Outdoor Magazine #01-2024

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Periodico mensile - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 Art.1 Comma 1 LO/MI In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

Anno 17 - Num. 1 - 2024

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Anno 17 - Numero 1 - 2024

16 PUNTO IOG 10 I L'Italian Outdoor Village a Prowinter 2024 D AT I & S TAT I S T I C H E 12 I La riscoperta del negozio fisico secondo uno studio di ICSC #INSIDETHERACE 14 I Tutto pronto per le corse sulla neve

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Pietro Dal Prà e Adam Ondra

#MONTURAPEOPLE 16 I Montura Editing, un ricco 2024: tra cinema e letteratura I N C H I E S TA E S C L U S I VA 18 I La carica dei 101 - prima puntata INTERVISTE 30 I Arrampicatori liberi: Pietro Dal Prà e Adam Ondra 32 I Pierre Desmottes, Frédéric Fages, Thibaut Cornet, team Millet 34 I Mattia Calise, co-fondatore di Rupe FOCUS COLLEZIONI 36 I Futurelight by The North Face NUOVE APERTURE 38 I Sport Hub, il nono punto vendita a Sondrio

Mattia Calise


EDITORIALE

PARTNER O CONCORRENTI?

C

on questa gravosa domanda che aleggia sul mercato, torna come una piacevole sentenza la Carica dei 101, vale a dire l’inchiesta firmata Outdoor Magazine che coinvolge altrettanti punti vendita specializzati in tutta la penisola. C’era sicuramente da parte di tutti molta attesa e curiosità riguardo risposte, conclusioni e bilanci di un anno particolare come il 2023 iniziato molto bene ma poi rivelatosi difficile negli ultimi mesi. In questo numero vi proponiamo sette pagine con le prime 34 schede, che ci permettono già di saggiare l’umore della distribuzione in attesa di completare il quadro con le prossime puntate. Tra conferme e sorprese: innanzitutto – e questo è in parte consolante – non mancano coloro i quali, tutto sommato, si dicono soddisfatti di questa annata. Anche se i due terzi si dividono tra un sentimento di indifferenza o di tristezza con eventuali sfumature di rabbia o rassegnazione. Nel bicchiere mezzo pieno troviamo comunque la conferma dell’interesse nei confronti della montagna da parte di un pubblico molto ampio, cresciuto in modo importante negli ultimi quattro anni e rimasto pressoché stabile. Ma anche il consolidarsi del prodotto outdoor a livello di utilizzo cittadino. Così come la completa ripresa delle manifestazioni sportive, siano esse gare o di altro genere, un aumento notevole dei flussi turistici nel nostro paese e la continua crescita di alcuni segmenti di mercato come, per esempio, il climbing. Di contro, c’è da registrare un lamento generalizzato sulle condizioni meteo che hanno influito negativamente sulla scorsa stagione invernale, un aumento dei costi e i prodotti in eccesso presenti sul mercato. Ma torniamo alla domanda che dà il titolo a questo editoriale. Con questa introduciamo la nota dolente per eccellenza: il rapporto spesso difficile se non, talvolta, quasi conflittuale tra aziende e negozi, soprattutto quando si parla di vendite online. Un apparente controsenso, visto che stiamo parlando dei due componenti fondamentali della filiera, i quali dovrebbero lavorare in sintonia e comunione d’intenti per proporre al pubblico i propri prodotti nel migliore dei modi. Questo processo invece ha subito soprattutto negli ultimi mesi – usando un eufemismo - un appannamento. Principale nodo del contendere, come sottolineano anche molti dei nostri intervistati, è quello legato alle dinamiche di prezzo e di scontistica praticate da alcune realtà di vendita presenti online. Ma anche, e questo è stato sottolineato più volte, dalle stesse aziende direttamente nei confronti del pubblico, tramite magari i loro siti o flasghip store. Insomma, il cosiddetto DTC (Direct To Consumer).

Fenomeno che non è certo da condannare a prescindere: è ormai comprensibile e inevitabile che i brand comunichino e vendano anche in modo diretto verso il consumatore finale, anzi è un volano di comunicazione dal quale potrebbero trarre beneficio anche i punti vendita multibrand. Tranne rarissime eccezioni, ormai, non esiste nessun marchio mediamente strutturato in nessun settore che non abbia un proprio e-commerce. Ma buona norma vuole che i prezzi di vendita applicati dal sito ufficiale siano quelli di listino. O con un tollerabile e leggero sconto. Come più volte evidenziato dai nostri interlocutori tra i negozianti, invece, questa buona norma non sempre è stata rispettata da alcune aziende, in particolare nel corso degli ultimi mesi. Per non parlare di alcune piattaforme terze di vendita online con scontistiche davvero devastanti e fuori mercato per gli altri punti vendita. Certo, i magazzini troppo pieni e l’eccessiva quantità di prodotto sul mercato possono costituire una forte tentazione e spiegare tali dinamiche. Così come l’aumento dei prezzi che certo non ha facilitato la propensione all’acquisto e che quindi in qualche modo è stato contro-bilanciato proprio da offerte al ribasso. Le quali però non contribuiscono certo a far percepire al cliente la qualità del prodotto – a patto che questa ci sia ovviamente. Queste dinamiche e situazioni che si sono acuite nel 2023 hanno portato ad alcune iniziative concrete da parte di alcuni punti vendita. Tra queste spicca la costituzione del gruppo “Negozi Sportivi Indipendenti” (annunciato peraltro proprio durante gli ORBDAYS organizzati da MagNet a Riva del Garda lo scorso luglio), ora diventato anche una rete d’impresa, con 25 retailer membri. La sua prima assemblea si svolgerà durante la seconda edizione dei nostri WBDAYS a Ponte di Legno – Passo del Tonale. Il gruppo, come sottolineano peraltro in primis il presidente Matteo Gialdini del noto negozio bresciano, insieme al vicepresidente Giovanni Viganò di Sherpa e alla responsabile della segreteria Valentina Seghezzi di Blocco Mentale, non nasce solo per una finalità “commerciale”. Nasce con la volontà di creare rapporti e relazioni migliori tra gli attori della distribuzione al fine di tutelare il settore, identificare problematiche comuni che escono dalle mura della propria realtà per essere condivise e per trovarne insieme le soluzioni. Perché, è bene ribadirlo con convinzione: c’è solo una risposta possibile alla domanda provocatoria che apre questo editoriale.

Benedetto Sironi benedetto.sironi@mag-net.it

Editore: MagNet Srl SB Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI

Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - Anno 17 - N. 1 - 2024 Periodico mensile. Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007 Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI Una copia 1.00 euro.

Contributors: KAREN POZZI, PIETRO ASSERETO, FRANCESCA CASSI, SARA CANALI, BENEDETTO SIRONI, MAURIZIO TORRI, TATIANA BERTERA Art Director: ROSANGELA BARNI

L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:

Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 redazione@outdoormag.it www.outdoormag.it

MagNet Srl SB Responsabile dati: Benedetto Sironi Chiuso in redazione il 26 gennaio 2024

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NEWS

La Sportiva apre il primo punto vendita negli Stati Uniti

In arrivo la terza edizione del Terres Monviso Outdoor Festival

Il negozio, situato al 2100 di Broadway, all’incrocio tra Spruce e Broadway Street a Boulder, in Colorado, ha aperto ufficialmente le porte al pubblico il 2 gennaio e propone articoli dell’intera collezione La Sportiva, dalle scarpette da arrampicata, ai modelli di calzature da mountain running e fino a una ricca selezione di abbigliamento per lo scialpinismo. Un traguardo significativo per l’azienda della famiglia Delladio, che mantiene la promessa di generare sempre maggiori punti di contatto con la comunità, rafforzando la presenza del marchio in un luogo iconico per gli sport outdoor. Il punto vendita di Boulder nasce come un luogo di incontro, di eventi e workshop volti a celebrare lo stile di vita all’aria aperta, dove i principianti possono imparare, gli esperti possono condividere e tutti possono sperimentare la qualità e l’innovazione che La Sportiva porta nel mondo degli sport di montagna.

Dal 15 al 17 marzo 2024, Saluzzo ospiterà la terza edizione del Terres Monviso Outdoor Festival. Non un semplice salone, ma un laboratorio di tre giornate, un’esperienza da vivere e da camminare insieme. Dalle prestazioni all’emozione pura, passando per Rifugi & Cammini. Dopo il successo di partecipazione e pubblico del 2023 (la passata edizione ha infatti contato oltre 7.000 passaggi in tre giornate), quest’anno il festival sarà una vera e propria vetrina per i protagonisti della montagna: chi vi lavora, chi la abita, chi la vive. L’outdoor in tutte le sue forme, in una tre giorni itinerante lungo le vallate alpine e Il Quartiere di Saluzzo a fare da campo base. Conferenze, corse, stand, pedalate, laboratori all’insegna del turismo slow e di un modo di vivere il territorio lento, sostenibile, meditato e cosciente. Ma non solo: anche passionale e gustoso. Insomma, vero.

Kong incorpora Alp Design: una partnership tutta italiana Il 14 dicembre scorso, Alp Design è stata formalmente incorporata da Kong. L’unione dei due brand permetterà a entrambi di elevare gli standard già alti di sicurezza, qualità e cura del dettaglio. L’approccio meticoloso allo sviluppo di nuovi, entusiasmanti progetti guida entrambe le aziende, accomunate anche da una passione ultra decennale per il mondo delle montagne e da una gamma completa di prodotti di elevata qualità. Alp Design continuerà a mantenere la sua identità di brand, noto principalmente nel mondo della speleologia e delle imbragature tecniche per i cani, rafforzando la sua distribuzione a livello mondiale. Kong, grazie al contributo dei tecnici di Alp Design, rafforzerà ulteriormente le proprie competenze nello sviluppo di prodotti tessili come imbragature, sacchi, teli per barelle e molto altro. L’unione consentirà ai due brand di migliorare l’esperienza dei propri clienti. Quelli Alp Design potranno immediatamente accedere all’acquisto dei prodotti Kong e viceversa. Lato commerciale e tecnico, vi sarà un unico riferimento che supporterà i customer di entrambi i marchi. Tutti i prodotti Alp Design saranno disponibili sul sistema b2b di Kong. Infine, unificando i magazzini, le spedizioni verranno gestite da un’unica location, migliorando le tempistiche generali.

visit.terresmonviso.eu

Dalla California alla Brianza: Unparallel nuovo sponsor della BigWalls In un periodo di grande espansione per l’arrampicata, si è siglato l’accordo annuale di sponsorizzazione tra il marchio di scarpette UP e la palestra di arrampicata BigWalls di Brugherio (MB). I prodotti Unparallel saranno messi a disposizione di tutti coloro che vorranno approcciare la disciplina e saranno le scarpe indossate da tutti gli istruttori BigWalls. Si potranno provare il modello TN Pro, Sirius lace e Souped UP, scarpette studiate sia per il boulder che per la lead. Partirà inoltre un calendario di giornate test e di presentazione del prodotto per dare l’opportunità a tutti di toccare con mano la vera differenza di queste scarpette. BigWalls è il partner ideale per il progetto di promozione del brand, punto di riferimento dell’arrampicata indoor italiana e internazionale, conta 120.000 passaggi l’anno e vanta 20 anni di esperienza nel settore del climbing. È stata inoltre selezionata come centro federale di preparazione olimpica per Parigi 2024.

ERRATA CORRIGE_ A pagina 16 di Outdoor Magazine 11 abbiamo pubblicato il Fansometro, la classifica social dei brand outdoor e running. Al contrario di quanto riportato, il brand Kong, con i suoi 145.000 follower su Facebook, si posiziona al 30esimo posto in classifica.

L’espansione in Europa e il debutto a Pitti di Jack Wolfskin

ASICS Italia inaugura il nuovo headquarter a Cuneo

La passione per gli spazi aperti e gli sport legati alla natura, hanno trovato luogo comune all’interno del padiglione “I Go Out” di Pitti Uomo. Uno spazio in cui l’outdoor incontra la ricerca stilistica più avanzata, confluendo in una nuova prospettiva di lifestyle, attraverso brand che presentano prodotti innovativi e dalla filosofia “environmentally friendly”. Un posto decisamente in linea con le idee e i prodotti di Jack Wolfskin e quale posto migliore, se non questo, per fare il suo debutto al Salone? Il marchio tedesco oggi conta 400 punti vendita monomarca in 40 mercati nel mondo, di cui quello tedesco e quello cinese registrano le migliori performance. Però anche l’Italia sta facendo la sua parte e Massimo Carnelli, direttore vendite Sud Europa e nuovi mercati della realtà, è al lavoro per potenziare i Paesi dell’Europa meridionale, guardando con interesse al Sud America.

Inaugurata a Cuneo la nuova sede operativa di ASICS Italia, situata nel building di Madonna dell’Olmo, verso l’innovativo spazio ubicato in Corso Alcide De Gasperi 57 nel capoluogo della Granda. Lo spazio si estende su due piani: a partire dallo scorso novembre i dipendenti, divisi nei dipartimenti risorse umane, marketing, finance, sales, customer service, operations, IT e facility, sono entrati operativamente nella nuova sede: un momento importante per la unit italiana, che riflette anche un andamento economico solido nel Q3 2023 per ASICS EMEA. È stato, infatti, registrato un aumento dei ricavi netti consolidati del 5,5% su tutti i canali di distribuzione con un margine di utile operativo del 12,6%, dall’inizio dell’anno fino a settembre 2023 in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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NEWS

Manfred Steiner nominato chief financial officer di Oberalp

Kailas e TorX, siglata la premier partnership per i prossimi cinque anni L’accordo non è altro che l’evoluzione di due anni di lavoro e proficua collaborazione tra il TorX e il brand cinese Kailas, specializzato in abbigliamento e attrezzatura per trail running, alpinismo, arrampicata e altri sport outdoor. Le due realtà internazionali si legano per i prossimi cinque anni, unendo le proprie esperienze e peculiarità, per migliorare ulteriormente quello che è uno dei più importanti eventi di trail running a livello mondiale. “Rispetto alla nostra collaborazione, iniziata nel 2022 – ha dichiarato l’azienda cinese – Kailas è onorata di rafforzare la partnership, diventando così il primo marchio cinese a fornire attrezzature professionali per una delle principali gare internazionali di endurance trail running. Non vediamo l’ora di correre a fianco degli atleti di tutto il mondo sulle Alpi, intraprendendo il viaggio straordinario, l’esperienza dei Giganti”.

Dopo un’esperienza di oltre 17 anni presso Gronbach, azienda internazionale leader high-tech nella produzione di componentistica per il settore degli elettrodomestici e OEM per brand importanti del settore, dove ha iniziato con il ruolo di finance e controlling fino ad esserne nominato, nel 2021, direttore generale della filiale italiana, Manfred entra in Oberalp con il ruolo di CFO. La nuova nomina rappresenta un ulteriore rafforzamento delle funzioni aziendali strategiche del Gruppo Oberalp. Nel nuovo ruolo di chief financial officer, dove subentra a Manuel Stecher, Steiner sarà responsabile per la parte di controlling, finance & administration, legal, purchasing indirect goods & services, e facility.

Iwa Outdoorclassics a Norimberga compie 50 anni

Appuntamento dal 29 febbraio al 3 marzo. Tutti gli operatori dei settori caccia, tiro sportivo, outdoor e sicurezza si ritroveranno a Norimberga per festeggiare questo importante traguardo. Un traguardo che conferma che da ben cinquant’anni a IWA OutdoorClassics produttori e rivenditori internazionali del settore della caccia e del tiro sportivo rafforzano le loro attività commerciali e le loro relazioni professionali. Per l’edizione 2024 sono previste diverse aree speciali: La Softair Shooting Range nel padiglione 2, la BLADE Demo Area nella hall 5 e l’Optics Testing Area nel padiglione 4.

www.forceteksport.it –– 7


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Da Under Armour un kit per testare la dispersione delle microfibre

Polartec & Must Had per la rigenerazione degli scarti tessili All’interno del Villaggio Indoor di Winter Business Days, lo stand di Polartec ha ospitato i ragazzi di Must Had. L’obiettivo di questa start-up è quello di dare una nuova vita agli scarti tessili. Società benefit innovativa, supporta le aziende tessili nella gestione circolare dei loro materiali in eccesso a fine vita, trasformando gli sprechi in vere e proprie opportunità. Attraverso un’innovativa piattaforma – Saas – Must Had consente alle aziende di riutilizzare, trasformare e riciclare i propri scarti tessili come invenduti, tagli di produzione, difettati, resi e take back. Ne consegue una riduzione significativa degli impatti ambientali generati dalle nuove produzioni e dai prodotti che finiscono in discarica, così come un calo dei costi di gestione delle aziende. Oggi, l’industria tessile è tra le più inquinanti al mondo a causa dell’enorme utilizzo di risorse ambientali e dei milioni di tonnellate di rifiuti che genera. In questo scenario, Must Had offre una soluzione alternativa, circolare ed ecologica.

