Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@pointbreakmag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
magazine
anno 10 / n.1 / 2013
magazine
Periodico B2B del settore boardsport & action sport
anno 10 / n.1 / 2013
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Il giovanissimo brand di Gigi Rüf e Johnnie Paxson si è già fatto notare per la sua personalità e la sua filosofia. Il noto rider austriaco ci spiega come è nata l’idea di creare un proprio marchio di tavole.
Splash, flash… Slash!
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SNOWBOARD ALPINISMO
Quando boardsport fa rima con GREEN
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26-33 in anteprima
Se l’Enduro si sposa con la Avalanche
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ecoride
FW 2013/14 Winter Collections
In Portogallo con il nostro amico Garrett McNamara nello spot di Nazarè che gli è valso nel 2011 il record mondiale di big wave con un’onda di quasi 24 metri.
Una skate school per il vostro shop
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Avviare un programma di corsi base costituisce un modo per diffondere la pratica presso i neofiti e può essere un grande vantaggio per il negozio.
eventi
32 BOOT CAMP, LA PRIMA ITALIANA
20-21 reportage Nel cuore della B-Factory
BIG GARRET
pagine utili
A Burlington, Vermont (USA), per un incontro e una visita davvero speciali: il nostro report dalla sede mondiale di Burton dove lavorano 300 persone.
redazione@pointbreakmag.it / www.pointbreakmag.it
Snowboard alpinismo
Editoriale
a cura di Benedetto Sironi
Carta e web sulla strada della convergenza Oggi parliamo di informazione su carta e informazione online. Partendo da due considerazioni. La prima deriva da una ricerca dell’Università dell’Oregon realizzata nel 2011, la quale ha evidenziato che chi legge su carta ricorda un numero significativamente maggiore di articoli, di argomenti e di elementi importanti rispetto a chi legge sul web. Secondo gli autori, fra l’altro, i quotidiani online tendono a dare pochi stimoli per suggerire l’importanza di un articolo. Inoltre la funzione di “agenda setting” (lo spazio e l’importanza dato alle notizie) del giornale svanisce nel corso del processo. La seconda considerazione è relativa a un’altra ricerca, questa volta realizzata da Google nell’agosto 2012. Mostra come il 90% delle interazioni giornaliere con i media avviene attraverso degli “schermi”: smartphone, computer fisso o portatile, tablet, televisione. Solamente il 10% invece su radio, giornali e carta stampata. E il 60% dell’utilizzo complessivo dello smartphone avviene in casa. Certo, si tratta di dati emersi da un campione limitato di utenti, ma dai quali emergono comunque delle riflessioni generali. Apparentemente in contrasto tra loro e che da una prima superficiale analisi tenderebbero a mettere in contrasto la fruizione di notizie e contenuti su carta rispetto a quelli sul web. L’approccio che noi sposiamo, e sul quale invitiamo a meditare tutti i nostri lettori, è invece quello di una preziosa complementarietà tra i due mondi. Lo scorso dicembre sul blog “Il Giornalaio” Pier Luca Santoro (esperto di marketing e comunicazione) ha posto l’attenzione proprio sulla “convergenza” tra giornali cartacei e online. Sostenendo che il futuro dei quotidiani si giocherà sulla capacità di realizzare sinergie, convergenza, tra le versioni digitali e quelle tradizionali, utilizzando ciascun mezzo, ciascuna versione a supporto dell’altra. I diversi supporti non sono e non saranno alternativi, ma complementari, appunto.
Ebbene, anche se nel caso di Pointbreak Magazine e degli altri giornali che pubblichiamo non si tratta di quotidiani, crediamo che il discorso di cui sopra sia altrettanto valido. Non è un caso che il nostro gruppo editoriale abbia già da anni un forte presidio anche online con siti aggiornati quotidianamente, newsletter periodiche e una significativa presenza sui social network. Ma per il 2013 abbiamo voluto fare molto di più. Sport Press infatti si arricchisce di alcune importanti new entry sia in termini di “mezzi” che di risorse umane: il magazine B2B online Sport4Trade, dedicato al mercato dello sport a 360°, entra infatti a far parte del nostro gruppo, insieme al suo responsabile Francesco Ferrario e al suo staff. Ma non è finita qui. A completare il puzzle ci sono anche l’innovativo portale Sport4Trade Search e il progetto Bike4Trade: un web magazine dedicato al mercato bike da cui parallelamente nasce anche Bike4Trade Magazine. Ovvero il nostro quarto magazine cartaceo dopo Pointbreak, Outdoor e Running Magazine. Per tutti i numerosi sviluppi che seguiranno e le relative sinergie tra i vari mezzi, non mancheremo di mantenervi aggiornati. Insomma, un progetto editoriale che si fa ancora più importante e ambizioso. Continuando a puntare su valori che da sempre animano il nostro lavoro, quali professionalità, dinamismo, flessibilità, visione. Una visione nella quale ci sono appunto carta e web che dialogano insieme quotidianamente per offrirvi l’esperienza informativa più completa e utile possibile. Sempre consapevoli del valore e della forza dei nostri giornali cartacei, così come delle fantastiche e nuove possibilità che riserva l’online, non abbiamo voluto o dovuto girare ad alcun bivio. Abbiamo imboccato con convinzione la strada della convergenza. Che reputiamo senza dubbio la più piacevole, valida e produttiva da percorrere. Insieme a tutti voi, naturalmente.
a cura di Andrea Facchinetti
Questione di “pelle” Come sapete su queste pagine ci piace sottolineare con piacere i trend più positivi del panorama board & action sport. I quali magari, pur non coinvolgendo grandi numeri, creano movimento e interesse nei confronti delle nostre discipline e del nostro mondo spingendo i brand a introdurre su mercato nuovi prodotti, a beneficio dei retailer che hanno motivi di vendita in più. Oggi parliamo di snowboard alpinismo: una specialità capace di raggiungere secondo gli ultimi dati gli oltre 3000 praticanti. Sulle orme di un movimento nato alla fine degli anni ‘80 da alcuni snowboarder che a bordo di una tavola volevano vivere la montagna in maniera attiva, da protagonisti. Un modo alternativo per divertirsi e sperimentare le bellezze della montagna. “Lo snowboard alpinismo a mio parere rappresenta l’essenza dello snowboard”, spiega Cesare Pisoni, per cinque volte negli ultimi sei anni vincitore del circuito di Coppa Italia. “Per praticarlo occorrono una buona dose di attrezzi, a cominciare dagli strumenti di risalita che, oltre alle ciaspole e agli sci corti, possono essere sostituiti dalle tavole splitboard, equipaggiate con le pelli nella fase di risalita”. E proprio su questo genere di tavole si è concentrata l’attenzione di non pochi brand, che hanno inserito ormai una o più splitboard in collezione. Con range di prezzo davvero vasti per i praticanti in quanto si può passare dagli 80 euro per un paio di ciaspole ai 1000 euro per una tavola split. Quel che conta soprattutto per i principianti è rivolgersi a corsi organizzati da società specializzate oppure a guide alpine, capaci di far conoscere al meglio la montagna in compagnia di personale estremamente qualificato. Il CAI è da molti anni impegnato in questo grazie all’opera di circa 200 istruttori. E negli ultimi anni il fenomeno si sta sviluppando in Italia a macchia di leopardo, tanto che oltre alla Coppa Italia è stato creata la Coppa dell’Appennino, un circuito che si svolge fra l’Abetone e Cerreto Laghi, aperto anche ai praticanti dello snowboard. A proposito di gare: sono passati ormai ben più di dieci anni dalle prime competizioni agonistiche della fine degli anni ‘90, che si chiamavano Rallyboard. Era il tempo in cui lo snowboard alpinismo entrò a far parte della FSI, la Federazione Snowboard Italia presieduta da Luciano Rizzi, di cui fa parte Giancarlo Costa, nel 2000 campione del mondo dell’unica edizione iridata disputata nella storia e oggi coordinatore della Coppa Italia che Riparte da Vetan il 2 febbraio con il consueto appuntamento della “Vetanclassica” (sotto le altre tappe). “Il nostro sport piace perchè dopo gli anni in cui il freestyle ha dettato le regole del gioco e lo sci ha respinto la pratica della tavola, lo snowboard alpinismo ha risposto alla necessità di vivere forme alternative per divertirsi e vivere la montagna”, afferma Costa. “Il mercato italiano è in forte crescita per la varietà di attrezzature occorrenti per una escursione e le aziende hanno capito che, dando un occhio particolare a questa disciplina, vengono offerte opportunità di sviluppo interessanti”.
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Editore Sport Press Srl Presidente Daniele De Negri Direttore Responsabile Angelo Frigerio Direttore Editoriale Riccardo Colletti Redazione: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) Tel: 0362.600469 - Fax: 0362.600616 E-mail: redazione@pointbreakmag.it Website: www.pointbreakmag.it
Registrazione al Trib. di Milano n.540 del 19 luglio 2004. Periodico mensile Anno 10 N. 1/2013. Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Chiuso in redazione il 24 gennaio 2013
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CALENDARIO COPPA ITALIA 2013 02/02/13 - Vetan (Ao) - Vetanclassica 2013 24/02/13 - Monte Viglio Filettino - Campo Staffi Snowboard alpinismo 02/03/13 - Dimaro/Folgarida 10/03/13 - Prali (To) - Raid to Raid 24/03/13 - Monte Ocre (Aq) - Monte Ocre Snow Event 07/04/13 - Lizzola (Bg) - Bax Snow & Race Trophy
news
Collaborations
Mizuno nel progetto Valmalenco Freestyle Club Valmalenco Freestyle Club è un progetto nato con l’intenzione di avvicinare appassionati di tutti i livelli al mondo dello sci freestyle. Promosso da Dima Sartor, atleta Mizuno Breath Thermo, e dalla stessa
azienda, vede il Palù Park di Chiesa in Valmalenco come sede delle lezioni, in cui nozioni tecniche di alto livello unite a un notevole bagaglio di esperienza accompagnano i partecipanti alla scoperta del freestyle e a una progressione mirata. Dopo il successo della giornata promozionale del 23 dicembre e la prima tappa del 19-20 gennaio, il Valmalenco Freestyle Club prevede altri 4 appuntamenti: il 2/3 febbraio, il 23/24 febbraio, il 2/3 marzo e il 9/10 marzo. info@valmalencofreestyleclub.com
Protest e Tomi Tomi per una giacca dal gusto orientale Per celebrare il tema stagionale sugli artisti asiatici, Protest ha collaborato con il celebre designer di kimono Tomi Tomi (Nobuaki Tomita) per creare una giacca da snowboard ispirata. Gli esperti prodotto del marchio hanno incontrato Tomi Tomi in Giappone, durante un loro viaggio in Asia, rimanendo completamente affascinati dalle sue splendide creazioni. L’artista ha lavorato in più di 2.000
film e programmi tv come stilista di kimono e ha tenuto show ed esibizioni in tutto il mondo. I suoi lavori di alto profilo sono stati donati al museo di arte orientale di San Francisco. La giacca di ispirazione etnica è stata dunque realizzata utilizzando una composizione floreale originale dell’artista asiatico, concessa in via del tutto eccezionale ed esclusiva in questo capo a edizione limitata.
Market
Riders
K2 acquisisce il marchio Backcountry Access K2 Sports ha completato l’acquisizione del marchio americano Backcountry Access (BCA), specializzato nella produzione di equipaggiamento di sicurezza su neve. In questo modo K2 intende rafforzare in maniera importante la sua posizione nel mercato sportivo globale e grazie all’acquisizione di BCA potrà allargare il proprio spettro di utenti finali. Backcountry Access si aggiunge così agli altri 15 brand posseduti da K2, fra i quali sono inclusi Full Tilt, Line, Ride Snowboards, Atlas e Tubbs. “BCA calza alla perfezione
con gli altri brand della famiglia K2” ha spiegato Anthony De Rocco, presidente e CEO di K2 Sports. “È un riferimento nella ricerca, progettazione ed educazione riguardante la sicurezza sulla neve, oltre a essere pioniere nell’equipaggiamento, basti pensare alle innovazioni più importanti come il trasmettitore-ricevitore Tracker o l’airbag Float”. Backcountry Access potrà ora usufruire delle infrastrutture e degli investimenti di K2 nella ricerca e nello sviluppo dei propri prodotti safety.
Millet con Zag per realizzare la sua prima linea ski Fra le novità che caratterizzeranno la stagione 2013/14, la prima collezione ski realizzata da Millet vede la collaborazione di un marchio come Zag. Brand francese attivo da dieci anni in questo settore e specializzato nella produzione di articoli per freeride, è di base a Chamonix, dove fra l’altro MIllet aprirà il suo prossimo
store. Da questa partnership nasceranno i nuovi modelli di una completa linea outerwear e di zaini con airbag integrato. Un ulteriore passo dunque che il marchio di abbigliamento tecnico appartenente al Lafuma Group compie dopo aver registrato la maggiore crescita all’interno dello stesso gruppo transalpino.
Con Black Crows, apre a Chamonix il Colette ski club Il marchio Black Crows e il famoso concept store di Parigi Colette hanno creato uno ski club ispirato al freeski e alle “gioie” dell’après-ski. Così, in collaborazione con Franklin & Marshall, è nato il Colette ski club. L’idea semplice e divertente intende illustrare alle persone il variegato mondo della montagna e dello sci visto da differenti punti di vista. E la scenografia di tutto questo non
poteva che essere Chamonix, una delle capitali mondiali del freeride nonché sede del marchio. Per l’occasione Franklin & Marshall ha disegnato una speciale collezione lifestyle, disponibile solo da Colette o nel suo sito (www.colette.fr), perfetta per il pre e post sci. Black Crows dal canto suo lancia il nuovo sci Ova, modello all terrain, e il bastoncino Furtis insieme alla berretta Bolivia.
Professional Snowboarding e Northwave insieme per un Camp Northwave-Drake e i giovani maestri della Professional Snowboarding di Madonna di Campiglio hanno collaborato nuovamente per realizzare il Drake Special Camp. L’evento si è svolto per 3 giorni da venerdì 25 gennaio a domeni-
ca 27 gennaio: 9 ore complessive (3 a giornata) di
snowboard intensivo, dedicate a tutti gli appassionati di qualsiasi livello ed età. Ai partecipanti è stata inoltre offerta la possibilità di testare gratuitamente le tavole Drake 2012/13. Al termine, gadget per tutti firmati Drake e Northwave.
Per Spy Optic in Italia ora c’è A4 Distribution Con il nuovo anno, Spy Optic cambia strategia per il territorio italiano. Da questo momento infatti è A4 Distribution che si occupa della distribuzione dei suoi prodotti all’interno dell’area del nostro Paese. Giunto da noi nel 2004, il brand californiano ha appena ultimato lo sviluppo di alcuni importanti progetti e si appresta a introdurre nel mercato la nuova tecnologia Happy Lens, una collezione di maschere ancora più performante ed esteticamente accattivante. Inoltre ha recentemente confermato la collaborazione con atleti top del panorama action sport mondiale, quali Ken Block, Jhon
Jhon Florence, Dustin Barcia, Louie Vito e Sam Hill. La scelta di questa sinergia nasce dunque dalla comune strategia delle due aziende, attente alle esigenze del cliente: orientate al super service e alla valorizzazione del marketing. La capillarità della rete distributiva, la storia e la professionalità di A4 consentirà inoltre a Spy Optic di potenziare la propria strategia sui mercati europei emergenti e di continuare a crescere all’interno del territorio nazionale.
Info: A4 Distribution s.r.l 0342.683494 info@a4distribution.it
Anche VF prova ad acquisire Billabong Reeson supporta il disco d’esordio dei This is Disease Reeson Electric Division ha annunciato che supporterà la produzione del disco d’esordio dei This is Disease “This is fast. This
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is loud. This is Disease”, che uscirà a febbraio 2013 per Machete Empire Records. This is Disease è un gruppo hardcore punk che arriva dalla Sardegna. I membri della band (Raffaele Manca, Luciano Bernardi, Salvatore Desini, Diego Pani e Andrea Folino) provengono tutti dall’underground musicale isolano e convergono su un suono fortemente influenzato dalla seconda ondata hardcore americana, fine anni ’90, di gruppi come Champion, Bane, In My Eyes. La pubblicazione del disco sarà supportata dallo skateboarding brand Sassarese Reeson Skateboard And Clothing Co.
Una nuova offerta di acquisto è stata presentata a Billabong International. La proposta è stata avanzata da un consorzio formato da Altamont Capital Partners and Vf Corporation, già proprietario di The North Face, Vans e altri brand sportivi e fashion. Il possibile acquirente avrebbe formulato un’offerta per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario della compagnia australiana a 1,10 dollari australiani per azione, una cifra in linea con quella
inoltrata a dicembre 2012 da Paul Naude, direttore di Billabong International e capo delle operazioni in America. D’altra parte, va detto che tale prezzo resta sotto la quota proposta in precedenza da Texas Pacific Group e Bain Capital e che raggiungeva 1,45 dollari australiani per azione. A questo punto, la compagnia ha dichiarato che prenderà ancora qualche settimana di tempo per valutare attentamente le ultime due offerte.
Iniziative Freeskicamp: secondo step a Gressoney Il Freeskicamp creato da Federico de Albertis e Marco Eydallin arriverà nel weekend del 16-17 febbraio a Gressoney, secondo stop di questa bella iniziativa. “Saranno due giorni innovativi”, ci spiegano i 2 coach, “perchè per la prima volta sarà un camp focalizzato sui tricks in neve fresca, per migliorare le manovre in sicurezza e per avvicinarsi a questa importante sfaccettatura del freestyle”. Sarà preparato un terrain park fuori pista, con salti per avvicinarsi ai back flip, appoggi sugli alberi, bonk e drop, per soddisfare qualsiasi fantasia. Il camp sarà seguito inoltre dai filmer della DVProduction, mentre il rifugio alpino Horeste Huette, situato a 2.600 metri, ospiterà i partecipanti.
