Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) T. +39 0362.600463 - F. 0362.600616 - redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
Anno 8 - Numero 3 / 2015
Anno 8 - Numero 3 / 2015
COVER STORY /
redazione@outdoormag.it
Il presidente Marco Zamberlan ci racconta della spedizione in Nepal
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FOCUS TRAIL /
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Let it snow! Il giusto mix tra passione e lavoro EVENTI /
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EVENTI /
Le possibilità della corsa sono davvero infinite. Uno dei più bei piaceri che i runner stanno scoprendo nelle ultime stagioni è quello di correre sulla neve
Intorno al Bianco con... Columbia
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MELLOBLOCCOMANIA
Con Vibram, Lisa e gli altri alla Maremontana
Dal 30 aprile al 3 maggio in scena il raduno boulder più amato. Molte le novità della 12a edizione che si dichiara “universale”, una grande festa dedicata all’arrampicata in tutte le sue forme. E si è già oltre i 1.200 preiscritti
IN ALLEGATO
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Trento Film Festival: Hoka sempre è record di proiezioni più all around La 63a edizione dal 30 aprile al 10 maggio a Trento e Bolzano. Tra le prime anticipazioni spiccano il maggior numero di film, la rassegna Avvicinamenti, il nuovo manifesto e l’India come paese ospite
Mercato sci, finita la caduta libera? Dall’inverno 2004/05 a quello 2013/14 il comparto ha pressoché dimezzato i suoi numeri in termini di fatturato e di venduto. Ma la lieve ripresa dell’ultima stagione riaccende un po’ di speranza
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Aconcagua 7000: well done, Nico... FR
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EDITORIALE /
/ in primo piano
a cura di Benedetto Sironi
Se anche nell’outdoor non ci sono più le mezze stagioni… Freddo, vento e neve: ma sempre più persone non rinunciano ad andare in bici o a correre tra i sentieri di montagna e tra le gelide strade cittadine. Oppure optano per del buon trekking invernale armati di ciaspole. Sole splendente, temperatura nelle città oltre i 20 gradi e fiori che sbocciano al nascere della primavera: c’è chi in montagna scia ancora con due metri di fresca, chi sale con le pelli o sfrutta le ultime cascate (o magari percorsi di misto) per del corroborante ice climbing. E potremmo proseguire con altri esempi. Gli scenari di cui sopra, che presentano un’apparente contraddizione tra le condizioni ambientali di contorno e le attività citate, sono in realtà situazioni ormai comuni e normali. In altre parole: la pratica delle attività outdoor nelle ultime stagioni si è fatta sempre più multi-stagionale. E al contempo un numero crescente di praticanti è diventato multidisciplinare: non si limita più – come un tempo – a una o due sport, ma spazia senza problemi fra tre, quattro o magari più attività. Intendiamoci: non che queste siano assolute novità. Ma è innegabile che fino a qualche anno la pratica di certe discipline “fuori stagione” fosse appannaggio di un numero limitato di utenti abbastanza evoluti. Oggi non è più così. Corsa, bici, arrampicata (anche grazie alle sale indoor), trekking, alpinismo - giusto per citare alcune delle principali attività - si praticano per tutto l’anno. Questo trova una sua rispondenza anche nel mercato e alcuni cambiamenti dipendono (anche) da queste tendenze. Così le campagne vendite si allungano, prodotti “invernali” vengono venduti anche a primavera inoltrata e viceversa attrezzature “estive” alimentano il mercato anche quando fuori “fa freddo”. In generale per l’outdoor è business tutto l’anno e non è un caso che negli ultimi anni molte aziende abbiano allargato parecchio la propria offerta. La fotografia di queste mutate dinamiche la trovate anche su Outdoor Magazine: che d’altra parte del mercato e delle sue tendenze è specchio fedele da quasi 10 anni. Prendete questo numero: apriamo il nostro focus sulla corsa off-road con un articolo dedicato proprio al winter trail e ad alcuni prodotti dedicati (vedi pagine 18-20). Proseguendo poi con molti spunti, iniziative e anticipazioni riguardanti invece la stagione trail primavera-estate 2015. Con un nota bene: correre allo scoccare della primavera, magari partendo dal mare, può anche significare avere a che fare con condizioni molto impegnative e di certo decisamente “invernali”. Ne avete un lampante esempio leggendo il report della nostra partecipazione alla Maremontana (pag 24). Dal trail in tutti i suoi aspetti ci spostiamo su un bel focus sci e freeride di fine stagione, senza dimenticare un altro doveroso accenno alla sicurezza “in e fuori” pista: a questi temi è dedicato l’allegato di questo numero, che sarà distribuito con una speciale extra-tiratura anche alla fiera Prowinter di Bolzano. Dove tra l’altro il nostro gruppo editoriale Sport Press srl organizzerà per la prima volta gli attesissimi SNOW INDUSTRY AWARDS (tutti i dettagli nell’articolo a pagina 3 dell’allegato). Insomma, verrebbe da dire che le mezze stagioni stanno sparendo anche dal mercato outdoor. Anzi, come abbiamo visto, le stagioni in qualche modo si stanno pure mischiando. Per aziende, negozi e operatori in grado di attrezzarsi, questa non può che essere una tendenza positiva. Da alimentare con la dovuta saggezza.
Editore: Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362.600463 Fax 0362.600616 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 redazione@outdoorusa.net - www.outdoorusa.net Anno 8 - N.3 / 2015 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Sport Press S.r.l. Responsabile dati: Benedetto Sironi Chiuso in redazione il 31 marzo 2015
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Nuovo accordo di finanziamento per Tecnica Group Il Gruppo Tecnica ha raggiunto un accordo di finanziamento con un pool di banche che hanno supportato la società anche negli anni passati. Il Gruppo riceverà un credito di 175 milioni di euro, inclusi 110 milioni per i fabbisogni di capitale operativo stagionale e un nuovo prestito a medio termine di 60 milioni per ammortizzare il costo delle acquisizioni effettuate. Questa mossa evidenzia la fiducia delle banche nella capacità della società di generare profitti e di ridurre nel prossimo futuro i debiti accumulati a seguito del rilevamento di marchi come Nordica, Rollerblade e Blizzard. Il fatturato 2014 si è chiuso a 330 milioni di euro, già in leggera crescita sull’anno precedente. Nonostante la vendita pianificata di Dolomite a Symphony Global Brands per 6,7 milioni di euro, che è ancora in via
di approvazione, il business plan sostenuto dalle banche è basato su uno sviluppo dei mercati e del fatturato con un obiettivo di oltre 350 milioni di euro nel quadriennio 2015/2018. Per raggiungere questi obiettivi, Tecnica ha previsto per questo quadriennio oltre 30 milioni di euro di investimenti in nuovi prodotti e marketing. In particolare il budget riferito a quest’ultimo aspetto è stato incrementato leggermente. La famiglia di Giancarlo Zanatta e suo figlio Alberto manterranno il controllo di Tecnica Group ma ci si aspetta che un nuovo chief executive esterno alla famiglia entri a far parte dello staff nei prossimi due mesi prendendo il posto di Alberto Zanatta. Quest’ultimo continuerà a operare come presidente del consiglio di amministrazione, del quale continuerà a far parte Giancarlo.
Pro Shop Test si espande e triplica il suo impegno Il nome Pro Shop Test, dapprima indicativo del test materiali B2B dedicato a sci e snowboard, indicherà da ora un complesso di progetti strutturati sullo stesso format in quanto accoglierà sotto la propria ala tre eventi pensati per i mercati neve, bici e outdoor: Snow Shop Test, Bike Shop Test e Outdoor Shop Test. Una serie dunque di importanti eventi B2B (ma non solo), organizzati dall’agenzia MOON e dal nostro gruppo editoriale Sport Press. Una cornice ideale per offrire a negozianti e operatori il test di equipaggiamenti e materiali della stagione successiva, con l’opportunità di incontrarsi e confrontarsi di persona con le aziende, lontani dalle caotiche fiere nazionali e internazionali. A ciò poi si aggiungono le svariate presentazioni e i workshop gratuiti, parte integrante dei Pro Shop Test. Ecco l’elenco degli eventi previsti: Outdoor Shop Test: 13-15 settembre 2015, Pietra di Bismantova (RE). Il primo test materiali solo trade dove le aziende di outdoor incontrano negozi e addetti ai lavori. Nella suggestiva cornice offerta dalla Pietra di Bismantova sarà possibile provare in anteprima equipaggiamenti e materiali dell’anno successivo per trail
running, trekking, alpinismo, arrampicata, nordic walking, camping e altro. Tutti i particolari sul prossimo numero di Outdoor Magazine. Bike Shop Test: 3-4 ottobre 2015, Bologna. L’unico evento del tour Pro Shop Test aperto sia a professionisti che a consumer. Bike Shop Test è il primo test nazionale di bici in cui i negozianti e i consumatori finali possono provare le novità della stagione successiva su tracciati per bici da corsa, ebike, city bike, mountain bike, gravity e fatbike. Snow Shop Test: 31 gennaio-2 febbraio 2016, Bardonecchia (TO). Da cinque anni l’evento di riferimento per negozi e aziende del mercato snowboard, sci e freeride, che giungerà nel 2016 alla sua 6a edizione. Oltre 100 negozi vengono invitati a testare in anteprima, nel corso della campagna vendite, i prodotti delle collezioni della stagione successiva.
Nel 2014 le vendite di articoli sportivi sono calate del 5% in Europa In occasione dell’ultimo Ispo, diversi attori del mercato hanno fatto il punto della situazione. Tra essi Werner Haizmann, presidente della Federazione Tedesca dei Retailers di Sport e presidente della Federazione Europea. Secondo Haizmann, il 2014 ha visto le aziende del comparto sportivo tracciare un bilancio mitigato anche se con dei momenti di picco registrati in occasione dei Giochi Olimpici di Sochi e della Coppa del Mondo di calcio in Brasile. In generale i dettaglianti europei hanno visto le loro vendite calare del 5% a 35,8 miliardi di euro. Un calo imputabile alla situazione economica nell’Europa Meridionale e nell’Europa
dell’Est. In Germania invece, Haizmann applaude una crescita dell’1,5% pari a 7,3 miliardi di euro. Una performance alimentata in parte dalla vittoria della Coppa del Mondo di calcio e in parte dal meteo particolarmente caldo. In questo Paese le vendite di articoli invernali nei retailer di articoli sportivi sono calate del 19%. Al contrario, il running e l’outdoor sono aumentati rispettivamente del 12% e del 3%. L’outdoor in particolare pesa oggi il 20% del mercato tedesco mentre il running pesa il 12%. Gli sport di squadra, che pesano l’11,5%, hanno invece visto le loro vendite aumentare del 20% presso i rivenditori sportivi.
Nuova brand image per l’arrampicata promossa dall’IFSC Aveva in serbo una grande sorpresa l’IFSC per i partecipanti alla sua assemblea plenaria annuale, svoltasi lo scorso 14 marzo. La Federazione ha infatti presentato il suo nuovo logo corporate. Il presidente Marco Maria Scolaris ha così commentato questo cambio di immagine: “La nostra nuova identità simbolizza l’accessibilità globale del nostro sport”. In effetti fin dalla sua creazione nel 2007 l’IFSC ha sviluppato una competenza internazionale nell’organizzazione di competizioni e ha contribuito allo sviluppo dello sport. Negli ultimi anni, l’IFSC ha ampliato i suoi orizzonti supportando competizioni di arrampicata in tutto il mondo e non più solo in Europa. Da segnalare anche che negli ultimi 2 anni la copertura televisiva degli eventi IFSC è cresciuta significativamente e il live streaming degli stessi su YouTube ha raggiunto 210 diversi paesi. “Siamo felici di assistere a questa impor-
tante crescita del climbing”, ha aggiunto Scolaris. “Ad esempio il CMA (Chinese Mountaineering Association) ha registrato un incremento del 54% nella costruzione di muri di arrampicata tra il 2012 e il 2015”. Da non dimenticare anche l’importante supporto che l’arrampicata riceve da eventi internazionali di ampio spettro: uno su tutti l’IOC (International Olympic Committee) che ha dato alle discipline Lead, Speed e Boulder la possibilità di mettersi in mostra nello Sports Lab ai Youth Olympic Games Nanjing 2014. Questo crescente riconoscimento dello sport insieme al suo carattere unico hanno spinto l’IFSC a valutare un cambio di logo. “Intrinsechi nell’arrampicata ci sono valori quali universalità, uguaglianza di genere, benessere di corpo e mente, dinamismo, sfida. La nuova identità li rappresenta tutti ed è disegnata per essere compresa da chiunque in tutto il mondo”, ha concluso Anne Fuynel, IFSC Marketing & Communications Director.
NEWS
/ partnership
Accordo “di lusso” tra Automobili Lamborghini e Mizuno Una partnership davvero sui generis, che unisce il mondo sportivo e quello automotive. È quella ufficializzata durante l’ultimo Motor Show di Ginevra e che ha come protagonisti il brand giapponese Mizuno e Collezione Automobili Lamborghini. I due brand condividono la stessa filosofia che include innovazione, puro design e artigianalità, per soddisfare anche le aspettative più esigenti. Dall’incontro dei due brand, che correranno fianco a fianco per i prossimi 5 anni, nasce una nuova scarpa running: la Wave Tenjin. “Lamborghini è conosciuta per le sue auto sportive. I fan
avranno da questo momento l’opportunità di celebrare la loro passione per Lamborghini attraverso la Wave Tenjin e i prodotti che verranno creati in collaborazione con Mizuno”, ha dichiarato Stephan Winkelmann, presidente e CEO di Automobili Lamborghini. Infatti l’accordo di partnership riguarderà oltre che le calzature anche l’abbigliamento sportivo. Dal prossimo autunno la linea di calzature e abbigliamento sportivo Mizuno e Automobili Lamborghini sarà in vendita presso i rivenditori Mizuno, in negozi selezionati e nei concessionari Lamborghini nel mondo. Al QR qui proposto il video “Mizuno X Lamborghini New Collection”.
Lowa al fianco degli avventurieri Sorgato e Grylls Dario Sorgato è un 36enne amante dei viaggi. È affetto da sindrome di Usher che l’ha reso ipovedente. Ma che non ha bloccato il suo attivismo. Per questo lo scorso 12 marzo è partito per una nuova avventura che si è conclusa il 25 dello stesso mese al campo base dell’Everest. Durante questo viaggio ha avuto ai piedi le Lowa Renegade LL Mid, uno dei modelli più apprezzati con fodera pelle pieno fiore abbinata a una tomaia in nabuk cerato. La nuova costruzione della Bear Grylls suola Lowa Monowrap integrata nella tomaia stabilizza e protegge le parti del piede che più ne hanno bisogno. Lo stabilizzatore in PU integrato nell’intersuola consente un ottimo flex nella zona dell’avampiede e allo stesso tempo un’ottima rigidità torsionale. La suola “Evo” in gomma Vibram antiscivolo è la scelta ideale per una vasta gamma di attività outdoor. Questa non è l’unica partnership per Lowa che troviamo anche al fianco di Bear Grylls in una nuova serie prossimamente in onda sul canale Dmax. In “Escape From Hell” Bear Grylls viaggerà per l’Italia e il Marocco per raccontare e riprendere storie o situazioni pericolose vissute da gente comune. In tutte le azioni filmate, l’avventuriero indosserà le Dario Sorgato calzature Zephyr GTX Hi, che sono state testate da professionisti su terreni aridi e desertici, sulle alture e nelle pianure. Le scarpe sono traspiranti e impermeabili grazie alla fodera Gore-Tex e vengono prodotte con materiali di prima qualità in Europa.
