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FREE PRESS MAGAZINE
moda cinema spettacolo www.slidefreepress.com Settembre 2016 - N.76
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DA GOOGLE È GIÀ REALTÀ L’AUTO DEL FUTURO CHE SI GUIDERÀ DA SOLA
14 SLIDE 76 - NETWORK MAGAZINE - SETTEMBRE 2016 - WWW.SLIDEFREEPRESS.COM - COPIA OMAGGIO
VITA ECONOMICA E TASSE BASSE IL FUTURO Ë IN BULGARIA A UN ORA DALL’ITALIA, SEMBRA TUTTO MIGLIORE
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TRADITA E RITRADITA. COSA FARE? CASTIGO O PERDONO. IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
LA BELLISSIMA EX MISS ITALIA DIRETTORE DI SLIDE
NADIA BENGALA
LANCIA MISS PRINCIPESSA D’EUROPA
Settembre 2016
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Editoriale Nadia Bengala, lancia Miss Principessa d'Europa 10 Carmen Masola 14 Bulgaria, cittĂ delle rose 20 Franca Faldini 24 Google Car 31 Grande Design 32 Amburgo 38 Alessandro Perez 42 Enjoy Television 47 I must have Autunno Inverno 2016-2017 48 Miss Slide 50 Mister Slide 53 Trend Night 59 Six Bikini 61 Psike 63 Satira 64 Cani & Gatti TV Channel
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DEVIS PAGANELLI
CEO Are Communication International
STEFANO PIA
NADIA BENGALA
ALESSANDRA MURA
GIANCARLO CECCONELLO
Direttore Editoriale
Direttore Responsabile
Direttore Nazionale News
Direttore Nazionale Slide
SALVATORE MARTUSCIELLO
GIANLUCA NASI
GIUSEPPE MESSINA
Direttore Nazionale Nord
Direttore Nazionale Centro
Direttore Nazionale Sud
STEFANO PIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
FRANCESCO CASANOVA Fotografo
FABIO BUFFA Rubrica Satira
FEDERICA PREGNOLATO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
DAVIDE VIGNES Fotografo Moda
MARIO FURLAN Rubrica Motivatore
TOMMASO TORRI Free Lance
SAVERIO CETRANGOLO Fotografo
ENRICO LIONELLO Rubrica Enjoy Television
CRISTINA BERLINI VIP Free Lance
PAUL PIGAS Fotografo
CRISTIANA ELLI Rubrica Enjoy Television
PINA LI PETRI Rubrica Psicoterapeuta
MARCO BARALDI Fotografo
LORENZO TIEZZI Rubrica Enjoy Television
Coordinatrice Centro Italia Myracol
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ALEX LEARDINI Coreografo Eventi
MARCO ANELLI Rubrica Cani e Gatti Television
LAURA BENVENUTI Rubrica Life & Benessere
ALINA DROZDOVSCHI Rubrica Fashion Blogger
GIUSEPPE MESSINA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Palermo
DOMENICO COMMUNARA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta
ENRICO SANTAMARIA
ALESSANDRO D’AURIA Direttore Locale Concessionario Esclusivo Caserta
FLAVIO ALAGIA Rubrica Turisti ma non solo
GIANLUCA NASI Talent Scout
ALESSANDRA MURA Direttore Locale Sassari
GIANCARLO CECCONELLO Direttore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria
MARCELLA PIANO Talent Scout
SERGIO PULITO
KATIA BARZOTTI Direttore Locale Concessionario Esclusivo Ravenna
MASSIMO PACINI Talent Scout
FEDERICO BADOER Talent Scout
ANNA MARIA GERVASI Direttore Locale Concessionario Esclusivo Asti
ENZO ZAMBETTA Talent Scout
SARA GNOLI Rubrica Food4You
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Genova- Savona-Lipari Coordinatore Nazionale Mister Slide Direttore Nazionale Slide Party
Tutti i componenti del Team Slide, senza esclusioni, operano indipendentemente dall’editore. I singoli Direttori Locali, Concessionari Esclusivi e Subconcessionari sono imprenditori autonomi che operano senza alcuna possibilità di rappresentanza del magazine a livello nazionale. Ogni appartenente al Team salvo che per l’editore e il Direttore Editoriale, non è autorizzato a rappresentare la direzione nazionale, ma opera esclusivamente in rappresentanza dell’edizione territoriale indicata e conceduta in esclusiva. Mediapartnership e collaborazioni nazionali sono iniziative concordabili con Slide scrivendo a: info@arecommunication.com
REDAZIONE SVIZZERA
(ALIAS GIULIO ROMI)
Talent Scout
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UMBERTO MARTUSCIELLO Direttore locale Milano / Bergamo
AVV. RAFFAELE BAGNUOLO Responsabile Legale per la redazione di Milano
FLORA SPINOSA Assistente concessionaria Canton Ticino/Campione/Milano/Bergamo
CLAUDIA FASOLA Giornalista ufficiale/Ufficio stampa redazioni Canton Ticino/Campione d'Italia/Milano/Bergamo
SALVATORE MARTUSCIELLO Coordinatore Nazionale Svizzera/Campione Direttore Nazionale Nord Italia
ALVARO GUALDI Direttore locale Canton Ticino / Campione
FABIO CRAVAREZZA Fotografo ufficiale Slide Ticino/Campione/Milano/Bergamo
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FREE PRESS MAGAZINE IL MAGAZINE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA E BULGARIA
CREDITS
Reg. Trib. Ravenna 1362/2010
CEO Are Communication International Devis Paganelli ceo@arecommunication.eu Direttore Editoriale Stefano Pia stefano.pia@slidefreepress.com Direttore Responsabile Nadia Bengala
Direzione Internazionale e Pubblicità Are Communication International Ltd Bulgaria, Sofia 1324 Lyulin 8 Housing Complex, 9 3011str., Block 2, Entr. A Phone +35 924.915.106 Fax +35 924.915.107 redazione@slidefreepress.com www.slidefreepress.com Tutti i marchi trattati su Slide sono dei legittimi proprietari. L’Editore non è responsabile per i concetti espressi dai singoli collaboratori o dalle personalità intervistate. L’Editore è esonerato dagli inserzionista per i contenuti delle inserzioni. Ogni inserzionista dichiara di essere titolare dei diritti per le foto e per i marchi pubblicati. Ogni riproduzione di testi, foto e loghi presenti in questo magazine è tassativamente vietata, salvo autorizzazione e approvazione scritta dell’editore. Eventuali opinioni espresse da Collaboratori, Giornalisti, Direttore Responsabile, Concessionari Esclusivi, non sono da considerarsi come opinione dell’Editore. SLIDE non ha alcun taglio politico nè alcun tipo di preferenza per questo o quel partito. L’editore ha tentato di contattare tutti i detentori dei diritti fotografici per le foto pubblicate. Eventualmente ci fossero titolari di diritti non accordati, l’editore si mette a disposizione per regolarizzare la posizione. Alcune pagine pubblicitarie compaiono su Slide in quanto selezionate dalla redazione quali potenziali vincitrici del premio migliore adv di quest’anno, indetto dalla Are Communication.
Media Partners
EDITORIALE
STEFANO PIA Direttore Editoriale
S
Guarda settembre come ti apre il bosco e sovrasta il tuo desiderio. Apri le mani, riempile con queste foglie lente non lasciar che una sola vada perduta. (Eugenio Montejo)
ettembre è un mese fatto di contrasti, colori nuovi invadono le città e le campagne, le temperature oscillano come altalene impazzite. Settembre è il simbolo dell'estate che sta per concludersi e dell'autunno che sta per avvicinarsi. È, insomma, il periodo in cui le vacanze finiscono e si torna al lavoro o a scuola: il momento in cui con le valige si chiudono anche i sogni e le promesse delle vacanze. L'inizio di una nuova stagione. Non è un caso che settembre abbia spesso ispirato letterati e poeti, cantanti, parolieri e artisti. Settembre dovrebbe rappresentare per tutti noi il nuovo punto di partenza; dove i sogni intrapresi nell'estate lascino il posto alla voglia di fare, di mettersi al lavoro per coronare quanto sognato. Vorrei augurare a tutti voi di spendere le energie accumulate durante le sospirate vacanze, per far partire i nuovi progetti, per met-
tere in moto la "macchina del cambiamento", per arrivare a vivere la vita che desideriamo e non quella che vorrebbero farci vivere. E se non ci fossero nuovi progetti ai quali lavorare, allora auguro di mettere più energia e propositività in tutto quello che facciamo, nell'intento di migliorarsi continuamente sia nel ruolo di genitori, nonni, zii, parenti vari; sia in campo lavorativo. "Ecco arriva settembre, mese dolce e propizio, di piogge a colorare i prati e di dolci frutti della terra. Amo settembre, il sole è ancora caldo, si respira ancora aria di gioia e vacanza e qualcosa mi sussurra di sognare e reinventarmi, quasi fosse un nuovo inizio. E’ settembre." (Stephen Littleword) Non meritiamo di far trascorre i giorni per come arrivano, meritiamo tutti al contrario di far arrivare i giorni che desideriamo trascorrere. Buon inizio allora.
NADIA BENGALA Direttore Responsabile
S
ettembre, che bel mese, caldo ma più mite. Per ciò che ho vissuto quest'anno, nell'ultimo periodo, questo mese lo definirei il mese dei "ritorni", e non a caso evito di dire rientri. L'uso di questo termine mi nasce dalle ultime suggestioni emotive e sentimentali datemi dalle persone che avevo intorno o che ho incontrato e conosciuto.
Mai come quest'anno ho visto amori dividersi d'estate. Gente che ha lasciato o ha repentinamente cambiato lavoro, cambiato residenza o come tanti amici che dopo aver passato un periodo all'estero ed aver passato gli ultimi mesi vacanzieri in italia, tornano a vivere all estero. Ognuno ritorna dove ha capito o crede di trovare il suo posto ideale, anche se questo è un "parolone".... Una tendenza che continua ad aumentare, comunque, è quella di andarsene dal nostro paese. Persino amici/che che lo avevano già deciso di lavorare o vivere all'estero ed ormai convinti di restare a "casa", adesso vogliono tornare a Londra, Miami, Los Angeles e addirittura si allungano fino in Australia. Anch'io a volte sono tentata di osare nel percorrere nuove strade altrove. Ma sarà
che sono una nostalgica della famiglia dei miei affetti e delle mie origini che alla fine resto qui. Ho disertato abbastanza e in modo un poco personale e quindi per restare sempre in tema aggiungo che come mi ero già ripromessa, adesso me ne andrò in vacanza, in un bel luogo nostrano: in puglia, con il suo mare stupendo. Dedicherò del tempo anche un tour nella mia amata campagna Toscana. Immersa nella natura a vedere il lavoro dei contadini.:è tempo di vendemmia. È tempo d'uva e come si sa è un ottima frutta che depura. Ecco questo è anche il mese per un ottima dieta depurativa. Depurarsi non solo il corpo ma anche la mente dai cattivi pensieri, le pesantezze passate per rinnovarsi ancora una volta. Buon rientro fuori e dentro di noi.... Vi abbraccio fortemente tutti cari amici di Slide. Grazie del vostro affetto.