Burton inaugura l’anno a Bormio con il Demo Tour Atomic e Jossi Wells per il progetto The Infamous Tutto è partito da un’idea: mettere insieme un gruppo di sciatori con stili diversi e prospettive differenti nello sci, portandoli alla ribalta e creando qualcosa di nuovo. “C’è molta divisione nel mondo dello sci, soprattutto tra gli sciatori dei park”, spiega l’atleta Atomic Jossi Wells. “Quello che volevo fare con questo progetto era mostrare i valori di base cui tutti gli sciatori possono fare riferimento, le ragioni per le quali ci innamoriamo dello sci. Per
noi The Infamous è fare gruppo e spingere te stesso e i tuoi amici a fare qualcosa di nuovo. Questo significa divertirsi sugli sci ed esprimere al meglio il proprio stile”. Così Jossi ha creato una squadra, composta da sciatori diversi per qualità e approccio: Nicky Keefer, Frej Jönsson e Lucas Stål-Madison. L’azienda austriaca invece ha lavorato su questa idea costruendo uno sci che interpretasse totalmente lo stile di Jossi: The Infamous.
Dal 3 al 5 gennaio Burton Snowboards ha offerto la possibilità di testare gratuitamente tutta l’attrezzatura, comprese le ultime novità come le tavole Parkitect, Antler e Superhero, oltre agli attacchi Genesis. Il Burton Demo Tour si è tenuto a Bormio. L’evento è stata inoltre un’occasione per effettuare test guida degli ultimi modelli BMW e assistere alla proiezione del filmato Burton 13 presso Be White. Da segnalare inoltre che nella giornata di venerdì si è svolto il contest Kids Banked Jam riservato agli under 18.
info@freeskicamp.it
Sfida a 4 per The ShootingVideo Team Battle Nitro, CAPiTA, Drake e Vans sono i 4 brand che si sfideranno presso l’Obereggen Snowpark con i propri snowboard team italiani, concorrendo per il primo video contest organizzato da Snowpark.it in collaborazione con Board.TV e il resort di Obereggen. A gennaio e febbraio le quattro crew produrranno un video alle pendici del Latemar. La pubblicazione avverrà a fine lavori. Dopo ogni session sarà pubblicato un mini teaser di 30 secondi su Board.TV, oltre a foto di backstage e report su Snowpark.it e sui social media. Il regolamento è semplice: l’articolo di Snowpark.it dedicato al brand con il video di riferimento che guadagnerà il maggior numero di “Mi Piace” entro 2 settimane dalla data di pubblicazione vincerà la video battle. Alla squadra andranno il trofeo e un surf camp a Somo in Spagna, in collaborazione con SurfToLive.com.
Nuovo logo per Surf Expo, che spegne 15 candeline Italia Surf Expo compie 15 anni. L’evento ha raggiunto nel 2012 oltre 20mila presenze in 3 giorni e l’esposizione mediatica è arrivata alle maggiori testate nazionali e ai telegiornali principali. Per festeggiare il quindicesimo anniversario è stato lanciato un nuovo logo, un restyling voluto e creato appositamente. L’ISE 2013 si terrà dal 26 al 28 luglio sempre sulla splendida spiaggia di Santa Severa con le consuete molteplici attività di intrattenimento gratuite e rivolte a tutti: dalle academy agli aperitivi, dai contest alle iniziative proposte dalle aziende presenti. Confermate le media partnership con Pointbreak Magazine e il gruppo Media Johnson. www.italiasurfexpo.it
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news K2 Snowboarding accoglie Luca Albrisi nel proprio team Italia K2 Snowboarding ha annunciato l’ingresso di Luca Albrisi nel proprio team italiano. Luca, che ha all’attivo successi nazionali e svariate partecipazioni al Freeride World Qualyfier (FWQ), approda in K2 con svariati progetti di freeride e backcountry. Freerider molto attivo, grande viaggiatore e collaboratore per alcune realtà editoriali del ramo outdoor, si è dichiarato molto felice di iniziare una collaborazione con K2, azienda simbolo in ambito freeride e backcountry. Per l’inverno in corso Albrisi ha scelto un set-up costituito da Turbodream 159, Panoramic Splitboard 162, Formula Bindings e T1 Boots.
alice E Arthur Arutkin CON Maxime van Gent new entry nel team windsurf & SUP Fanatic
Fanatic ha annunciato l’ingresso dei giovani atleti francesi Arthur Arutkin e Maxime van Gent nel proprio team internazionale windsurf & Sup, cui si aggiunge la sorella di Arthur, Alice, nell’International Windsurf team. Arthur, classe 1997, è sicuramente uno dei talenti più cristallini del panorama francese per le discipline windsurf e Sup, mentre la sorella Alice, nata nel 1992, ha già raggiunto risultati importanti a livello mondiale. Anche la bella 16enne Maxime ha mostrato molto presto le sue grandi qualità nel windsurf freestyle come nella scena Sup. Questi 3 ragazzi avranno di sicuro un futuro luminoso sulle onde. Arthur e Maxime sono da poco entrati a far parte anche delle scuderie North Sails.
People Oakley White-Allen e Tom Leitner con Black Crows
L’icona del freeski teutonico Tom Leitner e il talento nordamericano Oakley White-Allen sono i nuovi membri del team Black Crows. La grande esperienza di Tom l’ha portato a esplorare gran parte delle Alpi in Austria e Germania, mentre era uno dei 12 skiers europei che hanno sfidato sulle Ande i migliori atleti americani. Atleta dalle multiformi abilità, quest’anno parteciperà al Freeride World Tour e sarà coinvolto in diverse produzione filmiche. Oakley invece viene dal New England ed è stato una delle rivelazioni del Freeride World Tour 2012 e ha mosso i suoi primi passi nelle competizioni nel 2009, ottenendo un terzo posto nel prestigioso contest Snowbird in Utah. Invitato alla Skiers Cup nel 2011, è cofondatore del brand Panda Poles.
Stefan Glira è il primo italiano per il team Uvex Core Range
Da ormai diversi anni, Uvex ha creato un team internazionale di giovani skier per sviluppare, testare e promuovere una nuova gamma di prodotti dedicati al mondo freesnow, freeride e freestyle. Fresca new entry nel pool è Stefan Glira. Classe 1987 della Val badia, è il primo italiano a far parte della squadra. Nel 2010 ha partecipato all’Alagna Mystic Xperience e da quel momento la sua carriera ha cominciato a prendere slancio, tanto che ora viene considerato uno dei maggiori talenti internazionali. Stefan andrà dunque a completare il team Uvex Core Range. Caschi, maschere e protezioni dal design creativo, alti contenuti tecno e spirito aggressivo sono gli aspetti che caratterizzano la linea prodotti che accompagna questi ragazzi durante le loro performance.
Andreas Rauter torna in Burton in qualità di senior director of sales
John John Florence firma per Hurley
Hurley è entusiasta di accogliere ufficialmente il surfer John John Florence nella propria famiglia, un vero predestinato dell’onda. John John ha infatti iniziato a surfare all’età di tre anni, a sette già partecipava alle gare. Nella sua carriera si è portato a casa un Triple Crown, tre vittorie al Pipeline, una ASP e il quarto posto nella classifica mondiale 2012… il tutto prima ancora di aver compiuto venti anni. Da ora collaborerà nella realizzazione dei prossimi Phantom Boardshorts firmati Hurley. “Sogno quello che potrebbe essere possibile nel surf e sono sicuro che lui lo supererà”, così si è espresso a riguardo Pat O’Connel, VP sports marketing dell’azienda.
Jordy Smith per altri 5 anni con O’Neill
Certamente uno dei migliori talenti della sua generazione, il sudafricano Jordy Smith aveva iniziato la collaborazione con O’Neill nel 2007, dopo aver vinto il mondiale junior. E il rapporto non è certo destinato a concludersi, dato che il surfer, ormai grande protagonista dell’ASP, e l’azienda si sono accordati per altri 5 anni insieme. “Siamo fortunati ad avere un atleta del calibro di Jordy a rappresentarci”, ha affermato Michael Heath, global marketing director di O’Neill. “Sia in occasione delle gare che in piena libertà, continua a dimostrare di essere uno degli atleti più progressivi del mondo”.
il talento dell’halfpipe Benoit Valentine entra nel team Billabong
Il team europeo di sci freestyle di Billabong si allarga. Fra le sue file entra l’atleta Benoit Valentin, che ha firmato un contratto di tre anni con il brand. Il primo risultato di rilievo ottenuto dal ventenne francese risale al 2011, quando al Dew Tour di Ogden ottenne il secondo posto. Considerato una delle promesse più interessanti nel halfpipe, ha recentemente fatto registrare due terzi posti consecutivi nel Freeski Open tra Nuova Zelanda e Cardrona World Cup, primo contest di qualificazione per le Olimpiadi del 2014. A questi si aggiungono l’invito al Nine Knights Big Air Event e ai Winter X-Games, a dimostrazione che Valentin ha il talento e la motivazione per competere con i migliori del mondo. “Sono davvero felice della mia nuova partnership con Billabong” ha affermato il giovane rider. “Un brand così forte mi sarà di grande aiuto per raggiungere i miei obiettivi. Voglio essere al meglio in ogni gara e puntare al podio in ognuno dei contest internazionali nell’halfpipe skiing”. David Pitschi, marketing manager di Billabong Europe Outerwear ha aggiunto: “Da anni lavoriamo con gli sciatori, ma c’era bisogno di un key-player che ci aiutasse a sviluppare la nostra collezione destinata ai praticanti di tutto il mondo e Benoit ha un grande avvenire”. I Giochi Invernali del 2014 vedranno per la prima volta il lo sci freestyle - halfpipe tra le discipline ufficiali e Valentin è tra i favoriti per la medaglia d’oro.
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A partire dal 1° febbraio, Andreas Rauter rientrerà in Burton e assumerà la carica di senior director of sales per la divisione europea di base a Innsbrick, in Austria. Tra il 1993 e il 2003, Rauter ha ricoperto diverse cariche per l’ufficio marketing & sales, prima di trasferirsi in Salewa. Per il marchio italiano con sede a Bolzano, ha lavorato in qualità di export manager e, nell’ultimo periodo come direttore group export della divisione internazionale. Approdato nuovamente a Burton, farà direttamente rapporto a Hermann Kapferer, general manager per il Vecchio Continente. Il suo predecessore Olav Nietzer passerà invece a collaborare con Black Diamond Europe, sempre in qualità di drettore per il settore vendite.
Andy Mooney è il nuovo chief executive Quiksilver
A partire dall’11 gennaio Andy Mooney sarà il nuovo presidente e chief executive del gruppo Quiksilver, succedendo al fondatore dell’azienda americana Bob McKnight, divenuto executive chairman. Andy ha passato gli ultimi 11 anni in Disney Consumer Products, dove ha supervisionato il licensing globale, publishing e business retail. In precedenza aveva lavorato per 20 anni in Nike in qualità di general manager del business apparel globale, fondatore della divisione equipment e successivamente chief marketing officer.
Kazuhiro Kokubo entra del Capita Snowboarding team
Capita Snowboarding è lieta di dare il benvenuto al giovane giapponese Kazuhiro Kokubo nel proprio Pro Team. Kazuhiro è uno dei più rispettati riders in circolazione e per questo si è meritato l’ingresso in Capita a fianco dei top rider già presenti: TJ Schneider, Scott Steven, Laura Hadar, Dustin Craven, Dan Brisse, Jessica Kimura, Cale Zima, Phil Jacques, Mike Rav, Andrew Burns, Brandon Cocard. Kazu ha già ottenuto numerosi riconoscimenti vincendo gare come l’Air&Style di Pechino e gli US Open. Il presidente e fondatore di Capita Blue Montgomery ha commentato: “Siamo onorati dell’arrivo di Kazu: chi è, come si presenta, ciò che rappresenta... è una persona davvero unica e uno snowboarder potente e stiloso”. (Photo credit: Phil Tifo).
iouri Podladtchikov nell’International team Monster Nato a Mosca ma cresciuto in Svizzera, Iouri “I Pod” Podladtchikov, campione del mondo halfpipe 2013, è entrato a far parte del team internazionale di snowboarder della bibita Monster Energy. Iouri è l’unico assieme a Shaun White ad aver completato un Double McTwist 1260, e certamente dirà la sua alle Olimpiadi di Sochi. “Ho ammirato le sue qualità per anni e il suo entusiasmo nel far parte di Monster è una bella soddisfazione per noi”, ha spiegato Cody Dresser, action sports director Monster Energy. “I Pod è certamente uno dei più incredibili specialisti del superpipe e, incredibilmente, sta ancora migliorando. Siamo entusiasti della sua crescita internazionale”.
Web 10 milioni di fans su Facebook e Ispo Gold Award per DC Il marchio DC sta dimostrando di avere raggiunto una posizione importante nel web e nei social. Non a caso, a inizio anno il profilo Facebook internazionle ha raggiunto i 10 milioni di fans, cui si aggiungono gli svariati milioni del profilo europeo. Per celebrare questo incredibile risultato e ringraziare i suoi supporter, DC ha pubblicato uno speciale video di ringraziamento che vede protagonisti alcuni dei suoi team riders internazionali più famosi. Inoltre è notizia recente la premiazione dell’applicazione web DC Livepark System con il prestigioso Gold Award Ispo 2013.
Si tratta di un innovativo sistema di condivisione online dei propri video realizzati in snowpark, che consente allo stesso tempo di editarli e condividerli direttamente sul sito introducendo un fattore di esperienza personale nell’intero progetto. “Un’implementazione eccezionale. L’idea permette agli utenti di vedere, editare e condividere su un’applicazione web i propri video direttamente registrati in uno snowpark. DC ha mostrato un’innovativa idea per creare un website in cui attrarre esattamente il proprio target group”, sono state le parola della giuria.
Bemoov, lo skipass si paga con il cellulare Per non perdere neanche un minuto di una preziosa giornata sugli sci, grazie all’app iSkipass è possibile pagare lo skipass per sé, per familiari e per amici con il proprio smartphone, evitando lunghe code agli impianti di risalita o sveglie all’alba. iSkipass opera sul circuito Bemoov, piattaforma tecnologica che consente di effettuare pagamenti di beni e servizi in assoluta sicurezza mediante l’uso del cellulare. L’applicazione, oggi disponibile per i cellulari iPhone, è scaricabile gratuitamente dall’App Store o dal sito Bemoov (www.bemoov.it). Il servizio è attivo per le stazioni SIB (Società impianti di Bormio in Valtellina), comprensorio con 50 km di piste, e sulle Funivie Lagorai, in Trentino, con 3 impianti di risalita e 2 tapis roulant. Per acquistare lo skipass in mobilità è necessario iscriversi al sito www.bemoov.it e aver associato il proprio numero di telefono alla propria carta di credito. Poi l’utente acquista la keycard, scheda universale per l’accesso agli impianti, presso le biglietterie dell’impianto scelto. A questo punto è sufficiente scaricare l’app e scegliere la stazione e lo skipass desiderato. Al termine dell’acquisto l’utente riceverà un sms- di conferma.
Adixxion.it, il laboratorio digitale firmato JVC JVC lancia la nuova videocamera indossabile GCXA1 (Adixxion) e la sta facendo testare ad alcuni dei migliori riders e videomakers italiani, come Sergio Minnici, Alberto Acetulli, Alessandro Miniotti, Ivan Koklov, Daniele Zennaro o Lorenzo Fonda. A essi JVC ha inviato in anteprima la action cam e i suoi accessori, collezionando con il loro contributo non solo insights utili per migliorare il prodotto ma anche e soprattutto esperienze, impressioni e prove sul campo. Il risultato è www.adixxion. it: un laboratorio digitale e un contenitore di clip video, immagini e interviste, che raccoglie il lavoro di tutti i videomakers coinvolti, alle prese con onde, neve, sterrato o traffico cittadino. Il modo migliore per vedere in azione la scocca quadproof, il display LCD integrato, il remote control wifi e tutti gli accessori di questa camera dal peso di 126 gr. Risoluzione massima di 1920×1080 (Full HD) pixel 30 fps e 1280x720 (HD) a 60 fps.
NorthSails V2.0, l’app essenziale per i windsurfer L’applicazione firmata The NorthSails porta l’esperienza del brand a portata di mano, rendendo di facile accesso tutti le informazioni utili per gli appassionati di windsurf: gamma prodotti, clip dedicate, ricerca dealer e tanto altro. La nuova sezione Donwloads consente di scaricare una serie di contenuti nel device utilizzabili anche offline, come wallpaper, video, brochure e manuali. Quella Specs invece è stata aggiornata con i prodotti 2013, mentre sono stati risolti alcuni piccoli bug. Tra le altre caratteristiche sono presenti collegamenti ai social network principali, un Dealer Locator, convertitore di unità e un’utilissima Packing List, in modo da non dimenticare nulla quando si parte per una session in mare.
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Events
news Flight on the Moon, saltando “sulla luna” a Livigno Il 28 marzo a Livigno si svolgerà un nuovo evento dal format nuovo e particolare: Flight on the Moon. Il contest, presentato dal giovane e promettente marchio Tailgrab, in collaborazione con Red Bull e Out-Of, prevede una sfida freestyle a coppie, uno skier e uno snowboarder, in notturna. I migliori 3 si spartiranno il montepremi, al momento di 2.000 euro. Ma le novità non finiranno qui. www.tailgrab.it
Partito a Cervinia il Braulio Vertical Tour 2013 Una partenza migliore per il Bràulio Vertical Tour 2013 non avrebbe potuto esserci, grazie soprattutto alle condizioni meteo eccellenti e all’innevamento praticamente perfetto che ha regalato Cervinia nel weekend del 29-30 dicembre. Una tappa, questa inaugurale, da ricordare però, a maggior ragione, per il grande spettacolo demo offerto da alcuni dei migliori freeskiers e snowboarders acrobatici italiani, compresi alcuni esponenti della nazionale italiana come Denis Battisti o i fratelli Schenk. Una folla notevole ha poi partecipato per entrambi i giorni a tutte le proposte del villagio, comprese le prove tecniche degli sci Scott e dalle tavole Hostile.
