HUB Style 03-2025

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Speciale occasionwear

Milano Design Week: mondi connessi

Inchiesta esclusiva

100 punti di vista

Angelo Toma

Antonio Riva Milano

Carlo Pignatelli

Gianluca Capannolo

Latorre

Luisa Beccaria

Pronovias

Tagliatore

TRADIZIONE IN EVOLUZIONE

HUB Style, giunto al suo terzo numero del 2025, continua a essere un osservatorio attento alle dinamiche che attraversano il mondo della moda e del lifestyle, nobilitato dal valore della narrazione e dello storytelling a noi sempre molto caro. Senza trascurare ovviamente i consueti approfondimenti di carattere economico e statistico. A proposito: ecco la seconda e conclusiva puntata della nostra inchiesta esclusiva “100 punti di vista”, che quest’anno esplora – accanto ai temi tradizionali del retail – anche il ruolo sempre più rilevante delle tecnologie immersive. L’AR, la VR, l’AI: sigle che stanno ridefinendo il concetto stesso di esperienza, anche all’interno dei punti vendita. Ma se i grandi marchi iniziano a sperimentare showroom virtuali, specchi intelligenti e realtà aumentate, come era già emerso anche nella prima puntata, nei multibrand rimane centrale il valore umano dell’interazione diretta, dell’accoglienza e del consiglio. Ci piace pensare che sia proprio in questi luoghi privilegiati, molti dei quali custodi di esperienze pluri-decennali, che futuro e tradizione si incontrino in un mix ideale e senza eccessi, in un senso o nell’altro.

A proposito di storia: la cover story è dedicata a Latorre, brand italiano di alta sartoria che quest’anno compie 60 anni di attività. Nata nel 1965 a Locorotondo, nel cuore della Valle d’Itria, da piccola bottega sartoriale è diventata un punto di riferimento nell’abbigliamento maschile di alta gamma, conquistando i mercati internazionali senza perdere la sua anima artigianale. E ora festeggia questo importante anniversario celebrando l’eleganza senza tempo della sartoria italiana, tra sostenibilità, innovazione e apertura al womenswear. Un viaggio di stile, ma soprattutto di valori familiari e identitari.

Spazio poi al mondo dell’occasionwear, con uno speciale che racconta un segmento in continua evoluzione, capace di fondere artigianalità, innovazione e attenzione crescente alla sostenibilità. La cerimonia si riscopre inoltre moderna, emozionale e sempre più personalizzata. In generale, da sottolineare come il fatturato del comparto in Italia abbia superato i 600 milioni di euro, con un trend in crescita. A livello globale, il mercato degli abiti da sposa è stimato in ben 42,1 miliardi di dollari nel 2024, e si prevede che raggiungerà i 61,6 miliardi entro il 2032, con un tasso di crescita annuale del 4,8%. Anche in questo segmento il nostro paese si conferma un polo d’eccellenza: brand come Antonio Riva, Pronovias, Luisa Beccaria, Carlo Pignatelli e Gianluca Capannolo testimoniano come la sartorialità italiana si stia ridefinendo, abbracciando nuove esigenze e generazioni. Puntando anche su personalizzazione e attenzione ai materiali ecosostenibili, sempre più richiesti dai consumatori.

Rimanendo in tema di evoluzione, HUB Style cerca di mantenere la sua lente d’ingrandimento sempre attenta e puntata sul cambiamento, sulle ibridazioni e le connessioni con altri mondi, complementari e contigui a quello della moda. Non è un caso che il tema dell’imminente Milano Design Week sia esattamente “Mondi connessi”. Un fil rouge che ha ispirato installazioni, collaborazioni e progetti dove moda, arte e design si fondono in linguaggi condivisi, esplorando nuove forme di espressione e interazione. Del resto il confine tra moda e design è sempre più fluido: i brand non vendono solo prodotti, ma esperienze e visioni. Proprio il design si conferma un suggestivo e potente amplificatore, oltre che espressione culturale e leva per rendere la moda ancora più immersiva e memorabile.

BENEDETTO SIRONI

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Anno 09 - N.03 / 2025 Periodico bimestrale - Registrazione al Trib di Milano n° 178 del 9 giugno 2017 - Iscrizione al ROC n. 16155 del 23 Novembre 2007

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IL 40° ANNIVERSARIO DELLA CLUB C 85

Reebok e Wacko Maria uniscono le forze per celebrare il 40° anniversario della leggendaria sneaker Club C 85 con una collaborazione esclusiva che fonde l’heritage sportivo del primo con l’estetica audace e animalier del marchio giapponese di streetwear. La collezione presenta due varianti, una nera e una bianca, arricchite da dettagli con stampa leopardata. Ogni modello è racchiuso in una scatola personalizzata, sottolineandone l’approccio elegante e sofisticato.

L’ARTE SI FA MODA

Khrisjoy presenta una capsule collection estiva in collaborazione con la celebre artista Maripol, conosciuta per il suo progetto fotografico Donne di Milano, svelato a febbraio 2025 con un takeover alla stazione metropolitana di Montenapoleone.

La collezione SS 25 reinterpreta il linguaggio estetico dell’artista attraverso cinque capi iconici: una coach jacket, una t-shirt, un baseball hat, un paio di shorts e una beach bag. Il drop ruota attorno al leggendario autoritratto di Maripol, creato negli Anni ‘80 utilizzando smalto per unghie, una dichiarazione artistica che si rinnova in questa collaborazione.

VINTAGE VIBES

Acne Studios svela la sua nuova borsa Camero, un accessorio unisex che si inserisce perfettamente nella collezione SS 25. Ispirata alle iconiche borse vintage per fotocamera, la Camero richiama la borsa che il direttore creativo Jonny Johansson portava con sé all’inizio della sua carriera, pensata per trasportare una Polaroid e i suoi obiettivi. Realizzata artigianalmente in Italia con morbida pelle di vitello, la borsa si distingue per la sua forma morbida e rilassata, pensata per l’uso quotidiano. Il design è arricchito da un nuovo simbolo della maison: lo charm a forma di chiave, che omaggia le radici scandinave della label, ispirandosi alle tradizionali chiavi delle case svedesi.

RINASCITA DI UN’ICONA

Superga celebra il centenario della sua iconica 2750, la prima sneaker con suola vulcanizzata, creata nel 1925 dal fondatore Walter Martiny. Originariamente pensata per il tennis, la 2750 è diventata simbolo di stile e comfort, indossata da celebrità come Julia Roberts, Jennifer Aniston e Kate Middleton. Per festeggiare il centenario, Superga lancia la nuova 1925 made in Italy, una rivisitazione del modello originale, disponibile in primavera. Il marchio continua a rendere omaggio alle sue radici nel tennis, pur evolvendo come icona del lifestyle.

PER UNO STILE ESSENZIALE

Con il MINI >East+West<, DONE! riscrive le regole del gioco nel mondo degli accessori, proponendo un design che si distingue per la sua audacia e versatilità. La miniatura del celebre zaino è il risultato di un’accurata ricerca stilistica, pensata per soddisfare le esigenze di chi vive una vita dinamica e sempre in movimento, senza rinunciare a praticità ed eleganza. Realizzato in nylon riciclato ultraresistente, è la sintesi perfetta tra funzionalità e sostenibilità. La scelta del materiale riflette l’impegno del brand verso un futuro più green, senza compromessi sulla qualità.

IL SORRISO DEL MARE

Rosantica lancia una nuova iniziativa a favore della tutela del mare, collaborando con Marevivo, la fondazione ambientalista impegnata dal 1985 nella protezione degli ecosistemi marini e nella valorizzazione delle aree marine protette. Il progetto prevede una donazione da parte di Rosantica per la protezione dei fondali marini, una risorsa tanto preziosa quanto fragile. Per celebrare questa causa, la label ha presentato la borsa “Anemone”, un omaggio alla bellezza del mare. Un’iniziativa che unisce creatività e impegno, trasformando ogni gesto in un simbolo di valore e bellezza condivisa.

ELEGANZA AUDACE

MALEDETTA NOSTALGIA

Per la primavera 2025, LeSportsac e Roberto Cavalli uniscono il meglio dei loro mondi: la leggerezza e resistenza dei materiali del primo incontrano il glamour audace e la visione selvaggia di Roberto Cavalli. Il progetto nasce da un legame personale e nostalgico di Fausto Puglisi, direttore creativo del secondo, con il marchio LeSportsac, che risale alla sua giovinezza a Messina, presentando modelli classici e rivisitati di LeSportsac: Mini Zebra, Freedom Rum, Matelassé, e Puffy. Ogni linea esprime un aspetto diverso del dna Cavalli, dalle iconiche stampe animalier a motivi ispirati alle tradizioni artistiche giapponesi.

Christian Louboutin e Maison Margiela presentano la loro prima capsule collection di scarpe, un incontro artistico che esplora il dialogo tra due universi creativi distintivi. La collezione, che unisce la celebre scarpa Tabi di Maison Margiela con l’estetica unica di Christian Louboutin, offre nuove interpretazioni attraverso proposte che mixano la tradizione delle due maison. Le tre varianti della capsule, ispirate alla sensualità e al glamour inconscio di Margiela, includono modelli come il Bridiela Una Strass, il Loubiella e il Marlougiela, con dettagli che riflettono l’artigianalità e l’innovazione dei due designer.

WORKWEAR MINIMALISTA

Per la prima volta, Craig Green ed Eastpak uniscono le forze dando vita a una collezione di accessori trapuntati che mescolano praticità e innovazione. La collaborazione, dal design minimalista, rielabora i classici di Eastpak con il carattere utilitario e l’influenza workwear distintiva di Craig Green. Il risultato è un omaggio alla Quilted Worker Jacket, uno dei capi simbolo del designer britannico, e alle radici di Eastpak nella produzione di equipaggiamento militare. La collezione comprende tre modelli trapuntati, caratterizzati da una maniglia in corda cilindrica, fibbie in nylon gommato e scomparti progettati per un’organizzazione ottimale.

PER UNA NUOVA ORA

Tommy Hilfiger annuncia una nuova collaborazione creativa con Sofia Richie Grainge. A marzo 2025 lancia la sua prima capsule collection co-creata, Sofia for Tommy che sarà anche al centro della campagna Spring 2025 del marchio. Immagini catturate da Alexandra Nataf immortalano la visione autentica di Sofia, che unisce l’eleganza sartoriale e un lusso accessibile in capi e accessori ispirati allo stile nautico. La capsule collection segna l’inizio di una nuova era per Tommy Hilfiger, proseguendo la tradizione del brand di collaborare con donne iconiche e potenti, valorizzando la bellezza della femminilità contemporanea.

UN VIAGGIO INTERATTIVO

Blauer, in collaborazione con Blauer Footwear, presenta “My BlaWhere Vision”, un’installazione ideata dal designer Matteo Cibic che unisce arte, design e partecipazione collettiva. Il progetto, che attraverserà l’Italia in un tour itinerante, invita a riflettere su percorsi personali e aspirazioni future. Al centro dell’opera c’è Teddy, l’orsetto mascotte del brand, reinterpretato come simbolo di trasformazione e custode dei pensieri per il futuro. La tappa milanese del tour (8 aprile durante la Design Week) offre un’opportunità unica di interagire con l’installazione e incontrare l’artista Matteo Cibic.

ICON TRAVEL

L’ARTE DEL TEMPO

Grand Seiko, Official Timekeeper di Fuorisalone 2025, presenta “TOKUJIN YOSHIOKA – Frozen”, un’installazione creata dal designer giapponese Tokujin Yoshioka, incentrata sul concetto di “acqua” e su una scultura luminosa che cambia nel tempo. L’esposizione, dal 7 al 13 aprile a Palazzo Landriani, include anche l’opera “Aqua Chair” e i segnatempo Spring Drive di Grand Seiko, che riflettono il tema “Mondi Connessi” e la filosofia del brand “The Nature of Time”.

Samsonite, in collaborazione con Frida Kahlo Corporation, svela in anteprima esclusiva la nuova collezione Frida Kahlo x Samsonite presso il suo store in via San Pietro all’Orto a Milano. L’edizione limitata include la valigia Image, disponibile in due misure (55 cm e 75 cm), e lo zaino Image Biz (Backpack 14.1’’), reinterpretati con elementi artistici ispirati alla celebre artista messicana. Caratterizzata da dettagli floreali e dai disegni iconici, la collezione celebra la sua forza, passione e creatività.

POINT OF VIEW

Dal 8 al 13 aprile 2025, il flagship store ISSEY MIYAKE / MILANO ospiterà l’installazione “TYPE-XIII Atelier Oï project”, frutto della collaborazione tra Atelier Oï e A-POC ABLE ISSEY MIYAKE. Il progetto esplora come “un filo di metallo” e “un pezzo di tessuto” possano fondersi per creare innovativi prodotti di illuminazione. L’installazione immersiva presenta due serie di lampade nate da questa sinergia creativa, unendo l’approccio dell’architettura e del design di prodotto di Atelier Oï con la continua ricerca di A-POC ABLE nell’innovazione del tessuto.

SFIDARE LE CONVEZIONI

LOEWE svela la sua collezione per il Salone del Mobile 2025: una serie di teiere realizzate da 25 artisti, designer e architetti internazionali, esposta al Palazzo Citterio di Milano dal 7 al 13 aprile. Questa presentazione segna il nono incontro del brand con la fiera, offrendo una vetrina per esplorare creativamente design e artigianato. Ogni artista ha reinterpretato la teiera in modo unico, sperimentando con materiali tradizionali e innovativi.

ISPIRAZIONE MADE IN ITALY

Al Fuorisalone di Milano 2025, RRD–Roberto Ricci Designs e Italdesign presentano la show car “Quintessenza” con una livrea rinnovata, ispirata al tema “Mondi Connessi”. Dopo un tour mondiale, il progetto celebra l’incontro tra le due aziende, unite dalla passione per il design innovativo e interdisciplinare. La Quintessenza, simbolo di connessione attraverso l’acqua, omaggia il brand RRD, fondato sulla passione per il mare. La nuova grafica Razzle Dazzle, ideata per catturare l’attenzione, è visibile sulla show car, rappresentando l’eccellenza e l’evoluzione costante

ALOHAS VOLA A MILANO

Dopo aver inaugurato negozi a Madrid, Barcellona e Parigi nel 2024, Alohas ha aperto a Milano il suo secondo store internazionale, un nuovo capitolo nell’espansione retail del marchio. Situato in corso Garibaldi 34, lo spazio di 60 metri quadrati è stato progettato dallo studio Clap, che ha creato un ambiente che richiama i paesaggi vulcanici delle Hawaii, con pareti dalla texture grezza e materica. In occasione dell’apertura milanese, il brand ha lanciato la campagna “Parola di Nonna”, che celebra la “sciura”, la figura della donna milanese dall’eleganza senza tempo, simbolo di stile e passione per la moda.

ONITSUKA TIGER:

UN DESIGN CHE CELEBRA TOKYO

Onitsuka Tiger ha inaugurato il suo primo flagship store in Spagna, a Barcellona. Situato nel prestigioso Passeig de Gràcia, il negozio è stato progettato dallo studio di architettura STUDIODINICATALDI, guidato da Filippo Dini e Gianluca Cataldi. Il design, che mescola l’estetica avanguardistica di Tokyo con l’eleganza senza tempo dell’edificio, si sviluppa su due piani. Il piano terra è caratterizzato da tonalità gialle e superfici lucide che richiamano l’energia moderna di Tokyo, mentre il piano interrato ospita una galleria museale dedicata alle collezioni d’archivio del brand. Con una fusione perfetta di tradizione e innovazione, il flagship store offre ai clienti un’esperienza unica, celebrando la lunga storia del brand e il suo impegno verso l’innovazione stilistica.

SANTONI: LA TRADIZIONE DEL SAVOIR-FAIRE

Santoni celebra il suo 50° anniversario con l’inaugurazione del flagship store più grande al mondo, situato al 667 di Madison Avenue, New York. Progettata dall’architetto Patricia Urquiola, la boutique di 350 mq prende ispirazione dal celebre Chrysler Building, con geometrie iconiche e un design che richiama il tangram, visibile nei dettagli e nelle finiture. La palette cromatica, composta da arancio, cotto e rosato, e l’uso di materiali pregiati come il marmo italiano, creano un ambiente caldo e accogliente. Il negozio, che si sviluppa su due livelli, offre un’esperienza immersiva tra calzature, pelletteria e accessori, con un’area Bespoke dedicata alla personalizzazione dei prodotti e un laboratorio artigianale per la cura delle calzature.

OTTOD’AME ANNUNCIA

DUE NUOVE APERTURE

Il viaggio di ottod’Ame continua con due nuove aperture che segnano un passo importante nella crescita del brand. Dopo il successo del primo store di Roma, il marchio inaugura una seconda boutique nella capitale, consolidando la sua presenza in una delle città più dinamiche e amate d’Italia. L’apertura avverrà in via Cola di Rienzo 287/289, con uno spazio di 60 mq che testimonia il legame sempre più forte tra il brand e la città. Ma le novità non si fermano qui: a Forte dei Marmi, ottod’Ame debutta in una delle mete più esclusive della costa toscana con un nuovo store che aprirà ad aprile. Anche questa boutique, di 60 mq, riflette lo stile elegante e sofisticato del marchio, arricchito da arredi vintage originali che ne esaltano l’atmosfera. Entrambi gli spazi sono progettati da Amostudio, che ha creato ambienti accoglienti e raffinati, con un design ispirato al flagship di Firenze e un trattamento murale materico che richiama

texture del tessuto bouclé.

A LOS ANGELES CON AMERICAN VINTAGE

American Vintage apre il suo terzo store a Los Angeles, nel cuore del quartiere Venice. Esteso su 80 mq, il negozio è un omaggio alle radici mediterranee del brand, con materiali naturali e tonalità rilassanti che creano un’atmosfera intima e raffinata. Un angolo bar, simbolo distintivo del marchio, accoglie i clienti in un ambiente dove moda e benessere si fondono. Due schermi immersivi proiettano le iconiche campagne pubblicitarie del brand, mentre all’esterno le pareti gialle e gli scatti fotografici invitano a entrare. Pensato come un punto di incontro, lo store offre un’esperienza che va oltre l’acquisto: il team non solo offre consigli sullo stile ma racconta anche i luoghi imperdibili della città, trasformando ogni visita in un’occasione di scoperta.

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UN VIAGGIO SARTORIALE

Latorre celebra il suo sessantesimo anniversario. Un viaggio che affonda le radici nella tradizione e si proietta verso il futuro, tra artigianalità senza tempo, sostenibilità e nuovi orizzonti internazionali

Latorre celebra nel 2025 un traguardo importante: 60 anni di storia, tradizione e innovazione. Testimoniando un percorso fatto di passione, artigianalità e visione imprenditoriale. Nata nel 1965 a Locorotondo, nel cuore della Valle d’Itria, da piccola bottega sartoriale è diventata un punto di riferimento nell’abbigliamento maschile di alta gamma, conquistando i mercati internazionali senza perdere la sua anima artigianale. Oggi, sotto la guida appassionata per l’alta sartoria di Michele Latorre, e grazie alla seconda generazione formata dai suoi figli, Vito, Alberto, Luciano e Alessio, l’azienda guarda al futuro con ambiziosi progetti: dal debutto nella moda femminile all’espansione nel mercato USA, fino all’impegno crescente nella sostenibilità. Un percorso che si traduce in scelte concrete, come la realizzazione di un impianto fotovoltaico che copre il 65% del fabbisogno energetico e la piantumazione di un uliveto accanto alla sede produttiva. Ma Latorre è, prima di tutto, sinonimo di eleganza senza tempo. La nuova collezione Woolscapes ne è la perfetta espressione: un omaggio alla lana e ai paesaggi da cui trae ispirazione, in un equilibrio tra tradizione e innovazione. A guidare ogni scelta resta l’eccellenza del made in Italy, un valore che l’azienda preserva con dedizione. Di tutto questo abbiamo , brand manager di Latorre, per scoprire il presente e il futuro di un marchio che continua a evolversi senza perdere la propria identità.

Sessant’anni di Latorre: Se dovesse raccontare la storia della vostra azienda in un solo abito,

Abbiamo una grande passione per l’abito Principe di Galles, un capo che portiamo avanti di stagione in stagione, aggiornandolo nei volumi e nei colori, ma mantenendolo

sempre presente nelle nostre collezioni. Potrebbe rappresentare il nostro evergreen. Tuttavia, è impossibile racchiudere 60 anni di storia in un solo capo. Possiamo dire che ciò che accomuna tutte le nostre creazioni, giacche e abiti senza distinzione, dal 1965 a oggi, è senz’altro la passione per il ben fatto e per un’eleganza senza tempo.

Dall’atelier locale al palcoscenico globale: qual è stata la sfida più grande nel trasformare una piccola sartoria di Locorotondo in un brand internazionale?

Stagione dopo stagione, la sfida più dura è stata conquistare la fiducia di buyer nazionali e internazionali e fidelizzare la nostra clientela. Negli anni, abbiamo dimostrato di poter dire la nostra su palcoscenici di alto livello, dove non è concesso sbagliare, affermandoci come punto di riferimento per stile e qualità.

In un settore in continua evoluzione, come riuscite a mantenere l’anima artigianale del marchio senza rinunciare alla modernità, in equilibrio tra tradizione e innovazione?

Ci contraddistingue da sempre un approccio sartoriale nella realizzazione dei prodotti. Questo elemento, parte integrante del dna Latorre, guida le nostre scelte e ci permette di mantenere il giusto equilibrio tra artigianalità e innovazione.

La vostra è una realtà a conduzione familiare. Che valore ha per voi e in che modo questa dimensione ha influenzato la crescita e l’identità del brand?

La famiglia è il cuore della nostra azienda: ognuno di noi, appartenente alla seconda generazione, ricopre un ruolo chiave all’interno dell’organizzazione. La chiara divisione delle responsabilità e il know-how di ciascun membro hanno contribuito in modo determinante alla crescita del brand.

A destra: un look della collezione SS 25 di Latorre. Un ritratto della famiglia Latorre
Da destra: Luciano, presidente e ad, Vito, responsabile modelleria, Michele, founder e padre dei quattro fratelli, Alberto, brand manager e infine Alessio, responsabile della produzione
Alberto Latorre, brand manager Latorre

In alto da sinistra: alcune immagini della nuova collezione estiva. Un ritratto di Michele Latorre, founder e anima del brand

nostra priorità, che perseguiamo con un’attenta selezione dei fornitori e l’adozione di best practice sostenibili.

Parlando di espansione e nuove sfide, avete puntato con decisione sul mercato USA e su nuove strategie di export. Qual è il vostro obiettivo principale per il futuro e quali mercati vedete più promettenti?

Il mercato USA rappresenta un’opportunità straordinaria ed è da esplorare, grazie all’elevata richiesta di abbigliamento made in Italy. I nostri piani di internazionalizzazione si concentrano molto sugli Stati Uniti, senza però trascurare i vari mercati europei nei quali siamo già presenti.

Avete reso la sede quasi autosufficiente a livello energetico e piantato ulivi per restituire alla terra. Quanto conta oggi per Latorre il rapporto con l’ambiente e come lo trasmettete nei vostri prodotti?

Attualmente copriamo circa il 65% del nostro fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di energia solare proveniente dal nostro impianto di autoproduzione. Inoltre, lavoriamo quotidianamente per ridurre il consumo energetico adottando un approccio circolare per il riscaldamento dello stabilimento e la produzione del vapore necessario alla lavorazione dei capi. Qualche anno fa, abbiamo realizzato un uliveto in un terreno adiacente al nostro stabilimento: un gesto simbolico ma concreto, con cui abbiamo voluto restituire al nostro territorio parte delle risorse di cui è stato privato per cause esterne. Generare un impatto positivo sull’ambiente è una

La nuova collezione “Woolscapes” è un omaggio alla lana e ai paesaggi del mondo. Da dove nasce l’ispirazione e cosa volete raccontare con questa collezione?

La collezione AI 25 “Woolscapes” nasce con l’intento di raccontare, attraverso lo sguardo del nostro ufficio stile, i paesaggi da cui provengono le materie prime utilizzate. La palette cromatica è essenziale ma sofisticata, con un racconto che mette al centro la materia prima nella sua purezza, senza artifici.

Dopo 60 anni di eccellenza nella moda maschile, perché avete deciso di debuttare con una linea donna? Come sarà il dna della collezione femminile firmata Latorre?

Il debutto nel womenswear è una naturale evoluzione della nostra

Due scatti della collezione primavera-estate

visione aziendale. Immaginiamo la donna Latorre sempre accanto all’uomo Latorre, mai un passo indietro. Questa collezione rappresenta il completamento del nostro percorso di crescita e affermazione: una donna che sappia distinguersi e affermarsi con eleganza e carattere.

Con il fast fashion e le nuove tendenze, dove vede Latorre e la sartoria italiana nei prossimi dieci anni? Come si può preservare l’eccellenza del made in Italy?

Nel futuro sarà fondamentale investire nella formazione delle nuove generazioni di artigiani, per tramandare il nostro prezioso know-how. Per Latorre, la chiave sarà rimanere fedele alla propria essenza, offrendo ai clienti prodotti distintivi, curati nei dettagli e dal forte carattere sartoriale. Per preservare il vero made in Italy, bisogna viverlo e toccarlo con mano: è un autentico stile di vita.

Latorre è sinonimo di eleganza sartoriale. Quanto pesano gli abiti da cerimonia e l’occasionwear sul fatturato totale?

