di pericolo il passo si fa lento e si osserva banchettare l’uno agli altri. La conclusione è sempre un reciproco incitamento e istigazione a commettere tali reati. I mass-media cercano di mettere alle strette la formazione di queste bande di criminali, addirittura per taluni esiste un grado 6 di p e r i c o l o va l a n g h e , u n 3 diventa 5, ma se c’è 1 o 2 la gang depone le armi di grosso calibro e ognuno disperde le proprie tracce nelle loro valli d’appartenenza in cerca di miseri ed esili filoni decentemente saccheggiabili. Ovviamente l’iter si ripete tutte le volte che qualcuno della gang trova notizie valide e per gli altri che ci osservano al passaggio siamo sempre
più banditi da combattere e sopprimere. Per noi altri il FREERIDE is not a CRIME e spesso ricoperti di insulti e altro non molleremo facilmente la scena, i nostri e i vostri posti. Quando si torna alla normalità delle piste o della vita quotidiana oramai le domande più frequenti sono in stile: Sei uno di quelli che staccano le valanghe? Siete dei delinquenti, è pericoloso e cose simili. In un bosco millenario con pendenza irrisoria, uscendo dal bosco una signora dalla finestra ci intima di fermarci fino all’arrivo dei carabinieri, diceva che se staccavamo una valanga gli avremmo raso al suolo la casa…..manco fossimo talebani dotati di RPG. Nella gang ognuno si para il culo e lo para agli altri e in presenza delle forze dell’ordine è sempre meglio dileguarsi per non avere discussioni e problemi inutili. Stacco una valanga e lo so che sono in pericolo, ora per noi delinquenti pare non esistere altro che i roghi dell’inferno e maledizioni. Abbiamo già goduto abbastanza rischiando la nostra pellaccia, allora vada per l’inferno. Il paradiso futuro lo lascio a chi ci lascerà tracciare in pace questo ben di Dio dove ci pare e piace. SUERTE BESOS Y POLVOVAN
SH IT AP E W R GI GI GA S “Non basta “far andare” pala e rastrello per avere un park all’altezza dei rider” Ciao Gas, in breve dicci chi sei....(in breve Il GAVER un superprogetto !!!!! purtroppo perchè hai troppi titoli) congelato causa la strada non transitabile per pericolo valanghe per troppi fine settimana, ma Un tipo che ama lo sport e di conseguenza questo che ha riscontrato un bel riconoscimento da tutte mi ha portato a specializzarmi in alcune discipline le persone che sono venute a trovarci. come lo snowboard – sci – e kitesurfing. IronPark a Foppolo, un park in crescita, che programmi hai per il prossimo anno?
Da due stagioni a questa parte sei passato da un posto all'altro creando belle cose, Foppolo un altro bel progetto che da quest ‘anno raccontaci un pò. ha preso forma e nel futuro potrà solo che migliorare, adattando le strutture in base alle Si effettivamente due belle cose visto l’impegno e richieste dei ragazzi che girano e preparando il lo sbattimento che cè a progettare questo tipo di park per gare di un certo spessore quando ci sarà cose. la richiesta o l’organizzazione da parte dello staff.
Durante l'estate che fai?
Siamo ancora lontani dai loro, anche se devo dire che m o d e l l i U S A o c i s t i a m o d’inverno se un park è attivo di Ma in estate organizzo corsi di avvicinando? tempo libero ce né gran poco, KITESURFING ( presso la GAS SCHOLL F1)sul lago di COMO / Diciamo che la voglia di fare cè LECCO e i n To s c a n a a ma ancora distante da certi Castiglione della Pescaia, oltre al standard che ci sono la. visto le ultime due annate con un mio solito lavoro di speaker per sacco di precipitazioni. un sacco di venti estivi sulle Come gestisci il tempo e il Poi cercando di coinvolgerli nel spiagge o in tv o dove mi lavoro degli shaper? Molti progetto facendoli partecipare chiamano e da quest’ anno credono che basti aver voglia attivamente nelle diverse cose seguo il campionato nazionale di d i f a r " a n d a r e " p a l a e che ci sono da sbrigare. kite. rastrello ma c'è un lavoro ben Ma il problema secondo me più più grande dietro. grosso è trovare la gente giusta, Come vedi lo scenario degli con la passione che ci vuole per snowpark in italia? Il lavoro se ci penso è veramente fare questo mestiere, soffrendo tanto, ma è anche vero che se ti quando cè da soffrire e godendo In crescita sicuramente. piace quello che fai il tempo ti quando cè da godere del lavoro vola. svolto. Ma sai il tempo libero se lo gestiscono come hanno voglia
Iron Snowpark Foppolo
I T
O O
H S
SHOOTING
Benvenuti al primo appuntamento con la rubrica tecnica fotografica! In fin dei conti a chi non fa piacere essere fotografato in una mega splash turn in freeride o in una super sequenza su un big air?!? Però senza un fotografo preparato spesso i risultati potrebbero essere deludenti...