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NADIA BENGALA, LANCIA
MISS PRINCIPESSA D'EUROPA E SCEGLIE CON IL PATRON DEVIS PAGANELLI, LA RAGAZZA CHE ANDRÀ A RAPPRESENTARE LA BELLEZZA ITALIANA ALLA FINALE MONDIALE DI MISS EUROPE WORLD a cura della redazione - la foto di Nadia Bengala su gentile concessione di Ph. Rino Pertrosino 6
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Oltre le gambe c’è di più”, cantava Jo Squillo qualche tempo fa. A prendere spunto da questo tormentone del passato, Devis Paganelli, ex talent scout di Miss Universo in Italia, ideatore e patron di diversi contest diventati di successo. A partire dal format avviato 6 anni fa Reginetta d’Italia, passando Sanremo Newtalent dedicato al mondo della musica, arrivando al più innovativo Miss Principessa d’Europa, unico concorso di bellezza nazionale italiano trampolino di lancio che ha ottenuto il privilegio di portare la rappresentante italiana alla finale mondiale di M iss Europe World, per il quale Devis Paganelli è attualmente licenziatario nazionale in Italia. Quasi tutti gli attuali concorsi di bellezza, cercano la più bella, senza considerare magari, quelli che possono essere altri pregi. Anche grazie ai suggerimenti dell’ex Miss Italia Nadia Bengala, con Miss Principessa d’Europa, uno dei cinque concorsi accreditati al CIP Coordinamento Italiano Professionisti della Moda e dello Spettacolo, si è voluto dare una svolta. Ci hanno provato malamente anche altri contest, dove però alla fine, si è sempre data priorità all’aspetto fisico, con prove di talento spesso poco ricercate (come si stira la camicia o come si racconta una barzelletta). A Miss Principessa d’Europa, le ragazze che desiderano senza alcun obbligo, cimentarsi in un talento, possono esibirsi in prove di canto, attività sportive, ballo, recitazione o altre prove di abilità. La vincitrice quindi p otrà ottenere un titolo anche dimostr ando di saper fare qualcosa di più. Sia chiaro, non è un obbligo. Alla fine ci si può
solo cimentare nel portamento e nel mettersi in mostra. L’attuale Miss in carica Veronica Avanzolini, classificatasi in quarta posizione alla finale mondiale in Libano, passerà la corona alla nuova “Principessa” in onda tv su Canale Italia nazionale e su canale Sky, durante la finale nazionale di Miss Principessa d’Europa, che si terrà a Rimini presso l’Altromondo Studios il 15 settembre . Presenti 38 ragazze provenienti dalle oltre 100 tappe di selezione e finali regionali svoltesi in tutt a Italia . La vincitrice volerà in Libano e parteciperà a produzioni cinematografiche in collaborazione con la scuola di cinema Immagina del regista Giuseppe Ferlito. La migliore cantante parteciperà di diritto alla Finale Nazionale di Sanremo Newtalent abbinato al Tour Music Fest con in giuria il grande Mogol. Ciao Nadia, sei Presidente di Giuria a Principessa d’Europa. Un compito importante. R. Grazie alla collaborazione con il Patron Devis Paganell e ai miei suggerimenti, si è dato vita ad un concorso trasparente, serio e rispettoso delle miss. Un evento importante che tenta di mettere in risalto non solo la bellezza ma anche il talento, offrendo premi prestigiosi. Cosa ti ha colpito di questo nuovo contest? R. Il Patron è il presidente del Coordinamento Italiano Professionisti della Moda e dello Spettacolo e ha trovato il giusto equilibrio tra impegno e risultato, anche per le partecipanti. Un regolamento preciso, dettagliato, che contiene anche premi sicuri e garantiti. Cosa che ormai nel 90% dei concorsi di 7
MISS PRINCIPESSA D'EUROPA
bellezza non avviene. Tante promesse e poi chi si è visto si è visto. Detto questo, Devis Paganelli è anche un talent scout internazionale e manager di molti VIP della tv e dello spettacolo in genere e questo sicuramente aiuta a proporre prospettive e visibilità alle partecipanti.
Siete già il concorso dei record? Quasi 110 tappe di selezione, in media 4000 ragazze iscritte, quasi tutte le regioni italiane coinvolte e una bellissima finale nazionale organizzata in una delle location più tecnologiche, l’Altromondo Studios, il 15 settembre alle 21. Vi aspetto! Le iscrizioni sono gratuite dal sito www.principessadeuropa.it
Ci sono tanti concorsi di bellezza, questo è nuovo? R. Concorsi? Troppi. Ormai si fanno i concorsi per qualsiasi cosa. Ma Principessa d’Europa nasce dall’eperienza ventennale di un team ormai collaudato e notoriamente serio in tutta Italia. A partire dallo scounting di Miss Universo, passando per il lancio e la gestione per 6 anni di un altro concorso diventato importante, per approdare oggi in Principessa d’Europa, unico partner italiano di Miss Europe World. Il concorso mondiale ha scelto voi? Si. Siamo noi che attraverso Principessa d’Europa, eleggiamo la miss che andrà a rappresentare la bellezza italiana alla finale mondiale di Miss Europe World in Libano in Febbraio. 9
DA ITALIA'S GOT TALENT A SANREMO NEWTALENT
IL SOPRANO CARMEN MASOLA OSPITE A RIMINI
SARÀ UNA DELLE GIURATE DI QUALITÀ IL 26, 27 E 28 SETTEMBRE ALLA FINALE TV a cura della redazione
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iscendente di Gaetano Donizetti da parte del nonno paterno, dopo aver acquisito il diploma magistrale inizia a studiare canto presso il conservatorio Cantelli di Novara che ha poi abbandonato Nel 1990 prende parte a "Libera Musica". Nel 1991 entra nella corale di Trecate S.Gregorio Magnum. Nel 1995 diventa solista del coro dell'Istituto Musicale Brera. Nel 1997 vince il 7º concorso internazionale per giovani cantanti lirici svolto a Tortona. Nel 1998 interpreta Mimi nell'opera Bohème. Nel 1999 interpreta la parte della contessa DO-RE-MI ne La figlia del reggimento. Nel 2001 vince
il concorso Viglianoviva. Nel 2002 ha interpretato vari ruoli in L'elisir d'amore e Barbiere di Siviglia. Nel 2003 ha partecipato a rappresentazioni del Paese dei Campanelli. Nel 2009 partecipa alle selezioni della prima edizione di Italia's Got Talent cantando il brano Casta Diva, successivamente viene ammessa alle semifinali del programma, dove riesibendosi riesce ad accedere alla fase finale tramite il televoto da parte del pubblico da casa. Il 17 maggio 2010 vince la prima edizione del talent show, aggiundicandosi un premio dal valore di 100.000 euro in gettoni d'oro, con un contratto con la Sony 10
BMG. Questa vittoria, insieme al grande talento di Carmen, la rendono nota in tutto il mondo. Il 10 maggio 2012 entra nella scuderia del Manager Devis Paganelli. Il 29 giugno 2010 è la data della pubblicazione del primo disco della cantante. Per questo progetto, intitolato Vissi d'arte, l'interprete ha lavorato con il produttore Celso Valli con cui ha registrato degli arrangiamenti di famose arie d'opera tra cui Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, O mio babbino caro da Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, Adagiodi Tomaso Albinoni, Vissi d'arte da Tosca, "Habanera" da "Carmen" di George Bizet. Il 6
CARMEN MASOLA
INFO TRATTE DA WIKIPEDIA
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CARMEN MASOLA
giugno dello stesso anno è stata ospite ospite in diretta in prima serata su Raiuno al programma dedicato al bel canto e allo spettacolo della lirica: Arena di Verona 2010 - Lo spettacolo sta per
iniziare, condotto da Antonella Clerici dove si è esibita cantando l'Ave Maria di Schubert. L'album debutta alla posizione #54 della classifica ufficiale FIMI degli album più venduti in Italia.
CARMEN MASOLA SARÀ NELLA GIURIA DI QUALITÀ IL 26, 27 E 28 SETTEMBRE ALLA FINALE NAZIONALE TELEVISIVA DI SANREMO NEWTALENT 2016 CHE SI TERRÀ A RIMINI PRESSO L'ALTROMONDO STUDIOS.
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BULGARIA, CITTÀ DELLE ROSE ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI, DEI COSTUMI E DEI LUOGHI DA VISITARE di Alessandra Mura - Slide Sassari
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ensate che la Bulgaria sia un paese così lontano dal nostro? Sbagliate. L’Italia e la Bulgaria hanno tantissime cose in comune che ora scopriremo insieme. Dalle tradizioni al modo di parlare e di gesticolare. Siamo simili in usi e co-
stumi, e anche la lingua per quanto diversa, ha una grammatica difficilissima. Imparare il bulgaro è un ‘impresa, così come imparare l’italiano per un bulgaro. L’attaccamento al territorio e alla propria storia è forte, così come alle tradizioni mu14
sicali. La canzone popolare “Izel ye Delyo Haydutin”ad esempio è uno dei pezzi che vengono registrati nello spazio profondo con le sonde spaziali Voyager1 e Voyager2. L’intento è quello di entrare in contatto con forme di vita ex-
traterrestre. Pensate un po’ quanto sono creativi! I bulgari hanno una caratteristica un po’ strana. Amano molto la natura, tuttavia preferiscono vivere in città. Prima di vedere insieme le caratteristiche più conosciute di questo paese e le cose che attraggono di meno, iniziamo col dirvi che in Bulgaria ci sono 7 milioni e mezzo di abitanti, su 28 province. Il territorio è poco esteso, pensate, è più o meno un terzo di quello italiano. E’ molto caratte-
ristico, tradizionale, unico nel suo genere. Oggi la Bulagaria è vista di buon occhio soprattutto da chi ha un ‘azienda e lavora nell’intero territorio europeo. Su 196 nazioni del mondo, la Bulgaria è 27esima come tassazione più bassa. All’interno dell’Unione Europea ha l’imposizione fiscale più bassa in assoluto. L’iva è al 20% e il costo della vita è molto contenuto. Anche sotto questo aspetto la Bulgaria detiene un record all’interno della Unione
Europea: ha il costo della vita più basso. Infatti tantissimi pensionati decidono di trasferirsi in Bulgaria per trascorrere la “terza età” . Anche con un pensione alla fame, se in Italia fai fatica a sopravvivere, in Bulgaria vivi dignitosamente. E se vogliamo dirla in termini pratici, pensate che mediamente in Italia noi spendiamo intorno ai 100 euro al mese per vivere, in Bulgaria se ne spendono meno della metà, circa 480. Anche sotto l’aspetto sanitario, ci sono dei dati significativi che riguardano le malattie infettive. La sanità non è gestita come in Italia e nonostante il sistema nazionale sia molto inferiore al nostro, ci sono dei dati inconfutabili che mostrano un paese molto pulito e controllato. La Bulgaria ha il tasso malattie da Hiv più basso dei paesi all’interno dell’Unione Europea, dopo Slovenia, Croazia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Da segnalare ancora il sistema idrico e la rete di acqua potabile. Ci sono paesi confinanti (come la Romania) dove solo l’89% della popolazione può usufruire direttamente di acqua potabile. Secondo i dati ONU, la Bulgaria, come i migliori paesi europei, dispone di un’ottima rete di acquedotti che distribuiscono acqua potabile all’intera popolazione. Un piccolo Paese come la Bulgaria 15
BULGARIA
che occupa solo il 2% della superficie dell’Europa, ma con la più vasta area di coltivazione delle rose rispetto ai paesi limitrofi, può essere chiamato il “Paese delle rose”. Ci sono distese immense di roseti, campi che si perdono nell’orizzonte, fiori rari e bellissimi che profumano i campi a perdita d’occhio. Ogni anno viene realizzato il Festival delle rose, ed è molto seguito soprattutto nella Val-
