Emergenza rifiuti

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MERCOLEDÌ 23 gennaio 2013

calabria

ora

P I A N A porto di gioia

Nuovo record produttivo La soddisfazione di Bagalà

BLOCCO Si rirpresentano al termovalorizzatore di Gioia le file di camion in attesa di scaricare, come in questa foto d’archivio

Sembrava dovesse ritornare tutto alla normalità, dopo i gravissimi disagi del mese di dicembre, quando la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani ha letteralmente sepolto l’intera Calabria sotto un cumulo d’immondizia generale, dalle grandi città fino al più piccolo dei paesi. Una defaillance strutturale che vanifica quindici anni di emergenza commissariale costata sin dal 1998 ad oggi oltre un miliardo di euro e che lascia impotenti le amministrazioni comunali, che continuano a spendere ingenti risorse per un servizio che non possono espletare. Dopo il riavvio del conferimento dei primi giorni di gennaio, tutto sembra essere ritornato agli scorci urbanistici di fine anno, con cumuli d’immondizia lungo le strade e gli animali vaganti che ne fanno scempio durante le ore notturne. I mezzi comunali, o delle ditte di appalto dei singoli comuni, restano incolonnati in attesa fuori dal termovalorizzatore di Gioia Tauro. E nonostante avrebbero dovuto scaricare a giorni alterni, seguendo un tabella emanata con ordinanza commissariale, oggi hanno già accumulato in molti casi dieci giorni di ritardo. Ma ecco la novità, per così dire. Quella che sembra essere l’emergenza di un’emergenza irrisolvibile attrae, finalmente, anche l’attenzione della sanità pubblica. E’ infatti arrivata oggi una nota dell’Asp indirizzata a tutti i comuni del comprensorio ex Asl 10 di Palmi, oltre che al commissario delegato per l’emergenza rifiuti, alla Prefettura di Reggio Calabria e alla Procura della Repubblica di Palmi. Nella nota, il responsabile del dipartimento di prevenzione di Palmi, «reputa opportuno e doveroso sollecitare le autorità in indirizzo a volere predisporre, con urgenza, ogni possibile provvedimento diretto a ripristinare una quotidiana rimozione dei rifiuti,

Dopo il miglioramento di inizio gennaio nuove difficoltà a conferire

Mezzi incolonnati al termovalorizzatore e Comuni che non riescono a conferire da ben dieci giorni

Ieri arrivata nei Comuni una nota dell’Asp in cui si segnalano problemi igienico-sanitari

Sindaci impotenti costretti a spese aggiuntive con lunghi viaggi e straordinari per il personale

L’emergenza rifiuti torna a mordere E l’Asp si sveglia...

Tre meganavi da 14 mila teus lavorate in contemporanea al porto di Gioia Tauro, che avrebbero potuto essere addirittura quattro se non fosse subentrato un cambio di programmazione. E’ questo il risultato evidenziato dall’azienza terminalista Medcenter in una nota stampa. «Dopo il parziale recupero dei volumi nel 2012 (+18%)si legge- questo ulteriore record conferma il rilancio dello scalo che continua ad essere un passo avanti rispetto alle richieste del mercato». Il risultato è stato raggiunto sabato scorso, quando al porto « sono state attraccate e lavorate contemporaneamente Gaia, Ravenna e Daniela, tre giganti del mare operate da Msc» e per di più, aggiunge la nota, a dispetto delle sfavorevoli condizioni meteo. Soddisfazione esprime in questo senso l’amministratore delegato di Mct Domenico Bagalà: «A Gioia Tauro questo tipo di sfide sono ormai all’ordine del giorno e siamo stati in qualche modo sfortunati che la quarta mega nave non sia attraccata in contemporanea a dimostrazione della disponibilità di infrastruttura per questo tipo di operazioni di transhipment su larga scala». Dunque, per Bagalà, una dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dall’azienda: «Da anni abbiamo sviluppato tutte le professionalità necessarie così come ci viene riconosciuto dai nostri clienti. Insieme all’autorità portuale di Gioia Tauro e alla Regione Calabria, che con determinazione stanno promuovendo il progetto della Zona Economica Speciale ed il ruolo del porto come gateway di ingresso per le merci del Sud Italia, siamo pronti a nuove e crescenti sfide. Dal profondo Sud rilanciamo forte il nostro impegno dimostrando la nostra capacità non solo con i record di questo weekend ma sottolineando con forza quanto Gioia Tauro sia un eccellenza del nostro paese ed il transhipment in particolare sia un valore aggiunto della nostra economia». f. r.