Gianmaria Veronese WHCrew Team Rider ed uno dei fotografi della Crew. Studente di Ing Aerospaziale al Politecnico di Milano. Una grande passione per la montagna, il freeski e la moto da trial.
G N
Prima di iniziare vi consiglio caldamente di andare sul mio s i t o www.gianmariaveronese.com e leggere bene i tutorial inerenti alla composizione della scena e alla regolazione dell'esposizione. Questo non perchè voglia farmi pubblicità, ma perchè possiate meglio capire quanto scriverò da qui in poi. Essendo una rubrica tecnica, si danno come assodate le basi della fotografia.. Se dovessi
Come Dove e Quando scattare!
partire dall'ABC una rivista intera non sarebbe abbastanza! Bene, cominciamo... Caso più frequente: E' inverno, ha appena nevicato 1m di polvere! Yo! Tutti fuori a godersela! Il giorno dopo, con tutti i fuoripista segnati, che si fa? Ovviamente si decide di andare a jibbare in fresca! Avendo un minimo di tempo a disposizione per organizzarci vediamo come farlo al meglio... Location: decidiamo con i rider una location che ci favorisca nelle condizioni di luce. Verso pomeriggio, quando il sole si abbassa ed è alle nostre spalle è la condizione migliore. La luce è diffusa, calda e crea ombre lunghe che danno senso di profondità alla scena.
Obbiettivo: Generalmente si preferiscono i grandangoli per la loro "spettacolarità", ma sperimentiamo anche con i teleobbiettivi che producono una compressione dei piani e fanno sembrare il soggetto molto più vicino allo sfondo.
se esponiamo mettendo l'esposimetro a 0EV come facciamo normalmente otterremo colori spenti e la neve molto grigia. Questo perchè il bianco della neve viene compensato e portato a un valore di luminosità più basso. Soluzione: sovraesponiamo di circa 1 stop! Impostazioni on-camera: In ogni caso qualche prova Questo è il punto dolente... prima dello scatto non farà U s i a m o l a t e s t a e n o n male ;) facciamoci prendere dall'ansia... White balance: Lasciamolo pure automatico. Qualità d'immagine: Se scattate in RAW potrete D i m e n t i c h i a m o i l j p e g ! sceglierlo con calma mentre Scattiamo in RAW e senza bevete la cioccolata al bar dopo compressione. la sessione. ISO: generalmente sulla neve non c'è mai poca luce, settiamo sempre gli ISO nominali del nostro corpo (generalmente 100/200). Questo ci garantirà il massimo risultato in termini di qualità d'immagine. Te m p o d i e s p o s i z i o n e : Essendo riprese dinamiche è bene non scendere mai sotto 1/500". Meglio comunque tempi più veloci possibile. Diaframma: Compatibilmente con i tempi di esposizione chiudiamolo abbastanza da avere una buona porzione di scena messa a fuoco, ma non troppo da far allungare i tempi. In genere con i grandangoli non si hanno mai problemi di profondità di campo, ma è bene sempre tener presente quello che stiamo facendo. Esposizione, nota bene: Attenzione che gli esposimetri tendono a uniformare l'esposizione sulla scena! Questo si traduce nel fatto che
Ora commentiamo insieme un mio scatto... In questa scena vediamo il Mazzo impegnato con un Hand-drag su un pillow gigante! I dati sono: ISO200, f/11, 1/640" a 20mm Come potete vedere ho optato per un diaframma piuttosto alto, senza però perdere di vista i tempi che sono rimasti sotto 1/500" di riferimento. La luce arrivava dalle mie spalle a sinistra, questo ha fatto sì che la mia ombra non entrasse nella scena e ha aiutato a far risaltare i dettagli della neve. Se la vostra macchina lo permette, scattate in modalità raffica e lasciatevi il beneficio di scegliere dopo il momento migliore. Ora nell'attesa che nevichi prendete le vostre macchine e allenatevi a scattare! Buona luce!
