Outdoor Mgazine n.3 - 2012

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Anno 5 - Numero 3 / 2012

redazione@outdoormag.it

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.



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Editore Sport Press S.r.l. - Redazione: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 email: redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art. 1 Comma 1 - LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

circuito ISF comprende 30mila atleti e 200 gare. Con tutti i big mondiali COVER STORY I Ile un sogno... olimpico. Parlano Marino Giacometti e Lauri van Houten.

FOCUS ON

Una stagione oro, argento e… fluo per SCARPA Periodo trionfale per il marchio e il suo prodotto di punta Alien 1.0, grazie in particolare ai successi nello ski alp race ottenuti dai suoi atleti. Su tutti, le vittorie ai Campionati Europei e al Pierra Menta.

Lo skyrunning celebra i suoi primi 20 anni ALLE PAGINE 20 - 21

speciale

da pagina 14 a pagina 38

ALLE PAGINE 12 - 13

TRA EVENTI, ATLETI, PRODOTTI

Trail running, una delle facce più belle e rappresentative dell’outdoor moderno Ad oggi vi sono più di 30.000 partecipanti alle oltre 160 gare trail & skyrunning in Italia. Con un ulteriore, grande potenziale per queste attività e per il mercato in generale, considerando i quasi 3 milioni di runners (più o meno professionali) nel nostro paese.

RUN FOR PITITINGA

IL NUOVO TEAM VIBRAM

Lafuma punta forte sul trail A PROPOSITO DI BAREFOOT

Un’altra Extraordinary Story

Un trail a ritmo di samba INTERVISTA CON MARCO ZANCHI

La transizione con Inov-8 PARLA PIETRO TRABUCCHI

FOCUS SHOP: OUTDOOR CUNEO

La montagna, il mio laboratorio Di corsa, sempre più in alto…

“Passione, rinnovamento, modernità”


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EDITORIALE

di Benedetto Sironi

Il “tarlo” della crisi e la forza delle decisioni Archiviati i primi tre mesi del 2012 e quasi alla fine di questa sfortunata stagione invernale, è tempo di un primo bilancio dell’anno. A dir la verità la situazione non è del tutto nitida. Da questo chiaroscuro primaverile ci sono però alcune considerazioni che dal nostro punto di vista emergono distintamente. È ormai assodato che questa è stata una delle peggiori stagioni invernali di sempre per il mercato dei winter sports. Qualcuno dice la peggiore degli ultimi 30 anni, per la scarsissima neve della prima parte, la temperatura ben al di sopra della media, le improvvise e fin troppo abbondanti nevicate nel periodo centrale - comunque concentrare in poche zone - l’arrivo assai prematuro di temperature primaverili. Questo fatto, unito ad una situazione generale di recessione dei consumi e di “terrorismo psicologico” causa crisi economica, ha portato ad alcuni casi ad un calo di vendite fino al 20/30% soprattutto nel settore delle attrezzature invernali (sci e snowboard). Ma anche l’abbigliamento ne ha inevitabilmente risentito. E con esso il mercato outdoor, certamente più vasto e variegato e con “nicchie” comunque in buona salute (vedi sci alpinismo o ciaspole). Risultato: per la prima volta dopo molti anni di vacche grasse, anche nel finora incontaminato mercato dell’outdoor inizia ad insinuarsi un piccolo, malefico tarlo. Quello della “crisi”. Parola quanto mai abusata negli ultimi tempi, a volte a ragione, spesso senza una precisa cognizione di causa. Tutto è ormai in crisi, l’economia è in crisi, le famiglie sono in crisi, i valori sono in crisi, e potremmo continuare con un lungo elenco. Ma la generalizzazione è quasi sempre fuorviante e può provocare una visione distorta e caricaturale delle realtà. Cerchiamo quindi di mettere qualche piccolo puntino sulle “i”. Innanzitutto non parlerei di crisi ma di “momento no”. Legato per l’appunto soprattutto a questa infausta stagione invernale. Il mondo dell’outdoor rimane comunque un’isola felice ed è destinato molto probabilmente a crescere ancora per molti anni. Con lo stesso entusiasmo che attività - tanto per citarne alcune come lo sci alpinismo, l’arrampicata o il trail running (si veda l’ampio speciale su questo numero) stanno dimostrando. Detto questo, non vanno sottovalutate le problematiche macroeconomiche e alcune difficoltà che comunque riguardano il nostro settore. Ma se proprio vogliamo parlare di “crisi” temporanea (quindi non strutturale) facciamolo per una volta considerando il suo “vero” significato. Innanzitutto il dizionario italiano definisce la crisi come uno “stato transitorio di particolare difficoltà o di turbamento”. Di per sé quindi una situazione temporanea. Ma forse non molti sanno la vera origine di questa parola: deriva infatti dal greco “krisis”, che significa “scelta”, “decisione”. Proprio nei momenti di difficoltà si è chiamati a operare delle scelte, magari dolorose. A prendere l’iniziativa, investire di più, essere ancora più visibili, evitare l’immobilismo. Se tutto ciò è ben ponderato e portato avanti con decisione e coraggio, porta a riprendere il cammino più forti e temprati, ad affrontare il futuro con spirito rinnovato e positivo. Pensateci quando vi dicono che - in tempo di “crisi” è meglio tagliare la comunicazione, non assumersi rischi, rimanere fermi, aspettare…

Editore Sport Press Srl Presidente: DANIELE DE NEGRI Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 - Email: redazione@outdoorusa.net Website: www.outdoorusa.net Anno 5 - N.3 / 2012 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.

IN PRIMO PIANO Keen con il gotha dell’industria USA in visita alla Casa Bianca Keen, fin dalla sua nascita nel 2003, si è sempre distinta per la peculiarità delle sue scelte di natura etica, strategica e produttiva, tanto da essere definita da Outside Magazine come “una delle migliori aziende americane nelle quali lavorare”. Non a caso il presidente USA Barack Obama ha incluso Keen nella rosa di aziende americane invitate alla Casa Bianca l’11 gennaio per partecipare al forum “Insourcing American Jobs”, incentrato sullo sviluppo delle risorse industriali interne degli Stati Uniti. Accanto a Keen. Quattordici giganti dell’industria USA, tra i quali Ford, Intel, Siemens USA, Rolls Royce North America e DuPont. In un momento di grave difficoltà e recessione, l’obiettivo del Presidente è di ottenere l’impegno concreto da parte delle più grandi imprese americane per la realizzazione di investimenti sul territorio utili a innalzare il tasso di

occupazione. James Curleigh, ceo di Keen, ha così commentato: “In quanto azienda giovane, Keen è sempre stata incline ad avere un approccio pionieristico e proattivo. Oggi il Presidente ha chiesto a un gruppo ristretto di aziende di condividere la loro esperienza in materia di innovazione e sviluppo del business sul territorio americano. Un momento di confronto importante, che ci auguriamo possa stimolare altre imprese a intraprendere scelte analoghe”. Nel 2011 il numero di impiegati nello stabilimento di Keen situato a Portland (OR) è cresciuto da 95 a 130. Nello stesso anno, l’azienda statunitense ha inoltre completato la costruzione di un nuovo centro a Portland dotato di una piattaforma informatica avanzatissima nonché del primo store Keen al dettaglio. In aggiunta ha potenziato sia il servizio marketing che il centro logistico.

NEW DISTRIBUTION Gli scarponi a marchio Koflach ritornano in Italia grazie a Sovendi

Il marchio di scarponi Koflach, creato nel 1898 nell’omonima città da appassionati scalatori austriaci, torna in possesso di investitori svizzeri, che hanno fondato la Koflach A.G. allo scopo di rilanciare il marchio, e sarà distribuito in Italia da Sovendi. I nuovi prodotti Koflach offrono un comfort estremamente elevato, un’ottima calzabilità e sono in grado di assicurare grande sicurezza a eccezionali prestazioni per l’uso in alta quota e alle basse temperature. Queste caratteristiche sono raggiunte grazie

all’utilizzo di una tecnologia che permette di assemblare elementi di plastica dalle caratteristiche differenti per rigidità ed elasticità, consentendo una grande stabilità e una buona flessione direzionale e laterale. Le suole Vibram utilizzate sono particolarmente robuste e garantiscono un’aderenza eccellente su rocce, neve e sterrato. La scarpa interna è termoformabile in quasi tutti i modelli. DISTRIBUITO DA: Sovendi 011.4303854 - www.sovendi.it

Da subito operativo il neonato gruppo outdoor di Assosport Era da un po’ che ci si stava lavorando e lo scorso 22 marzo si è avuta la piena ufficializzazione: anche Outdoor Magazine ha assistito alla costituzione del Gruppo Outdoor di Assosport, presso Palazzo Giacomelli di Treviso, sede operativa dell’Associazione. Presente anche un ospite d’eccezione: Mark Held, Segretario Generale dell’European Outdoor Group. “Questa compagine associativa che opererà sotto l’egida della già esistente Assosport, di cui diverrà parte costitutiva, avrà l’obiettivo di promuovere l’outdoor sia come pratica sportiva, sia come brand awareness”, afferma Luca Businaro, Presidente di Assosport. “Abbiamo raggiunto un traguardo fondamentale per l’associazione, costituendo un gruppo dedicato all’outdoor, che riveste un’importanza strategica in Italia e in Europa”. Oggi all'interno di Assosport sono 34 le aziende che producono per il settore outdoor con oltre 3.800 addetti ed un turnover superiore al miliardo di euro. “Grandissima è la soddisfazione per la creazione di questo gruppo, obiettivo fortemente voluto e pianificato con grande cura

ed attenzione da tempo – spiega Andrea Parisotto, neoeletto Presidente del Gruppo Outdoor. “Le aziende che ne fanno parte rappresentano realtà importanti e riconosciute di un mercato in costante e significativa crescita, con un trend superiore rispetto a quello del mercato dell’articolo sportivo generico, grazie anche ad una costante attenzione all'innovazione dei prodotti e alla propria clientela. Nell’occasione è stata presentata la seconda edizione di Play Outdoor, un progetto promosso da Assosport, in collaborazione con Rimini Fiera e l’Esercito Italiano all’interno di RiminiWellness 2012 (10-13 maggio), che ha l’obiettivo di avvicinare i visitatori e le famiglie al mondo outdoor, facendo provare le attività e conoscere i brand delle aziende presenti. Le aziende quindi sono già all’opera per affrontare le problematiche specifiche del comparto e valutare le opportunità di promozione e di sviluppo del mondo outdoor.

Untraced e Rotauf, due innovativi brand per GVM Distribution GVM Distribution, società che distribuisce in Italia Moment, Amplid, Amplifi, NXTZ e Magic Potion, ha aggiunto altri due marchi al proprio portafoglio: Untraced e Rotauf. Untraced è un brand focalizzato principalmente sullo sviluppo di face protection, mentre Rotauf è un nuovo sistema di segnalazione personale in caso di valanga. Il dispositivo, semplice e compatto, permette una rapida localizzazione delle persone rimaste sepolte, grazie a un sistema a pressione che permette il gonfiaggio di un "pallone" (vedi foto). Accessorio prezioso per gli appassionati di montagna di ogni livello tecnico, dai ciaspolatori agli escursionisti domenicali fino agli sci alpinisti più tecnici, in cerca della massima riduzione di peso nella loro attrezzatura, senza dimenticare la propria sicurezza. Rotauf è certamente anche un’occasione per i negozianti specializzati di distinguersi e offrire ai propri clienti un prodotto tecnico a un prezzo molto interessante (120 euro al pubblico). INFO: GVM Distribution - 0324.243507 - gvmdistribution@gmail.com

SportXtreme distribuisce i telefoni della linea Outlimits di ITTM SportXtreme, divisione di SofTeam attiva nella distribuzione di prodotti tecnologici per lo sport, ha annunciato di aver siglato un accordo con ITTM per la distribuzione in Italia della gamma di telefoni della linea Outlimits, avendo individuato un’opportunità interessante per completare la propria offerta. La gamma di telefoni GSM e 3G Outlimits offre modelli innovativi a tenuta antisabbia, antishock, waterproof e doppia Sim, in grado di affrontare le sollecitazioni degli sport più duri ed estremi, oltre che di operare in condizioni naturali avverse. “La linea di telefoni Outlimits rappresenta una grande opportunità per la nostra azienda: l’allargamento di un’offerta di prodotti destinati agli amanti dello sport e dell’outdoor, che permette di coniugare attività fisica e natura con i vantaggi dell’elettronica; un target di consumatori in crescita, attento alle novità e aperto a nuove e esperienze. ITTM con la sua storia pluriennale, e con una gamma di prodotti completa, è sicuramente un partner per noi altamente affidabile”, ha commentato Agostino De Andreis, marketing manager di SofTeam. I prodotti saranno acquistabili nelle principali catene di distribuzione, nei negozi specializzati e anche online, attraverso il sito www.sportxtreme.it. In foto i modelli Out Limits 3G (arancione) e Out Limits K2 (giallo).

Questo numero è stato chiuso in redazione il 28 marzo 2012

DISTRIBUITO DA: SofTeam - 039.207891 - info@sportxtreme.it



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PEOPLE Baranowska nel Team Salewa alpineXtrem

Salewa dà il benvenuto nel suo alpineXtrem Team all’alpinista polacca Kinga Baranowska, che ha scalato sette dei quattordici 8.000 ed è stata la prima donna polacca a raggiungere la cime di tre di questi: Dhaulagiri, Manaslu e Kangchenjunga. L’azienda è entusiasta per il nuovo arrivo: “L’alpinismo è una competenza fondamentale per Salewa, ed è presente nel DNA dell’azienda da più di 75 anni. Kinga incarna perfettamente il nostro orientamento. È un’autentica ambasciatrice in grado di offrire un volto femminile all’alpinismo internazionale”, afferma Massimo Baratto, CEO di Salewa. Oltre a fornirle attrezzatura, l’azienda intende lavorare con l’atleta per sviluppare insieme un’intera linea di prodotti focalizzata sul soddisfare le esigenze dei professionisti della montagna. Inoltre Salewa e Kinga hanno intenzione di impegnarsi reciprocamente per un progetto di solidarietà, come ad esempio lavorare per i diritti delle donne Sherpa in Nepal secondo la campagna sociale internazionale Empowering Women of Nepal. Kinga è infatti molto attiva sul fronte sociale e, tra le altre cose, è stata scelta come ambasciatrice per gli European Summer Special Olympic Games, per promuovere lo sport e l’atletica per persone con disabilità mentale.

Emmett e Premrl per la 1a volta sulle Helmcken Falls Tim Emmett (UK) e Klemen Premrl (Slovenia), atleti Mountain Hardwear, hanno recentemente portato a termine una delle imprese più audaci dell’ice climbing contemporaneo: la scalata delle Helmcken Falls, le imponenti cascate di ghiaccio nella British Columbia, Canada. “Un luogo incredibile”, racconta Emmett. “La cava di ghiaccio è sospesa sulla cima (circa 141 mt) e camminare sotto le cascate in pieno inverno è un’esperienza impressionante”. Fino a quel momento le Helmcken Falls erano praticamente sconosciute alla comunità di climber. La visione di quel paesaggio surreale ha spinto i due arrampicatori a definire la formazione “Spray Ice”, spruzzi di

ghiaccio. Nel 2011 Emmett e Will Gadd erano riusciti a scalare fino alla metà del muro della grotta. Quest’anno l’impresa doveva essere portata a termine. É così che domenica 6 febbraio il duo Emmett-Premrl ha coronato il sogno, compiendo l’impresa in otto tiri: Emmett i primi tre, Premrl i secondi quattro e l’ultimo ancora Emmett. “Mi sento come se questa salita avesse aperto un nuovo capito dell’arrampicata su ghiaccio” - ha aggiunto Tim - “ed è solo l’inizio! La nostra via è piuttosto difficile, ed è la più facile della grotta. C’è un immenso potenziale per altre linee più difficili e più dirette. Questo è il futuro, per chiunque voglia avventurarsi”.

Al 31° Master Des Neiges trionfa il team Amorini Una giornata baciata dal sole, sullo sfondo del Monte Bianco. L’11 marzo si è svolta la 31a edizione Master Des Neiges Thones, in Alta Savoia (Francia), ultima prova della Coppa Europa di racchette da neve. Sul percorso lungo 11 km per 500 mt di dislivello è stato Antonio Molinari, capitano dell’Amorini TSL Team Italia, a tagliare per primo il traguardo in 54’ e 49”. Alle sue spalle il francese Bruno Freudenreich, secondo in 55’ e 18”, e il giovane compagno di squadra Filippo Barizza, autore di

una grande prova (55’ e 37”). Quarto posto per Flavio Ghildini, anche lui del team Amorini. Questo successo porta a due le vittorie di Antonio nella Master Des Neiges, in quanto già nel 2002 ne era uscito vincitore. Tra le donne buon quarto posto di Mirella Bergamo, che nulla ha potuto contro il terzetto di testa catalano composto da Monica Ardid Ubed, Laia Andreuu Trias e Silvia Leal Auge, rispettivamente prima, seconda e terza.

Cambio ai vertici Fitness & Outdoor per Garmin

Da sinistra, Matteo Bortesi e Luca Sannazzari.

In seguito alla nomina di Stefano Viganò nel ruolo di managing director di Garmin Italia, la divisione Fitness & Outdoor della sede italiana si è ristrutturata, assegnando nuove competenze manageriali alle risorse interne. A partire dal primo marzo, infatti, Luca Sannazzari ha assunto la responsabilità della divisione Fitness & Outdoor con il ruolo di sales & marketing manager e risponderà direttamente a Viganò. Sannazzari, in Garmin fin dal 1989, ha maturato una ventennale esperienza tecnica e commerciale nello sviluppo di applicazioni nel mercato della nautica, con l’approfondimento in particolare delle tecnologie dedicate alla navigazione per la marina da diporto e allo sviluppo di strumentazione elettronica dedicata a questa attività, supportata dal sistema Global Position System. Con lo sviluppo dei nuovi strumenti GPS dedicati al mondo dello sport e dell’outdoor, Luca nel 2008 lascia il mare per tornare alla terraferma e alla montagna nel ruolo di product specialist outdoor, per contribuire con la sua esperienza alla divisione Sport & Outdoor di Garmin Italia. Nella nuova configurazione della divisione stessa, Matteo Bortesi sale al ruolo di product marketing manager dopo una lunga partecipazione nello sviluppo del mercato dedicato alle soluzioni per il tempo libero. Entrato in Garmin nel 2006, Bortesi si è occupato fin da subito dei prodotti studiati per il mondo dello sport, mettendo a disposizione dell’azienda la propria esperienza agonistica nell’atletica e nel tennis.

Ueli Steck nuovo membro del Beal World Team

AVVISO DI CONTROLLO PETZL IMBRACATURA NEWTON Avviso di controllo del punto di attacco sternale dell’imbracatura Newton. Durante un controllo periodico su un’imbracatura Newton, è stato rilevato un errato posizionamento della cucitura di sicurezza che chiude uno degli anelli del punto di attacco sternale. Come misura precauzionale, Petzl chiede a tutti i clienti di effettuare un’ispezione delle cuciture di sicurezza degli anelli del punto di attacco sternale delle imbracature Newton. I prodotti interessati dall’ispezione sono le imbracature di tipo Newton C73*** il cui numero di serie è inferiore o uguale a 11365***. Questa ispezione è semplice. Consiste in una misurazione da effettuare sulle cuciture di sicurezza degli anelli del punto di attacco sternale. Per l’ispezione dell’imbracatura tipo Newton e per maggiori informazioni: www.petzl.com/newton.

Il Beal World Team ha accolto a braccia aperte il forte alpinista elvetico Ueli Steck. Nato nel 1976 a Emmental, Ueli ha iniziato ad approcciarsi all’arrampicata all’età di 12 anni. Il grande talento e l’audacia che lo contraddistinguono gli hanno permesso di conquistare, a soli 18 anni, la temibile parete nord dell’Eiger e il pilastro Bonatti sul Monte Bianco. Successivamente si è dato alle vie in solitaria, cercando di ascendere alle vette nel minor tempo possibile. Nella primavera del 2005 ha completato la sua prima solitaria in cima al Cholatse (6.440 mt), risalito lungo la parete nord in sole 37 ore. Due settimane dopo è toccato alla parete est del Tawoche (6.505 mt). Nello stesso anno viene insignito del Piolet d’Or. Nel 2006 conclude la seconda ascesa alla parete nord dell’Eiger, attraverso la via Young Spider, la prima in solitaria e la prima in inverno: 5 giorni per 1.800 mt. In seguito le vie affrontate a velocità record sono diventate il suo marchio di fabbrica. Di recente ha raggiunto il Shisha Pangma attraverso la parete sud in sole 10 ore. Ueli ora potrà contare anche sull’appoggio di Beal, che si aggiunge agli altri suoi sponsor: Audi, Julbo e Mountain Hardwear.


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Due associazioni di parchi avventura ad OutDoor 2012

MARKET A Chamonix Quechua apre un monomarca outdoor Oxylane, casa madre di Décathlon, ha inaugurato il suo primo flagship store Quechua, private label dedicato a prodotti outdoor. L’intenzione è quella di rafforzare la credibilità di questo marchio nel mercato outdoor. Per questo il monomarca, che si estende su una superficie di 80 mq, sorge in una località chiave per questo genere di attività come Chamonix. Questa apertura è da considerarsi come progetto pilota, per cui al momento non sono previste ulteriori inaugurazioni simili. Oltre a questo monomarca, Oxylane può contare su un negozio Quechua a Domancy (Francia) dove sono localizzati gli headquarter Quechua e Wed’ze, brand snowboard lanciato da Oxylane nel 2007. Ma il futuro di questo punto vendita è incerto, considerando l’imminente trasferimento degli headquarter a Passy in un unico stabile di 10.200 mq che comprenderà anche un negozio di 2.500 mq e un test center. Inoltre Quechua ha stretto un accordo con il tour operator francese outdoororiented Club Adventure che, all’inizio dell’anno, ha lanciato un servizio noleggio di attrezzatura outdoor. In particolare il tour operator propone tre kit firmati Quechua (uno per trekking, uno per travelling e uno più accessibile) comprensivi di zaino, borraccia, sacco pelo, materasso e cuscino con un prezzo compreso tra i 39 e i 59 euro. Il marchio Oxylane ha infine annunciato una cooperazione con l’accademia artistica Ecole Cantonnale d’Art de Lausanne per il lancio del progetto “MyTent”. Agli studenti sarà data la possibilità di ridisegnare e decorare la tenda best seller del brand 2Seconds. Una giuria sceglierà i nove migliori progetti e li pubblicherà su Facebook, dove saranno valutati dal grande pubblico. Le tre proposte più apprezzate faranno parte di un’edizione limitata dedicata all’estate 2012.

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Intersport in Oriente con un accordo di master franchising Intersport International Corp. ha firmato un accordo di master franchising con Fujian New Huadu Supercenter Co. Ltd., uno dei più grandi retailer nel sud della Cina. L’accordo prevede l’apertura di 80/100 punti vendita multi-sport e multi-brand nei prossimi cinque anni in dieci province del sud della Cina, dove

vivono non meno di 513 milioni di persone. I negozi avranno una superficie espositiva compresa tra i 1.000 e i 1.500 metri quadrati. L’obiettivo finale di IIC è quello di avere 500 negozi Intersport operativi in Asia nel giro di dieci anni, con potenziali vendite annuali pari a 1 miliardo di dollari.

Prosegue la crescita a doppia cifra del mercato cinese Ispo Beijing ha definitivamente attestato l’ottimo stato di salute del mercato cinese. Sia i player locali che i marchi stranieri credono tra l’altro che la crescita a doppia cifra del business cinese sia di venditori che di retailer non si arresterà nei prossimi 10 anni. In particolare il COCA (Chinese Outdoor Commerce Alliance) ha reso noti i dati dell’evoluzione del mercato outdoor cinese. Secondo questi numeri, a livello di retail il business è cresciuto da 7,1 miliardi di RMB nel 2010 a 10,76 miliardi di RMB (circa 1,3 miliardi di euro) lo scorso anno. Questa crescita del 51% corrisponde a livello wholesale a un +70% fino a quota 54,3 miliardi di RMB (6,49 miliardi di euro). È cresciuto (del 29% fino a superare quota 700) anche il numero dei marchi operativi sul mercato locale tra il 2010 e il 2012, trainato dai brand locali, aumentati del 46% fino a 334 unità. Il numero di brand stranieri ha invece raggiunto le 367 unità a un tasso di crescita più contenuto (+13%). Secondo il COCA, in

termini di canali distributivi, le vendite nei grandi magazzini continuano a essere molto più consistenti di quelle nei negozi specializzati nonostante la minaccia di operatori stranieri come Wal-Mart, Carrefour e Metro. Come conseguenza, sempre più aziende tra cui Amer Sports stanno differenziando la propria forza vendite lavorando con agenti dedicati all’uno e all’altro canale di vendita. In fiera sono poi circolati rumors non confermati che vorrebbero Arc’teryx distribuito in grandi magazzini da Amer dal 2013. Attualmente il marchio condivide il distributore locale con Aku.

www.ispo.com

Tra le new entry dell’edizione 2012 dell’OutDoor Show di Friedrichshafen spicca la prima partecipazione delle due associazioni tedesche European Rope Course Association (ERCA) e International Adventure Park Association (IAPA). La prima, con sede a Hannover, include allenatori di percorsi di corda e organizzazioni che collaborano con questo genere di corsi. Una volta all’anno l’associazione organizza un meeting per promuovere ulteriormente questo tipo di attività, definendo nuovi team, organizzando workshop e conferenze (www.erca.cc). L’associazione IAPA, invece, ha sede sul Lago di Costanza ed è stata fondata nel 2007 da 23 membri rappresentanti 4 paesi europei (nel 2010 si contavano 95 membri da 5 paesi, responsabili di 92 parchi che nel 2009 hanno attirato circa 2,5 milioni di persone). L’obiettivo di IAPA è quello di facilitare lo scambio professionale tra costruttori di parchi, operatori, autorità pubbliche ed esperti in risposta alla crescente domanda di parchi avventura (www.iapa.cc). L’interesse alla kermesse di entrambe queste associazioni è giustificato dai numeri degli appassionati di parchi avventura: lo scorso anno, infatti, ben 25 milioni di persone in tutta Europa hanno visitato un adventure park e hanno affrontato percorsi di corde per mettere alla prova il proprio coraggio e la valutazione esatta del rischio. In occasione di questa loro prima all’OutDoor Show, sono previste dimostrazioni pratiche di tecniche di salvataggio speciali e incontri informativi sulla formazione professionale del personale esercente.


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INIZIATIVE

Bike e ski alp in scena alla Zero-3000 Extreme Race

TrentoFilmfestival, scenari orientali e un premio IOG Tra le principali novità della tanto attesa 60esima edizione del TrentoFilmFestival (26 aprile - 6 maggio) da segnalare una grande apertura agli scenari orientali. Una particolare attenzione sarà dedicata alla Russia più selvaggia e sperduta (alla quale è dedicata la speciale sezione Destinazione) nella quale sono ambientati ad esempio i documentari We Need Happiness dell'ultimo Leone d'Oro Alexander Sokourov e ¡Vivan las antipodas! di Victor Kossakowsky. Ma a contendersi l’ambita Genziana d’Oro non mancheranno opere di autori cinesi, indiani, giapponesi, di Taiwan e Hong Kong, come il nipponico Gaku di Osamu Katayama, tratto dal famoso manga alpinistico di Shinichi Ishizuka. Sempre sul fronte novità, ecco la partnership con l’Italian Outdoor

Group, associazione che riunisce circa 20 brand tra i più importanti del mercato outdoor italiano, sfociata nella creazione di un premio speciale denominato “Spirito Outdoor – IOG”, attraverso cui far conoscere al pubblico la filosofia dell’associazione. Un riconoscimento assegnato all’opera che meglio rappresenterà lo spirito IOG, inteso come un modo semplice di vivere l’attività all’aria aperta, non per forza legata alla dimensione epica delle grandi imprese o dei gesti sportivi più estremi. Verrà dunque premiato il film in grado di raccontare lo spirito più autentico dell’outdoor, nel suo approccio più soft, lento, puro, alla portata dei più. In questo senso outdoor significa anche viaggio, contemplazione, scoperta.

Assosport promuove l’istituzione del Liceo Sportivo Il ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo ha annunciato il progetto di apertura del liceo sportivo nell’anno scolastico 2013/14. Concorde con questa iniziativa Luca Businaro (nella foto), presidente di Assosport, che ha commentato: “È di fondamentale importanza istituire un corso di studi nel quale i giovani vengano educati all’attività sportiva e avvicinati in modo concreto al mondo dello sport, considerandolo un vero e proprio fattore su cui investire e sul quale creare valore aggiunto. Come associazione di categoria, rappresentiamo e sosteniamo le aziende produttrici che operano nel settore dello sport – ha poi aggiunto - e a tal proposito stiamo lavorando al progetto ‘Dote in

movimento’”. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di incrementare la pratica sportiva in Italia, ma anche di sostenere le piccole società e gli sport minori e, di conseguenza, i consumi e la produzione nel segmento dello sportsystem italiano. Per raggiungere questo scopo si istituirà un fondo da destinarsi a tutti gli studenti nella fascia di età 6-14 anni che per motivi di reddito non possono praticare attività sportiva. “Siamo fermamente convinti che investire nella formazione dei giovani all’attività sportiva sia un ottimo punto di partenza per innescare un meccanismo virtuoso nell’economia di settore”, ha concluso Businaro.