Dopo mesi di disagi l’azienda sanitaria “avverte” le istituzioni dei rischi alla salute stante che la mancata rimozione degli stessi comporta seri problemi di carattere igienico-sanitario». Una nota emanata per dovere d’ufficio, e forse un po’ tardiva, visto che si è nella seconda fase dell’emergenza. Ed infatti la nota dell’Asp non sembra trova-

re entusiastico accoglimento da parte dei sindaci interessati, che da circa due mesi cercano, in questo caso incolpevoli, un modo per poter ripulire i propri centri urbani, con ogni sorta di risorsa e con lunghi viaggi per il trasporto dei rifiuti, con lunghe soste e

cambi di turno degli addetti. Ma il tutto sembra congelato in una perenne attesa di un Godot che sembra non arrivare mai, e nonostante i costi dei viaggi siano a carico dei cittadini. SALVATORE LAROCCA piana@calabriaora.it

retroporto

Intesa tra Asireg e aziende promossa da Confindustria Una nuova fase nei rapporti tra l’Asireg e le aziende che operano nell’area industriale di Gioia Tauro. E’ quella annunciata da Confindustria provinciale dopo un incontro tenuto nei giorni scorsi: «Su iniziativa di Confindustria Reggio Calabria, gli imprenditori del luogo hanno ricevuto la visita del presidente dell’ente, Pino Gentile, che si è recato nella Piana per fare il punto della situazione e avviare a soluzione l’annosa controversia tra le parti. Da tempo, infatti, esiste un contenzioso che contrappone le aziende, che lamentano la mancata erogazione di servizi considerati essenziali per lo svolgimento dell’attività d’impresa, e il consorzio, che rivendica il pagamento delle spettanze arretrate da parte delle stesse aziende morose». All’incontro erano presenti per Confindustria il presidente Andrea Cuzzocrea e il delegato del direttivo alle problematiche dell’area industriale e del porto di Gioia Tauro, Gualtiero Tarantino. «Quando i rapporti istituzionali si logorano e

subentra la mancanza di dialogo tra le parti- ha commentato il presidente Cuzzocrea- è impossibile contemperare interessi confliggenti in merito alle questioni che frenano l’economia e arrecano un grave pregiudizio all’attività dei singoli imprenditori» I rappresentanti delle aziende, che hanno de-

ciso di costituirsi in comitato, manifestano un cauto ottimismo. Tarantino, in particolare, esprime «l’auspicio che, dopo aver formalizzato l’accordo che consente di definire i termini delle vicende pregresse, adesso si gettino le basi di un rapporto futuro più lineare, sereno, costruttivo e privo di intoppi. Occorre superare i problemi che, incancrenendosi, hanno reso ancora più complessa e pesante la crisi che da queste parti è particolarmente acuta». Da parte sua, il presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale sottolinea l’impegno dei vertici dell’Asireg volto a «recepire le istanze degli imprenditori che saranno portate al tavolo a cui siederanno i rappresentanti dell’ente e del comitato delle aziende. In quella sede – conclude Gentile – sono certo che verranno corretti i difetti di comunicazione che fino a questo momento hanno reso più difficoltoso il rapporto tra noi e il territorio». r. p.


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