le tra Karlovo e Kazanlak , dove il viaggiatore percorre quei 70 km nel mondo delle rose. Purtroppo questa particolarità non è molto pubblicizzata e chi va in Bulgaria rischia di farsi sopraffare dalle architetture locali e dalla vita di Sofia senza rendersi conto della bellezza e delle distese di fiori. La città più famosa della Bulgaria è Sofia. Sofia è abbastanza piccola e molto graziosa. Tutte le cose più interessanti sono al centro della città e per visitarla, senza soffermarvi nei
musei, ci mettete un solo giorno. In realtà se volete respirare un po di storia della Bulgaria dovete dare uno sguardo ai monumenti alle chiese e ai musei. La capitale è ricchissima di musei. Non hanno certo l’imponenza e la maestosità di musei come il Louvre a Parigi ma sono tipici e caratteristici della tradizione Bulgara. Fuori dalla città meritano sicuramente una visita la chiesa di Boyana e il monastero di Rila, entrambi siti dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'umanità. L’icona identificativa della città è la cattedrale ortodossa di Sofia intitolata ad Alexander Nevski. Costruita in stile neo-bizantino tra il 1882 e il 1912 era originariamente dedicata ai santi Cirillo e Metodio. Nel 1924 venne ribattezzata in ricordo di Alexander Nevski, eroe nazionale russo. Una chiesa, si differenzia da tutte ed è la più interessante: quella di Santa Sofia. L’origine del nome della città deriva appunto da questa antica chiesa. Anticamente sorgevano luoghi di culto già in epoca tracia e poi romana, e quando nel VI secolo d.C. sotto l'imperatore bizantino Giustiniano I venne edificata la prima costruzione con pianta a croce da cui la chiesa attuale deriva. In Bulgaria sono 9 i siti nella 17
HOTEL UFFICIALE
di Miss Principessa d'Europa 2016 qui verranno ospitate le miss dal 12 al 15 settembre
Viale Monteverdi, 3 - 47838 Riccione Tel. +39 0541 646548 - Fax. +39 0541 647604 info@hoteleliseo.it
www.hoteleliseo.it
BULGARIA
lista Unesco dei luoghi patrimonio dell'umanità. Sono tutti molto interessanti, hanno un valore storico e culturale dichiarato e convalidato nei secoli. Ma quelli che vi voglio segnalare non ve li potete perdere. Iniziamo dalla città antica di Nasebar. L'antica città si Nesebar (o Nessebar) si trova pochi chilometri a sud da Sunny beach e sorge sulle sponde del Mar Nero nella regione di Burgas. Fu fondata dai Greci nel 510 a.C. su un preesistente insediamento tracio su un'isola vicina alla costa, che nel tempo è stata collegata alla terraferma mediante un istmo artificiale. Dovete arrivare sin laggiù per capire l’atmosfera che si respira, magica e surreale. Considerato di grande valore culturale il sito conosciuto come il cavaliere di Madara (Madara Rider) dove troverete un bassorilievo di un cavaliere che infilza un leone,
particolare per il fatto che è stato scolpito nel 710 d.C. in una grande parete rocciosa di un centinaio di metri e il disegno è a 23 metri dal suolo. A circa 70 km ovest da Varna c'è una piccola chiesa medievale che sorge in un sobborgo di Sofia. Ci potete arrivare anche in taxi, con 5 euro in tasca. E’ molto rinomata per il ciclo di affreschi, di particolare realismo espressivo, dipinti alla fine del quattrocento, dunque prima dell’inizio ufficiale del rinascimento che in Italia ha visto protagonista Michelangelo Buonarroti. Ivanovo, per quanto sia attualmente un sito in rovina, era un vasto complesso di chiese ed ambienti scavati nella roccia che venne abitato dai monaci dal XIV al XVII secolo, e che al massimo del suo splendore contava circa 40 chiese e 300 edifici. La maggior parte delle chiese erano affrescate
e decorate maestosamente. Il parco nazionale del Pirin nella catena montuosa del Pirin, , a circa 200 km a sud di Sofia si trova nel sud ovest della Bulgaria, vicino alla città di Bansko.. E un posto meraviglioso. Potete vedere paesaggi alpini, camminare nei boschi fitti e incantati, ammirare laghetti di montagna vicino ai quali sono state costruite baite di ristoro. E' una piccola riserva naturale nella zona nord-orientale della Bulgaria, attorno al lago di Srebarna, lungo le rotte migratorie della via Pontica. Se pratichi birdwatching è il posto ideale per voi. Kazanlăk e' una tomba trace risalente al IV sec. a.C. costituita da uno stretto corridoio a volta trapezoidale che immette in una camera funeraria rotonda. E' un luogo sicuramente interessante dal punto di vista storico e artistico, ma visto che viene di strada andando a Varna da Sofia, lo puoi visitare proseguendo su quella rotta. Un altro sito molto visitato è la tomba trace di Sveštari. Di particolare rilievo la decorazione che si staglia in una fila di cariatidi in ottimo stato di conservazione. La tomba si trova circa 125 km ad ovest di Varna e risale al III secolo d. c. Chiunque sia appassionato d’arte non può perdersi queste tappe. Qualsiasi periodo dell’anno è magico e può essere l’occasione per vivere la storia e la magia della Bulgaria. 19
VIAGGI NELLA MEMORIA DEL CINEMA
FRANCA FALDINI, COMPAGNA PER 15 ANNI DI TOTÒ
IL 22 LUGLIO, CI HA LASCIATI ALL'ETÀ DI 85 ANNI di Fabio Buffa
L
o scorso 22 luglio è stato un triste giorno per il mondo del costume e del cinema. Franca Faldini ci ha lasciati, all’età di 85 anni. E’ stata per quindici anni l’inseparabile (giovane) compagna del grande Antonio De Curtis, in arte Totò. Franca Faldini non solo ha accompagnato uno degli attori più popolari, ma ha saputo rilanciarne la memoria per diversi decenni. Conobbe Totò nel 1952, lui aveva 54 anni, lei 21. Era nata a Roma nel 1931, la sua famiglia, quando lei era ancora bambina, fu costretta a lasciare la capitale per “rifugiarsi” in Toscana a causa delle leggi razziali. I Faldini erano ebrei. Giovanissima incontra causalmente il pittore americano Ben Stahl (formatosi presso l’istituto d’arte di Chicago e collaboratore verso la fine degli anni sessanta della Walt Disney) che la volle per un ritratto che rappresentasse l’Italia nell’opera “Momento a Villa d’Este, emozioni dall’album di un pittore americano in viaggio in Europa”. Un ingaggio che le permise di arrivare negli Stati Uniti come simbolo della bellezza italica. E grazie al suoi fascino giovanile, a diciannove anni vince
“Miss Cheesecake”, concorso riservato alle attrici emergenti. Nel 1951 questo premio le consente di essere scritturata nel ruolo di Lucia per il film “Attente ai Marinai”, con Dean Martin e Jerry Lewis. In America conosce la sensualissima Jane Russel, la mitica Marilyn Monroe e l’eroe per eccellenza Gary Cooper. Ma la Faldini decide di lasciare l’America per tornare in Italia. L’arrivo
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nel Bel Paese fu subito notato dalle riviste gossip dell’epoca che la descrissero come la diva del momento. Sul settimanale Oggi uscì un articolo che parlava proprio di questa giovane e avvenente attrice italiana capace di conquistare gli Stati Uniti. Totò legge quel servizio, soprattutto ammira la foto che sublimava una bellezza uni-
FRANCA FALDINI
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FRANCA FALDINI
ca, subisce una “cotta” artistica e sentimentale, che lo spinge a voler subito conoscere quella giovane artista. Era, appunto, il 1952. Antonio De Curtis era (si direbbe ora) single. Da circa un anno era stato lasciato dall’ex moglie Diana Rogliani. Quest’ultima e Totò si conobbero nel 1931, quando Diana aveva soli 16 anni (lui 33). Nel 1933 dalla loro relazione nacque Liliana, mentre nel 1935 Totò e la Rogliani si sposano, ma il matrimonio fu quasi sempre burrascoso, al punto che nel 1939 decisero di divorziare. In Italia lo scioglimento del matrimonio non era possibile, così optarono per farlo in Ungheria. Ma ciò non impedì ai due di rimanere sotto lo stesso tetto: lo fecero per assistere al meglio la figlia Liliana. Quando questa divenne grande (nel 1951) la madre Diana decise lasciare la casa dove abitava con Antonio de Curtis, trasferendosi altrove. Torniamo così a Franca Faldini: dicevamo della volontà di Totò di conoscerla, dopo aver provato un’improvvisa rinascita interiore nel vederla in foto e nell’aver letto la sua biografia. Totò aveva avuto diverse esperienze con le donne, alcune delle quali tormentate, una su tutte finita in modo drammatico, come il suicidio di Liliana Castagnola. L’attore napoletano era sulla cresta dell’onda sotto il profilo professionale, erano gli anni in cui girava film di grande impatto come “Guardia e Ladri”, “Totò Sceicco”, “Totò a colori”, Totò e le donne”, ma aveva bisogno di un grande amore... e il colpo di fulmine verso la Faldini sembrava avergli fatto vedere l’arcobaleno. Franca accettò l’invito di De Curtis ad incontrasi, a patto che il primo appuntamento avvenisse in compagnia di amici comuni. Per i due fu subito intesa vera, empatia e stima reciproca. Elementi che furono alla base per una bella relazione sentimentale. Ma la Faldini anagraficamente poteva
essere la figlia di Totò (a dire il vero aveva soli 2 anni in più di Liliana De Curtis) e a quei tempi le cronache scandalistiche facevano a gara per scrivere risvolti (inventati) pruriginosi. Per non destare troppo scandalo l’attore e la giovane compagna decisero di simulare un matrimonio laico in Svizzera, in realtà mai avvenuto. Durante i 15 anni di relazione Totò dedicò all’amata diverse poesie e canzoni: tra queste il brano “Con Te”, che parteciperà al Festival di Sanremo del 1954, interpretato da Natalino Otto, Achille Togliani e Flò Sandon’s, classificatosi al nono posto. Le parole di questa canzone sono le seguenti: “…Vorrei vivere con te, con te tutta la vita, vorrei fremere con te, con te, gioia infinita. Vorrei perdermi con te, con te nel fuoco ardente, vivere e morire d’amor, con te, con te, con te”. Nell’ottobre dello stesso anno la Faldini e Totò ebbero un figlio, Massenzio, che morì poche ore dopo la nascita per complicanze che recarono seri problemi di salute anche alla stessa madre. Nel 1967 Totò muore e Franca Faldini decide di mantenere sempre viva la memoria del compagno: diventa giornalista e scrittrice e scrive con il critico e saggista Gof-
fredo Fofi, “Totò l’uomo e la maschera”, un libro che ha il compito di smentire molte voci inattendibili sul grande attore napoletano. Per capire quale fu il rapporto tra questa grande donna e uno degli uomini più acclamati del cinema nazionale, bisogna riprendere l’intervista che la Faldini rilasciò nel 1971 alla rivista “Giorni-Vie Nuove”: “per quindici anni sono stata la compagna di Antonio De Curtis (…) abbiamo vissuto l’una accanto all’altro, con pulizia, con lealtà, con correttezza, in modo molto più coniugale di quello di tante coppie unite da regolare vincolo civile o religioso (...) Non ci siamo sposati perché forse non potevamo farlo? No, lo potevamo benissimo. Antonio aveva ottenuto il divorzio dalla moglie fino dal lontano 1939, in Ungheria, divorzio che era stato pienamente riconosciuto dall’Italia (…) Antonio ed io non ci sposammo per via della notevole differenza di età che ci separava, non credevamo in un vincolo di carattere contrattuale. Stavamo bene insieme ed era bello sapere che ci si restava perché entrambi lo desideravamo (…)”. E per separali anziché un contratto è dovuta giungere dall’alto la volontà divina. 23
O DIO!!, NON C’È NESSUNO AL VOLANTE, FRENA!!