Convenzione tra il CAI e il Comando Truppe Alpine Il presidente generale del Club Alpino Italiano Umberto Martini e il comandante delle Truppe Alpine Gen. D. Federico Bonato hanno firmato nei giorni scorsi a Milano, presso la sede centrale del CAI, una convenzione davvero importante. Essa ha come obiettivo l’instaurarsi di proficui scambi nell’insegnamento e nella didattica di attività alpinistiche, nella prevenzione e nella sicurezza in montagna e nell’aggiornamento tecnico e professionale nell’alpinismo, nello scialpinismo e nel soccorso alpino. Questo accordo, della durata di tre anni, suggella un rapporto di collaborazione esistente da oltre 30 anni con le Guide Alpine Militari, che hanno svolto varie attività in seno alla Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata Libera del CAI. La convenzione prevede l’organizzazione di iniziative congiunte per studiare,
La firma ufficiale della convenzione
sperimentare e divulgare nozioni tecniche, scientifiche e didattiche legate all’ambiente montano. Entrando nello specifico il Comando Truppe Alpine metterà a disposizione le proprie infrastrutture a Passo del Tonale (BS), Bousson (TO), Corvara in Badia (BZ), Courmayeur (AO), La Thuile (AO) e Aosta per l’organizzazione da parte del CAI di corsi di formazione e aggiornamento, riunioni e convegni. Le Guide Alpine Militari potranno partecipare a queste iniziative in qualità di docenti, tecnici o osservatori.
/ riconoscimenti Gore sul podio tra i Great Place to Work Ennesimo riconoscimento di prestigio per Gore, che ha conquistato il secondo posto nella classifica italiana Great Place to Work nella sezione piccole e medie aziende. Gore si riconferma quindi tra i migliori ambiti di lavoro in Italia. Il riconoscimento, che segue quelli ottenuti sulla
Da sinistra: Andrea Montuschi (GPTW Institute), Stefano Morazzoni (Gore), Ivan Moretti (event sponsor Zeta Service), Monika Fattorello (Gore), Gilberto Dondé (GPTW) e Antonino Borgese (GPTW)
scena europea e mondiale da diversi decenni, si è arricchito della speciale menzione conferita dal premio “Leadership e Meritocracy”. Esso avvalora lo spirito che anima l’azienda e che favorisce l’attenzione alle persone e la sinergia tra tutti gli attori del processo produttivo. Stilata dall’Istituto Great Place to Work, la classifica è volta a valorizzare le aziende che privilegiano un clima aziendale coeso e unito, che favoriscono la collaborazione tra le persone e stimolano consapevolezza e onore per il proprio lavoro e spirito di appartenenza. “Sono estremamente orgogliosa di essere un Associato Gore”, spiega Monika Fattorello, HR Gore Italia. “Nel nostro gruppo la cultura è il fattore che fa la differenza e i nostri leader vengono scelti in base alle loro capacità dagli stessi sostenitori”.
Ad aprile si apre il sipario sul 23° Piolets d’Or È partito il conto alla rovescia per la 23° edizione del Piolets d’Or, premio di alpinismo internazionale in programma dal 9 al 12 aprile a Chamonix Mont Blanc – Courmayeur. Tra 58 imprese candidate, sono state scelte le 3 ascensioni finaliste: si tratta delle imprese compiute nel 2014 dagli statunitensi Tommy Caldwell e Alex Honnold (la traversata completa della catena del Fitz Roy in Argentina), dagli sloveni Ales Cesen, Luka Lindic e Marko Prezelj (apertura di una via sull’Hagshu in India) e dai russi Alexander Gukov e Alexey Lonchinskiy (apertura di una via sul Thamserku in Nepal). La giuria tecnica incaricata della valutazione era formata da 9 tra i più forti scalatori del panorama internazionale odierno, ovvero Hervé Barmasse, Kazuki Amano, Valeri Babanov, Stephane Benoist, Andy Houseman, Michael Kennedy, Ines Papert, Raphael Slawinsky e Andrej Stemfelj. Durante l’appuntamento uno spazio importante sarà riservato alla celebrazione dei 150 anni dalla prima salita di alcune montagne simbolo dell’arco alpino come il Cervino, le Grandes Jorasses e l’Aiguille Verte. Infine sarà assgnato il Piolet d’Or alla carriera-Premio Walter Bonatti che quest’anno andrà a Chris Bonington. Il britannico, classe 1934, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 ha compiuto imprese sulle Alpi e in Himalaya.
La Liguria premia l’Associazione Mangia Trekking L’Assessorato al Turismo Cultura e Spettacolo della Regione Liguria e il Comune di Sesto Godano hanno premiato con una targa in pietra scolpita l’Associazione Sportiva Mangia Trekking per l’attività svolta a favore dei territori della Val di Vara. Le parole scolpite nella targa costituiscono un significativo riconoscimento per il lavoro svolto negli anni dall’associazione dell’alpinismo lento. Le iniziative dell’ente sono organizzate a favore dello sviluppo delle attività e connesse con l’escursionismo sui territori. L’attività è riuscita a porre sotto i riflettori il territorio della Val di Vara e ad attirare l’attenzione di primarie aziende nazionali del settore outdoor tra le quali Aku, Camp e Vibram. L’associazione opera in un territorio verde che occupa circa il 70% della provincia di La Spezia. Ma anche in tanti altri territori, dalla provincia di Genova a quella di Reggio Emilia, dalla provincia di Massa Carrara a quella di Parma. Qui l’associazione ha costituito “dei segmenti attivi” con il compito di promuovere le peculiarità e le opportunità dei loro luoghi.
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La targa apposta sulla facciata del Centro Escursionistico Mangia Trekking
/ people Cambi al vertice nel management Columbia Sportswear Columbia Sportswear ha annunciato alcuni importanti cambiamenti nel proprio management. Il primo riguarda Bryan Timm, ovvero il nuovo presidente del gruppo americano. Presente in azienda da 17 anni, Bryan manterrà anche il ruolo di direttore operativo, mentre l’ex presidente Tim Boyle rimarrà alla carica come CEO. Peter Bragdon invece, già vice presidente per quanto riguarda gli aspetti legali e corporativi del gruppo, è stato promosso alla nuova posizione di direttore amministrativo e consulente generale. Una promozione l’ha avuta anche Tom Cusick, diventato ora vice presidente esecutivo finanziario. Andando a guardare i specifici brand, anche Columbia e Sorel hanno vissuto dei cambiamenti. Joe Boyle è il nuovo vice presidente Columbia per il brand merchandising e il design, mentre Mark Nenow è ora presidente del marchio Sorel.
Consiglio dei Ragni di Lecco: Palma confermato presidente In seguito all’assemblea ordinaria tenutasi il 16 marzo, i soci del Gruppo Ragni di Lecco hanno eletto il nuovo direttivo con il compito di coordinare l’attività del Gruppo per i prossimi tre anni. Tra le nomine si registra una sostanziale continuità con il direttivo precedente: Fabio Palma è stato infatti riconfermato presidente, mentre ad affiancarlo ci saranno Silvano Arrigoni, Giuseppe Floccari, Luca Passini, Carlo Aldè e Paolo Spreafico. Lascia solo per problemi lavorativi Andrea Pavan, sostituito da Adriano Carnati. “L’impegno del direttivo sarà quello di continuare su tutte le attività in essere e di avere sempre il sostegno degli appassionati come sta avvenendo nelle serate che facciamo, strapiene all’inverosimile, nei video e film apprezzati e richiestissimi, nelle chiodature che supportiamo in giro per l’Italia regalando nuovi siti di arrampicata. Il nostro obiettivo primario, sempre e comunque, sarà quello di aprire vie nuove nel mondo col miglior stile possibile, facendo sognare gli appassionati prima che noi stessi. E di far amare l’alpinismo e l’arrampicata a chi può praticarli e a chi semplicemente li ammira o ne è incuriosito. Ora stiamo pianificando le spedizioni estive, si spera più di una, film e video che usciranno entro maggio e altre attività più squisitamente culturali”, ha dichiarato il presidente.
Vibram FiveFingers con Moreschi per ProjectVolcano Venerdì 20 febbraio si è conclusa la prima tappa di ProjectVolcano, la corsa contro il tempo per raggiungere la cima di tutti i vulcani attivi italiani con ai piedi le Vibram FiveFingers che vede protagonista Gianluca Moreschi, professore di matematica e runner. Gianluca ha raggiunto la vetta del Vesuvio, primo step di questo affascinante progetto, in soli 58 minuti e 49 secondi, correndo per 11 km e guadagnando un dislivello positivo di 1280 mt. Nella prossima tappa, che si svolgerà durante le festività pasquali, il professore correrà sull’Etna per affrontare ben 3300 mt di dislivello positivo in 42 km. Seguirà a giugno l’ultima fase del progetto che prevede la conquista delle cime di Stromboli (924 mt di dislivello) e di Vulcano (500 mt di dislivello). Ai suoi piedi le Vibram FiveFingers Spyridon MR, modello progettato per i trailrunner minimalisti.
/ curiosità Metti 4 climber e una torre di ghiaccio a Ortisei… L’Associazione Turistica di Ortisei ogni stagione invernale costruisce 3 torri di ghiaccio, due nel fiume e uno nei pressi del Ronc. Proprio in una di queste, con il via libera della stessa associazione, si sono ritrovati una sera Alex Walpoth, Aaron Moroder, Titus Prinoth e Janluca Kostner. Alex e Aaron sono i più giovani membri del Soccorso Alpino Catores della storia. Da anni aprono vie, realizzano ascese invernali e vanno alla ricerca di numerose avventure alpinistiche in Italia e all’estero. Già noti nel mondo dell’alpinismo, Titus e Janluca invece sono giovani promesse alpinistiche, appassionati di montagna e arrampicata fin da piccoli. Casomai non l’aveste ancora capito, l’oggetto del “contendere” era proprio una delle torri sul Rio Gardena. Una “impresa” che ha visto accorrere numero-
se persone, fermatesi per fotografare e filmare i quattro climber che impressionavano con le loro mosse sicure e decise sul ghiaccio. Qualcuno dei presenti, in pensiero per i 4 atleti, ha pensato bene di chiamare i Carabinieri di Ortisei che, giunti prontamente per un controllo, sono anche loro rimasti impressionati dalle prestazioni di Alex, Aaron, Titus e Janluca. Insomma, una serata particolare per alpinisti, fotografo, forze dell’ordine e spettatori.
Credit photo: Olaf Crato
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NEWS
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/ green
Thule Group con Bluesign Technologies
Record di fondi raccolti da EOCA a Ispo e nuovi membri
L’azienda svedese Thule Group, recentemente insignita con l’iF Product Design Awards 2015, ha concluso un accordo di partnership assieme a Bluesign Technologies AG con l’obiettivo di assicurare prodotti tessili per zaini e borse con i più alti standard in fatto di riduzione dell’impatto ambientale. “La collaborazione con Bluesign Technologies rappresenta un nuovo passo avanti nel nostro continuo focalizzarci per migliorare l’azienda in fatto di sostenibilità”, ha spiegato Magnus Welander, CEO e presidente
L’European Outdoor Conservation Association ha registrato una raccolta record in occasione di Ispo Munich, arrivando fino a 8.556 euro che saranno presto messi a disposizione di progetti di conservazione. La parte del leone l’hanno fatta le calze vendute presso le Smartwool Vending Machine e le Teko Socks in occasione dell’EOCA Happy Hour: un totale di 3.000 euro totali. Anche lo Scandinavian Outdoor Group ha offerto un importante contributo tramite la vendita di cibo e bevande presso lo Scandinavian
di Thule. “Attraverso Bluesign Technologies lavoriamo per incontrare gli elevati standard relativi ai materiali usati nella produzione di borse Thule e Case Logic. Inoltre possiamo comunicare i nostri sforzi in modo trasparente e comprensibile a clienti e consumatori finali”. Il sistema Bluesign viene applicato ai materiali e alla chimica applicati al tessile per assicurare un utilizzo più responsabile delle risorse eliminando le sostanze a rischio avvelenamento per le persone e l’ambiente dall’inizio della loro creazione.
Village, circa 1.000 euro, mentre il resto è arrivato dalle donazioni dei membri pervenute presso lo stand dell’associazione. A proposito di membri, il numero complessivo è ora cresciuto fino a 125. Hanno fatto il loro ingresso infatti il produttore e distributore britannico Rohan Designs Limited e il marchio specializzato in attacchi e pelli Pomoca. A questi poi si aggiungono i primi membri belga e cinese: il retailer ASAdventure e il produttore Shanghai Kuiran Trade Co. Ltd. www.outdoorconservation.eu
Borse Carmina Campus con scarti di gomma Vibram
Eider nel rispetto dell’etica e dell’ecologia
La serata di martedì 24 febbraio ha visto la presentazione della nuova collezione Limited Edition Carmina Campus realizzata in collaborazione con Vibram, presso l’esclusiva Entratalibera di Corso Indipendenza 16, nel centro di Milano. Tutti i prodotti, disegnati da Ilaria Venturini Fendi, sono stati creati utilizzando scarti di produzione della gomma ad alte prestazioni del brand di Albizzate. Leggerezza e resistenza al servizio di pochette, shopper, clutch e bijoux. Tra i dettagli più originali della collezione hanno suscitato particolare interesse i caratteristici elementi della suola carrarmato, utilizzati come decori tridimensionali. Vibram e Carmina Campus hanno aperto così la Fashion Week milanese con una collezione all’insegna della moda responsabile.
Eider si impegna per uno sviluppo ecosostenibile, rispettoso dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Per questo seleziona materie prime provenienti da fonti conosciute, sceglie partner affidabili, definisce una produzione industriale a basso impatto ambientale e garantisce un servizio post-vendita volto ad allungare la vita del prodotto e a suggerire forme di riciclaggio. Una parte della collezione è realizzata a “circuito breve”, ovvero in fabbriche localizzate in Nord Africa ed Europa, rendendo possibile uno stretto controllo sullo sviluppo del prodotto nel suo complesso. Inoltre da un anno il brand ha intrapreso una nuova tipologia di lavorazione per impermeabilizzare i suoi capi volta a minimizzare l’impatto delle tossine del fluoro, senza compromettere la qualità del prodotto finale. Il Gruppo Lafuma, di cui Eider fa parte, ha deciso di sottoporsi alla valutazione Bilan Carbone nei suoi 60 siti produttivi per misurare il livello globale delle emissioni. Tutti i tessuti utilizzati per realizzare i capi Eider si avvalgono della certificazione OEKO-TEX Standard; inoltre alcuni prodotti sono certificati BLUESIGN. In foto i bermuda Rangeley, realizzati in policotone organico riciclato e in cotone certificato G.O.T.S per la stagione SS15.
