9|
GUIDA AGLI EUROPEI | 2021
Di Gennaro: “Sarà un’Italia rivoluzionaria”
Antonio Di Gennaro, "voce tecnica" della Rai
• LUCA CALAMAI
S
arà la “voce tecnica” che vi accompagnerà davanti alla televisione durante i campionati Europei. Antonio Di Gennaro sarà uno dei commentatori della Rai. Cuore viola, uno scudetto vinto con l’Hellas Verona, una piccola presenza da allenatore della Fiorentina come vice di Fatih Terim. Competenza e simpatia sono le sue armi vincenti. Da sempre. Antonio Di Gennaro quale può essere il ruolo dell’Italia agli Europei? “Arriviamo a questo prestigioso appuntamento sull’onda di un momento azzurro molto felice. La Nazionale di Mancini sta scalando le classifiche in virtù di una striscia di risultati veramente importante. Tutto questo con una filosofia quasi rivoluzionaria per il nostro calcio”. In che senso? “L’Italia di Mancini mi ricorda l’Italia di Prandelli. Quella che arrivò alla finale dell’Europeo. Una Nazionale capace di imporre il proprio calcio e non di affidarsi alle tradizionali ripartenze. Questo nuovo corso è uno splendido biglietto da visita”. Come valuta il nostro girone eliminatorio? “Dovremo stare molto attenti alla Turchia. E’ una Nazionale solida, con alcune stelle.
“
“Questa Nazionale vuole sempre imporre il proprio gioco ed è uno splendido biglietto da visita”
Penso al milanista Chalanoglou e al difensore Demiral. Giocatori che conoscono bene gli azzurri e quindi sapranno regalare consigli preziosi al loro Commissario tecnico e ai loro compagni”. Quale può essere l’obiettivo dell’Italia di Mancini? “Intanto arrivare nelle prime quattro. Poi, a quel punto entreranno in scena tanti fattori. Però questa è sicuramente una Nazionale che ha tutte le carte in regola per conquistare un posto sul podio. Qualsiasi posto”. Che Europei saranno? “Strani. Diversi dal solito. Il Covid ha lasciato il segno. In tutti i campionati. Bisognerà vedere come i calciatori arriveranno a questo appuntamento. Dal punto di vista fisico e anche psicologico”. L’Uefa ha deciso di aumentare il numero dei convocati. “Una scelta saggia. Proprio per le motivazioni che spiegavo prima. Questa è una stagione difficile da vivere e da interpretare”. Chi sono le avversarie più pericolose per gli azzurri di Mancini? “Il primo nome che mi viene in mente è la Francia. Poi, l’Italia dovrà stare molto attenta al Belgio. Una squadra in continua crescita, con dei calciatori di grandissimo talento”.
Altre rivali? “In questo tipo di manifestazioni la Germania riesce sempre a garantire un rendimento di alto livello. E poi penso che dovremo guardarci dall’Inghilterra”. Come valuta la squadra azzurra reparto per reparto? “La difesa è solida. Mancini ha anche delle buone alternative a disposizione oltre ai possibili titolari”. Peccato per l’infortunio a Verratti. “Vero. Però anche a centrocampo non siamo messi male. Direi che il reparto che mi lascia qualche piccolo dubbio è quello offensivo”. Manca una stella. “Anche se Immobile e Belotti hanno dimostrato in questo campionato appena concluso di essere attaccanti affidabili. Che garantiscono un buon numero di gol. Piuttosto forse Mancini avrebbe bisogno anche di una punta che aiuti a legare la squadra dal punto di vista tattico” Il commissario tecnico ha fatto un ottimo lavoro. “Mancini ha restituito identità e anima alla nostra Nazionale. Bravissimo”.