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1.11 Il ruolo del SNPA nelle emergenze ambientali in mare

PIANO PRONTO INTERVENTO SCENARI ASSOCIATI AI LIVELLI DI EMERGENZA NOTE

Piano di Intervento del MATTM

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Emergenza Locale – Situazione di secondo stadio: inquinamenti di piccole o medie dimensioni, che necessitano di assistenza e risorse aggiuntive locali, regionali, statali o internazionali

L’inquinamento determina una seria minaccia per la costa

Necessaria assistenza e risorse aggiuntive locali, regionali, statali o internazionali Direzione delle operazioni del Capo del Compartimento marittimo (del Comandante della Direzione Marittima in caso di più Compartimenti coinvolti) che può dichiarare lo stato l’emergenza locale come previsto dal Piano Situazione di terzo stadio: gravissimo inquinamento marino per le sue dimensioni e/o per il possibile coinvolgimento delle aree di alto valore intrinseco

Grave rischio di compromissione della integrità della vita e minaccia ad aree di particolare valore paesaggistico, faunistico, ambientale, turistico e quindi economico Necessaria richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale al Dipartimento della Protezione Civile

Piano di Intervento del DPC

Stato di emergenza nazionale Direzione unitaria di tutte le forze in campo al Capo del Dipartimento della Protezione Civile e coordinamento disinquinamento, può richiede cooperazione da organismi sovranazionali e/o altri paesi (ex convenzioni internazionali) * previsto nel Piano di Intervento del DPC; **richiamato nel Piano di Intervento del MITE: i due piani di intervento locali sono in stretta connessione

La notifica dell’avvenuto inquinamento in mare e dell’attivazione della risposta è in carico al Comandante della Capitaneria di Porto competente territorialmente, che emana un POLWARN e/o POLINF9,10 (rif. 4). Con queste notifiche si informano il MITE e la Prefettura, oltre agli enti territorialmente competenti contemplati nei piani locali di emergenza. Il DPC è costantemente aggiornato della situazione.

1.11 IL RUOLO DEL SNPA NELLE EMERGENZE AMBIENTALI IN MARE

Le Agenzie e ISPRA non hanno compiti diretti di disinquinamento del mare, ma si possono attivare per emergenze in mare in ambiti e con attività differenti e in parte complementari, al fine di minimizzare l’impatto per l’ambiente e per l’uomo. I Piani di intervento del MATTM e del DPC prevedono che, a livello periferico, ci si possa avvalere delle competenze delle Agenzie:

9 Destinatari il MITE, la Centrale Operativa MARICOGE CAP, gli Uffici Territoriali del Governo e per conoscenza, generalmente, il COEMM della protezione civile, il RAM, l’autorità portuale, ISPRA, le Agenzie e le istituzioni e amministrazioni locali competenti territorialmente 10 Secondo il “POLREP”, un sistema di reporting standardizzato tra le parti contraenti il protocollo “Emergency” della Convenzione di Barcellona. POLWARN (POLlution WARNing) è un report che riepiloga le prime informazioni disponibili di un evento inquinante; il POLINF (POLlution INFormation) fornisce invece maggiori dettagli, una volta che i dati sono acquisiti; il POLFAC (POLlution FACilities) con il quale si richiede la cooperazione di altri Stati e Organismi internazionali.

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