Il brand sportswear Under Armour ha messo sul mercato il suo kit per la misurazione del potenziale di dispersione delle fibre tessili. Il kit, una svolta per il settore, è ora a disposizione di tutti i player. L’iniziativa, attuata in collaborazione con Hohenstein, ha come obiettivo aiutare le aziende a sviluppare fibre meno soggette allo shedding. La dispersione di microfibre è potenzialmente nociva sia per le persone che per il pianeta stesso. Per fornire una soluzione a questo problema, il marchio si è associato a James Heal, un importante fornitore di soluzioni di test di precisione, che è stato in grado di portare in vita il test Under Armour e metterlo a disposizione del settore. Durante la produzione, l’usura e il lavaggio dei tessuti sintetici e naturali, si verifica la perdita di fibre in varie misure. Hohenstein e Under Armour si aspettano che il loro metodo di test aiuterà l’industria a comprendere meglio e ridurre il suo contributo al problema delle microfibre.

La Fondazione CIMA pubblica i dati sull’innevamento dell’inizio del 2024

Pista da bob Cortina: alla ditta Pizzarotti il via libera della Commissione aggiudicatrice È stata individuata l’azienda incaricata di realizzare l’impianto di Cortina – nonostante il parere contrario del Comitato Olimpico Internazionale, che ha invitato a più riprese a utilizzare quelle già esistenti. Il bando è stato anche questa volta ignorato dai più – forse sintomo di molta difficoltà da parte delle aziende ad assumersi una responsabilità tale – ma un nome c’è: la società Pizzarotti. Questo, nonostante le numerose perplessità ancora sollevate quali i tempi ristretti per la realizzazione dell’opera, i rischi per gli atleti, gli elevati costi di manutenzione annua, l’impatto paesaggistico, il futuro dell’impianto una volta terminati i Giochi. “Il commissario di Governo Luigivalerio Sant'Andrea”, spiega una nota di Simico, “ha formalmente comunicato alle Amministrazioni e agli Enti di competenza che si sono conclusi i lavori della Commissione aggiudicatrice, con l'individuazione dell'operatore economico che ritiene l'opera fattibile nei modi e nei tempi previsti nello stesso Bando, come indicati dalle Federazioni internazionali”.

Il 2024 è iniziato da poco, ma in termini di scarsità di neve questo mese di gennaio si conferma in linea con quelli degli anni precedenti. La fondazione CIMA – Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale – ha pubblicato i primi aggiornamenti per l’anno appena iniziato sullo stato della neve in Italia e sulla riserva idrica che rappresenta. A gennaio le nevicate sull’arco alpino hanno portato a un parziale miglioramento della situazione, mentre negli Appennini il deficit rimane marcato. E, purtroppo, lo stesso vale per la situazione a livello nazionale. Queste valutazioni sono fatte calcolando il cosiddetto Snow Water Equivalent (SWE), o “Equivalente Idrico Nivale”. Questo indica la colonna d’acqua che si formerebbe in caso di scioglimento istantaneo dell’interno mano nevoso. Dai dati emerge, per il terzo anno di fila, un deficit abbastanza persistente in Italia. Una situazione da monitorare, sperando che gli altri mesi della stagione di accumulo riportino i livelli nella media stagionale.

Sicuri con la neve: la giornata dedicata alla prevenzione incidenti da valanga del CAI

Al Lagazuoi aperta la mostra “Buona notte, ghiacciai”

Domenica 21 gennaio 2024 si è svolta “Sicuri con la neve”, la giornata organizzata dal Club Alpino italiano e il Corpo nazionale soccorso alpino dedicata alla prevenzione degli incidenti legati a valanghe, scivolate e ipotermia. Sensibilizzazione, informazione e prevenzione dei pericoli insiti nella frequentazione della montagna invernale sono state le parole chiave di quest’edizione. Un evento diffuso, che ha coinvolto decine di località alpine e appenniniche di 12 regioni, attraverso le quali il Cnsas, che quest’anno celebra il suo 70esimo anniversario, e il CAI, intendono diffondere la conoscenza dei comportamenti e degli accorgimenti necessari per diminuire il rischio di essere coinvolti in incidenti. “Proporre momenti di riflessione sulle valutazioni ambientali, sui comportamenti, sui limiti personali e sulle capacità di rinuncia è importante perché la prevenzione rimane un fatto primario di cultura”, ha affermato il responsabile di “Sicuri con la neve” Elio Guastalli.

Inaugurata a gennaio al Lagazuoi Expo Dolomiti, la mostra “Buona notte, ghiacciai” è stata organizzata in collaborazione con Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia e l’Istituto Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, dedicata al progetto Ice Memory. Per raccontarlo, allestimenti di grande impatto e rigore scientifico, che mostrano gli effetti del cambiamento climatico sulle terre alte. Il progetto è nato nel 2015 a fronte del pericolo che corrono i ghiacciai, custodi di informazioni climatiche insostituibili riguardanti la storia del clima e dell’ambiente. Quattro sale per una visita che lascia il segno, tra dati, carote di ghiaccio, iniziative di divulgazione, video e foto impattati girati sul campo durante le missioni scientifiche del progetto.

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Europei di scialpinismo: 35 medaglie per il team SCARPA

L’azienda italiana, tra le eccellenze del made in Italy e top di gamma per i prodotti outdoor e scialpinismo, ha consolidato la sua posizione vincendo nella competizione maschile e femminile in Francia un totale di 13 ori, 9 argenti e 13 bronzi. “Il 2024 non poteva iniziare in modo migliore da un punto di vista sportivo” ha commentato il presidente di SCARPA Sandro Parisotto. “I risultati ottenuti nell’evento di riferimento per la stagione di scialpinismo ci rendono orgogliosi dei nostri atleti e fiduciosi per i prossimi appuntamenti. Il nostro team si conferma sui podi di questa disciplina e continueremo a impegnarci verso obiettivi di alto livello. In particolare, vorrei esprimere la mia soddisfazione per i risultati ottenuti nelle categorie giovanili. Un successo che riflette pienamente l’impegno costante di SCARPA nell’investire nei talenti emergenti, promuovendo l’entusiasmo e l’interesse per lo scialpinismo”.

Climbing for a Reason sbarca in Angola

Melloblocco 2024: aperte le iscrizioni al ventennale Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al Melloblocco 2024, il raduno di sassismo e arrampicata che dal 2024 ha luogo nella magica cornice della Val Masino e della Riserva Naturale della Val di Mello e che richiama appassionati da tutt’Italia e dal mondo. Il festival celebra il suo ventennale e si propone quest’anno in quattro giornate più una. Si parte mercoledì 8 maggio con l’apertura del villaggio Melloblocco e delle aree di arrampicata fino a sabato 11 maggio, quando a fine pomeriggio si procederà con la cerimonia di premiazione di chi ha partecipato alle varie attività, degli atleti e con la festa finale. "+1" perché quest’anno il Melloblocco vuole mandare un nuovo messaggio: i partecipanti potranno continuare le attività di arrampicata in Valle anche il giorno successivo ma il Melloblocco rinuncia alla domenica, per agevolare il rientro di chi viene da più lontano, per non congestionare la valle anche in quel giorno già oggetto di un elevato flusso turistico e per non contribuire al traffico di rientro in pianura della domenica sera.

GO

SERIES Libertà, impegno, potenza. La Serie GO incarna una nuova dimensione del freetouring in cui i confini tra lo sci in salita e in discesa si fondono. GO incarna il regno del freetouring, attrezzature leggere, solide e insinkabili progettate per lo sci ad alta densità. Il movimento è verticale, fluido, veloce. La montagna è una tela, il GO la tua pennellata.

Il progetto che utilizza l’arrampicata come mezzo di promozione sociale in varie parti del mondo, per il 2024 ha scelto di operare nel Paese africano, dove si trovano rocce spettacolari. L’associazione ha scelto come obiettivo le pareti vergini dell’Angola. Lo schema d’azione è semplice: Climbing for a Reason costruisce una parete artificiale di arrampicata in una scuola o luogo pubblico della località scelta, oltre a mettere in sicurezza un’area per il climbing su roccia. In seguito, organizza lezioni per insegnare i rudimenti della scalata ai principianti, e dona tutta l’attrezzatura necessaria per permettere alla comunità di continuare a praticare anche in futuro, e utilizzarla come uno strumento dell’economia locale. In Angola, l’obiettivo è di sviluppare almeno tre settori di scalata sportiva, nelle zone di Conda, Sumbe, Pedras negras e Northern Bengo. Qui “si trovano paesaggi impressionanti, con formazioni rocciose alte più di 200 metri composte da granito di altissima qualità, calcare e conglomerato. Tutte non attrezzate e tantomeno scalate e utilizzate dai locali”.

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PUNTO IOG

PROWINTER 2024, IL SENSO DI ESSERCI I brand dell’outdoor approdano con un IOG Village nella patria dello sci alpino. Quali sono le motivazioni e i risultati ottenuti dall’Italian Outdoor Group a Bolzano? _ a cura di Vittorio Forato, vicepresidente IOG e marketing manager AKU

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a buona notizia in arrivo da Bolzano è che lo sci alpino gode di buona salute. A dispetto delle tante preoccupazioni e perplessità sul presente e sul futuro della più classica delle attività sportive invernali, la stagione sulle Alpi procede bene e questo non può che far piacere. I numeri rilasciati in queste settimane dai maggiori comprensori e dai noleggiatori parlano chiaro: a livello di fatturato, il 24% dei noleggi ha registrato un aumento nei propri introiti (+10% rispetto all’anno scorso), il 56% conferma la previsione di chiudere l’inverno con lo stesso fatturato del 2023 e solo uno su cinque si aspetta un calo. Bilancio positivo anche per le vendite degli skipass ma la vera grande soddisfazione arriva dalle prenotazioni di Natale: il 25% degli intervistati ha dichiarato che le prenotazioni sono state superiori del 13% rispetto al 2023. Anche a Prowinter si è respirata un’atmosfera positiva: più di 100 aziende con oltre 200 brand presenti e circa 3.500 partecipanti totali. Un bilancio positivo per gli organizzatori, che confermano la crescita costante della manifestazione, anche con l’apertura verso nuovi mercati. Bolzano e la sua fiera, sul piano organizzativo, si confermano una location ideale, anche sulla scorta dell’esperienza passata di una fiera che, anche ai tempi del miglior ISPO invernale, ha sempre avuto un significativo richiamo per la distribuzione italiana specializzata nello sci alpino. Ideale anche per la collocazione geografica nell’ambito di un territorio in cui la montagna e tutto ciò che gli gira intorno, rappresentano la principale risorsa produttiva e di ispirazione.

Molti operatori della distribuzione che durante l’inverno trattano lo sci alpino o lo scialpinismo, nel resto dell’anno sono ottimi negozi di montagna che offrono equipaggiamento per l’outdoor estivo. E a Bolzano se ne sono visti e si potrebbero anche fare nomi eccellenti. Basta questo per giustificare l’impegno di una fiera? Probabilmente no, ma il senso di esserci non è infatti da ricercare unicamente in una logica puramente commerciale (incognita conclamata ormai di tutte le fiere), quanto piuttosto nel fatto di stimolare l’attenzione del pubblico, sul considerare la stagione invernale come un’opportunità che va oltre quella dello sci in pista, per aprire la strada a una dimensione dell’outdoor invernale destinata ad assumere in futuro una più ampia configurazione. Perchè se è vero che la stagione invernale in corso ci sta facendo mettere da parte momentaneamente i dubbi sulla possibilità di continuare a sciare sulle Alpi, non possiamo far finta di non sapere che i dati sull’andamento delle temperature indicano il 2023 come l’anno più caldo della storia, cioè da quando esiste un sistema ufficiale di rilevazione delle temperature su scala globale. Una tendenza, purtroppo per noi che adoriamo l’inverno, destinata secondo gli esperti a continuare nei prossimi anni, fenomeni meteorologici estremi a parte, come nel caso della tempesta di neve e gelo che si è abbattuta nelle ultime settimane sul nord Europa. Lasciando da parte però gli scenari potenzialmente catastrofici della crisi climatica, rimane da considerare il fatto che lo sci alpino rappresenta già oggi una pratica impegnativa sul piano economico, in aggiunta o in alternativa alla quale stanno già ragionando molte iconiche destinazioni dell’arco alpino, elaborando una strategia invernale backcountry, nella quale le classiche aziende dell’outdoor possono assumere un ruolo da protagoniste. Fin dove possibile il ruolo di un’associazione come Italian Outdoor Group in definitiva è anche questo: leggere il presente e il possibile futuro dell’outdoor cercando di promuoverne la cultura in tutte le sue espressioni, anche in collaborazione con attori chiave, tipo un importante ente fieristico collocato in un luogo di importanza internazionale per il mondo della montagna, che si dimostra disponibile nell’immaginare scenari evolutivi nei quali si aprono nuove opportunità di business a beneficio di tanti. E farlo offrendo un’opportunità di partecipazione sostenibile ai propri associati. Se la domanda è quindi che senso ha esserci stati, la risposta in definitiva è questa: lavorare insieme seguendo una visione evolutiva e immaginando insieme nuovi scenari.

IOG A PROWINTER L’Italian Outdoor Group, riconoscendo che l'outdoor invernale è una parte importante per il business del settore, insieme a una decina di brand associati particolarmente fiduciosi e in collaborazione con Fiera Bolzano, hanno pensato di affiancare la già forte presenza del comparto sci, organizzando il primo IOG Village. Un’area bar ben strutturata che ha saputo fornire un eccellente servizio, una gallery di highlight che ha valorizzato i prodotti e gli stand di undici brand di calzature, abbigliamento e accessori outdoor hanno arricchito l’offerta fieristica e la loro presenza di certo non è passata inosservata al pubblico. Ma tutto ciò a che scopo, verrebbe da chiedersi? Se Prowinter è la fiera dello sci e il pubblico che la frequenta raggiunge Bolzano con il solo desiderio di accomodarsi fra le braccia del Pool Sci Italia presente al gran completo, che cosa spinge un brand outdoor a dedicare ben tre giorni per cercare di farsi spazio fra racchette, sci e scarponi? Non esiste una sola risposta, ma alcune buone motivazioni se si guarda la questione in termini prospettici e secondo una visione di ampio respiro.

Intanto, buone sciate e avventure invernali a tutti!

italianoutdoorgroup.it

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photo: Nadia Moro

montura.com


D AT I & S TAT I S T I C H E

ALLA RISCOPERTA DEL NEGOZIO L’ICSC ha presentato uno studio sull’”effetto alone” e sui suoi aspetti generazionali. Risultato? Il negozio fisico è molto più importante di quanto non si pensi, e la Gen Z acquista in store più assiduamente di tutte le altre _di Francesca Cassi

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dicembre 2023, l’International Council of Shopping Centers ha pubblicato uno studio sull’Halo Effect, ovvero “effetto alone”, e sugli aspetti generazionali di questo studio. I risultati sono sorprendenti – quasi controintuitivi. Quest’ultimo report si è concentrato su centinata di aree di mercato per garantire un’analisi iper-localizzata di come un nuovo negozio possa guidare la consapevolezza dell’acquisto online, rinforzando il ciclo di vendite di un brand. I nuovi store sostengono innanzitutto la brand awareness, ma la loro apertura è anche correlata all’aumento di vendite online e in negozio. E i più grandi fan dell’acquisto nello store fisico? I nativi digitali della Gen Z.

NATIVI DIGITALI SÌ, MA IN NEGOZIO Secondo la ricerca dell’ICSC, per le generazioni attuali gli acquisti

in negozio sono sempre preferibili a quelli online. La generazione di shopper che è più facile trovare a osservare, provare e toccare i prodotti fisici in negozio non è quella che ci si aspetterebbe - ovvero, persone tra i 30 e i 40 anni, concentrati su carriere in avanzamento oppure con sulle spalle sempre più responsabilità genitoriali. Non si tratta nemmeno della generazione che si sta avviando alla pensione, né quella che ha già lasciato la forza lavoro con soldi e tempo a disposizione. In modo alquanto sorprendente, è invece la Gen Z (di età compresa tra gli 11 e i 26 anni nel 2023) quella che la ricerca ICSC ha individuato come più affezionata all’acquisto in negozio. Proprio quella che si pensa comunemente più portata all’acquisto on-line spinto dai consigli degli influencer e dei social media.

L’HALO EFFECT C’è una potente correlazione tra l’apertura di un negozio fisico e

la crescita delle vendite online. Aprire una sede fisica è un indicatore affidabile che i consumatori aumenteranno sì i loro acquisti nel nuovo negozio, ma anche i loro acquisti online. Nel 2018, un primo studio “The Halo Effect: How Bricks Impact Clicks” ha quantificato, per la prima volta, il valore dei negozi fisici misurando il traffico web dei rivenditori e la consapevolezza del marchio. L’ultimo rapporto del 2023 ha analizzato quasi 850 miliardi di dollari di spesa, 69 rivenditori e oltre 2.100 negozi, dimostrando ancora una volta il potere del commercio al dettaglio fisico. In altre parole, l’apertura di un negozio aumenta le vendite online, mentre la chiusura le diminuisce (vedi grafici sotto).

