Favola fantastica

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FAVOLA FANTASTICA…. di chalbi monica C’era una volta… ( il classico inizio, per ogni favola che si rispetti), un borgo medievale, nel quale, case ed abitanti, erano caduti in rovina. Così i gatti, vecchi abitatori del luogo, si misero ad occupare gli stessi luoghi che prima erano stati abitati dalle genti, finchè i loro giacigli, arrivano a ricoprire tutti i pavimenti, le stanze, le strade, i cortili. Trascorrevano il tempo, banchettando in vario modo. Ma in questo allegro e surreale scenario, irruppe un giorno, un cane, il cui seguito contava migliaia di altri cani, i quali passando attraverso quella colonia di gatti, ne fecero strage, sotto i loro denti. I gatti sopravvissuti, spinti dal bisogno e dalla disperazione, tennero consiglio per studiare la maniera, per sfuggire in seguito, a tanta furia devastratrice. Fu deciso quindi, immantinente, di mandare al re dei cani, un’imbasciata per chiedergli di rispettare in futuro, la vita della colonia. Il gatto ambasciatore Persiphal, scelto accuratamente fra quelli di lingua ben sciolta, fece presente al cane-re Francis, la necessità di lasciare in vita, i gatti sopravvissuti, i quali avrebbero potuto salvare così, la razza felina, e rendere certamente molti servigi, al mondo animale. Il re-cane ascoltò con molta attenzione l’ambasciata, e riconobbe che le ragioni del gatto, erano buone. Diede pertanto ordine, ai suoi sudditi canidi, di rispettare in futuro la colonia felina, i quali ne furono felici e garantirono ai gatti, la loro eterna amicizia. Ora avvenne che un giorno, il re di zone limitrofe, certo Arcibaldo, ordino’ una caccia contro i cani randagi, durante il quale il cane-re stesso Francis, venne fatto prigioniero. I cacciatori, lieti della preda, legarono il re-cane ad un albero del bosco, ed essendo sopraggiunta la notte, lo lasciarono lì, con l’intenzione di ripassare il giorno successivo, a prelevarlo. Rimasto solo, il povero re-cane, ebbe il tempo di riflettere sulla sua disperata sorte. Ad un tratto, si ricordo’ che i gatti, che egli aveva salvato da morte certa, gli avevano assicurato la loro eterna amicizia. Penso’ quindi, di mandare loro un’ imbasciata che egli affido’ ad un cane del suo seguito, che si aggirava nei dintorni del bosco, disperato per la cattura del suo re. Il messaggero Preston, si reco’ quindi, in tutta fretta, dalla colonia felina, alla quale fece una precisa e dettagliata descrizione, del luogo nel quale si trovava prigioniero il re-cane . Appena i gatti seppero il fattaccio, si riunirono a decine, centinaia, migliaia (nel frattempo, infatti, essi avevano avuto il tempo di moltiplicarsi !), e facendo memoria, della grazia a suo tempo ricevuta, decisero, immediatamente, di correre in soccorso dello sfortunato re-cane, al quale avevano promesso la loro eterna amicizia. Giunti sul luogo della cattura, essi non ebbero difficoltà a graffiare, mordere e strappare le corde che tenevano legato, il cane-re all’albero, che in breve tempo, si ritrovo’ di nuovo libero, e pronto a tornare ad essere un cane randagio, e così tutti vissero felici e contenti….fine della storia.


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