Prowinter: dal 17 al 19 aprile la 13ª edizione
WSF World Rookie Fest 2013, ecco i vincitori
Il team di Fiera Bolzano è già al lavoro per pianificare la 13ª edizione di Prowinter, fiera B2B europea dedicata al settore del noleggio e dei servizi per gli sport invernali in programma dal 17 al 19 aprile. I dati forniti da Pool Sci Italia nella scorsa stagione parlavano di un fatturato del mercato italiano delle attrezzature per lo sci di circa 68.555.226 di euro. Mentre le statistiche presentate di recente dall’Osservatorio Italiano del Turismo Italiano nell’ambito del Nissan Skipass di Modena mostrano una previsione di ripresa con segni positivi nel numero di praticanti di quasi tutte le discipline di montagna. A questi si aggiungono i dati relativi alla customer satisfaction dell’ultima edizione di Prowinter: oltre il 70% degli espositori si ritiene soddisfatto dei contatti raccolti in fiera, l’80% confida di avere delle aspettative positive. Nel mercato rent, secondo il sondaggio del pool, oltre il 60% dichiara di aver usufruito almeno saltuariamente di un servizio di noleggio sci. L’85,1% di essi si dice completamente soddisfatto del trattamento ricevuto. Tra le motivazioni che spingono gli appassionati al noleggio troviamo la comodità (30,2%), seguita dalla ricerca di un modello sempre attuale (28,2%), per finire con l’economicità (6%). Dalla quota restante (44,9%) emerge soprattutto la volontà di provare prima di acquistare. Di gran lunga inferiori le percentuali per quanto riguarda il noleggio di scarponi che totalizza un 19,7% (16% raramente, 1,8% spesso, 0,9% sempre), cui corrisponde anche una minor percentuale di clienti soddisfatti (57,8%).
WSF World Rookie Fest 2013, tenutosi a Livigno, ha visto fronteggiarsi 138 giovani riders provenienti da 16 nazioni, fra i più promettenti i talenti dello snowboard internazionale. Dopo 2 giornate di qualifica caratterizzate da un meteo clemente, una forte perturbazione nevosa è intervenuta il terzo e ultimo giorno, con vento e nuvole in bassa quota, creando delle condizioni decisamente difficili per lo svolgimento delle finali. I 42 finalisti (16 maschi rookies, 12 maschi grom, 8 femmine rookie e 6 femmine grom) non si sono però spaventati. Fra le ragazze, Talie Larochaix dalla Francia ha vinto la categoria grom riservata alle un-
www.prowinter.it
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der 14, mentre la nostra portabandiera Valentina Barengo (in foto) ha trionfato nella rookie (15-18 anni): “È il mio terzo e ultimo anno come rookie e vincere qui a Livigno è come un sogno che diventa realtà”, ha dichiarato dopo la cerimonia di premiazione. Fra i grom maschili c’è stata una sfida di altissimo livello, ma il titolo è andato al norvegese Isak Ulstein sul connazionale Marcus Kleveland. Grandi emozioni anche per i rookie, nella cui categoria ha vinto un altro norvegese, Ole Christian Hagen, al suo secondo titolo. Il successo come Best team non poteva dunque che andare alla Norvegia.
brand profile
Il noto rider austriaco Gigi Rüf ci spiega come e perchè è nata l’idea di creare un proprio brand di tavole
Splash, flash... Slash! Semplice, minimalista, evocativo e per certi versi geniale: già il nome, che rimanda a quel gesto tanto caro a tutti gli snowboarder patiti della neve fresca, dice tanto del marchio Slash, fondato un anno fa dal noto rider austriaco Gigi Rüf. Poche le tavole per ora a collezione (quattro) ma realizzate con una spasmodica attenzione alla qualità. Non a caso il modello ATV Hub, pro model di Gigi ideale per il backcountry riding e i kicker in fresca, è stato recentemente insignito del premio Good Wood di Transworld Snowboarding. Un bel colpo quindi quello messo a segno da Friendistribution, che ha acquisito la distribuzione per l’Italia di Slash e attraverso la quale abbiamo realizzato in esclusiva questa bella intervista a Mr Gigi Rüf. Come è nata l’idea di creare il brand Slash by Gigi? Si è trattato di un processo lento o di un improvviso colpo di genio? Splash, flash, Slash… l’idea era già lì, dopo vent’anni di snowboarding. È dal ’97 che sono coinvolto nella progettazione di tavole. Un’esperienza che mi ha dato più agio nella creazione di Slash. In generale, sin dall’inizio della mia carriera come professionista, mi ha sempre interessato la possibilità di progettare le mie tavole – una possibilità che per fortuna ho avuto. Dall’artwork alle tecnologie e alle tecniche costruttive: l’essenza del mio lavoro sulle tavole è sempre stata quella di costruire un mezzo che avesse personalità.
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Come definiresti Slash? Una piattaforma dedicata al progresso, all’individualità e agli standard. Con Slash vogliamo venire incontro alla domanda di alta qualità attraverso una selezione di tavole progettate per tutte le esigenze e costruite con un livello di precisione inaudito. In questa avventura sono accompagnato da Johnnie Paxson, che porta a Slash un elemento davvero personale. Qua le leggi di natura sono governate dalle azioni dei rider. “Drop in, gain speed and Slash”. Come ha reagito il mercato alla nascita di Slash e al tuo nuovo ruolo? Difficile fare un bilancio dopo un solo anno di attività. Di certo sto incontrando molto interesse e in tanti mi stanno
di Monica Viganò
A cura di Benedetto Sironi in collaborazione con rockinthemiddle.com
Il giovanissimo brand di Gigi Rüf e Johnnie Paxson si è già fatto notare per la sua personalità e la sua filosofia. “Slash è una piattaforma dedicata al progresso, all’individualità e agli standard, con la quale vogliamo venire incontro alla domanda di alta qualità attraverso una selezione di tavole progettate per tutte le esigenze e costruite con un livello di precisione inaudito”.
mostrando il loro sostegno e il desiderio che Slash possa decollare. Una linea “disegnata da un rider” di certo va a tutto vantaggio dello snowboard. Ci puoi raccontare qualcosa delle caratteristiche delle tavole di Slash che hai aggiunto per migliorare le tue sensazioni sullo snowboard – e quindi quella degli altri? All’inizio ho creato l’ATV pensandolo come il mio modello professionale. L’approccio che ho adottato per l’identità di Slash è un approccio minimalista. Ero già convinto delle misure della tavola che avevo in mente, ma arrivando a Nidecker mi sono imbattuto in alcune innovazioni interessanti. È stato allora che ho cominciato ad aggiungere i migliori “ingredienti” che mi fosse dato di incontrare e
a tarare quelli che avrebbero reso la mia tavola migliore. Una delle tecnologie più nuove montata sulle nostre tavole è il “reactive flex” - probabilmente una delle tecnologie più moderne nello snowboarding di oggi che consente alla tavola di piegarsi da lato a lato. Per esempio, se Johnnie Paxson fa un boardslide su un rail, la tavola crea immediatamente una concavità come in uno skatebord, alzando le estremità in modo da evitare la presa della lamina. È flessibilità in 3D. Oggi ci sono molti brand di proprietà di rider. Tu hai voluto tuttavia enfatizzare questo aspetto, usando la dicitura “by Gigi”: Perché questa scelta? Cosa si può trovare di te nel brand Slash? Si tratta di quello che faccio – accanto al lavoro di sviluppo per Union Bindings e alla collaborazione con Nike e Dragon per ispirare nuovi prodotti. Chi altro c’è in Slash? Ho due aiuti altrettanto fondamentali, che mi danno idee e aiutano Slash a vivere. Sul lato creativo c’è Papriko Ink – i miei designer. Accanto a loro, sul lato della produzione e distribuzione, ci sono i fratelli Nidecker. Il mercato statunitense è probabilmente il più importante per questo sport. Quanto credi che invece conti il mercato Europeo e quello Italiano? Io credo realmente che lo snowboarding possa essere naturale e divertente per chiunque. Tutti quelli che si cimentano
Nelle foto in queste pagine Gigi al lavoro in pose più o meno “serie” nella fabbrica dove vengono realizzate le tavole Slash.
con la montagna ne ricevono una bella scarica di adrenaline e di endorfine. È una droga. In un mondo pieno di brand produttori di tavole e caratterizzato da una forte competizione, quali sono i punti di forza di Slash e come pensate di ottenere posizioni importanti nei migliori negozi? Io posso solo sostenere i quattro modelli che ho creato per scopi specifici. Camber tradizionale o inverso – quale utilizza Slash? La tavola più costosa della linea è la mia ATV originale. Ho seguito le necessità di Johnnie Paxson e la sua maggiore esperienza per l’utilizzo urban – il che significa che preferisce la sua tavola senza alcun preload, ovvero con una base piatta. Per la fresca la tavola Straight, che ho adattato con un camrock posteriore, è probabilmente il pezzo più sorprendente della mia gamma. Grazie a Slash sono riuscito a creare tavole per terreni specifici che mi sono utili per tutta la stagione. E non voglio dimenticare la The Park, che è dotata del camrock più comune ed è la più semplice ed economica. Da ricordare anche il recente ingresso nel tuo team di Manuel Diaz – il quale gareggerà accanto a te e a Paxson. Quali sono le altre scelte di marketing e promozione? Non credo che si tratti di una scelta scontata di marketing e promozione. I miei rider hanno le stesse chance mie e devono
impegnarsi a fondo. Slash è piuttosto una piattaforma nella quale invito i rider a unirsi e dove il mio ruolo è quello di seguirli nella costruzione di tavole che rispecchino la loro esperienza e visione. I rider possono esprimersi come meglio credono, senza restrizioni, e si possono promuovere come meglio credono.
il premio ASSEGNATO DA TRANSWORLD SNOWBOARDING
ATV HUB: Good Wood!
Quanto contano i negozi specializzati per Slash? Per Slash la presenza in negozio è l’elemento chiave per riuscire a entrare in contatto con la comunità di snowboarder là fuori. D’altro canto, la mia carriera è iniziata quando un negozio ha cominciato a supportarmi, anche se era solo per avere degli sticker gratuiti! Alla chiusura del primo anno di attività: qual è il feedback? Avete raggiunto i vostri obiettivi? È una curva di apprendimento più che una previsione sui profitti. Per esempio: ho usato la mia tavola Straight per la primissima volta al Supernatural in Canada e sono arrivato secondo, guadagnandomi un po’ di soldi dal premio. Ma l’esperienza più gratificante è stata vedere quanto fosse valida la tavola “sul campo”. Il mio obiettivo è di continuare a creare e riuscire a estendere questa mia possibilità ad altri rider. Cosa possiamo aspettarci nel futuro da Slash? Su cosa vi concentrerete? Semplice: vogliamo trovare i giusti ingredienti per il vostro snowboarding e per farvi divertire!
www.slashsnow.com/en Photo credits: François Marclay www.francoismarclay.com
Il magazine americano Transworld Snowboarding, una delle più importanti riviste mondiali della nostra beneamata disciplina, da 14 anni assegna ad alcune tavole selezionate il premio “Good Wood”. Anche per la stagione 2012/13 sono state centinaia le tavole testate. Il risultato sono stati 10 premi “Good Wood” assegnati a modelli sopra i 450 dollari e altrettanti per i modelli in vendita al pubblico sotto questo prezzo. Sul fronte femminile invece 10 in totale i premi (5 + 5). La Slash ATV HUB è stata propria una delle tavole premiate nella categoria “over $ 450”. Si tratta del pro model di Gigi Rüf, ideale per il backcountry riding e i kicker in fresca. La ATV HUB ha uno shape twin con un flex direzionale medio/duro, capace di spingere in modo progressivo su tutte le transizioni. Gigi Ruff, oltre ad aver relazzato la grafica, ha scelto un camber positivo, capace di assistere al meglio ogni sua manovra. Insomma, una tavola da freestyle/ all mountain decisamente “esplosiva”. Misure: 154,156,158,161,165w.
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FOCUS ON
I risultati di una ricerca condotta dell’EuroSIMA Cluster secondo l’indice Ecoride
a cura di Monica Viganò
Quando boardsport fa rima con GREEN L’analisi dell’impegno ecologico ha riguardato 15 aziende in rappresentanza di oltre 60 marchi. Aumenta l’attenzione all’ambiente con iniziative che riguardano il design prodotti, i servizi offerti e la gestione della sede aziendale. Lo scorso ottobre l’EuroSIMA Cluster, associazione che rappresenta diverse società del mercato boardsport, ha realizzato una ricerca per valutare le iniziative ecologiche e il grado di impegno in termini di sostenibilità di tutti i suoi membri. Ciò è stato possibile grazie all’innovativo strumento valutativo Ecoride, un indice creato e sviluppato da EuroSIMA Cluster in collaborazione con ADEME (agenzia pubblica francese finalizzata a incoraggiare, supervisionare, coordinare e facilitare iniziative di protezione dell’ambiente e di gestione dell’energia) e InovEco (società specializzata nella consulenza e nella creazione di edifici in grado di sfruttare energia alternativa). Questo indice consente di valutare le iniziative ambientali e le azioni sostenibili intraprese nel mercato boardsport. PARTECIPANTI - Ben 13 società in rappresentanza di oltre 60 marchi hanno volontariamente preso parte all’edizione 2012 di questa ricerca. Si tratta in particolare di Bic Sport, Bruno Delaye Production, Cool Shoe, Hoff Distribution, Holly Wood, InovEco, Notox, NSI h.o.5 group, Oxbow, Picture, Quiksilver Europe, Rip Curl Europe e Völkl. La valutazione dell’impegno ecologico di queste realtà è stata realizzata da un comitato di esperti indipendenti provenienti dalle seguenti istituzioni: ADEME, Aquitaine Développement Innovation, Camera del Commercio e dell’Industria di Bayonne Pays Basque, Camera del Commercio e dell’Industria delle Lande, Consiglio Generale delle Lande, Consiglio Generale dei Pirenei Atlantici, Consiglio Regionale di Aquitania, Green Room Voice, Inoveco, Surfrider Foundation Europe e l’Università di Bordeaux 2. METODO DI ANALISI - La valutazione è stata effettuata sulla base di 15 punti suddivisi in 3 aree tematiche: gestione ecologica presso la sede della società (con iniziative per ridurre il consumo di acqua ed energia, per riciclare gli scarti e per educare i dipendenti); eco design di prodotti o servizi (utilizzando materiale riciclato, includendo la possibilità di riparare i danni per allungare la vita del prodotto, riducendo l’impatto ambientale nell’organizzare eventi aziendali); livello di impegno ambientale (supporto tec-
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nico o finanziario di iniziative e progetti ecologici).
risultati della ricerca
RISULTATI DELLA RICERCA - Nel grafico qui a destra viene evidenziata la situazione delle società del mondo boardsport nel 2012. Sono stati considerati 3 livelli di performance: valutazione, adozione di soluzioni, integrazione della sostenibilità in ogni aspetto delle attività aziendali. INIZIATIVE POSITIVE E COMPORTAMENTI ESEMPLARI - La ricerca ha rivelato che le società boardsport hanno ampliato la loro gamma di prodotti eco-friendly. Inoltre le aziende si stanno chiaramente impegnando a ottimizzare le proprie fasi logistiche, ad esempio preferendo sempre più trasporti su rotaia piuttosto che su strada. Hanno inoltre migliorato la tracciabilità dei propri fornitori, soprattutto in riferimento alla gestione di rischio relativo a sostanze chimiche usate nei loro prodotti. Per finire, queste società supportano attivamente numerose iniziative ambientaliste, come la protezione delle barriere coralline, il rimboschimento di alcune zone dell’Africa o la promozione di campagne sulla salvaguardia del mare e delle coste. DOVE SI PUò MIGLIORARE - Le normative ambientali sono spesso ancora viste dai vertici aziendali come obblighi, più che come reali opportunità per uno sviluppo del proprio business. La maggior parte delle società boardsport non utilizza indicatori delle proprie performance come strumenti di analisi della responsabilità sociale e ambientale dell’azienda (rientranti in ambito CSR). Questi indicatori consentirebbero loro di tenere sotto controllo le loro performance economiche così come le loro politiche ambientali e sociali. Per tracciare il progresso (o il regresso) del mondo boardsport nello sviluppo sostenibile, l’EuroSIMA Cluster condurrà questa analisi su base annuale. I risultati della ricerca forniranno un’immagine accurata e aggiornata dell’impegno sostenibile del nostro mercato. Nello schema a fianco, un elenco dei principali comportamenti esemplari scoperti grazie alla ricerca di EuroSIMA Cluster.
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azienda
Attività Comportamento identificato
Bic Sport
Progettazione e
Le tavole da surf e Sup sono realizzate
produzione di
in Francia in una fabbrica eco-sostenibile.
attrezzature sportive.
Cool Shoe
Progettazione e
È una delle 250 aziende francesi che
distribuzione
prendono parte al progetto sperimentale di
di articoli sportivi.
“etichettatura ecologica” dei propri prodotti.
Oxbow
Progettazione e
Il 30% dei prodotti che commercializza sono
distribuzione
caratterizzati da un eco-design e includono
di articoli sportivi.
etichette che consentono di tracciarne
l’impatto ambientale.
Picture
L’azienda ha avviato un progetto R&D
Progettazione e
distribuzione
per creare abbigliamento tecnico con un unico
di articoli sportivi.
materiale, così da agevolarne il riciclo
una volta concluso il suo ciclo di vita.
Quiksilver Europe
Progettazione e
Vincitore dell’European Green & Pack Award
distribuzione
per aver disegnato un packaging per caschi
di articoli sportivi.
da snowboard utilizzando cellulosa riciclata.
Rip Curl Europe
Progettazione e
Sviluppo di una nuova gamma di accessori
distribuzione
realizzati riciclando mute.
di articoli sportivi.
Völkl
Produttore di sci
L’80% di sci e snowboard è realizzato in una
e snowboard.
fabbrica tedesca sfruttando le più innovative
tecnologie eco-friendly attualmente disponibili.