RETAILER STABILI

I componenti della Gen Z sono quindi risultati più inclini rispetto ai Millennial (27-42 anni nel 2023) e alla Gen X (43-58 anni nel 2023) e comparabili ai Boomers (59-77 anni nel 2023) nel comprare in negozio. Dati che contraddicono le discussioni in molte riunioni di strategia di prodotto o di brand, che sostengono inevitabilmente che la Generazione Z non sia composta da acquirenti tattili – poiché non hanno lo stesso tipo di relazioni che le generazioni precedenti avevo prima di loro crescendo senza gli strumenti digitali che sono diventati comuni nella loro vita fin dalla nascita.

E F F E T T I P O SI T I V I

E F F E T T I NE GAT I V I

Crescita delle vendite online dopo l'apertura di un negozio

Decrescita delle vendite online dopo la chiusura di un negozio

TUTTI I RETAILER (stabili e nuovi)

TUTTI I RETAILER (stabili e nuovi)

NUOVI RETAILER

RETAILER STABILI

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NUOVI RETAILER


D AT I & S TAT I S T I C H E QUOTA DEGLI INTROITI IN-STORE PER ETÀ

(tra 11 e 26 anni)

(tra 27 e 42 anni)

(tra 43 e 58 anni)

Invece, nel report i ricercatori hanno dichiarato di aver scoperto che quasi tutti i partecipanti (97%) fanno acquisti nei negozi fisici, soprattutto grazie all’immediatezza con cui possono portare via un prodotto. L’analisi mostra che i consumatori della Gen Z acquistano in negozio più frequentemente dei Millennial, a un tasso simile a quello dei Boomer. In generale, la tendenza segue una curva a U come indicato dal grafico. Rispetto all’online, la Gen Z genera una quota di entrate alla pari di quella dei Boomer. I Millennial sono gli ultimi, seguiti dalla Gen X. La curva si verifica in tutte le categorie di negozi, dall’abbigliamento ai grandi magazzini discount.

(tra 59 e 77 anni)

DIFFONDERE L’ALONE ICSC conclude che i negozi fisici sono uno dei catalizzatori della

fiducia del consumatore. “Un’esperienza positiva nello store può aiutare un brand a costruire o rafforzare la connessione con i suoi clienti, che potrebbe aiutarli a estendere la relazione al di là della semplice transizione nello store” scrive ICSC nel report. “Questa analisi dell’impatto finanziario dell’Halo Effect offre a tutti i retailer delle prove convincenti sull’importanza di mantenere un forte network di negozi fisici”. La valutazione della chiusura dei negozi, secondo Simeon Siegel, senior retail analyst presso BMO Capital Markets, spesso si riduce alla percezione che i rivenditori stiano occupando uno spazio in eccesso quando potrebbero esserci altri fattori economici in gioco, come prezzi e posizionamento. “In definitiva, è una decisione che offre un'opportunità per i concorrenti di entrare nel vuoto. Chiudere un negozio spesso sembra essere un'azione chiara”, ha suggerito Siegel. “Il problema del commercio al dettaglio non è una sovrappopolazione di negozi, ma una sovrappopolazione di sconti. Le persone hanno visto svanire il valore del marchio. Non è detto che non si debbano ridurre i negozi se generano flussi di cassa negativi, ma non quando il tasso di recupero delle vendite su un negozio chiuso è significativamente inferiore rispetto a quando inizialmente sperato”.

Se la Gen Z è cresciuta interamente con la tecnologia digitale in punta di dita, la sua propensione agli acquisti in negozio supera persino quella delle generazioni che sono cresciute facendo acquisti fisici. Tra le cause di questa tendenza, la comodità e la possibilità di provare nuovi prodotti e l’aspetto della costruzione delle relazioni durante le transazioni. La Gen Z è composta da nativi digitali, ma è chiaro che sono anche revivalist del commercio al dettaglio, svolgendo un ruolo importante nel rivitalizzare il panorama del commercio. L’acquisto fisico è incentivato da necessità fisiche – rispedire dei capi acquistati online che non vanno bene è dispendioso sia a livello economico che a livello di tempo. Poi, la relazione con i venditori è anche un fattore importante – insieme alla gratificazione istantanea di recarsi in negozio e vedere cosa si sta comprando. Infine, si tratta anche di un evento sociale, da condividere con i propri amici.

Il report completo è disponibile al QR qui di fianco

ME T O D O L O G I A

U

n'analisi condotta dalla società di strategia e ricerca Alexander Babbage per l'ICSC ha esaminato una spesa totale di 848,1 miliardi di dollari sia in negozio che online, suddivisa per codice postale, al fine di quantificare l'impatto dell'apertura e della chiusura dei negozi. L'analisi ha coperto le vendite in negozio e online di 69 rivenditori, tra cui 2.103 negozi in 50 stati più Washington, D.C., dal 2019 al 2022 . I dati sono stati calcolati esaminando le 13 settimane successive all'apertura o alla chiusura di un negozio. Lo studio ha escluso le due settimane prima e dopo la settimana della

chiusura o apertura del negozio per ridurre al minimo eventuali vendite finali per la chiusura o i periodi di luna di miele successivi all'apertura di un negozio. Lo studio includeva rivenditori consolidati in sei categorie: abbigliamento, grandi magazzini specializzati, cosmetici, grandi magazzini, grandi magazzini discount e negozi per la casa. Lo studio includeva anche rivenditori emergenti identificati da una lista di oltre 140 marchi diretti al consumatore in varie categorie. L'analisi dell'ICSC sulla categoria dell'abbigliamento ha evidenziato una differenza basata sul momentum.

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© Giacomo Meneghello

© Giacomo Meneghello

#INSIDETHERACE

PRONTI PER UN INVERNO TUTTO DA CORRERE… SULLA NEVE? Due circuiti, belle gare e location suggestive per chi, nella stagione fredda, non si ferma e vive la sua passione senza limiti _ testo e foto di Maurizio Torri

# MAURIZIO TORRI Giornalista freelance, fondatore del sito sportdimontagna.com, fotoreporter e consulente di comunicazione per alcuni degli eventi più iconici del settore trail, skyrunning e scialpinismo

© Stefano Jeantet

roadtotarvisio. Dopo l’ottimo esordio 2022 in Sierra Nevada, che vide la partecipazione di ben 15 selezioni nazionali, nel secondo weekend di marzo toccherà all’Italia ospitare gli SkySnow World Championship, ovvero i Campionati Mondiali di corsa sulla neve con l’ausilio di ramponcini promossi dalla ISF (International Skyrunning Federation). Proprio così, sulle montagne di confine tra Italia, Austria e Slovenia verranno assegnati i titoli iridati 2024 vertical e classic in due gare che valgono la stagione: il mondiale di sola salita si correrà venerdì 8 marzo sulla pista di Prampero del Monte Lussari, mentre quello della specialità Classic andrà in scena il giorno successivo sul bellissimo percorso del Tarvisio Winter Trail al Lago Superiore di Fusine. Il doppio appuntamento friulano sarà open: se a medaglia potranno andare solo gli atleti convocati dalle varie rappresentative nazionali, al via si potranno presentare amatori e agonisti che potranno correre per la classifica di gara.

mi complessivo di circuito (3.000 euro), la FISKY (Federazione Italiana Skyrunning) ne ha predisposto un altro 20.000 euro destinato agli atleti selezionati nelle rappresentative mondiali invernali e estive. Uno stimolo in più che va ad aggiungersi all’onore di difendere i colori azzurri. Per agonisti e amatori che amano correre sulla neve, il circuito Nortec Winter Trail Running Cup torna invece con tre appuntamenti da non perdere. Le tappe 2024 fungeranno da vere road map in vista della finalissima di Tarvisio. Il format sarà quello di sempre: belle location, distanze e tracciati adatti a tutti, tanta passione, alti standard organizzativi e ricchi premi. Ad alzare il sipario su questo winter tour tra Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia sarà, sabato 20 gennaio, la Snow Run Resinelli Winter Trail (14 Km/650 md+). La seconda tappa sarà la Teglio Sunset Winter Run (11 Km/520 md+), in provincia di Sondrio, in programma il 17 febbraio. A sette giorni dalla finale, sabato 3 marzo, tutti all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo per la Misurina Winter Run (17 km/800 md+). Gran finale, come sempre, alla Tarvisio Winter Trail (15 Km/515 md+), che quest’anno avrà doppia valenza: finale Nortec e Mondiale SkySnow.

WINTER TRAIL E SKY SNOW, MOLTO PIÙ DI UNA MODA PASSEGGERA Numeri alla mano, i runner che anche nella stagione fredda non abbandonano la passione per la corsa sono in costante crescita. A dirlo sono

sia i dati di vendita dei negozi di settore, sia il crescente interesse delle aziende che continuano a sfornare modelli di abbigliamento e scarpe sempre più performanti anche a basse temperature. Non solo, questa nuova tendenza ha portato sugli scaffali anche una serie di accessori indispensabili quali ramponcini, guanti, moffole, fascette, scaldacollo e ghette... che contribuiscono a tenere vivo il mercato. I praticanti, come nella variante estiva, sono amatori e agonisti che, grazie a eventi federali e non, mantengono un eccellente stato di forma correndo per giunta in contesti resi incantati dal manto nevoso.

IL DOPPIO APPUNTAMENTO MONDIALE In palio vi sono ventuno medaglie e i titoli nelle discipline vertical/classic,

oltre alla combinata e alla classifica per nazioni. La vertical si correrà in notturna sul Monte Lussari, avrà uno sviluppo di 3,6 km e 974 m di dislivello positivo. Il giorno successivo la prova classic si correrà invece al cospetto del Monte Mangart sul tracciato del Tarvisio Winter Trail (15 km con 515 m di dislivello). I mondiali sono riservati a squadre nazionali, ma le gare saranno entrambe open.

LE GARE DA SEGNARE IN AGENDA Per gli agonisti che sognano la maglia azzurra, le tappe del circuito

Crazy SkySnow Italy Cup saranno fondamentali banchi di prova. Si partirà il 27 gennaio con la Sauze SkySnow Run, gara inaugurale del circuito di Coppa Italia 2024 dedicato alle prove sulla neve. La Gressoney Weissrunner del 3 febbraio avrà inoltre valenza tricolore per la specialità classic, mentre finale del circuito sarà la gara Schia Monte Caio (PR) del 17 febbraio. Per gli atleti e importante ricordare che, oltre al montepre-

Che siate campioni o semplici amatori… non vi resta che allenarvi!

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#MONTURAPEOPLE

Pakokiuta con i ragazzi della parrocchia di Peñas in Bolivia

Alessandro de Bertolini con la sua bicicletta durante il viaggio in Asia

IL 2024 DI MONTURA EDITING Per il marchio editoriale di Montura, si presenta un anno ricco di novità e impegni nazionali e internazionali, tra cinema e letteratura _ a cura della redazione

T

ra il 12 e il 17 febbraio, Montura sarà Silver Sponsor della 18^ edizione del Festival Internazionale “Gorniskega Filma”, che porta a Lubiana, capitale della Slovenia, il circuito mondiale della cinematografia della montagna. Festival aderente all’International Alliance for Mountain Film, è stato ideato ed è tuttora condotto dal grande alpinista sloveno Silvo Karo, “Piolet d’or” alla carriera, e figura di spicco a livello mondiale per le straordinarie imprese, dalla Patagonia all’Himalaya. Silvo Karo è da molti anni un ambassador molto apprezzato in Montura e Lubiana è una piazza importante per misurare l’evoluzione dell’alpinismo mondiale. A qualificare l’evento non saranno solo le presentazioni cinematografiche, tra le quali il film sostenuto da Montura “Daydream” di Alex D’Emilia e Katia Bernardi, con protagonisti Fausto De Stefani e Simone Salvagnin, che nei mesi scorsi è stato presentato in concorso anche a Banff (unico film italiano in selezione finale) e a Bilbao. Il 13 febbraio l’ospite d’onore del festival sarà Edu Marin, altro apprezzato ambassador Montura, che racconterà per la prima volta con una conferenza multimediale la salita della via Eternal Flame alla Nameless Trango Tower, 6.239 metri nel Karakorum pakistano. La via, classificata 7c+/8a, è stata salita da Marin in 28 giorni. Ad accompagnarlo in questa prima ripetizione solitaria sono stati il fratello Alex e il padre Francisco. Ne sta nascendo anche un film, che sarà presentato in prima mondiale al Trento Film Festival alla fine di aprile.

Un appuntamento annuale per lettori e addetti ai lavori, che propone una visione in profondità del mondo dei libri e porta a Firenze la migliore editoria, con una selezione di titoli e novità letterarie, ospiti da tutto il mondo e un ricco programma di eventi. Testo ospita un’antologia della migliore editoria italiana, tra realtà indipendenti e grandi gruppi editoriali, che presenteranno alla Stazione Leopolda una selezione limitata di novità e titoli significativi, in modo da valorizzare ogni singola proposta agli occhi dei visitatori. Alla Leopolda viene ricreato il ciclo di vita del libro attraverso un percorso in sette stazioni. Ogni stazione presenta una fase della vita di un libro: dal lavoro dello scrittore, a quello degli editor, traduttori, grafici, promotori e librai, fino al lettore. Montura Editing, marchio editoriale di Montura, sarà dunque presente con un proprio stand a fianco delle più prestigiose case editrici italiane e internazionali. Propone in questa sede una selezione delle proprie pubblicazioni, che nel complesso ammontano a oltre 100 opere sostenute – una sessantina delle quali a marchio Montura Editing – per oltre 250 mila volumi prodotti e distribuiti, sempre in cambio del sostegno a progetti di solidarietà, in Nepal, Mongolia e Perù. Un caso editoriale che non mancherà di essere evidenziato nel corso di questa nuova esperienza per la piccola ma dinamica realtà letteraria parte integrante del brand. A Testo saranno presentati i lavori di realizzazione del nuovo libro che racconta il viaggio esplorativo di Alessandro de Bertolini attraverso l’Asia in bicicletta. Dalla Mongolia al Nepal, passando per Cina e Tibet: 7.500 chilometri in 75 giorni, per collegare e promuovere idealmente i progetti di solidarietà ideati da David Bellatalla in Mongolia e da Fausto De Stefani in Nepal.

Dopo Lubiana sarà la volta di Firenze: non più film ma libri, in occasione della terza edizione di “Testo”, dal 23 al 25 febbraio. Testo è il nuovo progetto sviluppato da Pitti Immagine che racconta come nasce un libro: da come si scrive a come si pubblica, come si traduce, come si disegna, come si vende fino a come si legge.

N O V I TÀ 2 0 2 4 Anche nel 2024 l’attività di Montura Editing – produzione di libri e film, sponsorizzazione e partecipazione a grandi festival, solidarietà, education – sarà quindi molto intensa. In fase di uscita ci sono due nuovi libri e sei nuovi film di cui avremo occasione di parlare presto e presenze di rilievo in eventi internazionali - come il Trento Film Festival, appuntamento più longevo al mondo nel settore della montagna, di cui Montura è main partner da oltre 15 anni; il Gran Paradiso Filmfestival, nell’omonimo parco nazionale; e il Cervino Cinemountain, ai piedi della celebre montagna.

Grandi novità anche nel campo della solidarietà, dove al fianco degli storici progetti sociali in Asia e Sudamerica si affiancheranno le iniziative sostenute grazie agli incassi del Black Friday e alla campagna “Un sostegno non scontato”. Con questi saranno portati avanti tre progetti: quello di POW Italia per la difesa delle montagne dagli effetti del climate change; quello realizzato da La Cordillera in Bolivia al fianco del missionario italiano Padre Antonio Zavattarelli; e quello sviluppato da Trentino for Tibet in Zanskar, sempre in tema di adattamento delle comunità di montagna ai cambiamenti climatici.

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Progetto POW Italia


LO SAPEVI GIÀ? Vicino ai crinali possono presentarsi accumuli di neve ventata. Muoversi in montagna comporta delle responsabilità. Noi ci impegniamo a prepararti al meglio. Dal 1980.

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I N C H I E S TA E S C L U S I VA LE DOMANDE

1. BILANCIO 2023 Qual è stato l’andamento delle vendite

6 .TREND Avete notato nuove tendenze nelle discipline?

2. VENDITE ONLINE Quanto hanno inciso in percentuale?

7. INIZIATIVE MARKETING Quali promozioni o iniziative, realizzate con le

del negozio durante l'anno?

3 .PRO E CONTRO Quali sono stati nel 2023 le principali

problematiche e gli aspetti più positivi?

