Caro vicolo: alla scoperta delle strade più nascoste del centro storico. La nuova vita di via Fiorenzuola.
Dal Piedibus ai pic nic al parco Santa Margherita. Ecco come Perugia diventa la città del Ben Essere.
Strani eventi in arrivo. Il bando di finanziamento per le attività commerciali della città.
LUOGHI COMUNI
SOGNARE ATTIVAMENTE
CAMMINANDO PER I VICOLI DI PERUGIA ALLA RICERCA DI NUOVI MODI DI VIVERE LA CITTÀ
Foto: David Montiel
Anno I- Maggio 2014 - n° 1 - Registrazione Tribunale di Perugia n° 844/2014
NUMERO 1 - MAGGIO 2014 - REALIZZATO DA SMeC - DISTRIBUZIONE GRATUITA
"Piedibusando" sempre in compagnia, per vicoli, strade, parchi e luoghi sconosciuti della città. Foto: Daniela Alcioni
LA CITTà DEL BEN ESSERE Dal Piedibus ai pic nic al parco Santa Margherita. Le iniziative per promuovere una nuova idea di salute negli spazi urbani Come fare a migliorare la salute dei perugini? Bella domanda. La salute è fortemente influenzata dalle caratteristiche urbanistiche e dalle condizioni di vita della città. La maggior parte delle persone, per esempio, utilizza l’automobile come principale mezzo di trasporto, anche se l’auto-mobilità è fonte acclarata di vari fattori di rischio, quali sedentarietà, inquinamento ambientale e acustico, incidentalità, stress e isolamento sociale. Di converso, poter camminare in sicurezza per le strade e la disponibilità di spazi verdi all'interno delle città costituiscono una risorsa molto importante per contrastare lo stress. La città rappresenta, dunque, il nodo intorno a cui si intrecciano le emergenze umane, ambientali, sociali e culturali del nostro tempo e il punto nevralgico da cui partire per promuovere salute a livello individuale e collettivo. Per questo è nato il progetto Costruiamo insieme la Città che Promuove Salute del Dipartimento di
2 - camminando per i vicoli di perugia
prevenzione della Usl Umbria 1, ispirato all’idea che la tori di Salute e Sostenibilità: per stare bene, in salute, salute è creata e vissuta dalle persone all’interno degli occorre Ben Essere, cioè essere rispettosi di se stessi, degli altri e dell’ambiente. Il progetto si è sviluppato ambienti organizzativi della vita quotidiana. attraverso laboratori partecipati tra Usl, scuola, geIl programma si articola sul paradigma della saluto- nitori, Comune, associazioni, educatori, esperti che genesi, indagine orientata allo studio dei fattori di sa- hanno contribuito con proprie risorse materiali e lute complessiva dell’essere umano: fisica, mentale, professionali. I beneficiari sono 1.200 bambini della sociale e spirituale. Nell’ambito di Costruiamo insie- scuola dell’infanzia e primaria del nono Circolo dime la Città che Promuove Salute sono nate varie ini- dattico di Perugia. Sono state messe in campo varie ziative nel territorio: eventi in vari territori finalizzati attività, tra cui frutta a scuola, recupero delle ricetalla sensibilizzazione sulla tematica della mobilità e te salutari dalle “nonne”, creazione di orti pensili, altri come il Piedibus casa-scuola e il Piedibus della visite in fattoria. Si sono attivate e potenziate linee Salute e del Ben Essere. E poi Adotta un percorso nel PiediBus negli spostamenti casa-scuola e nel tempo Parco, per il recupero e la valorizzazione di spazi ver- ricreativo, letture in cammino e merende salutari al di nel parco Santa Margherita, dove tra erbe e fiori, parco. Si sono svolti corsi di nordic walking a scuola, percorsi sensoriali, visite agli orti dei pensionati e pic- uscite alla ricerca delle erbe spontanee, pomeriggi nic, è stata effettuata una pulizia approfondita con di riciclo creativo con le associazioni di quartiere. una bella “azione di squadra”. La giornata ha visto il coinvolgimento di ragazzi (oltre 120 alunni di varie In collaborazione con il Cai sono poi state effettuaclassi), docenti, genitori, rappresentanti dell’associa- te escursioni in montagna, ciaspolate e giornate zione Fiorivano le Viole, il comitato PiedibusPerugia, di orienteering. A conclusione dell’anno scolastico la casa famiglia Le Fattorie e tanti cittadini volontari. 2012/2013 è stata organizzata la prima Festa del Ben Essere con Pic Nic nel parco Santa Margherita All’interno del programma è stato avviato il progetto con l’adesione di oltre 400 persone, che si ripeterà Ben Essere: Alimentazione e Attività fisica come Fat- quest’anno, il 7 giugno.
