A piccoli pezzi, Infermeria daga

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calabria

ora

SABATO 6 luglio 2013 PAGINA 22

Piazza Primo Maggio 17, Palmi - Tel e Fax 0966 55861 Mail: piana@calabriaora.it

PORTO AUTORITA PORTUALE CAPITANERIA DI PORTO DOGANA GUARDIA DI FINANZA POLIZIA DI FRONTIERA CARABINIERI VIGILI DEL FUOCO

OSPEDALI 0966 0966 0966 0966 0966 0966 0966

588637 562911 765369 51123 7610 52972 52111

GIOIA TAURO PALMI CITTANOVA OPPIDO POLISTENA TAURIANOVA

0966 0966 0966 0966 0966 0966

FARMACIE 52203 267611 660488 86004 942111 618911

Gioia Tauro Ioculano 0966 Rechichi 0966 Tripodi 0966 Palmi Barone 0966 Galluzz 0966 Saffioti 0966 Scerra 0966 Stassi 0966

51909 52891 500461 479470 22742 22692 22897 22651

Rosarno Alessio 0966 773237 Borgese 0966 712574 Cianci 0966 774494 Paparatti 0966 773046 Taurianova Ascioti 0966 643269 Covelli 0966 610700 D’Agostino 0966611944 Panato 0966 638486

CINEMA Gioia Tauro “Politeama” 0966 51498 Cittanova “Gentile” 0966 661894 Polistena “Garibaldi” 0966 932622 Laureana “Aurora” -

Daga verso la riapertura? Intanto chiude l’infermeria... Nonostante gli impegni smantellata ieri la struttura medica Mentre proseguono gli impegni per la riapertura, più volte rinviata, della casa di reclusione “Luigi Daga” di Laureana di Borrello, l’unica notizia certa è che ieri mattina del personale dell’amminiSegnale di strazione penitenziaria smobilitazione è arrivato con dei mezzi che contraddice a smantellare completamente l’infermeria gli annunci del “Daga”. Cose di poufficiali co conto, si potrebbe pensare, ma, invece, come ci confermano persone vicine alla struttura, si tratta di una infermeria attrezzata di tutto punto, idonea per il

primo soccorso, oltre ad uno studio completo di odontoiatria. La stessa dovrebbe prendere posto proprio nella struttura di Arghillà, avendo risposto picche l’Asp di Reggio Calabria per una mancanza di disponibilità di arredi. Dunque una vicenda che assume caratteri burleschi. Dopo la chiusura del primo ottobre scorso, i tanti proclami e passerelle politiche, gli atti concreti parlano invece di smobilitazione. Avrebbe dovuto essere definito tutto nel mese di aprile scorso, per formale ordinanza della massima istituzione delle Giustizia, che riorganizzava il sistema carcerario nazionale e confer-

mava, per il “Daga”, le proprie prerogative sia sotto l’aspetto della forma detentiva a pena attenuata che del reinserimento al lavoro. Solo la ricettività, forse, veniva o verrà rivista in aumento, portandola a circa cento detenuti. Tutto sulla carta, però ad oggi, o forse anche da quella piano piano si va sbiadendo, restando un presidio desolatamente vuoto, naturalmente con dei turni di guardie che guardano i muri e gli spazi vuoti. L’ultima novità di maggio posticipava a giugno la riapertura, subito dopo il venti, data in cui avrebbe dovuto aprire i battenti la nuova struttura di

Arghillà, che alleggerisce, di fatto, o almeno dovrebbe, il superaffollamento di Reggio, ma anche quella apertura, ormai imminente, slitta alla fine di luglio. Ad essa doveva accodarsi l’apertura del Daga, come da segnali arrivati direttamente dal Ministero. Sembra incombere, però, sulla struttura, una nota di “non produttività” che di fatto l’avvierebbe sulla strada delle cattedrali nel deserto, che il tempo trasformerà in inagibilità o per strutture o per legge. Questa l’amara constatazione di chi quella struttura eccellente l’ha vissuta da operatore impegnato. Salvatore Larocca


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