SPECIALE CLIMBING
ph: Petzl
WORK & SAFETY
LAVORO SU FUNE, L’ALTRA FACCIA DEL CLIMBING Calarsi dai grattacieli con due corde per svolgere gli interventi più disparati. Per farlo, servono attrezzature dedicate, brevetti e una grande attenzione alla sicurezza _ di Sara Canali
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n appuntamento che ha due principali obiettivi: da una parte rilanciare Friedrichshafen e la sua fiera, dopo lo spostamento di OutDoor a Monaco sotto l’ala protettiva di ISPO, dall’altra invece dare luce a un settore che sta crescendo notevolmente e la cui progressione è prevista anche negli anni a venire. L’evento Vertical Pro, in calendario il 19 e 20 novembre 2021, è dedicato ai professionisti dei lavori in quota e con l’utilizzo di corda, una pratica che anche in Italia sta prendendo sempre più piede creando figure professionali qualificate in grado di svolgere mansioni disparate in sospensione su funi. L’evento nasce dalla partnership con il Club alpino tedesco (DAV) e l’International Adventure Park Association (IAPA). A queste si aggiunge l’associazione tedesca per il commercio e rappresentante dei professionisti nell’ambito dell’accesso su corda Fisat, presente per la prima volta nella cittadina. IN ITALIA - Abbiamo cercato il corrispettivo di queste “istituzioni” nel nostro Paese, scoprendo che ancora oggi sembra non esistere un ente rappresentante delle diverse categorie lavorative, ma solo organizzazioni associative volontarie di imprese e lavoratori autonomi che impiegano sistemi di accesso e posizionamento su funi, come l’ALF (Associazione Lavori su Fune) e l’AIOlaf (Associazione Imprese Operatori Lavori su Fune). È presente poi l’Associazione Italiana Formatori e Operatori (AIFOS) tramite cui è possibile ottenere la formazione necessaria per la qualifica di addetto ai sistemi di accesso e posizionamento mediante funi, oltre a diverse scuole indipendenti dove è possibile ottenere le certificazioni più disparate. Perché è così complicato? La risposta si potrebbe trovare nel fatto che non esiste il lavoro di edile acrobatico: gli interventi ad alta quota che non prevedono ponteggi, ma un sistema di funi e corde non sono un lavoro, ma un mezzo per svolgere una mansione. Per questo è difficile racchiudere le diverse figure professionali che utilizzano queste tecniche in un’unica categoria, ma è possibile invece per l’ente regolatore, creare delle leggi in grado di garantire la sicurezza sul luogo del lavoro. Le tecniche del lavoro su fune, derivanti da alpinismo e arrampicata, permettono di muoversi senza il pericolo di caduta durante lo svolgimento degli interventi, che devono rispettare le norme di sicurezza previste dalla legge. Gli operatori devono affrontare dei corsi specifici di formazione per poter lavorare in alta quota, ottenendo così il certificato di abilitazione
Operai di Rigger Italia impegnati nell’installazione di pannelli solari
per i lavori su corda: esiste in merito il Decreto Legislativo n. 81/2008, testo coordinato con il Decreto Legislativo n. 106/2009, facente parte del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. SUI GRATTACIELI COME IN VETTA - Milano negli ultimi anni ha dimostrato una crescita, soprattutto verticale. La comparsa di grattacieli e alte strutture ha portato con sé altrettante nuove necessità dal punto di vista della pulizia e della manutenzione e gli “spiderman dei grattacieli”, come sono stati ribattezzati, sono ormai parte dello skyline meneghino. Proprio per rispondere alle diverse esigenze cittadine che sono emerse è nato Rigger Italia, una società che realizza esclusivamente interventi con accesso su corda. Con sede a Buccinasco, nei pressi del capoluogo, nasce nel 2013 e, al fine di differenziarsi dai concorrenti, per i suoi interventi si è concentrata su elevati standard di qualità e di sicurezza. Sospesi nel vuoto, questi professionisti devono saper pulire, restaurare, tinteggiare, eseguire lavori di muratura, saper usare il trapano, saldare, montare installazioni. Davide Spelta, direttore tecnico e commerciale di Rigger Italia, è nel progetto
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