Upstream. Camden Town, London 2014. Foto: Mattia Mariuccini
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Il tempo delle viole Il decano del teatro perugino Giampiero Frondini mette in scena la città degli anni '40 Attore, regista di teatro, ha girato il mondo, è stato in Argentina, in Brasile, è arrivato fino a Bagdad, poi in Africa, in Etiopia. Ha lavorato con Dario Fo. È stato il primo a portare il teatro nelle carceri, nelle fabbriche occupate, nelle scuole e negli ospedali. Giampiero Frondini ha sempre raccontato nei suoi spettacoli gli accadimenti del momento, e ora ritorna a casa sua, nella sua via, a mettere in scena e rivivere un periodo cruciale: gli anni ‘40. «Quante cose succedono in un anno o due in una zona. Questa via (via della Viola, ndr) era una strada di gran transito, piena di negozi. Di tutte le vetrine che vedete, non ce n’era una chiusa, era piena di gente. Soprattutto, non trovavi roba pronta da comprare, e c’erano artigiani ovunque, come i sarti che facevano i vestiti su misura. Lo dico per fare capire lo spirito di quel momento: c’erano vite, storie, che morivano, o incominciavano. Il ricordo che vorrei far rivivere negli spettatori di questo teatro di strada credo sia
importante per quanto tutto ciò ha influito sulla nostra vita. Per esempio durante un bombardamento vennero colpiti due edifici, la prima bomba cadde proprio dov’era camera mia, la seconda finì su un caseggiato e lì sono morte decine di persone. La chiesa del Carmine era piena di bare. C’era la Cesira, una ragazza di diciotto o diciannove anni che faceva la cassiera del cinema, che era morta sotto i bombardamenti; e insieme a lei tanti ragazzi morti soffocati. È stata un’immagine molto impressionante, e non l’ho mai dimenticata. Come l’odore dei calcinacci, che per mesi e mesi è restato nell’aria. Da quel momento, quando lo sentivo, anche se proveniva da un semplice cantiere di muratori, mi rimandava a un senso di morte. In queste occasioni, la vita prende dei ritmi bestiali, si trasforma da un giorno all’altro. Bisogna stare attenti a non tornare a queste cose! Ci sono anche tanti altri ricordi legati a quegli anni, e dei più disparati. Una cosa che serbo con molto affetto e che riporteremo nello spettacolo teatrale è il ricordo della Casa di Tolleranza. Ci sono stato quando avevo dieci anni, perché il proprietario era un amico di un mio zio,
Giampero Frondini osserva le prove dello spettacolo insieme ad alcuni dei partecipanti.
Foto: Valentina Tiecco
4 - alla ricerca di nuovi modi di vivere la città
Scena durante il laboratorio teatrale organizzato da Harragas e Fiorivano le Viole. Foto: Valentina Tiecco
all’epoca colonnello dei bersaglieri. Un giorno, di domenica, poiché era la festa del mio compleanno, mi ha portato lì. E io mi sono trovato in questo posto, con tante signore in abiti da sera, e non capivo! Sembrava un mondo di fate: chi ti offriva le caramelle, chi ti sorrideva; ed ho questo ricordo di questa mattina di domenica in questo posto che non sapevo cosa fosse…». I ricordi di Frondini sono variegati, un mosaico fatto di piccoli e grandi eventi che si incrociavano, a volte quasi fiabeschi, a volte tristi, altre volte straordinari nonostante la loro palese forza devastante. «Dalla finestra di casa mia guardavo i ragazzi giocare per strada. Dalla finestra guardavo le cose succedere. Ho visto un bombardamento, dalla finestra, all’aeroporto di Sant’Egidio di notte, e in quel momento era uno spettacolo guardare in cielo, con queste fortezze volanti che passavano. Un’altra volta andai con una zia a prendere della farina a Pretola; eravamo in una stradina secondaria e stavamo tornando in centro, ed ecco una formazione aerea passarci sopra la te-
sta. Da Sant’Egidio la contraerea cominciò a sparare. Era uno spettacolo incredibile. Però cominciarono a venir giù le schegge dei proiettili, era come una pioggia. Per fortuna riuscimmo a entrare di corsa nella casa di un contadino, che ci salvò dalle schegge. Ancora in via della Viola ho il ricordo di questo bambino che nel nostro spettacolo abbiamo chiamato Lallo, il capo-popolo del gruppo dei ragazzini. Aveva un fratello che militava nella Repubblica Sociale e un giorno tornò giù tra i vicoli di via della Viola, dalle parti di piazza del Duca, e insieme a un suo amico cominciarono a fare giochi di abilità… con le bombe a mano! Ne cadde una per terra… e buonanotte al secchio! E poi c’era la balera, un capannone dove avevano fatto una pista da ballo, con le gazzose, il vino e i ballerini di boogie-woogie…». I racconti continuano, ma a questo punto vi lasciamo la sorpresa di andare a scoprirli in via della Viola, il 9 e 10 Maggio. I cantastorie c’erano, a quei tempi. E attraverso un cantastorie si rivivranno ricordi personali e corali di quegli anni. Grazie Frondini! Agostino Cefalo 5
Auto-manutenzione a Borgo Sant'Antonio. Residenti di tutte le età imbiancano i muri degradati di Porta Pesa. Foto: David Montiel