2025 di Latorre

E come stanno evolvendo le richieste dei clienti in questo segmento?

Il segmento cerimonia e occasionwear è molto importante per noi, perché coinvolge una clientela che ricerca capi unici e di qualità per momenti speciali. La nostra proposta occasionwear esalta l’eleganza con sobrietà, senza la necessità di ostentare. In particolare, la collezione “Events 25” trae ispirazione dai frammenti di vita che restano indelebili nella memoria, celebrando l’essenza di ogni evento.

Il 2024 è stato un anno importante per voi. Come lo avete chiuso in termini di fatturato e quali sono le vostre previsioni per il 2025, considerando anche le nuove sfide e op portunità?

Abbiamo chiuso il 2024 con un fatturato superio re ai 16 milioni di euro, un risultato incoraggiante considerando il contesto economico globale. Per il 2025, il nostro obiettivo è consolidare il trend di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni.

L’ELEGANZA DI UN ISTANTE

La collezione “Events 25” di Latorre unisce tradizione sartoriale ed eleganza contemporanea, per chi vuole vivere ogni evento con stile. Ispirata ai momenti indelebili della vita, questa linea occasionwear è sinonimo di classe e raffinatezza. Ogni abito, realizzato a mano con lavorazione artigianale e tessuti pregiati, richiede fino a 10 ore di lavoro. Smoking e frac impeccabili, ideali per le occasioni più formali, sono impreziositi dall’iconico ditale dorato Latorre, simbolo di eccellenza. Eleganza, versatilità e qualità si fondono per rendere ogni evento indimenticabile.

STRUTTURE SOFISTICATE

Passione, determinazione e visione innovativa del futuro, che spesso si spinge oltre i confini della tradizione, è ciò che accomuna questi talenti, pronti a scrivere una nuova pagina della moda

di Sara Fumagallo

AYME

Fondato a Milano nel marzo 2024 dalla visione di Lucrezia Savoldi Bellavitis e Giulia Honegger, AYME rappresenta l’eleganza contemporanea, unendo con maestria minimalismo e audacia. Ogni creazione celebra l’individualità di chi la indossa, proponendo capi 100% made in Italy, realizzati con tessuti pregiati e un approccio sartoriale decostruttivista. Le silhouettes strutturate e i tagli innovativi danno vita a un guardaroba versatile, dove il layering diventa protagonista, valorizzando la creatività personale. Distaccandosi dalle convenzioni stagionali, AYME propone collezioni senza tempo che vanno oltre le tendenze. Dopo il lancio della prima collezione, EPISODIO/0, lo scorso settembre, il brand prosegue il suo percorso con EPISODIO/01 - ECLISSI, un nuovo capitolo che introduce accessori e nuove proposte di design, approfondendo e ampliando i codici estetici distintivi della label.

Instagram. @aymemilano aymemilano.com

MININA

Un’idea di famiglia, o meglio, di una madre e una figlia. MININA nasce dal legame creativo tra Alessandra Piccaluga e Maria Gusti, un connubio artistico che unisce esperienze diverse ma complementari. Fondata nel 2012 da Alessandra come linea di abbigliamento per bambine, la label si è evoluta nel 2019 con la prima collezione donna. Nel 2022, Maria entra nel progetto, portando la sua formazione in filosofia ed estetica, e diventa direttrice creativa. Il risultato? Una fusione di stili, dove generazioni a confronto creano collezioni senza tempo, fuori dalle logiche stagionali. Ogni capo è realizzato in Italia con materiali pregiati e lavorazioni artigianali, esaltando l’eccellenza sartoriale. La tintura in capo, in particolare, conferisce unicità a ogni pezzo. Per la nuova collezione SS 25, il brand si è lasciato ispirare dal motto “It’s a delicate yet funny game when it comes to colors”, proponendo un guardaroba modulare, composto da capi interscambiabili ed abbinabili tra loro sia nei colori che nei volumi.

Instagram. @mininamilano e-shop.minina.it

Chacrona Linen

The fresh vibe of SS25

QUANDO L’ABITO È SPECIALE

Tra tradizione, innovazione e sostenibilità, il settore dell’occasionwear, continua a evolversi rispondendo alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla qualità

Il mercato degli abiti da cerimonia, od occasionwear, in Italia è uno dei settori più vitali dell’industria della moda, comprendendo abiti da sposa e da sposo, ma anche quelli destinati ai parenti e agli invitati a matrimoni, cresime, comunioni, diciottesimi e altri eventi speciali. Nonostante una lieve flessione nel numero di matrimoni, l’interesse per le cerimonie rimane forte, garantendo una solida vitalità economica al settore, che nel 2022 ha registrato un fatturato superiore ai 600 milioni di euro. Il mercato globale degli abiti da sposa dovrebbe crescere da 42,1 milioni di dollari nel 2024 a 61,6 milioni nel 2032, con un tasso di incremento annuale composto (CAGR) del 4,8%. Sebbene i dati specifici per l'Italia nel 2025 non siano immediatamente disponibili, è ragionevole aspettarsi un trend positivo in linea con la crescita globale del settore. In questo contesto, marchi come Luisa Beccaria, Antonio Riva, Angelo Toma, Carlo Pignatelli, Gianluca Capannolo e Pronovias continuano a rappresentare l’eccellenza sartoriale italiana, e non, con abiti che fondono tradizione e innovazione, anticipando le tendenze future. La sostenibilità è un altro tema centrale: sempre più sposi e spose optano per abiti

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L’abbigliamento per occasioni speciali rappresenta un settore in continua evoluzione, influenzato da tendenze stilistiche, mutamenti nei consumi e nuove esigenze del mercato. Qual è il peso di questa categoria all’interno del vostro business e quali cambiamenti avete riscontrato negli ultimi anni in termini di domanda e posizionamento?

2 Qual è il profilo del vostro cliente tipo per questa tipologia di capi? Quali caratteristiche demografiche e comportamentali lo contraddistinguono e in che modo si stanno evolvendo le sue esigenze?

3 Quali sono le principali ispirazioni e direttrici stilistiche che guidano la progettazione delle vostre collezioni? Ci sono tendenze

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L’abbigliamento per occasioni speciali è sempre stato un pilastro fondamentale per noi, rappresentando una fusione tra eleganza senza tempo e innovazione. Negli ultimi anni, abbiamo os-

realizzati con materiali ecologici e prodotti etici, o che sposano la tecnica dell’upcycling, spingendo i brand a fare scelte responsabili senza sacrificare la qualità artigianale che contraddistingue il made in Italy. L’occasionwear è inoltre caratterizzato da una notevole varietà di prezzi. Mentre la grande distribuzione offre abiti con costi medi intorno ai 1.400 euro, le boutique di alta sartoria possono superare ampiamente i 3.000 euro, a seconda della personalizzazione richiesta. Questi numeri evidenziano l’importanza economica di un settore che, pur legato a eventi unici e irripetibili, riesce ad adattarsi alle diverse esigenze di un pubblico attento alla qualità. Le fiere di settore, come Sì Sposaitalia Collezioni e MilanoSposi, continuano a rivestire un ruolo cruciale, offrendo visibilità alle nuove collezioni e diventando momenti di incontro per i professionisti del settore. Il mercato degli abiti da cerimonia in Italia rimane uno dei più dinamici e promettenti, coniugando tradizione, innovazione, eleganza e sostenibilità, e adattandosi continuamente alle nuove esigenze dei consumatori. Proprio per questo abbiamo deciso di intervistare alcuni dei best player di questo settore.

emergenti che ritenete particolarmente significative per il futuro del settore?

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Quali tempistiche caratterizzano lo sviluppo e la produzione di questi capi? Quali sono le principali sfide che affrontate, sia in termini creativi che logistici?

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Offrite servizi di personalizzazione o produzione su richiesta

servato un cambiamento nelle abitudini d'acquisto, con un crescente interesse per l’esclusività e la personalizzazione, ma anche per capi che interpretano una nuova idea di eleganza: più confortevole, ma sempre raffinata. La clientela è sempre più attenta alla sostenibilità e alla qualità dei materiali, un aspetto che ha influenzato la scelta dei nostri fornitori e ha rafforzato il nostro focus sull'artigianalità e sulla storia che ogni capo racconta.

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Il nostro cliente tipo per l’alta moda è una donna sofisticata e cosmopolita, alla ricerca di capi unici, realizzati con massima attenzione ai dettagli e ideali per eventi esclusivi, come matrimoni e occasioni speciali. Nel prêt-à-porter, invece, il nostro pubblico mantiene lo stesso gusto raffinato, ma cerca un lusso più quotidiano, che unisca eleganza e praticità. Entrambe le categorie sono apprezzate da una clientela di fascia alta, con

per rispondere alla crescente domanda di esclusività? In che modo questa tendenza sta influenzando la vostra strategia e il processo produttivo?

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Come immaginate il futuro di questo segmento? Prevedete trasformazioni significative nel modo in cui questi capi verranno concepiti, prodotti e proposti al mercato?

una crescente presenza di un pubblico più giovane, attratto da capi versatili e di alta qualità.

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Le nostre collezioni prendono ispirazione dalla bellezza della natura, dall’arte e da un certo romanticismo che è parte integrante del dna del brand. Il nostro obiettivo è sempre quello di unire tradizione e modernità, con un’attenzione particolare alla personalizzazione e alla riscoperta di tecniche sartoriali artigianali. Osserviamo un ritorno all’apprezzamento per la qualità e la cura del dettaglio, aspetti che influenzano fortemente il nostro processo creativo.

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La realizzazione dei nostri capi richiede tempi lunghi, poiché ogni abito è un piccolo capolavoro di artigianalità. Il ciclo di progettazione e produzione dura diversi mesi, a seconda della complessità della collezione. Le principali sfi-

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Siamo in un momento in cui la clientela è sempre più sensibile verso i brand capaci di creare una connessione emotiva autentica. La mia maison ha fatto della personalizzazione e del rapporto esclusivo con le clienti il fulcro della propria strategia, sviluppando un'offerta di occasionwear che spazia dagli abiti da cocktail ed eveningwear fino alle proposte per cerimonie e occasioni più quotidiane. Negli ultimi anni, la domanda di capi speciali e pezzi unici è cresciuta esponenzialmente. Le clienti sono sempre più informate, attente ai dettagli e con alte aspettative sulla qualità del prodotto. Non si accontentano più di collezioni standardizzate, ma cercano capi esclusivi e iper-personalizzati. La vecchia formula delle liste di attesa non vale più: oggi i clienti aspettano solo se il capo merita davvero l’attesa.

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La mia cliente tipo è una donna consapevole, elegante e sicura di sé, capace di unire raffinatezza e modernità. Apprezza la tradizione sartoriale su cui si fondano le mie creazioni, ma al tempo stesso cerca innovazione e unicità. Ogni donna che sceglie un abito Antonio Riva Milano lo fa in modo consapevole, esprimendo attraverso di esso la propria personalità.

3Ogni mia collezione nasce da un’ispirazione sempre nuova, ma rimane fedele ai codici estetici che mi caratterizzano, reinterpretandoli in chiave contemporanea. Linee pulite, forme essenziali, tridimensionalità e volumi distintivi si combinano con materiali iconici, creando capi inconfondibili. Guardo con ammirazione ai grandi maestri del passato e del present lenciaga e Armani, senza però farmi inf luenzare da tendenze passeggere che non rispecchiano i valori del mio brand. Una delle tendenze più signi ficative oggi è la ricerca di capi

concreto, legato alla quali tà artigianale e alla ricer ca stilistica. Le clienti seguono l’equazione "less but better", e la nostra stra tegia si concentra proprio su questo principio. Per emergere in un mercato sempre più competitivo, è essenziale sviluppare pro poste di personalizzazione che vadano

cludendo anche un’esperienza d’acquist

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lunghi ti a una costante ricerca sia nei materiali che nelle forme. Trattandosi di capi di haute couture, il processo creativo non è vincolato a stagiona lità rigide, ma nasce in base alla personalità delle donne che li indosseranno, proprio come avviene nel mondo del la sposa. La sfida principale è restare competitivi in un

mercato dominato dai grandi brand globali. Tuttavia, la cura maniacale per ogni prodotto e il rapporto diretto con la cliente rappresentano il nostro punto di forza e continueranno a fare la differenza.

5 Il bespoke è il cuore di Antonio Riva Milano. Il mio team di sarte altamente specializzate realizza ogni abito misura, interamente made in Italy, garantendo una personalizzazione completa. Dal bozzetto alla scelta dei tessuti, fino alla finale, ogni creazione è un pezzo unico. Anche gli accessori offrono un elevato livello personalizzazione, permettendo a ogni cliente di ere un’esperienza esclusiva e di possedere un capo

de riguardano la logistica e la gestione delle materie prime, specialmente quando si scelgono tessuti esclusivi e sostenibili. Inoltre, il processo creativo deve bilanciare la necessità di innovazione con il rispetto dei tempi di mercato, mantenendo sempre standard qualitativi elevati e un approccio rigorosamente artigianale.

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Offriamo servizi di personalizzazione per garantire che ogni capo risponda alle esigenze specifiche della nostra clientela. Questo include modifiche su misura e la creazione di abiti esclusivi per occasioni particolari. La crescente domanda di unicità ha influenzato la nostra strategia, spingendoci a integrare la personalizzazione senza compromettere qualità e tempi di consegna. Non si tratta solo di modifiche estetiche, ma anche di arricchire l’esperienza d’acquisto con

Il futuro di questo segmento sarà sempre più orientato ttenzione ai dettagli, alla creazione di un'esperienza unica e alla personalizzazione. Questi elementi saranno per consolidare il rapporto con le nostre lienti e per distinguersi in un mercato sempre più esigente. La mia visione creativa da sempre incentrata sulla comprensione dell’essenza e dei valori di ogni donna. La mia missione rimane quella di dare forma a un "sogno eterno", creando capi che siano espressione della loro unicità e del loro desiderio

una narrazione unica, rendendo ogni creazione ancora più speciale.

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Il futuro di questo segmento si muove sempre più verso un equilibrio tra lusso, sostenibilità e innovazione. L’alta moda sta evolvendo in una direzione più consapevole, con maggiore attenzione all’impatto ambientale e sociale. I capi saranno sempre più concepiti come pezzi unici e personalizzati, realizzati con materiali ecosostenibili e processi produttivi trasparenti. La tecnologia avrà un ruolo chiave nell’arricchire l’esperienza del cliente, sia nell’e-commerce che nei negozi fisici. In questo scenario, Luisa Beccaria continuerà a valorizzare l’artigianalità e l’eleganza, adattandosi alle nuove esigenze di mercato con un’offerta sempre più esclusiva e responsabile.

GIANLUCA CAPANNOLO

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I capi pensati per occasioni speciali hanno sempre rappresentato una percentuale significativa delle vendite nelle mie collezioni. Negli anni abbiamo osservato un'evoluzione: cerimonie, matrimoni e cocktail stanno diventando sempre più rilevanti nelle collezioni estive, mentre trovano meno spazio in quelle invernali. Questa categoria ha subito un cambiamento, richiedendo modelli più versatili, capaci di adattarsi a diverse situazioni grazie ad accessori e abbinamenti differenti.

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La mia cliente non ha limiti di età né di provenienza geografica: può essere una giovane ragazza o una donna più matura. Le richieste variano molto a seconda della zona.

SERGIO TOMA

ceo e founder

ANGELO TOMA

1 Negli ultimi anni, la tendenza è quella di prediligere tessuti pregiati e una cura meticolosa nella lavorazione e nei dettagli. Angelo Toma, essendo un brand made in Italy, abbraccia questa visione del prestigio, collaborando con fornitori di tessuti di fama internazionale, come Loro Piana, Zignone e Vitale Barberis Canonico. Questo ci consente di offrire capi unici e di alta qualità, posizionandoci nel segmento medio-alto, accanto ai nomi più affermati del settore cerimonia.

2 I nostri clienti scelgono Angelo Toma perché cercano un’eleganza raffinata e prestano grande attenzione alla qualità, senza rinunciare a modelli dal fit aggiornato e adatti a diverse fisicità. I nostri punti vendita sono veri e propri ambasciatori del made in Italy, sostenendo il nostro impegno nel mantenere la produzione all’interno dei confini nazionali.

Nei Paesi del Sud, e in particolare nell’Italia meridionale, si prediligono colori più vivaci e scollature più accentuate, pur rimanendo sempre fedeli al mio stile, che non è mai esplicitamente sexy.

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Da sempre rimango fedele al mio stile e raramente seguo le tendenze. Certo, tengo conto delle esigenze del mercato, ma non voglio farmi influenzare dalle mode del momento, che spesso rischiano di uniformare l’offerta di tutti i brand.

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La principale sfida è anticipare le collezioni. Ho sempre preferito proporre una sola collezione stagionale, ma nelle ultime due stagioni ho dovuto rivedere questa strategia, presentando in anticipo le nuove proposte per il periodo delle pre-collezioni. Sebbene non condivida pienamente questa scelta, il mercato impone di lanciare le novità in anticipo, sia negli showroom che nei punti vendita. Per questo motivo, ho dovuto anticipare di due mesi la presentazione della mia collezione.

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Questo è un progetto che mi sta particolarmente a cuore. Negli ultimi anni ho sentito l'esigenza di rendere le proposte nei negozi più personalizzate ed esclusive. Per questo motivo, organizzo talvolta dei trunk show per i miei clienti principali, offrendo loro capi quasi su misura. Mi piacerebbe, in futuro, sviluppare una struttura interna capace di soddisfare richieste personalizzate per ogni cliente, avvicinandomi a quella che definirei una "neo haute couture".

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Il nostro ufficio stile è costantemente alla ricerca di nuove tendenze in termini di colori, modelli e vestibilità. Per le prossime collezioni, ci ispiriamo a un ritorno al classico, rievocando l’eleganza senza tempo della moda Anni ‘20: frac, smoking e doppiopetto, reinterpretati in chiave moderna attraverso il mix and match bianco/ nero o il total black.

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La nostra produzione si basa prevalentemente su ordini programmati, raccolti tra

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Purtroppo, negli ultimi anni, la massificazione e la globalizzazione dei brand hanno appiattito l’offerta nei negozi, sia mono che multibrand. Credo sia fondamentale puntare sulla personalizzazione, per creare un legame più stretto con la clientela finale. È essenziale rendere unica l’esperienza d’acquisto e far sentire la cliente sicura nella scelta di un capo, una mia creazione.

maggio e agosto. La sfida principale è mantenere gli elevati standard qualitativi richiesti dai nostri clienti, assicurandoci che la manodopera segua con precisione ogni fase della lavorazione. Un altro aspetto cruciale è la logistica: garantire un trasporto sicuro, veloce e affidabile è fondamentale per la nostra operatività.

5 Offriamo un servizio di personalizzazione ad alcuni dei nostri Atelier più prestigiosi, consentendo loro di aggiungere dettagli unici alla collezione. Questo approccio ci permette non solo di rafforzare la fidelizzazione, ma anche di creare un legame più stretto con il consumatore finale, che si sente parte integrante del gruppo Toma Italian Brands. L’azienda, guidata da noi fratelli, Salvatore e Sergio Toma, che sono io, ha recentemente accolto la quarta generazione: Verdiana, responsabile marketing e sostenibilità, e Angelo, modellista qualificato specializzato nel made to measure.

6 Il futuro di questo settore vedrà un’evoluzione del fit, con particolare attenzione alla diversità delle fisicità maschili. Stiamo sviluppando drop 4 e capi over, affinché chiunque possa indossare un abito Angelo Toma con comfort e stile. Inoltre, l’attenzione al custom made sarà sempre più determinante. Solo chi possiede una struttura solida, con una sartoria interna, modellisti formati nelle migliori accademie e una visione orientata al cliente, potrà continuare a distinguersi nel mercato. Il nostro obiettivo è consolidare questa strategia, con un focus particolare sul comparto wedding, che rappresenta un segmento sempre più strategico per il brand.

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L’occasionwear è da sempre il core business aziendale, fondato su un prodotto che ha rivoluzionato l’estetica e il costume del matrimonio, grazie al fondatore della maison. Sebbene la richiesta non sia mai diminuita, tranne che durante il periodo pandemico, il consumatore finale è oggi più preparato e le sue esigenze sono cambiate. Inoltre, l’influenza delle tendenze fashion è sempre più forte.

2 Non c’è un cliente tipo, ma uomini che sanno sempre più ciò che vogliono e prendono autonomamente le proprie decisioni d’acquisto. Per questo motivo, abbiamo sviluppato diverse collezioni, ciascuna con caratteristiche e stili distinti, per rispondere alle varie interpretazioni dell’occasione d’uso dell’abito elegante.

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Il nostro approccio creativo e lo studio delle collezioni seguono lo stesso metodo del mondo fashion, influenzato dallo spirito del tempo. Le fonti di ispirazione sono molteplici: dalla strada, ai viaggi, alle arti in generale. La trasformazione di queste influenze in prodotto è affidata alla sensibilità del nostro ufficio stile, il cui compito è progettare capi identitari e originali, in linea con le richieste del mercato. Quest’ultimo si sta orientando verso abiti sempre più leggeri e confortevoli, realizzati con materiali naturali, caratteristiche che derivano dall’abbigliamento lifestyle.

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Le tempistiche di realizzazione dei nostri campionari e le consegne di produzione seguono le canoniche tempistiche del mondo fashion, con due uscite previste in momenti distinti dell’anno, corrispondenti alle stagioni fall-winter e spring-summer. Il mercato dell’abbigliamento è in continua evoluzione, e le proposte perpetue spesso giocano a discapito dell’originalità e della qualità. Al contrario, la nostra scelta è di focalizzarci su fornitori della filiera made in Italy, per mantenere l’apprezzamento dei nostri rivenditori e clienti.

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La nostra tradizione sartoriale italiana ci ha permesso, da sempre, di offrire ai nostri clienti un servizio esclusivo e su misura. L’unicità di un prodotto dedicato è diventata una tendenza che crea un valore aggiunto per i brand che la offrono. Il tema dell’esclusività sta acquisendo sempre più importanza e ci

stiamo strutturando con i nostri produttori per rispondere a questa nuova esigenza del mercato.

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Il futuro sarà caratterizzato da un rapporto sempre più stretto con il consumatore finale. Creare un’esperienza e far vivere un sogno rappresenteranno la chiave per attrarre i consumatori di domani.

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L’occasionwear è un settore in crescita per Pronovias, dove eleganza e innovazione arricchiscono la tradizione bridal. Creiamo modelli sofisticati per matrimoni, gala ed eventi, rispondendo alla crescente domanda di capi versatili e alla moda. Le nuove generazioni cercano stile, qualità e sostenibilità, privilegiando abiti riutilizzabili. Il nostro obiettivo è offrire creazioni d’alta gamma ma accessibili, unendo artigianalità couture a un’estetica moderna.

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La nostra cliente ideale ha tra i 25 e i 45 anni ed è una donna raffinata, attenta alle tendenze ma legata a un’eleganza senza tempo. Ama distinguersi in occasioni speciali e cerca capi esclusivi che la facciano sentire sicura e unica. Siamo radicati in Europa e Nord America, ma la nostra presenza cresce in America Latina, Medio Oriente e Asia. Digitale e connessa, interagisce con i brand online, ma apprezza anche l’esperienza in boutique. Le sue esigenze evolvono verso abiti versatili, sostenibili e inclusivi, con una particolare attenzione alla qualità e alla riutilizzabilità. Comfort e vestibilità sono ormai imprescindibili.

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Le nostre collezioni uniscono raffinatezza ed essenzialità, con tessuti pregiati e linee scultoree. Elementi retrò, come spalline strutturate e corsetteria a vista, aggiungono un tocco di glamour vintage. Le tendenze attuali

spaziano tra colori vivaci, toni neutri, silhouette oversize e dettagli come le stampe animalier, abiti midi e accessori massimalisti. Questi trend ispirano il nostro design, in dialogo con i mutamenti dei consumi e le sfide ambientali. La nostra filosofia fonde tradizione e modernità, creando capi sofisticati che uniscono l'haute couture all'innovazione contemporanea.

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La creazione di un abito da occasione segue un processo ben definito: progettazione, selezione dei tessuti, prototipazione e produzione, con un tempo che varia dai 6 ai 12 mesi. La sfida creativa è conciliare innovazione ed eleganza senza tempo, anticipando le tendenze senza compromettere l’identità del brand. Gestiamo una supply chain complessa, selezionando tessuti di alta qualità e coordinando la produzione per garantire efficienza e puntualità.

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Non offriamo personalizzazioni complete, ma mettiamo a disposizione un servizio di sartoria per adattare gli abiti alle esigenze individuali, intervenendo su lunghezza e vestibilità. Il nostro obiettivo è offrire design impeccabili e di alta qualità, garantendo un tocco esclusivo senza complicare il processo produttivo, per assicurare efficienza e puntualità.

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Il futuro dell’abbigliamento da occasione sarà segnato da innovazioni tecnologiche e nuove abitudini di consumo. Strumenti digitali avanzati stanno trasformando la progettazione, rendendo il design più preciso e innovativo. La produzione su richiesta e la stampa 3D ottimizzeranno i processi, rendendoli più ra-

pidi, efficienti e sostenibili. Queste tecnologie potrebbero rendere più accessibile la personalizzazione, oggi limitata agli aggiustamenti sartoriali. Anche il marketing si evolve con sfilate virtuali ed esperienze in realtà aumentata, offrendo nuovi modi di interazione con le collezioni. Il settore si muove verso una produzione più efficiente, sostenibile e adattabile alle esigenze individuali.

