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FREE PRESS MAGAZINE
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www.slidefreepress.com Agosto 2016 - N.75
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LA STELLA DELLA JUVENTUS CLUB,
ANTONELLO CUCCUREDDU LA STORIA DEL CALCIO ITALIANO
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ADOTTARE, CHE FATICA. LE ESPERIENZE E I SUGGERIMENTI
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SLIDE 75 - NETWORK MAGAZINE - AGOSTO 2016 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO
MISS CHIRURGIA ESTETICA DALLA MENTE DI ELIO PARI, ALLA SESTA EDIZIONE
JOVANOTTI, ANZI NO:
LORENZO CHERUBINI
SCOPERTO DA CLAUDIO CECCHETTO, SEMPRE SULLA CRESTA DELL’ONDA
Finale Mondiale
Media Partner Ufficiale
INTERNATIONAL BEAUTY CONTEST & TALENT SHOW
Selezioniamo
la MISS che rappresenterà
l’Italia alla finale mondiale di “MISS EUROPE WORLD” Finale Italiana 4 giorni a Settembre Finale Mondiale a Beirut a Febbraio La vincitrice otterrà un contratto per un anno, come modella della MTVougue Agency website Italia principessadeuropa.it website World misseuropeworld.com Sponsor
Agosto 2016
5 Editoriale 6 Jovanotti 12 Antonello Cuccureddu 17 Mete ambite 24 Adozioni in Italia 30 Miss chirurgia estetica 36 Futuri sposi 42 Enjoy Television 47 Fendi: 90 anni di successi 48 Miss Slide 50 Mister Slide 52 Trend Night 56 Art Fashion 59 Food4you 61 Lino Partruno 63 Satira 64 Cani & Gatti TV Channel
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DEVIS PAGANELLI
CEO Are Communication International
STEFANO PIA
NADIA BENGALA
GIANCARLO CECCONELLO
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ROBERTO CORBELLI
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SALVATORE MARTUSCIELLO
LUIGI PETRONE
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MARCO PELLEGRINI
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Inviato Slide Panama
STEFANO PIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
FRANCESCO CASANOVA Fotografo
FABIO BUFFA Rubrica Satira
FEDERICA PREGNOLATO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
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MARIO FURLAN Rubrica Motivatore
TOMMASO TORRI Free Lance
SAVERIO CETRANGOLO Fotografo
ENRICO LIONELLO Rubrica Enjoy Television
CRISTINA BERLINI VIP Free Lance
PAUL PIGAS Fotografo
CRISTIANA ELLI Rubrica Enjoy Television
PINA LI PETRI Rubrica Psicoterapeuta
MARCO BARALDI Fotografo
LORENZO TIEZZI Rubrica Enjoy Television
MARCO ANELLI Rubrica Cani e Gatti Television
LAURA BENVENUTI Rubrica Life & Benessere
Coordinatrice Centro Italia Myracol ALEX LEARDINI Coreografo Eventi
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ALINA DROZDOVSCHI Rubrica Fashion Blogger
GIUSEPPE MESSINA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Palermo
DOMENICO COMMUNARA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta
SARA GNOLI Rubrica Food4You
GINA MULÈ Direttore Locale Concessionario Esclusivo Varese
ALESSANDRO D’AURIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta
ENRICO SANTAMARIA
ALESSANDRA MURA Direttore Locale Sassari
GIANCARLO CECCONELLO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria
FRANCESCO PISPISA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Catania
ANTONIO SOVERINA Rubrica Tricologica
LUIGI PETRONE Direttore Locale Concessionario Esclusivo San Marino Direttore Principessa d’Europa
GIANLUCA NASI Talent Scout
SERGIO PULITO
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MARCELLA PIANO Talent Scout
GIANMARCO TOSCANO Rubrica ‘Unconventional Design’
ANNA MARIA GERVASI Direttore Locale Concessionario Esclusivo Asti
MASSIMO PACINI Talent Scout
DANIELE MAGLIA Concessionario Esclusivo Direttore Locale - L’Aquila
FEDERICO BADOER Talent Scout
ENZO ZAMBETTA Talent Scout
FLAVIO ALAGIA Rubrica Turisti ma non solo
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Genova- Savona-Lipari Coordinatore Nazionale Mister Slide Direttore Nazionale Slide Party
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REDAZIONE SVIZZERA
(ALIAS GIULIO ROMI)
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UMBERTO MARTUSCIELLO Direttore locale Milano / Bergamo
AVV. RAFFAELE BAGNUOLO Responsabile Legale per la redazione di Milano
FLORA SPINOSA Assistente concessionaria Canton Ticino/Campione/Milano/Bergamo
CLAUDIA FASOLA Giornalista ufficiale/Ufficio stampa redazioni Canton Ticino/Campione d'Italia/Milano/Bergamo
SALVATORE MARTUSCIELLO Coordinatore Nazionale Svizzera/Campione Direttore Nazionale Nord Italia
ALVARO GUALDI Direttore locale Canton Ticino / Campione
FABIO CRAVAREZZA Fotografo ufficiale Slide Ticino/Campione/Milano/Bergamo
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FREE PRESS MAGAZINE IL MAGAZINE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA E BULGARIA
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Reg. Trib. Ravenna 1362/2010
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EDITORIALE
STEFANO PIA Direttore Editoriale
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AGOSTO, AGOSTO, ITALIA MIA NON TI CONOSCO". Già proprio così, sembra una rima divertente ma è in realtà quello che spesso capita. La ricerca spasmodica di un viaggio lontano da casa, come se più ci si allontanasse dall'Italia e più sembrasse vacanza. In realtà molte delle più belle località di villeggiatura, fosse per il mare o la montagna, si trovano nel "Belpaese". E allora perchè non iniziare a scoprire quello che abbiamo "in casa", una sorta di campanilismo vacanziero, che gioverebbe senza dubbio a tutti noi. Daremmo una mano nel nostro piccolo a far ripartire la macchina del turismo, che è sempre stata la forza motrice ed ha contribuito negli anni del boom economico al rilancio del nostro Paese. Giusto per dare qualche numero, nel
2016 le spiagge italiane d'eccellenza saranno sempre di più. Cresce il numero delle località balneari premiate. Le bandiere BLU che sventoleranno quest'anno sulle spiagge italiane sono ben 293, in crescita rispetto a quelle del 2015. A confermare che il mare italiano non ha nulla da invidiare alle spiagge di Formentera o Ibiza. Ma anche la montagna recita la sua parte da Co-protagonista, tantissime iniziative si succedono sui monti, da suggestivi concerti jazz nelle piazze delle località più cool dell'arco alpino, fino a mostre e mercatini che ci catapultano in una dimensione incantata e surreale. Auspico quindi che queste meritate e desiderate vacanze siano uno spunto per riscoprire le nostre bellezze, coniugando diventimento e relax rigorosamente "Made in Italy."
NADIA BENGALA Direttore Responsabile
S
iamo nel pieno della nostra estate. Ecco agosto, quasi scontato, la vacanza per eccellenza, anche se ormai siamo diventati più saggi, e sappiamo organizzarci diverse vacanze durante il resto dell'anno, senza lasciare mai veramente vuota la città, che anche ad agosto ci offre divertimento e svago con molteplici interessanti eventi e spettacoli. In questo momento ho la fortuna di essere in relax con amici e familiari in una bella località di mare e collina. Luogo ideale per fare sport e movimento per poi dedicarmi a piacevoli letture all'ombra di bellissimi ulivi secolari e alla vista di grandi e colorati
oleandri, angoli di beauganville e fiori di altro genere. Immersa nel verde, al fresco e il mare laggiù che diventa uno scorcio di meraviglia... vi lascio immaginare il tramonto! Ho ripreso la lettura di un romanzo che avevo iniziato senza molta attenzione, racconta di varie storie di sesso, amore, business, vizi e intrighi per diventare poi un giallo con omicidi e suspence... insomma una lettura che mi assorbe e mi distrae totalmente dalla quotidianità..... Non è questo che si fa in vacanza? Amici a parte tutto, qualsiasi cosa facciate, state bene. Buon agosto a tutti.
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LORENZO COSTANTINO CHERUBINI
JOVANOTTI,
DA TRENT'ANNI SULLA CRESTA DELL'ONDA DA DJ A CANTANTE, CELEBRE GRAZIE A "RE MIDA"CLAUDIO CECCHETTO di Fabio Buffa - Slide
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ono trent’anni che Lorenzo Costantino Cherubini, in arte Jovanotti, è sulla cresta dell’onda. Un po’ arbitrariamente abbiamo voluto far partire la grande corsa di uno dei più grandi cantanti degli ultimi decenni dal 1986, periodo in cui, ancora nelle vesti di “semplice” Dj (allora si chiamavano, per esteso, disc jockey), inizia a far ballare schiere di giovani nel mitico Piper di Roma. A dire il vero Lorenzo, non ancora Jovanotti, era da almeno cinque anni che metteva dischi sul piatto tra discoteche
ed emittenti radiofoniche (come Radio Antenna Musica di Roma), ma l’esordio al Piper pensiamo che rappresenti la prima consacrazione del suo talento. Lui, che è della classe 1966, già nel 1980 (quindi a soli 14 anni) si cimentava in una radio locale di Cortona, dimostrando di avere la stoffa per spiccare il volo. E’ stato Claudio Cecchetto a scoprirlo portandolo nel 1987 in quella Radio Dj che allora era una vibrante fucina di talenti. Ma Jovanotti forse era il migliore, colui in grado di creare mode e 6
pensieri tra i giovani, con un carisma mosso esclusivamente dalla sua furba semplicità. Nel 1988 arriva il suo primo lavoro in qualità di cantante con il singolo “E’ qui la festa?”, che darà il via al primo LP, “Jovanotti for President”. Un album che contiene la canzone simbolo del fenomeno Jovanotti di allora, “Gimme five” rendendolo popolarissimo tra giovani e non. Lorenzo Cherubini ha un bel groove, cioè ha la capacità di creare grande empatia tra il ritmo delle sue canzoni e il pubblico: anche perché i testi inizialmente dicono ben poco. Ciò che conta è il ritmo, il ripetere in stile rap le stesse frasi (“è qui la festa?”, “Gimme Five”) fino all’ossessione. Jovanotti stile anni ’80 riesce a spaccare in due una generazione di ragazzi e ragazze già sufficientemente polarizzati tra impegno politico ed edonismo reaganiano. Jovanotti si infila in mezzo a questi due poli fregandosene delle peculiarità di entrambi; vuole diventare un artista trasversale. Ma il Jovanotti di allora divide: c’era chi lo considerava una sorta di genio uscito dalla lampada e chi correva in negozio a comprare le magliette con il disegno del dito medio alzato e la scritta “Jovanotti fuck off”. Sono gli anni in cui conduce “Dee Jay Television” e “1,2,3 Jovanotti”: la prima durava già dal 1983, prima su Canale 5, poi su Italia 1, la seconda veniva trasmessa al sabato pomeriggio (1988-89) dalla discoteca Rolling Stone di Milano. Si capiva che quel ragazzo, dal volto bianchiccio e slavato, non era quel “fusto vuoto” che molti dicevano. Sembrava che lo facesse apposta 7
a fare il disimpegnato, il modaiolo, nei termini che usava e negli atteggiamenti, quasi come se ci godesse a far arrabbiare il popolo dell’impegno sociale e della musica di protesta. Dopo la partecipazione a Sanremo del 1989 (con la canzone “Vasco”) e alcune apparizioni alla trasmissione di Pippo Baudo “Fantastico”, pareva che Jovanotti fosse destinato a sparire dall’orizzonte musicale, come una delle tante meteore canore. Ma non fu così: è il 1991 ed esce “Una tribù che balla”, album che fa emergere una vena più riflessiva e densa di significati. Nel 1992 arriva “Cuore”, il singolo in memoria di Giovanni Falcone. Jovanotti, da stralunato simbolo del disimpegno giovanile, si trasforma in cantate in
grado di far arrivare in modo semplice e schietto i messaggi più struggenti e ricchi di significato a giovani che non solo apprezzano la metamorfosi, ma addirittura credono che sia la musica il vero motore del cambiamento sociale. Molti di coloro che alla fine degli anni ottanta, con la puzza sotto il naso, consideravano Cherubini il simbolo di una gioventù legata alle mode e all’appiattimento culturale, improvvisamente rivalutano Jovanotti, soprattutto quando nel 1994 esce “Penso Positivo”, un vero e proprio inno alla fratellanza, a prescindere da razza, opinioni e religioni. Jovanotti con questa canzone crede,
“che a questo mondo esista solo una grande chiesa, che va da Che Guevara e arriva a Madre Teresa, passando da Malcom X attraverso Gandhi e San Patrignano, arriva ad un prete di periferia che va avanti nonostante il Vaticano”. Quel “nonostante” rappresenta la grande spaccatura col passato, trasformando Jovanotti da carismatico cantante estroverso e stravagante ad ideatore di nuove filosofie, non solo musicali. Nel 1995 con “L’Ombelico del mondo” propone una visione della vita in cui le regole vengono sistematicamente soppiantate dalle eccezioni. Jovanotti vuole rimarcare il concetto secondo cui la normalità è un’entità astratta e vuota, sottolineando l’unicità dell’essere umano. Con “L’Albe9
JOVANOTTI
ro”, nel 1997, mette insieme musica popolare, tradizionale folk ed etnica. E’ un Jovanotti alla ricerca di alchimie sonore per creare uno stile fatto di nuove sonorità e affascinati “contaminazioni”. E’ il periodo in cui si impegna per gli Zapatisti messicani del Chapas, in cui vince il Festivalbar e che incide con Piero Pelù e Ligabue il brano pacifista “Il mio nome è mai più” contro la guerra nella ex Jugoslavia. Si impegna contro il debito che strangola i paesi del terzo mondo, proponendo la canzone “Cancella il debito”. Nel 2010 con il brano “Baciami Ancora” vince il David di Donatello come migliore colonna sonora: il film a cui si riferiva quel brano è quello di Gabriele Muccino che da il titolo alla canzone stessa. Un anno dopo “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” conquista l’Italia e non solo, diventando un vero e proprio inno all’amore, inteso in tutte le declinazioni possibili. “Safari, “Ora” e “Lorenzo 2015 CC”, sono gli ultimi tre lavori di un artista che rimane straordinario, dalla popolarità indelebile. Capace di passare dagli inni al disimpegno e al divertimento fine
a stesso di inizio carriera, ad un’emancipazione musicale e culturale straordinaria, senza mai perdere di vista il ritmo, l’empatia musicale con il pubblico e quell’umiltà che è forse la vera forza trainante di questo nostro artista. La sua straordinaria visione dell’Amore contamina tante sue canzoni: un Amore in cui è la complicità a fare da motore. In cui noia e fragilità del rapporto non vengono mai negate, ma servono a trovare le vie d’uscita per scappare dalla crisi e rilanciare la storia, d’Amore.