dalla rivendicazione alla proposta Come è cambiato il rapporto tra le associazioni di quartiere e la città. Incontro con Rivivi Borgo Sant'Antonio e Borgo Bello Borgo Sant’Antonio è uno dei “borghi più belli d'Italia”, anche se è considerato da sempre più una strada che un borgo. Corso Bersaglieri ne è la spina dorsale, viene utilizzata come via di fuga dalla città. Le famiglie con bambini sono sempre meno, gli studenti sono di passaggio e il quartiere invecchia. Tutto intorno le antiche botteghe hanno chiuso, e la riscoperta degli storici oratori è una scommessa per l'associazione. Borgo Bello è percorribile solo in uscita dalla città ma intorno vive un quartiere con cento attività economiche, trenta attività enogastronomiche, quattro teatri, due auditorium, il Circolo del Tempo Buono e la parrocchia. David e io ascoltiamo e interroghiamo i nostri ospiti. L'architetto Claudio Minciotti è tra i fondatori di Rivivi Borgo Sant'Antonio. Esprime sicurezza e competenze, ci accompagna attraverso l'evoluzione della città senza nostalgie e con la lucidità di chi padroneggia la storia per non farsi sorprendere impreparato dal futuro. Nonno Orfeo è il soprannome che gli studenti americani hanno riconosciuto al fonda-
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tore dell'associazione Borgo Bello. Nella sua vita ha avvicinato al volontariato generazioni di studenti. Raymond Lorenzo è di New York, è un'autorità nel campo della partecipazione; arriva all'appuntamento trafelato di ritorno da un campo nomadi della Capitale. A Perugia lavora insieme alla figlia e collega Viviana nel corso Urban Spaces – Rebuilding Community in Perugia dell'Umbra Institute. Rivivi Borgo Sant'Antonio ha raggiunto i trecento soci in tre anni ma non tutti vivono nel Borgo. Alcuni sono antichi abitanti, altri semplici simpatizzanti. Inizialmente ognuno faceva tutto ma col tempo si sono dati un'organizzazione e una divisione dei compiti basata sulle competenze individuali. Questo ha permesso di differenziare l'intervento: urbanistico (viabilità e vivibilità di Porta Pesa e corso Bersaglieri); imprenditoriale (riattivazione delle antiche botteghe), sociale (iniziative ed eventi); artistico (restauro di edicole e oratori)
di manutenzione), a cui il Comune ha affidato alcuni compiti mettendo a disposizione attrezzature e locali. In coro: “Da quando abbiamo modificato la nostra azione da rivendicativa a pro-bio-attiva la situazione è cambiata radicalmente. Nel passaggio da chiedere a dare sono cambiate le modalità di relazione con il governo della città e con i cittadini. Oggi trattiamo alla pari perché siamo riconosciuti come interlocutori e risorsa”. Mark e Mignon hanno scelto cinque anni fa di fermarsi a Borgo Bello. Da allora tante cose sono cambiate a partire dalla partecipazione. La cultura anglosassone è portata a intervenire in prima persona chiedendo all'amministrazione più una funzione di autorizzazione e controllo. “È necessario scardinare una mentalità assistenzialista per cui partecipare equivale a privatizzare... Da quando gli altri cittadini ci vedono pulire hanno iniziato ad agire comportamenti virtuosi perché la bellezza porta bellezza”. Dopo due ore di chiacchiere ci sarebbe ancora molto da approfondire, ci salutiamo con una riflessione da cui ripartire: “Sarebbe opportuno che gli eventi avessero respiro cittadino e li organizzasse il Tavolo delle associazioni. Le singole realtà potrebbero cosi concentrarsi sulla qualità della vita nei micro-territori”. Su questo non c'è convergenza ma su un punto tutti sono d'accordo: “È necessario mettere al centro la bellezza delle relazioni, dell'arte, dei luoghi”.
L'associazione Borgo Bello è stata a lungo sovrapponibile con la figura di Orfeo. Oggi è lui stesso che promuove il passaggio a una organizzazione meno pionieristica e ci racconta del primo fortuito ma proficuo spin-off. Borgo Bello ha animato negli ultimi anni l'intera vita del quartiere ma è ora di cambiare. “Non si può fare tutto, sono necessarie delle scelte”. Il Distretto del Sale si sta specializzando negli eventi risultando complementare. Sull'altro fronte sono nati i Gam (Gruppo autorganizzato Max Calesini
Gli studenti dell'Umbra Institute e i residenti si confrontano sulle esigenze del Borgo Bello. Foto: Viviana Lorenzo
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LUOGHI COMUNI PHOTO CONTEST 1 MAGGIO - 24 MAGGIO 2014 - IN TUTTO IL MONDO
Ci chiediamo spesso quali siano le migliori formule per la socialità, per il benessere, per creare azioni positive. E spesso cerchiamo per il nostro giornale delle immagini che ci parlino di questo, e che ci descrivano la strada, la vita sociale, le azioni quotidiane che riempono di significato le nostre giornate e quelle degli altri. Questo Contest vuole raggiungere gli stessi obiettivi: raccogliere scatti fotografici che rappresentano la socialità, e di volta in volta mostrare al nostro pubblico cos'è secondo noi la Città, con la sua capacità di espansione e le connessioni che le permetteranno di vivere meglio.