Mancano due sole settimane all’esordio della Zero-3000 Extreme Race, avvincente sfida che unirà in un unico contesto ciclismo e sci alpinismo. La prima edizione prenderà il via da Asolo il 14 aprile e raggiungerà Punta Rocca sulla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti a 3.265 mt. Obiettivo della gara sarà coprire nel più breve tempo possibile i 3.715 mt di dislivello così suddivisi: 1.900 in bicicletta distribuiti su 124 km e altri 1.815 con gli sci ai piedi per circa 12 km di risalita. Main sponsor della kermesse sarà Scarpa che con questa collaborazione vuole far conoscere le radici della sua storia ed evidenziare il suo impegno nello sci alpinismo, sport al quale ha dedicato l’innovativo scarpone Alien. Marco Sartori, rappresentante del comitato organizzatore, ha dichiarato: “Vogliamo unire due discipline molto vicine tra di loro e complementari:

numerosi sci alpinisti praticano ciclismo durante l’estate e viceversa. A tale proposito la data di svolgimento è simbolica, costituendo una sorta di spartiacque tra la stagione dello sci e quella del ciclismo”. Il regolamento prevede le categorie Iron (uomini e donne che si cimenteranno in entrambe le gare) e Duo-Iron (dedicata alla partecipazione a coppie dove il primo atleta coprirà la parte in bicicletta e il secondo quella con gli sci). I vincitori assoluti della categoria Iron maschile e femminile si aggiudicheranno 1.500 euro a testa. I vincitori del Duo-Iron maschile, femminile e coppia mista torneranno a casa invece con 1.000 euro a coppia. Segnaliamo che sulla pagina Facebook dedicata all’evento è possibile inserire i propri contatti al fine di trovare un compagno per la categoria Duo-Iron. www.zerotremila.com

Arc’teryx lancia a Chamonix la prima Alpine Arc’ademy Arc’teryx si è fatto promotore di una nuova iniziativa dedicata agli appassionati della montagna, in particolare verso chi pratica e ama l’alpinismo: Alpine Arc’ademy. Teatro dell’evento sarà l’Aiguille du Midi, la guglia più alta delle Aiguilles di Chamonix (3.842 mt), dall’8 al 10 giugno 2012. I partecipanti saranno guidati da personalità di spicco nel mondo dell’alpinismo (come gli atleti del team Arc’teryx Ines Papert, Nina Caprez, Alex Chabot, Luka Lindic e molti altri) e da ospiti illustri del settore outdoor. In primo piano ogni singolo e fondamentale ingrediente dell’avventura in quota: auto-responsabilità e conoscenza delle attrezzature, peculiarità degli ambienti, stato psico-fisico durante l’azione alpinistica, adrenalina e gioia della verticalità. Durante il weekend ci sarà il tempo e lo spazio per raccontarsi le rispettive esperienze grazie all’appuntamento con Alpine Movie Night, dedi-

cato alla più recente cinematografia di montagna. I partecipanti potranno inoltre testare e conoscere le più avanzate attrezzature per l’alpinismo, incrementando le proprie nozioni e le proprie abilità. L’iniziativa Alpine Arc’ademy è supportata anche dalla Compagnie du Mont-Blanc e dai marchi GoreTex, Suunto, Petzl, Primus e Scarpa. Per maggiori informazione sugli appuntamenti previsti nelle singole giornate, per iscriversi ai workshop e per vin-

cere una giornata in montagna in compagnia di Nina Caprez basta visitare il sito www.alpinearcademy.com (online dal 23 aprile) o la pagina Alpine Arc’ademy su Facebook.

Garmin Connect raggiunge quota 2.500.000.000 km Garmin Connect è la piattaforma web in grado di raccogliere i dati di allenamenti e gare dei possessori di GPS Garmin. Disponibile anche in lingua italiana, è di fatto una community di riferimento per gli appassionati di discipline outdoor, tanto da aver raggiunto e superato il muro dei due miliardi e mezzo di chilometri inseriti. “Consideriamo questo valore come un traguardo importante di uno strumento che sta mostrando una crescita esponenziale”, ha commentato Luca Sannazzari, sales marketing manager della divisione Fitness & Outdoor di Garmin Italia, “segno che il pubblico mondiale apprezza le funzionalità di Garmin Connect, soprattutto per le opportunità che offre”. Garmin Connect consente di scaricare tutte le informazioni rilevate dagli strumenti Garmin studiati per lo sport e costruire così un diario di allenamenti e gare, di semplici gite o escursioni in montagna. Inoltre i dati di ogni utente, ovvero gli attuali 2,5 miliardi di km di tracciati, sono tutti scaricabili

gratuitamente sul proprio GPS. Inoltre, grazie alla funzione Virtual Partner, sarà possibile sfidare l’autore del tracciato scaricato. Tra le nuove funzioni implementate vi è anche la possibilità di disegnare il proprio tracciato su una mappa Google e vederne visualizzato in automatico il profilo altimetrico. Oltre alle tradizionali funzioni di chilometraggio, frequenza cardiaca, velocità, potenza, cadenza e tanto altro ancora, Garmin Connect consente anche la gestione degli allenamenti: un allenatore può impostare un piano di preparazione sul sito e farlo scaricare all’atleta sul proprio device. Garmin Connect è basato su tecnologia MotionBased, un’applicazione web che traduce i dati GPS in una mappatura online per utilizzi sportivi di carattere endurance e outdoor. www.garmin.com connect.garmin.com


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PARTNERSHIP La linea Original Carbon Wear by Sixs e Dryarn La nuova linea apparel Sixs Original Carbon Underwear, 100% Made in Italy, è realizzata con una particolare tecnica produttiva, brevettata dall’azienda, che unisce carbonio alla fibra Dryarn e rappresenta una grande innovazione nel mondo dell’underwear sportivo. Dedicata a tutti gli sportivi che desiderano indossare capi comodi ma dotati di grande contenuto tecnologico, permette di supportare le performance dell’atleta anche in condizioni climatiche variabili. Traspirante, idrorepellente e batteriostatica, la microfibra Dryarn è accoppiata al Carbonio per offrire un risultato superiore in protezione e comfort. I nuovi capi della linea Carbon sono senza cuciture e vantano una lunga solidità di colore e resistenza ai lavaggi frequenti. www.dryarn.com

FWT: la tappa di Røldal sponsorizzata Nørrona

Il 25 febbraio si sono accesi i riflettori sull’attesissima tappa norvegese del Freeride World Tour, in scena a Røldal. Il piccolo villaggio sulla costa occidentale della Norvegia è famoso perché la neve non l’abbandona mai tanto che, in media, ha 12 metri di neve all’anno. Vista l’importanza dell’evento, Norrøna ha colto l’occasione per sponsorizzare la tappa del FWT, sottolineando ancora una volta il suo impegno per promuovere il futuro del freeride contemporaneo. La tappa di Røldal del Freeride World Tour ha costituito inoltre un’occasione privilegiata per presentare alla stampa la nuova linea Norrøna dedicata al freeride, battezzata, non a caso, røldal. Progettata per l’energia elettrizzante del freeride, røldal unisce avanzatissime prestazioni tecniche e look d’ispirazione urban, con proposte dal forte potenziale innovativo. Garantisce la massima protezione in termini di idrorepellenza, traspirabilità, isolamento, versatilità, e vuole essere un omaggio a uno dei luoghi simbolo del freeride contemporaneo. In foto un modello della linea e un momento “gustoso” della tappa del Freeride World Tour.

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Ecco i vincitori della 20ª Victorinox premia Elsener jr edizione dei Piolets d’Or Dal 21 al 24 marzo a Courmayeur e Chamocon lo Swiss Award 2011 nix è andata in scena la 20ª edizione dei Pio-

RICONOSCIMENTI

Victorinox, l’azienda svizzera conosciuta nel mondo per il celebre coltellino multiuso, ha annunciato il conferimento dello Swiss Award 2011 a Carl Elsener jr per la categoria economia. Un riconoscimento che vuole rendere omaggio al suo instancabile impegno a favore del marchio svizzero e alla sua dedizione per accrescere l’importanza della Svizzera come centro di produzione. Nell’ambito della cerimonia per lo Swiss Award 2011, la giuria tecnica ha voluto premiare cinque personalità elvetiche che si sono particolarmente distinte nell'ambito della politica, della cultura, dell'economia, dello spettacolo, della società e dello sport. Al momento della premiazione, Carl Elsener jr ha precisato che questo riconoscimento è come un ringraziamento a tutti i collaboratori e al padre Carl Elsener sr, che giorno dopo giorno si sono impegnati con grande motivazione, dedizione e infinita partecipazione per il successo del brand. Nata nel 1884 a opera di Karl Elsener, bisnonno di Carl, Victorinox e il multiuso sono diventati nel tempo un prodotto di culto e l’impegno profuso anche da Carl Elsener jr ha visto affermare a livello mondiale il marchio come l’ideale “Companion for life”. Victorinox è distribuito in Italia da Künzi da ben 75 anni. www.kunzi.it

lets d’Or che ha celebrato le migliori ascensioni del 2011 e la carriera del grande scalatore francese Robert Paragot, vincitore appunto del Piolet d'Or alla carriera da quest'anno intitolato Premio Walter Bonatti. Il fitto programma ha previsto anche proiezioni di film e serate a tema. Il premio è entrato nel vivo il 23 marzo con la presentazione della giuria, presieduta da Michael Kennedy, e delle ascensioni in gara per la vittoria finale. Il 24 marzo si sono poi svolte le consegne dei premi. Vincitrice assoluta la tenacia, l’esperienza e la metodicità della spedizione statunitense (nella foto la premiazione) composta da Steve Swenson (58 anni), Mark Richey (53 anni) e Freddie Wilkinson (33 anni). I tre hanno completato la prima salita del Saser Kangri II (7.518 mt, seconda vetta inviolata del mondo), aprendo in cinque giorni in stile alpino una nuova linea denominata “The Old Breed” che si sviluppa per 1.700 mt sulla parete sud. I Piolets d’Or 2012 sono stati assegnati anche agli sloveni Luka Strazar (24 anni) e Nejc Marcic (27 anni), che hanno domato una difficile via sul K7 (6.615 mt) in Pakistan aprendo in tre giorni un complesso itinerario di misto, lungo 1.600 mt e denominato “Dreamers of the Golden Caves”. La giuria ha inoltre riservato una menzione speciale alla scalata, quasi interamente su ghiaccio, del grande diedro sulla parete sud della Torre Egger (Patagonia) compiuta dai norvegesi Ole Lied e Bjorn-Eivind Artun. Un team rattristato dalla scomparsa di quest’ultimo, morto in un incidente il 14 febbraio scorso mentre scalava una cascata di ghiaccio in patria.


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TRA INNOVAZIONE, ECO-SOSTENIBILITÀ E STILE DI LAVORO

BENEDIKT BOEHM, DAL CDA DYNAFIT ALLA SELLARONDA Il managing director dell’azienda è tornato a vestire i panni dell’agonista al fianco del collega e amico Georg Nickaes, in occasione della Sellaronda Ski Marathon. La coppia ha chiuso al 28esimo posto su quasi 400 classificate.

Tre riconoscimenti mondiali per Patagonia Il Premio Natura 2012, The Best Work Style Award 2012 e la nomina fra le prime World's 50 Most Innovative Companies hanno insignito il brand fondato da Yvon Chouinard. PREMIO NATURA 2012 In questa prima parte dell’anno Patagonia ha collezionato una serie di premi di grande rilievo, dimostrandosi ancora una volta come un’azienda dotata di una forte identità innovativa e legata a un approccio ecosostenibile. Il brand fondato da Yvon Chouinard ha infatti vinto il Premio Natura 2012 nella categoria abbigliamento con la giacca M’s & W’s Guide Hoody. Il riconoscimento premia i prodotti e i servizi più attenti all’ambiente e all’ecologia, classificati in 8 categorie, ed è stato attribuito a Patagonia attraverso il voto espresso da 10.000 italiani nel corso di una ricerca di mercato. I criteri di valutazione hanno riguardato il contenuto ecologico del prodotto, così come la sostenibilità del processo produttivo e logistico, la cultura aziendale e l’applicazione della Corporate Social Responsibility. Queste le parole della giuria: “Guide Hoody è realizzata al 92% in poliestere riciclato al 47%. È a sua volta riciclabile e approvata da bluesign”. Questa giacca da alpinismo è solo uno dei numerosi capi eco-sostenibili prodotti da Patagonia: il 27% della collezione Primavera/ Estate 2012 è infatti certificata bluesign.

THE BEST WORK STYLE AWARD Il brand americano è stato insignito anche del The Best Work Style Award 2012, premio creato dal magazine inglese The Work Style, che vuole segnalare i migliori stili di lavoro sulla base di una selezione a livello mondiale. I vincitori sono stati valutati in base a cinque criteri: identità, emozione, architettura, ambiente e organizzazione. The Work Style magazine, che si interessa alle evoluzioni del mondo del lavoro, ha premiato Patagonia per la sua mission aziendale “non provocare danni inutili alla natura”, sottolineando che “con questo scopo assume collaboratori che condividono gli stessi valori. Da un punto di vista emotivo, credere in uno scopo più grande della qualità del prodotto è fondamentale”.

terzo posto nella Top 10 nella categoria Retail. Fast Company ha deciso di premiare l’azienda “per la sua costante e aggressiva ricerca di sostenibilità” e “perchè è stata capace di vendere di più, incoraggiando i consumatori a comprare meno” grazie alla sua Common Threads Initiative, focalizzata sulle “5 R”: riduci, ripara, riusa, ricicla e re-immagina. La rivista di business statunitense ha segnalato inoltre, tra i principali punti di forza dell'innovazione dell’azienda, l’iniziativa che Patagonia ed eBay Inc hanno realizzato negli Stati Uniti per offrire ai propri clienti un nuovo “spazio” di mercato per acquistare o vendere i capi usati Patagonia all’interno del sito di aste online. L'iniziativa è accessibile al momento solo per il mercato americano, ma Patagonia sta già pensando a una partnership simile per l'Europa. Questi premi si aggiungono ad altri prestigiosi riconoscimenti ottenuti da Patagonia negli ultimi anni. Tra questi l’Outdoor Industry Social Media Awards 2011 (assegnato dal mensile Outdoor Magazine USA) per il canale YouTube del mondo outdoor più visitato in assoluto lungo il 2011 (in foto sotto il logo del premio e Rob BanDurant con il premio ad OR Winter). Nel 2010 invece è stata premiata con l’Ispo Eco Responsibility Award per la giacca da donna R3 Hi-Loft, oltre che con due Gear of the Year Awards per l’utilizzo di ecofibre e materiali riciclati e per la leggerezza dei materiali dei suoi capi.

WORLD'S 50 MOST INNOVATIVE COMPANIES È da segnalare infine la nomina di Patagonia tra le 50 aziende più innovative al mondo (World's 50 Most Innovative Companies) nella classifica stilata per il 2012 da Fast Company, rivista americana e punto di riferimento per il business e la new economy di tutto il mondo. Patagonia si è aggiudicata il quattordicesimo posto nella classifica, prima e unica tra le aziende del settore outdoor, dimostrando di essere un modello esemplare di azienda il cui obiettivo è quello di creare una nuova economia più sostenibile. La classifica di Fast Company, compilata in base alle opinioni di esperti e a prove di prodotto, segnala anche quali sono le 10 aziende più innovative per specifici campi industriali o geografici e Patagonia è al

www.patagonia.com

Delle quasi cinquecento coppie iscritte, “solamente” 366 hanno portato a termine la Sellaronda Ski Marathon, una delle competizioni di sci alpinismo più affascinanti e ambite. Con il pettorale numero 20 erano schierati al via anche Benedikt Boehm e Georg Nickaes, per entrambi un passato di agonismo al vertice della nazionale tedesca di sci alpinismo e ora con ruoli manageriali in Dynafit. Abbiamo incontrato il numero uno dell’azienda del leopardo delle nevi dopo alcuni giorni dalla Sellaronda Ski Marathon e riviviamo con lui le emozioni di quella sera. Più che sera direi quasi notte, perché alla Sellaronda si parte alle 18 e il buio ti accompagna fino all’arrivo. Che cosa vuol dire gareggiare nell’oscurità della sera? Sicuramente ci sono degli aspetti tecnici da curare, primo tra tutti l’illuminazione con la pila frontale che deve essere efficiente e, soprattutto, deve durare per tutta la gara. E poi una temperatura più fredda e un lavoro mentale più impegnativo. Ma a parte questo gareggiare nel buio della notte è magico, perché tutto viene amplificato, persino il silenzio. Mi piace gareggiare in queste condizioni anche perché gran parte dei miei allenamenti si svolgono dopo il lavoro, quando la luce è già calata. Va detto che vi siete piazzati al 28esimo posto e questo è un risultato di grande rilievo. Sì, io e Georg siamo abbastanza soddisfatti, perché vediamo che il livello medio delle competizioni si alza sempre più, mentre noi siamo consapevoli di non essere più i ragazzini di un tempo. Alla Sellaronda c’è un’atmosfera eccezionale e puoi percepire l’eccitazione di tutte le persone coinvolte. Io ho avuto dei problemi piuttosto seri legati al freddo poiché non indossavo l’abbigliamento intimo. Due giorni dopo la gara avevo ancora il mento nero per un principio di congelamento. A ogni modo il mio compagno di gara, amico e collega, sa tirare fuori il meglio di se proprio nelle condizioni difficili e nell’ultimo quarto d’ora abbiamo rimontato parecchie squadre. Molti atleti di alto livello vivono di rendita per un certo periodo dopo aver chiuso la carriera, ma tu Benedikt continui ad allenarti come riesci a conciliare gli impegni professionali con l’allenamento? Io lavoro molto e spesso mi sento troppo impegnato e stressato per gareggiare. D’altra parte per me allenamento e gare sono come un esercizio di meditazione. Ho bisogno di allenarmi per mantenere il mio equilibrio personale, anche se questo significa farlo molto presto la mattina o molto tardi la sera. Le soluzioni ai miei problemi lavorativi le trovo molto spesso durante una sci alpinistica o una corsa in montagna. Mi piace la sensazione di migliorare me stesso durante l’attività fisica, ecco anche perché amo gare come la Sellaronda. Si può dire che tu e Georg alla Sellaronda giocavate in casa, perché Dynafit è il main sponsor dell’evento. Perché avete scelto questa competizione? Con 17 edizioni alle spalle, la Sellaronda Ski Marathon è una “classica” ed è una delle gare più prestigiose del panorama europeo, con una formula che attrae sempre più. L’Italia è inoltre uno dei nostri mercati più importanti e per questa ragione abbiamo voluto

diventare partner dell’evento. Abbiamo avuto da subito un ottimo rapporto con il comitato organizzatore dal quale riceviamo sempre ottime indicazioni. La nostra è più di una partnership, è un rapporto di amicizia, di condivisione di una passione. Questo dimostra che Dynafit resta sempre legata al mondo racing? Il DNA di Dynafit è nelle gare. Veniamo da quel mondo ed è lì che vogliamo continuare a investire. Molte persone che hanno ruotato intorno a Dynafit sono state o sono ancora atleti elite. Il mondo della competizione rappresenta per noi ciò che la Formula 1 rappresenta per un marchio del settore automotive: è il laboratorio dove tutto si sperimenta e dove solo il meglio viene poi divulgato nel mercato. Del resto l’attacchino nasce proprio per dare più leggerezza agli sci alpinisti impegnati nelle competizioni. Certo, e il principio ispiratore dello Speed Up che ha creato oltre vent’anni fa l’attacchino è sempre più che mai valido e attuale: Dynafit è sempre sci alpinismo, in tutte le sue forme, dal racing al free touring. Dynafit ha rivoluzionato il mondo dello sci alpinismo due decenni orsono: oggi quali sono le nuove frontiere dello ski touring? Lo sci alpinismo cresce in continuazione e diventa sempre più segmentato. È anche per questa ragione che abbiamo deciso di suddividere la nostra proposta di prodotti in quattro diverse categorie: Ski Running, Speed Touring, Ski Touring e FreeRide Touring. Tutti questi segmenti sono in crescita e al loro interno si stanno differenziando sempre più. Ovviamente Dynafit resta comunque sempre fedele per ogni divisione al proprio claim: Speed, Lightness, Performance e Technology. E per una visione più generale? Al momento il mercato offre due principali scenari. Da una parte molte persone si avvicinano allo sci alpinismo partendo dallo sci di discesa. Molti brand ad esempio convertono i propri prodotti pensati per lo sci alpino al mercato dello sci alpinismo: noi definiamo questi prodotti “alpine gear with a touring function”. Nei prossimi cinque anni vedremo sempre più persone fuori dagli hotel di montagna con attrezzatura da ski alp. La useranno mai? Alcuni sì, altri no! É un po’ lo stesso meccanismo che si è innescato con l’arrivo dei suv nel mercato automobilistico, molti di quelli che li acquistano non hanno mai guidato su percorsi sterrati. Un altro trend forte è lo sci alpinismo interpretato in chiave fitness, un modo unico ed efficace per mantenersi in forma. Il nostro segmento Speed Touring si rivolge proprio a questo gruppo di consumatori. Persone che amano fare movimento e magari desiderano unire l’attività fisica con lo spirito di aggregazione tipico della montagna. L’industria svilupperà molti prodotti seguendo questi trend e i vari brand sceglieranno di realizzare prodotti specifici per i vari segmenti dello sci alpinismo. E tra un consiglio di amministrazione e una gara di sci alpinismo? Sembrerà strano ma ci sono molti punti in comune: la sfida, il lavoro per obiettivi, il team, gli strumenti, tutte cose che ritrovo nella mia sacca degli sci e nella mia 24 ore. Ma una gita sulla neve è tutta un’altra cosa, vero? Non c’è dubbio!



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Riflettori puntati sulle molteplici vittorie ottenute dal brand nello sci alpinismo race

Focus on

Stagione oro, argento e... fluo per Scarpa Un periodo trionfale per il marchio e Alien 1.0, il suo prodotto di punta, grazie in particolare ai successi nei Campionati Europei e nel Pierra Menta. Il podio maschile del Pierra Menta: Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht festeggiano il successo.

A cura di GIANANDREA LECCO La stagione sci alpinistica 2011 si conclude per Scarpa con un bilancio più che positivo, grazie ai successi ottenuti dai suoi atleti nelle più importanti competizioni nazionali e internazionali di specialità. Manfred Reichegger, Francesca Martinelli, Lorenzo Holzknecht, Martin Anthamatten, Roberta Pedranzini: sono nomi familiari a chi frequenta l’ambiente skialp, nomi ai quali Scarpa è orgogliosa di accostarsi. Dietro a questi atleti ci sono storie, esperienze, passione e fatica, oltre che molto lavoro fatto insieme per ricercare performance di eccellenza. I GRANDI UOMINI SCARPA Ad aprire le danze sulla “polvere” sono stati Reichegger e Holzknecht che hanno sconfitto il grande freddo e dato spettacolo a Pelvoux, location scelta quest’anno per il Campionato Europeo andato in scena a inizio febbraio. L’esperienza di Manfred e la freschezza di Lorenzo hanno regalato anche a Scarpa una soddisfazione non da poco. Il bis è arrivato ad Areches Beaufort con la vittoria della Pierra Menta (15-18 marzo), coronando una stagione di conferme per l’uno e di nuovi traguardi per l’altro. A rubare una tappa alla coppia d’oro è stato Denis Trento che, con Matteo Eydallyn, ha gustato in seconda posizione una delle vittorie più anelate dagli atleti e si è ricaricato di energie per le ultime sfide della stagione. Secondo posto per lui anche alla Pitturina, competizione parte della Coppa Italiana Sci alpinismo 2012 – Trofeo Scarpa. LA SPONDA FEMMINILE NON È DA MENO… Anche il talento femminile non si è smentito. Ancora una volta le italiane dominano la storica competizione d’oltralpe Pierra Menta, aggiudicandosi per la quinta volta il gradino più alto del podio: Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli hanno portato alto ancora una volta il nome Scarpa e mantenuta viva

una tradizione di vittorie che riempie d’orgoglio l’ambiente agonistico italiano e naturalmente chi ogni giorno lavora per aiutare queste atlete a raggiungere traguardi importanti e a conservare entusiasmo e prestazione anche dopo anni di successi. Il duo Martinelli-Pedranzini – vero e proprio binomio dello scialpinismo italiano e internazionale - ha conquistato incontrastato anche la Coppa delle Dolomiti. A sostenere l’onda rosa le svizzere Severine Pont Combe e Marie Troillet che hanno trionfato invece ai Campionati Europei di Pelvoux. Da sottolineare che la Pont Combe ha portato alto il marchio Scarpa anche alla Pierra Menta, dove si è classificata seconda. A quest’elenco vincente si possono e si devono aggiungere i nomi di Roberto Antonioli, oro individuale agli Europei, seguito al secondo posto da Matheo Jacquemoud e Martin Anthamatten, con il primo medagliere della competizione. TUTTI SUCCESSI FIRMATI ALIEN 1.0 Per il brand veneto è quindi un peccato veder volgere al termine una stagione così brillante, o meglio fluo! Comune denominatore della stagione di questi atleti è stato infatti Alien 1.0 (nelle foto), l’ultraleggero che ha rivoluzionato il mondo e il mercato dello sci alpinismo. Il successo ottenuto ha avuto molteplici sfaccettature: la prima, quella di una conferma ulteriore delle prestazioni del proprio prodotto sulla neve, un'altra quella di vedere un gruppo di atleti mettere ampiamente a frutto la collaborazione portata avanti con il team R&D Scarpa. Sia da un punto di vista strettamente tecnico, che sul piano della motivazione reciproca. Oltre che con una sfumatura più semplicemente umana, di amicizia e di una passione coltivata insieme. Quello di Alien 1.0 era un successo per certi versi annunciato e atteso, un successo che si è tinto di oro, di argento e di bronzo e che ha dato piena gratificazione agli ideatori e ai realizzatori dello “scarpone del futuro”, come è definito da molti. Il lungo periodo di progetti, test e modifiche è culminato con lo sbarco sul mercato di questo prodotto e con tutte queste vittorie. Un confronto molto vivo con i propri atleti ha permesso via via di affinare il modello proprio sulla base dei feedback e delle esigenze che di volta in volta venivano esternati dai ragazzi. Risultato: una linea gialla alla partenza e tanti puntini gialli, uno dopo l’altro, sulla linea del traguardo. Come tanti puntini sono le mani di chi ogni giorno assembla scafi, fissa leve e con la stessa cura mette in scatola il prodotto finito… Dopotutto, gli ingredienti del successo sono semplici, ma non per questo scontati: cura del dettaglio, ossessione per la qualità, made in Italy e collaborazione con chi usa i prodotti nelle condizioni più estreme per tradurre i desideri in realtà. È anche così che per Scarpa si traduce il noto claim “Nessun luogo è lontano”.

Il duo Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini vittoriose per la quinta volta al Pierra Menta.

Campionati Europei Sci Alpinismo, podio maschile. La vittoria a Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht.

Campionati Europei Sci Alpinismo, podio femminile. Al primo posto Severine Pont e Marie Troillet.


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"Festival" di Alien 1.0 alla partenza della terza tappa della Pierra Menta. A destra quasi in cima alla Marmolada lungo il percorso della parte sci alpinistica della Zero-3000, gara sponsorizzata da Scarpa (vedi news a pagina 8).

I FEEDBACK DEGLI ATLETI

“SCARPA, una grande famiglia e ALIEN 1.0, lo scarpone perfetto” DENIS TRENTO

stile di sciata e mi lascia libero nel movimento. Insomma, la condizione ideale per ricercare velocità, fluidità ed essenzialità di movimento”.

MATTHEO JACQUEMOUD

famiglia Parisotto e in particolare all'amico Massimo, sempre preparato e disponibile, ha reso semplice e naturale il mio ritorno a Scarpa. Di pari passo con il rapporto umano, l'aspetto prettamente tecnico si è rivelato determinante alla scelta. Il mix di plastica e carbonio rende l'Alien 1.0 un prodotto straordinariamente sensibile e affidabile. Lo scafo in plastica consente un assorbimento pressoché totale delle vibrazioni che si avvertono in discesa, rimanendo allo stesso tempo molto preciso e facile da condurre. Il leggerissimo gambetto in carbonio rigido completa questo prodotto eccezionale. Il n°1 per lo sci alpinismo race. Semplicemente lo scarpone perfetto”.

MANFRED REICHEGGER Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini.

“Posso dire d’aver disputato una stagione più che discreta… considerando che sono diventato papà proprio all’inizio dell’inverno! Scarpa mi ha sempre supportato e non solo per quanto riguarda la mia attività di sci alpinista, ma anche relativamente alle mie esigenze di aspirante guida alpina: posso contare su prodotti al top in tutte le discipline, dalla scalata al ghiaccio, dallo sci al misto in quota. Nonostante gli alti e bassi dell’ambiente, mi sento di dire che, grazie alla grande passione che circonda il nostro sport, possiamo prevedere un bel futuro, fatto di grandi soddisfazioni per chiunque abbia voglia di darsi da fare”.