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LA STELLA DELLA JUVENTUS CLUB, INTERVISTATO DA SLIDE
ANTONELLO CUCCUREDDU
LA STORIA DEL CALCIO ITALIANO di Alessandra Mura - Slide Sassari Il calcio come scuola di vita, i suoi progetti ad Alghero dove vive insieme alla sua famiglia I lettori di Slide saranno felici di leggere questa intervista realizzata con Antonello Cuccureddu, non solo perché si racconta uno dei più grandi calciatori del calcio italiano, ma soprattutto per l’insegnamento di vita che il Mister trasmette ai ragazzi che oggi affrontano il
mondo del calcio Iniziamo dall’inizio. Brutto da dire, ma di grande significato. L’inizio si chiama Pino Cuccureddu, il papà di Antonello, grande allenatore che trasmise non solo il talento ma anche la passione per il calcio ai suoi figli. Quando ha iniziato Antonello a giocare a calcio? Ero alto forse meno del tavolino, 12
ma maneggiavo la palla da quando gattonavo. Mio padre allenava, ha lavorato sempre con i ragazzi, con i giovani e io giocavo con lui tutti i giorni. Non solo mi ha incoraggiato, ma la verità è che in quegli anni non c’era nient’altro. La nostra scuola di vita era la strada e il pallone. Si giocava dappertutto, nel campo, per strada, in spiaggia, eravamo noi e il pallone. Oggi non è più cosi.
E com’è oggi? I ragazzi vogliono tutto, subito, ne non hanno strutture, se non hanno la tecnologia, non giocano. Non dico che non ci siano le società, ma non ci sono motivazioni, serietà di creare e andare avanti, non ci sono obbiettivi di crescita, non ci sono esempi. E’ vero che i soldi fanno tutto o quasi ma il talento non arriva con il denaro, la motivazione non arriva con i soldi. E come dovrebbe essere invece? Ci vogliono le persone giuste, ci vogliono le capacità e una grande serietà. Fare calcio, non basta la fortuna, ci vogliono requisiti, fortuna, capacità, bisogna arrivare ma riuscire a mantenere la testa sulle spalle. Io ho fatto un ascesa incredibile, sono stato bravo a mantenere ciò che ho desiderato dall’inizio. Lo dicevo sempre a mio padre: “Io arriverò in serie A”. Lo dicevo da quando avevo 6 anni e ho portato avanti i miei sogni con enormi sacrifici. Sei stato tenace. Desideravo avere quella maglia, desideravo dimostrare quanto valevo. Questo è il motore di tutto. Sono partito dal Fertilia nel ’67, l’anno dopo passai alla Torres. Un ragazzo di Alghero arrivato dal nulla che passa dal Fertilia alla Torres che in quegli anni era in serie C, ha fatto un enorme risultato. Ma non mi bastava. A volte i sogni si realizzano no? Per me è stato così. Passai al Brescia dopo una sola stagione con la Torres, che quell’anno era retrocessa in 13
serie B. Su 34 partite ne avevo fatte 25. Da Sassari arrivare al Brescia in pochi mesi, se solo lo racconto non ci credo. Mi dovevo far trovare preparato, e lo ero. Ero pronto a tutto, ho colto l’attimo, ho studiato, mi sono allenato tanto, sapevo che dovevo salire sul treno in corsa. Dovevo diventare un professionista serio. Arrivavo dalla strada, dovevo dimostrare che lo ero, un professionista. Così è stato. I sacrifici fatti oggi nemmeno se li sognano. Viaggiavo, ero stanco morto alla sera ma la mattina ripartivo con la carica a mille. Non andavo più la sera con gli amici in giro, mi ritiravo dopo gli allenamenti. Dovevo pensare solo al mio sogno. Dal Brescia alla Juve, ci racconti questo passaggio? Non riesco nemmeno a raccontarlo. Ma potete immaginare. In due anni sono passato dal Fertilia alla Juve. Io ci giocavo alle figurine con quei campioni lì, con i campioni con i quali dopo due anni mi sono trovato a condividere il campo. Avevo vent’anni, mi sentivo baciato da Dio. Una cosa straordinaria, nemmeno ci credevo.
Cosa è successo? Dopo che il Brescia era tornato in serie A, io non fui convocato nella prima partita di campionato, nemmeno in panchina. Mi hanno lasciato in tribuna. E non capivo, ho accettato la scelta del mister e ho seguito i miei compagni dalla tribuna. La seconda partita di campionato la stessa cosa. In tribuna. Non capivo davvero. Nemmeno in panchina, la cosa mi sembrava impossibile. La terza domenica la stessa cosa, mi ritrovai in tribuna. Ero talmente arrabbiato dentro, nonostante avessi sempre tenuto un atteggiamento dignitoso, che alla fine dissi al Mister: “Ma perché mi sta lasciando in tribuna? E lui cosa ti rispose? Il Mister mi rispose: “Perché tu non sei ne in campo ne in panchina ne in riserva, tu devi andare a giocare con la Juventus”. Per la prima volta ho sentito le gambe tremare. Ero stato trasferito alla Juve e non potevo giocare nemmeno una partita altrimenti non sarebbe stato valido il passaggio. Da quel momento la mia vita cambiò. Con la Juve ho giocato 12 anni. 14
Ti ricordi l’esordio? Eccome. Io ho esordito giocando contro la mia terra , in Sardegna, contro il Cagliari a Cagliari con la maglia numero 10 e ho pure segnato. Mi ricordo persino il paginone di apertura dell’Unione Sarda, il quotidiano sardo, con un titolo tutto per me: “Malu fizzu” (figlio cattivo). Come andò quell’anno? Quell’anno il Cagliari vinse il campionato e la Juve arrivò seconda. Sono stati 12 anni meravigliosi, io piacevo a tutti, la nostra era una grande squadra. Eravamo professionisti, non c’erano figli e figliastri, si lavorava tanto , ma sono stato sempre trattato con i guanti. Dopo la Juve sono arrivato alla Fiorentina. Dall’80 in poi tornarono gli stranieri, avevano riaperto le frontiere. Arrivò Platinì, quei campioni li. Alla Fiorentina arrivavano soprattutto gli argentini, erano tutti dei grandi campioni. A Firenze chiusi con la Serie A nel 1984, a causa di vari infortuni. Tu ti facesti male in quell’anno. Durante il passaggio alla Fiorentina mi infortunai dopo uno scontro con
ANTONELLO CUCCUREDDU
il portiere. Rimasi fermo sette mesi. Poi quando stai fermo una stagione e rimani ingessato dal bacino alla caviglia è dura ricominciare. Cuccureddu allenatore. Da protagonista dentro al campo a regista di grandi campioni. Tra gli anni 1980 e 1990 guidai le giovanili della Juventus vincendo, nella stagione 1993-1994, il Campionato Primavera e il Torneo di Viareggio. Sono contento di aver contribuito a formare quello che ancora oggi è un grande campione, Alessandro Del Piero. Nel 1998 abbiamo conquistato l’ottava posizione con l’Acireale, in Serie C1. E dopo una fugace esperienza alla guida della Ternana nel 19981999, in serie B, passo ad allenare il Crotone, sempre in C1. Con il Crotone fu un enorme successo. Abbiamo vinto il campionato ed ero stato osannato dai dirigenti, dalla squadra, dai giocatori e dalla gente. Mi ricordo ancora le emozioni di quell’anno. Nel 2004
andai all’Avellino, me ne andai a 4 partite dalla fine, avevo litigato con il direttore sportivo. Ma oggi raccontarlo non ha importanza, l’unica cosa che contava era che l’Avellino salì in serie B. L’anno dopo tornai nella mia terra alla Torres. Quell’anno facemmo i play off. Poi nel 2007 andasti al Grosseto giusto? Esatto, dove vincemmo il campionato. Prima di arrivare a Grosseto, rimasi fermo due mesi. E mi chiamò il presidente del Grosseto, che conoscevo bene. Il Grossetto era quanrt’ultima, la allenava Allegri che era stato esonerato. Beh, la mia più grande soddisfazione è che abbiamo vinto il campionato. Io ho sempre fatto il massimo sia da giocatore che da allenatore. Ho un difetto, non ho mai accettato i compromessi, ho sempre agito per come sentivo, sia d’istinto che di testa. Ho le mie regole, se non le rispetti non riusciamo ad andare d’accordo. Sono stato sempre così, anche un po’ rigido in campo ma
sapevo che dovevo dare l’esempio, Ho una storia dietro, dovevo far capire che per arrivare bisognava sudare. Alla dirigenza spesso ero un po’ scomodo ma sapevo che era l’unico modo per vincere. E così è sempre stato. Oggi Cuccureddu ha altri sogni nel cassetto? Sempre, i sogni non mi abbandonano mai. Intanto voglio realizzare un centro sportivo nella mia città, ad Alghero, spero di riuscirci. E poi non mancherò mai di ricordare che i sogni si realizzano solo se oltre al talento, si possiede la forza interiore fortissima, quella che ti fa fare cose oltre le tue capacità fisiche, oltre le cose che tu stesso pensi. Oggi posso dire con fierezza che la gente mi ricorda per questo e che chi mi ferma per strada lo fa perché ha davanti un uomo normale che ha dimostrato di diventare una stella del calcio con la tenacia e la forza che appartiene ai sardi e ai vincenti, nella testa e nel cuore. 15
VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE
VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE
LE METE PIÙ AMBITE DELLA SARDEGNA di Alessandra Mura - Slide
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uando si parla di Sardegna chi ci vive e chi la vive da turista, si rende conto di cosa lega i sardi alla loro terra. Dai profumi di lentisco ginestra e di mirto, alle trasparenze del mare incontaminato, dalle tradizioni secolari in costume, ai vecchi mestieri legati alla terra e al mare. Sardegna è un valore, un marchio, un simbolo, un appartenenza, un orgoglio. La Sardegna non è solo calette e barca a vela. Le zone interne, fresche e riservate, offrono un turismo fatto di profumi e sapori, legati a percorsi naturalistici di una bellezza straordinaria. Se non fosse per la penalizzazione insulare creata dallo stesso governo che poco o nulla ha fatto per migliorare i trasporti da e per l’isola, oggi la Sardegna godrebbe
di una economia florida legata al comparto turistico. Intanto diamo una notizia in riferimento alla raccolta delle acque nelle coste sarde che arriva da Legambiente. Non si tratta di una classifica assoluta circa le aree balneari italiane, piuttosto di una selezione accurata tra le realtà dove la qualità dell’ambiente e la gestione del territorio sono ai massimi livelli. La Sardegna, quest’anno, è riuscita ad aggiudicarsi ben 5 vele, mentre la Puglia, seconda in classifica si è fermata a 4 Vele. Le spiagge più belle, in Sardegna, sono: Chia, a Domus de Maria, Posada (Nuoro), Bosa(Oristano), Baunei (Ogliastra) e per finire Santa Teresa di Gallura (Olbia-Tempio). I parametri che vengono tenuti in considera-
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il turista in un’altra realtà. Tonara, Atzara, Mammoiada, Orgosolo, dove la tradizione vive su ogni cosa, dai muri decorati con i famosi murales, ai percorsi trekking nella natura più selvaggia. Turismo sportivo, turismo fotografico, turismo enogastronomico. Sono queste le alternative alla spiaggia che oggi
zione per l’assegnazione delle vele sono diversi: si va dalla qualità delle acque di balneazione passando per l’efficacia della raccolta differenziata dei rifiuti arrivando all’efficienza dei servizi. Leggendo i dati pubblicati per il mese di giugno nel portale “Casevacanza” si nota che la Sardegna è una delle mete più ambite e ricercate per le passare le proprie ferie. Al primo posto della classifica interna dell’Isola troviamo infatti San Teodoro, al secondo posto Villasimius, al terzo Stintino, al quarto Santa Teresa di Gallura. A seguire Alghero, Carloforte e La Maddalena (al decimo posto). Nel mese di luglio, comunque, non ci sono grossi cambiamenti. Le principali mete vengono confermate e alla lista si aggiungono Budoni, Costa Rei, Cannigione e Palau, che si piazza al terzo posto. Sul capitolo prezzi, rispetto al 2015, non è cambiato molto, considerata la generale stabilità, anche a livello nazionale. Per ciò che riguarda i costi che devono affrontare i viaggiatori che non vogliono attendere agosto per partire, a giugno si va dai 53 euro a notte richiesti a Valledoria, in provincia di Sassari per arrivare a 109 euro necessari per alloggiare a Stintino.
