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UN vIAggIO NEL TEMPO PEr CHIUdErE IL CErCHIO

vi tutte le semifinali

• LUCA CALAMAI

Dove eravamo rimasti? Già, a una notte triste di primavera. 3 maggio 2014, finale di Coppa Italia, Napoli batte Fiorentina 3 a 1. Con “Jenny la Carogna” in curva Nord a dettare le regole del gioco. E con lo Stato presente in Tribuna d’onore ad accettarle senza reagire. C’è un cerchio da chiudere. Un cerchio che si è aperto quella sera. Con le sirene della polizia ad accompagnare i cori dei tifosi. Un motivo in più per cui la Fiorentina debba conquistare contro la Cremonese il via libera per tornare nella Capitale, per la finale di Coppa Italia.

Questo numero del Brivido Sportivo è un formidabile viaggio nel tempo. Ci racconta le varie semifinali di questo torneo che hanno visto la squadra viola protagonista. E’ il modo che abbiamo scelto per il 2 a 0 dell’andata deve solo evitare di suicidarsi. Noi siamo più

Perché siamo pronti ad andare incontro alla storia. Ci interessa poco anche conoscere il nome dell’avversaria. Può essere l’Inter, può essere la Juve. Sarà comunque dura. Da una parte la squadra di Italiano sta immaginare di conquistare finalmente un trofeo dopo ventidue anni di digiuno. Pensate, c’è una generazione di ragazzi e ragazze che non hanno avuto modo di andare per strada a festeggiare qualcosa di viola. Questa può essere la volta giusta. La Fiorentina dopo il 2 a 0 dell’andata deve solo evitare di suicidarsi. Noi siamo più forti della Cremonese. Si può essere molto ottimisti vista la maturità e la qualità che la squadra di Italiano sta mettendo in mostra. Su ogni fronte. Contro qualsiasi avversario. Nobile o meno nobile. Vogliamo tornare in trentamila all’Olimpico, quasi dieci anni dopo. c’è Simone Inzaghi che è un tecnico che sa come si vincono le Coppe. Dall’altra ci potrebbero essere i fantasmi del passato cioè Vlahovic e Chiesa. Non ci fanno paura. Questa Fiorentina ha i valori per battere anche loro. vincenzo Italiano vuole cogliere la storica occasione

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