4. ORDINI EFFETTUATI Pensate che gli ordini delle due stagioni 2023 siano stati in linea con le vendite? Avreste dovuto ordinare di più o di meno? Avete generato accumuli in magazzino? Come vi hanno supportato le aziende in questo senso?

5. CATEGORIE TOP Quali sono state le categorie di prodotto più acquistate in negozio?

1

aziende o in autonomia, hanno avuto maggior successo nello stimolare le vendite?

8. SOCIAL MEDIA Utilizzate i social media come canale di vendita o promozione?

9. RESPONSABILITÀ I consumatori ricercano prodotti realizzati con materiali più ecologici/responsabili e sono attenti alla sostenibilità aziendale?

10. PREZZO DEL PRODOTTO I clienti sono disposti a pagare di più per un prodotto sostenibile o ci sono altre variabili più importanti (prezzo, comfort, estetica, caratteristiche tecniche, etc.)?

13. MARCHI PIÙ VENDUTI . Calzature hiking-trekking

a B. Calzature mountain lifestyle C. Calzature climbing D. Calzature trail running E. Scarponi da scialpinismo/freeride F. Sci G. Abbigliamento outdoor H. Abbigliamento intimo tecnico I. Accessori (bastoncini, occhiali, caschi)? L. Attrezzatura climbing

(dove specificato: + in crescita, = stabile, - in calo)

14.BRAND RIVELAZIONE 15.ALTRE OSSERVAZIONI

LA CARICA DEI 101

a

TA PUNTA

11.VOTO COMPLESSIVO AL 2023 12. ASPETTATIVE PER IL 2024 Quali sono le aspettative in termini di vendite?

IL SENTIMENT DI QUESTO NUMERO

Torna anche quest’anno l’inchiesta esclusiva di Outdoor Magazine sull’andamento delle vendite del mercato nel 2023. Parola ai negozianti

9 FELICI

_ a cura della redazione

L

a nostra rivista è sempre attenta al negoziante e alle sue necessità. I retailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera distributiva e, proprio per questo, è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. I primi numeri del nuovo anno raccolgono la consueta “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet), con essa rea-

lizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi, con bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella appena iniziata, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2023 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco la prima puntata della nostra inchiesta con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato outdoor.

SHERPA - RONCO BRINATINO (MB)

GIALDINI - BRESCIA

GIOVANNI VIGANÒ - TITOLARE

MATTEO MASSARDI - TITOLARE

1. In calo del 10%. 2. Meno del 10%. 3. Le problematiche purtroppo sono sempre le stesse: mi riferisco in primis ai prezzi selvaggi sulla rete, ai retailer che svalutano i prodotti e di conseguenza i marchi stessi – i quali purtroppo in alcuni casi sono i primi responsabili dei prezzi fuori controllo sui loro siti. Questi sono alcuni degli argomenti che ci hanno spinto a formare una rete di impresa. 4. Avremmo dovuto ordinare molto meno, ci sono stati tanti accumuli. Lato brand, a parte qualcuno, c’è stato il silenzio assoluto. 5. Climbing. 6. Al momento no. 7. Noi lavoriamo bene sui social, cerchiamo di far trasparire la nostra immagine e la nostra competenza. Cerchiamo di valorizzare i prodotti invece che sminuirli. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Al momento non c’è interesse.

11. VOTO 5 12. Lavoriamo per ottenere risultati migliori. La sfera di cristallo non l’abbiamo, non mi riservo particolari aspettative. 13 A. AKU (=) B. AKU (=) LA SPORTIVA (+) C. LA SPORTIVA (=) SCARPA (+) TENAYA (=) D. LA SPORTIVA (+) SCARPA (=) E. LA SPORTIVA (+) HAGAN (–) DYNAFIT (=) F. SKI TRAB (=) BLACK CROWS (+) HAGAN (–) G. MOUNTAIN EQUIPMENT (+) REDELK (–) MAMMUT (+) H. ORTOVOX (+) DEVOLD (=) MICO (=) I. SALICE (=) FERRINO (+) C.A.M.P. (=) L. PETZL (=), EDELRID (+) MAMMUT (–) 14. TENAYA

1. Stabile. 2. Meno del 10%. 3. Il principale problema è legato alla sempre più pressante presenza sul mercato da parte delle aziende produttrici/distributrici dei vari brand con dei prezzi dei prodotti sempre più bassi, spesso senza una vera giustificazione. 4. Sì abbiamo generato accumuli di magazzino, segno che la merce gira meno e che gli ordini sono stati superiori alle vendite. Le aziende non sono sempre disponibili ad aiutare. 5. Trekking/hiking, trail running, sci alpino/ snowboard. 6. Nessuna in particolare. 7. Abbiamo organizzato eventi sul campo e creato una Fidelity Card. 8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. I clienti sono sempre più attenti al prezzo e non accettano aumenti ingiustificati, come sempre più spesso accade.

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14 NEUTRI

11 TRISTI

11. VOTO 6 12. Stazionarie. 13 A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) SALEWA (=) B. SCARPA (–) C. LA SPORTIVA (=) D. HOKA (+) LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) E. ATOMIC (+) TECNICA (+) SCARPA (=) F. ATOMIC (+) SKI TRAB (=) BLIZZARD (=) G. PATAGONIA (+) LA SPORTIVA (–) SALEWA (=) H. ORTOVOX (+) DEVOLD (=) MICO (–) I. C.A.M.P. (+) SKI TRAB (=) JULBO (=) L. PETZL (+) BLACK DIAMOND (+) CLIMBING TECHNOLOGY (=) 14. PATAGONIA


IGLOO

TREZETA.COM


I N C H I E S TA E S C L U S I VA

RUNNER - VITERBO

R&B SPORT - ACRI (CS)

ANDREA DURI - TITOLARE

ANTONIO ROBERTO COFONE - COLLABORATORE

1. Stabile e costante. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. Troppo prodotto sul mercato e poco controllo dei prezzi. 4. Sicuramente avremmo dovuto acquistare un po' meno, evitando il sovrapporsi dei prodotti e relative stagioni. Le aziende conoscono questa problematica e ci seguono passo passo. 5. Trekking/hiking e trail running. 6. Sempre più persone si approcciano al trekking. 7. Test prodotto in allenamento e uscite di gruppo 8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. Sono attenti alla sostenibilità, ma il prezzo a volte condiziona la scelta.

11. VOTO 6 12. Tornare a una gestione ottimale degli ordini e delle consegne e crescere, ovviamente, nelle vendite. 13 A. HOKA (=) SAUCONY (=) ASICS (+) B. NEW BALANCE (=) SAUCONY (=) BROOKS (=) C. Non li trattiamo D. HOKA (–) SAUCONY (=) BROOKS (+) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. BROOKS (+) MIZUNO (+) H. MIZUNO (=) BV SPORT (=) I. Non li trattiamo L. Non li trattiamo 14. ASICS

PEIRANO SPORT - MANTA (CN) ENRICO PEIRANO - TITOLARE 1. In calo del 20%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. La scarsa disponibilità economica dei clienti unita al forte aumento dei costi dei prodotti. Di positivo per il settore in realtà non abbiamo visto molto, nel nostro negozio due momenti di svendita totale hanno contribuito a farci lavorare bene nei periodi più "morti”. 4. Gli ordini, ormai sempre più anticipati, non aiutano affatto il nostro settore. Il dover comprare presto, quando gli spazi sono ancora ben forniti, fa sì che gli ordini stagionali siano basati su previsioni difficili da fare - dovendo noi tenere conto soprattutto dell'andamento del meteo. Abbiamo sicuramente comprato meno e ridotto il fatturato d'acquisto, generando però lo stesso avanzo di magazzino. Sono pochi gli aiuti che arrivano dalle aziende, anche loro comunque colpite da questo momento difficile. 5. Trekking/hiking. 6. Nessuna nuova tendenza, il mercato è molto stabile anche se la spesa è diminuita moltissimo. 7. Cerchiamo di creare pochi e brevi momenti di svendita dei prodotti per creare interesse nel breve periodo, anche per non svalutare i marchi e per non creare "dipendenza”. È importante anche potenziare la comunicazione social e creare una com-

munity virtuale, ma ormai avere una clientela affezionata è sempre più difficile. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Purtroppo il prodotto “green” ha ancora un costo troppo elevato rispetto a quello classico. In un momento di forti aumenti generali, il prezzo è ancora la variabile più importante. 11. VOTO 5 12. Difficile da dire. Se non cambierà velocemente qualcosa, se i costi non inizieranno a diminuire e se non si attueranno aiuti concreti per i consumatori e per i commercianti, il futuro sarà tutt’altro che roseo. 13 A. SALEWA (=) DOLOMITE (–) LA SPORTIVA (=) B. DOLOMITE (–) SCARPA (–) C. LA SPORTIVA (=) D. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) HOKA (–) E. DYNAFIT (=) LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) F. SKI TRAB (=) DYNAFIT (=) BLIZZARD (=) G. SALEWA (=) DYNAFIT (–) MONTURA (=) H. MONTURA (+) UYN (=) SALEWA (–) I. LEKI (=) JULBO (–) ORTOVOX (=) L. BLACK DIAMOND (=) PETZL (=) C.A.M.P. (=) 14. Nessuno in particolare

1. In crescita del 5%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Il clima da settembre a novembre. 4. Abbiamo ordinato di più rispetto alla richiesta, generando giacenze. 5. Trekking/hiking. 6. No. 7. Offerte speciali tutti i mesi. 8. Instagram, Facebook e TikTok. 9. Sì. 10. Sì. 11. VOTO 7 12. Stabili.

13 A. DOLOMITE (+) ANDE (=) TREZETA (=) B. DOLOMITE (+) C. Non li trattiamo D. MIZUNO (=) DOLOMITE (+) ADIDAS (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. REDELK (-) ADIDAS (-) DOLOMITE (-) H. OXYBURN (=) VIVASPORT (+) ADIDAS (=) I. BRIZZA (=) GABEL (=) J. Non li trattiamo 14. E9

SPIT SPORT OUTDOOR - FANO (PESARO E URBINO) GIACOMO BERLIOCCHI - TITOLARE 1. Stabile e costante. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. L'aumento dei costi del materiale. 4. Con l'abbigliamento abbiamo lavorato bene, riuscendo a gestire in maniera ottimale il magazzino, mentre le calzature hanno registrato un calo delle vendite davvero importante e non abbiamo ricevuto nessun tipo di supporto da parte delle aziende. Al contrario, vogliono sempre anticipare gli ordini. 5. Trekking/hiking. 6. No. 7. Nessuna. 8. Non usiamo social media. 9. No.

10. Una piccolissima percentuale. 11. VOTO 7 12. Spero buone. 13 A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) KAYLAND (–) B. SCARPA (=) LA SPORTIVA (=) SCOTT (=) C. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) D. LA SPORTIVA (–) SCARPA (–) SCOTT (–) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. MONTURA (=) E9 (+) REDELK (=) H. MICO (+) MONTURA (=) I. C.A.M.P. (=) PETZL (+) SCOTT (=) L. PETZL (+) KONG (=) C.A.M.P. (=) 14. E9

A LTA Q U OTA R O M A S R L - R O M A FRANCESCA GRANIERI - CO-TITOLARE 1. Stabile. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Le problematiche importanti sono stati i notevoli rincari dei prodotti da parte di tutte le aziende con grandi ripercussioni sulle vendite. Il pubblico che si è affacciato all'outdoor è cresciuto e, proprio per questo, era importante mantenere una fascia di prodotti medio bassi affinché le persone che volevano introdursi in questo mondo potessero acquistare dei buoni prodotti senza eccedere con la spesa iniziale. In questo modo, gran parte di questi utenti purtroppo si è rivolta ai negozi delle grandi catene di distribuzione, dove sappiamo bene che la qualità è decisamente inferiore agli standard. Altro aspetto negativo che ha inciso molto è il cambiamento climatico, che crea grandi problemi soprattutto nella stagione invernale, ormai ridotta a pochi mesi l'anno. Noi, che non viviamo al nord, la subiamo in modo importante. La cosa positiva è stata che, nonostante tutto, la montagna ha attirato tantissima attenzione negli ultimi anni e che il pubblico che desidera fare attività all'aria aperta è decisamente in crescita, soprattutto dopo il Covid. 4. Per il 2023 avevamo già ridotto parte degli acquisti ed effettivamente la scelta si è rivelata vincente, per non avere una crescita importante di giacenze di magazzino. Le aziende in questo non sono di grande supporto perché nessuno si è reso disponibile ad accordare dei conto vendita o ad accettare resi a fine stagione di merce invenduta. 5. Trekking/hiking. 6. Una crescita del climbing, soprattutto indoor. 7. La maggior parte delle iniziative promo-

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zionali vengono realizzate in autonomia, ma quest'anno non abbiamo fatto particolari attività in tal senso, se non utilizzare i social per stimolare la curiosità e l'interesse del pubblico. 8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. Il pubblico che è disposto a pagare di più per un prodotto sostenibile è ancora poco, c'è ancora tanto bisogno di spiegare quali sono le variabili che generano il prezzo più alto per avere un prodotto più green. 11. VOTO 8 12. Speriamo che il mondo outdoor continui nella sua crescita e che ci sia una maggiore risposta da parte delle aziende alle esigenze di noi commercianti, che per primi ci poniamo come anello di congiunzione tra i grandi brand e gli utenti finali. 13 A. LA SPORTIVA (+) SCARPA (=) ASOLO (–) B. LA SPORTIVA (+) SCARPA (=) ASOLO (–) C. LA SPORTIVA (=) WILD CLIMB (=) SCARPA (–) D. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. PATAGONIA (+) MONTURA (=) CRAZY (=) H. ICEBREAKER (+) SMARTWOOL (=) MICO (=) I. BLACK DIAMOND (=) PETZL (=) C.A.M.P. (=) L. PETZL (=) LA SPORTIVA (+) BLACK DIAMOND (=) 14. PATAGONIA


I N C H I E S TA E S C L U S I VA

M AG N I T U D O - T R E N TO

PUNTO SPORT - SONICO (BS)

ALESSANDRO BISESTI - PROPRIETARIO

GUIDO SALVETTI - TITOLARE

1. In crescita: +15%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Un calo di liquidità a causa di un magazzino troppo pieno. 4. Abbiamo acquistato il giusto, ma nessun marchio ha registrato un sell out soddisfacente. 5. Trekking/hiking, trail running, scialpinismo. 6. Ricerca di prodotti trasversali, multisport, con un look pulito, quasi essenziale. 7. Test prodotto. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Assolutamente no. 11. VOTO 7 12. Visti gli investimenti fatti nel punto vendita, attendiamo una crescita sopra il 10%. 13 A. SCARPA (+) GARMONT (-) MEINDL (-) B. SCARPA (+) C. Non li trattiamo D. HOKA (+) SAUCONY (=) SCARPA (-) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. ROCK EXPERIENCE (=) CRAZY (-) DYNAFIT (=) H. TRS (+) BIOTEC (=) DEVOLD (+) I. KOMPERDELL (–) ITALBASTONI (=) L. Non li trattiamo 14. RAFIKI 15. Non c'è un marchio che realmente spicchi per richieste.

099 OUTDOOR - GROSSETO MICHELE PIERI - TITOLARE 1. In calo del 10%. 2. Meno del 10%. 3. Meno disponibilità economica da parte della clientela, che ha ridotto notevolmente il numero degli acquisti e lo scontrino medio. Sugli aspetti positivi faccio fatica a trovarne uno! 4. Gli ordini sono stati in linea con l'anno precedente ma le vendite no, con il conseguente aumento di magazzino. Si fanno ordini stagionali troppo in anticipo rispetto alla valutazione sulle vendite effettuate. Le aziende non ci hanno supportato vendendo online a prezzo scontato, mentre noi acquistiamo senza sconti: al momento sono i nostri peggiori concorrenti. 5. Trekking/hiking. 6. No. 7. Facciamo investimenti sui canali social. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Attualmente il prezzo è la prima scelta, il resto "si vedrà”. 11. VOTO 5 12. Se i nostri amici banchieri decideranno di lasciarci qualcosa in più nelle tasche forse un po' di luce si comincerà a vedere di nuovo. Per quanto riguarda le aziende, invece, speriamo che si decidano a ridurre le referenze in modo tale da dare più continuità al prodotto che potrà così mantenere il prezzo più a lungo. 13 A. LA SPORTIVA (–) SCARPA (–) SALOMON (–) B. SCARPA (–) ON RUNNING (–) TEVA (–) C. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) D. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) SALOMON (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. MONTURA (–) PATAGONIA (=) SALEWA (–) H. MICO (=) ODLO (–) TECSO (=) I. LEKI (=) UVEX (=) FIZAN (=) F. PETZL (=) BLACK DIAMOND (=) BEAL (=) 14. Nessuno in particolare 15. Rispettiamo il prezzo di listino e daremo valore a ciò che rappresentiamo.