M
OG
UL S
!
Moguls, Disciplina Olimpica da parecchi anni che fa parte delle discipline del Freestyle. Giorgia Bertoncini, atleta della Nazionale ci racconta in breve come funzionano le gare...in attesa che venga ufficializzato l’ingresso del Pipe Olimpico anche per gli skier.
GOBBE Una disciplina nata negli U.S.A alla fine degli anni 60'. Inizialmente le gobbe venivano chiamate “Hot Dog”, nomignolo che si è poi evoluto in “ Mo g ul s” e che viene tutt'ora usato. In che cosa consiste esattamente questo “nuovo” capitolo dello sport? La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo, dal momento che all'interno di questo sport esistono vari metodi di giudizio, infatti il punteggio di una competizione di Moguls è composto da tre discipline :
questa fantastica e particolare pista. E’ una tecnica che può sembrare banale, ma non lo è affatto, perché dalla “sciata” dipendono moltissime cose come “ l'assorbimento” di una gobba, la velocità con cui la si affronta e, per concludere, il ritmo, quindi permette di mantere armonia tra i movimenti del corpo e le caratteristiche della pista.
2)I salti. Il momento più “teatrale” e più entusiasmante per il pubblico. Il salto non è solo una parte della pista, è la Parte! Dunque andiamo ad analizzare come vengono valutate queste incredibili 1)Lo stile. E’ il tipo di sciata imprese compiute con tanto utilizzato durante la discesa di coraggio, cioè secondo un
Giorgia Bertoncini Atleta Bergamasca della Squadra Nazionale Italiana Freestyle, Specialità Gobbe, quest’anno impegnata nel circuito di Coppa Europa e di Coppa del Mondo.
coefficiente di difficoltà: per guadagnarsi l'elogio dei giudici il salto dev’essere pulito e compreso di un a t t e r ra g g i o p e r f e t t o, p e r esempio un cork 720° (rotazione di 2 giri fuori asse) che ha un elevato coefficiente di difficoltà può tranquillamente essere battuto da un backflip (mortale all'indietro) con livello di difficoltà tecnica nettamente inferiore, a causa dei parametri precedentemente enunciati. 3)L’ultima valutazione viene effettuata secondo il tempo, ovvero la velocità con cui si conclude tutto il tracciato. Essendo Moguls una disciplina olimpica richiede un allenamento intenso da parte degli atleti sia nella stagione
invernale che in quella estiva. Nel mio caso d’inverno viaggio spesso per a f f r o n t a r e allenamenti e competizioni. Durante l’estate invece mi alleno in palestra, svolgendo esercizi di equilibro, e sul maxi tramp (trampolino Training elastico) per estivo alle migliorare la Water Ramp parte acrobatica. Ultimamente noi freestylers abbiamo diventare forte e “creato” una rampa completo, bisogna quindi speciale: il water jump avere tenacia, fisica e (posizionabile in piscina o nel mentale. l a g o ) , c h e c o n s e n t e d i Le gobbe sono un'esperienza e f f e t t u a r e u n s a l t o i n che tutti dovrebbero provare! condizioni pressoché identiche E voi che ne dite? Spero di a quelle di una competizione avervi convinti. su pista. Questo è tutto quello che un gobbista fa per
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Ride & Style
Hood Park Style
Abbiamo voluto fare una piccola selezione di abbigliamento un pò particolare che utilizzano principalmente i Pro Americani. Stile Hip Hop e un pò Ghetto per i freestyler più esigenti.
O S S A
R G N I ’
L L A I
C S
Michele Roscini, alias Miki More Powder, uno degli utenti più attivi di Skiforum ci fa una panoramica su come sono cambiati i materiali per il freeride.
Mi hanno chiesto di fare una specie di “Bignami” sugli sci oversized ed ecco il risultato del mio sforzo di tradurre in parole le cara9eris:che tecniche di questo :po di sci, cara9eris:che che mi sarebbe stato più facile mostrare con una dimostrazione pra:ca, e di ridurre al minimo un argomento veramente ampio.
cen:ne (larghezza) , come pance dopo il cenone di Natale.