IL CONTEST DI QUESTO MESE:
SEDUTE DI STRADA
Potete inviare le vostre foto a sharemycitypg@gmail.com o a info@officinasmec.it. Le foto selezionate saranno pubblicate nel prossimo numero di Luoghi Comuni. Maggiori info sulla nostra pagina facebook. Le foto usate in questa pagina: Andrea Benedetti “Parker St, Liverpool UK”, David Montiel “Suoni in piazza della Rotonda, Roma 2014”, Mattia Mariuccini “Mercato Coperto, Progetto Paul Beathens”, Agostino Cefalo “Mercato di Piazza Piccinini”.
il calendario degli eventi di MAGGIO aprile 30 Mercoledì 21.00 Proiezione del documentario “EU 013, L’ultima frontiera”. Film documentario girato all'interno dei Centri di Identificazione e di Espulsione Italiani (C.I.E.) nell’ambito dell’International Journalism Festival. Organizzato da Amnesty International, Monimbò Bottega del Mondo e Aps
1 Giovedì
11.00 Festa della Disoccupazione creativa - seconda edizione. Grigliata, laboratori e musica per una giornata di condivisione e divertimento. Presso Parco Santa Margherita.
maggio 2 Venerdì
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10.00 Umbria Grida Terra #2. Mercato Coperto di Perugia. Nuovi produttori e nuovi artigiani. Cucina nel Mercato: Pranzo, cena, merende e streetfood. Musica in
Mercatino dell’Usato e del Baratto, fino alle 16. Piazza del Bacio. Vicino alla stazione di Fontivegge. Per Info: www.mercatodelbacio.it
e live. Fino alle 24.
10.00 Umbria Grida Terra #2. Mercato Coperto di Perugia. Nuovi produttori e nuovi 9.00
3 Sabato 4 Domenica
10.00 Umbria Grida Terra #2. Mercato Coperto di Perugia. Nuovi produttori e nuovi e live. Fino alle 17.
23 Venerdì
9.00 Mercatino dell’Usato e del Baratto. Fino alle 16. Piazza del Bacio. Vicino alla stazione di Fontivegge. Per Info: www.mercatodelbacio.it
18 Domenica
21.00 Recital Lirico con le arie di Mozart, Rossini, Verdi, Bizet e Puccini. Si esibiranno gli artisti Tiziana Fabietti, Helena Lackner, Luca Micheli, Wang Yang, Isnay Rodriguez e Katarina Polchi. Costo del biglietto 12 euro (10 per gli studenti del conservatorio). Il ricavato della serata verrà devoluto ai progetti sanitari
20.30 Cineforum a C.so Bersaglieri | La più bella serata della mia vita di Ettore Scola.*
18.00 Garibaldi Popolare. Stage di pizziche e tarante gratuiti. A seguire balli e canti. A cura del comitato piazza Grimana. Info: www.piazzagrimana.it
10.00 Gran Festa di Primavera. Un evento dedicato alla socialità, alla solidarietà e al recupero degli spazi urbani. Info su www.borgosantantonio.org Esposizione di fiori e piante, tavola lunga con i cestini della solidarietà, scacchi a primavera, il chiostro delle erbe, infiorata, piazza del gusto, concerto di primavera, english tea time, area bimbi con gonfiabili, musica in strada, laboratorio di api e miele, camminata urbana, tavola rotonda sulla dieta, concorso con le scuole Dillo con un fiore, sottoart, ciclofficina, Portierato Sociale un mese dopo.
19.00 Rabbit Sketch. All'interno di Drawings Masters. Tra disegno e animazione: video a cura dell'associazione culturale Skunk - RabbitFest. Palazzo della Penna.
20.30 Cineforum a C.so Bersaglieri | Padre Padrone dei fratelli Taviani.*
19.00 Alberi di Davor Ciglar. Inaugurazione. Performance di Claudio Borgoni. Introduzione di Attilio Scarpellini. Presso Open Space For Arts - Via dei Priori 77. Fino al 23 maggio.
17 Sabato
16 Venerdì
maggio
il calendario degli eventi di MAGGIO
18.00 Mostra di Virginia Mori. Inaugurazione con l'artista presente. A cura dell'associazione culturale Skunk – RabbitFest. Presso Open Space For Arts, Via dei Priori 77. Fino al 9 giugno.
27 Martedì
31 Sabato
9.00 Nature Days - Educational. Aspetti cognitivi e gestionali del verde pubblico per difenderlo e potenziarlo. Parco Santa Margherita.
30 Venerdì
19.00 Carrots Land. Selezioni green a cura dell'associazione culturale Skunk – RabbitFest. All'interno di Drawings Masters – Cortometraggi di animazione dedicati all'ambiente e alla natura. A cura di Rabbit Festival e Distretto del Sale. Palazzo della Penna.
17.00 Corteo Storico. Partenza del corteo di figuranti provenienti da borghi umbri, Corso Vannucci, piazza IV Novembre e ritorno in piazza Giordano Bruno. Sagrato di Sant'Ercolano. A cura dell’associazione Borgo Bello.
16.30 I simboli floreali nell’Iconografia Sacra. Percorso itinerante tra le opere d’arte dalla Madonna di Braccio all’Abbazia. In compagnia del professor Franco Ivan Nucciarelli. Abbazia di San Pietro – Borgo XX Giugno.
10.00 Mercatino medievale. Con laboratori dinamici ed esposizione di prodotti artigianali inerenti la natura. Taverna medievale all'aperto con degustazione di prodotti tipici. Spazio giochi per bambini. Sagrato di Sant'Ercolano. Fino alle 24. A cura dell'associazione Borgo Bello.