OGNI DESIDERIO È UN ORDINE

La mission è offrire ai clienti la possibilità di esprimersi, la vision è essere interpreti di tendenze. In questo modo Euromoda è diventato un punto di riferimento per la moda a Brescia. Dal 1976 a oggi

di Sara Fumagallo

Euromoda, fondata a Brescia nel 1976, ha saputo affermarsi come uno dei principali punti di riferimento della moda bresciana. Nata con l’intento di offrire una selezione esclusiva di abbigliamento e calzature per uomo e donna, lo store ha subito un rapido successo grazie alla sua attenzione al cliente, alla qualità dei prodotti e alla costante ricerca delle ultime tendenze. Nel 1992, il trasferimento nella nuova sede di oltre 5.000 mq – di cui 2.400 dedicati alla vendita e 3.000 al magazzino - segna l’inizio di un percorso di crescita e rinnovamento continuo. Infatti, nel 2021 il progetto prosegue con la nascita del gruppo ÉMODA, che oggi conta tre importanti realtà nel territorio. Un anno dopo, nel 2022, è stato acquisito lo storico punto vendita AdrianaPam, ampliando ulteriormente l’offerta. Nel 2023, infine, si è aggiunta una prestigiosa location nel cuore storico della città: Papà Lupin. Ne abbiamo parlato con Erica Granati, vice-ceo e Marcello Franceschini, head buyer.

Ci racconti brevemente la storia di Euromoda. Quando e dove nasce? Euromoda nasce a Brescia nel 1976, in via Triumplina 235, con l’obiettivo di proporre una selezione curata di abbigliamento per uomo, donna e calzature. Fin dall’inizio, la filosofia si è basata su tre principi fondamentali: qualità dei prodotti, attenzione al cliente e costante ricerca delle ultime tendenze. Nel tempo, la boutique è diventata un punto di riferimento per la moda bresciana, offrendo ogni giorno un’esperienza d’acquisto attenta e personalizzata.

La boutique ha anche un focus particolare sull’occasionwear. Nel corso degli anni, avete notato un cambiamento nel tipo di clientela e nelle loro richieste/esigenze?

L’occasionwear rappresenta da sempre un’area di forte specializzazione, che abbiamo sviluppato proponendo capi versatili, adatti tanto agli eventi quanto alla quotidianità. Offriamo collezioni uomo, donna e bambino, arricchite da un servizio sartoriale su misura per chi cerca un tocco di esclusività. Oggi il cliente è più informato, esigente e consapevole: per questo, ci impegniamo a garantire un supporto costante, sia in fase di scelta che nel post-vendita, con un’attenzione autentica al dettaglio.

PANORAMICA

Nome boutique: Euromoda

Vice-ceo: Erica Granati

Head buyer: Marcello Franceschini

Indirizzo: via Triumplina, 235 – Brescia (BS) 25100

Mq: 5.400

Sito web: emoda.it

Tra le griffe più vendute: Canali, Circolo 1901, D-Exterior, Elisabetta Franchi, Gianni Chiarini, Mason's, Mc2 Saint Barth, New Balance, Roy Roger’s, Santoni, Weekend Max Mara, Woolrich

Riscontrate trend diversi tra uomo e donna?

La donna cerca capi capaci di esprimere personalità, innovazione e stile, anche attraverso scelte audaci. Questo ci porta a selezionare collezioni che fondono eleganza e modernità, con tocchi fashion ricercati. L’uomo, pur rimanendo legato a una certa sobrietà, mostra una crescente apertura verso le tendenze, soprattutto nel formale. Nel settore cerimonia, ad esempio, assistiamo a un maggiore desiderio di sperimentazione su tessuti, tagli e colori. Anche nel quotidiano si nota un’attenzione crescente alla contemporaneità.

L'abbigliamento da cerimonia può spesso rappresentare un investimento importante. Come aiutate i vostri clienti a prendere decisioni consapevoli?

Accompagnare il cliente nella scelta del look perfetto è per noi una responsabilità e un piacere. Disponiamo di un’ampia gamma di proposte che uniscono qualità sartoriale e attenzione al prezzo, per soddisfare sempre i desideri della nostra clientela: la nostra mission è rendere l’esperienza di acquisto unica. Il nostro team, preparato e disponibile, ascolta con cura le richieste e offre una consulenza personalizzata, guidando ogni persona verso l’acquisto più adatto alle proprie esigenze e al proprio stile. Questo approccio ha consolidato nel tempo la nostra reputazione sul territorio.

Quali sono le principali tendenze della PE 25?

Il tailoring torna protagonista, in versioni aggiornate e moderne sia per la donna che per l’uomo. Per lei, spiccano giacche oversize, spalle strutturate, linee morbide e richiami all’eleganza Anni ’90. La femminilità si esprime con audacia attraverso shorts, minigonne e body che giocano tra struttura e sensualità. Per lui, si fa strada un ritorno al “bel vestire”, con trench, giacche spezzate e pantaloni dalle silhouette più ampie. Il gusto si fa più essenziale: via l’eccesso di loghi, spazio a una raffinatezza sobria e misurata.

Il negozio Euromoda
Erica Granati, vice-ceo e Marcello Franceschini, head buyer Euromoda

E VISSERO FELICI E CONTENTI...

Riscoprire il fascino del passato, abbracciando un futuro più eco-friendly, è una tendenza che sta conquistando le future spose, che desiderano conferire un racconto autentico al loro grande giorno

di Maria Pina Ciuffreda

Fin da piccole, siamo state rapite dal fascino delle fiabe, dove l’amore eterno tra principesse e principi ci faceva sognare a occhi aperti. Tra tutte, la storia di Cenerentola e del suo Principe Azzurro ha sempre avuto un posto speciale nel nostro cuore, e ci ha mostrato come, con un tocco di magia, tutto può diventare perfetto, inclusi un abito e la fatidica scarpetta di cristallo. Eppure, come tutte le favole, la realtà è ben diversa. Cenerentola non ha dovuto preoccuparsi di cercare il vestito giusto per il ballo; ma non tutti possiamo contare su una fata madrina che trasforma zucche in carrozze o vecchi cenci in abiti da sogno. Ma forse, quella fata madrina esiste ancora, anche se il suo ruolo si è trasformato. Se pensiamo alle nostre nonne, tale immagine è senza dubbio legata alla figura materna. L’abito da sposa, spesso tramandato di madre in figlia, non era solo un capo di abbigliamento, ma un vero e proprio patrimonio familiare. Un tesoro carico di storie e significati, che trascendeva la bellezza del pizzo e dei ricami, e diventava il simbolo di un legame profondo tra le generazioni femminili. Le spose non sognavano un vestito ideale, perché quello era già stato scelto. Con il passare del tempo, le cose sono cambiate. L’arrivo del consumismo e la corsa al nuovo hanno stravolto la concezione di abito da sposa. Quel vestito che una volta veniva pensato come un investimento per le future generazioni, è diventato oggi simbolo di consumo. Il concetto di “sostenibilità” sta rivoluzionando il mondo delle cerimonie, portando con sé una nuova consapevolezza. E se la vera magia fosse nel dare una seconda vita a un vestito che racconta una storia, rendendo il giorno del sì ancora più unico?

La magia del recupero an cò ra di Angela Carosone è la sintesi della moda nuziale “vintage-chic”. Abiti fatti a mano, realizzati con vecchie tovaglie e corredi dimenticati, che tornano a vivere come abiti da sposa. Se vostra nonna avesse saputo che quel lenzuolo antico sarebbe

diventato un abito da sposa, avrebbe fatto di tutto per tenerlo in armadio! Atelier Aletheia, invece, dice basta agli abiti da “indossare e dimenticare”. I loro vestiti adattabili evolvono nel tempo (seguendo i gusti di chi li acquista), perfetti per chi vuole un capo che possa durare una vita... o almeno parecchi anniversari. Etéreo Vintage x ONE OF? Un incontro esplosivo tra passato e presente, con abiti che sembrano usciti direttamente dagli archivi di Jeanne Lanvin e Jean Patou, ma con un twist moderno. Se pensavate che il vintage fosse solo per le nonne, questa capsule collection vi farà cambiare idea. Poi c’è Tanner Fletcher, che lancia un messaggio forte e chiaro: gli abiti da sposa non hanno genere. Per chi vuole celebrare l’amore senza scivolare nei cliché tradizionali, questo brand è un manifesto di libertà e stile. In altre parole, matrimonio sì, ma a modo tuo. Larimeloom unisce boho-chic e sostenibilità e dimostra che si può essere eleganti e green allo stesso tempo. Con materiali naturali e tinture vegetali, ogni creazione è un piccolo atto di ribellione contro il fast fashion. Se vi sentite romantiche, Lost in Paris vi trasporta direttamente a Parigi con i suoi abiti da sposa in pizzo vintage, recuperato dai mercatini d’antiquariato. Un tocco di storia parigina in ogni cucitura. Per le spose eco-consapevoli, che vogliono un abito che non solo rispetti l’ambiente, ma che sia anche trasformabile per future occasioni, Celia Grace è il brand perfetto per riciclare e trasformare l’abito da sposa per una serata elegante dopo il matrimonio. Anita Dongre ricorda che la tradizione non è mai fuori moda, soprattutto se condita con un tocco di sostenibilità e rispetto per le artigiane locali. Non solo eleganza, ma un vero e proprio tributo alla cultura indiana. Magari, tra qualche anno, le spose che oggi scelgono il preloved, il noleggio o l’eco-friendly, raccontando con ironia il loro stiloso “matrimonio low cost”, diventeranno le madri di una nuova generazione che erediterà non solo il ricordo di un grande giorno, ma anche un abito che parla di consapevolezza e cambiamento. Una creazione che, oltre a emozionare, porta con sé il valore di un futuro più sostenibile.

Un abito di Larimeloom, un dettaglio di an cò ra e un’immagine di Tanner Fletcher

IL 2024 DEL LUSSO

È stato un anno di forti contrasti per i giganti della moda. Chi ha dominato la scena e chi ha dovuto affrontare sfide inaspettate?

di Angelo Ruggeri

L’industria del lusso ha vissuto davvero un anno “da montagne russe”: mentre alcuni brand hanno sfondato record, altri hanno dovuto navigare in acque agitate. Tra mercati in evoluzione, consumatori sempre più esigenti e sfide creative, il 2024 ha riscritto le regole del gioco. Ecco chi ha vinto e chi ha arrancato.

Prada: il trionfo di Miu Miu

Il Gruppo Prada ha chiuso l’anno col botto, segnando un +17% nei ricavi per un totale di 5,4 miliardi di euro. Ma la vera star è stata Miu Miu, che ha visto le vendite al dettaglio esplodere del 93%, superando per la prima volta il miliardo di euro. Grazie a collezioni audaci e a un appeal irresistibile per il pubblico giovane, il marchio ha conquistato il mercato asiatico e oltre. Patrizio Bertelli, presidente del Gruppo, attribuisce il successo a innovazione, qualità e capacità di intercettare le tendenze con il giusto tempismo. Il Gruppo Prada, oltre a Miu Miu, ha visto crescere anche il marchio omonimo, con un’ottima performance soprattutto nel segmento degli accessori e della pelletteria. Il brand continua a consolidare la propria posizione di leader, grazie a strategie di marketing mirate e a collaborazioni esclusive che rafforzano il suo status nel mondo del lusso.

Kering: Gucci in crisi, ma c’è speranza

Per Kering il 2024 è stato un anno da dimenticare: ricavi in calo del 12% (17,19 miliardi di euro) e un crollo dell’utile

netto del 62% (1,13 miliardi di euro). Gucci, il gioiello della corona, ha sofferto più di tutti, registrando una flessione del 23% (7,65 miliardi di euro). Come se non bastasse, l’uscita del direttore creativo Sabato De Sarno ha aggiunto ulteriore incertezza. Tuttavia, il cfo Armelle Poulou vede spiragli di luce, grazie a segnali di ripresa in Cina e negli USA nell’ultimo trimestre. Nonostante il momento difficile, Kering ha investito nel rafforzamento degli altri brand del Gruppo, come Saint Laurent e Bottega Veneta, che hanno registrato risultati più stabili. La sfida ora è rinnovare Gucci (anche con la nomina prossima del nuovo direttore creativo) e ridargli quel prestigio che negli ultimi anni sembra essersi appannato.

LVMH: leggera flessione, ma solide basi Anche per il colosso LVMH il 2024 non è stato tutto rose e fiori: ricavi in calo del 2% (84,7 miliardi di euro) e utile netto giù del 17% (12,6 miliardi di euro). Tuttavia, il quarto trimestre ha mostrato una crescita organica dell’1%, con performance solide in Europa, USA e Giappone. Il patron Bernard Arnault resta fiducioso, puntando sul mercato statunitense e su un clima favorevole agli investimenti. Louis Vuitton e Dior restano le due punte di diamante del Gruppo, con una domanda che si mantiene forte nonostante il rallentamento globale. In particolare, Dior continua a espandersi con nuove aperture e strategie digitali innovative, mentre Louis Vuitton si conferma il marchio di lusso più desiderato al mondo.

Da sinistra: Jessica Chastain con la nuova borsa Gucci Horsebit 1955 (image courtesy of IPA Agency), Cynthia Erivo con un look Louis Vuitton custom made per la 97esima edizione degli Academy Awards, uno scatto della nuova campagna pubblicitaria di Miu Miu

Zegna: gli USA spingono il successo

Il Gruppo Zegna ha trovato la sua gallina dalle uova d’oro nel mercato statunitense, che ha spinto i ricavi fino a 1,94 miliardi di euro. Grazie a un’espansione mirata e a collezioni che rispondono perfettamente alle esigenze del pubblico americano, Zegna ha consolidato il suo status di player di lusso in crescita costante. Il Gruppo ha saputo evolversi, puntando sempre più su collezioni casual ed eleganti che si adattano ai nuovi stili di vita dei consumatori. Inoltre, l’acquisizione di Thom Browne ha rafforzato ulteriormente la presenza nel mercato del lusso contemporaneo.

Moncler: oltre i 3 miliardi di euro Moncler ha superato per la prima volta la soglia dei 3 miliardi di euro di ricavi, confermandosi un brand inarrestabile. Il segreto? Un mix vincente tra innovazione, espansione globale e collaborazioni con designer iconici. Il marchio continua a ridefinire il concetto di lusso outdoor, attirando una clientela sempre più ampia e appassionata. Grazie al progetto Moncler Genius, che vede collaborazioni con creativi di fama mondiale, il brand è riuscito a mantenere alta l’attenzione dei consumatori e a diversificare la propria offerta. Inoltre, il segmento streetwear e activewear di lusso continua a crescere, consolidando Moncler come punto di riferimento.

Il 2024 ha dimostrato che nel mondo del lusso non esistono certezze assolute. Chi ha saputo innovare e anticipare i trend ha brillato, mentre chi ha faticato a rinnovarsi ha incontrato ostacoli. Il futuro del settore dipenderà dalla capacità dei brand di adattarsi a un panorama in continua evoluzione, mantenendo alto il desiderio e l’esclusività che definiscono il lusso vero. I

prossimi mesi saranno decisivi per capire quali marchi sapranno rimanere rilevanti e quali invece dovranno reinventarsi completamente. Una cosa è certa: il lusso continua a essere un settore dinamico, in cui l’innovazione e la creatività fanno la differenza tra chi domina la scena e chi rischia di restare indietro.

In alto, il momento finale della sfilata PE 25 di Zegna In basso, un look della nuova collezione Moncler x Palm Angels

MONDI CONNESSI

La Milano Design Week 2025 trasforma la città meneghina in un palcoscenico globale dove moda, design e innovazione si incontrano. Tra creatività, responsabilità e visioni future di Valeria Oneto

In programma dal 7 al 13 aprile, la Design Week 2025 trasformerà Milano nella capitale mondiale del design. L’evento include il Salone del Mobile a Rho e il Fuorisalone, che animerà la città con eventi, installazioni e mostre nei vari distretti. Questa 64ª edizione, intitolata “Mondi Connessi”, celebra il design come spazio di interconnessione tra creatività, tecnologia e sostenibilità. Il Fuorisalone si estende su Milano e l’hinterland, coinvolgendo zone chiave come Brera, 5vie, Durini, Isola, Tortona e Porta Venezia, trasformando la città in una galleria a cielo aperto. Nel 2025, il settore si conferma motore economico e culturale globale. Nel 2024, il Salone del Mobile ha registrato quasi 371.000 visitatori e un impatto economico di oltre 275 milioni di euro, con 1.326 eventi nell’area metropolitana. Milano si conferma capitale del design con oltre 2.275 imprese attive e più di 10.000 addetti. Secondo il Politecnico di Milano, il settore conta 6.790 realtà tra imprese, liberi professionisti e lavoratori autonomi. “Il Salone e il Fuorisalone rappresentano un punto di incontro cruciale per il design, la moda e l’innovazione, un’occasione unica per condivi-

dere visioni creative che guardano al futuro”, ha dichiarato Maria Porro, la presidente del Salone del Mobile.

Un legame tra moda e design Il Fuorisalone è anche una piattaforma d’eccezione per la moda, con brand iconici che esplorano l’inte razione tra estetica, tecnologia e sostenibilità. Tra gli eventi più attesi, Saint Laurent presenterà la mostra “Saint Laurent – Charlotte Perriand”, che esporrà quattro rari progetti della designer realizzati tra il 1943 e il 1963, presso il Visconti Pavilion (via Tortona 58). Pomellato renderà omaggio a Gian Paolo Barbieri con una mostra esclusiva, ospi tata nella Boutique Pomellato (via San Pietro all’Orto 17). Louis Vuitton esporrà nuovi pez zi della collezione Objets Nomades al Palazzo Serbelloni (corso Venezia 16). Hermès trasfor merà La Pelota in un’installazione immer siva sulla luce, firmata da Charlotte Macaux Perelman e Alexis Fabry, presso La Pelota (via Palermo 1). Longchamp, al debutto alla Design

In alto: uno dei libri pop-up dell’artista Yansu Wang in collabo con Pinaider in mostra nella boutique del brand. Dal design contemporaneo, la valigia Costa 70 + Zaven co-creata da Valextra e Zaven per la Design Week 2025 qui assieme alla limited edition della borsa Iside Resin Tint Mini. Fa parte della proposta la nuova collezione IDYLLIA di Swarovski x Rosenthal, l’elemento décor disegnata da Giovanna Engelbert

In alto: è ispirata alla maestosità del deserto la poltrona Nevada di Roberto Cavalli Home Interiors. I mocassini bicolore fanno parte della capsule “Toilet Scarosso Paper” Il plaid in cashmere è di Hermès, design by Amer Musa

A destra: un’immagine dell’installazione di North Sails e Matteo Oggian

Week, presenterà le creazioni di Pierre Renart nella Boutique Longchamp (via della Spiga 6). Marsèll ospiterà “Adaptive Ground”, un progetto sui materiali del collettivo greco Objects of Common Interest, nel flagship store di via della Spiga 42. Grand Seiko presenterà “Frozen” di Tokujin Yoshioka, un’installazione dedicata al legame tra tempo e natura, al Palazzo Landriani (via Borgonuovo 25 - via Fiori Oscuri 4). Gucci esplorerà il tema del bambù nella mostra “Bamboo Encounters”, presso i Chiostri di San Simpliciano (piazza Paolo VI 6). Loro Piana Interiors, in collaborazione con Dimoremilano, presenterà “La Prima Notte di Quiete”, un’esperienza immersiva, presso il Cortile della Seta (via della Moscova 33). Punto Ottico Humaneyes mostrerà una collezione di occhiali firmata da Matteo Cibic con un’installazione immersiva nello store di piazza Filippo Meda 3. North Sails presenterà una capsule in collaborazione con l’artista Marco Oggian e un’installazione a Citylife (piazza Elsa Morante). Prada Frames, curato da Formafantasma, analizzerà il ruolo delle infrastrutture nella mobilità nel contesto delle rivoluzioni digitali. L’edizione “In Transit” si terrà a bordo del treno Arlecchino e nel Padiglione Reale di Milano. Valextra svelerà la valigia “Costa 70 + Zaven”, ripensata con lo studio di design Zaven, nella boutique di via Manzoni 3. Yansu Wang e Pineider presenteranno la seconda edizione della mostra “It’s All Paperwork” nella boutique di via Manzoni 12. Scarosso, in collaborazione con Toilet Paper, rivista e studio creativo di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, lancerà la capsule “Toilet Scarosso Paper”, con un evento nella sede di Toilet Paper. Il flagship store ISSEY MIYAKE meneghino ospiterà la speciale installazione “TYPE-XIII Atelier Oï project”, un progetto nato dalla collaborazione tra lo studio svizzero di design Atelier Oï e A-POC ABLE ISSEY MIYAKE, che esplora la combinazione tra un filo di metallo e un pezzo di tessuto per creare prodotti di illuminazione innovativi. Roberto Cavalli, sotto la direzione di Fausto Puglisi, presenterà una collezione home ispirata alle immagini vulcaniche. Pal Zileri offrirà tote bag esclusive realizzate con tessuti di precedenti collezioni, unendo sartorialità e sostenibilità, presso la boutique di via Manzoni 38. Swarovski e il noto produttore di porcellane Rosenthal lanciano la nuova

2025 si conferma quindi un evento imperdibile, capace di intrec ciare design, moda e innovazione, facendo di Milano il fulcro di un dialogo creativo su scala globale. Loewe presenterà Teapots (Palazzo Citterio, via Brera). Rubinacci presenta un’edizione limitata nata con 11 Ravens, che unisce tradizione italiana e lusso californiano ispirandosi al mondo nautico (Rubinacci Boutique). Laneus celebra l’incontro tra moda e design con Thomas Lélu, svelando la collaborazione con una Live performance su invito il 9 aprile (Showroom Laneus, via San Maurilio). MCM e Atelier Biagetti presentano Pet Therapy, pouf scultorei e pet-friendly a forma di cani e gatti disegnati da Altea Biagetti, 11 anni (Giardino delle Arti, via Palestro 8). La mostra di Etro 5 THREADS, 40 YEARS celebra i 40 anni dell’iconico tessuto Arnica del brand (Etro Boutique, via Pontaccio 17). La collabo tra Federica Bonifaci ed E+E INTERIORS dà vita ai tavolini OTTO, in acciaio specchiato e tessuto bouclé bianco e nero, esaltando il dialogo tra geometria e superfici tattili. Samsonite e Frida Kahlo Corporation presentano una limited edition, in policarbonato e dettagli in pelle PU, ispirata a Frida Kahlo. (Samsonite Store, via San Pietro All’Orto 11). Blauer in collabo con Blauer Footwear presenta “My BlaWhere Vision”, un’installazione che unisce arte, design e partecipazione collettiva, rea lizzata da Matteo Cibic (Blauer store, piazza XXV Aprile). L’acqua e il design uniscono RRD-Roberto Ricci Designs e Italdesign, con la show car Quintessenza, ispirata dal pattern Razzle Dazzle. (Showroom RRD, via Tortona 31). Ludovica Mascheroni presenta due nuovi progetti: “Spectre”, un armadio con scomparti segreti, e la “Suite Ludovica Mascheroni”, un appartamento arredato come una camera d’albergo cinque stel le lusso per top client. (il primo al Four Seasons Hotel, via Gesù 6/8, l’altro in showroom, via Gesù 13).

I CINQUE BRAND STREETWEAR PIÙ COOL DEL MOMENTO

Dalla strada alla moda contemporanea, questi marchi stanno cambiando le regole del gioco. Tra creatività e ricerca

di Angelo Ruggeri

Il mondo della moda streetwear è in continua evoluzione e, al giorno d’oggi, i brand che sanno mescolare creatività, ricerca e una forte identità riescono a emergere. Non si tratta più solo di capi funzionali per un look casual, ma di vere e proprie dichiarazioni di stile che influenzano tendenze globali.

Sporty & Rich: eleganza e raffinatezza casual

Sporty & Rich, fondato da Emily Oberg, è un brand che ha rivoluzionato il concetto di streetwear con un tocco di eleganza vintage. Con il suo stile minimalista e sofisticato, abbina elementi sportivi a un’estetica di lusso. Il marchio è noto per capi come felpe, t-shirt e jogger, che offrono un look elegante e rilassato, perfetto per chi cerca un equilibrio tra comfort e alta moda. Con colori pastello e loghi discreti, il brand si distingue per la qualità dei materiali e la creazione di uno stile di vita tranquillo, ma alla moda, capace di adattarsi a diverse occasioni.

PDF: streetwear con un tocco d’arte

Fondato da Domenico Formichetti, il marchio unisce streetwear e arte, creando collezioni che esplorano temi sociali e culturali. Con grafiche audaci e colori vivaci, il brand rappresenta un mix di cultura pop e minimalismo, esplorando l'identità, la tecnologia e la politica in modo provocatorio e accessibile. Ogni collezione è una riflessione sulla cultura contemporanea, con un’estetica che richiama l'urbanismo. PDF è riuscito a fondere alta moda e street culture in modo naturale, facendolo emergere come uno dei marchi più interessanti nel panorama streetwear.

Nude Project: la bellezza del corpo senza filtri

Il brand celebra la sensualità del corpo attraverso il design. Fondato da un collettivo di giovani designer, il marchio esplora la nudità e la naturalezza, usando il corpo come tela per esprimere una visione contemporanea della moda. Con linee semplici e materiali di alta qualità, Nude Project crea capi che abbracciano la bellezza autentica e senza filtri. In un’industria della moda che spesso propone immagini irraggiungibili, il brand abbatte le barriere, promuovendo una moda che celebra la sensualità naturale, libera da imposizioni estetiche.