Un po’ di anni fa chi avrebbe mai de9o che da degli “stuzzichini” lunghi 200 cm e oltre ci saremmo evolu: fino ad o9enere dei mostri larghi c o m e 2 s c i o l d s t y l e u n i : insieme.?????!!! Con un processo lento, ma inesorabile, si sono rido9e le lunghezze degli sci ed , in compenso, sono aumentate le
In mol: , all’inizio , si saranno chies: a cosa potesse servire quella coda alta se non a fare colpo al bar bevendo un bel Vov caldo con gli amici, ma , poi, la ragione della doppia punta è diventata chiara quando nel nostro vocabolario di sciatori sono diventa: di uso quasi comune termini come “park”, “tricks” “back flip” e altri ancora.
L’evoluzione è stata con:nua, prima sono comparsi i carver ( sci sciancra: che aiutavano nella conduzione delle curve) poi, da lì, un ulteriore passo è stato breve e le code si sono rialzate, come per magia.
ARMADA JJ Modello di punta di Armada, uno sci che ha rivoluzionato il freeride ed il freestyle bc, leggero, agile e velocissimo.
Ecco svelato l’arcano mistero del santo graal degli sci twin :ps: le doppie punte servono ad a9errare dopo i tricks (evoluzioni) e ad andare in switch ( o semplicemente “a marcia indietro”). La doppia punta, però, non serve solo agli aman: dei sal: (freestylers) ma, anche, a chi ama girare al di fuori delle piste ba9ute (freeriders). So9o questo secondo profilo, l’aspe9o tecnico delle doppie punte è molto interessante: in neve fresca la punta deve galleggiare al meglio in maniera tale da stare sempre al di sopra del manto nevoso; la presenza di una coda rialzata favorisce il galleggiamento della punta in quanto la coda sprofonda maggiormente al di so9o della superficie della neve.
perfe9amente afferrato c o s a s i a q u e s t o fantoma:co rocker …. Il rocker non è altro che “un’incurvatura” dello sci prima dell’effe[vo inizio della punta… in poche p a r o l e l o s c i è g i à incurvato quando inizia le vera e propria punta e questa cara9eris:ca Michele f a v o r i s c e Roscini Vitali u l t e r i o r m e n t e i l galleggiamento della punta stessa.
curvatura che si osserva,al di s o 9 o d e l c e n t r o d e l l o s c i , Questo cara9ere tecnico , non è appoggiando lo sci su una superficie esente da dife[, non si può avere la pia9a. bo9e piena e la moglie ubriaca, in quanto se in neve fresca il rocker è In ordine a questa cara9eris:ca l’ARMA DEFINITIVA, su neve compa9a s p e c i fi c a s i p u ò f a r e u n a perde molto in stabilità rispe9o agli classificazione degli sci in 3 categorie Le maggiori innovazioni di ques: sci tradizionali. in base alla presenza di Camber ul:mi anni hanno preso l’avvio posi:vo, Camber pia9o e Camber proprio da questa idea che si è Questa nega:vità è compensata da nega:vo. evoluta e , così, sono na: la coda di un’altra cara9eris:ca posi:va del rondine e il conce9o di rocker. rocker che porta a grandi vantaggi Il Camber posi:vo è quello cos:tuito non solo su neve fresca ma anche dal classico ponte so9o lo scarpone : La coda di rondine non è altro che sulla tanto temuta, e un po’ odiata, il vantaggio di ques: sci è una u n a s p a c c a t u r a l u n g a a l c u n i neve crostosa. Il rocker riduce migliore tenuta su neve dura ma, per cen:metri al termine della coda che dras:camente la possibilità che la contro, presentano una galleggiabilità incanala la neve facendo scendere punta si “agganci” al di so9o della molto più rido9a in neve fresca. ancora di più la coda e, ovviamente, crosta: si riducono, così, quei innalzando contemporaneamente la “fantas:ci” voli “ arriva volando Il Camber nega:vo è quello del punta. classico sci a banana : lo sci posto su superman” che spesso capitavano. una superficie piana tocca solo per Questa cara9eris:ca tecnica ha i suoi Ogni azienda del se9ore sta cercando pochi cen:metri so9o lo scarpone pro e i suoi contro: da un lato porta di sviluppare il conce9o di rocker in riducendo al minimo la superficie di effe[vamente a far uscire le punte maniera da u:lizzare i suoi pregi c o n ta 9 o . Q u e sta : p o l o g i a d i ma, dall’altro, tende ad arretrare un r i d u c e n d o n e i d i f e [ o v v e r o costruzione perme9e un o[mo po’ troppo la postura del rider. ricercando il modo di non perdere galleggiamento, essendo lo sci già Il rocker, invece , a mio avviso, è la galleggiabilità mantenendo, però, naturalmente incurvato, per contro, questo :po di sci è assolutamente vera innovazione geniale perché stabilità su fondi duri. prende i vantaggi della coda di In questo excursus a volo d’uccello sul instabile su terreni duri rondine e li amplifica senza , però, pianeta sci oversized non si può non Si parla di Camber pia9o quando lo ereditarne i dife[. citare, con riferimento agli sci da sci non presenta alcun ponte al di Cosa è il rocker ? mol: lo sapranno freeride, il Camber o, per dirlo come so9o dello scarpone: possiamo dire ma ancora mol: non avranno si mangia, il “PONTE” cioè quella