ROBERTA PEDRANZINI “Sono più che soddisfatta della stagione, i cui risultati sono stati superiori alle aspettative. Parlo ad esempio della Pierra Menta, per cui la preparazione è stata inferiore agli altri anni, ma il successo è arrivato comunque. Ci siamo trovate a confrontarci con atlete di quasi vent’anni più giovani di noi eppure abbiamo saputo tener loro testa. Arrivate a questo punto, sia per me che per Francesca, non è sempre facile conciliare il lavoro e la famiglia con l’attività agonistica. A ogni stagione mi riprometto di smettere, invece poi la passione prevale. Tutt’oggi mi alleno 6 giorni a settimana più la gara e la costanza mi viene da dentro. Quando ero più giovane l’allenamento ferreo era una costrizione, ora continuo ad allenarmi esclusivamente per scelta”.

FRANCESCA MARTINELLI “Partiamo dall’Alien 1.0. Questa è la seconda stagione che utilizziamo il prodot-

to e devo dire che l’opinione è sempre positiva, non abbiamo avuto il benché minimo problema. Pensando in generale alla stagione, Roberta ed io pensavamo di iniziarla alla leggera... senza porci troppi obiettivi. Ma poi, strada facendo, anche quest’anno ci abbiamo preso gusto e tra una gara e l’altra siamo arrivate dritte alla vittoria della Pierra Menta, la più ambita e la più prestigiosa. Pratico sci alpinismo a livello agonistico da molti anni, anzi, da una vita, e nonostante nella mia vita siano arrivate molte cose – dal lavoro alla famiglia – non ho mai perso la passione. L’idea è quella di continuare fintanto che ne avremo voglia dedicandoci sempre più anche alle nuove generazioni, a cui cerchiamo di trasmettere la nostra esperienza e da cui cerchiamo sempre nuovi stimoli, sperando di arrivare a un passaggio del testimone che chiuda davvero il cerchio”.

“Innanzitutto lo sci alpinismo è uno sport molto completo, che richiede molta costanza e passione. Le stesse doti che trovo nella “grande famiglia” Scarpa. Sono davvero orgoglioso di poter fare parte di questa famiglia, anche perché rappresenta ad oggi il meglio della tecnologia e dell’innovazione. In particolare, l’Alien 1.0 è uno scarpone incredibile quanto a performance, look, comfort e leggerezza. Una volta indossato, non puoi più farne a meno!”

LORENZO HOLZKNECHT “La serietà dell'azienda e il rapporto di amicizia che mi lega da alcuni anni alla

ROBERT ANTONIOLI

“Uso Scarpa sin dalle prime uscite con le pelli, sin da quando non sapevo ancora che le leve si dovessero sganciare nelle risalite. Ora indosso l’Alien 1.0 e mi sento al top! È uno scarpone che lascia spazio al mio

Lorenzo Holzknecht insieme ai responsabili atleti Scarpa dopo la vittoria alla Pierra Menta 2012.

“Nonostante l’età e i tanti anni di gare alle spalle, la stagione che si sta concludendo è stata ancora una volta segnata dalla soddisfazione. Inizialmente non consideravo nemmeno l’ipotesi di poter vincere gli Europei e sono andato in America per cercare un’alternativa. Invece poi, grazie anche all’intesa con Lorenzo, siamo arrivati alla vittoria della Pierra Menta. Le giovani generazioni avanzano e crescono, ma abbiamo avuto la prova che se teniamo duro possiamo ancora farcela! Quando penso al futuro, penso che è quasi ora di smettere, ma la passione per lo sport e per la competizione, forse, sono ancora troppo forti. Ad oggi, mi sento di voler continuare... perché mi piace! E questo nonostante il mondo delle gare lasci un po’ a desiderare, in termini di organizzazione e di innovazione. Per fortuna, a dare nuovo smalto all’ambiente sci alpinistico, è arrivata un’incredibile svolta nei materiali e Alien 1.0 ne è la prova d’eccellenza”.


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Speciale / Intro

Valori, emozioni, numeri e opportunità: benvenuti nel variegato e vitale mondo dell’Italia che corre

Trail & skyrunning, una delle facce più belle e rappresentative dell’outdoor moderno Corsa su strada e off-road, fino ad arrivare al triathlon: attività sempre più in crescita, comunicanti tra loro e connesse anche alle altre discipline del nostro settore. Vi sono più di 30.000 partecipanti alle oltre 160 gare trail & skyrunning in Italia. Con un ulteriore, grande potenziale per queste attività ma anche per il mercato in generale, considerando i quasi 3 milioni di runners (più o meno professionali) nel nostro paese. A cura di BENEDETTO SIRONI

potenziale, come spieghiamo nel paragrafo seguente.

Fin dalla nascita di Outdoor Magazine, datata 2006, abbiamo sempre dedicato un numero speciale, quasi monografico, alla corsa off-road. Ossia alle discipline del trail e dello skyrunning. Delle quali, tra l’altro, parliamo sempre più anche negli altri numeri del nostro giornale. Quest’anno abbiamo deciso di raddoppiare: oltre a quello che avete tra le mani, vi sarà un altro approfondito speciale sul numero di settembre. Troppe e troppo interessanti le cose da dire, gli argomenti da approfondire, i personaggi con cui parlare e le iniziative che meritano la nostra (e la vostra) attenzione. Non solo. Il nostro gruppo Sport Press srl, proprio a fine 2011, ha deciso di investire in un nuovo progetto interamente dedicato al running in tutte le sue forme, dalla strada al trail, fino alle skyrace più estreme e andando fino al triathlon. Ecco quindi la nascita di Running Magazine, già “benedetta” dal mercato. Un nuovo giornale che anche per Outdoor Magazine rappresenta un ulteriore, fondamentale strumento di approfondimento e monitoring sul variegato mondo della corsa.

ITALIANI POPOLO DI… RUNNERS Considerando infatti il popolo dei runners nel suo complesso, i dati sono inequivocabili e parlano di un settore in crescita decisa e costante negli ultimi anni. La comunità di runners e joggers italiani è molto vasta, vitale, diversificata e con numeri molto importanti. Secondo i dati, nel nostro paese a fronte di 32.000 persone che hanno concluso una maratona, più di 2.500.000 individui corrono per passione, benessere o semplicemente perché è uno sport facile, divertente, all’aria aperta e senza necessità di pianificazioni particolari. E si tratta di statistiche probabilmente da rivedere al rialzo. Notiamo un sensibile incremento sia nella fascia dei top runners che nella grande massa di praticanti e amatori. Il running è certamente tra gli sport del momento ma destinati a restare e anzi a consolidarsi ancora, come sottolinea anche la maggior parte degli operatori del settore. Ed è anche in questo grande bacino di praticanti che il mercato outdoor nel suo complesso può attingere per creare nuove opportunità.

SEMPRE PIÙ CONNECTION Già, perché la considerazione fondamentale dalla quale non è più possibile prescindere è la sempre maggior connessione tra le varie attività che gravitano attorno al mondo della corsa. Dal jogging alla corsa su strada, salendo in altezza e intensità e arrivando quindi a trail, skyrunning e triathlon. Il runner moderno è sempre più polivalente e desideroso di confrontarsi con nuove sfide e occorre che gli operatori del mercato ne tengano conto. Giusto per fare un esempio, secondo alcuni dati infatti oltre l’80% dei trail runner sono anche road runner, ossia corrono su strada durante l’anno. Negli ultimi anni si è assistito inoltre ad un forte passaggio di runners dalla strada all’off road e questo ha portato ad un aumento esponenziale dei praticanti e delle gare trail in Italia. Tanto che oggi le iscrizioni a molte gare si chiudono in tempo record e le partecipazioni alle ultra trail nel 2011 hanno addirittura superato quelle alle ultra maratone su strada.

VALORI E PROFILO In media, i trail runners corrono per oltre 30 giorni all’anno e sono quindi super-appassionati del loro sport. Oltre alla passione ritroviamo valori come desiderio di avventura, evasione dai soliti luoghi e ricerca di se stessi e dei propri limiti. Unendo queste motivazioni individuali con la pratica sportiva, si ottengono i due drivers principali del trail running: competizione ed esplorazione. Andando ad analizzare più a fondo il profilo del trail runner possiamo individuare 3 caratteristiche principali. 1. Individualismo sociale Fondamentalmente individualisti, 2/3 dei runner si allenano da soli, ma amano unirsi ad amici e partner. È forte il senso di appartenenza alla community: intensi momenti di socialità e condivisione di esperienze. 2. Approccio “glocal” L’80% delle corse d’allenamento avvengono nel raggio di 30 minuti da casa o dal luogo di lavoro. Ma si è poi disposti a lunghi spostamenti nei weekend per partecipare alle competizioni, spesso soggiornando una o più notti fuori casa. Aspirazione principale: partecipare ai grandi trail “esotici” in Europa, America, Nord Africa, Far East. 3. Ricerca della varietà I trail runners amano confrontarsi con climi, terreni, località, luoghi di interesse, culture locali, persone con le quali correre e condividere emozioni.

I NUMERI DEL TRAIL RUNNING Entrando proprio nello specifico dei numeri, vi sono circa 90 manifestazioni trail in calendario nel 2012 e altrettante gare di skyrunning, senza contare la continua espansione del fenomeno dei trail autogestiti. Come dicevamo, prendiamo per esempio solo le gare di ultratrail: nel 2011 hanno superato le ultra maratone su strada. Con ben 5.877 atleti che hanno concluso un’ultra trail, mentre gli ultramaratoneti sono stati 4.759. Un bel sorpasso, trainato anche dall’aumento del numero di gare: 54 le competizioni trail che nel 2011 hanno superato la canonica distanza di 42 km e 195 metri. Come puntualmente fa notare Spirito Trail, rivista di riferimento del settore, a impressionare è la velocità con cui è cresciuto il “popolo del trail”: solo quattro anni fa erano stati appena 835 i finisher contro 3.594 runner su strada. Altro dato significativo, è stato sorpassato il tetto dei 10.000 partecipanti a gare ultra, con una crescita continua che riguarda sia il trail che la strada: nel 2007 erano stati 4.429 gli ultrarunners (strada e trail) contro i 10.636 di quest’anno. Con una buona percentuale di donne: quest’anno sono state ben 1.430 (13,44%) le atlete che hanno concluso un’ultra. In generale secondo le più recenti stime vi sono oltre 30.000 partecipanti a gare trail & skyrunning nel nostro paese. Con un ulteriore, enorme

IL MODERNO PRATICANTE OUTDOOR Per questi motivi i trail runners rappresentano un perfetto modello del “moderno” praticante outdoor. Con un’età dai 25 ai 45 anni (dei quali 65% uomini e 35% donne), innovativo, aperto alle novità, competitivo, multisportivo, sensibile al design ed attento alle scelte nell’acquisto, con un occhio “tecnologico” ma anche sensibile alle tematiche ambientali. Alla ricerca dei propri limiti, ironico, creativo, non convenzionale, curioso, amante dei viaggi e delle culture. Tutti elementi con i quali i brand più attenti ed innovativi si stanno confrontando e che devono essere tenuti nella giusta considerazione anche da tutti gli altri operatori (negozi in primis). Queste considerazioni, oltre ai numerosi altri spunti che troverete nelle prossime pagine, rendono il mondo trail & skyrunning una delle facce più belle, dinamiche e solari dell’outdoor moderno.

TRAIL E SKYRUNNING, ALCUNI NUMERI RELATIVI AL 2010

Le gare skyrunning e trail in Italia e all’estero Italia FISKY / CSEN 90 gare skyrunning con 12.000 iscrizioni 78 gare trail con 14.000 iscrizioni

Francia FFA / France Skyrunning Association 750 gare trail

Spagna FEDME 300 “carrerasde montaña” 14.000 iscrizioni

USA ATRA / Track & Field 2.000 gare trail 233.000 iscrizioni 4,8 milioni praticanti outdoor

Skyrunning – l’indotto 1.500.000 EURO - Entrate complessive x 100 gare e ASD 20% - Contributi da Enti: 1.000.000 EURO - Entrate da atleti e aziende Incremento turistico e notorietà della zona 2.500.000 EURO - Ovvero l’80% dell’indotto totale, resta in zona

Praticanti attuali e potenziale Dati attuali: 30.000 praticanti in Italia di trail e skyrunning 30% del totale degli sportivi praticano altri sports outdoor 2.5-3.000.000 corridori strada



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Speciale / News Chiuse in soli 27 minuti le iscrizioni al 3° TDG

Non si è fatta attendere la risposta degli amanti dell'endurance trail alla chiamata della nuova edizione del Tor des Géants, che presenta uno sviluppo circolare di 330 km e 24.000 mt di dislivello positivo passando ai piedi di Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso. La terza edizione dell’evento è prevista dal 9 al 16 settembre e le iscrizioni sono state aperte il 1° febbraio. Sono state poi chiuse in tempo record dopo solo 27 minuti a causa dell’immediato superamento del numero limite dei partecipanti, posto a quota 550. Una soddisfazione che premia il lavoro congiunto della Regione Autonoma Valle d’Aosta e dei VDA Trailers, ideatori e organizzatori dell'evento, artefici di un successo internazionale che ha superato ogni più rosea aspettativa. Anche quest'anno la lista degli iscritti annovera atleti rappresentanti 26 nazioni tra cui Giappone, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda ma anche Francia, Spagna, Belgio e Svizzera. Non mancano ovviamente gli italiani. Oltre agli iscritti ufficiali, sono invitati i vincitori dell’edizione 2011 (primi 3 classificati generali maschile e femminile). Per chi non è riuscito a iscriversi in tempo utile, vi sarà un’ulteriore possibilità data dal ripescaggio dalla lista d'attesa a fronte di eventuali rinunce. www.tordesgeants.it

Numeri record per la 10a Ultra-Trail du Mont-Blanc Dal 27 agosto al 2 settembre andrà in scena la 10ª edizione della The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc che già ha battuto tutti i record. A partire dal numero degli iscritti: nonostante l’aumento delle esigenze in termini di gare di qualifica dal 2011 (5 punti invece di 4 per l’UTMB), il record è stato nuovamente battuto con oltre 10.000 domande. In tutto parteciperanno 2.300 corridori per l’UTMB (166 km e 9.500 mt di dislivello positivo in un tempo massimo di 46 ore), 1.800 per la CCC (Courmayeur-ChampexChamonix), 1.400 per la TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie) e 70 squadre di 2 o 3 persone per la PTL (Petite Trotte à Léon). In aumento anche il numero delle nazioni partecipanti: se nel 2011 erano 62, quest'anno crescono a quota 75. Il 44% dei candidati è straniero (il 40% nel 2011, il 38% nel 2010). Importante la presenza di spagnoli (9%), inglesi (5%), belgi, tedeschi, svizzeri e giapponesi (tutti al 3%). L’Italia rappresenta l’8% di iscritti. Da notare un aumento notevole degli americani ed un aumento spettacolare dei polacchi, dei portoghesi e degli argentini. Stabile invece la partecipazione delle donne: 8% all’UTMB, 13% alla CCC, 9% al TDS, 11% alla PTL. In media, infine, il 54% dei concorrenti partecipano per la prima volta a una delle gare previste (43% all’UTMB, 76% alla CCC, 36% alla TDS e 24% alla PTL). www.ultratrailmb.com

Iniziative, eventi, competizioni, atleti e segnalazioni dal mondo trail e skyrunning

Nuova partnership tra Karpos e la 32ª Transcivetta Dallo scorso 15 febbraio è possibile iscriversi alla 32ª edizione della storica Transcivetta, gara di corsa in montagna che tradizionalmente si tiene intorno al monte Civetta la terza domenica di luglio. Novità dell’edizione 2012, a programma il 15 luglio, è il supporto garantito da Manifattura Valcismon s.p.a. “Karpos” specializzata nell’abbligliamento e accessori per la montagna. Per celebrare l’importante sodalizio, il comitato organizzatore della gara e Karpos mettono a

disposizione degli iscritti una maglietta in materiale tecnico con una nuova serigrafia. Se l’inscrizione viene perfezionata online entro il 31 marzo, sarà poi possibile scegliere la propria taglia. Per partecipare alla gara occorre versare 65 euro a coppia entro il 31 marzo e 75 euro a coppia oltre tale data. Per maggiori info, visitare il sito web dell’iniziativa.

www.transcivetta.it

Sportland tra i supporter del 3° Giro dei Grassi Sportland si conferma come uno dei nomi più attivi sul fronte eventi. Tra i più celebri sponsorizzati dalla nota insegna di punti vendita sportivi spicca il Giro dei Grassi, che Massimo Zuin (Category Outdoor e Bike) commenta come segue: “Si tratta di un trail breve ma muscolare che racchiude in sé numerose variazioni di percorso. Si va dalla salita ripida al falsopiano, dalla discesa tecnica e rocciosa alla comoda mulattiera. Ce n’è per tutti i gusti: dal trailer veloce allo skyrunner, allo stradista pentito. Come me, che da non molto mi sono affacciato al mondo off-road ma che già mi sto prendendo le mie soddisfazioni”. Si tratta di un appuntamento alla sua terza edizione, che lo scorso 26 febbraio ha visto quasi 500 persone sfidarsi su un tracciato

di 14 km e 700 mt di dislivello positivo. Accanto ai 250 atleti sono accorsi a Concesio (BS) 200 camminatori. Vincitore dell’appuntamento Andrea Bottarelli, che ha chiuso in 1h01min20sec. Prima donna in classifica invece Monica Pezzotti, al 34ª posto, con un tempo di 1h20min08sec. Da segnalare, tra le novità di questa edizione 2012, la possibilità di provare le calzature Tecnica. Marco Zanchi, vice campione del mondo a squadre di trail running, si è messo a disposizione degli atleti per consigli sulle migliori calzature del settore trail. È stato inoltre previsto uno sconto del 20% per tutti sulle scarpe Tecnica presso i negozi Sportland, che ha tra l’altro inserito nel pacco gara un oggetto tecnico offerto.

Garmin title sponsor del TriO Sirmione 2012 Garmin è da molti anni ai polsi dei più esigenti triathleti e anche sui manubri dello loro bike. Con l’introduzione del Forerunner 910 XT, nuovo computer watch studiato per il triathlon che riunisce nuoto, ciclismo e corsa, l’azienda si conferma come il brand di riferimento nel mercato dei GPS per lo sport. E lo ribadisce sponsorizzando la prima edizione del Garmin TriO Sirmione, che andrà in scena il 30 giugno tra le acque del basso Lago di Garda e le strade della località bresciana. La gara comprenderà 1.500 metri di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di podismo. Si inizia con la frazione di nuoto che partirà dalla Spiaggia del Prete e porterà ad affrontare il passaggio al di sotto del ponte levatoio del castello. Sul Lungolago Armando Diaz gli atleti saliranno in sella alle loro bici e affronteranno i 40 km disegnati su

un circuito vallonato nell’ambito del territorio di Pozzolengo. Rientrati a Sirmione inizieranno l’ultima parte della sfida nell’anello di 2,5 km nel centro storico, da ripetere quattro volte. Da segnalare anche il progetto TriO Challenge promosso dalla rivista Runner’s World. L’iniziativa vede protagonisti tre uomini e tre donne privi di esperienza sportiva selezionati dall’equipe dell’Università di Scienze Motorie di Verona in una rosa di venti individui sedentari. I sei stanno lavorando duro per arrivare in pochi mesi a correre il loro primo triathlon olimpico. Questo progetto dimostrerà come, attraverso un percorso finalizzato, chiunque possa arrivare nell’arco di un tempo ragionevole ad affrontare una gara di triathlon su distanza olimpica.

La Sportiva con Gore per la Mountain Running Cup La Sportiva, in collaborazione con W.L. Gore & Associates, presenta la prima La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Il circuito riunisce sotto un’unica egida cinque tra le migliori gare skyrunning internazionali. Il tour, che prevede classifica dedicata e montepremi finale in denaro messo in palio da Gore e La Sportiva, si aprirà il 10 giugno con la Valmalenco Valposchiavo skyrace. A essa seguiranno la Stava Skyrace (24 giugno), la Dolomites Skyrace (22 luglio), il Giir di Mont (29 luglio) e la Red Rock Skymarathon (5 agosto). Per competere nel circuito è necessario partecipare ad almeno 4 delle 5 gare, seguendo il regolamento ufficiale di ogni singola manifestazione. I punteggi totalizzati in almeno 4 gare saranno sommati al fine di stilare una classifica generale che premierà i primi 10 uomini e le prime 10 donne con montepremi dedicato e calzature da mountain running La Sportiva in membrana Gore-Tex (modelli Raptor, Wild Cat 2.0, Electron e Crossover). I premi saranno consegnati durante la cerimonia di premiazione ufficiale che si terrà alla fine della 5° prova del circuito.

www.lasportiva.com

Team Salomon Carnifast, il primo raduno annuale

www.triochallenge.com

È Dynafit il nuovo sponsor della Ötzi Alpin Marathon Il 14 aprile andrà in scena la Ötzi Alpin Marathon da Naturno a Senales. Si tratta di una maratona estrema, articolata nelle tre discipline di mountain bike, corsa e sci alpinismo, che da quest’anno ha come sponsor tecnico Dynafit. Il brand proprio nel 2012 presenta la sua prima collezione estiva dedicata all’Alpine Biking e all’Alpine Running. Un connubio perfetto, come spiegato da Benedikt Boehm, managing director di Dynafit International: “I tre mondi dello sci alpinismo, del ciclismo e della corsa sono molto vicini tra loro. Abbiamo condotto uno studio per capire cosa cercano gli sci alpinisti affezionati al marchio Dynafit in estate. La risposta è stata corsa in montagna o mountain bike, a volte i due sport insieme. Basti guardare gli atleti del panorama agonistico mondiale tra cui quelli del team Dynafit Mireia Miro o Kilian Jornet, che dominano nei due sport, sia in estate che in inverno”. La Ötzi Alpin Marathon si disputerà per la seconda volta nella sua storia nella giornata di sabato, così da poter recu-

perare la gara di domenica in caso di tempo avverso. Al momento sono iscritti 154 uomini e 10 donne. Tra i partecipanti, anche importanti presenze Dynafit come lo stesso Benedikt Boehm e il product manager Schorsch Nickaes. L’azienda, tra l’altro, ha di recente allargato il proprio team di atleti accogliendo Mirco Ferrari e Omar Campestrin per lo sci alpinismo, oltre a Pivk Taddei e Giancarlo Annovazzi per sky running e trail runnig.

Lo scorso 10-11 marzo a Moleto (AL) si è svolto il primo raduno annuale del Team Salomon Carnifast. Il piccolo borgo del comune di Ottiglio si è trasformato nella sede di svariate attività legate al mondo running e ha accolto alcuni dei migliori interpreti nazionali e internazionali di corsa in montagna, skyrunning e trail running. In occasione della presentazione ufficiale del Top Team (in foto) sono inoltre state girate le prime riprese del documentario che racconterà, nel corso dell’anno, l’intera stagione del Team Salomon Carnifast. La due giorni ha anche dato vita alla prima edizione del Free Trail di Moleto, una gara di 14 km con invito esteso a chiunque e iscrizione gratuita. Era prevista persino la partecipazione di camminatori e la creazione di un mini circuito per bambini.

www.oetzi-alpin-marathon.com

www.teamsalomoncarnifast.com

Gli atleti Dynafit sullo Zugspitze (Garmisch)


|Numero 3 / 2012|

Salomon Trail Tour Italia, ecco il calendario 2012 Dopo il grande interesse dell’edizione d’esordio nel 2011, che ha visto la vittoria finale di Fabrizio Roux e Francesca Canepa, torna anche quest’anno il circuito Salomon Trail Tour Italia. Tra le novità di questa seconda edizione, supportata da Suunto ed Enervit, l’aggiunta a calendario di due appuntamenti per un totale di cinque gare da aprile a settembre. Si parte il 21/22 aprile con l’Elba Trail, un tracciato di 46 km nel parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il 12 maggio appuntamento confermato con Le Porte Di Pietra a Cantalupo Ligure, sede della nazionale di trail running che ha partecipato al mondiale lo scorso anno. Si passa poi al 22/24 giugno con il Grand Raid Du Cro-Magnon, un ultra trail di 114 km che attraversa le Alpi da Limone Piemonte fino a Cap d’Ail Côte d’Azur in Francia. Il 20/21 luglio andrà invece in scena la seconda novità del circuito, ovvero il Cima Tauffi Trail con un tracciato di 60 km nell’Appennino Tosco-Emiliano. Chiusura in grande stile infine il 15/16 settembre sulle Dolomiti con il Sellaronda Trail Running. È possibile iscriversi alle singole gare sul sito ufficiale della manifestazione.

Seconda tappa da record per il Vertical World Circuit Il 1° marzo a Londra è andato in scena il secondo appuntamento del Vertical World Circuit. La scenografica “Tower 42” (47 piani, 920 gradini e 183 metri di dislivello) ha richiamato oltre 1.200 atleti provenienti da 8 paesi, che grazie alla loro partecipazione hanno contribuito alla raccolta fondi dell’associazione Shelter che assiste i senzatetto. Sia il record maschile che quello femminile sono stati polverizzati: il tedesco Thomas Dold (già per tre volte vincitore del Vertical World Circuit) ha chiuso in 3’58” abbassando di 26” il tempo dello scorso anno, mentre l’australiana Suzy Walsham ha guadagnato addirittura un minuto sul record femminile chiudendo la corsa in 5’01”. Da segnalare la performance dell’italiano Fabio Ruga (4’11”, in foto a destra accanto a Dold) e quelle delle connazionali Alessandra Valgoi (5’05”) e Cristina Bonacina (5’52”, vincitrice dell’edizione 2011). Fabio è arrivato secondo tra gli uomini lasciandosi alle spalle lo slovacco Tomas Celko (4’28”). Alessandra e Cristina sono invece arrivate rispettivamente seconda e terza nel ranking femminile.

Torna la combinata delle Orobie Vertical-Skyraid

Inoltre Fabio Ruga e Cristina Bonacina, entrambi membri del team Vibram FiveFingers, hanno corso indossando le classiche calzature dal concept barefoot. Per maggiori informazioni su questo circuito e sugli altri promossi dall’ISF vedere articolo dedicato a pag 20-21.

stante la caduta e l’infortunio al ginocchio, Sebastien Chaigneau (FRA) ha ottenuto il primo posto chiudendo la gara con un tempo record di 12h54m18s (in foto a destra al traguardo). Chaigneau, con ai piedi le calzature The North Face Single Track Hayasa, ha condotto la corsa a partire dal 42° km con una velocità media di 10 km/h. Per la categoria femminile, l’atleta The North Face Fernanda Maciel (BRA) si è classificata prima e ha ottenuto il quinto posto assoluto con un tempo di 15h02m29s. L’evento ha offerto corse di varie distanze per tutti i livelli di difficoltà: non solo la gara intera di 123 km, ma anche una corsa coast-to-coast di 96 km, una maratona di 42 km e una gara per principianti di 24 km. Più di 1800 persone provenienti da 21 differenti paesi hanno preso parte alla quattro gare.

Mario Poletti, un passato da campione dello skyrunning e un presente da organizzatore, ripropone agli appassionati della corsa nei cieli l’accoppiata delle Orobie. Si inizia il 2 giugno con l’Orobie Vertical, che lo scorso anno alla sua edizione d’esordio ha richiamato oltre 200 skyrunner. Per ragioni organizzative Fly-Up Sport, società organizzatrice, ha fissato il numero massimo il numero chiuso a 250 iscrizioni. Come lo scorso anno la gara viene intitolata come Memorial Fausto Bossetti, il 51enne di Parre appassionato di montagna scomparso per un incidente sugli sci nel gennaio 2011. Per il secondo appuntamento occorre aspettare fino al 5 agosto, quando andrà in scena la classica Orobie Skyraid che in passato si è ritagliata un ruolo di evento top grazie a un parterre di atleti di valore internazionale e a un palcoscenico straordinario come il Sentiero delle Orobie. Per il 2012 la gara si presenta con un nuovo tracciato disegnato ai piedi della Presolana lungo circa 25 km che per tecnicità e spettacolarità soddisferà skyrunner di tutti i livelli. Sotto il profilo organizzativo le manifestazioni saranno valide per la Orobie SkyComb, combinata tra i due eventi: chi parteciperà a entrambe le gare entrerà di diritto nella speciale classifica. Partner delle manifestazioni di Fly-Up Sport è ancora una volta Scott, che da alcune stagioni propone una collezione di calzature e abbigliamento studiati per il podismo e per il trail running. Per l’occasione i concorrenti troveranno nel pacco gara una maglietta Scott studiata per la corsa a piedi.

www.transgrancanaria.net

www.orobieskyraid.it

www.verticalrunning.org

Transgrancanaria, doppio podio di atleti The North Face

Il via della gara regina di 123 km

The North Face festeggia il primo posto ottenuto dai suoi atleti Sebastien Chaigneau (FRA) e Fernanda Maciel (BRA) alla The North Face Transgrancanaria, corsa in notturna di 123 km che si è tenuta sull’isola di Gran Canaria (Spagna) dal 2 al 4 marzo. Ben 600 ultra runner provenienti da tutta Europa hanno iniziato la lunga corsa attraverso il Parco Nazionale della Gran Canaria. Dopo il via a Playa Del Ingles, nella zona meridionale dell’isola, i 300 runner che hanno preso parte alla corsa di 123 km hanno sfidato un dislivello complessivo di 11.000 metri, raggiungendo la massima altitudine sulla cima dell’isola a 1.949 metri, per poi concludere la corsa nella capitale, Las Palmas de Gran Canaria, nella zona settentrionale dell’isola, nel corso del pomeriggio e della sera di sabato 3 marzo. Durante la gara di quest’anno gli atleti hanno dovuto affrontare venti insolitamente forti e temperature tra i 4°C e i 22°C. Nono-

Credit: The North Face Transgrancanaria

Agisko Contest: dieci le gare trail nel 2012

Credit: The North Face Transgrancanaria

www.salomontrailtouritalia.com

Per il 2012 Agisko, azienda di integratori naturali privi di additivi ed eccipienti chimici, si fa supporter di ben 10 competizioni trail e ultra trail che, insieme, danno vita all’Agisko Contest 2012. Si parte il 17 marzo con l’Ultrabericus di Vicenza per poi passare al Wild Trail di Capraica (LI, 1° aprile) e al Trail dei Gorrei di Ponzone (VI, 15 aprile). Agisko sarà presente anche dal 22 al 29 aprile nelle isole Eolie per il Lafuma Volcano Trail e a Foro Canavese (TO) il 27 maggio per il Trail Monte Soglio. In estate sarà possibile trovare i prodotti Agisko al LUT Lavaredo UltraTrail a Cortina d’Ampezzo (29 giugno) e al Cervino X-Trail a Valtournenche (AO, 18 luglio). Gli ultimi tre appuntamenti dell’anno sono fissati per l’Amalfi Trail dal 13 al 20 ottobre, il Tartufo Trail il 14 ottobre a Calestano (PR) e il Trail Monte Casto il 28 ottobre ad Adorno Micca (BI). A fine stagione Agisko premierà l’atleta maschile e femminile che avrà collezionato i migliori piazzamenti. Da segnalare che il Lafuma Volcano Trail è riconosciuto come corsa qualificante per l'Ultra Trail du Mont Blanc. Tutti i trailer che completeranno la Volcano Trail 2012 riceveranno 2 punti per l'iscrizione all’UTMB 2013.