9.30 Via Dei Priori Via Dei Colori. VI estemporanea di pittura, via dei Priori. Premiazione ore 19 – Piazza Santo Stefano. A cura dell’associazione Priori.
9.00 Sensational Perugia - Prevenzione e Ben Essere. Passeggiata dentro e fuori le mura. Con il progetto Eurobis.
20.30 Cineforum a C.so Bersaglieri | La Mala Educación di Pedro Almodóvar.*
9.00 Nature Days Floralia - Educational. Progetto avifauna nei parchi della città. Difesa e conoscenza dell’avifauna della città. Con l’associazione Birdfeeding. Presso Sala dei Notari.
29 Giovedì
28 Mercoledì 17.00 Nature Days Floralia. Inaugurazione, tavola rotonda su temi legati al verde. Palazzo Conestabile, Piazza Danti 28 - Fondazione Umbra per l’Architettura.
9.00
Mercatino dell’Usato e del Baratto. Fino alle 16. Piazza del Bacio. Vicino alla stazione di Fontivegge. Per Info: www.mercatodelbacio.it
10.00 Garibaldi Popolare. Mercatino in piazza Grimana e corso Garibaldi. Workshop di ceramica. Stage di pizziche e tarante. Balli e canti come il giorno prima. Fino alle 24. Info: www.piazzagrimana.it
25 Domenica
24 Sabato
che l'associazione IPO realizza nel distretto di Ankober in Etiopia. Basilica di San Pietro, Borgo XX Giugno.
durante le serate. Le proiezioni saranno precedute da un’Apericena. Corso Bersaglieri 37, a cura di Ya Basta e Rivivi Borgo Sant’Antonio.
Gratuito e riservato ai soci. É possibile associarsi
(*) Cineforum di C.so Bersaglieri
Foto: David Montiel
9 Venerdì
8 Giovedì
6 Martedì
19.00 Tango al Centro. Via dei Priori, Open Space for Arts. Spazio per ballare il tango sociale. Fino alle 21.30.
21.00 Tutto a Fuoco. Workshop di fotografia a foro stenopeico (primo di quattro incontri) a cura di Francesco Capponi. Presso BracciaRubate, Via Cartolari 4. Prenotazioni: francesco.capponi@gmail.com Info: facebook/bracciarubate | bracciarubatepg.wordpress.com
8.45
9.00
Mercatino dell’Usato e del Baratto, fino alle 16. Piazza del Bacio. Vicino alla stazione di Fontivegge. Per Info: www.mercatodelbacio.it
16.00 Il giardino della salute. Inaugurazione della nuova sede in via Ferento a Ponte della Pietra. Presso il centro socio culturale “La Piroga”. Info: www.ilgiardinodellasalute.org
11.00 Alchemika. Festival di teatro di strada e cirque nouveau. Performer, artisti di strada, musica, mercatino artigianale, teatro. Mercatino artigianale, laboratori e attività di spettacolo/intrattenimento per famiglie e bambini. Dalle ore 16 tutti gli artisti in strada. Concerti e spettacoli fino a
Piedibus della Salute e del Ben Essere. “Ci incontriamo camminando… al Bosco didattico”. Programma: Ritrovo c/o piazzale CVA - area verde di Villa Pitignano, partenza ore 9. Partenza del Piedibus Villa Pitignano Via Quirino. Percorso verde del Fiume Tevere, Bosco Didattico di Ponte Felcino. Nelle soste durante il percorso “Letture in Cammino”. Fino alle 12.
20.30 Cineforum a C.so Bersaglieri | Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri*
19.00 Anteprima di Alchemika. Spettacolo teatrale tra i vicoli diretto da Giampiero Frondini e interpretato dai residenti del quartiere e i soci di Fiorivano le Viole. Via della Viola e dintorni. Info: fiorivanoleviole.wix.com/alchemika
10 Sabato
11 Domenica
11.00 Alchemika. Festival di teatro di strada e nouvea cirque. Performer, artisti di strada, musica, mercatino artigianale, teatro. Mercatino artigianale, laboratori e attività di spettacolo/intrattenimento per famiglie e bambini. Dalle ore 16 tutti gli artisti in strada. Concerti e spettacoli fino a 19.00 Rabbit Shake. Selezioni di corti e videoclip di animazione internazionale a cura dell'associazione Culturale Skunk - RabbitFest. All'interno di Drawings Masters – Palazzo della Penna.
(*) Cineforum di C.so Bersaglieri
Gratuito e riservato ai soci. É possibile associarsi durante le serate. Le proiezioni saranno precedute da un’Apericena. Corso Bersaglieri 37, a cura di Ya Basta e Rivivi Borgo Sant’Antonio.