che si tra9a di una sorta di via di boards ,Dps lotus e il mi:co ferma, appunto, prima della punta) mezzo tra i due preceden: :pi. precursore Volant Spatula). ma presenterà una superficie di ga l l e g g i a m e n t o p a r i a l l a s u a Fino ad ora ho brevemente illustrato Vi chiederete cosa comporta questo lunghezza ovvero , in questo caso, le cara9eris:che laterali dello sci se , :po di stru9ura: in pra:ca, lo sci con 186 cen:metri. appunto, lo stesso viene visto di lato. l’inverse side cut rimane molto agile Passiamo ora a osservare lo sci e totalmente svincolato dalla Termina qui la prima parte della dall’alto ovvero analizziamo quale sciancratura, che, in neve fresca, tra9azione dell’argomento “sci “shape” ( forma) può avere un n o r m a l m e n t e , t e n d e a d larghi”, ……….. anche se non sono “fa9one” (sci largo). “inbinariare”(termine or ora coniato) sicuro di aver raggiunto l’obbie[vo lo sci. Questo :po di sci perme9e di della chiarezza e della sintesi. Ogni casa produ9rice si impegna a variare rapidamente gli archi di curva Comunque io sono fiducioso e do trovare lo shape migliore: a volte si trasformandosi in una vera arma nei l’appuntamento alla prossima tra9a solo di cara9eris:che este:che deraponi e nei bosche[. Il loro puntata sull’evoluzione….. m a , n e l l a m a g g i o r p a r te d e i rovescio della medaglia è che si tra9a casi ,invece, sono aspe[ funzionali di sci poco ada[ al duro perchè più YOOOOOOOOOO veri e propri. impegna:vi da far curvare proprio Tra i tan: sistemi esisten: non per il fa9o che non carvano ma Miki “MP” Roscini Vitali possiamo non citarne due: il derapano. “Reverse side cut” e l’”early taper”. Q u e s t e 2 : p o l o g i e p o r t a n o cara9eris:che salien: allo sci conferendogli do: uniche. Il reverse side cut non è altro che la sciancratura inversa, ovvero, per chiarire il conce9o, lo sci può avere il suo punto più largo al centro e andare asso[gliandosi o solo verso la coda (ad esempio k2 pontoon, e Volkl kuro) oppure in punta e in coda( Armada ARG ,praxis powder
Lo sci con l’early taper ha la cara9eris:ca di avere il punto più largo non in corrispondenza della punta ma qualche cen:metro prima. Questo aspe9o comporta il vantaggio di avere uno sci molto più agile e nel contempo di avere una superficie di galleggiamento maggiore. Per fare un esempio: prendiamo uno sci lungo 186 cen:metri con l’early taper , questo avrà un’agilità pari a quella di un altro :po di sci da 180 cen:metri (perché la sciancratura dello sci si
ALBUM
K C
A
U O S
D
N
R T
Daniele Boffelli
PLAYLIST & ALBUM SELECTION A CURA DI DANIELE BOFFELLI NEW SCHOOL SNOWBOARD TEAM.
Park
Powder
Poison - Fallen Angel
Coldplay – Don’t Panic
ASG – The Dull Blade
David Bowie – Life on Mars
Led Zeppelin – Immigrant Song
Metallica – Fade to Black
The Misfits – Last Caress The Ramones – Rock N Roll High School
SOUND TRACK
Motorhead – Ace of Spades
UNA SELEZIONE DI MUSICA PER DUE PLAYLIST PARK&POWDER FATTA DAL BOFFE, APPASSIONATO DI SNOWBOARD E DI MUSICA ROCK (SE NON SI ERA CAPITO)
Metallica – No Remorse
System of a Down – Lonely Day Linea 77 – Fantasma Metallica – The Unforgiven II Artic Monkeys – When The Sun Goes Down
AC/DC – Highway to Hell
Red Hot Chili Peppers – Scar Tissue
Guns N’ Roses – Welcome to the Jungle
Aerosmith – Crazy
MGMT – Kids
Pantera – Cemetary Gates
PARK REVIEW IRON SNOWPARK FOPPOLO
Il nuovo snowpark in collaborazione con The Program cambia faccia e location, ci spostiamo più in alto per avere la certezza di abbondanti nevicate in un posto soleggiato sin dalla mattina perfetto per photoshooting e filming. Tutto il parco rail viene cambiato con rail DOORS e grande novità per quest’inverno lavori in terra di una certa importanza e innevamento programmato.
