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5.1.2 Monitoraggio di fioriture di microalghe Margalefidinium Polykrikoides: l’esperienza di ARPA Puglia
from Studio dell'area di influenza per la gestione delle aree di balneazione - Parte 1
by SNPAmbiente
Tabella 8: Schema delle fasi del piano di sorveglianza e delle azioni da intraprendere nelle aree ad elevato e medio rischio di fioritura di Ostreopsis cf. ovata (da ISTISAN 14/19).
Identificativo o fase Densità in colonna d’acqua Condizioni meteoclimatiche Livelli di rischio sanitario Attività previste Misure di gestione
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ROUTINE
ALLERTA
EMERGENZA ≤10.000 cell/L
10.000 - 30.000 cell/L
10.000 - 30.000 cell/L Qualsiasi
Sufficiente idrodinamismo; temperature inferiori a quelle di fioritura Scarso idrodinamismo; temperature ottimali di fioritura
30.000 - 100.000 cell/L Sfavorevoli a formazione di aerosol e spruzzi
>30.000 cell/L Favorevoli a formazione di aerosol e spruzzi
>100.000 cell/L Qualsiasi
Presenza di materiale denso in superficie Qualsiasi Segnalazioni di tipo sanitario associabili all'esposizione durante la fioritura Qualsiasi Trascurabile
Trascurabile Osservazioni e/o monitoraggio di routine mensile.
Trascurabile
Contatto e inalazione: possibili sintomi e/o segni locali e sistemici lievi Intensificazione monitoraggio Valutazione estensione dell’area interessata Sorveglianza sanitaria Osservazione stato di salute degli organismi acquatici eduli Analisi chimica di tossine in prodotti ittici e acqua. Informazioni ad autorità sanitarie
Contatto: possibili sintomi e/o segni locali Inalazione: possibili sintomi e/o segni locali, disturbi respiratori, effetti sistemici Ingestione: possibili sintomi e/o segni locali da Attività svolte in Fase di allerta. Analisi tossine in aerosol Pulizia battigia in caso di mareggiata contatto; rischio di effetti sistemici Il Sindaco comunica a Ministero della Salute e Ministero dell’Ambiente le misure per informare il cittadino e prevenire esposizioni pericolose.
Il Sindaco comunica a Ministero della Salute e Ministero dell’Ambiente le misure per informare il cittadino e prevenire esposizioni pericolose, indicando le misure di prevenzione adottate e le eventuali azioni intraprese (cartellonistica, bollettini, segnaletica, pubblicazioni sui portali nazionali e regionali; eventuali ordinanze sindacali di divieto)* definite.
5.1.4 Monitoraggio di fioriture di microalghe Margalefidinium Polykrikoides: l’esperienza di ARPA Puglia
Approfondimento a cura di ARPA Puglia: L. Rosselli, M.R. Vadrucci e N. Ungaro
Nell’ambito delle molteplici attività(1) svolte da ARPA Puglia per il monitoraggio e controllo delle acque marino-costiere regionali, si riporta il caso della colorazione eccezionale nella baia di Scalo di Furno a Porto Cesareo (Mar Ionio), in particolare, nella zona C dell’omonima Area Marina Protetta. Nella località sopra citata, durante il periodo estivo del 2018 si è evidenziata per la prima volta una fioritura che ha prodotto una intensa colorazione giallo-brunastra delle acque, visibile ad occhio nudo in una zona piuttosto estesa della baia (Figura 18 A), segnalata da parte dei bagnanti a varie Autorità, tra le quali ARPA
Puglia che si è prontamente attivata. L’evento ha avuto una certa eco mediatica, creando anche preoccupazione tra i fruitori delle spiagge e soprattutto tra gli operatori del settore turistico. Durante i sopralluoghi effettuati sono stati raccolti campioni(2), che alle analisi di laboratorio(3) hanno evidenziato la massiva presenza di un dinoflagellato, identificato con la specie Margalefidinium polykrikoides (Margalef), la cui concentrazione ha raggiunto due picchi di 9.1 x 106 e 6.7 x 105 cellule/L, rispettivamente in luglio ed agosto del 2018 (Figura 18-B). Ad oggi, in letteratura non sono descritti effetti nocivi sulla salute umana derivanti dalla presenza di queste microalghe (Gómez et al., 2017), mentre M. polykrikoides è riportato essere responsabile di fioriture algali nocive e/o potenzialmente tossiche con effetti dannosi principalmente sulla fauna ittica e sugli organismi bentonici (episodi di moria di organismi acquatici sono registrati principalmente in presenza di impianti di acquacoltura). Oltre all’anomala colorazione delle acque, nel caso specifico l’evento del 2018 non ha causato moria di organismi marini; tuttavia, successivamente alla fioritura si è riscontrato l’accumulo di una ingente quantità di materiale mucillaginoso presumibilmente prodotto durante la fioritura (Figura 18 C). Durante il monitoraggio del fenomeno e nei mesi successivi la prima fioritura accertata si è riscontrata la presenza di diverse tipologie di stadi di resistenza di M. polykrikoides nel sedimento. Alcune specie di dinoflagellati, tra cui quella in questione, infatti, sono in grado di produrre differenti stadi di resistenza che attendono nel sedimento le condizioni ambientali favorevoli per germinare e contribuire all’innesco e alla diffusione dei bloom. Dal 2018 in poi, fioriture di M. polykrikoides si osservano puntualmente nella stessa zona durante il periodo estivo. La concentrazione osservata nel luglio 2019 e 2020 è stata di 2.4 x 107 e di 1.2 x 107 cellule/L, rispettivamente. Inoltre, questa specie sembra si stia diffondendo lungo le coste ioniche pugliesi, è stata segnalata anche a nord della baia di Porto Cesareo sul litorale tarantino e a sud verso Gallipoli. Fermo restando il trascurabile rischio per la salute umana attualmente attribuito alla specie, la presenza dei fenomeni di colorazione intensa delle acque o di accumulo di mucillagine sulle spiagge durante la stagione balneare può essere una minaccia per il turismo di queste zone del Salento, rinomate per le acque cristalline che le contraddistinguono. In generale, non è semplice quantificare i costi legati ad un evento di fioritura algale sulla salute umana e/o sui servizi forniti dall’ecosistema a diversi livelli, ma certamente il monitoraggio continuo delle acque marino-costiere e una corretta gestione delle criticità ambientali possono contribuire ad alleviare gli effetti negativi derivanti da tali fenomeni.
Figura 18: A) Fioritura algale del dinoflagellato Margalefidinium polykrikoides nella baia di Porto Cesareo; B) Cellule di M. polykrikoides al microscopio ottico, barra di scala: 10 µm; C) Accumulo di materiale mucillaginoso sul litorale successivo alla fioritura.
1. Nell’area di Porto Cesareo sono attivi diversi piani di monitoraggio realizzati da ARPA Puglia: