Padelbiz #02-2025

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N.2/2025 - ANNO 4

SOTTO LA LENTE

8 PREMIER PADEL VS GIOCATORI

DATI E STATISTICHE

10 I PIÙ RICCHI DEL 2024

INCHIESTA ESCLUSIVA

12 LA CARICA DEI 101 – SECONDA PUNTATA

INTERVISTE

20 LUCA BOTTINI, FIDUCIARIO FITP PIEMONTE

21 RYAN RYMARCZYK

22 FABRIZIO CANÈ

32 ELENA BOSTICARDO, HEAD OF

RACQUET

iniziano a pareggiarsi sono

sia quello di saper sviluppare

che lo renda accessibile”

Fabrizio Canè, pag. 22

26 LE VIE DELLO SPORT

27 STRATEGIE E TENDENZE PER UN CLUB SPORTIVO DI SUCCESSO

PARTNERSHIP

28 WANSPORT E X3 POR TRES

30 BABOLAT E AUTOMOBILI LAMBORGHINI

FOCUS PRODOTTO 34 PANTOFOLA D’ORO

PADEL SHOP

36 MEDITERRANEO SPORT DI OLBIA

NUOVE APERTURE

38 CORBETTA PADEL & FITNESS (MI)

CENTRO DEL MESE

40 SLASH CLUB DI ANCONA

VISTO DAL COACH

42 COME PERFEZIONARE IL PROPRIO GIOCO IN AUTONOMIA

MENTAL COACHING 43 A PADEL NON SI GIOCA IN QUATTRO…

PADEL&TRAVEL 44 IL BLUPADEL TOUR DI BLUVACANZE FIERE 45 SAUDI LIFESTYLE WEEK

PADEL LEGAL 46 IL REGIME AUTORIZZATIVO NELLA TRASFORMAZIONE DI CAMPI DA TENNIS IN PADEL

NON SOLO SULLA CARTA

di Benedetto Sironi

In un Paese dove lo sport è stato recentemente riconosciuto dalla Costituzione come diritto fondamentale (modifica dell’art. 33, 2023), colpisce la profonda discrepanza tra il principio e la realtà quotidiana: come dimostrano alcuni dati che riprenderemo nel dettaglio sui prossimi numeri di Padelbiz, l’Italia è il quarto Paese OCSE più sedentario, con l’80,3% degli adulti che non raggiungono i livelli minimi di attività fisica raccomandati dall’OMS. Peggio di noi, solo Turchia, Portogallo e Grecia. La media OCSE? Decisamente più bassa: 59,6%. Il quadro si fa ancora più preoccupante tra i giovani. Tra gli 11 e i 15 anni, oltre 9 ragazzi su 10 (91,7%) non svolgono abbastanza attività fisica, il dato peggiore tra tutti i Paesi OCSE, dove la già allarmante media si attesta all’81,1%. E se i giovani rappresentano il futuro… che il nostro sia destinato a diventare un avvenire di persone pigre, inattive e demotivate?

Questi dati paiono davvero scoraggianti, ma vogliamo credere che in realtà qualche motivo di ottimismo e soprattutto qualche soluzione non manchino. Possiamo parzialmente consolarci con una – seppur lieve – riduzione della sedentarietà del 7,2% negli ultimi due decenni. A calare in particolare sono coloro che non praticano mai sport (passati dal 40,3% del 2001 al 34,7% del 2023). Ma le disuguaglianze interne, al contrario, si sono accentuate: anziani (53,1% inattivi), donne (38,9% contro il 31,1% degli uomini), persone con basso titolo di studio (49,9% tra chi ha solo la licenza elementare, contro il 17,9% dei laureati), residenti nel Sud e nelle Isole (49,1% contro 26,4% al Nord), in piccoli comuni (40,8%) e in periferia (35,0%). Un’Italia a due velocità, insomma, dove il diritto allo sport resta nei fatti ancora troppo legato a fattori geografici, culturali ed economici.

Eppure è ormai assodato: lo sport non rappresenta solo uno strumento di prevenzione sanitaria, ma anche una leva straordinaria per la coesione sociale, il benessere mentale, la

valorizzazione del territorio e pure per la crescita economica. Fortunatamente vi sono nicchie e segmenti di mercato che, in controtendenza con i macro dati dei quali abbiamo parlato, ci restituiscono una fotografia, seppur parziale, di un’Italia attiva e dinamica. E in questo scenario, lo ribadiamo convinti e con forza, il padel ha fatto, sta facendo e soprattutto può ancora fare davvero molto. Ha già avuto il merito di avvicinare un buon numero di persone che prima erano poco o per nulla attive. In molti altri casi ha aumentato la frequenza della pratica sportiva (come sappiamo, una percentuale importante dei padelisti – anche e in alcuni casi soprattutto quelli amatoriali – gioca più volte a settimana).

Un discorso che naturalmente potremmo allargare anche al pickleball (chi l’ha detto che non ci si muove e non si suda se si gioca con un minimo di applicazione, specialmente nell’uno contro uno?) e ovviamente anche al tennis, i cui dati di crescita in termini di praticanti negli ultimi due anni, anche per i motivi che ben sappiamo legati ai nostri top player, sono evidenti. Certo, tornando al padel, i numeri in Italia seppure importanti sono ancora ben al di sotto di quelli di altre discipline sportive, che comunque possono essere complementari. Anzi, possiamo dire che proprio il padel ha fatto scoprire a tante persone i benefici dell’attività fisica, e magari le ha portate ad avvicinarsi ad altre discipline, running e fitness in particolare. Inoltre, al di là delle più o meno dichiarate e attendibili velleità agonistiche di ciascuno, diciamo la verità: la maggioranza dei padelisti considera (o dovrebbe considerare) meno importante la parte competitiva concentrandosi sui benefici mentali e fisici (con un’attenzione maggiore, va detto, ad evitare infortuni e sovraccarichi). In questo modo, anche coloro che per vari motivi stanno dentro le grate e le pareti di vetro a noi così care possono essere ottimi e virtuosi esempi per convincere sempre più persone a uscire dalla non invidiabile classifica dei sedentari. Facendo in modo che per un numero crescente di nostri connazionali lo sport non rimanga solo una buona intenzione scritta… sulla Carta.

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Anno 4 - Numero 2/2025 - Periodico mensile Registrazione al Trib. di Milano n . 6796/2023 del 12 giugno 2023. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 novembre 2007 Stampa: Gierre Print Service Srl Una copia 1.00 euro.

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Questo numero è stato chiuso il 3 aprile 2025

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MERCATO

GABEL SVILUPPA UNA TECNOLOGIA DI MONITORAGGIO INTEGRATO NELLE PALE

Il marchio Gabel, noto per i bastoncini dedicati alle attività outdoor e produttore di racchette da padel, sta sviluppando una tecnologia integrata al manico delle pale che permette di monitorare i movimenti e il coordinamento dell’atleta in fase di gioco. Questa soluzione si ispira a un sistema già esistente: e-poles, una piattaforma elettronica/digitale che comunica con i bastoncini ed è in grado di acquisire e gestire una serie di parametri dinamici e inerziali rilevabili durante l’attività motoria, in particolar modo nella disciplina del nordic walking. Gabel ha dunque introdotto questa tecnologia anche nelle racchette da padel, focalizzando l’attività di rilevamento sulle 14 giocate più frequenti nella disciplina. Il sistema riesce così a identificare il gesto atletico e il coordinamento motorio, le cui metriche, quando elaborate, contribuiscono a creare un profilo dell’utente che può essere utilizzato nei centri padel, tramite valutazione e abbinamento in sede di torneo o allenamenti di pari livello. Inoltre, consente di prevenire alcune criticità e fermare l’atleta proprio prima dell’insorgenza di un infortunio.

MERCATO & PARTNERSHIP

PLAYTOMIC CHIUDE UN ROUND DI FINANZIAMENTO

DA 65 MILIONI DI EURO

DIVENTA PARTNER ESCLUSIVO DELLA FERRERO ACADEMY

Playtomic ha chiuso un round di finanziamento da 65 milioni di euro, di cui 55 milioni di investimenti e 10 milioni di euro in debito proveniente da Banco Santander, con l’obiettivo di rafforzare la propria leadership in Europa e accelerare l’espansione negli Stati Uniti. L’operazione fa seguito alla crescita del fatturato arrivata nel 2024, che è aumentato del 40% con ricavi lordi superiori a 240 milioni di euro. I club raggiunti sono stati 6.000 con 1,5 milioni di giocatori attivi al mese. Playtomic è presente nei centri di 63 Paesi, ma nel comunicato ufficiale si ribadisce come il focus principale della società sia il mercato statunitense.

FIP EURO PADEL CUP: LE PRIME DUE FASI DEL TORNEO SI GIOCHERANNO A MADRID

La FIP ha annunciato la sede delle prime due fasi della FIP Euro Padel Cup, che si svolgeranno a Madrid dal 7 al 13 luglio. Si tratta della nuova competizione continentale a squadre che raccoglie l’eredità degli European Padel Championships, nata per rispondere con un torneo più ampio alla grande richiesta di partecipazione dei Paesi europei. Nella Fase 1 e nella Fase 2 si gareggia per conquistare la Final 8. La sede scelta è il PadelG24 Club, centro con 17 campi indoor in grado di garantire ai giocatori e alle giocatrici delle rispettive nazionali un’esperienza di gioco al massimo livello.

IL PADEL SARÀ NEI XX GIOCHI

DEL MEDITERRANEO TARANTO 2026

Il Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (ICMG) e la FIP hanno annunciato l’inclusione ufficiale del padel nel programma della 20ª edizione dei Giochi del Mediterraneo, che si terranno a Taranto dal 21 agosto al 3 settembre 2026. Il torneo sarà aperto a tutti i Comitati Olimpici Nazionali; ogni nazione potrà iscrivere un massimo di due coppie maschili, due femminili e una mista, e avrà una durata compresa tra cinque e sette giorni. ICMG e FIP formalizzeranno presto la loro collaborazione, che garantirà la presenza del padel anche nei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, previsti per il 2027 a Portimão & Lagoa, in Portogallo.

Juan Carlos Ferrero entra ufficialmente a far parte della Babolat Family. L’allenatore di Carlos Alcaraz sarà equipaggiato con racchette e corde del marchio francese. La partnership si estende anche alla Ferrero Academy: Babolat diventa partner ufficiale per il tennis (racchette, corde, borsoni) e partner esclusivo per il padel (racchette, corde, borsoni, scarpe e abbigliamento). L’Accademia, situata a Villena, in Spagna, è stata fondata nel 1990 da Antonio Martinez Cascales. Con 120.000 m² totali, 26 campi da tennis e otto da padel, è uno degli hub di riferimento per gli sport di racchetta in Spagna.

GIULIO GRAZIOTTI E FLAVIO ABBATE SI SEPARANO DOPO UNA STAGIONE

Giulio Graziotti e Flavio Abbate, la coppia italiana più vincente del 2024 e rispettivamente n. 117 e 115 del ranking FIP, hanno deciso di separarsi. Una decisione arrivata dopo l’eliminazione al primo turno delle qualificazioni al P1 in Cile. Durante la passata stagione, avevano vinto ben sei titoli sul Cupra FIP Tour, una tappa del circuito Slam by MINI e il Master finale in Sardegna. Al Premier Padel si erano fatti notare nel Major di Parigi e nei P2 di Genova e Valladolid, in cui erano riusciti a entrare nel tabellone principale. Abbate riprenderà a giocare insieme ad Alvaro Montiel (n. 113), mentre Graziotti con Marcos Cordoba (n. 135). Nella foto: Flavio Abbate (primo a sinistra) e Giulio Graziotti (primo a destra)

GLI STATI UNITI E IL PADEL: COSA ASPETTARCI NEI PROSSIMI ANNI?

Le potenzialità del mercato statunitense lasciano intuire un’espansione strutturale dello sport nel Paese. Nel 2023, secondo i dati dell’Annual Report della United States Padel Association, si contavano 227 campi da padel, circa 90.000 giocatori amatoriali, 1.742 con licenza professionale, dei quali circa 400 donne, 39 club affiliati e 46 competizioni ufficiali. Numeri in crescita nel 2024: i giocatori con licenza sono aumentati del 10%, raggiungendo quota 1.917, e gli amatori superano i 100.000. Secondo il centro studi FIP, nei primi mesi del 2025 il numero di campi è di oltre 650, distribuiti in 175 club situati in 31 stati USA.

BABOLAT

RACCHETTE IN CLASSE: TUTTE LE NOVITÀ PER LA STAGIONE 2025

L’edizione 2025 di Racchette in Classe, il progetto di FITP in collaborazione con FITeT, sarà esteso da ottobre 2025 in via sperimentale anche alla scuola dell’infanzia, oltre che alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Un’occasione sia per avvicinare un numero ancora maggiore di studenti al mondo della racchetta (tennis, padel, beach tennis, tennistavolo e dal 2024 pickleball), sia per reclutare –anche grazie a delle borse di studio – i giovanissimi con spiccate attitudini e i bimbi diversamente abili in questa iniziativa. Racchette in Classe prevede inoltre per l’anno didattico 2025 un “Campionato di Pickleball”.

SARA ERRANI: UN FUTURO DA PADELISTA GIÀ SCRITTO?

La contemporaneità con il Masters 1000 di Miami ha permesso a Sara Errani, tennista oro olimpico a Parigi 2024 nel doppio insieme a Jasmine Paolini, di fermarsi al Miami Beach Convention Center per assistere alle partite del P1 americano con l’attenzione di chi, un giorno, giocherà a padel a tempo pieno. “È così, sto pensando seriamente di farlo”, ha raccontato a margine del motorola razr Miami Premier Padel P1. La bolognese ha già avuto modo di partecipare a due tornei del Cupra FIP Tour, prima a Melbourne con la capitana della nazionale femminile di tennis Tathiana Garbin e poi e Dubai insieme a Caterina Baldi. Senza contare che, nel 2015, partecipò attraverso una wild card a un torneo del World Padel Tour.

PARTNERSHIP

INIZIA

LA TERZA EDIZIONE DEL SICILIA PADEL TOUR

Il Sicilia Padel Tour riparte con un testimonial speciale. La terza edizione del circuito amatoriale, diretto da Francesco Russo, è impreziosita dalla presenza di Gianluca Basile, ex cestista della nazionale italiana di basket con cui ha vinto l’oro agli Europei 1999. Un ambassador che conferma il Sicilia Padel Tour come uno degli appuntamenti più importanti del calendario sportivo regionale. Si parte da Catania il 6 aprile, passando per i nove capoluoghi di provincia dell’isola, per arrivare poi al Master finale previsto per il 5 luglio al Mangia’s Torre del Barone Resort a Sciacca. La competizione è riservata a giocatori di 4ª e 5ª fascia e articolata in due categorie (maschile e femminile). “Questa edizione sarà un’ulteriore occasione per dimostrare quanto la Sicilia sia un territorio fertile per la crescita e la diffusione del padel”, ha dichiarato Francesco Russo.

Uffici e Showroom: Via Ludovico Il Moro 25, 20143, Milano (MI) -

UNO SCONTRO

CHE NON FA BENE

A NESSUNO

La PPA e il Premier Padel hanno vissuto settimane di grande tensione, in una disputa da cui però ne escono tutti male. Con l’eccezione dell’associazione femminile

di Gabriele Marini

Il mondo del padel professionistico è stato recentemente interessato da un boicottaggio senza precedenti, con i primi 100 giocatori del ranking mondiale che hanno deciso di non iscriversi al torneo P2 di Gijón e di Cancún in segno di protesta nei confronti di Premier Padel, con la sola eccezione della coppia LebrónStupaczuk che proprio all’ultimo ha deciso di rompere il fronte della contestazione iscrivendosi all'appuntamento in Messico per evitare pesanti conseguenze legali. Ma quali sono i motivi alla base di questa battaglia tra la PPA (l’associazione che rappresenta i giocatori del circuito maschile) e Premier Padel, l’organizzazione che gestisce i tornei più importanti al mondo e che, per indubbio merito di Luigi Carraro e della partnership con Qatar Sports Investments, ha portato la disciplina a un livello mediatico ed economico mai visto prima?

I PUNTI CONTESTATI

La situazione è molto complessa e poggia le radici su un contratto di oltre 100 pagine firmato dalla PPA nel 2022 dopo un anno di negoziazioni e che i giocatori, per loro stessa ammissione, all’epoca non lessero bene e che ora trovano inadatto a gestire l’attuale stato del circuito professionistico.

Una delle clausole del contratto contestate dagli atleti è quella dell’obbligo alla partecipazione a tutti i tornei, P2 compresi, cosa che secondo la PPA diventa molto dispendiosa a livello fisico ed economico dato il carattere sempre più internazionale del circuito. È bene ricordare infatti che solo i top player hanno hotel e viaggi pagati dagli organizzatori, mentre i giocatori di secondo piano devono sopperire a queste spese privatamente.

Il secondo punto di scontro è la recente riforma del quadro dei tabelloni, che ha visto una riduzione delle coppie partecipanti al main draw da 48 a 40 con un doppio bye concesso alle teste di serie, riducendo di fatto le possibilità per gli atleti più indietro nel ranking di guadagnare punti preziosi. Anche la distribuzione dei punti nei tornei FIP è oggetto di contestazione, con la PPA che chiede un incremento per permettere ai giocatori di salire nel ranking e ulteriore trasparenza nelle regole di partecipazione.

Infine l’associazione ha contestato un conflitto d’interesse nella figura di Luigi Carraro, presidente della FIP e membro del cda di Premier Padel, circuito che di fatto opera sotto l’egida della Federazione. Secondo i giocatori, infatti, nelle decisioni che vedono le tre parti interessate questo doppio ruolo metterebbe in minoranza gli atleti, che andrebbero sempre sotto per due a uno nelle votazioni.

LA REAZIONE DEL PREMIER PADEL

Dopo settimane di trattative, minacce e contestazioni è arrivata la dura risposta di Premier Padel, che ha annunciato azioni legali nei confronti dei giocatori per questo

boicottaggio illegale e ha accolto solamente la richiesta di ripristino dei tabelloni allo scorso anno, chiedendo alla FIP di prendere provvedimenti disciplinari immediati. Premier Padel accusa i giocatori di danni d’immagine al circuito e di grandi perdite economiche per gli organizzatori e gli sponsor dei tornei boicottati. Inoltre, sottolinea come ogni anno vengano elargiti 250 mila euro in favore della PPA e alla IPPA (associazione giocatrici) per un totale di 1,1 milioni di euro, che sarebbero dovuti servire come fondo pensionistico e come sostegno ai giocatori più indietro nel ranking, soldi che a oggi non è chiaro come siano stati spesi. Ben diversa è stata la negoziazione con l’associazione femminile che ha preferito affidarsi al dialogo, ottenendo un aumento di 10.000 euro nel montepremi dei tornei P2. Sempre la IPPA ha confermato che utilizzerà fin da subito i 250.000 euro che ogni anno Premier Padel versa alle giocatrici per sostenere le atlete emergenti e più indietro nel ranking, rendendo di fatto più sostenibile la partecipazione a tutti gli eventi.

NESSUNO ERA PRONTO

Questa vicenda complessa e articolata è il principale risvolto negativo di un movimento che ha visto una crescita impetuosa alla quale probabilmente non era ancora pronto. Non lo erano i giocatori, che hanno conquistato scenari come Roland Garros e Foro Italico vedendo moltiplicati i loro guadagni; non era pronto Premier Padel che ha pensato di poter applicare immediatamente modelli di management propri di sport più maturi come calcio e basket, ma soprattutto non erano pronti i fan di tutto il mondo, privati della possibilità di vedere i loro giocatori preferiti per una battaglia dalla quale nessuno esce vincitore.

Il 2025 si annuncia come un anno chiave per lo sviluppo del padel nel mondo, con il torneo di Miami che farà da apripista al mercato statunitense e il sogno di portare alle Olimpiadi Tapia e compagni. Sta ai giocatori e agli organizzatori cogliere questa opportunità irripetibile per scrivere insieme una nuova pagina di successo di questo sport.

Lucia Sainz, presidente dell'IPPA. L'associazione femminile ha scelto una strada diversa rispetto ai colleghi uomini, dialogando con Premier Padel per condizioni migliori
Juan Lebrón e Franco Stupaczuk, gli unici due giocatori della Top 100 iscritti al torneo di Cancún, che poi hanno vinto facilmente

NEGLI STATI UNITI

QUASI 20 MILIONI

DI PRATICANTI NEL 2024

Secondo The Dink Pickleball, per il quarto anno consecutivo il pickleball rimane lo sport in più rapida crescita negli Stati Uniti. Per lo Sports & Fitness Industry Association (SFIA) 2025 Topline Participation Report, la disciplina vanta oggi 19,8 milioni di partecipanti nel Paese – un aumento del 45,8% rispetto al 2023 e una crescita sbalorditiva del 311% negli ultimi tre anni. Gli ultimi dati della SFIA individuano 13,6 milioni di giocatori occasionali (1-7 volte all’anno), con un aumento del 55,6% rispetto al 2023, e 6,2 milioni di giocatori principali (8+ volte all’anno), con un incremento del 28,2% rispetto al 2023. Nel 2019, il numero dei praticanti ammontava a 3,46 milioni, per un tasso di crescita medio annuo del 43,9%.

THE DINK MINOR LEAGUE PICKLEBALL ARRIVA IN ITALIA

Roma ospiterà la prima tappa assoluta del circuito amatoriale di pickleball più importante al mondo. Domenica 4 maggio 2025 partirà il torneo presso la sede della Standout Pickleball Arena, Via Castore Durante 88, Roma. Il giorno precedente, sabato 3 maggio, si terrà la cerimonia di apertura con conferenza stampa, clinic, allenamenti ed eventi speciali. L’Italia ospiterà quattro tappe di questa competizione a squadre, formate da due uomini e due donne, suddivise in base ai livelli di gioco (divisioni con DUPR aggregato 14/16/20). Grazie alla collaborazione con Picklexperience, Lucia Uggè e Roma Pickleball, viene offerta l’opportunità di scalare la classifica MiLP Italy e conquistare la qualificazione per le finali negli Stati Uniti, in Texas.

FITP, CLASSIFICHE PICKLEBALL: IL METODO PER LA COMPILAZIONE

La FITP ha sviluppato un sistema volto a garantire una classificazione dei giocatori che risulti più equa e stimolante. Le classifiche seguiranno il seguente ordine: prima categoria costituita da un unico gruppo di giocatori; seconda categoria composta da tre gruppi, in ordine decrescente 2.1, 2.2, 2.3; terza categoria organizzata in cinque gruppi, in ordine decrescente 3.1, 3.2, 3.3, 3.4 e non classificati. Saranno posizionati nella prima categoria i migliori 10 giocatori e giocatrici di nazionalità italiana nel rating DUPR, e i giocatori stranieri con un ranking migliore o uguale al decimo italiano. Per quanto riguarda i giocatori non presenti nel primo gruppo, verrà redatto un “coefficiente di rendimento” che tiene conto della somma dei migliori risultati ottenuti nella stagione agonistica, a cui si aggiungerà un bonus derivante dai Campionati a squadre.

I PIÙ RICCHI DEL 2024

Analizzando i montepremi guadagnati nei tornei del Premier Padel, emerge chiaramente come il circuito unico stia trasformando il panorama della disciplina, portando guadagni record per i top player

di Davide L. Bertagna

L’inizio del 2024 ha segnato una svolta significativa per il mondo della pala, con l’introduzione del circuito unico professionistico del Premier Padel. Questo nuovo assetto aveva sollevato numerosi interrogativi riguardo alla transizione dal World Padel Tour: come definire il nuovo ranking, quali criteri stabilire per i punteggi dei tornei, e quante tappe e nazioni sarebbero state coinvolte? Tra le poche certezze, però, c’era quella che il nuovo circuito avrebbe avuto un impatto determinante sulla crescita dei montepremi. L’espansione economica di uno sport, infatti, è spesso direttamente correlata alla quantità di denaro che viene distribuita tra i suoi protagonisti, come dimostrano la Formula 1 o il calcio, dove gli ingaggi sono spesso stratosferici.

L’introduzione del Premier Padel ha portato i top player a guadagni che fino a pochi anni fa sembravano impensabili, quando il professionismo era ancora una realtà principalmente confinata in Spagna. Sebbene il gap con altri sport rimanga enorme, quello che appare evidente è che il padel sia partito con il piede ben piantato sull’acceleratore nel proprio processo di internazionalizzazione e in meno di un biennio è riuscito ad agguantare traguardi (economici) di un certo rilievo.

IL CIRCUITO MASCHILE

Lo testimoniano i guadagni dei Top 10 del ranking FIP (maschile e femminile) nel corso del 2024. Nel complesso sono stati distribuiti dal circuito oltre cinque milioni di euro. I grandi protagonisti della passata stagione Tapia e Coello si sono accaparrati circa un quinto della torta, incassando poco meno di un milione di euro, da dividere. Fanno 492.375 euro a testa di soli montepremi, senza contare le sponsorizzazioni e altre fonti di reddito. La classifica dei guadagni segue sostanzialmente il ranking mondiale, con solo qualche piccola eccezione. Al numero tre in questa speciale classifica c’è Ale Galan, con 319.313 euro di montepremi, seguito Federico Chingotto che ne ha raccolti 302.344. La differenza nasce dal fatto che i due si siano uniti a stagione iniziata, dunque nella primissima parte del 2024 hanno raccolto cifre diverse. Stesso discorso per la stragrande maggioranza degli altri big, fatta eccezione per Coki Nieto e Jon Sanz che, giocando sempre insieme, hanno

Vincitori:

€47.250 (per giocatore)

Finalisti:

€ 23.625 (per giocatore)

Semifinalisti:

€13.125 (per giocatore)

Quarti di finale:

€8.531 (per giocatore)

Round of 16:

€5.250 (per giocatore)

Round of 32:

€ 2.953 (per giocatore)

Round of 64: €1.477 (per giocatore)

incassato uguale: 163.242 ciascuno, che valgono la nona e decima posizione. Al quinto posto Franco Stupaczuk con 198.094 euro, in sesta posizione il “Lobo” che con 194.531 euro si trova un gradino più in alto rispetto al suo ranking, a spese di Martin Di Nenno che ha raccolto più punti ma incassato meno del suo ultimo partner (188.625 euro). Ottavo Mike Yanguas con 172.547 euro.

IL CIRCUITO FEMMINILE

Nel 2024 tra le donne Ariana Sanchez e Paula Josemaria sono state le protagoniste assolute. Le giocatrici hanno incassato più di tutte dai tornei del Premier Padel, ben 337.319 euro ciascuna, grazie agli 11 titoli vinti. Al terzo posto nella classifica 2024 c’è Gemma Triay con 255.131 euro, seguita dalla ex compagna Claudia Fernandez con 253.750 euro. Quinto posto per Delfi Brea con 185.471 euro, sesto per Marta Ortega con 132.488 euro, settimo per Bea Gonzalez con 128.065 euro e ottavo per Sofia Araujo con 126.141 euro, mentre al nono e decimo posto troviamo Jessica Castelló con 118.224 euro e Veronica Virseda con 108.836 euro.

Vincitori:

€25.500 (per giocatore) / €17.000 nel tabellone femminile

Finalisti:

€13.500 (per giocatore) /

€9.350 nel tabellone femminile

Semifinalisti:

€7.125 (per giocatore) / €5.100 nel tabellone femminile

Quarti di finale:

€4.500 (per giocatore) /

€3.400 nel tabellone femminile

Round of 16:

€2.625 (per giocatore) /

€2.019 nel tabellone femminile

Round of 32:

€1.922 (per giocatore) /

€1.009 nel tabellone femminile

Vincitori:

€15.000 (per giocatore) /

€8.500 nel tabellone femminile

Finalisti:

€8.250 (per giocatore) /

€4.675 nel tabellone femminile

Semifinalisti:

€4.500 (per giocatore) /

€2.550 nel tabellone femminile

Quarti di finale:

€3.000 (per giocatore) /

€1.700 nel tabellone femminile

Round of 32:

€1.781 (per giocatore) / €1.009 nel tabellone femminile

MONTEPREMI PREMIER PADEL
In foto: Arturo Coello e Agustín Tapia

(2024)

1. Arturo Coello - €492.375

2. Agustin Tapia - €492.375

3. Ale Galan - €319.313

4. Federico Chingotto - €302.344

5. Franco Stupaczuk - €198.094

6. Juan Lebron - €194.531

7. Martin Di Nenno - €188.625

8. Mike Yanguas - €172.547

9. Coki Nieto - €163.242

10 Jon Sanz - €163.242

(2024)

1. Ari Sanchez - €337.319

2 Paula Josemaria - €337.319 3. Gemma Triay - € 255.131

4. Claudia Fernandez - € 253.750

5. Delfi Brea - €185.471

6. Marta Ortega - €132.488

7. Bea Gonzalez - €128.065

8. Sofia Araujo - €126.141

9. Jessica Castello - €118.224

10. Veronica Virseda - €108.836

Ari Sanchez e Paula Josemaria

LA CARICA DEI 101

Torna anche quest’anno l’inchiesta esclusiva di Padelbiz, con cui analizziamo l’andamento del mercato nel 2024. Bilanci, problematiche, aspetti positivi, proposte, opportunità per il futuro. Parola ai negozianti di tutta Italia

di Benedetta Bruni e Daniele Pansardi

Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera commerciale e proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Focus shop” e “Io apro perché” siamo soliti dare loro voce tutti i 365 giorni, ma è in occasione dei primi numeri del nuovo anno che, con la consueta “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet), realizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2024 nei bilanci dei punti vendita, quali sono le opinioni dei negozianti? Ecco la seconda puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato padel.

PARTECIPA ANCHE TU A “LA CARICA DEI 101”

MagNet ti danno

Le domande

BILANCIO DI FINE ANNO 1. Come è stato complessivamente il 2024 e come sono andate le vendite

DI ACQUISTO

SULLE RACCHETTE

BILANCIO DEL 2024 RISPETTO AL 2023

IN CRESCITA 10 STABILE IN DIMINUZIONE 5 15

FAVARON SPORT

Volpiano (TO)

Enus Favaron, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Rispetto al 2023 c’è stato un netto calo. Non abbiamo un’e-commerce.

2. La concorrenza dei siti, soprattutto stranieri, che vendono a prezzi al di sotto del costo di acquisto di diversi articoli, in modo particolare dell'attrezzo.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. No.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6 Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Sponsorizziamo dei tornei.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) HEAD (-) ADIDAS (-) scarpe: BABOLAT (+) ASICS (=) JOMA (-) abbigliamento: ADIDAS (+) EA7 (=) JOMA (=) zaini/borse: BABOLAT (=) HEAD (+) ADIDAS (=)

10. Tenere sotto controllo i vari canali di vendita.

11. Voto 2024: 4

12. Al momento siamo molto preoccupati, perché non vediamo soluzioni alla decrescita delle vendite. E oltretutto perdiamo sempre più marginalità.

BILANCIO DI FINE ANNO

TUTTOSPORT

Roma

Stefano Torda, titolare

1. Abbiamo registrato un +5/10% circa rispetto all'anno precedente.

2. I prezzi troppo bassi dell’online, con i quali non si può competere. Alcuni ecommerce sono troppo aggressivi e non pagano nemmeno l'Iva sul loro fatturato.

L’impressione è che il mercato si stia razionalizzando.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro, caratteristiche tecniche della racchetta.

4. molto gira attorno al circolo e al maestro, che è il maggior veicolo di vendita. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Siamo in contatto con maestri che hanno un occhio di riguardo nei nostri confronti. Sponsorizziamo anche dei tornei.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (+) BABOLAT (+) WILSON (+) scarpe: ASICS (=) MIZUNO (=) JOMA (=) abbigliamento: JOMA (=) zaini/borse: HEAD (=) BABOLAT (=) WILSON (=)

10. Non mi sento di dare consigli. 11. Voto 2024: 6,5

BILANCIO DI FINE ANNO

PADEL SUEÑO

1. Purtroppo il 2024 ha segnato una diminuzione delle vendite rispetto al 2023. Al momento noi non abbiamo l'e-commerce.

2. Le problematiche sono note a tutti: le vendite online, con prezzi ribassati a dismisura rispetto a quelli che possono sostenere i negozi e senza controllo da parte delle aziende fornitrici, creano disagi enormi e irrisolvibili.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni, test del prodotto.

4. Ora i clienti chiedono di provare le pale, ma in Italia i fornitori non aiutano i negozi con le pale test in quanto spetta al negozio comprarle senza avere alcun omaggio.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Le collaborazioni sia con i maestri che con i centri padel sono di difficile realizzazione, perché anche i circoli spesso hanno un loro punto vendita.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) BULLPADEL (-) NOX (+) scarpe: BABOLAT (=) ADIDAS (+) JOMA (=) abbigliamento: abbiamo il nostro abbigliamento personalizzato zaini/borse: BULLPADEL (-) ADIDAS (-) SIUX (-)

9. NOX

10. Di imporre la vendita agli stessi prezzi sia per l’online che per il negozio fisico.

11. Voto 2024: 6,5

12. Il mondo del padel è in continua crescita sia dal punto di vista dei praticanti sia di nuovi circoli. Questo è un aspetto molto positivo che darebbe una bella iniezione di fiducia ai negozi come noi. Purtroppo la realtà racconta che gli acquisti dei clienti sono quasi esclusivamente online. I fornitori diversificano troppo le scontistiche tra le varie realtà e questo porta a una differenza evidente dei prezzi di vendita. Dovrebbero adeguare questo aspetto. Ai colleghi posso solo augurare tanta buona fortuna!

PADEL HUB

Pescara

Massimo Grumelli e Valentina Francione, titolari

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il bilancio è sostanzialmente in linea col 2023, l'online aiuta ma polverizza i margini. Facciamo circa 70% in negozio e 30% con l’e-commerce.

2. Il caro vita generalizzato influisce molto su negozi fisici (e di qualità) come il nostro. Un conto è spendere tot euro per il campo di volta in volta, un’altra cosa è acquistare un prodotto duraturo - qualunque esso sia - con la ragionevole certezza di spuntare prezzi choc online. Di certo abbiamo una clientela vasta, fidelizzata e convinta di preferirci all'online. Ma la strada è lunga e tortuosa!

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni, test del prodotto, utilizzo da parte di un giocatore pro, influencer.

4. Per quanto ci riguarda, le aziende rimangono comode nei loro uffici, lasciandoci da soli a combattere sul fronte.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Collaborazioni a 360 gradi un po’ con tutti, mai troppo strette ma cercando di tenerle sempre vive.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (+) NOX (=) BULLPADEL (-) scarpe: ADIDAS (+) MIZUNO (=) BULLPADEL (-) abbigliamento: BULLPADEL (+) HEAD (=) NOX (-) zaini/borse: NOX (+) BULLPADEL (=) HEAD (-)

9. SIUX

10. La domanda è molto vasta. Di certo le incognite e le responsabilità sono probabilmente superiori all'impegno profuso.

11. Voto 2024: 6

SPORTLAND

Stezzano (BG)

Roberto Cacopardo, responsabile negozio

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Rispetto al 2023, il 2024 ha subito una fase di stallo. Ha seguito di pari passo l’anno precedente. Se prima le vendite e-commerce del negozio erano rispettivamente 50% e 50%, ora sono 60% e 40%.

2. Il problema principale è stato il reperimento del prodotto, ne è arrivato molto

meno in negozio rispetto agli anni precedenti. L’aspetto positivo è stato l’accesso in negozio. Molto buona anche la vendita delle palline, mentre è calata quella degli attrezzi e dell’abbigliamento.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. No, abbiamo fatto solo promozioni in autonomia. Scontiamo il prodotto “vecchio” cercando di renderlo appetibile agli acquirenti.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Non ne abbiamo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: BABOLAT (+) WILSON (=) JOMA (=) scarpe: ASICS (+) JOMA (+) abbigliamento: JOMA (+) borse/zaini: WILSON (=) BABOLAT (=)

9. JOMA, per rapporto qualità/prezzo.

10. Inserire dei prodotti che possano essere appetibili dal punto di vista del prezzo e che allo stesso tempo abbiano una buona qualità.

11 Voto 2024: 7.

EMME TENNIS

Lecce

Marcello Calicchia, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un leggero calo, ma tutto sommato è andata bene. Non ho l'ecommerce.

2. Da un lato c’è tanta concorrenza non proprio leale, dall’altra i numeri dei giocatori continuano a essere importanti.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Abbiamo realizzato un demo day con Head che è andata molto bene, grazie alla quale abbiamo venduto anche più racchette del marchio.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Collaboro con quasi tutti i circoli della zona.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (+) BABOLAT (+) scarpe: BABOLAT (+) abbigliamento: BABOLAT (=) zaini/borse: NOX (+) HEAD (+) ADIDAS (+)

10. Di stare attenti al mercato online. C’è decisamente troppa scontistica incontrollata e nemmeno le aziende sanno a chi vendono.

11. Voto 2024: 6

SICILSPORT

Agrigento

Giuseppe Contino, amministratore

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un crollo nel padel. È andata molto male rispetto alle previsioni.

2. Si gioca molto meno rispetto a qualche anno fa. Lo pratica solo chi lo ama davvero, e questo porta a un minore afflusso di persone.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante.

4. Copriamo sempre in abbondanza, abbiamo buone promozioni con le aziende e di conseguenza cerchiamo di proporre delle scontistiche interessanti per il cliente. Dobbiamo anche cercare di stare al passo con le vendite online degli e-commerce. Abbiamo notato, inoltre, che molti preferiscono comprare le racchette dell'anno precedente.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo diversi maestri sotto contratto, e anche loro faticano a trovare persone a cui fare lezione.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (-) BABOLAT (-) NOX (-) scarpe: HEAD (-) ADIDAS (-) JOMA (-) abbigliamento: ADIDAS (-) HEAD (-) JOMA (-) zaini/borse: HEAD (-) BABOLAT (-) NOX (-)

9. HEAD continua a lavorare molto bene.

10. Dovrebbero produrre meno e mettere meno merce sul mercato, in modo da garantire una vita più lunga a ciascun prodotto.

11. Voto 2024: 6

BILANCIO DI FINE ANNO

POLO SPORT

De Masis, titolare

1. Il 2024 è stato uguale all’anno precedente. Non abbiamo un e-commerce.

2. Il problema principale è legato alle vendite dell’usato tra privati. Rivendono fra di loro le racchette bloccando così gli acquisti in negozio. Nessun aspetto positivo evidente. TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante.

4. No, non abbiamo realizzato nessuna iniziativa. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio. COLLABORAZIONI

7. Non abbiamo collaborazioni con centri o con maestri. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: WILSON (=) HEAD (=) BABOLAT (=) scarpe: MIZUNO (+) ADIDAS (=) abbigliamento: ADIDAS (=) AUSTRALIAN (=) borse/zaini: HEAD (+) WILSON (=)

9. MIZUNO

10. Consiglierei di cominciare a non vendere loro online, questo potrebbe aiutare noi negozianti.

11 Voto 2024: 6,5

TENNIS 21 Pistoia

Massimiliano Battistini, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2024 è andato abbastanza bene, hanno costruito i campi coperti che prima non c’erano in zona e questo ha influito positivamente. Non abbiamo un e-commerce.

2. I prezzi su internet sono il principale problema, sono folli, in alcuni casi ci sono prodotti venduti allo stesso importo che abbiamo noi all’atto dell’acquisto. Positivo l’aumento del movimento in negozio, le racchette sono esteticamente più belle e c’è sempre più richiesta e interesse.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, fedeltà a un marchio già utilizzato.

4. No, non le abbiamo fatte.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello intermedio

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo diverse partnership con i centri, avute tramite varie aziende. Siamo gli unici della zona e questo rende più semplici le collaborazioni.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: NOX (+) ADIDAS (+) scarpe: MIZUNO (+) ASICS (+) ADIDAS (+) abbigliamento: MIZUNO (+) ADIDAS (+) borse/zaini: NOX (+) ADIDAS (+)

9. ADIDAS, che non è la rivelazione, ma sicuramente è il marchio più venduto. 10. Consiglierei di regolamentare Internet. Cosa quasi impossibile, però è l’unico problema del momento.

11. Voto 2024: 9

SMASH TENNIS

Bari

Silvio Di Giovannantonio, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Calo del 70/80%. Non trattiamo più padel da circa sei mesi.

2. Non abbiamo quasi più venduto nulla dal giugno 2022. Il padel ha una merceologia difficile da trattare, vendiamo solo scarpe. L’unica leva possibile è il prezzo, inoltre la maggior parte entrava già con il telefono in mano in negozio indicando il modello desiderato. Il mercato è saturato dal continuo mettere in vendita racchette, che poi porta a degli sconti sulle nuove collezioni nel giro di pochi mesi.

TREND DI ACQUISTO

3. Passaparola, prezzo e/o promozioni.

4. Nessuna in particolare.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Nessuna.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (-) BABOLAT (-) WILSON (-) scarpe: ASICS (-) MIZUNO (-) abbigliamento: nessuno in particolare.

zaini/borse: BABOLAT (-)

10. Non rilasciare nuove collezioni ogni anno.

11. Voto 2024: 1

SMASH STORE

Lecce Michela Patruno, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo rilevato l’attività da 2024, prima lavoravo in questo negozio da dipendente. È andata molto meglio rispetto al 2023.

2. L’abbigliamento è calato leggermente, e poi bisogna fare i conti con i prezzi online delle pale. Cerchiamo comunque di non ordinare una gran quantità di racchette, cercando di studiare anche i trend e le mode del momento.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Ci stiamo lavorando. Vogliamo spingere in particolare sull’e-commerce, su cui abbiamo cominciato a lavorare da poco.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Avendo diverse conoscenze nella nostra zona, siamo entrati in contatto con diversi maestri e collaboriamo con i circoli.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: NOX (+) ADIDAS (+) BULLPADEL (+) scarpe: ASICS (+) BABOLAT (+) abbigliamento: AUSTRALIAN (+) BABOLAT (+) BULLPADEL (+) zaini/borse: DUNLOP (+) WILSON (+) HEAD (+)

10. Abbassare i prezzi.

11. Voto 2024: 8

PLAYPADEL STORE

Druento (TO) Diego Settanni, general manager

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo registrato un aumento del 18%. Il 15% del fatturato arriva dall'ecommerce.

2. I listini non hanno regole, e i fornitori non riescono a garantire concorrenza leale. Dopo pochi mesi dall'uscita, i brand fanno crollare i prezzi e per chi ha un'attività è un dramma.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, test del prodotto.

4. Nessuno in particolare.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo diverse partnership con i centri, alcuni hanno anche un nostro pro shop al suo interno. I maestri che collaborano con noi cercano di indirizzare le persone al nostro store.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (+) OXDOG (+) NOX (+) scarpe: ADIDAS (+) MIZUNO (+) NOX (+) abbigliamento: ADIDAS (-) OXDOG (+) BABOLAT (+) zaini/borse: NOX (+) BULLPADEL (+) ADIDAS (+)

9. OXDOG

10. Organizzare insieme ai negozi dei demo day. Vorremmo farne di più con sponsorizzazione delle aziende.

11. Voto 2024: 8

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MagNet ti danno

NOI SPORT

Capena (RM)

Fabio Ceccarelli, capo reparto settore sportivo

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un calo notevole di circa il 50%. L’e-commerce sul padel incide per il 60%.

2. Ci sembra che il boom degli anni scorsi si sia fermato. È come se la bolla si fosse un po’ sgonfiata.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Le promozioni online.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Lavoriamo con un centro che è legato a Noi Sport. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (+) NOX (=) BULLPADEL (=) scarpe: ASICS (=) JOMA (=) MIZUNO (+) abbigliamento: UNDER ARMOUR (=) JOMA (=) zaini/borse: BABOLAT (+) BULLPADEL (=)

9. BABOLAT ha avuto un exploit inaspettato.

10. Niente di particolare.

11. Voto 2024: 6

TENNIS3.IT

Lorenzo Padoan, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Positivo, abbiamo aumentato la performance del 10% rispetto all'anno migliore.

2. Negativi: prezzi online, tempistiche di distribuzione del prodotto ancora non soddisfacenti. Positivi: tutele di alcuni marchi sul prezzo online, crescente interesse per gli sport di racchetta tra i giovani, cliente sempre più attento alla consulenza.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, test del prodotto, utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Test day in campo per la prova racchette.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Collaboriamo per la fornitura di materiale, accessori, divise per le squadre.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS, BABOLAT, NOX scarpe: MIZUNO, K SWISS, ASICS abbigliamento: ADIDAS, ARMANI, UNDER ARMOUR zaini/borse: NOX, HEAD, WILSON

9. OXDOG

10. Tutelare i prezzi online, maggore selezione distributiva, aumentare il controllo qualità.

11. Voto 2024: 9

12. Cavalchiamo questa onda positiva degli sport di racchetta. Non dimentichiamoci che oltre al lavoro questa è soprattutto la nostra passione... Sempre con il sorriso e mai mollare!

RAPID STRING

Rivoli (TO)

Davide Bianchi, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo avuto un calo di oltre il 50%. Nella parte finale del 2024 c’è stata una forte flessione che, da quello che sento, bene o male hanno vissuto tutti. 2. C’è poco potere d’acquisto, in particolare nel nostro territorio che è fortemente influenzato dalla FIAT, attualmente in recessione. Fatichiamo anche ad avere rapporti con le aziende e a effettuare gli ordini. Senza dimenticare che le vendite online hanno distorto la realtà riguardo il prezzo dei prodotti, che su Internet vengono immediatamente svalutati mettendo in difficoltà noi negozianti, perché i consumatori si abituano a quanto vendono negli e-commerce e chiedono articoli sempre più deprezzati. Un mercato così crea inevitabilmente una lotta tra poveri e perde di credibilità, perché non ci guadagna nessuno, né i punti vendita, né le aziende che devono fare i conti con gli insoluti. Infine, abbiamo perso anche il periodo natalizio: i clienti non aspettano più dicembre per regalare le racchette, il prodotto è troppo inflazionato e gli sconti ormai iniziano con il Black Friday, che è il momento perfetto per svuotare magazzino. L’unico aspetto positivo è che, una volta fatto un passo indietro per capire come riadattare le vendite a questo contesto, cerchiamo di comprare il meno possibile per evitare di tenere troppo alti i livelli di magazzino.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Sulle iniziative c’è uno scollamento. Non c’è collaborazione tra aziende e negozi, le prime non hanno alcun interesse a favorire i punti vendita se non per stoccare i loro prodotti nei nostri magazzini.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio. COLLABORAZIONI

7. In questo momento lavoriamo con il Green Park di Rivoli, ma in linea di massima su Torino collaboriamo con parecchi centri.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: WILSON (-) BABOLAT (-) HEAD (-) ADIDAS (-) scarpe: ASICS (+) K-SWISS (+) BABOLAT (=) WILSON (=) abbigliamento: ADIDAS (-) WILSON (=) zaini/borse: WILSON (=) BABOLAT (=) HEAD (=)

9. 10. Andare incontro ai clienti sulle tempistiche di pagamento. Il lavoro ormai è rallentato e le aziende devono poter dare ossigeno ai negozianti. Quello che un tempo si incassava in due mesi, oggi lo si fa in cinque o sei.

11. Voto 2024: 5,5

NEW TENNIS

Castellanza (VA)

Emanuele Morelli, socio

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Anche nel 2024, come ogni anno, le vendite sono in calo e va sempre peggio. Non abbiamo un e-commerce.

2. In termini di problematiche la clientela del padel è diminuita e gioca meno gente. L'aspetto più brutto è la concorrenza sleale dei siti Internet, in particolare spagnoli, che fanno prezzi inferiori al pubblico rispetto a quanto pago io alle aziende. Non so trovare aspetti positivi.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Nessuna iniziativa in particolare. La nostra tattica principale è adeguarci e fare riferimento ai prezzi online per far sì che le persone comprino in negozio e non su Internet.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Sì, abbiamo delle collaborazioni in qualità di fornitori a centri ed eventi.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) HEAD (+) BABOLAT (-) scarpe: ADIDAS (-) ASICS (-) JOMA (-) abbigliamento: EA7 (+) JOMA (+) zaini/borse: ADIDAS (-) HEAD (-)

9.

10. Porre maggior controllo sui prezzi online. Se una racchetta da 300 euro dopo un mese viene fatta pagare 180 euro, un comportamento del genere è svalutante anche per l'azienda.

11. Voto 2024: 6

GO4TENNIS

Torino

Lino Casoria, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2024 è andato male, abbiamo riscontrato un -30/40%. L’e-commerce non incide molto sulle vendite.

2. Aspetti positivi non ne vedo, noi negozianti andiamo sempre peggio. I problemi invece riguardano principalmente i prezzi di Internet e i circoli che vendono racchette da padel senza appoggiarsi al negozio.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante.

4. Ho provato anche io ad abbassare i prezzi, ma così non si guadagna. Anzi, diventa sempre più difficile. E poi ormai non cambia molto, i clienti sono abituati a entrare in negozio, provare le cose e poi comprarle online.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Sì, abbiamo qualche collaborazione con i circoli, a cui forniamo materiale come per esempio le palline. I maestri cercano di vendere delle racchette per conto nostro, ma non abbiamo grossi risultati.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BABOLAT (-) ADIDAS (-) NOX (-) scarpe: BABOLAT (-) ADIDAS (-) ASICS (-) abbigliamento: EA7 (-) ADIDAS (-) BABOLAT (-) zaini/borse: BABOLAT (-) ADIDAS (-) NOX (-)

9.

10. Semplicemente di cambiare lavoro. Non vedo tanto futuro per noi negozianti. Bisogna tornare come una volta, quando il circolo si appoggiava al negozio e non vendeva per conto suo. Ognuno deve fare il suo lavoro, altrimenti i punti vendita spariranno. 11. Voto 2024: 4

BANNY SPORT

Moncalieri (TO)

Andrea Giordanino, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un calo del 50%.

2. La continua esasperazione del mercato e i prezzi al ribasso, causato anche dalle dinamiche innescate online.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni, tecnicità della racchetta.

4. Abbiamo cercato di mantenere i prezzi più bassi possibili senza rischiare di andare sotto costo. Era l’unica strada per svuotare il magazzino.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Cerchiamo di lavorare in modo stretto con i maestri più seri, che ci permettono di avere indicazioni da utilizzare nella vendita con il cliente.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (-) BABOLAT (-) scarpe: BABOLAT (-) MIZUNO (-) abbigliamento: MIZUNO (-) ADIDAS (-) zaini/borse: NOX (-) ADIDAS (-) BABOLAT (-)

9. NOX

10. È necessario che le aziende facciano selezione nella distribuzione dei prodotti e che provino a mantenere i prezzi allineati per tutti. 11 Voto 2024: 5

MIRAFIORI SPORT 2

Pinerolo

(TO)

BILANCIO DI FINE ANNO

Sala, proprietario

1. Il padel ha registrato un -50%. Non vendiamo online.

2. Non ci sono aspetti positivi. L’aspetto negativo principale invece è l’online. Con i prezzi che si trovano, noi negozi non riusciamo a lavorare. Pur facendo un prezzo valido alla clientela non interessa rivolgersi a noi. Su Internet sarà sempre più basso.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Dalle aziende non ho avuto nulla, abbiamo fatto qualche promozione o saldo.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 80-149

6. Livello principiante.

COLLABORAZIONI

7. Si rivolgono a me un po’ tutti i circoli della zona perché sanno di trovare attrezzatura di qualità.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (+) STARVIE (-) NOX (-) HEAD (=) scarpe: JOMA (+) ASICS (-) MIZUNO (-) abbigliamento: ADIDAS (=) BULLPADEL (=) EA7 (=) zaini/borse: BULLPADEL (=) STARVIE (=) NOX (=)

9.

10. Serve controllare i prezzi e non svalutare eccessivamente le racchette. Per come si gestiscono i costi in negozio, rischiamo di lasciar perdere tutto.

11. Voto 2024: 5

12. Bisogna avere più serietà nei prezzi di acquisto e di vendita. O le aziende fanno guadagnare di più i negozianti, altrimenti che ci rimettano loro, e non noi, per il mercato che hanno rovinato loro stessi.

TENNIS-POINT

Milano

Mamo Mowlazadeh, store manager

BILANCIO DI FINE ANNO

1. In generale è andata bene. Si è attenuata leggermente la vendita di racchette, ma non ci lamentiamo perché riusciamo comunque a mantenere una buona media con i servizi che forniamo, come il test. Le vendite incidono per il 70% online e 30% nel punto vendita.

2. Tra gli aspetti negativi c’è la mancanza di prodotto: i brand fanno passare troppo tempo tra le forniture e noi negozi rimaniamo senza articoli. È una cosa che non dipende dalle case madri, ma proprio dal lancio dei nuovi modelli. L’altro aspetto sono i prezzi che si trovano online, che ribassano fortemente le racchette e quindi noi negozianti ci troviamo in difficoltà. Di positivo invece c’è che, a prescindere dall’inserimento di altri sport in sostituzione del tennis come il pickleball o il touch tennis, il padel riesce a mantenere il suo mercato. Inoltre, tanti marchi hanno ampliato il range di prodotti che offrono.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante e test del prodotto.

4. Nessuna in particolare a parte gli sconti in periodo saldi. Essendosi ridotta l'euforia del padel, ora i consumatori comprano in maniera più oculata.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. No, essendo un negozio nuovo non ci siamo legati a livello contrattuale con

nessun circolo. C’è però l’intenzione. Collaboriamo invece con qualche giocatore. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (+) NOX (+) BULLPADEL (=) BABOLAT (=) scarpe: BULLPADEL (+) BABOLAT (+) ADIDAS (+) abbigliamento: BULLPADEL (+) zaini/borse: ADIDAS (+) NOX (+) BULLPADEL (+)

9. NOX

10. Monitorare i siti truffa.

11. Voto 2024: 8

12. Niente in particolare, se non un augurio di buon padel a tutti!

EVENTI PADEL STORE

Palermo

Maurizio Cossentino, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un aumento almeno del 20%. Siamo molto presente sui social, anche se è veramente dura di questi tempi. L’e-commerce incide per il 50%.

2. I prezzi dei siti spagnoli sono molto difficili da combattere. C'è stato anche un calo di praticanti che magari hanno deciso di tornare ad altri sport. La cosa che mi preoccupa del padel, infatti, è che se non formi una coppia solida e duratura nel tempo poi potresti smettere del tutto. Ho conosciuto persone che hanno lasciato perché non trovavano un buon compagno. I nostri numeri sono positivi anche perché la concorrenza si è ridotta. A Palermo siamo rimasti in tre a trattare solo il padel. Va considerato anche il basso potere d’acquisto dei consumatori.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, passaparola.

4. Il servizio di test delle racchette.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Lavorare con i circoli è un po' una perdita di tempo a nostro avviso, hanno altre esigenze che tolgono attenzione al negoziante, come l’affitto dei campi. Tendo a collaborare perdipiù con i maestri che è più produttivo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: BULLPADEL (+) ADIDAS (+) NOX (+) scarpe: BULLPADEL (+) ADIDAS (=) K-SWISS (=) abbigliamento: BULLPADEL (+) ADIDAS (=) WILSON (=) zaini/borse: BULLPADEL (+) ADIDAS (+) NOX (+)

9. OXDOG, per la correttezza nei confronti dei negozianti.

10. Consiglierei di fare una cosa semplice: un cliente ha un problema con la racchetta?

Se apri la garanzia allegando la fattura di un rivenditore ufficiale, si procederà al cambio, altrimenti no. Le aziende risparmierebbero sul reso, e dall’altra parte ai rivenditori verrebbe riconosciuto maggior valore. A molte aziende, inoltre, purtroppo non interessa nemmeno che i prezzi siano diversi tra i vari e-commerce e i negozi fisici, e infatti adottano politiche di mercato che inevitabilmente mettono i rivenditori l'uno contro l'altro.

11. Voto 2024: 8

DOCTOR TENNIS

Massa e Cozzile (PT)

Dino Berti, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Negativo rispetto agli anni precedenti.

2. La concorrenza sleale online. Si fanno sconti clamorosi su pale appena uscite, e c’è confusione su quello che viene proposto dal mercato. Tra i consumatori, inoltre, non c'è cultura nella scelta dell’attrezzo e si guarda semplicemente al prezzo.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Nessuna in particolare, se non la promozione delle pale. Non riusciamo ad avere le racchette da far testare purtroppo. Nel tennis, per esempio, è diverso: quando ne diamo una in prova, poi posso incordarla più volte e farla riutilizzare. Nel padel, invece, dopo un mese di test, le racchette si rompono. Le aziende non sembrano nemmeno così tanto interessate a quest’argomento.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 80-149

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Forniamo materiale di consumo e qualche racchetta, oltre ai vari premi ai tornei. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: WILSON (=) BABOLAT (=) HEAD (=) PROKENNEX (=) scarpe: ASICS (=) MIZUNO (=) abbigliamento: AUSTRALIAN (=) BABOLAT (=) zaini/borse: WILSON (=) BABOLAT (=) HEAD (=)

10. Dovrebbero controllare periodicamente i prezzi online, perché c’è una gara al massacro. Non so quanto durerà, visto che gli e-commerce che vendono sotto costo prima o poi dovranno tirare le somme in qualche modo.

11. Voto 2024: 6

NAKE SPORT

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2023 è stato un anno in decremento rispetto agli anni in cui il padel è esploso, mentre nel 2024 non si è purtroppo riposizionato ai livelli degli anni precedenti, ma perlomeno non è stato in calo. Si è assestato al 2023. Inoltre c’è stato un ridimensionamento dei marchi: da un grande numero ora siamo passati a lavorare con 15/20 brand. Non abbiamo un e-commerce.

2. I principali problemi sono legati ai prezzi. Il padelista nasce più come acquirente online che come compratore nel negozio fisico. Si fa fatica a farli venire in negozio, anche perché vengono attirati dal prezzo più basso che trovano su internet. Inoltre, si lasciano influenzare da chi promuove il materiale in rete. I prodotti sono troppi, e si crea confusione nel cliente. Si riesce a vendere una racchetta da padel al suo giusto prezzo solo due mesi l’anno, per via delle continue nuove uscite, e questo svilisce il prodotto. Il giocatore così fatica a capire qual è la racchetta giusta. Di positivo c’è che la gente continua a giocare e che si continuano a costruire nuovi campi da padel. La gente ora è consapevole della necessità di avere la scarpa giusta per giocare e acquista le calzature da padel. Devono ancora capire, invece, che anche la pallina che ha un buon rimbalzo contro le pareti è importante, ma sono sicuro che questo diventerà un altro aspetto positivo.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni, utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. In autonomia abbiamo abbassato i prezzi in base alle logiche del negozio.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Abbiamo procurato le forniture ai centri, allestito vetrine e dato il materiale ai maestri.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

8. racchette: ADIDAS (=) BABOLAT (=) BULLPADEL (-) scarpe: ASICS (+) BABOLAT (=) ADIDAS (=) abbigliamento: BABOLAT (=) AUSTRALIAN (=) PADEL MI AMOR (=) borse/zaini: ADIDAS (=) SIUX (=) WILSON (=)

9. ONE PADEL

10. Ridurre i modelli e proporre meno per focalizzarsi meglio sull’acquisto. Ci sono 4/5 versioni dello stesso modello e la gente è confusa.

11. Voto 2024: 6.

12. Suggerisco ai clienti di farsi consigliare dal negoziante o dal maestro per l’acquisto dei prodotti e di prendere tante lezioni dagli istruttori.

MATCH POINT TENNIS LIVE SHOP

Cesena Gabriele Guerrini, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Nel 2024 c’è stato un incremento. Abbiamo un e-commerce, ma lavoriamo di più con il negozio: le vendite online contano per il 15-20%.

2. Le problematiche sono sempre quelle commerciali, legati ai rapporti con aziende e distributori e ai prezzi di vendita. Poi la categoria media sta soffrendo, perché le racchette a 300 euro si vendono a 250, che è il prezzo del livello intermedio. L’aspetto positivo è stato l’aumento del mercato in generale, della popolarità e diffusione di questo sport che ha aumentato il numero di appassionati, che di conseguenza devono procurarsi tutta la merce.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni.

4. Non facciamo iniziative con le aziende, e questo è un problema. Noi invece dobbiamo per forza adeguarci a certe situazioni, perché alcuni negozi riescono a fare delle promozioni, ma sono dei big.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Sì, forniamo i circoli e collaboriamo con i maestri in modo che possano far provare le racchette e promuovere i nostri prodotti.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (+) HEAD (+) SIUX (+) scarpe: ASICS (+) JOMA (+) K-SWISS (+) abbigliamento: EA7 (+) ABOUT (+) ADIDAS (+) zaini/borse: NOX (+) HEAD (+) ADIDAS (+)

9. LOK e HIROSTAR, ma per brevi periodi.

10. Avere un rapporto più collaborativo con i punti vendita.

11. Voto 2024: 7,5

12. Una collaborazione tra punti vendita sarebbe importantissima. In una situazione di mercato con 50 marchi di racchette, se non si fa rete tra colleghi e aziende è impensabile tenere il passo dei colossi online, che propongono tutto e forse poi non ce l'hanno neanche. Noi negozi dovremmo invece collaborare per avere un rapporto più costruttivo e vantaggioso per tutti.

GIUGLAR SRL

Sant'Ambrogio (TO)

Emanuele Giuglar, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. In leggera crescita rispetto al 2023. Per noi il negozio influisce per il 70% e l’online per il 30%.

2. La principale problematica è stata l’aumento dei prezzi. L’aspetto positivo, invece è che le aziende hanno consegnato la merce con puntualità.

TREND DI ACQUISTO

3. Fedeltà a un marchio già utilizzato, prezzo e/o promozioni, utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. Nessuna in particolare.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. In questo momento ne facciamo poche. Molti centri contattano direttamente le aziende, facendo una concorrenza al negozio.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (+) ADIDAS (=) BABOLAT (-) scarpe: ASICS (+) JOMA (=) BABOLAT (+) abbigliamento: NIKE (+) ADIDAS (=) JOMA (=) zaini/borse: HEAD (=) BABOLAT (=) ADIDAS (=)

9. HEAD

10. Controllare i prezzi degli shop online europei (spagnoli in primis).

11. Voto 2024: 6

A-TENNIS Lissone (MB)

Andrea Guntri, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo avuto un calo del 30% nel padel.

2. Su internet ci sono prezzi troppo bassi sui modelli nuovi. Le aziende, inoltre, spingono per fare ordini di merce molto importanti, quando invece dovrebbero lasciare più libertà al singolo negoziante.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Le promozioni sulle racchette.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Collaboro con due centri della zona. I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: JOMA (-) scarpe: JOMA (-) abbigliamento: JOMA (-) zaini/borse: JOMA (-)

10. L'ho già fatto presente a tutte le aziende: bisogna lasciare i negozianti liberi di decidere quanta merce ordinare. Al momento chiedono a noi rivenditori degli impegni troppo onerosi.

11. Voto 2024: 6

Le domande

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Come è stato complessivamente il 2024 e come sono andate le vendite 2.

TREND DI ACQUISTO 3. 4.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE 5. 6.

COLLABORAZIONI

7. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024 8. 9. 10. 11 12

SPORT & STREET ACTIVE SPORT

Imola (BO)

Alberto Cavina, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un aumento. L’e-commerce incide per il 60/70%.

2. I problemi riguardano i margini molto risicati. C’è comunque sempre molto interesse per questo sport.

TREND DI ACQUISTO

3. Utilizzo da parte di un giocatore pro.

4. È un settore perennemente in sconto, e questo è un grosso problema.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Forniamo materiali di consumo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: ADIDAS (+) HEAD (+) BABOLAT (+) scarpe: ADIDAS (+) HEAD (+) BABOLAT (+) abbigliamento: ADIDAS (+) HEAD (+) BABOLAT (+) zaini/borse: ADIDAS (+) HEAD (+) BABOLAT (+)

9. TACTICAL

10. Tenere i prezzi sotto controllo.

11 Voto 2024: 6

PADEL ELITE

Daniele Corcella, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2024 è stato il nostro primo anno, è andato abbastanza bene anche se non non abbiamo un metro di paragone. I riscontri sono stati positivi, ho imparato quali marchi e prodotti sono da tenere e quali no. L’e-commerce incide per circa il 10%, ma l’impegno nella vendita online è stato basso per ora.

2. Alcuni marchi svalutano troppo e subito le racchette. Tra le cose positive, voglio sottolineare che molta gente invece è tornata in negozio per la soddisfazione del servizio, perché ha speso bene. Cosa che non può fare con un e-commerce.

TREND DI ACQUISTO

3. Consigli del negoziante, prezzo e/o promozioni, tecnicità della racchetta.

4. Abbiamo realizzato tante giornate test con varie aziende, all'interno di centri con cui collaboro, così da far provare le racchette con i maestri. Cerco di spingere tanto su queste iniziative perché testare in campo può solo aiutare la vendita. PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Sponsorizzo un paio di maestri e giocatori, anche in collaborazione con qualche marchio, e poi organizzo eventi, tornei e giornate test.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024 Nessun riferimento all’andamento delle vendite perché il negozio è aperto dal 2024

8. racchette: ADIDAS, NOX, BABOLAT scarpe: ASICS, ADIDAS, BABOLAT abbigliamento: X3 POR TRES, BULLPADEL, ADIDAS zaini/borse: NOX, ADIDAS, BABOLAT

9. HIROSTAR per il rapporto qualità-prezzo.

10. Dovrebbero riuscire a tenere sotto controllo i prezzi in tutti i canali che gestiscono, per evitare di svalutare le racchette da un giorno all'altro. Se una pala ha un prezzo di listino a 350 euro, il giorno dopo non può essere venduta a 280 o anche a un prezzo inferiore.

11. Voto 2024: 7

L’ANGOLO DELLO SPORT

Roma

Daniele De Dominicis, buyer

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo avuto un calo di almeno il 50% per il padel, che infatti stiamo dismettendo.

2. Le persone comprano su internet o direttamente nei circoli.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Sì, gli sconti al 50 o al 60%.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Non abbiamo collaborazioni.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: HEAD (-) DROP SHOT (-) scarpe: JOMA (-)

abbigliamento: HEAD (-) DROP SHOT (-) zaini/borse: HEAD (-)

10. Ci sarebbero troppe cose da dire. Bisognerebbe rivedere tutta la distribuzione per mantenere vivo il commercio nel negozio.

11. Voto 2024: 3

BARTONI

Roma Alessandro Bartoni, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. L’andamento delle vendite è rimasto stabile.

2. Si fa fatica ad avere dei margini consistenti, visti i prezzi e i forti sconti che bisogna fare anche su modelli nuovi. Il mercato è posizionato verso l'alto, la maggior parte delle persone ricerca racchette tecniche e costose.

TREND DI ACQUISTO

3. Fedeltà a un marchio già utilizzato.

4. Abbiamo fatto leva sul prezzo, con forti sconti che hanno accelerato le vendite.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 251-300

6. Livello avanzato.

COLLABORAZIONI

7. Non abbiamo collaborazioni con i centri al momento, perché ci siamo concentrati sullo svuotamento del magazzino. Possiamo contare su un paio di maestri di riferimento che ci aiutano ad avere più passaggio in negozio.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: WILSON (=) BULLPADEL (=) BABOLAT (=) scarpe: WILSON (=) ASICS (=) MIZUNO (=) abbigliamento: ASICS (=) BABOLAT (=) zaini/borse: BULLPADEL (=) WILSON (=)

10. Bisognerebbe fare degli accordi per cercare di mantenere un prezzo allo stesso livello per un certo periodo. Non ha senso proporre forti sconti fin dall'inizio.

11. Voto 2024: 6

CAMI SPORTSWEAR Terni

Gianni Cami, responsabile vendite

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il trend è negativo e le vendite si sono ulteriormente bloccate, con un calo di almeno il 30%. Non abbiamo un e-commerce.

2. Il mercato dell’usato e gli acquisti online hanno bloccato tutto, si vende poco e con margini ristretti.

TREND DI ACQUISTO

3. Prezzo e/o promozioni.

4. Abbiamo organizzato un torneo con il nome del negozio in un centro con cui collaboriamo. È il nostro modo per far vedere che siamo attivi e presenti.

PREFERENZE SULLE RACCHETTE

5. 150-249

6. Livello intermedio.

COLLABORAZIONI

7. Sponsorizziamo due maestri della zona, gli forniamo racchette e abbigliamento e loro ci aiutano a veicolare persone in negozio.

I MARCHI PIÙ VENDUTI DEL 2024

8. racchette: SIUX (-) ADIDAS (-) BULLPADEL (-) scarpe: ADIDAS (-) MIZUNO (-) abbigliamento: NIKE (-) MIZUNO (-) ADIDAS (-) zaini/borse: SIUX (-) ADIDAS (-) BULLPADEL (-)

10. Le aziende dovrebbero decidere se rifornire gli e-commerce o i negozi. O aiutano la vendita online o quella fisica.

11. Voto 2024: 6

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IL FUTURO PASSA DAI GIOVANI

Continuiamo a parlare di movimento juniores e di come allargare potenzialmente la base di praticanti in futuro. Ne abbiamo discusso con Luca Bottini, fiduciario FITP per il Piemonte di Adelio Rosate, team e marketing manager di O&B Padel

La crescita della partecipazione giovanile nel padel è un argomento chiave per il futuro di questo sport sul lungo termine. Su Padelbiz ne abbiamo parlato diffusamente nel corso degli ultimi due numeri (n.7/2024 e n.1/2025), entrando nei centri con approfondimenti dedicati agli juniores e intervistando chi quotidianamente è a contatto con i ragazzi che si avvicinano alla pala y bola. Cosa è emerso? Che il padel comincia a farsi strada tra le prefe-

FIDUCIARIO FITP PIEMONTE

È interessante notare come il movimento junior nel padel stia finalmente vivendo una crescita più rapida. Avere una fascia di età che va dai 5 ai 18 anni permette di costruire una base solida per il futuro, sviluppando non solo le competenze tecniche, ma anche l’interesse per il gioco in sé. L’aumento delle strutture gioca un ruolo fondamentale. I proprietari di impianti si rendono conto che il futuro passa dai giovani, e investono in programmi di formazione, nell’obiettivo anche di costruire una community di talenti juniores.

renze di genitori e ragazzi, grazie anche agli Open Day organizzati dai club, ma che deve inevitabilmente fare i conti con la forte concorrenza degli altri sport più radicati sul territorio. In questo senso, la collaborazione con le scuole (magari attraverso il progetto di Racchette in Classe della FITP) è indicata da quasi tutti come un passaggio fondamentale per poter allargare la base. Di questo, ma non solo, abbiamo parlato con Luca Bottini, fiduciario FITP per il Piemonte.

Ritengo che la fascia di età più coinvolta sia quella dai 9 ai 14 anni, anche a livello agonistico. In quel periodo i ragazzi iniziano a sviluppare coordinazione e capacità atletiche, e spesso in sport che possano essere praticati in modo competitivo ma non troppo complessi da imparare. Il padel, con la sua natura di gioco rapido e accessibile, si adatta perfettamente a questa fase iniziale.

Per quanto riguarda la fascia 5-8 anni, è comprensibile che facciano anche altri sport, è un momento importante per sviluppare le basi motorie generali in esperienze sportive varie. Un approccio multidisciplinare è utile per evitare specializzazioni troppo precoci e favorire una crescita più equilibrata.

La risposta tendenzialmente è no, ma dipende molto dalle età e dalle motivazioni individuali. In generale, i ragazzi che frequentano corsi di padel non agonistici tendono a vedere l’attività più come un momento ricreativo e di socializzazione, piuttosto che come un impegno continuo o una passione da coltivare anche fuori dalle lezioni. Soprattutto quelli più giovani potrebbero non essere così inclini a prenotare slot per giocare autonomamente tra di loro, perché la loro motivazione principale è legata al divertimento, all’apprendimento e al gruppo, più che alla competizione o al gioco libero. Inoltre, la mancanza di una forte abitudine al gioco fuori dall’orario del corso potrebbe renderli meno propensi a organizzarsi in modo autonomo.

In Piemonte, come nel resto d’Italia, il padel sta vivendo un momento di forte crescita. Per quanto riguarda i protocolli relativi a fasce di età e metodologia di insegnamento, ci sono linee guida generali a livello federale, ma è possibile che i centri sportivi o le scuole di padel possano differire nelle modalità di applicazione. La FITP ha delle indicazioni per l’insegnamento del padel, che includono anche una suddivisione in fasce d’età per facilitare l’inserimento progressivo. Questo comporta metodologie didattiche specifiche, favorendone l’apprendimento in modo ludico. Nei circoli piemontesi, la conformità a questi protocolli dipende molto dal livello di preparazione degli istruttori e dalle risorse delle strutture. Tendenzialmente osservo una buona applicazione delle linee guida federali, con un approccio collaudato, ma non tutte le strutture le adottano in maniera rigorosa. -

O&B Padel è un osservatorio specializzato nel marketing legato al padel. Effettua indagini e sondaggi mirati su mercati nazionali e internazionali, si occupa di definire bacini di attrazione per centri e accademie e propone stime di mercato e business plan dedicati.

L’AGONISMO COME UNICA STRADA

Ryan Rymarczyk ha solo 18 anni, ma ha già vissuto più vite. Una da tennista e una, quella attuale, da padelista in rampa di lancio di Daniele Pansardi

In Ryan Rymarczyk l’agonismo scorre nelle vene dall’età di 5 anni, da quando per la prima volta ha preso in mano una racchetta una tennis. Tutti gli hanno sempre riconosciuto un talento precoce, che lui ha cercato di coltivare e sviluppare fin da piccolo lavorando quotidianamente con i maestri di varie accademie. Il cognome rivela le origini polacche del 18enne, ma la casa del classe 2006 è a Rovato, in provincia di Brescia, dove si è fatto conoscere nel corso del tempo. Quella di Ryan potrebbe essere una delle classiche storie di transizione dal tennis al padel, se non fosse che il suo percorso è stato scandito anche da un ostacolo che non aveva a che fare con dritti e rovesci o il movimento al servizio.

“Tra il 2017 e il 2018 mi hanno diagnosticato un tumore al cervello”, ci ha raccontato Ryan. “L’operazione e le terapie naturalmente mi hanno costretto a smettere per un certo periodo. Quando sono tornato a giocare a tennis, ho dovuto farlo molto gradualmente, rispettando il mio corpo e le condizioni del momento. Ma rispetto ai miei coetanei avevo perso molto fisicamente, ed ero rimasto qualche passo indietro”. Ryan si ritrova dunque a prendere una decisione complicata: pur essendo uno sportivo nato, decide di mettere da parte il tennis. “Era difficile ritrovare i ritmi e le motivazioni giuste. Non avevo nemmeno intenzione di riprendere con un altro sport”.

Nel frattempo, però, anche in provincia di Brescia cominciano a prendere piede queste strane creature fatte di vetri e griglie e con un campo 20x10. Ryan non ne rimane indifferente e inizia a provare il padel soprattutto per curiosità, senza avere intenzioni di praticarlo a livello agonistico, frequentando sempre di più l’Hub 4.0 di Rovato. Una partita dopo l’altra, tuttavia, tutti quelli che gravitano attorno a lui e al centro bresciano si accorgono delle qualità del ragazzo. La mano, del resto, è sempre la stessa: educata e allenata. Una delle prime a rendersi conto delle potenzialità di Ryan è Martina Parmigiani (tra le migliori giocatrici in Italia), che lo sprona e incoraggia ad allenarsi seriamente dopo averne visto da vicino le qualità.

Quella voglia di agonismo che aveva dovuto accantonare, insomma, rientra prepotentemente dalla porta di una gabbia. In questo senso, anche AWT ha rivestito un ruolo importante come ci ha detto lo stesso Ryan. “La partecipazione all’AWT è l’elemento che mi ha portato più di tutti a credere di nuovo in un percorso agonistico. È un circuito ben strutturato a livello organizzativo che mi ha permesso di scendere in campo con più sicurezza”. E anche di togliersi alcune soddisfazioni: Ryan infatti ha vinto i Master del circuito a Barcellona e a Malaga per due anni consecutivi, suggellando un rapporto speciale che nel tempo si era creato con l’organizzazione, che lo ha sostenuto anche con una borsa di studio.

LE AMBIZIONI DA PADELISTA

Ma che padelista è oggi Ryan Rymarczyk? “Gioco a sinistra, cerco di essere aggressivo e mi sento molto sicuro soprattutto sul rovescio e sugli smash. La vibora sta migliorando”. Non ha ancora un compagno fisso, ma “cerco di avere continuità in modo da costruire una miglior relazione sul campo”. Il valore di Ryan, in ogni caso, non è rimasto confinato solo alla provincia di Brescia. Negli anni ha partecipato a raduni macroarea FITP del Nord Italia, ha partecipato alla Coppa delle Regioni e ai campionati italiani Under 18. In questi mesi si è dedicato perlopiù agli Open FITP, che al momento sono la sua occupazione principale. E in futuro? “Entro tre o quattro anni vorrei cominciare a giocare dei tornei di livello internazionale”. Nel frattempo, però, c’è un altro obiettivo decisamente più a portata di mano: Ryan è intenzionato a rappresentare la Polonia e a entrare nella nazionale seniores del Paese di origine dei suoi genitori. “Sono già stato lì ad allenarmi con i migliori giocatori polacchi e ho partecipato ad alcuni tornei”, ci spiega Ryan, con il tono umile e modesto che lo ha contraddistinto durante tutta l’intervista. Tanto che il padre, Patrick, vuole chiudere con una precisazione. “Ryan è molto modesto. È vero che ciascun genitore vede il proprio figlio come il migliore in assoluto, ma vi assicuro che lui ha davvero una marcia in più. I risultati lo confermeranno”.

AGLI ALBORI DEL PADEL ITALIANO

Quando è arrivata la nostra disciplina nel Belpaese? Una ricostruzione storica a partire dalla sua apparizione, guidati da un ospite d’eccezione: Fabrizio Canè di Adelio Rosate, team e marketing manager di O&B Padel

In precedenti articoli abbiamo provato a ricostruire la storia del padel, andando alle sue origini, coinvolgendo testimoni della sua affermazione in Argentina e, al tempo stesso, co-protagonisti della sua evoluzione in Spagna e in Italia. Quali Adrian Alganaras, direttore dell’accademia di Palma di Maiorca, e Ariel Mogni, direttore del Centro Padel Firenze e di altri circoli toscani. E in Italia? L’esponenziale crescita di questi ultimi cinque anni, con 10 mila campi sul territorio, ci porterebbe a pensare che questo sport sia un fenomeno recente, circoscritto a questo decennio e coincidente all’attività della FIT (diventata poi appunto FITP per dare il giusto spazio anche al padel) per promuoverlo. In realtà l’apparizione del padel in Italia risale a molto prima, quasi in modo naif e un poco romantico, a oltre 30 anni fa. Era già considerato come disciplina sportiva in alcune manifestazioni internazionali. Nei Giochi del Mediterraneo che si tennero a Bari, nel 1997, per esempio, fu inserito come sport dimostrativo, come ci racconta Fabrizio Canè. Un testimone d’eccezione che, a quei Giochi, ci ha partecipato. Il suo aiuto prezioso ci accompagna in questa ricostruzione storica, di cui è stato testimone e attivo protagonista. Fabrizio nasce a Bologna negli Anni ‘60. Nel periodo in cui in città, calcisticamente parlando, accade qualcosa di magico ed esaltante.

Nel giugno 1964, Il Bologna di capitan Bulgarelli batte a Roma, in uno spareggio per il titolo al cardiopalma, nientepopodimeno che l’Inter di Helenio Herrera, vincitrice una settimana prima della Coppa dei Campioni contro il Real Madrid di Di Stefano e Puskas. Così i rossoblù si cuciono al petto lo Scudetto. Lo scenario bolognese in cui si ritrova il Fabrizio bambino è questo, con l’eco dell’euforica impresa calcistica a riecheggiare per le vie e le piazze della città. Nei cortili è un susseguirsi di rumori tonfi e di palloni calciati. Fabrizio, non da meno, inizia a sua volta a tirare calci al pallone sognando un giorno il comunale (ora Dall’Ara).

Papà Giancarlo è diviso tra l’orgoglio di tifoso e il tennista appassionato; frequenta il Felsineo, lo storico circolo di tennis cittadino. Li vi sono ottimi maestri e Fabrizio si ritrova iscritto di default alla scuola SAT. Sovrasta in statura almeno di una spanna i compagni, ha già forza da vendere che esplode sulla sua Dunlop Maxply. Presto inizia a raccoglierne i frutti. È campione italiano ai Giochi della Gioventù Under 16 a Bari nel 1978. Somma ben 60 vittorie nei tornei di terza categoria, diventa B3 e successivamente maestro. Spesso, nelle partite di torneo, può contare sul tifo di un bimbo minuto, il fratello Paolo, che

fa tesoro di quanto osserva e che poi diventerà “turborovescio”. Fabrizio inizia a insegnare al Circolo Tennis Aeroporto, dove incontra un personaggio che lo appassionerà a un nuovo sport: Daniel Patti, argentino.

A Daniel manca uno sport lasciato nella sua Buenos Aires e si prodiga per farlo conoscere qui. Il padel, appunto. Ne cura l’organizzazione istituzionale dopo aver ottenuto di costruire due campi nel circolo stesso (guardati dai più con deferenza). L’argentino coinvolge i migliori tennisti del club, e tra questi, Fabrizio. Spiega loro regole, colpi e strategie del gioco. Contemporaneamente continua la sua opera di divulgazione della nuova disciplina. Ha già fondato la FIGP, Federazione Italiana Gioco Padel, e in qualità di suo presidente contatta i circoli di altre città. Di lì a qualche anno si possono contare campi da padel a Milano (Gardanella), Trento, Costabissara (VI) e Lido del Savio (RA), che danno vita nel 1997 all’attività agonistica. Contemporaneamente nasce il primo circuito europeo al quale partecipano quattro nazioni, le stesse che nell’autunno dello stesso anno, a Barcellona, disputeranno il campionato a squadre. Sono Italia, Spagna, Francia e Austria con gli iberici che, inevitabilmente, sovrastano gli altri. Il nostro Fabrizio affina la tecnica e a casa, assieme alla strana racchetta che accosta a quelle di Paolo e di papà Giancarlo, inizia a portare orgogliosamente anche coppe.

Ha l’opportunità di confrontarsi in più di una kermesse internazionale. Partecipa con la squadra italiana ai mondiali di Mar del Plata, in Argentina. Dove l’Italia schiera già entrambe le formazioni, maschile e femminile, con sette giocatori ciascuna, tre coppie e una riserva. “Il divario era notevole in confronto ai sudamericani. Non potevamo competere”, dice Fabrizio. "Ma l’occasione fu una grande opportunità per comprendere cosa rappresentasse il padel in quella cultura sportiva e affinare maggiormente la nostra tecnica. Potemmo ammirare da spettatori la finale che, inevitabilmente, si svolse tra Spagna e Argentina". Due anni dopo ha modo di partecipare di nuovo ai Mondiali che si giocheranno a Tolosa, in Francia. Nel frattempo, prende in gestione il Circolo Aeroporto che ospiterà nel 2005 gli Europei. Ma il legame con il fratello Paolo è forte e la distanza si fa sentire. Paolo, a fine carriera, è rimasto a Bergamo dove era andato per giocare la Serie A a squadre e dove inizia a fare il coach per poi gestire anche un centro. Gli serve l’aiuto del fratello che è ora anche istruttore di padel, ma conserva il diploma di maestro di tennis. Fabrizio non ci pensa molto, lascia Bologna e anche il padel. A Bergamo ritrova la vicinanza del fratello Paolo e trova anche l’amore, Barbara, oggi sua compagna di vita da 16 anni.

Il campo centrale dei Mondiali 2000 a Tolosa
La squadra italiana in partenza per i Mondiali a Mar del Plata nel 1998

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È stato certamente importante il ruolo della Federazione Tennis, che lo ha promosso. In particolare, incentivandone la costruzione di campi nei circoli di Roma, all’aperto e con investimenti più contenuti, mentre noi a Bologna giocavamo solo nella bella stagione. Le restrizioni sul Covid hanno dato una mano, quando molti per poter fare attività fisica si sono tesserati a questo sport essendo tra quelli concessi di praticare.

“Nel successo di questo sport, influisce il rapporto livello tecnico-soglia di divertimento. Per esempio, essendo la racchetta senza corde e la palla depressurizzata rispetto a quella da tennis, palleggiare restando in controllo è più facile”

Certamente la principale è nell’evoluzione dei materiali, che hanno reso il gioco anche più veloce. Considera che le nostre racchette erano in legno, con una evidente minor sensibilità e forza esprimibile sulla palla. I campi stessi ora hanno le pareti in vetro. Ma c'è anche una differenza fisica. In Argentina allora vi erano giocatori con un‘ottima mano, ma spesso sovrappeso. Ora l’agilità è una componente fondamentale.

Nel successo di questo sport, influisce il rapporto “livello tecnico-soglia di divertimento”. Per esempio, essendo la racchetta senza corde e la palla depressurizzata rispetto a quella da tennis, palleggiare restando in controllo è più facile. Ovviamente per saperlo giocare bene bisogna imparare posizione, bandeja e

vibora, scelta dei colpi a secondo del momento. E lì le cose cambiano.

Ora che domanda e offerta iniziano a pareggiarsi sono molteplici i fattori che ne determineranno il consolidamento. Dove è ubicato il centro, la struttura, i prezzi, la capacità di ottimizzare l’intrinseca caratteristica aggregante con servizi complementari quali bar e ristorazione. Ma penso che il più importante sia quello di saper sviluppare una politica sul settore giovanile. Mixando l’organizzazione tecnica a un’offerta economica che lo renda accessibile.

Premesso che la mia esperienza è ormai un po’ datata, l’organizzazione del padel in Argentina risentiva inevitabilmente dalla situazione socio-economica. Quando andammo a giocare lì, era in corso una delle tante crisi economiche che il Paese ciclicamente vive. I campi dismessi erano molti e, come sappiamo, molti giocatori emigravano in Spagna. La differenza chiave non è quindi tanto nel livello tecnico quanto nella struttura organizzativa del movimento spagnolo.

Molto dipende da quanto in parte già detto. Lo saremo quando e se riusciremo a far completare il ciclo a partire dal settore giovanile, dalla fascia junior per arrivare poi al professionismo. Con allievi che inizieranno a praticarlo come sport principale e integrale. Dove il fattore prezzi sarà una variabile importante per l’accessibilità a un numero esteso di ragazzi, in modo da poter competere con le analoghe fasce in Spagna e Argentina.

O&B Padel è un osservatorio specializzato nel marketing legato al padel. Effettua indagini e sondaggi mirati su mercati nazionali e internazionali, si occupa di definire bacini di attrazione per centri e accademie e propone stime di mercato e business plan dedicati.

A destra Fabrizio Canè negli Anni '90
La famiglia Canè con Paolo, Fabrizio e papà Giancarlo

RACQUET TREND EXPO: DA DOVE RIPARTIRE?

La prima edizione dell’ambizioso progetto di Next Group e Padel Trend è stata in chiaroscuro, pur avendo un potenziale interessante. Vediamo nel dettaglio cos'ha funzionato e cosa no di Daniele Pansardi

Racquet Trend Expo partiva con grandi ambizioni. La prima fiera in Europa sugli sport di racchetta, l'inclusione del tennis, la nuova location negli spazi olimpici a Rho-Fiera Milano. Dopo il buon successo registrato nei due anni con il solo padel all'Allianz MiCo, l'organizzazione aveva puntato in maniera deci-

Padel Legend

La sola presenza in campo di Pablo Lima, Miguel Lamperti (la vera star della fiera), Mati Diaz e Seba Nerone (e, anche se non ha il loro status, Tino Libaak) è bastata per riempire gli spalti e far divertire il pubblico nel corso delle giornate. Un'ulteriore testimonianza di come basti poco, in alcuni casi, per accendere la grande passione in tutta la community del padel, che conferma anche l'anima molto popolare e sociale di questo sport.

Pickleball mania

Dopo un giorno e mezzo di fiera, qualcuno si è reso conto che i quattro campi di pickleball installati non riuscivano a contenere tutta la voglia di giocare dei visitatori. La soluzione? Disegnarne un altro paio sul pavimento, sfruttando gli ampi spazi a disposizione. E anche così le persone in coda per provare questa disciplina non mancavano di certo. È l'episodio che meglio racconta gli ottimi riscontri ottenuti dal pickleball nel corso dei tre giorni: una piccola (grande) affermazione che sicuramente non passerà inosservata.

Pochi ma buoni?

Il flusso di pubblico non è stato all'altezza delle aspettative eppure, tra le diverse critiche legittime, molti espositori ci hanno sottolineato il valore dei contatti avuti durante l'evento. Parliamo soprattutto di potenziali fornitori per i circoli (impiantistica, tecnologie, snack, integratori, etc), che in un contesto del genere a volte preferiscono di gran lunga la qualità e non la quantità.

Turismo sportivo

Un altro punto su cui l'organizzazione di Racquet Trend ha voluto puntare fortemente, ottenendo l'approvazione di Enit e di Turespana e di altre realtà attive nel settore dei viaggi a tema tennis/padel. Senza contare l'intervento istituzionale nella giornata d’apertura della ministra del turismo, Daniela Santanchè.

sa su un'espansione che sulla carta sembrava naturale, ma che allo stesso tempo rappresentava un azzardo per diversi motivi. Rispetto a Padel Trend, il risultato è stato però in chiaroscuro, pur mantenendo un potenziale interessante sotto molto punti di vista. Vediamo nel dettaglio cos'ha funzionato e cosa no.

COSA HA FUNZIONATO MENO

La posizione in calendario

Lo spostamento da gennaio a marzo ha portato più insidie che benefici. Il weekend dal 7 al 9 marzo ha coinciso con il Carnevale Ambrosiano a Milano, e dunque con la chiusura delle scuole e tanti potenziali visitatori che magari hanno deciso di trascorrere il fine settimana lontano dalla città. Ma l'inizio di marzo è anche un periodo in cui è più difficile coinvolgere i giocatori e le giocatrici pro, che sono nel pieno dei loro impegni (soprattutto nel tennis). Da sottolineare anche la contemporaneità con l'inizio della Serie A e degli altri campionati nazionali di padel.

La sede

L'allargamento al tennis e l'installazione dei suoi quattro campi ha reso necessaria una location più grande, ma gli spazi dei padiglioni di Fiera Milano a Rho sono risultati fin troppo ampi. In molti hanno rimpianto l'Allianz MiCo, location molto più "intima" e misurata nelle dimensioni. Una delle lamentele più ricorrenti tra espositori e pubblico, inoltre, è stata la distanza chilometrica tra la fermata della metropolitana e la stazione dei treni e l'ingresso dei padiglioni.

Chiarezza espositiva

A grandi linee, gli espositori erano inseriti nella stessa zona in base alla loro categoria. Quello che mancava, tuttavia, era una chiara indicazione di queste aree (coperture, attrezzatura, campi, turismo...), oltre a una migliore segnalazione delle varie corsie.

La mancanza di un palco centrale

I tanti piccoli momenti extra rispetto alle attività sul campo sono stati distribuiti in diverse aree della fiera, rendendo poco chiara la loro ubicazione. Erano all'interno di un campo? O nell'area talk? Discutibile, inoltre, la scelta di organizzare l'intervista a un'icona come Adriano Panatta in una zona ad accesso riservato come la lounge.

Il tennis

Se da un lato ci sono stati gli ottimi riscontri di padel e pickleball, dall'altra va necessariamente sottolineato il ruolo marginale recitato dal tennis. Clinic poco partecipate, pubblico disinteressato e una sezione espositiva molto debole. Le grandi fiere si reggono spesso anche sulla passione di una community, sulla condivisione di nuove prospettive e dialogo continuo: nel nostro piccolo, lo vediamo nei settori dell'outdoor, del running e della bici. Il tennis, anche per via delle sue dinamiche culturali e sociali molto diverse dal padel, non può contare su queste leve e soprattutto non sembra avere la forza di smuovere le folle per eventi del genere.

Marchi presenti e commercio Tutti i grandi marchi, quelli con le quote di mercato più importanti erano assenti. E ai forfait di Wilson, Head e Babolat della scorsa edizione se ne sono aggiunti anche altri piuttosto rilevanti.

Le aziende di attrezzatura e accessori presenti, inoltre, avranno notato un calo delle vendite effettuate in fiera: se negli anni precedenti molte persone approfittavano dell'Expo anche per la ricerca di prodotti di cui era ancora sprovvista, quest'esigenza nel 2025 è ovviamente meno marcata.

Da sinistra: Mati Diaz, Miguel Lamperti, Pablo Lima e Seba Nerone

LE VIE DELLO SPORT

Turismo e racchette sono un connubio sempre più solido e redditizio, che può coinvolgere tanti attori diversi fra loro. A Racquet Trend Expo è stato dedicato un convegno per fare il punto della situazione

Pansardi

di

Non c’è mai stato un momento migliore di questo per unire sport di racchetta e turismo. La crescita del padel, e il suo consolidamento nel corso degli anni, ha aperto tante opportunità sotto tutti i punti di vista: è cresciuta la domanda e la volontà di associare la pala y bola a una vacanza o a un viaggio esotico, e dall’altra parte l’offerta si è moltiplicata a dismisura, con molti tour operator attivi sul mercato e agenzie che fanno da aggregatori per tenere le fila. Un fenomeno che abbiamo raccontato a più riprese su Padelbiz, e che ha conquistato uno spazio sempre maggiore all’interno delle discussioni b2b e b2c, tanto da essersi ritagliato un posto d’onore anche a Racquet Trend Expo.

Durante la prima fiera europea interamente dedicata alla racchetta, infatti, si è tenuto il convegno intitolato "Le Vie dello Sport: Quando il territorio incontra la passione per lo sport e crea un’economia sostenibile e di successo". L’incontro si è concentrato sulle sinergie tra pratica sportiva, turismo e sviluppo territoriale, con la partecipazione di esperti e rappresentanti di enti turistici e aziende del settore. A inaugurare la giornata è stata però la ministra del Turismo Daniela Santanchè, la cui presenza ha comunque testimoniato l’interesse delle istituzioni per un evento del genere. Un dettaglio certamente non scontato, al di là dell’effettiva riuscita dell’evento in sé.

IL TURISMO SPORTIVO: UNA RISORSA STRATEGICA

La carrellata di interventi è iniziata con Ivana Jelinic, ceo di ENIT, che ha evidenziato la crescita del turismo sportivo e il suo impatto positivo sulle economie locali. Jelinic si è soffermata anche sull’importanza di destagionalizzare i flussi turistici, una sfida in cui lo sport può giocare un ruolo rilevante. Dina Ravera, presidente di Destination Italia, ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione per promuovere pacchetti di viaggio su misura per gli appassionati di racquet sports. L’utilizzo di dati e analisi avanzate consente di intercettare i bisogni dei viaggiatori, migliorando l’offerta turistica. Martina Riva, assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milano, ha sottolineato i successi ottenuti dalla città nell’organizzazione di tanti eventi sportivi in questi anni, ricordando anche i Giochi Olimpici Invernali 2026. Non poteva mancare un intervento dalla Spagna, il Paese che intercetta il maggior flusso di turisti-padelisti in questo periodo, e dove si concentrano le opportunità maggiori per un viaggio. Ma non solo per gli sport di racchetta A parlarne

è stata Blanca Pérez-Sauquillo López, direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo a Milano. La spesa dei turisti internazionali per lo sport in Spagna nel 2024 è stata di 1,7 milioni di euro, con un aumento del 14,2% rispetto agli 1,5 milioni di euro del 2023.

L’Italia, almeno nel padel, rappresenta una fetta importante di questo flusso. Per l’agenzia Padel Travel di Alessandro Di Stefano, che opera per l’appunto in Spagna, parliamo di una quota del 50% sui 9.000 giocatori che sono stati intercettati dal 2018.

COMMUNITY, INNOVAZIONE ED EVENTI

Andrea Casalini, ceo di ENDU, ha sottolineato il ruolo delle piattaforme digitali nella creazione di community sportive, facilitando l’accesso alle informazioni su eventi e tornei. Le competizioni, del resto, sono uno straordinario veicolo di promozione territoriale. Lo ha ricordato Simone Pintori, consigliere di ACES Italia, che ha parlato di come delle manifestazioni di rilievo possano attrarre turisti e appassionati, contribuendo a un indotto economico significativo. Un concetto condiviso da Cristian Iovino, direttore commerciale di Loquis, che ha illustrato come i podcast e l’ascolto possano migliorare l’esperienza di viaggio degli sportivi, fornendo informazioni geolocalizzate su strutture dedicate e percorsi outdoor. A ruota lo ha seguito Matteo Montebelli del Touring Club Italiano, che ha ribadito l’importanza della sostenibilità nel turismo sportivo, promuovendo modelli che rispettino l’ambiente e le comunità locali.

PROSPETTIVE INTERNAZIONALI

Alijosa Ota, direttore per il mercato italiano dello Slovenian Tourist Board, ha illustrato l’approccio della Slovenia nel promuovere il turismo sportivo come leva di sviluppo economico sostenibile. Nel Paese l’accoglienza è inoltre in forte crescita, con un richiamo sempre più importante di italiani che attraversano il confine: un turista straniero in Slovenia su dieci è italiano (nel 2024 +2,6% sugli arrivi e +1,6% sui pernottamenti). Chris Klein, consulente per il business del pickleball e del padel negli USA, ha infine spiegato come questi sport emergenti stiano generando nuove opportunità di mercato. E che chi propone il pickleball o il padel nella propria struttura dovrebbe automaticamente ospitare gli altri sport di racchetta, in modo da presentare un’offerta completa.

Da sinistra: Ivana Jelinic, ad ENIT; Dina Ravera, presidente Destination Italia; Martina Riva, assessora allo Sport, al Turismo e alle Politiche Giovanili del Comune di Milano; Blanca Pérez-Sauquillo López, direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo a Milano; Alijosa Ota, Director for Italy market dello Slovenian Tourist Board; Michelangelo Dell'Edera, direttore dell'Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” e moderatori Gonzalo Oubina e Benedetto Sironi

STRATEGIE E TENDENZE

PER UN CLUB SPORTIVO DI SUCCESSO

Questo il titolo del talk che a Racquet Trend Expo ha affrontato il tema della richiesta di campi e gli accorgimenti che un centro dovrebbe seguire per tenere sempre alti i livelli di fidelizzazione e divertimento di Benedetta Bruni

Di fronte all’impennata del movimento padel nel mondo, ormai qualche anno fa, in Italia i circoli multisport hanno subito reagito all’euforia del momento creando degli spazi per questi nuovi appassionati, di fatto ritagliandoli dai campi da tennis. Alcuni, invece, si sono da subito specializzati, e hanno installato decine di piattaforme per soddisfare una domanda travolgente di sportivi che doveva prenotare il proprio slot anche con una settimana d’anticipo per un’ora e mezza di gioco. Col tempo ovviamente questo entusiasmo si è ridimensionato, molti neo-padelisti sono tornati ai loro sport d’origine, e tanti centri hanno infine riconvertito i campi da padel in altre discipline – alcuni sono tornati al tennis, altri hanno azzardato il pickleball. Con un mercato ormai maturo e l’affermarsi della concorrenza, diventa essenziale per i club adottare delle strategie che gli permettano di mantenere alto il ricircolo di persone e di clienti fidelizzati. Non basta più “vivere di rendita” dei primi campi di una disciplina appena arrivata. A Racquet Trend Expo il talk “Strategie e tendenze per un club sportivo di successo” ha affrontato queste criticità e delineato alcuni aspetti su cui porre l’attenzione.

Europe is the continent where there are the most clubs and accommodation facilities (64%), followed by South America with 24%, Asia 6%, Africa 4%, Central and North America 2% and Oceania (0.1%).

QUALCHE NUMERO

Come riportato da Carlo Ferrara, research and data analysis manager della FIP e fondatore del sito mrpadelpaddle.com in un’analisi ripresa anche da noi nel numero 1-2025 di Padelbiz, il World Padel Report nel 2024 stimava 20.000 club in tutto il mondo per 63.000 campi, 71 federazioni affiliate FIP, 130 Paesi nel mondo dove si può praticare padel e 30 milioni di amatori, di cui il 60% si trova in Europa e il 30% in America. Nel 2025 c’è stato un incremento del 16,5% e i centri hanno superato quota 23.000, mentre i campi da padel hanno segnato un +15%. Si stimava inoltre di raggiungere i 70.000 campi nel 2026, ma l’obiettivo è già stato superato a dicembre 2024 grazie a una forte spinta da parte dell’Europa, dove ci stiamo avvicinando ai 50.000. Il grande traino è dato dalla Spagna, che conta 17.000 installazioni, seguita dall’Italia (9.700) e dalla Francia e Olanda insieme (3.000). Si riscontra comunque una forte crescita anche in Gran Bretagna, che ha raddoppiato il numero dei campi e dei club toccando gli 800, oltre a Germania, Sudafrica, Stati Uniti, Messico, Argentina, Brasile, Cile e Uruguay. Un fenomeno che non lascia spazio al dubbio: l’espansione del padel porta inevitabilmente con sé anche all’intensificarsi della concorrenza tra i circoli.

ne tangibile o intangibile, quest’ultima quella che crea il senso di appartenenza con il club. L’innovazione torna centrale in questo caso, perché è solo studiando il cliente e mettendolo al centro del proprio modo di intendere il business che si possono individuare i “touchpoint” (i canali principali che ha il circolo per entrare in contatto con il consumatore), comprenderli, farli evolvere, e creare un cappello di esperienze emozionali che rispondono direttamente alle richieste dei clienti –che vogliono provare uno sport diverso, testare l’ultimo software di analisi di gioco, desiderano altro oltre ai semplici campi da gioco.

CULTURA, COMUNITÀ, COSTANZA

NUMBER OF PADEL COURTS

METTERE IL CLIENTE AL CENTRO

Tra i temi emersi, uno è stato accolto in maniera abbastanza unanime: la necessità di innovarsi continuamente. L’ha detto per primo Brian Tillman, ceo della United States Professional Tennis Association (USPTA), ma l’hanno sostenuto anche gli altri relatori. Alla base di questo concetto, la necessità di rimettere i consumatori al centro: osservare le loro abitudini, chiedersi perché continuano a tornare nel club a cui si sentono fidelizzati, come organizzare la programmazione in modo da proporre sempre nuovi stimoli, nuovi sport da provare, nuovi servizi o tecnologie. È necessario essere proattivi e fare in modo che ogni anno l’esperienza del cliente evolva, pena il rischio di restare indietro con le tendenze del momento, come la “pickleball mania” statunitense. Marcos del Pilar, global padel consultant, ha declinato questo aspetto sul piano degli investitori. Com’è evidente, questi sono interessati ai ricavi, che si possono ottenere in due modi: con una monetizzazio-

At the beginning of 2024, we marked the milestone of 60,000 padel courts in the world. Europe, the continent where padel is played the most, is estimated to have more than 42,600 padel courts (70 percent of the total).

Un buon riassunto all’approccio che dovrebbero adottare i club di racchetta è stato dato da Toni Salord Monserrat, founder di Padelines Sports Group. Per lui, i centri dovrebbero concentrarsi sulle “tre C” come fondamenta di una struttura sana: cultura, comunità e costanza, per una visione che parte dall’organizzazione e arriva fino ai consumatori. Ciò significa coltivare una cultura del club che sappia riconoscere il proprio talento personale, farlo crescere e prosperare; creare e nutrire una comunità fedele che vi giri intorno; e soprattutto lavorare sul lungo periodo e non fare solo affidamento sull’entusiasmo del breve termine, dell’ampia domanda di campi data ancora da una concorrenza poco sentita. È essenziale, anzi, che vi sia una pianificazione più strutturale, che prenda in considerazione anche le scuole e le istituzioni. Dedicando il tempo alla comunità locale, dunque, e portando la propria cultura nei luoghi dove questa prolifera.

AMARE CIÒ CHE SI FA

Compared to three years ago, the growth has been 240%, but excluding Spain (more than 16,000 courts), whose position has been consolidated for a long time, the development in other European countries has been 6 times as much.

continent where there are the most clubs and accommodation facilities (64%), followed by South 6%, Africa 4%, Central and North America 2% and Oceania (0.1%).

On the American continent, there are an estimated 14,850 courts (most in Argentina and South America in general), 3,200 in Asia (mostly in the Middle East), 2,300 in Africa, and less than 100 in Oceania

Un riassunto di quanto detto finora può essere trovato nelle parole di Marcos del Pilar: è essenziale amare ciò che si fa, perché i clienti non tardano ad accorgersi di un business fine a se stesso, non derivato dalla passione del proprio fondatore o gestore. Solo in questo modo l’organizzazione riuscirà a far sentire “viste” le persone che frequentano il club, e solo così il centro potrà essere aperto alle innovazioni, alle tendenze, a un costante apprendimento che porta, com’è inevitabile, a un miglioramento continuo.

Da sinistra: Carlo Ferrara, research and data analysis manager FIP; Brian David Dillman, ceo USPTA; Nicola Biffi, chief officer Playtomic; Chris Klein, pickleball and padel business consultant; Alessandro Bolis, vice responsabile direzione commerciale
marketing per
Credito Sportivo e Culturale SpA
moderatori Alessandro Lupi e Gonzalo Oubina.

L’AGGREGAZIONE COME STRATEGIA VINCENTE

In un panorama sempre molto frammentato, Wansport e X3 Por Tres hanno scelto di collaborare. Una sinergia per ottimizzare il potenziale di entrambi i brand e massimizzare i vantaggi per i centri e i loro clienti

di Manuela Barbieri e Daniele Pansardi

Quando si parla di aggregazione nel padel, si fa riferimento all’aspetto sociale intrinseco al gioco. Alla possibilità di creare connessioni prima, durante e dopo la partita. Ma fare rete è un passo fondamentale anche fuori dal campo, tra chi vuole allargare il proprio giro di affari e costruire un business più solido e strutturato. In un mercato spesso troppo frammentato, dove tante piccole realtà tendono a non fare sistema fra di loro (nel padel ma in generale nel tessuto industriale e commerciale italiano), vale la pena raccontare chi sceglie di collaborare: è il caso di Wansport, la piattaforma tecnologica per la gestione

PARTNERSHIP MANAGER

FOUNDER & CEO X3 POR TRES

– L'obiettivo di Wansport è quello di offrire sia al target b2b sia b2c il maggior numero di servizi accessori. Quindi stiamo stringendo partnership in cui crediamo fortemente. Una delle più importanti è senz’altro questa con X3 Por Tres, perché vogliamo cercare di dare un servizio agevolato e un po' più snello di fornitura di abbigliamento ai nostri centri, con attività pensate anche per l'utente finale. Entrambe le aziende hanno già un riscontro notevole all’interno dei circoli, e questa collaborazione non farà altro che incrociare i rispettivi clienti e mettere in comune i nostri valori, unendo abbigliamento e tecnologia. – Siamo onorati di poter collaborare con Wansport. È importante creare sinergie con basi molto solide, per far sì che tutto il movimento padel continui a crescere, e per dare l’immagine di una forza che sia ben visibile all’esterno. Mettere insieme i nostri servizi, offrendo dunque un unico pacchetto al b2b e al b2c, è un upgrade per tutti i club

dei centri, presenti in 2.200 strutture, e X3 Por Tres, marchio di abbigliamento a firma Pasquale Di Pietro. Un legame che punta a massimizzare il potenziale di entrambe le aziende: da un lato la completezza dei servizi e il coordinamento della community di Wansport, dall’altra la creatività e la flessibilità produttiva di X3 Por Tres. Unendo le forze, l’obiettivo è di poter consolidare il loro posizionamento con un’offerta mirata e condivisa, che possa arricchire tanto la proposta del club quanto quella del cliente. Ne abbiamo parlato con Stefano la Forgia, partnership manager di Wansport, e Pasquale Di Pietro, founder & ceo X3 Por Tres.

che non vogliono accontentarsi di noleggiare solo i campi.

SLF – Per i circoli, si tratta non solo di legarsi a un brand, ma anche alla sua filosofia e alle collaborazioni che quel marchio può e vuole portare avanti. Quello che dice Pasquale è corretto: non si può vivere solamente da affittacampi. Maggiore è il numero di servizi di valore rivolti a un cliente, maggiore sarà la crescita del movimento padel e delle aziende che vi operano.

SLF – Ci sono più tipi di vantaggi, sia nell’aspetto tech sia nell’abbigliamento. X3 Por Tres può offrire ai propri circoli o ai propri prospect l'opportunità di avere Wansport come app e gestionale, accedere a promozioni molto più importanti, oltre ad avere accesso a offerte esclusive dedicate a questa collaborazione.

PDP – X3 Por Tres è una realtà unica nel panorama italiano. Non solo per l’offerta molto ampia, ma anche per una serie di servizi che nessun altro brand sportivo può offrire. La produzione infatti è interna, quindi abbiamo uno stock importante. Nel momento in cui si avvia una collaborazione, qualsiasi club avrà la possibilità di ricevere il materiale il giorno successivo alla richiesta. E ha la possibilità di personalizzare e creare grafiche ad hoc. Tutto con consegne immediate. Sappiamo che per molti circoli è importante avere la giusta immagine. Ora il club che si affida a noi trova un pacchetto completo, perché promuoviamo l’utilizzo di Wansport, e non ha la necessità di andare a cercare altrove. Noi già offriamo tutto.

sta partnership.

PDP – È un valore aggiunto per l'appeal del brand stesso e noi siamo orgogliosi di poter mostrare ciò di cui siamo capaci.

SLF – Aggiungo che noi siamo i loro primi ambassador. A Racquet Trend Expo tutto il team indossacon materiale X3 Por Tres, e anche tutti quanti i creator legati a Wansport vestiranno il loro abbigliamento. Stiamo pensando anche a una commercializzazione.

SLF – I club spesso ci facevano notare l'impossibilità di avere uno spazio fisico come corner, o di acquistare un certo quantitativo di merce. Siamo andati quindi incontro ai circoli, e X3 Por Tres è il partner ideale per questo tipo di attività, perché permette ai club di non fare magazzino. Un vantaggio molto importante.

PDP – Lavorando sul pronto, il club non è costretto a impegnarsi economicamente senza la certezza sulle tempistiche. Un gestore potrebbe permettersi di acquistare sul venduto, oppure, catalogo alla mano, di acquistare non appena un cliente ordina qualcosa anche di personalizzato per riceverlo il giorno successivo.

Vestiamo un grande numero di atleti di prima fascia in Italia, come Cristian Calneggia, Giacomo Miccini e Giorgia Rosi, e a livello internazionale il nostro testimonial principale è Lucho Capra. Siamo anche punto di riferimento per ex campioni come Bobo Vieri, Christian Panucci, Nicola Amoruso e molti altre celebrità che vestono X3 Por Tres.

PDP – Siamo presenti attualmente nei pro shop di circa 300 club. Ogni giorno chiudiamo un’operazione diversa, perché ogni club ha la necessità di vestire lo staff e creare kit personalizzati per l’accademia o per le varie competizioni, oltre al più semplice b2c. Collaboriamo anche con grandi catene come Cisalfa e King, ma l’obiettivo è stabilizzarci sempre di più in Italia per poi andare oltre i confini nazionali. Abbiamo già tante richieste da parte di distributori e agenti internazionali.

SLF – Andare all’estero insieme potrebbe darci anche più forza, visto che la nostra offerta è davvero completa. X3 Por Tres possono soddisfare qualsiasi esigenza di personalizzazione per un club, mentre noi come software house possiamo dare al club tutto ciò di cui ha bisogno nello sviluppo tecnologico. In unico pacchetto portiamo un grande valore aggiunto.