Trip Advisor, dove le recensioni dei turisti rivelano l’indice di gradimento di una località, ha stilato un altro interessante reportage. Con ben cinque litorali sui 10 premiati a livello nazionale, la Sardegna si conferma la regione italiana con il maggior numero di spiagge premiate a livello nazionale, riuscendo anche a conquistare una posizione di rilievo a livello europeo con la spiaggia di Cala Mariolu a Baunei, Ogliastra, sesta in Europa e seconda in Italia. Le altre spiagge sarde premiate nella classifica italiana sono La Pelosa a Stintino, Sassari (3°), Cala Goloritze a Baunei, Ogliastra (4°), Spiaggia di Tuerredda a Teulada, Cagliari (6°) e Lu Impostu a San Teodoro, Olbia Tempio (7°). Ma come abbiamo detto, la Sardegna non è solo mare. Anche d’estate, soprattutto in estate ci sono paesini meravigliosi incastonati nel paesaggio che proiettano
catturano l’attenzione di chi conosce già il mare e ha bisogno di assaporare la vera Sardegna. I borghi sono un’alternativa alla spiaggia, anche se quelli più belli e frequentati si affacciano sul mare. Basti pensare a Castelsardo e Bosa, che hanno presentato quest’anno la notte romantica. Mongolfiera, lanterne, versi e musica nel castello che domina il borgo e tradizione che si respira ovunque, dai piatti tipici ai sentieri antichi. Torniamo a Trip Advisor. Dal portale arriva una classifica dei 10 posti più graditi in Sardegna, che hanno conquistato occhi gola e gambe dei visitatori. Iniziamo dal podio. In prima posizione troviamo Cala Mariolu, a Baunei. Cala Mariolu si trova circa un miglio a nord del Monumento Naturale di Cala Goloritzé, ed è una delle spiagge più suggestive della Costa di Baunei. L’appellativo di Mariolu 19
deriva da “mariolo“, ladro in ponzese, che i pescatori oltremare diedero alla Foca Monaca. Quest’ultima, infatti, era solita depredare il pescato dalle reti e dai nascondigli scelti dai pescatori. Proprio ad un miglio verso nord da Cala Mariolu, vi è la Grotta del Fico, uno degli ultimi rifugi del mammifero, una grotta tra le più suggestive dell’isola. Al secondo posto il parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena. Mare trasparente, profumi di erbe aromatiche, tanto sole e un bel vento. La quasi totalità dell’estensione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena è un sito di interesse comunitario ed è caratterizzato dalla presenza di oltre 700 entità vegetali, che rappresentano un terzo della flora sarda e con più di 50 specie endemiche che rappresentano il 25% di quella complessiva
della Sardegna e numerose altre specie rare e di interesse fitogeografico, nonché numerosi habitat di importanza comunitaria . Le insenature cristalline e le spiaggette nascoste dagli anfratti rocciosi sono meta preferita dei visitatori che si avventurano sia via terra che per mare. Al terzo posto Cala Goloritzè, sempre a Baunei. La spiaggia, una delle più suggestive della Sardegna, nata da una frana nel 1962 è famosa per il pinnacolo alto 143 metri che sovrasta la cala, noto anche ai climbers per le sue vie d’arrampicata sportiva. Per arrivare alla spiaggia via mare, la via più comoda e meno impegnativa, sono disponibili dei servizi di trasporto e noleggio imbarcazioni dai vicini porti di Arbatax, Santa Maria Navarrese (comune di Baunei). L’approdo nella cala è vietato. In quarta posizione troviamo la
ormai famosissima Pelosa a Stintino. La principale attrattiva turistica del comune di Stintino è proprio la spiaggia della Pelosa, collocata nell’estremo lembo nord-occidentale della Sardegna, ed affacciata sul golfo dell’Asinara e sull’omonima isola. E’ contraddistinta da una sabbia bianca finissima e dal mare azzurro-turchese dal fondale molto basso. Nei mesi estivi di Luglio e Agosto trovare un posto per piazzare l’ombrellone è praticamente impossibile a meno che non si vada all’alba. In quinta posizione 21
VIAGGIO TRA LE MERAVIGLIE
troviamo Capo Testa a Sata Teresa Gallura. Capo Testa (in gallurese e corso Capu Testa) è una piccola penisola, in realtà un’isola, poi artificialmente collegata alla terraferma, situata nel nord della Sardegna, a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura. Si affaccia sulle Bocche di Bonifacio ed è collegata alla terraferma da uno stretto istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. Il promontorio è costituito dalle tipiche rocce granitiche galluresi erose dal vento ed ha un perimetro di circa dieci chilometri. Scendiamo ancora nella classifica e troviamo in sesta posizione Porto Giunco a Villasimius. La spiaggia di Porto Giunco ha un fondo di sabbia bianca e sottile. Le sue acque sono di un tenue azzurro e questo ha attratto numerosi pubblicitari, che l’hanno resa scenario ineguagliabile dei propri spot. Nella zona si trova lo stagno di Notteri, luogo scelto dai fenicotteri rosa quale habitat. In settima posizione Capo Caccia ad Alghero. Le falesie e le insenature rocciose creano un panorama mozzafiato contraddistinto dal promontorio che di profilo assomiglia alla sagoma di un gigante addormentato. Nei mari di Capo Caccia troviamo il corallo rosso e una fauna ittica straordinaria. Le grotte del Nettuno ad Alghero sono una delle principali attrattive naturali della costa. In ottava posizione
Is Aruttas a Cabras. La spiaggia si estende per varie centinaia di metri. Composta da piccoli granelli di quarzo tondeggianti, con sfumature di colori che si alternano tra il rosa, il verde chiaro e il bianco. Come le altre spiagge del Sinis-Montiferru, è uno dei luoghi più frequentati dagli appassionati di surf. In penultima posizione Calabrandinchi a San Teodoro. Conosciuta anche come piccola Tahiti per le acque cristalline e la spiaggia di finissima sabbia bianca. Alle sue spalle una pineta e servizi che la rendono adatta anche alle famiglie con bambini. L’isola di Tavolara che si staglia all’orizzonte offre uno spettacolo naturale come pochi. L’ultima posizione nelle spiagge
top se la aggiudica Le dune di Piscinas, ad Arbus. Situata in una zona isolata e di grande bellezza naturalistica, la spiaggia di Piscinas è circondata per qualche chilometro da dune altissime ancora vive e modellate dal maestrale, il cui colore giallo ocra è interrotto, a tratti, da cespugli di sparto pungente, dalla carota spinosa, dal giglio di mare e da ginepri e vecchi olivastri che diventano dei piccoli boschetti. In certi periodi si possono vedere i cervi che si spingono sino al mare e nel mese di giugno. A noi di Slide non ci resta che dirvi.. Buone vacanze sperando di essere stati d’aiuto per la vostra scelta.
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QUANTA FATICA PER ESSERE GENITORI
ADOZIONI IN ITALIA. SEMBRA FACILE! MA... TRAFILE, BUROCRAZIA, SPESE PER RIUSCIRE A FARE LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO di Alessandra Mura - Slide 24
ADOZIONI IN ITALIA
Q
uando una donna diventa mamma la sua vita cambia. Aumentano le gioie, le emozioni, l’amore, ma anche i pensieri, le responsabilità e le preoccupazioni. E oltre ad essere mamme si è anche compagne, mogli, lavoratrici, casalinghe, infermiere, autiste, cantastorie, regine del multitasking. La maternità assume mille significati e sfumature differenti, emozioni che non si sono mai provate prima. Sai di essere mamma quando pensi prima a tuo figlio poi a te. Diventi mamma quando tu sparisci e la priorità diventa qualcun altro, perché il frutto del tuo amore viene prima di ogni altra cosa.