GOOGLE CAR
TRANQUILLI, È LA MACCHINA CHE SI GUIDA DA SOLA di Alessandra Mura 24
GOOGLE CAR
S
olo dieci anni fa i più grandi esperti della tecnologia mondiale avrebbero asserito che non era possibile che una macchina si guidasse da sola, facendo slalom tra i pedoni e districandosi nel traffico. Ma come la storia ci insegna, il progresso, lo studio e il digitale ci hanno dimostrato che anche le invenzioni più avveniristiche possono trasformarsi in realtà. Infatti oggi possiamo dire che la macchina che si guida da sola esiste e sarà presto nelle nostre strade. Sarà un grande passo avanti non solo nella tecnologia, anche nel settore della robotica. Di cosa stiamo parlando in termini scientifici? Di 64 raggi laser girano a 360 gradi creando un radar a cui non sfugge nulla. Il pro-
blema è che, essendo i mezzi in movimento, lo scenario cambia in continuazione e la gestione delle informazioni non è uno scherzo: si valuta che
un’auto che si guida da sola debba gestire un gigabyte di dati al minuto. Una vastità, davvero tanti. Qualche mese fa la National Highway Traffic 25
Safety Administration, l’autorità Usa che regola la sicurezza delle strade, ha scritto all’ attuale capo del progetto Google Car, affermando che un robot potrebbe soddisfare la definizione di «autista». Sarebbe una rivoluzione copernicana ma ci vorranno, comunque, degli anni. Un po come è successo con gli aerei. Leonardo da Vinci mai avrebbe pensato di vedere sulla sua testa decine di metri di ferro con due ali solcare il cielo e collegare i “due mondi” in poche ore. Eppure il tempo è servito per acquisire nuove informazioni, nuove tecnologie e nuovi mezzi di trasporto. Secondo questa rivoluzione scientifica non è escluso che un domani potremmo usare metodi più avanzati come i fantascientifici “dischi volanti“ per arrivare su altri pianeti del nostro sistema solare. L’anno scorso. La scorsa estatate Google ha annunciato che ha iniziato i test su
strada delle sue auto all’esterno del circuito di prova utilizzato finora a Mountain View, la città della California dove Google ha la sua sede. Le automobili usate per la sperimentazione sono un’evoluzione del modello dello scorso anno e funzionano utilizzando i sistemi di guida automatica che l’azienda statunitense sperimenta da anni, su normali automobili di serie. Finora sono stati coperti circa 1,6 milioni di chilometri per testare i vari sensori che permettono all’auto di capire dove si trova, in che direzione muoversi e soprattutto come comportarsi in mezzo al traffico, o a un semaforo. I prototipi che circoleranno in California potranno raggiungere al massimo la velocità di 40 chilometri orari e avranno sempre a bordo almeno una persona, che potrà intervenire nel caso qualcosa vada storto. Nelle intenzioni di Google nel futuro prossimo, le auto che si guidano da sole non avranno alcun tipo di comando,
ma per la fase di test è previsto che ogni prototipo abbia volante e pedali. Google sembra dunque vedere la sua self-driving car non come un perfetto sostituto dell’auto tradizionale, quanto piuttosto come una soluzione per il car-sharing o come alternativa al taxi.. La vettura è priva di volante, acceleratore e freno, e dispone appena di un pulsante di avviamento e di un tasto rosso da utilizzare in caso di emergenza. All’interno, è presente anche uno schermo che riporta informazioni sul tempo, il tragitto percorso e la velocità di crociera. Le forme arrotondate del veicolo sono state studiate per permettere la massima efficienza del sensore montato sul tetto, con capacità di rilevamento entro una distanza di circa 200 metri, pari a due campi da calcio. Il veicolo è gestito al 100% dal software, in grado di elaborare le informazioni provenienti dal sensore e classificare gli oggetti circostanti in base alle dimensioni, alla forma e al tipo di movimento, anticipando la situazione e impostando la velocità e la traiettoria appropriata. Dovremmo aspettare qualche anno ancora per poter assistere ad un vero e proprio miracolo e a far si che tutti noi possiamo comprare la nostra self car. Con questa soluzione, non dovremo spostarci così spesso, faremo fare alla nostra macchina quello che possiamo fare noi con le nostre commissioni. Sarebbe bello telecomandare la nostra macchinetta fino al frutta
e verdura, farle dire dal computer di bordo “un chilo di zucchine” e far27
#inlaghirsi //v. Incontenibile desiderio di amare acceso dalla contemplazione del tramonto sul Lago di Lugano. Soggiornare al Meliá Campione significa provare nuove e travolgenti sensazioni, una miscela di emozioni che non si può esprimere a parole. La sua eccellente posizione rende questo hotel uno dei più romantici del nord Italia. Un rifugio accogliente con una meravigliosa vista sul lago di Lugano, dove la tranquillità si fonde con il romanticismo degno di uno dei migliori film d’amore.
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GOOGLE CAR
sele caricare sul sedile. Ovviamente facciamo esempi banali per cercare di comprendere dove e come questo mezzo autonomo può arrivare ad esserci utile. I tempi per la messa in commercio delle auto di Google non sono ancora noti ed è probabile saranno necessari ancora anni di test. Dovranno dimostrare di essere sicure per i passeggeri e per gli altri automobilisti e dovranno superare ancora numerosi inconvenienti, a partire dal problema dell’autonomia che non è molto alta nelle attuali automobili elettriche. Ricordate il telefilm Supercar? Kit era la macchina che guidava il bellissimo Micael. Era il suo amico fidato, il suo eroe. Risolveva tutti i problemi, sgominava i cattivi, e il bello è che parlava con il suo autista. Oggi questo sarà veramente fattibile. Domani avremo tutti la nostra Kit. Possiamo dire dunque benvenuti nel futuro. Si dovrà soltanto aspettare. Tempistiche delle sperimentazioni e dei test, capire i costi e a chi è indirizzata principalmente la macchina, quante serie la casa produttrice potrà mettere sul mercato. Tutte informazioni che arriveranno all’indomani di accordi tra società che hanno contribuito alla realizzazione della self car. Le sperimentazioni per altro procedo-
no a gonfie vele. Ci sono stati persino dei piccoli incidenti. Il 14 febbraio 2015, nel giorno di San Valentino, un mezzo Google che procedeva a 2 miglia orarie in California ha causato un incidente con un autobus pubblico. L’incidente non ha avuto conseguenze sui passanti ma è stato il primo in cui la società ha riconosciuto la responsabilità del mezzo. In tutti gli altri casi la colpa era stata data all’autista all’interno o agli altri mezzi. Google ha dichiarato che il problema sono gli esseri umani: in un mondo di sole Google Car non ci sarebbero inciden-
ti. Da questo ragionamento è evidente pensare che la self car ridurrebbe di gran lunga gli incidenti, vedi lo stato d’ebrezza o l’alta velocità. Sulle nostre strade muoiono ogni anno migliaia di persone per questi motivi. La tecnologia dunque ancora una volta al servizio della sicurezza e della incolumità del cittadino.
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#gustevole //agg. Accattivante sensazione che nasce dalla combinazione della cucina più gustosa con un ambiente piacevole. La proposta culinaria del Ristorante Dolce Vita del Meliá Campione trasformerà i tuoi pranzi e le tue cene in un’ esperienza gastronomica unica. I piatti preparati con estrema cura e con ingredienti attentamente selezionati ti guideranno alla scoperta di combinazioni di sapori mai sperimentate.
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DESIGN
QUANDO L'IDEA, È DI
GRANDE DESIGN di Nadia Bengala
P
asseggiando in bicicletta io e te.... camminare senza fretta.... Parole di una canzone famosa di Riccardo Cocciante, ma è proprio quello che stavo facendo anch'io, qualche giorno fa, un poco in bici e un poco a piedi a Bologna, che reputo un piccolo paradiso di cittadina e ancora per certi aspetti, a misura d'uomo. Ed è proprio passeggiando che mi sono fermata incuriosita ad ammirare un ristorante con uno scenario floreale che era su tutta una parete. Una parete retroilluminata che dona una bellissima sensazione di luce e spazio. Un altra volta mi sono trovata a Roma in un rinomato ristorante giapponese con luci soffuse e soffitti retroilluminati rossi, molto intimo e accogliente. Poi quando a casa di amici ho visto un particolarissimo soffitto con strisce di luce e un appartamento rifinito in modo ineccepibile, ho domandato chi facesse questi lavori cosi raffinati. Adesso so che questi pannelli sono fatti con un telo "termoteso" della Barrisol, leader nel settore, con i quali si creano scenari retroilluminati e zone di luce a proprio gusto e fantasia di
alto design. A parte questo materiale particolare che può servire a creare personalizzando in modo artistico un ambiente, può essere indispensabile anche per insonorizzare spazi e interni dove fosse necessario, per esempio un ristorante, un locale o in una casa privata per grandi sale da pranzo. Tante ditte fanno ristrutturazioni, ma la cura dei dettagli e l'alta classe di tutte queste diverse situazioni che ho visto, così particolari in giro per l'italia sono stati fatti dalla stessa azienza specializzata e associata alla Barrisol fornitrice dei telo termoteso che è la Frattini Group srl. Buono a sapersi. Vi ho già detto che devo cambiare casa? È un po che lo dico e mi sto organizzando e spero proprio dì potermi avvalere di un azienda come que-
sta, perché credo di soddisfare qualita e senso e s t e t i c o, magari perché no anche un comodo accordo economico....."a buon inteditor poche parole"- Mi sono proposta come cliente e ricevere un buon trattamento... Grazie e complimenti Frattini Group srl, continuate cosi!
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AMBURGO:
GOTICO, MATTONI ROSSI E UN PORTO SENZA MARE
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NON SOLO TURISTI
FLAVIO ALAGIA
Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al variopinto mondo della comunicazione digitale. Ho vissuto a Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo, Mumbai e Casablanca. Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta. www.nonsoloturisti.it
L
a Libera Città Anseatica di Amburgo è una città stato. Proprio così. Spesso ci si dimentica che attraverso le radicali trasformazioni a cui è stata sottoposta, oggi la Germania è una Bundesrepublik, una repubblica federale composta da stati parzialmente autonomi. E nel variegato mosaico di questa formazione amministrativa si ritrova anche la città stato di Amburgo, una metropoli nord europea dal carattere vivace e sgargiante, ammorbidito dalla composta cordialità dei suoi abitanti.
Con oltre 1.700.000 abitanti, Amburgo è la seconda città più popolosa della Germania. Il suo porto è invece il più importante di tutta la nazione, un primato considerevole dal momento che la città dista circa 200 chilometri dal Mare del Nord. Una distanza coperta dal fiume Elba, attorno al quale la città è prosperata nei secoli e che introduce nel porto amburghese imbarcazioni commerciali provenienti da tutto il mondo, tale da essere noto come Deutschlands Tor zur Welt, “la porta sul mondo della Germania”.
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NON SOLO TURISTI
L’immagine più caratteristica della città, però, è offerta dal quartiere Speicherstadt, il distretto degli storici magazzini industriali. Le architetture di questa area di Amburgo si ergono sulla città e sulle acque dell’Elba che le accarezzano da oltre un secolo. I mattoni rossi che le compongono si riflettono nel fiume con vivacità offrendo ai visitatori un colpo d’occhio indimenticabile, mentre da una parte e dall’altra dei ponti che varcano l’Elba si stagliano contro il cielo architetture gotiche dalle forme talvolta stravaganti e inaspettate. Il carattere commerciale e industriale di Amburgo è sottolineato dalle architetture severe e squadrate che governano la città, imponendo anche sui viali più grandi rigide geometrie di ordine e pragmatismo teutonico. Inoltre la città è anche un centro fondamentale dell’industria mediatica: è la sede centrale dell’illustre rivista di giornalismo economico, politico e investigativo Der Spiegel, di fronte alla quale sorge anche un’importante redazione della canale televisivo statale ZDF. Sembrerebbe una città nata e cresciuta per lavorare e produrre, ma la vitalità che l’ha elevata ai massimi vertici nei campi economici e finanziari riverbera anche
attraverso una palpabile bellezza che attraversa le architetture amministrative così come le aree dedicate all’intrattenimento e al tempo libero. I quartieri principi della vita notturna e del divertimento sono il Schanzenviertel e il Karolinenviertel, poco mondani nell’apparenza ma animati da una grande varietà culturale da cui emanano una fascino eclettico e baldanzoso. In tutta la città si distribuiscono invece gallerie d’arte e interessanti musei, compreso quella della cioccolata, il Chocoversum, la cui visita consente ai golosi turisti di comporre la propria barretta di cioccolata e di assistere al funzionamento dei macchinari storici dell’industria dolciaria.