Al Ain Académie: tradizione e creatività nomade

Al Ain Académie, fondato nel 2022 da due fratelli, nasce dalla passione per i viaggi, l’arte e le tradizioni. Il marchio trae ispirazione dalla città di Marrakech, combinando l'arte della sartoria veneziana con la tradizione dei tappeti berberi. Ogni capo racconta una storia, mescolando colori e materiali diversi per creare un design unico che fonde modernità e tradizione. Il brand è un tributo all’estetica moresca e artigianale, con capi che evocano l’atmosfera coloniale e la bellezza delle culture africane e orientali, creando una moda senza tempo, ma con un’interpretazione contemporanea.

Mordecai: resilienza e funzionalità

Il brand che ha fatto parlare di sé alla recente Milano Fashion Week si concentra sulla resilienza e sull’adattabilità ai cambiamenti. Il direttore creativo Ludovico Bruno ha creato una collezione che riflette il tema “The Intelligence of Others”, invitando ad ascoltare e accogliere diverse prospettive. La collezione è caratterizzata da capi outdoor, come giacche, piumini e pantaloni in nylon e cotone, che offrono comfort e funzionalità senza sacrificare lo stile. Mordecai è per chi cerca un guardaroba versatile e un approccio positivo alla vita, dove la modularità dei capi è al centro, permettendo di adattarsi a diverse esigenze e occasioni.

100 PUNTI DI VISTA

La quarta edizione dell’inchiesta esclusiva di HUB Style, che analizza l’andamento delle vendite del mercato nel 2024, è arrivata alla seconda e ultima parte. Parola ai retailer

di Sara Fumagallo

Il 2024 è stato un anno di grandi soddisfazioni ma anche difficoltà. Questo è quanto emerge dalla prima tranche della nostra inchiesta esclusiva 100 punti di vista: i primi 50 intervistati hanno infatti registrato un andamento generale positivo nonostante le problematiche relative al clima della passata FW, ai saldi anticipati e agli scenari mondiali poco rassicuranti. L'e-commerce e i social si confermano una vetrina fondamentale per la maggior parte delle boutique, anche se l’esperienza in negozio rimane un punto fondamentale per tutti i retailer. Proprio loro puntano al 100% sulla shopping experience e sull'assistenza a 360 gradi ai clienti per fidelizzarli. A tal proposito, per la prima volta nella storia della nostra inchiesta, abbiamo voluto

LE DOMANDE

SECONDA PUNTATA

29 11 10 SENTIMENT:

1. BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

a) Nel 2024 qual è stato l’andamento (in %) delle vendite in store?

b) Quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato l’andamento?

c) In termini di vendite, quali sono le previsioni per il 2025?

2. TREND DI ACQUISTO

a) Nel 2024, quanto hanno inciso (in %) le vostre vendite online sul totale del fatturato?

b) Avete notato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto negli ultimi 12 mesi?

c) I clienti sono più orientati all'acquisto “impulsivo” o preferiscono riflettere più a lungo, soprattutto per gli articoli di fascia alta?

3. CONSUMATORE

a) L’attenzione ai prodotti realizzati in materiali ecologici/responsabili è sempre più elevata. Avete riscontrato questo trend anche nel 2024?

b) I consumatori sono disposti a pagare di più per un prodotto “green” o continuano a preferire altre variabili?

c) Chi è il vostro cliente tipo?

4. SHOPPING EXPERIENCE

a) Sempre più, i clienti chiedono un’esperienza di acquisto personalizzata. Come rispondete a questa richiesta?

b) I clienti tendono a fare una ricerca online prima di recarsi in negozio o la shopping experience in boutique è ancora predominante?

c) Qual è l’impatto delle tecnologie come la realtà aumentata (AR) o la realtà virtuale (VR) sugli acquisti? I clienti cercano esperienze più interattive anche nel punto vendita fisico?

5. SOCIAL MEDIA

a) Quali social media utilizzate maggiormente?

b) Li sfruttate per vendite dirette, promozioni o semplicemente per costruire la vostra community?

c) Avete notato un incremento di engagement o vendite provenienti da queste piattaforme nel 2024?

6. TREND

a) Quali sono state le principali tendenze moda del 2024 che hanno registrato il maggior interesse e inciso sulla vendita dei prodotti?

b) Quali categorie di prodotto hanno visto un incremento nelle vendite nel 2024? Quali un decremento?

7. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

Elencate i top brand più venduti (max 3) nelle categorie:

a. Abbigliamento donna

b. Abbigliamento uomo

c. Accessori uomo e donna

d. Calzature uomo e donna

8. BRAND BEST SELLER DEL 2024

9. CONSIDERAZIONI FINALI

indagare e capire a fondo quanta importanza viene riposta nell’utilizzo della realtà aumentata (AR) e/o realtà virtuale (VR) da parte delle boutique. Il risultato? A conferma di quanto citato sopra, nessuno degli intervistati usa queste tecnologie. Nel 2025, alcuni negozianti puntano a riconfermare i budget degli ultimi 12 mesi o addirittura (anche se non di molto) a superarli. C’è chi, però, è ancora timoroso e non ripone molta fiducia sull’anno in corso, prevedendo una chiusura con il segno meno. Conclusa, quindi, anche la seconda parte della quarta edizione, ecco gli ultimi 50 feedback che offrono un bilancio finale del 2024 e uno sguardo alle previsioni per il futuro, tra novità, trend, problematiche ma soprattutto opportunità.

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Il lato positivo è stata la ristrutturazione di uno dei nostri negozi principali e gli eventi che ci hanno dato maggiore visibilità.

1c. Prevediamo un leggero incremento.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 30% e il 50%.

2b. Molti clienti vengono in store per una vera e propria consulenza.

2c. Dipende dal tipo di cliente. C’è chi fa un acquisto più impulsivo e chi, invece, preferisce pensarci su.

CONSUMATORE

3a. La moda sostenibile è molto importante soprattutto per le nuove generazioni.

3b. La clientela adulta continua a preferire altre variabili. 3c. È un uomo e una donna professionista con un’età compresa tra i 40 e i 50 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Il nostro team di venditori è altamente preparato per garantire la migliore consulenza personalizzata ad hoc per ogni cliente.

4b. Per noi la shopping experience in store è la parte più importante. 4c. Per ora no.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram. 5b. Soprattutto per costruire la community. 5c. Sì, abbiamo riscontrato un incremento sia nell’engagement che nelle vendite.

TREND 6a. Suede, ballerine, sneaker. 6b. Incremento: borse e scarpe. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a.

7b.

7c.

7d.

BRAND BEST SELLER

8. Toteme

PIZZOLANTE – TRANI (BT) MONTERISI FRANCESCO, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. C’è stabilità rispetto al passato. Le vendite in store per noi sono sempre state il business principale.

1c. Stabili, in quanto il mondo retail sembra stia ritrovando un equilibrio anche se, ovviamente, differente rispetto a qualche anno fa. Oggi c’è maggiore consapevolezza nella visione del mercato.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Molte più visite sul sito che, ormai, è diventato una vetrina funzionale alla vendita fisica. I clienti ora prima di passare in boutique utilizzano il web e i social per attingere maggiori informazioni possibili.

2c. Riflettono e soprattutto sono attenti ai prezzi. Paradossalmente anche in fascia alta. È diventata una questione di moralità.

CONSUMATORE

3a. Poco.

3b. Onestamente non notiamo una particolare attenzione al green, piuttosto alla qualità e al prezzo.

3c. Il nostro cliente tipo è un uomo (60%) e una donna (40%) con un’età media di 40/50 anni. È un libero professionista e imprenditore con uno stile di vita dinamico-moderno.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Offriamo da tempo vendita assistita e privata: creiamo con il cliente situazioni e momenti agevoli e strettamente personalizzati. Puntiamo a fidelizzarlo e coccolarlo, affinchè lo shopping

possa essere un’esperienza e non un consumo. Abbiamo ampliato la proposta merceologica aprendo a nuove categorie, che possano destare attenzione.

4b. Ci sono entrambe le categorie. La shopping experience è prevalente sui clienti di inizio stagione, mentre chi ricerca online prima di recarsi in boutique si concentra durante i periodi promozionali.

4c. Al momento non ancora. Chi predilige la shopping experience apprezza ancora il rapporto umano, toccare il prodotto, indossare.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Principalmente per costruire la community, reindirizzando successivamente al nostro sito web.

5c. Sì, certamente.

TREND

6a. Attenzione e ritorno al classico contemporaneo, aggiornato nei volumi e nei tessuti utilizzati.

6b. Incremento: accessori, scarpe e borse. Decremento: capospalla.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a.

7b.

7c.

7d.

(+); Hogan (=); Premiata (=)

BRAND BEST SELLER

8. Orciani

Fabiana Filippi (=); Duno (+); Paltò (=)
Herno (=); Santaniello (+); Briglia 1949 (+)
Orciani (+); Hogan (=); Gianni Chiarini (+)
Tod’s
Rick Owens (=); Sofie d'Hoore (+)
Rick Owens (=); Sacai (+); Tom Ford (+)
Toteme (=)
Golden Goose (+)

4.0 FOURZERO – ALBIGNASEGO (PD) FILIPPO GALANTE, RESPONSABILE ATTIVITÀ

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -15%.

1b. Onestamente è difficile da dire, la cosa sconcertante è notare l’andamento negativo nonostante il nostro costante impegno sulla scelta di prodotti di qualità e innovativi e la presenza sui social con contenuti multimediali interessanti. Sembra che l’abbigliamento abbia perso d’interesse nei confronti del consumatore finale, non supportato principalmente dalle nuove generazioni.

1c. La speranza sarebbe quella di pareggiare il fatturato di quest’anno ma dato l’andamento degli anni post-Covid è probabile un ulteriore decremento del fatturato.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Non abbiamo la possibilità di riscontro. 2c. Ogni acquisto è ponderato da parte dei nostri clienti.

CONSUMATORE

3a. L’argomento interessa ma non è primario nella scelta d’acquisto di un capo rispetto a un altro, è semplicemente un argomento in più.

3b. Non è evidente.

3c. Un uomo e una donna sui 50 anni con la passione per lo sport e i viaggi e che tipicamente fanno un lavoro d’ufficio.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Lo facciamo da sempre, consigliando al meglio il nostro cliente e selezionando articoli personali per chi li richiedesse.

4b. È molto probabile che l'online svolga una parte fondamentale nel confondere ancora di più il cliente finale.

4c. Onestamente non saprei e spero di no.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Li sfruttiamo per pubblicizzare i nostri prodotti e il nostro stile.

5c. Sì e no: alcuni clienti sono interessati anche se l’esperienza che possiamo offrire online per noi è limitata.

TREND

6a. Nessuna in particolare.

6b. Incremento: pantaloni e jeans. Decremento: capospalla e maglieria.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Colmar Originals (-); Dekker (-); Kontatto (=)

7b. Colmar Originals (-); Mason’s (+); Brooksfield (-)

7c. Non commercializziamo la categoria

7d. Non commercializziamo la categoria

BRAND BEST SELLER

8. Mason’s

BORDONI 1926 – MORBEGNO (SO) GIOVANNI BORDONI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +2%.

1b. I prezzi condizionano più che in passato.

1c. Prevediamo stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Maggiore attenzione al prezzo. 2c. Molto riflessivi sul rapporto qualità-utilizzo-prezzo.

CONSUMATORE

3a. La coscienza ecologica è apprezzata ma non decisiva sull’acquisto.

3b. Decisamente altre variabili.

3c. Il nostro cliente è un uomo e una donna tra i 35 e i 50 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Abbiamo una sartoria interna al negozio con possibilità di consegna rapida per le riparazioni veloci.

4b. La ricerca online è l’inizio dell’approccio ma la prova del capo in negozio fortifica l’acquisto. Alcune volte però l’e-commerce condiziona il gusto delle

persone in modo eccessivo.

4c. Direi di no.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Community.

5c. Sì, rompono il ghiaccio e si sentono liberi di contattare il negozio senza obblighi.

TREND

6a. Vestibilità evolute e colori un po’ diversi dal solito.

6b. Incremento: calzature e accessori. Decremento: capispalla e sportswear.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Max Mara (=); Ralph Lauren (=); Fay (-)

7b. Polo Ralph Lauren (+); Tagliatore (=); Lardini (-)

7c. Orciani (=); Pinko (-); Mc2 Saint Barth (=)

7d. Autry (+); Hogan (=); Doucal’s (=)

BRAND BEST SELLER 8. Autry

CIVICONOVE – MILANO (MI) LUCA LAZZARO, BUYER

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. L'invio di newletter una volta a settimana, Instagram seguito regolarmente, cambio delle vetrine una volta a settimana e dedicare del tempo ai clienti.

1c. Le temperature basse influiscono molto sulle vendite della SS 25, per adesso l’andamento di marzo è positivo.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Le vendite sono in negozio.

2c. Le donne sono molto più istintive rispetto agli uomini. Noi siamo una fascia medio-alta, se una cosa piace la comprano.

CONSUMATORE

3a. Sì abbiamo notato una partico-

lare attenzione sia sul made in Italy che sui materiali ecologici.

3b. Una parte di clientela è attenta al green. La restante nota l'estetica, soprattutto se il prodotto è in trend. 3c. Età media 35-45 anni, sia uomo che donna, amante dell'arte, dei viaggi, della moda e del design. Abbiamo donne che comprano pezzi della collezione uomo e viceversa.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Da sempre i nostri clienti li seguiamo e li consigliamo nell'acquisto. Se un pantalone cade male siamo i primi a dirlo. 4b. Guardano Instagram, una parte il nostro shop online. 4c. Per adesso non abbiamo questa tipo di richiesta.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram e TikTok.

5b. Per costruire la nostra community. Spesso succede che ci chiedono info e costi per l'acquisto. 5c. Sì.

TREND

6a. Pantalone gessato e sneaker. 6b. Incremento: sneaker, calze e jeans. Decremento: felpa.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Closed (+); AVN Italy (+); Maison Labiche (+)

7b. Closed (+); Danilo Paura (+); Bottega Chilometri Zero (+)

7c. Susan Bijl (+); Parafina (+); Lancaster (=)

7d. Flower Mountain (+); Bibi Lou (=); New Balanc (=)

BRAND BEST SELLER

8. Closed

BLOG FASHION – LIVIGNO (SO) CINZIA FERRARI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Avere un buon team fa la differenza. 1c. Essendo una località turistica è sempre difficile fare delle previsioni ma sono ottimista.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Non avendo l’online non saprei. 2c. Direi acquisto impulsivo.

CONSUMATORE

3a. Sì, richiedono le fibre naturali ma se trovano un capo che piace lo comprano anche se non è ecologico. 3b. Preferiscono estetica, marchio e prezzo. 3c. Essendo una località turistica abbiamo ogni tipologia di clienti: uomo e donna con un’età media tra i 30 e i 70.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Ogni vendita per il cliente è un acquisto personalizzato.

4b. Nelle città tendono a fare una ricerca online, nelle località turistiche meno.

4c. Il cliente non ricerca esperienze interattive.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Semplicemente per costruire la nostra community. 5c. No.

TREND

6a. Nessuna tendenza in particolare, ognuno cerca ciò che piace.

6b. È tutto in equilibrio. La gente ha tutto, è curiosa e in cerca di qualcosa che lo colpisca. In questo caso, vendi solo se riesci a trovare il giusto contatto con il cliente perché ha bisogno di consigli che sui social non trova.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Gaudì (=); Manuel Ritz (=); Alessia Santi (+)

7b. Manuel Ritz (=); Alessia Santi (+); Gaudì (=) 7c. Non commercializziamo la categoria 7d. Hoff (+); Gaudì (-); Manuel Ritz (-)

BRAND BEST SELLER

8. Ragno

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Il cliente ha ancora bisogno di essere seguito nell'acquisto ma è talmente distratto da non accorgersene.

CHERUBIN ABBIGLIAMENTO – CAMPODARSEGO (PD) DINO CHERUBIN, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabiità.

1b. La situazione socio-economica è stato un fattore negativo.

1c. Anche per il 2025 prevediamo una stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. Nessuno.

2c. Qualsiasi acquisto è sempre molto oculato.

CONSUMATORE

3a. I prodotti con materiali dichiaratamente ecologici non destano significative attenzioni.

3b. A parità di prezzo preferiscono prodotti che soddisfino le esigenze individuali.

3c. Il nostro è un cliente fidelizzato over 30, sia uomo che donna.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Ogni vendita richiede mediamente un tempo maggiore rispetto alle stagioni precedenti, di conseguenza ognuna di essa diventa un'esperienza d'acquisto su misura.

4b. Sicuramente un'offerta equilibrata, un efficace merchandising e soprattutto un'adeguata assistenza al cliente possono far si che eventuali informazioni derivate

dall'online possano soddisfare il consumatore del punto vendita fisico.

4c. Fortunatamente il punto vendita fisico dove il consumatore utilizza fisicamente e indiscutibilmente i propri ''sensi'' rimane avvantaggiato rispetto a esperienze alternative.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Rimangono un veicolo per promuovere il prodotto.

5c. Nella media.

TREND

6a. Nessuna in particolare.

6b. Incremento: capispalla in tessuto. Decremento: capi imbottiti.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a.

7d. Non commercializziamo

BRAND BEST SELLER

8. Marella

DAVICO – TORTONA (AL) DAVICO VALERIO, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Il lato positivo è stata la maggiore scelta dei prodotti. Quello negativo l'andamento del mercato a livello mondiale.

1c. Secondo le nostre previsioni avremo un calo per la PE mentre per l’autunno dovrebbero essere stabili se non interverranno fattori esterni imprevedibili.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Scelta prevalente su prodotti scontati. 2c. Riflettono molto.

CONSUMATORE

3a. Sì ma non in maniera eccessiva.

3b. Una non prevale sull'altra.

3c. Un uomo e una donna tra i 40 e i 60 anni che ama viaggiare e il buon gusto.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Affianchiamo sempre un personale esperto.

4b. Ambedue le cose.

DITTA GUENZATI – MILANO (MI) LUIGI RAGNO, AMMINISTRATORE DELEGATO

BILANCIO DI FINE ANNO

E PREVISIONI

1a. +12%.

1b. Il lato positivo è stata la continua proposta di articoli di alta qualità.

1c. Al momento le nostre previsioni sono quelle di mantenere una certa stabilità. Anche se l’attuale clima di incertezza non permette previsioni.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. Nulla da segnalare in particolare. 2c. Riscontriamo entrambe le situazioni.

CONSUMATORE

3a. Non in particolare se non una sempre maggiore attenzione a prodotti realizzati con filati naturali di alta qualità.

3b. Direi più che altro "a preferire sempre più i prodotti naturali”. 3c. Un uomo e una donna tra i 30 e i 75 anni che amano il british-style.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Per tradizione consigliamo sempre i nostri clienti e cerchiamo di essere il più esaustivi possibile nel descrivere i nostri prodotti. 4b. Per la tipologia di prodotti che offriamo alla nostra clientela abituale o di passaggio siamo convinti che la shopping experience in negozio sia ancora predominante e fondamentale per assaporare a pieno ciò che s'intende acquistare. Questa è una delle

ragioni per cui il nostro sito appare come una semplice vetrina sul web: il nostro scopo è quello di far conoscere la tipologia dei prodotti e i brand che commercializziamo.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Sostanzialmente per costruire la nostra community e pubblicizzare i nuovi arrivi.

5c. No.

TREND

4c. Non da noi.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e LinkedIn.

5b. Tutto tranne le vendite dirette. 5c. Sì, molto.

TREND

6a. La maglieria. 6b. Incremento: maglieria. Decremento: abiti e giacche da uomo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Max Mara (-); Herno (-); Semicouture (=)

7b. Filippo De Laurentiis (+); Drumohr (-); Pt Torino (=)

7c. Alberto Luti (=); Avenue 67 (+)

7d. Flower Mountain (+); Premiata (-); Emu (-)

BRAND BEST SELLER

8. Filippo De Laurentiis

6a. Non abbiamo riscontrato alcuna tendenza.

6b. Incremento: maglieria, borse artigianali, cappelli e calzature da uomo. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Gloverall (-); Steinbock Mode (+)

7b. Dalmard Marine (+); Steinbock Mode (+); Chrysalis (+)

7c. William Lockie (+); Laurence J. Smith (+); Stetson (=)

7d. Cheaney Shoes (+); Haunold (+); Stegmann (-)

BRAND BEST SELLER

8. William Lockie

Marella (+); Patrizia Pepe (=); Liviana Conti (=)
7b. Paolo Pecora (=); Manuel Ritz (-); Duno (+) 7c. Patrizia Pepe (=); Weekend Max Mara (=); Orciani (=)
la categoria

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +15%.

1b. Positivi: continua ricerca di brand in hype e di conseguenza clienti nuovi o già fidelizzati che hanno apprezzato l’inserimento di marchi mirati.

1c. Prevediamo un ulteriore aumento del 10/15%.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Incremento spesa online.

2c. Abbiamo notato un’attenzione e una vendita maggiore per gli articoli di fascia alta.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. I clienti prestano maggiore attenzione al marchio, all’estetica e ai tessuti pregiati.

3c. Un uomo e una donna con un’età media di 40 anni, professionista.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Attenzione particolare ai clienti fidelizzati tramite iniziative private come orari più flessibili, invito esclusivo a eventi privati, aperitivi e food durante l’acquisto.

4b. Shopping experience predominante, ma si è verificato

l’aumento della ricerca online tramite social o e-commerce prima dell’acquisto. 4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok.

5b. Sì, li sfruttiamo per attirare nuovi clienti o semplicemente per aggiornare i clienti che già ci seguono sui nuovi arrivi.

5c. C’è stato un incremento di engagement e nuovi clienti, in particolare durante la stagione FW 24/25.

TREND

6a. Prodotti di fascia alta con tessuti di qualità.

6b. Incremento: giubbotti e maglieria. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Weekend Max Mara (+); Moorer (+); Blauer (+)

7b. Moorer (+); Parajumpers (+); Barbour (+)

7c. Michael Kors (+); Themoire (+); Weekend Max Mara (+);

7d. Philippe Model (+); Birkenstock (+); Michael Kors (+)

BRAND BEST SELLER

8. Parajumpers

IVAN ABBIGLIAMENTO – LUMEZZANE (BS)

IVAN BUSI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -5%.

1b. Ci sono stati più lati negativi che positivi: noi siamo in una zona molto industriale e le fabbriche hanno risentito tanto la mancanza di lavoro, gli imprenditori erano molto demotivati.

1c. Spero una percentuale con il segno più.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. I clienti chiedono tante informazioni tramite social. 2c. Più di impulso.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Qualcuno sì, ma la maggior parte dei clienti predilige brand ed estetica.

3c. Una donna professionista di circa 50 anni. SHOPPING EXPERIENCE

4a. Vendita con professionalità.

4b. Tanta ricerca online. 4c. In negozio interagiscono molto con il personale.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Per tutto.

5c. Sì, sempre di più.

TREND

6a. Pelliccia e piumino.

6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: scarpe.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Herno (+); Orciani (+); Dundup (+); 7b. Herno (+); Tagliatore (=); After Label (+)

7c. Orciani (+)

7d. Philippe Model (-); Premiata (-)

BRAND BEST SELLER

8. Herno

JACK & JACK – LIVIGNO (SO) MAURILIO GIACOMELLI, PROPRIETARIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +11%.

1b. Da parte nostra, il lato positivo è stata la ricerca di nuovi prodotti personalizzati per il consumer mentre per il cliente maggior interesse nell’acquisto diretto in negozio. 1c. Positive.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. No.

2c. Preferiscono riflettere più a lungo per scegliere i prodotti con il miglior rapporto qualità-prezzo.

CONSUMATORE

3a. Lo abbiamo riscontrato in minima parte ma al cliente dà ancora più importanza alla qualità dei materiali e rapporto qualità-prezzo.

3b. La maggior parte continua a preferire altre variabili.

3c. Clienti con un’età media di 30-35 anni, principalmente uomo, variano da abbigliamento tecnico a quello casual.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Ci teniamo molto alla vendita diretta al cliente perché ognuno di loro ha un’esperienza di vendita personalizzata cucita sulla sua persona.

4b. Predomina la shopping experience in boutique anche

perché molti nostri prodotti sono unici e personalizzati, quindi disponibili solo nei nostri negozi. Anche se una minima parte dei nostri clienti è attenta ai prezzi online.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram, LinkedIn e TikTok.

5b. Per promozioni e costruire la nostra community.

5c. Sì, pensiamo che un aumento dell’engagement abbia portato un incremento delle vendite.

TREND

6a. Abbigliamento oversize, lavaggi “old” e, in generale, tutto il gusto del vintage. 6b. Le eco-pellicce e eco-montone.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Calvin Klein (+); Sun68 (+); Rrd (+)

7b. Tommy Hilfiger (+); Rrd (+); Lacoste (+)

7c. Tommy Hilfiger (+); Calvin Klein (+); Secrid (=) 7d. On (+)

BRAND BEST SELLER

8. Local Brand (una nostra capsule di prodotti vintage personalizzati)

GIANNI ITALIA – MILANO (MI) MAURIZIO ITALIA, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +6%.

1b. C’è stata una contrazione del settore. 1c. Stabili.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Nessuno. 2c. Acquisto ponderato.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Estetica e qualità.