1.In calo del 30%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Uno dei problemi più grandi riguarda la presenza sempre più importante e pesante delle aziende che si propongono direttamente sul mercato, spesso con promozioni e sconti (discutibili) che fanno concorrenza a noi rivenditori. 4. Gli ordini sono stati superiori al venduto. Sicuramente avremmo dovuto ordinare meno merce. Al momento, nessun brand ci è venuto incontro. 5. Trekking/hiking e scialpinismo. 6. Sì, una tendenza a spendere meno e acquistare in rete, cercando il prezzo più basso. 7. Al momento nessuna. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Al momento il cliente vuole più comfort, esteti-

ca e caratteristiche tecniche, oltre ovviamente a un prezzo competitivo. 11. VOTO 5 12. Speriamo di interrompere il calo delle vendite. 13 A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) TECNICA (=) B. SCARPA (–) C. LA SPORTIVA (=) D. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) E. SCARPA (–) DYNAFIT (–) F. SKI TRAB (=) ELAN (–) DYNAFIT (–) G. MILLET (=) CRAZY (–) DYNAFIT (–) H. ODLO (=) ORTOVOX (=) I. SKI TRAB (=) ATK BINDINGS (=) BRIKO (=) L. PETZL (=) C.A.M.P. (=) 14. Nessuno in particolare

LIVING SPORT - CESENA (FC) MASSIMO GUIDI - TITOLARE 1. In crescita del 6%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. I runner sono calati in modo evidente, mentre i camminatori e i giovani runner sono aumentati. 4. Assolutamente sì, gli ordini sono stati in linea con le nostre esigenze. I brand ci hanno supportato adeguatamente. 5. Trail running. 6. Abbiamo solo notato un importante aumento dei camminatori. 7. Durante l’anno abbiamo organizzato in collaborazione con varie aziende (che ci hanno creduto) degli eventi/test prodotto che, se adeguatamente pubblicizzati, hanno funzionato, se fatti invece senza pubblicità e senza supporto da parte dell’azienda sono stati un bluff. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Principalmente, il cliente cerca qualità e prezzo conveniente. 11. VOTO 8

12. In considerazione dei tempi che corrono, sarebbe un successo la riconferma del 2023. 13 A. Non li trattiamo B. Non li trattiamo C. Non li trattiamo D. HOKA (+) ASICS (+) NEW BALANCE (+) BROOKS (+) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. Non li trattiamo H. ACCAPI (+) DIADORA (+) I. Non li trattiamo L. Non li trattiamo 14. Non avendo inserito in azienda marchi nuovi, non c’è un brand rivelazione. 15. La professionalità e la serietà sono la strada da percorrere per continuare a crescere in questo settore, dove le grandi multinazionali la fanno da padrone e dove internet svaluta ogni valore a discapito del prezzo.

C A L Z AT U R E S C H N E I D E R – M E N D O L A ( T N ) DANIELE SCHNEIDER – TITOLARE 1. In calo del 10%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. La problematica maggiore è derivata dall'aumento generale dei prezzi della merce in una situazione di difficoltà nel potere di acquisto di gran parte della clientela. 4. Penso che, sulla spinta dell'ottima annata 2022, ci sia stato un eccessivo carico del magazzino. La cosa si è ripercossa sugli ordini riferiti alla stagione 2024, con un evidente calo dei volumi di acquisto. Con le aziende abbiamo condiviso come sempre queste difficoltà: come in un matrimonio si è partner sia nel bene che nelle difficoltà. 5. Trekking/hiking, trail running. 6. Si sono confermate trainanti le discipline del trail running e del trekking/hiking. 7. Nessuna in particolare. Puntiamo molto alla qualità del servizio offerto all'interno del punto vendita. 8. Facebook. 9. No. 10. La questione della sostenibilità non è ancora considerata fondamentale nella scelta di un prodotto. Comfort e prezzo rimangono i fattori determinanti. 11. VOTO 8 12. L'aspettativa è di confermare l'andamento

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di questo 2023. Senza ulteriori aumenti di prezzo credo che si potrà continuare a beneficiare di questo trend positivo delle discipline outdoor. 13 A. LA SPORTIVA (=) LOWA (=) ASOLO (=) B. LA SPORTIVA (=) SALOMON (=) LOWA (=) C. Non li trattiamo D. LA SPORTIVA (=) SALOMON (=) HOKA (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. Non li trattiamo H. Non li trattiamo I. MICO (=) DEUTER (=) LHOTSE (=) J. Non li trattiamo 14. Nessuno in particolare 15. Penso che nella passata stagione ci sia stato un considerevole aumento dei prezzi. A volte giustificato, altre volte meno. Molta clientela, pur ricercando prodotti tecnici di buon livello, è stata frenata nell'acquisto, complice anche questa situazione economica globale di incertezza. Credo e spero che con una frenata di questi aumenti, ci sia ancora una grande possibilità di beneficiare di questa onda positiva delle attività outdoor.


I N C H I E S TA E S C L U S I VA

L U F I N O S P O RT - S O N D R I O

L U C K Y S P O RT - B O L O G N A

ANDREA LUFINO - TITOLARE

FILIPPO BOSCHI - TITOLARE

1. In crescita del 15%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Nessuna problematica con l'assortimento dei materiali in negozio. 4. In linea. 5. Trekking/hiking. 6. Sì, la leggerezza dei prodotti e dell'attrezzatura, e il comfort dei capi di abbigliamento. 7. Nessuna iniziativa marketing. 8. Facebook. 9. Sì. 10. Sì. 11. VOTO 8 12. Ci aspettiamo una crescita

per la stagione 2024. 13 A. CRISPI (+) AKU (+) RAB B. Non li trattiamo C. Non li trattiamo D. Non li trattiamo E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. REDELK (+) H. MICO (+) I. FERRINO (+) GIPRON (+) LOWA ALPINE (+) J. Non li trattiamo 14. MICO

1. Stabile. 2. Meno del 10%. 3. Come aspetti positivi, la ripresa delle manifestazioni sportive più importanti. 4. Grazie a un’attenta analisi dei pre-ordini, abbiamo gestito al meglio la situazione, senza generare accumuli di magazzino ed eccessive giacenze. 5. Trekking/hiking, trail running. 6. Nessuna nuova tendenza. 7. Giornate dedicate a test scarpe e abbigliamento, organizzate con alcune aziende con cui lavoriamo. 8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. No, a oggi i consumatori considerano più importanti altre variabili – caratteristiche tecniche, comfort, estetica.

11. VOTO 8 12. Sicuramente auspichiamo un consolidamento delle vendite e un’ulteriore crescita. 13 A. HOKA (=) BROOKS (=) ALTRA (+) B. ALTRA (+) C. Non li trattiamo D. HOKA (+) BROOKS (=) ALTRA (+) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. CRAZY (=) H. UYN (=) I. FERRINO (=) L. FERRINO (=) 14. ALTRA

ERCOLE GIAN PIETRO & C. S.A.S. - DUEVILLE (VI) MARCO GISSI - RESPONSABILE VENDITE 1. In calo dell’8-10%. 2. Meno del 10%. 3. L’aspetto negativo sono i prezzi troppo alti. Le aziende non tutelano i propri clienti e provocano una specie di guerra online. 4. Siamo in linea con le vendite effettive, se la stagione ci aiuta. Alcune aziende ci supportano con il cambio merce. 5. Trekking/hiking, scialpinismo. 6. Poco. 7. Corsi e test prodotto. 8. Instagram, Facebook, TikTok e LinkedIn. 9. Sì. 10. No, al momento la variabile più importante rimane il prezzo. 11. VOTO 6 12. Le aspettative sono per un anno relativamente statico.

13 A. SCARPA (-) B. SCARPA (=) C. SCARPA (=) D. HOKA (=) E. SCARPA (=) F. BLACK CROWS (-) G. PATAGONIA (=) H. ICEBREAKER (+) I. LEKI (-) L. PETZL (=) 14. NNORMAL 15. Il mercato è ora caratterizzato da prezzi troppo elevati, una competizione online continua, poca tutela da parte delle aziende che si immettono con i loro e-commerce, e le date dei saldi troppo anticipate.

V E G H E R S P O RT - P E L L I Z Z A N O ( T N ) STEFANO VEGHER - SOCIO 1. Stabile. 2. Meno del 10%. 3. Gli aspetti negativi principali sono la flessione economica e i minori acquisti che ne conseguono. 4. Gli ordini effettuati sono superiori alle vendite che poi realmente si fanno, e di aiuti dalle aziende non ne arrivano. 5. Trekking/hiking, trail running. 6. No, non direi. 7. Non abbiamo attuato nessuna iniziativa particolare. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Dipende dai settori: al momento le variabili più importanti sono il comfort e le caratteristiche tecniche. Anche il prezzo ovviamente ha la sua importanza.

11. VOTO 7 12. Non abbiamo grandi aspettative, il potere di acquisto delle famiglie italiane è troppo basso. 13 A. SCARPA (–) SALOMON (–) LA SPORTIVA (–) B. SCARPA (–) C. Non li trattiamo D. HOKA (=) LA SPORTIVA (–) SALOMON (–) E. ATOMIC (=) SCARPA (=) DYNAFIT (=) F. ATOMIC (=) BLIZZARD (=) K2 (–) G. CRAZY (–) SALEWA (–) GREAT ESCAPES (–) H. ODLO (=) RISALTI (+) 4F (+) I. LEKI (=) OAKLEY (=) ATOMIC (=) L. Non li trattiamo 14. 4F

S P I R I TO L I B E R O - A LTA M U R A ( B A )

OUTDOOR EXPERIENCE - ROMA

ANTONIO PETRARA - DIPENDENTE

ANTONIO MATRANGA - TITOLARE

1. Stabile. 2. Meno del 10%. 3. L’aspetto negativo è stato l’aumento dei costi. 4. Abbiamo ordinato più del necessario, soprattutto sulle scarpe. Manca il supporto dalle aziende, alcune permettono solo di annullare qualche prodotto nell’ordine programmato. 5. Trekking/hiking. 6. Niente di particolare. 7. Scontistiche ed eventi organizzati. 8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. Non sono davvero disposti a pagare di più per un prodotto più sostenibile, le caratteristiche tecniche e comfort/fit sono ancora quelle più importanti. Inoltre, siamo in un momento di diffusa crisi economica.

11. VOTO 5 12. Ci aspettiamo un aumento delle vendite di almeno il 20%. 13 A. SALEWA (=) AKU (=) LOWA (–) B. SCARPA (–) SALOMON (=) LA SPORTIVA (–) C. Non li trattiamo D. SCARPA (=) SALOMON (–) LA SPORTIVA (–) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. FERRINO (–) SALEWA (=) THE NORTH FACE (=) H. MICO (=) XTECH (–) I. ALPENPLUS (+) FERRINO (=) L. Non li trattiamo 14. DARE 2B

1. In crescita di circa il 20%. 2. Meno del 10%. 3. Il fattore positivo è stato l’incremento del turismo, rispetto gli anni precedenti ci ha agevolato molto, in particolare nella stagione invernale partita in ritardo per le temperature non ottimali. 4. Tutto sommato siamo stati in linea con gli ordini, ma c’è modo di affinare in alcuni settori. 5. Trekking/hiking, trail running, scialpinismo. 6. Abbiamo notato, per quel che ci riguarda, una maggiore richiesta per lo scialpinismo. 7. Collaborazioni con associazioni del settore, che sono la parte più importante per creare una relazione con i clienti e poter proporre una crescita. 8. Instagram. 9. Sì. 10. La sostenibilità dei prodotti spesso incide sulla decisione finale del cliente, che non disdegna comunque un articolo più

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tecnico e/o performante anche a discapito del prezzo. 11. VOTO 8 12. Ci aspettiamo una crescita positiva anche in vista di interessanti novità che andremo a inserire sia in negozio che sul nuovo sito. 13 A. SCARPA (=) LA SPORTIVA (+) AKU (+) B. SCARPA (+) AKU (+) C. SALOMON (+) SCARPA (=) MILLET (–) D. SALOMON (+) SCARPA (=) LA SPORTIVA (=) E. SALOMON (=) F. Non li trattiamo G. SALOMON (+) PATAGONIA (+) THE NORTH FACE (=) H. MICO (+) ODLO (=) ICEBREAKER (=) I. OAKLEY (+) SALOMON (+) C.A.M.P. (=) L. C.A.M.P. (+) PETZL (–) 14. ARC’TERYX


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TOTEM TREKKING STROMBOLI - STROMBOLI (ME)

ARMERIA BENEDETTI SRL - PONTE DI SERRAVALLE (PT)

DOMENICO TAGGIO - TITOLARE

LUCA BENEDETTI - PROPRIETARIO

1. In crescita del 10%. 2. Meno del 10%. 3. Ciò che ha caratterizzato il 2023 è stato soprattutto il meteo. A causa del cambiamento clima­ tico la stagione estiva si è prolun­ gata, il che ha portato a un flusso maggiore di turisti stranieri e non solo. Problematiche particolari no, sempre il difficile approvigionamento delle merci legato a un territorio difficile da raggiungere. Anche alcuni brand, senza informazione preventiva, non hanno consegnato oppure hanno cancellato la merce messa in ordine. 4. Noi facciamo solo ordini primavera/estate, non inverno. Più o meno le vendite sono state in linea con gli ordini. Dai brand non è arrivato nessun supporto particolare, anzi – come detto sopra alcuni hanno cancellato l’ordine senza preavviso. 5. Trekking/hiking, trail running. 6. Al momento no, nessuna nuova tendenza. 7. Sicuramente l’esposizione della merce e la scontistica hanno favorito le vendite. Decisioni prese in autonomia da noi. 8. Instagram. 9. Sì.

10. In genere sì, sono disposti a spendere poco di più per prodotti più sostenibili. 11. VOTO 7 12. Mi auguro di crescere ancora. 13 A. SCARPA (=) SAUCONY (–) B. SCARPA (=) GARMONT (–) BIRKENSTOCK (+) C. Non li trattiamo D. SCARPA (=) GARMONT (–) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. PATAGONIA (+) MONTURA (+) SALEWA (=) H. Non li trattiamo I. JULBO (=) FERRINO (=) L. Non li trattiamo 14. PATAGONIA

1. In calo del 20%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. La principale problematica è stato il clima. 4. Ho sicuramente ordinato troppo. 5. Trekking/hiking e trail running. 6. No. 7. Nessuna. 8. Instagram. 9. Sì. 10. I prodotti con caratteristiche di durata, qualità e sostenibilità sono più apprezzati. 11. VOTO 6 12. Le aspettative sono le migliori, si spera sempre che la stagione sia positiva ma ci sono cose che non possiamo pilotare. Si

cerca di fare il possibile ma purtroppo il meteo non è dalla nostra. 13 A. AKU (=) B. AKU (=) C. Non li trattiamo D. AKU (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. PATAGONIA (–) MCKEE'S (=) HANNAH (-) H. PATAGONIA (=) XTECH (+) I. Non li trattiamo J. Non li trattiamo 14. XTECH

BELLAMIO CALZATURE & SPORT - GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) LUCA BELLAMIO - TITOLARE 1. Stabile. 2. Meno del 10%. 3. La principale problematica è stato il meteo perché la neve è arrivata abbastanza tardi, anche in giusta quantità. 4. Abbiamo ordinato troppo per la richiesta finale. Sono poche le aziende che ti danno la possibilità del cambio merce. 5. Trekking/hiking, scialpinismo. 6. No. 7. Partecipiamo a manifestazioni, fiere e sfilate. 8. Instagram, Facebook e TikTok. 9. No. 10. Il cliente, a oggi, è ancora attento soprattutto al prezzo e alle caratteristiche tecniche.

11. VOTO 6 12. Sarà una stagione difficile. 13 A. CMP (+) B. CMP (=) MIZUNO (=) ADIDAS (–) C. Non li trattiamo D. MIZUNO (–) ADIDAS (–) E. Non li trattiamo F. HEAD (=) G. CMP (+) H. CMP (=) I. ZIENER (+) CAIRN (+) F. Non li trattiamo 14. CAIRN

PA S S S P O RT – S I G N O R E S S A ( T V )

E Z I O S P O RT - C O G N E ( AO )

MARCO PIOVESAN – TITOLARE

ROGER SAVIN - TITOLARE

1. Calo del 10%. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. Sicuramente l’aumento dei prezzi al dettaglio: il consumatore fa fatica ad affrontare questi aumenti, soprattutto sui top brand. Un aspetto positivo, invece, il consolidarsi del prodotto outdoor a livello di utilizzo cittadino. 4. Il sell in è stato calibrato, il magazzino non è in sofferenza. Le aziende però non sono tanto aperte nell’aiutare a smaltire le giacenze. Anzi, iniziano a vendere in modo massivo direttamente al consumatore finale attraverso i canali di proprietà. 5. Trekking/hiking, trail running. 6. Nulla di eclatante. Giusto un’attenzione particolare ai nuovi prodotti di calzature per il trekking. 7. Abbiamo portato avanti qualche iniziativa da soli ma non hanno funzionato tanto. Il cliente acquista quando ha veramente necessità e non compra sulla scia dell’entusiasmo. Anche visti gli aumenti di prezzo sui prodotti. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. No.