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/ iniziative Save the Arctic Fox: l’impegno di Fjällräven per la salvaguardia della volpe artica
Al via l’ultima tappa del progetto The North Face Degrees North
La volpe artica vive sulle montagne scandinave ma è in via di estinzione. Save the Arctic Fox è il progetto con cui Fjällräven da oltre vent’anni si impegna per la salvaguardia di questo animale, finanziando diversi progetti in collaborazione con l’Università di Stoccolma. Per il reclutamento dei prossimi volontari che parteciperanno al progetto Save the Arctic Fox, Fjällräven ha indetto un concorso internazionale per individuare cinque appassionati di outdoor che possano aiutare a censire la volpe artica sulle montagne svedesi. La selezione è aperta dal 19 marzo al 2 aprile 2015. Per partecipare basta collegarsi al sito e testare il proprio modo di vivere l’outdoor. Solo chi avrà i requisiti necessari per affrontare la spedizione parteciperà allo step successivo, che gli permetterà di accedere alle selezioni finali. I cinque volontari vincitori saranno ufficializzati il 20 aprile e prenderanno parte a una ricerca sul campo della durata di dieci giorni sulle montagne svedesi nell’estate 2015. www.savethearcticfox.com
È partita lo scorso 4 marzo l’ultima fase di Degrees North, la spedizione di due anni che ha condotto gli esploratori e freerider del team The North Face Xavier De Le Rue (Francia), Sam Anthamatten (Svizzera) e Ralph Backstrom (USA) alla ricerca di pendii inesplorati nelle isole Svalbard e in Alaska da scendere in sci e snowboard. Prima della partenza dal porto di Seward (Alaska) il team aveva individuato zone potenzialmente adatte a questo genere di attività tramite Google Earth e voli di ricognizione, constatando che tali aree sarebbero state raggiungibili solo via mare. Inoltre si è concentrato su cime che permettessero di praticare freeride con l’oceano sullo sfondo e su pendii che si immergessero direttamente in acqua. Durante il mese di marzo gli atleti si sono concentrati sull’esplorazione di isole e penisole, mentre ad aprile si avventureranno nell’entroterra verso nuovi territori. Per documentare questa avventura nell’Alaska voleranno con un parapendio a due motori e utilizzeranno droni a lungo raggio per realizzare riprese in 4k. www.thenorthfacejournal.com/degrees-north
Ecco i sei Test Center per gli zaini Thule Scegliere lo zaino giusto per le proprie avventure non è un’impresa semplice e per tale ragione Thule organizza una serie di Test Center presso 6 rivenditori accuratamente selezionati per fare provare a tutti i consumatori e amanti della montagna, per un giorno o per un fine settimana, la nuova linea di zaini da escursionismo Thule Technical Backpack. I Test Center saranno attivo dal 15 aprile al 15 settembre 2015 presso i rivenditori Sport Gardena(Ortisei), Jolly Sport (Torino), Gialdini (Brescia), Bertoni (Milano), Ercole (Dueville) e Reggio Gas (Reggio Emilia) per supportare il consumatore nella scelta dello zaino più adatto alla propria forma corporea e alle proprie esigenze. Thule è distribuito in Italia da Panorama.
La tecnologia Surround di Gore-Tex in tv Dal 29 marzo fino all’11 aprile Gore-Tex Footwear approda in Tv con spot da 20 secondi per far scoprire i benefici delle calzature con tecnologia di prodotto Surround. Essa rende le scarpe impermeabili, visibilmente traspiranti e in grado di mantenere i piedi asciutti, freschi e comodi. Le calzature che adottano questa tecnologia, e che rispondono al claim Feel Good, sono per la pioggia così come per il sole, perfette in montagna così come in città. Per questa iniziativa sono stati ideati due soggetti creativi con la presenza dei nuovi modelli SS15 di 12 brand partner: Salewa, La Sportiva, Scarpa, Dolomite (soggetto outdoor); Igi&Co, Primigi, Legero, Melluso, Fretzmen, Superfit, Salewa, Ara (soggetto casual). Gli spot andranno in onda sui canali Rai, Mediaset, La7 oltre che su alcuni canali tematici e digitali di Discovery Italia. Saranno inoltre presenti all’interno di diversi siti internet tra i più rilevanti.
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@ OUTDOOR & WEB ASOLO CON RIGHT SHOES PER IMPLEMENTARE L’E-SHOP
UNA PAGINA EBAY PER I PRODOTTI VAUDE
Asolo ha siglato un accordo con la start up Right Shoes con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di acquisto presso i rivenditori autorizzati e sul proprio e-shop. L’avanzata tecnologia di Right Shoes consente infatti ai propri utenti di acquistare la scarpa perfetta, come fatta su misura, online e in negozio. L’unicità di ogni piede e l’assenza di un metodo universale per classificare le taglie rendono complicato l’acquisto di una scarpa se non si ha la possibilità di provarla. Il rivoluzionario sistema Right Shoes propone una valida soluzione al problema perché permette di mappare con cura l’anatomia di ogni piede e di fornire in pochi secondi la misura di scarpa più adatta. Grazie a un’attenta scansione Right Shoes
Grazie al recente accordo con eBay, Vaude ha inaugurato uno store online nel quale commercializzare i suoi prodotti. Questa mossa è in linea con l’approccio sostenibile al business del brand tedesco. Vaude crede infatti che il miglior modo per aiutare l’ambiente sia quello di utilizzare i prodotti creati il più a lungo possibile, evitando di smaltirli prima che il loro ciclo di vita abbia effettivamente fine. Inoltre i responsabili del marchio hanno dichiarato che questa iniziativa è stata fatta nell’interesse dei retailer clienti che trarranno beneficio dal suo forte profilo eco-friendly. www.ebay.de/rpp/freizeit-sport/Vaude
restituisce una riproduzione virtuale in 3D del piede che, attraverso un complesso algoritmo di calcolo, viene confrontata con il reale volume interno del modello di scarpa selezionato, per individuare con precisione la taglia appropriata. La scansione del piede può avvenire attraverso un’innovativa app per smartphone, la prima e unica al mondo. Una funzionalità di cui anche l’e-shop Asolo.com ora si arricchisce. www.asolo.com - www.rightshoes.ch
NOENE DEFINISCE IL SUO “PANORAMA” CON UN CONTEST SOCIAL Al raggiungimento dei 7000 fan su Facebook, il brand Noene ha indetto un concorso per premiare i più fedeli. Dal 9 al 20 marzo è stato possibile inviare una propria foto in azione durante la pratica del proprio sport preferito in panorami suggestivi. Una volta raccolte tutte le iscrizioni e le foto, il 23 marzo è stato pubblicato un album su Facebook denominato Noene Landscape. Fino al 2 aprile tutti gli utenti del social hanno la possibilità di decidere le foto migliori. Alle tre immagini con maggiori like saranno assegnati i premi in palio. Il primo classificato riceverà le solette Optimum-OFP2, al secondo le solette Universal-NO2 e al terzo i sottoplantari Invisible-SP01. www.noene-italia.com
LIZZY HAWKER “A CUORE APERTO” PER THE NORTH FACE Lei è una delle trail runner più forti al mondo. Lo conferma il suo curriculum sportivo, del quale basta citare le quattro vittorie all’Ultra Trail du Mont Blanc e il record di percorrenza sul tracciato dal campo base dell’Everest a Kathmandu fatto registrare nel 2013: 319 km in 63 ore e 8 minuti. Lizzy Hawker, membro del team The North Face, è “sempre in movimento” come recita il titolo del video a lei dedicato nella campagna globale del marchio americano. Proprio in occasione del lancio del nuovo messaggio istituzionale “Power in me”, l’atleta americana risponderà a tutti gli appassionati di running che posteranno le proprie domande sulle pagine social del brand, Facebook, Twitter e Google+ (sotto i link). Tra le richieste condivise ne
verranno selezionate alcune alle quali Lizzy risponderà direttamente sul The North Face Journal. “Always moving” (in foto, un frame) è uno dei tre filmati realizzati per la campagna multicanale per la PE 2015. La clip di tre minuti dedicata racconta come questa straordinaria atleta affronti i problemi fisici dovuti all’infortunio subito, superando ancora una volta i propri limiti. Gli altri cortometraggi, “Untouched Ground” e “From Five To Nine”, mostrano rispettivamente l’alpinista David Goettler e l’esploratore Fearghal O’Nuallain impegnati a vivere le loro passioni outdoor. www.facebook.com/thenorthface.europe www.twitter.com/thenorthfaceeu plus.google.com/+TheNorthFace
@ web updates UN DECALOGO SULL’USO DEI SOCIAL NELLE STRATEGIE DI MARKETING
ORA È POSSIBILE ANCHE EMBEDDARE I VIDEO REALIZZATI SU TWITTER
Secondo le stime di eMarketer, quasi 9 società statunitensi su 10 con almeno 100 dipendenti utilizzeranno i social media per scopi di marketing nel corso del 2015. A loro si rivolge la società di digital marketing Webtrends che ha stilato un elenco di 10 suggerimenti su ciò che non dev’essere trascurato. In particolare secondo Webtrend è importante: essere interattivi e rispettosi nei confronti dei propri fan, non avere paura di dire “mi dispiace” in caso di scivoloni, essere buoni ascoltatori partecipando alle conversazioni con i fan, essere sé stessi riflettendo la personalità della propria azienda, avere tempismo misurando in quali giorni della settimana e in quali momenti della giornata i post ottengono le maggiori risposte dai follower. Le aziende devono poi lasciare che i fan le conoscano, lasciare a casa la vita privata, garantire la sicurezza degli account e infine misurare e condividere i risultati. In sostanza, i social devono portare valore all’azienda, proprio come qualsiasi altro aspetto del business, e spetta ai social media manager dimostrare il loro contributo.
I contenuti video sui social media stanno vivendo una vera epoca d’oro, anche e soprattutto a livello pubblicitario. Per questo Twitter poco più di un mese fa ha lanciato la sua piattaforma interna per la creazione, l’editing e la condivisione di video. Ma non solo. Di recente si è messo in pari con Facebook e YouTube proponendo ai suoi utenti una nuova funzionalità. Gli utenti infatti possono ora embeddare i video realizzati su questa piattaforma a patto che siano catturati e caricati dalle applicazioni Twitter per iOS e Android così come tramite i Twitter Amplify partners. Dopo aver cliccato sul pulsante “Embed Video”, il filmato può essere pubblicato copiando e incollando sul proprio sito il codice HTML generato.
OLTRE 100 MILIONI DI EURO INVESTITI IN STARTUP INNOVATIVE IN ITALIA Per il 2014 sono stati effettuati investimenti in startup hi-tech pari a 118 milioni di euro, in crescita del 5% sul 2012 e in flessione del 9% rispetto al 2013, quando il totale aveva toccato i 129 milioni di euro. Lo dice la ricerca “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who” che sottolinea come il dato consuntivo degli investimenti istituzionali si attesta a quota 63 milioni di euro, in calo del 23% rispetto al 2013. Al contempo crescono del 17% gli investimenti da soggetti non istituzionali, che hanno raggiunto i 55 milioni di euro e sono arrivati a pesare
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per il 50% sul totale. Confrontando la situazione con l’estero, in Italia si investe un ottavo rispetto a Francia e Germania, un quinto rispetto al Regno Unito e poco meno della metà rispetto alla Spagna. Nonostante questi dati, l’ecosistema delle startup in Italia rivela una forte vitalità: sono più che raddoppiate le startup innovative, che registrano un incremento del 120% passando da 1227 nel 2013 a 2716 nel 2014, mentre le startup finanziate da investitori istituzionali e simili crescono del 9% passando da 108 nel 2013 a 118 nel 2014.
SEMPRE PIÙ AZIENDE SCELGONO INSTAGRAM, CHE PROPONE NUOVI FORMAT ADV Uno studio di L2 riportato da Adweek mostra come i brand stiano sempre più puntando su Instagram per assicurare ai propri post una più alta visibilità. Su Instagram infatti i post appaiono sempre nelle bacheche degli utenti mentre su Facebook la visibilità dei contenuti è legata a iniziative di sponsorizzazione. Anche per questo i post dei marchi per settimana su Instagram sono maggiori rispetto a quelli su Facebook: si parla di 9,3 post contro 8,8 post. Inoltre pare che i giovani interagiscano maggiormente con le foto (per l’1,03% del tempo) che con i video (per lo 0,79%
del tempo). Inoltre gli utenti che ogni mese utilizzano Instagram sono triplicati in due anni, da 100 a 300 milioni. Forse anche per questa sua crescente importanza, Instagram ha di recente ampliato la sua rete servizi introducendo il nuovo formato carousel advert. Gli inserzionisti possono far scorrere fino a quattro immagini seguite dal pulsante “Learn More” per invitare gli utenti a visitare le proprie piattaforme web. Questi annunci saranno introdotti su una base limitata e saranno adattati strada facendo, a seconda delle esigenze di aziende e utenti.
INTERVIEW / IL PRESIDENTE MARCO ZAMBERLAN CI RACCONTA DELLA SPEDIZIONE IN NEPAL a cura di: Paolo Grisa
Al centro Marco Zamberlan
Il giusto mix tra passione e lavoro Un viaggio che è stato anche un’occasione per festeggiare gli 85 anni del brand. Obiettivo una delle vette più belle del mondo, l’Ama Dablam. Marco Zamberlan oltre che imprenditore è un ottimo alpinista. E non vuole rinunciare a testare in prima persona i “suoi” prodotti. Come sappiamo, la fase di test su un prodotto è una delle più importanti. Non è così comune che questa venga fatta direttamente dal… presidente di un’azienda, anche se parliamo del mondo outdoor. È il caso di Marco Zamberlan, non nuovo a spedizioni su alcune delle più belle vette del mondo, dall’Italia all’Himalaya. Proprio qui, a fine 2014, si è recato insieme a Caio Pellizzari, Stelvio Frigo, Vlad Moroz e Vasily Voloshin. Obiettivo: la vetta dell’Ama Dablam. Ma anche la celebrazione degli 85 anni dell’azienda e la prova sul campo dei Karka Boots prodotti dal marchio di Pievebelvicino di Torrebelvicino (VI). Ecco come è andata. Marco, complimenti per il successo della spedizione sull’Ama Dablam, ci racconti come è andata? La spedizione è andata molto bene in quanto tutti si sono divertiti e non ci sono stati grossi problemi. È stata un’esperienza che ci ha arricchito e ci ha lasciato dentro moltissimo. Sicuramente la rifaremo. Nonostante il Nepal stia cambiando negli ultimi anni a causa della grossa affluenza di turisti e alle imprese a scopo commerciale, credo che per un alpinista sia ancora uno dei posti più belli della terra, viste le sue montagne, i paesaggi e gli abitanti. Tre italiani e due russi: come è avvenuta la scelta dei membri della spedizione? Prima di tutto è stata l’amicizia a giocare un ruolo fondamentale. In questo tipo di avventure si instaura una sorta di fratellanza che ti permette di condividere le cose belle e af-
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LO SCARPONE TESTATO IN ALTA QUOTA: KARKA 6000 Gli scarponi Karka con la relativa scarpetta termica rimovibile. A destra una foto scattata durante la spedizione con l’utilizzo di rampone.
frontare assieme quelle più dure. Per l’85° anniversario Zamberlan abbiamo esteso l’invito ai nostri amici russi Vlad Moroz e Vasily Voloshin del Team RedFox Outdoor Equipment, che sono stati i primi ad aderire, mentre altri amici giapponesi hanno dovuto rinunciare all’ultimo momento. Come mai avete optato per questa montagna? Ci sono state differenze sostanziali rispetto alle altre due precedenti spedizioni? L’Ama Dablam è una delle montagne più belle dell’Himalaya e pur non essendo un 8.000 m presenta dei tratti che dal punto di vista tecnico possono essere anche più complicati e richiedono una preparazione particolare. Per un evento importante come gli 85 anni dell’azienda nel mondo dell’outdoor abbia-
mo pensato che l’estetica spettacolare della montagna e il profilo tecnico dell’impresa rendessero l’Ama Dablam la meta più adatta. E alla fine, come salita, si è rivelata tecnicamente più impegnativa rispetto alle precedenti: i 7.000 m dell’Aconcagua, ad esempio, li abbiamo affrontati lungo la via normale, evitando particolari difficoltà tecniche. Il problema semmai era il freddo. Parliamo di equipaggiamento La scelta dei materiali avviene considerando la difficoltà tecnica della salita, l’altezza della montagna e le basse temperature che si devono affrontare. Nel caso delle scarpe avevamo un nuovo prodotto da testare in prima persona: tutta la spedizione è stata equipaggiata con il nuovo modello Karka Zamberlan, uno scarpone da alta quota ram-
Guarda il video con lo slideshow dell’avventura
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ponabile con scarpetta interna rimovibile. Il prodotto si è dimostrato molto comodo, caldo e performante. Tutto il gruppo si è trovato bene, e per qualcuno il boot era addirittura troppo caldo (ma questo, oltre ad essere un pregio, probabilmente è dipeso dalle temperature abbastanza elevate). Come per 6000 Karka RR, le informazioni che si raccolgono in scalata sono sempre utilissime per migliorare le produzioni successive. Già dal campo base ci confrontiamo con gli altri alpinisti per riportare al nostro ufficio tecnico i commenti che solo l’esperienza diretta può suggerire, dall’isolamento termico alla calzata dello scarpone. Diciamo che il piede, essendo sempre immerso nella neve, è la parte più delicata e a rischio congelamento. Uomo di montagna, ma anche uomo d’azienda: come riesci a conciliare le due cose? Vorrei poterle conciliare meglio, nel senso che vorrei avere più tempo da dedicare a esperienze che ti riempiono l’anima come quella che abbiamo trascorsa in Nepal. Comunque avendo degli ottimi collaboratori in azienda qualche periodo riesco ancora a prendermelo. Prossimi progetti, scalate, iniziative? Probabilmente andremo in Pakistan, dove c’è un ambiente simile a quello himalayano, con montagne molto alte. O in Patagonia, dove le cime arrivano a 4.000 m circa ma sono molto tecniche, c’è più arrampicata. Vi terremo aggiornati… spero molto presto!