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Speciale / News

Iniziative, eventi, competizioni, atleti e segnalazioni dal mondo trail e skyrunning

Boa Vista Ultramarathon tra deserto e oceano

Sodalizio all’insegna dell’alta quota per Arc’teryx e l’ISF

Ben 150 km da percorrere di corsa, in un panorama suggestivo tra deserto e oceano. Questi gli ingredienti principali della Boa Vista Ultramarathon che andrà in scena il prossimo 8 dicembre sull’isola capoverdiana. I circa 50 partecipanti attesi dovranno correre in autosufficienza alimentare e riceveranno dall’organizzazione durante la gara i rifornimenti di acqua. Anche se gran parte del tracciato è segnalato e controllato con check-point ogni 15 km, ai concorrenti verrà consegnato un roadbook per orientarsi meglio. Il tempo massimo di percorrenza è di 40 ore e questo tempo limite è l’unica novità rispetto alle passate edizioni. Oltre al tracciato di 150 km, dallo scorso anno è previsto un traguardo intermedio di 70 km. La gara è organizzata da oltre 10 anni dall’ultramaratoneta Piergiorgio Scaramelli in collaborazione con il Friesian Team. A oggi già si contano 6 conferme: 2 austriaci, 1 capoverdiano di nazionalità italiana e 3 italiani tra cui il milanese Marco Bonfiglio (vincitore dell’edizione 2010 che, lo scorso anno, a causa di problemi fisici non ha potuto partecipare).

Il brand canadese Arc’teryx ha molto in comune con gli skyrunner, con i quali condivide performance ai limiti dell’estremo, amore per la montagna, spinta verso l’emozione verticale e impegno ultradecennale sul fronte della ricerca. Proprio per questo il marchio ha stretto un accordo con l’ISF (International Skyrunning Federation) divenendo partner ufficiale dei “corridori del cielo”. Questo sodalizio esprime il desiderio di dare nuovo slancio alla ricerca sul campo creando un abbigliamento ad hoc per performance tra terra e cielo. Vicina a questo obiettivo è la linea Endorphin (sopra due immagini ambientate), creata per il trail running e le attività aerobiche e basata sulla filosofia “ultraleggerezza totale: costruzione, materiali, design”. Le caratteristiche chiave dei capi Endorphin sono assenza di peso, traspirabilità estrema, comfort totale a contatto con la pelle

e protezione dagli elementi. Da segnalare anche che le ricerche condotte dall’ISF su alcuni parametri chiave degli atleti per approfondire gli studi sulla fisiologia e la biochimica umana in alta quota sono di grande interesse per Arc’teryx, che sin dalle origini ha contribuito alla ricerca sulle condizioni ottimali per garantire comfort totale e protezione durante tutte le discipline outdoor e nelle più disparate condizioni climatiche.

Spark by Scarpa “Best Debut” per Runners’ World

www.friesianteam.com www.boavistaultramarathon.com

Online il sito Merrell per il barefoot “in rosa”

Di recente Merrell ha presentato un sito a quote rosa con l’obiettivo di promuovere il fitness e il running barefoot tra le donne. Il portale si chiama “Pretty Strong” e vuole aiutare il pubblico femminile a prefissarsi degli obiettivi sportivi e a raggiungerli. L’azienda si rivolge direttamente alle donne runner, che secondo la National Sporting Goods Association sono 16,9 milioni, in crescita circa del 23% dal 2006. Il sito interattivo include testimonial, una playlist e un video che illustra storie di barefoot firmate dalle atlete Merrell. È anche dotato di una sezione dedicata a ricerche e studi, con un programma di allenamento e di transizione al barefoot specificatamente dedicato alle donne. Questo programma è gestito dal coach Walt Reynolds, allenatore professionista e presidente di NovaSport Athlete Development, una delle realtà che hanno contribuito allo sviluppo di Merrell Bareform. www.merrell.com/barefoot-women

Transvulcania Ultra Marathon, festivals di top tunnners

Dopo settimane di attesa, la ISF (International Skyrunning Federation) ha annunciato la linea di partenza definitiva della Transvulcania Ultra Marathon, valida per la classifica delle Skyrunner World Series e prima delle cinque gare Ultra Series. Una lunga lista di top runners, che mai come in questo evento si sono ritrovati tutti insieme faccia a faccia, per conquistare l’ambito titolo. Saranno presenti infatti i primi tre classificati del TNF Ultra-Trail du Mont Blanc 2011, ovvero gli spagnoli Kilian Jornet, Iker Karrera e il francese Sebastien Chaigneau, gli americani Mike Wolfe e Geoff Roes, Anton Krupicka, Dakota Jones, Rickey Gates, il francese Erik Clavery, Campione del Mondo IAU Trail WC, e l’inglese Andy Symonds. E la lista non si ferma qui. In campo femminile hanno confermato la propria presenza la neozelandese Anna Frost, la francese Maud Gobert, Campionessa del Mondo IAU Trail WC, le americane Darcy Africa e Nikki Kimball, la polacca Kasia Zajac. Una concorrenza talmente forte che perfino il record della corsa (7h 32' 13"), stabilito lo scorso anno dallo spagnolo Miguel Heras, potrebbe essere battuto. I 500 corridori affronteranno un dislivello complessivo in salita e in discesa di 8.525 mt lungo gli 83 km del percorso. La partecipazione dei forti team internazionali include ovviamente anche alcuni dei principali operatori del settore: Adidas, Arc’teryx, Asics, Montrail, New Balance, Pearl Izumi, Platinium Sigvaris, Salomon, The North Face. Appuntamento al 12 maggio, La Palma, Canarie. www.skyrunning.com www.transvulcania.com

Tanto trail in Val Maira al “Festival dell’outdoor” Runners’ World, uno dei magazine dedicati alla corsa più autorevoli a livello mondiale, ha premiato la nuova Spark di Scarpa con il titolo di “Best Debut 2012” per il settore trail. Questa calzatura rappresenta la punta di diamante di una collezione che offre la sintesi perfetta della filosofia “Mountain Minimal” firmata Scarpa. L’azienda infatti ricerca una forma essenziale nei volumi e una combinazione suola/intersuola di spessore ridotto. Così materiali, volumi e spessori vengono studiati per migliorare la performance atletica e garantire massima sensibilità in appoggio durante la corsa. Spark, che

con soli 270 gr è il modello da trail running più leggero di casa Scarpa, si fa portavoce di questo concetto creativo e produttivo mirato all’essenza della calzatura sia nel design che nei materiali minimal. Jeremy Duncan, tester per Runners’ World Magazine, commenta la sua prima esperienza in corsa avuta con la Spark sul Triangle Peak nei pressi di Woody Creek (Colorado) come segue: “Scarpa ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la trazione e le dimensioni minimal di questa calzatura e il risultato è un connubio perfetto di leggerezza e performance”.

Il minimalismo di Vivobarefoot in Italia con Ferrino Ancora una new entry nel portafoglio brand di Ferrino. È infatti di fresca ufficializzazione l’accordo di distribuzione del marchio inglese di calzature Vivobarefoot, che va ad aggiungersi alle due altri recenti novità (GoalZero con i suoi sistemi di energia solare e Source con sistemi d’idratazione). Il brand nasce nel 2003 quando la società Terra Plana, tra i pionieri del movimento a piedi nudi, presenta al mercato la prima scarpa minimalista dotata di suola ultra sottile, brevettata e resistente all’abrasione, in grado di offrire massimo feedback sensoriale e grande protezione. Oggi Vivobarefoot comprende un’intera collezione di scarpe minimaliste, perfette per gli scaffali dei negozi outdoor. La differenza di questo brand sta nella suola dei suoi modelli, diversa a seconda delle attività e dei terreni. Così come tutti i prodotti Terra Plana, anche quelli Vivobarefoot sono prodotti utilizzando materiali sostenibili e riciclati con tecniche di produzione efficienti ed eco-friendly. In foto uno dei modelli più rappresentativi dell’offerta Vivoba-

refoot. Si tratta di Evo, calzatura con tomaia in PU Hex Flex Cage. La suola è multi-terrain: soffice, resistente all’abrasione e ultra-sottile, disegnata con grip direzionale e uno strato resistente all’usura. È spessa 5 mm e garantisce massima proprioricezione (capacità di sentire la pressione e gli effetti della gravità sui muscoli, le articolazioni e i tendini) e al contempo protezione su diverse superfici. La calzatura pesa 168 gr. DISTRIBUITO DA: Ferrino & C. 011.2230711 - info@ferrino.it

Una due giorni dedicata allo sport con un vero e proprio “Festival dell’outdoor”, a programma dal 30 giugno al 1° luglio ad Acceglio (CN). La kermesse è organizzata dall’associazione A.S.D. Inmaira Outdoor, in collaborazione con A.S.D. Nordic Walking Monviso, Fit Walking e Compagnia del Buon Cammino. Tra le discipline protagoniste dell’evento spiccano trail running, nordic walking, fit walking e trekking. Non mancheranno gli ospiti d’onore come Stefania Belmondo, Marco Olmo, Luca Speciani e Pietro Trabucchi. La manifestazione si aprirà sabato con sessioni di prova per trail running, nordic walking, fit walking, trekking e stretching. Non mancheranno attività ludiche-motorie per bambini, convegni a tema e proiezioni video dei filmati di Marco Olmo. Il giorno seguente è previsto un trail autogestito di 21 km che coprirà un dislivello di 1.400 mt lungo un anello sui panoramici sentieri dell’alta Valle Maira. Sia il sabato che la domenica sarà possibile testare le più innovative calzature Tecnica, sperimentare i massaggi sportivi di massaggiatori qualificati, prenotare escursioni con guide naturalistiche e acquistare materiale e abbigliamento tecnico esposto. Il costo di iscrizione (15 euro per un solo giorno e 25 euro per due giorni) è comprensivo di scaldacollo omaggio ai primi 150 iscritti e partecipazione libera a corsi, attività, convegni, proiezioni, pasta party. www.inmairaoutdoor.it



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Speciale / Interviste

A tu per tu con Marino Giacometti e Lauri van Houten, cuore e anima dell’International Skyrunning Federation

Lo skyrunning festeggia i suoi primi vent’anni Nel circuito ISF si contano oltre 30mila praticanti e 200 gare, in crescita del 10-20% ogni anno. Con tutti i big mondiali e un sogno olimpico... Kilian Jornet al Trofeo Kima 2010 (gara biennale), al quale parteciperà anche quest’anno. (Ph. LongLight)

A cura di MONICA VIGANò Il suo fascino conquista sempre più persone. E un crescente numero di adepti contribuisce ad avvicinare questa attività alle masse. Stiamo parlando dello skyrunning che all’inizio degli anni ’90, per merito di un alpinista visionario, diviene protagonista di un circuito di gare sulle cime più alte del mondo. Da allora il numero di corse di questo genere è cresciuto e ha dato vita a un movimento che conta oggi oltre 30mila appassionati. Regolato dall’International Skyrunning Federation, questo sport abbraccia le salite verticali, maratone oltre i 4.000 metri e da poco tempo a questa parte anche gare che superano gli 80 km di lunghezza. Tutto ciò dà quindi ragione all’azzardo di quel visionario dei primi anni ’90. Che si chiama Marino Giacometti e che già più di una volta abbiamo ospitato sulle pagine di Outdoor Magazine. Viste le belle novità e le interessantissime prospettive future dello skyrunning e dell’ISF, lo facciamo assai volentieri anche questa volta insieme al suo “braccio destro” Lauri van Houten (executive director e vice presidente ISF). Lauri insieme a lui contribuisce con un impegno quotidiano e costante a tenere in moto a pieni giri la grande macchina dello skyrunning mondiale.

Marino Giacometti (presidente ISF) e Lauri van Houten (executive director e vice presidente ISF).

Partiamo da qualche numero relativo allo skyrunning mondiale e italiano. Ad oggi si contano in tutto il mondo circa 200 gare collegate alla ISF e al circuito della Skyrunner World Series, con più o meno 30mila partecipanti in rappresentanza di circa 54 paesi. Il movimento complessivo, considerando tutte le gare di vari livelli e praticanti che rientrano nei parametri dello skyrunning (dal Vertical Kilometer alle Ultra SkyMarathon), è almeno cinque volte più grande. Basti pensare che in Francia e in USA ci sono 750 gare. In pratica possiamo stimare, tra Europa e USA, almeno 250mila partecipanti in riferimento solo ad atleti agonisti e gare di livello nazionale. Certo sarebbe utile fare un censimento globale con l’aiuto delle varie

federazioni e delle aziende outdoor, oltre che magari del vostro magazine. Oggi è infatti poco affidabile basarsi sulla percentuale dei runner o delle gare da strada perché in alcuni casi i corridori off-road hanno già superato gli stradisti. Avete già dati o informazioni riferiti al 2011? C’è una sostanziale stabilità o vi è un’ulteriore crescita? Ogni anno si evidenzia un incremento di gare tra il 10% e il 20%, ma in termini di partecipanti ci potrebbe essere un aumento superiore. Molte gare prevedono infatti un tetto massimo di iscritti per motivi di sicurezza, logistici e ambientali. Le richieste nelle gare più blasonate sono più del doppio delle iscrizioni effettivamente accettate. E questo discorso non vale solo per le Ultra ma

MAIN RACES

SKYRUNNER WORLD SERIES Un circuito, tre specialità: tra Vertical Kilometer, SkyRace e l’esordio delle Ultra SkyMarathon Tra le principali iniziative promosse dall’ISF spicca la Skyrunner World Series. Per l’edizione 2012, la serie si presenta con un nuovo formato e conta tre “series” che offrono distanze per tutti i corridori, dai Vertical agli Ultra runner. I campioni di ogni circuito potranno gustare non solo la gloria ma anche premi in denaro e potranno inoltre competere per il titolo mondiale di combinata. In particolare il calendario delle gare è composto da cinque appuntamenti “evergreen” ai quali si aggiungono le Ultra SkyMarathon (alla loro prima edizione), le Vertical Kilometer (gare con 1.000 m di dislivello che non superano i 5 km di corsa) e le SkyRace (gare trail da 20 a 30 km con oltre 1.300 mt di dislivello). In tutto, 20 gare spettacolari tra cui numerose new entry comporranno una fitta agenda che sarà caratterizzata da un montepremi più elevato, da un maggior numero di atleti e da ben 680 km e 48.000 mt di dislivello da percorrere. Il vincitore del titolo assoluto sarà nominato in base alla somma dei migliori tre risultati conquistati nelle cinque gare principali con quelli ottenuti nelle due gare obbligatorie dei calendari Vertical Kilometer, SkyRace e Ultra SkyMarathon.

Due parole sulle Ultra SkyMarathon Questa “series” risponde alla richiesta di gare su lunga distanza e prevede corse tra i 50 e gli 80 km che non dimenticano il dislivello verticale (oltre 2.000 mt) e l’altitudine tipica di una gara di

anche per le classiche SkyMarathon. Ne è un esempio la corsa di Zegama, che ha registrato 2000 richieste in pochissimo tempo bruciando subito i 500 posti disponibili. Parlando di atleti top, sappiamo che con molti avete un rapporto molto personale, compreso Kilian Jornet. Ritenete che sia davvero il più grande in assoluto e possa ulteriormente sorprendere con imprese ancor più impegnative? Sì, per entrambe le domande. Kilian ha ancora molto da dare. La sua “musa” è la montagna, un richiamo che lo può distrarre dai suoi impegni sportivi e commerciali. Ci siamo incontrati la prima volta nel 2006, quando ha conquistato il suo primo record sul Dôme d’Ecrins durante il primo confronto di un ragazzino con i suoi mostri sacri tra cui Bruno Brunod, Fabio Meraldi, Adriano Greco e JeanPelliser. Da allora sembra davvero passata una vita. A quali vostre gare quindi sarà presente? Alla Transvulcania Ultra Marathon (vedi anche box sotto), alla Zegama-Aizkorri Maratòn, alla Dolomites Vertical Kilometer e SkyRace, alla Speedgoat 50k, alla Pikes Peak Marathon, al Trofeo Kima e alla Mount Kinabalu Climbathon. Potete trovare maggiori informazioni sui suoi impegni direttamente sul suo sito (www.kilianjornet.cat). Dietro di lui vedete atleti che possono insidiare la sua leadership?

skyrunning. L’Ultra SkyMarathon esiste già da diversi anni nel regolamento ISF (prima FSA). La nuova serie, comunque, è la prima a contare gare fino a 50 miglia. Tra tutti gli eventi più importanti di questo circuito spicca la Transvulcania sull’isola di Las Palmas che il 12 maggio darà il via alle Ultra ed è l’unica valida per la combinata della World Series. I migliori corridori Ultra del mondo si sfideranno dal mare alla vetta su saliscendi per un totale di 83 km e 8.525 mt di dislivello. La sua lista di partenza, che conta 500 atleti, è straordinaria.

fronte europeo, parteciperà alla gara il francese Erik Clavery (Campione del Mondo IAU Trail WC) oltre all’inglese Andy Symonds (vincitore de La Course de Templiers 2011). La lista continua con i francesi François D’Haëne, Thomas Lorblanchet, Thierry Breuil e Yann Curien; gli americani Joe Grant e Ian Sharman; l’ungherese Csaba Németh; lo svizzero Florent Troillet; l’argentino Gustavo Reyes; il tedesco Philipp Reiter e, dulcis in fundo, l’italiano Giuliano Cavallo.

Transvulcania con tutti i big mondiali

Le presenze sul fronte femminile

Come ammette la stessa Lauri, “forse si fa prima a dire chi non si è iscritto”. La lista suona infatti come il ranking mondiale più che un elenco iscritti. Tra i top runners spiccano i primi tre classificati del The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc 2011 (gli spagnoli Kilian Jornet e Iker Karrera e il francese Sebastien Chaigneau). Iscritti anche gli americani Mike Wolfe (vincitore del The North Face Endurance Challenge 50M Championship 2011 e 2° alla Western States 100 2011), Geoff Roes (vincitore della Western States 100 2010 e della Ultra Race of Champions 2011), Anton Krupicka (2° alla Western States 100 2010), Dakota Jones (2° alla Hard Rock 100 Endurance Run 2011 e 2° al The North Face Endurance Challenge 50M Championship 2011), Rickey Gates (vincitore della Canadian Death Race 2011). Sul

In campo femminile la lista vede la neozelandese Anna Frost (vincitrice del The North Face Endurance Challenge 50M Championship 2011); la francese Maud Gobert (Campionessa del Mondo IAU Trail WC); le americane Darcy Africa (vincitrice della Hard-Rock 100 2011) e Nikki Kimball (3° alla Western States 100 2011 e vincitrice del The North Face Ultra-Trail du Mont-Blanc 2007); la polacca Kasia Zajac (vincitrice della Zugspitz Super Trail 2011). Con una concorrenza così forte, il record della corsa di 7h32'13", stabilito lo scorso anno dallo spagnolo Miguel Heras potrebbe essere battuto. Da notare anche la partecipazione dei team che rappresentano le aziende principali del settore outdoor: Adidas, Arc’teryx, Asics, Montrail, New Balance, Pearl Izumi, Platinium Sigvaris, Salomon, The North Face.

SPAGNA: Maratòn Alpina Zegama-Aizkorri - Basque Country 20/05 ITALIA: Giir di Mont SkyMarathon - Premana, Lecco - 29/07 SVIZZERA: Course de Sierre-Zinal - Zinal, VALAIS - 12/08 USA: Pikes Peak Marathon - Colorado - 19/05 MALESIA: Mount Kinabalu Climbathon - Sabah, Borneo 14/10

VERTICAL KILOMETER SERIES RUSSIA: Elbrus Vertical Kilometer - 7/05 GRECIA: Gerania Vertical Kilometer - Loutraki - 10/06 ITALIA: Dolomites Vertical Kilometer - Canazei, Trento - 20/07 SVIZZERA: Le KM Vertical de Fully - Martigny, Valais - 20/10 SPAGNA: Vertical Kilometer del Puig Campana - Valencia 11/11

SKYRACE SERIES RUSSIA: Elbrus SkyRace – 9/05 GRECIA: Ziria Cross Country SkyRace - Goura Corinth - 27/05 ITALIA: Dolomites Skyrace - Canazei, Trento - 22/07 UK: Snowdon International Race - Llanberis, Wales - 21/07 FRANCIA: Marathon du Montcalm - Auzat, Ariège - 18/08

ULTRA SKYMARATHON SERIES SPAGNA: Transvulcania Ultra Marathon, La Palma - 12/05 USA: Speedgoat 50K - Snowbird, Utah - 28/07 ITALIA: Trofeo Kima UltraSkyMarathon - Valmasino, Sondrio 26/08 SPAGNA: Cavalls del Vent - Cadi-Moixeró Natural Park, Pyrenees - 29/09 FRANCIA: La Course des Templiers - Millau, Grands Causses 28/10


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Due immagini relative alla Mount Kinabalu Climbathon. A sinistra ancora Kilian Jornet e al centro Anna Frost (Ph. SabahTourism). A destra Miguel Heras (Ph. LongLight). Sono alcuni dei top atleti che parteciperanno all'attesissima Transvulcania (12 maggio) così come a molti altri eventi firmati ISF.

In questo momento non ci sono atleti in grado di contrastarlo nel complesso, ma solo in qualche singola gara. Dalla nostra esperienza, abbiamo visto che ogni epoca aveva il suo eroe: Adriano Greco, Fabio Meraldi, Bruno Brunod, Ricardo Mejia, Matt Carpenter. Ma senz’altro Kilian è il più completo di sempre. Si sa adattare a tutte le situazioni. Oltre alla Skyrunner World Series (vedi box dedicato), ISF significa anche Vertical World Circuit e SkyGames. Parliamo del primo. Il Vertical World Circuit conta 9 gare in tutto il mondo, da New York a Londra, Milano, Basilea, Berlino, fino a Taipei, Ho Chi Minh City e Singapore. Ancora una volta, San Paolo in Brasile ospiterà l’appuntamento finale di novembre, dove sarà incoronato il campione del mondo 2012. In generale questo circuito ci dà molte soddisfazioni e sembra che si sta formando una disciplina a sé stante, con atleti specializzati come il tedesco Thomas Dold, l’australiana Suzy Walsham, la neozelandese Melissa Moon e i bravissimi italiani Fabio Ruga, Valentina Belotti e Cristina Bonacina. Esiste poi la volontà di creare circuiti nazionali in Spagna, Gran Bretagna, USA e Brasile. Inoltre l’Asia e il Medio Oriente offrono molte possibilità in termini di gare future. È l’iniziativa che forse trova più visibilità e genera maggior curiosità sui media generalisti, coinvolgendo anche il centro delle città. Questa visibilità genera di conseguenza anche un aumento di interesse per lo skyrunning più tradizionale o non vi è una particolare influenza? Inizialmente questo circuito è stato inserito per promuovere lo skyrunning in città. Ma nella situazione attuale si sta sviluppando come un circuito a sé, anche se qualche atleta corre in entrambe le specialità. In fondo si tratta sempre di

performance in salita e, assieme al Vertical Kilometer, potrebbe costituire un elemento aggiuntivo per avvicinarsi alle discipline olimpiche. Nel 2011 si sono svolti anche l’European Skyrunning Championship e la Skyrunner SuperCup. Perché non saranno riproposte nel 2012? Perché come da regolamento le competizioni continentali, in questo caso europee, vengono organizzate ogni due anni dispari. Saranno quindi riproposte nel 2013. La SuperCup, invece, è una sfida intercontinentale istituita in attesa di fare i campionati in tutti e quattro i continenti. Sappiamo che tra i vostri progetti c’è la volontà di creare anche campionati di skyrunning locali in alcuni paesi. Alcuni sono già operativi? Sì. In Italia da anni organizziamo il Campionato Skyrunning Italiano. In Francia quest’anno si svolgerà l’edizione d’esordio, mentre in Spagna ci sono campionati delle singole specialità. In diversi paesi stanno nascendo gare singole valide come campionato nazionale. Volete inoltre coinvolgere maggiormente anche gli USA. In che modo? Già quest’anno nella Ultra Series abbiamo incluso una seconda gara oltre alla classica Pikes Peak Marathon. Si tratta della Speedgoat 50K. Grazie alla partecipazione dei campioni americani, prevediamo che presto prenderanno piede anche nel Nuovo Continente gare di skyrunning con un’organizzazione e premi di qualità. Sono ormai maturi i tempi per pensare a un circuito nazionale locale che abbia un riferimento associativo, un regolamento uniformato e un cappello assicurativo per atleti e organizzatori. In cosa ancora si differenzia la loro cultura e sensibilità su trail & skyrunning? Negli anni ’90 abbiamo organizzato gare di

Una kermesse quadriennale per tutte le specialità dello skyrunning

Un occhio sull’edizione 2012 Gli SkyGames 2012 copriranno tutte le specialità skyrunning ad eccezione delle Ultra. L’evento parte con le gare corte come lo SkySpeed (100 m ma con dislivello al 45%) e prosegue in crescendo con il Vertical Kilometer (1.000 m di salita in

3 km), lo SkyBike (14 km di corsa, 10 km di mtb e ancora 10 km di corsa), lo SkyRaid (gara multidisciplinare a squadre), lo SkyRace (mezza maratona, in questa occasione dedicata ai giovani sotto i 21 anni). Come vuole la tradizione la SkyMarathon, lunga 42 km come suggerisce il nome, rappresenta la gara finale. Dopo di essa saranno incoronati i campioni mondiali. Durante l’appuntamento ci sarà anche un training camp con la partecipazione di atleti top, esperti, concorrenti e media promosso da Arc’teryx, nuovo partner ISF. In quell’occasione, si terrà inoltre l’assemblea generale annuale dell’ISF.

Le premiazioni previste I titoli di Combined World Champion si baseranno sui migliori tre risultati conquistati, comprendendo anche le SkyMarathon. In tutto durante gli SkyGames 2012 saranno consegnati 14 titoli mondiali e 30 medaglie ad atleti individuali e ai primi tre team nazionali. Il montepremi totale è di 40mila euro.