La capsule collection creata da X3 Por Tres per la collaborazione con Wansport

INGEGNERIA SPORTIVA DI LUSSO

La BL002 segna un’altra tappa nell’ambizioso progetto di Babolat e Automobili Lamborghini. Una racchetta esclusiva e unica nel suo genere, prodotta nei laboratori di Barcellona dell’azienda francese di Daniele Pansardi

Dopo il primo modello lanciato nel 2024, Babolat e Automobili Lamborghini tornano a collaborare per una delle partnership più ambiziose ed estemporanee del mondo padel al momento. L'azienda francese e il marchio automobilistico italiano hanno unito le loro forze per un nuovo modello luxury e unico nel suo genere, che prende il nome di BL002. Una racchetta in cui confluiscono l'esperienza nel gioco di Babolat e il design da super car di Automobili Lamborghini, per una legame che vuole guardare al lungo periodo. La BL002 è il risultato della volontà di rendere il più accessibile possibile (per quanto il prezzo rimanga molto esclusivo) una linea di altissimo livello in termini di performance e comfort. Per una presentazione così d'impatto e prestigiosa, Babolat e Automobili Lamborghini hanno scelto uno dei centri di riferimento della Brianza e della Lombardia, ovvero ellepadelclub di Carugo (CO). Il centro, che ha stretto una solida partnership proprio con Babolat, ha accolto per questa giornata media, influencer e testimonial legati al marchio francese, tra cui anche noi di Padelbiz , che abbiamo potuto testare in prima persona una racchetta davvero esclusiva.

LE CARATTERISTICHE DELLA BL002

È dotata di un telaio a monoscocca periferico estremamente rigido, in grado di ottimizzare la restituzione di energia grazie al carbonio 3K e alla schiuma Koridion, materiali già utilizzati sia da Lamborghini nella produzione di vetture che da Babolat in quella delle racchette. Il peso di 360 grammi la rende maneggevole, e può contare su un’uscita di palla notevole in quanto a esplosività, mentre il manico è più lungo della media come da caratteristiche di Babolat. La linea sarà disponibile in due colori ispirati alle supersportive Lamborghini - verde e nero - e verrà venduta in 5.000 unità.

Il modello BL002 è stato totalmente progettato all'interno del Babolat Padel Studio di Barcellona. Questa volta, a differenza della BL001 prodotta a Sant'Agata Bolognese, sono stati gli ingegneri dell'azienda italiana a portare in Spagna il proprio know-how su materiali e su lavorazioni avanguardistiche. Il Babolat Padel

Studio è l’hub che il brand utilizza per sviluppare e testare le proprie racchette da padel innovative, con lo scopo di soddisfare le esigenze dei giocatori e, se necessario, produrre versioni limitate di pale personalizzate.

OLTRE LA PROGETTAZIONE DI UN PRODOTTO

"Babolat e Automobili Lamborghini si distinguono negli sport di racchetta e nella produzione di supersportive eccezionali e continuano a condividere la propria competenza tecnologica e industriale per produrre racchette da padel eccezionali", ha dichiarato Eric Babolat, ceo di Babolat. "Il nostro know-how e la nostra costante ricerca di nuove tecnologie sono da sempre al servizio dei giocatori di qualsiasi livello e aspirazione. Tutti gli appassionati di padel dovrebbero poter contare su una racchetta ad alte prestazioni: lavoriamo ogni giorno per renderlo possibile. La BL002, la prima racchetta progettata interamente nel Babolat Padel Studio, segna una tappa importante per il nostro brand, nonché il culmine di un prezioso progetto a lungo termine".

"Questa partnership si spinge oltre la progettazione di un prodotto: rappresenta la fusione di due mondi, gli sport di élite e l'ingegneria automotive di lusso", ha commentato Ranieri Niccoli, chief manufacturing officer di Automobili Lamborghini. "Il nostro team impegnato nella produzioni in fibra di carbonio è stato coinvolto direttamente nella realizzazione della BL002, portando l’esperienza dell’azienda e il know-how Made in Italy nella sede di Barcellona. Questa racchetta sarà oggetto del desiderio di tutti gli amanti del padel e delle supersportive”.

TECHNICAL VERTUO JUAN LEBRÓN 25

TECNOLOGIE E SPECIFICHE TECNICHE DELLA BL002

• Power on demand/Koridion Power

Core (Mousse Stiff Core): posizionato tra il telaio e la schiuma EVA, o nel cuore della racchetta, migliora la stabilità dell'insieme telaio/cuore e schiuma EVA, aumentando così il ritorno di energia all'impatto con la pallina.

• Tecnologia TPS: una superficie termoplastica (TPU - Poliuretano Termoplastico) sopra il materiale in carbonio, che offre maggiore resistenza della racchetta, protezione del

design/Carbonio 3K (sotto la superficie termoplastica) e un comfort superiore all'impatto.

Specifiche tecniche

• Peso: 360 g

• Bilanciamento: 265-270 mm

• Spessore: 38 mm

• Materiale della superficie: Carbonio 3K

• Materiale del nucleo: Schiuma Multi-EVA

• Colori: verde e nero

babolat.com

I partecipanti all'evento di Babolat x Automobili Lamborghini all'ellepadelclub di Carugo
Da sinistra: l'ex calciatore Esteban Cambiasso e l'ex nuotatore Filippo Magnini all'evento di lancio della BL002

CRAZYQUICK LS PADEL

CONTROLLO A TUTTO CAMPO

La Gel-Resolution X è la new entry nell’offerta di alta gamma di ASICS. Una scarpa che vuole garantire il massimo in stabilità e ammortizzazione

La proposta di ASICS per il padel si è arricchita di una nuova calzatura top di gamma. La Gel-Resolution X si affianca alla famiglia della Solution Speed FF 3, e a differenza di quest’ultima si rivolge a tutti i giocatori e le giocatrici che vogliono un prodotto ammortizzato, stabile e durevole. Il brand giapponese è uno dei più apprezzati dagli amatori che cercano scarpe progettate esclusiva mente per il padel, e con questo prodotto vuole ribadire la propria leadership nel settore. Per saperne di più, abbiamo rivolto alcune domande a Elena Bosticardo, head of marketing di ASICS Italia, soffermandoci con lei anche sul momento attuale del mercato.

OF MARKETING DI ASICS ITALIA

La scarpa ha un’intersuola con doppia mescola, Flytefoam e FF Blast, per garantire ammortizzazione ma anche ritorno di energia. Sotto la testa del primo metatarso applichiamo una capsula di Gel che facilita la dispersione degli urti. Il perimetro della scarpa è dotato della tecnologia Dynawall, un supporto termoplastico che offre la massima stabilità durante i cambi di direzione. Il battistrada è caratterizzato dalla tecnologia X-Grooves (intagli a X sotto l’avampiede) che permette una maggiore flessibilità e allo stesso tempo stabilità durante i cambi di direzione.

La Solution Speed FF3 Padel è pensata per chi cerca leggerezza e reatti vità, la Gel-Resolution X Padel invece è per chi desidera stabilità, controllo e ammortizzazione.

Riteniamo che sia molto importante in questo contesto aiutare il consumatore a orientarsi nella scelta attraverso i contenuti educational che spiegano i benefici delle tecnologie proprie delle calzature da padel, dell’importanza di scegliere la scarpa adatta. Nei nostri eventi sul territorio diamo la possibilità ai consumatori di provare in campo le tecnologie e il comfort di ASICS, coinvolgendoli in un'espe rienza ingaggiante. Attraverso i nostri Brand Trainer formiamo lo staff di vendita dei clienti su tutte le novità di stagione e sulle innovazioni di prodotto.

Prevediamo di continuare a crescere sulla scia degli ottimi risultati del 2024. I giocatori di padel sono alla ricerca di un prodotto di qualità, performante ma anche confortevole, che permetta loro di muoversi sul campo in sicu rezza. I nostri prodotti rispondono a tutte queste necessità e sono in con tinuo miglioramento secondo la filosofia Kaizen che ci contraddistingue.

HEAD

LA RICERCA DELL’ECCELLENZA

Da sempre ai piedi dei migliori calciatori al mondo, le scarpe di Pantofola d’Oro approdano anche sui campi da padel. Portando la tradizione della pelle e il know-how ultracentenario del marchio su un prodotto responsabile e innovativo

In una piccola officina in Via della Fortezza, nel cuore della città vecchia di Ascoli Piceno, nel 1940 Emidio Lazzarini realizza le prime scarpe che segnano l’inizio di Pantofola d’Oro: calzature pensate per il wrestling, lo sport che praticava, tradizionalmente scomode, che decide di rivisitare e rendere più accoglienti seguendo l’eredità della sua famiglia di calzolai. Poco dopo, negli Anni ’50, Emidio comprende che le sue scarpe possono essere utili anche ad altri sportivi. Si rivolge quindi alla squadra di calcio della sua città, l’Ascoli, e la risposta è subito positiva. Nel tempo, le scarpe per questa disciplina vengono ulteriormente perfezionate con un’intersuola in morbida pelle di vitello al posto della tradizionale pelle rigida. Pantofola d’Oro diventa dunque il simbolo dell’eccellenza negli stadi da calcio in tutto il mondo, e oggi questo know-how viene portato anche nei campi da padel. Grazie alla distribuzione mondiale garantita dal gruppo milanese Padelstyle, il marchio entra infatti nel mondo della racchetta con due nuove calzature e la volontà di abbracciare uno sport in forte crescita, capace di coinvolgere atleti e appassionati di tutte le età. Il padel, che combina rapidità di movimenti, agilità, reattività e intelligenza strategica, richiede calzature altamente performanti, in grado di garantire stabilità, grip e comfort durante il gioco

Mesh tecnico per garantire comfort e traspirabilità.

Tomaia in vitello per mantenere resistenza e flessibilità.

Punta con texture in diamante per re-

sistenza all’abrasione in frenata. Texture a spina di pesce per garantire un grip maggiore.

Tacchettini posteriori per frenata. Suola Vibram.

I MODELLI 3 STAR E 3 STARPAD

La linea intende trasferire l’esperienza ultra-centenaria di Pantofola d’Oro anche nel padel, portando l’ergonomia, la qualità dei materiali e la cura al dettaglio che da sempre contraddistingue i prodotti del marchio. I due modelli riportano quindi le stesse caratteristiche che si trovano anche nelle scarpe da calcio, come l’aderenza e la resilienza della tomaia, elementi essenziali per garantire il massimo controllo nei movimenti rapidi e multidirezionali tipici di questo sport. Presentano inoltre una suola in Vibram ad alte prestazioni, progettata per ottimizzare il grip e resistenza all’usura, e la costruzione Strobel, che assicura leggerezza e flessibilità. La 3 Star, fatta a mano in Italia, presenta una tomaia in vitello e una texture in punta di diamante che resiste alle abrasioni frenata. La 3 Starpad invece è realizzata con un embossed e mesh tecnici per un utilizzo più accessibile e versatile.

Il tutto rientra nel progetto “Eco-Sustainable Sport Footwear”, un’iniziativa che unisce innovazione e sostenibilità e mostra l’impegno dell’azienda nella ricerca di soluzioni responsabili per i suoi prodotti. Con questo, Pantofola d’Oro conferma la sua propensione all’eccellenza senza tuttavia tradire la tradizione che l’ha resa celebre.

Mesh tecnico per garantire comfort e traspirabilità. Embossed tecnico. Texture a spina di pesce per garantire

GRUPPO PADELSTYLE SRL DISTRIBUZIONE

un grip maggiore.

Tacchettini posteriori per frenata. Suola Vibram.

Uffici e showroom: via Ludovico Il Moro 25, 20143, Milano (MI) - 02.22229134 - info@padelstylesrl.it

DI MARE E DI PADEL

Con 30 anni all’attivo, il team di Mediterraneo Sport di Olbia ha saputo costruirsi una realtà di 350 mq che incastra abbigliamento lifestyle, servizi al cliente e sport diversi. Come quello della pala, che affronta con passione e intrecciando una rete fatta di collaborazioni con i maestri di Benedetta Bruni

Dal 1996, anno della sua fondazione, Mediterraneo Sport ha lavorato intensamente per ampliare la superficie del negozio da 50 a 350 mq, passando da una a sette vetrine e aggiungendo, al fianco delle attrezzature tecniche di mare e montagna, anche un’offerta lifestyle, il tennis e cinque anni fa il padel, che ovviamente non poteva mancare. E se inizialmente è stato introdotto perché era – ed è

tuttora – un passatempo condiviso anche tra i dipendenti del punto vendita, successivamente questa disciplina è stata protagonista di un piano più strutturato, fatto di collaborazioni con i circoli e con i maestri, che diventano veri e propri “testimonial” del negozio. E che possono supportarlo anche in periodi di mercato incerti. Ne abbiamo parlato con Domenico Manchia, responsabile vendite del settore padel.

RESPONSABILE VENDITE PADEL

Mediterraneo Sport si può oramai chiamare “storico”: a dicembre di quest’anno saranno esattamente 30 anni di apertura. All’inizio eravamo una piccola bottega, con una sola vetrina e una superficie di 50 metri quadri. La vendita era incentrata quasi esclusivamente sulle attrezzature tecniche di mare e montagna, poi pian piano siamo cresciuti sia nelle dimensioni (oggi contiamo 350 mq) sia nell’offerta, espandendoci a nuovi settori come l’abbigliamento casual e sportivo, il tennis e cinque anni fa anche il padel.

Il negozio si trova a poche centinaia di metri dal centro storico e proprio di fronte all’entrata del Parco Naturale Fausto Noce di Olbia, Ha sette vetrine ed è strutturato su due piani: quello superiore è occupato prevalentemente dall’abbigliamento sportivo, mentre nel piano inferiore abbiamo lo sport attivo, con subacquea e apnea da un lato e tennis e padel dall’altro. La scelta dei settori sportivi da sviluppare e presentare al pubblico è stata sicuramente condizionata dal fatto che diversi colleghi, me compreso, hanno avuto e hanno tuttora come hobby il padel, il tennis o la subacquea. Ci lavorano, tra part-time e full-time, otto persone. La parte tennis e padel è coordinata da me e dal mio collega Maicol.

Una parte fondamentale del negozio sono sicuramente i servizi di assistenza, manutenzione di tutte le attrezzature subacquee, l’incordatura per

le racchette da tennis e la sabbiatura e le piccole riparazioni in carbonio sui telai padel. Oggi questa sezione include diversi brand: i più sviluppati dal punto di vista delle racchette sono sicuramente Babolat, Head, adidas, Bullpadel, Wilson e Nox, mentre per le scarpe e l’abbigliamento offriamo anche marchi come Mizuno e Macron. Abbiamo scelto questi nomi in parte in seguito a richieste dirette dei nostri clienti fidelizzati, ma soprattutto dopo aver valutato positivamente la fiducia verso il rappresentante regionale, la presenza delle aziende e come affrontano le eventuali problematiche nel post-vendita.

I clienti padel sono sempre “sul pezzo”: sono grandi appassionati di questo sport e spesso persino più avanti di noi sulle novità, anche chi si approccia da poco. Tuttavia si fanno condizionare parecchio dai testimonial-campioni quando devono acquistare una pala, e questo porta a una vendita quasi esclusiva di racchette professionali, lasciando nei banchi del negozio i modelli intermedi, che spesso sono i migliori da usare per un semplice amatore.

Collaboriamo con i padel club più importanti della zona, li riforniamo di palline e overgrip a prezzi molto contenuti e siamo sempre presenti quando c’è da dare una mano nei premi di qualsiasi manifestazione. In alcuni casi forniamo delle pareti espositive dedicate esclusivamente al padel, con

pale che possono essere provate o acquistate e alcuni accessori dell’ultimo minuto, come t-shirt, pantaloncini, calze o il semplice asciugamano.

Secondo me questa è la parte fondamentale per tutta la filiera. Collaboriamo in maniera stretta con tutti i maestri e con i giocatori più forti della nostra zona. Alcuni riusciamo ad aiutarli fornendogli i contratti annuali con le aziende che abbiamo in negozio. Per contro, spesso è solo dopo un consiglio di un istruttore o di un bravo atleta locale che si ottiene una vendita.

Il gioco va migliorando di mese in mese e per me è grazie alla presenza sempre più forte della FITP. Certo, il divertimento e la semplicità sono fondamentali nel successo di questa disciplina, ma è grazie alla presenza puntuale di tornei ufficiali che la gente è sempre più stimolata a migliorarsi, aumentando la frequenza di gioco e acquistando articoli più tecnici. I padel club locali purtroppo non hanno ancora una dimensione e un’organizzazione che gli permette di approcciarsi ai più giovani con dei corsi dedicati. La possibilità di emulare i successi della SAT (Scuola Addestramento Tennis) sarà un altro punto di svolta nel prossimo futuro che potrà portare dei miglioramenti al settore.

D’altra parte, invece, la vendita dell’articolo sportivo è sempre più difficile. Il prezzo la fa da padrone nel condizionare un acquisto e il negozio fisico non ha quasi mai il miglior affare. E a noi rivenditori resta questo “quasi”: poche persone che guardano anche altri fattori, come i consigli del ne-

Nome negozio: Mediterraneo Sport

Indirizzo: via Gabriele D’Annunzio 13, 07026, Olbia (SS)

Numero di telefono: 0789 27692 (Domenico 3939570417)

E-mail: mediterraneosrl@yahoo.it

Sito: mediterraneosport.it

Pagina Facebook: mediterraneo sport.olbia

Pagina Instagram: @mediterraneosport

Numero sedi: 1

Titolari: Luisella Sechi e Monica

Asara

Anno di nascita negozio: 1995

Numero vetrine: 7

Metri quadrati totali: 350 Discipline trattate: abbigliamento crew, abbigliamento casual, running,

tennis, padel, apnea, subacquea, nuoto

Marchi racchette trattati: adidas, Babolat, Bullpadel, Head, Macron, Nox, Wilson

Marchi calzature trattati: adidas, Babolat, Head, Mizuno, Wilson

Marchi abbigliamento trattati: Babolat, Macron, Mizuno

Marchi accessori trattati: adidas, Babolat, Bullpadel, Head, Macron, Noene, Nox, Wilson

Altri servizi: incordature racchette e officina subacquea

goziante, l’assistenza post-vendita e sempre più spesso la possibilità di testare le racchette prima di comprarle. Quest’ultimo passaggio è per noi un supporto fondamentale, ma purtroppo economicamente esoso. Per ottenere un telaio test in omaggio dalle aziende spesso ne dobbiamo acquistare almeno altri sei uguali, e non sempre basta. Alcuni non lo regalano nemmeno ma fanno solo uno sconto. Se le aziende produttrici capissero l’importanza di questo servizio e rendessero meno problematico l’approvvigionamento di pale test, allora le vendite per i negozi fisici ne risentirebbero decisamente in positivo.

Infine, la pratica di lanciare sempre più racchette limited edition che si aggiungono ai modelli standard genera una super offerta che sì stimola il mercato, ma dall’altra parte crea diverse rimanenze.

Ultimamente siamo condizionati dal presente, dal resistere ai condizionamenti della grande distribuzione e dell’online e pensiamo poco alle politiche di medio termine. Ad ogni modo, anche noi ci stiamo attrezzando di un e-commerce, ma senza usare il minor prezzo come stella polare. In virtù di tutto ciò stiamo anche valutando una possibile partnership con un’azienda padel e con due club locali, con la possibilità di avere tutto di un solo brand e sponsorizzare tutto lo staff. Per quanto riguarda il negozio, da un lato sanciremmo un’esclusiva di settore, e di conseguenza un’offerta meno ricca al cliente finale; ma le vendite, anche se probabilmente inferiori, sarebbero aiutate da un’assoluta mancanza di rimanenze, in quanto tutto in conto vendita dall’azienda. Per ora è solo una possibilità, ma comunque ne stiamo parlando.

IN BREVE

IL MESTIERE DEL WELLBEING

I primi di maggio Corbetta Padel & Fitness aprirà le porte a tutti gli amanti dell’attività fisica, con una serie di servizi che ruotano intorno ai 10 campi indoor e completano una visione più ampia e integrata di benessere. Lo racconta il proprietario Federico Caramanica di Cristina Turini

Federico e Filippo Caramanica, due fratelli visionari, hanno saputo trasformare e concentrare la loro lunga esperienza nei circoli sportivi in un progetto unico nel suo genere. Corbetta Padel & Fitness rappresenta il know-how della famiglia Caramanica, un percorso di oltre trent'anni in cui lo sport e il benessere sono sempre stati al centro delle loro attività. Con una solida esperienza come proprietari di numerosi circoli sportivi in Italia, tra cui alcuni dei più rinomati a Roma (Eschilo Sporting Village), il nuovo centro è progettato per mettere il cliente al centro, soddisfacendo ogni sua esigenza e offrendo un'esperienza di fitness e benessere completa e di altissimo livello.

Io e mio fratello proveniamo da una lunga esperienza nel mondo dello sport, con una realtà che vanta circa 33 anni di attività. Gestiamo diversi circoli in Italia, tra cui l’Eschilo Sporting Village di Roma, e abbiamo sempre avuto una grande passione per l'attività sportiva, che ci ha spinto a creare una nuova realtà a Corbetta, che rappresenta il frutto del nostro know-how e della nostra esperienza, declinata nel padel. Quello che offriamo non è semplicemente un circolo con campi indoor, ma un vero e proprio punto di riferimento per chi ama lo sport in tutte le sue forme. Abbiamo progettato una struttura che va oltre il concetto tradizionale di club: ci sono una serie di servizi pensati per accompagnare i giocatori in ogni fase della loro esperienza sportiva, ma anche per tutti coloro che desiderano fare attività fisica senza essere necessariamente atleti professionisti. La nostra struttura include, oltre ai campi da padel e all’area fitness, una zona co-working pensata per chi desidera combinare lavoro e sport, e un'area relax con ristorante e bistrot, per offrire momenti di svago e socializzazione anche dopo la partita e un’area benessere. Ogni dettaglio del progetto è stato studiato e perfezionato proprio sulla base della nostra lunga esperienza nelle strutture sportive, in modo da garantire una qualità dei servizi che risponda alle esigenze di un pubblico variegato, che cerca un luogo dove vivere il fitness in modo completo, sia sul piano fisico che sociale. In sostanza, abbiamo voluto creare un ambiente che non fosse solo dedicato al padel, ma che offrisse un'esperienza completa, per chi pratica sport, per chi vuole rilassarsi o lavorare, ma anche per chi cerca un posto dove vivere il proprio tempo libero in modo attivo e piacevole.

