l’ora della calabria
MARTEDÌ 24 dicembre 2013 PAGINA 20
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“Daga”, dubbi su logistica e personale La Cgil denuncia lo scarso numero di agenti della polizia penitenziaria sanità
Scopelliti inaugura la camera iperbarica
Dopo la lunga battaglia per la riapertura della struttura nulla si sa sulle attività sociali e di reinserimento dei detenuti a basso indice di pericolosità Il sindacato della Camusso denuncia che il numero degli agenti della polizia penitenziaria è inferiore alle effettive necessità del carcere «Sovente accade a livello nazionale che gli agenti della penitenziaria da servitori dello Stato siano additati come aguzzini dei detenuti»
Sembra aleggiare una sorta di fitta nebbia sulla casa di reclusione “Daga”. Dopo le note vicende della chiusura e la lotta per la riapertura, infatti, nulla si sa né sull'aspetto propriamente logistico né sulle attività sociali e di reinserimento per i detenuti che, come si ricorderà, sono tutti a bassissimo indice di pericolosità. Sono 30 ad oggi i detenuti nella struttura, che sembra essere pronta ad ospitarne 70, a breve, provenienti tutti da Arghillà che fa da filtro per la struttura laureanese. Non trapela nulla dicevamo, anche se si sa che le attività all'interno sono ripartite, in tutte quelle forme che nel passato hanno consentito al “Daga” di diventare modello nazionale. Situazione diversa, invece, per quanto riguarda il corpo di polizia penitenziaria, come denuncia del segretario Fp-Cgil Polizia penitenziaria Piana di Gioia Tauro Angelo Boeti e Antonino Calogero della segreteria Cgil Piana. Il sindacato, infatti, sostiene che nulla sia cambiato e ci si ritrova ad affrontare difficoltà mai risolte. Problema, questo, che avrebbe dovuto trovare soluzione, con la passata determinazione delle piante organiche, facendo riferimento in particolare all'interpello, con l'assegnazione in pianta stabile di un adeguato contingente di personale di po-
lizia, attuando i trasferimenti degli interessati in graduatoria. Nulla di tutto ciò è ancora avvenuto, come denuncia la Cgil, che adesso chiede un incontro urgente, al ministro della Giustizia al fine di informarli di alcuni gravi disagi presenti nella struttura. «La dotazione organica segnala la Cgil - determinata ed efficiente è un aspetto che non può più essere trascurato sia perchè l'Istituto necessita, sotto tale profilo, di autonomia e di stabilità, sia perchè il personale di polizia penitenziaria, logorato dallo stato di precarietà e dal timore del rientro in sede condizione in cui versa, sin dalla sua inaugurazione avvenuta nel lontano anno 2004, a causa dell'assegnazione provvisoria, ha diritto finalmente ad un'assegnazione definitiva. Allo stato si assiste al continuo ricorso di utilizzazione del personale su turnazioni, dinamiche che non solo inficiano i livelli di sicurezza e di vigilanza ma che sono incoerenti con i contratti e con gli accordi quadro vigenti. Il risultato è che il personale in servizio lavora in condizioni di stress insopportabili e si rischia di compromettere anche i diritti e la dignità dei detenuti». Il corpo di polizia presente nella struttura, subito dopo la riapertura, è formato da 18 unità, oltre al compar-
to, provenienti da distacco da Locri, Vibo e Reggio Calabria, costretti, come ci viene confermato, a mansioni plurime. «Il dramma del personale che lavora in condizioni di provvisorietà - aggiungono i sindacalisti - spesso non viene valutato con l'attenzione che merita. Non sono pochi, ad esempio, i suicidi di personale del corpo di polizia penitenziaria - che fanno compagnia a quelli dei tanti detenuti - che non riescono a sopportare le problematiche condizioni di lavoro. Sovente accade, a livello nazionale, che i poliziotti penitenziari da servitori dello Stato, soggetti attivi dell'opera trattamentale, vengano additati quali aguzzini dei detenuti, e si ignora - o si finge di ignorare - che le stesse difficoltà della popolazione detenuta si ripercuotono negativamente sul personale che vi opera». Il Daga si contraddistingue per gli ottimi risultati sotto il profilo trattamentale e di reiserimento per i detenuti, non si può sottovalutare il pregnante contributo che a ciò dà quotidianamente il personale di polizia penitenziaria «che merita, pertanto, il giusto riconoscimento ed il ritorno di un immagine sana e positiva», conclude la nota. SALVATORE LAROCCA piana@loradellacalabria.it
“Regalo” di Natale anticipato di qualche giorno, a Palmi, dove nel palazzo sede dell'ex ospedale è stata inaugurata la nuova camera iperbarica. Presente il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, la dimissionaria direttrice Asp 5 Rosanna Squillacioti, l'architetto dell'Asp che ha progettato i lavori, Pasquale Ferraro e l'amministrazione comunale palmese al completo. Grande la soddisfazione del primario del centro iperbarico Carmelo Catanzariti: «da oggi lavoreremo in un ambiente nuovo, decoroso e all'avanguardia. Un grazie ai politici, che hanno mantenuto fede alle promesse fatte, e soprattutto all'architetto Pasquale Ferraro, un personaggio anomalo che lavora seriamente e presta molta attenzione». I locali della struttura sono stati ampliati con la realizzazione di una nuova medicherai con due postazioni, spogliatoi, doppi servizi igienici ed un'area adibita alla pulizia delle maschere, con attrezzature all'avanguardia. Nell'area già adibita ad ossigenoterapia iperabarica, è stato effettuato un restyling strutturale generale, che ha ammodernato sia il reparto che gli strumenti e gli arredi. «Abbiamo realizzato, con una spesa minima, un servizio eccellente, che in giro per la Calabria non c'è - ha commentato il governatore Scopelliti - Sono convinto che se sapremo fare gioco di squadra in tutti i campi, avremo una Calabria che viaggia ad una velocità diversa da quella attuale, una Calabria al passo con il resto del Paese». Il nuovo centro iperbarico non sarà l'ultimo reparto aperto nell'ex ospedale cittadino; «presto passeremo all'ammodernamento della dialisi», ha annunciato l'assessore alla sanità del Comune di Palmi, il vicesindaco Giuseppe Saletta. «Oggi è una giornata importante per la città - ha aggiunto il primo cittadino Giovanni Barone - Peppe Scopelliti ha mantenuto l'ennesima promessa, inaugurando un centro iperbarico d'eccellenza, risultato di una politica seria, di una politica per la gente e vicina alla gente». VIVIANA MINASI piana@loradellacalabria.it