Foto: Arianna Tei
PERCHè NO? Parte con questo numero una rubrica che ospiterà le proposte per migliorare la qualità della vita della città, per condividere in modo attivo e costruttivo gli spazi comuni, per favorire l’incontro e il confronto tra i suoi abitanti. Si chiama Perché no?, ed è aperta a chiunque. Basta scrivere a luoghicomuni@officinasmec.it. Vi aspettiamo. Un Borgo più Bello anche per i bambini Da qualche anno il Borgo Bello si è ripopolato di giovani famiglie e di bambini. Li incontriamo lungo il corso, li sentiamo piangere quando l’aria si intiepidisce e le finestre cominciano ad aprirsi. I bambini del Borgo Bello adorano giocare con le fontanelle e i sassolini dei Giardini del Frontone, passeggiare tra gli alberi secolari dell’Orto Medioevale, giocare a nascondino tra le colonne del chiostro del Museo Archeologico. Ma per andare in altalena, giocare con uno scivolo o fare merenda in una graziosa casetta di legno, i bambini del Borgo Bello devono convincere le mamme e i papà a fare qualche chilometro in macchina per raggiungere uno dei parchi cittadini (i giardini di Santa Giuliana sono infrequentabili da tempo). Uno spazio pensato apposta per i più piccoli, insomma, nel quartiere ci starebbe molto bene. Proprio i Giardini del Frontone potrebbero ospitare un piccolo parco giochi, ovviamente in armonia con l’estetica del luogo. Sarebbe un modo per incontrarsi, giocare insieme, conoscere i propri vicini, fare gruppo, un modo in più per controllare e curare ancora i nostri luoghi. I giochi - uno scivolo, un’altalena e una casetta di legno - potrebbero essere autofinanziati dalla cittadinanza tramite una raccolta fondi, ad esempio organizzando un piccolo mercato dell’usato. La manutenzione delle strutture potrebbe essere affidata agli operai che già si occupano della pulizia e della cura dei giardini, e le spese annuali eventualmente necessarie finanziate di volta in volta con iniziative del genere, magari con il sostegno dell’associazione Borgo Bello.
Foto: Max Calesini
Chiara Busti
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C.A.R.O. VICOLO Le strade nascoste del centro storico rivivono grazie alla collaborazione tra residenti e Umbra Institute Ho scoperto che la democrazia partecipativa raccontata nei libri universitari non è solo un concetto astratto, ma reale, ed è più vicino a noi di quello che crediamo. Dobbiamo solo cercare qualcuno che abbia la nostra stessa volontà di prendersi cura dello spazio pubblico. Dobbiamo allontanarci dall'idea radicata che è inutile agire perché le istituzioni sono troppo distanti da noi per rendersi conto delle reali necessità di una strada, di un quartiere, di una città. I mezzi si trovano, si condividono, si chiedono in prestito. Con le istituzioni, soprattutto in un periodo di crisi come questo, si tratta di dare prima per ricevere poi, dimostrare che sono gli stessi abitanti che si prendono cura del quartiere e che le risorse che verranno investite non verranno sprecate. La zona di Borgo XX giugno e Corso Cavour è uno dei quartieri più vivi e più attivi che ha deciso di non lasciarsi morire ma di combattere ciò, ma soprattutto chi, aveva deciso che il degrado dovesse prendere il sopravvento. L'associazione Borgo Bello propone ogni mese iniziative e attività di ogni tipo per coinvolgere la comunità, e da qualche anno si sta consolidando la collaborazione con i ragazzi americani dell'Umbra Institute, che ogni semestre si prendono cura di un
Residenti di Borgo Bello preparano l'istallazione di via Fiorenzuola insieme ad alcuni studenti dell'Umbra Institute. Foto: David Montiel
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Via Fiorenzuola, nuovo arredo urbano fatto con materiale di riclico: rinverdiamo i vicoli. Foto: David Montiel
vicolo del quartiere, legando la sua rivitalizzazione a un progetto di place making. Si chiama Caro vicolo, ed è promosso con il patrocinio del Comune di Perugia.
pomodori da posizionare nei punti del muro concessi dai frontisti che con l'aiuto del Gam, Gruppo auto-organizzato di manutenzione, si prenderanno cura del nuovo verde.
Nel secondo semestre del 2013 si sono occupati di via del Deposito, dove ha sede la casa di Giovanni Dottori, per l'evento Luci sulla città, mentre la protagonista del primo semestre del 2014 è stata e continua a essere via Fiorenzuola.
Servivano competenze, idee e molta, molta manodopera, affinché fosse tutto pronto per l'inaugurazione del 16 aprile, e ognuno ha fatto la propria parte come in una grande famiglia. L'inaugurazione è andata molto bene, perfino i passanti sono stati coinvolti dagli abitanti in un momento di festa mentre si appendevano alle reti elettrosaldate i vasi e si piantumava.