La nostra struttura si distingue per un'offerta completa e diversificata, pensata per rispondere alle esigenze di una clientela variegata e per garantire un'esperienza unica, non solo per gli appassionati di padel, ma anche per chi desidera prendersi cura del proprio corpo in modo completo. Oltre ai 10 campi indoor da padel abbiamo sviluppato un’area fitness all'avanguardia, con palestra e sale attrezzi equipaggiate (700 mq.) con i migliori macchinari Technogym. I nostri spazi includono anche sale dedicate ai corsi fitness, offrendo una vasta gamma di attività per tutte le

età e livelli, come yoga, spinning e pilates reformer e corsi Les Mills pensati per chi vuole mantenersi in forma in modo completo. Abbiamo poi creato una zona benessere con sauna, idromassaggio e bagno turco, per rigenerarsi e ritrovare il proprio equilibrio. Inoltre, all'interno della struttura è presente un ambulatorio fisioterapico, dove i nostri soci possono accedere a terapie di recupero. In questo spazio, è possibile abbinare la fisioterapia agli esercizi riabilitativi all'interno della sala fitness, che è dotata di macchinari professionali per facilitare il recupero e il miglioramento delle performance fisiche. Per rispondere di desidera ottimizzare il proprio tempo, abbiamo creato un ambiente co-working dove è possibile lavorare in un contesto moderno e stimolante, conciliando impegni professionali e allenamento. Inoltre, i soci hanno accesso a una zona ristorazione-bar, ideale per una pausa durante o dopo l'attività sportiva, dove è possibile godere di un pasto sano, una bevanda rinfrescante o semplicemente un caffè in compagnia.

Corbetta Padel & Fitness è una struttura all'avanguardia, dove ogni aspetto è ottimizzando per rispondere alle esigenze dei nostri clienti. In questo progetto ex novo, abbiamo potuto integrare soluzioni e servizi che nelle strutture precedenti, purtroppo, non siamo riusciti a implementare nella stessa maniera, complice la limitazione di spazi o la configurazione preesistente. Un esempio è la disposizione dei bagni vicino ai campi da padel, una scelta che potrebbe sembrare semplice ma che in realtà offre un grande vantaggio per la praticità e il comfort dei giocatori. A Corbetta siamo riusciti a pensare a ogni singolo dettaglio per migliorare l'esperienza del cliente. Anche il bar ristorante, un punto fondamentale per ogni circolo, è stato pensato per offrire anche un'esperienza visiva unica. Grazie alla presenza di ampie vetrate, i giocatori possono godersi una pausa rilassante mentre continuano a seguire le partite in corso. La fluidità e la funzionalità degli spazi sono evidenti anche nella vicinanza di tutti i servizi principali, come docce, spogliatoi, bagni e ristorazione, che sono stati studiati per garantire il massimo della comodità e della praticità, con tutto ciò che serve a portata di mano. Una delle grandi novità che questa struttura porta con sé è, come detto prima, l'introduzione dell'ambulatorio fisioterapico, una risorsa che non avevamo mai potuto offrire nelle nostre strutture precedenti a causa dei vari vincoli. Questa aggiunta rappresenta un grande passo in avanti, perché con -

Da sinistra, Federico e Filippo Caramanica

“Non vedo l’ora che questo progetto prenda vita, perché ci sarà il giusto mix di divertimento e allenamento nella struttura che reputo la più bella d’Italia, sia per qualità di macchinari e attrezzature sia per la professionalità del personale che avremo a disposizione”

Alex Frustaci, direttore tecnico area fitness

sente ai nostri soci di poter usufruire di trattamenti di recupero e riabilitazione direttamente all'interno della struttura, abbinando la fisioterapia agli allenamenti e alle attività sportive. Un'opportunità che arricchisce ulteriormente l'esperienza di chi frequenta il nostro circolo, aiutandoli a mantenere il corpo sano e performante.

La scelta di Corbetta come location per il nostro nuovo centro è stata il risultato di un'attenta analisi e di una valutazione strategica del territorio. Prima di intraprendere questo investimento, abbiamo studiato in dettaglio ogni aspetto dell'area, cercando di capire le esigenze locali e le opportunità di sviluppo. Abbiamo constatato che il territorio di Corbetta era poco sviluppato dal punto di vista dei club sportivi, con una domanda crescente di strutture moderne e complete che offrano non solo sport, ma anche benessere e servizi integrati. Il nostro club è situato in un'area facilmente raggiungibile, con un raggio di 10-15 minuti di macchina da un potenziale bacino di utenza che comprende circa 236.000 abitanti. Questo rende la struttura estremamente accessibile per una vasta fetta di popolazione, sia da Corbetta stessa che dai comuni limitrofi. Inoltre i competitor presenti nella zona sono pochi e, soprattutto, non sono in grado di offrire lo stesso ventaglio di servizi che mettiamo a disposizione.

Tutti i nostri campi da padel sono indoor, progettati per garantire la migliore esperienza di gioco in qualsiasi condizione climatica. Ogni campo è dotato di un'uscita regolamentare di oltre due metri per quattro metri di lunghezza, che consente ai giocatori di poter recuperare la palla in caso di un X3, anche durante i tornei federali. La nostra struttura è pensata per accogliere anche il pubblico, con una tribuna di circa 200 posti. È installato un sistema di riscaldamento che rende l'ambiente accogliente e piacevole, anche nelle giornate più fredde. Durante l'estate, invece, il sistema di ricambio d'aria è garantito dall'apertura di tutti i laterali della tensostruttura. Stiamo valutando l'installazione di uno strumento di analisi avanzata, come Eyes-On, che consentirà ai giocatori di valutare in tempo reale le loro prestazioni, migliorando così il loro allenamento o semplicemente condividendo i loro colpi direttamente sui social network. Grazie a tecnologie come questa, i giocatori potranno monitorare ogni aspetto del loro gioco e ottimizzare la performance.

Corbetta Padel & Fitness, via Zara – 20011 - Corbetta (MI)

Padel & Fitness: 10 campi indoor

Sala pesi e sala fitness

Spinning

Corsi Les Mills

Yoga

Sala Pilates Reformer

Servizi: Centro fisioterapico

Bar e ristorante

Parcheggio riservato

Area co-working

Spa

Docce e spogliatoi

IN BREVE

Riscaldamento campi

Monitoraggio gioco con app e telecamere

Proshop multimarca

Orari di apertura: Lunedì-domenica 7:00-24:00, Sala pesi e fitness: chiude alle 22:00 il sabato e la domenca

Social e contatti:

Instagram: @corbetta_padel e @corbetta_fitness

Facebook: @Corbetta Padel

Mail e telefono: info@corbettapadelefitness.it - 344 468 8964

Sito internet: corbettapadelefitness.it

Organizzeremo certamente tornei collaborando con società sportive iscritte al CONI e ad altri enti della Federazione per poter omologare tutti i campi e le strutture. Avremo anche una squadra agonistica ma l'obiettivo è formarla da zero, perché l’importante è far divertire il socio in un team che riesca ad avanzare con le proprie forze. Andare a ricercare giocatori professionisti snatura il senso della squadra e del club a mio avviso. Ci sarà la M3 Padel Academy di Jorge Martínez con cui lavoriamo già da tre anni a Roma. Il format che utilizzano è molto bello, loro hanno più di 1200 professionisti nella scuola di Madrid, fra cui le Galán e Chingotto, e vengono gli stessi maestri che allenano questi campioni a formare i nostri e a volte a fare delle “special academy” gratuite per gli utenti e gli iscritti a corso. Ci sarà anche una Padel School per bimbi dai 5-6 anni e per ragazzi, sempre mirato al divertimento e dove comunque si insegnerà anche tecnica e teoria.

Nel nostro staff tecnico il responsabile tecnico dell'Academy è Joshua Pirraglia, giocatore professionista di serie A che allena e insegna ormai da più di 10 anni. Mentre per la sala pesi e l’area fitness il direttore tecnico è Alex Frustaci, un preparatore atletico molto bravo, con una grande esperienza, specializzato in strength and conditioning. Ci saranno i professionisti del Centro Fisioterapico Milano che si occuperanno della fisioterapia. Mentre l’area pilates sarà curata dagli istruttori di Pilatify Studio Pilates di Magenta. E tanti altri professionsiti, ognuno esperto nel proprio settore.

Regaliamo a tutti gli utenti interessati (tramite social, fiere, ecc), dei buoni per usufruire dei nostri servizi e provare quindi l’esperienza del nostro club, come una settimana gratuita per la sala pesi, l’utilizzo del campo per una partita prova, una lezione con i nostri maestri, ecc. La comunicazione attraverso i canali social ormai è essenziale: usiamo TikTok, Instagram, Facebook e quelle piattaforme che ci consentono di arrivare nel più breve tempo possibile a tutti gli utenti di zona. Adesso stiamo integrando i social con il digital marketing.

UN MODELLO DA SEGUIRE

In una zona strategica vicino ad Ancona sorge Slash Club, un progetto che integra sport, salute e innovazione con una formula unica di Gabriele Marini

La prima cosa che salta all’occhio, appena varcate le porte dello Slash Club, sono gli ampi spazi dal design moderno e la cura dei dettagli, dai quali emerge chiaramente l’attenzione posta dai fratelli Sampaolesi nell’ideazione della loro creatura. D’altronde bastano pochi minuti trascorsi all’interno del centro per capire il segreto della formula vincente che ha portato lo Slash a diventare un importante riferimento per sportivi di ogni età, ovvero la capacità di fornire servizi di alto livello mantenendo quello spirito di convivialità che fa sentire gli utenti a casa propria, mentre svolgono una delle tante attività che la struttura propone.

Parliamo infatti di un centro di oltre 12.000 mq, con cinque campi da padel super panoramici indoor e tre outdoor, un bar ristorante aperto tutto il giorno, una palestra funzionale, una parafarmacia, un poliambulatorio di prossima apertura e un’area dedicata ai più piccoli, con tantissimo spazio per giocare sotto l’attenta supervisione di uno staff giovane e dinamico. Lo Slash Club è una struttura in continua evoluzione che punta all’eccellenza, mantenendo la propria anima familiare che ne fa un modello di assoluto interesse nel panorama nazionale.

Lo Slash Club nasce dalla possibilità di creare due campi da padel in un terreno datoci in concessione dal Comune di Osimo (AN). Da quel momento abbiamo iniziato a girare per l’Italia cercando di comprendere meglio questo mondo che ci affascinava ma non conoscevamo, ponendoci la domanda che poi sarebbe stata alla base della filosofia del centro: è possibile creare qualcosa di complementare al padel che possa diventare un punto convivale al servizio della comunità? Lo spazio che avremmo dovuto prendere in concessione era troppo limitato e per questo motivo abbiamo iniziato a cercare un posto che potesse rispecchiare la nostra idea. Ci abbiamo messo due anni a trovare la struttura che avrebbe ospitato lo Slash Club, ma alla fine ne è valsa la pena.

Alla base dello Slash Club c’è l’idea di famiglia. Volevamo costruire una struttura sinergica capace di accogliere grandi e piccoli. Per questo motivo oltre ai campi abbiamo inserito il playground, che attrae quotidianamente i più piccoli, con attività laboratoriali e aiuto compiti, il ristorante, un’area fitness che ospita attività funzionali al padel ed al benessere, la parafarmacia e quello che speriamo possa diventare un centro di eccellenza per la medicina. A settembre infatti dedicheremo il piano di sopra dello Slash un poliambulatorio di oltre 1.000 mq con 25 studi, oltre 80

medici e due sale operatorie, per un progetto interamente dedicato alla medicina, longevità e sport che speriamo possa diventare un punto di riferimento nel miglioramento della qualità della vita di tutta la comunità.

Il nostro direttore tecnico è Leonardo Schiavoncini, una figura molto nota nella scena del padel romano che si è stabilita da noi in pianta stabile e cura tutta la parte tecnica, coordinando le varie attività di allenamento che proponiamo. Al suo fianco c’è Larry che si occupa degli eventi, dei tornei e dei rapporti con la federazione. Abbiamo inserito Martino Notarnicola che, oltre a essere un nostro giovane giocatore, si occupa della scuola padel, e siamo alla ricerca di un’ulteriore figura che possa essere in grado di allenare anche giocatori professionisti, per alzare ulteriormente il tasso tecnico del centro. Vorremo provare a competere al massimo livello possibile con le nostre squadre. Quest’anno, infatti, ne abbiamo allestite tre di Serie D (due maschili e una femminile) di cui una molto ambiziosa, mettendo a disposizione dei nostri atleti uno psicologo dello sport, un nutrizionista e uno staff medico all’avanguardia.

Lo Slash Club è un centro polifunzionale a indirizzo sportivo e medico, per cui in futuro sicuramente punteremo moltissimo sul poliambulato -

TITOLARI
In secondo piano: Pablo Lima durante l’evento di inaugurazione allo Slash Club

rio di prossima apertura, uno spazio veramente grande e completo che conterà su professionisti capaci ed eccellenze della medicina. Oltre a questo settore, sicuramente ci concentreremo ancora di più sui bambini, cercando di fornire un servizio sempre più personalizzato e completo sia a livello sportivo che umano.

Sicuramente i campionati assoluti italiani di padel e il recente torneo Open FITP con un montepremi importante, che ha attratto giocatori da tutta Italia. È stato un torneo di livello molto alto che ha visto una grande partecipazione di pubblico e ci ha dato molta visibilità in Italia. La vittoria è andata a una coppia italiana giovanissima (Fino-Stracquadaini, ndr), segno che il movimento è in continua crescita e questo non può che farci piacere.

Recentemente siamo stati contattati da adidas che ci ha scelto come unico centro di riferimento per le Marche. Questa partnership ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare sempre di più, com’è nel nostro spirito del resto. adidas ci fornirà il materiale tecnico, vestirà le nostre squadre e i nostri maestri e noi ospiteremo un flagship store monomarca con tutti i loro prodotti, una vera e propria chicca all’interno del club.

“Non ci poniamo limiti per il futuro, abbiamo voglia di crescere e migliorare e chissà, magari saremo in grado di creare un format replicabile e aprire altri centri con questa filosofia”

Luca e Marco Sampaolesi

Via Enzo Ferrari, 11 - Castelfidardo (AN) 60022

Campi

5 super panoramici indoor

3 super panoramici outdoor

Servizi

Area kids

Bar ristorante

Palestra

Fisioterapista/osteopata

Poliambulatorio

Parafarmacia

Spogliatoi

Parcheggio Pro shop

Orari di apertura

06-24 lunedì – domenica

Sito: slashclub.it

Facebook: SlashClubit

Instagram: @slashclubit

All’interno del centro gravita un’utenza eterogenea a seconda del servizio al quale sono interessati. Passiamo dagli oltre 7.000 ingressi mensili dell’area kids ai 3.000 del padel, fino ai quasi 1.000 dell’area fitness. Ultimamente abbiamo visto una crescita verticale del pubblico femminile soprattutto legato al padel, vediamo quotidianamente formarsi nuove amicizie che poi proseguono anche al di fuori del centro e questo ci fa enormemente piacere, perché riflette la natura familiare e sociale dello Slash Club. In futuro vorremmo far crescere ancora di più la nostra scuola padel per i più piccoli che conta già numeri interessanti ed è in veloce crescita. Per questo motivo stiamo intraprendendo tutta una serie di attività dedicate ai bambini o ai più giovani che si svolgeranno anche in estate.

Oltre alla modalità di ingresso standard abbiamo una possibilità legata ai soci, che permette loro di avere accesso prioritario ad alcune attività, scontistiche di diversa natura ed altri vantaggi. A oggi abbiamo quasi 1.500 tesserati con questa modalità, a testimonianza dello stretto legame che abbiamo con i nostri utenti.

Ci piacerebbe che lo Slash Club diventasse un riferimento per il padel a livello regionale sia come proposta tecnica di squadre ed allenatori, che come qualità e quantità sempre crescente di eventi, con un’offerta variegata per livello capace di soddisfare tutti gli atleti. Siamo una struttura dinamica e in continua evoluzione, abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare per sviluppare tutti i rami d’azienda e ci stiamo impegnando tutti i giorni per offrire un servizio sempre migliore. Non ci poniamo limiti per il futuro, abbiamo voglia di crescere e migliorare e chissà, magari saremo in grado di creare un format replicabile e aprire altri centri con questa filosofia.

IN BREVE

COME PERFEZIONARE IL PROPRIO GIOCO IN AUTONOMIA

In fin dei conti, il fattore più determinante per alzare il livello delle prestazioni riguarda noi stessi.

Ma bisogna accettare di uscire dalla comfort zone

di Andrea Fierro

Nessuno di noi gioca a padel con l’aspettativa di peggiorare, anche se avrete sicuramente notato che la curva di apprendimento non è una linea sempre in salita. Apportare cambiamenti tecnici importanti, come un cambio di impugnatura o di movimento, richiedono spesso molto tempo e una grandissima volontà da parte del giocatore di accettare un declino del proprio livello di partenza, per potenzialmente superarlo una volta acquisita questa nuova abilità.

Per fare un esempio pratico, quando affrontiamo in modo più approfondito il doppio vetro (la palla nell’angolo), ottengo una reazione piuttosto tipica dai giocatori: “Non riesco a farla passare, è meglio che la anticipo altrimenti la sbaglio”. Questa resistenza al non voler commettere un errore, fra l’altro durante una lezione, e di rimanere nella comfort zone preclude la possibilità di imparare una nuova abilità e quindi di progredire con il livello di gioco. Secondo voi, un avversario che intuisce il vostro deficit nell’utilizzo del doppio vetro, dove giocherà appena ne avrà la possibilità?

Dopo ogni sessione di allenamento, ma anche dopo ogni partita, dovreste avere la possibilità di analizzare che cosa avete fatto bene e che cosa potete ancora migliorare a lezione o in autonomia. Ecco dunque sei aspetti tecnici e tattici suddivisi nelle tre fasi di gioco, sui quali potete esercitarvi in durante la prossima partita o lezione.

FASE A FONDO CAMPO

1. Pazienza: mantenete la calma e puntate alla solidità prima di mettere in difficoltà gli avversari.

2. Colpire da sotto: imparate a colpire

bene la palla da sotto, sembra banale ma il vostro primo ostacolo è la rete e non abbiate paura di alzare anche quattro palle di seguito.

FASE A RETE

3. Volée: effettuate un movimento corto ed efficace, senza grandi preparazioni, altrimenti sarete in ritardo sull’impatto.

4. Posizione: i giocatori a rete sono lega-

ti da una corda invisibile. Quando il gioco si sposta da un lato del campo, entrambi si evono spostare nella direzione del gioco. Chi si trova incrociato rispetto al gioco deve coprire il centro.

TRANSIZIONE

5. Indietro: preparatevi subito e migliorate lo spostamento laterale, è molto pericoloso correre all’indietro guardando in alto.

6. Avanti: siate rapidi nel correre a rete, ma non affrettati. La posizione migliore spesso non è completamente appiccicata alla stessa.

Tutti questi aspetti possono e devono essere esercitati anche durante le lezioni, anche se ovviamente manca l’aspetto competitivo che spesso è quello che vi fa sbagliare. Consiglio vivamente di fare una ripresa video di una vostra partita, e di analizzarla con occhio critico. Spesso sarete in grado da soli di vedere i difetti nelle posizioni e nelle scelte tattiche e tecniche.

Spero che questi consigli vi possano aiutare. Fatemi sapere che cosa ne pensate scrivendomi su Instagram: @andrea.fierro.coach

Sono nato e cresciuto sui campi da tennis a Milano, grazie alla passione di mio padre per questo sport, ed è diventata la mia professione intorno al 2005. Ho maturato molte esperienze all'estero (USA, UK, Spagna) lavorando anche nella prestigiosa Academia Sanchez-Casal di Barcellona. Proprio qui ho iniziato a giocare a padel per divertimento, senza sapere che da lì a pochi anni sarebbe diventata la mia professione una volta tornato in Italia. Sono Maestro Nazionale di padel della FITP e ricopro la posizione di direttore tecnico del The Padel Hub con base a Desenzano del Garda.

Paquito Navarro
Alejandra Alonso
Nuria Rodríguez
Tino Libaak e Juan Tello (in basso) contro Federico Chingotto e Ale Gálan
Momo González
Claudia Jensen
Juan Lebrón

A PADEL NON SI GIOCA IN QUATTRO…

…ma soprattutto in sei, se non in otto e nove! Da una teoria di coach Jorge Martinez, inauguriamo una nuova rubrica sulla nostra rivista, in cui approfondiremo l’importanza di allenare la mente e di convivere con tante anime dentro il campo di Marcello Ferrarini

Èrisaputo che a padel si gioca in quattro. È altrettanto noto che in un rettangolo di campo di 10 metri per 20, si affrontano due squadre composte da due giocatori ciascuna. Ma in questi 200 mq di superficie e oltre, se consideriamo anche gli spazi esterni, le dinamiche emozionali, oltre a quelle tecniche, tattiche e strategiche, hanno un peso assolutamente rilevante sia sulle prestazioni dei singoli che nel risultato finale dei match disputati. E questo a tanti giocatori è poco noto. Analizzando quindi il fattore prettamente mentale, dobbiamo andare oltre una mera operazione algebrica e comprendere che la somma 1+1 in questo caso non produce 2, bensì 3. Non possiamo infatti pensare che l’addizione relazionale tra due entità, ossia giocatori emotivamente differenti e unici a livello di personalità, caratteristiche, indole, temperamento, natura e leadership, non generino una terza forza in campo, quella che possiamo definire come la relazione di squadra. Quando giochiamo a padel, dunque, nella stessa parte del campo siamo pertanto in tre e questa nuova entità può avere un impatto devastante, con connotazioni positive o negative, sulle performance singole di ogni giocatore, oltre che in quelle del team. Ci ritroveremo pertanto a giocare sullo stesso campo in sei, 3 vs 3, dove spesso vinceranno punti, game, set e match non le coppie di giocatori più forti dal punto di vista tecnico, bensì quelle più compatte a livello mentale, se saranno riuscite nel tempo a costruire la loro terza parte relazionale in maniera solida e stabile.