EVENTI / DAL 30 APRILE AL 3 MAGGIO VA IN SCENA IL RADUNO BOULDER PIÙ AMATO
MELLOBLOCCOMANIA La neve non si è ancora probabilmente completamente sciolta dalla piana della Val di Mello e alcuni blocchi di ghiaccio ancora crollano rumorosamente scollandosi dalle sue pareti più ombrose. Ma il clima al sole è già caldo, la stagione dei blocchi in Valle già partita e con lei inizia a salire la febbre per l’evento più atteso del panorama boulder italiano ed europeo: il Melloblocco. GIÀ PIÙ DI MILLE - Lo dimostrano gli oltre 1.200 preiscritti. Tra questi sono un centinaio gli stranieri, il gruppo più numeroso dalla Germania, seguito da UK, Francia e Lituania e ancora da Romania, Austria, Irlanda e Svizzera. Tra gli italiani i più numerosi sono i milanesi, seguiti da romani, genovesi, e torinesi; gruppi consistenti anche da Sondrio, Verona, Lecco e Trento. Prima sorpresa di quest’anno una locandina d’autore: tutti gli amanti delle montagne conoscono ormai Fabio Vettori e le sue immancabili formiche. Proprio lui ha dato una delle rappresentazioni più poetiche e vere non solo della Valle ma anche dello spirito del Melloblocco. Va da sé che l’arte e le formiche di Fabio Vettori segneranno il Melloblocco 2015 anche con una mostra delle sue opere, che affiancherà quella del fotografo Massimo Malpezzi che in 10 scatti d’autore riassume l’arte dell’arrampicata, mentre Popi Miotti con il suo “Mello-mite”, prodotto in collaborazione con ERSAF Lombardia, restituisce una suggestiva comparazione tra l’imperdibile Riserva Naturale della Val di Mello e la Yosemite Valley. IL CONTEST - Sul versante (universale) dell’arrampicata e del boulder il Melloblocco ripropone la classica libera maratona di scalata fra i massi della valle, ma anche la grande novità di una serie di percorsi boulder di tutti i livelli per esplorare i posti più belli della zona. Nella piana Visido-Remenno-San Martino-Val di Mello verrà proposto un percorso a piedi panoramico per raggiungere
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Molte le novità di questa 12a edizione che si dichiara “universale”, una grande festa dedicata all’arrampicata in tutte le sue forme, dal boulder alla grande parete. Non a caso tra gli special guest ci saranno anche alpinisti di gran classe come l’americano Steve House e l’olandese Jorg Verhoven. E intanto si è già oltre i 1.200 preiscritti... Melissa Le Neve su La Bistecca
Jacopo Larcher su Trudi
i blocchi capolavoro della Val Masino, scelti per bellezza e storia. Ci saranno poi 3 circuiti di 3 livelli di difficoltà, ciascuno composto da 10 blocchi: “Il circuito dei Sassisti” con difficoltà sul 6A/6B, “Il circuito del Melat” con difficoltà sul 6C/+, “Il circuito del Gigiat” con difficoltà sul 7A/7B. Per i classicissimi blocchi a Montepremi, invece, saranno 9 i problemi per ciascuna categoria, donne e uomini, che potranno essere provati per l’intera durata della manifestazione. GLI ATLETI - Come sempre a contendersi il top dei più difficili saranno alcuni dei climbers più forti del mondo. Diversi hanno già dato la loro adesione: Gabriele Moroni e Barbara Zangerl, i due atleti più titolati del Melloblocco, poi Adam Ondra, Melissa La Nevé, Shauna Coxsey, Guillaume GlaironMondet, Melanie Sandoz, Urko Karmona Barandiaran, Daniel Jung, Dave Graham, Enrico Baistrocchi, Jacopo Larcher, Nacho Sánchez, Nalle Hukkataival, Ramon Julian Puigblanque, Stefano Ghisolfi, Hansjörg Auer, Leah Crane, Stefano Carnati. Per la festa e gli eventi di questa edizione c’è da segnalare il grande appuntamento della serata del sabato 2
maggio con protagonista Steve House, l’alpinista statunitense che ha saputo ispirare – con le sue scalate ma anche con le sue scelte di vita e il suo rapporto con la natura – l’alpinismo degli anni 2000. Assolutamente da non perdere anche le serate con Christian Core, che salirà sul palco insieme a Stella Marchisio, sua compagna e grande boulderista, e quella con il fortissimo Jorg Verhoven, l’olandese volante dell’arrampicata. Sul versante della festa invece ritorna al Melloblocco la grande musica dei “Circo Abusivo”.
le importanti novità editoriali per la Val Masino: “Mello Boulder” di Andrea Pavan, nuova edizione della guida interamente dedicata a Val Masino, Val di Mello, Valle dei Bagni e Piana del Remenno, e la “Cartoguida delle Falesie del Sasso Remenno”. Mentre Alberto Milani, arrampicatore che ha partecipato a diverse edizioni del Melloblocco e tanto ha arrampicato in Val Masino, presenterà il suo libro “Yogarrampicata”. Infine, ma non certo per ultimo, si rinnova il sodalizio con Climb For Life per la cultura e la promozione della donazione di midollo osseo.
VIDEO - Naturalmente non manca la sezione video con “Be the change” video su Adam Ondra, “Aquasolo” di Andrea Gallo, “Evolve” con Jacopo Larcher e “Magia di calcare” di Luca Parisse, che rappresenterà una sorta di gemellaggio tra i boulder di granito della Val Masino e quelli di calcare del massiccio del Gran Sasso. Grande attesa anche per “Escalando El Presente” quando Urko e l’italiano Simone Salvagnin (climber diversamente abili) offriranno l’opportunità di sperimentare la scalata “al buio” o con un punto di appoggio in meno. Inoltre saranno presentate
MA NON BASTA… - Ci saranno un’infinità di eventi, di incontri e di personaggi che renderanno pulsante il Villaggio del Melloblocco, alias il Giardino del Centro Polifunzionale di Filorera. Si potranno provare le ultimissime novità in fatto di scarpette e attrezzi per l’arrampicata. Si potrà partecipare alle speciali sessioni di Yoga n’ Ride, ma anche allo Zlagboard Contest di cui il Melloblocco è tappa ufficiale, oppure all’incontro su “Arrampicata e nutrizione”, passando per l’appuntamento con l‘associazione culturale Wood*Ing per imparare a raccogliere, catalogare e cucinare ogni tipo di vegetali commestibili e adatti all’uso umano. Senza dimenticare l’ormai classico incontro per degustare i vini e i prodotti della Valtellina. Decisamente nutrita la truppa di sponsor: il gold sponsor Marmot, i vip sponsor adidas ed Enel, i premium sponsor La Sportiva, Grivel, Cassin, E9, Wild Climb, Petzl, Trangoworld, Black Diamond, Climbing Technology, Kong e Montura. Nel Village infine ci saranno anche Monvic, Sterling Rope, Five Ten e Decathlon. Outdoor Magazine è fra i media partner. Il trailer del video “Magia di Calcare”
Sara Grippo su Off-width Belly
“Assalto alle iscrizioni”
a cura di: Paolo Grisa foto: Klaus Dell’Orto
EVENTI / LA 63a EDIZIONE IN PROGRAMMA DAL 30 APRILE AL 10 MAGGIO A TRENTO E BOLZANO a cura di: Simone Berti
Trento Film Festival: è record di proiezioni Dal film Valley Uprising: Tommy Caldwell su El-Capitan (ph: Brett Lowell)
Tra le prime anticipazioni svelate dagli organizzatori della più antica kermesse internazionale di cinema dedicata alla montagna, all’esplorazione e all’avventura, spiccano il maggior numero di film iscritti nella storia della manifestazione, la rassegna Avvicinamenti, il nuovo manifesto e l’India come paese ospite. Un’edizione che si preannuncia da record ancor prima di chiudere le iscrizioni. Il 63° Trento Film Festival infatti, in calendario dal 30 aprile al 10 maggio, conta già ben 430 film in programma, a conferma del prestigio della manifestazione che già lo scorso anno aveva visto una crescita del 20% per quanto concerne il pubblico. Un prestigio internazionale sottolineato dalla nuova immagine della rassegna, questa volta realizzata dall’artista portoghese Bernardo Carvalho, e dal nuovo paese ospite, ovvero l’India, con le sue bellezze e i suoi misteri. Il risultato è stato ovviamente accolto con grande soddisfazione dagli organizzatori, ovvero il CAI, i Comuni di Trento e Bolzano e la Camera di Commercio di Trento. “Siamo molto contenti per la percentuale d’incremento dei film iscritti alla manifestazione”, ha commentato il presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin. “È la conferma di come la cinematografia, invece che appassire, trovi sempre nuovi motivi per rifiorire e crescere ancora”. DESTINAZIONE… INDIA - Seguendo i paesi protagonisti delle precedenti edizioni, ovvero Finlandia, Russia, Turchia e Messico, la sezione “Destinazione…” si spinge per la prima volta in Asia e sceglie l’India come nuovo paese ospite, facendo riferimento in particolare ai suoi territori interni, rurali e remoti, e alle comunità che li abitano con le loro culture, lingue e religioni diverse, lontane dalle grandi metropoli e capitali. L’India è un paese che unisce bellezze naturali senza pari e contraddizioni tipicamente moderne, con una molteplicità di culture, lingue e tradizioni senza paragoni. Il programma perciò vuole sia essere una celebrazione del fascino del paese, sia uno sguardo sulla sua complessità che non escluderà questioni sociali, religiose e di attualità. Come da tradizione del Trento Film Festival la selezione privilegerà il documentario, con un appuntamento quotidiano all’interno del programma di proiezioni.
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UNA NUOVA RASSEGNA - Avvicinamenti fa parte delle novità del festival 2015. La rassegna è pensata soprattutto per i giovani e si svolgerà ogni mercoledì sera dal 4 marzo al 22 aprile, realizzata in collaborazione con il Cinema Astra, il Dipartimento di Sociologia dell’Università, l’Opera Universitaria e il CFSI (Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale), spazi nei quali sarà itinerante. “Abbiamo chiamato il progetto Avvicinamenti perché di questo si tratterà: una sorta di conto alla rovescia e percorso verso la 63a edizione, che proporrà alcune anteprime insieme a una selezione di film premiati e applauditi nelle ultime edizioni e anticipazioni in esclusiva dal programma della prossima”, spiega il film programmer Sergio Fant.
Fotogramma del film muto Maciste Alpino
CHI APRE E CHI CHIUDE - Il programma cinematografico di quest’anno è ancora in fase di definizione, ma ufficialmente prevede due serate speciali, una di apertura e una di chiusura, caratterizzate da opere recentemente restaurate. Stiamo parlando del film muto Maciste Alpino, in scena il 1° maggio all’Auditorium Santa Chiara, con accompagnamento del jazzista Raffaele Casarano e del suo quartetto Locomotive, e di Vertigine Bianca di Giorgio Ferroni, documentario ufficiale dei Giochi di Cortina d’Ampezzo del 1956, in scena sabato 9 maggio al Supercinema Vittoria. Maciste Alpino (1916, diretto da Luigi Maggi e Luigi Romano Borgnetto) narra le rocambolesche avventure dell’eroe sul fronte dolomitico della Prima Guerra Mondiale. Vertigine Bianca invece, lo spettacolare documentario sui VII Giochi olimpici invernali di Cortina del 1956, è frutto di un progetto del CIO di ripristino di tutti i film ufficiali delle Olimpiadi. NON SOLO CINEMA - “Seguendo una logica di continuità dal punto di vista della qualità e varietà dell’offerta culturale, la manifestazione proporrà, oltre alla programmazione cinematografica, incontri alpinistici, mostre, spettacoli, la rassegna internazionale dell’editoria di montagna MontagnaLibri, il Parco dei Mestieri per le famiglie e i ragazzi, un ricco calendario di incontri con gli autori e di convegni a 360° sul mondo della montagna, dell’avventura e del viaggio”, ha raccontato la direttrice Luana Bisesti. Da segnalare, nel consueto corollario ricordato dalla direttrice, la speciale serata con Reinhold Messner e Hervé Barmasse dal titolo “150-100-50-0 - Storie di alpinisti fra il Cervino e la Guerra”. Un titolo in cifre che parla però di anniversari, uomini e gesta, tutto l’occorrente per una serata indimenticabile condotta da due leggende viventi dell’alpinismo. trentofestival.it
UNA NUOVA IMMAGINE
“L’immagine ufficiale scelta per rappresentare l’edizione 2015”, ha spiegato la direttrice della manifestazione Luana Bisesti, “è stata realizzata dall’artista portoghese Bernardo Carvalho, considerato oggi uno degli illustratori più interessanti ed emergenti del panorama europeo. Gli argomenti prediletti da Carvalho nelle sue opere sono la natura, gli animali, l’esplorazione, il paesaggio, il cielo, la roccia, che l’artista rappresenta attraverso un linguaggio emozionale ricco di colori e un tratto semplice e per questo immediato, intenso, coinvolgente. Il suo modo di esprimersi, capace di catturare l’attenzione e l’immaginazione dello spettatore di qualsiasi età, sisposa perfettamente con la filosofia del Festival”. Il manifesto è stato elaborato graficamente dall’agenzia Plus Communications di Trento, che da diversi anni si occupa dell’immagine coordinatadella rassegna.
TRENTO FILM FESTIVAL 365: LA RASSEGNA IN GIRO PER IL MONDO
Dopo le ben 150 serate organizzate nel 2014, e dislocate in diverse regioni italiane oltre che in Svizzera, Corea, ed Etiopia, torna anche quest’anno il tour Trento Film Festival 365. La maggior parte degli eventi sono stati organizzati direttamente o in collaborazione con sezioni locali del CAI e della SAT per quanto riguarda il Trentino. Comuni, BIM, associazioni culturali, festival, aziende di promozione turistica, sono stati i soggetti organizzatori per la parte restante. Trento Film Festival 365 veicola il nome dell’iniziativa in Italia e nel Mondo, impegnando l’organizzazione e la segretaria della rassegna per tutto l’anno, in un’attività di promozione della cultura cinematografica dedicata alla montagna.
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INTRO / UN TREND CHE CONTINUA A CRESCERE ED ENTUSIASMARE SEMPRE PIÙ APPASSIONATI
Let it snow! testo e foto: Dino Bonelli
Le possibilità della corsa sono davvero infinite! Uno dei più bei piaceri che i runner stanno scoprendo nelle ultime stagioni è quello del running sulla neve. A seconda delle condizioni del manto, del contesto e della quota, di grande importanza è l’equipaggiamento, che può richiedere abbigliamento più o meno termico e a più strati, calzature isolanti e impermeabili con tassellature specifiche, fino ai ramponcini.