Nel primo workshop, il 4 febbraio, è stata tracciata una mappa delle risorse umane e socio-culturali per capire come potersi autofinanziare e, tramite l'attività Move (mantenere, organizzare, valorizzare, evitare), dove è necessario indirizzare queste risorse. Il 13 marzo, in occasione del secondo workshop, i ragazzi della classe di Urban Spaces dell'Umbra Institute hanno presentato le elaborazioni “verdi” per abbellire tutta via Fiorenzuola, un crocevia importante, data la presenza delle scale mobili che collegano Corso Cavour alla stazione Sant'Anna, che per troppo tempo è stato abbandonato a se stesso. Così per un mese, ogni martedì, nei locali della chiesa di San Domenico, dopo aver raccolto i materiali necessari, abbiamo lavorato instancabilmente per realizzare fioriere pensili fatte con bancali di legno e vasi fatti con i contenitori per i
Può sembrare poco, può sembrare nulla a chi ne è estraneo, ma sentire di far parte di qualcosa di più grande, e di migliore, delle proprie singole azioni ti fa apprezzare di più ciò che altri creano. Sono piccoli passi ma se con questi passi crei qualcosa di bello, se fai sorridere un passante con i tuoi vasi azzurri con le nuvolette disegnate sopra, se una persona presa dai mille problemi della vita quotidiana nota quei fiori colorati e pensa a quanto potrebbero stare bene sul suo davanzale, se la sensazione di pulizia e cura distoglie anche solo un cittadino dal gettare lo scontrino per terra allora il tempo dedicato a questo progetto non è tempo perso. È un tempo prezioso, che vale molto perché fa bene all'ambiente, alla città, ai cittadini. Maria Laura Bellini 15
Un momento del laboratorio di robotologia presso l'ex-Combo in via Cartolari. Foto: Francesco Capponi
DAI RIFIUTI AI ROBOT I pomeriggi del laboratorio di robotologia organizzato dall’associazione Fiorivano le Viole Ad aprile nello spazio dell’ex-Combo, locale adottato dall’associazione Fiorivano le Viole come scenario di esposizioni e attività di vario tipo, si sono svolti gli incontri del laboratorio di robotologia tenuti da Fabrizio Bellini. Lì, per diversi pomeriggi, un enorme tavolo da lavoro è stato ricoperto da rifiuti e scarti di qualsiasi genere - da pezzi di vecchi cellulari a telecomandi dissezionati, da bulloni a viti di ogni dimensione, dai bottoni ai cavi elettrici. Intorno a quella superficie caotica, un gruppo di veterani e principianti, armati di colla, si trovava a incrociare le braccia nella ricerca paziente del tassello giusto per il proprio robot. Nessuno riusciva in un risultato identico: il pezzo risultava sempre diverso, qualunque cosa esso rappresentasse. Da quel cumulo indistinto 16 - alla ricerca di nuovi modi di vivere la città
di ferro e plastica, si sono materializzati draghi sputafuoco, clown dalle chiome bizzarre, omini che suonano chitarre rievocate da una semplice chiave metallica. I robot nascevano anche grazie al confronto fra i partecipanti: scavando nel mucchio, infatti, c’era chi improvvisamente scovava quel pezzo che il suo vicino cercava da almeno dieci minuti; a turno, poi, tutti mostravano spontaneamente agli altri la propria creazione, accogliendo suggerimenti per rendere le sue sembianze sempre più verosimili. Fabrizio Bellini, autodidatta, ha iniziato ad applicarsi alla robotologia qualche anno fa, proprio nella Napoli che, dice, di «monnezza, purtroppo, ne vede parecchia». Mentre incolla due perline di legno a una testa-spinotto, Fabrizio racconta cosa pensa di questo tipo di attività: «Secondo me permette agli adulti di recuperare la dimensione tipica dell’infanzia, nonché di creare socialità, un gioco collettivo a cui chiunque può prendere parte».
Quando gli chiedi in che modo, secondo la sua ottica, i prodotti di quei laboratori interagiscono nella storia delle persone che vi partecipano, Fabrizio risponde: «Spero che, attraverso la libera manipolazione della materia, le persone arrivino a un’interpretazione non funzionale delle cose, a riscoprire il piacere che può dare il superfluo, a trovare una via di fuga dalla vita schematizzata». In effetti, guardandosi attorno e ascoltando una professoressa delle scuole medie, una sarta e una studentessa che discutono animatamente su come rivestire un pannello con le sculture di piccoli robot circensi, si capisce che l’obiettivo è stato raggiunto. Di fronte a quel tavolo simile a uno scenario bellico, torna alla mente il lavoro di quei sei ragazzi in Siria che, qualche tempo fa, hanno creato il più lungo murales mai realizzato unicamente con materiale di riciclo (in quel caso, i detriti generati dai
bombardamenti). Alla domanda sulle analogie possibili tra quel murales e la poetica della robotologia, Fabrizio risponde così: «Assolutamente. Anche qui c’è una guerra in atto: il mucchio dei pezzi che vedi sul tavolo sono le macerie della nostra società, ed è solo tramite il tuo contributo che è possibile rianimarli e dar loro nuova vita. Esattamente come lo fa ciascuno di noi, ricostruendosi imperfetto e difettoso, sporco e asimmetrico, dai detriti della propria esistenza». Insomma, di cosa c’è bisogno per poter costruire un robot? «Sono necessarie soltanto due cose», afferma Fabrizio, «rifiuti e spirito santo. I rifiuti ce li mette la società capitalistica, lo spirito santo ce lo metti tu». «E la colla», aggiunge dopo qualche secondo di silenzio. «Senza la colla non si fa niente...» Ivana Finocchiaro
Il circo dei robot (al centro) e alcuni lavori realizzati durante i laboratori di robotologia. Foto: Fabrizio Bellini
Foto: Francesca Boccabella
questi strani eventi in arrivo Il 5 maggio scade il bando di micro-finanziamento rivolto alle attività commerciali del centro storico di Perugia e di Madonna Alta Il bando di idee “Strani eventi” vuole promuovere un’idea positiva del ruolo di coloro che hanno un’attività commerciale nel centro storico e in altre zone di Perugia, su tutte quella dell’Ottagono, appena dietro la stazione di Fontivegge. Spesso infatti alcune di queste attività commerciali sono viste come portatrici di disagio, in special modo dagli abitanti dei quartieri in questione, che reclamano il diritto alla tranquillità e alla vivibilità degli spazi urbani. Noi non vorremmo prendere una posizione tra questo legittimo diritto e quello altrettanto legittimo dei commercianti di intraprendere un’attività soprattutto in un tale momento di grave crisi economica. Il progetto “Share my european city (SMe-City)” (www.sharemycity.org) infatti si propone come strumento a disposizione della città di Perugia per creare le condizioni
18 - camminando per i vicoli di perugia
perché una vivibilità sia possibile, agendo attraverso azioni di mediazione, cercando occasioni di confronto, come in questo caso, tra diritti legittimi e realizzando azioni concrete che rappresentino una possibile sintesi di queste posizioni.