Per una vista dall’alto della città si può salire sulla torre della Chiesa di San Michele, la principale chiesa evangelista della città. La torre è alta 132 metri ed è da sempre un segno distintivo della città, utilizzato dai naviganti nel corso della navigazione sul fiume Elba. I visitatori si devono però accontentare di salire sulla piattaforma posta a 83 metri d’altezza, raggiungibile a piedi attraverso 453 gradini o con un comodo ascensore. La chiesa stessa è un pregevole esempio di Barocco tedesco dedicato all’arcangelo Michele, di cui è esposta una trionfale statua di bronzo sopra il portone principale, simbolo della sua vittoria contro il demonio. 35
UN PROFUMO DUE ESSENZE.. NASCE IL NUOVO BRAND
AMORE PER UN TENERO MESSAGGIO
NON SOLO TURISTI
Tutt’altro effetto - ma non per questo meno pregevole - è la vista della città dal fiume Elba. Per gioirne è possibile spingersi al largo della riva sull’ampio corso d’acqua con una canoa, un’imbarcazione a motore o meglio ancora una vela. Un’attività a quanto pare prerogativa di turisti e visitatori, in quanto gli amburghesi stessi, dopo che il trasporto urbano li ha esonerati dall’utilizzo dei traghetti per spostarsi in città, vedono le attività fluviali con freddo distacco. Informazioni pratiche Chocoversum - Il museo della cioccolata allestito dall’azienda dolciaria Hachez si trova nel centro storico di Amburgo, Pumpenstrasse, a 10 minuti dalla stazione ferroviaria principale. È aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. Käpt’n Prüsse - Corsi di vela e di navigazione sul fiume Elba. Si trova sulla Gurlittinsel, a nord dell’area portuale e della stazione centrale, all’indirizzo An der Alster 47. Dove mangiare Fillet of Soul - Cucina locale e qualche ingerenza fusion in un locale di sobria eleganza realizzato in una storica
struttura industriale. Ottimi piatti e buona birra locale. Altes Mädchen - Birreria nel cuore sulla Lagerstrasse, in un’area molto vivace anche la sera. Un clima festoso e allegro in cui si consumano piatti tradizionali e l’ottima birra artigianale della casa. Prenotazione consigliata. Mutterland - Negozio e ristorante nella stessa struttura, si possono acquistare o con-
sumare una grande varietà di prodotti insoliti e originali, molti dei quali biologici, tutti rigorosamente provenienti da piccole aziende familiari o personali. Dove dormire Hotel Wedina - Camere semplici ma fonfortevoli dislocate in vari immobili a poche fermate dalla stazione centrale di Amburgo. Tra i suoi pregi la grande offerta per le colazioni, l’ampia libreria a disposizione dei clienti e l’eccezionale cortesia del personale.
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ALESSANDRO PEREZ:
UN CARABINIERE MOLTO... VIRALE! di Gianni Lupo
I
l potere virale del web è ormai una realtà incontrovertibile. Ne sa qualcosa Alessandro Perez, 32 anni compiuti lo scorso 28 luglio, il super sexy Carabiniere (così è stato ribattezzato dalla rete) che un giorno, a sua insaputa, è divenuto un personaggio popolare, addirittura oltrefrontiera. Andiamo con ordine. Il giova-
ne di Noto (Siracusa) si trovava in compagnia di un collega sul Ponte Vecchio, a Firenze, dove presta servizio. Indosso aveva la divisa data in dotazione al gruppo Carabinieri motociclisti, che rispetto a quella tradizionale è decisamente più elasticizzata. Essendo lui molto muscoloso (partecipa anche a gare di fi38
tness), l’uniforme che portava pareva molto aderente e “alla moda”. Un passante, ignaro di tutto quelle che sarebbe accaduto in seguito, scatta una foto al militare e la posta su facebook. Nel giro di poche ore quell’immagine diventa la più cliccata e la più condivisa su internet, tanto da far balzare l’ignaro Perez
ALESSANDRO PEREZ
Un bel giorno ti sei ritrovato a essere il Carabiniere più cliccato del web. Che effetto ti ha fatto? È vero, più passa il tempo e più me ne rendo conto. L'effetto che mi ha fatto è sicuramente inaspettato sono rimasto incredulo e in fondo posso dire con un sorriso che questa cosa che mi è capitata mi ha fatto un enorme piacere. E’ stata una sorpresa inattesa, ma con i suoi lati positivi. Come ti spieghi l’interesse che il popolo social, ma anche giornali online e blog, hanno manifestato nei tuoi riguardi per via di quell’immagine? Penso che l'interesse sia legato principalmente all'aspetto fisico. Ha destato tanto interesse nel pubblico perché penso faccia piacere vedere un corpo prestante al servizio di tutti i cittadini. Magari questa cosa ha avuto ricaduta su di me, ma comunque ci sono tanti bei ragazzi nei Carabinieri. Indossiamo una divisa, ma dietro l’uniforme ci sono tante belle persone.
agli onori della cronache. Tutti i giornali online, non solo italiani ma anche stranieri, parlano del carabiniere sexy, trasformando Alessandro in una vera icona e scatenando una caccia all’ultima fotografia di questo ragazzo che dal nulla si è ritrovato a essere un personaggio famoso al grande pubblico.
I tuoi profili Facebook e Instagram sono andati in tilt. Come gestisci il rapporto con tutte le persone che si compiacciono con te? In pochissimi giorni i miei profili hanno subìto un aumento impressionante di followers, praticamente su facebook, a meno che io non decida di fare un secondo profilo, ho raggiunto il limite dei contatti possibili. Ne approfitto per ringra-
ziare tutti, sono davvero molto carini. È difficile rispondere a tutte le persone che mi scrivono perché sono davvero tante, ma se ci riesco sono ben felice di farlo. Com’è la vita di Alessandro Perez? La mia vita è sempre la stessa, nel mio quotidiano non è cambiato assolutamente niente. Le miei giornate sono legate principalmente al lavoro, alla mia vita sentimentale e al fitness. Ho sempre vissuto così, sono un ragazzo molto semplice. Diciamo che questa esperienza che sto vivendo, mi ha dato uno scossone. Ma nulla cambia rispetto alle mie abitudini. In molti ti vorrebbero nel salotto di Barbara D’Urso a raccontare questa vicenda, tu che ne pensi? Leggendo i tantissimi commenti, ho notato che in molti mi suggeriscono di partecipare a una trasmissione televisiva. Come dicevo prima, sono un ragazzo normale che come tutti segue la TV e va al cinema. A prescindere da tutto questo, non rifiuterei un'occasione anche sul piccolo schermo, sempre che sia consona alla mia attività professionale. Seguo “Pomeriggio 5”, “Matrix”, “Porta a porta”, e tanti talk show con molto interesse. A volte ci sono cose interessanti a volte un po’ meno. Qualora mi capitasse di essere invitato in qualche trasmissione informerei subito l'Arma. 39
MINILIFT | ASCENSORI | SERVOSCALE | MONTACARICHI
GriMas® s.r.l. - via Belvedere, 2 - 80060 Vico Equense (NA) - Tel. +39 081 8798298 - info@grimas.it
www.grimas.it
ALESSANDRO PEREZ
Hai un gran bel fisico, quante ore lo alleni e che tipo di gare fai? Per ottenere un fisico così occorre fare tanti sacrifici, avere molto costanza con gli allenamenti e soprattutto curare il rapporto con il cibo. L'alimentazione è il fattore più importante. Mi alleno sei volte a settimana e la durata dell'allenamento varia a seconda del gruppo muscolare. Se tu non avessi fatto il carabinieri, che altro mestiere avresti voluto fare? Il tarlo di tanti bambini è diventare calciatori e questo è stato un altro mio sogno nel cassetto. Infatti, amo giocare a calcio e per parecchi anni ho fatto parte della squadra della mia città. E perché no? Se un giorno mi proponessero di partecipare a una manifestazione calcistica benefica, ne sarei lusingato e accetterei volentieri. Partecipare a un evento di solidarietà è qualcosa di veramente straordinario.
Ci sono anche poliziotti e guardie giurate che oggi postano immagini come la tua, cercando di emularti... E’ divertente l’idea che anche altri colleghi, appartenenti a corpi differenti al mio, si facciano selfie e postino le immagini su facebook. Diciamo che loro lo fanno per goliardia, mente a me è capitato tutto per caso. Non so sinceramente se di mia spontanea volontà mi sarei fotografato in divisa per poi mettermi sul web. Mentre invece, come avete potuto osservare, sono dedito alle pose che mi ritraggono in palestra durante i miei allentamenti.
E in tutto questo la tua fidanzata, che dice? Lei all’inizio era un po’ gelosa, perché tutto questa esposizione per chi non ci è abituato può sembrare strana. Ma alla fine sa di avere accanto un ragazzo fedele, per cui non avendo motivo di preoccuparsi si è tranquillizzata. Come ho già detto la mia vita non è cambiata, e vivo il mio rapporto sentimentale in modo sereno. E la città di Firenze come ti considera ora che sei popolare? Io non mi considero popolare nel senso di essere un personaggio. Oggi mi conoscono perché un passante ha scattato una foto e questa immagine è finita ovunque. Firenze mi tratta bene, come mi ha sempre trattato anche prima. Magari ricevo qualche complimento in più, da donne o uomini che siano, e questo mi fa molto piacere. Ma sottolineo che per prima cosa esiste il mio senso del dovere per l’Arma, tutto il resto viene dopo. 41
MAURO PICOTTO UNA MEGA VITA DEDICATA ALLA MUSICA
a cura di Enjoy Television
T
ornando indietro nel tempo ai primi anni 2000, quando molti dj del giorno d'oggi probabilmente non sapevano nemmeno cosa fosse una console, non possono non tornare alla mente alcuni dei suoi brani che hanno fatto ballare folle oceaniche in ogni parte del mondo. Brani come Lizard a Komodo che hanno reso Mauro Picotto uno dei primi dj superstar, ma senza il supporto dei social network, che ancora non esistevano. Mauro, inizierei chiedendoti come stai, mi sembra vada tutto benissimo, no? M.P.: Io sono un ragazzo fortunato come diceva Jovanotti quindi non mi posso lamentare, le cose vanno bene, ho dato tutto per la musica e la musica mi ha dato tanto indietro quindi in questi momenti non posso definirmi altro che fortunato. Un periodo felice anche per le produzioni, ricordiamo che tu hai un'etichetta chiamata Alchemy che sta producendo ad un buon ritmo, le ultime produzioni che possiamo ricordare sono Sunny dalle sonorità più house ed Ayala che è un po' differente. Una grande novità per fine agosto per i tuoi fans è l'arrivo della tua nuova compilation alla quale hai dato un nome meraviglioso perchè l'hai chiamata Meganite! M.P.:Siccome ad Ibiza mi chiedono in tanti di rifare Meganite, ma io credo che Meganite ha avuto la sua
epoca e se devo riportarla ad Ibiza devo riportarla con un'idea nuova, non posso riportarla solo perchè vogliono farlo. Quest'anno abbiamo quindi ideato la compilation che prevede 60 tracce singole più tre mixati da 220 minuti non stop che ho fatto io, uno raccoglie gli Ibiza Classic cioè i pezzi che abbiamo suonato e stra suonato ad Ibiza, un'altro sarà solo le produzioni su Alchemy ed un'altro sarà dedicato alle mega hit suonate quest'anno ad Ibiza. E' una mega compilation, ecco perchè Meganite... from Ibiza to your heart, da Ibiza al vostro cuore. Una raccolta di brani techno, di brani house e di Ibiza Classics che sarà venduta ad un prezzo molto basso proprio perchè io sono per regalare la musica, anche se adesso non si può ma tanto si arriverà a regalarla la musica. Una compilation per tutti, un filo conduttore che per un viaggio musicale attraverso tutte le sfaccettature della tua musica? M.P.: Esattamente! Hai detto che in tanti ti chiedono di riportare Meganite ad Ibiza ma nel caso tu decidessi di farlo, la vorresti fare in una chiave nuova. Questo anche perchè le cose sono cambiate? M.P.:Ma sai l'idea Meganite era al Privilege, famoso per il Guinness dei primati come discoteca più grande del mondo, quindi una serata lì doveva essere Mega... ecco perchè e come è nata Meganite. Ai tempi c'erano i mega come unità di misu-
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ra del web che sembravano enormi in realtà non erano niente. Quando siamo riusciti a portare la gente in una situazione di electronic music lifestyle come lo chiamavamo, per noi era una novità. Oggi ci sono 10.000 serate techno, in realtà poi mi accorgo che sono tutti gran loop e poi quando vado a ballare se vuoi vedere la gente saltare, cantare, ballare, devi tirar fuori le canzoni che la gente conosce, anche nei locali dei fighi il dj se vuole vedere la gente reagire deve tirar fuori una canzone che la gente conosce. Quindi parlano tanto di essere underground, in realtà mettono dei dischi vecchi e la gente salta. Quindi si sta tornando indietro nel tempo? M.P.: Sarà sempre così ma vanno rivisti in chiave nuova, io direi di usare sempre lo stesso tipo di ingredienti ma con cose nuove, non è che bisogna suonare cose vecchie perchè poi sanno anche di vecchio e non è bello. Ma come le mode insegnano si possono riprendere le cose vecchie e si possono mischiare con sonorità e canzoni nuove mantenendo la caratteristica che funzione e che piace perchè poi è quello che funziona.Oggi tra tutta questa musica minimal, super dub, l'underground e il groovettino sempre uguale se non ti gonfi come un assassino non la capisci ma poi anche quando ti gonfi come un assassino e riascolti cosa hanno suonato dici: boh! Non si ricorda nulla nessuno! Non è come ai miei tempi!