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Sarà perché quasi sempre si è in quota, o perché l’aria è fredda e a ogni respiro entra nei polmoni come una lama di rasoio. Sarà perché a ogni passo si scivola leggermente indietro e la spinta non può essere massimale, o sarà solo per la contrazione muscolare globale, anche dei micro muscoli stabilizzatori più nascosti. Correre sulla neve è veramente faticoso! Se è vero che noi runner ci siamo scelti uno sport tradizionalmente stancante in qualsiasi sua sfaccettatura, perché faticare ci piace, ci fa bene fisicamente e mentalmente, ci rende forti o almeno ce lo fa credere, è altresì vero che correre sulla neve è super allenante e decisamente divertente.
altri fattori quali il vento o la pioggia post nevicata, diventa lucida e scivolosa, comunemente chiamata ghiacciata, e il runner deve mettere alla prova le proprie capacità acrobatiche e d’equilibrio. In questi casi, l’ausilio dei chiodini o delle catene da neve da applicare alle scarpe è imprescindibile.
ni sportive a tollerare i runner sulla neve. A volte, come spesso accade, basta il brutto gesto di un cretino per far rimettere a tanti la possibilità di tale magnifico svago. Sulla neve battuta e non troppo scivolosa, fare ripetute è un modo diverso ma alquanto valido e utile per vivere in toto l’esperienza bianca.
IL MANTO NEVOSO
UN TRAINING INTENSIVO Se il manto è spesso, i fattori climatici possono agire solo sullo strato più alto, quello a contatto con l’aria e i raggi solari. La neve più profonda rimane tale e quale a com’è caduta, mentre la parte più esterna s’inumidisce di giorno e gela nella notte, trasformandosi in una crosta. Se lo spessore di quest’ultima è notevole, il runner può anche correrla senza sprofondare. Se è mi-
HAVE FUN! Correre sulla neve è allenante e anche molto divertente: il solito vecchio percorso fatto mille volte, cambiato d’abito, si trasforma in un paesaggio nuovo per la gioia degli occhi e della mente. Se poi si è in montagna, si possono inserire esercizi specifici con accelerazioni in neve alta o in salita e divertenti corse “freeride” in discesa. I salti
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire le composizioni nevose più comuni nel nostro Paese e come varia la consistenza. Semplificando un discorso molto complesso, possiamo dire che temperatura e umidità sono i due fattori principali che alterano la neve. Se fa freddo, i fiocchi sono secchi e non si uniscono, la neve caduta rimane leggera e polverosa e correrci dentro è molto divertente e non troppo fisico. Quella stessa neve però, se con il passare dei giorni o con il variare delle temperature s’inumidisce e si amalgama, diventa più pesante e decisamente faticosa da spostare durante la corsa. Solo quando viene schiacciata dai pneumatici delle macchine o, nel caso delle piste da sci, dai gatti delle nevi, diventa dura e compatta: il piede allora non sprofonda più e la spinta può tornare a essere discretamente buona. Se la stessa superficie è levigata da
nimo il piede la buca e scende nella neve non trasformata che c’è sotto. Quest’ultimo caso, tutt’altro che raro, crea le condizioni di allenamento più estreme. Si allena la forza nel dover fare passi alti e profondi, la destrezza perché ogni appoggio è differente e la base su dove si va realmente a posare la scarpa, nascosta alla visione dell’occhio, sarà da “sentire” con la pianta del piede. Si allena anche la resistenza in quanto il gesto tecnico e lo sforzo extra anche nel fare uscire il piede dalla neve sono di impegno massimo. Ma non c’è nulla come la neve battuta! Anche se va detto che è proibito correre sulle piste da sci durante l’apertura degli impianti, mentre è a discrezione dei gestori lasciarlo fare a chiusura piste. Indubbiamente la logica del buon senso, ovvero correre sul lato della pista senza rovinare la rasatura appositamente fatta per gli sciatori, aiuta le direzio-
da rocce o cambi di pendenza diventano giochi con morbidi atterraggi. I capitomboli e gli scivoloni sono sempre in agguato ma le cadute non sono mai pericolose. In questo contesto i paesaggi diventano maestosi e fermarsi a contemplarli respirando a pieni polmoni l’aria rarefatta e fredda che li avvolge è il giusto premio per lo spirito libero che alberga in noi. Abbigliamento lungo dunque, magari una giacca antivento, un cappello o una bandana e i guanti, che in caso di caduta diventano decisamente utili, un buon paio di scarpe da trail in modo che la suola ben disegnata abbia un buon grip, magari una calzatura a tomaia alta e impermeabile per le gite più lunghe e le nevi più umide (per alcuni utiili consigli vedi anche i prodotti di pagina 24). E poi via a immergersi, talvolta non solo metaforicamente, nel bianco più assoluto, alla ricerca di nuove splendide sensazioni!
IL 21 MARZO, A PRATO NEVOSO, LA QUINTA EDIZIONE DELLA CORSA SULLA NEVE
Un tramonto EPICO
Il vincitore Marco Moletto all’arrivo. Sotto mentre brinda con Giovanni Storti
Alla Sunset Race di quest’anno il gradino più alto del podio è andato al membro del team La Sportiva Marco Moletto. Fra i partecipanti, anche un “ambizioso” Giovanni Storti. • a cura di: Ben Garzini “Epica.. sì sì, con questo tempo è proprio stata una gara epica!”. Così Giovanni Storti del famoso trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo ha commentato la Sunset Running Race all’arrivo. In effetti un cielo plumbeo che sparava giù fiocchi di neve leggermente ghiacciati ha trasformato questa bella 10 km crepuscolare su neve battuta in una prova da veri runner, di quelli che non si fermano
mai, men che meno di fronte alle bizze del tempo. LA CRONACA - Prato Nevoso, 21 marzo 2015. 400 partenti per una quinta edizione sotto il segno del famoso caffè torinese Lavazza. Un solo vincitore: Marco Moletto, il fortissimo skyrunner del team La Sportiva. Dietro di lui il rumeno Ioan Maxime, già vincitore nel 2014, e l’inossidabile Daniele Fornoni che con quest’anno fa quattro podi (due se-
condi e due terzi posti). Tra le donne vittoria della velocissima Kuzminska Katarzyna davanti a Mirella Cabodi e a Elisa Colmo. Per la cronaca Giovanni è arrivato in mezzo al gruppo. Anche se sempre al microfono dell’arrivo dice con grande serietà: “Se non mi fossi perso nella bufera, facendo 20-25 km in più, probabilmente sarei arrivato in volata con Moletto”. L’unica cosa certa è che con Moletto il simpatico comico ha solo condiviso il terzo tempo…
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PRODOTTI / PER L’INVERNO E NON SOLO... FERRINO Hutte X-Track
LA SPORTIVA Crossover 2.0 GTX
CAMELBAK Prod Ultra 10 e Ultra 4
Dedicato a chi pratica attività aerobiche di ogni tipo e necessita di protezione e comfort, questo gilet è fabbricato in tessuto elasticizzato, traspirante e anti-vento per correre anche in situazioni di climi particolarmente rigidi. Il tessuto poliestere stretch garantisce libertà di movimento e il minimo ingombro. I loghi riflettenti migliorano la visibilità, le tasche laterali offrono funzionalità. Peso: 300 gr.
Calzatura con ghetta integrata, è pensata per corse off-road nei mesi freddi e utilizzabile anche come dopo-sci. È particolarmente adatta per allenamenti e competizioni. La suola è in mescola FriXion AT aderente ed è predisposta al montaggio di chiodi AT Grip per aumentare e personalizzare la tenuta su terreni innevati o ghiacciati. Protettiva, confortevole e traspirante grazie alla fodera in membrana Gore-Tex, può essere utilizzata anche con racchette da neve. Il comfort di calzata è ottenuto anche grazie al sistema “Easy- in” che facilita e velocizza le operazioni di entrata del piede.
“Il Running continua a crescere ed è uno degli sport più popolari in tutto il mondo: per questo la necessità di sistemi d’idratazione specifici è aumentata enormemente”. Sono le parole di Jon Austen, senior director of product management di Sopra il modello Ultra 10, sotto, CamelBak. “Come innovatori nei prodotti d’idraUltra 4 tazione, siamo orgogliosi di offrire una linea premium completa di prodotti per mantenere i corridori ben idratati e consentire loro di correre al meglio delle loro possibilità”. Con questa consapevolezza, nel suo venticinquesimo anno, il marchio con sede a Petaluma in California ha arricchito e rivisto la propria linea di zaini dedicate a chi corre sia in montagna sia in città. Ultra 10 e Ultra 4 sono pensati per chi si muove sulle ultra distanze. Il primo è dotato di un serbatoio Antidote da 2 lt accessibile tramite una zip laterale che si apre nel vano serbatoio, consentendo un rifornimento veloce a metà gara. Il pannello dorsale a maglia aperta offre maggiore comfort climatico e freschezza, soprattutto quando il gilet è carico di acqua fredda e ghiaccio. Il secondo ha un ampio spazio espandibile che accoglie attrezzature diverse per le diverse condizioni di gara. Le tasche sono dotate di pannelli elasticizzati bidirezionali, che si espandono quando il gilet è carico mentre restano piatti quando è vuoto. Leggero e versatile, garantisce 2 lt di carico, più un serbatoio Antidote da 2 lt.
Gaiter X.Track Studiata per offrire protezione ed evitare l’ingresso di neve, pietre o frammenti nelle scarpe, questa ghetta è perfetta per chi corre grazie alla parte superiore in tessuto Sensitive elasticizzato e indemagliabile che assicura grande libertà di movimento. La parte inferiore è in tessuto Nylon Ripstop, anch’esso elasticizzato e capace di asciugare rapidamente. Rinforzi inferiori in Dupont Hypalon e Supertex offrono resistenza, il passante inferiore è sostituibile, i dettagli rifrangenti migliorano la visibilità. Peso: 70 gr. Prezzo: 37 euro. DISTRIBUITO DA:
Ferrino & C. - 011.2230711 - info@ferrino.it
SCOTT T2 Kinabalu 2.0 GTX Il modello iconico del brand è una scarpa versatile, dotata di tecnologia aeroFoam+ ancora più elastica, resistente e protettiva. La mescola in gomma ed Eva della suola offre ammortizzazione e comfort e si caratterizza per un design del battistrada con tasselli autopulenti. La tomaia è realizzata con una struttura in grado di fornire un supporto moderato e, grazie alla tecnologia Gore-Tex, protegge il piede dagli agenti esterni. La calzatura è inoltre dotata di sistema di allacciatura Lace Bungee e inserto Rock Protection Plate. Differenziale: 11 mm. Peso: 320 gr.
DISTRIBUITO DA:
La Sportiva - 0462.571800 - www.lasportiva.com
MIZUNO Breath Thermo Virtual Body G1 1/2 zip Breath Thermo è lo speciale tessuto termico Mizuno progettato per generare calore attraverso il vapore acqueo prodotto dal corpo durante l’attività fisica e per assicurare comfort eccellente agli atleti che corrono durante l’inverno. I nuovi capi sono fabbricati con cuciture ultrapiatte: appartengono alla categoria Virtual Body tutti i modelli sviluppati per le discipline che richiedono movimenti continui e ripetuti, al fine di garantire la massima libertà di movimento e morbidezza al top. DISTRIBUITO DA:
Mizuno Italia - 011.3494811 - info@mizuno.it
TECNICA Move Max GTX Progettato per garantire comfort e protezione, questo modello è dotato di una tomaia che combina PU sintetico senza cuciture e tech nylon e di tecnologia Gore-Tex Extended Comfort Footwear. L’intersuola con sistema TRS Max 2.0 Reactive Compound ed Eva iniettata offre comodità e precisione. Il battistrada con design Tecnigrip Trail Compound assicura trazione e stabilità. Differenziale: 10 mm. Peso: 425 gr uomo, 367 gr donna. DISTRIBUITO DA:
Tecnica - 0422.8841 - info@tecnica.it
X-BIONIC Apani Merino DISTRIBUITO DA:
Scott Italia - 035.756144 - infosport@scott-sports.it
SALOMON X-Scream 3D GTX Modello per correre in contesti urbani su terreni misti e sconnessi, garantisce un’eccellente trazione grazie al sistema 3D Grip e alla suola non marking Contagrip. L’intersuola 3D Ride è realizzata in mescola di Eva compressa e di Eva iniettata. La tomaia consente una calzata precisa e confortevole, ha una costruzione con contrafforte asimmetrico del tallone ed è fabbricata con un tessuto 3D Mesh. La fodera con costruzione Bootie impermeabile e la tecnologia Gore-Tex garantiscono protezione e traspirabilità. Questa scarpa è infine dotata di linguetta con soffietto, allacciatura QuickLace e tasca per stringhe. Differenziale: 10 mm. Peso: 306 g. DISTRIBUITO DA: Amer Sports
0422.5291 - amersports-italy@amersports.com
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Da una sapiente unione della lana merino, fibra naturale per eccellenza, con complesse tecnologie come il sistema 3D Bionic Sphere, nasce questa nuova e super performante linea X-Bionic. Il sottile filato che viene tessuto in Germania è costituito da lana Saxon Merino con un diametro di 18,5 micron e contiene una componente elastica naturale: questa combinazione garantisce oltretutto eccellente struttura del capo e comfort climatico. La collezione è composta da tre prodotti altamente performanti: felpa Elementic, con zone Flex integrate che consentono un’incredibile libertà di movimenti, giacca Earthlink, completa di tecnologie brevettate per la termoregolazione e inserti flessibili, perfetta come strato intermedio o esterno, maglia e pantaloni Fastflow (foto), intimo funzionale che, grazie alle strutture tridimensionali, consentono un’ottimale gestione del sudore. DISTRIBUITO DA: Trerè Innovation
0376.718611 - x-bionic@trereinnovation.it
DISTRIBUITO DA:
Nov.Ita - 011.6467743 - info@nov-ita.com
DEVOLD Linea Energy Da quest’anno Aku riporta nel nostro Paese un marchio ultracentenario che trae la propria ispirazione dalla natura scandinava e dalla forza dei suoi elementi. Devold nasce addirittura nel lontano 1853. Fabbrica vestiti per pescatori e lavoratori che si guadagnavano da vivere nelle condizioni climatiche estreme della costa e dei fiordi della Norvegia occidentale. I primi capi erano realizzati per resistere alla pioggia, al cattivo tempo e per essere impiegati in ogni situazione, dal lavoro alla quotidianità. Dopo oltre 150 anni, l’azienda continua a produrre i propri modelli nella madre patria. Numerose le categorie trattate, fra le quali la linea training Energy offre versatilità e performance ideali per il tempo libero attivo e l’attività sportiva. Realizzati con il 100% di soffice lana merino, si caratterizzano per la particolare struttura a coste del filato e all’utilizzo di pannelli in morbido mesh nelle zone strategiche, i capi della linea Energy offrono un elevato livello di traspirazione e comfort termico anche durante l’utilizzo intenso. DISTRIBUITO DA:
Aku Italia - 0423.2939 - info@aku.it
REDA REWOOLUTION Stony Sono tantissime le novità che hanno riguardato Reda Rewoolution negli scorsi mesi e un’idea la si è potuta avere allo stand a Ispo del marchio italiano specializzato nella produzione di capi active wear in lana merino. Nuove splendide immagini presentate nella recente campagna dedicata ai suoi prodotti, che immortalano paesaggi incontaminati e inesplorati. Proprio per suggerire l’idea di un contatto ancora più autentico con la natura e per ricordare quali sono i valori dell’abbigliamento in lana naturale Reda Rewoolution, anche i colori della collezione FW 2015/16 sono principalmente ispirati al tema del grigio melange, proposto in accattivanti scelte cromatiche con dettagli a contrasto di grande suggestione. Fra gli highlights, Stony è un secondo strato fabbricato in esclusivo tessuto Punto Roma 100% Merino Readactive Optimal Comfort e Merino ripstop, materiali che assicurano protezione, comodità e calore. DISTRIBUITO DA: Reda Rewoolution - 015.7049111
info@rewoolution.it - www.reda1865.com/rewoolution/it
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NEWS CMB Skyrace: ad agosto in scena la prima
Elisa Desco entra nel team di testimonial Nortec
Trail Mountain e Skyway lanciano una nuova sfida per gli specialisti dei vertical. Si tratta della prima edizione della Courmayeur Mont Blanc Skyrace, che prevederà un tracciato di 11 km per un dislivello positivo di oltre 2200 mt. L’appuntamento è previsto per il prossimo 8 agosto e vedrà gli atleti partire da Courmayeur a 1224 mt e terminare la gara presso la terrazza panoramica di Punta Helbronner della nuova funivia Skyway del Monte Bianco a 3.466 metri di altitudine. Questa prima edizione si colloca all’interno del Tour Trail Valle d’Aosta nel Gruppo Défi Vertical nella categoria Jolly Tracks. Il Défi Vertical è attualmente composto da 4 gare di specialità che costituiscono le principali sfide verticali valdostane. La CMB Skyrace è aperta a tutte le categorie di runner. Gli atleti avranno a disposizione al massimo 4,5 ore di tempo ma quelli della categoria Elite, specialisti della disciplina, completeranno il percorso in circa 2 ore. Testimonial d’eccezione della CMB Skyrace sarà Marco De Gasperi, record del mondo sul chilometro verticale per due anni consecutivi in 31’ 42’’. Al momento, tra gli atleti, hanno confermato la loro partecipazione Pablo Criado (3° al Tor des Geants 2011) e Annemarie Gross (1° donna in due edizioni del Tor des Geants). www.montblancskyrace.it
Si allarga la famiglia di testimonial di primissimo piano a livello mondiale per il marchio di ramponcini Nortec. Assieme a Marco De Gasperi, Urban Zemmer, Marco Fachinelli e a Tadei Pivk, anche Elisa Desco è ora un membro ufficiale del team di atleti che collaborano attivamente con l’azienda per lo sviluppo e i test dei modelli in catalogo. Elisa ha chiuso un 2014 ricco di successi internazionali nello skyrunning, fra i quali spicca l’epica vittoria ai mondiali di Sky nella Mount Blanc Marathon e il terzo posto finale nelle Skyrunner World Series. La ribalta del nuovo anno si attende con la prima data del 17 maggio, alla prova delle Skyrunner World Series di Zegama, alla quale Elisa arriva carica di ambizione dopo il secondo posto del 2014. Si proseguirà in estate con le classiche europee, dalla Dolomites Skyrace al Giir dei Mont alla Ultraks. A settembre sarà la volta degli Stati Uniti, per la prestigiosa The Rut Marathon in Montana, mentre il programma dell’atleta si chiuderà a ottobre in Asia alla Lantau 2 Peaks di Hong Kong e poi alla finalissima di Limone del Garda.