PAGINE UTILI
Ecco come aprire una scuola: dalle fasi iniziali, alla scelta del programma di insegnamento, alla preparazione dei maestri
di Monica Viganò a cura di Luca Basilico
una skate school per il vostro shop Avviare un programma di corsi base costituisce un modo per diffondere la pratica presso i neofiti e può allo stesso tempo costituire un grande vantaggio per il punto vendita in termini di affluenza. Qualche mese fa parlando della strategia giusta per mantenere il proprio coreshop sulla “retta via”, accennammo alla possibilità di avviare un piccola Skateboard School locale, in questo articolo scenderemo un po’ più nel dettaglio su come procedere. Non occorrono 20 anni di skateboarding alle spalle per capire quale sia il modo migliore per imparare a muoversi sulla tavola a rotelle. Per molti la via maestra è andare allo skatepark o al local spot, fare conoscenza sul campo e cominciare a fare pratica imitando i più bravi. Tuttavia, sebbene questo costituisca un metodo tradizionale ben collaudato, quello del “fai da te” non è certo il metodo più efficace per avvicinare grandi numeri di nuovi praticanti, soprattutto se si ha a che fare con i più giovani. In quest’ottica il corso di avviamento alla pratica dello skateboard rappresenta un metodo più rassicurante, consueto e facilmente assimilabile (da genitori e kids) per avvicinarsi a una nuova attività sportiva. Starà poi alla bravura del “maestro” il compito di trasmettere l’unicità dello skateboarding e le diversità rispetto al judo, il nuoto oppure il tennis.
La serietà prima di tutto Come tutti i corsi per l’avviamento allo sport, anche quelli per lo Skateboarding hanno un costo. È giusto ed è normale che sia così, nessuno si scandalizza. L’importante è sapere offrire istruttori formati e responsabili, un’assicurazione per i partecipanti e una gestione attenta del corso. Tutte caratteristiche che fornisco un’immagine di professionalità e sicurezza indispensabile per la vostra attività: sia quella del negozio che quella della Skate School. Se poi sarete voi a decidere di “offrire ai vostri clienti” il corso coprendone i costi... affare vostro: l’assunto di base non cambia. Il nome e l’associazione - Come prima cosa decidete quale nome dare alla vostra Skate School. La cosa più pratica e vantaggiosa è che le diate il nome del vostro negozio. In questo modo, promuovendo la scuola farete pubblicità allo shop e vice versa. La forma corretta poi per far crescere l’attività è quella di costituire un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD). L’operazione ha un costo di poche centinaia di
Ivan Federico - Ollie Melon
euro e fino a quando non farete richiesta di Partita Iva (per la Skate School non vi serve) non vi saranno obblighi fiscali particolari. Radunare gli skater in associazione è un modo molto pratico e corretto per fare gruppo, condividere uno scopo e organizzare attività di promozione sportiva come appunto avviare alla pratica nuovi skater. La comunicazione - Potrete ospitare tutte le informazioni della ASD e dunque della scuola all’interno del sito del vostro skateshop (oppure sulla vostra pagina Facebook) attivando in
questo modo un corto circuito di comunicazione che aumenterà la visibilità di shop e Skate School al contempo. Oltre alla comunicazione online sarà utile la stampa di cartoline informative, magari fronte e retro, lasciando spazio da un lato per un modulo di iscrizione. I luoghi giusti dove diffondere questo materiale pubblicitario sono scuole, oratori ma anche palestre e locali frequentati dalle mamme. Iscrizioni e assicurazione - Le iscrizioni dovranno essere presentate di persona (questo è importante) pres-
La formazione dei maestri Ci sono una serie di buone ragioni perché i maestri seguano un percorso formativo. Il primo è un banale principio di serietà: è necessario che chi impartisce lezioni sappia quello che fa e dare consigli basati sulla propria esperienza non è sufficiente. Il secondo è puramente legale: per avere titolo a insegnare è necessario frequentare almeno un corso di base dove apprendere rudimenti di primo soccorso, fisiologia e psicologia e quant’altro necessario a gestire i giovani adepti. L’ultima questione è più prettamente assicurativa: se un’associazione impiega un persona
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non qualificata per svolgere il ruolo di maestro, sia lui che i suoi allievi non sono coperti da assicurazione. Il percorso per la formazione dei maestri di skateboard è stato definito dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP) nel 2012 su mandato del CONI. Eccovi quali sono gli step necessari per raggiungere una prima abilitazione all’insegnamento. Corso di Allenatore Giovanile Si tratta di un corso CONI generico e di base che impartisce i rudimenti di psicologia, fisiologia, primo soccorso. Dura in genere 4 giorni e non ha spe-
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cificità per nessuno sport particolare. Viene organizzato da diverse Federazioni, sia a livello nazionale che al livello regionale. Alla fine di questo corso non si è abilitati all’insegnamento ma è indispensabile frequentarlo per legge prima di “specializzarsi” nell’insegnamento di qualsiasi sport. Corso di Maestro di Skateboard Si tratta di un corso FIHP Regionale al quale si può accedere indifferentemente prima o dopo la frequenza di un corso di Istruttore Giovanile. Il corso di maestro prepara all’insegnamento dei rudimenti dello skateboar-
ding senza specificità di disciplina. La qualifica di Maestro si ottiene dopo aver partecipato al corso, Superata una prova scritta e una pratica, frequentato il corso di Allenatore Giovanile.
nere la qualifica di Allenatore di Primo Livello è necessario Frequentare il corso di Allenatore di Primo Livello, aver frequentato il corso di Allenatore Giovanile, aver superato l’esame pratico di Maestro di Skateboard.
Corso di Allenatore Skateboard di Primo Livello Si tratta di un corso FIHP di livello Nazionale che forma tecnici Federali Skateboard abilitati all’insegnamento di specifiche discipline dello Skateboarding: Skateboard Moderno (street e rampe), Skateboard Veloce (slalom e downhill), Mountainboard. Per otte-
Attualmente sono numerosi gli skater ad aver frequentato i corsi di Allenatore Giovanile. I primi corsi di Maestro di Skateboard e Allenatore di Primo Livello verranno organizzati tra la primavera e l’autunno 2013. Per informazioni: info@italianskateboarding.org
a cura di Pierpaolo Pighini
Ivan Federico Feeble
so il punto vendita. In questo modo, il cliente verrà incoraggiato a visitare lo shop e, nel caso, ad acquistare skateboard e accessori. Contestualmente all’iscrizione potreste prevedere un piccolo sconto o un omaggio: ad esempio una t-shirt della scuola/negozio o un buono per l’acquisto di skate completi o protezioni. Un altro aspetto di rilievo è assicurare i partecipanti. Il modo più efficace per farlo è quello di affiliarsi alla federazione CONI di riferimento, ovvero la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (www.fihp.org), e tesserare gli aspiranti skater come amatori. Sia l’affiliazione che il costo delle tessere è abbordabile e assolutamente consigliato, anche perché così facendo sarà la stessa FIHP a occuparsi della formazione degli insegnanti. La scelta dei maestri - Non serve abbiate a disposizione il “local hero”. Meglio uno skater meno bravo ma più incline al ruolo che andrà a svolgere. Scegliere le persone giuste è fondamentale: ci vuole qualcuno che abbia tempo libero, sia paziente e sia disposto a imparare il metodo di insegnamento, seguendo a sua volta un percorso formativo. È infatti diffusa l’opinione che per fare i corsi di skateboard basti portare i ragazzini al park e skateare con loro dando dei consigli. Nulla di più sbagliato. Quando un genitore paga un corso di skateboard
Avviare una Skate School non è difficile, in genere la domanda da parte di kids e genitori è tale per cui, appena si spargerà la voce, avrete più richiesta che non posti disponibili. I risultati in termini di creazione di nuovi skater sono impressionanti e la possibilità che questi nuovi skater si trasformino in clienti fedeli è reale.
si aspetta un insegnante organizzato, competente e qualificato, che segua un metodo di insegnamento e non sia semplicemente un compagno di giochi più grande. Retribuire in modo adeguato l’insegnate è il primo step necessario per poter esigere serietà e precisione. La location - Se avete uno skatepark in città avete già una location naturale. Andate in comune all’ufficio sport e comunicate la vostra volontà di impiegare la struttura per insegnare ai giovani lo sport. In genere verrete accolti a braccia aperte. Se uno skatepark non lo avete non disperate. Anche il parcheggio di fronte al negozio, una piccola pista di pattinaggio o un campo da basket andranno benissimo. Stiamo parlando di corsi di base: le rampe non sono indispensabili. Cosa insegnare - Stiamo ragionando di corsi di avviamento alla pratica. Si tratta di insegnare le basi dello skateboarding in modo efficace e veloce. Il primo ciclo di corsi ha come scopo saper stare sulla tavola, spingersi, fare le curve, i cambi di direzione, scendere e salire da un marciapiede, scendere da un piano inclinato. Nel corso più avanzato si andrà a dare “specificità” all’insegnamento: qualcuno imparerà l’ollie, il pop shove-it e il grind, qualcun’altro il power slide in downhill... non molto di più. Quello che conta è trasmettere bene la tecnica di base e far capire ai neofiti che lo skateboarding è sconfinato, personale e libero... Apprese le basi ognuno deve sperimentare la propria via. Avviare una Skate School non è difficile, in genere la domanda da parte di kids e genitori è tale per cui, appena si spargerà la voce, avrete più richiesta che non posti disponibili. I risultati in termini di creazione di nuovi skater sono impressionanti e la possibilità che questi nuovi skater si trasformino in clienti fedeli è reale. Che aspettate? Buon lavoro! www.skateboardschool.org www.italianskateboarding.org www.fihp.org
LA PAROLA a Federico Faccioli
Tra puro divertimento e approccio didattico Personaggio noto della scena skate italiana e proprietario del brand La Ghigliottina, dal 2012 ha qualifica ufficiale U.I.S.P. ed è molto attivo anche nell’insegnamento dello skate. Ecco un significativo estratto della sua esperienza. Gran parte delle sue molteplici attività sono legate allo skateboarding: oltre a gestire il suo brand di abbigliamento (La Ghigliottina) e una piccola agenzia di eventi, non rinuncia a fare ancora qualche gara “nonostante gli anni d’oro sembrano essere passati: ci sono stati periodi in cui riuscivo a ottenere addirittura otto sponsor”, ci rivela. Insomma lo skate è il suo lavoro e la sua grande passione, che cerca di trasmettere appena possibile anche agli altri, giovanissimi compresi, grazie alla sua attività di insegnamento. Federico, dove nasce la tua esperienza come insegnante? Sono salito sul mio primo skateboard nel 1989 e da allora non ho più smesso. Nella mia vita avrò avuto centinaia di tavole e ogni singolo giorno ho appoggiato i miei piedi su una di queste. In breve, è questa l’essenza della mia storia... Poi si diventa “grandi”, diciamo così. Ovviamente crescendo è stato istintivo “dare due dritte” ai miei compagni di team o ai ragazzini che incontravo allo skatepark. Nel 2006, finita l’università, ho insegnato per qualche anno varie materie nella scuola secondaria (sia pubblica che privata). Gestire 30 adolescenti non era cosa facile ma ho imparato molto. Soprattutto “come tenere il gruppo”, che è la cosa più importante di tutte nella skate school. Le tue esperienze più recenti? In quest’ultimo periodo ho cercato di muovermi il più possibile per farmi conoscere come maestro di skate. Tra le molte città che ho visitato durante i miei spostamenti, ho avuto modo di insegnare ai due eventi top della stagione 2012: Skipass Modena (grazie a Frontside e Modena Fiere) e Varazze (grazie a Vans e Ignoboys). A Modena hanno provato lo skate quasi 500 neofiti durante i cinque giorni della manifestazione. Numeri che si sono ripetuti a Varazze: i tre giorni consecutivi della skate school che ho tenuto da solo hanno avuto un grande afflusso di persone e non solo bambini! Che legame hai con le realtà locali? Ottimo, anche se da noi il calcio ha la priorità. A chi vuole promuovere il nostro sport, per essere meglio ascoltati, consiglio di creare un‘associazione e di non recarsi uno alla volta dall‘assessore sport o delle politiche giovanili. Quanta importanza ha la location per l’insegnamento? È la cosa più importante in assoluto. Lo skatepark deve essere sempre tenuto sot-
to controllo, pulito e aggiornato. Per anni sono capitato in luoghi che sembravano centri sociali mal gestiti e altri, al contrario, dove la nazionale italiana di skateboard (che non esiste) sarebbe stata degna di tagliare il nastro inaugurale. Non apprezzo né l’atteggiamento troppo “hardcore” di alcuni, né quello troppo “uniamoci ai pattinatori e a quelli dell‘hockey” di altri. In mezzo sta la virtù, dicevano... Come gestisci la tua professione? Io sono un libero professionista e di base nella mia città (Verona) mi appoggio a organizzazioni già esistenti. Da poco sono passato da vice presidente della A.S.D. Scuola Skate Italia a semplice collaboratore di un‘altra società, l’Associazione Sportiva Skateboard Club Scaligero. La burocrazia in Italia è pazzesca: avere un luogo dove insegnare, nel quale i tuoi soci sono assicurati, tesserati e muniti di protezioni già dalla prima lezione, è un ottimo presupposto per iniziare. Io sono un maestro... il resto non deve essere la mia principale preoccupazione. Di norma, prima delle lezioni parlo con la famiglia del bambino ragazzo (io prendo solo dopo i 6 anni) per capire il loro carattere. Cerco di capire se è meglio focalizzarmi su un approccio che sia più divertente o piuttosto soprattutto didattico. Questo mi ha permesso di avere corsi tecnici e altri un po‘ più easy, nei quali i kids la prendono “alla buona”… giusto un paio di ore di sano svago. Per il futuro come ti muoverai? Sto già lavorando in molte altre città, ma mi piacerebbe avere un calendario più definito. A chiunque stia organizzando un evento party o qualche manifestazione e sia intenzionato a inserire un po’ di skate school, offro la mia competenza... per il resto: skate or die!
facebook.com/federicofaccioli
Davide Cattaneo - Nollie Cab
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personaggi
Da Peniche a Nazarè: Pointbreak Magazine in trasferta nelle note località lusitane insieme a un personaggio d’eccezione Garrett McNamara alle prese con una “piccola” onda portoghese
BIG GARRETT Peniche, per chi non la conoscesse, è una piccola cittadina portoghese famosa per la pesca. Distante un centinaio di chilometri circa da Lisbona, è sempre meta di appassionati di cucina di mare. Da diversi anni però si è aggiunto un altro elemento di forte richiamo turistico: il surf. Tanto che da 4 anni la località ospita una tappa del circuito ASP, il Rip Curl Pro Peniche. Nazarè invece è situata più a nord rispetto a Peniche, ma anch’essa è diventata celebre per il surf, in particolare nella variante big wave. Non a caso, è il luogo dove l’hawaiano Garrett McNamara ha surfato, nel 2011, l’onda più grande del mondo (23,77 mt, registrata nel Guinness World Record). Il viaggio in Portogallo mi ha portato a vedere 2 spot veramente unici del surf mondiale e vi racconto com’è andata. A PENICHE - Nonostante sia certo che vorreste sapere qualcosa di più sul cibo e sui piatti tipici portoghesi di Peniche, preferisco narrarvi unicamente quello che ho visto durante l’evento clou di questa cittadina. Giunto alla sua quarta edizione, il Rip Curl Pro Peniche è diventato oramai un appuntamento irrinunciabile del campionato mondiale di surf. Giunto all’aeroporto di Lisbona, incontro all’info-point i miei compagni di viaggio: Alessandro Marcianò e Massimiliano Spolverini (surfisti del team Rip Curl), Emanuele Marziani (filmer), Vito Sinisi (responsabile progetto The Secret Spot) e i due vincitori del con-
corso creato da The Secret Spot. Il giorno dopo andiamo finalmente a Supertubos, spot di Peniche dove si tiene il contest. Per la cronaca la vittoria finale è andata all’australiano Julian Wilson (primo successo per lui nel WTC). SQUILLA IL TELEFONO - L’appuntamento mondiale non ha escluso le visite ad altri spot importanti come Ericeira e Coxos. Anche se la giornata più bella è stata quella passata a Nazarè, in compagnia del nostro amico Garrett McNamara. Un grande personaggio che abbiamo avuto modo di conoscere e ospitare in una serata milanese lo scorso settembre, durante la quale sono stati proiettati anche alcuni video esclusivi. È sera quando
squilla il telefono: “Hey guys, how is it? I am Garrett. Waves are pumping tomorrow. You should come over here”. Non capita tutti i giorni di ricevere una chiamata da GMac e, soprattutto, di trovarsi a soli 60 km dallo spot dove ha ottenuto il record. “Sure, We are coming”, non si può rispondere altro.