3c. Un uomo lavoratore tra 40 e i 60 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Consigliando e seguendo attentamente il cliente nelle sue esigenze.

4b. Dipende dalle tipologie dei prodotti. 4c. Ancora non lo avvertiamo.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram.

5b. Per costruire la nostra cummunity.

5c. Sempre più attenti clienti.

TREND

6a. Quiet luxury.

6b. Incremento: maglieria e pantaloni. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Moorer (+); Zanone (+); Kangra (+)

7c. Gierre (+); Jerold Wilton (+); Rrd (+)

7d. Jerold Wilton (+); Ortigni (+)

BRAND BEST SELLER

8. Moorer

GIOVANNINA BERSELLI – IMPERIA (IM) ANDREA BERSELLI, PROPRIETARIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Sicuramente hanno inciso negativamente una primavera 2024 molto fredda e piovosa, la generale instabilità politica e il susseguirsi di promozioni inutili durante l’anno - a cui noi non aderiamo se non per quanto riguarda i saldi tradizionali - che non fanno altro che ridurre i margini. Di positivo, invece, è stata la desertificazione commerciale di piccole città come quella in cui operiamo che ha comunque aumentato il numero di potenziali clienti. 1c. Tutto sommato positiva.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. C’è stato un incremento dell’acquisto online ma rimane comunque marginale.

2c. Sicuramente all’acquisto impulsivo.

CONSUMATORE

3a. Assolutamente no. 3b. Continuano a preferire altre variabili. 3c. Dai 35 anni in su, sia uomo che donna, entrambi di fascia medio-alta.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. I nostri clienti sono sempre accompagnati da com-

messe esperte e preparate.

4b. Talvolta chiedono capi visti su internet, ma l’esperienza in negozio è ancora predominante. 4c. Non ho riscontrato questa tendenza.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Costruiamo la nostra community e proponiamo i capi più interessanti della stagione.

5c. Costante ma lento incremento.

TREND

6a. Siamo un negozio abbastanza classico e non seguiamo le tendenze.

6b. Incremento: capospalla e accessorio. Decremento: calzature.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Weekend Max Mara (=); ‘S Max Mara (=); Barbour (+)

7b. Barbour (+); L.B.M. 1911 (-); Pt Torino (=) 7c. Non commercializziamo la categoria

7d. Non commercializziamo la categoria

BRAND BEST SELLER

8. Barbour

JUNGLE JULIA – LODI (LO) STEFANO PIZZINI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +20%.

1b. Il cliente ha apprezzato le proposte dello store.

1c. Prevediamo una crescita ulteriore del 15%.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Incremento della spesa da parte dei clienti del mercato USA.

2c. Assolutamente riflessivi.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Non amano spendere di più per un prodotto perché green e privilegiano l’estetica del capo.

3c. Sono donne con un’età media di 35 anni, attive nella vita sociale e nella professione.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. La nostra tipologia di negozio assolve già questa funzione.

4b. Per la nostra piazza l’esperienza in boutique è predominante.

L’UOMO BOUTIQUE – CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN) ANTONELLA CHIARINI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -7%.

1b. L’economia è sempre più negativa.

1c. Si spera di aumentare, ma quasi sicuramente non sarà cosi.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. No.

2c. Riflettono molto.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Non sempre, sono ancora pochi quelli che apprezzano il green.

3c. Donne sui 50 anni, professioniste e con uno stile di vita benestante.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Con una sartoria interna che personalizza ogni capo se richiesto, fissando

appuntamenti in modo da poter dedicare tutto il tempo necessario al cliente che lo richiede.

4b. Fanno ricerche online, ma alcuni amano ancora il contatto con noi e vivere la nostra boutique.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Per costruire la nostra community e informare delle novità dei prodotti.

5c. Sì.

TREND

6a. Eco-pelle, tessuti spalmati, vestibilità e qualità dei tessuti.

6b. Incremento: abiti. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Jungle Julia (+)

7b. Non commercializziamo la categoria

7c. Barbieri by Larioseta (+)

7d. Non commercializziamo la categoria

BRAND BEST SELLER

8. Jungle Julia

5b. Li usiamo come vetrina per presentare i nostri prodotti e il negozio attraverso foto e video. 5c. No.

TREND

6a. La comodità, tessuti tecnici e la qualità nella maglieria.

6b. Incremento: maglieria. Decremento: capispalla e abiti.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Dondup (+); Gran Sasso (=); Drumohr (=)

7c. Orciani (-)

7d. Premiata (=); Calzaturificio Rossi (+)

BRAND BEST SELLER

8. Dondup

LES ARCS – CHIAVARI (GE) LOREDANA SPANÒ, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -20%.

1b. Clima, economia e situazione mondiale con incertezze sul futuro sono stati i principali fattori negativi. 1c. Ancora problematiche temo. In questo momento tutto è il contrario di tutto ed è molto difficile fare previsioni.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Noi vendiamo quasi esclusivamente in presenza, si percepisce una grande attenzione ai prezzi. 2c. Sicuramente c’è un acquisto più oculato e pensato anche se in realtà c’è ancora, per fortuna, un “innamoramento”.

CONSUMATORE

3a. Sì, ma non in maniera esponenziale. 3b. Il prodotto green interessa ma sono sicuramente più attenti al rapporto qualità-prezzo. 3c. Una donna dai 30 ai 70 anni, autonoma economicamente interessata al mondo fashion ma non solo: arte, socialità e benessere, viaggi etc.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Siamo molto attente a creare un’atmosfera rilassata e cordiale nel nostro punto vendita e abbiamo una presenza costante nel post-vendita: riparazioni, resi, abbinamenti, etc.

4b. Per noi è assolutamente importante che la cliente entri in negozio, provi e tocchi con mano la qualità dei nostri prodotti. 4c. No, per quanto ci riguarda.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Postiamo molto spesso tutto quello che succede all’interno del nostro punto vendita, quindi vetrine, visual e allestimenti. Tutto questo ci permette di arrivare immediatamente agli occhi delle nostre clienti. 5c. No.

TREND

6a. È stato un anno particolarmente difficile, con molte incertezze anche negli acquisti.

6b. Incremento: maglieria. Decremento: abiti e gonne.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Brunello Cucinelli (=); Herno (=); Rrd (-)

7b. Rrd (=); Herno (=); Circolo 1911 (+)

7c. Lancel (=); Orciani (=); Faliero Sarti (-)

7d. Premiata (=); Ash (=); Sebago (+)

BRAND BEST SELLER

8. Max Mara

MULINO DOCKSMART – MILANO (MI) FABRIZIO ELIA, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO

E PREVISIONI

1a. +5%.

1b. Abbiamo alzato il target del negozio, brand e prodotti con un occhio attento alla qualità.

1c. Anche se è dura, si spera in una chiusura d’anno con il segno più.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Meno passaggio in store ma scontrino più alto.

2c. Dipende dal cliente, comunque l’acquisto d’impulso è sempre meno frequente.

CONSUMATORE

3a. Si c’è una maggiore attenzione ma non è un trend in crescita, piuttosto lo vedo in fase di stallo rispetto agli anni precedenti.

3b. C’è uno spicchio di clientela

che valuta l’acquisto green, ma resta una piccolissima percentuale. 3c. Un uomo e una donna con un’età media di 45 anni e un target culturale di buon livello. Gli interessi variano dall’architettura allo sport, dal cinema alla geopolitica.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Personal shopper, armocromia e servizio sartoria nonchè personalizzazione attraverso stampa digitale e ricamo. 4b. La shopping experience è l’essenza della natura di Mulino. Per questa ragione l’online per noi è marginale. Vogliamo portare il cliente in negozio. 4c. Come detto, abbiamo investito “nell’analogico” e nell’esperienza fisica al 100% grazie ai servizi che garantiamo al cliente.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram. 5b. Li sfruttiamo per far passare il sapore del negozio e stimolare la voglia di visitarlo. 5c. Sì, ma non così incisivo.

TREND

6a. Continuiamo a spingere l’heritage, da questa stagione anche nel reparto donna. 6b. Incremento: outwear e maglieria. Decremento: calzatura donna e abito da uomo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Barbour (+); Blundstone (-); Santa Tecla (+)

7b. Manifattura Ceccarelli (+); Barbour (+)

7c. Niente da segnalare

7d. Blundstone (-)

BRAND BEST SELLER

8. Nessuno

NUOVA PEVERI ABBIGLIAMENTO – PIACENZA (PC)

LUCA MARAZZI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO

E PREVISIONI

1a. -10%.

1b. Situazione economica sfavorevole, inflazione sempre più alta e crisi dei consumi.

1c. Prevediamo stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. Non avendo e-commerce non posso rispondere.

2c. L’acquisto è sicuramente d’impulso per la maggior parte della clientela.

CONSUMATORE

3a. Non direi in maniera così netta, è un po’ un trend.

3b. Preferiscono altre variabili.

3c. Uomo con una fascia d’età tra

i 35 e i 70 anni con una situazione economica benestante.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. È una peculiarità del mio negozio seguire il cliente con molta attenzione e consigliarlo per il meglio.

4b. Spero che l’esperienza nel negozio fisico sia preponderante però non nego che internet incida notevolmente.

4c. Non saprei credo che siamo ancora abbastanza agli albori per questo meccanismo.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram. 5b. Per pubblicizzare in una vetrina più ampia i nostri prodotti. 5c. Qualcosa sì.

TREND

6a. Una ricerca maggiore dei dettagli nel capo sartoriale. 6b. Incremento: cappotto e giacca. Decremento: giaccone.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Luigi Bianchi (+); Corneliani (=); L.B.M. 1911 (+)

7c. Umberto Vaillati (=); Ghirardelli 1911 (-)

7d. Non commercializziamo la categoria

BRAND BEST SELLER

8. Per la mia attività direi che sono tutti abbastanza in linea non vedo emergere un brand in modo netto sugli altri.

REPOSI – ALESSANDRIA (AL) FABRIZIO REPOSI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -6%.

1b. Durata degli sconti antecedenti i saldi: pre sale, Black friday, e-commerce dei negozi multibrand e diretti aziendali sempre più presenti. Minor appeal dei prodotti moda e perdita di percezione del valore reale dei nostri prodotti da parte dei clienti sempre più abituati a comprare a prezzi scontati. 1c. Le previsioni sono negative.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Attenzione per lo sconto applicato.

2c. Riflessione per l’acquisto, meno impulsivi.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Continuano a preferire altre variabili.

3c. Prevalentemente donne professioniste tra i 30 e i 60 anni.

LUCA SALVINI 19.77 – VICENZA (VI) IVO VOLPON, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +5%.

1b. Introduzione del su misura. 1c. Positiva.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Ritiro in negozio. 2c. Impulsivo.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Marchio.

3c. Uomo e donna di 40 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Con capi su misura.

4b. La shopping experience è ancora predominante.

4c. No.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. I clienti più attenti desiderano conoscere le novità ed essere tempestivamente aggiornati.

4b. Sempre più spesso le clienti sono già molto informate sul modello e la variante che desiderano acquistare.

4c. Non abbiamo una risposta in merito.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram.

5b. Per costruitre la nostra community. 5c. No.

TREND

6a. Maglieria e sportswear.

6b. Incremento: maglieria e scarpe. Decremento: abiti e giacca.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Missoni (+); Agnona (+); Moorer (+)

7b. Canali (+); Herno (+); Kired (+)

7c. Santoni (+);

7d.

BRAND BEST SELLER

8. Ermanno Scervino

QUEEN’S – PORDENONE (PN) ELDA PAGOTTO, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Fattori positivi: il rapporto umano e personale che riusciamo a instaurare con la clientela. Fattori negativi: la percezione della situazione politica mondiale non incentiva la voglia di acquisti.

1c. Certamente inferiori al 2024. Tant’è che i nostri investimenti sono stati inferiori e abbiamo scelto di eliminare alcuni brand.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. La presenza sui social tiene viva l’attenzione sulle nostre proposte. Per poi passare in negozio a vederle e provarle. Anche il rapporto diretto con la clientela su WhatsApp è un canale per far arrivare i nostri prodotti. 2c. Certo, la tendenza all’acquisto impulsivo è diminuita e la registriamo solo su prodotti non di fascia alta. Sono rare le grosse “spese”, la cliente è diventata più oculata.

CONSUMATORE

3a. Meno attenzione all’argomento. 3b. Il concetto di green è apprezzato ma non più essenziale. Riscontriamo l’attenzione al prezzo come priorià. 3c. Una donna lavoratrice di 40 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Il rapporto “personale” che riusciamo a instaurare con la clientela fa la differenza (un caffè assieme, un ascolto, etc.). La gentilezza rimane comunque un mantra.

4b. Più che ricerca accurata, la clientela ha “esperienze” online, talvolta inevitabili. Nel senso che tantissime

sono le opportunità che ha di dare un’occhiata, comparare e farsi un’idea sui prodotti, sui vari social. 4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram.

5b. Principalmente come strumento di visibilità. 5c. No.

TREND

6a. Un quiet luxury che si concretizza in colori chiari anche in autunno-inverno.

6b. Incremento: borse. Decremento: piumini.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Circolo 1901 (=); Herno (-); Corinna Caon (=)

7b. Non commercializziamo la categoria 7c. Virreina (-); Fez (=)

7d. Virreina (-)

BRAND BEST SELLER

8. Arovescio

CONSIDERAZIONI FINALI

9. La nostra sensazione, purtroppo, è che i tempi che abbiamo davanti non saranno semplici. Non sarà facile fare previsioni ma sarà necessario adattarsi in fretta. Accettare anche il cambiamento della propria clientela (meno attenta alla qualità e più attenta al prezzo) sarà importante.

UOMO FASHION – PIOVE DI SACCO (PD) RICCARDO CAPITANIO, AMMINISTRATORE DELEGATO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Abbiamo riscontrato dei lati positivi come la formazione del personale e porsi degli obiettivi e raggiungerli.

1c. Prevediamo stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Scelgono prima online. 2c. Nessun acquisto impulsivo.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. No.

5b. Per costruire la community, comunicare le novità e l’inizio delle promozioni.

5c. No.

TREND

6a. Gusto casual o casual chic a scapito dell’elegante. I modelli classici destano sempre meno interesse. La praticità è molto importante.

6b. Incremento: borse. Decremento: calzature.

3c. Un uomo di 45 anni circa con uno stile di vita medio-alto.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Niente.

4b. La shopping experience parte dal cellulare a casa. 4c. Si sono incuriositi da nuovi strumenti, e ne parlano.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Costruire una community.

5c. No.

TREND

6a. Abiti informali.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Non commercializziamo la categoria

7c. Gianni Chiarini (+); Reptile’s House (=); Hogan (=)

7d. Premiata (+); Hogan (-); New Balance (+)

BRAND BEST SELLER

8. Premiata

6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Lacoste (+); Blauer (+); Tommy Hilfiger (+)

7c. Non commercializziamo la categoria

7d. Non commercializziamo la categoria

BRAND BEST SELLER

8. Blauer

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Le continue campagne di sconti fuori stagione, la vendita diretta delle aziende produttrici, spesso aggressive, hanno destabilizzato le vendite dei negozi multibrand. È necessaria una regolamentazione e un adeguamento delle norme agli evidenti cambiamenti del mercato.

Herno (+); Canali (+)
Santoni (=); Ortigni (=); Botti 1913 (+)

EUROMODA – BRESCIA (BS) ERICA GRANATI, VICE-CEO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +5%.

1b. La continua capacità di adeguarsi alle esigenze del cliente e del mercato.

1c. Prevediamo di chiudere al pari del 2024.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Razionalizzazione degli acquisti. 2c. Preferibilmente sono riflessivi.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Continuano a privilegiare altre variabili.

3c. Un uomo e una donna di 35-40 anni con uno stile di vita medio-alto e interesse nei viaggi e la cultura.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Una delle nostre caratteristiche principali è proprio quella di seguire il cliente a 360 gradi. 4b. Per noi è assolutamente predominante l’experience in negozio.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok.

5b. I social vengono usati solo a scopo comunicativo.

5c. Sì.

TREND

6a. Volumi ampi.

6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: calzature e accessori.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. D-Exterior (+); Roy Roger’s (+); Mc2 Saint Barth (+)

7b. Barbour (+); Canali (+); Mason’s (+)

7c. Gianni Chiarini (+)

7d. Sergio Levantesi (+); New Balance (+); Valsport (+)

BRAND BEST SELLER

8. Roy Roger’s

AGNETTI BOUTIQUE – MACERATA (MC) ANDREA AGNETTI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +5%.

1b. Eventi in store.

1c. Prevediamo gli stessi numeri 2024.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Esperienza in negozio fondamentale.

2c. Riflettono.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Altre variabili.

3c. Uomini e donne tra i 35 e i 60 anni, sia classici che contemporanei.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Cerchiamo di soddisfarla il più possibile.

4b. Molti vedono sul nostro e-commerce.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Community.

5c. No.

TREND

6a. Vestibilità più over e aggiornate. 6b. Incremento: sneaker. Decremento: capispalla.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Max Mara (+); Elisabetta Franchi (+); Barbour (+)

7b. Mc2 Saint Barth (=); Barbour (+); A.P.C. (=)

7c. Pinko (=); Maison Kitsuné (=); Elisabetta Franchi (=)

7d. Ugg (+); Puraai (+); Timberland (+)

BRAND BEST SELLER

8. Ugg

CENTRO MODA – PARMA (PR) GIOVANNI GULLO, BUYER

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -10%.

1b. Il lato negativo è stata la riduzione del potere di acquisto dei clienti.

1c. Prevediamo un incremento del 10%.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. No.

2c. Gli acquisti sono sempre più spesso ponderati e legati a necessità.

CONSUMATORE

3a. La minoranza lo valuta come un plus, specie se incide sul prezzo finale.

3b. No, resta una caratteristica marginale.

3c. Un uomo professionista tra i 35 e i 45.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Da sempre la nostra esperienza d’acquisto è personalizzata, ogni cliente vive il negozio come se lo conoscesse da sempre.

4b. Molti clienti arrivano in negozio già informati su quello che vogliono vedere, toccare e acquistare.

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram. 5b. Solo per mostrare prodotti che abbiamo in negozio. 5c. Sì.

TREND

6a. Workwear.

6b. Incremento: abbigliamento tecnico. Decremento: abbigliamento classico/formale.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Carhartt (+); Barbour (+);

L.B.M. 1911 (-)

7c. Non commercializziamo la categoria

7d. Premiata (=); On (+); D.A.T.E. (=)

BRAND BEST SELLER

8. Carhartt

DELPINTO – L’AQUILA (AQ) ANGELO DELPINTO, SOCIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. La nostra selezione dei brand proposti è stata una nota positiva.

1c. Speriamo di crescere ancora.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Utilizziamo poco l’e-commerce. 2c. Impulsivo.

CONSUMATORE

3a. Sì ma non è essenziale per l’acquisto.

3b. Trend, estetica, qualità.

3c. Abbiamo clienti di tutti tipi. In generale, sono uomini e donne tra i 40 e i 50 anni, imprenditori e professionisti.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Attraverso personale qualificato. 4b. Ancora predominante.

VESTIL – TORINO (TO) ROBERTO ORECCHIA, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile. 1b. I lati positivi sono stati sicuramente il settore delle cerimonie e la stagione PE. Quelli negativi le promozioni “selvagge” e il Black Friday troppo vicino a dicembre.

1c. Prevediamo una stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%. 2b. No. 2c. Riflettono molto.

CONSUMATORE

3a. Sì, anche noi abbiamo riscontrato questo trend.

3b. L’uomo sì, mentre per la donna è indifferente. 3c. Il cliente tipo è un uomo e donna di estrazione medio-alta.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Offrendo molteplici e diversificati servizi, sia durante che nel post vendita.

4b. Rimane predominante l’esperienza in boutique ma circa il 25/30% inizia la ricerca online. 4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Community. 5c. Sì.

TREND

6a. Vestibilità leggermente più ampie. 6b. Incremento: abiti.

Decremento: accessori.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Polo Ralph Lauren (+); Herno (+)

7b. Polo Ralph Lauren (+); Pt Torino (=) 7c. Orciani (=) 7d. Autry (+); Hogan (=)

BRAND BEST SELLER

8. Polo Ralph Lauren

BERNYS TOWN – TOLENTINO (MC) LUIGI MARIA E SAVERIO RILLI, TITOLARI

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Ciò che ha contribuito a rendere il 2024 un anno positivo è stato il vasto assortimento, il giusto rapporto qualità-prezzo, l’assistenza clienti e la serietà dei nostri addetti alla vendita.

1c. Prevediamo stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Maggiore interesse al negozio fisico, anche per la fascia più giovane. 2c. Riflettere più a lungo.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Altre variabili.

3c. Un uomo e una donna, professionisti, tra i 30 e i 40 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Assistiamo il cliente dalle richieste ricevute tramite social, alla vendita fisica in negozio in modo minuzioso.

4b. Ricerca online per modellli e caratteristiche dei brand più popolari. 4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram. 5b. Community. 5c. Sì.

TREND

6a. Volumi più comodi e prodotti meno basici. 6b. Incremento: pantaloni e maglieria. Decremento: capospalla classico.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Mc2 Saint Barth (+); Barbour (+); Max Mara (+)

7b. Barbour (+); Rrd (+); Tagliatore (+)

7c. Rains (=); Mc2 Saint Barth (=); Barbour (=)

7d. UGG (+); Timberland (+); Sebago (+)

BRAND BEST SELLER

8. Barbour

DONATI PERUGIA – PERUGIA (PG) SERGIO DONATI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Il lato negativo è stato sicuramente l’aumento dei prezzi ingiustificato.

1c. Prevediamo, come lo scorso anno, una discreta crescita.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Non abbiamo riscontrato nuove tendenze nei comportamenti d’acquisto dei nostri consumatori.

2c. Dipende dal tipo di clientela, generalmente preferiscono riflettere.

CONSUMATORE

3a. No, non abbiamo riscontrato nessuna attenzione da parte dei consumatori.

3b. No, prediligono la qualità. 3c. Un uomo di circa 45 anni, professionista e attento al prodotto fatto bene.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Viene riposta molta attenzione al cliente:

4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok.

5b. Solo per pubblicità. 5c. Sicuramente.

TREND

6a. Dipende dalla stagione. 6b. Incremento: capospalla, maglieria e ceri-

bisogna farlo sentire a casa.

4b. La shopping experience rimane predominante, il cliente cerca ancora l’esperienza in negozio fortunatamente.

4c. Non abbiamo riscontrato questa tendenza.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram e TikTok.

5b. Li usiamo come vetrina. 5c. Più engagement.

TREND

6a. Abbigliamento più comodo. 6b. Tutti stabili.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Herno (+); Moorer (+); Tagliatore (+)

7c. Borsalino (+); Orciani (-)

7d. Valsport (+)

BRAND BEST SELLER

8. Nessuno

monia. Decremento: accessori da donna e calzature.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Max Mara (+); Pinko (+); Barbour (+)

7b. Dondup (=); C.P. Company (+); Barbour (+)

7c. Mc2 Saint Barth (+); Pinko (-); Premiata (-)

7d. Sebago (+); Premiata (-); Ugg (+)

BRAND BEST SELLER

8. Barbour

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Un anno positivo, abbiamo fatto un re-branding e re-styling del negozio.

CIARROCCHI – TERAMO (TE) GIUSTINO CIARROCCHI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Lavoriamo da anni con aziende che ci supportano. 1c. Stabili, forse in calo.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Nell’abbigliamento l’online è in calo.

2c. Entrano con idee chiare.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Preferiscono altre variabili.

3c. Un uomo e una donna con un’età variabile, dai 25 ai 45 anni, professionisti.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Soddisfiamo queste esigenze ma nell’uomo.

4b. Alcuni entrano con delle foto.

4c. Non riguarda il mio settore.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Entrambi. 5c. Sì.

TREND

6a. Nella nostra boutique non si parla di trend. 6b. Incremento: accessori, calzature, abiti. Decremento: capispalla.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Preferisco non rispondere

7b. Preferisco non rispondere

7c. Preferisco non rispondere 7d. Preferisco non rispondere

BRAND BEST SELLER 8. Nessuno

FILIPPO MARCHESANI – CUPELLO (CH)

ANDREA VENTRELLA, MARKETING MANAGER

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. L’aumento della pubblicità e campagne di marketing più attive.

1c. Vendita maggiore per clienti fidelizzati.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 30% e il 50%.

2b. Pubblico che si avvicina molto al mondo dell’e-commerce.

2c. Riflettono a lungo.

CONSUMATORE

3a. Sì, cerchiamo di acquistare molti prodotti di questo genere.

3b. Continuano a preferire altre variabili.

3c. Uomo e donna tra i 30 e i 50 attenti alla moda, prediligendo uno stile casual.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Accontentandoli e dedicandogli attenzioni e il servizio richiesto.

4b. Sì.

4c. Sì, sicuramente sono più proiettati verso questa realtà rispetto a prima.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram e LinkedIn.

5b. Entrambi.

5c. Sì.

TREND

6a. Sportswear e casual chic.

6b. Incremento: sneaker. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Etro (+); Blumarine (+); Casablanca Paris (+)

7b. Casablanca Paris (+); Stone Island (+); C.P. Company (+)

7c. Vivienne Westwood (+); Diesel (+); Rabanne (+)

7d. Autry (+); Golden Goose (+); Axel Arigato (+)

BRAND BEST SELLER

8. Autry

MAGI BOUTIUQE – FALERONE (FM) LEONARDO SANTUCCI, AMMINISTRATORE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +5%.