Però ci sono coppie che non possono avere figli e che li desiderano più di ogni altra cosa. Quanto è difficile oggi essere mamma? Quanta burocrazia c’è dietro un’adozione? A chi bisogna rivolgersi per cercare di adottare un bambino? Le adozioni sono nazionali o internazionali. Cosa cambia? Cerchiamo di fare il punto della situazione. Sembra che in italia ci siano tanti di quei passaggi da far venire i brividi e spesso anche far cambiare idea a chi si appresta a voler fare questo passo. La legge italiana prevede infatti che le coppie che lo desiderano presentino la domanda di adozione, valida per tre anni, non solo presso il tribunale per i minorenni della propria regione di residenza ma anche presso altre regioni purché abbiamo determinati requisiti. Innanzitutto essere sposati da almeno tre anni o dimostrare che la propria unione, tra matrimonio e convivenza, ha raggiunto tale durata;la differenza di età tra i genitori adottivi e il figlio non può essere inferiore ai 18 anni e superiore ai 45 anni per un coniuge e ai 55 per l’altro. Ci sono poi una serie di domande, documenti e carte che certificano le buone condizioni psico-fisiche dei coniugi e le loro disponibilità economiche. Come se non bastasse, può succedere, spiega una mamma che ha raccontato
la sua esperienza, di “dover rifare tutte le pratiche da capo anche perché in tribunale dopo un paio di anni cambiano i giudici e la cosa più assurda è che sia richiesto anche il consenso dei propri genitori, ossia dei futuri nonni dei figli adottati”. La domanda è formulata su moduli normalmente forniti dalle cancellerie adozioni dei Tribunali per i Minorenni e va presentata in carta semplice. Ecco un elenco dei documenti necessari: • stato di famiglia; • certificato di nascita dei richiedenti; • dichiarazione di assenso all’adozione da parte dei genitori dei coniugi o in caso di decesso, il certificato di morte; • certificato del medico di base che attesti la buona salute di entrambi i coniugi; • modello 101 o 740 o busta paga; • certificato del Casellario giudiziale dei richiedenti; • dichiarazione che attesti lo stato di non separazione dei coniugi; • alcuni esami clinici (per attestare la buona salute complessiva dei futuri genitori) ; • certificazione di Sana costituzione psicofisica accertata da struttura pubblica, da cui risulti l’esclusione di affezioni TBC, veneree, cardiovascolari ed HIV. 25
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Una verifica dei documenti è indispensabile dato che vi possono essere delle variazioni e va fatta presso la cancelleria adozioni dei tribunali per i minorenni presso cui si intende presentare la domanda. La domanda di adozione nazionale ha una validità di tre anni ed è rinnovabile alla sua scadenza. A questo punto il Tribunale dispone la verifica preventiva dei presupposti ed esegue gli accertamenti ritenuti necessari al fine di accertare e dichiarare l’idoneità della coppia che ha proposto la dichiarazione di disponibilità. Una volta superato il passaggio della documentazione, il Tribunale per i Minorenni incarica i servizi sociali del compito di conoscere la coppia e di valutarne le potenzialità genitoriali raccogliendo informazioni sull’ambiente familiare, le motivazioni della domanda, nonché la situazione personale e sociale dei coniugi. I servizi sociali devono valutare le risorse, i limiti, le convinzioni, le attitudini degli aspiranti genitori, il desiderio di entrambi all’adozione, la loro situazione socio-economica. Sono requisiti indispensabili per garantire al futuro figlio, tutto il benessere di cui ha bisogno. In questa fase è anche compito dei servizi sociali informare in modo corretto e completo gli aspiranti genitori adottivi sulle possibili criticità che l’adozione può comportare. La legge sull’adozione prevede che le indagini siano completate entro 120 giorni (in realtà possono essere prorogate una volta) dall’invio della documentazione relativa alla coppia da parte del Tribunale per i Minorenni che ha disposto l’accertamento dell’idoneità. Al termine del periodo di accertamento, i servizi devono redigere una relazione conclusiva che
sarà inviata al Tribunale per i Minorenni di competenza. Durante l’indagine i Servizi, riscontrando dei problemi non insolubili, possono chiedere alla coppia di sospendere l’indagine per un breve periodo e riprenderla dopo alcuni mesi di riflessione. Il Tribunale per i Minorenni esamina la relazione inviata dall’ente locale e convoca la coppia per uno o più colloqui. L’esito dei colloqui darà modo al Tribunale di stabilire l’idoneità della coppia all’adozione, oppure dispone ulteriori approfondimenti rinviando nuovamente i coniugi ai servizi. Come potete leggere da queste poche righe non è per niente semplice concretizzare questo sogno. Anche se sotto certi aspetti, il tempo è un valido aiuto per capire se proseguire verso la meta oppure lasciar perdere. I figli non sono un gioco, anzi, ti cambiano la vita e per questo motivo è giu-
sto riflettere molto attentamente sul grande passo. Condividiamo con voi l’esperienza di una mamma che si firma Anna, che è riuscita ad adottare un neonato di appena pochi giorni. “Abbiamo superato i tre anni canonici della validità della nostra pratica dell’adozione nazionale e quindi abbiamo dovuto rinnovare la nostra richiesta. Dopo sei mesi dal rinnovo il Tribunale dei Minori ci ha chiamato. Siamo andati all’incontro positivi com’è nel nostro stile. Avrei accettato qualsiasi bambino, anche con piccoli problemi di salute, forte della presenza di mio marito che è medico. La giudice è stata molto gentile con noi a diversità della coppia assistente sociale e psicologa dell’ASL di cui ho un ricordo non propriamente felice. Ci ha parlato di una bimba nata prematura, di soli pochi giorni. “Ci faremo sentire” – questa frase ha smorzato un po’ il nostro entusiasmo all’incrociare altre 27
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due-tre coppie nella sala d’attesa, trepidanti come noi. “Ce ne faremo una ragione” – ci siamo detti e siamo partiti, destinazione Milano, a trovare un nostro caro amico approfittando della giornata di ferie. Non ancora sul treno, dopo appena quaranta minuti, una telefonata dal Tribunale ci avvisa che siamo stati scelti per quella bimba e che dovevamo presentarci dopo dieci giorni. E’ impossibile descrivere lo stato d’animo del momento. Con i lacrimoni agli occhi e un’energia esplosiva che invadeva le nostre anime abbiamo consumato due ricariche per avvisare amici e parenti. Ma le emozioni non erano ancora finite: appena arrivati a Milano una nuova telefonata ci comunicava che i tempi erano stati anticipati e che la bimba potevamo averla già il giorno successivo. A questo non ero proprio preparata. Una mamma di solito ha nove mesi per organizzare l’evento, io neanche ventiquattrore! Trafelata, ho attivato una mia amica diventata mamma qualche anno prima. Al mio ritorno a casa c’era tutto pronto, dalla culla al vestiario e suppellettili vari come se un
Angelo fosse passato di lì e avesse esaudito ogni mio desiderio. E’ inutile dire che con questa mia amica ho un rapporto speciale che si è saldato da questa sua dimostrazione di affetto in un momento tanto importante della mia vita. Il giorno dopo, siamo arrivati emozionatissimi ai Servizi Sociali, camminando dietro ad una carrozzina ancora vuota. Abbiamo aspettato pochi minuti in una stanza piena di disegni colorati. Ed ecco, si apre la porta e arriva lei, piccolina piccolina in un vestitino rosso e bianco con scarpine da bebè abbinate. Era bellissima. La signora che la stava cullando me l’ha data in braccio e …. sono diventata mamma! Mia figlia era di una tranquillità serafica, mio marito ed io un po’ meno. La guardavamo con occhi languidi incantati.
una seconda adozione nazionale. Sono passati cinque anni e non ci hanno ancora chiamati. Ormai ci siamo messi l’animo in pace e ci godiamo la nostra piccola meraviglia. Per chi, come noi, desidera una famiglia numerosa e si ritrova con una sola figlia il pensiero di non averne altri rattrista un po’. Ma riconosciamo anche di essere stati molto fortunati perché tutto ciò che ci è successo ha dell’incredibile: ogni evento si è compiuto per condurci a lei. Alle coppie in attesa mi sento di dire di non demordere, di circondarsi e frequentare altre coppie adottive. La vicinanza di chi ci è già passato è stata per noi un grande sostegno.”
Ora ha otto anni. E’ cresciuta e ha mantenuto i suoi lineamenti delicati. Da tempo ci chiede un fratellino così abbiamo fatto tutto il percorso per
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Bianca Bejan è
Miss Chirurgia
Estetica 2014
LOCATION: Grand Hotel Bluedream, Monselice (PD) - 21/08/2014 Foto di Giancarlo Tonti © 2014 Elio Pari Consulenze
C
ome cambia l’immagine della donna nel mondo e nei secoli!!. Il XXI secolo inizia con una radicale globalizzazione. L’esempio, l’emulazione, la voglia di essere perfette, quando la competizione è fortissima e quando le einsicurezze aumentano, ecco che
arriva la rivoluzione dell’immagine. Nel momento di grande crisi economica, uno dei pochi settori in continua crescita è quello dell’estetica e della chirurgia estetica. Come dire: ci sono donne e uomini che preferiscono rimanere senza mangiare ma spendere i pochi 30
risparmi in ritocchini, botulino, collagene e tutto ciò che soddisfa la loro ricerca di perfezione. Una mania, una fissazione prima, e oggi una routine, un vanto. Oggi la bellezza si può ricercare anche grazie alla chirurgia. E quindi per la veloce legge del consumismo i
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IL CONCORSO DI BELLEZZA PIÙ COOL DEL MONDO
MISS CHIRURGIA ESTETICA OSPITI E PROFESSIONISTI SCEGLIERANNO LA MISS DEL 2016 A VILLA CONDULMER di Alessandra Mura - Slide
Un momento dell'incoronazione di Miss Chirurgia estetica 2014
difetti non avranno più alcuna ragion d’essere, per cui selfie a gogo e autocelebrazioni estetiche. Anche la chirurgia estetica stessa ha subito dei profondi cambiamenti: sempre meno invasiva e in costante spinta evolutiva e miglio-
rativa, la medicina estetica oggi offre la possibilità di invecchiare nel miglior modo possibile garantendo interventi rigenerativi molto dolci, dove il medico può intervenire per rallentare l’invecchiamento. La medicina estetica non deve stravolgere o traumatizzare, ma deve
offrire al fenomeno fisiologico un ritmo diverso proprio perché l’invecchiamento non si può fermare. Perché è sempre più difficile tenere distinto il mondo della bellezza e quello della chirurgia: spesso le signore che ricorrono al bisturi faticano ad ammettere il piccolo ritoc31
#inlaghirsi //v. Incontenibile desiderio di amare acceso dalla contemplazione del tramonto sul Lago di Lugano. Soggiornare al Meliá Campione significa provare nuove e travolgenti sensazioni, una miscela di emozioni che non si può esprimere a parole. La sua eccellente posizione rende questo hotel uno dei più romantici del nord Italia. Un rifugio accogliente con una meravigliosa vista sul lago di Lugano, dove la tranquillità si fonde con il romanticismo degno di uno dei migliori film d’amore.
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Bianca Bejan, Miss Chirurgia Estetica 2014 con il patron del Concorso, Elio Pari e la presentatrice, Cinzia Sguotti
ste: Miss Siliconata, Miss Maggiorata Chirurgicamente, Miss Lifting Generale Viso, Miss Botulino, Miss Blefaroplastica, Miss Otoplastica, Miss Rinoplastica, Miss Plastica Lipofilling, Miss Mastoplastica Additiva, Miss Profiloplastifica, Miss Peeling Chimico, Miss Vaginoplastica… in un caleidoscopio che quasi ad ogni edizione aggiunge un nuovo tipo di intervento. chino (come lo chiamano loro, le tante lady-bisturi) ma c’è una new generation che invece ammette, giustifica e fieramente mostra. Visto che l’intervento non è più un tabù, Elio Pari (già inventore del Concorso internazionale di bellezza Miss Over), ha deciso di esaltare l’opera dei chirurghi plastici di casa nostra e la rinnovata sicurezza delle loro creature con un grande evento all’insegna della bellezza. Nasce così Miss chirurgia estetica, un concorso ambitissimo che quest’anno ha raggiunto l’ottava edizione. Manifestazione cult dell’estate dal 2009 ad oggi, siamo al via dell’edizione 2016, ottava della storia. La presentazione ufficiale dell’evento avverrà all’interno di diversi
programmi televisivi. In passato il Concorso è stato presente al Chiambretti Night di Italia1 con la Miss Patrizia Bruschi ed è stato inserito come evento all’interno di diversi programmi RAI (Porta a Porta, La vita in diretta) e Mediaset. Il Concorso Miss Chirurgia Estetica è diventato anche un film-documentario prodotto da RAI-Cinema per la regia di Alessandro Capitani: Come prima + di prima mi amerò”.
LE “CATEGORIE”
Non più suddivise per fascia d’età, le candidate a Miss Chirurgia Estetica combattono per il titolo arrivando alla finale con indosso la fascia che rappresenta l’intervento/ gli interventi cui si sono sottopo-
IL CONCORSO & LA GARA
Non esiste alcun limite di età per iscriversi (ed è gratis) a Miss Chirurgia Estetica: unico requisito è l’aver fatto ricorso ad un intervento “vero” di sola chirurgia estetica. La giuria è composta da prestigiosi chirurghi estetici, giornalisti, personaggi dello spettacolo e V.I.P., che valuteranno ed esamineranno le pretendenti al titolo una ad una in una sfilata in abito da sera e quindi in costume o lingerie. Le concorrenti dovranno mostrare alla giuria ed al pubblico le parti del corpo modificate chirurgicamente ed otterranno un punteggio assegnato con voto palese da cinque a dieci. 33
#gustevole //agg. Accattivante sensazione che nasce dalla combinazione della cucina più gustosa con un ambiente piacevole. La proposta culinaria del Ristorante Dolce Vita del Meliá Campione trasformerà i tuoi pranzi e le tue cene in un’ esperienza gastronomica unica. I piatti preparati con estrema cura e con ingredienti attentamente selezionati ti guideranno alla scoperta di combinazioni di sapori mai sperimentate.
