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Tabella 19: Elenco delle attività di supporto ai decisori
B.1 SUPPORTO DECISIONALE A seguito del sopralluogo e dei primi accertamenti speditivi, sarà possibile fornire agli Enti presenti sul luogo dell’emergenza informazioni utili per la definizione di azioni di risposta necessarie per il contenimento delle contaminazioni ambientali e per supporto alle eventuali decisioni su misure cautelative per ridurre e/o evitare l’esposizione della popolazione. Nella tabella seguente sono indicate le principali azioni di supporto ai decisori.
Tabella 19: Elenco delle attività di supporto ai decisori
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SUPPORTO AI DECISORI
Fornire supporto tecnico ai diversi Enti/operatori presenti sul luogo dell’intervento per la definizione delle azioni più opportune per la messa in sicurezza dei luoghi e per le eventuali decisioni sulle misure cautelative per ridurre e/o evitare l’esposizione della popolazione attraverso l’indicazione di misure operative di intercettazione e di contenimento della contaminazione, quali ad esempio: l’individuazione del punto più opportuno per inserire eventuali barriere di inerti, materiali/prodotti assorbenti al suolo e ogni intervento di MISE necessario l’identificazione del pericolo effettivo di diffusione della contaminazione ad altre matrici ambientali (ad es. acque superficiali) e, conseguentemente, in maniera diretta o indiretta, per l'uomo l’identificazione delle operazioni più opportune per la rimozione dei materiali inquinanti di qualsiasi natura dal suolo al fine di evitarne e/o contenerne la diffusione la valutazione delle prescrizioni per l’eventuale interdizione o limitazione dell’uso delle acque sotterranee o di altre risorse e/o matrici ambientali
Segnalare agli enti di soccorso di evitare assolutamente, se non strettamente necessario per motivi di sicurezza, di dilavare la superficie interessata al versamento con acqua per evitare il trascinamento della sostanza verso ulteriori recettori. Identificare con il supporto della protezione civile e degli altri Enti presenti sul luogo i possibili ulteriori ricettori del/le sostanza/e inquinante/i (es. pozzi a vario uso, derivazioni a valle, prese dell'acquedotto, ecc.) in relazione anche ad ulteriori possibili evoluzioni dello scenario legate alle dimensioni dell'evento e alle condizioni meteo-climatiche.
Nel caso di evento originato da una fognatura: richiedere l'intervento del relativo gestore sia per l'individuazione del percorso di rete sia per l'apertura di tombini fognari di verifica dei percorsi oltre che per l'asportazione di eventuale materiale fermo all'interno della stessa, in particolare negli scaricatori di piena. Nel caso di interessamento della rete fognaria: avvertire il gestore dell’impianto di depurazione a valle della rete stessa al fine di consentire l’attivazione di azioni finalizzate sia alla gestione dell'eventuale arrivo dell’inquinante sia alla protezione dell’impianto stesso. Richiedere al Comune di competenza di: collaborare tramite le forze di polizia e la protezione civile alla gestione delle operazioni di messa in sicurezza dei luoghi attivare urgentemente percorsi per identificare eventuali modalità, in proprio o tramite ditte esterne, per il contenimento della diffusione dei materiali inquinanti e, se possibile, per la rimozione di quelli trattenuti da eventuali barriere e per la successiva rimozione dei prodotti sversati, anche tramite autospurgo, e degli eventuali materiali solidi, compresi quelli utilizzati per l'assorbimento o per le barriere di contenimento, che devono essere smaltiti come rifiuti. Qualora la rimozione dovesse essere procrastinata segnalare la necessità di: o vigilanza sull’area dell’eventuale apposizione di barriere per evitare il dilavamento da eventi meteorici. o copertura dell'area di versamento per evitare il dilavamento da eventi atmosferici piovosi. La rimozione deve essere eseguita utilizzando contenitori opportuni in relazione alla tipologia e alla quantità di materiale rimosso, a partire da banali contenitori in plastica o metallo preferibilmente dotati di coperchio necessario se il materiale emana cattivo odore o può essere pericoloso, al container se si tratta di grosse quantità. In ogni caso va tenuto presente sempre lo stato fisico del prodotto e la possibilità di eventuali versamenti durante il deposito o il trasporto che devono essere assolutamente evitati. Si ricorda che il materiale rimosso costituisce rifiuto e pertanto deve essere smaltito da ditta autorizzata Fornire supporto tecnico al Comune e, se richiesto esplicitamente, alle ditte da esso autorizzate, per l'identificazione del codice CER da attribuire al rifiuto e per le successive raccolta, stoccaggio e smaltimento.
B.2 RILIEVI E ATTIVITÀ DI PRELIEVO
B.2.1 MISURE IN CAMPO E VALUTAZIONE DEI DATI ACQUISITI Per questo tipo di scenario, le misure in campo possono essere utili sulla matrice acquosa, se è evidente o probabile il coinvolgimento della falda o di un corpo idrico superficiale. Qualora sia ipotizzato il coinvolgimento di matrici secondarie, le misure speditive in campo (rif. Tabella 20) potranno essere eseguite utilizzando la strumentazione prevista dalle singole Agenzie per definire la presenza e l’estensione della contaminazione nella matrice acquosa. A tal fine è necessario: identificare la contaminazione e l’origine (qualora non note); verificare l’assenza/presenza di contaminazione mediante il confronto dei parametri rilevati: o al di fuori di eventuali misure di contenimento già poste in opera o in zone esterne all’area contaminata, al fine di definire un bianco ambientale o in particolari condizioni di accumulo di contaminazione residua. Le misure devono essere effettuate tenendo conto di tutti i possibili scenari in cui può avvenire la migrazione dei contaminanti, considerando la tipologia del contaminante (solubilità, volatilità, densità, miscibilità, ecc.), le caratteristiche della/e matrice/i bersaglio (caratteristiche fisiche, ecc.), eventuali condizioni al contorno (es. presenza di organismi e svolgimento di attività antropiche, quali balneabilità, pesca, ecc.) Ogni operazione di misura dovrà essere documentata da fotografie e coordinate del punto di misura e registrata sull’apposita modulistica. Il confronto tra i parametri misurati in campo al di fuori dell’area contaminata, nell’area della contaminazione e nelle aree “dubbie” risulta fondamentale per una prima valutazione: dell’estensione della contaminazione dell’efficacia delle misure di contenimento messe in atto delle eventuali limitazioni all’utilizzo di risorse (terreno, acque) da adottare nell’immediato. In ogni caso, se la contaminazione secondaria riguarda le acque superficiali, occorre riferirsi allo scenario 1.1 –SVERSAMENTO IN CIS. Nel caso di sospetta contaminazione delle acque sotterranee, con gli strumenti da campo a disposizione potranno essere effettuate delle misure preliminari in pozzi o piezometri, qualora siano individuabili e accessibili nell'immediatezza, nei seguenti punti: a monte della contaminazione a valle della contaminazione (all’esterno di eventuali misure di contenimento) all’interno dell’area della contaminazione.