Cinque stop alle Eolie con il Millet Sicily Volcano Trail
Transcivetta Karpos 2015, edizione ricca di novità È ancora possibile iscriversi alla 35° edizione della Transcivetta Karpos 2015, che si svolgerà domenica 19 luglio sul tradizionale tracciato da Listolade ai Piani di Pezzè di Alleghe (Belluno). Chi aderirà alla gara entro il 31 marzo avrà un prezzo di favore pari a 65 euro a coppia. Dopodichè, dal 1° aprile all’11 luglio, sarà possibile iscriversi al costo di 75 euro a coppia. Le iscrizioni chiuderanno appunto l’11 luglio, oppure al raggiungimento del numero massimo di 1000 coppie. Novità importante rispetto al passato è la doppia possibilità di partecipazione alla gara: versione agonistica oppure versione non agonistica. La prova agonistica, per la quale sarà redatta una classifica ufficiale con cronometraggio a cura di Tds Timing Data Service, prevede che i concorrenti al momento dell’iscrizione presentino un attestato medico sportivo dedicato. La coppia può in alternativa iscriversi alla manifestazione “non competitiva”: in questo caso verrà stilato un documento in ordine di pettorale, con i tempi rilevati all’arrivo. Altra novità è l’estrazione di 8 pettorali (e quindi 4 coppie) che potranno partecipare gratuitamente alla Venice Marathon, a calendario il 25 ottobre. www.transcivetta.it
È una delle gare più suggestive dell’anno nel panorama podistico italiano. E quest’anno spegnerà 11 candeline. È il Millet Sicily Volcano Trail, che tornerà dal 26 aprile al 3 maggio. L’appuntamento, organizzato dall’ASD Mandala Trail, vedrà gli atleti sfidarsi su un percorso che toccherà in 5 tappe le isole Eolie, da Vulcano a Stromboli, per concludersi sull’Etna. In totale parliamo di 85 km per un dislivello di 5.800 mt. Anche quest’anno è stata raggiunta la quota massima di 50 partecipanti e 30 trekker provenienti da Italia, Francia, Olanda, Svizzera, Spagna, Belgio, Germania e Israele. Tra le partecipazioni di spicco, quella dello spagnolo Pablo Criado del Team Grivel. Tra le novità invece l’escursione organizzata per i partecipanti sull’isola di Lipari in occasione della giornata di riposo. Confermat poi le passeggiate per gli accompagnatori e i mini-trail per i bambini. www.volcanotrail.it
Salomon Trail Tour Italia 5x5: cinque tappe per la V edizione
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Red Bull rinnova la sfida con il triplo chilometro verticale
photo: Red Bull Content Pool
Il Salomon Trail Tour Italia ingrana la quinta con un calendario che dal 12 aprile al 12 settembre toccherà cinque tappe. Il circuito si aprirà con lo spettacolare Elba Trail con partenza e arrivo a Marciana (LI). Il percorso di 54 km prevede 3.500 mt di dislivello positivo nella natura del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il secondo appuntamento si terrà il 16 maggio a Cantalupo Ligure (AL) con tre gare: le confermate Porte di Pietra (71 km, 4.000 D+) e Finestre di Pietra (37 km, 2.000 D+), cui si aggiunge la nuova 100 Porte (102 km, 5.500 D+) che metterà a dura prova tutti i concorrenti. Terzo appuntamento il 7 giugno a Puos d’Alpago (BL) con l’Alpago Trail (65 km e 3.700 D+) e l’Alpago Eco Marathon (43 km e 2.500 D+). Il 12 luglio seconda grande novità per il Tour, con l’esordio dell’Ecomaratona del Ventasso (42 km e 2.300 D+) con partenza e arrivo a Busana (RE). La chiusura del Tour è prevista il 12 settembre con la Sellaronda Trail Running (56 km e 3.700 D+) con partenza e arrivo da Canazei (TN) e un percorso duro che costeggia le più famose cime delle Dolomiti. Il circuito è supportato da Salomon, Suunto e Isostad (specializzata in prodotti per la nutrizione in ambito sportivo). www.salomontrailtouritalia.it
Fra le discipline dello skyrunning la novità del triplo chilometro verticale nel 2014 ha catturato l’attenzione di tantissimi appassionati. Per il curriculum e la fama della sua mente creatrice, per chi si è occupato dell’organizzazione e per la location unica al mondo. Anche quest’anno Red Bull K3 torna in calendario per un nuovo evento che propone una delle sfide più dure di questo sport: 3.030 metri di dislivello positivo da completare nei soli 10 km che separano Susa dalla vetta del Rocciamelone, con passaggio per il comune di Mompantero (TO). Solo l’uomo dei record Nico Valsesia poteva pensare a una prova del genere e solo un marchio adrenalinico ed energetico come quello fondato da Dietrich Mateschitz poteva imbarcarsi in un’avventura che non ha eguali. Confermato l’apprezzatissimo format della prima edizione, l’appuntamento è per sabato 8 agosto. Dopo il tutto esaurito del 2014, il numero massimo dei partecipanti è stato fissato a 500. www.redbull.com/k3
Scoprire il trail running con uno stage lungo la Via Francigena
Dolci colline, strade bianche e piccoli borghi accompagneranno i partecipanti allo stage di trail running che Mandala Trail ha organizzato lungo il tratto toscano della Via Francigena, uno dei più belli e semplici dell’intero percorso e dunque adatto a chi vuole avvicinarsi al trail running. La 5 giorni avrà luogo dall’8 al 13 settembre e toccherà posti incantevoli come Firenze, Monteriggioni, Siena, Bagno Vignoni, San Quirico d’Orcia, Radicofani e Orvieto. Le tappe prevedono percorsi di circa 25 km al giorno ma chi preferirà camminare potrà optare per il trekking su tracciati ridotti. I partecipanti saranno suddivisi in gruppi e accompagnati dalle guide di trail-running Sylvain Bazin e Stefano Marta. A programma anche attività culturali e gastronomiche come la visita dei centri storici di Firenze e Siena, una degustazione di vino in una cantina nei pressi di Montalcino, un ingresso alle terme di Bagno Vignoni e una degustazione di prodotti tipici nello splendido borgo di Radicofani. Il tutto nel tipico stile di Mandala Trail, specializzata nell’organizzazione di viaggi-vacanza per gli appassionati di trail e da anni responsabile di eventi quali il Sicily Volcano Trail (vedi news qui a fianco)e l’Amalfi Coast Trail. www.mandalatrail.it/toscana
ASICS offre ai runners la possibilità di partecipare al suo Beat the Sun
A partire dallo scorso 19 marzo gli amanti della corsa possono registrarsi sul sito ASICS e partecipare alle selezioni per prender parte all’edizione 2015 dell’ASICS Beat the Sun. Anche quest’anno l’evento si terrà a Chamonix il 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno. Considerata come una delle corse a staffetta più impegnative del panorama internazionale, la gara vedrà coinvolte 5 squadre rappresentanti di 4 continenti (2 per l’Europa e 3 per America, Asia-Oceania e Africa). Esse si sfideranno una contro l’altra e al contempo tenteranno di ‘battere il sole’ correndo intorno al Monte Bianco. Gli atleti avranno a disposizione 15 ore, 41 minuti e 35 secondi per completare i 148 km della gara. Ogni squadra sarà composta da 3 professionisti e 3 amatori. ASICS è in cerca di 15 runners amatori di cui 6 per i team Europa, 3 per l’America, 3 per l’Africa e 3 per l’Asia-Oceania. Gli amatori saranno selezionati sia in base alla loro abilità che alla loro motivazione verso la competizione. Una volta scelti, saranno preparati da un atleta professionista della loro squadra. Al QR qui proposto, il video di presentazione dell’evento. asics.com/beatthesun #asicsbeatthesun
EVENTI / UN 2015 PIENO DI NOVITÀ PER L’UTMB CON IL NUOVO TITLE SPONSOR LE GARE
UTMB
(Ultra Trail du Mont Blanc)
Partenza Chamonix, 28 agosto alle 17,30 Traguardo Chamonix Distanza 170 km Dislivello positivo 10.000 mt Numero max di concorrenti 2.300
CCC
(Courmayeur Champex Chamonix)
Partenza
TDS
(Sur les Traces des Ducs de Savoie)
Partenza
PTL (La petite trotte à Léon)
OCC
Partenza
(Orsières – Champex – Chamonix)
Partenza
Courmayeur, 28 agosto alle 9
Courmayeur, 26 agosto alle 6
Chamonix, 24 agosto alle 17,30
Orsières, 27 agosto alle 8
Traguardo
Traguardo
Traguardo
Traguardo
Chamonix
Chamonix
Chamonix
Chamonix
Distanza
Distanza
Distanza
Distanza
101 km
300 km
119 km
Dislivello
positivo
Dislivello
53 km
Dislivello
positivo
positivo
Dislivello
6.100 mt
7.250 mt
26.000 mt
3.300 mt
Numero
Numero
Numero
Numero
max di concorrenti
1.900
max di concorrenti
1.600
250
max di concorrenti
positivo
max di concorrenti
1.200
photo: Pascal Tournaire
Intorno al Bianco con... Columbia
photo: Franck Oddoux
a cura di: Davide Corrocher
Il gruppo americano sarà presente con i suoi marchi Columbia, Mountain Hardwear e Montrail. Un’occasione di grande prestigio in un evento iconico nel Vecchio Continente e non solo, con al via 7.500 runner provenienti da 84 Paesi.
LA CONFERENZA - All’Ispo di Monaco si è potuto avere qualche notizia in più sul progetto. Catherine Poletti, direttore del Ultra-Trail du Mont-Blanc, Franco Fogliato, senior vice president e general manager Columbia EMEA, e Topher Gaylord, presidente di Mountain Hardwear, hanno preso la parola durante una conferenza stampa indetta il 6 febbraio. Parlando per prima, Catherine ha raccontato la storia di una gara nata da un gruppo di nove amici che hanno condiviso il sogno di fare il giro del Monte Bianco partendo da Chamonix e attraversando Francia, Italia e Svizzera. La prima edizione si tenne nel 2002. Negli anni l’iniziativa è cresciuta a tal punto che negli scorsi mesi le richieste di partecipazione, solo per parlare dell’edizione 2015, sono andate oltre le aspettative. Si parla di circa 15.500 domande in totale per le cinque gare in programma: UTMB, CCC, TDS,
PTL e OCC. Complessivamente saranno 7.500 i runner provenienti da 84 Paesi a sfidarsi sui sentieri del Monte Bianco. Sempre a proposito di numeri, sottolineando dunque quella che è la portata di un evento come l’Ultra Trail du Mont Blanc, saranno circa 2mila i volontari che presteranno servizio alla manifestazione al via il 28 agosto.
me persone che condividono la stessa passione che abbiamo in azienda”. MONTRAIL TORNA IN EUROPA? – Topher Gaylord, presidente di Mountain Hardwear con un passato da trail runner top-class, che oltretutto all’UTMB ha anche corso, ha spiegato: “Costruire relazioni con gli atleti di classe mondiale ci aiuterà a testare i nostri prodotti e a raccogliere feedback per il loro sviluppo. La nostra partecipazione ci consentirà poi di migliorare il nostro impegno con tutti gli appassionati“. Per quanto riguarda Montrail, non svela eventuali piani o strategie future, ma spiega: “Riteniamo di avere una grande opportunità di crescita e sviluppo in tutta Europa. Crediamo che l’UTMB possa diventare una piattaforma di lancio chiave per l’azienda e i suoi prodotti innovativi. Se alla fine dovessimo tornare a distribuire il marchio nel Vecchio Continente lo faremo con i giusti rivenditori”. Quelli che potrebbero essere i risvolti futuri per il mercato di Montrail dunque si andranno a definire prossimamente. Per come sono stati posizionati ora i pezzi sulla scacchiera sembrerebbe effettivamente di poter prevedere un esito della partita positivo se tutto dovesse muoversi come da copione. Intanto sarà sulle strade del Bianco che il marchio troverà un primo riscontro sulla realtà europea: “Avremo diversi atleti, i nostri dipendenti, i rivenditori, che parteciperanno alle gare dell’Ultra Trail du Mont-Blanc e credo che ogni runner si batterà per spingersi ai limiti del proprio potenziale. Ognuno di loro che attraverserà il traguardo sarà per sempre un vincitore e un campione. Questa è la vera natura dell’UTMB”. photo: Franck Oddoux
Per descrivere la natura che circonda Chamonix e il Monte Bianco, lo scrittore e alpinista Roger Frison-Roche ha detto: “È un’autentica esplosione di vette di granito, di alte punte cristalline, dove l’erosione di un’intensità eccezionale ha tagliato, segato, spezzato, sbriciolato, fatto a pezzi l’imponente sollevarsi dalle vecchie rocce, scoprendo un paesaggio di una straordinaria bellezza”. Il fascino degli elementi selvaggi che si alternano in sequenze sul picco diviso fra Italia, Francia e Svizzera è l’ingrediente principale di un evento come l’Ultra Trail du Mont Blanc, ovvero della manifestazione di riferimento fra tutti gli appassionati di corsa in montagna, in Europa e nel mondo. Per questo motivo la notizia che dal 2015 il nuovo title sponsor non sarà più The North Face ma il gruppo Columbia Sportswear Company ha catturato l’attenzione di operatori, atleti e media negli ultimi mesi.