le pagine di
Tu conosci molto bene la scena musicale del passato e del presente, come vedi la scena musicale del futuro? M.P.: Se i produttori ed i giovani vogliono tirar fuori qualcosa di valido dal cilindro o comunque vogliono farsi notare devono fare qualcosa che la gente possa anche riconoscere. E' inutile creare loop pazzeschi e fare live come fanno ma nessuno sa che musica stai suonando, serve qualcosa che la gente possa riconoscere e che possa andare a cercare. La musica del futuro deve tornare a dare qualcosa di piu' alla gente a livello emozionalmente al pubblico altrimenti rimarranno tanti bei bei loop e tanto lavoro per gli spacciatori.
Pensi che si debba tornare un po' alle origini? un back to the roots? M.P.: Diciamo di si ma con ingredienti nuovi, adesso non si deve copiare i dischi vecchi e rifarsli uguali con suoni nuovi, no! Dico che si devono utilizzare le caratteristiche dei dischi che hanno fatto la storia. La macchina ha sempre 4 ruote, magari un giorno ci saranno anche senza, ma comunque si possono fare gli interni diversi, si può utilizzare un colore diverso, si può costruire un telaio diverso alla macchina e la musica è uguale. Se la gente vuole il cassone va bene ma metteteci qualcosa intorno, non è che va bene due loop, un groove ed un basso altrimenti non ha senso, chi se lo ricorda? Può andar bene una volta, due... poi? Lo vedevo proprio su internet di live di colleghi che quando vogliono ribaltare una pista usano per esempio un disco che si suonava 20 anni fa di The Bonzai intitolato 'House of house', hanno scoperto l'acqua calda e non è possibile ma la realtà è così. Mancano questi dischi oggi o meglio magari ci sono, basta suonarli. Nel corso degli anni la figura dei dj è un po' cambiata, soprattutto queste nuove generazioni di trasformano in super-
star, sono le nuove superstar... M.P.: Ma no, già ai miei tempi si trasformavano in superstar... Si, tu sei stato il primo, uno dei primi dj superstar, vogliamo dirlo Mauro? M.P.: Per l'Italia forse si ma io non ho mai voluto seguire la strada delle superstar, io sono un disk jockey e non mi sentivo una star. Oggi il problema è proprio quello, si sentono delle star quando in realtà non sono neanche più disk jockey, sono gente che spingono un bottone e fanno partire una musica che andrà a tempo per tutta la serata perchè ci sono i sync. Il lavoro del dj è cambiato, oggi sembra più importante l'immagine del contenuto, conta di più un passaggio in televisione o fare qualcosa di eclatante che ne parlano tutti e diventi famoso. Basta guardare nel web dove ci sono tutti questi diciamo sconosciuti, magari anche ricchi, che hanno molte visualizzazioni e vengono chiamati dappertutto a fare vetrina e funziona. Ma non bisogna nemmano uardare questi personaggi in modo negativo perchè poi le persone che rispondono offendendo questi personaggi rosicano e non bisogna rosicare perchè è il mercato che va in quella
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direzione perchè oggi conta di più l'immagine che il contenuto. Per me, se rimettessimo tutte e due le cose insieme sarebbe meglio. L'immagine è importante ma con un po' di contenuto sarebbe meglio. In Italia c'è stato poco tempo fa un talent show dedicato proprio alla scoperta di nuovi talenti dietro la console, cosa ne pensi? M.P.: Come sai bene non vivo in Italia, ci capito sempre ogni tanto perchè mia figlia più grande vive ancora lì (anche se magari scapperà anche lei a questo punto), quindi non conosco benissimo e quando non conosco preferisco non parlarne perchè altrimenti rischio di dire delle cavolate. Se è come in altri posti vedo che molti dj bravi restano nell'ombra mentre altri magari sono più carini e quindi risultano più funzionali. Se però manca il contenuto alla base, quelli che funzionano è perchè sono nelle mani di management che controllano la bilancia del mercato più che dei dj, quello dei festival e dei grand eventi. Si può paragonare questo periodo storico per i dj al periodo delle boy band decise a tavolino dalle case discografiche e poi date in pasto al mercato? M.P.: Sicuramente qualcosa di realistico c'è perchè ai miei tempi quando mi dicevano: "I can take you to the next level" cioè "posso portarti al prossimo livello" e quando scoprivo che cos'ra il prossimo livello io rispondevo: "No, grazie. Non mi interessa". Non mi è mai piaciuto che mi facciano i dischi gli altri, mi piace collaborare, lo si può fare insieme ma non che ci sia gente dietro che ti manda a suonare a destra e a sinis-
tra con personaggi importanti. Ripeto si lavora molto sull'immagine e funziona. Non si deve rosicare su queste cose il mercato va così, ci sono ziende ed un sacco di persone che lavorano a queste cose, a queste persone a questi dj o artisti live o come li vogliamo chiamare. Ognuno fa ciò che crede, a me piace rimanere piccolino a fare il disk jockey con la musica che piace a me con i miei esperimenti che risultano magari poco com prensibili al grande pubblico. Gli altri saranno quello che pensano. Io penso solo che se dopo 20 anni di carriera c'è ancora qualcuno che mi chiama un motivo è rimasto. Le meteore spariscono.
bene a te e agli altri. Il successo poi verrà automaticamente, non bisogna farlo pensando:" io voglio diventare famoso". Diventi famoso se piaci, se non diventi famoso fatti una domanda. Se piaci funzioni, se non piaci non funzioni. Se suoni alla festa della birra davanti alle famiglie e nessuno sa chi sei, poniti delle domande. Se vendi dei biglietti e ti seguono anche in capo al mondo allor qualcosa di buono l'hai fatto. Va bene caro Mauro, il tempo a nostra disposizione è terminato, grazie e a presto! M.P.: Grazie a tutti voi, vi voglio bene. Ciao!
Mauro dai un parere, un tuo punto di vista, un consiglio alle giovani generazioni di dj che stanno venendo su in questo periodo di confusione.. M.P.: Io penso che ognuno deve aver un proprio stile, oggi come oggi fare delle produzioni è importantissimo per la visibilità. L'immagine del dj che proponeva le novità è un po' sparita perchè ormai i dj vogliono suonare le loro cose, non si capisce benissio chi sa fare ancora il dj. Per me tanti sono jubox perchè basta che siano super famosi poi ti possono suonare la classifica dei primi dieci e va tutto bene. Ognuno deve trovare il proprio stile, il proprio viaggio musicale, una volta il disk jockey suonava tutta la sera, adesso prendono dei dj che più di un'ora non possono suonare perchè non saprebbero nemmeno dove andare. Dovete cercare il vostro stile e la vostra identità poi dopo le capacità e la voglia di fare bene, di far divertire e di creare emozione e dare emozione al pubblico può solo far
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I MUST HAVE
AUTUNNO INVERNO
2016-2017
Il fashion visto da Alina Drozdovschi Fashion Blogger www.ioragazzafashion.it
a cura di Alina Drozdovschi
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a stagione fredda è quasi alle porte e tutti gli stilisti hanno presentato le loro collezioni invernali. Nelle diverse passerelle non sono mancati capi e accessori simili, come la doppia borsa o il giubbotto in jeans. Tra i must have dell’inverno 2016-2017 c’è la minigonna di tutte le forme e fantasie: floreale, di jeans, da sera
e intrisa di paillettes. Si è vista sfilare soprattutto sulle passerelle di Moschino, Kenzo e Just Cavalli. Ma non temete, non soffrirete il freddo, perchè tornano di moda anche le calze di lana. Tra le altre tendenze c’è il color sabbia, presente su cappotti, poncho e trench. Le pellicce non potevano certo mancare e infatti eccole sfilare sulle passerelle di Versace, Fendi e Antonio Marras, tutte rigorosamente POP dai colori fluo ed esagerate. Come durante la stagione estiva
appena conclusa, il bianco sarà protagonista anche della stagione invernale, abbinato perfettamente a gonne, pantaloni e cappotti, così come agli accessori e alle borse. Allo stesso tempo, pure la fantasia floreale persiste anche durante l’inverno, soprattutto sugli abiti lunghi. Un altro must have è il tartan che ritorna sui cappottini delle passerelle di Burberry, Chanel e Bottega Veneta. Ai piedi, i protagonisti saranno gli stivali sopra il ginocchio, colorati o con rouches, ma anche animalier. Tra gli accessori, che non potranno mancare, ci sono le spille per i cappelli, i fiocchi e gli orecchini scoordinati. Infatti, un dettaglio che non è sfuggito, sono proprio gli orecchini che non vanno più portati in coppia. Anche le collane hanno dominato le sfilate di Londra, Milano, Parigi e New York, soprattutto quelle lunghe di maxi perle e quelle aderenti al collo. Sarà una stagione colorata, ma soprattutto ricca di novità! Alla prossima 47
MISS SLIDE SETTEMBRE
LA MISS SLIDE DEL MESE È
ALINA DROZDOVSCHI LA STYLIST DI MISS PRINCIPESSA D'EUROPA NONCHÉ BLOGGER E RESPONSABILE DELLA RUBRICA FASHION DI SLIDE.
Abbiamo incontrato questa ragazza, scoperta da Devis Paganelli patron di SLIDE, Miss Principessa d'Europa, Direttore Casting di Miss Reginetta d'Italia e Licenziatario italiano di Miss Europe World. Cerchiamo di conoscerla meglio, con le classiche domande che poniamo alla modella del mese!