1b. La prima parte della stagione autunno-inverno è stata più confortante grazie alle temperature un po’ più rigide rispetto allo scorso anno. 1c. Speriamo in una sostanziale tenuta.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Il cliente preferisce acquistare approfittando delle numerose occasioni di ribasso che, sia il mercato che i singoli negozi, propongono durante la stagione (Black Friday, liquidazioni, ect.).

2c. Il cliente di fascia alta è il primo frequentatore del punto vendita in ordine temporale.

CONSUMATORE

3a. Sinceramente no. Sembra una “moda” superata. 3b. Preferiscono prodotti di qualità, meglio se di brand conosciuti.

3c. Un uomo e una donna con un’età media tra i 30 e i 65 anni. Sono lavoratori o professionisti.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. La visita in una boutique si spera sia sempre un’esperienza diretta e diversa da un altro tipo di acquisto.

4b. Dipende, se il prodotto è molto richiesto magari fanno prima una ricerca online, altrimenti visitano di-

rettamente il punto vendita.

4c. Finora non abbiamo riscontrato questa esigenza.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram. 5b. Più per la community. 5c. No, il trend è stabile.

TREND

6a. Heritage, sneaker e maglieria. 6b. Incremento: sneaker, calzature e maglieria. Decremento: capospalla e pantaloni.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Pinko (=); Dondup (=); Semicouture (-)

7b. Barbour (=); People Of Shiubuya (=); Jacob Cohën (+)

7c. Mc2 Saint Barth (-); Rains (=)

7d. Autry (+); Ugg (+); Premiata (=)

BRAND BEST SELLER

8. Autry

CONSIDERAZIONI FINALI

9. In un mercato ormai “selvaggio” speriamo in una regolamentazione delle vendite che tuteli il mondo del retail e le sue marginalità. Se non si interviene subito i danni saranno irreparabili.

OTTAVIO MEDORI – ROMA (RM) LUCA MEDORI, SOCIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +3%.

1b. Scelta della qualità e di capi che durano nel tempo avendo così un risparmio economico.

1c. Stessa quantità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Un aumento della spesa online e un acquisto maggiore con promo. 2c. Riflettere.

CONSUMATORE

3a. Leggermente.

3b. Altre variabili.

3c. Il cliente tipo ha un età compresa tra i 45 e i 60 anni. È un uomo che ricerca capi di qualità e funzionali specialmente per il lavoro e il tempo libero.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Sì, confermo.

4b. Sì, fanno molta ricerca online. 4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok.

5b. Non vendite dirette.

5c. Sì ma solo come marketing social.

TREND

6a. Prodotti più naturali con tessuti vintage. 6b. Incremento: calzature e accessori. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Barbour (+); Lacoste (+); Gran Sasso (+)

7c. Rains (+); K-Way (+)

7d. Panchic (+); Ambitious (+); Valsport (+)

BRAND BEST SELLER

8. Barbour

Q STORE – PIEDIRIPA (MC) MAX QUATRINI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +18%.

1b. Aspetti positivi: descrizione dei capi e le varie informazioni date al consumatore finale. Aspetti negativi: richieste basate solo sul prezzo.

1c. Prevediamo un incremento del 15% sul 2024.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. La richiesta delle caratteristiche tecniche dei capi da parte dei nostri clienti.

2c. Acquisto impulsivo.

CONSUMATORE

3a. Sì assolutamente, già da diversi anni vendiamo prodotti di questo genere.

3b. In primis guardano il marchio, poi se è green e con un prezzo adeguato ancora meglio.

3c. Il nostro cliente tipo è un uomo e una donna tra i

30 e i 55 anni che ama uno stile sportivo e tecnico, è interessato a viaggi, sport, food e natura.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Spiegando come nasce il prodotto e la ricerca dei nuovi brand.

4b. Sì, anche se molti preferiscono capire e vedere il prodotto.

4c. Non necessariamente per adesso.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Entrambe le cose. 5c. Assolutamente sì.

TREND

6a. La moda giornaliera con un tocco di sportswear e una particolare attenzione al capo tecnico.

6b. Incremento: giubbotti e maglieria. Decremento: giacche e abiti.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Woolrich (+); Duno (-); Barbour (+)

7b. Woolrich (+); Gofranck (+); Duno (-)

7c. Ant45 (-); Polo Ralph Lauren (+)

7d. Non commercializziamo la categoria

BRAND BEST SELLER

8. Woolrich

CONSIDERAZIONI FINALI

9. La nostra clientela vuole un contatto diretto, è stanca di queste televendite.

SALARA VENTI4 – RAVENNA (RA) NINO PALUMBO, AMMINISTRATORE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Leggero calo negli acquisti.

1c. Prevediamo una stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. No.

2c. Riflettono più a lungo.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Il prezzo è fondamentale.

3c. Un uomo professionista di circa 40 anni.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Rispondiamo a ogni esigenza con la nostra esperienza più che decennale.

4b. Il nostro è un cliente che preferisce recarsi nel punto vendita.

4c. No.

RANALDI ABBIGLIAMENTO – FABRIANO (AN) FABIO CESARI, RAPPRESENTATE LEGALE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -10%.

1b. La chiusura totale o parziale di alcune aziende industriali.

1c. Prevediamo lo stesso risultato del 2024.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. Il cliente è più propenso al risparmio e cerca sempre più l’occasione.

2c. Sicuramente sono molto più riflessivi.

CONSUMATORE

3a. Il cliente guarda al prodotto eco-sostenibile ma valuta la scelta in base alla spesa finale.

3b. Sicuramente il prezzo di cartellino incide sull’acquisto finale.

3c. Il nostro cliente ha un’età media compresa tra i 35-65 anni, sia uomo che donna, di ceto medio.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Cerchiamo sempre di assecondare le esigenze della nostra clientela, consiglian-

dola al meglio e spiegando nella maniera più esaustiva il prodotto che andrà ad acquistare: come la sua composizione, la tipologia di lavaggio, la tenuta termica, etc. 4b. Qualche cliente entra in negozio con esigenze precise, per esempio articoli visti su social o riviste, mentre altri si affidano alla nostra esperienza.

4c. Nei nostri punti vendita non vi sono richieste particolari.

SOCIAL MEDIA 5a. Facebook e Instagram.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Costruiamo la nostra community. 5c. Lieve.

TREND

6a. Nessun tipo di tendenza.

6b. Incremento: maglieria. Decremento: capospalla.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Gallia Knitwear (+); Scaglione (+); Irish Cron (+)

7c. Orciani (+)

7d. Henderson Baracco (+)

BRAND BEST SELLER

8. Gallia Knitwear

5b. Siamo commercianti di vecchio stampo: non usiamo molto i social, preferiamo il famoso passaparola o un altro tipo di pubblicità.

5c. Non utilizzando tali canali non possiamo rispondere.

TREND

6a. Modellistiche over, comode e pratiche. Tessuti tecnici. 6b. Incremento: abbigliamento e accessori. Decremento: nessuno.

7c.

7d. Blundstone (+); Colmar (=); Aku (=)

BRAND BEST SELLER 8. Blauer

I MARCHI PIÙ VENDUTI
7a. Barbour (+); Blauer (+); Weekend Max Mara (+)
7b. Save The Duck (+); Blauer (+); Barbour (=)
Non commercializziamo la categoria

SACCHI DAL 1958 – FIRENZE (FI) RICCARDO SACCHI, PROPRIETARIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Gli sconti incontrollati che vengono effettuati senza regole in tutti i periodi sono stati la principale nota negativa del 2024.

1c. Abbiamo delle previsioni leggermente ottimistiche.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Molti clienti riscoprono il piacere dell’acquisto fisico in bei negozi dove si sentono gratificati.

2c. Riflettono e sono informati.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Preferiscono pagare di più se la qualità è assicurata: meglio se made in Italy o green.

3c. Un uomo e una donna tra i 30 e i 60 anni, professionisti.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Con grande piacere: è uno dei nostri punti di forza.

SPORT LIFE – MODENA (MO)

MAURIZIO BARBARI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Incertezza generale e poco potere d’acquisto. 1c. Stabile.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. No.

2c. Riflessioni più attente.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Cominciano a sensibilizzarsi.

3c. Un uomo e una donna con un range d’età vasto (30-70 anni). Sono curiosi, viaggiatori e sportivi.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Con empatia e professionalità.

4b. Qualcuno prima guarda online. 4c. Una piccola percentuale.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Per costruire la nostra community anche se da un po’ di anni abbiamo abbandonato l’e-commerce,

4b. Sì. 4c. Impatto zero.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Per costruire la nostra community. 5c. Sì.

TREND 6a. Quiet luxury. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: calzature.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Barbour (+); Oof Wear (=); Momonì (-)

7b. Barbour (+); Latorre (=); Dondup (-)

7c. Arcuri Cravatte (+); Gianni Chiarini (+); Missoni (-)

7d. Berwick 1707 (+); Fabio Rusconi (+); Chie Mihara (-)

BRAND BEST SELLER 8. Briglia 1949

TORELLO LAB – LUCCA (LU) ANDREA LUPORINI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Il primo freddo lo abbiamo visto a ottobre e sicuramente ci ha aiutato e qualche turista in più ha fatto la differenza in positivo, senza tralasciare i clienti abituali senza cui sicuramente sarebbe tutto più difficile. 1c. Io voglio essere positivo ma i primi tre mesi del 2025 non sono stati per niente facili. Anzi siamo indietro del 15-20% rispetto al 2024.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. I dettagli e la ricerca del prodotto ci contraddistingue sul ritiro di merce in negozio. 2c. L’acquisto impulsivo lo noto molto sugli accessori e soprattutto nelle sneaker, di qualsiasi fascia. Per quanto riguarda i prodotti più “alti”, il cliente li acquista durante le promozioni o nel periodo dei saldi.

quindi rimangono solo i social. 5c. Sì.

TREND

6a. I tagli over e i colori. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: calzature.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Blauer (+); Bomboogie (+); Deha (+)

7b. Blauer (+); Ecoalf (+); Lacoste (+)

7c. Non commercializziamo la categoria

7d. Adidas (-); Saucony (-); Uyn (+)

BRAND BEST SELLER

8. Blauer

GIORDANO BOUTIQUE – POMPEI (NA)

LUDOVICA CAROTENUTO, BUYER

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +15%.

1b. Sono stati diversi gli aspetti positivi, in primis i nostri clienti.

1c. Prevediamo una leggera crescita.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Ritorno in boutique, ricerca di consulenze personalizzate di styling e personal wardrobe stylist. 2c. L’acquisto impulsivo è legato ad articoli di fascia media, per gli articoli di fascia alta osserviamo un approccio di acquisto molto più riflessivo, misurato e ponderato.

CONSUMATORE

3a. Sì, iniziano ad avvicinarsi sempre più persone all’acquisto di prodotti pù responsabili.

3b. Avvertono una maggiore sensibilità per il prodotto green.

3c. Una donna tra i 20 e i 60 anni, libera professionista e inserita in contesti sociali dinamici e pieni di eventi-viaggi.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Cercando di avere un personale professionale, sempre aggiornato e flessibile per andare incontro alle esigenze dei clienti che spesso prediligono momenti di acquisto al di fuori degli orari di apertura. Offriamo anche il servizio di personal wardrobe stylist. 4b. Sì, molto spesso i clienti arrivano in negozio

che hanno già “studiato” tutti gli articoli presenti sul nostro sito, ciò nonostante si affidano alla shopping experience. Capita che l’articolo visto online serve solo per una overview generale ma non è detto che ciò visto è lo stesso che acquistano: spesso, grazie al nostro team, la scelta viene stravolta per meglio valorizzare le forme e le richieste del cliente. 4c. No, non è così impattante.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e LinkedIn. 5b. Li usiamo per comunicare la nostra identity. 5c. No.

TREND

6a. Quiet luxury.

6b. Sicuramente accessori e borse sono i prodotti trainanti, l’abbigliamento registra numeri soddisfacenti soprattutto in SS perchè molto legato al tema feste ed eventi.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Ermanno Scervino (+); Jw Anderson (+); Tory Burch (+)

7b. Lardini (+); Jw Anderson (+); Eleventy (=)

7c. Marc Jacobs (+); Jw Anderson (+); Tory Burch (+)

7d. Tory Burch (=)

BRAND BEST SELLER

8. La DoubleJ

CONSUMATORE

3a. Non tutti i consumatori sono interessati o ci stanno attenti, ma qualcuno ce lo ha fatto notare.

3b. La seconda. Marchio ed estetica soprattutto e prezzo finale.

3c. Pubblico adulto, dai 25 ai 30 anni. Un uomo giovane, sportivo ma allo stesso tempo attento ai dettagli e alla scelta del prodotto.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Eccoci qua pronti a soddisfare le esigenze del cliente con la nostra storia ed esperienza nel settore.

4b. Secondo me ci sarà un calo dell’acquisto online e si tornerà in negozio.

4c. Sicuramente i giovani tramite i social sono i più attivi online ma l’esperienza della boutique e della prova dei prodotti non ha rivali.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e LinkedIn.

5b. Sfruttiamo al massimo le

UNIVERSAL SHOP – VILLA ROSA (TE) ALESSIA VALÀ, AMMINISTRATORE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -20%.

1b. Sicuramente l’instabilità politica, economica mondiale.

1c. Siamo speranzosi di aumentare di almeno un 10%.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Nessuna differenza. 2c. Preferiscono riflettere più a lungo anche se poi alla fine scelgono il prodotto in base alla qualità, a prescindere dal prezzo.

CONSUMATORE

3a. Sicuramente è aumentata la coscienza al prodotto eco-sostenibile, abbiamo comunque riscontrato un certo interesse.

3b. Per quanto riguarda la mia clientela, sono disposti a pagare un prodotto green solo se c’è anche la qualità.

3c. La nostra clientela va dai 20 ai

60 anni, sia donna che uomo, con uno stile di vita medio-alto e interessi vari: viaggi, eventi di ogni genere.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Cerchiamo innanzitutto di garantire serietà e professionalità, aiutandolo nella scelta in base alle sue esigenze, rispettando sempre la personalità dell’acquirente.

4b. L’experience in boutique è ancora predominante se legata alla fidelizzazione del cliente.

4c. Nel nostro caso ancora no.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram, LinkedIn e TikTok.

5b. Li sfruttiamo per pubblicizzare i nostri brand e per incentivare le vendite con promozioni e altro. 5c. Sì, abbiamo notato un incremento.

TREND

6a. Sicuramente il cappotto insie-

GRIFFI – PALERMO (PA) ANTONIO PROVITO, PROPRIETARIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +10%.

1b. Le operazioni di marketing che abbiamo messo in pratica hanno portato più clienti in store.

1c. Prevediamo un incremento del 15%.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. No.

2c. Acquisto riflessivo.

CONSUMATORE

3a. Non più di tanto.

3b. Poco, il prezzo è sempre il fattore determinate.

3c. Un uomo professionista dai 35 in su.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. I clienti si affidano al nostro personale.

4b. La shopping experience ha sempre un fascino diverso dall’asetticità della ricerca online.

4c. Nel nostro caso no.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Comunicazioni generali, immagini vetrine, nuovi arrivi e promozioni.

5c. No, non ne abbiamo.

piattaforme social per cercare di migliorare l’acquisto online e gli ingressi fisici.

5c. Sì.

TREND

6a. Overshirt e jeans over. 6b. Incremento: maglieria e jeans. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Amaranto (+); Dondup (+); Paolo Pecora (=)

7c. Orciani (=); Paul Smith (=); Gallo (-)

7d. Philippe Model (-); D.A.T.E. (+); G.H. Bass (=)

BRAND BEST SELLER

8. Amaranto

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Restiamo positivi e speriamo in un 2025 migliore anche se, come ho già detto, questi primi tre mesi non sono stati confortanti.

me alla maglieria per la stagione invernale. Per quanto riguarda l’estate, la richiesta è l’abito e il tailleur.

6b. Nessuna c’è stato uno stallo totale.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Dondup (=); Liu Jo (=); Ottod'Ame(=)

7b. Mc2 Saint Barth (+); Roy Roger’s (+); C.P. Company (=) 7c. Liu Jo (=) 7d. Autry (+)

BRAND BEST SELLER

8. Mc2 Saint Barth

CONSIDERAZIONI FINALI

9. La mia considerazione finale è che la moda deve ricominciare a essere tale: deve far innamorare l’acquirente, cercando soprattutto di puntare su prodotto, qualità e prezzo.

TREND

6a. Il pubblico maschile, sta nuovamente cercando il prodotto di alta qualità, andando oltre al brand. Qui, infatti, gioca un ruolo fondamentale la fiducia con il negoziante. Il nostro cliente cerca qualcosa di bello, elegante, con il dettaglio che lo rende particolare. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Latorre (-); Jeckerson (-); Lorenzoni (-)

7c. Talarico (=); Gallo (+)

7d. Calce (+); Spernanzoni (+); Exton (+)

BRAND BEST SELLER

8. Latorre

CONSIDERAZIONI FINALI

9. In generale, la situazione non è serena, è imprevedibile. I prezzi aumentano ogni stagione, e questo porta il consumatore a essere sempre più riflessivo sull’acquisto. Una cosa sconcertante è la continua ricerca della promozione mensile o settimanale di alcuni colleghi che non fa altro che screditarci agli occhi del cliente, portandolo qualche volta ad avere pretese assurde. Sono sempre dell’idea che imporre delle regole sugli sconti e sulle promozioni, sia online che offline, porterebbero solo dei benefici.

LEONE STORE – PALERMO (PA) MAURO LEONE, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO

E PREVISIONI

1a. +6%.

1b. Abbiamo acquistato prodotti di qualità che hanno riscontrato un notevole successo.

1c. Ci auguriamo stabilità.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce.

2b. Meno ingressi ma gli acquisti sono stati più consistenti. 2c. Preferiscono riflettere.

CONSUMATORE

3a. Sì.

3b. Continuano a preferire altre variabili, sono poco interessati al green ma forse perché abbiamo clienti che prediligono l’alta qualità

sopra a tutto.

3c. Un uomo tra i 35 e i 60 anni: professionisti e viaggiatori.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Noi abbiamo quasi esclusivamente clienti che vogliono essere seguiti.

4b. Da noi è predominante. 4c. Da noi no.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram.

5b. Per pubblicizzarci un po’. 5c. Molto poco.

TREND

6a. Ritorno al classico. 6b. Incremento: giacche, maglieria e pantaloni. Decremento: camicie e denim.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. L.B.M. 1911 (-); Latorre (+); Filippo De Laurentiis (+)

7c. Alberto Luti (+); Red (+); Herschell (+)

7d. Valsport (-); Barracuda (=); Marechiaro 1962 (+)

BRAND BEST SELLER

8. Filippo De Laurentiis

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Teniamo duro che il mercato si riprenderà presto.

MASCIOPINTO BOUTIQUE – MOLFETTA (BA) LIVIO MASCIOPINTO, PROPRIETARIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +3%.

1b. Il fattore positivo lo concretizzo sul fatto che i brand presenti in boutique non sono nei centri commerciali e sulla storicità e la fidelizzazione della clientela. Negativo, invece, come in gran parte del paese, è il clima: è stato un inverno alquanto mite, soprattutto al sud Italia.

1c. Prevedo un andamento simile all’anno precedente, si deve mettere in conto anche il calo dei matrimoni (- 15%).

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Abbiamo riscontrato un interesse nelle spese online.

tori è disposta a pagare di più per un prodotto green. 3c. La fascia media della nostra clientela è dai 18 fino agli over 60: riusciamo ad abbracciare dallo stile street al dandy, non tralasciando la sartorialità della boutique.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Da anni seguiamo e consigliamo i nostri clienti all’acquisto, la sartoria interna fornisce un’ulteriore caratteristica alla boutique.

4b. La clientela nuova ci raggiunge tramite una ricerca online, rimane determinante l’esperienza in boutique.

4c. I più giovani sono molto attenti e interessati alle esperienze interattive.

SOCIAL MEDIA

SECONDOMARINO – FOGGIA (FG) MARINO TAGARELLI, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO

E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Il fattore negativo è stato il clima. Quello positivo, invece, la voglia di voler tornare ad avere un contatto reale con i professionisti del settore.

1c. Si spera ci possa essere più fiducia e voglia di voler acquistare in maniera più spensierata.

TREND DI ACQUISTO

2a. Meno del 10%.

2b. Voglia di voler tornare nei negozi fisici.

2c. Riflettono sempre di più, anche per i prodotti non di fascia alta.

CONSUMATORE

3a. No, purtroppo la clientela non è ancora attenta a questo aspetto.

3b. Il brand e il prezzo hanno la

meglio su fattori più importanti. 3c. Uomini, dai 40 anni in su, che amano il bello e che ripongono fiducia in un negozio come il nostro con 55 anni di esperienza, lasciandosi consigliare a pieno nei loro acquisti.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Facendo sentire a casa i nostri clienti, facendoli sentire unici e dedicando loro tempo e professionalità per ogni evenienza.

4b. Sì, il cliente è sempre più informato su tutto ciò che ricerca in un negozio fisico. 4c. La nostra clientela ancora non si è affacciata a queste esperienze.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram. 5b. Sì, cerchiamo di sfruttare tutti i canali per essere vicini ai nostri clienti e potenziali tali.

WALTER SCHMITT – NAPOLI (NA) WALTER SCHMITT, AMMINISTRATORE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. +20%.

1b. Tanta attenzione ai dettagli. 1c. Speriamo in pari.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. No.

2c. Impulsivo.

CONSUMATORE

3a. No.

3b. Altro.

3c. Un uomo professionista tra i 45 e i 55. SHOPPING EXPERIENCE

4a. Siamo disponibili al massimo per rispondere a qualsiasi esigenza e donare una shopping experience ottimale.

4b. Ancora predominante per l’uomo. 4c. No.

5c. Sì, se i social vengono usati assiduamente.

TREND

6a. Sweatshirt. 6b. Incremento: abbigliamento. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Polo Ralph Lauren (+); Fay (+); Malo (+)

7c. Creed (+); Rains (+); Campomaggi (+)

7d. Premiata (=); Run Of (=)

BRAND BEST SELLER

8. Polo Ralph Lauren

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Si spera di poter avvicinare più potenziali clienti al negozio fisico e potersi divertire ancora facendo questo lavoro.

2c. Dipende, durante le festività si percepisce più un orientamento impulsivo, mentre durante la stagione sono più attenti e riflessivi.

CONSUMATORE

3a. Sì, una percentuale che diventa ogni anno più alta è sensibile a considerare i materiali ecologici.

3b. Una piccola parte di consuma-

5a. Facebook, Instagram e LinkedIn.

5b. Per la nostra community.

5c. Si percepisce che il fenomeno è in continua evoluzione e andrebbe fortemente considerato.

TREND

6a. Quiet luxury.

6b. Incremento: maglieria. Decremento: calzatura classica, capo

tecnico e capi in pelle.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. Emporio Armani (=); Lacoste (+); Barbour (=)

7c. Gallo (+); Rains (+)

7d. Berwick (=)

BRAND BEST SELLER

8. Lacoste

CONSIDERAZIONI FINALI

9. È stato un anno difficile, proporsi sul mercato diventa sempre più complicato. Le aziende dovrebbero garantire di più i negozi di prossimità, purtroppo non tutte rispettano la distribuzione, danneggiando i clienti storici e vendendo collezioni anche agli stock house. Dal 2020 un cambiamento epocale nel settore commercio di prossimità sta accadendo, credo che stiamo solo improvvisando misure di contenimento: rafforzare e promuovere il nostro made in Italy potrebbe essere una delle soluzioni. Ce ne sarebbero molte altre.

MODIT – MANFREDONIA (FG) ELVIRA E SONIA QUINTILI, RESPONSABILI ACQUISTI E VENDITE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Nonostante le numerose piattaforme online, grazie alle nostre capacità di ricerca e accoglienza, con i clienti siamo riusciti a mantenere il nostro andamento invariato.

1c. Incerte ma con l’auspicio di continuare il nostro percorso.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Non abbiamo potuto notarlo in quanto non abbiamo vendite online. 2c. Abbiamo sia clienti impulsivi sia clienti che hanno bisogno di riflettere.

CONSUMATORE

3a. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram.

5b. Li usiamo per costruire la nostra community. 5c. No.

TREND

6a. Sovrapposizione delle maglie. 6b. Incremento: maglieria e accessori. Decremento: nessuno.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

7b. K-Way (-); Rrd (+); Filippo De Laurentiis (=) 7c. K-Way (-); Rains (+) 7d. Flower Mountain (=); Lemargo (=)

BRAND BEST SELLER 8. Barbour

CONSIDERAZIONI FINALI 9. È necessario trovare una soluzione riguardo agli sconti selvaggi.

SCAGLIONE ISCHIA – ISCHIA (NA) PIETRO SCAGLIONE, SOCIO

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. Stabile.

1b. Il fattore positivo è stato dare più spazio ad articoli made in Italy, dal giusto rapporto prezzo-qualità. Come fattore negativo, continua a pesare la mancanza di turisti russi.

1c. Prevediamo una stagione simile alla precedente.

TREND DI ACQUISTO

2a. Tra il 10% e il 30%.

2b. Avendo un tasso molto importante di clienti consolidati, notiamo che sono aumentate le vendite fatte a distanza con i nuovi mezzi di comunicazione.