11. VOTO 6 12. Consolidamento del fatturato e aumento del margine. 13 A. LA SPORTIVA (+) SCARPA (=) MONTURA (-) B. Non li trattiamo C. Non li trattiamo D. LA SPORTIVA (=) HOKA (+) BROOKS (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. MONTURA (-) CRAZY (=) LA SPORTIVA (-) H. ODLO (=) CRAFT (=) OXYBURN (=) I. LEKI (=) GABEL (=) N&W CURVE (=) J. Non li trattiamo 14. LA SPORTIVA 15. È importante fare sinergia per preservare il mercato.

1. In calo del 15%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Cresce il turismo mordi e fuggi, che porta clienti meno propensi a spendere per i capi tecnici. Resiste una buona base di turisti “storici” che frequentano la nostra località per fare attività outdoor: sono i più propensi a spendere per avere dei capi di qualità. 4. Con gli ordini siamo sempre abbastanza cauti, soprattutto grazie alle ditte che ci supportano sempre più con il servizio di b2b che ci aiuta a riassortire in stagione i capi e i colori che ci servono senza sovraccaricare il magazzino. 5. Trekking/hiking. 6. Molte persone si sono avvicinate al trekking e più in generale alle attività outdoor dopo la pandemia. 7. Non abbiamo promosso iniziative particolari, ma siamo sempre a disposizione per assistere chi frequenta la nostra località: per dare un consiglio tecnico, per aiutare a organizzare attività outdoor o per mettere in contatto i nostri clienti con le figure professionali della montagna (maestri di sci, guide escursionistiche o guide alpine). 8. Non usiamo social media. 9. No. 10. I clienti del mondo outdoor sono sempre più attenti al rapporto qualità/prezzo. Nelle attività che richiedono particolari caratteri-

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stiche tecniche del prodotto, come arrampicata o alpinismo, i clienti sono disposti a spendere di più per avere abbigliamento o accessori di alta qualità e con caratteristiche tecniche specifiche. 11. VOTO 7 12. Nel nostro campo è sempre molto difficile fare previsioni, visto che il turismo dell’outdoor è legato molto anche al meteo. La sensazione è comunque quella che, dopo il boom post Covid, i numeri stiano tornando ad assestarsi, in linea con gli anni prima della pandemia. 13 A. CMP (+) SCARPA (=) SALOMON (–) B. Non li trattiamo C. SCARPA (=) D. SCARPA (+) SALOMON (–) E. Non li trattiamo F. SALOMON (+) FISCHER (=) G. MONTURA (=) CMP (=) SPORTFUL (–) H. MICO (+) MONTURA (=) CMP (–) I. LEKI (=) PETZL (=) ZIENER (–) L. PETZL (+) KONG (=) 14. Ormai da qualche anno collaboriamo sempre con le stesse ditte, con ovvi alti e bassi dovuti all’andamento delle stagioni, quindi non c’è stata una vera rivelazione, ma sostanzialmente delle conferme.


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OUTDOOR S.R.L. - ROMA

SPORTMARKET SRL - CORNUDA (TV)

FABRIZIO FARINA - CEO & FOUNDER

ANDREA GALLINA - TITOLARE

1. In crescita del 4%. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. Abbiamo riscontrato un rallentamento del comparto tende da campeggio nel complesso, e la solita mancanza di neve e freddo per l’abbigliamento. Di positivo, sicuramente crescita del movimento climbing e delle relative vendite. 4. Siamo molto oculati nelle programmazioni, ma sicuramente ci saremmo aspettati qualche vendita in più rispetto a quanto programmato. Non abbiamo avuto particolari accumuli di magazzino. Selezioniamo i partner principali, unicamente brand con cui abbiamo rapporto di stretta collaborazione e conseguente possibilità di aggiustare il tiro di corsa. Ci hanno offerto flessibilità e supporto, quasi tutti. 5. Trekking/hiking, climbing. 6. In merito al nostro mercato, abbiamo notato l’espansione del boulder, del climbing in falesia e dell’alpinismo. Stabile l’hiking, in contrazione il trekking su più giorni. 7. Ottimo successo del boulder contest di cui siamo stati main sponsor e delle gare sponsorizzate nelle palestre di arrampicata di cui siamo partner.

8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. La parte della clientela attenta alla sostenibilità dei prodotti è in crescita, ma i numeri sono ancora bassi. 11. VOTO 7 12. Molto dipende già dal clima di questo inverno, in attesa di neve e temperature consone alla stagione. Altrimenti, si partirà con un handicap. Non credo sarà un anno facile per il commercio, considerando anche la situazione internazionale in cui ci troviamo. 13 A. LA SPORTIVA (+) LOWA (–) SCARPA (=) B. Non li trattiamo C. LA SPORTIVA (+) SCARPA (+) D. LA SPORTIVA (+) SALOMON (+) SCARPA (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. MOUNTAIN EQUIPMENT (=) GREAT ESCAPES (=) KARPOS (–) H. LURBEL (=) I. FERRINO (+) C.A.M.P. (–) JULBO (=) L. C.A.M.P. (=) BEAL (=) EDELRID (+) 14. GREAT ESCAPES e LURBEL

RUNNERS HIGH - BRESSANONE (BZ) CHRISTIAN JOCHER - TITOLARE 1. In calo del 10%. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. L’aspetto negativo maggiore è l’aumento dei prezzi in generale e del costo della vita. 4. Penso che in futuro dovremmo per forza diminuire gli ordini. 5. Trail running. 6. La tendenza generale è che l’acquisto di scarpe da trail running è in aumento. 7. Test prodotto, soprattutto calzature. 8. Facebook e WhatsApp. 9. No. 10. No, le variabili più importanti sono comfort, estetica e prezzo. 11. VOTO 8 12. Speriamo che il mercato si stabilizzi, soprattutto a livello di aumento dei prezzi. 13 A. LA SPORTIVA (=) MEINDL (=) DYNAFIT (=) B. LA SPORTIVA (=) C. Non li trattiamo D. HOKA (=) SAUCONY (+) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. DYNAFIT (+) LA SPORTIVA (+) H. CRAFT (+) ODLO (+) UNDER ARMOUR (=) I. LEKI (+) BLIZ (=) DYNAFIT (+) KAILAS (+) L. Non li trattiamo 14. KAILAS 15. Quest’anno abbiamo perso di meno sulla calzatura (-8%) e di più sull’abbigliamento (-12%). I soldi in giro non sono tanti, e abbiamo notato che se il prezzo è troppo alto, anche la calzatura più tecnica è difficile da vendere, ci vogliono molte spiegazioni e giustificazioni. Soprattutto in Germania, i clienti iniziano a questionare un prezzo troppo elevato anche delle calzature tecniche – c’è molta diffidenza, si teme si tratti di solo marketing.

1. In calo del 30%. 2. Meno del 10%. 3. Le problematiche principali sono state l’assenza di neve e la confusione generale del mercato. 4. Gli ordini non sono stati in linea, avremmo dovuto ordinare di meno. I brand devono fare meno confusione e supportare i negozi per davvero. Non essere i primi concorrenti con azioni dirette su web e shop. 5. Sci alpino/snowboard. 6. Sì, una tendenza al noleggio che uccide l’acquisto del prodotto nuovo. 7. Abbiamo organizzato attività sul campo. 8. Instagram, Facebook e WhatsApp. 9. Sì. 10. Sì, c’è la tendenza spendere un po' di più per un prodotto più sostenibile. 11. VOTO 6 12. Ci aspettiamo un 2024 migliore se i brand

fanno un passo indietro e tornano a fare i distributori senza fare anche i negozianti. 13 A. AKU (=) B. AKU (=) C. LA SPORTIVA (–) D. LA SPORTIVA (=) E. DALBELLO (+) F. BLIZZARD (+) G. MONTURA (+) H. ODLO (=) I. OAKLEY (+) LEKI (=) BOLLÉ (=) L. C.A.M.P. (=) 14. VAN DEER 15. Penso serva più linearità e chiarezza. Una vera condivisione fra brand e negozi. La confusione creata toglie credibilità al prodotto, negozi e brand stessi.

SPORT TIRABOSCHI - ZOGNO (BG) NICOLA TIRABOSCHI - TITOLARE 1. Stabile. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. La problematica principale è stata la presenza delle aziende produttrici sempre più presenti sul mercato online con vendite dirette e negozi diretti. Le tempistiche degli ordini anche sono state decisamente troppo anticipate, e le consegne non ottimali. 4. Gli acquisti sono stati abbastanza in linea con le vendite, ma gli accumuli di magazzino sono inevitabili. I brand hanno fatto poco o niente per aiutare. 5. Trekking/hiking e climbing. 6. Sì, una tendenza al risparmio. 7. Ci siamo concentrati sulle forniture ai gruppi e a eventi sportivi. 8. Instagram, Facebook. 9. No. 10. No, non abbiamo notato questa tendenza.

11. VOTO 7 12. Ci aspettiamo delle piccole contrazioni. 13 A. HOKA (+) LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) B. LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) SKETCHERS (=) C. LA SPORTIVA (+) TENAYA (=) D. HOKA (+) LA SPORTIVA (=) SCARPA (=) E. ATOMIC (–) SCARPA (–) F. ATOMIC (=) SKI TRAB (–) G. MONTURA (=) KARPOS (=) BRUGI (=) H. MONTURA (+) MICO (+) I. LEKI (=) UVEX (=) L. PETZL (=) BLACK DIAMOND (=) C.A.M.P. (=) 14. REDELK 15. Penso che ci siano troppi articoli sul mercato, i prezzi dei brand sono troppo alti e costantemente svenduti grossi gruppi distributivi.

R O S S I S P O RT - C A R O N A ( B G ) SIMONA ROSSI - TITOLARE 1. In calo del 20%. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. Siamo in un piccolo paesino di montagna, sicuramente il meteo nel periodo primaverile e autunnale non è stato dalla nostra parte. Aggiungiamo poi che la nostra stazione sciistica quest’inverno non ha aperto, quindi la clientela invernale si è orientata altrove. 4. Per i motivi citati sopra, gli ordini effettuati non sono stati per niente in linea con le vendite. Purtroppo i brand non sono di aiuto, anzi! Ormai ogni marchio ha il proprio canale di vendita online, cosa che non sarebbe neanche così negativa se i prezzi fossero sempre quelli di listino. Il problema è che, essendo in una località turistica, i saldi li facciamo a fine stagione, non il 6 gennaio. Trovo veramente poco concepibile che i brand propongano sconti e promozioni sui loro siti, decisamente poco corretto nei confronti dei negozianti. 5. Trekking/hiking. 6. Abbiamo notato un forte calo dello scialpinismo. 7. Facciamo principalmente promozione per il nostro shop online, ma autonomamente.

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8. Instagram, Facebook. 9. No. 10. Anche se sembra essere un tema di grande attualità, al momento dell’acquisto la stragrande maggioranza dei consumatori non lo tiene in considerazione. 11. VOTO 7 12. Visto il trend in calo, mi auguro per lo meno di replicare il 2023. 13 A. SCARPA (–) CRISPI (=) B. SCARPA (=) MONTURA (–) SALOMON (–) C. Non li trattiamo D. SCARPA (=) SALOMON (–) MONTURA (–) E. SCARPA (–) ATOMIC (–) FISCHER (–) F. ROSSIGNOL (–) SALOMON (–) FISCHER (–) G. CMP (–) MONTURA (=) H. MICO (–) CMP (=) MONTURA (=) I. CMP (–) FIZAN (–) SALOMON (–) L. Non li trattiamo 14. Nessuno in particolare 15. Occorre assolutamente che le aziende rivedano le tempistiche e modalità dei preordini stagionali.


D O LO M I TE. I T

FRESH. AIR.FUN. BORN OUT OF THE DOLOMITES CRAFTED BY PIONEERS AND WORN BY A DV E N T U R E R S S I N C E 1 8 9 7.

N IB ELIA

WA R M


I N C H I E S TA E S C L U S I VA

330 RUNNING STORE – FORMIGINE (MO)

BORMIO RENTAL - BORMIO (SO)

CLAUDIO GRAZIOLI - STORE MANAGER

ANDREA GALLI - TITOLARE 1. In crescita del 10%. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. Un aspetto positivo sicuramente il ritorno dei clienti stranieri. Un problema sono stati invece i costi e il caro bollette, fin troppo alti. 4. Abbiamo ordinato il giusto, con ovvie rimanenze che un po’ incidono sui ricavi. 5. Sci alpino e snowboard. 6. No. 7. Niente di particolare. 8. Instagram. 9. Sì. 10. Dipende dalla sensibilità del cliente sulla questione.

11. VOTO 7 12. Un incremento del 6-8%. 13 A. Non li trattiamo B. Non li trattiamo C. Non li trattiamo D. Non li trattiamo E. LANGE (+) ROSSIGNOL (+) F. DYNASTAR (+) ROSSIGNOL (+) G. HYRA (+) ROSSIGNOL (+) H. HYRA (+) I. ROSSIGNOL (+) HEAD (+) STARK (+) L. Non li trattiamo 14. VIRTOUS

1. In crescita del 10%. 2. Meno del 10%. 3. Nel 2023 la principale problematica è stata la concorrenza delle vendite online, a prezzi spesso troppo bassi. Positivo, invece, l’apprezzamento del servizio attento del negozio. 4. Gli ordini sono stati in linea con le vendite realizzate, nessun accumulo di magazzino. 5. Trail running. 6. La tendenza generale è preferire un prodotto più tecnico e specifico per l’attività svolta. 7. Abbiamo organizzato allenamenti mirati. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. Al momento non c’è interesse nella sostenibilità, si predilige il comfort.

11. VOTO 8 12. Pensiamo di mantenere i risultati acquisiti. 13 A. AKU (=) B. LA SPORTIVA (+) C. Non li trattiamo D. LA SPORTIVA (+) ASICS (=) BROOKS (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. KARPOS (+) LA SPORTIVA (=) NEW BALANCE (=) H. CRAFT (+) LA SPORTIVA (+) I. GABEL (+) SCOTT (+) LEKI (=) L. Non li trattiamo 14. KAILAS

ALPEN SPORT - REGGIO EMILIA

STILE ALPINO - MORBEGNO (SO)

STEFANO CANUTI - TITOLARE

LUCA GALBIATI - TITOLARE

1. Stabile. 2. Non abbiamo un e-commerce. 3. Una problematica è stata la crescente diffidenza da parte dei clienti. Penso sia colpa della poca professionalità che regna nel mondo del web. 4. Con una buona attenzione in fase di ordini, grandi problemi non ci sono. 5. Trekking/hiking, trail running e scialpinismo. 6. Abbiano notato una diminuzione dello scialpinismo ma un aumento del trekking invernale. 7. Ci siamo dedicati a campagne sui social media. 8. Instagram, Facebook, TikTok e LinkedIn. 9. No.

10. Non ancora. 11. VOTO 7 12. Ci aspettiamo un 10-20% in più rispetto al 2023. 13 A. MONTURA (+) B. Non li trattiamo C. Non li trattiamo D. SCOTT (+) E. TECNICA (=) F. SCOTT (+) G. MONTURA (=) H. ODLO (+) I. LEKI (=) L. Non li trattiamo 14. TECNICA

12. Leggero aumento. 13 A. LA SPORTIVA (+) THE NORTH FACE (=) B. Non li trattiamo C. LA SPORTIVA (=) D. LA SPORTIVA (+) THE NORTH FACE (=) E. SCARPA (=) ATOMIC (=) F. ATOMIC (=) BLACK CROWS (+) G. KARPOS (=) THE NORTH FACE (=) H. ORTOVOX (+) I. JULBO (+) FERRINO (=) F. PETZL (+) EDELRID (+) BLACK DIAMOND (–) 14. EDELRID

DE.ZAN CALZATURE - RANCIO VALCUVIA (VA) MASSIMILIANO DELLA BELLA - PROPRIETARIO

CARAVELLA SCOUT - BARI (BA) VITO MORGESE - STORE MANAGER 1. In crescita del 10% circa. 2. Tra il 10% e il 30%. 3. Le problematiche principali sono state l’aumento dei prezzi dei listini in maniera sproporzionata rispetto all’inflazione. Tra gli aspetti positivi, la buona disponibilità dei clienti all’acquisto dato l’aumento degli appassionati di escursionismo. 4. Non abbiamo ricevuto nessun supporto da parte dei fornitori che, anzi, chiedono sempre di più. In magazzino abbiamo un accumulo superiore alle necessità, in particolar modo per le calzature. 5. Trekking/hiking. 6. Al momento no, nessuna nuova tendenza. 7. Una buona disponibilità di Ferrino come contributo marketing, con cartelloni 6x3 metri nei pressi dei centri commerciali. 8. Facebook. 9. No.