Di dove Sei? Abito da tanti anni ad Abano Terme, una città che amo. Che origini hai? Sono nata in Moldavia, ma vivo in Italia da 11 anni, ma sto per trasferirmi a Milano per motivi di lavoro e studio. Quanti anni hai? Ho 21 anni Parlaci del tuo carattere Sono una ragazza solare, mi piace conoscere nuove persone, anche se prima di prendere certe confidenze devo inquadrare bene la persona in quanto sono abbastanza diffidente all'inizio Il tuo migliore pregio Cerco sempre di aiutare gli altri Il tuo peggior difetto A volte fin troppo testarda Il tuo partner ideale come deve essere? Dolce ma non troppo. Deve sapere ascoltarmi e prendere le decisioni insieme La trasmissione tv che preferisci? Caduta libera Il tuo attore preferito? Jessica Alba Il tuo piatto preferito? Il pesce preparato in tutti i modi Il tuo colore preferito Rosa Come si arriva al successo secondo te? Con tanta determinazione, ma soprat-
tutto consapevolezza delle proprie capacita, e anche un pizzico di fortuna. Conoscere poi le persone giuste credo sia quello che fa la differenza. Quale caratteristica del tuo aspetto ritieni più interessante Il mio fisico e i miei occhi Cosa ti piacerebbe fare nel mondo dello spettacolo? Ho la fortuna di farne già parte in qualche modo, ma la strada è ancora tanta Cosa significa secondo te avere successo? Essere in grado di influenezare migliaia di persone a compiere buone azioni
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MISTER SLIDE SETTEMBRE
MR SLIDE DEL MESE È
DAVIDE BELCI
Il suo nome è Davide Belci e lavora nell’attività del padre, 21 anni, è di origine italiana e risiede a Trieste. Scoperto da Slide come Mister del mese, grazie al Patron Devis Paganelli e al Talent Scout Enrico Santamaria, cerchiamo di conoscere meglio questo ragazzo. Quale dettaglio del tuo aspetto estetico ritieni più interessante? Ormai ci ho fatto l’abitudine, i miei occhi sono decisamente il mio specchio dell’anima, perché, a volte, pur non parlando, mi rendo conto che comunicano molto.
Ciao Davide, quando sei nato? Ciao, sono nato il 9 Novembre 1994 Parlaci del tuo carattere. Sono una persona estroversa e simpatica, molto espansivo e da “branco” insomma adoro stare in compagnia. Vero che che allo stesso tempo sono un po riflessivo permaloso. Tuo miglior pregio e tuo peggior difetto? Il mio miglior pregio, sicuramente che sono troppo buono, sempre disponibile, mentre il difetto è che se ricevo un offesa e rimango deluso, non perdono... quando chiudo la porta ahimè non la riapro più... anche perché sono un tipo molto orgoglioso! Che cosa ti piace in modo particolare nel mondo dello spettacolo? Cosa mi ha sempre attirato molto anzi tantissimo é il cinema, in particolar modo i film d’azione. Fin da piccolo ho sempre avuto un debole per quei film che ti tengono sempre sulle “spine” con tanti colpi di scena.
Come si arriva al successo secondo te? Al successo si arriva impegnandosi molto, con grande tenacia! Nessuno ti regala niente. Sicuramente occorre anche un po’ di fortuna per essere al posto giusto al momento giusto ma se “passato il turno” molli la guardia ecco li che svanisce la tua fama. Qual’è stata la tua prima esperienza nel campo della moda, cinema, spettacolo? Parlaci di questo. Purtroppo non sono altissimo come richiedono i canoni dell’alta moda, che a me piacerebbe molto, ma ricordo la mia prima esperienza su una passerella per un concorso di bellezza a Pordenone, dove ho potuto sfilare con vari outfit...chissà mai che anche solo come fotomodello qualcuno di concreto non bussi alla mia porta... Cosa significa per te avere successo? Il successo secondo me è riuscire a realizzare un proprio sogno, sentirsi appagati e felici a prescindere dall’ambito lavorativo... un modo importante per gratificare cosa fai ed anche le persone che ti supporta nel tuo impegno.
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TREND NIGHT
MADE CLUB COMO: TOP DJ, RAPPER E PARTY CHE DANNO EMOZIONE
di Lorenzo Tiezzi
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enerdì 9 settembre 2016 inizia la nuova stagione di Made Club, la disco che da sempre fa ballare Como e non solo, visto che chi lo frequenta spesso arriva da lontano, ben oltre i confini del Lario. Il primo party è un classico, ovvero Cenando e Ballando, la cena evento in cui si canta mentre si gustano le specialità della cucina del Lago. La cena evento che da oltre dieci anni fa pulsare la città, colora la notte e accende il weekend. Al microfono c’è Icio Voice, al mixer Cucky dj. Le novità in programma al Made sono però tante e tutte già ben definite: si parte da un restyling tecnologico e del design del club per seguire le tendenze internazionali e si arriva ad una quantità di guest davvero notevole. Già a inizio stagione in console e sul palco arriveranno star come il noto Guè Pequeno, conosciuto per tante hit con i Club Dogo, per il suo recente album “Santeria” e pure per il nuovo singolo “Santeria”, prodotto con Marracash, tra l’altro ospite al Made nella scorsa. Ad animare uno dei primi party del Made ci sarà poi una star come Fabio Rovazzi, l’autore del tormentone dell’estate 2016, l’amata / odiata “Andiamo a Comandare”. Comunque sia, Rovazzi ci sa fare, il suo tormentone è statp in grado di coinvolgere milioni di persone, dai 15 ai 50 anni. Ha 22
anni ed ha iniziato su You Tube. Notato da Fedez (un altro amico del Made, guarda caso) e J Ax, è ormai un vero personaggio. E non è tutto. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno 2016 al Made Club di Como arriveranno pure gli Eiffel 65, simbolo della musica anni ’90, creatori di brani memorabili come “Blue”, una band che nella carriera ha venduto oltre venti milioni di dischi. Ci sarà anche Andro, ovvero Andrea Mariano dei Negramaro. Da anni l’artista salentino ha sviluppato la sua passione per l’elettronica e la dance music esibendosi alla console di tanti club italiani. Sarebbe già abbastanza, ma, insieme a quella di tanti dj internazionali, è già confermata pure la presenza al Made di Fabri Fibra, colosso del rap italiano. Il bello è che al Made non si balla soltanto con ottimi dj resident, emozionandosi con coreografie ed artisti che non si fanno dimenticare. Il Club ospita spesso alcune delle one night più hot in Italia e non solo. E’ confermata la collaborazione con TargaMy, un’esperienza magica da vivere tra splendide
performer, in un mondo dorato fatto di costumi, scenografie, ritmo e divertimento. Ci sarà poi Secrets, un party nato negli usa che sta rivoluzionando la nightlife ispirandosi all’atmosfera “Red Light district”. Tra i party del Made ci saranno anche quelli organizzati da Vida Loca, One Night a base di reggaeton, hip hop e dance hall, reduce da un’estate di successi tra Italia e Formentera e gli eventi firmati Les Folies du Plaisir, lo storico gruppo house che da sempre organizza eventi col meglio della musica da ballo a Como e dintorni.
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TREND NIGHT
LO STILE DI MALENA CLUB, A BERGAMO di Lorenzo Tiezzi
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olte ‘fashion disco’ sono in crisi. Molte chiudono. Quelle che restano aperte spesso non riescono a proporre novità, né a dettare tendenze. Ma per fortuna qualche eccezione c’è, magari in provincia, dove l’eleganza conta e dove il rito della disco, del tavolo e del ‘farsi bellì ogni weekend. A settembre 2016, ad esempio, a Bergamo, ripartono i party firmati Malena Club, disco d’eccellenza firmata da Luca Carrara, PR di lungo corso col supporto della proprietà ovvero Christian Cicero e Massimiliano Agostinelli. Dopo il successo della prima stagione, Malena riparte per far ballare la città (e non solo), sempre con un bel po’ di stile. “Siamo partiti in mezzo alle difficoltà, ‘sotto zero’ e oggi il Malena è già una
solida realtà. In tanti mi dicevano che non saremmo arrivati a dicembre, lo scorso anno… i risultati invece dicono che quella che è stata la sfida forse più difficile della mia carriera sono riuscito, sinora, a vincerla”, racconta sorridendo Luca Carrara. “Stiamo pensando a diverse innovazioni, estetiche e funzionali per la nuova stagione… Senza svelare troppo i nuovi progetti, diciamo che il locale sarà ancora più bello e più accogliente e sarà aperto tante sere ogni settimana”. Hip hop, house, performer, animazione. Le notti di Malena Club sono perfette per chi vuol vivere l’eccellenza in tutta tranquillità. “In tanti hanno dato un contributo importante al progetto”, continua Luca Carrara. “Tra gli altri va citato Michele Sigoli, che ci ha creduto subito ed è un personaggio davvero particolare: ex golfista professionista, oggi pokerista professionista. E’ stato molto importante anche Teo Sartori, dj resident che ha fatto un salto di qualità enorme quest’anno. Da gennaio 2016 è entrato a far parte della squadra anche Leonardo Greco,
ex tronista che oggi fa il vocalist e che davvero una grande passione per il nostro lavoro nottambulo. Confermato per il 2016/17 è pure Moreno Utopia, senz’altro uno dei performer più bravi, di quelli che danno emozione alla notte”. In console al Malena, insieme ad un solido resident come Teo Sartori, si alternano molti dei protagonisti dei fashion club italiani ovvero dj come Simone Cattaneo, Gianni Morri o Tommy Vee e vocalist come Lara Caprotti ed Isa B. Al resto pensa l’animazione Visionair: le performer sono davvero splendide e grazie a costumi unici è impossibile dimenticarle. Forse la formula per il successo nottambulo in ambito fashion club è proprio questa: nessuna rivoluzione, qualità in tutte le proposte (dall’uscita delle bottiglie alle performance fino, ovviamente alla musica) ed uno staff che sappia coccolare i suoi clienti. Un ‘prodotto’ di questo tipo è molto, molto difficile da proporre. Ci vuole un sacco di lavoro ed un bel po’ di passione, quelli che allo staff del Malena non mancano di certo.
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C E L L E F R I G O R I F E R E D A 1 A 2 A N T E B A N C H I D A L A V O R O I N A C C I A I O I N O X A B B A T T I T O R I A C I N Q U E T E G L I E I S O L A P E R S U R G E L A T I B I L A N C E - F R I G G I T R I C I - G I R A R R O S T I O G N I T I P O D I E L E T T R O D O M E S T I C O
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TREND NIGHT
THE BOX FA BALLARE MONZA ED IL SUO GRAN PREMIO di Lorenzo Tiezzi
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hi l’ha detto che i GP di Formula Uno sono lontani dalla musica da ballo? Qualche tempo fa, a febbraio 2016, ad esempio Axwell & Ingrosso si sono esibiti in Bahrain prima del Gran Premio e a Montecarlo tutti i locali prima e dopo la corsa si riempiono di party sold out con i migliori dj del mondo, anche techno Carl Cox o sofisticati maestri del groove come Luciano. Finalmente anche a Monza, prima e dopo il Gran Premio 2016, succede qualcosa di simile. Anzi prendono vita tre eventi diversi, tutti di grande qualità musicale. Venerdì 2 settembre, prima del GP in programma per domenica 4, all’Autodromo si esibiscono tre dj girl d’eccezione, ovvero le australiane Nervo e l’americana Paris Hilton e con loro vanno sul palco gli artisti del Pacha Ibiza On Tour, John Jacobsen, Askery e Antonio Viceversa. Si continua a muoversi a tempo, anche il weekend successivo, il 9 settembre. Questa volta il sound è hip hop. C’è un vero concerto di 50 Cent, autentica leggenda dell’hip hop americano. Sul
palco anche tanti altri artisti italiani ed il vincitore di un rap contest molto atteso. Tra gli altri con 50 Cent saranno sul palco Dj Abdel, Andy Love (direttamente da Top Dj), Dj Guerrero, Eddie Queen, Entics, Fainest, Fred De Palma, Giuann Shadai, Iuliana, Mc Cece, Mike Highsnob, Miss Simpatia, Raige e Zetah. Sabato 10 settembre invece il groove è a metà tra house e dance. Da Top dj (e soprattutto dalla storia della musica house) arriva David Morales, che si esibisce con un’altra leggenda della musica da ballo più chic, ovvero Erick Morillo. Con loro ci sono pure Laurent Wolf, Ralph Cieli ed Yuri N-Joy. Sarebbe già abbastanza ma sul palco ci saranno anche Eiffel 65, simbolo della musica anni ’90 proprio come i Datura, che riproporranno
le sonorità happy e le atmosfere scanzonate dei loro party We love the 90’s. L’organizzazione dell’evento è a cura di A1 Agency, una realtà che per una volta propone in Italia qualcosa di diverso dal consueto festival ‘chic’ dal sound sofisticato. Le potenzialità di una manifestazione come questa sono davvero grandi, perché la passione per i motori e quella per la musica sono spesso vicine. Avvicinano molto pubblici che sembrano diversi da loro e invece non lo sono. Sembra efficace anche la scelta degli artisti, 50 Cent su tutti. Sono anni che non raggiunge il top delle chart come fece tempo fa con l’indimenticabile “In Da Club”, ma è un personaggio a tutto tondo, fa anche l’attore e rappresenta bene tutta la scena hip hop internazionale. Quanto a dj girl ‘fashion’ (Nervo, Paris Hilton), miti house (Morales, Morillo) e anni ’90 (Eiffel 65), The Box fa le cose in grande. E quindi? Quindi ci vediamo all’Autodromo di Milano il 2, 9 e 10 settembre 2016.