SKYGAMES 2012: 29 giugno-8 luglio 29 GIUGNO - Cerimonia di apertura e registrazioni 30 GIUGNO - Vertical Kilometer: Barruera (gara con 1.000 mt di dislivello, 3,5 km di lunghezza e oltre il 30% di inclinazione) / SkySpeed: Pla De L'Ermita – Taull (salita verticale di 100 mt con il 45% di inclinazione) 1 LUGLIO - SkyBike: Les Paúles (gara combinata tra mtb e skyrunning di 16 km a 2.000 mt di altitudine) 5-7 LUGLIO - SkyTrail & Outdoor Activities – Skyrunning Training Camp

e avranno iniziato a lavorare nell’organizzazione sportiva. Quali sono le intese e i progetti con il CONI? In Italia la federazione skyrunning opera in collaborazione con un Ente di Promozione Sportiva (CSEN - Csen Outdoor) riconosciuto dal CONI e quindi è una disciplina dilettantistica. Con oltre 3.000 tesserati e quasi 100 associazioni abbiamo la consistenza di una federazione affiliabile direttamente al CONI, ma in questa fase vogliamo tenere il futuro nelle nostre mani e non presentarci come una delle tre discipline della corsa sulla montagna. Stiamo lavorando per avere un’area specifica di attività e confidiamo che il Comitato Outdoor attuale (COSE) possa diventare la federazione outdoor che manca in Italia. Ci sono anche degli incontri con la Federazione di Atletica per valutare qualche forma di cooperazione, ma è indubbio che siamo di fronte a due DNA completamenti diversi: uno nasce in pista e l’altro in montagna. Nel 2012 lo skyrunning così chiamato da una felice intuizione di Marino festeggia i 20 anni. State organizzando una grande festa o non ne avete il tempo!? Faccio una premessa: dando a “Cesare quello che è di Cesare” sono stati i giornalisti a chiamarci “corridori del cielo” dopo i primi record sul Monte Rosa e sul Monte Bianco. Detto ciò, quest’anno sarà una festa unica! La nuova World Series abbraccerà nuove gare e atleti. Gli SkyGames vedranno la partecipazione di 21 paesi membri e moltissimi atleti nella categoria “open”. Arc’teryx entra tra le fila dei nostri partner. Come se non bastasse, ci sono altre attività ancora da annunciare e da festeggiare. E tanta corsa - in salita, ovviamente - ancora da fare. www.skyrunning.com

CAMPIONATO NAZIONALE SKYRUNNING

SKYGAMES Gli SkyGames celebrano lo skyrunning in tutte le sue forme in un unico evento che va in scena negli anni olimpici. Le gare sono aperte a tutti, ma solo le 21 nazioni membro dell’ISF possono competere per titoli e medaglie. I premi in denaro vanno invece ai vincitori individuali, anche non facenti parti di un team nazionale. C’è infatti la possibilità di riconoscere dei team supportati da associazioni nazionali non comprese nei 21 membri ISF. Quest’anno gli SkyGames si terranno dal 29 giugno all’8 luglio nei Pirenei spagnoli a Ribagorza Románica. In passato questo evento è stato ospitato a Canazei nel 2008 e ad Andorra nel 2006. La prima edizione, che comprendeva anche una gara di sci, si è svolta nel 2000 tra Cervinia e Zermatt.

skyrunning in Colorado, anche con la neve a 4.000 mt. I runner locali però continuano a preferire il trail allo skyrunning, con percorsi poco tecnici e poco ripidi. Il nostro obiettivo (comunque non solo negli USA) è quello di valorizzare le caratteristiche dello skyrunning in termini anche di organizzazione, regolamento, premi, assicurazioni e promozione. Le grandi gare ultra come Leadville, Western States 100 e The North Face Endurance Challenge 50M lavorano già bene con i media e gli sponsor. Tuttavia anche a loro mancano una struttura e un regolamento che tuteli sia gli atleti che gli organizzatori. In queste vostre attività siete supportati e collaborate attivamente con alcune aziende. Quali in particolare? Nel corso di 20 anni, dopo una lunga partnership durata 9 anni con Fila Sport, abbiamo collaborato con importanti aziende come Vibram, Sector, Polartec e Buff Original. Ci sono poi aziende che collaborano con noi a livello nazionale come La Sportiva. Sappiamo però che a queste se ne è aggiunta di recente un’altra, vero? Esattamente. La new entry di quest’anno è l’azienda canadese Arc’teryx che condivide i nostri stessi valori tra cui la montagna come heritage, la qualità, l’innovazione, la performance. Olimpiadi dell’outdoor: un sogno più o meno concreto e quanto lontano o vicino? La strategia è molto laboriosa ma la montagna più alta da scalare è quella di riuscire a unire tutto il mondo outdoor e lavorare insieme a questo progetto. Bisognerà poi vedere se a quel punto saremo sempre noi a cercare di avvicinarci alle Olimpiadi o viceversa. Comunque si legga il detto maomettano, stiamo parlando di altri 1020 anni di lavoro. Per allora gli attuali atleti avranno abbandonato il tempo delle medaglie

6 LUGLIO - ISF Annual General Assembly: Pont de Suerte 7 LUGLIO - SkyRaid: Vilas del Turbon (corsa a staffetta di 30 km con team di 3 elementi che gareggiano in 3 diverse discipline) 8 LUGLIO - Youth SkyRace: Vilaller (gara di skyrunning con oltre 1.500 mt di salita vertical fino a 2.500 mt di altitudine) / SkyMarathon: Vilaller (gara skyrunning da 42 km con 2.000 mt di salita vertical fino a 3.100 mt di altitudine) / Cerimonia conclusiva

Un circuito di caratura nazionale riconosciuto e supportato dallo CSEN Per realizzare il Campionato Skyrunning Italiano è stata copiata la formula della Skyrunner World Series su tre discipline. Questo campionato prevede una classifica di combinata e inserisce a calendario anche un campionato di Ultra. In pratica esistono tre campionati di specialità (Vertical Kilometer, SkyRace e SkyMarathon) con una finale combinata. A questi si aggiungono i campionati di specialità in prova unica (a coppie e a staffetta) e il campionato TrailUltra SkyMarathon.

CAMPIONATI DI SPECIALITÀ VERTICAL KILOMETER OROBIE VERTICAL K, RIFUGIO COCA – Valbondione (BG) - 2 giugno VAL RESIA VERTICAL KILOMETER - Resia (UD) - 1 luglio KMILLE MEMORIAL LUIGI MAURI - Corno d’Aola, Ponte di Legno (BS) - 14 luglio VALGOGLIO VERTICAL KILOMETER - Valgoglio (BG) - 14 ottobre

SKYRACE INTERNATIONAL SKYRACE CARNIA - Paluzza (UD) - 17 giugno SKYRACE TRE RIFUGI - Mondovì (CN) - 19 agosto GRAN SASSO SKYRACE - Fonte Cerreto (AQ) - 5 agosto SKYRACE DELLA ROSETTA - Rasura (SO) - 2 settembre

SKYMARATHON MARATONA DEL CIELO, SKYMARATHON Aprica/Corteno Golgi (SO-BS) - 1 luglio PERALBA SKYMARATHON - Sappada - 8 luglio

MADDALENE SKYMARATHON - Madonna di Senale, Rumo (TN) - 26 agosto SENTIERO GRIGNE SKYMARATHON, TROFEO SCACCABAROZZI - Pasturo (LC) - 16 settembre

FINALE CAMPIONATO NAZIONALE COMBINATA SKYRUNNING EXTREME - Limone sul Garda, (BS) - 21 ottobre Ranking in base al miglior piazzamento nelle tre differenti specialità, più la gara finale dove il punteggio aumenta del 20%. Premi complessivi per 6.000 euro.

CAMPIONATI SPECIALITÀ PROVA UNICA CAMPIONATO SKYRUNNING A COPPIE RALLY VALTARTANO SKYRACE - Morbegno (SO) - 24 giugno

CAMPIONATO SKYRUNNING A STAFFETTA SKYRACE TRE LAGHI-TRE RIFUGI Valbondione (BG) - 15 luglio

CAMPIONATO TRAIL - ULTRA SKYMARATHON TRAIL DI OULX 50 K, ULTRA SKYMARATHON Oulx (TO) - 23 settembre


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Speciale / Iniziative

a cura di

BENEDETTO SIRONI

Il marchio dell’ottagono giallo ripropone un team per l’UTMB 2012

Con Vibram verso un’altra Extraordinary Story Dopo il grande successo dell’esordio nel 2011, annunciato il nuovo trail running Team: composto da 3 italiani e 3 francesi. Confermato Giuseppe Marazzi, gli altri 5 sono new entry, selezionate tra decine di candidature. La storia si ripete e tutti sperano sia nuovamente “straordinaria”. Dopo il grande successo dell’operazione nel 2011, infatti, Vibram ripropone per il 2012 un proprio trail running team. Gli atleti saranno protagonisti in alcune gare ed eventi per tutto il 2012, ma anche per quest’anno l’appuntamento clou sarà la regina delle gare, ossia l’Ultra Trail du Mont Blanc, di cui Vibram da 5 anni è anche sponsor. Proprio durante la scorsa edizione è stato realizzato un intenso film (The Extraordinary Story) dedicato agli atleti Vibram e alla loro straordinaria esperienza, realizzato dalla società di produzione Sportmaker e dal regista Alessandro Beltrame. Un’opera che sarà oltretutto presentata a maggio al TrenfoFilmFestival e ad altri importanti festival europei. I 5 atleti

dello scorso anno (Marco Zanchi, Giuseppe Marazzi, Raphaël Bodiguel, Johan Sérazin e Candide Gabioud), passano così il testimone ad altri “colleghi”: 3 italiani e 3 francesi, con una gradita conferma (Beppe Marazzi) e un’attesa new entry femminile. Di seguito vi proponiamo i 6 profili dei protagonisti, chiamati a portare in alto la bandiera gialla di Vibram sotto l’attenta regia dello staff aziendale, in particolare del marketing manager Jerome Bernard. Che oltretutto vive molto da “vicino” il progetto, correndo spesso al fianco degli atleti e frequentando di persona le gare (nel 2011 ha chiuso con un ottimo tempo la CCC e quest’anno parteciperà alla TDS, entrambe gare parallele dell’UTMB, più corte dei suoi 170 km ma decisamente impegnative).

GIUSEPPE “BEPPE” MARAZZI

FRANCESCA CANEPA

“Desidero tagliare il traguardo dell’UTMB portando per mano mio figlio” DUE PAROLE SU “BEPPE” - Italiano 37enne di Baiso (RE), Beppe è un grande appassionato di trail running e di montagna in generale. Ha cominciato a correre con l’obiettivo di mettersi in forma dato che, come lui stesso dichiara, “in una vita precedente ero piuttosto sovrappeso”. La sua “avventura sportiva” ha avuto inizio nel luglio 2008 con la partecipazione all’Ecomaratona del Ventasso. Nel suo palmarès vanta un primo posto alla Abbot’s Way del 2010 e un argento alla Lavaredo Ultra-Trail del 2009. Beppe ha già corso la stagione 2011 con il Trailrunning Team Vibram partecipando, tra le altre gare, anche all’UTMB: “È stata un'esperienza di quelle che lasciano il segno. Un susseguirsi continuo di emozioni, a volte anche molto contrastanti, la scoperta di luoghi bellissimi ma soprattutto l'esplorazione interiore del proprio limite. Il limite fisico, perchè dopo tante ore di cammino il corpo è esausto, ma ancora di più il limite mentale. A un certo punto uno dopo l'altro cadono tutti i veli, che senza accorgercene interponiamo tra noi stessi e la realtà e a quel punto ti ritrovi davvero da solo con te stesso completamente nudo. È una sensazione fantastica che voglio provare ancora”. TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2011: UTMB (49°), Tartufo Trail (5°), Trail del monte Casto (7°) e Marathon trail del Montalbano (1°); 2012: Maratona della pace sul lamone (5°) e Sentieri di santa Cristina (6°). All’UTMB intende tagliare il traguardo portando per mano il figlio. L’anno scorso non è riuscito a mantenere la promessa perchè ha concluso la gara a notte fonda. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - L’esperienza con il Trailrunning Team Vibram è stata entusiasmante per Beppe: ”Fare di nuovo l'UTMB nella squadra Vibram è innanzitutto è un grandissimo onore. Se l'anno scorso sono riuscito ad arrivare in fondo, è quasi tutto merito del supporto che ho ricevuto dallo staff Vibram: ad ogni ora del giorno e della notte, nei posti più sperduti, sapevo che c'era qualcuno un pò più avanti che mi stava aspettando, che credeva in me che stava usando il suo tempo, le sue energie solo per supportarmi. Se fossi stato da solo avrei quasi sicuramente mollato, ma in quel momento mi sentivo come l'ingranaggio fondamentale di un meccanismo più articolato e questo mi ha dato la forza di continuare”.

SEBASTIEN NAIN “L’UTMB è una delle corse più belle al mondo” DUE PAROLE SU SEBASTIEN - Il francese Sebastien Nain, classe 1972, è vigile del fuoco del reparto nucleare. È sposato con Sophie, anche lei sportiva, e ha un bimbo di quasi 3 anni, Mathys. Grande sportivo e appassionato di montagna, Nain per anni ha praticato il triathlon su distanze Ironman (3,8 km a nuoto, 180 km in bici e una maratona di 42,195 km). Ha tentato di qualificarsi al campionato del mondo ma, non riuscendoci, ha deciso di dedicarsi per un’intera stagione a gare di trail running. È stato catturato dal fascino della corsa in montagna e non è più tornato all’Ironman. TRA LE GARE CHE HA CORSO: 2009: Verdon Canyon Challenge (1°), ST Maximin (1°) e Ultra Templiers (9°); 2010: Marathon de Sables (10° e 1° tra i francesi in gara); 2011: Aubrac Aventure (2°) e Grand Raid Pyrenees (3° e 1° tra i francesi in gara); 2012: Correrà l’UTMB con il team Vibram. Sebastien ha già preso parte 3 volte a questa corsa. Nel 2008 si è ritirato a Les Contamines (30 km circa dopo la partenza) per infortunio; nel 2009 ha avuto una lussazione del bacino a causa di una caduta nella discesa da St. Gervais; nel 2010 la corsa è stata sospesa a causa del maltempo. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - Per Sebastien l’UTMB è tra le corse più belle al mondo. Il suo sogno è riuscire a portarlo a termine nel 2012 facendo un buon risultato. È entusiasta all’idea di affrontare quest’avventura con il Trailrunning Team Vibram e spera che lo spirito di squadra e il supporto dello staff possano aiutarlo ad arrivare in fondo e a realizzare il suo sogno.

“Sogno di condividere un’esperienza straordinaria” DUE PAROLE SU FRANCESCA - Unica donna del trail running Team Vibram, Francesca nasce nel 1971. Ama racchiudere nella parola “atleta” ogni descrizione che possa riguardarla. Mamma di due bambini ai quali trasmette i valori dell’impegno e della fiducia in se stessi, Francesca vanta un passato da specialista del ghiaccio, prima con le gare di pattinaggio e poi con l’esperienza e i riconoscimenti (nazionali e internazionali) dello snowboard. L’incontro con il trail running arriva nel 2010, dopo la maternità, con la voglia di ritornare in pista e l’incoraggiamento da parte del maestro Fabio Maragliati a mettersi alla prova con la corsa. Da qui, il passo verso gli allenamenti con i Courmayeur Trailers e i primi successi nel settore è breve. “Ciò che ha fatto la differenza per me sin dall’inizio”, ricorda Francesca, “è stato l’ambiente della corsa, persone eterogenee accomunate da questa passione che annulla le differenze e favorisce la condivisione”. E i risultati non mancano, come testimoniano nel 2011 il primo posto nella classifica Top Italian Endurance e nel Salomon Trail Tour Italia. TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2010: Trail Monte Soglio (1° posto), Trail del Mottarone (1° posto) e Trail des Allobroges (2° posto); 2011: TDS (2° assoluto), The Abbots Way (1° posto), Morenic Trail (1° posto) e Gran Trail Valdigne (2° posto); 2012: Francesca parteciperà come atleta del Trailrunning Team Vibram alla Lavaredo Ultra Trail, all’Ultra-Trail du Mont-Blanc e al Trail des Templiers. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - “Condividere con i compagni di gara l’esperienza della corsa e del risultato è ciò che rende straordinaria una competizione come quelle di trail running”. È con queste parole che Francesca spiega la sua decisione di far parte del team degli “ordinary people being extraordinary” targato Vibram.

NICOLA BASSI “Quando il corpo è stremato dalla fatica, è la mente che lo spinge ad andare avanti” DUE PAROLE SU NICOLA - Classe 1987, di Desenzano del Garda, Nicola è il più giovane degli atleti del trail running Team Vibram. Ha lavorato per tre anni in un negozio di articoli sportivi e ora si dedica a tempio pieno alla pratica dell’outdoor. Appena ha potuto ha colto l’occasione per fare un lungo viaggio in bicicletta in Argentina, percorrendo la rinomata RN40, 6.000 km da La Quiaca a Ushuaia. Il suo obiettivo è quello di riuscire a trovare un lavoro che gli permetta di coltivare la sua enorme passione per lo sport outdoor e per la montagna. “Inizialmente facevo solo alpinismo e correvo come allenamento alla montagna – racconta Nicola – la passione per il trail running è cresciuta un po’ alla volta”. Per Nicola il trail running è prima di tutto un percorso interiore, un modo per mettere alla prova il proprio corpo, ma anche la propria mente, per migliorarsi, per conoscersi a fondo. “Quando il corpo è stremato dalla fatica, quando è solo dolore, è la mente che lo spinge ad andare avanti. La cocciutaggine, l’orgoglio e l’ostinazione di non mollare mai per raggiungere l’obiettivo, per quella soddisfazione che dura una frazione di secondo, appena si taglia il traguardo”. TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2010: Gara Toubkal Marathon (24°), Red Rock Sky Marathon (prova di coppa del mondo, 11°) e Estremamente Parco (Alpi Giulie, 15°); 2011: Grand Raid des Pyrénées (20°), Adamello Supertrail (1°) e Grand Trail 3V (9°); 2012: Correrà la sua prima stagione con il Trailrunning Team Vibram prendendo parte alla Lavaredo Ultra Trail e all’UTMB. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - Ha già corso gare simili all’UTMB in passato, sia per km che per difficoltà, ma Nicola aspetta con ansia di sfidare il Monte Bianco: vuole scoprire se è vero che l’UTMB è una gara così magica. Confida molto nella condivisione di emozioni con gli altri atleti del trail running Team Vibram e nello spirito di squadra che li aiuterà a superare i momenti più duri.

Il team 2011 in azione

DAVID GATTI

“Trail running vuol dire montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri. Per me è diventato uno stile di vita” DUE PAROLE SU DAVID - Nasce a Grenoble il 19 agosto 1971, ha 40 anni ed è Professional Europe Manager per Polartec. Padre di due bimbi di 10 e 8 anni, si è avvicinato al mondo del trail running per esigenze professionali. Nel 2009 Polartec era già partner del The North Face Ultra-Trail du MontBlanc e lui aveva invitato dei clienti a vedere la corsa. Fu così che nacque la sua passione per la corsa trail: David viene conquistato dall’atmosfera, dai paesaggi, dalla sfida, dall’adrenalina, dall’emozione che solo una gara come l’UTMB può dare. Inizia a praticare il trail running nel 2010 e decide di iscriversi alla CCC 2010. Nel 2011 corre la TDS, ma sin dal principio il suo obiettivo era mettersi alla prova sull’UTMB. Proprio nel 2012 riuscirà a realizzare il suo sogno: correrà infatti la UTMB e lo farà facendo parte del trail running Team Vibram. Per lui il trail running è “la montagna, il gusto dello sforzo e le emozioni che provi quando corri”. TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2010: Montblanc Marathon e CCC; 2011: Tour des Glaciers de la Vanoise e TDS; 2012: Trail de la Sainte Baume. Oltre all’UTMB, nel 2012 David correrà il Lafuma Trail a Buis les Baronnies e la Maxirace di Annecy. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - “Tutto è partito da una battuta durante una chiacchierata di lavoro e all’improvviso mi sono trovato reclutato nel trail running Team Vibram. Non faccio parte dei corridori più forti. Passo una settimana su due all’estero per lavoro e non ho abbastanza tempo per allenarmi con costanza. Ma c’è un filo conduttore che lega Polartec e Vibram: sono due brand di riferimento nei loro rispettivi settori. Sono onorato di poter portare il mio contributo a queste due aziende. Sono felice poi di poter partecipare a un’esperienza come questa, con atleti di alto livello. È una situazione alla quale non ero preparato, non me l’aspettavo. Speriamo che vada bene”.

RONAN MOALIC

“L’ultra non è una cosa da matti, ma un progetto costruito con cura che permette di vivere un’esperienza straordinaria” DUE PAROLE SU RONAN - Francese di 38 anni, di professione chirurgo, vive a La Gorge (Ste Agnes). È sposato e ha un bambino di 8 anni. Ronan si divide tra due grandi passioni: la sua professione e il trail running. Nel tentativo di trovare un compromesso tra lavoro e sport, il supporto della famiglia diventa fondamentale. Ronan, già appassionato di sci alpinismo, si è avvicinato al trail running nel 2004 andando a vedere una gara con un amico. Con solo qualche mese di allenamento di corsa nelle gambe, partecipa a ottobre dello stesso anno al suo primo ultra: la “Diagonale des Fous” (Grand raid de la Reunion). Crederci veramente, secondo Ronan, è la cosa più importante: “Fare ultra trail vuol dire imparare a superare la stanchezza, la sofferenza, cercare in fondo a sé stessi delle risorse incredibili, ci si riscopre, è come un’iniziazione, in comunione con la natura. Ma non è solo quello. È un insieme di cose. L’ultra non è una cosa da matti, ma un progetto costruito con cura che permette di vivere un’esperienza straordinaria”. TRA LE GARE CHE HA CORSO - 2009: Saintélyon 2009 (17°); 2010: Gapencimes 2010 (8°) e Trail de Faverges (6°); 2011: Trail des Balcons d'Azur (8°) e Trail des Aiguilles Rouges (6°); 2012: L’avventura inizierà con la Lavaredo Ultratrail a giugno e proseguirà ad agosto con l’UTMB e poi con la corsa Les Templiers. IL SUO INGRESSO NEL TEAM VIBRAM - L’UTMB è il suo sogno da realizzare, come lui stesso la definisce: “Una gara mitica in un luogo magico, un’esperienza irrinunciabile nella vita di un ultratrailer. È l’ultra trail per antonomasia”. Fare parte del trail running Team Vibram è prima di tutto un’esperienza nuova per lui. È un’occasione per condividere le emozioni con una squadra, ma vuol dire anche avere supporto tecnico e logistico durante la gara.


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Speciale / Reportage

Siamo stati nel suggestivo paese brasiliano per partecipare a questa corsa a tappe ecosolidale

Run for Pititinga, un trail carioca a ritmo di samba Atleti prestigiosi, volti noti dello spettacolo, finalità benefiche, scenari esotici: tutto in un’unica gara al suo esordio nel panorama internazionale. Dalla nostra inviata a Pititinga (Brasile) MONICA NANETTI

1a tappa tra le dune Una “edizione zero” all’insegna (anche) del divertimento: si è conclusa l’8 febbraio scorso Run for Pititinga, corsa a tappe ecosolidale ambientata nel Nordest del Brasile. Una corsa che, da un lato, ha proposto un programma decisamente impegnativo con la presenza di nomi d’eccellenza nel mondo del trail (a partire dal direttore di corsa Nico Valsesia, passando da concorrenti del calibro di Marco Olmo e Marco Gazzola, per arrivare a sponsor come Scorpion Bay, Dryarn, Bee1, Shplus), ma che d’altro canto si è caratterizzata anche per una componente di relax, divertimento e contatto umano decisamente fuori dal comune. Parte del merito va sicuramente alla location prescelta e alla finalità della competizione. Pititinga, infatti, è un piccolo villaggio brasiliano a una settantina di chilometri da Natal: uno scenario naturale di straordinaria bellezza e di profonda povertà in cui da anni è attiva “Vida a Pititinga Onlus”, un’associazione che sostiene lo sviluppo della comunità locale attraverso progetti in ambito medico e sociale con particolare attenzione a bambini e ragazzi. È proprio a questa Onlus che sono stati interamente devoluti i proventi della gara, nata dall’iniziativa di Giovanni Storti (componente del celebre trio Aldo, Giovanni e Giacomo nonché appassionato runner sulle lunghe distanze), che da tempo frequenta il villaggio di Pititinga e che ha preso parte all’iniziativa anche in veste di atleta, raccogliendo un onorevolissimo settimo posto. Sulla carta, le tre tappe in cui si è svolta la gara possono non sembrare una sfida particolarmente impegnativa: un prologo serale di 20 km tra le dune che circondano il villaggio, una seconda tappa di 30 km sui terreni sabbiosi dell’interno e una terza e conclusiva tappa - anch’essa di 30 km

La partenza.

- attraverso strade di terra rossa e la spiaggia. In pratica, invece, la corsa è risultata decisamente dura anche per gli atleti più preparati: in parte per il sole equatoriale e per il caldo (le temperature, anche di primo mattino, erano sempre abbondantemente sopra i 30°C), in parte per i terreni sabbiosi e per i tracciati (che comprendevano difficoltà come guadi e impegnative scalate su ripidissime dune di sabbia), in parte per il forte vento contrario che i runner si sono spesso trovati ad affrontare. Non a caso il vincitore a sorpresa è stato uno sconosciuto e velocissimo brasiliano del paesino vicino, Eudi Vieira Barbosa, che probabilmente meglio di tutti conosceva le difficoltà e le insidie del percorso e che, nonostante le scarpe di terza mano e la vecchia canottiera in acrilico del suo unico sponsor “Comunidade de Rio do Fogo”, ha preceduto nella classifica complessiva lo svizzero Marco Gazzola (+0.04.05) e l’intramontabile Marco Olmo (+0.25.57). Ma, come si diceva, l’interesse della gara non si è concentrato unicamente sui “top runner”: a suscitare l’attenzione anche di un pubblico di non appassionati c’era la presenza - oltre che di Giovanni Storti - di Aldo Baglio, altro componente del trio comico. È sulla misura delle sue capacità di runner esordiente che è stata ideata una gara parallela, chiamata per l’appunto la “Aldoten”, che prevedeva di correre i 10 km più spettacolari di ciascuna tappa: una soluzione, questa, che ha permesso di allargare l’ambito dei partecipanti ad atleti amatoriali non particolarmente allenati. L’idea-base, del resto, era quella di permettere a tutti di prendere parte alla manifestazione e di godere delle bellezze dei luoghi; e così l’intera gara, pur mantenendo tutte le sue caratteristiche agonistiche, si è trasformata anche in una grande esperienza di viaggio di gruppo, al di fuori dei consueti circuiti turistici, all’insegna del divertimento e del piacere. Le battute di Aldo e Giovanni, i mini-corsi serali di samba, le grigliate di gamberoni, i bagni di mare e di sole, i rimbalzi tra Italia e Brasile delle cronache via internet (su vari magazine on line e sulla pagina Facebook dedicata) hanno contribuito a creare un’atmosfera distesa e rilassata in cui è stato facile stringere nuove amicizie tra tutti i partecipanti: uno “spirito trail” davvero molto particolare che - a detta di tutti - ha fatto di Run for Pititinga un’esperienza indimenticabile.

2a tappa tra le suggestive strade del paesino

Marco Olmo.

Marco Gazzola.

Nico Valsesia.

L’inaspettato vincitore, il brasiliano Eudi Vieira Barbosa.

Aldo Baglio.

Michele Lombardini.

Giovanni Storti, a destra all’arrivo della seconda tappa.

CLASSIFICA GENERALE MASCHILE POS NR.

TEMPO TEMPO TEMPO TOTALE DISTACCO COGNOME NOME 1A TAPPA 2A TAPPA 3A TAPPA

1 20 1.07.18 2.06.45 2 3 1.10.48 2.07.20 3 2 1.12.59 2.18.01 4 15 1.27.29 2.39.14 5 19 1.18.15 2.50.49 6 16 1.33.01 2.45.21 7 1 1.27.28 2.59.59 8 7 1.35.50 3.23.04 9 5 1.35.43 3.14.41 10 1O 1.40.50 3.27.36 11 18 1.42.47 3.41.40 12 14 1.35.33 3.59.10 13 12 1.59.34 4.19.02 14 6 1.39.11 DNS CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE 1 17 1.36.59 3.04.58 2 4 1.35.34 3.25.48 3 13 1.59.34 4.19.02 4 21 DNS 2.43.51

2.08.14 2.08.14 2.17.14 2.40.38 2.40.38 2.54.31 3.00.43 3.04.15 3.13.48 3.29.09 3.22.22 3.22.58 4.17.44 DNS

5.22.17 5.26.22 5.48.14 6.47.21 6.49.42 7.12.53 7.28.10 8.03.09 8.04.12 8.37.35 8.46.49 8.57.41 10.36.20 -

3.02.20 3.07.04 4.17.44 2.40.38

7.44.17 2.22.00 8.08.26 2.46.09 10.36.20 5.14.03 -

0.04.05 0.25.14 1.25.04 1.27.25 1.50.36 2.05.53 2.40.52 2.41.55 3.15.18 3.24.32 3.35.24 5.14.03

VEIRA BARBOSA EUDI GAZZOLA MARCO OLMO MARCO LOMBARDINI MICHELE EIMAR FAUSTINHO MIGLIORINI PAOLO STORTI GIOVANNI TOMMASI CLAUDIO TARALLO MARIO MACIARIELLO NICOLA COSCIA ADRIANO COSTANZO FRANCESCO ROSASCO FULVIO MODOLO DANIELE SOLDATINI SIMONA INCERTO NADIA TIEGHI CHIARA GERATORILM LUCEIDE


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Speciale / Atleti

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Parla Marco Zanchi, uno degli atleti italiani più forti, membro del team Tecnica e del Vibram Tester Team

Sempre di corsa, sempre più in alto... Dalle due ruote alle maratone, arrivando a ultra trail e skyrunning. Dei quali è attivo promotore con la sua associazione e stage dedicati. A cura di SIMONE BERTI Sempre alla ricerca della velocità, dapprima sulla moto, poi contando solo sulle proprie gambe (oltre che sulla propria testa). Marco Zanchi, 36enne di Alzano Lombardo (BG), è certamente uno degli esponenti nostrani di maggior rilievo del panorama trail running e skyrunning internazionale. Fino al 2001 si dedica alle corse in moto, non disdegnando il trekking e un paio di corse alla settimana più per dovere, o sentimento, “dietetico”. La prima gara, nello stesso anno, è una corsa in montagna a staffetta, conclusa al penultimo posto. Ma la pulce si è ormai insidiata ed esplode una nuova passione. Nel giro di qualche anno inizia a partecipare a competizioni di skyrunning, venendo a contatto con Mario Poletti e Bruno Brunod, e anche a qualche maratona, New York e Torino su tutte. Ma il richiamo della natura è più forte. Nel 2010 il battesimo con una gara Ultratrail, la Lavaredo, dove termina al 2° posto, primo degli italiani. Da lì in poi seguono una carrellata di gare, mentre nel 2011 viene convocato dalla nazionale italiana ultratrail per partecipare ai Mondiali di Connemara, Irlanda, dove giunge 12° ottenendo, assieme ai compagni, la medaglia d’argento a squadre. Nel medesimo anno decide di superare anche il muro dei 100 km, iscrivendosi alla regina delle ultra maratone: l’Ultratrail du Mont Blanc, 170 km e 10.000 mt di dislivello positivo, concluso al 31° posto, 1° degli italiani. Promoter Tecnica e tester Vibram, è presidente e fondatore dell’associazione sportiva Izskyracing. Pratica anche sci alpinismo (“per rigenerare corpo e mente”), mtb e arrampicata. E dopo le gare non disdegna una buona birra...