1. Stabile. 2. Meno del 10%. 3. Una delle principali problematiche è stata la poca neve a inizio e fine anno. 4. Avrei dovuto ordinare meno, anche perché c’era poco o niente con possibilità di reso. 5. Trekking/hiking e scialpinismo. 6. Lo skialp è meno votato al fast&light e più al tour. 7. Nessuna. 8. Instagram e Facebook. 9. Sì. 10. Il cliente ritiene ancora il prezzo e le caratteristiche tecniche più importanti. 11. VOTO 7

10. I clienti sono disposti a pagare di più solo se il prodotto è di qualità. 11. VOTO 8 12. Ci aspettiamo un’ulteriore crescita, forse più ridotta, ma anche una maggiore collaborazione dei fornitori sotto l’aspetto promozionale e di marketing. 13 A. LA SPORTIVA (+) AKU (+) DOLOMITE (–) B. CMP (+) C. Non li trattiamo D. LA SPORTIVA (+) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. CMP (+) MICO (+) COLUMBIA (=) H. MICO (+) I. MASTERS (+) FERRINO (=) L. Non li trattiamo 14. LA SPORTIVA per le calzature; BUFF per gli accessori

1. In calo del 12%. 2. I clienti sono sempre più cauti e spendono solo al bisogno. 3. Avremmo dovuto ordinare un po' meno. Bisognerebbe tornare a ordinare al bisogno! 4. Abbiamo acquistato il giusto ma nessun marchio ha registrato un sell-out soddisfacente. 5. Trekking/hiking, trail running. 6. No. 7. Scontare i prodotti che vanno meno senza aspettare i saldi che, nei periodi in cui sono proposti, sono un danno e non un aiuto. 8. Instagram e Facebook. 9. No. 10. La maggioranza dei clienti è ancora poco sensibile al tema della sostenibilità.

11. VOTO 5 12. Le instabilità dei territori, le guerre, i continui rincari dei prodotti e gli stipendi fermi non aiuteranno il miglioramento della situazione. 13 A. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) MEINDL (–) B. SCARPA (–) DOLOMITE (+) AKU (–) C. Non li trattiamo D. LA SPORTIVA (=) SCARPA (–) CMP (=) E. Non li trattiamo F. Non li trattiamo G. CMP (=) MCKINLEY (–) REDELK (–) H. CMP (=) X-BIONIC (–) I. C.A.M.P. (=) F. Non li trattiamo 14. DOLOMITE

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INTERVISTE

ADAM THE CLIMBER Questo è il titolo della biografia di Ondra scritta dall’amico Pietro Dal Prà. Una storia di pareti, amicizia e sogni. Li abbiamo intervistati durante il sales meeting La Sportiva _ di Benedetto Sironi

VA L O R I C O N D I V I S I

"A

dam the Climber”: questo il titolo della biografia di Adam Ondra, la prima e l’unica, edita da Versante Sud. Il libro è stato presentato durante il sales meeting internazionale di La Sportiva, tenutosi il 7 novembre all’Heliks Kletterzentrum, la palestra di arrampicata di 2.500 metri quadrati di Brunico.

Pietro, quando hai conosciuto Adam?

All’interno di La Sportiva. C’era una regola che avevo posto io in azienda. Allora curavo il gruppo degli atleti e avevo detto a Lorenzo Delladio di non prendere più scalatori sotto i 16 anni perché spesso sono il risultato della frustrazione dei genitori, non sono ancora cresciuti fisicamente quindi magari a 14 anni vanno fortissimi e poi mollano. Nel caso di Ondra, come in pocchissimi altri, avevo detto che ci sarebbe toccato fare un’eccezione ed è iniziata la nostra collaborazione. Poi ci siamo incontrati fuori dall’azienda e dall’ambito lavorativo in una falesia in Svizzera. Lui era già lo scalatore che è, uno dei più forti e bravi, e abbiamo pensato di andare a fare una via insieme, poi un’altra e un’altra ancora.

PAROLA AI PROTAGONISTI La redazione di Outdoor Magazine era presente: abbiamo colto l’occasione per scambiare due parole con gli autori del libro, il duo Adam

Ondra e Pietro Dal Prà rispetto al libro, al loro rapporto e alla nuova scarpetta La Sportiva, la Ondra Comp.

Quali sono i valori che condividete sull’arrampicata?

Siamo entrambi nati dalla roccia e in comune abbiamo l’amore per questo tipo di arrampicata, l’amore dei luoghi in cui arrampichi. Siamo molto precisi e ingegneri nella preparazione di un sogno e di un progetto, ma siamo anche molto sognatori. Quando mi allenavo ero davvero focalizzato ma lo facevo per riuscire a fare qualcosa che sognavo, la caratteristica di chi viene da una cultura alpinistica. I suoi erano alpinisti, ha vissuto quell’ambiente quando ha iniziato ad arrampicare. C’era il valore dell’arrivare in cima, del rischio, della paura e non dei tempi.

IL LIBRO La biografia di Ondra è un’opera a quattro

mani. Pietro Dal Prà lo ha infatti accompagnato in quest’avventura su carta, scrivendo con lui in perfetta sintonia. Cresciuti insieme come atleti e condividendo molte vie in parete, nessuno al di fuori di Del Prà poteva partecipare a questo progetto di scrittura. Attraverso salite memorabili e tappe fondamentali della carriera sportiva di Ondra, il libro svela la cultura, le inclinazioni, i gusti e il modo di vivere l’arrampicata di questo incredibile climber. Il testo nasce dalla profonda amicizia che lega i due autori. Questa non si è persa nel tempo e il valore di quest’opera risiede proprio in questo. Pietro Dal Prà ci ha raccontato com’è nata l’idea di questo libro.

A P R O P O S I T O D I A DA M La prima persona nella storia a scalare un 9c: Silence, chiuso nella falesia di Flatanger, in Norvegia. Un climber che eccelle su tutti i monotiri più duri della terra, sulle vie più lunghe e impegnative, nel boulder e nella scalata indoor. Il primo a vincere il Campionato del mondo e la Coppa del mondo sia Lead che Boulder. L’unico a ricevere l'“Oscar dell’arrampicata”, il Salewa Rock Award, per ben cinque volte. Nel 2011 la premiazione è stata accompagnata dalla motivazione: “Per la capacità di alzare continuamente il livello dell’arrampicata superando se stesso e facendo sognare tutti i climber”. Questo e molto di più è Adam Ondra.

"L’idea è nata da Roberto Capucciati, di Versante Sud, che mi ha telefonato proponendomi di scrivere una biografia di Ondra. Subito ho detto, ma neanche per idea! A me piace arrampicare, non ce la faccio. Però dopo qualche giorno ho cambiato idea. Non potevo perdere un’occasione così. Mi piace ingaggiarmi in cose diverse, in ambiti diversi. Non essendo uno scrittore, sapevo che sarebbe stata un po’ una prova ed ero anche consapevole che ci avrei dovuto dedicare almeno un anno di vita. Il lato della scrittura dopotutto è stato facile – ma scrivere di un altro è molto difficile. Non è un’intervista, nella quale registri, sbobini e scrivi sugli appunti. Devi mangiare tutto quello che racconta, digerirlo e farlo tuo. Capire e vivere quello che l’altra persona vuole mettere in risalto. Si tratta di una parte della vita di qualcun altro che deve diventare tua. Poi Adam e io condividiamo molte cose: lui non ha vissuto un’infanzia molto diversa dalla mia anche se sono nato vent’anni prima di lui in Italia e lui in Repubblica Ceca nel 1993, alla fine l’est europa era un po' in ritardo rispetto alla cultura occidentale. La cultura è la stessa: l’impegno, la famiglia, l’essere determinati e mettere il focus su un progetto, su un sogno. Penso ci leghi soprattutto il fatto che Adam sia diventato quello che è diventato perché arriva da un’arrampicata che non era sportiva, ma ancora libera: il free climbing”.

Hai dei modelli a cui ti sei ispirato?

La nuova generazione ottiene informazioni sull’arrampicata dai social in modo superficiale e semplificato, io sono stato influenzato dai libri. Per questo sono molto contento del libro che spero ispirerà e conserverà l’arrampicata dalla nostra prospettiva. Tra 20 anni cambierà tutto ma ci sarà sempre questo testimone, la volontà è quella di non perdere un vissuto importante e anche una cultura che sta per essere persa. La società è molto più focus sulla performance e lo sono anch’io ora, ma quello che manca è la profondità. Al momento ti vedi su vie più lunghe?

Sì, ma adesso non è possibile perché non si può combinare con la preparazione delle gare. Ma appena mi sarà possibile mi dedicherò a esperienze più alpine. Quella è la mia natura. L’importante per me è toccare la roccia a mani nude, meno interessante per me ghiaccio e neve.

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© konistudios

INTERVISTE

L A N U O VA O N D R A C O M P.

C Pietro Dal Prà e Adam Ondra in Madagascar nel 2010

omp. sta per “competition” mentre Ondra è il nome della scarpetta, sì, ma soprattutto di uno dei più forti climber al mondo. Ed è proprio con lui che La Sportiva ha sviluppato una calzatura dedicata al mondo dell’arrampicata indoor, in particolare alla disciplina del boulder. Ogni dettaglio è stato meticolosamente testato e affinato dallo scalatore per risultare estremamente performante nelle tre situazioni più comuni del bouldering moderno: lo spalmo in aderenza, gli agganci di punta e i tallonaggi più delicati.

climber “vecchio stile” che predilige arrampicare su roccia, ma sicuramente questo modello funge da transfer perfetto per passare dall’outdoor all’indoor.

Quanto ci avete messo per dare vita alla novità di prodotto? E com’è stata per te questa esperienza di sviluppo?

Quali sono gli aspetti su cui hai insi-

Ci abbiamo messo circa un anno per sviluppare questa scarpetta, attraverso una serie di 25 diversi prototipi.

Hai dichiarato in un video che “Le

stito di più venissero integrati?

L’avete definita una scarpetta per

scarpe che indossi dicono che clim-

La sua capacità di sorreggere il piede in situazioni di spalmo e su appoggi piccoli e svasi. Questa era la priorità e trovare l’equilibrio è stato difficile. Avere un tallone buono e agganci di punta.

tutti. È davvero così?

ber sei”, la Ondra Comp. che tipo di climber identifica?

Principalmente a un arrampicatore moderno che scala in sala boulder moderna. Io mi considero ancora un

Quasi per tutti coloro che scalano in boulder. Diciamo per tutti i climber di livello medio a salire, non per i principianti assoluti come tutte le calzature da performance.

QUESTIONE DI EQUILIBRIO

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ANDE.IT


INTERVISTE

Monogramma

Typogramme

Monogramma Trilogy

RETOUR À CHAMONIX Una rinnovata identità, la riconquista di un luogo storico: questo il processo per il rebranding di Millet che partirà a febbraio. Il marchio francese vuole reclamarsi a fianco di un alpinismo moderno e di alto livello _ di Francesca Cassi

I

l Trilogy Alpine Kit è l’espressione della nuova identità che Millet vuole comunicare, parte integrante del rebranding del marchio francese. Due i caposaldi di questo processo: dei capi per alpinisti di alto livello e la riconquista di Chamonix. Ne abbiamo parlato in occasione di ISPO Monaco con Pierre Desmottes, communication manager; Frédéric Fages, global Millet brand manager; e Thibaut Cornet, head of sales.

ting siamo arrivati al concetto di Trilogy. Per noi, Trilogy è la quintessenza dell’alpinismo. L’idea di “kit” è perché diamo qualcosa di pronto e completo agli alpinisti che lo cercano. Trilogy rappresenta parte del rebranding a cui Millet andrà incontro nel 2024. Quali sono gli altri passaggi? Cosa succederà all’identità del marchio?

PD - Intanto, Trilogy si presenta già con il nuovo logo – ovvero, con due loghi: quello specifico di Trilogy, e quello nuovo che andrà a sostituire, a partire dalle collezioni SS 24, il nostro storico. FF - In passato, Millet utilizzava due loghi. Abbiamo pensato che fosse giunto il momento di trovarne uno unico in grado di comunicare subito e in modo molto diretto l’identità del brand. L’abbiamo chiamato “typogramme”. Tutti i nostri prodotti futuri, a partire dal 2024, presenteranno solo il typogramme. A parte Trilogy, ovviamente, che come ha anticipato Pierre presenta anche il suo simbolo specifico.

Cos’è per Millet il Trilogy Alpine Kit? Potete darci qualche dettaglio in più?

PD - Si tratta di un vero e proprio kit completo a disposizione dell’alpinista. L’idea era di lanciare un outfit che permettesse di affrontare ogni tipo di condizione durante le ascensioni invernali. È pensato per l’alpinista “impegnato”, che affronta le condizioni più challenging in inverno. Proprio per questo abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri atleti, pensando per loro questo kit da mettere nello zaino del quale utilizzi il pezzo più efficace a seconda di quello che stai facendo e di come ti stai muovendo. FF - Il principio alla base è che sia proprio l’alpinista a scegliere come usare i vari capi. I layers sono intercambiabili tra di loro – puoi usarli quasi tutti come top layer o base layer a seconda di quello che preferisci. Il nuovo alpinismo è sempre più fast & light, ed era proprio questo che volevamo dare all’alpinista moderno. Il processo di ricerca è durato due anni. La feature di cui andiamo più fieri è la combinazione di tessuti: il Gore-Tex Pro, il più leggero e confortevole della gamma; e l’Action Shield, un tessuto molto elastico con inserti in Dyneema, che abbiamo cambiato perché inizialmente era tutto in Dyneema ma dopo i primi test in Pakistan è risultato troppo pesante.

Come avete intenzione di comunicare questo cambiamento?

PD - Sicuramente con un nuovo tono di voce: vogliamo essere più diretti, onesti, umili. Comunicheremo con frasi corte e chiare, dirette al punto, come potrebbe parlare una guida alpina. Nel modo più autentico possible, insomma. Anche questa strategia prenderà il via a febbraio. FF - Il nuovo logo apparirà appunto a febbraio, durante la presentazione delle collezioni della SS 24. Oltre a questo, succederanno un sacco di cose nell’universo del brand. Intanto, condivideremo il nuovo manifesto: “For the unknown”. Il claim ci sembra perfetto per comunicare che la montagna sta cambiando – meteo imprevedibile, cambiamento climatico, scioglimento dei ghiacciai – e che anche l’alpinista sta cambiando. Ovvero, il modo in cui interagisce con la montagna e con l’ambiente sta per forza evolvendo. Esprime anche l’atteggiamento con il quale amiamo approcciarci all’alpinismo – un andare verso l’ignoto, lasciarsi sorprendere da quello che succede. E fin dalla sua fondazione, Millet vuole fornire l’attrezzatura migliore per farlo.

Come si rapporta questo nuovo concept alle vostre collezioni classiche?

FF - Essendo un kit utilizzabile per tutto, la nostra idea è di continuare ad aumentare la sua modularità, senza sviluppare delle grandi collezioni vere e proprie. Passo dopo passo, vi aggiungeremo tutti i capi di cui si sente la necessità. Pensiamo anche che sia una buona risposta a livello di responsabilità ambientale, perché si tratta di fornire dei capi migliori caratterizzati da una durabilità estrema.

Quali saranno le vostre strategie?

PD -A febbraio affitteremo per due settimane uno chalet a Chamonix, dove inviteremo i nostri clienti a vivere questa nuova esperienza del brand. Vogliamo così rivendicare Chamonix – poiché siamo parte di questo luogo da sempre, anche se ormai molti marchi stanno cercando di reclamarlo. Ma Millet è lì da sempre – dal 2010 continuiamo la nostra partnership con la Compagnia delle Guide di Chamonix, e siamo lì anche dagli albori dell’alpinismo moderno quando sostenevano Bonatti, Desmaison, Escoiffier. Vogliamo comunicare che Chamonix è Millet e Millet è Chamonix. Lì testiamo, creiamo e ideiamo i nostri prodotti. È il nostro campo base. FF - Avvieremo anche la nuova campagna “Conquer the outdoor”, per un altro tipo di consumer – chi si approccia alla montagna per la prima volta e vuole vivere esperienze uniche come la prima notte in bivacco, la prima scialpinistica e molto altro.

Quando dite “Trilogy”, a che tipo di consumer pensate?

FF - Per me si tratta dei nostri atleti, o di quelli che io chiamo “partecipanti attivi”. Sono tutte le persone dedite alla montagna, magari non atleti veri e propri ma la cui passione più grande è l’alpinismo. Persone che si lanciano in attività estreme. TC Sì, esattamente, i nostri atleti ma anche i partecipanti attivi che si dedicano alla montagna. Il kit è unisex, le taglie arrivano fino alla XS. Qual è stata la genesi dell’idea?