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SIX BIKINI a cura di Alina Drozdovschi
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ix Bikini è un brand di costumi da bagno artigianali, nato dopo un anno di studi accurati e dopo qualche viaggio all'estero, nel Regno Unito. L'azienda si trova attualmente nel Friuli dove idea e crea le proprie collezioni. Tutti i costumi sono 100% made in Italy, dalla stoffa al colore naturale e privo di solventi nel rispetto della pelle e dell'ambiente. L'azienda realizza le diverse fantasie personalmente, così come i vari colori, in modo da non poter essere imitati da nessuno e non ritrovarsi con le stesse fantasie di altri marchi. Chi indossa Six Bikini ha la certezza di essere unica e inimitabile, in quanto sono tutti prodotti in edizione limitata. I costumi sono a due pezzi e sono
composti da reggiseno a fascia con imbottitura estraibile e slip brasiliana con orli arricciati. Six Bikini ha pensato a tutte le ragazze in quanto è adatto a tutte, le fantasie floreali e i colori pastello sono per le romantiche, mentre per quelle che amano osare e sono più estroverse ci sono anche le fantasie con i teschi. Tutti costumi vengono corredati da pochette realizzata con la stessa
fantasia del costume che permettono di identificare e portare sempre con sé la creazione. I costumi da bagno Six Bikini sono perfetti per la spiaggia d'estate, ma anche per l'inverno in piscina o nella spa. Io ho già scelto il mio Six Bikini! Voi cosa aspettate?? www.sixbikini.com Instagram:sixbikini Facebook: SixBikini 59
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TRADIMENTO: NATURA O CULTURA? DOTT.SSA PINA LI PETRI
Tel. 334 2896924 - e-mail: pinalipetri@gmail.com Laureata in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Già docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta e coach. Psicologa delle miss finaliste ai concorsi di bellezza. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale (libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno.
Gentilissima dottoressa, le avevo già scritto tempo fa perché mio marito mi aveva tradita. Purtroppo, è successo di nuovo. Sandro ha un altro flirt ... dopo tre mesi, ha conosciuto un'altra donna. Mi chiedo se la nostra storia è finita... Mi sento tanto, tanto, sola. Io non ho dei genitori da cui tornare, come farà, invece, lui. Abbiamo una bambina di un anno che devo imparare a crescere da sola. Sono stanca, non ho le forze per farlo. Ho perso, tutte, le mie energie dopo che ho letto i messaggi di amore che l'amante di mio marito mi ha inoltrato. E' stato molto doloroso. Perciò, ho deciso, di trascorrere, con lui, quest'ultimo weekend in modo meraviglioso e speciale, per lasciargli un ricordo splendido di noi due, per fargli capire cosa si è perso. Ho indossato un bel completino intimo molto sexy, tacchi a spillo e gli ho detto che lo desideravo tantissimo, ho fatto sesso come non avevo mai fatto prima. Infine, gli ho detto che doveva andarsene di casa. Ha pianto disperatamente, pertanto, credo di aver capito qual'é il problema... il suo bisogno di libertà che gli ho sempre assecondato fino a quando non è nata la bambina, iniziando a chiedere collaborazione e limitato sempre di più il suo tempo libero. Sandro non ama i divieti e i paletti e reagisce come un leone in gabbia e intrigarsi con altre è diventata una sua forma di evasione. Dice di amarmi a modo suo perché ama anche la sua libertà. Attualmente, è rimasto in casa e dorme al piano di sotto... IO DEVO prendere una decisione, MI AIUTI!
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arissima lettrice, voglio iniziare la mia riflessione su quanto mi racconti con una pubblicazione recente di un mio carissimo amico il professore Alessandro Bertirotti, alla quale mi riconosco rispetto alle mia esperienza clinica sul tradimento degli ultimi 25 anni. Bertirotti scrive che "il tradimento fa bene, perché senza il tradimento non esiste verità, e questa affermazione è antropologicamente vera. Senza la storia di Giuda, non avremmo compreso che nell'essenza umana esiste il desiderio di vendere persino chi diciamo di considerare amico fraterno, per trenta denari. In effetti, il termine tradimento, deriva dal latino tradere, e significa portare qualcosa o qualcuno da un posto ad un altro, come trasportare e consegnare. E nella lingua francese il termine significa,svelare, scoprire, dimostrare. E il tradimento trasporta la verità più recondita della nostra intimità, dall'interno all'esterno, facendo chiarezza su quegli aspetti che desideriamo nascondere soprattutto a noi stessi. E se è così, il migliore tradimento possibile, ossia quello che permette la crescita più efficace del corso del nostro esistere, è quello verso noi stessi, quando emerge in noi quella verità che vogliamo tacere, in genere una debolezza che manifesta la fasullità sulla quale poggia l'idea che ci siamo fatti di noi stessi: esseri quasi perfetti. Si, noi ci percepiamo quasi perfetti e gli altri, qualsiasi altro, per il semplice fatto di essere altro, porta con sè qualche cosa che non ci appartiene e che possiamo contrastare, giudicare negativamente, salvando noi stessi dalla stessa critica. Cosa c'è di meglio di un tradimento in amore: si comprende quanto poco sicuri siamo di noi stessi, della nostra volontà e delle nostre false verità. Possiamo tradire, e di fatto lo facciamo tutti, quasi sempre, in silenzio oppure affermandolo a noi stessi e quando veniamo scoperti, la cosa migliore sarebbe arrendersi a questa evidenza e cercare di capire che
la verità essenzialmente umana si chiama fragilità, debolezza incommensurabile. Eppure, senza questa debolezza non potremmo chiedere al mondo, agli altri, di starci vicino e ricordarci che solo il sentimento di appartenenza allo stesso destino rende ognuno di noi veri quando tradiamo noi stessi, ossia quando riveliamo alla nostra coscienza quanta miseria abita nel nostro cuore. E la scoperta più utile è comprendere che esiste un'altra miseria: quella dei nostri giudizi". Alla luce delle riflessioni di Bertirotti sul tradimento, gentilissima lettrice è, necessario, farsi delle domande e poi valutare con calma le scelte da fare. In relazione agli studi fatti da Bruce Lipton pubblicati sul libro "Gli effetti della luna di miele", dove, l'autore afferma, dopo 17 anni di ricerca sulle cellule che "amano", che l'innamoramento può perdurare nel tempo se gli atteggiamenti che adottiamo rimangono gli stessi di quelli che ci hanno permesso di conquistare ed amare l'amato/a. Ovviamente non ci rende immuni dal tradimento ma sicuramente ci può rendere più sicuri e fortificare il senso di appartenenza che cita Bertirotti. Ho citato Lipton in relazione al suo racconto dove scrive che "per lasciargli un buon ricordo, indossa un completino intimo sexy, tacchi a spillo, e gli dice di desiderarlo ..." Per la mia esperienza clinica, posso affermare che le persone appagate, desiderate e amate sono meno fragili davanti alle tentazioni ma se ciò accade c'è bisogno di cambiamento e di rinnovamento delle proprie abitudini e ciò è ricchezza anche se spesso accade dopo sofferenze provate. Nessuno può decidere per lei ma certo è che qualcosa nella sua vita deve cambiare. Molte donne dopo un parto si dimenticano che sono anche mogli e che i padri si sentono messi da parte e trascurati... spesso rifiutati anche sessualmente. Si prenda del tempo e poi ... prenda una decisione determinata per i suoi bisogni, si faccia aiutare.
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QUANT’È QUESTA a cura di Fabio Buffa
SECONDO L'ISTAT CI SONO PIÙ OCCUPATI DI UN ANNO FA. MA NON HANNO SPECIFICATO IN QUALE PAESE
PER IL REFERENDUM COSTITUZIONALE MATTEO RENZI VUOLE CONVERTIRE GLI ITALIANI AL "SI". E' IN ARRIVO UNA NUOVA GUERRA DI RELIGIONE CON QUELLI DEL "NO"
IN UNA RECENTE INTERVISTA, IL REGISTA TINTO BRASS HA CONFIDATO DI AVER ESAMINATO PIÙ CULI CHE CURRICULA. ORMAI È NOTO CHE IL TITOLO DI STUDIO NON CONTA PIÙ
PER SCONFIGGERE L'ISIS? BASTEREBBE INFLIGGERGLI UNA DELUSIONE COME IL CESSIONE DI HIGUAIN ALLA JUVE
MILIONI DI PERSONE A CACCIA DI POKEMON COL TELEFONINO. IO SONO SETTIMANE CHE CI PROVO MA HO TROVATO SOLO LA FAMIGLIA DI PEPPA PIG
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mici di Slide questo mese voglio raccontarvi di quanto è importante la prevenzione. Come ogni anno, nella stagione estiva, La Spiaggia di Pluto a Bibione, bollinata nel corso degli anni dall' Italia di Artù, ospita l’evento Frontline Combo Education Program, un appuntamento diventato sempre più apprezzato, visto il numero di persone pronte a fare domande e a ricevere preziosi consigli dai medici veterinari su come comportarsi durante le stagioni contro pulci zecche e pappataci. I flebotomi o pappataci sono piccoli insetti ematofagi simili alle zanzare, ma più piccoli (2-4 mm) e silenziosi (da cui il nome pappa-taci). Possono pungere il cane e sono sempre più diffusi in molte aree nel nostro
paese, indicativamente da fine Maggio fino a metà/inizio Ottobre e sono attivi soprattutto nelle ore serali L’azione contro il Pappatacio, per essere davvero completa, deve essere repellente, per cui questi insetti, quando sono a contatto con un cane trattato, non compiono il pasto di sangue, ma essere anche insetticida, tale per cui i Pappataci vanno rapidamente incontro a morte, evitando che l’insetto respinto vada poi a pungere altri cani non protetti. I prodotti contro i flebotomi contengono Permetrina, un principio attivo che ha un utilizzo consolidato da anni in Medicina Veterinaria. Le specialità veterinarie contenenti Permetrina, non vanno utilizzate nel gatto, ma solo ed esclusivamente nel cane. Quando invece il problema è dato solo da pulci e zecche, parassiti presenti tutto l’anno, e sempre nel gatto, è consigliato dai veterinari uti-
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lizzare un prodotto che protegge non solo cane e gatto ma anche l’ambiente di vita, dopo applicazione sull’animale, impedendo la comparsa di nuove generazioni di pulci. Ci vediamo a Ottobre sempre pronti a parlare del favoloso mondo degli animali e della natura, noi proseguiamo il tour ITALIA DI ARTÙ dove ci ha visto consegnare il bollino a ben 3 strutture che accettano davvero gli animal, e se ne avete trovate e volete consigliarle mandateci un email a italiadiartu@caniegattitvchannel.tv e scaricate la App gratis per Google Play e App Store!!! Alla prossima dal vostro Marco Anelli