LA COLLABORAZIONE - L’accordo di partnership fra l’organizzazione e il gruppo americano coinvolgerà i tre marchi gestiti da quest’ultimo. Columbia ha assunto la posizione guida come sponsor per l’abbigliamento outdoor, Mountain Hardwear avrà il ruolo principale per quanto riguarderà l’equipaggiamento tecnico e infine Montrail, storico brand di calzature per il trail running, sarà il punto di riferimento nel footwear. Il general manager europeo Franco Fogliato spiega di non aver avuto dubbi quando si è avvicinata l’opportunità di collaborare con l’UTMB attorno ad agosto 2014: “Il nuovo accordo avrà una durata di quattro anni. Siamo entusiasti in quanto stiamo parlando di quello che per noi è l’evento più iconico del mondo outdoor: con più di 84 nazioni rappresentate avrà una portata globale e siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione della causa un portafoglio di marchi leader a livello mondiale. Senza dimenticare che l’UTMB è un’esperienza unica e unisce tantissi-
A TU PER TU CON FRANCO FOGLIATO, GENERAL MANAGER EMEA COLUMBIA
“Come vedo il 2015? Un anno di emozioni” A Ispo abbiamo colto l’occasione della presenza di Franco Fogliato per incontrarlo di persona e per chiedergli che anno sarà il 2015 per il gruppo Columbia. L’entusiasmo con cui ci accoglie è di quelli genuini, motivato prima di tutto dalla nuova partnership con l’UTMB: “È un’occasione unica per il gruppo di rafforzare i rapporti con i consumatori che amano i nostri marchi e la vita all’aria aperta. Grazie ai negozi partner, come quello di Chamonix gestito da Jean Francois Coquoz, i consumatori avranno accesso alla gamma completa dei nostri prodotti”. Quando si tratta di trail running e di UTMB Franco conosce bene la portata che può avere l’accordo appena firmato, visto che oltre a essere un esperto praticante e grande appassionato della disciplina, dal 1997 al 2003 ha lavorato in The North Face (title sponsor a Chamonix fino all’anno scorso): “Avremo a disposizione dei nostri marchi e dei nostri prodotti un grande palcoscenico, non solo sul fronte europeo ma a livello globale: il trail running nel Vecchio Continente è vissuto in maniera molto diversa rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti, ma questa corsa ha un fascino unico anche per chi viene da oltreoceano. Quando ho comunicato al management generale la possibilità di entrare a far parte della famiglia dell’UTMB, mi hanno dato carta bianca per procedere. A dire il vero, in un secondo momento, sono rimasti tutti sorpresi quando si sono accorti delle reali dimensioni di questa realtà”. Questa non sarà l’unica collaborazione per Columbia di quest’anno. “Stiamo preparando il terreno a quella che sarà una campagna dedicata alla storia del marchio. Nel 2018 Columbia compirà 80 anni e per questo importante traguardo vogliamo raccontare alle persone l’importante passato del nostro brand. Per fare questo, il messaggio che stiamo cercando di proporre è qualcosa che vada oltre il prodotto. Vogliamo parlare di un’esperienza, di una passione, di un senso di avventura e di scoperta, che sono poi le ragioni che ci spingono a vivere il mondo all’aria aperta. L’UTMB rappresenta questo, così come le altre due importanti iniziative che supporteremo. La prima è con il programma patrocinato dall’UNESCO Freedom, l’opera di Jacques Olivier Travers che sta lavorando per sostenere la reintroduzione dell’aquila dalla coda bianca, la più grande d’Europa, in Francia e in Svizzera. La seconda è con The Mud Day. Si tratta di un circuito di corse a ostacoli che si tengono in Francia e in Spagna e che nel 2014 hanno contato circa 80mila partecipanti: solo nella tappa di Parigi sono stati circa 22mila”.
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EVENTI / MAREMONTANA NON SI SMENTISCE: GRANDE PARTECIPAZIONE E CONDIZIONI DURE dal nostro inviato: Paolo Grisa
Con Vibram, Lisa e gli altri alla Maremontana C’eravamo anche noi tra i quasi 500 partecipanti della sesta edizione della gara che conduce i partecipanti “dalla sabbia del mare alla neve delle montagne”. Il maltempo ha (ancora una volta) caratterizzato la corsa, rendendola più impegnativa e causando numerosi ritiri. Quasi impeccabile, tuttavia, l’organizzazione. Il Vibram Trailrunning Team ha onorato come si deve la corsa il cui nome da due anni riporta proprio la title sponsorship del marchio di Albizzate, leader in tutto il mondo per la realizzazione di suole in gomma per uso tecnico. Gli atleti presenti del team hanno infatti riportato buone prestazioni, con l’acuto dell’attesissima Lisa Borzani che ha bissato il successo dello scorso anno dopo una gara (percorso lungo, ovvero 49 km e 3000 mt di dislivello positivo) all’inseguimento conclusa con il tempo di 7h06’07”. I PODI - All’arrivo per la categoria femminile, dietro alla Borzani, Francesca Di Nicola e Bricarello Martina. Lisa ha fatto una gara in crescendo, in ritardo di 16’ minuti sulla Di Nicola nella prima parte di gara, ha poi recuperato alla grande, percorrendo gli ultimi 7 km in 4’30’’ in meno della rivale. All’arrivo la campionessa di Padova ha dichiarato: “Nella prima parte di gara faceva davvero molto freddo e mi sono fermata per coprirmi meglio. Con questo clima non pensavo al tempo, ma a portare a casa la pelle”. Per gli uomini nel percorso lungo successo di Christian Modena del team New Balance Alpstation Trail (già terzo lo scorso anno) che si è aggiudicato la prima piazza con netta supremazia di 10’ sul secondo classificato, Javier Dominguez Ledo del team Vibram. Terzo Paolo Rossi. Ottima anche la prestazione dell’italiano Stefano Ruzza, anch’egli membro della squadra del marchio dell’esagono giallo. Per quanto riguarda il percorso corto, di 23 km e Javier Dominquez Ledo, 1.300 metri di dislivello positisecondo classificato vo, il podio maschile era comdel percorso lungo posto da Riccardo Borgialli della A.S.D. Bergteam (primo con 2h06’19), a seguire l’inglese Carlton Rowlands (new entry del Team Vibram) e il francese Guillome Martin del Menton Marathon. Da segnalare che anche Jerome Bernard, direttore marketing & comunicazione worldwide Vibram e appassionatissimo trailer, ha partecipato alla gara ottenendo un ottimo 13° posto. La classifica femminile del percorso corto vede sul primo gradino del podio Serafini Susanna dell’Atletica Azzurra (2h48’49”), seguita da Cagnotti Franca di Sportification ASD e Delcarlo Sonia del Team Mud and Snow. Oltre alle due
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Da sinistra Lisa Borzani e Francesca Di Nicola rispettivamente prima e seconda classificata del percoso lungo femminile gare competitive l’organizzazione ha pensato anche a coloro che preferiscono muoversi a passo più moderato con il Fitwalking Cross e il Nordicwalking da 17 km e l’UrbanWalking da 8 km pensato per le famiglie. Per queste ultime è stato previsto un servizio di babysitting gratuito per gli iscritti alle corse. LA NOSTRA GARA - Per la nostra prima gara stagionale, possiamo dire che il meteo della giornata ci ha fatto entrare subito “in clima”. Siamo stati quindi lieti di esserci messi alla prova sul percorso più breve! A dir la verità ci siamo presentati ai nastri di partenza senza aver analizzato il percorso di gara, quindi senza preoccuparci di come gestire al meglio le fasi di corsa. Molto scenografica (ma al contempo molto intensa per il ritmo tenuto) la partenza, con alcune centinaia di metri di corsa sulla spiaggia. Abbiamo iniziato a rifiatare e a far calare le pulsazioni solo una volta iniziata la prima salita di sterrato. Prima
di ritirare il pettorale ovviamente ci siamo sottoposti al controllo del materiale obbligatorio, che è stato svolto in maniera particolarmente (e giustamente) fiscale da parte degli organizzatori, segno che i tragici avvenimenti delle edizioni passate hanno insegnato a non ammettere eccezioni. Lo zaino era così ben pieno tra guanti, berretto, maglia termica, acqua, barrette e tazza. Abbiamo scelto di utilizzare durante la corsa i bastoncini e, vista la loro leggerezza, non li abbiamo mai abbandonati, tenendoli in mano durante tutti i tratti di corsa. Nei tratti in salita, vista anche la scivolosità del terreno (non ha mai smesso di piovere per tutta la corsa, a tratti anche in modo molto fitto) ci siamo resi conto che, rispetto a coloro che salivano più o meno al nostro ritmo, riuscivamo ad avvantaggiarci proprio grazie ai bastoncini. Il percorso in generale ci è piaciuto anche se, viste le nuvole, abbiamo potuto godere molto poco, del sicuramente strabiliante panorama e anche se l’altimetria non era propriamente nelle nostre corde. Il tracciato si presentava infatti piuttosto nervoso, senza salite particolarmente continue ma piuttosto strappi brevi e dolci tornanti su carrarecce, alternati a numerosi e spesso spezzettati tratti corribili, dove coloro che puntavano a fare il tempo erano costretti a un continuo rilancio dell’andatura. A delineare poi i valori hanno sicuramente fatto la differenza le capacità tecniche in discesa, grazie ai tratti spesso tecnici tra ripidi gradoni rocciosi (e anche taglienti come qualche atleta ha purtroppo potuto sperimentare) e delicatissimi toboga di roccia argillosa (trasformatisi con la pioggia in veri e propri canyon con ruscelli annessi). Qui per lasciar correre le gambe bisognava
Da sinistra: Jerome Bernard (responsabile marketing Vibram), Christian Modena (vincitore maschile del percorso lungo), Angelo De Francesco (figlio di Cencin), Antonio Ghilino (ideatore della Maremontana) e Luca Musella di I run for Find the Cure
rassegnarsi a entrare con le scarpe in acqua fin oltre le caviglie. Pochi i tratti agevoli per sorpassare visti i numerosi single track. Nel finale in effetti più che il fiatone abbiamo patito qualche dolorino muscolare e articolare per le discese a rotta di collo. UN’OTTIMA ORGANIZZAZIONE - Nel complesso complimenti davvero agli organizzatori della gara: la neonata asd Maremontana e il suo presidente Gian Davide Carboni, Antonio Ghilino (ideatore della Maremontana) e Roberto Franchelli (presidente dell’Associazione “Balla coi Cinghiali”). Ricordiamo che l’evento è sponsorizzato da Vibram ormai da quattro edizioni, prima come main sponsor e per le ultime due edizioni come title sponsor. La gara riporta il memorial a Vincenzo De Francesco, detto Cencin, cronista sportivo e personaggio molto amato a Loano. Da ricordare che quest’anno Maremontana ha supportato I Run for Find The Cure, che lavora al Progetto Corto Circuito Solidale 2015 impegnato nella costruzione di un ostello femminile per portare l’istruzione tra le bambine di Msolwa Ujamaa, in Tanzania. Il premio in denaro dei vincitori della corsa, garantito dalla famiglia di Cencin De Francesco, è stato infatti devoluto al progetto. SUOLE, UN ELEMENTO CHIAVE NEL TRAIL Al di là dei disagi patiti da noi partecipanti a causa del maltempo, guardando a questo aspetto da un altro punto di vista non si può certo dire che questa manifestazione non offra al Vibram Trailrunning Team un’ottima occasione per mettere alla prova i più recenti sviluppi prodotto. La nuova mescola Megagrip Compound, presentata ad Ispo, garantisce performance eccezionali proprio nelle peggiori condizioni per un trailer, ovvero il bagnato. Il team Vibram presente alla Maremontana indossava proprio scarpe risuolate in questa mescola e molti dei corridori che hanno condiviso parte del percorso con loro hanno potuto rendersi conto della sostanziale differenza in termini di grip che essa ha garantito agli atleti, sui tratti di fango più argilloso come sulle radici scivolose o la roccia calcarea. Da segnalare l’interessante iniziativa di Vibram che oltre a partecipare con il suo team era presente con un furgone e un paio di tecnici disponibili a verificare con i corridori lo stato di usura delle proprie suole delle scarpe da trail e a risuolarle. Un’ulteriore dimostrazione del focus dell’azienda varesina verso la massima sicurezza.
L’OBIETTIVO DI QUESTA STAGIONE È DARE UN RESPIRO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE ALLA SQUADRA
Uxue Fraile Azpeitzia Spagna, 41 anni, insegnante di ed. fisica
Lisa Borzani Italia, 35 anni, impiegata in banca
Javier Dominguez Ledo Spagna, 41 anni, ingegnere
Sébastien Nain Francia, 42 anni, addetto alla sicurezza
Stefano Ruzza Italia, 33 anni, soccorritore in Croce Rossa
Vibram Trail Running Team: tra conferme e new entry I numeri: 5a stagione consecutiva, 5 nazioni rappresentate, 2 nuovi atleti. E nel 2014: 28.500 km, 17 vittorie e 35 podi. “Le premesse per il quinto anno di attività del Trailrunning Team Vibram sono molto semplici - ci dice Jerome Bernard, marketing director Vibram oltre che inventore e anima del team di Albizzate - siamo molto cresciuti dalla prima stagione e l’abbiamo fatto mantenendo pressoché inalterata la nostra filosofia ‘Ordinary people being extraordinary’. Oggi dobbiamo ‘solo’ migliorarci, completarci ed essere ancora più presenti su tutti i terreni”. In realtà il Trailrunning Team Vibram 2015 mira a nuovi orizzonti. Che significa un calendario più internazionale e uno spirito di squadra teso a dimostrare alla comunità mondiale del trail il proprio valore e la propria passione per questo modo di fare sport. Rispetto al for-
tissimo team che l’anno scorso ha collezionato 17 vittorie in 35 podi su oltre 50 gare (di cui 20 ultra trail), arrivando ad allenarsi per oltre 28.000 km, ci sono due novità: il britannico Carlton Rowlands e lo svizzero Roberto Delorenzi. Atleti “normali”, per ora poco conosciuti, ma con un potenziale che Vibram punta a far diventare “straordinario” fin da questa loro primissima stagione. L’arrivo dei due atleti porta a cinque le diverse nazionalità da cui provengono i runners Vibram. Per la stessa logica, anche il calendario sarà più internazionale. Se infatti i primi appuntamenti degli atleti Vibram sono le affascinanti e storiche Vibram Maremontana (vedi pagina a fianco) e Vibram Trincea Trail (tutte gare italiane), un ricco pacchetto di ultra trail internazionali e prestigiosi (molti
dei quali targati Ultra-Trail World Tour), metterà alla prova le suole Vibram dei sette runners: Vibram Hong Kong 100, Transgrancanaria, Madeire Island Ultra Trail, Transvulcania, Lavaredo Ultra Trail, Restonica Trail, UTMB, Ultra-Trail Mont Fuji e Diagonale des Fous solo per citarne alcune. “Ci troveremo bene, perché siamo abituati da sempre a sfidare le più disparate condizioni ambientali e i terreni più difficili e impervi del globo”, sorride Jerome. Le scarpe in dotazione del Team, tutte ovviamente con suola Vibram, sono firmate dai marchi partner The North Face, Tecnica, Saucony, Dynafit, Hoka, New Balance e FiveFingers.