I due capi della Trilogy capsule collection vincitori di un ISPO Award

FF - L’ho proposto io al mio team. Ci siamo ispirati a quel sistema che nell’esercito si chiama “7 layers system” ma con l’idea di creare il perfetto insieme di capi per gli atleti élite. Ad alcuni membri del team non piaceva l’idea di strato o di sistema, quindi in collaborazione con reparto marke-

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Pierre Desmottes, communication manager

Frédéric Fages, global Millet brand manager

Thibaut Cornet, head of sales



INTERVISTE

SARTA CHIARA, CUCI PER NOI Blasfemia? No, semplicemente il motto di Rupe Clothing, azienda che produce vestiti per l’arrampicata e per il tempo libero in modo sartoriale e sostenibile. Ce ne ha parlato Mattia Calise, co-fondatore del marchio _ di Pietro Assereto

D

opo anni di esperienza tra cartamodelli, tessuti e fili, Chiara, grande amante della natura e della vita all’aria aperta, ha deciso di fondare, insieme a Mattia e Silvia, Rupe Clothing. Il fil rouge di tutti i loro prodotti – che spaziano dall’arrampicata allo yoga – è che sono realizzati a mano. Chiara è riuscita, tramite la sua passione, a convertire tanti infedeli alle sue creazioni, alla sua qualità e alla lotta contro il fast fashion. Ora, infatti, come dicono loro, Sarta Chiara ha tante sarte discepole dalla sua parte. Insieme realizzano capi nati per resistere, sia in montagna che in città, 100% made in Italy e, soprattutto, a mano. Abbiamo approfondito la storia del marchio con Mattia Calise, co-founder.

con la nostra supervisione in un laboratorio vicino a Saronno, poi vengono cuciti in capi finiti che proponiamo al pubblico. Quando eravamo una realtà più piccola, cuciva tutto Chiara; ora stiamo iniziando ad appoggiarci ad altri laboratori, tutti in Italia e che lavorano in modo sartoriale. A cosa vi ispirate per realizzare i vostri prodotti?

Di solito ci ispiriamo alla vita all’aria aperta, a uno stile pratico e dinamico. I tagli di colore sono quello che ci contraddistingue, soprattutto per le felpe, che è il nostro capo iconico. Qualcuno ci vede anche le forme delle palestre di arrampicata, che spesso sono “oblique e taglienti”. Come colori siamo sempre orientati di più verso quelli della natura, anche se abbiamo alcuni modelli stile '80s e '90s con colori fluo. Per quanto riguarda i leggings e i top abbiamo due stili forti quello che si ispira alla montagna con il nostro completo con i profili delle montagne/isoipse e la parte più yoga sviluppata con l’aiuto e la collaborazione di Opaca lab. Abbiamo tante idee da sviluppare e non vediamo l’ora di farle scoprire a tutti.

Com'è nata l’idea e il progetto?

Rupe Clothing è nato dall’incontro tra Chiara, Silvia e me, in Valle Orco nel 2022. L’idea si è poi strutturata in base alle nostre competenze: io venivo da un passato di marketing e Quali sono le sfide più grandi dell’entrare in un settore così comunicazione sportiva, loro dal mondo sartoriale. A tutti e competitivo come quello tessile? tre piaceva il mondo outdoor e, più precisamente, quello del Quando abbiamo iniziato eravamo determinati nel portarlo climbing e abbiamo quindi deciso di unire le nostre competenze e creare qualcosa di diverso. Rupe Clothing è un brand avanti: un hobby ma con un’idea di business. Io banalmente Mattia Calise molto artigianale e sartoriale: selezioniamo in maniera molto ho lasciato il lavoro che avevo prima per dedicarmi al 100% su accurata i tessuti da utilizzare, che naturalmente paghiamo un po’ di più. questo progetto, idem le altre ragazze, e abbiamo investito tutti i risparmi Il tutto viene poi realizzato al 100% nel nostro paese. Il nome deriva proprio che avevamo in quanto non abbiamo finanziatori. Sicuramente non è stato semplice: è un business molto complicato, soprattutto producendo al dal termine "rupe” (roccia erta e scoscesa, per lo più elevata e di notevoli 100% in Italia. Stiamo provando a “giocare con i grandi” senza avere la loro proporzioni, ndr). Chi siete nel team? potenza economica, la loro rete di distribuzione e il loro appeal. Una sfida Fino a poco fa eravamo noi tre, ora siamo in sette. Io mi occupo del marè vendere in negozio: siamo alla ricerca di realtà che vogliano ospitare un keting e della comunicazione, anche digitale, e del lancio dei prodotti. piccolo brand artigianale. Una grande sfida per noi è trovare dei laboratori di confezione sartoriale in grado di soddisfare i nostri standard di qualità Chiara è la nostra sarta principale, da qui il motto “Sarta Chiara, cuci per e, visto che siamo all’inizio, le nostre quantità che non sono competitive noi”; oltre a cucire è la stilista. Prima di fondare Rupe lavorava come artigiana e creava felpe e capi di abbigliamento per una cerchia ristretta di rispetto a quelle di altri brand. Per questo abbiamo avuto diverse difficoltà, persone. Fino a pochi mesi fa cuciva tutto da sola mentre ora può contare che non ci hanno fermato ma spinto a fare meglio. Siete partner di qualche evento? sull’aiuto di Lilly una sarta dall’esperienza decennale e Roberta, modellista che si occupa della progettazione tecnica di ogni capo. Silvia, invece, Il nostro rapporto con gli eventi è molto importante ma lo è stato ancora di più all’inizio. Ci piace molto partecipare a festival e manifestaziosi occupa di scovare e testare i migliori tessuti. Tutte insieme sono il nostro ni: abbiamo iniziato a farci conoscere così, vendiamo bene e facciamo team di produzione. Erica è a capo del customer service, si occupa quindi di ordini e spedizioni e mi dà una mano con l’e-commerce. Infine, vi è crescere la nostra community. Ci siamo appoggiati molto al Valle Orco Dario che si occupa di contabilità. Climbing Festival, siamo amici degli organizzatori e da quest’anno siamo Come avviene il processo di realizzazione di un prodotto? diventati sponsor ufficiale, così come il Melloblocco. Lato palestre, siamo Parte sempre da un’idea, da un’ispiraziomolto legati a Stone Age a Uboldo (VA) perché ci hanno sempre ospitato ne. Si disegna la collezione e contempoessendo di zona e con loro c’è una bella collaborazione in atto. Non siaraneamente Chiara e Silvia si occupano mo ancora in grado di sponsorizzare le grandi palestre di Milano. Collaborate con altre aziende? di ricercare i tessuti.Spesso, per questo Abbiamo realizzato una linea di cappellini con Brazz, azienda marchigiapassaggio, andiamo a fiere del settore na, e tendenzialmente siamo sempre aperti a collaborazioni e sinergie. come Milano Unica, oppure ciclicamente ricerchiamo sul territorio o attraverso Riceviamo tanti complimenti e richieste, anche da brand importanti. Abbiamo invece rifiutato delle proposte da altre aziende che ci chiedevano la nostra rete di contatti nuovi fornitori di progettare noi per loro dei prodotti. (anche all’estero) che abbiano prodotti Che piani avete per il futuro? di qualità, la caratteristica a cui cerchiamo di dare maggiore attenzione. RealizQuest’anno vogliamo sicuramente aggiornare tutti i prodotti e ampliare ziamo capi campione, che testiamo e le nostre collezioni magari con qualcosa di più tecnico. Inoltre, ci siamo valutiamo. Dopo essere stati approvati posti come obbiettivo quello di entrare in un po’ di negozi che ci stimano dai nostri brand ambassador (per la loro e che condividono lo spirito del progetto. Lato community, ci piacerebbe molto iniziare a organizzare dei nostri eventi e workshop: arrampicapraticità) avviamo la produzione. Una ta, yoga, acroyoga. volta acquisiti i tessuti, vengono tagliati

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About: MagNet Srl SB è il gruppo editoriale che, dal 2004 a oggi, si è imposto come leader nell’editoria trade sportiva in Italia, allargando negli anni la sua attività anche verso il mondo fashion, il pubblico finale, gli eventi B2B e B2C, oltre che nel settori della consulenza, talent acquisition, data & research. Già Società Benefit dal 2020 e parte del Global Compact delle Nazioni Unite dal 2021, MagNet nel 2022 ha ottenuto la certificazione B Corp.

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FOCUS COLLEZIONI

PIÙ TRASPIRABILITÀ, PROTEZIONE E NATURA The North Face presenta la nuova collezione SS 24 con tre capi di punta e feature d’eccezione. Ecco la Protection from the elements

P

er una primavera di esplorazione, The North Face presenta la nuova collezione Protection from the elements. Si tratta di una serie di capi pensati dal brand americano per coniugare perfettamente leggerezza, traspirabilità e protezione da pioggia, vento e neve. Tra i prodotti di punta la linea propone tre diversi modelli. Due in Futurelight, la Summit Series Papsura Futurelight Jacket e Frontier Futurelight Jacket, e il terzo modello in Gore-Tex, la giacca Jazzi.

F U T U R E L I G H T è la migliore tecnologia di The North Face in termini di traspirabilità e impermeabilità. Sfruttando una struttura in fibra poliuretanica ottenuta tramite nanofilatura, il brand ha creato una tra le membrane traspiranti più leggere e comode mai realizzate. Futurelight consente il passaggio dell’aria senza compromettere in alcun modo l’impermeabilità, favorendo al tempo stesso la termoregolazione anche in condizioni meteo variabili. Lo sviluppo di questa tecnologia nasce con un obiettivo: la creazione di una soluzione sostenibile e performante. The North Face utilizza tessuti riciclati, spalmature idrorepellenti non in PFC e una minore quantità di collante nel processo di laminazione. Inoltre, le partnership di produzione del brand sono sottoposte a scrupolosi controlli per garantire che le loro pratiche di sostenibilità soddisfino o addirittura superino gli standard di The North Face.

PAPSURA Il modello Summit Series Papsura Futurelight

è il guscio tecnico più leggero di sempre realizzato in Futurelight Ultralight. Questa tecnologia ultra traspirante è ottimale per offrire maggiore protezione dal bagnato senza sacrificare il comfort. Vincitrice dell’ISPO Award, la giacca Summit Series Papsura Futurelight è pensata per attività ad alta intensità in grado di coniugare il massimo del comfort e della protezione da condizioni meteo avverse in un guscio impermeabile incredibilmente compatto e ripiegabile.

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FRONTIER Altra protagonista della collezione Protection

è la giacca Frontier Futurelight Jcket: perfetta nelle condizioni più umide. Realizzata con materiali riciclati e con la tecnologia all’avanguardia Futurelight, impermeabile e traspirante, garantisce protezione ottimale dagli acquazzoni primaverili.

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JAZZI Sempre in un’ottica di massima protezione,

The North Face propone inoltre il modello in Gore-Tex Jazzi, perfetto per escursioni in ogni contesto e in qualunque condizione, anche le più estreme, per una protezione ottimale e duratura da pioggia e vento.

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INFO: The North Face - 0423.683100 - thenorthface.com

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NUOVE APERTURE

La vetrina e lo staff del nuovo punto vendita di Sondrio

SPORT HUB ARRIVA A NOVE L’ultimo punto vendita, inaugurato a novembre, è quello di Sondrio. Michele Frigerio ci racconta la filosofia della catena, le previsioni a medio e lungo termine. E “spoilera” una prossima apertura _ di Tatiana Bertera

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che l’insegna Sport Hub concretamente propone. Questa è la no’insegna Sport Hub, catena di punti vendita di proprietà di 7to7 nata nel 2015 come progetto imprenditoriale di Michele stra sfida e il nostro impegno quotidiano. Frigerio, è giunta con quello di Sondrio al suo nono punto venE con quali criteri scegliete quali discipline trattare? dita. Lecco, Bergamo, Almenno San Salvatore (BG), Chiavenna (SO), Noi offriamo esperienze, marchi, prodotti per tutte le stagioni, le Mori, Borgo Val Sugana e Pinzolo (TN), Verona e, per concludere l’ulticlassi di attività che da sempre proponiamo sono; abbigliamento, missimo negozio, inaugurato l’11 novembre 2023 nell’area commerciale calzatura, accessori, elettronica e per il mondo outdoor nello specifico il trekking, la scalata, lo sci, lo sci alpinismo, il trail running e di Castione Andevenno (SO). 1.500 metri quadrati tutti su un unico piano che hanno come focus le discipline dello sci e dello scialpinismo, l’alpinismo. In alcuni punti vendita abbiamo anche il mondo bike e i del trekking, del trail running e del mondo bike, oltre a offrire la possibiliservice d’assistenza per il mondo bike e il mondo sci. tà di noleggiare sci e bike, ciaspole e kit da ferrata. Come scegliete il personale? Con il ritmo di quasi un negozio all’anno (per la precisione setLa scelta del personale è fatta direttamente dai responsabili te in otto anni) la catena è cresciuta e, dalle parole del predei punti vendita che individuano potenziali collaboratosidente Frigerio, il ritmo non pare al momento destinato a ri del territorio che hanno già esperienze e praticantato calare. “Non ci fermiamo mai, seguiamo costantemente nelle varie discipline che offriamo, poi a ognuno viene l’evoluzione del mercato sportivo e facciamo in modo di fatta la dovuta formazione in azienda per un periodo di essere sempre al passo con le ultime novità. Oltre a un tre mesi. A seguire, in collaborazione con i nostri buyer e vasto assortimento di marchi e prodotti, siamo molto attenti i tecnici dei brand, completiamo la formazione sui marchi e focalizzati nell’offrire massima competenza e professioe i relativi prodotti. Michele Frigerio nalità in tutti i nostri servizi. Siamo una squadra numerosa In tutti i negozi si trovano gli stessi marchi? Quasi tutti i punti vendita offrono gli stessi marchi, prodotti e servizi; e nei nostri negozi i tanti collaboratori sono tutte persone di provata invece i punti vendita, quelli più piccoli di dimensioni, sono concreesperienza con capacità di ascolto ed empatia con il cliente, grande competenza”. tati solo nella parte abbigliamento. Come è andato il 2023 e quali sono le previsioni per il 2024? “Se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi anAbbiamo chiuso un anno molto positivo e con ottimi risultati sia di dare lontano corri in gruppo. Io credo nella forza fatturato e di utile netto, questo è sicuramente grazie a delle politiche commerciali attente ai fornitori e al cliente sia nella fase di della squadra. Desidero che i ragazzi facciano vendita come anche in tutti quei dettagli e attenzioni nei servizi e squadra e si sentano parte di qualcosa di molto nella gestione del post-vendita. Questo ci è riconosciuto dal merpiù grande”, cato e credo che a medio lungo termine paga sempre l’attenzione Nicola Tomasi, direttore del nuovo punto vendita. al cliente. Momento spoiler: ci sono altri punti vendita in apertura? In caso dove? Ma è a Michele Frigerio, la figura aziendale al quale abbiamo rivolto qualche domanda per avere un quadro più completo dello “stato Sì, abbiamo delle idee e delle valide opportunità sul tavolo, nel corso della primavera 2024 toglieremo i veli a queste situazioni al fine di dell’arte” e capire cosa potrebbe esserci nel futuro di questa concreta realtà imprenditoriale e commerciale del mondo outdoor. realizzare anche questi nuovi progetti. Con quale strategia 7to7 sceglie dove aprire i diversi punti vendita?

È l’implementazione pratica la chiave che permette a un’idea di dare dei risultati e quindi di essere ritenuta e percepita di valore. Il nostro obiettivo come insegna è di proporci come una realtà commerciale che offre qualità, competenza e un servizio al cliente molto attento e curato. Ci impegniamo per far acquisire strumenti concreti, atteggiamenti e comportamenti efficaci e di successo ai nostri collaboratori. Questi valori poi vengono trasmessi nel momento della vendita ai clienti così che il valore percepito al momento d’acquisto di un bene diventi in primis una vera esperienza, in cui lo scambio di valore delle proprie competenze sia al centro dell’esperienze

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CAMMINI|SAPORI|ATTIVITà ALL’APERTO|INCONTRI|STAND

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Welcome to nature

The lofoten collection Innovative features, bold colors, signature design.

Adventures: If you want to travel here or to one of our unique lodges, we offer great packages or tailor-made adventures. Norrøna Stores: New York, Boulder, Munich, Oslo, Stockholm, Chamonix, St. Moritz, Verbier, Zermatt, and Cortina. Visit norrona.com/stores for complete store list.

Our mission is to create the greatest outdoor products and offer unique adventures. Crafted with quality, function, design, and sustainability through four generations since 1929.

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