2c. Trattandosi di clienti prevalentemente stranieri, l’acquisto di solito è “emozionale”.

CONSUMATORE

3a. No. 3b. Non abbiamo riscontro di disponibilità verso i prodotti green, mentre i clienti sono sempre più attenti alla qualità del prodotto. Situazione inversa per i prodotti brandizzati, dove si cerca lo sconto, dal momento che sempre più spesso online si trovano offerte vantaggiose (diverse volte sconti proposti dagli stessi marchi).

3c. Siamo molto trasversali, mediamente donna e uomo tra i 30 e i 60 anni, a cui piacciono le cose belle e sono attenti alla

3b. Il nostro consumatore si affida a noi e acquista in base alla nostra proposta di ricerca. 3c. Un uomo e una donna con un’età media di 40 anni con interessi vari e uno stile di vita agiato.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Dando appuntamenti esclusivi, tenendo in considerazione le loro esigenze.

4b. Nel nostro caso i clienti aspettano di recarsi in boutique per la loro shopping experience. 4c. No.

SOCIAL MEDIA

5a. Instagram. 5b. Solo per la nostra community. 5c. No.

STEFANO BOUTIQUE – CERIGNOLA (FG) MICHELE PETRAROLO, TITOLARE

BILANCIO DI FINE ANNO E PREVISIONI

1a. -10%.

1b. Il meteo e i saldi hanno reso più difficile il 2024.

1c. Prevediamo risultati uguali al 2024.

TREND DI ACQUISTO

2a. Non abbiamo un e-commerce. 2b. Nessuna.

2c. Impulsivo.

CONSUMATORE

3a. Assolutamente no.

3b. Marchio e prezzo.

3c. Uomo di 40 anni, imprenditore e professionista.

qualità in tutto quello che compra.

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Siamo attrezzati da tempo per un servizio dedicato sia in store che online.

4b. I clienti che cercano prodotti brandizzati generalmente si informano online, anche sul nostro sito. Poi, sempre più spesso, finalizzano l’acquisto in store.

4c. Non particolarmente.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook e Instagram.

5b. Usiamo i social per restare in contatto con la nostra community e informarli delle novità di stagione. Raramente per

SHOPPING EXPERIENCE

4a. Vendita su appuntamento.

4b. Molti si orientano sui social.

4c. Nessuna.

SOCIAL MEDIA

5a. Facebook, Instagram e TikTok. 5b. Entrambi.

5c. Sì.

TREND

6a. Maglieria e pantaloni.

6b. Tutto stabile.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Non commercializziamo la categoria

proporre offerte. 5c. Sì. TREND

6a. Gusto raffinato e prodotti di qualità.

6b. Incremento: abbigliamento informale. Decremento: capospalla invernale e accessori donna.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Barbour (+); Emporio Armani (-); Weekend Max Mara (+)

7b. Barbour (+); Boss (+); Kiton (=)

7c. Emporio Armani (-); Boss (+); Love Moschino (-)

7d. Hogan (=); D.A.T.E. (-); Pollini (-)

TREND

6a. Principalmente tendenze trasversali, ovvero outfit che non hanno tempo e momento.

6b. Tutti stabili.

I MARCHI PIÙ VENDUTI

7a. Max Mara (=); Philosophy di Lorenzo Serafini (=); Erika Cavallini (+)

7b. Paolo Pecora (=); Gabo (=); Ferrante (+)

7c. Faliero Sarti (=); Campomaggi (+); Miriam Nori (+)

7d. 3Juin (+); Del Carlo (+); Mara Bini (+)

BRAND BEST SELLER

8. Nessuno

7b. Rrd (+); Roy Roger’s (+); L.B.M. 1911 (=)

7c. Non commercializziamo la categoria

7d. Rossi Shoes (=)

BRAND BEST SELLER

8. Rrd

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Per aprire un’attività bisogna reintrodurre la licenza commerciale, cambiare la data dei saldi e un maggiore controllo nelle vendite online.

BRAND BEST SELLER

8. Barbour

CONSIDERAZIONI FINALI

9. Le aziende produttrici dovrebbero scegliere attraverso quale canale vendere e in che modo. Sicuramente c’è troppo prodotto sul mercato e non esistono regole, gli sconti e le offerte fatte ormai in ogni momento della stagione (spesso proprio attraverso i canali ufficiali dei brand) hanno ormai abituato il cliente a trovare l’articolo che desidera in qualsiasi momento e a qualsiasi prezzo. Risultato: margini sempre più esigui per i commercianti e cliente non più interessato alle novità.

L’ARTE DEL FORMALE

Un viaggio nell’eleganza, dove la moda maschile si reinventa per le nuove generazioni, mantenendo intatta la sua raffinata tradizione

di Stefano Piccolo

Quando si parla di moda maschile, la parola “semplicità” sembra inevitabile. Il completo classico da uomo appare sempre come la scelta ottimale per ogni occasione: matrimonio, discussione di laurea, serate in discoteca, feste. Un abito scuro, una cravatta colorata: semplice, funzionale. Ma davvero la moda maschile è così banale? Con il tempo e l’avvento delle nuove generazioni, si rischia di dimenticare secoli di alternative formali, adatte a ogni momento. La moda maschile è una vera “arte senza tempo”, le cui regole, pur diventate più permissive, continuano a essere un emblema di eleganza che esalta chiunque la indossi. Immaginate di ricevere un invito a un cocktail party con la scritta “Dress code: Black tie”. La scelta non può che ricadere su uno smoking classico: revers in seta lucida, camicia bianca con colletto diplomatico e plastron. Ma il vero potere di questo abito si svela solo con gli accessori giusti: niente cintura, niente cravatta. Solo una fascia elastica e un papillon annodato a mano, che slanciano il corpo senza nascondere il taglio perfetto dell’abito. E la scarpa? Lo smoking oggi è spesso accostato a sneaker bianche, soprattutto dalle nuove generazioni. Ma la tradizione impone Oxford o pump, in pelle lucida o verniciata, con o senza dettagli in gros-grein. Nel panorama della moda maschile italiana, molti brand hanno colto l’essenza dell’abito formale, reinterpretandolo con maestria ed eleganza. Brioni, simbolo di eccellenza sartoriale, ha vestito icone come James Bond, combinando tessuti innovativi e artigianato senza pari. Con la sua tradizione nelle linee pulite e nei tessuti pregiati, Corneliani incarna un’eleganza discreta, perfetta per chi cerca un equilibrio tra classico e moderno. Altro marchio storico della sartoria italiana, Canali è noto per la sua eleganza senza tempo, con abiti su misura che fondono tradizione sartoriale e innovazione nei tessuti, regalando raffinatezza e comfort. Pensando

alle occasioni speciali e alle nuove generazioni, Carlo Pignatelli per la stagione 2025 rende il tuxedo più versatile, reinterpretando un abito che per secoli ha mantenuto la sua tradizione. La scelta del bianco, ideale per le stagioni più calde, arricchisce i revers con dettagli abbinati al farfallino. Con l’opzione “tailor made”, ogni capo può diventare unico grazie a personalizzazioni su misura. Ma Pignatelli non dimentica i tradizionalisti, proponendo uno smoking nero in tessuto jacquard con un elegante disegno diamantato, un tocco moderno che mantiene intatta l’eleganza classica. Luigi Bianchi invece guarda al passato, riscoprendo il frac, un abito ormai raro ma simbolo di eleganza e versatilità per le occasioni più importanti. Le famose code e il papillon bianco richiedono una vera arte nel portarli, riportando ogni indossatore indietro nel tempo. Caratterizzato dalla doppia striscia di raso lungo i pantaloni, una in più rispetto allo smoking, e dal gilet bianco per la sera e nero per il giorno, il frac incarna una tradizione che affonda le radici nel XVIII secolo. Il brand mantovano aggiunge un tocco di modernità, presentando per la primavera-estate 2025 abiti che combinano il taglio del frac con quello dello smoking. La collezione “Daydream” è pensata per rendere indimenticabili le occasioni speciali. Per i più tradizionalisti, la collezione “Flirt25” propone abiti che rispettano fedelmente le linee del tailcoat e del tuxedo. Ma il cambiamento non stravolge, piuttosto sperimenta, avvicinando le nuove generazioni a questi capi iconici. Cari uomini, è il momento di indossare la giacca, annodare il papillon e farsi incantare dall’eleganza del proprio abito formale, pronti a vivere una serata speciale come un perfetto gentleman.

In alto: un’uscita della sfilata di Carlo Pignatelli, della SS 25, alla Reggia di Venaria a Torino

A sinistra: uno scatto della collezione cerimonia di Corneliani

KVERSO UN FUTURO MIGLIORE

Pioniere nella calzatura sostenibile, KEEN ha dimostrato che si può fare moda senza compromettere il benessere del pianeta, intraprendendo un percorso audace nel mondo lifestyle

ibrida che ha ridefinito gli standard del settore outdoor. Da allora, il brand ha continuato a innovare, ponendo al centro della sua filosofia la sostenibilità e la responsabilità sociale. Fin dalle origini, KEEN ha dimostrato un impegno etico concreto. Nel 2004, ha destinato l’intero budget pubblicitario agli aiuti per lo tsunami nel Sud-Est asiatico, dando inizio a un percorso di attivismo che lo ha portato a donare milioni di dollari per cause umanitarie e ambientali. Ma KEEN, distribuito in Italia da NaturalLook, non è solo un marchio di calzature: è il manifesto di uno stile di vita consapevole, che si riconosce nel concetto di “outside”, oltre che “outdoor”. Un modo di vivere all’aperto che abbraccia tanto la montagna quanto la città. L’azienda statunitense ha una missione chiara: creare calzature con coscienza, riducendo l’impatto ambientale e adottando pratiche sempre più sostenibili. L’innovazione deve camminare di pari passo con la responsabilità, e KEEN lo dimostra eliminando sostanze tossiche come i PFAS già dal 2018, utilizzando materiali riciclati e promuovendo una produzione etica. Ma l’anima del brand è anche l’originalità: ogni prodotto nasce per portare qualcosa di nuovo, senza paura di sperimentare né di rompere le regole. La collezione spring-summer 2025 si inserisce perfettamente in questo percorso di innovazione e sostenibilità. I nuovi modelli Uneek, gli iconici sandali-sneaker dalla struttura unica a corde intrecciate, con il loro design open-air, combinano estetica e funzionalità grazie all’impiego di materiali riciclati e tecnologie avanzate per garantire comfort e traspirabilità. La Unek WK, unione perfetta di sandalo e sneaker, offre una calzata

personalizzabile con la sua tomaia in corde e la suola curva brevettata, ideale per chi cerca versatilità e comfort in ogni situazione. Il Targhee IV, lo scarponcino simbolo del marchio, viene riproposto con una struttura ancora più leggera e resistente, migliorando ulteriormente la sua suola per garantire massima aderenza su ogni tipo di terreno, grazie alla tecnologia KEEN.FUSION che elimina l’uso della colla per una maggiore durabilità. La linea Jasper si rinnova con un’anima ancora più eco-friendly, utilizzando tomaie in tessuti rigenerati e tinture a basso impatto ambientale. Inoltre, le tecnologie di impermeabilizzazione senza PFAS confermano l’impegno del brand verso una produzione più sicura e responsabile. Negli ultimi anni, KEEN ha intrapreso un percorso audace per affermarsi nel mondo del lifestyle, ampliando la propria identità oltre l’outdoor attraverso collaborazioni strategiche e una distribuzione mirata in contesti streetwear. Un esempio emblematico è la partnership con Hiking Patrol, da cui è nata una speciale Jasper Rocks ispirata ai colori di due rane, simbolo di biodiversità. Parte dei proventi è stata destinata all’European Outdoor Conservation Association, confermando l’impegno del brand nella tutela ambientale. KEEN ha inoltre collaborato con nomi di rilievo come Gramicci (anche di questa uscirà a breve la seconda edizione), Highsnobiety, Gentle Fullness ed Engineered Garments New York, reinterpretando modelli iconici come la Jasper e la WK 400 con un’estetica urbana e dettagli tecnici innovativi. Una volontà chiara di rompere gli schemi e proporsi come un’icona di stile, capace di unire design, funzionalità e responsabilità sociale. Con la collezione SS 25, il brand riafferma il suo ruolo di pioniere nella calzatura sostenibile, affermandosi come un marchio che cammina con consapevolezza, un passo alla volta, verso un futuro migliore.

Alcuni scatti della collezione SS 25 di KEEN

IL MANIFESTO DELLA SARTORIALITÀ ITALIANA

Tagliatore è il perfetto esempio di come si possa unire il passato con il futuro, dando vita a una proposta che sfida i confini tradizionali

In un angolo della Puglia, precisamente a Martina Franca, nasce una storia che intreccia tradizione, passione e una visione unica del mondo della moda. Qui, il nome Tagliatore è sinonimo di eccellenza sartoriale. È il 1984 quando Franco Lerario, dopo aver ereditato l’arte del taglio e della cucitura dal padre Vito, fonda Confezioni Lerario e lancia il marchio che prenderà il nome di Tagliatore cinque anni dopo. Un marchio che, sin dai suoi primi passi, ha incarnato non solo la maestria artigianale pugliese, ma una vera e propria filosofia di stile che guarda alla bellezza senza tempo. A guidare la visione creativa è Pino Lerario, il direttore creativo che porta avanti una tradizione che non smette mai di evolversi.

La collezione

La spring-summer 2025 si distingue per un audace dialogo tra l’abbigliamento maschile e femminile, in cui eleganza e contemporaneità si fondono in un gioco di linee e materiali. Per l’uomo, le giacche e i pantaloni sono il risultato di una ricerca meticolosa, con tagli raffinati che regalano una silhouette elegante. Per la donna, il brand propone un tailleur, che diventa non solo protagonista della collezione ma un simbolo di una femminilità discreta, che sa essere contemporanea senza perdere in raffinatezza. Le linee pulite e i tessuti scelti con cura rendono la donna Tagliatore un’icona di classe. Il filo conduttore di tutta la collezione è l’uso di materiali pregiati, che si uniscono in modo armonico per creare capi destinati a essere tramandati nel tempo. La chiave per una sartorialità che non si ferma mai.

Un’immagine della collezione spring-summer 2025 firmata Tagliatore

THE PARTY IS COMING

Che si tratti di una serata elegante, un matrimonio o una cerimonia, la moda occasionwear ridefinisce il concetto di lusso accessibile, con un occhio attento all'artigianalità

di Maria Pina Ciuffreda

UNA NUOVA ESTETICA

Aerenica lancia FiorEver, la collezione occasionwear pensata per una donna moderna, consapevole e sofisticata. La nuova linea racchiude l’eccellenza del made in Italy attraverso tessuti innovativi, sostenibili e di altissima qualità. Le tonalità vivaci e moderne come champagne, bitter lemon, golden honey, iceberg e cinnamon si intrecciano in un gioco di luci e texture preziose.

LA MAGIA DEL COLORE

Avant Toi ridefinisce l’eleganza contemporanea con un tocco di esclusività. L’abito lungo drappeggiato in seta con lamina oro marmorizzata crea un gioco di luci e ombre, conferendo un’impronta innovativa e di classe in ogni occasione.

SAVOIR-FAIRE

Antonio Riva Milano enfatizza lo standard dell’eleganza contemporanea con creazioni che uniscono maestria sartoriale e innovazione. Ogni abito è il risultato di un incontro tra la visione unica del direttore creativo e l’individualità di ogni donna, culminando in una personalizzazione che rende ogni vestito unico.

A PASSO CON LA PRIMAVERA

Festa Foresta accoglie la stagione creando calzini realizzati in filato riciclato certificato Q-Nova. Disponibili in tre fresche tonalità – spring blue, spring lilac e spring yellow – e con il distintivo motivo dell’onda rossa, questi calzini, in taglia unica, incarnano l’impegno del brand per la sostenibilità.

TRANSITIONS

Bernadette presenta una collezione dalle silhouette fluide e moderne, ideali per una donna che sa conciliare ambizione e piacere in ogni momento della sua giornata. Dai capi daywear con dettagli preppy e sartoriali, agli abiti da sera eleganti con ricami ispirati ai gioielli, incarna il lusso e l’innovazione del made in Italy, offrendo un perfetto equilibrio tra comfort e glamour.

OLTRE LE ONDE

La Revêche espande la sua visione con il lancio del suo elegante choker. Un accessorio che incarna la raffinatezza e lo stile esclusivo del marchio. La nuova proposta sottolinea l’impegno del brand nel creare capi che fondono l’alta moda con la funzionalità, rispondendo alle esigenze di una clientela sofisticata che cerca l’eccellenza in ogni momento della giornata.

IL RINASCIMENTO DEL LUSSO VENEZIANO

Gondolina Shoes presenta “Persepolis”, una collezione che rende omaggio alla Via della Seta. Al centro di questa edizione limitata, la prima scarpa veneziana in broccato d’oro, simbolo di opulenza e tradizione. Il design, che celebra l’eleganza storica di Venezia, si rinnova con il ritorno del classico stile Mary Jane e il sofisticato azzurro pastello, il colore must della prossima stagione.

IL ROMANTICISMO

DEL FUTURO

Cymbeline, leader europeo nel settore dell’abito da sposa da oltre 45 anni, è sinonimo di romanticismo e artigianato d’eccellenza. Con boutique in Francia e internazionali, il brand combina tradizione e innovazione nelle sue collezioni, presentandole nelle principali fiere internazionali.

PERCORSI SENSORIALI

La nuova stagione di Le Sarte Pettegole racconta storie attraverso una palette di colori freschi e caldi che evocano paesaggi straordinari. I luoghi scelti per ispirare la collezione sono veri e propri quadri naturali, dalla sconfinata distesa salata del Salar de Uyuni in Bolivia, alla misteriosa Chott El Jerid in Tunisia.

UN SEGNO INDELEBILE

Con la sua nuova capsule collection Bridal Not Bridal –Scarosso Yes I Do, Scarosso ridefinisce la calzatura da sposa, proponendo modelli versatili che si adattano a ogni momento: dal grande giorno alla vita quotidiana. I design rompono con le convenzioni e riflettono un approccio più personale e meno tradizionale.

UNCONVENTIONAL

La collezione sposa Vera Wang Bride for Pronovias include creazioni eteree in tulle, arricchite da ornamenti in pizzo e dettagli complessi, che trasportano ogni sposa nell’universo unico di Vera. Volumi scultorei e scollature architettoniche si combinano con un design minimalista che richiama la sobrietà newyorkese della stilista.

ATEMPORALITÀ

PDPAOLA e il celebre stilista di haute couture Ze García disegnano lo stile della sposa moderna, im-

nua evoluzione. La collezione include un anello e

L’ARTE DEL GUANTO

Specializzato nella creazione di guanti di alta qualità, Mario Portolano rappresenta l’eccellenza italiana nel settore degli accessori, unendo materiali pregiati a tecniche artigianali che celebrano la bellezza del dettaglio, distinguendosi per la sua capacità di adattarsi alle esigenze di un pubblico esigente.

IMPRONTA CREATIVA

La luxury shoes collection di Alena Ettea è pensata per una donna dinamica, genuina e sensuale. Simboli di purezza e rinascita, come la perla, permeano le sue creazioni, ispirate dalla tradizione e dalla mitologia. Tra le novità, spiccano i modelli Athene, Ophelia, Brigitte e una nuova versione di Evolet, con il tronchetto Athena che si distingue per il materiale ricamato e i gemelli laterali.

Barba Napoli ridefinisce l’eleganza contemporanea con le sue collezioni uomo e donna, unendo innovazione e tradizione. Ogni capo è una fusione perfetta di qualità artigianale e modernità dei tessuti, che richiama l’eleganza classica senza tempo. Con un forte legame alla tradizione napoletana, ideale per chi cerca raffinatezza e originalità nel vestire.

INTENSITÀ ESPLOSIVA

David Koma ridefinisce la silhouette degli Anni ’50 attraverso una palette monocromatica e contrasti materici. I fiocchi raggiungono nuove versioni voluminose in taffetà, creando gonne scultoree, evocando una sensualità giocosa e imponente.

MODERN LIFESTYLE

Marc O’Polo continua a ridefinire il concetto di eleganza casual, proponendo collezioni che coniugano autenticità, sostenibilità e un design contemporaneo. Dalle linee di abbigliamento alle borse e accessori, il brand punta su materiali eco-friendly e lavorazioni di alta qualità, rispondendo così alle esigenze di un mercato sempre più attento alla responsabilità sociale e ambientale.

UN’ESPERIENZA IMMERSIVA

Voodoo Jewels porta la dimensione onirica del viaggio, fisico e mentale, nella sua nuova collezione Lophophora, un’ode ai sogni, alle immagini e ai ricordi rielaborati in modo spontaneo e istintivo. Ogni pezzo racconta una narrazione imprevedibile fatta di forme inaspettate.

NARRAZIONI

ZONA20 MILANO svela la sua nuova collezione, Timeless Tales, ispirata al capolavoro letterario “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez. Suddivisa in quattro temi evocativi, la collezione intreccia elementi tradizionali e innovativi, offrendo una visione armoniosa e sofisticata della moda contemporanea.

GLI OPPOSTI

CHE SI ATTRAGGONO

La fusione degli opposti è il cuore pulsante della collezione di SASUPHI , dove la tradizione incontra l’evoluzione. Tonalità sofisticate come grigio, burgundy, cioccolato e il classico blue navy sono arricchite da elementi architettonici come spalle scolpite e maniche che si aprono dando vita a silhouette più aderenti e costruzioni impeccabili.

Eton presenta la sua esclusiva collezione di camicie, cravatte e papillon. Un perfetto equilibrio tra artigianalità impeccabile e design contemporaneo, che conferma la sua posizione di leader mondiale nel settore della camiceria e degli accessori di lusso. Un must-have per l’uomo che non rinuncia mai alla perfezione, neanche nei dettagli.

THE CONCEPT OF GRACE

Gabriele Colangelo si distingue per la sua capacità di mescolare materiali pregiati e tecniche innovative, creando capi che sembrano sospesi tra il passato e il futuro. Le sue collezioni, eleganti e contemporanee, parlano a una donna che cerca un’interpretazione personale della moda, puntando su un’eleganza mai ostentata, ma sempre affascinante.

L’ESSENZA DELLA SARTORIA ITALIANA

Kiton è un brand che non scende mai a compromessi quando si tratta di qualità. Dalle giacche su misura agli accessori esclusivi, che aggiungono un tocco di raffinatezza a ogni outfit, il brand è la scelta di chi cerca l’eccellenza nel tailoring, coniugando classicismo e innovazione.

EREDITÀ EQUESTRE

Sirivannavari reinterpreta l’eleganza equestre con un tocco avanguardista, unendo tradizione e modernità in capi che combinano forza e poesia. Ispirata dalla maestosità dell’equitazione, la collezione presenta silhouette strutturate e fluide, con tessuti pregiati come velluti, jacquard e chiffon, mentre i dettagli metallici e i ricami ispirati ai finimenti equestri arricchiscono ogni creazione.

INNOVAZIONE STILISTICA

Rene Caovilla offre scarpe che vanno oltre la semplice funzionalità, trasformandosi in veri e propri oggetti di desiderio. La cura meticolosa dei dettagli, l’utilizzo di materiali pregiati e un design senza tempo fanno del brand una scelta imprescindibile, mantenendo un focus ineguagliabile sull’eleganza e la perfezione.

UN VIAGGIO TRA NATURA ED ELEGANZA

GIADACURTI è una favola moderna che celebra l’eleganza senza confini. Ispirata alla perfezione della natura, ogni capo diventa un’opera d’arte che cattura la femminilità sofisticata e impalpabile. Tessuti leggeri come satin e chiffon, punteggiati da fiori di rugiada, creano un mondo sospeso tra sogno e realtà, trasformando ogni creazione in pura poesia visiva.

FEMMINILITÀ MODERNA

Dal design essenziale e con una filosofia radicata nella semplicità e nell’autenticità, LIL Milan racconta una storia di impegno e dedizione. Ogni gioiello è realizzato a mano a Milano, utilizzando oro massiccio a 9 o 18 carati, con un’attenzione impeccabile ai dettagli e alla qualità artigianale.

IL CLASSICO CHE SI REINVENTA

La nuova collezione Chelsea di Pomandère è un omaggio all’affascinante Londra degli Anni ’50. Le cromie raccontano una storia di contrasti e armonie, spaziando dal magenta e vinaccia ai toni più morbidi di azzurro cielo e lilla, con accenti di verde muschio, khaki e blu navy. Ogni sfumatura riflette una dualità affascinante: quella tra il passato e il presente, il classico e il moderno.

ABITI CHE

RACCONTANO

Forte_Forte è una dichiarazione di libertà, un invito a interpretare la propria natura, quella che rende ogni donna autentica e differente. La collezione celebra l’intensità emotiva della moda, dove la trasparenza e la leggerezza dei tessuti semplici e preziosi si intrecciano con la sensualità di un gesto, la femminilità di un movimento, e la purezza di un sogno.

NUOVE VISIONI

Daniele Alessandrini presenta una collezione pensata per un uomo versatile, che alterna uno stile formale a uno più rock e pop. I capi si distinguono per volumi fluidi e materiali pregiati, come jersey, misto lana, velluti, denim e pelle. I colori spaziano dai toni neutri, come il perla e il beige, a quelli più audaci, come il bordeaux e il verde bosco.