NEW ENTRY Roberto Delorenzi Svizzera, 18 anni, studente
NEW ENTRY Carlton Rowlands UK, 27 anni, osteopata
CALENDARIO 2015
• VIBRAM HONG KONG 100 (Ultra-Trail World Tour) Hong Kong, 18-19 gen, 100 km / +4500 mt • TRANSGRANCANARIA (Ultra-Trail World Tour) Spagna, 6-8 marzo, 125 km / +8000 mt • VIBRAM MAREMONTANA Italia, 22 marzo, 49 km / +3000 mt • TRANSVULCANIA Spagna, 10-11 maggio, 85 km / +5000 mt • VIBRAM TRINCEA TRAIL Italia, 24 maggio, 29 km / +1700 mt • MARATHON MONT BLANC Francia, Chamonix, 26-28 giugno, 42 km/80 km • LAVAREDO ULTRA TRAIL (Ultra-Trail World Tour) Italia, 26-28 giugno, 120 km / +6000 mt • RESTONICA TRAIL Francia (Corsica), 11-12 luglio, 68 km / +5000 mt • ULTRA TRAIL VERBIER Svizzera, 11-12 luglio, 110 km / +8600 mt, 61 km / +4100 mt • EIGER ULTRA TRAIL (Ultra-Trail World Tour) Svizzera, 11-12 luglio, 101 km / +6700 mt • UTMB (TDS, CCC, OCC) (Ultra-Trail World Tour) Francia/Italia/Svizzera, 27-29-30 agosto, 169 km / +9600 mt • TOR DES GEANTS Italia, 13-20 settembre, 330 km / +24.000 mt • ULTRA TRAIL MONT FUJI (Ultra-Trail World Tour) Giappone, 24-27 settembre, 160 km • DIAGONALE DES FOUS (Ultra-Trail World Tour) Francia/Réunion, 170 km / +10.000 mt
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BRAND PROFILE / RIFLETTORI SUL MARCHIO FRANCESE, ACQUISITO NEL 2012 DA DECKERS
Hoka sempre più all around
.Qui e sotto le due anime del brand: trail e road
Sage Canaday, forte maratoneta e testimonial Hoka R-MAT è un materiale da intersuola con rimbalzo superiore, maggiore resistenza e grip eccellente della suola esterna, anche su superfici bagnate. Offre inoltre grande resistenza alla rottura, stabilità di fondo e lunga durata
La forma ad “H” della suola è caratterizzata da un’ampia piattaforma per la parte centrale del piede che offre la massima stabilità. La forma a “K” garantisce una guida dinamica grazie a una resistente parete interna
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Sembra fosse soltanto ieri che parlavamo di minimalismo, riconoscendo quella che è stata senz’altro una delle tendenze più interessanti degli ultimi anni per quanto riguarda la corsa in tutte le sue accezioni (trail e skyrunning compresi) e quella che è stata una ascesa decisamente non trascurabile quanto a numeri di mercato e praticanti. In realtà, dopo i primi importanti riscontri, il tema sembra essersi un po’ raffreddato. O meglio, salvo alcuni casi in cui si sono mantenute intatte le idee originali che hanno ispirato il barefooting, il concetto si è evoluto. Adesso si parla di natural running. Ben diversa da quella che tuttavia rimane il suo antenato più prossimo, la nuova accezione accomuna interpretazioni assai diverse fra loro nei risultati. Tanto che a questo segmento possono appartenere sì calzature di impronta minimal, ma anche prodotti più protettivi, ammortizzanti e confortevoli. Addirittura “oversize”. È questo il caso ad esempio di uno dei marchio più sorprendenti del mercato negli ultimi anni: Hoka One One con i suoi modelli ad altissimo contenuto tecnico ha saputo proporre una soluzione in grado di assicurare una leggerezza assolutamente inaspettata unita a grande protezione. PILLOLE DI STORIA - La scorsa estate era stato Alberto Penne, responsabile di ABC Distribution (distributore per l’Italia del marchio) a raccontarci di questo giovanissimo brand, nato con un indirizzo principalmente orientato al trail running e alle ultra distanze ed evolutosi poi fino a diventare molto apprezzato dagli stradisti. E che adesso ha l’ambizione di rivoluzionare anche l’hiking, come afferma lo stesso Alberto. In quell’intervista (vedi Outdoor Magazine 4 - 2013) avevamo approfondito alcuni dei temi che nei mesi successivi avrebbero portato al successo questo marchio francese, ideato nel 2009 da un atleta durante la tappa finale dell’X-Adventure in Sicilia, sull’Etna. Alberto ci aveva parlato di come il progetto provenisse anche dal know how di Jean Luc Diard, ex ceo di Salomon e poi con importanti ruoli anche in Tecnica Group. Acquisita nel 2012 dal gruppo Deckers, Hoka One One ha iniziato un’incredibile ascesa culminata nel 2014, con circa 550mila paia di calzature vendute negli States per un totale di circa 48 milioni di fatturato alla voce “sales”: una crescita del 350% rispetto al 2013. Nel 2015 sempre negli States è stato superato il milione di paia.
a cura di: Davide Corrocher
Dopo aver convinto molti dei vantaggi dell’oversizing negli anni della piena esplosione del barefoot, ha saputo rinnovarsi a ogni collezione. Dai riconoscimenti internazionali dal mondo road e off road, alla nuova sfida nell’hiking: successi, strategie e obiettivi del brand.
apprezzati dai maratoneti. Le tecnologie esclusive e il grande cushioning permettono di allenarsi di più con meno rischi di infortuni alle articolazioni. La gamma road ora conta su ben sette modelli, di cui tre inediti per la stagione SS2015: Valor, Conquest e Huaka. Per quanto riguarda l’off road, l’altra grande novità è rappresentata dall’adozione di suole Vibram sul modello maschile Rapa Nui 2STrail e su quello femminile Kailua 2S Trail. Innnovative anche suola e intersuola della Mafate Speed, che uniscono la tradizionale Eva a cellula chiusa al sistema R-Mat. A suggellare il successo del brand in entrambe le specialità, anche alcuni recenti riconoscimenti di prestigio internazionale. Clifton, modello da
Sopra il modello Challenger “2015 Trail Shoe of the year” secondo la rivista Competitor. Sotto la Clifton premiata “Best Running Shoe” al Running Retailers Trade Show 2015 ad Austin, Texas
HIKING: LA PROSSIMA SFIDA - Fra le novità più attese nel 2015, come si diceva, la linea hiking. L’obiettivo è riuscire a ripetere l’exploit e il cambio di paradigma che l’azienda ha saputo proporre nel mondo della corsa anche a un settore più tradizionalista e maturo. Un’idea del tutto in linea con quello che è stato forse il maggior trend del mercato outdoor degli ultimi mesi: lo speed hiker, colui che cammina in montagna con un atteggiamento sportivo, a ritmo sostenuto, con uno zaino finalmente più adeguato alle scarne necessità di una rapida escursione. I concetti alla base di Hoka, intersuola leggerissima a dare grande protezione dagli impatti ma morbida al tempo stesso in modo da assecondare le asperità del terreno e “abbracciarle” per garantire un ottimo grip, sono perfettamente in linea con questo target. Dopo il lancio del primo modello Tor Leather, fra le cui caratteristiche principali spicca un’allacciatura più estesa in punta, per maggior precisione sugli appoggi piccoli e i passaggi tecnici, con la stagione invernale si è allargata la collezione proponendo fra gli altri la scarpa Tor Ultra Hi WP. Dal taglio alto, con tomaia in nabuk, membrana eVent, collarino in neoprene e suola Vibram, sarà ai piedi di un atleta del team Hoka US che correrà una 42 k sotto le 2h 45’.
Due colorazioni del modello Tor Ultra Hi WP corsa su strada, alla fiera americana di riferimento per il trade tenuta ad Austin (Texas) lo scorso dicembre è stata nominata miglior prodotto running per la categoria footwear. A fine febbraio invece è stata la rivista Competitor ad assegnare il titolo di “2015 Trail shoe of the year” alla calzatura Challenger. Le caratteristiche della sua intersuola, realizzata con una mescola che assicura grande stabilità e lunga durata, hanno conquistato la giuria di tester. Fra i commenti si legge che le doti di leggerezza e sostegno che Challenger garantisce su ogni tipo di terreno la rendono particolarmente versatile e allo stesso tempo in grado di favorire un eccellente feeling con il suolo.
LINEA ZAINI E ABBIGLIAMENTO – Chiudiamo quest’ampia panoramica sul mondo Hoka menzionando la crescita della gamma accessori e abbigliamento. Sul primo fronte ottimo il riscontro della linea zaini, già presentata a Ispo nel 2014 e arricchita ora con nuove colorazioni, che ha riscosso un grosso favore del pubblico ed è andata esaurita molto presto. Anche qui, come per le scarpe, i colori sgargianti e il design originale hanno saputo colpire i gusti dei clienti. Grande novità invece per l’abbigliamento, con proposte specifiche per uomo e donna, per un total look che sia a disposizione non solo degli atleti Hoka ma anche dei suoi sempre più numerosi clienti finali.
ROAD E TRAIL - Dal primo e unico modello in collezione nel 2009 Hoka ne ha fatta di strada, diventando uno dei marchi di riferimento nel running e nel trail running. Già, la “strada” come dicevamo: contro tutte le aspettative Hoka ha saputo sorprendere anche qui e oggi alcuni modelli sono molto Due zaini della linea Hoka SS 2015: a sinistra Evo R, a destra Tor
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IMPRESE / DAL MARE DEL CILE ALLE ANDE ARGENTINE, L’ULTIMO RECORD DI NICO VALSESIA testo e foto: Dino Bonelli
Aconcagua 7000: well done, Nico... Scendendo dalla scaletta dell’aereo che da Buenos Aires ci ha portati a Mendoza, una prima intensa ventata di aria calda ci ricorda che qui, in Argentina, a gennaio è estate. Con me Mattia Torraco, triatleta. Ad attenderci Alessandro Beltrame, filmaker, e Nico Valsesia, l’atleta d’endurance che ci ha coinvolti tutti in questo suo nuovo progetto. Nico e Ale sono in Sud America già da una decina di giorni per abituarsi al meglio alle alte quote andine. Qualche convenevole, una piccola spesa e si parte verso nord in direzione di un altopiano allungato tra vette innevate, il sito ideale per la nostra iniziazione. Seguendo i modi sbrigativi di Nico, saltiamo il normale e logico acclimatamento ai 3.000 m e ci istalliamo ospiti paganti dei militari della dogana argentino-cilena di Pircas Negras, a un’altitudine di 4mila metri. Come facilmente immaginabile la notte non è molto riposante e il mal di testa, specie nei due nuovi arrivati, prende il sopravvento. La bella giornata che segue è il miglior motivo per qualche giro di perlustrazione e allenamento. ANCONCAGUA 7000 - L’ambizioso progetto di Nico è di salire l’Aconcagua (6.962 m), in Argentina, direttamente da quota zero, ovvero dal mare del vicino Cile. I primi 200 km circa per arrivare all’entrata del parco (2.950 mt), sono su strada asfaltata e nelle intenzioni di Nico da percorrere in bicicletta. Dopodiché corsa e camminata. Durante gli allenamenti scopriamo che i paesaggi sono magnifici nella loro brutale aridità, le tonalità di colore variano su una scala di marroni in cui s’intarsiano macchie di bianco là dove ci sono piccoli laghi salati e dove sulle vette la neve perenne resiste anche all’estate australe. Qualche ciuffo d’erba, vitale prelibatezza di lama e alpaca al pascolo selvaggio, e qualche intrepido fiorellino che buca l’infinito roccioso e sorride ai raggi del sole sono l’unica vegetazione di
Da sinistra Nico, Mattia Torraco, Alessandro Beltrame e Dino Bonelli
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Lo scorso 23 gennaio l’atleta piemontese specialista di imprese estreme ha dato il via al suo tentativo di ascesa in combinata bike e skyrunning. Dopo 22 ore e 41 minuti di infinita fatica, la vetta è stata raggiunta.
questo ambiente in tutto e per tutto simile a Marte. E solo un innamorato di questi luoghi può pensare di attraversarlo irridendo i nor-
che una taglia più grandi per metterci due o tre calze contro il freddo che attanaglia la quota. Nico poi è molto attento alle varie
sfondo della maestosità del gigante bianco. Si vede il versante sud completamente ricoperto dalla neve perenne, in alto un sole
mali tempi dettati dal trekking moderno.
soluzioni d’integrazione alimentare e con Vitamine Center e Reuterin Idro aggiunge sali ed energia a una dieta già di per sé molto equilibrata. Il giusto supporto calorico e la corretta rintegrazione, il giusto recupero post allenamento pesante, specie durante una prova così dura e lunga, possono fare la differenza e rendere possibile un’impresa dai più ritenuta impossibile.
accecante e un vento forte che sembra mollare d’intensità nei giorni a venire. Bollettino meteo alla mano si decide di anticipare l’ascensione. Il 23 gennaio 2015 alle ore 17 Nico, a quota zero di Las Ventanas, sulla costa cilena, inforca la sua bella bicicletta da strada e inizia l’immensa fatica.
I PARTNER - Ma a Nico piacciono queste esperienze estreme. Cinque volte al via della massacrante RAAM (Race Across America, la gara di bici che in un’unica tappa di 4.800 km collega le due coste degli Stati Uniti) con un secondo, un terzo e un quinto posto assoluto sono il biglietto da visita con cui presentare un grande atleta amante delle lunghe distanze, della fatica, della resistenza, fisica ma soprattutto mentale. Da zero a settemila metri di quota è la sua nuova sfida e professionale com’è la prepara in tutti i dettagli. Prova e riprova l’attrezzatura senza sosta, aggiungendo o togliendo qualcosa, spostando o sostituendo qualcos’altro, finché tutto è a posto, pronto all’uso. Nella prima parte dell’ambizioso progetto usa una bicicletta Fondriest TF1, scarpette Lake, l’abbigliamento tecnico Sportful e casco SH+. Per la seconda parte, da correre, ha scelto le scarpe Mizuno Wave Mujin, uno zainetto Ferrino e l’abbigliamento da running e da montagna Karpos. Per la terza parte, la più alpinistica, tra rocce e neve, aumenta il grip aiutandosi con bastoncini Ferrino, indossa gli occhiali NRC e cambia le scarpe, La Sportiva Crossover 2.0 GTX, che diventano an-
I GIORNI PRIMA DELL’IMPRESA - Si corre e si pedala, si pedala e si arrampica, si arrampica e si corre. Nico davanti con l’entusiasmo di un bambino in un negozio di giocattoli, noi dietro arrancando a denti stretti. Le quote che si alzano, il cuore che tambureggia, il respiro che si fa rumoroso, le gambe che rispondono discretamente bene. Paesaggi da cartolina che si alternano fra di loro e fanno da sfondo alle mie mille foto e ai filmati di Ale. Dopo quattro giorni decisamente intensi, ad acclimatamento completato o comunque migliorato, ci muoviamo verso sud, verso il massiccio dell’Aconcagua, in attesa della finestra di tempo che ci permetta di tentare il record. Las Cuevas, piccolo agglomerato di case in legno che un tempo fungevano da base logistica per chi attraversava a cavallo, su un carro, in treno o in auto, è il più importante valico internazionale tra Argentina e Cile. Portezuelo del Viento è una di queste casupole in legno, un ostello per viandanti e nostra base logistica per le varie incursioni nel parco dell’Aconcagua, il cui ingresso è a soli 10 km. Gli allenamenti e l’acclimatazione continuano con corse e pedalate sullo
IL RECORD - Una lunga notte suddivisa di pedalate e corsa porta Nico a Plaza de Mulas (quota 4.300 m) quando il sole fa capolino tra le alte vette. Un the caldo e due gallette, preventivamente “prenotate” al cuoco dell’accampamento della nostra base avanzata, sono la spinta giusta per iniziare l’ascesa vera e propria. Nido de Condores (5.500 m), il sole illumina il cammino e secca la gola, ma il nostro atleta sembra in perfetto orario sulla tabella di marcia prefissa. Una casetta di legno con su scritto Condor arroccata a 5.800 m, un passaggio obbligatorio, un inizio di crisi d’idratazione assale Nico che comunque non molla. L’incontro con il sottoscritto appena prima dei 6mila, uno scambio di borracce, un tratto camminato insieme, un paio di passaggi sulla neve, poi il lungo traverso che porta a Las Cuevas (omonimo del paesone di frontiera), una grotta nella roccia, accompagnato dall’amico Mattia e ripreso dalle telecamere di Alessandro. Un ultimo sforzo e, dopo 22 ore e 41 minuti di infinita fatica ma totale soddisfazione, Nico arriva sulla sommità dell’Aconcagua. Sono le ore 15,41 del 24 gennaio 2015 e quello che per molti sembrava una pazzia è stato reso possibile. Bravo Nico, grande Nico!