pratica del mondo delle attività commerciali di Perugia, sarà promosso e diffuso attraverso tutti i canali comunicativi dal progetto Share my european city (le pagine facebook, le brochure e i flyer, “Luoghi Comuni").
Il bando “Strani eventi” fa quindi riferimento a un’idea che vuole restituire ai commercianti il protagonismo di “pensare eventi” che rappresentino il segno di questo modo di pensare lo spazio urbano come luogo di convivenza in cui i conflitti non siano negati ma anzi diventino occasione di incontro.
Il bando è pensato con delle caratteristiche ben precise. Prevede il coinvolgimento di più attività commerciali che si mettano in rete tra di loro e quello, nell’ideazione e nella realizzazione degli eventi, di cittadini, associazioni e comitati di cittadini. Le iniziative dovranno essere realizzate in luoghi emblematici del centro storico di Perugia e di Madonna Alta-Ottagono, caratterizzati da un’identità ben definita e riconosciuta (una via, una piazza, un parco,…) e dal bisogno di essere riqualificati da azioni che favoriscano la vivibilità.
Le risorse umane, strumentali ed economiche che vengono messe a disposizione, pur non essendo ingenti, vogliono stimolare la creazione di una serie di piccoli eventi nei luoghi dove si muove la “rumorosa movida notturna” o che sono segnati dalla presenza di comportamenti asociali. “Strani eventi” in quanto paradigmatici di una possibile sinergia tra commercianti, cittadini, associazioni e comitati del quartiere. “Strani eventi” che si susseguiranno dal 25 maggio al 10 luglio, in un lungo percorso che si concluderà immediatamente prima di Umbria Jazz. Il calendario del progetto, che mira alla nascita di una “rete di luoghi amichevoli” come buona
Le stesse iniziative, infine, prevedranno un 20% di co-finanziamento in denaro o in valorizzazioni da parte del soggetto proponente o dei soggetti coinvolti nella realizzazione, come chiara volontà di protagonismo attivo. Il bando per la presentazione delle domande rimarrà aperto fino al 5 maggio 2014. Tutto il materiale è scaricabile dal sito www.borgorete.it. Gianluca Mannucci
A porta Pesa un progetto per aumentare le esperienze di socialità in strada: il Portiere Sociale
Al Mercato del Bacio un evento domenicale a misura di famiglia per rivivere la piazza
LUOGHI COMUNI
Copertina di Aprile 2014
LUOGHI COMUNI Anno I - Maggio 2014 - n° 1 -Registrazione Tribunale di Perugia n° 844/2014
Il Calendario di Aprile con gli eventi del mese, per vivere insieme una città positiva
NUMERO UNICO - APRILE 2014 - REALIZZATO DA SMeC - DISTRIBUZIONE GRATUITA
Direttore Responsabile: G. Dozzini; Redazione e Contributi: D. Montiel, A. Cefalo, M. Calesini, I. Finocchiaro, G. Mannucci, M. L. Bellini, C. Busti; Foto: D. Montiel, A. Cefalo, A. Tei, D. Alcioni, M. Mariuccini, V. Tiecco, V. Lorenzo, A. Benedetti, M. Calesini, F. Capponi, F. Bellini, F. Boccabella; Edizione, Progetto Grafico e Impaginazione: SMeC - Social Multimedia e-Communication; Comunicazione Eventi: SMeC - Social Multimedia e-Communication
Borgorete Soc. Coop. Soc. via F.lli Cairoli 24 - 06125 - Perugia Progetto Share My European City sharemycitypg@gmail.com 075 5145126 | 075 514511
Foto: David Montiel
Indirizzo redazione: Urban Center - Scale di Sant'Ercolano 5, Perugia. Orari: Lunedì 18.00 - 20.00 | Venerdì 14.30 - 18.00 luoghicomuni@officinasmec.it LE STRADE DELLA FELICITÀ
VIAGGIO IN UNA PERUGIA CHE SI MUOVE ATTRAVERSO I SUOI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE
With the financial support of the Prevention of and Fight against Crime Programme European Commission Directorate-General Home Affairs
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