TRA OMBRA E LUCE

In un gioco di contrasti tra struttura e leggerezza, la collezione di Romeo Gigli racconta una moda in continua metamorfosi. Ogni capo è un omaggio alle muse di Hitchcock e all’immaginario bohémien di Paul Verlaine, dove i confini tra i generi si dissolvono e il tailoring classico è sovvertito.

L’ANIMA DELL’ELEGANZA

Cettina Bucca è un invito a liberarsi dalle convenzioni e a vestire la propria essenza più profonda, creando capi che trascendono le mode e raccontano storie personali. Tra giacche maschili e abiti eterei, la collezione gioca con volumi scultorei e linee fluide, mettendo in equilibrio rigore e morbidezza.

L’EVOLUZIONE DEL COMFORT

Ash ridefinisce il concetto di calzatura di lusso, mescolando un design audace con il massimo del comfort. Con un’anima urban e una continua ricerca dell’innovazione, il marchio non scende a compromessi tra estetica e funzionalità. Ogni collezione racconta una storia di attitudine grintosa e raffinatezza, pensata per chi cerca un look sempre al passo con le tendenze.

HAND-CRAFTED

Iris Serban si distingue per l’uso di tessuti di alta qualità come seta e tulle, che avvolgono il corpo in una danza leggera e delicata. Ogni creazione è arricchita da ricami finemente realizzati e applicazioni floreali, che aggiungono una dimensione unica e personale a ogni capo, enfatizzati da una palette cromatica, che spazia dai neutri classici a tonalità pastello.

METAMORFOSI

Atelier Emé celebra l’evoluzione della donna con la sua collezione “Metamorphosis Journey”, ispirata alla grazia di una farfalla che esce dalla crisalide. Fiori di chiffon, tulle e pizzo si mescolano a tessuti pregiati come mikado e seta, in un gioco di tonalità che spaziano dai pastelli alle profondità più intense di Verde Boreale e Rosso Scarlet.

A PIEDI NUDI SULLA TERRA

Fedele alla sua estetica distintiva, Satorisan continua a evolversi con modelli iconici, affiancati dal nuovo progetto SunKachina. Realizzata in collaborazione con l’Istituto di Biomeccanica di Valencia, la collezione si avvale di uno studio anatomico esclusivo per garantire una calzata extra larga, flessibile e leggera che permette al piede di muoversi liberamente.

TRA SOGNO E MATERIA

La collezione Kangra offre maglioni, giacche e accessori, tutti caratterizzati da un design moderno e sofisticato. I colori e le texture sono spesso ispirati alla natura, offrendo una palette che spazia dai toni neutri a quelli più vivaci.

PER OGNI

MOMENTO

YC WHYCI definisce l’equilibrio perfetto tra comfort, eleganza e versatilità. Velluto, seta, viscosa e taffetas si intrecciano per creare tessuti che esaltano ogni silhouette con morbidezza e raffinatezza.

AMORE PER I DETTAGLI

Con il suo legame profondo alla tradizione e uno sguardo sempre rivolto al futuro, Scaglione porta avanti la sua visione con una collezione che unisce maestria artigianale e innovazione. Il brand continua a distinguersi per l’uso di fibre pregiate e sostenibili, con un’attenzione meticolosa ai dettagli che garantisce durabilità e uno stile senza tempo.

UN SEGNO TANGIBILE

Gran Sasso è un viaggio stilistico che guarda al futuro senza mai dimenticare l’identità storica del marchio. Ogni capo racconta una nuova interpretazione dell’eleganza maschile, arricchita da accessori sofisticati che si distinguono per la combinazione di tessuti pregiati e il logo in contrasto di colore.

URBAN-CHIC

Bomboogie incarna l’essenza di un’eleganza sofisticata e moderna. Il total look verde oliva, caratterizzato da volumi e sovrapposizioni, esprime una visione di forte impatto. Al centro dell’outfit, un raffinato abito smanicato con cintura laterale e gonna plissettata, che coniuga comfort e femminilità.

LIBERA ESPRESSIONE

Con My Way, BOB ribalta le convenzioni della moda, offrendo una collezione per chi vive e si veste con personalità, ironia e un tocco di audace individualità. Non è questione di apparire, ma di esprimersi, ogni giorno, senza compromessi. Per chi sa che lo stile è un viaggio unico, non una destinazione.

SCARPE, ECOLOGIA E MASSIMI SISTEMI

Qual è il rapporto tra cultura green e mondo delle sneaker?

In questi anni di maggiore interesse per i temi dell’ecologia si è spesso finiti a discutere dell’enorme impatto e dei danni causati dall’industria dell’abbigliamento, tra metodi di produzione inquinanti, politiche aziendali disinteressate, sovraproduzione e modalità di smaltimento sconsiderate, come la sistematica distruzione dei prodotti invenduti. L’ambito calzaturiero, in particolare quello sportivo, non è certo esente da colpe o critiche. Ma cos’hanno fatto realmente le aziende in questi anni per provare a migliorare?

Tra le realtà più piccole ci sono molti esempi virtuosi sotto questo punto di vista. Basta una veloce ricerca tra gli elenchi delle aziende certificate come B Corporation per scoprire come la lista dei produttori di calzature più o meno sportive che si impegnano attivamente per proporre metodi di produzione alternativa, un più rigido controllo della filiera produttiva e dell’approvvigionamento dei materiali, riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale sia ben più lunga di quanto ci si potrebbe aspettare: c’è chi coinvolge grandi designer, chi firma importanti collaborazioni e anche chi è finito ai piedi degli atleti impegnati alle Olimpiadi. Porre una maggiore attenzione sui modi e sui temi ecologici non significa per forza dover rinunciare a numeri o esposizione. Tra i colossi dell’industria, invece, è più difficile trovare progetti che abbiano avuto un impatto tangibile sotto il punto di vista ecologico. Da almeno 30 anni Nike promuove Grind, un programma di recupero dei prodotti deteriorati per smaltirli e produrre tartan per strutture sportive e piste di atletica. A inizio Anni ’00 lanciò la linea Considered, un catalogo di modelli realizzati senza l’utilizzo di colle, tinture o solventi e impiegando materiali prodotti a distanze

ridotte dalle fabbriche. Più recentemente è stato il turno di Space Hippie e Move to Zero, esperimenti di produzione circolare eredi delle attività di recupero e riciclo della plastica iniziate dallo Swoosh nel mondo del calcio. In modo simile, adidas ha promosso una riduzione dell’utilizzo di plastica e materiali non riciclabili in tutti i suoi negozi, negli uffici e in ogni step della filiera produttiva, oltre ad aver mantenuto un’importante partnership con l’organizzazione ambientalista Parley for the Ocean, implementando l’utilizzo di fibre riciclate ricavate dalla plastica raccolta in mare oltre a numerose attività di sensibilizzazione.

Per quanto ogni attività positiva dal punto di vista ecologico sia meglio del totale immobilismo, si tratta pur sempre della punta dell’iceberg: una piccola percentuale di produzione sostenibile a fronte di una produzione enorme da parte di aziende che controllano il mercato. Da ciò derivano accuse di green-washing, disinteresse mascherato con il marketing così da poter prendere tempo e poter ignorare il problema. Affrontando la questione in maniera pragmatica si potrebbe dire che al momento non mancano i metodi ma la sostenibilità economica che possa motivare anche le grandi aziende a fare la loro parte.

Un’altra questione spesso affrontata è quella di una maggiore responsabilizzazione del cliente finale che, con consapevolezza e scelte oculate, può fare la propria parte. Alec Leach, autore e consulente per le aziende, ha affrontato in maniera approfondita il tema nel libro auto-distribuito “The world is on fire and we’re still buying shoes”, offrendo spunti interessanti e intrecci spesso sottovalutati con altri contesti del mondo della moda e diverse customer experience.

A sinistra: una delle adidas UltraBoost realizzate in collaborazione con Parley for the Ocean, utilizzando plastica raccolta in mare

A destra: uno dei modelli Nike Space Hippie, esperimento “circolare” di recupero degli scarti di produzione

C’È UN INVESTITORE PER SNS

Circa un mese dopo aver dichiarato bancarotta e aver bloccato le attività del suo store di Stoccolma, Sneakersnstuff ha trovato un investitore pronto a farsi carico della situazione. L’annuncio è arrivato sui profili social del negozio scandinavo, introducendo l’acquisizione da parte del fondo Reziprok Ventures. Un dettaglio fondamentale è il ritorno alla guida di SNS di Erik Manzano Fagerlind, fondatore della realtà insieme a Peter Jannsen, con il ruolo di chief executive officer. Fagerlind aveva già ricoperto la posizione di ceo fino al gennaio 2011, assumendo successivamente un ruolo di direzione creativa e lasciando la società del tutto nel giugno 2022. Reziprok ha sottolineato che, con l’ingresso in proprietà, riprenderanno le attività online e nei negozi di Stoccolma, Londra, Parigi e Berlino, oltre alla volontà di riaprire la location di New York City.

SUPREME IN ARRIVO A MIAMI?

Il marchio newyorkese Supreme sta per aggiungere Miami alla lunga lista di location in cui è presente con un negozio monomarca. Le prime indiscrezioni a riguardo hanno iniziato a circolare lo scorso autunno, quando i più attenti si sono accorti di alcuni piccoli dettagli nascosti nelle grafiche della collezione in uscita e tra le location scelte per scattare il catalogo. Da qualche anno la città della Florida è diventata terra di conquista per i marchi streetwear e fashion, complice l’enorme pubblico attirato da eventi come la fiera Art Basel e il Gran Premio di Formula 1. Quello di Miami sarebbe il sesto store Supreme negli Stati Uniti, aggiungendosi ai due presenti nei quartieri di Manhattan e Brooklyn a New York, Chicago, San Francisco e West Hollywood a Los Angeles.

DANIELLE CATHARI LASCIA KITH

La designer olandese Danielle Cathari ha lasciato la guida creativa della linea femminile di KITH lo scorso ottobre, ma la conferma è arrivata soltanto qualche settimana fa. La nomina di Cathari era arrivata direttamente da Ronnie Fieg, fondatore del marchio e negozio newyorkese, in un momento di forte espansione per l’azienda in cui KITH Women ha ricevuto forte risalto complice l’inaugurazione di spazi dedicati nei negozi di Malibu e Rodeo Drive a Los Angeles. Nel corso della sua carriera Danielle Cathari ha lavorato principalmente al suo brand omonimo, realizzando inoltre numerose collaborazioni con marchi del calibro di adidas, Clarks e New Balance.

A$AP ROCKY: DOPO PUMA ECCO RAY-BAN

Il rapper e designer americano A$AP Rocky è stato appuntato come direttore creativo da Ray-Ban, il primo esterno a ricoprire questo ruolo per l’azienda parte del gruppo EssilorLuxottica. Rocky ricopre già un ruolo simile per Puma e ha svolto un ruolo omologo per Under Armour in precedenza. Per il marchio tedesco ha curato l’importante partnership con Formula 1, contribuendo al rilancio delle diverse collezioni d’ispirazione automobilistica prodotte a inizio Anni ’00. La prima collezione Ray-Ban firmata da A$AP Rocky è attesa nei negozi nel mese di aprile, staremo a vedere se durante l’anno il nuovo ruolo porterà l’artista a lavorare anche con Supreme, marchio sempre di proprietà del gruppo italofrancese dallo scorso mese di ottobre.

UNA NUOVA CASA PER REFRESH

Nuovo inizio per Refresh, che a marzo ha inaugurato una location sviluppata insieme al general store Porrini. Il “trasloco” è arrivato dopo oltre dieci anni di attività indipendente in cui il negozio, sotto la guida del fondatore Davide Binda, ha saputo costruirsi un’importante reputazione a livello locale e internazionale proponendo un mix di streetwear nostrano e nomi storici del panorama. L’approdo nel nuovo spazio consentirà a Refresh di proseguire lungo la linea tracciata in questi anni, oltre all’inserimento di brand scelti con la consueta cura: da classici come Stone Island, Comme des Garçon, C.P. Company, Moncler e Polo Ralph Lauren a marchi più sperimentali o di estrazione street tra cui Brain Dead, Awake NY, Better Gift Shop e Klattermusen.

CONVERSE: ECCO IL PRIMO

PRO-MODEL DI SGA

Era nell’aria ormai da qualche mese che Converse avrebbe affidato un modello dedicato a Shai Gilgeous-Alexander, la giovane ed estrosa star degli Oklahoma City Thunder. Da qualche anno Converse sta provando a rientrare nel mercato delle calzature da basket, non è quindi casuale abbia deciso di mettere sotto contratto un talento cristallino come SGA che promette di essere tra i principali volti dell’NBA negli anni a venire. Il marchio ha approfittato delle celebrazioni per l’arrivo dell’NBA All Star Weekend per presentare ufficialmente la SHAI 001, che farà il suo debutto sul parquet proprio durante la “partita delle stelle” ai piedi di Gilgeous-Alexander, che ha curato personalmente anche parte del design e dello sviluppo del suo primo modello signature.

BRAIN DEAD E ADIDAS ANCORA INSIEME

Siamo soltanto a inizio anno, ma sembra già piuttosto facile prevedere che troveremo Brain Dead e adidas Originals tra i protagonisti del 2025. La giovane partnership darà vita a una lunga serie di progetti molto interessanti nei prossimi mesi, come lasciato intendere dai numerosi teaser pubblicati sui social in queste settimane. La prima sneaker collaborativa a uscire pare sarà la nuova Forest Hills firmata dal marchio californiano, modello da tennis del catalogo adidas divenuto un simbolo della cultura casual rielaborato con materiali molto particolari e contrasti azzardati. Tutta la tomaia e l’inserto nella suola sono stati realizzati con un suede “peloso” verde smeraldo a trama mista, il tutto combinato a inserti in pelle bordeaux, dettagli color panna e loghi verde acido.

HAVEN AL DEBUTTO CON ASICS

HAVEN Shop, negozio canadese divenuto rapidamente un punto di riferimento per gli appassionati di design e outdoor, ha recentemente rilasciato la sua prima collaborazione con ASICS. Il modello scelto per il debutto con il marchio giapponese è la GEL Nimbus 10.1, scarpa lifestyle presentata nel 2024 e ispirata ai classici del running Anni ’00. L’edizione limitata firmata da HAVEN ha una tomaia bicolore, nera all’esterno e grigia all’interno, utilizzando lucido, opaco e cambi di trama per arricchire i pannelli monocromatici. Questa scelta è in continuità con quanto fatto dallo store di Vancouver anche durante le precedenti collaborazioni, realizzate con marchi del calibro di Clarks Originals e Norda Run.

FOOTPATROL RIVOLUZIONA

LE INSTAPUMP FURY

La boutique londinese FootPatrol e Reebok hanno presentato a Parigi il frutto di una collaborazione “a sei mani” che vede anche il coinvolgimento di Hiking Patrol, canale online dedicato all’outdoor che ha potuto contribuire alla rivisitazione di un classico come la Insta Pump Fury, modello disegnato da Steven Smith che ha recentemente compiuto 30 anni. La tradizionale sacca gonfiabile è stata rimpiazzata da una scocca rigida unita da una zip, che consente di stringere la scarpa una volta indossata. FootPatrol ha ospitato la presentazione nel suo negozio parigino, mostrando una versione grigia e blu navy che sarà disponibile al pubblico in primavera e una colorway “friends & family” completamente rosa.

SAUCONY PREMIA I SUOI COLLEZIONISTI

Nelle scorse settimane Saucony ha presentato una nuova collezione lifestyle collaborativa che ha visto il coinvolgimento di alcuni collezionisti e appassionati del marchio, ribattezzata “Saucony & Friends”. I primi ospiti del marchio americano sono stati il franco-guadalupense Selecta Bisso e il tedesco Rainer Imhoff, fondatore della community online “Saucony Sneaks”. I due hanno avuto la possibilità di realizzare la loro personale sneaker Saucony, firmando rispettivamente la Shadow 5000 “Bondamanjak”, ispirata alla cultura caraibica, e la Shadow 6000 “Stage Dives”, che riprende font e colori dei flyer dei concerti hardcore punk nella scena newyorkese Anni ’90.

HOKA E MARNI

ALLA MILANO FASHION WEEK

L’unione di sportswear e fashion è ormai all’ordine del giorno, si tratta di una commistione che abbiamo imparato a conoscere grazie a importanti progetti che nel corso degli anni hanno visto il coinvolgimento di grandi nomi come Dior, Louis Vuitton, Balenciaga, adidas, Nike, Air Jordan e The North Face. L’ultima collezione a quattro mani ad aggiungersi alla lista è quella tra Marni e HOKA, che hanno scelto la Milano Fashion Week per mostrare il frutto della loro prima collaborazione. Si tratta di una versione rivisitata e “puffy” della Bondi B3LS, modello da poco inserito nel catalogo HOKA, proposto in quattro versioni monocromatiche: rosso, nero, giallo e azzurro. Le HOKA firmate da Francesco Risso per Marni saranno disponibili inizialmente come esclusiva per le boutique e successivamente sul sito del marchio, a un prezzo di circa 370 euro.

NORDA PRESENTA LA 005

Fin dalla sua prima apparizione sul mercato norda, marchio canadese fondato da Louis Martin Tremblay e Gerard Cleal, ha rappresentato una sorta di rivoluzione nel mondo del trail running, proponendo scarpe esteticamente semplici ma tecnologicamente avanzatissime riportando la performance dell’atleta al centro del discorso. A inizio anno, norda ha presentato la 005 che, nonostante il nome, è il quarto modello del brand, che si propone come un nuovo step nel percorso intrapreso dall’azienda: la scarpa è ultraleggera, solo 211 grammi per una taglia 42 da uomo, realizzata con materali di altissimo livello esattamente come le versioni precedenti. Torna la tomaia impermeabile in tessuto Dyneema, così come la suola in Arnitel e il battistrada Megagrip Elite sviluppato da Vibram in esclusiva per l’azienda nordamericana. Il nuovo modello è già disponibile nei negozi, ma in attesa di un primo riassortimento le poche paia disponibili per il lancio sono già andate a ruba.

NUOVO ACCORDO PER NIKE E TOM SACHS?

La longeva partnership tra Nike e Tom Sachs si è interrotta lo scorso anno dopo che alcune gravi accuse erano state mosse nei confronti dell’artista statunitense, portando l’azienda a tutelarsi e approfondire la situazione. Questo bloccò l’uscita di alcune nuove varianti della Nike GPS, modello sviluppato da Sachs e Nike nell’ambito del progetto NikeCraft, già programmate per la seconda parte del 2024. In molti immaginavano che, a causa delle controversie, Nike avrebbe tagliato ogni legame con Sachs che ha, invece, scelto il suo profilo Instagram per annunciare che a settembre sarà finalmente disponibile la terza versione della sua Mars Yard Shoe, ambitissimo modello presentato per la prima volta nel 2012 e rilasciato con un look rinnovato nel 2017.

ECCO LE 991V2 DI SALEHE BEMBURY Dopo un’attesa durata oltre sei mesi il designer statunitense Salehe Bembury ha finalmente rilasciato la sua ultima collaborazione con New Balance: si tratta di una 991v2 prodotta nello stabilimento di Flimby, nel Regno Unito, rinominata come da abitudine “Colors be the palette”. Il modello, mostrato per la prima volta al pubblico l’estate scorsa durante la Fashion Week di Copenhagen, è l’ultimo capitolo di un’importante partnership che ha portato Bembury a rivisitare diversi classici del catalogo New Balance tra cui la 990v2 e, più recentemente, la 1500. Il primo lancio è stato gestito in esclusiva dal designer attraverso il suo e-commerce “Be a Spunge”, mentre non sono ancora disponibili i dettagli riguardo la distribuzione globale ai concessionari NB.

AWAKE NY FIRMERÀ UN’AIR JORDAN 5

Awake NY, il marchio fondato e guidato dall’ex direttore creativo di Supreme Angelo Baque, tornerà a lavorare con Air Jordan nel 2025. Dopo aver rilasciato due diverse colorway della Air Ship Pro, il modello scelto dal brand newyorkese per la sua prossima edizione limitata è l’Air Jordan 5 Rétro, che sarà proposta in due varianti. La prima, una versione con tomaia rosa della classica “Fire Red”, è apparsa un po’ a sopresa, appesa al soffitto del flagship di Awake a Manhattan. La seconda, che dovrebbe invece riprendere i dettagli della “Metallic/Silver”, non è ancora stata mostrata ufficialmente. Entrambe le edizioni limitate presentano un dettaglio inedito, ovvero la classica “A” corsiva, simbolo di Awake, intagliata nel fianco della tomaia.

HERITAGE NEL CUORE DI TORINO

Nella nuova casa di Fresh tra nuove proposte e tanta tradizione

di Marco Rizzi

Nel 2007 Giulio Carbone e Alessio Massa hanno aperto Fresh, portando a Torino e in Italia un modello di retail d’ispirazione britannica fondato sul valore della cultura e sui punti d’incontro tra sport, menswear e sperimentazione. Da qualche mese hanno inaugurato il loro nuovo negozio e insieme ci hanno raccontato questo importante step.

Dopo 17 anni avete lasciato il negozio in cui Fresh è nato per trasferivi in una delle zone storiche di Torino, il Quadrilatero Romano. Cosa vi ha portato a prendere questa decisione?

Erano circa due anni che cercavamo di cambiare negozio per avere maggiore spazio espositivo e più passaggio e, dopo una serie di tentativi andati a vuoto, a giugno 2024 si è presentata una grande opportunità. Dopo tanto tempo avevamo bisogno di trovare un luogo che ci facesse sentire le “farfalle nello stomaco”. Uno storico ferramenta del Quadrilatero Romano stava per andare in pensione e, presa visione del locale, capimmo al volo che quella sarebbe stata la nostra nuova casa. I dubbi portati dal delicato periodo storico e dal rallentamento del mondo del retail sono stati cancellati dall’entusiasmo di poter creare qualcosa di grande. Dopo mesi di lavori, il risultato è uno spazio dal respiro internazionale, creato con il contributo dei nostri amici architetti di Atelier And, in uno storico palazzo del ‘600.  Con questo nuovo progetto puntiamo a rendere Fresh sempre più un punto di aggregazione e di proposta culturale.

Come ha risposto la vostra community e la città in generale alla nuova apertura?

Abbiamo deciso di inaugurare il nuovo Fresh il 2 novembre, all’inizio di un mese in cui a Torino ci sono sempre tantissimi eventi (per un attimo quasi ai livelli di Milano) come Club to Club, Artissima, Paratissima, Dolcissima, ATP Finals e tanto altro. Subito dopo abbiamo avuto il periodo natalizio, i giorni più importanti dell’anno, l’inizio è stato super intenso! Nonostante fossimo già abbastanza noti, ci siamo resi conto che molta gente ancora non conosceva Fresh, e la risposta alla nostra nuova apertura è stata molto positiva. La clientela è aumentata notevolmente, non solo numericamente ma anche qualitativamente, portando nuove persone ad apprezzare l’originalità delle nostre proposte.

Heritage e vintage sono stati protagonisti negli ultimi anni, quali saranno secondo voi i prossimi trend in fatto di abbigliamento?

Storicamente, piuttosto che seguire i trend, preferiamo seguire il nostro istinto e gusto. Dopo tanti anni, ci sentiamo liberi di scegliere ciò che ci piace, senza farci influenzare dai marchi o dalle tendenze del momento. Al momento, crediamo in un giusto mix di outdoor, casual e sportswear, con l’obiettivo di cercare di introdurre a poco a poco anche un gusto un po’ più “elegante”. […] Siamo consci che il concept store che abbiamo creato sia in linea con le più belle realtà europee e che la lista di brand che proponiamo sia al passo con il mondo che conta.

Per quanto riguarda le calzature, invece? Anche qui le sneaker stanno lasciando spazio a linee più tradizionali anche tra il pubblico più giovane?

Negli ultimi anni il mercato delle sneaker ha subito un’estrema saturazione che ha portato di fatto a non avere più risultati sorprendenti in termini di vendite come eravamo stati abituati nella prima decade della nostra attività. Per noi è importante continuare a proporre prodotti ricercati e di qualità, senza seguire forzatamente la massa. La clientela sta sempre più cercando scarpe di valore, che non siano solo di tendenza, ma che abbiano una storia e una qualità riconosciuta. Per questo motivo, accanto alle sneaker, abbiamo inserito calzature più tradizionali prodotte artigianalmente: Paraboot e Mephisto in Francia, Red Wing negli Stati Uniti, Astorflex in Italia.

Con l’arrivo del nuovo negozio il prossimo traguardo in arrivo sono i vent’anni di attività: c’è una collaborazione dei sogni con cui vi piacerebbe celebrare questo momento? Naturalmente, ci sono tanti marchi con cui ci piacerebbe collaborare, ma troviamo giusto ricordare quelli con cui abbiamo già lavorato. Ad esempio, l’amicizia che ci lega ad Universal Works, noto marchio inglese col quale abbiamo già collaborato nel 2021, ci porterà a una nuova sinergia prevista per il prossimo autunno/inverno per festeggiare il nostro diciottesimo anno di attività. Per il nostro ventesimo anniversario sogniamo una partnership che possa unire il nostro spirito d’innovazione con un brand o un designer che ami guardare orizzonti lontani. Potrebbe essere qualcosa d’inaspettato, che mescoli diverse discipline artistiche o culturali, creando un progetto unico per noi di Fresh.

Alcune immagini dello store Fresh a Torino, in via Barbaroux 5 bis
Giulio Carbone e Alessio Massa, founder Fresh
Macron Clubhouse is the place that connects on and off the pitch, where sharing and team spirit follow performance and competition.

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