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La novità dell’ edizione 2014 di “Miss Chirurgia Estetica” è un riconoscimento che premia nuovamente uno dei punti maggiormente osservati nelle signorine e signore di tutto il mondo. Si chiama “Miss Lato B” il premio/ritocco che in questa kermesse gli organizzatori hanno deciso di porre in evidenza, attraverso l’opera ovviamente di validi chirurghi estetici. Il “lato B” meglio ritoccato tra le nostre concorrenti, si porterà a casa questa fascia premio novità inserita all’interno di questa edizione di “Miss Chirurgia Estetica”. Tutte donne bellissime provenienti da ogni parte d’Italia. Signore e Signorine pronte a rivendicare il miglior intervento di chirurgia estetica realizzato sul proprio corpo da abili medici di casa nostra. Le fascia in palio anche per il 2016 : ovviamente il titolo assoluto di Miss Chirurgia Estetica Italia 2016, quindi Miss Siliconata, Miss Maggiorata Chirurgicamente, Miss Lifting Generale Viso, Miss Botulino,
Miss Blefaroplastica, Miss Otoplastica, Miss Rinoplastica, Miss Plastica Lipofilling, Miss Mastoplastica Additiva, Miss Profiloplastifica, Miss Peeling Chimico, Miss Vaginoplastica e la novità Miss Lato B. Quest’anno la kermesse e il concorso si terranno in Veneto, a Mogliano Veneto nella Villa Condulmer. Tanti ospiti, 10 chirurghi estetici che valuteranno l’intervento meglio riuscito, le telecamere delle reti nazionali e riflettori puntati sulle partecipanti. Il patron Elio Pari, colui che ha voluto la nascita di questo evento ha voluto ribadire un messaggio importante per tutte coloro che affrontano la chirurgia estetica: “Prendendo spunto dal docu-film “Come prima più di prima mi amerò”, girato da
Alessandro Capitani, dobbiamo sempre partire da un dato di fatto: chi cerca di rimediare ad un difetto fisico e ricorre alla chirurgia estetica non cura il corpo ma la sua mente. Dobbiamo usare la chirurgia solo per situazioni di forte disagio, solo dove è necessaria. “Il troppo stroppia”, e tantissime donne che ne fanno uso puntualmente non ne hanno nemmeno bisogno. Si alla chirurgia ma non quella dei sottoscala. Pensate alla vostra salute, fisica e mentale, la chirurgia può aiutare ma non cercate l’estremo. Cercate la bellezza, non l’esagerazione, non ci sono modelli, ci sono tante anime diverse e l’unico modello che dovete seguire è voi stesse” Vinca la migliore quest’anno, Elio Pari vi aspetta!
Bianca Bejan, Miss Chirurgia Estetica 2014 con il patron del Concorso, Elio Pari
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FUTURI SPOSI,
A RICCIONE CAMBIA IL MOOD DI FESTEGGIARE L’ULTIMO GIORNO PRIMA DEL FATIDICO “SI” di Gianni Lupo
C
hi era convinto che il modo di festeggiare un addio al nubilato o al celibato non cambiasse mai, rispettando quelle tradizioni, spesso un po’ volgari, fatte da strip, prostitute, night club, o anche da semplici serate in pizzeria o in discoteca fini a se stesse, dovrà ricredersi. Questo cambio del costume parte proprio da dove era nata quella voglia un po’ capricciosa di trascorrere le ultime ore
da single in preda alle tentazioni, cioè dalla riviera romagnola. A Riccione, grazie a un’idea rivoluzionaria di Franco Cren, unica in Europa, è nato il progetto “Futuri Sposi”, una nuova dimensione per festeggiare questa simbolica ma importante ricorrenza nella vita di chiunque decida di salire all’altare. <<La nostra forza sta nel radunare da tutta Italia i futuri sposi e le future spose con le loro compagnie 36
di amici, e fare interagire tutti in tante iniziative che si articolano su tre diverse giornate. Lo spirito sta proprio nell’aggregazione fra persone che non si sono mai viste prima, e si ritrovano tutte insieme>> ci spiega Franco Cren, di www. mangiaballa.it, che ha creato l’evento. Ci sono ragazzi di tutte le età ed estrazione sociale, perché l’essenza è fare amicizia, appendere al chiodo l’anello di fidanza-
FUTURI SPOSI
mento per quello matrimoniale, ma nel rispetto del futuro coniuge. Ogni primo weekend del mese, Riccione diventa la meta del Raduno Nazionale dei Futuri Sposi, e per l’intero fine settimana, tra giochi sulla spiaggia, sfilate di carnevale, sketch, gag, partire a premi si mescolano generazioni diverse, dando spesso vita a nuove storie: <<Abbiamo alcune coppie di sposi - continua Cren - che si sono conosciute
qui un anno fa, e proprio qui si sono formate. E’ il caso per esempio di Elisa S. di Brescia che venendo a Riccione con l’amica e futura sposa Stefania ha conosciuto quello che è diventato il suo fidanzato, e oggi futuro sposo, Claudio D. anche lui intervenuto nel luglio scorso con la sua compagnia di amici. Succede anche questo>>. Si comincia sempre il venerdì sera con la “Contadina cerca Marito”, dove alcune
future spose devono coinvolgere alcuni futuri sposi (nessuno si conosce fra loro) in diverse prove di abilità, per stabilire chi è il marito ideale. Non mancano le cene, gli aperitivi, il divertimento allo stato puro, tutto organizzato in un percorso spalmato fino alla domenica. Di grande impatto anche l’Adventure Park di San Marino, dove tutti i presenti partecipano ai circuiti di abilità sportiva unici nel loro gene37
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re, come dei veri Indiana Jones. Tutto si conclude al Mojito Beach, con la cena della Grande Sfida, dove altre prove di forza mettono a dura prova i protagonisti e danno la possibilità di vincere un weekend proprio a Riccione. Partecipare è molto semplice, basta collegarsi al sito www. mangiaballa.it e seguire le indicazioni sul sito. Si può scegliere di partecipare solo alla cena, a tutte le attività previste dal Raduno, pernottare o meno in hotel. <<L’idea di organizzare i nubilati e celibati è nata tanti anni fa - continua a raccontarci Cren - in modo che in una serata i festeggiati fossero i protagonisti e non solo gli spettatori. Io sono arrivato in Italia negli anni ’90, ed ero un ballerino con una formazione accademica. Spesso sono stato ingaggiato proprio per esibirmi in quelle serate, e con il tempo ho maturato l’ipotesi che
le compagnie avessero bisogno non solo di uno show, ma anche un posto ideale per cenare, ballare e un posto dove soggiornare>>. Ipotesi che è maturata anno dopo anno e si è trasformata nel progetto di oggi: <<Futuri Sposi è il risultato di un’evoluzione in quanto strada facendo ho acquisto sempre più informazioni ed esperienza su che cosa desiderasse veramente il cliente che vuole trascorrere in allegria gli ultimi momenti prima del
grande passo - precisa ancora l’organizzatore - rendendomi conto di quanto importante fosse questa festa per loro, che è unica (o almeno cosi dovrebbe essere) nella vita. E per questo la buona riuscita deve essere garantita. Io dò modo alle compagnie di interagire fra loro, visto che sono qui a Riccione per lo stesso motivo. La Cena della Grande Sfida, per esempio, è ormai considerata la cena n° 1 per nubilati e celibati. Ma il vero fiore all’occhiello è proprio il Raduno Nazionale dei Futuri Sposi, che si tiene una volta al mese, con eventi pianificati sui tre giorni del fine settimana. Ogni Raduno ha un tema diverso, dal Carnevale, alla festa sulla spiaggia, con i giochi ad acqua, le gare di go-kart o le soste aperitivo (come da Bianchi Shop) organizzati attraverso le strutture che sono parte del circuito>>. Va detto inoltre che prima del pro39
C E L L E F R I G O R I F E R E D A 1 A 2 A N T E B A N C H I D A L A V O R O I N A C C I A I O I N O X A B B A T T I T O R I A C I N Q U E T E G L I E I S O L A P E R S U R G E L A T I B I L A N C E - F R I G G I T R I C I - G I R A R R O S T I O G N I T I P O D I E L E T T R O D O M E S T I C O
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getto Futuri Sposi, agli addii al nubilato e celibato si era abituati a vedere solo strip integrali, veniva offerto molto alcol e parecchie tentazioni. Questo, soprattutto in Romagna, era spesso la causa di cattive comitive e brutta clientela. Oggi invece Franco Cren e il suo staff propongono una serie di idee originali, alcune con un pizzico di sensualità ma sempre nel rispetto della persona con cui si passerà il resto dei propri giorni. Grazie a questa nuova moda, molte attività riccionesi ogni mese si aggiungono per sostenere i Raduni, e ci si augura che presto anche il Comune stesso possa interessarsi al progetto prima che possa emigrare anche in altre parti d’Italia: <<Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto - esclama sorridendo Cren - Con questa filosofia nel mio planning aziendale sono previsti che i Raduni dei Futuri Sposi si svolgeranno anche
nel nord Italia, dove c’è comunque il mare (Lignano Sabbiadoro, Jesolo, Viareggio e Lido di Ostia a Roma). Il mio obiettivo? Esportare questo format anche all’estero, ma solo per portare i futuri coniugi stranieri a festeggiare i nubilati e i celibati qui da noi. Una forma di aggregazione internazionale è il mio sogno. Qualcuno dalla Svizzera e dalla Germania è già intervenuto>>. Prendere parte ai Raduni dei Futuri Sposi è concesso solo
a chi è in prossimità delle nozze e alle loro compagnie di amici, tuttavia per le altre iniziative, come La Contadina Cerca Marito o la Cena della Grande Sfida (la prima si tiene a La Mulata e la seconda al Moijto Beach) è possibile intervenire ugualmente, rivolgendosi a Franco Cren direttamente sul sito internet www.mangiaballa.it. E chissà che la vostra futura dolce metà non la incontriate proprio in queste occasioni? 41
I DJ AWARDS DI IBIZA COMPIONO 19 ANNI: MAGIA, MISTERO E MUSICA C
ome ogni anno da 19 anni a questa parte, l'isola di Ibiza, per una notte, si trasforma in Hollywood. Si srotolano i tappeti rossi per accogliere una delle manifestazioni più seguite dal pubblico e dagli addetti ai lavori dell'industria musica da ballo e del divertimento. Stiamo parlando dei DJ Awards, manifestazione no profit, creata dal conosciutissimo promoter Josè Pascual e dal produttore discografico e DJ Lenny Krarup nel 1998, che quest'anno si terrà lunedì 3 ottobre alla discoteca Pacha di Ibiza. I DJ Awards sono una celebrazione del mondo della musica da discoteca in tutti i suoi generi, dei suoi protagonisti e degli addetti ai lavori, che hanno contribuito a rendere questo movimento musicale il piu longevo e seguito della storia della musica. Non è vista come una competizione, ma come un riconoscimento sempre in cerca di nuove stelle nascenti che si svolge alla fine della stagione estiva. E' ormai risaputo che la fiducia nella varie classifiche, competizione o
premi di qualunque tipo da parte del pubblico è sempre celata da un velo di sospetto e curiosità sulla modalità di scelta dei nominati e dei premiati, per questo motivo la domanda più ricorrente ai DJ Awards è: " come vengono scelte le categorie ed i vincitori ogni anno?" E' un processo complicato che richiede una giuria esperta. C'è una squadra di lavoro che insieme a dei professionisti del settore quali produttori discografici di riconosciute etichette, agenzie di management, media specializzati del settore, promoters, organizzatori, proprietari di clubs ed i DJs che condividono la passione per la musica. Categorie, nominations, protagonisti sempre attualissimi e rinnovati di anno in anno per cercare di mantere l'idea della manifestazione sempre fresca. Il lavoro da svolgere per le liste delle nomination è un difficile lavoro di gruppo molto dibattuto. Esistono molti artisti che meriterebbero di ricevere un premio per gli sforzi ed i risultati ottenuti durante il corso dell'anno, molti i generi musicali a cui i DJ appartengono ed in un momento storico come questo che vede la nascita e l'evoluzione costante della musica da ballo, il risultato potrebbe essere quello di trovare gli stessi nomi in differenti categorie.