La maestosa spiaggia di Nazarè
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A NAZARÈ CON GMAC - La mattina dopo ci siamo alzati presto e ci siamo precipitati a Nazarè. L’incontro con Garrett è sul lungomare. Da lì ci conduce al porto e al suo garage, dove tiene tutte le attrezzature necessarie per l’impresa che vuole ripetere. Ops... migliorare: surfare un’onda alta quasi il doppio di quella del 2011. Una In preparazione per la session di big wave
decina di tavole, tre moto d’acqua, paraffine, mute, attrezzi vari… subito ci colpisce la grande organizzazione che c’è dietro a un’avventura simile. Ci porta poi alla Light House (il faro situato sopra lo spot Praia do Norte). Garrett ci spiega che la costruzione è rimasta chiusa al pubblico fino a circa 100 anni fa. In una stanza vi sono un proiettore con un video in loop, foto appese ai muri e il certificato Guinness World Record, che GMac ci mostra orgoglioso. In un’altra stanza, allestita a studio con postazione di ripresa, post produzione e connessione internet, conosciamo uno dei filmer di McNamara. Sul terrazzo dell’edificio incontriamo infine Joel Parkinson (contendente al titolo ASP 2012), Pacho Sullivan (surfista hawaiiano), Joe Turpel (commentatore delle gare ASP)
Testo & Foto: Marco Gregorin Il certificato Guinness World Records all’interno del faro Light House sopra Praia do Norte, Nazarè
In occasione della tappa portoghese dell’ASP, lo scorso ottobre, abbiamo incontrato nuovamente il nostro amico Garrett McNamara. Proprio nello spot di Nazarè che gli è valso nel 2011 il record mondiale di big wave con un’onda di quasi 24 metri. e altri amici del team di Joel. Ci spiegano che per loro è fantastico poter venire a Nazarè e vedere lo spot. Tanto che Parkinson tornerà il lunedì successivo qui per fare una session con Garrett. Purtroppo le condizioni in mare di giornata non sono le migliori e ritorniamo mestamente a Peniche. BIG WAVE SESSION - Il giorno dopo, alle 7 del mattino, Garrett ci chiama nuovamente: “It’s on! Got to come over here! Monters!”. Altri chilometri e torniamo a Nazarè. Al garage, Alessandro Marcianò e Massimiliano Spolverini vengono convinti a provare il big wave surf con lui. Situazione che non capita tutti i giorni. Un mix di adrenalina, eccitazione e tensione si legge nei loro volti ma sono convinti. Mentre ricevono le mute, arrivano Andrew Cotton ed Eric Rebière. Il tempo non è fantastico ma le onde, anche se non offrono misure da guinness, sono belle grandi. Dal faro assistiamo allo spettacolo. La gente è accorsa numerosa per vedere Garrett e i suoi compagni. I nostri due italiani purtroppo non hanno provato, secondo GMac non c’erano le condizioni adatte. Il suono delle onde e la vibrazione del terreno che si percepisce quando 7 metri di onda si chiudono su sé stessi è indescrivibile. Grazie alle sue imprese McNamara è riuscito a coinvolgere tutti i locali di questa cittadina, arricchendo il valore di questo posto. Oggi molte persone che visitano il Portogallo, segnano come tappa obbligatoria Nazarè: per la città e per Garrett.
Un momento di gara del Rip Curl Pro
FOCUS ON
Siamo stati a Burlington, Vermont (USA) per un incontro e una visita davvero speciali
Testo: Dino Bonelli Foto: Dino Bonelli e Elena Gatto
Nel cuore della B-Factory
La sede mondiale di Burton – dove lavorano 300 persone – oltre agli uffici, agli spazi produttivi e al centro prototipi (intitolato alla memoria di Craig Kally), ospita anche un grande flagship store e un museo. Ecco l’esclusivo reportage della nostra trasferta.
Ingresso del centro prototipo intitolato a Craig Kelly e sormontato da un para valanghe
Fenolo multicolore per i fianchi delle tavole
Gran parte della storia dello snowboard firmata Burton condensata su due pareti
È pensiero comune che nella vita bisogna farsi trovare sempre pronti agli appuntamenti che contano. A qualcuno sembrerà strano o perlomeno esagerato, ma per me, che ho dedicato gran parte della mia vita al mondo dello snowboard (pioniere e atleta prima, insegnante, organizzatore di eventi, rivenditore, fotografo, storico e collezionista poi) un appuntamento importante è stato quello fissato alle 7 di sera di un martedì di fine giugno alla Pizzeria Verità, 156 St. Paul Street di Burlington, Vermont (USA). Grazie alla mediazione di Pietro Colturi, importatore e distributore Burton per l’Italia, sono stato ospite a cena di Jake Burton, la leggenda vivente del nostro sport, padre fondatore e leader carismatico dell’omonima ditta. LA FACTORY Prima, nel pomeriggio, Hariett, premurosa segretaria personale di Jake, mi invita a visitare il centro prototipi della produzione tavole. Qui ogni singolo modello viene studiato e prodotto una prima volta in pezzi singoli, quindi controllato in ogni sua forma e teorica prestazione prima di esser testato sul campo e mandato con i dovuti ritocchi alla produzione in grande scala a fini commerciali. Io ed Elena, la mia fidanzata, raccogliamo l’invito al volo. La Burton Factory è un’azienda molto bella e ben curata con un grosso Flag Ship Store (negozio bandiera con vendita al dettaglio) all’interno, giusto oltre una reception essenziale che ai muri propone una breve carrellata delle tavole che hanno fatto la storia dell’azienda. Altra peculiarità della ditta, tutti gli impie-
Archivio Burton con alcuni documenti fotografici degli esordi di Jake
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gati (circa 300 persone) possono portare il proprio cane sul posto di lavoro con conseguente ed evidente vai e vieni di razze che circolano più o meno liberamente per i corridoi, gli uffici, l’ingresso e il coloratissimo negozio annesso. Una simpatica “tradizione” senza controindicazioni (perché ovviamente le bestie aggressive rimangono a casa) che mi ha mostrato almeno una quindicina di tranquilli quadrupedi nel breve tempo della mia visita.
COME NASCE UNO SNOWBOARD La sequenza di come si concepisce e quindi costruisce uno snowboard è nello stesso tempo semplice e complessa. Semplice perché ripercorre più o meno le stesse fasi ripetute ormai da anni: scelta della struttura laminare dell’anima in legno, inserzione di lamine e soletta, incollaggio, pressa, piega e centina, serigrafia, taglio, rifinitura e controllo. Complessa perché un attrezzo tecnico, prestazionale e all’avanguardia come vuole e deve essere ogni tavola Burton che esce sul mercato, ha bisogno di un’infinità di accorgimenti personalizzati per ogni singolo modello. La scelta della composizione dell’anima in legno, già studiata al computer per caratteristiche di flessione, torsione, durezza e resistenza dei singoli legni incrociati fra di loro, porta a un reparto dove centinaia di anime dormienti aspettano impilate su enormi ripiani. Sui ripiani di fianco, lastre fluorescenti di compositi di fenolo sono i futuri fianchi colorati degli snowboard. Anche le lamine metalliche hanno una loro vita. Ognuna sviluppata partendo da studi appropriati e con specifiche differenziate, anche loro aspettano appese di esser inserite nella pressa, di fianco al legno, sotto il fenolo e sopra il P-Tex delle solette.
CENTRO PROTOTIPI Il centro prototipi, sito in un edificio giusto oltre il piazzale parcheggio antistante la Factory e sovrastato da una rugginosa seggiovia smessa, è oggi intitolato alla memoria di Craig Kally. Prematuramente scomparso in Canada nel 2003, fu travolto da una grossa valanga mentre, snowboard nello zaino, risaliva a piedi con altri 5 riders un pendio fino allora ritenuto molto sicuro. Craig è stato un grandissimo di questo sport (4 volte campione del mondo, 3 volte vincitore dell’US open, 3 volte primo al Mt. Baker Banked Slalom) ed è universalmente considerato il padrino del freeride mondiale. Prima atleta forte e simpatico, poi ottimo consulente tecnico ed impeccabile guida, aveva GRAFICHE E SERIGRAFIA doti comunicative fuori dal comune. Le grafiche delle solette sono tutte esposte L’ingresso del “Craig’s”: Craig Kally in bella mostra su un lungo muro. Qui oltre Proto Facility, dove un piccolo e ben alla qualità del materiale, che ovviamente Todd nel Craig Kally Proto Facility curato museo illustra l’evoluzione varia a seconda del valore della tavola in ladell’attrezzo e relativo abbigliamento vorazione, si punta tutto sull’estetica. I moldal 1977 (data di nascita della Burton Factory) a oggi, è teplici colori si intrecciano con disegni di ogni sorta e vistose ricoperto da una tettoia fatta con il materiale dei para vasigle, le sfumature e i contrasti sono un gioco che prima o poi langhe, come a proteggere i visitatori là dove non ha potuincontra i gusti degli acquirenti. Alla realizzazione di queste to proteggere il povero Kelly. Ci accompagna nel giro illucomposizioni collaborano diversi artisti e grafici esterni. Constrativo Todd, archivista dell’azienda e super conoscitore tinuando sul ”Craig’s trail” e cambiando nuovamente reparto, di storia e costruzione dell’attrezzo. Il Proto Facility tour inipassiamo sotto un’esposizione di vecchie centine, vecchie zia proprio dal mini museo, ben concepito e attentamente anime in legno stratificato e relative prime solette sintetiche. sviluppato con pezzi estremamente rari o addirittura unici, Un altro pezzo di storia appeso ai muri a prendere polvere e per poi spostarsi nel vivo della lavorazione moderna. a ricordarci che il tempo passa. Un rettangolo ligneo, con la
A SINISTRA: diverse tipologie di presse sotto un’esposizione di sagome e solette di tanto tempo fa
A tu per tu con il fondatore del brand
Metti una sera a cena con Jake Pizzeria Verità, 156 St. Paul Street di Burlington: una serata di quelle che si ricordano a lungo, in un’atmosfera informale e quasi familiare, parlando ovviamente di snowboard ma anche di molto altro. Jake arriva con la donna della sua vita che fa Donna anche di nome, infaticabile compagna di mille avventure e qualche sventura (di salute negli ultimi anni). È moglie e madre dei suoi tre figli e ora anche presidente operativo della Burton Factory. Ci presentiamo e alla consueta stretta di mano Jake preferisce un doppio caloroso abbraccio, che dopo un attimo ha in una terza lunga stretta: l’affabile epilogo dell’incontro impari tra due vecchi dello snowboard. Io so tutto su di lui, lui si è documentato un poco su di me e questo abbraccio quasi fraterno mi sottolinea la sensibilità di un uomo fuori dal comune che con un semplice gesto ha appianato la mia eventuale, logica, tensione reverenziale.
A DESTRA: gli intrecci lignei delle complicate anime che differenziano i vari modelli di tavole sotto: il flex delle tavole portato all’esasperazione nel test della macchina preposta
Magnum “Marchesi di Barolo” per Jake da Dino
forma di uno snowboard disegnato in mezzo e molte colate di colla ormai asciutta sui due lati, è in attesa di una serigrafia, ma prima deve ancora passare il test di elasticità e di resistenza alla deformazione e quindi alla rottura. Un macchinario con otto rulli gommosi trattiene, comprime e deforma il ligneo rettangolo chiuso dietro una lastra di plastic-glass protettivo. La deformazione è totale, impressionante. La resistenza è perfetta, il ritorno alla forma originale anche, la tavola può continuare il suo percorso costruttivo. Nel reparto delle serigrafie, dove molto logicamente trattandosi di modelli futuri e quindi un po’ top-secret non ci è concesso fotografare, una lastra con bella grafica aspetta di vestire il corpo legnoso in arrivo dal test di elasticità. DALLA FACTORY AL TEST Il taglio finale e la pulizia delle lamine dalle scorie collose è l’ultimo atto prima del controllo visivo e dell’approvazione generale. Questo prodotto, generalmente studiato 18 mesi prima della produzione, verrà poi messo ai piedi di atleti con evidenti doti di tester, quindi collaudato su neve e, se approvato, messo in produzione. Se il prototipo dovesse avere dei problemi, il tester li comunica al team che ne ha studiato la struttura e portandogli le dovute modifiche lo si rimette in cantiere partendo dalle anime di legno appropriatamente incrociato. Todd, classico ragazzone americano con luminoso sorriso intagliato in un viso gentile ricoperto da barba incolta e l’immancabile cappello girato all’indietro incastrato su capelli medio lunghi, ci spiega tutto questo con la semplicità di chi ama fare quello che fa. Poi incuriosito da alcune mie domande tecnico-storiche, probabilmente poco comuni, ci immergiamo ancora una volta nella storia di questo sport di cui Jake ne è uno dei padri. A parlare di cose piacevoli, il tempo vola e il mio appuntamento si avvicina. Salutiamo Todd che ci promette una visita in Italia e dopo una rinfrescata in Motel, ci precipitiamo al 156 di St. Paul Street.
Con la coppia Burton ci sono anche Greg Dacyshyn, capo ufficio creativo dell’azienda, e sua moglie Anne Marie Dacyshyn, responsabile pubbliche relazioni Burton mondo. Il locale è affollato, la pizza buonissima, i discorsi si incrociano tra tutti e spaziano su tutto. Agli uomini interessa la situazione economica del vecchio continente, mentre alle signore la moda Made in Italy. Ogni tanto, per non calcare la mano là dove migliaia di persone avranno già cercato di sapere, ovvero gli inizi di questo nostro sport, io faccio qualche domanda su quei tempi. Jake, dopo un attimo di silenzio dove immagino riavvolga il film della sua vita fino al fotogramma richiesto, mi risponde con una semplicità disarmante. Dopo una giovinezza iniziata sci ai piedi, ripudia il doppio attrezzo a favore del neonato Snurfer. Incomincia a fare qualche sporadica gara con questo misero legno giallo ricurvo e in contemporanea incomincia a costruirsene un paio con piccole modifiche migliorative. I risultati si vedono, Jake incomincia a vincere le gare più prestigiose e diversi amici gli chiedono di fare anche a loro gli stessi pattini ricurvi. Il dado è tratto e nel 1977, a Londonderry, Vermont centro meridionale, Jake incomincia la sua prima produzione artigianale a scopo di vendita. Le prestigiose tavole, inizialmente color legno e stampa nera (rossa in qualche singolo raro caso di prova) e negli anni successivi blu con stampa rossa o bianca per due modelli leggermente diversi fra di loro. Inizialmente senza attacchi e poi con un guscio di gomma nera per bloccare il piede anteriore e un elastico facoltativo all’uso per il piede posteriore, questi
primi rudimentali snowboard prendono il nome del paesino dove son stati prodotti: Burton Londonderry. La storia conosciuta da tutti lo vede poi allargare la tavola per permettere al piede di starci tutto sopra trasversalmente (mod. Backyard e Backhill), eliminare la corda in uso agganciata sulla punta e il posizionamento fisso anche del secondo guscio di gomma per il piede posteriore (mod. Beckhill, Performer e Powdergun). Nel 1984 arriveranno quasi in contemporanea le lamine a sostituire le pinnette laterali e lo spoiler dietro agli attacchi per migliorare drasticamente la posizione di backside (mod. Woody e Performer Elite). La nostra cena prosegue lenta e generosa, sia di pizza che di buoni discorsi. Si spazia davvero su tutto, ma se c’è una cosa che attira l’attenzione dei commensali, sono i viaggi. Tutte le tre coppie adorano viaggiare e sono incuriosite dall’esotico peregrinare altrui. La casualità vuole che sia noi che Jake e Donna saremo a Maui, Hawaii, il mese successivo. Visto l’ottimo feeling, il nuovo incontro in terra tropicale è cosa certa e con questo nuovo appuntamento concludiamo una serata semplice e sincera. Prima di salutarci con l’ormai consueto doppio abbraccio fraterno, però, dono al mito di tutti gli snowboarder del mondo un presente del nostro Paese, un Barolo Magnum dei Marchesi di Barolo. Jake da buon intenditore di vini apprezza e si riserva di venire a trovarmi in Italia per un buon triathlon: mangiare, bere e far snowboard. Dove per snowboard ovviamente intende freeride, la filosofia della polvere. E una visita al Museo Italiano dello Snowboard, sito nel mio negozio di Prato Nevoso, Cuneo.
Todd mostra a Elena le varie grafiche delle solette in p-tex
Jake in azione a Snowbird, Utah, in una foto del 1983
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freeride
Il nostro inviato alla Megavalanche St. Paul, Isola della Reunion, Oceano Indiano
Testo: Gianandrea Lecco www.mysticfreeride.com e m le.co Foto: www.rockinthemidd
Se l’Enduro si sposa con la Avalanche Particolarità di questa 18esima edizione l’inserimento della formula enduro nelle fasi di qualifica. Ma a far parlare di sé è stata più che altro la mass start, con un brutto incidente di gruppo a pochi metri dal via che ha fortemente condizionato la gara. Isola della Reunion, nel cuore dell’Oceano Indiano. Domenica 25 novembre 2012, si è tenuta la XVIII edizione della Megavalanche. Organizzata dalla Ucc, titolare del circuito europeo Avalanche Cup, è una competizione che non figura all’interno dei calendari ufficiali. L’occasione per molti top rider di confrontarsi senza la pressione delle competizioni iridate. La ormai canonica formula della mass-start, proposta da George Edwards, patron della Ucc, e già vista in occasione dello svolgimento della gara nelle Alpi francesi e nell’Alpe d’Huez, è ripresa anche nel nuovo contesto della Reunion. Il tracciato di oltre 2.000 mt di dislivello si sviluppa in meno di 21 km. La particolarità di questa edizione è l’inserimento della formula enduro nelle fasi di qualifica. Un’occasione per consolidare il vicino rapporto tra questa crescente disciplina e la più adrenalinica Avalanche. L’incidente al via - Per questa XVIII edizione si presentano tutti i migliori atleti francesi. Tra nomi illustri come i fratelli Absalon, Aurelien Giordanengo, Cedric Gracia spunta il nostro Vittorio Gambirasio. Dopo i successi conquistati nel circuito Superenduro, Vittorio cerca un riscontro internazionale. Lo trova con un’ottima nona posizione di qualifica assoluta, ma la poca esperienza in una partenza mass-start lo blocca a po-
chi metri dalla partenza. Coinvolto in una caduta di gruppo, è costretto all’abbandono. Quando infatti George lancia lo start, dall’estremità destra del gruppo Aurelien Giordanengo si lancia al centro della carreggiata tagliando la strada a numerosi rider. La conseguenza è delle peggiori, numerosi favoriti finiscono a terra. La bici di Vittorio si incastra con altre e nel tentativo di sganciarsi velocemente si trancia un cavo del freno: le sue ambizioni di un risultato di prestigio svaniscono a meno di 10 metri dalla partenza. Anche Julien Absalon rimane bloccato, senza cadere. Ma per lui è una gara tutta in recupero. Il podio tutto francese - Giordanengo riesce a prendere la testa della gara, seguito a ruota da Nicolas Lau. Riesce a stare in testa per i primi 5 km. Nicolas sul primo strappo impegnativo lo supera guadagnando un vantaggio tale da arrivare indisturbato al traguardo. Sulla stessa salita Remy Absalon ha un guasto tecnico che lo obbliga a rimanere nelle retrovie. Intanto Giordanengo fa battaglia con Cedric Gracia e Françoil Bailly
Classifica Assoluta Maschile 1. Nicolas Lau Team Cube 2. Aurelien Giordanengo Team TopCycle Trek 3. Cedric Gracia Team CG Brigade Santa Cruz 4. Françoil Bailly Maitre Team Scott 5. Julien Absalon Team Orbea
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Matre. Dopo vari cambi di posizione riesce a superare definitivamente Cedric, mentre Françoil mantiene la posizione e con un buon margine taglia il traguardo al secondo posto. Giordanengo fa ricorso ai giudici nei confronti di Françoil per un taglio. Il ricorso viene accettato e Françoil viene penalizzato in quarta posizione. Il podio assoluto si definisce così interamente francese. Restano soprattutto i numerosi strascichi che la manifestazione lascia dietro di sé, sia sulla sicurezza della partenza che sul comportamento limite della sportività di Giordanengo. Tra suggestioni e spunti tecnici - Una menzione va anche alle uniche quattro donne in partenza. La cronaca della Megavalanche al femminile è una storia vista più volte, con Anne Caroline Chausson che prende subito la testa della gara e vince con distacco. Mettendo per un attimo alle spalle i malumori, dietro ai top rider, si sono dati battaglia gli oltre 320 atleti che vivono questa importante manifestazione come l’occasione per vivere la bellezza di quest’isola al proprio limite. Il percorso che attraversa queste terre si differenzia da ogni altro tipo di contesto, offrendo spunti tecnici che vanno dalla pietra al single track guidato tra gli alberi e dagli strappi in salita alle veloci discese tra piantagioni di canne da zucchero. Una gara tecnicamente meno impegnativa di quelle svolte sulle Alpi ma che non permette nessuna distrazione. La Megavalanche St. Paul della Reunion rimane una delle gare più affascinanti del circuito Ucc e regala ricordi che rimangono indelebili nella mente di tutti i partecipanti. Per noi anche questa avventura è finita, e ci toccherà tornare con Vittorio per il grande riscatto.