Tra i vapori sulfurei di una tappa della Volcano Trail.

Facciamo un salto nel passato. Quando hai cominciato a correre agonisticamente? Precisamente la mia prima gara è avvenuta nel 2001, una corsa in montagna a staffetta del paese che ho concluso in penultima posizione. In quel periodo praticavo solo trekking in montagna e correvo solo un paio di volte a settimana per perdere peso. Mi ha convinto il mio amico Luca a partecipare alla gara, amavamo sfidarci in discesa sui sentieri fuori casa e saltare tra le rocce nelle valli, era un po’ l’alternativa della domenica alla discoteca e al pericoloso smanettare in moto sulle strade. Che ricordo hai della tua prima gara? Non ricordo la fatica, ma di sicuro la canotta di colore verde che mi hanno dato prima della partenza, taglia M, mi andava stretta e sembravo un insaccato. C’è qualche altro sport outdoor che ti piace praticare? Praticando per la maggior parte dell’anno la corsa, mi piace, durante la stagione invernale,

PROFILO ANNI: 36 NATO A: Alzano Lombardo (BG) VIVE A: Cene (BG) PROFESSIONE: Promoter Tecnica COLLABORAZIONI: Tecnica Group, Vibram, presidente Team Izskyracing SPONSOR UFFICIALI: Tecnica, Sport Land, Agisko, Vibram ALTRI SUPPORTER: CAI Leffe PRINCIPALI COMPETIZIONI COMPIUTE: Sicilia Vulcano Trail 4 edizioni 3 vittorie, 0-3000 mt Sicilia (ultramaratona dell’Etna 2007 3° posto), 8 edizioni Trofeo Kima (miglior piazzamento 4°), Maratona New York, Lavaredo Ultratrail 2010 (2° posto), IAU World Trailchampion Irlanda 2011, UTMB 2011 (1° italiano, 31° assoluto) LA TUA IMPRESA PIÙ DIFFICILE: UTMB 2011 QUELLA DI CUI SEI PIÙ ORGOGLIOSO: IAU Trail World Championship in Irlanda 2011 con la nazionale LA TUA PROSSIMA GARA: Capraia Trail L’IMPRESA CHE PRIMA O POI VORRESTI COMPIERE: Attraversata integrale Orobie Occidentali + Orientali (circa 170 km) OBIETTIVI PER IL 2012/13: Royal Raid Mauritius, Lavaredo Ultratrail (120 km), Valdigne (100 km), Tor des Geant

In azione sulla costa amalfitana durante la Amalfi Coast Trail.

“staccare” per rigenerare corpo e mente. Così mi dedico allo sci alpinismo, ma lontano dalle competizioni, mi godo la montagna con belle passeggiate insieme agli amici e soffermandomi un po’ ai rifugi… che non guasta mai visto che d’estate si è sempre di corsa! Corri ancora su strada e parteciperesti ancora a una maratona tradizionale o sei completamente votato all’off-road ora? Tra trail e skyrunning cosa prediligi? Fino a due anni fa amavo anche fare qualche maratona su strada, l’ultima è stata New York, per la quale mi ero preparato a lungo e poi un virus intestinale mi ha rovinato la giornata. Sicuramente parteciperò ancora a qualche bella maratona, i ritmi che si hanno in queste gare sono molto utili anche nell’off-road. Non ho una preferenza tra trail e skyrunning, pratico entrambi. Naturalmente mi sono orientato più sulle belle Ultra Trail, anche per visitare nuovi luoghi, nuove montagne, ma amo mantenere qualche bella skyrace tecnica, le cosidette “sparate su e giù”. Oltre a correre svolgi qualche altra attività connessa al trail o allo skyrunning? Sì, mi occupo come testimonial, con l’amico Pietro Trabucchi, di organizzare degli Stage Trail in luoghi suggestivi, ovvero degli incontri di allenamento collettivo per l’avvicinamento al mondo trail. Io seguo la parte tecnica di allenamento e materiali, Pietro quella medico/psicologica. Parlaci un po’ della tua associazione, Izskyracing. Com’è nata, chi ne fa parte, principali iniziative, ecc. L’Izskyracing è nata nel 1998 quando ancora praticavo motociclismo con Luca, allora si chiamava Izracing. Quando ho smesso di correre in moto l’ho accantonata fino al 2005, quando con l’amico Mario Poletti abbiamo pensato di creare una squadra per praticare skyrunning: allora l’ho rispolverata aggiungendo la sigla Sky. Da quel giorno ci sono state molte evoluzioni, siamo partiti in tre amici e ora mi ritrovo presidente di un team di oltre 40 atleti che restano, però, prima di tutto, amici. Il nostro scopo principale è valorizzare il nostro sport e dare la possibilità a chi si vuole avvicinare alla pratica dello skyrunning/trailrunning di avere un punto di riferimento. A differenza di altre squadre la nostra è una società “povera” ma a “porte aperte”, non vi sono regole e regna, prima di tutto, lo spirito di amicizia. La tua gara più intensa è stata l’UTMB dello scorso anno? Sì! Cosa ricordi con più piacere? Non sognavo di arrivare primo ma di raggiungere un obiettivo personale, quello di terminare la gara. Le incognite da affrontare sono state davvero tante: il freddo, il buio, la pioggia.

Nelle fasi di training ti piace anche testare alLo scoraggiamento è sempre dietro l’angolo. tre calzature - magari anche di altri brand L’Ultra Trail du Mont-Blanc è una vera e propria o utilizzi le stesse che usi anche in gara? sfida personale, una battaglia con se stessi che No, diciamo che ho un po’ la mania per le calimpegna la mente almeno quanto il fisico. zature da corsa, un po’ come le donne per i tacQuando sei sfinito e le gambe sembrano non chi. Grazie alle aziende per cui collaboro ho la reggere più, è solo la motivazione, la voglia di possibilità di testare anche calzature della confinire a tutti i costi e la carica di chi fa il tifo per correnza . te a convincerti a continuare. È come se a un Sei parte integrante della nazionale italiana certo punto scattasse una scintilla che ti fa sue hai partecipato all’ultimo mondiale. Che perare la stanchezza fisica. Continui perché sei esperienza è stata e quali saranno i prossimi lì, trascinato dagli altri atleti e supportato dalle appuntamenti? persone che sono sul posto per assisterti, in É stata un’esperienza indimenticabile, vestire primis i colleghi del Vibram Tester Team che non la maglia azzurra è un po’ il sogno di ogni hanno mai smesso di fare il tifo atleta e sono molto orgoglioso di esserci per me. Al 90esimo km, dopo stato. Durante il periodo dei monun’ora d’arresto dovuta a una diali, dai raduni a Brusforte contrattura, mi sono troson fino alla gara in Irvato davanti a un bivio, e ho landa, si è creato un deciso di ripartire con la vogrande gruppo di laglia di dire ai ragazzi “aspetvoro, dai tecnici agli tatemi al prossimo checkpoint”. Ed è così che ce l’ho Il modello Tecnica Inferno X-Lite, spesso utilizzato atleti stessi. L’obiettivo era fare il mefatta... da Marco insieme al modello Inferno Sprint. glio possibile e a A proposito, l’esperienza Connemara abbiamo dato tutti il 110%, codel Vibram team continua anche quest’anno? gliendo un magico secondo posto a squadre. Ho In che modo? corso per più di sei ore con una tensione esaPurtroppo nel 2012 non vi farò parte, un po’ gerata perchè ti senti responsabile del risultato per altri impegni presi con il Team Tecnica e un di tutta la squadra. Per il 2012 non ci sono impo’ perchè l’UTMB si svolgerà la settimana prepegni con la nazionale, il tutto è rimandato al cedente al Tor des Geant. Comunque continuo la Mondiale 2013. collaborazione con Vibram per la quale svolgo il In generale quali sono i tuoi obiettivi e apruolo di tester delle suole, durante le competipuntamenti per il 2012? zioni uso solo suole Vibram sotto i miei piedi. AlEscludendo le varie gare di avvicinamento, l’UTMB sicuramente ci tornerò. il primo obiettivo del 2012 è la Lavaredo del Durante l’UTMB hai corso con le Saucony Xoprossimo 27 giugno, ovvero la gara che mi ha dus 2.0, con suola Vibram Xodus, facendo tenuto a battesimo nelle Ultra nel 2010, anparte del team Vibram. Come ti sei trovato a che se allungata a 120 km. Il secondo obietdover cambiare calzatura solo per questa tivo è il Tor des Geant, ma per ora è meglio gara? non pensarci. Vibram metteva a disposizione quattro moIl trail italiano nel 2012 sarà… delli di calzature per il Team, ho optato per le Sorprendente, emozionante, alcolico! Saucony, le ho trovate adatte per la corsa sulle lunghe distanze, oltre che molto confortevoli. La suola Vibram le rende particolarmente sicure nell’appoggio, adatte per una prova di endurance come l’UTMB. Dato che fai parte del team Tecnica, quali modelli utilizzi e in quali occasioni? Con Tecnica collaboro da qualche mese, oltre a un incarico di gestione del Team, anche con i tecnici interni all’azienda per lo sviluppo delle nuove calzature. Io mi trovo molto bene con le Inferno Sprint e X-Lite, scarpe leggere e reattive ma allo stesso tempo confortevoli, le utilizzo sia per le corte che per le lunghe distanze, anche grazie al mio peso piuma e alla corsa abbastanza leggera. Sono orgoglioso di questo incarico in azienda, anche se ogni volta che arrivo in ufficio si mettono le “mani nei capelli” perchè vuol dire che mi gira per la testa qualche L’arrivo a Connemara (Irlanda) ai mondiali di Ultra trail. nuova modifica.


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Speciale / Interviste

A tu per tu con Pietro Trabucchi, psicologo, alpinista, ultra-runner, autore del recente "Perseverare è umano"

La montagna, il mio miglior laboratorio Capacità di mantenere l’impegno al top per un lungo periodo, resistenza e motivazione: i temi che sfociano nel concetto di “resilienza” del nuovo libro. Primo piano per Pietro Trabucchi. A destra durante l’Ultramaratona del Toubkal, nel 2009.

A cura di MONICA NANETTI In questo periodo, anche dopo l’uscita del suo ultimo libro, lo hanno praticamente intervistato tutti. Almeno i media specializzati, ma non solo. Noi non ci potevamo certo tirare indietro, visto che il personaggio di cose interessanti da dire ne ha parecchie e visto anche il personale rapporto di conoscenza che abbiamo con lui. Ma a maggior ragione abbiamo cercato di porgli alcune domande un po’ meno scontate e prevedibili. Alle quali naturalmente non ha mancato di rispondere in modo schietto e sincero. Il tuo libro precedente si intitolava “Resisto dunque sono”, questo “Perseverare è umano”: che cosa c'era da dire, in più e di diverso, sul tema della resistenza? Questo nuovo libro è nato proprio perché non pretendevo, con il libro precedente, di aver sviscerato tutti gli aspetti legati alla resilienza: alla capacità, cioè, di rimanere motivati nel perseguire i propri obiettivi per lunghi periodi di tempo nonostante le difficoltà. In particolare ritenevo importante approfondire i rapporti che intercorrono tra resilienza e motivazione: un’analisi che porta a individuare (e a sfatare) una serie di “leggende” su quest’ultimo tema, che in qualche modo ci influenzano e ci governano. A questo si è aggiunto anche il mio sviluppo personale, con una serie di esperienze che mi hanno fornito nuovi elementi sull’argomento; in particolare l’essermi occupato delle prime edizioni del Tor des Géants in un’ottica scientifica (conducendo un’approfondita ricerca in collaborazione con il Centro interuniversitario di ricerca in bioingegneria e scienze motorie di Rovereto e con la Facoltà di scienze motorie dell’Università di Verona) ha cambiato la mia concezione dei limiti umani. Infine, volevo raccontare molte cose che non erano riuscite a entrare nel primo libro, ma che a mio avviso sono storie importanti (e anche divertenti): è questa la parte del libro dedicata alle spedizioni alpinistiche ad alta quota. Uno dei temi principali del libro è il concetto di motivazione: puoi sintetizzare il tuo messaggio? In che cosa si differenzia dai molti testi e manuali già in circolazione? La motivazione umana dipende molto meno di quanto pensiamo da fattori esterni e tuttora rappresenta, per la nostra specie, qualcosa di impor-

tante e di “speciale”. La quantità di motivazione e la capacità di farla durare nel tempo sono un patrimonio tipico ed esclusivo degli esseri umani… anche se la società attuale non contribuisce affatto a mantenerlo vivo. Fin dall’infanzia, infatti, vengono proposti modelli falsi e fuorvianti: primo tra tutti, il concetto di “talento” come capacità innata e condizione indispensabile per ottenere risultati eccellenti. Un’idea, questa, che mette in ombra l’importanza dell’impegno e che conduce spesso alla passività e alla rassegnazione, agendo come potente fattore di demotivazione. In realtà, più studio questi temi e più mi convinco dell’importanza assoluta, nella costruzione delle competenze, dell’esercizio e dell’impegno assiduo: chi eccelle, in qualsiasi campo, non lo fa perché “è naturalmente dotato”, ma perché ha saputo lavorare duramente e con costanza. Nel libro prendi come esempio e “laboratorio di esperienze” gli atleti di ultramaratona. Ma quanto della loro straordinaria capacità di automotivazione e di resilienza (spesso dettata da storie personali e da contesti molto particolari) può essere ritrovata in persone comuni? E quanto degli stimoli e degli insegnamenti derivanti da questo tipo di attività sportiva può essere riportato anche in altri ambiti? Certo, personaggi come Bruno Brunod o Roberto Ghidoni hanno alle loro spalle delle storie durissime; ma non si può dire lo stesso per i ragazzi della nazionale, che comunque si allenano con un impegno fuori dal comune. Di fatto, i primi, con le loro vite in qualche modo “eccezionali” mi sono stati utili per studiare i meccanismi generali che governano la motivazione. Situazioni che si possono ritrovare – al di fuori dell’ambito sportivo – in persone comuni che, se si trovano ad avere una motivazione molto forte, scoprono in sé delle forze enormi: è un concetto di autodisciplina, uno stile di vita che poi ci si porta appresso anche nella vita quotidiana, nell’attività lavorativa, nelle piccole cose. Certo, in contesti esasperati queste dinamiche emergono in modo molto netto: e per me rappresentano un laboratorio ideale (è questo, per inciso, il motivo principale che mi porta a confrontarmi con imprese “estreme”: se fosse per il mio gusto personale, sarei molto meno avventuroso di quanto in genere mi si considera). Si tratta di modelli, di archetipi, ma anche di atteggiamenti che una volta interiorizzati ci seguono poi nella vita di tutti i giorni, alla macchinetta del caffè o nei rapporti con i colleghi.

PIETRO TRABUCCHI IN BREVE Pietro Trabucchi, 1963, vive a Brusson (AO). Si occupa da molti anni di psicologia dello sport e di rapporto mente-prestazione. Insegna “Psicologia dello sport” presso l’Università di Verona. Nello stesso ateneo, per il biennio della Laurea Specialistica è titolare dell’insegnamento “Coaching: psicologia del rapporto allenatore-atleta”. È stato lo psicologo della Squadra Olimpica Italiana di Sci di Fondo alle Olimpiadi di Torino 2006 e psicologo delle Squadre Nazionali di Triathlon. Attualmente è psicologo delle Squadre Nazionali di Ultramaratona (100 km e 24h) oltre che di numerosi atleti di sport di resistenza. Ha seguito professionalmente diverse spedizioni alpinistiche finalizzate all’acquisizione di record internazionali con Bruno Brunod, Jean Pellissier e Claudio Bastrentaz (Aconcagua, Kilimanjiaro, Everest, Mc Kinley). Nel 2005 ha raggiunto la cima dell’Everest nell’ambito della spedizione valdostana “Everest Vitesse”. È autore di diversi libri sui temi della psicologia applicata alla performance e alla gestione dello stress, l’ultimo dei quali - Resisto quindi sono (Corbaccio) - ha vinto nel 2008 il Premio letterario del CONI ed è stato presentato nell’ambito del programma televisivo “Che tempo che fa” da Fabio Fazio. Ha lavorato e lavora come consulente e come formatore per diverse aziende nel campo della gestione dello stress e della crisi, dello sviluppo della resilienza collettiva e del team building. Il suo ultimo libro, del quale si parla proprio in questa intervista, è "Perseverare è umano", ed. Corbaccio, 15 euro. Passando ad aspetti più generali della tua attività, quali sono i tuoi rapporti con gli sponsor? Con quali logiche gestisci le tue scelte in questo ambito? Gestisco il team di atleti trail “targati” Tecnica; una bellissima esperienza di lavoro, soprattutto nel rapporto con l’azienda e con le persone che in essa operano: professionisti preparati e di grande esperienza. Devo dire anche, però, che si tratta di un’attività che vivo in modo un po’ estraneo alla mia natura, nonostante sia stato io stesso a contribuire alla nascita di questo sistema: il mio timore è che questa logica dei “team” sponsorizzati che si sfidano tra loro porti a un agonismo esasperato e a pressioni eccessive, all’interno di un mondo – quello del trail – in cui a prevalere è sempre stato il rapporto interpersonale, il rispetto, la solidarietà. Finora, a onor del vero, l’ambiente continua a essere sano: gli atleti sono soprattutto amici, vivono la gara in modo equilibrato, non sono influenzati da spinte esterne. Ma a mio avviso c’è il rischio nient’affatto remoto che l’elemento economico, le strategie di marketing assumano un ruolo preponderante: qualcosa sta cambiando, e quando ci si trova davanti a figure praticamente perfette non solo nelle loro capacità atletiche, ma anche nel loro spessore umano e co-

Pietro all’arrivo della Rock & Ice. A destra insieme a Giuliana Arrigoni, Gabriela Monti e Marco Zanchi (team Tecnica) alla scorsa edizione del Tor dès Geants.

municativo (penso ad esempio a un personaggio come Kilian Jornet), per la prima volta può insinuarsi il dubbio che si tratti – anche – di una sapiente lavoro di costruzione di immagine. A proposito di Tecnica: questa azienda sta investendo molto nel concetto di scarpa “oversize”per il trail running. Personalmente cosa ne pensi? E qual è il tuo pensiero invece sull'altro grande trend del mercato, ossia il barefoot e le calzature minimal? Per come la vedo io, queste tendenze opposte portano alla chiusura del cerchio. Parlando di barefoot, di certo questi modelli fisiologici rendono più naturale il movimento del piede. Ma bisogna considarare che questi movimenti sono oggi “coperti” da diecimila anni di sottoutilizzo: e non mi sembra pensabile che – magari in età neppure giovanissima – qualcuno possa trovare vantaggio a correre un trail o una maratona con scarpe di quel tipo. Perfette per sessioni di rieducazione del piede, per acquisire sensibilità… ma se si devono percorrere molti chilometri, è preferibile una calzatura protettiva. Per contro, la scarpa oversize ha il grande vantaggio di spostare in avanti i limiti di tenuta del piede. Ma anche in questo caso è una questione di modalità di utilizzo: non dimentichiamo che si tratta di scarpe nate per l’ultra endurance, per corse lunghissime. Indossarle per una gara di una ventina di chilometri, non ha senso: ci sono modelli molto più adatti. Quali sono le tue prossime sfide e dove ti vedremo impegnato in gare o a fianco degli atleti che segui nel corso del 2012? Per quest’anno sono tre gli appuntamenti fondamentali: seguirò la nazionale di ultramaratona ai mondiali della 100 km (a fine aprile a Seregno) e della 24 ore (a settembre in Polonia). E poi, sempre a settembre, di nuovo il Tor des Géants, che per me rappresenta una sfida personale a livello atletico ma anche un momento importantissimo a livello scientifico: insieme alle università che già ci hanno seguito lo scorso anno, torneremo a fare ricerca “sul campo”.



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Intervista con Sandro Scattolin e Monica Boraso, responsabili commerciale e marketing Lafuma Italia

Lafuma punta sempre più forte sul trail running Eventi di grande richiamo, una linea prodotti specifica e ora anche un team di atleti italiani. Il marchio francese mostra i “muscoli” e punta forte sul trail. Alcune fasi del circuito Lafuma Volcano Trail in scena sui 4 vulcani siciliani.

A cura di SIMONE BERTI Casto Trail, Volcano Trail, Amalfi Coast Trail, Trail del Petrarca… Da diversi anni oramai Lafuma ha deciso di puntare forte sul trail running, una disciplina che in Italia, come nel resto d’Europa e del mondo, sta allargando sempre più il proprio “parco” di affezionati. E non a caso sono diversi gli eventi trail in Italia sponsorizzati da Lafuma, che comunque non disdegna gare di livello regionale, appoggiando e sostenendo piccole realtà di appassionati. Inoltre, lo sviluppo di questa disciplina ha accresciuto l’esigenza di prodotti sempre più leggeri, tecnici, traspiranti, oltre che eco-sostenibili. Un movimento che non ha colto impreparato il marchio francese, che grazie ai consigli e ai suggerimenti del proprio team di atleti (di recente è stato allestito anche il team italiano), ha proposto e continua a proporre una linea completa dedicata ai trail runner, tecnologica e funzionale. Ne abbiamo parlato con Sandro Scattolin, responsabile commerciale Lafuma Italia, e con Monica Boraso, responsabile comunicazione.

Sandro Scattolin e Monica Boraso.

Lafuma e il trail running. Quando il brand è entrato ufficialmente in questa disciplina e quindi da quanti anni la presidia? S – Da ormai più di un decennio Lafuma è diventata uno dei maggiori attori del settore trail running. Con lo sviluppo di questa pratica e con l’esigenza di avere prodotti leggeri, tecnici, traspiranti e rispettosi dell’ambiente, Lafuma ha perfezionato l’offerta basandosi sugli stessi valori che l’hanno resa vincente nell’universo della montagna: qualità, tecnica e innovazione. Sulla base di queste premesse le tecnologie che utilizziamo rispecchiano la serietà con cui sviluppiamo ogni singolo prodotto, tenendo conto, in primis, dei consigli tecnici dei nostri atleti. Volcano Trail, Amalfi Coast Trail, per citarne alcune, e ora anche Trail del Petrarca. Vi sono altri eventi/iniziative sul territorio italiano che sponsorizzate o supportate? O nelle quali siete presenti sul campo? M – Il Lafuma Volcano Trail e il Lafuma Amalfi Coast Trail sono gare che richiamano, fra gli altri, molti atleti internazionali, ma riteniamo molto importante sostenere anche nuovi eventi regionali, anche prime edizioni per dare visibilità al nostro marchio. Siamo molto attenti al comparto Nordic Walking e siamo sponsor di eventi regionali quali la Belluno-Feltre, nonché vari circuiti Nordic Walking organizzati dalla

Scuola di Nordic Walking Conegliano (TV). Comunque la gara “storica”, che nelle ultime edizioni ha avuto un incredibile successo di iscrizioni e alla quale siamo più legati, è indubbiamente il Lafuma Casto Trail, organizzato dal nostro Maurizio Scilla.

In base a cosa scegliete di supportare un evento? M – In questo momento economico ove le risorse per il marketing sono allocate con gran prudenza, è fondamentale la fiducia nel team organizzativo e la certezza che l’investimento darà buoni frutti in termini d’immagine. Fino ad ora abbiamo avuto solo esperienze positivissime, grazie anche alla passione che guida il mondo trail e all’amicizia che ci lega alle persone con le quali collaboriamo. La Volcano Trail è oramai un appuntamento consolidato, mentre Amalfi ha visto la prima edizione. Quali sono stati i vostri feedback? M – Ottimi, sia per la professionalità di Mandala Trail, che è organizzatrice di entrambi gli eventi, che del contesto ambientale esclusivo ove si sono svolte le gare. E cosa vi aspettate dal Trail del Patriarca? M – Il Lafuma Trail del Patriarca è appunto una prima edizione e la sosteniamo con piacere sia per fidelizzare la clientela del luogo nonchè per proporre un evento Lafuma a una community di trailers che nella zona è attivissima. Sappiamo che è in costruzione un team di atleti Lafuma formato da 6 atleti e guidato da Maurizio Scilla come team manager. Chi sono i vari atleti? M – I nuovi componenti sono Sonia Glarey, Marcella Belletti, Igor Marchetti, Danilo Lantermino, Nicola Bassi, Andrea Moretton. Ci aspettiamo molto da questa nuova selezione di atleti, per ridare vigore al Lafuma Team Italia e affinché esso si allinei alle performance dei Team dei nostri competitors. Venendo ai vostri prodotti dedicati al trail, che incidenza hanno sul fatturato totale di Lafuma in Italia?

S – L’incidenza della linea trail sul fatturato Lafuma Italia è attorno al 25%. Questo ci rende consapevoli della credibilità crescente che abbiamo nei confronti dei nostri clienti e che ci spinge a migliorarci sempre di più, tecnicamente e dal punto di vista del marketing. Il fatturato della linea trail è stabile, in calo o in aumento negli ultimi 3 anni? In percentuale? S – Per quanto ci riguarda il fatturato è in costante crescita a due cifre di anno in anno. La sensazione è quella di un settore che in tempi di crisi riesce a reggere grazie al sempre maggior numero di eventi, gare, manifestazioni che coinvolgono sempre più aficionados. Qual è stata la vostra calzatura top seller 2011? E il capo di abbigliamento più venduto? S – La calzatura best seller è stata senza dubbio la Speedtrail, un modello azzeccato, tecnicamente rivolto ai pesi più leggeri ma con un’ottima aderenza e stabilità su tutti i terreni. D’altra parte ogni nostro prodotto viene sviluppato grazie ai consigli tecnici dei nostri atleti francesi (in primis) e internazionali. Utilizziamo il marchio Vibram per le suole e grazie a un’ormai consolidata partnership commerciale ci fornisce un disegno “esclusivo”. In collaborazione con Ortholite abbiamo presentato all’interno della scarpa una nuova soletta, la cui costruzione a cellula aperta apporta numerosi vantaggi, come una maggiorata traspirabilità, una riduzione del sudore e una maggiore ammortizzazione abbinata a una comprovata superiore durata. Inoltre l’intersuola a tre densità in Eva permette un’ammortizzazione e un rilancio della falcata ottimali. Non è da dimenticare poi l’utilizzo della tecnologia Twin Lace (brevetto Lafuma), che permette con un solo gesto una perfetta regolazione dell’allacciatura anteriore e posteriore in modo tale da mantenere il piede perfettamente ancorato alla suola su ogni tipo di terreno. Ottimo riscontro ha avuto, per quanto riguarda l’abbigliamento, la nostra proposta di maglie tecniche in materiale Dryway con trattamento Ultraphil, che permette una traspirabilità e una capacità di essicazione maggiori rispetto ai tradizionali filati tecnici. Inoltre il sistema di cuciture piatte e la morbidezza del tessuto rendono i capi estremamente piacevoli da indossare.

Fase della scorsa edizione del Lafuma Casto Trail organizzato da Maurizio Scilla.

Su quali modelli punterete per il 2012? S – Abbiamo completamente rivisto il nostro modello Sky Race con soluzioni tecnologiche ed estetiche molto valide e abbiamo completato l’offerta scarpe con un nuovo modello di calzatura “trasversale” per terreni off-road e mistoasfalto, sempre con suola Vibram. Per quanto riguarda l’abbigliamento ha avuto un ottimo riscontro in sede di sell-in la leggerissima giacca anti-vento e idrorepellente Heart Jacket (100 gr), tecnicamente molto evoluta ed esteticamente gradevole. Sta inoltre suscitando grande interesse la nostra linea di zainetti ultra-light e di porta-borracce dotati di un rivoluzionario mesh 3D molto traspirante e di una costruzione che permette un fit ben aderente al corpo. In quanti punti vendita siete presenti con la vostra linea trail? S – A livello Italia siamo riusciti gradualmente a proporre la linea trail in una trentina di punti vendita specializzati. Negli ultimi 3 anni è aumentato più il numero delle vetrine o la profondità dei vostri prodotti all’interno dei negozi già vostri clienti? S – Direi entrambe le cose. I margini di crescita sono comunque ancora molto alti e infatti il nostro obiettivo è quello di raddoppiare il fatturato nel prossimo anno. Vi sono sinergie o iniziative con i vostri dealer? La linea trail è supportata anche da specifici materiali POP o altri servizi di supporto? S – Ribadisco nuovamente che, per Lafuma, la linea trail running rappresenta uno degli assi fondamentali della sua collezione. Per questo motivo stiamo concentrando i nostri sforzi a livello commerciale e marketing per cercare di essere sempre più credibili e sempre più presenti nel mercato di riferimento. Diversi nostri clienti si sono convinti che per vincere la sfida competitiva nel mercato si devono sempre più specializzare e offrire prodotti validi da un punto di vista tecnico. Da parte nostra, quindi, la missione è costruire delle relazioni di partnership con questi clienti e fidelizzarli per aumentare le nostre chance di guadagnare quote di mercato contro i “big brands”. In questo senso abbiamo certamente sviluppato un programma che prevede tra l’altro anche un adeguato materiale POP per il negozio, per connotare e personalizzare le aree di vendita.