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Ciò che viene fatto per rendere meno difficile questo tipo di selezione e quello di creare delle categorie che siano rappresentative della scena musicale attuale. Non tutti sono d'accordo con le scelte finali, come speso accade in questo tipo di manifestazioni, si sà ognuno ha i propri gusti musicali ed i propri beniamini da supportare, ma se questo porta ad una discussione e ad un confronto intelligente e costruttivo ben venga! Una volta scelte le categorie ed i nominati in ogni categoria, si passa allo step successivo, la scelta dei vincitori e per farlo ci sono due vie da seguire. Le categorie 'musicali' sono votate dal pubblico che decretano il vincitore di ogni categoria tramite votazione telematica sul sito ufficiale www.djawards.com In un'era digitale come quella attuale, la promozione combinata sui vari social media è cruciale per ogni tipo di manifestazione ed i DJ Awards non fanno eccezione. Via quindi a pubblicità su facebook, twitter ed instagram per raggiungere un numero di potenziali votanti in tutto il mondo. E' breve il periodo in cui si può esprimere il proprio parere e supportare i propri DJs preferiti. Quindi affrettatevi! Durante i DJ Awards non c'è spazio solo per ' i soliti noti', ma ci
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sono premi dedicati anche a quegli addetti ai lavori e professionisti che spesso rimangono nel dietro le quinte, il quale lavoro costante è vitale per l'industria musicale. I vincitori sono invitati alla cerimonia che negli scorsi 18 anni si è sempre tenuta all'interno della discoteca Pacha di Ibiza, storica discoteca dell'isl blanca, che ogni
estate vede alternarsi alla sua console i migliori dj del mondo. Nomi altisonanti che fino ad oggi si possono vantare di aver vinto la famosa statuetta verde: Armin Van Buuren, Black Coffee, Carl Cox, David Guetta, Diplo, Dixon Frankie Knuckles, Hardwell, Jamie Jones, Lenny Kravitz, Luciano, Maceo Plex, Richie Hawtin, Skrillex, Solomun,Sven Väth, Crosstown Rebels, IMS, Native Instruments, Pioneer rekordbox, Tomorrowland e Soundcloud solo per citarne alcuni. Poichè stiamo parlando di Ibiza, l'isola del divertimento per eccelenza, eccentrica e colorata, il premio per i dj vicitori non poteva che es-
sere altrettanto eccentrico. Un riconoscimento creato e modellato a perfetta immagine e somiglianza di un pezzo di Kriptonite verde. Sì, Kriptonite, lo stesso materiale a cui il supereroe Superman era allergico e che gli faceva perdere completamente forze e poteri. La scelta di un premio così particolare è facilmente spiegata: la parola Kriptonite è formata Kripto (il codice ed il mistero della vita) e Nite ( che sta a significare il mondo della nightlife e la sua cultura). La forma del premio non è da meno, un pezzo di Kriptonite modellato secondo le sembianze dalla famosissima ed imponente roccia
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di 'Es Vedra'. L'isola o roccia come la si voglia chiamare situata a poca distanza dalla costa sud-occidentale di Ibiza, nell’arcipelago delle Baleari, è in realtà una riserva naturale avvolta da un alone di mistero e di superstizione che si tramanda di anno in anno. Bellissima e suggestiva per il suo aspetto selvaggio, affascina e fa innamorare al primo sguardo chiunque si fermi al suo cospetto, la leggenda vuole che si tratti dei resti della mitica Atlantide o dell’isola delle Sirene. Se provassimo a guardare l’isola dal satellite, la vedremmo oscurata a causa dell'alta concentrazione di metalli e minerali nelle sue rocce, fatto sta che bussole e apparecchi elettronici impazziscano completamente se non si mantengono le debite distanze. Pare che Es Vedrà sia luogo di misteriosi avvistamenti e inspiegabili fenomeni. Sono stati, per esempio, segnalati UFO nelle sue vicinanze ed enormi cerchi di luce che, in più di un’occasione, avrebbero terrorizzato ignari pescatori che navigavano al largo delle sue coste. Si ritiene, che Es Vedra possa essere uno dei triangoli di energia “inspiegabile” nel mondo con il famigerato Triangolo delle Bermude e il terzo polo magnetico del nostro pianeta. Altri ancora sostengono che si trovi sull’isola, una grotta abitata da una strega… ed è necessario lasciare un oggetto personale all’ingresso, come portafortuna. In ogni caso, quale sia la vera natura di Es Vedra la magia di questo luogo incantato insieme alla magia della musica dell'Isola di Ibiza
rendono il tutto incredibilmente affascinante compresi i DJ Awards. Non perdete altro tempo quindi, votate i vostri beniamini direttamente sul sito www.djawards. com e se non lo avete ancora fatto prenotate il votro biglietto aereo destinazione la Isla Blanca.
CATEGORIE E NOMINATION 2016
BASS: Amine Edge & Dance - Andy C - Chase & Status - DJ EZ - Friction - Hannah Wants - Pendulum Shadow Child - Sigma - Sub Focus BIG ROOM HOUSE: Afrojack Avicii - Axwell Λ Ingrosso - David Guetta - Dimitri Vegas & Like Mike - Hardwell - Kygo - Martin Garrix - Nervo - Nicky Romero - Oliver Heldens - Tiesto DEEP HOUSE: &ME - Adam Port Andhim - Black Coffee - Blond:ish - Catz'n Dogz - Dixon - Duke Dumont - MK - Sonny Fodera ELECTRONICA: Bonobo - Caribou - David August - Floating Points Four Tet - Jamie XX - John Talabot ELECTRONIC LIVE PERFORMER: Bob Moses - Faithless - Gorgon City - Henrik Schwarz - Kink - LCD Soundsystem - Matador - Pantha du Prince - Rudimental
HOUSE: Butch - Claptone - Darius Syrossian - Detroit Swindle - Doorly - Jackmaster - Kenny Dope - Louie Vega - Purple Disco Machine - Riva Starr - Sidney Charles - Todd Terry TECH HOUSE: Apollonia - Hot Since 82 - Jamie Jones - Luciano Maceo Plex - Mano Le Tough - Nic Fanciulli - Sasha - Solomun - The Martinez Brothers TECHNO: Adam Beyer - Carl Cox - Carl Craig - Dubfire - Joseph Capriati - Nicole Moudaber - Nina Kraviz - Pan-Pot - Ricardo Villalobos - Richie Hawtin - Sven Vath -Tale of Us TRANCE: Above & Beyond - Aly & Fila - Armin van Buuren - Bryan Kearney - Cosmic Gate - Gareth Emery - John O'Callaghan - Paul van Dyk BREAKTHROUGH: ANNA - Camelphat - Hito - Hunee - Jasper James - Job Jobse - Ryan Elliott - The Avener - The Black Madonna - Tom Trago INTERNATIONAL DJ: Armin van Buuren - Avicii - Axwell /\ Ingrosso - Calvin Harris - Carl Cox - David Guetta - Dimitri Vegas & Like Mike - Hardwell - Kygo - Richie Hawtin - Solomun - Sven Vath NEWCOMER: 2Vilas - Archie Hamilton - Bedouin - Detlef - Julian Perez - Mat.Joe - Mihalis Safras - Monki - Nastia - Will Clarke
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FENDI:
90 ANNI DI SUCCESSI
www.ioragazzafashion.it
a cura di Alina Drozdovschi
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a casa di moda italiana, fondata nel 1926 a Roma da Edoardo Fendi e sua moglie Adele Casagrande, compie 90 anni. Dopo il 1946, Fendi passa nelle mani delle generazioni successive, tra cui un emergente Karl Lagerfeld, che tutt’oggi ne è il direttore creativo e che ha portato la maison ai livelli di oggi. È solo nel 1966 che il brand presenta la prima collezione di alta moda e viene creato il logo con la doppia effe. Da allora Fendi diventa celebre in tutto il mondo e la produzione si allarga con la creazione di profumi, cosmesi e accessori vari. Per festeggiare i 90 anni di successi, Karl Lagerfeld ha disegnato la collezione autunno/inverno 20162017 chiamata “Legends and Fairy Tales” ed è stata presentata nella Fontana di Trevi, i cui restauri sono stati finanziati dalla medesima casa di moda. Le modelle hanno sfilato su una passerella di plexiglass, dando l’impressione di camminare sull’acqua. La collezione si ispira alle fiabe nordiche, con abiti trasparenti e motivi floreali accompagnati da pellicce ricamate e cappotti che riproducono immagini di giardini, principi e castelli, tutto diventa double face. Tra le 40 modelle che hanno sfilato per la collezione c’erano anche le top model Kendall
Il fashion visto da Alina Drozdovschi Fashion Blogger
Jenner e l’amica Gigi Hadid. Lo spettacolo era riservato a soli 200 ospiti tra qui Kate Hudson, Ornella Muti, Ginevra Elkann e Luca Cordero di Montezemolo, mentre la cena, svoltasi a Villa Borghese, era
aperta a 600 persone. Quindi, se volete vedere tutte le creazioni di questa collezione, o magari indossarne una, non resta che aspettare quest’autunno. Alla prossima!
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MISS SLIDE AGOSTO
LA MISS SLIDE DEL MESE È
JACQUELINE SANYÒ
Abbiamo incontrato questa ragazza, scoperta da Devis Paganelli patron di SLIDE, Miss Principessa d'Europa, Direttore Casting di Miss Reginetta d'Italia e Licenziatario italiano di Miss Europe World grazie al talent scout locale Federico Badoer. Cerchiamo di conoscerla meglio, con le classiche domande che poniamo alla modella del mese!
FOTO: FEDERICO BADOER
Il tuo colore preferito Sono due, il nero e il rosso Come si arriva al successo secondo te? Ci vuole determinazione, sacrificio, buona volonta e coraggio. Se non hai questi requisiti non arrivi da nessuna parte. Poi per il resto bisogna conoscere le persone giuste che ti possono aiutare e ci vuole una grande fortuna.
Il tuo peggior difetto A volte sono troppo aggressiva e offendo senza accorgemene le persone ma dopo mi pento. Sono tanto testarda voglio avere sempre ragione e l'ultima parola deve essere la mia.
Le tue origini Sono di origini ungheresi ma sono in Italia ormai da 4 anni Quanti anni hai? 18 Parlaci del tuo carattere Sono gentile con tutti anche se qualche volta sono un poco testarda e forse troppo determinata sulle mie scelte. Riesco ad essere molto dolce e solare con le persone che mi rispettano Il tuo migliore pregio La mia determinazione credo sia anche il mio pregio dato che non mi arrendo finchè non ottengo quello che voglio. Cerco sempre di essere gentile anche con gli sconosciuti. Mi piace piu dare che ricevere
Il tuo partner ideale come deve essere? Come il mio fidanzato. Se parliamo di aspetto fisico mi piacciono quelli altissimi, con gli occhi e capelli scuri. Non mi piacciono ne quelli troppo magri o troppo palestrati, una via di mezzo basta che abbia la forza per sollevarmi. Come carattere deve farmi ridere e trattarmi come una principessa, queste sono le due caratteristiche piu importanti. Mi piace sentirmi una bambina quando sono con lui. Deve accettare tutti i miei difetti e amarmi lo stesso. Non mi piacciono gli uomini immaturi e stronzi, e deve essere altruista con tutti . Sono molto gelosa e ci vuole poco per farmi arrabbiare quindi non deve darmi motivo per essere gelosa. La trasmissione tv che preferisci? Mi piace Dr House, How i met your mother e le trasmissioni di Paolo Bonolis e Gerry Scotti. Il tuo piatto preferito Uno? Sono tanti. Pizza, spaghetti con gamberetti, il salmone con patate, lo stinco di maiale e cibi ungheresi
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Quale caratteristica del tuo aspetto ritieni più interessante La cosa più interessante secondo me é il viso. Le labbra, gli occhi il sorriso. Mi piacciono le mie gambe e anche le mani. Penso di avere un bel fisico e non sono piatta. Mi piaccio cosi. Cosa ti piacerebbe fare nel mondo dello spettacolo? Mi piacerebbe diventare una modella famosa come le modelle di Victorias Secret. E' il mio sogno. Anche se non riuscissi ad arrivare così in alto come loro almeno vorrei farmi conoscere Cosa significa secondo te avere successo? Avere successo significa essere felici, quando sai che ha raggiunto il tuo obiettivo e hai sicurezza in te. Uno può avere successo se ha un lavoro ben pagato una famiglia e veri amici. Il successo non vuol dire diventare famosi ma ottenere quello che desideriamo. Per me il successo sarebbe diventare una modella professionista, poi nel futuro la famiglia e amici Faresti qualunque cosa per raggiungere il successo? Qualunque cosa no, intendo non mi lascerei usare come fanno alcune. Quella è la strada piu facile. Per arrivare al successo ci sono tante strade. Il vero successo è una strada pieno di difficolta e problemi. Ma se lo ottieni sarai la persona piu felice del mondo e la gente parlera bene di te. Che esperienze hai in questo ambito? Ho gia lavorato in tv, ho vinto dei concorsi di bellezza e fatto un calendario
FOTO: FEDERICO BADOER
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MISTER SLIDE AGOSTO
MR SLIDE DEL MESE È
FRANCESCO ADORISIO
Ciao Francesco, quando sei nato? Sono nato il 25 Settembre 1985 a Matera una piccola ma caratteristica città della Basilicata. Erano davvero dei begli anni, sono un po’ nostalgico verso quel periodo che secondo me è stato per tanti punti di vista il migliore e che ricordo con piacere. C’era più spontaneità e genuinità nelle persone.