www.avalanchecup.com
eventi
Dal 6 al 12 gennaio a Bardonecchia, in due differenti session, si è svolto l’international meeting firmato ThirtyTwo e Friendistribution
A cura di Benedetto Sironi in collaborazione con rockinthemiddle.com
La presentazione FW 2013/14. A sinistra Luca Angelucci, responsabile di Friendistribution, distributore italiano 32. A destra Jelle Mul, marketing manager europeo, di fronte alla platea del primo gruppo
32 BOOT CAMP, LA “PRIMA” ITALIANA
Dopo il successo lo scorso febbraio in Val Susa della tappa italiana del 32 Euro Tour 2012, il brand americano è tornato protagonista nel nostro Paese in occasione del meeting al quale hanno partecipato 70 dei più importanti retailer europei. I quali hanno avuto l’opportunità di testare i prodotti FW 2013/14 e confrontarsi con gli stessi product manager. Un esordio in grande stile quello dell’international meeting ThirtyTwo sul suolo italico. Un evento che ha visto la partecipazione di ben 70 tra i più importanti snowboard shop europei, tra i quali 20 italiani. Quale migliore occasione per permettere ai rivenditori non solo di conoscere meglio il prodotto, ma di testarlo insieme alle persone che lo progettano e lo realizzano, di fornirgli un feedback e, perché no, di allontanarsi da tutto per una vacanza di lavoro di quattro giorni?
L’iniziativa è partita 11 anni fa e per la prima volta la company ha scelto l’Italia come base operativa per questo importante appuntamento. Anche grazie al fantastico feedback ottenuto con la tappa italiana del 32 Euro Tour, organizzata lo scorso febbraio in Val Susa dal distributore italiano Friendistribution. Anche in occasione del Boot Camp il responsabile della Friend Luca Angelucci ha lavorato per mettere a disposizione una location perfetta per tutti, come si è in effetti rivelata Bardonecchia. Inoltre la struttura
ne, un costante incremento della richiesta di prodotti ThirtyTwo da parte del pubblico e la risposta dalla casa madre non si è certo fatta attendere, con numerose interessanti novità. “Abbiamo fatto bene fino ad ora, possiamo fare ancora meglio”, dichiara Jelle Mul, marketing manager europeo di ThirtyTwo, ad apertura della presentazione. Innovazione tecnologica, cura del dettaglio, originalità e stile sono gli ingredienti principali che contraddistinguono entrambe le linee di boots e abbigliamento tecnico
alcuni negozianti italiani presenti 1. Come valuti l’impostazione e il programma del meeting 32 Boot Camp? Bomboclat (MB) - Originale e concreto. Inoltre è utile potersi confrontare con gli altri shop e direttamente con l’azienda. Alternative Park (PR) - Davvero affascinate. Ho trovato una grande famiglia pronta a soddisfare ogni mia esigenza e curiosità. 2. Qual è l’aspetto del 32 Boot Camp che reputi più utile per il tuo shop? Freestyle streetwear (GR) - Vedere ciò che anche gli altri negozi importanti provano per capire come scegliere i prodotti, colorazioni comprese. Inoltre qui c’è l’opportunità di vedere l’intera collezione. Deka Sport (RA) - Il fatto di poter provare sul campo tutta l’attrezzatura e l’abbigliamento in modo da avere le idee più chiare su cosa ordinare. 3. Cosa pensi del brand 32 come marchio di scarponi e del lancio tre stagioni fa della linea di abbigliamento?
Da sinistra i modelli TM-TWO Scott Stevens, 86FT Chris Grenier, Lashed FT e il Lashed realizzato in collaborazione con il marchio emergente Crab Grab
“ThirtyTwo supporta realmente i rivenditori e li considera dei partner”, afferma il Brand Marketing e Product Manager ThirtyTwo Brian Cook. “Il Boot Camp ThirtyTwo è stato creato per dare ai rivenditori la possibilità di surfare con i prodotti della stagione successiva, collegando direttamente le vendite con il marketing, la ricerca e lo sviluppo, il tutto divertendosi assieme sulle piste. In fin dei conti, tutti lavoriamo in questo business perché amiamo lo snowboard e l’obiettivo comune è di produrre e vendere l’attrezzatura più efficiente sul mercato”.
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del Villaggio Olimpico nel quale alloggiavano tutti gli ospiti, posizionato a pochi passi dalle piste, permetteva di poter cambiare in tutta comodità e rapidamente i prodotti da testare. LA NUOVA COLLEZIONE A proposito di prodotti, la collezione 2013/14 ha riscosso un successo unanime. A partire dai due principali mercati europei, Inghilterra e Italia, tutti i retailer del vecchio continente intervenuti affermano di registrare, di stagione in stagio-
esposte, che a detta dei negozianti intervenuti rendono ThirtyTwo un marchio dal forte appeal per il pubblico e che si traduce in facilità nella vendita. STI REPEL Tra i numerosi brevetti, sicuramente STI Repel è quello che affascina di più. “Poter disporre di abbigliamento apparel totalmente idrorepellente, anche a seguito di numerosi lavaggi, è un valore aggiunto non indifferente per la collezione”, dichiarano diversi negozianti al termine
Pipe Shop (PD) - 32 è certamente uno dei marchi da usare come punto di forza nel mio shop sia per gli scarponi e finalmente anche per l’abbigliamento. Hoasy (LI) – La gamma degli scarponi è davvero ampia, ce ne sono per tutti i gusti e stili. L’abbigliamento è tecnico anche solo al tatto. 4. Come hai trovato la nuova collezione di ThirtyTwo? Quale il prodotto o la tecnologia che maggiormente ti affascina? STL Board Shop - Tommy Sport (CN) - Collezione abbastanza completa che soddisfa qualsiasi tipo di portafoglio e livello di riding. Ottima la tecnologia STI Repel sull’abbigliamento e la tenuta delle scarpette interne dei boot di alta gamma. Rainbow (CN) – I prodotti che preferisco sono i vari pro model, in quanto molto tecnici ma al contempo alla portata di tutti.
Il rider sloveno del team europeo Nash Ferjan
della dimostrazione pratica. Una bottiglietta d’acqua svuotata su una camicia ha inzuppato la moquette al pavimento ma non il capo d’abbigliamento. Così, dopo la vittoria come miglior prodotto dell’anno agli ISPO Awards 2011 con la felpa Reppin e l’introduzione nella precedente collezione 2012/13 di ulteriori capi STI Repel, dall’anno prossimo questa esclusiva tecnologia verrà applicata all’intera linea apparel, quindi a felpe, magliette e pantaloni, migliorando l’efficienza di questi capi in ambito sportivo. SIGNATURE SERIES Di grande impatto per il pubblico e per i più appassionati sicuramente rimangono le 5 signature series che aggiungono originalità e personalità alla già vasta collezione di 70 scarponi e oltre 40 tra pantaloni e giacche outerwear. I top rider del team, JP Walker, Chris Grenier, Joe Sexton, Scott Stevens e Chris Bradshaw, hanno personalizzato con il proprio inconfondibile stile questa speciale linea che comprende un outfit completo di giacca, pantaloni, 5 modelli di scarponi differenti dal più duro e performante TM-TWO al permissivo JP Walker Light, apparel e dalla prossima collezione anche calzini. Già, perché ThirtyTwo nasce come marchio di boots e quindi vuole prendersi cura del fit del piede a 360°. Da qualche anno ha introdotto un’ampia gamma di calzini con fibra di bamboo e/o lana merino di differente spessore per migliorare la calzata
del boot, ma dalla prossima collezione si è voluto aggiungere una buona dose di stile con la serie firmata dai pro rider a un accessorio troppo spesso sottovalutato, ma in grado di fare la differenza se scelto con cura. COLLABORAZIONI Ma ThirtyTwo non poteva lasciare gli appassionati più “core” senza qualche chicca da vero intenditore, ed ecco che continuano le collaborazioni con il marchio d’abbigliamento LRG, presente sullo scarpone 86ft pro model di Chris Grenier, e quella con il blog Change That Tape che invece caratterizza il TM-TWO di Scott Stevens. Per finire, ma non certo per importanza, con la gettonatissima speciale linea completa di boot Lashed, felpa, magliette, cappello, guanti e naturalmente calzini, in collaborazione con il marchio emergente Crab Grab. Insomma, basta sfogliare il catalogo 13/14 per capire con quanta passione e dedizione questo brand cerca non solo di soddisfare le esigenze di tutti i clienti, ma soprattutto di stupirli con il carattere unico che da sempre contraddistingue l’operato del brand ThirtyTwo nel mondo. Photo credits: rockinthemiddle.com
L’ampia gamma di calzini con fibra di bamboo e/o lana merino di differente spessore per migliorare la calzata del boot
parla il marketing manager Jelle Mul
“Sempre a fianco dei clienti” Per quale motivo viene organizzato il Boot Camp? Siamo convinti di sviluppare i migliori scarponi al mondo, con le più innovative tecnologie e non vogliamo solo dirlo ai nostri clienti ma vogliamo che lo scoprano da soli. Come e quando nasce il 32 Boot Camp? Il Boot Camp nasce 11 anni fa negli States, ma da 7 anni organizziamo anche la tappa europea che fino ad oggi è stata in Spagna, Francia e per la maggior parte delle edizioni in Austria. Cosa rappresenta il 32 Boot Camp per ThirtyTwo e per i negozi che vi partecipano? L’aspetto principale è che ThirtyTwo è un brand che per filosofia da sempre ritiene importante essere a stretto contatto con i propri clienti e ascoltare le loro opinioni in merito ai passi che facciamo. Per questo con i rivenditori più forti e anche quelli che reputiamo chiave per un determinato territorio ci riuniamo ogni anno per stare assieme, testare il materiale, discutere e perché, no anche divertirsi se lo si vuole. Tutto questo per ottenere il feedback più completo e sincero possibile sui nostri prodotti, che ci permette eventualmente di correggere il tiro o addirittura modificare alcuni dettagli all’interno della collezione.Dal lato dei negozi partecipare al Boot Camp non vuol dire avere solo tanto divertimento, come molti credono, ma soprattutto
sapere poi cosa dire realmente durante una vendita, conoscere più a fondo possibile il prodotto in modo tale che sia la loro esperienza a parlare e non più unicamente ciò che leggono sul catalogo o vedono su internet. E questo vale per l’alta gamma come per i prodotti entry level. Perché avete scelto l’Italia come nazione ospitante e che conclusioni trai da questa tappa Italiana? Semplice! Chi è che non vorrebbe venire in Italia? Nessuno credo, siamo e sono tutti estremamente contenti di questa tappa. A parte gli scherzi, l’Italia è una delle nostre nazioni chiave in Europa e un evento di questo tipo è certamente un contributo importante per supportare tutto il lavoro splendido che negli anni la Friendistribution sta facendo. Il risultato è ottimo, la partecipazione è stata alta, direi perfetto! In che modo sarete presenti all’ISPO? Avete in serbo qualche sorpresa? L’Ispo è certamente un evento importante e i nostri atleti principali saranno presenti. Quindi JP Walker, Joe Sexton, Scott Stevens e Chris Grenier faranno compagnia a tutti i fan e appassionati. In merito al nostro stand saremo molto concentrati sul prodotto: oltre alla classica zona chillout ci sarà anche una stanza interna più tranquilla dove poter guardare con attenzione ogni singolo pezzo della collezione. Quindi direi niente di esagerato, a parte la nostra esplosiva collezione 2013/14!
I retailer italiani e internazionali impegnati a testare i nuovi boots
Jelle Mul, marketing manager europeo, sopra durante una presentazione. In questa foto in uno dei tanti momenti “ludici” del Boot Camp
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FW 2013/14 Products
APPAREL
OAKLEY Giacca Beltline Pro
QUIKSILVER Abby Jacket
Con un profilo tecnico fuori del comune, la tenuta invernale di Seth Morrison (parte delle Oakley Pro Rider Series) è un perfetto esempio della sofisticata tecnologia di abbigliamento multistrato Oakley Smart Climate Control. Una soluzione che ottimizza il comfort regolando continuamente il calore in base alle condizioni ambientali e al grado di sforzo fisico. La giacca Beltline Pro in particolare è realizzata in laminato Gore-Tex Pro triplo strato, leggero, resistente e dalle alte performance in traspirabilità e impermeabilità. Presenta cappuccio OOR per una visuale più ampia dotato di orlo con filo metallico e In/Out Hood Adjustment. Tra le altre specifiche tecniche: aperture di aerazione disposte strategicamente (compatibili con gli spallacci di uno zaino), collo traspirabile O2 per evitare l’appannamento della maschera, panno per lenti HDO, tasca per lenti, panno per la pulizia delle lenti in Microclear 2.0, zip impermeabili, ghette da polso, sistema antineve rimovibile e inserti riflettenti antivalanga Recco.
Giacca da neve tinta unita bordeaux, regular fit, in 100% nylon, realizzato in leggero ripstop e softshell. Imbottitura Pyrenex in piuma e tecnologia Quikteck Insulation 3 (125-260 gr isolamento) per un’eccellente tenuta di calore anche nelle giornate più fredde.
Roxy Torah Bright Luminous jacket Giacca tecnica da neve con cappuccio, in colore blu con grafica a pennellate bianche, dal fit extra-long, in 100% polyestere, idrorepellente e impermeabile fino a 10k, realizzata con tecnologia Quikteck Insulation 3 (125260gr isolamento) e 3M Thinsulate Platinum. Eccellente tenuta di calore anche nelle giornate più fredde e in powder.
Distribuito da: Oakley - 00800.62553938 - www.oakley.com
Distribuiti da: Haapiti - 02.39005065 showroom.milano@quiksilver-europe.com
Picture Organic Clothing Linea Friends - Completo Uomo Format Discende dal modello più apprezzato della collezione passata. Questo completo fa parte della linea Friends che il brand propone per la stagione FW 2013/14: pensata per la montagna e il freestyle, si caratterizza per il fit più loose e per la vasta scelta di colori originali, sempre nella tradizione e nello stile Picture. Fra le caratteristiche specifiche del Format: 2.000 mm watercolumn, interno in Termal Dry, cerniere impermeabili, tasca interna per mp3 e tasca per skipass. Il pantalone si configura inoltre per le ginocchia leggermente rinforzate, per incontrare le esigenze degli snowboarder. Disponibile in tre diverse varianti colore.
Linea Expedition - Completo Uomo Welcome Fa parte della linea Expedition: la più tecnica della nuova collezione, è studiata per i grandi freddi e per le situazioni più estreme. Adatta per sia per gli sciatori che per gli snowboarder, è caratterizzata da un fit moderno. Studiato per chi necessita di capi performanti, altamente impermeabili e traspiranti allo stesso tempo, ha uno shell a tre strati di 2.000 mm di colonna d’acqua. Disponibile in cinque varianti colori, nella versione in verde è realizzato con materiale interamente riciclabile e anche la cerniera è in polyester. L’interno è in Termal Dry, mentre lo strato in Bioceramica, esclusivo di Picture, assicura un’elevata capacità di impermeabilità.