Scenografico panorama della Costiera Amalfitana, teatro dell'Amalfi Coast Trail.


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I Trail a tappe firmati Lafuma VOLCANO TRAIL Il Lafuma Volcano Trail è una della corse trail a tappe più suggestive. L’8a edizione di questa affascinante competizione, organizzata dall’ASD Sky Tribe in collaborazione con Mandala Tour, prenderà il via il 22 aprile per concludersi con la premiazione il 28. Il Trail, aperto a uomini e donne d'età non inferiore a 18 anni, è suddiviso in 5 tappe cronometrate a Vulcano, Salina, Stromboli ed Etna. L'intero percorso coprirà complessivamente 100 km, con un dislivello positivo totale di 4.670 mt. Il numero di concorrenti è limitato a 50 partecipanti e 20 accompagnatori. Nel 2011 la vittoria finale è andata a Marco Zanchi, con un tempo complessivo di 7h 15' 14", e a Cècile Storti per le donne in 9h 32' 36". Durante la scorsa edizione si è svolta anche la Mini Volcano Trail, una novità introdotta dagli organizzatori e resa possibile dalla presenza di 8 bambini di diverse età ,tutti entusiasti di poter correre come i loro genitori.

23/4 VULCANO - LA FUCINA DI VULCANO (10 km/d+550 mt/d-550 mt/alt. max 390 mt) Dopo un breve tratto asfaltato intorno a Vulcanello si affronta il passaggio sulla sabbia nera del porto Levante per poi dirigersi alla base del cratere di

25/4 STROMBOLI - LA TROTTOLA DI FUOCO (STRONGYLE) (12 km/d+900 mt/d-900 mt/alt. max 900 mt) L’ascesa si svolge all’interno della vegetazione fino ai 500 metri di quota per poi lasciare spazio a un paesaggio lunare. La discesa è puro godimento: 900 metri di sabbia finissima che faranno scendere a rotta di collo tutti i trailer.

27/4 ETNA CRATERI CENTRALI - L'OCCHIO DEL CICLOPE Vulcano. Il sentiero sterrato sale prima dolce per poi diventare ripido e sabbioso. Giunti sulla sommità si continua a correre sul orlo del cratere, prima di lanciarsi in discesa fino al punto di partenza.

24/4 SALINA - LA DIDI (DYDIME) (18 km/d+1350 mt/d-1.230 mt/alt. max 962 mt) Una vera e propria skyrace senza un metro di pianura. Partiti dal lungomare di Lingua ci si lascia subito alle spalle le saline e si risalgono le pendici del Monte Fossa delle Felci. La discesa fino a Valdichiesa è ripida, servono attenzione e gambe d’acciaio per affrontare la successiva salita al Monte dei Porri in agiltà. Dalla sommità la discesa è ripida e tecnica.

(16 km/d+1.000 mt/d-1.000 mt/alt. max 2.900 mt) La salita è una lenta conquista, la pista sterrata sale con ampi tornanti fino alla base dei crateri sommitali. Giunti allo scollinamento si cambia marcia: una discesa lungo la massima pendenza su un morbido terreno vulcanico con cenere e lapilli, aggirando crateri e colate laviche.

28/4 ETNA - PISTA ALTOMONTANA (37 km/d+800 mt/d-1.100 mt/alt. max 2.020 mt) Si corre su una piacevole sterrata che attraversa colate laviche interrotte da pinete. Partenza dal versante meridionale dell’Etna e arrivo su quello settentrionale. L’altimetria è movimentata, ma non si affrontano grandi pendenze.

AMALFI COAST TRAIL Questa spettacolare corsa individuale di trail running a tappe sui sentieri della Costiera Amalfitana ha esordito lo scorso anno. I vincitori finali sono stati Guillaume Besnard e Ornella Gabrielli, rispettivamente in 10h 43’ 13” e 14h 23’ 20”. Organizzato dall'ASD Sky Tribe in collaborazione con Mandala Trail e con il supporto dei comuni di Agerola, Amalfi e Positano, è aperto a uomini e donne d'età non inferiore a 18 anni. Le 5 tappe previste si svolgeranno nei giorni dal 13 al 20 ottobre, in mezzo verrà anche organizzata una giornata di trekking sul Monte Solaro nell’Isola di Capri. Il numero di concorrenti è limitato a 50 partecipanti per il trail e 20 accompagnatori per il trekking.

TAPPA 1: AMALFI-POGEROLA, LA VALLE DELLE FERRIERE (16 km/1.200 mt d+/1.000 mt d-) Partenza dalla piazza centrale di Amalfi ai piedi del Duomo, per dirigersi con una ripida scalinata fino a Pontone dove inizia il tratto di sentiero che attraversa la Valle delle Ferriere. Vertiginosa discesa su Amalfi per affrontare la salita verso Pogerola dove si conclude la tappa.

TAPPA 2: IL SENTIERO DEGLI DEI, DA POSITANO AD AGEROLA (12 km/1.000 mt d+/350 mt d-) Il tratto tra Nocelle e colle Serra è semplicemente meraviglioso, ci si trova a mezza costa, con pareti verticali sopra e sotto, sospesi tra mare e cielo in uno scenario quasi irreale. Dal punto di vista tecnico, tanta salita e una breve discesa, adatta agli scalatori.

TAPPA 3: IL PARCO DEI MONTI LATTARI, AGEROLA E IL MONTE TRE CALLI (18 km/1.000 mt d+/1.000 mt d-) Tappa ad anello intorno ad Agerola, nella prima parte il percorso è e scorrevole. Terminato il bosco, inizia una dorsale da cui si vede il panorama sul golfo di Napoli e il Vesuvio, il sentiero si fa più tortuoso e ricco di saliscendi. Ultima salita per raggiungere la cima del Monte Tre Calli, discesa a tratti tecnica e ritorno ad Agerola.

TAPPA 4: IL FIORDO DI FURORE, AGEROLAAGEROLA (22 km/1.400 mt d+/1.400 mt d-) Una tappa molto nervosa che presenta continui cambi di pendenza. La prima parte di percorso conduce da Agerola al villaggio di Praiano. Una ripida salita riporta a colle Serra per poi scendere in picchiata al convento di San Domenico. Si attraversa il centro di Praiano per imboccare un nervoso single track che conduce al Fiordo di Furore. A quel punto si deve affrontare una lunga salita per ritornare al luogo di partenza.

TAPPA 5: LE ANTICHE CARTIERE E LA VALLE DEI MULINI, AMALFI-AGEROLA (17 km/1.400 mt d+/720 mt d-) L'ultima tappa parte da Amalfi. Ci si inoltra nella valle dei Mulini per poi giungere al punto d'acqua di Pontone. Si percorre la Valle delle Ferriere, ai piedi di scogliere calcaree per poi arrivare a Pogerola. Un'aerea scalinata porta alla chiesa dei Fuondi, prima della veloce discesa finale che conduce sulla piazza di Agerola-San Lazzaro, termine della tappa.

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Come approcciare correttamente questo trend in costante crescita seguendo un allenamento di 16 settimane

La transizione al barefoot secondo Inov-8 Per scongiurare danni alle articolazioni, è da evitare un passaggio repentino. L’azienda presenta un programma graduale di approccio al minimal running. A cura di MONICA VIGANò Tra le aziende più attive nel panorama trail running spicca sicuramente Inov-8, marchio britannico esclusivamente dedicato allo sviluppo di prodotti per questa attività. Oggi è presente in oltre 30 paesi, compresa l’Italia, dove è distribuito da Aicad. Particolarmente importanti le sue proposte footwear orientate al minimalismo, il cui sviluppo si basa sulla convinzione che il piede umano sia un capolavoro dal punto di vista meccanico e strutturale: con 26 ossa e un sistema di articolazioni multidirezionale risponde perfettamente alla necessità di seguire le variazioni dell’andamento del terreno. Per questo il brand cerca di sviluppare prodotti che rispettino le naturali funzionalità del corpo umano, così da consentire al piede di muoversi liberamente senza interferenze da parte della struttura della scarpa. L’azienda è dunque convinta sostenitrice della corsa minimalista, che promuove offrendo al potenziale cliente una serie di calzature ad hoc in grado di accompagnarlo nell’indispensabile periodo di transizione dal traditional al barefoot running (da non perdere tra l’altro nel prossimo numero di Outdoor Magazine un ampio articolo dedicato proprio a questo tema). FILOSOFIA DEL MINIMAL RUNNING Appena si prova a correre senza scarpe, lo stile cambia naturalmente. Il corridore inizia ad atterrare più sulla parte centrale del piede che sul tallone. Il piede atterra con il bordo esterno e ruota verso l’interno (pronazione), assorbendo e poi rilasciando l’energia in ciascun passo. A ogni passo quindi il piede si adatta al meglio alle variazioni del terreno e modifica le sue proprietà fisico-meccaniche in base alle necessità: da una piattaforma flessibile e adattabile a una leva rigida e propulsiva. La filosofia Inov-8 è quella di progettare prodotti ispirati al naturale funzionamento biomeccanico

I diversi gradi di ammortizzazione delle calzature firmate Inov-8.

del corpo umano riavvicinando il piede al terreno. Le calzature Inov-8 proteggono dunque i piedi offrendo una calzata sicura e personale e fanno provare quelle stesse sensazioni che si proverebbero correndo scalzi. UN APPROCCIO GRADUALE Le scarpe da corsa minimalista hanno minor ammortizzazione, mancano di supporto e sono neutre in modo da permettere al piede di lavorare come se fosse nudo. Tuttavia se si passa bruscamente da una scarpa ammortizzata a una minimalista è possibile incorrere in fastidi dovuti al nuovo tipo di affaticamento a cui è sottoposto il corpo. Le calzature Inov-8 hanno un livello decrescente di ammortizzazione, di protezione e di supporto in modo da assicurare una transizione alle scarpe minimaliste sicura e senza traumi. Essenziale è anche adottare un metodo coerente per passare a scarpe minimaliste in tutta sicurezza. IL PROCESSO DI TRANSIZIONE Questo processo guiderà il runner verso una graduale riduzione della differenza di altezza tra tallone e avampiede riducendo di conseguenza anche l’ammortizzazione sotto il piede. Inov-8 classifica i diversi gradi di ammortizzazione delle proprie scarpe con baffi 4, 3, 2, 1 e zero (indicati sul tacco della scarpa) secondo un sistema decrescente di ammortizzazione e di tacco. Ogni livello corrisponde a 3 mm. Un tacco con 4 baffi è ideale

per chi richiede massima ammortizzazione (differenziale di 12 mm), mentre un’ammortizzazione a 3 baffi è ideale per i primi passi nel processo di transizione. Le scarpe di questa categoria, con differenziale di 9 mm, assicurano buona ammortizzazione e presentano un tacco con altezza inferiore alla media. Proseguendo, le calzature con ammortizzazione a 2 baffi (differenziale 6 mm) sono una buona scelta come modelli da gara per corridori intermedi e come scarpe da allenamento per runner avanzati. I modelli a 1 baffo, con differenziale di 3 mm, sono ideali per atleti con piedi già ben allenati e forti e con uno stile già evoluto. Da ultimo le scarpe con ammortizzazione zero sono perfette per corridori che vogliono sperimentare una pura scarpa minimalista. In foto sopra un riassunto schematico dei gradi di ammortizzazione delle scarpe Inov-8. ALLENAMENTO PER LA TRANSIZIONE Si tratta di un approccio strutturato per inserire una scarpa a minor ammortizzazione nel proprio programma di allenamento. Per esempio se attualmente si usa una scarpa a 3 baffi di ammortizzazione, si arriverà a usare una scarpa da 2 alla fine del programma. Esso consiste in quattro fasi, ben descritte nella tabella proposta qui a fianco. Inov-8 raccomanda di continuare a usare le proprie normali scarpe da corsa per il periodo di transizione finchè non si sarà passati definitivamen-

te alle nuove scarpe minimaliste. È poi sconsigliato allenarsi con scarpe minimaliste per più giorni consecutivi così da assicurare al runner un tempo sufficiente per recuperare. Se il runner non accusa alcun indolenzimento o dolore usando le nuove scarpe, può scegliere di accelerare la progressione. Al contrario, se si accusano fastidi occorre tornare a un uso maggiore delle solite scarpe ammortizzate. Inov-8 raccomanda comunque il consulto di un medico prima di iniziare qualsiasi programma di allenamento. Nello schema a fondo pagina, il programma proposto da Inov-8 suddiviso per fasi e livelli di preparazione.

FASE DI INTRODUZIONE Corsa breve per minimizzare i traumi e avere un completo recupero del nuovo tipo di affaticamento. FASE DI ADATTAMENTO Il corpo si abitua all’utilizzo frequente di una calzatura minimalista. FASE DI PROGRESSIONE Aumento del tempo di utilizzo di scarpe minimaliste con esercizi supplementari per incrementare potenza, mobilità e flessibilità. FASE DI PRESTAZIONE La fase più intensa di lavoro con particolare attenzione a velocità e tecnica.


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IL PROCESSO DI TRANSIZIONE APPLICATO AL TRAIL RUNNING: LE CALZATURE PROPOSTE

MODELLI TRAIL

MODELLI OFF-TRAIL

Inov-8 suddivide la sua offerta footwear in base al grado di ammortizzazione ma, ancora prima, in base alla funzione. Si hanno così tre distinti segmenti. Il primo è dedicato al “road” e consiste in quattro fasi da 3 a 0 baffi. C’è poi il segmento “off-trail” dedicato a percorsi non puliti, dove il terreno cambia di continuo e si necessita di un grip maggiore. Questa categoria comprende tre livelli di ammortizzazione tra 2 e 0 baffi. Da ultimo, il segmento “trail” pensato

per la corsa su sentieri di montagna e in generale percorsi non su strada ma comunque tracciati. In questa categoria si contano scarpe con vari livelli di ammortizzazione e calzate che assicurano la possibilità di scegliere tra suole a mescola morbida o resistente. Il segmento “trail” ha solo tre fasi da 4 a 2 baffi. In questa sede proponiamo degli esempi di calzature per i segmenti che più interessano il nostro lettore, ovvero off-trail e trail.

SCHOC-ZONE 2 BAFFI: X-TALON 212

SCHOC-ZONE 1 BAFFO: X-TALON 190

SCHOC-ZONE ZERO: BAREGRIP 200

L’intersuola da 2 baffi garantisce un equilibrio ottimale tra una posizione bassa e stabile e la protezione del piede. Interamente contornata da una fascia in microfibra pesante per aumentare la protezione laterale del piede, questo modello presenta calzata stretta e performante che grazie al mesh morbido si adatta con l’uso alla forma del piede. Eccellente grip garantito dalla suola X-Talon in mescola Sticky. Differenziale: 6 mm. Peso (8 UK): 212 gr.

La scarpa più leggera dedicata all’Off-Trail, disegnata per dare il massimo anche nelle prestazioni più competitive. La struttura di protezione minimalista assicura velocità ed efficienza ma anche uno stile e una sensazione di corsa naturale. Grip garantito. Differenziale: 3 mm. Peso (8 UK): 190 gr.

Ciò che di più simile Inov-8 ha alla corsa scalza, ma adatto al terreno fuoristrada. Il modello è senza intersuola e presenta suola anatomica da 3 mm con scanalature studiate per incrementare la flessibilità e lo scarico diretto a terra della forza. Da ultimo la tomaia è in mesh con minimo rinforzo in poliuretano spalmato met-cradle. Differenziale: 0 mm. Peso (8 UK): 200 gr.

SCHOC-ZONE 4 BAFFI: ROCLITE 309

SCHOC-ZONE 3 BAFFI: ROCLITE 295

SCHOC-ZONE 2 BAFFI: ROCLITE 285

La scarpa più adatta al trail running in termini di sostegno e comfort. Le caratteristiche tecniche ne migliorano la protezione e la vestibilità. Un’ottima scelta per i road runners che si avvicinano al trail running per la prima volta. Differenziale: 12 mm. Peso (8 UK): 309 gr.

È il modello dove si condensano in equilibrio le caratteristiche di comfort, sensibilità, leggerezza e grip. È un’ottima scarpa multiuso e presenta intersuola da 3 baffi con suola Roclite in mescola morbida, calzata larga e confortevole con notevole mobilità per le dita, allacciatura alta e stabile. È ideale per trail medio lunghi anche su terreni compatti per atleti di medio peso. Differenziale: 9 mm. Peso (8 UK): 295 gr.

È il modello più leggero e traspirante delle scarpe da trail firmate Inov-8. È caratterizzato da calzata stretta e preformante con intersuola a 2 baffi e suola Roclite in mescola Sticky rubber. Presenta poi mezza fascia in materiale plastico per aumentare la protezione del piede e la durata della scarpa. È ideale per trail di media-corta durata su terreni morbidi, per atleti non pesanti con piede a pianta stretta. Differenziale: 6 mm. Peso (8 UK): 285 gr.


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Speciale / Prodotti ADIDAS

SCOTT

RESPONSE TRAIL 18

AZTEC 3

Scarpa specifica per il trail running. Modello aggiornato con suola Traxion e le 3-Stripes Adidas. Pesa 360 gr, è disponibile nei colori high energy/clear grey/phantom e nelle misure 6-12.5, 13.5 UK. Prezzo consigliato: 120 euro. DISTRIBUITO DA: Adidas Italy

039.2715 - customer.service@adidas.com

La miglior scarpa utilizzata nei percorsi trail. Presenta materiali rinforzati per dare maggior supporto e protezione, mentre la resistente suola in Vibram garantisce durata e un grip esclusivo. Calzata Ergologic. La scarpa dispone della Tecnologia Eride, che consente un ottimo trasferimento di potenza e garantisce vantaggio biomeccanico.

In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

ASICS ERIDE GRIP 2

Grip eccezionale e massima trazione durante la corsa. Dispone della Tecnologia Eride, che consente un ottimo trasferimento di potenza e garantisce vantaggio biomeccanico. Estremamente leggera e traspirante nella parte superiore, presenta punta rinforzata per una eccezionale durata.

DISTRIBUITO DA: Acerbis Italia - 035.756144 - infosport@acerbis.it

TECNICA DRAGON MAX GTX

INFERNO SPRINT

BROOKS

ASICS GEL-TRAIL LAHAR 3 GTX

I benefici della traspirabilità e dell’impermeabilità della tomaia rivestita in Gore-Tex uniti a un ottimo rapporto qualità prezzo. Il modello Gel-Trail Lahar 3 GTX è dotato di un’intersuola confortevole e di un grip ottimale su tutti i terreni. Il Gel posteriore riduce lo shock da impatto, mentre il Trusstic System aiuta a ridurre il peso della suola mantenendo l'integrità strutturale della scarpa. Il disegno specifico della suola Ahar+ con la disposizione incrociata delle alette garantisce un’elevata trazione e una durata eccezionale. DISTRIBUITO DA: Asics 0471.416111 - www.asics.it

CASCADIA 7

HI-TEC V-LITE TRAIL WS

La scarpa ideale per la corsa trail è la nuova Cascadia 7, al cui restyling ha contribuito anche Scott Jurek. La tomaia asimmetrica avvolge perfettamente il piede. Grazie al sistema pivot a quattro punti questa scarpa si adatta perfettamente a qualsiasi sottofondo mentre il Ballistic Rock Shield distribuisce i punti di forte pressione durante la corsa. Dispone inoltre del sistema adattivo d'ammortizzazione Brooks DNA. Disponibile nelle taglie 7-13, 14, 15 e nei colori woodbine, sulphur spring, speed green, anthracite e silver. Pesa 346 gr.

Scarpa oversized da trail running adatta a tutte le condizioni atmosferiche. Dispone di tomaia in PU sintetico e fibra tessile, fodera Gore-Tex, suola TRS Max Tecnigrip lightweight, intersuola Phylon Eva e plantare Anatomic Ortholite, oltre ad un’allacciatura molto precisa. Disponibile nei colori anthracite/red e red/silver per uomo, anthracite/red e grey/lime per donna. Misure: 6-12 ½ UK uomo, 3-8 ½ UK donna. Pesa 390 gr il modello maschile, 320 gr quello femminile.

Scarpa da trail running con struttura race e placca in carbonio. Dispone di tomaia in poliuretano sintetico/mesh altamente traspirante, fodera in fibra tessile, suola TRS Tecnigrip lightweight, intersuola Phylon Eva, plantare Anatomic Ortholite, placca in carbonio Snapback Core-Tecs, costruzione a tunnel asimmetrico e allacciatura rapida. Disponibile nei colori verde/bianco e arancio per uomo, arancio per donna. Misure: 6-12 ½ UK uomo, 3-8 ½ UK donna. Pesa 295 gr il modello maschile, 240 gr quello femminile.

DISTRIBUITO DA: Tecnica Group - 0422.8841 - info@tecnicagroup.com

MILLET

DISTRIBUITO DA: Hi-Tec Italia 0471.844592 - customer@hi-tecsport.it

AXIOME GTX

HOKA

Scarpa per il trail running e la camminata veloce in montagna. Comoda, flessibile e resistente, assicura ritorno di energia e ottima ammortizzazione. Il piede è protetto al meglio anche sui sentieri di montagna più difficili. In membrana Gore-Tex, impermeabile e traspirante, suola Vibram e sistema di allacciatura rapido. Prezzo al pubblico: 148 euro.

STINSON EVO TRAIL

DISTRIBUITO DA: L.M.O. - 0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr

DISTRIBUITO DA: Brooks Italia

050.662888 - info@brooksrunning.it

MEINDL SX1 & SX1 LADY L’intersuola ammortizzante della Stinson Evo trail offre protezione superiore, comfort e propulsione. La caratteristica geometria rockerata crea una piattaforma che ottimizza in maniera efficiente i meccanismi naturali della corsa, mentre la suola oversized consente una grande stabilità e trazione. La scarpa, nonostante le dimensioni abbondanti, è molto leggera: pesa infatti 320 gr. Disponibile nei colori flag white/citrus/cyan, citrus/black/cyan e anthracite/ citrus/black per l’uomo, flag white/citrus/cyan, citrus/black/cyan e light grey/light blue/mid grey per la donna.

Calzatura da uomo (a sinistra) e donna (a destra) pensata per running, trail running, sky running e speed hiking. Presenta tomaia in pelle scamosciata e mesh. Altri dettagli tecnici riguardano la fodera in Gore-Tex, l’allacciatura tradizionale con con sistema High Stabilisation Lacing System, il sottopiede Air Activ XCR, l’intersuola Shankstabilizer e la suola Vibram Speed Hiking. Presenta inoltre costruzione del tallone ben

MERRELL MIX MASTER La proposta SS 2012 da trail running di Merrell. Presenta costruzione Strobel per massima flessibilità e comfort, tomaia in mesh ventilato e pelle sintetica altamente drenanti e dall’asciugatura rapida. La soletta interna in Eva 2 mm, trattata con Aegis antibatterico, assorbe gli urti, mentre l’intersuola in Eva a basso profilo Drop con tecnologia Merrell Float garantisce la massima sensibilità con il terreno. Il modello dispone inoltre di tecnologia Merrell Air Cushion nel tallone per maggiore stabilità e ammortizzazione e di suola Vibram Mix Sole con tacchetti da 3,5 mm per garantire il massimo del grip. Disponibile nei colori black/gecko, lime zest, molten lava, smoke/anodized glod, e nelle misure 7-12, 13, 14, 15.

stabile per una perfetta guida del piede con stabilizzatore circolare. La protezione Stone Shield, infine, copre tutta la superficie della suola. Il modello pesa 720 gr al paio (misura 8 per uomo e donna) ed è disponibile nelle misure 6-12 per uomo e 3,5-9 per donna. Proposta nei colori nero/rosso, giallo/nero per uomo, nero/argento, blu/giallo per donna a un prezzo consigliato di 150 euro.

DISTRIBUITO DA: ABC Distribution

335.6813705 - info@abcdistribution.it

Sneaker da donna ideale per il trail running. Tra le diverse specifiche tecniche presenta tomaia in mesh a elevata performance, sottopiede in CMEVA ammortizzante, sottopiede Comfort-Tec a doppia densità, suola Vibram.

DISTRIBUITO DA: Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it

DISTRIBUITO DA: Zeis Excelsa 0734.8991 – info.merrell@zeisexcelsa.it



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|Numero 3 / 2012|

In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

Speciale / Prodotti THE NORTH FACE

LA SPORTIVA

SINGLE-TRACK II

VERTICAL K

C-LITE 2.0

La Single-Track II, perfetta per il trail running, garantisce un’andatura neutra grazie alla tecnologia di stabilizzazione e ammortizzazione del tallone Cradle e al sistema di calzata CDelta specifico per il metatarso. L’intersuola in Eva a doppia densità offre un’ammortizzazione ottimale per proteggere le articolazioni durante la pratica intensa. La tecnologia Snake Plate per la parte anteriore del piede e la suola esterna Tenacious Grip garantiscono protezione e trazione sui percorsi più impegnativi. La tomaia presenta linguetta con soffietto intercalare e tessuto a trama fitta molto resistente alle abrasioni. Plantare Ortholite Northotic. Disponibile nelle misure 7-12, 13, 14 uomo; 5-10, 11 donna.

Modello da skyrunning iper-leggero pensato per competizioni Vertical Kilometer e gare in salita, dove leggerezza e grip sono fondamentali. Ogni elemento è concepito per ridurre al minimo il peso: dalla tomaia realizzata con ghetta aerodinamica elasticizzata in spandex, al sistema suola/intersuola derivato dalla tecnologia Morpho Dynamic. La forma è ergonomica per contenere al minimo i volumi e fasciare il piede in maniera perfetta. La linguella è sovrapposta per un maggior comfort di calzata. Il pacchetto suola/intersuola MorphoDynamic Extra-light permette di ottenere una leggerezza senza precedenti grazie agli spessori ridotti della gomma e all’utilizzo di Eva a iniezione morbida anti-shock e durevole nel tempo. I tasselli VA del battistrada conferiscono il massimo del grip, mentre la caratteristica forma a onde permette un’eccezionale adattabilità al terreno. Vertical K combina il massimo della tecnologia La Sportiva con il massimo contenimento del peso: elementi indispensabili per correre velocemente in salita.

Modello dedicato alle competizioni skyrunning: super leggero, grippante, aggressivo ed ergonomico. Evoluzione del modello C-Lite, già ai piedi dei migliori skyrunners. C-Lite 2.0 permette una miglior stabilità in fase di appoggio grazie all’inserto “stabilizer” e alla nuova costruzione dell’intersuola. La tomaia in tessuto anti-abrasione e anti-acqua è essenziale, senza cuciture né strati aggiuntivi di materiale per la massima leggerezza e comfort. La costruzione è ergonomica e fasciante: il piede è a contatto diretto con l’intersuola e si muove con la scarpa e non nella scarpa, evitando quindi la formazione di volumi vuoti. L’intersuola è realizzata con Eva a iniezione, leggera e durevole. Questo sistema costruttivo impedisce la formazione di pieghe e cedimenti dell’intersuola anche dopo numerosi utilizzi. Suola FriXion con Impact Brake System e zone predisposte per l’inserimento di chiodi AT grip per aumentare la tenuta su terreni ghiacciati, fangosi o innevati.

DISTRIBUITO DA: The North Face

0423.683100 - www.thenorthface.com

LAFUMA

PATAGONIA

LD TRAILRUN

FORE RUNNER

Scarpa da trail running perfetta per le lunghe e medie distanze, sia in piano che in salita. Adatta a runners di tutti i livelli. Caratteristiche tecniche principali: tomaia in 3D mesh, punta rinforzata, lacci antiscivolo, suoletta interna Lafuma Ortholite, supporto per caviglia Eva, intersuola Bi-density Eva ammortizzante e Stabiflex System, suola in gomma Vibram Vitesse. Prezzo al pubblico: 100 euro.

La nuova Fore Runner è la più leggera e minimale scarpa da trail running firmata Patagonia, dotata della sola protezione necessaria per i terreni più impervi. La sua tomaia in rete/pelle sintetica è traspirante, mentre il tallone e la punta con rinforzi in microfibra assicurano protezione e una calzata più ferma. DISTRIBUITO DA: L.M.O. 0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr

DISTRIBUITO DA: Patagonia Italia 0474.555396 - info_italia@patagonia.com

MONTRAIL

SALOMON

ROGUE FLY

XT WINGS S-LAB SOFTGROUND

É la scarpa da trail più leggera e minimalista dell’intera collezione Montrail. Progettata per tutti quelli che vedono “il meglio nell’essenziale”, Rogue Fly promette prestazioni eccezionali. Provvista del sistema FluidPost per un supporto personalizzato su qualsiasi terreno, si avvale di una tomaia in mesh priva di cuciture, costruita per assicurare un fit perfetto, ultra-leggerezza, traspirabilità. Tra le altre caratteristiche tecniche di base: sottopiede flessibilissimo e studiato per la massima sensibilità durante l’azione; microtasselli per garantire una leggerissima trazione multirezionale combinati con la suola Gryptonite; combinazione dei sistemi TPU e Trail Shield per potenziare supporto e

É la versione racing della XT Wings. Disegnata seguendo l’input dei migliori atleti di trail running al mondo, si presenta come la massima espressione della disciplina. La tomaia leggera e la suola aggressiva Contagrip HT la rendono efficace e tecnica anche per il fuori strada nel fango. Presenta tasca per le stringhe, protezione in gomma della punta, tecnologie Sensifit e Quiklace, chassis AC Muscle 2 e sottopiede Ortholite. Peso: 350 gr (misura 8,5 UK). Prezzo al pubblico consigliato: 165 euro.

trazione; scanalature orizzontali e verticali per offrire eccellente flessibilità; suola traforata per ridurre il peso. Prezzo consigliato: 100 euro. DISTRIBUITO DA: Outback '97

035.361103 - info@outback.it

SAUCONY PROGRID XODUS 3.0 Trazione e grip migliorati in questa nuova versione, adatta per runner di corporatura media che cercano una scarpa da trail molto ammortizzata e comoda. La suola in gomma EBO (external bedrock outsole) by Vibram più estesa e lo stacco in altezza tra tallone e avampiede, ridotto a 4 mm, garantiscono maggior protezione e stabilità. Linguetta rinforzata, tessuto Hydramax traspirante e HRC+ Strobel Board più spesso lungo tutta la pianta assicurano calzata e comfort ottimali. L’intersuola è composta da ProGrid Lite e da SSL (Saucony Super Light) Eva, con SRC Impact Interface su tallone e pianta. Tra le altre specifiche tecniche presenta rinforzo Pro-Lock sulla tomaia, ghetta compatibile e conchiglia di contenimento sul tallone. Disponibile nelle taglie 7-13,14. Peso: 315 gr.