Il suo nome è Francesco Adorisio. e lavora come Dj e Produttore di Musica. Francesco, 30 anni, è di origine Italiana, nato a Matera e risiede a Bologna dove vive con la sorella.
Parlaci del tuo carattere. Sono molto ambizioso, preciso e professionale sul lavoro, riflessivo, diplomatico, razionale e un po’ lunatico, amante del bello in tutte le sue forme. Mi piacciono le sfide e sono costantemente alla ricerca di nuovi stimoli lavorativi e non. Amo stare a contatto con la gente e circondarmi di amici con cui condividere la quotidianità, odio la solitudine ma ogni tanto adoro stare con me stesso. Credo di portare dentro di me dei valori importanti che mi ha trasmesso la mia famiglia e la mia terra di origine che cerco sempre di preservare e tutelare, credo molto nella famiglia, nell’amicizia, nel rispetto reciproco e nell’educazione che a mio avviso non deve mai mancare.
Qual’è stata la tua prima esperienza nel campo della moda, cinema, spettacolo? Parlaci di questo. Sono un dj da 15 anni e un Producer da 3 anni. Ho iniziato ad avere i primi approcci con il pubblico nelle discoteche della mia città natale dove ho iniziato a mettere musica in eventi privati davvero tanti anni fa... E’ stata un esperienza fantastica confrontarmi con la gente e vedere le loro reazioni ai miei djset ; ricordo che ero molto emozionato e anche un po’ impacciato :) Riguardo le produzioni gli ultimi dischi da me prodotti mi stanno dando davvero tante soddisfazioni e mi stanno facendo crescere molto a livello professionale e come fiducia in me stesso.
Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto? Sono molto affidabile, umile e ho tanta forza di volontà. Se voglio una cosa la ottengo. Il mio difetto? Non mi accontento mai e a volte penso troppo al lavoro trascurando altri aspetti importanti della mia vita. Sono troppo buono e per questo a volte per ti-
Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo. more tendo a creare una sorta di corazza che non mi fa aprire subito con la gente. Sono abbastanza diffidente in generale. Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo? Poter esprimere la propria creatività e le proprie emozioni tramite l’arte e nel mio caso tramite la Musica è una cosa fantastica. Per me è un onore e mi rende felice e appagato poter fare il lavoro dei miei sogni. Creare empatia e feeling con la gente in una pista da ballo è un reciproco scambio di sensazioni, emozioni ed energia che risulta davvero stimolante. Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante? Mi dicono tutti gli occhi per l’espressività dello sguardo e la particolarità del colore. Penso in effetti di poter parlare con lo sguardo a volte, ed è con quello che non posso mai mentire. Come si arriva al successo secondo te? Non è una cosa semplice e non esistono ricette magiche. Secondo me bisogna trovarsi nel momento giusto al punto giusto e allo stesso tempo avere delle capacità innate e tanta costanza. A mio parere alla lunga chi non molla vince. Ho imparato che bisogna andare avanti nonostante le critiche che si possono
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ricevere durante la carriera, crederci fino in fondo e trasmettere a tutti la propria passione, nonostante ci saranno persone che cercheranno di ostacolarti per invidia o timore di essere superati.
Cosa significa per te avere successo? Avere successo vuol dire realizzare i propri sogni, creare il mondo che immaginavamo nella nostra mente e trasformarlo in quotidianità. Avere successo vuol dire stare bene con noi stessi e vivere la vita con spensieratezza e coerenza verso i propri valori. Avere successo vuol dire semplicemente essere felici.
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TREND NIGHT
BIBLÒ FA BALLARE IL GARDA di Lorenzo Tiezzi
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esenzano ed il basso Garda non sono più la stesse… e meno male. Dopo un periodo fin troppo lungo in cui si sono ricordati con troppa nostalgia i bei tempi andati della movida anni ’80 e ’90, la località è tornata a proporre tanti bei party. Genux e Dehor, è confermato, non ci sono più. Ma il Coco Beach del Lido di Lonato è una costante, il Teatro Alberti è appena riaperto, il Sesto Senso è ripartito nella location di Lonato che ospitava il Fura in collaborazione col Pineta e pure il Biblò è rinato, all’ex Be Club. Quest’ultimo è uno dei più storici locali del Garda. Le serate sono soprattutto lo storico lunedì dedicato agli addetti ai lavori ed un rinnovato sabato notte chiamato Riu. Oggi lo staff punta su serate di qualità in cui la musica non è tutto. In console ci sono, sia chiaro, ci sono ottimi dj come il solido Ale
Maestri, dj resident. Come guest arriva spesso il bresciano Gianluca Motta ed al microfono si alternano professionisti come il veneto Thorn e Andrew Wee, uno dei protagonisti della vita notturna tra Verona e Garda. Quest’ultimo si occupa anche della direzione artistica del club con Oscar de Bellis e Gino Liguori del Qi Clubbing puntando, come dicevamo, anche su veri spettacoli che sappiano portare gli ospiti in un mondo di creature fantastiche. Scenografie, coreografie e costumi sono curati da Ale Big Mama, un professionista affermato ormai in tutta Italia per la qualità delle sue messe in scena. Grazie ad attori e ballerini, il Biblò diventa un vero teatro notturno chiamato Riu. Tra gli spettacoli in scena, “Storia di un Burattino” un musical notturno ispirato, ovviamente, a Pinocchio e pure “Riu in Forest”, show
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che ha fatto sognare con strani personaggi che sembravano proprio usciti da una fiaba. A fare da sfondo agli spettacoli, c’è il verde giardino del locale, un luogo semplicemente perfetto per rilassarsi con gli amici e non solo scatenarsi sulla pista da ballo. Al Biblò anche i dettagli sono rilassanti: dominano i colori chiari e dall’alto cadono vele utili per ripararsi dalla pioggia. Ormai, visto che il meteo è sempre più instabile, i gestori più attenti puntano anche su questi particolari. Come dicevamo, oltre al sabato, il locale è aperto anche il lunedì notte. Quella infra settimanale è una serata dedicata soprattutto agli addetti ai lavori: nottambuli, camerieri, baristi ed operatori del turismo del Garda si ritrovano qui a ballare o a bere qualcosa in un ambiente elegante. www.facebook. com/biblo.illunedinotte.
TREND NIGHT
PELLEDOCA, UN’OASI NEL CALDO DI MILANO di Lorenzo Tiezzi
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elledoca è un music restaurant nel cuore del verde del parco Forlanini. Situato a pochi metri dall’aeroporto di Linate, soprattutto d’estate, quando certe zone di Milano diventano un deserto, è un’oasi di divertimento e luogo di ritrovo di un pubblico di tutte le età, anche adulto. Al Pelledoca regna la libertà: ogni giovedì e venerdì va in scena un invitante aperitivo, il sabato la serata parte con la cena, che è alla carta o a menu fisso, mentre per chi arriva dopocena l’ingresso è sempre piacevolmente libero. Riassumendo, è perfetto per chi vuol vivere sera e notte in un’unica location, tra musica, balli sfrenati, buon cibo e ottimi drink. Qui la vera star è sempre il pubblico, ma in console sono sempre protagonisti bravi professionisti: Peter K al mixer è un resident d’eccezione; Giancarlo Romano non è solo un bravo vocalist. Qui si occupa pure della direzione artistica e organizza anche eventi a tema che restano nella memoria di chi li vive. Ad esempio, qualche settimana fa ha preso vita l’evento PelleRossa, in
cui c’è chi provato l’ebrezza del Toro Meccanico, godendosi uno show a tema di ballerini scatenati. E sempre qualche settimana fa al mixer del locale è arrivato pure Oby Baby, eclettico, creativo ed imprevedibile protagonista del clubbing milanese. Insieme al suo sound eclettico, ha portato al Pelledoca, l’energia del suo Pervert, mitico party che per anni ha fatto scatenare Milano. L’evento, pieno di performer ed accompagnato da scenografie ad hoc, era The Crystal Palace. Spesso al Pelledoca il sabato c’è pure il sax live dello scatenato Cesare Ceo e completa il team il bravo Dj Cloude. Come dj guest spesso passano da qui star del mixer come Big Fish, ovvero uno dei più storici producer hip hop italiani e non solo, bellezze dalla tecnica impeccabile come Jay C e pure maestri del sound conosciuti per ottime produzioni per pure per i loro mash up e bootleg come Luke DB e Davide Svezza. Al Pelledoca i cena tra amici si danza sui tavoli e ci si lascia trasportare
fino a tardi in un viaggio spensierato di puro svago. L’anima del locale è poi il suo staff, quasi una famiglia che si dedica completamente ai propri ospiti per farli sentire come a casa. La cucina è mediterranea, semplice e genuina. Qui la materia prima è sempre fresca e di primissima scelta. Il cibo spazia dai crudi di pesce alle tartare, dalle burrate alle fiorentine, da gustare alla carta o in formule fisse con menu alla portata di tutte le tasche. E la musica? Il sito ufficiale del club è www.pelledoca.org, la pagina Facebook è invece www.facebook.com/pelledocamilano.
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TREND NIGHT
SAMSARA BEACH, IL SALENTO NON HA CONFINI
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Beach Party del Samsara Beach, mitica spiaggia da ballo a Gallipoli (LE); sono ormai conosciuti ormai in tutta Italia e non solo. Infatti il divertimento colorato della spiaggia salentina dallo scorso 25 giugno ha anche una 'filiale' all'estero. A Budva, in Montenegro infatti è appena nato Samsara Deluxe: ben 4.000 mq dedicati al relax e al divertimento, a Budva. Oltre alla spiaggia, ospita due diversi ristoranti, area vip con gazebo e, ovviamente, una marea di ombrelloni e lettini perfetti per ballare sotto il sole bollente. Si tratta di una località frequentata soprattutto da turisti russi e dell'est, per cui si tratta di un risultato probabilmente più importante dell'apertura di un altro locale dallo stile italiano in zone del mondo già amate dai giovani italiani che già conoscono il Samsara (Formentera, Ibiza, etc). Per lo staff Samsara, guidato da David Cicchella e dai suoi soci è una nuova sfida che parte dal successo straordinario del “format Samsara": divertimento scatenato per chi ha voglia di saltare sulla sabbia a ritmo di ottimi dj come Danilo Seclì, Marco Santoro & Andrea Maggino e voci che danno energia come quelle di Fabio Marzo,
di Lorenzo Tiezzi
Luigi Abaterusso e Max Baccano. Alle percussioni, al Samsara, spesso c’è Luca Bovino. Sergio Sylvestre, che ha vinto Amici 2015-2016 è invece uno dei talenti scovati dallo staff Samsara… che però non è solo party. Chi preferisce rilassarsi ed avere il meglio, prima e dopo aver saltato, al Samsara, anche a Budva, non mancano mai servizi, cibo e beverage di qualità assoluta. Oggi si dice, sbagliando, che in fondo è tutto facile, che col mare del Salento chiunque
avrebbe avuto successo. E invece non è vero. E’ soprattutto grazie al Samsara, locale non locale easy (l’ingresso è gratuito) ‘capofila’ del divertimento a Gallipoli, che la Perla dello Jonio ha iniziato a farsi conoscere. Grazie al marketing ben fatto organizzato dallo staff del locale, alla gestione dei social e pure alla capacità di valorizzare nuovi talenti che troppo spesso i locali dimenticano (e non è uno caso, come dicevamo che Sergio Sylvestre sia nato artisticamente qui e non altrove).