BILLABONG The Garage Collection Billabong è nata dai boardshort fatti a mano e cuciti in cucina o nei sedili posteriori di un van. L’outerwear di The Garage Collection è concepito con la stessa filosofia artigianale e “fai da te”. Wolle Nyvelt, team-rider internazionale Billabong, incarna perfettamente questo spirito. La collaborazione celebra infatti sia il riding progressivo di Wolle che l’estetica moderna e originale confezionata da Billabong. A ciò si aggiunge inoltre l’unione con Absinthe, il cui stile classico di filmare con camere da 16 mm è espressione degli stessi valori artigianali. Lavorando assieme e scambiandosi idee, la cifra esclusiva della loro grana vintage ha permeato la Garage Collection firmata Billabong. In foto i capi Logs Jacket e Stedam Pants. Distribuito da: Funnel - 0558.827272 - funnelsrl@virgilio.it
bastard Venom FingerFade Completo Donna Feeling Realizzato per le esigenze di una donna attiva in montagna, è configurato per assicurare un ottimo grado di impermeabilità e protezione dal freddo. Nello specifico, questo completo è fabbricato con tecnologia Bioceramica e si caratterizza per una colonna d’acqua da 2.000 mm, cerniere impermeabili e morbido fit leggermente loose. È disponibile in quattro varianti colore. Distribuito da: Boardcore - 02.66800814 - info@boardcore.it
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L’intera collezione Fall Winter 2013/14 è composta da circa 100 articoli, compresi i prodotti delle linee Snowear. Numerose collaborazioni arricchiscono il valore di questi capi, a partire dalle partnership con marchi come Rough snowboards per finire con le firme di artisti del calibro di Todd Bratrud, Zamoc e Pietro Sedda. Questi modelli sono stati completamente rinnovati nei colori, nei materiali e nel design. La giacca Venom, da sempre presente all’interno dell’offerta di Bastard, è stata dunque ampiamente ridisegnata e affinata nei particolari e negli accessori. Distribuito da: Comvert - 02.40708037 - electric@comvert.com
ZIMTSTERN Casey Snow Jacket
burton Flip Flop Jacket
bataleon Balder Jkt
Il design della giacca Casey combina 2 temi opposti in un’unica grafica in bianco e nero. Ma grazie al tessuto strutturato in canvas e alle zip nastrate con teschi, anche la versione nera offre il suo colpo d’occhio. Il laminato a 2 strati con cuciture nastrate, impermeabile e traspirante, rende questo capo adatto in ogni condizione.
Modello altamente impermeabile, grazie al Dryride DurashellTm a due strati con colonna d’acuqa 10.000 mm/10.000 gr. È inoltre fabbricato con brushed cotton blend jacquard e nylon Tactel. La giacca è dotata di cappuccio removibile, tasche interne e taschino interno per mp3, chiuso da cerniera e protetto da una tasca di sicurezza. Per finire, è presente anche una ghetta jacket-to-pant interface removibile e protezioni in lycra per le mani. Taglie disponibili: dalla XS alla XXL.
Giacche e pantaloni della collezione abbigliamento Bataleon sono contraddistinti da un’elevato numero di dettagli tecnici, tali da rendere questi capi altamente perfomanti. Ma ciò che contraddisitngue questa linea è la caratteristica cura dei particolari tipica del brand, al fine di proporre prodotti che si caratterizzano per la scelta di soluzioni semplici e allo stesso tempo funzionali. Accorgimenti che consentano di indossare comodamente il casco sotto il cappuccio, o di aprire agevolmente la zip sotto il braccio: questi sono solo alcuni degli aspetti che hanno portato allo sviluppo dei nuovi modelli apparel Fw 2013/14.
Distribuito da: Sport Agency – 039.790600 – info@burton.it
Distribuito da: Wood Morning - 06.43251922 - info@woodmorning.eu
Distribuito da: Studiozeta.eu 320.8192900 - info@studiozeta.eu
PROTEST New York 20s Line
La nuova collezione Protest FW 2013/14 è suddivisa in tre linee esclusive e caratteristiche: New York 20s, Asian Craftsmen e Corpus. Per il tema New York 20s Protest riporta indietro ai tempi ostentati dei ruggenti gangsters degli anni ’20 e delle loro donne indipendenti e libere. Questo tema è ispirato alle forme e ai tagli dell’era del proibizionismo e il look è riflesso attraverso forme forti, ricchi tweeds e il denim, tutto rifinito con nuovi dettagli, fermagli e chiusure. Una giacca resistente a 10.000 colonne d’acqua che ricorda un cappotto è il miglior capo per uomini e donne che apprezzano il classico, con tutte le finiture che ci si aspetta da Protest, come dettagli ricorrenti sulle spalle, bottoni eleganti e pattern ricercati. Per quanto riguarda lo streetwear, ciò che più spicca nella gamma è l’eleganza che prende il sopravvento grazie a nuovi accorgimenti come i colletti, sia nella collezione maschile che in quella femminile, mentre le camicie si allontanano dallo stile boscaiolo e abbracciano un look più sofisticato. Le ragazze avranno uno stile chic grazie a cardigan dal collo arrotondato e maglie fatte all’uncinetto. Distribuito da: California Sport 011.9277943 - info@californiasport.it
FW 2013/14 Products airhole Technical Per la collezione 13/14 Airhole introduce un nuovo modello di maschera, la Technical, che aggiunge al fit ergonomico del best seller Standard II e al caratteristico foro per la bocca una feritoia per il naso che incrementa il comfort e la possibilità di alternare la ventilazione. Coprire il viso e la testa aiuta a risparmiare fino al 50% del calore corporeo e contribuisce a mantenere mani e piedi caldi. Allo stesso tempo una corretta respirazione migliora l’ossigenazione dei muscoli e del cervello, a tutto vantaggio delle prestazioni fisiche e della sicurezza. Colori disponibile: black, camo, green, gray, purple. Friendistribution - 0564.21366 - info@friendistribution.it
accessories nilox Foolish Standard Parte della linea Action di Nilox, la Foolish Standard è dedicata agli amanti degli sport estremi, come snowboard, motociclismo, paracadutismo, downhill e molti altri. Dalle dimensioni tascabili (larghezza 55 mm, altezza 40 mm, profondità 59 mm), è indossabile sul casco, direttamente sulla attrezzatura sportiva o impugnabile come una piccola telecamera. Garantisce riprese con grandangolo top di categoria a 175° ed è dotata di puntatore laser per vedere con precisione dove si sta riprendendo. Prezzo al pubblico: 249,99 euro (custodia subacquea fino a 60 metri inclusa nella confezione). Distribuito da: Nilox - 0362.4961 - www.nilox.com
NXTZ Dual Layer Tube
DAINESE Manis Top di gamma Dainese per la protezione è il nuovo Manis, il primo protettore ergonomico, frutto di 30 anni di esperienza nella progettazione di back protector, che rompe i classici schemi progettuali ridefinendo gli standard di ergonomia. L’innovativa costruzione consente infatti al protettore di avere più libertà di movimento, rendendolo capace di replicare le forme assunte dalla schiena durante l’attività sportiva. Caratterizzato da ampie forature e ridottissime parti a contatto del corpo, offre il massimo comfort termico grazie anche al peso estremamente contenuto.
Modello in doppio strato Dry-Tx mesh e Super Spandex, per offrire il massimo calore. Il design Scoop Neck, la sua funzionalità e versatilità lo rendono confortevole in tutte le condizioni climatiche più fredde. Distribuito da: GVM Distribution - 335.5941838/347.3804582 - gvmdistribution@gmail.com
AMPLIFI MK II
Distribuito da: Dainese - 0444/224100 - info@dainese.com
MK II apre la strada a una nuova e assolutamente innovativa generazione di protezioni, disegnata per muoversi all’unisono con il corpo umano ed elevare il livello di sicurezza. Questa protezione gel combina l’alta sensibilità del silicone con l’esclusiva geometria 3D, che assorbono gradualmente gli urti adattandosi proporzionalmente allo stress da urto. Altamente traspirabile grazie al tessuto Miharo 6, presenta cuciture Flatlock contro lo sfregamento, cerniere YKK e cintura lombare Twin-Fit.
dragon Advanced Projects X APX è una linea di maschere dallo stile minimalista, in quanto senza telaio e con massima visione periferica. Le prime completamente frameless. Progettata e testata in Colorado, l’Advanced Projects X ha dimostrato di resistere alle più dure condizioni atmosferiche e tecnicamente più impegnative. Inoltre, grazie alla tecnologia delle lenti in attesa di brevetto Infinity Lens, il profilo del telaio è totalmente eliminato e la visione periferica è completa. Nike Colab (in foto insieme a un modello “classico”) è solo una delle tante collaborazioni realizzate da Dragon per la prossima stagione e fra le più curiose c’è anche quella con Lacoste.
Advanced Projects Xs Tutte le funzioni e la qualità dell’APX con dimensioni ridotte del 20%. L’introduzione di APXs si propone per tutti coloro che ricercano un telaio più piccolo senza compromettere vestibilità e prestazioni. Anche su questo modello Dragon utilizza il brevetto Infinity Lens Technology, per fornire la massima visione periferica, nonostante le dimensioni ridotte, e per garantire elevate prestazioni. Option Distribution - 06.97606206 -info@option.it
uvex P1us Modello innovativo, leggero e comodo. Realizzato con Tpo, un materiale termoplastico di alta qualità, perfetto per le attività outdoor e in grado di garantire il 16% di protezione dagli impatti in più rispetto agli standard richiesti. P1us è inoltre più leggero del 15% dei tradizionali caschi in Abs e più stabile e resistente anche a temperature estremamente rigide. Per finire, l’ottima capacità di assorbimento degli urti non richiede l’aggiunta di ulteriori elementi anti-shock. Completamente riciclabile, è interamente fabbricato in Germania. Distribuito da: Geier Diffusion - 0471.797579 - info@geierdiffusion.com
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Distribuiti da: GVM Distribution - 335.5941838/347.3804582 - gvmdistribution@gmail.com
giro Combyn Progettato per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di snowborder e freeskier, è il primo di una nuova generazione di caschi da neve ribattezzata Soft Shell. Il modello è dotato di soluzioni tecniche in grado di garantire ai rider protezione e performance prolungate nel tempo: cuore del Combyn è la nuovissima costruzione brevettata in schiuma di Vinil Nitrile (VN) e posizionata in diversi strati per assorbire gli urti anche ripetuti. A differenza dei tradizionali polyetirene espanso o polypropene espanso, il Vinil Nitrile è morbido e flessibile, e abbinato a un materiale con proprietà protettive (originariamente sviluppato per i caschi da football e hockey), assicura al contempo comfort, flessibilità e durevolezza.
Blok Sull’onda del successo della Onset, Giro introduce Blok. Maschera estremamente tecnica, è disegnata con linee semplici e di ispirazione retrò. Dotata di tecnologia EXV – Expansion View Design, sviluppata nei laboratori californiani del brand, assicura a chi la indossa un ampio campo visivo. Molto confortevole grazie al triplo strato di micro pile, è disponibile con lenti Carl Zeiss cilindriche iniettate o modellate anti appannamento. Presentata con una vasta gamma di colori e di lenti adatte a ogni condizioni atmosferica, è studiata per abbinarsi perfettamente con i caschi Giro ed è naturalmente compatibile con tutti i caschi prodotti in commercio. Distribuito da: NDI-Nitro Distribution Italia – 0464.514098 - nitro@nitro.it
SMITH Vice
gopro Hero 3
Completando le serie di maschere semirimless, la Vice offre tutta l’innovazione possibile. Una quantità infinita di tecnologia si cela dietro una montatura minimalista e una lente oversize, offrendo uno stile e una visione periferica degni di invidia. Presenta vestibilità medium e dispone di lenti sferiche CarbonicX con ottica TLT, lente interna 5X antiappannamento, tecnologia brevettata Vaporator con filtro Porex, sistema di posizionamento con stabilizzatori a snodo, elastico con banda siliconata, elastico con regolazione rapida e clip, imbottitura DriWix in gommapiuma a triplo strato. Compatibilità con casco. Inclusa custodia in microfibra.
È la prima action cam a registrare in Quad Full Hd o 4K. Rispetto ai modelli precedenti, Hero 3 è più piccola del 30%, più leggera del 25% e due volte più potente. Tre sono le versioni presentate: White, Silver e Black. Tutte queste mantengono inalterate alcune caratteristiche e offrono prestazioni di alto livello. Sono impermeabili fino a 60 mt di profondità e sono in grado di filmare ad alta definizione a 1.080p a 30fp in formato 16:9 con angolo di ripresa a 170°. Le edizioni White e Silver si differenziano invece per la qualità del sensore della fotocamera: la prima può scattare immagini fino a 5 megapixel e 3 frames al secondo; la seconda può raggiungere 11 megapixel e 10 frames. Per finire, la Black è disponibile con
Distribuito da: Safilo (divisione sport) 0496.985111 - smith@safilo.com
Spy Doom
Il Doom presenta il veloce e facile sistema di cambio lenti Locksteady, uno strumento utilissimo per essere sempre pronti e protetti alle più diverse condizioni meteo. Costruito con un flessibile poliuretano, dispone di doppia lente anti appannamento Arc spherical con protezione antigraffio, lente a specchio bonus compresa nella confezione, triplo strato di schiuma Isotron con Dri-Force, striscia in silicone sull’elastico, protezione 100% raggi UV. Disponibile anche con l’elastico Flight compatibile con tutti i caschi.
Happy Lens
La luce del sole è composta da raggi benefici e raggi nocivi. Questi ultimi, in particolare sono composti dalle onde corte della luce blu e dai raggi ultravioletti, che fanno parte dello spettro luminoso dannoso per gli occhi. Studi in materia hanno invece compreso che le onde lunghe dei raggi blu sono positive, motivo per cui le lenti Spy Happy sono state create per consentire il passaggio solo di questi ultimi raggi. L’influsso che ne deriva al fisico è quello di una frequenza cardiaca più equilibrata e di una migliore attitudine ricettiva. Per finire, queste lenti sono polarizzate e realizzate con trattamento antiriflesso. Distribuito da: A4 Distribution s.r.l 0342.683494 - info@a4distribution.it
una serie di accessori venduti a parte: Adventure e Surf. Tecnologia e alta qualità: riprese Hd 1080p- 60fps, 720p-120fps, in ultra-wide fino a 1440p a 48 fps e in qualità cinema ultrahigh resolution 4Kp-12fps (Protune, modalità presente anche nelle Silver e White), foto a 12 megapixel alla velocità di 30 foto al secondo.
Distribuito da: Athena Evolution - 0444.727290 - info@athenaevolution.com
nitro Team Gullwing X Estevan Oriol Questa tavola si caratterizza per le specifiche tecniche che la rendono un attrezzo estremamente polivalente. A personalizzare in maniera esclusiva la sua grafica sono le foto di Estevan Oriol. Celebre per la pubblicazione del libro “L.A. Womens”, da cui sono tratte le immagini della Team Gullwing, oltre che per aver ritratto alcuni degli artisti di maggior
spicco della scena rap californiana e non (Dr. Dre, Eminem, 50 Cent) e molte star di Hollywood (www.estevanoriol.com). La nuova soletta Nitro Speed formula HD assicura ottime performance tecniche. La Team Gullwing X Estevan Oriol sarà disponibile in cinque lunghezze (dal 152 al 162) e in quattro lunghezze wide (dal 157 al 165).
FW 2013/14 Products Apo Mental Tavola costruita pensando ai teenager e ai loro gusti. Una veste grafica leggera, ispirata alla pizza o ai supereroi, caratterizza questi modelli. Ai giovani inoltre piacciono classic camber, true twin shape e super forgiving flex. Mental è stata realizzata proprio per consentire un approccio libero e piacevole, per apprendere il primo 50/50 e progressivamente arrivare a eseguire un 360°. Tra le configurazioni tecniche, extruded base, regular camber, Fp pop Core, 2d Control Fiberglass, Slanted Sidewalls, DoubleFlex e Freestyle Shape. Questa tavola è la stessa impiegata da Sage Kotsenburg, secondo classificato in big air al Dew Tour 2012. Misure disponbili: 145, 149, 153, 157 cm. Distribuito da: Snowide - +33.0450055128 - info.italia@snowide.com
Rome Whiteroom Modello per affrontare ogni tipo di terreno, si configura con Directional Shape e Powder S Camber. Fra le caratteristiche tecniche di cui è dotato, il Carbon V assicura maggiore potenza grazie alle barre preformate in carbonio con cui viene migliorata la resistenza del tail. Kevlar impact Plates protettivi e Kevlar V offrono una combinazione eccellente di materiali molto leggeri e reattivi per trasmettere più efficacemente la potenza dalla tavola alla superficie della neve. Whiteroom si completa con Airpop Core Matrix, SuperlightTriax30 Laminate e SinterSpeed Base.
Team Ridefinito stagione dopo stagione, è uno scarpone solido. Sebbene le sue caratteristiche ne facciano un prodotto soprattutto votato all’ambito freestyle, si dimostra comunque adatto per affrontare ogni terreno e ogni situazione. Anche per la prossima stagione torna la versione “signature” di Eero Ettala, con le nuove varianti colori in bianco e nero. Il look è completamente rinnovato, così come i materiali e i sistemi di costruzione: ogni dettaglio è stato studiato per rendere il Team più leggero e più performante.
Eero Ettala Pro Model Riproposto anche per la nuova collezione, il modello si caratterizza per shape directional twin, sciancratura tri-progressiva, lamine rail killer, rinforzi in kevlar nella zona degli attacchi e laminati tri lite con bande centrali in carbonio. Una tavola che ha già registrato un successo considerevole in tutto il mondo e che non a caso porta un nome tanto riconoscibile. L’uso delle foto
per la realizzazione della grafica è diventato ormai un classico per Eero Ettala, che quest’anno ha scelto delle sue shooting di Helsinki per comporla. Le misure disponibili sono sempre le classiche 155 (con un lamina effettiva molto lunga e nose e tail di dimensioni ridotte), 157 e 159 (con nose e tail particolarmente allungati).
Distribuito da: Option Distribution - 06.97606206 - info@option.it
Hostile Rookie Realizzata sulla base del know how della PimpMe, questa tavola è stata pensata per uomini, donne e giovanissimi che vogliono approcciarsi per la prima volta allo snowboard o che vogliono migliorare il proprio riding. Il modello è dotato di tecnologia Flat Penis, un perfetto connubio tra camber inverso tradizionale che assieme al double layer in fibra di vetro assicura un’ottima versatilità. Completano le caratteristiche tecniche della Rookie: Feel 3, sintered base, Wdt core, Slant 50° sidewall, twin flex e twin shape con square tip. Misure disponibili: 142, 146, 150, 153 e 156 cm. Distribuito da: Hostile Snowboard - 0174.46200 - info@hostile.it
dc Avaris Boot
Zero Attacco aggiornato e ridefinito per la stagione FW 2013/14, è riproposto in quattro accattivanti versioni colore. Affidabilità, resistenza e semplicità. Questi sono i tre fattori che hanno caratterizzato il procedimento di sviluppo della nuova gamma Nitro, su cui gli ingegneri dell’azienda si sono concentrati al fine di realizzare migliorie e innovazioni sui prodotti. Sono state dunque approntate nuove molle in tutti i cricchetti, mentre i materiali di fabbricazione sono stati scelti in base alla loro resistenza per tutte le leve. Tutto l’hardware (viteria) di ogni attacco è inoltre trattato con 360° Nylock, per evitare il cedimento causato ad esempio dalle vibrazioni. I millerighe della strap di punta sono stati ulteriormente perfezionati e per finire il sistema di aggancio degli airbag si caratterizza per la migliore integrazione con il base plate.