DISTRIBUITO DA: Sportlab 0423.622009 - info@saucony.it

DISTRIBUITO DA: La Sportiva 0462.571800 - www.lasportiva.com

DISTRIBUITO DA: Amer Sports 0422.5291 - www.salomon.com

DYNAFIT MS FELINE SUPERLIGHT Basandosi sul know-how acquisito con lo sviluppo degli scarponi da sci alpinismo e dopo tre anni di ricerca e test intensivi Dynafit ha sviluppato Feline: una scarpa ultra-leggera dotata di innovativa suola Alpine Running in Vibram Skyfit, che garantisce infatti la stabilità e l’ammortizzamento che in genere solo le scarpe più pesanti sanno offrire. Ecco perché, nonostante la sua leggerezza, è adatta anche alle Ultra-Trail più impegnative. L’intersuola Multi Pad garantisce una tenuta precisa e affidabile, adattandosi rapidamente ai terreni di alta montagna, mentre il sistema Mapping Compound, sviluppato con Vibram, offre un grip ad artiglio sulla roccia e sui terreni bagnati e difficili. I lacci della scarpa sono protetti dalla tecnologia Invisible Lacing, una ghetta che impedisce l’apertura accidentale dei lacci, consentendo al contempo di regolare separatamente l’allacciatura in punta. Un altro vantaggio è rappresentato

dal puntale Ballistic Bumper, dalla grandissima resistenza e protezione. La Feline è dotata anche della tecnologia Aura Activator che migliora le performance dell’atleta grazie all’emissione di un’onda biocompatibile. Misure: 6-12. Peso: 285 gr (misura 8). Disponibile in versione con GoreTex (colore grigio-nero-verde nella foto) o senza membrana (grigio-nero-rosso). DISTRIBUITO DA: Oberalp 0471.242900 - www.dynafit.it



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|Numero 3 / 2012|

In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

Speciale / Prodotti ARC’TERYX

CAMELBAK

CITA VEST & INCENDO VEST

DELANEY DC

ULTRA LR VEST

CARBON 60

Delaney DC, parte della Delaney Collection, è una fascia a vita estremamente leggera (260 gr) con tasca zippata, due borracce Podium Bottle da 750 ml e due flaconi da 130 ml. La riserva idrica è sufficiente per due ore o più. Le rifiniture in tessuto riflettente, aumentano la sicurezza nell’oscurità. Prezzo: 62 euro.

Ultra LR Vest mira a migliorare le prestazioni e assicurare maggior comfort e stabilità. Il nuovo Antidote Reservoir con Quick link è inserito nella parte inferiore dello zaino e va quindi a scaricare il peso nella zona lombare anziché sulle spalle, alleggerendo il carico. Lo zaino ha una capacità complessiva di 5 lt, di cui 2 per la riserva idrica, e pesa soltanto 540 gr. Gli spallacci sono dotati di due tasche per piccoli oggetti o integratori alimentari e di due strap per regolare l’aderenza dello zaino al torace. La cannuccia è di rapidissimo uso grazie alla

Il modello Carbon 60 è un bastone a misura fissa (disponibile in lunghezze da 110 a 140 cm), realizzato con tubo in materiale composito (60% carbonio e 40% fibra di vetro) che unisce alla leggerezza del carbonio la robustezza della fibra di vetro. Il passamano avvolgente, realizzato in materiale traspirante anallergico, garantisce una presa sicura e permette il costante controllo dell’attrezzo, mantenendo il bastone in posizione anche in fase di rilascio. È fornito con copri-puntale in gomma per l’utilizzo sub terreni compatti. Adatto a runner esigenti che richiedono all’attrezzo elevate doti di leggerezza, robustezza e comfort di utilizzo. Peso: 164 gr. Prezzo: 44,90 euro.

Due capi ad altissima funzionalità, creati per l’uomo (Incendo, modello viola) e la donna (Cita, modello giallo). Ultraleggeri, traspiranti, anti-vento, anti-pioggia, grazie alla combinazione tra tessuto Luminara e tessuto mesh, sono l’ideale per proteggersi dai capricci della primavera. Ottimizzati per il corpo dell’uomo e della donna per garantire fit personalizzato e massimo comfort, offrono: ampia tasca laterale; logo riflettente per incrementare la visibilità; lunghezza alla vita; fit atletico. Peso: 95 gr. Prezzo consigliato: 100 euro. DISTRIBUITO DA:

COBER

clip che blocca la valvola al di sotto della bocca. Lo schienale facilita aerazione e stabilità. Alcuni elementi retro-riflettenti consentono di essere visti nell’oscurità. Prezzo: 123 euro. DISTRIBUITO DA: Nov.Ita 011.6467743 - info@nov-ita.com

DYNAFIT

EXO S-LAB SS ZIP TECH TEE M

4US - 0436.2731 - 4ussrl@tin.it Flessibilità per gli atleti: questa giacca multifunzionale ultraleggera e antivento si trasforma in un gilet, in modo tale da avere sempre l’abbigliamento adatto, anche in condizioni mutevoli. La combinazione di Stormwall Superlight 3L e un mix di materiali elastici e traspiranti garantisce una termoregolazione ottimale, oltre che un’efficace eliminazione dell’umidità e la massima protezione dalle condizioni climatiche avverse. Le applicazioni in silice nelle zone del corpo più esposte ne aumentano la resistenza e proteggono efficacemente dalle abrasioni. La flessibilità di questa giacca è dovuta anche alle tre tasche posteriori e a una tasca a scomparsa sul davanti. Nonostante il taglio aderente, l’uso del tessuto Micro Mesh garantisce un’aerazione ottimale. Disponibile nelle versioni uomo e donna. Prezzo consigliato al pubblico: 250 euro.

LD HEART JACKET

SHORE Pantaloncino cargo dal taglio comodo, ma molto tecnico per uso trasversale. Lo sprone posteriore preformato e flessibile garantisce una perfetta vestibilità e la massima libertà di movimento durante l’attività sportiva, impedendo al pantalone di scivolare. La straordinaria vestibilità si nota soprattutto in bicicletta. Mentre il mix di materiali garantisce massimo comfort, elevata resistenza alle abrasioni e un’efficace eliminazione dell’umidità, gli inserti in rete elastica e i materiali bielastici offrono un comfort ideale. A tutto questo si aggiungono dettagli pratici come le zip laterali e le tasche cargo. Prezzo consigliato al pubblico: 150 euro.

La LD Heart Jacket è un concentrato di tecnologia. Ideale per il trail running, traspirante ed estremamente leggera, pesa solo 100 gr e 106 gr quella donna. Realizzata in Windactive Light, presenta tasche davanti e dietro, taglio laser sul retro e ventilazione sotto le braccia, vita e polsini elastici. Compattabile nella sua busta. Prezzo al pubblico: 102 euro.

DISTRIBUITO DA:

Oberalp - 0471.242900 - www.dynafit.it

RAID 30

DISTRIBUITO DA: L.M.O.

0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr

Per la PE 2012 la nuova collezione X-Running offre agli amanti della corsa off road sistemi di abbigliamento completi in grado di massimizzare le prestazioni e il comfort anche su sentieri imbattuti. Lo sviluppo e il design di tutti i capi e gli accessori sono stati curati in maniera tale da assicurarne non solo l’abbinamento dal punto di vista del look, ma soprattutto a livello funzionale. I punti di forza della linea, che usufruisce dei laminati Gore-Tex e Windstopper, sono i materiali robusti impiegati, il peso ridotto, il minimo ingombro, l’elevata traspirabilità, l’efficiente gestione dell’umidità e la massima libertà di movimento. In base alle preferenze personali e alle condizioni atmosferiche, il

Maglia maniche corte con mezza zip dotata di inserti riflettenti frontali e posteriori. La tecnologia EXO Sensifit aiuta a mantenere la postura del torace, sostenendo la muscolatura, e migliora la capacità di respirare durante la corsa. Ideale per tutti i runner che esigono una tecnologia ad alto livello, per correre più facilmente, più a lungo e recuperare più in fretta. Realizzata in tessuto Actilite II stretch e Actilite LB jersey, dispone della tecnologia Smart Skin. Prezzo al pubblico consigliato: 90 euro.

DISTRIBUITO DA: Amer Sports

0422.5291 - www.salomon.com

GARMIN FORERUNNER 610

GORE RUNNING WEAR X-RUNNING

Questo zaino ultraleggero (solo 485 gr), sviluppato in collaborazione col team Lafuma, è stato concepito per i trail su lunga distanza. Ha una grande tasca sul davanti retroriflettente per essere visibili di giorno e di notte. Principali caratteristiche tecniche: volume 30 lt, tasche impermeabili, spallacci ergonomici e regolabili dall’interno, cinghie portapiccozze, vita e polsini elastici, compattabile nella sua busta. Prezzo al pubblico: 80 euro.

02.57601341 - info@cober.it

SALOMON

TRANSALPER

LAFUMA

DISTRIBUITO DA: Cober

trail runner può scegliere la propria combinazione ideale di capi dalla testa ai piedi e skin-to-shell. In foto la giacca XRunning GT AS (a destra), leggera, impermeabile e traspirante grazie al Gore-Tex Active Shell, e la nuova X-Running Zip (a sinistra), dotata di inserti in rete e di tre tasche posteriori. DISTRIBUITO DA:

Gore Running Wear - 800681168 - www.gorerunningwear.it

Il Forerunner 610 è un GPS sport watch da polso dedicato a runners e bikers, perfetto per il fitness e dotato di schermo touchscreen ad alta sensibilità (anche con i guanti). Con questo modello è possibile tenere sotto controllo il tempo cronometrato, la velocità istantanea, il chilometraggio, la frequenza cardiaca, la cadenza, la pendenza del tracciato e altre applicazioni. Inoltre grazie alla funzione Training Effect ogni atleta può valutare l’intensità dei propri allenamenti e i miglioramenti, mentre con Virtual Racer si può competere contro le tracce e i tempi di altri avversari. Elegante e leggero, sottile ed estremamente robusto, resistente alla pioggia ma anche al sudore. Consente lo scarico dei dati wireless su www.connect.garmin.com. Prezzo consigliato al pubblico a partire da 349 euro.

DISTRIBUITO DA: Garmin Italia

02.36576411 - info@garmin.it


|Numero 3 / 2012|

Speciale / Prodotti

In vetrina i modelli trail e skyrunning delle collezioni 2012 di alcuni tra i top brand del settore

VAUDE

MOUNTAIN HARDWEAR

MASTERS

ZIMBA T

GHOST WHISPERER ANORAK

MACROLIGHT 01S1512

T-shirt tecnica in Polartec Power Dry, realizzata con la collaudata tecnologia di Cocona e con inserti antiabrasivi nei punti più sollecitati. Taglio stretto sportivo, inserti in colore contrastante. Bluesign approved. Peso: 152 gr. Taglie: S-XXL. Colori: black, honey, blue. Prezzo di listino: 65 euro.

53 grammi: ci sta in una tasca. E le performance sono davvero grandi. Con Ghost Whisperer Anorak si ha la certezza di avere con sé la più efficace protezione da pioggia e vento, sempre in agguato in primavera e inverno. Uno shell peso piuma dedicato agli appassionati di attività aerobiche, leggerissimo, tenace, provvisto di pratici dettagli funzionali. Finiture riflettenti; zip ideale per la ventilazione; bordo con cordoncino elasticizzato. Si ripiega facilmente. Prezzo consigliato: 130 euro.

DISTRIBUITO DA: Panorama

0472.201114 - info@panoramadiffusion.it

CAMP XENON 4

Bastoncino per trail running in 4 segmenti estremamente leggero e compatto. Realizzato in lega d’alluminio, presenta impugnatura lunga con dragonne regolabile e montabile grazie a cordino in Dyneema. Dimensioni chiuso: 32 cm (1914); 36 cm (1914.01). Peso: 280 gr la coppia (120 cm).

DISTRIBUITO DA: Outback '97 - 035.361103 - info@outback.it

GM 2405 Sensibilità, leggerezza, fibre naturali per una calza pensata per alte prestazioni, che fascia perfettamente il piede, garantendo la massima sensibilità. Presenta fascia elastica avvolgente e anti-torsione sul collo del piede, maglia rasata e rinforzo antiabrasione. Realizzata per il 55% in cotone naturale, 35% poliammidica, 10% elastan.

Massima resistenza e protezione per sostenere sforzi fisici ad alta intensità. Struttura avvolgente e comfort adatti sia a terreni urbani che alla corsa su terreno accidentato. Presenta fascia elastica antitorsione, spugna ammortizzante, maglia rasata e struttura differenziata destro/sinistro. Realizzata per il 90% in poliester Actisystem e 10% poliammidica.

Sviluppato per le competizioni di trail running, può contenere tutto il materiale richiesto per questa attività. Compatto, leggero, ergonomico e confortevole, può essere indossato anche per molte ore. Schienale e spallacci in rete traspirante evitano l’assorbimento del sudore. Esternamente presenta porta bastoncini pieghevoli o telescopici, accessibili senza dover togliere lo zaino, tasca separata per hydrobag con possibilità di posizionare il tubo nella parte superiore o inferiore dello spallaccio, 2 tasche porta barrette energetiche sui fianchi, tasca porta accessori e tasca estraibile porta rifiuti sugli spallacci, 2 porta borracce accessibili anche durante la corsa, 4 asole e 2 cordini elastici porta attrezzi. Altre caratteristiche tecniche: fascia addominale regolabile simmetricamente, cinghietto pettorale con fischietto d’emergenza, vano principale in Nylon Diamond Ripstop. Disponibile in 3 taglie per una vestibilità ottimale. Pesa 365 gr (M) e ha capienza di 10 lt.

La collezione estiva di Patagonia, sviluppata a stretto contatto con la running ambassador Krissy Moehl, offre l'equipaggiamento migliore da capo a piedi: una linea completa che garantisce agli amanti della corsa comfort,

DISTRIBUITO DA: Masters Srl 0424.524133 - www.masters.it sostegno e massime performance anche dopo 100 km, in qualsiasi condizione climatica. Da segnalare che il 48% della collezione trail running è realizzata in fibre ecologiche, con materiali rispettosi dell'ambiente.

PETZL NAO

FORE RUNNER Super-leggeri, freschi e dal design minimalista, i capi Fore Runner sono ideali per il training giornaliero, con protezione solare 30-UPF e la speciale tessitura leggera doppia che assicura massima traspirabilità. Sono capi adatti per ogni temperatura e clima, garantendo minimo peso e ottima resistenza. DISTRIBUITO DA: Patagonia Italia

0474.555396 - info_italia@patagonia.com

SUUNTO AMBIT Suunto Ambit è stato progettato, sviluppato e messo a punto per coloro che intendono avvalersi di uno strumento professionale per l'allenamento aerobico in ambiente outdoor. Non a caso è un ottimo prodotto “cardio” e le sue tante funzioni risultano perfette per l'alpinista, il trail runner o il biker. La variante HR dell'Ambit, in particolare, prevede la fascia cardio Suunto Comfort Belt, che sfrutta il sistema brevettato ANT in grado di eliminare le interferenze di disturbo di trasmissione all'orologio, per cui i dati raccolti sono reali al 100%. Il PTE invece, ovvero il Picco Effetto Allenamento, indica l'impatto di una seduta di allenamento rispetto alla massima performance aerobica personale (naturalmente il valore raggiunto del Picco Effetto Allenamento è proporzionato al proprio livello di forma e ai dati personali impostati sul Suunto Ambit). Una volta conclusa la sessione

di allenamento, Ambit è in grado di calcolare anche il "tempo di recupero", quindi il periodo che il corpo necessita per riacquistare la migliore funzionalità metabolica. Questo valore fondamentale è ottenuto in base alla durata e all'intensità della seduta d'allenamento e dallo sforzo generale sostenuto che si accumula. Parlando di durata della batteria, Ambit con una singola carica e con funzione GPS disinserita è operativo per 30 giorni, mentre con il localizzatore di posizione attivo ma impostato con intervalli più lunghi (acquisizione punti ogni 60 secondi) garantisce un'autonomia di 50 ore. Nel caso s’imposti il GPS con rilevazione continua dei punti, la batteria offre un'autonomia di 15 ore. Infine, grazie a Movescount.com, è possibile trasferire le performance registrate con Ambit, personalizzare il dispositivo stesso per soddisfare al meglio le proprie esigenze e aggiornare il software dell’orologio.

DISTRIBUITO DA: C.A.M.P.

0341.890117 - contact@camp.it

Il nuovo ultra-leggero Macrolight rientra di diritto nella generazione dei bastoni più leggeri nel mercato e dotati di tecnologia elevata: peso al paio pari a 340 gr, tre sezioni ø 16/14/12 mm realizzate in materiale Calu. Masters ha l’esclusiva mondiale per l’utilizzo di questo innovativo materiale relativamente all’attrezzo sportivo prodotto. Si tratta della combinazione tra lega di alluminio e fogli di carbonio, senza utilizzo di colle, per un migliore assorbimento dei colpi diametrali e un alto carico di rottura, oltre a una flessibilità notevole, completamente privo di piombo e altri materiali dannosi spesso ritrovati nel carbonio. L’ingombro minimo da chiuso è pari a 61 cm, mentre l’estensione massima è pari a 135 cm. Dotato della nuova manopola Pro Foam realizzata in schiuma anallergica e traspirante, oggi ancora più confortevole grazie all'aspetto slim e al passamano traspirante Comfort con sistema regolabile. Il sistema di espansione tra le sezione BS Blocking System ne garantisce alta tenuta di carico. Il supporto filettato permette, infine, una rapida sostituzione della rotella (in dotazione da 85 mm ø) e il puntale in tungsteno ha un elevato grip sui terreni più accidentati: dal sentiero battuto a quello roccioso.

PATAGONIA TRAIL RUNNING COLLECTIONS

Ghetta di protezione per raid, trail, sky-running e deserto. Garantisce perfetta aderenza e comodità grazie all’utilizzo del tessuto Lycra che permette un’assoluta naturalezza di movimento. Imbottitura di protezione del malleolo interno, sistema rapido di allacciamento e regolazione. Peso: 94 gr.

2406

DISTRIBUITO DA: Calze G.M. Sport - 0461.990286 - info@gmsport.net

CAMPACK TRAIL VEST 10

GHETTA MINI

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La nuova lampada frontale Nao by Petzl è dotata della nuova tecnologia Reactive Lighting (illuminazione auto-adattabile), che regola automaticamente l'intensità d'illuminazione e il fascio luminoso in base alle esigenze dell'utilizzatore. Questa tecnologia segna un balzo in avanti importante nell’illuminazione con mani libere, poiché consente all’utilizzatore di focalizzarsi sull’attività, mentre la sua lampada frontale si regola in modo continuo e istantaneo. Di conseguenza il consumo di energia conservata nella sua batteria ricaricabile LithiumIon è ottimizzato al massimo. La tecnologia Reactive Lighting utilizza un sensore di luce integrato per rilevare la luce ambientale. Un microprocessore analizza questa informazione e, sulla base del livello d'illuminazione programmato dall'utilizzatore, decide di aumentare o diminuire l'alimentazione di potenza dei due led di Nao. Di conseguenza, fornisce il giusto livello d'illuminazione, da 7 a 355 lumen, e il giusto tipo d'illuminazione, con un fascio luminoso ampio o stretto, fino a una distanza di 100 metri. Una tecnologia perfetta per trail, escursionismo, arrampicata o sci alpinismo notturno. Per ottimizzare Nao è possibile scaricare gratuitamente il programma OS by Petzl al fine di personalizzare e ottimizzare il livello d'illuminazione, la durata dell'autonomia e la lunghezza del fascio luminoso per attività ed esigenze specifiche. I profili e le modalità possono essere modificati durante l'attività, ovunque e in qualsiasi momento. DISTRIBUITO DA: Dinamiche Verticali

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|Numero 3 / 2012|

Speciale / Focus shop

All’interno del negozio Outdoor di Cuneo con il titolare Gabriele Buonomo, triathleta e coach di natural running

SCHEDA TECNICA NEGOZIO INDIRIZZO TELEFONO TITOLARI ANNO DI NASCITA NUMERO PERSONALE METRI QUADRATI MQ ABBIGLIAMENTO MQ ATTREZZATURA NUMERO VETRINE DISCIPLINE TRATTATE

OUTDOOR VIA 28 APRILE 7, 12100 CUNEO

0171.500152 GABRIELE BONUOMO 2010 1 100 50 50 2 NORDIC WALKING, RUNNING, TRAIL RUNNING, SCIALPINISMO, SCI DI FONDO, RACCHETTE DA NEVE

ATTREZZATURE A NOLEGGIO RACCHETTE DA NEVE MARCHI ATTREZZATURA BLACK DIAMOND, GRIVEL, PETZL MARCHI CALZATURE BROOKS, SALOMON, TECNICA

MARCHI ABBIGLIAMENTO

Gabriele "evade" dall'Alcatraz triathlon di San Francisco dello scorso 5 giugno. A destra la nuova vetrina primaverile.

LASPORTIVA, NEWTON, INOV-8 VIBRAM FIVEFINGERS NORRONA, GORE, CRAZY IDEA, BROOKS, CRAFT, SALOMON

“Passione, rinnovamento, modernità” Ecco alcuni dei valori dai quali è nato questo punto vendita, super specializzato, molto attento ai nuovi trend, sempre alla ricerca di marchi innovativi e differenti dall’ordinario. A cura di SIMONE BERTI Testa e gambe alla corsa. Gabriele Bonuomo, a un certo punto della sua vita, ha capito che la grande azienda e il lavoro sul desco pieno di scartoffie non erano per lui. Così, un paio di anni fa, ha deciso di lasciare tutto e mettersi in gioco, aprendo a Cuneo un negozio sportivo: Outdoor, specializzandolo nella corsa in tutte le sue forme, dal trail al natural running, di cui è esperto conoscitore. Nato a Guastalla (RE) nel 1982, laureato in marketing a Milano, mostra fin da piccolo una spiccata passione per lo sport: nuoto agonistico, un’infelice parentesi calcistica, cicloturismo. Fino a che non scopre la montagna e il running, in particolare nella forma del triathlon. E mentre sogna il giorno in cui La Gazzetta dello Sport dedicherà al calcio solo l'ultima pagina, si butta anima e corpo nella sua professione, con grande passione e competenza da “vendere”. Quando e perché hai deciso di aprire il tuo punto vendita? Il negozio l’ho aperto sia per passione sia per delle scelte di vita che ho fatto due anni fa e che mi hanno portato ad abbandonare il lavoro che facevo prima. Qual era il tuo obiettivo iniziale nella creazione di un nuovo shop? Sei riuscito a mantenerlo e raggiungerlo? L’obiettivo principale era quello di creare qualcosa di nuovo, che come cliente non sono mai riuscito a trovare nei negozi esistenti. Sono ancora coerente con l’obiettivo iniziale e sto cercando di farlo percepire al pubblico. In questi due anni di apertura hai notato nella tua zona e più in generale un sensibile incremento di praticanti? In percentuale è stato maggiore nella corsa su strada o nel trail/skyrunning? C’è stato un incremento di corridori nella mia

zona, soprattutto su strada. In Italia invece un notevole incremento in entrambe le discipline. Cosa ci dici invece a proposito di due “trend” come il triathlon e il crossfit? Il triathlon è uno sport fantastico nato 30 anni fa circa e che pratico da 10 anni. Purtroppo c’è una percezione sbagliata di questo sport, che molti considerano “inarrivabile”. Invece è alla portata di tutti. Sta crescendo in Italia ma credo rimarrà sempre una nicchia. Il crossfit invece è un fenomeno emergente degli ultimissimi anni che viene dai Paesi anglosassoni: a mio avviso ha una portata maggiore rispetto al triathlon perchè viene proposto nel mondo delle palestre a un pubblico numericamente più vasto. É una disciplina interessante e completa, può essere considerata anche complementare ad altri sport all’aria aperta. Nella tua offerta c’è spazio anche per l’outdoor. Quanto incide sul tuo fatturato rispetto al settore running? D’estate vendo prevalentemente running, d’inverno più outdoor, considerando anche il territorio montano in cui si colloca il mio negozio. Con quali criteri selezioni i marchi con cui lavorare? Sappiamo che ti piace anche fare ricerca e trovare brand magari meno conosciuti in Italia ma forti all’estero. Quali sono i nomi più “hot” in questo momento? Nørrona su tutti, è bollente! I marchi nuovi si trovano guardando all’estero cosa succede, andando alle fiere, nei luoghi “di culto” (tipo Chamonix) e a volte grazie a imbeccate di qualche amico. É difficile proporre al pubblico marchi nuovi perchè la gente spesso è ripetitiva e conformista, ma il mio obiettivo (come accennato in precedenza) è creare qualcosa di diverso dall’esistente. Qual è il tuo rapporto con le aziende e cosa ne pensi del panorama distributivo odierno? É fondamentale per me avere buoni rapporti con i fornitori e con le persone che vi lavorano:

Alcuni scorci del punto vendita, molto curato e moderno nel layout.

questo affinché si crei una disponibilità a investire l’uno nell’altro, l’azienda nel negozio e il negozio nell’azienda. Se non c’è buon rapporto non lavoro; se invece credo in un prodotto e in un’azienda faccio anche centinaia di chilometri per andare a fare un ordine (come capita spesso). Quando sarà attivo il vostro e-commerce e con quali criteri/modalità sarà gestito? Spero al più presto, ma ho un sacco di cose da fare essendo solo... Se qualcuno vuole darmi una mano è ben accetto! Oltre a gestire il negozio sei ovviamente un esperto nonchè un appassionato runner. Hai partecipato o partecipi anche a maratone, altre gare, eventi o iniziative? Corri sia in strada che offroad? Si, ho partecipato e continuo, quando posso, a partecipare a gare di triathlon e corsa. Mi piace molto di più l’ambiente del trail running rispetto a quello della corsa su strada e mi auguro che si preservi ancora per qualche anno puro e “casto”. Se anche coach di natural running. Puoi spiegarci di cosa si tratta esattamente? Natural running significa correre secondo natura: pur essendo una cosa “naturale” (gioco di parole), risulta difficile far arrivare questo messaggio al pubblico (e anche agli operatori del settore) a causa di usi e consuetudini non del tutto corretti radicati nelle persone che corrono, oltre che a causa della mancanza di consapevolezza/cultura tecnica. Nel mondo anglosassone c’è molta sensibilità nei confronti di questo argomento: i benefici che derivano dal natural running sono enormi e alla portata di tutti. Noti un interesse crescente da parte dei clienti e degli appassionati, o c’è ancora molta ignoranza sul tema e sono gli operatori come te che spingono alla conoscenza di questa realtà? L’interesse sta crescendo anche se manca la disponibilità di informazioni alla portata di tutti. Si trova molta documentazione in inglese ma poca

in italiano, e noi italiani siamo più carenti nella conoscenza della lingua inglese (oltre che più pigri) rispetto agli altri popoli europei. Io ho fatto del natural running la mia “ragion d’essere” e sono a disposizione di chiunque voglia saperne di più. Molto marchi ormai, da FiveFingers in giù, stanno proponendo prodotti barefoot o minimal. Quali sono a tuo parere le proposte più interessanti e quali quelle presenti nel tuo negozio? Adesso tutte le aziende vogliono cavalcare l’onda. Segno che, pur non promuovendo in maniera spassionata il natural running, implicitamente ne ammettono la valenza. Tuttavia attenzione: non tutto quello che si chiama natural running è “correre secondo natura”. E soprattutto è bene affidarsi a persone competenti per il semplice fatto che occorre gradualità e individualità (ognuno di noi è diverso) nell’approccio. Secondo me i prodotti più rappresentativi di questo “nuovo mondo”, ognuno con caratteristiche diverse, sono Newton Running, Inov-8, FiveFingers. Tutti e tre sono presenti nel mio negozio. Purtroppo la diffusione di marchi come questi è spesso limitata per il fatto che non c’è una presenza diretta dell’azienda nel mercato italiano, ma spesso sono distribuiti da importatori che hanno capacità di investimento limitate, oltre che per un fattore culturale (come già accennato in precedenza). info@outdoorweb.it www.outdoorweb.it




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