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PAOLO DEMARIA, MAKE UP ARTIST. IL LIBRO
ART FASHION
di Giancarlo Cecconello - Direzione Slide
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ono chiamato come Direttore di Slide il free press n.1, ad un compito nuovo ed ardito, componente della commissione d’esami dei discenti del Make Up Artist Paolo Demaria. Lascio la SS 31, sotto la calda coltre di un sole martoriante e mi immetto nella SP 66 fino a giungere a San Maurizio di Conzano ed alla proprietà della famiglia Demaria. Sono accolto, con gentilezza e garbo, da uno scricciolo di ragazza che solo successivamente scoprirò essere Sara Cauda, una delle allieve esaminande, che mi indirizza a bordo piscina dove, all’ombra di una decennale quercia, trovo Pier Luigi Buscagliolo, esimio Direttore de “Il Monferrato” – giornale locale di 140ennale e consolidata tiratura. Nel fremente caos di modelle, allieve, fotografi e set in allestimento, apprendo della imperitura amicizia che lega il Direttore e il Make Up Artist; scopro come, dopo ampia libagione e davanti ad un calice di vino, sia nata l’idea, finalmente realizzata, di Art Fashion, il libro a summit dell’esperienza acquisita nei suoi primi 40 anni da Paolo Demaria. Vi è la domanda, delle domande, da porre al Direttore, ma chi è Paolo Demaria? Risponde d’istinto e traspare l’ammirazione personale che li lega “Difficile sintetizzare in poche parole chi è Paolo Demaria. Quello che fa è quello che è... vita e professione sono la stessa cosa... quello che i latini chiamavano “homo faber”, l’uomo artefice della propria sorte. È un vulcano di idee in quanto, come tanti professionisti, continua a sfornare progetti e proposte. È una persona eclettica perché riesce a realizzare le sue idee calandosi nella realtà in cui vive. Un esempio? “Art Fashion” l’ultimo libro che ha scritto: un tributo alla professione di make-up artist, un utile strumento per chi si avvicina a questo mondo, una storia della moda e dello stile. Già lo stile: Paolo è una persona che riesce a “leggere”
subito le situazioni trasformandole nella sua personale cifra stilistica.” Va bene, ho capito, qui siamo di parte, penso tra me e me, mentre veniamo chiamati a compiere il nostro dovere.. inizia l’esame. Cerco complicità tra le esaminande, mi preme sapere del Demaria docente e ne scopro la dedizione, l’affabilità e la severità che da tutti mi viene confermata. Non mi resta che, durante una pausa della sessione di esame, rivolgermi al diretto interessato, tutto preso dall’entusiasmo di raccontare l’esperienza di scrittore ed esternare una ridda di ringraziamenti in ordine sparso: “Quando si giunge al termine della scrittura di un libro e ci si volge a guardare indietro, ci si accorge del contributo dato da molte persone, alle quali desideriamo esprimere qui la nostra gratitudine. Per scrivere questo libro mi è stato necessario un tempo quattro volte maggiore a quello che avevo preventivato, e per la maggior parte di quel tempo, lo sentivo come un make-up mai completato, sospeso sulla mia testa, ovunque andassi. Senza l’aiuto di molte persone, non sarei stato in grado di finirlo. Il primo ringraziamento va senza dubbio a Katiuscia Sola, si è rivelata molto importante nella realizzazione. Oltre a conoscere la materia in maniera approfondita (ha suggerito lei molti dei temi), ha il dono prezioso di saper aiutare le persone a trovare il modo giusto per descrivere le cose. Ha corretto una parte di materiale
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mentre lo scrivevo, ma mi ha stimolato a continuare la scrittura. Per me è stato un onore lavorare con lei. Grazie a Patrizia Sclauzero che mi ha corretto tutti i testi del libro, rendendo migliore la qualità del libro. Un ringraziamento va anche a Fabio Demaria per aver subito accettato la proposta di questo nuovo lavoro. Grazie. Un super grazie al grande amico Stefano Mesturini, che mi ha dato stimoli e grandi aiuti per la realizzazione del libro. Grazie a Jacopo Giordano che ha condiviso l’impaginazione pagina per pagina del libro, aiutandomi a scegliere le immagini per renderlo migliore. All’amico Giorgio Annone, “supervisore” e grafico che ha saputo rendere bello il mio libro, un mondo di grazie. Chiara Cane e Pier Luigi Buscagliolo si sono messo a mia disposizione per darmi idee e riferimenti che potessero tornare utili in questo libro. Via via che il documento prendeva forma, mi riassumevano pagine e pagine e mi aiutavano a capire il carattere del libro, sono sempre stati felici di discutere a volte a lungo l’argomento che avrei trattato in un dato momento. Anche loro si accorgevano dei momenti di rallentamento e con garbo mi stuzzicavano se necessario. Sono stati un supporto prezioso sin dall’inizio, dandomi un grande aiuto. Grazie!! Alessandro Squizzato e Andrea Manetti mi hanno entrambi incoraggiato a girare un Tutoreal, e la loro vasta esperienza nel software ”libero” mi ha
UN PROFUMO DUE ESSENZE.. NASCE IL NUOVO BRAND
AMORE PER UN TENERO MESSAGGIO
dato accesso a materiale che non avrei mai potuto ottenere in altro modo. Grazie amici. Grazie ad Alessandro Gerini per l’amicizia e le chiacchierate in studio a New York. Alice Demaria grazie per il supporto morale e l’aiuto che mi hai dato per realizzare il libro. Sei e resterai la numero uno. Un infinito grazie alla mia grande Mamma Lorenzina, perché questo sogno senza di lei non sarei mai riuscito a realizzarlo. Ti voglio bene, GRAZIE. Un ringraziamento particolare va a Giorgio Annone, Stefano Frigerio, Claudio Gan-
gi, Alessandro Gerini e all’intero gruppo di fotografi che è stato fonte di ispirazione negli ultimi anni. Molto di quello che ho messo in questo libro proviene dalla mia esperienza lavorativa insieme a loro. Grazie davvero a tutti. Devo ringraziare tutti gli allievi, ex-allievi e modelle delle scuole (S.E. Make-up di Alessandria, M.B.A. di Milano, Emodiva di Potenza) e soprattutto quelli del corso Art Fashion Photografy Show. Ho avuto quattro super revisori competenti e precisi per questo libro: Chiara Cane, Patrizia Sclauzero, Katiuscia Sola e Pier Luigi Buscagliolo. Se fossi stato in grado di integrare tutti i loro eccellenti suggerimenti, questo sarebbe un libro migliore. Ma come capita sempre, i vincoli temporali mi hanno costretto a scegliere, sebbene i miglioramenti siano comunque significativi. Qualsiasi refuso rimasto è imputabile esclusivamente a me. Un ringraziamento particolare alla casa discografica Sony per la concessione delle fotografie relative ai propri artisti. Un grazie speciale alla casa discografica Universal Music, che mi ha concesso l’autorizzazione a pubblicare le fotografie dei suoi artisti. Un grande grazie a Saule Kilaite violinista performer per la sua disponibilità del materiale fotografico. Grazie alla Carosello Record per la concessione del materiale fotografico. Michele Del Prete, un grazie enorme per
la disponibilità e la concessione delle foto. Vorrei ringraziare ad uno ad uno i miei allievi ed ex-allievi che hanno contribuito con la realizzazione di vari lavori pubblicati nel libro: Bianco Annamaria, Bovolenta Simonetta, Carminati Stefania, Cartisano Diana, Cauda Sara, Chechu Alina, Clemente Rosa, Corella Costanza, Degiorgi Sara, Franzese Ilenia, Franzese Salvatore, Fusco Valentina, Giannetti Carolina, Guzzi Marina, Inzitari Annalisa, Marmello Valentina, Mauri Tatiana, Matteassi Carmen, Merolla Francesca, Nobili Valerio, Paris Cloris, Penzo Katiuscia, Porcelluzzo Simona, Sangiorgi Alessandra, Spisto Orazio, Suardi Katia, Vecchiato Lacramioara.
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FOTO DI DANIELA BERRUTI
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E
cco una ricetta per un antipasto fresco, semplice e che si sposa con qualsiasi menu a base di pesce. Provate ad accompagnare il salmone con una ottima insalata di zucchine julienne condite con olio, sale e limone, resterete piacevolmente sorpresi dal gusto, la consistenza ed il profumo di questa ricetta. Leggeri, visto il caldo, ma senza rinunciare al gusto.
PROCEDIMENTO: Pulire il pesce dalle spine e privarlo della pelle. Mescolare tra loro sale e zucchero. Grattugiare la scorza delle arance e spremerne il succo. Posizionare il pesce in un contenitore capiente di ceramica o vetro, ricoprirlo con cura con la miscela di
sale e zucchero, aggiungere i grani di pepe e scorza e succo di arance. Coprire il tutto con pellicola, far riposare in frigo da 6 a 12 ore, in base al grado di marinatura preferito: piĂš il pesce riposa, piĂš si asciuga ed insaporisce. Estrarre il pesce, ripulirlo dalla marinata, tagliare a fettine sottili leggermente oblique e servire.
INGREDIENTI PER 6 PERSONE: -- 800 Gr di salmone fresco (filetto) -- 1 kg di sale grosso -- 1 kg zucchero di canna -- 2 arance -- 1 cucchiaio di pepe rosa in grani
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JAZZ
JAZZ, COME DIRE
LINO PARTRUNO di Nadia Bengala
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vete mai visto una persona che, ad una festa, un evento, una serata, appena inizia la musica si alza dalla sedia e infastidito se ne va? Se ne va perché quella non è la sua musica. Lui non ama la musica odierna, che trova allucinante (parole sue).
Ma il grande pubblico lo conosce fin dalla fine degli anni ’70 per avere preso parte alla trasmissione più seguita nella storia della televisione italiana: stiamo parlando di “Portobello” presentato da Enzo Tortora che lo volle per fare da colonna sonora con il suo banjo e i suoi solisti.
Stiamo parlando di Lino Patruno, famoso jazzista conosciuto in tutto il mondo e che ha suonato con molti grandi della storia del jazz come Joe Venuti, Bill Coleman, Teddy Wilson, Albert Nicholas oltre ad aver preso parte a festival internazionali come quello di New Orleans, di Varadero (Cuba), di Davenport (Iowa – USA).
E da allora che il grande pubblicò si abituò all’ascolto di una musica differente ma di qualità come il jazz. Sono celebri e in alcuni casi storici i film ai quali Patruno ha preso parte, tra i quali citiamo “Amarcord” di Fellini, “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani e “Delitto a Porta Romana” con Tomas Milian (che ancora oggi è uno dei DVD più venduti nelle videoteche). Tra le colonne sonore che Lino Patruno ha composto ricordiamo quelle dei film “Prova di Memoria”
Lino in passato è stato anche attore e cabarettista nel gruppo de "I GUFI" che negli anni ’60 è stato il primo gruppo storico di cabaret italiano.
con Franco Nero, “Ti amo Maria” con Carlo delle Piane e quella del film “Forever Blues” di e con Franco Nero che gli è valso il riconoscimento come migliore colonna sonora facendogli conferire il prestigioso Golden Globe della stampa estera. E’ stato anche co-sceneggiatore e produttore della colonna sonora del film “Bix” di Pupi Avati girato negli Stati Uniti che raccontava la triste vicenda del leggendario musicista della storia del jazz degli anni ’20 Bix Beiderbecke nato a Davenport che gli dedica un importante festival. Ci vorrebbe una vita per raccontare tutto quello che in campo artistico che ha fatto Lino Patruno ma per il momento penso che quello che vi ho raccontato sia già molto. Saluto Lino anche a nome di tutti voi perché è un mio caro amico. 61
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mici di Slide eccoci arrivati ad Agosto, c'è chi avrà raggiunto la montagna, chi il mare e alcuni di voi invece avranno optato per visitare le città con le loro bellezze. Noi siamo in giro per il Tour Italia di Artú e abbiamo trovato strutture molto interessanti per l'accoglienza dei 4 zampe, traghettiamo fino ad Olbia da Livorno con Sardinia Ferries, con tanto di cabina, self Service e ristorante che accompagnati da Artu, visita dal comandante con consegna del Bollino e alle ore 14.00 sbarchiamo per proseguire la nostra meta, Costa Smeralda, ci aspetta Francesco Depperu della Residenza Capriccioli.
Un luogo incantevole e ci accorgiamo di alcuni cambiamenti, semplici ma importanti, l'acqua delle piscine è salata, la piscina per cani con una scaletta anti scivolo, nuova doccia, insomma non manca proprio nulla. Ci fermiamo, purtroppo di pochi giorni e via verso la Liguria destinazione La Scogliera ad Alassio in altra spiaggia davvero Pet Friendly e quest'anno con un partner d'eccezione Frontlinecombo, hanno voluto anche loro testimoniare l'importanza della prevenzione su pulci zecche e della loro pericolosità. Ci fermiamo a salutare gli amici dell'albergo Aida e via verso la Toscana e L'Emilia Romagna, terre ricche di locali Pet Friendly.
Vi lasciamo ricordando che potete scaricare la App gratis per Google Play ITALIADIARTU dove trovate tutte le strutture verificate da Artú con i video. L'Associazione CGTVCHANNEL è sempre alla ricerca di volontari che
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