LA TEORIA MARTINEZ

Jorge Martinez, coach spagnolo della M3 Padel Academy a Madrid che ha portato all’apice del padel mondiale coppie come Galan/Chingotto e Brea/Gonzalez, un giorno mi disse: "Marcelo, escúchame. No hay 6 jugadores en una misma pista, el pádel lo juegan nada menos que 8, si no 9!". Si rivolse così nel rispondere a una mia specifica domanda sull’area mentale, durante una sua interessante e affascinante docenza al Corso Maestro Nazionale di padel FITP. Ovviamente in questo contesto si stava analizzando il settore pro e, nella sua visione prospettica e allargata, Jorge incluse anche il coach di ogni team, quale figura di grande rilievo e riferimento a livello mentale, emotivo e relazionale. Si arrivava quindi a un nuovo risultato, dove 1 giocatore + 1 giocatore + 1 team + 1 coach sommano una entità aumentata pari a 4. Ma mentre stavamo ancora disquisendo su questa bizzarra e insolita sfida quattro contro

quattro sullo stesso campo da padel, che a noi corsisti ammaliati sembrava già tanto, Jorge aggiunse serafico ma ‘caliente’: "Pero también 9, 10 incluidos los entrenadores!". La sua analisi, infatti, includeva anche i diversi e distinti allenatori che durante le sessioni di allenamento settimanali preparano singolarmente e individualmente i giocatori. Insomma, quel giorno tutti gli schemi e le convenzioni erano letteralmente saltati, così come le prescrizioni dettate da un regolamento condiviso e dalla certezza diffusa che a padel si giocasse solamente 2 contro 2.

ALLENARE LA MENTE

Occorre pertanto ripartire da questi concetti apparentemente astratti, ma frutto di riflessioni accademiche di uno dei più noti e preparati coach di padel. È necessario essere coscienti dell’importanza, a tutti i livelli di gioco ed età, nel creare una relazione di coppia tra giocatori per trovare un equilibrio che possa portare benefici a entrambi, anche oltre quelle delimitazioni poste da una serie di pareti in vetro e griglie metalliche. Durante ogni sessione di allenamento, lezione o corso, bisognerebbe prevedere sempre e necessariamente una componente mentale negli esercizi proposti, che siano di tipo tecnico, tattico, motorio o fisico, per alimentare costantemente il nostro cervello, in modo da saper affrontare e gestire con cognizione di causa quell’alternanza di momenti up&down. La vera sfida si concretizza non in un match 2 vs 2, bensì su un campo di battaglia in cui le forze in campo saranno perlomeno sei e dove il fattore mentale sarà determinante su tutto. Per vincere, insomma, bisogna allenare ogni giorno la mente!

Nei prossimi numeri, affronteremo con metodo e originalità, addentrandoci con specificità didattica nell’area mentale, quelli che possono essere esercizi pratici, fasi di programmazione, informazioni di rilievo di mental coaching, da tenere sempre in considerazione, sia durante gli allenamenti sia nelle partite che contano. Questo al fine di accrescere e migliorare di pari passo la componente mentale con le competenze e doti dell’area tecnica, le visioni strategiche e sistemiche dell’area tattica, la preparazione fisica e funzionale nell’area motoria. Tutte insieme rappresentano il principio didattico della multilateralità, comune a tutti gli sport di racchetta, tra i quali anche il nostro amato padel.

MARCELLO FERRARINI

Sono Maestro Nazionale di Padel ed Istruttore di Pickleball FITP e collaboro con club di padel tra Modena e Reggio Emilia. Ricopro l’incarico di Fiduciario Territoriale Padel nel Comitato Regionale Emilia Romagna. Ho la qualifica Instructor Professional PCR-Padel Coaches Registry, avendo conseguito l’International Padel Certification e frequentato clinic e corsi di formazione per l’insegnamento agonistico, over, under, fisico-motorio e mentale. Laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche, ho sviluppato Padel Player Program - ilpadel.org, un progetto didattico di programmazione strategica multilaterale e mental coaching in campo, nonché percorsi speciali rivolti a bambini e ragazzi DIR.

Bea González, Delfi Brea, Federico Chingotto e Ale Galán festeggiano la vittoria nel P2 di Bruxelles 2024. Al centro, il loro allenatore Jorge Martínez.

RACCHETTA IN SPALLA E VIAGGIARE

Il gruppo Bluvacanze rinnova il suo legame con pala y bola con il lancio della seconda edizione del BluPadel Tour, un evento sportivo iniziato a marzo, che prevede fino a ottobre oltre 100 appuntamenti nei circoli di tutta Italia

Partito all’inizio di marzo da Trento con la prima tappa, il BluPadel Tour 2025 si concluderà a Torino con il Master finale a ottobre, passando da tutta Italia. Il circuito si articolerà in due fasi: una prima fase di match, denominata BluPadel Tour City, che si svolgerà nei circoli della penisola grazie alla rete di agenzie Bluvacanze, Vivere&Viaggiare e Blunet, e una seconda fase, BluPadel Tour Village, che avrà luogo in Marocco. Quest'ultimo rappresenta un vero e proprio "viaggio-evento", con un pacchetto all-inclusive dedicato ai vincitori, ai loro accompagnatori e agli appassionati che desiderano vivere un’esperienza di vacanza sportiva unica. Quest’anno, l’obiettivo è coinvolgere circa 4.000 partecipanti e attrarre il crescente pubblico delle vacanze sportive, un segmento che, secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), rappresenta circa il 10% della spesa turistica globale e sta registrando una crescita annuale del 17,5% tra il 2023 e il 2030. Un business in piena espansione che le agenzie del network possono ora intercettare con un’offerta strutturata e distintiva. Il padel rientra in questa dinamica, un fenomeno in piena evoluzione con 1,5 milioni di praticanti in Italia su 25 milioni nel mondo e 9700 campi attivi nel nostro Paese. In questo contesto si inserisce il progetto, che non è solo un prodotto turistico, ma anche un progetto di marketing e di comunicazione, infine di strategia retail. Il gruppo capitalizza il successo spontaneo del 2024 con una attività strutturata che permette ai punti vendita di intercettare un pubblico predisposto a viaggiare. La piattaforma web Blupadeltour.it è il principale punto di contatto digitale del torneo: qui le tappe vengono aggiornate dal team che guida il progetto,

1 mar 2025

BluPadel Tour Real Padel Alto Garda

Real Padel Alto Garda Dro (TN)

22–23 mar 2025

BluPadel Tour Gonetta Go Gonetta Go San Carlo Canavese (TO)

22 mar 2025

BluPadel Tour The Padel Resort

The Padel Resort Como (CO)

28–30 mar 2025

BluPadel Tour Exclusive Padel San Giorgio Exclusive Padel San Giorgio San Giorgio a Cremano (NA)

29–30 mar 2025

BluPadel Tour Ola Padel Ola Padel Monselice (PD)

29 mar 2025

BluPadel Tour Sporting Friends Sporting Friends Rivoli (TO)

30 mar 2025

BluPadel Tour Bk Sport Village

BK Sport Village Bareggio (MI)

30 mar 2025

BluPadel Tour Koko Village

Koko Village

Bagnolo Cremasco (CR)

30 mar 2025

BluPadel Tour Padel4All Padel4villasanta Villasanta (MB)

30 mar 2025

BluPadel Tour Padel8 Padel8 Milano (MI)

5 apr 2025

BluPadel Tour Sporting Friends Sporting Friends Rivoli (TO)

6 apr 2025

BluPadel Tour Bk Sport Village BK Sport Village Bareggio (MI)

12–13 apr 2025

BluPadel Tour Giuocami Sporting Club Giocami Riozzo Cerro al Lambro (MI)

12 apr 2025

BluPadel Tour Mammut Modena Mammut Modena Modena (MO)

13 apr 2025

BluPadel Tour Padel+

Padel + Chieri (TO)

03–04 mag 2025

BluPadel Tour Padel 78 Padel 78 Noventa Vicentina (VI)

4 mag 2025

BluPadel Tour Formenterai Centro Sportivo Bonacossa Milano (MI)

09–10 mag 2025

BluPadel Tour Padel Arena Lecce

Padel Arena Lecce Martignano (LE)

10–11 mag 2025

BluPadel Tour Go Padel Go Padel Matera (MT)

10 mag 2025

BluPadel Tour Sporting Friends Sporting Friends Rivoli (TO)

rappresentato dagli agenti di viaggio e sportivi assiduamente praticanti Patrick Pederiva e Gabriele Conrotto. Una campagna di comunicazione di ampio respiro racconterà BluPadel Tour 2025 sui canali social media del Gruppo Bluvacanze. Tutte le agenzie del network ricevono inoltre i materiali di comunicazione digitali e supporto per campagne di web marketing personalizzate, per informare i propri clienti e massimizzare l’efficacia dell’iniziativa. Questa attività è totalmente gratuita per le agenzie di viaggio e rappresenta non solo un’opportunità di incrementare le vendite nel segmento del turismo sportivo, ma anche uno strumento efficace per ampliare il proprio database clienti, rafforzare la presenza sul territorio e consolidare l’immagine di consulenti di viaggio completi e innovativi.

«Dopo la prima edizione abbiamo voluto studiare il fenomeno della popolarità del padel unitamente al trend degli investimenti in infrastrutture all’interno dei resort che si consolida sempre di più, arrivando alla presa di consapevolezza che questa disciplina incontra nella formula vacanziera del villaggio tutto compreso un connubio ideale. Ecco che nell’edizione di quest’anno riusciamo a capitalizzare il successo spontaneo del 2024, portandolo a diventare una attività strutturata che permette ai nostri punti vendita di intercettare un pubblico dinamico e culturalmente predisposto a viaggiare, nonché di proporsi sui territori come brillanti consulenti del tempo libero». Antimo Russo, direttore network del Gruppo Bluvacanze

11 mag 2025

BluPadel Tour Bk Sport Village

BK Sport Village Bareggio (MI)

17–18 mag 2025

BluPadel Tour Mezzocorona Padel Ai Campetti Mezzocorona Padel Mezzocorona (TN)

17–18 mag 2025

BluPadel Tour Padel 4Ever Padel 4ever Castello di Cisterna (NA)

17–18 mag 2025

BluPadel Tour Padel Meneghino Padel Club Meneghino Locate di Triulzi (MI)

18 mag 2025

BluPadel Tour Padel Village

Padel Village

Santa Lucia di Piave (TV)

23–25 mag 2025

BluPadel Tour Kalat Country Club Kalat Country Club Caltanisetta (CL)

24 mag 2025

BluPadel Tour Imoco Center

Imoco Center Villorba (TV)

24 mag 2025

BluPadel Tour Sporting Friends Sporting Friends Rivoli (TO)

25 mag 2025

BluPadel Tour Padel4 All Padel4villasanta Villasanta (MB)

25 mag 2025

BluPadel Tour Padelife Settimo Cielo

Padellife Settimo Cielo Settimo Torinese (TO)

8 giu 2025

BluPadel Tour Conegliano Padel

Max Padel Conegliano Conegliano (TV)

14–15 giu 2025

BluPadel Tour Trento Padel

Trento Padel Trento (TN)

15 giu 2025

BluPadel Tour Enjoy Padel

Enjoi Padel Candiolo Candiolo (TO)

15 giu 2025

BluPadel Tour Enjoy Padel

Enjoi Padel Candiolo Candiolo (TO)

29 giu 2025

BluPadel Tour Formenterai

Centro Sportivo Bonacossa Milano (MI)

21 set 2025

BluPadel Tour Bk Sport Village

BK Sport Village Bareggio (MI)

28 set 2025

BluPadel Tour Padel4 All Padel4villasanta Villasanta (MB)

5 ott 2025

BluPadel Tour Bk Sport Village

BK Sport Village Bareggio (MI)

24–26 ott 2025

BluPadel Tour Master Finale Gonetta Go San Carlo Canavese (TO)

IL CALENDARIO DEL BLUPADEL TOUR
Un momento del BluPadel Tour a Como il 22 marzo

06 - 08 October 2025

Exhibition Center

Si terrà nella capitale saudita, dal 6 all’8 ottobre 2025 e sarà un evento annuale che promette di diventare un punto di riferimento per il business internazionale nei settori moda, sport e design

di Karen Pozzi

Questo nuovo evento, organizzato da Honegger Srl in collaborazione con Riyadh Exhibitions Company Ltd, offrirà tre fiere b2b di grande rilevanza: Saudi Fashion, Saudi Sport e Saudi Design. L’appuntamento si terrà presso il Riyadh International Convention & Exhibition Center (RICEC), un’area espositiva di prestigio nel cuore economico dell’Arabia Saudita.

LA LOCATION

Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, è diventata un epicentro di innovazione e sviluppo. Con la Vision 2030 che sta rapidamente diventando realtà, sta compiendo importanti passi verso la diversificazione e la sostenibilità economica, aprendo le porte a nuove opportunità per le imprese di tutto il mondo. L’Arabia Saudita sta diventando sempre più un hub per gli investimenti internazionali, e la Saudi Lifestyle Week è il palcoscenico ideale per entrare in contatto con questo mercato in crescita.

UN HUB INTERNAZIONALE

La Saudi Lifestyle Week nasce con l’obiettivo di essere un punto d’incontro tra marchi internazionali e il sistema distributivo multicanale saudita che sta crescendo rapidamente e si prevede che genererà un giro d’affari di 60 miliardi di dollari entro la fine del 2025, offrendo opportunità a livello globale. Un evento che mira a mettere in relazione tre settori fondamentali per la crescita del

Saudi Sport offrirà una piattaforma ideale per brand globali del settore, desiderosi di entrare in un comparto sempre più propenso all’acquisto di abbigliamento e attrezzature di alta qualità.

mercato locale: Saudi Fashion, dedicata a moda, calzature, accessori, lingerie e beachwear; Saudi Sport, focalizzata sull’abbigliamento e l’attrezzatura sportiva; e Saudi Design, incentrata su arredamento e interior design. Un’iniziativa che non solo promuove l’incontro tra domanda e offerta, ma che si inserisce nel contesto di una Arabia Saudita sempre più aperta e pronta a diventare un hub commerciale globale.

SAUDI FASHION

Saudi Fashion sarà un evento per le aziende internazionali che desiderano entrare nel fiorente mercato della moda saudita. Il sistema di distribuzione multicanale, in costante espansione, offre nuove opportunità di business, mentre l’interesse dei consumatori sauditi per il fashion internazionale promette di alimentare ulteriormente questo segmento in crescita.

SAUDI DESIGN

L’arredamento e l’interior design sono settori chiave nel panorama commerciale saudita. Nel 2024, il mercato dell’arredamento ha registrato un fatturato di 8,17 miliardi di dollari, con previsioni di ulteriore crescita negli anni successivi. Saudi Design evidenzierà le ultime tendenze nel settore dell’arredamento, aprendo opportunità alle aziende internazionali di entrare in un mercato in forte espansione.

Si prevede che il mercato globale dell’abbigliamento sportivo aumenterà in quest’area fino a superare i 440 miliardi di euro nei prossimi due anni, con un incremento medio dell’8%. Dopo aver guadagnato 6,3 miliardi di dollari nel 2023 (oltre il 14% in più rispetto al 2020), le vendite globali del settore dell’abbigliamento sportivo prevedono un tasso di crescita annuo composto del 4% nel prossimo lustro.

Lo sport è entrato naturalmente a far parte della routine quotidiana delle persone, grazie all’alto bisogno di benessere, di vita sana e al delinearsi di una nuova cultura della bellezza e della forma fisica promosso dagli ingenti investimenti pubblici. Questi fattori hanno un impatto anche sulla crescita del business dell’abbigliamento sportivo.

SAUDI SPORT

padeL egal

pillole di padel e diritto

IL REGIME AUTORIZZATIVO NELLA TRASFORMAZIONE

DI CAMPI DA TENNIS IN PADEL

Una sentenza della Cassazione fa il punto sul titolo edilizio necessario in caso di riconversione di terreni di gioco tra i due tipici sport di racchetta di Andrea Farano, avvocato in Milano

Ci ha fatto un certo effetto – lo ammettiamo – scoprire che anche la Cassazione, il massimo organo giudiziario nazionale, ha avuto modo di affrontare e dirimere questioni legate al nostro sport. A ben vedere, tuttavia, i tempi possono dirsi ampiamente maturi, considerato che la vertiginosa diffusione padelistica cominciata nel 2020 ha giocoforza originato un contenzioso piò o meno diffuso a livello locale, che oggi puntualmente si affaccia al terzo grado di giudizio. Non trattasi di questione di poco conto, dal momento che – pur non costituendo le statuizioni del Supremo Collegio un precedente strettamente vincolante per il nostro sistema giuridico – è innegabile che le parole degli Ermellini rappresentino un imprescindibile riferimento per gli operatori del diritto e, quindi, non potranno che condizionare, di riflesso, le decisioni dei tribunali e delle corti, consolidando indirizzi interpretativi fondamentali per orientarsi in un ecosistema legislativo ancora acerbo.

L’ANTEFATTO

Con ordinanza del 24 luglio 2023, il Tribunale del riesame di Palermo rigettava la richiesta di revisione avanzata dalla difesa dell’imputato, avverso il decreto di sequestro preventivo di due campi da padel, realizzati in una zona vincolata paesaggisticamente e sismicamente - e con destinazione d’uso “verde agricolo” - in relazione all’imputazione di cui all’articolo 44 del D.P.R. n. 380/2001 (che disciplina le sanzioni conseguenti all’inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dal Testo Unico dell’Edilizia, nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire).

Avverso tale ordinanza veniva proposto ricorso per cassazione, ivi innanzitutto contestando – per quanto in questa sede maggiormente ci interessa – l’affermazione secondo cui la realizzazione di campi di padel, in riconversione di campi da tennis preesistenti, non rientra negli interventi di ristrutturazione edilizia cosiddetta “semplice” o “leggera”, necessitante di semplice “SCIA”, ma ha bisogno di permesso a costruire, nel caso di specie mancante.

LA DISAMINA PRELIMINARE

La Corte di Cassazione (sezione terza penale) - con la sentenza n. 11999 del 6 marzo 2024 - al fine di dirimere la questione premette una minuziosa panoramica sul regime autorizzativo proprio degli interventi di ristrutturazione edilizia (vale a dire tutti quelli “volti a trasformare gli organismi edilizi per mezzo di un insieme di opere che possono portare ad un organismo diverso - tutto o in parte - da quello

precedente”). Il Supremo Collegio traccia quindi la distinzione sistematica e caratteristica tra quanto rientrante nella cosiddetta ristrutturazione edilizia ”leggera”, per cui “è necessaria la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) ai sensi dell’art. 22 D.P.R. 380/2001”, e l’edilizia “pesante” o la “nuova costruzione”, rispetto alle quali è obbligatoriamente richiesto il permesso di costruire. Ciò chiarito, viene evidenziato come il regime autorizzativo afferente la realizzazione di campi di padel non sia affatto quello invocato dal ricorrente.

L’ORIENTAMENTO CONSOLIDATO DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI

Il giudice di ultima istanza innanzitutto richiama – e, implicitamente, conferma –quanto già espresso dalla sentenza della Cassazione n. 41182 del 20 ottobre 2021, secondo cui la realizzazione di un campo di padel «costituisce intervento che, per le sue caratteristiche complessive, connotate per l’installazione su apposita superficie, funzionale alla peculiare attività sportiva, di carpenteria e lastre di vetro perimetrali, incide sul territorio in termini di modifica del medesimo, e come tale rientra nel novero degli “interventi di nuova costruzione” di cui all’art. 3, lett. e), D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380». Sottolinea il Collegio, al riguardo, che tale impostazione è peraltro conforme a quella della prevalente giurisprudenza amministrativa, che – “sia pure non nella sua massima composizione” – ha avuto modo di confrontarsi con una tematica che, come accennavamo in premessa, è ormai “divenuta pressante in ragione della crescente popolarità dello sport in questione”. Sul punto, quindi, la Cassazione fa proprie le statuizioni della pronuncia del TAR Piemonte, n. 223 dell’8/13 marzo 2023, che ha chiarito che le opere in questione hanno caratteristiche tali da comportare una “trasformazione significativa e permanente del territorio”, risultando quindi soggette al preventivo rilascio di apposito titolo edilizio, nonché all’acquisizione dell’apposita autorizzazione paesaggistica e sismica. Del pari, la Corte valorizza la sentenza del TAR Lazio, n. 607 del 24/07/2023 (cui questa rubrica ha dedicato un approfondimento sul numero 11-12/2023, pg. 18), laddove è stato affermato che la realizzazione di un impianto sportivo in zona agricola «configura violazione dell’art. 44 lett. b) DPR 6 giugno 2001, n. 3804, in considerazione del fatto che la realizzazione di strutture sportive è consentita su aree destinate ad attività sportiva, con la presentazione di SCIA, ma senza creazione di volumetria e comunque mai nelle zone aventi destinazione agricola».

L’ENUNCIAZIONE DEL PRINCIPIO DI DIRITTO

Di particolare interesse, a nostro avviso, è la precisazione operata dal Collegio circa l’ipotesi di riconversione tra strutture già destinate a sport di racchetta: in maniera lapidaria, la Cassazione ha infatti aggiunto che «la circostanza secondo cui, come nel caso di specie, i campi di padel vadano a sostituire dei preesistenti campi da tennis, è ininfluente». Sul punto, ancora una volta sovviene la giurisprudenza territoriale: il riferimento esplicito è alla pronuncia del TAR Sicilia, sentenza n. 265 dell’8 ottobre/22 novembre 2021, secondo cui la realizzazione dei campi di padel «essendo una trasformazione edilizia del terreno (stante la realizzazione di un’opera di scavo e di un basamento in calcestruzzo in grado di incidere in modo definitivo sulla permeabilità del suolo), non può essere compatibile con la destinazione a zona agricola del terreno ospitante». Nella circostanza, i giudici amministrativi avevano evidenziato che i campi di padel si differenziano dai campi da tennis e da calcio «in quanto, mentre in questi ultimi occorre un mero movimento terra, senza mutare le caratteristiche originarie di permeabilità del suolo», per la realizzazione dei campi di padel «è necessaria la realizzazione di un massetto di cemento (di circa 10/12 cm) ove allocare il tappeto in fibra sintetica e la posa in opera delle barriere in vetro temperato (alte oltre 3 mt.)». La Cassazione, a conclusione del proprio percorso ermeneutico, si spinge quindi ad enucleare il principio di diritto secondo cui «la realizzazione di un campo di padel, così come la conversione di un campo da tennis in un campo da padel, costituisce una “nuova costruzione”, per la cui realizzazione è necessario il permesso di costruire». Parole chiare che, ne siamo certi, saranno di ausilio a professionisti e imprenditori nella programmazione di interventi di riqualificazione di strutture sportive.

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