EVENTI Il Park è gestito dalla crew di NewSchool Shop, tutte le stagioni vengono organizzati eventi, gare e party. Lo shed Drunk, locale presso l’hotel Cristallo è il luogo ideale per trascorrere degli Après Ski al top!
Il park prende forma in uno internazionali più bella delle scenario mozzafiato sulle alpi orobiche. Park super easy p r e a l p i o r o b i c h e a d u n a d o v e p o t ra i s i c u ra m e n t e
BABY PARK
altezza di 1850 mt servito da trovare la linea più adatta alle u n a n u o v a s e g g i o v i a tue esigenze,che tu sia pro – inaugurata nel 2009 mentre la medio o principiante. pista che porta al park è una delle piste omologate per gare
Scalinata
Strutture “small! Il baby park di Foppolo, uno Spin off dell’Iron Park che ha ottenuto un gran successo. I progression park sono adatti a tutti e consentono ai più piccoli di approciare nel modo più sicuro i park tradizionali.
PORTFOLIO Un pò di foto dei fotografi WHCrew Gianmaria Veronese Luca Belotti Sergio Cartolina Carminati
Photo: Cartolina Rider: Ale Bianchetti Spot: Foppolo
Photo: Cartolina - Rider: Ale Mazzoleni - Spot: Foppolo
Photo: Cartolina - Rider: Gianmaria Veronese - Spot: Foppolo
Photo: Cartolina - Rider: Ale Bianchetti - Spot: Foppolo
Photo: Gianmaria Veronese - Rider: Ale Bianchetti - Spot: Foppolo
FREERIDE POWDER IN SICUREZZA
Valange Un pericolo per tutti, un’incognita nelle nostre uscite in fuoripista...mai sottovalutare il pericolo per se e per gli altri...il rischio zero non esiste in nessun caso.
ARVA, PALA E SONDA Tre strumenti che ci salvano la vita. Salvano la nostra ma anche quella dei nostri compagni. Ogni anno ci sono vittime per le valanghe, la scarsa conoscenza della materia, la troppa spavalderia e il fato possono causare morti e incidenti. Questi strumenti sono necessari e devono necessariamente essere messi nello zaino tutti e tre. Tutti i compagni di freeride devono avere l’attrezzatura per salvaguardare le propria sicurezza e quella degli altri. Cercare ed essere cercati, sondare e scavare...ma prima di tutto la prevenzione. Nel prossimo numero approfondiremo l’argomento!
IN BREVE
PREVENZIONE
OSSERVARE
CHECK
SOCCORSI
QUALCHE CONSIGLIO
Ascoltate il bollettino niveo-meteo della zona interessata
Osservate sul posto l’attività eolica, l’andamento delle temperature
Fate un check degli arva di tutti in modo da sapere che tutti lo hanno e che trasmette.
Mettetevi in sicurezza in caso di travolto e chiamate subito il 118 prima delle ricerche.
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PROTAGONISTA OVUNQUE. Nuovo motore da 190CV con cambio automatico, controllo elettronico della trazione, controllo dinamico della stabilit , controllo della frenata in curva, controllo della stabilit in rollio e controllo automatico della velocit in discesa. In un mondo imprevedibile come quello di oggi, bello sapere che almeno la tua auto ha la situazione sotto controllo. Nuova Freelander 2. Scopri tutti i mondi che vuoi.
NUOVA FREELANDER 2. Perch scegliere unÕauto quando puoi avere una Land Rover? GO BEYOND Scopri le soluzioni dÕacquisto personalizzate di LAND ROVER | FINANCE (Freedom, Leasing e Rent). Motore Diesel 2.2, TD4 150CV manuale e automatico e SD4 190CV automatico. Motore benzina 3.2 i6. Consumi da 6,2 a 10,7 litri/100 Km (ciclo combinato). Emissioni CO2 da 165 a 255 g/Km.
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