Scarpone dotato di una soletta esterna in UniLite, un materiale molto leggero brevettato da DC. Il modello si caratterizza inoltre per l’innovativo sistema di allacciatura Single Line Closure. Veloce, facile e sicuro, consente di assicurare perfettamente la calzatura al piede con un solo gesto. Disegnato con linee funzionali, consente personalizzazioni eccellenti della calzata e di regolare i lacci mentre sono ancora in posizione bloccata. Colori: black print, black, grey, orange/white. Taglie: 7/11,5 - 12 -13.
Focus: Single Line Closure System Di facile utilizzo, rapido e sicuro, è il sistema di allacciatura applicato a tutta la gamma di modelli da snowboard DC. In questo modo, basta calzare lo scarpone e tirare il laccio fino al raggiungimento della regolazione ottimale. La chiusura viene bloccata semplicemente tirando il laccio verso l’esterno e in basso, il quale andrà poi semplicemente riposto in un apposito taschino.
Distribuito da: NDI-Nitro Distribution Italia – 0464.514098 - nitro@nitro.it Distribuito da: California Sport – 011.9277943 – info@californiasport.it
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snowboard hardware Smokin Awesymmetrical
Northwave Decade
Il segreto di questa tavola è costituito dal twint top con side cut asimmetrico della lamina front, da cui il nome stesso del modello. A questo concetto si aggiunge la tecnologia Magne Traction che equipaggia tutte le Smokin, consentendo una tenuta ottimale e prestazioni di livello. La soletta è arricchita con teflon, un materiale molto scorrevole che assicura una velocità elevata e non richiede grandi quantità di sciolina per la cura. Per finire, l’anima sostituisce la fibra di canapa al carbonio, poiché si tratta di un materiale più elastico di quest’ultimo e meno fragile quando sottoposta a grandi pressioni. Misure: 148 e 152 (solo uomo); 156, 159 e 162 cm (anche donna).
Scarpone estremamente versatile e duttile, è stato progettato per consentire una calzata confortevole. È ideale per i rider che vogliono chiudere in scioltezza ogni trick con stile e tecnica. Il sistema di ritenzione del tallone 540° incrementa il supporto e l’aderenza del piede, mentre la suola Double Crossbow assicura potenza e ammortizzazione elevate. La scarpetta Tf3 è stata disegnata seguendo l’anatomia specifica del piede per offrire un fit assolutamente naturale, come se si indossasse un paio di sneakers, per prestazioni in jibbing assolutamente fuori dal comune. Il sistema di allacciatura Super Lace completa le caratteristiche del modello. Taglie: 240 – 305.
DRAKe Team
Distribuito da: Friendistribution - 0564.21366 – info@friendistribution.it
Santa Cruz Powerlyte Guadalupe
Tavola progettata con specifiche tali da assicurare una performance efficace su ogni tipo di terreno, è perfetta per gestire le alte velocità. Dal pipe alla neve fresca, la nuova soletta Sintra 6000, consente un controllo ottimale. Lo shape Directional Twin e il classic camber assicurano una risposta eccezionale. Gli inserti carbon rods in carbonio posizionati in punta e coda e le fibre ibride di vetro aumentano la potenza negli ollie e rendono questo modello particolarmente versatile e perfetto per il freestyle, con un’ottima facilità di carving. In aggiunta, lo shape blunt aiuta a chiudere più azienda facilmente le rotazioni aeree.
Per la prossima stagione la powerlyte è stata profondamente rinnovata nei dettagli, mantenendo le principali caratteristiche della versione precedente. Tavola molto reattiva, è adatta per un uso in park di medio-alto livello, così come per la pratica in montagna, grazie allo snap rocker che assicura un buon feeling. È uno dei modelli di alta gamma, costruita con i migliori materiali che l’azienda californiana ha a disposizione: anima Hmc Fly+, fibre triassiali 45°, soletta sinterizzata S8000. Per il nuovo anno è stata vestita con la leggendaria grafica già utilizzata per gli skate di Jason Jessee.
prodotto Distribuiti da: Northwave – 0423.288500 – info@northwave.it Völkl Xbreed Tavola ibrida, ideata per unire in un unico modello un’innovativa combinazione di elementi: camber tra gli attacchi e rocker sul nose sul tail. Lo shape camber consente di ottenere controllo e presa di spigolo maggiore rispetto che un rocker puro. Allo stesso tempo, lo shape rocker assicura un riding piacevole e divertimento. Grazie alla Xbree sarà possibile affrontare le pro line con la stessa tranquillità con cui si scende in powder. Il Sidecut True Twin-Tip facilità l’esecuzione di switch, mentre il nuovissimo Blunt Nose Geometry dona la stessa presa di spigolo di cui godono le tavole con qualche centimetro in più. Per finire, grande pop per grandi air-time e Shock Absorber per gli impatti più pesanti: una tavola per freestyler che vogliono la massima prestazione in qualsiasi situazione. Distribuito da: Völkl Snowboards Italia - 06.86983343 - www.volkl-snowboards.it
elan snowboards PopRocker Se Artec Snowboards chiude, i tre modelli Cipher, AltRocker e PopRocker non cesseranno di esistere. Il terzetto di tavole entrerà infatti a far parte della collezione freesyle di Elan Snowboards. La PopRocker è un modello disegnato per consentire di approcciare manovre super tecniche, grazie al Jib Rocker con arco maggiorato. Il disegno del TruTwin è stato realizzato per assicurare una perfetta libertà di manovra in ogni direzione. La tavola è inoltre dotata di Jib Wood Core con rinforzi in carbon/Kevlar e V3 sidewalls. Velocità e durata importanti sono il risultato della base Warp 8, che permette un’elevata capacità di scorrevolezza su una molteplicità di tipi di terreno. Distribuito da: Snow Time - 0445.621023 - snow_time@libero.it
Rough Revolution Series Anche quest’anno Rough ha affidato le grafiche della Revolution Series a tre super artisti core. Big Henry, Max Petrone e Animal hanno concesso la loro arte per il completamento di questa linea freestyle. I modelli di questa serie sono performanti in ogni situazione, dal park ai flat trick, dai kiker al powder. Pure rocker, super press tips e anima 100% wood quality core fanno si che questa linea sia apprezzata da tutti a prescindere dallo stile di riding. Distribuito da: Rough Snowboards & Distribution - 335.7236810 - info@roughsnowboards.com
Distribuito da: Boardcore - 02.66800814 - info@boardcore.it
flux Rk Raw Special edition del pluripremiato Flux Rk, realizzata in collaborazione con il marchio di cartine Raw. 100% All Natural Vibes, è sviluppato a partire dal concetto base del suo capostipite, riproponendo dunque gli spoiler ultraflessibili in uretano. Totalmente tool less ed estremamente resistente, è uno strumento particolarmente adatto al freestyle moderno, così come per gli appassionati di rail e park.
Lobster Nose Job Frutto del lavoro dei fratelli Helgason, sempre intenti a sperimentare nuove soluzioni in termini di creatività e innovazione. Questa tavola è stata sviluppata pensando di offrire un Jib Tbt senza nessun confine, nessuno stile predefinito. Un modello personalizzabile sotto ogni aspetto, a partire dalla larghezza del passo, passando per gli angoli degli attacchi, fino alla posizione degli adesivi e alla scelta dello shape di nose e tail.
Switchback Hi Binding Nuove tinte e nuovi combinazioni, con oltre 16.000 varianti possibili per la collezione Switchback. Pensata per offrire la massima possibilità di scelta, dall’accostamento di colore alla scelta del modello di spoiler, anche asportabile per la versione no back, fino alla durezza del pad. L’attacco totalmente tool less e senza viti, che ha letteralmente rivoluzionato il settore e il modo di intendere questo essenziale strumento di riding, conquista il prestigioso magazine Transworld con cui realizza questa collaborazione che, per non farsi mancare nulla, adotta anche l’esclusivo spoiler pro model di Eiki, Flatback. Distribuiti da: Wood Morning - 06.43251922 - info@woodmorning.eu
Pointbreak Magazine 1 / 2013
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FW 2013/14 Products
ski alp / freeride / freeski
k2 Kwicker Splitboarding system
Black Crows Ova e Ova Freebird
Dopo oltre due anni di ricerca e sviluppo, K2 presenta questo sistema splitboard che integra tavola, scarpone e attacco. I concetti con cui sono stati realizzati gli elementi che compongono il kit sono quelli di riduzione del peso, velocità di transizione e facilità di utilizzo. Le tecnologie come la Boa Conda e la costruzione Endo nello scarpone sono state inserite per rendere questo kit ancor più innovativo e performante. Fra gli altri concetti su cui si basa il Kwicker, grande attenzione è stata rivota alla semplicità del design e alla durabilità. Per questa ragione l’attacco è stato disegnato per adattarsi perfettamente al gioco del sistema, mentre la partnership con Voilé rappresenta una garanzia dal punto di vista della funzionalità e della resistenza.
Per la nuova collezione, Black Crows si arricchisce di due novità per la divisione Ski Touring. Il primo modello è costruito con una precisa distribuzione dei pesi, con una larghezza al centro e un raggio di curvatura di 17 mt. Ova (nella foto) è perfetto per ogni tipo di avventura, in pista e fuori. Ova Freebird è stato invece progettato per skitourer esigenti, che vogliono godersi a pieno la montagna senza dover sacrificare il confort nella sciata. Le misure sono le stesse dell’Ova e grazie a un’accurata selezione di legnami e componenti risulta essere la tavola più leggera della linea.
Distribuito da: The Group Distribution 0536.60731 - info@thegroupdistribution.it
Atomic Waymaker Tour 110 Modello di punta della nuova gamma. La larghezza da 101 mm lo rende una calzatura da sci alpinismo molto comoda. Allo stesso tempo, la Carbon Spine leggera e rigida e il design compatto a tre ganci assicurano un trasferimento diretto della potenza, per sciare senza problemi anche sul ripido. La tecnologia Free/Lock System è stata studiata per consentire libertà di movimento in salita. In discesa, il gambetto e il guscio si chiudono meccanicamente, così da evitare movimenti non voluti e garantendo un sostegno sicuro. Per finire, le suole sono in gomma Skywalk e assicurano una maggiore presa su neve ghiaccio e roccia. Essendo intercambiabili, si adattano ai sistemi di attacco Touring e Alpine: le suole Touring con inserti Tlt sono compatibili con l’attacco ultraleggero Low Tech; mentre le suole Din tradizionali sono compatibili con lo standard Alpine. Il Waymaker Tour è molto leggero per essere uno scarpone da alta performance, aspetto che consente di agevolare la fase di salita. La Carbon Spine, il guscio Pebax e la soletta Intuition riducono efficacemente il peso della calzatura: solo 1.750 grammi. Distribuito da: Amer Sports - 0422.5291 - amersports-italy@amersports.com
nordica Patron Pro Costruiti sulla piattaforma Dobermann, gli scarponi Patron con forma 98 mm offrono performance senza compromessi. Grafica total black e uno stile aggressivo caratterizzano questo modello. Le soluzioni tecniche di cui è dotato assicurano precisione, sostegno e shock absorption perfetto per affrontare big lines. Si configura inoltre con leve, canting e strap avvitati regolabili e una speciale griglia sullo scafo che identifica con precisione delle zone di riferimento, consentendo di personalizzare efficacemente lo scarpone in base alle proprie necessità. La tecnologia Dual Density Full Shock Eraser attutisce efficacemente gli impatti e assorbe le vibrazioni, la costruzione dello scafo Pro Freeride e la scarpetta Pro Fit garantiscono ottime performance e comfort.
Helldorado Lo speciale profilo Blunt Nose assicura prestazioni elevate massimizzando il contatto della lamina sulla superficie e riducendo le vibrazioni in punta. Realizzato con specifica costruzione in Energy 2 Titanium, il modello si configura con un rocker importante su punta e coda, per galleggiare sulla neve senza sforzi. Il camber sotto il piede migliora la stabilità e permette una sciata comoda e confortevole. Grafica total black per un perfetto abbinamento con lo scarpone Patron Pro.
Distribuito da: Nordica - 0422.7285 - info@nordica.com
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Pointbreak Magazine 1 / 2013
Distribuito da: Black Crows - +33(0)389.301.031 - info@blackcrows-skis.com
amplid Provoke Il nuovo Provoke è uno sci freestyle a tutto tondo, ottimo per le strutture come per gli ostacoli naturali, grazie soprattutto al Camrock e alla geometria true twin che lo caratterizzano. L’ingrediente “poco” segreto è l’anima WDT Polywood, a costruzione ecologica e dalla grande capacità di assorbimento degli urti. La grafica presenta una nuova composizione ispirata alla skate art anni ’70. Distribuito da: GVM Distribution - 335.5941838/347.3804582 - gvmdistribution@gmail.com
DALBELLO Panterra 120 Pensata per sciatori che cercano un prodotto versatile, ad alte prestazioni e in grado di calzare perfettamente. Il design di questo modello è stato sviluppato seguendo le linee guida e le tecnologie del famoso Krypton Two, architettura Cabrio Design a tre pezzi e Contour 4, con in più il nuovo meccanismo Ski/Hike nel gambetto e la suola in gomma per non scivolare. La nuova tecnologia Variable Volume Fit, firmata Dalbello, consente di regolare la larghezza generale della scarpa da 102 a 100 mm, aumentando o diminuendo la tensione della leva della punta. Una volta scelta la regolazione più adatta, lo scarpone può essere tolto e indossato usando solo le altre tre leve. Tutti i modelli Panterra hanno un posizionamento neutro e centrale, e una geometria più verticale rispetto agli scarponi “old school”. Rocker Balance Stance è ottimizzato per migliorare il bilanciamento e il movimento simmetrico da spigolo a spigolo, soprattutto con le nuove geometrie degli sci cambers e rocker. La novità della stagione è rappresentata da TruFit 2.0, con materiali più leggeri e morbidi, miglioramenti al comfort, calzata più veloce e facile. È disponibile nella variante colore Acid Green/ Anthracite. Taglie: 25 - 30,5 da uomo.
Tecnologia: Cabrio Design – 3 Piece Architecture Gli scarponi Cabrio sono unicamente progettati incorporando tre diversi elementi nella stessa struttura: scafo, gambetto e linguettone esterno. • Permette l’utilizzo di plastiche rigide nello scafo • Permette una flessione progressiva e morbida grazie al linguettone • Rafforza il supporto attorno al piede per un preciso trasferimento dell’energia laterale • Trasmissione della potenza omogenea • Flessione del linguettone naturale e progressiva, per assorbire gli urti e le vibrazioni • Estremamente facile da indossare e togliere Distribuito da: Dalbello - 0423.55641 - info@dalbello.it
Scott Cosmos
Apo Kai Pro
Scott infatti entra nel segmento degli ski boots con una collezione completa, che spazia dallo sci alpino allo sci alpinismo, fino ad arrivare a freeski, touring e telemark. Il Delirium rappresenta la linea “all-in one” degli scarponi freeride. Potente e con un flex progressivo, offre l’innovativo sistema di calzata Scott anatomicamente corretto: una chiusura aderente ma reattiva, confortevole per un utilizzo prolungato. Lo scafo con il sistema Custom Bootfitter è stato sviluppato intorno al piede. La scarpetta interna con imbottitura laterale garantisce un eccellente comfort. La flessibilità posteriore è progressiva, ideale per freeski. Misure 25-30.5.
Il primo pro model realizzato da Kai Mahler con Apo è una coppia di sci realizzata con grafica di Nico Thomas. Il rocker camber consente una guida estremamente piacevole e un buon flex. Queste caratteristiche rendono il modello particolarmente adatto ad affrontare qualunque tipo di superficie offra la montagna. Completano le sue specifiche tecniche: sintered 4000, Pb Perf Core, 2D Fiberglass, Finish Stone Grind e Slanted Minicap sidewalls. È disponibile nelle misure da 165, 171 e 177 cm. Kai Mahler ha recentemente ottenuto la medaglia d’oro nel big air al Dew Tour 2012.
Focus Technology Gli scarponi hanno due suole da intercambiare con un sistema rapido e sicuro. Il set per l’utilizzo alpino è compatibile con la norma ISO Alpine. L’opzione Touring è compatibile con le norme ISO (UNI) Touring e del Norm Tech. Hanno una suola Vibram appositamente realizzata per temperature fredde. Meccanismo Easy3 Magnesium Ski/Walk con 3 posizioni di inclinazione in avanti che possono essere regolate con rapidità e precisione con un bullone esagonale. Il design ergonomico della leva asimmetrica lo rende facile da aprire e chiudere anche con i guanti. I ganci FR asimmetrici sono realizzati in magnesio e sono di altezza ridotta, leggeri e facili da usare con i guanti. Sono sostituibili con velocità e facilità.
Forward Realizzati pensando a chi affronta per la prima volta un’uscita in backcountry. Il disegno leopardato della grafica è stato ideata da Nico Thomas. Il modello ci configura con Extruded Base, Rocker Camber, Pb Perf Core, 2D Fiberglass, Finish Stone Grind e Full Cap. Forward è disponibile in diverse misure, da 156, 161, 166, 171 e 176 cm.
Realizzato e sviluppato per Radium, i ganci chiusura EZ bloccano la chiusura con sicurezza durante le salite.
Distribuito da: Scott Italia - 035.756144 - infosport@scott-sports.itcom
Distribuito da: Snowide - +33.0450055128 - info.italia@snowide.com